FONDI&SICAV Anno 7 - Numero 70 - Dicembre 2014 FONDI&SICAV - DICEMBRE 2014 - N. 70 - OUTOLOOK 2015 CONOSCERE PER INVESTIRE AL MEGLIO Outlook Outlook per per ilil 2015 2015 Una Cina che cresce, tante paure negli Usa e in Europa Editoriale Ma se…. rmai anche il 2014 si avvia verso la conclusione e ci sta dando l’ennesima conferma di alcune indicazioni sul mondo degli investimenti che si erano già manifestate negli ultimi anni. Tutto è cambiato. Dopo un’attenta lettura di ciò che è successo, si giunge alla conclusione che è cambiato il modo di leggere i dati macroenomici, che sono cambiate le correlazioni tra asset class, che è cambiato il mondo dei paesi emergenti, da guardare ormai singolarmente e non come un unico blocco, che sono cambiati gli equilibri geopolitici e le influenze che si possono manifestare sui mercati. Ciò che è rimasto stabile è la ricerca di rendimento e al tempo stesso la richiesta di sicurezza da parte degli investitori. Ma come riuscire a conciliare le due diverse facce della stessa medaglia? La strada da percorrere non è semplice e ognuno deve fare la sua parte a seconda del ruolo. Bisogna che tutti comincino a ragionare in modo differente: l’investitore finale a pensare ai propri investimenti an- O che oltre l’etichetta del rendimento che tanto affascina, il consulente (sia esso promotore, advisor indipendente, bancario o private banker…) a offrire soluzioni di investimento non preconfezionate, ma tagliate su misura per ogni cliente, il che vuole dire sapere ascoltare le diverse esigenze e tradurle in portafogli diversificati. Ma soprattutto dobbiamo cominciare ad affrontare i mercati chiedendo: «Ma se…». Ma se la Grecia dovesse fallire, che cosa potrebbe succedere ai miei investimenti? Ma se il petrolio restasse a lungo a 60 dollari, che cosa potrebbe accadere al mio portafoglio? Ma se il rapporto dollaro euro dovesse variare di un 10% quale impatto ci sarebbe sui miei risparmi? Ragionare in questo modo non è semplice: non offrirà tutte le soluzioni, ma sicuramente permetterà di affrontare mercati sempre più volatili e sempre più incerti con un approccio ragionato sulla propensione al rischio di ognuno di noi, cercando di sapere in anticipo quanto potremmo perdere (o guadagnare) e decidere se quello insito nei nostri portafogli è il livello di sicurezza che stiamo cercando. GIUSEPPE RICCARDI Non contano più nulla l vero problema è che i politici non contano più nulla. Sono ormai diventati una classe non solamente priva di idee, ma soprattutto senza alcun reale potere. È ciò che sta uscendo in maniera sempre più chiara nell’inchiesta su Roma, ma che era già stato evidente nelle indagini sull’Expo a Milano o sul Mose a Venezia. Sempre più spesso si parla di una nuova tangentopoli, ma il paragone non regge in alcuna maniera. I politici fino ai primi anni ‘90 avevano un potere immenso: gestivano direttamente metà dell’economia italiana e avevano un’influenza determinante sull’altra metà. Lo stato padrone aveva enti come l’Iri, l’Eni, l’Enel, l’Efim, società come la Telecom, l’Alitalia, l’Autostrade, l’Alfa. Ma non solo: il sistema bancario nella sua totalità veniva amministrato direttamente dalla politica e attraverso il credito gli uomini di governo, locali e nazionali, erano in grado di condizionare anche le industrie che non guidavano in prima persona. Era il periodo dei cosiddetti boiardi di stato, che in modo più o meno infame portavano avanti l’economia e le scelte imprenditoriali del paese. Ognuno rispondeva a un uomo politico e la lottizzazione era regola ferrea. Quando scoppiò tangentopoli furono coinvolti tutti i vertici delle maggiori holding e delle società operative statali. I ALESSANDRO SECCIANI E oggi? Nulla di tutto ciò. I politici hanno solo il potere di fare leggi e leggine e di dare qualche appalto, soprattutto a livello locale. In pratica poco più che imporre una taglia sulle spese dello stato. Hanno anche la possibilità di rubacchiare sui rimborsi spese e sulle spesucce da addebitare ai consigli regionali e agli altri enti pubblici, ma di ciò non vale neppure la pena parlare, tanto sono cose miserande. E poi, se si va a vedere, anche la capacità di imporre taglie è estremamente limitata. I