Calendario Esposizioni Novembre 2014

BRESCIA
ESPOSIZIONI
NOVEMBRE 2014
Infopoint Turismo Bresciatourism
MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
MOSTRE NEI MUSEI CIVICI
& NEGLI SPAZI ESPOSITIVI DI BRESCIA
MUSEO SANTA GIULIA
L’ospite eccellente, le opere della Pinacoteca Tosio Martinengo in Santa Giulia
L’esposizione “L’ospite eccellente” presenta una ricca selezione di dipinti appartenenti alle raccolte della
Pinacoteca, temporaneamente ospitati presso il Museo della Città al fine di garantirne la visione ai bresciani e ai
visitatori provenienti da altre città attraverso un criterio espositivo che valorizza le opere, ponendo in luce gli
autori più significativi – tra i quali Raffaello, Moretto, Romanino, Savoldo e Giacomo Ceruti detto il Pitocchetto
– e importanti artisti di interconnessione sulla via maestra dell’intenso realismo che ha caratterizzato la pittura
bresciana ed il collezionismo locale.
La mostra allestita a Santa Giulia consente di compiere un percorso virtuale attraverso la storia della pittura
bresciana – o eseguita a Brescia e per Brescia da importanti artisti italiani – a cominciare dal Tardogotico e fino
al pieno Settecento. Non mancano, naturalmente, i più noti capolavori ai quali è legata la fama della raccolta
cittadina: dal Cristo Redentore e dall’Angelo di Raffaello allo Stendardo di Orzinuovi di Vincenzo Foppa, dal Cristo e
l’Angelo di Moretto all’Adorazione dei Pastori di Lorenzo Lotto, dal Flautista del Savoldo allo straordinario nucleo
dei dipinti di Giacomo Ceruti, tra i quali spiccano tre tele appartenenti al cosiddetto Ciclo di Padernello.
Parallelamente, trovano posto nell’esposizione anche i Profeti del Moretto, il ciclo dipinto da Giulio e Antonio
Campi per palazzo della Loggia, e notevoli opere di genere del Seicento e del Settecento (paesaggi, marine e
nature morte). Accanto al taglio cronologico, particolare attenzione viene prestata all’approfondimento di alcuni
temi specifici, quali il ritratto (sia di grande che di piccolo formato, con belle miniature di scuola nord-europea e
italiana provenienti in gran parte dalla collezione di Paolo Tosio), la pittura devozionale e quella destinata a
ornare gli edifici ecclesiastici, con le grandi pale d’altare provenienti dalle chiese di San Barnaba (il polittico di
Vincenzo Civerchio e Francesco Napoletano) e di Sant’Eufemia (l’imponente Sacra conversazione dipinta da
Moretto) e con le due Natività di Moretto e Romanino. Le cento opere esposte a Santa Giulia trovano posto
accanto ad alcuni ambienti del complesso monastico che – sempre in connessione ai lavori di palazzo
Martinengo – sono stati destinati a deposito.
“D’importanza grande e d’eccezionale rarità…”
Collezioni d’arte applicata dei Civici Musei di Brescia
Il percorso espositivo consente di ammirare esemplari di rara bellezza provenienti dalla civiche raccolte di arti
applicate, la cui formazione si deve ai generosi lasciti di illuminati collezionisti e mecenati come Gabriele
Scovolo, Paolo Tosio, Camillo Brozzoni e Leopardo Martinengo da Barco.
Avori medievali, oreficerie sacre del Quattrocento, bronzetti rinascimentali, cammei di età neoclassica, il
prezioso medagliere sono espressione di creatività artistica e di sapienza tecnica, oltre che testimonianze di storia
del gusto. Per rarità, qualità e quantità degli esemplari, meritano particolare attenzione la serie delle maioliche
“istoriate”, in grado di documentare l’attività dei maggiori centri ceramici italiani del Cinquecento, e il gruppo
dei vetri di produzione muranese, straordinaria esemplificazione delle tecniche e delle tipologie dal XV al XVIII
secolo. Gli “oggetti d’arte” selezionati per questa occasione, insieme ai molti altri conservati da alcuni anni nei
depositi, costituiscono un patrimonio di straordinaria importanza che trova pochi confronti nei musei italiani.
Dal 12 settembre al 6 aprile 2014
“Rinascimento: Giorgione e Savoldo. Note di un ritratto amoroso”
Da settembre 2014 alla primavera 2015 a Brescia rivive il Rinascimento grazie ad un progetto che vuole stupire,
conquistare e coinvolgere i visitatori, il tutto partendo da quattro grandi ambasciatori: Giorgione e Savoldo, Fra
Bartolomeo, Raffaello, per scoprire il patrimonio straordinario della Pinacoteca Tosio Martinengo a confronto
con opere illustri da musei nazionali e internazionali.
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
Tre piccole e preziose mostre-studio che propongono novità e scoperte dal punto di vista critico, iconografico,
attributivo e di storia del collezionismo, raccontate al pubblico anche grazie a un percorso interattivo allo scopo
di rendere i contenuti storico-scientifici in modo coinvolgente e dinamico.
Giorgione e Savoldo. Note di un ritratto amoroso è la prima delle tre mostre, inaugurata venerdì 12 settembre e aperta
sino al prossimo 9 novembre. La prima tappa permetterà di ammirare il Doppio ritratto di Giorgione, in
prestito da Palazzo Venezia di Roma, in un dialogo d’eccezione con due opere di Savoldo: il Ritratto di
giovane con flauto da Unicredit Art Collection in deposito presso la Pinacoteca Tosio Martinengo e la Figura di
giovane della Galleria Borghese di Roma.
Dal 12 settembre all’11 gennaio 2014
“Svelare l’arte. Scoperte e restauri per la nuova Pinacoteca Tosio Martinengo”
In mostra 29 dipinti della Pinacoteca Tosio Martinengo, alcuni mai esposti al pubblico, recentemente oggetto di
un’importante campagna di studio e restauro. Il percorso espositivo si avvale di pannelli interattivi che
permettono di indagare a fondo le opere, confrontando le immagini pre e post restauro, analizzando le nuove
proposte attributive e ricostruendo le vicende storiche dei lavori provenienti dalla città e dal territorio.
Dal 10 ottobre al 10 dicembre 2014
“Capo/Lavoro. Arte e impegno sociale nella cultura italiana del Novecento”
Il Museo di Santa Giulia, nell’anno in cui ricorre il quarantesimo della strage di Piazza Loggia, ospita la mostra
Capo/Lavoro. Arte e impegno sociale nella cultura italiana del Novecento, che presenta un’attenta selezione di
opere appartenenti alla collezione della Confederazione Generale Italiana del Lavoro, a cui si aggiunge un
significativo apporto dalla Galleria del Premio Suzzara.
La raccolta, formatasi lungo il corso del Novecento, è costituita da opere donate dagli stessi artisti, accomunate,
pur nella diversità di linguaggi e stili, dalla rappresentazione del medesimo tema: il lavoro, descritto nelle sue
molteplici forme.
Nel clima di grave difficoltà che l’Italia e il mondo stanno attraversando, il tema del lavoro è certamente centrale
e la mostra Capo/Lavoro rappresenta quindi un'interessante occasione per riflettere sul suo ruolo e sulla
posizione che sta assumendo la cultura nel sistema economico e produttivo italiano di oggi.
Orari: da martedì a domenica: 9.30-17.30 (chiusura biglietteria ore 16.30). Chiuso tutti i lunedì non festivi.
Ingresso: Intero € 10,00 - Ridotto € 7,50 (gruppi da 10 a 30 persone e convenzioni) - Ridotto € 5,50 (da 14 a 18
anni e sopra i 65 anni) - Scuole € 3,00 - Scuole con didattica € 4,50
MUSEO SANTA GIULIA, Via Musei 81/B, tel. 030 2977833/834, santagiulia@bresciamusei.com,
www.bresciamusei.com, www.rinascimento.bresciamusei.com
CAPITOLIUM
Il Capitolium riapre le porte del tempo
Impossibile perdere una emozione assolutamente unica: assistere al ritorno degli antichi Dei all’interno del loro
Capitolium, duemila anni dopo il loro primo ingresso. Accadrà a Brescia dove riapre il Capitolium, uno degli
edifici di età imperiale meglio conservati in Italia settentrionale.
A rendere eccezionale questa riapertura è non solo la bellezza, l’imponenza e l’importanza intrinseca del
monumento simbolo di Brescia ma il nuovo percorso museale che Francesca Morandini, curatore per
l’archeologia dei Civici Musei e Paola Faroni responsabile per l’edilizia monumentale del Comune di Brescia, in
team con Filli Rossi della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia, hanno ideato. Ad
accompagnare il visitatore all’interno dell’antico Tempio, al cospetto di Giove, Giunone e Minerva saranno luci,
suoni e atmosfere ricreate da Studio Azzurro.
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
Varcati i nuovi portali in bronzo, il visitatore sarà accolto nella Cella Orientale del Tempio, da una installazione
di profonda suggestione evocativa, un vero e proprio racconto, fatto di voci, suoni e immagini.
