Prospetto informativo alla eco endoscopia (EUS)

Presidi Ospedalieri: Bollate, Garbagnate M.se, Passirana, Rho
Unità Operativa Complessa di
Gastroenterologia ed
Endoscopia Digestiva
Direttore dr. Gianpiero Manes
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Presidio di Rho,
Corso Europa 250,
20017, Rho (Mi)
Tel 02 994303264
Fax 02 994303271
Dirigenti Medici
Dott.ssa Ilaria Arena
Dott.ssa Aurora Bortoli
Dott. Massimo Devani
Dott.ssa Barbara Omazzi
Dott. Simone Saibeni
Prospetto informativo alla eco endoscopia (EUS)
Gentile paziente,
sta per essere sottoposto ad un esame che si chiama
ecoendoscopia (più semplicemente detta EUS). Con questo
esame potremo analizzare in modo molto preciso tutta una
serie di organi e lesioni eseguendo una endoscopia con uno
strumento che porta una sonda ecografica sulla punta.
Inoltre, se necessario, potranno essere eseguite biopsie o
altri piccoli interventi. Qui di seguito troverà informazioni
relative all’EUS, nonché sui possibili rischi che essa potrebbe
comportare.
Coordinatore Infermieristico
Che cosa è la ecoendoscopia?
La ecoendoscopia si effettua introducendo attraverso la
Sig.ra Maria Teresa Grassi
bocca o l’ano (in base agli organi che si vogliono studiare) un
endoscopio che porta sulla sua punta una sonda ecografica.
Coordinatore Infermieristico
Poggiando la sonda ecografica sulla parete di un organo si
Degenza
potrà fare una ecografia che vedrà in modo molto preciso la
Sig.ra Alessandra Croci
parete dell’organo stesso e tutto ciò si trova nelle sue
vicinanze. In questo modo si potrà studiare la parete dell’
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esofago, dello stomaco ed di parte del duodeno, il pancreas,
Presidio di Garbagnate,
la colecisti, le vie biliari, parte del fegato, il rene ed il surrene
Viale Forlanini 121,
sinistro e la milza. Sarà inoltre possibile valutare le
20024, Garbagnate M.se (Mi)
caratteristiche dei linfonodi del mediastino (lo spazio che si
Tel 02 994302533;
Fax 02994301905
trova tra i due polmoni) e dell’addome e studiare il decorso
ed il funzionamento di alcuni vasi sanguigni. Eseguendo
l’esame attraverso l’ano sarà inoltre possibile vedere la
Dirigenti Medici
parete del retto e delle strutture vicine (prostata, vagina,
Dott.ssa Germana de Nucci
utero, linfonodi, vescica e vasi). La ecoendoscopia potrà
Dott. Enzo Mandelli
consentire, se necessario, di fare un prelievo di eventuali
Dott.ssa Daniela Morganti
lesioni mediante la aspirazione di tessuto con un sottile ago
Dott. Davide Redaelli
(agoaspirato o FNA); consentirà anche alcune manovre
operative come il drenaggio di cisti e di raccolte necrotiche
Coordinatore Infermieristico
pancreatiche, il drenaggio di ascessi addominali e pelvici, l’
Endoscopia
iniezione di farmaci in alcuni nervi dell’addome per trattare il
Sig.ra Leonarda Tisci
dolore che accompagna alcune malattie del pancreas
Endoscopia
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posta elettronica certificata: protocollo.generale@pec.aogarbagnate.lombardia.it
(neurolisi del plesso celiaco). La durata media di una
ecoendoscopia varia
da 30 a 60 minuti a seconda
dell’organo da valutare e delle eventuali procedure operative
che vengono eseguite.
La posizione del paziente
durante ecoendoscopia
L’esecuzione della
ecoendoscopia pancreatica
La preparazione alla EUS
La EUS è un esame complesso, utilizzato per studiare o
curare patologie importanti. Prima dell’EUS saranno dunque
effettuati alcuni esami del sangue e tutta una serie di
indagini radiologiche che ci daranno informazione sulla sua
salute e sulla malattia da curare.
