15 Giugno 2014 - Movimento 5 Stelle Fano

-MSGR - 14 PESARO - 1 - 15/06/14-N:
136- N˚ 160
€1,20* ANNO
ITALIA
Pesaro
Sped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 Roma
Domenica 15 Giugno 2014 • SS. Trinità
Il compleanno
Monica Bellucci
«I cinquant’anni
non mi spaventano
Sono più felice»
Migranti
Nuovo naufragio,
morti e dispersi
Alfano: aiuti Ue
o stop a missione
Satta a pag. 23
Galluzzo a pag. 14
Dalla Libia all’Iraq
Pozzi di petrolio
l’obiettivo
della nuova fase
dei terroristi
Romano Prodi
L
a guerra in Iraq assume toni e caratteristiche diverse
ma sembra durare in eterno. L’ultimo atto della tragedia è l’impetuosa avanzata
dei terroristi islamici verso Bagdad. Si tratta di terroristi di
nuovo tipo. Essi non sono solo
crudeli e addestrati ma vanno
molto oltre i ben conosciuti
sanguinosi attentati. I nuovi
terroristi sono in grado di occupare interi territori, con l’obiettivo di costruire una nuova nazione comprendente una sostanziale parte dell'Iraq e della
Siria.
I guerriglieri che hanno conquistato la seconda città irachena (Mosul) e che ora si trovano a poco più di cento chilometri da Bagdad, si definiscono infatti «combattenti del
nuovo Stato islamico dell'Iraq
e del Levante (Isis)». In poche
settimane hanno fatto centinaia di morti e si sono resi colpevoli di provate crudeltà. Pur essendo non più di undicimila,
hanno sbaragliato l’esercito
iracheno, di oltre dieci volte superiore, esercito che è fuggito
abbandonando sul campo armi modernissime, compresi
numerosi carri armati in perfetta efficienza. Potemmo dire
“chiavi in mano”.
Non occorre molta fatica per
dare una spiegazione di questo
evento, dato che l’attuale governo ha gestito l’Iraq calpestando i diritti delle minoranze, umiliando le strutture militari e alimentando un livello di
corruzione quasi inimmaginabile. Gran parte dell’immenso
flusso di denaro destinato alla
ricostruzione del Paese è finito
ad ingrassare un regime sempre più lontano dal popolo.
Continua a pag. 20
Commenta le notizie su ILMESSAGGERO.IT
IL GIORNALE DEL MATTINO
Giustizia, la svolta di Renzi
Responsabilità dei giudici con corsia preferenziale in caso di dolo, più garanzie per la difesa
Il premier: faremo riforme anche non gradite alle toghe. Poi sferza il Pd: denunciate chi ruba
`
`
Mondiali. Infortunio per il portiere. Crollano Cavani & c. (1-3)
Alberto Gentili
Q
uando Matteo Renzi pronuncia il suo appello anti-corruzione («chi tra di
noi ha notizie di reato vada
a dirlo ai pm»), un brivido percorre l’assemblea nazionale del
Pd. Ad agitarsi sulle sedie è soprattutto l’ala bersaniana. È notizia di queste ore il presunto
coinvolgimento di Davide Zoggia - astro nascente del Pd di
Pier Luigi Bersani - nell’inchiesta delle tangenti del Mose.
A pag. 3
Errante e Oranges
alle pag. 2 e 3
L’Assemblea
E i democrat
si scoprono
one man party
Mario Ajello
S
iccome la sinistra è sempre stata intessuta di machiavellismo, ieri l’assemblea del Pd ha rappresentato l’amore timoroso.
A pag. 5
«Statali in uscita
in 4 anni liberiamo
sessantamila posti»
L’intervista. Il ministro Madia: la Pa digitale
ha subito bisogno di nuove professionalità
Buffon ko: «La prossima la gioco»
Choc Uruguay, vince la Costa Rica
dal nostro inviato
Ugo Trani
G
MANAUS
igi Buffon cade in trappola e per ora non si
rialza. Dopo il match con l'Inghilterra, può
perdere anche la sfida con la Costa Rica, il 20
giugno a Recife. Lui, invece, spera di farcela:
«Venerdì sera avevo una brutta sensazione, di tornarmene a casa. Ma ora sono sicuro di giocare la
seconda e sono felicissimo». Al suo posto ha giocato Sirigu. Intanto l’Uruguay è sotto choc per l’inatteso e netto ko con la Costa Rica (1-3).
A pag. 26
Angeloni, Danza e Ignazzi nello Sport
ROMA Statali, è possibile liberare 60 mila posti. Parola del ministro della Funzione pubblica Marianna Madìa, a nemmeno 24 ore dall’approvazione
della riforma della Pa: «La
Pubblica amministrazione digitale ha subito bisogno di
nuove professionalità». E sul
fronte occupazionale viene
spiegato che «con mobilità e
demansionamenti saranno
evitati gli esuberi».
Bassi a pag. 7
La parabola di Vallanzasca
arrestato per furto di mutande
«R
Diodato Pirone
T
rasformare la Camera
in una sorta di orologio
svizzero. Un sogno.
A pag. 9
solo
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TORO, LA FELICITÀ
È DIETRO L’ANGOLO
roma >
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e toronto
Buona domenica Toro! Siete molto
amati. È vero anche che Saturno
opposto nel settore del matrimonio
talvolta crea tensioni, ma il legame
esce rafforzato. In questa ultima
domenica di primavera Luna e
Venere seguono soprattutto le
giovani coppie, le persone sole – la
felicità è dietro, o sotto, quei grandi
olmi del desiderio…. Auguri.
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L’oroscopo a pag. 37
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Giuseppe Montesano
enato, Renato! Dov’è finito René, il bel René, il criminale gentiluomo tutto
bella vita e gilet tagliati su
misura? Dov’è andato il Vallanzasca da gioielli e auto di lusso? Che
delusione! Ma come? Uno come
lui si fa beccare in un supermercato a rubare due paia di mutande,
un paio di forbici da giardino e del
concime? René, ma a che cosa ti
serviva mai, il concime: per i gerani sul balconcino del tinello? E le
mutande, dimmi, erano almeno
griffate?».
Continua a pag. 20
Pezzini a pag. 13
La novità
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-MSGR - 20 CITTA - 2 - 15/06/14-N:RI-RIBATTUTA
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Primo Piano
Domenica 15 Giugno 2014
www.ilmessaggero.it
Renzi sferza il Pd:
denunciate i corrotti
il nostro 40,8%
è responsabilità
«Il risultato elettorale è un investimento per cambiare l’Italia
Chi sbaglia, paghi. Ma stop ai derby ideologici sui tribunali»
`
IL CASO
ROMA «Ciascuno avverta l'emozione che questo risultato lo carica di una responsabilità che fa
tremare i polsi»: il segretario del
Pd Matteo Renzi è ripartito proprio da quel 40,8% delle europee,
stampigliato a caratteri cubitali
sullo sfondo del palco dell’Ergife
che ieri ha ospitato l’assemblea
nazionale dei democratici, la prima dopo la riforma della pubblica amministrazione dell’esecutivo renziano.
I numeri del voto, per il leader
piddino rappresentano «un'attestazione di speranza sconvolgente», «un investimento per provare a cambiare l'Italia». E una responsabilità, appunto, soprattutto dopo che le inchieste sugli appalti hanno rivelato che anche il
centrosinistra è permeabile alla
corruzione.
sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, coinvolto nello scandalo del
Mose.
LE TRE SFIDE
Al pari, il segretario piddino si è
rivolto all’Associazione nazionale Magistrati, mettendo in chiaro
che «non è un attentato all'indipendenza delle toghe mettere un
tetto ai loro stipendi. Ma se tra
noi c'è qualcuno che sbaglia e
non c'è fumus persecutionis, noi
anche in campagna elettorale
siamo pronti a votare l'arresto di
uno di noi. Sul tema della giustizia, sconti a nessuno». Il Pd, insomma, intende continuare a
camminare «a testa alta» e non è
disposto a «perdere la faccia»
sulla questione morale: «Non accettiamo da nessun punto di vista che sulla giustizia si giochi il
«CHI SA, PARLI»
«Chi ha notizie di reato vada dai
magistrati, non attenda che i magistrati vadano da lui. Se c'è qualcuno di noi che sa parli, se c'è
qualcuno di noi che ha sbagliato
paghi», è stata la sfida lanciata
dal segretario, rivendicando il
profilo garantista del partito. «Il
Pd è quel partito che non ha paura di vincere la sfida sul garantismo, noi siamo garantisti sul serio. Non è accettabile l'idea che
un avviso di garanzia sia sufficiente a mandare a casa un esponente politico. Ma con la stessa
franchezza siamo quel partito
che se uno di noi patteggia per
un'operazione di finanziamento
illecito gli chiediamo un passo
indietro. Se si patteggia, significa
che si è colpevoli. E chi è colpevole è giusto che non faccia il sindaco», ha detto Renzi, con chiaro riferimento alle dimissioni dell’ex
«NON ABBIAMO PAURA
DI DIRE ALL’ANM
CHE NON È ATTENTATO
ALLA LORO AUTONOMIA
METTERE UN TETTO
AI SUPERSTIPENDI»
derby che c'è da venti anni, andando avanti in maniera totalmente ideologica». Una sfida
con cui Renzi, lo ha detto e ripetuto a più riprese, vuole trasformare la questione della legalità
in questione prima di tutto culturale. Strettamente legata ai tre temi su cui il Pd dovrà «giocare la
battaglia delle prossime settimane»: l'Europa, la «sconvolgente»
disoccupazione giovanile e una
«gigantesca campagna» per
l'educazione e la scuola.
«Se il 40,8% è percentuale che
stupisce», il leader del Pd ha ricordato che «c'è un'altra percentuale che sconvolge con il 4 davanti e continua a crescere: la disoccupazione
giovanile».
Un’emergenza su cui intervenire
nel breve periodo: «Dalla crisi
esci se prendi questo 40,8% e hai
il coraggio di fare l'unica grande
vera rivoluzione, che è quella
educativa, partendo dalla scuola», con un provvedimento di legge che vedrà la luce entro luglio.
La carta che il Pd intende giocare
nei prossimi mille giorni, «è una
gigantesca sfida educativa, culturale, di rilancio del Paese che
parta dalla scuola, la cultura, l'innovazione e la Rai», su cui il Pd
intende aprire una discussione
seria. Un quadro in cui il ruolo
dell’Italia alla guida del semestre
europeo, sarà cruciale: «Il Pd va
in Ue non per farsi spiegare cosa
deve fare ma con l'orgoglio di chi
ha il coraggio e l'intelligenza di
proporre soluzioni che pensano
più alle imprese e alle famiglie, e
meno a chi in questi anni in Ue
ha vissuto solo di rendita». Come
pure Renzi ha difeso l’operazione Mare Nostrum, rilanciando:
«Chiediamo che sia gestita insieme all'Europa, non che sia cancellata».
Sonia Oranges
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Matteo Renzi e Lorenzo Guerini all’assemblea nazionale del Pd
Il personaggio
Mineo: «Matteo autistico»
La replica: famiglie offese
LA POLEMICA
Zoggia in giunta
per le autorizzazioni
Matteo Zoggia, già
responsabile enti locali del Pd
con Pier Luigi Bersani
segretario, è stato chiamato in
causa dall’inchiesta Mose, ma
non come indagato. Il
coinvolgimento di esponenti
dem nelle indagini veneziane e
milanesi su Expo è una spina
nel fianco renziano. E ora, ad
aggiungere imbarazzo a
imbarazzo, si somma il fatto
che proprio Zoggia fa anche
parte della stessa giunta per le
autorizzazioni di Montecitorio
incaricata di votare sulla
richiesta di arresto di un altro
indagato eccellente del caso
Mose, l’ex governatore forzista
Galan. Una presenza che mette
in imbarazzo i nuovi vertici del
Pd.
ROMA Corradino Mineo, il ribelle
sospeso dalla commissione Affari istituzionali del Senato, venerdì non era stato tenero con Matteo Renzi e con il ministro Maria
Elena Boschi. «Matteo è come
un ragazzino autistico», aveva
detto Mineo, «lo vorresti proteggere, perché tante cose non le sa,
però se lo metti a ragionare di
politica e di rapporti di forza,
suona». Ancora: «Maria Elena
Boschi è la conseguenza della
parità di genere. È una ragazza
intelligente, è secchiona e ha studiato più di Matteo, anche se
non ci vuole molto. È una bella
ragazza che vien bene in tv» e «si
è convinta che poteva fare tutto
ma non è assolutamente in grado».
Il premier, ieri sul palco dell’Assembla nazionale del Pd celebrata all’Erfige, ha replicato
con durezza: «Di me dite quello
che vi pare, ma chi ieri ha detto
che sono un ragazzo autistico ha
offeso milioni di famiglie che
soffrono. Lo dico a mia nipote
Maria che è Down. Non è giusto.
Toccate pure me, ma giù le mani
dai ragazzi disabili perché non
conoscete la sofferenza».
Dopo poco è scattato il mea
culpa di Mineo, con tanto di scuse: «In politica bisogna il pieno
controllo di sé in ogni momento.
Il segretario ha ragione, chiedo
scusa a Renzi, al ministro Boschi, dei quali ho molta stima, e
alle famiglie che hanno un problema con i loro bambini. La
mia è stata una frase di cui mi
vergogno».
Le prime mosse di Cantone: commissariare l’appalto Expo
`Merloni, uno dei 4
membri Anac: isolare
l’illegalità nello Stato
LE MISURE
ROMA Il primo passo sarà il commissariamento temporaneo degli
appalti Maltauro per l’Expò di Milano, travolti dall’inchiesta giudiziaria. E’ la vera emergenza e costituisce un capitolo a parte nel
provvedimento anticorruzione
varato due giorni fa dal consiglio
dei ministri. Perché i poteri straordinari, concessi per decreto all’Authority (Anac) prevedono
l’istituzione di un’Unità speciale
che, in caso di indagini per corruzione, si rivolga al prefetto con
l’obiettivo di affidare allo Stato il
controllo delle aziende, almeno
in relazione alle opere finite sottto accusa. Tutto il resto, la prevenzione, il monitoraggio e le
sanzioni per le amministrazioni
inadempienti, verrà dopo, e non
prima di un mese. Anche l’inse-
diamento dei quattro componenti dell’Autorità, che affiancheranno il presidente Raffaele Cantone
nel controllo degli appalti, prevede tempi più lunghi.
EXPO’
I lavori all’azienda di costruzioni
Giuseppe Maltauro (il progetto
delle vie d'acqua da 160 milioni di
euro e per le architetture di servizi per altri 67 milioni) adesso dovrebbero passare sotto il controllo dello Stato. Saranno necessari
soltanto i tempi della pubblicazione del decreto sulla Gazetta Ufficiale. Il presidente dell’Anac
Raffaele Cantone nominerà subito l’Unità operativa speciale con
compiti di alta sorveglianza e garanzia sulle procedure sull’Expò
che, sotto le sue dirette dipendenze e contando anche su «un contingente di personale aggiuntivo
della Finanza», dovrà rivolgersi
al Prefetto di Milano per nominare con decreto nuovi amministratori dell’azienda. Una gestione
temporanea considerata di «pubblica utilità». I profitti incassati
dalla conclusione dei lavori fini-
ranno in fondo, congelato fino alla conclusione della indagini. Protetto anche da eventuali sequestri
della magistratura.
I SUBCOMMISSARI
Sono previsti tempi più lunghi
per l’insediamento dei quattro
sub commissari che affiancheranno Cantone. Il passaggio parlamentare richiederà circa un
mese prima dell’ufficializzazione
delle nomine di Michele Corradino, Francesco Merloni, Ida Nicotra, Nicoletta Parisi. Non si sono
ancora incontrati ma ciscuno di
loro, insieme al curriculum, ha
presentato un piccolo progetto
sulla propria idea del lavoro da
svolgere. «C’è molto da fare an-
IL PROFESSORE
DI PERUGIA:
LAVOREREMO ANCHE
PER CAMBIARE
L’IMMAGINE DELL’ITALIA
ALL’ESTERO
Sopra, Raffaele
Cantone
A sinistra, Francesco
Merloni
dell’Università di
Perugia
che sul piano internazionale spiega Francesco Merloni, professore di Diritto ammnistrativo all’Università di Perugia - l’idea diffusa che in Italia si concentri la
metà della corruzione europea è
un sbagliata. Uno dei nostri compiti sarà quello di informare su
quanto si sta facendo: l’Italia ha
firmato molte convenzioni con
l’Ocse e con l’Onu in materia di
anticorruzione, i rapporti sul nostro Paese sono sempre molto duri. Un danno di immagine che
nuoce anche all’economia. Per
questo dobbiamo fare ma anche
dimostrare di avere fatto». Il professore punta molto sull’informazione e su una piccola rivoluzione culturale all’interno delle amministrazioni. Merloni spiega:
«L’Anac lavora sulla prevenzione, non è un gendarme né un giudice. Bisognerà rafforzare la cultura dell’imparzialità negli uffici
pubblici. E’ indispensabile isolare i corrotti e diffondere un sentimento di legalità. Ci vorrà molto
tempo. Ma non è impossibile».
Valentina Errante
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 20 CITTA - 3 - 15/06/14-N:RI-RIBATTUTA
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Primo Piano
Domenica 15 Giugno 2014
www.ilmessaggero.it
Giustizia, pronta la svolta garantista
«Avanti anche se le toghe resistono»
`Parola d’ordine: legalità, ma i dem
non sono più il partito delle Procure
IL RETROSCENA
I grillini
M5S, insulti antisemiti a Gad Lerner
Il blog Di Beppe Grillo indica
Gad Lerner come giornalista
del giorno nell'apposita
rubrica creata dal leader del
M5S. Il sito riporta un articolo
del giornalista e sul blog
appaiono, come sempre, una
serie di insulti nei confronti del
malcapitato. Stavolta, in
particolare, si tratta di offese
antisemite che fanno
riferimento alle origini
ebraiche di Lerner. Nel suo
articolo il cronista accusa
Grillo di «sperare di giovarsi»
della «propaganda di Nigel
Farage contro gli immigrati e i
musulmani».
ROMA Quando Matteo Renzi pronuncia il suo appello anti-corruzione («chi tra di noi ha notizie di
reato vada a dirlo ai pm»), un brivido percorre i sotterranei dell’Ergife dove si celebra l’Assemblea nazionale del Pd. Ad agitarsi
sulle sedie è soprattutto l’ala bersaniana. E’ notizia di queste ore il
presunto coinvolgimento di Davide Zoggia - astro nascente del Pd
di Pier Luigi Bersani - nell’inchiesta delle tangenti del Mose. Ma
dal vicesegretario Lorenzo Guerini agli altri renziani doc, tutti a
dire che il lìder maximo «non ce
l’aveva con qualcuno in particolare». La novità, in queste parole,
sta nella metamorfosi sul fronte
della giustizia compiuta da Renzi. Il Pd non più come partito
fiancheggiatore di giudici e Procure, ma il Pd «partito che laicamente affronta il tema della giustizia», dando massima attenzione alla questione morale e alla legalità. Declinandole però - ed è
questo il cuore della novità - sotto il segno del garantismo: «Noi
facciamo pulizia e siamo garantisti sul serio», professa Renzi sul
palco, «alla magistratura chiediamo di rispettare ogni norma a tutela dell’imputato».
Una svolta non da poco, visto
che a imprimerla è il primo segretario del Pd riuscito a volare
sopra il 40 per cento e che si propone di governare «come un rullo compressore» per i prossimi
quattro anni.
LA METAMORFOSI
La via stretta tra il giustizialismo
caro al Pd-Ds-Pds-Psi e un garantismo che negli ultimi vent’anni è
spesso servito da scudo a corrotti
e corruttori, per Renzi è il superamento del «derby ideologico» tra
le due tifoserie. Ed è affrontare i
magistrati senza timori o sudditanze psicologiche: «Se qualcosa
non funziona, questa va cambiata facendo anche riforme che
non piacciono ai magistrati», afferma Renzi.
Inevitabile qualche ditata negli occhi dei giudici. Qualcuna è
già arrivata: l’obbligo di andare
in pensione a 70 anni e la forte
sforbiciata alle retribuzioni. «E
non abbiamo paura a dire all’Anm che non è un attentato all’indipendenza delle toghe mettere un tetto ai loro stipendi», scandisce Renzi. Altre ditate arriveranno: «Potete stare certi», afferma uno stretto collaboratore del
premier, «che nella riforma della
giustizia che sta preparando il
Guardasigilli Orlando ci saranno
norme che faranno venire il mal
di pancia ai magistrati. Non per
cattiveria, ma perché se è giusto
che un sindaco o un parlamentare che sbaglia, paghi. E’ altrettanto giusto che un giudice che mette in galera impropriamente un
innocente o abusa dei suoi poteri, ne paghi le conseguenze».
L’idea è quella di rimettere mano, come del resto chiede l’Unione europea, alla responsabilità ci-
Rai, il premier accelera:
aprire subito il dossier
ROMA «Il dossier sulla Rai va aperto sul serio. Siamo a un bivio», dice il premier Matteo Renzi sottolineando che la Rai deve «essere
davvero servizio pubblico» e compiere «un'azione culturale». Renzi, che parla all'assemblea del Pd,
è convinto che il suo partito deve
portare avanti una «battaglia sul
medio periodo che è la vera sfida,
perché la crisi economica non la
vinci semplicemente sulle battaglie in Europa o contro burocrazia. Come lettura del voto del 25
maggio l'unica carta che il Pd deve giocare nei prossimi mille giorni è una gigantesca sfida educativa, culturale, di rilancio del Paese
che parta dalla scuola, dalla cultura, dalla Rai e dall'innovazione».
Per fare questo, secondo Renzi,
i partiti devono uscire da Viale
Mazzini. «I partiti in questi anni
hanno ceduto spesso a un atteggiamento di pensare di poter avere un ruolo, poter giocare un piccolo potere. È un dato di fatto oggettivo». Il Pd, continua Renzi, deve proporsi «come strumento che
tiene fuori l'interesse del singolo
partito e porta dentro la Rai politica con la 'P' maiuscola. Una sfida
alta, senza interessi di bottega»,
fatta «superando il piccolo cabotaggio di quei politici che cercano
di avere un servizio in più nel tg
regionale delle 22».
Ma la Rai, per il premier che in
autunno è determinato a cambiare la legge Gasparri e il sistema di
nomine («il duopolio con Mediaset è finito, il mondo è cambiato»), non può neanche finire «in
pasto al sindacato di turno che vive una realtà parallela». «Con
quel numero di dipendenti, quel
numero di sedi regionali e quel
potere pervasivo della politica
non andiamo da nessuna parte».
E respinge con stizza l'accusa
«mossa ogni settimana», del «patto segreto col Cavaliere», legata a
quella di voler smantellare la Rai.
Immediata la replica dell'Usigrai, che si dice pronta all'operazione trasparenza. «Anche noi siamo convinti che il dossier Rai vada aperto sul serio. Renzi vuole
cacciare i partiti e i governi dal
controllo della Rai? Non vediamo
l'ora», scrive il sindacato dei giornalisti Rai. «Siamo pronti a un
vile dei magistrati. In Senato,
quando verrà cancellata la norma sulla responsabilità diretta
approvata mercoledì alla Camera grazie ai franchi tiratori («non
sta in piedi, con quella norma
nessun giudice andrebbe più a
sentenza per timore delle conseguenze»), Orlando presenterà un
testo in cui verrà fatta valere questa responsabilità. Ma con un “filtro” della Corte d’appello per evitare ricorsi arbitrari contro i giudici. E con una “corsia preferenziale” quando si ravveda l’esistenza di un dolo grave. «Il tutto senza alcuna volontà punitiva», ga-
Andrea Orlando
«NELLA RIFORMA
CI SARANNO NORME
CHE FARANNO
VENIRE
IL MAL DI PANCIA
AI MAGISTRATI»
rantiscono nell’entourage del
Guardasigilli, che ricordano
«l’inedita attenzione» di Orlando
all’avvocatura, da sempre nemica giurata dei pm.
MORALITÀ E LEGALITÀ
Il Pd «laico» (nei confronti dei
magistrati) immaginato da Renzi
è anche «il partito degli onesti
che alza l’asticella dell’etica e della moralità», per usare la definizione di Matteo Richetti. Perché
il premier dice di «non voler perdere la faccia», intendendo «camminare a testa alta». E perché, come ha fatto con il deputato siciliano Francantonio Genovese, «è
pronto a votare l’arresto anche in
campagna elettorale, se non c’è
fumus persecutionis».
In più, sostengono nel cerchio
ristretto dei renziani, «sono gli atti legislativi a dimostrare che siamo in prima linea contro la corruzione, anche se tagliamo il cordone ombelicale che in passato
ha legato il partito alle Procure».
E giù ad elencare gli articoli del
decreto, varato venerdì, che ha
dato «poteri forti e inediti» al presidente dell’Authority anti-corruzione Raffaele Cantone. E a promettere un nuovo codice degli
appalti «nei prossimi mesi»,
«senza le zone d’ombra delle varianti d’opera e delle deroghe».
«Una lotta senza quartiere alla
corruzione, ma dentro a una cultura garantista», sintetizza il premier.
Alberto Gentili
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AT L E TA : C A R O L I N E C I A VA L D I N I
F OT O : DA M I A N O L E VAT I
K A LY M N O S , G R E C I A
confronto su dati e numeri al tavolo annunciato dal sottosegretario
Giacomelli e che ancora attendiamo». Infine una puntualizzazione: «riorganizzare e rilanciare
non vuol dire ridimensionare nè
licenziare. Noi, intanto, una proposta l'abbiamo già avanzata davanti alla Vigilanza Rai: aprire subito una Commissione di indagine e di proposta per una operazione verità sui conti che permetta di
intervenire su sprechi e inefficienze. Azionista, Parlamento, azienda e sindacati: in 30 giorni rendiamo la Rai una casa di vetro. Cosa
ne pensa il presidente del Consiglio? Intanto gli ricordiamo che
l'Usigrai è il sindacato che ha riportato i concorsi pubblici in Rai,
che ha sfiduciato un direttore generale e che chiede da sempre carriere trasparenti».
