Sitip e SIP presentano in anteprima le linee guida per la prevenzione

Comunicato stampa
“UN MARE DI BAMBINI” - 70° CONGRESSO ITALIANO DI PEDIATRIA
TUBERCOLOSI IN ETÀ PEDIATRICA:
SITIP E SIP PRESENTANO IN ANTEPRIMA LE LINEE GUIDA PER LA
PREVENZIONE, DIAGNOSI E TERAPIA
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2012 ci sono stati nel mondo 8,6
milioni di casi di tubercolosi e, ogni anno, si registrano 530 mila nuovi casi nei bambini
e ragazzi al di sotto dei 15 anni di età. In Italia, sebbene si riscontri una bassa
incidenza nella popolazione generale, la tubercolosi soprattutto in età pediatrica fa
ancora paura: i pediatri di SITIP e SIP presentano, oggi, per la prima volta le linee
guida sulla tubercolosi in età pediatrica e adolescenziale e i dati del Registro
nazionale SITIP in età pediatrica.
Palermo, 12 giugno 2014 –A livello mondiale, la tubercolosi ancora oggi è la seconda causa
di morte tra le malattie infettive dopo l’HIV.
Ogni giorno nel mondo più di 200 bambini al di sotto dei 15 anni muoiono di
tubercolosi ma, in un anno,oltre 74.000 decessi potrebbero essere evitatigrazie ad una
diagnosi precoce e all’uso di trattamenti adeguati e innovativi (dati OMS 2013).
Nei bambini, purtroppo, la diagnosi di tubercolosi non sempre è facile perché i soggetti nei primi
anni di vita possono più facilmente, rispetto ad un adulto, avere colture negative, radiografie del
torace con reperti equivoci e manifestazioni cliniche atipiche. Nei più piccoli, inoltre, l’infezione
tubercolare presenta un maggior rischio di progressione a malattia attiva:nei due anni
successivi all’infezione il rischio di sviluppare la malattia è del 15% circa negli adolescenti, del
24% nei bambini tra 1 e 5 anni e del 43% in quelli sotto l’anno di età.
“In Italia la tubercolosi in età pediatrica rappresenta, nella maggior parte dei casi, una malattia
prevenibile e curabile– evidenzia la Prof.ssa Susanna Esposito, Direttore dell’Unità di
Pediatria ad Alta Intensità di Cura, Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore
Policlinico, Università degli Studi di Milano e Presidente della Società Italiana di
Infettivologia Pediatrica (SITIP) –ma è fondamentaleimpostare misure terapeutiche mirate
al bambino e all’adolescente, tenendo conto del fatto che attualmente molti farmaci
potenzialmente utili non sono registrati per l’uso pediatrico e che il loro uso potrebbe
fortemente complicare la gestione terapeutica di ogni singolo caso.Le nuove linee guida e i
dati del Registro nazionale SITIP in età pediatrica che abbiamo illustrato oggi, vogliono
essere strumenti utili per i pediatri per effettuare diagnosi efficaci con terapie adeguate nei
soggetti di età pediatrica e adolescenziale coinvolti dal problema TB e per offrire un quadro
chiaro e trasparente su come trattare i casi di tubercolosi che si verificano nel bambino e
nell’adolescente, anche in considerazione dell’emergenza di forme multiresistenti”.
“Una
importante
novità
riguarda
la
diagnosi
-
sottolinea
il
Prof.
AlbertoVillani,
Vicepresidente SIP e Responsabile della UOC di Pediatria Generale e Malattie Infettive
dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma– ed è rappresentata dalle nuove
metodiche di laboratorio (biologia molecolare) che consentono in tempi molto rapidi (ore) di
identificare il germe della tubercolosi (Mycobacteriumtuberculosis) valutandone anche le
specifiche sensibilità ai farmaci. Un’applicazione estesa di queste metodiche favorirebbe una
diagnosi più tempestiva e una terapia mirata con l’abbattimento/abolizione delle resistenze. Tali
metodiche sono applicate e applicabili a tutte le malattie infettive”.
