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Con l’Europa investiamo nel vostro futuro!
ISTITUTO COMPRENSIVO “L. PIRANDELLO”
SCUOLA DELL’ INFANZIA-PRIMARIA-SECONDARIA PRIMO GRADO
DISTRETTO SCOLASTICO 052
VIA PASTORE S.N. - QUARTIERE PAOLO VI - 74123 TARANTO - C.F. 90029700730
TEL/ 099/4721184
e-mail: taic80300x@istruzione.it
pec istituzionale: taic80300x@pec.istruzione.it
sito web: www.icpirandellotaranto.it
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2014/2015
La bellezza delle cose
esiste nella mente di chi le osserva
I.C. Pirandello - Taranto
P.O.F. A.S. 2014/15
CHI ERA PIRANDELLO ?
Nacque, da una famiglia della borghesia commerciale di tradizione risorgimentale e garibaldina, sia da parte
del padre Stefano che della madre, Caterina Ricci - Gramitto.
Preso soprattutto da interessi filologici e letterari, frequentò le università di Palermo, Roma e Bonn, dove si
laureò nel 1891 .
Grazie a Luigi Capuana strinse contatti con la cultura militante, collaborando con scritti critici e poesie alla
«Nuova Antologia», insistendo in molti interventi su vari periodici sul tema della crisi dei valori di fine
secolo.
Dopo il matrimonio con
Antonietta Portulano, e i tre
figli (Lietta, Stefano e Fausto:
divenuti poi un famoso
pittore
quest’ultimo
e
scrittore l’altro), una crisi
delle aziende familiari di zolfo
rovina
il
patrimonio
familiare.
Per questo Pirandello si
dedicò all’insegnamento e,
dal 1897 al 1922, fu
professore di stilistica prima,
e di letteratura italiana poi,
nell’Istituto
superiore
di
magistero della capitale.
Intanto pubblicava poesie,
saggi, romanzi e novelle
(che a partire dal 1909
apparivano sul «Corriere
della sera»), ma si affermò
come autore drammatico
nel decennio successivo alla
prima guerra mondiale. Ma
inizia col 1921 (l’anno delle
rappresentazioni di 'Sei
personaggi in cerca d’autore')
il progressivo consenso del
pubblico mondiale, e di gran
parte della critica ufficiale,
al suo teatro.
Accademico d’Italia dal
1929, gli fu conferito il premio
Nobel nel 1934 per la
letteratura. Morì a Roma.
Tra i temi più trattati: la
solitudine
dell’uomo,
l’incoerenza e instabilità dei
rapporti sociali e, di contro, gli
inganni della coscienza e la necessità di una maschera. Tappe fondamentali del processo di interiorizzazione
e penetrazione critica che caratterizza l’intera opera di Pirandello. sono il romanzo 'Il fu Mattia Pascal'
(1904), 'I vecchi e i giovani' (1913). Con la sua vasta opera narrativa, saggistica e teatrale, si impone come
uno degli autori più importanti del Novecento, non soltanto italiano, segnando uno dei momenti più alti del
decadentismo a livello italiano ed europeo.
STORIA DEL QUARTIERE
La Circoscrizione Paolo VI è costituita dall'omonimo quartiere, che sorge a nord della città, di gran lunga il
più vasto dell’agglomerato urbano, che conta circa 18000 abitanti. È il più recente per formazione, essendo
sorto idealmente come zona residenziale per gli operai del confinante siderurgico negli anni Sessanta. A
causa dell'abbandono delle più fatiscenti costruzioni del borgo antico, furono costruiti anche in questo
quartiere centri di edilizia popolare per soddisfare le esigenze della popolazione. Attualmente, la zona è
stata ampliata e arricchita con strutture commerciali , universitarie e giuridiche (Corte d’Appello).
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I.C. Pirandello - Taranto
P.O.F. A.S. 2014/15
IL TERRITORIO
Nella zona nord del quartiere sorge l’Ospedale Nord “G. Moscati”, sede del centro oncologico, ematologico,
oculistico, radiologico e otorinolaringoiatrico.
I condomini ubicati nella zona che circonda l’Ospedale Nord e il primo lotto (“le case bianche”) sono
popolate da larghe fasce di disoccupati, sfrattati e abitanti provenienti da case pericolanti della Città
Vecchia e dalle case parcheggio del rione Tamburi. Tale situazione determina la presenza di una
popolazione che vive storie di emarginazione e di disoccupazione, dando origine ad attività illegali che
spesso coinvolgono anche i minori. In particolare, per quanto concerne l’utenza scolastica, le ragazze
spesso sono impegnate ad accudire i fratelli minori ed a provvedere alla cura della casa.
Questa realtà caratterizza una larga parte della popolazione del quartiere che pertanto è stato identificato
come “zona a rischio”.
CONTESTO SOCIO – CULTURALE DELL’ISTITUTO
Nel complesso l’assetto culturale di una larga fascia di abitanti sconfina nell’assenza quasi totale di
scolarizzazione e di conoscenze fondamentali e nell’incapacità a seguire la vita scolastica dei propri figli.
L’inesperienza rasenta a volte l’analfabetismo, che non è solo culturale ma anche sociale, rivelando stili di
vita che sono simboli di abbandono e di trascuratezza. Si affianca a questa realtà la presenza di famiglie con
un livello di scolarizzazione medio e con genitori attenti e partecipi alla vita e alla formazione dei propri
figli.
CONTESTO SOCIO-ECONOMICO
L’assetto economico passa da situazioni di assoluta indigenza a situazioni legate al lavoro saltuario e
precario. I ragazzi che vivono queste situazioni, trascorrono la loro giornata nei cortili degli stabili, nella
migliore delle ipotesi giocando a pallone, sfrecciando su motorini, del tutto privi di riferimenti educativi
familiari, abbandonati a se stessi e alla cultura del gruppo. La mancanza di negozi, di ritrovi, ad eccezione
delle attività parrocchiali, determinano povertà di momenti aggreganti che abbiano riflessi in un impegno
culturale, di crescita morale, personale e collettiva. In questo quadro, accanto alla chiesa, la scuola diventa
una fondamentale presenza da appoggiare o da contrastare, in un rapporto di amore / odio che risulta
essere molto forte. Tale realtà è viva nella scuola materna, nella scuola elementare e nella scuola media.
Nonostante ciò, esiste, accanto a questa realtà, la presenza di una fascia di popolazione che è espressione
di una stabilità economica e di una attenzione verso la formazione dei figli, sia dal punto di vista scolastico
che sociale. Nel quartiere esistono zone dove le condizioni di vita sono decisamente tranquille. Qui i ragazzi
vivono una serenità sociale ed economica che si riflette nel loro modo di agire, di vestire, di mangiare, di
giocare. Sino a pochi anni fa questi ragazzi erano immancabilmente portati a frequentare le scuole del
centro cittadino; ora, con grande impegno, si sta cercando di invertire questa tendenza per realizzare una
aggregazione del quartiere ed una integrazione socioculturale.
La scuola si trova ad affrontare e a dover gestire, un processo di educazione e di formazione che possa
rispettare le identità di ciascuno e offrire le opportunità per il raggiungimento delle competenze personali.
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P.O.F. A.S. 2014/15
Il P.O.F.
Il P.O.F (Piano dell’Offerta Formativa) predisposto ogni anno dal Collegio dei Docenti e approvato dal
Consiglio d’Istituto, rende pubblica l’identità culturale e progettuale dell’Istituto. Il progetto specifica i
percorsi formativi ed educativi di ogni alunno e garantisce il diritto all’apprendimento.
Il piano dell’offerta formativa è, quindi, il documento che indica la linea di intervento della scuola
nell’ambito dell’Autonomia Scolastica.
Il POF ha come destinatari:
Gli studenti che fruiscono dell’offerta formativa
Le famiglie che attraverso il POF possono scegliere la scuola da far frequentare ai propri figli.
Gli insegnanti che partecipano al processo educativo e al conseguimento degli obiettivi stabiliti.
Il POF è il ponte di collegamento tra la nostra comunità scolastica e le istituzioni presenti sul
territorio.
Lo studente è al centro del processo educativo
La scuola si avvale della professionalità di tutto il personale che la lavora per realizzare una scuola di qualità
sia dal punto di vista curriculare che extracurriculare L’innovazione didattica viene riconfermata come
nucleo portante del POF . Il Piano 2014/15 conferma le linee educative e le scelte metodologiche ed è
periodicamente integrato e aggiornato.
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P.O.F. A.S. 2014/15
LA SCUOLA E LA SUA STRUTTURA
L’Istituto Comprensivo “Luigi Pirandello” comprende i seguenti plessi:
Scuola
dell'Infanzia
F. Morvillo
Scuola
Primaria
Istituto
Comprensivo
Scuola Sec.
di 1° grado
G. Falcone
L. Pirandello
L.Pirandello
Scuola Sec.
di 1° grado
Plesso
G.Ungaretti
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Plesso
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LINEE GUIDA
L’Istituto intende attenersi alle seguenti linee generali per le attività che si svolgono nella scuola:
Sostenere la difesa e la tutela dei valori umani, ambientali e culturali.
Sostenere tutte le iniziative scolastiche tese a promuovere l’integrazione dei soggetti sociali più deboli
(alunni portatori di handicap o di disagio sociale, nomadi, stranieri).
Sostenere e valorizzare iniziative e progetti che aprono la scuola alle esigenze del territorio.
Interagire con le risorse esistenti sul territorio per realizzare un progetto educativo in rete, ricco e
articolato, affinché la scuola non si limiti alle sole attività curricolari, ma assuma un più ampio ruolo di
promozione culturale e sociale.
Promuovere un completo ed articolato progetto di integrazione e continuità tra le Scuole Primarie e la
Scuola Secondaria di primo grado del nostro Polo.
Riconoscere la priorità delle esigenze didattiche rispetto a quelle organizzative nella definizione dei
criteri di utilizzo del Fondo di Istituto.
Favorire la partecipazione dei genitori alle decisioni che riguardano l’organizzazione della vita
scolastica, sostenendo e valorizzando anche le iniziative che si pongono come fine il miglioramento
della qualità della scuola.
Monitorare costantemente la sicurezza, l’igiene degli edifici scolastici e la qualità dei servizi
parascolastici.
Curricolo d’istituto
Tenendo conto degli obiettivi generali e delle indicazioni nazionali del
Ministero dell’Istruzione ( D.L. n. 59/ 2004 e D.M. del 31/07/ 2007), l’Istituto si
impegna ad elaborare percorsi formativi finalizzati all’apprendimento e
all’acquisizione di competenze per l’inserimento e il proseguimento degli studi
nella scuola secondaria superiore di ogni alunno. In tale ambito, si inserisce il
lavoro di attuazione e di preparazione alle prove nazionali del sistema di
valutazione INVALSI, con riferimento alla lingua italiana e alla matematica.
La scuola, in concreto, adattando i quadri orari definiti a livello nazionale e
rispettando le esigenze formative degli alunni, opera nel seguente modo:



Definisce gli obiettivi di apprendimento e le abilità che gli alunni devono raggiungere;
Indica le competenze da raggiungere al termine della Scuola Primaria e Secondaria di primo
grado;
Esplicita metodologie e strumenti idonei a favorire il successo scolastico.
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Accoglienza e integrazione
La società in cui viviamo non ci consente di ignorare le differenze,
utilizzando vecchi modelli di integrazione e pertanto elabora nuovi
itinerari capaci di costruire un futuro comune e valido per tutti. La
diversità ha significato oltre che pedagogico, anche sociale e culturale e
impegna la scuola al rispetto e alla valorizzazione dei talenti, dei bagagli
esperienziali e alla conoscenza degli alunni.
Il progetto deve individuare dispositivi e percorsi non rigidi e burocratici,
ma flessibili ed operativi, pronti ad essere attivati in caso di necessità.
Per attuare tale progetto, si impiegano corsi di aggiornamento che sviluppano:



Percorsi di gestione delle dinamiche relazionali
Approfondimenti sulla didattica
Organizzazione di laboratori di alfabetizzazione, promozione di iniziative interculturali, che
garantiscono l’effettiva attuazione di una migliore integrazione.
Individuazione all’interno di ogni plesso, di figure referenti competenti

Il team docenti deve favorire l’integrazione nella classe, promuovendo attività di piccoli gruppi,
individuando modalità di semplificazione linguistica per ogni disciplina, rilevando i bisogni specifici
d’apprendimento ed elaborando percorsi didattici secondo le necessità rilevate.
Orientamento e continuità
Pur nella diversa articolazione dei singoli plessi, il progetto coinvolge gli alunni
più grandi della scuola dell’infanzia e gli alunni della scuola primaria ( in tempi
diversificati ). La continuità scuola dell’infanzia/ scuola primaria e scuola
primaria/scuola secondaria di primo grado si sviluppa con gli alunni delle
classi-ponte.
In entrambe le situazioni, le attività si svolgono secondo le esigenze specifiche
di ogni progetto. Di norma i tempi di attuazione sono collocati nel secondo
quadrimestre, pur non mancando momenti di avvio già all’inizio dell’anno
scolastico.
Alunni e docenti vengono impegnati in percorsi con incontri e /o laboratori di attività manipolative ed
espressive programmati dai docenti.
Per quanto attiene l’orientamento, il progetto si sviluppa con gli alunni delle classi terze della scuola
secondaria di primo grado, coinvolgendo genitori, docenti ed esperti, con l’obiettivo di sviluppare nei
ragazzi consapevolezza delle scelte future. Tale progetto si prefigge di supportare gli alunni nella
conoscenza di sé e del sistema scolastico del territorio con i diversi iter possibili e la somministrazione di
test.
Le finalità sono:





Supportare gli alunni della scuola dell’infanzia nella fase di passaggio alla scuola primaria.
Supportare gli alunni della scuola primaria nella fase di passaggio alla scuola secondaria di primo
grado
Supportare gli alunni di terza media e le loro famiglie nella scelta della scuola secondaria di
secondo grado, puntando sul sistema scolastico italiano e sulla realtà lavorativa del territorio.
Aiutare gli alunni a interiorizzare la continuità tra ordini di scuola dal punto di vista educativo
Mettere l’individuo nella condizione di prendere coscienza delle proprie caratteristiche personali.
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Sempre nell'ottica già presentata nel progetto Accoglienza, all'interno dell'Istituto ci si prefigge di
consentire agli alunni una migliore conoscenza dei futuri insegnanti (e di metodi di insegnamento) e a
questi di "incontrare in situazione di quotidianità scolastica" i propri futuri alunni.
Nel caso del passaggio dalle elementari alle medie ciò contribuisce ad abituare l'alunno di quinta alle
metodologie tipiche della Secondaria di primo grado.
Nel passaggio dalla secondaria di primo grado alla secondaria di secondo grado, si organizzano momenti
interlocutori in cui docenti di varie scuole superiori del territorio (allargato alla realtà comunale)
presentano agli alunni di terza media la propria offerta formativa e la propria scuola (anche tramite la
consegna di pieghevoli e cd illustrativi).
Formazione del personale scolastico – docenti –
personale ATA
Tutto il personale scolastico sarà impegnato a diversi livelli nella formazione, che comprenderà specifici
incontri sulle dinamiche relazionali, sulla sicurezza e, per il personale ATA, sulle norme ed applicazioni
inerenti il lavoro amministrativo.
Immigrati
Sempre nella convivenza civile e nella capacità di accettazione del diverso, per operare una congrua
integrazione di quei ragazzi che, immigrati e figli di immigrati, fanno ormai parte della nostra società è
stato progettato e realizzato un percorso di sperimentazione didattica ,per favorire concretamente la loro
partecipazione alla nostra scuola. Ciò permette di conoscere il paese che li accoglie e di superare le iniziali
difficoltà di inserimento in un ambiente nuovo.
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PIANO D’INCLUSIONE
Alunni diversamente abili e DSA
Handicap e disagio
L’inserimento degli alunni in situazione di handicap nelle classi è finalizzato alla piena integrazione e
all’offerta di ogni possibile opportunità formativa.
L’integrazione di questi alunni impegna docenti, alunni e genitori nel difficile percorso di accettazione della
diversità e rappresenta un importante momento di crescita personale ed umana per ogni componente della
comunità scolastica.
Secondo le linee guida pubblicate dal ministero ad agosto 2009 “La scuola è una comunità educante che
accoglie ogni alunno nello sforzo quotidiano di costruire condizioni relazionali e situazioni pedagogiche
tali da consentirne il massimo sviluppo. Una scuola non solo per sapere ma anche per crescere”.
Si è andato affermando il “modello sociale della disabilità”, secondo cui la disabilità è dovuta
dall’interazione fra il deficit di funzionamento della persona e il contesto sociale.
Per ciascun alunno in situazione di handicap, la scuola predispone un apposito “Piano educativo
individualizzato”. L’azione formativa viene garantita attraverso l’attuazione della contitolarità dei docenti
(insegnanti di classe, di sostegno, specialisti della scuola primaria). “L’obiettivo fondamentale della legge
104/92 è lo sviluppo degli apprendimenti mediante la comunicazione, la socializzazione e la relazione
interpersonale”.
“Qualora, per specifiche condizioni di salute non fosse possibile la frequenza scolastica per tutto l’orario,
è necessario che sia programmato un intervento educativo rispettoso delle peculiari esigenze
dell’alunno.”
Il docente di sostegno è corresponsabile nel processo formativo che riguarda, oltre il singolo alunno,
l’intera classe, operando nelle fasi di progettazione, di attuazione e di valutazione delle attività individuali e
di gruppo.
Le attività di tipo individuale sono previste nel piano educativo.
La scuola si avvale della collaborazione di assistenti sociali dipendenti dall’Ente Locale.
La scuola si impegna a mettere a disposizione tutte le risorse professionali e materiali, per l’integrazione di
alunni portatori di handicap. “La documentazione relativa alla programmazione deve essere resa
disponibile alle famiglie al fine di consentire loro la conoscenza del percorso educativo concordato e
formativo pianificato. ”Il Ministero sottolinea “la necessità che i docenti predispongano i documenti per
lo studio o per i compiti a casa in formato elettronico. E’ importante che i docenti curricolari acquisiscano
le conoscenze per supportare le attività dell’alunno con disabilità.
Si suggerisce il ricorso alla metodologia dell’apprendimento cooperativo.
Nell’Istituto funziona la Commissione Sostegno Alunni Diversamente Abili, formata dai docenti di sostegno
e da docenti di alcune classi in cui sono inseriti tali alunni. A questo gruppo di lavoro, che si riunisce
periodicamente con lo scopo di migliorare l’efficacia dell’intervento di inserimento/integrazione, può
partecipare, su richiesta, personale esperto. Tale gruppo predispone anche progetti di intervento mirato,
avvalendosi delle risorse finanziarie a disposizione. La valutazione in decimi va rapportata al P.E.I.; dovrà
essere considerata come valutazione dei processi e non come valutazione della performance.
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DSA
Documento di ACCOGLIENZA per STUDENTI con DISTURBI SPECIFICI DI
APPRENDIMENTO (DSA): DISLESSIA, DISGRAFIA, DISORTOGRAFIA E
DISCALCULIA. BES
Tale documento è stato formulato in base alla seguente normativa:





DPR 275/99 “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle Istituzioni Scolastiche”
Nota MIUR 4099/A4 del 5.10.04 “Iniziative relative alla dislessia”
Nota MIUR 26/A4 del 5.01.05 “Iniziative relative alla dislessia”
Nota prot. 4674 del 10 maggio 2007 “Disturbi di apprendimento – Indicazioni operative”
C.M. n.28 del 15 marzo 2007 Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione nelle scuole statali
e paritarie per l’a.s. 2006/2007
 Nota MIUR 5744 del 28.05.2009 “Esami di stato per gli studenti affetti da DSA”
 Art. 10 DPR 122 giugno 2009
 Legge n. 170 del 08.10.2010 “Nuove norme in materia di DSA in ambito scolastico
Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento
allegate al DM 5669/’11
Art.3 della Costituzione Italiana
Art.34 della Costituzione Italiana
Direttiva Ministeriale 27/12/2012 “Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e
organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”
 Circolare Ministeriale n.8 del 6/3/2013
PREMESSA
Il presente documento è nato dall’esigenza di informare tutti gli operatori coinvolti sulle azioni svolte a
favore del sostegno e dell’integrazione degli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), in esso
• si esprimono criteri, principi e indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per un successo
formativo degli alunni che presentano le suddette problematiche e quindi per la centralità della
persona
• si definiscono compiti e ruoli delle figure operanti all’interno dell’istituzione scolastica,
• si tracciano le diverse possibili fasi dell’accoglienza e delle attività di facilitazione per
l’apprendimento.
Tale documento vuole essere uno strumento di lavoro e pertanto verrà integrato e rivisto periodicamente,
sulla base delle esperienze realizzate.
All’interno del Progetto Educativo d’Istituto, fondato sulla centralità della persona, un’attenzione
particolare è rivolta agli alunni che presentano i Disturbi Specifici dell’Apprendimento finalizzata al
superamento di ogni forma di disagio ed ostacolo.
Tale azione interviene su un gruppo eterogeneo di problematiche che riguardanola difficoltà
nell’acquisizione e nell’uso di abilità di comprensione della lettura, compitazione e calcolo.
Le statistiche dicono che in Italia il 3% - 5% della popolazione scolastica presenta i disturbi
dell’apprendimento e questo dato viene suffragato quotidianamente dalla nostra esperienza professionale.
I dettami Costituzionali, volti a garantire la piena partecipazione di ogni studente ai percorsi formativi
proposti dalla scuola, trovano piena attuazione nella normativa vigente per la tutela degli alunni con DSA.
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I principi che il nostro Istituto mette in atto per garantire la normativa prevista si fondano su:




applicazione della normativa vigente relativa ai DSA,
conoscenza dei bisogni educativi degli alunni,
predisposizione di percorsi mirati,
attivazione di una fattiva rete di supporto con la famiglia e gli operatori professionali che
seguono lo studente,
 realizzazione e condivisione dei percorsi didattici personalizzati,
 messa a punto di materiale didattico e/o verifiche con l’ausilio degli strumenti e delle misure
previste dalla legge.
FINALITA’
Calibrare la proposta formativa significa porre al centro del processo educativo la persona e quindi :




trovare un modo per superare gli ostacoli, per recuperare il più possibile tale disturbo e portare
ciascun allievo a raggiungere il massimo delle proprie potenzialità;
diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi e di flessibilità didattica;
far maturare un positivo senso di autostima e autoefficacia;
sostenere con mezzi e strumenti adeguati i soggetti affetti da DSA
ACCOGLIENZA
L’accoglienza è un processo che inizia all’atto dell’iscrizione e si dipana lungo tutto il primo periodo del
primo anno scolastico, durante il quale gli operatori coinvolti devono prendere conoscenza del disturbo
dello studente e porre in essere tutte quelle necessarie e obbligatorie misure didattico-educative per far si
che il processo di apprendimento inizi e, col tempo, si consolidi nel modo più proficuo e adatto alle
specificità dei singoli studenti.
Le fasi per portare avanti questo momento sono le seguenti:
La diagnosi del Disturbo Specifico di Apprendimento, formulata dagli operatori specifici del settore (in
base all’art. 3 l. 170/’10 e alla Circ. MIUR n. 235 all. 1 del 26 maggio 2011), attraverso una relazione clinica,
che la famiglia dovrà trasmettere al Dirigente Scolastico.
Una volta acquisita la documentazione, il Referente DSA e il coordinatore di classe ne prendono visione
ed effettueranno un colloquio preliminare con la famiglia, lo studente ed, eventualmente, l’esperto di
riferimento.
Il coordinatore informa gli insegnanti di classe, che si attivano per predisporre un percorso didattico
personalizzato ( come richiesto dall’art. 4 DM 5669/2011) adottando gli opportuni strumenti compensativi
e dispensativi e le adeguate modalità di verifica. Tale percorso dovrà essere sempre aggiornato e messo a
disposizione nel caso di passaggio ad un’altra istituzione scolastica.
Se la diagnosi è pervenuta all’atto dell’iscrizione alla classe prima, il coordinatore prenderà contatto con
la scuola di provenienza, per avere un passaggio di informazioni e una continuità nella didattica, nelle
misure compensative e dispensative. Se compilato, si farà inviare il PDP da utilizzare come traccia ed
indicazione di lavoro nei confronti dello studente in entrata.
STRUMENTI COMPENSATIVI E DISPENSATIVI
Come chiaramente espresso dalla legislazione vigente è indispensabile individuare i bisogni educativodidattici dello studente attraverso:
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

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un’ analisi delle abilità strumentali ( lettura, scrittura, calcolo),
un esame delle caratteristiche del processo di apprendimento .
Questi dati sono ricavabili da:





lettura della diagnosi e incontri con gli specialisti,
osservazioni in itinere,
incontri con i genitori,
incontri di continuità,
colloqui con lo studente.
Gli strumenti compensativi sono strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la
prestazione richiesta nell’abilità deficitaria. Le misure dispensative sono interventi che consentono allo
studente di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose
e che non migliorano l’apprendimento.
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
Il PDP va compilato dal Consiglio di Classe in base all’art. 5 del DM 5669/’11.
Tale Piano è stato predisposto all’interno dell’Istituto, seguendo le indicazioni fornite dall’ AID
(Associazione Italiana Dislessia) in proposito. Non avendo una struttura obbligatoria per legge, è possibile,
qualora se ne ravvisi la necessità, apportare miglioramenti e/o cambiamenti alla sua struttura e al
contenuto per renderlo sempre più rispondente alle esigenze e ai percorsi didattici intrapresi dagli studenti
con DSA.
Il PDP deve essere compilato formalmente durante i Consigli di Classe del mese di novembre (previo un
congruo periodo di osservazione durante lo svolgimento dell’attività didattica).
I passi da effettuare per arrivare alla compilazione finale del Piano sono i seguenti:










attenta lettura della diagnosi da parte del coordinatore di classe;
raccolta delle informazioni necessarie tramite i colloqui/incontri;
eventuale colloquio con il Referente, qualora se ne ravvisi la necessità;
confronto con i colleghi almeno delle discipline maggiormente coinvolte in base alla diagnosi
(italiano, lingue straniere e matematica);
invio alla famiglia in busta chiusa (anche tramite lo studente) della bozza per la lettura,
condivisione ed eventualmente modifiche da apportare;
compilazione finale del documento;
in sede dei C.d.C. del mese di novembre il PDP dovrà essere firmato da tutti i docenti del CdC, dalla
famiglia e dallo studente;
il PDP deve essere protocollato e, dopo la firma del Dirigente Scolastico, il coordinatore deve
assicurarsi che una copia del documento pervenga alla famiglia (indicativamente prima della pausa
natalizia) dello studente con DSA;
tale PDP sarà monitorato nel corso dell’anno dal C.d.C. per una verifica dell’adeguatezza del
contenuto devono essere sottoposte periodicamente a monitoraggio per valutarne l’efficacia ed il
raggiungimento degli obiettivi).
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RAPPORTI CON LA CLASSE DOVE E’ INSERITO UNO STUDENTE CON DSA
Affinché il piano di lavoro si evolva in senso positivo è fondamentale attivare processi d’aula per far
acquisire allo studente fiducia nelle proprie capacità e consapevolezza delle proprie possibilità; è basilare
creare all’interno del gruppo classe un clima relazionale positivo ed accogliente che si ponga in continuità
con l’atteggiamento degli insegnanti, favorendo il dialogo e la serena partecipazione di tutti gli studenti alla
didattica quotidiana.
Pertanto è importante, previo accordo con la famiglia e con lo studente stesso, parlare con i compagni di
classe dei problemi e delle difficoltà che incontrano gli studenti con DSA. Questo intervento può essere
effettuato da un insegnante di classe o dal referente DSA a seconda delle esigenze e delle richieste dei
docenti curriculari. Questo momento può seguire la seguente scansione di operazioni:




firma da parte della famiglia della liberatoria per informare la classe
colloquio con lo studente per spiegare la natura dell’intervento
intervento durante un’ora di lezione che indichi le difficoltà e le modalità di apprendimento degli
studenti con DSA.
Tempo per rispondere a domande o gestire il confronto in aula.
Si ricorda inoltre che l’uso degli strumenti compensativi e delle misure dispensative è obbligatorio (previa
consegna della diagnosi) ai sensi dell’art. 5 l. 170/’10.
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AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
PROGETTI D’ISTITUTO
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Ed. alla legalità
Prevenzione della dispersione scolastica
Trinity
Coro e orchestra
EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’
Il Progetto sulla Legalità, in rete con altre scuole, permette ai docenti di approfondire, nell’aggiornamento
della propria funzione, un tema strettamente legato all’ambiente e alla popolazione del quartiere. Il
progetto prevede un’analisi del proprio contesto sociale e un confronto con altre realtà .
Obiettivi generali



