Newsletter 418 SFA (12 feb 2015)

Organizzazione di Volontariato Culturale - onlus
Torre di Porta Villalta - Via Micesio, 2 – 33100 UDINE – Tel/fax 043226560
Segreteria: martedì, giovedì e venerdì h. 17-19
NEWSLETTER n. 418 del 12 febbraio 2015
Informativa telematica non periodica della Società Friulana di Archeologia, trasmessa ai Soci, a tutti coloro
che ne fanno richiesta, nonché ad enti, scuole ed associazioni interessate.
URL: http://www.archeofriuli.it
E-MAIL: direzione@archeofriuli.it, sfaud@archeofriuli.it, archeofriuli@yahoo.it,
archeofriuli@pec.it
FACEBOOK: accedi dal sito www.archeofriuli.it
UDINE. I testi classici. La produzione artigianale nel mondo antico...
Cicli di conferenze e seminari su: I testi classici: interpretazione, tradizione e fortuna e La
produzione artigianale nel mondo antico e la sua contestualizzazione storica, socio-economica e
tecnologica. Programma della Settimana del Dottorato di ricerca in Scienze dell’Antichità, cicli
XXVII-XXX, Università di Udine 23-27 febbraio 2015.
Vedi l’intero programma, vai a >>>
Segnaliamo, in particolare:
Mercoledì 25 febbraio 2015, Sala Lampadario di Palazzo Caiselli (vicolo Florio, 2)
- h. 9.00-10.45 Stefano Magnani (Università di Udine), Una lamina in piombo iscritta da Moruzzo
e l’importazione di viti dal Lazio nell’agro di Aquileia in età traianea;
- h. 16.30-18.15 Maurizio Buora (Società Friulana di Archeologia), Per Marte e per Venere. Due
prodotti della lavorazione del piombo: le ghiande missili e le cornici di specchio.
ARCHEO CUCINANDO IN ROSA!
Quest’anno abbiamo pensato di stuzzicare la vostra fantasia e
l’interesse per l’archeologia facendovi cucinare ricette
antiche! Vi proponiamo alcune ricette che arrivano dai nostri
antenati Egizi, Greci e Romani…
Mettetevi alla prova portandoci uno assaggio delle ricette che
pubblicheremo su FB nel mese di Febbraio.
Il 10 marzo, in occasione di Archeologia in Rosa, vi
spiegheremo come e quando venivano cucinati anticamente!
Siete liberi di essere originali e modificare gli ingredienti se
questi non sono reperibili!
Una commissione valuterà le pietanze e il piatto più gustoso riceverà un premio!
In seguito faremo tutti festa in sede per festeggiare la IV edizione di “Archeologia in rosa”.
Inviate il vostro modulo di adesione ai nostri indirizzi sfaud@archeofriuli.it
o
archeofriuli@yahoo.it entro il 28 febbraio 2015.
Vedi presentazione, le ricette proposte e la scheda di partecipazione
ISCRIZIONI 2015
Socio ordinario: € 25; - socio famigliare: € 10; - socio studente (fino al compimento del
25° anno di età): € 16.
Le iscrizioni si possono fare:
1) in Segreteria ad Udine (martedì, giovedì e venerdì – ore 17-19) oppure presso le
Sezioni Carnica, Friuli Collinare, Destra Tagliamento, Isontina e Medio Friuli;
2) mediante versamento su c/c/postale n. 15176332 intestato alla SFA – onlus;
3) oppure
mediante
bonifico
bancario
su
Banca
Prossima
Cod.
IBAN
IT33J0335901600100000004876 intestato alla SFA – onlus.
IL 5 PER MILLE A FAVORE DELLA SFA
Nella dichiarazione dei redditi, si può destinare il 5 per mille dell'IRPEF, alla nostra
associazione, SENZA ALCUN COSTO AGGIUNTIVO! Basta indicare il numero di codice fiscale
della Società Friulana di Archeologia - onlus - 9 4 0 2 7 5 2 0 3 0 6 - nell'apposito spazio del
modello 730, del modello CUD e pensioni oppure del modello UNICO.
