77 11 OTTOBRE 2014 IL SETTIMANALE de il Quotidiano Immobiliare EXPO... RELAX? A Monaco è suonata la sveglia per l'Italia CNCC: retail, l’evoluzione della specie Patrimonio pubblico: l’ora della svolta? il Quotidiano Immobiliare ® presenta il convegno La Gestione privata degli Edifici pubblici Il cambiamento e l’integrazione pubblico-privato: verso nuovi modelli di value sharing LUNedì 20 OTTOBRE ORE 08:45 MILANO ISCRIZIONE OBBLIGATORIA - CLICCA QUI Tel +39 035 211356 Email: convegni@ilqi.it RELATORI Guglielmo Pelliccioli Roberto Reggi Moderatore - ilQI Direttore Agenzia del Demanio Massimo Caputi Marco Monaco Vice Presidente PRELIOS Partner NCTM Emanuele Caniggia Ezio Bigotti AD IDeA FIMIT Presidente EXITone Aldo Mazzocco Marco Doglio Assoimmobiliare AD FABRICA SGR Carola Giuseppetti Carmen Chieregato Direttore Generale SIDIEF AD COGEST RETAIL Carlo De Vito Conclusioni a cura di AD FS Sistemi Urbani PARTNER SCIENTIFICO Roberto Reggi patrocinio di 03 editoriale La lucetta in fondo al tunnel Segnali di ripresa di interesse da parte degli investitori esteri Nell’odierno numero de Il Settimanale ci occupiamo di eventi: quelli appena passati come Expo Real di Monaco e quelli da venire come il convegno sui centri commerciali promosso dal CNCC e quello sul futuro del patrimonio immobiliare pubblico organizzato da questo giornale. Gli italiani presenti a Monaco (vedi le nostre interviste video) hanno constatato che il nostro Paese interessa agli operatori esteri, forse oggi più di ieri visto che la Spagna ha poco da offrire e la Francia si sta avvitando pericolosamente su se stessa entrando in una fase di difficoltà economica. Occhi puntati sull’Italia dunque, ma anche responsabilità degli italiani a non farsi cogliere impreparati sul fronte dell’offerta di prodotto. Massimo Caputi continua ad affermare che non abbiamo prodotto da offrire, nel senso che non ci sono i prezzi giusti per pensare di allettare un investitore estero. Da parte nostra abbiamo invece informazioni, da altri operatori primari, che gruppi stranieri si stanno affacciando per la prima volta al nostro mercato. Insomma la domanda c’è. Certo sarebbe bello se a questi operatori potessimo anche offrire qualche operazione interessante con gli immobili pubblici uscendo dalle secche di procedure troppo rigide e complicate. Questo sicuramente sarà uno dei temi che Roberto Reggi affronterà nell’evento sul patrimonio pubblico che si terrà il 20 ottobre presso lo studio legale NCTM di Milano e a cui parteciperanno, tra gli altri anche Aldo Mazzocco; Massimo Caputi, Emanuele Caniggia, Marco Doglio, Ezio Bigotti, Carmen Chieregato, Marco Monaco, Carola Giuseppetti e Carlo De Vito. La nostra impressione è che faccia capolino, sia pur lievemente, qualche segnale di speranza negli operatori e che il clima si stia un po’ stabilizzando. Molti operatori tra quelli da noi avvicinati, non solo a Monaco ma anche in Italia, stanno lavorando su importanti dossier immobiliari. Segno che almeno a livello di prospettive ci siamo. Guglielmo Pelliccioli fondatore ed editorialista de il Quotidiano Immobiliare 05 deals della settimana Scarica la TABELLA DEALS COMPLETA in excel Vai alla TABELLA DEALS 2014 deals LIVORNO 6 MLN È stata venduta villa Godilonda a Castiglioncello, che fu dei gioiellieri Bulgari. Ad acquistarla un imprenditore dell'Est Europa per 6 mln di euro. La villa è costituita da un edificio principale di 1000 mq con 26 camere, un giardino d'inverno e una Spa. 9.000 mq di parco a macchia mediterranea, una spiaggia privata e la possibilità di realizzare un eliporto completano la proprietà. presenta il nuovo numero della rivista FOCUSQI in collaborazione con: Speciale MAPIC 2014 Retail Italy: the Land of Investment prenota uno spazio pubblicitario Contattaci: service@ilqi.it - 035-211356 scopri di più deadline: 20 ottobre mapic italia estero Verrà distribuita a Sarà spedita a A tutti i lettori tutti gli espositori di tutti i soci CNCC internazionali del MAPIC 2014 a cura e agli abbonati de Network Daily RE dell'organizzazione. il Quotidiano Immobiliare. in formato digitale. PRESENTAZIONE UFFICIALE convegno retail real estate in italy: welcome back! MAPIC 2014 (sala Champs-Elysées, Level -1) giovedì 20 novembre - ore 17.00 Organizzato da CNCC in collaborazione con il Quotidiano Immobiliare 07 agenda della settimana AGENDA 14 OSSERVATORIO DELLE RESIDENZE ESCLUSIVE I SEMESTRE 2014 milano marteDì Organizza: Tirelli & Partners e Nomisma VAI Milano: presso Tirelli & Partners - Via Leopardi 2, a partire dalle ore 11.30 * Conferenza stampa riservata ai giornalisti 16 SICAF SOTTO LA LENTE MILANO gioveDì VAI Organizza: Assogestioni con Castello SGR, Finint & Partners, PwC, Serenissima SGR, Studio Di Tanno e Associati e Studio Ludovici & Partners Milano: presso il Circolo della stampa - Corso Venezia 48, a partire dalle 9.30 16 CENTRI COMMERCIALI E INVESTITORI milano gioveDì Organizza: CNCC e il Quotidiano Immobiliare VAI Milano: presso l'Auditorium Beni Stabili SIIQ - Via Carlo Ottavio Cornaggia 8, a partire dalle ore 15.00 16 FROM SIGN TO DESIGN milano gioveDì Organizza: Interimmobili VAI Milano: presso il Salone d'onore della Triennale - Via Alemagna 6, a partire dalle ore 18.00 6/8 OCTOBER 2014 EXPOREAL MUNICH THANK YOU ALL PRELIOS AGENCY PRELIOS SGR PRELIOS INTEGRA PRELIOS VALUATIONS PRELIOS CREDIT SERVICING PRELIOS IMMOBILIEN MANAGEMENT S E R V I C E S, S P E C I A L I S T S, I N V E S T M E N T S. Info: communication@prelios.com OUR S K I L L S F O R I N C R E A S I N G Y O U R V A L U E. www.prelios.com NOMISMA OUTLOOK FLASH Leasing: modesti segnali di ripresa nel primo trimestre del 2014 evoluzione del leasing in italia (milioni di euro e variazioni % annue) Anno leasing nel complesso (mln €) variazione % annua leasing immobiliare (mln €) variazione % annua 1997 12.044 - 3.296 - 1998 12.712 5,5 % 5.604 70,0 % 1999 17.239 35,6 % 7.762 38,5 % 2000 22.278 29,2 % 9.605 23,7 % 2001 26.757 20,1 % 13.328 38,8 % 2002 32.163 20,2 % 17.334 30,1 % 2003 37.845 17,7 % 14.094 -18,7 % 2004 32.154 -15,0 % 16.794 19,2 % 2005 38.184 18,8 % 21.950 30,7 % 2006 48.311 26,5 % 23.591 7,5 % 2007 48.461 1,1 % 22.893 -3,0 % 2008 38.974 -20,2 % 15.068 -34,2 % 2009 26.146 -32,9 % 9.935 -34,1 % 2010 27.296 4,4 % 8.890 -10,5 % 2011 25.453 -6,8 % 7.025 -21,0 % 2012 16.490 -35,21 % 3.581 -49,02 % 2013 14.427 -12,51 % 2.939 -17,93 % Fonte: elaborazione Nomisma su dati Assilea 10 I dati congiunturali dimostrano, a livello nazionale, che l’attesa interruzione della flessione delle transazioni di unità immobiliari, sia residenziali che di impresa, prospettata per il 2013, non si è verificata. Per trovare riscontro alle aspettative rialziste, occorre ampliare l’orizzonte temporale di analisi ai primi mesi di quest’anno, quando qualche timido segnale di intensificazione dell’attività transattiva è stato registrato. Tali dinamiche non hanno risparmiato il mercato del leasing, che ha evidenziato nel 2013 una prosecuzione delle tendenze recessive già riscontrate nell’anno precedente, mentre sono stati rilevati modesti segnali di ripresa nel primo trimestre del 2014 nei principali comparti, tra cui l’immobiliare. Il valore complessivo dello stipulato è calato del 12,5% rispetto all’anno precedente, attestandosi nell’ordine di 14,4 miliardi di euro in totale, a fronte di una crescita del numero dei contratti, pari al 2,5%. Tale andamento conferma una tendenza ormai consolidata al finanziamento di beni di importo più contenuto ed evidenzia una ricomposizione per comparti, già iniziata nel corso del 2011 e proseguita nel 2013, con il settore immobiliare fortemente ridimensionato rispetto al passato e maggiormente colpito dalle dinamiche negative degli ultimi anni. The Inaugural ITALIA GRI 2014 MILAN 24-25 NOVEMBER Rosa Grand Milano Italy’s most senior real estate investment meeting JOSEPH P. DE LEO Snr Partner, Investment Committee Member BENSON ELLIOT CAPITAL MANAGEMENT CHRIS PAPACHRISTOPHOROU Founder & MP INVEL REAL ESTATE PARTNERS STÉPHANE JALBERT Managing Director PSP INVESTMENTS JOSEPH NELLIS Managing Director GE CAPITAL REAL ESTATE HUNT DOERING Principal BAUPOST GROUP INTERNATIONAL MAURO MONTAGNER CEO ALLIANZ REAL ESTATE MATTEO CIDONIO Managing Partner GWM CAPITAL ADVISORS LLP STEFANO SCALERA Managing Director AGENZIA DEL DEMANIO THEODORE M. LEARY Founder & President CROSSWATER REALTY ADVISORS GIOVANNI M. PAVIERA Head of Real Estate CASSA DEPOSITI E PRESTITI CARLO DE VITO CEO FS SISTEMI INTEGRATI PIERO FASSINO Mayor of Turin COMUNE DI TORINO ...and many more A SELEC T I ON OF T HE D I S CUS S I O N S O N THE PRO GR AM M E NPLs AND DISTRESSED BANK ASSETS – Is the trickle about to turn into a flood? ATTIVI DI BANCA, NPL E DISTRESSED – Da poche gocce a una alluvione? REGIONS – Is there more to Italy than Milan & Rome? REGIONI – Cosa e dove, oltre a Milano e Roma? INSTITUTIONAL EQUITY – Chasing safety or yields? INSTITUTIONAL EQUITY – A caccia di sicurezza o ritorni? CORE INVESTMENTS – Increased demand meets lack of product? INVESTIMENTI CORE – Maggiore richiesta ma mancanza di prodotto? DISTRESSED ASSETS & PRIVATIZATION – How will this Cinderella story end? DISTRESSED E PRIVATIZZAZIONI – Come finirà questa storia di Cenerentola? OPPORTUNISTIC INVESTMENTS – Same deal as Spain or different story here? INVESTIMENTI OPPORTUNISTICI – Stessa storia della Spagna o una storia diversa qui? ASSET RE-PRICING – Price evaluation, stabilisation and rally? ASSET REPRICING – Valutazione, stabilizzazione e rally? EXIT STRATEGIES – When’s the right time to leave the party? EXIT STRATEGIES – Quando è il momento giusto per lasciare la festa? URBAN REGENERATION/RE-DEVELOPMENT – Turning straw to gold? RIQUALIFICAZIONE URBANA – Da ferro e mattoni a... oro? ... and many more With translation | Con traduzione CONTACT US Fulvia D’Ippolito, Project Director for Italy +44 207 121 5072 | Fulvia.DIppolito@globalrealestate.org www.globalrealestate.org/Italia2014 GRI meetings provide a forum for the world’s leading real estate players to develop valuable relationships, find new business par tners, and strengthen their global networks. 12 A Monaco ci chiedono concretezza A Monaco ci chiedono concretezza Il real estate italiano sotto esame a Expo Real di Marco Luraschi Torniamo a Expo Real di Monaco dopo tre anni e troviamo una fiera immobiliare esattamente come l’avevamo lasciata: piena e operativa. Che sono poi le due qualità fondamentali che dovrebbe avere una manifestazione di questo tipo. E questo accade in tutti e tre i giorni, dalle 9,00 alle 18,00, non solo in quello centrale. Che poi alle 17,00 si cominci a stappare la birra negli stand è una consuetudine che non dispiace a nessuno. Come spesso capita, anche un po’ a sorpresa, troviamo pure il sole caldo ed una temperatura di giorno insolitamente accogliente. Parlando di business, malgrado gli annunci dei mesi scorsi a noi sembra che sia sempre una manifestazione molto teutonica, infatti gli espositori sono quasi tutti tedeschi ed austriaci, o limitrofi. Però gli investitori ed i partecipanti, come visitatori, sono un po’ più internazionali. Si segnala quest’anno il calo dei russi: a parte qualche grosso stand istituzionale come quello della città di Mosca, la guerra in Ucraina (speriamo sia solo contingente) ed il noto attuale disamore tra Putin e la Merkel hanno fatto sì che questa edizione manchi del solito apporto di investitori russi. Il mercato mitteleuropeo però, da solo, vale il prezzo del biglietto per chi vuole venire a cercare investitori “core” per definizione, oggi più di ieri sensibili alle opportunità La 17° edizione di Expo Real ha chiuso con 1.655 espositori da 34 Paesi e ha registrato 36.900 visitatori giunti da 74 Paesi, in crescita del 2,5% rispetto al 2013. 13 A Monaco ci chiedono concretezza offerte dal mercato italiano. Quindi la domanda è questa? Siamo noi italiani entrati nella famosa “fase 2” del mercato dei capitali, ovvero quella in cui gli investitori opportunistici lasciano il campo (lautamente retribuiti) agli investitori istituzionali, di lungo periodo, più core appunto? No, non ancora. Ci vorrà ancora qualche mese, ad essere ottimisti, è infatti ancora aperta la finestra per gli opportunistici; però è vero che la Germania sta tornando a guardare con forte interesse l’Italia, seppur con la tradizionale cautela. Una cautela dettata non solo dai problemi e dai “lacciuoli” tipici del nostro mercato immobiliare ma anche da un “wait and see” sull’operato del nostro Governo. Come a dire, ancora una volta siamo sotto esame: stabilità di governo, attuazione reale delle riforme, certezza delle norme, non sono ancora degli assiomi per gli investitori. Anzi. Per contro, a nostra favore, le recenti norme