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La Provincia
SPAZIO APERTO
DOMENICA
1 MARZO 2015
Treni in ritardo: siamo tutti
autorizzati a pensar male
Signor direttore,
un pensiero per tutti quei
dipendenti di Trenord che
hanno pensato di avvalersi
delle nostre disgrazie da
pendolari per arrotondare
il proprio stipendio.
Immaginate se dopo un
incidente d’auto i feriti
abbiano bisogno di cure
tempestive. Immaginate
se chi guida l’ambulanza
decidesse che gli conviene
rallentare perché è pagato
a tempo. Immaginate che
ci siate voi, tra quelle
vittime. Sappiate che da
oggi ogni pendolare è
autorizzato a pensare male
per ogni minuto in più del
previsto che passerà su un
convoglio di Trenord. (...)
Paolo
(sfiduciatototale@tiscali.it)
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Il Comune ridia subito dignità
al comando dei vigili devastato
Egregio direttore,
dopo la violenta manifestazione dei
black bloc a Cremona del 24 gennaio
scorso, che videro tra le varie
devastazioni, anche l’assalto al
comando dei vigili urbani di Cremona,
sprovvisto di adeguata protezione da
parte della forza pubblica, che
determinarono danni ingenti con la
rottura di tutte le facciate vetrate del
comando e danni all’interno del
comando a causa delle scoppio di una
bomba carta, quello che sconcerta è il
fatto che mentre i privati, le banche i
negozi che subirono danni ingenti il
giorno dopo si attivarono prontamente
per riparare le porte e finestre, e la
funzionalità dei bancomat, il Comune
imbalsamato dalle sue procedure
vischiose, non è ancora stato in grado
dopo oltre un mese di ascrivere a
bilancio una spesa straordinaria
urgente di 20/25.000 euro per fare
fronte ai danni, e ridare una parvenza
di ripresa della normalità anche al
comando dei vigili, che ancor oggi è
tappezzato di tavole provvisorie al
posto delle vetrate (vedi foto allegata)
su tutte le facciate ingresso compreso,
che danno la parvenza di uffici
abbandonati e non operabili. Presumo
che per il bene e l’immagine della città,
il sindaco dovrebbe senza indugio
attivarsi tramite la sua giunta
dormiente, deliberando una spesa
straordinaria al fine di ripristinare il
decoro e la funzionalità del comando
dei vigili urbani.
Elia Sciacca
(Cremona)
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L’Associazione Città di Soresina
‘figlia’ dell’omonima lista civica
Egregio direttore,
una breve nota per rispondere alla
curiosità della signora Anna Maria
Ferrari relativamente all’Associazione
Città di Soresina.
L’Associazione, costituita ad inizio
anno, non è altro che la naturale
evoluzione dell’omonima lista civica
presentatasi alle elezioni comunali di
maggio 2014, attualmente
rappresentata in comune da due
consiglieri di minoranza, il signor
Roberto Rava ed il signor Daniele
Monfredini. Abbiamo semplicemente
concretizzato quanto già anticipato sul
numero di dicembre del periodico
d’informazione comunale
‘Cronaca Soresinese’ che
probabilmente è sfuggito
alla sua attenzione. Siamo
un piccolo gruppo di
cittadini soresinesi
convinti che per lavorare
insieme per la propria
città non sia necessario
condividere le stesse idee
partitiche, ma sia invece
fondamentale il rispetto
dell’altro e dell’altrui
pensiero. Invitiamo lei e
chiunque condivida tali
principi ad unirsi a noi.
Potete trovarci nella sede
di Via Monti, 9 a Soresina
il primo ed il terzo martedì
del mese dalle ore 21.00.
