DPI DI USO MEDICO E ODONTOIATRICO CORSO R.S.P.P MODENA 14 GIUGNO 2014 DPI DPI in ambito medico odontoiatrico Aspetto più percepito nelle professioni sanitarie Molteplici categorie di rischio RISCHIO BIOLOGICO Non bisogna dimenticare tutti gli aspetti di rischio possibili Tutela da schizzi di sangue e/o altri materiali potenzialmente infetti Es. occhiali protettivi Tutela da sostanze chimicamente attive, radiazioni dannose, traumi, ecc. DPI Dispositivi di protezione Individuale Qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore, allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo (art. 74 D. Legs. 81/2008) DPI Art.75 Obbligo di uso I DPI possono e devono essere impiegati quando i rischi non possono essere evitati o sufficientemente ridotti da mezzi di protezione collettiva misure tecniche di prevenzione misure, metodi o procedimenti di riorganizzazione del lavoro DPI Le categorie di rischio sono spesso interconnesse e non scindibili Es. guanti antitaglio per la detersione degli strumenti Prevenzione taglio Tutela rischio infettivo DPI CONCETTO DI MONOUSO APPLICAZIONE TESSUTO NON TESSUTO (TNT) MONOUSO • Rappresenta un’innegabile risorsa ed è di applicazione elettiva dove il rischio infettivo è alto LO SMALTIMENTO IMMEDIATO DI UN DPI POTENZIALMENTE INFETTO COMPORTA L’INTERRUZIONE DEL RISCHIO DI INFEZIONE CROCIATA PRO SI ELIMINANO LE DISPENDIOSE PROCEDURE DI RIORDINO E RIPRISTINO DEL DPI ELEVATA PRESTAZIONE SFRUTTANDO LE CARATTERISTICHE PROTETTIVE CERTIFICATE AL 100% (NON C’E’ DEPERIMENTO) PROCESSI PRODUTTIVI INQUINAMENTO AMBIENTALE PROCESSI SMALTIMENTO CONTRO COSTI ELEVATI TNT ETEROGENEA CLASSE DI TESSUTI SOLO APPARENTEMENTE SIMILI AI COMUNI TESSUTI, TOTALMENTE PRIVI DI UN INSITA TRAMA DI TESSITURA TNT PER USO MEDICALE VIENE SOTTOPOSTO A SPECIFICHE LAVORAZIONI PER OTTENERE UNA RIDUZIONE DELLA CARICA BATTERICA (MEDICAL GRADE) E IL CONSOLIDAMENTO DELLE FIBRE (RIMOZIONE DELLE FIBRE NON COESE E DELLE PARTICELLE ESTRANEE) DERIVATO DA PROCESSI DI COESIONE, FRIZIONE E/O ADESIONE SPICCATA REFRATTARIETA’ ALLA TRA FIBRE PENETRAZIONE BATTERICA DELLE PIU’ RIDUZIONE DELLA LIBERAZIONE DI MICROPARTICELLE FIBROSE SVARIATE TIPOLOGIE DPI E’ FONDAMENTALE IL CORRETTO USO PER GARANTIRE L’EFFICACIA Es. PREVENZIONE RISCHIO BIOLOGICO PROCESSO DI VESTIZIONE MASCHERINA CAMICE MONOUSO GUANTI SEQUENZIALITA’ CORRETTA OCCHIALE O VISIERA LAVAGGIO MANI COPRICAPO SOVRASCARPA MASCHERINA CHIRURGICA MASCHERINA CHIRURGICA PROTEZIONE DI CHI LO INDOSSA DUE FINALITA’ EVITARE CONTAMINAZIONE DALL’OPERATORE MASCHERINE CHIRURGICHE REALIZZATE PER LA TUTELA DEL