DIBATTITO OGM, SCIENZIATI E AGRICOLTORI CHIEDONO LA

Periodico della Confagricoltura di
Mantova in abbonamento postale
chiuso in tipografia il 18 settembre 2014
Anno LXV - N. 18 - 22 settembre 2014
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in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1,
comma 1, DCB MANTOVA
DIBATTITO OGM,
SCIENZIATI E AGRICOLTORI
CHIEDONO LA VERITÀ.
L
a verità, vi prego, sulla scienza». È
racchiuso in un pugno di parole pronunciate dalla senatrice e scienziata Elena Cattaneo il messaggio lanciato
da Mantova alla politica e all’opinione
pubblica sul complesso capitolo Ogm. Un
approccio pragmatico, non chiedono altro i ricercatori e gli imprenditori agricoli
presenti al dibattito dal titolo “L’intelligenza italiana rilancia la ricerca genetica
in agricoltura”, promosso da Confagricoltura Lombardia e Veneto sabato 13
settembre.
«Noi studiosi abbiamo il dovere di consegnare qualcosa di buono agli altri – ha
sottolineato la Cattaneo – Sappiamo fare
Elena Cattaneo, scienziata e senatrice a vita.
AMBIENTE E PRODUTTIVITÀ,
CONFAGRICOLTURA CREDE
NEL COMPROMESSO.
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Roberto Defez, ricercatore CNR di Napoli.
Dario Bressanini, chimico e divulgatore scientifico.
il nostro mestiere, ma devono permettercelo. Siamo i primi a porci delle domande,
ma per trovare risposte abbiamo bisogno
di raccogliere idee, proposte e considerazioni di imprenditori, agricoltori, professionisti. Di quanti, come noi, hanno un
estremo bisogno di verità. Continuare a
osteggiare la ricerca – conclude – non è
forse come badare solo a quel 2% di italiani che veste in cashmere senza pensare
a quel 98% che non ha neppure la lana?
E poi basta generalizzare, per ora in Europa si coltiva solo una varietà: il mais
Mon 810. Dovremmo iniziare a parlare
di un Ogm per volta». Un intervento applauditissimo, il suo, da quanti continua-
no a pagare le spese di un paradosso tutto italiano. «Perché – come evidenziato
dal presidente di Confagricoltura Mantova e Lombardia, Matteo Lasagna – gli
organismi geneticamente migliorati sono
entrati ormai da tempo nelle diete dei
nostri allevamenti e abbiamo il sacrosanto diritto di poterli coltivare nel rispetto
di una libertà di scelta che dev’essere garantita».
In Italia - lo ricordiamo - è vietato coltivare
OGM, ma ne importiamo in grandi quantità perché la produzione interna non è sufficiente. La maggior parte della carne (dai
manzi ai conigli, dai polli ai maiali), del latte,
NUTRIE, SI CAMBIA.
PRESTO MISURE PIÙ INCISIVE
PER L’ERADICAZIONE.
confagricolturamantova.it
PAG. 3
continua nell’ottava pagina
BRUCIATURA DEI RESIDUI VEGETALI:
NON SERVE L’ORDINANZA
DEI COMUNI.
PAG. 5
SPECIALE MILLENARIA
AMBIENTE E PRODUTTIVITÀ,
CONFAGRICOLTURA CREDE
NEL COMPROMESSO.
Tra le questioni affrontate nel corso della serata,
il greening, la direttiva nitrati e il piano nazionale
fitosanitari.
I
ndiscrezioni varcano i cancelli della Millenaria e infiammano il dibattito sull’agricoltura
sostenibile promosso lo scorso 10 settembre
da Confagricoltura Mantova, in collaborazione
con Confagricoltura Brescia e Libera, l’associazione degli agricoltori cremonesi, nell’ambito
della nota fiera che ogni anno richiama a Gonzaga migliaia di operatori del settore primario:
il governo starebbe pensando a un taglio di 500
milioni ai contributi delle aziende attive nel settore primario. La notizia ha il sapore di una ghigliottina a lama fredda e accende la polemica.
«Se fosse vero – si chiede l’assessore regionale
all’Agricoltura Gianni Fava – dove andremmo a
finire? In Lombardia due persone su cento lavorano nel comparto, è un dato importante. E
mi spiace che stasera il ministro dell’Ambiente
Galletti non sia qui perché a maggio aveva garantito che entro il 30 giugno gli imprenditori
avrebbero avuto risposte sulla revisione delle
zone vulnerabili, avrei voluto chiedergli quanto
dovranno aspettare ancora. Perché, se qualcuno non l’avesse capito, la nostra zootecnia è a
rischio chiusura».
Su delega del ministro c’è Barbara Degani, sottosegretario all’Ambiente che evidenzia come i
numeri della relazione dell’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale,
abbiano dimostrato che «la maggior parte del
territorio, indipendentemente dal grado di pericolo ad esso associabile, è soggetto alla presenza di sorgenti multiple. Il contributo prevalente
di natura zootecnica, così come quello civile, interessa non più del 10% delle superfici regionali. Gli agricoltori – sottolinea – non pagheranno
per responsabilità che non hanno».
Quello emerso dalla cena – dibattito è comunque un messaggio positivo: le regole ambientali
non sono un freno alla redditività. «È importante produrre energia in maniera sostenibile e
ridurre le emissioni di CO2 integrando la produzione di biogas nel sistema agricolo – spiega
il presidente di Confagricoltura Mario Guidi – è
necessario che l’impegno sul biologico e le necessità economiche trovino un compromesso.
Non si può vivere di solo biologico perché l’economia di molte aziende ne risentirebbe pesantemente. Negli ultimi anni si è diffusa un’immagine troppo bucolica…settore che estromette qualsiasi forma di tecnologia, ma le nuove
tecnologie sono una risorsa preziosa. Serve una
strategia comune».
Molti le questioni snocciolate nel corso della serata: dal greening al piano di azione nazionale
per l’uso dei prodotti fitosanitari; dai dati incoraggianti dell’export a quelli dell’occupazione in agricoltura. E poi il ruolo e l’utilità dei corpi intermedi,
Expo 2015 e la complessa diatriba sugli Ogm.
«È il secondo appuntamento che ha visto le
regioni del Nord dialogare insieme – conclude
Matteo Lasagna, presidente di Confagricoltura
Lombardia e Mantova – Incontri come questo
hanno proprio l’obiettivo di rafforzare il dialogo fra territori caratterizzati da una struttura
agricola per molti versi simile. Da tempo ci stiamo impegnando per costruire un fronte comune
in grado di pesare sulle decisioni centrali e ce
la stiamo facendo. Inoltre, ricordo che Confagricoltura vede nell’uniformità delle norme e delle
regole un fattore di competitività, per questo
crede nel confronto e lo promuove». Alla serata
hanno partecipato, oltre a Fava, gli assessori regionali all’Agricoltura di Emilia Romagna e Piemonte, Tiberio Rabboni e Giorgio Ferrero. Tra
i relatori anche Oreste Invernizzi, direttore del
territorio nord ovest di BNL Gruppo BNP Paribas.
