Periodico della Confagricoltura di Mantova in abbonamento postale chiuso in tipografia il 18 settembre 2014 Anno LXV - N. 18 - 22 settembre 2014 Il materiale non pubblicato non si restituisce - Direz., Redaz. e Amministraz. Via Luca Fancelli, 4 - Mantova - Tel. 0376.330711 Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB MANTOVA DIBATTITO OGM, SCIENZIATI E AGRICOLTORI CHIEDONO LA VERITÀ. L a verità, vi prego, sulla scienza». È racchiuso in un pugno di parole pronunciate dalla senatrice e scienziata Elena Cattaneo il messaggio lanciato da Mantova alla politica e all’opinione pubblica sul complesso capitolo Ogm. Un approccio pragmatico, non chiedono altro i ricercatori e gli imprenditori agricoli presenti al dibattito dal titolo “L’intelligenza italiana rilancia la ricerca genetica in agricoltura”, promosso da Confagricoltura Lombardia e Veneto sabato 13 settembre. «Noi studiosi abbiamo il dovere di consegnare qualcosa di buono agli altri – ha sottolineato la Cattaneo – Sappiamo fare Elena Cattaneo, scienziata e senatrice a vita. AMBIENTE E PRODUTTIVITÀ, CONFAGRICOLTURA CREDE NEL COMPROMESSO. PAG. 2 Roberto Defez, ricercatore CNR di Napoli. Dario Bressanini, chimico e divulgatore scientifico. il nostro mestiere, ma devono permettercelo. Siamo i primi a porci delle domande, ma per trovare risposte abbiamo bisogno di raccogliere idee, proposte e considerazioni di imprenditori, agricoltori, professionisti. Di quanti, come noi, hanno un estremo bisogno di verità. Continuare a osteggiare la ricerca – conclude – non è forse come badare solo a quel 2% di italiani che veste in cashmere senza pensare a quel 98% che non ha neppure la lana? E poi basta generalizzare, per ora in Europa si coltiva solo una varietà: il mais Mon 810. Dovremmo iniziare a parlare di un Ogm per volta». Un intervento applauditissimo, il suo, da quanti continua- no a pagare le spese di un paradosso tutto italiano. «Perché – come evidenziato dal presidente di Confagricoltura Mantova e Lombardia, Matteo Lasagna – gli organismi geneticamente migliorati sono entrati ormai da tempo nelle diete dei nostri allevamenti e abbiamo il sacrosanto diritto di poterli coltivare nel rispetto di una libertà di scelta che dev’essere garantita». In Italia - lo ricordiamo - è vietato coltivare OGM, ma ne importiamo in grandi quantità perché la produzione interna non è sufficiente. La maggior parte della carne (dai manzi ai conigli, dai polli ai maiali), del latte, NUTRIE, SI CAMBIA. PRESTO MISURE PIÙ INCISIVE PER L’ERADICAZIONE. confagricolturamantova.it PAG. 3 continua nell’ottava pagina BRUCIATURA DEI RESIDUI VEGETALI: NON SERVE L’ORDINANZA DEI COMUNI. PAG. 5 SPECIALE MILLENARIA AMBIENTE E PRODUTTIVITÀ, CONFAGRICOLTURA CREDE NEL COMPROMESSO. Tra le questioni affrontate nel corso della serata, il greening, la direttiva nitrati e il piano nazionale fitosanitari. I ndiscrezioni varcano i cancelli della Millenaria e infiammano il dibattito sull’agricoltura sostenibile promosso lo scorso 10 settembre da Confagricoltura Mantova, in collaborazione con Confagricoltura Brescia e Libera, l’associazione degli agricoltori cremonesi, nell’ambito della nota fiera che ogni anno richiama a Gonzaga migliaia di operatori del settore primario: il governo starebbe pensando a un taglio di 500 milioni ai contributi delle aziende attive nel settore primario. La notizia ha il sapore di una ghigliottina a lama fredda e accende la polemica. «Se fosse vero – si chiede l’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava – dove andremmo a finire? In Lombardia due persone su cento lavorano nel comparto, è un dato importante. E mi spiace che stasera il ministro dell’Ambiente Galletti non sia qui perché a maggio aveva garantito che entro il 30 giugno gli imprenditori avrebbero avuto risposte sulla revisione delle zone vulnerabili, avrei voluto chiedergli quanto dovranno aspettare ancora. Perché, se qualcuno non l’avesse capito, la nostra zootecnia è a rischio chiusura». Su delega del ministro c’è Barbara Degani, sottosegretario all’Ambiente che evidenzia come i numeri della relazione dell’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, abbiano dimostrato che «la maggior parte del territorio, indipendentemente dal grado di pericolo ad esso associabile, è soggetto alla presenza di sorgenti multiple. Il contributo prevalente di natura zootecnica, così come quello civile, interessa non più del 10% delle superfici regionali. Gli agricoltori – sottolinea – non pagheranno per responsabilità che non hanno». Quello emerso dalla cena – dibattito è comunque un messaggio positivo: le regole ambientali non sono un freno alla redditività. «È importante produrre energia in maniera sostenibile e ridurre le emissioni di CO2 integrando la produzione di biogas nel sistema agricolo – spiega il presidente di Confagricoltura Mario Guidi – è necessario che l’impegno sul biologico e le necessità economiche trovino un compromesso. Non si può vivere di solo biologico perché l’economia di molte aziende ne risentirebbe pesantemente. Negli ultimi anni si è diffusa un’immagine troppo bucolica…settore che estromette qualsiasi forma di tecnologia, ma le nuove tecnologie sono una risorsa preziosa. Serve una strategia comune». Molti le questioni snocciolate nel corso della serata: dal greening al piano di azione nazionale per l’uso dei prodotti fitosanitari; dai dati incoraggianti dell’export a quelli dell’occupazione in agricoltura. E poi il ruolo e l’utilità dei corpi intermedi, Expo 2015 e la complessa diatriba sugli Ogm. «È il secondo appuntamento che ha visto le regioni del Nord dialogare insieme – conclude Matteo Lasagna, presidente di Confagricoltura Lombardia e Mantova – Incontri come questo hanno proprio l’obiettivo di rafforzare il dialogo fra territori caratterizzati da una struttura agricola