Maggio 2014 - MIlanosud

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Giornale dell’Associazione Milanosud
ANNO XVIII NUMERO 05 MAGGIO 2014
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Lavori per la nuova piazza XXIV Maggio e Darsena: l’assessore Rozza rassicura i cittadini
Più forza all’informazione di servizio
Un nuovo giornale
e un nuovo sito
«Sarà tutto pronto per Expo»
«S
cianti del quartiere), i tre progettisti –
Edoardo Guazzoni, Paolo Rizzato, Sandro
Rossi – e il direttore dei lavori Pasquale
Frezza, hanno spiegato che le opere sulla
Darsena entro maggio dovrebbero essere
completate per il 50%. L’intervento prevede la realizzazione sul lato di viale D’Annunzio di un percorso su due livelli: uno
alla quota dell’acqua e uno al livello della
strada, che unirà piazza XXIV Maggio e
piazza Cantore. La passeggiata partirà da
una nuova zona commerciale, posta a Est,
dove si troveranno il nuovo mercato e
stalli all’aperto, a cui seguiranno spazi per
manifestazioni, un punto di ristoro accessibile da entrambi i percorsi.
Giovanni Fontana
alverò il centro di Roma dai saccheggi!» esclamava dalle stanze del
Viminale Angelino Alfano. «Nessuno può servire a due padroni, a Dio e a Mammona»
scandiva quasi contemporaneamente dal
pulpito di San Pietro padre Raniero Cantalamessa. Era il 18 aprile, il Venerdì Santo. La simultaneità delle due affermazioni, entrambe
forti e caratterizzate, è fortuita, o forse no.
L’accostamento è quasi obbligato: ci aiuta a
leggere in modo non casuale la nostra contemporaneità. Alfano è un ministro dell’Interno a rigore alternato.
Si distrae quando agenti stranieri rapiscono
in pieno centro la moglie e la figlia di un profugo politico o quando un ricco pregiudicato,
alla vigilia di una sentenza definitiva di probabile condanna, viene lasciato libero di
espatriare in Libano, a dispetto delle raccomandazioni della magistratura.
Questo è il volto lassista e bonario di Alfano.
Che invece serra la mascella e minaccia il
pugno duro se si tratta di impedire ad orde
di saccheggiatori di mettere la capitale “a
ferro e fuoco”.
La severità selettiva di Alfano sembra orientata da quello che un tempo non tanto lontano veniva chiamato spirito classista: forti
coi deboli e deboli coi forti, per dare al concetto di “legge e ordine” una connotazione
non dubbia.
Due considerazioni sulla minaccia di Alfano.
La prima riguarda la natura di quella manifestazione (il “saccheggio”).
Piero Pantucci
Continua a pag. 3
Continua a pag. 12
M
ilanosud si presenta ai propri affezionati lettori con un nuovo progetto editoriale e giornalistico. Accanto a un rinnovato
formato del giornale ed a un nuovo sito internet, cambia il modo stesso in cui sono trattate le notizie e condotte le inchieste. Da
questo mese, il nostro storico giornale proporrà sulla carta le principali notizie e inchieste; il sito le seguirà nella loro evoluzione,
anche con immagini e video; Facebook le rilancerà sul web, in un’ottica social. Potranno
essere inoltre trattate le notizie quando si
manifestano e potranno essere ospitati commenti e suggerimenti.
Compito a cui il solo giornale, con il suo glorioso passo mensile – esce puntuale tutti i
mesi dal ’97 - evidentemente, non poteva
svolgere. Uno sforzo giornalistico che sarà coordinato da un’unica redazione, che lavorerà
sul materiale grezzo di informazioni e commenti, declinandolo in scritti, immagini e
video.
In questo modo contiamo di poter rispondere
meglio alla community di Milanosud, che si
ingrossa sempre più e costantemente ci
scrive, sollecitandoci “a parlare di”. Ma soprattutto contiamo di assolvere meglio alla nostra missione per un “giornalismo sociale e
no profit”, che è informare per incidere sulla
realtà, portando costantemente all’attenzione dei lettori e della politica, le realtà cittadine.
Stefano Ferri
Continua a pag. 14
Il ministro
di Mammona
Il cantiere del nuovo mercato comunale alla Darsena.
na lunga passeggiata sul Naviglio,
dalla porta del Cagnola a piazza
Cantore, caratterizzerà l’intervento.
Sessanta operai su tre turni, al lavoro
dalle 6 del mattino alle 10 di sera, per centrare l’obiettivo di completare i lavori di
piazza XXIV Maggio e della Darsena entro
la primavera prossima, prima dell’inizio
di Expo. Data l’importanza nevralgica per
viabilità e commercio, sin dai prossimi
mesi il cronoprogramma prevede tappe
importanti. Il 18 maggio via Ascanio
Sforza tornerà a essere a senso unico, permettendo ai locali di sfruttare la strada.
Da settembre il nuovo mercato lungo la
Darsena, a livello dell’acqua (lato viale
D’Annunzio) sarà operativo, dopo che
quello vecchio, pieno di amianto, in ago-
U
sto sarà abbattuto. Un mese dopo, a ottobre, sarà riaperta la viabilità sul lato sud
della piazza, mentre entro novembre saranno ridisegnati i percorsi delle linee
tramviarie 3 e 9.
«Ci scusiamo con i cittadini e i commercianti per i disagi, ma siamo sicuri che restituiremo ai milanesi una nuova Darsena
da vivere e godere, che renderà ancora
più bella questa zona», ha affermato l’assessore ai Lavori pubblici e Arredo urbano
Carmela Rozza. «Uno spazio che dopo decenni sarà finalmente riqualificato, dove
sarà possibile passeggiare e che contribuirà a decongestionare l’intero quartiere». Durante il sopralluogo dedicato
alla stampa del 23 aprile scorso (ne seguiranno altri per gli abitanti e i commer-
ALL’INTERNO
Accuse allo Zam:
il centro sociale risponde
4
La biciofficina di Casa Jannacci
Speciale elezioni europee
4
5
Case Aler, avanti piano
8
Feste di quartiere e politiche
Recensioni libri
9
18
Iniziative in biblioteca
19
Concerti, eventi e rubriche
20-23
Regolamento a pag. 2
L’ultimo libro di Riccardo Tammaro
Parla il Priore dell’Abbazia di Chiaravalle
“Borghi e cascine della Zona 5”
«Chi voglia passare anche solo
un giorno con noi è il benvenuto»
er oltre un anno il giornale Milanosud ha avuto il privilegio di ospitare
la rubrica “Le cascine della zona 5”,
scritta da Riccardo Tammaro. I suoi articoli erano particolarmente attesi dalla redazione e anche dai nostri lettori. Più di
una volta ci sono giunte lettere e mail che
si complimentavano con l’autore e il giornale. Il motivo era semplice. Gli scritti di
Riccardo, ora raccolti in questo libro, sono
di grande qualità, probabilmente unici nel
panorama della ricerca e della pubblicistica milanese. L’approccio è storico, ma
non semplicemente accademico. Si raccontano le vicende principali che hanno
riguardato gli insediamenti rurali che ancora sopravvivono nella zona sud della
città, le origini del nome, i resti di arte
campestre, la vita contadina. Le fonti sono
di primissima mano, risalenti in alcuni
casi al Basso Medio Evo, principalmente
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attinte da mappe e testi d’epoca e da una
conoscenza diretta delle cascine e dei loro
abitanti. Niente a che spartire con lo
sciapo copia-incolla che ormai imperversa
in questa epoca digitale. Il risultato di
questo lavoro di indagine vale mille convegni sull’agricoltura a Milano. Dopo aver
letto gli scritti di Riccardo non è più possibile passare indifferenti accanto alle cascine e ai resti degli insediamenti rurali.
Stefano Ferri
Continua a pag. 6
Le gite di Milanosud
Grande adesione alla gita in Tuscia
(dal 31 maggio al 2 giugno) all’insegna di arte, gastronomia e cultura.
Informazioni a pag. 14
uando si sta per arrivare
con l’autobus da Milano,
la torre dell’Abbazia,
detta Ciribiciaccola, si staglia già
da lontano: è praticamente impossibile non notarla. Poi,
quando si è lì, si rimane colpiti
dalla bellezza del luogo, così silenzioso e ancora immerso nel
verde. Il traffico, il caos e soprattutto i rumori della città, all’Abbazia, diventano solo un ricordo.
Devo ammetterlo, nata e cresciuta a Milano, all’Abbazia di Chiaravalle ero stata una
volta sola e molti anni fa. Allora un sabato
pomeriggio di fine febbraio ho deciso di tornarci. Un pomeriggio fortunato, perché ho
avuto l’occasione non solo di passeggiare
nel chiostro e di goderne la tranquillità, ma
Q
soprattutto di parlare con alcuni dei monaci
cistercensi che vivono nel convento. Sono
così venuta a conoscenza delle persone che
abitano l’Abbazia e in seguito ho potuto assistere ad alcuni dei loro momenti di preghiera, sempre “corale” e in cui non manca
mai il canto gregoriano.
Chiara Zampagni
Continua a pag. 6
2
ANNO XVIII NUMERO 05 MAGGIO 2014
L’IDEA DI UN PARTECIPANTE
AL TERZO CONCORSO LETTERARIO
Regolamento IV Premio letterario Milanosud
Leggiamo i racconti
delle edizioni precedenti!
1.Il tema del concorso è: “Una storia nel
cassetto”. Ogni
autore potrà
partecipare
con un solo
racconto inedito in lingua
italiana e non
premiato in
altri concorsi,
di lunghezza
compresa tra
5.000 e 10.000
battute (spazi
inclusi).
2. Il concorso è
aperto a tutti,
con esclusione
dei parenti di
primo e di secondo grado
dei membri
della giuria.
3. Ogni racconto dovrà pervenire entro e non oltre
il 15 luglio 2014, in un plico contenente:
a. Cinque copie cartacee, dattiloscritte,
anonime e titolate.
b. Una copia su cd-rom o dvd, con lo
scritto in formato testo (preferibilmente
in Word).
c. Una busta chiusa riportante i dati
dell’autore (nome e cognome, indirizzo,
telefono, indirizzo
e-mail, titolo dell’opera).
d. Una busta contenente la quota di
partecipazione.
4. Le opere partecipanti dovranno essere consegnate o
inviate a:
a. Milanosud (via S.
Teresa 2/A, 20142,
Milano, il martedì e
il giovedì dalle 16
alle 18).
b. Biblioteca Chiesa
Rossa (via San Domenico Savio 3,
20142 Milano).
c. Libreria del
Corso (corso San
Gottardo 35, 20136,
Milano).
5. Ogni autore potrà partecipare al concorso versando un pagamento di 10
euro per i diritti di segreteria, al momento della consegna degli elaborati o
all’interno della busta inviata.
6. I racconti che non rispettano le caratteristiche richieste saranno esclusi
dal concorso, senza alcun obbligo di co-
municazione da parte dell’organizzazione.
7. L’organizzazione comunicherà i nomi
dei classificati, ma non fornirà valutazioni su tutte le opere in concorso. Non
saranno prese in considerazione richieste di giudizi o pareri.
8. Gli elaborati pervenuti non saranno
restituiti e non verranno riconosciuti i
diritti di copyright.
9. L’Associazione Milanosud pubblicherà un libro contenente i primi dieci
racconti classificati, che verrà posto in
vendita dall’associazione.
10. Tutti i partecipanti al concorso rinunciano, contestualmente all’invio dei
racconti, al riconoscimento dei diritti
d’autore a qualsiasi titolo.
11. Il giudizio della giuria è insindacabile. Gli organizzatori e la giuria del
concorso non si assumono la responsabilità per eventuali, deprecabili plagi.
12. Con la partecipazione al Premio, gli
interessati autorizzano il trattamento
dei propri dati personali che saranno
trattati per l’iniziativa in programma
nel rispetto del Dlgs. 196/2003 e successivi aggiornamenti.
13. La partecipazione al concorso implica l’accettazione del presente regolamento.
Premio speciale
Biblioteca Chiesa Rossa
1. Partecipando al Premio Milanosud, si
acconsente implicitamente a partecipare anche al Premio Biblioteca Chiesa
Rossa.
2. I racconti verranno messi a disposizione degli utenti della biblioteca che
volontariamente leggeranno e daranno
una valutazione dei racconti.
3. La valutazione e la classifica del Premio Biblioteca sono separate dal Premio Milanosud, ma la premiazione
avverrà nel corso dello stesso evento.
4. Con la partecipazione al Premio, gli
interessati autorizzano il trattamento
dei propri dati personali che saranno
trattati per l’iniziativa in programma
nel rispetto del Dlgs. 196/2003 e successivi aggiornamenti.
5. La partecipazione al concorso implica l’accettazione del presente regolamento.
Secondo premio
Abbonamento per 2 persone alla stagione teatrale 2014-2015 da parte del
Teatro Ringhiera
Terzo premio
Abbonamento per 2 persone alla stagione teatrale e cinematografica 20142015 da parte del centro Asteria.
Ai primi dieci classificati verrà rilasciato un attestato di partecipazione e
una copia della pubblicazione della raccolta di racconti.
Premi Biblioteca
Ai primi tre classificati sarà consegnata
una selezione di libri, oltre alla pubblicazione del libro dei primi 10 racconti
classificati.
Ai primi dieci classificati verrà rilasciato un attestato di partecipazione e
una copia della pubblicazione della raccolta di racconti.
Premi Milanosud
Primo premio
Traduzione in spagnolo del racconto e
pubblicazione sul blog “La Mirada del
Gato” (Sponsor Tick Translations®)
Abbonamento per 2 persone a 5 concerti per la Stagione 2014-2015 presso
l’Auditorium (Sponsor LaVerdi)
Premiazione
La cerimonia della premiazione avverrà
alla fine di settembre (data da stabilirsi) presso la Biblioteca Chiesa Rossa.
Per ulteriori informazioni, inviare una
e-mail al seguente indirizzo: concorso@milanosud.it
Finalmente i pedibus di zona 5
l Pedibus è l’attività di accompagnamento organizzata dai genitori
delle scuole primarie (elementari).
Il Comune di Milano sostiene convintamente questo strumento di crescita
e socialità dei bambini e da due anni
ha incaricato l’associazione ABCittà,
vincitrice del bando, ad affiancare le
iniziative sulla città. In tutte le zone
del decentramento i genitori delle
scuole hanno avviato percorsi contrad-
I
distinti dai colori rosso, verde, giallo,
blu, lilla e rosa. In Zona 5, dopo la
scuola di via Vallarsa, sono in partenza
dal 28 aprile a metà maggio i percorsi
delle scuole Bognetti, Antonini, Gentilino, Brunacci.
È sempre possibile partecipare affidando i bambini al gruppo di riferimento, previa la compilazione del
modulo di adesione e la lettura del regolamento.
I genitori possono partecipare come ac-
Uno dei racconti premiati durante la terza edizione del Concorso Letterario, promosso dall’Associazione Milanosud nel 2013, riportava
la vicenda reale della collaborazione generosa
e feconda tra la Compagnia il Socco e la Maschera, il loro regista Vincenzo e la loro prima
attrice Rosa, con l’oratorio della parrocchia
Santa Maria Liberatrice a Milano. Ed ora nella
nostra parrocchia ragazzi, giovani e adulti si
stanno dedicando ad attività teatrali seguendo
le indicazioni e i suggerimenti ricevuti da loro.
Il momento della premiazione è stato per noi
molto coinvolgente soprattutto perché Rosa e
Vincenzo erano presenti solo per accompagnare l’autrice, per amicizia, ma non immaginavano assolutamente di essere diventati,
così, dalla sera alla mattina, dei “personaggi
letterari”. E’ stato invece molto emozionante
ascoltare i primi cinque racconti letti da due
attori che hanno incantato il pubblico con le
loro voci. Queste letture teatrali hanno fatto
nascere una proposta: perché non organizzare
nel salone dell’oratorio di Santa Maria Liberatrice delle serate di lettura teatrale? Invitiamo quindi gli autori delle edizioni
precedenti del Concorso a partecipare chiedendo loro il consenso perché il gruppo teatrale della parrocchia possa leggere i loro testi.
È un’idea semplice, ma ci piace la possibilità
di condividere un luogo, di creare relazioni, e,
soprattutto, di veicolare passione e cultura valorizzando i talenti di chi ha saputo raccontare
storie o attimi di vita in questi tre anni.
Per dare la propria disponibilità alla lettura
del racconto e partecipare alla serata letteraria: g23@santamarialiberatrice.org.
La Commissione G23
della Parrocchia Santa Maria Liberatrice
POLIAMBULATORIO VIA BARONI
Quando arriva l’urologo?
compagnatori su singoli giorni o sui
cinque giorni della settimana.
Il sito www.pedibus-milano.it propone
la descrizione del Pedibus; il suo valore
educativo per bambini, genitori e per
tutta la città; inoltre si possono scaricare il regolamento e il modulo di adesione; infine sono visionabili tutti i
percorsi, con l’indicazione di fermate e
orari. Benvenuti a bordo e buon divertimento!
Francesco Fontana
Da diversi mesi i cittadini residenti al quartiere Gratosoglio
stanno attendendo l’arrivo di un urologo nel poliambulatorio di
via Baroni. Purtroppo, per problematiche organizzative interne
agli Istituti Clinici di Perfezionamento, lo specialista non è ancora arrivato.
La Commissione deputata a valutare e scegliere i medici sarà
presto attiva e dovrebbe procedere all’individuazione dell’urologo, che si ritiene possa essere attivo entro l’inizio dell’estate.
Claudio Muzzana
Giornale dell’Associazione
socio culturale
Reg. 744, 11/1997 Trib. Milan. ROC: 19637
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Direttore Responsabile Stefano Ferri
Vicedirettore Giovanna Tettamanzi
Redazione P. Cossu, T. Galvanini,
R. Iacono, MT. Mereghetti, L. Miniutti,
A. Muzzana, C. Muzzana, P. Piscone.
Impaginazione e Art directing
F. De Melis, E. Paci, A. Rubagotti.
Hanno collaborato
C. Biancardi, G. Buda, F. Fontana, G. Fontana, L. Gerosa, P. Grilli, G. Lippoli, R. Lonoce, R. Magnotta, N. Mondi, R. Morini,
E. Paci, P. Pantucci, A. Rubagotti, E. Saglia, A. Straniero, R. Tammaro, F. Ternelli,
C. Zampagni, M. Zigiotti.
Aperti da lunedì a venerdì
Dalle ore 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30
Fotografie E. Paci, N. Mondi.
Illustrazioni L. Muzzi, F. Portinari.
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Antonio Alemanno
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ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013
ANNO XVIII NUMERO 05 MAGGIO 2014
Lavori per la nuova piazza XXIV Maggio e Darsena: l’assessore Rozza rassicura i cittadini
«Rispetteremo i tempi, tutto pronto per Expo»
Una lunga passeggiata sul Naviglio, dalla porta del Cagnola a piazza Cantore, caratterizzerà l’intervento
Capitolo verde. Gruppi di querce palustri verranno collocati in prossimità
di piazza XXIV Maggio, accanto al Ticinello e in corripondenza degli ingressi all’area da piazza Cantore e da
viale Gorizia. Un filare di bagolari
verrà disposto sulla sponda di viale
Gorizia, fronteggiando il filare esistente di viale D’annunzio. Filari di
platani completeranno le sistemazioni
neoclassiche di piazza di Porta Ticinese. La vegetazione arbustiva, ovunque presente nel progetto, si
intensificherà nei pressi dell’area sistemata a giardino e prossima a piazza
Cantore interpretando in modi naturalistici e, per così dire, palustri questo tratto del bacino.
Giovanni Fontana
L’intervista video
all’architetto
S
ul sito www.milanosud.it l’architetto
Paolo Rizzato illustra il progetto di riqualificazione della piazza XXIV Maggio e della
Darsena.
segue dalla prima
L’attacco della Darsena alla Conca di
Varenna sarà ripristinato, per permettere un futuro collegamento alle vie
d’acqua, che si trovano aldilà di viale
D’Annunzio.
Prima del giardino che porterà, sa-
lendo lievemente, fino a piazza Cantore, sarà posizionato un ponte ciclopedonale di 40 metri, per andare sul
lato della Darsena di via Gorizia, e
consentire di fare l’intero giro del bacino, che tornerà a essere navigabile,
con attracchi per natanti e una zona
per l’alaggio delle barche. Le sponde
saranno rifatte in pietra e mattoni, a
evocazione delle antiche mura spagnole. I graffiti saranno tutti rimossi,
eccezione fatta per quello dedicato a
Dax, il ragazzo del centro sociale Orso,
ucciso nel 2003 nella vicina via Brio-
schi. Più indietro, invece, verranno
svolti i lavori sulla piazza XXIV Maggio, a causa del tempo dedicati al rifacimento di tutti i sottoservizi, per
evitare nei prossimi anni di dover intervenire di nuovo. La piazza diverrà
in gran parte pedonale, praticamente
fino alla porta del Cagnola. L’area dove
ora si trova il mercato comunale sarà
resa accessibile. Sarà riportato alla
luce l’antico ponte delle Gabelle, così
come sarà aperto il canale Ticinello
che arriverà quasi fino a porta Ticinese, com’era anticamente.
4
ANNO XVIII NUMERO 05 MAGGIO 2014
Intitolata a Enzo Jannacci la Casa dell’Accoglienza
Dopo la festa del 5 aprile, la struttura di viale Ortles promette di aprirsi ancora di più alla città. Con tante nuove attività
l 5 aprile scorso la storica Casa dell’Accoglienza di
viale Ortles 69, che offre ospitalità e supporto temporaneo a persone in difficoltà, è stata intitolata
a Enzo Jannacci. In occasione dell’evento è stata organizzata una grande festa, ricca di attività per bambini e aperta alla cittadinanza, che ha visto la
partecipazione di più di 3mila persone, tra artisti, cittadini e ospiti della struttura.
La festa, intitolata “Se me lo Dicevi prima” e organizzata dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune
di Milano con il contributo della direzione artistica di
Smemoranda, è stata un’occasione importante per
raccontare e mostrare che la Casa di Accoglienza è diventata e diventerà sempre di più: un luogo aperto e
integrato nella città e nel quartiere e non più un dormitorio chiuso in sé stesso.
«Rompere la barriera di pregiudizi che separa la Casa
e Milano è uno dei nostri obiettivi e le iniziative come
quella del 5 aprile sono l’occasione per dare prova che
I
questo posto non è assolutamente un
ghetto che raccoglie emarginati da
guardare con diffidenza - racconta il
Direttore Cesare Prina - ma è anzi un
luogo che accoglie persone e storie diverse ed un crocevia di scambi importanti per tutti».
La struttura, che in 7 padiglioni da 3
piani nel 2013 ha ospitato 1.485 persone, si è molto evoluta dal 2010 in
avanti, abbandonando il vecchio modello di dormitorio pubblico per divenire spazio polifunzionale e luogo di
scambi e contatti con l’esterno. In questi anni sono
stati allestiti laboratori artigianali e artistici, corsi di
italiano per gli stranieri (che sono circa il 65% degli
ospiti), progetti di formazione professionale e uno
sportello di orientamento al lavoro, per cercare di rendere autonomi gli ospiti e creare le condizioni per prepararli reinserimento nel mondo professionale.
A proposito invece delle iniziative volte all’obiettivo di
rendere la struttura sempre più integrata nel tessuto
cittadino, la kermesse del 5 aprile non è stata la prima.
Negli anni scorsi la Casa ha visto svolgersi al suo interno anche concerti e tornei sportivi aperti a tutti,
che gli organizzatori promettono di riproporre nei
prossimi mesi.
Insomma un luogo nuovo, un nome nuovo e un’immagine nuova, quella di una Casa che dà sostegno a chi
ne ha più bisogno e che è testimonianza di una Milano
che pur collocandosi in periferia è socialmente centrale, sia per gli ospiti che per tutta la cittadinanza.
E gli ospiti? Riparano le biciclette a tutti!
a festa del 5 aprile ha visto anche la presentazione di Ciclofficina, il nuovo progetto
dell’Associazione culturale Miraggio, che ha
preso il via il 10 marzo scorso all’interno della
Casa dell’Accoglienza Enzo Jannacci.
Miraggio è nata nel 2006 e si occupa di promuovere la bicicletta come strumento di mobilità sostenibile attraverso diversi progetti sociali ed
educativi e vari corsi di formazione che ruotano
attorno al mezzo a due ruote.
La sua prima esperienza associativa nasce con la
creazione della “Ciclobarona”, un’officina di riparazione di biciclette ma soprattutto un luogo dove
si è sviluppata un’attività di educazione e reinserimento sociale e professionale per persone in
condizioni di svantaggio, all’interno del “Villaggio
Barona”, ormai storica esperienza di housing sociale nell’omonimo quartiere.
La collaborazione tra l’associazione Miraggio e la
Casa dell’accoglienza è iniziata in occasione del
Salone del Mobile nell’aprile del 2013, dove in
questi spazi era stata presentata la Mostra” Ottotubi”, realizzata insieme all’officina “La Stazione
delle Biciclette”. Un’esposizione di 7 telai artigianali di alta gamma, alcuni dei quali sono poi stati
regalati all’Associazione dai telaisti che li avevano
creati.
Il buon risultato della mostra e la vendita dei telai
ha incoraggiato e permesso la creazione di Ciclof-
L
volgono e che servono a coprire i costi dell’attività, ovvero comprare i pezzi di ricambio per aggiustare e anche ricostruire le biciclette.
«Un’attività che tra i suoi punti di forza e di pregio
ha proprio quella di far sì che si creino luoghi su
cui la gente possa contare per aggiustare il proprio mezzo a costi bassi, combattendo il mercato
dell’usato rubato - dice Annibale Osti - perché legalità è una delle parole chiave del nostro progetto».
Martina Zigiotti
ficina, allestita in uno spazio che la Casa ha concesso in uso gratuito per 3 anni all’Associazione
Miraggio.
Sono così stati organizzati corsi di formazione
gratuiti per ora a 12 degli ospiti della Casa, che
hanno appreso le basi per la riparazione, la manutenzione e anche la costruzione delle biciclette, che sono il loro principale mezzo di
spostamento in città.
Ciclofficina ha anche un accesso indipendente
dall’esterno, così che diventi punto di riferimento
e servizio per gli abitanti del quartiere, che qui si
possono recare per far sistemare la propria bicicletta, procurarsene una “ricostruita da zero” o
disfarsi di quella vecchia e inutilizzata, i cui pezzi
servono per la sistemazione e messa a nuovo di
altre biciclette.
Un circuito utile e virtuoso tra volontari, ospiti e
utenza della zona, che, secondo il presidente di
Miraggio Annibale Osti, «crea le condizioni
per la formazione e l’autopromozione delle
persone, dando a persone in difficoltà le
basi di un mestiere e la fiducia nelle proprie possibilità, per aiutarle a reinserirsi
nel circuito sociale».
Il progetto Ciclofficoina si basa dunque sul
volontariato dei soci dell’Associazione Miraggio, sui 12 operatori e sui proventi delle
offerte che fanno i cittadini che qui si ri-
Dove portare le bici
La Ciclofficina della Casa dell’Accoglienza Jannacci di viale Ortles 69 (ingresso autonomo in Via
Calabiana) è aperta e operativa: lunedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 9 alle 12. Martedì e giovedì, dalle ore 14 alle 17.
Email: assmiraggio@gmail.com
Dopo le polemiche, parlano i ragazzi: «Allo Zam facciamo cultura!»
Alle pesanti accuse lanciate dal video del presunto comitato, il Centro sociale risponde con l’elenco delle proprie, seguitissime, iniziative
ragazzi del centro sociale Zam (Zona
Autonoma di Milano) di via Santa
Croce 19, «sono prepotenti punkabbestia che vendono chupiti ai bambini e preparano involtini spazzatura per cena».