Ha coordinato i lavori Sebastiano Barisoni di Radio24 – Il Sole 24 Ore.
MARTINA ALLA MILLENARIA: «PIÙ REDDITO ALLE IMPRESE AGRICOLE».
I
l ministro per le Politiche agricole Maurizio
Martina protagonista del taglio del nastro che
ha dato il via all’edizione 2014 di Fiera Millenaria. Cinquecento espositori, 120mila metri quadrati e oltre mille operatori al lavoro per una manifestazione che continua a crescere, rafforzando il
suo ruolo nel dibattito nazionale sul futuro dell’agricoltura. Questi i dati della kermesse di Gonzaga.
«È importante che molti operatori abbiano deciso
di investire sulla Millenaria di Gonzaga – ha esordito il ministro – Il tema del rapporto tra innovazione e trazione mi è molto caro. Stiamo lavorando
su tre grandi obiettivi: redditi, organizzazione e
generazione». Da Martina, applauditissimo, una
riflessione sulla necessità di puntare sull’agricoltura per rilanciare l’economia: «Il dato che abbiamo
Da Martina una riflessione
sulla necessità di puntare
sull’agricoltura per rilanciare
l’economia.
davanti tutti è che ancora oggi il reddito agricolo è
del 25% in meno rispetto ad alcuni Paesi europei
tra cui Francia e Germania. Dobbiamo lavorare per
riconsegnare agli agricoltori più capacità per generare economia». E in merito alle nuove generazioni
ha aggiunto: «Siamo sotto la media europea, dobbiamo portare degli under 40 nelle imprese agricole e arrivare almeno alla soglia dell’8%, come
la Francia. Oggi siamo al 5%». Infine un invito a
cogliere le opportunità di Expo 2015, trampolino di
lancio ideale per «fare un salto di qualità nel lavoro
che ogni territorio può fare sull’agroalimentare. Mi
auguro che la Provincia di Mantova spinga il più
possibile sull’organizzazione per creare nuove filiere. Ci sono da costruire ponti diversi tra produttori
e trasformatori, tra tutta l’industria alimentare».
ECCELLENZE IN PASSERELLA ALLA FIERA DI GONZAGA.
D
2
al melone IGP al salame mantovano, dalla
birra alla lavanda alla canapa. L’agricoltura
ha incontrato la moda alla Fiera Millenaria
di Gonzaga, dove i giovani di Confagricoltura Mantova, in collaborazione con quelli della Cia, hanno
proposto una sfilata di abiti realizzati direttamente
con prodotti tipici. Iniziativa che domenica sera ha
richiamato più di 250 persone all’ex convento di Santa Maria. “L’agricoltura incontra la moda. Eccellenze
in passerella”, questo il titolo della serata.
«Già l’anno scorso, sempre alla Millenaria, abbiamo
organizzato un aperitivo accompagnato dalla degustazione di prodotti tipici con i ragazzi della Cia –
spiega Pietro Angeli, presidente dei giovani di Confagricoltura Mantova – Ci siamo trovati molto bene,
è nata un’ottima sinergia e siamo felici di aver collaborato ancora con loro. La sfilata è riuscita perfettamente, a riprova del fatto che l’impegno profuso è
stato riconosciuto e apprezzato».
Al termine della sfilata i partecipanti hanno degustato i prodotti forniti da aziende del territorio.
ATTUALITÀ
EMBARGO RUSSO, AL VIA GLI AIUTI
PER L’AMMASSO PRIVATO PER FORMAGGI,
BURRO E LATTE IN POLVERE.
P
er affrontare la situazione di difficoltà creata dall’embargo imposto
dalla Russia ai prodotti lattiero caseari provenienti dall’Ue, la Commissione ha
emanato il regolamento che attiva le misure di intervento per i formaggi, il burro
ed il latte in polvere. Il Regolamento prevede la concessione di aiuti per l’ammasso
privato dei formaggi esclusi quelli freschi.
I formaggi oggetto d’intervento dovranno essere di origine comunitaria, di qualità mercantile buona, sana e leale ed avere
un’età minima corrispondente al periodo di
maturazione che garantisca un incremento
di valore del formaggio. Quindi, i formaggi,
all’inizio dello stoccaggio, dovranno avere
un’età minima che ne consenta l’immissione
al consumo, una stagionatura minima che
garantisca un’adeguata stabilizzazione del
calo peso – per i formaggi a pasta dura non
inferiore ai 60 giorni - essere idonei a sostenere una stagionatura di almeno 60 giorni
dall’inizio dell’ammasso contrattuale.
La misura di intervento prevede lo stoccaggio al massimo di 155.000 tonnellate di formaggio, dall’8 settembre, fino al 31 dicembre 2014.
Anche per il burro e il latte in polvere è previsto un aiuto per coprire i costi fissi dello
stoccaggio. Per questi prodotti, la misura è
attiva dallo scorso 6 settembre, fino al prossimo 31 dicembre.
Si ricorda che le sole esportazioni 2013 di
Grana Padano e Parmigiano Reggiano verso la Russia hanno rappresentato qualcosa
come 1.615 tonnellate, per un importo di
quasi 15 milioni di euro, mentre l’intero
export italiano verso Mosca vale circa 700
milioni di euro, di cui 200 milioni derivano
dall’agroalimentare.
La Commissione ha emanato
il regolamento che attiva
le misure di intervento.
LATTE, GLI USA VARANO LA RETE DI PROTEZIONE DEI REDDITI.
L’
USDA (United State Department
of Agriculture) ha annunciato formalmente l’avvio del nuovo Market
Protection Program (MPP), la rete di protezione per i produttori di latte statunitensi,
prevista nel nuovo Farm Bill. Il programma,
a base volontaria, assicura un sostegno
finanziario agli allevatori quando la differenza fra prezzo del latte e costi dell’alimentazione (feed costs) scende sotto il livello di copertura assicurativa scelto dall’al-
levatore. Gli allevatori che aderiscono al sistema assicurativo dovranno partecipare al
programma fino al 2018. Inoltre, dovranno
versare una quota minima annuale di cento
dollari ed assicurare i propri margini secondo una scala decrescente su cui scegliere,
per ogni anno, quanto latte (fra il 25% ed
il 90% della propria produzione) e quale livello di margine assicurare.
