N.209 - 05 FEBBRAIO 2014 L’atteggiamento dei russi nei confronti dell’attività imprenditoriale è migliorato Il volume annuale del mercato russo di prodotti biologici è pari circa a 150 milioni di dollari, dei quali 120-130 milioni derivano da importazioni. Ma si tratta solo dello 0,2% dell’intero mercato dei prodotti alimentari nel Paese. p.5 A Sochi ultimi ritocchi agli impianti e ai campi di gara, in vista dell'inaugurazione del 7 febbraio. Ma l'Italia ha schierato una squadra di una cinquantina di "atleti" che ha già conquistato il podio. p.7 La rassegna delle informazioni statistiche e delle previsioni sull’economia della Russia e della CSI. p.14 Investimenti e collaborazioni industriali. p. 16 Proposte commerciali. p. 17 Le fiere internazionali in Russia e nella CSI. p. 18 I russi non hanno più paura di mettersi in proprio L’ atteggiamento dei russi nei confronti dell’attività imprenditoriale privata sta migliorando. E questo nonostante la Russia continui ad occupare uno degli ultimi posti al mondo per quanto concerne numerosi parametri relativi all’attività imprenditoriale, come appare evidente dai risultati dell’ultimo rapporto del Global Entrepreneurship Monitor (GEM). Ad esempio, solo il 2,6% dei cittadini russi intervistati ha intenzione di aprire una propria impresa. Si tratta solamente dell’1% in più rispetto all’anno precedente e, come sempre, il peggiore indicatore tra tutti i Paesi esaminati dal GEM. Per un confronto: negli Stati Uniti pensano alla carriera imprenditoriale il 12,2% degli intervistati, in Gran Bretagna il 7,2%, in Estonia il 19,4%, in India il 22,8%, in Brasile il 27,2% e in Cina il 14,4%. Eppure alcuni indicatori riguardanti l’attività imprenditoriale sono continua a pagina 2 In gennaio il rublo in caduta libera A gennaio il tasso di cambio è giunto al minimo degli ultimi quattro anni, oltrepassando il limite di 35 rubli/ dollaro e 48 rubli/euro. Se in tutto il 2013 il rublo si è indebolito del 7,12% rispetto al dollaro, solo nel gennaio del 2014 lo stesso indicatore ha raggiunto il 4%, andando quasi ad eguagliare le previsioni annuali del Ministero dello Sviluppo Economico (33,9 rubli/dollaro in media nel 2014 e 33,4 rubli in media nel mese di gennaio). servizio a pagina 3 dalla prima pagina evidentement e miglior ati, afferma Olga Verkhovskaya, docente dell’Alta Scuola di Management dell’Università di San Pietroburgo. Per esempio, quasi un russo su tre, ossia il 28,2%, valuta positivamente le proprie capacità imprenditoriali (l’anno prima erano il 20%), mentre la quota dei russi che abbandona il timore di un fallimento è passata in un anno dal 47 al 29%. L’indicatore dello scorso anno aveva raggiunto il record dell’intero periodo sotto esame. La situazione sfavorevole per l’attività imprenditoriale in Russia è in parte attribuibile alla bassa disoccupazione sul mercato russo del lavoro. Fino ad ora lavor ar e “sotto padrone”, secondo i russi, ha sempre garantito un reddito stabile, afferma Verkhovskaya. Quando nel 2013 i ricercatori hanno deciso di capire in che modo il posto di lavoro attuale influenzasse l’attività imprenditoriale, è risultato che la quota di quanti si ritengono in grado di organizzare un’impresa propria è di gran lunga superiore tra i dipendenti delle piccole imprese. Ne risulta che se il lavoro in una piccola impresa, almeno in parte, stimola e prepara le persone a dare vita a un proprio business, nelle grandi società è esattamente il contrario. Per prima cosa il timore di non sopportare il fallimento, purtroppo, è insita nella cultura russa dell’impresa. È così che Aleksandr Ivlev, dell’ufficio moscovita di Ernst &Young, spiega i risultati del GEM. In altri Paesi la paura di fallire è notevolmente inferiore e letteralmente un paio di mesi dopo la chiusura di un’impresa le persone sono pronte a darsi una nuova opportunità. In secondo luogo, l’attività imprenditoriale in sé in Russia è comparsa in tempi piuttosto recenti, continua Ivlev. E infine, occuparsi di una propria impresa implica numerose difficoltà. E’ complesso attirare finanziamenti, è difficile ottenere tutti i documenti ed i permessi necessari, conclude Ivlev. Nel 2013 il team internazionale di ricercatori ha cercato di misurare in che modo i compiti legati all’attività imprenditoriale influiscono sulla percezione della vita. E anche in questo frangente le buone notizie per la Russia non abbondano. Per esempio, quando è stato chiesto agli intervistati russi se la loro vita attuale si avvicinasse al loro ideale, si è fatto chiaro che il numero di persone infelici tra gli imprenditori è notevolmente inferiore rispetto a quanti per il momento non sono interessati ad aprire un’impresa. Se tra l’intera popolazione, secondo le stime del GEM, il 16,5% è completamente in disaccordo con l’affermazione che la propria vita si avvicini all’ideale, tra gli imprenditori tale indicatore è pari solo al 5,6%. Tuttavia ciò non significa che ogni esperienza imprenditoriale influisca positivamente sulla percezione della vita, sottolinea Verkhovskaya. Gli indicatori di coloro che hanno provato ad intraprendere la carriera imprenditoriale, ma sono stati costretti a chiudere la propria impresa, sono di gran lunga peggiori rispetto agli indicatori di quanti non hanno nemmeno provato. Uno “sfortunato nel business” su cinque è convinto che la propria vita sia molto lontana dall’ideale, mentre il 38% ritiene semplicemente che non si avvicini, ha aggiunto Verkhovskaya. Quest’ultima non esclude che il leggero miglioramento dei risultati russi nell’indagine del GEM sia legato al progresso raggiunto in altri rating internazionali. Ad esempio nel rating Doing Business del 2013 la Russia è passata dal 120o al 92o posto, mentre nel rating relativo alla capacità di concorrenza è passata dal 67o al 64o posto. Lo Stato è riuscito a ridurre alcune barriere per la gestione delle imprese: per esempio è stata semplificata la modalità di connessione alle reti elettriche e urbane. Anche se a livello della singola impresa tali miglioramenti non sono troppo evidenti. “Non vi è più motivo per mettersi in proprio. Molti tra coloro che lo facevano tengono gli occhi aperti per passare ad un lavoro dipendente ben 2 retribuito” – è così che il vicepremier Igor Shuvalov ha spi eg ato la sta gn azi one economica russa dello scorso anno. In gennaio il rublo in caduta libera La moneta russa perde i colpi nella battaglia contro il dollaro e l’Euro A gennaio il tasso di cambio è giunto al minimo degli ultimi quattro anni, oltrepassando il limite di 35 rubli/dollaro e 48 rubli/euro. Se in tutto il 2013 il rublo si è indebolito del 7,12% rispetto al dollaro, solo nel gennaio del 2014 lo stesso indicatore ha raggiunto il 4%, andando quasi ad eguagliare le previsioni annuali del Ministero dello Sviluppo Economico (33,9 rubli/dollaro in media nel 2014 e 33,4 rubli in media nel mese di gennaio). Con tutta probabilità si è trattato di una cosiddetta “perdita a ruota”, dal momento che altre valute hanno subito un rapido crollo nel 2013. Ad un tratto, agli inizi del calo, hanno cominciato a