Picchiatore da fondo? LA RIVISTA Tre racchette che fanno per te Anno XI - N.7 - 11 marzo 2015 Pag. 21 Inferno Coppa Davis: Kazak... come brucia Italia beffata: ma non facciamone un dramma Pag.5 Mayer il maratoneta E se l’avversario ti cancella il segno? A Buenos Aires la partita di Coppa più lunga di sempre Come regolarsi quando non c’è l’arbitro Pag.8 Pag.22 Caregaro, che tennis! La scheda Tpra: da pro Martina, una ragazza su cui scommettere Il circuito FIT per amatori va oltre l’Atp Pag.14 Pag.18 Tutto il circolo con un click Arriva il nuovo gestionale gratis per gli affiliati Pag.16 GLI ALTRI CONTENUTI I due impostori Pag.3 - Batch-Point: passioni feroci Pag.6 - Davis, la fabbrica delle emozioni Pag.8 I numeri della settimana Pag.12 - Tennis in tv Pag.14 Giovani: 2015 partenza di scatto Pag.15 Personal coach: le tre A della personalità Pag.20 2 prima pagina I due impostori Stampate la vostra copia per i vostri soci Come ogni mercoledì avete trovato il nuovo numero di SuperTennis Magazine fresco da scaricare gratuitamente dal sito www.federtennis.it o www.supertennis.tv. Molti l’avranno ricevuto direttamente nella loro casella di posta elettronica tramite newsletter. Il formato è un pdf leggero che si fa leggere in un attimo. Ma si può anche stampare, a colori o in bianco e nero, e metterne così almeno una copia a disposizione dei soci nella club house del circolo. Vi invitiamo a farlo, a beneficio di chi ama ancora la lettura cartacea e il gusto di avere un settimanale di tennis tutto per sè. DI ENZO ANDERLONI B astano due game per rimettere tutto in discussione? In termini di risultato senz’altro. Anzi, basta un solo “15”. Ma chi conosce il tennis sa che il risultato di un match non mette in discussione il livello dei giocatori. Certo, tornare battuti dal Kazakistan non fa piacere. Certo, il Kazakistan non è la Svizzera di Federer e Wawrinka. Certo, si è arrivati a un punto in cui c’erano tutti i presupposti per spuntarla. Ma quando si perde 7-5 al quinto set del “rubber” decisivo in un match rovente di Coppa Davis si può anche guardare all’evento come una semplice partita persa. “Lo sport è questo, in passato abbiamo vinto tanti incontri lottando come pazzi e la differenza l’hanno fatta un paio di quindici. Stavolta è andata male a noi, ma ai ragazzi non rimprovero nulla, hanno dato il massimo impegnandosi e soffrendo su ogni palla. Di più non si può chiedere, Questa è una squadra che ha grandi qualità tecniche, carattere e cuore. Ed è molto unita e compatta. Da domani sare- mo pronti ad affrontare nuove sfide”. Sono le parole di Corrado Barazzutti, il capitano che ha sofferto come pochi altri nelle tre giornate di Astana. Esprimono oltre al punto di vista di un signor tecnico (che è stato anche un signor campione…) anche una cultura sportiva che ancora in Italia fatica a farsi largo. Da noi c’è l’abitudine che se una squadra di calcio vince 1-0 all’89’, magari segnando su punizione deviata dalla barriera, ha giocato bene. Se ha perso 1-0, magari prendendo tre pali e attaccando 80 minuti… va ripensata. Certo Fabio Fognini non è Nadal (14 Slam), Andreas Seppi non è Federer (17 Slam); Bolelli e Fognini non sono i Bryan (16 Slam). Forse un dream team multinazionale con Nadal, Federer e i fratelli Bryan avrebbe vinto facile in Kazakistan. Però nel tennis succede anche che Nadal perda con Fognini, Federer con Seppi e che Bob e Mike Bryan la spuntino solo 9-7 al quinto set contro il fratello di Murray (Jamie) e tale Dominic Inglot. E che questo non basti a salvare gli Usa dalla sconfitta contro DIRETTORE COORDINAMENTO REDAZIONALE HANNO COLLABORATO Angelo Binaghi Angelo Mancuso Giovanni Di Natale, Max Fogazzi, Andrea Nizzero, Gabriele Riva, Mauro Simoncini, Giorgio Spalluto, Piero Valesio SUPER TENNIS TEAM COMITATO DI DIREZIONE Angelo Binaghi, Giovanni Milan, Nicola Pietrangeli, Giancarlo Baccini, Massimo Verdina Antonio Costantini (foto editor), Amanda Lanari, Annamaria Pedani (grafica) A CURA DI FOTO DIRETTORE RESPONSABILE Enzo Anderloni Getty Images, Archivio FIT, Antonio Costantini, Angelo Tonelli Sportcast srl Via Cesena, 58 - 00182 Roma amministrazione@sportcast.it 3 la Gran Bretagna perché James Ward, n.108 del mondo, batte John Isner, n.20. Sì proprio quel James Ward che 10 mesi or sono venne cinicamente messo sotto da Andreas Seppi sul 2-2 nel match decisivo del confronto di Davis tra noi e i britannici. Tutto ciò mette in discussione il valore dei giocatori in campo? E soprattutto, tornando a quei due game di differenza finali, se li avesse portati a casa Fabio Fognini, che cosa saremmo qui a dire? Molti di quelli che oggi al Bar Sport parlano di figuraccia avrebbero inneggiato all’impresa: “Battere i kazaki, a casa loro, con quel clima e quell’arbitraggio… Gente che quasi quasi l’anno scorso faceva fuori Federer e Wawrinka in Svizzera…”. Due game fanno la differenza tra “Triumph and disaster”, come a Wimbledon hanno fatto scrivere, citando un verso di Rudyard Kipling, sul passaggio che porta al Centre Court. Specificando che “Trionfo e Rovina” vanno trattati come due impostori se li si affronta con la giusta cultura sportiva. Cioè da uomini. PROGETTO GRAFICO REALIZZAZIONE dell’ 8 gennaio 2004 Edisport Editoriale Srl Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. REDAZIONE E SEGRETERIA Stadio Olimpico - Curva Nord Ingresso 44, Scala G 00135 Roma Info: supertennis@federtennis.it Reg. Tribunale di Roma n. 1/2004 La rivista è disponibile in formato digitale sui siti www. federtennis.it e www.supertennis.tv e spedita via newsletter. Per riceverla scrivere a supertennis@federtennis.it 5 circuito mondiale Questa volta brucia, ma è il Fattore K ...come Kazakistan. Che vuol dire campo indoor perfetto per Kukushkin & Co, chiamate arbitrali “casalinghe” e voglia di stupire. Ecco come l’Italtennis esce da Astana DI ANGELO MANCUSO - FOTO TONELLI A STANA - Il bello e il brutto della Coppa Davis. Lo scorso anno con le imprese contro l’Argentina nell’inferno di Mar Del Plata e la Gran Bretagna di Murray a Napoli avevamo gustato il sapore dolce dell’esaltazione. Questa volta nel gelido Kazakistan, stato transcontinentale a cavallo tra Europa e Asia nato nel 1990 dalla disgregazione dell’ex Unione Sovietica, ci è toccata l’amarezza della cocente sconfitta dopo essere stati a un passo dalla vittoria. E la rabbia per un arbitraggio sfacciatamente casalingo e a senso unico, nonostante il salvagente dall’Hawk Eye, la moviola in campo. Il singolare decisivo tra Fabio Fognini e Aleksandr Nedovyesov, è stato la sintesi di tre giornate vissute pericolosamente. Si sono contate non meno di una decina di chiamate sbagliate a favore dell’ucraino naturalizzato kazako e sempre in momenti decisivi. “Il peggior arbitraggio che io ricordi in Davis. Una vergogna”, ha tuonato il ligure. Come attraversare una strada ghiacciata ignorando il colore del semaforo: o la va o lo spacca. “Gli errori dei giudici di linea vengono compensati dall’Occhio di Falco, ma creano un clima di nervosismo nei giocatori. Diventa difficile restare lucidi”, ha ribadito capitan Barazzutti. Il team azzurro ha fatto sedere Luca Vanni e Giorgio Galimberti, quinto uomo della squadra e sparring, sulle due tribune poste a fondo campo come “aiuto giudici di linea”. Andrey Golubev, russo-kazako che si allena in Italia, ha escluso la malafede, parlan- 5 do di scarsa preparazione. Di certo non hanno aiutato gli azzurri, ma non sarebbe giusto, o meglio sarebbe riduttivo, soffermarsi solo sugli errori arbitrali. Lo stesso Barazzutti ha reso onore agli avversari: “Non vogliamo cercare scuse o alibi. Il Kazakistan in casa difficilmente perde, il campo veloce indoor del National Tennis Center si adatta perfettamente alle loro caratteristiche”. Lo dimostrano i numeri: 7 vittorie nelle ultime 8 sfide. La sconfitta azzurra è l’ennesima