introdotte dallo Sblocca Italia in materia di SIIQ e grandi locazioni hanno permesso di approcciare il mercato dei capitali in modo più serio e sereno, perlomeno limitando le titubanze che solitamente sorgevamo nella fase propedeutica alla negoziazione vera e propria. Il problema è però che le logiche degli investitori tedeschi sono diverse dalle nostre: gli operatori italiani spesso vogliono tutto e subito, poca trasparenza, e prendere o lasciare. Gli investitori locali, che in un certo senso oggi devono per forza guardare anche al nostro mercato, partono con il freno a mano tirato, sempre un po’ sospettosi, e vanno quindi accompagnati piano piano piano verso qualcosa, “facendo voto di trasparenza totale nel bene e nel male”, ci dice un operatore italiano presente. A Monaco però l’Italia ci deve essere. Anche se nell’organizzazione della fiera non pare essere ancora sbocciato l’amore per l’Italia come altrove, vale la pena di muoversi dalle scrivanie e venire a portare le proprie professionalità in casa degli investitori, come fa dal 2008 il gruppo Arcotecnica di Davide Vi- Secondo molti espositori “storici" della manifestazione quest’anno si è registrato un impulso positivo dovuto all’arrivo di molti nuovi partecipanti provenienti da Paesi internazionali. I 10 Paesi in testa alla classifica dei partecipanti a questa edizione sono: Germania, UK, Paesi Bassi, Svizzera, Francia, Polonia, Repubblica Ceca, Stati Uniti, Russia e Lussemburgo. 14 A Monaco ci chiedono concretezza ganò, per esempio, e come sta cercando di fare il sistema del real estate italiano che quest’anno ha portato i due big: Prelios (che però a Monaco è storicamente presente da sempre avendo una controllata tedesca ed in passato un grande portafoglio residenziale) che ha annunciato un importante accordo con ICORE Global per esportare i propri servizi integrati praticamente in tutta Europa, e IDeA FIMIT SGR, venuta per la prima volta a rappresentare il più grande asset manager italiano nei fondi immobiliari, fresca della vendita del Forte Village proprio a investitori stranieri. La soddisfazione è stata però reale nel riscontrare l’interesse degli investitori anche per gli altri espositori italiani a Monaco, come Innovation RE, anch’essa alla prima esperienza a Monaco, la collettiva organizzata da Mec & Partners che comprendeva Maggi Group RE, Patrimonio del Trentino e ANCE Trentino, oppure Invest in Tuscany con la presenza di un volitivo ed entusiasta sindaco Dario Nardella, ed Interna RE, senza contare la sempre presente REAG di Leo Civelli che ha presentato ufficialmente al mercato la neonata Debt Advisory Services per il mercato distressed e GVA in col fresco accordo con il colosso Bilfinger può creare interessanti aperture di mercato anche in Italia per la società guidata dal bravo Gianluca Mazzi. C’era, come a Mipim, Arexpo, impegnata nell’illustrazione del bando per il Post Expo. Cosa manca all’Italia in questa manifestazione? Sicuramente un evento catalizzatore che possa portare l’attenzione dei visitatori sull’Italia, una presenza insomma più marcata e coesa. Come ha sottolineato però in modo forte Massimo Caputi di Prelios, noi abbiamo un grande problema di prodotto: quei pochi asset che possono interessare questo tipo di mercato ancora non si incontrano, non si “matchano” con l’offerta degli acquirenti. Possiamo offrire solo poche cose, di limitate dimensioni, peraltro non sempre pronte o valorizzate. Il prodotto dunque va 14 15 A Monaco ci chiedono concretezza costruito dai nostri operatori presenti in Italia, non possiamo sperare di andare in Germania a vendere le nostre caserme dismesse e cadenti, senza certezze di tempi, regole, destinazioni di mercato. Non possiamo sperare che gli investitori comprino palazzi decadenti solo perché situati nelle nostre città più note a livello turistico. Siamo in una fase in cui il solo rischio mercato basta a mettere in difficoltà anche il più coraggioso degli investitori. Servono regole che favoriscano davvero gli investimenti (e non li colpevolizzino come accaduto con la riforma retroattiva del 2010 sui quotisti dei fondi) e dobbiamo recuperare la fiducia che è stata dilapidata nel corso degli ultimi anni con operazioni nefaste per il mercato internazionale. Per questo è bene farsi vedere, portare in Europa le nostre migliori best practice, i nostri migliori professionisti, i progetti costruiti su misura per questo tipo di investitori, le nostre idee ed anche i nostri amministratori pubblici che davvero vogliono fare qualcosa e non invece fare un giretto a spese dei contribuenti, come purtroppo abbiamo visto troppe volte in passato. Per poi scoprire che magari, in alcune cose, siamo migliori noi di chi ci giudica, ma bontà sua ha in mano la liquidità che a noi manca. Un plauso a chi c’era dunque, a nome di tutto il mercato italiano. Cosa ci sarebbe piaciuto vedere? Un esponente, di fatto e non di facciata, del Governo italiano a braccetto con gli operatori italiani in un evento istituzionale. Per dare credito agli operatori presenti? No, forse per riceverlo. E recuperare così ulteriore fiducia sui mercati dei capitali “core”. La 18esima edizione di Expo Real a Monaco si svolgerà dal 5 al 7 otto- bre 2015. 16 qitv a expo real 2014 Caputi: mancanza di prodotto e norme, problemi Italia Massimo Caputi, vice presidente di Prelios ha affermato che in questo momento l’interesse degli investitori esteri ‘core’ è forte ma esistono due problemi che paiono insormontabili: il primo è il fatto che non abbiamo prodotto da proporre, se non di taglio piccolo o medio piccolo; il secondo è che ci trasciniamo dietro norme risalenti al 2010 che hanno penalizzato gli investitori esteri che detengono più del 5% nei fondi italiani. Si tratta di una misura anacronistica che il Governo dovrebbe abolire con estrema rapidità. Riguardo il patrimonio pubblico molto caustico il commento di Caputi, mentre conferma la grande prospettiva di crescita nei servizi anche sui mercati stranieri. Italia che potrebbe diventare più protagonista anche a Expo Real, se portasse prodotto migliore in fiera, un mercato tedesco che però al momento è sotto pressione e oggettivamente è difficile da approcciare. guarda il video Petrosino: dare certezze agli investitori ‘core’ IDeA Fimit SGR ha partecipato per la prima volta a Expo Real portando la prima SGR