APPELLO E ADESIONI Carta SLM ver27_05 _2_

APPELLO DEL MONDO DELLA PSICHIATRIA: CHE ACCADE?
Psichiatri, magistrati, organizzazioni di pazienti e di familiari intervengono sul provvedimento del Senato,
ora all'esame della Camera dei Deputati sulla chiusura degli ex-Ospedali Psichiatrici Giudiziari.
I FATTI
Di che si tratta? Ricordiamo che gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG) sono stati creati in Italia dalla
seconda metà dell'ottocento, da un lato, per sottrarre al carcere gli 'infermi di mente' che commettevano gravi
reati ma non erano in possesso delle loro facoltà mentali, dall'altro per consentire loro di essere curati. Dal
momento, tuttavia, che era comunque necessario predisporre misure di custodia, data la pericolosità sociale
di queste persone, si riteneva che le suddette misure non potessero essere inflitte ai pazienti degli ospedali
psichiatrici che non avevano commesso alcun reato. Da qui la creazione di istituti speciali gli OPG. Negli
anni queste strutture hanno condiviso il processo di incivile degrado che ha interessato la maggior parte delle
carceri italiane condividendo con queste ultime l'accusa di essere luoghi di tortura che contravvengono alla
loro funzione istituzionale.
Nel luglio del 2010 una Commissione del Senato guidata da Ignazio Marino accertò anche per i 5 OPG
esistenti in Italia tranne che per quello della Lombardia, preso a modello di buon funzionamento, lo stato di
inaccettabile .deterioramento.
La commissione propose la chiusura dei peggiori OPG e la creazione di nuove strutture. Purtroppo niente di
tutto questo è accaduto e la legge che prevedeva misure alternative è rimasta in gran parte sulla carta.
LE SOLUZIONI
La Carta per il Superamento delle Logiche Manicomiali
Nel maggio di quest'anno, nell'intento di forzare le decisioni delle Regioni il Senato vara un provvedimento,
che proroga di un altro anno, fino al 2015, il superamento degli OPG, ma introduce alcune modifiche di
legge che hanno fatto insorgere gli addetti ai lavori, psichiatri, magistrati (vedi pag. 12, documento ANM) ma
anche utenti e comuni cittadini. La critica al provvedimento si è tradotta nell'approvazione di una Carta per il
Superamento delle Logiche Manicomiali.
In cosa consistono le modifiche introdotte dal Senato e in corso di discussione alla Camera.
1. Si individuano gli attuali servizi di psichiatria (Dipartimenti di Salute Mentale: DSM) nati dalla Legge 180
(reparti ospedalieri, centri diurni, comunità, appartamenti assistiti) come luogo di invio delle persone che
hanno commesso reati in stato di incapacità e quindi non imputabili ma da custodire per la loro
pericolosità sociale.
2. Non si tiene conto del fatto che gli attuali DSM non si occupano di persone 'incapaci di intendere e di
volere' ma di precise patologie psichiatriche che richiedono per essere curate adeguati ambienti di cura.
Ovvio che - in assenza di OPG o di qualsivoglia struttura alternativa. gli autori di reato considerati
incapaci, provenienti direttamente dal carcere con precise esigenze di custodia altererebbero
profondamente le possibilità di cura dei servizi.
3. Nel cercare di forzare le dimissioni dagli OPG la proposta di legge impone al giudice di non considerare la
possibilità di reiterare il reato per motivi ambientali. Il giudice dovrebbe così valutare solo la personalità
e la soggettività dell'imputato. Contro questa limitazione l'Associazione Nazionale Magistrati ha
affermato che in caso di approvazione dell'attuale provvedimento bisognerebbe immediatamente
prevedere subito dopo una nuova legge di modifica.
4. Ancora al fine di evitare ritardi nelle dimissioni, il provvedimento afferma che le persone possono essere
dimesse dagli OPG anche in assenza di un progetto di cura e di riabilitazione(!).
L'idea guida della legge è il trasferimento - tout court - della problematica degli OPG agli attuali servizi di
salute mentale: tutti gli autori di reato, non imputabili per qualsiasi motivo mentale: pazienti psichiatrici,
dementi, minorati psichici, intossicati da droghe, persone con condotta antisociali, tutti - in assenza di
strutture alternative - transiterebbero dal carcere ai servizi psichiatrici.
CONCLUSIONI
Il Provvedimento del Senato, in discussione per l'eventuale trasformazione in legge alla Camera il 27 maggio
2014 ha suscitato la reazione di società scientifiche, professori universitari, direttori dei servizi di salute
mentale di tutto il paese (la totalità in alcune regioni). Ma soprattutto hanno reagito le associazioni degli
utenti che rifiutano di essere assimilati ad infermi di mente e autori di reato, associazioni di familiari che non
desiderano questa sorte per i loro congiunti e comuni cittadini tutti uniti nel chiedere la modifica del
provvedimento.
1
Carta per il Superamento delle Logiche Manicomiali.
Un contributo per la chiusura degli OPG
Facendo seguito alla decisione del 16 maggio 2014 di rinviare la discussione e l’approvazione alla
Camera del Decreto legge 52/2014 sul superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari,
SENZA CHE TUTTAVIA SIANO SUPERATE PIENAMENTE LE LOGICHE MANICOMIALI,
i sottoscritti firmatari di questa mozione ritengono che ci si debba occupare SUBITO delle persone
recluse negli OPG per le quali, a quasi 4 anni dall'inchiesta della Commissione Marino, non sono
state ancora individuate soluzioni che garantiscano a tutte di poter essere prese in carico, trattate e
seguite negli ambienti più appropriati con l’obiettivo ultimo di una loro reale inclusione sociale.