USIGRAI IN TRINCEA
La Rai di viale Mazzini
«PORTIAMO FUORI
LA POLITICA DA VIALE
MAZZINI, CON TUTTI
QUEI DIPENDENTI
E QUELLE SEDI NON SI
VA DA NESSUNA PARTE»
Interviene anche il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni: «Aspettiamo che il governo precisi i contorni sull'anticipazione della nuova concessione. Questo è il cuore
della vicenda Rai. Attendiamo
che il governo ci comunichi le sue
intenzioni e attendiamo che Gubitosi ci incontri per sapere quale
soluzioni interne intende adottare per risparmiare soldi e prepararsi a resettare la Rai». Sempre
dal fronte sindacale il segretario
della Fnsi Franco Siddi dice «no
alla Rai nel mirino da destra e da
manca a colpi di spot, battute e
slogan. Sì invece a chi la Rai la
vuole rivoluzionare davvero, partendo dall'eliminazione dell'invadenza dei partiti». Per Siddi «si
può semplificare tutto, ma non ridurre tutto a uno slogan».
B.L.
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`Orlando al lavoro sulle novità legislative:
responsabilità civile e filtro in appello
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Primo Piano
Domenica 15 Giugno 2014
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Le citazioni
La Costituente
Le feste dell’Unità
Enrico Berlinguer
La sezione Mazzini
Renzi rievoca la Costituente e il ruolo di Terracini
Elogia il giornale gramsciano e le sue feste
Arruola un Berlinguer anti-bicameralista
Orfini viene dalla stessa sezione di D’Alema
LA GIORNATA
ROMA Siccome la sinistra italiana
è sempre stata intessuta di machiavellismo, e siccome Ser
Niccolò diceva che per un leader
è meglio essere temuto che essere amato, ieri l’assemblea del Pd
è stata la rappresentazione più
forte dell’amore timoroso - con
tanto di bacio dell’anello - che il
partito rivolge al suo super-leader. Il quale fa il magnanimo addirittura rovesciando l’immagine del «bambino che mangia i
comunisti», come si è spesso ironizzato su di lui - e in nome della
pax renziana dà il ruolo di presidente a un giovane post-comunista come Matteo Orfini. Tutti, o
quasi, dicono di sì perchè nessuno, dentro e fuori dall’Hotel Ergife, ha la forza e la voglia di opporsi al capo del One Man Party o
del PdR (Partito di Renzi). E quelli che lo fanno, come Corradino
Mineo, sorannominato l’«ego
della bilancia», lo fanno per godere di riflesso (sia pure al contrario) della luce che illumina il
segretario-premier e soltanto
lui. Un ex oppositore tosto di
Matteo, Beppe Fioroni, è il primo
ad abbracciare Renzi quando
egli entra in sala. E tutti gli altri,
su cui funge come memento la
cifra 40,8 per cento stampata a
caratteri cubitali sul palco, non
possono non stare dalla parte di
colui che garantisce loro, per
ora, la sopravvivenza. Guarda caso, uno dei ribelli del Senato, Felice Casson, manda subito a dire
al segretario: «Noi non vogliamo
essere di ostacolo e la ricucitura
è possibile».
LE FETTINE
Più Renzi dal palco fa a fettine
due principi pluridecennali e basilari del Pd e dei partiti che lo
hanno preceduto - il controllo
politico sulla
Rai
e
la
subalternità al potere e allo stra-
I dem diventano “One man party”
Matteo rilancia le feste dell’Unità
Disinnescati i dissidenti, Orfini eletto `Sfumata l’opposizione interna, fa suoi
presidente a stragrande maggioranza i temi cari alla sinistra e saluta: compagni
`
potere della magistratura - più i
democrat in platea si spellano le
mani applaudendo il super-leader. Solo Civati non partecipa alla consacrazione («Servono toni
distensivi e generosità, e Renzi
non ha nè gli uni nè l’altra») e Mineo fa Mineo. Rincorre le teleca-
mere lamentandosi: «Sono sovraesposto». Afferra ogni microfono che gli capita a tiro, anche
quelli che intravede all’orizzonte, e dopo aver premesso che «sono contro la personalizzazione
della politica» non fa che parlare
di sè.
Nella rottura dei tabù, da quello del garantismo a quello del
controllo sulla Rai («I partiti addirittura hanno deciso le carriere dei giornalisti», dice Renzi e i
giornalisti Rai lo applaudono),
c’è anche questo terzo tabù che
salta: il Rottamatore delle vec-
chie tradizioni ora si sente così
forte al punto che decide di derottamare la storia del Pci e della
sinistra storica, riproponendola
- dopo aver salutato i presenti
chiamandoli «compagni» e non
più solo «amici» - in versione
modernariato. Come fosse il Fa-
SUL PD
CALA
LA PAX
RENZIANA
FIORONI LO
ABBRACCIA
LA FRONDA
DEL SENATO
TREMA
«LA
RICUCITURA
È POSSIBILE»
AGLI EX PCI
SFILA ANCHE
I SIMBOLI
DA
BERLINGUER
A TERRACINI
PIÙ TEMUTO
CHE AMATO
MA PER
MACHIAVELLI
COSÌ DEVE
ESSERE
bio Fazio di «Anima mia», la trasmissione (1997) sugli anni ’70
grondante di inoffensivo amarcord. E insomma: «Le feste dell’Unità devono tornare a chiamarsi feste dell’Unità». Il che significa che non potrà non dirsi
renziano da ora in poi anche chi
cuoce salamelle un po’ spaesato
nelle feste che ora si chiamano
«feste democratiche» ma nessuno riesce a chiamarle così.
GOODBYE LENIN
E quando Renzi dice che «l’Unità
tornerà ad essere un grande giornale»? E quando rievoca la Costituente - presieduta dal comunista Umberto Terracini - o dice citando Macaluso, una vita nel Pci,
che «Enrico Berlinguer era contro il bicameralismo perfetto»,
proprio come lui? Se è vero che il
bambino ha mangiato i comunisti (nelle parole della propaganda destrorsa è sempre accaduto
l’opposto), adesso - non lasciando neppure la tradizione in mano a Cuperlo o a Bersani - il piccolo grande Matteo dopo la masticazione resuscita i comunisti
ma come una pietanza fusion o
da cucina destrutturata. Ora parte «El pueblo unido», degli Inti Illimani? No. La canzone del trionfo elettorale, che accoglie Renzi
in sala, è «Una bella giornata»
dei Virginiana Miller. Peccato
soltanto che si tratta di una band
di Livorno, uno dei pochi posti
dove il Pd ha preso una batosta,
ma vabbè. Nella giornata del bacio dell’anello di Matteo, egli potrebbe pure proporre «Siamo
una squadra fortissimi» di Checco Zalone. Tutti, nonostante considerino il comico pugliese un
qualunquista destrorso, la canterebbero in ossequio al nuovismo
di Renzi, il quale ha deciso di
shakerare nel suo Pd il pop e il
vintage. Come fossimo in «Goodbye Lenin».
Mario Ajello
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Passera: centrodestra senza proposte, noi la vera alternativa
L’ex ministro
presenta a Roma
Italia Unica
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I MODERATI
ROMA Se il centrosinistra, con il
Pd a matrice renziana, sembra
aver trovato un approdo ora tocca ai moderati costruire una formazione politica all’altezza dei
tempi ma senza partiti personali.
E’ la missione che si è dato Corrado Passera, ex numero uno di
Banca Intesa e delle Poste nonché ministro dello Sviluppo con
il governo Monti. Ieri, davanti a
circa duemila persone convenute negli Studios di via Tiburtina a
Roma e senza parlare da un palco, Passera ha lanciato ufficialmente ”Italia Unica”, l’organizzazone con la quale intende fare da
enzima alla complessa opera di
riaggregazione dell’area moderata. Per ora, ”Italia Unica” è destinata a trasformarsi in partito in
autunno e a presentarsi alle elezioni delle nove Regioni in programma l’anno prossimo. Ma
Passera è stato chiaro: non intende aggiungere il suo partito per-
sonale agli altri che affollano
l’area, né intende presentarsi con
loro commettendo così l’errore questo il suo giudizio - che ha
portato al dissolvimento della
Scelta Civica di Mario Monti.
Secondo Passera, la priorità è
quella di formare un nuovo grande partito di centrodestra, una
delle due «gambe» che possano
mantenere in vita il bipolarismo.
«Italia Unica vuole inserirsi - ha
detto ancora l'ex ministro - nel
vuoto denunciato dalle elezioni
per opporsi al Pd di Renzi e per
far ripartire l'area popolare e liberale in cui abbiamo forti radici». Attenzione quindi, Passera
non vuole essere considerato di
Centro («Non esiste») e vuole
qualificarsi per le riforme di
grandi portata che propone.
NO AL POLITICISMO
Niente giochini politicisti, dunque. «Non pensiamo a una federazione di partiti ma a una cosa
del tutto nuova - ha sottolineato
Passera - l'importante è che si
smetta con i partiti personali,
che portano alla malattia del populismo». L'ex manager, con i toni a-polemici che lo caratterizzano, è andato giù pesante sul giudizio sulle attuali forze del centrodestra: «Ncd e Udc stanno spa-
Prove di dialogo
cum? «Abbiamo bisogno di una
legge elettorale che favorisca partecipazione e governabilità, non
di un Porcellum rivisto». La riforma del Senato? «Serve una sola
Camera, senza i pasticci che si
stanno facendo». L'ex ministro
ha dubbi anche sugli 80 euro: «Figuratevi se non sono contento
che si diano soldi alle famiglie,
ma si è persa una grande occasione non dandoli a chi ne ha più bisogno».
Alfano apre a Berlusconi
PROGRAMMA E PERSONALITA’
sul presidenzialismo
Corrado Passera
rendo in una posizione sussidiaria nel governo, Forza Italia tenta
alleanze con forze estreme spingendo i moderati verso il Pd e
l'astensionismo».
Anche al Pd renziano non sono state risparmiate critiche pesanti. Le riforme di Renzi? «Pasticciate e insufficienti». L’Itali-
AL VIA IL CANTIERE
PER FAR RIPARTIRE
L’AREA LIBERALE
E POPOLARE
IN SALA, CANCELLIERI
E BONGIORNO
Parla a tutto campo il leader
Ncd e ministro degli Interni
Angelino Alfano dalla festa
della Cisl a Firenze. Soprattutto
dell'elezione diretta del
Presidente della Repubblica
per la quale il Ncd ha intenzione
di avviare una petizione
popolare, e nella quale Alfano
vede un'occasione per
ricompattare i moderati: «La
nostra raccolta partirà subito e
chissà che questo non sia il
terreno sul quale incontrarsi
con le altre forze politiche
moderate che in prospettiva
lavorano alla riunificazione».
Sabato da Napoli anche
Berlusconi aveva lanciato una
inziativa sullo stesso tema.
A chi si rivolge Passera? Soprattutto all’enorme quota di elettori
non di sinistra che non è andata a
votare. A loro dedica un programma di profilo molto alto:
più posti di lavoro mobilitando
almeno 400 miliardi di euro e migliore qualità della democrazia,
«oggi in crisi per la sfiducia dei
cittadini nella politica», ha spiegato Passera.
Fra i presenti negli Studios sono state notate l'ex ministro della
Giustizia, Annamaria Cancellieri, e l’ex presidente della Commissione Giustizia alla Camera,
Giulia Bongiorno. Fra gli altri
c'era anche Elisabetta Gualmini,
presidente dell'Istituto Catteneo.
Diodato Pirone
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Primo Piano
Domenica 15 Giugno 2014
www.ilmessaggero.it
Dai trasferimenti
alle mansioni
così il travet perde
l’inamovibilità
Le novità
Tar, soppresse
le sezioni staccate
1
A decorrere dal primo
ottobre 2014 sono
soppresse le sezioni
staccate del tribunale
amministrativo
regionale. È una delle ultime
novità emerse dal Consiglio
dei ministri che ha varato la
riforma della Pa. Restando in
tema di giustizia, viene inoltre
abolito l’obbligo di partecipare
ai corsi di formazione per
l’accesso ai concorsi in
magistratura.
Tagliati i compensi
degli avvocati di Stato
Cambi di ruolo con tagli allo stipendio, obbligo di mobilità
fino a 50 chilometri, dirigenti licenziabili. Ecco tutte le novità
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LA RIFORMA
ROMA Il mito del «posto fisso», il
pubblico dipendente inamovibile, intrasferibile, non licenziabile, potrebbe tramontare. Il condizionale è d’obbligo, visti i precedenti tentativi di riforma. Ma i
germi del cambiamento nei
provvedimenti sulla Pubblica
amministrazione approvati venerdì 13 dal governo Renzi, ci sono tutti. Una delle misure, passata quasi inosservata, è per esempio quella del «demansionamento» dei dipendenti statali. Un lavoratore considerato in «eccesso» nella sua amministrazione,
per salvare il suo posto di lavoro
ed evitare di essere trasformato
in un esubero ed essere alla fine
licenziato, potrà scegliere di di
essere ricollocato in un’altra amministrazione a svolgere una
nuova mansione, anche inferiore a quella svolta fino al giorno
prima.
Lo stesso principio vale anche al-
l’interno della stessa amministrazione. Un esempio, a caso,
potrebbe essere quello dell’infermiere degradato a portantino.
Chi accetterà la mansione inferiore per non essere messo in
esubero dovrà anche accettare
di guadagnare meno.
TUTTE LE MISURE
Per attuare il demansionamento
la riforma della pubblica amministrazione proposta dal ministro della funzione pubblica Maria Anna Madìa, prevede l’introduzione di un’eccezione all’articolo 2103 del Codice civile, che
prevede che un lavoratore «deve
NELL’AMBITO
DELLO STESSO
COMUNE GLI UFFICI
DELL’AMMINISTRAZIONE
SARANNO CONSIDERATI
UN’UNICA SEDE
essere adibito alle mansioni per
le quali è stato assunto» oppure
«a quelle corrispondenti alla categoria superiore che abbia successivamente acquisito ovvero a
mansioni equivalenti alle ultime
effettivamente svolte, senza alcuna diminuzione della retribuzione».
Non è come detto l’unica norma
in grado di modificare quelli che
fino ad oggi erano considerato
postulati immodificabili del lavoro pubblico. Anche le norme sulla mobilità obbligatoria degli statali sono molto incisive. Le sedi
della amministrazioni pubbliche che si trovano nello stesso
Comune di quella in cui è impiegato il lavoratore, saranno considerate una unica «unità produttiva». E lo stesso discorso sarà valido per quelle che si trovano ad
una distanza fino a 50 chilometri. Significa che ogni lavoratore,
in questo raggio, potrà essere
spostato da una sede all’altra dell’amministrazione (statale o locale che sia) come se venisse tra-
2
Drastico taglio per i
compensi percepiti
dagli avvocati dello
Stato. Da ora in poi
dovranno
accontentarsi praticamente
del solo stipendio. Le spese
legali compensate dai giudici
nel caso di vittoria di una causa
che venivano incassate per il
75 per cento dagli avvocati di
Stato, andranno alla pubblica
amministrazione da ora in poi
per il 90 per cento dell’importo
Rinviato il pacchetto auto
presto un provvedimento
Per gli statali arriva la mobilità obbligatoria
sferito da un piano all’altro dello
stesso stabile. In pratica la stessa
regola che oggi vale per i lavoratori del privato. Alle proposte di
trasferimento sarà difficile dire
no, perché, come nel caso del demansionamento, l’alternativa è
passare da una condizione di
personale in eccesso a personale
in esubero, con tutte le conseguenze che questo comporta. Se
per i dipendenti e i funzionari la
licenziabilità, altro tabù della
pubblica amministrazione, sarà
legato solo ai possibili esuberi,
per i dirigenti, invece, la tagliola
è più concreta. Chi resterà senza
un incarico sarà messo fuori ruolo e percepirà solo la parte fissa
della sua retribuzione. Dopo un
certo numero di anni durante i
quali il dirigente non riesce a ricollocarsi all’interno dei ranghi
dell’amministrazione, potrà vedere sciolto il suo rapporto di lavoro.
A. Bas.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La fusione del Pra con
la Motorizzazione
civile, il documento
unico di circolazione e
il riassetto delle tasse
sull’auto sono definitivamente
uscite dal pacchetto della
riforma della Pubblica
amministrazione. Saranno
inserite in un provvedimento
del ministro delle
infrastrutture Maurizio Lupi
che dovrebbe essere adottato
entro la fine del prossimo
mese di luglio.
3
Energia, le piccole imprese risparmiano
1,5 miliardi con lo sconto del 10 per cento
COMPETITIVITÀ
ROMA Le prime bollette light arriveranno probabilmente negli ultimi
mesi del 2014, quando saranno stati emanati anche i necessari decreti ministeriali. Un bel momento
per le piccole e medie imprese italiane: lo sconto a regime sarà del
10%, per un risparmio annuo complessivo di un miliardo e mezzo.
La misura è il piatto forte del
menù pro-competitività varato
con il decretone omnibus dal Consiglio dei ministri di venerdì scorso.
Il testo del provvedimento ancora non è stato diffuso, dal governo
fanno sapere che si stanno limando gli ultimi dettagli. La parte sul
taglio delle bollette dovrebbe comunque essere abbastanza in linea con le anticipazioni. Per recuperare il miliardo e mezzo, al ministero dello Sviluppo economico
guidato da Federica Guidi hanno
dovuto lavorare di fino. Da una
parte si sono tagliati 20 milioni, da
un’altra 40, da un’altra ancora
300, e così via. Gli oneri parafiscali che gravano sulle bollette elettriche sono i maggiori responsabili
della sostanziale anelasticità del
conto energia. Nei primi del 2014,
ad esempio, il prezzo unico nazionale della borsa elettrica italiana
ha registrato un calo del 20% rispetto a fine 2013, ma il peso degli
oneri impropri ha annullato l’effetto positiva sulla bolletta.
GLI ONERI CANCELLATI
In molti casi si tratta di privilegi
stratificati nel tempo. Prendiamo
gli sconti tariffari per i dipendenti
delle municipalizzate decisi con i
contratti nazionali: valgono venti
milioni di euro l’anno e sono a carico della collettività. Il decreto
stabilisce che d’ora in poi dovran-
Operaio a una catena di montaggio
no essere le aziende ad accollarseli. Anche i rimborsi degli oneri relativi alla produzione di energia locale delle isole saranno razionalizzati: via il sistema del piè di lista, le
agevolazioni saranno collegate all’efficientamento degli impianti.
Altri 40 milioni saranno recuperati eliminando le sovvenzioni alle 4
centrali a olio combustibile sparse
per l’Italia tenute come riserva in
caso di crisi del gas. Oltre cento
milioni di euro sono recuperati da
una revisione della remunerazione
del
servizio
per
l’interrompibilità di cui beneficia-
VIA DALLA BOLLETTA
MOLTI ONERI IMPROPRI
FOTOVOLTAICO: INCENTIVI
SPALMATI SU 25 ANNI
PER GLI IMPIANTI
SUPERIORI AI 200 KW
no le imprese energivore. Altri risparmi verranno da una riduzione degli sconti al Vaticano, a San
Marino e alle Fs.
Una delle fette di risparmi più
consistente - circa trecento milioni di euro - è quella relativa agli incentivi per il fotovoltaico. Un conto pari a 6 miliardi l’anno. In Italia
ci sono duecentomila operatori,
ma il 60% degli incentivi è concentrato sui novemila più grossi. Il decreto prevede di spalmare gli incentivi dagli attuali 20 anni a 25.
La novità riguarderà solo gli impianti sopra i 200 kw di potenza.
In cambio verrà concessa la possibilità di accedere a finanziamenti
a bassissimo tasso. Ma la norma
sta già scatenando le proteste della green economy. Secondo Assorinnovabili le misure ”spalma-incentivi“ «affossano il settore» e
mettono a rischio diecimila posti
di lavoro.
Giusy Franzese
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Primo Piano
Domenica 15 Giugno 2014
www.ilmessaggero.it
Ministro Madìa, nemmeno 24
ore dall’approvazione della riforma della Pa e la Cgil già la
boccia dicendo che non ci sono
misure che favoriscono il rapporto con i cittadini ma piuttosto norme che manomettono la
rappresentanza sindacale...
«Lasciamo che siano i cittadini a
decidere se i servizi saranno migliori o peggiori. Ma su un punto
voglio essere chiara. Il taglio dei
permessi sindacali, così come
quello del finanziamento ai partiti politici, sono richieste arrivate
dai cittadini e sulle quali i cittadini hanno già deciso. Mi creda,
non c’è nessun intento punitivo».
strazione. E già questa è una rivoluzione, perché fino ad ora le amministrazioni si tenevano i propri lavoratori come fossero proprietà privata. Solo per fare un
esempio, i dipendenti delle Province che hanno risposto ad un
bando pubblico del ministero
della giustizia per andare negli
uffici giudiziari dove c’è una tale
carenza di personale che alcune
cancellerie rischiano di chiudere, non riescono a spostarsi perché le amministrazioni non li vogliono cedere. Per la mobilità obbligatoria, invece, c'è lo spostamento entro i 50 chilometri. Ma
la cosa più importante è che mi
impegno ad attuare le famose tabelle di equiparazione di qualifiche e stipendi che erano nella legge Brunetta e che non sono mai
state attuate».
Anche per la difficoltà di mettere d'accordo tutti, dai sindacati
agli enti locali....
«Abbiamo previsto che le tabelle
dovranno essere fatte sentiti i sindacati e con un passaggio in conferenza unificata, ma anche che
se entro due mesi dall’approvazione del decreto questo percorso non si è concluso emanerò
una mia norma unilaterale».
La riforma della Pa darà un
contributo al contenimento
della spesa pubblica?
«Non siamo partiti da questo approccio. Ma è possibile, visto che
la riforma è piena di norme in
grado di generare risorse, come
la riduzione drastica delle indennità degli avvocati di Stato, il taglio del 10 per cento delle consulenze dei ministeri e del 50 per
cento delle Authority, la chiusura delle sedi distaccate dei Tar.
Ma la vera sfida per noi è avere
una Pa efficiente e moderna che
generi crescita, non risparmiare
risorse o fare tagli».
Parliamo dei dirigenti pubblici. Si era detto licenziabili e con
i premi saranno legati al Pil.
Tutto confermato?
«Il Pil l’abbiamo tolto».
Era uno dei cavalli di battaglia
di Renzi, perché è saltato?
«È stato il frutto della consultazione. Ci sono state molte mail
contrarie. Vedremo se rientrerà
nel dibattito parlamentare».
Nel decreto ci sono anche i poteri a Cantone per la lotta alla
corruzione dopo i casi Expo e
Mose. Il governo li ritiene a
questo punto sufficienti?
«Abbiamo dato il massimo dei
poteri possibili a Cantone, ha tutta la vigilanza, il potere ispettivo
che aveva l'Autorità dei lavori
pubblici, l'accesso a tutte le banche dati, su Expo il potere di controllo su tutti gli atti di gara tramite la guardia di finanza e il potere di commissariare le imprese
relativamente a singoli appalti.
Prerogative molto forti. Lui si è
detto soddisfatto. Credo che la vera politica efficace contro la corruzione sia la trasparenza massima, dalla fatturazione elettronica alla tracciabilità di ogni euro.
Questa è la vera politica contro la
corruzione».
Andrea Bassi
La filosofia di fondo della riforma sembra chiara, svecchiare i
ranghi della Pa pensionando i
lavoratori più anziani e facendo entrare giovani. Ma per un'
amministrazione che ha perso
negli ultimi anni 200 mila dipendenti, 15 mila nuove assunzioni in tre anni non sono poche?
«La stima dei 15 mila nuovi posti
riguarda una sola delle norme
approvate, l’abolizione del trattenimento in servizio. Poi ci sono
altre cose. Credo sia l'insieme di
tutto che può cambiare marcia
alla pubblica amministrazione».
Quali sono le altre misure per
favorire la staffetta generazionale?
«Innanzitutto c’è il divieto assoluto per chi è in pensione di lavorare per la pubblica amministrazione. Poi ci sono le regole di turn
over più flessibili, ossia nessun
altro paletto alle assunzioni oltre
al vincolo delle risorse. L’agevolazione del part time, con la possibilità negli ultimi cinque anni di
lavorare un numero di ore ridotto ma avendo la pensione piena
al ritiro. E, infine, c’è una norma
secondo me molto importante in
grado di liberare molti posti e
che è stata poco considerata».
Di che norma si tratta?
«Per i lavoratori che sono arrivati al massimo della contribuzione, l’amministrazione può, unilateralmente, decidere di farli andare in pensione».
Avete una stima di quanti statali hanno i 42 anni di contributi
che li metterebbe in questa condizione?
«I numeri sono alti».
Quanto alti?
«Da qui al 2018 sono 60 mila persone. Ma bisogna considerare
che una parte di questi lavoratori
probabilmente sceglierà autonomamente di andare in pensione.
E non è detto che tutte le amministrazioni scelgano di applicare la
norma. Il bacino è questo, ma
non posso dare un numero preciso dei possibili ingressi».
Ci sono altre norme che possono favorire assunzioni?
«C’è il blocco per due anni dei
concorsi per dirigenti, che saranno sostituiti con concorsi per funzionari, quindi con qualifiche più
basse che permetteranno a più
giovani di entrare nella pubblica
amministrazione».
I sindacati parlano della necessità di almeno 100 mila nuovi
L’intervista Marianna Madìa
Ministro della Funzione pubblica
Cambieremo la pubblica amministrazione, con le norme sui pensionamenti
entreranno i giovani. Con mobilità e demansionamenti eviteremo gli esuberi
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«Ora è possibile liberare
60mila posti nello Stato»
ingressi. È un obiettivo raggiungibile?
«L’obiettivo è il massimo possibile. Questo non solo perché abbiamo il 40% di disoccupazione giovanile, che basterebbe a giustificare l’assunzione di giovani, ma
perché se vogliamo un’amministrazione il più digitale possibile
abbiamo assoluto bisogno di
nuove professionalità».
Nelle bozze di riforma era prevista la possibilità, anche per
gli uomini, di prepensionarsi a
57 anni con 35 di contributi accettando un taglio dell’assegno. Questa possibilità ci sarà?
«L’avevamo valutata ma l’abbiamo tolta. È una norma che ha un
problema di finanziamento. Vedremo in corso d’opera se sarà
possibile utilizzarla».