L’accusa, pesante, è contenuta in un video
pubblicato dal blog milanosmarritatv, realizzato da un sedicente “Comitato di
mamme del parco delle basiliche”. Ma, a
quanto pare, il comitato non esiste e così
come non si ha notizia di proteste delle
mamme della zona, che continuano a portare i propri bambini tra le aiuole dei giardini del parco delle Basiliche, vicino a via
Santa Croce.
A svelare il “falso” comitato sono gli stessi
ragazzi di Zam: «L’ideatore della trovata –
spiega Matteo Colò, giovane attivista del
centro sociale – si chiama Claudio Bernieri e da alcuni mesi si serve del blog per
delegittimare Zam definendolo come il
“nemico pubblico numero uno”. Noi sapevamo che Bernieri già da tempo – continua Matteo – mandava ai consiglieri di
zona delle e-mail citando questo gruppo
di mamme che chiedeva lo sgombero
I
senza mai portare delle firme. È capitato
nella storia milanese dei centri sociali che
veri comitati di cittadini presentassero
firme all’amministrazione, in questo caso
non c’è stato nulla di tutto questo».
C’è stato invece un
“corto circuito mediatico”, come lo definisce
Matteo, perché il video è
stato rilanciato da Repubblica tv come vero,
fino alla richiesta di rettifica di Zam. La risposta,
prontamente
realizzata dai ragazzi e
indirizzata “alla cittadinanza ed ai lettori di Repubblica”, è stata un
video prodotto dall’Hip
hop lab (un laboratorio
creativo) che racconta
le tante attività e iniziative promosse dal
centro sociale di Zona 1 (Zam 3.0-Zamthem, il titolo del filmato).
Per Matteo la polemica con Bernieri si
chiude senza neppure essere stata aperta,
l’importante è che i cittadini sappiano
cos’è Zam per davvero e che lo frequentino senza pregiudizi. Sì, perché se siete
alla ricerca di una realtà sociale aperta
indiscriminatamente ai cittadini di ogni
età, etnia e genere dovreste fare un salto
in via Santa Croce 19, purché siate disponibili a porre in discussione i molti pregiudizi ideologici sui centri sociali.
Spesso bollati sbrigativamente come roc-
caforti delle nuove forze eversive dell’estrema sinistra, i centri sociali sono in
realtà tutt’altra cosa: veri luoghi di aggregazione collettiva alla portata di tutti.
Rappresentano per Milano una risorsa
culturale capace di accogliere e rispondere a
un’esigenza condivisa
dai molti giovani studenti, medi e universitari: avere spazi dove
potersi confrontare liberamente, sottraendosi al giogo stringente
delle regole burocratiche e dei canoni di locazione
spesso
insostenibili, per la generazione che più di
tutte subisce le privazioni della crisi economica e sociale italiana.
Un’esperienza, quella di Zam, importata in
via Santa Croce nella primavera dello
scorso anno, quando una cordata di collettivi studenteschi, sgomberati poche setti-
mane prima dalla ex fabbrica di via Olgiati
12 – dove risiedevano dal 2011 – ha deciso
di installarvi la “impropria” nuova casa.
Con l’occupazione del già dismesso edificio
pubblico di proprietà del Comune di Milano (fino al 2006 ospitava la scuola media
“Giulio Cesare”), gli attivisti di Zam hanno
restituito alla città uno spazio pubblico
dove condividere la solidarietà sociale.
Ma come è percepito Zam dagli abitanti
della zona? La risposta è nella grande affluenza di persone che quotidianamente
partecipa alle tante attività ricreative organizzate dai ragazzi: dalla palestra, dov’è
possibile prendere lezioni di kickboxing,
alla biblioteca dove poter studiare, passando per la mensa dove dal lunedì al venerdì si può partecipare al pranzo sociale,
che attira sempre più gente. Il record di
coperti serviti dai ragazzi, che hanno installato la cucina nell’ex segreteria della
scuola, è di 45! Non male per un posto che
distribuisce “involtini spazzatura”.
Per informazioni sullo Zam: http://zam-milano.org/
Guglielmo Buda
Le attività
del Centro sociale
L
e attività svolte dallo Zam sono di tre tipi.
Quelle svolte dall’Acciaieria Zam, che fa arrampicata in un locale attrezzato dal lunedì a
giovedì, dalle 18,30 alle 22,30. Le attività dello
Zam Hip hop lab, tutti i martedì dalle ore 17
alle 19 e il primo e terzo giovedì di ogni mese,
con serata microfono aperto. E infine le molte
proposte della Polisportiva Zam, che prevedono: Yoga (ogni lunedì dalle 19 alle 20,30);
Capoeira (lunedì e mercoledì dalle 20,30 alle
22); Kick Boxing (martedì e venerdì dalle 20,30
alle 22); Kali Filippino (giovedì dalle 19,30 alle
21); Danza del ventre (giovedì dalle 21 alle 22);
Arrampicata (lunedì, martedì, mercoledì e giovedì, dalle 18,30 alle 22,30).
A queste attività si aggiungono: l’Osteria
aperta a pranzo da lunedì a venerdì; l’aula studio, aperta tutti i pomeriggi e Laboratorio fotografico.
STUDIO DI
FISIOTERAPIA
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5
ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013
ANNO XVIII NUMERO 05 MAGGIO 2014
25 maggio 2014
La parola all’eurodeputata Pd Patrizia Toia
Si vota per il rinnovo
del Parlamento Europeo
«Con la prossima legislatura
l’Europa “nascerà veramente”»
issione semplice e al contempo complicatissima.
Il voto per le europee ha modalità di svolgimento
relativamente semplici (schede non chilometriche, discreta riconoscibilità dei simboli, urne aperte una sola
giornata), ma è caricato di tali e tanti significati politici da
renderlo complicato quasi come il rinnovo del parlamento
italiano. Al centro di questa consultazione elettorale c’è
la drammatica crisi economica che il nostro paese (e
l’Europa intera) sta vivendo da oltre un quinquennio.
La crisi ha messo a nudo la fragilità dell’impianto politico europeo, la sua debolezza rispetto al controllo finanziario e allo squilibrio fra paesi forti e paesi deboli.
Mai come quest’anno le elezioni europee risultano decisive per il futuro dell’Europa e, al limite, della sopravvivenza dell’integrazione europea.
Tutti i partiti si presentano all’appuntamento elettorale con un atteggiamento critico verso l’Unione europea. In alcuni (Lega, Cinque Stelle) l’atteggiamento
critico si traduce in una sostanziale dichiarazione di
fallimento e nell’appello a sciogliere i vincoli: sicuramente a ritornare alle monete nazionali. In altri l’atteggiamento non è così radicale, ma la criticità sfiora
il negazionismo (Forza Italia) ovvero propone una visione alternativa, che liquidi la bancocrazia e rimetta
la politica (in termini di uguaglianza e di primato della
società sulla finanza) al centro dell’iniziativa (l’Altra
Europa, il raggruppamento che fa capo al greco Tsi-
M
pras). Più difficile è il
compito dei “lealisti”, sui
quali (Partito Democratico, Nuovo Centrodestra,
centristi) si vuol far ricadere l’intera responsabilità dello sfascio.
La partita soprattutto per
Renzi è particolarmente
difficile, perché, da capo
di governo, non può permettersi la facile demagogia dei negazionisti; ma
non può nel contempo
sottrarsi all’obbligo di rivendicare un’Europa che
non sia prigioniera di parametri economicistici e
di una logica liberistica
per la quale il “rigore” ha
un volto troppo spesso
inumano.
È qui l’inestricabile intreccio fra le elezioni europee
e le vicende italiane. Matteo Renzi cerca in questa
consultazione una sostanziale legittimazione politica
al suo anomalo insediamento a Palazzo Chigi. La sua
vigorosa, frenetica azione politica è stata caratterizzata
in questi pochi mesi dal preciso intento di ottenere
(anche con qualche iniziativa non priva di demagogia)
un vasto consenso popolare.
La sua sfida è soprattutto questa: vincere alle elezioni
europee per consolidarsi in Italia. In questo anche il
tanto decantato “semestre europeo” ha una funzione
non trascurabile.
Che cosa è il semestre europeo?
È un periodo nel quale a turno tutti i paesi della UE
esercitano la Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea, da non confondere con la Presidenza del Consiglio (il belga Van Rompuy) né con la Presidenza della
Commissione Europea (il portoghese Barroso). Questi
ultimi sono due ruoli che pesano. Il “semestre” ha senso
solo se chi lo presiede ha capacità di spettacolo, di comunicazione, di presenzialismo. Renzi ha sicuramente
queste caratteristiche e può essere in grado di dare contenuti politici a un ruolo in sé poco significativo. Un Presidente del Consiglio dell’Unione, se sa stare sul
proscenio, può conquistare un potere contrattuale decisivo nel portare l’Italia e l’Europa verso un patto continentale che non subordini al rigore lo sviluppo e il
benessere dei popoli.
Piero Pantucci
Elezioni europee: istruzioni per l’uso
I
l 25 maggio 500 milioni di cittadini sono chiamati a rinnovare il Parlamento europeo.
In Italia si eleggono 73 deputati, con un sistema proporzionale basato su 5 collegi e uno sbarramento del 4%.
I collegi sono: Nord-Ovest (20 deputati eletti tra Piemonte,
Liguria, Lombardia e Valle d’Aosta), Nord-Est (14 deputati
eletti tra Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia ed
Emilia Romagna), Centro (14 deputati eletti tra Toscana, Umbria, Marche e Lazio), Sud (17 deputati eletti tra Abruzzo,
Molise, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria), Isole (8 deputati eletti tra Sicilia e Sardegna).
Si vota solo domenica 25 maggio, dalle ore 7 alle 23.
Per votare bisogna presentarsi al seggio con documento
d’identità valido e tessera elettorale.
Le preferenze
L’elezione avviene tramite un sistema di voto proporzionale
a “tripla preferenza di genere”. Ogni elettore può esprimere
fino a tre preferenze, purché una sia di un candidato di sesso
diverso dagli altri due. Pena l’annullamento del voto.
Come funziona la “macchina”, tra Strasburgo e Bruxelles
Il Parlamento europeo è composto da 766 deputati, eletti
nei 28 Stati membri dell’Unione europea allargata (ma con
il voto di maggio 2014 se ne eleggeranno 751). Dal 1979 i
deputati sono eletti a suffragio universale diretto per un periodo di 5 anni. Ogni paese stabilisce le proprie modalità elettorali ma deve garantire l’uguaglianza di genere e la
segretezza del voto. Per le elezioni europee vige il sistema
proporzionale. L’età del voto è fissata a 18 anni, salvo in Austria dove si vota a 16 anni.
I seggi sono ripartiti in base alla popolazione di ciascuno
Stato membro. Le donne rappresentano un po’ più di un terzo
dei deputati europei, che sono raggruppati per affinità politiche e non per nazionalità.
I deputati europei dividono il loro tempo tra le proprie circoscrizioni elettorali, Strasburgo (foto in alto a destra) – dove
il Parlamento europeo si riunisce in seduta plenaria 12 volte
l’anno – e Bruxelles, dove partecipano a ulteriori tornate,
nonché a riunioni di commissione e dei gruppi politici.
Si elegge il presidente della Commissione europea
Per la prima volta il voto serve anche a eleggere il presidente
della Commissione europea (che succederà nell’autunno
2014 all’attuale presidente, Manuel Barroso), carica per la
quale ogni partito indica un proprio nome.
La Commissione europea è l’organismo che propone e applica le leggi UE, in pratica è la custode dei trattati e il ramo
esecutivo dell’UE.
Su 13 partiti politici europei, cinque hanno nominato un candidato per sostituire l’attuale presidente della commissione.
L’EPP (Partito Popolare) ha nominato Jean-Claude Juncker,
ex primo ministro del Lussemburgo ed ex presidente dell’Eurogruppo, il PES (Partito Socialistta) ha candidato Martin
Schulz, attuale presidente del Parlamento Europeo, i Liberali
e i Democratici hanno optato per Guy Verhofstadt, ex primo
ministro del Belgio e attuale leader del gruppo dei Liberali
al PE, i Verdi hanno nominato una coppia di deputati, il francese José Bové e il tedesco Ska Keller, mentre la Sinistra Europea ha proposto Alexis Tsipras, leader del partito greco
SYRIZA.
La nuova maggioranza politica che emergerà dalle elezioni,
contribuirà a formulare la legislazione europea per i prossimi
cinque anni, in settori che spaziano dal mercato unico alle
libertà civili. Il Parlamento, unica istituzione europea eletta
a suffragio diretto, è oggi uno dei cardini del sistema decisionale europeo e contribuisce all’elaborazione di quasi tutte
le leggi dell’UE in parità con i governi nazionali.
Per maggiori informazioni: www.europarlamento24.eu;
www.interno.gov.it/mininterno/site/it/.../europee_amministrative_2014
G.T.
letta al Senato nel 1996, nei cinque anni
di governo del centrosinistra l’onorevole
Toia è stata ministro per le Politiche comunitarie e ministro per i Rapporti con il Parlamento. Eurodeputato dal 2004, è vicepresidente
della Commissione per l’industria, la ricerca e
l’energia. Per conoscere il suo programma e lo
spirito con cui si ricandida al Parlamento europeo, le abbiamo rivolto qualche domanda.
Ecco le sue risposte, dalle quali traspare ottimismo, fiducia e molto realismo. Perché «...se non
siamo presenti con costanza e impegno», commenta, «rischiamo di perdere molti treni».
E
Onorevole Toia, dopo due mandati al Parlamento Europeo, qual è il suo bilancio?
«Innanzitutto vorrei sinceramente dire che è il
bilancio di chi non si è risparmiata e ha lavorato
con impegno per gli interessi del proprio paese e
del proprio territorio.
In Europa c’è molto da lavorare per tutti, perché
stiamo parlando di una grande e complessa realtà
che ha ancora molte potenzialità da sviluppare e
nella quale ognuno deve dare il proprio contributo per riuscire a cogliere le opportunità. Ovviamente il bilancio più sincero spetta agli elettori,
ma posso solo dire che ciò di cui abbiamo bisogno,
per farci valere, è di persone che credono nell’Europa e che siano a loro volta credibili.
Non ci occorrono opportunisti che a fini elettorali
sanno solo lamentarsi, fare spettacolo o mostrare
muscoli. La concorrenza fra paesi è molto forte e
la mia esperienza mi dice che se non siamo presenti con molta costanza e impegno rischiamo di
perdere molti treni, di lamentarci a posteriori e,
alla fine, di non fare il bene del nostro Paese. Occorre dunque “tirarci su le maniche” e investire
il nostri impegno e la nostra fiducia nel progetto
europeo».
Può dirci tre obiettivi per i quali nelle precedenti legislature si è battuta ottenendo un risultato positivo?
«I dossier che segue un parlamentare Europeo
che ha voglia di lavorare sono molti, ma ci sono
tre temi particolarmente importanti alla cui approvazione ho contribuito direttamente. Il primo
riguarda la tutela dell’origine dei prodotti, il cosiddetto “Made in”: la nostra manifattura, soprattutto quella di qualità, può trovare in questa
“indicazione di origine” un valido supporto.
In questo caso abbiamo avuto la capacità di farci
valere nonostante le resistenze di alcuni paesi
nordici, molto più interessati agli aspetti finanziari e commerciali che non alla produzione. In
questo pacchetto infatti sono previste regole
stringenti per la valutazione della provenienza
dei prodotti permettendo al consumatore di essere maggiormente consapevole e più sicuro e tutelando la qualità delle nostre aziende. Il secondo
risultato importante è il programma di ricerche
“Horizon 2020”, che supporta non solo la ricerca
di base ma anche lo sviluppo di nuovi prodotti e
servizi, perché rivolto anche alle imprese per favorire la competitività delle PMI (piccole e medie
imprese) e quindi la loro capacità di stare sul
mercato.
Questo pacchetto ha avuto lo stanziamento più
ingente, circa 80 miliardi di euro, perché convinti
che la ricerca e l’innovazione siano il volano per
rilanciare l’economia dei paesi. Il terzo riguarda
proprio il lavoro. Con il programma “Cosme” per
le piccole e medie imprese e interventi per le cooperative, compresa l’attenzione nella direttiva appalti, abbiamo voluto creare strumenti utili a
superare questa
crisi. Non posso
però non fare
almeno un accenno
all’agenda digitale
e a tutti i fondi
(Fondo Europeo di Sviluppo
Regionale
e
Fondo Sociale
Europeo) che
porteranno
molte risorse
alle regioni per
lo sviluppo dei
territori e l’occupazione».
Quali sono le sfide che si troverà di fronte la prossima
legislatura e su quali temi si impegnerà in particolare?
«Io sono ottimista di natura e sono convinta che
la prossima sarà la legislatura in cui l’Europa,
come istituzione politica, “nascerà veramente” e,
io spero, in un’ottica federalista. Ci sarà una prevedibile avanzata degli euroscettici che ci obbligherà a far finalmente maturare politicamente
questo colosso che a molti appare troppo burocratico.
Accanto alla sfida politica c’è la sfida economica:
la nuova Europa dovrà porre al primo punto lo
sviluppo, la crescita economica e il lavoro e solo
così potrà fare anche la politica del rigore. Sicuramente, se verrò rieletta, porterò avanti progetti
iniziati già durante questo mandato. Innanzitutto
farò in modo che le ingenti risorse messe a disposizione da Bruxelles vengano sfruttate appieno
nel nostro Paese incentivando le istituzioni, a
tutti i livelli, a ricoprire un ruolo più attivo nella
fase ascendente di programmazione dei fondi europei e in quella di spesa. E poi mi batterò con
ancora più forza su alcuni dei temi a me cari: il
mondo dell’economia sociale, il mondo della disabilità, la realtà delle PMI e le opportunità dell’innovazione.
Chiederò anche una direttiva europea per la tutela delle donne dalla violenza e chiederò all’Europa che diventi un campione, al suo interno e
nel mondo, della tutela dei bambini, cosa che oggi
non si fa abbastanza».
Pensa che nel semestre europeo a guida italiana il
Presidente del Consiglio e segretario del Pd Matteo
Renzi possa svolgere un ruolo di stimolo, soprattutto
per quanto riguarda le politiche di sviluppo e contro
la disoccupazione?
«Tutta l’Europa ha un problema molto serio con
il lavoro e con il rilancio del proprio sistema produttivo. La crisi ci ha piegati, anche se alcuni segnali blandi di ripresa iniziano a vedersi. Il tema
del lavoro e della politica industriale sono priorità
del Semestre.
Certamente il presidente Renzi ha una grande
energia, ottime idee e grande voglia di fare e di
fare in fretta. Insomma è il nuovo volto dinamico
dell’Europa che vogliamo, per cui sarà sicuramente uno stimolo e otterrà sicuramente buoni
risultati nel Semestre».
Giovanna Tettamanzi
6
ANNO XVIII NUMERO 05 MAGGIO 2014
Milanosud incontra il Priore dell’Abbazia di Chiaravalle
«Chi voglia passare anche solo un giorno con noi è il benvenuto»
Padre Stefano ci racconta come si svolge la giornata dei monaci cistercensi che vivono nel gioiello medievale alle porte della nostra zona
Il monastero
e il Borgo
L
Segue dalla prima
Solo la presenza dei monaci, la loro fede e
il loro incessante impegno fanno sì che un
luogo tanto splendido e ricco di storia non
cada in rovina. E la nostra intervista con il
Priore Padre Stefano ha proprio lo scopo di
stimolare tutti quei milanesi che conoscono l’Abbazia solo “per sentito dire”: li invitiamo caldamente ad andarla a visitare.
Si troveranno in un mondo “fuori dal
mondo”? No, potranno invece scoprire un
universo straordinario immerso nella contemporaneità, fatto di bellezza, preghiera
e lavoro.
Padre, voi professate la regola benedettina:
come si adatta questa regola alla vita del ventunesimo secolo?
«La regola di San Benedetto che noi professiamo ha attraversato molti secoli ed è arrivata fino al ventunesimo. Questo vuol dire
che ha una grande capacità di adattamento,
di mettersi dentro la vita perché quello che
propone è vivere».
Come vive un monaco cistercense? Quali sono
i suoi doveri verso il Priore e verso gli altri monaci?
«I rapporti all’interno di una comunità monastica, sia benedettina che cistercense,
sono ispirati al Vangelo e alla regola benedettina. Il Santo dice: “Si venerino gli anziani e si amino i più giovani”, due criteri
fondamentali per la nostra esistenza. Una
venerazione che è un rispetto per l’anziano,
per la sua età, per la sua esperienza e per
la sua vita e un amore per il giovane. Il giovane ha bisogno di essere amato e custodito. La regola stabilisce la modalità di
questo rapporto che si basa su una stima reciproca, che noi più onestamente chiamiamo obbedienza ed è sia verso l’abate sia
verso i confratelli».
noi è un altro, è la ricerca di Dio».
Com’è scandita la vostra giornata?
«Possiamo dividere la nostra giornata in tre
parti, di otto ore ciascuna. Otto ore di sonno
– forse sono un po’ di meno – poi otto ore di
preghiera, mentre le altre otto sono dedicate
al lavoro. Ogni monaco ha una propria mansione e una propria responsabilità, e in queste otto ore trovano spazio anche il tempo
per mangiare e un po’ di riposo durante la
giornata».
Qual è l’importanza del canto gregoriano durante la Liturgia delle Ore?
«Il canto gregoriano è nato basandosi sulla
parola di Dio ed è quindi mettere in musica
quella parola. La custodia di un patrimonio
non è assolutamente nostalgia del passato,
ma è accogliere invece una tradizione che
fa cantare la parola di Dio. Quando una persona canta è più facilmente coinvolta nei
concetti che esprime cantando».
Può parlarci dei momenti di preghiera?
«E’ suddivisa in due grandi blocchi, al mattino dalle 4,20 per circa un’ora e alla sera
dalle 17,30 fino alle 20,30. La preghiera può
essere corale, quindi assieme e in chiesa, e
può essere preghiera personale, ovvero lectio e meditazione individuali. Il tempo non
è scandito dall’orologio che portiamo al
posto: l’orologio del monastero è la preghiera. La giornata di un monaco inizia
come S. Benedetto vuole, con la preghiera
delle 4,20 del mattino che, come ho detto,
dura quasi un’ora. Il canto delle Lodi è alle
6 ed è quello che apre praticamente la giornata. “Terza” è alle 8 [I Cistercensi si riuniscono in preghiera durante la giornata a ore
prestabilite secondo la Liturgia delle Ore,
NdR]; “sesta” a mezzogiorno; “nona” alle
14,45. Questi momenti di preghiera collettivi, in cui eseguiamo sempre dei canti gregoriani, richiamano a quello che per noi è
l’essenziale: siamo qui unicamente per cercare Dio. La preghiera del Vespro, alle 18,30
chiude la giornata, e per ultima c’è la preghiera di compieta, alle 20,15. Al mattino le
forze si sono ristorate grazie al sonno quindi
la preghiera è lunga, alla sera si è un po’
stanchi quindi è più breve. L’andare a pregare tutti assieme in coro ovviamente interrompe il lavoro di ciascuno di noi e libera
dalla dipendenza di finire ad ogni costo
quello che si sta facendo. Il vero lavoro per
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Durante i pasti si sta in silenzio ascoltando un
monaco che legge brani, tratti dai Vangeli o
dalle Sacre Scritture: anche questo è uno dei
precetti della regola benedettina?
«Quando San Benedetto parla del silenzio
usa una parola latina che è “taciturnitas”.
Per noi il silenzio è fondamentale perché se
si vuole imparare a parlare necessariamente
si deve imparare ad ascoltare. All’interno
della giornata il clima è quello di silenzio e
durante i pasti il silenzio è finalizzato a indurre il monaco a ricordare che non deve
nutrire solo il corpo ma soprattutto lo spirito. La lettura dei brani fa parte di una serie
di impegni chiamati conventuali, che durano una settimana. Il monaco di turno
legge per sette giorni durante i pasti, per
edificare i propri confratelli. E’ una rotazione che applichiamo sia per leggere sia
per servire a tavola come per altre mansioni:
ad esempio, lavare i piatti».
Si sente parlare spesso di crisi delle vocazioni,
ne subite gli effetti anche voi?
«La crisi si sente e non da oggi. Posso dire
però che questo monastero è un’eccezione,
su 19 monaci più della metà ha meno di quarant’anni. Solo il Signore può dire il perché,
io non sono andato a cercarli, sono venuti
loro».
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Alcuni dei suoi confratelli vengono dall’estero:
che collegamenti ha l’Abbazia con gli altri monasteri cistercensi nel mondo?
«Ogni monastero è autonomo ma questo
non impedisce uno scambio con gli altri monasteri cistercensi sparsi nel mondo. Ogni
anno i giovani professi monaci e monache si
trovano per un mese in casa generalizia per
un corso di formazione. Questo corso diventa un’occasione di scambio tra un monastero e un altro. Presso di noi abbiamo
attualmente un fratello sudamericano e uno
africano – c’è anche un cileno, ma è solo in
transito – la loro presenza è dovuta alla
chiusura del monastero di cui facevano
parte: invece di tornare nei loro paesi sono
venuti qui».
Chi sono gli oblati e che ruolo hanno in quest’Abbazia?
«L’oblato è una persona che ha il desiderio di vivere in monastero ma che per un
qualsiasi motivo non si sente o non può
assumere l’impegno dei voti. Oblato significa letteralmente “donato”, ed è una persona che si dona al monastero. La
persona che sente questo desiderio, che
valutiamo caso per caso, fa un suo cammino di formazione e si impegna a vivere
regolarmente all’interno senza però essere tenuto, come il monaco, a osservarne tutta la disciplina. Stabilisce con il
priore i propri ambiti e i propri doveri
come, ad esempio, venire in coro in certi
momenti oppure fare un certo tipo di lavoro. Ci sono poi gli oblati che noi chiamiamo secolari, o esterni, persone che
nel loro cammino di crescita spirituale
sentono un particolare “feeling” con questo monastero e scelgono la regola di San
Benedetto come elemento ispiratore
della loro esistenza, pur vivendo a casa
loro con le proprie famiglie».
A differenza di altri monasteri, l’Abbazia ha una
foresteria, per laici e religiosi: com’è organizzata?
«San Benedetto ha voluto che ogni monastero avesse una foresteria e c’è un capitolo
ben preciso in cui si parla dell’ospite e del
modo di accoglierlo. I monaci vivono dentro
al monastero ma le sue porte devono essere
aperte, con senso di accoglienza e disponibilità verso tutti. Chi arriva, chiunque esso
sia, può condividere l’esperienza della nostra vita, anche solo parzialmente. Noi abbiamo solo otto stanze e chi vuole venire
deve prendere prima contatti con il monaco
incaricato di gestire la foresteria. Poi può
passare qui da noi tutto il tempo che desidera, secondo la sua necessità. L’ospite non
ha l’obbligo di seguire tutta la liturgia, è libero di pregare per conto proprio o di meditare, oppure passare un tempo di riflessione.
Noi non andiamo in giro a predicare ed è il
benvenuto chiunque voglia passare anche
solo un giorno con noi».
Un giovane può venire da voi a fare un percorso
spirituale per capire se quella che sta vivendo
è vera vocazione?
«Sì, è possibile e di solito i primi contatti
sono proprio con la foresteria. Alcuni ospiti
sentono il bisogno di tornare o di parlare con
qualcuno e chi lo desidera può essere accompagnato in un percorso di discernimento. Se una persona viene qui con questo
spirito, anche il suo stare in foresteria avrà
un senso diverso, il suo occhio avrà un’attenzione particolare e la comunità avrà per
lui un’attenzione speciale. Insomma potrà
condividere qualcosa in più rispetto a tutti
gli altri ospiti. Diamo a chi ce lo chiede gli
strumenti per comprendere se la propria è
vera vocazione e soprattutto se in lui c’è la
forza per vivere questa vita».