dimostrazione della straordinaria peculiarità della Davis. Il fattore casa e la superficie possono fare la differenza: “Giocare sul veloce indoor come quello di Astana appiattisce i valori”, ha sottolineato ancora Barazzutti. La storia della mitica coppa di 217 once d’argento donata 113 anni fa da Dwight Davis, è fatta di risultati incredibili. Storie di uomini, ancor circuito mondiale prima che di giocatori: è la competizione dove tutto è possibile e gli schemi preordinati possono saltare in qualsiasi momento. Altrimenti non si spiega perché Andreas Seppi e Simone Bolelli, reduci da ottimi risultati sul veloce (il primo ha battuto Federer a Melbourne e giocato la finale a Zagabria, il secondo ha superato Raonic a Marsiglia), perdono nettamente in tre set, giocando praticamente solo il primo, contro Mikhail Kukushkin, altro kazako d’importazione (è nato in Russia), che è dietro nel ranking rispetto ai due azzurri. E non si capisce come Fognini, numero 22 (è stato 13) possa arrendersi al quinto set a Nedovyesov, “bombardiere” dal gran servizio, ma pur sempre numero 130 mondiale che frequenta i challenger. Al quinto, sotto 4-1, Fabio aveva rimontato portandosi sul 5-4: in un torneo in quei frangenti il più forte ed esperto (il ligure lo è) il match lo afferra senza esitazioni. Ma la Davis sembra fatta apposta per stupire. Il Kazakistan ne è un esempio perfetto: nel 2010 ha conquistato il World Group battendo per 5-0 la Svizzera di Wawrinka e non ne è più uscito (decimo nel ranking ITF per nazioni). Da allora hanno centrato i quarti per quattro volte e messo paura alla Svizzera di Federer e Wawrinka a Ginevra lo scorso anno. A luglio proveranno a sorprendere l’Australia dei due “Special K’s” Kyrgios-Kokkinakis, ma in trasferta e con tutta probabilità sull’erba. L’Italia, invece, tornerà in campo a settembre: giocherà da testa di serie i play off per restare nel World Group. Per conoscere il nome dell’avversario dovremo attendere il 19 luglio, quando si completeranno i tabelloni della varie zone mondiali del Gruppo I. Gli orrori arbitrali della finale 1980 La trasferta di Astana fa tornare alla mente la finale di 35 anni fa nell’ex Cecoslovacchia, quando lo stesso Barazzutti, Panatta, Bertolucci e Ocleppo furono sconfitti per 4-1 a Praga da Lendl e Smid. Perdemmo anche grazie alle malefatte di Antony Bubenik, un arbitro cecoslovacco che rubò con scientifica precisione ai nostri giocatori tutti i punti che poteva, facendo infuriare squadra e tifosi azzurri al seguito. Il fratello di un senatore dell’allora Partito Comunista Italiano fu arrestato dalla polizia locale perché protestava troppo imbufalito dopo l’ennesima chiamata spudoratamente a favore dei cecoslovacchi. Proprio dopo quella finale venne modificato il regolamento con arbitri neutrali e non più di casa. Dal 2012 è obbligatorio l’“Hawk Eye”, ma forse sarebbe il caso di pensare anche a giudici di linea neutrali. (a.m.) batch-point aveva dimensioni e rituali più epici e più rudimentali. E devo confessare che, alla fin fine, neppure un serio tentativo di introspezione psicoanalitica mi ha permesso di capire se l’innegabile vena di rimpianto che pervade l’indignazione per l’arbitraggio anti-azzurro sia frutto di autoreferenzialità pre-senile (come quella che spesso gronda dagli articoli di qualche collega ben più illustre di me) o non sia, piuttosto, un tributo a una gara sportiva che deve il proprio successo planetario anche alle nazionalistiche nefandezze che consente. Quale che sia la risposta, non c’è dubbio che a 115 anni dalla propria nascita, la Coppa Davis, la più antica competizione mondiale per squadre nazionali di ogni sport, vede la propria popolarità crescere e diffondersi attorno al globo proprio perché sostanzialmente identica, nello spirito e nella formula, a quella originale. Un successo travolgente che spiega perché i giocatori e le loro associazioni vogliano impadronirsene allo scopo di mettere i soldi che produce nelle proprie tasche anziché in quelle delle federazioni nazionali, ma che rende pericolosamente misteriose le ipotesi di stravolgimento recentemente proposte anche da chi avrebbe il dovere istituzionale di difendere quello che oggi è l’asset più prezioso della Federazione Internazionale. Batch Passioni feroci Sebbene seduti, stavolta, davanti alla televisione, nello scorso weekend i vecchi tennisomani hanno rivissuto passioni che ritenevano sopite. Feroci, strazianti, talvolta oggettivamente infamanti per chi le prova, ma, pur nella loro assoluta negatività, passioni. Sembrava di essere tornati, chessò, a Bucarest 1972, prima finale di Coppa Davis dopo l’abolizione del Challenge Round, Romania-Usa, singolare decisivo tra Ion Tiriac e Stan Smith, match che il gigante texano riuscì a vincere nonostante il più alto numero di ruberie arbitrali mai visto su un campo da tennis (e dopo quel giorno lui non ha più rivolto la parola al romeno, neppure quando Tiriac è diventato uno dei businessmen più potenti del mondo del tennis). O a Praga 1980, finale Cecoslovacchia-Italia, nella tana del boia Bubenik, l’arbitro di sedia le cui malefatte ai danni di Panatta & company spinsero la Federazione Internazionale ad affiancare al giudice arbitro (generalmente un vecchio trombone sfiatato e pavido) anche giudici di sedia neutrali. Ecco, quel che abbiamo visto ad Astana (a cominciare proprio dal giudice arbitro svizzero), ci ha riportati indietro di decenni, a quando il tennis 6 S I N N E T O E F TRO Master Nazionale 25 - 31 luglio 2015 ABRUZZO 25 APRILE 3 MAGGIO 1/7 GIUGNO 6/14 GIUGNO 20/28 GIUGNO 27 GIUGNO 5 LUGLIO LAZIO TENNIS CLUB LA CAMPAGNA FRANCAVILLA AL MARE 085/4982639 CIRCOLO TENNIS MOSCIANO TERAMO 085/8062489 A.S.D. MATCHPOINT 2000 PESCARA 085/4155444 CIRCOLO TENNIS VASTO 0873/69461 CIRCOLO TENNIS PESCARA 085/60610 BASILICATA 23/31 MAGGIO 27 GIUGNO 5 LUGLIO 6/12 LUGLIO CIRCOLO TENNIS PISTICCI 324/6373412 TENNIS CLUB GINGLES POTENZA 338/3082564 ROYAL CLUB TENNIS LAURIA-NEMOLI 329/9333081 8/17 MAGGIO 30 MAGGIO 7 GIUGNO 6/14 GIUGNO 13/21 GIUGNO 19/28 GIUGNO 20/28 GIUGNO TENNIS CLUB COSENZA 0984/395303 TENNIS CLUB ROCCELLA R.CALABRIA 338/5678149 TENNIS CLUB LA FENICE COSENZA 338/4934477 CIRCOLO TENNIS LAMEZIA BOYS 0968/439087 CIRCOLO TENNIS GIOIA 1974 0966/504367 18 APRILE 2 MAGGIO 3/10 MAGGIO 30 MAGGIO 7 GIUGNO 30 MAGGIO 14 GIUGNO 13/21 GIUGNO 20 GIUGNO 5 LUGLIO CIRCOLO TENNIS ROCCO POLIMENI 0965/44152 GARDEN T.C. GIULIO RICCIO LOCRI 0964/20328 TENNIS CLUB DIAMANTE COSENZA 339/6525018 POSEIDON SPORTING CLUB NAPOLI 081/7394956 TENNIS CLUB VOMERO NAPOLI 081/56019 18/27 APRILE 23/31 MAGGIO 30 MAGGIO 7 GIUGNO 6/14 GIUGNO 15/21 GIUGNO 21/28 GIUGNO 4/12 LUGLIO C.U.S. NAPOLI 081/7621295 ACCADEMIA TENNIS NAPOLI 081/6173881 PIEMONTE C.T. LE QUERCE SALERNO 0892/81171 TENNIS CLUB PETRARCA NAPOLI 081/7690161 A.S.D. NEW TENNIS TORRE DEL GRECO NAPOLI 081/8831040 TENNIS CLUB SAN PIETRO NAPOLI 081/19569625 JUNIOR 24 NAPOLI 081/7434823 11/26 APRILE 25 APRILE 3 MAGGIO 2/17 MAGGIO 16/24 MAGGIO 23/31 MAGGIO 30 MAGGIO 7 GIUGNO 30 MAGGIO 14 GIUGNO 6/14 GIUGNO 20/27 GIUGNO 27 GIUGNO 5 LUGLIO A.D.T. LA TARTARUGA AVELLINO 0825/827272 TENNIS CLUB CASERTA 333/4713114 TENNIS CLUB AEROPORTO BOLOGNA 051/402290 T.C. SALSOMAGGIORE O524/573538 FRIULI VENEZIA GIULIA 13/21 GIUGNO BREAK POINT SAVONA 338/4254149 A.S.D. TENNIS OPICINA TRIESTE 040/211356 9/15 MARZO 16/22 MARZO 28 MARZO 5 APRILE 23/29 MARZO 6/12 APRILE 18/24 MAGGIO 1/7 GIUGNO 8/14 GIUGNO 15/21 GIUGNO 22/28 GIUGNO 29 GIUGNO 5 LUGLIO 6/12 LUGLIO 13/19 LUGLIO C.T. PESARO 0721/21332 CIRCOLO TENNIS "F.BERETTI" ASCOLI PICENO 0735/532279 C.T.R. SPORT & BENESSERE POLLENZA 330/419891 A.T. DIL."C.e G.GIUSEPPUCCI" MACERATA 0733/233829 C.T. F. MORELLI ASCOLI PICENO 0736/45614 TENNIS CLUB CIVITANOVA MARCHE 0733/815398 TENNIS TEAM SENIGALLIA 071/7924805 TENNIS RIVOLI 2000 TORINO 011/9589233 