Fate conoscere questa possibilità di sostenere la Società Friulana di Archeologia – onlus anche
a famigliari, ad amici ed a conoscenti. E’ un modo concreto per aiutare l’associazione che da
oltre 25 anni si occupa della salvaguardia, della promozione e della valorizzazione dei beni
archeologici della nostra Regione.
E' UN PICCOLO GESTO CHE PER L'ASSOCIAZIONE E' GRANDE !!!
Sezione Isontina
ARTE, TRADIZIONI ED ARTIGIANATO IN FRIULI VENEZIA GIULIA
Ciclo
di
incontri
serali
dedicati al
patrimonio
storico, artistico e culturale della nostra regione, realizzato dalla Sezione Isontina con la
collaborazione ed il patrocinio del Comune di San Canzian d’Isonzo ed il patrocinio della
Presidenza del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia, a cura di Desirée Dreos, il giovedì dalle
20.00 alle 21.00 presso la saletta di Villa Settimini a Pieris.
Vedi intero programma
STORIE, MISTERI E LEGGENDE IN FRIULI VENEZIA GIULIA... DA GORIZIA A UDINE... - prima parte Ciclo
di
incontri
serali
dedicati al
patrimonio
storico, artistico e culturale della nostra regione, realizzato dalla Sezione Isontina con la
collaborazione ed il patrocinio del Comune di San Canzian d’Isonzo ed il patrocinio della
Presidenza del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia, a cura di Desirée Dreos, il mercoledì
dalle 20.00 alle 21.00, presso la saletta di Villa Settimini a Pieris
Vedi intero programma
STORIE, MISTERI E LEGGENDE IN FRIULI VENEZIA GIULIA...TRIESTE E IL CARSO... - seconda parte Ciclo
di
incontri
serali
dedicati al
patrimonio
storico, artistico e culturale della nostra regione, realizzato dalla Sezione Isontina con la
collaborazione ed il patrocinio del Comune di San Canzian d’Isonzo ed il patrocinio della
Presidenza del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia, a cura di Desirée Dreos, il martedì dalle
20.00 alle 21.00 presso la saletta di Villa Settimini a Pieris
Vedi intero programma
Archeologia in Rosa
con la collaborazione ed il patrocinio di
Venerdì 6 marzo 2015
Udine – Torre di Porta Villalta – Via Micesio, 2, alle ore 16,00
TESI RIGUARDANTI L’ARCHEOLOGIA DELLA DONNA
Virginia Fileccia (Università degli Studi di Firenze), La riscoperta di un sarcofago egizio del
Museo Archeologico di Firenze!
Nel magazzino del Museo Archeologico di Firenze è custodito un sarcofago
femminile che ha subito diversi ritocchi ed è stato donato da una certa
Natalina Nardi, di cui si sa ben poco.
Già dal primo approccio, sono immediatamente visibili degli elementi che non
possono essere originari. L’analisi ha, poi, permesso di distinguere le parti che
hanno subito una leggera ritintura da quelle che sono state pesantemente
rimaneggiate. È stato possibile, attraverso uno studio attento e accurato
basato su confronti, riconoscere il corpus di appartenenza delle vignette che
decorano l’intera superficie del sarcofago, mentre attraverso analisi stilistica,
iconografica ed epigrafica, si è proposta una datazione dell’esemplare.
Luigi Zotta (Università degli Studi di Firenze), Donne di
Dioniso tra mito e immagine.
Il ruolo della donna nelle società antiche è stato da sempre
un ambito di studi affrontato e sviluppato da numerose
discipline umanistiche, il più delle volte incentrato su
tematiche antropologiche e sociali,mosse dal bisogno di
indagare la componente femminile e matriarcale che sta
alla base di qualsiasi gruppo etnico.