per molti versi simile. Da tempo ci stiamo impegnando per costruire un fronte comune in grado di pesare sulle decisioni centrali e ce la stiamo facendo. Inoltre, ricordo che Confagricoltura vede nell’uniformità delle norme e delle regole un fattore di competitività, per questo crede nel confronto e lo promuove». Alla serata hanno partecipato, oltre a Fava, gli assessori regionali all’Agricoltura di Emilia Romagna e Piemonte, Tiberio Rabboni e Giorgio Ferrero. Tra i relatori anche Oreste Invernizzi, direttore del territorio nord ovest di BNL Gruppo BNP Paribas. Ha coordinato i lavori Sebastiano Barisoni di Radio24 – Il Sole 24 Ore. MARTINA ALLA MILLENARIA: «PIÙ REDDITO ALLE IMPRESE AGRICOLE». I l ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina protagonista del taglio del nastro che ha dato il via all’edizione 2014 di Fiera Millenaria. Cinquecento espositori, 120mila metri quadrati e oltre mille operatori al lavoro per una manifestazione che continua a crescere, rafforzando il suo ruolo nel dibattito nazionale sul futuro dell’agricoltura. Questi i dati della kermesse di Gonzaga. «È importante che molti operatori abbiano deciso di investire sulla Millenaria di Gonzaga – ha esordito il ministro – Il tema del rapporto tra innovazione e trazione mi è molto caro. Stiamo lavorando su tre grandi obiettivi: redditi, organizzazione e generazione». Da Martina, applauditissimo, una riflessione sulla necessità di puntare sull’agricoltura per rilanciare l’economia: «Il dato che abbiamo Da Martina una riflessione sulla necessità di puntare sull’agricoltura per rilanciare l’economia. davanti tutti è che ancora oggi il reddito agricolo è del 25% in meno rispetto ad alcuni Paesi europei tra cui Francia e Germania. Dobbiamo lavorare per riconsegnare agli agricoltori più capacità per generare economia». E in merito alle nuove generazioni ha aggiunto: «Siamo sotto la media europea, dobbiamo portare degli under 40 nelle imprese agricole e arrivare almeno alla soglia dell’8%, come la Francia. Oggi siamo al 5%». Infine un invito a cogliere le opportunità di Expo 2015, trampolino di lancio ideale per «fare un salto di qualità nel lavoro che ogni territorio può fare sull’agroalimentare. Mi auguro che la Provincia di Mantova spinga il più possibile sull’organizzazione per creare nuove filiere. Ci sono da costruire ponti diversi tra produttori e trasformatori, tra tutta l’industria alimentare». ECCELLENZE IN PASSERELLA ALLA FIERA DI GONZAGA. D 2 al melone IGP al salame mantovano, dalla birra alla lavanda alla canapa. L’agricoltura ha incontrato la moda alla Fiera Millenaria di Gonzaga, dove i giovani di Confagricoltura Mantova, in collaborazione con quelli della Cia, hanno proposto una sfilata di abiti realizzati direttamente con prodotti tipici. Iniziativa che domenica sera ha richiamato più di 250 persone all’ex convento di Santa Maria. “L’agricoltura incontra la moda. Eccellenze in passerella”, questo il titolo della serata. «Già l’anno scorso, sempre alla Millenaria, abbiamo organizzato un aperitivo accompagnato dalla degustazione di prodotti tipici con i ragazzi della Cia – spiega Pietro Angeli, presidente dei giovani di Confagricoltura Mantova – Ci siamo trovati molto bene, è nata un’ottima sinergia e siamo felici di aver collaborato ancora con loro. La sfilata è riuscita perfettamente, a riprova del fatto che l’impegno profuso è stato riconosciuto e apprezzato». Al termine della sfilata i partecipanti hanno degustato i prodotti forniti da aziende del territorio. ATTUALITÀ EMBARGO RUSSO, AL VIA GLI AIUTI PER L’AMMASSO PRIVATO PER FORMAGGI, BURRO E LATTE IN POLVERE. P er affrontare la situazione di difficoltà creata dall’embargo imposto dalla Russia ai prodotti lattiero caseari provenienti dall’Ue, la Commissione ha emanato il regolamento che attiva le misure di intervento per i formaggi, il burro ed il latte in polvere. Il Regolamento prevede la concessione di aiuti per l’ammasso privato dei formaggi esclusi quelli freschi. I formaggi oggetto d’intervento dovranno essere di origine comunitaria, di qualità mercantile buona, sana e leale ed avere un’età minima corrispondente al periodo di maturazione che garantisca un incremento di valore del formaggio. Quindi, i formaggi, all’inizio dello stoccaggio, dovranno avere un’età minima che ne consenta l’immissione al consumo, una stagionatura minima che garantisca un’adeguata stabilizzazione del calo peso – per i formaggi a pasta dura non inferiore ai 60 giorni - essere idonei a sostenere una stagionatura di almeno 60 giorni dall’inizio dell’ammasso contrattuale. La misura di intervento prevede lo stoccaggio al massimo di 155.000 tonnellate di formaggio, dall’8 settembre, fino al 31 dicembre 2014. Anche per il burro e il latte in polvere è previsto un aiuto per coprire i costi fissi dello stoccaggio. Per questi prodotti, la misura è attiva dallo scorso 6 settembre, fino al prossimo 31 dicembre. Si ricorda che le sole esportazioni 2013 di Grana Padano e Parmigiano Reggiano verso la Russia hanno rappresentato qualcosa come 1.615 tonnellate, per un importo di quasi 15 milioni di euro, mentre l’intero export italiano verso Mosca vale circa 700 milioni di euro, di cui 200 milioni derivano dall’agroalimentare. La Commissione ha emanato il regolamento che attiva le misure di intervento. LATTE, GLI USA VARANO LA RETE DI PROTEZIONE DEI REDDITI. L’ USDA (United State Department of Agriculture) ha annunciato formalmente l’avvio del nuovo Market Protection Program (MPP), la rete di protezione per i produttori di latte statunitensi, prevista nel nuovo Farm Bill. Il programma, a base volontaria, assicura un sostegno finanziario agli allevatori quando la differenza fra prezzo del latte e costi dell’alimentazione (feed costs) scende sotto il livello di copertura assicurativa scelto