CONTAGIATI DALLA GIOIA

INFORMATORE SETTIMANALE DELL’UNITÀ PASTORALE DI
Santa MARIA DELLE GRAZIE AL NAVIGLIO E San CRISTOFORO
ANNO: 16 N° 21
DAL 25 GENNAIO AL 1 FEBBRAIO 2015
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www.chiesasancristoforo.it
L A S AC R A FA M I G L I A
"Veramente tu sei un Dio nascosto".
Così scriveva il profeta Isaia (I lettura).
Ma venne il giorno in cui Dio è uscito dal
suo nascondimento e si è fatto vedere con
un papà e una mamma. E' Gesù con la
sua famiglia che lo ha aiutato a crescere:
"Gesù cresceva in sapienza, età e grazia
davanti a Dio e agli uomini" (Lc 2,4152). Crescere vuol dire innalzarsi, andare
verso l'alto. Non cresci se chiedi poco a
te stesso. Cresci se cerchi cose grandi e
belle che ti aiutano a compiere passi in
avanti. Gesù questo l'ha capito: "Io devo
occuparmi delle cose del Padre mio".
Non c'è ideale più grande e bello che fare
la volontà del Padre. Ma qual è la volontà
dal Padre sulla famiglia? Ci aiuta la lettera agli Ebrei: "Cristo non si prende cura
degli angeli, ma della stirpe di Abramo si
prende cura" (II lettura). Come ha fatto
Gesù, Dio vuole che ci prendiamo cura
gli uni degli altri. Diventiamo adulti
quando ci prendiamo la responsabilità di
altri, se no si resta bambini. Diventiamo
adulti quando prendiamo coscienza che il
destino dell'altro dipende anche da ciò
che fai per lui. Ecco perché bisogna preparasi alla famiglia, non ci si improvvisa
marito o moglie, padre o madre. Puoi fare
famiglia se hai in testa che l'amore è non
un prendere e ma un dare; che l'affettività
non è solo sentimento ma sacrificio; che
la sessualità non è solo per il piacere ma
per generare la vita.
I primi cristiani che vivevano in un
mondo pagano come il nostro, hanno testimoniato un modello di famiglia davvero nuovo. E gli altri se se sono accorti:
"Guardate quelli, i cristiani, come si vogliono bene. Tra loro, marito e moglie
stanno insieme per tutta la vita, e sono
più felici di noi che stiamo a massacrarci
con gli avvocati e con i figli da affidare a
questo o a quello. Guardate quelli che
quando nasce un figlio disabile non lo
gettano come noi, ma lo tengono e lo crescono. Guardate quelli che hanno più figli di noi". A noi oggi, anche se la maggioranza ci ride dietro, è chiesto di proporre la bellezza della famiglia basata
sull'amore unico, fedele, indissolubile,
aperto alla vita. Solo così sarà segno di
stupore e di scelta libera e gioiosa.
Don Marcello
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Oggi mi soffermerò sul viaggio apostolico in Sri Lanka e nelle Filippine, che ho
compiuto la scorsa settimana. Dopo la
visita in Corea di qualche mese fa, mi sono recato nuovamente in Asia, continente di ricche tradizioni culturali e spirituali.
Il viaggio è stato soprattutto un gioioso
incontro con le comunità ecclesiali che,
in quei Paesi, danno testimonianza a Cristo: le ho confermate nella fede e nella
missionarietà. Conserverò sempre nel
cuore il ricordo della festosa accoglienza
da parte delle folle – in alcuni casi addirittura oceaniche –, che ha accompagnato i
momenti salienti del viaggio. Inoltre ho
incoraggiato il dialogo interreligioso al
servizio della pace, come pure il cammino di quei popoli verso l’unità e lo sviluppo sociale, specialmente con il protagonismo delle famiglie e dei giovani.
Il momento culminante del mio soggiorno in Sri Lanka è stata la canonizzazione
del grande missionario Giuseppe Vaz. Questo santo sacerdote amministrava i Sacramenti, spesso in segreto, ai fedeli, ma
aiutava indistintamente tutti i bisognosi,
di ogni religione e condizione sociale. Il
suo esempio di santità e amore al prossimo continua a ispirare la Chiesa in Sri
Lanka nel suo apostolato di carità e di
educazione. Ho indicato san Giuseppe
Vaz come modello per tutti i cristiani,
chiamati oggi a proporre la verità salvifica del Vangelo in un contesto multireligioso, con rispetto verso gli altri, con
perseveranza e con umiltà.