Il rapporto tra Dioniso e le donne nella Grecia antica è un tema di estremo interesse che spazia
dalla mitologia alle arti figurative e che coinvolge gran parte della vita e della storia di questa
divinità, legata indissolubilmente al vino ed al simposio, all'ebbrezza suscitata dai suoi riti e dalla
preponderante sessualità presente in gran parte delle sue feste. Attraverso alcuni esempi tratti
dalle tradizioni letterarie e dai racconti mitologici, oltre che dalle scene impresse sulla ceramica,
analizzeremo il rapporto tra Dioniso e le donne nel contesto artistico e sociale ateniese tra VI e V
sec. a.C..
Anna Miaczewska (University in Lublin, Polonia), Le donne e la violenza. L’evidenza
archeologica di antiche combattenti nell’antichità.
La predominante nozione che le donne nell’antichità fossero umili e riservate nella loro sfera
domestica ha creato una tradizione generalmente accettata di studi che inquadrarono la donna
esclusivamente in quest’ambito.
I topos di conformità delle donne e la loro presunta
passività deve essere, però, tuttavia ridiscussa. Ciò è
dato dalla vasta quantità di testimonianze che vede
la donna protagonista, non solo in attività al di fuori
dell’ambiente domestico, ma anche all’interno dei
più violenti domini associati agli uomini e alla
guerra.
Le fonti bibliografiche e archeologiche, raccolte ai
fini del presente lavoro, verranno presentate per
proporre un’immagine differente della donna antica.
Esse, infatti, erano, spesso, nemici attivi e
formidabili nei tempi di crisi e di guerra. Loro stesse prendevano parte a battaglie e coltivavano
uno spirito combattivo all’interno delle proprie società d’appartenenza.
Il loro coinvolgimento in un conflitto poteva comprendere la difesa delle mura della città, la
fornitura delle provviste ai propri uomini e genti, vegliare sull’organizzazione dell’intera tribù o
città in assenza degli uomini, fino alla stessa partecipazione alle battaglie e alle manovre di guerra.
Lo studio dell’iconografia dei mosaici e delle sepolture femminili dimostra che alcune donne
assunsero dei ruoli tipicamente maschili e, spinte dalle circostanze, esse dovettero svolgere ruoli
non legati a mansioni femminili.
Questo non significa che queste donne nell’insieme abbandonassero il loro ruolo femminile della
vita, però, forse, dovettero cercare i mezzi per far conciliare il mondo violento che le circondava con
le loro attività quotidiane.
Questa presentazione cerca le risposte per quanto riguarda l’importanza delle donne come
combattenti e presenta una teoria: le donne che combattevano non erano completamente
sconosciute al mondo antico.
Alessandra Fragale (Università degli Studi di Napoli L’orientale), Il ruolo della donna nella
Campania romana.
Spesso, il ruolo delle donne all'interno della
società romana è considerato poco significativo
e si pensa che siano state incapaci di esercitare
una propria influenza. Invece, studiando i
documenti epigrafici che provengono dalla
Campania romana, ecco emergere i nomi di
donne dell’aristocrazia locale che compiono atti
di evergetismo o ricevono grandi onori, quali
seppellimento in luogo pubblico. Accanto ad
esse compaiono anche donne appartenenti al ceto sociale libertino capaci di
accedere ai grandi collegia ed, infine, persino schiave che lasciano testimonianza
della propria religiosità attraverso dediche votive nei templi e presso gli altari.
Lorena Cannizzaro (Università degli Studi di Torino), Il potere femminile nell'Alto Medioevo: le
figlie dei re.
Sebbene non vi sia alcun elemento giuridico che accenni alla possibilità delle figlie del re di
ereditare la regalità e trasmetterla al proprio sposo, è evidente che la possibilità esisteva ed era
fortemente percepita durante tutto l’alto Medioevo. La mancanza di una regola successoria
definita estendeva anche ai consorti delle principesse, oltre che a tutti i figli del re stesso, la
possibilità di rivendicare il trono. Tale evenienza fu sempre sentita e tenuta sotto un rigido
controllo.
