Rassegna Stampa di martedì 4 novembre 2014 SNALS / CONFSAL Italia Oggi la Gazzetta del Mezzogiorno OLTRE UN MILIONE DI LAVORATORI ALLE ELEZIONI SINDACALI RINNOVO DEL CONTRATTO E STIPENDI I DOCENTI INCROCIANO LE BRACCIA 04/11/2014 PERCHE' IL 25 OTTOBRE NON C'ERO Italia Oggi 04/11/2014 FOGGIA, LA FAST CONFSAL REPLICA "CHIUSURA DELL'IMC: TUTTO Il Quotidiano di Foggia VERO" La Gazzetta del Mezzogiorno 04/11/2014 "COSI' CHIUDERA' L'IMPIANTO IMC" +++ - Ed. Capitanata 04/11/2014 04/11/2014 Scuola, Formazione, Università, Ricerca la Repubblica la Repubblica Italia Oggi Italia Oggi Italia Oggi Italia Oggi Italia Oggi Italia Oggi Italia Oggi Italia Oggi Italia Oggi Italia Oggi Italia Oggi Italia Oggi Italia Oggi Italia Oggi Italia Oggi il Manifesto il Mattino il Sole 24 Ore Corriere della Sera la Repubblica Italia Oggi il Giornale "QUI SOLO LEZIONI HI-TECH" ECCO LE VENTIDUE SCUOLE DOVE VA IN CATTEDRAIL FUTURO 04/11/2014 Int. a A.Rucci: "UN PC IN OGNI CLASSE E STAMPANTI 3D COSI' ANCHE CHI E' SVOGLIATO RENDE DI PIU'" 04/11/2014 SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE PROVE SCRITTE NEL CAOS 04/11/2014 FARAONE SOTTOSEGRETARIO RABUS DELEGHE 04/11/2014 TIRA ARIA DI SCIOPERO GENERALE 04/11/2014 DIRITTO ALLO STUDIO DEI PROF, SI RIPARTE PER I NUOVI PERMESSI 04/11/2014 SCATTO, ORA SI RECUPERA IL 2012 04/11/2014 A SPASSO 4 MILA SUPPLENTI E' L'EFFETTO DEL TAGLIO AGLI ESONERI 04/11/2014 ASSUNZIONI SOLO PER IL TURN OVER 04/11/2014 MINIRIFORMA PER LA MATURITA' POI CI SARA' LA BUONASCUOLA 04/11/2014 GARANZIA GIOVANI, LABIRINTO BUROCRATICO OGNI OFFERTA DI LAVORO E' COSTATA 58.700 EURO 04/11/2014 TFA, FUORI LE TEMATICHE DIMISSIONI AL CINECA 04/11/2014 TST INVALSI SI', MA A USO INTERNO 04/11/2014 CLIL, SENZA PROF ADEGUATI NON VA 04/11/2014 E IL MIUR ABBASSA I LIVELLI LINGUISTICI PER INSEGNARE BASTA ANCHE IL B.1 04/11/2014 SICUREZZA STRADALE IN PISTA A SCUOLA 04/11/2014 ORE ECCEDENTI E SOSTITUZIONI LA DIFFERENZA PESA SUL CEDOLINO 04/11/2014 NOVEMBRE: SCUOLA IN PIAZZA CON I PUBBLICI SCUOLA, 04/11/2014 8 04/11/2014 PRESIDI, NUOVA TAPPA AL TAR: IDONEI NEL LIMBO TEST DI MEDICINA, VALUTATE SOLO LE DOMANDE PERTINENTI 04/11/2014 I TEST DI MEDICINA NON VANNO RIPETUTI 04/11/2014 IL MINISTRO FA DIETROFRONT, SALVI I TEST DI MEDICINA 04/11/2014 CARI MEDICI, IMPARATE A SPIEGARVI 04/11/2014 TEST DI MEDICINA, DELIRIO CONTINUO PER IL MINISTERO "RESTANO VALIDI" 04/11/2014 la Stampa Avvenire Il Fatto Quotidiano UN ALTRO PASTICCIO ITALIANO GIANNINI SALVA LE PROVE DI MEDICINA 04/11/2014 UN "BUCO MILIONARIO" ALL'ISTRUZIONE: ADESSO GLI DANNO IL NUCLEARE++ 04/11/2014 04/11/2014 Economia, Lavoro, Previdenza il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore Corriere della Sera Corriere della Sera la Repubblica la Stampa la Stampa il Messaggero il Messaggero il Giornale il Tempo il Tempo Il Secolo XIX LIBERARE L'ITALIA DALLA GUERRA FREDDA "SI USA IL LAVORO PER SPACCARE L'ITALIA" 04/11/2014 TENSIONE TRA ANTAGONISTI E POLIZIA, DUE AGENTI FERITI MANIFESTAZIONE SEPARATA DEGLI OPERAI DELLA FIO 04/11/2014 JOBS ACT, CONFRONTO SUI RITOCCHI 04/11/2014 LAVORO E RIFORME ISTITUZIONALI LASCIANO IL PASSO ALLA STABILITA' 04/11/2014 "TFR ANTICIPATO, RISCHIO PENSIONI" 04/11/2014 RENZI: C'E' UN DISEGNO PER SPACCARE IL PAESE 04/11/2014 Int. a C.Cantone: "IL PREMIER HA CREATO LA DIVISIONE E ADESSO E' LUI A FARE LA VITTIMA" 04/11/2014 Int. a G.Poletti: "QUESTI SCIOPERI SONO POLITICI IL JOBS ACT PER ME NON CAMBIA" 04/11/2014 Int. a G.Cazzola: "LA LIQUIDAZIONE IN BUSTA PAGA E' UNA MOSSA DA ULTIMA SPIAGGIA" 04/11/2014 PALAZZO CHIGI: FRA TRE ANNI SI TORNA AL REGIME ATTUALE 04/11/2014 JOBS ACT, LA SINISTRA MEDIA: CON UN SEGNALE LO VOTIAMO 04/11/2014 AMARA VERITA' SUL TFR IN BUSTA E IL GOVERNO ADESSO FRENA 04/11/2014 IL POPOLO DEI BLACK BLOC SI MOBILITA PER IL 14 NOVEMBRE 04/11/2014 L'ISTAT SVELA L'INGANNO DI RENZI 04/11/2014 RENZI TRA DUE FUOCHI CONTESTATO IN PIAZZA E DA BANKITALIA SUL TFR 04/11/2014 04/11/2014 Quotidiano Data Pagina Foglio 04-11-2014 37 1 Oltre un milione di lavoratori alle elezioni sindacali DI ANrIMO DI GERONIMO al 3 al 5 marzo prossimo un milione di lavoratori della scuola saranno chiamati alle urne in tutte le scuole per il rinnovo delle Rsu (rappresentanze sindacali unitarie). Le date sono contenute in un protocollo firmato il 28 ottobre scorso tra i rappresentanti dell'agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (Aran) e delle confederazioni sindacali rappresentative deLw.ll!hlico impiego: Cgil, ~l, ~(che comprende lo Cgu-Cisai ( che comprende la federazione Gilda-Unams), Usb, Usae e Cse.liUgl non lo ha firmato perché era assente. liappuntamento elettorale è particolarmente importante perché serve a misurare la rappresentatività delle sigle sindacali dei vari comparti della pubblica amministrazione. E dunque, anche della scuola. All'ultima tornata ha partecipato 1'80% del personale, un dato di gran lungo più alto del tasso di sindacalizzazione della categoria. A differenza del settore privato, dove non esiste una legge che detta le regole per misurare la rappresentatività dei sindacati, nel settore pubblico i calcoli seguono regole molto severe, che sono fissate direttamente dalla legge. Nel caso specifico, dal decreto legislativo 165/2001, il quale prevede che per ottenere il reqt!isito della rappresentatività, i singoli sindacati di comparto devono raggiungere almeno un tasso del 5%. Che va calcolato D Le consultazioni riguarderanno tutto il pubblico impiego, che occupa nel suo insieme 3.343.999 persone. Di questi, 1.005.840 unità 'lavorano nella scuola (al netto dei dirigenti scolastici che sòno 7,,482). La fonte dèi dati è la ragioneria generale dello stato.IJelaborazione è dell'Aran, è aggiornata al 16112/2013 e riguarda il 2012. Le statistiche, peraltro, descrivono un dato preoccupante: dal 2007, anno in cui è stato sottoscritto l'ultimo contratto collettivo nazionale di lavoro, la scuola ha perso 124.921 addetti passando da 1.138.243 agli attuali 1.013.322 (compresi i dirigenti scolastici). Va detto subito, peraltro, che le procedure elettorali prevedono una disciplina differente a seconda che si tratti di dipendenti a tempo indeterminato oppure di precari. I precari, infatti, hanno solo il diritto di voto (cosiddetto elettorato attivo). Sempre che siano in grado di vantare un contratto di lavoro almeno fino al 30 giugno. I supplenti brevi, infatti, non hanno nemmeno quello. Per contro, i docenti e i non docenti di ruolo hanno diritto sia a candidarsi (cosiddetto elettorato passivo) che a votare. La diversità di trattamento rischia di scatenare l'ennesimo contenzioso seriale. Ma tant'è. Resta il fatto, però, che i numeri del fenomeno sono tutt'altro che trascurabili. E riguarda sia i docenti che il personale Ata (amministrativi, tecnici e ausiliari). Sempre secondo le statistiche del 2012, i docenti a tempo indeterminato su posto comune sono 605.789 e i docenti di sostegno di ruolo sono 62.301. Ma i precari sono 121. 734. I lavoratori del settore Ata, di ruolo, sono 184.563 e i precari sono 18.402. - ~ -© Riproduzione risen'afa- ____E Codice abbonamento: 068391 nm facendo la media tra i voti riportati alle elezioni delle Rsu e il numero degli iscritti. Chi non raggiunge la soglia del 5% resta fuori. La rappresen,tatività si calcola sommando il dato elettorale, ossia il numero dei voti attribuiti all'organizzazione sindacale di riferimento nelle elezioni Rsu, che inciderà nell'ordine del 50%. il re:;tante 50% sarà misurato tramite il computo degli iscritti. jl mancato raggiungimento della soglia del 5% comporta l'esclusione dai tavoli 'negoziali e dalle prerogative sindacali (distacchi e permessi). I distacchi e i permessi ormai sono ridotti ai iumìcìno. Perché hanno subito due decurtazioni molto incisive. La prima, operata dal governo Berlusconi, che ha cancellato il 15% dei distacchi e la seconda, adottata dal governo Renzi, che ha ridotto di un ulteriore 50% quello che era rimasto dopo il taglio del governo precedente. Resta il fatto, però, che la kermesse elettorale, che si rinnova ogni tre anni, è un momento di grande importanza perché consente ai lavoratori del pubblico impiego di scegliere i loro rappresentanti presso le scuole di servizio e di legittimare le organizzazioni sindacali, direttamente, con un semplice voto di preferenza. Ritaglio SNALS stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 3 Quotidiano Data Pagina lA GAZZEllA DELMEZZOGIORNO Foglio 04-11-2014 34 1 ra NOVEMBRE SCIOPERO DEI LAVORATORI DELLA CONOSCENZA. IN PROVINCIA DI BARI RACCOLTE 13.500 FIRME Rinnovo del contratto e stipendi i docenti incrociano le braccia • La scuola si ferma per chiedere il rinnovo del contratto. L'8 novembre la Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, ~e Gilda-Unam si ritroveranno a Roma a manifestare per il rinnovo del contratto. Sono oltre 250mila i docenti, gli Ata e i dirigenti della scuola che hanno apposto la loro firma, mettendo nero su bianco anche nome, cognome, sede di servizio per lamentare il mancato rinnovo di un contratto ormai scaduto e non più rinnovato dal 2007. «In provincia di Bari -spiega Claudio Menga, segretario regionale della Flc-Cgil sono state raccolte 13m ila 411 firme». In totale in tutta Italia le adesioni alla petizione sono state 250mila, tutti appelli che descrivono fisicamente un malessere ormai diffuso nella categoria. Di questa marea di firme poco meno di 23mila (pari al 31,5% del personale in servizio) sono quelle raccolte nella sola Puglia e già consegnate alle segreterie nazionali a cui vanno aggiunte ulteriori 2.500 da consegnare. «Si tratta di numeri - dicono i sindacalisti -che fanno impallidire la raccolta di firme per la "Buona scuola" promossa dal premier Renzi la cui preoccupazione deve poi aver spinto la ministra Giannini a prodigarsi in un tour promozionale della "Buona Scuola" in tutte le regioni d'Italia in un'af- rmmm lO SCIOPERO L."8 novembre 068391 fannosa rincorsa tesa a non sfigurare con le firme raccolte dalle organizzazioni sindacali tra lavoratrici e lavoratori del settore». Spiega Menga: «Si tratta di un inutile cimento perché i numeri danno ragione alle organizzazioni di categoria. Con queste firme il mondo della scuola vuole ricordare al Governo che il contratto è scaduto, che gli aumenti per anzianità sono fermi, che fino al 2019 non sono previsti aumenti di stipendio, che diritti, doveri, orario, salario, valutazione non possono essere regolati per legge perché si tratterebbe di un vero e proprio esproprio delle attuali prerogative della contrattazio- ne». L'appuntamento con la piazza della protesta è nella Capitale. Le lavoratrici e i lavoratori di scuola, università, ricerca e Afam (Alta formazione artistica e musicale) parteciperanno alla manifestazione unitaria di tutti i comparti pubblici. Rinnovo dei contratti nazionali, sblocco della contrattazione decentrata e superamento della legge Brunetta, no al blocco degli scatti di anzianità, investimenti e contrarietà agli ulteriori tagli contenuti nella legge di stabilità, stabilizzazioni e diritti per i precari saranno i temi centrali della mobilitazione. In tutti comparti della conoscenza il lavoro deve essere considerato una risorsa da valorizzare e non merce. «Senza il rinnovo dei contratti - concludono i sindacalisti - non ci può essere buona scuola, buona università, buona ricerca e buona Afam. Basta con i tagli ai comparti della conoscenza, con politiche che spingono verso la privatizzazione dei saperi e verso la cancellazione del diritto allo studio. Il precariato nei comparti della conoscenza mortifica tantissime competenze e talenti e umilia le nuove generazioni. Il cambiamento non può significare fare gli interessi dei più forti allargando le disuguaglianze. Rivendichiamo più giustizia sociale e meno chiacchiere». ~~~~~~ ~'iI_~,::;;~ Codice abbonamento: ::: 7':::_II~GR ~ = ~_ == ~ T --=-~~- , ~ ~~~~~~- -=- _ ~~:::--T ~-~_ ~-2-= ;;:-_-~ Ritaglio SNALS stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 4 Quotidiano la Repubblica Data Pagina Foglio I 04-11-2014 25 1 /2 I f'; PERSAPERNEDIPIÙ Deaso www.repubblica.it "Qui solo lezioni hi-tech" ecco le ventiduescuole dove va in cattedra il futuro Dalle pagelle sul cloud al metodo didattico che inverte iruoli tra docenti estudenti. Il ministero per l'Istruzione premia le eccellenze CORRADOZUNINO ROMA. Le ventidue avanguardie della scuola italiana si incontrano giovedì a GenovaadAbcd, la fiera italiana della conoscenza. Ventidue presidi confronteranno i modi - diversi e nuovi -con cui in queste stagioni hanno spinto più in là il sapere di base. II dirigente scolastico dell'Iiss di Brindisi, istituto tecnologico Ettore Majorana, spiegheràaicolleghiirisultati dell'apprendimento a intervalli: consenteallanaturaledistrazionedegli adolescenti di diventare un utile momento didattico. La preside del Savoia Benincasa di Ancona potràfar sapere come si trovano le risorse per portare in laboratorio le stampanti 3D. II Tosi di Busto Arsizìo illustrerà la forza innova- tiva del dibattito, il "debate" anglosassone appunto, nuovamateriacurricolarecome la letteratura o la chimica. Iventiduepresidipionieri,aGenovaper firmare un veroeproprio manifesto delle avanguardie educative, saranno chiamati dal mi- nistero dell'Istruzione a diffondere le esperienze nel resto del Paese, fatto di 8.500 scuole pubbliche con insegnanti di sostegno non pervenuti e "monti ore" diventati gabbie. Le avanguardie - tutte medie superiori - sono diventate tali da sole, ognuna con i propri tempi e i propri finanziamenti extra. Autonomamente, adesso, hanno deciso dimettersi insieme. L'Indire, ente di ricerca del Miur chiamato a occuparsi dell'innovazione nella didattica, da giovedì metterà a disposizione un sito internet: «È il nostro contributo alla Buona scuola», dice il presidente Giovanni Biondi, «dobbiamo cercare una didattica più vicina ai nostri ragazzi, quindi ritagliarle attorno una nuova organizzazione». «Scolanova» è