La ripartenza dei fondi immobiliari

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01 febbraio 2014
IL SETTIMANALE
de il Quotidiano Immobiliare
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La ripartenza dei fondi immobiliari
il Quotidiano Immobiliare presenta il CONVEGNO
NON PERFORMING LOANS
LE OPPORTUNITÀ DERIVANTI DALLA GESTIONE E DAL RECUPERO DEI CREDITI IPOTECARI IN SOFFERENZA
Moderatore: Guglielmo Pelliccioli
ISCRIVITI
Mario Breglia
Giuseppe G. Mazzetta
Scenari Immobiliari
Italfondiario RE
Riccardo Serrini
Stefano Scopigli
Prelios Credit Servicing
Yard CAM
Matteo Gallanti
Marco Bignami
NCTM Studio Legale
NPLs RE_SOLUTIONS
Paolo Berlanda
Diego Bortot
Polis Fondi SGR
CON IL PATROCINIO DI
PARTNER SCIENTIFICO
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03
editoriale
Una crescita
che viene da lontano
L’industria immobiliare ha nei fondi il suo propellente
Il numero odierno de Il Settimanale ritorna su un segmento
dell’industria immobiliare che riveste un ruolo fondamentale per il mercato del real estate italiano: quello dei fondi immobiliari. “2014, il rilancio dell’Italia attraverso i fondi
immobiliari”, così abbiamo chiamato il nostro evento del 12
febbraio al WJC di Milano, che coincide con l’assegnazione del premio della Pentola d’Oro. Non abbiamo messo il
punto di domanda alla frase del rilancio, non perché siamo
degli inguaribili ottimisti ma semplicemente perché in questi termini si sono espressi i gestori dei fondi da noi intervistati e i cui commenti sono riportati nel numero di FocusQI
che verrà distribuito agli ospiti la sera del convegno.
Anche le attese degli altri operatori del real estate vanno in
questa direzione: ormai il comparto dei fondi rappresenta
circa 50 miliardi di investimenti e ha imboccato una rinnovata fase di sviluppo. Praticamente i fondi finiranno per investire in ogni settore: dalle dismissioni pubbliche agli asset bancari, dai patrimoni degli enti previdenziali alle fonti
rinnovabili, dall’housing sociale allo sviluppo di nuovi quartieri, dal mercato domestico a quello estero.
Certamente alcuni nodi non sono stati risolti e sarebbe opportuno che vi si ponesse mano a livello legislativo: pensiamo, ad esempio, a una diversa normativa per i fondi retail;
a una governance più semplice, all’ampliamento delle SIIQ
che dei fondi sono un po’ il naturale complemento.
In attesa che torni un po’ di serenità sul mercato e che le
nuove regole vengano approvate e poi applicate, prepariamoci ad assistere con curiosità e interesse a questa nuova
fase della giovane industria del real estate italiano.
Guglielmo Pelliccioli
fondatore ed editorialista de
il Quotidiano Immobiliare
04
agenda della settimana
AGENDA
roma
ANNUALE DI FEDERIMMOBILIARE
04 ASSEMBLEA
E PRESENTAZIONE INDICE FIUPS
marteDì
VAI
Organizza: Federimmobiliare
Roma: presso la Sala Convegni della Cassa dei Geometri - Viale Lungotevere
Arnaldo da Brescia 4, con inizio alle ore 10.30
milano
PREZZI IMMOBILI DI MILANO
04 PRESENTAZIONE
E PROVINCIA, II SEMESTRE 2013
marteDì
VAI
Organizza: Osmi Borsa immobiliare di Milano e FIMAA Milano Monza & Brianza
Milano: presso la Sala Conferenze di Palazzo Turati - Via Meravigli 9/b,
con inizio alle ore 11.00
milano
PERFORMING LOANS: OPPORTUNITÀ DERIVANTI DA GE06 NON
STIONE E RECUPERO DEI CREDITI IPOTECARI IN SOFFERENZA
gioveDì
VAI
Organizza: il Quotidiano Immobiliare
Luogo: presso lo Studio Legale NCTM - Via Agnello 12,
con inizio alle ore 8.45
il settimanale di quotidiano immobiliare
Testata Giornalistica Registrata
presso il Tribunale di Arezzo.
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Marco Luraschi
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05
nomisma outlook flash
NOMISMA
OUTLOOK FLASH
Nella seconda recessione il tasso di disoccupazione
ha intrapreso una crescita sostenuta
Posti vacanti (in % della domanda di lavoro)
tasso di disoccupazione e posti vacanti
1,3
1,2
1,1
1,0
0,9
0,8
0,7
0,6
0,5
0,4
0,3
2005q1-2008q1
2008q1
2008q1-2009q1
2011q1
2011q1-2013q3
2009q4
5,8
6,8
7,8
2013q3
8,8
9,8
10,8
11,8
12,8
Disocccupati (in % della forza lavoro)
Fonte: elaborazione Nomisma su dati ISTAT
Nel 2007 il tasso di disoccupazione era al 6,1%. A novembre 2013 al 12,7%. Il
mercato del lavoro del 2007 era segmentato, iniquo, escludente, ma di pieno
impiego. E quello di oggi?