Il nostro Gruppo di Lavoro intende proporre poche ma importanti soluzioni, alcune delle quali
possono essere subito adottate, mentre altre possono essere definite di medio-lungo termine.
Riteniamo come prioritaria l’accettazione di un nostro emendamento proposto al Ministro
della Salute, On. Beatrice Lorenzin, per differenziare i percorsi delle persone con “infermità
mentale”. Pertanto le persone che, non essendo imputabili per legge non possono andare in
carcere, non dovranno mai più andare in un CONTENITORE UNICO e indistinto (come l'attuale
OPG, e come lo erano i manicomi), ma non dovranno nemmeno andare TUTTI nei Servizi di Salute
Mentale, senza che vi sia stata una valutazione finalizzata a comprendere bene la natura delle
problematiche specifiche alla base del giudizio di "Infermità Mentale”.
Riteniamo infatti che, a partire dalla PERIZIA e da una VALUTAZIONE
MULTIPROFESSIONALE che accerti la non imputabilità di soggetti autori di reato (in quanto incapaci di
intendere e di volere) si debbano individuare PERCORSI DIFFERENZIATI A SECONDA DEL
TIPO DI PROBLEMA, al fine di garantire le cure e i processi riabilitativi più adeguati ai problemi
specifici dei pazienti, ASSICURANDO LORO GLI STESSI DIRITTI A CURE DI QUALITÀ
RISERVATI A TUTTI GLI ALTRI PAZIENTI.
Proponiamo quindi quanto segue:
1) LE PERSONE CON DISTURBI MENTALI dovranno essere accuratamente valutati dai Servizi
di Salute Mentale per decidere il migliore percorso di cura che potrà - SULLA BASE DELLE
PROBLEMATICHE SPECIFICHE - essere caratterizzato dai diversi livelli d'intensità
assistenziale, da quello territoriale a quello residenziale! Il criterio di fondo per l'invio al
Dipartimento di Salute Mentale deve essere l’individuazione di un percorso terapeuticoassistenziale-riabilitativo finalizzato al miglior funzionamento possibile svolto nelle strutture
previste per i Disturbi Mentali.
2) Le PERSONE CON DEMENZA O ALTRI PROBLEMI NEUROLOGICI IRREVERSIBILI,
PSICOORGANICI, O RITARDO MENTALE dovranno avere la garanza di interventi appropriati
in specifiche strutture assistenziali non ricomprese nelle strutture del Dipartimento di Salute
Mentale.
3) Le persone con PROBLEMI ALCOL-CORRELATI E CON PROBLEMI DI DIPENDENZA DA
SOSTANZE devono avere la garanzia di essere inviate nei servizi preposti più competenti nella
cura delle dipendenze.
4) Le persone che hanno una CONDOTTA ANTISOCIALE, se ritenute non imputabili ex art. 88
del Codice Penale, potranno essere inviate in appropriati percorsi correzionali specifici o essere
soggetti a prescrizioni a cura dell'Autorità Giudiziaria. Per queste persone i precedenti percorsi
non sarebbero di fatto appropriati, né terapeutici.
2
Desideriamo che nel nostro Paese il giusto intento umanitario di sottrarre al carcere le
persone che commettono delitti, ma non sono imputabili in quanto incapaci di intendere e di
volere, non venga contraddetto dall'invio di queste persone in ambienti, dove sarebbero
costretti a convivere pazienti con disturbi psichiatrici, demenza, ritardo mentale,
intossicazione da droghe, insieme a soggetti con condotta antisociale e così' via, IL CHE
FINIREBBE CON IL FAR PREVALERE LOGHICHE DI TIPO MANICOMIALE,
FORTUNATAMENTE DEBELLATE CON LA LEGGE 180 BEN 36 ANNI FA.
RITENIAMO INDISPENSABILE CHE VENGA GARANTITO ALLE PERSONE CHE,
INCAPACI DI INTENDERE E VOLERE, COMMETTONO UN REATO PER IL QUALE NON
SONO IMPUTABILI, UN TRATTAMENTO INDIVIDUALIZZATO CHE SIA IL
MIGLIORE POSSIBILE IN RELAZIONE ALLE LORO SPECIFICHE PROBLEMATICITÀ, E
SVOLTO DAI PROFESSIONISTI MAGGIORMENTE COMPETENTI PER ESSE.
Per questi motivi, occorre, pertanto, abbandonare definitivamente anche la soluzione proposta
nel provvedimento rinviato, che individuava, in pratica, l'invio di tutti i soggetti autori di reato
non imputabili, ai Servizi di Salute Mentale, laddove è NECESSARIO CHE OGNI
SOGGETTO RICEVA IL MIGLIOR TRATTAMENTO POSSIBILE NEGLI AMBIENTI
PIU’ OPPORTUNI.
E’ tempo di aprire un sereno confronto con tutte le parti interessate (operatori della salute
mentale, utenti, utenti esperti, familiari, società scientifiche, ecc.) per delineare il miglior
percorso possibile per persone che hanno diritto alla speranza di una vita migliore.