dall’al- levatore. Gli allevatori che aderiscono al sistema assicurativo dovranno partecipare al programma fino al 2018. Inoltre, dovranno versare una quota minima annuale di cento dollari ed assicurare i propri margini secondo una scala decrescente su cui scegliere, per ogni anno, quanto latte (fra il 25% ed il 90% della propria produzione) e quale livello di margine assicurare. La protezione al livello base di margine, fissato in 4 dollari per cwt (45,359 Kg), è gratuita ma l’allevatore può assicurarsi per margini superiori a tale livello minimo, con scaglioni crescenti di 50 cent, fino ad 8 dollari per cwt. Il programma è stato ideato per evitare che si ripeta la situazione che portò al crollo delle quotazioni nel 2009. Per approfondimenti: news.clal.it/it/milk-protection-program-rete-di-protezione-per-produttori-latte-us NUTRIE, SI CAMBIA. PRESTO MISURE PIÙ INCISIVE PER L’ERADICAZIONE. E’ finalmente tempo di parlare di eradicazione della nutria e non solo di contenimento. E questo anche grazie alla petizione di Confagricoltura per rendere cacciabile questo dannoso roditore, che ha permesso di raccogliere quasi 5mila firme solamente nella nostra provincia». Così Matteo Lasagna, presidente di Confagricoltura Mantova, commenta la decisione della giunta della Regione Lombardia di proporre un progetto di legge che mira all’eradicazione della nutria. Decisione che segue quanto varato dal Governo con il decreto legge n. 91 del 24 giugno scorso, che permette la lotta contro questo animale. Quindi non più contenimento, impostazione che negli anni non ha permesso un controllo efficacie della specie alloctona, pur con l’investimento di considerevoli risorse finanziarie regionali, ma eradicazione, concetto che permetterà, una volta che la norma regionale sarà approvata, di approntare tutte le possibili misure per eliminare definitivamente la nutria dal territorio lombardo. «Compito che sicuramente non si presenta agevole vista la popolazione composta da milioni di esemplari – a detta del presidente Lasagna -, ma che andrà perseguito in modo deciso e concertato da tutte le istituzioni presenti sul territorio. Aspettavamo da tempo questi strumenti normativi per cui ringrazio l’assessore Gianni Fava per l’impegno profuso – conclude Lasagna -. Ora non dobbiamo sprecare questa occasione, prendendo esempio da altri Paesi dove l’eradicazione è stata resa possibile». La proposta di legge regionale, sottolinea Confagricoltura Mantova, oltre che modificare l’approccio verso la nutria, una volta approvata renderà anche più agevole lo smaltimento degli animali morti, che non saranno più considerati rifiuti speciali. 3 PSR 2014 - 2020 A fine luglio scorso, la Giunta della Regione Lombardia ha licenziato il testo del Programma di sviluppo rurale (PSR) valevole per il periodo 2014 -2020, inviato successivamente a Bruxelles per la necessaria approvazione. Il testo del documento, composto da 463 pagine, 6 priorità, 20 misure e varie sottomisure, è in corso di valutazione da parte degli uffici della Commissione. La tempistica prevede che entro novembre si completi l’iter autorizzativo, dando la possibilità alla Regione di aprire i bandi sulle misure strutturali e peri giovani in agricoltura già a dicembre, inizi gennaio 2015. Per le misure a superficie, bisognerà attendere invece la prossima primavera. Da questo numero del periodico, allo scopo di fornire una panoramica sulle opportunità offerte dal prossimo PSR, iniziamo a pubblicare a puntate una sintesi delle principali misure che potrebbero interessare gli agricoltori mantovani, tenendo presente che, in funzione delle richieste di variazione e delle obiezioni avanzate dalla Commissione, il testo finale del documento regionale potrebbe variare, come alcune misure non essere attivate. Misura 3. Regime di qualità dei prodotti agricoli e alimentari. Sottomisura 3.1 - Sostengo alle nuove adesioni ai regimi di qualità. Si tratta di aiuti per beneficiari che partecipano per la prima volta a regimi di qualità, come prodotti agroalimentari DOP/IGP/STG, vini DOC/ DOCG/IGT, agricoltura biologica, con un contributo fino al 100% delle spese sostenute, con un massimo di 3.000 euro l’anno, per massimo 5 anni. Misura 4. Investimenti in immobilizzazioni materiali. Sottomisura 4.1 – Investimenti per il miglioramento delle prestazioni e della sostenibilità delle aziende agricole. Operazione 4.1.a – Incentivi per investimenti per la redditività, competitività e sostenibilità delle aziende agricole Spese ammissibili: • opere di miglioramento fondiario, compresa la costruzione e la ristrutturazione di edifici rurali a fini produttivi agricoli; • impianti, macchine e attrezzature innovative che favoriscono: - l’aumento della produttività; - la razionalizzazione e la riduzione dei costi; - la riduzione del consumo energetico; - la produzione di energia da fonti rinnovabili, per uso aziendale; - il miglioramento dell’efficienza e/o la riduzione delle quantità nell’uso di fertilizzanti e/o prodotti fitosanitari; 4 SINTESI DELLE PRINCIPALI MISURE PROPOSTE DALLA REGIONE. • investimenti per migliorare l’efficienza energetica degli edifici rurali produttivi agricoli; • investimenti finalizzati al rispetto dei requisiti dell’Unione che si applicano all’attività agricola, secondo quanto previsto all’art. 17 commi 5 e 6 del Reg. (UE) n. 1305/2013. Contributo sugli investimenti ammissibili: 35% - 45% per i giovani agricoltori. Operazione 4.1.b – Incentivi per investimenti finalizzati alla ristrutturazione o riconversione dei sistemi di irrigazione Spese ammissibili: • opere di miglioramento fondiario, compresa la costruzione e la ristrutturazione di manufatti e impianti a fini della razionalizzazione del sistema irriguo; • impianti, macchine e attrezzature innovative che favoriscono il miglioramento dell’efficienza