Lo Sri Lanka è un paese di grande bellezza naturale, il cui popolo sta cercando di
ricostruire l’unità dopo un lungo e drammatico conflitto civile. Nel mio incontro
con le Autorità governative ho sottolineato l’importanza del dialogo, del rispetto
per la dignità umana, dello sforzo di coinvolgere tutti per trovare soluzioni adeguate in ordine alla riconciliazione e al
bene comune.
Le diverse religioni hanno un ruolo significativo da svolgere al riguardo. Il mio incontro con gli esponenti religiosi è stato
una conferma dei buoni rapporti che già
esistono tra le varie comunità. In tale
contesto ho voluto incoraggiare la cooperazione già intrapresa tra i seguaci delle differenti tradizioni religiose, anche al
fine di poter risanare col balsamo del
perdono quanti ancora sono afflitti dalle
sofferenze degli ultimi anni. Il tema della
riconciliazione ha caratterizzato anche la
mia visita al santuario di Nostra Signora
di Madhu, molto venerata dalle popolazioni Tamil e Cingalesi e meta di pellegrinaggio di membri di altre religioni. In
quel luogo santo abbiamo chiesto a Maria nostra Madre di ottenere per tutto il
popolo srilankese il dono dell’unità e della pace.
Dallo Sri Lanka sono partito alla volta
delle Filippine, dove la Chiesa si prepara a
celebrare il quinto centenario dell’arrivo
del Vangelo. È il principale Paese cattolico
dell’Asia, e il popolo filippino è ben noto
per la sua profonda fede, la sua religiosità e il suo entusiasmo, anche nella diaspora. Nel mio incontro con le Autorità
nazionali, come pure nei momenti di preghiera e durante l’affollata Messa conclusiva, ho sottolineato la costante fecondità
del Vangelo e la sua capacità di ispirare
una società degna dell’uomo, in cui c’è
posto per la dignità di ciascuno e le aspirazioni del popolo filippino.
Scopo principale della visita, e motivo per
cui ho deciso di andare nelle Filippine questo è stato il motivo principale -, era
poter esprimere la mia vicinanza ai nostri
fratelli e sorelle che hanno subito la devastazione del tifone Yolanda. Mi sono recato a Tacloban, nella regione più gravemente colpita, dove ho reso omaggio alla
fede e alla capacità di ripresa della popolazione locale. A Tacloban, purtroppo, le
avverse condizioni climatiche hanno causato un’altra vittima innocente: la giovane volontaria Kristel, travolta e uccisa da
una struttura spazzata dal vento. Ho poi
ringraziato quanti, da ogni parte del
mondo, hanno risposto al loro bisogno
con una generosa profusione di aiuti. La
potenza dell’amore di Dio, rivelato nel
mistero della Croce, è stata resa evidente
nello spirito di solidarietà dimostrata dai
molteplici atti di carità e di sacrificio che
hanno segnato quei giorni bui.
Gli incontri con le famiglie e con i giovani,
a Manila, sono stati momenti salienti della visita nelle Filippine. Le famiglie sane
sono essenziali alla vita della società. Dà
consolazione e speranza vedere tante
famiglie numerose che accolgono i figli
come un vero dono di Dio. Loro sanno
che ogni figlio è una benedizione. Ho sentito dire da alcuni che le famiglie con
molti figli e la nascita di tanti bambini
sono tra le cause della povertà. Mi pare
un’opinione semplicistica. Posso dire,
possiamo dire tutti, che la causa principale della povertà è un sistema economico
che ha tolto la persona dal centro e vi ha
posto il dio denaro; un sistema economico che esclude, esclude sempre: esclude i
bambini, gli anziani, i giovani, senza lavoro … - e che crea la cultura dello scarto
che viviamo. Ci siamo abituati a vedere
persone scartate. Questo è il motivo principale della povertà, non le famiglie numerose. Rievocando la figura di san Giuseppe, che ha protetto la vita del “Santo
Niño”, tanto venerato in quel Paese, ho
ricordato che occorre proteggere le famiglie, che affrontano diverse minacce, affinché possano testimoniare la bellezza
della famiglia nel progetto di Dio. Occorre anche difendere le famiglie dalle nuove colonizzazioni ideologiche, che attentano alla sua identità e alla sua missione.