candidati per farsi eleggere hanno bisogno di voti e di soldi e c’è sempre qualche gruppo mafioso in grado di fornire loro tutte e due queste cose. Per poi fare la voce grossa se non vengono rispettati i patti. In pratica molti politici si vendono gli appalti prima ancora di essere eletti e una volta al potere sono solo marionette in mano ai malavitosi. E ora che fare? Temo che soluzioni non ci siano, se non di tipo giudiziario. Alcuni pensano che il ritorno del finanziamento pubblico dei partiti potrebbe risolvere il problema, ma non bisogna dimenticare che questa legge non ha mai fermato i ladri. I soldi dello stato servivano al massimo per comprare il cibo per il cane e poi da lì si cominciava a rubare davvero. FONDI&SICAV/Dicembre 2014 3 Sommario Dicembre 2014 Yas Iwanaga, cio di Amundi Japan 6 Il Giappone non è così in crisi Il money manager di una delle più importanti istituzioni finanziarie che operano sul mercato del Sol Levante sfata alcuni miti sull’economia nipponica e afferma che l’Abenomics non ha avuto i risultati fallimentari che molti hanno evidenziato. La caduta del Pil è stata provocata soprattutto dal forte taglio delle scorte, ma i consumi sono rimasti forti e ci si aspetta che arrivi presto un aumento dei salari. E alla borsa di Tokyo si possono trovare occasioni interessanti in diversi settori chiave L’anno che verrà 14 Pochi brindisi a capodanno Le previsioni fortemente ottimistiche della fine del 2013 sono state in notevole parte smentite dai fatti nel corso di un 2014 che è stato meno brillante delle attese. Soprattutto l’Europa è stata la vera delusione degli investitori e nessuno si azzarda a pensare che nel 2015 le cose andranno meglio. I problemi di base sono ancora tutti da risolvere e alcuni settori, come le commodity, appaiono in crisi profonda. Anche negli Stati Uniti, dove c’è maggiore positività, il livello molto alto delle quotazioni e il probabile rialzo dei tassi aggiungono preoccupazioni & PROMOTORI&CONSULENTI PROMOTORI CONSULENTI FONDI&SICAV PROMOTORI&CONSULENTI Dicembre 2014 I primi bilanci Reclutamento Consulenza Un anno di risultati da ricordare Grandi manovre per avere i migliori Ormai ci punta anche Mediolanum Duccio Marconi, responsabile commerciale della promozione finanziaria di Credem 44 Quando è il modello a vincere I numeri della professione 46 Per i pf la parola crisi non esiste Duccio Marconi, responsabile commerciale della promozione finanziaria Credem «Alle spalle una grande banca» 4 Ricerca di nuovi professionisti 52 FONDI&SICAV/Dicembre 2014 Chi non recluta è perduto Fondi&Sicav n. 70 Le casse di “nuova” generazione 58 Una raffica di aumenti Gli enti previdenziali di varie categorie di professionisti hanno in generale i conti in ordine, ma raramente riescono a dare pensioni di importo adeguato. Alcuni per riuscire nell'intento hanno notevolmente incrementato i contributi, fatto che ha reso ancora più difficile la vita a diversi iscritti, costretti a operare con redditi decrescenti nell'attuale fase di crisi. Non a caso molti hanno deciso di ritirare la loro adesione Le rubriche 3 Editoriale 8 Global flex assets 10 Notizie in breve 62 My life, My style FONDI&SICAV/Dicembre 2014 5 Faccia a faccia con il gestore Yas Iwanaga, cio di Amundi Japan Il Giappone non è così in crisi Il money manager di una delle più importanti istituzioni finanziarie che operano sul mercato del Sol Levante sfata alcuni miti sull’economia nipponica e afferma che l’Abenomics non ha avuto i risultati fallimentari che molti hanno evidenziato. La caduta del Pil è stata provocata soprattutto dal forte taglio delle scorte, ma i consumi sono rimasti forti e ci si aspetta che arrivi presto un aumento dei salari. E alla borsa di Tokyo si possono trovare occasioni interessanti in diversi settori chiave a cura di Boris Secciani 1,9%. Il paese è ufficialmente in recessione e più di qualche osservatore comincia ad apparire scettico as Iwanaga, cio di Amundi Japan, è recen- temente arrivato a Milano e in tale occasio- Shinzo Abe, il cui programma è stato spesso sinte- Sicav ha avuto modo di avvicinarne Fondi& tizzato con la strategia delle tre frecce. Y sul processo di riforme del governo nazionalista di lo