irrigua. Contributo sugli investimenti ammissibili: 35% - 45% per i giovani agricoltori. Sottomisura 4.4 – Investimenti non produttivi, connessi all’adempimento degli obiettivi agro-climatico-ambientali. Operazione 4.4.a – Investimenti non produttivi finalizzati prioritariamente alla conservazione della biodiversità Spese ammissibili: • realizzazione di siepi e filari in aree di pianura, rispettivamente lunghezza minima 400 metri e 300 metri. Contributo sugli investimenti ammissibili: 100% della spesa sostenuta. Operazione 4.4.b – Investimenti non produttivi finalizzati prioritariamente alla migliore gestione delle risorse idriche Spese ammissibili: • realizzazione di zone umide, fasce tampone boscate (FTB), sistemi di biodepurazione (biobed), che consentono la riduzione dei rischi di inquinamento puntiforme durante la fase di svuotamento e lavaggio delle attrezzature utilizzate per la distribuzione dei prodotti fitosanitari. Contributo sugli investimenti ammissibili: 100% della spesa sostenuta. Operazione 4.4.c – Investimenti strutturali non produttivi atti a contenere le emissioni di ammoniaca e metano Spese ammissibili: • copertura delle vasche di stoccaggio dei reflui zootecnici, quando non finalizzate alla produzione di metano a fini produttivi; • estrattori d’aria, volti a ridurre l’emissione ammoniacale dalle strutture di allevamento avicolo esistenti; • strutture non fisse di stoccaggio di reflui zootecnici, come contenitori di liquame in materiale elastomerico o plastomerico, da posizionare in azienda, in modo da ottenere il massimo dell’efficienza agronomica con la minore dispersione delle emissioni di ammoniaca in atmosfera. Contributo sugli investimenti ammissibili: 80% della spesa sostenuta. Misura 6. Sviluppo delle imprese agricole e delle imprese. Sottomisura 6.1 – Sostegno all’avviamento delle imprese per i giovani agricoltori. Operazione 6.1.a - Incentivi per la costituzione di nuove aziende agricole da parte di giovani agricoltori Riguarda l’insediamento dei giovani agricoltori in agricoltura con qualifica IAP, che, in caso di società agricola, dovranno essere composte solo da giovani, con età compresa fra 18 e 40 anni. Contributo per le domande ammissibili: Imprese agricole individuali e società agricole 20.000 euro Imprese agricole individuali e società agricole che aderiscono a Cooperative agricole e associazioni di imprese 25.000 euro Cooperative agricole e associazioni di imprese 30.000 euro Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale: l’Europa investe nelle zone rurali PSR 2007-2013 Direzione Generale Agricoltura http://ec.europa.eu/agriculture/rurdev/index_it.htm continua nell’ottava pagina DAL DECRETO COMPETITIVITÁ GLI AIUTI PER I GIOVANI IN AGRICOLTURA. I l Decreto legge n. 91/2014 del 24 giugno scorso, cosiddetto Decreto competitività, poi convertito nella Legge n. 116/2014 lo scorso 20 agosto, prevede a favore dei giovani agricoltori la concessione di mutui agevolati a tasso zero con una durata massima di 10 anni, comprensivi di un eventuale periodo di ammortamento, che può essere portata a 15 anni per iniziative nel settore della produzione agricola. Beneficiari di tali misure sono unicamente le imprese agricole a prevalente o totale partecipazione giovanile, in qualsiasi forma costituite, ed in particolare quelle che subentrano nella conduzione di un’azienda che ha un’attività agricola esclusiva e opera da almeno 2 anni dalla data di presentazione della domanda di agevolazione. I beneficiari devono essere imprese di giovani in possesso di particolari requisiti e, cioè, essere costituite non prima di 6 mesi dalla data di domanda dell’aiuto, esercitare esclusivamente l’attività agricola, essere am- TECNICO-ECONOMICO La misura per essere operativa deve attendere l’emanazione di uno specifico decreto interministeriale. ministrate e condotte da un giovane imprenditore agricolo, ovvero, in caso di società, essere composte per oltre la metà dei soci da giovani imprenditori agricoli e con quote di partecipazione per la maggioranza in mano a giovani. La destinazione dei finanziamenti è esclusivamente per investimenti, il cui importo non può però superare 1.500.000 di euro, copribile dal mutuo per un massimo del 75%. Gli investimenti possono essere destinati sia al settore agricolo, che a quello della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e devono essere supportati da un progetto di sviluppo aziendale da presentare insieme alla domanda di aiuto. La misura creditizia sopra descritta per essere operativa deve, però, attendere ancora. Oltre all’autorizzazione della Commissione europea, sarà necessario aspettare l’emanazione di uno specifico decreto interministeriale del ministro dell’Economia e delle Finanze e del ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali. BRUCIATURA DEI RESIDUI VEGETALI, NON SERVE L’ORDINANZA DEI COMUNI. C on la conversione in legge del D.L. n. 91 del 24 giugno 2014 nella Legge n. 116 del 20 agosto 2014, sono state inserite alcune novità inerenti le modalità di bruciatura controllata dei residui vegetali all’aperto. Infatti, dopo che è stato sancito che la combustione non è più un illecito, ora viene stabilito anche che tale norma è direttamente applicabile, e quindi non è più prevista la necessità di emanazione di specifiche ordinanze da parte dei Comuni. Questo permette di evitare di avere disposizioni difformi a livello provinciale. I sindaci, tuttavia, hanno la possibilità di limitarne o impedire l’applicazione quando sussistono condizioni particolari da cui possano derivare, ad esempio, rischi d’incendio. Rimangono invariati i quantitativi massimi di residui bruciabili giornalmente, che sono pari a 3 metri steri per ettaro. Inoltre, valgono sempre le norme legate al buon senso, quindi evitare di bruciare nelle vicinanze delle