italiana in vetrina sul mercato degli investitori europei. Rodolfo Petrosino, Managing Director e responsabile dei Fondi, ci parla di quella che è la risposta dei capitali internazionali verso l'Italia: c'è interesse ma manca continuità e articolazione, e sono ancora troppo pochi gli investitori ‘core’ che stanno arrivando. Certezze, sicurezza dell'investimento, tutte necessità primarie per chi ha orizzonti di lungo periodo. Presto si saprà qualcosa anche sulla cessione del trophy asset di Piazza Cordusio a Milano che è una delle operazioni più interessanti e importanti da qui a fine anno. Sul pubblico IDeA Fimit conferma il suo commitment, grande risorsa per operatori e sistema paese, tuttavia gli immobili devono essere valorizzati con una legislazione chiara e non ostativa del lavoro dei privati. guarda il video 17 qitv a expo real 2014 Civelli: perché puntiamo sui distressed Leo Civelli, Ceo di REAG, illustra la nuova creazione della sua società, la divisione dedicata al mercato dei NPLs e dei distressed, con l'Italia che viene a completare l'offerta di servizi del gruppo. Un’idea nata 18 mesi fa e che ora è pronta per il mercato. In Italia la percentuale di distressed real estate venduta è molto bassa (40 mln di euro nel 2014 a fronte delle cifre a nove zeri dei competitor europei, come i 4,5 mld di Germania, i quasi 10 mld di Irlanda e i 6 mld di Spagna), il mercato necessita di professionisti in grado affrontare questa problematica per ottenere risultati in linea con i più grandi Paesi. La percezione del mercato internazionale nei confronti del sistema Italia e dell’immobiliare tricolore, secondo Civelli, è migliorata nel corso degli ultimi mesi grazie anche all'arrivo del nuovo Governo che tutto sommato è ben visto, anche se si attendono le riforme strutturali. guarda il video Nardella: a Firenze 750.000 mq da riconvertire Dario Nardella, sindaco di Firenze, ha presentato alcuni progetti di investimento alla fiera Expo Real grazie alla promozione di Invest In Tuscany, organo della Regione Toscana, che favorisce l'arrivo di investimenti sul territorio toscano. Il Comune di Firenze si appresta ad approvare il regolamento urbanistico attuativo. Un piano a volume zero che ha lo scopo di trasformare l'immenso patrimonio immobiliare della città. Ci sono 750.000 mq di immobili pubblici e privati che possono essere riconvertiti con le destinazioni già indicate e con un tempo stimabile chiaramente grazie alla semplificazione amministrativa. Sono tre i fattori chiave per valorizzare il patrimonio pubblico: la creazione di una regia unica per evitare conflitti tra vari poteri decisionali, una strategia unitaria per valorizzare le grandi aree urbane, procedure semplici e chiare per gli investitori. guarda il video 1 davide viganò diego bortot davide DALMIGLIO ArcotecnicaGroup REAG JLL Italia GIANLUCA MAZZI CESARE MAGGI paolo mutti GVA Redilco Maggi Group Real Estate ArcotecnicaGroup davide braghini claudio alì Studio legale Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners Patrimonio del Trentino presenta il nuovo numero della rivista FOCUSQI quale finanza per l'immobiliare? prenota uno spazio pubblicitario scopri di più Contattaci: service@ilqi.it 035-211356 Tiratura Deadline 2.000 copie 20 Ottobre la presentazione ufficiale avverrà durante ilqi day “il credito immobiliare è morto? lunga vita alla finanza immobiliare” venerdì 14 novembre milano, Ramada Plaza Hotel scopri di più lo stato ripensa al suo patrimonio Lo Stato ripensa al suo patrimonio Nel convegno del 20 ottobre stimoli e spunti per la comunità immobiliare di Guglielmo Pelliccioli La partnership tra pubblico e privato è uno di quei temi che fanno scappare gli spettatori in sala durante i convegni. Dopo anni, che sono sembrati secoli, di discorsi intorno a questo tema, negli ultimi tempi si era persa del tutto anche la volontà di continuare a discuterne. Colpa di una serie di bizantinismi procedurali dietro i quali la pubblica amministrazione si è sempre coperta non sempre dando l’impressione di essere proattiva. Segnali che arrivano dal Governo fanno pensare che questo atteggiamento possa ora venire notevolmente ridimensionato se non addirittura annullato. La decisa volontà di dare una svolta al tutto la si legge chiaramente nella scelta di insediare Roberto Reggi al vertice dell’Agenzia del Demanio che del patrimonio pubblico è il vero regista e motore. Il nuovo direttore parteciperà il 20 ottobre al convegno de il Quotidiano Immobiliare per rispondere al nostro invito a presentarsi alla comunità immobiliare e illustrare quali progetti lo Stato ha sul proprio patrimonio. Conoscendo Roberto posso anticipare ai lettori che non sarà una presenza formale e tanto meno fumosa: Roberto ha le idee chiare su quali azioni mettere in campo e la prima di queste è chiedere la collaborazione degli operatori privati per lavorare insieme. Si tratta di un cambia- PERSONA roberto reggi SOCIETà agenzia del demanio 21 lo stato ripensa al suo patrimonio mento epocale e sostanziale. “Basta parole e progetti velleitari, qui” dice Roberto, “abbiamo davanti una sfida che ci coinvolge tutti allo stesso modo”. Chi vuole dare suggerimenti è il benvenuto ma poi servono anche azioni concrete, aggiungiamo noi. Uno dei problemi sul tavolo sarà certamente quello di ragionare sul patrimonio e sulla costituzione di una serie di fondi o SIIQ immobiliari. Secondo Astrid, la fondazione per gli studi e le ricerche sulla riforma delle istituzioni democratiche e sull’innovazione nelle amministrazioni pubbliche, nel 2012 era stato stimato che il valore dei beni del patrimonio pubblico (non solo immobiliari), vendibili o utilizzabili come collaterale in tempi rapidi, non superasse i 50 miliardi di euro. In un orizzonte di 10-15 anni questo valore poteva arrivare fino a 200-250 miliardi di euro. Astrid stimava perciò che lo Stato (amministrazioni centrali, istituzioni territoriali, enti pubblici) avrebbe potuto incassare dall’attività di valorizzazione/dismissione di immobili, partecipazioni e concessioni, 15/20 miliardi l’anno destinabili alla riduzione del debito pubblico. Tale stima non considerava, peraltro, gli immobili adibiti a funzioni sociali e a uffici pubblici introducendo, per tali beni, il meccanismo del long-lease (concessioni di manutenzione e gestione fino a 99 anni. sul modello inglese, a