Acquisire atteggiamenti e comportamenti che rifiutino la discriminazione e la violenza e favoriscano i
valori della pace e del rispetto umano
Apprendere conoscenze ed acquisire abilità che permettano una critica costruttiva di atteggiamenti e
fatti storici.
Conoscere e comprendere la propria cultura attraverso il confronto e imparare ad accettare quella
dell’altro come espressione di valori diversi ma ugualmente validi.
PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA
In base all’ art. 3 della Costituzione la Repubblica ha il compito di rimuovere gli “ostacoli di ordine
economico e sociale, che impediscono il pieno sviluppo della persona umana”. La scuola, per superare lo
svantaggio di alcuni alunni, pone in atto un modello didattico flessibile.
Nella scuola sono presenti iniziative rivolte agli alunni in situazioni di svantaggio. La scuola organizza
laboratori ed attività scolastiche integrative, come approfondimento di lingua madre e di lingua straniera
(a cominciare dalla scuola materna), di tecnologie informatiche, di educazione alla salute, di educazione
ambientale, di educazione stradale, di educazione alla sicurezza, nonché attività di recupero e di sostegno,
attività di potenziamento, cineforum, attività sportive, attività teatrale e laboratori tecnico artigianali.
Le attività che riguardano il progetto di prevenzione della dispersione scolastica, in rete con altre
istituzioni scolastiche, deve essere promotrice di interessi e di partecipazione alla vita, per una crescita
positiva dei giovani ed una riconquista dei valori formativi ,anche da parte delle famiglie.
TRINITY
Nell’ampliamento delle attività didattiche e della conoscenza della seconda lingua comunitaria c’è il
progetto Trinity che prevede corsi con frequenza pomeridiana e l’esame finale con insegnante di madre
lingua inglese, occasione particolarmente sentita dalle famiglie che di anno in anno continuano a
partecipare con assiduità ai corsi.
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P.O.F. A.S. 2014/15
ORCHESTRA E CORO
Anche il progetto di Musica, con l’orchestra e il coro, risponde alla necessità di modulare le possibilità di
formazione in una scuola in crescita verso il domani con nuovi strumenti di espressione.
Parametri di descrizione della dispersione scolastica nel
territorio











interruzione di frequenza
irregolarità della frequenza
numero delle assenze
ritardo ingresso a scuola
abbandono della scuola per un periodo limitato, con rientro nel corso dello stesso anno scolastico
demotivazione, scoraggiamento per i ripetuti insuccessi
difficoltà di apprendimento
carente responsabilità, iperattività
incapacità di adeguamento alla scuola soprattutto per le prestazioni e le performance richieste
segnalazioni dei servizi sociali e del tribunale dei minori
situazioni socio-economiche delle famiglie di appartenenza
Elementi significativi che caratterizzano l’insuccesso scolastico nella rete





elevato numero di ripetenze; valutazioni sul rendimento scolastico gravemente insufficienti
senso di incompetenza per ripetuti insuccessi
abbandono della scuola senza conseguimento di un titolo di studio
risultati inferiori rispetto alle potenzialità possedute
difficoltà di apprendimento
Problematiche sulle quali interviene il progetto e obiettivi da conseguire









carenze nelle competenze di base
scarso impegno
difficoltà di apprendimento
instaurare relazioni significative a scuola
disorientamento personale degli allievi
lezioni poco interessanti
mancanza di collegamento scuola lavoro
demotivazione
percezione non sempre positiva dell'utilità della scuola
Descrizione target del progetto
Giovani ed allievi a rischio di abbandono del percorso scolastico e formativo (con bisogni educativi speciali,
provenienti da famiglie povere, da situazioni multi-problematiche, migranti, ecc.) che hanno abbandonato
precocemente l'iter scolastico – formativo, in possesso di bassi livelli di competenze bisognosi di azioni di
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P.O.F. A.S. 2014/15
orientamento nella fase di transizione dal I al II ciclo d'istruzione, nonché bisognosi di accompagnamento e
sostegno alla school - work transition e alla socializzazione al lavoro.
Elementi innovativi del prototipo progettato
 scambio di esperienze significative, integrazione di specifiche competenze e
prassi”, impiego comune di procedure, metodi e modulistica;
diffusione delle “buone
• maggiore e più veloce scambio di informazioni; realizzazione di collaborazione concreta fra le scuole;
• condivisione di materiali e risorse per la didattica;
• condivisione e messa in rete di materiali informativi e formativi per il personale scolastico;
• maggiore collaborazione fra i docenti dei vari ordini di scuole in una visione di continuità formativa reale
e non più a compartimenti stagni;
• maggiore coinvolgimento di Enti, Associazioni e Strutture pubbliche/private;
• promozione di nuove forme di collaborazione e di relazioni tra scuole vicine e lontane;
• diffusione della comunicazione tramite la rete.
L’IC Pirandello è sede del Centro Territoriale per adulti ed ha proposto PON per az. G1 e G4
INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA E ATTIVITÀ ALTERNATIVE
L’insegnamento della religione Cattolica è impartito, secondo la normativa vigente, nel quadro delle finalità
della scuola. Le famiglie degli alunni che non si avvalgono dell’ora di religione, possono optare per attività
alternative o per l’entrata posticipata/ l’uscita anticipata, qualora l’orario lo consenta. Questa scelta può
essere attuata sia nella scuola primaria che nella scuola secondaria. Gli specifici interventi educativi
predisposti dai docenti del plesso vengono portati a conoscenza dei genitori interessati, nella prima
assemblea di classe.
MULTIMEDIALITÀ
Tecnologie didattiche e interventi formativi: cooperazione multimediale
Le tecnologie didattiche (e quelle multimediali in modo particolare) rappresentano un decisivo elemento di
innovazione nel sistema scolastico.
È stato grande ed importante lo sforzo sostenuto dall'Istituto per dotare tutti i plessi di un laboratorio
multimediale. Intendiamo la multimedialità come:



strumento creativo di conoscenza e di interazione: un ambiente in cui avvengono l'apprendimento
in forma interdisciplinare e la socializzazione;
mezzo che offre agli alunni la possibilità di costruire autonomamente propri percorsi cognitivi;
mezzo che permette la realizzazione di progetti comuni, con la costruzione di forme di
cooperazione.
La multimedialità può svolgere un importante ruolo nei processi di strutturazione delle conoscenze.
L'ambiente web in cui ci si muove, consente di essere in sintonia con i processi mentali delle nuove
generazioni, che sono provvisti di nodi e links.
Inoltre, gli strumenti multimediali, in quanto interattivi, risultano essere estremamente motivanti.
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Attività possibili











alfabetizzazione: videoscrittura, grafica di base, gestione dei propri documenti;
navigazione in rete
produzione di ipertesti disciplinari ed interdisciplinari
realizzazione di comunicazioni telematiche tra più scuole, anche di diversi plessi, per la produzione
di materiale ipermediale;
elaborazione di notiziari autoprodotti (ad esempio "Noi giornalisti
partecipazione a forum;
realizzazione di prodotti ipermediali,
produzione di immagini con programmi di elaborazione e rielaborazione grafica;
ricerche didattiche disciplinari di vario tipo
comunicazione con scuole diverse;
lezioni multimediali, attività individuali e di gruppo al computer.
L'utilizzo della multimedialità nella scuola di base non prevede che gli alunni sviluppino in via prioritaria la
conoscenza di programmi e tanto meno di linguaggi di programmazione.
Va segnalata l'interdisciplinarità del programma, che prevede il coinvolgimento dell'intero team docente
delle scuole che partecipano alle attività didattiche e di ricerca.
L'Istituto s'impegnerà pertanto a promuovere un'adeguata formazione degli insegnanti che vi operano.
ATTIVITA’ INTEGRATIVE – VIAGGI E VISITE D’ISTRUZIONE
Su proposta dei docenti e delle altre componenti, i Consigli di classe e interclasse programmano una serie di
attività integrative, ( spettacoli teatrali, visite guidate a mostre, musei e aziende, attività sportive e
laboratoriali, viaggi di istruzione, eccetera), che costituiscono un ampliamento prezioso delle attività di
studio e si sviluppano in coerenza con le finalità del P.O.F..
Esse consentono di "mettere in gioco" abilità, attitudini e capacità altrimenti poco utilizzate o difficili da far
emergere; sviluppando le attitudini e, sul piano psicologico e comportamentale, rafforzando la motivazione
allo studio ed all'impegno operativo.
Le varie iniziative sono definite con progetti specifici (presentati nel Piano annuale delle attività) che
tengono conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico del territorio in cui è inserito
l'Istituto.
Prima della loro attuazione pratica, devono essere sottoposti all'approvazione del Collegio dei docenti e del
Consiglio di Istituto.
Viaggi d'istruzione
I viaggi di istruzione sono uno dei migliori strumenti di conoscenza e di crescita non solo culturale, ma
anche psicologica in quanto motivo di confronto con gli altri al di fuori dalle mura scolastiche, stimolando
così la consapevolezza della incredibile diversità e ricchezza del nostro paese.
Sono programmati ed effettuati in relazione agli obiettivi curricolari, sempre con il coinvolgimento e
l'approvazione dei genitori. Dal punto di vista organizzativo, normalmente, coinvolgono classi parallele, il
che consente di limitare i costi e il numero dei docenti.
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OBIETTIVI FORMATIVI
Le aree di attuazione degli obiettivi educativi comprendono:
La convivenza civile
Identità – conoscenza di sé – orientamento
La relazione con gli altri
L’autonomia organizzativa e operativa
Il rispetto delle regole di comportamento
Obiettivi della scuola primaria
Finalità della scuola primaria è favorire lo sviluppo di ogni singolo alunno, accompagnandolo:
nell’elaborare la propria esperienza;
nell’acquisire gli alfabeti di base della cultura;
nel praticare consapevolmente la propria cittadinanza.
Il processo educativo potrà attivarsi perseguendo i seguenti obiettivi formativi generali:
Conquista della propria identità




Attraverso il duplice processo di distinzione dall’altro e di integrazione con l’altro.
Riconoscere i tratti della propria personalità per distinguersi o accomunarsi ad altri.
Raggiungere ed esercitare la propria autonomia.
Riconoscere ed essere consapevole della diversità dell’altro.
Conoscenza di sé e delle proprie capacità di progettare il futuro



Esercitare il controllo delle proprie emozioni.
Abituarsi a riflettere con spirito critico in merito ai propri comportamenti.
Saper conferire un senso alle cose, agli eventi ed alle vicende della propria vita.
Relazionarsi agli altri





Saper stabilire relazioni con coetanei ed adulti.
Imparare a condividere e a discutere opinioni.
Esercitare il controllo delle proprie emozioni, argomentando il proprio dissenso.
Saper utilizzare linguaggi diversi per comunicare in contesti specifici.
Saper essere corresponsabile in attività da svolgere in gruppo.
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Obiettivi formativi generali della scuola secondaria
Convivenza civile


Stabilire buoni rapporti con gli altri e collaborare con spirito costruttivo
Acquisire senso di responsabilità, indipendenza, intraprendenza nelle scelte
Educazione alla legalità ed alla cittadinanza


Conoscere i fondamenti della società ed essere consapevoli del valore delle regole della vita
democratica.
Rispettare l’ambiente e adoperarsi per conservare e salvaguardare il suo patrimonio che è un bene
di tutti.
Identità - conoscenza di sé - orientamento




Prendere coscienza delle dinamiche che portano all’affermazione della propria identità nel
rapporto con gli altri
Sviluppare le proprie capacità di autovalutazione e auto orientamento
Riflettere su errori e insuccessi come occasioni e strumenti per apprendere e crescere
Elaborare ipotesi per la prosecuzione degli studi e la scelta del lavoro
Relazionarsi



Sviluppare la capacità di ascolto, di dialogo e di confronto
Socializzare e collaborare in modo costruttivo
Rispettare le regole di convivenza
Autonomia organizzativa ed operativa


Organizzare e utilizzare i materiali scolastici in modo funzionale
Essere capace di autonomia operativa
Rispetto delle regole di comportamento