PAZIENTE DAL RISCHIO DI CONTAMINAZIONE DI MICROORGANISMI ESALATI DAL PERSONALE SANITARIO SCARSA EFFICACIA NELLA PROTEZIONE DELL’OPERATORE DAI PATOGENI A TRASMISSIONE AEREA MASCHERINA CHIRURGICA NON E’ SOLO UN DPI E’ UN DISPOSITIVO MEDICO (DM) POCO POTERE PROTETTIVO PER L’OPERATORE TUTTI I PRODOTTI IMPIEGATI SULL’UOMO A FINI DI DIAGNOSI, PREVENZIONE, CONTROLLO, TERAPIA O ATTENUAZIONE DI UNA MALATTIA (SONO REGOLAMENTATI DALLA DIRETTIVA CEE 93/42) E’ UN PRODOTTO MONOUSO REGOLAMENTATO DALLA NORMATIVA EUROPEA EN 14683-2005 MASCHERINA CHIRURGICA DISPOSITIVO COSTITUITO DA 3 O 4 o 5 VELI STRATO ESTERNO IMPERMEABILE PER PROTEGGERE DA SANGUE E MATERIALE POTENZIALMENTE INFETTO STRATO INTERMEDIO IN MICROFIBRA A CARCA ELETTROSTATICA PER CATTURARE LE PARTICELLE STRATO INTERNO SOFFICE E ASSORBENTE PER TAMPONARE L’UMIDITA E PER IL CONFORT BFE BACTERIAL FILTRATION EFFICIENCY TEST ESEGUITO IN VITRO MEDIANTE STAPHILOCOCCUS AUREUS PER VALUTARE L’EFFICIENZA FILTRANTE IN USCITA FINO AL 99,9% BFE≥95% BFE≥98% MASCHERINA CHIRURGICA DI TIPO 1 MASCHERINA CHIRURGICA DI TIPO 2 MASCHERINA CHIRURGICA LIMITE PROTETTIVO CAPACITA’ DI ADATTAMENTO ALL’ANATOMIA FACCIALE SEGUONO MEGLIO IL CONTORNO FACCIALE FORMA A CONCHIGLIA MIGLIOR PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE DELL’OPERATORE (NON DICHIARATAMENTE CERTIFICATA) RESISTENZA AGLI SPRUZZI RESISTENZA ALLA PENETRAZIONEDI SANGUE SINTETICO A PRESSIONE DI ALMENO 120 mmHg Contrassegnata con lettera R MASCHERINA CHIRURGICA Molteplici studi hanno puntualizzato i limiti delle mascherine chirurgiche sia per prevenire infezioni sul paziente sia per la protezione dell’operatore NONOSTANTE CIO’ -LO STANDARD QUALITATIVO RICHIESTO PER LEGGE -LA QUALITA’ DEI MATERIALI -LA POSITIVITA’ DI ALCUNI TEST SUGGERISCONO CHE DURANTE L’ESECUZIONE DI PROCEDURE ODONTOIATRICHE STANDARD SI RITIENE SUFFICIENTE L’UTILIZZO DI UNA MASCHERINA CHIRURGICA PRECAUZIONI: INDOSSARLA CORRETTAMENTE CAMBIARLA OGNI PAZIENTE (NON PIU’ DI 60 MIN) CAMBIARLA SE SI INUMIDISCE PAZIENTI CON SPECIFICHE PATOLOGIE O SIGNIFICATIVO SVILUPPO DI DROPLET O AEREOSOL E’ CONSIGLIABILE L’USO DI DPI SPECIFICI -L’ESTREMA VARIETA’ COMPOSITIVA DELL’AREOSOL DENTALE -VARIETA’ DI RISCHI -PRESENZA DEL RISCHIO BIOLOGICO ILPROCESSO PATOGENO DIPENDE DA VARI FATTORI E NON SOLO DALLA CARICA INFETTANTE (SIST. IMM., ECC.) OSTACOLO A DEFINIRE CON CHIAREZZA I PARAMETRI DI PROTEZIONE PER IL PERSONALE SANITARIO DPI NON E’ POSSIBILE GARANTIRE CHE IL LAVORATORE ESPOSTO NON CONTRAGGA IN ASSOLUTO LA PATOLOGIA I PIU’ COMUNI DPI POSSONO RIDURRE IN VARIO GRADO L’ESPOSIZIONE DEGLI AGENTI