sfumarsi le attese per una crescita economica russa, e in seguito, a causa degli “stop loss”, si è ottenuto un “effetto valanga”. Gennaio è diventato il mese del ripensamento della situazione economica: alla fine del 2013 il mercato si ostinava ad ignorare le notizie, sia mondiali (il miglioramento dell’economia statunitense, la revisione del programma di attenuazione qualitativa del Federal Reserve System (FRS) degli USA, la ripresa delle esportazioni di petrolio dall’Iran), sia nazionali (la revoca delle licenze bancarie, il panico delle banche, un’improvvisa rivalutazione negativa della crescita economica). Anche il fatto che la ripresa delle economie sviluppate non sia andata di pari passo con un incremento della domanda di risorse energetiche è per la Russia una cattiva notizia. Ma accanto alle cause esterne vi sono anche motivazioni interne che hanno contribuito all’indebolimento del rublo. Una crescita economica così debole è attribuibile sia al fatto che il rapporto tra rischi e rendimento del capitale risulti poco attraente, sia a fattori istituzionali: la causa fondamentale del crollo del rublo non riguarda solo quest’anno, fanno notare gli esperti, ma anche i successivi. Oltre alle aziende, ad esportare valuta sono anche i cittadini. Eppure, tra gli “avversari della svalutazione” c’è anche il Ministero dello Sviluppo Economico, sempre critico nei confronti della Banca Centrale per il suo rublo troppo forte. Ma ora un indebolimento del rublo è più probabile di un suo rafforzamento. La Banca Centrale per il momento non lascia il mercato valutario: dall’inizio del gennaio 2014 ha venduto 2,4 miliardi di dollari per sostenere il rublo. 3 Le possibilità di svolta del tasso di cambio sono inesistenti: entro la fine del 2014 potrà scendere fino a 38 rubli/dollaro. Inoltre il Ministro delle Finanze Anton Siluanov ritiene che le basi fondamentali per una variazione del tasso di cambio del rublo non vi siano, anche se in gennaio il costo del paniere bivalutario ha rinnovato le massime degli ultimi cinque anni ed è andato a consolidarsi nella fascia che richiede maggiori interventi da parte della Banca Centrale Russa. Il dollaro ha raggiunto il suo massimo dalla primavera del 2009, l’euro e il paniere bivalutario hanno continuato a rinnovare le massime dal febbraio del 2009, ossia da quasi cinque anni. “E’ uno spostamento notevole, molti attori si sono visti costretti a “tagliare” le loro posizioni corte in valute, e come risultato sul mercato dominano gli acquirenti. Ci troviamo in una zona molto pericolosa, 400 milioni di dollari di vendite al giorno da parte della Banca Centrale Russa: è una cosa seria”, ha dichiarato il trader di Alfa-Bank Igor Akinshin, secondo il quale “se verrano poste le condizioni per una svolta, i movimenti del tasso di cambio potrebbero divenire ancora più rapidi. Ciononostante, al momento, per il rublo tutto appare scoraggiante: i dati macroeconomici russi sono sfavorevoli e in generale nel mondo si osserva una pressione sulle monete di Paesi simili alla Russia”. “Per ora non vedo il problema (per quanto concerne il tasso di cambio del rublo). La politica della Banca Centrale e delle autorità finanziarie consiste nel rendere il rublo più fluttuante. La politica della Banca Centrale è assolutamente corretta”, ha dichiarato il ministro delle finanze Anton Siluanov. Inoltre ha sottolineato che “non vi sono motivazioni di fondo per le quali il rublo debba indebolirsi o rafforzarsi”. A detta sua, la situazione del tasso di cambio osservabile dall’inizio dell’anno è legata, da un lato, alle dichiarazioni dei Paesi che emettono una valuta di riserva riguardo ad una riduzione dei volumi di emissione, causando l’abbandono dei titoli russi da alcuni investitori. “Ciò non ha influito significativamente sulla situazione del mercato valutario”, ha affermato il ministro. Dall’altro lato, la Banca Centrale Russa ha iniziato a condurre una politica valutaria più flessibile e liberale. “Il regolatore non interviene in quei casi di cui si era preoccupato lo scorso anno e ha venduto valuta sul mercato”, - ha spiegato il ministro. 4 Rassegna del mercato dei prodotti biologici in Russia Nel 2012 il profitto derivante dalla vendita di prodotti biologici in Russia ha raggiunto 148 milioni di dollari, ossia il 7,8% in più rispetto al 2011. Eppure la produzione bio rimane poco richiesta ed occupa solamente lo 0,2% della quota totale delle vendite di prodotti alimentari. In generale ciò è attribuibile al prezzo elevato e all’assenza di un sistema di certificazione che continua a rappresentare un problema per un incremento della domanda. Per questo i produttori russi cercano di lavorare sotto l’egida delle organizzazioni con certificazioni biologiche ufficiali, al fine di certificarsi ufficialmente in America o Europa, o di importare i prodotti dall’estero aumentandone il costo finale. Nel novembre del 2012 i produttori russi insieme al Ministro delle Politiche Agricole hanno contribuito alla messa a punto di un progetto di legge riguardante la produzione di prodotti agricoli biologici. La legge, secondo le aspettative, entrerà in vigore nel 2015. Si prevede che stimolerà la crescita del mercato biologico nei prossimi anni e garantirà un punto di riferimento per i consumatori che acquistano tali prodotti. Gli esperti ritengono che le vendite di tale produzione possano raggiungere i 167 milioni di dollari nel 2013, e 225 milioni nel 2015. Tale crescita sarà attribuibile allo sviluppo del mercato, così come alla crescita della domanda sui prodotti da parte dei consumatori benestanti. Al momento la maggior parte dei prodotti biologici in Russia viene importata dai Paesi dell’Unione Europea, come Germania, Francia, Italia e si pos izi on a n el s eg me nto premium o super-premium. E’ possibile acquistarli nelle grandi città, dove si concentra il maggior numero di persone abbienti, nei supermercati specializzati anche nella vendita di prodotti biologici, quali “Azbuka Vkusa” o “Globus Gourmet”. I prodotti biologici, di norma, sono dal 20 al 400% più cari rispetto ai loro equivalenti ordinari, e la loro quota va dal 2 al 5% delle vendite dei supermercati. I consumatori principali di prodotti biologici in Russia sono soprattutto i cittadini di Mosca e San Pietroburgo con un reddito elevato e attenti ad una alimentazione sana. Attualmente i consumatori russi non hanno punti di riferimento affidabili per quanto riguarda i prodotti bio, dei quali si possano fidare nell’acquisto dei prodotti alimentari. Dal momento che il livello di reddito di molti russi continua a crescere, ci si attende che nei prossimi anni possano pagare di più solo per un marchio “biologico”. L’incremento delle vendite a Mosca e San Pietroburgo è attribuibile anche 5 alla notevole apertura delle due città alle tendenze occidentali. Alle porte delle Olimpiadi di Sochi del 2014, quando la Russia riceverà ospiti da altri Paesi, sarà possibile mettere in mostra le nuove possibilità di mercato: prodotti sanitari e servizi. La crescita dei redditi dei consumatori e lo sviluppo di una base