Le fonti storiche giunte fino a noi presentano, quindi, figlie di sovrani costrette al
nubilato presso la corte paterna o all'interno di monasteri, in modo da evitare
possibili legittimazioni al potere ed eventuali rapimenti, o ancora principesse
impiegate per il consolidamento dell’autorità paterna attraverso le alleanze
matrimoniali.
Ci si interroga, tuttavia, sul ruolo e sul potere che queste principesse
esercitarono all'interno della società altomedievale. Infatti, anche se prive di
qualsiasi titolo e di qualsiasi autorità formale, esse erano indubbiamente delle
donne potenti: la libertà d’azione all’interno del palazzo o nei monasteri e le
frequentazioni private, permettevano loro di agire come vero e proprio filtro nei
confronti del padre, di influenzarne le decisioni e di condizionarne le scelte.
CONCLUSIONE DELLA SERATA CON UN INTERVENTO MUSICALE
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Sabato 7 marzo 2015
San Giorgio di Nogaro – Villa Dora, 2, alle ore 20.30
Alessandra GARGIULO, Mogli, madri e figlie: le donne romane attraverso i ritratti e i testi di
alcune iscrizioni della X Regio, in collaborazione con il Comune di San Giorgio di Nogaro.
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Martedì 10 marzo 2015
Udine - Torre di Porta Villalta – Via Micesio, 2, alle ore 17
LA DONNA PROTAGONISTA NELLO SCORRERE DEI SECOLI
Chiara Zanforlini (Università degli studi di Torino), Due volti delle Valli: le tombe di Merit e
Nefertari.
Benché Merit fosse la moglie dell’architetto reale Kha e Nefertari la
regina consorte di Ramesse II e due secoli le separino, di entrambe
le donne possediamo
le tombe, che sorgono
a poca distanza l’una
dall’altra,
rispettivamente nella
necropoli di Deir-elMedina e nella Valle
delle
Regine;
entrambe furono scoperte dall’archeologo Ernesto Schiaparelli, nel 1904 e nel 1906.
La tomba di Nefertari conserva splendide pitture ma fu scoperta già saccheggiata, come quasi
tutte le tombe reali; quella di Merit e del suo sposo Kha era invece intatta e presenta un ricchissimo
corredo, oggi conservato al Museo Egizio di Torino. Pur con queste differenze, entrambe le tombe
permettono di conoscere meglio la vita di due donne egizie del Nuovo Regno.
Micaela Vernamonte (Università degli Studi di Bologna), Berenice I e Arsinoe II: due regine a
confronto. VIA SKYPE
L’epoca ellenistica fu un’epoca di grandi cambiamenti a livello sociale,
politico, economico, artistico, ma anche e soprattutto miglioramenti, in
particolar modo per il sesso femminile: la posizione della donna verrà
rivalutata e valorizzata. In questa sede verrà presa in esame una
specifica categoria di donne: quelle reali. Alle regine verrà data la
possibilità di partecipare attivamente alla vita politica e amministrativa
del regno; queste avranno l’opportunità di affiancare i loro mariti in
situazioni e decisioni fino al quel momento impensabili per il sesso
femminile.
Nel regno lagide più che nelle altre monarchie è possibile notare questo
importante cambiamento: Berenice I e Arsinoe II, non sono solo prima e
seconda regina del regno tolemaico, ma anche madre e figlia. Il
confronto tra queste ultime permetterà di capire come a distanza di
pochi decenni la condizione femminile abbia subito un netto
miglioramento, tanto da raggiungere con Arsione II livelli inaspettati e
sconosciuti alle altre monarchie dell’epoca.
Giulia Cesarin (Università degli Studi di Padova) Il vetro ti fa bella: gli ornamenti vitrei dalla
Domus di Tito Macro, Aquileia.
Durante tutta l’età romana, così come nelle epoche
precedenti e successive, venivano prodotti moltissimi
tipi di ornamenti in vetro. Questo materiale, molto
apprezzato per la relativa facilità di lavorazione e
versatilità, era un perfetto succedaneo di molte
pietre dure, delle quali poteva facilmente imitare i
colori.