fronte del pagamento di un canone di disponibilità). Gli incassi annuali dello Stato derivanti dalla componente immobiliare potrebbero diventare sensibilmente più ingenti, specie se questi beni fossero destinati ad una o più società di investimento da quotare (SIIQ), incaricate della missione di procedere – con metodi di gestione privatistici e in un’ottica di medio-lungo termine – al rinnovamento degli edifici adibiti a uffici pubblici e allo sviluppo, valorizzazione ed eventuale dismissione dei compendi in tal modo rinnovati. Questa soluzione è stata sperimentata con successo in alcuni Paesi europei la gestione privata degli edifici pubblici lunedì 20 ottobre milano ISCRIVITI ORA! CLICCA QUI 22 lo stato ripensa al suo patrimonio (ad esempio UK). Andrebbe anche discussa l’opportunità del lancio di veicoli finanziari omogenei (per tipologia e per contenuto immobiliare), anche al fine di ottimizzare gli eventuali benefici fiscali loro accordati. Si può ragionevolmente ipotizzare che, anche solo per semplici motivi di diversificazione geografica degli investimenti, esista una potenziale domanda di impiego in SIIQ italiane proveniente dall’estero, la quale, al momento, non trova risposte. Gli effetti sulla finanza pubblica di eventuali operazioni di long-lease, con parallelo riaffitto degli immobili tramite un canone di disponibilità, sarebbero ovviamente positivi in tutti i casi nei quali il canone di disponibilità risulti inferiore alla somma delle spese di manutenzione e gestione e il prevedibile risparmio di spesa per interessi dovuti alla riduzione dello stock del debito (aumentata dagli eventuali proventi ottenuti dalla dismissione/concessione degli spazi liberati). La convenienza di queste operazioni di long-lease, risultante dal confronto or ora indicato, risulterebbe ancora maggiore se si considerasse non già l’insufficiente spesa per manutenzione effettuata oggi dalla PA sul patrimonio pubblico, ma al spesa per manutenzione che dovrebbe essere fatta per preservare il valore intrinseco dei beni stessi (ad esempio adeguamento antisismico e strutturale, efficienza energetica, sicurezza dei luoghi di lavoro). Altrimenti si dovrebbe tenere in debito conto la riduzione annuale di valore dei beni conseguente alla mancata manutenzione effettuata nel corso degli anni. I soggetti che avranno un ruolo nel riordino, valorizzazione e privatizzazione del patrimonio immobiliare pubblico sono l’Agenzia del Demanio, Invimit SGR e la Cassa Depositi e Prestiti. Gli incassi annuali dello Stato potrebbero diventare sensibilmente più ingenti se i beni immobiliari pubblici fossero destinati a una o più società di investimento da quotare (SIIQ), incaricate della missione di procedere al rinnovamento degli edifici e allo sviluppo, valorizzazione ed eventuale dismissione dei compendi. Questa soluzione è stata sperimentata con successo in alcuni Paesi europei, come il Regno Unito. 23 lo stato ripensa al suo patrimonio Nell’incontro del 20 ottobre verranno portate anche esperienze pratiche e si discuterà di come far diventare strategico il territorio con le relazioni di soggetti come SIDIEF che gestisce il patrimonio immobiliare residenziale della Banca d’Italia e di Carlo De Vito delle Ferrovie dello Stato dei quali riportiamo due stralci. Carola Giuseppetti, direttore generale di SIDIEF, ci spiega quali sono le finalità, la missione ‘sociale’ e le tematiche gestionali da affrontare nella creazione di una start up integrata, pubblica-privata, nel settore immobiliare: dal modello di governance da adottare al corretto dimensionamento organizzativo e funzionale della nuova società, dalla valorizzazione dell’importante patrimonio immobiliare gestito all’ottimizzazione del livello di servizio agli inquilini, dalle interrelazioni con i vari stakeholder alla necessità di raggiungere il giusto equilibrio tra obiettivi operativi e di benessere sociale, come ad esempio la riqualificazione urbana delle nostre città. Carlo De Vito, amministratore delegato di FS Sistemi Urbani, afferma che “La progressiva attivazione dell’Alta Velocità (AV) in Italia ha modificato il rapporto tra le città e i territori. All’interno delle città diventa strategica l’area della stazione AV. Di fatto il network AV collega le ‘nuove’ città metropolitane, fondamenta dell’Europa in costruzione. Si discute di come intorno alle stazioni si collochino le funzioni strategiche fondamentali delle città metropolitane: occasione storica irripetibile”. PERSONA carola giuseppetti SOCIETà sidief PERSONA carlo de vito SOCIETà gruppo fs il Quotidiano Immobiliare presenta ® AWARDS Il vincitore della Pentola d’Oro: Paolo Bottelli Kryalos scopri di più la premiazione si svolgerà durante ilqi day “il credito immobiliare è morto? lunga vita alla finanza immobiliare” venerdì 14 novembre milano, Ramada Plaza Hotel deals q3: italia terra dei fondi DEALS Q3: ITALIA TERRA DI FONDI Deals Cresce l’attività dei fondi immobiliari, ma i valori si riducono di Pietro Zara Riduzione dei valori e vivace attività da parte dei fondi immobiliari italiani. Questo il panorama che si può ammirare guardando l’insieme degli investimenti compiuti nel real estate italiano durante il terzo trimestre 2014, così come emerge dall’analisi della Tabella Deals de ilQI, lo strumento che da oltre due anni e mezzo raccoglie i dati sulle operazioni immobiliari condotte sul territorio italiano. Il primo dato che balza all’occhio tra i risultati del terzo trimestre è l’andamento positivo dei volumi complessivamente investiti: tra luglio e settembre si sono registrati 879,38 milioni di euro, un dato in crescita del 20% rispetto al trimestre precedente (quando si era arrivati a 733,55 milioni) e addirittura del 32% rispetto al medesimo periodo di un anno prima (quando gli investimenti ammontavano a 666,68 milioni di euro). Se però il numero di operazioni condotte nel Q3 è in linea con quello del Q2 (in entrambi i casi 18 deal) per un valore medio (calcolato sulle sole operazioni con valore noto) di 51,73 milioni, con un contenuto aumento trimestrale del 6%, è da sottolineare il forte ridimensionamento del valore delle singole operazioni rispetto allo scorso anno. Infatti, nel Q3 del 2013 erano state portate a termine soltanto 9 operazioni, del valore medio di 83,34 milioni di euro (sempre calcolato su scambi con cifre note). In un