Ed è stata una gioia per me stare con i
giovani delle Filippine, per ascoltare le
loro speranze e le loro preoccupazioni.
Ho voluto offrire ad essi il mio incoraggiamento per i loro sforzi nel contribuire al
rinnovamento della società, specialmente attraverso il servizio ai poveri e la tutela dell’ambiente naturale.
La cura dei poveri è un elemento essenziale della nostra vita e testimonianza
cristiana – ho accennato a questo anche
nella visita; comporta il rifiuto di ogni forma di corruzione, perché la corruzione
ruba ai poveri e richiede una cultura di
onestà.
Ringrazio il Signore per questa visita pastorale in Sri Lanka e nelle Filippine. Gli
chiedo di benedire sempre questi due
Paesi e di confermare la fedeltà dei cristiani al messaggio evangelico della nostra redenzione, riconciliazione e comunione con Cristo.
Anno Pastorale 2014 - 2015
CORSO ANIMATORI
Avrete sicuramente notato in fondo alla nostra Chiesa il cartellone dell'anno liturgico. Ogni tappa importante è come la vetta
di una montagna da scalare. Ora è un po' così. Abbiamo appena raggiunto la vetta del Natale e, guardando al nuovo orizzonte che ci si presenta in questo 2015, scorgiamo altre due cime: la Pasqua e
l'Estate.
Ogni atleta sa che, per ottenere risultati, si deve allenare. E l'oratorio estivo
è uno dei momenti più belli e più importanti di tutto l'anno. Quindi dobbiamo prepararci molto bene. Non solo a livello organizzativo. È necessario allenare il cuore. Gli animatori dell'oratorio estivo sono importantissimi. Sono
loro che passano la maggior parte della giornata con i ragazzi. Possono seminare tantissimo nei loro cuori con il loro esempio, il loro servizio, la loro allegria, le loro parole, il loro sorriso. Quanto bene possono fare ai ragazzi!!! Per
questo, però, è importante prepararsi bene. Avere un cuore che ama. Un
cuore che pensa agli altri. Un cuore da Animatore con la "A" maiuscola. Perché un vero animatore è anche Educatore. Ma essere animatore-educatore
non si improvvisa, bisogna prepararsi. Quanti anni ci vogliono per avere una
laurea in pedagogia? 5. E quanti anni ci vogliono per diventare prete dell'oratorio? Almeno 6 (alcuni anche 12 come il sottoscritto...). Questo perché la
formazione e l'educazione dei ragazzi è una questione importantissima e
molto delicata. Proprio per questi motivi inizieremo domenica 1 febbraio
dalle 18.00 alle 19.00 il corso per i ragazzi dalla prima superiore frequentata
che desiderano essere animatori. Avete notato il verbo "essere" animatori,
non "fare" l'animatore. Perché si è animatore dal di dentro. Ogni giorno dell'anno. Vi aspetto!
Don Fabrizio
Date del corso (orario 18 - 19):
1 febbraio
Navigli
15 febbraio
Gentilino
1 marzo
Navigli
22 marzo
Gentilino
12 aprile
Caravaggio (area)
19 aprile
26 aprile
10 maggio
17 maggio
24 maggio
31 maggio
Navigli
Gentilino (area)
Navigli (area)
Caravaggio (area)
Gentilino
Navigli
Appuntamenti obbligatori, chi non frequenta il corso non potrà essere animatore all'oratorio estivo 2015. Il corso non comporta costi.
Anno Pastorale 2014 - 2015
L’ORATORIO ORGANIZZA QUEST’ANNO
PROGRAMMA E COSTI:
PARTENZA: giovedì pomeriggio 19 FEBBRAIO 2015
ritrovo: ore 15.00 in Via Tabacchi davanti alle scuole medie
RITORNO: domenica dopo pranzo 22 febbraio 2015
arrivo: ore 20.00 circa in Via Tabacchi davanti alle scuole medie
Prezzo fisso adulti e ragazzi in pensione completa:
250,00 € (prezzo per minimo 30 paganti)
ALBERGO BIANCANEVE
Situato nel centro di Aprica, l'Albergo Biancaneve sorge a soli 150 metri dagli impianti
di risalita della Magnolta e ospita una scuola di sci, una palestra e aree giochi. Le
stanze si affacciano sulle montagne circostanti e dispongono di ogni comfort.
