HARDWARE E SOFTWARE PER L’AUTOMAZIONE DISTRIBUITA Fieldbus & 80 Networks www.automazione-plus.it SETTEMBRE 2014 Supplemento a Automazione Oggi n° 375-Settembre 2014 - In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Roserio - Milano per la restituzione al mittente previo pagamento resi - ISSN: 0392-8829 DOSSIER DAL FIELDBUS A INTERNET (PASSANDO PER ETHERNET) PRIMO PIANO DIAGNOSTICA E MANUTENZIONE DELLE RETI APPROFONDIMENTI LA GESTIONE ‘MOBILE’ Non perdete la prima POWERLINK Convention in Italia POWERLINK, la soluzione di comunicazione industriale standard, real-time, open-source che non richiede hardware dedicato 8 ottobre 2014 - Reggio Emilia - Tecnopolo Un momento di approfondimento per tutte le aziende interessate a integrare e sfruttare le caratteristiche di POWERLINK. L’evento è rivolto a un pubblico tecnico, proveniente da aziende che utilizzano o integrano nei loro prodotti bus di campo, e che sono interessate alle tecnologie di comunicazione basate su Ethernet industriale con capacità real-time. La giornata sarà dedicata all’analisi dei diversi aspetti della tecnologia: meccanismi di gestione dei dati, implementazione della tecnologia open-source, configurazione dei dispositivi in campo. UNA GIORNATA DI FORMAZIONE E INFORMAZIONE CON LA PARTECIPAZONE DI CONVENTION ABB B&R Cognex Comau Eaton Festo Hilscher HMS Laumas MTS Sensor NORD DRIVESYSTEMS TELESTAR ENCODER CONNETTIVITÀ VISIONE ELETTROMECCANICA VISUALIZZAZIONE INVERTER SENSORI PLC E I/O ROBOTICA PNEUMATICA DRIVE MISURA La partecipazione è gratuita. Consulta il programma aggiornato e registrati sul sito www.powerlinkconvention.com Non perdete la prima POWERLINK Convention in Italia POWERLINK, la soluzione di comunicazione industriale standard, real-time, open-source che non richiede hardware dedicato 8 ottobre 2014 - Reggio Emilia - Tecnopolo Un momento di approfondimento per tutte le aziende interessate a integrare e sfruttare le caratteristiche di POWERLINK. L’evento è rivolto a un pubblico tecnico, proveniente da aziende che utilizzano o integrano nei loro prodotti bus di campo, e che sono interessate alle tecnologie di comunicazione basate su Ethernet industriale con capacità real-time. La giornata sarà dedicata all’analisi dei diversi aspetti della tecnologia: meccanismi di gestione dei dati, implementazione della tecnologia open-source, configurazione dei dispositivi in campo. UNA GIORNATA DI FORMAZIONE E INFORMAZIONE CON LA PARTECIPAZONE DI CONVENTION ABB B&R Cognex Comau Eaton Festo Hilscher HMS Laumas MTS Sensor NORD DRIVESYSTEMS TELESTAR ENCODER CONNETTIVITÀ VISIONE ELETTROMECCANICA VISUALIZZAZIONE INVERTER SENSORI PLC E I/O ROBOTICA PNEUMATICA DRIVE MISURA La partecipazione è gratuita. 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Newton 22, 40017 - San Giovanni in Persiceto (BO) Tel. +39 051 6870711, Fax +39 051 827749 offerte.it@nord.com, www.nord.com Member of the NORD DRIVESYSTEMS Group IT_AD_Powerlink_170714.indd 1 18.07.14 13:53 Il vostro impianto produttivo al massimo del suo potenziale PlantStruxure, la piattaforma per l’automazione di processo in grado di migliorare l’efficienza produttiva con la visibilità dei processi di tutto l’impianto Il vostro impianto produttivo sfrutta tutto il suo potenziale? Se non disponete di un’architettura per il monitoraggio e il controllo delle attività produttive che vi aiuti nell’ambito, può risultare difficile rispondere a questa domanda. Poter contare su informazioni rapidamente accessibili e accurate è esattamente ciò di cui avete bisogno per ottimizzare le prestazioni della vostra azienda. 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Reti e comunicazione Basate su protocollo Ethernet standard e bus di processo, le reti garantiscono alta disponibilità dei processi, ridondanza e sicurezza funzionale a ogni livello dell’architettura. Make the most of your energy SM Scoprite l’architettura PlantStruxure! Guardate il video “Energy Management for Industry” Visitate il sito Web www.SEreply.com Codice chiave 48900p ©2014 Schneider Electric. All Rights Reserved. Schneider Electric, Vijeo Citect, Vijeo Historian, Modicon, Unity Pro, and Make the most of your energy are trademarks owned by Schneider Electric Industries SAS or its affiliated companies. All other trademarks are the property of their respective owners. · 998-3663_c_IT · 35 rue Joseph Monier, CS 30323, 95506 Rueil Malmaison Cedex (France) · Tel. +33 (0) 1 41 29 70 00 A CHI SI RIVOLGE L’evento si rivolge a manager, tecnici, progettisti, specialisti e opinion leader che operano nel punterà i riflettori sul mondo Interessante modalità di apprendimento. I partecipanti potranno imparare a utilizzare i del Packaging con particolare riferimento alle applicazioni per i settori prodotti delle aziende avvalendosi della guida di tecnici esperti. Food & Beverage e Life Science. I WORKSHOP Seminari tecnici tenuti dalle aziende espositrici della durata di 30 minuti ciascuno. AWARDS possibile verificare l’attuale offerta commerciale. 2014 PER ADERIRE z Visita il sito ma.mostreconvegno.it. per partecipare ai seminari, alla mostra e ai laboratori. La partecipazione è gratuita. Tutta la documentazione sarà disponibile on-line il giorno stesso della manifestazione. FOCUS PACKAGING ORGANIZZATO DA: CON IL PATROCINIO DI: co n t a tt i z PACKAGING Esposizione a cura delle aziende partecipanti. Sarà se g r et e r i a o r g a n i z z a ti v a : 02 49976533 Ufficio commerciale: 335 276990 LA MOSTRA CON LA COLLABORAZIONE DI: machineautomation@fieramilanomedia.it Quest’anno Machine Automation I LABORATORI ma.mostreconvegno.it GIOVEDÌ 11 DICEMBRE 2014 IBM CLIENT CENTER Circonvallazione Idroscalo 20090 Segrate MI mondo produttivo, a OEM, costruttori di impianti e linee di produzione, system integrator, utilizzatori finali. A CHI SI RIVOLGE L’evento si rivolge a manager, tecnici, progettisti, specialisti e opinion leader che operano nel punterà i riflettori sul mondo Interessante modalità di apprendimento. I partecipanti potranno imparare a utilizzare i del Packaging con particolare riferimento alle applicazioni per i settori prodotti delle aziende avvalendosi della guida di tecnici esperti. Food & Beverage e Life Science. I WORKSHOP Seminari tecnici tenuti dalle aziende espositrici della durata di 30 minuti ciascuno. AWARDS possibile verificare l’attuale offerta commerciale. 2014 PER ADERIRE z Visita il sito ma.mostreconvegno.it. per partecipare ai seminari, alla mostra e ai laboratori. La partecipazione è gratuita. Tutta la documentazione sarà disponibile on-line il giorno stesso della manifestazione. FOCUS PACKAGING ORGANIZZATO DA: CON IL PATROCINIO DI: co n t a tt i z PACKAGING Esposizione a cura delle aziende partecipanti. Sarà se g r et e r i a o r g a n i z z a ti v a : 02 49976533 Ufficio commerciale: 335 276990 LA MOSTRA CON LA COLLABORAZIONE DI: machineautomation@fieramilanomedia.it Quest’anno Machine Automation I LABORATORI ma.mostreconvegno.it GIOVEDÌ 11 DICEMBRE 2014 IBM CLIENT CENTER Circonvallazione Idroscalo 20090 Segrate MI mondo produttivo, a OEM, costruttori di impianti e linee di produzione, system integrator, utilizzatori finali. R E K O J · IL IN TUO MO M VIM ON EN DO TO R R E K O J · R E K O www.ethernet-powerlink.org I migliori migliori PRODUTTORI. Alta qualità qualità dei PRODOTTI. Innumerev Innumerevoli APPLICAZIONI. Un U unico STANDARD. Oltr e 3.000 OEM E K IL IN TUO M M O VIM ON D E NT O O J O J · F&N Sommario SETTEMBRE 2014 In questo numero 13 EDITORIALE Il wireless in chiave industriale 48 La parola chiave è ‘connettere’ COVER STORY Specialisti in Industrial Ethernet 50 Consumi a portata di mano 79 di Giancarlo Bonacini Tecnologia per una migliore qualità della vita 80 di Jessica Morante ATTUALITÀ L’automazione chiama, Ethercat risponde di Lucia Milani 22 24 Connettività di alto livello nelle aree rurali di Alessio Murroni 54 In strada senza sorprese di Maria Grazia Dimundo 55 Asia: il continente delle opportunità di Ilaria De Poli Quando la rete fa la differenza di Riccardo Drusian 52 di Raffaele Esposito 20 Un collegamento ‘su misura’ di Massimo Mortarino di Orsola De Ponte di Paolo Ferrari 14 78 Alla ricerca della perfezione di Maria Paola Redilio 57 Debutto italiano della Convention Powerlink 82 di Stefano Maggi 86 DOSSIER Dal Àeldbus a Internet: i dati ‘escono’ dall’azienda SmartWire-DT: the easy way to connect di Michele ZufÀ 88 a cura di Ilaria De Poli di Antonella Pellegrini BUILDING BLOCKS La forza del wireless Interconnessioni per ambienti ostili di Marco Enge 25 Attualità in breve 58 a cura di Lucia Milani Energia sotto controllo anche via web 90 32 38 PUBBLIREDAZIONALE Al Tecnopolo di Reggio Emilia la prima Powerlink Convention in Italia 62 Goccia dopo goccia di Martina Moretti di Alessandro Figini, Florian Häfele HIGH LIGHT Sicurezza: il ‘tallone d’Achille’ della mobility Un motore a portata di smartphone Quando parcheggiare diventa un gioco di Luca De Toffol Phoenix Contact Italia Via Bellini, 39/41 20095 Cusano Milanino (MI) Tel. 02 660591 Fax 02 66059500 info_it@phoenixcontact.com www.phoenixcontact.it Produrre gas… dal legno di Patrizio Emilia System integrator: un proÀlo per il futuro 98 NEWS a cura della redazione 68 Controllo del peso da remoto di Simone Gaia 70 TAVOLA ROTONDA Reti e sostenibilità di Ilaria De Poli, Oscar Milanese di Giuseppe Testa 46 92 di Martina Moretti 66 di Silvia Beraudo 44 La saldatura va in rete di Paola Redili PRIMO PIANO Reti a regola d’arte a cura di Mariagrazia Corradini 42 60 TUTORIAL Diagnostica e localizzazione degli errori in Ethercat di Orsola De Ponte 76 Mail e web di Fieldbus & Networks ao-fen@fieramilanomedia.it www.automazione-plus.it/rivista/fieldbus-e-networks/ www.tech-plus.it www.fieramilanomedia.it www.mostreconvegno.it SUL CAMPO I vantaggi della ‘connectivity’ Seguici anche su di Luigi Mandelli In uno scenario come quello attuale, dove le applicazioni di automazione a base Ethernet industriale sono sempre più diffuse, garantendo vantaggi in termini di prestazioni, flessibilità e ottimizzazione dei costi, occorre porre particolare attenzione agli aspetti tecnici che concorrono a un adeguato dimensionamento e a una corretta configurazione dell’infrastruttura di rete. Si parla di definizione del flusso dati e della velocità di trasferimento, valutazione dell’interconnessione di eventuali sottoreti, messa in atto di politiche adeguate di accesso alla rete, in locale o da remoto, ai fini della security, nonché di affidabilità e disponibilità da garantire, distanze da coprire, manutenzione e diagnostica. Phoenix Contact intende porsi su questo mercato da protagonista, con un’offerta globale basata su un portafoglio prodotti importante sia in termini di tipologie di prodotto che di scalabilità degli stessi. SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS 9 Fieldbus & Networks F&N SETTEMBRE 2014 Le aziende di questo numero Aziende HTTP ABB ASEM AVNET ABACUS AVNET TECHNOLOGY SOLUTION B&R AUTOMAZIONE INDUSTRIALE BECKHOFF AUTOMATION BELDEN INTERNATIONAL BFT CAMBIUM NETWORKS CLPA EUROPE COGNEX INTERNATIONAL COMAU COMSOFT CONTRIVE DATALOGIC D-LINK EAF ENERGIEANLAGENFORSCHUNG EATON EFA AUTOMAZIONE ELECTREX EMVA EPSG ETG-ETHERCAT TECHNOLOGY GROUP EUROTECH EUTELSAT ITALIA FENWAY EMBEDDED SYSTEMS FESTO FIELDBUS FOUNDATION GE INTELLIGENT PLATFORMS GENOA FIELDBUS COMP.CENTRE HART COMMUNICATION FOUNDATION HBM ITALIA H. ESSERS HILSCHER ITALIA HMS INDUSTRIAL NETWORKS www.abb.it www.asem.it www.avnet-abacus.eu www.ts.avnet.com www.br-automation.com www.beckhoff.it www.belden.com www.bft.it www.cambiumnetworks.com www.clpa-europe.com www.cognex.com www.comau.com www.comsoft.de www.contrive.mobi/it www.datalogic.com www.dlink.com www.xylogas.com www.eaton.eu www.efa.it www.electrex.it www.emva.org www.ethernet-powerlink.org www.ethercat.org www.eurotech.com www.eutelsat.com www.fenwayembedded.com www.festo.it www.fieldbus.org www.ge-ip.com www.gfcc.it www.hartcomm.org www.hbm.com www.essers.com www.hilscher.it www.anybus.it pag. 32, 70 100 88 29 27, 32 25, 98 38 48 80 22 32 32 39 26 27 30 66 32, 86 60, 70, 92 50, 70 28 24 20, 90 62 27 39 32 29 99 39 29 78 54 32 32, 39 HONEYWELL ITALIA IK4 IKERLAN IMAGE S INDUCTIVE AUTOMATION INLON ENGINEERING KUKA ROBOTER ITALIA LAUMAS ELETTRONICA LENZE ITALIA MESSE FRANKFURT ITALIA MTS SENSOR TECHNOLOGIE MURRELEKTRONIK NORD DRIVESYSTEMS PANASONIC ELECTRIC WORKS IT. PANDUIT PHOENIX CONTACT ITALIA PNI - PROFIBUS NETWORK ITALIA PROGEA PROSOFT TECHNOLOGY PTC ROCKWELL AUTOMATION SCHNEIDER ELECTRIC SERCOS INTERNATIONAL SERVITECNO SICE TELECOM SIEMENS SISTEMI AVANZATI ELETTR.-SISAV SOFTING ITALIA SOLAIR SPS IPC DRIVES ITALIA STELVIO KONTEK TELEMAR TELESTAR TEXAS INSTRUMENTS ITALIA THINGWORX TRANSICS INTERNATIONAL TREND MICRO UNIONE EUROPEA VIA TECHNOLOGIES VIMAR WATCHGUARD WATERAID WIRELESS INNOVATION WURTH ELEKTRONIK www.honeywell.com 52 www.ikerlan.es 28 www.imagessrl.com 100 www.inductiveautomation.com 92 www.inlon.it 70 www.kuka.it 25 www.laumas.com 32 www.lenzeitalia.it 40, 44, 70, 98 www.messefrankfurt.it 31 www.mtssensor.com 32 www.murrelektronik.it 30, 76 www.nord.com 32 www.panasonic-electric-works.it 70, 98 www.panduit.com 40 www.phoenixcontact.it 14, 46 www.profi-bus.it 25, 30 www.progea.com 58 www.prosoft-technology.com 99 www.ptc.com 31 www.rockwellautomation.it 66, 100 www.schneider-electric.it 41, 70 www.sercos.org 29 www.servitecno.it 99 www.sicetelecom.it 29 www.siemens.it 100 www.sisav.it 68 www.softingitalia.it 41 www.solaircorporate.com 26 www.spsitalia.it 31 www.kontek-comatel.com 26 www.telemar.it 80 www.telestar-automation.it 32 www.ti.com 99 www.thingworx.com 31 www.transics.com 54 www.trendmicro.it 28 http://europa.eu 28 www.via.com.tw 28 www.vimar.it 55 www.watchguard.com 79 www.waterwaid.org 30 www.wireless-innovation.co.uk 27 www.we-online.de 26 Where Automation Connects. 10 SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS Fare le cose giuste. WEB AUTOMATION, l’integrazione Macchina-Rete Gli esperti Panasonic al tuo fianco. Experts in Networking Soluzioni di networking locale e/o remoto per impianti e macchine; affidabilità e flessibilità a garanzia di efficienza e valore aggiunto delle funzioni di automazione integrate. Î Connessioni cablata o wireless internet (GSM, GPRS, UMTS). Î Funzionalità Web Server (Html, Ajax, Java), Connettività OpenVPN. Î Tecnologie e protocolli standard (Modbus RTU, ModbusTCP, IEC60870, SNMP). Î Data logging e acceso dati (SD Card, FTP, email). Î Design in “su misura” supportato dai nostri specialisti di networking. Panasonic Electric Works Italia srl www.panasonic-electric-works.it Industrial Automation and More... F&N Fieldbus & Networks SETTEMBRE 2014 Elenco inserzionisti Aziende www.tech-plus.it www.automazione-plus.it www.fieramilanomedia.it pag. Supplemento ad Automazione Oggi 375 Settembre 2014 Pubblicazione in diffusione gratuita Sede legale - Piazzale Carlo Magno, 1 - 20149 Milano Sede operativa ed amministrativa: SS. del Sempione 28 - 20017 Rho (MI) tel: +39 02 4997.1 - fax +39 02 49976573 B&R AUTOMAZIONE BECKHOFF EATON INDUSTRIES EFA AUTOMAZIONE IV COPERTINA/53 HMS INDUSTRIAL NETWORKS 45 LENZE ITALIA 85 NORD MOTORIDUTTORI PANASONIC ELECTRIC WORKS PHOENIX CONTACT Evaldo Bartaloni (Clui-Exera), Micaela Caserza Magro (Università di Genova), Paolo Ferrari (Università di Brescia), Alessandra Flammini (Università di Brescia), Alessandro Gasparetto (Università di Udine), Stefano Maggi (Politecnico di Milano), Roberto Maietti (AssoAutomazione/Anie), Carlo Marchisio (Anipla), Oscar Milanese (AssoAutomazione), Paolo Pinceti (Università di Genova), Alberto Sibono (Genoa Fieldbus Comp.Centre), Emiliano Sisinni (Università di Brescia), Vitaliano Vitale (DoubleVi) Redazione Antonio Greco Direttore Responsabile Antonella Cattaneo Caporedattore antonella.cattaneo@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976.503 Ilaria De Poli Coordinamento Fieldbus & Networks ilaria.depoli@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976.504 Antonella Pellegrini antonella.pellegrini@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976.508 Alessandra Pelliconi Segreteria alessandra.pelliconi@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976.509 Collaboratori: Silvia Beraudo, Giancarlo Bonacini, Mariagrazia Corradini, Orsola De Ponte, Luca De Toffol, Maria Grazia Dimundo, Riccardo Drusian, Patrizio Emilia, Marco Enge, Raffaele Esposito, Alessandro Figini, Simone Gaia, Florian Häfele, Stefano Maggi, Luigi Mandelli, Lucia Milani, Jessica Morante, Martina Moretti, Massimo Mortarino, Alessio Murroni, Paola Redili, Maria Paola Redilio, Giuseppe Testa, Michele Zuffi Disegni: Aldo Raul Garosi Grafica e produzione Mauro Spolaore Progetto grafico - Impaginazione mauro.spolaore@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976.568 Franco Tedeschi Coordinamento grafici franco.tedeschi@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976.569 Alberto Decari Coordinamento DTP alberto.decari@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976.561 Prontostampa srl Uninominale Zingonia (BG) - Stampa Nadia Zappa Ufficio Traffico - nadia.zappa@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976.534 Pubblicità Giuseppe De Gasperis Sales Manager giuseppe.degasperis@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976.527 - Fax: 02 49976.570 BATTENTE II COPERTINA International Sales U.K. – SCANDINAVIA – NETHERLAND – BELGIUM Huson European Media Tel. +44 1932 564999 • Fax +44 1932 564998 • Website: www.husonmedia.com SWITZERLAND - IFF Media ag Tel. +41 52 6330884 • Fax +41 52 6330899 • Website: www.iff-media.com GERMANY – AUSTRIA - Map Mediaagentur Adela Ploner Tel. +49 8192 9337822 • Fax +49 8192 9337829 • Website: www.ploner.de USA - Huson International Media Tel. +1 408 8796666 • Fax +1 408 8796669 • Website: www.husonmedia.com TAIWAN - Worldwide Service Co. Ltd Tel. +886 4 23251784 • Fax +886 4 23252967 • Website: www.acw.com.tw 11 I COPERTINA 77 PROSOFT 10 ROCKWELL AUTOMATION 49 VIPA ITALIA Comitato Tecnico 63 PROFIBUS E PROFINET ITALIA SCHNEIDER ELECTRIC Giampietro Omati Presidente Antonio Greco Amministratore Delegato 31/69/81 56 MESSE FRANKFURT Direzione 65 HILSCHER ITALIA MESAGO MESSE 12 8 5 III COPERTINA Abbonamenti N. di conto corrente postale per sottoscrizione abbonamenti: 48199749 - IBAN: IT 61 A 07601 01600 000048199749 intestato a: Fiera Milano Media SpA, Piazzale Carlo Magno,1, 20149 Milano. Si accettano pagamenti con Carta Sì, Visa, Mastercard, Eurocard Tel. 02 252007200 Fax 02 49976.572 E-mail: abbonamenti@fieramilanomedia.it Abbonamento annuale E 49,50 Abbonamento per l’estero E 99,00 Prezzo della rivista: E 4,50 - Arretrati: E 9,00 Spedizione in abbonamento postale art. 2 comma 20/B legge 662/96 Testata associata • Associazione Nazionale Editoria Periodica Specializzata Fiera Milano Media è iscritta al Registro Operatori della Comunicazione n° 11125 del 25/07/2003. Autorizzazione alla pubblicazione del tribunale di Milano n° 71 del 20/02/1982. Tutti i diritti di riproduzione degli articoli pubblicati sono riservati. Manoscritti, disegni e fotografie non si restituiscono. Fieldbus & Networks è supplemento di Automazione Oggi. Tiratura: 8.000 copie - Diffusione 7.870 SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS Fieldbus & Networks L’editoriale è a cura dei membri del Comitato Tecnico di Fieldbus & Networks e Automazione Oggi IL WIRELESS IN CHIAVE INDUSTRIALE ( ) Editoriale L’automazione industriale richiede tecnologie wireless ‘robuste’ da utilizzare nei collegamenti critici, come richiesto dalle applicazioni in ambito manifatturiero. D’altra parte, i vantaggi del wireless sono universalmente noti: risparmio sul cablaggio e maggiore mobilità e flessibilità. Partendo dal fatto che i sensori e gli attuatori per applicazioni di automazione industriale devono presentare quale requisito principale un comportamento in tempo reale (cioè determinismo per l’industria di processo e bassa latenza e determinismo per l’automazione di fabbrica), sembrerebbero necessari: tecnologie wireless pensate apposta per le reti di sensori/attuatori specializzati per applicazioni industriali e uno spettro specifico riservato per i dispositivi industriali a corto raggio (SRD - Short Range Device). In realtà, alcuni collegamenti non critici, come il monitoraggio e le interfacce uomo-macchina, possono continuare a utilizzare lo spettro libero già assegnato agli SRD generici, per esempio nei 2,4 GHz. Diverso è il discorso per le applicazioni critiche, dove possiamo distinguere due casi: se la criticità è data da funzioni di safety, si possono utilizzare le misure di safety svincolate dalla comunicazione secondo le norme EN/IEC61508 ed EN/IEC61784-3. In questo caso, se un link wireless viene disturbato, la macchina mantiene la sua safety, ovviamente a discapito della disponibilità del sistema globale (cioè la macchina si ferma e non produce). Se la criticità invece è sul fronte prestazionale, l’unico modo per ottenere basse latenze, alto throughput e alta densità di installazione, ossia elevato grado di coesistenza tra sistemi wireless operanti nella stessa area, è introdurre soluzioni innovative altamente specializzate. Una soluzione sarebbe quella di identificare delle nuove frequenze, al di fuori della banda a 2,4 GHz, riservate ai collegamenti critici delle applicazioni industriali. La preferenza dovrebbe andare a un nuovo spettro vicino o adiacente agli spettri già disponibili a livello globale e per i quali sono già state sviluppate applicazioni wireless industriali. Tuttavia, poiché a breve termine le apparecchiature per l’automazione industriale dovranno poter ancora utilizzare la banda a 2,4 GHz, si dovranno studiare dei meccanismi di accesso al mezzo adatti al mondo manifatturiero. IEC e Cenelec lavorano da tempo su questo argomento e propongono soluzioni basate sulla gestione dello spettro a livello locale: all’interno di un sito produttivo esiste una gerarchia nei sistemi di accesso al mezzo wireless, gerarchia che viene gestita autonomamente da ogni proprietario di impianto. Al contrario, la Commissione Europea richiede per l’utilizzo della banda a 2,4 GHz per livelli di potenza superiore a 10 mW, l’uso di un ‘meccanismo adattativo’ paritetico per la condivisione ‘democratica’ dello spettro, da attuare direttamente dentro l’apparecchiatura. Si tratta di una situazione in netto contrasto con la natura delle applicazioni industriali critiche dal punto di vista prestazionale. Infatti, se è richiesto, obbligatoriamente, l’impiego di adeguamenti ‘automatici’ e meccanismi ‘adattativi’ di ‘condivisione dello spettro’ radio anche da parte degli impianti industriali, il funzionamento dell’automazione industriale in bande sovraffollate come la 2,4 GHz non potrà mai essere garantito con un’adeguata probabilità di funzionamento (… mentre, al contrario, il cellulare dell’operatore potrà rimanere sempre collegato al provider preferito per scaricare film e musica!). Paolo Ferrari SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS 13 Fieldbus & Networks F&N COVER STORY SPECIALISTI IN INDUSTRIAL ETHERNET UN’INFRASTRUTTURA DI RETE EFFICACE RICHIEDE DISPOSITIVI PERFORMANTI E IN GRADO DI RISPONDERE IN MODO MIRATO ALLE ESIGENZE D’IMPIEGO, SOPRATTUTTO IN APPLICAZIONI ALTAMENTE SPECIFICHE COME QUELLE REGOLATE DALLA NORMATIVA IEC 61850 di Raffaele Esposito Le applicazioni di automazione a base Ethernet industriale sono sempre più diffuse, costituendo un chiaro trend tecnologico, sostenuto dagli innegabili vantaggi che comporta in termini di prestazioni, flessibilità e spesso anche ottimizzazione dei costi. Che si tratti di una comunicazione su supporto fisico, per esempio su cavo o fibra ottica, oppure di comunicazioni di tipo wireless, un’adeguata strutturazione dell’infrastruttura di rete in senso lato diventa decisiva per il raggiungimento degli obiettivi progettuali che con quelle applicazioni ci si è proposti. Molteplici sono gli aspetti tecnici che concorrono a un adeguato dimensionamento e a una corretta configurazione dell’infrastruttura di rete: si parte dalla definizione del flusso dati in termini quantitativi e della velocità di trasferimento necessaria; si valuta l’interconnessione di eventuali sottoreti; vengono definiti un’opportuna politica di accesso alla rete, in locale o da remoto, ai fini della security, nonché il livello di affidabilità e di disponibilità da garantire; infine, si procede alla valutazione delle distanze da coprire e alla predisposizione di tutti gli apparati per la manutenzione e la diagnostica di rete. Tutti questi parametri, associati all’estremamente ampia tipologia di possibili applicazioni in ambito automazione industriale, impongono a quei fornitori che vogliono porsi su questo mercato da attori protagonisti, di sviluppare un’offerta globale basata su un portafoglio prodotti importante in termini sia di tipologie di prodotto, sia di scalabilità degli stessi. Phoenix Contact non si sottrae ovviamente a questa necessità. Soluzioni a 360 gradi, tra wired… Prendendo in esame la strutturazione di quelle parti di rete Ethernet per le quali un approccio di collegamento di tipo wired è prefe14 ribile, l’offerta di Phoenix Contact per quanto concerne gli switch, componenti indispensabili per reti prive di collisioni tra i pacchetti dati e non solo, è tra le più complete del mercato. Solo limitandosi agli unmanaged switch sono infatti disponibili svariate famiglie, quali gli FL Switch SF, FL Switch SFN, FL Switch 1000, che differiscono tra loro per formato (a bassa profondità, con custodia ‘a libro’ e a rack), per grado di protezione (IP20 o IP67), per numero e tipologia di connessioni in rame e/o fibra e per velocità di trasmissione dati (Fast Ethernet o Giga Ethernet). Passando quindi ai managed switch, sono disponibili varie famiglie (FL Switch 3000, FL Switch 4000, FL Switch 4800, FL Switch 7000, FL Switch LM, FL Switch Smcs, FL Switch GHS, FL Switch IRT, FL NAT), che differiscono non solo per formato (anche in questo caso nelle varianti con custodia ‘a libro’, a rack, stand alone o modulari), per grado di protezione (IP20 o IP67), per numero e tipologia di connessioni in rame e/o fibra, per velocità di trasmissione dati (Fast Ethernet o Giga Ethernet), ma anche per protocolli di ridondanza supportati (STP, Rstp, Mstp, MRP, Extended Ring Redundancy ecc.), per tipologia di security management (numero di VPN, Security User Account, Security Port ecc.) e per funzionalità routing NAT. La funzione di routing, in parti- SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS Cover story Phoenix Contact colare, può essere svolta anche da dispositivi dedicati presenti nelle famiglie di Industrial router PSI, TC Mguard e TC. Se non si usano direttamente switch con porte per fibre ottiche è comunque possibile ricorrere a convertitori rame-fibra dedicati, quali quelli delle serie FL MC EF o FL MC 2000, mentre nella famiglia FL Comserver sono compresi i convertitori interfacce seriali/Ethernet. Completano il quadro gli isolatori galvanici Ethernet inclusi nella serie FL Isolator e i moduli Power over Ethernet modello FL PSE e FL Switch 1000. …e wireless In molte applicazioni il contesto tecnologico può rendere conveniente la strutturazione di parte della rete con una comunicazione di tipo wireless. Anche in questo caso l’offerta a marchio Phoenix Contact è molto articolata. Per la tecnologia Industrial Wlan, definita dalla serie di norme Ieee 802.11x, per esempio, sono disponibili varie tipologie di access point, client e repeater (FL Wlan 24 e FL Wlan 5100), che differiscono tra di loro per grado di protezione IP (IP20 o IP65), per tensione di alimentazione (24 Vc.c. o 230 Vc.a.), per tecnologie supportate (MiMo, cluster management ecc.) e per supporti di memoria di configurazione. Completano il quadro i convertitori della famiglia FL Comserver Wlan e gli Ethernet adapter della serie FL Wlan EPA. Per quel che riguarda la tecnologia Bluetooth (regolata dalle norme Ieee 802.15.1), invece, il riferimento principale è la famiglia FL BT EPA, che include access point, client, repeater ed Ethernet adapter. L’offerta comprende inoltre un’ampia scelta di accessoristica per reti Ethernet, siano esse a base cablata e/o wireless: cavi in rame, fibra ottica (in vetro multimode o singlemode, polimerica, con estremità libera o con connettori Fsma, Scrj, Bfoc), kit per intestatura fibre ottiche, antenne in varie tipologie (monodirezionale, omnidirezionale, antivandalo, con attacco T, con attacco Rsma), cavi adattatori o di remotazione per antenne, scaricatori di sovratensione, cavi costampati, connettori a cablare. Aspetto da non trascurare per una qualsiasi rete Ethernet è infine quello relativo alla security. A questo scopo, oltre a quei managed switch che già consentono la gestione di Vlan o di opportune mi- All’interno della norma IEC 61850 vengono descritte le caratteristiche tecniche che i dispositivi utilizzati nell’ambito della produzione e distribuzione di energia devono presentare sure di Security User Identification, è possibile utilizzare dispositivi più evoluti quali gli Industrial Security Router della famiglia FL Mguard RS in varie accezioni: con firewall semplificato o completo, con virtual addressing/NAT, con VPN, con firewall per VPN, con connessioni in rame Fast Ethernet o Giga Ethernet, con connessione in fibra ecc. Non solo dispositivi L’offerta di Phoenix Contact destinata alle reti Industrial Ethernet non si limita però a componenti hardware, ma comprende anche strumenti come FL View, l’applicativo destinato ad agevolare la FL SWITCH 1008E: VELOCITÀ E AFFIDABILITÀ L o switch unmanaged FL Switch 1008E presenta quale caratteristica distintiva la rispondenza alle norme IEC 61850-3 e Ieee 1613, con supporto dei messaggi Goose. Dispone di otto porte RJ45 Fast Ethernet (10/100 Mbps) e può essere utilizzato in ambienti con temperatura compresa tra gli estremi di -40 e 75 °C. La particolare robustezza dal punto di vista EMC è evidenziata dai valori di 15 kV per scariche elettrostatiche con scarica in aria e 8 kV per scarica a contatto, nonché da una tensione impulsiva e transitori veloci fino a 4 kV. L’alimentazione è ridondabile, con tensione nominale tra 12 e 57 Vc.c. e prevede un contatto d’allarme libero da potenziale disponibile in morsettiera. Tale contatto viene attivato in caso di perdite di alimentazione o perdita di collegamento sulle porte. Sulla parte inferiore del dispositivo sono posizionati otto dip-switch, che consentono l’abilitazione indipendente del controllo di presenza collegamento su ogni singola porta dello switch; l’allarme è cumulativo su tutte le porte attivate. SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS Lo switch unmanaged FL Switch 1008E presenta particolare robustezza dal punto di vista EMC 15 Fieldbus & Networks configurazione e la gestione di queste reti, siano esse cablate o wireless. Questo software è finalizzato al monitoraggio e alla ricerca di eventuali guasti nelle reti Ethernet TCP e Profinet, indipendentemente dalla presenza all’interno della rete di dispositivi di uno o più vendor, anche terzi rispetto a Phoenix Contact. Sfruttando il protocollo Snmp (Lldp per Profinet) e grazie alla funzione di autoscreening, il software permette la visualizzazione grafica della rete associata con l’identificazione dei componenti e dei collegamenti tra gli stessi, fornendo inoltre indicazioni sull’intensità di traffico su tali collegamenti e sui tratti dove sono localizzati i guasti. A questo scopo, il sistema ricorre a una semplice codifica grafica del tratto che unisce due elementi di rete. Questo tratto viene rappresentato di colore verde quando la comunicazione è corretta, giallo se la comunicazione non funziona più in modo ottimale, ma rimane ancora possibile, infine in rosso se la comunicazione è interrotta. Installato su di un PC in rete e accessibile via browser, FL View consente il monitoraggio dinamico e continuo del network anche in presenza di reti Vlan e, in caso di guasti rilevati, genera segnali di allarme trasferibili poi verso HMI/Scada e da questi gestibili per una notifica anche via email/sms. Un altro aspetto fondamentale è costituito dalla gestione documentale della rete: sfruttando la possibilità del software di gestire un log dei parametri e degli eventi in background è infatti possibile generare, su richiesta o scadenzato in base a intervalli programmabili, un documento di sintesi contenente il database completo dell’infrastruttura di rete, utilizzabile anche per ripristino del sistema dopo interventi di sostituzione dei prodotti. Grazie a esso, è estremamente semplice visualizzare tutte le informazioni disponibili per ciascuno degli elementi di rete (log degli Le caratteristiche tecniche da rispettare per i dispositivi che vengono utilizzati in ambito energia sono Àssate dalla parte terza della serie di norme IEC 61850, vale a dire la normativa IEC 61850-3 eventi, trend, informazioni Snmp): è sufficiente cliccare sulla relativa icona all’interno della rappresentazione grafica della rete, elaborata in automatico da FL View. In questo modo, si ha anche la possibilità di accedere alla web page dello stesso. FL SWITCH 48XXE: ELEVATA DENSITÀ DI PORTA L a famiglia FL Switch 48xxE comprende cinque modelli di switch managed del tipo a rack con custodia 19” 1U standard. Benché i tipi di dispositivo che compongono la gamma si differenzino tra loro per le diverse combinazioni delle porte di connessione in rame e in fibra, ogni singolo dispositivo è comunque dotato di un totale di ventotto porte di connessione. Accanto alle otto porte RJ45 Fast Ethernet (10/100 Mbps) e quattro porte Giga Ethernet (10/100/1000 Mbps) sempre presenti in tutti i modelli, le rimanenti 16 porte possono essere scelte tra: porte RJ45 Fast Ethernet (10/100 Mbps), porte Fast Ethernet (10/100 Mbps) per fibre multimode con connessione LC, porte Fast Ethernet (10/100 Sono cinque i modelli della famiglia di switch managed del tipo a rack FL Switch 48xxE Mbps) per fibre singlemode con connessione LC, porte Fast Ethernet (10/100 Mbps) per fibre multimode con connessione SC o porte Fast Ethernet (10/100 Mbps) per fibre singlemode con connessione SC. Le porte Giga Ethernet prevedono la particolarità di avere un doppio punto di connessione, costituito, per ogni singola porta, da una connessione RJ45 o da uno slot per accessori SFP. I due punti di connessione possono essere utilizzati solo in alternativa, realizzando quindi alternativamente una connessione con cavo in rame, oppure una connessione con fibra ottica. Nel caso in cui si preferisca una connessione in fibra, è sufficiente inserire negli slot SFP l’opportuno accessorio, da scegliere in funzione del tipo di fibra e del connettore con cui la fibra è intestata. Tutti i modelli della famiglia prevedono rispondenza alle norme IEC 61850-3 e Ieee 1613, con range di temperatura di utilizzo da -40 a 70 °C e una resistenza a shock/vibrazioni pari a 30 G/5 G ai sensi della norma IEC 60068. Al fine di garantire un’adeguata disponibilità, infine, ogni dispositivo supporta fino a due alimentatori hot-swap modulari, disponibili in due modelli che differiscono per la tensione di alimentazione: l’uno con 36-75 Vc.c., l’altro con 90-264 Vc.a. e 88-370 Vc.c. 16 SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS Cover story Phoenix Contact Applicazioni secondo IEC 61850 Nelle situazioni in cui il campo applicativo delle tipologie di prodotto fin qui descritte non è caratterizzato da condizioni ‘normali’, ossia quelle tipiche del mondo industriale, potrebbe risultare necessario ricorrere a dispositivi con caratteristiche tecniche dedicate e specifiche. È il caso, per esempio, della componentistica per infrastruttura Ethernet destinata a essere integrata nei sistemi di automazione per sottostazioni elettriche. Questo è un ambito molto specifico e dalle valenze strategiche: basti pensare alle conseguenze, economiche e non solo, di un blackout nella fornitura di energia, non trascurabile in termini di durata temporale o di estensione del bacino di utenza. Per questo, le particolari esigenze L’offerta di Phoenix Contact destinata alle reti Industrial Ethernet non si limita a componenti tecniche dei sistemi di automa- hardware, ma comprende anche strumenti come l’applicativo FL View, per la conÀgurazione e zione per sottostazioni elettriche gestione di reti cablate o wireless sono oggetto di descrizione e coTecnologia primaria e secondaria difica in una serie dedicata di norme internazionali, definite nella normativa IEC 61850, che raggruppate sotto il titolo comune di Le infrastrutture e i dispositivi direttamente deputati alla produzione e al trasporto dell’energia sono normalmente definiti come ‘tecnoloCommunication networks and systems for power utility automation le indicazioni determinanti l’attuale standard di riferimento per il gia primaria’, mentre il comando e il controllo di questa tecnologia settore. Questa serie di norme definisce un modello dati astratto che primaria è realizzato attraverso opportuni apparati intelligenti che può poi essere ‘mappato’ su vari protocolli (MMS, Goose, Sample Va- vanno sotto il nome di ‘tecnologia secondaria’. Normalmente queste lues, ecc.) usati su reti TCP/IP. Tra gli aspetti presi in considerazione due tipologie di tecnologia sono localizzate in campo in spazi che, all’interno della norma IEC 61850 vi sono anche le caratteristiche se non condivisi, sono comunque estremamente ravvicinati e che tecniche dei dispositivi utilizzati nell’ambito della produzione e distri- normalmente non sono provvisti di sistemi né di climatizzazione, né buzione di energia, che devono necessariamente essere particolari di monitoraggio, dato che si attende che essi siano caratterizzati da visto il loro normale posizionamento nelle vicinanze di sistemi per un funzionamento continuo, che dura per molti anni senza alcuna necessità di manutenzione. il trasporto di energia con valori di tensione/corrente molto elevati. FL RED 200XE: RIDONDANZA SECONDO PRP I moduli FL RED 200xE sono dispositivi destinati a consentire la gestione della ridondanza di rete secondo il protocollo PRP (Parallel Redundancy Protocol), ai sensi della norma IEC 62439-3. Per tale ragione, ogni dispositivo dispone di tre porte di connessione, una lato DAN (dispositivo che trasmette o riceve i dati di comunicazione verso/dal RedBox) e due per il collegamento ai due percorsi di ridondanza. La porta di collegamento lato DAN è sempre con connessione RJ45, mentre per quel che riguarda le porte lato ridondanza esistono due versioni del dispositivo, una con due connessioni RJ45, la seconda con due connessioni di tipo LC per fibre ottiche di tipo multimode. Una robusta custodia metallica, un range di temperatura di utilizzo esteso (da -40 a 70 °C), una tensione di alimentazione da 18 a 58 Vc.c. e la rispondenza alle norme IEC 61850-3 e Ieee 1613 completano la panoramica tecnica del prodotto. SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS I moduli FL RED 200xE consentono la gestione della ridondanza di rete secondo il protocollo PRP 17 Fieldbus & Networks FL MC 2000E SM40 LC: MINIMA LATENZA A ll’interno della famiglia di convertitori rame/fibra FL MC 2000 è disponibile il modello FL MC 2000E SM40 LC, una soluzione studiata ad hoc per l’impiego nel settore della gestione dell’energia. Grazie alla sua robusta custodia in metallo, il nuovo media converter FL MC 2000E SM40 LC è adatto a condizioni ambientali gravose e le caratteristiche di alta compatibilità elettromagnetica ne permettono l’impiego in apparecchiature elettriche che richiedono omologazioni secondo le norme IEC 61850-3 o Ieee 1613. Dal lato fibra, questo convertitore prevede la possibilità di collegare fibre di vetro singlemode (1.300 nm) con connettore LC-Duplex e velocità di comunicazione 100 Mbps. La trasmissione di dati attraverso cavi in fibra ottica ottimizza le applicazioni Ethernet in termini di prestazioni e sicurezza di trasmissione. I cavi in fibra ottica multimodale consentono di coprire distanze di oltre 9 km. In aggiunta ai numerosi led di diagnostica, il convertitore di supporti dispone della funzione LFP (Link Fault Pass Il modello di convertitore Through) per un monitoraggio permanente e ininterrotto del collegamento. Inoltre, il rame/Àbra FL MC 2000E modo di funzionamento Ethernet Pass Through offre tempi di ritardo molto brevi, pari SM40 LC è conforme alle a soli 700 ns, rendendo il convertitore di supporti adatto anche ad applicazioni che norme IEC 61850-3 e richiedono risposte tempestive come Profinet, Powerlink o Sercos lll. Ieee 1613 Il dispositivo è equipaggiato con connessioni ridondanti per l’alimentazione con 24 e 48 Vc.c. e da un contatto di segnalazione per la diagnostica dell’alimentazione e delle connessioni. L’esteso range di temperature di funzionamento, da -40 a 75 °C, consente la realizzazione di molteplici applicazioni. Oltre a condividere con la tecnologia primaria gli effetti dell’ambiente circostante, la tecnologia secondaria deve oltretutto risultare compatibile con gli effetti di disturbo generati dalla primaria, normalmente operante in alta/altissima tensione. Ne deriva che, rispetto a quella tipica dei componenti normalmente utilizzati in altri ambienti industriali, i dispositivi di comando e controllo impiegati in queste applicazioni devono prevedere una robustezza in senso lato sicuramente accresciuta, spesso anche nell’ordine di qualche multiplo di grandezza. All’interno dei sistemi che compongono la tecnologia secondaria un ruolo di particolare importanza è poi rivestito dall’infrastruttura di rete a base Ethernet, necessaria per applicazioni in conformità con la norma IEC 61850. È proprio attraverso questa infrastruttura, infatti, che viaggiano i pacchetti dati di tipo diagnostico indispen- FL SWITCH 3000E: FLESSIBILITÀ DI COLLEGAMENTO L a sigla FL Switch 30xxE caratterizza i dispositivi rispondenti alle norme IEC 61850-3 e Ieee 1613 compresi all’interno della famiglia di industrial managed switch FL Switch 3000. Si tratta di switch con porte RJ45 (10/100 Mbps) e/o slot SFP (100 Mbps) per fibre multimode o singlemode, utili per coprire distanze fino a 40 km. Sono inoltre disponibili opportuni accessori da inserire negli slot SFP per permettere la connessione in fibra. Per garantire la massima flessibilità, tali accessori sono realizzati in numerose varianti, così da offrire un’ampia scelta in funzione del tipo di fibra e del connettore con cui essa è intestata. Al di là dell’incrementata resistenza a condizioni ambientali estreme tipica della rispondenza alla norma IEC 61508-3, anche queLa famiglia di industrial managed switch FL Switch 30xxE comprende dispositivi rispondenti alle norme IEC 61850-3 sti prodotti presentano le medesime caratteristiche tecniche e Ieee 1613 comuni a tutti gli switch della famiglia FL Switch 3000, come: alimentazione ridondabile con range da 12 a 48 Vc.c., presenza di contatto di allarme configurabile, gestione di Vlan, Traffic Shaping per porta, Storm Control per porta, Igmp snooping/Query fino a 256 gruppi multicast, Quality of Service, Trunking (Link Aggregation) fino a quattro porte, security multilivello e compatibilità con vari protocolli di ridondanza quali STP, Rstp, Mstp ed Extended Ring. 18 SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS Cover story Phoenix Contact sabili a consentire il riconoscimento quanto più veloce possibile la conseguenza diretta delle modalità di gestione e funzionamento di eventuali anomalie e i comandi dedicati a reagire a esse, per del protocollo stesso, che prevede la messa in opera di due canali di esempio definendo la commutazione su di un percorso alternativo comunicazione reciprocamente indipendenti, lungo i quali circolano di distribuzione dell’energia. Le caratteristiche tecniche che de- in ridondanza i medesimi pacchetti dati. A originare e a concludere vono essere rispettate per questo tipo di dispositivi sono fissate, questi due rami di comunicazione sono previsti due dispositivi definello specifico, dalla parte terza della serie di norme IEC 61850, vale a dire la normativa IEC 61850-3 “Communication networks and systems for power utility automation - Part 3: General requirements”. Tali specifiche riguardano la compatibilità con limiti legati non solo a problematiche di pura natura elettrica, ma anche ad aspetti non elettrici, quali altitudine, temperatura e umidità dell’ambiente applicativo e robustezza meccanica in termini di resistenza a shock, vibrazioni ed eventi sismici. Il posizionamento di switch o media converter in prossimità di sistemi di tecnologia primaria comporta inoltre la necessità di valutare approfonditamente gli aspetti connessi alla resistenza alle perturbazioni di natura elettromagnetica, con particolare riferimento ai quattro parametri fondamentali descritti all’interno della norma IEC 61000-4, ovvero la resistenza alle scariche elettrostatiche, ai transienti veloci, alle sovratensioni e ai campi elettromagnetici. Tali fenomeni di interferenza possono infatti avere conseguenze Esempio di architettura realizzata secondo protocollo PRP sulla tensione di alimentazione dei sistemi, generando fenomeni quali fluttuazioni, buchi o abbassamenti di tensione, niti RedBox: all’interno di ogni processo di comunicazione specifico, che possono condurre a malfunzionamenti dei dispositivi in campo. il RedBox che nel funge da emettitore riceve i pacchetti dati da un La norma IEC 61850-3 prescrive dei test specifici atti a simulare dispositivo a esso connesso, definito come Single Attached Node queste potenziali influenze. (SAN), e li invia su entrambi i canali di comunicazione. Il RedBox che funge da ricevitore, invece, inoltra a un dispositivo definito Ridondanza sicura DAN (Double Attached Node) a lui connesso i pacchetti dati che All’interno delle varie famiglie di prodotto relative alla componenti- riceve per primi da uno dei due canali di comunicazione ed elimina stica per infrastruttura di rete Ethernet, Phoenix Contact ha svilup- quei medesimi pacchetti dati che gli arrivano dal secondo canale pato anche dispositivi dedicati all’automazione per le sottostazioni di comunicazione. I tempi di percorrenza sui due canali possono elettriche, quindi in piena conformità con la norma IEC 61850-3. infatti essere leggermente diversi, in quanto la struttura e i diManaged ed unmanaged switch, convertitori rame-fibra e moduli di spositivi presenti su questi due canali possono essere differenti. ridondanza PRP destinati a questo settore sono facilmente identifi- Ogni RedBox ha quindi due interfacce Ethernet lato ridondanza, che cabili a catalogo rispetto gli altri prodotti appartenenti alle mede- usano il medesimo MAC address e presentano un medesimo indisime famiglie, in quanto contraddistinti dall’aggiunta della lettera rizzo IP, andando in questo modo a realizzare una ridondanza Layer ‘E’ alla fine della sigla identificativa di prodotto. 