Chiara Zampagni
a chiesa costituisce uno dei primi esempi
di architettura gotica in Italia, e grazie alle
bonifiche dei terreni e alle opere idrauliche
dei monaci che la abitavano, fu fondamentale
per lo sviluppo economico della bassa milanese nei secoli successivi alla sua fondazione
(XII secolo). Il Cardinale Martini amava definire l’Abbazia di Chiaravalle “una comunità
monastica come un baluardo spirituale alle
porte della grande città”. Ed è effettivamente
così, perché i cistercensi cercano di aiutare
Milano e le comunità che li circondano a non
perdere il senso profondo della vita, però
senza alcuna propaganda. Inoltre, riprendendo le parole di un altro cardinale, Schuster, che diceva: “a Milano si lavora tanto ma
si prega poco…”, si può certamente sostenere che i monaci rappresentano un elemento di “bilanciamento”: pregano tanto, ma
non solo. Il monastero si mantiene con un’attività propria: secondo la regola di San Benedetto, i monaci devono guadagnarsi il pane.
«Il Santo ha voluto che ogni monaco lavorasse, come qualsiasi altra persona», commenta il Priore. Attualmente, per i 19 monaci
che abitano l’Abbazia, il sostentamento viene
da un’azienda agricola: hanno un po’ di animali che procurano uova e carne; hanno
anche un orto e poi c’è la foresteria. Sono
questi i due grossi cespiti che consentono ai
monaci di mantenersi. «Poi la Provvidenza
trova le sue strade”, spiega padre Stefano, “e
il suo aiuto non manca mai!».
C. Z.
La curiosità
L
a torre
viene
chiamata nel
dialetto milanese “Ciribiciaccola”.
I “ciribiciaccolini” sono
forse i frati
dell’abbazia
o le colonnine lavorate minuziosamente della torre o,
ancora, i piccoli della cicogna che in passato
nidificava sulla torre, dal verso dei cicognini
(“ciri”) e lo sbattere del becco della cicogna
contro le colonnine.
ANNO XVIII NUMERO 05 MAGGIO 2014
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ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013
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ANNO XVIII NUMERO 05 MAGGIO 2014
Le cascine Monluè
e San Bernardo
rinascono per Expo
Partono le prime convocazioni di Aler (molto a rilento) agli sfrattati per le assegnazioni degli alloggi. I lavori a Gratosoglio Sud slittano a fine mese
Case popolari Stadera e Gratosoglio, ancora promesse
Consigliere regionale Onorio Rosati.
ncora emergenza casa. Ormai ne
parliamo praticamente tutti i mesi,
perché non riusciamo a concepire
come si possa in Italia, in una città come
Milano, tollerare situazioni al limite della
convivenza civile. L’evidenza dell’incapacità di Aler – e quindi di Regione Lombardia che ne è proprietaria al 100% - è
palese. L’avvio dei lavori (tre annunci di
inizio lavori solo negli ultimi due anni) su
tetti e facciate dei palazzi di Gratosoglio
sud è ancora slittata. Si era detto fine
aprile, ora l’assessore alla Casa della Regione Paola Bulbarelli parla di fine maggio per i primi 4 palazzi di via Saponaro e
via Baroni. Rimane fissato per ottobre
l’inizio dei lavori sugli altri 6 palazzi, ma i
dubbi sul rispetto delle date, aumentano.
«Finché non vediamo l’inizio dei lavori
non ci crediamo» ci conferma scettico
Livio Manera, storico coordinatore del Comitato di quartiere.
Notizie più contrastanti invece sull’interrogazione del consigliere regionale Onorio Rosati (Pd), in cui chiedeva di
provvedere alle assegnazioni dei 150 al-
A
loggi vuoti ma in buono stato del Gratosoglio, a famiglie in grado di provvedere
alla piccola manutenzione, scalando poi
le spese dagli affitti. Nella risposta fatta
pervenire al consigliere Rosati, l’assessore Bulbarelli ha dichiarato che Aler intende procedere con bandi proprio di
questo tipo. Aggiungendo, nel merito dei
150 alloggi segnalati nell’interrogazione,
che per questi sono state stanziate le risorse per la loro sistemazione e «L’avvio
dei lavori di ristrutturazione di tali alloggi
[i 150 di Gratosoglio. NdR] è previsto
entro il corrente mese e il loro completamento dovrebbe avvenire entro il mese
di novembre di quest’anno». Purtroppo,
però, anche in questo caso, da Gratosoglio non arrivano notizie di lavori negli
appartamenti sfitti, e il rischio di ulteriori ritardi è dietro l’angolo. Inoltre non
si capisce perché queste risorse non
siano state dirottate su alloggi che necessitano di lavori straordinari, mentre
sui 150 alloggi in migliori condizioni non
si sia proceduto subito con bandi che
coinvolgono le famiglie affittuarie nelle
spese di manutenzione.
Riguardo il problema delle 250 famiglie
sfrattate assegnatarie, segnaliamo che
nei giorni scorsi sono avvenute le prime
convocazioni da parte di Aler. Si tratta di
un primo importante passo, certo la cadenza è troppo lenta per soddisfare le
esigenze di chi è senza casa. Intanto segnaliamo che Il Sunia ha chiesto un incontro con Aler per istituire un tavolo di
confronto sui criteri di assegnazione.
Nessuna notizia invece né sul fronte
della richiesta al Governo di nominare il
sindaco Giuliano Pisapia commissario
Uno degli appartartamenti chiusi di via Barrili 9, che il Sunia indica come assegnabili da subito.
L’associazione no profit si trova in via Marco d’Agrate 11
Primavera con la Casa per la Pace:
le attività che fanno fiorire la città
ultura, convivenza, pace, educazione. Sono alcune parole chiave che possono essere utilizzate per descrivere l’impegno sociale della
Casa per la Pace di via Marco d’Agrate 11, una delle
associazioni no-profit che con le sue svariate attività,
volte a promuovere la convivenza tra i popoli, l’integrazione e l’intercultura, contribuisce a garantire la
ricchezza culturale che caratterizza la zona sud della
nostra città. Per capire come agisce e qual è la filosofia di questa associazione, iniziamo a dare uno
sguardo agli appuntamenti più importanti previsti
per questo mese.
Una delle interessanti iniziative che
la Casa per la Pace
ha organizzato per
il mese di maggio è
“Non solo vacanze”,
in collaborazione
con l’associazione
Joint e con Informagiovani del Comune di Milano. A
questo evento parteciperanno 15 associazioni
con
l’obiettivo di presentare diverse alternative
per
trascorrere le vacanze estive in modo diverso dal solito: dagli scambi internazionali ai campi di lavoro,
alle alternative di viaggio a piedi o in bicicletta. L’appuntamento è mercoledì 7 maggio alla Fabbrica del
Vapore, in via Giulio Procaccini 4, dalle 17.30 alle 20.
Rimanendo nell’ambito delle vacanze alternative, venerdì 9 maggio alle ore 21, presso la Casa per la Pace,
avrà luogo l’imperdibile presentazione del viaggio di
conoscenza in Palestina, che viene organizzato ogni
anno per garantire ai partecipanti una maggiore consapevolezza delle cause e degli esiti del conflitto che
vede protagonisti Israele e Palestina. Il viaggio, che
prevede l’incontro con le associazioni locali e i civili,
che vivono ogni giorno a stretto contatto con il conflitto, ha lo scopo di sensibilizzare i cittadini italiani
su questa importante pagina della storia contemporanea, e di avvicinarli al mondo della resistenza non
violenta e dei diritti umani, temi che la Casa per la
Pace si impegna a promuovere in tutte le sue attività.
Ma l’impegno nell’educare alla cittadinanza attiva e
consapevole non finisce qui: la Casa per la Pace par-
C
teciperà domenica 18 maggio in piazza Gabriele Rosa,
dalle 14.30 alle 19.30, alla seconda edizione del progetto “5Rper5quartieri” - eventi e iniziative per l’ambiente, pratiche di uso e riuso nella città pubblica,
promosso dal Comune di Milano in collaborazione
con Amsa. Attenendosi ai temi delle 5 R (Raccolgo,
Riciclo, Riduco, Riuso, Rispetto), le 15 realtà che parteciperanno all’evento organizzeranno svariati laboratori che saranno aperti a tutti i cittadini, grandi e
piccini.
Inoltre, per dare spazio ai giovani laureati che desiderino coinvolgere
il pubblico con gli
argomenti delle
proprie tesi, è
stato creato il progetto “Fuori di
Tesi”. Nell’ambito
di questo progetto,
mercoledì 21 maggio alle ore 20.30,
presso il Consiglio
di Zona 4 in via
Oglio 18, due giovani donne esporranno i loro
elaborati: Zaira
Mezzadra
con
“Diego Rivera, pittore della rivoluzione sociale nel Messico degli anni
Venti”, e Giulia Brusati con “Lingue migranti e identità: interviste a immigrati ispanofoni”.
In ultimo, parliamo di cibo. Quale mezzo migliore per
promuovere cultura e condivisione? Questo mese è
stato organizzato un aperitivo palestinese di autofinanziamento per sostenere il viaggio in Palestina di
quest’estate e l’appuntamento per conoscere più da
vicino la cultura di questo paese, per vivere una serata diversa dal solito e sostenere l’associazione, è sabato 24 maggio, presso Aps Colore in via Moncucco 29,
dalle 19.30 alle 23.30.
Insomma, tante iniziative che contribuiscono a dare
vitalità continua alla nostra città e a rendere partecipi e consapevoli i suoi cittadini. Partecipate numerosi!
Per conoscere tutte le altre attività della Casa per la
pace potete consultare il sito www.casaperlapacemilano.it e per info potete scrivere una e-mail a info@casaperlapacemilano.it
Elisa Paci
straordinario per l’emergenza casa, in
modo da accelerare tutte le procedure,
né sull’ipotesi di togliere ad Aler la gestione degli circa 33mila alloggi. Si sarebbe dovuto decidere entro marzo se
costituire un’azienda dedicata, ma anche
in questo caso agli annunci non hanno
corrisposto i fatti.
Stefano Ferri
Intervista video
a chi è senza casa
S
ul sito www.milanosud.it Lucia, Maria e
Sabrina parlano della loro esperienza di sfrattate, costrette a vivere presso amici o parenti.
Vita da sfrattati
T
re famiglie, a rappresentarle tre signore italiane,
come quelle che si incontrano al mercato a fare
la spesa. Dignitosamente ci dicono una verità terribile: «Siamo senza casa».
È successo il 4 aprile scorso al quartiere Stadera, nel
tour organizzato dal Sunia, per mostrare a tutti che
le case ci sono, ma sono vuote. E sono un terribile
spreco, ma soprattutto un atto di indifferenza insopportabile, per chi è costretto a vivere situazioni
limite. Come Lucia, 70 anni, assegnataria numero
13, dopo che è stata sfrattata per morosità incolpevole, una anno fa da una casa vicino a via Meda,
ora vive a casa di un amica, in un palazzo senza
ascensore, che costringe il marito disabile a stare
sempre in casa. «Non so come faccio ad andare
avanti», ci racconta, nonostante tutto con un’aria
serena. Poi c’è Sabrina, 45 anni, occhi bassi, assegnataria numero 91, sfrattata per morosità incolpevole due mesi fa. Lei vive con la figlia più piccola
da amici, il maschio grande vive da altri amici, il
marito nel furgone del cognato. Si vedono per
pranzo «una volta qua e una volta là e la vita si fa
sempre più dura: cominciamo ad avere crisi d’ansia». Infine Maria, vedova, assegnataria numero
53, pensione minima. Ha vissuto per 43 anni allo
Stadera, in una casa di un ente previdenziale, che
per finita locazione ha dovuto lasciare nel novembre scorso. Ora vive a casa di amici, fuori Milano.
Domani chissà. Questa situazione le ha provocato
la gastrite.
«Queste tre coraggiose signore – ci spiega Viviana
De Filippis del Sunia – sono disposte a entrare da
subito negli alloggi sfitti e in buono stato di questo
quartiere, che sono almeno una ventina, facendosi
carico delle spese di messa a norma o di piccola ristrutturazione, da scalare dagli affitti futuri. Non
vediamo altre soluzioni a breve termine per risolvere almeno in parte il problema di chi è assegnatario ormai da mesi, ma è costretto a vivere in
condizioni di emergenza, senza una casa propria.
A Milano – conclude Viviana – di famiglie assegnatarie nelle condizioni delle tre signore ce ne
sono 250, mentre gli alloggi vuoti sono oltre 5mila:
è il momento di agire, non si può aspettare oltre».
È passato un mese dall’intervista, ma per Lucia, Sabrina e Maria la situazione non è cambiata (in meglio).
S. F.
Il Comune di Milano ha assegnato la Cascina Monluè a una rete del terzo settore,
con realtà di diversa entità e provenienza:
ne fanno parte il consorzio Farsi Prossimo,
la cooperativa La Cordata Onlus, la cooperativa Lo Specchio Onlus, l’associazione La
Grangia di Monluè Onlus, l’associazione La
Nostra Comunità Onlus, l’associazione Famiglie Ancora Onlus e l’impresa individuale Delle Donne Emilio. Questa cascina
diventerà un luogo polifunzionale che
ospiterà attività socio-culturali e strutture
di accoglienza e ristoro, in modo da favorire l’aggregazione multiculturale e valorizzare il tessuto sociale e d’impresa
esistente sul territorio. Vi saranno anche
laboratori di artigianato, arte e cultura.
Una parte del terreno circostante verrà
destinato a orti, alla cura dei quali potranno dedicarsi anche cittadini del quartiere e gli ospiti della struttura. La cascina
sarà sistemata anche per accogliere famiglie con bambini. La Cascina San Bernardo, in via Sant’Arialdo a Chiaravalle, è
stata assegnata, sempre dal Comune, alla
Società Umanitaria. Il progetto prevede
una fattoria e un luogo di formazione culturale, con attenzione all’agricoltura e alla
ricettività. Vi saranno presenti attività per
avvicinare i bambini e i ragazzi milanesi
alla vita agricola. Sono previsti laboratori
artigianali e corsi di formazione.
La Società Umanitaria provvederà, inoltre,
alla realizzazione e alla gestione del “Giardino dei Frutti Antichi”, all’interno del
Parco della Vettabbia. Entrambe le cascine
inizieranno ad avviare le prime attività in
occasione di Expo 2015.
Claudio Muzzana
5Rper5quartieri al Gratosoglio
Raccolgo, Riciclo, Riduco, Riuso, Rispetto. Una settimana per l’ambiente,
le pratiche d’uso e riuso nella città pubblica
al 18 al 25 maggio i cinque Laboratori
dei Quartieri Gratosoglio, Mazzini, Molise, Calvairate, Ponte Lambro e San
Siro, facenti capo al Servizio Contratti di
Quartiere dell’Assessorato alla Casa del Comune di Milano, presenteranno la seconda
edizione di “5Rper5quartieri. Una settimana
per l’ambiente, le pratiche d’uso e riuso nella
città pubblica”.
Ogni quartiere sarà animato da iniziative ed
eventi, alcuni specifici ed altri comuni a tutti e
cinque i contesti. Tra questi vi saranno i “Laboratori informativi” sulla raccolta differenziata;
l’azione “Sgomberiamo” una raccolta straordinaria di rifiuti ingombranti con la collaborazione di Amsa; iniziative di riuso e scambio di
D
oggetti (mercatini del baratto). Non mancheranno gli scambi di esperienze tra i vari quartieri. Per esempio gli inquilini delle
Autogestioni di Gratosoglio andranno nei quartieri Ponte Lambro e Mazzini a raccontare la loro
esperienza; lo spettacolo teatrale “Storia di una
città” di Mazzini andrà a esibirsi a Gratosoglio; il
laboratorio artistico “Sulle foglie del Lambro” di
Ponte Lambro andrà alle scuole elementari di
Gratosoglio; così come ci saranno scambi tra laboratori di riciclo di Molise e San Siro.
Il 21 maggio, dalle 9,30 alle 13,30 al Cam di via
Parea a Ponte Lambro, i laboratori di quartiere
si confronteranno con rappresentanti dei Comuni di Milano, di Torino e Bologna, professori universitari e ricercatori tema “Pratiche
d’uso e interventi di riuso nella città pubblica”.
Il programma, ancora in via di definizione,
prevede per il quartiere Gratosoglio diversi appuntamenti. Venerdì 23 maggio si parte con la
raccolta di rifiuti ingombranti “Sgomberiamo”.
Si prosegue sabato mattina 24, con la pulizia
di una zona verde del quartiere, mentre nel
pomeriggio l’istituto Oikos e l’Università dell’Insubria spiegheranno con consumare meno
energia in casa. Seguiranno, sempre sabato,
una serie di iniziative, come “Il mercato del
baratto” a cura di Ornella, Maria Rita e Ama;
“e “Lo sport ci unisce!”
Torneo di calcio a 5 a cura di “Gratosoglio
TVB. Attiva le tue risorse”.
Per informazioni: www.laboratoriogratosoglio.it
CORMET DI VIA CASCINA BELCASULE
Progetto acque pulite,
la burocrazia si mette di traverso
La Commissione Mobilità
incontra i cittadini
tenta a ripartire il progetto acque pulite, volute dal CdZ5, dalle guardie ecologiche,
con la collaborazione degli agricoltori. Dopo i primi due prelievi, fatti gratuitamente dalla Cormet, presso le cascine degli agricoltori Villa e Meroni, conduttori
di aree agricole lungo la via Pescara e Manduria, il progetto ha subito uno stop. La macchina burocratica ha infatti imposto che il prelievo dei rifiuti raccolti dai corsi d’acqua
venga fatto da un’azienda vincitrice di bando.
E questo nonostante ce ne sia una disposta a farlo gratuitamente. «Stiamo attendendo
che il settore Ambiente del Comune ci fornisca le linee guida per fare una gara per cercare un’azienda specializzata che raccolga gratuitamente i rifiuti dai corsi d’acqua –
afferma allargando le braccia il presidente del Consiglio di Zona 5 Aldo Ugliano – ma
questa è l’Italia, purtroppo».
Intanto, grazie alla disponibilità del signor Villa, sollecitata dalla Gev Paolo Forti, nelle
settimane scorse gli
ortisti di via Pescara
hanno potuto lasciare
nell’aia dell’agricoltore le lastre di eternit, provenienti dai
loro insediamenti,
che Amsa ha poi raccolto. Gli ortisti che
devono ancora smaltire eternit dovranno
ora contattare direttamente Amsa per il
ritiro.
Stefano Ferri
L’11 aprile presso il Cam di via Verro la presidente della Commissione Mobilità Emanuela Duina ha incontrato i cittadini
della via Verro e delle vie limitrofe, che da anni protestano
per il passaggio dei camion colmi di detriti diretti alla Cormet di via Belcasule.
La presidente Duina ha informato i cittadini, che recentemente hanno presentato una petizione in CdZ5, della volontà
della Cormet di trovare al più presto un’altra localizzazione
per la sede di via Belcasule. Attualmente sono in corso trattative da parte dell’azienda per potersi trasferire in via Campazzino, aldilà della via Ferrrari, verso Ovest, o nella zona
industriale di Quintosole.
Il CdZ5 insieme al Comune stanno seguendo da vicino la vicenda, per favorire il trasferimento.
I cittadini presenti, oltre a chiedere di essere informati periodicamente sull’evoluzione della trattiva, hanno chiesto
alle istituzioni di controllare più frequentemente che i camion che si dirigono verso la Cormet procedano a velocità
ridotta, anche studiando una segnaletica o altri strumenti
più incisivi.
È stato chiesto che i mezzi abbiano il cassone coperto, per
evitare la dispersione di polveri, e per lo stesso motivo, che
i camion in uscita dalla Cormet siano sottoposti a lavaggio
delle gomme e che la pulizia della strada da parte di Amsa
avvenga più frequentemente. Richiesto infine che sia valutata la messa in sicurezza dell’incrocio tra via Belcasule, via
Verro e via Alamanni.
S
9
ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013
ANNO XVIII NUMERO 05 MAGGIO 2014
10 e 11 maggio al Parco Chiesa Rossa
L’11 maggio, partenza dalla scuola di via Bognetti
IL 5 APRILE RIMOSSI 400 GRAFFITI
Festa Democratica,
per discutere e divertirsi
usica, giochi, salamelle, cultura e dibattiti. E una lotteria
con premi super (un tablet Acer, un ebook reader e un Samsung Galaxy Young). Torna la Festa Democratica al Parco
Chiesa Rossa, sabato 10 e domenica 11 maggio, sotto il Portico del
Circolo dei Talenti. Lo spirito è quello delle mai dimenticate Feste
dell’Unità, che hanno fatto la storia del nostro Paese, in cui si discuteva del futuro e si stava insieme, divertendosi con gli amici e compagni. Ma i temi non possono che essere quelli dei nostri tempi. E gli
organizzatori dei circoli Pd Gratosoglio e Clapitz, e dei Giovani Democratici hanno fatto le cose in grande, allestendo un programma
molto interessante, con relatori di valore, che ha come tema centrale
il ruolo dell’Europa. Durante i due giorni di festa la cucina sarà sempre
funzionante e, in caso di pioggia, gli eventi si terranno comunque,
sfruttando l’ampia tettoia del Portico del Circolo dei Talenti.
Info su: www.pdclapiz.it e www.pdgratosoglio.it
M
Il programma
Sabato 10 maggio
Ore 12,30, Pranzo popolare in Cascina
Ore 15,30, Torneo di Biliardino (iscrizioni al momento)
Ore 17, “L’Italia in Europa”, dibattito sul ruolo politico dell’Italia
in Europa. Intervengono: Eleonora Cimbro, Deputato Pd, Membro della Commissione Esteri della Camera; Lia Quartapelle, Deputato Pd, Membro della Commissione Esteri della Camera.
Introduce Mattia Cugini, Segretario Circolo Pd Clapiz; modera:
Federico Ricca, Segretario Gd zona 5.
Ore 21, 2a Edizione del “Naviglio del Jazz” Concerto con i Lumiba
Trio.
Domenica 11 Maggio
Ore 10, “L’Europa in Bicicletta: un viaggio nel tempo con la Si-
Secondo Cleaning
Day alle Terrazze
ella mattinata di sabato 5 aprile, alle
Terrazze, c’è stato un importante No
Graffiti Day organizzato dal Comitato
del quartiere e dall’Associazione Nazionale
Antigraffiti. Con gli organizzatori, un gruppo
di residenti sono scesi in strada per contrastare il degrado delle scritte vandaliche, sempre più diffuse in molte parti della città.
Più di 400 scritte sono state rimosse da una
trentina di volontari su un lato del Residence
Arcobaleno in via Fraschini 3, da 26 serrande
e da 6 cancelli. L’appello lanciato dal Comitato Le Terrazze, che denunciava la situazione di degrado legato alle scritte nel
quartiere, è stato raccolto dall’Associazione
Nazionale Antigraffiti che, per la seconda
volta, è tornata per aggiungere una nuova via
alla porzione di quartiere già ripulita nell’aprile del 2013. L’area adottata dal Comitato
Le Terrazze un anno fa, è stata continuamente monitorata e tempestivamente ripulita dai nuovi imbrattamenti. L’obiettivo di
questi eventi di clean-up è creare esempi virtuosi, attraverso un’azione dal basso, per
rcoinvolgere i cittadini nella lotta contro il degrado.
Le vernici e i materiali sono stati acquistati
con una colletta tra i residenti e gli esercenti
del quartiere e il contributo di UnipolSai. Un
grazie particolare a: Ecospurghi, la ditta che
ha gratuitamente messo a disposizione le proprie idropulitrici per rimuovere le scritte e
Milano Color, il colorificio che ha fornito le
vernici a prezzo scontato.
N
gnora Europa”, percorso a tappe nel Parco Agricolo Sud Milano
con letture sulla storia dell’UE (si parte dal Parco delle Cascine. Solo in caso di pioggia l’evento si terrà in loco)
Ore 11, “Il genere è un diritto?”, dibattito sul ruolo della donna
e sulle politiche di genere. Intervengono: Rosaria Iardino Consigliere comunale Pd; Laura Specchio, Responsabile formazione segreteria metropolitana Pd; Natascia Tosoni,
Coordinatrice Circolo Pd Vigentino e Presidente commissione
Pari Opportunità CdZ5; Maryan Ismail, Responsabile forum diritti del Pd metropolitano. Modera: Enkeleda Koshaj, Pd Gratosoglio
Ore 12,30, Pranzo popolare in Cascina
Dalle ore 15, Il giro d’Europa in 10 Giochi
Dalle ore 17, “Ma quante ne sai?” Quiz interattivo sull’Europa
per i Giovani
Ore 17, “Il futuro dell’Europa”, confronto fra candidati del Pd
alla carica di parlamentari europei. Ne parliamo con: Alessia
Mosca, Deputato Pd, capolista per il collegio Nord-Ovest; Antonio Panzeri Deputato uscente e ricandidato al Parlamento
Europeo; Patrizia Toia, Deputata uscente e ricandidata al Parlamento Europeo; Brando Benifei, Presidente dell’associazione
nazionale EuLab; Paolo Sinigaglia, Presidente Regionale dell’Associazione Italia Nostra. Introduce: Natale Carapellese, Coordinatore Pd zona 5. Modera: Mattia Cugini, Segretario Circolo
Pd Clapiz
Ore 19.15, Aperitivo di presentazione del libro “La città metropolitana nell’Unione Europea”, con Carmine Pacente, Autore
del libro e Responsabile del Servizio Europa della Provincia; e
Pierfrancesco Maran, Assessore Mobilità, Ambiente, Metropolitane, Acqua pubblica.
Si avvicina la Quattro
Passi tutti insieme!
a data per quest’anno è quella dell’11
maggio, domenica come sempre. Il
ritrovo e lo striscione della partenza
sono nel cortile della scuola di via dei Bognetti. Il fischio del via alle ore 9,15 precise lo darà il direttore di gara Massimo
Sonzini. In pole position ragazze e ragazzi
delle classi quinte che salutano in questo
modo la scuola primaria.
Poi via di corsa o a passo di marcia, scolari
e famiglie lungo il percorso della marcia
più bella del Parco Sud, tra prati e fiori di
robinie e sambuco. Percorso lungo le vie
Campazzino, Verro, Ghini, Fontanili e l’arrivo alla scuola secondaria di via Heine.
L
Il giardino della scuola ospiterà una kermesse di giochi, dimostrazioni, lotterie
fino al momento magico dell’estrazione dei
palloni. Eh sì perché quest’anno a nonno
Giuliano è riuscita una vera magia: tre palloni originali di AC Milan, FC Internazionale e FC Juventus tutti autenticamente
autografati verranno estratti a sorte tra i
biglietti in vendita. La marcia è aperta a
tutti, i pettorali si vendono tutti i giorni all’ingresso e all’uscita delle scuole dell’Istituto Elsa Morante.
Informazioni sul sito dell’Associazione Genitori www.genitorimorante.org
Francesco Fontana
Renato Iacono
Video servizio
sul Cleaning Day
S
ul sitowww.milanosud.itil servizio video
della giornata alle Terrazze.
Una bella iniziativa al quartiere Basmetto
24 maggio, presso il campo di pallacanestro
“Adotta un albero”
che successo!
1ª Festa del quartiere Basmetto, con balli, gare
e un concorso fotografico
on l’arrivo della primavera il quartiere Basmetto è stato rallegrato
dall’arrivo di nuovi alberi, che sono
stati piantati lungo la strada e nei giardinetti. Il 29 marzo il quartiere già sfoggiava il suo nuovo look: tanti piccoli
arbusti, dalle foglie delicate, dal tronco
sottile, protetti da una struttura fatta di
pali di legno per evitare che si piegassero,
erano pronti a partire per una nuova stagione di fioritura e di verde.
Sì, una nuova stagione, ma fino a
quando? Fino all’arrivo dell’estate torrida
e secca, al sole cocente che avrebbe inevitabilmente bruciato i nuovi virgulti e
inaridito la terra e le radici. Per evitare
una così breve vita stagionale, il comitato
Basmetto ha coinvolto tutti gli abitanti
del quartiere, con un’iniziativa che avuto
un successo strepitoso!