I magistrati hanno protestato
per l’abbassamento da 75 a 70
anni della loro età di pensionamento. Hanno parlato di rischi
OVER 70 IN PENSIONE,
BISOGNA USCIRE
DALLA LOGICA CHE
PER UN INCARICO
DI RESPONSABILITÀ
SERVE UNA CERTA ETÀ
di collasso per la giustizia...
«Vorrei chiarire una cosa».
Prego..
«Non si tratta di un anticipo di
pensione, ma di un non posticipo. I magistrati possono chiedere, raggiunta l’età della pensione,
di restare altri 5 anni».
Chiarito questo?
«Chiarito questo dico che c’è una
prassi consolidata nelle amministrazioni pubbliche di concedere
questo trattenimento in servizio.
È naturale che ci sia qualcuno
che resiste, ma lo fa contro la
maggior parte dell’amministrazione e il resto dei cittadini che
chiedono di cambiare. Bisogna
uscire dalla logica che per avere
incarichi di responsabilità bisogna avere una certa età. Sui magistrati, però, abbiamo previsto
una norma transitoria fino alla fine del prossimo anno soltanto
per coloro che hanno incarichi
direttivi. Questo perché oggi la
maggior parte degli incarichi direttivi in magistratura è assegnata a persone in trattenimento e in
questo modo vogliamo evitare la
paralisi degli uffici giudiziari.
Non si tratta di un’eccezione a tutela delle singole persone ma dell’azione giudiziaria».
I sindacati
Cgil e Uil attaccano, Cisl più prudente
Scintille tra governo e
sindacati sulla riforma della
pubblica amministrazione.
Cgil e Uil si scagliano contro
una riforma «deludente». «La
Cisl promette invece una
protesta «gandhiana» contro i
provvedimenti che includono
anche il dimezzamento dei
permessi sindacali, «senza
fare casino», come ha detto il
segretario Raffaele Bonanni.
È soprattuto la Cgil ad
attaccare la riforma
esprimendo «delusione e
sconcerto». Secondo il
sindacato di Corso d'Italia il
provvedimento fin qui
conosciuto «è pieno di norme
che colpiscono il lavoro
pubblico e delineano un
inquietante disegno di
subordinazione della
dirigenza. Si pensa sempre di
più ad una amministrazione
pubblica asservita alla
politica». In ogni caso la Cgil si
dice pronta a dare »al
Parlamento il contributo per
cambiare un provvedimento
che non riforma. La Uil
intanto si chiede come si
possa «considerare riforma
una proposta che, ancora una
volta, si accanisce con i
lavoratori pubblici».
Tutto il dibattito sulla riforma
della Pa è partito dal documento del Commissario per i tagli
di spesa Carlo Cottarelli che
aveva indicato la necessità di 3
miliardi di risparmi con un'ipotesi di 85 mila esuberi. Cosa è rimasto di tutto questo nella riforma?
«Il mio obiettivo, e lo dico chiaramente, è avere zero esuberi. Ma
non dipende solo dal governo, deve essere uno sforzo comune di
tutti. Anche il fatto di avere norme incisive sulla mobilità volontaria e obbligatoria e sul demansionamento in caso di mobilità, è
legato alla volontà di garantire
una maggiore efficienza dell’amministrazione, far andare le persone dove servono e quindi evitare esuberi».
A proposito di mobilità, come
funzionerà esattamente?
«Per quella volontaria abbiamo
tolto il nulla osta dell’ammini-
ABBIAMO DECISO
DI ELIMINARE
LA NORMA SUI PREMI
DEI DIRIGENTI LEGATI
AL PIL, VEDREMO
POI SE INSERIRLA
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Sanità, scatta il merito per le nomine di primari e dirigenti
IL PROVVEDIMENTO
ROMA Dal Consiglio dei ministri
non è uscito un “pacchetto salute” ma un grande scatolone nel
quale possono pescare pazienti e
medici. Ma anche dirigenti ed
impiegati. Un generale snellimento delle procedure, panacea
per i malati, ed un generale irrigidimento e controllo per quanto riguarda nomine e avanzamenti per merito.
I PAZIENTI
Nel decreto legge e nel disegno di
legge delega troviamo una semplificazione per i malati cronici,
la cancellazione dell’obbligo di
assicurazione per i medici pubblici ma anche i criteri meritocratici per l’assegnazione di un
primariato.
Chi beneficerà subito delle novità sono tutti quelli (14milioni circa il 24% degli assistiti) che soffrono di malattie croniche. Patologie per le quali si devono prendere terapie a vita. Saranno allungati i tempi di validità delle ricette per questi pazienti:: si passa dai 60 giorni di oggi ai 180
giorni.
Un cambio di rotta che, giorno
per giorno, vuol dire meno file
dal medico di famiglia (per le ricette solo una volta ogni 6 mesi),
la possibilità di prescrivere 6 scatole di medicinali ogni prescrizione.
I CAMICI BIANCHI
Un sospiro di sollievo per i camici bianchi che lavorano nel servizio sanitario: l’obbligo di assicurazione che scatterà il 14 agosto
prossimo non verrà applicato ai
medici pubblici. E’ stato, piuttosto, deciso di creare un fondo
che sosterrà i professionisti.
ed aver frequentato un corso di
formazione. Il direttore dovrà lasciare la sua sedia nel caso non
riuscisse a raggiungere gli obiettivi indicati all’inizio dell’incarico o commettesse gravi violazioni di legge o regolamento. In questi casi il nome verrebbe cancellato dall’elenco.
Selezione pubblica per titoli e
colloquio anche il direttore amministrativo e direttore sanitario. Anche in questo caso sarà
istituito un elenco cancellando
l’abitudine di assegnare un posto in modo esclusivamente fiduciario. «Abbiamo fatto un importante passo in avanti nel segno
della semplificazione - commenta il ministro Lorenzin - a vantaggio sia dei malati che degli operatori».
Carla Massi
I MANAGER
I direttori generali verranno nominati secondo una selezione
unica nazionale. Una novità che,
sulla carta, dovrebbe ribaltare i
criteri fino ad oggi adottati. Sulla
sedia del manager potranno sedere solo coloro che saranno inscritti in un elenco del Ministero
RICETTE SEMPLIFICATE
PER I MALATI CRONICI
DURERANNO SEI MESI
NIENTE ASSICURAZIONE
OBBLIGATORIA PER I MEDICI
DEL SERVIZIO SANITARIO
Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin
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-MSGR - 20 CITTA - 8 - 15/06/14-N:RCITTA
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Primo Piano
Domenica 15 Giugno 2014
www.ilmessaggero.it
Il nuovo volto del Fisco
niente blitz stile Cortina
e più controlli digitali
Con la scelta della Orlandi alle Entrate il governo cerca
discontinuità: spazio a banche dati e verifiche incrociate
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LA SVOLTA
ROMA Adesso che i giochi sono
fatti, chi ha seguito da vicino la
vicenda giura che Matteo Renzi
non ha mai avuto il minimo dubbio. Al posto di Attilio Befera, il
premier voleva proprio Rossella
Orlandi e le alternative che il ministero del Tesoro proponeva
(ma Via XX Settembre ieri ha
smentito seccamente i ventilati
dissidi con Palazzo Chigi) non sarebbero mai state prese seriamente in considerazione. A Lady
fisco, come qualcuno l’ha subito
ribattezzata non rendendola particolarmente felice, Renzi chiede
«forte discontinuità». Raccontano che il capo del governo non
ha affatto disprezzato il lavoro
svolto da Befera («buoni risultati
in una fase di crisi economica», il
giudizio che gli viene attribuito)
ma per la successione all’Agenzia delle Entrate adesso voleva
una figura capace di cambiare
radicalmente i rapporti con i
contribuenti continuando a combattere gli evasori «ma senza
spettacolarizzazioni o esibizioni
muscolari». Per intendersi, la
stagione dei blitz a favore di telecamera della Guardia di Finanza
nei negozi di Cortina o Portofino
a caccia di scontrini mai battuti
deve considerarsi ormai chiusa.
Quel modo di operare non piaceva affatto e la nuova parola d’ordine è: che il fisco mostri il suo
volto gentile e dialogante e se c’è
da acchiappare chi non paga le
tasse lo si faccia sfruttando al
massimo la tecnologia.
GLI STRUMENTI
Come l’anagrafe dei conti correnti, ad esempio. Grazie alla quale,
raccontava proprio il neo direttore Orlandi alcuni mesi fa, il fisco
può individuare i soggetti a maggior rischio evasione e selezionare così gli individui da sottoporre al controllo andando spesso a
colpo sicuro. Bene anche speso-
metro e redditometro. Ma solo
come «strumenti di complemento». Via libera alla fatturazione,
ai pagamenti elettronici e a tutti
quei meccanismi digitali e di incrocio delle banche dati che possono indurre alla tax compliance. Vale a dire all’adeguamento
spontaneo dei cittadini verso i
propri doveri nei confronti dello
Stato. Il direttore, comunque, è
un’esperta anti-frodi. Nel biennio 2006-2008, quando era direttore centrale aggiunto dell'accertamento dell’Agenzia delle Entrate, si occupò a fondo di lotta
all'evasione fiscale, concentrandosi soprattutto sul mondo dei
grandi contribuenti. E collaborando con la magistratura in inchieste delicate. Durante quella
esperienza riorganizzò i control-
Rossella Orlandi
LA PAROLA D’ORDINE
DELL’ESECUTIVO È CHE
L’AGENZIA MOSTRI
UN ASPETTO GENTILE
IN ARRIVO LA FUSIONE
CON EQUITALIA
li con tecniche innovative, come
il tutoraggio delle imprese di
grandi dimensioni.
GLI OBIETTIVI
Al nuovo capo del fisco, che è stata ricevuta in queste ore dal ministro dell’Economia Pier Carlo
Padoan, Renzi chiederà di accelerare sulla partita della dichiarazione precompilata da inviare
nelle case degli italiani dal 2015.
Il governo considera infatti centrale il tema della semplificazione tributaria. E, non a caso, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, nei primi momenti successivi
alla nomina, ha spiegato di «aver
sempre creduto che è nostro dovere essere al servizio dei cittadini. Purtroppo la gente ha spesso
una percezione sbagliata del ruolo degli esattori. Ecco perché
dobbiamo impegnarci a rendere
più semplice il modo di pagare le
tasse. Questa, secondo me, è la
missione dell'Agenzia. Pagare le
tasse – le altre sue parole – è un
dovere dei cittadini: ricevere in
cambio un servizio efficiente
dall'amministrazione pubblica è
un loro diritto».
Per questa ragione, spiega chi la
conosce bene, verranno potenziati gli strumenti di comunicazione web fisco-contribuenti in
modo da evitare ai cittadini file
interminabili presso gli uffici alla ricerca di chiarimenti e informazioni.
Alla Orlandi, con ogni probabilità, il parlamento affiderà presto
un’operazione molto delicata. E
cioè la riconduzione della riscossione (dal 2006 in mano ad Equitalia) all’Agenzia delle Entrate.
«Si tratta di un passaggio inevitabile» sussurrano al Tesoro dove
anticipano che la partita coinvolgerà anche i Comuni. Che hanno
ormai dimostrato di non essere
in grado di farsi carico della gestione dei ruoli che pure reclamavano da diversi anni.
Michele Di Branco
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Una sede dell’Agenzia delle Entrate
Poletti: «È urgente una soluzione
strutturale per il problema esodati»
PENSIONI
Il convegno
ROMA Pressing sul governo per
una soluzione strutturale alla vicenda degli esodati, quei lavoratori rimasti senza stipendio e
senza pensione a causa della riforma Fornero sul sistema previdenziale. Dal 23 giugno - come ricorda il capogruppo Pd in commissione Lavoro a Montecitorio
- arriverà in aula alla Camera un
disegno di legge «condiviso da
tutti i partiti» che unifica le varie
proposte presentate sulla questione. Ieri il ministro del Welfare, Giuliano Poletti, ha riconosciuto che è urgente il varo di un
nuovo provvedimento. «Oggi in
termini di urgenza abbiamo davanti il tema degli esodati e il fatto che ci sono persone in età
avanzata che perdono il lavoro e
nonostante gli ammortizzatori
non arrivano al pensionamento.
C’è bisogno di creare uno strumento di collegamento tra queste situazioni e le pensioni. Non
possiamo lasciare a spasso persone senza reddito per uno o due
Statuto dei lavoratori
dagli archivi alla rete
Quale lavoro domani e con
quali regole? Alla domanda
chiave per il futuro dell'Italia
rispondono il ministro del
Lavoro Giulio Poletti,gli ex
ministri Franco Marini e
Maurizio Sacconi, il segretario
Cisl Raffaele Bonanni, martedì
17 giugno, ore 17, all'Istituto
Sturzo di Roma. Promuove il
confronto la Fondazione Carlo
Donat-Cattin che in
collaborazione con l'Archivio
di Stato presenta il progetto
«Statuto dei lavoratori: dagli
archivi alla rete». La ricerca
vuole raccogliere e mettere on
line, scritti e registrazioni
video e audio (da materiale
d'epoca a testimonianze di
protagonisti) in modo da
formare un insieme di
documenti il più ampio
possibile.
Roberta Pinotti, ministro
della Difesa
Un’altra rivoluzione culturale:
alle donne le leve (vere) del potere
ROMA Il renzismo cos’è? E’ una felliniana «Città delle donne». Ma
mentre il film del grande regista è
onirico, la renziana città delle
donne è fatta di board, di cda, di
aziende pubbliche colorate di
Pink Power, di donne con deleghe
forti o meno forti ma sempre protagoniste, di «donne in cerca di
guai» (come nella canzone celebre di Zucchero) nel senso che il
potere implica responsabilità e
difficoltà. Rossella Orlandi al posto di Befera è il trionfo - voluto da
Renzi, la cui donna più donna è la
moglie Agnese - della donna cacciatrice. Perchè la Orlandi, alla
guida dell’Agenzia delle Entrate,
dovrà a dare a prendere uno per
uno gli evasori fiscali. Scatenando
i suoi uomini, magari organizzando blitz. Un mestiere non per le
donne? Ma figuriamoci. Nell’ondata rosa si frantumano le differenze, si mescolano i ruoli (anche
se nessuna delle donne scelte da
Renzi per le aziende pubbliche ricopre la carica di amministratore
delegato) e saltano sia le resisten-
ventasse addirittura presidente
della Repubblica, come già si sente dire? Simona Bonafè, una delle
cinque donne scelte come capolista da Renzi per tutte e cinque le
circoscrizioni delle elezioni europee, è stata il candidato più votato
d’Italia.
A sinistra Antonella
Manzione. Sotto Patrizia
Grieco, presidente Enel. A
destra, Luisa Todini (Poste)
IL CASO
anni» ha detto Poletti, senza però fornire dettagli ulteriori.
Come è noto, a partire dallo
stesso governo Monti, sono stati
varati più provvedimenti per risolvere il problema esodati. Ma
secondo i sindacati sono ancora
tante le persone ”scoperte“. «I
dati relativi alle salvaguardie spiega Damiano - ci dicono che
una parte degli 11 miliardi accantonati non verrà tutta spesa perché le coperture sono sovrastimate. A scanso di equivoci sottolineiamo ancora una volta che
quelle risorse debbono essere
tutte utilizzate per gli esodati e
che gli eventuali risparmi possono essere impiegati per tutelare
almeno una parte di coloro che
fino ad oggi sono stati esclusi
dalle salvaguardie». Al Governo
e al Pd - continua Damiano «chiediamo coerenza: oggi (ieri,
ndr), all’Assemblea nazionale
del partito è stato approvato un
ordine del giorno che chiede di
risolvere questo problema. Se vogliamo essere l’Italia del fare, è
giunta sia l’occasione che il momento».
IL SOPRAVVENTO
ze dei maschi verso questo tipo di
ricambio nelle élites politiche e
economiche sia le timidezze delle
donne nel prendersi spazi di governo delle cose e degli uomini.
IL PASSAGGIO
Dalla donna decorativa (tot posti
nelle liste elettorali dei partiti di
destra e di sinistra, i continui
complimenti di Berlusconi che diceva «mi piacerebbe essere donna», Sandro Bondi secondo cui
«c’è femminilità nella sua leadership») alla donna operativa. Le deleghe delle quattro presidentesse
di Eni, Enel, Poste, Terna - ossia
Emma Marcegaglia, Patrizia Grieco, Luisa Todini, Catia Bastioli -
DA MANZIONE
A PALAZZO CHIGI
ALLE SPA PUBBLICHE
LE ULTIME NOMINE
CONFERMANO
IL PINK POWER
sono in certi casi piuttosto forti e
decisive. E salta così, nella città
renziana delle donne, la figura
della donna figurina. Quando poi
una donna o più donne prenderanno il posto di amministratore
delegato di Finmeccanica, solo
per fare un esempio, allora la valanga rosa sarà davvero arrivata a
valle e la Pink Revolution avrà
conquistato il Palazzo d’Inverno
dello strapotere maschio che già
non c’è più. Rottamato, anch’esso, da Renzi. Il quale se ne infischia delle quote rosa e cerca di
andare oltre le paratie, modulando così il suo #cambiareverso per
quanto riguarda quella che - con
linguaggio d’antan in realtà poco
vicino alla realtà delle donne oggi
- Berlusconi definiva «l’altra metà
del cielo»: «Con le donne si cambia per davvero», è il refrain di
Matteo che si è scelto come vice-segretaria al Pd, insieme a Lorenzo Guerini, Deborah Serracchiani. Ha dato otto ministeri alle
donne e almeno quattro - la Difesa con Pinotti, il Lavoro con Madia, gli Esteri con Mogherini e i
Rapporti con il Parlamento, cioè
le Riforme, a Boschi - sono ministeri-chiave nel governo sostanziale dell’Italia. Ministre in cerca
di fidanzato, come Boschi ha detto di sè, o ministre felici di essere
appena diventate mamme, come
Madia. E se Pinotti, da ministra di-
Una donna, la fiorentina Antonella Manzione è a capo del dipartimento legislativo di Palazzo Chigi, e da lì si fanno veramente le
norme nell’ottica renziana. Due
donne nel Cda di Finmeccanica,
luogo particolarmente maschio:
Marta Dassù e Marina Calderone.
Quattro donne nel board delle
Ferrovie: Daniela Carosio, Simonetta Giordani, Gioia Ghezzi, Vanda Ternan. E che dire di Anna Genovese, appena entrata nel board
della Consob? E - ma la lista è lunga ancora - delle due sceriffe dell’Agenzia Anti-Corruzione: Ida
Angela Nicotra e Nicoletta Parisi?
Non è che «l’altra metà del cielo»
se lo sta prendendo tutto, e non ci
sarebbe niente di male?
Mario Ajello
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-MSGR - 20 CITTA - 9 - 15/06/14-N:
9
Primo Piano
LA RIFORMA
ROMA Trasformare la Camera dei
Deputati in una sorta di orologio
svizzero della democrazia sembra un sogno. Sarebbe una riforma enorme, di valore almeno pari
a quella della Costituzione. Il bello è che - a sorpresa - il nuovo Regolamento della Camera, destinato a trasformare il sogno in realtà,
è fatto: entrerà in vigore entro la
fine di luglio. Questo vuol dire che
da settembre, fin dalla prossima
Legge di Stabilità, la produzione
delle leggi in Italia cambierà come il giorno cambia la notte.
Dopo vent’anni di chiacchiere a
vuoto finalmente la Giunta del Regolamento, con l’accordo di tutti i
partiti tranne i grillini, sta per cancellare le vecchie norme che tenevano in piedi il tempio delle chiacchiere a vuoto. Zitti, zitti, i partiti
di maggioranza e di opposizione
hanno lavorato per 18 mesi e raggiunto un accordo - udite, udite per cambiare tutto.
Tutto? Giudicate voi. Ecco, in
dodici mosse, come saranno sfornate le leggi in Italia con un ”regime” che, di fatto, anticipa il monocameralismo.
Primo: entro 30 giorni i deputati dovranno dire ”sì” o ”no” - ovviamente cambiandole se lo riterranno opportuno - alle leggi urgenti
presentate dal governo. Evidenti i
vantaggi: oggi il governo, qualunque governo, ricorrendo spessissimo al decreto, fa scattare immediatamente con un decreto delle
norme che magari il parlamento
cambia. Ma prima che la modifica
del Parlamento entri in vigore con
l’approvazione delle due Camere,
la norma cambiata è legge a tutti
gli effetti. E questo spesso - dipende dalla portata del decreto - genera confusione, incertezza, perdita
di tempo e di denaro per le imprese e le famiglie.
Secondo: il governo potrà ricorrere alla ”corsia d’emergenza” per
cinque volte in tre mesi (o tre vol-
Domenica 15 Giugno 2014
www.ilmessaggero.it
Camera Le leggi del governo
varate al massimo in un mese
`In arrivo la rivoluzione dei regolamenti `La corsia d’urgenza per i provvedimenti
parlamentari: un tetto agli emendamenti dell’esecutivo possibile 5 volte ogni 3 mesi
Le novità
Le novità
I nodi
CORSIA D’EMERGENZA
Per eliminare l’abuso dei decreti legge, il governo potrà presentare leggi
(5 ogni tre mesi) che saranno approvate o respinte entro 30 giorni.
L’opposizione potrà ricorrere alla corsia d’emergenza per propri disegni
di legge (almeno 1 volta ogni tre mesi)
LE NORME
IN VIGORE DAL
PROSSIMO LUGLIO
SI APPLICHERANNO
ANCHE ALLA LEGGE
DI STABILITÀ
PALAZZO CHIGI
MANTERRÀ IL POTERE
DI PRESENTARE
DECRETI
SOLTANTO PERÒ
IN CASI ECCEZIONALI
IL GROSSO DEI LAVORI
SI SPOSTA
NELLE COMMISSIONI
CHE INOLTRE
SI RIDURRANNO
DI NUMERO
FIDUCIA
Il governo potrà ricorrere alla fiducia solo in casi veramente eccezionali
EMENDAMENTI
Arriva un tetto al numero di emendamenti presentabili da ogni gruppo
COMMISSIONI
Il grosso del lavoro sarà spostato nelle Commissioni. In Aula non potranno
più essere presentati emendamenti che non siano stati già esaminati
in Commissione
te in due mesi, dipenderà dal calendario dei lavori), ma nello stesso periodo anche l’opposizione
avrà diritto a far esaminare un
proprio disegno di legge di peso,
sempre entro 30 giorni.
Terzo: l’esecutivo manterrà il
potere di presentare decreti ma come prevede la Costituzione - solo per i casi eccezionali. I tempi
d’esame del decreto saranno contingentati.
Quarto: poiché la Camera assicurerà tempi certi d’esame alle
leggi, il governo non avrà più motivo di chiedere la fiducia che, nella maggior parte dei casi, impedisce al Parlamento di esaminare a
Più
Europa
Ogni Commissione avrà un
comitato che si occuperà
dei profili europei delle leggi
Più leggi
popolari
fondo le leggi. La fiducia diventerà un fatto di eccezionale impor- Le leggi di iniziativa popolare
tanza. Come accade nei più effi- (50.000 firme) saranno
cienti Paesi di democrazia parla- esaminate entro tempi certi
mentare.
Quinto: per migliorare la qualiMeno
tà delle leggi il grosso dei lavori
parlamentari non sarà fatto più in
carta
aula ma nelle Commissioni. In
Aula, ad esempio, sarà possibile
riesaminare solo emendamenti
presentati in Commissione.
Sesto: in Commissione sarà posto un tetto quantitativo alla pre- Le leggi saranno digitalizzate,
sentazione degli emendamenti. cioè saranno ”seguite” via
Per ogni articolo ogni gruppo poli- Internet, quindi meno carta
tico - sulla base della quantità dei
suoi deputati - potrà presentare
un certo numero di modifiche. Il
tetto sarà relativamente alto nel
senso che l’obiettivo non è quello
di eliminare l’ostruzionismo ma
di indirizzare anche i partiti di opposizione a fare proposte concrete e ad abbandonare l’abitudine di
presentare montagne di emendamenti per ottenere un titolo sui
giornali facendo perdere però un
sacco di tempo al Parlamento.
Settimo: il numero delle Commissioni diminuirà. Non tanto
per risparmiare sui costi (anche)
ma per adeguare l’attività parlamentare alle materie che si discutono.
Ottavo: in ogni Commissione ci
sarà un Comitato europeo con
l’obiettivo - oggi che gran parte
delle leggi derivano da regolamenti europei - di fare in modo
che l’Italia invece di subire le decisioni europee contribuisca a formarle con leggi che in anticipo o
in linea con quanto deciso a Bruxelles.
Nono: l’opposizione potrà contare su un proprio statuto che ne
garantirà diritti e spazi.
Decimo: saranno praticamente
aboliti gli ordini del giorno che oggi vengono votati a centinia anche
se non sono leggi e non hanno alcun effetto, con immense perdite
di tempo.
Undicesimo: le leggi di iniziativa popolare avranno una loro corsia e saranno esaminate in tempi
brevi.
Dodicesimo : si userà meno carta perché le leggi saranno dematerializzate e saranno consultabili
via computer.
Troppo bello per essere vero?
«Si tratta di un lavoro di grande
spessore - chiosa il deputato Andrea Giorgis, che rappresenta il
Pd nel Comitato ristretto della
Giunta del Regolamento - Che ha
un obiettivo ambizioso e condiviso: alzare la qualità delle leggi e
quindi della politica e della democrazia italiane».
Diodato Pirone
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-MSGR - 20 CITTA - 15 - 15/06/14-N:
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Cronache
Domenica 15 Giugno 2014
www.ilmessaggero.it
Compiti delle vacanze: «Dormi, corri, gioca»
`Dal web parte la rivolta delle maestre: agli alunni assegnati
`Il grande successo della “Lista di Echino”, che prevede attività
esercizi alternativi allo studio nella pausa dell’anno scolastico come «fai una capriola al giorno» o «inventa una parola nuova»
IL CASO
ROMA Chissà cosa ne avrebbe pensato Marcello D’Orta, autore de
“Io speriamo che me la cavo”, che
amava dissentire da filosofi e professori, o Sandro Onofri, che nel
suo libro “Registro di classe” raccontava di quando assegnava il
divertimento come compito per
le vacanze. Ormai da alcuni anni,
grazie anche all’aiuto della condivisione su internet, molti insegnanti delle scuole primarie hanno abbandonato i tradizionali libri delle vacanze e le liste di letture consigliate e hanno adottato
una “lista di compiti” perfetta,
che trasforma in attività formativa quelle cose che i bambini amano fare ogni giorno. La lista è il risultato dell’ispirazione e del lavoro di Elisa Squillaci, illustratrice
di libri per bambini, e Maria Giuliana Saletta, insegnante e scrittrice per ragazzi, che insieme ad altre colleghe e amiche della Casa
Editrice Mammeonline hanno dato vita a Echino Giornale Bambino che si rivolge ai bimbi dai sette
anni in su e ai loro genitori.