Promotori: Massimo Casacchia (L’Aquila), Andrea Balbi (Roma), Antonio Mastroeni (Como),
Walter Di Munzio (Salerno), Mirella Ruggeri (Verona), Franco Veltro (Campobasso).
Hanno aderito alla Carta per il superamento
delle Logiche Manicomiali
SIP
Società Italiana Psichiatria
Collegio Professori Ordinari di
Psichiatria (si veda Dichiarazione
in Appendice al Documento)
SIPF
Società Italiana di Psichiatria
Forense
Società di Deontologia ed Etica in
Psichiatria
AIPP
Associazione Italiana Interventi
Precoci nelle Psicosi
SIRP
Società Italiana di Riabilitazione
Psicosociale
ASSOCIAZIONI
Italia
Associazione
Professionisti
Italia
Associazione
Professori
Universitari
Italia
Associazione
Professionisti
Nazionale
Nazionale
Nazionale
Italia
Associazione
Professionisti
Nazionale
Italia
Associazione
Professionisti
Nazionale
Italia
Associazione
Professionisti
Nazionale
3
Associazione Coordinamento
Nazionale Centri Diurni in
Psichiatria
WAPR
World Association for Psychosocial
Rehabilitation - Italia
Italia
Associazione
Professionisti
Nazionale
Italia
Nazionale
SIEP
Società italiana di Epidemiologia
Psichiatrica
Associazione Italiana Salute
Mentale (AITSAM) (si veda
Dichiarazione in Appendice al
Documento)
Consulta Salute Mentale
Italia
Associazione
Professionisti
Utenti
Familiari
Associazione
Professionisti
Italia
Associazione
Familiari
Nazionale
Lazio
Utenti/Operatori Lazio
Coordinamento CSM Lazio
Lazio
Psichiatri
Lazio
Liberamente Insieme
Molise
Campobasso
Mens Sana
Molise
Associazione "Promosam" per la
Promozione Salute Mentale
Rete Utenti Lombardia
Regione
Molise
Lombardia
Associazione NèP
Lombardia
Associazione
Utenti
Associazione
Familiari
Associazione
Utenti
Associazione
Utenti
Associazione
Utenti/Operatori
Nazionale
Campobasso
Campobasso
Sede Legale: Como
Presidenza: Pavia
Como
DIRETTORI DIPARTIMENTI SALUTE MENTALE, SERVIZI PSICHIATRICI,
DOCENTI UNIVERSITARI DI DIREZIONE DI SERVIZI
Cognome
Nome
Sede lavoro
Qualifica
Ruolo
Altamura
Carlo
Milano
Psichiatra
Amatulli
Antonio
Psichiatra
Balbi
Andrea
Desio e
Vinmercate
Roma
Professore Ordinario,
Direttore DSM IRCCS
Policlinico, Milano
Direttore DSM AO Desio e
Vinmercate
Direttore DSM Roma D
Bertolazzi
Gerardo
Bussolengo
(VR)
Psichiatra
Direttore DSM USSL 22
Bussolengo (VR)
Bellomo
Antonello
Foggia
Psichiatra
Professore Associato UniFg
Direttore SPDC Foggia
Biffi
Giuseppe
Milano
Psichiatra
Direttore DSM AO San Carlo
(Milano)
Biondi
Massimo
Roma
Psichiatra
Professore Ordinario,
Direttore SPDC DH
Policlinico Umberto I Roma
Psichiatra
4
Boccara
Paolo
Roma
Psichiatra
Direttore DSM Roma B
Bonfante
Gianfranco
Psichiatra
Brighenti
Fabrizia
San Donà di
Piave (VE)
Este (PD)
Busana
Claudio
Montecchio
(VI)
Psichiatra
Cappellari
Ludovico
Cittadella
Psichiatra
Carassai
Rosanna
Macerata
Psichiatra
Direttore DSM ULSS 10 San
Donà di Piave (VE)
Direttore DSM ULSS 17 ESTE (PD)
Direttore DSM ULSS 5 –
Montecchio (VI), e
Coordinatore Collegio
Primari di Psichiatria del
Veneto
Direttore DSM ULSS 15 Cittadella (PD)
Direttore DSM Macerata
Carfagna
Lino
Latina
Psichiatra
Direttore DSM Latina
Carizzone
Luigi
Caserta
Psichiatra
Carpiniello
Bernardo
Cagliari
Psichiatra
Casacchia
Massimo
L'Aquila
Psichiatra
Castiglioni
Pierluigi
Milano
Psichiatra
Direttore DSM Aversa, ASL
Caserta 1
Professore Ordinario e
Direttore DSM ASL Cagliari
Professore Ordinario
Università de L’Aquila
Direttore DSM Legnano (MI)
Celozzi
Carola
Civitavecchia
Psichiatra
Cerati
Giorgio
Lombardia
Psichiatra
Cesari
Giampiero
Arezzo
Psichiatra
Cetti
Claudio
Como
Psichiatra
Responsabile CSM
Civitavecchia (Roma)
Comitato Tecnico per la
Salute Mentale Regione
Lombardia
Responsabile UF Salute
Mentale; Arezzo
Direttore DSM Como
Chieco
Mariella
Psichiatra
Responsabile CSM
Cioffi
Isidoro
EsteMontagnana
Varese
Psichiatra
Cocchi
Angelo
Milano
Psichiatra
Corona Mattioli
Tali
Treviso
Familiare
Direttore UOP Verbano
Varese
Presidente AIPP – (vedi
associazioni) Responsabile
del Centro per l’intervento
precoce nelle psicosi PROGRAMMA 2000, A.O.