C
Il 12 e il 13 aprile sono stati invitati ai
giardinetti tutti coloro che hanno a cuore
l’ambiente e la natura. All’iniziativa
“Adotta un albero” hanno aderito in tantissimi, soprattutto bambini, ma anche
adulti; ognuno ha scelto un albero di cui
prendersi cura, che è stato dovutamente
“etichettato” dal nome della persona che
lo accudirà e non solo, qualcuno ha addirittura battezzato il proprio albero chiamandolo per nome. Il compito di ciascun
neo-giardiniere sarà soprattutto quello di
bagnarlo nei mesi estivi per aiutarlo a sopravvivere alla calura estiva.
Essendo assente un sistema di irrigazione automatica, questa è parsa ai consiglieri del comitato Basmetto un’ottima
occasione non solo per curare il proprio
verde, ma anche per sensibilizzare gli
abitanti ad una maggiore attenzione
dell’ambiente che li circonda. Come detto
il successo è stato incredibile! In due
giorni tutta la popolazione si è mobilitata
e sono stati adottati ben 74 alberi! Ma
non è tutto. L’entusiasmo suscitato da
questa iniziativa è andato molto oltre: nel
quartiere sono comparse decorazioni e
fiocchi appesi ai pali di sostegno e addirittura qualcuno ha creato una piccola
aiuola di fiori colorati nella rotonda all’ingresso del quartiere (nella foto).
Già si vedono ogni giorno persone uscire
di casa con secchielli, bottiglie e annaffiatoi e siamo sicuri che così sarà per
tutta l’estate perché ognuno vorrà vedere
il proprio albero germogliare e crescere.
E insieme agli alberi si è risvegliata una
popolazione che attendeva solo uno stimolo per fare qualcosa di utile e necessario, al tempo stesso divertente che le
infondesse un senso di appartenenza a
una comunità.
Nadia Mondi
l comitato Basmetto per la prima
volta dalla sua costituzione, si è
lanciato in una nuova sfida, l’organizzazione di una vera e propria festa
di quartiere. Dopo tanti anni di lotte e
denunce per ripulire il quartiere, correggere gli errori, intervenire nelle situazioni di pericolo o nei problemi
ambientali, è giunto il momento del
relax e della spensieratezza. Perché
anche giocare e divertirsi fa bene alla
salute e alla convivenza di quartiere e
migliora la qualità di vita.
Il 24 maggio 2014, presso il campo di
pallacanestro, si terrà la prima edizione della “Festa del Quartiere Basmetto”, una giornata dedicata a grandi
e piccini, con giochi, gare, balli, musica
e divertimento e salamelle come alla
maniera tradizionale delle feste di
paese. L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio del Consiglio di Zona 5 nel corso
della commissione che si è tenuta il 28
I
aprile.
Ma andiamo con ordine cominciando a
raccontare l’antefatto. Nei giorni scorsi
gli abitanti del quartiere si sono visti
recapitare nelle caselle di posta un modulo di iscrizione per la partecipazione
alla mostra fotografica. Sì, perché ci
sarà una mostra fotografica, con tanto
di riconoscimento finale, che avrà lo
scopo di valorizzare e far conoscere il
quartiere attraverso immagini del presente e del passato. Tutti sono invitati
a partecipare, la consegna ultima è
prevista per il 20 maggio presso
un’urna posta al bar Charleston all’ingresso del quartiere e l’esposizione
delle fotografie avrà inizio alle ore 11
del giorno della festa.
Dal primo pomeriggio inizieranno le attività, introdotte da un breve discorso
sul quartiere e sul comitato, per partire
poi a tutto gas con giochi dedicati ai ragazzi, tornei di minibasket, basket con
A partire dalle
18,30 si darà inizio alle danze organizzate dalla
scuola Aisha con
balli per i più giovani, seguiti da
musica anni 7080, ballo liscio e
latinoamericano,
il tutto condito
con cena a base
di
salamelle,
menù pugliese e
dolci. La festa si
concluderà con
l’estrazione di
gli allenatori sportivi della squadra
Olympic Team, pallavolo volano, bowling, soft e palla matta.
E dopo tanto movimento è previsto il
meritato riposo con pane e nutella e la
premiazione dei giochi.
premi verso le 22,30.
È un’occasione ideale per incontrarsi,
conoscersi, divertirsi, sentirsi parte di
una realtà comunitaria che speriamo
abbia il meritato successo di partecipazione e coinvolgimento per tutti.
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10
ANNO XVIII NUMERO 05 MAGGIO 2014
Aperti per ferie
%
Anche per l’estate 2014 confermati 15mila
posti per case vacanza, campus e centri estivi
’erano una volta le case estive del
Comune, e ci sono ancora. Il Comune di Milano, infatti, è ormai
l’unico tra i grandi comuni a fornire ancora
questo tipo di attività estiva per bambini e
ragazzi. Circa 4mila posti a disposizione, dal
16 giugno al 5 settembre, in cinque strutture: due sulla riviera ligure (Andora e Pietra Ligure); le altre sulle prealpi: una a
Zambla Alta (in Provincia di Bergamo), una
a Ghiffa in provincia di Verbania e una a
Vacciago in provincia di Novara.
Nonostante la crisi e i dolorosi tagli ai bilanci, Milano conserva uno dei simboli del
proprio welfare municipale: i servizi estivi
per l’infanzia e con una delibera dei giorni
scorsi la Giunta ha confermato l’offerta
degli scorsi anni e la gratuità di tutte le iniziative per le famiglie con reddito ISEE inferiore ai 6500 euro. In totale sul complesso
delle iniziative che rientrano nel programma di quest’anno di “Milano amica dei
C
bambini” saranno circa 15mila i posti a disposizione. I servizi estivi per l’infanzia non
si limitano ai soli soggiorni nelle case vacanza. Per tutto il mese di luglio saranno
disponibili 5mila posti per i bambini, dai 3
ai 6 anni, nei centri estivi comunali. I centri
estivi per i bambini dai 6 agli 11 anni saranno aperti dal 12 giugno al 25 luglio (in
questo caso saranno previsti quattro periodi
di frequenza nell’arco delle sei settimane di
apertura e sarà possibile frequentare più
periodi, anche non consecutivi).
Dal 30 giugno al 25 luglio e dal 26 agosto al
5 settembre saranno attivi anche i campus
settimanali –articolati su attività tematiche
dedicate allo sport, all’arte e alla natura –
che potranno essere usufruiti per un massimo di tre settimane a luglio per i ragazzi
dai 12 ai 14 anni e fino a due settimane tra
agosto e settembre per la fascia dai 6 ai 14
anni.
(fonte:ChiAmaMilano.it)
Una delibera di Consiglio inserisce l’obbligo nello statuto del Comune
Parità di genere a Milano
l 29 aprile, il Consiglio comunale di Milano ha approvato con 35 voti favorevoli
e nessun contrario, la delibera di modifica dello Statuto che garantisce la presenza
di entrambi i generi nella Giunta, negli organi
non elettivi del Comune e negli enti, nelle
aziende e nelle istituzioni da esso dipendenti.
La delibera era stata presentata da 16 consiglieri di vari gruppi di maggioranza e di opposizione. L’amministrazione si adegua così
anche formalmente alla Legge 215/2012, che
promuove il riequilibrio delle rappresentanze
di genere nei consigli, nelle giunte e negli enti
I
locali. «La modifica – ha detto l’assessore
Chiara Bisconti – formalizza una situazione
già in atto: il sindaco Giuliano Pisapia ha composto la Giunta scegliendo un numero pari di
donne e di uomini, ha nominato la prima
donna nel ruolo di segretario generale del Comune e, per quanto riguarda gli organismi di
gestione dipendenti dall’amministrazione, su
123 nomine 64 persone sono di sesso femminile. D’ora in avanti la rappresentanza femminile all’interno del Comune di Milano sarà
sempre garantita».
(fonte: Ansa)
Maec Art Expo 2014
Franco Natalini al concorso
di arte contemporanea
pochi passi dal Duomo, il nuovo Maec Milan Art & Events Center ha organizzato il primo concorso internazionale
d’arte contemporanea. Nella Milano dell’Expo
2015, si è voluto dare visibilità anche all’espressione artistica, creando questo nuovo centro
d’arte e dando agli artisti la possibilità di esprimere la propria creatività e farla conoscere al
pubblico, promuovere se stessi e mantenere la
città di Milano viva e al passo con i tempi anche
dal punto di vista artistico. Si tratta di un’iniziativa interessante per favorire la diffusione
della cultura e dell’arte e la modernizzazione
dell’espressività artistica.
Noi di Milanosud già ne sappiamo qualcosa
perché abbiamo sempre davanti agli occhi
l’esempio del nostro collaboratore e amico
Franco Natalini, di cui abbiamo già parlato
in passato in merito alle sue creazioni e alla
filosofia di vita che egli trasmette nelle sue
opere d’arte; una concezione del mondo e
del cosmo in continua trasformazione che
lo ha portato, negli anni, a sperimentare tecniche e materiali sempre diversi in un’evoluzione continua come lo sono la materia e
l’energia.
E proprio Franco Natalini ha voluto rendersi
partecipe di questa iniziativa del MAEC pro-
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ponendo una delle sue opere per il concorso.
La premiazione si terrà a giugno, noi teniamo le dita incrociate e facciamo il tifo per
l’amico Franco, consapevoli che con la sua
partecipazione ha dato una spinta qualitativa al concorso stesso. E già voci nell’aria
sussurrano che… avremo delle belle sorprese!
Restiamo quindi in attesa del responso della
giuria, tutti col fiato sospeso in attesa di aggiornamenti che arriveranno puntuali in
uno dei prossimi numeri del giornale.
Nadia Mondi
Direttore Sanitario
Dott. Giovanni Pio Grampa
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ANNO XVIII NUMERO 05 MAGGIO 2014
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ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013
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ANNO XVIII NUMERO 05 MAGGIO 2014
Alfano, politico a rigore alternato
Finanziamento ai partiti
Il ministro di Mammona
2 per mille:
lo sapevate che…
segue dalla prima
Chi scende in piazza per il diritto alla casa,
se togliamo le inevitabili presenze provocatorie (minoritarie, ma spesso tanto violente da riuscire a far saltare gli obiettivi di
una civile manifestazione), ci va per rabbia
e disperazione. La casa non è un bene voluttuario. Si può dissentire dalle modalità
con cui si cerca di procurarsela (molti se
la sono fatta abusivamente con la complice
latitanza dello Stato), ma è difficile condannare l’umanissimo diritto ad essere insofferenti e disperati se la propria famiglia è priva di un tetto.
Il saccheggio di Roma. Gli ultimi a mettere a sacco la nostra capitale furono nel 1527 i Lanzichenecchi, gente un
po’ irsuta, che una casa, in Germania, ce l’aveva: la loro
preoccupazione non era quella di procurarsene una nuova,
ma di distruggere quelle che c’erano. E lo fecero. E fecero
ben altro.
Molto più modesto il bottino dei moderni Lanzichenecchi.
Deplorevole ogni gesto vandalico, ogni vetrina rotta, ogni
inconsulta aggressione. Ma è anche profondamente ipocrita pensare che una manifestazione abbia legittimità solo
se non arreca alcun genere di fastidio, se passa col verde,
se sfila in silenzio, se non urla la rabbia di chi non ha, se
trascorre inosservata per non turbare lo shopping nelle
gioiellerie. Tanto vale non farle le manifestazioni, se si
crede che debbano essere sfilate di ombre cinesi, innocue
nelle premesse e nelle conclusioni (il che, sia chiaro, non
significa legittimare atteggiamenti aggressivi, da guerriglia
urbana). Capisco assai di più il divieto assoluto a scendere
in piazza che la farisaica
tolleranza verso il nulla
rappresentativo.
Ma questo è solo un aspetto
della vicenda denunciata
da Alfano.
«Chiuderò il centro storico
di Roma alle manifestazioni, per preservarlo dai
saccheggi» ha precisato perentoriamente il ministro.
Non un divieto generico alle manifestazioni perturbatrici,
ma un divieto circostanziato: il centro storico.
La minaccia di Alfano è rivelatrice di una mentalità classista (si può chiamarla diversamente?): dell’idea che esiste
una fascia della popolazione che, per censo, merita quel
rispetto e quella tutela che per una assai più ampia fascia
non sono affatto necessari. E dunque: vietare il centro ai
manifestanti, indirizzandone la vandalica attività verso le
aree periferiche e subperiferiche.
Cosa sono le periferie secondo una certa cultura di governo? Aree di disagio, di precaria urbanistica, viabilità
sommaria, governabilità disattenta, abitabilità trascurabile. Idea ottusa, ma ancora oggi largamente diffusa.
Se il problema fosse quello di proteggere i beni artisticocultural-archeologici, Alfano dovrebbe sapere che in poche
città come Roma questo patrimonio è distribuito in modo
assai poco classista su tutta l’area urbana e suburbana:
chiese, monumenti e musei non sono affatto concentrati
unicamente nella zona centrale.
Ma poi, qualcuno ha notizia di marmi asportati dalle
chiese, di quadri rubati ai musei, di bronzi
prelevati dal Pantheon (a quelli ci aveva
già pensato un papa, Urbano VIII, per
farne dei cannoni)? No i “saccheggi” non
hanno mai investito i tesori d’arte della capitale. I “saccheggi” hanno colpito le banche, i gioiellieri, i negozi di alta moda, i
ristoranti di lusso, i mercanti di Rolex... Si
chiama “centro storico”. Ci siamo capiti?
E soprattutto, hanno capito i “saccheggiatori”? Lascino perdere la city, l’alta finanza, i menu da 200 euro, gli orafi
esclusivi. Vadano a rompere le scatole (se
proprio vogliono) alle trattorie di Traste-
vere, agli artigiani, ai discount, alle bigiotterie, ai mercatini
di borgata...
Quasi contemporaneamente ad Alfano, in un altro – e ben
più solenne – luogo romano, si levava una voce dai toni e
dagli accenti ben diversi: «È scandaloso che alcuni percepiscano stipendi e pensioni cento volte superiori a quelli
di chi lavora alle loro dipendenze e che alzino la voce appena si profila l’eventualità di dover rinunciare a qualcosa,
in vista di una maggiore giustizia sociale». Era la voce del
predicatore pontificio Raniero Cantalamessa, incaricato
dell’omelia prepasquale da papa Francesco. Ed è proprio
questo aspetto a rendere ragguardevoli quelle parole.
Raniero Cantalemessa non usava espressioni soavi: «Quid
non mortalia pectora cogis, auri sacra fames?». A cosa non
spingi i cuori degli uomini, o esecranda fame dell’oro?
Esecranda fame dell’oro! La celebre invettiva virgiliana,
spesso evocata a sproposito o per moralismo di maniera,
costituiva il nerbo di una omelia di rara efficacia. «Chi è,
nei fatti, l’altro padrone, l’anti-Dio, ce lo dice chiaramente
Gesù: ‘Nessuno può servire a due padroni: non potete servire a Dio e a Mammona”».
Sentire sotto la volta di San Pietro esecrare “il dio danaro”
è singolare. Davvero, questo pontificato di Francesco ha
qualche segno di grossa novità, se il predicatore pontificio
conclude la omelia del Venerdì Santo con una condanna
dell’adorazione del danaro (Mammona, all’uso biblico) che
ha qualche suggestivo richiamo alla predicazione pauperistica dei “fraticelli”.
Gli argomenti non sono nuovi (“denaro idolo falso e bugiardo, radice di tutti i mali...”), ma l’autorevolezza della
sede in cui sono stati esposti e il tono della denuncia ne
rendono impossibile una lettura non politica, quasi un intervento diretto nel dibattito, attualissimo, sul prezzo da
pagare per uscire dalla crisi.
Il ministro dell’Interno e il predicatore pontificio: due voci
distanti, ma convergenti. Il tema della ricchezza (Mammona) lega in contraddizione i due interventi. Una ricchezza da proteggere e una ricchezza mal distribuita; una
ricchezza simbolo di un potere che si vuole autoconservare
e una ricchezza che frena, nella sua spietata disuguaglianza, le aspirazioni ad una società più giusta.
Le parole del predicatore pontificio suonano più convincenti e anche più rassicuranti delle parole del ministro di
Mammona.
Piero Pantucci
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a quest’anno, con l’abolizione del
finanziamento diretto ai partiti, è
possibile destinare il 2 per mille
della propria Irpef a favore di un partito
politico attraverso un atto di contribuzione volontaria.
Il partito deve essere iscritto nella seconda sezione del Registro dei partiti politici, che possono accedere ai benefici
previsti dal Dl 149/2013 (Abolizione del
finanziamento pubblico diretto, disposizioni per la trasparenza e la democraticità dei partiti e disciplina della
contribuzione volontaria e della contribuzione indiretta in loro favore).
Sul sito dell’Agenzia delle Entrate si trovano tutte le informazioni necessarie e la
scheda da compilare. Per scegliere di destinare il due per mille della propria Irpef
occorre infatti utilizzare la scheda, pubblicata – insieme alle relative istruzioni –
nella pagina “Modello e istruzioni”. Possono effettuare la scelta della destinazione sia i contribuenti che presentano il
D
modello 730 (o Unico persone fisiche
2014) sia i contribuenti che, pur essendo
titolari di redditi, sono esonerati dall’obbligo di dichiarazione.
La scheda può essere: consegnata in formato cartaceo, in una normale busta di
corrispondenza, al sostituto d’imposta che
presta assistenza fiscale, agli intermediari
abilitati (Caf e altri intermediari) o
presso gli uffici postali; sulla busta, sigillata e contrassegnata sui lembi di chiusura dal contribuente, va apposta la
dicitura “Scelta per la destinazione volontaria del due per mille dell’Irpef”, il proprio codice fiscale, il cognome e il nome;
trasmessa telematicamente dallo stesso
contribuente (mediante l’utilizzo dei servizi telematici dell’Agenzia a cui si accede
tramite pin code).
I contribuenti che presentano la dichiarazione in forma congiunta devono inserire le schede per destinare il due per
mille dell’Irpef in due buste distinte.
G.T.
13
ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013
ANNO XVIII NUMERO 05 MAGGIO 2014
Un parco a misura di bambino: Il Salone del mobile sbarca al Castellazzo
Presentato Tsun, la stazione che ricarica cellullari e tablet con la la luce solare
dal sogno alla realtà
Il Consiglio di Zona dei Ragazzi presenterà le proporste
il 5 giugno nel giardino delle vie Aicardo – Boeri
Di Luisa Gerosa
presidente Commissione Cultura CdZ 5
I
giovani consiglieri del CdZ5 dei ragazzi e delle
ragazze stanno lavorando con grande impegno
nella progettazione di un modello di parco a
misura di bambino: dopo la mappatura e l’analisi
dell’esistente, dopo le interviste e le fotografie,
sono emersi dal confronto fra i consiglieri e i loro
compagni idee, proposte e suggerimenti. Tutto questo verrà presentato ai compagni, agli amici, ai genitori, ai cittadini, agli amministratori durante una
grande festa, che si terrà nel giardino AicardoBoeri il 5 giugno, dalle 17 in poi.
Ogni scuola sarà responsabile dell’attività, del
gioco, della mostra che ha proposto e realizzato;
una mappa e una segnaletica guideranno i partecipanti a scoprire quante cose si possono fare in un
parco, rispettando le esigenze, i desideri e le passioni di tutti, bambini piccoli, ragazzi e anche adolescenti e adulti.
Verrà anche rivelato il risultato del sondaggio che
si sta svolgendo fra i ragazzi per dare un nome al
parco: al nome individuato fra una rosa di proposte,
verrà aggiunto quello di Mauro Capponi, il cofondatore dell’Opera Cardinal Ferrrari, che proprio sul
parco si affaccia e che sarà coinvolta nella festa assieme ai Consiglieri di Zona, ai cittadini e a tutti
coloro che saranno espressamente invitati a partecipare per recepire i suggerimenti e le idee dei
bambini e dei ragazzi: dal modello alla realizzazione, dal sogno alla realtà.
Le novità dal Comune in tema di verde,
viabilità e sicurezza
S
ono appena
entrate in
vigore alcune nuove regole
per l’utilizzo dei
parchi cittadini:
dal divieto di fumare nelle aree
gioco destinate ai
bambini all’obbligo di raccogliere i bisogni dei
cani – anche all’interno delle aree a loro dedicate –
fino all’introduzione di un risarcimento
economico. Questo va ad aggiungersi
alle sanzioni amministrative già previ-
ste, a carico di chi si rende responsabile
di gravi lesioni agli alberi in città, durante attività edilizie o infrastrutturali.
C.M.
D
esign e storia, eco-compatibilità e
periferie. Sono questi gli ingredienti di una serata di inizio
aprile, tenutasi al ristorante 4 Cento Garden di via Campazzino, in occasione del
Salone del mobile, giunto inaspettatamente nella periferia del sud Milano.
Nel giardino quattrocentesco del locale,
di quella che fu la foresteria del convento
dei Girolamini, di cui il nostro redattore
Riccardo Tammaro ha raccontato la storia che ora pubblica nel libro le Cascine
della Zona 5 (editore Milanosud), è stato
presentato Tsun, la stazione ecocompatibile che
ricarica cellulari e tablet.
Realizzato in alluminio anodizzato o in ferro zincato su disegno di Stefano Russo, Tsun ha la
forma di una pianta, con in cima tre “foglie” che
raccolgono l’energia del sole, che poi distribuiscono attraverso prese multifunzionali per ogni
tipo di device. L’energia elettrica così prodotta è
utilizzata anche per illuminare con lampade led
e, all’occorrenza, alimentare un router in grado
di fornire un collegamento wireless.
«Abbiamo realizzato Tsun – ci spiega Stefania
Gatti della coop Eta Beta (nella foto con Tessa
Gelisio, conduttrice di Cotto e Mangiato) – su sollecitazione dei bagnini romagnoli, che ci avevano
chiesto un ombrellone per ricaricare i cellulari,
La “Fabbrica del Domm” della via Gaber
A
quasi due anni dall’inizio dei lavori
e un progetto che risale al millenio
scorso, il cantiere della via Gaber
(poco più di 100 metri), sembra riprendere vita. Da Palazzo Marino fanno sapere
che la vertenza con l’impresa è risolta. Il
Comune ha annunciato che finalmente ha
superato ogni problema e, con il mese di
maggio, dovrebbero riprendere le attività.
La fine dei lavori? Si parla di giugno, ma
per chi, come gli abitanti della via Gaber
che “vivono in cantiere”, il timore che la
Fabbrica del Domm riservi altre sorprese
è forte.
La via Gaber sarà a senso unico, entrando
da via S.Abbondio, mentre la via De Andrè
sarà a senso unico verso via Dei Missaglia,
salvo un tratto a doppio senso dal parcheggio sino a via Dei Missaglia. Il senso unico
è stato deciso per dare la possibilità di sostare su un lato della carreggiata.
C. M.
da mettere in spiaggia. Lavorando su questa richiesta è nato Tsun, che ora proponiamo, oltre che per spiagge, per giardini,
parchi pubblici e locali, ovunque non sia
disponibile una rete elettrica nelle vicinanze». Visti i possibili utilizzi del Tsun,
proprio nei giorni dell’esposizione, la Protezione civile ha chiesto a Eta Beta di progettarne uno un po’ più piccolo,
smontabile e facilmente trasportabile, per
utilizzarlo in situazioni di emergenza.
Bello sarebbe se una di queste stazioni,
tecnologiche ed ecocompatibili, potessero essere posizionate sulla via Campazzino.
Magari nell’antico borgo quattrocentesco del Castellazzo, tra la foresteria del convento, la cappella Mater dolorosa, che si trova aldilà del
ponticello, sopra il Cavo Ticinello, che in questo
tratto assume l’antica bellezza, e fa scorgere
come sarebbe se tutti lo trattassero meglio.
Stefano Ferri
Il 10 maggio al Cam di via Saponaro
Festa della mamma
C
anti e balli latino americani sabato 10 maggio, dalle ore 15,30, al Cam di via Saponaro,
30. La festa, organizzata da Fiori del Bangladesh, Milanosud, Fdc Fiori del Cricket ed Equagruppo eventi, ospiterà per la prima volta in Zona
5: AleXandra La Letra, Jc Feat El Takuba, Ak El
Metra, El Moxkytoh, Jorge El Sikosis e tanti altri artisti. Il pomeriggio è sponsorizzato da Lycamobile.
Ingresso libero.
I Ttyrant alle “Scimmie” di Milano
Annullata la festa di via Ripamonti
La rock band milanese dei Tyrant approda finalmente, con grande onore, al tempio della
musica jazz! Lunedi 19 maggio 2014 alle “Scimmie”, in via Ascanio Sforza 49, alle 21.30,
i nostri rocker proporranno l’anteprima del loro fortunato cd “blues booze and nothin to
lose”, un concentrato di energia all’insegna del rock underground made in Milano.
Il Presidente della Commissione Commercio, Raffaele Magnotta, nella Commissione
del 28 aprile scorso ha comunicato che la Festa di Via Ripamonti, prevista per il 18
maggio, non si effettuerà per la rinuncia della Asco Vigentino, promotrice dell’evento.
Claudio Muzzana
14
ANNO XVIII NUMERO 05 MAGGIO 2014
La pagina
dell’Associazione
a cura del GRUPPO CULTURA E TEMPO LIBERO
Dal 31 maggio al 2 giugno, ponte di primavera con Milanosud
Più forza all’informazione di servizio
Un nuovo giornale
un nuovo sito
segue dalla prima
Ci incamminiamo su questa strada certamente non facile, perché siamo convinti che
ogni evento, situazione o problema, quando
diventa oggetto di notizia, può rivendicare
con più forza i propri diritti e le proprie aspirazioni. Quando questo accade – lo abbiamo
sperimentato con le nostre inchieste sull’ambiente, sulle emergenze abitative, sulla condizione femminile o sulla mafia – il ruolo
sociale di un progetto come il nostro assume
una concretezza rilevante, per tutti. Qualsiasi
sia il livello dell’impatto dell’inchiesta condotta. Sia esso massimo, come quando provoca cambiamenti nelle politiche attive;
medio, se diventa oggetto di un dibattito
pubblico; o micro, quando determina cambiamenti nelle conoscenze, nelle credenze o
nei comportamenti degli individui. Impatti
sociali che hanno in comune un ulteriore fondamentale vantaggio: consentono la partecipazione e la formazione di opinioni
politiche (nel senso più ampio possibile, cioè
riguardanti la cosa pubblica), vere cartine
tornasole delle società avanzate e realmente
democratiche.
Non abbiamo difficoltà ad ammettere che
quello che abbiamo intrapreso è un progetto
titanico, sul quale, per questo, vogliamo coinvolgere più persone possibile. Abbiamo bisogno di costruire una redazione, sempre più
giovane e motivata, aperta a nuove suggestioni e collaborazioni. Dobbiamo trovare
nuove forme di sostegno economico. Accanto
all’iscrizione all’associazione, agli sponsor –
che sollecitiamo a sostenerci, non solo per il
ritorno pubblicitario – stiamo studiando
nuove strade di finanziamento dal basso, che
riconoscano il ruolo sociale del nostro lavoro.
Progetti ambiziosi che presto renderemo
pubblici. Intanto invitiamo a leggere il nostro
giornale (da questo numero distribuito in
20mila copie), visitare www.milanosud.it e
la pagina Facebook, interagendo attivamente.
Stefano Ferri
Arte, storia e gastronomia... i tesori della Tuscia
ome precedentemente annunciato, eccoci pronti a presentare il
programma del
consueto week-end di fine primavera:
sarà un vero e proprio ponte di 2 notti
/ 3 giorni, dal 31 maggio al 2 giugno.