legislativa nella sfera del biologico aiuterà non solo ad incrementare la domanda di prodotti biologici, ma anche a stimolare i produttori ad investire nello sviluppo di tale produzione e nella sua promozione. Le corporazioni transnazionali, probabilmente, giocano un ruolo fondamentale in quest’ambito, ma vi saranno molte possibilità anche per le piccole società nazionali, soprattutto per quelle appartenenti a categorie meno conosciute, al momento non sufficientemente sviluppate. Secondo le stime di “Euromonitor international”, le vendite di prodotti biologici in generale cresceranno del 30% nel periodo che va dal 2010 al 2015. Si prevede che già nel 2015 le vendite saranno pari a 225 milioni di dollari. Tale crescita sarà possibile grazie ad una nuova fase di sviluppo della produzione, ad una maggiore diffusione e ad una crescente dom and a da parte de i consumatori russi. (Segue) 6 La presenza economica e culturale italiana in Russia e nella CSI A Sochi ultimi ritocchi agli impianti e ai campi di gara, in vista dell'inaugurazione del 7 febbraio. Ma l'Italia ha schierato una squadra di una cinquantina di "atleti" che ha già conquistato il podio. È la "Nazionale delle imprese" che negli ultimi anni ha lavorato nei cantieri olimpici fornendo consulenza, prodotti e materiali per le infrastrutture e le gare, arredi per hotel e centri commerciali realizzati in vista dei Giochi invernali più costosi di sempre: 50 miliardi di euro la stima del budget. Sono infatti made in Italy i battipista e le attrezzature per la sicurezza sulle piste da sci, ma anche il know how che ha portato alla realizzazione di alcune infrastrutture chiave, come strade, gallerie, snodi ferroviari. Una competizione in cui si sono cimentate diverse società italiane di progettazione e d'ingegneria a supporto delle imprese russe che hanno realizzato le opere. Non mancano molte Pmi, individuate per la consistenza e la qualità delle forniture e il cui giro d'affari stimato dal Sole 24 Ore supera i 120 milioni. I campi di gara Le piste dell'area di Rosa Kuthor, che ospiteranno le gare di sci alpino, saranno preparate dai 62 battipista della Prinoth (Gruppo Leitner): una commessa da 15 milioni di euro. «È una delle più importanti per noi: siamo riusciti a battere la concorrenza tedesca», racconta soddisfatto Michael Seeber, presidente del Gruppo. Gli affari non sono andati altrettanto bene per gli impianti a fune. Negli ultimi anni Leitner nell'area ha fornito 18 impianti, per un valore di 50 milioni, pari alla metà delle commesse vinte dai rivali dell'austriaca Doppelmayr. «Nelle trattative abbiamo dovuto muoverci senza appoggi, ci è mancato il supporto delle istituzioni pubbliche» aggiunge Seeber. Concetto ribadito da altri imprenditori che hanno tentato la via del business nell'area di Sochi. Made in Bolzano, nati in seno al Business Location Südtirol (Bls) che negli anni ha creato un polo di Pmi specializzate nelle tecnologie per la montagna, anche i cannoni da neve della Technoalpin. Toccherà a loro produrre il manto bianco per le piste delle discipline nordiche. «Abbiamo fornito chiavi in mano quasi 250 sistemi af f er m a l' ar e a m a n a g er Alessandro Rachetti -, mentre un concorrente americano si è aggiudicato quelli per le discipline alpine». Sulle piste della Ski Area le reti di protezione, le transenne e gli altri elementi di segnalazione arrivano invece da Bergamo. «Abbiamo fornito quasi 130 chilometri di materiali di sicurezza, oltre ai paletti da slalom e 2mila materassi per assorbire gli urti degli sciatori che finiscono fuori pista» spiega Diego Parigi, uno dei soci della Pmi che ha messo a segno una commessa da 5 milioni. Una Pmi è stata addirittura convocata d'urgenza. È la Solaris, fornitrice delle schermature solari collocate lungo i 1.850 metri della pista di bob e slittino. «Quelle già montate avevano problemi nel mantenere la solidità del ghiaccio - racconta Alberto Danieli, titolare della Pmi, che si è aggiudicata una commessa di circa 400mila euro -. Nel marzo 2013 siamo andati a Sochi per studiare il problema, a giugno eravamo pronti con i prototipi e a ottobre le 830 nuove schermature erano già montate». Per gli spostamenti nella Ski Area gli addetti avranno a disposizione 320 tra motoslitte, quad e mezzi elettrici Yamaha, "fornitore ufficiale" dei Giochi voluti da Vladimir Putin. Una dotazione a cui si aggiunge una trentina di motoslitte complete di accessori della vicentina Alpina Snowmobiles. «Vengono utilizzate per il collegamento dei villaggi in quota, possono battere le piste e trasportare fino a dieci persone. È stata sviluppata pure una versione con rampa d'accesso per i disabili», come fanno sapere dalla società. Le infrastrutture Molto know how e tante competenze italiane anche dietro le grandi opere di Sochi 2014. Tra i primissimi a essere convocati figura lo Studio Zoppini. «Erano appena finiti i Giochi di Torino e abbiamo iniziato a lavorare ai progetti degli impianti di gara da presentare in vista della candidatura olimpica», ricorda l'architetto Alessandro Zoppini, che con il padre Pino a Sochi firma l'Oval per il pattinaggio di velocità su ghiaccio e l'Arena per le gare di pattinaggio di figura -. Non ci sono stati 7 problemi di budget e gli organizzatori si sono rivolti ai migliori consulenti, esperti e fornitori internazionali in ogni settore». Altri due impianti, la Shayba Arena per l'hockey e l'Ice Cube per il curling, sono stati progettati grazie alla consulenza dalla Stahlbau Pichler di Bolzano. Tra le "corazzate tascabili" italiane ad alta specializzazione spicca la Walter Tosto, leader mondiale nel petrolchimico. «Abbiamo aiutato un'azienda del gruppo Gazprom in difficoltà nel rispettare i tempi di consegna fornendo tre separatori ad alta pressione per un impianto a Krasnodar» spiega Luca Tosto, ad della pmi di Chieti -. Tutta l'attenzione era sui tempi e ci siamo aggiudicati commesse per quasi 30 milioni nella Csi». La principale infrastruttura nell'area dei Giochi è firmata dalla società di engineering Geodata, che ha sviluppato il progetto del corridoio stradaferrovia Adler-Alpika Service lungo 52 chilometri, la metà in galleria, e ha garantito la supervisione dei lavori. Italiane anche le due lunghe gallerie della tangenziale di Sochi (opera da 356 milioni di euro), progettate dalla Rocksoil di Milano e realizzate dalla Transstroy Tonnel, impresa del gruppo Glavstroy, che appartiene all'oligarca russo Oleg Deripaska. I lavori sono avvenuti sotto la diretta supervisione di Rocksoil e ora si stanno ultimando gli ultimi dettagli. Per la prima volta in Russia è stato utilizzato il sistema Adeco-Rs per lo scavo in piena sezione in ambito urbano. Le soluzioni per il rinforzo delle due gallerie sono st at e for n it e, c o n un a commessa da una decina di milioni, dalle Officine Maccaferri. Soilmec, azienda del Gruppo Trevi, ha invece messo a disposizione quattro perforatrici (valore 8 milioni) per la realizzazione delle gallerie. E un po' di tricolore sventola anche sul fronte della sicurezza. Fa capo infatti alla Selex Es (Gruppo