e porgli alcune domande sul mercato giappone- Il Nikkei 225 ha vissuto un 2014 senz’altro molto se, che, dopo l’avvento dell’Abenomics a fine 2012, meno esplosivo rispetto al recente passato, con un ha vissuto un biennio estremamente intenso. Infat- rialzo di circa l’8% in valuta locale ai primi giorni di ti da piazza finanziaria ormai quasi dimenticata da- dicembre. Ovviamente il discorso cambia notevol- gli investitori stranieri, a causa di due decenni di mente se si considera la pesante svalutazione dello crisi post-bolla anni ‘80, Tokyo è passato a migliore yen. Appare dunque interessante sentire il parere di mercato azionario del 2013, anche al netto della un primario money manager del Sol Levante per svalutazione dello yen. Gli eventi del 2014 sono sta- comprendere a quale punto si trova oggi l’evoluzio- ti di più difficile interpretazione. Di recente infatti ne del Giappone. Abe ha convocato le elezioni anticipate che si sono tenute domenica 14 dicembre (l’intervista è avve- YAS IWANAGA, CIO 6 DI AMUNDI JAPAN FONDI&SICAV/Dicembre 2014 I dati sull’economia giapponese sembrano poco nuta prima della consultazione) dopo una serie di incoraggianti, qual è la sua valutazione? dati sul Pil pessimi, in cui la contrazione inizialmen- «In realtà la situazione è meno tragica di ciò che te stimata per il terzo trimestre del 2014 è stata ri- i titoli dei giornali fanno pensare. Indubbiamen- vista al rialzo: l’arretramento iniziale, infatti, è sta- te c’è stato un calo degli investimenti da parte to corretto da -1,6% su base congiunturale a - delle aziende, ma a determinare la discesa del Pil è stato il crollo delle scorte. Se invece andiamo a osser- mentando la propria allocazione su indici smart beta del- vare la componente consumi, che è cruciale per l’econo- l’azionario e su benchark che danno un maggiore peso mia giapponese, scopriamo che su base trimestrale c’è alle aziende con un Ror più elevato. Questo approccio ha stato addirittura un aumento dello 0,4%». dimostrato di essere capace di portare un maggiore rendimento rispetto al mercato». Come pensa che si potrà innescare una spirale positiva di crescita, occupazione e incremento dei salari&con- Nel lungo periodo che cosa dovrà fare il Giappone? sumi? «Fare investimenti che portino alla creazione di prodotti «Qualche segnale già si vede: infatti le aziende giappone- innovativi e competitivi sui mercati mondiali: è questa la si negli ultimi anni sono diventate molto più efficienti sfida maggiore del paese. Ci sono segnali incoraggianti: rispetto al passato e ormai vantano una struttura dei costi la forza lavoro è estremamente istruita (a partire dal 2000 non disprezzabile. E’ perciò plausibile che a fronte di un il Giappone ha vinto 14 premi Nobel), le spese in ricerca incremento della domanda si troveranno ad aumentare e sviluppo si avvicinano al 4% del Pil e l’80% è generato l’occupazione, con essa i salari e quindi i consumi». dal settore privato». Come giudica in questo ambito l’andamento dell’Abe- In quali settori vedete le migliori occasioni sul merca- nomics? to giapponese? «Sono stati compiuti passi importanti, a differenza di ciò «Alcuni comparti ciclici, come ad esempio i macchinari, che viene comunemente riportato, anche per quanto l’auto e l’It, dovrebbero vedere in questo 2014 un aumen- riguarda la cosiddetta terza freccia, cioè quella delle rifor- to complessivo degli utili di circa il 10% a fronte di un me strutturali: molte cose sono cambiate. Pensiamo ad incremento dei profitti per il mercato ex comparto finan- esempio al processo di trasformazione in corso nel siste- ziario di circa il 4%. In particolare il segmento tecnologi- ma finanziario. Il governo sta incoraggiando una miglio- co appare particolarmente promettente con earning che re governance aziendale e da parte degli investitori, sia nel 2015 dovrebbero mettere a segno un ulteriore +20% retail, sia istituzionali, una più ampia allocazione in azio- circa. In particolare nel nostro portafoglio ci concentria- ni, incoraggiandoli ad esempio a confrontarsi con le azien- mo su aziende poco indebitate e ricche di liquidità e per de per migliorarne l’efficienza. Pensiamo ad esempio al di più a valutazioni