L'albergo si trova a 20 minuti da Tirano, al confine con la Svizzera.
L'Albergo Biancaneve
Via Italia, 33 - Aprica (SO)
Tel. [+39] 0342 74.65.21
Arrivo e partenza dall'hotel con pullman.
Attrezzatura, sci e scarponi a carico di ogni partecipante. Quota skipass esclusa.
I ragazzi dalla 4° elementare (compresa) in giù, ch e vogliono partecipare alla vacanza, dovranno essere accompagnati da un famigliare.
Per iscrizioni potete rinvolgerVi a:
don Fabrizio 348-7937675 - fbazzoni79@gmail.com
La Fortezza Matilde 347-8676228 - matilde.lafortezza@fastwebnet.it
Aprica, una montagna piena di emozioni, tutto per una felice vacanza.
50 Km di piste da sci favolose, piste da fondo, itinerari per ciaspole e tanto relax.
CALENDARIO LITURGICO
DAL 26 GENNAIO AL 1 FEBBRAIO 2015
Siracide 44, 1; 47, 12-17; Marco 4, 10b. 24-25
26 LUN.
Ss. Timoteo
e Tito
S. Maria
S. Maria
08.30 S. Messa: Osvaldo
18.00 S. Messa: Alessandra Sibilla
Siracide 44, 1; 48, 1-14; Marco 4, 26-34
27 MAR.
B. Manfredo
Settala
S. Maria
S. Maria
08.30 S. Messa: Nicola Fiorenza
18.00 S. Messa: Stefano Tebaldi
Siracide 44, 1; 49, 1-3; Marco 4, 35-41
28 MER.
S. Tommaso
d’Aquino
S. Maria
S. Maria
08.30 S. Messa: Rosetta Stoppini Bragaloni
18.00 S. Messa: Nerino e Amedeo Tosi e Velia Boldrini
Siracide 44, 1; 49, 4-7; Marco 5, 1-20
29 GIO.
S. Maria
S. Maria
08.30 S. Messa: Rosetta Stoppini Bragaloni
18.00 S. Messa: Francesca Sanfelice
Siracide 44, 1; 49, 11-12; Marco 5, 21-24a. 35-43
30 VEN.
S. Maria
S. Maria
08.30 S. Messa: Attilio Lampugnani
18.00 S. Messa: Fabio Cova
Esodo 19, 7-11; Galati 4, 22-5,1; Matteo 20, 17-19
31 SAB.
S. Giuseppe 17.30 S. Messa vigiliare
S. Giovanni
S. Cristoforo 18.00 S. Messa vigiliare
Bosco
S. Maria
1 DOM.
18.30 S. Messa vigiliare: fam. Bellani e Pasi
Sapienza 19, 6-9; Romani 8, 28-32; Luca 8, 22-25
S. Giuseppe
S. Maria
IV DOPO
S. Cristoforo
L’EPIFAS. Maria
NIA
S. Maria
S. Cristoforo
09.30
10.00
11.00
11.30
18.00
18.30
S. Messa
S. Messa: Santo, Raffaella e Raffaele
S. Messa
S. Messa
S. Messa
S. Messa
Anno Pastorale 2014 - 2015
VITA DI S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
(di Valentino Savoldi)
Settima puntata
Dal 1923 al 1931 Edith insegna lingue e letteratura tedesca presso l’istituto magistrale delle Domenicane di Spira, mentre continua gli studi filosofici, approfondendo la conoscenza di S. Tommaso D’Aquino. Inizia la stesura della sua opera filosofica: “Atto e potenza”.