Nelle nuove linee guida viene sottolineato come per la diagnosi di TB in età pediatrica e
adolescenziale risulti fondamentale un’accurata anamnesi, mirata ad indagare l’avvenuta
esposizione al batterio della tubercolosi, Mycobacteriumtuberculosis, quindi un eventuale
contagio per via aerea con un soggetto con TB bacillifera tramite saliva, starnuto o colpo di
tosse, o con persone provenienti da aree endemiche. Particolare rilievo è dato, poi,dalla
presenza di condizioni mediche associate che favoriscono l’immunosoppressione, come la
malnutrizione, l’infezione da HIV e la terapia con corticosteroidi o farmaci immunosoppressori.
Anche l’esame clinico riveste un ruolo di fondamentale importanza nella diagnosi di TB:
devono essere accuratamente valutati i segni e sintomi suggestivi di malattia attiva, quali la
tosse cronica, la perdita di peso, l’astenia, la sudorazione profusa, la febbre, il dolore toracico,
l’emottisi ed il distress respiratorio. Purtroppo nessuno di questi segni e sintomi consente da
solo di fare diagnosi.
Riguardo la diagnosi,da oltre un secolo, dal 1908, il test cutaneo alla tubercolina è lo
strumento diagnostico di riferimento per rilevare l’infezione daMycobacteriumtuberculosis,
sebbenele linee guidaanalizzino nel dettaglio anchenuovi test disponibili con uno schema di
approccio basato sulle evidenze che tenga in considerazione l’età del paziente e la presenza di
una eventuale immunocompromissione.
Particolare spazio nelle linee guida viene, poi, riservato alla terapia. In particolare, si possono
trovareindicazioni su come trattare la TB polmonare ed extrapolmonare con un dettaglio delle
formulazioni farmaceutiche disponibili e dei dosaggi raccomandati. Viene sottolineata, inoltre,
l’importanza dell’aderenza alla terapia ed indicato come effettuare il follow-up del paziente
pediatrico con TB. Viene riportato, poi, come gestire gli eventi avversi e quando sono necessari
trattamenti adiuvanti con corticosteroidi o vitamine. Inoltre, nel documento èdedicato ampio
spazioalla
gestione
delle
forme
di
TBmultiresistente
e
del
trattamento
del
soggetto
immunocompromesso.Le linee guida forniscono, anche,precise indicazioni riguardo il ricovero
per un bambino con sospetta TB, le norme relative all’eventuale necessità di isolamento, le
regole per la riammissione in comunità ed, infine, disciplinano la gestione dei contatti dei casi di
TB.
Le linee guida per la prevenzione, la diagnosi e la terapia della tubercolosi, proposte dalla Società Italiana
di Infettivologia Pediatrica (SITIP) e dalla Società Italiana di Pediatria (SIP), hanno coinvolto esperti di
molte altre Società Scientifiche quali la Società Italiana di Neonatologia (SIN), la Società Italiana di
Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS), la Società Italiana di Malattie Respiratorie Infantili (SIMRI), la
Società Italiana di Immunologia e Allergologia Pediatrica (SIAIP), la Società Italiana di Cure Primarie
(SICUPP), ERS Consilium, STOP TB, l’Associazione Microbiologi Clinici Italiani (AMCLI), la Società Italiana
di Malattie Respiratorie (SIMER), l’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO), laSocietà Italiana
di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT), la Società Italiana di Chemioterapia (SIC), la Società Italiana di
Farmacologia (SIF), la Società Italiana di Scienze Infermieristiche (SISI) e il Moige.
Il programma dettagliato del Congresso, che si concluderà sabato
online:http://www.sitip.org/anc/70-congresso-italiano-di-pediatria.aspx
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giugno,
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