2. Un indice sequenziale identificativo di ogni singolo pacchetto dati Le funzionalità di base di switch o convertitori rame-fibra sono viene generato dal RedBox emettitore: il RedBox ricevente può così già ben note e non richiedono ulteriori approfondimenti. I moduli riconoscere il mancato ricevimento di pacchetti dati dal secondo di ridondanza PRP sono invece dispositivi destinati a consentire la canale di comunicazione, individuando la presenza di un impedigestione di infrastrutture di rete ridondate secondo il protocollo Pa- mento alla comunicazione su questo canale e procedendo quindi ad rallel Redundancy Protocol (PRP) definito dalla norma IEC 62439-3 attivare le conseguenti segnalazioni diagnostiche. Nel frattempo, il “Industrial communication networks - High availability automation funzionamento della rete continua a essere garantito. Il dispositivo networks - Part 3: Parallel Redundancy Protocol (PRP) and High- DAN può essere costituito anche da switch che vengono disposti in availability Seamless Redundancy (HSR)”. Tale protocollo viene uti- ridondanza tra loro pur non attingendo a un protocollo direttamente lizzato in quelle infrastrutture di rete laddove l’elevata disponibilità gestito dallo switch stesso. è uno dei parametri fondamentali, vista la sua capacità di permet- Infine, poiché la ridondanza viene garantita lungo tutto il percorso tere il funzionamento continuo della rete anche in caso di singolo costituito dai due canali di comunicazione compresi nella parte di guasto nel percorso di comunicazione dati. Infatti, caratteristica rete originata da un RedBox emettitore e uno ricevente, mentre non preponderante del protocollo PRP, tale da differenziarlo in modo viene garantita in caso di guasto di un RedBox, è possibile prevenire sostanziale da tutti gli altri protocolli di ridondanza che prevedono eventuali rischi connessi a simili malfunzionamenti provvedendo a una connessione degli switch ad anello, è la sua capacità di rispon- ridondare anche i RedBox. dere al generarsi del primo guasto sul supporto comunicativo con Phoenix Contact - www.phoenixcontact.it un tempo di ripristino/commutazione pari a zero. Questo aspetto è SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS 19 Fieldbus & Networks Meeting Ethercat in Giappone: la tecnologia Àeldbus Ethercat è l’unica non nipponica accettata come standard de facto anche in Giappone di Lucia Milani E thercat Technology Group (ETG) nel 2014 è stato più volte ospite in Italia per presentare la propria attività e la propria tecnologia. Il primo appuntamento è stato a maggio, in occasione della fiera SPS IPC Drives Italia 2014, mentre il secondo, a inizio giugno, ha visto ETG presentare una serie dei propri seminari sul tema di Industrial Ethernet. “Grazie al proprio tessuto industriale l´Italia racchiude oggi come sempre un elevato potenziale per Ethercat” ha sottolineato Martin Rostan, executive director di ETG. “Dopo la Germania, è il Paese che conta il maggior numero di costruttori di macchine in Europa, fatto rispecchiato dalla distribuzione geografica dei nostri membri, dove l’Italia occupa appunto il secondo posto nel Continente. Con la rinnovata partecipazione alla fiera e la presentazione del nostro Roadshow, vogliamo fornire a tutti gli interessati la possibilità di ottenere ampie e dettagliate informazioni sulla tecnologia Ethercat”. L’AUTOMAZIONE CHIAMA, ETHERCAT RISPONDE NEL 2014 ETG - ETHERCAT TECHNOLOGY GROUP HA PIÙ VOLTE VISITATO L’ITALIA PER PRESENTARE LA PROPRIA ATTIVITÀ E LA PROPRIA TECNOLOGIA, REGISTRANDO UN VIVO INTERESSE DA PARTE DI COSTRUTTORI E UTILIZZATORI FINALI le potenzialità di Ethercat come protocollo di comunicazione. La mattina era riservata a un’introduzione sulla tecnologia Ethercat, mentre Le tappe italiane di ETG il pomeriggio era Ethercat Technology Group ha fatto dunque destinato a due Alessandro Figini tappa in Italia per ben due volte negli ultimi Martin Rostan, executive sessioni, dedifa parte da metà 2013 mesi. In primo luogo, ha partecipato con un pro- director di ETG, vede ora come cate una ai codel supporto tecnico sempre un grande potenziale prio stand a SPS IPC Drives Italia 2014 a Parma. struttori e l’altra di Ethercat Technology Group per Ethercat nel mercato Gli esperti Ethercat presenti, Alessandro Figini agli utilizzatori e Florian Hammel, che lavorano nella sede ETG di tecnologia di a Norimberga, hanno comunicato a tutti i visitatori interessati alla automazione. La sessione del mattino, invece, era d’interesse cotecnologia Ethercat l’opera mondiale di Ethercat Technology Group. mune a tutti i partecipanti, trattandosi di temi introduttivi al sistema La seconda ‘visita’ italiana si è inserita nel più ampio programma Ethercat, quelle pomeridiane invece erano a discrezione dei parteciEthercat Roadshow 2014, proprio con il fine di diffondere la cono- panti, che hanno così avuto la possibilità di dialogare direttamente scenza della tecnologia Ethercat. Per un totale di tre appuntamenti, con gli esperti e approfondire, oltre che la tecnologia Ethercat nello ETG ha fatto tappa nelle città di Padova, Bologna e Bergamo: gli specifico, anche i concetti generali relativi alle sfide e ai vantaggi utilizzatori finali, così come i costruttori di dispositivi, hanno potuto dell’impiego di Ethernet in ambito industriale. ottenere, nel contesto di seminari gratuiti, estese informazioni circa Il programma è stato completato dalle presentazioni dei numerosi 20 SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS Un momento del Semiconductor Technical Working Group (Semi TWG) di ETG sere presente agli eventi dell’automazione italiana, soprattutto perché già negli scorsi anni abbiamo riscontrato un grandissimo interesse da parte dei visitatori verso la tecnologia Ethercat”. La diffusione e il successo del sistema non si limitano a un solo Paese, tanto che sono quasi 1.000 le aziende associate provenienti dall’Asia, il che consente a ETG di affermarsi come tecnologia fieldbus non nipponica accettata come standard de facto. Dal punto di vista tecnico ETG continuerà a definire nuovi profili per i dispositivi al fine di implementare interfacce non legate a un particolare produttore. La tecnologia Ethercat è disponibile per i suoi utenti fin dal lancio sul mercato nel 2003 ma è in costante evoluzione e miglioramento, di pari passo con il mercato mondiale, senza però cambiare le funzioni base, cosa particolarmente apprezzata dagli utenti e chiaro vantaggio tecnologico. Ethercat rimane una soluzione in tempo reale che sponsor presenti, che hanno consentito di avere una panoramica sulla molteplicità di applicazioni possibili grazie a Ethercat. Evoluzione dell’associazione Lo scorso anno Ethercat Technology Group ha festeggiato il proprio decimo anniversario ed è oggi considerata una delle più forti e vaste organizzazioni al mondo in ambito Ethernet Industriale e bus di campo. Dalla fondazione, nel novembre 2003, hanno aderito a ETG più di 2.800 aziende con sede in 58 Paesi e il tasso di espansione non accenna a diminuire. Attualmente, più di 160 diversi fornitori sono presenti sul mercato con un proprio dispositivo Ethercat Master e la soluzione Ethercat come architettura di sistema ha diffusione globale: non solo Ethercat Roadshow Italia con circa 200 partecipanti tra utilizzatori e sviluppatori Processing on the Áy: principio di funzionamento di Ethercat in Europa e America, ma a anche in Asia Ethercat viene adottato da quasi tutti i costruttori di macchine come bus di sistema. Interi settori, per esempio recentemente l’industria dei semiconduttori, hanno orientato la propria scelta su Ethercat. Per Alessandro Figini, che a metà del 2013 si è trasferito in Germania e fa attualmente parte del supporto tecnico presso la sede ETG di Norimberga, è una partita che si gioca in casa: “Sono naturalmente entusiasta di es- non richiede hardware speciali, ma solo una porta Ethernet standard. “E così dovrebbe rimanere” aggiunge Rostan “per questo motivo, rivolgeremo gli sforzi di Ethercat Technology Group verso ulteriori sviluppi di Ethercat nel campo dei dispositivi. Il notevole successo riscosso in questi dieci anni testimonia la validità della nostra strategia e spingerà molte aziende a implementare Ethercat come standard”. Ethercat piace e convince per le sue caratteristiche: oltre ad assicurare performance di elevato livello, ha dimostrato di essere una tecnologia stabile, economica e soprattutto aperta. “In una parola, Ethercat è la scelta di eccellenza dei progettisti” ha proseguito Rostan. “Negli ultimi anni siamo stati premiati anche per la possibilità di integrare funzionalità di sicurezza sul mezzo fisico Ethernet standard, grazie al protocollo Safety over Ethercat”. Per il futuro il Gruppo intende continuare a promuovere la tecnologia Ethercat in altre aree geografiche e nuovi mercati. SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS ETG - Ethercat Technology Group - www.ethercat.org 21 Fieldbus & Networks di Ilaria De Poli S AVVIARE IL BUSINESS IN ASIA E TRARRE PROFITTO DA UN MERCATO LA CUI CRESCITA SI PREVEDE FLORIDA PER I PROSSIMI ANNI: UNA SFIDA INTERESSANTE CHE ATTENDE LE AZIENDE EUROPEE. ECCO LA PROPOSTA DI CLPA Fonte: st.gdefon.com Fonte: www.cdbf.org oluzione ormai diffusa a livello mondiale, la tecnologia CC-Link vanta una presenza molto significativa in Asia, dove si ritiene arriverà a detenere il 20% del mercato entro il 2016. Potrebbe dunque rivelarsi un ottimo ‘lasciapassare’ per quelle aziende che vogliono ‘conquistare’ nuove aree di business. E non è tutto: l’associazione Clpa (CC-Link Partner As- ASIA: IL CONTINENTE DELLE OPPORTUNITÀ sociation) che promuove la tecnologia offre supporto alle imprese europee che intendono puntare sull’Asia. Di quest’opportunità da non sottovalutare e che molte realtà del Vecchio Continente hanno già cominciato a riconoscere e apprezzare, ci parla John Browett, general manager di Clpa Europe. Fieldbus&Networks: Qual è stata l’evoluzione della tecnologia CC-Link in termini di adozione e diffusione a livello mondiale? John Browett: “CC-Link è una soluzione oggi diffusa in tutto il mondo, alle aziende europee però ciò che più importa è la sua forza in Asia, dove costituisce indubbiamente il fieldbus ‘numero uno’ con una quota di mercato che arriverà, secondo quanto dichiarato da IHS Research, al 20% entro il 2016. Molte imprese europee, sempre più stanche di combattere contro concorrenti agguerriti per una sempre più piccola fetta del mercato delle reti aperte in Europa, vedono il continente asiatico come un’opportunità da non perdere dal punto di vista del business. Inoltre, dal momento che ARC e IHS hanno entrambe indicato come nei prossimi anni circa la metà della 22 spesa attesa a livello globale in automazione si realizzerà in Asia, ben si comprende come mai il mercato asiatico faccia così gola… CC-link può aiutare le aziende a espandere il proprio business in quest’area. L’associazione Clpa-CC-Link Partner Association, che io rappresento in Europa, sta già lavorando con alcune realtà imprenditoriali italiane, per esempio Datalogic, al fine di raggiungere questo obiettivo”. FN: Quali saranno le maggiori innovazioni future del sistema CC-Link da un punto di vista tecnologico? Cosa chiedono gli utenti? J.B.: “I temi di maggiore spicco in questo momento nel mondo dell’automazione fanno riferimento al concetto di ‘Industria 4.0’. Rappresenta un tema chiave già da due anni e da allora alcuni Paesi, come Germania e Regno Unito, hanno cominciato a investire ingenti risorse in tale direzione. Semplificando, possiamo dire che ‘Industria 4.0’ vuole dire soprattutto Internet of Things e cloud computing nell’automazione, tutto rimanda dunque allo sviluppo di questo tipo di tecnologie. Un requisito cruciale è la capacità di permettere lo SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS Il programma G2A (Gateway to Asia) è partito lo scorso anno in occasione della Àera SPS/IPC/Drives corre includere la tecnologia CC-Link nel proprio portafoglio prodotti. Senza di essa, vi sarà sempre un’ampia fetta di mercato, circa il 20%, impossibile da conquistare. Si tratta di un’enorme opportunità e il programma ‘Gateway to Asia’ vuole proprio aiutare le imprese a sfruttarla al meglio. Il programma è abbastanza semplice. Prima di tutto, le aziende devono associarsi a Clpa e decidere se vogliono sviluppare prodotti conformi con la tecnologia CC-Link. Associarsi a questo livello non comporta spese e permette all’impresa di John Browett, ottenere tutte le specifiche tecgeneral manager niche necessarie a capire che di Clpa Europe cosa può sviluppare. Il secondo passo consiste nello sviluppare un qualche tipo di prodotto e quindi superare il test di conformità imposto da Clpa. Infine, Clpa è in grado di aiutare l’azienda a commercializzare il proprio prodotto in Asia. Il costo scambio delle informazioni in qualsiasi luogo e in realtime. Questo significa che gli stabilimenti si doteranno di soluzioni tecnologiche tali da permettere tale interazione. CC-Link IE rappresenta un esempio di tecnologia in grado di fare proprio questo. Si tratta al momento dell’unica rete Gigabit Ethernet aperta per l’automazione. Offrendo velocità Gigabit mette al contempo a disposizione degli utenti una larghezza di banda dieci volte superiore a quella di qualsiasi altra rete Ethernet based similare esistente. Inoltre, è stato già dimostrato come CC-Link IE sia in grado di erogare il tipo di prestazioni richieste dalle applicazioni realizzate seguendo i dettami di ‘Industria 4.0’ in Asia, per esempio nel campo Schema di funzionamento della rete CC-Link IE dell’automotive e della produzione di flat panel display. Entrambi questi tipi di industria hanno bisogno di gestire di questo affiancamento è coperto dalla quota di partecipazione grandi moli di dati in impianti produttivi distanti fra loro in tempo all’associazione; inoltre, l’azienda ottiene una copertura di mercato reale e le aziende attive in questi settori stanno già impiegando aggiuntiva grazie alla corrispettiva terza parte che la supporta e che CC-Link per riuscire a fare tutto questo”. già conosce il mercato locale. Il programma è partito lo scorso anno e stiamo pensando di farlo FN: Abbiamo sentito parlare del programma ‘Gateway to proseguire ancora per almeno un altro anno. È nato nel 2011 con Asia’. Di cosa si tratta esattamente? il nome di ‘Gateway to China’, ma abbiamo registrato un interesse così ampio da decidere di ampliarlo in modo da coprire l’intero conJ.B.: “La CC-Link Partner Association è pronta ad aiutare le aziende tinente. Quello attuale è stato lanciato ufficialmente lo scorso anno europee che decidono di utilizzare la tecnologia CC-Link nei loro in occasione della fiera SPS/IPC/Drives”. prodotti a sviluppare il proprio business in Asia. Come abbiamo detto in precedenza, troppe realtà europee sono ancora eccessi- FN: Quali aziende hanno già aderito al programma? vamente focalizzate sulle soluzioni utilizzate appunto in Europa e, come risultato, si trovano a dover fronteggiare concorrenti sempre J.B.: “Al momento abbiamo 26 partner che lavorano con noi e più forti, lottando tutti per accaparrarsi una piccola parte di uno hanno aderito al programma, fra le quali numerose aziende eustesso mercato. ropee di primo piano come Balluff, Festo, Weidmüller, Datalogic, Anche le aziende che stanno già operando in Asia tendono a uti- Pepperl+Fuchs, Mettler-Toledo e altre ancora. La lista completa è lizzare le stesse soluzioni che impiegano nel Vecchio Continente, pubblicata sul sito cc-link-g2a.com”. convinte che possano portarle al successo. Il nostro messaggio Clpa - CC-Link Partner Association - www.clpa-europe.com però è questo: se si vuole realmente essere vincenti in Asia, ocSETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS 23 Fieldbus & Networks di Antonella Pellegrini U n nuovo evento, organizzato da Messe Frankfurt Italia (www.messefrankfurt.it) ed Ethernet Powerlink Standardization Group (Epsg) (www. ethernet-powerlink.org), ha tutte le caratteristiche per catalizzare l’attenzione e l’adesione delle aziende che utilizzano l’interfaccia Powerlink. Si tratta della prima edizione della ‘Italian Powerlink Convention’ che debutterà l’8 ottobre 2014 al Tecnopolo di Reggio Emilia, e sarà il primo evento mondiale del genere. Il nostro Paese ospiterà la prima edizione grazie a un mercato che vanta eccellenti costruttori di macchine, utenti finali competenti, integratori esperti e tanti fornitori di dispositivi Powerlink, l’Italia è un ottimo punto di incontro per tutti gli attori che hanno già adottato o che sono interessati a questa tecnologia. La Convention sarà una occasione di SI SVOLGERÀ IN ITALIA, IL PROSSIMO 8 OTTOBRE, contatto tra le aziende produttrici di prodotti con PRESSO IL TECNOPOLO DI REGGIO EMILIA, LA PRIMA interfaccia Powerlink e tutti gli utilizzatori italiani, ma sarà anche un momento di informazione e ap- CONVENTION POWERLINK. L’EVENTO SI CONCENTRERÀ profondimento tecnico per le aziende interessate SU UN TARGET TECNICO PROVENIENTE SIA DAL a integrare e sfruttare le caratteristiche di questo CONSORZIO EPSG SIA DAGLI UTILIZZATORI DELLA standard di comunicazione. L’evento si rivolge a un pubblico tecnico, proveniente da aziende che TECNOLOGIA integrano nei loro prodotti o che utilizzano bus marketing manager Epsg. “Ottimi costruttori di macchine, di campo e che sono interessate alle tecnologie utenti finali competenti e importanti fornitori con una vasta di comunicazione basate su Ethernet industriale offerta di componenti. C’è ancora un grande potenziale da con capacità realtime. Sviluppatori, integratori sfruttare, per questo il Gruppo Ethernet Powerlink Standardi sistema, responsabili di automazione, diretdization Group ha deciso di sostenere lo sviluppo del busitori tecnici e di stabilimento: questo il target di ness in Italia. L’evento si concentrerà su un target tecnico riferimento. Durante un’intera giornata dedicata proveniente sia dal consorzio Epsg (soci e sviluppatori di a Powerlink si toccheranno diversi aspetti della prodotti) sia dagli utilizzatori della tecnologia Powerlink. tecnologia, dai meccanismi di gestione dei dati L’idea è di coinvolgere tutte le aziende partecipanti, conall’implementazione della tecnologia open source, dividendo idee e proposte, con l’obiettivo di rispondere al alla configurazione dei dispositivi in campo. Pre- Stéphane Potier, technology meglio alle esigenze e alle aspettative che ruotano intorno sentazioni tecniche, riguardanti i diversi aspetti marketing manager Epsg al progetto”. Fondata in Svizzera come associazione indiimplementativi e i vantaggi ottenibili da questa tecnologia, si alterneranno a dimostrazioni pratiche e a testimonianze pendente nel 2003, Ethernet Powerlink Standardization Group ha il dirette da parte di relatori provenienti dall’industria, che porteranno suo ufficio centrale a Berlino. L’associazione promuove l’adozione di esempi di utilizzo e analizzeranno insieme alla platea casi reali con Powerlink e opensafety. Lo user group include oltre 3.100 produttori di apparecchiature. Powerlink, una tecnologia aperta che non richiede diverse complessità ed esigenze, illustrando poi le soluzioni adottate. licenze (da qualche anno è ufficialmente open source), è standard IEEE Un’area espositiva tecnologica 802.3 e IEC 61784-2 e sta diventando lo standard cinese. La location Nell’area espositiva attigua alla sala conferenze sarà inoltre possi- è facilmente raggiungibile in auto e in treno: il Tecnopolo è collegato bile per gli iscritti alla convention, vedere dal vivo la vasta gamma di da un trenino elettrico alla nuova fermata Mediopadana dell’alta veloprodotti con interfaccia Powerlink disponibili sul mercato, proposti di- cità ferroviaria. Tecnopolo è stato inaugurato nel 2012 nel riqualificato rettamente dai diversi produttori di sensori, attuatori, controller, dispo- capannone 19 delle ex Officine Meccaniche Reggiane. Al suo interno sitivi di rete ecc. La convention ha già raccolto l’adesione dei seguenti sono presenti laboratori e centri di ricerca focalizzati su meccatronica, sponsor: ABB, B&R, Cognex, Comau, Eaton, Festo, Hilscher, HMS, costruzioni, agro-alimentare, energia e ambiente. Laumas, MTS Sensor, Nord Drivesystems. “L’Italia è un ottimo campo EPSG - www.ethernet-powerlink.org di applicazione per Powerlink” afferma Stéphane Potier, technology DEBUTTO ITALIANO DELLA CONVENTION POWERLINK 24 SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS Fieldbus & Networks TWINCAT 3.1 SUPPORTA L’INTERFACCIA MXAUTOMATION DI KUKA A cura di Lucia Milani ( ) Attualità in breve In occasione della fiera Automatica Beckhoff (www.beckhoff.it) e Kuka (www.kuka.it) hanno presentato una nuova interfaccia comune: usando la libreria mxAutomation è così possibile inviare comandi a un robot Kuka con controllo KR C4 direttamente dal PLC. Pertanto, è possibile programmare controllo e robot da un solo sistema, senza necessariamente essere a conoscenza di uno speciale linguaggio di programmazione per robot. La comunicazione avviene tramite Ethercat, con TwinCAT Ethercat master e il controller KR C4 di Kuka che scambiano dati tramite il terminale Ethercat Bridge EL6692 o EL6695. In questo caso, i comandi di traslazione vengono trasmessi dal controllo al robot e valori effettivi dal robot al controllo. Grazie a questa comunicazione efficiente e ad alte prestazioni si possono trasmettere molto rapidamente comandi al robot dal PLC. Inoltre, il programmatore PLC ha accesso ai dati di posizione del robot in ogni momento e in tempo reale. In una particolare versione, questa interazione diretta e stretta consente di realizzare anche applicazioni in cui è richiesta una sincronizzazione ad alta precisione. DA CONSORZIO PNI A P.I. UN CAMBIAMENTO ANNUNCIATO... IN OCCASIONE DEI FESTEGGIAMENTI PER I VENTI ANNI DI ATTIVITÀ CONSORZIO PNI HA UFFICIALMENTE SANCITO IL CAMBIO DI NOME IN P.I.: PROFIBUS E PROFINET ITALIA Si è appena concluso l’evento celebrativo che, nella splendida cornice di Castello degli Angeli, in provincia di Bergamo, ha festeggiato i primi venti anni di successi di Consorzio PNI-Profibus Network Italia (www.profi-bus.it), coinvolgendo tutti coloro che, dalla fondazione a oggi, hanno contribuito al raggiungimento di questo importante traguardo. L’evento si è aperto con l’assemblea straordinaria dei soci, che hanno rinnovato l’attività associativa per i prossimi venti anni; contestualmente, come già anticipato a maggio a Fieldbus&Networks dal presidente Antonio Augelli, è stato ufficialmente sancito il cambio di nome dell’associazione in ‘Profibus e Profinet Italia - P.I.’. Un cambiamento importante, annunciato, doveroso: dalla tecnologia Profibus, che diede nome al Consorzio nel 1994, in vent’anni sono stati introdotti il profilo Profibus PA e il protocollo Profinet con i suoi ulteriori profili Profienergy, Profidrive e Profisafe, arrivando a una diffusione che conta oltre 47 milioni di nodi installati per Profibus e più di 7,6 milioni per Profinet, in continuo aumento. Si apre quindi una nuova era per l’associazione, che intende perseguire il suo obiettivo di promozione e diffusione delle tecnologie supportate lavorando in un’ottica di crescita e miglioramento continuo. Tutto questo senza dimenticare lo spirito di gruppo che da sempre la contraddistingue e che ha fatto sì che l’associazione crescesse nel corso degli anni: fondato inizialmente da una decina di aziende, il Consorzio conta oggi circa 50 soci. “L’impegno del Consorzio nei confronti degli utilizzatori di Profibus e Profinet è quello di continuare a mettere a loro disposizione l’esperienza e la competenza di esperti, in grado di offrire a ingegneri e installatori tecnologie innovative per l’ottimizzazione delle linee di lavorazione delle loro aziende” ha affermato Augelli. “La ragione del cambiamento di ragione sociale nasce proprio dalla necessità di un riferimento esplicito a entrambe le tecnologie che il Consorzio continuerà a promuovere e diffondere, almeno per i prossimi venti anni” ha concluso il presidente. A lui si è unito a Karsten Schneider, presidente mondiale dell’associazione, presente per l’occasione, nel sottolineare la propria soddisfazione per i risultati raggiunti e ribadire l’impegno dell’associazione a livello internazionale nel continuo sviluppo e diffusione dei protocolli. SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS 25 Fieldbus & Networks QUANDO L’UNIONE FA LA FORZA ( ) Attualità in breve WÜRTH ELEKTRONIK EISOS HA SIGLATO IL CONTRATTO DI ACQUISIZIONE DELL’AZIENDA ITALIANA SPECIALIZZATA IN CONNETTORI STELVIO KONTEK Il gruppo tedesco Würth Elektronik eiSos (www.we-online.de) consociata di Gruppo Würth, attivo nel settore della componentistica elettronica ed elettromeccanica, ha siglato in maggio il contratto di acquisizione dell’azienda italiana produttrice di connettori Stelvio Kontek con sede a Oggiono, in provincia di Lecco. Per i soci di Stelvio Kontek il motivo della vendita risiede nella salvaguardia della continuità produttiva e della forza lavoro. Con questa acquisizione Würth Elektronik eiSos, attivo in 50 Paesi, con 13 stabilimenti di produzione nei principali mercati internazionali, si prefigge invece di espandere ulteriormente le sue attività internazionali nel settore della connessione. “In questo modo, intendiamo cogliere l’opportunità di integrare all’interno della nostra struttura un’azienda altamente specializzata in componenti elettromeccanici e di connessione, ampliando capacità produttive e gamme di prodotti nel mercato dei connettori” hanno commentato gli amministratori delegati Oliver Konz e Thomas Schrott. “Il nostro obiettivo consiste nell’offrire alla clientela un valore aggiunto, sia che si tratti di piccoli, sia di grandi clienti. Un’attività che può risultare estremamente complessa e variegata in relazione al profilo del cliente e che può andare dalla consulenza tecnologica e progettazione, all’ottimizzazione dei sistemi di logistica, fino all’organizzazione gratuita di seminari tecnici. Aspetti che in passato ci hanno contraddistinto portandoci al successo e facendoci apprezzare da tutti i clienti, oltre alla costante disponibilità dei nostri prodotti a magazzino. Questa acquisizione rappresenta un passo in avanti nel futuro, nella co- In foto da sinistra a destra: Oliver Konz, Marco struzione di un gruppo che con Stelvio Kontek porterà ancora più al centro dell’atten- Crippa, Thomas Schrott e Luca Brigatti zione il tema dell’innovazione”. Stelvio Kontek rappresenta un marchio consolidato nella produzione di componenti standard e su specifica della clientela. Il suo know-how tecnico e produttivo si coniuga ora con l’efficacia delle vendite e servizi di Würth Elektronik eiSos, che include già 400 tecnici professionisti della vendita in tutto il mondo, permettendo ai clienti di contare su una grande squadra di vendita diretta. Il portafoglio prodotti di Stelvio Kontek spazia da connettori estraibili e fissi, connettori scheda-cavo, connettori I/O, cavi a banda larga flessibili, portafusibili e sensori reed. Nata nel 2009 dall’unione di Stelvio, fondata nel 1946, e Kontek, nel 1984, Stelvio Kontek si è da subito rivelata un’azienda specializzata con 380 dipendenti, che nel 2013 ha registrato un fatturato di 21 milioni di euro. Oltre alla sede lombarda, conta stabilimenti di progettazione e produzione a Tab (Ungheria), Blaj (Romania) e Santeny (Francia); è certificata ISO 9001 e ISO 140001 e vanta delle linee di prodotto qualificate dai più importanti istituti di certificazione nazionali e internazionali quali IMQ, UL, VDE. “Per Stelvio Kontek questa vendita rappresenta una garanzia di sviluppo sano e dinamico” ha affermato Marco Crippa amministratore delegato di Stelvio Kontek. INSIEME PER OFFRIRE SOLUZIONI ‘READY FOR IOT’ La società software Solair (www.solaircorporate.com), attiva nel mondo dell’Internet of Things (IoT) e M2M, ha stretto una partnership tecnologica con Contrive (www.contrive.mobi/it), azienda italiana di respiro internazionale che dal 1999 progetta e realizza dispositivi di controllo remoto. La collaborazione tra le due realtà è volta a offrire ai clienti una soluzione per l’IoT, sia hardware che software, che sia plug&play e scalabile. Da un lato i prodotti Mobi.Control di Contrive permettono di costruire sistemi IoT/M2M semplici, convenienti e affidabili per l’automazione domestica e industriale, dall’altro la piattaforma cloud based di Solair consente di raccogliere ed elaborare i dati acquisiti dai prodotti Contrive e di sviluppare applicazioni su misura per il cliente, velocemente e senza grossi investimenti iniziali né in termini economici né di risorse informatiche. In particolare, la famiglia Mobi comprende dispositivi che permettono il controllo di ingressi e uscite e la sorveglianza di segnali o valori critici direttamente dal browser di qualsiasi dispositivo con accesso alla rete. I dispositivi possono inviare messaggi predefiniti sotto forma di email, tweet e sms e possono essere configurati per svolgere specifiche azioni al verificarsi di eventi locali oppure a scadenze programmate. Le interfacce, le connessioni e la configurabilità rendono questi dispositivi adatti a un uso rapido e semplice. Le applicazioni vanno dall’illuminazione al controllo accessi, dal rilevamento intrusi al controllo del clima, dal monitoraggio al controllo distribuito. 26 SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS LA POTENZA NEL CUORE DELLA VISIONE LA PARTNERSHIP TECNOLOGICA STRETTA FRA LE DUE AZIENDE PREVEDE L’UTILIZZO DEGLI AUTOMATION PC 910 DI B&R, DALLE ELEVATE PRESTAZIONI E DAI CONSUMI CONTENUTI, PER LA NUOVA GENERAZIONE DI PROCESSORI DI VISIONE DATALOGIC UX Le aziende produttrici, qualunque sia il loro settore, devono innovare e fare investimenti strategici per soddisfare le richieste di un mercato globale. Tra i comparti in più rapida crescita, l’alimentare e il farmaceutico possono beneficiare della visione industriale per garantire alti livelli qualitativi dei prodotti e la conformità alle normative di settore. I sistemi di ispezione ottica sono un investimento strategico e Datalogic (www.datalogic.com), supportata dalla tecnologia di controllo B&R (www.br-automation.com), ha creato una piattaforma di visione avanzata e performante. I processori di visione Datalogic forniscono elevate prestazioni nell’elaborazione delle immagini, con supporto multi-camera. Equipaggiati con gli evoluti processori Intel Core i-series, di terza generazione, e con una vasta gamma di interfacce video, gli Automation PC 910 B&R sono la scelta ideale per le applicazioni più avanzate, dove per esempio è richiesto di effettuare letture e analisi ad alta velocità e risoluzione. Combinati con il software Impact di Datalogic, il computer di visione è in grado di gestire fino a quattro telecamere USB, fornendo una soluzione all’avanguardia per la machine vision. Fra le caratteristiche tecniche del sistema figurano; capacità di elaborazione dati elevata in tre possibili configurazioni; integrazione con i principali ERP aziendali e altri applicativi software; supporto a un’ampia gamma di camere di visione USB 3.0; possibilità di utilizzo di differenti tipologie di telecamere e gestione di diverse risoluzioni con un unico processore; un software di visione completo, flessibile e semplice da programmare e configurare; nessun PC aggiuntivo richiesto per l’archiviazione o l’analisi dei dati. Il modello APC 910 è stato scelto in quanto in grado di operare anche nelle situazioni più complesse e negli ambienti produttivi più estremi. La tecnologia Intel Core i-series offre un processore multi-core con unità grafica integrata, riduce il consumo di energia ed elimina la necessità di ventole. Inoltre, il design robusto di questi PC industriali, privi di cablaggio interno e senza parti in rotazione, garantisce la continuità operativa anche in condizioni difficili, mentre le porte USB 3.0 consentono l’integrazione nelle soluzioni di visione industriale. Infine, con oltre 120 strumenti software disponibili, il software Impact Suite consente lo sviluppo di nuove interfacce applicative in maniera semplice e veloce. Il VPM (Vision Program Manager) mette a disposizione centinaia di funzioni di analisi delle immagini ed è l’ambiente ideale per definire in maniera rapida e intuitiva la ricetta di ispezione: dalla veloce acquisizione delle immagini, alla precisa localizzazione e misura degli oggetti, alla rilevazione delle più piccole non conformità. Inoltre, Control Panel Manager (CPM) di Impact semplifica la creazione di interfacce opera- Donato Montanari, general manager della business unit tore per consentire il monitoraggio in tempo reale e per un immediato Machine Vision in Datalogic, e a destra Luca Galluzzi, direttore generale di B&R Automazione Industriale tuning dei parametri di ispezione. COMUNICARE IN CONDIZIONI CRITICHE Eutelsat Communications (www.eutelsat.com) ha siglato un accordo di distribuzione con Wireless Innovation (www.wireless-innovation.co.uk), fornitore di servizi di comunicazione wireless ‘end to end’, per l’utilizzo di KA-SAT, il satellite ad alta velocità per trasmissione dati di Eutelsat, per erogare servizi di comunicazione in condizioni critiche e fornire connettività agli operatori dei settori utility, energie rinnovabili, edilizia, asset management e militare. Wireless Innovation è specializzata nella fornitura di soluzioni di backhaul Scada/telemetria satellitare e radio ad aziende che operano nel settore elettrico, idrico, petrolifero e gas nel Regno Unito o a livello internazionale. KA-SAT, primo High Throughput Satellite (HTS) in Europa, rappresenta una nuova generazione di multi-spotbeam; è un satellite ad alta capacità ottimizzato per le comunicazioni a banda larga in Europa e nel bacino del Mediterraneo. La configurazione dello spotbeam permette di utilizzare le frequenze fino a 20 volte e porta la capacità di trasmissione via satellite oltre i 90 Gbps. Consente quindi alle aziende dislocate in aree remote o con bassa connettività Internet di stabilire in modo rapido ed efficace un servizio di connessione dati che si adatta alle loro esigenze. SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS 27 Fieldbus & Networks ( ) Attualità in breve DISPONIBILE LA GUIDA AGLI STANDARD PER LA MACHINE VISION Emva - European Machine Vision Association ha pubblicato la guida intitolata “Global Machine Vision Interface Standards”, disponibile per il download gratuito sul sito www.emva.org. Frutto della collaborazione fra le tre principali associazioni attive nel campo della machine vision e dell’imaging, ossia l’americana AIA, la nipponica Jiia e appunto l’Emva per l’Europa, il manuale presenta i diversi standard per le interfacce utilizzate nella visione industriale, indicando nel dettaglio le specifiche hardware e software e includendo tabelle comparative da utilizzare per capire quale sia lo standard più indicato per una certa applicazione. Nello specifico, fra gli standard hardware vengono indicati Camera Link, Camera Link HS, GigE Vision, USB3 Vision e CoaXPress, mentre per il software figurano GenICam e Iidc2. Rappresentanti delle varie associazione, dei comitati e dei gruppi di lavoro impegnati nella definizione degli standard si sono prestati volontariamente alla stesura della guida, con l’obiettivo di aiutare system integrator e utenti finali delle tecnologie di visione e imaging a orientarsi in un mondo quanto mai variegato e complesso. HORIZON 2020: UN PROGRAMMA PER COMPETERE Il programma di finanziamenti definito Horizon 2020, pensato dall’Unione Europea per i prossimi anni, finanzia tutte le fasi della ricerca e dell’innovazione, dall’idea di base all’applicazione sul mercato, con un’attenzione particolare all’impatto che i risultati dei progetti finanziati avranno sulla società. Mette a disposizione quasi 80 miliardi di euro in sette anni (2014-2020), in aggiunta a investimenti privati e pubblici nazionali, con lo scopo di garantire la competitività globale in Europa per lo sviluppo di nuove idee, trasferendo queste ultime dai laboratori al mercato. È considerato dunque uno dei principali mezzi per guidare una crescita economica sostenibile e creare posti di lavoro in Europa. Ponendo in relazione ricerca e innovazione, Horizon 2020 intende dare particolare rilevanza all’eccellenza scientifica e tecnologica. L’obiettivo è garantire che l’Europa produca tecnica e scienza di rilievo mondiale, rimuovendo gli ostacoli all’innovazione e rendendo più facile la collaborazione tra settore pubblico e privato sempre nel campo dell’innovazione. Il programma è aperto a tutti; la burocrazia e le procedure sono semplificate, affinché i partecipanti possano concentrarsi sulle loro attività. Questo approccio permette ai progetti di decollare rapidamente e di ottenere risultati immediati. Le norme sono volte a garantire l’equità, proteggere i partecipanti e garantire che il denaro pubblico venga speso in modo appropriato. Scienza d’eccellenza, industria competitiva e cambiamento sociale sono le sfide di Horizon 2020. Vi è una precisa volontà dell’Unione perché questi finanziamenti possano permettere alle idee migliori di trovare applicazione sul mercato, per poterle sfruttare nelle città, ospedali, fabbriche e negozi, a beneficio di tutti. Nello specifico, l’UE ha individuato alcune sfide prioritarie, in cui gli investimenti in ricerca e innovazione possono avere un reale impatto a beneficio dei cittadini: salute e benessere; sicurezza alimentare, agricoltura e silvicoltura sostenibili, bioeconomia; energia sicura, pulita ed efficiente; trasporti intelligenti, verdi e integrati; clima, ambiente, efficienza delle risorse e materie prime; cambiamenti sociali e prevenzione dell’instabilità economica mondiale; sicurezza (tutela della sicurezza e della libertà dei cittadini europei). UN PORTALE PER ESSERE AGGIORNATI SULLE MINACCE INFORMATICHE È attivo il portale ‘Trend Micro Targeted Attacks Threat Intelligence Resource Hub’ (http://aboutthreats.trendmicro.com/us/threat-intelligence/ targeted-attacks/) di Trend Micro (www.trendmicro.it), che consente di essere sempre aggiornati su tutte le minacce informatiche e sugli attacchi mirati. Forte di una struttura dedicata di oltre 1.200 esperti di minacce informatiche in tutto il mondo, di cui fanno parte anche ricercatori italiani esperti nell’infiltrarsi nei forum cyber criminali e nel deep web, Trend Micro raccoglie ogni giorno migliaia di informazioni su incidenti e trend cyber criminali, che veicola sul portale. Questo ospita quattro principali tipologie di contenuti: ‘Breaking News’ sugli ultimi attacchi mirati e su tutte le indagini seguite dal team Trend Micro APT (Advance Persistent Threats); report di scenario, ricerche sui trend degli attacchi mirati e sugli incidenti che seguiti nell’ultimo anno; approfondimenti sulle campagne cyber criminali più pericolose dell’ultimo trimestre; consigli degli esperti e materiale educativo elaborati da parte degli esperti Trend Micro . SOLUZIONI M2M PER TRASPORTI ED E-HEALTH VIA Technologies (www.via.com.tw), attiva a livello mondiale nello sviluppo di piattaforme di elaborazione ad alta efficienza energetica, ha avviato una collaborazione con il fornitore di servizi di R&S per gli studi di fattibilità dei progetti e prototipazione, IK4-Ikerlan (www.ikerlan.es), per lo sviluppo di applicazioni M2M destinate ai mercati europei dei trasporti ed e-health. Sfruttano le funzionalità della scheda VIA VAB-820 Pico-ITX le due società intendono offrire numerosi servizi, creati per favorire la proliferazione di applicazioni M2M per l’Internet of Things, inclusi: lo sviluppo di interfacce utente interattive, la personalizzazione dei driver degli schermi touch verticali, il supporto Canbus, i test per prove sul campo di numerose funzioni hardware supportate, la personalizzazione delle immagini Linux per le connessioni wireless 3G/wireless. 28 SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS IL BOARD DI SERCOS SI RINNOVA UN NUOVO DISTRIBUTORE PER CAMBIUM IN ITALIA Sercos International e.V. (www.sercos.org), associazione che promuove le soluzioni a tecnologia Sercos, ha nominato un nuovo Consiglio di Amministrazione: il nuovo presidente, Thomas Bürger (in foto) di Bosch Rexroth verrà affiancato da Klaus Weyer di Schneider Electric Automation e Alexander Verl del Fraunhofer Institute. Di nuova nomina nel Consiglio anche Matheus Bulho di Rockwell Automation, che sostituisce Ralf Prechtel (LTi Drives), sono stati invece confermati nelle funzioni di tesorieri Christoph Melzer (Automata) e Hans-Juergen Hilscher (Hilscher Gesellschaft für Systemautomation). Confermando l’elevato interesse esistente per le soluzioni con bus Sercos nelle progettazione di macchine e sistemi, Peter Lutz, managing director di Sercos International, ha sottolineato la crescita dell’associazione in Asia, specialmente in Cina. L’associazione continua a offrire corsi di formazione ai tecnici interessati ad approfondire la tecnologia Sercos, fornendo tutta la documentazione necessaria. RISULTATI AVNET DEL TERZO TRIMESTRE 2014 Il terzo trimestre dell’anno fiscale 2014 si è rivelato per Avnet (www.ts.avnet.com/it) in crescita, con vendite che sono ammontate a 6,7 miliardi di dollari. L’utile netto rettificato di 144,1 milioni di dollari è aumentato del 9,6%, mentre gli utili diluiti rettificati per azione sono aumentati dell’8,4% rispetto al 2013. In particolare, per il terzo trimestre consecutivo la società ha conseguito una crescita organica positiva rispetto all’anno precedente; il fatturato è aumentato del 3,7% anno su anno e del 3,5% a valuta costante. La crescita è stata guidata dalle prestazioni del Gruppo Electronics Marketing di Avnet, che ha incrementato il fatturato del 7,2% nel corso del trimestre; le vendite di Avnet Technology Solutions sono aumentate del 2% raggiungendo quota 2,6 miliardi di dollari, mentre le vendite organiche sono scese del 2,5% in dollari e dell’1,9% in valuta costante. Avnet ha registrato una chiusura trimestrale più bassa di quanto preventivato nelle Americhe e una riduzione della domanda di componenti elettronici nella regione Emea. Il deficit di fatturato nelle Americhe ha influenzato la redditività complessiva di Technology Solutions: l’utile operativo in dollari e i margini a livello globale sono diminuiti rispettivamente dell’11,3% e di 35 punti base. La società intende comunque continuare a investire per sfruttare tutte le opportunità di business future. Sice Telecom (www.sicetelecom.it) è diventato distributore di ePMP di Cambium Networks in Italia, dove si contano oltre 500 provider di servizi Internet che usano tecnologie di accesso wireless broadband per fornire capacità di banda larga nelle comunità rurali. Quello italiano è del resto uno dei maggiori mercati Wisp in Europa nell’offerta di copertura estesa di banda larga per servizi VoIP, video e dati. La piattaforma di accesso wireless a banda larga ePMP 1000 è stata disegnata per essere flessibile e scalabile con opzioni non-GPS Sync per reti più piccole, che possono realizzare facilmente l’upgrade a ePMP 1000 GPS Sync Radio quando una rete richieda più punti di accesso (AP) per servire una popolazione maggiore, o coprire aree non raggiungibili dall’architettura di rete originaria. La soluzione ePMP 1000 opera sia a 2,4 che a 5 GHz di frequenza e offre una resa fino a 200 Mbps per AP. “Sice è fra i maggiori distributori in Italia per il wireless e sarà un partner chiave per moltiplicare connettività di alta qualità in comunità dove questa attualmente manca” ha asserito Alessio Murroni, regional sales director di Cambium Networks. SEMPRE PIÙ PROBABILE LA FUSIONE FRA FF E HCF I Consigli di Amministrazione di FF - Fieldbus Foundation (www.fieldbus.org) e HCF - Hart Communication Foundation (www.hartcomm.org) hanno approvato la fusione delle due organizzazioni in una singola entità, dedicata a soddisfare i bisogni della comunicazione tra dispositivi intelligenti nel settore dell’automazione di processo. La ‘mission’ della nuova organizzazione sarà di sviluppare, gestire e promuovere standard globali per l’integrazione dei dispositivi nelle architetture dei sistemi per l’automazione, assicurando soluzioni funzionali per le aziende dell’automazione di processo e gli utenti finali. Le specifiche dei bus di campo Foundation e Hart continueranno a esistere e a svilupparsi singolarmente. Nome commerciale, marchi depositati, brevetti e diritti d’autore di ciascun protocollo saranno mantenuti. La nuova organizzazione continuerà a sviluppare, supportare e promuovere i due protocolli e dirigerà lo sviluppo, l’integrazione e l’implementazione di tecnologie nuove e parzialmente sovrapposte. Così facendo, diverrà l’unica fonte per FDI e l’unico strumento d’integrazione dei bus Foundation e Hart. Se la proposta otterrà il voto positivo dei membri di FF e HCF, gli atti per la creazione della nuova persona giuridica senza fini di lucro saranno depositati già questo mese di settembre. Infine, si prevede che la direzione della nuova organizzazione sarà trasferita nei pressi di Austin, Texas, all’inizio del 2015. SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS 29 Fieldbus & Networks D-LINK SI IMPEGNA A PROTEGGERE LA VITA ( ) Attualità in breve Circa un decimo della popolazione mondiale (748 milioni di persone) non ha accesso a fonti sicure di acqua potabile, mentre ben due quinti (2,5 milioni di persone) non hanno disponibilità di strutture igieniche moderne. A causa di complicazioni dovute alle scarse condizioni sanitarie e igieniche ogni 5 minuti muore un bambino tra gli 0 e 5 anni. D-Link (www.dlink.com) intende donare una parte dei ricavati dalla vendita della gamma di prodotti EyeOn Baby Monitor a WaterAid (www.wateraid.org), per aiutarla a migliorare le speranze e la condizione di vita dei bambini e delle famiglie, in alcuni dei Paesi più poveri del mondo. La soluzione consente ai genitori di connettersi al baby monitor per controllare il proprio figlio via Wifi da casa o, grazie alla connessione Internet e in mobilità, ovunque siano. Il baby monitor consente di monitorare la salute del bambino, in quanto dotato di sensori di movimento, rumore e temperatura; presenta funzioni di visione notturna, acquisizione immagini registrazione automatica. “La gamma EyeOn Baby Monitor, grazie al sistema di controllo automatico con notifiche push via smartphone, fornisce ai genitori la giusta sicurezza e tranquillità per proteggere i propri figli” ha dichiarato Stefano Nordio, vice preFDI: UN ALTRO PASSO VERSO sident D-Link Europe. L’INTEGRAZIONE “Essere genitore nei Paesi in via di sviluppo PI - Profibus & Profinet International (www.profibus.com) può voler dire non riuè una delle cinque associazioni del settore dell’automazione industriale entrate a far parte nel 2011 della FDI Coscire a rispondere ai operation, con la volontà di comprendere se questa unica bisogni primari dei prosoluzione fosse davvero realizzabile. Ora, il traguardo ragpri figli, come l’accesso giunto in ambito IEC dal gruppo FDI Cooperation attraverso all’acqua potabile e ai la pubblicazione delle prime specifiche pubbliche FDI servizi igienici moderni. (Field Device Integration), è di notevole rilevanza. Si tratta di uno strumento unico per l’integrazione di dispositivi D-Link vuole cambiare utilizzati nell’industria di processo, indipendente sia dalla questa situazione, aiutando i genitori di tutto il mondo. Ecco perché abbiamo inicomunicazione, sia dai costruttori di dispositivi. Secondo ziato questa collaborazione con WaterAid”. quanto affermato da Achim Laubenstein, Cooperation ExeStudi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità dimostrano che, per ogni euro cutive Director di ABB, i prodotti FDI potrebbero comparire investito nell’accesso all’acqua potabile e nella creazione di strutture igieniche sul mercato già nel 2015. Le prime specifiche pubbliche sono infatti già state incluse nello standard IEC 61769. Le moderne, si ha un ritorno medio in aumento di produttività pari a quattro volte il specifiche di FDI sono state rese pubbliche e passate a valore iniziale. Investire nell’accesso all’acqua potabile non significa, quindi, solo IEC già lo scorso anno, con l’obiettivo di farle divenire uno salvare migliaia di vite, ma è anche un modo per accelerare l’economia e lo svistandard internazionale. Attualmente IEC sta organizzando luppo dei Paesi più poveri. “Creare una condizione di accesso durevole a una fonte un CDV - Committee Draft for Vote che mira a ottenere dei d’acqua potabile e costruire strutture sanitarie moderne costa meno di 20 euro, feedback tecnici da parte di esperti globali. A tal proposito ecco perché il supporto di D-Link ci aiuterà a salvare migliaia di vite” ha concluso è stata presentata una demo comprendente prodotti di sei diversi vendor. Barbara Frost, chief executive di WaterAid. CONNESSIONE ‘A DOMICILIO’ L’attività di Murrelektronik (www.murrelektronik.it) si sta sempre più focalizzando sul concetto di ‘Connectivity’, ossia sull’offerta di consulenza in un’ottica di sistema per l’ottimizzazione di tempi e costi. Il primo approccio con questa filosofia avviene tramite meeting dedicati, i ‘Connectivity Days’, organizzati presso costruttori di macchine e impianti, durante i quali i consulenti di sistema Murrelektronik hanno modo di confrontarsi con le figure chiave delle aziende, così da studiarne nel dettaglio le specifiche esigenze applicative e proporre soluzioni personalizzate per le installazioni elettriche, che costituiscono l’ossatura delle macchine. Connectivity significa installazioni ottimali di macchine e impianti, con la fornitura di tutto ciò di cui il cliente necessita: prodotti di qualità, idee intelligenti e assistenza professionale. Gli esperti di Murrelektronik lavorano sul campo, spesso analizzando direttamente l’applicazione con il cliente. Sviluppano idee e soluzioni in grado di portare a progetti di successo, mantenendosi sempre aperti alla sperimentazione di nuove strade. La parola d’ordine è flessibilità: Murrelektronik dispone di un’offerta unica di componenti che permette di scegliere tra oltre 30.000 prodotti derivanti da brevetti, progetti all’avanguardia e idee innovative. Vengono verificati tutti i processi, dalla pianificazione iniziale al post vendita. 