La protezione al livello base di margine,
fissato in 4 dollari per cwt (45,359 Kg), è
gratuita ma l’allevatore può assicurarsi per
margini superiori a tale livello minimo, con
scaglioni crescenti di 50 cent, fino ad 8 dollari per cwt.
Il programma è stato ideato per evitare che
si ripeta la situazione che portò al crollo
delle quotazioni nel 2009.
Per approfondimenti:
news.clal.it/it/milk-protection-program-rete-di-protezione-per-produttori-latte-us
NUTRIE, SI CAMBIA.
PRESTO MISURE PIÙ INCISIVE
PER L’ERADICAZIONE.
E’
finalmente tempo di parlare
di eradicazione della nutria
e non solo di contenimento.
E questo anche grazie alla petizione di Confagricoltura per rendere
cacciabile questo dannoso roditore,
che ha permesso di raccogliere quasi
5mila firme solamente nella nostra
provincia». Così Matteo Lasagna,
presidente di Confagricoltura Mantova, commenta la decisione della
giunta della Regione Lombardia di
proporre un progetto di legge che
mira all’eradicazione della nutria.
Decisione che segue quanto varato
dal Governo con il decreto legge n.
91 del 24 giugno scorso, che permette la lotta contro questo animale.
Quindi non più contenimento, impostazione che negli anni non ha
permesso un controllo efficacie della
specie alloctona, pur con l’investimento di considerevoli risorse finanziarie regionali, ma eradicazione,
concetto che permetterà, una volta
che la norma regionale sarà approvata, di approntare tutte le possibili
misure per eliminare definitivamente la nutria dal territorio lombardo.
«Compito che sicuramente non si
presenta agevole vista la popolazione composta da milioni di esemplari
– a detta del presidente Lasagna -, ma
che andrà perseguito in modo deciso
e concertato da tutte le istituzioni
presenti sul territorio. Aspettavamo
da tempo questi strumenti normativi
per cui ringrazio l’assessore Gianni
Fava per l’impegno profuso – conclude Lasagna -. Ora non dobbiamo
sprecare questa occasione, prendendo esempio da altri Paesi dove l’eradicazione è stata resa possibile».
La proposta di legge regionale, sottolinea Confagricoltura Mantova, oltre che modificare l’approccio verso
la nutria, una volta approvata renderà anche più agevole lo smaltimento
degli animali morti, che non saranno
più considerati rifiuti speciali.
3
PSR 2014 - 2020
A
fine luglio scorso, la Giunta della Regione
Lombardia ha licenziato il testo del Programma di sviluppo rurale (PSR) valevole
per il periodo 2014 -2020, inviato successivamente a Bruxelles per la necessaria approvazione. Il
testo del documento, composto da 463 pagine,
6 priorità, 20 misure e varie sottomisure, è in
corso di valutazione da parte degli uffici della
Commissione. La tempistica prevede che entro
novembre si completi l’iter autorizzativo, dando
la possibilità alla Regione di aprire i bandi sulle misure strutturali e peri giovani in agricoltura
già a dicembre, inizi gennaio 2015. Per le misure
a superficie, bisognerà attendere invece la prossima primavera.
Da questo numero del periodico, allo scopo di
fornire una panoramica sulle opportunità offerte dal prossimo PSR, iniziamo a pubblicare a
puntate una sintesi delle principali misure che
potrebbero interessare gli agricoltori mantovani, tenendo presente che, in funzione delle richieste di variazione e delle obiezioni avanzate
dalla Commissione, il testo finale del documento
regionale potrebbe variare, come alcune misure
non essere attivate.
Misura 3. Regime di qualità dei prodotti agricoli
e alimentari.
Sottomisura 3.1 - Sostengo alle nuove adesioni
ai regimi di qualità.
Si tratta di aiuti per beneficiari che partecipano per la prima volta a regimi di qualità, come
prodotti agroalimentari DOP/IGP/STG, vini DOC/
DOCG/IGT, agricoltura biologica, con un contributo fino al 100% delle spese sostenute, con un
massimo di 3.000 euro l’anno, per massimo 5
anni.
Misura 4. Investimenti in immobilizzazioni materiali.
Sottomisura 4.1 – Investimenti per il miglioramento delle prestazioni e della sostenibilità delle aziende agricole.
Operazione 4.1.a – Incentivi per investimenti per
la redditività, competitività e sostenibilità delle
aziende agricole
Spese ammissibili:
• opere di miglioramento fondiario, compresa
la costruzione e la ristrutturazione di edifici rurali a fini produttivi agricoli;
• impianti, macchine e attrezzature innovative
che favoriscono:
- l’aumento della produttività;
- la razionalizzazione e la riduzione dei costi;
- la riduzione del consumo energetico;
- la produzione di energia da fonti rinnovabili, per uso aziendale;
- il miglioramento dell’efficienza e/o la riduzione delle quantità nell’uso di fertilizzanti
e/o prodotti fitosanitari;
4
SINTESI DELLE PRINCIPALI MISURE
PROPOSTE DALLA REGIONE.
• investimenti per migliorare l’efficienza energetica degli edifici rurali
produttivi agricoli;
• investimenti finalizzati al rispetto
dei requisiti dell’Unione che si applicano all’attività agricola, secondo
quanto previsto all’art. 17 commi 5 e
6 del Reg. (UE) n. 1305/2013.
Contributo sugli investimenti ammissibili: 35% - 45% per i giovani agricoltori.
Operazione 4.1.b – Incentivi per investimenti finalizzati alla ristrutturazione o
riconversione dei sistemi di irrigazione
Spese ammissibili:
• opere di miglioramento fondiario,
compresa la costruzione e la ristrutturazione di manufatti e impianti a fini
della razionalizzazione del sistema irriguo;
• impianti, macchine e attrezzature
innovative che favoriscono il miglioramento dell’efficienza irrigua.
Contributo sugli investimenti ammissibili: 35% - 45% per i giovani agricoltori.
Sottomisura 4.4 – Investimenti non produttivi, connessi all’adempimento degli
obiettivi agro-climatico-ambientali.
Operazione 4.4.a – Investimenti non
produttivi finalizzati prioritariamente
alla conservazione della biodiversità
Spese ammissibili:
• realizzazione di siepi e filari in aree
di pianura, rispettivamente lunghezza minima 400 metri e 300 metri.
Contributo sugli investimenti ammissibili: 100% della spesa sostenuta.