La destinazione: la città dei Papi e le
terre della potenza etrusca, Viterbo
e la Tuscia.
Sarà un viaggio impegnativo ma ricco
di sorprese in una terra ingiustamente dimenticata dal turismo nostrano.
C
31 maggio
La città dei Papi: Viterbo e Villa
Lante
Partenza di prima mattina per il Viterbese. All’arrivo, pranzo di benvenuto a base di prodotti tipici.
Pomeriggio dedicato a Viterbo e Villa
Lante.
Visita guidata di Villa Lante, pregiatissimo esempio di architettura cinquecentesca, costruita su progetto
del Vignola. La villa è arricchita da
leggiadre fontane, vasche decorate,
cascate e giochi d'acqua che nascono
da un trionfo di geometrie disegnate
da siepi sempreverdi e statue in peperino.
Trasferimento a Viterbo. Il centro
storico della città, San Pellegrino, è
il quartiere medievale più caratteristico e conservato d’Italia, un vero
gioiello di contrada duecentesca.
La visita proseguirà per i suggestivi
vicoli fino ad arrivare al Palazzo dei
Papi; eretto in stile gotico medievale
e caratterizzato da una loggia a sette
archi ogivali, fu per un secolo residenza Pontificia.
Al termine della visita spostamento
per la struttura hotel 4 stelle affac-
ciato sul lago di Bolsena e sistemazione nelle camere riservate, cena e
pernottamento.
1 giugno
Tarquinia: le Necropoli
e il Museo nazionale etrusco
- il Borgo di Tuscania
Prima colazione e partenza per Tarquinia.
La giornata, dedicata agli Etruschi,
comincia con la visita guidata della
Necropoli, che nel IX e VIII sec. a.C.
era sede di tre nuclei abitativi; gli insediamenti sui Monterozzi vengono
successivamente abbandonati e il
colle diventa sede del principale sepolcreto cittadino. Oggi, quasi tremila
anni dopo, è possibile visitare 14
splendide tombe ricche di affreschi.
La visita guidata prosegue nel centro
storico di Tarquinia e all’interno del
Palazzo Vitelleschi per chi lo desidera, è possibile visitare il Museo Archeologico Nazionale Etrusco, famoso
nel mondo per la ricchezza e la varietà dei reperti vascolari unici per le
forme e le decorazioni figurative. Il
pranzo a base di prodotti tipici sarà
organizzato in una caratteristica fattoria del luogo.
Nel pomeriggio partenza e visita guidata del suggestivo borgo di Tuscania
e del suo belvedere.
Il popolamento di questa cittadina risale all’età del bronzo, qui ogni epoca
ha lasciato le sue tracce, che oggi ci
sono restituite come le pennellate di
un artista in un quadro. Tra le chiese
più belle vi è quella di San Pietro,
preferita da Zeffirelli in “Romeo e
Giulietta”.
Al termine della visita rientro in
struttura, cena e pernottamento.
2 giugno
Civita di Bagnoregio:
“la città che muore”
Prima colazione e partenza
per Bagnoregio; arrivati al
paese trasferimento con bus
navetta verso la cittadina di
Civita. Visita guidata di questo suggestivo borgo che per
secoli è stato chiamato dai
poeti “La città che muore”
per via dei lenti franamenti
delle pareti di tufo del “cucuzzolo” su cui poggia. La
cittadina, oggi immersa
nella favolosa cornice dei calanchi, custodisce gelosamente, come uno scrigno,
culture, tradizioni secolari e
magici scorci di un antico panorama.
Ore 12.30 Pranzo conclusivo a base di
prodotti tipici all’interno di un agriturismo del luogo; partenza per Milano (510 km).
Per iscriversi
Quota di partecipazione individuale:
380 euro per persona in camera doppia (440 euro per persona in singola).
Quota soci:
350 euro per persona in camera doppia (410 euro per persona in singola).
Modalità di pagamento:
anticipo 100 euro all’atto dell’iscrizione. Il saldo dovrà poi essere effettuato entro il 29 aprile 2014.
La quota comprende:
Bus GT Deluxe a disposizione per 3
giorni.
2 Pernottamenti in Hotel Relais 4
stelle, località MARTA, inclusa prima
colazione
2 Cene in ristorante all’interno dell’hotel (Menù: primo, secondo, contorno, dolce - bevande incluse)
2 Pranzi tipici in Agriturismo
1 Pranzo di benvenuto
2 Servizi di guida turistica di mezza
giornata per il primo e il terzo giorno
1 Servizio di guida turistica intera
giornata per il secondo giorno.
Ticket d’ingresso Villa Lante
Ticket d’ingresso Museo Nazionale
Etrusco + Necropoli
Ticket navetta per trasferimento a Civita di Bagnoregio
Accompagnatore Milanosud
Assicurazione base di viaggio.
La quota non comprende:
Mance e tutto ciò non espressamente
indicato alla voce “la quota comprende”.
Per prenotarvi venite alla nostra sede
di Milanosud, in via Santa Teresa 2/A,
il martedì e il giovedì dalle ore16 alle
18.
Il viaggio verrà effettuato al raggiungimento di un minimo di 25 partecipanti.
Rossella&Emilia
Il ritrovo sarà, come di consueto, davanti all’associazione Milanosud ALLE ORE 6!!! Avvisiamo i partecipanti alla gita di NON
parcheggiare in via Santa Teresa, poiché nella giornata di lunedì,
prevista per il ritorno, ci sarà il mercato. Consigliamo pertanto
di parcheggiare le automobili in via Domenico Savio.
Sostieni e aderisci a Milanosud
I libri di Milanosud
Per contattare la redazione di Milanosud scrivere a: redazione@milanosud.it. Per le inserzioni pubblicitarie: pubblicita@milanosud.it.
Per diventare socio di Milanosud (iscrizione
annua 22 euro – circa due caffè al mese) ci
si può recare presso la sede dell’associazione
in via S. Teresa 2/A, il martedì e il giovedì,
dalle ore 16 alle 18 (Tel. 02/84892068). Possibile anche l’iscrizione via internet, con bonifico bancario ad: Associazione Milanosud,
Iban IT76D0558401643000000001365 specificando nome cognome, recapito telefonico
o mail e motivo del bonifico. Via internet
sono possibili anche donazioni al giornale.
Sono in vendita presso la sede dell’Associazione (via S. Teresa 2/A - apertura
martedì e giovedì dalle 16,30 alle 18,30)
le quattro pubblicazioni edite da Milanosud: “Milano è un Viaggio” e “Quella
volta che...”, raccolte dei racconti vincitori del 2° e del 3° Concorso Letterario Milanosud; la trilogia “Raccontare
Milano. Storie della nostra città” (12
euro) di Clara Monesi Saibene, con le
bellissime illustrazioni di Sergio Toppi;
e infine “Appunti di Legalità”, che raccoglie gli scritti dei ragazzi partecipanti
alla omonima iniativa.
Le convenzioni di Milanosud
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all’atto del pagamento, ai soci con la
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di Milanosud presentando l’ultima
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15
ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013
ANNO XVIII NUMERO 05 MAGGIO 2014
NC Milano: quando lo Sport
fa bene fino in fondo
La salute vien correndo e aiutando Unicef
Il 17 maggio uno “Zumba Party” per Croce Viola Rozzano e il 18 maggio
una gara di nuoto per il Comitato Maria Letizia Verga onlus
assione, dedizione e lavoro di
squadra sono le armi che ogni
uomo di sport usa per raggiungere
il proprio traguardo. Su questi stessi valori si fondano anche le azioni delle associazioni no-profit, come Croce Viola
Rozzano, con il servizio volontario di
ambulanze e soccorso, e il Comitato
Maria Letizia Verga onlus con progetti
di ricerca, cura e prevenzione della leucemia del bambino.
In loro favore, NC Milano (www.targhettisportingclub.it) organizza a maggio
due eventi di promozione e raccolta
fondi che coinvolgeranno adulti e bambini in attività divertenti, ricche di emozioni e di sorprese.
Il primo evento sarà lo Zumba por la
Vida, che si terrà sabato 17 maggio dalle
ore 15 alle 19, presso la Cascina Grande
di Rozzano con un’iniziativa a sostegno
P
di Croce Viola. Musica, colori e ritmi caraibici inonderanno la cascina. Seguiranno: Zumba party per bambini,
esibizione di Boxe per adulti, esibizione
di Kick Boxing per ragazzi. A chiusura
della manifestazione si procederà all’estrazione di alcuni simpatici premi
messi a disposizione da NC Milano e
altri sponsor a ulteriore sostegno dell’iniziativa benefica.
Tra i tanti premi in palio, abbonamenti
e ingressi a solarium, piscine estive e
corsi presso le strutture Targetti Sporting Club, Centro Sportivo Motta Visconti, Piscina di Rosate, Centro
Sportivo Lodi Vecchio gestiti da NC Milano.
Il secondo evento sarà “Bracciate di Solidarietà”, domenica 18 maggio dalle ore
16 presso Targetti Sporting Club, una
staffetta di nuoto che mira a sensibiliz-
zare le famiglie sulle malattie oncologiche infantili e sostenere i progetti del
Comitato Maria Letizia Verga Onlus e
della Clinica Pediatrica dell’Ospedale
San Gerardo di Monza. La raccolta fondi
è finalizzata ai servizi di assistenza medica psico-sociale che mirano a garantire ai bambini ricoverati le più elevate
possibilità di guarigione e la miglior
qualità di vita.
La staffetta è aperta alla partecipazione
in coppia di adulti e bambini, atleti e
nuotatori amatoriali, genitori e figli. Gli
atleti di NC Milano, delle squadre agonistiche di Nuoto, Nuoto Sincronizzato,
Nuoto Master e Pallanuoto femminile come anche gli istruttori della Scuola
Nuoto di Targetti Sporting Club - sono a
disposizione di tutti gli eventuali partecipanti singoli per creare con loro le
coppie di staffetta.
Maratona Manzoni
l 21 e 22 maggio, in piazza S. Fedele, si terrà la prima Maratona Manzoni: ai piedi della statua di Don Lisander, decine e
decine di milanesi – e non solo – si alterneranno al leggio per
declamare al pubblico “I Promessi Sposi”.
Sarà una lettura integrale, che avrà inizio a mezzogiorno di mercoledì 21, proseguirà ininterrottamente per tutta la notte e si concluderà nel tardo pomeriggio di giovedì 22.
Chiunque può partecipare: adulti, studenti, pensionati. Alle voci
della gente comune si aggiungerà, di tanto in tanto, la presenza
prestigiosa di attori e scrittori, per trasformare la Maratona in
una festa della bella scrittura e del teatro. Sarà l’occasione per
riscoprire le vicende di Renzo e Lucia, i “nostri” Romeo e Giulietta,
per gustare la prosa elegante di uno dei padri della lingua e della
letteratura italiana, e magari anche per abbandonare qualche
A
Il 13 maggio presso il Cam di via Tibaldi
“Al tuo fianco”, incontri
con le Forze dell’Ordine
di Raffaele Magnotta
Presidente Commissione Sicurezza e
Commercio Zona 5
ià realizzata presso i Cam tra il 2012
e il 2013, con l’apprezzamento dei
cittadini che vi hanno preso parte,
anche quest’anno il Consiglio di Zona 5 ripropone l’iniziativa “Al tuo fianco”, di confronto con le Forze dell’Ordine sulle
tematiche della sicurezza. Prossimo appuntamento il 13 maggio alle ore 16, con il
Commissariato “Ticinese”, presso il Centro
Civico di via Tibaldi 41. Nel primo incontro
tenutosi il 20 marzo scorso, sempre presso
la sede Cam di via Tibaldi, i numerosi cittadini intervenuti hanno potuto chiedere
agli agenti del Commissariato “Ticinese”
come cautelarsi nei confronti di ladri e
truffatori, contro furti in appartamento,
G
I
cattivo ricordo dai tempi della scuola.
Gli aspiranti lettori possono scrivere a:
partecipa@maratonamanzoni.it, non prima di aver visitato il sito
www.maratonamanzoni.it e la divertente pagina di Facebook
www.facebook.com/MaratonaManzoni
Morgano
ppiù
iù scuola
e
nche quest’anno, in giugno, Milano
sarà illuminata dal fiume di luci
della notturna ideata da Energizer.
lavoro
in Europa
con
Renzi
nz
zi
Un appuntamento
immancabile per
tutti, appassionati
runner o neofiti,
vecchi e giovani
che, correndo assieme, potranno vivere un’esperienza
unica, accomunati
dalla passione per
lo sport e per la solidarietà.
Il ricavato di Energizer
Nightrun
2014, che da sempre sostiene l’Unicef,
sarà devoluto al progetto “100% vacciniamoli tutti”. Vaccinare i bambini nel mondo
clonazioni di carte di credito, stalking.
Nei prossimi mesi il CdZ cercherà di realizzare iniziative analoghe presso gli altri
Cam della circoscrizione, avvalendosi della
collaborazione del Commissariato “Scalo
Romana”. Gli incontri si fondano sulla convinzione che un confronto diretto con gli
organi di Polizia sulle criticità presenti sul
territorio e sulle modalità con cui approcciarsi alle stesse, possa costituire un valido
sostegno per chi le subisce, soprattutto per
le persone più deboli ed indifese. Non solo.
La vicinanza delle Forze dell’Ordine contribuisce a una più convinta percezione
della sicurezza, della coesione sociale, di
fiducia nelle Istituzioni. Colgo l’occasione
per esprimere il ringraziamento del CdZ5
alla Polizia di Stato, per la sua efficace presenza sul territorio e per la disponibilità
sempre concessa.
è uno dei principali obiettivi dell’Unicef.
Ma nonostante i progressi fatti, il 20% rischia ancora di morire per malattie da noi
curabilissime. Uno su 5 non è ancora vaccinato, ma correndo tutti assieme sabato
14 giugno, da piazza Castello a piazza del
Cannone passando per le vie cittadine,
potremmo aiutarne molti.
Pronti? Via, sono solo 5 km. Illuminati
dalle migliaia di torce da fronte Energizer,
a creare quella magia fatta di luce, voglia
di solidarietà, possiamo salvare ancora un
bambino.
Le iscrizioni sono già aperte: www.nightrun.it; www.facebook.com/NightRunItalia
Clara Biancardi
RACCOLTA DELL’UMIDO
Il quadro è completo
È partita lunedì 7 aprile l’ultima fase preparatoria per l’estensione a tutta la città
della raccolta differenziata dell’umido. In
questi giorni Amsa sta consegnando a
180mila famiglie del quadrante nord-ovest
il kit che gli abitanti delle altre zone hanno
già imparato a utilizzare. Così dal 30 giugno, dopo che saranno stati consegnati
gratuitamente a ogni famiglia un cestello
aerato da 10 litri, le istruzioni per la raccolta, una fornitura gratuita di sacchetti
realizzati in Mater-Bi, bioplastica biodegradabile e computabile, anche l’ultimo
quarto di territorio milanese sarà interessato dalla raccolta differenziata del rifiuto
umido. Il completamento del percorso iniziato a fine 2012, consentirà di aumentare
ulteriormente la percentuale di raccolta
differenziata a Milano. Infatti l’introduzione della parte umida ha permesso di superare il 50% di differenziata facendo di
Milano la seconda metropoli europea
(dopo Vienna) in questa classifica.
(Fonte: ChiAmaMilano)
Gentile Signora, Egregio Signore
ho accettato una nuova sfida, quella delle elezioni europee nelle fila del Partito
Democratico, Collegio Nord Ovest (Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta).
Consapevole che l’investimento in cultura, istruzione e formazione è impegno decisivo
per assicurare alle nuove generazioni piena cittadinanza nell’Unione europea e possibilità di
svolgervi un ruolo protagonista, vorrei portare in Europa il bagaglio di conoscenze che ho avuto
l’opportunità di maturare sia nel corso della mia attività professionale, prima come dirigente
dell’Editrice “La Scuola” ed ora come Direttore della sede bresciana dell’Università Cattolica;
sia a livello di impegno civile nell’ambito del no profit, in qualità di Segretario nazionale della
FISM (la Federazione a cui aderiscono circa ottomila scuole dell’infanzia cattoliche); sia a
livello di impegno politico nelle Istituzioni, anche come Vice Sindaco di Brescia.
Una scelta che deriva pure dalla consapevolezza del ruolo sempre più ampio che l’Unione
europea assume, a partire dal dato che il 60% della legislazione nazionale ha, oggi, la sua
matrice nelle normative europee e che le decisioni di Bruxelles sono sempre più rilevanti per la
vita quotidiana di ciascuno di noi. Come pure che l’Europa riveste un ruolo significativo per lo
sviluppo e la crescita del mercato del lavoro sul versante dell’occupazione, anche attraverso la
riqualificazione professionale, e su quello delle imprese, in particolare tramite reti e consorzi.
Per questi motivi ritengo importante che possano far parte del Parlamento europeo
persone che abbiano a cuore un’Europa che cresce dal basso, riconoscendo che sono prima
di tutto i cittadini e le famiglie a costruire quella società europea che crede nelle proprie
possibilità e nel proprio patrimonio intellettuale.
In questa prospettiva, Vi chiedo di voler considerare la mia candidatura in occasione delle
elezioni del prossimo 25 maggio.
Un cordiale saluto.
LUIGI MORGANO
public/Luigi-Morgano
morganoeuropee2014@gmail.com
14@gmail.com
O
heda: MORGAN
sc
a
ll
su
i
v
ri
sc
e
l simbolo
> Fai una croce su
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MORGANO
16
ANNO XVIII NUMERO 05 MAGGIO 2014
Figure Imagiste di Giuseppe Viola
in un’antologica a Mantova
A
quasi quattro anni dalla
scomparsa, adesso, una rassegna antologica a Mantova
rende omaggio al maestro milanese,
caposcuola dell’Imagismo. Nella
suggestiva cornice, nell’ala “Le Fruttiere” di Palazzo Te, viene ospitata
una grande rassegna intitolata:
“Giuseppe Viola. Nell’Energia della
Pittura – Imagismo”, a cura di Carlo
Micheli. L’evento è ideato e realizzato da Centro Diffusione Arte in
collaborazione con Enciclopedia
d’Arte Italiana.
Oggi Viola, che ebbe lo studio allo
Stadera per anni, espose a Gratosoglio e al Centro Civico di via
Boifava, dove furono esposte 12
grandi tele sulla Resistenza, è
considerato uno dei maggiori
Maestri dell’Arte Contemporanea: pittore, scultore, ceramista
e grafico.
La mostra, patrocinata dall’Assessorato Cultura del Comune di
Mantova, prevede un ampio percorso espositivo finalizzato a
chiarire le motivazioni che hanno
condotto l’artista Viola e lo scrittore artista Buzzati alla ideazione
e al successivo raggiungimento
della stesura del Manifesto della
pittura Imagista, i cui principi
fondamentali sono stati ispirati dall’Imagismo poetico di Ezra Pound
(Hailey, 30 ottobre 1885 – Venezia, 1° novembre 1972). Le tipiche
forme geometrizzanti che caratterizzano l’Imagismo sono state riprese per la realizzazione di design d’arredo della prestigiosa firma
del gruppo Habitare, ed esposte nel percorso espositivo. Fino al 25
maggio 2014, in rassegna oltre 60 opere, alcune inedite ed esposte
per la prima volta, diverse ceramiche imagiste e alcune sculture.
Un’opera video in 3D realizzata da Andrea Tarroni, porterà i visitatori
alla scoperta e alla divulgazione della conoscenza di questa importante corrente pittorica come nuova forma espressiva della seconda
metà del Novecento. Oggi, nello scenario dell’arte contemporanea,
l’opera di Viola si pone
come un unicum per qualità e ragioni poetiche, riproponendoci quegli eterni
valori della pittura, che qui
vediamo incontrare, fecondamente, le magie del suo
percorso. Per la mostra
sono stati selezionati pezzi
significativi, dagli inizi degli
anni Cinquanta, Sessanta e
Settanta, alla produzione
sperimentale fino all’ultimo
ciclo di opere denominato
“Collezione del ‘900”. Tra le
opere esposte sono da segnalare: Figura con maglia,
1950; Composizione materica, 1950-51; Uomo che
fuma, 1959, Nudo sdraiato,
1961; Pensieri al Bar, 1963;
Ritratto di Ezra Pound,
1967; La lotta della vita,
1970 (Manifesto); Donne al
mercato di Rimini, 1972.
Amanti Imagista, 1974; Personaggio con pipa, 1983;
Paesaggio Imagista, 1997.
Altri dipinti importanti:
L’Attentato – S.O.S., realizzato nel 2001: Tsunami,
2009. Al pari di Pablo Picasso, Henri Matisse, Viola
si è ispirato al più antico dei temi artistici, quello della figura. In visione due dipinti straordinari come Contadina con gallina, realizzato
nel 1978 e Ritratto di Giuseppe Lippoli eseguito nel 1982, nello studio milanese di via Cosseria.
In occasione della mostra verrà presentato il 1° volume del Catalogo
Generale delle opere di Giuseppe Viola (pagg.360 Ed. Publ. Paolini).
La mostra nell’autunno 2014 sarà a Milano presso lo spazio espositivo di Palazzo Pirelli.
Per informazioni: Centro Diffusione Arte snc 333 8073108 – 347
1658194 - Comune di Mantova, Palazzo Te: 0376/32326.
Giuseppe Lippoli
Diamo spazio
all’energia giovane!
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Professionalità
richieste
Q
ueste le figure richieste per stage e tirocini
da parte del gruppo CAP Holding: Assistente di Direzione(titolo di studio richiesto:
Laurea Triennale o Magistrale in Giurisprudenza
o Scienze Politiche); Addetto Ufficio Legale
(Laurea Magistrale in Giurisprudenza); Addetto Ufficio Gestione Fornitori (Laurea
Magistrale in Giurisprudenza); Addetto Affari
Societari (Laurea Magistrale in Giurisprudenza); Addetto Affari Regolatori (Laurea
Magistrale in Ingegneria Gestionale); Addetto
Ricerca e Sviluppo tecnologico (Laurea
Triennale o Magistrale in: Ingegneria, Chimica
o Chimica industriale); Addetto Contabilità
energetica (Laurea Triennale o Magistrale in
Ingegneria); Ingegnere junior (Laurea Triennale in Ingegneria); Addetto Rilievi(Diploma
di Geometra); Geologo junior (Laurea Triennale in Scienze e Tecnologie Geologiche,
Scienze e Tecnologie per l’Ambiente o Ingegneria Civile Ambientale e Territoriale); Assistente
Direzione tecnica Area Acquedotti (Laurea
Triennale o Magistrale in Ingegneria Civile indirizzo idraulica o Ingegneria Ambientale); Assistente Tecnico Reti idriche (Laurea
Triennale o Magistrale in Ingegneria Civile indirizzo idraulica - Ingegneria Ambientale); Addetto Tecnico impianti depurazione
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meccanico e/o elettrotecnico); Tecnico Sistemi Gestione (Laurea Triennale o Magistrale in Ingegneria Ambientale o Ingegneria
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ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013
ANNO XVIII NUMERO 05 MAGGIO 2014
L’ultimo libro di Riccardo Tammaro
“Borghi e cascine della Zona 5”
L’anima rurale della nostra città raccontata con maestria
Segue dalla prima
Ognuno di essi appare sotto una nuova luce. Come uno degli snodi di un reticolato sociale ed economico, su cui si è sviluppata la nostra società, con i suoi valori e tradizioni. Un patrimonio culturale
che va ben oltre la cifra edilizia e urbanistica, che deve essere valorizzato in toto, per non essere disperso. Perché se così fosse perderemmo una parte fondamentale di ciò che siamo e ci precluderemmo
la strada a un nuovo e più proficuo sviluppo.
Stefano Ferri
Pubblichiamo in questa pagina il decimo capitolo
La cascina Annone al Basmetto
scendo da Cascina Basmetto per
mezzo del sentiero che conduce
al quartiere omonimo, se ci si dirige verso l’altra sponda del Naviglio
Pavese, passato un ponte pedonale (su
cui tornerò più avanti), ci si trova davanti alla Cascina Annone. Si tratta di
una antica realtà rurale, che probabilmente prende il nome dalla famiglia
Annoni (quella del palazzo di corso di
Porta Romana 6), e che già compariva, con il nome di “Anone”, sulla
mappa del Claricio del 1600.
Oggi purtroppo il suo aspetto non è
più florido come un tempo, ma fino a
un paio di anni fa essa era ancora abitata; il terreno invece è tuttora coltivato da nu contadino foraneo.
Mi è stato possibile ricostruire un tipico spaccato di vita contadina grazie
ai fratelli Stefanini, il cui padre fu fattore nel secondo dopoguerra. Anzitutto
va detto che la cascina sorge in un terreno ricco di acqua, tanto che ancora
trent’anni fa alcuni vasti appezzamenti erano coltivati a marcita, il cui
foraggio dava da mangiare al centinanio di mucche che alloggiavano nella
stalla, ancora perfettamente funzionante. In seguito le coltivazioni si concentrarono su mais, frumento e riso,
che a tutt’oggi risulta la specie più diffusa, seguita dal granoturco.
La proprietà di terreni pertinenti all’Annone è di vaste dimensioni: a sud
infatti essa si estende fino a Cascina Venina, in comune di Assago, e raggiunge quindi il confine còmunale;
altrettanto accade verso ovest, dove le
cascine confinanti sonò la Bassana e
la Bassanella, sempre di Assago; verso
nord la proprietà arriva fino ai terreni pertinenti cascina Cantalupa, ove
ora sorge un insediamento abitativo,
mentre ad est è il Naviglio Pavese a
fare da confine invalicabile per le colture.
Il Naviglio non è però l’unico corso
d’acqua presente nell’area dei fabbricati: a nord degli stessi si trova infatti
il cavo Paimbro (noto anche come roggia Palmera), che poi finisce la sua
corsa gettandosi nel Lambro Meridionale, e ad ovest scorre la roggia Carlesca, proveniente dalla città, al cui
fianco in parallelo scorreva fino agli
anni ’70 del XX secolo il Naviglietto, poi
interrato e fatto confluire nella roggia.
Mentre però la roggia raccoglieva gli
scarichi della zona, il Naviglietto
aveva le acque pulitissime, e i bambini
andavano a farvi il bagno ancora nel
dopoguerra.
In quell’epoca infatti la cascina era in
piena attività: nella palazzina e nelle
abitazioini dei salariati abitavano in
totale 12 famiglie con più di 40 bambini, molti dei quali frequentavano la
scuola “Duca degli Abruzzi”, sita un
paio di chilometri (che venivano percorsi tutti i giorni rigorosamente a
piedi) a nord lungo l’alzaia del Naviglio Pavese, nelle cui scuole medie si
trovava anche una sezione di Avviamento Professionale Agrario: al suo
posto ora sorge la scuola di via Pescarenico, ma i platani sono ancora
quelli della vecchia scuola.
Nella cascina vigeva una gerarchia
molto chiara: il proprietario delegava
un fattore a guidare la cascina, e questi era responsabile di far svolgere le
attività lavorative potendo contare su
U
Cosa contiene
“Borghi e cascine della Zona 5” contiene in 120 pagine, corredate da 113 foto e una piantina dettagliata, le storie di
Nosedo, Chiaravalle,
Vaiano Valle e dintorni, Quintosole,
Macconago borgo fortificato, Selvanesco e
Vigentino, Castellazzo,
Cascine del Parco Ticinello, Tre Ronchetti,
Gratosoglio e Fonteggio, Cascina Basmetto
e Cascina Annone,
Morivione e le cascine
inurbate.
alcuni referenti: il cavalllante, che poi
comandava i lavoranti addetti ai cavalli, il beolco, che guidava gli addetti
ai buoi, il famiglio, che era responsabile delle stalle e della mungitura;
un’altra figura fondamentale era poi
il camparo, che era responsabile delle
acque, le cui competenze includevano
la verifica della pulizia dell’acqua e
fabbricati dedicati a residenza per i salariati.