Niguarda, Milano
Presidente AITSAM
Daniele
Maria Teresa
Roma
Psichiatra
Responsabile CSM RMH2
Danieli
Andrea
Vicenza
Psichiatra
De Giorgi
Serafino
Lecce
Psichiatra
Direttore DSM ULSS 6
Vicenza
Direttore DSM Lecce
De Rossi
Moreno
Adria
Psichiatra
Psichiatra
Direttore DSM ULSS 19
Adria (Ve)
5
Di Giannantonio
Massimo
Chieti
Psichiatra
Professore Ordinario di
Psichiatria e Direttore DSM
Chieti
Direttore DSM ASL SA1
Ambito Centro e Sud
Direttore Unità Operativa
Complessa Salute Mentale
Adulti Firenze
Di Munzio
Walter
Salerno
Psichiatra
Domenichetti
Sandro
Firenze
Psichiatra
Ducci
Giuseppe
Roma
Psichiatra
Fagiolini
Andrea
Siena
Psichiatra
Favaretto
Gerardo
Treviso
Psichiatra
Fazzari
Giuseppe
Brescia
Psichiatria
Ferracuti
Stefano
Roma
Psichiatra
Formenti
Gianmaria
Como
Psichiatria
Fiorinastro
Paolo
Roma
Psichiatra
Gala
Costanzo
Milano
Psichiatra
Grimaldi
Manlio
Napoli
Psichiatra
Imperadore
Giuseppe
Verona
Psichiatra
Iannucci
Claudio
Roma
Psichiatra
Lora
Antonio
Lecco
Psichiatra
Direttore 2 Servizio
Psichiatrico ULSS 20 Verona
Responsabile CSM D4 ASL
Roma D
Direttore DSM AO Lecco
Lorettu
Liliana
Sassari
Psichiatra
Docente UniSS
Loriedo
Camillo
Roma
Psichiatra
Magnani
Piero Antonio
Mantova
Psichiatra
Professore Associato,
Sapienza, Università di Roma
Direttore DSM AO Mantova
Malinconico
Angelo
Termoli
Psichiatra
Direttore CSM Termoli
Direttore UOC SPDC
S.Filippo Neri , DSM ASL
Roma E
Professore Ordinario e
Direttore DSM Area Vasta
Siena
Direttore DSM ULSS 9
Treviso
Direttore UOP Brescia sud,
Brescia
Professore Associato di
Psicologia Clinica
UOC Psichiatria
AO Sant'Andrea e Sapienza
Università di Roma
Responsabile Servizio
Psichiatria e Psicologia, Casa
Circondariale Como
Professore Dipartimento di
Neurologia e Psichiatria - La
Sapienza, Roma
Direttore DSM AO San
Paolo, Milano
Direttore DSM Napoli Sud
6
Maniscalco
Tommaso
Legnano
Psichiatra
Marchini
Serena
Fiumicino
Psichiatra
Direttore DSM Legnago ULSS 21 (VR)
Direttore UOC DSM RMD
Massaro
Claudio
Foggia
Psichiatra
Responsabile CSM 2 Foggia
Meloni
Angelo
Camerino
Psichiatra
Mencacci
Claudio
Milano
Psichiatra
Miceli
Maurizio
Firenze
Psichiatra
Minnai
Gian Paolo
Oristano
Psichiatra
Molteni
Franca
Busto Arsizio
Psichiatra
Nicolò
Giuseppe
Psichiatra
Percudani
Mauro
Colleferro
(Roma)
Milano
Direttore Unità Operativa
Complessa Camerino
(Macerata)
Direttore DSM AO
Fatebenefratelli , Milano
Responsabile Servizio Salute
Mentale Adulti, Firenze 3
Direttore DSM - SPDC ASL
5 Oristano
Direttore DSM AO Busto
Arsizio (Varese)
Direttore DSM Asl Roma G
Carlo
Verona
Psichiatra
Pinotti
Andrea
Mantova
Psichiatra
Pioli
Rosaria
Brescia
Psichiatra
Politi
Pierluigi
Pavia
Psichiatra
Posadinu
Donato
Sassari
Psichiatra
Direttore DSM AO
Garbagnate (Milano)
Direttore 4 Servizio
Psichiatrico ULSS 20 San
Bonifacio (VR)
Direttore ff UO OPG
Castiglione delle Stiviere
(Mantova)
Istituto Fatebenefratelli
IRCCS Brescia
Professore Ordinario di
Psichiatria Università di Pavia
Direttore U.O.P.