Per effettuare
l’ecoendoscopia dovrà essere digiuno dalla sera prima. Nel
caso in cui l’esame sia eseguito attraverso il retto potrà
essere necessario pulire prima l’intestino assumendo dei
purganti od facendo dei clisteri. Prima di cominciare le verrà
inserita in una vena del braccio un ago per poter
somministrare farmaci. Talvolta, prima di cominciare potrà
essere somministrato un antibiotico per ridurre il rischio di
infezioni in corso di biopsie e procedure operative; altri
farmaci potranno essere iniettati con lo scopo di ridurre i
movimenti dello stomaco e dell’intestino od evitare la
comparsa di pancreatiti (infiammazioni del pancreas).
Durante alcuni esami potrà essere necessario iniettare in
vena un mezzo di contrasto ecografico (Sonovue) che
consenta di valutare meglio la vascolarizzazione dell’
organo/lesioni oggetto di studio.
La sedazione
La EUS è un esame che può determinare fastidio o, talvolta,
dolore. Per rendere l’esame più facilmente sopportabile e per
garantire la sua massima collaborazione potrà essere sedato
attraverso la somministrazione di uno o più farmaci. La
sedazione consiste nel somministrare per via endovenosa dei
farmaci
che
determinino
una
riduzione
dell’ansia,
dell’agitazione e dello squilibrio emotivo che l’esame
endoscopico può determinare. La sedazione in genere non
altera le funzioni cognitive (lo stato di coscienza sarà
rallentato, ma lei rimarrà nel complesso reattivo agli stimoli
esterni) e non influenza le funzioni respiratorie e
cardiocircolatorie.
Lei
quindi
potrà
respirare
spontaneamente, senza bisogno dell’aiuto di un anestesista.
Si definisce questa sedazione “sedazione cosciente” e viene
ottenuta somministrando per via endovenosa un farmaco
della classe delle benzodiazepine, in genere il Midazolam o
Diazepam. Talvolta alla sedazione si aggiunge una
“analgesia” ossia la somministrazione endovenosa di un
farmaco che riduca il dolore, in genere un derivato dalla
morfina, la Meperidina o il Fentanile. La somministrazione di
un secondo farmaco accentua in genere la sedazione e riduce
dunque la capacità di rispondere agli stimoli esterni senza
però alterare la capacità di respirare spontaneamente. Tali
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farmaci verranno somministrati dal medico coadiuvato da
uno o più infermieri. Poiché l’ansia e la soglia del dolore, così
come la sensibilità ai vari farmaci, sono variabili da soggetto
a soggetto, è impossibile prevedere a priori il livello di
sedazione ottimale per ciascun paziente. Il medico doserà
dunque i farmaci sulla base delle sue caratteristiche fisiche e
della sua risposta, ma talvolta si possono raggiungere livelli
di sedazione più profondi rispetto a quelli preventivati. In
questo caso potrà essere necessaria la somministrazione di
farmaci che bloccano quelli utilizzati e talvolta l’assistenza
delle funzioni respiratorie e cardio-circolatorie da parte di un
anestesista. Per esami particolarmente complessi o eseguiti
in pazienti in scadute condizioni generali l’anestesita potrà
essere presente già dall’inizio dell’esame per garantire una
sedazione profonda ed un più accurato monitoraggio e
sostegno delle funzioni cardio-circolatorie.
Benefici attesi e scopo della EUS
L’EUS costituisce un mezzo diagnostico imprescindibile nella
diagnosi e nella stadiazione di numerose patologie tumorali
ed infiammatorie. Consente inoltre di diagnosticare o curare
in modo meno invasivo patologie che richiederebbero
altrimenti un approccio di tipo chirurgico che potrebbe essere
molto più rischioso.
La mancata effettuazione della EUS potrebbe portare ad una
diagnosi non corretta o tardiva della sua patologia con
possibile ritardo nell’inizio della terapia.
Cosa succede dopo la EUS?
Alla fine dell’esame potrà rimanere confuso per i farmaci che
le sono stati somministrati e potrà avere per alcune ore una
lieve dolenzia o gonfiore alla pancia. Sarà inecessario un
periodo di osservazione di almeno 30-60 minuti che potranno
diventare di più nel caso in cui abbia fatto una procedura
operativa o presenti fastidio o dolore addominale. In questo
frattempo verrà controllato dal personale medico ed
infermieristico che deciderà il momento in cui potrà lasciare
l’ambulatorio.