TUTTE LE DISCIPLINE
È nata in questo modo la Lista dei
compiti per le vacanze di Echino
che ricomprende tutte le discipline scolastiche. C’è l’educazione fisica delle capriole e delle corse su
prati e spiagge. C’è la matematica
della conta delle belle cose che sono state fatte. C’è l’italiano della
lettura creativa (inventa tu il finale della storia che stai leggendo) o
della lettera alla nonna. C’è il disegno dei posti visti o immaginati, e
delle persone più simpatiche. C’è
SI CERCA DI UNIRE
L’ESPERIENZA
FORMATIVA AL LUDICO
«TENTIAMO ANCHE
DI COINVOLGERE
I GENITORI»
la scienza dell’eco (da mettere alla prova gridandogli «chi è più
bello tra me e te») e dell’osservazione delle stelle cadenti. C’è la filosofia del giocare con la fantasia
e del «pensare molto». C’è la linguistica che porta a inventare parole nuove. C’è la storia che si proietta nel futuro con un quaderno
delle magie dove raccogliere cartoline, biglietti del museo, del cinema o dei mezzi di trasporto. E
nelle “pause dallo studio” si può
assaggiare un gelato, fare una torta con la mamma, andare a pesca
con il papà.
LA MAESTRA ANNA
Ognuno può adattarla alle sue esigenze. Come ha fatto la maestra
Anna, insegnante di seconda, che
l’ha trasformata in «dormi, sogna, corri e gioca, non scottarti,
leggi ogni parola che ti capiti davanti, comprese quelle dei libri
più belli che ci sono a casa tua, in
biblioteca, in libreria, raccogli e
incolla sul quaderno delle magie
cartoline, biglietti del museo, del
cinema o dei mezzi di trasporto,
disegna i posti che vedi o che sogni, le persone che ti piacciono di
più, scrivi una barzelletta e pensa
molto!!!». Condividendo poi la
nuova versione su internet. Oppure come Sabrina, una mamma
che vi ha aggiunto: «Chiacchierando e cantando aiutare la mamma a fare qualche piccola cosina
in casa». Come sottolinea Gabriella, insegnante in pensione: «La lista è davvero bella. Cucinando
con la madre si impara a pesare
gli ingredienti e avere dimestichezza con peso netto e lordo.
Leggendo ogni parola ci si chiede
il significato e si incrementa il vocabolario. Ma, per tutte queste cose, è necessario coinvolgere i genitori che non sempre, e non per
loro colpa, hanno tempo». E c’è
anche qualche genitore che teme
che allontanarsi dallo studio – anche se si parla di bambini – possa
essere fuorviante per il futuro dei
propri figli.
Giulia Aubry
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La lista
ECCO ALCUNI DEI COMPITI DELLE VACANZE INSERITI NELLA LISTA ECHINO
Fare almeno una capriola
al giorno
Correre nei prati
o sulla spiaggia
Urlare all'eco:
“Ciao, chi è più bello
tra me e te?”
e ascoltare cosa risponde
Inventare una parola
alla settimana
tipo ohporcalochettina
Giocare con la fantasia
Annoiarsi di tanto
in tanto
Farsi portare in libreria
e girolonzare alla ricerca
di un bel libro
colorato e simpatico
Assaggiare tutti i gusti
del gelato
Guardare le stelle cadenti
ed esprimere
il desiderio più bello
«Ma rinunciare al lavoro estivo sarebbe un errore»
LA POLEMICA
ROMA La scuola è finita e gli studenti italiani da giorni sono in
vacanza, seppure nei loro zaini
i diari gonfi di compiti siano lì a
ricordare gli impegni che scandiranno i loro pomeriggi per i
prossimi tre mesi. Argomento,
da anni, di forte discussione,
quello dei compiti assegnati
agli studenti per le vacanze
estive, che continua a dividere
insegnanti, genitori, alunni, e
persino psicologi e pediatri. Lo
scorso anno, l’ex ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, aveva provato a sciogliere la questione. Che il periodo
di sospensione dalle aule fosse
utilizzato per affinare le letture
– aveva detto – anche a piacere.
Quella proposta, tuttavia, è rimasta solo un’ipotesi, anche
perché l’attuale ministra, Stefania Giannini, non si è mai
espressa al riguardo.
Ad aver fatto dei compiti estivi
una battaglia da vincere, naturalmente i genitori degli studenti italiani, ma anche pediatri e psicologici che puntano il
dito contro gli effetti negativi
sulla salute. Dall’incapacità di
contribuire a sviluppare meglio una personalità, al contraccolpo emotivo subìto dai quei
ragazzi zelanti che sacrificano
pomeriggi di mare per la versione da tradurre e che poi, una
volta rientrati in classe, vedono
vanificare tutto il loro sforzo.
Giacché gli insegnanti tralasciano la correzione. Persino
molti docenti hanno iniziato a
vedere i compiti con sguardo
LA MAGGIOR PARTE
DI PRESIDI E DOCENTI
È PER LA TRADIZIONE
IGNORATA LA PROPOSTA
DELL’EX MINISTRO
CARROZZA
critico. Un preside di Pontremoli, Maurizio Parodi, ha scritto anche un libro sull’argomento, bocciando l’intera linea dei
compiti estivi, poiché considerati una vera «contraddizione
in termini».
I FAVOREVOLI
Tuttavia, molti altri docenti, si
dichiarano favorevoli ai compiti, seppur con riserva. «È indubbio che un periodo di tre mesi
di sospensione dalla scuola – afferma il presidente dell’Associazione nazionale presidi,
Giorgio Rembado – aprirebbe
delle lacune che poi dovrebbe-
ro essere colmate». Per il presidente dell’associazione comunque la criticità maggiore, che
corrobora la tesi dei contrari, è
il sistema di verifica alla ripresa dell’anno scolastico. «I compiti assegnati a giugno e corretti forse a settembre non hanno
senso, perché sono verifiche
amministrative. Il ragazzo che
ha svolto il problema di matematica a luglio – conclude il
presidente dell’Anp – potrebbe
aver, infatti, dimenticato le difficoltà e i procedimenti seguiti
per risolverlo».
Camilla Mozzetti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Venerdi 13 Giugno è tornato dalla sua adorata
ANNA
TRIGESIMI
FRANCESCO CARAVAGLIO
Ne danno il triste annuncio le figlie CLAUDIA,
NATALIA con PAOLO e il nipote ALESSANDRO.
e
Le esequie avranno luogo lunedi 16 Giugno
nella Chiesa di S. Fulgenzio alle ore 10.30 in via
della Balduina 296
Roma, 15 giugno 2014
ANNIVERSARI
On Fun. Stefano & Sergio Chiericoni - tel. 06 63 66 66
Scuole ecologiche, 300 milioni dal governo
LA RIFORMA
ROMA Correre, correre, correre. La
parole d’ordine del governo, anche sul fronte della protezione ambientale, sembra essere una sola:
sbrigarsi. Il Consiglio dei ministri
ha approvato venerdì un intero
pacchetto di misure “Ambiente
protetto” che vanno dallo stanziamento di 300 milioni per la riduzione dei gas a effetto serra nelle
scuole, alle norme che faranno pagare i danni degli incidenti alle
“carrette del mare” anche ai proprietari del carico negligenti, fino
alla corsa (ai ripari stavolta) per
scongiurare o tamponare le procedure d’infrazione e/o le relative
sanzioni dell’Europa per violazioni ambientali. Ci sono pure disposizioni per fronteggiare l’emergenza rifiuti. L’obiettivo, nelle parole
del
ministro
dell’Ambiente
Gianluca Galletti, è quello di una
maggiore efficienza «dell’intero sistema ambientale, su cui è fondamentale investire per il rilancio
del paese».
LE NORME
Le nuove norme servono «a fermare gli scempi compiuti sul territorio nazionale alle spalle dei cittadini» e tramite «misure immediatamente operative difendere l’ecosistema, risparmiare soldi e velocizzare le procedure, senza recedere
di un millimetro sulla tutela dell’ambiente». In sintesi, «correre
verso un’Italia più sicura e sostenibile sotto il profilo ambientale».
Le altre misure
Più rapide le bonifiche
delle aree inquinate
Più semplici le
procedure per le
bonifiche e la messa in
sicurezza: tempi certi,
approvazioni più
rapide, definizione dei criteri
per la scelta delle imprese.
1
Piano per difendere
le specie a rischio
2
Piani d’azione per
conservare le specie
animali a rischio.
Sblocco della nomina
del direttore nel Parco
nazionale delle Cinque Terre
(manca dal 1999).
Corsa che prosegue in Europa dove ieri Galletti ha illustrato le priorità della presidenza semestrale
italiana ai suoi omologhi della Ue:
«Crescita economica e occupazione, che per noi significa crescita
verde che genera nuova occupazione duratura». Con un traguardo: perseguire gli obiettivi sul clima del 2030 con una risoluzione
da approvare in ottobre.
Intanto l’Italia cerca di dare il
buon esempio. Ecco allora i finanziamenti attraverso il fondo Kyoto
a tasso agevolato dimezzato dallo
0.50 allo 0.25 per cento, per incrementare l’efficienza energetica
delle scuole di almeno due classi
certificate in tre anni, pena la revoca del finanziamento. Ecco le procedure più veloci e semplici contro il dissesto idrogeologico, mettendo in campo i presidenti di Regione in funzione di Commissari
Più tempo per sostituire
l’antincendio con ozono
straordinari, con un risparmio di 1
milione 800mila euro da destinare a altri interventi. L’autorizzazione dei governatori basterà in
sostituzione di troppi passaggi burocratici: l’affidamento dei lavori
dovrà avvenire entro dicembre
2014 e il completamento entro un
anno, pubblicando online ogni tre
mesi lo stato d’avanzamento. E ancora, lo strumento straordinario
della «requisizione in uso» per gli
impianti di gestione dei rifiuti in
capo agli enti locali alle prese con
situazioni di crisi. Ecco l’estensione dei controlli in Campania, nella
Terra dei Fuochi, anche ai terreni
che finora ne erano esclusi per via
del segreto istruttorio. Ecco l’applicazione del principio «chi inquina paga» ai proprietari del carico che scelgono navi inadeguate
(ogni anno finiscono nei nostri
mari 600mila tonnellate di petrolio) per dolo o colpa grave. Farà infine risparmiare un milione di euro la riduzione da 50 a 40 dei
membri della Commissione tecnica per la Via, Valutazione di impatto ambientale.
Marco Ventura
Se ne è andata serenamente
ELVIA GABRIELLI BOSCAGLI
moglie, madre e nonna esemplare.
15/06/2004
Lo annunciano il marito NELLO, i figli GIORGIO
e ADRIANA, i nipoti CAMILLA e TANCREDI, il
genero LUIGI e la nuora MIRIAM.
ALESSANDRA PENGI
Il tuo ricordo, il tuo esempio e la tua dolcezza
vivranno sempre con noi e ci indicheranno la
strada.
I funerali martedi 17 Giugno alle ore 11,00 alla
Basilica di Sant’Eugenio in viale delle Belle Arti
- Roma.
15/06/2014
in CARAVETTA
Il marito ed i figli la ricordano con immutato
Roma, 14 giugno 2014
rimpianto.
Soc. Zega Armando - Tel. 06.46.96
PARTECIPAZIONI
NECROLOGIE
SPORTELLI
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CENTRO PUBBLICITÀ:
VIA GASPARE GOZZI n. 123, Roma EUR-OSTIENSE
(metro B fermata: San Paolo) Tel. 06.5943432 cell. 328.7517176
dal lunedì al venerdì ore 9,30-13,00/14,00-18,00
sabato 9,30/12,30
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Proroga della
sostituzione dei
sistemi antincendio
ozono lesivi. Linee
guida per misurare
l’esposizione elettromagnetica
(inclusa la telefonia mobile)
3
Il ministro Galletti
IL DECRETO
SULL’AMBIENTE
CREA UN FONDO
PER L’EFFICIENZA
ENERGETICA
DEGLI ISTITUTI
SERVIZIO
TELEFONICO
Tel. 06-66.19.22.34
800.932.000
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-MSGR - 20 CITTA - 16 - 15/06/14-N:
16
Economia
«LE BANCHE HANNO
PAGATO CON I PROPRI
SOLDI IL COSTO
DELLA CRISI»
Antonio Patuelli
Presidente dell’Abi
Domenica 15 Giugno 2014
www.ilmessaggero.it
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e-mail: economia@ilmessaggero.it
Inps, allarme su servizi e prestazioni
`I tempi di erogazione
cativi nell’accertamento e recupero dei crediti contributivi con
evidenti riflessi sulle entrate dell’istituto». Come dire che si allungheranno inevitabilmente i tempi di concessione delle pensioni
e quelli di riscossione dei contributi. Di conseguenza, è destinata
a scendere la disponibilità finanziaria. Lo scenario che viene disegnato dal piano parla di «superamento del limite massimo di
produttività pro-capite media
mensile del personale». Insomma, i dipendenti dell’Inps stanno
lavorando al limite delle loro capacità. E, oltre tutto, sono sempre più anziani (si fa per dire) in
quanto la loro età media è destinata a passare dai 52,6 anni del
2014 ai 57,7 del 2020. Bisogna,
quindi, rivedere i criteri dell’attuale turnover e potenziare l’organico, se si vogliono mantenere
standard di servizio adeguati alle legittime aspettative della collettività.
delle pensioni potrebbero
allungarsi fino a 4 mesi
IL PIANO TRIENNALE
ROMA Dagli attuali cinquanta
giorni a quasi quattro mesi nel
2016. A tanto potrebbero salire i
tempi di attesa per percepire
una pensione dall’Inps. L’istituto
di previdenza parla genericamente di ritardi nel «tempo medio di erogazione delle prestazioni», ma non serve molta fantasia
per immaginare che i principali
indiziati sono le migliaia di lavoratori e impiegati che lasceranno il posto nei prossimi mesi. E
non per colpa di un destino cinico e baro nè per pigrizia degli addetti agli uffici, ma semplicemente per carenza di personale.
L’ALLARME
Allarme che emerge chiaramente andando a leggere il piano
triennale e che è testimoniato
dai numeri: nel triennio
2014-2016 sono destinati ad andare in pensione 2.405 dipendenti dell’istituto determinando così
un calo del 7,5% rispetto al gennaio di quest’anno. Un ulteriore
taglio che si aggiunge a quello di
3.000 unità che hanno lasciato
negli ultimi 24 mesi e che, con le
attuali limitazioni normative, potrà essere solo parzialmente ricucito con 500 assunzioni. Anche se, avverte lo stesso Inps, ne
servirebbero 2.500 per garantire
un servizio adeguato, comunque
la continuità degli attuali standard di funzionamento. Più precisamente, si legge nel piano «il
peggioramento dell’indice di giacenza non incide esclusivamente sui tempi di erogazione delle
prestazioni, ma genera un peggioramento su tutti i livelli di servizio e i tempi di risposta. In particolare nell’area dei contributi,
il peggioramento delle giacenze
è causa di rallentamenti signifi-
SECONDO L’ISTITUTO
PER GARANTIRE
GLI STANDARD
ATTUALI
SERVIREBBERO
2.500 ASSUNZIONI
I RISPARMI
Una sede Inps
Fiat
Marchionne: «L’ Irap è una tassa inspiegabile»
È il momento di voltare pagina
in Europa e l'Italia può giocare
un ruolo decisivo in questa
partita. È la convinzione
dell'amministratore delegato
della Fiat, Sergio Marchionne,
a Venezia per il workshop del
Consiglio Italia-Usa di cui
assume la doppia presidenza. Il
manager del Lingotto
promuove l'azione del governo
Renzi, ma auspica una
maggiore incisività: «Non
spingiamo. I passi fatti vanno
nella direzione giusta, l'inizio è
buono, ma bisognerà fare
molto di più». Tra gli interventi
sollecitati anche quello
sull'Irap definita «qualcosa di
inspiegabile a livello
internazionale»: «abbiamo dei
vincoli di bilancio - spiega - ma
non è un tassa intelligente. Se
vogliamo veramente puntare a
un aumento dell'occupazione
nel Paese, non può esserci una
tassa che si basa sui dipendenti
che hai».
Marchionne concorda con il
premier sulla necessità di
superare la concertazione e
auspica che il contratto Fiat
diventi «un modello per
un'Italia e un'Europa nuove».
«Siamo stati costretti - dice - a
fare delle scelte, non potevamo
farci condizionare da
rimasugli di accordi nazionali
che una multinazionale con
300.000 dipendenti non può
gestire. Abbiamo fatto la scelta
chiara di uscire da
Confindustria e di fare accordi
sindacali con i rappresentanti
dei nostri lavoratori».
L'attesa è sul cambio di
leadership in Europa. «Sono
quasi vent'anni che ho a che
fare con Bruxelles e ho sempre
trovato un muro di gomma
nell'assumere la
responsabilità delle scelte da
fare. È arrivato il momento di
voltare pagina». E aggiunge:
«Non è possibile andare avanti
con il discorso tedesco
dell'austerità a causa degli
eccessi di bilancio».
Enrico Cisnetto
Vietato illudersi, la ripresa ancora non si vede
Vietato illudersi. Così come una
rondine non fa primavera, così
l'aumento della produzione
industriale registrato ad aprile,
dello 0,7% rispetto a marzo e
dell'1,6% su base annua, pur
essendo la miglior performance
dal 2011, non fa la ripresa.
Innanzitutto perché sia a marzo
che a febbraio lo stesso indice era
sceso di mezzo punto sul
rispettivo mese precedente, e poi
perché Confindustria ha già
gelato le attese, prevedendo una
crescita zero per maggio.
Insomma, gli ordini ricevuti dalle
imprese manifatturiere
segnalano un rallentamento del
ritmo di crescita, già lentissimo, e
non sarà certo con qualche zero
virgola in più che recupereremo
quel 23,9% di capacità produttiva
che la recessione, dall'inizio della
crisi ad oggi, ci ha bruciato. Ma
che lo stato di salute della nostra
economia sia ancora del tutto
precario lo testimoniano molti
altri indicatori. Gli investimenti,
per esempio, che nei primi tre
mesi dell'anno sono calati
dell'1,1%. E i consumi: se nel primo
trimestre sono aumentati di un
decimo di punto percentuale sul
trimestre precedente, in
compenso sono diminuiti di tre
decimi su base annua. Inoltre,
L’AUMENTO DELLA
PRODUZIONE
INDUSTRIALE
DI APRILE NON BASTA
PER FAR RIPARTIRE
LA CRESCITA
visto che a maggio l'Istat ha
rivisto al ribasso l'inflazione,
portandola allo 0,5% annuo, è
evidente che, al netto del costo
dell'energia, siamo già in quella
spirale perversa chiamata
deflazione. Dunque, i militanti
dell'ottimismo a tutti i costi,
farebbero bene a studiare le
previsioni di Confcommercio: per
ottenere una crescita dello 0,5%
nell'anno in corso, le variazioni
congiunturali del pil dovrebbero
passare dal -0,1% del primo
trimestre a circa +0,4% per tutti i
rimanenti trimestri. E a meditare
sui dati di Confindustria e
Confcommercio dovrebbero
Un piano che comunque si muove lungo le linee tracciate dalla
spending review. Tanto è vero
che le spese di funzionamento
saranno tagliate di 517,7 milioni
all’anno nel prossimo triennio.
Nel 2014 il risparmio aggiuntivo
rispetto al 2013 è di 180 milioni.
La spesa complessiva viene fissata a 4,4 miliardi nel 2014, a 4,37
nel 2015 e nel 2016. Una gestione
virtuosa nel raffronto con gli enti previdenziali europei: l’Inps
mostra infatti una percentuale
di spese di amministrazione pari
al 2,55%, sotto la media dei 28 Paesi Ue (-0,46%) e dei 17 Paesi dell’area euro (-0,78%). «A livello
territoriale - si legge nel documento - la nuova organizzazione
prevede il progressivo adeguamento in funzione dell’evoluzione delle caratteristiche dell’utenza, il mantenimento di livello di
presidio del territorio adeguati e
l’evoluzione verso i servizi di
orientamento e consulenza».
Il piano, infine, ridisegna l’organizzazione dell’istituto tenendo
conto dei processi di integrazione con Inpdap ed Enpals: le funzioni di livello dirigenziale passano da 56 a 49. Le strutture passano da 71 a 64. Previsto anche un
taglio del 29% dei dirigenti generali. Cioè quasi uno su tre andrà
in pensione, ma anch’egli dovrà
attendere qualche mese in più
per ottenerla.
Luciano Costantini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
prima di tutto essere i signori del
governo. Non fosse altro che per
evitare l'impietoso confronto tra
le stime sull'andamento del pil
stilate dagli ultimi 4 governi e i
successivi consuntivi. Un lavoro
che ha fatto Mario Baldassarri
con il suo centro studi Economia
Reale. Da cui emerge, per
esempio, che per il 2014
l'esecutivo Berlusconi aveva
previsto una crescita dell'1,6%,
abbassata poi all'1,3% da Monti,
fino ad arrivare all'1% di Letta,
mentre per il governo Renzi
quest'anno dovremmo crescere
di 8 decimi di punto, cosa che i
dati Istat s'incaricano di smentire.
E non sono solo quelli relativi al
pil gli «eccessi di ottimismo»:
risulteranno sballati, come
sempre, i numeri di deficit e
debito. Insomma, se il primo e più
importante passo per risolvere un
problema, è riconoscere di
avercelo, il problema, qualcuno
questo benedetto passo lo faccia,
per favore. (twitter @ecisnetto)
Ferrovie
Italo debutta
a Roma Termini
Già prenotati
5 mila viaggiatori
`Il conto alla rovescia è
finito: si stacca questa
mattina dal binario 10 alle
6,40 il primo Italo in
partenza da Roma Termini.
Destinazione Milano. Il
primo arrivo è invece
previsto alle 10,15
provenienza Milano. Con
oltre 5 mila viaggiatori già
prenotati, il treno rosso
amaranto di Ntv, in
occasione del nuovo orario
estivo, taglia il traguardo
delle banchine nella
stazione cuore di Roma. Si
comincia con una doppia
coppia di no stop che collega
la capitale a Milano e
viceversa. Da oggi il network
delle stazioni romane di Ntv
si amplia ancora: allo scalo
di Ostiense e a quello di
Tiburtina, pensato come
hub dell’Alta velocità, si
affianca adesso anche la più
importante stazione d’Italia,
nel centro di Roma, la
seconda d’Europa, con un
flusso di passeggeri di oltre
150 milioni all’anno. La
novità riguarda
nell’immediato due coppie
di treni no stop. In direzione
Nord-Sud, il treno del
mattino in partenza da
Milano Garibaldi alle 7,03
con arrivo a Roma Termini
alle 10,15, e proseguimento
per Napoli e Salerno. E,
sempre proveniente da
Nord, il treno delle 18,03 da
Milano Porta Garibaldi con
arrivo a Termini alle 21,15. In
direzione Sud Nord, il treno
del mattino in partenza da
Roma Termini alle 6,40, con
arrivo a Milano Porta
Garibaldi alle 9,54 e arrivo a
Torino Porta Susa alle 10.44.
Un treno Italo
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METEO
Domenica 15
Giugno 2014
REDAZIONE: Via Marsala, 15 T 0721/370934-24-26 F 0721/370931
Giorno & Notte
Acrobati, giochi
e fantasia
la Notte dei bimbi
fa il pienone
Montecalvo
Morto
sul lavoro
L’allarme
della Cgil
Scuola Rodari
Di Palma a pag. 46
A pag.45
A pag. 43
I primi risultati delle analisi
«Stirene» presente in aule
Sopralluogo dei tecnici nell’istituto il 17 aprile scorso
ma dal Comune era partita una segnalazione già a gennaio
Il dopo Spacca sa di Ceriscioli
Ricci lancia l’ex sindaco nella corsa verso la guida di Palazzo Raffaello
`Domani vertice tra esecutivo e direzione del Pd, lo statuto non prevede primarie
`
L'ex sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli candidato governatore. Questo il disegno a cui sta lavorando
buona parte del Pd in vista delle
Regionali del prossimo anno. Esecutivo e direzione del partito si incontreranno domani per tracciare
il percorso che porterà al 2015. La
linea sarà poi sottoposta all'assemblea del 28 giugno. Cosa deciderà
il Pd? La partita comunque sembra già aperta: Ceriscioli è già caldo per la corsa a Palazzo Raffaello.
Ancora niente di ufficiale, ma certo è che Matteo Ricci, forte del 61%
che lo ha eletto sindaco, punta a
portare il suo predecessore Ceriscioli sullo scranno più alto della
Regione. Una rivincita, anche, dopo l'operazione fallita del congresso dello scorso febbraio quando
lanciò Ceriscioli come candidato
alla segreteria contro Comi. Ma
ora si apre un nuovo match. E attorno al nome di Ceriscioli si sarebbe già coagulata l'area rimasta
esclusa dal congresso e fuori dagli
organismi. Giocare la carta Ceriscioli, una mossa anche per sbarrare la strada ad un possibile terzo
mandato di Spacca, il nodo su cui
si arrovellano tutti, dentro e fuori
il Pd. Secondo lo statuto le primarie non sono obbligatorie per il
presidente della Regione.
Carnevali a pag. 40
Urbino
Maltempo. Paura, danni e disagi all’alba
Gambini: ecco
la giunta, Sgarbi
«rivoluzionario»
l sindaco di Urbino Maurizio
Gambini ha nominato la
nuova giunta. Come
preannunciato, Vittorio
Sgarbi è il nuovo assessore
alla Rivoluzione, con deleghe
a Cultura e Valorizzazione.