Nel corso delle campagne di scavo che hanno
interessato i Fondi ex-Cossar di Aquileia (2009-2013),
condotte dall’Università di Padova, è stata rinvenuta
una grande concentrazione e varietà sia di perle che
di armille. L’entità dei ritrovamenti risulta quasi senza confronto in ambito regionale e nelle aree
limitrofe, ed assume valenza ancor maggiore se si considera la pertinenza ad un contesto
domestico, e non sepolcrale.
Alle perle, che potevano essere infilate in bracciali o collane, veniva attribuito non solo valore
ornamentale e di prestigio, ma anche potere magico ed apotropaico. Vista la persistenza nei secoli,
dovuta alla longevità non solo della produzione, ma anche della vita dei singoli manufatti, e la loro
ampia diffusione in area mediterranea e continentale (spesso appartenendo a tradizioni
indipendenti e produzioni locali), l’inquadramento cronologico e la provenienza geografica restano
difficili da definire.
Per quanto riguarda le armille a cerchio rigido, sono riconoscibili due gruppi principali: il primo, di
ambito europeo, che si sviluppa a partire dal periodo lateniano, giungendo fino all’Alto Medioevo,
contraddistinto da bracciali in vari colori con filamenti applicati in colori contrastanti; il secondo,
riconducibile all’area palestinese, e limitato ai secoli III-V, si caratterizzava per il vetro “nero” con
decorazione a costolature o impressioni. Entrambe le tradizioni sono attestate ad Aquileia,
confermandone il suo ruolo di crocevia tra Oriente ed Occidente, punto d’incontro di influenze e
mode diverse.
Shani Baldacci (Liceo Scientifico Statale G. Marinelli di Udine), Le donne longobarde nella
necropoli di Romans d'Isonzo.
Sezione Isontina
- Venerdì 13 marzo 2015, ore 20,30, a Begliano (Comune di San Canzian d'Isonzo) presso la sala
parrocchiale Dion Luigi Baroncini, incontro organizzato dalla Sezione Isontina con il Prof. Ferruccio
Tassin e Mons. Mauro Belletti sul tema dal titolo: “Faidutti, Bugatto, Baroncini. Dall'Austria
all'Italia 1914-1918.” Patrocinio del Consiglio Regionale FVG.
La Sezione Isontina, nell'ambito delle attività iniziate nel
2008 e dedicate alla ''Grande Guerra'' ha organizzato una
conferenza dedicata alla conoscenza della situazione sociopolitica del Monfalconese e della Bassa friulana negli anni
precedenti lo scoppio della prima guerra mondiale.
Luigi Faidutti (San Leonardo, 11 aprile 1861 – Königsberg, 18 dicembre 1931). Personalità politica
di rilievo, guida del movimento cristiano sociale, che raggiunse la posizione egemonica tra la
popolazione rurale della Contea di Gorizia-Gradisca fondatore delle prime ''Casse Rurali''. Nel
1907 fu eletto deputato a Vienna. Si definiva «deputato friulano al Parlamento di Vienna»,
lottando per il riconoscimento del popolo friulano da parte delle autorità austriache. Durante la
guerra, quando il Parlamento di Vienna venne chiuso, si prodigò nell'assistenza ai profughi friulani
internati in vari campi austriaci.
Giuseppe Bugatto (Zara, 11 settembre 1873 – Grado, 25 febbraio 1948). E' stato un politico
austro-ungarico, nato in Dalmazia a Zara e di origine, in parte, italiana. Di padre originario di Aiello
del Friuli, studiò dapprima a Gorizia, poi conseguì la laurea in giurisprudenza all'università di Graz
ed entrò nell'amministrazione dell'Impero d'Austria come regio-imperial segretario di
luogotenenza al Ministero del culto e istruzione. Nel 1907 venne eletto deputato al Parlamento di
Vienna per il Partito Cattolico popolare Friulano, per il quale si era presentato nel collegio di
Cervignano Monfalcone
Don Luigi Baroncini nato a Vigna d'Arco. Consacrato sacerdote il 31 Luglio 1878, fu collaboratore
di Bugatto e parroco di Begliano. Venne internato nel 1915 a Zubiena (No).