CONTAMINANTI BIOLOGICI DISPERSI NELL’ARIA, MA NON POSSONO ELIMINARE IL RISCHIO DI ESPOSIZIONE, INFEZIONE, MALATTIA O MORTE. DPI PIU’ INDICATI PER LA PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE CI SI RIFERISCE AI RESPIRATORI ANTIPOLVERE FFP FACCIALI FILTRANTI ANTIPARTICOLATO -SUPERIORITA’ PROTETTIVA RISPETTO ALLE MASCHERINE CHIRURGICHE -BATTERI E VIRUS SI POSSONO CONSIDERARE PARTICELLE POSSONO ESSERE FILTRATI DA FILTRI PER POLVERI CON LA STESSA EFFICIENZA DI PARTICELLE NON BIOLOGICHE CON LE STESSE CARATTERITICHE FFP SONO CONFORMI ALLA NORMATIVA EUROPEA EN 149.2001 EFFICIENZA FILTRANTE TOTALE MINIMA PER POLVERI CON GRANULOMETRIA TRA 0,02 E 2µ 2µ ODONTOIATRIA TRE GRADI DI PROTEZIONE DUE CLASSI DI SPECIFICITA’ FFP1 78% FFP2 92% FFP3 98% CLASSE S AREOSOL E NEBBIE ACQUOSE CLASSE SL NEBBIE ORGANICHE DURATA EFFICIENZA FFP VEDI INFO DEL PRODUTTORE MEDIAMENTE DURANO UN INTERO TURNO LAVORATIVO COMFORT PRESENTANO UN BORDO IN SCHIUMA ESPANSA PER UN IDEALE ADESIONE AL VOLTO EVENTUALI FATTORI COMPROMETTENTI BARBA E BAFFI GUANTI GUANTI USO CLINICO RIORDINO USO CLINICO DISTINZIONE TRA PROCEDURE CON AZIONI INVASIVE E PROCEDURE A RISCHIO BIOLOGICO TRASCURABILE CIRCOLARE MINISTERO DELLA SALUTE 4 MAGGIO 2005 OPERATORE CHE INTERAGISCE CON CAVITA’ DEL PAZIENTE GUANTI DM SE C’E’ RISCHIO BIOLOGICO GUANTI DPI USO CLINICO NE DERIVANO DUE TIPI DI GUANTI: GUANTI DA ISPEZIONE Dispositivo ambidestro Più corto e sottile Abitualmente non sterile GUANTI CHIRURGICI Lato dx e sx distinti Lunghi per arrivare sopra i polsini Conf. sterili in paia Obbligo di riportare la marcature CE come DPI di terza categoria con la certificazione dei requisiti secondo la norma tecnica UNI EN 374 GUANTI AD USO CLINICO -LATTICE MATERIALE Sono più resistenti ai liquidi -NITRILE -VINILE TEMPO DI UTILIZZO L’USO COMPORTA LO SVILUPPO NON PERCEPITO DI MICROPERFORAZIONI SIGNIFICATIVE DOPO 60 MIN. EFFETTO STANTUFFO USO DI DOPPI GUANTI RIDUZIONE SIGNIFICATIVA DEL PASSAGGIO DI SANGUE E DI FORMAZIONE DI MICROPERFORAZIONI GUANTI AD USO CLINICO Uso di alcool aumenta la formazione di microperforazioni Asciugare bene le mani se lavate con sostanze alcooliche Guanti da esplorazione •Controllare visivamente ogni guanto •Cambiare i guanti al max dopo un’ora •Non usare guanti troppo aderenti •Possibilmente non usare talco •In casi particolari usare i doppi guanti GUANTI DA RIORDINO PROCEDURE DI RIORDINO DPI ADEGUATI RISCHIO BIOLOGICO RISCHIO CHIMICO RISCHIO FISICO(TERMICOFISICO(TERMICO-MECCANICO) Resistenti ad agenti chimici, punture e tagli Lunghi per permettere l’immersione delle mani