Sede legale Fraz. Ramiano 28, 43030 Calestano (PR) 348.2715360. Tel/fax: 0525.557553. Turismo Archeologico Provincia di Parma 2013/2014 SAG Studio di Archeologia Globale Visite guidate archeologiche Parchi Archeologici “Trasforma i più importanti insediamenti del passato dell’uomo in meccanismi di valorizzazione ambientale”. Il SAG è impegnato da oltre 10 anni nella costruzione e sviluppo dei Parchi Archeologici Metodologici della Provincia di Parma. VISITA 1: Piazza Duomo Parma (mezza giornata= 4h ), difficoltà semplice Il Duomo di Parma come monumento archeologico. La visita si svolgerà per tappe sia all’esterno che all’interno del Duomo e del Battistero. La prima tappa, sul fianco meridionale del Duomo, verterà sui cantieri e le diverse maestranze (Mastri Comacini e altri) che hanno innalzato nel tempo la cattedrale. La seconda tappa, l’abside dall’esterno, sulla simbologia costruttiva astronomica-trigonometrica utilizzata spesso nel Medioevo per edifici sacri, con breve excursus sul Vescovo San Bernardo degli Uberti. Terza tappa, interno della chiesa, il cantiere di Benedetto Antelami, l’architettura sacra armonica astronomica, l’arte della Cattedrale di Parma fino ai diversi materiali da costruzione dell’edificio. Dopo una pausa caffè proseguiamo all’esterno del Battistero, con illustrazione della simbologia del monumento e del suo scultore. Visita all’interno del Battistero e all’allestimento del Museo Diocesano. VISITA 2: Badia Cavana di San Basilide e Castello di Torrechiara (4h), difficoltà semplice Legata a filo doppio alle Vicende di San Bernardo degli Uberti, della Contessa Matilde di Canossa e della costruzione della Cattedrale di Parma, l’Abbazia di San Basilide di Badia Cavana e il suo chiostro sono stati studiati dagli archeologi che ci illustreranno il metodo costruttivo astronomico, armonico e geometrico sacrale dell’edificio abbaziale e tutta la bellissima arte di questo monumento; Visita al chiostro e, tramite l’osservazione degli elementi architettonici, racconto sulle vicende costruttive della badia, dalla fondazione alle successive trasformazioni fino alla forma attuale. Interno della chiesa, dove sarà spiegata l’architettura e il legame con l’ideologia monastica. La visita prosegue e culmina in uno dei più bei castelli d’Europa, il Castello di Torrechiara, maniero massimo della potente famiglia dei Rossi, incastonato come una perla tra i vigneti di collina, i colli dolci ed i paeselli VISITA 3: Arte di Tradizione rupestre a Santa Giuliana di Moragnano (4h) difficoltà semplice Tra Alta Val Parma e Alta Val d’Enza, quasi a mille metri di quota, prima tappa, nel piazzale di fronte alla chiesa romanica di Santa Giuliana di Moragnano, si parlerà del territorio in cui è stata costruita la cappella, Val d’Enza, Strada Francigena, il passaggio nel Medioevo degli Appennini. A seguire davanti all’abside: aspetti architettonico-archeologici del monumento con spiegazioni sulle tecniche, le maestranze e le ideologie dietro la costruzione di Santa Giuliana. Terza tappa, interno della cappella, aspetti simbolici e ideologici architettonici della cappella. Infine, visita alle bellissime incisioni di tradizione rupestre, per le quali la Santa Giuliana è uno dei massimi monumenti d’Italia: la loro storia, i simboli e tutto l’immenso mondo simbolico che è sotteso all’Arte rupestre. VISITA 4: Val Baganza, tra Preistoria e Medioevo (una giornata= 8h) difficoltà semplice Il colle del Castello di Felino e la linea di caduta a sud: le fasi archeologiche (preistoria, etruschi, medioevo) ancora oggi osservabili tramite strati di terreno e reperti scivolati lungo le pendici (formazioni dei suoli, industria litica e ceramica). Il piazzale sotto il castello, linea di caduta nord: continuazione del discorso archeologico. Visita al Castello di Felino: vicende architettoniche del castello, sua costruzione e successive modifiche con accenni storici. Nel pomeriggio, sempre in Bassa Val Baganza, escursione in macchina agli abitati preistorici di Sivizzola e Morbello della Età del Bronzo (II Millennio a.C.): verrà spiegato il popolamento preistorico di quest’area a quei tempi strategica: perché gli uomini antichi hanno deciso di abitare lì, la loro vita, il succedersi “politico” di queste comunità. Ciò che sarà esposto è stato dedotto dall’archeologia e si vedrà come la scelta di punti strategici del territorio, singoli frammenti di ceramica, strati di terreno di colore diverso hanno permesso di capire la storia di popolazioni, che nulla ci hanno lasciato di scritto. VISITA 5: Berceto (4h) difficoltà semplice Visita al potente maniero dei Rossi di Berceto, di recente scavato e trasformato in Parco Archeologico Metodologico, con spiegazione delle strutture castellane e della loro funzione, le quali si trovano lungo la Strada Francigena, della quale saranno illustrati i più importanti e affascinanti caratteri storici. Tutto ciò in quel luogo in cui la magica sosta di San Moderanno, in pieno Alto Medioevo, indusse re, papi e potenti famiglie del luogo, a costruire e rendere potente l’Abbazia intitolata a quel santo: mito e realtà della storia di San Moderanno. Visita alla pieve con illustrazione dei caratteri archeologici, architettonici, artistici e storici dell’edificio sacro di origine romanica. VISITA 6: Trekking Bassa Val Taro: Rocchetta del Prinzera e Rupe ofiolitica dell’Età del Bronzo (4h) difficoltà media Il percorso inizia alla base del groppo di ofiolite dove un tempo si ergeva il monastero cistercense della Rocchetta. Attraverso il boschetto si può facilmente intravedere il muraglione diroccato composto da conci squadrati utilizzati per erigere il monastero. Introduzione storica sulla figura dei monaci cistercensi e sul motivo per cui costruirono proprio lì tale monastero. La visita proseguirà risalendo il monticolo attraverso l’ingresso che monaci e pellegrini percorrevano per poter accedere al monastero e ristorarsi. Giunti sulla cima della collinetta è possibile ammirare la favolosa vista che domina la valle e osservare alcune stanze del monastero con muri edificati a conci squadrati. Si proseguirà quindi per visitare un altro sperone ofiolitico che svetta sopra lo strapiombo che porta al Fiume Taro. Su questo sperone roccioso l’uomo dell’Età del Bronzo (II Millennio a.C.) ha ricavato un piccolo terrazzino occupato da una sola capanna, da cui poteva facilmente controllare la viabilità sul fiume e lo sfruttamento delle risorse del territorio circostante. Com’era la capanna dell’Età del Bronzo? Il conoide di terra formatosi dall’arrivo dell’uomo sotto lo sperone: qui, con occhio attento, osserveremo i resti di contenitori ceramici usati all’epoca della occupazione del terrazzino: da queste ceramiche sarà spiegato come è possibile ricavare informazioni sul popolamento antico. SAG Studio di Archeologia Globale - Sede legale Fraz. Ramiano 28, 43030 Calestano (PR) Dr. De Marchi Leonardo: 348.2715360 Tel/fax: 0525.557553 www.studioarcheologiasag.it info@studiodiarcheologiaglobale.it Progetto grafico a cura di Castelli Giuseppe© Tel. 320.0455783
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