ANTICO EGITTO: alla ricerca dell'eternità.
È la consapevolezza della morte che distingue gli uomini dagli altri mammiferi, si dovrebbe dire da
tutti gli altri esseri viventi. Da questa umana percezione scaturisce il rifiuto di pensare che la
propria vita debba finire nel nulla. Così, fin dagli albori l'uomo ha elaborato miti, credenze, religioni
che fornissero, non solo giustificazioni del fenomeno ma, soprattutto, la fede nella sopravvivenza,
ovvero nell'immortalità. E la ricerca della vita eterna è il filo conduttore che unisce le tre conferenze
dedicate all'Antico Egitto.
Verranno trattati tre aspetti peculiari del complesso rituale elaborato dagli egizi per sopravvivere
alla morte, anche in un'ottica temporale che arriverà fino alla sua commistione con la cultura
greco-romana.
Programma, in Torre, ore 18,00:
- Venerdì 20 marzo 2015, Susanna Moser "La ricerca dell'eternità nell'Egitto Tardo e GrecoRomano";
- Venerdì 27 marzo 2015, Marina Celegon "La Cachette di Karnak: volti per l'eternità";
- Venerdì 10 aprile 2015, Andrea Vitussi "Wp-Ra, 'aprire la bocca' per l'Eternità".
AQUILEIA (Ud). VI incontro internazionale di studi Instrumenta inscripta.
Dal 26 al 28 marzo 2015, nell'ambito di una collaborazione tra la Soprintendenza per i Beni
Archeologici del Friuli Venezia Giulia, la Società Friulana di Archeologia ed il Dipartimento di
Storia e Tutela dei Beni Culturali dell'Università di Udine sarà organizzato ad Aquileia il “VI
incontro internazionale di studi Instrumenta inscripta”.
Vedi l’intero programma
VIAGGI
GRAN TOUR DELLA SICILIA OCCIDENTALE.
Dal 18 al 25 maggio 2015
Vedi intero programma
QUADERNI FRIULANI DI ARCHEOLOGIA
n. XXII – XXIII – Dicembre 2013
E’ on line sul sito internet http://www.archeofriuli.it alla pagina “Quaderni” con indirizzo su
www.quaderni.archeofriuli.net, oppure direttamente su
http://www.quaderni.archeofriuli.net/projects/anno-xxiixxiii-dicembre-2013/
I Soci che intendono averne copia cartacea lo richiedano telefonicamente alla Segreteria, che
inoltrerà la richiesta all’Editore, il quale provvederà al recapito a domicilio dietro pagamento di
spese di stampa e spedizione.
ARCHEOCARTAFVG
Carta Archeologica del Friuli Venezia Giulia on line
http://www.archeocartafvg.it
Itinerari per visitare il Friuli Venezia Giulia e schede di descrizione dei siti, dei
ritrovamenti archeologici e dei musei archeologici esistenti in Friuli Venezia Giulia.
Ogni socio SFA può partecipare alla realizzazione del progetto: archeofriuli@yahoo.it
I gioielli italiani
La Società Friulana di Archeologia onlus, da sempre sensibile ai temi della valorizzazione dei beni
culturali, ha deciso di condividere con gli amanti delle bellezze del nostro paese una sezione sulla propria
pagina facebook in cui tutti possono mettere le fotografie delle proprie città o dei siti archeologici italiani.