La disoccupazione attuale è in gran parte di tipo keynesiano, ovvero determinata
da un livello inadeguato di domanda aggregata. Le imprese non assumono
lavoratori perché, in un mercato asfittico e con rarefazione del credito, non
saprebbero come utilizzarli.
L’evoluzione della qualità della disoccupazione in Italia dal 2008 è ben descritta
dalla curva di Beveridge, che mette in relazione posti di lavoro vacanti e
disoccupazione.
Nel ciclo espansivo (2005-2008; linea nera) e per gran parte della “prima
recessione” (2008-2009; linea azzurra) la disoccupazione è rimasta sotto l’8%,
mentre il numero di posti vacanti rimaneva pressoché stabile, poiché i disoccupati
presenti sul mercato non riuscivano a offrire le competenze richieste.
Nella “seconda recessione” (2011-2013; linea blu), con il peggioramento della
congiuntura, il tasso di disoccupazione ha intrapreso una crescita sostenuta e
contestualmente il tasso di posti vacanti ha iniziato a calare, non in conseguenza
di un effettivo collocamento, quanto per la riduzione dei posti disponibili nelle
imprese, dovuta al crollo dei consumi e alla stretta creditizia.
06
fondi a 360 gradi
Fondi a
360 gradi
I gestori credono
nella ripresa
di Guglielmo Pelliccioli
Per Mario Breglia che un ‘pochino’ se ne intende visto che
ogni anno, tra le molte cose che realizza, pubblica una corposa rassegna sull’andamento dei fondi in Italia e nel mondo, la
concomitanza di Borsa ai massimi e di mercato immobiliare
ai minimi è una congiuntura da tener presente. Secondo Breglia la liquidità in eccesso generata dai titoli azionari finirà per
riversarsi, almeno in parte, sugli immobili e a trarne i maggiori benefici saranno proprio i fondi immobiliari. Che tutte le
SGR si stiano attivando e rivitalizzando è del resto facilmente
percepibile andando a parlare con i vari responsabili. Persino
lo Stato si è mosso con Invimit che dovrebbe attivare presto
una serie di fondi di fondi, partecipando a iniziative sul territorio e lavorando molto sulle dismissioni pubbliche. Quindi il
2014 potrebbe, il condizionale è d’obbligo, essere l’anno del
rilancio non solo del mercato immobiliare, ma anche di quello
dei fondi immobiliari.
L’impressione è confermata dalle dichiarazioni dei principali
esponenti dell’industria dei fondi che però fanno dei distinguo
condivisibili. Il primo è che occorre trovare soluzione ad alcuni
‘blocchi’ che caratterizzano il settore: il primo è la regolamentazione delle scadenze, mentre il secondo è incrementare il
I FONDI IMMOBILIARI
SARANNO IL TEMA
DEL NUOVO FOCUSQI
La rivista verrà presentata
agli AWARDS de ilQI
il 12 Febbraio a Milano
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07
numero di società immobiliari quotate che
è l’elemento propedeutico per far crescere
anche il mercato delle SIIQ.
Un canale molto promettente è quello della
gestione dei patrimoni immobiliari degli enti
previdenziali privati, che da sempre hanno un
focus particolare sull’investimento nel mattone.
Apportare questi asset in un fondo e procedere a un
lavoro attento e meticoloso di valorizzazione è il compito in cui i fondi dovrebbero essere specializzati. E sempre a
proposito di valorizzazione c’è da considerare alcune esperienze già partite di fondi che si attivano, su incarico di banche e fondazioni, per recuperare palazzi di pregio nei centri
storici, coniugando i valori commerciali tipici dell’operazione
a quelli di abbellimento dei centri cittadini.
A testimonianza della voglia di rilancio che si avverte nell’industria dei fondi si deve segnalare anche un fatto ‘storico’:
dopo sette anni, finalmente, torna a essere proposto sul mercato un fondo retail destinato alle famiglie e ai piccoli investitori. Si tratta di un tentativo per ricondurre a questo strumento di investimento una categoria di risparmiatori che all’inizio
doveva essere il vero propellente dei fondi. Proprio in considerazione delle criticità verificatesi a suo tempo, l’attuale fondo ha garantito ai quotisti un rendimento minimo annuale sul
valore delle quote nominali, in modo da rendere remunerativo
e garantito l’investimento.