A.D. TENNIS CLUB SALUZZO 0175/248290 C.T. CASSINE 328/7563880 MONDOVI' SPORTING CLUB 0174/554665 CANOTTIERI TANARO ALESSANDRIA 0131/236592 TENNIS VERBANIA 366/5839220 MATCHBALL BRA 0172/412912 TENNIS CLUB PIAZZANO NOVARA 0321/455897 CIRCOLO DELLA STAMPA SPORTING TORINO 011/3245411 TENNIS CLUB MONVISO TORINO 011/788034 CIRCOLO TENNIS TRICASE LECCE 0833/543355 COUNTRY CLUB MOLFETTA 348/2992143 CIRCOLO TENNIS LEQUILE LECCE 0832/632230 A.S.D. SPORTING CLUB SAN SEVERO 0882/331378 CIRCOLO TENNIS D.DE GUIDO MESAGNE 0831/737773 T.C. POLISPORTIVA BITONTO 080/3714960 Si gioca con palle A.S.D. TENNIS CLUB FOGGIA 0881/775378 NUOVA POLISPORTIVA SPORTING CLUB BISCEGLIE 080/3993833 CIRCOLO TENNIS BRINDISI 0831/555453 CIRCOLO TENNIS PALAGIANO 099/8882302 TENNIS CLUB CRISPIANO 335/1299319 CIRCOLO TENNIS TARANTO 099/7791523 SPORTING CLUB CERIGNOLA 0885/413145 SARDEGNA 13/26 APRILE 4/18 MAGGIO SPORTING CLUB MARCONI MILANO 333/4009248 TENNISPORTING CLUB SONDRIO 0342/510823 C.P.C. SAN LAZZARO MANTOVA 0376/380742 TENNIS CANTU' 345/9233668 TENNIS CLUB PAVIA 0382/528355 MALASPINA S.C.MILANO 02/7530075 - 02/7530303 MARCHE TENNIS CLUB BENEVENTO 2002 0824/357079 EMILIA ROMAGNA 31 MAGGIO 7 GIUGNO 13/21 GIUGNO T.C. VENTIMIGLIA 0184/355224 T.C. CAIRO MONTENOTTE 019/504014 TENNIS CLUB LAVADORE CELLE LIGURE 019/990869 JUNIOR TENNIS SAN BENEDETTO LA SPEZIA 0187/769287 TOP TENNIS CENTER SESTRI LEVANTE 0185/43235 LOMBARDIA KAMPUS SIDERNO 0964/380636 CAMPANIA 12/22 MARZO 19/29 MARZO 27 MARZO 5 APRILE 6/12 APRILE 9/19 APRILE 18/26 APRILE 30 APRILE 10 MAGGIO 16/24 MAGGIO 23/31 MAGGIO 6/14 GIUGNO 12/21 GIUGNO 26 GIUGNO 5 LUGLIO PUGLIA CENTRO TENNIS RIETI 392/1231326 A.S.D. CRAL INPS TUSCOLO ROMA 06/2419492 TENNIS CLUB MIRTENSE RIETI 335/8047417 LE PALME SPORTING CLUB ROMA 06/66181868 STANKSPORT ROMA 06/885616 TENNIS GARDEN ROMA 06/7222339 EMPIRE ROMA SSD 06/89716645 FORUM SPORT CENTER ROMA 06/61110 LIGURIA CALABRIA 23/29 MARZO 23/29 MARZO 28 MARZO 5 APRILE 11/17 APRILE 17/26 APRILE 2/10 MAGGIO 30 MAGGIO 5 GIUGNO 18/28 GIUGNO 27 GIUGNO 5 LUGLIO 18/26 APRILE 25 APRILE 9 MAGGIO 31 MAGGIO 7 GIUGNO 1/14 GIUGNO 13/21 GIUGNO 20/28 GIUGNO 26 GIUGNO 7 LUGLIO 30 GIUGNO 12 LUGLIO TENNIS CLUB MARACALAGONIS CAGLIARI 393/8366414 TENNIS CLUB ALGHERO 079/9739412 SICILIA 28 MARZO 5 APRILE 19/26 APRILE 19/26 APRILE 10/17 MAGGIO 24/31 MAGGIO 31 MAGGIO 7 GIUGNO 7/14 GIUGNO 21/28 GIUGNO A.S.D. LE ROCCETTE CATANIA 095/520501 POLISPORTIVA PARTHENICO PALERMO 337/931365 TENNIS CLUB LEONFORTE ENNA 335/7698269 GREEN GARDEN A.S.D. CATANIA 095/7413585 A.S. SPORTING BELLAVISTA PORTO EMPEDOCLE 380/7510038 A.S.D. CIRCOLO TENNIS MONTEKATIRA CATANIA 095/524254 TENNIS CLUB MATCH BALL MASCALUCIA CATANIA 095/7279168 TENNIS CLUB SIRACUSA 0931/490610 TOSCANA 7/15 MARZO 12/19 APRILE 18/26 APRILE 9/17 MAGGIO 23/31 MAGGIO 23/31 MAGGIO 8/14 GIUGNO CIRCOLO TENNIS TADDEI LUCCA 0584/21991 TENNIS APUA LUCCA 0584/20895 T.C. MARINA DI MASSA 392/1672293 A.S. JUNIOR TENNIS MARINA DI CARRARA 0585/780430 A.S.D. POGGETTO FIRENZE 055/484465 TENNIS CLUB RONCHI MARE ASD MASSA CARRARA 0585/243951 A.S.D. TENNIS LAGOMARE TORRE DEL LAGO 0584/341489 UMBRIA 28 MARZO 5 APRILE 2/10 MAGGIO A.S.D. TENNIS TRAINING FOLIGNO 334/7088069 IL CASALE TENNIS CENTER PERUGIA 075/9043535 VENETO 20/28 GIUGNO 4/11 LUGLIO C.T. ROVIGO 0425/31969 TENNIS CLUB MESTRE 041/978301 CLASSIFICHE MASCHI FEMMINE cat. 8/9/10 anni tutti tutti cat. 11 anni 4.3 4.2 cat. 12 anni 4.2 3.5 cat. 13 anni 4.1 3.4 cat. 14 anni 3.4 3.3 cat. 15/16 anni 3.3 3.2 ISCRIVITI ON LINE SUL SITO: www.trofeotennis.it www.facebook.com/KinderPiuSport www.twitter.com/KinderPiuSport www.instagram.com/KinderPiuSport www.youtube.com/KinderPiuSport circuito mondiale La fabbrica delle emozioni Le prime fasi del World Group 2015 hanno dimostrato ancora una volta che l’Insalatiera è una competizione unica. E non si deve toccare... DI PIERO VALESIO - FOTO GETTY IMAGES I n un mondo di plastica ciò che plastica non è brilla di luce propria. E’ il caso della Davis, contestata da molti, vista da parecchi giocatori, soprattutto i top players, come un bruscolino nell’occhio perché costa impegno, turba programmi e rende poco; ma come si è nitidamente visto nel primo turno di quest’anno, è capace di offrire un livello di spettacolo e tensione che non ha pari nel panorama agonistico internazionale. Parlano i fatti. E i personaggi. Prendere James Ward, ad esempio. E la formazione britannica nel suo complesso. Considerate che lui, Ward, non è Wilander e nemmeno Murray. Eppure ha trascinato all’entusiasmo il pubblico scozzese di Glasgow battendo John Isner e riaffermando una superiorità clamorosa della madre patria britannica sulla sua costola americana. Tutto il team britannico si sta rivelando un esperimento degno della massima attenzione: laddove la squadra si forma e assume consistenza attorno al suo giocatore più rappresentativo che si presta al progetto di conquista dell’Insalatiera con una motivazione e un buonumore degni di miglior causa. E vogliamo forse dimenticare la Svizzera? Priva di Federer e Wawrinka, cioè del gotha del tennis planetario, si è affidata non già alle seconde ma alla terze linee, Lammer e Laskoonen, e ha costretto (altra storia degna di ac- Ward non è Wilander e nemmeno Murray. Eppure ha trascinato all’entusiasmo il pubblico scozzese 8 David Goffin è stato costretto a giocare il quinto match mettendo a rischio la schiena dolorante cento) David Goffin a giocare il quinto e decisivo match mettendo a serio rischio la propria schiena dolorante, tanto è vero che poi il belga ha rinunciato a un torneo importante come Indian Wells; proprio perché la sua schiena necessita di cure e riposo. Non è un gioco per vecchi di animo, la Davis. Proprio la fedeltà alle sue radici la costituisce come espositori di emozioni e di furie agonistiche che non hanno pari. Come definireste diversamente il duello pazzesco cui hanno dato vita Argentina e Brasile con Souza e Mayer in campo per sei ore e quaranta a darsi battaglia non già in punta di fioretto ma in stile rodeo, più un lungo braccio di ferro fatto di lacrime e sangue che una partita di scacchi? E che dire dello stesso Souza, capace di restare in campo per undici ore nell’arco di tre giorni? Altro che tennis individualista e incapace di trasmettere un senso di squadra: siamo di fronte a una manifestazione che continua ad affondare le sue radici nel senso stesso dello sport. A ben vedere perfino il Nedovyesov che supera Fognini al quinto, per quanto tale risultato sia doloroso ad accertarsi, per noi, è il segno di come la Davis sia insostituibile per chi ama il tennis. In particolar modo non potrebbe essere sostituita da altre formule più commerciali e festaiole ma incapaci di trascinarci nell’emozione, come è successo nel weekend scorso. Un’emozione a cui non bisogna rinunciare. circuito mondiale L’Argentina di Leonardo Mayer (in bianco, con Souza in giallo) ha battuto il Brasile per 3-2 Ma Isner-Mahut durò il doppio Ecco la lista degli incontri di singolare più lunghi di sempre. Mayer-Souza è al secondo posto, dietro alle 11 ore e 5 minuti di IsnerMahut, a Wimbledon 2010. Quello tra l’argentino e il brasiliano è comunque il match più lungo della storia della Coppa Davis. Argentina-Brasile: Mayer batte Souza per 7-6 7-6 5-7 5-7 15-13: è il singolare più lungo nella storia dell’Insalatiera. E pensare che... Doveva finire in tre set DI ANDREA NIZZERO - FOTO GETTY IMAGES M eritavano entrambi di vincere. O meritavano entrambi di perdere? Durante partite come quella tra il brasiliano Joao Souza e l’argentino Leonardo Mayer, vinta da quest’ultimo con l’inquietante punteggio di 7-6(4) 7-6(5) 5-7 5-7 15-13, viene da chiederselo. Sei ore e quarantadue minuti di suspence, epica, coraggio, resistenza. Oppure, a seconda dei punti di vista, quasi sette ore di noia, timore, errori gratuiti, opportunità sprecate. L’argentino conduceva due set a zero e 3-0 nel terzo, e per due volte ha avuto tre match point consecutivi a favore; il brasiliano, dopo aver recuperato quello svantaggio, nel quinto set ha servito per chiudere la parti- ta contro un avversario psicologicamente allo sbando. Niente da fare. La conclusione è arrivata su un turno di servizio perso da Souza, che nel frattempo aveva finito per annullare dieci match point. Difficile contare gli errori gratuiti complessivi alla fine dell’incontro, impossibile stabilire se si tratti di impresa sportiva o sgangherata tragicommedia. Il 27enne Mayer, peraltro, non è nuovo a vicende simili. Roger Federer ricorda benissimo i cinque match point annullati all’argentino in un incontro praticamente perso, nel Masters 1000 di Shanghai dello scorso anno. Oggi come allora, capire dove mettere l’ago della bilancia tra meriti e colpe, tra spettacolo e fiasco, è piuttosto complesso. Volendo essere banali si potrebbe riciclare l’abusatissimo adagio che vede la verità stare nel mezzo. 