Sagomatura a livello del palmo e delle dita per una miglior presa Pittogrammi sulle confezioni dei guanti da riordino Marcatura CE Protezione da agenti chimici Protezione da micorganismi Protezione meccanica CALZATURE CALZATURE • UNI EN 345 CALZATURA CHE PROTEGGE DA CADUTA DI UN PESO DI 20kG DA 1 MT. OPERATORI SANITARI ADDETTI AL SOCCORSO STRADALE • UNI EN 346 CALZATURA CHE PROTEGGE DA CADUTA DI UN PESO DI 10kG DA 1 MT. TECNICI DI FARMACIA E MAGAZZINIERI • UNI EN 347 CALZATURA CHE PROTEGGE DA TUTTI I RISCHI ECCETTO URTI E SCHIACCIAMENTI FARMACISTI, TECNICI DI LAB. E OPERATORI SANITARI CALZATURE PROFESSIONE ODONTOIATRICA ELEVATA PROBABILITA’ DI CADUTA ACCIDENTALE DI STRUMENTI E DI SCHIACCIAMENTO DALL’USO DI MACCHINARI DINAMICI (ES.RIUNITO, ECC.) SI RACCOMANDA L’USO DI CALZATURE CON RINFORZI IN PUNTA CALZARI MONOUSO GUAINE DI MATERIALE IMPERMEABILE DA INDOSSARE SOPRA ALLE CALZATURE CONTENIMENTO DELLA CONTAMINAZIONE DELL’AMBIENTE E AUMENTO DELL’IMPERMEABILITA’ DELLA CALZATURA A LIQUIDI PERICOLOSI CAMICI E COPRICAPO CAMICI E COPRICAPO VESTIARIO E SIMILI DISPOSITIVI SI INDOSSANO PER PREVENIRE LA CONTAMINAZIONE DEGLI INDUMENTI SOTTOSTANTI E PER PROTEGGERE LA CUTE DAL RISCHIO BIOLOGICO LA DIVISA PROFESSIONALE NON E’ CONSIDERATA UN DPI MA E’ COMUNQUE IMPORTANTE CAMICI E COPRICAPO LA DIVISA COMUNICA ALL’UTENTE L’IMMAGINE PROFESSIONALE SPORCA DISORDINATA RATTOPPATA COMPOSIZIONE DI DIVERSI COLORI COMPOSIZIONE DI DIVERSI MODELLI TRASCURATEZZA INAFFIDABILITA’ CARATTERISTICHE DELLA DIVISA TESSUTO COTONE TESSUTO DENSAMENTE CON PERCENTUALI DI POLIESTERE BUONA TRASPIRAZIONE VERSATILITA’ RESISTENTE AI LAVAGGI A ALTE TEMPERATURE RESISTENTE ALLA DISINFEZIONE CON AGENTI CHIMICI FORME CASACCA - PANTALONE PROTEZIONE COMPLETA MANICA CORTA MENO PROTEZIONE MA PERMETTE UN MIGLIOR LAVAGGIO DELLE MANI CAMICI E COPRICAPO PROCEDURE AD ELEVATA CONTAMINAZIONE CAMICI MONOUSO POSSONO ESSERE DPI CERTIFICATI PER IL RISCHIO BIOLOGICO DEVONO ESSERE CONFORMI A: EN 14126 E ISO 16604 DPI EN 24920 DM CAMICI MONOUSO CARATTERISTICHE TNT CHIUSURA NELLA PARTE POSTERIORE CUCITURE TERMOSALDATE MANICHE LUNGHE POLSINI STRETTI COLLETTO ALTO CAMICI MONOUSO CAMICE SPECIALISTICO Adatto al chirurgo e stretti collaboratori In sala operatoria Standard più elevato con caratteristiche peculiari tipo aree rinforzate e impermeabilizzate CAMICE DA INTERVENTO Si indossa solitamente sopra i vestiti Per interventi di tipo ambulatoriale Idrorepellente, antibatterico CAMICE DA VISITATORE Limitata capacità protettiva Basso costo Non sterile CUFFIA MATERIALE COME I CAMICI MOTIVAZIONE CONTENIMENTO