Abbiamo citato solo alcuni esempi di fondi innovativi o di aree
in cui andranno a collocarsi i prossimi prodotti; ovviamente
ci sono altri canali come la gestione dei contenziosi bancari garantiti da immobili o lo sviluppo di aree, per non parlare delle fonti energetiche alternative. Il giorno 12 febbraio al
convegno de il Quotidiano Immobiliare, dedicato proprio al
rilancio dell’Italia, i gestori dei fondi verranno al microfono
per illustrare tutti i loro progetti: un’occasione unica per fare
il quadro dell’evoluzione del settore, diventato ormai il più importante del real estate italiano.
fondi a 360 gradi
2014: il rilancio
dell'italia
attraverso i
fondi immobiliari
Mercoledì 12 Febbraio
ore 08:45
WJC - via Achille Papa 30
Milano
il Quotidiano Immobiliare
DAILY REAL ESTATE
Mercoledì
®
12 Febbraio
presenta il CONVEGNO
ore 17:30
WJC Milano
Moderatore: Guglielmo Pelliccioli
Paolo Berlanda
Polis Fondi SGR
Roberto Busso
Abaco Servizi
Leo Civelli
REAG
Marco Doglio
Fabrica Immobiliare SGR
Giuliano Montagnini
Domenico Bilotta
Investire Immobiliare
Giovanni M. Benucci
ALDO MAZZOCCO
Presidente Assoimmobiliare
PIERLUIGI MAGNASCHI
Sorgente SGR
Direttore Responsabile Milano Finanza
Luigi Croce
GIUSEPPE ROMA
NCTM Studio Legale
Ivano Ilardo
BNP Paribas REIM SGR
Anna Pasquali
SECI Real Estate
Beni Stabili Gestioni SGR
Mauro Pulega
Paolo Scordino
EstCapital SGR
TAVOLA ROTONDA
Prelios SGR
Pentola d'Oro 2014
GABRIELE PICCINI
Country Chairman Italy UniCredit
Direttore Censis
ROBERTO REGGI
Presidente FPC ANCI
GABRIELE PICCINI
Country Chairman Italy UniCredit
FEDERICO GHIZZONI
Amministratore Delegato UniCredit
Al termine verrà servito a tutti
i partecipanti il celebre risotto
cucinato nella Pentola d'Oro.
VISITA LA PAGINA WEB
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Un’alternativa all’investimento diretto
Un’alternativa
all’investimento
diretto
In che modo i fondi possono guidare
la ripresa dell’economia italiana
di Giampiero Schiavo
In un momento di profonda incertezza dei mercati finanziari
i fondi immobiliari costituiscono un’importante alternativa a
strumenti d’investimento più tradizionali quali azioni e obbligazioni. In Italia, il real estate è sempre stato un asset class
di riferimento, confermandosi come valida alternativa all’investimento nei mercati tradizionali. Difatti, durante la crisi, il
mercato immobiliare italiano ha mostrato una correlazione
inversa con il mercato azionario. Inoltre, prezzi relativamente
stabili nonostante la crescita dell’inflazione – o comunque
in diminuzione rispetto ai picchi del 2007, consentiranno di
beneficiare di possibili upside una volta migliorato l’outlook
macroeconomico.
All’interno del mercato del real estate, i fondi immobiliari rappresentano un’interessante alternativa all’investimento diretto. Secondo i dati forniti da Assogestioni, ciò è testimoniato dalla continua crescita dell’industria dei fondi immobiliari
PERSONA
giampiero
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SOCIETà
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Un’alternativa all’investimento diretto
in Italia sia in termini di attività (+0,4% nel secondo semestre
2013 rispetto a dicembre 2012) che di numero di fondi immobiliari (nel secondo semestre 2013 sono stati istituiti 9 nuovi
fondi).
I fondi immobiliari, introdotti in Italia nel 1994, permettono di
trasformare l’investimento sul mercato immobiliare (che per
sua natura richiede procedure e orizzonti temporali più lunghi
degli investimenti di tipo mobiliare), in quote di attività finanziarie che consentono di generare liquidità senza che l’investitore debba acquisire direttamente un immobile.
Il patrimonio di ciascun fondo è distinto dal patrimonio della
SGR e da quello di ciascun quotista. Non sono ammesse su
di esso, quindi, azioni dei creditori della SGR o nell’interesse
della stessa, né quelle dei creditori del depositario o del sub
depositario o nell’interesse degli stessi. Le azioni dei creditori
dei singoli investitori sono ammesse soltanto sulle quote di
partecipazione dei medesimi.