Sara Inzani
(presidente Associazione
Città di Soresina)
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Orgogliosa de ‘La Provincia’
Sa dare valore alla persona
www.laprovinciacr.it
IL CASO
Commenta su www.laprovinciadicremona.it/spazioailettori
A Vienna l’inceneritore
è perfino un’attrazione
Egregio direttore,
la questione rifiuti nei cittadini sta
montando sempre di più, lo si evince
nei discorsi al bar, al supermercato, all’edicola. Poi c’è, secondo me, il polso
cittadino che è sul web, non sarà un
campione sufficiente per stilare analisi, ma ti può indicare dove soffia il vento. Il nostro sindaco ha ricevuto ultimamente il primo cittadino di Vienna, per
sinergie legate alla cultura, bene ben
venga, ma consiglierei di trovare uno
spazio di tempo e farsi dare informazioni di come funziona l’inceneritore
che hanno nel centro cittadino i viennesi. Si tratta di una specie di minareto,
contornato di ceramiche, con un bulbo
verso la sommità, sembra un palazzo
delle fiabe di ‘mille e una notte’ ed invece è l’inceneritore di Spittelau.
Spittelau non è in una landa persa chissà dove, ma nel centro di Vienna, lungo
il Danubio, con vicino gli Ospedali generali, l’Università, il cuore della capitale, per intenderci.
Egregio direttore,
in un’epoca in cui la caccia alla notizia
clamorosa, fonte di guadagno si
scontra, spesso, con il rispetto umano,
sono orgogliosa del fatto che la nostra
provincia possieda un quotidiano,
come il vostro, dove si dà valore alla
persona, innanzitutto. Vi ringrazio per
la sensibilità e l’umanità dimostrate in
molte occasioni, di fronte a coloro che
sono in situazioni difficili e necessitano
di aiuti economici, sia per motivi di
salute, che per semplice indigenza. Si
avverte di frequente la vostra
partecipazione emotiva, che sa, anche,
avviare una catena positiva di
solidarietà e di diffusione di valori.
Significativa è, pure, l’importanza data
alle morti premature, per incidenti
stradali o per malattie, per far
riflettere e spiegarle, quasi, alla luce
della fede e rendere meno difficile
l’accettazione del distacco.
Profondamente toccante è stato
l’interesse manifestato dal vostro
giornale, in particolare per la storia
molto commovente e significativa di
Gianluca Firetti, da cui (anche grazie al
suo libro) è scaturito il miracolo della
grande partecipazione e del
rinnovamento dello spirito di molti.
Per finire la ringrazio, anche, per varie
iniziative, fra cui quella delle poesie
d’amore in occasione di San Valentino,
che, per le persone sensibili, non sono
banali, perché ricordano un
sentimento meraviglioso, in ogni sua
forma e suscitano pensieri positivi .
Maria Silvia Dioli
(Grumello Cremonese)
livello mondiale la più pericolosa, non
ne sia mai stato fatto cenno sul
quotidiano da lei diretto. (...) In data 20
febbraio alle ore 16,30 si è svolta una
conferenza organizzata dal M5S di
Cremona, attraverso la sua portavoce
Maria Lucia Lanfredi aiutata dal
nostro specialista Gabriele Beccari,
conferenza che ha spiegato, con tratti
indiscutibili, che la ’ndrangheta ha
cambiato stile e comportamento e da
anni si è immischiata con i ‘colletti
bianchi’, ossia con molti dirigenti di
aziende soprattutto pubbliche dai
quali ottiene favori, dietro pagamento
di laute tangenti, per appalti di
qualsiasi genere e tipo: le province
interessate sono quella di Reggio
Emilia, di Cremona, di Mantova e di
Verona, piccoli comuni anche e
soprattutto delle suddette province,
guarda caso anche le province nelle
quali si vorrebbe far transitare la
nuova autostrada Cr-Mn, soggette, di
conseguenza, a grandissimi appalti.
Roberto Bonezzi
(Cremona)
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’Ndrangheta anche qui da noi
Il M5S l’aveva già detto
Pd di valori o di interessi?