Finmeccanica), con una commessa da oltre 6 milioni, a nc h e i l s i st e m a r a di o comunicazioni digitali Tetra utilizzato dalle forze di sicurezza e dei servizi di emergenza. I risparmi degli italiani a volte prendono strade imprevedibili. Come quelle che da un'anonima agenzia assicurativa di Carpi, in provincia di Modena, portano a una fiduciaria di Milano, poi a Chiasso (Svizzera), proseguono per Panama, da lì girano per la Valletta (Malta) per confluire infine a Novosibirsk, in Russia. Lungo la strada, incrociano più volte Ernesto Preatoni, finanziere che ama definirsi "il pioniere". Chi è Preatoni? È il raider che dice d'aver esordito in finanza nel 1985, all'epoca della scalata alla Bi-Invest, per poi dare l'assalto a Generali e quindi ad alcune Popolari. Tra il 1995 e il 1996 la sua Parin Sim finì nel mirino di Consob e Tesoro, che la sanzionarono e sospesero. Preatoni se ne andò dall'Italia: scoprì e lanciò Sharm El Sheikh, diede il via a Domina, società turistico alberghiera, passò all'immobiliare nei Paesi Baltici e nell'ex Urss con Pro Kapital, società di Tallinn (Estonia) che fondò nel 1994. Pro Kapital (Preatoni ne controlla indirettamente il 34%) fu quotata alla Borsa estone ma ne uscì nel 2001, dopo la scoperta di irregolarità contabili, per poi tornare sul listino secondario di Tallinn nel 2012. La vicenda inizia il 20 dicembre 2012 quando una educatrice d'infanzia di Carpi firma una scrittura privata "avente a oggetto il finanziamento del progetto Novosibirsk che prevede una iniziativa finalizzata alla costruzione di una struttura alberghiera" e versa 10mila euro con assegno bancario alla EuroFiduciaria Srl di Milano, alla quale ha dato mandato fiduciario per finanziare per la stessa somma la Luminus International Corp. di Panama. Ma com'è arrivata questa signora a EuroFiduciaria? Contattata da Plus24, la risparmiatrice dice di conoscere il signor Giacomo Gollini e d'averlo incontrato a Carpi diverse volte in un'agenzia di assicurazioni, la cui titolare ha confermato. Gollini le ha segnalato il progetto Novosibirsk. Anche altri cittadini di Carpi, della provincia di Modena e di altre limitrofe, dicono di essere stati indirizzati verso questi investimenti da Gollini, ma ora chiedono di poterli liquidare per ricostruire abitazioni e attività danneggiate dal terremoto del 2012. Gollini, afferma tra l'altro la risparmiatrice, le aveva consigliato in alternativa un fondo immobiliare: Brickstone. Contattato da Plus24, Giacomo Gollini conferma di aver più volte incontrato risparmiatori in uffici assicurativi a Carpi, ma nega di aver mai sollecitato i loro investimenti. Chi è Giacomo Gollini? Dopo una lunga carriera, Gollini dal 2004 è consulente indipendente e si dedica alla gestione di patrimoni. Dal 2012 è membro dell'advisory board della maltese Brickstone Real Estate Funds, società controllata da Bank of Valletta. La società gestisce i Brickstone Growth and Deve lopm ent Fu nd, subfound di Brickstone Real Estate Funds Sicav Plc. I fondi maltesi intendono investire "nello sviluppo fin dalle prime fasi in hotel di alta qualità, 8 centri commerciali e residenziali, principalmente in Russia, Paesi Baltici e in altri Stati membri della Comunità degli Stati indipendenti (Csi)". Il "documento rendimenti attesi", sul sito della società, stima per il "progetto Novosibirsk" un ritorno del 21,7 per cento. Dunque l'educatrice a dicembre 2012 si affida a EuroFiduciaria. Il 7 gennaio 2013 Luminus scrive a EuroFiduciaria segnalando di aver "ricevuto un'offerta del Brickstone Growth and Development Fund" per "finanziamento del progetto immobiliare Novosibirsk" per acquisire quote al nominale di 100 euro l'una. Il 9 gennaio EuroFiduciaria scrive alla risparmiatrice e le chiede di decidere, entro l'8 gennaio (sic) se vuole che il suo credito vada direttamente al "progetto Novosibirsk" o nel fondo Brickstone. Intanto gira i 10mila euro della risparmiatrice di Carpi a Luminus su un conto bancario intestato all'anonima panamense in una filiale di Chiasso (Svizzera). Poi però la risparmiatrice ci ripensa e chiede di liquidare l'investimento per acquistare un appartamento sul lago di Garda. Ma scopre che il fondo Brickstone ha un periodo di lock -in (nel quale non si possono vendere le quote) di quattro anni, a meno di non sborsare una penalità del 20%. Il fondo, contattato da Plus24, spiega che il primo Nav è datato 31 marzo 2013, che «non opera e non ha operato in Italia e non ha sul territorio italiano sede e n e m m en o st a b i l e organizzazione», né «ha mai promosso e intende promuovere alcuna attività di sollecitazione al pubblico risparmio su suolo italiano». Allora perché quote di Brickstone, che non risulta autorizzato né da Consob né da Banca d'Italia, indirizzate a investitori istituzionali e professionali, sono nel portafoglio di un'educatrice priva di competenze finanziarie? Alla risparmiatrice restano i dubbi e i documenti di EuroFiduciaria, comprese le scritture intercorse tra questa e Luminus. Il "progetto Novosibirsk" è uno dei piani di sviluppo in Russia di Ernesto Preatoni: la costruzione di un albergo (apertura prevista a fine 2014) nella città capoluogo della Siberia. Preatoni, insieme all'ex ministro Giuliano Urbani e a Gollini, siede nell'advisory board di Brickstone, dove è circondato da persone di sua fiducia. Nel team del fondo c'è Luigi Pesce, che in Pro Kapital è entrato nel 2001 e della quale è stato consigliere di sorveglianza fino al 2010, e Oscar Crameri, a lungo alto dirigente della Arner Bank di Lugano. Proprio la Arner che sino a marzo 2012 deteneva il 21% di Pro Kapital. Attualmente, spiega il bilancio al 30 settembre 2013, tra gli azionisti della quotata estone di Preatoni c'è una Srl: proprio EuroFiduciaria, che ne detiene il 13,19%. Ma Pesce e Crameri, oltre che in Brickstone, lavorano insieme in un'anonima svizzera: Setimm, che si occupa di "organizzare un servizio di trasmissioni di ordini per l'acquisto e la vendita di valori mobiliari e immobiliari" nella Confederazione e all'estero, anche come "mandataria di operatori finanziari". Setimm ha sede a Chiasso: la cittadina del C ant o n T ic i no d ov e la panamense Luminus ha il suo conto bancario. Il colosso bancario russo Vtb entra nel capitale di Eidos Partners. L'operazione prevede l'ingresso di Vtb Capital, banca di investimento del gruppo moscovita, con il 9% nel capitale di Eidos, società indipendente di consulenza finanziaria che si rivolge a imprese italiane, private equity e istituzioni finanziarie, attualmente controllata dai partner. L'accordo dovrebbe aprire nuove opportunità di business tra Italia e Russia, soprattutto sul fronte delle operazioni crossborder fra i due Paesi. Del resto la Russia resta un mercato enorme: con 150 milioni di abitanti, 2.000 miliardi dollari di Pil e con l'Italia che è il quinto partner commerciale con un controvalore di scambi a 50 miliardi dollari. Proprio di recente in un incontro a Trieste fra il presidente del Consiglio Enrico Letta e il presidente russo Vladimir Putin è stato firmato un accordo di cooperazione. Lo