Nella gamma dei diversi profili di gestione l’investitore ha
la possibilità di trovare il prodotto più adatto alle proprie
esigenze. Questi strumenti consentono, infatti, l’investimento in settori difficilmente avvicinabili da player esterni. Basti
pensare, ad esempio, al mercato turistico-alberghiero. Investire in questo settore, che pur costituisce circa il 10% del PIL
italiano, richiederebbe al player esterno o a un risparmiatore
sforzi notevoli in termini organizzativi (ricerca di un tenant o
di management adeguato) e finanziari (spese commerciali,
mantenimento del prodotto su standard adeguati etc.), pur
esponendolo a notevoli rischi in termini di concentrazione
dell’investimento su un singolo prodotto e dunque un singolo
tenant e una singola location.
Secondo i dati di Assogestioni, al 30 giugno 2013
il patrimonio immobiliare gestito rimane stabile
rispetto a dicembre 2012
(25,6 miliardi di euro),
anche il volume di transazioni è in linea con quanto
registrato nello stesso periodo dell’anno precedente (sono stati acquistati e
conferiti immobili per 1,4
miliardi di euro, mentre
ne sono stati venduti 673
milioni di euro).
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Un’alternativa all’investimento diretto
Investendo su un fondo immobiliare specialista si ottiene
un’immediata diversificazione dell’investimento (entrando
in possesso di una porzione di un portafoglio di asset definito
secondo logiche specifiche in ottica di creazione di valore e di
mitigazione del rischio) e si massimizza il proprio ritorno economico demandando le sopracitate criticità a una gestione
dinamica e qualificata, portata avanti da managerialità qualificate del settore che si avvalgono di strutture professionali
dedicate (strutture che sarebbero eccessivamente onerose
per un investitore istituzionale che desiderasse investire nel
real estate).
Va altresì considerato che le quote di un fondo immobiliare
sono più facilmente liquidabili rispetto all’investimento immobiliare diretto, grazie all’esistenza di un mercato secondario. Inoltre, in un momento d’incertezza, un fondo immobiliare
fornisce ampie tutele all’investitore: elementi quali politiche
d’investimento, asset allocation, obiettivi di ritorno economico e timing di uscita sono stabiliti ex-ante e sono riportati nel
regolamento del fondo. I fondi immobiliari sono inoltre dotati
di rigorosi strumenti di governance essendo sottoposti a vigilanza da parte di Banca d’Italia e Consob.
Ulteriore elemento di tutela per l’investitore deriva dal fatto
che il valore del patrimonio immobiliare a bilancio venga definito tramite valutazione semestrale da parte di un esperto
indipendente. Il valore in borsa dei fondi immobiliari subisce
poi mediamente uno sconto che va dal 30 al 45% rispetto
al NAV risultante dalla valutazione di cui sopra, rendendo lo
strumento molto competitivo in ottica di capital gain per l’investitore al momento dell’exit.
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dove guardano i fondi immobiliari
Dove guardano
i fondi immobiliari
Pareri e considerazioni di alcuni
importanti operatori del settore
a cura della Redazione
F
“Oltre al social housing, il grande (e ben gestito) patrimonio dei fondi in scadenza si presenta,
come è naturale, come un'importante occasione
di shopping nel mercato immobiliare. E l'Opa sul
fondo UniCredit è solo un antipasto di quello che
vedremo nei prossimi mesi”.
“Un tema su cui di recente è intervenuta la giurisprudenza, in conseguenza di accertamenti
(anche piuttosto discutibili) condotti dall’Agenzia delle Entrate, è quello relativo alla possibile
‘riqualificazione’ di apporti a fondi immobiliari
in cessioni di immobili, in particolare quando
l’apporto sia connesso a operazioni di accollo di
debiti dell’apportante da parte del fondo, e/o da
massicce dismissioni di quote immediatamente
successive all’apporto. La prassi suggerisce, dunque, cautela e valutazione attenta delle operazioni; ma con ciò non può dirsi affatto che lo strumento fondo in sé possa dirsi in qualche modo
‘macchiato’ da chissà quale ‘peccato originale’”.
“Lo sviluppo del settore immobiliare passa anche
da un maggior numero di operatori professionali
che operano con trasparenza e che forniscono informazioni ai diversi stakeholder”.
Mario Breglia
Presidente
Scenari
Immobiliari
luigi croce
federico trutalli
Partners
NCTM Studio
Legale Associato
giovanni maria
paviera
Comitato
Normative SIIQ
fondi immobiliari
Assoimmobiliare
“Gestiamo 15 fondi immobiliari i cui asset superano 1,6 mld di euro di valore. Accanto ai tre
fondi retail, che rappresentano i nostri prodotti
storici, abbiamo sviluppato, sulla base di specifiche esigenze di investimento dei nostri clienti,
prodotti tailor-made”.
“Il fondo Retail Partnership, destinato a investitori istituzionali, nasce con l’intento di investire
la liquidità in un portafoglio di immobili commerciali, nello specifico 5 ipermercati tutti situati in Emilia Romagna e locati con contratti di
lungo termine a Coop Estense”.