Operazione 4.4.b – Investimenti non
produttivi finalizzati prioritariamente
alla migliore gestione delle risorse idriche
Spese ammissibili:
• realizzazione di zone umide, fasce
tampone boscate (FTB), sistemi di biodepurazione (biobed), che consentono la riduzione dei rischi di inquinamento puntiforme durante la fase di
svuotamento e lavaggio delle attrezzature utilizzate per la distribuzione
dei prodotti fitosanitari.
Contributo sugli investimenti ammissibili: 100% della spesa sostenuta.
Operazione 4.4.c – Investimenti strutturali non produttivi atti a contenere le
emissioni di ammoniaca e metano
Spese ammissibili:
• copertura delle vasche di stoccaggio
dei reflui zootecnici, quando non finalizzate alla produzione di metano a
fini produttivi;
• estrattori d’aria, volti a ridurre l’emissione ammoniacale dalle strutture
di allevamento avicolo esistenti;
• strutture non fisse di stoccaggio di
reflui zootecnici, come contenitori
di liquame in materiale elastomerico o plastomerico, da posizionare in
azienda, in modo da ottenere il massimo dell’efficienza agronomica con la
minore dispersione delle emissioni di
ammoniaca in atmosfera.
Contributo sugli investimenti ammissibili: 80% della spesa sostenuta.
Misura 6. Sviluppo delle imprese agricole e delle imprese.
Sottomisura 6.1 – Sostegno all’avviamento delle imprese per i giovani agricoltori.
Operazione 6.1.a - Incentivi per la costituzione di nuove aziende agricole da
parte di giovani agricoltori
Riguarda l’insediamento dei giovani
agricoltori in agricoltura con qualifica
IAP, che, in caso di società agricola, dovranno essere composte solo da giovani, con età compresa fra 18 e 40 anni.
Contributo per le domande ammissibili:
Imprese agricole individuali
e società agricole
20.000
euro
Imprese agricole individuali e
società agricole che aderiscono a
Cooperative agricole e associazioni
di imprese
25.000
euro
Cooperative agricole e associazioni
di imprese
30.000
euro
Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale: l’Europa investe nelle zone rurali
PSR 2007-2013 Direzione Generale Agricoltura
http://ec.europa.eu/agriculture/rurdev/index_it.htm
continua nell’ottava pagina
DAL DECRETO COMPETITIVITÁ
GLI AIUTI PER I GIOVANI
IN AGRICOLTURA.
I
l Decreto legge n. 91/2014 del 24 giugno
scorso, cosiddetto Decreto competitività,
poi convertito nella Legge n. 116/2014 lo
scorso 20 agosto, prevede a favore dei giovani agricoltori la concessione di mutui agevolati a tasso zero con una durata massima di
10 anni, comprensivi di un eventuale periodo
di ammortamento, che può essere portata a
15 anni per iniziative nel settore della produzione agricola.
Beneficiari di tali misure sono unicamente le
imprese agricole a prevalente o totale partecipazione giovanile, in qualsiasi forma costituite, ed in particolare quelle che subentrano
nella conduzione di un’azienda che ha un’attività agricola esclusiva e opera da almeno
2 anni dalla data di presentazione della domanda di agevolazione.
I beneficiari devono essere imprese di giovani in possesso di particolari requisiti e,
cioè, essere costituite non prima di 6 mesi
dalla data di domanda dell’aiuto, esercitare
esclusivamente l’attività agricola, essere am-
TECNICO-ECONOMICO
La misura per essere operativa deve attendere l’emanazione
di uno specifico decreto interministeriale.
ministrate e condotte da un giovane
imprenditore agricolo, ovvero, in caso
di società, essere composte per oltre la
metà dei soci da giovani imprenditori
agricoli e con quote di partecipazione
per la maggioranza in mano a giovani.
La destinazione dei finanziamenti è
esclusivamente per investimenti, il
cui importo non può però superare
1.500.000 di euro, copribile dal mutuo
per un massimo del 75%. Gli investimenti possono essere destinati sia al
settore agricolo, che a quello della
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e devono essere
supportati da un progetto di sviluppo
aziendale da presentare insieme alla
domanda di aiuto.
La misura creditizia sopra descritta per
essere operativa deve, però, attendere
ancora. Oltre all’autorizzazione della Commissione europea, sarà necessario aspettare l’emanazione di uno specifico decreto interministeriale del
ministro dell’Economia e delle Finanze e del ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali.
BRUCIATURA DEI RESIDUI VEGETALI,
NON SERVE L’ORDINANZA DEI COMUNI.
C
on la conversione in legge del D.L. n. 91
del 24 giugno 2014 nella Legge n. 116
del 20 agosto 2014, sono state inserite
alcune novità inerenti le modalità di bruciatura controllata dei residui vegetali all’aperto.
Infatti, dopo che è stato sancito che la combustione non è più un illecito, ora viene stabilito
anche che tale norma è direttamente applicabile, e quindi non è più prevista la necessità di emanazione di specifiche ordinanze da
parte dei Comuni. Questo permette di evitare
di avere disposizioni difformi a livello provinciale. I sindaci, tuttavia, hanno la possibilità di
limitarne o impedire l’applicazione quando
sussistono condizioni particolari da cui possano derivare, ad esempio, rischi d’incendio.
Rimangono invariati i quantitativi massimi
di residui bruciabili giornalmente, che sono
pari a 3 metri steri per ettaro. Inoltre, valgono
sempre le norme legate al buon senso, quindi
evitare di bruciare nelle vicinanze delle abitazioni e nelle giornate ventose.
Si ricorda, infine, che valgono comunque i
periodi di divieto regionali, atti a prevenire
l’inquinamento atmosferico, che limitano la
bruciatura nel periodo dal 16 aprile al 14 ottobre di ogni anno. Dal 15 ottobre al 15 aprile la
bruciatura all’aperto è vietata.
BLUE TONGUE IN ROMANIA,
PIÙ CONTROLLI SULLE IMPORTAZIONI.
D
opo i casi di focolai di Blue tongue del sierotipo BTV4 emersi
in Romania, visto che da mesi
non si registrano casi inerenti tale ceppo sul territorio nazionale, il ministero
della Salute ha richiesto ai servizi sanitari regionali di acquisire informazioni sulle aziende di destinazione delle
importazioni, tramite le Asl di competenza territoriale, relativamente allo
stato attuale della consistenza numerica degli animali introdotti nei due
mesi precedenti la notifica del primo
focolaio confermato in Romania (14
agosto 2014) e le eventuali movimentazioni verso altre aziende o macelli
nazionali. Tali informazioni dovranno
essere trasmesse al Ministero.