9 1. Isner b. Mahut 6–4, 3–6, 6–7(7), 7–6(3), 70–68 Wimbledon 2010 - 11 ore e 5 minuti (3 giorni) 2. Mayer b. Souza 7-6(4), 7-6(5), 5-7, 5-7, 15-13 Coppa Davis 2015 - 6 ore e 42 minuti (1 giorno) 3. Santoro b. Clement 6–4, 6–3, 6–7(5), 3–6, 16–14 Roland Garros 2004 - 6 ore e 33 minuti (2 giorni) 4. J.McEnroe b. Wilander 9–7, 6–2, 15–17, 3–6, 8–6 Coppa Davis 1982 - 6 ore e 22 minuti (1 giorno) 5. Becker b. J.McEnroe 4–6, 15–13, 8–10, 6–2, 6–2 Coppa Davis 1987 - 6 ore e 21 minuti (1 giorno) 6. Skoff b. Wilander 6–7(5), 7–6(7), 1–6, 6–4, 9–7 Coppa Davis 1989 - 6 ore e 4 minuti (1 giorno) Quello tra Mayer e Souza passa in ogni caso alla storia come il singolare più lungo dei 115 anni di Coppa Davis, anche se la statistica più gustosa è quella che lo elegge a match senza interruzioni più lungo di sempre. Il paragone con la sfida di Wimbledon tra John Isner e Nicolas Mahut, che fu spalmato su tre giornate diverse, rimane però difficile: anche tralasciando la durata, la qualità del tennis fu di un altro pianeta. Un capolavoro irripetibile di sport, creato da due giocatori in stato di grazia cui il destino aveva fissato un appuntamento. Quella volta i dubbi furono pochissimi, l’ammirazione infinita. Ma se davvero la verità sta nel mezzo, cosa c’è tra coraggio e fifa? Tra spettacolo e fiasco? Facile: la normalità. L’infinito incontro di Buenos Aires si potrebbe allora valutare così: un involontario e notevole elogio della normalità, sportiva e non. Le paure, il “braccino”, gli errori di Mayer e Souza sono simili a quelli di tutti noi, nati comuni mortali. Sono riusciti a rendere l’ordinario straordinario, e quello no, non è da tutti. i numeri della settimana Vinci. E poi esci subito I primi 25 italiani del ranking Atp I primi 25 del ranking Atp Adrien Bossel, sconfitto con la sua Svizzera dal Belgio, è l’unico pro al mondo con un pacemaker DI GIORGIO SPALLUTO - FOTO GETTY IMAGES 9 le nazionali campioni in carica eliminate al 1° turno, dopo aver vinto l’anno prima l’Insalatiera. L’ultima è la Svizzera, sconfitta 3-2 contro il Belgio. 6 42’ ore e la durata del match vinto da Leonardo Mayer su Joao Souza, divenuto il singolare più lungo di sempre in Davis, e il secondo più duraturo all-time dietro l’inarrivabile Isner-Mahut terminato 70-68 al 5° set dopo 11 ore 5 minuti. 321 il ranking dello svizzero Adrien Bossel, l’unico tennista che gioca con un pacemaker, schierato nel singolare decisivo dal capitano elvetico. Il Belgio, per batterlo, ha dovuto richiamare il suo n.1 David Goffin, tenuto a riposo nella prima giornata. 39 gli ace messi a segno da Isner nel match perso 15-13 al 5° set contro James Ward. L’americano ha curiosamente perso 5 dei 7 incontri in cui ha messo a referto almeno 39 ace... 18 le vittorie stagionali per Timea Bacsinszky che raggiunge al 1° posto tra le plurivittoriose del 2015 Karolina Pliskova. A differenza della ceca che ha subito 6 sconfitte, la svizzera ha però perso appena due incontri. Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Nome (nazionalità) Novak Djokovic (SRB) Roger Federer (SUI) Rafael Nadal (ESP) Andy Murray (GBR) Kei Nishikori (JPN) Milos Raonic (CAN) Stan Wawrinka (SUI) David Ferrer (ESP) Tomas Berdych (CZE) Marin Cilic (CRO) Grigor Dimitrov (BUL) Feliciano Lopez (ESP) Jo-Wilfried Tsonga (FRA) Gilles Simon (FRA) Ernests Gulbis (LAT) Roberto Bautista Agut (ESP) Kevin Anderson (RSA) Gael Monfils (FRA) Tommy Robredo (ESP) John Isner (USA) David Goffin (BEL) Fabio Fognini (ITA) Pablo Cuevas (URU) Ivo Karlovic (CRO) Richard Gasquet (FRA) Punti 13205 9205 5675 5425 5415 4980 4595 4535 4340 3450 3055 2325 2255 2050 2045 2020 2005 1780 1755 1720 1649 1540 1512 1500 1410 Nome (nazionalità) Serena Williams (USA) Maria Sharapova (RUS) Simona Halep (ROU) Petra Kvitova (CZE) Caroline Wozniacki (DEN) Ana Ivanovic (SRB) Eugenie Bouchard (CAN) Agnieszka Radwanska (POL) Ekaterina Makarova (RUS) Andrea Petkovic (GER) Lucie Safarova (CZE) Sara Errani (ITA) Carla Suarez Navarro (ESP) Angelique Kerber (GER) Karolina Pliskova (CZE) Flavia Pennetta (ITA) Venus Williams (USA) Madison Keys (USA) Shuai Peng (CHN) Barbora Zahlavova Strycova Jelena Jankovic (SRB) Garbine Muguruza (ESP) Dominika Cibulkova (SVK) Alizè Cornet (FRA) Samantha Stosur (AUS) 16 10 Rank. 22 33 49 79 114 152 186 191 197 216 222 226 269 306 375 381 383 394 396 413 416 425 427 429 431 Nome Fabio Fognini Andreas Seppi Simone Bolelli Paolo Lorenzi Luca Vanni Marco Cecchinato Potito Starace Andrea Arnaboldi Matteo Viola Roberto Marcora Stefano Travaglia Filippo Volandri Thomas Fabbiano Federico Gaio Gianluigi Quinzi Flavio Cipolla Riccardo Bellotti Lorenzo Giustino Gianluca Naso Alessandro Giannessi Matteo Donati Salvatore Caruso Walter Trusendi Erik Crepaldi Omar Giacalone Punti 1540 1185 919 632 489 340 266 260 252 225 221 216 183 155 116 113 113 110 109 102 102 99 98 96 95 Le prime 25 italiane del ranking Wta Le prime 25 del ranking Wta Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Punti 9592 8215 6571 6395 4825 4425 4306 4065 3420 3190 2995 2750 2660 2650 2620 2560 2550 2100 2080 2055 2030 2015 1957 1925 1835 Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Rank. Nome Punti 12 Sara Errani 2750 16 Flavia Pennetta 2560 33 Camila Giorgi 1485 40 Roberta Vinci 1226 56 Karin Knapp 900 70 Francesca Schiavone 787 184 Alberta Brianti 284 213 Gioia Barbieri 243 248 Giulia Gatto-Monticone 188 290 Anastasia Grymalska 140 305 Gaia Sanesi 127 331 Martina Caregaro 107 353 Jasmine Paolini 97 374 Maria Elena Camerin 89 433 Alice Matteucci 68 443 Anna Giulia Remondina 65 450 Alice Savoretti 63 455 Claudia Giovine 61 460 Alice Balducci 60 478 Corinna Dentoni 55 526 Georgia Brescia 45 532 Valeria Prosperi 44 555 Nastassja Burnett 40 557 Martina Trevisan 40 589 Camilla Rosatello 36 il tennis in tv Cemento bollente È un cemento caldo, se non bollente, quello che accoglie le nostre a Indian Wells. Sei le azzurre al via nel tabellone principale del “BNP Paribas Open”, torneo Wta Premier Mandatory con un montepremi di 5.381.235 dollari di scena in California. Ma di scena anche sugli schermi di SuperTennis Tv, che seguirà l’evento con dirette - per noi mattutine, serali e notturne. Dall’inizio alla fine: con Sara Errani, 11a testa di serie, in prima fila, a guardarsi dalla possibilità di un affascinante e al tempo stesso ‘crudele’ derby contro Francesca Schiavone già nelle prime battute. E poi, anzi soprattutto, c’è Flavia Pennetta. Sì, soprattutto, perché è proprio lei la campionessa in carica, chiamata a ripete delle prestazioni che furono maiuscole per tutta la durata del torneo. La pugliese vinse su quei campi proprio lo scorso anno e compì un’impresa capace di stendere un’altra grande pagina di storia del tennis azzurro. Quella stessa storia che Camila Giorgi ha tutto il tempo di