Leggi tutto, vai a >>>
SEGNALAZIONI
“IL TEMPIETTO delle MERAVIGLIE”
Venerdì 13 febbraio 2015 ore 18.00, Cividale del Friuli
SALA REFETTORIO DEL MONASTERO DI SANTA
MARIA IN VALLE, in occasione del dossier su
Cividale, pubblicato sulla rivista “MEDIOEVO”, la
Dott.ssa Elena Percivaldi presenta un intervento
dal titolo: “Lo scrigno di Astolfo e Giseltrude e i
suoi Tesori”
Info: Sportello Informacittà – tel. 0432 710460
CIVIDALE DEL FRIULI - animando
* Giovedì 19 febbraio 2015, ore 18,00, al Museo Archeologico Nazionale di Cividale del
Friuli, conferenza "Dai villaggi indigeni alla città romana", a cura del dott.ssa Serena
Vitri. Ingresso libero
* Venerdì 27 febbraio 2015, ore 11,00, Le necropoli longobarde di Cividale del Friuli.
La necropoli di Cella-San Giovanni. Visita guidata gratuita - prenotazione obbligatoria.
* Giovedì 19 marzo 2015, ore 18,00, al Museo Archeologico Nazionale di Cividale del Friuli,
conferenza dal titolo "Approviggionamento e circolazione del metallo nel Friuli
protostorico", a cura della prof.ssa Elisabetta Borgna, Ingresso libero.
* Venerdì 27 marzo 2015, ore 11,00, Le necropoli longobarde di Cividale del Friuli. La
necropoli di Santo Stefano in Pertica. Visita guidata gratuita - prenotazione obbligatoria.
Info e prenotazioni: tel. 0432700700 - e-mail: museoarcheocividale@beniculturali.it
VISITE GUIDATE GRATUITE - SCOPRIRE PORTOGRUARO tra arte, storia e natura…
percorsi guidati per conoscere la città ed il suo territorio.
Calendario:
- SABATO 14 FEBBRAIO – ore 15.00 - Portogruaro e Ippolito Nievo
- DOMENICA 22 FEBBRAIO – ore 15.00 - Portogruaro città del Lemene
- SABATO 7 MARZO – ore 15.00 - I palazzi di Portogruaro
- SABATO 14 MARZO – ore 15.00 - Il fiume Lemene si racconta
- DOMENICA 22 MARZO – ore 15.00 - L’Abbazia di Summaga
- GIOVEDI’ 2 APRILE – ore 10.30 - Il Municipio e la Villa Comunale
- SABATO 11 APRILE – ore 15.00 - Il Museo Nazionale Concordiese
- DOMENICA 19 APRILE – ore 15.00 - Il Museo della Città - Torre Sant’Agnese
- DOMENICA 14 GIUGNO – ore 15.00 - L’ABC dei tesori artistici, culturali e storici di
Portogruaro. Percorso per bambini con genitori.
Info: Ritrovo: presso l’Ufficio Turistico del Comune, in piazza della Repubblica n. 1, all’ora
indicata per ciascun percorso. Per la visita all’abbazia di Summaga il ritrovo è davanti alla
chiesa di Santa Maria Maggiore, in via Richerio 7, Summaga di Portogruaro.
La visita avrà una durata di un’ora/un’ora e mezza, a seconda del percorso. Tutte le iniziative
sono GRATUITE. Solo la visita al Museo Nazionale Concordiese di Portogruaro prevede il costo
del biglietto d’ingresso: intero €3; ridotto € 1,5 per ragazzi di età compresa tra 18 e 25 anni,
gratuito per scolaresche e cittadini UE di età inferiore a 18anni, insegnanti, forze dell'ordine.
Comune di Portogruaro: portogruaro@adria.it - Mariangela Flaborea: tel. 0421-272429 / cell.
347-9055738 - m.angela@libero.it - Nilla Cicuto: tel. 0421-276607 / cell. 340-7604072 nilla.cicuto@libero.it
SALAMANCA (Spagna)
VI Congresso Internazionale e Interdisciplinare di Giovani Ricercatori
dall'11 al 13 marzo 2015.