il titolo dellarassegna 2014 e significa che all'Istituto superiore Fermi di Mantova, ai tecnici commerciali Pacioli di Crema e Tosi di Busto Arsizio durante la settimana si fa proprio "debate". Significa costruire in classe due squadre che su un argomento tratto dall'attualità devono sostenere due tesi e impara- re adargomentarle.Acasae in rete i singoli studenti reperiscono dati economici, poi, in gruppo e in classe, le trasformano in un pensiero corale. Spiega Elisabetta Mughini, responsabile del progetto: «Il dibattito da una parte alimenta la volontà di emergere degli adolescenti, dall'altra aiuta i più timidi a liberarsi». II "debaten , spesso, si fa durante la lezione d'inglese, in inglese, e la sua introduzione obbliga a reinventare l'orario scolastico e persino gli spazi. Servono aule di almeno 40 mq, serve la possibilità di alzare palchetti (per l'oratore) e avere un pubblico (le due squadre). Come hanno suggerito le neuroscienze,l'insegnamentodialcune materie come fisica e matematica può essere concentrato in un periodo (tutto il secondo quadrimestre, per esempio) mentre le lingue hanno bisogno di un' applicazione continua. E così vanno all' aria gli orari definitivi, e pure le 18 ore settimanali: i presidi devono reinventareincontinuazioneilcalendario delle lezioni. Dal Mit di Boston le avanguardie italiane hanno importato il Teal, l'apprendimento attivo possibilmente attraverso le tecnologie. Ogni studente ,al centro del processo educativo, impara a spiegare agli altri ciò che ha imparato attraverso esempi pratici, in alcuni casi filmando meccanismi concreti (l'asciugatura di una lavatrice). La classe capovolta, reinventata tre anni fa in Nordamerica, qui è un'applicazionedigerita. Tra le dodici innovazioni certificate dall'Indire, la più amata dagli studenti è l'apprendimento a intervallo: i ragazzi vengono sottoposti per dieci minuti a una lettura, poi per altri quindici possono ascoltare musica nell'I-phone, quindi tornano aunquarto d'oradellastessa lezione fatta attraverso un computer o un tablet e ancora dieci minuti di relax lontano. Alla fine, la verifica: «Le risposte giuste», dice una docente che sperimenta, «ora sono decisamente più alte». © RIPRODUZiONE RISERVATA Codice abbonamento: 068391 Un' avanguardia di istituti ha adottato il "debate" all'inglese: i ragazzi vengono divisi in gruppi e stimolati a sviluppare tesi contrapposte Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 9 Quotidiano la Repubblica Is Fermi, le San Giorgio, Mantova Data 04-11-2014 Pagina 25 Foglio 2/2 Itc Tosi, Busto Arsizio Liceo Classico Gioia, Piacenza Itc Paci oli, Crema Liceo scientifico e musicale Bertolucci, Parma Liceo Classico Leone XIII, Milano Istituto comprensivo n. 9, Bologna Is Malignani, Udine ./ Iti Volta, Perugia /s Savoia Benincasa, Ancona Itc e Liceo lingubtico Marco Polo, Bari Is Pertini, Lucca Iti Majoralid, le Baccio da Montelupo, Montelupo Fiorentino Brindisi lCBiunodabsimo, Osimo·· Trasformazione della variabile Tempo Le metodologie didattiche Nuovi ambienti e nuovi modi di far lezione: tecnologia, apprendimento a distanza, contenuti didattici diqitali Insegnamento capovolto, compattazione orario, aula laboratorio Apprendimento in cooperazione, laboratori tecnologici, didattica per scenari Codice abbonamento: Trasformazione dello spazio 068391 le Loreto Gianf'lùarlo Solari, Loreto Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 10 Quotidiano la Repubblica Data 04-11-2014 Pagina 25 Foglio 1 IllN1'EKWSTAl~~PBESlDEADAJfCOJQ. "Un pc in ogni classe e stampanti 3D così anche chi è svogliato rende di più" Alessandra Rucci, preside ad Ancona ROMA Alessandra Rucci, 50 anni, da sette è il dirigente scolastico dell'Istituto Savoia Benincasa, palazzop.e nel centro diAncona che ospita un liceo scientifico, un linguistico e un tecnico economico (1.200 studenti). Una delle ventidue avanguardie educative d'Italia. La presideRuccine è ilmotore. polveroso, biliardini e macchinine per le lezioni pratiche di fisica. Un pc per classe, stampanti in 3D e videoproiettori interattivi che hanno pensionato le lavagne multimediali». Quando avete iniziato a sperimentare? «Tutto questo grazie ai 130 euro che famiglie lungimirantiversano ogni anno. Chi non può, usufruisce di strumenti e didattica come gli altri». «Nel 2009, l'anno dell'accorpamento. Abbiamo dematerializzato documenti e pagelle e trasformato la didattica. Ha perso importanza la lezione frontale e ha preso campo l'apprendimento attivo. Spazi flessibili, lezioni rovesciate. E tecnologia: tutto il materiale di apprendimento è in condivisione in cloud, su google apps». Per ottenere spazi avete sfondato aule pensate negli anni 70. I ragazzi hanno accresciuto le loro competenze? «Sì. Anche nei soggetti più difficili emergono intelligenze che nella didattica tradizionale faticavano a venir fuori. Tutti gli studenti hanno più idee». Anche i doèenti? «Abbiamo un gruppo motivato che trainaicolleghipiùpigri.Certo,danoic'èlacorsa a prendere la sezione migliore». (c.z.) © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice abbonamento: 068391 «Sì. E abbiamo eliminato i vecchi laboratori per realizzare 55 aule disciplinari attorno alle quali gli studenti motano. Poi biblioteche diffuse invece di un solo stanzone Tutto questo con le risorse ministeriali? Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 11 Quotidiano Data 04-11-2014 Pagina 32 Foglio 1 Oltre 11 mila medici dovranno ripetere i test d'ingresso Scuole di specializzazione Prove scritte nel caos che hanno sostenuto i quiz solo dell'area Medica e i 798 dei Servizi clinici: tutti dovranno cesso alle scuole di specializzazione ripetere la prova nell'unica data fissata nei medica nel caos. Oltre 11 mila camici giorni scorsi dal Miur il 7 novembre prossimo bianchi, infatti, tra qualche giorno do- nelle stesse sedi. Ma anche se la ripetizione ranno ripetere i test d'ingresso alle ex novo del concorso sembrerebbe la soluzione scuole di specializzazione di medicina per una migliore per prevenire il futuro contenzioso in «grave anomalia nella somministrazione delle sede di giustizia amministrativa, secondo il prove scritte». A dirlo il Miur che dopo una Segretariato giovani medici è «indispensabile ricognizione avvenuta a fine prova lo scorso che ministro e governo si facciano pieno carico venerdì, sta cercando in queste ore una soluzio- della responsabilità politica dell'errore materiale avviando un'urgente ne che sia anche giuridicamente iniziativa legislativa finalizal riparo da eventuali contenziozata al reperimento di ultesi. Erano 12.168 i candidati di riori fondi per finanziare un tutta Italia che mercoledì 29 e maggior numero di contratti venerdì 31 ottobre hanno sostedi formazione». A scendere in nuto i quiz del primo concorso campo in difesa dei giovani nazionale per essere ammessi medici anche la Fnomceo, la alle scuole di specializzazione in Federazione nazionale degli Medicina. Ma per 11.242 di loro ordini dei medici chirurghi e c'è stato un problema. Il Cineca, degli odontoiatri che invita a il consorzio interuniversitario una precisa presa di responche si occupa dei test, venerdì sabilità generale essendo in sera ha fatto sapere al ministegioco la credibilità e la serietà ro dell'istruzione che c'è stato delle istituzioni. «Questi erro«un errore nella fase di codifica ri nel sistema», dice la Fededelle domande durante la fase di razione dei medici, «vanno importazione». In sostanza sono Stefania Giannini, Miur tragicamente ad accumularstati invertiti i quiz del 29 ottobre con quelli del 31. Ma solo per le domande si, sono perfetti indicatori del baratro di una generali che riguardavano le aree Medica e crisi senza uscita. E sono errori che gravano dei Servizi clinici, 30 per ogni area. Nessuna sulle spalle incolpevoli di tanti giovani e delanomalia invece nei dieci quesiti specifici per le loro famiglie, ostaggi di ritardi e di miopie ciascuna tipologia di scuola. Così come non si autoreferenziali di un sistema formativo che registrano problemi nelle prove del 28 ottobre già oggi, cifre alla mano, emargina migliaia (quella con i 70 quiz comuni a tutti i candidati) di giovani e che sempre più, ad invarianza e del 30 ottobre (quella dell'area Chirurgica). di ordinamento, ne emarginerà nei prossimi I candidati che hanno affrontato tutte le 60 anni, perduti in un limbo di dequalificazione domande sono 8.319, cui si aggiungono i 2.125 professionale e lavorativa». DI BENEDETfA PACELLI Codice abbonamento: 068391 A Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 12 Quotidiano Data Pagina Foglio 04-11-2014 37 1 Faraone sottosegretario Rebus deleghe Nessuna sorpresa, alla fine è Davide Faraone il nuovo sottosegretario all'istruzione. Faraone, cavallo rampante del renzismo siculo, prende il posto al Miur di un altro renziano di ferro, Roberto Reggi, oggi direttore del Demanio. Già responsabile scuola e welfare della prima segreteria Pd di Matteo Renzi, Faraone si è battuto per incentivare le politiche di sostegno a favore degli studenti con handicap. Ora resta da capire se erediterà tutte le deleghe che il suo predecessore aveva al ministero: dalla valutazione al reclutamento, è il pacchetto più pesante del dicastero di Stefania Giannini. Codice abbonamento: 068391 ----©Riproduzwne risenJ(1f(J--II Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 13 Quotidiano Data Pagina Foglio 04-11-2014 37 1 La scuola e il pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil in piazza insieme sabato prossimo Tira aria di sciopero generale Contro il blocco del contratto. Le assunzioni non bastano DI ALESSANDRA RICCIARDI l clima diventa di ora in ora più pesante. Quella ventata di ottimismo che c'è stata nella scuola all'annuncio delle 150 mila assunzioni, il più grande piano di stabilizzazione di precari pubblici fatto in un solo anno, si è ormai dispersa sotto i colpi di una contrapposizione sempre più dura ed ultimativa tra governo e sindacato sulle riforme in corso e la crisi economica che continua a mordere. E se sul Jobs act la Cgil va avanti da sola con lo sciopero contro il premier Matteo Renzi, con Cisl e Uil che per ora dicono no a una protesta a carattere politico, sulla scuola e il pubblico impiego la Triplice si è già riunita. Le prove generali di quello che a breve potrebbe diventare il primo sciopero generale delle categorie si avranno sabato prossimo, I quando Cgil, Cisl e Uil di tutti i settori pubblici, circa 3 milioni di lavoratori, scenderanno in piazza a Roma per manifestare contro il blocco del contratto e i tagli della legge di stabilità. La scorsa settimana sono state oltre 300 mila le firme a sostegno dello sblocco del contratto raccolte dai sindacati della scuola nel comparto e consegnate alla presidenza del consiglio dei ministri. Un assaggio di quello che potrà accadere sabato quando la manifestazione sarà la prima cartina al tornasole delle forze in campo. «Se ci saranno gli estremi, se il governo continuerà a negare il dialogo, la strada non potrà che portare allo sciopero», dice Massimo Di Menna, numero uno della Uil scuola, «ma non ci fermeremo ad una singola azione, la mobilitazione sarà lunga. Non si può parlare di valorizzazione della scuola e poi ignorare i diritti di chi vi lavora. E non è solo una questione economica». Francesco Scrima, segretario Cisl scuola e coordinatore dei settori del pubblico impiego del sindacato di via Po, ragiona: «I servizi pubblici sono una voce della spesa dello stato, ma anche il bene più prezioso per la comunità, non è credibile che in una manovra da 36 miliardi non ci siano le risorse per i contratti di chi vi lavora». E lancia alcuni dati: dal 2010, anno in cui è stato introdotto il blocco della contrattazione, fino al 2013 la voce di spesa è scesa di 8 miliardi, i dipendenti pubblici hanno perso dai 2.800 ai 5.600 euro annui. E sono 310 mila i posti di lavoro pubblici cancellati. Eppure la spesa pubblica è in continua crescita. «Rivendichiamo più giustizia sociale e meno chiacchiere. Qui non è in gioco solo il futuro dei lavoratori, ma quello dell'intero Paese», rimarca Mimmo Pantelo, segretario Flc-Cgil, «senza il rinnovo dei contrat- ti non ci può essere buona scuola, buona università, buona ricerca». Ieri è giunta ai sindacati la convocazione del ministro dell'istruzione, Stefania Giannini> per il 12 novembre. Nell'incontro, però, non si parlerà di contratto ma della Buona scuola. Il programma di riforma del governo è al centro di una consultazione che terminerà il 15 novembre e che finora è stata condotta on line (88 mila i partecipanti, di cui in 60 mila hanno compilato i questionari predisposti dal Miur) e con incontri a tappeto sul territorio (150mila i partecipanti) escludendo proprio le sigle sindacali. Anche la Buonascuola, con le sue 150mila immissioni in ruolo, è dossier caldo, visto che tutti i sindacati contestano per esempio il nuovo sistema di carriera, che darà aumenti al 66% dei docenti e non prima del 2019, e i tagli al personale Ata. - --©Riproduzione risenJata--B Faraone sottosegretario Rebus deleghe Nessuna sorpresa, alla fine è Davide Faraone il nuovo sottosegretario all'istruzione. Faraone, cavallo rampante del renzismo siculo, prende il posto al Miur di un altro renziano di ferro, Roberto Reggi, oggi direttore del Demanio. Già responsabile scuola e welfare della prima segreteria Pd di Matteo Renzi, Faraone si è battuto per incentivare le politiche di sostegno a favore degli studenti con handicap. Ora resta da capire se erediterà tutte le deleghe che il suo predecessore aveva al ministero: dalla valutazione al reclutamento, è il pacchetto più pesante del dicastero di Stefania Giannini. -©RijJrodl1zioIZC ri...'wnmfa____Jj Codice abbonamento: 068391 - Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 14 Quotidiano Data Pagina 04-11-2014 38 1 Diritto allo studio dei prof, si riparte per i nuovi permessi DI FRANCO BASTIANINI ?no circa