Perini a pag.44
Al party di compleanno
il regalo era la cocaina
Un invitato alla festa bloccato dai carabinieri al casello dell’A14
FANO
Urbino, la lite
finisce a bottigliate
Un 19enne di S.Angelo in Vado e
un 23enne di Cantiano sono stati
denunciati per lesioni dopo aver
preso s bottigliate in testa a Urbino un senegalese di 24 anni.
A pag.44
Il meteo
Ancora nuvoloni
e brevi rovesci
È stato un sabato difficile. Le piogge sono state mediamente comprese tra i 15 ed i 25 millimetri, superando localmente i 50 in ristrette
aree dell’entroterra pesarese. Le
raffiche di vento occorse hanno
sfiorato gli 80 chilometri orari. Le
temperature hanno subito un calo
significativo, quantificabile in
5-7˚C. Oggi la fase instabile produrrà un tempo non dissimile da
quello di ieri, prevarranno nubi cumuliformi che determineranno associate precipitazioni temporalesche, anche di forte intensità nelle
ore pomeridiane, in particolare
nell’entroterra pesarese. Temperature 12 e 22˚C, minime tra 8 e 15˚C.
Invitato al party di compleanno
voleva presentarsi con il regalo
più originale: dosi di cocaina
per tutti, ma soprattutto per il
festeggiato. E forte è stato il disappunto quando i carabinieri
gli hanno rovinato la festa. Vuoi
per la denuncia scattata per detenzione di sostanza stupefacente vuoi per il conseguente sequestro che l’ha portato a implorare ai militari che verbalizzavano: «Me ne lasciate un po’?
Altrimenti che figura ci faccio
con gli altri?».
Il dono, consistente in circa 20
grammi di cocaina di buona
qualità già suddivisa in dosi e
pronta all’uso, il denunciato un 37enne fanese incensurato
almeno fino all’altra sera - era
andato giusto a procurarselo
nella vicina Romagna, poco prima dell’ora di cena. Ma alle 23,
di ritorno dalla piazza riminese, un controllo specifico antidroga di un pattuglia dei carabinieri del Nucleo Operativo di
Fano, all’uscita del casello dell’A14 gli ha guastato la serata
che probabilmente già pregustava. Doveva raggiungere gli
amici per vivacizzare la festa e
invece poco ci è mancato che
non finisse trattenuto in caserma.
I militari lo hanno fermato alla
guida della sua auto e dopo
un’accurata perquisizione hanno rinvenuto la sostanza stupefacente abilmente occultata come da copione o quasi - all’interno degli slip.
Da due anni il Panathlon Club di
Pesaro non assegnava il premio
Fair Play per mancanza di «nobili» gesti nel mondo dello sport. A
colmare la lacuna ci ha pensato
Luca Marini, pilota come il fratello Valentino Rossi che, lo scorso 6
aprile sul circuito di Jerez, ha soccorso un pilota (coinvolto con lui
in una caduta) sacrificando la sua
posizione in classifica. Un gesto
importante in uno sport individuale come il motociclismo e ieri,
nella sala Consiliare del Comune
di Pesaro, Alberto Paccapelo - presidente Panathlon insieme al Governatore nazionale del Club
Giorgio Dainese - hanno conse-
La tempesta sveglia la città
Tempesta all’alba: grandine, trombe d’aria e vento hanno causato
danni e disagi. Gru si abbatte a Campanara (foto TONI)
A pag. 41
gnato il premio al pilota in presenza del Vice Sindaco Daniele Vimini e dell’Assessore allo sport Mila
Della Dora. Molto apprezzato anche l’intervento del professor
Ario Federici, dell’Università di
Urbino, che ha parlato di etica nello sport, dense di affetto le parole
di una insegnante di Marini. Il più
stupito di tanto affetto è stato pro-
PREMIATO IL FRATELLO
DI VALENTINO ROSSI
CHE SACRIFICÒ LA SUA GARA
PER AIUTARE
UN AVVERSARIO
INCASTRATO SOTTO LA MOTO
RIFORME
Per ora tagli. Ma in futuro si rischia la soppressione. E in Corso XI Settembre non nascondono la preoccupazione. Dal
Governo Renzi giro di vite sulle Camere di commercio. Il
Consiglio dei ministri ha apportato una serie di modifiche
nel settore della pubblica amministrazione. Per quanto riguarda il sistema camerale è
stato disposto una riduzione
del 50% del contributo versato
alle Camere di commercio dalle imprese. Un provvedimento
che mette a serio rischio i bilanci degli enti camerali. E ieri
da quello di Pesaro sono partiti una serie di sms all’indirizzo
dei parlamentari locali per far
presente le preoccupazioni del
presidente Alberto Drudi, della giunta camerale, ma anche
dei dipendenti della struttura:
una settantina, il cui costo nel
2012 ha sfiorato i 2 milioni e
900 mila euro. «Sicuramente
anche le Camere di commercio dovranno stare dentro ad
un progetto di riforma - spiega
la senatrice Pd Camilla Fabbri
- ma occorre che la discussione venga affrontata a monte,
DRUDI
E I SETTANTA
DIPENDENTI
LANCIANO
APPELLI
PER FERMARE
IL PIANO
Luca Marini, campione anche di Fair play
IL RICONOSCIMENTO
La Camera
di commercio
teme i tagli
del Governo
La premiazione
di Luca Marini
prio lui, Luca: «Grazie a tutti, io
ho deciso di aiutare il mio collega
rimasto sotto la moto perché ho
visto che era in difficoltà e la marmitta della moto gli stava bruciando un piede. Non mi aspettavo
niente se non il grazie del pilota
che è arrivato, certo sono felice
per questo riconoscimento e anche perché ovunque il mio gesto è
stato apprezzato». Luca Marini,
17 anni, non ha ancora vinto un
mondiale però vale la pena di ricordare che «chi gioca lealmente
è sempre vincitore», mentre hanno perso clamorosamente i motociclisti pesaresi visto che nella sala comunale non era presente
nemmeno uno, dicasi uno, dei
tanti centauri nostrani.
Maurizio Bruscolini
ovvero definendo prima quali
funzioni e competenze resteranno». Sì perché l’Esecutivo
sembra non guardare in faccia
a nessuno sul fronte dei tagli.
«Danno enorme per il territorio e per il tessuto economico
locale - commenta il presidente della Camera di commercio,
Drudi – Il personale e i costi di
gestione incidono appena su
un 25% del nostro bilancio. Andando a dimezzare il contributo delle imprese, mediamente
120 euro all’anno, azzereranno gli investimenti che facciamo per il territorio e che nel
2013 sono stati di 3 milioni e
800 mila euro: internazionalizzazione, promozione, eventi,
iniziative culturali, Confidi e
fondi solidarietà. Una Camera
di Commercio per regione? Su
un accorpamento degli enti si
può ragionare a mio avviso,
ma dimezzando il contributo
delle imprese si impoverisce il
territorio». «Riforma è una follia - spiega il vicepresidente
della Camera di commercio,
nonché direttore Confcommercio, Amerigo Varotti Azione demagogica. Le imprese otterranno un risparmio di
una cinquantina di euro ma la
Camera di Commercio perderà due milioni di investimenti
in favore del territorio».
Luca Fabbri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 14 PESARO - 40 - 15/06/14-N:
40
Marche
Domenica 15 Giugno 2014
www.ilmessaggero.it
Al Mansouri: «Marche nostro partner ideale»
`A
Senigallia il vertice
con il ministro
degli Emirati Arabi
L’EVENTO
SENIGALLIA Le Marche stringono
un sodalizio vincente con gli Emirati Arabi. Ha suscitato grande attenzione e partecipazione il forum
Italia - Emirati arabi uniti, organizzato ieri pomeriggio nella tensostruttura allestista in piazzale
della Libertà a Senigallia, proprio
davanti al pontile della Rotonda a
mare, nell'ambito del Marche Endurance Lifestyle 2014. Un appuntamento voluto dalla Regione proprio per accendere i riflettori sulla
città pesantemente colpita dall'alluvione del 3 maggio. «I rapporti
con le Marche e con l'Italia stanno
crescendo meravigliosamente ha detto il ministro Al Mansouri Contiamo molto sull'Italia, sulle
sue eccellenze, che sono le imprese, le persone, la loro creatività. Le
piccole e medie imprese italiane
devono aprirsi sempre più al mondo, il Governo può fare molto su
questo punto e l'accordo di libero
scambio che l'Europa e l'Area del
Golfo che è sul punto di essere finalizzato, sarà d'aiuto».
Un incontro svoltosi in una
struttura con una capacità di 476
posti, affacciata direttamente sulla Rotonda, location d'eccezione
(ma troppo piccola per ospitare il
forum) che gli emiri non potevano
IL MINISTRO LUPI
«IL MARCHE ENDURANCE
DIMOSTRA CHE IN ITALIA
SI PUÒ INVESTIRE»
SPACCA PRESENTA DOSSIER
SU NUOVE JOINT VENTURE
perdere. A salire sul palco del forum, che rappresentava un ideale
ponte tra l'Expo 2015 e l’Expo 2020
che si terrà a Dubai, capace di rilanciare concrete opportunità bilaterali di sviluppo commerciale,
oltre al ministro Al Mansouri, il
presidente della Regione Gian Mario Spacca, il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, il sottosegretario all'Economia Carlo Calenda, e Abduhllah AL Darmaki, ceo
del Khalifa Fund. La presenza del
ministro Lupi non è apparsa troppo casuale alla luce dei recenti sviluppi sugli accordi per l'ingresso
della compagnia Eithad in Alitaria. D'eccezione anche il parterre.
Ad assistere al focus c'erano, oltre
al sindaco di Senigallia Maurizio
Mangialardi, imprenditori stranieri ma anche volti noti della politica locale, dall'ex sindaco di Senigallia Luana Angeloni al deputato
del Pd Emanuele Lodolini. «L'Endurance Marche - ha affermato il
ministro Lupi - dimostra che in
Italia si può tornare ad investire e
che il Paese sta cambiando con la
diminuzione della pressione fiscale, il costo dell'energia, le azioni di
semplificazione. L'intero sistema
imprenditoriale italiano sta cambiando e gli investitori tornano a
guardare con interesse al nostro
Paese».
Nel triennio 2011-2013 l'export
marchigiano verso gli Emirati
Arabi Uniti è cresciuto di un valore superiore al 55%. E il periodo
preso in considerazione è quello
relativo allo svolgimento dell'Endurance Lifestyle nelle Marche.
«Teniamo moltissimo all'amicizia
tra la comunità marchigiana e
quella di Dubai che si rinsalda di
anno in anno - ha detto il presidente Spacca -.Legare Milano a Dubai
è un'occasione straordinaria per
interpretare il rapporto tra Marche ed Emirati Arabi Uniti seguendo un profilo ambizioso, pensando al domani delle nostre comunità. E' il filo che lega Expo Milano
L’annuncio
Fondi alluvione
Lupi: la prossima
settimana
il decreto
Il ministro Maurizio Lupi con Gian Mario Spacca e il ministro Al Mansouri
Il roadshow
Montepaschi incontra
gli imprenditori
“Montepaschi e Impresa. La
Banca incontra gli
imprenditori delle Marche”,
questo il nome del ciclo di
incontri che parte domani da
Ancona e proseguirà nei
prossimi giorni nelle
principali città delle Marche.
L’appuntamento e alle 17,30
alla Camera di Commercio. Per
Banca Monte dei Paschi di
Siena interverrà, tra gli altri,
Maurizio Bai, responsabile
Area Toscana Sud, Umbria e
Marche.
Dopo-Spacca, si scalda Ceriscioli
Ricci spinge l’ex sindaco di Pesaro
STRATEGIE
ANCONA L'ex sindaco di Pesaro
Luca Ceriscioli candidato governatore. Questo il disegno a
cui sta lavorando buona parte
del Pd in vista delle Regionali
del prossimo anno. Esecutivo e
direzione del partito si incontreranno oggi per tracciare il
percorso che porterà al 2015.
La linea sarà poi sottoposta all'
assemblea del 28 giugno. Cosa
deciderà il Pd? La partita comunque sembra già aperta e
una cosa pare sicura: Ceriscioli
è già caldo per la corsa a Palazzo Raffaello. Ancora niente di
ufficiale, ma certo è che Matteo
Ricci, forte del 61% che lo ha
eletto sindaco, punta a portare
il suo predecessore Ceriscioli
sullo scranno più alto della Regione. Una rivincita, anche, dopo l'operazione fallita del congresso dello scorso febbraio
quando lanciò Ceriscioli come
candidato alla segreteria contro Comi e al posto del sindaco
di Offida Lucciarini e finì con
Ceriscioli giudicato incandidabile dal Nazareno. Ma ora si
apre un nuovo match.
E attorno al nome di Ceriscioli si sarebbe già coagulata l'area
rimasta esclusa dal congresso e
fuori dagli organismi. Non solo
Ricci, ma anche Ascoli con il
deputato Luciano Agostini e il
vice sindaco di Civitanova Giulio Silenzi. Non solo. Diversi
esponenti anconetani sarebbero pronti a confluire. Giocare la
carta Ceriscioli, una mossa anche per sbarrare la strada ad un
possibile terzo mandato di
Spacca, il nodo su cui si arrovellano tutti, dentro e fuori il Pd.
Ricci ha chiuso la porta a Spacca già all'indomani del voto per
Europee e Comunali, e sarebbe
pronto a seguirlo anche la federazione di Pesaro, venerdì si è
riunita la segreteria provinciale e mercoledì dovrebbe riunirsi la direzione. Silenzi, che ribadisce come il congresso sia stato «un golpe statutario rispetto
al quale il nazionale deve prendere una posizione», ha dichiarato: «mi aspetto le primarie
per la scelta del governatore,
sarebbe ridicolo se chi ha sempre detto di sostenere Renzi
non le volesse e Spacca non è
comunque un iscritto al Pd».
DOMANI SI INCONTRANO
ESECUTIVO E DIREZIONE
DEL PD PER AVVIARE
IL PERCORSO
E SCIOGLIERE
IL NODO-PRIMARIE
L’ex sindaco di Pesaro
Luca Ceriscioli
Primarie, anche su questo
dovrà decidere il Pd regionale.
Secondo lo statuto non sono obbligatorie per il presidente della Regione. E poi, primarie di
partito o di coalizione? E come
si comporterà il Pd se Spacca
decidesse comunque di partecipare? Il segretario dei Democratici Francesco Comi ha più
volte ripetuto «prima i programmi, poi la scelta degli alleati e infine il nome del candidato» e intanto avvia una campagna di ascolto e di confronto
nei circoli. E su un possibile terzo mandato di Spacca? Comi fa
melina, ma intanto ha invitato
il governatore nella sede del Pd
regionale a festeggiare il risultato record delle Europee e
punta a fare con lui le riforme e
a tagliare i costi delle politica
entro la fine della legislatura.
Ma i territori sono già in fermento. Non solo Pesaro ed
Ascoli. La segretaria di Ancona
- la federazione oggi più forte
con quasi il 50% delle Europee Eliana Maiolini ha convocato
l'assemblea provinciale la scorsa settimana per analizzare il
voto. «La richiesta dei cittadini
è una proposta di cambiamento - afferma Maiolini -. Credo
che anche a livello regionale
dobbiamo essere in grado di interpretare questa esigenza e
trovare il candidato che abbia
le caratteristiche per portare
avanti un progetto di rinnovamento». Sulla stessa linea la segretaria di Macerata, Teresa
Lambertucci. «Il Pd deve mettere in atto un cambiamento concreto che sta prima ancora che
nelle persone nei programmi e
deve lasciar spazio a chi lo rivendica per poter fare».
Agnese Carnevali
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2015, dove si parlerà di energia per
la vita, e Expo Dubai 2020, con al
centro il tema della connessione
delle menti. Dal 2015 al 2020 il nostro impegno è riflettere sui temi
fondamentali che riguardano la
capacità di ogni singola comunità
di creare capitale umano, intelligenza, sensibilità per costruire un
futuro migliore». Il rapporto tra
Marche e Dubai è destinato a crescere ancora: la Regione manderà
dei nuovi dossier alle autorità emiratine per progetti che vanno dall'
arte (una mostra di artisti marchigiani a Dubai), alle collaborazioni
finanziarie, dallo scambio di partecipazioni tra imprese ad iniziative innovative per la promozione
turistica e culturale Eau». Migliaia
di incontri business to business,
incremento di oltre il 20% dell'
export marchigiano verso gli Eau,
con un vero e proprio exploit dell'
agroalimentare, il tutto esaurito
nelle strutture ricettive in questa
come nelle precedenti edizioni, la
grande promozione d'immagine
per il territorio marchigiano sono
i risultati del Marche Endurance
Lifestyle, che quet'anno ha avuto
un focus sulla solidarietà. Il Forum è stato organizzato a Senigallia nell'ambito dell'Operazione rinascita, a seguito dell'alluvione
che lo scorso maggio. «Abbiamo
voluto questo forum qui dimostrare, attraverso un evento pubblico
di grande impatto, che la città è già
stata risistemata e può accogliere
la stagione estiva nel migliore dei
modi», ha detto Spacca.
Giulia Mancinelli
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«Il governo mostrerà
concretamente la sua
solidarietà a Senigallia e alle
città che sono state colpite da
calamità naturali». Lo ha
annunciato il ministro delle
Infrastrutture Maurizio Lupi
durante il Forum Italia-Eau
nella città marchigiana
segnata pesantemente
dall'alluvione di maggio.
«La prossima settimana - ha
detto - porteremo in Consiglio
dei ministri i provvedimenti
che ci sono stati chiesti per
Senigallia e per le altre città
tropo spesso colpite da
calamità».
Nelle scorse settimane il
presidente della Regione
Marche Gian Mario Spacca
aveva chiesto al governo lo
stato di emergenza. «Abbiamo
strumenti - ha spiegato il
ministro - che ci permettono di
affrontare queste situazioni»
come l'abbattimento della
cedolare secca per chi mette a
disposizione case in affitto in
situazioni di emergenza.
Il ministro ha ringraziato
Senigallia e il suo sindaco
Maurizio Mangialardi per
l'accoglienza e ha sottolineato
la capacità della città di
risollevarsi «dal dramma che
l'ha ferita». La Regione ha
spostato proprio a Senigallia il
forum Italia-Emirati Arabi
Uniti per accendere i riflettori
sulla città martoriata
dall’alluvione.
-MSGR - 14 PESARO - 45 - 15/06/14-N:
45
Fano
DISAGI IN ZONA MARE
FRA PORTO LIDO
E SASSONIA: LE RAFFICHE
HANNO SCARAVENTATO VIA
SDRAIO, LETTINI E ANCHE
UN CATAMARANO
Domenica 15 Giugno 2014
www.ilmessaggero.it
Fax: 0721 370931
e-mail: pesaro@ilmessaggero.it
Il vento si scatena e fa strage di ombrelloni
MALTEMPO
Il forte vento con raffiche fino a
140 km all’ora ha provocato un
dannoso strike lungo tutta la riviera fanese. Ombrelloni piegati
verso terra dalle folate, che hanno imperversato tra le file delle
spiagge come se fossero birilli allineati, e lettini scagliati anche a
distanza di 10-20 metri, a volte
perfino di più. Alcune sdraio sono addirittura atterrate in strada.
I danni sembrano comunque abbastanza contenuti: tranne qualche raro caso, le attrezzature hanno retto la furia del temporale.
Resta il fatto che ne è stata scom-
pigliata in buona parte e per i concessionari, insieme con il personale degli stabilimenti balneare,
si è profilato un mattino di fatica
a vuoto. Pochi clienti, il grosso è
stato tenuto a casa dalla giornata
ancora volubile, e tante cose da
mettere a posto. Anche teli e coperture varie sollevate dalle raffiche o contenitori per la raccolta
differenziata, finiti a terra a loro
volta. I danni provocati dal maltempo, annunciato con largo anticipo, si sono concentrati nei quartieri a mare, in particolare a Sassonia, dove un albero è stato sradicato nelle vicinanze della tensostruttura. Un paio di catamarani,
tra cui uno del peso di 850 Kg. è
stato sollevato dalla forza del vento fino a farlo adagiare su un fianco. Più, in generale, in tutta la città sono caduti grossi rami, rovinando alcune auto parcheggiate
nelle immediate vicinanze oppure ostruendo le strade e causando
qualche intralcio alla viabilità.
Frane e smottamenti nella zona
di Centinarola e nelle aree più interne di Carignano, Monte Giove,
Prelato e Magliano. Molto lavoro,
dunque, per vigili del fuoco e polizia municipale. La pioggia battente ha invece infierito su un vecchio nervo scoperto, il sottopasso
ferroviario di piazzale Amendola, al Lido. «Intorno alle 5.30 - raccontava ieri Vincenzina Turiani,
ex presidente di quartiere e candidata nelle liste di Sinistra Unita si è formata la solita piscina e alcuni automobilisti hanno preferito cambiare percorso per non attraversarla. In tutto il quartiere le
fognature faticavano a smaltire
l'acqua piovana, perché otturate
dal fogliame. Si continuano insomma a vedere le conseguenze,
sempre le stesse, provocate da
dieci anni di sostanziale abbandono». Con il trascorrere del tempo
l'acqua piovana del sottopasso è
stata riassorbita e il traffico ha ripreso a circolare senza ulteriori
problemi.
O.S.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Marotta Unita
«La volontà
popolare
va rispettata»
SECESSIONE
La risposta del comitato Marotta Unita al sindaco di Fano Seri,
che ha invitato il consiglio regionale, che martedì deciderà sull’unificazione amministrativa e
territoriale di Marotta di Fano
sotto il comune di Mondolfo, ad
una decisione «che dovrà essere
improntata ad estrema prudenza per non esacerbare gli animi» non si è fatta attendere. È il
presidente Vitali a farsene portavoce: «Le esternazioni del
nuovo sindaco Seri lasciano interdetti. A Seri chiediamo: ma la
volontà popolare conta ancora
qualcosa oppure no? Assurdo
poi che Seri affermi che il referendum non abbia molto valore
in quanto si é svolto nel disinteresse avendo votato il 57% degli
aventi diritto quando lui è stato
eletto sindaco con il 51,56 dei votanti. Il tentativo di condizionare i consiglieri regionali è offensivo perché intende limitarli
nella loro capacità di interpretazione dei fatti e soprattutto nella loro indipendenza. Anche
perché si continua a falsare il risultato referendario affermando che ha vinto il no ricorrendo
all’escamotage di aggiungere ai
voti di Marotta di Fano solo
quelli di Ponte Sasso e Torrette
che non sono compresi nella nostra proposta di legge e che comunque rimangono nel Comune di Fano. Più importante sarebbe considerare i voti di Marotta di Mondolfo in quanto la
nostra proposta parla di Marotta Unita». Poi Vitali contesta i
numeri con cui Seri cerca di dimostrare che dove erano in gioco gli interessi veri ha vinto il
no: «Nei seggi 55-63 e parte del
64 dove votavano i residenti di
Marotta di Fano la percentuale
dei votanti è stata fra il 65 ed il
70% e non il 57% come sostiene
Seri. I voti favorevoli all’unificazione nei seggi 55 e 63 è stata del
65% e 68% percentuali che scendono al 57,5 soltanto se si aggiungono la metà dei voti del
seggio 64 dove votavano per la
metà i residenti di Ponte Sasso.
Pertanto la volontà dei marottesi che ora fanno parte del comune di Fano è stata chiara ed insindacabile ed è inutile cercare
di confonderla aggiungendo i
voti di quanti non rientrano nello spostamento di confine».
Gi.Bi.
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Morti bianche
l’allarme della Cgil
`Dopo il tragico
infortunio
di Nicola Cartanese
La tragedia della Sitech a Montecalvo in Foglia, dove ha perso la
vita un giovane elettricista fanese
padre di famiglia, riapre la piaga
delle morti sul lavoro. «Senza entrare nello specifico dell'incidente - ha detto Simona Ricci, segretario provinciale di Cgil - è evidente che il periodo di crisi ha abbassato le tutele generali a favore
dei lavoratori. Lavoro grigio, diritti non rispettati, mancanza di
sicurezza e forze di vigilanza che
sono sempre le stesse, se non di
meno a causa dei tagli alla spesa.
Ecco qual è il contesto che si sta
consolidando. La statistica dice
che è in calo il numero totale degli incidenti sul lavoro, però la
tendenza corrisponde a un forte
calo dell'occupazione». Nicola
Cartanese, 32enne di origini pugliesi ma residente da tempo a Fano ha perso la vita l'altro ieri per
una caduta dal tetto di un capannone Sitech. Le lamiere hanno ceduto di schianto sotto i suoi piedi
e lui è precipitato giù da un'altezza di 6-7 metri, morendo sul colpo. Cartanese era sposato, aveva
due figli e a Fano, in via Roma,
aveva aperto un laboratorio come impiantista. In questa veste,
quindi come esterno, stava lavo-
rando alla Sitech per sistemare
l'impianto di aerazione e condizionamento. Su Facebook ieri sono comparsi messaggi di cordoglio e di dolore. «Esprimo tutta la
mia vicinanza alla famiglia - ha
concluso Ricci - e ribadisco che,
soprattutto in tempi di crisi, i controlli andrebbero potenziati, non
diminuiti. Senza entrare nel merito della tragedia specifica, in certi
casi può entrarci la fatalità. Si va
oltre, però, quando si scompone
la filiera degli appalti, perché in
questo modo si scompone anche
la filiera del controllo e può accadere che sia attenuata o annullata la capacità di valutare il rischio
lavorativo. In altre parole, può
succedere che la catena della sicurezza si spezzi, quando su stessi siti operino più imprese e ognuna autonoma dalle altre».
Nicola
Cartanese
Gli Amici del Teatro chiedono
spazio nel cda della Fondazione
CULTURA
Massimo Seri il giorno dell’investitura
I dilemmi di Seri
tra uomini e donne
`Domenica al lavoro
per far quadrare i conti
domani la giunta
COMUNE
La nuova giunta fanese corre il
rischio di incartarsi negli equilibri politici e di genere, ma l'entourage, la cerchia del sindaco
Massimo Seri ribadisce che nomi e deleghe degli assessori saranno annunciati domani. Sarà
una giunta da sei e non da sette,
com'è tornato a chiedere il Pd
per far tornare conti che fino a
ieri non quadravano o quadravano solo in parte. Alla coalizione vincitrice del recente ballottaggio contro i grillini di Hadar
Omiccioli è dunque richiesto un
supplemento di lavoro domenicale. Ieri la segreteria del Partito
democratico si è riunita con gli
eletti, i dieci consiglieri comunali, e ha stabilito la linea comune.