Al di fuori della corte si estendeva l’aia,
posta a sud-ovest rispetto agli edifici;
una parte di essa è stata in seguito trasformata in giardino, mentre è ancora
visibile, pochi metri a sud della palazzina, l’edificio un tempo adibito ad essiccatoio.
della presenza di eventuali piante cadute nei corsi d’acqua.
Fino alla seconda guerra mondiale il
fattore godeva di grande ricchezza:
aveva infatti carrozza con cavalli ed
abitava tutta la palazzina nobile con
la sua famiglia e la servitù; in seguito
però alle lotte contadine degli anni ’50,
che avrebbero anche portato ad un incendio, presto domato, che causò la ricostruzione (in legno e coppi) del tetto
della stalla, i salari dei contadini vennero un poco adeguati; i salariati infatti percepivano un tempo cifre molto
Tra la corte e l’aia si trova un passaggio porticato, detto “La Rosa”, in cui è
tuttora visibile un affresco della Vergine, di fattura rurale. Sulla cima
della palazzina si trova inoltre una colombaia di gradevole fattura, che per
diverso tempo ha ospitato piccioni ed
altri uccelli; su di essa a un certo
punto venne piazzata la sirena che sostituì la campanella che segnalava i
tempi di lavoro ai salariati, e gli uccelli ebbero qualche problema, ma poi
si abituarono.
Per attraversare il naviglio verso ca-
basse, anche se ricevevano in cambio
della loro opera anche vitto ed alloggio.
Per quanto riguarda la disposizione
dei fabbricati, la proprietà dell’Annone comprende una cascina, un edificio rurale posto a sud e due edifici
posti a nord, oltre la via Gattinara.
Questi ultimi erano adibiti ad abitazione dei salariati (quello più vicino
al naviglio) e a magazzino (quello più
ad ovest, oltre la roggia Carlesca). La
cascina si presenta a corte chiusa: è infatti delimitata a sud da una palazzina per abitazioni, con tre piani
incluso il pianterreno, costruita all’inizio del Novecento, mentre ad ovest si
trovano le stalle, ormai in rovina, ad
est magazzino e fienile e a nord altri
scina Basmetto ci si avvale di un
ponte, detto Ponte o Passerella “dell’Annone”, che ha una storia significativa:
esso fu infatti fatto costruire nel 1865
(come attestava una incisione presente su un suo gradino) per consentire agli abitanti della cascina
Basmetto di raggiungere il Mulino
della Follazza, tuttora visibile sulla via
Gattinara poche centinaia di metri
oltre la cascina Annone.
L’inaugurazione del ponte dunque avvenne appena dopo l’Unità d’Italia,
ma probabilmente la decisione di costruirlo fu presa dagli austriaci, come
attesterebbe la scritta “Fonderia
Bauer” che compariva sullo stesso gradino ove era incisa la data. Erano tra
l’altro quelli gli anni in cui ci si stava
orientando all’uso nelle costruzioni del
metallo e delle leghe metalliche, e in
Italia ne mancava ancora la produzione industriale.
Dopo 120 anni di onorato servizio, il
ponte dell’Annone fu sostituito nel
1985 in quanto non era più possibile
intervenire per restaurarlo, e così
quello attualmente in loco ha meno di
trent’anni, ma è stato costruito assolutamente identico al precedente dalla
fonderia di Ghise Speciali Lamperti di
Limbiate, indi dipinto dall’azienda
“La Metallotecnica” di Caponago. Le
uniche due differenze sono che la cosiddetta “anima” del ponte è stata sostituita (quella vecchia è stata portata
all’epoca nei magazzini del Comune di
Milano) e che la ghisa è differente: il
nuovo ponte infatti è stato realizzato
in ghisa ematite con bassa percentuale
di cromo, che l’ha reso più resistente
alla corrosione.
Concludo dicendo due parole su alcune cascine site a poca distanza. Inizio col mulino della Follazza, che
veniva alimentato dalle acque della
roggia Palmera e che nel XX secolo
ospitava anche una fabbrica di colle;
esso non va confuso con l’omonima cascina presente a Rozzano, nè con altre
con lo stesso nome; questo termine era
infatti un tempo molto diffuso in
quanto faceva riferimento alla “folla”:
vediamo che cos’è.
La maggior parte dei mulini ad acqua
aveva una ruota idraulica verticale; il
movimento della ruota attorno ad un
asse orizzontale poteva, allora, essere
utilizzato per la follatura. Questa è
un’operazione che fa parte del processo di finissaggio dei tessuti di lana,
e che consiste nel compattare il tessuto
attraverso l’infeltrimento, per renderlo
impermeabile; i primi mulini per follatura fecero la loro comparsa nel
1080 in Francia. In questa maniera
l’energia dell’acqua veniva sfruttata
per più compiti; lo strumento che realizzava questa operazione era appunto detto “follone” o “folla”.
Non molto a sud, circa a fronte della
citata Cascina Venina, al confine della
città di Milano, si trova un Mulino “Le
Folle”, insieme alle cascine Cascinetta
e Casanova; per accedervi occorre infilarsi tra i condomini di via Baroni,
oppure, a piedi, arrivarvi da via Rozzano; sul Lambro Meridionale si trova
anche un bel ponte in ferro.
Infine, meritano una citazione la cascina Caimera, la cui fornace trasformava la buona terra della zona in
mattoni, sita a nord dell’Annone lungo
il naviglio, vicino a dove ora sorge il
quartiere omonimo, e il Mulino della
Polvere, poco più ad ovest, ove probabilmente si fabbricava la polvere da
sparo: qui cadde durante la seconda
guerra mondiale un velivolo americano, e il suo motore venne ritrovato
nel 1990 durante gli scavi per il deposito della Metropolitana.
Riccardo Tammaro
Borghi e Cascine della Zona 5
Editore La vita felice
Pp 120 prezzo 13,50 euro
Il libro è in vendita presso la sede di
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ANNO XVIII NUMERO 05 MAGGIO 2014
Emily Dickinson
Intervista a Eleonora Mazzola, autrice del libro “I bimbi sono una bomba”
«La maternità? Non è una questione che riguarda solo le donne»
“I
bimbi sono una bomba” è un libro che irrompe senza remore in un luogo comune un
po’ ipocrita, ovvero che i figli siano sempre
e comunque un “dono del Signore”. Come se non si
sapesse che, nella loro piena innocenza, il loro venire al mondo è spesso all’origine di una spirale di
incombenze pesanti, a volte drammatiche, cui la
società non provvede, alle quali deve far fronte soprattutto la parte femminile della coppia. Il dolore
del parto, in questo senso, appare all’autrice quasi
come un elemento simbolico, per quanto soggettivo: non è che l’inizio!
Attraverso una testimonianza autobiografica in cui
molte donne si specchieranno, Eleonora Mazzola
racconta non senza ironia il bello di avere una figlia, senza tacere la “prigione” della nuova vita, rivoluzionata con latitanze inaspettate e con un
finale a sorpresa in cui si disegnano nuovi scenari
per i genitori.
L’autrice
E
leonora,
classe
1976, è una
c o p y w r i te r
pubblicitaria,
speaker radiofonica (ha lavorato nella
redazione di Caterpillar a Radio2Rai, è stata autrice di
diversi programmi di successo su LifeGate Radio (“La
Stanza dello Scirocco, il radio romanzo”, “Passenger”,
“Destinazioni d’autore”). Scrittrice e interprete, ha
pubblicato gli ebook “Le madri sono bugiarde” (presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino
2012), “Nuvole” (2012), “Una montagna in mezzo al
mare”, Edizioni FreeMedia (2013), e gli audiolibri “Finestre” (2010), “E poi il mare” (2011), “Doppioclick”
(2012). Ha dato la voce alle “Favole di Rosanna Benzi”
(ebook, coedizione FreeMedia – Aba Libri, 2013).
Molto attiva sui social network, ha un suo blog personale (www.eleonoramazzola.com).
Ha accettato volentieri di rispondere alle domande di
Milanosud, nell’intervista che pubblichiamo qui.
Tra i libri che hai pubblicato ce n’è uno, “Le madri
sono bugiarde” che sembra avere una stretta colleganza con “I bimbi sono una bomba”. Cosa puoi
dirci a riguardo?
«“Le madri sono bugiarde” è stato il primo vagito, il cordone ombelicale tagliato tra l’idea
della gravidanza, della maternità e la realtà. “I
bimbi sono una bomba” è, come dicevo prima,
un racconto sul campo, dato dall’esperienza e
dall’ascolto di tante madri. Idealmente è il seguito ed è anche una promessa mantenuta. Passaggio chiave ne “Le madri sono bugiarde” era
l’aver dichiarato che tra le donne esistesse una
sorta di omertà, di silenzio nei riguardi del
parto. In questo nuovo libro ho provato a fare io
il primo passo, a raccontare il mio, senza che
questo diventi in nessun caso un “modello”, ma
col solo obiettivo di aggiungere una voce, chissà
se stonata o intonata, al coro intorno alla gravidanza, per le future madri».
Il libro è impreziosito dalle prefazioni dello
psicologo Luca Mazzucchelli e di Marina
Cosi, vicepresidente di GIULIA (associazione di giornaliste impegnate sulle tematiche
di
genere
nel
mondo
dell’informazione, e non solo). In particolare Marina Cosi afferma : “…quel che occorre davvero non è ‘tutelare’ lei (orrido
termine paternalistico) nella coppia, né
concedere l’attuale micragnosa giornata di
congedo obbligatorio di paternità o il voucher condizionato, ma accompagnare con
norme identiche e cogenti, per lei e per lui,
il dovere di genitorialità. In Italia, subito”.
Mazzucchelli, invece, osserva che “I bambini sono una bomba, ed esplodono più
volte riuscendo sempre a sorprendere. Talvolta ci si fa male, talvolta si impara a migliorarsi, talvolta ci si pongono domande
alle quali non è semplice dare risposta,
come molte di quelle sollevate da questo
libro”.
Fra i molti stimoli che la lettura di questo libro
può dare, qual è il messaggio più importante
che intendi lanciare?
«Mi piacerebbe che si riuscisse a spostare l’attenzione sociale, mediatica e anche culturale dalle
madri ai padri, portandoli al centro della questione
figli con tutto quello che comporta, onori e oneri.
Una sorta di bilanciamento o, in questo Paese, di
rivoluzione. In una parola mettere la genitorialità
al centro del dibattito».
Certamente, nella storia che racconti, una grossa rilevanza ha il tema del dolore, proprio il dolore fisico. Se
tu avessi avuto un parto più semplice e meno doloroso
avresti scritto ugualmente questo libro? E nel caso, sarebbe stato molto diverso?
«Partorire è sempre sinonimo di dolore ma l’intensità è assolutamente soggettiva. Partirei da questo,
per evitare di parlare a vuoto di soglie del dolore.
Il mio non è certamente un trattato medico! Ci
sono diversi motivi per cui ho deciso di iniziare da
lì, da quella giornata epocale. Uno tra questi è stato
il desiderio di ricercare il punto di distanza più
estremo tra un uomo e una donna, nel sentire fisico
e psichico ovviamente, per iniziare a raccontare
Non c’è due senza tre…: diventerà una trilogia?
«Sì, diventerà una trilogia ma ci sarà una
grande sorpresa. Ci sto lavorando. Come dicevo
prima la maternità è una fonte di ispirazione
continua, in ogni senso!»
tutto il resto. Perché questo libro parla anche di distanze, le osserva, le mette a fuoco e poi tenta di
trovare un cammino comune. Avrei scritto questo
libro in ogni caso, indipendentemente dalla quantità di epidurale».
Verrebbe da pensare che, dopo un’esperienza del genere, tu non vorrai mai più ripeterla… o che potendo
tornare indietro come in una macchina del tempo non
metteresti al mondo una figlia o un figlio. È così?
«Lasciamelo dire in simpatia: questa è una domanda
da uomo. Metterei al mondo mia figliaalmeno un
migliaio di volte. E poi ricomincerei. Separiamo le
questioni però: l’esperienza maternità è stata ed è
tuttora una tappa fondamentale senza la quale non
sarei la donna che sono. Nutro una sorta di riconoscenza per quello che ho vissuto e sto vivendo. Mentirei però se dicessi che mettere al mondo e crescere
un figlio non sia faticoso. Se dovessi trovare due parole chiave per descrivere questo libro direi che è un
libro che racconta la distanza, come detto, e la fatica.
Con un pizzico di ironia».
Sembra che tu, come autrice, ti senta particolarmente
a tuo agio in una misura narrativa che sta fra il lungo
racconto e il romanzo breve (citiamo ad ulteriore
esempio “Una montagna in mezzo al mare”, con prefazione di Oreste Pivetta, sempre Edizioni FreeMedia
e “Le nuvole” ). Capita per caso o c’è una scelta di qualche tipo? Dobbiamo aspettarci prima o poi un cambio
di passo?
«Credo che sia una formula magica la questione
della brevità o della lunghezza. C’è il respiro che si
vuole dare a ciò che si ha da dire, il tempo che si
ha per dirlo (ricordo che sono una madre) e un
certo ritmo. Elementi che si mescolano ogni volta
con l’argomento e creano una certa lunghezza. Un
cambio di passo? Non credo».
“I bimbi sono una bomba” esce in formato digitale.
Come autrice cosa pensi degli ebook? Preferiresti essere letta “su carta” o non fa differenza?
«Amo gli ebook e stimo la carta. Il mio è un ottimo
rapporto con entrambe le forme».
Cosa ti aspetti che possa capire un uomo leggendo
il tuo libro?
«Mi aspetto che capisca la donna che gli sta accanto, quella che è diventata madre. Molto semplice e molto complesso al tempo stesso ma ho
molta fiducia negli uomini. Specie in quelli intelligenti. Una rarità, me ne rendo conto, ma anche
una realtà vivente, da qualche parte in mezzo a
noi. E’ il “dove” che non saprei indicare con certezza... ».
I bimbi sono una bomba - ebook
Prezzo vendita: 4,49 €
Distribuzione Stealth - disponibile su tutti gli store online
Link: http://www.ultimabooks.it/i-bimbi-sono-unabomba-124054
Editore: Edizioni FreeMedia
Foto copertina: © Yarruta - Istockphoto.com
Giovanni Fontana
Presentazione
al Circolo della Stampa
“I
bimbi sono una bomba” sarà presentato per la
prima volta ai giornalisti e agli amici venerdì 9
maggio alle 17,30 nella sede del Circolo della
Stampa, in corso Venezia 48. L’iniziativa, aperta a
tutti, è organizzata sotto l’egida di Nuova Informazione, corrente storica della sinistra democratica del
sindacato dei giornalisti, particolarmente sensibile
alla cosiddetta “questione femminile” e “alle cose che
forse sembrano estranee al sindacato, ma c’entrano
molto con la vita (…). A fronte della Grande Crisi,
che come giornalisti siamo impegnati a raccontare
quotidianamente, ci sono ogni giorno centinaia di
piccole crisi che fanno esplodere coppie, rapporti sociali, impegni di lavoro”.
Venerdì 9 maggio ore 17.30
“Raccontare la crisi con ironia. Se i bimbi sono una
bomba”
Circolo della Stampa - corso Venezia 48, Milano
Democrazia, Lavoro, Uguaglianza Un affascinante saggio sull’impegno, il pensiero
Una nuova frontiera per l’Europa e i ricordi del teologo che ama gli animali
Tempo di elezioni: rinnovo di molti Comuni in Italia e rinnovo del Parlamento Europeo. Dunque
tempi di confusione e di incertezza per molti elettori, in particolare per quanto riguarda
l’Europa. Il distacco tra cittadini e istituzioni europee (e
non solo) è palpabile e forse
non è possibile, nel poco tempo
che ci separa dalle urne, una
corretta e approfondita informazione sull’attuale situazione
e sull’importanza dell’Unione
sullo scenario internazionale.
La lettura di un breve saggio
“Non solo euro” tanto agile
quanto stimolante, può fornire
qualche utile risposta. «L’Europa ha bisogno di un cambiamento radicale e coraggioso scrive Massimo D’Alema in
prima pagina, e articola il suo
“manifesto” politico in tre capitoli - Un’Europa democratica; Oltre l’austerità; Contare nel mondo».
La distanza che si è venuta a creare tra cittadini e
istituzioni appare dirompente e – scrive l’autore –
«Solo una risposta politica coraggiosa e radicale
può essere all’altezza di una sfida drammatica da
cui dipende il destino stesso dell’Europa». Negli
ultimi anni molti segnali sono stati ignorati. Incapacità, indifferenza e poca lungimiranza politica
hanno portato la situazione a un bivio, da cui ora
bisogna ripartire imboccando la direzione giusta.
E per restare in Italia, che è tra i Paesi sofferenti
dell’Ue, D’Alema si augura che si trovi la forza sufficiente per arginare spinte eurodistruttive ed euroscettiche, per respingere egoismi e localismi
ingiustificati e, soprattutto, è pericoloso prendere
a pretesto l’uscita dall’euro per scrollarsi di dosso
le responsabilità dei problemi annosi e irrisolti che
vive il nostro Paese.
«L’Europa ha ancora un
ruolo da giocare», e sarebbe
grave non gettare lo
sguardo sullo scenario che
si estende oltre i propri
confini. E che ci riguarda.
Qui l’autore mette in evidenza il cambiamento in
atto con l’affermarsi dei
Paesi detti Mint: Messico,
Indonesia, Nigeria e Turchia, che tra non molti anni
saranno anch’essi in primo
piano sullo scenario mondiale. Senza dimenticare
che India, Cina, Brasile,
Russia, Sudafrica, che non
sono solo economicamente
sempre più importanti, ma
stanno crescendo come
protagonisti politici di primo piano a livello mondiale. Ricorda inoltre i drammatici conflitti in atto
nei paesi arabi, e che l’Unione non può ignorare.
«La più grande sfida dell’Europa nel prossimo decennio è proprio quella di affrontare questa straordinaria trasformazione. Una sfida che richiede
innanzitutto unità politica se il nostro continente
vuole continuare a contare qualcosa nel mondo».
D’Alema non risparmia critiche, nessuna forza politica esclusa, ma confida e indica nelle forze democratiche europee della sinistra la guida verso il
cambiamento.
Lea Miniutti
Massimo D’Alema
Non solo euro
Rubbettino, 12 euro, pagg. 135
«Se l’uomo ha un’anima, e se questa lo caratterizza e lo distingue, possiamo interrogarci
sull’anima degli animali?» Parte da questa domanda la conversazione fra Paolo De Benedetti filosofo, teologo, biblista e Maurizio
Scordino, non credente, sociologo, anch’esso
impegnato nel campo dei diritti degli animali.
Nel lungo dialogo, raccolto in un piccolo stimolante saggio, “In paradiso ad attenderci”,
il teologo ci restituisce, attraverso ricordi e
riflessioni, l’articolato percorso della sua elaborazione e ricerca sulla sensibilità degli animali.
De Benedetti parte dalle memorie antiche,
racconta della sua infanzia in campagna,
degli animali che gli sono stati compagni di
giochi e coi quali ha intrecciato un dialogo:
gatti, cani, uccelli, gazze, galline e altri ancora… ricorda le suppliche, assieme alla sorella Maria, che facevano alla nonna affinché
risparmiasse di cucinare conigli e polli. E rievoca come, già da bambino, sperasse che le
bestiole salissero in cielo dopo la loro morte,
per poterle ritrovare quando anch’egli fosse
salito lassù. «Il mio convincimento maturato
negli ultimi anni – confida De Benedetti – è
che tutti gli animali risorgessero dopo la morte,
al pari degli uomini. Io credo che l’animale,
compagno di tante solitudini, di tante tristezze,
in misura varia secondo la sua coscienza, affermo e ripeto – secondo la sua coscienza – ci
accompagnerà anche nell’altra vita, e non ci si
chieda di spiegare il perché».
Il racconto non perde mai di intensità: tanti i
temi toccati in questa lunga conversazione fra
un credente e un non credente, sempre nel rispetto delle reciproche convinzioni. Non manca
il confronto tra Cristianesimo ed Ebraismo. Un
esempio è l’antropocentrismo che, forse, è mag-
giore nella religione cristiana che in altre fedi:
«infatti – spiega il teologo – ha quasi sempre
impedito non soltanto una lettura biblica attenta ai segnali di rispetto e solidarietà verso
gli animali, ma ha incoraggiato quel pregiudizio, purtroppo frequentissimo, secondo cui occuparsi di animali significherebbe trascurare
gli uomini, come se l’amore verso le creature
fosse una coperta troppo corta per coprirle
tutte». E la risposta suscita una riflessione
sull’antropomorfismo, ma sia la domanda del
non credente, sia la risposta del teologo sanno
essere esaurienti. Riflettono poi sulle condi-
zioni e sulle sofferenze degli animali negli allevamenti intensivi, qui si giunge a pensare
che non sarebbe necessario uccidere per mangiare se fossimo stati creati tutti vegetariani.
Ma i tempi non sono maturi, ce lo fanno capire
i comportamenti distruttivi degli umani, i
quali sfruttano non solo gli animali, ma ogni
risorsa della natura credendo che la Terra sia
stata creata a loro uso e consumo.
Marilena Bogazzi, nella sua articolata postfazione al saggio, riassume bene il pensiero del
teologo: «Paolo De Benedetti, in questo testo,
ha messo bene in luce la vocazione originaria
dell’uomo che traspare nella Bibbia: il compito
di coltivare e custodire, il compito di dominare
cui non bisogna attribuire il significato negativo di “tiranneggiare” ma un significato divino
di Dominus: Gesù Cristo è l’esempio centrale
di Dominus che non schiavizza ma serve, non
opprime ma libera, non uccide ma dà vita: un
dominio, quello nel senso originale, che porta
alla salvezza e alla comunione. La terra e le
creature, è bene ricordarlo, non sono proprietà indiscussa dell’uomo ma all’Uomo e alla
Donna è stata consegnata solo la custodia con
il compito di rendere “fruttuoso” il suolo e “dominati” (nel senso poc’anzi chiarito) gli animali».
Oltre a Marilena Bogazzi, sociologa e ricercatrice, hanno scritto significativi commenti Massimo Giuliani, docente di Pensiero ebraico,
Luigi Lorenzetti, sacerdote dehoniano e Vito
Mancuso, teologo, editorialista del quotidiano
“La Repubblica”.
Lea Miniutti
Paolo De Benedetti con Maurizio Scordino
In paradiso ad attenderci
Edizioni Sonda; 14 euro, pgg. 144
19
ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013
ANNO XVIII NUMERO 05 MAGGIO 2014
Le iniziative della zona 5
Biblioteche: “Avvocato offresi” e un calendario ricchissimo di iniziative
D
opo gli insoliti appuntamenti di “Architetto offresi”, che il pubblico ha dimostrato di gradire molto, la Fra Cristoforo
propone un’iniziativa simile, cambiando però
argomento. Questa volta sarà un legale a ricevere gli utenti offrendo consulenze in materia
giuridica.
Sabato 10 maggio, dalle ore 10 in poi, ci si
potrà rivolgere gratuitamente all’avvocato
Enrica Caon per ricevere risposte orientative su questioni inerenti alle seguenti problematiche: diritto immobiliare, diritto
condominiale, responsabilità contrattuale
ed extracontrattuale, contratti, diritto e tutela del consumatore, diritto del lavoro, diritto di famiglia, successioni, recupero del
credito, infortunistica stradale.
«Chiunque fosse interessato - dice l’avvocato Caon, a cui abbiamo chiesto maggiori
informazioni - può inviare direttamente al
mio indirizzo di posta elettronica (avv.enricacaon@gmail.com) il quesito che lo interessa ed eventuali documenti utili prima
della consulenza di sabato, oppure può presentarsi direttamente in biblioteca, dopo
aver chiesto un appuntamento ai bibliotecari. Con questa iniziativa intendo rispondere concretamente alla forte richiesta di
informazione da parte dei cittadini, offrendo
un primo parere sulle vie da percorrere nei
diversi ambiti legali». Gli incontri avranno
una durata media di circa venti minuti.
Il 9 maggio, alle 18, verrà inaugurata la mostra “Vista – I dodici riflessi”, che proseguirà
fino al 20. Giovani fotografi emergenti presenteranno le loro immagini dedicate a Palazzo Serbelloni e a una Milano intima e
personale.
Nella stessa data e alla medesima ora, Marilena Salvarezza proporrà il primo dei tre
incontri sul senso della poesia, “Passioni nel
silenzio”. L’appuntamento iniziale sarà dedicato a Emily Dickinson; il secondo - il 16
maggio, ore 18 - a Wislawa Szymborska; il
terzo - il 28, ore 18 – a “Smarrimenti”, della
stessa curatrice e poetessa Marilena Salvarezza.
Il 14, ore 18, Carlo Marchesi proporrà “Fenoglio e Pavese, infanzia e amori” con una
breve introduzione ai due autori e la recitazione di alcuni loro brani con accompagnamento di musica e immagini.
Il 21, alle 17.30, si riunirà il gruppo di lettura
“Se un pomeriggio di mercoledì un lettore…
”, a cura di Rita Castronovo. Potrà partecipare liberamente chiunque desideri condividere le emozioni suscitate dai libri.
Il 23 maggio, ore 18, l’incontro “Trappole
d’amore: dal sogno romantico al maltrattamento” sarà un’occasione per riflettere sulle
dinamiche della vita di coppia, spesso pericolosamente in bilico fra romanticismo e
violenza.
In conclusione, il 24 maggio, alle 11, nella tavola rotonda “La musica fin da piccoli” si
parlerà dell’importanza dell’apprendimento
musicale nei bambini da 0 a 6 anni come
fonte di benessere e opportunità per favorire
la crescita e le relazioni.
A Chiesa Rossa per affrontare
le fobie sociali
A chi non è mai successo di sentirsi a disagio
in qualche situazione sociale e di temere il
giudizio negativo degli altri? Quasi tutti, almeno qualche volta, hanno provato sensazioni simili. Ma se uno sgradevole senso di
inadeguatezza e la paura delle critiche dovessero persistere, potrebbero svelare un
vero e proprio disturbo psicologico. Ci riferiamo alla “fobia sociale”, una condizione
che induce a evitare le occasioni di incontro,
a chiudersi in se stessi, cercando l’isolamento e arrivando persino a rifiutare il lavoro. Tutto ciò vale anche per i giovani che,
spesso, coinvolti esageratamente da Internet e da altre realtà virtuali, si allontanano
dalla vita reale. È utilissimo, quindi, saper
riconoscere questo fenomeno per poter intervenire, se necessario, con una giusta terapia.
Il 12 maggio, alle 21, le psicologhe Barbara
Bortolini, Erica dell’Acqua e Claudia Giangregorio - dell’ “Associazione Legami Onlus”
- affronteranno l’argomento nel corso dell’iniziativa “Barricati in casa”.
Il 10 maggio, alle 14.30, la rete di associazioni
locali “Un Film Mai Visto”, presenterà “Affabulazioni”, letture animate, laboratori creativi, pratiche filosofiche e merende per tutte
le età. Lo stesso giorno, alle 18.30, verrà presentato il libro di Marcelo Caracoche (Rayuela Edizioni) “La cucina della Memoria –
Piccolo manuale d’Internazionalismo Culi-
nario”, un testo che intreccia in modo singolare gastronomia, storie, viaggi nel mondo
e nel tempo.
Il 16, ore 17.30, sarà inaugurata la mostra
“L’orto d’artista. Dalla semina al raccolto”,
dell’Associazione culturale “Arte da mangiare”, dedicata al “Silenzio” e ispirata all’alimentazione. Nella rassegna, che proseguirà
fino al 31 maggio, saranno esibite opere diverse da quelle presenti nell’omonima esposizione alla Biblioteca Sant’Ambrogio
(paragrafo seguente).
Sempre il 16 maggio, alle 18, Renato Gabrielli,
autore teatrale e sceneggiatore, concluderà
il ciclo di incontri sui diversi tipi di scrittura
parlando della drammaturgia per il teatro.