abitazioni e nelle giornate ventose. Si ricorda, infine, che valgono comunque i periodi di divieto regionali, atti a prevenire l’inquinamento atmosferico, che limitano la bruciatura nel periodo dal 16 aprile al 14 ottobre di ogni anno. Dal 15 ottobre al 15 aprile la bruciatura all’aperto è vietata. BLUE TONGUE IN ROMANIA, PIÙ CONTROLLI SULLE IMPORTAZIONI. D opo i casi di focolai di Blue tongue del sierotipo BTV4 emersi in Romania, visto che da mesi non si registrano casi inerenti tale ceppo sul territorio nazionale, il ministero della Salute ha richiesto ai servizi sanitari regionali di acquisire informazioni sulle aziende di destinazione delle importazioni, tramite le Asl di competenza territoriale, relativamente allo stato attuale della consistenza numerica degli animali introdotti nei due mesi precedenti la notifica del primo focolaio confermato in Romania (14 agosto 2014) e le eventuali movimentazioni verso altre aziende o macelli nazionali. Tali informazioni dovranno essere trasmesse al Ministero. Inoltre, il ministero della Salute ha fatto presente che focolai di tale ceppo virale sono stati rilevati anche in Bulgaria e in Grecia, richiedendo di intensificare i controlli sulle importazioni di animali vivi da tali Paesi. I servizi sanitari regionali dovranno acquisire informazioni sulle aziende di destinazione delle importazioni. Valgono comunque i periodi di divieto regionali dal 15 ottobre al 15 aprile. MISURA 214, ATTENZIONE ALLA CERTIFICAZIONE FUNZIONALE DELLE MACCHINE OPERATRICI. S i ricorda ai beneficiari con impegni in corso con il PSR Misura 214, azione B “Produzioni agricole integrate”, mais e riso, di porre particolare attenzione al rispetto dell’impegno essenziale relativo alla certificazione funzionale delle macchine operatrici, avvalendosi di centri abilitati. Tale certificazione deve essere ripetuta ogni 5 anni. Pertanto, se eseguita prima Se eseguita prima del 2010, dovrà essere ripetuta entro la fine del 2014. del 2010, dovrà essere fatta nuovamente entro la fine del 2014. Il non rispetto dell’impegno essenziale comporta pesanti ripercussioni sui premi, anche già percepiti. 5 TECNICO-ECONOMICO DIABROTICA, ANNATA DIFFICILE. La stagione è stata caratterizzata da popolazioni più consistenti di quanto ci si potesse attendere. L a stagione 2014 è stata caratterizzata da popolazioni di diabrotica più consistenti di quanto ci si potesse attendere, considerata la scarsa presenza di adulti fatta registrare nel 2013. Sicuramente le condizioni meteorologiche invernali e primaverili hanno favorito la sopravvivenza dell’insetto. L’inverno è stato infatti caratterizzato dalla mitezza delle temperature che nei valori minimi sono state tra i 2° e i 3°C superiori alle medie recenti. Anche il mese di marzo è risultato mite, ma non particolarmente piovoso, e sempre miti, e con precipitazioni grossomodo nel media, sono stati i mesi successivi di aprile e maggio. Le condizioni sopradescritte sono state ottimali per la sopravvivenza delle uova svernanti e delle larve neonate, che rappresentano gli stadi più vulnerabili del ciclo dell’insetto. L’estate 2014 è poi risultata fresca e molto umida con condizioni favorevoli alla sopravvi- venza degli insetti adulti. Solo nella prima decade di giugno si sono registrate temperature massime significativamente sopra la media di riferimento. Per il mese di luglio vanno poi sottolineati i valori di precipitazioni totali che sono risultati, nel complesso, da una volta e mezzo a 3 volte superiori rispetto alle attese. Nelle 50 stazioni di monitoraggio tenute come riferimento dal Servizio fitosanitario regionale i dati di cattura degli adulti, al termine delle 6 settimane di controllo, hanno confermato la presenza di popolazioni che, in alcuni casi, hanno superato la soglia intervento per il contenimento delle ovideposizioni e in rari casi anche la soglia di danno per l’anno in corso. I danni radicali sono stati contenuti grazie anche ad un andamento stagionale che ha favorito il mais nella fase di sviluppo e maturazione. Le situazioni più critiche si sono manifestate in appezzamenti in cui non c’è stata cura nel DALLA REGIONE LOMBARDIA, UNA GUIDA SULLA COLTURA DEL MAIS. La pubblicazione è scaricabile dal sito: www.agricoltura.regione.lombardia.it L a Direzione Generale Agricoltura della Regione Lombardia ha predisposto il quaderno del progetto di ricerca Ottimais n. 155, dal titolo “Malattie e alterazioni del mais nella Pianura Padana”. La pubblicazione si occupa della caratterizzazione dei nuovi ibridi varietà di mais nel territorio regionale, al fine di fornire indicazioni circa la miglior utilizzazione della variabilità genetica disponibile a seconda delle condizioni ambientali particolari di ogni azienda. Il volume è predisposto come guida pratica per agricoltori, tecnici, studenti e ricercatori, ed è suddivisa in cinque sezio- PSR, LE SCADENZE DI SETTEMBRE. P 6 SR Misura 112 “Insediamento giovani agricoltori”. E’ attivo il bando della Regione Lombardia, nell’ambito del PSR 20062013, per richiedere l’aiuto per l’insediamento di giovani agricoltori. Le domande di premio potranno essere presentate fino al 30 settembre 2014, tenendo presente che il giovane dovrà essersi insediato dopo maggio 2013 per avere i requisiti di ammissibilità. Il premio sarà erogato in conto capitale come premio gestire correttamente gli avvicendamenti e le pratiche agronomiche, non è stato effettuato il monitoraggio e non si è proceduto ad una appropriata gestione fitoiatrica. In linea generale non sono attese ripercussioni significative sulle rese. In conclusione, la situazione di diabrotica, dopo l’annata 2013 nella quale il problema sembrava fortemente ridimensionato, è tornata sui valori di attenzione delle annate precedenti. Nessun allarme particolare quindi per la prossima campagna, ma