L’installazione multimediale permetterà ai visitatori di conoscere ed esplorare il sito così come doveva
presentarsi in origine, valorizzando l’ambiente e consentendo di comprendere meglio il significato del tempio e
rendendo la visita indimenticabile. Ma a stupire ancora di più saranno gli ambienti restaurati e soprattutto ciò
che durante i restauri qui è emerso. Le novità sono infatti numerose e rilevanti; dai pavimenti originali in marmi
colorati del I secolo d. C., agli arredi dell’antico tempio, alla dettagliata sequenza stratigrafica, alla cronologia del
tempio stesso. Il Capitolium era il tempio principale di ogni città romana ed era il simbolo stesso della cultura di
Roma; in esso era attribuito il culto alla “triade capitolina” e cioè le principali divinità del pantheon latino: i già
citati Giove, Giunone e Minerva. Nello spazio antistante il tempio si radunavano i fedeli per le principali
cerimonie e venivano compiuti i sacrifici. I pavimenti originali in pregiati marmi policromi, le statue e gli arredi
di culto – che rientrano dopo un lungo periodo nella loro antica sede - godranno di nuove visuali e nello stesso
tempo saranno protetti e conservati. Nuovi portali in bronzo infatti, altamente tecnologici, permetteranno di
rivivere l’atmosfera sacrale e solenne delle antiche aule di culto, garantendo anche un’ottimale situazione
microclimatica per la conservazione delle parti originarie del tempio. I resti archeologici di questo straordinario
complesso vennero portati in luce tra il 1823 e il 1826 quando i membri dell’Ateneo di Scienze Lettere e Arti,
grazie a una sottoscrizione pubblica, poterono affrontare scavi estensivi nell’area, partendo da un capitello che
affiorava in un giardino privato. La campagna di indagini fu di tale successo da indurre l’amministrazione ad
aprire all’interno del tempio, parzialmente ricostruito, il primo museo civico di Brescia, il Museo Patrio. Aveva,
in particolare, creato un’immensa emozione la scopertura di un tesoro occultato da una parete del tempio. Un
deposito di opere bronzee magnifiche qui nascoste forse per salvarle da scempi o per sottrarle alla fusione per
battere moneta. Erano i cosiddetti “grandi bronzi” di Brescia, esposti oggi in Santa Giulia: un insieme unico di
statue ed elementi di arredo in bronzo dell’edificio. Tra essi, oltre a ritratti di imperatori, cornici decorate,
frammenti di statue, emerge per bellezza e rarità la statua della Vittoria alata, capolavoro della bronzistica del
primo secolo dopo Cristo. Questa apertura costituisce la prima tappa di un intervento complessivo di recupero
dell’area, che includerà anche con successive aperture i recenti scavi archeologici e il santuario di età
repubblicana. L’intervento si pone in continuità con il recupero delle domus dell’Ortaglia e l’inserimento di
questo contesto nei percorsi di visita del Museo della città del marzo 2003, nel solco della tradizione
archeologica bresciana che, a partire dai provvedimenti del 1480 - per i quali vennero murate negli edifici
rinascimentali in piazza della Loggia le “lapidi iscritte” di età romana trovate in città-, dimostra la precoce
sensibilità della città nei confronti del suo antico passato.
Orari: tutti i giorni, escluso martedì, ore 10.00-17.00 (ultimo ingresso 16.30). Chiuso tutti i martedì non festivi.
Ingresso: Intero € 4,00 - Ridotto € 3,00 (dai 14 ai 18 anni e sopra i 65 anni; gruppi da 10 a 25 persone)
Area archeologica del Capitolium, Via Musei 57, tel. 030 2977833/834, santagiulia@bresciamusei.com,
www.bresciamusei.com
MUSEO NAZIONALE DELLA FOTOGRAFIA
Dal 1 novembre al 3 dicembre 2014
Inaugurazione sabato 1 novembre 2014 alle ore 16.00.
41° concorso premio Brescia di fotografia artistica 2014.
Giunto quest’anno alla sua quarantunesima edizione,il concorso Premio Brescia indetto dal Museo Nazionale
della Fotografia porta ogni anno al Museo centinaia di fotografie da ogni parte d’Italia. Il tema è libero e spazia
in tutti i generi fotografici: dal ritratto al paesaggio, allo still life, alla figura ambientata al reportage. Ogni autore
può presentare quattro fotografie; le ammesse, le premiate e segnalate saranno esposte nella sala mostre del
museo fino al 3 dicembre 2014. Quest’anno tre premi speciali a ricordo di personalità importanti della
brescianità: per l’Attualità-Cronaca-Avvenimento a ricordo di Angelo Franceschetti, per il Paesaggio a ricordo di
Lucio Vecchi, miglior RACCONTO FOTOGRAFICO "LA VALLE SABBIA" a ricordo di Gilberto Vallini.
Per l’occasione, la Mostra nel cassetto (ideata per mostrare al pubblico l’immenso patrimonio conservato
nell’Archivio del Museo) sarà dedicata al Premio Brescia nel passato, con alcune immagini che parteciparono alla
passate edizioni del concorso.
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
Dal 1 novembre al 3 dicembre 2014
Inaugurazione sabato 1 novembre 2014 alle ore 16.00.
“Luci ed ombre: fotografiamo le nostre emozioni”, fotografie delle classi prime della scuola
Carducci di Brescia in collaborazione con la fotografa Cinzia Battagliola
Cinzia Battagliola ha iniziato a collaborare con le scuole di Gussago nel 2009 e con la scuola Carducci di Brescia
dal 2011 con progetti relativi a momenti particolari della vita scolastica dei ragazzi , spesso legati a
commemorazioni quali : la shoah, il 25 aprile, ecc.. Ha subito notato il loro interesse verso la fotografia come
mezzo espressivo quindi ha pensato di approfondire proprio questo aspetto iniziando un percorso che partiva
da alcuni cenni sulla storia della fotografia, portando anche apparecchi fotografici vecchi e nuovi( quelli vecchi
hanno riscosso un notevole successo anche tra i bambini di 4 e 5 elementare). Ha portato rullini, tank, vecchie
fotografie per spiegare loro da dove arriva la fotografia moderna fino a giungere ai nostri giorni con digitali e
telefonini. I progetti sono stati vari e con temi molto diversi : dal ritratto, al paesaggio, a poesie scritte dai ragazzi
a temi come la libertà o la cittadinanza (affrontate con ragazzi della scuola media) . Ogni progetto è terminato
sempre con un concorso, un libro o una mostra (come in questo caso).
L'aspetto importante che la fotografa vuole sottolineare è però quello che riguarda l'uso che i nostri ragazzi
fanno dell'immagine, il suo intento nei progetti non è tanto quello di insegnare l'uso della tecnica della macchina
fotografica, certo alcuni cenni vengono sicuramente fatti, ma cosa essi possono essere in grado di dire
utilizzando il linguaggio visivo, cioè il linguaggio dell'immagine. Fotografare è trasmettere le nostre emozioni,
disegnandole con la luce.
Il progetto presentato al Museo è stato realizzato dai ragazzi di prima media, sono stampe a contatto di oggetti
di uso comune o di particolare significato per loro ( rayografie). Le stampe sono state realizzate a scuola dagli
stessi alunni oscurando con cartoni neri una stanza che funge da infermeria , utilizzando quindi acidi di sviluppo
e fissaggio e sciacquando con acqua corrente come in una vera camera oscura.
Orari: martedì-mercoledì-giovedì dalle 9.00 alle 12.00 / sabato e domenica dalle 15.00 alle 18.00
Ingresso: gratuito
Sala Mostre e Conferenze del Museo Nazionale della Fotografia, Via S. Faustino 11D, tel. 03049137,
museobrescia@museobrescia.net - www.museobrescia.net.
MUSEO DIOCESANO
La maniera grande – Dipinti del XVI secolo dalla Pinacoteca Tosio Martinengo
In occasione della chiusura per restauri della Pinacoteca Tosio Martinengo sono stati depositati presso il Museo
Diocesano diciassette dipinti di grandi dimensioni, per lo più destinati alle chiese della città e rappresentanti della
grande stagione della pittura bresciana del Cinquecento. Un percorso che dall’ultima maniera di Vincenzo Foppa
conduce alle prime prove di Moretto e Romanino, fino ai risultati della maturità dei due artisti, segnati
dall’incontro con i grandi del Rinascimento italiano, da Raffaello a Tiziano.
Dal 29 marzo al 30 novembre 2014.
“Hiroshige, Hokusai e i grandi maestri dell’Ukiyo-e nelle stampe giapponesi.”
Per la prima volta saranno esposti al pubblico tutte le stampe giapponesi collezione della Fondazione Mazzocchi
in collaborazione con il Comune di Coccaglio.
I maestri dell’Ukiyo-e sono gli artisti che maggiormente hanno influenzati i pittori impressionisti francesi.
Le splendide stampe di Hiroshige, gli allievi della scuola Utagawa, i famosi quaderni di Hokusai vengono esposte
in una mostra inedita. Spesso artisti dell’Ukiyo-e amavano produrre stampe facenti parte di una raccolta (serie
dei 12 mesi, 36 vedute del monte Fuji, beltà femminili e i 7 fiori splendenti, 36 bellezze benigne e maligne ecc).
Nella collezione Mazzocchi ritroviamo alcune stampe di queste raccolte si credevano perdute per sempre. In
questo prezioso scrigno ritroviamo un’eredità culturale che arricchisce, approfondisce e mostra nuovi aspetti del
Mondo Fluttuante.
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
Dal 26 settembre al 9 novembre 2014.
Raul Gabriel, “Il segno il corpo il sacro”
Dopo la presentazione, durante la scorsa Quaresima e il tempo di Pasqua, dell’inedita “Via Crucis” di Raul
Gabriel nella cinquecentesca chiesa di San Giuseppe a Brescia, l’artista italo-argentino torna con una mostra
personale, “il segno il corpo il sacro”, che segna un ideale completamento di quel percorso di dialogo fra
spiritualità, fede e linguaggi del contemporaneo.
Il progetto nasce specificamente per le sale del Museo Diocesano di Brescia, ma vede la collaborazione anche
della Collezione Paolo VI di Concesio, che ospiterà nel proprio spazio espositivo, per tutta la durata della
mostra, un’opera di Raul Gabriel, il dittico “Weight of light” (2014, resine, bitume e acrilico su polistirene, 200 x
100 x 1 cm), pensato come omaggio alla figura di Papa Montini in occasione della sua beatificazione.
Questi nuovi dipinti di Raul Gabriel utilizzano come insolito e originale supporto il polistirolo, su cui l’artista
interviene con segni e tracce lasciate dal colore (perlopiù nero) e dalle resine. Ne scaturisce un vero e proprio
viaggio nell’interiorità, duro ed essenziale, che suscita domande e testimonia un rovello spirituale, una ricerca di
senso e verità. È la sfida della modernità: comunicare un messaggio sempre valido con forme e modalità
pienamente calate nel presente. Il linguaggio impiegato è in equilibrio costante tra figurazione e non-figurazione,
fra segno e materia, e ambisce alla paradossale manifestazione di una presenza che all’apparenza si nega, ma in
realtà, mentre sembra negarsi, si rivela.