30 SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS UNO STANDARD PER L’IOT LAVORI IN CORSO PER SPS IPC DRIVES ITALIA 2015 Gartner stima che la base installata di IoT supererà i 26 miliardi di unità in tutto il mondo entro il 2020, mentre il McKinsey Global Institute ritiene che l’impatto economico sarà pari a 6.200 miliardi di dollari entro il 2025. Per cogliere questa opportunità, le aziende si stanno muovendo alla ricerca di una nuova generazione di soluzioni tecnologiche che consentano di creare, far funzionare e supportare prodotti intelligenti e interconnessi. Sarà inoltre necessaria una piattaforma che permetta agli sviluppatori di creare rapidamente le applicazioni necessarie per sfruttare appieno le opportunità derivanti da un mondo intelligente e interconnesso. È in quest’ottica che PTC (www.ptc.com) e ThingWorx (www.thingworx.com), società acquisita da PTC nel dicembre 2013, nota per la sua piattaforma per la creazione e l’esecuzione di applicazioni IoT, hanno deciso di partecipare all’Industrial Internet Consortium (IIC), un gruppo aperto a ogni azienda, creato con l’obiettivo di accelerare il cammino verso l’integrazione del mondo fisico con quello digitale e promuovere l’adozione della tecnologia Internet degli Oggetti. Ne fanno già parte IBM, Cisco, GE, AT&T e altri noti operatori in ambito IoT. L’obiettivo è sviluppare degli standard che consentano a macchine e dispositivi di qualsiasi produttore di utilizzare, condividere e comunicare informazioni. Gli sviluppatori di piattaforme hardware e software saranno così in grado di creare prodotti totalmente compatibili con l’IoT. 21.128 visitatori (+17%), 584 espositori (+13%), 48.000 m2 di spazio espositivo coperto (+20%): i numeri di SPS IPC Drives Italia 2014 (www.spsitalia.it) parlano chiaro, confermando l’evento quale punto di riferimento per il mondo dell’automazione in Italia. Da qui si riparte, dunque, per programmare il prossimo appuntamento, sempre a Parma, dal 12 al 14 maggio 2015. “Siamo lieti di poter condividere con voi i risultati di questa manifestazione, che ha destato l’attenzione di tutti gli operatori del settore dell’automazione industriale, dagli OEM, ovvero i costruttori di macchine quali importanti utilizzatori di automazione, agli end user, che, particolarmente attratti dalle tavole rotonde su food&beverage e pharma&beauty, hanno premiato SPS Italia con una folta e partecipata presenza” ha affermato Donald Wich, amministratore delegato dell’ente organizzatore Messe Frankfurt Italia (www.messefrankfurt.com). Francesca Selva, vice president marketing & events, guarda al futuro: “I primi spunti per l’edizione 2015 sono già arrivati durante i tre giorni di fiera. Per esempio, abbiamo pensato di sviluppare ulteriormente alcune tematiche, come Industria 4.0 e il focus su pharma&beauty, attraverso alcuni appuntamenti nel corso dell’anno: delle vere e proprie tappe verso SPS 2015. Siamo inoltre impegnati nella scelta del nuovo ‘fil rouge’, il terzo settore di approfondimento che verrà sviluppato in una tavola rotonda dedicata agli end user”. Il primo momento di approfondimento dei temi 4.0 sarà il Forum Meccatronica, nato dalla collaborazione con il Gruppo Meccatronica di Anie Automazione, in programma il 24 settembre al parco scientifico tecnologico Kilometro Rosso di Bergamo, un’occasione per confrontarsi su temi quali la progettazione, la virtualizzazione, l’efficienza, la sicurezza e la flessibilità in produzione. KEPServerEx- l’OPC server standard K KEPServer OPC-UA Server e Client K ClientAce C DataLogger D K KEPServerEx è una famiglia di OPC Server che fornisce una cconnettività diretta tra centinaia di diverse marche di PLC, dispositivi e sistemi di automazione ed ad un ampia varietà di d applicazioni client come HMI, SCADA, a ADA, Historian, MES, ERP ed ad una infinità di applicazioni sviluppate u ate e ad hoc . L’ L’OPC toolkit per dare facilmente cconnettività client OPC alle vostree applicazioni VB.NET o C#. a Vi aspettiamo al prossimo evento di Vicenza del ! 25 settembre 2014 O!! ISCRIVETEVI SUBIT WWW.EFA.IT SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS su WWW.EFA.IT U la nuova tecnologia OPC in grado di supportare una vasta UA gamma di sistemi operativi e piattaforme, trasferimento di g informazioni attraverso internet in modo semplice e con la in massima sicurezza. m Il componente plugin di KEPServerEx per costruire facilmente un data logger su DBase ODBC compatibili come Access, SQL, u MySQL Oracle ecc. M 31 WWW.KEPWARE.COM AL TECNOPOLO DI REGGIO LA PRIMA POWERLINK CONVENTION IN ITALIA S i svolgerà il prossimo 8 ottobre, presso il Tecnopolo di Reggio Emilia, la prima Powerlink Convention in Italia, organizzata da EPSG (Ethernet Powerlink Standardization Group), associazione indipendente il cui obiettivo principale è lo sviluppo della tecnologia Powerlink, e Messe Frankfurt Italia, sede italiana della fiera di Francoforte. L’appuntamento sarà una splendida occasione di contatto tra le aziende produttrici di prodotti con interfaccia Powerlink e gli integratori di tale tecnologia con tutti gli utilizzatori italiani, un momento di informazione e approfondimento t standard t d d tecnico per le aziende interessate a integrare e sfruttare le caratteristiche dii questo di comunicazione. Durante un’intera giornata, che si svilupperà in tre sessioni suddivise per categorie tematiche (sensori e attuatori, integratori di tecnologia e sistemi di controllo), si toccheranno diversi aspetti della tecnologia: dai meccanismi di gestione dei dati all’implementazione della tecnologia open-source, alla configurazione dei dispositivi in campo. Presentazioni tecniche si alterneranno a dimostrazioni pratiche e a testimonianze dirette da parte di relatori provenienti dall’industria, che porteranno esempi di utilizzo e analizzeranno insieme alla platea casi reali con diverse complessità ed esigenze, illustrando poi le soluzioni adottate. Sarà inoltre possibile vedere dal vivo la vasta gamma di prodotti con interfaccia Powerlink disponibili sul mercato, proposti direttamente dai diversi produttori di sensori, attuatori, controller, dispositivi di rete, etc. ABB, B&R Automazione Industriale, Cognex, Comau, Eaton, Festo, Hilscher, HMS, Laumas, MTS Sensor, Nord Drivesystems e Telestar sono le dodici aziende Partner dell’evento che abbiamo incontrato per un assaggio di quanto verrà presentato. Per maggiori informazioni: www.powerlinkconvention.com 32 SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS Fieldbus & Networks Pubbliredazionale O EMILIA B&R, L’AUTOMAZIONE INTEGRATA ATTRAVERSO ETHERNET POWERLINK La richiesta odierna di macchine personalizzate e modulari è una sfida rilevante e difficile per il costruttore di macchine che, a parità di costo, si trova a dover integrare, adattare o espandere la soluzione di automazione. B&R ha da anni adottato un concetto di integrazione globale dove, grazie a un unico software, e all’utilizzo di connessioni standard come Ethernet Powerlink, viene concertata ogni parte dell’automazione, dalla CPU di controllo agli I/O, al controllo assi, l’interfaccia con l’operatore, la diagnostica, i sistemi di sicurezza, la visione, la robotica e ogni altra estensione in grado di interfacciarsi su bus standard. Inoltre, adottando controllori PC based, è possibile scegliere liberamente una CPU in qualunque formato perché tutte compatibili tra loro, con ovvi vantaggi sul software sviluppato, che può quindi essere portato attraverso diverse piattaforme e taglie senza necessità di modificare o riprogettare. La stessa libertà di scalatura si ha con i drive e motori delle famiglie Acopos di B&R, caratterizzate da funzioni di controllo sofisticate per la gestione di ampi range di motori ad alta efficienza. Connessi attraverso uno standard robusto come Powerlink, i sistemi motion B&R beneficiano di alta reattività e affidabilità delle trasmissioni, anche quando i drive sono in campo, integrati in unità meccatroniche intelligenti decentralizzate, connesse con un unico cavo ibrido alla CPU di controllo della macchina. INTEGRAZIONE DI VISIONE E AUTOMAZIONE PER COGNEX La già ricca offerta di Cognex è stata ampliata nel 2010 grazie all’iniziativa promossa da Robert Willett e Hans Wimmer di B&R: è nato così il progetto Powerlink. Integrazione la parola-chiave: si trattava infatti di connettere i sistemi di visione a quelli di automazione mediante un processo di integrazione tale da consentire anche la trasmissione di immagini. Il risultato è un passo in avanti verso la semplificazione: l’intero sistema coopera in modo lineare e le due componenti, dedicate rispettivamente a visione ed automazione, sono dotate già in partenza di ogni strumento necessario. La soluzione, che nasce dall’integrazione Cognex - B&R per ottimizzare l’automazione dei processi e il controllo qualità è strutturalmente completa. Un insieme equilibrato e armonico che comprende visione, controllo, I/O, movimento. Inoltre, impiegando per la parte di visione il sistema In-Sight 7000, il processo d’integrazione risulta particolarmente veloce in tutte le applicazioni automatizzate, senza rinunciare alla precisione. Il collegamento è effettuato tramite una connessione Powerlink, che rende possibile utilizzare il sistema in qualunque macchina. Powerlink dialoga perfettamente con il sistema di comunicazione Cognex Connect rendendo così possibile l’accoppiamento tra immagini e dati numerici. Il risultato? La produttività migliora, soprattutto negli impianti ad altissime prestazioni, anche grazie alla funzione diagnostica che permette di controllare costantemente il sistema e di ripristinarne rapidamente le funzionalità in caso di errori. Ne deriva l’approccio ideale per la creazione di soluzioni a misura di cliente. SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS 33 RACER DI COMAU: PRESTAZIONI ECCEZIONALI CON POWERLINK Racer, il nuovo robot Comau, con portata di 7 Kg e sbraccio di 1.400 mm, è il più veloce della sua categoria. Garantisce performance e precisione in una meccanica compatta, dal design evoluto e ricercato, dalle forme studiate nei minimi dettagli. Il nuovo robot racchiude in sé tutte le caratteristiche necessarie per performance eccezionali. La base è realizzata con un design innovativo e slanciato che assicura la massima stabilità del robot. E-motion, la nuova release del software per i robot Comau, è il cervello in grado di ottimizzare e rendere più fluidi i movimenti. Il controllo è di quinta generazione, C5G, potenziato dal protocollo di comunicazione real-time Powerlink. Racer inoltre è robusto: una scorza IP65 lo protegge dagli ambienti più ostili. La macchina, infine, garantisce consumi ridotti grazie alla minor potenza installata secondo i principi dell’Energy Management System eComau. Dal punto di vista della comunicazione e del trasferimento dei dati Racer, grazie al protocollo Powerlink, introduce una rivoluzione sul mercato: tutte le informazioni che riguardano il robot utilizzano un unico bus di campo. I risvolti in termini di progettazione di una cella, di resa e convenienza sono enormi. La gestione sincrona e in tempo reale dei dati fa sì che tutto il processo produttivo, oggetto di automazione, sia controllato contemporaneamente e da un unico sistema. Questo a prescindere dalle lavorazioni in corso, da dove il robot e le celle siano dislocate o dalle contingenze del processo produttivo. I dati di motion con Racer e Powerlink viaggiano insieme a quelli relativi alla sicurezza. Questa totale integrazione aumenta la sicurezza sul posto di lavoro, garantendo un tempo di reazione minore a fronte di un eventuale rischio per l’operatore. L’efficacia di questa soluzione aumenta l’efficienza del processo produttivo, fino a rendere possibile una completa interazione tra robot e operatore in totale sicurezza. A livello economico l’adozione di robot Comau dotati di tecnologia Powerlink presenta notevoli vantaggi. Primo tra tutti la maggior affidabilità e, a seguire, il minore tempo necessario, nel caso di intervento manutentivo, grazie al sistema modulare degli azionamenti interni al controllo. Attraverso Powerlink, inoltre, le potenzialità di crescita degli skill degli operatori, già facilitata dall’acquisizione delle competenze per la gestione di un robot, aumenta ulteriormente in quanto possono accedere attraverso un’interfaccia comune, garantita da un unico ambiente di sviluppo, all’intero processo di automazione. Ad accompagnare il robot, infine, c’è SMARTWIRE-DT DI EATON CON CAPACITÀ REAL-TIME ETHERNET POWERLINK Il sistema SmartWire-DT di Eaton è in grado di supportare non solo i protocolli Fieldbus Profibus-DP, Canopen, Modbus-TCP, EthernetIP e Profinet, ma anche il protocollo ad alte prestazioni, con capacità real-time Ethernet Powerlink, specifico per applicazioni di automazione. Tutti i dispositivi come elementi di comando, contattori, soft starter DS7, interruttori elettronici per protezione motori PKE, inverter PowerXL e interruttori NZM, possono essere utilizzati con una trasparenza dei dati molto più elevata. Il gateway trasferisce i dati delle varie stazioni al controllore attraverso il protocollo Powerlink, con la capacità di scambiare 1.000 byte di dati d´ingresso e d’uscita con un massimo di 99 partecipanti in modalità di funzionamento ciclico. Oltre all’hub Powerlink a 100 MBit integrato, è disponibile un´interfaccia USB addizionale per le operazioni diagnostiche. L’utente ha quindi la possibilità di testare indipendentemente ogni stazione sulla rete SmartWire-DT, senza la necessità che il sistema sia collegato ad un controllore. Per la pianificazione, configurazione e messa in servizio della rete SmartWire-DT, Eaton offre il software SWD-Assist. Nel tool di configurazione, l’operatore può selezionare ogni stazione nel sistema con pochi e semplici click del mouse. La funzione di esportazione permette quindi la semplice creazione di un file XDD che contiene tutte le informazioni di I/O delle stazioni SmartWire-DT utilizzate. Questi dati possono essere importati direttamente nel configuratore PLC del sistema Powerlink target. Grazie alle omologazioni CE, UL e CSA, i dispositivi possono essere utilizzati in tutto il mondo. 34 SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS Fieldbus & Networks I PASSI DI FESTO VERSO LA FABBRICA INTERCONNESSA L’Integrated Industry è uno dei temi conduttori di Festo, poiché l’automazione si sta avvicinando sempre più all’obiettivo di una produzione autogestita. Una tappa fondamentale verso la Integrated Industry è il concetto di automazione integrata Festo, basata sulla piattaforma CPX, disponibile oggi con importanti espansioni verso una comunicazione interconnessa e una flessibilità ancora maggiore. Passo dopo passo, le macchine, gli impianti, i pezzi e i componenti saranno sempre più interconnessi e in grado di scambiarsi dati e informazioni in tempo reale, passando da una gestione di fabbrica rigida e centralizzata, a un’intelligenza decentralizzata. Già oggi il sistema della Integrated Automation derivato dalla piattaforma di automazione Festo fornisce spunti interessanti per raggiungere questi obiettivi. Il terminale elettrico per unità di valvole CPX è molto più di un semplice mezzo di collegamento tra il livello di campo e quello di gestione, è in grado, infatti, anche di svolgere funzioni diagnostiche e di Condition-Monitoring. I suoi singoli moduli consentono di integrare l’azionamento di cilindri pneumatici mediante le unità di valvole modulari MPA e Vtsa con i controllori per attuatori elettrici. Una dimostrazione della flessibilità della piattaforma di automazione CPX è il nuovo nodo Fieldbus CPX-FB40 con protocollo Ethernet Powerlink, che costituisce un’interfaccia diretta per i sistemi Powerlink. FACILE E VELOCE IMPLEMENTAZIONE DI POWERLINK CON HMS Powerlink è una rete Ethernet industriale ad alte prestazioni molto importante per il futuro, soprattutto tra i produttori di dispositivi e costruttori di macchine che necessitano di una tecnologia di rete ad alte prestazioni in grado di coniugare affidabilità e veloce trasferimento dei dati, e già molto richiesta da tutto il mondo, soprattutto dall’Europa Centrale. HMS Industrial Networks, fornitore di tecnologia di connettività di rete per dispositivi industriali e per il controllo da remoto tramite le sue linee di prodotto, Netbiter, Anybus e Ixxat, è lieta di presentare il concetto di connettività Powerlink tramite la nuova serie di moduli embedded Anybus CompactCom serie 40. Per adattarsi a diverse esigenze applicative, le soluzioni CompactCom serie 40 per Powerlink sono presentate in tre diversi formati, Chip, Brick e Module, e sono tutte dotate della stessa interfaccia software dal lato del dispositivo host, permettendo ai vari produttori di dispositivi di integrare Powerlink con un unico progetto di sviluppo e, allo stesso tempo, essere pronti alla gestione di molte altre reti Ethernet industriali. Ciò permette la massima flessibilità per tutti gli utenti che sviluppano le loro soluzioni di automazione con CompactCom. La serie 40 consente una comunicazione molto veloce e precisa tra il dispositivo host e la rete Powerlink, garantendo tempi di latenza di processo inferiori a 15μs, uno scambio dati fino a circa 1500 byte di dati di processo, tempi di risposta di 1μs (Pollrequest/PollResponse) ed un jitter di sincronizzazione di max 1μs. SISTEMI DI PESATURA LAUMAS CON TECNOLOGIA POWERLINK Laumas Elettronica è un’azienda italiana nel settore della pesatura e del dosaggio industriale da circa 30 anni. Il fiore all’occhiello dell’attività produttiva di Laumas Elettronica è rappresentato dall’avanzato laboratorio di Ricerca e Sviluppo, dotato di attrezzature all’avanguardia per effettuare test sui vari componenti elettronici e meccanici, allo scopo di garantire una costante qualità dei prodotti. Laumas dispone di personale altamente specializzato dotato di un elevato livello di know how dedito alla progettazione di prodotti tecnologicamente avanzati. L’azienda è in grado di offrire un servizio di pesatura a tutto tondo che comprende una vastissima gamma di componenti per la pesatura in particolare trasmettitori di peso, indicatori di peso, celle di carico e relativi accessori di montaggio. Laumas produce trasmettitori e indicatori di peso collegabili ai PLC dei più importanti brand internazionali mediante i principali fieldbuses presenti sul mercato e presenterà a Powerlink Convention il trasmettitore di peso per celle di carico TLBPowerlink, prima soluzione a livello mondiale che permette di interfacciare via Powerlink un sistema di pesatura ad un PLC. il dispositivo, certificato Powerlink, dispone di porta integrata facilmente integrabile in una rete Powerlink dove esista l’esigenza di gestire uno o più sistemi di pesatura con celle di carico. Il TLBPowerlink può essere impiegato in tutte le applicazioni di pesatura dove sia presente un PLC a marchio B&R Automation o Schneider Electric con comunicazione Powerlink. SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS 35 SENSORI DI POSIZIONE DI MTS, ORA ANCHE CON USCITA POWERLINK I sensori di posizione assoluti e senza contatto Temposonics per l’automazione industriale sono da oggi disponibili anche con interfacce Powerlink. In questo modo, MTS Sensors tiene conto del fatto che nella tecnica dell’automatizzazione i bus di campo esistenti della prima generazione vengono sostituiti da Ethernet (Industrial Ethernet) in tempo reale. Il protocollo dati Powerlink con la sua elevata velocità di trasferimento di 100 Mbit/s supporta, grazie alla sua resa in tempo reale, un’integrazione di impianti flessibile e potente, migliora la capacità di reazione e l’affidabilità dei processi. Oltre al segnale di posizione, il nuovo sensore Powerlink fornisce anche valori di velocità e garantisce con questo le migliori proprietà di regolazione, persino con i task di azionamento più complessi. Nella rilevazione in multi-posizione, un unico sensore registra con più magneti diverse posizioni o velocità contemporaneamente. Il sensore è collegabile semplicemente con prese e cavi comunemente reperibili in commercio e successivamente parametrizzabile facilmente attraverso il comando. Il sensore è disponibile sia come stelo per montarlo direttamente all’interno del cilindro idraulico, sia come variante a profilo per essere installato esternamente. Le corse elettriche vanno da 25 a 7.600 mm (stelo) o da 25 a 5.000 mm (profilo). I sensori risolvono fino a 1 micrometro con una precisione di rilevazione di ripetitività migliore dello 0,001 % F.S. I LED diagnostici sull’housing del sensore informano costantemente sullo stato del sensore. SK 180E: I NUOVI INVERTER DISTRIBUITI DI NORD DRIVESYSTEMS A completamento della linea di inverter SK 200E, Nord Drivesystems introduce l’SK 180E montato su motori asincroni. Caratterizzato dal collaudato controllo vettoriale ISD, l’SK 180E è ancora più conveniente dell’attuale gamma di unità decentralizzate. Il nuovo inverter si concentra sui requisiti fondamentali di controllo della velocità ed efficienza. Dotato di due ingressi analogici e funzioni controllore di processo e PI integrate, può gestire in autonomia semplici applicazioni di azionamento. È adatto sia per azionamenti a frequenza variabile standalone, sia per il funzionamento sincronizzato con più unità. L’SK 180E contiene anche tutte le funzioni necessarie per molte applicazioni su ventilatori e pompe. In questo caso, permette di risparmiare fino al 30% di energia grazie alla regolazione automatica della magnetizzazione sotto carico parziale. Dotato di soppressione delle interferenze radio di classe C1 e di una corrente di scarica minore di 16 mA, l’SK 180E può essere utilizzato anche in edifici residenziali e commerciali in quasi tutti i Paesi del mondo. Per l’uso in pompe, trituratori o miscelatori mobili, gli azionamenti a frequenza variabile sono disponibili completi di un connettore di rete convenzionale. Gli azionamenti hanno tipiche riserve di sovraccarico del 150 % per 60 secondi e brevemente fino al 200%. Tutta l’elettronica degli azionamenti distribuiti Nord è conforme allo stesso concetto di funzionamento semplice e versatile: la possibilità di programmazione diretta, per mezzo delle scatole parametriche, o tramite computer utilizzando il software gratuito Nord CON. I parametri possono essere rapidamente esportati verso altri dispositivi tramite in bus di sistema interno o interfacce Ethernet Powerlink. 36 SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS Fieldbus & Networks DA TELESTAR ENCODER DI SICUREZZA CON INTERFACCIA POWERLINK Telestar è il punto di riferimento in Italia per TR-Electronic: un’azienda specializzata nella costruzione di encoder rotativi assoluti e di trasduttori lineari assoluti con principio magnetostrittivo. Nell’ampia gamma di encoder a marchio TR-Electronic sono stati introdotti li encoder di sicurezza certificati SIL3 PLe con interfaccia OpenSafery by Powerlink che consentono di eliminare e prevenire situazioni di pericolo nei luoghi di lavoro o ambienti che sono condivisi da persone e macchine. Gli encoder sono disponibili in esecuzione albero sporgente (serie CDV75M) e albero cavo passante (CDH75M), sono forniti con grado di protezione IP54 e, su richiesta, IP65. HILSCHER FORNISCE COMUNICAZIONE CON TUTTI I PROTOCOLLI La visione di Hans Juergen Hilscher, fin dalla fondazione dell’azienda nel 1986, è sempre stata chiara: fornire i migliori componenti e le migliori soluzioni nel campo della comunicazione industriale. Con queste premesse, con grandi sforzi e investimenti, Hilscher ha realizzato la piattaforma netX: un dispositivo unico, in grado di rispondere al meglio alle richieste del mercato, di garantire flessibilità e durata nel tempo e di consentire un uso semplice e immediato. A tale scopo nel 2005 è stata rilasciata la piattaforma netX: una famiglia di SoC (System on Chip) il cui principale intento è quello di fornire la comunicazione con tutti i protocolli utilizzati in automazione, sempre con il medesimo hardware, sempre con la medesima interfaccia, permettendo al cliente di scegliere se usarlo come semplice dispositivo di comunicazione o come soluzione unica anche per l’esecuzione della propria applicazione. Dal 2005 abbiamo sia protocolli master sia slave sia per reti Fieldbus sia Real Time Ethernet. Dal 2005 siamo partner dei nostri clienti sia fornendo un hardware sia un software di cui siamo realizzatori e di cui conosciamo ogni più piccolo dettaglio, riuscendo quindi a seguire ogni esigenza e ogni richiesta tecnologica in prima persona. Il parco prodotti che oggi Hilscher può offrire vanta soluzioni complete e da integrazione per chi ha bisogno della comunicazione industriale: processori, moduli embedded, schede PC, gateway, analizzatori di rete. Ovviamente tutti dotati del protocollo Powerlink, con doppia porta di comunicazione e funzionalità ad anello. In qualità di partner tecnologico, stiamo sviluppando anche moduli dedicati con profilo Open Safety precertificati TUV, oltre che supportarlo in maniera trasparente su tutti i nostri prodotti già da diverso tempo. VERSATILITÀ DELLE SOLUZIONI POWERLINK DI ABB Il pacchetto prodotti ABB per l’automazione conta diversi dispositivi con bus di campo Powerlink offrendo una serie di possibilità per molteplici tipologie di impianti. I controllori NextMove e i servo-azionamenti Serie E100 permettono di integrare all’interno della rete Powerlink sia la gamma di inverter (scalari, vettoriali o DTC) sia altri componenti presenti o necessari sull’impianto come sensori, encoder, unità I/O, etc. A bordo del controllore sono già presenti ingressi e uscite digitali/analogiche oltre a uscite dedicate per motori Stepper. È disponibile una porta Canbus che ne incrementa la versatilità ed è solitamente usata per aggiungere unità come I/O remoti o altri dispositivi con medesimo bus. Il NextMove comanda i servo-azionamenti della serie E100 che, se richiesto, permettono l’integrazione dei principali bus di campo come Ethernet-IP, Profinet, Profibus, ModbusTCP-IP o RTU. Inoltre per impianti con pochi assi il servo-azionamento Motiflex E100 può integrare le funzioni del controllore NextMove divenendo un master-Ethercat e mantenere tutte le potenzialità esposte. La versatilità di queste soluzioni ne permette l’utilizzo nelle maggiori tipologie/configurazioni di impianto fornendo all’utente una totale libertà di sviluppo. Questa serie di dispositivi sono programmati tramite il software Mint che offre comandi già definiti per realizzare in modo semplice applicazioni come posizionatori, camme elettroniche, sistemi di taglio al volo e interpolati. SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS 37 A cura di Mariagrazia Corradini N on è raro sentir dire da coloro che utilizzano quotidianamente i bus di campo quanto le funzionalità messe a disposizione da questi ultimi siano quanto mai apprezzabili dai responsabili d’impianto, sebbene, d’altra parte, la complessità crescente dei protocolli causi non pochi disagi a tecnici e operatori più o meno esperti. Quando si verificano dei malfunzio- STRUMENTI E SERVIZI PER LA CORRETTA MESSA A PUNTO namenti è difficile riuscire a individuare DI UNA RETE INDUSTRIALE, DALLA PROGETTAZIONE senza adeguate conoscenze e un know-how ALL’INSTALLAZIONE, DALLA CONFIGURAZIONE AL specifico quale sia il problema… Prevenire i guasti e saperli gestire al meglio quando si COMMISSIONING, FINO ALLA CERTIFICAZIONE presentano, intervenendo tempestivamente e a ragion veduta, sono del resto aspetti cruciali per un’azienda, che processo. Così, anziché reti realizzate ad hoc con garanzie parziali, per ridurre i costi e ottimizzare l’efficienza deve poter minimizzare i relative solo ad alcuni componenti, Belden certificherà l’intera rete downtime e assicurare il corretto funzionamento dei propri apparati. industriale, garantendo downtime minimi e offrendo una garanzia Tutto questo però non può prescindere da un monitoraggio costante più avanzata e servizi di assistenza dedicati. I clienti possono così creare un’infrastruttura ‘giusta per loro’, con spazi per l’eventuale delle reti a supporto dei sistemi in essere. Oggi i fornitori di tecnologia mettono a disposizione degli utenti sva- espansione della stessa e il supporto di Belden sempre presente. riati tool software e strumenti hardware non solo per la diagnostica, Solo le reti conformi con i severi standard di progettazione di Belden, predittiva e preventiva, bensì anche per la progettazione stessa e che abbiano ottenuto risultati positivi nei test, saranno certificate. la successiva installazione delle reti, affinché tutte le operazioni Il programma offre una serie di vantaggi: Belden ha stretto delle partvengano eseguite a regola d’arte; propongono inoltre certificazioni nership con i più validi system integrator attivi in campo industriale e audit in cui si verifica l’effettivo corretto funzionamento dell’infra- per formarli sulle ‘best practice’ da adottare per la progettazione, installazione e test delle reti, in modo da realizzare sistemi ‘Belden struttura di rete. Vediamo alcuni esempi. Certified’. A ogni passo del processo di certificazione, due gruppi di Belden esperti, di Belden e del provider autorizzato, lavorano insieme per Un programma per garantire ai clienti l’affidabilità, flessibilità e ca- assicurare la conformità ai requisiti richiesti e minimizzare le aree pacità delle reti industriali di supportare le crescenti necessità di di rischio. Inoltre, sapendo come le reti devono sempre continuare a controllo e scambio dati delle aziende: con questo intento Belden evolvere per rimanere al passo con i tempi, Belden realizza i sistemi (www.beldensolutions.com) ha lanciato l’iniziativa Emea-Wide Cer- lasciando uno spazio per la loro successiva crescita. Delle appostite tification Program. I manager che intendono installare o modificare ‘linee guida’ per l’espansione futura consentono ai clienti di modifiin modo sostanziale le loro reti per aggiornarle potranno contare sul care i sistemi in autonomia senza conseguenze a livello di certificaCertified Industrial Network Program che supporterà e gestirà l’intero zione. Oltre a ciò, una rete Belden Certified include una garanzia con limitazione legata solo al ciclo di vita dei componenti di rete, quali gli switch, abbattendo significativamente i costi totali. Inoltre, le garanzie sui prodotti di connessione e i cavi Belden sono estese fino a 25 anni. Infine, come fornitore di cavi, connessioni, prodotti di rete e di security a marchio Hirschmann, GarrettCom, Lumberg e Tofino Security, Belden può certificare e offrire garanzie sull’intera rete di prodotti anche per gli anni a venire. Coloro che si doteranno di certificazione potranno avvantaggiarsi dei servizi di assistenza e consulenza di Belden. Disponendo di tutte le informazioni relative alla struttura della rete e ai risultati dei test, questi saranno in grado di individuare qualsiasi problema, effettuare il back up dei dati e ripristinare il corretto funzionamento delle reti in modo rapido. Belden ha già formato e qualificato il primo gruppo di fornitori di soluzioni di reti industriali per progettare, installare, 38 RETI A REGOLA D’ARTE SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS 4.bp.blogspot.com Fieldbus & Networks configurare e testare nuove infrastrutture Ethernet industriali o nuove espansioni di rete. Queste aziende accreditate possono dunque offrire reti industriali Belden Certified a soggetti attivi in campo manifatturiero o del controllo di processo, assicurando che i sistemi siano stati costruiti seguendo gli standard più elevati e le direttive degli esperti Belden. Comsoft Sviluppato appositamente per testare le reti Profibus, Bus Monitor USB di Comsoft (www.comsoft.de) è un tool per la diagnosi della comunicazione standard Profibus che consente di effettuare misure su reti Profibus DP fino a 12 Mbps e offre collegamento al PC mediante porta USB 2.0 integrata. Il modulo può essere facilmente installato in tutti i notebook o PC desktop grazie all’interfaccia USB 2.0, che lo rende adatto a un uso anche molto frequente. Si distingue inoltre per la semplicità d’uso e la maneggevolezza, che consentono all’utente di essere quasi immediatamente operativo con i test su Profibus. Il basso consumo richiesto (40 mA) dall’interfaccia USB assicura una lunga durata delle batterie del notebook. Fra le caratteristiche del prodotto figurano: alimentazione da 4,9 a 5,1 V, range di temperatura operativa da 0 a 70 °C e assorbimento (minimo/tipico/massimo) pari a 20/38/47 mA; lunghezza cavo di 1,8 m, dimensioni 40x38x18 mm, tensione di isolamento min. 2.500 V e lunghezza linea spuria <0,3 cm. Fenway Embedded Systems La soluzione sviluppata da Trebing & Himstedt (‘a Softing Group company’), distribuita in Italia da Fenway Embedded Systems (www.fenwayembedded.com), consente, per la prima volta mediante un unico dispositivo, il monitoraggio di reti industriali con diversi protocolli di comunicazione. Con un approccio diagnostico standardizzato è così possibile monitorare le reti Profibus, Profinet e Industrial Ethernet presenti nell’impianto, in un’unica applicazione. In particolare, mediante il software web based TH Scope, questo nuovo concetto di diagnosi fornisce informazioni relative alla qualità di comunicazione di tutte le reti. L’accesso alla rete avviene tramite il dispositivo TH Link, che per mezzo di framework quali Pactware, Fieldcare, Fieldmate, AMS Suite, permette di configurare e parametrizzare anche remotamente i device di campo basati sullo standard FDT. Caratteristiche quali funzionalità di diagnosi indipendenti dai protocolli, visualizzazione unificata e uniforme, trend dei guasti e operatività molto intuitiva, permettono di ridurre i tempi e i costi di monitoraggio delle reti, a supporto dell’intero ciclo di vita dell’impianto. Una email di allerta viene inviata automaticamente, così da garantire un’azione veloce in risposta a un eventuale malfunzionamento. Se richiesto, le informazioni diagnostiche possono essere integrate in applicazioni di alto livello, quali sistemi di asset management e di controllo di processo (via OPC), oppure esportati in Microsoft Office per l’analisi successiva. Italia, è un hub Profibus DP con funzione di diagnostica. Si tratta del primo prodotto della famiglia ProfiHub fornito di uno slave Profibus DP incorporato, atto a trasmettere i dati di diagnostica a un PLC. Con questa funzione ProfiHub B5+RD è in grado di monitorare in modo ottimale le reti Profibus DP. Come risultato, i tecnici possono più efficacemente rilevare le interruzioni sulla rete Profibus DP e trovare prontamente le soluzioni più idonee a risolvere eventuali problematiche e guasti. Facente parte della famiglia ProfiHub, ProfiHub B5+RD è un componente di rete robusto e innovativo, che costituisce nelle reti Profibus DP una soluzione affidabile per i cavi di derivazione e le strutture a forma di stella. Consente di manutenere i sistemi con reti Profibus ediato. Gli addetti alla rete DP in modo semplice e immediato. azioni di possono accedere a informazioni ative diagnostica dettagliate relative ne agli errori di comunicazione e al dettaglio dei tentativii effettuati. Si possono per esempio ottenere informazioni di diagnostica ei relative alla ridondanza dei canali Profibus e allo statoo delle rofiHub B5+RD alimentazioni. Oltre a ciò, Profi genera una ‘live list’ di tutti i dispositivi collegati in rete. Quando si attiva un contatto di allarme, gli addetti vengono immediatamente avvertiti, così come nel caso di interruzioni all’interno dell’installazione. Un’altra caratteristica innovativa del prodotto sta nel fatto che è fornito di cinque canali trasparenti e galvanicamente separati; si possono collegare fino a 31 dispositivi a ciascun canale, coprendo una distanza di 1.200 m. Ogni canale è dotato di protezione ‘drop out’ per garantire che il resto della rete Profibus rimanga funzionante. Utilizzando ProfiHub B5+RD, dunque, è possibile realizzare una rete Profibus DP veramente affidabile. HMS Industrial Networks Il potente tool di analisi per lo sviluppo, il test e la manutenzione di reti CAN, canAnalyser Ixxat (www.ixxat.com/cananalyser), è adatto a sistemi sia industriali sia automotive. HMS Industrial Networks (www.anybus.com) ha ora introdotto canAnalyser versione 3, con funzionalità aggiuntive e una migliore interfaccia utente; il tool supporta simultaneamente fino a 64 canali CAN grazie alla funzionalità ‘Multi-Board Support’ e consente la visualizzazione delle informazioni con una base temporale uniforme. Questa funzione offre inoltre ulteriori benefici ai moduli che utilizzano un accesso simultaneo a più canali CAN. Per esempio, grazie al modulo di tracciamento canAnalyser diventa un potente datalogger; il modulo di trasmissione dei segnali, poi, consente di attivare i dispositivi in rete in Genoa Fieldbus Competence Centre Il tool ProfiHub B5+RD, presentato da Genoa Fieldbus Competence Centre (www.gfcc.it), distributore ufficiale dei prodotti Procentec in SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS 39 Fieldbus & Networks modo rapido e semplice, a livello di processo, senza la necessità di conoscere in dettaglio la comunicazione CAN sottostante. Altra novità della versione 3 è il livello di portabilità esteso, con il quale è possibile copiare le configurazioni di misura su PC differenti, senza perdita di funzioni. È stato anche esteso il supporto al database offerto da canAnalyser, che permette ora l’importazione di database diversi nella configurazione. Per l’interpretazione dei dati, i database sono uniti da canAnalyser in un’unica base dati di rete globale. Gli script statistici di nuova introduzione, per l’analisi delle distribuzioni di frequenza e dei tempi di ripetizione, per esempio dei tempi di risposta e ‘run’, sono in codice sorgente (C#) e si possono rapidamente adattare alle esigenze specifiche dell’utente. Inoltre, nuovi esempi per l’interfaccia di programmazione integrata e lo ‘Scripting Host’ di canAnalyser rendono ora più semplice utilizzare lo strumento in applicazioni differenti. La nuova versione si avvantaggia inoltre di una funzione di interpretazione dei segnali migliore, che consente un rilevamento più rapido degli errori e un’analisi delle informazioni statistiche a colpo d’occhio, insieme ai parametri di processo, nel nuovo modulo grafico/di segnale. Ciò è particolarmente utile quando si verificano errori o è necessaria assistenza, perché il raggruppamento di specifici parametri del processo e gli indicatori di qualità della rete, come i telegrammi di guasto per unità di tempo o il carico del bus, permettono di identificare velocemente i problemi. L’avanzata interfaccia utente comprende una serie di funzioni per la creazione di finestre di analisi perfettamente disposte sullo schermo e la commutazione fra diverse configurazioni utente tramite ‘hot key’. L’intuitiva sincronizzazione delle finestre, infine, offre all’utente una rapida vista d’insieme degli eventi in un determinato momento. Lenze Italia Fare engineering in modo semplice: è questo il ‘plus’ che contraddistingue l’offerta di Lenze (www.lenzeitalia.it), lo specialista di Motion Centric Automation, che per una progettazione efficiente ha sviluppato una vasta gamma di moduli software per dimensionare, possono selezionare e configurare i prodotti, avvalendosi di un catalogo elettronico, tool di configurazione, informazioni approfondite e dati CAD per tutti i prodotti standard, con documenti pdf scaricabili. Scegliendo L Force Engineer si ha a disposizione un unico software per la configurazione di tutti i dispositivi. Dotato d’interfaccia utente grafica orientata alla pratica, il tool è utilizzabile in tutte le fasi del progetto (progettazione, messa in servizio e produzione), per parametrizzazione e configurazione. I drive Lenze hanno la possibilità di dialogare attraverso numerosi bus di campo; tra questi Ethernet, Ethercat, Profinet, Profibus, Devicenet, Ethernet/IP. L’architettura di rete viene strutturata direttamente attraverso L-Force Engineer, che consente di definire i nodi di rete, il master del sistema e gli slave per un funzionamento coordinato e corretto. Nel momento in cui viene impiegato un controllore Lenze serie CPC3200, l’albero del sistema è residente nel medesimo e la configurazione di rete viene effettuata da PLC Designer 3. Quest’ultimo è uno strumento che ottimizza la programmazione dei processi e la messa in servizio dei prodotti PLC grazie a sei editor, debugger, funzioni di monitoraggio e molto altro. Consente la creazione di programmi personalizzati e la programmazione logic&motion secondo IEC61131-3 (AWL, KOP, FUP, ST, AS e CFC Editor), basata su Codesys V3. I blocchi funzione sono certificati secondo PLCopen Part 1+2 e l’editor grafico DIN66025 (G-Code) permette l’importazione in dxf. La famiglia dei tool Lenze si completa con: VisiWinNet, un software studiato per offrire una visualizzazione rapida ed efficiente ai costruttori di macchine e impianti; Easy Starter, dove una gamma di funzioni selezionabili per i diversi casi applicativi aiuta a completare più rapidamente la messa in servizio e a ridurre al minimo gli interventi sul campo; Lenze Fast, che consente di sviluppare il controllo modulare della macchina semplicemente aggiungendo i singoli moduli tramite il template applicativo corrispondente; Easy Explorer, una collezione di moduli software preconfigurati che permettano ai costruttori di macchine di sviluppare l’80% del software dell’applicazione impiegando solo il 20% del tempo grazie a funzioni parametrizzabili ‘ready-to-use’. Panduit configurare, parametrizzare e programmare. Nello specifico, DSDDrive Solution Designer consente di progettare nei minimi dettagli i sistemi di azionamento, arrivando a determinare il fabbisogno energetico dell’applicazione tenendo in considerazione la gestione delle condizioni variabili del carico, in funzione delle diverse lavorazioni che la macchina o impianto sono chiamati a svolgere. DSD consente inoltre di selezionare il profilo di moto più appropriato, nonché di gestire la progettazione della catena cinematica, i cui componenti, come ovvio, impattano sull’efficienza (azionamento, motore, riduttore, giunto ecc.). Con DSC-Drive Solution Catalogue si 40 ICE di Panduit (www.panduit.com), vendor di EDSlan (www.edslan.com), è un software di progettazione 3D che consente di predisporre virtualmente ogni elemento che andrà a caratterizzare la rete industriale, prevedendo così nell’allestimento ipotizzato ogni esigenza operativa del comparto produttivo e al contempo prevenendo ogni oggettiva difficoltà di implementazione fisica che potrebbe manifestarsi all’atto dell’installazione. ICE permette di rispettare alla lettera il sezionamento dei collegamenti previsti, proprio nel rispetto delle nuove architetture di collegamento a stella, popolando l’MDF (Micro Data Center) e collegandolo alle rispettive ‘zone’, per poi raggiungere dalle stesse i control panel e infine la distribuzione e il bordo macchina. Questa configurazione rispetta esattamente il modello delle ‘5-INs solutions’ e, attraverso ICE, permette di coprire le esigenze di realizzazione della parte di infrastruttura dell’MDF (IN-Frastructure), all’interno della sala riservata a questa funzione (IN-Room), distribuendo e proteggendo i collegamenti verso la fabbrica (IN-Route), nel pannello di controllo (IN-Panel) e presso le aree operative (IN-Field). L’utilizzo di componenti di qualità, elencati nel BOM (Bill of Materials - computo metrico) finale prodotto da ICE, appositamente realizzati per ambienti industriali e correttamente installati, completa il lavoro di SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS progettazione professionale, assicurando la massima efficienza del sito produttivo oggetto dell’esercizio. Panduit, oltre al software di progettazione, produce tutti i componenti raggruppabili nelle linee di prodotto delle ‘5-INs’: armadi e contenitori industriali; pannelli; cavi speciali in rame e in fibra ottica; connettori per ambienti ostili; sistemi di instradamento degli stessi cavi; elementi per il collegamento di terra di parti metalliche e soluzioni per la mitigazione delle interferenze elettriche; componenti che impediscono l’accesso fisico a parti e collegamenti delicati. Nel momento in cui il sito produttivo diventa operativo, subentrano elementi di funzionalità che vanno tenuti sotto controllo; non sono da monitorare solo le prestazioni tecniche, gli aspetti di usura e di continuità, ma va prestata attenzione anche a elementi energetici, ambientali e di sicurezza fisica. Panduit produce sistemi di gestione, sensori e software in grado di rilevare e allarmare preventivamente i gestori di reparti e sale tecniche che sono in procinto di superare parametri predefiniti, attraverso soglie preimpostate. Elementi, come consumi energetici di linea, fattori di temperatura e umidità, o accessi fisici ad aree sensibili, rientrano nel contesto della gestione e della sicurezza, indispensabili presso siti produttivi, da qui l’esigenza di disporre di strumenti idonei a queste funzioni. Infine, il primo passo che si consiglia di compiere prima di attivare qualsiasi tecnologia e dare seguito a qualsiasi esercizio progettuale, è sempre di far condurre preventivamente sopralluoghi tecnici da personale specializzato, in grado di eseguire tutti i necessari rilievi, per poi impostare una corretta pianificazione degli interventi correttivi e delle migliorie alle quali il sito in esame può essere soggetto. Panduit è in grado di fornire anche questo tipo di servizio. Schneider Electric ConneXium Network Manager (CNM), proposta da Schneider Electric (www.schneider-electric.it), è un software di diagnostica per reti Ethernet industriali progettato appositamente per gli ambienti di automazione. Traccia automaticamente le reti Ethernet e i dispositivi che le compongono, fornendo una mappa topologica intuitiva per visualizzare la rete e le relative informazioni in una singola schermata. Gli utenti hanno accesso immediato allo stato del dispositivo, alle impostazioni e agli allarmi, così da rendere facile il controllo, la modifica e la correzione delle proprie reti Ethernet industriali. Il vantaggio principale