si rinnova la raccomandazione di gestire correttamente la difesa da questo insetto verificando il rischio campo per campo, tenendo in considerazione i fattori climatici e le pratiche agronomiche e valutando con cura l’utilizzo dei mezzi di difesa a disposizione nell’ambito di una gestione integrata delle avversità della coltura. A cura del Servizio fitosanitario regionale. unico da 10mila euro. PSR Misura 132, “Sostegno agli agricoltori che partecipano ai sistemi di qualità alimentare”. La Regione ha prorogato il termine delle domande di conferma della Misura 132 con scadenza 30 settembre 2014, rivolto ai produttori che rientrano nel sistema certificato dell’agricoltura biologica e agli agricoltori che partecipano a sistemi di certificazione europea Dop, Igp, Doc e Igt. ni: malattie causate da funghi, le micotossine, malattie causate da batteri, malattie causate da virus e da fitoplasmi, danni da fattori abiotici. La maggior parte delle sezioni comprende l’indicazione del patogeno, la descrizione del suo ciclo vitale e della sintomatologia, la distribuzione, l’importanza economica, la prevenzione e la lotta. La sezione sulle micotossine fornisce le informazioni di base sulle principali micotossine e sui funghi micotossigeni, sulla loro tossicità, sul ruolo delle tecniche agronomiche per prevenire le contaminazioni in pre-raccolta e sulla gestione del post-raccolta. MANTOVA Listino n. 37 Giovedì 18 settembre 2014 FRUMENTO TENERO: Panificabile Superiore (c.e. 1% max.; p.s. non inf. a Kg. 80/hl; u. max. 14%; prot. 13% min.; w min. 250) alla ton. € 218,00 - 221,00 Superfino (c.e. 1% max.; p.s. non inf. a Kg. 78/hl; u. max. 14%; prot. 12% min.) alla ton. € 195,00 - 198,00 Fino (c.e. 1% max.; p.s. non inf. a Kg. 78/hl; u. max. 14%; prot. 11% min.) alla ton. € 185,00 - 188,00 Buono mercantile (p.s. non inf. a Kg. 76/hl; c.e. 1% max.; u. max. 14%) alla ton. € 168,00 - 171,00 Mercantile (p.s. non inf. a Kg. 74/hl; c.e. 3% max.; u. max. 14%) alla ton. € non quotato Mercantile (p.s. inf. a Kg. 73/hl; u. max. 14%) non quotato Tendenza: calmo FRUMENTO DURO NAZIONALE (Produzione Nord) (Mercato di Bologna 11 settembre 2014 €/ton.) Fino (79/80 kg/hl ,ce 1+1% b.30/35%,v.10%,p.12,5%) 301,00 - 306,00 Buono mercantile (76/77kg/hl ,ce 1,5+1,5%,b.50/60%,v.12%) 291,00 - 296,00 Mercantile (74/75 kg/hl , ce 2+2%, v. 12%) 281,00 - 286,00 Tendenza: invariato COLZA: (Mercato di Parigi, previsione di offerta €/ ton.) 324,5 http://commodities.euronext.if5.com/Commodities.aspx GRANOTURCO: Granoturco nazionale, a f. farinosa, ibridi e similari (u. max. 14%) alla ton. € 149,00 - 152,00 Granoturco naz.le, a f. farinosa, ibridi e similari, da fuori provincia, f. arrivo (u. max. 14%) alla ton. € 156,00 - 159,00 Granoturco estero, f. arrivo (camion ribaltabile) comunitario alla ton. € non quotato Granoturco estero, f. arrivo (camion ribaltabile) non comunitario alla ton. € non quotato Granella verde, umidità al 25% uso foraggero 105,00 - 110,00 Trinciati di mais 1° raccolto non quotato Tendenza: debole SEMI OLEOSI: Semi di soia nazionali (umidità 14% - impurità 2% max) alla ton. € non quotato Semi di soia esteri (franco arrivo) 379,00 - 385,00 Semi di soia esteri geneticamente modificati (franco arrivo) non quotato Tendenza: debole CEREALI MINORI Orzo nostrano in natura: p.s. min. 55 sino a 60 (umidità max. 14 %) alla ton. € non quotato Orzo nostrano in natura: p.s. oltre 60 sino a 63 (umidità max. 14 %) alla ton. € 158,00 - 163,00 Orzo nostrano in natura: p.s. oltre 63 sino a 65 (umidità max. 14 %) alla ton. € 164,00 - 169,00 Orzo nostrano in natura: p.s. oltre 65 sino a 70 (umidità max. 14 %) alla ton. € 168,00 - 173,00 Orzo estero p.s. 63/64 (franco destino del compratore) alla ton. € 171,00 - 174,00 Orzo estero p.s. oltre 66 (franco destino del compratore) alla ton. € non quotato Tendenza: pressochè stazionario IL MERCATO DELLA SETTIMANA PAGLIA di frumento pressata da mietitrebbia in campo (rotoballe) alla ton. € non quotato da mietitrebbia in cascina (rotoballe) alla ton. € 50,00 - 60,00 Tendenza: stazionario FORAGGIO SECCO Maggengo di 1° taglio 2014 - in campo alla ton. € non quotato Maggengo di 1° taglio 2014 - in cascina alla ton. € non quotato Fieno di 2° taglio 2014 - in campo alla ton. € non quotato Fieno di 2° taglio 2014 - in cascina alla ton. € non quotato Fieno di 3° taglio 2014 - in campo alla ton. € non quotato Fieno di 3° taglio 2014 - in cascina alla ton. € non quotato Fieno di 4° taglio 2014 in campo alla ton. € non quotato Fieno di 4° taglio 2014 in cascina alla ton. € non quotato Erba medica fienata di 1° taglio 2014- in campo alla ton. € non quotato Erba medica fienata di 1° taglio 2014- in cascina alla ton. € non quotato Erba medica fienata di 2° taglio e successivi 2014 in campo alla ton. € non quotato Erba medica fienata di 2° taglio e successivi 2014 in cascina alla ton. € non quotato Tendenza: non quotato RISONE Vialone nano (resa 50 - 56) alla ton. € non quotato Arborio (resa 52 - 57) alla ton. € non quotato Tendenza: non quotato RISO: Vialone nano alla ton. € 1.980,00 - 2.060,00 Arborio alla ton. € 1.220,00 - 1.270,00 Tendenza: stazionario FORMAGGIO GRANA PADANO Stagionatura di 10 mesi e oltre al kg € 6,400 - 6,650 Stagionatura da 14 e oltre al kg € 7,200 - 7,450 Stagionatura di 20 mesi e oltre al kg € 7,700 7,950 GRANA (con bollo provvisorio di origine del Grana Padano) - Stagionatura tra i 60 e i 90 giorni fuori sale al Kg € 5,100 - 5,350 Tendenza: calmo FORMAGGIO PARMIGIANO REGGIANO Stagionatura di 12 mesi e oltre al kg € 7,500 - 7,800 Stagionatura di 18 mesi e oltre al kg € 8,250 - 8,450 Stagionatura di 24 mesi e oltre al kg € 9,000 - 9,150 Tendenza: calmo BURRO: Zangolato di creme fresche per la burrificazione al kg. € 1,700 Burro mantovano pastorizzato al kg. € 1,900 Burro mantovano fresco classificazione