“Castello sta lavorando alla creazione di un fondo immobiliare che possa aggregare strutture per
AUM pari a circa 1 bn di euro con il supporto di
una nuova realtà industriale con un fatturato
target tra i 50 e i 200 mln di euro. Il fondo si
porrebbe sul mercato come il prodotto finanziario
di riferimento nel settore degli investimenti nel
real estate turistico-alberghiero”.
“Con questi due fondi, EstCapital SGR prevede
di superare 150 mln di euro di masse gestite nel
comparto delle energie rinnovabili. È inoltre allo
studio un fondo di impianti fotovoltaici in grid
parity di grandi dimensioni, da sviluppare con
un partner asiatico e da collocare su tale mercato”.
anna pasquali,
AD
Beni Stabili
Gestioni SGR
Luca saporiti,
Head of Fund
Management
BNP Paribas
REIM SGR
giampiero
schiavo
AD
Castello SGR
mauro pulega
AD
EstCapital SGR
“L’attività di Fabrica sarà senza dubbio focalizzata sui cosiddetti settori di nicchia, in primis
RSA e residenze per studenti, ambiti nei quali peraltro la nostra SGR gode di un vantaggio
competitivo rispetto ad altri operatori, avendo già
consolidato una significativa esperienza di investimento”.
“Per il futuro dobbiamo fare in modo che il fondo
immobiliare sia considerato dagli investitori istituzionali lo strumento ideale per detenere investimenti real estate. Ad esempio il mercato della previdenza complementare, sia per l’invecchiamento
demografico, sia per il sistema pensionistico pubblico ora di tipo contributivo, è destinato ad aumentare nei prossimi anni la propria massa gestita e il settore immobiliare – tramite i fondi – può
giocare un ruolo primario per questi investitori”.
“Il fondo Italian Logistic Fund è destinato a investire in immobili di nuova concezione del settore della logistica secondo i principali standard
internazionali in termini di efficienza e sostenibilità, con particolare attenzione al settore
dell’e-commerce”.
“Uno dei settori che ha recentemente registrato una
forte espansione è il social housing: negli ultimi
anni è aumentato il numero di fondi immobiliari
i cui investimenti hanno il fine di rispondere alla
cosiddetta tensione abitativa”.
marco doglio
AD e DG
Fabrica
Immobiliare SGR
nicholas garattini
Head of Business
Development &
Advisory
Generali
Immobiliare
Italia SGR
manfredi catella
Presidente e AD
Hines Italia SGR
antonio martino
Excecutive Director
Patrigest
Investire Immobiliare SGR promuove il Fondo
HS Italia Centrale, riservato a investitori qualificati, voluto da alcune fondazioni bancarie
attive nell’Italia centrale. Ad Ascoli è in corso il
recupero conservativo di Palazzo Sgariglia, in
pieno centro, apportato dal comune di Ascoli Piceno. “Non è un progetto spot perché il Fondo FIA
Fondo Investimenti per l’Abitare gestito da CDP
SGR ha investito nel nostro veicolo e quindi andremo avanti con altri progetti”.
“Con il lancio del fondo Asset Bancari IV alla
fine del 2013, il numero di banche partecipanti
alla linea di prodotto è salito a 28. Va sottolineato
che alcune di esse hanno sottoscritto gli impegni
nel nuovo fondo dopo aver partecipato ai primi
tre fondi della stessa tipologia, a conferma definitiva della validità strategica della soluzione
offerta da Polis alle banche e della qualità della
gestione professionale degli attivi da parte della
SGR”.
“Vorrei citare la gara che ci siamo aggiudicati per
il Fondo Parchi Agroalimentari Italiani di Bologna perché mi sembra in tal senso un’operazione da sottolineare. Il fondo, che è dedicato all’eccellenza agroalimentare italiana, potrà avere un
valore massimo fino a 400 mln di euro, e prevede
da una parte l’apporto dell’area (l’ex mercato ortofrutticolo), dall’altra la partecipazione di investitori istituzionali che parteciperanno attraverso equity”.
domenico bilotta
DG
Investire
Immobiliare SGR
paolo
berlanda
AD
Polis Fondi SGR
andrea
cornetti
Head of Business
Development, Fund
Raising and Investor
Relations
Prelios SGR
“Attualmente investiamo molto nei settori direzionale, commerciale e ricettivo sempre mirando
agli immobili iconici, quelli di grande prestigio.