Può andare bene anche la giunta da sei, ma non sarà l'azionista
di maggioranza a garantire la
quasi totalità della presenza
femminile. Alla nuova giunta si
intende fornire non più di un assessore donna, mentre secondo
gli equilibri attuali spetterebbe
individuarne due. Passando dalle cifre ai nomi, dimezzando la
propria presenza femminile il
Pd intende recuperare almeno
un posto per due eventuali
esclusi eccellenti: Cristian Fanesi e Francesco Torriani, inseriti
nella terna maschile dei papabili assessori insieme con Federico Perini. In tutta evidenza la
giunta da sette, possibile anche
in base a recenti interpretazioni
ministeriali, è la soluzione che
garantisce i migliori margini al
Pd, che salirebbe da tre assessori a quattro e di conseguenza acquisirebbe spazio anche per
due donne. Oltre ai pareri ministeriali, peserebbe sul tavolo
delle trattative anche il peso numerico del gruppo consiliare,
pari ai due terzi dei seggi conquistati dall'intera maggioranza. Il fatto è che l'ipotesi da sette
non aggancia né la galassia Seri
(Psi più liste civiche) né Sinistra
MARCHEGIANI, MASCARIN
PAOLINI, BARGNESI
CECCHETELLI E FULVI I SEI
NOMI CIRCOLANTI
MA RESTANO I NODI
FANESI E TORRIANI
Unita per una serie di ragioni.
Per la richiesta di una netta
discontinuità rispetto all'ipertrofia della giunta precedente,
che aumentò il proprio volume
portando a dieci gli assessori, e
per gli equilibri politici interni.
Resta comunque l'ipotesi a sei,
tre uomini (Stefano Marchegiani del Pd, Samuele Mascarin di
Sinistra Unita e Marco Paolini
di Fare Città) più tre donne ancora da individuare. Da escludere lo schema quattro più due,
quattro uomini e due donne,
perché non rispetta la rappresentanza di genere, che attribuisce alle quote rosa almeno il 40
per cento della giunta. Con la soluzione tre più tre, però, il Pd si
sente stringere i panni addosso.
La scelta di due donne nella rosa composta da Marina Bargnesi, Carla Cecchetelli e Rosetta
Fulvi allontanerebbe dalla giunta Fanesi e Torriani. Se invece la
prescelta fosse una sola, per recuperare uno dei due uomini, la
trattativa dovrebbe mettere in
discussione risultati già acquisiti e a quel punto rischierebbe Paolini. Non sarà così, assicura
l'entourage del sindaco: dopo il
confronto odierno, Seri prenderà la decisione.
Osvaldo Scatassi
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Appello dell’Associazione Amici del Teatro della Fortuna alla
nuova Amministrazione comunale di centrosinistra per chiedere di mantenere in vita la Fondazione.
«La nascita della nuova amministrazione Seri - si legge nella lettera - ripropone anche, fra le altre questioni, quella della Fondazione Teatro. Noi, come Associazione Amici del Teatro della Fortuna, ci auguriamo che il nuovo
sindaco voglia mantenere in vita
la Fondazione e, nei limiti posti
dalle attuali difficoltà finanziarie, potenziarla. Auspichiamo,
inoltre, che il nuovo Consiglio
d'Amministrazione che dovrà
nominare un nuovo sovraintendente, non sia composto, com'è
più volte accaduto in passato, da
persone del tutto estranee alla vita culturale e musicale del teatro
e della città. Rivendichiamo anche, come già accade in altre
Fondazioni Teatrali italiane, un
posto per la nostra Associazione
nel Consiglio d'Amministrazione della Fondazione. Tale richiesta è giustificata dal contributo
che la nostra Associazione ha dato alla vita del nostro teatro mettendolo in contatto con migliaia
di giovani che per la prima volta
si sono accostati ad esso grazie
all'impegno assunto dall'Associazione per la diffusione della
cultura musicale e teatrale».
I 150 anni della storica Taussi
e poi concerti di solidarietà
APPUNTAMENTI
Numerosi gli appuntamenti in
programma oggi in città. Il clou
saranno i festeggiamenti per i
150 anni della storica profumeria della famiglia Taussi, nel pomeriggio in centro a partire dalle 17. Era il 1864, quando Camillo Taussi aprì una barbieria nell’attuale Corso Matteotti, con
un contratto di locazione di 8
scudi mensili e oggi dopo 5 generazioni la famiglia Taussi
continua l’attività.
Sempre oggi alle 18 al Centro
Franco Salomone, in piazza Capuana 4 (Fano 2) si ricordano i
cento anni di Settimana Rossa e
i moti rivoluzionari nella provincia di Pesaro. L’incontro è a
cura di Alternativa libertaria-FdCa. Alle 21,00 alla Corte
Malatestiana l’evento promosso dall’associazione L’Africa
Chiama Concerto per la vita.
Sul palco si esibirà l’orchestra
Hijos Ilegitimos de Astor del
Maestro Alejandro Fasanini. Insieme al maestro suoneranno
Giampaolo Costantini, Daniela
Ferrati, Francesco Bonacini,
Aurelio Venanzi, Andrea Agostinelli, Giacomo Dominici, Riccardo Bertozzini, Ivan Gambini, Valeria Visconti.
In precedenza alle 12 al Teatro
della Fortuna si esibirà il Quartetto d’Archi dell’Orchestra Sinfonica Rossini con Henry Domenico Durante, Francesco Pellegrini, Noris Borgogelli, Francesco Alessandro De Felice.
15
DOMENICA 15 GIUGNO 2014
••
TEATRO QUARTETTO D’ARCHI PER BEETHOVEN E VERDI
E’ AFFIDATA al Quartetto d’archi dell’Orchestra Rossini la chiusura dei
Concerti di Mezzogiorno. L’ultimo appuntamento della rassegna
organizzata dalla Fondazione Teatro della Fortuna in collaborazione
Noris Borgogelli è per questa mattina alle 12 in teatro. Il Quartetto
d’archi composto da Borgogelli alla viola, Henry Domenico Durante I
violino, Francesco Pellegrini II violino e Francesco Alessandro De Felice
al violoncello, propone “Beethoven op. 18” col primo dei sei quartetti del
giovane compositore tedesco a un quartetto di Giuseppe Verdi.
Governo dietro l’angolo, è quasi fatta
Il sindaco Massimo Seri potrebbe confermare i nomi che circolano
NUOVA GIUNTA: LE IPOTESI
MassimocoSERI
Sinda
Stefano
MARCHEGIANI
Samuele
MASCARIN
GIUNTA PRONTA? Il sindaco
Massimo Seri spinge per «chiudere» entro lunedì e dare, agli elettori, l’impressione di velocità e efficienza. Un dato è certo l’esecutivo
sarà composto da 6 assessori più il
sindaco: 3 donne e 3 uomini perchè così prevede la legge. Escluso
per il momento, viste le polemiche suscitate, che gli assessori possano salire a 7. Se ne riparlerà in
un secondo momento, magari tra
un anno, dopo le regionali, in occasione di qualche rimpasto. In
giunta non ci sarà Rosetta Fulvi,
che lavorando all’assessorato regionale alla Sanità in questa fase
rischia di essere «ingombrante»
per il sindaco Seri.
Marco
PAOLINI
FULVI SAREBBE, invece, il
candidato ideale a ricoprire il ruolo di presidente del Consiglio comunale visto che è già stata vice
presidente del civico consesso nella passata legislatura. Peccato che
su quel ruolo abbia già messo gli
occhi Renato Claudio Minardi in
attesa delle regionali del 2015. Vano il tentativo di convincere Minardi a lasciare la presidenza del
consiglio alla collega Fulvi, mantenendo per se il ruolo di capo
gruppo del Pd. La soluzione di
compromesso potrebbe essere
una staffetta tra Minardi e Fulvi.
Quest’ultima diventerebbe capogruppo del Pd, per assumere la
presidenza del civico consesso tra
Marina
BARGNESI
un anno, dopo l’elezione in Regione di Minardi. Per quanto riguarda la composizione dell’esecutivo
ormai certa è la presenza del segretario del Pd, Stefano Marchegiani, al quale potrebbero essere affidati Cultura e Turismo, così come è sicuro l’assessorato a Samuele Mascarin di Sinistra Unita a
cui potrebbero andare i Servizi sociali, mentre i Servizi educativi
potrebbero essere affidati a Marina Bargnesi (Pd).
ALTRA ESPONENTE Pd, coinvolta nell’esecutivo, sembra essere Carla Cecchetelli, nella rosa delle tre donne (insieme a Bargnesi e
Fulvi) proposta dal Partito democratico al sindaco Seri. Considera-
Fabiola
TONELLI
te le sue competenze, Cecchetelli
potrebbero essere indicata come
assessore al Bilancio e alle Finanze. Dovrebbero chiudere l’elenco
gli esponenti delle due liste di Seri: Marco Paolini di «Noi Città» e
Fabiola Tonelli di «Noi Giovani». Per l’ ex assessore della giunta Aguzzi si potrebbe prospettare
un super assessorato con le delega
all’Urbanistica e ai Lavori pubblici, mentre alla 24enne Fabiola Tonelli potrebbero essere affidate le
stesse competenze che erano di
Serfilippi: Ambiente, Risorse
umane, politiche giovanili. «Non
so cosa dire — commenta emozionata Fabiola Tonelli — sono emozionata, ho piena fiducia nel sindaco, qualunque cosa lui decida».
Carla
CECCHETELLI
IN REALTA’ i nodi da sciogliere
sono soprattutto in casa Pd che,
oltre a Marchegiani, propone a Seri una rosa di 6 nomi per due assessorati, rivendica il vice sindaco
e la presidenza del consiglio comunale. Se fosse confermata l’ipotesi della Cultura e del Turismo,
due assessorati di forte visibilità,
a Marchegiani, le funzioni di vice
sindaco potrebbero anche essere
affidate a Mascarin. Sistemata la
giunta, Seri dovrà nominare il
nuovo capo di gabinetto _ ruolo
ancora ricoperto da De Leo _ o in
alternativa il capo della segreteria
politica, il presidente della Fondazione Teatro e mettere mano alle
due Aset.
Anna Marchetti
••
16 FANO
DOMENICA 15 GIUGNO 2014
Ancora da fissare i funerali di Nicola Cartanese, morto sul lavoro
NON SONO stati ancora fissati i funerali di Nicola Cartanese, l’impiantista di 33 anni rimasto
vittima l’altro pomeriggio di un tragico incidente
sul lavoro. L’ennesimo in provincia di Pesaro e
Urbino. Questa volta mortale. L’uomo, un papà
pugliese di nascita ma fanese di adozione, era salito sul tetto della ditta Sitech di Borgo Massano
per sistemare un climatizzatore, ma questo (una
sottile copertura in eternit) ha ceduto facendogli
fare un volo fatale di 5 metri. Inutili i soccorsi.
Cadendo Cartanese ha battuto la testa in una scaffalatura ed è morto sul colpo. Ora il corpo è a disposizione dell’autorità giudiziaria nell’Obitorio
dell’Ospedale di Urbino. Una tragedia su cui si
sta indagando e vige il più ristretto riserbo istruttorio. Una sola cosa è certa al momento. Quando
il pm darà il via libera ai funerali, il feretro del
titolare della ditta Tecnogas farà ritorno in Puglia, dove l’uomo era nato e dove sarà tumulato.
La famiglia non ha ancora deciso se fare una doppia cerimonia o celebrare il funerale solo nel paese natale di Nicola. Intanto gli amici e i parenti si
sono stretti tutti attorno al dolore della moglie
Monica e dei figlioletti Valery e Simone.
Droga tra le mutande per la festa di compleanno
Nei guai 37enne che era andato a rifornirsi. Cocaina comprata con una colletta
letta per il regalo stupefacente al
festeggiato. I militari hanno proceduto quindi con la perquisizione fisica ed è da quella che è scappato fuori il pacchettino regalo,
incartato e infiocchettato, con la
polverina bianca. L’uomo, un disoccupato incensurato, l’aveva accuratamente nascosto nelle mutande.
— FANO —
UNA FESTA di compleanno
davvero stupefacente, ma rovinata dall’intervento dei Carabinieri
del Nucleo Operativo Radiomobile di Fano che hanno sequestrato
il regalo fatto dagli amici al festeggiato, rimasto letteralmente a bocca asciutta. L’altra sera, infatti, di
ritorno da Rimini con il pacchettino acquistato su commissione, il
37enne F. V (che era stato incaricato da una ventina di amici di
trovare il regalo “giusto”) è stato
fermato dagli uomini dell’Arma
guidati dal tenente colonnello Alfonso Falcucci.
STAVA andando a casa a cambiarsi prima di raggiungere gli
amici alla festa. Ma a casa ci è tornato accompagnato dagli uomini
in divisa. Quando con la palettina
rossa hanno fermato la sua auto
nei pressi della Stazione di Fano,
i militari del Norm sapevano bene cosa avrebbero trovato in quella macchina, perché seguivano i
movimenti di quell’uomo e dei
suoi amici da tempo. Tutti consumatori di sostanze stupefacenti.
Qualcuno anche segnalato. Ma
non immaginavano dove li avrebbero trovati quei 20 grammi di cocaina che alla fine sono usciti fuori. Alla vista dell’auto dei carabinieri, infatti, il 37enne aveva pre-
L’operazione dei carabinieri
so l’involucro e l’aveva nascosto
nel posto più vicino che ha trovato. Mantenendo il sangue freddo
che non l’ha tradito. Così, nella
prima perquisizione dell’auto, i
carabinieri non hanno trovato
niente, ma non si sono arresi perché sapevano bene cosa F.V. era
andato a comprare a Rimini.
IL FANESE aveva raccolto tra
gli amici circa mille euro, una col-
UNA VOLTA trovata la polverina, immediata è scattata la perquisizione a casa del 37enne dove i
militari non hanno trovato né bilancini di precisione, né materiale da confezionamento o da taglio. In effetti quei 20 grammi servivano a far festeggiare più di 20
coetanei che avevano sganciato a
testa una cinquantina di euro per
procurarsi la “roba” per la festa. E
mentre l’uomo torchiato dai militari svuotava il sacco raccontando
che non era uno spacciatore, che
quei 20 grammi non erano per
uso personale ma li aveva comprati per dividerli con gli amici (circostanze che unite al fatto che
l’uomo è incensurato, hanno evitato che scattassero le manette),
un modo come un altro per festeggiare... in un locale del lido dove
si erano dati appuntamento tutti
per la festa, gli amici l’hanno atteso invano. L’uomo è stato deferito in stato di libertà alla Procura
della Repubblica di Pesaro.
Tiziana Petrelli
FANO FESTA PER LA BOCCIOFILA
«La Combattente»
non teme le 90 primavere
— FANO —
NOVANTANNI anni e non
dimostrarli. E’ il traguardo
che ha raggiunto la sempre
vivace Bocciofila «La
Combattente», fondata nel
1924 da alcuni reduci fanesi
della prima guerra mondiale,
che oggi festeggia appunto i
suoi primo 90 anni di vita.
Una lunga storia,
documentata anche in un
libro per la parte ancora
mancante (gli ultimi 20
anni), fatta non solo di sport
delle bocce, ma anche di
attività sociali, solidaristiche
e culturali, sviluppatesi
specie in questi ultimi
tempi. Le bocce, come
ricorda l’attuale presidente
Enzo Tonelli e il suo
predecessore Marino
Serafini, rimangono
comunque al centro
dell’interesse della società
che nel frattempo è
diventata polisportiva,
allargando il suo raggio
d’azione anche agli scacchi e
ad altri giochi. Innumerevoli
sono stati i titoli conquistati
durante i 90 anni, tra cui i
prestigiosi 4 campionati
italiani di società C e D, i
campionati italiani assoluti
con la coppia
Speranzini-Lucarelli, che
fanno della «La
Combattente» una delle più
gloriose società, tra le prime
cinque in Italia.
I FESTEGGIAMENTI inizieranno questa mattina alle
9 nella sede di via Tito Speri
(che ha sostituito quella
storica di via Metauro), alla
presenza del presidente
nazionale Fib Romolo
Rizzoli, del Coni regionale
Fabio Sturani e del sindaco
Massimo Seri, con un
convegno sulla preparazione
e la didattica nello sport
delle bocce, cui seguirà la
presentazione del libro e il
pranzo sociale.
s. c.
FANO 17
DOMENICA 15 GIUGNO 2014
A FANO DAL 18 AL 22
MALTEMPO ROVESCIATE LE PICCOLE IMBARCAZIONI AL PORTO
Il Festival “Passaggi”
schiera i big della politica
Raffiche di vento, rami rotti e tanti danni
E’ STATO un brutto risveglio quello di
molti fanesi che ieri mattina intorno alle 5
sono stati buttati giù dal letto dalle forti
raffiche di vento che hanno investito la città. Alle 5.38 la centralina del Club Nautico di Fano (Lido) ha registrato una raffica
di 77,3 nodi, equivalente a 140 km/h.
Ovunque rami spezzati per strada caduti
sulle auto, vasi rovesciati e precipitati dai
balconi, danni alle serre e alle colture, piccole imbarcazioni rovesciate al porto, ombrelloni da spiaggia piegati e lettini volati
in mare. E’ lì che i bagnini sono andati a
recuperarli. Il telefono dei Vigili del Fuoco è stato bollente dalle prime ore dell’alba e per tutta la mattina.
— FANO —
Danni per i bagnini
CUCCURANO CERIMONIA CON PARENTI, SINDACO E VESCOVO
Un parco per ricordare Rebecca
A CUCCURANO rifioriscono i giardinetti del quartiere, nel nome della piccola Rebecca Antonioni. E’
passato poco più di un anno
da quel tragico giorno di
metà febbraio che commosse tutta la città, il giorno in
cui una ragazzina di 13 anni è volata in cielo per un
improvviso malore, in un
pomeriggio come tanti,
mentre chattava al computer con gli amici, in camera
sua. Un tonfo, la corsa inutile in ospedale e una piccola
vita spazzata via. In ricordo
di lei “un angelo volato in
cielo troppo in fretta” e per
tutti gli altri bambini del
quartiere, popolato di tante
giovani famiglie, si sono
mossi in questi ultimi mesi
la solidarietà e il volontariato. E’ stato inaugurato infatti giovedì scorso alla presenza del vescovo Armando
Trasarti e del neo sindaco
Massimo Seri, con una cerimonia che dalle 20.30 è an-
chetto quello rifiorito nel ricordo di Rebecca che è la dimostrazione di come prendersi cura del proprio quartiere sia il primo passo nella
direzione della cittadinanza attiva.
Un momento della festa al
parco di Cuccurano
data avanti fino a notte inoltrata, il “Parco Rebecca Antonioni”. Oltre 200 persone
vi hanno preso parte, compresi alcuni compagni di
classe di “Reby”. Un momento toccante che ha visto
in prima fila la giovane
mamma, la nonna, la zia e i
cuginetti che hanno tenuto
il nastro tricolore tagliato
poi dal sindaco. E’ un par-
«IL PARCO è stato intitolato a Rebecca da una targa
commemorativa che è stata
gentilmente offerta — racconta Silvia Terminesi che
assieme al fratello Francesco e ad Andrea Vitali hanno avuto l’idea —. Noi come “Gruppo Giovani” abbiamo raccolto delle offerte
da parte di tutti i cittadini,
parrocchiani di san Biagio
e non. Abbiamo chiesto inizialmente alle associazioni
e alle ditte che immaginavamo volessero aiutarci, perché conoscevano la famiglia; poi il passa parola generale ci ha dato molta soddisfazione. Abbiamo messo
delle cassettine in tutte le attività commerciali. Con le
offerte abbiamo raccolto cir-
••
ca 900 euro, il resto è stato
tutto volontariato, gente
che ha dato i suoi materiali... il fabbro, l’elettricista e
l’imbianchino. Abbiamo ripulito così un’area verde
che è lì dagli anni ‘70, ma
era in degrado da tempo.
Proprio lì in via del Pietrisco, dove abitava Rebecca.
Prima c’erano solo uno scivolo e un’altalena, ora abbiamo fatto delle panchine
nuove, un tavolo, due giochi con le molle. Ci siamo
dati molto da fare. A maggio ci siamo messi giù a ripulire, pitturare, installare... e l’abbiamo inaugurato
ora». Il vescovo Armando
Trasarti, ha colto ancora
una volta nel segno e nei
cuori. «Ci è rimasto impresso il discorso del “Villaggio” — conclude Silvia —:
il vescovo ha detto che con
la crisi le famiglie si sono
riunite molto, come una volta in cui si facevano le cose
insieme e si partecipava alla
vita dei fratelli e dei vicini».
Tiziana Petrelli
AL VIA la seconda edizione di Passaggi, il Festival della saggistica. La manifestazione, presieduta da Nando Dalla Chiesa,
che si svolge a Fano, dal 18 al 22 giugno, è stata presentata ieri
mattina, nel cortile di Palazzo de Pili, sede di Casarredo,
dall’ideatore e direttore generale, Giovanni Belfiori, dal presidente dell’associazione Passaggi, Cesare Carnaroli. Presenti il
neo sindaco Massimo Seri, Alberto Drudi e Schiavoni della Camera di Commercio, Tonelli di Bcc Suasa. Tutti gli appuntamenti si svolgeranno dalle 17.30 fino a notte, nel «triangolo della cultura» (Memo Mediateca Montanari, chiostro delle Benedettine, chiesa di san Domenico). Aprirà il Festival l’incontro
tra il ministro degli esteri Federica Mogherini e Massimo D’Alema, condotto da Monica Maggioni. Sarà poi un altro ministro,
Stefania Giannini (Istruzione, Università e Ricerca) a chiudere
la kermesse dialogando con Luigi Berlinguer, Francesca Puglisi
e il giornalista Francesco Rea. In mezzo un mare di libri, come
allude il tema di questa edizione «Parole ai confini del mare»:
dall’attore Giulio Scarpati al vincitore di Masterchef Italia Federico Francesco Ferrero, da Enrico Vaime al fondatore del premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi Francesco Cavalli, da
Caterina Chinnici allo storico Emilio Gentile, dai vaticanisti
Marco Politi e Paolo Fucili al fondatore di Gambero Rosso e
ideatore di Doctorwine.it Daniele Cernilli, dalla bionda Madalina Pometescu, vincitrice di Bake Off Italia all’economista Giovanni Moro, dal giornalista Mario Giordano allo psichiatra Vittorino Andreoli, da Nando dalla Chiesa allo scrittore-viaggiatore Valerio Millefoglie, in compagnia del musicista dei Casino
Royale Geppi e del blogger Ivan Carozzi. Nutrita anche la presenza dei politici tra i quali Marco Follini, Claudio Martelli,
Gianfranco Fini. Infine Piero Folena ricorderà Enrico Berlinguer con Pierpaolo Farina e Jolanda Bufalini.
VENERDI’ 20, giorno della partita Italia-Costa Rica, festival
dedicato allo sport, con Oliviero Beha e Alfio Caruso, e la
graphic novel di Marco Peroni e Riccardo Cecchetti su Gigi Meroni, presentata da Luca Raffaelli. E Raffaelli presenterà, il
giorno successivo, «Mi piace Spiderman, e allora?»; insieme
all’autrice Giorgia Vezzoli e all’editrice Monica Martinelli, ci
sarà Fausto Schermi, esperto in politiche educative, le cui nozze
con un uomo olandese, celebrate nei Paesi Bassi, di recente sono
state trascritte, per la prima volta in Italia, nel registro dello stato
civile del Comune di Fano. Tre i premi assegnati: il premio ad
Personam del Festival, a don Luigi Ciotti. Inoltre, da questa
edizione sono stati istituiti il premio «Tullio Ghiandoni» che
Vincenzo Mollica e Rebecca Lisotta consegneranno al disegnatore e artista Tullio Pericoli, e il premio «Andrea Barbato- Passaggi d’Inchiesta» che il figlio Nicola consegnerà a Corrado Stajano. L’ingresso è libero.
••
18 FANO E VAL CESANO
DOMENICA 15 GIUGNO 2014
Mondavio: torneo pulcini
con il sesto Memorial Grilli
CARTOCETO
SARA’ innanzitutto una bella festa,
con i bambini assoluti protagonisti,
l’ultimo impegno di stagione per la
scuola calcio del Della Rovere, che
chiude l’attività annuale organizzando il «6˚ Memorial Claudio Grilli»,
torneo interregionale riservato alle categorie «Pulcini» oggi alle 9,30 con le
gare di qualificazione.
A lato, una
manifestazione
del comitato
Pro Marotta
Unita che lasciò
il segno lo scorso
13 aprile
POLEMICHE SI ALZA IL TONO DEL DIBATTITO IN VISTA DELLA SEDUTA REGIONALE
Comitato Marotta unita furioso:
«Seri non fermerà la nostra storia»
— MAROTTA —
A DUE giorni dalla seduta del
consiglio regionale che dovrà dire
la parola definitiva sull’accorpamento della Berlino dell’Adriatico, il comitato Pro Marotta Unita
replica in modo “acceso” al sindaco di Fano Massimo Seri e al comitato FanoUnita. «Leggiamo ormai da giorni le esternazioni del
nuovo sindaco, che con tutti i problemi che ha la città di Fano ha
deciso di accanirsi contro Marotta e la sua unificazione. Un atteggiamento che lascia perplessi molti cittadini, i quali si chiedono:
ma la volontà popolare conta ancora qualcosa, oppure no? Il fatto
che i marottesi si siano espressi a
stragrande maggioranza nel referendum a favore dell’unificazione
della propria città, per il sindaco
di Fano ha un valore, oppure co-
me in altri tempi, intende tenere
in ostaggio i marottesi nel suo Comune? Finalmente la proposta di
legge andrà al voto del consiglio
regionale martedì e siamo certi
che le pressioni nei confronti dei
consiglieri che hanno già votato
favorevolmente alla proposta di
legge non porterà nessun risultato».
«AGLI amici del comitato
FanoUnità — continua la nota —
i quali pensano che una minoranza possa avere la meglio sulla maggioranza dei cittadini, rispondiamo che la storia ormai sta facendo
il suo corso e non potrà essere fermata. Il Comune di Fano non ha
proposto ricorso al Consiglio di
Stato contro l’ordinanza del Tar;
non ha impugnato l’esito del referendum, né il decreto che ha fissato la data dello stesso al 9 marzo.