anno, quindi, la transazione media è crollata del 38%. E tale differenza non è imputabile alla presenza di enormi operazioni in grado di alterare significativamente i valori medi (come era avvenuto, invece, lo scorso trimestre nel confronto annuo a causa dell’operazione di Porta Nuova a Milano), bensì a un’effettiva diffusa differenza nei valori delle singole vai alla tabella deals 2014 de ilqi investimenti q3 2014 Volume complessivo 879,38 mln di € Crescita trimestrale +20% Crescita annua +32% 26 Il centro commerciale Le Terrazze di La Spezia, oggetto del maggiore deal chiuso nel Q3 2014 operazioni. Tant’è che i maggiori deals chiusi nel Q3 2014 (il centro commerciale Le Terrazze di La Spezia e il portafoglio uffici Calvino) sono entrambe superiori di valore a qualsiasi operazione condotta nel Q3 2013 ma rimangono casi isolati, accompagnati da numerosi deals di valore ben inferiore. Quindi, si può ipotizzare un effettivo ridimensionamento dei valori di scambio sul real estate italiano dallo scorso anno a oggi. Spostando invece l’attenzione sui vari comparti immobiliari, quali sono quelli più battuti dagli investitori nel terzo trimestre di quest’anno? Al primo posto, come già era avvenuto nel trimestre precedente, si piazzano gli uffici, che nel periodo si aggiudicano una quota di mercato del 28% (calcolata sul numero di operazioni). Si tratta comunque di un ridimensionamento di quota rispetto al periodo aprile-giugno, che riporta la fetta del direzionale a livelli più vicini a quelli del Q3 2013. Occupano il secondo posto, entrambi con una quota di mercato del 22%, il commerciale e la logistica. Con una sostanziale differenza: dove ha perso, uno ha guadagnato l’altro. Confrontando, infatti, le quote dei due comparti con quelle del trimestre precedente e di un anno prima, si può vedere la preferenza per il retail calare rispetto al precedente 33%; al contrario, gli immobili industriali sono passati da zero investimenti nel Q3 2013 alla quota del 6% nel Q2 2014 per arrivare al 22% dell’ultima rilevazione. Non bisogna però sottovalutare che la maggiore transazione del periodo riguarda un centro commerciale: il 90% dello shopping center Le Terrazze di La Spezia è stato ceduto da Sonae Sierra e ING Real Estate a Union Investment per 150 milioni di euro. Secondo Josè Maria Robles, general manager per il property management di Sonae Sierra in Italia, il mercato italiano “offre delle buone opportunità per centri commerciali di qualità” e il team italiano di Sierra sta continuando a “cercare opportunità per sviluppare nuovi progetti, offrire servizi professionali o acquisire centri esistenti che abbiano la possibilità di incrementare di valore grazie alle nostre skill”. quote di mercato per settore uffici 28% retail 22% logistica 22% turistico 17% altro 11% PERSONA josè maria robles 27 A questo punto si arriva a un altro tema sempre caldo: l’interesse degli investitori esteri per il mattone nostrano. Quel che si può notare, più che nei precedenti, è che nel terzo trimestre di quest’anno gli acquisti sono stati compiuti prevalentemente da società italiane (o bracci italiani di società estere), con una quota del 61%. Sembra, invece, assottigliarsi ulteriormente lo sguardo straniero sul nostro mattone, con acquisti per soltanto il 28% delle operazioni (erano il 33% nel Q2 2014, addirittura il 44% nel Q3 2013). Infine, si attesta all’11% la fetta di deals poco trasparenti per i quali non si conosce l’identità dell’acquirente. Una percentuale non distante da quella del Q2 2014, mentre nel Q3 2013 (caso eccezionale!) nessuna operazione si macchiava di questa mancanza d’informazione. E, infine, i dati relativi all’attività dei fondi immobiliari sul real estate italiano. Come anticipato in apertura, il periodo luglio-settembre di quest’anno si caratterizza per una forte attività da parte dei fondi immobiliari italiani. La quota di deals in cui risulta coinvolto almeno un veicolo d’investimento immobiliare italiano è salita al 50%, ossia un’operazione su due. Una vivacità forse determinata dall’avvicinarsi delle scadenze per molti di questi veicoli. Si espande all’11% anche l’attività condotta sul territorio italiano da fondi di diritto straniero, pur rimanendo ampiamente al di sotto del 23% toccato nello stesso periodo dello scorso anno (in cui esisteva peraltro un 6% di operazioni che vedono coinvolti sia fondi italiani sia fondi esteri). Si ferma così al 39% la fetta delle operazioni condotte senza il coinvolgimento di fondi immobiliari. Riassumendo, i volumi investiti si stanno ancora risollevando dal fondo toccato negli anni scorsi, ma la dimensione delle singole operazioni va riducendosi. Si fa più intensa l’attività dei fondi immobiliari, ma la forte attenzione da parte degli stranieri registrata durante l’ultimo anno e mezzo sembra attenuarsi. deals q3: italia terra dei fondi acquirenti per provenienza italiani 61% stranieri 28% sconosciuti 11% Retail: mettiamo le ruote ai nostri centri Retail: mettiamo le ruote ai nostri centri Un settore velocissimo con clienti sempre più esigenti a cura di Marina Bettoni È ormai imminente l’appuntamento per il convegno organizzato giovedì 16 ottobre alle ore 15,00 dal Consiglio Nazionale dei centri Commerciali e il Quotidiano Immobiliare. Abbiamo intervistato Roberto Zoia, direttore Sviluppo e Gestione Patrimonio IGD SIIQ, nominato recentemente presidente della Commissione consultiva sviluppo e investimenti real estate di CNCC, per capire l’evoluzione del settore retail in Italia ed avere qualche anticipazione sul convegno. Quali sono gli obiettivi di questo convegno e cosa si aspetta da questa intensa giornata di lavoro? "Con questo convegno intendiamo proseguire il percorso di riflessione avviato da qualche tempo sui temi legati agli investimenti nel settore retail. Confidiamo di raccogliere numerosi utili contributi sia dai qualificati relatori chiamati a intervenire che da coloro che seguiranno i lavori della conferenza. Il messaggio fondamentale che vogliamo lanciare si fonda su tre fattori chiave: ripresa degli investimenti nel settore; solidità del modello centro commerciale e necessità di investire nei portafogli per mantenere alta la qualità e l’attrattività dei nostri centri. Per quest'ultimo punto è necessario il contributo dell’intera industria ovviamente. centri commerciali ed investitori