è un aumento della produttività grazie alla capacità di diagnosi di CNM, che contribuisce ad accelerare l’individuazione e la risoluzione di eventuali problemi. Ogni segmento e dispositivo della rete è codificato con un colore, rosso, giallo o verde, per fare in modo che l’utente riconosca istantaneamente quando e dove esiste il malfunzionamento. CNM fornisce inoltre funzionalità di risoluzione dei problemi attraverso il suo ‘Assistente di rete’, un file di ‘help’ contestuale contenente informazioni utili sulle possibili cause di un guasto o errore, i link ad altre risorse e istruzioni passo-passo molto semplici da seguire per arrivare alla soluzione del problema. CNM può anche essere utilizzato sfruttando la sua natura client/ server, per offrire agli utenti finali o ai loro system integrator la possibilità di operare in remoto. Le funzionalità di ‘log’ degli allarmi facilitano l’analisi della rete e garantiscono che vecchi problemi non si ripresentino. Gli allarmi possono essere filtrati in funzione del tempo e del dispositivo, per fornire un controllo aggiuntivo nella definizione delle azioni da intraprendere, mentre la possibilità di stampare fornisce una traccia cartacea delle registrazioni della rete, filtrate per dispositivo, per proprietà del dispositivo, o per allarmi, in modo da contribuire a soddisfare i requisiti di controllo interno della qualità. Softing Italia Strumento efficace per il monitoraggio continuo degli impianti Profinet, Profinet Monitor, proposto da Softing Italia (www.softingitalia.it), consente di identificare tempestivamente le anomalie che potrebbero arrestare il funzionamento della rete. Rileva, per esempio, telegrammi difettosi, scostamenti nei tempi di ciclo, riduzione dei nodi disponibili o cambiamenti nel carico della rete. Una volta che viene superato un numero prestabilito di eventi per unità di tempo, Profinet Monitor invia un allarme al PLC attraverso un contatto o un ‘Agent Snmp’. In una lista di allarmi si possono visualizzare fino a 100 eventi di questo tipo. Per ogni allarme è poi possibile registrare il relativo traffico di telegrammi. Sulla base di tali informazioni è possibile risalire alla causa dell’allarme utilizzando il software NetSpector della stessa Softing. In caso di allarme, Profinet Monitor consente di analizzare la causa del problema mentre la comunicazione è ancora in corso. In questo modo, si può evitare che gli eventi osservati si aggravino diventando seri problemi di comunicazione, che possono portare a perdite o fermi di produzione. L’esperienza maturata analizzando le cause dei singoli eventi può essere utilizzata per sviluppare una strategia di manutenzione. Questo riduce le richieste d’intervento da parte del personale ed è possibile eseguire le opportune operazioni di manutenzione preventive durante i tempi di fermo programmati, favorendo l’uso ottimale delle risorse di manutenzione. L’impiego di Profinet Monitor non causa interferenze di comunicazione e non influisce in alcun modo sul traffico dati. Lo strumento inizia subito l’attività di monitoraggio non appena viene collegato alla rete Profinet. Tutti i telegrammi vengono trasmessi anche in caso di una caduta di potenza nel dispositivo. Per l’installazione e la messa in esercizio sono necessarie solo conoscenze di base della tecnologia Profinet. Tutta la configurazione di Profinet Monitor può essere effettuata via Ethernet attraverso web server integrato; la rappresentazione grafica delle singole impostazioni e di tutte le informazioni registrate avvengono tramite questa interfaccia web. SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS 41 Fieldbus & Networks La nuova piattaforma Fenomeni come la ‘consumerizzazione’ dell’IT, app e Byod (Bring your own device) rappresentano oggi realtà di fatto inarrestabili e non più ignorabili, che impongono a IT manager e CIO di pensare nuove strategie e policy. Essi si trovano a dover rivedere i sistemi esistenti per adattarli a quelli dei nuovi dispositivi; a dover cercare nuove soluzioni in grado di 42 DI FRONTE ALL’USO SEMPRE PIÙ DIFFUSO DEI DISPOSITIVI MOBILI IN AZIENDA, I CIO DEVONO RIVEDERE GLI STANDARD DI COMUNICAZIONE, OTTIMIZZARE LE RETI E SOPRATTUTTO INNALZARE GLI STANDARD DI SICUREZZA soddisfare le esigenze dei lavoratori che necessitano di accedere alle risorse aziendali anche fuori sede attraverso mobile device, anche personali, e a dover avere un occhio di riguardo e maggiore cura per l’individuazione di soluzioni di sicurezza tali da contrastare i rischi legati alla fruizione dei dati attraverso la rete. Da qui l’adozione da parte di molti dipartimenti IT di soluzioni di ‘Enterprise Mobility Management’, una risorsa per l’innovazione e la sicurezza, nonché un’opportunità per il business. Il tasso di adozione di software di questo tipo per supportare ambienti moSETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS Fonte: www.electronicproducts.com I l settore degli apparati mobili è in fortissima ascesa. I dati rilasciati da Gartner a inizio anno ritraggono un mercato dominato da tablet, smartphone, ultramobile e PC che dovrebbe attestarsi, nell’anno in corso, a circa 2,5 miliardi di unità, in aumento del 7,6% rispetto al 2013. I telefoni cellulari, pur continuando a rappresentare un ‘must’ per l’end user, continueranno a crescere, anche se a un ritmo più lento rispetto al passato (+5% con 1,9 miliardi di dispositivi), mentre una forte battuta di arresto è prevista per i PC tradizionali, che vengono considerati sempre più come uno strumento di creazione di contenuti condivisi, ma ormai troppo poco flessibili e leggeri per rispondere alle crescenti necessità di mobilità degli utenti finali. L’ultramobile (tablet e ibridi), sempre secondo la società di analisti, costituirà il principale driver del mercato per il 2014 con una crescita prevista dell’ordine del 54%. La dirompente diffusione di strumenti di comunicazione Web 2.0 si sta verificando a livello sia domestico sia aziendale. Anzi, molto spesso capita di assistere alla supremazia dell’uso domestico della tecnologia rispetto quello aziendale, con dipendenti che utilizzano dispositivi mobili ‘personali’ al posto di quelli forniti dell’impresa a scopo di business. I vantaggi che derivano alle aziende dall’adozione di device mobili sono diversi e non si limitano alla riduzione dei costi hardware; riguardano soprattutto la maggiore flessibilità e produttività dei dipendenti che possono lavorare in mobilità, avendo accesso ai dati e alle applicazioni ovunque, aumentando le proprie prestazioni, garantendo così maggiore efficacia ed efficienza ai processi di business e quindi competitività all’impresa. SICUREZZA: IL ‘TALLONE D’ACHILLE’ DELLA MOBILITY Fonte: www.dfki.de di Silvia Beraudo bili multi-piattaforma è raddoppiato tra le aziende nella seconda metà del 2012 (dati IDC). Solo in Europa occidentale la spesa per i software di enterprise mobility ha superato i 480 milioni di dollari nel 2012 e pare abbia superato i 660 milioni nel 2013. Il tasso di crescita medio annuo di queste soluzioni nel Vecchio Continente nel periodo 2012-2017 è stimato, sempre da IDC, intorno al 18%. E negli anni questi software si sono evoluti da singola soluzione tattica a vera piattaforma architetturale, con molte aziende che pongono proprio l’integrazione di soluzioni per la Il punto debole La security è il principale punto debole della business mobility. Nel nuovo ambiente aziendale, dominato da connessioni wireless, da cloud e mobility, l’IT deve proteggere e gestire una moltitudine di dispositivi mobili e una serie sempre più diversificata di sistemi operativi. Entro il 2017, secondo Gartner Group, il 90% delle aziende si troverà a dover gestire ambienti operativi multi-piattaforma, Windows, iOS e Android, un’eterogeneità di piattaforme che faciliterà l’operatività e la produttività aziendali, ma introdurrà nuove problematiche gestionali e in termini di servizi da offrire all’utenza interna. Se fino a qualche anno fa le organizzazioni, i fornitori di software IT e i produttori di computer hanno affrontato il problema della sicurezza informatica con prodotti basati su un unico modello, dove protezione e sicurezza erano forniti dal sistema operativo e dal software in esecuzione su di esso, oggi questo modello non è più sufficiente. Si devono adottare sistemi di sicurezza multi-livello, in grado non solo di proteggere ogni perimetro della rete aziendale, ma anche di offrire il giusto livello di prestazioni al sistema e l’accesso alle informazioni in tempo reale per mantenere gli utenti produttivi e connessi. I ‘mobile worker’ possono collegarsi in qualsiasi momento e in qualsiasi parte del mondo attraverso laptop e smartphone: più dispositivi in esecuzione su più piattaforme e su sistemi operativi diversi creano maggiori rischi e complessità da amministrare da parte dell’IT. L’avvento della mobility ha reso più vulnerabili i dati sensibili delle imprese, consentendo ai malintenzionati di infiltrarsi con più facilità nelle reti aziendali, di mettere a punto attacchi informatici sui singoli servizi generando un aumento esponenziale di malware sempre più sofisticati. A complicare il tutto si aggiunge la permanenza nelle aziende di vecchi PC legacy, difficili da aggiornare, o di device personali che non dispongono di sistemi di Fonte: www.dfki.de sicurezza adeguati per proteggere i dati sensibili aziendali, quali indirizzi L’uso di dispositivi mobile crea vantaggi alle aziende IP, informazioni su clienti in termini di maggiore disponibilità e produttività della o fornitori. Per arginare forza lavoro questi accadimenti l’approccio da adottare da parte dell’IT deve ed effettuarne la cancellazione, completa essere innovativo, tempestivo e capace di o selettiva, in caso di smarrimento, furto o anticipare, prevedere e rispondere rapida- altri accadimenti (per esempio per la cesmente agli incidenti quando si verificano, sazione del rapporto di collaborazione con anche grazie alla possibilità di monitorare l’utente). Attraverso una corretta strategia di Mobile Device Management, e quindi ogni singolo dispositivo in uso. una visione centralizzata di tutti i dispo- ‘Save the data’ La protezione dei dati business critical sui dispositivi mobili costituisce un aspetto cruciale della strategia di sicurezza delle organizzazioni. Si tratta infatti dei componenti più a rischio di una qualsiasi soluzione di business mobility. Ogni dispositivo può contenere diverse informazioni, pubbliche o private, e potenzialmente fornire l’accesso alla rete aziendale a chiunque ne venga in possesso. Furto di identità, spionaggio industriale, violazione della privacy sono solo alcuni esempi delle conseguenze di una cattiva gestione della sicurezza. Diverse e su più piani possono essere le strategie da mettere in campo per proteggere un dispositivo mobile. Prima tra tutte l’imposizione agli utenti, da parte degli amministratori IT, dell’uso di password individuali che diano accesso ai dati del dispositivo solo al legittimo proprietario e che, per molti sistemi, deve essere, oltre che robusta, con obbligo di re-settaggio schedulato. Non sempre però questo basta. Le organizzazioni più avanzate per limitare i rischi richiedono, per esempio, accessi attraverso smartcard, sistemi biometrici, impronte digitali o tecnologie simili. Un altro aspetto basilare per l’IT che guarda alla mobility è l’uso di soluzioni wireless per abilitare da remoto qualunque client, identificare proattivamente i rischi potenziali per il sistema informativo aziendale SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS Fonte: www.ilprogettistaindustriale.it mobilità nell’esistente infrastruttura IT come imperativo principale. Questo comporta considerazioni architetturali a più largo respiro, con i dipartimenti IT che stanno valutando quale stack di funzionalità implementare per realizzare una solida piattaforma mobile, in particolare ponendo l’attenzione su gestione e sicurezza dei device, sviluppo di applicazioni, integrazione con i sistemi di back-end, connettività e analytics. Per adeguarsi alla nuova realtà è quindi necessario un approccio strutturato e progettuale, che se da un lato implica la valorizzazione dei processi e delle strategie in uso, dall’altro necessita la loro integrazione con le nuove componenti mobili, una rivalutazione delle strategie di supporto agli utenti, della gestione e del controllo e, soprattutto, un ripensamento dei criteri legati alla sicurezza. Nel mondo di oggi, sempre più interconnesso, non si possono più ignorare fenomeni come ‘consumerizzazione’ dell’IT, app e Byod sitivi, è possibile non solo configurare gli apparati mobili (tablet, smartphone, cellulari), ma anche permettere la distribuzione delle applicazioni e la protezione delle informazioni. Grazie a opportuni software diventa facile controllare e proteggere i dati e le impostazioni di configurazione per i dispositivi mobili della rete, bloccare gli apparecchi che non devono avere accesso alle informazioni aziendali ed eliminare i dati da remoto in caso di necessità. Fonte: Gartner Group, IDC, BlackBerry 43 Fieldbus & Networks www.rapidvaluesolutions.com di Giuseppe Testa S e osserviamo un impianto per la produzione di prodotti alimentari, così come industriali, ci accorgiamo subito che il nodo focale, materie prime e/o semilavorati a parte, si trova in due specifiche sezioni dello stesso: la linea di produzione vera e propria, nella quale sono custoditi i ‘segreti’ e la ricetta del prodotto, e il sistema di movimentazione veloce, che raccorda le linee di confezionamento e accompagna il prodotto nei siti di distribuzione. Grazie alle sue approfondite competenze, Lenze ha inteso concentrarsi sulla parte relativa ai sistemi di movimentazione con un approccio innovativo e ‘privo di manutenzione’, quale alternativa ai tradizionali avviamenti diretti del motore, all’impiego di avviatori statici, così come agli utilizzi impropri che spesso si fanno degli inverter per selezionare velocità che saranno poi mantenute fisse nel tempo. Intelligentemente semplice L’arte sta nella semplicità: con Lenze Smart Motor l’azienda tedesca, prima ideatrice nella Motion Centric Automation, è riuscita a combinare la semplicità di un motore alimentato da rete con i vantaggi tipici di un controllo elettronico integrato. I più evidenti benefici possono essere così riassunti: standardizzazione delle motorizzazioni, il che comporta una riduzione fino al 70% dei ricambi per l’impianto; ergonomia di comando tramite Rfid (Radio Frequency Identification) attraverso smartphone; opzioni di installazione flessibili; estrema semplicità di comando. Massima standardizzazione, semplicità di comando ed elevata efficienza energetica: questo è ciò che si ottiene in un sistema di handling grazie alla filosofia del ‘tutto in uno’ ottenibile, per l’appunto, 44 UN MOTORE A PORTATA DI SMARTPHONE CON I SUOI SMART MOTOR, LENZE RENDE TABLET E TELEFONI DI ULTIMA GENERAZIONE DISPOSITIVI COMPLEMENTARI AL TRADIZIONALE PC PER LE OPERAZIONI DI CONFIGURAZIONE E MESSA IN SERVIZIO. IL TUTTO IN SICUREZZA E CON LA SEMPLICITÀ TIPICA DEGLI SMART DEVICE zione di strumenti appartenenti al mondo ‘consumer’ impone che siano assicurati gli adeguati standard di sicurezza. Lenze ha attentamente guardato a questo fondamentale aspetto e ha raggiunto il corrispondente obiettivo con le seguenti innovazioni: l’impiego della comunicazione NFC supportata dai dispositivi smart Con il nuovo Lenze Smart Motor è possibile di ultima generazione; la possiridurre Àno al 70% il numero di varianti delle bilità di effettuare le regolazioni motorizzazioni da installare su un impianto esclusivamente con apparato disalimentato, quindi senza correre con Lenze Smart Motor. Smart Motor è in rischi di regolazioni/parametrizzazioni con grado di garantire al motore una gamma l’impianto in movimento; l’adozione di un di velocità da 500 a 2.600 giri al minuto, livello di sicurezza gestito attraverso appocon funzionamento a coppia costante, sita password. Lenze ha calcolato che con grazie a un ‘quid’ di intelligenza in più il nuovo Smart Motor è possibile ridurre nella morsettiera. Caratteristica unica di fino al 70% il numero di varianti delle moquesto motore intelligente è la possibilità torizzazioni da installare su un impianto. di configurazione in assenza di tensione: Questo vantaggio consente una drastica prelevato dal proprio imballo, quindi riduzione dei costi di progettazione, docuprima ancora di procedere all’installa- mentazione, acquisto e gestione del mazione, basta la semplice applicazione per gazzino ricambi, con un beneficio stimato smartphone sviluppata da Lenze per confi- dell’ordine del 20% rispetto a un impianto gurare i nuovi motori attraverso la comuni- concepito in modo tradizionale. Smart cazione NFC (Near Field Communication). Motor, rispetto a un’installazione dotata di soft-starter, consente fino a cinque Disimballato, configurato commutazioni di velocità e l’impostazione e installato… via app individuale delle rampe di avvio e arresto. Tablet e smartphone diventano quindi Lenze Smart Motor è inoltre conforme dispositivi che si integrano perfetta- agli standard di efficienza energetica del mente con la tradizionale metodologia futuro, consentendo la realizzazione di PC-based per la configurazione dei di- impianti ‘green’, con requisiti d’ingombro spositivi, aggiungendo tutta la flessibilità minimi. e immediatezza di utilizzo che questo Lenze Italia - www.lenzeitalia.it approccio consente. Ovviamente, l’adoSETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS &RQQHWWLYLWjDPROWHSOLFL¿HOGEXVHDOOHUHWL(WKHUQHWLQGXVWULDOL Get connected! I gateway Anybus permettono di collegare facilmente e velocemente gli LPSLDQWLDTXDOVLDVLUHWHLQGXVWULDOH/DFRQ¿JXUD]LRQHDYYLHQHWUDPLWH LOVRIWZDUH$Q\EXV&RQ¿JXUDWLRQ0DQDJHU1HVVXQDSURJUDPPD]LRQHq necessaria. &RQQHWWL&RQ¿JXUD)DWWR www.anybus.it Fieldbus & Networks di Luca De Toffol T rovare un posto auto in città è sempre più un problema, si sa. Anche se si dispone di una rimessa, ottimizzare l’impiego degli spazi è fondamentale per alloggiare in sicurezza tutte le vetture, a maggior ragione se essa deve ospitare un corposo autoparco. A questo scopo GIO.VE., azienda di recente fondazione specializzata nella progettazione e realizzazione di parcheggi automatizzati, ha ideato Domino Box. Questa innovativa soluzione automatizzata riprende la logica del famoso Gioco del 15, in cui 15 tessere quadrate e numerate, disposte in una tabellina quadrata con 16 posizioni, devono venire spostate in verticale e orizzontale per ricreare una successione numerica corretta. Su questo stesso meccanismo si sviluppa la soluzione implementata nel cuore di Milano per l’automatizzazione di un garage privato destinato a ospitare diverse decine di automobili d’epoca. Alloggiato all’interno di un capannone, il sistema Domino Box dà spazio a 39 veicoli in 440 m2, posizionati su altrettanti carrelli che QUANDO PARCHEGGIARE DIVENTA UN GIOCO L’EFFICACE GESTIONE DI UN SISTEMA AUTOMATIZZATO DI MOVIMENTAZIONE DELLE AUTOVETTURE ALL’INTERNO DI UN GARAGE NON PUÒ PRESCINDERE DA UN SISTEMA DI CONTROLLO EFFICACE, COME QUELLO CREATO DA OVERALL CON I PRODOTTI PHOENIX CONTACT possono venire movimentati in contemporanea secondo logiche dinamiche, per trasferire l’automobile selezionata all’ingresso della struttura tramite il percorso più immediato. Per realizzare il sistema di controllo e supervisione di questa applicazione, GIO.VE. si è avvalsa del supporto di Overall, società nata nel 1994 a Seriate come realtà di rappresentanza per prodotti di automazione industriale, poi evolutasi fino a divenire un system integrator per i brand rappresentati. Grazie alle competenze interne alla società e all’esperienza nel campo del motion control e dell’automazione industriale maturata nel corso di ben 20 anni di attività, Overall è in grado di supportare il cliente in tutte le fasi di sviluppo dell’applicazione, dalla fase di progettazione e scelta dei prodotti, fino alla messa in servizio e al colImplementata nel cuore di Milano, la soluzione permette l’automatizzazione di un garage privato che ospita automobili d’epoca laudo finale. In 46 SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS Ogni carrello è dotato di un modulo radio I/O in grado di comunicare con apposite stazioni base dislocate lungo il perimetro del locale questa particolare realizzazione, Overall ha saputo consigliare a GIO.VE. la soluzione ottimale per realizzare il sistema di controllo e movimentazione dei carrelli, combinando efficienza operativa e libertà di movimento. L’architettura realizzata impiega una vasta gamma di so- L’architettura realizzata impiega una vasta gamma di soluzioni Phoenix Contact luzioni Phoenix Contact, dal PLC centrale ai moduli I/O (locali e remotati), dall’interfaccia HMI ai sistemi di trasmissione dei dati, agli strumenti per l’alimentazione e la sicurezza. Potenza elaborativa e comunicazione affidabile Il cervello dell’applicazione è un PLC compatto della serie ILC 350 ETH a prestazioni elevate, che comunica con tutti i carrelli e ne coordina i movimenti, elaborando una massa notevole di dati e segnali simultaneamente. A differenza del gioco, infatti, Domino Box movimenta in contemporanea più, o anche tutti i carrelli, così da rendere più rapidi gli spostamenti. Grazie all’interfaccia Ethernet integrata, il software di automazione PC Worx a norma IEC61131 consente di effettuare la parametrizzazione e la programmazione, di scambiare parallelamente i dati con i server OPC e di comunicare con gli utenti TCP/IP compatibili. Inoltre, la presenza di una porta Ethernet permette un’efficace gestione della teleassistenza, fondamentale data la saltuaria presenza umana in loco. Al fine di garantire la libertà di scorrimento dei singoli moduli, si è deciso di adottare un sistema di comunicazione wireless. In questo ambito più che in altri si è resa necessaria un’oculata valutazione delle esigenze e dell’ambiente applicativo: la necessità di far transitare le autovetture a bordo delle singole piattaforme ha comportato precisi vincoli in termini di allocazione dei sistemi elettronici, richiedendo la creazione di appositi alloggiamenti ribassati rispetto alla superficie dei carrelli e impedendo quindi l’installazione di antenne sporgenti. L’e- levata densità di trasmissioni wireless provenienti da fonti sia interne al perimetro del garage, sia presenti nell’area circostante, poi, ha enfatizzato l’importanza di disporre di un sistema calibrabile in modo preciso, per combinare affidabilità trasmissiva e resistenza alle interferenze. La soluzione ottimale è stata rintracciata nella tecnologia wireless Bluetooth (Ieee 802.15.1), particolarmente adatta a gestire numerose utenze in spazi ridotti, grazie all’utilizzo efficace degli spazi di frequenza. La trasmissione avviene dunque a banda larga sull’intera banda di frequenza di 2,4 GHz, grazie al salto di frequenza che vede tutti i 79 canali di salto commutati 1.600 volte al secondo. Ogni carrello è stato dotato di un modulo radio I/O in grado di comunicare con apposite stazioni base dislocate lungo il perimetro del locale. Il sistema I/O Bluetooth permette in questo modo di trasferire i dati tra il PLC centrale e i moduli I/O di in modo veloce ed efficiente, assicurando il collegamento dei segnali I/O attraverso Bluetooth nella rete Ethernet. È possibile gestire l’intero impianto in modo semplice e intuitivo sia in loco sia da remoto Tutto sotto controllo Per la supervisione è stato scelto un Panel PC industriale Per il trasferimento dei dati tra il PLC centrale e della famiglia Basic Line di i moduli I/O vengono utilizzati un collegamento Bluetooth e la rete Ethernet Phoenix Contact con grado di protezione IP65 e touchscreen protocolli TCP/IP, UDP e http. L’utente resistivo da 17”. può così azionare il meccanismo comoIl software di visualizzazione Visu+ in- damente da remoto tramite il proprio stallato su di esso permette di gestire smartphone o un altro dispositivo conl’intero impianto in modo semplice e nesso in rete, così da trovare poi il veiintuitivo, grazie alla chiara rappresen- colo prescelto già pronto ad attenderlo tazione grafica delle funzioni. all’ingresso della rimessa. Da qui è pertanto possibile settare i L’esperienza Overall ha permesso di parametri di riferimento e inviare co- creare l’intera architettura facendo rifemandi al sistema. Le funzionalità di rimento a Phoenix Contact quale unico diagnostica e di alarming permettono fornitore, assicurando al cliente un vandi verificare lo stato dell’impianto e di taggio in termini sia di gestione degli massimizzarne l’efficacia operativa, ordini, sia di progettazione e sviluppo, offrendo inoltre la registrazione degli dato che è stato possibile avvalersi di allarmi in un log storico. L’interfaccia- una gamma di articoli di elevata qualità, mento con il sistema non è limitato alla già perfettamente compatibili e intercopossibilità di interagire fisicamente in municanti. loco con il PC. Visu+ permette infatti Phoenix Contact - www.phoenixcontact.it l’interfacciamento in rete grazie ai SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS 47 Fieldbus & Networks di Orsola De Ponte U pgrade dello storico Deimos BT, il nuovo Deimos Ultra di BFT presenta importanti novità per l’installatore e l’utilizzatore finale, come la capacità del motore di aprire e chiudere cancelli da 400 o 600 kg, aumentando di 100 kg la portata massima rispetto la serie precedente. Nuovi anche i fine corsa magnetici: un sistema facile da installare che, grazie al magnete e al sensore, assicura prestazioni ottimali e massima sicurezza, anche con uso intensivo. L’automatismo è inoltre equipaggiato con il protocollo di comunicazione U-Link che, applicato su diversi prodotti BFT e aperto verso qualsiasi altro protocollo, consente a tutti i dispositivi di ‘parlare’ la stessa lingua per comunicare fra loro e verso l’esterno. Per esempio con l’app Blue Entry, una delle novità più importanti di BFT, un’applicazione in versione Android e Symbian per smartphone e tablet tramite la quale è possibile comandare i varchi abilitati in modo intuitivo, attraverso la tecnologia Bluetooth, e che consente di aprire un cancello con un veloce tap di conferma, oppure in modo automatico quando si è in portata di segnale con l’accesso associato. Inoltre, Deimos Ultra utilizza la tecnologia D-Track per gestire con la massima efficienza la coppia dei motori elettrici e permettere a cancelli, porte per garage, porte industriali e porte automatiche di operare con maggiore sicurezza, migliorandone il funzionamento e riducendo 48 LA PAROLA CHIAVE È ‘CONNETTERE’ UN’INNOVATIVA APP REALIZZATA DA BFT CONSENTE AGLI SMARTPHONE CON SISTEMA OPERATIVO ANDROID DI CONTROLLARE VIA BLUETOOTH, IN TUTTA SICUREZZA, L’AUTOMAZIONE DEI CANCELLI E DEGLI ACCESSI DI CASA Il sistema Deimos Ultra di BFT è equipaggiato con il protocollo di comunicazione U-Link sensibilmente gli spazi di arresto. Basato sulla tecnologia a microprocessore delle centrali BFT, D-Track adatta istantaneamente il livello minimo di spinta del motore, necessario all’esecuzione della manovra del cancello o della porta automatica, garantendo costantemente la massima sicurezza di utilizzo. L’app che apre le porte all’innovazione L’impegno di BFT nell’offrire sistemi integrati, livelli di flessibilità elevati, semplicità di installazione e manutenSETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS zione, ha portato l’azienda a sviluppare soluzioni tecnologiche continuamente rinnovate e all’avanguardia. Blue Entry è uno strumento innovativo che, unito alla tecnologia di Deimos Ultra, si conferma la soluzione più vicina a qualunque esigenza di automazione. Disponibile sia sul sito dell’azienda, sia su Google Play, l’applicazione consente al proprio smartphone con sistema operativo Android di interagire via Bluetooth con cancelli e accessi di casa dotati di automazioni BFT. L’app può controllare fino a quattro varchi in modo indipendente e consente di attribuire a ognuno la modalità di apertura preferita. Tutto ciò che l’installatore deve fare è dotare le centrali del protocollo U-link e di una scheda di espansione B Eba Android, che riconosce fino a un massimo di 16 cellulari. Blue Entry, inoltre, garantisce massima sicurezza: la cifratura dati del Bluetooth e le password di accesso alla scheda di espansione impediscono qualsiasi tentativo di manomissione. BFT - www.bft.it - www.gruppoicat.com ETHERNET/IP E’ ANCHE MOTION CONTROL AD ALTA VELOCITÀ SU ETHERNET STANDARD Coordinate più assi per la massima precisione nel controllo del movimento utilizzando servoazionamenti e inverter a frequenza variabile, il tutto su una rete Ethernet standard. EtherNet/IP aiuta a fonire una soluzione aperta, a prestazioni elevate, per il controllo distribuito di inverter e servoazionamenti multiasse. Rockwell Automation e il suo partner Cisco hanno sviluppato soluzioni che consentono di raggiungere risultati straordinari basandosi sul protocollo Ethernet standard. Per saperne di piu: www.emea.rockwellautomation.com/ethernetip di Giancarlo Bonacini L’ azienda FAR di Gaggio Montano (Bologna) opera da oltre 20 anni nel campo della pressofusione in alluminio. L’attività è svolta su due siti produttivi, per un totale di 15.000 m2 e 85 dipendenti. Le isole produttive autonome sono dieci, tutte integrate nel sistema informatico aziendale. Oltre che la soddisfazione del cliente, gli obiettivi principali di FAR sono la valorizzazione delle risorse umane come bene primario, il miglioramento dell’ambiente di lavoro, l’ottimizzazione delle risorse e la riduzione dei consumi energetici. FAR utilizza al meglio le tecnologie informatiche in modo da poter monitorare i costi aziendali e migliorare i processi, diminuendo così i costi di produzione per essere ancora più competitiva sul mercato nazionale e internazionale. In quest’ottica, nell’estate del 2013 la Direzione aziendale ha deciso di installare nello stabilimento un sistema di monitoraggio Electrex composto da vari strumenti che rilevano i dati dei consumi generali di energia elettrica dello stabi- 50 CONSUMI A PORTATA DI MANO I SISTEMI ELECTREX CONSENTONO ALL’AZIENDA FAR DI UTILIZZARE ANCHE SMARTPHONE, PALMARI E TABLET PER SEMPLIFICARE LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI E DEI CONSUMI limento, dei due trasformatori, nonché i consumi generali di gas tramite due analizzatori X3M H e un Yocto I/O connessi a un network bridge Yocto net. Su una delle isole produttive (‘Isola P’) vengono misurati i consumi di energia elettrica della termoregolatrice, della trancia, del robot, del forno, della pressa, del nastro e quelli del gas per il forno, tramite sei Atto e uno Yocto I/O connessi a un network bridge Yocto net. Accesso via smartphone, palmari e tablet La direzione di FAR aveva l’obiettivo di fare in modo che il sistema potesse essere gestito facilmente tramite smartphone, palmari e tablet. Di conseguenza, sugli Yocto net sono state caricate le implementazioni Web, Log 8, Mail Alarm, CaSETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS lendar e Charts che consentono di gestire tramite pagine Web varie funzionalità di energy automation e di visualizzazione dei dati storici e istantanei raccolti dagli strumenti Electrex, marchio di Akse. Sono state quindi realizzate alcune pagine Web personalizzate, per esempio per la visualizzazione del contatore generale dell’energia elettrica (kWh) dello stabilimento, della potenza istantanea (kW) dello stabilimento e dei due trasformatori, nonché del contatore generale del gas (m3) dello stabilimento. Tramite il pulsante ‘Grafici’ è possibile consultare da qualsiasi apparato fisso o mobile i grafici dei consumi accedendo alle pagine Web caricate sugli Yocto net. Per quanto concerne invece l’isola produttiva ‘P’, vengono visualizzati i contatori parziali progressivi delle utenze Fonte: 4 www.plmportal.org Fieldbus & Networks elettriche (kWh) termoregolatrice, pressa, robot, trancia, nastro, forno e dell’utenza gas del forno in m3. Tramite un ulteriore pulsante posto sulla pagina Web l’operatore, via smartphone, palmare o tablet, può effettuare il reset dei contatori, in applicativo l’energy manager di FAR può gestire dati storici (report numerici e grafici), misure online, qualità dell’energia, calendari, campagne di misura, log eventi, allarmi, centri di costo, export dati e via dicendo. Dal punto di vista dell’efficienza energetica i benefici ottenuti grazie al sistema di monitoraggio e alla possibilità di poterlo gestire facilmente tramite smartphone, palmari e tablet sono stati vari: l’organizzazione dei dati per isola produttiva e per singola lavorazione permette di gestire al meglio i processi produttivi e i centri di costo; l’individuazione immediata di assorbimenti anomali o Il software Energy Brain consente la gestione trend negativi consente dei consumi di energia elettrica e di altre fonti di intervenire prontaenergetiche, nonché dei parametri ambientali e di mente quando necessaproduzione Fonte: 3 www.fraunhofer.de modo da ottenere al termine delle lavorazioni i totali dell’energia elettrica e del gas utilizzati per ogni ciclo di lavoro. Due allarmi segnalano visivamente l’eventuale mancanza di rete o il guasto del forno. Sempre tramite il pulsante ‘Grafici’ è poi possibile consultare i grafici dei consumi accedendo alle pagine Web caricate sugli Yocto net. Nello stabilimento è stato installato anche il software Energy Brain, che consente la gestione dei consumi/produzione di energia elettrica e di altre fonti ener- Sistema di monitoraggio Electrex getiche (gas, acqua, vapore ecc.), dei parametri ambientali e di produzione rio. È inoltre possibile intervenire anche (aria compressa, temperature, livello illu- in termini di manutenzione predittiva. È minazione, calorie ecc.). Tramite questo possibile effettuare la storicizzazione dei a b c Schermate di visualizzazione via Web: generale (a), pagina ‘GraÀci’ (b), pagina ‘Isola P’ (c) dati e degli scostamenti rispetto a situazioni produttive analoghe delle varie isole produttive e individuare le inefficienze energetiche e gli sprechi, nonché valutare e individuare gli interventi tecnico/ gestionali da attuare per la riduzione dei consumi. Infine, è più semplice valutare eventuali progetti di energy saving. I prossimi passi I dati raccolti tramite il sistema di monitoraggio Electrex hanno consentito a FAR di effettuare una serie di valutazioni volte all’ottimizzazione delle risorse e alla riduzione dei consumi energetici. Su una delle isole, per esempio, sono stati inseriti dei nuovi motori brushless e sono stati attuate delle ottimizzazioni sui macchinari dei fornitori. Il sistema di monitoraggio è stato esteso anche a questa isola e il risultato delle misure effettuate dopo tali interventi sono stati positivi. FAR prevede di espandere a breve il sistema di monitoraggio a tutte le isole, inserendo anche la misura dell’aria compressa e delle aspiratrici dei fumi. Electrex - www.electrex.it SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS 51 Fieldbus & Networks E legante per essere inserito nell’arredamento, tecnologicamente sofisticato, semplice da installare e utilizzare; perfettamente integrato con le tecnologie di casa, controllabile da tablet o smartphone: è Evohome connected comfort, il nuovo dispositivo di Honeywell che gestisce via smartphone il riscaldamento, monitorando in tempo reale la temperatura e i consumi. Quasi l’80% della bolletta dell’energia è la spesa per il riscaldamento dell’abitazione e per l’acqua calda; ogni famiglia italiana spende tutti gli anni una cifra fra i 1.300 e i 1.500 euro per il consumo di gas per il riscaldamento, senza raggiungere il comfort adeguato poiché l’impianto non viene utilizzato in modo ottimale. Ce lo dice una ricerca dell’Università degli Studi Federico II di Napoli (Facoltà di Architettura), che ha anche rilevato come la maggior parte degli impianti domestici sia controllato da un termostato che imposta la temperatura nell’ambiente principale della casa, regolando tutto il sistema in modo uniforme a prescindere dalle necessità reali di ogni stanza. Chi dispone di più piani, dunque, può avere il seminterrato freddo, il piano terra alla giusta temperatura e il primo piano molto caldo, magari durante le ore del giorno in cui in casa non c’è nessuno. Capita così di avere il calorifero bollente ma di non sentire alcun beneficio, o di volerlo spegnere solo in alcune stanze per evitare temperature troppo alte. Spesso si sostengono spese di riscaldamento anche in periodi in cui nessuno usufruisce del calore prodotto, perché i componenti della famiglia sono abitualmente al lavoro, a scuola o in vacanza e per pigrizia o per scomodità il flusso di acqua calda che circola nei radiatori non viene chiuso o abbassato. Per tutti questi motivi, che afferiscono non solo alla necessità delle famiglie e degli individui di risparmiare denaro, ma anche all’esigenza globale di salvaguardare risorse ed evitare sprechi, Honeywell ha realizzato tecnologie che garantiscono il comfort, salvaguardano gli investimenti monetari e tutelano le risorse del pianeta, grazie a un impegno di ampia portata in R&S. Un controllo personalizzato Le tecnologie messa a punto da Honeywell permettono di avere un controllo della temperatura differenziato per le diverse aree dell’abitazione e sono integrate in un pro52 di Jessica Morante TECNOLOGIA PER UNA MIGLIORE QUALITÀ DELLA VITA EVOHOME CC GESTISCE IL RISCALDAMENTO DOMESTICO A ZONE, GARANTENDO IL COMFORT, EVITANDO GLI SPRECHI, TAGLIANDO I COSTI... CON UN CLICK dotto elegante, semplice da utilizzare e innovativo: Evohome connected comfort (cc), il sistema di regolazione a radiofrequenza per il ‘riscaldamento a zone’. Rispetto a uno strumento tradizionale Evohome cc permette di gestire fino a dodici differenti zone di qualsiasi abitazione, appartamento o casa indipendente, con qualsiasi tipologia di impianto, termosifoni o riscaldamento a pavimento, personalizzando la temperatura di ogni spazio in base alle esigenze e ai momenti d’uso delle stanze. Lo strumento intelligente riconosce quando una finestra è aperta ed è in grado di apprendere le abitudini di riscaldamento adottate da ogni persona. L’installazione è molto semplice e non richiede alcuna opera muraria o cablaggio elettrico. “Il riscaldamento di tutta un’abitazione non si può controllare allo stesso modo in tutte le camere, proprio come non si accendono o spengono tutte le luci della casa allo stesso tempo. Vi sono esigenze diverse nelle varie zone dell’appartamento, che vanno gestite in modo differenziato” dichiara Umberto Paracchini, marketing & communication manager EVC per il sud Europa di Honeywell. “Con il giusto sistema è possibile rendere la casa un luogo confortevole, regolando temperature diverse in ogni stanza e in precisi momenti della giornata. I test dimostrano i benefici della regolazione a zone e del monitoraggio in tempo reale della temperatura” continua Paracchini. “Sappiamo che i costi energetici sono una delle voci più rilevanti del bilancio SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS familiare e siamo convinti che Evohome cc possa fare davvero la differenza, consentendo l’uso del riscaldamento solo dove e quando se ne ha bisogno”. Con Evohome cc è disponibile anche la app gratuita Total Connect Comfort, che permette di controllare a distanza la temperatura della casa. Disponibile sia per iOS sia per Android, l’applicazione consente di accendere, spegnere, aumentare o abbassare la temperatura direttamente dal proprio smartphone o tablet in qualsiasi momento e ovunque ci si trovi. Comfort ed eleganza Trattandosi di prodotti che vanno inseriti nell’arredamento, rispettando lo stile delle persone, anche il look e il design per Honeywell sono molto importanti. Evohome cc è stato creato con grande attenzione ai dettagli e all’eleganza e trasferisce l’idea del comfort anche in termini estetici. È minimale e suggerisce il concetto di spazio intimo, personale, comodo pronto ad accogliere le persone e farle sentire a loro agio. Grazie al touchscreen a icone intuitive e a una grafica semplificata, inoltre, il comfort domestico si può gestire e controllare in modo molto semplice, con un tocco. Il pacchetto base Evohome cc Base Pack comprende una console di gestione, un modulo wireless e il gateway per il collegamento web. Honeywell Internat.- www.honeywell.com http://evohome.honeywell.com/it/ Fieldbus & Networks di Maria Grazia Dimundo H. ESSERS HA AUMENTATO L’EFFICIENZA DELLE ATTIVITÀ DI DISTRIBUZIONE GRAZIE ALL’APP PER SMARTPHONE TX-SMART DI TRANSICS L’ azienda specializzata in fleet management Transics ha recentemente lanciato sul mercato una nuova versione dell’app TX-Smart. Questa app per smartphone era stata sviluppata originariamente per migliorare lo scambio delle informazioni con i conducenti di subappaltatori occasionali. La nuova versione, integrata senza fili nel software di back office TX-Connect, aggiunge funzionalità destinate specificatamente al settore della distribuzione. Fra i primi utilizzatori vi è il gruppo di logistica belga H. Essers che, oltre ai PC fissi di bordo Transics per il trasporto intenso su strada e TX-Smart per i subappaltatori occasionali, ora si avvale anche del nuovo TX-Smart per i veicoli di distribuzione del reparto ‘Technical Care’. Solido e di facile utilizzo Nel corso degli ultimi anni, l’impresa a conduzione familiare H.Essers si è aggiudicata numerosi premi e titoli, in riconoscimento della forte visione strategica, della crescita rapida e dell’impegno costante in innovazione. L’azienda investe in modo deciso in tecnologia avanzata per supportare le proprie attività ed è cliente Transics da molto tempo. Oltre alla gamma di PC fissi di bordo di Transics, H. Essers ha iniziato a utilizzare TX-Smart nel luglio 2013 per la comunicazione con i conducenti dei subappaltatori occasionali. Più recentemente, ha introdotto il nuovo TX-Smart, impiegato per una trentina di conducenti propri, attivi nella propria sezione ‘High Value Technical Care’, che gestisce l’immagazzinamento e la distribuzione di materiale high-tech e 54 Un’unica piattaforma per i dispositivi fissi e mobili La nuova versione della app TX-Smart di Transics aggiunge funzionalità destinate speciÀcatamente al settore della distribuzione accessori informatici su brevi distanze. Questa soluzione fuori cabina è stata molto apprezzata dai conducenti addetti alla distribuzione, che utilizzano l’app sul robusto PDA industriale Motorola. “I clienti richiedono sempre più la tracciabilità dei propri colli” spiega Erwin Kelchtermans, business analyst di H. Essers. “Con il nostro portale Track-&-Trace già da qualche anno possono verificare lo stato delle loro spedizioni. Tuttavia, per avere in ogni momento una panoramica del carico, i nostri autisti responsabili della distribuzione devono poter eseguire una scansione dei pacchi fuori dalla cabina del camion nel momento di carico e scarico, salvare firme digitali, inserire eventuali osservazioni dei clienti, scattare foto, per esempio di merci danneggiate o documenti ecc. L’app TXSmart, di facile utilizzo, combinata con uno smartphone Motorola di livello industriale si è rivelata per noi la soluzione perfetta”. SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS “Un ulteriore vantaggio di TX-Smart è la possibilità per chi pianifica in azienda di comunicare con tutti i conducenti dal back office di Transics TX-Connect, a prescindere dal fatto che utilizzino un PC fisso di bordo Transics o TX-Smart” prosegue Kelchtermans. “Questo rende le operazioni del pianificatore più semplici e soprattutto più efficienti”. Fondata nel 1928, H. Essers è fra i più importanti fornitori europei di servizi di logistica per settori quali chimico, farmaceutico e delle merci di valore. Negli ultimi dieci anni l’azienda ha registrato una forte espansione, grazie alla crescita autonoma e a una serie di acquisizioni strategiche. Conta oltre 3.900 collaboratori, ripartiti fra 34 sedi in undici Paesi nell’Europa occidentale e orientale. Oltre alla sede centrale a Genk (Belgio), H. Essers ha una seconda base in Romania. Con 880.000 m² di magazzini, una flotta di 1.250 trattori e 2.500 rimorchi, il gruppo ha conseguito un giro d’affari di 409 milioni di euro nel 2013. Transics International, azienda di Wabco, è stata fondata nel 1991, sviluppa e commercializza soluzioni di gestione della flotta per il settore dei trasporti e della logistica. È fornitrice di soluzioni globali complete per camion, autisti, rimorchi, carichi e subappaltatori. Le sue soluzioni sono il risultato di molti anni di esperienza, un impegno costante in R&S e la focalizzazione assoluta sulla customer experience. H. Essers - www.essers.com Transics International - www.transics.com Fonte: www.trailermatics.com IN STRADA SENZA SORPRESE Fieldbus & Networks ALLA RICERCA DELLA PERFEZIONE FRUTTO DELLA PASSIONE DEL PROPRIETARIO PER IL PROPRIO LAVORO E PER LA TECNOLOGIA, QUESTO APPARTAMENTO È MODELLATO SULLA PERSONALITÀ DI CHI LA ABITA… CON L’AIUTO DELLA DOMOTICA VIMAR di Maria Paola Redilio D alla scelta dei materiali a quella degli elettrodomestici, dagli arredi agli impianti: tutto nell’appartamento qui descritto è stato studiato fin nei minimi particolari, per ottenere il massimo risultato possibile. E la stessa ricerca della perfezione, che ha guidato nella progettazione e realizzazione degli impianti la società New Elettric di Olgiate Olona (VA), ha fatto anche da guida nella scelta del sistema domotico By-me di Vimar per il comando di molteplici funzioni. Grazie infatti al coordinamento di controllo, comfort, efficienza energetica e sicurezza, la domotica Vimar migliora e rende ancora più piacevoli i momenti trascorsi tra le mura domestiche, rivelandosi la soluzione ideale per gestire in modo integrato e intelligente i diversi dispositivi installati. Una tecnologia che unisce innovazione e semplicità migliorando la qualità della vita, una tecnologia che accompagna i padroni di casa nella quotidianità, modellandosi di volta in volta sulle loro esigenze. Personalizzazione wa 360 gradi Con By-me ogni ambiente diventa personalizzabile. Basta sfiorare lo schermo di uno dei due Multimedia video touchscreen installati per richiamare, in pochi istanti e per ogni stanza della casa, una diversa combinazione di temperatura, illuminazione e comfort, precedentemente configurata. Vero e proprio gioiello tecnologico. che conquisterebbe qualsiasi appassionato di tecnologia, il Multimedia video touchscreen assolve anche alla funzione di videocitofono, regalando un’immagine perfetta di tutto ciò che accade dentro e fuori l’edificio. In questo caso, ne sono stati posizionati due, uno nella zona ‘living’ e l’altro nella zona notte. Dotati di schermo ultrapiatto e di una qualità di immagine ad alta definizione, questi dispositivi consentono di controllare l’intera abitazione. Luci, climatizzazione, automazioni, diffusione sonora, tutto è a portata di touch e facilmente gestibile attraverso pagine di supervisione semplici e intuitive. Visto poi che la tecnologia è il suo pane quotidiano, il proprietario non si è fatto sfuggire la possibilità di interfacciare il sistema domotico con il web tramite rete LAN, usufruendo così di servizi Internet quali Internet radio, lettura delle previsioni meteo o accesso a testate giornalistiche in versione web. L’integrazione di By-me con il web server gli consente invece di controllare la casa da remoto tramite smartphone. La domotica Vimar è stata scelta anche perché consente di gestire in modo semplice funzioni complesse. Per esempio, tutte le sorgenti luminose, rigorosamente a LED, si possono spegnere dal pannello di controllo centrale, evitando di doverle controllare una a una per paura di qualche dimenticanza. Allo stesso modo, si