stesso Fondo Strategico Italiano ha stretto una partnership con il pari grado russo. «L'obiettivo – spiega Riccardo Banchetti, partner di Eidos Partners – è promuovere lo sviluppo del business crossborder tra Italia e Russia: favorendo quindi l'ingresso di investitori russi nel mercato italiano, ma aiutando anche le aziende italiane che puntano alla Russia e all'area del Russian Commonwealth, mercati chiave per gli imprenditori del nostro Paese. Attualmente la Russia esporta energia, ma importa tecnologia. E la tecnologia italiana, che esprime punte di eccellenza in diversi settori, interessa molto, come pure altre aree come l'agroalimentare e il lusso. Altro settore chiave resta quello delle infrastrutture: in Russia ci saranno miliardi di dollari di investimenti, per fare un esempio, per rifare la rete ferroviaria. La partnership 9 rafforza l'attività di Eidos Partners al di fuori dei confini italiani e rappresenta un importante tassello della s t r a t e g i a d i internazionalizzazione. Ora guardiamo ad alleanze in Africa e Asia». Primo azionista di Vtb è la Federazione Russa - attraverso la Federal Agency for State Property Management - che ne detiene il 60,9%. Dalla sua fondazione nel 2008, Vtb Capital ha partecipato a oltre 460 operazioni sul mercato dei capitali attraendo investimenti per 189 miliardi di dollari in Russia e nei Paesi del Russian Commonwealth. Alla fine dello scorso anno, Vtb Capital ha agito come financial advisor per Enel nella vendita della sua quota del 40% in Arctic Russia a Rosneft, per un controvalore di circa 1,8 miliardi di dollari. Ha più di cento anni ma non li dimostra. Fieragricola di Verona, l'esposizione biennale dell'agricoltura, dedicata a meccanica agricola, zootecnia, agroforniture, energie rinnovabili e servizi, infatti, si conferma la bussola per individuare l'evoluzione del comparto primario, spina dorsale di quell'agroalimentare made in Italy che vale 250 miliardi di euro di cui 35 ricavati dalle esportazioni in tutto il mondo. Un appuntamento che nel corso degli anni è diventato sempre più globale, aperto non solo a delegazioni europee ma anche a Turchia, Russia, Ucraina, Iran, Marocco, Cina e Sudamerica. Sono oltre mille gli espositori che hanno aderito all'edizione 2014. Nove i padiglioni utilizzati, oltre a 4 aree espositive esterne dedicate anche alle dimostrazioni. In passerella dal 6 al 9 febbraio innovazione e nuove tecnologie, un focus sulle energie da fonti rinnovabili e due interi padiglioni dedicati a vigneto e frutteto. «La manifestazione rappresenta una finestra sul futuro dell'agricoltura – sottolinea il presidente di Veronafiere, Ettore Riello – sempre più multifunzionale, tecnologica, inserita in un panorama di iniziative dedicate all'agroalimentare made in Italy che parte proprio da Fieragricola e comprende Siab, Eur ocarne, Sol&Agrifood, Vinitaly». «L'agricoltura è un comparto estremamente dinamico e sempre più caratterizzato da un orientamento multiple choice – aggiunge dal canto suo il direttore generale, Giovanni Mantovani –. Nell'evoluzione che si sta delineando in questi ultimi anni ci sono agricoltori che allo stesso tempo sono allevatori, ma anche produttori di energie da fonti rinnovabili, oppure sono inseriti nella filiera della trasformazione e della vendita diretta. Per questi motivi Fieragricola desidera offrire ai visitatori strumenti di crescita e di informazione su larga scala». In quest'ottica, Fieragricola ha chiesto a economisti, docenti universitari, sindacati del mondo agricolo, rappresentanti di importanti filiere della meccanizzazione agricola e della zootecnia di immaginare come sarà l'agricoltura nel 2030. «Alcune tendenze – spiega Riello – sono state individuate dalla Commissione europea, ma su un orizzonte temporale più ravvicinato. Sappiamo che le energie da fonti rinnovabili cresceranno e sosterranno i redditi agricoli e che lattiero caseario, avicolo e carne suina registreranno un segno positivo. Abbiamo voluto guardare oltre, chiedendo agli esperti di indicare le macrotendenze». Appare probabile, secondo Dario Casati, economista agrario, «che i mercati si amplieranno e le scoperte scientifiche saranno alla base di una nuova rivoluzione verde». Giorgio Amadei, presidente dell'Accademia nazionale di agricoltura, conferma che in futuro saranno «informatica robotica e biotecnologie» a guidare lo sviluppo dell'agricoltura. Mercati sempre più tecnologici, ipotizza Francesco Bettoni, presidente della Borsa Merci Telematica Italiana, grazie anche al sistema di commercializzazione che dai 6 milioni di euro di scambi del 2002 è arrivato a 733 milioni nel 2013. Nel 2030, chissà, difficile estrapolare volumi. Ma il percorso è stabilito, nei suoi tratti essenziali. «Si parla molto di digital divide; il divario, nel caso del nostro Paese – sostiene – non è solo digitale, ma è prima di tutto culturale». Sedici anni, per Gabriele Canali, docente di Economia agroalimentare all'Università Cattolica di Piacenza, «con l'accelerazione che la storia ha subìto nell'ultimo secolo, e in particolare negli ultimi decenni, potrebbe portare a un altro mondo». Nel quale tuttavia troveranno sempre spazio «prodotti di qualità e servizi destinati alla tutela ambientale». Insomma, Fieragricola si propone come una piattaforma di idee sulle quali, conclude Mantovani, «gli agricoltori potranno costruire le nuove fonti di reddito». Nella sezione della fiera curata da Marco Scotini ci saranno dieci gallerie dall'Europa dell'Est: Slovacchia, Russia, Repubbliche Baltiche, Ungheria, con prezzi che vanno dai 10mila 10 ai 60mila euro. Amt project di Bratislava porta i lavori recenti di Petra Feriancova, che è stata protagonista del padiglione della Repubblica Ceca alla Biennale di Venezia. Erika Deak di Budapest propone due pittori: l'ungherese Attila Szucs, (con prezzi tra i 3mila e i 12mila euro), e il moldavo Alexander Tinei, (3mila-7mila euro). La galleria Iragui di Mosca lavora con art ist i c om e P av el Pepperstein e Katia Kameneva. Da Mosca arrivano anche Open Gallery, Pop/Off/Art, e Rosa Azora. Da Tallinn viene la galleria Temnikova & Kasela, che presenta i lavori dei due artisti estoni più riconosciuti a livello internazionale, entrambi nati negli anni Sessanta: il videoartista e filmmaker Jaan Tomik (8mila-25mila euro) e il pittore Kaido Ole (8mila-20mila euro). Da Ekaterinburg arriva la galleria Uralvision con i russi Elena Nemkova (5mila euro), Kerim Ragimov (4mila euro), Evgeny Yufit (il padre del Necrorealismo, lavori a partire da 3mila euro) ma anche l'ungherese Zsolt Azstalos, che ha rappresentato l'Ungheria alla Biennale di Venezia (2mila euro), mentre Zahorian di Bratislava propone gli slovacchi Andrej Dúbravský (2.200-7.000 euro) e Štefan Papco (1.50040mila). A questa selezione si affiancano gallerie italiane che lavorano con maestri dell'Est, come Nina Due di Milano che presenta fotografie, sculture in ferro e tele di Dimitri Gutov (3mila25mila euro) e lavori del kazako Meldibekov (800-18mila euro), Laura Bulian che lavora con artisti dell'Asia centrale, e P420 che porta a