La corporeità vivente dell’incarnazione, la rivelazione dell’incontro, della forza che cambia e trasforma: questo il
nucleo del messaggio che l’artista intende condensare nelle sue opere.
Come afferma Raul Gabriel, «il corpo è imprendibile, sempre in processo; non è semplice trovare il modo di
trasmettere l’idea di corporeità vitale, renderla incontrabile. Non credo vi sia una formula stilistica. A differenza
che in altre epoche, sappiamo che la corporeità non coincide necessariamente con la figura o la non-figura. Il
punto è comunicare una forza interna che palpita, inserire nel dipinto un fremito: e questa è un’operazione che
non dipende dalla rassomiglianza delle linee, dei segni e delle materie con un elemento riconoscibile, bensì dalla
capacità di trasferire la vibrazione vitale nel gesto e nella forma».
La mostra è curata da Paolo Bolpagni, che così commenta il lavoro artistico di Raul Gabriel: «costanti in lui sono
l’interrogativo sul senso del ‘fare’ e l’aspirazione a ‘dire’, ad affermare una visione, un contenuto, meditando sul
significato di sé e di ciò che si crea. Una produzione, la sua, che rivela un’operatività magmatica, di chi vuole
sporcarsi le mani, e non si vergogna di commuoversi, di arrabbiarsi, d’infervorarsi. La scelta, come supporto per
la materia cromatica, del polistirolo, nudo e duro nella sua artificiale verità scabra, è conseguente a tale
impostazione di fondo, e concorre a perseguire quella “mistica della corporeità” e quel “rimando all’oltre” che
costituiscono i tratti caratterizzanti della ricerca di Raul Gabriel».
Raul Gabriel è nato in un sobborgo di Buenos Aires nel 1966. Arriva in Italia molto giovane. Dopo un periodo
dedicato alla sperimentazione in musica, e un lungo viaggio a Santa Fé di Bogotà, alla fine del 1998 le arti visive
diventano il fulcro della sua ricerca, e lo portano prima a Milano, quindi a Londra, dove in pochi anni realizza
molte mostre in gallerie private e spazi pubblici, delineando un percorso che, avendo come nucleo centrale i
temi del corpo, della spiritualità, dell’identità biologica della realtà e dei suoi processi di mutazione, si declina in
varie e differenti strutture estetiche e forme artistiche, dalla pittura al video, dall’installazione all’architettura.
Dal 26 settembre al 2 novembre 2014.
Lello Scorzelli, “Il monumento a Paolo VI”
Il 26 settembre 1984, in occasione della prima visita alla città di Brescia, papa Giovanni Paolo II inaugurava il
monumento a Paolo VI, realizzato dallo scultore Raffaello (Lello) Scorzelli (Firenze 1921-Roma 1997) e
collocato nel transetto sinistro del Duomo Nuovo. L'artista concepiva l'opera senza alcuna enfasi celebrativa:
rifacendosi alla suggestione provocatagli dall'immagine del papa inginocchiato davanti alla porta santa della
basilica di San Pietro in Vaticano, aperta la notte di Natale del 1974 per l'inizio dell'Anno Santo, dava forma a
una grande porta dai battenti bronzei aperti al centro della quale sta il papa inginocchiato, sorretto e quasi
aggrappato alla croce astile solitamente usata per le cerimonie pontificie.
La solitudine silenziosa e meditativa del pontefice è commentata simbolicamente dalle otto formelle bronzee
poste sul basamento in marmo nero del Belgio che ripercorrono alcuni momenti significativi del suo pontificato:
dalla scelta del nome - Paolo, l'apostolo delle genti - all'azione pastorale, dal Concilio Vaticano II ai grandi
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
incontri ecumenici, dai solenni pronunciamenti dottrinali alle grandi ferite sofferte a causa dell'avanzare della
mentalità secolarizzata. Due episodi della vita di san Paolo, tratti dagli Atti degli Apostoli, raffiguranti la
Conversione di Saulo e il Naufragio sulle coste di Malta, sono stati plasmati come pomoli per i due battenti della
porta.
Il lavoro di studio e di realizzazione del monumento occupò Scorzelli dal 1981 al 1984. Per esso l'artista realizzò
diversi bozzetti e disegni dell'insieme e di alcuni particolari. Quattordici di essi sono stati depositati presso il
Museo Diocesano e saranno esposti a partire dal 26 settembre 2014, nel trentennale dell'inaugurazione, insieme
al bozzetto in terracotta e legno realizzato dall'artista, a testimonianza del lungo iter di elaborazione dell'opera.
Dal 25 ottobre 2014 al 26 aprile 2015.
“Brescia nella cartografia”
La mostra raccoglie un nutrito gruppo di planimetrie e incisioni di vedute di Brescia dal XV al XX secolo. Il
percorso espositivo, organizzato in ordine cronologico, guida il visitatore attraverso i secoli, mostrando
l’evoluzione e l’espansione della città, delle mura e degli edifici con i mutamenti che sono intervenuti e che ne
hanno determinato il riutilizzo o la distruzione.
I pannelli didattici sono stati pensati come approfondimento delle diverse sezioni, facilitando la lettura del
materiale esposto, talvolta non facile da interpretare, anche a causa dei molti interventi sul tessuto urbano che
hanno caratterizzato la vita della città di Brescia.
Sono in mostra anche alcuni dipinti inediti con le ipotesi ricostruttive delle principali piazze della città tra il XV e
il XVII secolo.
Orario: tutti i giorni, escluso mercoledì, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00.
Ingresso: intero € 5, ridotto € 3, rid. over 60 € 2. Ingresso gratuito per scolaresche. Laboratori didattici € 3.50
Museo Diocesano, Via Gasparo da Salò 13, tel. 03040233
www.diocesi.brescia.it/museodiocesano - museo@diocesi.brescia.it
URBAN CENTER
Dal 10 ottobre al 19 dicembre 2014
“Segni sull’acqua”
Nelle sale dove si svolgono le riunioni, i laboratori e le assemblee del progetto sono esposte quaranta tavole che
descrivono i luoghi di progetto: fotografie dei singoli siti, sintesi delle analisi territoriali e urbanistiche risultanti
dai piani regionale, provinciale e comunale, elementi relativi alla storia del sito e ai progetti del passato, alle
caratteristiche ambientali e naturalistiche.
Cinque tavole rappresentano i progetti e le proposte che in questa fase sono state inviate al Gruppo di Progetto
dai portatori di interesse.
Sui tavoli nelle sale sono messi a disposizione dai visitatori, documenti, dossier, progetti elaborati dai portatori di
interesse nei mesi e negli anni passati.
Orari: da lunedì a venerdì 9.00-12.30 e 14.00-18, sabato 15.00-20.00
Urban Center, Via San Martino della Battaglia 18, Tel 030.297.8772, urbancenter@comune.brescia.it,
segnisullacqua.org
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
UNIVERSITA’ CATTOLICA
Dal 22 ottobre al 7 novembre 2014
“Vivere o scrivere, Varlam Salamov”
La mostra «Vivere o scrivere. Varlam Salamov» è dedicata alla figura di uno dei massimi scrittori russi del
Novecento, Varlam Salamov, i cui testi hanno svolto un ruolo fondamentale nel far conoscere al pubblico la
realtà dell'inferno concentrazionario sovietico.
Dopo la morte di Stalin, nel 1953, Salamov si dedica per vent'anni alla stesura dei Racconti di Kolyma, la sua
opera più celebre, summa delle esperienze dello scrittore all’interno dei campi.
Al pari di Aleksandr Solženicyn, ha descritto l'orrore del sistema staliniano, fornendo al lettore un'alta
testimonianza sul percorso spirituale dell'uomo russo nella storia contemporanea.
Ne parlano, in occasione dell'inaugurazione della mostra, Sergio Rapetti, traduttore dei Racconti di Kolyma e
studioso di Salamov, e Francesca Gori, presidente dell'associazione Memorial Italia.
Antonio Palazzo leggerà dei brani da I libri della mia vita di Varlam Salamov.
La mostra è curata dall'Associazione Memorial Italia, in collaborazione con la Cooperativa Cattolicodemocratica di Cultura e l'Università Cattolica di Brescia.
Orari: da lunedì a venerdì 9-20, sabato 9-13
Università Cattolica di Brescia, Corridoio Montini, via Trieste, 17, www.ccdc.it
AMBIENTE PARCO
Mate.Land. - La palestra della matematica
Sabato e domenica dalle 15.00 alle 18.00
Studiato per ogni ordine e grado scolastico, Mate.land offre uno stimolo divertente alla matematica, un
percorso accompagnato dai nostri operatori scientifici dove ognuno ci mette la testa e... le mani, vietato NON
toccare!
Un laboratorio scientifico che rapisce alunni e famiglie da cui è difficile andare via.
Dopo avere ospitato MateFitness, uno dei progetti del CNR-PSC di Genova, ecco per l'anno 2014-15
questo nuovo e stimolante percorso matematico
Natur.acqua
Sabato e domenica dalle 16.30 alle 17.30
Percorso guidato: l'acqua in tutte le sue forme, l'uso consapevole dell'acqua, uso l'acqua risparmiando, il
trasporto dell'acqua... e al interno c’è anche la sala gioco.lab "gioca con l'acqua e il sapone" per i più piccoli!
Casa Eco.logica – Abitare Smart
Sabato e domenica dalle 15.15 alle 16.15
Abitare Smart/la casa Eco.logica è un progetto educativo che vuole sensibilizzare i cittadini sul tema dell’abitare
sostenibile, in edifici a misura d’uomo e d’ambiente, intelligenti nella struttura, negli impianti e nei
comportamenti d’uso, progettati e realizzati per ridurre il nostro impatto sull’ambiente e aumentare il comfort di
chi li abita.
Il percorso si apre con il Villaggio degli Eco.cubi, un luogo dove scoprire come la corretta costruzione
dell’involucro di un edificio possa contribuire sensibilmente non solo al risparmio energetico, ma anche ad
aumentare il benessere abitativo. Cinque casette colorate, prototipi di abitazioni poste in sequenza tra la meno e
la più attenta ai consumi e tra la meno e la più confortevole per l’uomo.