può impostare e supervisionare la temperatura, sia il riscaldamento che il raffrescamento, dei diversi ambienti o controllare i carichi elettrici, visualizzando i consumi ed evitando fastidiosi blackout dovuti a sovraccarico: gli elettrodomestici identificati come non prioritari vengono staccati nel caso in cui il prelievo di potenza superi i valori contrattuali. Adattabili a ogni esigenza Unico nel suo genere è anche l’impianto di diffusione sonora, con i diffusori comSETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS pletamente occultati dietro le pareti e una qualità audio perfetta. Grazie a By-me l’appartamento è stato diviso in quattro zone di ascolto differenti. In questo modo, i proprietari possono rilassarsi ascoltando l’ultimo successo pop in cucina, la radio in camera da letto oppure i migliori brani rock nello spazio dove il padrone di casa si esercita con la chitarra elettrica. La scelta del brano può avvenire tramite l’interfacciamento del sistema con diversi dispositivi quali radio, iPod, lettore CD e Bluetooth. Se poi alla musica si vuole associare un’atmosfera, basta sfiorare lo schermo di uno dei due Multimedia video touchscreen e in pochi istanti è possibile richiamare, per ogni zona, una diversa combinazione di temperatura, illuminazione e comfort, precedentemente configurata in base alle proprie esigenze. Il tutto controllabile localmente grazie a comandi domotici che governano sia le automazioni sia le luci, sapientemente incassate negli arredi per far risaltare alcuni particolari. Un ulteriore tocco di eleganza è conferito agli ambienti dalle linee della serie Eikon Evo. Tutti i dispositivi, compresi i due Multimedia video touchscreen, sono incorniciati da placche in cristallo color bianco diamante. Una finitura che si integra perfettamente con le superfici candide degli interni, dando quasi l’impressione di essere un tutt’uno con loro. In questo appartamento, nel quale sono stati impiegati i materiali, i prodotti e i sistemi tecnologicamente più all’avanguardia, la domotica Vimar, come un perfetto direttore d’orchestra, assicura il coordinamento e il dialogo, per un comfort e un benessere ottimali. Vimar - www.vimar.com 55 COMPETENCE IN COMMUNICATION * One for all Chip, moduli embedded, schede-PC, gateway. Hilscher: il Vostro miglior partner in soluzioni per la comunicazione industriale. One Partner ›› One Chip ›› All Systems Una gamma di prodotti che va dal dispositivo standard al modulo per applicazioni OEM alla soluzione single-chip. Hardware, software e stack di comunicazione realizzati ed ottimizzati da noi per la tecnologia netX: questo è l‘indiscusso vantaggio tecnologico che possiamo offrire come partner unico per la tua automazione. Infoline: +39 02 25007068 E-Mail: info@hilscher.it Web: www.hilscher.it Ad One for all Products 190x260 IT indd 1 28 01 2014 11:57:44 Fieldbus & Networks DAL FIELDBUS A INTERNET: I DATI ‘ESCONO’ DALL’AZIENDA Fonte:httpdatavizion.biz a cura di Ilaria De Poli SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS 57 Fieldbus & Networks di Orsola De Ponte L ENERGIA SOTTO CONTROLLO ANCHE VIA WEB a realizzazione dell’interporto di Bologna ha fatto parte di un progetto più ampio di sviluppo del territorio avviato negli anni ‘70 grazie alla collaborazione costruttiva fra enti pubblici e operatori privati. Ritenuta a ragione tra le più importanti in Italia, questa struttura logistica si è rivelata IL SISTEMA DI SUPERVISIONE DELL’IMPIANTO motore di sviluppo e cuore del sistema econoFOTOVOLTAICO REALIZZATO PER L’INTERPORTO mico locale e regionale, a conferma di come l’inDI BOLOGNA PREVEDE CONTROLLO REALTIME, termodalità rappresenti una scelta responsabile verso un modello di crescita attento ai temi della REPORTISTICA DELL’ENERGIA, SEGNALAZIONE DI sostenibilità ambientale. Quarant’anni fa l’idea ANOMALIE E ANALISI DELLA PRODUTTIVITÀ del trasporto intermodale era una scommessa, oggi rappresenta la via da più parti indicata per favorire la dinamica dei mercati e migliorare la coesione territoriale. Da sempre impegnato nella ricerca di soluzioni da adottare per la produzione di energia da fonti rinnovabili, che abbiano la caratteristica di avere un basso tasso di emissioni inquinanti in linea con l’obiettivo strategico di riduzione dei costi esterni ambientali, la società che gestisce l’interporto ha valutato, già nel corso del 2006, l’opportunità di investire nella messa a punto di un grande impianto fotovoltaico, investendo circa 5 milioni di euro. Le strutture dell’interporto contano circa 400.000 m2 di magazzini coperti, per cui si è deciso di mettere a punto più impianti fotovoltaici. Al momento è stato attivato il primo, con taglia di 4,2 MW, Fra i parametri monitorati dal sistema Àgura lo stato operativo e funzionale dei composto da 17 sottoparchi, sette cabine di tra- 200 inverter Refusol impiegati sformazione e 18.300 pannelli solari dislocati su nove padiglioni dell’interporto. Il sistema ha prodotto fino a oggi oltre gettazioni fotovoltaiche, che ha richiesto la migliore tecnologia di4,52 GWh di energia elettrica ed è tra i più grandi complessi fotovol- sponibile. Il progetto prevede un sistema di controllo e supervisione taici italiani. Sono attualmente in corso di realizzazione altri 8.000 m2 distribuito, che raccoglie, visualizza e storicizza i dati di processo di ulteriori impianti. provenienti dal campo. L’impianto fotovoltaico è suddiviso in sottoparchi, che corrispondono ai padiglioni in cui è ripartito il complesso Il sistema di controllo dell’interporto. I parametri monitorati sono numerosi: le correnti Il sistema di controllo dell’impianto è stato sviluppato da Rebernig generate dalle oltre 900 stringhe di pannelli fotovoltaici; lo stato Supervisioni per conto della committenza Overtech, società di pro- operativo e funzionale dei 200 inverter Refusol; i contatori fiscali che 58 SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS contabilizzano l’energia elettrica prodotta da ogni padiglione; i dati valori di processo in modo graficamente gradevole, sia storicizzate su provenienti dai sensori ambientali di temperatura e irraggiamento database relazionale, consentendo un’analisi storica e un’elaboracollocati in campo, con cui vengono calcolati gli indici di resa dell’im- zione statistica. Grazie a questo tipo di architettura è stato possibile pianto. sviluppare un unico sistema di supervisione in grado di sintetizzare, Il sistema di controllo distribuito è dislocato in parte sui tetti dei ma- senza margine di errore, i dati provenienti da sistemi eterogenei, ingazzini, in cui le stazioni di campo raccolgono ed elaborano i dati di processo. Il sistema di supervisione e storicizzazione dei dati, gestito dalla committenza, risiede su un server centralizzato e consente di visualizzare lo stato funzionale dell’impianto e analizzare i dati storici, sia localmente sia con accesso web. I 17 router industriali installati in campo sono connessi al server centrale tramite connessione wireless 3G. La comunicazione con i dispositivi appartenenti al sistema fotovoltaico e con gli slave I/O e altre unità di controllo è realizzata tramite rete Ethernet e bus seriale. Le informazioni raccolte ed elaborate confluiscono nel sistema di supervisione composto da un server virtualizzato dalla piattaforma Scada/HMI Movicon 11 e dal database MySQL. I Il sistema di controllo e supervisione distribuito raccoglie, visualizza e storicizza i dati di router industriali sono stati configurati per rac- processo provenienti dal campo cogliere i dati relativi a parametri di processo diversificati, attuando di fatto delle conversioni di protocollo. Così, troducendo l’importante vantaggio di rendere efficace l’utilizzo della per esempio, protocolli proprietari, quali quelli degli inverter solari, supervisione a personale che si rapporta con l’impianto mediante si rendono disponibili in protocollo standard Modbus TCP/IP. Un’altra ruoli e funzioni differenziate: progettisti, investitori, manutentori. Ovviamente, la gestione degli utenti prevede l’accesso al sistema tramite opportuni log in, con privilegi differenziati a seconda della funzione, secondo i necessari criteri di sicurezza. Tali necessità erano richieste in modo imprescindibile dalla committenza. Informazioni disponibili via web Le potenzialità introdotte da Movicon, in termini di sviluppo di interfacce HMI hanno permesso di implementare grafiche di comprensione immediata, senza trascurare in alcun caso gli aspetti prettamente ingegneristici. Tutti i dati operativi vengono visualizzati attraverso interfaccia web, consentendo una Gli operatori possono effettuare le analisi anche tramite trend facilmente implementabili supervisione remota molto agevole e alla porgrazie al software Movicon tata di ogni attore che opera sugli apparati. Questi possono effettuare le loro analisi attraimportante funzione delle stazioni di campo è quella di elaborare verso un alto livello di dettaglio fornito dai grafici sui dati storici e in tempo reale i dati di produzione raccolti, per effettuare confronti dai trend facilmente implementabili grazie al software Movicon. La con i sensori ambientali e produrre così allarmi in modo puntuale e tecnologia web client offerta da Movicon offre un’architettura web reattivo, consentendo alla committenza di agire in tempo reale per senza necessità di configurazione sistemistica. L’accesso via web al sistema, mantenendo fermi i requisiti di accesso tramite log in, massimizzare l’efficacia dell’impianto. Il progetto software basato su Movicon ha la funzione di supervisio- non richiede alcuna installazione e può avvenire da qualsiasi sistema nare le diverse sottostazioni, presentando all’operatore interfacce remoto, sia esso un comune browser Internet o un dispositivo mobile grafiche intuitive, che garantiscono un facile utilizzo e un totale con- quale smartphone o tablet. I risultati conseguiti da Rebernig Supertrollo del sistema monitorato, con possibilità di intervento al fine di visioni hanno raggiunto pienamente l’obiettivo prefissato in tempi ottimizzare le condizioni di esercizio dei vari sistemi e/o gestire tem- rapidi, con estrema soddisfazione del cliente, che è attualmente in pestivamente eventuali criticità di funzionamento, quali malfunzio- grado di gestire e manutenere l’intero sistema, e degli investitori, namenti di inverter, rottura di fusibili nelle cassette stringa o perdita che dispongono sempre e in qualsiasi momento, tramite l’accesso di connettività delle stazioni. I dati di processo di maggiore inte- web, dei dati operativi e dei risparmi conseguiti. resse sono quindi gestiti sia in rappresentazioni grafiche realtime, Progea - www.progea.com attraverso sinottici riportanti la rappresentazione degli stati e dei SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS 59 Fieldbus & Networks di Martina Moretti B enevento, Italia: l’Università del Sannio, che ha qui la sua sede, è un ateneo giovane. Nata verso la fine degli anni ’80 come unità distaccata dell’Università di Salerno, dal 1998 ha acquisito piena autonomia e oggi propone corsi di laurea in ingegneria, diritto, economia e scienze. Associata al Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici (Cmcc) e molto attiva nell’ambito della ricerca universitaria, conta circa 8.000 studenti iscritti. Tra questi figurano Furio Buonopane e Alessandro Reale, laureatisi nel marzo 2013 in ingegneria elettronica per l’automazione e le telecomunicazioni con tesi di laurea sul controllo realtime di una rete idrica, sviluppata nell’ambito di un progetto seguito dai docenti Nicola Fontana, Gustavo Marini e Luigi Guglielmo, nonché da Paolo Rubino e Paolo Esposito, anch’essi ingegneri. I dispositivi eWon, soluzione potente, affidabile e flessibile, ben si adattano all’impiego in applicazioni di telecontrollo; per questo motivo, sono i veri protagonisti dell’architettura di monitoraggio e controllo da remoto che permette di mantenere sotto controllo la pressione dell’acqua di un distretto della rete di distribuzione idrica della città di Benevento. GOCCIA DOPO GOCCIA IL SISTEMA PER IL CONTROLLO E IL MONITORAGGIO DEL FLUSSO DELL’ACQUA REALIZZATO A BENEVENTO IMPIEGA I ROUTER EWON anche il consumo dell’energia utilizzata per trattare, sollevare, immettere e pompare l’acqua nella rete”. Per questo motivo, nell’ultimo decennio ci si è attivati per mettere in atto strategie volte a contenere il volume delle perdite idriche. Il primo problema che si pone relativamente alla Interventi a basso costo questione delle perdite è È noto da tempo ormai quale sia la situazione dei quello della convenienza sistemi di distribuzione dell’acqua in Italia: sono effettiva di una strategia ingenti le perdite registrate, che in alcuni casi si di contenimento. L’acqua attestano addirittura su valori superiori al 40-45% ha un costo molto modedel flusso della portata immessa nelle tubature. sto, pertanto non avrebbe Si tratta di fuoriuscite imputabili a diversi fattori alcun senso sostenere un (falle, rotture nelle tubature condotte o nei rac- Schema di funzionamento delle rete con eWon forte investimento econocordi, obsolescenza dei materiali, manutenzione mico, per esempio la sonon soddisfacente), ma causate anche in buona parte da volumi non stituzione di gran parte dell’attuale rete idrica con infrastrutture più contabilizzati, ovvero dai cosiddetti ‘furti d’acqua’. Essendo l’Italia per moderne, per limitare il danno: il rientro dell’investimento sarebbe sua stessa conformazione geologica un Paese ricco di sorgenti e di un traguardo pressoché impossibile da raggiungere. “Dove occorrono corsi d’acqua, la questione delle perdite viene spesso percepita come perdite fisiologiche di entità contenuta si cerca di intervenire con sotutto sommato irrilevante, ma il danno complessivo subìto dalle so- luzioni che consentono di abbattere le perdite a costi accettabili per cietà responsabili della distribuzione dell’acqua è tutt’altro che tra- il gestore” continua Fontana. “In quest’ottica, uno degli interventi che scurabile sotto il profilo economico. “In questi anni ci si è resi conto è possibile eseguire è di abbattere le pressioni interne sul sistema”. che quello della dispersione dell’acqua è un problema da affrontare Prendiamo per esempio un tubo dentro il quale passa dell’acqua. Se senza ulteriore indugio” sottolinea Fontana. “Non si tratta solo di ot- questo tubo presenta un foro, la perdita sarà tanto più grande quanto timizzare lo spreco e le perdite, cosa già di per sé importante, bensì maggiore è la pressione a cui è sottoposta l’acqua. Una soluzione 60 SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS I prodotti eWon permettono di implementare un controllo realtime la comunicazione punto-punto tramite rete wifi, ma la connessione non risultava stabile, poiché i punti erano troppo lontani. Per questo motivo abbiamo cercato delle alternative GSM/Gprs e il router eWon ci è sembrato una scelta interessante”. Nel punto di alimentazione del distretto erano presenti una valvola di riduzione della pressione, due misuratori di pressione, un misuratore di portata e un PLC, mentre nel nodo di controllo, ovvero il nodo idraulicamente più sfavorito, sono stati installati un modulo Point I/O e un misuratore di pressione. Ogni impianto remoto era munito di modem telefonico per la trasmissione dei dati, l’invio dei comandi tramite tecnologia GSM/Gprs e la ricezione dei dati stessi in formato digitale. La comunicazione tra impianto remoto e centro di supervisione avviene quindi via GSM (sms) o Gprs; questo ha il vantaggio di offrire un servizio sempre garantito pur con limitazioni sulla banda disponibile. I dispositivi eWon permettono l’interazione con gli impianti remoti attraverso un tunnel di comunicazione sicuro a banda larga senza bisogno di modificare l’infrastruttura e le impostazioni di sicurezza esistenti; instaurano la comunicazione tramite connessione alla rete Ethernet LAN o collegando il dispositivo attraverso rete mobile. Garantiscono inoltre la compatibilità con un’ampia serie di PLC con collegamento Ethernet o seriale, sfruttando i protocolli di comunicazione utilizzati nell’automazione: Profibus/MPI, IsoTCP, Modbus RTU/TCP, DF1, Ethernet/IP. Il router eWon ha permesso di far puntare il nodo slave del misuratore di pressione al nodo master dove era installato il PLC; successivamente, la combinazione con eFive 25, la soluzione per la gestione remota centralizzata aperta e integrata compatibile con Scada e PLC di eWon, ha permesso di realizzare un’architettura completa di telecontrollo in realtime. Infine, grazie alla memoria di eWon, oltre a monitorare le applicazioni da remoto, è possibile effettuare modifiche o correzioni direttamente online. Inoltre, eWON gestisce il ciclo completo di notifica di allarme dal momento in cui si verifica l’emergenza, eventualmente facendo scattare azioni multiple per ciascun allarme, via sms o email di avviso. per ridurre la perdita sarà diminuire il livello della pressione, facendo tuttavia attenzione a mantenere la pressione minima necessaria per garantire l’acqua a tutte le utenze. “Il nostro progetto consisteva proprio in questo: stabilire un livello ottimale di pressione all’interno della rete di distribuzione, in modo che tutti gli utenti potessero beneficiare dell’acqua nelle loro abitazioni. Mantenendo la pressione al livello minimo sufficiente è possibile contenere il volume delle perdite e consentire al gestore di ottenere un risultato soddisfacente rispettando il budget”. Dopo aver eseguito una serie di test in laboratorio, il progetto è stato testato ‘sul campo’ implementandolo per qualche ora in un quartiere di Benevento. “I privati cittadini non erano a conoscenza del test” spiega Fontana “altrimenti sarebbero potuti rimanere influenzati nell’esprimere un giudizio sulla qualità del servizio di erogazione dell’acqua. Nelle ore del test nessuno si è lamentato di un calo di pressione Flessibilità, robustezza dell’acqua dai rubinetti, il che non ci ha I router eWon sono i veri protagonisti del progetto e affidabilità sorpreso, ovviamente, poiché la pressione era sotto controllo, quindi possiamo dire che il test è effettivamente Il supporto tecnico fornito da EFA Automazione, che commercializza i riuscito”. Gesesa, la società responsabile della gestione dell’acqua, prodotti eWon in esclusiva per il territorio italiano, è stato molto appartecipata in parte dal Comune di Benevento, è rimasta anch’essa prezzato da coloro che hanno preso parte al progetto. “Walter Mansoddisfatta dall’esito del test, tanto che implementerà l’applicazione delli di EFA si è rivelato una fonte di informazioni davvero preziosa: per l’approvvigionamento di acqua a un intero quartiere cittadino. Non oltre a spiegarci il funzionamento e le potenzialità del prodotto, ci ha solo: l’Università del Sannio sta collaborando con l’Università degli fatto capire che con eWon si potevano realizzare applicazioni comStudi di Napoli Federico II per lo sviluppo di un’applicazione che per- plesse” precisa Buonopane. Il prodotto ha soddisfatto le aspettative metterà di recuperare energia elettrica dall’acqua. “Per abbattere la e nell’applicazione che le università di Benevento e Napoli stanno repressione occorre dissipare l’energia in eccesso installando una val- alizzando congiuntamente verrà utilizzato Flexy, il router M2M moduvola. Questa energia però si può recuperare semplicemente installando lare componibile di eWON che, in virtù della sua flessibilità, supporta una turbina” sottolinea ancora Fontana. “Anche se parliamo di pochi progetti più evoluti. kW, il costo di installazione è davvero modesto, rendendo conveniente La configurazione di eWon non ha rappresentato un problema per i prol’operazione soprattutto in quelle aree difficoltose da raggiungere e gettisti, anzi: uno dei punti di forza del prodotto è proprio la semplicità dell’interfaccia e la rapidità di implementazione, che consentono di permettendo l’autosufficienza della strumentazione”. arrivare in breve tempo alla messa in opera anche a chi non è un utente Controllare le perdite idriche con eWon esperto. Conclude Buonopane: “Sicuramente eWon si è rivelato uno Protagonista assoluto del progetto è stato il router eWon 2005CD, strumento potente e ci permetterà di migliorare la gestione dell’acqua potenziato in combinazione con eFive. “C’era la necessità di far co- nella nostra città”. municare il PLC con il nodo sfavorito, dove si trovava il misuratore di EFA Automazione - www.efa.it pressione” illustra Buonopane. “Inizialmente si era pensato di stabilire SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS 61 Fieldbus & Networks di Paola Redili O LA SALDATURA VA IN RETE rmai si possono monitorare tutte le aree di un ambiente produttivo, per misurare capacità, produttività e qualità, con una sola eccezione, PUNTO DI RIFERIMENTO NEL MONDO DELLA almeno finora: la saldatura. Nello SALDATURA IN TERMINI DI AFFIDABILITÀ, QUALITÀ sviluppo della linea di prodotti Axcess, l’azienda E CAPACITÀ DI RISPOSTA AL CLIENTE, MILLER HA americana Miller Electric con sede ad ApplePUNTATO SULLA PIATTAFORMA DI EUROTECH PER ton, Wisconsin, marchio di riferimento a livello mondiale nella costruzione di saldatrici ad arco, INNOVARE LA GAMMA AXCESS azionamenti per motori, macchine per il taglio al Una saldatura plasma, attrezzature per la sicurezza personale e mancante altro ancora, ha individuato opportunità intereso difettosa santi nella connessione delle macchine in rete, può causare per rendere i dati di saldatura più facilmente acun notevole incremento dei cessibili e fruibili. Una soluzione in rete, unita a costi a valle un sistema sofisticato di monitoraggio della saldel processo datura, contribuisce ad accorciare i tempi di forproduttivo mazione dei nuovi saldatori con istruzioni visive passo-passo, oltre a mettere prontamente in allarme gli operatori in caso di potenziali problemi. Oltre a ciò che l’operatore riesce a vedere con i propri occhi, il personale di produzione dovrebbe poter accedere alla macchina attraverso una serie di pagine web in- successivamente elaborare per ricavarne informazioni utili. Axcess E tuitive visualizzabili da qualsiasi luogo, dalla fabbrica, dall’ufficio del con Insight è invece in grado di trasformare i dati grezzi in informazioni direttore o da un sito remoto. Con questo obiettivo, Miller si è messa fruibili immediatamente per prendere decisioni ragionate, al fine di al lavoro per sviluppare la nuova generazione di saldatrici Axcess, de- migliorare l’attività di saldatura. Con la famiglia di prodotti di Miller i clienti possono individuare velocemente un problema, sapere dove si nominata Axcess E, dove ‘E’ sta per ‘Ethernet’. è verificato e risolverlo per ottenere un effettivo miglioramento dell’efL’evoluzione della gamma ficienza e della qualità, oltre a eliminare i costi inutili. Axcess E è un’evoluzione della gamma Axcess, che vanta un parco installato di oltre 10.000 unità. Miller ha anche integrato in Axcess La sfida: opzioni I/O, software avanzato E un’applicazione avanzata di monitoraggio della saldatura chiamata e nessuno schermo Insight. Insieme all’applicazione per PC Insight Centerpoint, la solu- Per gestire Axcess E Miller cercava una soluzione embedded che rizione guida gli operatori con istruzioni passo-passo nel processo di spondesse a specifiche esigenze hardware. Per quanto riguarda la produzione di un componente. Inoltre, il software può segnalare comunicazione e le interfacce I/O, voleva integrare protocolli moderni all’operatore potenziali difetti, come saldature mancanti, sovra o come Ethernet per consentire il monitoraggio remoto e l’interfacciasotto-dimensionate, non conformi ai limiti consentiti e altro ancora. Il mento attraverso una pagina Web accessibile senza limiti di tempo software può raccogliere i dati relativi ai tempi morti della cella, utili e luogo. La nuova piattaforma avrebbe comunque avuto bisogno di per individuare eventuali colli di bottiglia. Il sistema di monitoraggio funzionalità CAN e USB per la retrocompatibilità con i sistemi Axcess fornisce informazioni per valutare tempi di ciclo, produttività, qualità, precedenti. Questi requisiti hardware confluivano in un pacchetto di OEE (efficienza totale dell’impianto) e consumi di metallo d’apporto protocolli e standard che doveva essere collegato velocemente al sie gas di schermatura. In caso di problemi, questi dati consentono ai stema ed essere in grado di fornire dati precisi per l’analisi a livello direttori di individuare velocemente l’ubicazione dell’errore e la sua software. Inoltre, poiché tutte le informazioni sarebbero state visuaorigine: un difetto hardware, un errore dell’operatore o un’altra causa. lizzate su una pagina web, la soluzione embedded doveva essere Il vantaggio principale per il cliente di Miller è l’individuazione precoce ‘headless’, cioè priva di monitor. La presenza di un monitor, infatti. di errori o difetti. Infatti, prima si individua un problema nel processo, avrebbe aumentato i costi e la complessità della soluzione. Ultima sfida: la scelta del software. La roadmap della gamma Axcess E premeno costoso sarà il relativo intervento correttivo. Con Axcess E, Miller si è assicurata un vantaggio concreto sul mercato. vede l’impiego di una serie di prodotti Ethernet che hanno tempistiche La nuova gamma offre una soluzione integrata, diversamente da altri di lancio molto precise, secondo le esigenze dei vari mercati verticali. prodotti che richiedono dispositivi di monitoraggio esterni con molte Miller ha scelto di impiegare il sistema operativo Windows CE che parti aggiuntive e maggiori costi e complessità. I sistemi della concor- agevola l’espansione futura. Inoltre, Miller intendeva utilizzare per renza possono produrre grandi quantità di dati grezzi, che l’utente deve quanto possibile software middleware ‘off-the-shelf’, per semplifi62 SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS care l’espansione e la portabilità fra le diverse versioni del prodotto. I programmatori di Miller però provenivano da esperienze in ambito embedded con competenze prevalentemente sviluppate nell’utilizzo di linguaggi C standard. Il prodotto Axcess E sarebbe stata la loro prima esperienza di portabilità di Windows su una saldatrice e Miller non aveva programmatori Windows. Pertanto, dovendo scegliere un fornitore embedded, Miller cercava un partner che potesse garantire un supporto adeguato per accelerare la formazione. Un approccio vincente Focalizzandosi su sistemi headless Miller ha presto ristretto la rosa delle possibili scelte a due soluzioni embedded, fra le quali il modulo TurboIXP di Eurotech basato su processore Intel IXP465. Questo supporta Windows CE e sistemi di comunicazione e I/O quali Ethernet, Pagina di accesso a Insight con i dettagli dell’ultima saldatura effettuata da una stazione e un saldatore speciÀci Le funzionalità di monitoraggio avanzate riepilogano dati di tensione, uscite, amperaggio e altri valori di ogni postazione Devicenet, CAN 2.0 e USB. Inoltre, Eurotech si è resa disponibile per lavorare a stretto contatto con i programmatori di Miller per istruirli velocemente sul sistema operativo di Turbo IXP. Oltretutto, il processo di sviluppo di Eurotech guarda più all’instaurazione di un rapporto di fiducia con il cliente che al risultato economico, approccio che coincide con quello della stessa Miller. “Ci ha convinto il modello di business di Eurotech, assolutamente in linea con quello di Miller” conferma Knut Froland, business development manager di Miller. “Eurotech ha lavorato per farci andare in produzione: abbiamo ottenuto dall’azienda risposte rapide ed efficaci ed essa ha persino coinvolto consulenti esterni quando necessario per accelerare i tempi di lancio del nostro Tecnologie per l’automazione industriale Sistemi e componenti Fiera settoriale internazionale e congresso Norimberga, Germania, 25 – 27 novembre 2014 Answers for automation La mostra leader per l'automazione industriale in Europa offre: • una panoramica globale del mercato • 1.600 espositori, compresi tutti i principali attori • prodotti e soluzioni • innovazioni e tendenze gratuito l’accesso r e p ti a tr Regis ps/tickets ago.com/s www.mes in fiera Per ulteriori informazioni: +49 711 61946-828 o sps@mesago.com Fieldbus & Networks prodotto”. Costruendo un rapporto molto stretto, Eurotech e Miller hanno risolto velocemente i problemi principali dello sviluppo della piattaforma embedded per Axcess E. Per esempio, poiché l’applicazione di Miller conteneva più processi sincroni rispetto alle normali applicazioni, in fase di beta test è stato individuato un bug nel software dei driver CAN. Miller si è rivolta a Eurotech e ha potuto contare della fabbrica, sia come sistemi singoli collegati direttamente a un PC con connessioni periodiche secondo necessità. È per esempio possibile adottare una configurazione nella quale ogni stazione di saldatura sia composta da un sistema Axcess E con un PC, il tutto collegato a un server SQL, oppure in cui una stazione viene connessa periodicamente tramite un cavo Ethernet a un PC che può estrarre i dati di saldatura. Risultato: Axcess E di Miller Welding Axcess E con software Insight Centerpoint aiuta operatori e responsabili a ottimizzare la produzione La nuova gamma Axcess E è stata accolta molto favorevolmente dal mercato. Molti clienti di Miller apprezzano la possibilità di controllare meglio l’attività di saldatura, perché finalmente possono disporre delle informazioni necessarie per individuare e risolvere i problemi. Inoltre, Miller ha progettato un modulo che può essere installato a posteriori su qualsiasi sistema Axcess standard per trasformarlo in una versione E. Miller sta ora puntando a un pubblico più ampio di nuovi clienti che capiscano i vantaggi di un maggiore controllo sul processo di sal- sull’intervento di un tecnico software che ha risolto il problema nel giro di 24 ore. Grazie alla velocità di risposta del team di assistenza e ingegneria di Eurotech, Miller ha portato a termine la fase di beta test con discrepanze minime rispetto alle tempistiche del progetto. La piattaforma Eurotech con Windows CE Sul fronte software, il modello Axcess E viene fornito con l’applicazione di monitoraggio della saldatura Insight integrata in ogni sistema. Disponibile con tre diversi livelli di funzionalità, Insight offre funzioni di analisi critica, fra cui Part Tracking, calcolo del numero di parti passate o scartate, tempi morti, saldature mancanti, stati della cella automatizzata, report riepilogativi ecc. Ogni Axcess E rende disponibili pagine web a scopo di configurazione, diagnostica e ‘istantanee’ di informazioni sulle prestazioni di saldatura. L’operatore può visualizzare le informazioni di base della macchina e dettagli relativi a tensione, alimentazione del filo e induttanza per un processo specifico su una stazione. Può inoltre utilizzare uno strumento per la creazione della pagina web del cliente (per il quale Miller ha depositato richiesta di brevetto) per creare una pagina personalizzata attraverso la quale monitorare in modo più dettagliato le prestazioni di saldatura. Per i clienti che chiedono maggiore dettaglio è disponibile anche l’applicazione per PC Insight Centerpoint, un’interfaccia utente avanzata, ricca di funzionalità, ideale per operatori e responsabili di produzione che vogliono informazioni su tutti i dati di saldatura e le impostazioni del sistema. L’interfaccia uomo-macchina (HMI), utilizzata dall’operatore per la procedura guidata di creazione di un componente, fornisce un riepilogo quando il pezzo è ultimato, con numero di saldature eseguite rispetto a quelle previste, quantità di filo e di gas di schermatura utilizzate, velocità di deposizione, statistiche sui difetti ecc. Infine, Insight Reporter è un’altra applicazione per PC con una libreria di report di gestione preconfigurati che forniscono informazioni essenziali su produttività, qualità e altri parametri. Incorporando le funzionalità chiave della piattaforma embedded con soluzioni software avanzate, Axcess E mette a disposizione un prodotto innovativo che soddisfa le tre esigenze fondamentali per qualsiasi attività di saldatura: miglioramento della qualità, riduzione dei costi e aumento della produttività. Il prodotto consente ai responsabili di conoscere tutti gli aspetti dell’attività di saldatura. Inoltre, Axcess E può essere configurato e implementato secondo le esigenze e le funzionalità specifiche di ciascun cliente, sia come ‘flotta’ di sistemi collegati attraverso la rete Ethernet 64 La schermata di Insight Centerpoint mostra l’interfaccia che guida l’operatore e controlla ogni saldatura in termini di corrente, tensione, velocità di alimentazione del Àlo, gas di schermatura (opzionale) e durata datura, da ciò che accade all’arco di saldatura, alla diagnostica della cella, ai tempi morti ecc. Miller continua ad arricchire le funzionalità di Axcess E: collabora per esempio con diversi partner per integrare nuove funzionalità grazie alla facilità di espansione della piattaforma Windows CE, che offre la giusta flessibilità per far crescere il prodotto. Quando Axcess E verrà adottata da un maggiore numero di clienti, Miller aumenterà la produzione e aggiungerà nuove funzionalità. Oltre alla saldatura manuale Axcess E può essere adattata alla saldatura robotizzata, a dimostrazione che la piattaforma di Eurotech è una soluzione ideale per un’ampia gamma di esigenze di saldatura MIG. In ottica futura, Miller continuerà a collaborare strettamente con Eurotech per lo sviluppo della famiglia Axcess E, introducendo nuove tecnologie e linee di prodotti che le consentiranno di rispondere a tutte le esigenze di saldatura. Intanto, Axcess E offre informazioni preziose in tempo reale per operatori, tecnici e responsabili, per ridurre i costi, aumentare la produttività e migliorare la qualità. SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS Eurotech - www.eurotech.com SmartWire-DT® The easy way to connect. SmartWire-DT TM The easy way to connect Ciò che è importante per voi lo è anche per noi SmartWire-DT comunica anche attraverso Powerlink SmartWire-DT ottimizza i processi di produzione Soluzioni più “snelle” con la tecnologia SmartWire-DT di Eaton, l’innovativo sistema di comunicazione che permette una drastica riduzione dei costi diretti ed indiretti di realizzazione dei sistemi di comando, segnalazione, diagnostica e comunicazione dei quadri di automazione e del bordo macchina. SmartWire-DT riduce il cablaggio di tutti i componenti che vengono connessi attraverso un singolo cavo piatto, senza l’utilizzo di contatti ausiliari di segnalazione e di moduli I/O connessi al PLC. I segnali vengono gestiti dal sistema SmartWire-DT che è collegato GLUHWWDPHQWHDL3DQHO3/&(DWRQRSSXUHDWWUDYHUVRVSHFL¿FL*DWHZD\ a qualsiasi altro PLC, utilizzando i più diffusi bus di campo come &$1RSHQ3UR¿EXV'3(WKHUQHW,3352),1(70RGEXV7&3 H3RZHUOLQN Per maggiori informazioni visitare www.eaton.it, www.eaton.eu EATON_F&N_ottobre_210x297.indd 1 02/07/14 11:22 Fieldbus & Networks Sono stati installati diversi impianti modulari di gassiÀcazione del legno in Germania, Italia e Slovacchia di Patrizio Emilia I l progetto di gassificazione del legno del coltivatore austriaco Erwin Schiefer è iniziato con la costruzione di un impianto per la sua fattoria (si veda Fieldbus & Networks, n. 66, febbraio 2011); ora l’imprenditore vende soluzioni anche ad altre realtà. Fu in origine una bolletta elettrica troppo salata a spingere Schiefer a progettare un impianto per l’autoproduzione di energia. Egli sapeva che, mentre alcune fonti naturali di energia si stanno inesorabilmente esaurendo, esiste UNO DEI PRIMI IMPIANTI AL MONDO DI ancora un notevole potenziale non sfruttato in GASSIFICAZIONE DEL LEGNO A ELEVATA altre fonti, come il legno. Anche se il processo di generazione di energia dalla gassificazione del DISPONIBILITÀ COGLIE I VANTAGGI OFFERTI DA UNA legno fu scoperto circa 200 anni fa, non ha preso SOLUZIONE BASATA SU COMPACTLOGIX mai davvero piede, in quanto si tratta di un sistema complesso, che nasconde alcune potenziali insidie: ci sono funzionamento l’anno: un livello di disponibilità insolitamente alto. sempre state alternative più semplici da praticare o convenienti. “Il È quasi il 95% della capacità totale dell’impianto, un rendimento processo di produzione di gas dal legno è difficile da attuare corret- che la maggior parte degli altri operatori nel settore della gassitamente e molte aziende hanno fallito nel tentativo” dice Schiefer. ficazione del legno può solo sognare. Questo successo ha spinto “Anche se è relativamente facile produrre il gas, la vera sfida con- Schiefer a pensare di sviluppare una sua attività in questa diresiste nell’assicurare la stabilità del sistema”. Occorre prima di tutto zione, oltre a mantenere quella agricola, realizzando impianti di gassificazione del legno per altre aziende. stabilire requisiti elevati per il sistema di controllo dell’impianto, che deve rilevare e controbilanciare qualsiasi deviazione relativa al “Abbiamo sviluppato l’intero sistema da soli, dal reattore fino processo, appena si verifica. Anche gli altri componenti distribuiti all’ultimo filtro per la depurazione del gas” spiega l’agricoltore, nel sistema devono possedere funzioni intelligenti integrate di alto visibilmente orgoglioso di un sistema che produce fino a 200 kWh livello. Grazie alla vasta gamma di prodotti e soluzioni offerti da di energia elettrica e fino a 400 kWh di energia termica. Il coltivatore può lasciare funzionare l’impianto combinato termico ed eletRockwell Automation i clienti del settore della produzione di gas godono dei vantaggi di un pacchetto coerente che soddisfa le loro trico praticamente in autonomia grazie al sistema CompactLogix di Allen-Bradley che coordina l’automazione, compresa la tecnologia esigenze, e tutto da un unico fornitore. di riscaldamento, l’asciugatura del legno e del mais e la fornitura Una seconda attività di energia alla rete. Insieme a Rockwell Automation, Schiefer ha costruito un impianto Secondo Schiefer, il fattore essenziale per raggiungere un’elevata di gassificazione del legno che, oltre a produrre energia, ha atti- disponibilità in un impianto di gassificazione del legno è costituito rato l’attenzione di molti imprenditori esteri. Attenzione scontata da un accurato controllo di zona nel reattore. “L’aerazione del reatse si considera che l’impianto garantisce 8.300 ore produttive di tore si trova nella zona di ossidazione” egli spiega. “CompactLogix 66 PRODURRE GAS… DAL LEGNO SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS cato ed è particolarmente noto per le sue qualità e prestazioni ben oltre i confini dell’Austria. Sono state sviluppate e adattate alle richieste del segmento nuove linee di prodotti. Dato che milioni di persone al mondo non hanno accesso all’energia elettrica, Xylogas punta a sviluppare la giusta tecnologia per queste zone e diventare così un attore a livello globale nel campo delle energie alternative. Un esempio italiano Un recente impianto realizzato a Vipiteno, Alto Adige, sta raggiungendo gli obiettivi prefissati: dopo il completamento verranno erogati 900 kW di energia elettrica alla rete elettrica ufficiale italiana (attualmente sono 440 kW), mentre 1.570 kW di energia termica verranno forniti alla rete locale. La disponibilità dell’impianto è molto elevata, si parla di almeno 7.800 ore di esercizio l’anno: dal febbraio 2010 al febbraio 2011 è stato operativo per 8.300 ore, ovvero per il 95% della sua capacità. Inoltre, grazie alla messa a punto costante e alle funzionalità di diagnostica e manutenzione remote viene assicurata maggiore sicurezza e affidabilità. Nell’impianto in questione l’ordine dei comandi è chiaro: i componenti Allen-Bradley dirigono il tutto. Sono orchestrati da un controllore CompactLogix della serie 1768 con una CPU L43, con terminale PanelView 600 Allen-Bradley, che gestisce il flusso dei materiali dal silo al reattore, nonché il filtraggio delle particelle e i sistemi di essiccazione. Vengono inoltre monitorati i processi critici di depurazione del gas e produttivi e messe a punto tutte Un impianto realizzato a Vipiteno utilizza la tecnica di essiccazione cosiddetta ‘Walking Floor’ sviluppata da Schiefer si occupa proprio di assicurare che questa zona, la più calda, non si surriscaldi a causa di variazioni del materiale o dell’umidità. Il controllo è ottenuto attraverso la regolazione dei livelli di aerazione”. Schiefer crede che, finché l’aerazione viene eseguita correttamente e vi è un coordinamento perfetto tra le quattro zone del reattore, ossia essiccazione, pirolisi (carbonizzazione), ossidazione e riduzione, il problema di stabilità può risolversi da solo. Una messa a punto che fa la differenza All’interno degli impianti Xylogas i componenti Allen-Bradley dirigono il tutto Il sistema richiede una messa a punto precisa, gestita dal sistema di controllo Allen-Bradley e dalla tecnica di essiccazione cosiddetta ‘Walking Floor’ sviluppata da Schiefer. “Maggiore è l’umidità del legno, maggiore è la quantità dell’acqua che evapora e l’essiccatore viene regolato per avanzare più lentamente”. Questa procedura contribuisce a migliorare la sicurezza e l’affidabilità del sistema ed è così efficace che se ne parla in tutta Europa. Nel frattempo, sono stati installati diversi impianti modulari di gassificazione del legno in Germania, Italia e Slovacchia. Le aspettative riposte sulla tecnologia, quindi sul marchio Xylogas, sono molto alte. La consulenza, il supporto e la competenza di Schiefer sono un ulteriore aspetto di grande importanza per i clienti, che possono contare sulla sua esperienza risparmiando tempo e denaro. Così, in questi anni il marchio Xylogas si è affermato sul mer- le azioni in base ai dati forniti dai Point I/O Allen-Bradley della serie 1734. Erwin Schiefer è particolarmente colpito dagli inverter PowerFlex 40 e 70 AC Allen-Bradley, che gestiscono diverse pompe, azionamenti e compressori, e dal sistema di visualizzazione Factory Talk View Studio. Schiefer e il suo team possono osservare da vicino il sistema attraverso una connessione VPN sicura ogni volta che è necessario, per svolgere attività diagnostiche e di manutenzione in modalità remota attraverso la rete Ethernet/ IP. La necessità di tali attività sorge comunque raramente, grazie alla sofisticata tecnologia di automazione messa a disposizione da Rockwell Automation. SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS Rockwell Automation - www.rockwellautomation.it EAF Energieanlagenforschung - www.xylogas.com 67 Fieldbus & Networks N ell’ultimo periodo abbiamo potuto assistere a una sensibile crescita dell’esigenza di un controllo più flessibile ed efficiente di macchine e processi industriali. Questo ha aumentato notevolmente l’interesse verso i sistemi di comunicazioni wireless. Infatti, portando tutto su rete si facilita notevolmente il collegamento tra i vari dispositivi che costituiscono il processo di produzione e che possono essere, in talune situazioni, anche decentralizzati tra di loro. A questo primo vantaggio possiamo aggiungere la mobilità e i minimi requisiti richiesti per l’installazione, caratteristiche che di fatto hanno portato a un progressivo diffondersi della tecnologia wireless prima nel comparto ‘home’ e ‘office’, poi anche in quello industriale. Questa migrazione è stata anche favorita dai costi limitati e dall’assenza di usura dei componenti, che ha come beneficio primario quello di portare a una notevole diminuzione dei costi di manutenzione. Di seguito verrà presentata una soluzione, basata su tecnologia wireless, sviluppata per la trasmissione di dati in tempo reale, precedentemente acquisiti. REMOTIZZARE LE MISURE EFFETTUATE DA 40 BILANCE DISLOCATE SU TUTTO IL TERRITORIO ITALIANO: ECCO LA SFIDA VINTA GRAZIE ALL’UTILIZZO DI UNA SOLUZIONE WIRELESS Acquisizione dati in wireless L’esigenza sottoposta a Sistemi Avanzati Elettronici da un’importante realtà industriale della zona era quella di remotizzare la misura effettuata da 40 bilance, inserite all’interno di specifiche postazioni, non raggiungibili da un collegamento cablato perché dislocate su tutto il territorio italiano. L’obiettivo dell’applicazione sviluppata poi dal produttore è stato quello di ricevere in un unico punto di raccolta il valore delle pesate, immagazzinarle al fine di creare sia dei file di log sia dei grafici. Tali dati elaborati sono poi successivamente consultabili anche via web. Delineati e compresi i termini dell’applicazione che occorreva mettere a punto, il passo successivo è stato quello di individuare l’hardware adatto a prelevare i dati della pesata, che si possono leggere attraverso una porta COM presente su ogni bilancia, e successivamente ‘impacchettarli’ e spedirli alla stazione preposta alla raccolta, che a sua volta si occupa dell’organizzazione, del loro successivo storage e della pubblicazione online. Dopo un 68 confronto tra le possibili soluzioni si è optato per il modulo per applicazioni machine-to-machine GT-541 di ICP-DAS. Questo semplice apparato consente il controllo remoto di un dispositivo a esso collegato tramite porta COM e il successivo invio dei dati acquisiti per mezzo del canale Gprs. È possibile di fatto utilizzarlo all’interno di applicazioni atte a realizzare sistemi di telecontrollo, teleassistenza o per la supervisione di impianti remoti. I dispositivi connessi a questo modulo possono inviare i dati che hanno raccolti attraverso due modalità: la prima, a intervalli di tempo regolari e ben definiti; la seconda, attraverso l’intervento di un trigger esterno. Per garantire la conservazione dei dati fino al loro invio il dispositivo GT-541 possiede un’interfaccia per microSD da 2 GB. Altre caratteristiche che hanno portato alla scelta di questo modulo, sono state: la possibilità di lavorare nel range di frequenze quad band 850/900/1.800/1.900 MHz, una temperatura operativa compresa tra i -25 e i 75 °C e un numero di interfacce I/O disponibili pari a dodici, suddivise in sei ingressi di tipo digitale, due uscite sempre digitali e un ingresso di tipo analogico. Per l’interfaccia software si è scelto di utilizzare quello che il produttore mette a disposizione gratuitamente con il dispositivo. Essa permette di gestire su un PC che funge da server i dati provenienti dalle 40 bilance come se ciascuna di esse fosse fisicamente collegata alla macchina. A questo punto, si è scelto per la raccolta dei dati la strada di avere il canale Gprs sempre attivo, in modo tale da avere la possibilità di raccogliere ogni variazione di peso rilevata dalle bilance in tempo reale. Questo esempio applicativo, insieme ad altri casi realizzati di recente, costituisce la prova della crescente richiesta di studi di fattibilità di progetti wireless anche complessi, che rappresentano un buon indicatore in prospettiva futura di quali applicazioni si possono e si potranno sviluppare. Il modulo per applicazioni M2M GT-541 di ICP-DAS consente il controllo remoto di un dispositivo collegato tramite porta COM e l’invio dei dati via Gprs Sistemi Avanzati Elettronici - www.sisav.it - www.sisav-rugged.it SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS Fonte:bp.blogspot.com di Simone Gaia CONTROLLO DEL PESO DA REMOTO Utilizzate ancora architetture dedicate per il telecontrollo? 3G/HSUPA/ ADSL VPN MODEM/ROUTER/ GATEWAY NE W! PLC CONCENTRATORE VPN INTERNET Il vostro PLC preferito!! Il vostro SCADA CADA DA A preferito!! f it !! R VPN R R R R R ...e tanti altri! PLC ...e e tanti altri! Con eWon (modem/router/gateway) + eFive (concentratore VPN) potrete usare re il il vostro vosttro PLC PLC preferito e il vostro SCADA preferito to o per realizzare realizzarre dei dei sistemi sistem di d telecontrollo via internet ad altissime prestazioni ed aperti!! Distributore esclusivo per l’Italia: Vi aspettiamo al prossimo evento di Vicenza del ! 