Inoltre, il ministero della Salute ha fatto presente che focolai di tale ceppo
virale sono stati rilevati anche in Bulgaria
e in Grecia, richiedendo di intensificare i
controlli sulle importazioni di animali vivi
da tali Paesi.
I servizi sanitari regionali
dovranno acquisire informazioni
sulle aziende di destinazione
delle importazioni.
Valgono comunque i periodi
di divieto regionali dal 15
ottobre al 15 aprile.
MISURA 214, ATTENZIONE
ALLA CERTIFICAZIONE
FUNZIONALE DELLE
MACCHINE OPERATRICI.
S
i ricorda ai beneficiari con impegni in corso con il PSR Misura
214, azione B “Produzioni
agricole integrate”, mais
e riso, di porre particolare attenzione al rispetto
dell’impegno essenziale
relativo alla certificazione
funzionale delle macchine operatrici, avvalendosi di centri abilitati. Tale
certificazione deve essere
ripetuta ogni 5 anni. Pertanto, se eseguita prima
Se eseguita prima
del 2010,
dovrà essere
ripetuta entro
la fine del 2014.
del 2010, dovrà essere fatta
nuovamente entro la fine del
2014. Il non rispetto dell’impegno essenziale comporta
pesanti ripercussioni sui premi, anche già percepiti.
5
TECNICO-ECONOMICO
DIABROTICA, ANNATA DIFFICILE.
La stagione è stata caratterizzata
da popolazioni più consistenti di quanto
ci si potesse attendere.
L
a stagione 2014 è stata caratterizzata
da popolazioni di diabrotica più consistenti di quanto ci si potesse attendere, considerata la scarsa presenza di adulti
fatta registrare nel 2013. Sicuramente le
condizioni meteorologiche invernali e primaverili hanno favorito la sopravvivenza
dell’insetto. L’inverno è stato infatti caratterizzato dalla mitezza delle temperature
che nei valori minimi sono state tra i 2° e
i 3°C superiori alle medie recenti. Anche il
mese di marzo è risultato mite, ma non particolarmente piovoso, e sempre miti, e con
precipitazioni grossomodo nel media, sono
stati i mesi successivi di aprile e maggio. Le
condizioni sopradescritte sono state ottimali per la sopravvivenza delle uova svernanti
e delle larve neonate, che rappresentano gli
stadi più vulnerabili del ciclo dell’insetto.
L’estate 2014 è poi risultata fresca e molto
umida con condizioni favorevoli alla sopravvi-
venza degli insetti adulti. Solo nella prima decade di giugno si sono registrate temperature
massime significativamente sopra la media di
riferimento. Per il mese di luglio vanno poi
sottolineati i valori di precipitazioni totali che
sono risultati, nel complesso, da una volta e
mezzo a 3 volte superiori rispetto alle attese.
Nelle 50 stazioni di monitoraggio tenute
come riferimento dal Servizio fitosanitario regionale i dati di cattura degli adulti,
al termine delle 6 settimane di controllo,
hanno confermato la presenza di popolazioni che, in alcuni casi, hanno superato la
soglia intervento per il contenimento delle
ovideposizioni e in rari casi anche la soglia
di danno per l’anno in corso. I danni radicali
sono stati contenuti grazie anche ad un andamento stagionale che ha favorito il mais
nella fase di sviluppo e maturazione. Le situazioni più critiche si sono manifestate in
appezzamenti in cui non c’è stata cura nel
DALLA REGIONE LOMBARDIA,
UNA GUIDA SULLA COLTURA
DEL MAIS.
La pubblicazione è scaricabile dal sito:
www.agricoltura.regione.lombardia.it
L
a Direzione Generale
Agricoltura della Regione
Lombardia ha predisposto il quaderno del progetto di
ricerca Ottimais n. 155, dal titolo “Malattie e alterazioni del
mais nella Pianura Padana”. La
pubblicazione si occupa della caratterizzazione dei nuovi
ibridi varietà di mais nel territorio regionale, al fine di fornire indicazioni circa la miglior
utilizzazione della variabilità
genetica disponibile a seconda delle condizioni ambientali particolari di ogni azienda.
Il volume è predisposto come
guida pratica per agricoltori,
tecnici, studenti e ricercatori,
ed è suddivisa in cinque sezio-
PSR, LE SCADENZE DI SETTEMBRE.
P
6
SR Misura 112 “Insediamento giovani agricoltori”.
E’ attivo il bando della Regione
Lombardia, nell’ambito del PSR 20062013, per richiedere l’aiuto per l’insediamento di giovani agricoltori. Le domande di premio potranno essere presentate fino al 30 settembre 2014, tenendo
presente che il giovane dovrà essersi
insediato dopo maggio 2013 per avere
i requisiti di ammissibilità. Il premio sarà
erogato in conto capitale come premio
gestire correttamente gli avvicendamenti e
le pratiche agronomiche, non è stato effettuato il monitoraggio e non si è proceduto
ad una appropriata gestione fitoiatrica. In
linea generale non sono attese ripercussioni
significative sulle rese.
In conclusione, la situazione di diabrotica,
dopo l’annata 2013 nella quale il problema sembrava fortemente ridimensionato,
è tornata sui valori di attenzione delle annate precedenti. Nessun allarme particolare quindi per la prossima campagna, ma si
rinnova la raccomandazione di gestire correttamente la difesa da questo insetto verificando il rischio campo per campo, tenendo in considerazione i fattori climatici e le
pratiche agronomiche e valutando con cura
l’utilizzo dei mezzi di difesa a disposizione
nell’ambito di una gestione integrata delle
avversità della coltura.
A cura del Servizio fitosanitario regionale.
unico da 10mila euro.
PSR Misura 132, “Sostegno agli agricoltori che partecipano ai sistemi di qualità
alimentare”.
La Regione ha prorogato il termine delle domande di conferma della Misura
132 con scadenza 30 settembre 2014,
rivolto ai produttori che rientrano nel
sistema certificato dell’agricoltura biologica e agli agricoltori che partecipano
a sistemi di certificazione europea Dop,
Igp, Doc e Igt.
ni: malattie causate da funghi,
le micotossine, malattie causate da batteri, malattie causate
da virus e da fitoplasmi, danni
da fattori abiotici. La maggior
parte delle sezioni comprende
l’indicazione del patogeno, la
descrizione del suo ciclo vitale
e della sintomatologia, la distribuzione, l’importanza economica, la prevenzione e la lotta. La sezione sulle micotossine
fornisce le informazioni di base
sulle principali micotossine e
sui funghi micotossigeni, sulla loro tossicità, sul ruolo delle tecniche agronomiche per
prevenire le contaminazioni in
pre-raccolta e sulla gestione del
post-raccolta.