trentamila ~ docenti e Il personale ata con Incaricato a tempo indeterminato, annuale o fino al termine delle attività didattiche, che dal 10 gennaio 2014 stanno beneficiando dei permessi straordinari retribuiti per esercitare il diritto allo studio (150 ore da utilizzare nel corso appunto dell'anno 2014). Per potere accedere alle 150 ore di permesso retribuito tanto i docenti quanto il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario avevano dovuto presentare apposita istanza all'ufficio scolastico provinciale competente, per il tramite della scuola di servizio, entro il 15 no- S vpmhrp ?nl~ Se vorranno vedersi confermare (compresi anche i posti di sostegno in deroga e quelli degli insegnanti di religione cattolica) e su posti interi ed a orario ridotto per il personale ata. Per determinare gli aventi titolo ai permessi l'ufficio scolastico provinciale provvederà a compilare una graduatoria e indicherà con un proprio decreto, entro il prossimo mese di dicembre, i nominativi degli ammessi. L'istituto giuridico del diritto allo studio, come disciplinato dall'ar- ticolo 3 del dpr 395/1988, dal contratti scuola 29 novembre 2007 e dai contratti integrativi regionali e di cui beneficiano attualmente i trentamila dipendenti scolastici, ha lo scopo di consentire al personale in servizio di frequentare corsi finalizzati al conseguimento: di un diploma di laurea triennale o specialistica o di un diploma di istruzione secondaria o di altro titolo di pari grado a quello già posseduto; del titolo finale dei corsi abilitanti (compresi i Tfa) e per l'insegnamento su posti di sostegno nonché corsi di riconversione professionale, titoli di studio di qualifica professionale o attestati professionali riconosciuti dall'ordinamento pubblico; al conseguimento di titoli di studio post-universitari previsti dagli statuti delle università statali o legalmente riconosciute. Beneficiano dell'istituto anche i docenti di scuola primaria privi dei requisiti per l'insegnamento della lingua inglese che partecipano ai corsi per il Clil. --©Riproduzione riservata----ll Codice abbonamento: 068391 il beneficio anche per il 2015, sempre che ne abbiano ancora i titoli, dovranno presentare, con le stesse modalità analoga istanza entro il prossimo 15 novembre. Docenti e Ata che non fruiscono ancora, ancorché in servizio, di tali permessi potranno presentare la domanda entro la predetta data del 15 novembre, con le modalità sopra indicate.ll numero totale dei permessi che potranno essere concessi dagli uffici ~colastici provinciali non. potrà, in ogrn caso, superare compleSSIvamente il 3 per cento delle unità di personale in servizio in ciascuna provincia, nell'anno scolastico 2014/2015, in organico di fatto su posti, cattedre e spezzoni orari per il personale docente Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 15 Quotidiano Data Pagina Foglio 04-11-2014 38 1 Chiarita la portata dell'anno di servizio. 112013, invece, non servirà per la progressione Scatto~ ora si recupera il 2012 Utile per la ricostruzione, la pensione e la buonuscita DI ANTIMO DI GERONIMO al raggiungimento della durata minima dei 180 giorni per la valutazione degli anni scolastici 2012/13 e 2013/14. Ciò in applicazione dell'art. 489 comma 1 del decreto legislativo 297/94, il quale dispone che, ai fini del riconoscimento, il servizio di insegnamento è da considerarsi come anno scolastico intero se ha avuto la durata prevista agli effetti della validità dell'anno dall'ordinamento scolastico vigente al momento della prestazione. Quindi, in caso di raggiungimento dei 180 giorni minimi di servizio l'anno scolastico 2012/13 contribuirà all'anzianità per 4 mesi: da settembre a dicembre 2012. Gli 8 mesi del 2013, da gennaio ad agosto, a fronte della inutilità del 2013, non vanno presi in considerazione. Analogamente, il 2013/14, contribuirà per 8 mesi: da gennaio ad agosto 2014. E cioè per la parte residua non coincidente con il 2013. Per il personale Ata, (amministrativi, tecnici e . ausiliari) . i .periodi utili al nconosclmento sono sempre quelli previsti dall'articolo 570 comma 1 del decreto legislativo 297/94. E quindi, soltanto il servizio effettivanlente prestato nelle scuole e istituzioni educative statali che sia stato regolarmente retribuito. Resta ferma l'inutilità del 2013, i cui servizi vanno decurtati. L'amministrazione centrale ha ricordato agli uffici periferici che per recepire le modifiche su pratiche esistenti e acquisire le posizioni stipendi ali aggiornate occorrerà effettuare il ricalcolo tramite le funzioni SIDI dell'area «Gestione Giuridica - Gestione della Carriera». Dopo di che, l'ufficio scolastico territoriale, una volta ricalcolata la pratica di ricostruzione carriera dovrà, per le posizioni interessate, utilizzare la funzione «Aggiornare pratica», selezionando la voce «APPL. CC.CC.NN.LL», per acquisire in modo automatico l'eventuale posizione stipendiale prevista dal CCNL del 7 Agosto 2014 e ricalcolare anche la pratica di pensione. - - © Riproduzione riservata-ll Codice abbonamento: 068391 a libera al riconoscimento del 2012 nella ricostruzione di carriera, nella pensione e nella buonuscita. È quanto si evince da una nota emanata dal ministero dell'istruzione (prot.2621). L'amministrazione centrale ha comunicato agli uffici periferici che sono disponibili le funzioni aggiornate per la produzione dei decreti di riconoscimento dei servizi e di definizione della progressione di carriera e per la predisposizione del prospetto per riliquidare la buonuscita (Modello PL-2). I modelli sono stati predisposti in conformità all'attuale normativa inerente il riconoscimento delle anzianità maturate nel corso degli anni 2012 e 2013. A questo nroDosito. il dicastero di viale Trastevere ha ricordato che Il decreto legge 3/2014 ha confermato quanto disposto dal decreto del presidente della repubblica 122/2013. Pertanto, il' servizio svolto nell'anno 2013 deve essere· considerato come non utile ai fini delle anzianità maturate. Per quanto riguarda, invece, l'anzianità maturata nel corso del 2012, il contratto collettivo nazionale di lavoro del 7 agosto 2014 ne dispone il pieno recupero. Dunque, l'anno 2013 va considerato come se non fosse mai esistito. Il 2012, invece, vale a pieno titolo. Attualmente, quindi, la progressione di carriera ai fini dei gradoni risulta gravata da un solo anno di ritardo. Pertanto, tutte le classi stipendiali scattano e scatteranno dopo il decorso di un anno dalla scadenza naturale. Per esempio, se un docente avrebbe dovuto maturare un qualsiasi gradone allO settembre 2014, la scadenza reale del medesimo gradone dovrà essere spostata allO settembre del 2015. Quanto alla procedura di riconoscimento dei servizi preruolo, essa è stata modificata secondo i seguenti requisiti. Per il personale docente, i periodi prestati nell'anno solare 2013 contribuiscono per intero Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 16 Quotidiano Data Pagina Foglio 04-11-2014 39 1 , A !passo 4 mila supplenti E l'eRetto del taglio agli esoneri DI ANTIMO DI GERONIMO al prossimo anno scolastico, 4mila supplenti ann,uali rimarranno senza lavoro. E l'effetto di una disposizione contenuta nel disegno di legge di stabilità, che cancella gli esoneri dei collaboratori dei dirigenti e altri esoneri che vengono ~oncessi in favore di enti e associazioni. E prevista anche la cancellazione dei comandi presso altre amministrazioni. Ma le stime degli effetti sull'occupazione di quest'ulteriore misura non sono stati resi noti. I dati sono contenuti nel dossier preparato dal servizio studio della camera. Dunque, dal prossimo 10 settembre i dirigenti scolastici non potranno più attribuire l'esonero o il semi esonero dall'insegnamento ai docenti collaboratori o fiduciari di plesso. Attualmente i docenti che hanno l'esonero sono 1.122 e gli insegnanti che fruiscono del semiesonero 3015. Ciò vuoI dire che, dal prossimo anno, il governo prevede di tagliare oltre 3600 posti di lavoro, solo per effetto di questa misura. Gli esoneri, infatti, vengono coperti con supplenze fino al 30 giugno. Niente esoneri: niente supplenze. Meno esoneri significa anche meno probabilità di ottenere utilizzazioni e assegnazioni provvisorie. Perché le disponibilità che derivano dagli esoneri, prima di essere poste nel calderone delle supplenze annuali, sono utilizzate per la lotteria della mobilità annuale. Stando a quanto si legge nelle schede illustrative del disegno di legge AC 2679-bis, il taglio si ----© RiproduzWTlI? riservata~-II Codice abbonamento: 068391 D giustificherebbe «in considerazione dell'attuazione dell'organico dell'autonomia». Che però non dovrebbe comportare incrementi del numero dei docenti in organico. Perché il limite massimo fissato dalla legge, ad esito dei tagli operati negli anni scorsi, resta tassativo. E anche questo è un dato incontrovertibile messo nero su bianco nel dossier del servizio studi del dipartimento del bilancio della camera. Altri tagli sono previsti anche in riferimento alla figura del coordinatore di educazione fisica. Figura, questa, che è prevista oggi in tutti gli uffici periferici e che dallo settembre sarà presente solo presso gli uffici scolastici regionali. Sempre secondo quanto si legge nel dossier della camera, attualmente gli esoneri sono 118: 18 presso gli uffici regionali e 90 presso gli ex provveditorati agli studi. Un'ulteriore riduzione degli spazi per i docenti precari dovrebbe verificarsi per effetto della cessazione dei comandi. Il disegno di legge di stabilità prevede infatti che dallO settembre prossimo non sarà più possibile disporre comandi, esoneri e simili presso pubbliche amministrazioni, autorità indipendenti, enti, associazioni e fondazioni. Il divieto riguarda anche i 100 esoneri che vengono disposti in favore delle associazioni per la cura dei tossicodipendenti e i 50 esoneri in favore delle associazioni professionali. Ma sulla quantificazione, dei comandi presso le altre amministrazioni il dossier parlamentare tace. Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 17 Quotidiano Data 04-11-2014 Pagina 39 Foglio 1 La lettura del Servizio Studi della camera: scorporare anche i posti delle esternalizzazioni Assunzioni solo per il turn over Nessun aumento di organico con il piano del governo DI CARLO FORTE ono 148.100 i docenti che il governo conta di assumere dallO settembre 2015. Ma siccome le nuove assunzioni non potranno comportare alcun incremento dell'organico degli insegnanti, le immissioni in ruolo, per il momento, non potranno fare altro che coprire il turn over. E dunque, nella migliore delle ipotesi, dal lO settembre prossimo non potranno essere disposte più di 50mila assunzioni a tempo indeterminato. È quanto si evince dalle schede di lettura predisposte dal servizio studi della camera, ad uso dei parlamentari che stanno esaminando in questi giorni il disegno di legge di stabilità. Il provvedimento, infatti, è stata calendarizzato in commissione istruzione a Montecitorio per il prossimo 6 giugno (AC 26979-bis). Il piano di assunzioni è stato ipotizzato dal governo (attualmente non risulta che sia stato formalizzato in alcuna bozza di provvedimento) «in modo da poter disporre di un team di docenti che possa almeno un triennio sulla sin- ma bisognerà anche sottrargola scuola, sulle reti di scuo- re da questo numero i posti dei lavoratori appartenenti le e sugli ambiti provinciali, al personale Ata il cui lavoro anche per i posti di sostegno, viene attualmente svolto da fatte salve le esigenze di rimo- personale esterno. dulazione annuale». Ok per le La precisazione conte· assunzioni, dunque, ma a pat- nuta nel dossier sgombra to che il numero dei docenti il campo dagli equivoci della alla fine sia sempre quello: prima ora: i tagli agli organici nemmeno un insegnante in operati negli ultimi anni conpiù rispetto ad oggi. E a fugare tinueranno a dispiegare effetti ogni dubbio ci pensa sempre il sotto forma di limite massimo dossier della camera quando inderogabile al numero comdice che: «Deve, in ogni caso, plessivo delle unità lavoratirimanere fermo il disposto ve. Pertanto, ad ogni nuova dell'art. 19, comma 7, del de- assunzione dovrà necessariacreto legge 98/2011 (convertito mente corrispondere un previo con legge 111/2011), in base pensionamento. D'altra parte a al quale, a decorrere dall'an- questo tendono le azioni legano scolastico 2012/2013, le li poste in campo dai precari. dotazioni organiche del per- La reiterazione dei contratti a sonale docente, educativo ed termine, infatti, è illegittima Ata della scuola non devono solo nella misura in cui le supsuperare la consistenza delle plenza vengano disposte su porelative dotazioni organiche sti vacanti. Se i posti vengono determinata nell'anno scola- riempiti, a mano a mano che i stico 2011/2012, e deve essere titolari vanno in pensione, la fatto salvo l'accantonamento necessità della supplenze viein presenza di esternalizza- ne meno. E con essa la neceszione dei servizi per i posti sità di reiterarle. ---©RiprodU2-wne risproata_____ Ata anche per gli anni 2012 e successivi». Non solo dunque non bi. Supplemento (l cura sogna andare oltre il numero massimo di docenti e non di ALESSANDIlA RICCIAIU)I docenti attualmente in essere, aricciardi@c/a....... il Codice abbonamento: 068391 S garantire le supplenze e il tempo pieno». Per fare fronte alle assunzioni, sempre secondo il dossier del servizio studi, «la relazione tecnica stima la necessità, per il 2015, di 1 miliardo di euro - relativi ai primi quattro mesi dell'anno scolastico 2015-2016 - e, dal 2016, la necessità di 3 miliardi». Il fabbisogno, però, potrebbe risultare inferiore, perché l'esecutivo conta di recuperare 300 milioni di euro dal blocco delle supplenze brevi. Dal 2016 in poi le graduatorie a esaurimento dovrebbero cessare di esistere e il reclutamento nella scuola dovrebbe avvenire solo per concorso. Il condizionale è d'obbligo