Direttore DSM ASL Sassari
Pozzan
Tecla
Verona
Psicologa
Responsabile CSM Verona Sud
Roncone
Rita
L'Aquila
Psichiatra
Ruggeri
Mirella
Verona
Psichiatra
Russo
Maria Concetta
Benevento
Psichiatra
Sacchetti
Emilio
Italia
Psichiatra
Santonastaso
Paolo
Padova
Psichiatra
Scarcella
Franca
Viterbo
Psichiatra
Professore Ordinario
Psichiatria L'Aquila
Professore Ordinario e
Direttore Dipartimento
Interaziendale Salute Mentale
Verona
Responsabile CSM di
Benevento
Professore Ordinario
Psichiatria e Direttore DSM
Brescia Presidente SIP
Ordinario di Psichiatria,
Direttore DSM Padova
Responsabile CSM 1, Viterbo
Psichiatra
Piazza
7
Scarpa
Franco
Empoli
Psichiatra
Direttore UOC Salute in
Carcere 11 Empoli
Semenzin
Massimo
Belluno
Psichiatra
Direttore DSM ULSS 2 Feltre
(Belluno)
Stegagno
Marco
Verona
Psichiatra
Tartaglione
Sergio
Isernia
Psichiatra
Direttore 1° Servizio
Psichiatrico ULSS 20 Verona
Direttore DSM Isernia
Turri
Giancarlo
Cagliari
Psichiatra
Urbani
Anna
Venezia
Psichiatra
Veltro
Franco
Campobasso
Psichiatra
Vender
Simone
Varese
Psichiatra
Ex Direttore DSM ASL 8
Cagliari
Direttore DSM ULSS 13 Mirano (VE)
Direttore DSM ASReM
Campobasso
Direttore DSM AO di Varese
Professore Ordinario
Psichiatria
E anche:
Luigi Acanfora, Psichiatra (Civitavecchia); Franco Addona, Psichiatra (Campobasso); Sara Alaimo,
psicologa (Bologna); Massimiliano Aleffi (Savona); Emilia Alfonsi, Psichiatra (Ancona); Camillo Avino,
Psichiatra (Campobasso); Antonella Baita, Psichiatra (Cagliari); Maurizio Bacigalupi, Psichiatra (Roma);
Antonio Barrea, Ass. Sociale (Campobasso); Leia Basi, TdR, (Barletta); Luigi Basso, Psichiatra (Bolzano);
Andrea Adriano Borgogni, Psichiatra; Carla Bellotti, Psichiatra (Como); Nicola Bianchi, Educatore
professionale (Como); Emiliana Bonanni, Psicologa (Campobasso); Antonella Boscia, Amministrativo
CSM (Campobasso); Maria Boscia, Assistente Sociale (Benevento); Franco Burla, Psichiatra (Roma); Paolo
Caliari, Psichiatra (Roma); Maria Luisa Califano, Psicologa (Benevento); Paolo Candido, Psichiatra
(Como); Fiorella Capocasale, Psichiatra (Benevento); Felicia Caporaso, Educatrice (Benevento); Achille
Caputo, Psichiatra (Benevento); Carlo Cheli, Psichiatra (Civitavecchia); Vittoria Ciampone, Psichiatra
(Campobasso); Maddalena Ciano, Psichiatra (Verona); Filomena Cilfone, Ass. Sociale (Campobasso);
Francesco Colavita, Tecnico Amministrativo (Campobasso); Alessandro Colucci, Psichiatra (Napoli);
Pinuccia Corti, Amministrativo DSM (Como); Giovanni Costa (Sassari); Giada Costantini, psicologa
(Pescara); Antonio Cuccaro, Psichiatra (Campobasso); Fulvio Cusani, TdR (Benevento); Emanuela Cutillo,
Ass. Sociale (Campobasso); Giovanna De Cicco, Psichiatra (Benevento); Federica Di Pietro, TdR (Ascoli
Piceno); Katia De Santi, Psichiatra (Verona); Nicola Dusi, Psichiatra (Verona); Gianpiero Ercolani ( );
Maria Grazia Erre (Sassari); Maria Erricolo ESP Utente (Milano); Adriana Faggiano, Infermiera CapoSala (Como); Stefania Falavolti, Psichiatra (Roma); Elvira Fasulo, Psichiatra (Benevento); Adolfo Ferraro,
Psichiatra (Napoli); Gianluca Figliolia, Psichiatra (Campobasso); Angela Forte, Psichiatra (Salerno); Girau
Roberta, psichiatra (Cagliari); Claudia Goss, Psichiatra e Ricercatore (Verona); Claudia Granieri (Sassari);
Ersia Grassi, Psicologa (Avellino); Rita Graziani, Psicologa (Roma); Laura Grigoletti, Psicologa (Verona);
Manuela Guarneri, Psichiatra (Napoli); Eros Iacomelli (Roma); Claudia Iannone, psicologa (Campobasso);
Rosalia Iebba, Ass. Sociale (Benevento); Dario Lamonaca, Psichiatra (Legnago); Ornella Kauffmann,
Sociologo (Como); Silvana La Marca, Psichiatra (Campobasso); Antonio Lasalvia, Psichiatra
(Verona); Daniela Latini, psichiatra (Fabriano); Leanza Valeriana, Psicologa (Campobasso); Franca Leone
Valeria, Tdr (Termoli); Lepre, Psichiatra (Nocera); Anna Paola Loche , Psichiatra (Oristano); Gianni Loi,
Psichiatra (Cagliari); Irene Macaluso Utente Esperto (Como); Maria Angela Marras (Cagliari); Gabriella
Masala (Sassari); Antonio Mastroeni, Psichiatra (Como); Rosi Maugeri, Psicologa (Campobasso); Eva
Mazzuccato; Chiara Mela, Psichiatra (Arezzo); Corrado Micieli (Roma); Mignognia Natalìa, Inf. Prof.