scrivere anche di suo pungo, magari già da questa stagione e magari cominciando proprio dagli “hard court” americani. Al via pure Roberta Vinci e Karin tra i fischi del pubblico. Fischi duri da digerire, per tutto il mondo del tennis, non solo per la diretta interessata. Ma ora è tempo di voltare pagina. Più che sufficiente per sintonizzarsi, mettersi comodi, e buttare via il telecomando. Flavia Pennetta vinse a Indian Wells 2014 il suo 10° titolo in carriera Al mercoledì c’è Tennis Magazine Ogni mercoledì la nuova puntata e nei giorni successivi, una serie di repliche (giovedì alle 16.30, ecc.ecc.). E’ Tennis Magazine la nuova trasmisisone “dalla parte di chi gioca”. Si parla di tecnica, tattica, allenamento; di preparazione fisica e mentale, di medicina e di alimentazione. Si va in campo con i tester di SuperTennis per provare le ultime novità in fatto di racchette e corde, di calzature e di linee di abbigliamento tecnico. E infine si approfondiscono le regole del gioco con l’aiuto di arbitri internazionali. Knapp, a completare il quadro delle nostre portacolori. In più, da non perdere a qualsiasi ora del giorno o della notte, c’è un grande ritorno. Quello di Serena Williams, che rimette piede a Indian Wells dopo 14 anni. L’ultima volta fu nel 1991, quando alzò il trofeo I programmi di SuperTennis dal 12 al 18 marzo Giovedì 12 05:00 - WTA Premier Indian Wells (replica) 07:00 - La Voce delle Regioni 08:00 - WTA Premier Indian Wells (replica) 10:00 - WTA Premier Indian Wells (replica) 12:00 - WTA Premier Indian Wells (replica) 14:00 - WTA Premier Indian Wells (replica) 16:30 - Tennis Magazine 17.00 - News 17:05 - WTA Premier Indian Wells (replica) 18:30 - Magazine ATP 19:00 - Live WTA Premier Indian Wells Venerdì 13 03:00 - Live WTA Premier Indian Wells 05:00 - WTA Premier Indian Wells (replica) 07:00 - Tennis Magazine 07:30 - WTA Premier Indian Wells (replica) 09:30 - WTA Premier Indian Wells (replica) 11:30 - La Voce delle Regioni 12:30 - WTA Premier Indian Wells (replica) 14:30 - WTA Premier Indian Wells (replica) 16:30 - Magazine ATP 17.00 - News 17:05 - WTA Premier Indian Wells (replica) 18:30 - Magazine WTA 19:00 - Live WTA Premier Indian Wells Sabato 14 03:00 - Live WTA Premier Indian Wells 05:00 - WTA Premier Indian Wells (replica) 07:00 - Magazine WTA 07:30 - WTA Premier Indian Wells (replica) 09:30 - WTA Premier Indian Wells (replica) 11:30 - Tennis Magazine 12:00 - WTA Premier Indian Wells (replica) 14:00 - WTA Premier Indian Wells (replica) 16:30 - Magazine WTA 17.00 - News 17:05 - WTA Premier Indian Wells (replica) 19:00 - Live WTA Premier Indian Wells Domenica 15 05:30 - Live WTA Premier Indian Wells 07:30 - WTA Premier Indian Wells (replica) 09:30 - WTA Premier Indian Wells (replica) 11:30 - Magazine ATP 12:00 - WTA Premier Indian Wells (replica) 14:00 - WTA Premier Indian Wells (replica) 16:30 - Tennis Magazine 17.00 - News 17:05 - WTA Premier Indian Wells (replica) 19:00 - Live WTA Premier Indian Wells Lunedì 16 05:30 - Live WTA Premier Indian Wells 07:30 - Magazine Supertennis 08:00 - Reloaded Fed Cup 1° turno 08:00 - WTA Indian Wells (replica) 10:00 - WTA Indian Wells (replica) 12:00 - WTA Indian Wells (replica) 14:00 - WTA Indian Wells (replica) 17.00 - News 17:05 - WTA Indian Wells (replica) 18:30 - Ball Boys 19:00 - Live WTA Premier Indian Wells NB: il palinsesto è soggetto a modifiche. In rosso gli eventi live, in giallo le News, in verde le prime emissioni e in azzurro le differite 12 Martedì 17 03:00 - Live WTA Premier Indian Wells 05:00 - Magazine WTA 05:30 - WTA Indian Wells (replica) 07:30 - WTA Indian Wells (replica) 09:30 - WTA Indian Wells (replica) 11:30 - WTA Indian Wells (replica) 13:30 - Ball Boys 14:00 - WTA Indian Wells (replica) 17.00 - News 17:05 - Reloaded Fed Cup 1° turno 18:00 - La Voce delle Regioni 19:00 - Live WTA Premier Indian Wells Mercoledì 18 04:30 - Live WTA Premier Indian Wells 06:30 - La Voce delle Regioni 07:30 - WTA Indian Wells (replica) 09:30 - Ball Boys 10:00 - WTA Indian Wells (replica) 12:00 - WTA Indian Wells (replica) 14:00 - WTA Indian Wells (replica) 17.00 - News 17:05 - WTA Indian Wells (replica) 19:00 - WTA Indian Wells (replica) 20:30 -Tennis Magazine 21:00 - Live WTA Premier Indian Wells 23:30 - Magazine ATP 16 giovani Provaci ancora Martina Lo scorso week-end Martina Caregaro è arrivata in finale al torneo Itf da 10 mila dollari di Solarino, in Sicilia La valdostana Caregaro a 18 anni si qualificò per il Wta di Palermo; poi una serie infinita di infortuni. Ora il rientro. Garbin: “Gioca da Top 50” DI ROBERTO COMMENTUCCI L uglio 2010. Sul campo centrale del Country Club di Palermo, la 18enne Martina Caregaro da Aosta, dopo aver brillantemente superato le qualificazioni, fa il suo esordio nel circuito maggiore della Wta, disputando un buon match contro l’esperta tedesca Julia Goerges. Nonostante la sconfitta, gli appassionati siciliani che hanno assistito ai suoi incontri sono convinti che la ragazzina abbia un ottimo futuro: fisico scultoreo, grinta, colpi potenti, un repertorio tecnico completo, in cui spicca un magnifico rovescio bimane, fluido e naturale. E la garanzia di una guida tecnica di notevole qualità: Francesco Elia, marito e artefice dei successi di Silvia Farina, una delle più forti tenniste italiane di sempre. Poche settimane dopo, in ottobre, Martina fa registrare il suo best ranking: 370 del mondo, una delle migliori teenager del panorama internazionale. Nessuno immagina che proprio in quel fisico impressionante di robusta valligiana, asciutto e muscoloso, si nascon- da l’anello debole del progetto. Arriva una terrificante sequela di infortuni, uno più grave dell’altro: prima la schiena, poi un serio problema ai tendini dell’avambraccio destro, risolto solo da una delicatissima operazione al tunnel carpale e infine una rovinosa caduta che porta alla frattura scomposta del polso sinistro. In tanti avrebbero mollato, ma non la nostra cocciuta montanara. Martina continua a frequentare il circuito Itf, si rifiuta anche solo di prendere in considerazione l’idea di lasciare, nonostante una classifica che non riesce a decollare. Arriviamo così al 2015. Quando forse nessuno ci sperava più, ecco che arriva l’exploit: l’azzurra riceve dal Settore Tecnico della Federazione una wild card per il torneo da 25.000 dollari di Beinasco, e si ferma solo in semifinale, dopo aver letteralmente annichilito, nei quarti, una solida giocatrice come la tedesca Tatiana Maria (più nota con il cognome da ragazza, Malek). Una che vanta un best rank di n.64 al mondo, praticamente presa a pallate dall’azzurra. Con questo risultato, la nostra torna, a distanza di ben 5 anni, a migliorare 14 quel famoso best ranking, portandosi intorno al n.325. “Uno degli obiettivi del nuovo settore Over 18 – spiega Tathiana Garbin, responsabile proprio di questo settore - è la valorizzazione di quelle nostre giocatrici che, per un motivo o per un altro, non sono ancora riuscite a fare il salto nel circuito maggiore, pur avendo ottime qualità. Una di queste è sicuramente Martina Caregaro”. L’azzurra ha preparato il torneo di Beinasco con una settimana di allenamento a Tirrenia, assieme al suo tecnico (Gino d’Angelo, che la segue presso il Circolo Tennis Viterbo) e a Tathiana. “In allenamento Martina è impressionante - spiega la Garbin -, esprime già un livello da top 50! Purtroppo i gravi infortuni che ha subito le hanno fatto perdere sicurezza, e il suo carattere molto emotivo per ora non le permette di esprimersi al meglio in partita, dove spesso non riesce a ragionare e gioca in modo troppo istintivo, prendendo rischi eccessivi e facendo scelte sbagliate. Ma ha un potenziale notevole. E noi del Settore Tecnico faremo di tutto per aiutarla”. giovani Under, due mesi super Da Casablanca a Rotterdam, gli azzurrini impegnati nei circuiti