Bologna (anche con una personale) il croato Goran Trbuljak (foto, dipinti, installazioni da 10mila a 40mila euro). Agli stand dedicati si aggiungono, per il Focus sull'Est Europa, una serie di talks e la mostra «Il Piedistallo Vuoto» al Museo Archeologico. L’Ambasciatore d’Italia, Cesare Ragaglini, ha presentato il 28 gennaio in Ambasciata alla stampa e ai Tour Operator russi il Sito dell’Anno italiano del Turismo in Russia. L’Italia non dispone al momento di un Sito ufficiale in lingua russa per promuoversi come destinazione turistica sul mercato russo. In occasione dell’Anno del Turismo Incrociato l’Ambasciata ha quindi realizzato, con il contributo delle Regioni Italiane, il primo mini-portale ufficiale per la Federazione Russa dedicato all’Italia e alla sua offerta turistica. Il Sito – www.italiagodturisma.com – è bilingue, in italiano e in russo, e si compone di 127 pagine, 1100 fotografie, 62 video e si articola nelle seguenti sezioni: Regioni con mappa interattiva, fotografie, video, sezione su “Come arrivare”, top-ten di cosa vedere, offerta turistica suddivisa per cultura, natura, enogastronomia, sport e benessere, profilo storico ed economico, calendario degli eventi e altre curiosità, per ognuna delle 20 Regioni d’Italia. - Itinerari: con le proposte di viaggio dell’Anno del Turismo dedicate a percorsi meno conosciuti come i 49 Siti iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO; i Borghi più Belli d’Italia; le Bandiere Arancioni del Touring Club Italiano; gli Itinerari del Touring Club italiano, del Fondo Ambiente Italiano e dalla Società Dante Alighieri “alla scoperta dell’Italia nascosta”; gli itinerari culturali sui luoghi di grandi artisti italiani, come Tiziano, Giuseppe Verdi, Lorenzo Lotto, Andrea Palladio, Federico Fellini; gli “Itinerari dell’Italia sconosciuta”; gli “Itinerari d’autore” di giornalisti e personaggi noti; l’Italia del Wellness; la terra dei motori “Motor Valley”; gli itinerari enogastronomici delle “Vie del Gusto”. Sul Sito sono già presenti 27 diverse proposte di viaggio. Ogni mese verranno pubblicati nuovi itinerari per un totale di oltre 100 proposte di viaggio. - Programma ed eventi: sul Sito sarà disponibile il programma aggiornato dell’Anno del Turismo, corredato per ciascun evento da schede informative e materiale fotografico - “News”: con le notizie dalla Russia e dall’Italia sull’Anno del Turismo - Collegamenti aerei con le tratte dei voli tra l’Italia e la Russia, con i link alle compagnie aeree; nelle prossime settimane sarà pubblicato anche lo schema dei voli per la stagione primavera-estate. - Visti con una sezione interamente dedicata alla politica dei visti per l’Anno del Turismo; all’interno della sezione verranno pubblicate le notizie relative agli eventi per i quali sarà possibile ricevere dai Consolati Generali italiani in Russia il visto gratuito. - Galleria fotografica dove verranno pubblicate mostre virtuali sull’Italia - Gallerie video, dove sono già disponibili gratuitamente 62 video. Il Sito continuerà ad arricchirsi di nuovi contenuti e nuove sezioni: - Expo Milano, dedicata all’Expo che si aprirà nel capoluogo lombardo il 1 maggio 2015, con notizie sull’evento e sui percorsi turistici che verranno studiati appositamente per l’evento - Il “Calendario degli Eventi” in Italia: in formato calendario consultabile direttamente dal Sito e in formato “e-book” scaricabile anche sui dispositivi 11 mobili Il Decalogo delle Raccomandazioni “Russian Fr i en d ly ” , sv i l up p at o in collaborazione con ENIT, con l’Associazione dei Tour Operator Russi – ATOR – e con i maggiori Tour Operator, rivolto a strutture ricettive e poli turistici per promuovere servizi di accoglienza e assistenza per la clientela russa. - Enogastronomia: dedicata alle eccellenze italiane del “Food &Wine”. L’Anno del Turismo italiano in Russia è anche sui Social Media con: - Facebook - Vkontakte - Twitter - Canale YouTube - Flickr Sul Sito e su Facebook e Vkontakte sarà lanciato il concorso “Mandaci una foto” e il corso-frasario di italiano, ‘L’Italiano in viaggio”. Per suggerimenti e domande sul S i t o s c r i v e t e a mosca.annoturismo@esteri.it Il 23 gennaio, nel corso della sua visita a Mosca, il Presidente della SIOI Franco Frattini ha tenuto una lectio magistralis presso l'Università Statale di Mosca dal titolo: "EU and Russia cooperation in combating new threats and facing common challenges". Partendo da uno sguardo d’insieme sulle relazioni tra l'Unione Europea e la Federazione Russa, l'intervento ha approfondito tematiche specifiche per il dialogo tra i due Paesi, quali l'energia, le minacce transnazionali alla sicurezza, la non proliferazione e il disarmo, il dialogo sui visti. La lezione del Presidente Frattini, che ha suscitato notevole interesse tra gli studenti che hanno partecipato alla sessione interattiva seguita all’intervento, ha in particolare analizzato la necessità per l’UE e la Federazione Russa di affrontare insieme le sfide comuni del mondo globale, non affrontabili in maniera efficiente dai singoli Stati nazionali. L’Ambasciatore Cesare Ragaglini ha presentato il 16 gennaio le lettere credenziali al Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin. Nel corso della cerimonia il Presidente Putin ha menzionato le tradizionali relazioni di amicizia e il Partenariato Strategico tra l’Italia e la Federazione Russa. Egli ha in particolare ricordato gli esiti positivi del recente Vertice Intergovernativo italorusso di Trieste, che ha aperto la strada allo sviluppo di nuovi importanti progetti bilaterali. In visita a Mosca il 16 e 17 gennaio, il Ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri ha incontrato il Ministro della Giustizia della Federazione Russa Aleksandr Konovalov, con il quale ha firmato in Ambasciata il Programma di Cooperazione tra i due Ministeri della Giustizia per il biennio 2014-2015. In attuazione dell’Accordo bilaterale in materia firmato il 18 settembre 2000, il Programma prevede la realizzazione di seminari, visite e scambi di esperti inerenti l’alta f or mazione giuridica, la regolamentazione giuridica del mercato dell’arte, il funzionamento dei rispettivi sistemi penitenziari e il notariato, ambito nel quale si sono attivati proficui contatti con il Consiglio Nazionale italiano del Notariato. Ricordando da ultimo anche lo svolgimento a Roma del Forum Giuridico Bilaterale Italo-Russo, i due Ministri hanno espresso soddisfazione per la collaborazione tra i due Ministeri e tra le rispettive comunità giuridiche, rinnovando il reciproco interesse a sviluppare i rapp orti nell’ambito della giustizia, dello sviluppo e della riforma del diritto, anche nell’ambito del Forum Giuridico Internazionale di San Pietroburgo. In veste di prossima Presidenza UE, il Ministro Cancellieri ha inoltre partecipato alla 17ma Riunione del Consiglio di Partenariato Permanente UERussia sui temi Libertà, Sicurezza e Giustizia. Nell’ambito della riunione di Sistema con i soggetti italiani presenti in Russia, l’Ambasciatore Ragaglini ha presieduto la riunione di coordinamento con i