Rispettare le regole della vita sociale e istituzionale, riconoscendone l’utilità
Integrarsi nell’ambiente e nella vita della scuola
Controllare il proprio comportamento in modo che sia funzionale all’apprendimento
Conoscere e rispettare le regole della sicurezza propria e degli altri, sia in condizioni ordinarie, sia in
condizioni straordinarie di pericolo
Rispettare l’ambiente
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P.O.F. A.S. 2014/15
Accoglienza
Per trasmettere a studenti e genitori il senso di appartenenza e per favorire un rapporto collaborativo e
costruttivo, la scuola si impegna a fare propri atteggiamenti di disponibilità, ascolto, apertura e
accettazione.
VALUTAZIONE
Valutazione dei progetti
Per la verifica e la valutazione dei progetti si intendono utilizzare i seguenti strumenti:
- Relazioni finali di classe, interclasse, consiglio di classe e Commissione/ gruppo di lavoro
- Collegio docenti: relazioni finali di classe, interclasse, consiglio di classe e Commissione/ gruppo di lavoro.
Valutazione commissioni e funzioni strumentali
Le funzioni strumentale al POF e i referenti delle singole commissioni e dei progetti dovranno sottoporre il
proprio operato ad una valutazione e verifica al termine dell’anno scolastico.
La valutazione dell’attività avverrà attraverso specifica riunione del Collegio Docenti nella quale si
analizzeranno e discuteranno i dati di verifica raccolti. Le decisioni finali verranno regolarmente deliberate.
La prosecuzione dell’incarico, per la funzione strumentale verrà annualmente deliberata.
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P.O.F. A.S. 2014/15
Verifica / valutazione del P.O.F.
I Collaboratori del Dirigente Scolastico, i referenti delle commissioni e dei progetti, i coordinatori dei plessi
predisporranno strumenti per verificare i livelli dell’attuazione del P.O.F. e i livelli di qualità rispetto a
momenti/chiave dell’organizzazione didattica quotidiana: ingresso/accoglienza, ricreazione, spostamenti
interni funzionali alle diverse attività, organizzazione e utilizzo degli spazi laboratori, utilizzo e cura materiali
comuni, tempi ecc.
Per la verifica e la valutazione del P.O.F. il Collegio Docenti e il Consiglio d’Istituto utilizzeranno i seguenti
strumenti:
Relazioni finali sulle attività e sui progetti svolti durante l’anno scolastico dai Consigli di Interclasse della
Scuola Primaria, dai Consigli di Classe della Scuola Secondaria di primo grado, dai referenti delle
commissioni e dei progetti.
Nel secondo quadrimestre, verrà somministrato, a campione, un questionario finalizzato alla raccolta di
dati oggettivi e misurabili, circa la valutazione che le singole componenti della comunità scolastica (alunni,
genitori, docenti, personale) possono esprimere su alcuni aspetti dell’organizzazione e del funzionamento
dell’Istituto in cui operano.
Valutazione allievi della scuola primaria e secondaria
La valutazione accompagna i processi di insegnamento/apprendimento e consente un costante
adeguamento della programmazione didattica in quanto permette ai docenti di:


offrire ad ogni alunno la possibilità di aiuto per favorire il superamento delle difficoltà che si
presentano in itinere;
predisporre collegialmente piani individualizzati.
Tale valutazione assolve la funzione di capire:



cosa è cambiato;
cosa funziona meglio;
cosa non funziona ancora.
La valutazione è un aspetto importante della vita scolastica che realizza quel momento del processo
formativo finalizzato a verificare quali traguardi l'allievo ha raggiunto in un breve o lungo periodo. La
valutazione è certamente un processo complesso che prevede al suo interno molte variabili; ha valore
formativo e non sanzionatorio ed è un processo di natura collegiale. Ai docenti è quindi richiesta una
particolare e sensibile attenzione per monitorare costantemente la situazione di ogni singolo allievo. Essi
devono tener conto della situazione di partenza degli alunni, costruire gli obiettivi educativi e didattici, le
situazioni di stimolo all'apprendimento e definire le strategie di intervento finalizzate ai bisogni reali degli
allievi e, contestualmente, valutare il lavoro svolto (sia quello degli alunni che il proprio).
La valutazione sarà quindi rivolta:




ai progressi compiuti dall'alunno nell'area cognitiva;
al processo di maturazione della personalità nel comportamento, nella partecipazione, nel senso di
responsabilità e nell'impegno;
alla valorizzazione della personalità e delle potenzialità dell'alunno;
alla promozione delle capacità cognitive, affettive e relazionali dell'allievo per orientarlo ad una
scelta futura.
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Gli elementi informativi raccolti e i risultati conseguiti sono utilizzati dai docenti per apportare alle attività
didattiche le modifiche necessarie a compensare le difficoltà incontrate dagli allievi lungo il percorso
scolastico.
È importante coinvolgere l'alunno nel processo della valutazione sia informandolo sul valore dei criteri e
degli obiettivi adottati (cosa viene valutato e come viene valutato), sia aiutandolo a non demonizzare
l'errore.
La valutazione deve avere anche la finalità di rendere l'allievo consapevole delle proprie capacità,
abituandolo anche a raggiungere un atteggiamento critico nei confronti del proprio agire per poter
attuare un processo di formazione e cambiamento.
Sul processo di apprendimento degli alunni vengono costantemente informate le famiglie che possono
anche prendere visione degli elaborati svolti in classe.
Valutazione in itinere
Nel corso dell'anno scolastico i docenti osservano sistematicamente l'apprendimento degli alunni
attraverso strumenti diversi: interrogazioni, prove strutturate e non, ricerche individuali e di gruppo,
elaborazioni grafiche, compiti svolti a casa, usati in modo vario a secondo delle discipline e di che cosa si
vuole verificare.
Gli esiti delle prove sono annotati sul registro personale dell'insegnante.
Nelle sezioni specifiche dei due ordini di scuola sono riportate modalità più dettagliate sull'assegnazione di
giudizi o voti.
Valutazione finale
La valutazione finale è espressa con voti numerici espressi in decimi.
II team e i consigli di classe per ciascun allievo considerano i seguenti elementi:









la situazione di partenza;
l'interesse e la partecipazione alla vita scolastica;
l'impegno dimostrato;
i progressi compiuti nelle diverse discipline (miglioramenti delle conoscenze, delle abilità e delle
competenze);
le osservazioni sistematiche registrate nei verbali dei consigli di classe e di programmazione dei
team;
le abilità manifestate;
i risultati degli interventi di recupero;
il livello globale di maturazione raggiunto;
l'ambiente formativo.
Valutazione del comportamento
Il comportamento è oggetto di valutazione; per dare a questa un valore formativo, gli allievi vengono
direttamente coinvolti e vengono loro spiegati gli strumenti di cui l'Istituto si è dotato al riguardo. Il
Regolamento di Istituto e, più in generale, l'insieme di regole che ciascuna classe o plesso definisce per una
pacifica convivenza, se proposti e rivisti insieme agli studenti e ai genitori, costituiscono il patto formativo
che lega le varie componenti e che permette a tutti di poter frequentare la scuola con serenità.
L'obiettivo finale è l'acquisizione di una cittadinanza consapevole, solidale e responsabile che dovrà
caratterizzare, in modo graduale, tutti gli allievi dell'Istituto.
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Nella Scuola Primaria la valutazione del comportamento è espressa tramite un giudizio, riportato nel
Documento di valutazione.
Nella Scuola Secondaria di primo grado è espressa con voto numerico, illustrato con un giudizio, sulla base
di indicatori riferiti a:





frequenza e puntualità alle lezioni;
utilizzo corretto degli spazi e delle attrezzature;
svolgimento delle consegne affidate dal docente sia a casa che in classe;
rispetto degli altri;
rispetto delle regole di classe e del Regolamento di Istituto.
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Griglia di corrispondenza tra voti e comportamento
GIUDIZIO DI COMPORTAMENTO
LIVELLO
DI VOTO
COMPORTAMENTO
Assenze irrilevanti, interesse costante e partecipazione assidua alle
lezioni, responsabilità e autodisciplina nel lavoro scolastico e
domestico, regolare e serio svolgimento dei compiti scolastici,
comportamento corretto, eccellente socializzazione e interazione
attiva e costruttiva nel gruppo classe, pieno rispetto di sé, degli altri
e dell’ambiente, consapevole accettazione della diversità,
scrupoloso rispetto delle regole di classe, del regolamento
d’Istituto, delle norme di sicurezza
Assenze minime, vivo interesse e attiva partecipazione alle lezioni,
costante adempimento dei lavori scolastici, comportamento
corretto ed educato, ottima socializzazione e ruolo positivo e
collaborazione nel gruppo classe, pieno rispetto di sé, degli altri e
dell’ambiente, consapevole accettazione della diversità, scrupoloso
rispetto delle regole di classe, del regolamento d’Istituto, delle
norme di sicurezza
Assenze saltuarie sempre giustificate, attenzione e partecipazione
alle attività scolastiche, regolare svolgimento dei compiti assegnati,
comportamento corretto ed educato, buona socializzazione e
partecipazione al funzionamento del gruppo classe, d rispetto di sé,
degli altri e dell’ambiente e adeguata accettazione della diversità,
osservanza regolare delle norme relative alla vita scolastica
osservanza essenziale del regolamento interno, partecipazione alle
attività scolastiche, alle lezioni, comportamento per lo più corretto
nel rapporto con compagni e personale scolastico, socializzazione e
funzione collaborativa all’interno della classe accettabili
Alcuni episodi di inosservanza del regolamento interno, limitato
interesse e partecipazione alle attività scolastiche, alle lezioni,
rapporti e comportamento non sempre corretto verso compagni e
personale scolastico, socializzazione e funzione non sempre
collaborativa nel gruppo classe
Episodi di inosservanza del regolamento interno o atti di bullismo,
completo disinteresse e scarsa partecipazione alle attività
scolastiche, rapporti problematici e comportamento scorretto verso
compagni e personale scolastico, bassissima socializzazione e
funzione negativa nel gruppo classe.
ESEMPLARE
10
OTTIMO
9
DISTINTO
8
BUONO
7
SUFFICIENTE
6
INSUFFICIENTE
<6
N.B. Il voto di comportamento è attribuito anche per mancanze commesse fuori dall’Istituto, purché i fatti
siano connessi alla vita scolastica.
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Griglia di corrispondenza tra voti e conoscenze,
competenze disciplinari
GIUDIZIO DI PROFITTO
LIVELLO
PROFITTO
DI VOTO
In riferimento a: conoscenze, abilità, competenze disciplinari
Conoscenze complete, organiche, particolarmente approfondite, ECCELLENTE
senza errori, ottima capacità di comprensione e di analisi,
corretta ed efficace applicazione di concetti, regole e procedure, con possibilità di
orientamento sicuro nell’analisi e nella soluzione di un problema lode agli esami di
con risultati esaurienti, esposizione fluida, rigorosa, ricca e ben Stato di fine 1° ciclo
articolata con uso di terminologia corretta e varia e linguaggio
specifico appropriato, sicurezza e competenza, autonomia di
sintesi, di organizzazione e di rielaborazione delle conoscenze
acquisite con apporti critici originali e creativi, capacità di
operare collegamenti tra discipline e di stabilire relazioni
Conoscenze ampie, complete e approfondite, apprezzabile OTTIMO
capacità di comprensione e di analisi, efficace applicazione di
concetti, regole e procedure anche in situazioni nuove,
orientamento sicuro nell’analisi e nella soluzione di un problema
con risultati soddisfacenti; esposizione chiara, precisa, ricca e
ben articolata con uso di terminologia corretta e varia e
linguaggio specifico appropriato, autonomia di sintesi e di
rielaborazione delle conoscenze acquisite con apporti critici
originali, capacità di operare collegamenti tra discipline
Conoscenze sicure, complete e integrate con qualche apporto DISTINTO
personale, buona capacità di comprensione e di analisi, idonea
applicazione di concetti, regole e procedure, orientamento sicuro
nell’analisi e nella soluzione di un problema con risultati
apprezzabili, esposizione chiara e articolata con uso di
terminologia corretta e varia e linguaggio specifico appropriato,
autonomia di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze
acquisite con apporti critici talvolta originali
Conoscenze generalmente complete e sicure, adeguata capacità
di comprensione e di analisi, discreta applicazione di concetti,
regole e procedure, orientamento piuttosto sicuro nell’analisi e
BUONO
nella soluzione di un problema con risultati largamente
sufficienti, esposizione chiara e sostanzialmente corretta con uso
di terminologia appropriata e discretamente varia, ma con
qualche carenza nel linguaggio specifico, parziale autonomia di
sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite
Conoscenze semplici e sostanzialmente corrette dei contenuti
disciplinari più significativi, elementare ma pertinente capacità di
comprensione e di analisi, accettabile e generalmente corretta
SUFFICIENTE
applicazione di concetti, regole e procedure, orientamento sicuro
se guidato nell’analisi e nella soluzione di un problema,
esposizione semplificata sostanzialmente corretta, lessico povero
ma appropriato, imprecisione nell’effettuare sintesi con qualche
spunto di autonomia di rielaborazione delle conoscenze
acquisite
25
abilità e
10
9
8
7
6
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Conoscenze parziali, limitata capacità di comprensione e di
analisi, modesta applicazione di concetti, regole e procedure,
orientamento difficoltoso e incerto nell’analisi e nella soluzione
di un problema, esposizione non sempre lineare e coerente,
bagaglio minimo di conoscenze con uso della lingua appena
accettabile, scarsa autonomia di rielaborazione delle conoscenze
acquisite.
Conoscenze estremamente frammentarie e incomplete, stentata
capacità di comprensione e di analisi, difficoltosa applicazione di
concetti, regole e procedure, esposizione carente, gravi errori,
povertà lessicale con termini non appropriati ai linguaggi delle
singole discipline
Conoscenze errate dei contenuti basilari disciplinari, scarsa
capacità di comprensione e di analisi, scarsa applicazione di
concetti, regole e procedure, esposizione con gravissimi errori a
livello linguistico disciplinare
MEDIOCRE
5
INSUFFICIENTE* 4
GRAVEMENTE
3
INSUFFICIENTE*
Lavoro non svolto, mancata risposta o risposta priva di
significato; rifiuto all’interrogazione
Le rilevazioni saranno eventualmente accompagnate da una precisazione che solleciti la consapevolezza
dell’alunno rispetto alle gravi lacune o a un sia pur minimo progresso.
Criteri generali per l’attribuzione del voto di comportamento
La Scuola oltre che per l’istruzione è impegnata in un costante processo di formazione che aiuti l’alunno a
diventare un cittadino rispettoso delle regole che disciplinano i rapporti di convivenza civile in una
comunità.
Il voto di comportamento, o voto di condotta, ha la funzione di registrare e di valutare l’atteggiamento e il
comportamento dell’allievo durante la vita scolastica e di suggerirgli un ripensamento di eventuali
comportamenti negativi.
Parametri di valutazione del comportamento degli alunni in ambito scolastico:
1.
2.
3.
4.
5.
frequenza e puntualità;
interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo;
rispetto dei doveri scolastici;
collaborazione con i compagni e i docenti;
rispetto delle persone, dell’ambiente scolastico, del Regolamento interno d’Istituto.
Nella Scuola Secondaria, per norma di legge (art. 2, comma 3, legge 30 ottobre 2008, n. 169), “la
valutazione del comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal Consiglio di Classe, concorre
alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al
successivo anno di corso e all’esame conclusivo del ciclo”.
N.B. Il voto di comportamento è attribuito anche per mancanze commesse fuori dall’Istituto, purché i fatti
siano connessi alla vita scolastica.
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Criteri di ammissione o di non ammissione alla classe successiva
o all’esame di stato
Massimo 50 giorni di assenza
Anche quest’anno non si potranno superare i 50 giorni di assenza, pena la non ammissione alla classe
successiva.
Sono ammessi alla classe successiva o all’esame di Stato gli alunni che hanno raggiunto gli obiettivi didattici
minimi (possesso delle conoscenze di base relative agli argomenti trattati nelle varie discipline, uso di un
linguaggio chiaro e corretto, capacità di operare semplici collegamenti) e hanno ottenuto, con decisione
assunta a maggioranza dal Consiglio di classe, un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna discipline o
gruppo di discipline.
CONSIGLI DI CLASSE ED INTERCLASSE
I Consigli di classe e interclasse sono gli organismi di base del processo didattico; fanno proprie le scelte del
POF e le traducono in attività concrete.
I rappresentanti dei genitori, regolarmente eletti, ne fanno parte con diritto di voto.
Tuttavia, anche gli altri genitori della classe possono partecipare alle riunioni.
In alcuni casi gli incontri prevedono la sola componente docenti (Consiglio di classe/interclasse tecnico).
Il calendario delle convocazioni è definito all'inizio dell'anno e, normalmente , le riunioni dei Consigli
completi sono previste nei mesi di novembre-marzo-maggio.
Le Assemblee dei genitori per la consegna dei Documenti di valutazione e per i colloqui individuali con i
docenti si svolgono a:





ottobre, presentazione del piano didattico della classe;
dicembre, colloqui individuali;
febbraio, consegna del Documento di valutazione;
aprile, colloqui individuali;
giugno, consegna del Documento di valutazione finale.
Riunioni straordinarie sono possibili su richiesta delle componenti qualora se ne presenti la necessità.
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RELAZIONE EDUCATIVA SCUOLA – FAMIGLIA
Una scuola, in quanto servizio pubblico, non può prescindere dall'identificare la propria utenza, dal
rappresentarne i bisogni, dal riconoscerne i diritti, dal sollecitarne ed accoglierne le proposte.
I genitori entrano nella scuola quali rappresentanti dei bambini e dei ragazzi e come tali partecipano del
contratto educativo condividendone responsabilità e impegni nel reciproco rispetto di competenze e ruoli.
Si ritiene determinante, al fine del successo scolastico degli alunni, concordare tra insegnanti e genitori
modalità di relazione improntate a chiarezza, collaborazione basata sulla fiducia, trasparenza, dialogo,
rispetto delle scelte e delle competenze reciproche nei propri ambiti.
Nei rapporti scuola-famiglia, ai colloqui individuali si attribuisce una funzione primaria per la raccolta di
tutte le conoscenze necessarie all'elaborazione di un'immagine relazionale del bambino al di fuori del
contesto scolastico:



per comunicare, in un clima disteso e nei modi più accessibili, la situazione socio-affettiva e
conoscitiva del bambino/ragazzo;
per costruire, con i genitori, possibili itinerari per il superamento delle difficoltà;
per l'arricchimento dei campi esperienziali personali.
L’Istituto favorisce, attraverso la partecipazione democratica prevista dalle norme sugli organi collegiali,
l’interazione formativa con la famiglia e con la più vasta comunità sociale e attua un modello formativo che
educa al rispetto dell’altro ed alla valorizzazione della diversità, favorisce la mediazione dei diversi
riferimenti culturali, promuove una forte collaborazione scuola famiglia per una coerente azione didatticoeducativa. Ciò avviene nel rispetto di ruoli e competenze propri della Scuola (competenza didattica e
creazione di opportunità formative, conoscenza dell’età evolutiva, formazione all’affettività, formazione
alla socialità) e della famiglia (funzione affettiva e sociale, scelta del modello scolastico, partecipazione alla
vita scolastica, interesse per l’andamento didattico-comportamentale del proprio figlio).
TEMPI, LUOGHI E MODALITÀ DEL RAPPORTO SCUOLA-FAMIGLIA
Numerose sono le occasioni di incontro Scuola-famiglia volte ad una proficua e condivisa azione didattica
ed educativa. In particolare si segnalano:
Assemblea generale (entro ottobre) dei genitori degli alunni frequentanti, con la partecipazione del
Coordinatore di Plesso, per la presentazione delle iniziative didattiche previste per l’anno scolastico.
Consigli di Classe o di Interclasse
Mirano a perseguire i seguenti obiettivi:



individuazione di strategie per agevolare la relazione insegnanti - genitori - studenti
confronto e condivisione degli obiettivi educativi
valutazione del percorso compiuto (didattico, formativo - educativo)
nei quali:
Docenti e il Coordinatore agevolano la buona riuscita dell’ incontro, facilitano la comunicazione,
consentono ai genitori di proporre punti all’ordine del giorno e valutano il risultato dei diversi interventi.
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I.C. Pirandello - Taranto
P.O.F. A.S. 2014/15
Genitori-Rappresentanti possono stendere e diffondere la relazione sull’andamento dell’incontro,
prevedere momenti preparatori al Consiglio di Classe e di Interclasse tra i rappresentanti e gli altri genitori,
informare e coinvolgere i genitori dei nuovi iscritti e promuovere momenti di verifica.
Nella scuola primaria, per i genitori eletti sono previste 4 convocazioni, nei mesi di ottobre,
febbraio/marzo e maggio.
Nella scuola secondaria di primo grado, per i genitori sono previste 4 convocazioni, nei mesi di
ottobre/novembre, dicembre, febbraio/marzo e aprile/maggio.
Assemblee di Classe per la scuola primaria e per la scuola secondaria di primo
grado previste nei mesi di:
Ottobre : in occasione dell’elezione dei rappresentanti con illustrazione da parte dei Docenti delegati della
programmazione educativa annuale.
Febbraio: per la verifica e per la valutazione intermedia del I° quadrimestre
Giugno: per la verifica e la valutazione finale..
La scuola continua ad essere aperta alle proposte di iniziative avanzate dalle famiglie e dedicate agli alunni
o alle eventuali richieste di supporto alla loro azione educativa. Nell’ambito della propria disponibilità
finanziaria, come in passato la scuola rende possibile l’attuazione d’incontri formativi sui temi generali o
specifici relativi al rapporto educativo coi figli.
Colloqui con gli insegnanti
I rapporti individuali con le famiglie, così come indicato nel piano delle attività sono così definite:
Scuola primaria. A partire dal mese di novembre, i genitori possono conferire
individualmente secondo un calendario definito all’inizio dell’anno scolastico e comunicato alle famiglie da
ogni gruppo docente.
Scuola secondaria di primo grado. Un’ora di ricevimento alla settimana
Tutti i docenti sono comunque disponibili a colloqui per situazioni urgenti
previo appuntamento con gli interessati.
FUNZIONIGRAMMA
Collaboratori del Dirigente Scolastico
I collaboratori del Dirigente scolastico sono di nomina dirigenziale; ai sensi, infatti del D.Lgs. 165/2001, Art.
25, c. 5, “nello svolgimento delle proprie funzioni il Dirigente può avvalersi di docenti da lui individuati, ai
quali possono essere delegati specifici compiti”.
I compiti principali sono di supporto all’azione dirigenziale e di sostituzione dello stesso nel caso assenza o
impedimento. Per l’anno scolastico in corso è attiva solo la funzione di Collaboratore Vicario.
Coordinatori di plesso
I coordinatori di plesso hanno una funzione di raccordo tra la Dirigenza e i docenti del plesso. Si occupano
della sostituzione dei colleghi assenti, del trasferimento delle informazioni e costituiscono un primo
riferimento per i genitori.
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I.C. Pirandello - Taranto
P.O.F. A.S. 2014/15
Coordinatori dei consigli di classe e di interclasse
Hanno la funzione di:









partecipare alle riunioni con il Dirigente scolastico o un suo delegato e garantire il passaggio delle
informazioni e l’uniformità della trattazione degli O.d.g. nei singoli Consigli di Classe;
controllare la registrazione degli avvisi sul registro di classe.
presiedere il Consiglio di classe in assenza del Dirigente scolastico e garantire la trattazione dei
punti all’O.d.g.
illustrare alla classe e ai genitori gli obiettivi educativi dell’anno scolastico e la loro declinazione nel
breve periodo;
segnalare alle famiglie la discontinuità nella frequenza e i problemi di comportamento;
raccogliere e archiviare la programmazione didattica delle singole discipline nel Registro dei Verbali
raccogliere in apposita scheda, in sede di pre-scrutinio, gli elementi utili alla formulazione del
giudizio globale consegnare e illustrare ai genitori la scheda di valutazione quadrimestrale;
raccogliere e archiviare le relazioni finali e i programmi svolti dai singoli docenti alla fine dell’anno
scolastico
presiedere le assemblee di classe con i genitori.
Funzioni strumentali
Il Collegio docenti identifica al suo interno le funzioni strumentali da assegnare a docenti disponibili e
competenti con l’incarico di svolgere compiti di natura istituzionali finalizzati alla realizzazione del POF. Il
Collegio indica i criteri e le modalità di attribuzione. Le funzioni strumentali supportano la progettualità
dell’Istituto, coadiuvano il personale scolastico nelle diverse attività e promuovono iniziative di ricerca e
innovazione, stimolando anche il cambiamento in atto nella scuola con progettazioni rivolte al territorio e al
miglioramento del rapporto di insegnamento/apprendimento. Esse operano d’intesa e coordinano un
gruppo di lavoro di riferimento.
Si propongono, anche in continuità con quanto deliberato lo scorso anno, le Funzioni strumentali per le
seguenti aree:
progettazione didattica e innovazione metodologica, valutazione apprendimenti
continuità/orientamento
sostegno al lavoro dei docenti
coordinamento attività scolastiche
Si elencano di seguito alcune attività connesse con tali Funzioni:
 Progettazione didattica, innovazione metodologica e valutazione degli apprendimenti
 Supporto alla didattica e al lavoro dei docenti, progettazione di percorsi, strumenti e materiali
didattici.
 Coordinamento della progettazione per la graduale applicazione delle “Indicazioni per i Curricoli”
nell’assetto didattico metodologico della scuola. Valutazione degli apprendimenti.
 Continuità – raccordo
 Coordinamento delle attività di continuità, tra le scuole primarie e la scuola secondaria (progettate
da un gruppo di lavoro costituito dalle insegnanti delle classi quinte e delle classi prime della scuola
di secondo grado )
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I.C. Pirandello - Taranto
P.O.F. A.S. 2014/15
 Orientamento classi terze Scuola Secondaria I grado
 Coordinamento delle attività e degli interventi dell’Istituto rivolte al superamento di situazioni di
difficoltà sia cognitive che relazionali con particolare riferimento alla Scuola Secondaria di I grado.
 Coordinamento delle attività di orientamento nelle classi terze per la scelta della scuola superiore
Referenti
Si propongono, inoltre, alcune figure di riferimento alla realizzazione di attività di aree particolarmente
significative. La figura organizzativa è quella di REFERENTE. La proposta è relativa alle seguenti aree:



progettazione laboratori scuola secondaria i grado
educazione alla salute e al benessere
sostegno e integrazione alunni diversamente abili
I referenti operano d’intesa ed eventualmente coordinano un gruppo di lavoro di riferimento.
DEFINIZIONE DELL’ORARIO
SETTIMANALE
La strutturazione settimanale dell’orario tiene conto delle esigenze e dei vincoli seguenti:
 distribuire ore di educazione fisica per le quali si utilizza lo stesso spazio
 collocare le ore che prevedono l’utilizzo di aule speciali per evitare la sovrapposizione di più
insegnanti
 inserire le ore di lezione degli insegnanti che operano in più istituti
 per la scuola secondaria di primo grado, articolazione di due modelli di tempo scuola
 Fatti salvi i suddetti i vincoli, le ore di lezione vengono distribuite, tenendo in considerazione, per
quanto possibile, le seguenti opportunità:
 offrire agli alunni, soprattutto ai più piccoli, tempi distesi di insegnamento, cercando di evitare una
rotazione troppo frequente di insegnanti nel tempo - scuola;
 collocare nelle ore pomeridiane gli insegnamenti che prevedano modalità meno frontali e più
operative.
REGOLAMENTO PER LA SOSTITUZIONE DEI DOCENTI ASSENTI
In caso di assenze brevi (5 giorni per la scuola primaria e 15 giorni per la scuola secondaria di I grado) le
sostituzioni dei docenti assenti avverranno secondo le seguenti modalità:
 Docente che nelle sue ore non ha la classe presente a scuola.
 Docente che deve recuperare permessi brevi.
Utilizzo di ore di insegnamento retribuite in eccedenza all’orario obbligatorio di ventidue ore per la scuola
primaria e di diciotto ore per la scuola secondaria di I grado (per gli insegnanti che si rendono disponibili).
Nomina di un supplente temporaneo.
L’insegnante di sostegno potrà essere utilizzato per sostituzioni nelle classi nelle quali insegna nelle ore di
servizio previste per la medesima classe. Potrà essere utilizzato in altre classi solo se l’alunno o gli alunni
che gli sono affidati risultino assenti.
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I.C. Pirandello - Taranto
P.O.F. A.S. 2014/15
Nell’assegnazione delle ore eccedenti e nel recupero di permessi, a parità di condizioni, sarà seguito il
seguente ordine di priorità:
o
o
docente della stessa classe;
docente della stessa disciplina.
In situazioni di emergenza, che richiedono l’obbligo di sorveglianza, la classe sarà suddivisa, tenendo conto
nelle classi accoglienti, delle norme previste dalla Legge 626. All’insegnante di classe saranno comunicati i
nominativi degli alunni che deve accogliere.
FORMAZIONE DELLE CLASSI PRIME
Per la formazione di classi eterogenee al loro interno, ma il più possibile omogenee tra di loro:
Il Dirigente Scolastico prende in esame tutti i dati utili al fine di operare una distribuzione degli alunni il più
possibile equilibrata.
Particolare attenzione si pone nell’inserimento degli alunni in situazione di handicap e di disagio, anche
sulla base delle informazioni fornite dagli operatori sanitari e sociali che seguono il caso;
Nella prima classe della scuola primaria, al fine di rendere possibile una preventiva
osservazione “sul campo” delle dinamiche relazionali/comportamentali e/o didattiche dei sopraddetti casi,
il Dirigente Scolastico decreta la formazione dei gruppi classe e l’assegnazione ai docenti degli stessi, in
seguito ad un sufficiente periodo di sperimentazione.
ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI AI PLESSI E ALLE CLASSI
Il Dirigente Scolastico assegna gli insegnanti alle classi ed alle attività assicurando, ove possibile, il rispetto
della continuità didattica, valorizzando le competenze professionali e le disponibilità ad effettuare incarichi
specifici e laboratori di attività facoltative e opzionali con priorità per i docenti già titolari, rispetto ai
docenti che entrano a far parte per la prima volta dell’organico d’Istituto.
Nell’assegnazione alle classi e/o ai plessi il Dirigente può derogare dai criteri
suddetti, con giusta motivazione del provvedimento.
APERTURA AL PERSONALE E AL PUBBLICO DEGLI UFFICI E DELLA
SEGRETERIA:
L’orario di ricevimento si adegua alle esigenze dell’utenza.
Per il corrente anno scolastico sarà: tutte le mattine dalle ore 8.00 alle ore 10.00
Il Direttore Amministrativo riceve, previo appuntamento, Il Dirigente Scolastico è disponibile tutti i giorni a
ricevere, previo appuntamento, anche senza appuntamento, compatibilmente con le esigenze di servizio ed
in caso di estrema necessità.
La casella di posta elettronica è taic80300x@istruzione.it
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I.C. Pirandello - Taranto
P.O.F. A.S. 2014/15
OBIETTIVI MINIMI DISCIPLINARI
ITALIANO
Classe Prima
 ASCOLTARE
Prestare attenzione
Comprendere il senso globale di un messaggio (semplice)
 PARLARE
Riferire contenuti in modo semplice.
Prendere la parola negli scambi comunicativi rispettando il proprio turno
 LEGGERE
Leggere in modo non stentato e cogliere il senso globale di un testo
 SCRIVERE
Produrre testi semplici abbastanza chiari e sostanzialmente corretti (o sostanzialmente chiari
e corretti ).
 RIFLETTERE SULLA LINGUA
Individuare le principali strutture della comunicazione
Individuare le fondamentali ( alcune) strutture morfosintattiche.
Classe Seconda
 ASCOLTARE
Prestare attenzione
Comprendere gli elementi essenziali di un discorso o di una lezione.
 PARLARE
Riferire contenuti ed esperienze personali in modo semplice ma abbastanza chiaro spiegazioni su
ciò che non si è capito.
Prendere la parola negli scambi comunicativi, rispettando il proprio turno e chiedendo
 LEGGERE
Leggere utilizzando tecniche di supporto alla comprensione (sottolineare e annotare) con la guida
Leggere in modo non stentato e cogliere il senso globale di un testo con la guida dell’insegnante
 SCRIVERE
Produrre testi semplici abbastanza chiari e sostanzialmente corretti (o sostanzialmente chiari e
corretti ).
 RIFLETTERE SULLA LINGUA
Individuare le principali funzioni logiche della frase
Classe Terza
 ASCOLTARE
Prestare attenzione
Comprendere gli elementi essenziali e alcuni secondari di un discorso o di una lezione.
 PARLARE
Riferire contenuti in modo ordinato e secondo schemi
Esprimere semplici opinioni personali;
 LEGGERE
Leggere in modo espressivo e cogliere il senso globale di un testo
Leggere utilizzando tecniche di supporto alla comprensione (sottolineare, annotare, realizzare
mappe e schemi) con la guida dell’insegnante.
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I.C. Pirandello - Taranto


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SCRIVERE
Produrre testi semplici, abbastanza chiari e sostanzialmente corretti (o sostanzialmente chiari e
corretti ), secondo uno schema predisposto.
RIFLETTERE SULLA LINGUA
Individuare le principali funzioni logiche della frase complessa
STORIA
Classe Prima
 USO DEI DOCUMENTI
Leggere trarre e semplici informazioni da fonti di vario tipo, con la guida dell’insegnante.
 STRUMENTI CONCETTUALI E CONOSCENZE
Utilizzare in modo semplice tecniche di comprensione delle informazioni, con la guida
dell’insegnante.
Ricordare gli elementi essenziali degli argomenti studiati
Riconoscere i termini specifici, con la guida dell’insegnante.
Conoscere le principali norme del vivere civile
 ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI
Riconoscere le principali relazioni tra gli eventi
Inserire gli avvenimenti ed i fenomeni storici più importanti in corretta successione cronologica
 PRODUZIONE
Usare in modo semplice alcuni strumenti della disciplina
Produrre testi usando un linguaggio semplice ma corretto
Classe Seconda
 USO DEI DOCUMENTI
Leggere e trarre informazioni da fonti di vario tipo, con la guida dell’insegnante.
 STRUMENTI CONCETTUALI E CONOSCENZE
Utilizzare in modo semplice tecniche di comprensione e selezione delle informazioni, con la guida
dell’insegnante.
Ricordare gli elementi studiati collocandoli nel loro contesto
Riconoscere e usare i termini specifici, con la guida dell’insegnante.
Riconoscere le principali norme del vivere civile e le fondamentali istituzioni politiche
 ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI
Riconoscere le principali relazioni tra gli eventi utilizzando schemi di interpretazione
Inserire gli avvenimenti ed i fenomeni storici più importanti in corretta successione cronologica
 PRODUZIONE
Usare in modo semplice alcuni strumenti della disciplina
Produrre testi usando un linguaggio semplice ma corretto
Classe Terza
 USO DEI DOCUMENTI
Leggere e trarre informazioni da fonti di vario tipo, con la guida dell’insegnante.
 STRUMENTI CONCETTUALI E CONOSCENZE
Utilizzare in modo semplice tecniche di comprensione, selezione e organizzazione delle
informazioni principali, con la guida dell’insegnante.
Ricordare gli elementi studiati collocandoli nel loro contesto.
Riconoscere e usare i termini specifici, con la guida dell’insegnante.
Conoscere le norme del vivere civile, le istituzioni politiche e i principi fondamentali
dell’organizzazione dello Stato.
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I.C. Pirandello - Taranto


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ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI
Inserire gli avvenimenti ed i fenomeni storici più importanti in corretta successione cronologica
Riconoscere le relazioni tra gli eventi, utilizzando schemi di interpretazione
PRODUZIONE
Usare in modo semplice alcuni strumenti della disciplina
Produrre testi usando un linguaggio semplice ma corretto
GEOGRAFIA
Classe Prima
 CARTE MENTALI, LINGUAGGIO DELLA GEO-GRAFICITA’, METODI, TECNICHE E STRUMENTI
Leggere carte geografiche con la guida dell’insegnante
 CONCETTI GEOGRAFICI E CONOSCENZE
Ricordare gli elementi essenziali degli argomenti studiati
Riconoscere i termini specifici, con la guida dell’insegnante
 RAGIONAMENTO SPAZIALE
Individuare gli elementi caratteristici dei paesaggi italiani ed europei e collocarli nello spazio
geografico
Riconoscere le principali relazioni tra fenomeni geografici, con la guida dell’insegnante
 IMMAGINAZIONE GEOGRAFICA
Saper riconoscere le principali caratteristiche di un sistema territoriale utilizzando carte geografiche
e immagini o leggendo testi
Classe Seconda
 CARTE MENTALI, LINGUAGGIO DELLA GEO-GRAFICITA’, METODI, TECNICHE E STRUMENTI
Leggere carte geografiche e tabelle con la guida dell’insegnante
 CONCETTI GEOGRAFICI E CONOSCENZE
Ricordare gli elementi essenziali degli argomenti studiati
Riconoscere i termini specifici, con la guida dell’insegnante
 RAGIONAMENTO SPAZIALE
Individuare gli elementi caratteristici degli Stati europei e collocarli nello spazio geografico
Riconoscere le principali relazioni tra fenomeni geografici, utilizzando schemi di interpretazione
 IMMAGINAZIONE GEOGRAFICA
Saper riconoscere le principali caratteristiche di un sistema territoriale utilizzando carte geografiche
e immagini o leggendo testi
Classe Terza
 CARTE MENTALI, LINGUAGGIO DELLA GEO-GRAFICITA’, METODI, TECNICHE E STRUMENTI
Leggere carte geografiche, tabelle e grafici con la guida dell’insegnante
 CONCETTI GEOGRAFICI E CONOSCENZE
Ricordare e riferire gli elementi essenziali degli argomenti studiati
Riconoscere e usare i termini specifici, con la guida dell’insegnante
 RAGIONAMENTO SPAZIALE
Individuare gli elementi caratteristici degli Stati extra-europei e collocarli nello spazio geografico
Riconoscere le principali relazioni tra fenomeni geografici, utilizzando schemi di interpretazione
 IMMAGINAZIONE GEOGRAFICA
Saper riconoscere le principali caratteristiche di un sistema territoriale utilizzando carte geografiche
e immagini o leggendo testi
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I.C. Pirandello - Taranto
P.O.F. A.S. 2014/15
MATEMATICA
Classe Prima
Sistema di numerazione decimale, quattro
operazioni in N e loro proprietà
- Conoscere il valore posizionale delle cifre di un
numero, il significato dello zero e della virgola.
- Eseguire le quattro operazioni con numeri
interi e decimali e conoscerne le proprietà.
Potenze e proprietà delle potenze
- Conoscere il concetto di potenza e saperla
calcolare.
Multipli e divisori, numeri primi, m.c.m., M.C.D.
- Conoscere i concetti di multiplo e divisore
- Scomporre un numero composto in fattori
primi.
- Calcolare il m.c.m. e il M.C.D.
Numeri razionali
- Acquisire il concetto di frazione come
operatore.
Problemi e tecniche risolutive
- Risolvere problemi con dati espliciti e
sufficienti.
Enti geometrici fondamentali
- Definire ed individuare punto, retta e piano.
La misura delle grandezze
- Conoscere il concetto di lunghezza, ampiezza e
tempo e le loro unità di misura.
Segmenti
- Riconoscere, disegnare e misurare segmenti e
linee rette e spezzate, curve, aperte e chiuse.
- Effettuare somma e differenza aritmetica e
grafica.
- Definire e rappresentare graficamente rette
incidenti, perpendicolari e parallele.
Angoli
- Definire, rappresentare e misurare, con il
goniometro, gli angoli.
Poligoni
- Definire e rappresentare graficamente i
poligoni più comuni.
- Misurare il loro perimetro.
Rappresentazione grafica
- Rappresentare dati attraverso un istogramma,
un ideogramma, un areogramma.
Classe Seconda
Insieme Q+
- Rappresentare i numeri razionali sotto forma
di numeri decimali limitati e frazioni.
- Calcolare le quattro operazioni con i numeri
razionali.
- Saper passare dalla frazione al decimale e
viceversa.
Insieme I+
- Calcolare la radice quadrata di un quadrato
perfetto mediante il m.c.m., l'uso delle tavole,
l'uso della calcolatrice.
Rapporti e proporzioni
- Conoscere il concetto di rapporto.
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I.C. Pirandello - Taranto
P.O.F. A.S. 2014/15
- Risolvere semplici proporzioni.
Proporzionalità diretta e inversa
- Conoscere e rappresentare le funzioni
attraverso un grafico.
- Risolvere semplici problemi di proporzionalità
diretta e inversa.
Equivalenza ed aree
-
Teorema di Pitagora
- Conoscere ed applicare il teorema di Pitagora
al triangolo rettangolo.
Similitudine
- Conoscere e comprendere la differenza tra
congruenza, equivalenza e similitudine,
attraverso l’uso di strumenti.
Classe Terza
Numeri relativi
Calcolare il perimetro e l'area di alcune figure
geometriche piane in semplici problemi di tipo
diretto.
- Conoscere e rappresentare numeri relativi sulla
retta orientata.
- Eseguire operazioni e semplici espressioni con i
numeri relativi interi.
Calcolo letterale
- Riconoscere monomi e polinomi ed eseguire
semplici operazioni con essi.
- Eseguire semplici espressioni letterali.
Equazioni
- Risolvere semplici equazioni di primo grado ad
una incognita.
Circonferenza e cerchio
- Calcolare la misura della circonferenza e l'area
del cerchio.
Geometria analitica
- Conoscere il piano cartesiano rappresentare
punti e semplici poligoni a partire dalle
coordinate.
Probabilità
- Conoscere i concetti di eventi possibili,
impossibili e certi.
- Esprimere la probabilità con un rapporto.
Figure geometriche nello spazio
- Conoscere i principali poliedri
- Conoscere i solidi a superficie curva
Poliedri
- Calcolare la superficie e il volume di alcuni
semplici poliedri.
Solidi di rotazione
- Calcolare superfici e volume di cilindro e cono.
Elementi di statistica
- Calcolare moda, mediana, media
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I.C. Pirandello - Taranto
P.O.F. A.S. 2014/15
SCIENZE
Classe Prima
Semplici elementi di chimica inorganica
- Conoscere gli elementi essenziali degli
argomenti trattati.
- Osservare, in maniera guidata, anche
attraverso semplici esperimenti, i fenomeni,
fisici, chimici e naturali, legati alla quotidianità
dell’alunno.
- Conoscere i termini specifici.
- Utilizzare un lessico semplice, ma chiaro.
Caratteristiche della materia
Temperatura e calore
Aria, acqua e suolo
Cellula e organismi unicellulari e pluricellulari
Classe Seconda
Struttura e funzione di alcuni apparati del corpo
umano
- Conoscere gli elementi essenziali degli
argomenti trattati.
- Osservare, in maniera guidata, anche
attraverso semplici esperimenti, i fenomeni,
fisici, chimici e naturali, legati alla quotidianità
dell’alunno.
- Conoscere i termini specifici.
- Utilizzare un lessico semplice, ma chiaro.
Forze, moto ed equilibrio dei corpi.
Classe Terza
Elementi di chimica
- Conoscere gli elementi essenziali degli
argomenti trattati.
- Osservare, in maniera guidata, anche
attraverso semplici esperimenti, i fenomeni,
fisici, chimici e naturali, legati alla quotidianità
dell’alunno.
- Conoscere i termini specifici.
- Utilizzare un lessico semplice, ma chiaro.
Elettricità e magnetismo
Universo e Sistema Solare
Movimenti e struttura della Terra
Fenomeni vulcanici e sismici
Struttura e funzione del Sistema di controllo e
dell’Apparato riproduttore
Ereditarietà e leggi di Mendel
Evoluzione biologica dell'uomo
LINGUA INGLESE