25 settembre 2014 !! ISCRIVETEVI SUBITO su WWW.EFA.IT WWW.EWON.IT WWW.EFA.IT ( ) Tavola rotonda Ilaria De Poli, Oscar Milanese (*) RETI E SOSTENIBILITÀ DIAMO QUI UNO SGUARDO AL COMPLESSO MONDO DELL’ENERGIA, DOVE LE RETI VENGONO IMPIEGATE NON SOLO PER IL CONTROLLO DEI SISTEMI DI TRASPORTO E DISTRIBUZIONE, MA ANCHE PER IL MONITORAGGIO, IL TELECONTROLLO E LA TELEASSISTENZA DEGLI IMPIANTI F otovoltaico, eolico, biotermico, idroelettrico… le politiche ambientali e l’attenzione crescente verso l’adozione di soluzioni sostenibili stanno spingendo ormai da anni lo sviluppo di tecnologie di risparmio energetico e produzione di energia ‘pulita’. Il che ha comportato e comporta tuttora la necessità di aggiornare o modificare le reti elettriche esistenti, gli impianti di generazione e gli stessi sistemi di gestione dell’energia, adottando adeguate soluzioni di automazione, controllo e monitoraggio degli impianti. Tutto questo ha un forte impatto sul business delle aziende manifatturiere: abbiamo chiesto ad alcuni dei principali attori del mercato dell’automazione, attivi anche nel campo dell’energia, quali prospettive intravedono in questo settore… Energia: fra alternativa e non Una recente ricerca effettuata da Frost & Sullivan, intitolata ‘Global Solar Power Market’, facente parte del programma ‘Energy & Power Growth Partnership Service’, ha messo in evidenza come la maggiore attenzione alla riduzione delle emissioni di gas serra e di altri inquinanti, insieme a una legislazione favorevole e alla necessità di migliorare l’autosufficienza e la sicurezza energetica, stia alimentando il mercato globale dell’energia solare. Nel 2013 il comparto ha prodotto globalmente entrate per 59,84 miliardi di dollari e si stima che tale cifra raddoppierà entro il 2020, raggiungendo quota 137,02 miliardi di dollari. Relativamente al 2014 il 46% della capacità fotovoltaica installata è stata localizzata nell’area Asia70 Pacifico: Cina, Giappone, India e Australia continueranno verosimilmente a essere i quattro Paesi più importanti per la crescita della domanda regionale di sistemi fotovoltaici, ma si registra una netta tendenza alla crescita anche in altre zone, per esempio nel Vecchio Continente. La Germania è stata la prima a incentivare l’energia solare fotovoltaica con un sistema di ‘feed-in tariff’ nel 2006 ed entro il 2020, Germania, Italia, Francia, Spagna e Regno Unito insieme progettano di installare oltre 75 GW di capacità fotovoltaica, a fronte di un capacità totale installata a livello globale nel 2013 pari a 137 GW. Se dunque da un lato, in Europa il prezzo dei sistemi solari fotovoltaici ha avuto una brusca caduta a causa della minore disponibilità di feed-in tariff e dei possibili ulteriori tagli ai sussidi, dall’altro, l’obbligo da parte degli Stati membri UE di conformarsi al protocollo di Kyoto, pensato per ridurre le emissioni di gas serra, continuerà a dare slancio a questo mercato. Al contempo, gli Stati Uniti, dove il prezzo dei sistemi solari fotovoltaici è calato a causa della riduzione delle importazioni dalla Cina a causa dell’imposizione di tariffe antidumping, sono diventati una meta redditizia. Per quanto concerne l’Italia, dopo la ‘bolla’ del fotovoltaico stiamo assistendo a una certa stabilizzazione del mercato interno e alla crescita delle richieste d’installazione dall’estero. “La domanda di installazioni di nuovi impianti a fonti rinnovabili in Italia è indubbiamente in calo” conferma Luca Cicognani, local system group network & market sales manager & service manager di ABB “le opportunità però non mancano. La parola d’ordine non SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS Fonte: www.abrandnewview.com Fieldbus & Networks Fonte: www.abrandnewview.com è più ‘costruire e connettere in rete’, ma ‘efficienza e prestazioni’. Nel mercato sono presenti meno operatori, ma più specializzati, per cui esercizio, manutenzione e ottimizzazione degli impianti sono ‘core business’ e i clienti sono molto interessati agli strumenti e ai servizi per la pianificazione, l’ottimizzazione e la gestione degli asset degli impianti rinnovabili già esistenti”. Le eccellenze italiane, ribadisce Cicognani, sono poi richieste all’estero, dove i nuovi impianti sono trainati da incentivi, ma “i gestori di rete impongono la predisposizione di servizi di rete quali, per esempio, la gestione delle coordinate di potenza attiva e reattiva, la simulazione dinamica dell’impianto e della connessione in rete, l’Electrical Balance of Plant, automazione e monitoraggio remoti, asset management ecc.” Con questo concorda Walter Mandelli, R&D manager di EFA Automazione: “Vi è una forte richiesta di impianti fotovoltaici dall’estero, rigorosamente controllati e monitorati da remoto. Per quanto riguarda il mercato interno, invece, riscontriamo un crescente interesse per applicazioni di monitoraggio e controllo di impianti esistenti, per lo più installati nel periodo delle agevolazioni fiscali, finalizzati a fornire degli indicatori sintetici, spesso più di carattere finanziario che tecnico, sia del rendimento dell’impianto, sia di eventuali malfunzionamenti, quindi della necessità di interventi di manutenzione. Dato poi che i destinatari di queste informazioni, per lo più i finanziatori dei progetti, non gestiscono gli impianti, queste applicazioni sempre più si abbinano a pacchetti di ‘gestione e manutenzione’ chiavi in mano. Inoltre, oltre al fotovoltaico e all’eolico stiamo registrando un discreto sviluppo della produzione di energia da biogas”. Gianluca Bertolino, global business account, Solar Business di Schneider Electric, riconosce che il mercato italiano si sta in questo momento concentrando sulla manutenzione degli impianti installati negli anni del ‘boom’: “Questo però non è sufficiente per la sopravvivenza di tutte le aziende che si sono strutturate per lavorare nel fotovoltaico. Di fatto, chi sta provando a crescere si sta rivolgendo ai mercati emergenti, in cui il consumo di energia è destinato ad aumentare e dove si può progettare una crescita basata su energie pulite. Penso che questa tendenza si confermerà anche nei prossimi anni e in quest’ottica sarà importante garantire alle aziende italiane il necessario supporto ‘in loco’, a livello globale”. Fra i settori potenzialmente interessanti Paolo Laganà, R&D manager di Inlon Engineering, menziona il biotermico, anche se egli sottolinea come “occupandoci di sistemi di supervisione e monitoraggio, non siamo stati molto colpiti dal crollo del fotovoltaico, in quanto continuiamo ad avere frequenti richieste di supporto da parte degli utenti dei sistemi già in essere; d’altra parte, in numeri assoluti il solare rimane il settore più importante tra le alternative”. Infine, “sospettando da subito che il fotovoltaico fosse una ‘bolla economica’, Lenze non ha fatto investimenti specifici di prodotto per questo ambito” commenta Giuseppe Testa, sales director di Lenze Italia “favorendo invece l’applicazione dei propri drive in impianti idroelettrici ed eolici. Particolare attenzione è stata dedicata all’identificazione di sistemi di filtro atti a garantire basse armoniche in rete, i cosiddetti Thdi, per evitare situazioni di ‘inquinamento elettrico’. Nel mondo dei generatori idroelettrici, infine, trovano naturale collocazione i riduttori ad alta efficienza e i nuovi motori asincroni/sincroni”. Monitorare per migliorare… Al di là degli investimenti in sistemi per la produzione dell’energia, è considerato cruciale contenere i costi e rendere più efficienti i siti esistenti. Ottimizzare la gestione della misura e controllare a di- stanza i sistemi riducendo tempi e costi di intervento costituisce dunque una delle sfide che i gestori si pongono. Come si evolve la domanda di sistemi e servizi da parte degli utenti finali? “Prima di tutto gli utenti vedono grandi potenzialità nella possibilità, oltre che di misurare, di interagire con i sistemi in modo semplice e di automatizzare i processi per Luca Cicognani di ABB gestire al meglio l’utilizzo dell’energia” afferma Giancarlo Bonacini general manager di Electrex (marchio di Akse). “Sono molto richieste le funzioni di accensione/ spegnimento, invio di notifiche e gestione di automazioni basate su calendari, al verificarsi di eventi e su valori rilevati dagli strumenti di misura. Un altro aspetto che diventerà sempre più importante è legato alla qualità dell’energia, in modo da identificare le possibili cause di malfunzionamenti (interruzioni, distorsione armonica ecc.)”. Laganà nota un maggiore interesse per la possibilità di intervenire da remoto non solo e non tanto per risolvere velocemente i guasti, ma soprattutto per abbassare i costi di intervento. “Si comincia inoltre a dare maggiore importanza alla possibilità di prevenire i guasti, pur scontrandosi a volte con logiche di budget avverse: spesso è più facile far accettare uno ‘sforamento’ di budget per riparare un guasto piuttosto che per prevenirlo...”. Anche secondo Bertolino il contenimento dei costi è la priorità del momento e ha forte impatto sulle applicazioni di monitoraggio e telecontrollo, alle quali viene chiesto di permettere una manutenzione predittiva, tale da anticipare le possibili avarie, identificate tramite la rilevazione della degradazione di parametri specifici di funzionamento, e volta a riportare un’entità nello stato in cui essa possa eseguire nuovamente la funzione richiesta: “In questo modo, si tiene sotto controllo l’usura dei componenti dell’impianto riducendo gli interventi in loco e contenendo quindi i costi”. Vittorio Agostinelli, product maGiancarlo Bonacini di Electrex nager Factory Automation di Panasonic Electric Works Italia nota come il ciclo di vita di una macchina, specialmente in tempi di crisi, assuma un ruolo cruciale nei bilanci aziendali: “Ecco perciò che concetti come manutenzione, prevenzione guasti, telecontrollo, teleassistenza ecc. vanno considerati e analizzati fin dalla progettazione della macchina. Qualora si decida di adottare una manutenzione predittiva è necessario introdurre sulla macchina, se possibile già in fase di progettazione, le tecnologie adatte. È opportuno prevedere dei sistemi di acquisizione dello stato di funzionamento della macchina stessa e delle condizioni di lavoro in cui opera, che consentano di scambiare i dati con il PLC tramite bus standard, meglio ancora se si utilizzano dei moduli che permettono di monitorare, diagnosticare e configurare i dispositivi da remoto. Il sistema di elaborazione dei dati (PLC) deve essere in grado di analizzare le ore di lavoro e il numero di cicli effettuati da ogni attuatore e componente elettromeccanico; tutte le operazioni e i dati di funzionamento SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS 71 devono essere salvati in apposite aree di memoria, consultabili in qualsiasi momento dagli operatori/manutentori; in caso di guasto o al bisogno di manutenzione/sostituzione di un componente, occorre avvisare gli interessati tramite sistemi di visualizzazione a bordo macchina o inviando sms o email. La macchina dovrà inoltre essere connessa al web per poterne visualizzare in qualsiasi momento lo stato di funzionamento tramite pagine html ed eseguire alcune operazioni di manutenzione da remoto (telemanutenzione e telecontrollo). La connessione potrà avvenire tramite VPN, che garantiscono la sicurezza dei dati, e dovrà funzionare con qualsiasi provider Internet. L’introduzione di tutte queste tecnologie comporta sicuramente un incremento del costo complessivo della macchina, ma in caso di sistemi critici, in cui un guasto può generare ingenti perdite di denaro, può rilevarsi una scelta irrinunciabile”. Il monitoraggio è fondamentale anche per Cicognani: “Un buon sistema di monitoraggio permette di passare da una manutenzione ‘reattiva’ o ‘preventiva’, tesa a reagire a un guasto o a prevenirlo con visite e ispezioni periodiche, a una politica di gestione degli asset basata sulla condizione di funzionamento in tempo reale degli impianti”. Ma ciò non basta: “Per rendere realmente competitive le fonti rinnovabili è necessario passare a una strategia di gestione degli impianti basata sull’ottimizzazione dell’intero ciclo di vita degli asset che li compongono, coniugando la modellizzazione dei singoli componenti elettrici e di generazione per prevedere condizioni di guasto e ottimizzare i costi di manutenzione”. Mandelli ritiene si debba parlare di evoluzione dell’accesso remoto Walter Mandelli più che di teleassistenza: “In que- di EFA Automazione sto senso, le principali evoluzioni riguardano le modalità di accesso (da Internet, immediato, sempre e ovunque), la tipologia di accesso (personalizzato in base alla tipologia di utente, alle preferenze, ai criteri di sicurezza), il tipo di servizi (non solo accesso dati ‘a richiesta’ ma anche notifica allarmi, invio periodico aggiornamenti, report ecc.). L’accesso sarà quindi sempre più a portata di tutti, da qualsiasi hardware, tablet, smartphone ecc., e mediante browser web”. Un monitoraggio costante rappresenta comunque un elemento fondamentale per assicurare l’efficienza degli impianti di produzione e garantire il migliore funzionamento possibile di tutti i sistemi che li compongono. “Per esempio, le strutture di gestione delle risorse idriche, o di controllo della corrente continua di ogni singola stringa fotovoltaica… Inoltre, le soluzioni di telecontrollo permettono di verificare la redditività degli impianti, evitare fermi di produzione e gestire l’energia prodotta nel modo più conveniente” continua Mandelli. “Tipicamente in un impianto è utile identificare i settori/le linee più energivore e disporre di strumenti che possano analizzare in modo puntuale i consumi” sottolinea Testa, che evidenzia poi come questa attività sia utile anche per valutare nuovi investimenti: “Disporre di un sistema di raccolta dati di un impianto funzionante, che può essere integrato nel sistema di progettazione meccatronica di nuovi impianti, costituisce un grande vantaggio non solo per l’energy manager, ma anche per il plant manager, consentendo una valutazione 72 www.topmerken.org Fieldbus & Networks dei consumi energetici e quindi del ROI”. Al di là però del consumo di energia è indispensabile valutare gli impatti generati dalla manutenzione o dalla mancanza di manutenzione degli impianti: “Oggi disponiamo di dati sperimentali che aiutano a pianificare le attività di manutenzione sugli impianti attraverso il parametro Mtbf (Mean Time Between Failure) e contestualmente gli azionamenti (inverter o servoazionamenti) possono fornire informazioni utili al manutentore per verificare eventuali distorsioni di corrente, pulsazioni di coppia, vibrazioni sull’asse di trasmissione di coppia: tutti indici di un invecchiamento del sistema e della necessità di pianificare interventi manutentivi. L’insieme motore+riduttore+azionamento è sempre più monitorabile e gestibile non solo con azioni preventive, bensì predittive ad alto livello e con una probabilità di successo superiore all’85%”. Infine, nelle attività di monitoraggio energetico che conduce, Lenze contabilizza una potenza installata che spesso eccede il 50% di quella effettivamente necessaria. “Questa situazione” conclude Testa “determina un funzionamento del motore in condizioni molto lontane dal rendimento massimo e comporta costose azioni di rifasamento e rendimenti complessivi che si attestano sul 55-65%. A ciò si aggiunge spesso l’adozione di riduttori meccanici del tipo a vite senza fine, che trasformano in calore oltre il 40% della potenza installata”. Anche su questi aspetti occorre intervenire adottando soluzioni opportune. Paolo Laganà di Inlon Engineering SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS Quali delle vostre soluzioni vengono maggiormente adottate per il settore dell’energia? “ABB, insieme con Ventyx, offre una soluzione completa, integrata e scalabile per tutti gli impianti da fonte rinnovabile (fotovoltaico, idroelettrico ed eolico)” risponde Cicognani. “Essa include: monitoraggio (analisi e diagnostica di dati di processo e vibrazione), manutenzione predittiva e asset management. Strumenti e sistemi possono essere forniti al cliente, che in- tende gestire con proprie risorse l’esercizio e la manutenzione degli impianti, anche in modalità cloud based”. Infine, l’esperienza maturata nel telecontrollo di impianti da fonte rinnovabile consente ad ABB di: coniugare telecontrollo degli asset di generazione e della connessione alla rete, modellizzare gli impianti in modo da rendere omogenee le differenze provenienti da storie diverse di costruzione e/o Giuseppe Testa acquisizione (diversi fornitori sia di Lenze Italia per la parte elettrica sia per la generazione), offrire sicurezza e affidabilità. “Costruiamo soluzioni su misura in base alle specifiche esigenze del cliente, o meglio dell’impianto, scegliendo prodotti e piattaforme riconosciute” risponde Laganà. “Utilizziamo svariati tipi di controllori, stringhe, solarimetri, multimetri e via dicendo disponibili sul mercato per riportare i dati tramite rete cablata. Come bus di campo Modbus sembra prestarsi meglio di altri a questo tipo di applicazioni, se non altro per disponibilità di sensoristica. Poi, per portare i dati in remoto si va su architetture IP e web server. Se necessario si opta per architetture miste con Gprs per ‘bypassare’ i problemi eventuali di cablaggio”. Le soluzioni Electrex sono adatte a qualsiasi tipo di contesto: “Le svariate possibilità di comunicazione (RS485, Ethernet, Wifi, radio ecc.) e di gestione dei dati raccolti consentono di monitorare gli impianti di produzione da fonti rinnovabili controllandone il corretto funzionamento” sottolinea Bonacini. “Gli stessi strumenti che rilevano i dati relativi alla produzione consentono anche di semplificare la gestione delle informazioni e controllare a distanza i sistemi riducendo i tempi e i costi d’intervento. Gli utilizzatori possono ricevere avvisi associati a qualsiasi evento o misura rilevata in campo e questo consente di migliorare la manutenzione e di favorire la prevenzione riducendo i disservizi”. Interviene quindi Testa: “Fra l’altro, Lenze Italia svolge numerose attività di analisi energetica per end user anche di grandi dimensioni, che hanno la necessità di identificare in modo univoco e preciso i consumi energetici e definire quindi le azioni da intraprendere per contenerli. Il sistema di monitoraggio messo a punto si avvale del controllore serie p500 che, attraverso una rete di I/O decentrati serie I/O-1000, consente di raccogliere i dati dal campo utilizzando bus di campo quali Ethercat o Profinet o Ethernet/IP. Il tool di progettazione Drive Solution Designer Lenze consente di elaborare i dati in modo analitico per dare al cliente una valutazione precisa dello status quo dell’impianto e aiutarlo ad avere una visione dettagliata delle varie linee o motorizzazioni. Una volta identificate le utenze più energivore, si può decidere come modificarle attraverso l’impiego di motori ad alta efficienza, oppure sostituendo i riduttori meccanici con altri a più elevato rendimento o semplicemente installando un inverter. Mediamente otteniamo risultati di efficientamento che superano il 20% e permettono ritorni di investimento inferiori all’anno”. L’architettura di riferimento adottata da EFA per il monitoraggio in tempo reale e la raccolta dati dagli impianti di produzione di energia elettrica, applicabile però anche ad altre tipologie di impianto, si basa sul router eWON: “Posto in locale, funge sia da elemento di connettività tramite VPN, sia per la raccolta dati e bufferizzazione locale multi-driver” risponde Mandelli. “Il tutto è integrato da un server VPN centralizzato e da un’applicazione di visualizzazione, controllo e raccolta dati anch’essa centralizzata su qualsiasi database, realizzata con il software Scada-HMI-MES Ignition di Inductive Automation. Oltre a poter essere installato su qualsiasi sistema operativo, su macchine virtuali o server cloud, il software Ignition consente in modo nativo l’accesso web all’applicazione, anche da dispositivi mobile come tablet e smartphone. Inoltre, i software MES rappresentano un valido supporto per l’identificazione e la correzione dei tempi di fermo degli impianti e per l’ottimizzazione dell’indicatore di efficienza OEE”. L’approccio proposto da Panasonic Electric Works Italia è legato all’utilizzo di sistemi a base PLC compatti, che sfruttano le ultime tecnologie di rete per la raccolta e il controllo dei dati raccolti dalle stazioni remote da parte di un sistema centrale di supervisione. L’applicazione di telecontrollo e telegestione dell’impianto-macchina diventa così la chiave per garantire la massima efficienza e funzionalità del sistema. La trasmissione affidabile e sicura delle informazioni permette di gestire le applicazioni con logiche predittive, che garantiscono una riduzione dei malfunzionamenti e degli eventuali sprechi di risorse. “Per il monitoraggio dei consumi e l’ottimizzazione della loro gestione Panasonic adotta un approccio ‘sistematico’ basato sull’interconnessione degli strumenti (per la misurazione della potenza assorbita, del numero di avviamenti e di ore di funzionamento di un carico ecc.), sulla raccolta delle informazioni verso il PLC, sulla supervisione locale o remota” spiega Agostinelli. “Il tutto finalizzato a individuare le inefficienze energetiche presenti nell’impianto e correggerle. Nel ciclo di attuazione dell’efficienza energetica, la misura dei parametri elettrici e dei consumi effettuabile con gli ECO Power Meter, e la raccolta con il modulo FPWebServer e FPWebExpansion sono il primo passo per sapere dove agire e verificare la bontà delle misure messe in atto, grazie anche all’integrabilità in reti cablate o wireless (GSM/Gprs/ Hspa) mediante protocolli standard di comunicazione (Modbus RTU, Modbus TCP, Snmp, IEC 60870-5-104 )”. “Schneider Electric propone sistemi per il monitoraggio e il telecontrollo che possono soddisfare le esigenze dei clienti a tutti i livelli: dalle applicazioni più semplici fino a impianti di grandi dimensioni” illustra Bertolino. “Si parte da Conext Monitor 20, una soluzione compatta di monitoraggio e controllo per impianti fotovoltaici fino a 20 kW, che consente l’accesso alle informazioni tramite un portale web, per arrivare a una soluzione intermedia per potenze inferiori a 1 MW, lo Scada Lite che integra la building automation tramite un protocollo di comunicazione KNX, adatto anche per inverter di grande taglia. Per le installazioni di grandi dimensioni, infine, è disponibile la soluzione modulare più avanzata Conext Control, uno Scada ‘Full’ che integra tutte le caratteristiche di un sistema di monitoraggio, dando le informazioni necessarie Vittorio Agostinelli di Panasonic Electric per eseguire una manutenzione Works Italia predittiva, e offre funzionalità stra- SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS 73 Fieldbus & Networks tegiche per l’intervento, quali quella di riarmo da remoto in caso di interruzioni operative”. Standard o customizzato? Veniamo più dettagliatamente alle scelte tecnologiche che le aziende vedono come più adatte a questo settore. Quali sono i principali standard e protocolli di comunicazione richiesti nel settore? Esistono soluzioni standard che garantiscono le funzionalità richieste da questi impianti, oppure ogni sistema prevede livelli di customizzazione ancora elevati? “L’esperienza ci ha portato a preferire standard universali, non proprietari, il che comporta un’elevata modularità di sistema e una facile duplicabilità delle funzioni in nuovi progetti” risponde Testa. “Utilizziamo dunque per i nostri controllori il sistema operativo Windows CE 6.0, OPC Server nell’ambiente di sviluppo Codesys. Relativamente alla programmazione di logica e motion abbiamo scelto il protocollo basato su IEC 61131-3 (IL, LD, FBD, ST, SFC, CFC). Le librerie sono molto ampie e specifiche per varie applicazioni: abbiamo chiamato questo metodo di progettazione ‘Fast’ proprio perché aiuta il progettista a muoversi in un ambiente molto friendly e d’immediata comprensione”. Ricorda Agostinelli: “A livello di comunicazione di rete, lo standard IEC 60870, quello utilizzato anche dalla rete elettrica nazionale, è nato proprio per la gestione della distribuzione elettrica e trova largo impiego anche in campi come la distribuzione dell’acqua (acquedotti oppure consorzi di bonifica) e di gas e metano, dove le dinamiche del processo sono più lente”. Pensato appositamente per il telecontrollo, IEC 60870 presenta innati nel proprio DNA quei meccanismi che altri protocolli non supportano. Prosegue quindi Agostinelli: “Secondo lo standard, per esempio, la RTU remota (dove per RTU si intende il dispositivo in campo) deve essere in grado di storicizzare ciò che avviene in un buffer interno. Alla riconnessione, lo standard definisce precisamente qual è il meccanismo di hand shaking che si deve instaurare tra il centro di controllo e la RTU. Si definisce altresì la possibilità di utilizzare il time stamp associato al valore in maniera nativa, quindi le ricostruzioni cronotemporali possono essere eseguite nel centro di controllo dopo la fase di download. Panasonic propone soluzioni di telecontrollo che utilizzano il protocollo IEC 60870 integrato nel modulo FPWebServer con una connessione cablata o wireless”. Fra i protocolli Mandelli cita: “IEC 60870-5-104 client/server, IEC 60870-5-101 client/server e Modbus RTU come driver locale, tra lo strumento e il sistema di acquisizione dati; FTP, http PUT e GET per l’invio in modalità push dei dati verso il sistema di raccolta centrale; OPC UA per la connessione dei sistemi di monitoraggio in modalità polling”. Cicognani ribadisce l’importanza di IEC 608705-104: “È uno standard affermato a livello europeo, con un livello di maturità elevato, per quanto riguarda i sistemi di telecontrollo di impianti da fonte rinnovabile. L’interoperabilità è pressoché totale tra i costruttori. IEC 60870-5-101 invece è sempre meno rilevante, perché la disponibilità di canali IP fa comunque preferire lo standard 104. Modbus RTU/TCP è molto diffuso data la facilità di implementazione, ma presenta diverse lacune, come il time stamp e le procedure di gestione dei comandi da remoto in sicurezza. OPC è molto diffuso per gli impianti di generazione, non è pensato però per un uso su rete geografica, con conseguenti problemi di performance e sicurezza. Per i prossimi anni non vedo l’affermarsi di nuovi 74 protocolli, ma un’implementazione in questi protocolli di criteri di crittografia per la sicurezza informatica. ABB partecipa attivamente ai comitati IEC ed è presente su progetti pilota in corso. Altri standard esistono ma faticano ad affermarsi, come IEC 61400-25 per l’eolico o IEC 61850-7-410 per l’idroelettrico. Gli strumenti di ABB sono conformi a questi standard, la vera sfida però sarà uniformare e omogeneizzare le diversità che esistono nel mercato fra standard aziendali o definiti da norme. Per questo motivo, gli strumenti di configurazione devono essere flessibili e permettere di operare con standard sia aziendali sia ‘de facto’”. Aggiunge quindi Laganà: “Di sicuro Modbus RTU e le architetture web server sono quelle più in auge; in ogni caso, verso l’alto si nota un ritorno di ‘utilità’ del ‘vecchio’ FTP, che rimane spesso il modo più semplice per condividere i dati con il cliente finale”. Per quanto concerne la customizzazione a livello software, invece, egli asserisce: “Esistono necessariamente algoritmi similari e noti a tutti in linea di principio, ma ognuno in genere preferisce continuare a utilizzare i propri…” Secondo Bertolino la scelta del tipo di comunicazione da adottare dipende dalla rete disponibile nel luogo in cui è ubicato l’impianto da monitorare. “Dalla Control Room di Schneider Electric si possono analizzare e controllare impianti costruiti ovunque nel mondo attraverso una tecnologia consolidata e standardizzata, per garantire la continuità dell’azione di monitoraggio, senza la necessità di fornire, anche se possibile, ulteriori livelli di customizzazione”. Spiega Agostinelli: “Le librerie software di Panasonic sono sviluppate per un ambiente di programmazione PLC conforme allo standard IEC 61131, permettono una veloce implementazione di funzioni anche molto complesse, oppure un’elevata personalizzazione di particolari funzioni applicative. Vi sono per esempio delle librerie personalizzate per la gestione Gianluca Bertolino di della pressione dell’acqua negli Schneider Electric acquedotti in funzione dei consumi, oppure per la gestione delle utenze secondo le fasce biorarie del costo dell’energia”. Infine, Mandelli ritiene che: “Se da un lato esistono dei sistemi e delle librerie plug&play per un ristretto insieme di dispositivi di produzione, consumo e distribuzione dell’energia, per tutto il resto è ancora necessario un elevato livello di personalizzazione del sistema”. Reti globali e interconnesse Quando si entra nel mondo dell’energia non si può non parlare di ‘smart grid’ e ‘smart city’. Quanto sono diffuse le tecnologie cloud nel campo della produzione e distribuzione dell’energia e come interagiscono con i complessi sistemi ‘smart grid’ e ‘smart city’? “Data la natura ‘distribuita’ sia dei sistemi, sia dei fruitori dei servizi, la tecnologia cloud è oggi praticamente un ‘must’ dati i vantaggi offerti” riconosce Mandelli. “Le nuove tecnologie di scambio dati tramite Internet per mezzo di connessioni sicure, web service e database consentono l’integrazione di questi sistemi nelle smart SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS Conclude quindi Laganà: “Si tratta di tecnologie molto diffuse tra i gestori di caratura nazionale, ma anche qualche ‘piccolo’, dotato delle necessarie competenze, le sta sviluppando. Sono applicazioni poco economiche nel caso di soluzioni dedicate ma, direi, ‘inevitabili’ per sistemi più complessi nell’ottica smart grid e smart city”. www2.deloitte.com Dove finisce l’energia grid e smart city”. Con lui concorda Bertolino: “L’utilizzo del cloud è sempre più diffuso e orienterà il futuro nell’evoluzione dell’offerta, perché il cloud è un elemento importante per le smart grid e per le implementazioni di soluzioni smart city a cui è destinata l’energia prodotta. Schneider Electric offre già soluzioni di monitoraggio che si appoggiano su un servizio cloud gestito su di un portale dedicato; la richiesta del mercato volge verso l’‘assicurazione’ della disponibilità del funzionamento dell’impianto e la sicurezza dell’accesso ai dati in qualsiasi momento e su qualsiasi device”. Un altro esempio ci viene offerto da Agostinelli: “Il sito web di Panasonic ospita uno spazio dedicato alle soluzioni per l’efficienza energetica in cui si evidenziano le diverse tecnologie e strumenti per il monitoraggio dei consumi dell’energia elettrica. È inoltre disponibile una demo-live interattiva (http://87.139.121.241:9095/) costituita da un contatore di energia KW9 collegato in rete mediante il modulo FPWebServer e FPWebExpansion, con cui si rilevano i consumi di una stampante. I parametri elettrici ed energetici sono monitorati e visualizzati graficamente mediante pagine html o tool dedicati e archiviati su file csv. Le misure sono inoltre trasmesse da FPWebServer mediante specifici comandi (http client) a un cloud server e visualizzati in tempo reale in forma grafica”. “Electrex ha messo a punto una soluzione di facile utilizzo basata sul cloud che consente di consultare misure istantanee e storiche in forma grafica, tramite widget, o numerica” interviene Bonacini. “Gli utenti possono impiegare qualsiasi apparato (smartphone, tablet, PC) per consultare qualsiasi misura energetica e ambientale (temperature, umidità, irraggiamento ecc.). All’occorrenza è possibile realizzare pagine web custom a fronte di esigenze particolari”. Osserva Cicognani: “Il cloud computing comincia a essere diffuso per il monitoraggio degli impianti e dei servizi associati, anche perché, con l’avvento di ‘smart city’/‘smart grid’, non è più sufficiente monitorare ma occorre anche poter gestire in maniera sicura ed efficiente, con possibilità di controllo e comando, impianti e carichi anche di piccole dimensioni e molto distribuiti. Occorre perciò passare dal concetto di impianto ‘tout court’ a quello di ‘virtual power plant’, intendendo con esso l’aggregazione di piccoli sistemi di produzione da fonti rinnovabili, in grado di offrire sul mercato la somma delle capacità dei singoli elementi. Sarà importante offrire, per esempio, servizi di aumento/diminuzione della potenza attiva/ reattiva immessa in rete ed eseguire il comando ricevuto ‘dispacciandolo’ tra i vari impianti disponibili”. Per concludere, il mondo dell’energia vive di pianificazioni a lungo termine, per cui è doveroso dare uno sguardo a quelli che saranno gli investimenti futuri e le politiche energetiche strategiche a livello globale. “Per quanto concerne l’efficienza e la riduzione dei consumi, sicuramente i trasporti e il residenziale sono i settori sui quali le possibilità di intervento sono molto importanti” afferma Testa. “Non bisogna però dimenticare che circa metà dell’energia prodotta nelle nazioni industrializzate è consumata dall’industria; la gran parte di questa energia è utilizzata per applicazioni di movimentazione di organi meccanici e la grande maggioranza di queste applicazioni è realizzata mediante motori asincroni trifase. Motori e relativi azionamenti rappresentano un’importante leva di energy saving. A partire dal 16 giugno 2011 i motori devono avere come minimo un livello di efficienza IE2; dal 1° gennaio 2015 i motori con una potenza compresa nel range 7,5-375 kW devono avere come minimo il livello di efficienza IE3 oppure il livello di efficienza IE2, ma devono essere muniti di variatore di frequenza. L’ultimo step della Direttiva UE 2005/32/CE prescrive che dal 1° gennaio 2017 tutti i motori nel range 0,75-375 kW debbano avere come minimo il livello di efficienza IE3 oppure il livello di efficienza IE2, sempre muniti di variatore di frequenza”. Occorrerà tenere presenti queste linee di sviluppo, dunque, per pianificare le prossime produzioni. Per quanto concerne poi l’economia aziendale, “l’energy manager non dovrà più essere visto come un ‘ministro senza portafoglio’. L’esperienza insegna che un’accurata politica di energy management consente una riduzione dei costi nella gestione di un impianto che varia nel range 12-18%. La corretta scelta di una rete di comunicazione è assolutamente essenziale: il supporto Ethernet è di gran lunga preferibile sia per la rapidità della trasmissione dati, sia per la facile integrazione nei sistemi esistenti di data collecting”. Per quanto concerne invece l’andamento del mercato, in particolare quello solare, Pritil Gunjan, analista di Frost & Sullivan, nota nel suo studio che: “Il mercato globale dell’energia solare sta beneficiando di vari schemi di incentivi nella forma di certificati di energia verde scambiabili, feed-in tariff, sussidi e sgravi fiscali per l’utilizzo di fonti rinnovabili per la produzione di energia. Tuttavia, questi schemi di incentivi continuano a essere molto eterogenei, facendo variare il tasso di diffusione dei sistemi solari fotovoltaici in base alle politiche locali e regionali”. Inoltre, il mercato fotovoltaico è stato frenato dall’elevato costo di installazione e manutenzione dei sistemi e dalla disponibilità di tecnologie meno costose per il rinnovabile, per esempio l’eolico e la bioenergia: le banche stesse preferiscono finanziare progetti relativi a tecnologie alternative più collaudate. “Elaborare normative severe per l’energia pulita e offrire sussidi adeguati al settore delle rinnovabili sarà in futuro essenziale” osserva in conclusione Gunjan. “Ugualmente importante sarà la chiarezza nelle linee guida relative agli incentivi, in modo che gli sviluppatori dei progetti, gli investitori e i clienti possano prendere decisioni di finanziamento adeguate” SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS (*) Comitato Tecnico FN e AO 75 Fieldbus & Networks ( ) Sul campo Gruppo Fromm conta in Italia cinque sedi Reggiatrice per pallet I VANTAGGI DELLA ‘CONNECTIVITY’ Installazione a bordo macchina con moduli Cube67 di Murrelektronik conÀgurabili L’UTILIZZO DELLE SOLUZIONI DI DISTRIBUZIONE ATTIVA E PASSIVA DI MURRELEKTRONIK HA PERMESSO A FROMM PACKAGING AUTOMATION DI RISPARMIARE SUI COSTI GLOBALI DEGLI IMPIANTI DI REGGIATURA di Luigi Mandelli N ato nel 1947 in Svizzera come impresa familiare, Gruppo Fromm si è espanso nel tempo fino a diventare la realtà internazionale che oggi rappresenta, presente in più di 30 nazioni, in tutti i continenti, con oltre 1.000 addetti. Attualmente, il Gruppo produce sistemi per la stabilizzazione dei pallet e fornisce ai propri clienti i materiali di consumo necessari per la legatura e l’impacchettamento delle merci. Fromm Italiana conta nel nostro Paese ben cinque sedi ed è anche il centro di produzione mondiale per il Gruppo. In particolare, Fromm Packaging Automation costruisce macchinari automatici su commessa, mentre Fromm Stretch Wrapping Division costruisce macchine avvolgitrici di serie. Italstrap e Fromm Imballaggio si occupano invece di vendita e assistenza di apparecchi di serie e materiali di consumo. Quattro delle cinque sedi sono ubicate in provincia di Verona, mentre Fromm Imballaggio si trova in provincia di Siena. Riduzione di tempi e costi Come abbiamo ricordato, Fromm Packaging Automation progetta, sviluppa e produce una vasta gamma di macchinari automatici e semiautomatici per la reggiatura. Da poco ha iniziato a produrre anche macchine avvolgitrici orbitali per la fasciatura tramite film estensibile di tubi o profilati. Tutte le macchine prodotte dall’azienda sono realizzate su specifiche del cliente, per poter reggiare svariate tipologie di pacchi e per integrarsi al meglio nelle linee di produzione di varie industrie e per svariate applicazioni. Estrema importanza viene data, durante la progettazione, alla sicurezza e affidabilità dei sistemi: 76 tutte le macchine sono progettate per sostenere un alto carico di lavoro. Inoltre, l’uso di componenti accuratamente selezionati riduce la manutenzione al minimo. Sulle macchine reggiatrici automatiche Fromm utilizza i prodotti di Murrelektronik. Inizialmente ha impiegato i distributori passivi Exact12 in sostituzione delle classiche scatole di derivazione, con conseguente risparmio di tempo nell’esecuzione dell’impianto, ottimizzazione della parte di connessione, eliminazione dei problemi derivanti dal cablaggio errato e velocizzazione dei tempi di produzione e test degli I/O. L’eliminazione della scatola di derivazione ha permesso anche di ridurre a zero i tempi necessari per la foratura e altre lavorazioni prettamente meccaniche. Successivamente, nell’ottica di un’ulteriore ottimizzazione, è stato utilizzato su macchine più complesse e performanti il sistema Cube67+ con bus di campo. Ciò ha permesso di minimizzare le dimensioni del quadro elettrico principale, ridurre i cavi che collegano il quadro alla macchina, nonché rendere più facile e flessibile la spedizione, ottimizzando i tempi di smontaggio e rimontaggio della stessa. L’utilizzo dei prodotti Murrelektronik ha anche permesso il raggiungimento degli obiettivi prefissati di riduzione dei costi globali di realizzazione delle macchine. Ha infatti consentito all’azienda di limitare i tempi di cablaggio dei segnali nell’impianto elettrico, ottimizzare le risorse complessive in termini di messa in servizio e contrarre i tempi di test dei segnali di campo. Grazie alla diagnostica estesa, poi, è stato possibile semplificare e velocizzare il servizio di assistenza tecnica al cliente finale. SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS Murrelektronik - www.murrelektronik.it A&O fieldbus_Layout 1 01/08/14 16.42 Pagina 1 Fieldbus & Networks UN COLLEGAMENTO ‘SU MISURA’ ( ) Sul campo IL MODULO TIM-EC DI HBM È STATO SVILUPPATO PER VENIRE INCONTRO ALLE ESIGENZE DEL CLIENTE DYNOSENS, CHE RICHIEDEVA UN’INTERFACCIA PER IL COLLEGAMENTO A ETHERCAT di Massimo Mortarino D ynosens è specializzata nello sviluppo di banchi prova per motori e veicoli di tutti i tipi. Fondata nel 1990 a La Roche sur Foron (Alta Savoia, Francia), Dynosens apprezza T40B anche per la sua capacità di rilevare sia coppie la società fornisce circa trenta sia velocità di rotazione banchi prova all’anno sia in versione standard sia progettati su misura, a diversi mercati: auto, moto, scooter, gokart, trattori, motori agricoli ecc. Nei suoi progetti di sviluppo Dynosens si sforza sempre di capitalizzare le proprie risorse e si affida a propri fornitori di riferimento. “Noi operiamo con fornitori riconosciuti per la qualità e le prestazioni dei loro prodotti, nonché per la qualità della loro assistenza tecnica” ha illustrato Yves Rosnoblet, direttore generale della società. “Questa è la ragione per cui HBM è fra i nostri principali fornitori di trasduttori di forza e di coppia da 15 anni”. Nel corso degli anni HBM è diventata un vero e proprio partner di Dynosens, come ha dimostrato ancora una volta in occasione del bando di gara di CEA (French for Commission for Atomic Energy - Commissariato Francese per l’Energia Atomica), vinto da Dynosens. Questo bando di gara era relativo alla realizzazione di un banco prova per motori elettrici, avente lo scopo di studiare e ottimizzare le leggi che regolano il motore, utilizzando un motore rappresentativo per le auto elettriche: Renault ZOE. CEA si è assunta la responsabilità di curare l’elettronica di controllo del motore e l’elaborazione delle misurazioni. Il banco prova da consegnare doveva essere dotato di un motore ZOE e di un macchinario atto a simulare i cambiamenti effettuati sul motore in accelerazione o frenata e in salita e discesa. Il sistema di caricamento era costituito da un servomotore elettrico asincrono con controllo della coppia e/o della velocità di rotazione. Poiché scopo del banco prova di prova era studiare i parametri per il motore, occorreva registrare le informazioni di misura, quali: tensione, corrente, potenza elettrica, coppia, velocità di rotazione ecc. “Il documento delle specifiche imponeva che queste misurazioni fossero trasmesse mediante un bus di campo Ethercat” chiarisce Rosnoblet. Ethercat è un protocollo industriale in tempo reale a base Ethernet. Lanciato sul mercato a inizio 2000 da Beckhoff Automation, si è trasformato rapidamente in uno standard aperto la cui diffusione è regolata dall’organizzazione indipendente ETG - Ethercat Tecnology Group, che conta fra i suoi membri oltre 2.400 aziende. Essa fornisce tutti i documenti e gli strumenti necessari per sviluppare prodotti conformi allo standard. Tipicamente, un bus Ethercat può gestire processi (cicli temporali) di 1.000 I/O digitali in 30 μs o 200 I/O analogici in 50 μs, o ancora 100 servoassi in 100 μs. 78 Fidarsi è bene… Nel suo nuovo banco prova Dynosens voleva usare un torsiometro HBM. La società impiega da tempo la tecnologia HBM e ha avuto modo di apprezzare la soluzione innovativa introdotta da quest’ultima relativa all’applicazione degli estensimetri su una flangia, invece che su un albero rotante. Questo infatti riduce la deformazione sull’albero e garantisce migliori prestazioni di misura, specialmente in termini di dinamica. I trasduttori HBM sono inoltre molto robusti, cosa molto vantaggiosa con i banchi prova per motori a combustione, dove il modo di funzionamento del motore e della trasmissione crea sollecitazioni meccaniche impegnative. Date le circostanze, dunque, nessuna meraviglia se questi trasduttori siano diventati il nuovo riferimento per i banchi prova dei motori a combustione di Dynosens. Nel corso degli anni è cresciuto il programma di produzione: il campo di misura spazia da 50 Nm a 80 kNm, con famiglie di prodotti sempre più specificamente mirati alle differenti applicazioni. Il modello T40B, confrontato con i modelli della precedente generazione, offre migliori prestazioni e un costo ridotto. Dopo essere diventato uno standard per i banchi prova dei motori termici, sta ottenendo risultati notevoli anche con i motori elettrici. Dynosens apprezza T40B anche per la sua capacità di rilevare sia coppie sia velocità di rotazione, il che semplifica il processo di progettazione. Nella fase progettuale del banco prova, HBM non ha offerto la connessione Ethercat per T40B. Era infatti prevista l’implementazione di una soluzione tradizionale con l’integrazione di un modulo I/O Ethercat. Secondo Rosnoblet, però, ciò non consentiva di sfruttare pienamente le prestazioni del torsiometro: “I produttori di trasduttori sono nella posizione migliore per sviluppare funzioni di gestione e di diagnostica integrate nella connessione al bus di campo. I blocchi I/O sviluppati dai produttori di dispositivi automatici non sono specifici per natura e non possono essere ottimizzati per tutti i tipi di trasduttori. Ciò vale particolarmente per un trasduttore così evoluto come T40B”. Dynosens ha informato HBM delle sue perplessità e la risposta di quest’ultima è stata immediata. Nel contempo, infatti, uno dei più importanti produttori europei di automobili aveva posto a HBM la medesima richiesta, inducendola a sviluppare un’interfaccia Ethercat. Il prodotto non era ancora stato lanciato sul mercato, ma l’esperienza ha suggerito a Dynosens di fidarsi di HBM e ha iniziato la progettazione del banco prova nella consapevolezza di effettuare praticamente il ‘beta testing’ dell’interfaccia Ethercat. L’interfaccia TIM-EC di HBM consente di selezionare varie velocità di filtraggio e fornisce informazioni diagnostiche necessarie sull’intera catena di misura, dal trasduttore all’interfaccia. SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS HBM - www.hbm.com/it di Riccardo Drusian E ( ) Sul campo QUANDO LA RETE FA LA DIFFERENZA sseco Group (www.essecogroup.com) è una holding industriale che opera nell’ambito della produzione di prodotti chimici per l’industria e per l’enologia. Il Gruppo è strutturato con un sistema articolato e multinazionale di partecipazioni e società controllate acquisite in oltre 90 anni di sto- PER RENDERE LA PROPRIA INFRASTRUTTURA PIÙ ria: è oggi presente in 15 paesi con 38 società. I SICURA E PERFORMANTE, IN GRADO DI EROGARE siti produttivi coprono complessivamente 440.000 ANCHE SERVIZI DA REMOTO, ESSECO GROUP SI È m2 per un totale di 900 dipendenti e 640.000 tonnellate prodotte in un anno: numeri che fanno di AFFIDATA A WATCHGUARD Esseco Group, un caso di successo industriale internazionale. La capogruppo ha sede a Trecate (Novara), da dove ven- dal 1996 si è specializzata in soluzioni ICT specifiche per aziende chimigono gestite tutte le controllate presenti nel mondo. In particolare, la che, farmaceutiche e di processo. produzione spazia dalla realizzazione di prodotti chimici derivanti dallo zolfo (solfiti, anidride solforosa liquida, sodio idrosolfito, acido solforico Le soluzioni proposte e oleum) alla chimica in generale (potassa caustica, carbonato di po- Valutate le esigenze di Esseco Group, Pipeline ha optato per le soluzioni tassio e derivati clorurati, cloro-paraffine, TMP, NPG, potassio e sodio WatchGuard XTM. La commessa consisteva in nove XTM33, quattro Le soluzioni WatchGuard XTM garantiscono la connessione VPN di tutti gli altri Àrewall forniti Inizialmente l’azienda utilizzava un proxy per controllare, ottimizzare, Àltrare e autorizzare la navigazione su Internet, ma necessitava di un unico prodotto che svolgesse tutte le funzioni formiato, zolfo). A questo si aggiungono i prodotti per l’enologia (coadiuvanti e additivi per l’enologia) e i servizi per il comparto (ricerca, laboratori di analisi vini, consulenza e prestazione di servizi in cantina). L’esigenza iniziale Esseco Group aveva l’esigenza di aggiornare tutti i servizi di networking per rendere l’infrastruttura complessiva più sicura, più semplice da gestire e più performante. L’infrastruttura esistente era composta da firewall Cisco (dodici ASA5505, due ASA5510, tre ASA5550, quattro router Cisco e un Cisco Ironport) connessi via VPN da tutte le sedi. “Il nostro obiettivo era cambiare l’esistente infrastruttura di proxy” ha spiegato Fabio Sponza, networking system manager all’interno di Esseco Group. “Le nostre sono reti collegate punto-punto. Usavamo un proxy per controllare, ottimizzare, filtrare e autorizzare la navigazione su Internet, ma si rendeva necessario avere un prodotto unico che svolgesse tutte le funzioni di cui avevamo bisogno, non più diversi apparati sulle varie sedi remote. Siamo dunque partiti per sostituire solo il proxy, successivamente però, vista la forte diffusione dell’UTM e considerate le nostre esigenze, abbiamo deciso di cambiare anche la parte dei firewall”. La multinazionale di Trecate si è così rivolta a Pipeline (www.pipeline.it), già fornitore per la parte di server e partner HP. Con oltre 80 persone dislocate nelle tre sedi operative di Milano, Padova e Bologna, Pipeline I servizi informativi per tutte le sedi remote di Esseco Group sono erogati dalla sede di Trecate XTM330, sei XTM515 e due XTM545. “Nella sede centrale di Trecate è stato installato un Firecluster attivo/passivo composto da due XTM 545” ha riferito Rancati. “Queste macchine garantiscono la connessione VPN di tutti gli altri firewall forniti. A differenza della vecchia infrastruttura, tutti i firewall vengono gestiti centralmente ed è possibile attivare il controllo della navigazione utente per tutti gli utenti worldwide e non solo per la sede centrale” ha sottolineato Emanuele Rancati, technical director di Pipeline. Il cliente conosceva già le soluzioni WatchGuard, in particolare aveva installato un apparato della serie XTM2 per la gestione del personale esterno. “Una volta ottenuta la conferma dell’ordine dal cliente a fine luglio 2013, in circa 20 giorni abbiamo fornito tutto il materiale, in due giornate abbiamo erogato la formazione al personale interno e abbiamo eseguito una prima configurazione di massima. A oggi è in corso la fase di migrazione di tutte le filiali verso la nuova infrastruttura” ha proseguito Rancati. La migrazione verso la nuova infrastruttura è avvenuta e sta avvenendo per gruppi/servizi. Oggi i servizi informativi per tutte le sedi remote di Esseco Group sono erogati dalla sede di Trecate e si stanno centralizzando i servizi posta elettronica, controllo del perimetro, videosorveglianza, web filtering. SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS WatchGuard - www.watchguard.com 79 Fieldbus & Networks di Alessio Murroni I ( ) Sul campo CONNETTIVITÀ DI ALTO LIVELLO NELLE AREE RURALI mprese e clienti residenziali con sede nelle aree rurali della provincia di Vicenza desideravano avere accesso alla connettività a banda larga, ma i grandi provider erano concentrati sulla copertura delle aree urbane. Nel 1995 Telemar intravide le opportunità che potevano derivare dal portare connettività Internet in queste zone e si propose di offrire tecnologia avanzata e un servizio clienti eccellente. In seguito all’implementazione, l’ottimo servizio offerto anche dal punto di OFFRIRE AI CLIENTI UNA CONNESSIONE AFFIDABILE E vista delle prestazioni incontrò il favore dei clienti VELOCITÀ SEMPRE PIÙ ELEVATE SONO DUE FATTORI e presto sul territorio si sparse la voce che Telemar FONDAMENTALI PER IL SUCCESSO: TELEMAR HA forniva connettività Internet, facendo registrare un notevole aumento della domanda. Tale domanda POTUTO FARLO GRAZIE A CAMBIUM è cresciuta nel tempo coinvolgendo imprese, pubblica amministrazione e clienti residenziali. La rete cliente e per consentire agli è stata realizzata e poi ampliata con infrastrutture di utenti di selezionare il livello due vendor diversi, ma man mano che la base utenti di servizio più corrispondente di Telemar cresceva, l’azienda si rendeva conto che alle proprie esigenze. Inoltre, la soluzione implementata non era scalabile. Quela soluzione offre un’elevata sta infatti poteva supportare fino a 30-40 utenti per tolleranza alle interferenze, access point e superato questo limite non era più per offrire il segnale migliore in grado di mantenere i livelli di qualità del servizio anche in ambienti con elevato desiderati. Quando Telemar decise di rinnovare la rumore RF, e presenta la funrete esistente adottando tecnologie di nuova genezione di sincronizzazione GPS razione, i vendor precedentemente utilizzati non si per consentire l’utilizzo muldimostrarono in grado di fornire soluzioni soddisfatiplo del canale e scalabilità, centi e vennero scartati… “La gestione del rinnovo Schema della rete messa a punto per Telemar in modo da garantire prestadi una rete esistente mediante il passaggio a una zioni elevate anche in seguito nuova tecnologia presenta molti più rischi rispetto a un’installazione ex all’ampliamento del bacino di utenza. “Abbiamo testato Cambium PMP novo” ha sottolineato Gianfranco Turco, network manager di Telemar. “La 450 nella rete in cui i nostri clienti stavano utilizzando il servizio a capacità soddisfazione del cliente è un elemento cruciale e i tempi d’inattività della completa” ha dichiarato Turco. “L’installazione è stata facile e siamo stati rete a banda larga non sono tollerati. Il supporto tecnico e la tecnologia in grado di configurare le prestazioni di rete rapidamente e in base alle di Cambium ci hanno consentito di soddisfare tutte queste esigenze e di nostre esigenze”. Infine, come qualsiasi altra azienda Telemar controlla garantire quindi la soddisfazione dei nostri clienti”. attentamente i costi: “Le attrezzature più economiche non sono state sufficienti a mantenere la soddisfazione dei clienti e questo ci è costato molto” Soddisfatti… a lungo termine ha affermato Turco. “Abbiamo valutato le prestazioni, la velocità e il costo Tra le alternative esaminate da Telemar la tecnologia di Cambium Net- di PMP 450 e ci siamo accorti che mostravano un ROI molto interessante”. works si è rivelata quella più adatta a soddisfare le nuove necessità, anche Grazie alla soluzione di rete PMP 450, Telemar è riuscita a offrire una in virtù del facile profilo di scalabilità, che garantiva di soddisfare le esi- connessione più veloce, che ha soddisfatto un’esigenza sentita dai clienti. genze future. Telemar aveva bisogno di una soluzione che combinasse af- Dunque, l’azienda ha approvato l’ampliamento dell’implementazione della fidabilità e prestazioni elevate e che includesse funzionalità di provisioning tecnologia PMP 450. In fase di sostituzione della rete esistente Telemar e di gestione in grado di consentire all’azienda di progettare una rete eccel- ha iniziato con 40 access point (AP) PMP 450 e 1.000 moduli Subscriber; lente. Nello specifico, la soluzione doveva soddisfare i seguenti requisiti: adesso che è in grado di gestire la rete più da vicino, Telemar può utilizservizi VoIP (Voice over IP) affidabili nel lungo termine per imprese e clienti zare la frequenza in modo più razionale, offrendo complessivamente una residenziali; possibilità di configurare la banda larga per i singoli utenti per larghezza di banda notevolmente superiore. dare priorità al traffico e garantire la qualità di servizio (QoS); prestazioni affidabili in aree con livelli elevati di interferenza RF ed elaborazione di un I prossimi passi piano di sviluppo che prevedesse l’ampliamento della rete di pari passo Telemar ha intenzione di portare avanti l’implementazione di PMP 450 e con l’aumento della domanda per la banda larga. Telemar ha così scelto di completare la sostituzione della rete esistente, continuando a espandere adottare la soluzione di rete di accesso wireless PMP 450 di Cambium Net- il proprio bacino di utenza con l’aggiunta di nuovi clienti di pari passo con works per sostituire la rete esistente. PMP 450 è stata selezionata per le l’ampliamento della copertura. seguenti ragioni: latenza ridotta pari a 3-5 ms per applicazioni video e voce Telemar - www.telemar.it chiare nel lungo termine; possibilità di impostare le soglie di performance Cambium Networks - www.cambiumnetworks.com a livello di utente, allo scopo di mantenere elevata la soddisfazione del 80 SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS Inviate ancora i tecnici dell’assistenza per il mondo? NE Vi aspettiamo al prossimo evento di Vicenza del ! 25 settembre 2014 W! !! ISCRIVETEVI SUBITO su WWW.EFA.IT VPN PLC SMS VPN eCatcher VPN PLC HTTPS M2Web @ VPN Servizio Assistenza HMI HTTPS 3 RACCOLTA DATI M2Web 3 DIAGNOSI PREDITTIVA 3 CONTROLLO KPI, OEE PLC 3 TELEASSISTENZA DA REMOTO 3 Con eWON + TALK2M la connettività Internet è facile: Cliente e configurazione e gestione della VPN con tutti i mezzi di comunicazione (rete mobile, rete adsl, rete LAN, rete telefonica), senza essere esperti IT e senza dover modificare le configurazioni di rete. Distributore esclusivo per l’Italia: WWW.EWON.IT EFA AUTOMAZIONE S.p.A. via S Aleramo 2 20063 Cernusco S/N MI Italy T +39 02.92113180 r.a. F +39 02.92113164 info@efa.it WWW.EFA.IT Fonte: www.bp.blogspot.com Fieldbus & Networks di Stefano Maggi (*) LA FORZA DEL WIRELESS L a tecnologia WirelessHart rappresenta DA CABLATO A WIRELESS: WIRELESSHART È IL PRIMO un potenziamento complementare del STANDARD SEMPLICE, AFFIDABILE E SICURO PER IL protocollo Hart, offrendo vantaggi alle applicazioni di monitoraggio e a quelle MONITORAGGIO E IL CONTROLLO DEL PROCESSO di controllo sia per le nuove implemen- INDUSTRIALE SENZA FILI tazioni, sia per quelle già esistenti (in particolare a livello di strumentazione di campo). È noto che nell’industria quasi mai). Infine, l’offerta era in pratica personalizzata per le esidi processo trovano applicazione soprattutto dispositivi di campo genze specifiche dell’utente. A fronte di tutto questo, oggi si ha la cablati, la cui alimentazione avviene anch’essa spesso tramite cavo. necessità di un sistema (radio) che: sia conveniente, flessibile e L’aumento delle funzionalità degli impianti e l’esigenza di flessibi- facile da utilizzare, rientri nell’offerta standard di un certo numero lità hanno reso necessario integrare tali dispositivi di campo con di produttori e soddisfi le esigenze della tecnologia di processo in nuovi apparati, mediante un collegamento witermini di affidabilità, portata reless, in modo da sfruttare tutti i vantaggi che e velocità della trasmissione. questo tipo di connessione offre. Per molti anni Un sistema di questo tipo vari fornitori hanno commercializzato singoli viene messo ora a disposiprodotti in grado di fornire una comunicazione zione da Hart Communication wireless. Foundation sotto forma di WiQuesta soluzione si è purtroppo rivelata costosa, relessHart. È stato introdotto soprattutto se deve essere integrata nella strutnel settembre 2007 (appunto da tura di un impianto già esistente. In vari casi, Hart Communication Foundapoi, le connessioni potevano essere realizzate tion) e nell’aprile del 2010 è solo tra due punti o solamente per una comustato approvato come standard nicazione di tipo unidirezionale. Inoltre, la cominternazionale IEC26591 da IEC patibilità tra i dispositivi di campo di produttori - International Electrotechnical diversi non era sempre garantita (per onestà, Figura 1 - Modulazione nella comunicazione Hart Commission. 82 SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS Fonte:.ytimg.com specifico, per evitare interferenze viene utilizzata la nota tecnologia Fhss (Frequency Hopping Spread Spectrum). Tutti i 15 canali sono utilizzati in parallelo, come specificato nello standard Ieee 802.15.4, che rappresenta il livello fisico del protocollo, e WirelessHart sfrutta questa tecnica di trasmissione per ‘saltare’ da uno di questi canali all’altro in maniera pseudocasuale attraverso un codice prestabilito. Inoltre, i canali già in uso vengono oscurati per evitare collisioni con altri sistemi di comunicazione wireless. WirelessHart utilizza una rete ‘flat mesh’ in cui tutte le stazioni radio (dispositivi di campo) formano la rete. Ogni stazione funge contemporaneamente da sorgente e da ripetitore di segnale. Il trasmettitore, che origina la comunicazione, invia un messaggio a quello immediatamente limitrofo, che provvede a inoltrare il messaggio e così via finché il messaggio di origine non raggiunge il ricevitore remoto desiderato. In altre parole, ogni dispositivo sulla rete mesh può essere utilizzato come ripetitore/router per messaggi da altri dispositivi. Un dispositivo deve semplicemente inoltrare il messaggio WirelessHart: la struttura Lo standard Hart (Highway Addressable Remote Transducer) ampiamente diffuso, secondo quanto confermato da Hart Communication Foundation, che parla di oltre 30 milioni di dispositivi di campo compatibili Hart installati e in servizio in tutto il mondo (anno di riferimento 2010), ha rappresentato in realtà un passo intermedio nella transizione dalle comunicazioni analogiche a quelle digitali. Infatti, nella comunicazione Hart viene modulato un segnale in corrente alternata sovrapposto a un segnale in corrente continua 4-20 mA (figura 1). Poiché il segnale di comunicazione è simmetrico, quindi non influisce sulla portante 4-20 mA, i due segnali possono essere utilizzati simultaneamente, permettendo di eseguire operazioni di configurazione e diagnostica, mentre il dispositivo interessato funziona autonomamente nel loop di controllo. Oggi si è giunti alla fase successiva nell’evoluzione del protocollo Hart: WirelessHart. Lo standard è basato direttamente sul protocollo Hart, senza prevedere alcun percorso di trasferimento via cavo del Figura 3 - Panoramica di una rete WirelessHart e relativi componenti Figura 2 - Routing dinamico dei percorsi in una rete WirelessHart al successivo più vicino. Una rete a maglia di questo tipo, oltre che ampliare la copertura, offre percorsi di comunicazione ridondanti, potenziando così l’affidabilità del servizio. Oltre a ciò, nella fase di inizializzazione vengono stabiliti percorsi alternativi: nel caso sia impossibile trasmettere il messaggio su un determinato percorso (per esempio a causa di un ostacolo o di un ricevitore difettoso), il messaggio viene automaticamente indirizzato su di un percorso alternativo (routing dinamico - figura 2). La comunicazione sulla rete wireless è coordinata dal sistema Tdma (Time Division Multiple Access), che sincronizza i partecipanti della rete in finestre temporali da 10 ms, dove ogni dispositivo può utilizzare la rete per questa durata. Questo permette di creare una rete particolarmente affidabile (senza collisioni) e riduce i tempi di anticipo e quelli di ritardo nei quali una stazione deve restare attiva. Infine, il livello MAC assegna a ogni dispositivo di rete un indirizzo a 64 bit o a 16 bit nella versione breve. segnale. Il protocollo utilizza infatti una banda RF di 2,4 GHz (priva di licenza e utilizzata in tutto il mondo) quale mezzo trasmissivo, banda utilizzata anche per numerose tecnologie radio, comprese Wlan, Bluetooth e Zigbee. Al fine di evitare collisioni sulla banda di frequenza 2,4 GHz, WirelessHart esegue una ricerca speciale di canali non utilizzati nell’ambito di questa banda di frequenza, mantenendo sotto controllo interferenze reciproche tra le tecnologie radio. Nello WirelessHart: i componenti La rete WirelessHart è costituita da componenti che svolgono specifiche funzioni (figura 3). I dispositivi di campo WirelessHart si occupano della connessione diretta con il processo o con i componenti dell’impianto. In questo caso anche i dispositivi di campo Hart convenzionali possono essere trasformati in dispositivi di campo WirelessHart quando vengono SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS 83 Fieldbus & Networks dotati di uno specifico adattatore (figura 4). Il ripetitore, come accennato, è un dispositivo che ritrasmette i messaggi e che potrebbe anche non disporre di un proprio dato di processo. È anche possibile l’utilizzo dei dispositivi di campo solo come repeater indipendenti, per aumentare semplicemente il raggio d’azione della rete oppure per ‘aggirare’ un ostacolo fisico esistente o nuovo. Lo scambio dati tra i dispositivi WirelessHart e l’unità di controllo del processo o le applicazioni host avviene tramite gateway. Il collegamento tra l’unità di controllo del processo e gli host avviene tramite reti ad alta velocità o altre reti di comunicazioni esistenti (interfacce quali Modbus, Profibus, Ethernet per esempio). Il gateway dispone anche delle importanti funzioni di ‘Network Manager’ e ‘Security Manager’. Con Network Manager gestisce la configurazione e la comunicazione della rete, definisce i percorsi e controlla Figura 4 - Coesistenza fra dispositivi di campo WirelessHart e Hart lo stato della rete. In pratica, con questa funzione esso costruisce e gestisce la rete a mesh, identifica i migliori percorsi e distribuisce l’accesso agli slot di tempo. Inoltre, il Network Manager può essere parte integrante del gateway, dell’host o dell’unità di controllo del processo. Normalmente contiene anche la funzione di Security Manager, competente per la generazione, il salvataggio e la gestione delle chiavi di sicurezza. Infatti, il Security Manager gestisce e distribuisce i codici crittografati di sicurezza, nonché la lista dei ‘dispositivi autorizzati’ a collegarsi alla rete. L’adattatore è un dispositivo che si connette a uno strumento abilitato Hart tradizionale allo scopo di consentire il trasferimento dei dati dello strumento attraverso la rete WirelessHart fino all’host. Tale dispositivo può essere posizionato ovunque lungo il cavo 4-20 mA dello strumento. Alcuni adattatori possono essere alimentati a batteria, o possono utilizzare la stessa batteria dello strumento. Infine, può essere necessario un configuratore terminale portatile per collegare e configurare un nuovo strumento da inserire in una rete WirelessHart esistente. Esistono configuratori che possono essere ‘linkati’ al gateway, attraverso la stessa rete, per poi raggiungere dal gateway lo strumento da riconfigurare o per rilevare letture di variabili di processo o di diagnostica. WirelessHart: il funzionamento Si tratta di un protocollo di trasmissione per reti wireless a maglia (completa e incompleta), che può supportare varie topologie di rete, sia a stella sia mesh. Per utilizzare i dispositivi di campo WirelessHart è necessario che questi si attengano a una ben precisa sequenza di fasi. Dopo l’avvio di un dispositivo di campo, esso non 84 Fonte:www.wallpapersgalaxy.com è ancora parte integrante della rete: per essere aggiunto alla rete deve attendere un pacchetto ‘advertising’ con un ID di rete idoneo, che viene inviato dal gateway o da un altro dispositivo di campo già presente in rete. Al ricevimento di tale pacchetto il dispositivo invia un ‘joining’ per unirsi alla rete WirelessHart. Dopo l’approvazione da parte del Network Manager e dopo la sincronizzazione temporale per l’invio di dati, il dispositivo può partecipare allo scambio di dati sulla base delle definizioni del Network Manager. Viene così sincronizzato il tempo tra le utenze di rete e tutta la comunicazione viene suddivisa in slot temporali, ciascuno di 10 ms (‘time slot’). Per lo scambio dei dati, il dispositivo utilizza questi time slot (definiti, come citato, dal Network Manager) per inviare e ricevere i pacchetti. Quando non è previsto l’invio o la ricezione di dati, il dispositivo di campo WirelessHart passa in modalità stand by (con un consumo minimo di corrente). Infine, nel caso in cui venga interrotto il collegamento con un dispositivo di campo WirelessHart, esso esce dalla rete fino alla sua successiva riammissione, che può avvenire attraverso il processo descritto in precedenza, senza il quale non può aver luogo ovviamente un nuovo scambio dati. Hart in radio… In conclusione, il protocollo di comunicazione Hart viene utilizzato in tutto il mondo fin dal 1989 come tecnologia di comunicazione all’avanguardia per strumentazione di processo intelligente. Oggi, secondo Hart Communication Foundation i fornitori dell’industria stanno producendo e consegnando prodotti Hart a numeri record: il 75% dei dispositivi ‘intelligenti’ attualmente installati sono capaci di comunicazione Hart. In questo contesto, il protocollo WirelessHart rappresenta una simbiosi tra l’ormai consolidato e ampiamente diffuso protocollo Hart e la nuova tecnologia radio (‘nuova’ per quanto riguarda l’automazione di processo). Oltre alle note applicazioni Hart, il protocollo WirelessHart è già utilizzato ampiamente per applicazioni tradizionali e flessibili: monitoraggio di strumenti e valori ambientali, gestione e ottimizzazione degli asset, manutenzione preventiva, monitoraggio delle prestazioni, gestione di dispositivi industriali (statici e mobili) e dell’energia ecc. I requisiti di queste applicazioni in termini di semplicità, efficienza, sicurezza e velocità di trasmissione dati si coniugano bene con le capacità prestazionali ottenibili da questa tecnologia radio. Inoltre, il sistema WirelessHart si può integrare perfettamente in un’infrastruttura o piattaforma già esistente, oppure contemporaneamente offrire una soluzione ottimale per nuove strutture. SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS (*) Comitato Tecnico AO e FN Perché complicare le cose semplici? Riduci i ricambi per il tuo impianto fino al 70 % grazie a Lenze Smart Motor, la nostra soluzione innovativa per la movimentazione. 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SmartWire-DT sostituisce il cablaggio di comando per tutti i componenti nel quadro elettrico, fino al sensore nella macchina, e permette la comunicazione diretta e continua tra il controllore centrale e tutte le componenti di automazione dell’impianto, sia su macchine e SMARTWIRE-DT È LA TECNOLOGIA MESSA A PUNTO impianti di nuova generazione, sia in quelle sogDA EATON CHE PRESENTA UN’ARCHITETTURA APERTA gette di aggiornamento (retrofitting). Il sistema di comunicazione SmartWire-DT elimina i tradi- E PERMETTE UNA RIDUZIONE DELL’85% DEI TEMPI zionali moduli di ingresso e uscita del PLC, con E COSTI DI CABLAGGIO, COLLAUDO E MESSA IN relativo cablaggio, sostituendoli con una nuova SERVIZIO tecnologia che mette in comunicazione direttamente con il controllore tutti i singoli componenti, sensori e attuatori, Considerando che fino a pochi anni fa i sistemi di controllo dedicati ai processi di automazione erano ‘stagni’, ovvero poco aperti al mondo che compongono la macchina o l’impianto. esterno, oggi vediamo sempre di più soluzioni ‘aperte’ e possiamo Dalla ‘Lean Connectivity’ ipotizzare che nei prossimi anni si avrà una completa integrazione con alla ‘Lean Automation’ il mondo IT e le applicazioni di riduzione degli sprechi e miglioramento Per automatizzare un processo i mercati oggi chiedono soluzioni dell’efficienza energetica. Eaton ha accelerato sui tempi e già oggi flessibili, riduzione degli sprechi, risparmio energetico, in altre pa- offre varie tecnologie indirizzate all’ottenimento di questi risultati. role soluzioni ‘lean’. La filosofia lean si fonda su tre concetti basilari: Infatti, tutti i componenti di Eaton per il comando, il controllo e la ‘Lean Connectivity’, ossia facilità di collegamento; ‘Lean Automation’, distribuzione di energia, la visualizzazione e l’automazione industriale, ovvero automazione ottimizzata con un minore numero di componenti; sono progettati e realizzati per il collegamento a SmartWire-DT. ‘Lean Power’, cioè efficienza energetica per la trasparenza dei dati. Questo sistema di comunicazione consente il collegamento attraverso Con il sistema di comunicazione SmartWire-DT Eaton può offrire pro- un gateway praticamente con ogni PLC presente sul mercato. Il gadotti e soluzioni orientati alla filosofia lean che garantiscono l’elimi- teway traduce tutte le informazioni dei componenti SmartWire-DT, nazione di cablaggi complessi, la riduzione degli sprechi di materiale, siano essi contattori singoli o partenze complete, sensori o pulsantetempi, approvvigionamenti e un’intelligenza distribuita da remoto. ria, interruttori di potenza o drive, a esso collegati. La tecnica di ca86 SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS semplificata, in quanto in caso di errore sul componente interessato lampeggerà un LED che indirizzerà l’operatore nella ricerca del guasto; analogamente, le operazioni di manutenzione ed espansione sono agevolate, poiché scollegando un singolo componente, il resto del sistema continua a funzionare regolarmente. La dorsale può essere ampliata mediante opportuni connettori d’interconnessione verso il nuovo tratto del sistema. Un ulteriore vantaggio è dato dalla riduzione delle scorte e dalla facilità d’approvvigionamento grazie all’impiego di protocolli e componenti standard, facilmente reperibili sul mercato. Così i tempi di fermo macchina si accorciano, anche grazie alla possibilità di controllare in tempo reale allarmi, diagnostica, assorbimenti di corrente e immagini termiche dei motori. Il gateway SWD è compatibile con i principali protocolli bus: ProÀbus DP, Canopen, Modbus TCP, Ethernet/IP, Powerlink, ProÀnet blaggio tradizionale, compresa quella che prevede I/O locali o remoti, risulta in questo modo estremamente alleggerita, perché sostituita da un unico cavo con connessioni a innesto e un solo gateway SWD. Comunicazione anche attraverso Powerlink Il nuovo gateway EU5C-SWD-Powerlink offre la possibilità ai costruttori di macchine e impianti di automazione di integrare i vantaggi offerti da entrambi i sistemi SmartWire-DT e Powerlink. I benefici della filosofia lean, ossia avere una pianificazione, configurazione, messa in servizio e manutenzione considerevolmente più semplici, sono così disponibili anche per gli utenti Powerlink, Come funziona SmartWire-DT Utilizzando il sistema realizzato da Eaton, sul PLC non sono più necessari I/O né a livello locale, né remoto: è sufficiente un’unica connessione al gateway SWD attraverso i più diffusi sistemi di comunicazione. Questo gateway è infatti compatibile con i principali protocolli bus, quali Profibus DP, Canopen, Modbus TCP, Ethernet/IP, Powerlink e Profinet. A ogni gateway è possibile collegare fino a 99 partecipanti. Il cavo non solo trasmette i dati di segnale (on, off o analogico), ma provvede anche a erogare la potenza di comando necessaria. Il cavo del gateway SWD può inoltre uscire dal quadro principale e trasformarsi da cavo piatto a cavo circolare, per raggiungere i quadri secondari e i componenti periferici (la distanza totale dal gateway può raggiungere i 600 m). Tramite I/O remoti digitali e analogici si può interfacciare qualunque tipo di componente. Il cavo piatto viene equipaggiato con speciali connettori a crimpare che permettono, inoltre, di visualizzare lo stato di ogni componente connesso Il gateway EU5C-SWD-Powerlink permette di integrare i vantaggi offerti da e offrono una veloce diagnostica. Per la pianificazione, confi- SmartWire-DT e Powerlink gurazione e messa in servizio della rete SmartWire-DT Eaton offre il software SWD-Assist. Nel tool di configurazione l’operatore per applicazioni gravose o in ambienti particolarmente aggressivi. può selezionare ogni stazione nel sistema con pochi e semplici click del Tutti i dispositivi, come elementi di comando, contattori, soft starter mouse. La funzione di esportazione permette quindi la semplice crea- DS7, interruttori elettronici per protezione motori PKE, inverter Pozione di un file XDD che contiene tutte le informazioni degli I/O delle werXL e interruttori NZM, possono dunque essere utilizzati con una stazioni. I vantaggi che si possono conseguire impiegando SmartWire- trasparenza dei dati molto più elevata. Il gateway trasferisce i dati DT sono numerosi, a partire da una progettazione semplificata, con delle varie stazioni al controllore attraverso il protocollo Powerlink, con riduzione dei collegamenti I/O e impiego di protocolli e componenti la capacità di scambiare 1.000 byte di dati di ingresso e uscita con standard. A ciò si aggiunge la riduzione degli spazi utilizzati, grazie un massimo di 99 partecipanti in modalità di funzionamento ciclico. È all’eliminazione di I/O locali o remotati e all’uso di un unico cavo piatto, comunque possibile anche utilizzare la comunicazione aciclica. con conseguente abolizione o riduzione delle canaline. Diminuiscono Oltre all’hub Powerlink a 100 Mb integrato, è disponibile un’interfacanche i tempi e i costi di cablaggio e montaggio, in quanto il cavo cia USB addizionale per le operazioni diagnostiche. L’utente ha quindi permette connessioni a crimpare e montaggio a scatto, praticamente la possibilità di testare indipendentemente ogni stazione sulla rete plug&work. Maggiore facilità e velocità di messa in servizio derivano SmartWire-DT senza la necessità che il sistema sia collegato a un dalla semplificazione del lay-out di cablaggio, dall’eliminazione delle controllore. probabilità di errore e dall’indirizzamento a riconoscimento automaEaton - www.eaton.com tico, che rendono lo start-up più facile e rapido. La diagnostica risulta SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS 87 Building blocks di Marco Enge L e interconnessioni elettriche contribuiscono in modo significativo all’affidabilità complessiva dei sistemi, particolarmente nelle applicazioni caratterizzate da condizioni ambientali ostili. Le principali sollecitazioni a cui i connettori possono essere sottoposti sono l’ingresso di acqua o di altri fluidi, polvere e gas, temperature molto alte o molto basse, umidità, pressione, ad esempio nei casi di immersione in acqua a grande profondità, sollecitazioni NELLE APPLICAZIONI CHE RICHIEDONO RESISTENZA meccaniche che agiscono non solo sul componente A FORTI SOLLECITAZIONI AMBIENTALI SCEGLIERE in quanto tale ma anche sulla tenuta a lungo terIL GIUSTO CONNETTORE PUÒ CONSENTIRE DI mine dell’accoppiamento meccanico tra i contatti, interferenze elettromagnetiche (EMC) e scariche RIDURRE SENSIBILMENTE I GUASTI ELETTRICI DEL elettriche, esposizione ad alti livelli di ultravioletti SISTEMA, I RELATIVI TEMPI DI FERMO E I COSTI DI o altre radiazioni. Tra i campi applicativi che richie- MANUTENZIONE dono connettori capaci di sopportare forti sollecitazioni ambientali sono compresi la produzione di energia, ad esempio il fori o lampioni stradali. I ricettacoli cavo-cavo e cavo-scheda della serie settore petrolifero e quello delle energie rinnovabili; il settore militare, MX120G, che costituiscono una soluzione più affidabile e meno costosa navale e aerospaziale; il settore dei trasporti e delle ferrovie; l’industria rispetto alle alternative wire-sealpre-crimpate, sono composti da un sinchimica; gli apparati per la sanità. Fortunatamente, numerosi produttori golo elemento pre-assemblato che comprende un involucro per alte temdi connettori offrono soluzioni adatte agli ambienti ostili: tra essi ricor- perature, una guarnizione maschio in silicone e un coperchio ermetico diamo Amphenol, Delphi, FCI, Glenair, Harwin, Molex, Samtec e TE Con- (sealcap) con funzione di pressacavo (strainrelief), il tutto pre-assemblato nectivity. Non esiste un ‘super connettore’ ermetico universale capace e pronto per un facile crimpaggio. Le guarnizioni in silicone sono affidabili di resistere a tutti i fattori ambientali elencati, e se esistesse avrebbe un nella maggior parte delle applicazioni esposte all’acqua e ad altri fluidi prezzo proibitivo. I progettisti, pertanto, devono analizzare con precisione comuni; sono inoltre più durature e sopportano temperature più alte rile sollecitazioni tipiche della loro applicazione e scegliere il componente spetto alle normali guarnizioni in gomma di nitrile. Il coperchio ermetico che presenta la giusta combinazione di prestazioni. Queste dipendono funziona da pressacavo per l’interfaccia tra le guarnizioni, consentendo dall’architettura complessiva del connettore, dai materiali utilizzati, dai un facile inserimento dei fili crimpati direttamente nel connettore. I connettori di questa famiglia sono in grado di sopportare forti vibrazioni, dettagli costruttivi dell’involucro, dei contatti e delle guarnizioni. fino a un’accelerazione di 10 g, e assicurano quindi un accoppiamento Ermeticità stabile negli ambienti caratterizzati da questo tipo di sollecitazione. Il Per quanto riguarda l’ermeticità, generalmente i connettori per ap- meccanismo incorporato di blocco positivo assicura inoltre la stabilità plicazioni industriali in ambienti ostili devono possedere un grado di della connessione tra i terminali, in modo da evitare la disconnessione protezione IP67, dove il 6 indica l’impossibilità da parte della polvere di accidentale. Il funzionamento di blocco a torsione (twist-lock) assicura entrare nel connettore e il 7 indica l’impossibilità dell’ingresso d’acqua un corretto allineamento tra i contatti della testata (header) e quelli del in quantità dannose, in caso di immersione fino a un metro di profondità. ricettacolo femmina, eliminando la necessità di elementi di fissaggio. Un esempio di dispositivi con grado di protezione IP67 progettati per applicazioni in ambienti ostili è rappresentato dai connettori ermetici L’involucro esterno compatti della serie MX120G di Molex, comprendente modelli cavo-cavo Sebbene molti connettori dotati di un corpo in materiale plastico siano e cavo-scheda, che offrono prestazioni ottimali in condizioni di bagnato, sufficientemente robusti per le applicazioni automobilistiche e simili, non tutti sono adeguati agli impieghi più pesanti come quelli tipici del settore forti vibrazioni e grandi escursioni termiche (da -40 a +105 °C). Le applicazioni tipiche di questo sistema di connessione riguardano una ferroviario o per l’uso in luoghi molto esposti. Una soluzione per queste varietà di veicoli (autobus, macchine agricole, veicoli per uso ricreativo), applicazioni può essere rappresentata dai connettori con corpo metallico, installazioni nei settori edile, navale e petrolifero, apparati medici resi- come quelli della gamma heavy mate di Amphenol che, oltre a essere stenti agli spruzzi, apparecchi illuminanti a LED per esterno come sema- stati progettati per impieghi pesanti, sono anche un ottimo esempio di 88 INTERCONNESSIONI PER AMBIENTI OSTILI SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS Foto tratta da http://www.morgueÀle.com/ Fieldbus & Networks g p I connettori compatti MX120G di Molex connettore modulare ibrido. Sono inoltre meccanicamente robusti, resistenti alle vibrazioni e alla corrosione, nonché immuni all’ingresso di polvere e umidità. Si rivolgono ad applicazioni industriali in vari settori tra cui trasporti (soprattutto per gli usi più gravosi), macchinari pesanti, robot comunemente utilizzati sulle linee di assemblaggio delle auto. Tutte le parti principali di questi connettori (che nel formato base rientrano nella tipologia cavo-pannello) sono realizzate in metallo: il guscio sul lato del pannello, l’involucro (shroud) sul lato del cavo, le leve di bloccaggio. Tutto ciò contribuisce a una costruzione molto robusta che garantisce un accoppiamento sicuro e resistente alle vibrazioni. La resistenza alla corrosione è ottenuta tramite diversi rivestimenti dell’involucro che rispondono a varie specifiche prestazionali. Mentre altri prodotti mostrano una corrosione della superficie e dei rivetti dopo un test di cento ore in nebbia salina, il rivestimento ad alta resistenza di questi connettori offre protezione contro condizioni ambientali molto più dure. Naturalmente non tutte le applicazioni richiedono lo stesso livello di protezione ambientale; in alcuni casi, pertanto, può aver senso scegliere prestazioni inferiori. Ad esempio, la versione IP67 del connettore heavy mate ha un costo inferiore e una forma più compatta che usa rivetti potted e un collare per evitare il movimento di sigillatura, pur mantenendo una foratura del pannello compatibile. Oltre a garantire la tenuta stagna, la costruzione del connettore heavy mate soddisfa anche i requisiti EMC grazie a uno speciale involucro che incorpora piani e collari di schermatura. Grazie alla propria natura modulare, il telaio del connettore heavy mate può ospitare due, tre, cinque o sette moduli e consente una connettività ibrida, permettendo connessioni di alimentazione o di controllo a pin multipli ad alta tensione (fino a 1.000 V) e alta corrente (fino a 240 A), oltre a varie interconnessioni di segnale come connettori per fibra ottica, RJ45 e Canbus. Le opzioni disponibili comprendono contatti torniti oppure stampati (questi ultimi più economici), realizzati con un disegno a prova di vibrazione e a doppio crimpaggio, in bronzo di alta qualità con placcatura selettiva, per ridurre i costi. I contatti ad alta potenza sono ottenuti tramite la tecnologia Radsok di Amphenol, che consente di far passare correnti elevate in un piccolo diametro grazie a un’ampia superficie di contatto. Comunicazioni Anch’essi progettati per applicazioni industriali, i connettori della serie Socapex RJF di Amphenol permettono di utilizzare la connettività Ethernet in ambienti ostili come quelli tipici della robotica e del controllo di processo. Basati sulla tecnologia brevettata RJstop di Amphenol, i connettori RJF consentono di usare un cavo standard RJ45 in una presa metallica con grado di protezione IP68, resistente a urti e vibrazioni. Il connettore metallico modulare heavy mate di Amphenol I connettori Amphe-Lite Per quanto riguarda le applicazioni all’aperto, ad esempio sui tralicci delle telecomunicazioni, la serie di connettori Amphe-Lite offre alte prestazioni in termini di interconnessioni di segnale, potenza, RF e fibre ottiche. Questi connettori circolari compositi sono ideali anche per il controllo di processo nel settore manifatturiero e per gli apparati medici. Una caratteristica importante di questa serie è la schermatura EMI, ottenuta grazie a contatti di messa a terra (grounding finger) e finiture conduttive, che oltrepassa i requisiti dello standard MIL-DTL-38999 (serie III) per le applicazioni militari e aerospaziali. La serie è disponibile anche in una variante non-magnetica, adatta a una gamma più ampia di applicazioni. La gamma di sistemi di connessione AccliMate di Samtec è rivolta invece ad applicazioni a pannello e di I/O. Interamente certificata IP68 per la polvere e l’acqua, la serie comprende modelli circolari a baionetta o filettati, oltre a modelli rettangolari compatti che offrono un’elevata densità per applicazioni 1U a basso profilo. I modelli ermetici circolari a baionetta sono disponibili in tre dimensioni standard e con tre diversi tipi di involucro: in metallo, in plastica stampata, in plastica per montaggio manuale (field-terminated). I connettori ermetici circolari filettati, dal canto loro, hanno una struttura robusta e sono adatti per interconnessioni Ethernet, USB e mini-USB. I progettisti possono scegliere facilmente tra migliaia di combinazioni dei diversi parametri, come dimensioni dell’involucro, materiale costruttivo, disposizione e dimensioni dei contatti, tramite lo strumento di selezione online ‘Solutionator’ offerto dal produttore. In conclusione, nelle applicazioni che richiedono resistenza a forti sollecitazioni ambientali (quali ingresso di fluidi, temperature estreme, forti vibrazioni, EMI), scegliere il giusto connettore può consentire di ridurre sensibilmente i guasti elettrici del sistema, i relativi tempi di fermo e i costi di manutenzione. SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS Avnet Abacus - www.avnet-abacus.eu 89 Fieldbus & Networks Fonte: skypathonline.net di Alessandro Figini e Florian Häfele (*) N elle reti Ethercat il componente denominato ESC (Ethercat Slave Controller) opera l’instradamento dei frame tra gli slave. Questi ultimi dispongono di meccanismi di diagnostica a tutti i livelli del modello ISO/OSI. La lettura delle informazioni di stato provenienti dai singoli slave è effettuata dal master della rete o dal software di configurazione, i quali a loro volta la mettono a disposizione del programma di controllo o dell’utilizzatore. ( ) Tutorial DIAGNOSTICA E LOCALIZZAZIONE DEGLI ERRORI IN ETHERCAT LA RAPIDITÀ DI MESSA IN SERVIZIO E LA RIDUZIONE DEI TEMPI DI FERMO DI UN IMPIANTO SONO INFLUENZATE IN MODO DETERMINANTE DALLE FUNZIONALITÀ DI DIAGNOSTICA DEL SISTEMA DI COMUNICAZIONE SOTTOSTANTE, IN PARTICOLARE DALL’ESATTA LOCALIZZAZIONE DEGLI ERRORI: ETHERCAT SUPPORTA SVARIATE INFORMAZIONI DI DIAGNOSTICA Diagnostica a livello fisico Il livello fisico comprende i componenti che formano l’infrastruttura di rete, come cavi e connettori. Ogni porta dell’ESC effettua il monitoraggio della comunicazione a livello fisico e mette a disposizione dell’uti- lizzatore le relative informazioni di stato. Le porte degli ESC sono per esempio in grado di rilevare eventi di ‘Link Lost’ e di incrementare in tal caso un relativo ‘Link Lost Counter’. Gli eventi di Link Lost possono derivare da falsi contatti, errato collegamento o cavi difettosi. Leggendo l’informazione memorizzata nei Link Lost Counter è dunque possibile localizzare esattamente le interruzioni del mezzo fisico. Come ulteriore funzionalità di diagnostica ogni porta degli ESC effettua la verifica del CRC (Controllo di Ridondanza Ciclico) dei frame ricevuti: nel caso si verifichi una corruzione della sequenza di bit, l’ESC marca il frame come danneggiato, ignora i dati in esso contenuti e incrementa un relativo ‘CRC Error Counter’. Tutti i dispositivi che ricevono il frame successivamente ignorano anch’essi i dati in esso contenuti e incrementano un ‘Forwarded CRC Error Counter’. Gli errori di CRC vengono per la maggior parte determinati da disturbi elettromagnetici: acquisendo i valori di entrambi i contatori di errore per ciascuna porta degli slave, l’utilizzatore è in grado L’ESC instrada a livello hardware i frame all’interno della rete Ethercat fornisce informazioni di diagnostica a tutti i livelli del modello ISO/OSI 90 La lettura dei ‘Link Lost Counter’ consente l’esatta localizzazione delle interruzioni nella rete SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS l’applicazione di controllo qualora eventualmente la sincronizzazione venga persa. Dal momento che Ethercat utilizza frame Ethernet standard, il traffico di rete può essere ulteriormente monitorato attraverso strumenti software gratuiti come ‘Wireshark’. In questo modo, i frame Ethercat e le singole informazioni in essi contenute possono essere registrati, visualizzati e analizzati. Diagnostica a livello applicativo Ogni porta veriÀca il CRC sui frame in ingresso e incrementa eventualmente un ‘CRC Error Counter’ Il livello applicativo implementa quelle che sono le funzionalità specifiche di ciascuno slave. Una delle informazioni di diagnostica a questo livello riguarda la ‘Ethercat State Machine’, responsabile del coordinamento delle funzioni di comunicazione tra master e slave. Le transizioni di stato vengono richieste dal master e confermate o rifiutate dallo slave. Nel caso di errori di configurazione in fase di inizializzazione, o di errori interni durante il funzionamento a regime, lo slave rifiuta rispettivamente la transizione o regredisce internamente a uno stato inferiore, di localizzare precisamente dove il disturbo elettromagnetico è intervenuto nella rete. Diagnostica a livello datalink Il livello datalink garantisce lo scambio dati ciclico e aciclico tra i frame Ethercat e gli slave. All’interno di ciascuno slave lo scambio dei dati e la sincronizzazione vengono monitorati attraverso interrupt e watchdog. Uno dei più efficaci meccanismi di diagnostica a questo livello è il ‘Working Counter’, campo che viene sempre trasmesso insieme a ogni comando di lettura o scrittura. Questo contatore viene incrementato da ciascuno slave quando i dati sono stati copiati con successo dal frame alla memoria dello slave o viceversa. Il master è in grado di verificare in modo sincrono con il ciclo di comunicazione se tutti i comandi trasmessi sono stati correttamente ricevuti, quindi se gli slave operano con dati consistenti tra loro. Gli errori di Working Counter vengono riportati ciclicamente dal master all’applicazione di controllo, quale il software del PLC, affinché tale applicazione possa programmare un’opportuna e immediata reazione. Nelle applicazioni che richiedono un elevato grado di sincronismo tra i singoli nodi della rete, Ethercat supporta la tecnologia dei ‘Distributed Clocks’ (DC). Anche in merito alla sincronizzazione sono disponibili diversi meccanismi di diagnostica. Ogni slave, per esempio, mette a disposizione un registro ‘System Time Difference’, che contiene la differenza tra il clock locale dello slave stesso e il riferimento temporale universale della rete. Acquisendo il valore di tale registro per tutti gli slave che operano utilizzando la tecnologia dei DC, il master è in grado di monitorare il livello di sincronizzazione della rete e di informare Diagnostica Ethercat relativa alla ‘State Machine’ asserisce un bit e genera un codice di errore. Il registro di stato del livello applicativo di tutti gli slave della rete può essere monitorato riassuntivamente in modo ciclico dal master con un singolo comando broadcast, in modo da identificare immediatamente transizioni di stato inattese. Accanto alle informazioni di diagnostica relative alla State Machine, ciascuno slave Ethercat può generare errori applicativi che dipendono dalla specifica funzionalità da esso implementata. Il CAN application protocol over Ethercat (CoE), il protocollo Ethercat standard per l’accesso aciclico ai parametri, definisce un ‘Diagnosis History Object’ che consente di memorizzare tali errori applicativi: all’interno di questo oggetto possono essere memorizzate fino a 250 notifiche di errore, che a loro volta possono essere acquisite dal master e notificate all’utilizzatore. Diagnostica della rete Spiccate funzionalità di diagnostica sono disponibili a tutti i livelli della comunicazione Ethercat e offrono una visione globale e precisa dello stato della rete. Tali informazioni di diagnostica sono parte nativa del protocollo Ethercat e possono essere raccolte dal master mediante un numero limitato di comandi dedicati. I meccanismi di diagnostica in Ethercat sono implementati a livello hardware o comunque definiti nella specifica di base: tali funzionalità sono pertanto disponibili per qualunque slave Ethercat, indipendentemente dalla specifica funzione svolta da quest’ultimo. (*) Technical Support and Test, Ethercat Technology Group, Nuremberg, Germany Mediante il ‘Working Counter’ il master di rete può veriÀcare la corretta ricezione dei comandi e la consistenza dei dati SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS ETG-Ethercat Technology Group - www.ethercat.org 91 Fieldbus & Networks Tutorial di Martina Moretti L e attuali caratteristiche dell’IT hanno cambiato il modo di lavorare dei system integrator, ossia quegli specialisti che si occupano di mettere in relazione gli uomini con le macchine, i dispositivi e i software che impiegano. La tecnologia oggi evolve a una velocità tale che diventa davvero arduo essere sempre aggiornati su ogni novità. Si tratta di innovazioni che hanno avuto importanti conseguenze sulla vita di tutti i giorni, influenzando il nostro modo di comunicare, di passare il tempo, di impostare le relazioni sociali e soprattutto di lavorare. E non essere al passo con i tempi significa rischiare di rimanere indietro… SYSTEM INTEGRATOR: UN PROFILO PER IL FUTURO UN’INDAGINE CONDOTTA DA INDUCTIVE AUTOMATION SU OLTRE 6.000 SYSTEM INTEGRATOR NEL MONDO FA IL PUNTO SUL PRESENTE E IL FUTURO DI QUESTA IMPORTANTE FIGURA Anche l’industria si evolve Internet ha senz’altro costituito uno dei principali fattori dell’evoluzione in atto, data la rapidità e facilità con cui riesce a diffondere le informazioni in tutto il mondo. Per il settore industriale, Internet è riuscito a far diventare il mondo un posto contemporaneamente più piccolo e più grande: più piccolo perché comunicare con un pubblico globale è diventata un’operazione veloce; più grande perché si sono aperte opportunità di mercato in ambiti che in passato non erano neppure immaginabili. Questa importante opportunità di connessione, se da un lato è un innegabile vantaggio di business, dall’altro comporta un prezzo da pagare, quello di una concorrenza sempre più spinta. La competizione è oggi più agguerrita che mai e questo non fa che aumentare la necessità di essere sempre aggiornati su tutte le innovazioni tecnologiche. Il settore dell’automazione industriale risente anch’esso di questo incre- mento della competitività; oltre a dover inseguire i vantaggi tecnologici, occorre raggiungerli con il minimo dispendio di energie, così da risultare competitivi su scala globale. Se adeguatamente preparati, i system integrator possono aiutare le aziende a mantenere alta la competitività, anzi, spesso costituiscono proprio l’elemento che ‘fa la differenza’. Un system integrator che pensa guardando al futuro, non solo offre ai propri clienti la soluzione di cui questi hanno bisogno in quel momento, MOLTO PIÙ DI UN SEMPLICE SCADA I gnition di Inductive Automation, commercializzato in Italia da EFA Automazione di Cernusco sul Naviglio, è caratterizzato da una struttura di tipo modulare ed è semplice da integrare, aggiornare e adattare alle specifiche esigenze delle più diverse applicazioni in ambito industriale. Risponde alle crescenti esigenze di raccolta dati, analisi in tempo reale e integrazione con i sistemi IT che arrivano dal mondo dell’automazione industriale. Grazie alla configurabilità e alla totale scalabilità, Ignition può essere agevolmente impiegato in applicazioni di qualsiasi dimensione, dalla singola macchina al reparto produttivo, fino all’intera struttura aziendale. Il supporto nativo ai dispositivi mobile (smartphone e tablet), inoltre, consente all’utente finale di accedere ai propri dati ‘on-the-go’. Ignition raccoglie automaticamente i dati di processo e integra strumenti di visualizzazione che consentono la presentazione di dati sintetici di alto livello così come l’applicazione di filtri e criteri personalizzati per il confronto e l’incrocio con dati storici e valori nominali, alla ricerca dei fattori chiave su cui agire per migliorare l’efficienza, l’utilizzo e la redditività dell’impianto. 