La minaccia dell’istanza di prelie-
MONDAVIO
Tornano le note
di Peroni
OGGI alle 21,15 nel chiostro san Francesco di
piazza Matteotti si terrà
un concerto strumentale
dedicato al musicista
cesanense Alessandro
Peroni, nato nel 1874 e
scomparso nel ‘64. E
sempre a Peroni sarà
ispirato il concerto lirico
che si svolgerà nella
giornata del 22, nello
stesso orario e nella
stessa location. Per
informazioni si può
contattare il Comune allo
0721 97101.
vo depositata dall’avvocato del Comune di Fano non potrà produrre nessun effetto sull’esito della
votazione in consiglio. Se fosse
sufficiente che un avvocato depositi due righe per inibire l’esercizio del potere legislativo regionale sollecitato da 5mila cittadini e
assistito dal parere favorevole di
tutte le amministrazioni coinvolte, e supportato, infine, da una
chiara volontà popolare, allora il
consiglio potrebbe davvero chiudere bottega».
VISTA la battaglia interpretativa
ancora in atto sui numeri del referendum, è bene ricordarne l’esito
nel dettaglio. I voti validi sono stati in tutto 4150 e di questi 2793
(pari al 67,30%) hanno dato l’ok
al passaggio della frazione di Marotta di Fano al comune di Mondolfo.
Sandro Franceschetti
Rossi taglia
subito
un assessore
— CARTOCETO —
I GIARDINI della Rocca
hanno ospitato l’altra sera la
seduta di insediamento del
consiglio comunale. «Ripartiamo da qui — ha esordito
il neo sindaco Enrico Rossi
—, con il primo incontro
istituzionale tenuto in un
luogo pubblico e simbolico
per Cartoceto: i giardini a
pochi metri dal primo tratto
di mura crollate». Dopo aver
nominato Michele Mariotti
vicesindaco con deleghe al
bilancio, al patrimonio, allo
sviluppo economico, all’occupazione, alle attività economiche, produttive e di servizio, all’innovazione tecnologica e alla società partecipata, Rossi ha illustrato una
scelta coraggiosa, ma in linea con quanto detto in campagna elettorale. «Ho scelto
una giunta leggera, con tre
assessori, anziché quattro. Il
risparmio andrà al fondo
per l’occupazione, al centro
del programma di “Facciamo Futuro”. Vogliamo dare
risposta ai problemi concreti dei cittadini e la prima preoccupazione è il lavoro». Gli
altri due assessori sono Francesca Ciacci e Matteo Andreoni. La prima si occuperà di
pubblica istruzione, servizi
sociali e sanità; Andreoni di
cultura, tradizioni popolari,
pianificazione, ambiente,
energie rinnovabili, politiche abitative, edilizia privata.
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Anno 154 N˚ 163
Domenica 15 Giugno 2014
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Il commercio è bello di notte
ENDURANCE
μ Il ministro Lupi al Forum
La Marche
conquistano
gli Emirati
Shopping sotto le stelle, operatori e categorie lanciano la sfida dell’estate
Ancona
In estate negozi aperti fino a mezzanotte, ecco il nuovo trend. E'
partita l'altra sera l'iniziativa dei
commercianti di corso Amendola
riuniti sotto la bandiera del Centro
Commerciale Naturale Amendola
& Co. Ricco il programma di eventi che sarà replicato tutti i venerdì
sera fino al 4 luglio. Un debutto
μ Esordio
soft con la serata iniziata dalle parti del Dorico dove la concessionaria Domina ha dato la possibilità
agli appassionati delle quattro ruote di provare le nuove Audi A 3 alimentate a metano e alcuni modelli
Cabrio. Test Driver che sarà replicato venerdì 27 giugno. Molti locali hanno esposto delle luminarie
per attirare la clientela altri invece
si sono affidati a palloncini colora-
ti. Alcuni bar sono riusciti a piazzare dei tavolini, un po’ di musica e la
gente si è fermata magari per un
caffè, un aperitivo cena o un semplice gelato. Una iniziativa quella
dei commercianti di corso Amendola senza dubbio lodevole anche
se alcune cose dovranno essere migliorate. Chi si aspettava fiumi di
gente nel cuore del rione Adriatico
in parte è rimasto deluso. Organiz-
zare eventi di questo tipo in una
città che nel periodo estivo tende a
svuotarsi non è semplice. Per attirare gente occorrono eventi collaterali quelli che purtroppo sono
mancati l'altra sera in corso Amendola. Bastava chiudere la strada,
organizzare un minimo di musica
magari dalle parti di piazza Don
Minzoni e il gioco era fatto.
Comirato In cronaca di Ancona
vincente degli azzurri, battuta l’Inghilterra 2-1. In testa al girone con la sorpresa Costa Rica
Marchisio e Balo, è un’Italia mondiale
SPORT
μ Ma la polemica infuria
Manaus
Al Mansouri, Lupi, Spacca e Mangialardi
Ancona
Il Belpaese e le Marche puntano alla conquista del mercato arabo, facendo leva sull'
amicizia con gli Emirati Arabi Uniti per
raggiungere l'intera area del Golfo. Si è
parlato di questo al Forum di Senigallia con
il ministro Maurizio Lupi che ha anche annunciato l’arrivo dello stato di emergenza
per gli alluvionati.
Marinelli A pagina 3
μ Sul podio tre emiratini
Il principe trionfa
nella Conero Cup
Quadri A pagina 2
μ Emergenza occupazione
Sono a rischio
seimila posti
A pagina 7
L’Italia di Prandelli comincia la
sua avventura ai Mondiali battendo l’Inghilterra per 2-1 grazie alle reti di Marchisio e Balotelli ma anche nel segno degli
infortuni. Dopo aver perso
Montolivo, rimasto a casa per
la rottura della tibia, e rischiato
di dover salutare anche De Sciglio, nella sfida d’esordio manca anche Buffon a causa di una
distorsione alla caviglia sinistra. Gli azzurri passano in vantaggio al 35’ con un bel tiro dal
limite di Marchisio, il pareggio
inglese arriva subito con Sturridge su bella azione di Rooney.
Ad inizio ripresa il gol decisivo
di Balotelli con un colpo di testa su cross di Candreva.
Lopez Nell’Inserto Balotelli spinge in rete il cross di Candreva: è il 2-1 dell’Italia sull’Inghilterra
Del Bosque
“La Spagna
è ancora viva”
Magrini Nell’Inserto
μ Con Honduras e Bosnia
Francia
e Argentina
al debutto
Salus Nell’Inserto
Pugno di ferro contro i furti in casa
Sgominata una gang di nomadi. Tredici colpi in due mesi, ladra seriale denunciata
Ancona
La polizia è convinta di avere identificato la ladra seriale. Gli uomini della
Squadra Mobile hanno svolto un’importante indagine in materia di reati predatori, riuscendo ad individuare e denunciare all’autorità giudiziaria quella che
considerano l’autrice di 13 furti in abitazione commessi ad Ancona tra marzo
ed aprile. Si tratta di una nomade di 40
anni. E a Jesi è stata sgominata una
banda di topi d’appartamento e d’auto.
Quattro professionisti dello scasso sono stati arrestati ieri dai carabinieri.
Frezzi Nelle cronache di Ancona e Jesi
μ Sgarbi in giunta a Urbino
μ Grande rimonta con Di Francisca protagonista
L’assessore
Dream Team d’oro
alla Rivoluzione ai Campionati Europei
Urbino
Pronta la nuova giunta di Urbino.
Assente Vittorio Sgarbi, ovvero
l’assessore alla Rivoluzione.
Gulini In cronaca di Urbino
Altro splendido trionfo per il Dream Team del fioretto femminile
Pincini Nell’inserto
laDOMENICA
μ L’arte va in scena
A Penna
San Giovanni
c’è un teatro
da leggenda
μ Il brand in vetrina
Il sogno
di camminare
indossando
Le Silla
OGGI INSERTO
DI 4 PAGINE
μ A tavola con brio
Giallo come
lo zafferano
Il colore
delle emozioni
Domenica 15 Giugno 2014
T: 0721 31633
FANO
E: fano@corriereadriatico.it
XIX
F: 0721 67984
Cocaina per dare brio alla festa di compleanno: denunciato
IL SEQUESTRO
Fano
Festa di compleanno con cocaina. Era questo i l'"originale" regalo che un giovane fanese aveva pensato di fare nel
giorno della festa di un amico.
F.V. queste le iniziali del ragazzo, stava tornando dalla
costa romagnola ed era diretto alla festa di compleanno,
dove però non è mai arrivato.
Per strada infatti, mentre
viaggiava a bordo della sua
automobile, è stato fermato
dai Carabinieri di Fano diretti
dal capitano Alfonso Falcucci.
Immediata è scattata la perquisizione che ha permesso ai
militari di individuare la droga. Il giovane, incensurato e
disoccupato, aveva trovato
un nascondiglio ingegnoso
quanto relativamente sicuro:
i suoi slip. All'interno della
biancheria intima infatti F.V.
aveva cercato di nascondere
lo stupefacente e ci era quasi
riuscito se non fosse stato per
la maggior destrezza dei militari che lo hanno scoperto.
Il giovane aveva con sé venti
grammi di cocaina ed avrebbe spiegato ai Carabinieri che
era diretto al compleanno di
un amico, tanto che la droga
avrebbe dovuto servire per
animare la festa. A suo carico
è immediatamente scattata la
denuncia per possesso di sostanze stupefacenti alla Procura della Repubblica di Pesaro.
L'operazione rientra all'interno di un più vasto servizio di
controllo del territorio condotto dai Carabinieri che anche con l'avvicinarsi della stagione estiva e di conseguenza
la possibilità di una maggiore
circolazione di persone a livello locale stanno svolgendo un'
opera su vasta scala di contrasto allo spaccio di sostanze
stupefacenti.
Solo qualche giorno fa
sempre i Carabinieri avevano
denunciato un 47enne di Saltara perché coltivava piante
di marijuana in casa. Nel giardino della sua abitazione V.F.
aveva otto vasi contenenti
quattordici piantine di stupefacente, mentre all'interno sono stati rinvenuti circa 30
grammi della stessa sostanza
già essiccata e pronta al consumo. L'uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica. Per casi come questo e per ingenti quantitativi
di stupefacente la legge prevede anche la denuncia penale
ed la reclusione i carcere.
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Tromba d’aria, devastata la zona mare
Gazebo rotti, ombrelloni sradicati, alberi spezzati e grossi rami ammassati lungo le strade
EFFETTO
MALTEMPO
SILVIA FALCIONI
Fano
Una tromba d'aria di passaggio che in soli quindici minuti
ha scatenato l'inferno. Sono
stati momenti di attesa e di paura, momenti di tensione soprattutto nelle spiagge della
zona mare, dove i titolari degli
stabilimenti hanno temuto
fortemente per le loro attrezzature.
"Eravamo chiusi nella cabina
centrale ad attendere che il
temporale passasse - racconta
Matteo Renzi dei Bagni Carlo
di Sassonia - C'era da aver veramente paura perché la pioggia era battente ed il vento fortissimo: rispetto a quello che è
stato, i danni potevano essere
molti di più". Erano da poco
passate le 5 quando la tromba
d'aria si è abbattuta sulla città,
toccando soprattutto la zona
mare e arrivando a creare
grossi disagi. Alberi spezzati,
rami ammassati sulle strade,
foglie che volavano a vortice,
spiagge devastate come se fosse passato un piccolo tornado.
"Gli ombrelloni erano tutti caduti e più di una decina sono
stati strappati a causa delle
raffiche di vento -prosegue
Renzi- anche i lettini erano finiti a terra ed alcuni gazebo
“Quindici minuti
di inferno, in quegli attimi
abbiamo veramente
pensato al peggio”
Quindici minuti di paura per la pioggia e le forti folate di vento che hanno
tenuto in apprensione soprattutto gli operatori balneari con diversi
ombrelloni che sono stati spostati. La furia del vento che ha raggiunto
anche i 140 chilometri all’ora ha anche capovolto un catamarano
sono stati rotti. La piscina si è
allagata ed abbiamo avuto
non pochi problemi, per non
parlare delle piante che erano
tutte distrutte. In un campo
da beach volley la furia del
maltempo è arrivata a piegare
una recinzione. Questa è stata
la situazione da noi, ma sappiamo che di problemi e disagi ne hanno avuti anche gli altri concessionari. Per fortuna
il mare non si è ingrossato fino a lambire la spiaggia altrimenti a quest'ora parleremmo di ben altri danni".
I marinai dicono che si sia
trattato di una vera tromba
d'aria, che ha visto un vento
talmente forte da toccare i
140 chilometri orari, così violento da far dimenticare il sole
cocente dei giorni scorsi. Per
l'intera giornata di ieri quindi
i bagnini hanno dovuto rimediare ai disagi e sistemare ciò
che era stato logorato dal maltempo che in pochi minuti ha
creato non pochi disagi.
"Per fortuna eravamo stati
già allertati dell'allerta meteo
dalla Capitaneria di Porto dal
pomeriggio di venerdì e dobbiamo ringraziare tutti perché sono stati molto bravi sottolinea Renzi - In questo
modo abbiamo potuto prepararci al meglio ad affrontare
l'emergenza. Purtroppo però
per quanto si è preparati per
alcune strutture, magari fisse
o senza possibilità di essere
spostate, non si può fare molto e bisogna solo sperare".
Per quanto il maltempo
fosse stato annunciato già da
qualche giorno, la città è rimasta stupita dal momento che
l'aggravarsi delle condizioni
Centralini bollenti
con l’allerta meteo
che proseguirà anche
nelle prossime ore
climatiche è arrivato molto
presto, già dalla notte tra venerdì e sabato, mentre ci sono
ancora altre giornate di allerta, di fronte alle quali non si
può abbassare la guardia.
Anche per la giornata di
oggi infatti le condizioni restano critiche e tutte le forze sono in campo per cercare di limitare al massimo i danni. Vigili del fuoco, Polizia Municipale e Protezione Civile con
uomini e mezzi sono mobilitati da giorni in caso di necessità.
I centralini sono bollenti
dal momento che le segnalazioni sono state tante, ma in
particolar modo a preoccupare è ancora quello che potrebbe succedere. Molto vivido è
ancora il ricordo dell'inverno
scorso, quando il forte vento
ha creato tantissimi danni,
non limitati ad una sola zona,
ma estesi a tutta la città.
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Furia del vento, un catamarano si capovolge
IL LITORALE
Fano
La furia del maltempo ha colpito
anche il Club Nautico Fanese al
Lido, dove il vento talmente
intenso è riuscito a ribaltare
alcune imbarcazioni
ormeggiate nel luogo custodito.
Un catamarano si è capovolto
ed è stato bloccato dal muretto
del molo, mentre un altro paio di
imbarcazioni verso riva si sono
rovesciate. Striscioni, sabbia e
foglie svolazzavano per il cielo,
creando uno scenario quasi
apocalittico. Una volta passata
la tromba d'aria alcune
imbarcazioni sono state
risollevate, anche se il compito
non è stato semplice dato che
non accennava a smettere di
piovere. Al Lido sono stati
A Roncosambaccio i canneti hanno finito con l’ostruire gran parte della carreggiata, danni alla vegetazione
Martoriata la periferia, disagi avvertiti anche in centro
LA SITUAZIONE
Fano
Se la zona mare è stata la più
colpita, anche al resto della città non è andata sicuramente
meglio. Il problema principale
sono stati diversi alberi spezzati in diversi quartieri, che in
alcuni casi si sono abbattuti
sulle auto. In Sassonia, in via
dell'Arzilla ed in via Brigata
Messina sono stati necessari
interventi per rimuovere i
tronchi finiti sui mezzi in sosta, ma anche un lavoro ingen-
Vento forte e piogge, disagi in diverse zone della città e della periferia
te di pulizia da tantissimi rami
spezzati e finiti in strada. Moltissime le chiamate ai vigili del
fuoco ed ai vigili urbani, soprattutto per liberare le automobili, ma ci sono stati anche
casi in cui alcune fioriere sono
cadute dai balconi, per fortuna senza arrecare danni. Un
albero, sradicato alla base da
intense raffiche di vento, è rimasto penzolante di fianco alla tensostruttura di Sassonia,
mentre poco distante un ramo
ha colpito una finestra, spaccandone il vetro. Poiché si trattava di un'abitazione di un
condominio, i vetri rotti hanno fatto un volo di qualche metro prima di toccare terra, fortunatamente senza finire sopra cose o persone.
Altra situazione sempre
critica ed annosa è quella di
Sassonia Sud dove il mare è
tornato a lambire la strada a
causa dell'assenza di scogliere
ed a preoccupare i residenti,
che in altre occasioni si sono
visti l'acqua arrivare fino alle
case. E' sempre in questo tratto che si registra anche il maggior numero di garage e scantinati allagati ad ogni acquaz-
risparmiati i vari locali sul
lungomare, l'unico disagio, oltre
al sottopasso provato
dall'acqua, è stato causato da
un albero spezzato in viale
Cairoli che però non ha fatto
danni ed è stato rimosso da
alcuni passanti. L'intero litorale
è stato messo sotto assedio, a
partire da Gimarra fino a
Metaurilia, con ombrelloni
spezzati e lettini finiti in acqua.
Non da meno anche i corsi
d'acqua sono stati tenuti sotto
costante osservazione da parte
dei volontari della Protezione
Civile, dopo gli allagamenti che
si sono verificati nei mesi scorsi.
Per fortuna la tregua concessa
ieri ha consentito a tutti gli
operatori di provvedere alla
sistemazione dei danni subiti e
di prepararsi per un'altra notte
di piogge.
zone. Per fortuna però il maltempo è stato soprattutto caratterizzato da raffiche di vento che hanno prevalso sulle
piogge e quindi consentito di
tenere sotto controllo il livello
del mare. Non è andata meglio
nelle periferie fanesi dove la
maggior presenza di vegetazione ha portato a fare i conti
con strade su cui giacevano
tappeti di rami e foglie. I maggiori disagi si sono avuti a Roncosambaccio dove i canneti
hanno finito per ostruire gran
parte della carreggiata mentre il fogliame ha fatto il resto.
Come se non fossero abbastanza pioggia e vento, anche i
tuoni hanno fatto la loro parte
con forti boati ripetuti per diverso tempo.
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Domenica 15 Giugno 2014
μ Un’artistica
XXI
FANO
Online
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mattonella in maiolica per le associazioni che hanno saputo valorizzare un appuntamento diventato tra i più attesi
Pesca con la tratta, annullo speciale e premio ai protagonisti
IL RICONOSCIMENTO
Fano
Anche quest'anno l'associazione Alberghi Consorziati di Fano, Torrette e Marotta replicherà la commemorazione della
pesca della tratta ai fini di promozione turistica. Ottenuto un
grande successo nel 2013, l'iniziativa si è rivelata come uno de-
gli eventi più graditi dagli ospiti
della riviera, ai quali in diverse
occasioni, all'alba o al tramonto
è stata offerta l'occasione di "indossare i panni" dei vecchi pescatori e rendersi interpreti, accanto a pescatori provetti, dell'
antica usanza. Si tratta di un tipo originale di pesca che sembra prendere vita da una di
quelle foto color seppia di inizio
’900, quando molte famiglie di
pescatori fanesi la praticavano
per portare il cibo sulle loro
mense. Per attuarla occorre
munirsi di uno speciale permesso alla Capitaneria di porto, tramite l'intermediazione dell'Ufficio Turismo del Comune di Fano e il pescato non può essere
usato ai fini commerciali, così
che la pesca si conclude sempre
con una bella arrostita tra tutti
coloro che hanno partecipato
alla iniziativa. Nel pomeriggio
di venerdì scorso nella sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, l'associazione presieduta da Luciano Cecchini ha
voluto premiare le realtà che
hanno preso parte alla pesca
della tratta nel 2013. Hanno ricevuto così un'artistica mattonella in maiolica, realizzata da
giovani fanesi: la Polisportiva di
Caminate, l'associazione Quei
dla dal fium di Tombaccia, l'Albatros club di Marotta, gli Anziani di Gimarra, l'associazione
Scout Park "Francesco Tonucci", il Centro Sociale di Sasso-
Alla cerimonia hanno preso
parte il sindaco, Mazzoni
Giuliani e il capitano
del porto Fabrizio Marilli
nia, Le Tradizioni marinare di
Fano, l'Agfh, il circolo anziani
Le Colonne del cielo di Prelato
e l'associazione Cultura Malarupta del Comune di Mondolfo.
Per l'occasione le Poste hanno
realizzato un annullo speciale.
Presente anche il sindaco Seri e
gli ex sindaci Mazzoni e Giuliani, oltre il capitano del porto Fabrizio Marilli.
© RIPRODUZIONERISERVATA
“Spiagge, servono interventi immediati”
Le promesse di Seri in campagna elettorale: per gli operatori non si può più perdere tempo
I REBUS
DELL’ESTATE
MASSIMO FOGHETTI
Fano
Dalla associazione dei concessionari di spiaggia "Oasi" aderente alla Confartigianato e presieduta da Mauro Mandolini, sono partite tutta una serie di richieste al nuovo sindaco Seri.
La stagione turistica è già iniziata, ma ancora molti problemi sono da risolvere. Già Seri, in campagna elettorale, aveva preso
precisi impegni ed ora la categoria preme perché questi vengano assolti, dato che non c'è tempo da perdere per precise scadenze temporali. Gli effetti della erosione - ha notato il segretario Andrea Giuliani - sono ancora particolarmente emergenti a
Gimarra. Qui l'amministrazione comunale che ha concluso il
suo mandato ha realizzato un
piccolo intervento di manutenzione della scogliera oltre al ripascimento della spiaggia. In-
tervento molto gradito, ma non
sufficiente: si attende infatti l'intervento strutturale risolutivo,
il cui progetto, già presentato in
Regione in attesa di finanziamento, prevede il rafforzamento e l'arretramento delle attuali
scogliere. Altro problema tamponato ma non risolto è quello
dell'erosione nei Bagni Sergio a
Sassonia. Bagni che hanno usufruito di un intervento di ripascimento, come le spiagge vicine,
finanziato dalla Regione per
130.000 euro. In pratica per
quanto possibile è stata riportata la ghiaia sottratta dal mare".
Purtroppo ancora una volta si
tratta di un intervento tampone, come la ricarica dei pennelli
a difesa della costa che dovrebbe essere finanziata dall'amministrazione comunale. L'intervento che tutti aspettano, in realtà è la realizzazione delle nuove scogliere emerse dallo
Yankee fino al porto. Non si può
procedere in misura minore
perché altrimenti ne soffrirebbero i Bagni Peppe, Maurizio,
Gabriele e Carlo, i quali diverrebbero tutti presto vittime dell'
erosione. Le risorse in teoria ci
sono: sono costituite dai 3 milioni di euro di fondi Fas inseriti
nel quadro integrativo del progetto complessivo sul dissesto
Attività produttive
Necessitano sensibilità
e grande esperienza
LA RICHIESTA
Fano
Stagione estiva già cominciata, tante le problematiche che gli operatori balneari devono affrontare
idrogeologico. Lo stanziamento
approvato dalla Regione è stato
inviato per la firma al Ministero
dell'Ambiente. Quando questo
avverrà il Comune di Fano potrà prendere contatti con il
Commissario Straordinario per
le Opere Pubbliche per definire
un crono-programma, atteso
che il progetto lo deve realizza-
re lo stesso Comune. Ma bisogna fare in fretta perché se non
si sarà reso esecutivo il progetto
entro la fine dell'anno, i finanziamenti saranno revocati. Un'
altra esigenza importante si riferisce ai Bagni Prima Secca, tra
Torrette e Ponte Sasso, dove la
spiaggia è ridotta al lumicino e
alle concessioni del Consorzio
di Marotta, dove le scogliere dovrebbero essere ricaricate. Procedere con interventi parziali,
significa salvare la stagione corrente, ma ritrovarsi l'anno seguente con lo stesso problema;
ecco perché una difesa integrale porterebbe a un risparmio di
risorse.
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"Mettere le persone giuste al
posto giusto" è la richiesta che
oltre agli interventi strutturali,
Mandolini ha avanzato al
sindaco Seri, impegnato a
definire il proprio esecutivo.
All'assessorato alle Attività
produttive è stato chiesto di
porre una persona che
conosca i problemi del mondo
delle imprese e che abbia la
sensibilità giusta per risolverli.
A questo proposito è in gioco il
futuro stesso della economia
fanese, il cui rilancio è la
condizione sine qua non per la
ripresa della occupazione. Lo
stesso occorre fare
all'assessorato al Turismo e a
questo proposito per l'Oasi,
l'associazione dei
concessionari di spiaggia, il
massimo sarebbe una
persona che nella sua vita
abbia fatto l'imprenditore
turistico.
Disagio sociale e degrado le due questioni che tengono banco
Omiccioli tuona
“Sorriso dei bimbi” alla prima edizione
Sondaggi sui problemi della città
Domani il varo della nuova giunta
“Divisioni
interne
nel Pd”
In tanti al motoraduno
Il ricavato in beneficenza
IL QUESTIONARIO
Oltre alla composizione della
giunta che il nuovo sindaco
Massimo Seri si è impegnato a
rendere nota domani, le forze
politiche che fanno parte della
coalizione vincente iniziano
ad occuparsi dei problemi della gente. Il comitato che ha sostenuto la elezione di Samuele
Mascarin, al quale si pensa
venga attribuita la delega ai
Servizi Sociali, non disconosce che siano tanti e di difficile
soluzione e che non tutto potrà essere affrontato e risolto
immediatamente. Per questo
è stato lanciato un questionario per individuare, con l'aiuto
dei cittadini fanesi, quelle tematiche che dovranno essere
affrontate con urgenza nelle
prime sedute della nuova
Giunta e del nuovo consiglio
comunale. In poco più di 48
ore più di duecento0 persone
hanno risposto, esprimendo
la loro opinione su due quesiti
di estrema urgenza. Il primo
riguardava alcuni problemi irrosolti della città come le nuove povertà, il degrado urbano
e l'aiuto alle realtà economiche di Fano. Quello che esce
dai risultati è che quasi il 30%
Fano
LA POLEMICA
Fano
Fano
stionario prevedeva anche la
possibilità di indicare liberamente la propria priorità, data
da più del 10%. In queste indicazioni risalta la richiesta di
mantenere l'Aset comunale e
pubblica e di avere un'amministrazione comunale trasparente; molto gettonata è la richiesta di adottare gli open data in
Comune.