perché, sebbene l'intenzione del governo sembrerebbe quella di assumere tutti i 150mila docenti dal lO settembre 2015, tale intendimento si scontra con il limite della impossibilità di ampliare gli organici. Scorrendo le schede il· lustrative, infatti, si scopre che gli organici dell'autonomia e di rete devono essere costituiti nei limiti previsti dall'art. 64 del decreto legge 112/2008 (convertito con legge 133/2008), sulla base dei posti corrispondenti a fabbisogni con carattere di stabilità per Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 18 Quotidiano Data 04-11-2014 Pagina 39 Foglio 1 Mi,!irif017l!.a per la maturità Poz Cl sara la Buonascuolli DI ALESSANDRA RICClARDI Sarà una riforma mini della maturità, quella che a breve sarà comunicata dal ministero dell'istruzione. Con l'indicazione di come cambierà la seconda prova scritta per tutti gli indirizzi, modificati con la riforma Gelmini, e basta. Secondo quanto apprende ltaliaOggi, la riforma complessiva delle prove dovrebbe slittare a inizio del 2015, quando ci saranno i provvedimenti attuativi della Buonascuola e potrebbe comunque non riguardare gli esami che si terranno a giugno-luglio, ma andare all'anno scolastico successivo. Una decisione, quella presa dai vertici ministero dell'istruzione, che risponde a un doppio obiettivo: uno politico, ossia dare maggiore peso alla riforma complessiva della Buonascuola; l'altro, più di merito, rivedere alcune decisioni già prese, come per esempio sulla certificazione delle competenze. E cosÌ per la nuova strutturazione della prima prova scritta, i nuovi orali, la revisione della struttura della tesina, il regolamento già pronto alla firma del ministro, Stefania Giannini, torna in un cassetto. La sensazione è che, con la prima parte dell'anno scolastico quasi alla fine, comunque non si faccia più in tempo a rivedere la maturità 2015. Anche la decisione sull'abolizione dei commissari esterni, se dovesse rispuntare in sede di approvazione della legge di stabilità in parlamento oppure con i decreti attuativi della riforma della scuola . di gennaio, dovrebbe andare al 2016. Codice abbonamento: 068391 ----© Riprodu.zwne riservata-ll Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 19 Quotidiano Data Pagina Foglio 04-11-2014 40 1 LE RILEVAZIONI DIIMPRE.SALAVORO. POLETTI: SftAZIO PER 500 MILA Garanzia giovani, labirinto burocratico I Ogn~I'f!::~~~~Ilavo~}le~~~~~~m~t~: ~~€ I aranzia Giovani sale a quota 273.124 iscrizioni, di cui 76.003, il 28%, sono giovani presi in carico e profilati. Mentre 29.229 sono i posti di lavoro disponibili. Un trend, quello delle registrazioni, salito negli ultimi due mesi a 50mila iscrizioni al mese, come ha sottolineato in Commissione lavoro del Senato il ministro del lavoro Giuliano Poletti indicandolo come «un buon risultato». Dedicato ai 2.254.000 giovani tra i 15 e i 29 anni che né studiano né lavorano Ci Neet), di cui circa 1,27 milioni hanno fino a 24 anni e tra questi 181mila sono stranieri, cioè il21 % dei ragazzi di questa fascia di età, il programma Garanzia Giovani «più che uno strumento efficace per offrire concrete opportunità di lavoro a centinaia di migliaia di giovani italiani, si è purtroppo rivelato un labirinto burocratico che non conduce da nessuna parte», osserva il Centro Studi ImpresaLavoro nella ricerca "Illabirinto della Garanzia Giovani" (www.impresalavoro.org). Analizzando i report periodici del ministero del lavoro dall'avvio del programma, il 1 maggio scorso, fino al9 ottobre, quando vi avevano aderito 250.770 giovani, di cui 59.150 sono stati poi effettivamente presi in carico dal sistema di Garanzia Giovani ed erano stati offerti 25.747 posti di lavoro. Nu- G tobre, come riportiamo in apertura del !. nostro articolo, ma che sostanzialmente confermano la conclusione di ImpresaLavoro: ogni ragazzo preso in carico è costato sin qui 25.600 euro e ogni offerta di lavoro ci è costata finora la somma • ragguardevole di 58.700 euro. . «Sulla base dei dati sui Neet - spie- . ga Giancamillo Palmerini, curatore ! della ricerca, «il nostro Paese riceverà I infatti risorse, a titolo della YEI (Youth I Employment Initiative), pari a circa :l 567 milioni di euro. A questi si dovrà sommare un pari importo a carico del FSE, oltre al co-finanziamento nazionale. La disponibilità complessiva del programma sarà, pertanto, pari a circa 1.513 milioni di euro». Risorse su cui è intervenuto Poletti in Commissione lavoro al Senato, indicando in 1,5 milioni la platea massima potenziale di giovani e in 900mila quella ragionevole, ma precisando che le risorse disponibili sono in grado di garantire il servizio potenzialmente a 400-500mila giovani». A oggi, ha aggiunto, «complessivamente sono stati impiegati 561milioni di euro». Secondo l'analisi di ImpresaLavoro, la maggior parte delle occasioni di lavoro è concentrata al Nord, ben il 71,7%, contro il 14,3% al Centro e il 13,9% al Sud, quelle all'estero rappresentano solamente lo 0,1 %: percentuali rimaste invariate nel corso del mese. Ii I ---© RiprodU2wne riservata-' Codice abbonamento: 068391 "'-'-~~~ ALH.ND.\ :--CIIOI \ ~--"'"""'" Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 20 Quotidiano Pagina 04-11-2014 40 Foglio 1 Data lIiwt.m,'9iJiMU jR3;lli iiU;;;li.,tgimli Tfa, fuori le telematiche Dimissioni al Cineca 'I. l DI SANDRA CARDI . on c'è pace per il Miur. E per il Cineca. Nel giro di due settimane hanno dovuto incassare gli errori per l'avvio dei Tfa, i tirocini formativi attivi, e per i test del primo concorso nazionale per l'accesso alle Scuole di specializzazione in Medicina, svolti da martedì 28 a venerdì 31 ottobre. In questo caso, il Miur è stato costretto ad annullare le prove scritte per una «grave anomalia»: sono state invertite le prove dell'Area Medica e dei Servizi Clinici. I test saranno ripetuti il 7 novembre. Il Cineca si è assunto la piena responsabilità di quanto accaduto e si è detto pronto a farsi carico degli eventuali danni economici derivanti agli studenti (dovranno rifare le prove). Il presidente del Cineca, Emilio Ferrari, si è dimesso e ha spiegato: «Quello che purtroppo si è verificato è stato un errore di caricamento dei dati relativi alla parte comune dell'aerea medica, svolta il mercoledì, e quelli relativi all'area dei Servizi clinici, svolta due giorni dopo, c'è stato un caricamento incrociato nel blocco delle domande. Questo purtroppo è quello che si è verificato». Intanto sul fronte dei Tfa, i Coreco, i comitati regionali, così come da indicazione del ministero dell'istruzione, hanno provveduto a rivedere le offerte formative delle università nelle regioni dove si sforava il tetto di posti autorizzato dal Miur. I riallineamenti sono stati comunicati anche al ministero dell'istruzione oltre che al Cineca perché siano caricati. Le novità più vistose in Lombardia e Campania, dove sono state estromesse le università telematiche che non avevano precedentemente concordato i loro piani in sede Coreco. Ora i candidati saranno chiamati a rivedere le scelte delle sedi di esame. Il dicastero guidato da Stefania Giannini non ha voluto concedere proroghe, le prove dovranno concludersi entro il prossimo 30 novembre. N t ---© Riproduzinne riseroata ____ Codice abbonamento: 068391 "'-'-~~~ ALH.ND.\ :--CIIOI \ ~--'"""""'" Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 21 Quotidiano Pagina 04-11-2014 40 Foglio 1 Data Report tra dirigenti e docenti. Alto gradimento nelle regioni del Sud, scettico il Centr~ Test Invalsi sÌ, ma a uso interno Solo il 2,20/0 delle scuole li presenta a soggetti esterni DI EMANUELA MICUCCI isultati delle prove Invalsi utilizzabili dai singoli insegnati e dal consiglio di classe. Lo chiedono i docenti e dirigenti scolastici che hanno partecipato all'indagine online condotta dall'Invalsi coinvolgendo 9.968 insegnati di italiano e matematica e 1.561 presidi (www. invalsi. it). Oltre la metà dei docenti esprime un giudizio positivo sull'utilizzabilità dei risultati delle rivelazioni. Notevoli le differenze territoriali. I più entusiasti i docenti del Sud con il 70,2% favorevole e punte del 72,3% in Campania, del 74,1% in Puglia, le prime tre regioni. Seguite da Calabria (69,1%) e Sicilia (67,2%). Mentre la Sardegna è ultima con 50,4% di giudizi positivi, preceduta da Toscana (52,5%) e Liguria (56%). In generale, sono più severi su questo aspetto i docenti del Centro (58,3%). R Favorevoli all'utilizzo dei risultati delle prove Invasi anche i dirigenti scolastici: per il 70% devono servire all'autovalutazione da parte della singola scuola e per circa il 60% a confrontare i livelli di apprendimento tra le classi di una stessa scuola. Al contrario, una minoranza di capi d'istituto ritiene che debbano essere utilizzati per valutare gli studenti nel corso dell'anno, contribuendo a definire il loro voto finale, e che debbano essere pubblicati per effettuare confronti tra i livelli di apprendimento tra diverse scuole. Un quadro che si ripete identico tra i docenti. I risultati delle prove nelle scuole, rivelano i presidi, vengono utilizzati prevalentemente per una discussione all'interno del collegio dei docenti (33,8%) o con gli insegnanti di una medesima disciplina (18,6%) o con i singoli docenti ~14,9%), opp~re. comment~ti m una COTIUDISSlOne appOSIta (15,1%). Una minoranza dell'8% li presenta ai genitori durante le assemblee di istituto, ancora meno i casi di scuole che li discutono con il presidente del consiglio d'istituto (7,4%). Quasi nessuno (2,2%) li presenta ad altri soggetti esterni alla scuola. Secondo i presidi, poi, i membri del consiglio di istituto e i genitori hanno un giudizio positivo sulle prove Invalsi, mentre meno positivo è quello di studenti e insegnanti. Inoltre, i dirigenti delle macro-regioni Nord Ovest e Nord Est percepiscono un giudizio migliore su~e prove per tutte e quattro le categorie rispetto ai dirigenti delle scuole del Sud e delle Isole. «I risultati della ricerca confermano un'evoluzione positiva nel rapporto delle scuole con la valutazione - commenta Annamaria Aj.ello, presidente Invalsi - gli insegnanti e i dirigenti coinvolti riconoscono l'utilità delle informazioni che restituiamo alle scuole sui risultati delle prove e ne fanno tesoro soprattutto per un confronto tra docenti e per i processi di autovalutazione». Tuttavia, quando si chiede agli insegnanti di analizzare il divario territoriale nei risultati delle prove e quello nelle competenze degli studenti, ritengono che siano in parte o per nulla risolvibili attraverso l'azione dei docenti e del preside. Tra le principali criticità, la presenza della prova nazionale nell'esame di terza media e sua incidenza sulla valutazione finale degli alunni. «Le criticità ci servono - osserva Ajello - per continuare a migliorare e possono fornire utili indicazioni anche per scelte politiche e istituzionali che sostengano le scuole per una didattica efficace anche attraverso gli strumenti della valutazione". - - © Riproduzione riservata-II Ecco il calendario delle prove , Si parte con la primaria tnvalsil prove ai nastri di partenza il l) maggio 2015 con la primaria: lettura in II e italiano per gli alunni della stessa classe e per i compagni di V. n giorno dopo i bambini di Il e V affronteranno conti, problemi e geometria con la prova di matematica e risponderanno, se in V, al questionario studente. n 12 maggio sarà dedicatiJ alle prove Invalsi in Il snpe'riore: tutto in un giernOt italiano, matematica e questionario dello studente. Infine, il 19 giugno ci sarà la prova nazionale pergliaIlinni alle prese con l'esame di terza media. "\- Codice abbonamento: 068391 -----© Riproduziorue riseruata-e Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 22 Quotidiano Pagina 04-11-2014 41 Foglio 1 Data A4enegale (Ca' Foscar~: bene iniziare con i bambini del terzo anno della primaria CIiI., senza prof adeguati non va Insegnare una materia in lingua straniera non è da tutti DI. EMANUELA MICUCCI dare maggiore sostegno al CIiI, specie in questa fase iniziale. Le scuole, grazie all'autonomia, hanno la possibilità di gestire fondi e risorse in progetti di questo tipo. Lavorando su finanziamenti ad hoc, incentivi e piani orari dei docenti, si potrebbe creare un team di esperti CIiI (un esperto, eventualmente esterno, di metodologia CIiI, un docente di lingua straniera, un docente di ciascuna disciplina coinvolta). Magari tra Reti di scuole, così da ridurre i costi e favorire lo scambio di buone pratiche, aiutando i nuovi docenti CIiI anche nella preparazione dei materiali. D. Quali le criticità da risolvere? R. Una riguarda la rivisitazione del curricolo per un'integrazione reale di percorsi CIiI. Si sa, il CIiI «rallenta» in un certo senso i ritmi del programma: è un tipo di didattica più interattiva che richiede processi più lenti. La seconda criticità è il problema ancora irrisolto dell'essere chiamati a insegnare/apprendere con una didattica per competenze ma essere poi valutati nelle conoscenze. D. Capitolo risorse economiche. La Buoq.a Scuo- la non le indica. E possibile ipotizzarle? R. Difficile ipotizzare dei costi reali, specie perchè non è ancora chiaro in che termini viene richiesto l'inserimento del Clil nella primaria e alle medie. La necessità è formare i docenti prima di tutto al raggiungimento delle competenze linguistiche necessarie. Successivamente, bisognerà pensare a corsi metodologici CIiI mirati ai vari gradi di scuola. D. Quanto tempo occorre per formare i docenti e per far partire il CIiI? R. Per riuscire ad ottimizzare i tempi e rendere plausibile l'inserimento del CIiI nei vari ordini di scuola già tra un paio di anni, ci si potrebbe muovere su due fronti contemporaneamente: a livello ministeriale, attivando già nel 2015 dei corsi linguistici e metodologici Clil per i docenti interessati, possibilmente realizzati da università ed enti di formazione già abilitati dal Miur; a livello territoriale, di scuole e Reti di scuole, investendo