DELLA CONTAMINAZIONE DELL’OPERATORE PREVENZIONE NELLA DISPERSIONE DI FORFORA NELL’AMBIENTE PROTEZIONE DALL’INCASTRO CON STRAPPO DA PARTE DI ORGANI IN MOVIMENTO PROTEZIONE DALLA BRUCIATURA DEI CAPELLI PROTEZIONE DA INSUDICIAMENTO DA POLVERI E GOCCE DI MATERIALE EMATICO CELLULARE OCCHIALI E VISIERE POTENZIALE DANNOSO PER GLI OCCHI AGENTI BIOLOGICI SANGUE SALIVA LIQUIDI CONTAMINATI CORPI ESTRANEI CONTAMINATI AGENTI MECCANICI SCHEGGE ARIA COMMPRESSA ECC. AGENTI OTTICI RAGGI LASER RAGGI UV ECC. TERMICI CHIMICI SOSTANZE CALDE CALORE RADIANTE ECC ACIDI DISINFETTANTI SOLVENTI ECC. OCCHIALI E VISIERE QUALSIASI DPI PER GLI OCCHI HA COME PUNTO DEBOLE LA DELICATEZZA DEL PRODOTTO USO DI DISINFETTANTI A BASE ALCOOLICA PROCEDURA DI SFREGAMENTO ASCIUGATURA DIMINUZIONE TRASPARENZA AREA VISIVA DANNEGGIAMENTO TRATTAMENTI SUPERFICIALI E’ BENE PREFERIRE DPI MONOUSO OCCHIALI E VISIERE OCCHIALI FORME AVVOLGENTI LENTI DI ALMENO 40MM PER 50MM FISSATE DIRETTAMENTE CON BARDATURA ALLA TESTA VISIERE UNITA’ UNICA CON MASCHERINA OROORO-NASALE SONO DA PREFERIRE PER LA MAGGIOR COPERTURA MEGLIO SE ASSOCIATE AD OCCHIALI CON ESTENSIONE LATERALE OCCHIALI E VISIERE I DPI PER GLI OCCHI SONO NORMATI: EN 166(REQUISITI DPI GENERICI) EN 170(FILTRI ULTRAVIOLETTI) EN 207(PROTEZIONE DAI RAGGI LASER) LA MARCATURA DEVE COMPARIRE SUI DIVERSI COMPONENTI DEL DPI (LENTI E MONTATURA) E RIPORTARE LA SIMBOLOGIA CHE ATTESTA L’UTILIZZO PER CUI QUEL DPI E’ COSTRUITO. DEVE ESSERE RIPORTATA ANCHE L’EVENTUALE POSSIBILITA’ DI STERILIZZAZIONE BUONA NORMA IN CASO DI USO DI RAGGI NON FISSARE LA FONTE DI EMISSIONE DEL RAGGIO ANCHE SE C’E’ DPI Il D.Lgs. 475/92 ha proprio la finalità di impedire che nel mercato mercato interno italiano vengano commercializzati D.P.I.privi di requisiti essenziali di salute e sicurezza. In ogni caso il D.L. è garantito nell’acquisto dei D.P.I. da tre fondamentali adempimenti del costruttore; infatti tutti i D.P.I. sono soggetti: alla dichiarazione di conformità CE(il fabbricante dichiara che il D.P.I. è conforme ai requisiti essenziali di salute e sicurezza) -all’apposizione della marcatura CE sul D.P.I. e sull’imballaggio -ad essere accompagnati obbligatoriamente da una not a informativa, anche in lingua italiana A TUTTI VOI FUTURI R.S.P.P. I MIEI MIGLIORI AUGURI DI UN PROFICUO LAVORO. NON E’ FACILE DISTRICARSI TRA LA NORMATIVA 81/08. MA SE VI SIETE LAUREATI IN MEDICINA O IN ODONTOIATRIA IL PEGGIO E’ PASSATO. IN BOCCA AL LUPO Grazie per l’attenzione a nome dei tutor ANDI 81/08 Luca Carteri carterdoc@libero.it
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