MANTOVA
Listino n. 37
Giovedì 18 settembre 2014
FRUMENTO TENERO:
Panificabile Superiore (c.e. 1% max.; p.s. non inf. a
Kg. 80/hl; u. max. 14%; prot. 13% min.; w min. 250)
alla ton. € 218,00 - 221,00
Superfino (c.e. 1% max.; p.s. non inf. a Kg. 78/hl; u.
max. 14%; prot. 12% min.) alla ton. € 195,00 - 198,00
Fino (c.e. 1% max.; p.s. non inf. a Kg. 78/hl; u. max.
14%; prot. 11% min.) alla ton. € 185,00 - 188,00
Buono mercantile (p.s. non inf. a Kg. 76/hl; c.e. 1%
max.; u. max. 14%) alla ton. € 168,00 - 171,00
Mercantile (p.s. non inf. a Kg. 74/hl; c.e. 3% max.;
u. max. 14%) alla ton. € non quotato
Mercantile (p.s. inf. a Kg. 73/hl; u. max. 14%) non
quotato
Tendenza: calmo
FRUMENTO DURO NAZIONALE (Produzione Nord)
(Mercato di Bologna 11 settembre 2014 €/ton.)
Fino (79/80 kg/hl ,ce 1+1% b.30/35%,v.10%,p.12,5%)
301,00 - 306,00
Buono
mercantile
(76/77kg/hl
,ce
1,5+1,5%,b.50/60%,v.12%) 291,00 - 296,00
Mercantile (74/75 kg/hl , ce 2+2%, v. 12%) 281,00
- 286,00
Tendenza: invariato
COLZA: (Mercato di Parigi, previsione di offerta €/
ton.) 324,5
http://commodities.euronext.if5.com/Commodities.aspx
GRANOTURCO:
Granoturco nazionale, a f. farinosa, ibridi e similari
(u. max. 14%) alla ton. € 149,00 - 152,00
Granoturco naz.le, a f. farinosa, ibridi e similari, da
fuori provincia, f. arrivo (u. max. 14%) alla ton. €
156,00 - 159,00
Granoturco estero, f. arrivo (camion ribaltabile) comunitario alla ton. € non quotato
Granoturco estero, f. arrivo (camion ribaltabile) non comunitario alla ton. € non quotato
Granella verde, umidità al 25% uso foraggero
105,00 - 110,00
Trinciati di mais 1° raccolto non quotato
Tendenza: debole
SEMI OLEOSI:
Semi di soia nazionali (umidità 14% - impurità 2%
max) alla ton. € non quotato
Semi di soia esteri (franco arrivo) 379,00 - 385,00
Semi di soia esteri geneticamente modificati (franco arrivo) non quotato
Tendenza: debole
CEREALI MINORI
Orzo nostrano in natura: p.s. min. 55 sino a 60
(umidità max. 14 %) alla ton. € non quotato
Orzo nostrano in natura: p.s. oltre 60 sino a 63
(umidità max. 14 %) alla ton. € 158,00 - 163,00
Orzo nostrano in natura: p.s. oltre 63 sino a 65
(umidità max. 14 %) alla ton. € 164,00 - 169,00
Orzo nostrano in natura: p.s. oltre 65 sino a 70
(umidità max. 14 %) alla ton. € 168,00 - 173,00
Orzo estero p.s. 63/64 (franco destino del compratore) alla ton. € 171,00 - 174,00
Orzo estero p.s. oltre 66 (franco destino del compratore) alla ton. € non quotato
Tendenza: pressochè stazionario
IL MERCATO DELLA SETTIMANA
PAGLIA di frumento pressata
da mietitrebbia in campo (rotoballe) alla ton. €
non quotato
da mietitrebbia in cascina (rotoballe) alla ton. €
50,00 - 60,00
Tendenza: stazionario
FORAGGIO SECCO
Maggengo di 1° taglio 2014 - in campo alla ton.
€ non quotato
Maggengo di 1° taglio 2014 - in cascina alla ton.
€ non quotato
Fieno di 2° taglio 2014 - in campo alla ton. € non
quotato
Fieno di 2° taglio 2014 - in cascina alla ton. € non
quotato
Fieno di 3° taglio 2014 - in campo alla ton. € non
quotato
Fieno di 3° taglio 2014 - in cascina alla ton. € non
quotato
Fieno di 4° taglio 2014 in campo alla ton. € non
quotato
Fieno di 4° taglio 2014 in cascina alla ton. € non
quotato
Erba medica fienata di 1° taglio 2014- in campo
alla ton. € non quotato
Erba medica fienata di 1° taglio 2014- in cascina
alla ton. € non quotato
Erba medica fienata di 2° taglio e successivi 2014 in campo alla ton. € non quotato
Erba medica fienata di 2° taglio e successivi 2014 in cascina alla ton. € non quotato
Tendenza: non quotato
RISONE
Vialone nano (resa 50 - 56) alla ton. € non quotato
Arborio (resa 52 - 57) alla ton. € non quotato
Tendenza: non quotato
RISO:
Vialone nano alla ton. € 1.980,00 - 2.060,00
Arborio alla ton. € 1.220,00 - 1.270,00
Tendenza: stazionario
FORMAGGIO GRANA PADANO
Stagionatura di 10 mesi e oltre al kg € 6,400 - 6,650
Stagionatura da 14 e oltre al kg € 7,200 - 7,450
Stagionatura di 20 mesi e oltre al kg € 7,700 7,950
GRANA (con bollo provvisorio di origine del Grana
Padano) - Stagionatura tra i 60 e i 90 giorni fuori
sale al Kg € 5,100 - 5,350
Tendenza: calmo
FORMAGGIO PARMIGIANO REGGIANO
Stagionatura di 12 mesi e oltre al kg € 7,500 - 7,800
Stagionatura di 18 mesi e oltre al kg € 8,250 - 8,450
Stagionatura di 24 mesi e oltre al kg € 9,000 - 9,150
Tendenza: calmo
BURRO:
Zangolato di creme fresche per la burrificazione al
kg. € 1,700
Burro mantovano pastorizzato al kg. € 1,900
Burro mantovano fresco classificazione CEE, al Kg.