giovedì 16 ottobre milano scopri di più PERSONA roberto zoia SOCIETà cncc 29 Retail: mettiamo le ruote ai nostri centri A supporto di tale tesi, durante il convegno verranno veicolati alcuni dati relativi all’andamento dei centri commerciali, forniti sia dalla nostra associazione che dagli uffici studi delle più importanti società specializzate nell'analisi del settore immobiliare. Abbiamo scelto di mettere a confronto le opinioni dei diversi tipi di interlocutori, dai fondi pensione agli operatori della grande distribuzione, dagli investitori italiani a quelli internazionali. Sarà certamente interessante ascoltare tutti i punti di vista". Come sta evolvendo il prodotto Retail e quali sono le novità più importanti del settore? "Per tornare alle linee di cui ho parlato prima, credo che la principale evoluzione del nostro settore sia proprio dettata dalla dinamicità. Il commercio va velocissimo e i clienti sono sempre più esigenti. Noi dobbiamo correre più veloci e anticipare i loro bisogni. Ho detto qualche tempo fa “mettiamo le ruote ai nostri centri”, e intendevo proprio questo. In questo momento come IGD SIIQ abbiamo moltissimi lavori in corso sui centri esistenti, e già attivi, quali: interventi di riduzione degli ipermercati, ampliamenti delle gallerie commerciali, accorpamenti di negozi per creare medie superfici, rimodulazione merceologiche e realizzazione di spazi dedicati al divertimento, ecc. Anche se tutto ciò non si tramuta immediatamente in un aumento del valore degli immobili, riteniamo che in futuro ciò troverà un concreto riscontro". “Credo che la principale evoluzione del nostro settore sia proprio dettata dalla dinamicità. Il commercio va velocissimo e i clienti sono sempre più esigenti. Noi dobbiamo correre più veloci e anticipare i loro bisogni”. 30 Retail: mettiamo le ruote ai nostri centri Qual è la situazione attuale degli investimenti nel settore Retail? "Ritengo che la convinzione che ci sia nel settore retail italiano ancora un grande potenziale sia anche condivisa dagli investitori internazionali, che stanno allocando in questo segmento quote sempre maggiori dei loro investimenti nell’immobiliare. Lo stesso sentiment positivo si ritrova anche nel segmento della logistica. Non vorrei anticipare troppo rispetto a quanto emergerà al convegno del 16 ottobre, ma direi che retail e logistica abbiano fatto la parte del leone in termini di volumi compravenduti e di ritorni attesi sia nel 2013 che nei primi mesi del 2014. Il comparto retail nel 2013 ha rappresentato circa la metà del totale delle transazioni immobiliari nel nostro Paese e nel primo semestre del 2014 l’incidenza è ulteriormente cresciuta. Stiamo ancora vivendo un periodo difficile, ma con l'aiuto di tutti gli attori della nostra industria confidiamo di poter affrontare il futuro con maggiore efficacia". I numeri del mercato retail, gli investimenti, le partnership sono alcuni dei temi previsti nel programma del convegno del 16 ottobre prossimo, in una prospettiva nazionale ed internazionale. il Quotidiano Immobiliare ® organizza l'evento ilQI Day il credito immobiliare è morto? Lunga vita alla finanza immobiliare Venerdì 14 Novembre ore 10:00 | Hotel Ramada Plaza | Milano scopri di più RELATORI Guglielmo Pelliccioli Moderatore - ilQI Marco Leone Sergio Corbello Innocenzo Cipolletta Gabriele Piccini Massimo Tivegna Roberto Poli Corrado Piazzalunga Claudio Cacciamani Nomisma Assoprevidenza UBS e AIFI UniCredit UniCredit UniCredit UniCredit Leasing Università di Parma Massimo Brunelli Fabrizio Prete Cunctator Gabetti Property Solutions Edoardo Reviglio Stefano Padovani Cassa Depositi e Prestiti NCTM Studio Legale Associato Faisal Alshowaikh Glauco C. Verdoia Federico Merola Pier Paolo Baretta Arab Banking Corporation London IFH PRO Arpinge MAIN SPONSOR Ministero dell'Economia e delle Finanze SPONSOR PATROCINATORI 32 Chi s’aiuta il ciel l’aiuta… a trovare liquidità! Chi s’aiuta il ciel l’aiuta… a trovare liquidità! Attingere dal ‘salvadanaio’ immobiliare di Giuseppe Bonomi e Pietro Locatelli I consumi non ripartono e incombe il rischio di una crisi finanziaria; il Governo non ha risorse per aiutare le famiglie ed è inchiodato da vincoli di bilancio e dal debito. Nemmeno l’anticipo di parte di TFR in busta paga sembra possibile e risolutivo, ed in ogni caso si tratterebbe di nuovo (dopo gli 80 €) di un provvedimento che esclude pensionati e lavoratori autonomi. Data l’evidente urgenza del rilancio dei consumi (che per molti ormai vuol dire mantenere un livello accettabile di sostentamento) o il Governo taglia sostanzialmente le imposte, oppure devono essere gli italiani che devono trovare la maniera di sopravvivere: o maggiori tasse per consentire manovre strutturali, o attingere ai propri risparmi – come molti già stanno facendo – per attraversare una congiuntura lunga e drammatica. Ma qui sorge una complicazione: il patrimonio delle famiglie italiane è sostanzialmente investito in mattoni, in particolare nell’abitazione di residenza (che oggi è anche oggetto di un sensibile inasprimento fiscale). Si dice infatti che lo Stato Italiano è povero (indebitato) ma che le famiglie italiane sono patrimonializzate (poco indebitate), ma il ragionamento va completato aggiungendo che tale ricchezza delle famiglie è ovviamente prevalentemente liquida, cosa che la rende indisponibile a sostenere il rilancio dei consumi. PERSONA giuseppe bonomi PERSONA pietro locatelli 33 Chi s’aiuta il ciel l’aiuta… a trovare liquidità! Toccare la casa vuol dire toccare un tabù; ma è anche vero che per molti italiani (e pensiamo in particolar modo ai pensionati, esclusi da qualsiasi favore reddituale o fiscale, e senza prospettive di miglioramenti del welfare in generale) non è più questione di conservare il risparmio accumulato nella vita lavorativa, ma di sostenere dignitosamente il resto della propria esistenza. Più in generale e in prospettiva, la società moderna si ispira al principio della flessibilità, a un diverso approccio al possesso piuttosto che alla proprietà (rileggere Jeremy Rifkin, L’era dell’accesso, Mondadori, 2000) che si scontrerà inevitabilmente con l’eredità di modelli di vita e di risparmio rigidi! Dobbiamo attrezzarci per non rimanere prigionieri dei mattoni, ma usare tali mattoni in maniera più flessibile e dinamica. All’estero esistono e funzionano da