(Campobasso); MariaLaura Mignone, Psichiatra (Salerno); Luca Mingarelli Rosa dei Venti ONLUS (Como);
Simona Mogni, Psicologa (Dolo Mirano); Emiliano Monzani, Psichiatra (Milano); Giuseppina Mura
(Sassari); Rita Murineddu (Sassari); Simonetta Muzzu (Sassari); Angela Nardi, Psichiatra (Roma);
Paola Natalini, Psichiatra (Macerata); Gianfranca Nieddu (Sassari); Nobili Gabriella, ( ); Giovanni
Nolfe, Psichiatra (Napoli);
8
Francesco Nuccetelli, Psichiatra (Ortona); Luigi Orso, Psichiatra (Roma); Mascia Ortolan, Psichiatra
(Mirano); Caterina Oggianu
(Sassari); Rossana Oppo, Psichiatra (Oristano); Anna Palazzo, Inf.
Professionale (Campobasso); Daniela Panella, psichiatra (Benevento); Massimo Pasquini, Psichiatra (Roma);
Ugo Maria Pàstina, Psichiatra (Campobasso); Giovanni Patelli, Psicoterapeuta Programma 2000, (Milano);
Esterina Pellegrini, Psichiatra (Como); Livia Perna, Psichiatra (Nocera); Francesco Pesavento, Psichiatra
(Padova); Mario Pettinelli, Psichiatra (Fabriano); Alessia Pica, TdR (Campobasso); Gianluca Pilla, Psichiatra
(Oristano); Martina Pinna, Psichiatra (Oristano); Maria Vittoria Pitolli, Psichiatra (Roma); Irene Pontarelli,
TdR (Campobasso); Paola Porta, pedagogista (Como); Maria Grazia Pisoni Educatore Professionale
(Legnano); Stefania Praitano, Psicologa (Campobasso); Giuseppe Primerano, Psichiatra, (Bergamo); Michele
Procacci (Roma); Silvana Radici, Coordinatore Infermieri DSM (Como); Antonella Raimondo, Psichiatra
(Campobasso); Michela Rimondini, Psicologa Clinica e Ricercatore (Verona); Enrico Rosini, Psichiatra
(Roma); Annacarlotta Rusconi, Psichiatra (Roma); Sandra Saba, TdR (Benevento); Rita Sabbatini, Psichiatra
(Roma); Pier Giorgio Salis, Psichiatra (Oristano); Sandra Santomauro, Psichiatra (Rieti); Andrea Santoni,
Utente Esperto (Como); Filomena Scano, Psichiatra (Oristano); Antonio Scarinci, psicologo (Veterbo); Lucia
Solla, Ass. Sociale, Benevento; Stefano Seripa, Psichiatra (Civitavecchia); Paolo Simonato, Psichiatra
(Ferrara); Alessio Spadaro, Presidente RUL (Como); Emanuele Tarolla, Psichiatra (Emilia Romagna); Piera
Tosini, Psichiatra (Napoli); Marco Uccello, Psichiatra (Como); Rico Van Gal, Educatore (Sondrio); Enrico
Visani, Psichiatra (Roma); Maria Paola Zerella (Roma)
Numerose altre adesioni, individuali o di associazioni, sono giunte via Facebook (345 al 26
maggio, ore 23) e possono essere visualizzate sull’ evento face book “comitato slm”
…..le adesioni continuano. Per aderire scrivere a: comitatoslm@gmail.com
Puoi consultare anche: http://superarelelogichemanicomiali.blogspot.com
APPENDICI
DIC H IA R A ZI O NE D EL C OL LE GI O DE I P R O FE SS O RI
DI P RIM A F A S CIA DI P SI C H IAT RI A
La Giunta Esecutiva, 23 maggio 2014
PRESIDENTE
Bernardo Carpiniello
Clinica Psichiatrica
Università di Cagliari
Via Liguria 13
09127 Cagliari
Dir: 070 41518
Fax.: 070 480083
Cell 3338452984
E-mail: bcarpini@iol.it
SEGRETARIO
Matteo Balestrieri
Clinica Psichiatrica
Università di Udine
Azienda Ospedaliero-Universitaria
P.le S.M.Misericordia 15
33100 Udine
Dir.: 0432 559627
E-mail: matteo.balestrieri@uniud.it
Il Collegio dei Professori di Prima Fascia di Psichiatria delle Università
Italiane, considerata la imminente discussione parlamentare del DL 52/2014,
nell’esprimere la condivisione dei contenuti e delle proposte espresse nella
“Carta per il Superamento delle Logiche Manicomiali. Un contributo per la
chiusura degli OPG”, nel ribadire il principio generale dell’ uguale diritto
alla tutela della salute per tutti i cittadini senza discriminazione alcuna,
sottolinea i seguenti aspetti, fondamentali per un reale progresso nella cura
delle persone affette da disturbi mentali autrici di reato:
1. Ogni persona autrice di reato considerata “inferma di mente” in
senso giuridico dovrà essere sottoposta ad un progetto terapeuticoriabilitativo individualizzato e specifico, che parta da una attenta
valutazione della sua condizione clinica e psicosociale, venendo
conseguentemente
affidato ai servizi assistenziali delle Aziende
Sanitarie Locali che abbiano specifica competenza a gestire il caso.