Consoli Onorari italiani nella Federazione Russa. Nell’aprire l’incontro, l’Ambasciatore ha sottolineato l’importanza della rete consolare onoraria italiana in Russia come strumento di sostegno agli interessi economico-commerciali e di promozione del Paese. Sempre maggiore, in tale spirito, è il ruolo dei Consoli Onorari di antenna sul vasto territorio della Federazione Russa e di assistenza alle imprese interessate a cogliere le opportunità offerte dal mercato russo. Particolare attenzione è stata dedicata alle prossime priorità che impegneranno il 12 sistema italiano e la rete consolare, con riferimento soprattutto all’Anno del Turismo incrociato Italia-Russia che prevede lo svolgimento di attività culturali e di promozione turistica anche nelle Regioni della Federazione Russa. La rete consolare onoraria italiana e’ composta da 12 uffici che dipendono dal Consolato Generale a Mosca e più precisamente dal Consolato Generale Onorario di Krasnodar, dai Consolati Onorari di Lipetsk, Kaliningrad, Samara, Sochi, Novji Urengoj, Ekaterinburg, , Chelyabinsk, Nizhnij Novgorod, Vladivostok e Novosibirsk (gli ultimi tre in attesa di nomina di un Funzionario titolare) e dal Corrispondente Consolare competente per Volgograd, Saratov, Astrakan. 13 La rassegna delle informazioni statistiche e delle previsioni sull’economia della Russia Se si considerano gli indicatori macroeconomici, le attività del settore bancario che vanno dal 2012 al 2013 (secondo i dati della Banca Centrale Russa del 1 gennaio del suddetto periodo), è possibile notare le seguenti particolarità: per quanto riguarda un indicatore come il volume di crediti verso il settore non bancario e le persone fisiche, si può notare la continuazione di una crescita stabile: l’indice è aumentato di 4442,3 miliardi di rubli; il volume di crediti delle banche per investimenti societari è incrementato del 10,5% ed ha raggiunto 801,8 miliardi di rubli; anche il volume di denaro attratto dalle società ha mostrato una tendenza alla crescita: rispetto ai dati del 0101-2012 l’indicatore è cresciuto dell’11,8% toccando un valore di 15648,2 miliardi di rubli. Il totale degli istituti di credito in Russia a partire dal 2011 è diminuito gradualmente: se nel primo trimestre del 2011 le banche e gli istituti di credito in generale erano più di mille, l’1 novembre del 2013 se ne contavano 936. La maggior parte delle sedi degli istituti di credito si trova a Mosca e nella Regione di Mosca (25,4%). Un numero leggermente inferiore si trova nel Distretto Federale del Volga dove sorge il 23,3% degli istituti. di lubrificanti, mazut, bitume stradale, asfalto e altro ancora. Tra il 2010 e il 2012 il mercato russo del petrolio è aumentato in media del 6,5% all’anno, raggiungendo i 322 milioni di tonnellate di petrolio nel 2012. Tuttavia, secondo le stime degli analisti, alla fine del 2013 il mercato è rimasto approssimativamente allo stesso livello e non ha dimostrato alcuna crescita. L’industria di raffinazione del petrolio è una delle più sviluppate al mondo. Grazie a diversi metodi fisico-chimici, dal petrolio grezzo si derivano più di 3000 prodotti, tra cui gas infiammabili, benzina, ligroina, solventi, cherosene, olio combustibile, un’ampia gamma Dai risultati del 2013 si evince che il fatturato del commercio al dettaglio può superare i 23 trilioni di rubli e la quota del commercio elettronico è pari a più dell’1,5% del fatturato totale. Alla fine del primo trimestre del 2013 il numero degli utenti attivi con un accesso ad internet regolare era pari a 22 milioni di persone, il 94% delle quali sono persone fisiche. In confronto al periodo analogo dell’anno prima la quantità di persone fisiche abbonate ad internet è aumentata dell’11%. Inoltre più di 93 milioni di utenti hanno avuto accesso ad internet tramite telefono cellulare, e in confronto all’anno prima il loro 14 numero è aumentato del 10%. Nel periodo che va dal 2008 al 2012 le vendite di birra nei Paesi CSI sono calate del 2,4%: da 15,2 miliardi di litri a 14,8 miliardi di litri. Una riduzione delle vendite rispetto agli anni precedenti si era osservata nel 2009: del 9,4%. La crisi f in an zi ar i a mo nd i a l e ha influenzato negativamente i redditi della popolazione, riducendone il potere d’acquisto. Come risultato i consumatori hanno ridotto le proprie spese sull’acquisto di merci che non rientrassero nei beni di prima necessità, come ad esempio la birra. Il calo delle vendite maggiore di tale prodotto si è osservato nel 2009 rispetto al 2008 in Russia (di 1106 milioni di litri) e in Ucraina (di 221 milioni di litri). Il volume di vendite maggiore tra i Paesi della CSI è statio registrato in Russia. Nel 2012 in Russia sono stati venduti 10,6 miliardi di litri di birra, vale a dire il 71,2% del intero volume di vendite di birra nei Paesi CSI. L’Ucraina segue la Russia e nel 2012 ha venduto quasi 3 miliardi di litri di birra (il 18,3% del volume totale di birra nei Paesi della CSI). Secondo le stime degli analisti, tra il 2014 e il 2017 il volume delle vendite di birra nella regione crescerà in media dell’1,5% e nel 2017 sarà pari a 15,1 miliardi di litri. In prospettiva la crescita del mercato sarà legata ad una tendenza di ridistribuzione delle preferenze dei consumatori: la birra continuerà a conquistare par t e d el p ubbl ico de i consumatori di bevande superalcoliche. Secondo gli esperti nei Paesi della CSI la suddetta tendenza viene tracciata con più chiarezza. Tra il 2008 e il 2012 le vendite di acqua minerale e gassata al mondo sono incrementate del 5,2%: da 81,9 miliardi di litri fino a 86,1 miliardi di litri. Un calo delle vendite in termini naturali si è osservato nel 2009, anno di crisi: del 4% rispetto al 2008. Negli anni a seguire l’indicatore ha dimostrato ogni anno una crescita media del 3,1%. Tra il 2013 e il 2017 le vendite di acqua minerale e gassata cresceranno annualmente del 4,1%. Nel 2017 il volume delle vendite di acqua minerale e gassata sarà pari a 105,4 miliardi di litri. Un importante fattore di crescita delle vendite in termini naturali è il continuo aumento della popolazione. Inoltre l’aumento delle vendite di prodotti già pronti nel mondo è legato ad un ampliamento della cultura del consumo di tale produzione sia nei Paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo. Alla fine del 2012 i leader mondiali per quanto riguarda il volume di vendite di acqua minerale e gassata sono divenuti gli Stati Uniti, l’Italia e la Francia. Nel 2012 la quota di vendita di tale prodotto negli Stati Uniti era pari al 15,2% (13,1 miliardi di litri), al 14,4% in Italia (12,4 miliardi di litri) e al 13,5% in Francia (11,6 miliardi di litri). La quota totale dei suddetti Paesi nel 2012 ha eguagliato il 43,1% del volume totale delle vendite. Nel Paesi del mondo in generale si vendono acque minerali e gassate di produzione propria. Così, la quota del commercio di produzione propria tra il 2008 e il 2012 era pari in media all’89,6%. Per il periodo analogo la quota della produzione importata era pari al 10,4% dell’intero volume. 