1.
2.
3.

1.
2.
ASCOLTO (comprensione orale)
riconoscere singoli termini; comprendere il senso globale dei messaggi
comprendere, sotto la guida dell’insegnante, semplici messaggi
comprendere, sotto la guida dell’insegnante, semplici messaggi
PARLATO (produzione e interazione orale)
saper interagire in situazioni semplici relative alla sfera personale
capire semplici domande su argomenti noti e rispondere adeguatamente, anche se con un lessico
limitato
38
I.C. Pirandello - Taranto
P.O.F. A.S. 2014/15
3. saper rispondere a semplici domande, interagendo in semplici situazioni anche con un lessico
limitato
 LETTURA (comprensione scritta)
1. comprendere globalmente, se guidato, semplici messaggi e riconoscere termini noti
2. comprendere globalmente, se guidato, semplici messaggi e riconoscere termini noti
3. comprendere, se guidato, semplici testi e/o documenti autentici.
 SCRITTURA (produzione scritta)
1. saper copiare e completare messaggi minimi
2. saper copiare e produrre, se guidato, semplici messaggi
3. saper rispondere a semplici domande; saper completare o produrre, se guidato, brevi testi
 RIFLESSIONE SULLA LINGUA E SULL’APPRENDIMENTO (Strutture e funzioni linguistiche -Cultura e
Civiltà)
1. conoscere ed usare strutture e funzioni linguistiche basilari; saper cogliere, sotto la guida
dell’insegnante, semplici connessioni tra gli aspetti della cultura e civiltà straniera e la propria
2. conoscere ed usare strutture e funzioni linguistiche basilari; saper cogliere, sotto la guida
dell’insegnante, semplici connessioni tra gli aspetti della cultura e civiltà straniera e la propria
3. conoscere ed usare strutture e funzioni linguistiche basilari; saper cogliere, sotto la guida
dell’insegnante, semplici connessioni tra gli aspetti della cultura e civiltà straniera e la propria
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA
Classe Prima
 L’alunno è in grado di comprendere e interagire in modo semplice per soddisfare bisogni
concreti di vita quotidiana.
 Scrive semplici frasi su argomenti di routine.
 Confronta le conoscenze apprese individuando somiglianze e differenze linguistiche e culturali.
 Matura un atteggiamento positivo verso le differenze culturali attraverso la conoscenza della lingua
inglese.
Classe Seconda
 L’alunno individua le informazioni principali di un semplice argomento riguardante la propria sfera
di interessi.
 Comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari.
 Comunica e interagisce anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni
semplici e di routine.
 Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio
ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.
 Confronta le conoscenze apprese individuando somiglianze e differenze linguistiche e culturali.
 Matura un atteggiamento positivo verso le differenze culturali attraverso la conoscenza della lingua
inglese.
Classe Terza
(I traguardi sono riconducibili al Livello A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue
del Consiglio d’Europa)
 L’alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua standard su
argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero.
 Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali.
 Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti.
 Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo.
 Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari.
 Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta con
quelli veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto.
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LINGUA FRANCESE

1.
2.
3.

1.
2.
3.

1.
2.
3.

1.
2.
3.

1.
2.
3.
ASCOLTO (comprensione orale)
riconoscere singoli termini; comprendere il senso globale dei messaggi
comprendere, sotto la guida dell’insegnante, semplici messaggi
comprendere, sotto la guida dell’insegnante, semplici messaggi
PARLATO (produzione e interazione orale)
saper interagire in situazioni semplici relative alla sfera personale
capire semplici domande su argomenti noti e rispondere adeguatamente, anche se con un lessico
limitato
saper rispondere a semplici domande, interagendo in semplici situazioni anche con un lessico
limitato
LETTURA (comprensione scritta)
comprendere globalmente, se guidato, semplici messaggi e riconoscere termini noti
comprendere globalmente, se guidato, semplici messaggi e riconoscere termini noti
comprendere, se guidato, semplici testi e/o documenti autentici.
SCRITTURA (produzione scritta)
saper copiare e completare messaggi minimi
saper copiare, completare e produrre, se guidato, semplici messaggi
saper rispondere a semplici domande; saper completare o produrre, se guidato, brevi testi
RIFLESSIONE SULLA LINGUA E SULL’APPRENDIMENTO (Strutture e funzioni linguistiche -Cultura e
Civiltà)
conoscere ed usare strutture e funzioni linguistiche basilari; saper cogliere, sotto la guida
dell’insegnante, semplici connessioni tra gli aspetti della cultura e civiltà straniera e la propria.
conoscere ed usare strutture e funzioni linguistiche basilari; saper cogliere, sotto la guida
dell’insegnante, semplici connessioni tra gli aspetti della cultura e civiltà straniera e la propria
conoscere ed usare strutture e funzioni linguistiche basilari; saper cogliere, sotto la guida
dell’insegnante, semplici connessioni tra gli aspetti della cultura e civiltà straniera e la propria
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA
Classe Prima
 Legge e comprende brevi frasi relative ad ambiti familiari.
 Comunica in modo semplice utilizzando semplici frasi.
 Scrive brevi e semplici frasi(saluti, presentazioni, etc.)
 Confronta le conoscenze apprese individuando somiglianze e differenze linguistiche culturali.
Classe Seconda
 Comprende semplici frasi ed espressioni inerenti la routine.
 Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto
su argomenti familiari e abituali.
 Legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo.
 Scrive semplici frasi su argomenti familiari e/o di routine.
 Individua a grandi linee le relazioni tra lingua madre e quelle straniere.
Classe Terza
 Legge e comprende brevi e semplici testi.
 Descrive a voce e per iscritto aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente.
 Chiede spiegazioni.
 Descrive per iscritto aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente.
 Organizza le conoscenze linguistiche e metalinguistiche apprese, per formulare semplici messaggi.
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I.C. Pirandello - Taranto
P.O.F. A.S. 2014/15
TECNOLOGIA
Classe Prima



Vedere, osservare e sperimentare
- Conoscere in maniera essenziale la natura e le caratteristiche dei materiali ed
effettuare semplici prove per comprenderne le proprietà
- Utilizzare gli strumenti da disegno con una minima padronanza
Prevedere, immaginare e progettare
- Comprendere in modo essenziale i principi di funzionamento di semplici
apparecchiature di uso quotidiano
Intervenire, trasformare e produrre
- Eseguire disegni geometrici in modo essenziale
Classe Seconda
 Vedere, osservare e sperimentare
- Riconoscere in modo essenziale gli interventi e le trasformazioni che l’uomo opera
nei confronti dell’ambiente
- Utilizzare gli strumenti da disegno con una minima padronanza
 Prevedere, immaginare e progettare
- Comprendere in modo essenziale i principi di funzionamento di semplici
apparecchiature e le procedure essenziali in un processo produttivo
 Intervenire, trasformare e produrre
- Eseguire disegni tecnici applicando in modo essenziale le regole delle proiezioni
ortogonali
Classe Terza
 Vedere, osservare e sperimentare
- Riconoscere in modo essenziale le caratteristiche tecniche relative ad alcune attività
produttive e le diverse forme di energia coinvolta
- Utilizzare gli strumenti da disegno con una minima padronanza
 Prevedere, immaginare e progettare
- Comprendere in modo essenziale i principi di funzionamento di semplici
apparecchiature e le procedure essenziali di un processo produttivo