Ce lo dirà solo il tempo
Gentile signor direttore,
leggo l’intervento dell’onorevole
Pizzetti circa la mafia radicata anche
qui nella nostra provincia, ma contesto
il solo fatto che dell’incontro presso la
sala Zanoni organizzato dal M5S di
Cremona, con più che autorevoli
esperti che hanno specificato che non
si parla di ‘semplicemente’ di mafia,
ma di ’ndrangheta, considerata a
Signor direttore,
«per me i partiti sono come i taxi: li
utilizzo, pago il dovuto, e scendo». Mica
uno qualunque l’ha detto, è stato il
Mattei Enrico da Matelica. Capiamoci
e parliamoci chiaro, ragazzi; mica che il
‘culminare’ (fare uso di supposte
esplosive) di un partito come il Pd sia
codesto? Io non ci sto. (...) D’altronde,
noi poveri elettori (col bene che gli
LA REPLICA
Il termovalorizzatore di Spittelau
Vienna brucia i suoi rifiuti (non tutti,
circa 260.000 tonnellate all’anno, su un
totale di 800.000 mila), il resto bruciati
anch’essi in due termovalorizzatori,
uno in mezzo a condomini e parchi e
vogliamo ancora a questo partito,
benché le fila si stiano paurosamente
assottigliando, alla faccia di quel 41%)
non disponiamo di alcun mezzo certo
per verificare la realtà dei fatti. In tutto
ciò chi avrà ragione? Secondo me è la
durata, e solo quella, che conferirà
autenticità ad un progetto (il Pd), un
partito partito da così lontano,
soprattutto composito da crani e cuori
pulsanti difficilmente amalgamabili,
non tanto per il loro incontrovertibile
Dna, piuttosto per quell’arrivismo
sviscerato. Arrivisti, presuntuosi, poco
propensi al servizio della collettività,
al bene comune, infine antagonisti.
Gente che non da nulla se non
ricambiata. Un vero incubo che non
avendo fine, diventa la realtà (...).
Giorgino Carnevali
(Cremona)
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Più servizi, stesso personale
E le Poste fanno male tutto
Egregio direttore,
vorrei che i vari politici si ponessero il
quesito, come mai la città diventa un
deserto, i giovani se ne vanno e l’età
media della popolazione invecchia.
Come se non bastasse, così ad aiutare
questa ‘grande vivacità’ ci pensano
anche le Poste, con la riduzione degli
uffici. (...) oltre a togliere un servizio ai
cittadini, non contribuisce certamente
a far crescere le varie comunità, nel
caso specifico il comune di Pescarolo
ed Uniti premesso che, si dice, ci siano
uffici in piccole comunità che
funzionano regolarmente. D’accordo
che il servizio delle Poste di un tempo è
uno in periferia. Questo per dire cosa?
Che da noi un ‘piccolo’ inceneritore fa
paura, la gente è terrorizzata, da per
scontato che le sue esalazioni siano tossiche, teme per la propria salute, ascolta parole di allarme pronunciate da
‘esperti’ di rifiuti con i loro messaggi di
morte, poi si aggiungono i politici, che
esprimono una condanna senza appello, ed il gioco è fatto. E allora l’inceneritore nel centro di Vienna? In prossimità di un ospedale? Significa che i medici sono incompetenti? O che siano
complici della lobby degli inceneritori?
Che rischiano la salute consapevolmente, la loro e quella dei pazienti?
Forse significa soltanto che hanno verificato che i vapori che escono dalla ciminiera non sono tossici?
(...) Questo impianto è diventato anche
una meta turistica, c’è una stazione con
negozi, bar con terrazza all’aperto e fare colazione ammirando l’inceneritore
in funzione. Ah dimenticavo nel bar è
vietato fumare, il fumo, quello delle sigarette, fa male.