15 Investimenti e collaborazioni industriali Cerchiamo partner finanziario per progetto di una prima pizzeria con forno a legna in San Pietroburgo, dove esiste già il locale. Abbiamo esperienza nel settore, il business plan, il progetto architettonico, il contractor, il marchio, ecc., tutto italiano. Il progetto è strutturato per creare una catena di pizzerie con unico logo. Il finanziamento necessario è di 150.000180.000 euro. Il termine di recupero del capitale investito è previsto in 18 mesi. Contatti: E-mail: topinvest777@gmail.com La società Bereza della città di Bryansk cerca in Italia partner finanziari per lanciare insieme in Russia un business ad elevato rendimento finanziario che potrà comprendere la produzione di pellet di legno, il riciclaggio di rottami di ferro, la produzione di calzature e di abbigliamento. Contatti: Tel: +7 (920) 845-77-57 E-mail: russ1976@yandex.ru La società Olenich cerca dei partner in Italia che siano interessati a lanciare un business proprio in Ucraina. La società può analizzare per voi un’analisi dei mercati dell’Ucraina per l’export dei prodotti specifici, cercare per voi degli importatori in Ucraina, effettuare due diligence dei potenziali partner in Ucraina. Contatti: Tel: +38 (093) 251-78-88 E-mail: artwest@ukr.net La società Dostojanie della città di Samara cerca in Italia dei mecenati, degli sponsor, dei partner finanziari che siano interessati a partecipare alla produzione di uno sceneggiato, che come protagonista avrà un celebre musicista italiano, prigioniero del Gulag sovietico negli anni della Seconda guerra mondiale. Lo scenario è basato su una storia vera. Contatti: Tel: +7 (909) 242-05-09 E-mail: Galina5421@yandex.ru La società Irisan della Bielorussia cerca in Italia dei partner, come agenzie di viaggio, tour operator che vogliano collaborare nel settore dell’invio dei turisti italiani in Bielorussia. La società Irisan può offrire molti itinerari standard, nonché elaborare dei tour individuali, su richiesta del cliente. Contatti: Tel: +375 (29) 210-09-94 E-mail: irissan.tur@mail.ru Internet: irissan.by La società Zelenoe Pole della regione russa di Orenburg cerca un investitore strategico. L’investimento pari a 45.000 dollari è indispensabile per ammodernare la produzione, funzionante sin dal 2008, dell’olio di girasole, che verrà esportato sia nelle repubbliche ex sovietiche che all’estero. Il termine di recupero del capitale è previsto in 4 mesi. Contatti: Tel: +7 (987) 847-99-33 E-mail: generalmanager@fieldgreen.ru La società Karabulak-Les cerca un partner finanziario per lanciare una produzione di pellet di legno usando come materia gli scarti della produzione di legname. Il finanziamento necessario è stimato a 800.000 dollari. Il termine di recupero del capitale è previsto in 36 mesi. Contatti: Tel: +7 (8452) 25-76-25 Fax: +7 (84591) 72-9-72 E-mail: k-les@list.ru G l i a n n u nc i ne l l e pa gi n e “I nve s ti menti e colla boraz ioni industriali” e “Proposte commerciali” vengono pubblicati così come sono stati ricevuti su base gratuita dagli inserzionisti. La Redazione di Russia24 per i contenuti delle inserzioni che vengono pubblicati su base gratuita per gli inserzionisti. 16 Proposte commerciali La società Glavtara cerca clienti in Italia. La società russa produce e vende dei barattolini di plastica perfettamente adatti per il confezionamento dei cosmetici. I barattoli sono da 250 e da 500 ml. I barattoli sono dotati da un coperchio a vite. L’ordine minimo è di 10.000 barattoli. Alta qualità, diversi colori. La società produce e vende anche dei coperchi di alluminio di vario tipo. Contatti: Tel: +7 (911) 035-04-63 E-mail: glavtara@mail.ru Internet: www.glavtara.ru La casa editrice Time-ST invita produttori italiani che operano in Russia e quelli che stanno ancora considerando questa opportunità di considerare la pubblicazione della propria pubblicità sulle pagine della rivista on-board Jet Set, distribuita presso la classe “business” della compagnia aerea russa “Uralskie Avialinii”. I lettori della rivista sono i capitani dell’industria delle regioni degli Urali e della Siberia. Contatti: Tel: +7 (495) 602-01-25 E-mail: timest.ru@mail.ru Internet: www.timest.ru Pietroburgo una bottega di fiori e di decorazioni floreali. Lo studio ha un’ampia base dei clienti, fornisce fiori alle cerimonie di vario tipo. Il prezzo richiesto è di 1,1 milioni di rubli. Contatti: Tel: +7 (812) 922-97-96 E-mail: info@agbp.ru Internet: www.agbp.ru La società Rosmetalloprokat della regione metallurgica di Sverdlovsk cerca clienti in Europa che siano interessati ad acquistare dell’acciaio di vario tipo (laminati, lingotti, ecc.) Contatti: Tel: +7 (34385) 7-77-88 E-mail: serovmet@mail.ru Internet: www.rosmetalloprokat.ru La società Geonetconsult importa e rivende del caucciù dalla Cina. Il prodotto può essere utilizzato nei seguenti settori dell’industria: materiali per l’industria edile, cavi elettrici, componenti elettronici, pezzi di ricambio per autovetture, componenti medici, tubi, rivestimenti antiscivolo, ecc. Contatti: Tel: +7 (499) 755-57-21 E-mail: mail@geonetconsult.com Internet: www.geonetconsult.com Gli annunci nelle pagine “Investimenti e collaborazioni industriali” e “Proposte commerciali” vengono pubblicati cosìcome sono stati ricevuti su base gratuita dagli inserzionisti. La Redazione di Russia24 per i contenuti delle inserzioni che vengono pubblicati su base gratuita per gli inserzionisti. Si vende nel centro di San 17 Fiere internazionali in Kazakhstan Fiera dell’industria agricola. 12-14.03.2014 Fiera di case provate, di cottage. 23-25.04.2014 Fiera dell’industria nucleare, la produzione di energia elettrica. 08-10.04.2013 Conferenza e fiera dedicate alla prevenzione degli infortuni sul posto di lavoro. 24-25.04.2014 Fiera della costruzione di macchine utensili e delle automazioni. 08-10.04.2014 I salone internazionale dell’auto del Kazakhstan. 13-15.05.2014 Fiera dell’energia elettrica e dell’illuminazione. 08-10.04.2014 Expo - 2014 Fiera di prodotti, certificati halal. 15-17.05.2014 Fiera dell’industria dei generi alimentari e delle bevande. 16-18.04.2014 2014 Fiera dell’industria agroalimentare. 15-17.05.2014 Fiera di fiori e di giardinaggio. 23-25.04.2014 Fier a dell’industria costruzioni. 20-22.05.2014 delle Fiera internazionale di servizi logistici. 20-22.05.2014 Fiera di prodotti militari e di oggetti ex militari. 22-25.05.2014 Fiera internazionale dell’industria mineraria. 12-16.06.2014 Fiera di servizi e di prodotti per turisti. 12-13.06.2014 Fiera della sicurezza stradale. Exponet Internet: www.exponet.ru/ index.en.html Proprietario ed Editore: Il Sole 24 ORE S.p.A. Sede Legale: Via Monte Rosa n. 91 - 20149 Milano Redazione: Via Monte Rosa n. 91 - 20149 Milano - Tel.: 02.3022.4602-3 - Fax: 02.3022.481 Registrazione Tribunale di Milano n. 6091 del 13.11.1962 - Anno 43 Progetto editoriale: Intesa Sanpaolo (Direzione Relazioni Esterne) Il Sole 24 ORE (Radiocor Agenzia d’Informazione) Progetto grafico: Il Sole 24 ORE - Radiocor Agenzia d’Informazione 18
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