92 SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS ma è anche in grado di proporre un’architettura che accompagnerà le loro attività di business per i prossimi dieci anni e oltre, conciliando passato e futuro e ottenendo il meglio da entrambi. Inductive Automation ha condotto un’indagine su un segmento di oltre 6.000 system integrator provenienti da tutto il mondo, operativi in piccole aziende locali così come in realtà internazionali affermate e ben consolidate. Vediamo cosa ne è uscito… Domanda: “Quale nuova tecnologia ha maggiormente influenzato il ruolo dei system integrator?” Per sapere dove si va occorre sapere da dove si viene. È dunque d’importanza vitale comprendere quali tecnologie abbiano maggiormente cambiato e continuino a cambiare l’integrazione di sistemi per poter capire in quale direzione si stia muovendo il settore. - La ‘rete delle reti’, ovvero Internet I system integrator chiamati a rispondere hanno riconosciuto a Internet un ruolo preminente nell’ambito del loro operato. Il 49% ritiene che Internet sia a tutti gli effetti la tecnologia che più ha influenzato l’integrazione dei sistemi. Ma quali sono nello specifico i cambiamenti rilevati e perché sono così importanti? Le reti geografiche (WAN), per esempio, esistevano già da prima di Internet, ma presentavano costi e complessità rilevanti. Una WAN è composta da diverse reti locali (LAN) collegate tra loro in un’area geografica estesa; le LAN sono a loro volta costituite da PC e dispositivi collegati tra livello locale, come nel caso di un ufficio. La maggior parte delle aziende fondano il loro business sulla gestione e comunicazione di dati, senza i quali non sarebbe possibile prendere decisioni o svolgere delle attività. Il modo più sicuro ed efficiente per condividere dati in posti differenti è tramite WAN. Prima di Internet però le WAN erano un lusso che solo le aziende più facoltose e lungimiranti potevano permettersi. Oggi invece configurare una WAN è facile: basta collegarsi a Internet, seguire le regole dei protocolli di sicurezza e instaurare la connessione. La semplicità con cui queste operazioni vengono eseguite ha letteralmente trasformato il modo di lavorare delle aziende; oggi è uno standard per tutte appoggiarsi a reti che facilitino la condivisione di dati, idee e comunicazioni, indipendentemente da dove esse abbiano origine. Il web permette ai system integrator di collegare in una WAN diverse postazioni, anche se ubicate dall’altra parte del mondo. Un manager può così controllare lo stato di una linea di produzione in India attraverso una WAN sicura direttamente dalla sua scrivania in California e accedere a dati aggiornati in tempo reale. Si tratta di un’autentica rivoluzione. L’accesso remoto a portata di mano è un altro dei fattori che hanno contribuito a decretare il successo di Internet nell’integrazione di sistemi. L’opportunità di accedere da remoto a uno Scada tramite reti private virtuali (VPN) ha aperto nuove possibilità di integrazione. Potersi collegare da qualunque luogo implica per esempio che oggi i system integrator possono sviluppare un nuovo Scada, aggiornare una versione obsoleta, o risolvere i problemi dei clienti di tutto il mondo senza spostarsi dal proprio ufficio. L’accesso remoto permette di offrire assistenza in tempo reale, indipendentemente dalla posizione geografica del cliente, e ha inoltre ampliato il bacino di utenza dei system integrator, siano questi piccole, medie o grandi realtà. Internet ha anche fornito ai system integrator l’opportunità di consentire l’accesso remoto alle applicazioni ai propri clienti, che possono così monitorare l’attività da qualsiasi dispositivo, da casa come sul campo. Molti oggi si aspettano questo tipo di servizio, pertanto diventa necessario per i system integrator sapere come fornirlo. Fortunatamente, Internet ha anche semplificato la ricerca di supporto e il contatto con i produttori di sistemi; oltretutto, grazie a Internet non occorre più avere una libreria completa piena di manuali, poiché tutto il supporto di cui si ha bisogno si può trovare direttamente online. Infine, il ‘cloud’ (‘nuvola’) non esisterebbe senza Internet. Esso permette l’utilizzo dello spazio di un web server per conservare e gestire dati e applicazioni. Il cloud computing prevede che un’azienda conservi i dati e le applicazioni sui server di un provider di servizi cloud e che acceda a questi dati tramite una connessione Internet. Cloud è una delle parole che più si sentono nominare oggi, in vista soprattutto del suo enorme potenziale. Non è chiaro quale sarà il suo futuro nell’automazione industriale e se e come cambierà le cose, ma una conseguenza appare chiara: la gestione di un numero sempre più ingente di dati punta al cloud. Per questo motivo, i system integrator devono conoscere questa tecnologia, almeno per via del suo notevole impatto potenziale sull’industria e perché molti dei loro clienti la stanno già utilizzando per l’archiviazione dei dati. - I database SQL Il 15% del campione intervistato ha invece sottolineato come i database SQL abbiano influenzato l’operato dei system integrator e l’automazione industriale in generale. Questo tipo di database è oggi il più diffuso al mondo ed è utile per archiviare tutti i tipi di dati inerenti all’attività delle industrie. In realtà, SQL non indica un tipo di database o un marchio, bensì è un linguaggio strutturato e standardizzato per effettuare delle interrogazioni sui dati (‘query’). I database SQL sono database di tipo relazionale, strutturati come un foglio di calcolo con righe, colonne e celle accessibili da più utenti contemporaneamente e con funzioni superiori. Ai database SQL viene riconosciuta semplicità, facilità di connessione e flessibilità; essi consentono di effettuare query molto rapidamente. Il mondo dell’industria ha diffusamente abbracciato i database SQL, di conseguenza la maggior parte dei sistemi si serve di essi, in particolar modo i sistemi ERP. Una delle più comuni richieste da parte dei clienti è quella di poter mettere in relazione i dati degli Scada con gli ERP. Prima dell’avvento dei database SQL, mettere in relazione Scada e MES costituiva una vera e propria sfida: occorrevano più applicazioni da far girare su diverse macchine con sistemi operativi differenti e un numero consistente di ore e supporto, per inviare i dati dagli impianti al sistema centrale e viceversa. Ora invece, se si utilizza uno Scada che si serve di database SQL, diventa semplice istituire una relazione con le applicazioni MES, dal momento che entrambi i sistemi parlano lo stesso linguaggio. Inoltre, essendo SQL un linguaggio molto diffuso, il supporto disponibile è ampio e risolvere eventuali problemi non richiede un grande dispendio di tempo. Il linguaggio SQL è stato introdotto per rendere semplice la richiesta SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS 93 Fieldbus & Networks Quale nuova tecnologia ha maggiormente influenzato il ruolo dei system integrator? Internet (WAN, Accesso remoto, Cloud compuƟng): 49% di dati a un database. La principale funzione di SQL Database SQL: 15% è creare una query e analizzare i dati per ottenere OPC-UA: 14% rapidamente una risposta a domande complesse DisposiƟvi mobili (smartphone, tablet): 13% riguardanti grandi quantità di dati, mettendo in relaApplicazioni basate sui server: 9% zione dati provenienti da diverse tabelle e database. Quale competenza sarà più richiesta in futuro ai system integrator? La possibilità di effettuare analisi accurate sui dati contribuisce a far trovare risposte che possono inConoscenza dei sistemi MES: 24% fluenzare il profitto di un’azienda; poter accedere con Programmazione di PLC: 23% facilità ai dati di controllo tramite un database SQL Database SQL: 20% semplifica la formulazione di domande e risposte che ConĮ gurazione delle reƟ : 16% riguardano questi dati. I database SQL sono equipaProgrammazione di soŌware: 12% rabili alle applicazioni per la storicizzazione (‘Historian’) e forniscono un accesso rapido e immediato ai Sicurezza dei sistemi Scada: 5% dati. Sono poi meno costosi, più facilmente accessibili e scalabili rispetto alle applicazioni di storicizzazione. altri aspetti del sistema. OPC-UA è anche una piattaforma aperta e Gli Historian sono specificamente progettati per gestire dati storici; si indipendente che dà ai system integrator la libertà di realizzare un occupano dell’archiviazione e analisi di dati in funzione del tempo, per- sistema nel modo che ritengono più opportuno. Un altro vantaggio tanto sono realizzati ponendo enfasi sulla compressione e la rapidità di dato da questa tecnologia consiste in una più facile e sicura relazione recupero di grandi quantità di dati. La maggior parte di queste applica- fra i dati provenienti dai PLC degli impianti e quelli degli altri sistemi zioni utilizza una tecnologia proprietaria per comprimere e archiviare i aziendali. dati, cosa che può rendere difficoltosa la comunicazione con altre appli- Ai system integrator viene spesso richiesto di rendere accessibili i cazioni. Per questo, molto spesso i dati storici vengono mantenuti sepa- dati dei sistemi di controllo per consentire all’azienda di godere dei rati dal resto dei dati aziendali: non perché sia più comodo, ma perché benefici di attingere a dati in tempo reale e stilare analisi direttaè difficile far comunicare tra loro sistemi così diversi. Un database SQL mente dagli impianti: OPC-UA costituisce una delle tecnologie chiave permette ai system integrator di evitare l’impiego di applicazioni di sto- che rendono possibile tutto ciò. ricizzazione proprietarie e costose, per affidarsi invece a soluzioni che qualsiasi dipartimento IT è in grado di supportare e gestire. - La tecnologia OPC-UA Il 14% dei system integrator ha individuato la tecnologia OPC-UA come prioritaria. OPC è il metodo utilizzato per la connessione con dispositivi quali PLC e PAC, alla base della maggior parte delle applicazioni di automazione industriale. OPC-UA è una piattaforma di comunicazione universale per OPC ed è l’ultima generazione degli standard OPC, progettata per fornire un ambiente di lavoro coerente e affidabile per accedere ai dati storici e a quelli raccolti in tempo reale. Il cuore di OPC-UA è l’interoperabilità, che rende semplice collegare tra loro diversi tipi di dispositivi, anche di diversi produttori. Funziona con dispositivi tradizionali e nuovi, consentendo di integrare prodotti storici e tecnologie all’avanguardia. Diversamente dalle tecnologie OPC del passato, OPC-UA non dipende da Dcom, tecnologia proprietaria Microsoft ormai obsoleta, il che significa che i sistemi di controllo che utilizzano OPC-UA non devono più essere vincolati a un marchio o sistema operativo. Questo ha aperto nuove possibilità, aumentando le opzioni e la flessibilità per i system integrator che si accingono a realizzare sistemi di controllo personalizzati per i propri clienti. La tecnologia OPC-UA ha poi semplificato le procedure di connessione dei dispositivi. Invece di dover installare diversi driver per ogni apparecchio, si può utilizzare un server OPCUA per collegare qualunque PLC o PAC, con conseguente risparmio di tempo e la possibilità per i system integrator di concentrarsi su 94 - I ‘mobile device’ Smartphone e i dispositivi mobili si stanno diffondendo con una rapidità incredibile e il 13% degli intervistati li ha indicati come le tecnologie più impattanti e più richieste dai clienti. La gente, del resto, usa continuamente questi strumenti e ormai si è abituata ad avere tutto ciò di cui ha bisogno letteralmente ‘a portata di mano’. E questo bisogno di accesso immediato ai dati è pienamente condiviso dagli operatori dell’automazione industriale. È un po’ come ai tempi del ‘boom’ di Internet, solo che questa volta i protagonisti sono i dispositivi mobili: sono i clienti stessi a richiedere l’accesso agli Scada da smartphone e tablet, che vogliono poter accedere ai dati in qualunque momento e da qualunque luogo. Vogliono essere ‘sempre connessi’. Con l’avvento degli smartphone è diventata cosa sempre più comune controllare da telefonino i dati e gli aggiornamenti di profili social, banche, servizi cloud e d’impresa: perché dunque non anche i dati degli Scada? System integrator e progettisti di software SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS Scada cercano perciò in ogni modo di soddisfare questa esigenza. La richiesta da parte delle aziende di accedere ai dati dei sistemi di controllo dai dispositivi mobili è anche dettata dalla necessità di contrastare la concorrenza. Oggigiorno le industrie manifatturiere cercano di acquisire ogni tipo di vantaggio, spesso costrette a fare di più con meno. Per questo motivo la forza lavoro impiegata deve essere ‘mobile’, così da coprire efficientemente più applicazioni e clienti. Le aziende hanno reale necessità di accedere ai dati ovunque e in qualunque momento, a casa come sul campo, dove spesso l’unico accesso Internet disponibile è quello fornito dai dispositivi mobili. Diventa perciò prezioso poterli utilizzare per connettersi a HMI/Scada, soprattutto in caso di criticità ed emergenze. Un’altra novità registrata dai system integrator consiste nel modo in cui i clienti vedono i dati e interagiscono con essi, per esempio tramite le videate degli HMI, usando gli schermi più piccoli e la tecnologia touchscreen degli smartphone, con un’interazione ben diversa da quella permessa dai desktop dei PC. I dispositivi mobili stanno letteralmente modificando l’aspetto delle videate HMI, dal momento che i system integrator devono progettarle in funzione degli standard di smartphone e tablet. - Le applicazioni su server Con solo il 9% delle preferenze, in ultima posizione fra le risposte si posizionano le applicazioni basate sui server. Solitamente i software vengono installati su una macchina e funzionano solo su quella, ma le applicazioni basate sui server funzionano in un altro modo: vengono installate su server e funzionano su qualunque macchina collegata al server, senza necessariamente richiedere l’installazione del software in locale. Tali applicazioni hanno modificato l’installazione degli Scada e contribuito alla diffusione del loro impiego; essendo gli Scada una delle soluzioni più utilizzate dai system integrator, è facile capire come questa tecnologia abbia fatto la differenza nel lavoro di questi ultimi. Uno dei principali vantaggi derivanti dalle applicazioni basate sui server è che riducono drasticamente il lavoro e il tempo necessario a installare uno Scada: basta collegarsi al server in rete o via Internet e lanciare l’applicazione. In pochi secondi questa si avvia e funziona. Inoltre, le applicazioni basate sui server possono essere utilizzate da un numero illimitato di utenti e i system integrator possono fornire con facilità l’accesso a nuovi utenti e canalizzare in maniera efficiente il flusso dei dati aziendali. Dato che l’applicazione è installata in un unico posto, il server appunto, poi, l’aggiornamento degli Scada è ottimizzato: invece che su ogni macchina, viene eseguito una sola volta sul server e in pochi secondi è reso disponibile a tutta la rete. Non solo. I nuovi progetti HMI/Scada possono essere sviluppati da più persone contemporaneamente, senza interruzioni, direttamente sul server: lo sviluppo avviene più velocemente risparmiando tempo. Le applicazioni basate sui server hanno anche il vantaggio di essere più stabili ed è più facile impostare la ridondanza. Visto infatti che tutto è concentrato in un unico posto, effettuare il back up delle informazioni su di un server ridondante o via cloud è semplice e immediato. È possibile realizzare dei sistemi fault-tolerant unificando due server tramite gateway, cosicché se uno dovesse avere dei problemi, l’altro continuerebbe a funzionare e l’utente non si accorgerebbe di nulla. competitivi. Occorre perciò apprendere quelle competenze che aiutano a essere sempre aggiornati, ma quali? - Sistemi MES Con MES si intende un sistema informatizzato di gestione e controllo della produzione di una fabbrica, così come della storicizzazione dei dati. Un software MES è progettato per consentire la comunicazione e la condivisione di dati tra impianti e management; serve a tenere traccia dei dati raccolti in tempo reale durante i processi produttivi, ad analizzarli e a presentarli in grafici e tabelle. I software MES vengono usati per identificare e ottimizzare i tempi di fermo non pianificati, la qualità, la gestione delle ricette, la loro schedulazione, genealogia e via dicendo. Offrono dunque gli strumenti necessari per il continuo miglioramento delle linee produttive, per renderle più efficienti e redditizie. Un processo per essere migliorato ha bisogno di essere prima di tutto tracciato e i software MES possono farlo, fornendo ai produttori una visione di cosa stia avvenendo e le risposte per ottimizzare i processi. Il potenziale dell’integrazione di MES, Scada e ERP è allettante, poiché l’analisi incrociata dei dati raccolti offre sia un quadro del comportamento di ciascun sistema, sia le relative correlazioni, che possono fornire indicazioni sulle potenzialità di miglioramento. I system integrator che hanno le competenze e l’esperienza necessarie a integrare MES, Scada e ERP hanno l’opportunità concreta di distinguersi perché offrono ai propri clienti tutto quello di cui hanno bisogno e che, molto probabilmente, ancora non hanno. Quello dei MES è un settore con enormi opportunità di crescita, visto che molte industrie non sono per niente aggiornate su questa tecnologia, spesso tengono traccia di dati ed eventi annotandoli a mano su carta. La raccolta automatica dei dati è invece un’operazione assai più veloce, accurata e mirata, e riuscire a proporla diventa un importante ‘asso nella manica’ del system integrator. Uno dei vantaggi più apprezzati dei MES è che aumentano l’efficienza degli impianti contribuendo così a far crescere i profitti; i system integrator che propongono soluzioni MES possono influire positivamente sul fatturato e far rientrare dall’investimento in poco tempo. - Programmare i PLC Un PLC o PAC è un computer digitale utilizzato per realizzare l’automazione dei processi elettromeccanici. I PLC vengono impiegati per Domanda: “Quale competenza sarà più richiesta in futuro ai system integrator?” Con il fattore di crescita tecnologico che non accenna a diminuire né a rallentare la sua corsa, diventa importante mantenersi al passo con tutte le innovazioni per essere davvero SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS 95 Fieldbus & Networks raccogliere dati e controllare macchine, solitamente direttamente nell’impianto di produzione. Si tratta di computer relativamente semplici, affidabili e duraturi. La maggior parte dei PLC viene programmata con una logica di base scritta in linguaggio ‘ladder’. Programmare un PLC rappresenta una competenza di base per i system integrator, poiché serve a realizzare molti sistemi di controllo; non stupisce dunque che venga indicata come la seconda competenza più importante. Perché uno Scada possa dirsi utile, i dati raccolti sul campo devono essere inseriti in un database e i PLC sono gli strumenti più adatti per svolgere questa mansione. La logica semplice dei PLC è ancora oggi il linguaggio scelto per interfacciarsi con le macchine e si è rivelata una soluzione resistente al passare del tempo. I system integrator capaci di programmare PLC saranno apprezzati anche in futuro, nonostante l’avvento di nuove tecnologie, per due ragioni. La prima è che i PLC si trovano al centro dei sistemi di controllo di tutte le aziende manifatturiere e, se anche questo dovesse un giorno cambiare, non avverrà tanto presto. Per queste aziende la cosa più importante è l’affidabilità e non migreranno verso nuove tecnologie fino a che queste non verranno riconosciute come stabili. I PLC rimarranno dunque in circolazione ancora per molto tempo e se l’industria dovesse abbracciare soluzioni ulteriori, si tratterà di un processo lento, durante il quale la competenza di programmazione dei PLC sarà ancora richiesta. La seconda ragione è che, mentre i dipartimenti IT sono in grado di coprire la maggior parte delle competenze illustrate finora, il mondo della programmazione di PLC è loro ignoto. Non se ne parla infatti molto al di fuori dell’ambito strettamente manifatturiero, per cui i system integrator con una conoscenza approfondita dei PLC costituiscono una risorsa indispensabile. - Database SQL Come abbiamo visto, SQL è un linguaggio di query standardizzato e strutturato per database relazionali, dove un database è il deposito centrale delle informazioni. Esso raccoglie digitalmente qualunque tipo di dato: i database non sono definiti in base al tipo di dati che raccolgono, ma dalla struttura con la quale li archiviano. I database SQL sono i più utilizzati al mondo e vengono impiegati nella maggior parte dei sistemi MES e ERP, così come in molti Scada. Vista la loro penetrazione nel mondo dell’automazione industriale, è fondamentale per gli integratori approfondire le proprie competenze in questo campo. I clienti spesso richiedono che enormi quantità di dati vengano rese accessibili a molte persone e la maggioranza dei dati archiviati si trova in 96 database SQL, perciò gli integratori diventano una figura indispensabile per la gestione delle informazioni. Coloro che conoscono il linguaggio SQL hanno dalla loro anche il vantaggio di essere interlocutori validi per i dipartimenti IT, il che può davvero fare la differenza, soprattutto quando giunge il momento di acquisire nuovi clienti. I professionisti IT saranno più propensi ad approvare degli Scada che si basano su SQL, piuttosto che su tecnologie proprietarie. Inoltre, possedere solide competenze SQL aumenta i margini di crescita dei system integrator, in virtù del fatto che molte aziende hanno già uno Scada installato. Se molti system integrator si ritrovano semplicemente ad aggiornare e mante- nere uno Scada già installato, sarà vincente chi sarà capace di offrire nuovi servizi e ottimizzazioni per la gestione e l’analisi dei dati raccolti, portando un grande valore aggiunto. SQL è perfetto per questo tipo di applicazioni e gli integratori che lo conoscono saranno in grado di offrire ai clienti un pacchetto di servizi più completo. - Configurare le reti Una rete è costituita da una serie di PC connessi tra loro, con un server di rete e altri dispositivi; i componenti della rete sono collegati da canali di comunicazione governati da protocolli che facilitano la condivisione di informazioni e risorse. È importante dunque per i system integrator riuscire a configurare le reti, perché senza comunicazione non esiste integrazione. Con l’espansione del world wide web e la crescita delle ambizioni dei clienti, gli integratori dovranno riuscire a rendere le informazioni accessibili a chiunque le richieda, ovunque si trovi. Sarà dunque importante sapere proporre soluzioni scalabili in grado di crescere con lo sviluppo delle aziende. Le tecnologie di comunicazione sono migliorate nel corso degli anni e le reti si sono fatte più estese e complesse. Esistono oggi molte più possibilità di configurare le reti rispetto a una volta, cosa che ha permesso agli integratori di servirsi di diverse soluzioni per risolvere il problema della comunicazione. Vi sono perciò ancora più variabili da considerare e queste non faranno che aumentare in futuro. Gli integratori con solide competenze in fatto di reti saranno capaci di approfittare delle innovazioni tecnologiche in maniera più proficua. - Programmare il software Con programmazione di software si intende generalmente la capacità di scrivere, collaudare, correggere i bachi e mantenere il codice dei programmi software. I system integrator che hanno questa competenza sono molto apprezzati. Una parte consistente del processo di integrazione dei sistemi consiste nel far parlare tra loro i diversi software e SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS sistemi, per cui conoscere i più diffusi linguaggi di programmazione garantisce flessibilità quando si lavora con gli Scada, incrementando l’utilità degli stessi. I system integrator interpellati confermano che i clienti vogliono sempre più spesso estendere le funzionalità degli Scada, perché insoddisfatti di quello che il software di base permette loro di fare, e desiderano soluzioni personalizzate, realizzate in base alle loro specifiche esigenze. Gli integratori con competenze di programmazione sono in grado di esaudire le richieste di questi clienti eliminando la necessità di ‘add on’ e aumentando le possibilità di utilizzo degli Scada in essere. Offrire soluzioni innovative ai problemi rende il system integrator una risorsa preziosa, con maggiori opportunità di business. Esistono molti linguaggi di programmazione, tra tutti spiccano però Java e Python e i linguaggi basati su standard aperti, ampiamente supportati. I system integrator capaci di offrire codici personalizzati basati su standard aperti operano nell’interesse dei propri clienti, poiché non li vincolano a una specifica soluzione e permettono loro di modificare o aggiornare l’applicazione anche qualora il system integrator originale non fosse, per varie ragioni, più attivo. - Garantire la sicurezza dei sistemi Scada La sicurezza dei sistemi Scada è un tema che sta assumendo sempre più importanza. Dal momento che ogni dispositivo oggi è collegato a Internet, una falla nella sicurezza può portare a subire attacchi da virus tali da inficiare la bontà dei processi, costando alle aziende tempo e denaro. A fronte di un numero crescente di dispositivi in grado di connettersi alla rete, anche gli impianti delle fabbriche cominciano ad avere questa caratteristica, cosicché sia possibile accedere elettronicamente a qualunque macchina in qualunque situazione. La sicurezza della rete è solitamente appannaggio dei dipartimenti IT, sono però i system integrator a occuparsi della sicurezza degli Scada; i tecnici informatici non sempre hanno familiarità con gli Scada e spesso non sono in grado di individuare le soluzioni più corrette per garantirne la sicurezza. Sono gli integratori ad avere la conoscenza necessaria per supplire a questa mancanza. Un system integrator esperto nel campo della sicurezza è una risorsa preziosa per tutte le aziende che trattano dati e sviluppano processi sensibili. Internet ha portato con sé grandi innovazioni tecnologiche, aumentando però parallelamente rischi e pericoli: le minacce alla sicurezza degli Scada dovute a Internet sono in continua crescita. Domanda: “Come sarà in futuro il system integrator?” Il system integrator del futuro conosce perfettamente le nuove tecnologie e maneggia con sicurezza Internet, i database SQL, i dispositivi mobili e tutte le innovazioni del mercato, riuscendo a garantire ai suoi clienti i servizi più qualificati. Riesce a sfruttare tutte le novità a suo favore e a beneficio dei clienti e a soddisfare le richieste di connettività sempre più esigenti e personalizzate dei suoi partner. Non si è però dimenticato del passato: ne ha fatto tesoro per crescere. Competenze di base quali quelle di programmazione dei PLC rimangono fondamentali e servono da punto di partenza per arricchire la propria esperienza, così come per i MES e i database SQL. Con richieste sempre più specifiche e la tecnologia in continua evoluzione, gli integratori devono essere preparati a supportare il successo dei clienti, tanto con le ultime novità, quanto con le competenze del passato; le moderne tecnologie e le esigenze dei clienti hanno modificato e continueranno a modificare i tratti della figura del system integrator negli anni a venire. Steve Hechtman, fondatore e CEO di Inductive Automation, ha più di 30 anni di esperienza come system integrator e deve in buona parte il suo successo alla capacità di abbracciare le nuove tecnologie e le possibilità che esse offrono per risolvere i problemi di oggi. “Certi system integrator si accontentano di quello che già sanno; fanno parte della vecchia scuola ed evitano di valutare le tecnologie che non conoscono” spiega Hechtman. “Queste persone si ritrovano di fronte un limite che non riescono a superare. Eppure basterebbe sforzarsi di superare questo limite per accrescere le proprie competenze e imparare cose nuove. Il futuro ha in serbo grandi opportunità per tutti, basta volerle cogliere”. Il nuovo Scada web-based che utilizza i database SQL apre agli integratori nuove possibilità. Ignition è il software Scada-HMI-MES ‘all in one’ di Inductive Automation completamente cross-platform (è basato su Java e sui database SQL) con supporto nativo ai dispositivi mobili e un’architettura scalabile molto semplice da configurare e integrare. Ignition raccoglie in modo puntuale e sistematico i dati di tutte le componenti del processo, li analizza e calcola gli indici di efficienza in tempo reale (OEE, KPI, Teep ecc.) confrontandoli con dati storici e valori nominali. “Non importa quanto cambierà la tecnologia, ci sarà sempre spazio per le persone in grado di intervenire su una macchina sul campo e farla funzionare. Bisogna avere questa sensibilità, che rende indispensabili e apprezzati i system integrator nel mondo dell’automazione industriale” sottolinea Hechtman. “Per quanti nuovi strumenti o soluzioni vengano introdotte, non si potranno mai sostituire le intuizioni e il senso pragmatico di un system integrator. Occorre ricordare che il lavoro di un integratore consiste soprattutto nell’avere relazioni con persone, non macchine. Occorre saper capire chi ci sta di fronte, riuscire a costruire una relazione di fiducia reciproca. Internet è una bella cosa, ma non deve diventare il core business del lavoro di un system integrator; la connettività remota non sostituisce la relazione tra individui. Dare ai propri clienti quello che si aspettano, quello che meritano: questo fa delle persone dei buoni system integrator”. Il system integrator del futuro dovrà sì accogliere le nuove tecnologie, ma anche ricordarsi da dove è venuto: solo così la sua figura potrà valicare le barriere del tempo e diventare preziosa a prescindere dal contesto in cui è inserita. I system integrator con una forte tendenza al problem-solving e una mente aperta alle innovazioni avranno sicuramente successo oggi come domani. SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS Inductive Automation - www.inductiveautomation.com EFA Automazione - www.efa.it 97 Fieldbus & Networks News News News a cura della redazione CINEMATICHE A UN LIVELLO SUPERIORE Con TwinCAT Kinematic Transformation Beckhoff Automation (www.beckhoff.it) consente a costruttori e utilizzatori di macchine di controllare robot e costruzioni cinematiche proprie direttamente dal software TwinCAT. E la funzione è stata sviluppata ulteriormente per poter realizzare anche cinematiche estremamente complesse, per un robot verticale a braccio articolato. TwinCAT Kinematic Transformation offre numerose cinematiche, suddivise in tre livelli di prodotti a seconda della complessità. Includono cinematiche 2D, a cesoia, 3D delta e Scara. Il nuovo livello 4 rappresenta l’estensione coerente della gamma di funzioni, consentendo di realizzare anche cinematiche più complesse, come la cinematica seriale a sei assi e la piattaforma Steward. TwinCAT esegue la generazione dei valori nominali e le trasformazioni cinematiche necessarie. I valori nominali per gli assi vengono trasferiti ciclicamente tramite Ethercat all’amplificatore di trasmissione, per esempio il servoamplificatore AX5000. La programmazione del movimento del robot avviene direttamente dal PLC. I movimenti di percorso possono anche essere realizzati con TwinCAT NC I secondo DIN 66025. Con TwinCAT Kinematic Transformation perciò non è più necessario un controllo robot supplementare, pertanto neanche apprendere un linguaggio di programmazione robot: l’intera macchina può funzionare solo con una CPU di controllo. ‘LESS IS MORE’ CON SMART DRIVE Lenze (www.lenzeitalia.it) ha sviluppato una soluzione di azionamento decentrata che consente di rispondere alle tipiche esigenze delle applicazioni di handling orizzontale. Nata dall’esperienza dello specialista di Motion Centric Automation, tale soluzione meccatronica si avvale della tecnologia Smart Motor in abbinata ai riduttori della serie g500. Alla semplicità di un motore direttamente alimentabile dalla rete elettrica, Lenze Smart Motor abbina i vantaggi tipici del controllo elettronico. Elettronica e software si trovano direttamente a bordo dell’azionamento e, insieme con la parte meccanica, formano un tutt’uno integrato. L’efficienza dell’intero sistema permette di ottenere valori di rendimento superiori al 94% per l’intera gamma di rapporti, migliorando l’efficienza energetica della macchina nel suo complesso. Inoltre, i parametri di velocità del motore possono essere regolati tramite uno smartphone che supporti la tecnologia NFC (Near Field Communication). FUNZIONALITÀ IT PER CONTROLLO E PROGRAMMAZIONE Il modulo FPWebServer di Panasonic Electric Works Italia (www.panasonic-electric-works.it) permette di realizzare applicazioni di controllo, programmazione e gestione remota su Ethernet sia cablato sia wireless Gprs/Umts con tutti i PLC serie FP. Tra le funzionalità di interazione attraverso i moderni mezzi figurano l’invio di email o sms (nel caso di connessione Gprs/Umts) per avvisi d’allarme o di eventi generati dall’automazione. L’interazione con la supervisione e il comando può avvenire utilizzando i più comuni browser, attraverso pagine html/Ajax interne al modulo. L’editor FPWebDesigner permette di creare siti web e visualizzare i dati elaborati e raccolti dal modulo FPWebServer. Specifiche librerie (grafiche) a oggetti aiutano gli utenti nel lavoro di design. Per una gestione sicura dell’accesso, le pagine web nel browser possono essere protette da password. L’ultima funzionalità IT si chiama ‘Open VPN’. È un protocollo open source che permette di creare tramite lo scambio di certificati, una VPN criptata tale per cui, in maniera del tutto automatica e trasparente, la macchina remota diventa un nodo nella rete aziendale. Fra le altre funzionalità, il supporto di Modbus TCP consente un dialogo m2m tra le macchine che compongono il sistema. 98 SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS Fieldbus & Networks News TELEMETRIA E TELECONTROLLO CON TELEMETRY MT ServiTecno (www.servitecno.it) ha ampliato la gamma di soluzioni di telemetria e telecontrollo remoto commercializzate con l’introduzione dei moduli MT-151-LED e MT-331 della serie Telemetry MT basati su tecnologia GSM/Gprs/GPS prodotti da Inventia. In particolare, il modulo MT-151-LED offre funzionalità di PLC, registratore di dati, convertitore di protocollo e interfaccia di comunicazione wireless per trasmissioni Gprs su rete GSM. La tecnologia dual SIM assicura un livello superiore di disponibilità di rete GSM con canale di trasmissione dati ridondante, mentre la porta Ethernet offre potenti capacità di integrazione con altri dispositivi e sistemi. Il modulo fornisce I/O optoisolati, fino a 28 input binari, fino a 12 output binari, 6 analog input e fino a 16 counter. Il modulo MT-331, invece, è progettato per monitorare allarmi e altre applicazioni che non richiedano l’esecuzione locale di programmi di controllo e comunicazioni locali con device esterni. Dispone di input binari, output binari, analog input, counter e un sensore di temperatura. Può operare simultaneamente sia come uno strumento Gprs, sia come strumento per invio di sms per fornire informazioni sugli eventi accaduti. TUTTO IL WI-FI CON L’INTERNET-ON-A-CHIP Le piattaforme SimpleLink Wifi CC3100 e CC3200 di Texas Instruments (www.ti.com) sono pensate per applicazioni IoT. La nuova famiglia Interneton-a-chip consente di aggiungere facilmente funzionalità di Wi-fi embedded e Internet a un’ampia gamma di dispositivi elettronici domestici, industriali e di largo consumo, con le seguenti caratteristiche: basso consumo per dispositivi a batteria con radiotrasmissione a bassa potenza e modalità avanzate a basso consumo; flessibilità per utilizzare qualsiasi microcontrollore (MCU) con la soluzione CC3100 o per sfruttare la MCU programmabile ARM Cortex-M4 integrata del CC3200, consentendo ai clienti di aggiungere il proprio codice; facilità di sviluppo di applicazioni IoT con collegamento rapido; capacità di collegare in modo semplice e sicuro i dispositivi al Wi-fi utilizzando un’app per telefono o tablet, oppure un browser con molteplici opzioni tra cui SmartConfig Technology, WPS e AP mode. La famiglia SimpleLink Wi-fi supporta la connettività cloud attraverso le soluzioni dei membri dell’ecosistema cloud IoT di TI, che fornisce anche diversi kit e strumenti software, un modulo certificato, progetti di riferimento, applicazioni campione, documentazione di sviluppo e il supporto della TI E2E RACCOLTA E ANALISI DEI DATI IN TEMPO REALE Proficy Historian IPC di GE Intelligent Platforms (www.ge.com) integra le funzioni di raccolta e analisi di dati di processo e produzione in tempo reale, per fornire dati di valore velocemente fruibili. La piattaforma IPC (PC industriale) a elevate prestazioni offre numerose variabili di raccolta dati all’interno di un dispositivo robusto e compatto, che può essere interfacciato con sistemi di controllo macchine, anche in ambienti severi. Grazie alla sua capacità di gestire da 100 a 5.000 punti di acquisizione dati tramite un unico dispositivo compatto, Proficy Historian IPC può essere impiegato per una vasta gamma di applicazioni differenti. Se il numero di punti di acquisizione è superiore a 5.000, la raccolta può essere effettuata implementando più IPC Proficy Historian collegati tramite una rete geografica (WAN) in una configurazione di storicizzazione dei dati distribuita, oppure inoltrando i dati a uno storicizzatore centrale o a livello di impianto. Questa soluzione permette di sfruttare con facilità la potenza dei dati industriali, per una grande tipologia di utenti. GATEWAY PER ETHERNET/IP O MODBUS TCP/IP I gateway Ethernet e seriali PLX30 di ProSoft Technology (www.prosoft-technology.com) sono soluzioni potenti e convenienti per il collegamento dei dispositivi finali a una rete Ethernet/IP o Modbus TCP/IP. La serie PLX30 offre trasferimento dati bidirezionali realtime fra dispositivi su reti dissimili. I PLX30 sono gateway stand alone, montati su guida DIN che offrono una porta Ethernet per comunicazione, configurazione remota e diagnostica e fino a quattro porte seriali isolate. Sono inoltre dotati di uno slot SD Card per la memorizzazione dei file di configurazione. In caso di guasto, la SD Card può essere trasferita a un altro gateway, riducendo i tempi di ripristino. Ogni gateway offre metodi di comunicazione flessibili, supporto per il disaster recovery oltre a un ampio range di alimentazione d’ingresso e di temperatura operativa. SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS 99 Fieldbus Fieldbus&&Networks Networks News TELECAMERE INDUSTRIALI COMPATTE E POTENTI Image S (www.imagessrl.com) propone due nuovi modelli di telecamere industriali con interfaccia GigE e funzionalità di alimentazione via rete (Power-over-Ethernet) di IDS. I modelli UI-5360CP e UI-5270CP fanno parte della famiglia GigE uEye CP e sono provvisti della Revisione 3 dei sensori Cmos CMV2000 e CMV4000 di Cmosis, che uniscono un’elevata risoluzione, fino a 2.048x2.048 pixel, a un’eccellente sensibilità luminosa e alta velocità. La versione da 2,2 MP è in grado di acquisire fino a 36 fotogrammi al secondo, mentre la versione da 4,2 MP arriva a 19 fps. Le telecamere offrono, inoltre, 60 MB di memoria a bordo per la memorizzazione temporanea delle immagini. Il software standard di IDS offre la stessa comodità plug & play dei modelli USB della stessa azienda. Oltre all’innovativa architettura dei pixel, che riduce il rumore, i sensori Revisione 3 di Cmosis offrono un’ampia gamma di funzionalità: la funzione multi-AOI consente di analizzare fino a otto aree di interesse per ispezioni simultanee ad alta velocità; la modalità di scansione lineare implementata consente di raggiungere velocità fino a 8.000 fps. UBIQUITY: UN VALORE AGGIUNTO PER TUTTI I SISTEMI DI AUTOMAZIONE In aggiunta ai modelli RK10 ed RK11 concepiti per l’accesso remoto a dispositivi di automazione tramite Ethernet o interfaccia seriale, la gamma dei router Asem (www.asem.it) si completa con i modelli RM10 e RM11, che assieme alle rispettive versioni ET a range esteso di temperatura rappresentano una soluzione completa per il monitoraggio remoto che sfrutta la soluzione per la teleassistenza Ubiquity e le avanzate funzionalità del software di supervisione Premium HMI4. Con una gestione efficiente dei dati in tempo reale, degli archivi storici e delle notifiche istantanee, le soluzioni RM garantiscono le funzionalità di monitoraggio e data logging in modo flessibile. I dati vengono archiviati nella memoria locale dei router RM e tramite il software di gestione Ubiquity Control Center è possibile esportarli per tutti gli scopi a cui sono destinati. La funzione di monitoraggio dati include anche le notifiche di allarme via email e sms. ACCESS POINT IWLAN PER AMBIENTI DIFFICILI Il nuovo Scalance W774-1 M12 EEC di Siemens (www.siemens.it) è un access point Iwlan compatto che permette di realizzare reti wireless affidabili indoor e outdoor. Grazie al suo robusto design è adatto non solo per l’uso in sistemi di automazione, ma anche in ambienti difficili come quelli del settore dei trasporti. Conforme allo standard EN 50155 per applicazioni ferroviarie, presenta la certificazione E1 per l’uso nei veicoli a motore. Estensione della linea di prodotti Siemens Scalance W770, come tutti i prodotti della gamma Scalance W, il nuovo Scalance W774-1 M12 EEC supporta una velocità di trasmissione fino a 300 Mbps. Contiene la tecnologia Mimo (Multiple-input, multiple-output) in conformità con lo standard Ieee 802.11n che garantisce un elevato livello di affidabilità nella trasmissione dei dati. Grazie alla memoria rimovibile Key-Plug W780 iFeatures opzionale, infine, è possibile aggiungere all’access point caratteristiche supplementari (iFeatures), allo scopo, per esempio, di abilitare l’uso della comunicazione wireless in tempo reale con Profinet I/O. 100 SEMPLICE INTEGRAZIONE CON STRATIX Molti OEM hanno adottato Ethernet/IP nelle loro macchine per semplificarne l’integrazione in una rete più ampia. Lo switch Ethernet industriale Stratix 5700 di Rockwell Automation (www.rockwellautomation.it) con funzionalità di traduzione degli indirizzi di rete (NAT) offre elevate prestazioni e consente l’integrazione delle mappe di indirizzi IP, da un insieme di indirizzi IP a livello di PC locali, alla più ampia rete dell’impianto dell’utente finale. Grazie alle funzionalità NAT è possibile fornire macchine standard che gli utenti possono installare e collegare insieme senza specificare indirizzi IP univoci ai costruttori di macchine. Il router Stratix 5900, invece, fornisce servizi di routing e di sicurezza esclusivi per reti di livello 2 o 3. In un unico prodotto sono disponibili una rete VPN, firewall e funzionalità NAT che consentono al router di fornire collegamenti protetti da una rete sicura a un sito remoto utilizzando una connessione VPN site-to-site attraverso una rete e una rete non sicura. SETTEMBRE 2014 FIELDBUS & NETWORKS Siete numeri UNO? (diventatelo con la nuova SLIO CPU) Con la nuova SLIO CPU di VIPA si intraprende una nuova era. Configura la tua CPU solo con quel che serve. Niente di più e niente di meno; con due soli hardware più di 24 possibili configurazioni che soddisfano la vostra applicazione. Facile da ordinare, minimo magazzino, configurazione flessibile per modifiche future. • Alte prestazioni con la più recente tecnologia SPEED7® • Liberamente configurabile, adatta all’applicazione • PROFINET Controller integrato (CPU 015) fino a 128 connessioni • Programmabile con: VIPA SPEED7 Studio, SIMATIC Manager & TIA-Portal www.sliocpu.com VIPA Italia s.r.l. Via Lorenzo Bernini, 4 I-25010 San Zeno Naviglio (BS) Tel. 030 21 06 975 Fax 030 21 06 742 www.vipaitalia.it info@vipaitalia.it SIMATIC and TIA-Portal are registered trademarks of Siemens AG Solo chi sa creare qualcosa di originale… ... può realizzare qualcosa di innovativo! | EK11-04IT | Ethernet Industriale a 360° Soluzioni di controllo Beckhoff: tecnologia PC-based ed EtherCAT Controllo PC-based Connessione fieldbus dalla porta Ethernet Software anziché hardware: PLC e Motion Control su PC I/O EtherCAT Ethernet real-time fino all’ultimo I/O Soluzioni per tutti i segnali www.beckhoff.it/EtherCAT-System I componenti EtherCAT di Beckhoff: rapidi, flessibili, precisi, economici. PC industriali e PC embedded Terminali EtherCAT IP 20 per tutti i segnali EtherCAT Box IP 67 TwinCAT, il software di automazione per Multi-PLC, NC, CNC TwinSAFE, Safety-PLC direttamente nell’I/O IPC I/O Motion Automation Drive EtherCAT Servoamplificatori ultradinamici Tecnologia di regolazione rapida e integrata
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