2. I Dipartimenti di Salute mentale si faranno carico esclusivamente delle
persone autrici di reato per le quali sia stata riconosciuta la effettiva
9
TESORIERE
Diana De Ronchi
Istituto di Psichiatria “P. Ottonello”
Università degli Studi
V.le Carlo Pepoli, 5
40123 Bologna
Dir.: 051 6584237
Segr.: 051 521232
Fax: 051 521030
E-mail: diana.deronchi@unibo.it
presenza di un disturbo mentale che rientri nell’ambito delle sue
specifiche e precipue competenze assistenziali, tenuto conto del fatto
che persone giudicate affette da “infermità mentale” in senso
giuridico possono essere affette per quanto concerne gli aspetti
terapeutici da disturbi di competenza di altri settori assistenziali
(neurologia, geriatria, medicina interna, servizi per le dipendenze
etc.).
3. Al fine di predisporre modi, tempi e luoghi di attuazione del progetto
terapeutico-riabilitativo individualizzato di cui al punto 1, i
Dipartimenti di salute mentale dovranno necessariamente tenere conto
della valutazione dei livelli di pericolosità sociale così come valutata
in sede di giudizio, che rappresenta una fondamentale variabile per la
modulazione degli interventi; in ogni caso, appare inderogabile la
necessità di scindere la funzione assistenziale da quella valutativa
della sussistenza o persistenza della cd “pericolosità sociale”, la
quale, in ogni fase del giudizio, non può e non deve essere compito
delle equipes curanti, al fine di evitare ogni possibile compromissione
della relazione terapeutica, derivante dalla eventuale confusione di
ruoli, Ciò alla luce dell’importanza fondamentale del mantenimento di
una buona relazione terapeutica ai fini del miglior esito degli
interventi,
4. Tenuto conto della ben nota, innegabile inadeguatezza generale dei
DSM italiani in termini di dotazioni strutturali e di personale, le
Regioni dovranno urgentemente provvedere a colmare le carenze in
essere, tenendo conto della gravosità del carico assistenziale che su di
esse già pesa, al fine renderli effettivamente adeguati alle nuove
incombenze derivanti dalla attuazione della normativa di cui al DL in
oggetto.
5. Le persone affette da disturbi mentali autrici di reato sono
frequentemente gravate da specifici problematiche di ordine clinico e
psicosociale, di cui l’esempio più emblematico è costituito da coloro
che sono affetti da gravi disturbi di personalità, in associazione o
meno con altri disturbi mentali e/o con disturbi da uso di sostanze; tali
persone richiedono
altrettanto specifiche competenze per quanto
riguarda i processi terapeutico-riabilitativi e più in generale
assistenziali. Pertanto, tenuto conto del fatto che nella maggioranza
dei DSM italiani il personale di tutti i livelli non ha a tutt’oggi una
adeguata formazione per affrontare tali specifiche esigenze, le Regioni
dovranno avviare con urgenza specifici programmi di formazione,
qualificazione e riqualificazione del personale del DSM, affinchè
venga garantita effettivamente una adeguata ed efficace presa in
carico di tali persone.
6. Tenuto conto della complessità di condizioni cliniche e di bisogni delle
persone affette da disturbi mentali, ancor più se autori di reato,
appare altrettanto necessario che i tutti Dipartimenti di Salute
Mentali siano dotati delI’intera gamma di strutture ospedaliere ed
extraospedaliere (territoriali, semiresidenziali e residenziali con
diverso livello di intensità di cure e protezione) al fine di garantire di
percorsi di cura effettivamente differenziati e modulati sulla base delle
esigenze clinico-terapeutiche.
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DIC H IA R A ZI O NE D ELL ’A S SEM B LEA NA ZI O N ALE
DELL A
Asso cia zio n e I t a lia na S a lu t e M en ta l e ( AIT SA M )
21 maggio 2014
Oggetto: chiusura OPG
L’Assemblea nazionale AITSAM, riunitasi il 21/05/201414, ha deliberato di aderire alla mozione di
cui alla "Carta per il superamento delle Logiche Manicomiali" espressa dal Gruppo di Lavoro ivi
menzionato.In particolare appare urgente ed essenziale differenziare i percorsi dei soggetti dimessi
dagli attuali OPG, a seconda del tipo di problema di cui sono portatori. Raccomanda al Gruppo di
Lavoro di scendere a proposte concrete per l'individuazione dei percorsi praticabili, almeno sin
dove possibile in sede propositiva.
Cordiali saluti.
Tali Mattioli Corona – Presidente Nazionale AITSAM
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DICHIARAZIONE
DELLA SOCIETA’ ITALIANA
DI EPIDEMIOLOGIA PSICHIATRICA
26 maggio 2014
La Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica (SIEP) aderisce alla “Carta per il
Superamento delle logiche manicomiali” convinta che gli OPG devono essere chiusi nei tempi
previsti dal Decreto Legge ed indicando alcune specifiche raccomandazioni:
‐ Dare forza a tutti i servizi sociosanitari ed ai servizi di salute mentale nel solco della legge 180 e
della 833, attivando politiche di intervento per la tutela della salute nelle carceri, allo scopo di
affrontare l’attuale drammatico scenario delle condizioni di salute nelle carceri.