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
TARIFFE DI INGRESSO VALIDE PER TUTTE LE ESPOSIZIONI:
Intera: € 7
Ridotta: € 5 per convenzioni, minori di 25 anni e maggiori di 65 anni e convenzioni
Famiglia con due genitori con bambini: €14 due genitori con figli (max. 14 anni)
Famiglia con un genitore con bambini: € 7 un genitore con figli (max 14 anni)
Ambiente Parco, Largo Torrelunga, 7, Tel. 030 361347, www.ambienteparco.it
MOSTRE NELLE GALLERIE DI BRESCIA
MOSTRE INAUGURATE A SETTEMBRE 2014
GALLERIA MININI
Dal 27 settembre a 15 novembre 2014
Nedko Solakov, “A group show # 2”
Continua un’avventura nata anni fa con A Group Show. Nel 2007 Solakov con stile ironico e ricco di metafore
mostrava le varie nature stilistiche perno della sua arte fin dai primi anni Novanta. Oggi come allora, con la sua
graffiante capacità narrativa, l'artista continua a raccontarci poliedriche storie e nel suo A Group Show #2 chiama
in causa sette differenti pittori dai nomi curiosi, che altro non sono che le svariate sfaccettature dell'Artista
Solakov: the Pretentious Storyteller, the Zen Master, the Naughty Artist, the Romantic One, the Conceptual
Painter, the Modest Craftsman, the Site-Specific Colorist.
Accanto a grandi opere popolate da figure immaginarie la mostra propone una serie di dipinti che rappresentano
quella parte del corpo femminile tanto amata soprattutto dal genere maschile, il sedere appunto, già chiamato in
causa dall'opera A Beauty. («Curioso che il sedere, ancora lui, sia il trait d'union tra la nostra galleria e Solakov»
dice Minini). È the Naughty Artist, il pittore più impertinente, a ritrarre le rotondità della sua Gallerista bulgara,
della sua Assistente bulgara, della “sua” Culturologista bulgara e della sua Cultural Reporter dei sogni, anch'essa
bulgara.
Ancora una volta Solakov, giocando con la propria abilità pittorica e soprattutto con l'acuta ironia che lo
contraddistingue, vuole conquistare, stuzzicare e provocare lo spettatore.
Dagli inizi del 1990, Nedko Solakov (nato nel 1957, Tcherven Briag, Bulgaria; vive a Sofia) ha esposto in
Europa e negli Stati Uniti. Il suo lavoro è stato esposto in Aperto ‘93 (Biennale di Venezia); nella 48a, 49a, 50a e
52a Biennale di Venezia; 3a, 4a e 9a Istanbul Biennial; São Paulo ‘94; Manifesta 1, Rotterdam; 2a e 4a Gwangju
Biennial; 5a Lyon Biennial, Sonsbeek 9, Arnhem, 4a e 5a Cetinje Biennial, 1a Lodz Biennial; 7a Sharjah Biennial,
United Arab Emirates; 3a Tirana Biennial; 2a Seville Biennial; 2a Moscow Biennial; 16° Sydney Biennial, e
Prospect 1, New Orleans Biennial; documenta 12 and dOCUMENTA (13). Recentemente ha realizzato
personali a Museu do Chiado, Lisbon; Stichting De Appel, Amsterdam; CCA Kitakyushu, Japan; Museo
Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid, The Israel Museum, Jerusalem; Centre d’Art Santa Monica,
Barcelona; Kunsthaus Zurich; Castello di Rivoli, Rivoli, Sofia City
Art Gallery e Galleria Borghese, Roma. Nel 2003-2005 la personale "A 12 1/3 (and even more) Year Survey" è
stata rappresentata a Casino Luxembourg, Rooseum Malmoe e O.K Centrum Linz, e nel 2008-2009 il progetto
“Emotions” è stato esposto al Kunstmuseum Bonn, Kunstmuseum St. Gallen, e Mathildenhoehe, Darmstadt.
Nel 2011-2012 “All in Order, with Exceptions” è stata presentata a Ikon Gallery, Birmingham, Stedelijk
Museum voor Actuele Kunst / S.M.A.K., Ghent and Museu de Arte Contemporanea Serralves, Porto.
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
Orari: da lunedì a venerdì dalle ore 10.00 alle 19.30; sabato dalle ore 15.30 alle 19.30.
Galleria Minini, Via Apollonio 68, tel. 030383034, www.galleriaminini.it - info@galleriaminini.it
SPAZIO AREF
Dal 27 settembre al 16 novembre 2014
Giangiacomo Spadari, “L’arte della coerenza”
Nato nel 1938 nella Repubblica di San Marino, nel 1961 giunge da Roma a Milano, dove inizia la sua attività
artistica. Tino Vaglieri, Giuseppe Guerreschi, Bepi Romagnoni, esponenti del cosiddetto “Realismo
esistenziale”, sono inizialmente figure di riferimento per il giovane Spadari, almeno per ciò che riguarda il
recupero dell’arte d’immagine, ma il clima politico della contestazione studentesca e delle lotte operaie lo
indirizza da un’esistenzialistica simbologia dell’inquietudine verso una pittura dell’impegno politico. Spadari
riflette sull’immagine, sul racconto socio-politico, sul linguaggio dei mass-media e sul ruolo sociale dell’arte, usa
la pittura per porre problemi culturali e partecipare coscientemente al processo politico in atto. Gli anni Settanta
sono quelli della stretta e duratura collaborazione con altri pittori impegnati sullo stesso versante artistico: Paolo
Baratella, Fernando De Filippi e Umberto Mariani. Il percorso artistico di Spadari continua fino alla scomparsa
nel 1997 contraddistinto da un costante desiderio di ricerca, dalla coerenza poetica, formale e ideale delle sue
opere, da un pensiero sempre critico e attento sul mondo dell’arte e sugli avvenimenti del presente.
“Non conosco un altro artista pittore che come il mio amico Giangiacomo Spadari sia entrato così
profondamente nella storia del secolo che ci ha lasciati raccontandola per immagini, usando il colore per
imprimercele nella memoria, perché mai più ce le dimenticassimo. […] La sua gamma è varia, spazia da Lenin a
Garibaldi, da Che Guevara a Togliatti, quando affronta i temi del realismo, come “l’occupazione delle terre”, lo
fa in modo critico col distacco di chi sa di rappresentare non tanto l’eroismo di un fenomeno ma la storia con
un suo inevitabile giudizio. […] Mescolando le immagini solarizzate, tratte dalla fotografia, con quelle
propriamente dipinte, Spadari si poneva un po’ più in alto del fenomeno e lo inchiodava alla storia.” (Raffaele
De Grada).
Orari: da giovedì a domenica, dalle ore 16.00 alle 19.30.
Aref – Associazione Artistica e Culturale Emilio Rizzi e Giobatta Ferrari, Galleria di Spazio Aref, Piazza Loggia,
11f, tel. 0303752369, www.aref-brescia.it - info@aref-brescia.it
MOSTRE IN AUGURATE A OTTOBRE 2014
GALLERIA COLOSSI ARTE CONTEMPORANEA
Dal 4 ottobre al 26 novembre 2014
Agenore Fabbri
Mostra personale dedicata al grande toscano Agenore Fabbri che si sofferma sul periodo pittorico dell'artista,
quando riscopre, a partire dal 1982, un cromatismo brillante e vivace e una tessitura coloristica dalle trame
astratte; questo dopo essere stato il cantore del disagio dell'uomo con le sue sculture di intensa drammaticità
espressiva nell'immediato dopoguerra (1947 - 1955) e poi con le deflagrazioni dei materiali, i violenti interventi
sul legno delle opere del periodo informale (1954 -1963).
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
Dal 4 ottobre al 26 novembre 2014
Marco Casentini, “Upside Down”
Mostra personale dedicata all'artista Marco Casentini che trasforma le suggestioni tratte dalla percezione del
paesaggio urbano in composizioni geometriche fatte dalla sovrapposizione di forme rettangolari e trapezoidali,
caratterizzate da ritmiche suggestioni tonali che creano una nuova concezione dello spazio, “una visione
futurista/cubista/geometrica della realtà architettonica”, come sostiene Casentini stesso.
Orari: Da martedì a sabato 10-12 e 15-19. Domenica su appuntamento.
Galleria Colossi Arte Contemporanea, Corsia del Gambero, 13, tel. 030 3758583, cell. 338 9528261,
info@colossiarte.it, www.colossiarte.it
CHIESA DI SAN GIORGIO
Dal 4 ottobre al 20 dicembre 2014
Gio Batta Tiepolo, “Pictor Caeli”
La mostra Pictor Caeli. Rare visioni di pittura da ponte giunge a Brescia. La fortunata esposizione è alla sua terza
tappa: i natali a Padernello, subito accolta con grande entusiasmo, poi a Verolanuova, dove si naturalizza
attraverso la possibilità di confrontarsi a pochi passi con il genio tiepolesco, che dimora nella Basilica Romana
Minore di S. Lorenzo, ora in S. Giorgio con la quale si auspica i consolidare il naturale rapporto tra la Città e la
sua provincia.
Sono i primi anni Quaranta del Settecento, gli anni in cui il pittore veneziano Giambattista Tiepolo approda ad
un linguaggio artistico maturo che si esprime attraverso pennellate libere, colore fluido e rapidità di esecuzione.
Siamo al cospetto di un grande, non solo del panorama nazionale, ma dell’intera storia dell’arte: la vocazione
espressiva che gli appartiene e la straordinaria sua cognizione spaziale, lo spingono ad architettare suggestive
composizioni pittoriche che si inseriscono indelebili nel percorso di sperimentazione artistica che è patrimonio
dell’umanità.
Concepita a Padernello, in quell’officina di idee che ha trovato sua naturale sede nel quattrocentesco Castello,
dove attualmente opera la Fondazione Nymphe.
L’elegante dimora patronale, storica abitazione della famiglia Martinengo, si presentava all’inizio del nuovo
millennio gravemente danneggiata dopo oltre quarant’anni di abbandono e fatiscenza. Agli uomini di Padernello
fu subito chiaro che non di mera azione fisica si trattava e che la missione a cui erano chiamati attingeva da
un’esigenza più profonda e autentica. La rinascita dell’antico maniero coincideva con un ripensamento generale
della terra che lo accoglie e quell’impresa sarebbe stata il punto di partenza per riappropriarsi di una tradizione
secolare, della propria storia.