Beppe Ravara
(Cremona)
i termovalorizzatori come quello
D
che lei descrive ce n’è più d’uno
in giro per l’Europa. Il problema, qui
a Cremona, è la massima
trasparenza sulla non nocività.
ormai un ricordo, le nuove tecnologie
hanno portato enormi innovazioni e
adeguarsi non sempre è facile. Le
poste, mi pare evidente, hanno
appunto introdotto nuovi servizi,
facendo anche da banca, però farlo con
lo stesso personale, si fanno male
entrambe le cose e, in questi casi, forse
varrebbe allora la candela, come ha
proposto qualcuno, che i vari clienti
ritirassero subito i loro risparmi.
Giampietro Masseroni
(Pescarolo)
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Da sistemare l’asfalto davanti
alla piscina e al campo da calcio
Signor direttore,
le scrivo in merito al contributo che il
comune di Cremona stanzierà per la
sistemazione di alcuni impianti
sportivi. Ho letto che sarà interessato
l’impianto della piscina comunale,
vorrei far cadere l’attenzione anche
riguardo l’asfaltatura dello spazio
antistante gli ingressi in piscina e al
campo da calcio poiché vi sono presenti
numerose e profonde buche da
parecchio tempo. Vorrei inoltre
ricordare che il sopraddetto spazio
dovrebbe essere vietato alla
circolazione delle automobili se non
per casi eccezionali o per il personale
addetto alla gestione degli impianti ivi
presenti mentre si verifica che in ogni
ora vi sono veicoli che transitano e
parcheggiano a scapito della sicurezza
degli utenti.
Anna Maria Ceriali
(Cremona)
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Commenta su www.laprovinciadicremona.it/spazioailettori
Gentile direttore,
in relazione all’articolo dal titolo «Infortunio palese, non malattia, segnalazione inviata alla procura», pubblicato il 27 febbraio a pagina 17, ritengo doveroso un chiarimento, in quanto la rappresentazione dei
fatti appare fuorviante e incompleta.
In primo luogo, va precisato che la sede
Inail di Cremona non ha mai contestato e
messo in dubbio la realtà dell’infortunio occorso alla paziente; infatti, alla stessa è stato riconosciuto un periodo di inabilità temporanea assoluta di oltre 40 giorni, indennizzato con due diversi acconti come infortunio sul lavoro.
Dopo tale periodo di inabilità, il caso è stato
L’INAIL RICONOSCE QUELL’INFORTUNIO
MA NON PUÒ FARLO CON LA MALATTIA
chiuso e definito ai fini Inail. Lo stesso è stato quindi segnalato all’Inps perché la patologia denunciata, sulla base di tutta la documentazione sanitaria acquisita, è stata
ritenuta imputabile ad una malattia comune. E’ bene chiarire che l’Inail, nella circostanza in esame, non poteva ritenere il caso
di propria competenza per il periodo successivo a quello già riconosciuto, perché gli
accertamenti sanitari hanno evidenziato
che la patologia delle lesioni non sono im-
putabili alla conseguenza diretta dell’infortunio denunciato, ma ad una preesistente patologia. In questi casi, il paziente non
perde la tutela economica: è previsto infatti
che lo stesso continui a percepire, senza soluzione di continuità rispetto al precedente
trattamento per infortunio, l’indennità
economica per malattia, nella misura prevista dalle disposizioni che regolano la materia. Perciò, è errata la rappresentazione
dei fatti offerta dal medico e riportata nel-
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l’articolo. In merito ai dubbi espressi circa
l’efficacia e l’efficienza dei servizi dell’Inail
in questa provincia, preme evidenziare i
confortanti risultati di una recente indagine sul grado di soddisfazione dell’utenza.
Nel 2014, su 1.597 utenti contattati, le valutazioni negative sul servizio dell’Inail di
Cremona sono state solo 2! Non a caso, i numeri delle controversie iniziate dai lavoratori contro l’Inail, dinanzi al tribunale del
lavoro di questa città, sono molto esigui,
nell’ordine di una decina in un anno e l’esito è favorevole per l’ente nella misura del
50% delle cause.
Antonio Traficante
(direttore regionale Inail Milano)