in formazione interna e in condivisione del know how di docenti già formati o in formazione, con gli adeguati riconoscimenti di carriera. ----© Riproduzione riservata-lll Codice abbonamento: 068391 cuoIa primaria·«ambiente favorevole al Cli!», ma l'«urgenza principale» è «reperire docenti che abbiano un alto livello di competenza linguistica (C 1)". Marcella Menegale, esperta di CIiI dell'università Ca' Foscari di Venezia, commenta con ltaliaOggi la proposta della Buona Scuola di introdurre alla primaria e alle medie il Clil, l'insegnamento in lingua di una materia non linguistica. , Domanda. E realistico iniziare il CIiI alla pri. maria? Risposta. Non solo è realistico, ma è auspicabile, se si vogliono davvero potenziare le abilità linguistiche e cognitive degli studenti. Il CIiI, un apprendimento migliore delle lingue straniere e l'adozione di una didattica più interattiva ed esperienziale il cui fine ultimo sia lo sviluppo di competenze disciplinari. I bambini più piccoli, alla primaria, hanno una spiccata propensione all'apprendimento delle lingue straniere e sono più abituati a lavorare in gruppo, a sperimentare nuovi metodi, a manipolare una maggiore varietà di testi (scritti, orali, immagini, ecc). Ma è necessaria una continuità per garantire una verticalità nel curricolo Clil che prosegua anche alle scuole medie. D. A quale classe e su quale materie puntare con ragazzi cosÌ piccoli? E alle medie? R. La scelta di attuare il CIiI in una o nell'altra materia dipenderà dal fatto di avere un insegnante con le necessarie competenze linguistiche e metodologiche. Ma esistono alcune discipline che si prestano maggiormente in fase iniziale: ad esempio, nelle scienze véngono frequentemente usati codici non verbali (mappe, tabelle, grafici ecc.) che facilitano la comprensione dei contenuti e, grazie dimostrazioni e esperimenti, gli studenti riescono a consolidare meglio le conoscenze. Per quanto riguarda l'età, i risultati più evidenti si hanno con bambini dalla III o IV primaria in su, perchè partono con una competenza linguistica minima di base. D. Se dovesse dare un consiglio al governo, cosa suggerirebbe? R. Credo sia necessario Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 23 Quotidiano Data Pagina Foglio 04-11-2014 41 1 E il Miur abbassa i livelli linguistici Per insegnare basta anche il B.l DI~GELAIULL\NO on solo lingue straniere a partire dalla scuola dell'infanzia. Nella ricetta «Più lingue a scuola» ideata dal governo nella Buona Scuola un ingrediente «fondamentale» - si precisa nel documento - è «che una parte di ciò che i bambini imparano sia veicolata direttamente in lingua straniera, potenziandone l'apprendimento nella scuola primaria». Largo, allora, al cm, una metodologia didattica con cui si insegna in lingua di una materia non linguistica (ad esempio, scienze in inglese). Introdotto dal ministro dell'istruzione Mariastella Gelm"ini, da quest'anno il Clil è obbligatorio per il Vanno dei licei e degli istituti tecnici, dopo l'avvio sperimentale nei linguistici dove parte già dalla III. La riforma della scuola delineata dalle linee guida del governo Renzi adesso intende estendere il Clil «significativamente» anche alla scuola primaria e alle medie «attraverso un potenziamento del Piano di Formazione dei docenti». Con un'attenzione specifica, appunto, «alla preparazione dei docenti per l'insegnamento delle loro discipline in lingua straniera». Obiettivo generale è portare gli studenti durante il proprio percorso di studi «almeno a. un apprendimento di livello B2 per la lingua straniera principale». Ma la formazione dei docenti è l'ostacolo maggiore all'avvio del CIiI e, \ in prospettiva, alla sua estensione nel- ---© Riproduzinne riseroata---lll Codice abbonamento: 068391 N la primaria e nelle medie. Per diventare insegnate di Clil, infatti, occorre un'abilitazione in materia non linguistica (es. arte), un livello alto Cl di conoscenza della lingua straniera con cui si intende insegnare quella materia curricolare (es. inglese), una formazione specifica in CliI. Ma se trovare insegnanti con livelli CIcli conoscenza di una lingua straniera è risultato molto difficile, i ritardi del Miur nell'attivare i corsi di formazione per gli insegnanti interessati ha di fatto portato ad abbassare i requisiti richiesti ai docenti. Da una parte i corsi per la formazione stati attivati a partire dal 20132014, dall'altra il livello di competenza della lingua veicolare (es. spagnolo) non è più lo Cl. Basta anche solo un B2, cioè quello chiesto agli studenti alla maturità e confermato come obiettivo anche nella Buòna Scuola. Non solo. Se un insegnante sta frequentando un corso di abilitazione al Clil, il livello richiesto si abbassa ulteriormente a BI, quello fissato alla fine del biennio delle superiori. C'è, poi, la questione del mancato riconoscimento del merito. Motivo per cui docenti di materia non linguistica (es. storia) che già avrebbero le competenze linguistiche necessarie per insegnare in CIiI hanno scelto di non farlo, perché sarebbe solo un impegno aggiuntivo senza riconoscimento della propria specializzazione. Del merito, appunto. Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 24 Quotidiano Data Pagina Foglio 04-11-2014 41 1 Sicureua stradale in pista a scuola La sicurezza stradale inizia a scuola. La Polizia Locale del Comune di Milano promuove l'sa edizione del concorso «Ciak si guida film festival a.s. 2014/2015» collegata ad EXPO 2015 che ha come tema il Free movin, «Giovani in movime'!to per nutrire il pianeta di idee e àzioni responsabilÌ». E un concorso rivolto a tutte le scuole primarie e secondarie di I e II grado di tutto il territorio nazionale che si sviluppa nell'ambito ' Piano Nazionale Sicurezza Stradale del Ministero Infrastrutture e Trasporti e Regione Lombardia. Gli studenti potranno partecipare proponendo: uno spot sulla sicurezza stradale della durata compresa tra un minimo di 30 secondi e un massimo di 1 minuto o un fumetto realizzato da un massimo di 6 fogli. Eobiettivo è la sensibilizzazione di bambini e ragazzi sui corretti comportamenti da tenere sulla strada e diffondere la conoscenza delle norme da seguire per la sicurezza, l'importanza del rispetto delle regole, il valore della vita. In generale, educare a una guida sicura e sviluppare una maggiore capacità di percezione dei rischi che si corrono sulla strada. I partecipanti dovranno iscriversi entro il 31 gennaio 2015 ed inviare gli elaborati entro il 20 febbraio 2015. La Polizia Locale individuerà una commissione composta da esperti di cinema, comunicazione ed educazione stradale, che proclamerà i migliori filmati e fumetti venerdì 27 marzo 2015 a Milano con una cerimonia di premiazione. Info: www.comune.milano.itlciaksiguida Michela Dei ~Riproduzif)J", riseroata----a Codice abbonamento: 068391 I progetti possono essere segnalati all'indirizzo: a:ziendascuola@Class.it Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 25 Quotidiano Pagina 04-11-2014 42 Foglio 1 Data L'ESPERTO RISPONDE/ Il caso di un docente delle superiori e dei diversi pagamenti Ore eccedenti e sostituzioni La differenza pesa sul cedolino Le ore di supplenza vanno pagate di più: 35 euro ciascuna Il lavoro part time fa saltare la riserva Sono una docente inserIta nelle graduatorie ad esaurimento per la scuola primaria, beneficiaria della riserva dei posti in quanto invalida civile. Nell'attesa di ricevere un incarico annuale o il ruolo posso accettare un contratto part time presso uno studio di commercialisti senza perdere il beneficio della riserva? Una volta ottenuta l'assunzione in ruolo posso stipulare un contratto part time sempre presso lo stesso studio in orario coincidente con quello obbligatorio presso la scuola? comunque fatto i conti e 1/78 del mio stipendio lordo sarebbero 41€, mentre il loro calcolo deriva da 1/'l8 dello stipendio netto (appunto i 27,09€). Chi ha ragione? Quali le strlJ.deper ottenere l'integrazione in caso fossi io ad aver ragione? Antonio Colucci Torino a normativa citata. dall'amministrazione regola attualmente le cosiddette ore L eccedenti. Vale a dire, le ore disponibili che residuano in organico dopo l'assegnazione dei docenti alle classi. Nel caso rappresentato dal lettore, la normativa di riferimento, invece, è costituita dal vigente contratto collettivo nazionale di lavoro che, a questo proposito, prevede che ogni ora di lezione prestata per sostituire altro docente debba essere retribuita nell'ordine di 35 euro lordi per ogni ora. CarloForte rapporto di lavoro subordinato, purché non con altre pubbliche amministrazioni, ma a condizione che il rapporto dj lavoro con la scuola sia in regime di part-time non superiore al 50 per cento. Franco Bastianini Dipendenti statali, pensioni diverse È vero che nell'ordinamento previdenziale statale esistono distinti istituti in materia di trattamento pensionistico ai quali possono accedere i pubblici dipendenti e il personale della scuola a seguito di infermità non dipendente da causa di servizio? Se è vero in cosa si . lettera firmata distinguono? Giacomo Lentini -Mi Affinché la nomina quale riservista possa essere conferita È vero. Con riferimento in è necessario che l'interessato risulti disoccupato al momen- particolare al personale della to della convocazione da parte scuola due sono le tipologie dell'ufficio scolastico regionale (pensione di inidoneità e pensione di inabilità) che possono o provinciale competente. Un rapporto di lavoro, trovare applicazione quando ancorché in regime di part la cessazione dal servizio è dotime, fa venir meno il diritto vuta appunto all'esistenza di una infermità non dipendente alla riserva. Dopo l'assunzione in ruolo da causa di servizio. Per accedere alla pensione è possibile accettare un altro di inidoneità il dipendente deve essere riconosciuto, da una apposita commissione medica, permanentemente inidoneo allo svolgimento delle funzioni e poter fare valere almeno 14 anni, 11 mesi e 16 giorni di contribuzione. Il calcolodella pensione viene disposto in relazione agli anni di contribuzione. Per accedere invece alla pensione di inabilità il dipendente deve essere riconosciuto, secondo la giurisprudenza della Corte di Cassazione, permanentemente e assolutamente inidoneo a svolgere una attività lavorativa in grado di assicurare accettabili livelli esistenziali compatibili con1e residue capacità lavorative nonché con il rispetto della dignità della persona. Sussistendo le predette condizioni, unitamente al requisito contributivo di cinque anni, di cui almeno tre nel quinquennio precedente alla decorrenza della pensione di inabilità, il trattamento pensionistico sarà calcolato secondo le disposizioni dell'articolo 2, comma 12, della legge 335/1995( il massimo della contribuzione figurativa raggiungibile in relazione all'età pensionabileJ. Nicola Mondelli Quando non si rispettano le fasce di reperibilità Un operatore scolastico, docente o ata, assente per malattia, esente da visita fiscale perché trattasi di patologia per cui è stata riconosciuta l'invalidità civile, può uscire di casa liberamente anche nelle fasce di reperibilità oppure può essere controllato. dal dirigente scolastico e essere sottoposto a sanzione? Marco Cavalli Caserta Il lavoratore riconosciuto invalido civile che si assenta dal servizio per malattia collegata alla patologia per cui è stato riconosciuto la condizione di invalido non è tenuto al rispetto delle fasce di reperibilità, né il dirigente scolastico può disporre alcun controllo, tanto meno a sottoporlo a sanzione disciplinare. I riferimenti normativi sono i seguenti: art. 2 del DM 18 dicembre 2009, n. 206 e in parte anche il decreto legislativo 18 luglio 2011, n. 119. Franco Bastianini ----© Riproduzione riservata----ll Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 26 068391 ono un docente di Istituto secondario di secondo grado. Ho effettuato due ore di sostituzione di colleghi assenti e dal cedolino dello stipendio ho appreso che tali ore mi sono state retribuite con 27.09€lordi (pari a circa 1/78 del mio stipendio netto). Alla mia richiesta al dirigente scolastico di integrazione di tale retribuzione a 35€ lordi/ora derivante, a mio avviso, dal CCNL in vigore del 2006/2009 (giuridico) e 2006/2007 (economico)Capo VIII - Tabella 5 in cui è specificatamente menzionata tale voce «Ore aggiuntive per insegnamento e sostituzione di colleghi assenti», il dirigente ha risposto che sono da ritenere ancora valide norme molto più vecchie (Art. 70 comma 3 CCNL 4.8.1995; Art 6 DPR 10.4.1987 n. 209; Art 3 comma lO DPR 23.8.1988 n. 399) che richiamano alla: retribuzione con 1/78 dello stipendiQ lordo. Ho Codice abbonamento: S Quotidiano il manifesto Data Pagina Foglio conoscenza - evidenzia Pantaleo - il lavoro deve essere considerato una risorsa da valorizzare e non merce. Senza il rinnovo dei contratti non ci può essere buona scuola, buona università, buona ricerca e buona afam. Basta con i -tagli, con politiche che spingono verso la privatizzazione dei saperi e la cancellazione del diritto allo studio". «II precariato - sostiene Pantaleo mortifica competenze e talenti e umilia le nuove generazioni. Il cambiamento non può significare fare gli interessi dei più forti allargando le disuguaglianze. Rivendichiamo più giustizia sociale e meno chiacchiere". Codice abbonamento: 068391 8 NOVEMBRE: SCUOLA IN PIAZZA CON I PUBBLICI Scuola, università, ricerca e afam saranno in piazza alla manifestazione sindacale unitaria dei i comparti pubblici. Lo annuncia il segretario generale della Flc Cgil, Mimmo Pantaleo spiegando che «rinnovo dei contratti nazionali, sblocco della contrattazione decentrata e supera mento della legge Brunetta, no al blocco degli scatti di anzianità, investimenti e contrarietà agli ulteriori tagli contenuti nella legge di stabilità, stabilizzazioni e diritti per i precari saranno i temi centrali della mobilitazione •. «In tutti comparti