Queste piccole mostre impossibili a Padernello nascono dalla voglia di riscoprire insieme un patrimonio artistico
locale di straordinaria bellezza affinchè la consapevolezza di questi tesori porti con sé il desiderio di essere
testimoni attivi.
Al Castello di Padernello viene attualmente riconosciuto il ruolo chiave nel panorama della Bassa Pianura
Bresciana, punto di riferimento importante a cui affidarsi per attività culturali di qualità. Ambiente, arte, teatro,
musica, letteratura, storia, enogastronomia: l’offerta è ampia per permettere ad ognuno di trovare il proprio
spazio e benessere all’interno della splendida cornice rinascimentale.
Orari: sabato e domenica dalle 10.00 alle 18.00.
Chiesa di San Giorgio, Piazzetta San Giorgio, tel. 030 9408766, www.castellodipadernello.it,
info@castellodipadernello
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
E3 ARTE CONTEMPORANEA
Dal 4 ottobre al 6 dicembre 2014
Matteo Gironi “Emerging”
“La mia arte potrebbe essere definita come parte di un infinito, un frammento nello scorrere delle cose. E’
importante per me evocare questa emozione aldilà del linguaggio usato, anche se ritengo che le forme che creo
debbano essere vibranti, fisiche, attraenti; le forme perciò sono un veicolo, non sono il fine.”
Il processo creativo di Matteo Gironi nasce da architetture interiori che si riflettono in nuovi spazi di emersioni
e vuoti modulati con un ordito apparentemente minimale eppure assolutamente barocco nel modulare
movimento continuo che si compone armonioso e languido.
Dalla cera e dal feltro, elementi utilizzati dall’artista, scaturisce un‘atmosfera armoniosa dove la bellezza
evocativa tra il passato e il futuro è protagonista e dove il riflesso della luce è calibrato in modo prezioso in un
lavoro monocromatico e suggestivo.
Orari: giovedì/ venerdì/ sabato, dalle 15.30 alle 19.30.
Galleria E3 Arte Contemporanea, Via Trieste, 30 tel. 3357683128/3394822908,
info@e3artecontemporanea.com, www.e3artecontemporanea.com
RUA CONFETTORA 17
Dal 4 ottobre al 4 novembre 2014
Franco Dagani, “Area del possibile”
10 ritratti, un romanzo, un’immagine fotografica.
ROSANNA LEO, FRANCESCO ESPOSITO, ARTURO PIUBENI, YVONNE ARGENTERIO, MARIO
DAGANI, GIULIETTA DAGANI, BASILIO DIMOPULOS, MASSIMILIANO VITALI, ANTONIO
CACCIAPUOTI, FRANCO DAGANI. La pittura è senza parole, le bocche umide non parlano e il silenzio ci
sposta in aree possibili per un diverso ascolto. Le facce si sono leggermente girate, ora la postura è di trequarti.
Si offre muta e ci interroga ancora col suo doppio, simbolico, sbiancato e graffiato.
Così anche le pagine bianche ci invitano a riscrivere storie e nuovi romanzi. Magari accompagnati da Josè
Saramago, Yves Klein, John Cage, Kazimir Malevič, o Italo Calvino, Derek Jarman, Giorgio Gaber….. ,e
l’edera di Renoir ci dà il buongiorno, strappata nel suo giardino-atelier, da Nord ha raggiunto l’edera di Cezanne
per incontrarsi poi in un luogo neutro ad Est. In copertina Franco Dagani aggiunge un secondo cognome,
quello della madre anche lei Dagani, L’azzurro è il primo suo colore nella memoria: le pareti dell’infanzia alla
Cascina Rosa. Gli affetti, i viaggi, le immagini possono sembrare solo segni autobiografici, in realtà sono punti
fermi per il presente e spunti aperti per il “dopo”….. dai sessanta in avanti. “ESCO” è semplicemente un
auspicio al nuovo, oppure anche un saluto. Dopodichè ognuno scriva il suo romanzo.
Orari: da martedì a venerdì, dalle ore 13.00 alle 19.00, sabato dalle 10.30 alle 19.30 o su appuntamento allo 030
5231421.
Rua Confettora 17, Rua Confettora 17, tel. 030 5231421, www.ruaconfettora.com, info@ruaconfettora.com
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
MARZIA SPATAFORA
Dal 9 ottobre al 15 novembre 2014
Brigitte Bouquin Sellès, “Nodi contemporanei”
Marzia Spatafora Spazio Culturale presenta l’esposizione di Brigitte Bouquin Sellès, un’artista contemporanea
francese, proveniente da Angers, paese noto ai più per l’importante tradizione nel mondo degli arazzi: proprio
qui è esposto uno dei più importanti arazzi, la famosa Apocalypse di San Giovanni, un racconto biblico
straordinario, lungo 140 metri e alto 6, interamente tessuto a mano nel Medioevo.
Marzia Spatafora ha incontrato questa artista in Francia e, spinta dalla sua costante ricerca di nuovi stimoli da
proporre nella sua galleria, ha visitato il suo studio in una ex fabbrica di fiammiferi.
Il lavoro di Brigitte Bouquin Sellès è legato alle antiche tradizioni tessili del suo luogo di nascita: esegue degli
arazzi, riprendendo l’operato locale, e lo contestualizza in ambito contemporaneo. La sua scelta, infatti, non è di
tipo tradizionale e figurativo, perché la Bouquin Sellès rievoca l’intreccio manuale attraverso una svolta
concettuale estremamente godibile e una selezione dei materiali innovativa e davvero interessante.
Gli arazzi del ciclo Les Coques sono per lo più total white: il rimando all’assenza di colore e al dinamismo tipici
di Castellani e Bonalumi sono fulminei, la scelta del feltro collega ai lavori di Beuys, mentre l’arazzo è la sua casa.
Tutto questo diventa un’opera nuova che cattura l’attenzione. I nodi di questa artista tentano di superare le
barriere dell’immagine esortando ad andare col pensiero al di là dell’opera, nella ricerca di uno spazio altro e di
un altro tempo, intrecciando fili di varie dimensioni come se intrecciasse culture diverse e le abbracciasse. Non
solo il suo processo creativo ci offre opere eleganti, ma richiama anche le tradizioni di Aubusson o delle
Savonnerie, solo che il bianco semplifica l’impianto strutturale, restituisce intatto il pensiero creativo e crea un
gioco di luci e ombre che conferiscono valore estetico e grande dinamismo all’arazzo.
Saranno esposte anche Les Orgues, cascate di fili sottili e bianchi pendenti dal soffitto, arricchite da tocchi di
rosso vermiglio, delle vere e proprie installazioni che vogliono diversificare il lavoro di Bouquin Sellès dando al
filo, elemento cardine del suo lavoro, quella continuità vicina all’infinito.
In accostamento, sarà possibile visitare l’esposizione della seconda linea di gioielli d’artista realizzata da Marzia
Spatafora su disegni di Paola Romano: chiamata Leggermente, la linea è stata interamente realizzata in palladio,
un metallo raro, di aspetto bianco argenteo appartenente al gruppo del platino, in cui forme sinuose ed eleganti
sono montate a gioiello, leggere ed eteree.
Orari: dal martedì al sabato dalle 15.30 alle 19.30.
Marzia Spatafora, Via Felice Cavallotti, 5 tel. 030 3771648, info@marziaspatafora.com, www.marziaspatafora.it
A PALAZZO GALLERY
Dall’11 ottobre al 15 novembre 2014
Atemporaneo
Ci saranno opere di Giò Ponti, Sandro Pezzi, Max Papiri, Pierluigi Giordani, Lina Bo Bardi, Carlo Pagani,
Nanda Vigo, Marzio Cecchi, Melchiorre Bega e molti altri. L’esposizione è stata curata dal duo Silo Studio di
Londra, costituito da Attua Aparicio e Oscar Wanless, focalizzati nello studio attraverso la sperimentazione con
materiali industriali e processi vari. Silo guarda a come l’industria crea le cose, cercando di trovare un modo più
semplice ed espressivo. Alta tecnologia, fatta a mano.
Orari: martedì – sabato dalle 11.00 alle 19.00
Galleria Bersi Serlini Migliorati Rusconi Srl, Piazza Tebaldo Brusato 35, tel. 030 3758554 www.apalazzo.net art@apalazzo.net
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
GALLERIA DELL’INCISIONE
Dall’11 ottobre al 16 novembre 2014
“Avanguardia ceca. Kolář, Novák, Hoffmeister”
La mostra presenta tre figure dell’avanguardia ceca del Novecento, legate da un comune esordio in ambito
letterario e poetico. La loro ricerca, legata al surrealismo, si realizza attraverso una forte sperimentazione e una
varietà di tecniche esecutive. Con oltre una trentina di lavori la mostra approfondisce gli esiti raggiunti dai tre
artisti nell’ambito del collage.
Il più noto dei tre artisti è Jiří Kolář (Protivín 1914 - Praga 2002). Figura complessa e versatile, fu poeta,
scrittore, traduttore e artista visivo. L’incontro col surrealismo lo portò a sperimentare le più audaci innovazioni
formali. Prosa, poesia e immagini si fondono nel suo lavoro a creare un linguaggio nuovo. Fulcro della sua
indagine tecnica è il collage: arriverà a classificare, all’interno del suo Dizionario dei metodi, oltre 108 varianti, di
cui alcune di sua invenzione. Lettere, parole, testi, riferibili a una moltitudine di lingue diverse, ma anche vecchie
incisioni, o immagini tratte da riviste, vengono scomposti, destrutturati, per mescolarsi e ricomporsi ad animare i
suoi fogli in un gioco dinamico e vitale. «Attraverso le sue forbici l’alfabeto ha trovato il suo delirio e il suo
paradiso», ha detto di lui Claudio Parmiggiani.