È una scelta che ci ha premiato in passato e che,
secondo noi, ci premierà ancora di più quando la
ripresa si sarà definitivamente imposta. Siamo
infatti convinti che la crisi sia alle battute finali
e che torneranno a crescere un po’ tutti i settori, soprattutto il direzionale e l’alberghiero high
standing”.
giovanni maria
benucci
DG
Sorgente SGR
stefano cervone
DG
Sorgente Group
“Dopo anni in cui si è parlato di cedere il patrimonio immobiliare pubblico, quello della creazione
della SGR che dovrebbe gestire il processo sembra
un primo vero passo avanti”.
leo civelli
CEO
REAG
“Nella riqualificazione a produttivo di importanti stabilimenti industriali dismessi e demoliti si
continua a investire risorse ed energie sull’interessante realtà degli incubatori - veri e propri volani oggi indispensabili per aggregare energie,
conoscenze, idee innovative e di qualità”.
giuliano
montagnini
AD
SECI Real Estate
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buone notizie dall'estero
buone notizie
dall'estero
AXA REIM investe in uffici
in Europa per investitori italiani
a cura di Marco Luraschi
Recentemente il Fondo Caesar di AXA REIM SGR ha acquisito un importante building a Edimburgo per quasi 22 milioni
di euro, in linea con la sua strategia di trovare opportunità a
buon rendimento per i suoi clienti italiani. Abbiamo colto l’occasione per fare il punto della situazione con Giorgio Pieralli,
Managing Director AXA Real Estate Investment Managers
SGR SpA, circa gli obbiettivi del fondo immobiliare.
Dott. Pieralli, quanto avete raccolto finora e chi sono gli investitori del fondo Caesar (sono tutti istituzionali italiani)?
Il fondo Caesar ha completato il fund raising a novembre 2012
con una raccolta di 209 milioni di euro. Questo risultato eccede l’ambizioso target di 200 milioni di euro confermato dopo
il primo closing a 118 milioni di marzo 2012. Gli investitori del
fondo Caesar sono solo importanti Investitori Istituzionali italiani, Assicurazioni, Fondi Pensione e Casse di Previdenza. Le
società del Gruppo hanno investito in misura inferiore al 20%.
PERSONA
giorgio
pieralli
SOCIETà
axa real
estate
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19
buone notizie dall'estero
In che Paesi investite e che tipo di assets avete come target
di investimento?
Il fondo Caesar investe solo in uffici di buon qualità, situati ai
limiti delle prime location nei Paesi dell’area euro e in Gran
Bretagna. Il dividendo annuo obiettivo è del 5,5%, come media
dei dividendi distribuiti negli anni seguenti il completamento
dell’investimento del Fondo, e un IRR oltre 8%. Ad oggi sono
stati identificati più del 70% degli investimenti potenziali del
fondo Caesar, che ha un leverage obiettivo del 50%.
Quali sono i settori in cui investite e che tipo di rendimento
cercate?
Il fondo Caesar investe solo in uffici e ad oggi ha investito in
Inghilterra, Scozia, Germania e attualmente in due diligence
per un immobile in Finlandia. Londra, Edimburgo, Stoccarda, Monaco di Baviera, Francoforte ed Helsinki sono esempi
di città oggetto di investimento da parte del Fondo Caesar.
La combinazione della situazione locativa e le diverse regolamentazioni contrattuali associate a un differente costo del
debito da Paese a Paese, non permette di individuare un cap
rate obiettivo generalizzato nell’intera macro regione target
degli investimenti. Ad oggi il ritorno del portafoglio costituito
è in linea con i target proposti.
Sul mercato italiano quali sono i piani di AXA REIM?
Siamo alla ricerca di opportunità che possono incontrare i desiderata dei nostri clienti e stiamo lavorando a una importante iniziativa da presentare agli investitori italiani. Ma di questo
preferirei parlare diffusamente in una prossima occasione.
Afferma Pieralli:
"In questo momento il
mercato italiano paga
il grosso differenziale rispetto agli altri Paesi per
quanto concerne il costo
del denaro, pensiamo per
esempio alla differenza
con la Germania. Questo
frena gli investimenti anche se comunque dall'estero oggi si percepisce un
ritorno di interesse rispetto a solo un anno fa."
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I fondi
e le tasche
del Sig. Rossi
Quanto guadagnerebbe oggi
il sottoscrittore che sceglie di liquidare?
di Pietro Zara
Quanto si ritroverebbe in tasca il signor Rossi che oggi volesse uscire dal settore dei fondi immobiliari?