della 04-11-2014 3 1 Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 27 Quotidiano IL ,,"~MATTINO la Data Pagina Foglio 04-11-2014 37 1 /2 Concorso ancora non conci uso: ping pong tra tribunaii regionali, l'ultima udienza fissata per il giorno 20 Presidi, nuova tappa al Tar: idonei nel limbo Graduatoria chiusa nel cassetto incerti i tempi della pubblicazione Una sentenza rallenta le nomine Elena Romanazzi I documenti sono passati da diversi Tribunali amministrativi. Prima il Tar Campania, poi quello del Lazio, di nuovo in Campania, un passaggio fondamentale al Consiglio di Stato e ora di nuovo al Tar del Lazio. Un ping pong estenuante. Si tratta del concorso dei dirigenti scolastici. Le date sono emblematiche. Prova preselettiva il15 ottobre 2011 per 224 posti disponibili. Un esercito di candidati alla prova preselettiva, 5539, superata alla fine da 1900 persone. Poi gli scritti che hanno dimezzato la pattuglia ed ha ammesso agli orali 959 candidati. Il concorso è stato bandito quasi due anni fa: il 13 luglio 2011. A gennaio 2013 sono iniziati gli orali, a febbraio dello stesso anno, si è bloccato tutto sempre per i ricorsi. Poi le prove si sono concluse. Sono passati otto mesi. Da allora ad oggi, malgrado le procedure siano chiuse, manca ancora la graduatoria, o meglio il coraggio di pubblicare la graduatoria che potrebbe sempre essere integrata come è accaduto altrove. E i dirigenti restano nel girone dei «sospesi». I motivi? Sempre i ricorsi. L'ultimo verrà discusso il prossimo 20 novembre a Roma, Tar Lazio. Riguarda la posizione di 43 persone che hanno fatto gli scritti e gli orali, li hanno superati, ma sono stati esclusi perchè non avevano superato la prova preselettiva. Una vicenda ingarbugliata. Se la prova preselettiva non l'hanno superata perchè sono stati ammessi? Sempre il Tar, quello regionale questa volta, il giorno prima degli scritti li ammise con riserva considerando il test «non è concorsuale ai sensi del bando». Un bel caos. Al quale si è aggiunta anche l'inchiesta della Procura di Torre Annunziata per presunti condizionamenti. Inchiesta che vede numerosi indagati. Dalla conclusione degli orali sono passati otto mesi. I posti disponibili ci sono. Almeno 100 scuole aspettano un preside. Sempre che arrivi. L'ultima decisione del Tar del Lazio, se accoglie l'istanza al momento di una sola ricorrente difesa dall'avvocato Renato Labriola, rallenta comunque tutta la procedura. Per lo sblocco del concorso che sta assumendo i contorni di una vera e propria farsa in barba a quanti hanno studiato, lavorato per mesi per sostenere ben quattro prove, si è costituito un gruppo di coordinamento per la rivendicazione delloro diritto alla pubblicazione della graduatoria. Diverse le manifestazione organizzate. Il caso è finito anche in Commissione Cultura alla Camera. Ma ad oggi nessuno ha scritto nero su bianco l'elenco degli idonei. Si aspetta forse il 20 novembre? Il neo direttore scolastico regionale Luisa Franzese aveva promesso alle organizzazioni sindacali di accelerare i tempi e dirende- tappe La selezione nel2011 gli orali nel2014 Sono 224 i posti disponibili re pubblica la graduatoria. Franzese ha nominato una commissione ad hoc, sostituendo qualche precedente commissario, per esaminare i titoli dei vincitori del concorso. Un esame che si è concluso. La graduatoria sembra che esista ma sta prendendo solo polvere in un cassetto. E nessuno sa quando verrà finalmente pubblicata. Entro l' anno? N e12015? I sindacati aspettano sull' argomento un po' di chiarezza da parte dell'Ufficio scolastico regionale, dal direttore Luisa Franzese che non ha dato seguito alla promesse pur potendolo fare dal momento che il Consiglio di Stato abbia confermato la piena legittimità dell' operato dell' amminsitrazione ribadendo implicitamente che la giurisdizioneamministrativaèdaintendersi separata da quella penale. «Il danno economico e professionale - scrive Patrizia Rateni, docente e vincitrlce del concorso che gli idonei al concorso stanno ricevendo in termini di carriera, di spendibilità del titolo nei concorsi e nelle graduatorie d'istituto sarà il motore inarrestabile di richieste legali di risarcimento danni allo Stato». Non c'è solo questo. C'è la beffa, grandi realtà scolastiche in reggenza, promesse mancate e una attesa infinita che non ha niente a che fare con «la buona scuola» e il «merito» invocatia più riprese dal ministro dell'Istruzione Giannini e dal premier Renzi. Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non Codice abbonamento: 068391 Disattese le promesse del direttore Franzese gli istituti restano in reggenza riproducibile. Pag. 28 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio 04-11-2014 47 1 Niente replica dell'esame Test di medicina, valutate solo le domande pertinenti le con gli aspiranti medici già pronti a ricorsi di massa. Il ministero, così, ha deciso fa sapere una nota - di «procedere con il ricalcolo del punteggio» dei candidati ai test di ammissione alle scuole di medicina «neutralizzando le due domande per Area che sono state considerate non pertinenti». LA CORREZ10NE Il punteggio sarà ricalcolato La scelta del ministro per tenere conto degli sforzi personali ed economici dei candidati Dopo una valutazione da parte della Commissione nazionale incaricata questa estate di validare le domande del quiz si è deciso che 28 domande su 30 sono comunque valide ai fini della selezione: «I settoriscientifico-disciplinari di ciascuna area sono infatti in larga parte comuni». Una soluzione, questa, nata soprattutto «per tutelare - spiega la Giannini - gli sforzi personali e anche economici dei candidati e delle loro famiglie a seguito del grave er- rore materiale commesso dal Cineca». Qyindi le prove già effettuate sono salve e non dovranno essere ripetute. Il lieto fine però non è scontato. Anche perché ci saranno comunque sempre degli scontenti. In particolare tutti quelli che saranno esclusi dalle scuole di specializzazione e che potranno "appigliarsi" all'anomalia dei test per fare ricorso: i posti disponibili (con borsa di studio annessa) sono solo 5500 su 12.168 candidati che si sono presentati alle prove. E già ieri aspiranti specializzandi, studenti e associazioni di categoria erano sul piede di guerra con un presidio di fronte al ministero dell'Istruzione. Un appuntamento analogo è stato fissato anche per domani. Le intenzioni degli studenti, almeno prima che arrivasse la notizia del "salvataggio" delle prove da parte del ministro, erano chiare: no a soluzioni tampone che darebbero comunque adito a ricorsi e via libera invece all'erogazione di Ùmte borse di studio per quanti sono i partecipanti al concorso. Basterà la soluzione in extremis del Miur ad accontenate tutti? ' , , I , © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice abbonamento: 068391 Marzio Bartoloni «Le prove per l'accesso alle Scuole di specializzazione in Medicina del 29 e 31 ottobre non dovranno essere ripetute. Abbiamo trovato una soluzione che ci consente di salvare i test». L'annuncio del ministro Stefania Giannini è arrivato a sorpresa ieri sera dopo una giornata piena di polemiche e la minaccia dei 12mila aspiranti medici pronti a class action e una pioggia di ricorsi dopo che sabato scorso il ministero dell'Istruzione aveva annunciato di voler annullare le prove del primo concorso nazionale. A far decidere di azzerare le prove era stata la scoperta di una «grave anomalia»: in pratica erano state invertite dal Cineca - il consorzio del Miur che si occupa dei quiz -le 30 domande di una selezione (quella dell'area medica) con un'altra (quella dei servizi). Un pasticcio che ha convinto il ministero a chiedere di ripetere le prove il? novembre. Invece ieri la retromarcia: a pesare sono stati soprattutto i "consigli" dell'avvocatura dello Stato che ha studiato il delicato dossier e i timori di trovarsi di fronte a un maxi contenzioso lega- Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 30 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio 04-11-2014 6 1 Con la sessione di bilancio disco verde solo ai Ol in scadenza Lavoro e riforme istituzionali lasciano il passo alla Stabilità ROMA È iniziata ufficialmente ieri alla Camera la sessione di bilancio, con l'ingresso della Legge di stabilità 2015. La madre di tuttii provvedimenti ha pressoché spinto nei cassetti tutte le altre leggi in cantiere in Parlamento. Almeno a Montecitorio, compresi il Jobs act e le riforme istituzionali con l'addio al Senato. Uno stop che durerà per tutto novembre. Gli spazi di lavoro saranno riservati solo ai decreti legge, anche se sono appena due quelli oggi in vigore. E di peso: la riforma della giustizia civile (su cui oggi la Camera sarà chiamata a votare la fiducia) e lo Sblocca cantieriSblocca Italia (al Senato), che tra l'altro sono a unfùo della decadenza: martedì u. La stabilità2015 catalizza i lavori parlamentari. Ma non per questo potrà mettere dietro la lavagna un dibattito politico acceso anche all'interno del Pd, e un confronto tra il Governo e i sindacati che giorno dopo giorno sale di tono. Come dire che, tra un occhio ai conti e uno all'arena della politica e dello scontro sociale, per Matteo Renzi si conferma la previsione di un autunno di fuoco. Senza scordare che Palazzo Chigi deve ancora mantenere parecchie, forse troppe, promesse: gli altri disegni di legge sulla giustizia desaparecidos (sono 5, varati dal Cdm mamai approdati in Parlamento), la cosiddetta "buona scuola". Per non dire di tutti i tasselli della legge delega fiscale ancora da applicare dopo il 730 (dichiarazione dei redditi) precompilato, benedetto giovedì dal Consiglio dei ministri. E ancora una leg- Il governo ha chiesto ieri la fiducia sul Dl giustizia civile che sarà votata oggi. Più che probabile lo stesso destino per lo sblocca-Italia ge che prima ancora di nascere già fa tremare parecchie corporazioni e mille interessi: la legge annuale sulla concorrenza. Il cammino della Stabilità non si annuncia del tutto in discesa. E i tempi di esame alla Camera saranno strettissimi, lasciando già prefigurare almeno due voti di fiducia (prima a Montecitorio, poi a Palazzo Madama) e un passaggio ancora più rapido al Senato, con il rischio di una terza lettura della Camera. Come dire che tutto, se andrà bene, finirà sotto Natale. Come sempre. Ieri intanto sono iniziate le audizioni della commissione Bilancio. Le altre commissioni devonc dare il loro parere entro giove· dì 6. Poi dopo il voto della manovra in commissione Bilancio il testo della manovra approderà in aula a Montecitorio lunedì 24. E di qui andrà di corsa al Senato. Sui decreti legge il Par lamento continuerà a lavorare. La Camera vota il decreto sulla giustizia civile, il Senato lo Sblocca-Italia. Il governo ha annunciato ieri la richiesta del voto di fiducia sul DI giustizia, che sarà votato oggi. Più che probabile lo stesso destino per lo Sblocca-Italia (in commissione sono stati presentati oltre 900 emendamenti). Restano fermi i "semplici" disegni di legge. Anche il Jobs act (che tra l'altro è inParlamento da 214 giorni): questa settimana la commissione Lavoro alla Camera è impegnata con la Stabilità e solo la successiva si occuperà del testo. La presentazione degli emendamenti dovrebbe arrivare attorno al 12 novembre. I(,RIPRODUZIONE.RISERVATA ~?~::~~;Z~:i;;;;~~r~:;~~-!! ~ ~.j'.'/", ~/,,~;'- ';~.;~: \~f~ .. Codice abbonamento: 068391 ::- '~!-.::~ : .:'~ -' Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 43 Quotidiano COBBIEBE DELLA SEBA Data 04-11-2014 Pagina 2 Foglio 1 Bankitalia: bene la manovra, evitata spirale recessiva La liquidazione in busta paga sia temporanea. L'Istat avverte: crescitafenna allo 0,5% «Tfr anticipato, rischio pensioni» Secondo Banca d'Italia la legge di Stabilità realizza «una significativa riduzione» del cuneo fiscale sul lavoro e finanzia «riforme potenzialmente importanti» nel campo dell'istruzione e del mercato del lavoro. Non mancano alcune perplessità: il Tfr in busta paga ad esempio «inciderebbe negativamente sulla capacità della previdenza complementare di integrare il sistema pensionistico pubblico. Anche l'aumento di Iva e accise a garanzia degli obiettivi di bilancio alimenta dubbi ROMA La Banca d'Italia promuo-· ve la manovra di bilancio del 2015, ma avverte che lo spostamento del Tfr in busta paga dovrà restare una misura temporanea per non compromettere i trattamenti previdenziali. E sottolinea che !'impatto della manovra sulla crescita dell'economia, che l'Istat giudica quasi nullo, e sul quale lo stesso governo è molto prudente, dipenderà dalle «modalità con cui verranno effettuati i tagli di spesa». Bisognerebbe evitare di colpire gli investimenti anche degli enti locali, benché ci sia il rischio di un aumento delle tasse regionali sottolineato ieri anche dalla Corte dei Conti, tagliare gli sprechi e ridurre i regimi agevolati. La stessa ricetta che, secondo BankitaIia, dovrà essere usata per scongiurare gli aumenti dell'lva, sostenuta anche dal presidente della Bce, Mario Draghi, in risposta alle interrogazioni degli europarlamentari: «Tagliare la spesa improdut- tiva può creare margini di bilancio per ridurre il carico fiscale e aumentare gli investimenti pubblici». Secondo la Banca d'Italia «data l'eccezionale profondità e durata della recessione, il rallentamento del processo di aggiustamento dei conti pubblici può contribuire a evitare il rischio di una spirale recessivél». Secondo il viçedirettore generale della Banca d'Italia, Luigi Federico Signorini, ascoltato ieri dal Parlamento, il quadro delineato dal governo «è nel complesso condivisibile», anche se «soggetto a rischi». Bankitalia apprezza la blindatura del bilancio con le clausole di salvaguardia che prevedono l'aumento automatico dell'Iva, «che rafforza la credibilità dell'impegno italiano nel risanamento», ma quell'aumento porterebbe l'Iva a livelli «molto elevati». Per evitarlo, «è opportuno definire quanto prima provvedimenti riguardanti la razionalizzazione della spesa e dei regimi agevolativi». La manovra opera «una significativa riduzione» del cuneo fiscale e finanzia riforme, come quella del lavoro, «potenzialmente importanti» dice la Banca centrale, senza nascondere alcune perplessità. Lo smobilizzo del Tfr in busta paga «inciderebbe negativamente sulla capacità della previdenza complementare di integrare il sistema pensionistico pubblico». Ed è «cruciale» che la misura resti solo temporanea, dice Bankitalia, che come l'Istat, ritiene che la crescita beneficerebbe tutto sommato in «modo marginale» della politica espansiva. L'lstat ieri ha aggiornato le previsioni: la crescita del Pil nel 2015 sarà dello 0,5%, contro lo 0,6% stimato dal governo. 