L’“Asociación de Jóvenes Historiadores – Estudios Interdisciplinares (AJHIS)” riunisce giovani
ricercatori di Storia in ambito nazionale ed internazionale e lavora da sei anni, nei quali sono state
organizzate numerose riunioni scientifiche e attività di divulgazione,
mantenendo una linea editoriale propria e collaborando con la rivista
elettronica “El futuro del Pasado”.
Tra le nostre prossime iniziative si trova la realizzazione del nostro VI
Congresso Internazionale e Interdisciplinare di Giovani Ricercatori: “le
Violenze e la Storia”, che avrà luogo dall’ 11 al 13 marzo 2015, nel
quale ci si aspetta la partecipazione di studenti dei corsi di master,
dottorandi e giovani laureati provenienti da diverse università nazionali
ed internazionali. Durante la celebrazione dell’incontro si procederà alla
comunicazione da parte dei partecipanti delle loro ricerche e si
promuoverà anche il dibattito accademico e lo scambio d’informazioni.
Info: Asociación de Jóvenes Historiadores - Estudios
E-mail: ajhisei@gmail.com – sito web: http://www.ajhis.es
Interdisciplinares
(AJHIS)
CIVIDALE DEL FRIULI (Ud)
All’alba della storia. Genti antiche dal territorio cividalese.
Un’insolita Cividale è raccontata in questa mostra dal titolo
“All’alba della storia. Genti antiche dal territorio cividalese”
presso il Museo Archeologico Nazionale.
Siamo infatti abituati a pensare a Cividale come una città
prevalentemente legata alla storia longobarda ma le sue radici
affondano in un’epoca ben più lontana. Ed è proprio questo che
vuole raccontare l’esposizione attraverso una serie di reperti
archeologici provenienti da Cividale e dal suo territorio: una
panoramica delle popolazioni che gravitavano nell’area prima
dell’arrivo di Roma, tra mesolitico ed età del ferro.
L’evento si inserisce nel quadro delle mostre temporanee che annualmente il MAN ha
progettato di realizzare per ampliare l’offerta culturale, accendendo la luce su dei reperti che
solitamente sono conservati nel buio dei depositi.
Dopo la mostra dedicata ai castelli che si è chiusa il settembre scorso con un bilancio più che
positivo di presenze, si è scelto questa volta di puntare l’attenzione su una fase storica poco
raccontata nell’ordinaria esposizione del museo.
Nelle vetrine della sezione delle mostre temporanee del MAN verrà offerta una sequenza che
va dalle pietre lavorate tipiche delle culture neolitiche fino ai materiali provenienti dalle
importanti necropoli dell’età del ferro. Uno spaccato di vita quotidiana, di lavoro, di ritualità
funeraria e credenze religiose spiegato anche attraverso percorsi didattici per le scuole.
La mostra, visitabile fino al 24 maggio 2015, sarà accompagnata da specifiche iniziative volte
ad offrire puntali momenti di approfondimento sulle principali tematiche trattate.
NB: La diffusione di questa NewsLetter avviene anche in accordo con i Civici Musei di Udine,
il MAN di Cividale del Friuli, il MAN di Aquileia, l’AUSERFRIULI - Aquileia.
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Informativa ai sensi dell’art. 10 della Legge 675/96: “I dati personali forniti dai Soci e dalle persone interessate
saranno utilizzati soltanto per le comunicazioni interne tra l’Associazione ed il destinatario e non verranno ceduti.
I destinatari avranno comunque in ogni momento il diritto, ex art. 13 della Legge 675/96, di potere avere notizia dei
dati che li riguardano e che sono in nostro possesso, di chiederne la cancellazione, la correzione, l’aggiornamento. Chi
intendesse far pervenire questa newsletter ad altre persone, lo segnali a:direzione@archeofriuli.it
Informativa ai sensi della Legge 62/2001: questa newsletter viene aggiornata senza fissa periodicità e soltanto quando
necessita segnalare notizie ai Soci o ad altri destinatari e pertanto non possono essere considerati un “periodico”.
Altresì essa non può essere considerata un prodotto editoriale in quanto è gratuita e non pubblicata in forma cartacea.