Quali sono i rischi e le possibili complicanze della EUS?
L’ecoendoscopia diagnostica è una metodica sicura con un
rischio di complicanze, principalmente emorragia e
perforazione, sovrapponibile a quello di una normale
esofagogastroduodenoscopia diagnostica.
L’ecoendoscopia operativa con esecuzione di FNA ha
un’incidenza di complcanze maggiore, ma comunque bassa
(tra l’1 e il 2%). La complicanza più frequente è il
sanguinamento che può insorgere in corso di biopsia e che in
genere si ferma spontaneamente. In corso di FNA di lesione
solide/cistiche del pancreas può verificarsi una pancreatite
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acuta che si manifesta con l’insorgenza di dolore addominale
alcune ore dopo la fine dell’esame. La pancreatite acuta è in
genere una patologia poco grave che tende a risolversi in
pochi giorni con la sola somministrazione dei farmaci. In un
caso su 5 può però avere un decorso grave che può
richiedere terapie più complesse e talvolta un intervento
chirurgico.
Un’altra possibile complicanza è la comparsa di infezione
dopo la esecuzione di punture delle lesioni cistiche e delle
masse addominali e mediastiniche. Al fine di prevenire tale
complicanza si somministra al paziente prima dell’esame un
antibiotico ad ampio spettro. La cura della infezione è in
genere una terapia antibiotica, ma talvolta potrà essere
necessario il drenaggio chirurgica della infezione.
La puntura delle masse tumorali potrebbe potenzialmente
determinare la disseminazione di cellule tumorali nei tessuti
vicini. Tale rischio appare in realtà del tutto trascurabile se
l’ago non entra nella cavità peritoneale,
Alcune complicanze dell’ ecoendoscopia possono essere
legate alla sedazione. Le più frequenti sono il dolore nel
punto di iniezione del farmaco, con infiammazione della
vena, le reazioni allergiche come il broncospasmo o
l’orticaria,
problemi cardio-respiratori, come l’alterazione
della pressione arteriosa, della frequenza e del ritmo
cardiaco, la depressione respiratoria con apnea, fino a
giungere in casi molto rari all’ arresto respiratorio e/o
cardiaco. Nel complesso la possibilità di sviluppare una
complicanza grave da sedazione si aggira intorno a 1-3 casi
ogni mille endoscopie, con una mortalità prossima allo zero.
Al fine di ridurre il rischio di complicanze le porremo delle
domande riguardo eventuali allergie e malattie di cui soffre o
farmaci che sta assumendo. Inoltre durante l’esame verrà
controllato da un infermiere e verranno monitorati la
respirazione, la pressione ed il battito cardiaco con un
apposito strumento.
N.B. Nelle ore o nei giorni seguenti all’esame potrebbe
continuare ad avere modesti disturbi all’addome che sono da
considerare del tutto normali. Se però tali disturbi dovessero
essere particolarmente intensi e duraturi le consigliamo di
contattare il Suo medico curante o il nostro Servizio di
Endoscopia al numero 02 994302418 dalle ore 8 alle ore 16.
In altri orari dovrà rivolgersi al pronto soccorso più vicino alla
sua abitazione.
Quali sono le alternative all’EUS?
In genere l’EUS viene eseguita dopo che sono state già fatte
tutta una serie di altre indagini strumentali, o perchè non è
stato possibile raggiungere una diagnosi, o al fine di avere
una valutazione più accurata di una malattia neoplastica già
diagnosticata (stadiazione). In tal senso la ecoendoscopia è
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sostituibile solo parzialmente da altre indagini, come la TAC
e la risonanza magnetica. Il drenaggio delle cisti e delle
necrosi pancreatiche può essere fatto, in assenza della
ecoendoscopia, anche per via chirurgica, ma il rischio di
complicanze e di mortalità diviene in tal caso nettamente
maggiore.
Se è convinto di aver capito le spiegazioni datele ed è
d’accordo a sottoporsi all’esame la preghiamo di firmare il
consenso informato. Se desidera ulteriori informazioni, il
medico che praticherà l’esame sarà a sua disposizione nel
rispondere ai quesiti che lei porrà.
Per avvenuta lettura
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