internazionali juniores hanno raccolto ottimi risultati Molto bene anche Rosanna Maffei. La 16enne beneventana ha fatto centro nei Campionati internazionali indoor under 16 della Repubblica Ceca, prevalendo in finale sulla ceca Siskova. Nel successivo tour sudamericano under 16, programmato dal Settore tecnico nazionale, Rosanna ha vinto a Lima la Regata Bowl ed è stata seconda nella boliviana Condor de Plata e nella cilena Copa Milo vinta (per rinuncia) da Ingrid Di Carlo. La brianzola Bianca Turati, è n.24 del mondo nelle classifiche junior DI VIVIANO VESPIGNANI N ell’ambito dei circuiti giovanili internazionali l’evento di maggior rilievo, relativo ai due primi mesi del 2015, ha coinciso con il successo riportato da Bianca Turati nel Mediterranee Avenir di Casablanca. Una vittoria in un torneo di primo grado Under 18 mancava dal 2013 (Filippo Baldi). Reduce, al pari di Giovanni Oradini, dalla semifinale raggiunta ad Hammamet (Tunisia), la brianzola ha guadagnato in Marocco 150 punti ITF con i quali è salita alla 24a posizione della classifica mondiale. Bisogna restare ancora in Tunisia, o più precisamente a Tunisi, (evento di grado 2). Dove entrambi i titoli di singolare sono approdati nei carnet azzurri. Artefici del bel risultato Gian Marco Moroni e Ludmilla Samsonova (origini russe, ma passaporto e formazione sportiva italiani), entrambi seguiti a Bordighera dal Piatti Team ed entrambi in vena di Ludmilla Samsonova, nata in Russia ma italiana a tutti gli effetti, e Gianmarco Moroni, vincitori a Tunisi Un ragazzino di Avellino che farà 14 anni solo a fine anno, Mauro De Maio, è stato protagonista nell’indoor di Belgrado. Immemore della modesta classifica under 14 con cui ha chiuso il 2014 (639), è riuscito a salire sino alla finale partendo dalle qualificazioni. Lo stesso traguardo, giusto per festeggiare i 12 anni, è stato appannaggio dell’azzurrina Laura Mair nell’“Open des 10/12” francese di Boulogne-Billiancourt, tra i più prestigiosi appuntamenti under 12 europei. centrare il primo successo Itf. Sia a Oberpollendorf che ad Otocec, teatri di tornei indoor sul sintetico, i nostri colori hanno guadagnato le finali maschili. In Austria, il milanese Alessandro Coppini ha compiuto un’autentica prodezza partendo dalle qualificazioni; in Slovenia invece si è di nuovo messo in luce Andrea Guerrieri, campione italiano under 16 nel 2014. Andrea ha prevalso in semifinale su Filippo Mora per poi essere battuto nel big match dal croato Glasnovic. Samuele Ramazzotti, il miglior under 16 italiano stando alle classifiche juniores, ha guadagnato le semifinali in una prova indoor in Moldavia, mentre Edoardo Lavagno ha raggiunto due volte lo stesso traguardo nei tornei di Nairobi. Complessivamente, nell’arco di otto settimane gli italiani hanno colto un’apprezzabile messe di risultati considerato che in 25 occasioni hanno quantomeno raggiunto i quarti di finale. 15 Il torneo indoor svizzero under 16 di Taverne, preso d’assalto dagli italiani (26 presenze complessive), ha visto sul più alto gradino del podio la bergamasca Giorgia Pigato e sul secondo sia il sorprendente Mattia Frinzi - emerso dalle qualificazioni - sia la lombarda Francesca Rumi. Sempre tra gli under 16, l’evento indoor olandese di Zoetermeer ha segnato il terzo successo azzurro grazie a Francesco Forti e la quinta finale conquistata, (Lisa Piccinetti, 14 anni compiuti a fine novembre). Nei tabelloni under 16 dell’indoor di Rotterdam, ultimo appuntamento di febbraio, gli italiani l’han fatta da padroni. Il sempre più sorprendente Frinzi ha conquistato il titolo prevalendo in finale su Francesco Forti. Anche Lisa Piccinetti ha fatto centro sbaragliando la concorrenza. Ora anche per lei i quartieri alti delle classifiche europee sono sempre più vicini. facciamo il punto Tutto il circolo a portata di click Dalla gestione dei soci alla prenotazione campi, Sistema Gestionale per i Circoli Affiliati FIT è un sistema integrato che farà da motore per tutte le operazioni online e snellirà ogni procedura. E in più, per i circoli, è gratis A rriva in luglio. Si chiama Sistema Gestionale per i Circoli Affiliati FIT ed è il nuovo programma gestionale frutto di un accordo tra la Federazione e TeamSystem Wellness, azienda leader nel settore software applicato allo sport in Italia. E ha il profumo della rivoluzione per la vita di club, perché non solo promette di snellire e semplificare la gestione delle pratiche riguardanti soci, tesserati e quant’altro, ma perché propone un vasto ventaglio di opportunità. La prima cosa da dire è che tutto il software sarà, per i circoli affiliati, gratuito. “Esatto – attacca Ivano Luison, presidente e amministratore delegato di InforYou Team System Wellness – il gestionale che stiamo sviluppando e perfezionando per il mondo del tennis sarà disponibile senza che i circoli debbano spendere dei soldi e sarà lo strumento per coprire al meglio tre macroaree: gestione, comunicazione e marketing”. Per quanto riguarda la gestione, il programma permette di tenere sotto controllo e aggiornare rapidamente l’anagrafica dei soci e dei non-soci, la situazione delle quote sociali e tutte le questioni legate al libro-soci. Inol- A luglio a pieno regime Il Sistema Gestionale per i Circoli Affiliati FIT è in fase di sviluppo e sarà attivo e operativo a pieno regime la prossima estate. In luglio, per la precisione. E con una coda di perfezionamento in settembre, quando verranno implementati anche tutti gli aspetti legati alle funzionalità social network e social marketing (tra cui l’invio di email e sms ai propri iscritti). L’anagrafica e la scheda di gestione di ogni singolo socio, tutto integrato con il sistema Fit per i tesseramenti e le comunicazioni ufficiali tre, il Sistema Gestionale per i Circoli Affiliati FIT è integrato direttamente con il portale ManagementFIT, rendendo più veloci, più snelle e più semplici le operazioni di invio dei dati relativi al tesseramento. “Se fino a ieri – spiega Luison – tutti questi aspetti erano legati a una gestione cartacea, a qualche soluzione ‘fatta in casa’ o all’acquisto di software specifici, ora si potrà avere un gestionale gratuito, professionale e soprattutto integrato alla perfezione”. Significa che da un solo programma si può accedere a tutte le aree di interesse e di lavoro dell’universo on-line della Fit, 16 compreso il portale del circuito amatoriale Fit-Tpra. “Con un solo accesso, sarò automaticamente connesso a tutti i vari portali”, sintetizza Luison. Ma gestire un circolo significa anche gestire comodamente le prenotazioni dei campi, sia dalla segreteria che direttamente on-line da parte dei soci. “I quali potranno prenotare la loro ora di tennis direttamente da casa, oppure dallo smartphone e dal tablet, ovunque si trovino”. Non solo prenotare, ma anche pagare comodamente, tutto on-line. Altro aspetto fondamentale, è quello della comunicazione. Il Sistema Gestionale facciamo il punto Consulenza diretta ovunque, isole comprese Consulenza e assistenza rapida, diretta e in loco. Questo perché la società che ha curato lo sviluppo del Sistema è talmente ben radicata sul territorio da poter garantire, in ogni regione d’Italia (isole comprese) un team di esperti qualificati che, ove si presenti la necessità, possa assistere e offrire consulenze dirette ai vari circoli. Non solo, su base territoriale verranno organizzati dei momenti di formazione e consulenza collettiva per sfruttare appieno le potenzialità del software. La gestione della prenotazione e del tabellone campi (con possibilità di pagamento diretto) consente anche di invitare degli amici per i Circoli Affiliati FIT permetterà di creare una comunità, un vero e proprio social network privato per ogni circolo, in modo che i soci possano scambiarsi inviti interni, trovare compagni per un’ora di gioco oppure organizzare