CEE, al Kg. € 2,850 Tendenza: stazionario SUINI (a peso vivo) da allevamento del peso: di 7 Kg al capo € 43,500 di 15 kg. al kg. € 3,990 di 25 kg. al kg. € 2,690 di 30 kg. al kg. € 2,400 di 40 kg. al kg. € 1,970 di 50 kg. al kg. € 1,880 di 65 kg. al kg. € 1,750 di 80 kg. al kg. € 1,640 di 100 kg. al kg. € 1,590 Tendenza: calmo (prezzi indicativi) Pezzate nere o altre razze (O2-O3) da 351 kg. e oltre € Pezzate nere o altre razze (P3) da 270 a 300 kg. € Pezzate nere o altre razze (P3) da 301 e oltre € Pezzate nere o altre razze (P2) da 240 a 270 kg € Pezzate nere o altre razze (P2) da 271 e oltre € Pezzate nere o altre razze (P1) fino a 210 kg. € Pezzate nere o altre razze (P1) da 211 a 240 kg. € Pezzate nere o altre razze (P1) da 241 kg e oltre € Tendenza: calmo SUINI da macello: oltre 130 a 145 kg. al kg. € non quotato oltre 145 a 160 kg. al kg. € non quotato oltre 160 a 180 kg. al kg. € non quotato oltre 180 kg. al kg. € non quotato Tendenza: non quotato Limousine (U2 - U3 - E2 - E3) da 350 a 380 kg. al kg. € 4,450 - 4,600 da 381 a 400 kg. al kg. € 4,230 - 4,330 da 401 kg. e oltre al kg. € 4,100 - 4,200 VACCHE da macello (a peso vivo): vacche 1°qualità (O2 - O3 - R2 - R3) al kg. € 0,920 - 1,020 vacche 2° qualità (P2 - P3) al kg. € 0,690 - 0,790 vacche 3° qualità (P1) al kg. € 0,450 - 0,550 Tendenza: calmo VITELLONI da macello (a peso vivo): Vitelloni incroci naz. con tori Pie Blue belga (U2 U3 - R2 - R3) al kg. € 2,010 - 2,130 Vitelloni incroci naz. con tori da carne (limousine, charolaise e piemontese) (O2 - O3 - R2 - R3) al kg. € 1,820 - 1,920 Vitelloni limousine (U2 - U3 - E2 - E3) al kg. € 2,580 - 2,730 Vitelloni charolaise (U2 - U3 - E2 - E3) al kg. € 2,350 - 2,440 Tendenza: calmo Vitelli maschi pezzati neri: da 40 a 45 kg. al kg. € 0,400 - 0,600 da 46 a 55 kg. al kg. € 1,250 - 1,450 da 56 a 70 kg. al kg. € 1,250 - 1,450 Tendenza: calmo Vitelli femmine pezzate nere ( a parità di peso e categoria le femmine vengono valutate € 0,30 in meno al Kg. dei maschi) Vitelli maschi incroci con tori limousine, charolaise e piemontese: da 46 a 55 kg. al kg. € 1,800 - 2,000 da 56 a 70 kg. al kg. € 1,800 - 2,000 Tendenza: calmo Vitelli femmine incroci con tori da carne (a parità di peso e razza le femmine vengono valutate € 0,30 in meno al Kg dei maschi) Vitelli maschi incroci con tori pie blue belga: da 46 a 55 kg. al kg. € 3,150 - 3,650 da 56 a 70 kg. al kg. € 3,550 - 4,050 Tendenza: calmo Vitelli femmine incroci con tori pie blue belga (a parità di peso e razza le femmine vengono valutate € 0,70 in meno al Kg dei maschi) VACCHE da macello (a peso morto): Razze da carne (R2 - R3 - U2 - U3) oltre 340 kg. € Pezzate nere o altre razze (O2-O3) da 300 a 350 kg. € VITELLONI da macello (a peso morto): Charolaise o incr. francesi (U2 - U3 - E2 - E3) da 380 a 420 kg. al kg. € 3,960 - 4,040 da 421 a 450 kg. al kg. € 3,960 - 4,040 da 451 kg. e oltre al kg. € 3,930 - 4,020 Tendenza: calmo SCOTTONE da macello (a peso morto): Limousine (U2 - U3 - E2 - E3) da 230 a 270 kg. al kg. € 4,890 - 4,990 da 271 a 300 kg. al kg. € 4,780 - 4,880 da 301 kg. e oltre al kg. € 4,710 - 4,770 Charolaise o incr. francesi (U2 - U3 - E2 - E3) da 260 a 300 kg. al kg. € 4,450 - 4,550 da 301 a 340 kg. al kg. € 4,410 - 4,510 da 341 kg. e oltre al kg. € 4,390 - 4,490 Tendenza: stazionario Uova Nazionali fresche colorate in natura (€/Kg) Prezzi I.v.a. Esclusa - Franco aziende. Quotazioni del mercato avicunicolo del comune di Forli’ (www.avicola-forli.com) Listino dei prezzi rilevati del 15-09-2014 Uova nat. S - meno di 53 gr. al Kg € 0,8400 - 0,8800 Uova nat. M - da 53 a 63 gr. al Kg € 1,0100 - 1,0500 Uova nat. L - da 63 a 73 gr. al Kg € 1,0500 - 1,0900 Uova Nazionali Fresche Colorate e Selezionate (€/100pz) Prezzi I.v.a. Esclusa - Franco centro imballaggio.Quotazioni del mercato avicunicolo del comune di Forli’ (www.avicola-forli.com) Listino dei prezzi rilevati del 15-09-2014 Uova sel. S. - meno di 53 gr. €/100pz 10,5500 - 10,7500 Uova sel. M. - da 53 a 63 gr. €/100pz 12,6000 - 12,8000 Uova sel. L - da 63 a 73 gr. €/100pz 13,4000 - 13,6000 Uova sel. Xl - da 73 gr. e più €/100pz 15,3000 - 15,5000 GASOLIO AGRICOLO Prezzi al consumo Iva esclusa consegne a destino del 31 agosto 2014 - Fino a litri 1.000 €/Lt 1,032 - da litri 1.001 a 2.000 €/Lt. 1,024 - da litri 2.001 a 5.000 €/Lt. 0,996 - da litri 5.001 a 10.000 €/Lt. 0,985 - oltre litri 10.000 €/Lt. 0,970 Prezzi medi informativi rilevati in provincia di Mantova ANNUNCI ECONOMICI Sei socio di Confagricoltura Mantova? Vuoi pubblicare qui gratuitamente un annuncio economico che riguarda la tua azienda agricola? Invia il testo dell’annuncio a: tecnico@confagricolturamantova.it VENDO FONDO AGRICOLO Biolche mantovane 14, corpo unico a seminativo irriguo, situato in comune di Serravalle a Po. Per informazioni, telefonare ai numeri: 340 2713285 - 347 7000018. UNIPEG SOC. COOP. AGRICOLA Sede Legale - Reggio Emilia Via Due Canali 13 Tel 0522 2371 Sede Operativa - Pegognaga (Mn) Strada Chiaviche 36 Tel 0376 5541 Fax 0376 554200 www.unipeg.it ANDAMENTO - PREZZI DEI BOVINI - PESO MORTO Direttore Responsabile: Daniele Sfulcini Design: fachiro.com Stampa: Publi Paolini Autorizzazione Tribunale MN - n. 14 del 6-6-1949 Iscrizione ROC N. 7843 - del 29 agosto 2001 7 PREVIDENZA S i comunica che l’Inps ha dato inizio alla campagna 2014 per la verifica dei redditi e del diritto alle prestazioni assistenziali, con l’invio del cosiddetto “bustone” per la richiesta delle dichiarazioni relative alla situazione reddituale e/o delle dichiarazioni di responsabilità riguardanti la sussistenza dei requisiti per il diritto alle prestazioni assistenziali. Cosa contiene la comunicazione. Il plico contiene, a seconda delle situazioni personali e delle dichiarazioni richieste, i seguenti documenti: • lettera di presentazione, diversificata