Enorme è il suo programma di lavoro. Traduce le lettere e i diari del periodo precattolico di Newman. Padre Erich Przywara la sprona a scrivere anche le proprie opere filosofiche. Impara che è possibile “praticare la
scienza al servizio di Dio ... solo per tale ragione ho potuto decidermi ad
iniziare serie opere scientifiche”. Per alimentare il suo pensiero filosofico
e riguadagnare forze negli impegni del vivere quotidiano, ritrova sempre
le energie nel convento dei Benedettini di Beuron dove si reca a trascorrere le maggiori festività dell'anno liturgico. Apprezza dei Benedettini il loro
motto: “Prega e lavora”.
Nel 1932 le viene assegnata una cattedra presso una istituzione cattolica,
l'Istituto di Pedagogia Scientifica di Munster, dove ha la possibilità di sviluppare la propria antropologia. Qui ha il modo di unire scienza e fede e di
portare altre persone a scoprire gli immensi vantaggi che la filosofia può
dare nella comprensione di questa unione.
Insegna e scrive non per attirare gente a se stessa, bensì per orientare tutti
a Dio. E’ paga solo di essere strumento di Dio: “Chi viene da me desidero
condurlo da Lui”.
Benedizione Natalizia 2014
Continua la benedizione natalizia delle famiglie da parte dei Sacerdoti
con il seguente orario 18.00 - 21.00.
I caseggiati visitati in settimana saranno:
Lunedì 26: via Vigevano n. 20 - 22 - 32;
Martedì 27: via Vigevano n. 41 - 43;
Mercoledì 28: via Vigevano n. 33 - 35 - 39, vic. Sartirana n. 1 - 3 - 5 - 6 - 9;
Giovedì 29: via Vigevano n. 11 - 13 - 15 - 25 - 27;
Venerdì 30: via Vigevano n. 1 - 3 - 7 - 9.
Le tradizionali buste natalizie possono essere consegnate
al sacerdote oppure in chiesa parrocchiale.
Anno Pastorale 2014 - 2015
♦
Si avvisano per tempo gli adolescenti delle scuole superiori che domenica 1° febbraio alle ore 18 inizierà in Oratorio un corso indispensabile
per diventare animatori dell'oratorio estivo. Sull'informatore si trovano
tutte le notizie necessarie.
PREGHIERA DEI FEDELI
Benedici, Padre, le nostre famiglie.
R. Benedici, Padre, le nostre famiglie.
Per i giovani che intendono fare famiglia come Dio comanda, perché il
fidanzamento sia tempo in cui consolidare le proprie convinzioni capaci di
reggere la coppia per tutta la vita, preghiamo. R
Per le famiglie in difficoltà relazionali o economiche, perché attraverso
la preghiera non manchi mai la fiducia nell'aiuto di Dio e nella solidarietà di
chi gli sta vicino, preghiamo. R
Per gli ammalati in casa e negli ospedali, in particolate per un nostro
allenatore che ha subito un grave incidente stradale, perché il Signore li ristabilisca presto in salute anche per il sollievo dei loro cari, preghiamo. R
Per il riposo eterno di tutti i defunti e in particolare di Calvanico Anna e
D'Augusto Carmela che questa settimana si sono addormentate nella speranza
della risurrezione, preghiamo. R
Parroco:
Don Marcello Barlassina
Tel./Fax 02.36.56.88.90
Cell. 340.59.07.825
barlassinamarcello@tiscali.it
Riceve in via Corsico n° 10
Dal Lunedì al Sabato:
dalle ore 9.00 alle ore 10.00
per tutto il tempo delle benedizioni natalizie, che finiranno
giovedì 5 febbraio 2015.
Vicari parrocchiali:
Don Pierluigi Lia
residente a S. Cristoforo
Tel. 02.48.95.14.13
Don Fabrizio Bazzoni
Cell. 348.79.37.675
fbazzoni79@gmail.com
Oratorio S. G. Nepomuceno:
Cell. 329.40.15.001
Lun. - Ven. dalle 16 alle 19
Segreteria parrocchiale:
Santa Maria delle Grazie:
Tel. 02.36.56.88.90
Da Lunedì al Sabato:
dalle ore 9.00 alle ore 10.00
Residente:
Mons. Pino Pellegrini
Tel. 02.58.10.67.49
San Cristoforo:
Scuola Infanzia Parrocchiale: Mercoledì:
Tel. 02.83.73.474
dalle ore 15.00 alle ore 16.30