Questa la domanda che sta alla base dell’articolo. Ci siamo voluti calare nei panni di un investitore generico - il “signor Rossi”,
per l’appunto - che all’avvio di un fondo immobiliare quotato
avesse speso 1.000 euro per l’acquisizione di una quota e oggi,
avendo ricevuto regolarmente nel tempo proventi e rimborsi,
volesse venderla a valore di borsa. Per fare questo calcolo, abbiamo raccolto dalle Sgr immobiliari italiane i dati pubblici relativi al valore della quota al lancio dei relativi veicoli e la somma
di proventi e rimborsi pro-quota distribuiti ai sottoscrittori. A
questo punto, abbiamo ipotizzato una vendita della medesima
i fondi e le tasche del sig. rossi
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quota sul mercato secondario, al valore registrato in chiusura
di borsa giovedì 30 gennaio. Infine, supponendo in sostituzione
del valore iniziale della singola quota un investimento di 1.000
euro in ogni fondo quotato, abbiamo calcolato in proporzione
quanto “in soldoni” tornerebbe all’investitore qualora volesse
procedere alla vendita.
Quel che ne è emerso è un quadro negativo, con il signor Rossi
che talvolta si trova con poco più di 1.000 euro in tasca e spesso e volentieri molto meno. Sono comunque valori da prendere
con la dovuta cautela, dato che il comparto sconta la scarsa
liquidità che oggi continua a caratterizzare il real estate italiano. Inoltre il consiglio dei gestori è quello di non liquidare oggi
la quota posseduta (date le condizioni di mercato), ma di mantenere l’investimento fino alla scadenza dei fondi immobiliari
che, al di là dei periodi di grazia, comunque forniranno al sottoscrittore ritorni maggiori, grazie anche a garanzie di rimborso.
Quel che è descritto in questo articolo non rappresenta perciò
un calcolo del rendimento effettivo dei fondi immobiliari (che
va calcolato con la liquidazione a NAV), ma soltanto una fotografia di un’ipotetica vendita di quote sul mercato secondario
di borsa. Un’operazione che, alle attuali condizioni di mercato,
non riconosce il valore effettivo del NAV e risulta scollegata dal
valore reale degli immobili, obbligando il sottoscrittore uscente a vendere a sconto. Se il nostro signor Rossi attendesse la
scadenza del fondo chiuso, otterrebbe il rimborso a NAV alla
liquidazione del veicolo stesso.
i fondi e le tasche del sig. rossi
il calcolo in breve
Per ogni fondo si è proceduto al seguente calcolo:
+ valore quota su mercato secondario (chiusura
30.01.2014);
+ proventi lordi e rimborsi
pro-quota incassati;
- valore iniziale della quota.
Il risultato è stato quindi
proporzionato a un investimento iniziale di 1.000€
?
?
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?
i fondi e le tasche del sig. rossi
Al di là di questa rapida introduzione, ecco per i fondi quotati
italiani di cui siamo riusciti a raccogliere i dati quanto si ritroverebbe in tasca il signor Rossi che anni fa investì 1.000 euro
e oggi decide di vendere la propria quota.
FONDI IMMOBILIARI
QUOTATI
vendita
su mercato
secondario
al 30/01/2014
Aedes BPM Real Estate SGR
Investietico
1166,40
Amundi Asset Management
Amundi RE Europa
670,00
Amundi Asset Management
Amundi RE Italia
1048,00
Beni Stabili Gestioni SGR
Immobilium 2001
765,60
Beni Stabili Gestioni SGR
Invest Real Security
546,00
Beni Stabili Gestioni SGR
Securfondo
1378,80
BNP Paribas REIM SGR
BNL Portfolio Immobiliare
872,50
BNP Paribas REIM SGR
Estense Grande Distribuzione
1330,66
BNP Paribas REIM SGR
Immobiliare Dinamico
399,00
Valore Immobiliare Globale
922,54
IDeA Fimit SGR
Alpha Immobiliare
1147,50
IDeA Fimit SGR
Beta Immobiliare
1535,90
IDeA Fimit SGR
Delta Immobiliare
357,80
IDeA Fimit SGR
Atlantic 1
935,70
IDeA Fimit SGR
Atlantic 2
1483,50
Investire Immobiliare SGR
Obelisco
382,00
Risparmio Immobiliare Uno
861,50
Polis
782,70
Prelios SGR
Olinda
820,90
Prelios SGR
Tecla
1470,77
UniCredito Immobiliare Uno
1109,46
GESTIONI
Castello SGR
PensPlan Invest SGR
Polis Fondi Immobiliari
Torre SGR
Come valorizzare
e ottimizzare
I NPLs
Riccardo Serrini relatore
al convegno del 6 febbraio a Milano
a cura della redazione
ilQI organizza il giorno 6 febbraio a Milano presso lo Studio
Legale NCTM il convegno “Non Performing Loans – Le opportunità derivanti dalla gestione e dal recupero dei crediti ipotecari in sofferenza”, un settore del mercato in continua espansione anche nei prossimi anni. Specialista del ramo è Prelios
Credit Servicing, società del gruppo Prelios, che svolge anche
un ruolo di advisor per investitori internazionali interessati ai
portafogli NPL’s italiani. Riccardo Serrini, Amministratore Delegato di Prelios Credit Servicing, anticipa a Il Settimanale de
ilQI gli argomenti del suo intervento al convegno: “I temi principali della mia relazione al convegno del 6 febbraio sono due.