€ 2,850
Tendenza: stazionario
SUINI (a peso vivo) da allevamento del peso:
di 7 Kg al capo € 43,500
di 15 kg. al kg. € 3,990
di 25 kg. al kg. € 2,690
di 30 kg. al kg. € 2,400
di 40 kg. al kg. € 1,970
di 50 kg. al kg. € 1,880
di 65 kg. al kg. € 1,750
di 80 kg. al kg. € 1,640
di 100 kg. al kg. € 1,590
Tendenza: calmo (prezzi indicativi)
Pezzate nere o altre razze (O2-O3) da 351 kg. e oltre €
Pezzate nere o altre razze (P3) da 270 a 300 kg. €
Pezzate nere o altre razze (P3) da 301 e oltre €
Pezzate nere o altre razze (P2) da 240 a 270 kg €
Pezzate nere o altre razze (P2) da 271 e oltre €
Pezzate nere o altre razze (P1) fino a 210 kg. €
Pezzate nere o altre razze (P1) da 211 a 240 kg. €
Pezzate nere o altre razze (P1) da 241 kg e oltre €
Tendenza: calmo
SUINI da macello:
oltre 130 a 145 kg. al kg. € non quotato
oltre 145 a 160 kg. al kg. € non quotato
oltre 160 a 180 kg. al kg. € non quotato
oltre 180 kg. al kg. € non quotato
Tendenza: non quotato
Limousine (U2 - U3 - E2 - E3)
da 350 a 380 kg. al kg. € 4,450 - 4,600
da 381 a 400 kg. al kg. € 4,230 - 4,330
da 401 kg. e oltre al kg. € 4,100 - 4,200
VACCHE da macello (a peso vivo):
vacche 1°qualità (O2 - O3 - R2 - R3) al kg. € 0,920
- 1,020
vacche 2° qualità (P2 - P3) al kg. € 0,690 - 0,790
vacche 3° qualità (P1) al kg. € 0,450 - 0,550
Tendenza: calmo
VITELLONI da macello (a peso vivo):
Vitelloni incroci naz. con tori Pie Blue belga (U2 U3 - R2 - R3) al kg. € 2,010 - 2,130
Vitelloni incroci naz. con tori da carne (limousine,
charolaise e piemontese) (O2 - O3 - R2 - R3) al kg.
€ 1,820 - 1,920
Vitelloni limousine (U2 - U3 - E2 - E3) al kg. € 2,580
- 2,730
Vitelloni charolaise (U2 - U3 - E2 - E3) al kg. € 2,350
- 2,440
Tendenza: calmo
Vitelli maschi pezzati neri:
da 40 a 45 kg. al kg. € 0,400 - 0,600
da 46 a 55 kg. al kg. € 1,250 - 1,450
da 56 a 70 kg. al kg. € 1,250 - 1,450
Tendenza: calmo
Vitelli femmine pezzate nere ( a parità di peso e
categoria le femmine vengono valutate € 0,30 in
meno al Kg. dei maschi)
Vitelli maschi incroci con tori limousine, charolaise
e piemontese:
da 46 a 55 kg. al kg. € 1,800 - 2,000
da 56 a 70 kg. al kg. € 1,800 - 2,000
Tendenza: calmo
Vitelli femmine incroci con tori da carne (a parità di
peso e razza le femmine vengono valutate € 0,30
in meno al Kg dei maschi)
Vitelli maschi incroci con tori pie blue belga:
da 46 a 55 kg. al kg. € 3,150 - 3,650
da 56 a 70 kg. al kg. € 3,550 - 4,050
Tendenza: calmo
Vitelli femmine incroci con tori pie blue belga (a
parità di peso e razza le femmine vengono valutate € 0,70 in meno al Kg dei maschi)
VACCHE da macello (a peso morto):
Razze da carne (R2 - R3 - U2 - U3) oltre 340 kg. €
Pezzate nere o altre razze (O2-O3) da 300 a 350
kg. €
VITELLONI da macello (a peso morto):
Charolaise o incr. francesi (U2 - U3 - E2 - E3)
da 380 a 420 kg. al kg. € 3,960 - 4,040
da 421 a 450 kg. al kg. € 3,960 - 4,040
da 451 kg. e oltre al kg. € 3,930 - 4,020
Tendenza: calmo
SCOTTONE da macello (a peso morto):
Limousine (U2 - U3 - E2 - E3)
da 230 a 270 kg. al kg. € 4,890 - 4,990
da 271 a 300 kg. al kg. € 4,780 - 4,880
da 301 kg. e oltre al kg. € 4,710 - 4,770
Charolaise o incr. francesi (U2 - U3 - E2 - E3)
da 260 a 300 kg. al kg. € 4,450 - 4,550
da 301 a 340 kg. al kg. € 4,410 - 4,510
da 341 kg. e oltre al kg. € 4,390 - 4,490
Tendenza: stazionario
Uova Nazionali fresche colorate in natura (€/Kg)
Prezzi I.v.a. Esclusa - Franco aziende. Quotazioni del mercato avicunicolo del comune di Forli’ (www.avicola-forli.com) Listino dei prezzi rilevati del 15-09-2014
Uova nat. S - meno di 53 gr. al Kg € 0,8400 - 0,8800
Uova nat. M - da 53 a 63 gr. al Kg € 1,0100 - 1,0500
Uova nat. L - da 63 a 73 gr. al Kg € 1,0500 - 1,0900
Uova Nazionali Fresche Colorate e Selezionate (€/100pz)
Prezzi I.v.a. Esclusa - Franco centro imballaggio.Quotazioni del mercato avicunicolo del comune di Forli’ (www.avicola-forli.com) Listino dei prezzi rilevati
del 15-09-2014
Uova sel. S. - meno di 53 gr. €/100pz 10,5500 - 10,7500
Uova sel. M. - da 53 a 63 gr. €/100pz 12,6000 - 12,8000
Uova sel. L - da 63 a 73 gr. €/100pz 13,4000 - 13,6000
Uova sel. Xl - da 73 gr. e più €/100pz 15,3000 - 15,5000
GASOLIO AGRICOLO
Prezzi al consumo Iva esclusa consegne a destino del 31 agosto 2014
- Fino a litri 1.000 €/Lt 1,032
- da litri 1.001 a 2.000 €/Lt. 1,024
- da litri 2.001 a 5.000 €/Lt. 0,996
- da litri 5.001 a 10.000 €/Lt. 0,985
- oltre litri 10.000 €/Lt. 0,970
Prezzi medi informativi rilevati in provincia di Mantova
ANNUNCI ECONOMICI
Sei socio di Confagricoltura Mantova? Vuoi
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Fax 0376 554200
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Direttore Responsabile: Daniele Sfulcini
Design: fachiro.com
Stampa: Publi Paolini
Autorizzazione Tribunale MN - n. 14 del 6-6-1949
Iscrizione ROC N. 7843 - del 29 agosto 2001
7
PREVIDENZA
S
i comunica che l’Inps ha dato inizio alla campagna 2014 per la verifica dei redditi e del diritto alle
prestazioni assistenziali, con l’invio del
cosiddetto “bustone” per la richiesta
delle dichiarazioni relative alla situazione reddituale e/o delle dichiarazioni di
responsabilità riguardanti la sussistenza
dei requisiti per il diritto alle prestazioni
assistenziali.