Il 20, ore 16.30, ci sarà un laboratorio sul cibo
rivolto ai piccoli, “Favole di gusto”.
Il 23, alle 21, Cecilia Zaini proporrà “Gli arti
fantasma – per una ri-lettura dell’opera di
Michel Tournier”, presentando brani dell’eclettico scrittore francese, accompagnata
dall’arpista Stella Monestier.
Per i bambini ci sarà un altro appuntamento
il 24 maggio, alle 16: “I mangiafavole”, letture
con note musicali.
Cineforum e mostra sulla Resistenza
alla Sant’Ambrogio
La biblioteca ricorda la lotta di Liberazione
con un cineforum di notevole interesse, “I
sentieri della memoria: la Resistenza”, e una
mostra originale, “La Resistenza sui muri”.
Al Castello Sforzesco in mostra fino a giugno
Le due iniziative sono dedicate a tutti coloro
- uomini, donne, anziani, giovani - che hanno
sfidato coraggiosamente la morte, affrontando bombe, rappresaglie, torture e rastrellamenti per combattere l’oppressione e
conquistare la libertà.
Le proiezioni sono cominciate in aprile e si
concluderanno il 13 maggio col film di Giuliano Montaldo “L’Agnese va a morire”, interpretato, fra gli altri, da Ingrid Thulin e
Michele Placido (ore 17.30). È la drammatica storia di una lavandaia analfabeta che,
dopo la deportazione del marito da parte tedeschi, si unisce come staffetta a un gruppo
di partigiani. Sullo sfondo, il paesaggio delle
Valli di Comacchio.
«I film che abbiamo programmato - dice il
curatore della rassegna, Andrea Montagner,
dell’‘Associazione Art&Sol’ - sono storie di
donne che escono forzatamente dal loro
ruolo di madri, mogli e mamme per partecipare alla lotta di Liberazione non solo come
supporto, ma come protagoniste di una
nuova storia d’Italia. La nostra intenzione è
quella di vivificare la memoria e di trovare
spunti di riflessione per il presente».
Fino al 13 maggio, il tema al centro del cineforum viene proposto anche nell’esposizione
“La Resistenza sui muri”. “Preparata dalla
sezione Barona dell’ANPI”, come ci spiega il
vicepresidente dell’Associazione Ivano Casati, «la rassegna è formata da nove pannelli
dove sono visibili le lapidi dei partigiani del
quartiere Barona con le case sulle quali
sono collocate. Anche con questa mostra
facciamo conoscere alla popolazione del nostro quartiere le vicende di quanti hanno
dato la vita per rendere l’Italia libera e democratica».
Durante tutto il mese di maggio, l’Associazione culturale “Arte da mangiare”, con la
mostra “L’orto d’artista. Dalla semina al raccolto” espone i lavori che artisti innovativi
hanno elaborato sul “Silenzio”, usando
anche il cibo come materia. La manifestazione verrà animata con diverse performance.
Il 10 maggio, alle 16.30, si riunirà il gruppo di
lettura per bambini dai 3 agli 8 anni,“Croccanti coccodrilli”, a cura di Gabriella Marinaccio. Il 22, alle 17.30, si ritroverà, invece, il
gruppo di lettura per adulti, condotto da
Emanuela Semenzato ed Elena Sommariva.
Infine, il 24, alle 16.30, nell’ambito dell’iniziativa “Il Maggio dei Libri”, Fabiola Marchet
terrà una lettura - con laboratorio – della
sua opera “I dispetti di Nadin”, per ragazzi
dagli 8 ai 10 anni.
Crisi di coppia e problemi
dell’adolescenza alla Tibaldi
In occasione del MIP, il “Maggio di Informazione Piscologica”, organizzato da Psycommunity (la comunità on-line degli psicologi
italiani) mercoledì 14 maggio, alle 21,
l’équipe dell’“Associazione Legami Onlus”
terrà in biblioteca l’incontro “In amore
come in guerra? La crisi della coppia e la
separazione”. Le psicologhe Chiara Grassi
e Chiara Gallini illustreranno le strategie
da seguire per affrontare meglio i conflitti
all’interno della coppia e le eventuali separazioni, allo scopo di alleviarne le conseguenze, che hanno quasi sempre
ripercussioni molto negative anche per i
figli.
Mercoledì 28, sempre alle 21, le dottoresse
Chiara Grassi e Alice Seta, presenteranno
invece “Adolescenza: istruzioni per l’uso”. I
cambiamenti a cui i giovani vanno incontro
in questo periodo della loro vita, con la scoperta della sessualità e il mutare delle relazioni sociali e familiari, richiedono infatti
attenzioni specifiche.
2° convegno
“Latte & linguaggio”
P
er due giorni la biblioteca riscopre il suo
passato. Negli spazi che oggi accolgono gli
utenti, rivivrà il ricordo dei tempi in cui questa
sede era una grande stalla per l’allevamento
dei bovini.
Si terrà infatti in questa sede - sabato 17 e domenica 18 maggio, dalle 14 in poi - la seconda
edizione del convegno “Latte & linguaggio”,
una singolare opportunità per parlare di latte,
cibo e… alimentazione culturale. L’accostamento potrebbe apparire strano, ma i collegamenti sono invece reali. Il tema è di grande
attualità. Anche in seguito ad alcune direttive
europee, l’industria casearia e più in generale
quella alimentare ci propongono spesso cibi
che vogliono imitare i nostri tipici prodotti, ma
che non hanno quasi niente in comune con la
migliore e genuina tradizione italiana. Si tratta
spesso di surrogati industriali che dei nostri cibi
autentici, come alcuni pregiati formaggi di
malga, hanno solo il nome e qualche vaga somiglianza.
Un fenomeno analogo, almeno per certi aspetti,
sta accadendo anche nel campo culturale, dove
la lingua viene costantemente aggredita, maltrattata e impoverita dagli odierni media.
«Siamo arrivati al secondo appuntamento con
questo convegno - puntualizza il responsabile
della biblioteca, Pasquale La Torre -. Ancora per
resistere e combattere la sofisticazione, la corruzione del linguaggio utilizzato al fine di promuovere un cibo altrettanto corrotto. Alla
riscoperta del significato vero delle parole e del
latte: cibi primari per la mente e per il corpo e
necessari, in questa forma, per una sana evoluzione».
Il programma delle due giornate, che prevede
interventi di vari esperti, si può consultare su
www.lattelinguaggio.it .
In occasione della manifestazione verrà esposta
l’opera “Vive 2014”, di William Xerra. Saranno
inoltre possibili piacevoli degustazioni e si potranno assaporare formaggi veramente rari e
prelibati.
F. T.
Fabrizio Ternelli
L’appello dell’assessore Majorino a Governo e Regione
La riscoperta di Luca Beltrami Emergenza Siria, in Centrale
I
l Castello Sforzesco presenta la
mostra intitolata: “Luca Beltrami (1854 – 1933). Storia,
Arte e Architettura a Milano”. In visione fino al 29 giugno 2014, l’esposizione si articola in tre sale della
storica fortezza – la Sala Viscontea,
la Sala dei Pilastri e la Sala del Tesoro, e ripercorre i momenti salienti della vita e della carriera di
Beltrami. Architetto, storico dell’arte, incisore, ma anche museologo e collezionista attento al
linguaggio della fotografia, oltre
che uomo politico, giornalista e
saggista.
In mostra importanti opere d’arte
di Bramante, Bergognone e Luini –
di cui Beltrami fu attento studioso
- incisioni, disegni, fotografie e oggetti di epoca medioevale e rinasci-
mentale. Inoltre, proiezioni multimediali che narrano la storia del
Castello Sforzesco e dei suoi
musei a partire da materiali fotografici storici, e filmati d’epoca
sul Castello e sulla città di Milano, presentati a cura della Fondazione Cineteca Italiana.
L’esposizione, curata da Silvia
Paoli, storica dell’arte e conservatore del Civico, è coordinata da
Claudio Salsi, Direttore del Settore Soprintendenza Castello,
Musei Archeologici e Musei Storici. Catalogo edito da Silvana
Editoriale. Sede: Milano, Castello
Sforzesco. Telefono: 02 88463664.
Orario: da martedì a domenica
ore 9 – 17.30. Lunedì chiuso. Ingresso libero.
I
Il Comune riesce ad accoglierne oltre 400, nei centri di via Aldini e di viale Toscana.
E in due strutture della Caritas. Il resto è costretto a dormire in stazione o per strada
Giuseppe Lippoli
Open Day alla Scuola Paolo Grassi!
l prossimo venerdì 16 maggio sarà una giornata di spettacoli e orientamento alla formazione teatrale, con l’obiettivo di
divulgare la conoscenza dei mestieri del teatro
alle future generazioni, dedicata a quanti vorranno visitare (interagendovi) una delle realtà
educative di eccellenza sul territorio: Milano
Teatro Scuola Paolo Grassi.
Massimo Navone, direttore di questa prestigiosa
istituzione, ospiterà gli studenti delle scuole superiori e delle università: in occasione dell’Open
Day, dalle 9,30 alle 13 (e in replica dalle 14.30
alle 17.30), la Sala Teatro sarà animata dalle
performance di attori, registi, danzatori di Tea-
arrivano 500 profughi
trodanza, autori e organizzatori.
La chiusura dell’Open Day consisterà nella rappresentazione di alcuni estratti da “Hopper Variations”, una performance degli allievi del
secondo corso Danzatore per la coreografia di
Emanuela Tagliavia, e di alcuni estratti da “Variazioni Cromatiche”, prestazione degli allievi
del primo corso Danzatore per la coreografia di
Julie Ann Anzilotti.
Per informazioni e prenotazioni (obbligatorie)
è sufficiente scrivere una e-mail all’utenza r.paparella@fondazionemilano.eu specificando
l’orario di partecipazione scelto (mattino o pomeriggio).
La notte del 1° maggio un centinaio di persone
hanno dormito in strada o in Stazione Centrale e
oltre 400 sono state accolte nei centri del Comune
di via Aldini e di viale Toscana, gestiti da Fondazione Progetto Arca e in due strutture della Caritas. Dalla metà dello scorso ottobre fino a oggi la
città ha accolto e assistito circa 5mila persone, di
cui un terzo sono bambini, alcuni molto piccoli o
addirittura appena nati. Ma l’emergenza si ripete
sistematicamente. I recenti sbarchi sulle coste
della Sicilia hanno generato un flusso di persone
verso Milano composto da numerose famiglie con
bambini, ma anche giovani donne sole e ragazzi.
L’Unità di crisi, che comprende molte realtà del
Terzo settore e volontari, non è riuscita ad accoglierli tutti: troppe le persone arrivate a Milano
per gli spazi disponibili in assenza di altre strutture non comunali. Per chi non ha trovato posto
nei centri è stata allestita una primissima accoglienza in Stazione Centrale, con gli operatori di
Fondazione Progetto Arca e i Giovani Musulmani
che hanno portato pasti caldi, coperte e vestiti.
«La nostra città – spiega l’assessore alle Politiche
sociali, Pierfrancesco Majorino – da mesi sta accogliendo migliaia di Siriani in fuga dalla guerra
senza la benché minima collaborazione delle
altre istituzioni a livello sia nazionale sia locale e
con il solo sostegno di una convenzione per 240
posti letto sottoscritta con la Prefettura. L’emergenza in queste ultime ore ha raggiunto livelli
drammatici costringendoci, proprio per la mancanza di aiuti, a lasciare per strada un centinaio
di persone. Stiamo cercando di accogliere tutte
le mamme con bambini, ma anche questo è per
noi assai difficile. Rilanciamo ancora una volta
l’appello al Governo affinché smetta di ignorare
cosa sta succedendo sulle coste del Sud, lungo la
Penisola e a Milano e si attivi presto per far forte
a una tragedia umanitaria che coinvolge persone
da mesi sfruttate, che al nostro Paese non chiedono nulla e che, dopo un viaggio disumano
hanno bisogno di aiuto e assistenza degne di un
Paese civile».
La Prefettura contribuisce con 30 euro di rimborso, per giorno e per persona (240 posti al
giorno) alle Associazioni che gestiscono l’accoglienza. Il Comune di Milano partecipa esclusivamente mettendo a disposizione le strutture.
20
ANNO XVIII NUMERO 05 MAGGIO 2014
All’Auditorium di corso San Gottardo nel mese di maggio
Il 16 e il 17 maggio alla Sala Verdi del Conservatorio
Da Beethoven al “Piccolo spazzacamino”
45 orchestre giovanili,
2mila musicisti in concerto
uesto maggio il cartellone de laVerdi
si preannuncia di sicuro interesse.
Per la Stagione Sinfonica sono in
programma ben tre concerti per pianoforte
e orchestra di Ludwig van Beethoven.
Si inizia il 1° maggio (repliche il 2 e il 4)
con 2° Concerto in si bemolle maggiore op.
19 per pianoforte e orchestra, seguita dalla
Sinfonia n. 5 in Do minore, sempre di Beethoven, e Fiori di fiori del compositore italiano contemporaneo Francesco Filidei. Al
pianoforte Orazio Sciortino al pianoforte
e la direzione di Paul Daniel, in cui verrà
eseguito il.
Il 16 e il 18 maggio Gabriele Carcano al
pianoforte e Jader Bignamini eseguiranno
il 3° concerto in Do minore op. 37 per pianoforte e orchestra di Beethoven, cui seguirà la stupenda Sinfonia n. 4 in Sol
maggiore di Gustav Mahler (soprano solista Karina Gauvin), per finire, il 22, 23 e
25 maggio, Roberto Cominati al pianoforte
per la direzione di Aziz Shokhakimov suoneranno il 4° concerto in Sol maggiore op.
58 sempre del genio di Bonn, a cui seguiranno L’amore delle tre melarance e la
Suite Scita op. 20 di Sergej Prokof’ev.
Q
Sempre per la Stagione
Sinfonica il 9 e l’11
maggio verrà eseguito
Rosenkavalier di Richard Strauss (direttore
Giuseppe
Grazioli), con la proiezione dell’omonimo
film del 1925 del regista tedesco Robert
Wiene. Richard Strauss
sarà protagonista indiscusso anche del concerto del 29 maggio
(replica il 1° giugno)
con Burlesque, brano
per pianoforte e orchestra, il poema sinfonico
Don Juan op. 20 e il
poema per viola e violoncello concertanti e
orchestra Don Quixote op. 35 con la direzione di Jader Bignamini, Lilya Zolberstein
al pianoforte, Gabriele Mugnai alla viola e
Mario Shirai Grigolato al violoncello.
Per la rassegna laBarocca Ruben Jais il 17
maggio dirigerà in forma di concerto
l’opera Orfeo ed Euridice (versione originale del 1762) di Christoph Willibald
Gluck.
Mentre per la rassegna “Made in Italy”, dedicata alla musica sinfonica moderna e
contemporanea, vede tre appuntamenti,
tutti diretti da Giuseppe Grazioli: il primo
il 4 maggio con musiche di Vittorio Rieti,
Francis Poulenc e Jacques Ibert; il 18 maggio
con musiche di Nino
Rota, Samuel Barber e
Giancarlo Menotti; e
per ultimo, il 25 maggio
con musiche di Gian
Francesco Malipiero,
Claude Debussy e Benjamin Britten.
Si segnala infine Crescendo in musica, la
rassegna di concerti dedicata ai più piccoli: il
10 maggio con l’esecuzione de “Il piccolo
spazzacamino” di Benjamin Britten per la direzione di Maria Teresa Tramontin e il 7 maggio il concerto
dell’Orchestra di Fiati della Svizzera Italiana con musiche di Ron Nelson, Friedrich Gulda e David Maslanka.
C. Z.
Dire Straits Legends in concerto
Il Tour 2014 vedrà il gruppo esibirsi ad Assago
il 22 maggio alle ore 21, al Teatro della Luna
ornano a Milano dopo il sold out della tournée
2013 i “Dire Straits Legends”. Il tour, prodotto e
distribuito da We 4 show, farà tappa a Milano al
Teatro della Luna il 22 maggio 2014, alle ore 21.
I Dire Straits Legends nascono nel 2004 dalla passione
di Marco Caviglia per il noto gruppo britannico, che ha
visto, negli anni, riunire intorno a sè artisti che hanno
fatto la storia dei Dire Straits stessi, sia come componenti ufficiali del gruppo sia come musicisti di supporto.
La band è composta oltre che da Marco Caviglia, talentuoso chitarrista e voce del gruppo, dal chitarrista Phil
Palmer (Dire Straits 1990/92 oltre ad aver suonato con
Bob Dylan, Frank Zappa, George Michael ed altri artisti
di fama mondiale), dal percussionista Danny Cummings (1990/92, ha collaborato con star del calibro di
Paul McCartney, Tina Turner, Elton John, per citarne
alcuni), dal sassofonista Mel Collins (Dire Straits nel
1983, con il suo sassofano ha suonato anche con i The
Rolling Stone e Joe Cocker), dal batterista Steve Fer-
T
di Roberto Lonoce
Presidente dell’associazione “ICM Insieme
Con la Musica”
’Associazione Musicale ICM - Insieme
Con la Musica della Zona 5 presenta
il Quinto Festival Musicale “Giovani
& Giovanissimi in Concerto”, venerdì 16 e
sabato 17 maggio 2014, presso la Sala Verdi
del Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano. Saranno presenti 45 formazioni orchestrali, per un totale di circa 2mila bambini
e ragazzi delle scuole di Milano e hinterland. Al Festival, patrocinato dal CdZ5, parteciperanno tutte le Scuole Medie a
Indirizzo Musicale della Zona 5 (Arcadia,
Confalonieri, Pertini e Tabacchi), l’Istituto
superiore S. Allende e la scuola d’Infanzia
Giambologna, che con l’orchestra Biribimbi,
composta da musicisti di 4 anni, si esibirà il
17 maggio. Dal 2011 il Festival si avvale del
patrocinio del “Sistema delle Orchestre e
dei Cori Giovanili e Infantili in Italia Onlus”,
ideato su ispirazione di “El Sistema”, modello educativo venezuelano fondato nel
1975 dal Maestro José Antonio Abreu, che
L
offre a bambini e giovani la possibilità di accedere gratuitamente a una formazione
musicale collettiva di esemplare portata sociale. Il progetto è stato promosso dal Maestro Claudio Abbado ed è presente in tutte
le regioni italiane. Il Quinto Festival ha riservato una sezione dedicata al Sistema
della Lombardia. Durante il Festival si esibiranno anche alcuni ospiti della Casa di Riposo per Musicisti “Fondazione Giuseppe
Verdi” in un ideale “passaggio del testimone”
alle giovani generazioni, incoraggiamento
per tutti i ragazzi a rendere la musica una
presenza importante nella loro vita.
Auspichiamo con questa iniziativa di incentivare e sostenere fra i giovani e i giovanissimi il desiderio di suonare e cantare
insieme, per scoprire la Bellezza che racchiude la musica, per permettere l’integrazione con la diversità, per creare occasioni
di aggregazione.
Vi aspettiamo ad ascoltarli, l’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti disponibili. Gli orari e tutti i dettagli si possono
trovare sul sito:
www.giovaninconcerto.eu
PRIMO APPUNTAMENTO L’11 MAGGIO ALLA CHIESETTA DI NOSEDO
Concerti in Periferia, sesta edizione
rone (considerato tra i migliori batteristi al mondo, ha
suonato tra gli altri con i Duran Duran, Bob Dylan, Eric
Clapton e i Bee Gees), dal tastierista Primiano DeBiase.
A questo appuntamento sarà inoltre presente, in qualità
di “special guest”, John Illsey, che al fianco di Mark
Knopfler (voce, chitarra e autore dei brani), di David
Knopfler (chitarrista) e del batterista Pick Withers,
fondò il gruppo nel 1977, nonchè unica presenza stabile,
assieme al noto frontman, dalle origini fino allo scioglimento del gruppo nel 1995.
Potremo cosi riascoltare la musica dei Dire Straits direttamente dagli artisti che ne hanno fatto la storia. I
protagonisti di una delle band più famose al mondo si
riuniranno per farci rivivere i suoni e le magie di canzoni storiche come “Sultan of swing”, “Money for nothing”, “Brothers in arms” e molte altre.
Chiunque fosse interessato, può acquistare i biglietti
sul sito www.ticketone.it
A.R.
Partirà l’11 maggio la sesta edizione della rassegna musicale “Concerti in Periferia”, promossa dalla Consulta Periferie Milano,
organizzata dalla Fondazione Milano Policroma e realizzata dall’associazione musicale
“Il Clavicembalo Verde”. Si tratta di una manifestazione che riunisce in un unico cartellone (dall’11 maggio al 22 giugno) oltre 50
concerti a ingresso gratuito, accorpando quelli
organizzati direttamente e quelli già programmati nelle periferie milanesi, a dimostrazione
della vivacità culturale delle realtà che vi operano.
L’iniziativa sarà svolta in collaborazione con
numerose istituzioni, parecchie associazioni
culturali ed alcuni sponsor privati; i luoghi
scelti vanno dalle ville storiche alle antiche
chiesette, dai borghi alle cascine e agli spazi
tra le Case Popolari; sono inoltre in programma, come d’abitudine, concerti eseguiti
presso le comunità di nuovi italiani presenti a
Milano, riunendo tutti i punti cardinali della
città in uno spaccato di periferia declinato in
tutte le sue accezioni. Contestualmente ai
concerti verranno anche allestite mostre
estemporanee di pittura a cura di un gruppo
di studenti coreani dell’Accademia di Brera.
Il concerto inaugurale avrà luogo l’11 maggio
alle ore 17.30 nella chiesetta di Nosedo, luogo
di recenti ritrovamenti di reperti bimillenari;
altri concerti organizzati ad hoc nella nostra
zona si terranno nella chiesa di Santa Maria
Annunciata in Chiesa Rossa (1 giugno ore 17
e 13 giugno ore 21) e nello spazio antistante
la chiesa di Maria Madre della Chiesa a Gratosoglio (il 31 maggio e il 14 giugno, entrambi
alle ore 20:30); il programma completo della
rassegna è scaricabile dai siti internet
www.periferiemilano.it e www.milanopolicroma.it.
Gruppo Immobiliare Po s.r.l.
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LA RIABILITAZIONE
™Rieducazione motoria mediante
fisioterapia in acqua
™Fisioterapia di gruppo in acqua
La rieducazione motoria mediante fisioterapia in
acqua, è un attività terapeutico-riabilitativa che ha
l’obiettivo di favorire un’organizzazione del
movimento in condizioni patologiche.
(Responsabile Medico dott. G. Ronchi)
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PISCINA
VISMARA
VIA DEI MISSAGLIA 117
I CORSI
™Acquaticità Neonatale
™Acquaticità Prescolare
™Nuoto Individuale o in Coppia
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ALL’INTERNO DEL CENTRO SPORTIVO VISMARA
21
ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013
ANNO XVIII NUMERO 05 MAGGIO 2014
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Primavera: in arrivo matrimoni,
cresime e comunioni!
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Festa Democratica 10-11 Maggio 2014
Portico delle Cascine Chiesa Rossa
Linea Metropolitana Verde (M2) - Fermata Abbiategrasso
Tram 3 – 15
Autobus 79
Sabato 10 Maggio
Ore 12:30
Pranzo popolare in Cascina
Ore 15.30
Torneo di Biliardino
(Sarà possibile iscriversi al momento)
Ore 17:00
“L’Italia in Europa”
Dibattito sul ruolo politico dell’Italia in Europa
Con E. CIMBRO e L. QUARTAPELLE
Domenica 11 Maggio
Ritrovo Ore 10:00 Partenza Ore 10.30
“L’Europa in Bicicletta: un viaggio nel
tempo con la Signora Europa”
Percorso a tappe nel Parco Agricolo Sud Milano con
letture sulla storia dell’UE
(Solo in caso di PIOGGIA l’evento si terrà in loco)
Ore 11:00
Il genere è un diritto?
Ore 21:00
2° Edizione del Naviglio del Jazz concerto
dei Lumiba Trio
Dibattito sul ruolo della donna e sulle politiche di genere
2 per mille dell’Irpef ai partiti politici
Dalle Ore 15.00
Da quest’anno è possibile, destinare il 2 per
mille dell’Irpef ai partiti politici, e dunque,
anche al PD.
Con l’abolizione del finanziamento pubblico ai
partiti, sono state introdotte nuove modalità di
contribuzione volontaria.
non si tratta di una nuova tassa, ma di una
forma di contribuzione volontaria che potrà
concretamente aiutare a sostenere tutte le
iniziative del nostro partito a ogni livello.
Per dare il tuo sostegno concreto al PD è
sufficiente consegnare il modulo (che trovi sul
sito: www.agenziaentrate.gov.it) in busta
chiusa, con la presentazione del 730 o del Mod.
Unico. Per scegliere, basta una firma: il
contribuente deve compilare la parte superiore del
modulo inserendo i propri dati anagrafici e poi
firmare in corrispondenza del riquadro
indicante - Partito Democratico
Circolo PD Clapiz-Chiesa Rossa
www.pdclapiz.it
www.facebook.com/pdclapiz
Ore 12:30
Pranzo popolare in Cascina
Il giro d’Europa in 10 Giochi (proposta per bambini e
ragazzi dai 4 ai 10 anni)
L’Europa per i Giovani quiz interattivo autogestito “Ma
quante ne sai?” con premi a sorpresa.
Ore 17:00
“Il futuro dell’Europa”
Confronto fra i candidati del Pd alle elezioni europee:
MOSCA, PANZERI, TOIA, BENIFEI e SINIGAGLIA
Ore 19.15
Aperitivo Letterario
Presentazione libro di Carmine Pacente
“La città metropolitana nell’Unione Europea”
Con P. MARAN e C. PACENTE
L’EVENTO SI TERRA’ ANCHE CON LA PIOGGIA
PERCHE’ SAREMO SOTTO IL PORTICO E
LA CUCINA SARA’ SEMPRE FUNZIONANTE
Circolo PD Gratosoglio
www.pdgratosoglio.it
Richiesta di aiuto online da un amico,
attenzione è una truffa
Nel precedente numero è stata trattata una tra le più note e insidiose truffe su internet, il phishing, o fishing, volta a captare i dati
bancari o di carte di credito degli utilizzatori della rete. Un tipo di
truffa simile al phishing, ma attuata con modalità molto più insidiose, che fa moltissime vittime, non soltanto tra i novelli utilizzatori di internet, oltre che tra le persone meno giovani, sono
quelle che partono con un messaggio mail contenente una richiesta di aiuto. I truffatori dopo essere riusciti ad entrare nella rubrica
del computer del mal capitato, ne copiano tutto l’indirizzario, in
modo da reindirizzare a tutti i suoi contatti, un messaggio di posta
elettronica contenente una richiesta di aiuto economico, in situazione di emergenza del tutto verosimile. Il messaggio risulta
in tutto e per tutto inviato dallo stesso indirizzo mail rubato, con
tanto di carta intestata in calce alla mail stessa e di solito inizia
con la frase «spero ciò ti arrivi in tempo utile» e prosegue con una
breve storia, in cui viene raccontato che, durante un viaggio all’estero, solitamente nel Regno Unito, sono stati rubati i documenti, il passaporto e la carta di credito. Il messaggio prosegue
con una richiesta di invio denaro tramite, ad esempio, Western
Union o carta ricaricabile, con la promessa che verranno rimborsati il prima possibile, se non addirittura il giorno dopo l’invio. Il
messaggio, che di solito non contiene subito l’esplicitazione della
richiesta economica e/o le coordinate a cui inviare il denaro, si
conclude con la frase «posso mandarti i dettagli su come trasferire
la somma, spero di ricevere a breve la tua risposta». Coloro che
cadono nella truffa rispondono all’indirizzo mail falso e ricevono
così le indicazioni sul come e sul dove inviare i soldi. Spesso, tramite la mail di risposta del malcapitato che, anziché cestinare la
mail, vi ha risposto comunicando la propria disponibilità di aiuto,
i truffatori riescono a captare anche l’indirizzario della vittima e
utilizzarlo per altre truffe in serie. Inoltre, chi effettua anche il
trasferimento di denaro, è oggetto di ulteriori attività truffaldine
perpetrate tramite l’utilizzo delle credenziali bancarie captate nel
momento della disposizione di pagamento. Il messaggio di richiesta di aiuto del conoscente o amico, è scritto in un italiano apparentemente corretto, che induce facilmente in errore.