Innanzitutto le novità in tema di cartolarizzazione, perché sia
col Decreto Destinazione Italia che col Decreto FARE sono stati
introdotti una serie di agevolazioni e di chiarimenti relativi alla
legge 130 del ‘99, ovvero la legge che ha sostanzialmente istituito le cartolarizzazioni in Italia per renderle ancora più facili e
attrarre capitali dall’estero. Questo è uno strumento che facilita l’acquisizione di crediti sia performing che non perfoming.
Inoltre nel convegno si parlerà anche di come l’attività di advisoring possa aiutare la valorizzazione del portafoglio crediti in
sofferenza da parte delle banche, da parte di un servicer come
Prelios Credit Servicing. Allora si entrerà nel dettaglio di come
opera la nostra società soprattutto in alcuni settori, assistendo
principalmente le banche per la cessione di portafogli di crediti
non performing, per la preparazione del portafoglio crediti, per
la valorizzazione e ottimizzazione del prezzo”.
PERSONA
riccardo
serrini
SOCIETà
prelios
credit
servicing
vai al faccia a faccia
24
Certificazione:
un mercato
immenso
Il tema al centro del Forum di MetropolisQI TV
di Marco Luraschi
La sostenibilità e la certificazione per un progetto immobiliare
non sono più un ‘plus’ da esibire ma sono un ‘must’ per chi
vuole competere nel mercato immobiliare globale e locale.
Costruire sostenibile e riqualificare il patrimonio immobiliare
è LA LEVA per la ripresa dell’immobiliare italiano nonché la
linfa vitale del mondo dei servizi immobiliari. Alcuni di questi concetti sono emersi dal Forum che MetropolisQI TV ha
organizzato con esponenti di primo piano della filiera della
certificazione, ovvero Marco Mari del Green Building Council
Italia, Alberto Lodi di ICMQ e Michele Vona di MV&Partners.
Il GBC Italia nel 2014 sarà il fulcro del mondo della certificazione con l’evento Green Build di Verona (8-10 ottobre 2014)
che rappresenta il momento europeo più importante per l’organizzazione mondiale. In quest’ottica l’Italia è la chiave per
la creazione di un certificato LEED di tipo europeo, non più
semplicemente impostato sulle basi originarie anglosassoni
ma ‘cucito’ sulle esigenze del mondo delle costruzioni europeo. Un passo avanti fondamentale per venire incontro alle
esigenze di un mercato della certificazione che ha immense
potenzialità di crescita, soprattutto nel nostro Paese.
PERSONA
marco
mari
SOCIETà
gbc italia
vai al forum
Michele Vona, che ha presentato il nuovo marchio M&V, ha
illustrato la sue esperienze di costruttore, in un certo senso
‘lluminato’, che per primo in Italia nel 2008 ha affrontato la tematica della certificazione col protocollo LEED con l’immobile Prologis di Torino, che può essere ricordato come la pietra
miliare del LEED in Italia. Sulla sua esperienza di operatore
alle prese con un protocollo totalmente adattato al mercato
statunitense e applicato nel nostro Paese con tutte le difficoltà facili da immaginare, si è passati a parlare del progetto
legato all’Autogrill di Villoresi dove la società italiana (ma di
vocazione internazionale) ha ottenuto la certificazione LEED,
in un processo di sostenibilità che ha visto operare la ICMQ
di Alberto Lodi, in sinergia proprio con M&V. Un’operazione di
grande qualità che il gruppo Autogrill porta come fiore all’occhiello in tutto il mondo, sui mercati globali dove ovviamente
questo tipo di protocolli sono la prassi.
In Italia il futuro della certificazione si chiama riqualificazione del patrimonio esistente, si chiama recupero del patrimonio pubblico e storico, si chiama edilizia scolastica, si
chiama edilizia residenziale (anche con interventi di piccole
media dimensioni) e si chiama soprattutto cultura: un lavoro
di formazione che sta portando avanti il GBC Italia instaurando collaborazioni con le pubbliche amministrazioni, con
le associazioni di categoria (trovando forse alcune difficoltà
proprio con il mondo della costruzione ‘classica’). Perché in
questo momento stiamo parlando di un mercato che coinvolge soprattutto operatori stranieri presenti in Italia, mentre la
domanda di certificazione da parte dei clienti italiani è ancora
tutta da verificare.
PERSONA
michele
vona
SOCIETà
mv&partners
PERSONA
alberto
lodi
SOCIETà
icmq
www.ilqi.it
www.ilqi.it