‐ Documentare in modo dettagliato caratteristiche, bisogni, percorsi di dimissione ed esiti relativi
alla popolazione internata, attivando iniziative nazionali di ricerca e valutazione.
‐ Elaborare e definire specifiche procedure e percorsi per i diversi bisogni individuati, che riducano
al minimo le ambiguità che hanno caratterizzato la storia recente in questo ambito e che
definiscano le buone pratiche sia relative alla popolazione attuale che ai nuovi bisogni emergenti.
‐ Attivare Protocolli di collaborazione da parte dei servizi sanitari e dei servizi di salute mentale con
la Magistratura e con i Periti Tecnici d’Ufficio.
‐ Promuovere una ampia riflessione sul concetto di non imputabilità e sull’uso delle misure di
sicurezza. Essa è necessaria ed urgente, come molti in campo psichiatrico forense e giuridico da
tempo sostengono, facendo in modo che si traduca in iniziativa legislativa capace di trasformare
sostanzialmente e circoscrivere in modo accurato la nuova utenza destinata alle REMS e alle
strutture residenziali, evitandone così la rapida saturazione. Tale processo sposterà
prevedibilmente sul piano della salute mentale nei contesti carcerari i doveri e le responsabilità
delle istituzioni sanitarie e sociali.
Si rimanda, per una completa descrizione della posizione di SIEP sul tema del superamento degli
OPG, al documento pubblicato sul nostro sito web (www.siep.it)
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COMUNICATO
Giunta Esecutiva Centrale dell’Associazione Nazionale Magistrati
Comitato Esecutivo del CONAMS (Magistrati di Sorveglianza)
“L'Associazione Nazionale Magistrati e il Coordinamento dei Magistrati di Sorveglianza,
esaminato il testo del disegno di legge di conversione del DL n. 52/2014, approvato dal Senato il
24/4/2014, formulano le seguenti osservazioni. Con il DL n. 211/2011 conv. nella L. n. 9/12 si è
proceduto alla chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari (OPG) – chiusura rinviata alla fine di
marzo 2015 – ma non alla loro abolizione, in quanto la misura del ricovero in ospedale psichiatrico
giudiziario, anche quella provvisoria nel corso delle indagini, continua ad essere prevista, assieme
alla nozione di pericolosità sociale e di non imputabilità che ne sono i presupposti, dal codice
penale e di procedura penale. Tale normativa generale non è stata toccata dalla riforma che ha ad
oggetto, com’è noto, il definitivo superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari, il cui modello
penitenziario, frutto della stagione del positivismo, ormai da tempo non è piu’ compatibile con la
civiltà di un paese democratico e con i progressi e le migliori acquisizioni della moderna scienza
giuridica, criminologica e psichiatrica. Va sottolineata la piena condivisione di tale importante
intervento legislativo che prevede, finalmente, la sostituzione degli attuali OPG, (il cui
complessivo sistema non appare in linea con le esigenze di cura e con i principi di rispetto della
dignità degli internati) con le Residenze per l'Esecuzione delle Misure di Sicurezza (REMS), da
istituirsi su base regionale con una capienza massima di 20 posti, le quali saranno gestite
interamente da personale sanitario, essendo prevalenti nello spirito della riforma le finalità di cura.
Tanto premesso, si devono in ogni caso sottolineare le perplessità e le preoccupazioni che desta
l’art. 1 lett.b) del testo approvato nella parte in cui svincola il giudizio di pericolosità sociale (che
compete anche al GIP nel momento dell’applicazione provvisoria della misura) dai parametri di cui
all'art. 133 c. 2 n.4, così derogando alle previsioni dell' art. 203 c. 2 c.p. per il quale il giudizio di
pericolosità sociale va desunto da tutte le circostanze indicate nell’art. 133 c.p.. Il giudizio di
pericolosità potrà pertanto essere desunto esclusivamente dalle qualità soggettive della persona, vale
a dire dalle sole condizioni biologiche, caratteriali e di salute psichica del soggetto, e non anche da
quelle di vita individuale, familiare e sociale, condizioni che da sempre assumono importanza
fondamentale nelle valutazioni della pericolosità sociale di tutti i soggetti siano o non siano essi
infermi di mente. In base a tale disciplina, che espressamente nega rilevanza prognostica alla
mancanza di progetti terapeutici individuali, la pericolosità sociale sarà legata in definitiva solo alla
malattia, ove è palese il richiamo a teorie positivistiche il cui superamento, alla stregua delle più
moderne teorie criminologiche e psichiatriche, si riteneva ormai patrimonio comune. Tali
modifiche normative, ancorché dettate da buone intenzioni (evitare ulteriori proroghe della
chiusura degli OPG e limitare il numero degli internamenti), finiscono tuttavia col realizzare
forzature e incrinature di fondamentali categorie penalistiche, criminologiche e psichiatriche,
senza una generale e meditata rivisitazione della materia. In conclusione si auspica la piena
attuazione della L. n.9/12, il rapido completamento delle REMS sull’intero territorio nazionale
senza ulteriori rinvii e, nel contempo, l’avvio di una seria riflessione per una revisione complessiva
della materia, ivi compresi gli istituti della imputabilità e della pericolosità sociale, senza
affrettate, riduttive e regressive reinterpretazioni che rispondono più a impulsi contingenti
che ad una sana logica sistematica.”
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