Il secondo quesito riguardava la costituzione della nuova giunta comunale. Il 37% ha
risposto da persone preparate
e competenti, il 40% da persone giovani e innovative.
Il primo atto del nuovo sindaco Seri che ha inviato una lettera alla Regione per perorare la causa del mantenimento
della parte di Marotta di Fano, costituisce per Omiccioli
di Fano 5 stelle il segno evidente delle contraddizioni interne del Pd. E il grillino si
chiede: "Quale futuro può
avere il nostro territorio in
mano ad amministratori, che
pur facendo parte della stessa
parte politica, hanno idee
completamente diverse? Cosa aspettarci allora per l'ospedale unico? Non possiamo rallegrarci per quello che attenderà Fano. Seri si bea di avere
contatti forti in Provincia e in
Regione. Peccato che la Provincia e la Regione abbiano
tutt'altre mire rispetto a quelle di Seri. Che, a questo punto, non avrà la forza, con un
Pd fanese allineato con quello
provinciale e regionale, di opporre resistenza. Marotta diviene lo specchio di questa realtà politica che ha al suo interno mille contraddizioni".
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Seri con i suoi sostenitori: adesso il momento delle scelte
dei votanti chiede di agire con
urgenza sui problemi sociali,
abitativi ed economici che attanagliano molti concittadini.
Circa il 25% si è espressa per
affrontare i problemi di degrado e sporcizia in cui versa Fano. L'aiuto alle attività economiche della nostra città è sentito come un'urgenza dal circa
il 20% dei rispondenti. Il que-
Sugli assessorati
si continuano a chiedere
figure giovani e al tempo
stesso innovative
L’INIZIATIVA
Anche i motociclisti contribuiscono ad arricchire il numero delle presenze turistiche nella nostra riviera. Ha
ottenuto un particolare successo la prima edizione del
motoraduno nazionale "Il
sorriso dei bimbi", organizzato dal Fanum Bikers Team
e patrocinato dal Comune di
Fano, che si è tenuto presso
l'Anfiteatro Rastatt gli scorsi
31 maggio e primo giugno.
La due giorni motociclistica
si è articolata fra momenti
conviviali - uno dei quali proprio all'anfiteatro Rastatt, interamente realizzato dai
membri del Team che hanno
cucinato e servito il pesce
agli ospiti in spiaggia e due
moto passeggiate nello
splendido entroterra provinciale.
Un tour che ha coinvolto Pesaro, la panoramica San Bartolo, Gabicce Monte, Gradara, Tavullia con una visita al
Rossi fans club e il monastero del beato Sante; e il giorno
dopo: i borghi medievali sulle colline Fanesi, con passaggio e sosta alla gola del Furlo, per finire co un aperitivo
sul mare. La nutrita parteci-
pazione di bikers provenienti da varie località italiane ha
coronato l'impegno degli organizzatori. La manifestazione è stata realizzata per sostenere la "Associazione Oasi dell'Accoglienza", che sorge sulle verdi colline fanesi a
Sant'Andrea in Villis.
L'intero ricavato del raduno infatti è stato devoluto alla onlus, gestita da Maria
Chiera, nel corso di una festa
che si è svolta nel pomeriggio di ieri nella sede dell'associazione. Il Fanum Bikers Team è un gruppo organizzato
di motociclisti nato a Fano a
cavallo degli anni 2012 2013 ed è coordinato dai suoi
fondatori, Stefano Vincenzoni e Umberto Ghiraldi.
L'acronimo Lamps (Lealtà,
AMicizia, Passione e Solidarietà), termine universalmente usato dai bikers per
salutarsi, è stato scelto come
motto. Il "Team", nasce quindi come polo di aggregazione di amici con la comune
passione per il mototurismo,
ma con l'obiettivo principale
di suggellare l'amicizia di tutti in quella "S" del motto: la
solidarietà, soprattutto rivolta nei confronti dei bambini
più bisognosi e meno fortunati.
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XXII Domenica 15 Giugno 2014
FANO •VALCESANO
Estate senza soste con settanta eventi
IL PROGRAMMA
Mondolfo
Pubblicato il calendario delle
iniziative estive a Mondolfo e
Marotta, coordinato dagli Assessorati al Turismo e alla
Cultura e con la fondamentale partecipazione dell'associazionismo locale.
"Ci presentiamo con oltre settanta eventi da giugno a fine
agosto, con iniziative che rispondono alle diverse sensibilità e richieste sia dei residenti che dei turisti che scelgono
Mondolfo e Marotta, la terra
delle due vacanze in una, per
la loro villeggiatura" così l'assessore al Turismo Mario Silvestrini. "Calendario costruito insieme alle associazioni prosegue Silvestrini - è stato
oggetto di incontri, seguendo
anche alcune linee fondamentali consolidate nel corso degli anni".
Grande apertura per l'estate
il prossimo 21 giugno con due
appuntamenti di punta: Corrado Augias in uno dei Borghi
più Belli d'Italia per Villa Castella e "Marche in Blu" per la
confermata Bandiera Blu
2014. "Siamo particolarmente soddisfatti - interviene l'Assessore alla Cultura Corrado
Paolinelli - di aver potuto confermare appuntamenti particolarmente importanti: rimane sempre fondamentale la
collaborazione con il mondo
dell'associazionismo. Da aprte nostra resterà sempre alta
l’attenzione anche alle famiglie ed ai bambini".
Non mancherà così il teatro in piazza il lunedì sera (dal
30 giugno al 4 agosto), e per i
bambini Fiabe al Bastione
(giovedì sera), e Giocolandia
(il mercoledì). Particolarmente ricche le manifestazioni legate allo sport, con l'11-13 luglio l'Adriatic crow sup race,
tappa mondiale di questo
sport in grande ascesa; presentazioni di libri, mostre, saranno poi un leitmotiv, in spazi di grande bellezza fra Villa
Valentina, il Bastione di S.Anna ed il Complesso Monumentale di S.Agostino.
Imperdibile "La Festa della Tratta" (in calendario per il
26 e 27 luglio), mentre la solidarietà sarà di casa anche con
"Progetto Sorriso" (16 agosto)
Dalla cultura al teatro
ma non mancheranno
iniziative anche
per giovani e bambini
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o "Fragile Rock" (appuntamento fissato per il 30 agosto). Apertura dei Musei Civici e "Alla scoperta del Castello
di Mondolfo", grazie pure alla
collaborazione con le Miniguide dell'ICS "Fermi" durante tutta la stagione. Musica,
poi, ballo ed anche cinema a
luglio ed agosto, in curiose location.
"Non è facile sintetizzare
un calendario così vario - confermano gli assessori Silvestrini e Paolinelli che ringraziano anche tutto lo staff comunale - e pertanto l'invito è
a consultare il materiale divulgativo non solo a stampa ma
anche on line, disponibile pure sul sito internet www.comune.mondolfo.pu.it".
a.b.
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“Linfa anche per le imprese locali”
Asfaltature nelle zone nevralgiche, al via a Pergola il terzo piano di lavori
Ristrutturazione
per le scuole
delle frazioni
LE OPERE
PUBBLICHE
LA SITUAZIONE
Pergola
MARCO SPADOLA
Pergola
A sole due settimane dalle elezioni, che hanno riconfermato
alla guida della città Francesco Baldelli, a Pergola sono ripartiti importanti lavori pubblici. Si tratta principalmente
di asfaltature di strade in zone
nevralgiche della città, come
quelle artigianali e residenziali.
"Come promesso in campagna elettorale - esordisce il sindaco Francesco Baldelli - in
tempo record abbiamo aperto
nuovi cantieri per realizzare
interventi fondamentali per
Pergola. Potevamo iniziare
queste opere prima delle elezioni per cercare maggiore
consenso e anche per evitare
le solite polemiche dell'opposizione ma, con la serietà con
cui abbiamo sempre interpretato il nostro ruolo di amministratori, abbiamo atteso i tempi giusti. Siamo già al lavoro
per altri cinque anni di fatti,
con la concretezza e l'amore
per la città che sempre ci ha
contraddistinti".
Lavori di asfaltatura in svolgimento per il terzo piano delle opere pubbliche a Pergola
A scendere nei dettagli, il
neo assessore ai lavori pubblici Luca Castratori. "I lavori di
asfaltatura sono partiti in via
delle Arti e dei Mestieri, una
zona artigianale e residenziale. Un segnale di vicinanza nei
confronti delle attività produttive in questo periodo di grave
crisi economica. Presto partiranno anche i nuovi asfalti in
altre zone e località del Comune: nella zona di piazza Garibaldi, in quella industriale
Ganga, lato destro e sinistro, e
in località Valrea. Si tratta di
interventi per ben 100mila euro. Sono lavori che rientrano
nel terzo piano di opere pubbliche messo in cantiere dall'
amministrazione Baldelli in
nemmeno sei anni. Questi ap-
palti andranno a dare anche
lavoro e linfa a diverse imprese locali in un periodo purtroppo particolarmente difficile.
Dopo aver completato ben
due piani di lavori pubblici, abbiamo dato inizio al terzo prima delle elezioni, portando a
termine l'asfaltatura di viale
Catria e di parte di via Marconi, mentre sta procedendo
Centro storico, zone industriali e
artigianali ma anche le tante
frazioni pergolesi saranno
oggetto di interventi che
partiranno appena il patto di
stabilità lo consentirà. Nel terzo
piano delle opere pubbliche sono
previsti lavori, in gran parte già
progettati e interamente
finanziati, che riguarderanno, ad
esempio la frazione di Monterolo.
L'amministrazione guidata dal
sindaco Baldelli ha ottenuto
dall'Unione europea fondi per un
progetto di valorizzazione dei
piccoli borghi che prevede la
straordinaria manutenzione, per
un importo di 150mila euro, delle
ex scuole, che saranno
completamente ristrutturate.
quella della via sotto la Rocca.
Qui - conclude l'assessore Castratori - non solo è previsto
l'ampliamento del parcheggio
a servizio del centro storico
ma anche la predisposizione
alla sua illuminazione. Illuminazione richiesta da decenni
dai cittadini pergolesi, per una
maggiore loro sicurezza".
Si è insediato ieri mattina, davanti a tanti cittadini, il consiglio comunale laurentino. Dopo il giuramento, il neo sindaco Davide Dellonti ha comunicato la giunta ed esposto gli indirizzi di governo. La squadra
che lo accompagnerà per cinque anni è composta dagli assessori Luciana Conti, nominata anche vicesindaco, Alessandro Fontana, Ernesto Tiberini,
Alessia Rotatori. "Svilupperemo un progetto ambizioso e a
lungo termine per riportare
San Lorenzo al centro dell'attenzione. Sarà fondamentale
la collaborazione con i Comuni
limitrofi, i cittadini e la minoranza. Presteremo la massima
attenzione per le fasce più deboli. Non è nostra intenzione
aumentare la tassazione. Lavo-
Davide Dellonti
reremo con impegno per riqualificare il centro storico, a partire dall'ex scuola media, il completamento della variante, rivedere le funzionalità dell'ex mattatoio, incrementare il turismo, valorizzare tutte le
potenzialità del paese". Dellonti ha poi letto la lettera inviata
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Fano
Sarà celebrato lunedì il funerale
di Nicola Cartanese, impiantista
32enne residente a Fano che ha
perso la vita in un tragico infortunio sul lavoro. La Procura di
Urbino, competente per il caso,
non ha disposto l'esame autoptico. Le lesioni celebrali provocate nella caduta da circa otto metri di altezza, erano di per sé sufficienti a stabilire con certezza la
causa della morte. L'ispettorato
del lavoro di Asur sta proseguendo le indagini sul tragico accaduto. Nei prossimi giorni dovranno essere anche verificate le dichiarazioni testimoniali raccolte dopo l'incidente. Nessuno degli operai al lavoro nel capannone dell'azienda Sitech di Montecalvo in Foglia, ha visto il giovane cadere dal tetto. Gli operai
hanno dichiarato di aver solo
© RIPRODUZIONERISERVATA
Nella minoranza
Tinti
“Rispetto
il mio
mandato”
IL CAPOGRUPPO
Sant'Ippolito
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Domani l’addio a Nicola
l’operaio caduto dal tetto
San Lorenzo in Campo
E' tutto pronto a Marotta per
un'estate all'insegna dello
sport, del mare e del divertimento. La prossima settimana scatterà l'atteso Beach
Volley Summer Tour 2014.
Ad organizzare il torneo che
accompagnerà tutta l'estate
marottese, il Beach Stadium
Marotta. Si partirà giovedì 19
per arrivare alle finalissime
in programma il 12 ottobre al
beach stadium. Sono previste quattro categorie di gioco: 2x2 open maschile; intermedio maschile; open misto;
open femminile. Le sfide si
terranno alla spiaggia delle
palme, nettuno, oasi beach e,
in notturna al beach stadium. Per informazioni e
iscrizioni:
beachstadium.
net. La spiaggia sarà protagonista anche tutti i martedì
di giugno e luglio con le lezioni di yoga. E a luglio, dall'11 al
13, il Windsurf Center Marotta organizza l'Adriatic
Crown, una gara di Sup race
che si comporrà di due eventi: uno di valenza mondiale e
a seguire la tappa del campionato italiano Fisurf. Tutti
gli appuntamenti estivi sono
consultabili nel sito del Comune di Mondolfo.
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“Collaborazione con le realtà limitrofe
per dare slancio a San Lorenzo in Campo”
LA PRIORITA’
IL CALENDARIO
Marotta
sentito il tonfo violento a terra.
Le successive indagini si focalizzeranno sull'accesso al tetto e
sul materiale di cui era fatta la
copertura. Dovranno essere anche verificati i sistemi di aggancio al tetto presenti all'esterno
del capannone. L'ispettore Asur
intervenuto sul posto ha confermato che non esiste un pericolo
amianto. Quando Nicola è scivolato e caduto dal tetto ha trascinato sotto i suoi piedi tre lastre
in eternit. Nei primi giorni della
prossima settimana interverrà
una ditta specializzata per la ripulitura. L'Asur ha ribadito comunque che pur essendo un lavoratore autonomo, non dipendente della ditta, l'impiantista
avrebbe dovuto osservare gli obblighi previsti per legge in materia di sicurezza nella fattispecie
della sua professione. Al momento della caduta non era infatti imbragato.
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Sull’infortunio mortale indagine della Procura
dal vescovo Armando Trasarti ai neosindaci e ricordato il nonno Francesco: "sarebbe fiero del ruolo che ricopro". Ha poi preso la parola il capogruppo di minoranza Valeria Bartocci. "La nostra sarà un'opposizione costruttiva. Terremo fede al
nostro programma elettorale. Appoggeremo le scelte
prese nell'interesse dei cittadini". L'opposizione sulla nomina della giunta e le linee
programmatiche si è astenuta. Il consigliere Alessandro
Gabrielli sul futuro della
scuola materna ha proposto
un referendum. E' poi intervenuto il collega di minoranza Vincenzo Berti: "Collaborazione con gli altri comuni
sì ma non piedi sulla testa".
Capogruppo di maggioranza è stato nominato Cristina
Boldrighini.
Beach volley
Un torneo
in quattro
versioni
"Resto al mio posto anche
se nel ruolo di capogruppo
della minoranza nel rispetto delle istituzioni - sottolinea l'ex sindaco di Sant'Ippolito Dimitri Tinti vittima
di un ribaltone tra i più clamorosi nel momento in cui
si era candidato per il terzo
mandato - prendo atto della
situazione anche se molti si
chiedono se è vero che ho
intenzione di dimettermi
ma il mio mandato lo rispetterò appieno nel rispetto
della volontà di coloro che
mi hanno sostenuto".
L'insediamento del nuovo sindaco Stefano Tomasetti è avvenuto da pochi
giorni "E' stato il primo consiglio comunale nel mio
nuovo ruolo, in minoranza.
La prassi vuole che il sindaco, dopo il giuramento, faccia il discorso di insediamento, il capo della minoranza il suo intervento per
poi passare agli altri argomenti all'ordine del giorno.
Con mia grande sorpresa
però il neo eletto sindaco
Tomasetti non ha aperto
bocca, limitandosi a svolgere le ordinarie formalità.
Capisco l'emozione e l'inesperienza, ma mi è sembrato un approccio superficiale. Se questo è il cambiamento, l'inizio lascia a desiderare".
Dellonti giura, al suo fianco Conti, Fontana, Tiberini e Rotatori
LA NUOVA GIUNTA
Giovedì lo start
10 Domenica 15 Giugno 2014
CULTURA e SPETTACOLI
Online
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Mogherini e D’Alema a Passaggi
La rassegna dal 18 al 22 giugno a Fano con tanti appuntamenti e incontri
Per “I Video e le Parole”
corto di Santini
e docu-film di Caporale
IL FESTIVAL
DELLA SAGGISTICA
LE INIZIATIVE
MASSIMO FOGHETTI
Fano
Fano
E' appena nato e ha già assunto
una dimensione nazionale il
Festival della Saggistica "Passaggi" di Fano. In realtà è nato
già adulto, perché già nella prima edizione, che si è svolta nel
novembre scorso, ha subito attirato l'interesse di scrittori,
saggisti, giornalisti, uomini politici, docenti universitari noti a
livello nazionale. Nella seconda edizione che avrà luogo dal
18 al 22 giugno si è fatto di più:
le presenze sono ancora di più
alto livello e gli incontri in programma variamente articolati.
Tra l'altro saranno 5 giorni intensi che eserciteranno un notevole influsso nella promozione del territorio. Ieri la manifestazione è stata presentata dal
presidente della associazione
promotrice Cesare Carnaroli,
dall'ideatore e direttore generale Giovanni Belfiore, dal nuovo sindaco di Fano Massimo
Seri e dal presidente della Camera di Commercio di Pesaro
e Urbino Alberto Drudi. Aprirà il Festival presieduto da
Nando Della Chiesa l'incontro
tra il ministro degli Esteri Federica Mogherini e Massimo
D'Alema, condotto dal direttore di Rai News24 Monica Maggioni. Sarà poi un altro ministro, Stefania Giannini titolare
del dicastero Istruzione, Università e Ricerca, a chiudere la
kermesse culturale dialogando
con Luigi Berlinguer, Francesca Puglisi e il giornalista Francesco Rea. In mezzo: un mare
di libri, come allude il tema di
Un momento della conferenza di presentazione del Festival della Saggistica “Passaggi” a Fano
questa seconda edizione "Parole ai confini del mare": dall'attore Giulio Scarpati, presente il
giorno della inaugurazione il
18 giugno, al vincitore di Masterchef Italia Federico Francesco Ferrero, che interverrà il
19, da Enrico Vaime, il 21giugno, al fondatore del premio
giornalistico televisivo Ilaria
Alpi Francesco Cavalli, il 18, da
Caterina Chinnici, il 21 allo storico Emilio Gentile, il 22, dai
Ci saranno tra gli altri
anche Stefania Giannini
Luigi Berlinguer, Francesca
Puglisi e Francesco Rea
vaticanisti Marco Politi, il 22 e
Paolo Fucili, il 19, al fondatore
di Gambero Rosso e ideatore
di Doctorwine.it Daniele Cernilli , il 18; e poi ancora, la bionda Madalina Pometescu, il 19,
vincitrice di Bake Off Italia,
l'economista Giovanni Moro, il
21, il giornalista Mario Giordano e lo psichiatra Vittorino Andreoli, il 21. Nando dalla Chiesa
interverrà il 19 e il 21 per presentare "La stanza dei fantasmi" di Corrado Stajano e il suo
"I fiori dell'oleandro. Donne
che fanno più bella l'Italia", con
le giornaliste Olimpia Gobbi
(Forum Paesaggio Marche) e
Marina Terragni del Corriere
della Sera. Il 21 sarà presente
anche Gianfranco Fini che parlerà della sua opera "il Ventennio". Nutrita la presenza di altri politici: il 18 Marco Follini
dialogherà con Filippo Ceccarelli, e Claudio Martelli con Nino Bertoloni Meli, mentre il 21
Giuseppe Giulietti e Giuseppe
Civati con i giornalisti Giorgio
Santelli e Stefano Corradino, il
22, infine, Piero Folena ricorderà Enrico Berlinguer con
Pierpaolo Farina e Jolanda Bufalini. Altri interessanti incontri saranno quelli con lo scrittore-viaggiatore Valerio , il 18, in
compagnia del musicista dei
Casino Royale Geppi e del blogger Ivan Carozzi.
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Il Festival Passaggi Festival
ospiterà, in contemporanea con
la sede dell'Abi di Botteghe
Oscure, anche una delle prime
proiezioni nazionali del
documentario su Enrico
Berlinguer "Ritorno a casa". Le
telecamere rientrano nel
palazzo di via delle Botteghe
Oscure, a Roma, con Alberto
Menichelli, autista di Berlinguer,
e Roberto Bertuzzi,
componente della scorta del
leader comunista. Nella
rassegna "I Video e le Parole",
un corto del regista fanese
Mauro Santini e il docufilm sulle
ferrovie dismesse di Antonello
Caporale con le immagini della
Fano-Urbino. Ma non ci saranno
solo parole alla seconda
edizione del Festival, ma anche
alcuni numeri, quelli degli
anniversari che cadono nel 2014
e che il Festival vuole celebrare
con la rassegna audiovisiva "La
Tv della memoria", ospitata
nella Sala Ipogea della Memo
Mediateca Montanari e curata
dal giornalista Rai Giorgio
Santelli, in collaborazione con
Rainews 24, i premi giornalistici
Ilaria Alpi e Roberto Morrione e
l'Archivio Audiovisivo del
Movimento Operaio. Gli
anniversari presi in esame sono i
100 anni dallo scoppio della
prima guerra mondiale, i 100
della nascita del poeta Mario
Luzi, i 30 dalla morte di Enrico
Berlinguer, i 25 da Piazza
Tienanmen e dalla caduta del
muro di Berlino ed i 20
dall'assassino in Somalia di
Ilaria Alpi e Miran Hrovatin.
Tutto pronto per la serata finale del concorso nazionale “Poesia senza confine” promosso
dall’associazione culturale di
volontariato La Guglia, con il
patrocinio di Regione e Consiglio regionale Marche, Provincia di Ancona, Comuni di Agugliano e Polverigi, Pro Loco
Polverigi e Csv Marche (Centro
servizi per il volontariato).
L’appuntamento con la cerimonia di premiazione è per oggi
alle ore 21,15 nel piazzale Centro Opere parrocchiali di Agugliano (in caso di maltempo al
·
cinema Ariston): ospite d’onore sarà l’attore Cesare Bocci,
che per l’occasione interpreterà alcuni brani letterari e poetici di grandi autori (ingresso libero). Protagoniste dell’evento
le letture, affidate agli stessi autori, delle 13 poesie finaliste del
concorso - 7 in dialetto marchigiano e 6 in lingua italiana - selezionate dalla giuria di esperti
tra i circa 300 componimenti
arrivati dalla regione e dal resto d’Italia. La serata, sarà arricchita anche dagli interventi
musicali di Valentina Bonafoni
(voce), Paolo Avoni e Pietro Senigalliesi (chitarre).
Quanto alle premiazioni, se
a selezionare i finalisti è stata
una giuria tecnica - composta
da Alessandro Seri, Franca
Mancinelli, Danilo Mandolini e
Davide Nota – cui spetterà anche il compito di designare il
vincitore assoluto della sezione
“poesia dialettale” e di quella
“poesia in italiano”; un ruolo sarà giocato anche dalla giuria
popolare, che tra i finalisti designerà i primi tre classificati di
ogni sezione. Tra i riconoscimenti in palio, premi in denaro, trofei e copie dell’antologia
del Premio.
La cerimonia sarà precedu-
Cesare Bocci
Violoncello
e pianoforte
Bel connubio
IL CONCERTO
FABIO BRISIGHELLI
Ancona
Si deve a Cesare Greco, conosciuto e stimato musicista
e direttore (d'orchestra e di
coro) di Ancona, la valida iniziativa di presentare, nel corso di una serata da camera in
stile vagamente ottocentesco ("old fashioned", direbbero gli inglesi) un nuovo sodalizio musicale di due bravissimi artisti cittadini: il duo
composto da Chiara Burattini al violoncello e da Paolo
Zannini al pianoforte. Molto
giovane lei, anche se già in
possesso di importanti esperienze sul campo; un po' più
anziano lui, da anni sulla
breccia in veste di apprezzato solista ma anche presente
in significative formazioni di
gruppo. Un connubio inedito che nel concerto a cui abbiamo assistito si è rivelato
di indubbio valore. Il pro-
Chiara Burattini
ta alle ore 18, presso la Sala del
Consiglio comunale di Agugliano, dal convegno intitolato “Il
femminile nella letteratura
marchigiana del '900”, rivolto
a studenti, cittadini e a tutti coloro che si interessano di letteratura in genere. A relazionare
sul tema sarà il poeta e scrittore marchigiano Alessandro Seri. Il Novecento può essere considerato a ragione il secolo delle conquiste sociali e tra esse la
questione femminile – i diritti
delle donne, le loro rivendicazioni - ha rappresentato un
punto centrale.
gramma variegato di autori
(e di conseguenza di stili
strumentali) ha preso il via
con i "Cinque pezzi in stile
popolare" di Schumann, largo di spunti sentimentali e di
cangianti moti dell'animo legati a un'espressività di presa immediata, per poi proseguire, nella prima parte, con
la corda riposta, grave e pensosa, dell' "Elegia" di Fauré e
quindi con la sottile, limpida
malia cantante di Dvorak nel
suo "Rondò in sol minore. La
seconda parte era affidata invece a Debussy, alle pulsazioni impressionistiche della
"Sonata in re minore", e, a
conclusione, a "Le Grand
Tango" di Piazzolla, una variazione in qualche misura
più "colta" del suo genere
musicale consueto. E in tutti
i brani ascoltati violoncello e
pianoforte vibravano all'unisono.
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“Poesia senza confine” ad Agugliano con Cesare Bocci
Agugliano
μ Burattini-Zannini