partite e condividerne i risultati. “Avrà tutti i vantaggi di un mini-facebook riservato ai soci – racconta Luison – perché con questo sistema sarà possibile, per esempio, prenotare un’ora di tennis senza compagno e far sì che se ne trovi uno disponibile, 17 Il nuovo schema di funzionamento dei sistemi informatici FIT. Un integratore centrale radunerà tutti gli altri portali e servizi. Con un unico accesso più comodo e più facile per tutti (in arancio i portali Fit, in viola il sito del circuito amatoriale Fit-Tpra, in grigio i social network e in giallo il sistema gestionale Sistema Gestionale per i Circoli Affiliati FIT) Luci, tornelli e tanto altro: ecco le estensioni La Fit mette a disposizione del circolo un software integrato e specializzato in grado di far fronte alle necessità più comuni. Ma ogni circolo può, direttamente con TeamSystem Wellness aumentare le funzionalità del sistema aggiungendo delle estensioni. Che spaziano dal controllo degli impianti d’illuminazione, alla gestione dei riscaldamenti, passando per l’apertura elettronica degli armadietti e per la gestione degli accessi al circolo (tornelli), fino al software di contabilità generale e di CRM. A carico di ogni circolo resterebbero, in questo caso, i costi aggiuntivi per servizi e moduli richiesti. nella cerchia dei frequentatori del club, proprio per quell’ora. L’obiettivo è ottimizzare l’utilizzo dei campi”. Anche nel mondo del tennis è arrivata l’epoca della semplificazione. Con un bel guadagno per tutti. circuito amatoriale fit tpra Un profilo da Atp Su www.tpratennis.it ogni iscritto possiede una propria scheda, con numeri, foto, curiosità e informazioni. Ranking, punti e molto altro: come quella dei campioni Dimmi che grafico hai e ti dirò che amatore sei Nella parte bassa del profilo si trova la storia di ogni iscritto. Tutti i risultati verranno registrati in modo da tenere un ricordo vero di ogni singolo match, i grafici di andamento che si attivano alla prima sfida. Molto indicativi sono i grafici della “difficoltà partita” che indica il livello dei match disputati e quello del Power, l’algoritmo che certifica il livello di abilità di ogni iscritto! I feedback che creano questa banca dati vengono assegnati dagli avversari secondo la loro percezione! Occhio quindi a non avere punti deboli. Sopra, la parte alta dei profili. A destra, i risultati e i grafici DI MAX FOGAZZI A matori certo, ma con un servizio da campioni. Ogni iscritto al circuito Fit-Tpra (Tennis Player Ranking Amateur) possiede una propria scheda, un profilo che assomiglia molto a quello dei campioni dell’Atp. Dopo aver effettuato l’accesso al proprio account è possibile accedere al menu personale, che contiene tutte le informazioni di base. Da qui è sufficiente selezionare “scheda giocatore” per entrare in un mondo. Che ora vi spieghiamo. Nella parte alta della scheda, a sinistra, si trovano alcuni dati relativi al totale delle partite (vinte/perse/pareggiate), la data di iscrizione al ranking, il best ranking “sfide” e la foto-giocatore. A destra invece ci sono i valori delle classifiche ufficiali e i menu operativi, quindi World Ranking, Ranking Sfide e Ranking Tornei. Inoltre, i tasti “Sfidalo adesso”, “proponi allenamento” e “invia un messaggio”. Poi ci sono i tasti per selezionare i compagni di doppio, inserendoli nella tua lista preferiti, e per scegliere i pro- pri beniamini per la Race of Clans, il fantacalcio in salsa tennis con i giocatori Fit-Tpra. Nella parte centrale si possono trovare inoltre, al di sotto, le informazioni personali suddivise in schede, cliccando su ogni titolo si otterranno le relative informazioni. Sulla sinistra invece c’è un visualizzatore che ricorda in ogni momento a quali tornei sei iscritto e, cliccandoci sopra, potrai accedere direttamente al torneo in oggetto. Le schede - Nella cosiddetta Scheda profilo, sono contenute le info principali del Fighter (nome, provincia, età, circolo Fit di riferimento, stile di gioco e indice Power, che si suddivide in “globale” e “solo tornei”, utile quest’ultimo per le iscrizioni ai tornei limitati). Scheda andamento carriera: qui c’è la tecnologia del circuito. Tutti i dati di gioco sono riportati in questa sezione e ogni atleta può verificare con precisione assoluta e in diretta, tutta la sua carriera. Ci sono i punti sfida da difendere e quelli difesi, oltre ai punti torneo che compongono il Best15. Tutto consultabile 18 tramite “dettaglio punti”. La Scheda Palmarès racconta invece la vostra storia – o quella dei vostri avversari - nei tornei del ranking. Da qui è possibile ripercorrere i successi e andare a rivivere le pagine dei tornei passati. Nella Scheda sfide vengono visualizzate le sfide inviate o ricevute, ma non ancora confermate. Appena confermate, cambiano dicitiura e diventano Sfide Aperte. A fianco di ognuna si trovano i tasti di controllo (tra cui “Inserisci risultato” per chiudere la sfida). per ulteriori dettagli scrivere a direzione@tpratennis.it 19 personal coach AAA, personalità cercasi Autoefficacia. Aspettative. Atteggiamento. Sono tre concetti portanti della struttura di un tennista. Li analizziamo uno per uno DI ANTONIO DAINO C i sono tre concetti portanti, nella struttura della personalità di un tennista. Sono tre A: Autoefficacia, Aspettative e Atteggiamento. Su questo numero partiamo dall’autoefficacia. Cioè dalla convinzione che una persona ripone nella propria capacità di affrontare una situazione e di riuscire a risolverla positivamente. Nel contesto tennistico questa definizione mette in risalto la percezione soggettiva di come un individuo, sia esso adulto o bambino, si sente in grado di affrontare le diverse situazioni di gioco. Per favorire la comprensione del concetto di autoefficacia, incominciamo ad affrontarla nelle fasi iniziali di apprendimento del tennis, uno sport che richiede un alto livello di coordinazione oculo-manuale e sensibilità motoria. La situazione che il principiante si trova ad affrontare è quella di colpire la palla con la racchetta e mandarla oltre la rete nell’altro campo. Per un tennista il compito appare banale, ma se chiedete allo stesso tennista perché un bambino non colpisce una palla ecco che questi non sa cosa rispondere. La spiegazione va ricercata nel possesso o meno di una qualità fisica denominata coordinazione oculo-manuale, che consente al soggetto di padroneggiare velocità e distanza di arrivo della palla e di muo- vere la racchetta in funzione di questi parametri. Per favorire lo sviluppo dell’autoefficacia il bambino deve essere aiutato a capire il grado di difficoltà e gli ostacoli che incontrerà nell’apprendimento del tennis. La progressione didattica, conforme al principio dell’incremento graduale delle difficoltà, consentirà al bambino di incominciare a distinguere la differenza tra vittoria e successo, a comprendere gli obiettivi raggiungibili subito da quelli che necessitano di maggiore applicazione, a sperimentare i successi sul campo di cui andare orgogliosi e raccontare ai genitori quando si torna a casa dopo la lezione. Più i bambini sperimentano la loro capacità di colpire sistematicamente la palla e di indirizzarla dove vogliono più facilmente incrementano il senso di autoefficacia percepita e rinforzano il senso di soddisfazione nelle loro capacità. Da ciò consegue quanto sia importante sostenere l’autoefficacia dei bambini e le loro convinzioni positive nei confronti delle sfide motorie che di volta in volta incontrano sul campo da tennis. Un buon livello di autoefficacia prestazionale - “Credo di essere in grado di affrontare questa partita e di vincerla” - si associa a un maggior benessere e soddisfazione della propria esperienza sportiva. Sul prossimo numero, la seconda A: Aspettativa Dopo aver analizzato l’Autoefficacia, sul numero di mercoledì prossimo andremo ad approfondire l’Aspettativa, vale a dire la seconda delle tre A che costituiscono la personalità del tennista. Un trittico di analisi che si chiuderà sul fascicolo successivo, quando verrà trattato il tema dell’Atteggiamento. 