Il nostro consiglio, una volta ricevuta una mail con tale contenuto,
è quello di cestinarla immediatamente per evitare che a sua volta
il proprio indirizzario venga sottratto dai cyber truffatori e poi utilizzato nello stesso modo truffaldino con i propri contatti e, soprattutto, di non rispondere mai a queste o simili richieste,
avvisando, mai tramite risposta diretta alla mail ricevuta, ma semmai telefonando direttamente al proprio conoscente, che appare
aver inviato il pericoloso messaggio, per avvertirlo della truffa in
corso, affinché possa subito inviare una mail (vera) di allerta ai
propri contatti e presentare immediatamente denunzia alla Polizia Postale.
Avvocato Alessio Straniero
Il 18 maggio, al Parco Chiesa Rossa
La campagna nutre la città
La Cia Lombardia (Confederazione Italiana Agricoltura), con
il patrocinio del Consiglio di
Zona 5, dopo il grande successo
e il favore espresso dai consumatori, ripropone a Milano il mercato contadino, con prodotti
tipici di qualità, tradizione, cultura e didattica.
Il mercato si terrà il 18 maggio,
dalle ore 9 alle 18, al Parco
Chiesa Rossa e sarà un’occasione per gustare prodotti a km
zero e di qualità, aiutando concretamente l’affermarsi della
vocazione agricola della nostra
città, anche in prospettiva di
Expo.
Per maggiori informazioni: Cia
Lombardia
cia.lombardia@cia.it - turismoverdelombardia@cia.it
22
ANNO XVIII NUMERO 05 MAGGIO 2014
La condanna di Galileo Galilei
Quello di Galileo Galilei è forse il caso più
emblematico del conflitto fra fede e scienza.
Lo scienziato pisano (1564-1642) visse nell’epoca immediatamente successiva alla
Controriforma.
Il contrasto dottrinale che era seguito alla
“ribellione” di Martin Lutero (l’affissione
delle 95 tesi a Wittenberg, il 31 ottobre 1517)
non era ancora risolto. Era stato caratterizzato per vari decenni da uno stretto intreccio
fra religione e politica. La Chiesa, con il Concilio di Trento, dal lungo e tormentato cammino (1542-1564), aveva tentato di arginare
gli effetti dello scisma, riuscendovi solo in
parte.
Sul terreno squisitamente teologico il Concilio aveva indubbiamente fornito delle risposte e fissato i cardini della dottrina
cattolica. Ma non aveva arrestato il dilagare
dello scisma. L’Inquisizione poteva operare
con successo nei territori in cui il potere politico continuava a riconoscersi nella Chiesa
romana. Altrove – come in Francia – il conflitto, dai connotati del tutto politici, fra cattolici e ugonotti aveva investito in pieno
anche la corte, con lacerazioni che avrebbero
raggiunto il culmine nella terribile notte di
San Bartolomeo (24 agosto 1572).
Essere liberi pensatori in quei tempi comportava un rischio mortale. Ma anche agli
spiriti religiosi che intendevano mettere in
discussione aspetti dottrinali e filosofici, pur
restando all’interno della comunità ecclesiastica, erano negate libertà di indagine e di
speculazione. La fase più acuta della restaurazione si manifestò fra la fine del XVI secolo
e l’inizio del XVII. La dogmatica tridentina
non ammetteva deviazioni e soprattutto era
implacabile nella difesa di un principio assoluto: l’autorità indiscutibile delle Sacre
Scritture. La scienza era legittimata solo fino
al punto in cui non entrava in rotta di collisione con le Scritture.
Un grande scienziato polacco, Niccolò Copernico (Mikolaj Kopernik) aveva elaborato
molti anni prima la rivoluzionaria teoria
dell’eliocentrismo, che - capovolgendo i principi della teoria geocentrica di Tolomeo, consacrata dall’autorità di Aristotele - nessuno
aveva ancora osato mettere in discussione.
Col suo “De revolutionibus coelestium”, in
reltà Copernico aveva dato fondamento
scientifico ad una ipotesi che già nel III se-
colo avanti Cristo Aristarco di Samo aveva
avanzato, senza riuscire a dimostrarla. Il
libro di Copernico fu pubblicato nel 1543 il
giorno della morte dell’autore. Fu naturalmente avversato dalla Chiesa, ma per alcuni
decenni non diede eccessivamente fastidio.
Il dibattito sull’astrofisica era oscurato da
conflitti geopolitici di ben più vaste dimensioni. Galileo Galilei venne a contatto con le
teorie copernicane nell’ultimo decennio del
sedicesimo secolo e vi aderì. Galileo ero un
uomo di scienze dalla mente poliedrica, curioso, osservatore, indagatore, si impose con
importanti trattati in matematica, fisica, architettura, meccanica... Amava la scienza,
ma amava anche il vino e la buona tavola,
aveva uno spiccato senso degli affari (fece
propria, perfezionandola, la scoperta del
cannocchiale, riuscendo a ricavarne quei benefici economici che i magri emolumenti
come docente universitario a Pisa e a Padova
gli negavano): era nutrito di sincera fede cattolica, ma aveva anche una fede smisurata
nel cervello umano. Un po’ troppo, secondo
la Chiesa. La quale, pur governata agli inizi
del XVII secolo da uomini (Barberini, Bellarmino) assai più illuminati dei primi controriformatori, non poteva accettare che
l’autorità della Bibbia potesse essere messa
in discussione. Nel Sacro Collegio c’era un
astronomo di valore, Cristoforo Clavio, che
non aveva difficoltà ad ammettere che il sole
stava fermo e la terra vi girava intorno. Ma
questa verità non poteva diventare una verità alternativa alla Bibbia, come stava avvenendo con il crescente prestigio di Galileo,
ormai divenuto un’autorità assoluta in
campo scientifico. Questa autorità scientifica
non poteva competere con quella delle Sacre
scritture. In realtà, Galileo “era convinto
della possibilità di dimostrare che i testi sacri
non contengono – se bene interpretati – alcuna affermazione in reale antitesi con la verità copernicana” (Ludovico Geymonat).
Bertolt Brecht, nella memorabile “Vita di Galilei” gli fa dire: “Scopo della scienza non è
tanto quello di aprire una porta all’infinito
sapere quanto quello di porre una barriera
all’infinita ignoranza”. Ma la Chiesa non voleva ammettere che il principio della mobilità del sole (celebrato dalla famosa
invocazione di Giosuè) potesse essere ridotto
a favoletta. Un primo processo a Galileo
(1616) si concluse con la condanna delle
proposizioni chiave (Sol est centrum mundi
e Terra non est centrum mundi), ma senza
conseguenze personali per Galilei, che pensò
di aver così ottenuto una sorta di salvacondotto permanente. Ma così non era. Sotto il
pontificato di Maffeo Barberini (Urbano
VIII), anche per ragioni politiche (dalla
corte pontificia erano stati allontanati tutti i
soggetti spagnoli o spagnoleggianti, che appoggiavano lo scienziato pisano) il caso Galileo riesplose.
Lo scienziato fu convocato a Roma (febbraio
1633), ormai anziano e già con la vista compromessa (era avviato alla cecità), e “fu fatto
inginocchiare durante la lettura della sentenza che lo condannava all’incarcerazione.
Mentre era ancora inginocchiato G. ritrattò
formalmente il suo errore” (William Shea).
Abiurando, Galileo salvò la vita, ma fu condannato alla residenza coatta per il resto
della sua vita (una sorta di “arresti domiciliari”). Nei suoi ultimi anni, anche dopo essere diventato completamente cieco (1638),
Galileo continuò a studiare e ad approfondire
le sue scoperte, fornendo ulteriori contributi
all’avanzamento delle scienze matematiche
e meccaniche. Molti dei suoi discepoli deplorarono allora la sua abiura. Viltà? Prudenza? Calcolo?
L’eroismo della fermezza (come in Giordano
Bruno, arso vivo nel 1600) e la sicura condanna a morte avrebbero meglio servito la
causa della scienza e del progresso? Il dibattito è ancora aperto. Ma forse vale ricordare
quello che Brecht fa pronunciare a Galileo
ormai vicino alla morte: “Sventurata la terra
che ha bisogno di eroi”.
Ingredienti per 4 persone:
320 g di lasagne già pronte o fatte in casa;
100 g di speck in due o tre fette spesse; 100
g di provola affumicata; 4 zucchine; parmigiano grattugiato a piacere; olio extravergine di oliva; sale.
Per la besciamella: 40 g di burro; 40 g di farina 00; 0,5 litri di latte; noce moscata; sale.
Preparazione:
lavate le zucchine, spuntatele e rimuovete
la parte centrale ricca di semi, quindi grattugiatele. Scaldate un generoso giro d’olio
extravergine d’oliva in una padella capiente,
unite le zucchine grattugiate e fatele saltare
per circa 5 minuti, regolate di sale e tenetele
da parte. Portate a ebollizione una pentola
colma d’acqua, salatela, aggiungete un giro
d’olio e tuffatevi le lasagne.
Scottatele per 10 minuti, quindi adagiatele
su teli di stoffa a raffreddare. Nel frattempo
tagliate lo speck e la provola a strisce. Prendete una teglia rettangolare a bordi alti,
sporcate leggermente il fondo con poca be-
Che meraviglia la primavera, non è vero?
Con i suoi scorci luminosi e tersi e l’aria fresca… Eppure sono in molti a vivere con terrore i momenti in cui iniziano a svolazzare
quei ciuffettini bianchi che portano a reazioni allergiche, insopportabili a chi ne soffre. Per loro la primavera non è un momento
spensierato ma un incubo.
Del resto è dimostrato che le persone allergiche sono in aumento (colpa dell’inquinamento? dell’aria che respiriamo? di quel che
mangiamo?), mentre scende l’età dei primi
attacchi. I bambini infatti sono sempre più
colpiti. Che fare quindi? Prima di tutto ricordiamo di applicare, anche in questo caso,
la parola “prevenzione”: quando ormai gli attacchi allergici sono iniziati, diventa più difficile fermarli o ridurli. Prevenire significa
iniziare per tempo, almeno un mese prima,
a curarsi con fitoterapici adatti alla situazione. L’Aloe è un formidabile antinfiammatorio, che aiuta a ripulire tutto l’organismo
da tossine e residui ossidati, i tanto temuti
radicali liberi che fanno parte dello scarto
del lavoro del nostro metabolismo. Pur essendo inevitabile la loro presenza, si rende
necessaria la loro eliminazione. L’Aloe, infatti, fa proprio questo lavoro fondamentale:
se ne beve un misurino di succo puro al mattino a digiuno per alcuni mesi. Potrebbe provocare un po’ di movimento all’intestino, ma
è un fenomeno che passa presto. Anche per
le persone anziane si è rivelato molto utile,
sciamella, realizzate un primo strato di
pasta all’uovo e cospargetelo con abbondante besciamella. Distribuitevi sopra le
zucchine saltate e le striscioline di speck.
Chiudete ogni strato con un po’ di provola.
Proseguite in questo modo fino a esaurimento degli ingredienti, terminando con abbondante besciamella su cui distribuirete
una quantità generosa di parmigiano grattugiato così da ottenere una gratinatura perfetta.
Cuocete le lasagne in forno caldo a 200° C
per 25 minuti, sfornate e lasciate riposare 5
minuti prima di servirle in tavola.
Anna Muzzana
nel loro caso poi l’accumulo di tossine e il
bisogno di eliminarle si rende ovviamente ancora più necessario.
Poi, quando iniziano gli attacchi, possiamo
servirci del Ribes Nigrum sotto forma di gocce
e/o di pastiglie: fatevi consigliare da un bravo
erborista ben fornito.
Vi aggiungo una pianta molto comune: il basilico, considerato un vero e proprio antistaminico naturale.
Le sue proprietà possono essere sfruttate preparando una tisana, facendo bollire l’acqua e
versandola sopra quattro foglie per tazza. Lasciare in infusione 10 minuti. Poi filtrare e
bere una o due tazze al giorno. Oltre che per
uso interno, l’infuso di basilico potrà essere
applicato sulle eruzioni cutanee dovute alle
allergie, al fine di alleviarle. Potrete usare naturalmente anche le foglie di basilico essiccate da lasciare in immersione in acqua
bollente fino a quando non si saranno raffreddate. Dosi: 30 grammi di foglie di basilico essiccate per ogni litro d’acqua.
E come sempre sottolineo nei miei articoli,
può essere molto utile permettere al nostro
organismo di disintossicarsi da solo, tenendo
una dieta solo di cereali, verdura e frutta per
una settimana al mese.
A proposito di alimentazione, ricordiamo,
come accennavo nell’articolo di aprile, che
tutti i latticini sono allergizzanti: latte e formaggi aumentano il livello delle forme allergiche in generale. Quindi se non riusciamo
a tenere una dieta così rigorosa, perlomeno
asteniamoci dal mangiare latticini.
È’ molto importante che queste sane regole
siano insegnate ai bambini da subito, ne
vedo molti che non assaggiano neanche una
verdura, un filo di insalata o un frutto. Questo non va assolutamente bene, ricordatevi
che è più intossicante e pericoloso alimentarsi male che… fumare! Questo sono arrivate ad affermare le ultime ricerche. Come
vedete, il mio accanimento contro il cibo
spazzatura e le troppe proteine animali è
molto valido. Spero che mi perdonerete.
Sarei felice, con i miei consigli sulla dieta,
di essere riuscita a farvi cambiare anche
solo per il 20% le vostre (cattive) abitudini.
E poi in primavera non facciamoci mancare
le passeggiate, le corse in bicicletta, la vita
all’aria aperta in tutte le sue forme, proprio
per far respirare la pelle, i polmoni, lo spirito. E noterete che i vostri bambini saranno
veramente felici delle nuove abitudini della
famiglia!
Paola Grilli,
Naturopata
www.paolagrilli.it
di Anna Muzzana
Ragazzine terribili
Piero Pantucci
Lasagne con zucchine,
speck e provola affumicata
Un tripudio di sapori: dal dolce delle zucchine al sapido e affumicato dello speck e
della provola.
Queste lasagne sono per gli amanti dei sapori forti e decisi, quindi preparatele per i
vostri amici più golosi.
Aloe e basilico,
alleati anti allergie di primavera
Studentesse delle medie e delle superiori
offrono prestazioni sessuali in cambio di
cellulari, iPod, accessori firmati. Le adolescenti abusano anche di alcolici e stupefacenti; su 70 giovani con problemi di
alcol, le donne rappresentano il 66% dei
casi. Fanno uso di droghe, formano bande,
sfoggiano muscoli e cattivo gusto. In famiglia, ma soprattutto a scuola. Il bullismo,
fenomeno che al femminile ha sempre
avuto a che fare con insulti ed esclusione,
ora tra ragazze si declina con calci e
pugni. Adottano le stesse strategie dei maschi, le giovani hanno acquisito la leadership nel gruppo, picchiano le loro rivali e
hanno importato le tecniche del branco
maschile. Giovani bulle in carriera, ora
l’emergenza riguarda loro. Denunciano gli
educatori: “Sono i soggetti più a rischio e
visto che quando ci si mettono, sono tenaci e caparbie, hanno superato i loro coe-
tanei. Bevono più
degli uomini e
sono più violente”.
Minacce, aggressioni, quattordicenni al pronto
soccorso in coma
etilico. Seminude
sulle chat, strafatte il sabato pomeriggio,
in
discoteca.
Buttate su un divano, con il trucco colato sulla faccia. O
chiuse in bagno a vomitare.
Abbiamo una gioventù senza guida e che
ha un unico modello: la televisione. Veline,
troniste, ballerine. Successo e soldi facili.
Le arti classiche di seduzione femminile
e i muscoli. Le giovani si sono omologate
ai maschi, non vogliono fare di meno.
Sembra che stiano cercando di raggiungere così la parità dei sessi. Finché non si
studierà il disagio adolescenziale in tutti
i suoi aspetti, sarà difficile conoscere a
fondo il fenomeno. Mancano per le ragazze progetti da condividere. Assorbono
tutto dal branco, dalla Tv, da internet. Vivono per l’apparire, non per l’essere.
L’unica che può mantenere aperto un canale di comunicazione con i giovani è
forse la scuola, anche se parlare con gli
adolescenti è la sfida più difficile. I presidi
lo sanno. Per questo, in alcuni istituti mi-
lanesi, hanno aperto sportelli anti-disagio,
incontri con esperti e psicologi, colloqui
con le famiglie, avviato collaborazioni con
le associazioni di volontariato. E anche se
non sempre le ragazze si picchiano, se non
sempre arrivano a casi estremi, anche se
la scuola non diventa un ring, ora i docenti
stanno più attenti.
Per quanto riguarda il disagio adolescenziale, le ragazze non possono assolutamente dirsi inferiori ai maschi; la
precocità, che declinata al femminile diventa ultra precocità, mette le ragazze a
contatto con tutti i comportamenti deviati
che, fino a qualche anno fa, erano
un’esclusiva dei maschi. Si può ben dire
che le femmine hanno raggiunto a pieno
titolo le pari opportunità.
Usano la sessualità come strumento di potere. E’ l’ennesimo tentativo, rischioso e
deviante, di affermare il loro primato.
E pensare che potrebbero essere meravigliosi gli anni dell’adolescenza, ma a volte
sono terribili. Soprattutto per le ragazze,
già quasi in fiore ma non del tutto sbocciate. Ci fissano con quegli occhi al tempo
stesso sfuggenti e interlocutori, sembra
che sappiano tutto loro. Il mondo lo adorano, il mondo fa loro schifo. Un giorno in
vetta, il giorno dopo sotto terra. Che fatica,
le adolescenti. Che siano nostre figlie o
nostre nipoti. Ma le amiamo così come
sono.
Anna Muzzana
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ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013
ANNO XVIII NUMERO 05 MAGGIO 2014
di zona 5
Agenda maggio 2014
Teatro ( ingresso a pagamento)
Nei giorni 9, 10, 17 ore 21, e il 18 alle ore 15.30 al Teatro
Sant’ Andrea va in scena “Attento alla cioccolata, Callaghan”
di Quattrocchi e Cattivelli, regia di Gianantonio Caldana, Compagnia Sant’Andrea.
Dal 12 al 14 ore 20.45 al Teatro Pim Off “Homo ridens”. Nel
riso è l’intrattenimento del potere ma anche la rivalsa popolare… Ma cosa c’è da ridere? A cura di Teatro Sotterraneo. Il
12 incontro con il pubblico dopo lo spettacolo
Dal 22 al 25, ore 20.45 feriali, domenica ore 16 al Teatro Ringhiera (S)LEGATI di e con Jacopo Bicocchi e Mattia Fabris,
musiche Sandra Zoccolan: tratto da la storia di Joe Simpson e
Simon Yates che nel 1985 furono i primi a scalare il Siula Grande
dalla parete ovest.
Dal 26 al 28 ore 20.45 al Pim Off prima nazionale di “Lowland”
danza con Roser Lòpez Espinosa (E), lo spettacolo è un sovrumano tentativo di spiccare il volo.
Venerdì 30, sabato 31 ore 20.45 al Teatro Ringhiera va in scena
“Il Grande Inquisitore” di Serena Sinigaglia, con Fausto Russo
Alesi. Nel corso delle due serate si alterneranno ospiti intellettuali che proveranno a rispondere alla provocazione forte e potente del grande inquisitore.
Venerdì 30 ore 21 presso la cooperativa sociale La Cordata
“Concerto tra gli orti” a cura della Compagnia Alma Rosè con
Elena Lolli e Manuel Ferriera (ingresso libero).
Corsi/ Incontri / Libri (Ingresso
libero salvo diversa indicazione)
Venerdì 9 ore 20.45 allo Spazio
del Sole e della Luna incontro su
“La figura storica e letteraria di
Sibilla Aleramo” a cura del Centro Puecher con Giuseppe Deiana
e Andrea Marino.
Sabato 10 ore 15.30 presso la
Chiesetta di S. Protaso presentazione del libro “Arte e fatiche nei
lavatoi di pianura e di montagna”
di Gabriele Pagani.
Sabato 10 dalle 14.30 alle 18 presso Cam Verro scambio di
libri usati.
Giovedì 15 ore 17.30 incontro su “Il Grand Tour”, giovedì 22
ore 18 “Affamato come una tigre: a tavola con Sandokan” a cura
del Gruppo Archeologico Milanese.
Venerdì 23 ore 20.45 presso Spazio del Sole e della Luna presentazione del libro di Guido Viale “Virtù che cambiano il
mondo. Partecipazione e conflitto per i beni comuni”, con l’autore: Giuseppe Deiana, Ottaviano Nienti e altri.
Venerdì 30 ore 17.45 presso Istituto Europeo di Oncologia
(IEO) per il ciclo “Alimentazione e prevenzione delle malattie
oncologiche” incontro a cura di Samart Food e Fondazione IEO.
Concerti (ingresso libero salvo diversa indicazione)
Domenica 11 ore 15.30 nella Chiesa di S. Maria alla Fonte “Il
violino e altri racconti” a cura dell’associazione Canone Inverso.
Ingresso a pagamento.
Sabato 17 nell’ambito di Piano City presso lo Spazio Griffa concerti di musica classica: ore 11 Piano Talents Concert; ore 15
Clelia Cafiero; ore 18 Trio Monet in collaborazione con Piano
Friends; prenotazione obbligatoria.
Lunedì 19 ore 21, nella Chiesa Sant’Andrea “Maria donna eucaristica” concerto del Coro S. Andrea e Coro SS. Pietro e Paolo
di Rovello Porro diretti da don Maurizio Corbetta.
Martedì 20 ore 21 nella chiesa dell’Assunta in Vigentino Concerto di chiusura a cura del M° Paolo Volta.
Domenica 25 ore 17 nella chiesa di S. Maria Annunciata in
Chiesa Rossa “Cantantibus Organis” ciclo di concerti per organo
con il M° Edoardo Bellotti.
Mostre ed esposizioni
Dal 7 al 28 presso Quintocortile “Trasgressioni di ferro” venticinque sculture dell’artista Mavi Ferrando estratte da due lastre
rettangolari di ferro in un continuum senza scarti.
Prosegue fino al 10 presso la Costantini Art Gallery la mostra
“Oltre la superficie” un percorso dallo Spazialismo alla Disseminazione: opere di Lucio Fontana, Enrico Castellani, Agostino
Bonalumi, Pino Pinelli.
Dal 17 al 31 presso la Chiesetta di S. Protaso mostra fotografica
“Come cambiano le periferie” a cura di Photofestival Milano
Dal 22/5 al 4/6 presso Spazio Seicentro “Luci nella città” immagini di Milano da Antonio Paoletti a Gabriele Basilico a cura
di Fondazione AEM
Continua fino al 27 giugno presso Fondazione Arnaldo Pomodoro la mostra “Loris Cecchini modulo e modello” a cura di
Marco Meneguzzo.
Fino al 30 presso Grand Visconti Palace mostra d’arte di Benedetto Virno.
Prosegue fino al 31 presso Circle “Fiuto presenta finto” dell’artista Fabio Rama, organizzata da Action Art a cura di Fabrizio Gilardi.
Mostra Bernardino Luini e i suoi figli (Palazzo Reale dal 10/4 al 13/7)
Importante artista di cui si trovano opere in
diverse chiese milanesi, nell’abbazia di Chiaravalle e in località limitrofe. Durante il mese
di maggio nelle sedi dei Consigli di zona gli
studenti e i dottorandi di Scienze dei Beni
Culturali dell’Università degli Studi di Milano spiegheranno gratuitamente la mostra ai visitatori interessati. Per motivi di spazio mettiamo solo alcune sedi vicine a noi:
Lunedì 5/5 ore 21.15 (zona 5) presso CdZ 5, via Tibaldi 41
Mercoledì 7/5 (zona 4) ore 18.15 alla Biblioteca Calvairate,
via Ciceri Visconti, 1
Venerdì 16/5 (zona 6) ore 18.15 presso Spazio Seicentro ore
18.15, via Savona 99.
altre info, su www.mostraluini.it
Mostre / Mercati
Tutti i sabati dalle 9 alle 18 presso Serra Lorenzini Agri- Cultura in Serra: mercato degli agricoltori, degustazioni, mercatino
delle associazioni, iniziative culturali e benessere, cucina regionale, incontri sulla valorizzazione dell’agricoltura.
Domenica 18 dalle 9 alle 18, sotto il portico della Cascina
Chiesa Rossa (Circolo dei Talenti) “La campagna nutre la città”
mercato agricolo a cura della Confederazione agricoltori lombardi.
Domenica 18 e 1/6 dalle 9 alle 18 al Parco Ravizza mostra
mercato per collezionisti, hobbisti, attività creative amatoriali;
a cura dell’Associazione culturale Milano Musica.
Didattica (a pagamento)
Famiglie in Fattoria per bambini da 3 a 10 anni (con genitori)
incontri/laboratori guidati attraverso esperienze sensoriali, conoscitive ed emozionali: domenica 25 dalle ore 15 alle 17.30,
presso Cascina Battitacco, via Barona 111; info: 333.5294516.
Riferimenti logistici
Teatro Pim Off, via Selvanesco 75, tram 3, 15,
info: 02.54102612, www.pimoff.it
Teatro Ringhiera, via Boifava 17 (piazza Fabio Chiesa) prenotazioni@atirteatro.it , 02.87390039, biglietteria
02.84892195, www.atirteatro.it
Teatro Sant’Andrea, via Crema 22, info: 02.58306894
Cascina Chiesa Rossa (Circolo Talenti) via S. Domenico
Savio 3; MM2 (Abbiategrasso Chiesa Rossa) tram: 3, 15, 79.
info: 02.6705544
Cam Verro, via Verro 87, info: 02.8845.5329
Circle, via Stehdhal 36, info: 02.42293745
Costantini Art Gallery via Crema 8, info: 02. 87391434
Chiesa Assunta in Vigentino, piazza Assunta 1,
info: 02.5391750
Chiesa S. Andrea, via Crema 22, 02.58306894
Chiesa S. Maria Annunciata, via Neera 24;
info: 02.89500817
Chiesa S. Maria alla Fonte, via della Chiesa Rossa 55.
info: 02.47997251
Chiesetta di S. Protaso, via Lorenteggio 31,
info: 331.3875.299
Compagnia Alma Rosè presso La Cordata , via Zumbini 6
info: 02.36577560. infoalmarose.it
Fondazione Arnaldo Pomodoro via Vigevano 9,
info: 02.89075394
Gran Visconti Palace, viale Isonzo 14, info: 02.54069517
Gruppo Archeologico Milanese, Corso Lodi 8/C,
info: 02.796372.
Istituto Europeo di Oncologia (IEO) via Ripamonti 435,
info: 02.6572627
Parco Ravizza, viale Bach 2 , info: 393.2124576
Quintocortile, viale Bligny 42, info: 338.8007617
Serra Lorenzini, via dei Missaglia 44, angolo via De Andrè
Spazio Griffa, via S. Rocco 5,
prenotazioni: 02.799731. www.pianocitymilano.it
Spazio del Sole e della Luna, via Ulisse Dini 7;
Info: 02.8266379, centropuecher@gmail.com
Spazio Seicentro via Savona 99, info: 02.8844.6330.
A cura di Lea Miniutti e Riccardo Tammaro
di Fondazione Milano Policroma
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ANNO XVIII NUMERO 05 MAGGIO 2014
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CLASSE ENERGETICA
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