La riflessione letteraria di Ladislav Novák (Turnov 1925 - Třebič 1999) si accompagna ad uno studio figurativo
di grande originalità, basato sull’utilizzo libero e svincolato dalla tradizione di materie e metodologie pittoriche.
Frottages, collage e in una fase più tarda froissages e alchimages, ottenuti questi ultimi attraverso l’uso di
sostanze chimiche, sono gli strumenti con cui ci proietta nel suo immaginario di sogni e visioni.
Figura singolare ed eclettica, Adolf Hoffmeister (Praga 1902 – Říčky 1973) fu scrittore, pittore, caricaturista e
giornalista dalla ricca produzione. I suoi lavori danno vita ad un universo suggestivo ed inquieto, spesso
caratterizzato da una forte denuncia politica e da un’ironia sferzante. Fu autore col compositore Hans Krása di
un'opera musicale per bambini, Brundibár, messa in scena dai deportati del campo di concentramento di Terezin
tra il 1943 e il 1944.
Dal 29 novembre 2014 al 10 gennaio 2015
Inaugurazione sabato 29 novembre 2014 alle ore 18.00.
Gao Xingjian, “Sull’orlo della vita”
Sabato 29 novembre 2014 alle ore 18.00 la Galleria dell’Incisione presenta l'edizione italiana di “Sull’orlo della
vita”, opera teatrale scritta nel 1993 da Gao Xingjian, scrittore e artista di origini cinesi insignito nel 2000 del
Nobel per la Letteratura.
Il libro sarà introdotto dallo storico dell'arte Sandro Parmiggiani e sarà esposto in galleria per tutto il mese di
dicembre insieme ad alcuni inchiostri dell'artista.
“Sull'orlo della vita” è il monologo di una donna che confessa in terza persona lo sfacelo della sua vita, ed
include nell'edizione italiana suggestive immagini dell'autore in un connubio tra letteratura e pittura che
rappresenta una costante nel suo lavoro.
Edito in Italia nel novembre 2014 dai Cento amici del libro e realizzato dalla stamperia veronese di Anna
Ziliotto, il libro è tradotto da Simona Polvani.
La pittura di Gao, esclusivamente monocroma, coniuga l'eco della tradizione orientale con le esperienze
europee, in un risultato evocativo di grande raffinatezza.
BIOGRAFIA
Nato il 4 gennaio 1940 a Ganzhou, nella provincia cinese orientale del Jiangxi, Gao Xingjian è il primo cittadino
di origini cinesi ad essere stato insignito del premio Nobel per la letteratura, assegnatogli nel 2000 per “La
montagna dell’anima”, racconto in gran parte autobiografico di uno scrittore perseguitato dal regime.
Esiliato politico dal 1987 in Francia e dichiarato persona non grata in territorio cinese dopo la pubblicazione del
testo teatrale “La fuga”, ispirato agli avvenimenti drammatici di piazza Tienanmen, Gao Xingjian è oggi
cittadino naturalizzato francese ed è considerato figura fondamentale di riferimento all’interno dei processi
culturali che negli ultimi decenni hanno traghettato la Cina verso la modernità.
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
Scrittore, drammaturgo, critico, traduttore e regista, Gao Xingjian ha svolto, parallelamente al lavoro letterario,
quello di artista visivo e ha avuto anche in questo campo importanti conferme e riconoscimenti internazionali.
Le sue opere sono state esposte in 30 diversi paesi.
Orari: da martedì a domenica, dalle ore 17.00 alle 20.00.
Galleria dell’Incisione, Via Bezzecca 4, tel. 03030469, www.incisione.com, galleria@incisione.com
ab/arTE GALLERIA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Dal 25 ottobre al 22 dicembre 2014
“Realismo e simbolismo nella pittura d’espressione”
Il realismo come idea di ricerca e il simbolismo che tende all’espressione di nuovi stili e rappresentazioni
pittoriche, in un alternarsi di scene reali della vita quotidiana e forme dalle potenzialità allusive. Una importante
rassegna che annovera artisti come Antonio Asturi, Edgardo Fangaresi, Eliano Fantuzzi, Renzo Margonari,
Pippo Oriani, Riccardo Scweizer, Roland Tapì, Vlada.
Orari: da giovedì a sabato: 9.30-12.30 e 15.30-19.30.
Galleria d’arte moderna e contemporanea ab/arTE, Vicolo San Nicola 6, tel. 030 3759779, info@abarte.it,
www.abarte.it
WAVE PHOTOGALLERY
Dal 16 ottobre al 16 novembre 2014
“Silver print”, elogio del negativo
Renato Corsini e Ken Damy, dopo più di quarant'anni di fotografia, in un momento in cui la stessa, con
l'avvento del digitale, è alla ricerca di una sua identità, di confini e di esatte definizioni, hanno deciso di ritornare
alle origini aprendo i loro rispettivi archivi analogici per proporre due antologiche che vogliono essere un
momento di riflessione e un documento su una maniera di intendere la fotografia. I due autori bresciani
omaggiano l'uso del negativo con due mostre che vogliono essere testimonianza di modi a volte differenti di
interpretare il mezzo ma accomunati dalla stessa tecnica analogica, alla ricerca di un linguaggio che pare
appartenere al passato ma che trova in realtà sempre più spazio e interesse nell'ambito creativo e nel mondo del
collezionismo. Scambiandosi reciprocamente gli spazi che gestiscono in qualità di galleristi, Renato Corsini e
Ken Damy con la mostra “silver print – elogio del negativo” espongono ciascuno più di cento scatti che
rappresentano, anche se solo in parte, la loro produzione a partire dalla fine degli anni Sessanta ad oggi. Un
excursus visivo su due dei rappresentatnti più significativi della fotografia bresciana, da sempre attenti al
documento senza dimenticare la ricerca e la sperimentazione, pionieri in qualche modo di quel mondo
dell'immagine che a Brescia s'è sviluppato anche per merito loro.
Orari: da martedì a venerdì, 10.00-12.00 e 15.00-19.30; sabato 15.00-19.30
*Wave Photogallery, Via Trieste 32, tel. 0302943711, www.wavephotogallery.it, info@wavephotogallery.com
*Museo Ken Damy, Corsetto S. Agata, 22
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
VIAGGI MOLESKINE
Dal 17 ottobre 2014 al 31 gennaio 2015
Roberto Cavalli, “A journey is waiting for you”
Visione artistico / fotografica da una delle città più straordinarie del pianeta, New York City.
Orari: dal lunedi al giovedì dalle 9.00 alle 12.45 e dalle 15.00 alle 18.45 e venerdì dalle 9.00 alle 17.00.
Viaggi Moleskine, Via Fratelli Lechi, 22/24, Tel. 030 294 2231, info@viaggimoleskine.it
PACI CONTEMPORARY
Dal 18 ottobre 2014
Ralph Gibson, "L'Anticlassico"
Paci Contemporary presenta “L'Anticlassico”, solo show di Ralph Gibson, fotografo di fama internazionale,
ultimo grande arrivo tra gli artisti della galleria.
La mostra "L'Anticlassico" presenterà i lavori più famosi di Gibson, dai cicli “Somnambulist” e “Deja-Vù” degli
anni '60-'70, fino ai nudi femminili, creando immagini erotiche e allusive, in bilico tra realtà e immaginario, tra
precisione e ambiguità. Sospese in un tempo teso e cristallizzato, le fotografie di Ralph Gibson catturano la
realtà nella sua evidenza materiale, eppure riescono a divenire oggetti perturbanti, enigmatici, capaci di suggerire
energie sensuali ed emozioni profondamente "anticlassiche". I lavori presentati sono tutti rigorosamente vintage.
Per l'occasione è stato edito dalla galleria Paci contemporary un catalogo in riferimento alla mostra dal titolo
"Ralph Gibson. L'anticlassico" con un testo a cura dello stesso Ralph Gibson.
Orari: da martedì a sabato, ore 10.00-13.00 e 15.30-19.30.
Paci Contemporary, Via Trieste 48, tel. 030.290635, www.pacicontemporary.com, info@pacicontemporary.com
ASSOCIAZIONE ARTISTI BRESCIANI AAB
Dal 18 ottobre al 5 novembre 2014
“Alberto Bonera. Nescio quid. Metastrutture”
Nell’introduzione al catalogo scrive Paolo Bolpagni di Alberto Bonera: « Tipico del suo atteggiamento creativo è
il guardare alla storia: non la rottura con il passato o la ricerca della novità linguistica a ogni costo, ma la
rielaborazione e riflessione sul sostrato culturale, visivo e sonoro della nostra identità europea. C’è
consapevolezza, e c’è orgoglio di andare un po’ contro corrente, di sottrarsi alla logica dell’opposizione fra
modernismo e antimodernismo, per citare categorie care soprattutto alla critica anglosassone. Gioca forse, in
questo, anche il temperamento di Bonera, sempre vagamente eccentrico e scarpicciato, liberissimo nell’accostarsi
– tanto in musica, quanto in pittura – a ben riconoscibili forme, impianti compositivi e stilemi con un tratto
disinvolto e “ghiribizzoso”, che lo riscatta dal rischio del citazionismo o del rifacimento.
Questa mostra ci presenta gli esiti più recenti della sua produzione artistica, che potrebbe stupire chi conosca il
percorso precedente, ma in realtà segue una linea di coerente evoluzione nella continuità».
Orari: da martedì a domenica, dalle ore 16.00 alle 19.30
Associazione Artisti Bresciani AAB, Vicolo delle Stelle 4, tel. 03045222, www.aab.bs.it - info@aab.bs.it
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
GALLERIA AGNELLINI ARTE MODERNA
Dal 27 ottobre al 21 febbraio 2014
Dominique Stella e Floriano De Santi, “La bella Italia”
L’esposizione offre un percorso attraverso la pittura italiana del Novecento, presentando 34 opere dai primi
anni del secolo fino al 1970. Il titolo sottolinea l'importanza degli artisti italiani del secolo scorso, che seppero
imporre il proprio stile e le proprie idee in un panorama internazionale, conservando quella sensibilità che lega
la pittura italiana al mondo della poesia e dell'immaginario e privilegiando l'arte piuttosto che decretando
teorie. Seppero, infatti, mantenere un legame profondo e radicato con la tradizione, pur integrando nella loro
poetica le proteste e le rabbie di generazioni in cerca di rinnovamento. È in questo spirito che operano gli
artisti legati al Futurismo, come quelli della Metafisica o ancora Giorgio Morandi e più tardi Fontana e Burri.