1 conti pubblici, intanto, si mantengono in linea: nei primi 10 mesi il fabbisogno è stato di 77 miliardi, 11 in meno rispetto all'anno scorso. M.Sen. (ç) RIPRODUZIONE RISERVATA n nlnl lha:h llllajLU~l( \l, ~\ Jlll"l~l'tgwa(emp()rm llll,p",krN'~'''' I .h'l"d"71 l .TTt,t""rl, 11",,1,1 rma Il,,0 l CI' antil'lpato, ri<..;chJO penSIUIl1}> Codice abbonamento: 068391 « Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 44 Quotidiano LA STAMPA Data Pagina I Foglio 04-11-2014 7 1 "La liquidazione in busta paga è una mossa da ultima spiaggia" Giuliano Cazzola: quel denaro non va usato per spingere i consumi risollevare i consumi». Bankitalia parla di «pensioni a rischio)), soprattutto per i gio- - - - - - - - - - - - - - 1I vani e per i redditi più bassi. E , per questo chiede che la norma sia temporanea. «Giusto, tutto vero. Ma la cosa più folle per me è il raddoppio delle tasse sui fondi pensione. Salire dall'1l,5% al 20% significa ridurre in maniera consiPAOLO BARONI derevole il montante delle ROMA pensioni future». Intervista l Tfr in busta paga? È uno spreco, una mossa da ultima spiaggia». Giuliano Cazzola, esperto di previdenza ed ex sindacalista non ha dubbi: «E' proprio una mossa sbagliata». «E' come usare banconote da 100 euro al posto della carta igienica», ha dichiarato nei giorni scorsi. «E' come usare energia pulita per fare andare un trattore», ripete oggi condividendo l'allarme . lanciato da Bankitalia. «Ii Tfr è una risorsa molto importante, molto diffusa - aggiunge - ma andrebbe utilizzata per bisogni più strutturali, che riguardano la vita delle persone, come del resto prevedono le attuali regole sugli anticipi. Non per I Sul lungo periodo Questa misura e l'aumento fiscale sui fondi ridurranno gli assegnifuturi Poi c'è un effetto combinato delle due misure «Sicuramente. Con l'anticipo si creano buchi della contribuzione e poi con l'aumento delle tasse si riduce il montante. Folle». Il governo non la pensa così: l'idea è quella di mettere più risorse in tasca di chi lavora in un momento difficile per l'economia ed in un fase in cui gli aumenti contrattuali sono quelli che sono ... «Questa è certamente un'obiezione forte. E se la misura è solo temporanea può rappresentare un'opportunità in più data ai lavoratori. Però la scelta una volta fatta vale per tre anni, non ci può ritirare prima, e questa non mi sembra una cosa molto liberale...». Non è la prima volta che si parIa di Tfr in busta paga. Già nel 2011 se ne era parlato poi non si fece nulla. Questa volta il govemo fa sul serio. «Se è per questo sta pure nel programma di Passera, una volta lo stesso tema era stato lanciato dal Tg5». Una «attenzione)) ricorrente... «Perchè il Tfr rappresenta una risorsa importante, è salario differito, ricordiamolo, e viene facile dire "usiamola non lasciamola alle imprese". Ma è anche diventata la risorsa principale delle previdenza complementare, per questo dirottarla altrove crea problemi. Cosi come problemi ci possono essere per il fondo di tesoreria dell'Inps dove oggi finisce parte di questi contributi. Oggi siamo arrivati a 6 miliardi l'anno, che fine faranno questi soldi?». Nella legge di stabilità la perdita di entrata sul fronte Inps viene compensata dal maggior gettito Irpef legato al venir meno dell'aliquota agevolata di cui godevano i fondi accantonati ... «Prima questi soldi venivano usati per le infrastrutture, ma ora è un'entrata ordinaria molto significativa. Ricordo che nella scorsa legislatura, quando ero deputato del Pdl, assieme al presidente della Commissione lavoro provammo a presentare un ordine del giorno per lasciare alle imprese questi fondi per un paio d'anni: piombò in aula l'allora ministro Tremonti, ci trattò malissimo, e ce lo fece ritirare». Torniamo a oggi. Altri problemi? «Credo restino dei problemi anche sul fronte delle imprese, perchè il meccanismo dei finanziamenti da parte delle banche non mi sembra semplice e perchè per una parte di loro, quelle sotto i 50 dipendenti, è previsto un aumento del costo del lavoro visto che devono contribuire con lo 0,20 al fondo di garanzia. Alla fine non so che convenienza ci sia a mettere in piedi un meccanismo del genere. Già oggi il 70% del Tfr accantonato può essere usato per sposarsi o comprar casa mentre per il restante 30% non serve una motivazione specifica: bastava ridurre il termine di 8 anni e tutto era più facile». COSTI INCERTI <<Anche sul fronte delle imprese restano criticità» Giuliano Cazzola Codice abbonamento: 068391 &uililalia: "Bene la legge di stabilità" Ma frena sul TI.. Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 50 Quotidiano Data 04-11-2014 Pagina 2 Foglio 1 Palazzo Chigi: fra tre anni si torna al regime attuale Il RElROSCENA ROMA Nessuno, a palazzo Chigi, ha storto il naso. Per il governo l'audizione del vicedirettore generale di Bankitalia, Federico Signorini, sulla legge di stabilità «è buona e positiva». E non irrita il governo neppure la bacchettata sul Trattamento di fine rapporto (Tfr) in busta paga, !'invito di palazzo Koch a rendere la misura temporanea, in modo da evitare che l'adesione dei lavoratori a basso reddito produca «pensioni non adeguate». E questo perché il provvedimento, frutto di un'intesa con l'Abi, è considerato «temporaneo e provvisorio» anche da Mat~eo Renzi e dal ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. «Dopo i tre anni previsti dalla legge di stabilità», spiega Filippo Taddei, responsabile economico del Pd e consigliere del premier, «!'idea è quella di tornare al sistema attuale». A palazzo Chigi, infatti, dicono di essere «consapevoli che se fosse resa permanente la destinazione del Tfr in busta paga, per forza di cose andrebbe ripen$ato !'intero comparto della previdenza integrativa, il famosa secondo pilastro, che verrebbe privato di una componente essenziale». «Ma al momento», confermano fonti vicine al premier, «non c'è alcuna volontà di andare oltre ai tre anni previsti dalla legge di stabilità. Questa misura è stata adottata per fronteggiare la recessione, dare una spinta ai consumi e dunque cercare di favorire la ripresa economica. Superata la crisi, non ci sarà più bisogno di destinare il Tfr in busta paga». TADDEI: PALAZZO KOCH HA COLTO lO SPIRITO DEl PROWEDlMENTO: UNA MISURA STRAORDINARIA PER FRONTEGGIARE lA CRISI «E. Bankitalia», aggiunge Taddei, «ha colto con la sua analisi lo spirito dell'iniziativa del governo: una misura straordinaria per fronteggiare una situazione eccezionale». Non c'è un ministro economico o un consigliere che accrediti la tesi di una retromarcia. Di un passo indietro viste le perplessità che ha suscitato il provvedimento sul Tfr e le difficoltà nell'attuarlo. Per tutti la misura che Banldtalia chiede sia provvisoria, «è già provvisoria». «Tanto più», spiega un altro consigliere del premier «che solo grazie all'intesa con l'Abi è stato possibile reperire le risorse per evitare che il provvedimento gravasse sulle aziende». Nessun commento invece su un'altra osservazione di Signorini, quella sul taglio dell'Irap che ridurrebbe «l'autonomia finanziaria delle Regioni». Su questo fronte Renzi non intende fare sconti. Alberto Gentili © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice abbonamento: 068391 Bankitalia sul Tfr: Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 51 Quotidiano Data Pagina Foglio 04-11-2014 5 1 Jobs Act, la sinistra media: con un segnale lo votiamo che l'odg non comporta modifi- me a Lorenzo Guerini vice del Pd che al testo, che così potrebbe e al capogruppo Roberto Speranmarciare tranquillo ed essere vo- za sta cercando di mettere a punROMA Un ordine del giorno sul tato così come è stato approvato to un qualcosa di appetibile e diJobs act. Un testo che contenga i dal Senato, dove quindi non fa- geribile da tutte le parti in causa. punti ai quali sinistre e dissidenti rebbe ritorno riuscendo a essere L'odg conterrebbe quei licenziavari del Pd tengono parecchio, ta- approvato nei tempi graditi a Pole da convincerli a votare a favore letti e alla maggioranza renziadel provvedimento renziano. «Fi- na. E' il momento del genio pontieducia o meno, al momento nulla è deciso», annuncia il ministro ri. Tra i più trattativisti in prima Giuliano Poi etti, che poi spiega il fila c'è Cesare Damiano, presivero obiettivo di palazzo Chigi: dente della commissione Lavoro «La cosa essenziale è che siano che ha "!'incartamento", e assiemantenuti i tempi rapidi di approvazione». Rapidi quanto? «Il primo di gennaio del 2015 le regole sul lavoro devono essere radicalmente cambiate», le parole di Matteo Renzi. Il L'OBIETTIVO LE POSIZIONI «Si sta trattando in una direzione per noi positiva, l'intesa è possibile», pronostica Davide Zoggia, bersaniano. Se però alla fine 1'0dg non venisse ritenuto sufficiente ed entrasse in pista il genio guastatori, tornerebbe in pista il ricorso alla fiducia. Chi resta su posizioni intransigenti è Pippo Civati, che scrive sul suo blog: «Se un segretario che fa anche il premier fa sapere di non voler cambiare il testo della delega sul lavoro senza seguire, quindi, nemmeno il documento votato dalla direzione, non sono io ad avere problemi con il Pd, ma il suo stesso segretario». N.H.M. © RIPRODUZIONE RrSERVAT A Codice abbonamento: 068391 Perché un ordine del giorno e non una modifica al testo sul Jobs act? Per il semplice motivo ISTRO POLETTI TE: L'IMPORTANTE ECONFERMARE I TEMPI RAPIDI PER l'APPROVAZIONE menti disciplinari votati all'ultima direzione del Pd per i quali l'art.l8 sussisterebbe comunque. Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 52 Quotidiano Data il Giornale Pagina Foglio 04-11-2014 6 1 /2 DUBBI DI BANKIlAUA Tfr in busta paga Il governo pensa alla retromarcia Antonio Signorini I punti deboli della Finanziaria Amara verità sul Tfr in busta Eil governo adesso frena Antonio Signorini Roma Una manovra che non fa crescita (vedi i dati Istat di ieri), semmaifacresceredeficite, come se non bastasse, peserà sulle tasche dei cittadini: pensionati e residenti in comuni dove gli entilocali aumenteranno le addizionali. Man mano che gli osservatori hanno il tempo difare iloro calcoli, emergono le debolezze della legge di Stabilità. L'anticipo di parte del Tfr si rivela un impoverimento di pensionati già destinati a rendite bassissime (pro blema segnalato ieri da Bankitalia). Poi, l'idea che l'aumento delle aliquote sul risparmio previdenziale non pesino sui contribuenti, è definitivamente tramontata, tanto che il governo sta pensando di fare marcia indietro, perlomeno sull'aumento dell' aliquota sulle casse dei professionisti, che con la Finanziaria di Matteo Allarme Bankitalia sulla liquidazione in anticipo: «Pensioni impoverite», La Corte dei conti: tasse locali in aumento Renzi passa da120% a126%. «Sul tema ci aspettiamo degli emendamenti,sullabasediquestivaluteremo meglio», ha ammesso il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta. Per il momento non sono invece previsti cambiamenti sull'altro aumento, quello che riguarda i rendimenti annui sui fondi pensione la cui aliquota sale dall' Il % al 20%. Anche se le controindicazioni sono talmente tante, che è difficile immaginare che il testo resti così. Ieri, ad esempio, il Sole240re ha pesato gli effetti dalla stangatasullepensionicontenutanella legge. Di certo ne risentiranno le prestazioni finali, cioè quanto i lavoratori incasseranno dal fondo, nel caso abbiano deciso di conferire illoro Tfr alla previdenza integrativa. A seconda dei periodi di iscrizione (cioè da quanto il dipendente ha versato le quote al fondo) e dal rendimento reale del fon- do, con l'aumento dell' aliquota, il futuro pensionato potrà perdere fino all' Il % dell' assegno integrativo. Di fatto un disincentivo che colpisce soprattutto chi è costretto ari correre al secondo pi1astro previdenzialeperrimpinguare una rendita bassa. Quindi i giovani che hanno pensioni calcolate con il sistema retributivo. Una scelta in controtendenza rispetto al resto dell'Europa. L'Italia - come ha denunciatorecentementeil vicepresidente dell'Europarlamento Antonio Taj ani - è l'unico paese insieme a Svezia e Danimarca a tassare i rendimenti dei fondi pensione. Solo che i due paesi scandinavi, che di certo non sonorestiiatassare,hannoaliquote intorno alI5%. Per quanto riguarda l' anticipo del Tfr ieri è arrivato uno stop pesantissimo dalla Banca d'Italia. «È cruciale che venga mantenuta la temporaneità del provvedimento» sul Tfr in bustapagaprevistodalddlStabilità, ha spiegato LuigiF ederico Signorini, durante l'audizione alle commissioni Bilancio della Camera e del Senato. «Lo smobilizzo del Tfr maturando - ha osservato - inciderebbe negativamente sulla capacità della previdenza complementare di integrare il sistema» che «in prospettiva presenta bassi tassi di sostituzione, soprattutto per i giovani». La prima giornata di audizioni sulla legge di Stabilità (particolarmente negativa per il governo), fa registrare anche un' allarme stangata fiscale proveniente dalla Corte dei conti. I giudici contabili hanno confermato i timori di chi teme un aumento della «imposizione decentrata», cioè addizionali Irpef e Irap da parte di Regioni ed entilocali, per compensare i tagli. Tutto, trannecheunamanovra espansiva. 