tempo i Reverse Mortgage (o con altra denominazione) che consentono di estrarre liquidità dalla prima abitazione senza perderne la proprietà. In Italia lo strumento analogo, il prestito vitalizio ipotecario (o PVI, ex art. 11-quaterdecies del d.l. 203/2005 convertito in l. 248/2005) non ha finora incontrato altrettanto successo: a causa forse dell’atteggiamento conservatore delle famiglie italiane di cui si è detto, ma anche delle condizioni poco favorevoli offerte dalle banche (tra cui un “loan-to-value” ridicolo), tant’è che purtroppo ha più successo la cessione della nuda proprietà (quella sì ultima spiaggia, in quanto scelta irreversibile). Recentemente una modifica della legge prima citata, proposta dal senatore Causi cerca di creare migliori condizioni a tale mercato. Il prestito vitalizio ipotecario è una tipologia di finanziamento senza rate destinato a persone fisiche con più di 65 anni di età con un titolo di proprietà su un'immobile residenziale. L’importo del prestito è generalmente compreso tra un minimo del 15% ed un massimo del 50% del valore dell'immobile dipendentemente dall'età del mutuatario (più alta l'età, maggiore l'importo del finanziamento) e dal valore dell'immobile. 34 Chi s’aiuta il ciel l’aiuta… a trovare liquidità! Siamo convinti (avendo sviluppato un progetto apposito) che sia ora perfettamente possibile rendere i PVI vantaggiosi, convenienti e quindi concretamente attuabili anche rimanendo entro i paletti del testo unico bancario, sintonizzando le esigenze e le aspettative sia dei prenditori che degli erogatori: questo strumento può diventare competitivo, e soddisfare un’esigenza evidente (risorse liquide certe e costanti) di un mercato latente (proprietari di abitazioni che non vogliono privarsi della disponibilità ma nemmeno della proprietà dell’abitazione) che coinvolge numeri di rilevanza macroeconomica: il valore delle abitazioni degli over 65 supera i 1.100 miliardi, e riteniamo possibile e prudenziale che i PVI possano rendere disponibili annualmente (a regime) alle sole esigenze dei pensionati circa 6 miliardi di liquidità. È uno strumento privo di rischi reali, del tutto volontario, esentasse (e probabilmente utile rispetto all’aumento delle imposte di successione), privo di rischi reali per come l’abbiamo studiato: si tratta di superare le resistenze psicologiche, di chi può farvi ricorso, ma anche e soprattutto di chi deve offrire il prodotto finanziario. Infatti, si tratta di un prodotto finanziario ben remunerativo proprio in quanto privo di rischi (i PVI sono crediti “performing” per definizione). La soluzione per rendere appetibili i PVI è disponibile: rimane solo convincere gli operatori finanziari della loro convenienza ed anche dell’opportunità di offrire al Paese quel supporto alla ripresa che ci si attende da loro così come da enti previdenziali, assicurazioni, Poste Italiane, tutti soggetti con clientele ottimali per tale strumento, peraltro ricco di sinergie operative. non solo pensionati Il PVI può essere declinato anche a supporto di altre categorie oltre ai pensionati: il consistente patrimonio immobiliare delle famiglie italiane può essere strumento utile, in particolari congiunture: appare evidente che gli Italiani devono imparare a modificare il proprio atteggiamento nei confronti del salvadanaio-casa, a cui tutti riconosciamo il valore di bene rifugio; ma dobbiamo anche evitare che la casa da rifugio diventi la prigione dei nostri risparmi. CENTRI COMMERCIALI E INVESTITORI Giovedì 16 oTToBRe ORe 15:00 MIlaNO - via Cornaggia 8 ISCRIZIONE OBBLIGATORIA - CLICCA QUI tel +39 035 211356 email: convegni@ilqi.it reLatori Guglielmo Pelliccioli Massimo Moretti Moderatore - ilQI Presidente CNCC - Head of Business Unit Portfolio Retail BeNI StaBIlI SIIQ Roberto Zoia Gian Marco Nicelli Direttore Sviluppo e Gestione Patrimonio IGD SIIQ aD aNtIRION SGR Claudia Buccini elena di Biase Head of Research CUSHMaN & WakefIelD Head of Research Jll Raffaella Pinto Sonia Augenti Head of Research CBRe Operations Director CaRRefOUR PROPeRty ItalIa orfeo Borgato Jerry Boschi Head of transaction Management BNP PaRIBaS ReIM SGR Managing Director - Development eCe Projektmanagement ItalIa edoardo Favro Mauro Montagner aD GalleRIe COMMeRCIalI ItalIa Conclusioni a cura di Massimo CeO allIaNz Re – SOUtHeRN eUROPe Moretti e Guglielmo Pelliccioli organizzatore ORGANIZZA in collaborazione con seguici su Twitter #QITV web tv ferrero: terza iniziativa residenziale per Bnp Paribas RE BNP Paribas Real Estate ha dato il via al nuovo sviluppo immobiliare “Mia, la casa italiana”, un complesso residenziale di 110 unità che verrà realizzato a Milano in Viale Boezio. Il progetto prevede la demolizione del vecchio immobile e la realizzazione di un edificio residenziale con autorimesse e cantine, della dimensione complessiva di 11.150 mq la cui consegna è prevista per il primo trimestre del 2017. Cesare Ferrero, Country Manager per l’Italia di BNP Paribas Real Estate, sottolinea la qualità della terza realizzazione residenziale della società dopo il successo di Residenze Dalia a Milano e Domus Aventino. albanese: positiva la commercializzazione di 'Mia' La commercializzazione di 'Mia la casa italiana', che sarà realizzata di BNP Paribas Real Estate, è stata affidata a Sigest. Enzo Albanese, amministratore unico della società, si dice soddisfatto di questa collaborazione che sta dando risultati molto positivi nella prima fase di commercializzazione. paolo asti illustra il progetto di ‘Mia' L'architetto Paolo Asti illustra come è nato il progetto di 'Mia la casa italiana'. L'idea di partenza era quella di creare un edificio che rispecchiasse le caratteristiche della 'vita' in una casa italiana attuale, creando la giusta sinergia tra gli ambienti della stessa, gli arredamenti e i materiali utilizzati. web tv www.ilqi.it www.ilqi.it info@ilqi.it - www.ilqi.it il settimanale de il quotidiano immobiliare Testata Giornalistica Registrata presso il Tribunale di Arezzo. Registrazione nr. 1/13 del 03/01/2013 Direttore responsabile Marco Luraschi Editore DAILY REAL ESTATE S.R.L. Via Pascoli 7, 24121 Bergamo P IVA 03276200163 - Iscrizione ROC N.22163 Contatti Tel.: +39 035/211356 Fax: +39 035/4131217 Foto e immagini di Shutterstock ad eccezione di quelle fornite dagli autori.
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