Cosa contiene la comunicazione.
Il plico contiene, a seconda delle situazioni personali e delle dichiarazioni richieste, i seguenti documenti:
• lettera di presentazione, diversificata
per i residenti in Italia e all’estero, con
una breve informativa sui servizi online
a disposizione del cittadino;
• modello RED italiano o modello RED
estero, con le relative istruzioni per la
compilazione;
• modello 503 AUT, per i residenti in Italia le cui pensioni siano assoggettabili
alla trattenuta per lavoro autonomo;
• richiesta di integrazione delle informazioni relative alla campagna RED
2012, per coloro i cui dati reddituali
trasmessi dall’Agenzia delle Entrate
per l’anno 2011 non sono risultati sufficienti per consentire la verifica di tutte
le prestazioni;
• modelli di dichiarazione per i titolari
di provvidenze economiche di invalidità civile, relativamente ad eventuali
periodi di ricovero gratuito/frequenza
PARTONO LE VERIFICHE DELL’INPS
SU REDDITI E PRESTAZIONI ASSISTENZIALI.
e all’eventuale svolgimento di attività
lavorativa.
Ogni richiesta reca la data entro la quale
deve essere restituita la dichiarazione.
Modalità di restituzione delle dichiarazioni.
a) Residenti in Italia: dichiarazioni online – Chi è in possesso di un PIN rilasciato dall’Istituto può trasmettere i dati richiesti attraverso il sito internet www.
inps.it, accedendo alla sezione Servizi
Online “Servizi per il cittadino” e selezionando la voce di interesse:
• Dichiarazione reddituale – opzione anno 2014 (dichiarazione redditi
2013);
• Dichiarazione reddituale – opzione anno 2012 (dichiarazione redditi
2011);
• Dichiarazioni di responsabilità (modelli ICRIC, ICLAV, ACC.AS/PS).
b) Residenti in Italia: intermediari abilitati - In coda a ciascun modello inviato ai residenti in Italia è stato inserito
il relativo codice a barre, da utilizzare
per la trasmissione delle dichiarazioni
tramite gli intermediari abilitati, che
forniscono assistenza gratuita e provvedono ad acquisire e trasmettere
all’Inps in formato elettronico le informazioni richieste.
c) Residenti all’estero – Tenuto conto
delle peculiarità normative della verifica dei redditi per i soggetti residenti
all’estero, i codici a barre non sono ri-
continua dalla prima pagina
dei salumi, formaggi, latticini, yogurt e così
via che troviamo in Italia hanno nella loro
filiera produttiva mais e/o soia biotech. Però
coltivati all’estero. E a dare un’idea di quanto costa a un agricoltore italiano il divieto di
coltivare Ogm è il presidente di Confagricoltura Veneto, Lorenzo Nicoli: «I più ottimisti
dicono che perdiamo 400 euro per ettaro. E
100mila litri di insetticidi, pari a 45 milioni
di euro. Insomma, più Ogm vuol dire meno
chimica».
continua dalla quarta pagina
8
Operazione 6.4.b - Sostegno alla realizzazione e allo sviluppo di attività agrituristiche
Spese ammissibili:
• ristrutturazione di fabbricati rurali esistenti da destinare ad uso agrituristico;
• costruzione, ampliamento e adeguamento di servizi igienico-sanitari e tecnologici (impianti termici, idrosanitari, elettrici, ecc.), anche attraverso l’introduzione
di tecnologie innovative volte al risparmio
energetico e allo sfruttamento di energia
proveniente da fonti rinnovabili necessaria all’attività agrituristica;
• predisposizione, in ambito aziendale,
di aree attrezzate per l’agricampeggio e
L’istituto di previdenza sta inviando
migliaia di bustoni contenenti
i documenti da restituire compilati.
portati nei modelli RedEst. Il modulo può essere trasmesso all’Inps avvalendosi dell’assistenza
gratuita del nostro Patronato, oppure compilato
e spedito, insieme alla documentazione richiesta, alla sede Inps che gestisce la pensione.
Il nostro Patronato è comunque a disposizione per
la verifica delle comunicazioni dell’Inps.
Dello stesso avviso Roberto Defez, primo
ricercatore dell’Istituto di genetica e biofisica del CNR a Napoli, che ha sottolineato la necessità di una «enorme alleanza
tra agricoltura e ricerca» sull’argomento.
Mentre Dario Bressanini, chimico, divulgatore scientifico e insegnante con cesto di
mele a seguito, ha ricordato come l’agricoltura moderna faccia largo uso di sostanze chimiche per proteggere i prodotti da
infestanti e parassiti. Ma forse non tutti lo
sanno.
Fra gli ospiti della giornata anche il presidente nazionale di Confagricoltura, Mario
Guidi, che ha chiuso i lavori con un appello alla politica: «affinché apra alla ricerca a
fatti e non a parole». In collegamento Paolo
De Castro, presidente del gruppo Spd nella
Commissione Agricoltura del Parlamento
europeo e già ministro delle Politiche agricole, e Lara Comi, membro della Commissione per il mercato interno e la protezione
dei consumatori. Tutti d’accordo sul fatto
che l’ultima parola spetti alla scienza.
la sosta di roulotte e caravan, per attività
ricreativo-culturali e sociali, aree pic-nic;
• costituzione e/o attrezzatura di percorsi
aziendali ciclo-pedonali e ippoturistici;
• acquisto di programmi informatici ed
applicazioni funzionali agli stessi, compresa la predisposizione di siti aziendali, a
supporto dell’attività agrituristica.
Contributo sugli investimenti ammissibili:
35% - 45% per i giovani agricoltori.
Operazione 6.4.c - Sostegno alla realizzazione e allo sviluppo di attività di produzione
di energia
Spese ammissibili:
• costruzione ed acquisto di impianti per
la produzione di energia rinnovabile (bio-
gas, biometano, biomasse, fotovoltaico,
solare termico, pompe di calore geotermiche, ecc.);
• costruzione, ampliamento e adeguamento di strutture produttive aziendali e
acquisto di attrezzature per la produzione
di biometano o syn gas, anche attraverso
processi di “upgrading” da applicarsi a
effluenti di allevamento, sottoprodotti di
origine agricola, forestale e agroindustriale, matrici no food.
L’energia termica prodotta deve essere utilizzata per almeno il 30%.
Contributo sugli investimenti ammissibili:
30% - 40% per i giovani agricoltori.
(Continua sul prossimo numero)