Intervenire, trasformare e produrre
- Eseguire disegni tecnici applicando in modo essenziale le regole delle assonometrie
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I.C. Pirandello - Taranto
P.O.F. A.S. 2014/15
EDUCAZIONE MUSICALE
Classe Prima
 conosce e usa i primi elementi della notazione musicale
 esegue correttamente un canto per imitazione
 riconosce gli eventi sonori della realtà quotidiana
 riproduce sequenze ritmiche guidato
Classe Seconda
 conosce e usa i gli elementi della notazione musicale
 esegue correttamente un canto per imitazione
 riconosce le proprietà del suono
 riproduce sequenze ritmiche
Classe Terza
 conosce e usa i gli elementi della notazione musicale
 esegue correttamente un canto per imitazione
 riconosce e classifica gli strumenti dell’orchestra
 riproduce sequenze ritmiche
ARTE E IMMAGINE
Classe Prima e Seconda
 Percettivo-visivo
- Guardare ed osservare un’immagine, gli oggetti presenti nell’ambiente e descrivere alcuni
elementi fondamentali
 Leggere
- Riconoscere in un testo iconico-visivo alcuni elementi del linguaggio visuale (linee, colori,
forme)
 Storia dell’Arte
- Leggere in alcune opere d’arte di diverse epoche i principali elementi compositivi
 Produrre
- Utilizzare alcune tecniche per produrre immagini grafiche, pittoriche e plastiche
Classe Terza
 Percettivo-visivo
- Osservare un’immagine d’arte e descrivere alcuni elementi significativi che la compongono
 Leggere
- Riconoscere in un testo iconico- visivo alcuni elementi del linguaggio visuale (linee, colori.
forme)
 Storia dell’arte
- Leggere in alcune opere d’arte di diverse epoche i principali elementi compositivi
- Individuare alcuni beni artistici ed artigianali presenti nel proprio territorio
 Produrre
- Rielaborare immagini fotografiche, utilizzando vari materiali e tecniche
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I.C. Pirandello - Taranto
P.O.F. A.S. 2014/15
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
Classe Prima
 Capacità di manipolazione di piccoli attrezzi che ne garantiscono la loro sicura prensione ed
eventuale trasporto in condizioni spazio-temporali normali.
 Capacità di spostamento orizzontale del proprio corpo su superfici piane con andature varie e con
cambi di direzione senza perdita di equilibrio dinamico; approccio globale alle varie esercitazioni;
differenziazioni dei ritmi esecutivi delle varie attività motorie.
 Capacità di comprensione e reazione semplice ad uno stimolo visivo, uditivo e tattile in tempi
ragionevolmente brevi.
 Capacità semplice di adattamento alle regole di convivenza civile all’interno di un gruppo;
conoscenza e rispetto delle norme igieniche; regole fondamentali dei giochi di gruppo.
Classe Seconda
 Capacità di gestione e utilizzo dei piccoli e grandi attrezzi in funzione di condizioni spazio-temporali
modificate; esercitazioni individuali con difficoltà crescenti.
 Capacità di adattamento semplice del proprio equilibrio statico-dinamico in condizioni variabili di
spazio e di tempo ( lavoro di gruppo).
 Capacità di comprensione ed elaborazione di risposte personalizzate, attraverso la comunicazione
non verbale, conoscenza teorica di norme tecniche e di sicurezza delle varie attività.
 Capacità di costruzione di un rapporto in un gruppo minimo ( due elementi) in funzione dello
schema motorio del lanciare ed afferrare e in alcuni giochi di squadra.
Classe Terza
 Capacità di gestione di piccoli attrezzi in funzione delle interrelazioni con altri componenti del
gruppo di lavoro.
 Capacità di adattamento ed assimilazione di alcune abilità motorie semplici e composte a livello
individuale, in una diade e una triade.
 Capacità di comprensione ed assimilazione delle regole nei principali giochi di gruppo.
 Capacità di comunicare idee e sentimenti attraverso le attività di gruppo; adattamento a cambi di
ruolo nelle attività ludiche.
RELIGIONE CATTOLICA
Classe Prima
 Comprendere che l’ora di Religione Cattolica nella scuola permette di acquisire contenuti
fondamentali per comprendere meglio la realtà circostante.
 Saper cogliere la dimensione religiosa dell’uomo.
 Conoscere i concetti fondamentali delle varie religioni.
 Conoscere la Bibbia: libro sacro dei cristiani.
Classe Seconda
 Saper definire chi è lo Spirito Santo.
 Conoscere la differenza tra Chiesa edificio e comunità e saper definire la sua organizzazione.
Classe Terza
 Conoscere il concetto di coscienza morale e libertà di scelta.
 Conoscere il concetto cristiano di Dio creatore e la novità del comandamento dell’ amore.
 Conoscere la visione cristiana della presenza della sofferenza e del male.
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I.C. Pirandello - Taranto
P.O.F. A.S. 2014/15
Gli I.R.C. ,tenendo conto delle poche ore di lezione a disposizione, si accerteranno mediante osservazioni
sistematiche quali modifiche di comportamento siano avvenute nell’alunno rispetto ai livelli di partenza,
relativamente agli obiettivi prefissati, basandosi su criteri oggettivi e della gradualità. nel rispetto dei ritmi
di crescita di ciascun alunno.
Il voto di R.C. viene espresso in giudizio: ovvero- ottimo ( 9-10 ), distinto ( 8 ), buono ( 7 ), sufficiente ( 6 ),
non sufficiente ( 5- 4- 3-..).
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I.C. Pirandello - Taranto
P.O.F. A.S. 2014/15
Istituto Comprensivo Statale “L. PIRANDELLO”
Infanzia-Primaria-Secondaria di Primo Grado
Via Pastore- PaoloVI - Taranto
Cod. Mec. : taic80300x
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ
(Art. 3 D.P.R. 21 novembre 2007, n.235)
Il patto nasce con l’intento di fornire indicazioni e proposte che possano contribuire
concretamente alla programmazione educativa- formativa e alla didattica. Il genitore,
sottoscrivendolo assume l’impegno ad osservare le disposizioni contenute nel presente patto di
corresponsabilità ed a sollecitarne l’osservanza da parte dello studente.
LA
SCUOLA
si impegna a:
 Rispondere sempre più ai bisogni educativi e cognitivi degli alunni offrendo iniziative per il
recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio al fine di favorire il successo formativo e nello
stesso tempo, incentivare le situazioni di eccellenza.
 Creare un clima sereno in cui stimolare il dialogo favorendo il rispetto di sé e degli altri e
l’integrazione dei diversamente abili.
 Favorire la formazione e l’aggiornamento dei docenti.
 Garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni mantenendo un
costante rapporto con le famiglie, anche attraverso strumenti tecnologicamente avanzati, nel
rispetto della privacy.
I
DOCENTI
si impegnano a:
 Rispettare l’orario scolastico e garantire la propria presenza nella classe.
 Creare un ambiente educativo sereno e relazioni interpersonali positive, favorendo i momenti di
ascolto e di dialogo.
 Stimolare l’apprendimento rispettando i tempi e i ritmi di ogni alunno.
 Far conoscere all’alunno gli obiettivi e le valutazioni dei propri studi motivandole.
 Aiutare a riconoscere le capacità di ognuno per migliorare l’autostima informandone i genitori.
I GENITORI
si impegnano a:
 Avere un atteggiamento di collaborazione con i docenti.
 Rispettare l’orario di entrata e di uscita e garantire una frequenza assidua alle lezioni.
 Garantire che il proprio figlio porti il materiale scolastico necessario.
 Non far utilizzare il cellulare nella scuola (previo sequestro).
 Far indossare un abbigliamento adeguato all’ambiente scolastico.
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I.C. Pirandello - Taranto
P.O.F. A.S. 2014/15
 Giustificare ritardi e assenze nei tempi previsti e leggere e firmare le comunicazioni scuolafamiglia.
 Segnalare particolari situazioni di salute e/o familiari dell’alunno.
 Partecipare agli incontri periodici organizzati dalla scuola.
LO STUDENTE
si impegna a:
 Rispettare i compagni e le loro opinioni mantenendo un comportamento positivo e corretto.
 Frequentare regolarmente le lezioni, seguendone gli orari.
 Rispettare tutti gli adulti che si occupano della loro educazione.
 Rispettare la struttura e l’ambiente scolastico inteso come insieme di persone, oggetti e
situazioni.
 Giustificare puntualmente le assenze.
 Limitare entrate posticipate e uscite anticipate.
 Portare sempre il materiale didattico occorrente, adeguandosi alle richieste degli insegnanti.
 Non usare il telefonino in classe.
Famiglia e studente saranno tempestivamente informati in caso di inadempimento del suddetto
patto.
Nel fascicolo personale dell’allievo saranno riportate tutte le annotazioni e/o sanzioni che
potranno influire sul suo percorso formativo.
Taranto lì,
Firma del Dirigente scolastico______________________
Firma del Coordinatore di classe________________________
Firma del Genitore/Affidatario________________________
Firma dell’Allievo _________________________________
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P.O.F. A.S. 2014/15
PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ SCUOLA PRIMARIA A.S. 2014/2015
Programmazione iniziale e verifica finale
data
giorno
08.09.14
martedì
04.06.15
giovedì
Programmazione settimanale
data
orario
9,00-12,00
15,30-17,30
h
3
2
giorno
orario
h
martedì
15,30/17,30
2
7-14-21-28 ottobre ‘14
martedì
15,30-17,30
2
4-11-18-25 novembre ‘14
martedì
15,30/17,30
2
2-9-16 dicembre ‘14
martedì
15,30-17,30
2
13-20-27 gennaio ‘15
martedì
15,30/17,30
2
3-10-24 febbraio ‘15
martedì
15,30-17,30
2
3-10-17-24-31 marzo ‘15
martedì
15,30/17,30
2
14-21-28 aprile’15
martedì
15,30-17,30
2
5-12-19-26 maggio ‘15
martedì
15,30-17,30
2
23-30 settembre ’14
Informazioni alle famiglie
data
giorno
12.12.14
venerdì
20.02.15
venerdì
orario
16,00-18,00
16,00-18,00
h
2
2*
22.04.15
mercoledì
16,00-18,00
2
22.06.15
lunedì
9,00-12,00
3*
* consegna documento di valutazione quadrimestrale e finale
(da definire il giorno delle elezioni dei consigli di interclasse )
Interclassi
data
02.10.14
01.12.14
giorno
giovedì
lunedì
orario
15,30-17,30
15,30-17,30
h
2
2*
29.01.15
giovedì
15,30-17,30
2*
30.03.15
lunedì
15,30-17,30
2*
11.05.15
lunedì
15,30-17,30
2*
* con la presenza dei genitori rappresentanti negli ultimi 30 minuti
Scrutini
data
10.06.15
11.06.15
giorno
mercoledì
giovedì
orario
9,00-12,00
9,00-12,00
47
h
3
3
I.C. Pirandello - Taranto
P.O.F. A.S. 2014/15
PIANO DELLE ATTIVITÀ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO SCUOLA
PRIMARIA A. S. 2014/2015
CALENDARIO DEI CONSIGLI DI INTERCLASSE
Giovedì 2 ottobre (h.15,30/17,30): valutazione prove di ingresso;
Lunedì 1 dicembre (h. 15,30/17,30): valutazione bimestrale andamento didattico.
Giovedì 29 gennaio (h. 15,30/17,30): verifica-valutazione 1^ quadrimestre.
(Programmare le prove di verifica il 20 gennaio.)
Lunedì 30 marzo (h.15,30/17,30): valutazione bimestrale andamento didattico.
Lunedì 11 maggio (h.15,30/17,30): valutazione testi in uso, proposte nuove adozioni
Giovedì 4 giugno (h. 15,30/17,30): verifica finale. (Programmare le prove di verifica il 19 maggio.)
CALENDARIO DEGLI INCONTRI CON LE FAMIGLIE
Venerdì 12 dicembre (h. 16,00/18,00) :colloqui.
Venerdì 20 febbraio (h. 16,00/18,00) : visione del documento di valutazione.
Mercoledì 22 aprile (h. 16,00718,00) : colloqui.
Lunedì 22 giugno (h. 9,00/12,00): consegna del documento di valutazione.
Il presente calendario potrebbe subire modifiche per sopraggiunte esigenze .
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I.C. Pirandello - Taranto
P.O.F. A.S. 2014/15
PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ SCUOLA SEC. DI 1° GRADO
SETTEMBRE 2014
1 settembre 2014
2 settembre 2014
3 settembre 2014
5 settembre 2014
8 settembre 2014
10 settembre 2014
OTTOBRE 2014
08 ottobre 2014
20 ottobre 2014
Collegio Docenti
Gruppi di lavoro
Riunione per Dipartimenti
Resoconto prove Invalsi
Collegio Docenti
Consigli di classe
09.30 – 11.30
09.00 – 12.00
09.00 – 12.00
09.00 – 12.00
09.30 – 12.30
09.00 – 12.00
Collegio Docenti
Collegio Docenti
Consigli di classe
Elezioni Rappr. Genitori
Corso A + L
Corso B + F
Corso G + N
Corso H + E
Corso D + I
15.30-17.30
15.30-16.30
16.00 – 18.00
24 novembre
25 novembre
26 novembre
27 novembre
28 novembre
Riunione Dipartimenti
Consigli di classe
Corso B + F
Corso G + N
Corso H + E
Corso D + I
Corso A + L
DICEMBRE 2014
5 dicembre
19 dicembre
22 dicembre
Collegio docenti
Colloqui
Festa natalizia
16.00
16.00 – 19.00
Riunione Dipartimenti
Consigli di Classe
Corso G + N
Corso H + E
Corso D + I
Corso A + L
Corso B + F
16.00 – 18.00
20 ottobre
24 ottobre
27 ottobre
28 ottobre
29 ottobre
30 ottobre
NOVEMBRE 2014
12 novembre
GENNAIO 2015
16 gennaio 2015
20 gennaio
21 gennaio
22 gennaio
23 gennaio
24 gennaio
49
16.30 – 19.00
14.30 – 17.30
14.30 – 17.30
14.30 – 17.30
14.30 – 17.30
14.30 – 17.30
15.30 – 18.30
15.30 – 18.30
15.30 – 18.30
15.30 – 18.30
15.30 – 18.30
15.30 – 18.30
15.30 – 18.30
15.30 – 18.30
15.30 – 18.30
15.30 – 18.30
I.C. Pirandello - Taranto
FEBBRAIO 2015
20 febbraio
23 febbraio
24 febbraio
25 febbraio
26 febbraio
27 febbraio
MARZO 2015
16 marzo
P.O.F. A.S. 2014/15
Collegio Docenti
Consigli di Classe
Corso H + E
Corso D + I
Corso A + L
Corso B + F
Corso G + N
16.00 – 18.00
15.30 – 18.30
15.30 – 18.30
15.30 – 18.30
15.30 – 18.30
15.30 – 18.30
23 marzo
24 marzo
25 marzo
26 marzo
27 marzo
Riunione Dipartimenti
Consigli di Classe
Corso D + I
Corso A + L
Corso B + F
Corso G + N
Corso H + E
16.00 – 18.00
15.30 – 18.30
15.30 – 18.30
15.30 – 18.30
15.30 – 18.30
15.30 – 18.30
APRILE 2015
14 aprile
Colloqui
16.00 – 19.00
MAGGIO 2015
Consigli di Classe
11 maggio
12 maggio
13 maggio
14 maggio
15 maggio
Corso A + L
Corso B + F
Corso G + N
Corso H + E
Corso D + I
15.30 – 18.30
15.30 – 18.30
15.30 – 18.30
15.30 – 18.30
15.30 – 18.30
GIUGNO 2015
09 giugno
10 giugno
10 giugno
11 giugno
11 giugno
12 giugno
Scrutinio finale Corso A + L
Scrutinio finale Corso B + F
Scrutinio finale Corso N + D
Scrutinio finale Corso I + H
Scrutinio finale Corso G + E
Collegio Docenti
50
15.30 – 18.30
08.30 – 11.30
15.30 – 18.30
08.30 – 11.30
15.30 – 18.30
16.00
I.C. Pirandello - Taranto
P.O.F. A.S. 2014/15
INDICE

















Introduzione
Il territorio
Il POF
La scuola e la sua struttura
Linee guida
Piano di inclusione
DSA
Ampliamento dell’offerta formativa
Obiettivi formativi
Valutazione
Consigli di classe e di interclasse
Relazione educativa scuola - famiglia
Obiettivi minimi disciplinari
Patto educativo di corresponsabilità
Piano annuale attività scuola primaria
Piano attività funzionali all’insegnamento
Piano annuale attività scuola sec. di I grado
51
Pag. 2
Pag. 3
Pag. 4
Pag. 5
Pag. 6
Pag. 9
Pag. 10
Pag. 14
Pag. 18
Pag. 20
Pag. 27
Pag. 28
Pag. 33
Pag. 45
Pag. 47
Pag. 48
Pag. 49