068391 Niente crescita e troppe tasse. Arriva una doppia bocciatura alla manovra che fa indietreggiare ilgoverno. L' anticipo della liquidazione in busta paga - ha duramente denunciato la Banca d'Italia -rischiadiimpoverirelepensioni già destinate a rendite bassissime.Eunaltronietarriva anche dalla Corte dei conti che lancia l'allarme sull' aumento delle addizionali Irpef e Irap da parte di Regioni ed enti locali. a pagina 6 Ritaglio Lavoro e previdenza Codice abbonamento: Baretta sulla crescita delle aliquote: ci aspettiamo modifiche stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 53 Quotidiano Data il Giornale Pagina Foglio 04-11-2014 6 2/2 Il Tfr netto maturato in un fondo pensione italiano dopo 15, 25 o 35 anni di permanenza del lavoratore, secondo diversi regimi di tassazione dei rendimenti: quella attuale all'ii°!o e quella del20o~ prevista dal ddl di Stabilità per il 2015. La simulazione è effettuata su una retribuzione annua lorda di 50mila euro V RENDIMENTO LORDO REALEANNUO Periodo di iscrizione al fondo Tfrcon tassazione Tfrcon tassazione Tfr con tassazione a11'110/0 al 20 010 all'11Dio al20 0jo aIl'11"/0 al 20 0/0 51.536 50.122 60.348 58.449 10.106 61.384 -814 € -1.899 € -3.322 € DI &mi IWI Tfrcon tassazione aIl'11'10 al 20°10 Tfrcon tassazione a11'11'1, al 20 01, Tfr con tassazione all'llolo al 20'10 98.160 95.622 121.631 120.910 166.968 153.805 -2.538 € -6.661 € -13.163 € Tfrcon tassazione aIl'11'10 al 20"1, Tfrcon tassazione aIl'11'[, al 20'10 Tfr con tassazione aIl'11'10 al 20'10 -16.581€ - 31.225 € 156.353 150.165 -5.588 € ~1";1 III,I!I!I~II il Giornale ". ,"'~ ". •__ 'ii> ~ _,11LrnTO ITALT.\ llLOCCAT.\ La crisi economica 068391 Note: Si ipotizza il versamento dell'accantonamento di Tfr al fondo a partire dal 1" gennaio 2015 e il mantenimento nel tempo in valore reale della retribuzione annua lorda perce[lita. Le prestazioni sono espresse in euro 2014 Codice abbonamento: fonte: Il Sole 24 Ore Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 54 LITIE~~.;../\-1~)' ILI L Quotidiano Data Pagina l _11r""1--' Foglio 04-11-2014 5 1 Sicurezza Movimenti in fermento per il «social strike», Venerdì in piazza contro la «garanzia giovani» Il popolo dei blaek bloe si mobilita per il14 novembre • Cortei, manifestazioni e scioperi. Il mondo antagonista preparaI' autunno caldo delle contestazioni al governo Renzi. Un mese di fuoco, dunque, dove la compagine più dura dello scontro sociale si prepara alla data simbolo, la giornata più importante della lotta: il 14 novembre, durante il "social strike", lo sciopero sociale europeo che interesserà 60 città. Studenti, lavoratori, sindacalismo di base e conflittuale emovimenti antagonisti in genere, si sono dati appuntamento per quella che sui siti d'area, si specifica, <<fion sarà una dataisolata in un contesto di sostanziale pacificazione sociale». Opposizione dura al Jobs act, quindi, ma anche alla riforma della scuola, per una giornata che ha come base lo sciopero metalmeccanico di 24 ore dellaFiom. Prima, però, ci sono altre date, come quella del 7 novembre in cui è prevista una mobilitazione «contro la Garanzia giovani - spiegano gli antagonisti - un progetto europeo che nei fatti sta veicolando idee malsane e devastanti come quella dellavoro gratuito attraverso stage, tiro ci ni e quant' altro». Le fucine antagoniste sono in fermento, e Roma è uno dei punti di incontro delle varie realtà che si organizzano per le mobilitazioni. Per il5 novembre' infatti, è prevista un'assemblea pubblica nella facoltà di Fisica dell'università La Sapienza, dove gli studenti si prepareranno per la grande manifestazione del 14 novembre. Già domenica, però, nella Capitale si sono svolti altri incontri preparatori alla sciopero sociale, che ha visto protagoniste le realtà più dure dell'antagonismo sociale. «N elle Officine Zero, la co ali zio ne di reti sociali, movimenti, sindacati di base - si legge nei report dei siti - che poco più di un mese fa hanno realizzato un primo" Strike meeting", hanno provato a fare il punto sulla convocazione e le modalità dello sciopero del prossimo 14 novembre». Presenti delegazioni di Milano, dove il 14 ci sarà la manifestazione Piom, Napoli, Bologna, Padova, Firenze, Bari e Pisa. Il5 novembre, poi, saràla volta delle manifestazioni aMilano, Roma e Pa1ermo dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil. Dopo tre giorni, 1'8 di novembre, è prevista un'altra agitazione contro il governo, indetto dalle tre sigle confederali Uil, Cgil e Cis!, che si terrà ancora nella Capitale. Questa volta sono invitati a partecipare tutti i lavoratori appartenenti al comparto della sicurezza, dei servizi pubblici e della conoscenza. Il 21 novembre, infine, la Fiom saràaNapoli, dove si terrà un'altra mobilitazione dei metalmeccanici con sciopero generale e manifestazioni. Ieri,intanto, il tribunale di Frosinone ha condannato i lavoratori ex Videocolor che per protesta ne12009 avevano invaso l'Al. Trenta o quaranta giorni di carcere, oltre il pagamento delle spese legali, è stata la condanna per gli imputati che, durante la crisi della fabbrica per cui lavoravano, avevano deciso di bloccare il tratto Anagni -Frosinone dell'Autostrada del Sole. Francesca Musacchio Frosinone Operai Videocon condannati per l'occupazione dell'A1 21 Novembre ='" J Il popolo dal bl;lI::kblot: SI mobllila per Il 14nOQlllbrl:l Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 55 Codice abbonamento: 068391 I lavoratori della Fiom saranno invece a Napoli Quotidiano -ILILL.TlE~M! ~ \ ,/ \~' 1 _ II I/d .1 Data Pagina [--- '~'J _ _ Foglio 04-11-2014 6 1 L'lstat svela l'inganno di Renzi La legge di Stabilità avrà effetto zero sulla crescita del Paese C'è il timore dell'aumento automatico dell'Iva. TI Pil nel 2014 giù dello 0,3% Laura Della Pasqua I.dellapasqua@iltempo.it • La legge di Stabilità non ha ancora superato 1'esame del Parlamento è già è stato dimostrato che non servirà a produrre quel rilancio dell' economia annunciato da Renzi. Istat e Corte dei Conti, in audizione alla Camera, hanno certificato il flop della manovra. Secondo i tecnici dell'istituto di statistica,laStabilitàavrà«effettonullo nel biennio 2015-2016» perchè «l'impatto positivo del bonus degli 80 euro sulla crescita dei consumi» viene azzerato dall'«effetto negativo dovuto alla clausola di salvaguardia sull'aumento automatico dell'Iva nel 2016», nel caso in cui scattasse. Secondo le stime dell'Istat il2014 si conclu- derà con un calo del PIl dello 0,3% mentre per avereunaleggera inversione di tendenza (+0,5%) bisognerà aspettare il prossimo anno. Il governo nel Def ha previsto una crescita dello 0,6%. Un rialzo più marcato, ma non superiore comunque all'l %, si avrà solo nel 2016. Sitrattacomunque di previsioni e si è già visto come in passato siano state riviste al ribasso in modo sistematico. Rispetto alle sue precedenti previsioni l'Istat è stata costretta ad aggiornare in senso peggiorativo le previsioni delPildiquest'annodiO,9punti. Sembra che stia miglioran- Lavoro Il tasso di disoccupazione salirà quest'anno al 12,5% do 1'andamento dei consumi. Anche se si tratta di uno scostamento minimo (+0,3%) èlaprima volta dopo tre anni che la spesa delle famiglie torna a crescere. L'inversione di rotta, però, dipende dalla riduzione della propensione al risparmio. La manovra non è in graao nemme. no di rimettere in moto gli investimenti e rilanciare 1'occupazione. Nonostante il lieve calo del costo del denaro e il miglioramento delle condizioni di accesso al credito, gli investimenti anche quest' anno continueranno a scendere(-2,3%). Il tasso di disoccupazione salirà quest'anno al 12,5% e questo livello, con insignificanti limature, dovrebbe essere confermato ne12015 (12,4%) per poi scendere ma sempre a livello di scarti di decimali, nel 2016 (12,1%). La legge di Stabilità tornerà a breve all' esame della Commissione europea. L'Eurogruppo di giovedì prossimo a Bruxelles si confronterà sulle Leggi di Stabilità, ancheallaluce delle previsioni economiched'autunnochelaCommissione U e presenterà oggi. I ministri delle Finanze dei Paesi dell'eurozona parleranno in particolare delle bozze di bilancio dei Paesi a cui la Commissione ha chiesto dei chiarimenti. In particolare il temariguardale eventuali misure aggiuntive che i Paesi che hanno superato il primo esame della Commissione dovranno prendere. Premier sbugiardato Matteo Renzi aveva promesso che questa legge di Stabilità avrebbe portato il rilancio dell' economia del Paese e soprattutto avrebbe diminuito le imposte Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 56 Codice abbonamento: 068391 Gli esami Giovedì l'Eurogruppo dirà se occorrono misure aggiuntive Quotidiano Data 04-11-2014 Pagina 2 Foglio 1 /2 BRACCIO DI FERRO TRA PALAZZO CHIGi ESINDACATI DI SiNISTRA Renzi tra due fuochi • • contestato In pIazza e da Ba ·talia sul Tfr Il premier accusa: «C'è un disegno per spaccare il Paese» complotto contro il governo, come sospetta Matteo Renzi, non sono coinvolti solo la Cgil e la sinistra Pd. Proprio nel giorno in cui il presidente del Consiglio torna a prendersela con chi «vuole spaccare il mondo del lavoro» e «speculare sui precari», dalla Banca d'Italia, dall'Istat e dalla Corte dei Conti arrivano una raffica di richiami al governo sulla legge di stabilità pensata per essere «espansiva», ovvero per dare un po' di ossigeno all'economia. Bankitalia, in particolare, avverte che si corre un rischio chiedendo in anticipo il Tfr in busta paga e cioè che si incida negativamente sulla capacità della previdenza complementare di integrare il sistema pensionistico pubblico. In particolare per i lavoratori a basso reddito il rischio è dunque che in futuro le pensioni non siano «adeguate». Il premier sferra il suo attacco da Brescia, ospite dell'assemblea della Confindustria locale. Fuori lo avevano accolto le proteste, gruppi antagonisti, ma anche ~iolll.e de~la Cgil. «C'è un disegno per spaccare in due l'Italia - è l'affondo e dividerla tra padroni e lavoratori. Il lavoro non sia terreno di scontro politico. Non si può sfruttare il dolore dei cassinRitaglio Lavoro e previdenza tegrati, dei disoccupati, dei precari». Renzi insistite sulla sua linea: «Si è aperta un'opportunità pazzesca, non coglierla sarebbe un errore gravissimo. Se facciamo ciò che siamo in grado, l'Italia dei prossimi anni sarà locomotiva in Europa. Ma bisogna aver coraggio di dire che è finito il tempo dei si farà: ora o mai più. Ecco il senso dell'urgenza che muove me e il mio governo». Il premier risponde anche a Eugenio Scalfari, che nel suo editoriale di domenica su Repubblica lo aveva accusato di voler fare «l'uomo solo al comando». Dice il premier: «Pochi mesi fa eravamo una banda di ragazzini senza esperienza, senza futuro ... In tre mesi abbiamo smesso di essere ragazzini, siamodiventatiespressionedeipoteri forti. Siamo diventati uomini soli al comando. Ma non c'è un uomo solo al comando, c'è un popolo che chiede di cambiare per sempre». Parole che piacciono al leader di Confindustria Giorgio Squinzi, ma certo non al sindacato. «Renzi - dice Squinzi, presente a Brescia insieme al premier - sta dimostrando leadership e autorevolezza. Cidàfiducia ma adesso serve uno sforzo in più». Quindi il leader degli industriali si rivolge direttamente al suo interlocutore: «Lei si è assunto il pesante fardello di far uscire l'Italia dalle secche di regole e culture sorpassate che sappiamo ci condurrebbero a un lento ma inarrestabile declino. Di questo arduo impegno non possiamo che esserle grati. Se ne sentiva la necessità». Ovviamente fuori dalla sala con- stampa ad uso esclusivo del vegni non la pensano allo stesso modo: a protestare c'erano addirittura due diversi cortei, quello dei centri sociali, Cobas e antagonisti vari e quello di Fiom e Cgil. Dinuovotensioni,comelascorsa settimana a Roma. Ma la colpa, secondo la Cgil, è proprio di Renzi: «C'è molto nervosismo nelle parole del presidente del Consiglio, che ancora una volta evoca fantasmi e complotti, lancia invettive e ammonimenti ma evita accuratamente di dire come si creal,avoro e come si rilancia il Paese». E la linea del governo che «divide il Paese», non il sindacato. Il problema è che non solo il sindacato alza la voce. Da Bankitalia arriva una mezza bocciatura dell'idea di anticipare il Tfr in busta paga ai lavoratori: deve essere una misura «temporanea», avverte il vice-direttore generale Signorini, altrimenti sarebbero «a rischio le pensioni dei lavoratori con redditi più bassi». Inoltre, sempre secondo Bankitalia, è anche opportuno che la legge di stabilità definisca subito i tagli alla spesa necessari a evitare che scattino le "clausole di salvaguardia", misure automatiche che sono positive perché danno «credibilità» all'impegno italiano di tenere i conti in ordine, ma che, se utilizzate, aumenterebbero ancora le aliquote Iva, innescando probabilmente ulteriore evasione fiscale. Infine, ci sono Istat e Corte dei conti: l'impatto della manovra, secondo l'Istat, non darà un impulso significativo all'economia, e dello destinatario, non 068391 ROMA. Se davvero c'è una specie di Codice abbonamento: ALESSANDRO DI MATTEO riproducibile. Pag. 57 Quotidiano Data 04-11-2014 Pagina 2 Foglio 2/2 stesso avviso è Bankitalia (<<L'impatto dipenderà da come verranno effettuati i tagli»). Inoltre, la Corte dei conti sembra scettica sulle entrate previste dal governo dalla lotta all'evasione fiscale. Un quadro complicato per il premier che, a quanto pare, non dovrà vedersela solo con la Cgil e con la sinistra Pd. © RIPRODUZIONE RISERVATA PENSIONI A RISCHIO L'anticipo in busta indebolisce gli,assegni pmpoverl . . Codice abbonamento: 068391 Il premier Renzi all'inaugurazione del nuovo stabilimento Italcementi di Rezzato Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 58
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