per i residenti in Italia e all’estero, con una breve informativa sui servizi online a disposizione del cittadino; • modello RED italiano o modello RED estero, con le relative istruzioni per la compilazione; • modello 503 AUT, per i residenti in Italia le cui pensioni siano assoggettabili alla trattenuta per lavoro autonomo; • richiesta di integrazione delle informazioni relative alla campagna RED 2012, per coloro i cui dati reddituali trasmessi dall’Agenzia delle Entrate per l’anno 2011 non sono risultati sufficienti per consentire la verifica di tutte le prestazioni; • modelli di dichiarazione per i titolari di provvidenze economiche di invalidità civile, relativamente ad eventuali periodi di ricovero gratuito/frequenza PARTONO LE VERIFICHE DELL’INPS SU REDDITI E PRESTAZIONI ASSISTENZIALI. e all’eventuale svolgimento di attività lavorativa. Ogni richiesta reca la data entro la quale deve essere restituita la dichiarazione. Modalità di restituzione delle dichiarazioni. a) Residenti in Italia: dichiarazioni online – Chi è in possesso di un PIN rilasciato dall’Istituto può trasmettere i dati richiesti attraverso il sito internet www. inps.it, accedendo alla sezione Servizi Online “Servizi per il cittadino” e selezionando la voce di interesse: • Dichiarazione reddituale – opzione anno 2014 (dichiarazione redditi 2013); • Dichiarazione reddituale – opzione anno 2012 (dichiarazione redditi 2011); • Dichiarazioni di responsabilità (modelli ICRIC, ICLAV, ACC.AS/PS). b) Residenti in Italia: intermediari abilitati - In coda a ciascun modello inviato ai residenti in Italia è stato inserito il relativo codice a barre, da utilizzare per la trasmissione delle dichiarazioni tramite gli intermediari abilitati, che forniscono assistenza gratuita e provvedono ad acquisire e trasmettere all’Inps in formato elettronico le informazioni richieste. c) Residenti all’estero – Tenuto conto delle peculiarità normative della verifica dei redditi per i soggetti residenti all’estero, i codici a barre non sono ri- continua dalla prima pagina dei salumi, formaggi, latticini, yogurt e così via che troviamo in Italia hanno nella loro filiera produttiva mais e/o soia biotech. Però coltivati all’estero. E a dare un’idea di quanto costa a un agricoltore italiano il divieto di coltivare Ogm è il presidente di Confagricoltura Veneto, Lorenzo Nicoli: «I più ottimisti dicono che perdiamo 400 euro per ettaro. E 100mila litri di insetticidi, pari a 45 milioni di euro. Insomma, più Ogm vuol dire meno chimica». continua dalla quarta pagina 8 Operazione 6.4.b - Sostegno alla realizzazione e allo sviluppo di attività agrituristiche Spese ammissibili: • ristrutturazione di fabbricati rurali esistenti da destinare ad uso agrituristico; • costruzione, ampliamento e adeguamento di servizi igienico-sanitari e tecnologici (impianti termici, idrosanitari, elettrici, ecc.), anche attraverso l’introduzione di tecnologie innovative volte al risparmio energetico e allo sfruttamento di energia proveniente da fonti rinnovabili necessaria all’attività agrituristica; • predisposizione, in ambito aziendale, di aree attrezzate per l’agricampeggio e L’istituto di previdenza sta inviando migliaia di bustoni contenenti i documenti da restituire compilati. portati nei modelli RedEst. Il modulo può essere trasmesso all’Inps avvalendosi dell’assistenza gratuita del nostro Patronato, oppure compilato e spedito, insieme alla documentazione richiesta, alla sede Inps che gestisce la pensione. Il nostro Patronato è comunque a disposizione per la verifica delle comunicazioni dell’Inps. Dello stesso avviso Roberto Defez, primo ricercatore dell’Istituto di genetica e biofisica del CNR a Napoli, che ha sottolineato la necessità di una «enorme alleanza tra agricoltura e ricerca» sull’argomento. Mentre Dario Bressanini, chimico, divulgatore scientifico e insegnante con cesto di mele a seguito, ha ricordato come l’agricoltura moderna faccia largo uso di sostanze chimiche per proteggere i prodotti da infestanti e parassiti. Ma forse non tutti lo sanno. Fra gli ospiti della giornata anche il presidente nazionale di Confagricoltura, Mario Guidi, che ha chiuso i lavori con un appello alla politica: «affinché apra alla ricerca a fatti e non a parole». In collegamento Paolo De Castro, presidente del gruppo Spd nella Commissione Agricoltura del Parlamento europeo e già ministro delle Politiche agricole, e Lara Comi, membro della Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori. Tutti d’accordo sul fatto che l’ultima parola spetti alla scienza. la sosta di roulotte e caravan, per attività ricreativo-culturali e sociali, aree pic-nic; • costituzione e/o attrezzatura di percorsi aziendali ciclo-pedonali e ippoturistici; • acquisto di programmi informatici ed applicazioni funzionali agli stessi, compresa la predisposizione di siti aziendali, a supporto dell’attività agrituristica. Contributo sugli investimenti ammissibili: 35% - 45% per i giovani agricoltori. Operazione 6.4.c - Sostegno alla realizzazione e allo sviluppo di attività di produzione di energia Spese ammissibili: • costruzione ed acquisto di impianti per la produzione di energia rinnovabile (bio- gas, biometano, biomasse, fotovoltaico, solare termico, pompe di calore geotermiche, ecc.); • costruzione, ampliamento e adeguamento di strutture produttive aziendali e acquisto di attrezzature per la produzione di biometano o syn gas, anche attraverso processi di “upgrading” da applicarsi a effluenti di allevamento, sottoprodotti di origine agricola, forestale e agroindustriale, matrici no food. L’energia termica prodotta deve essere utilizzata per almeno il 30%. Contributo sugli investimenti ammissibili: 30% - 40% per i giovani agricoltori. (Continua sul prossimo numero)
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