Tutti appartengono a quest'epoca che scopre la modernità, caratterizzando lo spirito di un tempo.
Dei primi anni del 1900 i futuristi Balla e Depero illustrano un movimento che fu determinante in una storia
che si affermò a livello europeo al pari delle tendenze dadaiste o cubiste dominanti in Francia. Balla, Depero
come Severini e Sironi, essi stessi membri effimeri del Futurismo, sono gli esempi di artisti che seppero creare
ponti con le correnti storiche europee.
La mostra propone alcune opere di Balla degli anni 1917-1920 e di Depero dal 1914 al 1930, segnate dallo
spirito del dinamismo e dall'idea di progresso. Il quadro Dinamismo di una figura (1915) di Sironi resta fedele
a questa tendenza mentre i successivi, di un periodo posteriore, adottano uno spirito neoclassico con echi
metafisici che lo avvicinano a de Chirico. Questa vena che riprende i fondamenti della pittura è ricorrente
nell'arte italiana a partire dagli anni '20 ed è illustrata da una tendenza maggiore, il Novecento, di cui Sironi
(Gigante rosso con scure, 1920/21, Auto in periferia, 1930) è uno dei primi rappresentanti. Severini stesso,
abbandonando il Futurismo in questi anni, dopo un periodo cubista rinnova con il classicismo per tornare a
un'astrazione dinamica negli anni '50. La sua opera Zeus (1954) testimonia questa vivacità e questo slancio
nuovo. La Metafisica, altra fonte maggiore di irraggiamento dell'arte italiana della prima metà del secolo, è
rappresentata nell'esposizione dalle due figure principali del movimento, Giorgio de Chirico e Alberto
Savinio. Morandi, vicino a de Chirico in un primo momento della sua produzione pittorica, se ne allontana e
si concentra sulle variazioni del colore e sulle forme dando vita a quella che De Chirico denominava
“metafisica degli oggetti comuni”. Nature morte (1942), testimonia questa produzione così particolare,
simbolo di una forza creativa individuale che ricevette un riconoscimento internazionale.
Non meno determinante è la forza al tempo stesso iconoclasta e quasi mistica dell'arte di Fontana, Burri o
Manzoni. Fontana serve da immagine emblematica di questa esposizione. Artista di transizione, già affermato
in una pratica artistica notata a partire dagli anni '30, il suo lavoro trova uno slancio nuovo negli anni
successivi alla guerra dopo la pubblicazione dei suoi Manifesti sullo Spazialismo. Quattro delle sue opere
sono in mostra, di cui tre Tagli (uno verde, uno bianco, uno rosso) che servono da bandiera a questo omaggio
all'arte italiana. La sua immaginazione creativa e la forza delle sue teorie segnano gli artisti della generazione
degli anni '60 come Manzoni, di cui due opere (Fiato d’artista, 1960 e Achrome, 1961-62) illustrano la
genialità. Burri, come Fontana, è uno dei punti di riferimento dell'arte italiana del dopoguerra. La sua opera si
definisce per la durezza della sua materia e delle sue composizioni; le tre opere in mostra esprimono il suo
rifiuto dell'estetismo e la sua ricerca di una verità delle coscienze attraverso l'utilizzo di materiali grezzi ed
evocatori di un'impronta umana. In contrappunto alle ricerche di questi artisti iconoclasti si è sviluppata in
Italia, nell'immediato dopoguerra, un'arte legata all'astrazione, spesso gestuale, retaggio del futurismo come in
Dorazio, tinta di un'influenza dell'espressionismo informale americano legato a Rothko o Pollock che si può
percepire nel lavoro di Vedova (Visione contemporanea, 1954) o Tancredi (Senza titolo, 1955). Altri due
artisti concludono questo percorso ricco di eterogeneità, Sanfilippo riconoscibile per il suo segno astratto
quasi puntinista (Estensione arancio, 1962) e infine Umberto Mastroianni che rappresenta una via
indipendente. Le sue sculture, inizialmente di ispirazione post-cubista evolvono verso un vocabolario di forme
dalle allusioni figurative (Maternità, 1949), per riaccostarsi a un'astrazione costruttivista di cui testimonia
l'opera Enigma 1971-72.
Orari: da martedì a sabato, 10.00-12.30 e 15.30-19.30.
Galleria Agnellini Arte Moderna, Via Soldini 6/A, tel. 0302944181, info@agnelliniartemoderna.it
www.agnelliniartemoderna.it
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
GALLERIA AplusB
Dal 30 ottobre al 5 dicembre 2014
Davide Mancini Zanchi, “Blitzen Benz”
Blitzen Benz, la macchina fulmine che batté nel 1909 il primo record di velocità di una macchina con motore a
scoppio strappandolo ad una macchina a motore a vapore. Un mito che riecheggia inconsapevolmente in tutte le
trasformazioni “tuning1” nelle quali tutto ha un sentore di fuori misura.
Accorgimenti estetici con precisi canoni, attraverso la pratica, la trasformazione e creazione di un oggetto che
nasce da motivazioni legate alla sfida, alla velocità, ad una particolare “bellezza”.
Ci sono quindi motivazioni legate ad una comunità, alla necessità di esprimersi attraverso canoni imposti da
un’estetica dominante.
Nella realizzazione delle opere in mostra l'artista ha voluto utilizzare lo stesso atteggiamento e quindi ha pensato
le opere come oggetti nati per esprimersi e farsi rispettare dalla collettività di appartenenza producendo nello
stesso tempo normalità/diversità e decorazione/identità.
Le opere appaiono come quadri, con tutto ciò che implica quindi il dipingere. I materiali però prevengono dal
quel mondo che usa fibra di carbonio, neon colorati, colori sgargianti, elementi decorativi in materiali plastici.
Davide Mancini Zanchi (1986) vive e lavora a Fermignano (PU). Da settembre 2014 a Gennaio 2015 rientra nel
programma di residenza della Dena Foundation for Contemporary Art a Parigi Mostre personali: 2014:“Blitzen
Benz” AplusB Contemporary Art, Brescia 2013: “R: rivedere/ripensare/riproporre”, a cura di Alberto
Zanchetta, Adiacenze, Bologna; 2012, “Ping, pong…pung”, AplusB Contemporary Art, Brescia. Mostre
collettive: 2014: “Primavera 3”, a cura di Valentine Mayer e Jabe Koh, Frederc Lacroix Gallery, Parigi; “Senza
titoli” a cura di Ludovico Pratesi, Palazzo Ducale, Urbino; “Piccolo compendio d’istruzione per la pittura” a
cura di Alberto Zanchetta e Simone Ciglia, Spazio Valut, Prato; “Arte Fiera”, stand AplusB Brescia, Bologna;
2013: “Le lacrime degli eroi”, a cura di Eva Comuzzi e Andrea Bruciati, Visual Container, Milano; “Oltre il
pensiero”, a cura di AplusB Contemporary Art, Plazzo Guarnieri, Brescia; 2012: “Video Art Yearbook”, a cura
di Renato Barilli, Alessandra Borgogel -li, Silvia Grandi, Fabiola Naldi e Paolo Sega, Bologna; “2 video”, a cura
di Giovanni Viceconte, Undo.net; “Porta Pia open accademy and residency”, a cura di Andrea Bruciati e
Ljudmilla Socci, Ancona; “Tutto”, a cura di Cecilia Casorati e Sabrina Vedovotto, 26 cc, Roma; 2011:
“Studiovisit.it”, a cura di Andrea Bruciati ed Eva Comuzzi, Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di
Monfalcone; “Video Art Yearbook”, a cura di Renato barilli, Alessandra Borgogelli, Silvia Grandi, Fabiola Naldi
e Paolo Sega, Bologna.
Premi e menzioni, 2012: “Rolling Stone Award”, menzione speciale al premio della fiera d’arte contemporanea
“The Others”, giuria: Andrea Bruciati, Claudio Composti, Alessandro Facente e Michele Lupi, Torino; “Expò
Arte”, vincitore del premio, Bari; 2011: “Premio Pescheria”, vincitore del premio, giuria: Ludovico Pratesi,
Andrea Bruciati e Letizia Ragaglia, Centro Arti Visive Pescheria, Pesaro. Davide Mancini Zanchi si è diplomato
a Settembre presso L’accademia di Belle Arti di Urbino all’indirizzo di Pittura- Arti visive contemporanee.
Orari: da giovedì a sabato, dalle ore 15.00 alle 19.00.
AplusB Contemporary Art, Via Gabriele Rosa, 22, tel. 3381324177 / 030 5031203, gallery@aplusb.it
aplusbcontemporaryart.wordpress.com
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
MOSTRE IN PROGRAMMA A NOVEMBRE 2014
SPAZIO “LA SCUOLA IN MOSTRA”
Dal 1 al 15 novembre 2014
Giambelli, "The Twin Towers forever"
Dal 16 novembre al 9 dicembre 2014
“API Brescia 2014”
Orari: lunedì, martedì e giovedì dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 15.45, mercoledì dalle 9 alle 15.45 e venerdì
dalle 9 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 15.30.
Spazio “LA SCUOLA IN MOSTRA”, Piazzale Repubblica, 1, tel. 030 2978923 – 030 2978913.
BIBLIOTECA QUERINIANA
Dal 4 al 9 novembre 2014
“Libri in guerra. Storie di manoscritti e incunaboli della Biblioteca Queriniana allo scoppio
della Grande Guerra”
Mostra bibliografica curata dall’Associazione Culturale Il Florilegio in collaborazione con la Biblioteca
Queriniana. L’esposizione rientra nelle iniziative promosse dal Comitato provinciale per il Centenario della
Grande Guerra. La mostra si terrà nell’Atrio storico della Biblioteca.
Dal 4 al 15 novembre 2014
“Astrattismi distratti. Espressioni del pensiero altrove.”
Saranno esposte le opere di Patrizia Cigognetti, Marcello Ghizzi e Marcello Girelli.