16 20 racchette e dintorni Per picchiare da dietro Ci sono telai da gara pensati per garantire un mix equilibrato di spinta e precisione, ideali per chi cerca il punto da fondocampo più con la potenza e la velocità che con le rotazioni esasperate. Ecco tre esempi interessanti con diverse sfumature di prestazione DI MAURO SIMONCINI S ei un giocatore agonista, aggressivo ma prediligi la linea di fondo? E’ più facile che ti capiti di doverti difendere strenuamente arretrando mezzo passo piuttosto che avanzare e andare a raccogliere il punto a rete? Quando affondi il colpi vai di piatto, o copri appena, per non perdere penetrazione e velocità piuttosto che arrotare? Hai bisogno di un telaio che spinge ma controlla, che ti aiuta a dar peso alla palla ma con un certo equilibrio. Ecco tre racchette che potrebbero fare per te. votate al controllo, come lo schema corde da 18 corde verticali e 20 orizzontali. Ora invece si è inserita nei canoni moderni con il pattern 16x19 che rende più facili anche gli spin. PURE CONTROL, la più sottile Con le principali specifiche pressochè identiche in casa Babolat c’è Pure Control. Un telaio storico che ha ripreso il suo nome originale dopo anni di tempesta (si chiamava Storm). La rossonera dell’azienda francese ha infatti ovale da 98 pollici quadrati, pesa 295 GRAPHENE RADICAL MP: la più versatile Rispetto alla Head Radical di Andre Agassi il cambio è stato notevole. Con il 2014 il telaio è stato arricchito con il Graphene, il materiale più forte e leggero al mondo. E le differenze si sentono, eccome. Head YouteK Graphene Radical MidPlus è una racchetta agonistica, con ovale da 98 pollici quadrati e peso appena sotto i 3 etti (senza corde); dunque accessibile e abbordabile anche per livelli di gioco non per forza eccellenti. E’ un attrezzo equilibrato perché il bilanciamento supera di poco i 33 centimetri dopo il montaggio delle corde e ha un profilo non troppo sottile (anche oltre i 23 millimetri), specifiche che la rendono giocabile, versatile e “comoda” anche per i Quarta Categoria e i buoni giocatori di Club. In passato rispetto alla gemella più pesante e cattiva (la Radical Pro) la versione MidPlus aveva caratteristiche più grammi con un bilanciamento vicino ai 33 centimetri. Ma oltre, come ovvio, ai materiali la differenza con Head Radical la fa soprattutto un profilo, più sottile da 21,5 millimetri e una minore rigidità. E una corda orizzontale in più (schema 16x20). Lo dice il nome stesso, è una racchetta agonistica votata al controllo, selettiva ma non troppo nel senso che un buon La Head di Andy edizione limitata Dal 2 marzo 2015 Head ha messo in commercio una versione limitata della Graphene Radical MP (grande successo del 2014) con una cosmetica tutta particolare ispirata ai colori indossati da Sir. Andy Murray in abbigliamento e calzature. Mantenute in pieno le caratteristiche tecniche che ne hanno fatto un attrezzo per giocatori a tutto campo e per gli attaccanti da fondo di livello alto (qualche volta un po’ “contrattaccanti”, vero Andy?), Head ha abbinato anche un ampio borsone termico e una sacca minimalista. 21 Quarta Categoria con gioco classico o comunque piatto e con poche rotazioni potrebbe trarne grandi soddisfazioni. BLADE, la più tosta Peso appena superiore ai 300 grammi, ovale ancora da 98 pollici quadrati, profilo costante, sottile e squadrato da 21,5 millimetri. Metteteci anche il bilanciamento poco più spostato indietro (verso il cuore/manico). Ed ecco Wilson Blade, che esiste anche nel 2015 in doppia versione con pattern 18x20 o con il più abbordabile 16x19 (passacorde in verde sulla testa della racchetta e grip di serie bianco). Vicinissima nelle specifiche alle due precedenti, la nuova nero-verde degli americani di Wilson è sicuramente la più difficile di questo terzetto; ma quella che gli agonisti di livello più alto preferiscono, perché più cattiva e tosta quando si alza la velocità. la regola del gioco Chi cancella le tracce... Immaginate di chiedere all’avversario la verifica di un segno. E lui per tutta risposta lo elimina dal terreno. Ecco come ci si comporta La situazione Come si procede Lorenzo sta giocando sulla terra un match di singolare contro Massimo. E si tratta, come al solito, di una partita senza arbitro. Anche in questo caso prima di dare una risposta è opportuno sfatare un altro luogo comune: cancellare un segno non significa affermare che la palla sia buona. È opportuno segnalare che per anni, anche a livello internazionale, sul regolamento era effettivamente scritta la frase “cancellare un segno sta a significare che è buono”, ma nel corso del tempo e dell’esperienza, questa espressione è stata modificata con “cancellare un segno significa concedere la chiamata”. Adesso vi dimostreremo perché. Nel nostro caso specifico, Massimo ha richiesto di verificare il segno perché a suo parere la palla era buona: in effetti Lorenzo, dopo aver verificato Che cosa succede Durante uno scambio, la palla colpita da Massimo rimbalza molto vicino alla riga di base dal lato di Lorenzo, il quale un poco dubbioso si ferma e la chiama “out”. Massimo chiede di verificare il segno perché a suo avviso la palla ha toccato la riga. Mentre Massimo si accinge a superare la rete per andare a controllare se la palla è buona, Lorenzo - verificato bene il segno - decide di cancellarlo. che effettivamente la palla ha toccato la riga, provvede a cancellare il segno per confermare il dubbio dell’avversario e concedergli la chiamata. Un altro esempio Facciamo un altro esempio per meglio comprendere il concetto di ‘concedere la chiamata’. Massimo serve una prima palla di servizio molto vicina alla riga di servizio e subito dopo il rimbalzo della palla, si ferma titubante pensando che la palla sia rimbalzata fuori. Lorenzo di istinto risponde con un vincente imprendibile per Massimo. Massimo chiede la verifica del segno del servizio. Lorenzo si avvicina al segno, lo guarda e lo cancella, asserendo sia buono: a questo punto vuole l’attribuzione del punto. Quasi tutti voi rispondereste che Lorenzo ha ragione: invece no! Immaginate che il segno sia effettivamente “out” e quindi Lorenzo, cancellandolo, stia cercando di trarre vantaggio dalla situazione, in modo tale da farlo considerare buono e vincere il punto: ma la realtà è che la richiesta di verifica del segno da parte di Massimo è nel senso opposto rispetto al solito, cioè egli ritiene che la sua palla possa essere fuori. Cancellare il segno da parte di Lorenzo, significa ‘concedere’ a Massimo la sua chiamata, che in questo caso sarebbe “out”. La risposta corretta in questo caso è, secondo servizio per Massimo. Arbitro fai da te: seguici e scopri come Nella stragrande maggioranza dei casi, tutti ci ritroviamo a giocare partite di torneo senza la presenza di un arbitro. Siamo solo noi e i nostri avversari: bisogna sapere quindi come comportarsi in tutti i casi specifici. Conoscere i regolamenti, i diritti e i doveri del nostro ruolo di giocatore. Più siamo competenti, meno problemi affronteremo. Ecco perché, in questa rubrica, tratteremo una serie di casistiche e proporremo le soluzioni più efficaci per dirimere ogni discussione. 22 SuperTennis TV. È sempre l’ora del grande tennis. Solo con SuperTennis TV hai un canale interamente dedicato al tennis visibile 24 ore su 24, con 50 tornei live all’anno, Internazionali BNL d’Italia, Davis Cup by BNP Paribas, Fed Cup by BNP Paribas, news, approfondimenti, interviste. E il piacere infinito di uno sport unico al mondo. in streaming su www.supertennis.tv 16 22
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