Orari: da martedì a venerdì dalle 8.45 alle 18.00; sabato dalle 8.30 alle 12.30
Biblioteca Civica Queriniana, Via Mazzini 1, tel. 0302978200/1
CHIESA SAN CRISTO
Dall’8 novembre 2014 al 1 marzo 2015
Inaugurazione sabato 8 novembre, ore 18.00
“Warega, i Signori della Foresta congolese”
In questa nuova edizione della mostra dei Missionari Saveriani verrà presa in considerazione la Repubblica
Democratica del Congo, grande nazione africana composta da circa 400 etnie, dotata di immense risorse naturali
e minerarie.
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
L’arte africana, e in particolare quella del Congo, misteriosa e affascinante, è rappresentata soprattutto da
maschere, feticci, amuleti, insegne del potere, etc, oggetti che non sono da ammirare solo per i loro valore
estetico ma costituiscono parte integrante del fatto religioso e sono mezzi o luoghi di passaggio e di contatto
degli uomini verso la Trascendenza. Nel percorso sono esposti preziosi ed autentici manufatti di avorio antico,
osso e legno pregiato. Le statue e le maschere sono strumenti usati nei riti di associazione per insegnare e
trasmettere le leggi e i valori della tradizione tribale che reggono le relazioni sociali. Attualmente, a contatto col
mondo moderno e attraverso la presenza dei missionari, la cultura Warega si sta evolvendo, liberandosi dalla
paura della magia atavica.
Orari: feriali 9-12.30 e 14.30-17.00, domenica e festivi 14.30-18.30. Ingresso libero
Chiesa San Cristo, Via Piamarta, 9, Cell. 349 3624217, congo@saveriani.bs.it, www.saverianibrescia.it
ASSOCIAZIONE ARTISTI BRESCIANI AAB
Dall’8 al 26 novembre 2014
Inaugurazione sabato 8 novembre 2014 alle ore 18.00.
“Giuseppe William Vezzoli, Anno 60”
Monografie di artisti bresciani a cura di Giovanna Galli.
Anno 60 è un titolo che rimarca un punto fermo, un passaggio, o una frontiera simbolica che il “viaggiatore
dell’anima” William Vezzoli raggiunge e oltrepassa proprio quest’anno.
La mostra allestita negli spazi dell’Associazione Artisti Bresciani diviene un pretesto per raccontare l’ultima fase
della sua carriera creativa: il capitolo che giunge a coronamento di un’attività che si è svolta nell’arco di diversi
decenni e che, nel riassumere i risultati della sua ricerca, ne indica anche la direzione futura.
Si trovano così raccolte un gruppo di opere appartenenti alla produzione recente, che corrispondono ai territori
mentali su cui da sempre si sposta, nella sua indagine intorno all’essere uomo, William Vezzoli.
Dalla precoce passione per il disegno, la pittura e l’acquerello, Vezzoli ha presto manifestato il bisogno e la
volontà di crescere artisticamente, guardando all’esempio degli artisti più stimati, per individuare affinità di
linguaggio e di intenti al fine di trovare la propria strada.
Ad aprire simbolicamente il percorso espositivo c’è un’unica opera che non appartiene alla produzione degli
ultimi due anni: è il dipinto Mare d’inverno, realizzato nell’anno 2000. Si tratta di un lavoro fondamentale,
perché è un’opera di rottura: il primo approdo all’informale, l’abbandono della figura per rispondere ad una
vocazione di libertà espressiva che trovava finalmente la via per manifestarsi.
Il suo linguaggio informale mescola l’astrazione con la realtà, fatta di ricordi, memoria, esperienze.
Facendo ricorso a materiali diversi, dalla terra al legno alla stoffa al ferro, Vezzoli ha scoperto in sé il piacere per
la manipolazione gestuale della materia. Con un approccio quasi ludico mescola pigmenti, colle, resine, catrame,
cemento, alla ricerca di texture che enfatizzino gli effetti di luce e colore.
Bene sintetizzano questo percorso i titoli stessi dei vari lavori: Esercizio di memoria, Volo libero?, traiettorie di
volo, Viaggianti delle lune, Slegami.
Orari: da martedì a domenica, dalle ore 16.00 alle 19.30
Associazione Artisti Bresciani AAB, Vicolo delle Stelle 4, tel. 03045222, www.aab.bs.it - info@aab.bs.it
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
SPAZIO AREF
Dal 22 novembre 2014 all’ 11 gennaio 2015
“La figura femminile nella pittura di Cesare Monti”
Uno dei temi prediletti nella pittura di Monti è quello delle figure: quelle familiari, di adolescenti raffigurati in
costume carnevalesco, di giovani modelle in posa con strumenti musicali e fiori. I soggetti sono dipinti con la
consueta immediatezza, rapidamente abbozzati con caldi tratti pittorici, in pose accattivanti che creano un
legame intrigante con l'osservatore.
L’esposizione rimarrà aperta a ingresso libero fino all’ 11 gennaio 2015, dal giovedì alla domenica dalle 16 alle
19.30, chiusa il 25 e il 26 dicembre 2014 e dal 1° al 4 gennaio 2015. Bresciano di nascita, Cesare Monti si
trasferisce ben presto a Milano godendo dei benefici derivanti dal contatto con una realtà ricca di opportunità e
stimoli artistici. Partecipa costantemente alla esposizioni dell’Accademia di Brera e della Società per le Belle Arti
ed Esposizione Permanente, oltre che a quelle organizzate dalle galleria più prestigiose che gravitano intorno
all’Accademia stessa. Pur non presenziando ai primi momenti di costituzione di Novecento, Monti ne segue la
nascita e vi aderisce senza esitazioni, esponendo infatti alla Permanente nel 1926, all’interno di quella che viene
considerata la mostra ufficiale di presentazione del gruppo, e partecipando a quasi tutte le manifestazioni
milanesi ed estere del movimento.
Alla fine degli anni ’20 la sua pittura manifesta segni di cambiamento, che determinano la sua uscita
dall’esperienza di Novecento. Ovunque accettato e amato come onesto e amato professionista, riesce a superare
indenne anche la sperimentazione degli anni ’30 e ’40 e ad esser rispettato per la serietà, l’assiduità della ricerca e
il coraggio manifestato negli anni precedenti.
La pittura è un’arte silenziosa. L’artigiano che l’ama, coglie il suo ritmo misterioso, e fa della vita un tutto armonioso.
(Cesare Monti, da un’intervista del 1949)
Orari: da giovedì a domenica, dalle ore 16.00 alle 19.30. Chiuso 25 e 26 dicembre 2014 e dal 1 al 4 gennaio
2015.
Aref – Associazione Artistica e Culturale Emilio Rizzi e Giobatta Ferrari, Galleria di Spazio Aref, Piazza Loggia,
11f, tel. 0303752369, www.aref-brescia.it - info@aref-brescia.it
ASSOCIAZIONE FOR-ART
Dal 22 novembre al 20 dicembre 2014
Matteo Biatta, “Una luce per gli ultimi”
Afagnan e Tanguiéta sono divise da 700 chilometri e si trovano in due stati diversi dell’Africa occidentale, Togo
e Benin, ma c’è un filo che le unisce: gli Ospedali costruiti sul finire degli anni sessanta dal Fatebenefratelli.
L’ospedale di Afagnan venne inaugurato nel 1968, quello di Tanguiéta solo due anni più tardi, e da allora nelle
due strutture vengono curati centinaia di pazienti all’anno; costituiscono gli unici punti di riferimento per
popolazioni che, in alternativa, non avrebbero altra soluzione che affidarsi a stregoni di villaggio.
Vedremo il caso di Rashid, bambino idrocefalo, su cui è stato eseguito un intervento per l’impianto di una
valvola all’età di quattro mesi, mentre in Europa quest’intervento viene eseguito in tempi molto più rapidi.
Insieme a lui incontreremo pazienti che vengono operati e curati per patologie che in Europa sono state
debellate da decenni o, addirittura, non sono mai esistite. Le apparecchiature ospedaliere sono spesso obsolete,
scarti provenienti da strutture europee e già mantenere un’accettabile condizione igienica tra i pazienti è una
sfida quotidiana.
I grandi giardini che caratterizzano entrambe le strutture non sono un ornamento, ma una necessità: i pazienti
accompagnano al pronto soccorso il loro familiare e gli vivono accanto per tutto il periodo della degenza.
Arrivando, spesso, da villaggi distanti centinaia di chilometri con mezzi di fortuna e trovandosi in condizioni di
povertà assoluta, questa è l’unica soluzione disponibile.
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
Tra loro ci sono cristiani e musulmani che convivono senza nessun attrito, affratellati dalla situazione di estrema
difficoltà in cui vivono, condizione spesso inimmaginabile nel nostro continente.
Ho trascorso tra queste persone ventisei giorni, fotografando interventi chirurgici, reparti di degenza, terapie
intensive e trascorrendo del tempo con i parenti che vivevano sotto un folto gruppo di manghi, nel cortile
dell’Ospedale di Tanguiéta. Attraverso le immagini faremo un viaggio per scoprire l’incredibile dignità con la
quale affrontano la malattia, senza cedere alla rabbia ma cercando una sempre nuova speranza di un domani
senza dolore. Matteo Biatta
Associazione For-Art, Via Casazza, 34, www.unalucepergliultimi.com, info@matteobiatta.it
L’Infopoint Turismo Comune di Brescia non si assume alcuna responsabilità per quanto riguarda eventuali
variazioni di programma.
Per segnalazioni di mostre da inserire nel Calendario, Vi preghiamo di contattarci entro il 12 e il 28 del mese.
Infopoint Turismo Stazione
Piazzale Stazione, 25122 Brescia
Tel. +39 030 8378559
infopointstazione@bresciatourism.it
Aperto tutti i giorni: 9.009.00-13.00 e 13.3013.30-17.30
Infopoint Turismo Piazza Duomo
Via Trieste 1, 25121 Brescia
Tel. +39 030 2400357
2400357
infopoint@bresciatourism.it
Aperto tutti i giorni: 9.009.00-13.00 e 13.3013.30-17.30
17.30
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