convenienti. Il rapporto P/B medio caso del Gpif, il Government pension investment fund, lo nella nostra allocazione non raggiunge la soglia di 0,8, a strumento che gestisce i capitali del sistema pensionisti- fronte di una media di circa 1,3 per il Topix. Inoltre le co statale. Questo veicolo è il maggiore fondo pensione aziende di questo indice presentano in generale un rap- al mondo con qualcosa come 1,2 trilioni di dollari di asset porto debito/equity pari grosso modo al 100%, mentre i e sta aumentando la propria esposizione azionaria, incre- nostri investimenti non superano il 13%». ■ FONDI&SICAV/Dicembre 2014 7 Global flex assets vs 50% Msci world + 50% Barclays global agg Government Tr Un anno di grande volatilità Politica di investimento l portafoglio di questo mese è composto da 80 strategie intermediate Il peggior drawdown è avvenuto a dalla piattaforma di Allfunds Bank, che rappresentano circa 2,8 miliar- ottobre 2014, un periodo complesso di di investimenti in fondi misti globali, bilanciati o flessibili. Il perio- per tutti contrassegnato da forti ven- I do studiato va dal dicembre 2011 a oggi. Il 70% degli investimenti è con- dite sui mercati. Informazioni generali Indice Lancio Divisa Global flex assets 1° dicembre 2011 Usd centrato in soli 10 fondi. L’anno ha avuto una discreta volatilità. Fino al Le security più presenti sono i Bund tedeschi con scadenze nel 2015. So- primo semestre, la parte azionaria dell’indice aveva avuto ottimi risultati: stanzialmente il portafoglio investe il 41,8% in azioni e il 38,47% in obbliga- Msci World guadagnava a luglio il 6,48% Ytd, ma la crisi Ucraina e alcuni zioni, ma interessante è il livello di liquidità presente, che ammonta a quasi il dati negativi in Europa hanno reso il benchmark volatile, con perdite fino al 15% delle masse. Il settore con le esposizioni maggiori è quello finanziario, 9% poi recuperate. L’indice composto ha comunque reso più del nostro por- mentre tra i paesi sono preferiti gli investimenti in Usa, soprattutto per la par- tafoglio campione; sul periodo di analisi di tre anni, l’indice ha reso l’1,99% te azionaria, e in Germania, per la componente fixed income. Quest’ultima in più, ma i vari fondi hanno dimostrato di contenere maggiormente il rischio. scomposizione fa sì che l’82,5% del portafoglio sia investito in dollari ed euro. La volatilità giornaliera è circa l’1% in meno di quella dell’indice. A scapito Periodo di calcolo: 1° dicembre 2011-novembre 2014. del rendimento, i fondi hanno contenuto maggiormente i rischi di mercato. Tutti i calcoli sono in dollari. Trend portafoglio Portafoglio vs indice, rendimenti mensili 5% 140 Portafoglio fondi misti globali 4% 130 Indice 3% 2% 120 1% 2% 110 -1% -2% 100 -3% 90 Portafoglio -4% Indice -5% 80 -6% 12/’11 2/’12 4/’12 6/’12 8/’12 10/’12 12/’12 2/’13 4/’13 6/’13 8/’13 10/’13 12/’13 2/’14 4/’14 6/’14 8/’14 10/’14 12/’14 12/’11 02/’12 04/’12 06/’12 08/’12 10/’12 12/’12 02/’13 04/’13 06/’13 08/’13 10/’13 12/’13 02/’14 04/’14 06/’14 08/’14 10/’14 Rendimento mensile Anno 2012 2013 2014 Portafoglio/Indice* Portafoglio fondi misti globali Indice Portafoglio fondi misti globali Indice Portafoglio fondi misti globali Indice Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Sett Ott Nov Dic 3,49% 3,39% 1,99% 2,69% -0,85% -1,98% 2,25% 2,04% 0,07% -0,14% 1,98% 2,93% -0,65% 0,77% 1,47% 1,41% 0,09% 1,04% -0,49% -0,61% 1,28% 1,99% 0,13% 0,59% -1,96% -4,86% 0,19% -0,33% 1,88% 1,38% 0,56% 3,66% -3,72% -1,40% 0,74% 1,35% 2,46% 0,91% 2,12% 2,96% 0,03% -1,18% 0,44% 1,48% -0,85% -1,48% 1,19% 1,97% 1,30% 1,76% 1,96% 2,86% -0,69% -1,99% -0,47% -0,12% 2,35% 1,86% -0,21% 0,98% 0,81% 0,49% 0,56% 0,79% 1,74% 1,55% 0,65% 0,99% 0,33% 0,96% - Capture ratio (dal lancio) Drawdown analysis (dal lancio) UP Capture 56,79% Down Capture 41,16% Up Months in up Market 135,29% Down Months in Down Market 87,50% Up Market out Performance 27,15% Down Market out Performance 84,06% Total Out Performance 52,10% Drawdown Lunghezza Recupero Max Min -4.341% 10 11 14/03/2012 107.265 21/05/2012 102.609 -2.338% 4 3 18/10/2012 109.254 16/11/2012 106.700 -7.560% 5 27 22/05/2013 118.040 24/06/2013 109.116 -4.847% 6 6 5/09/2014 125.398 16/10/2014 119.319 Statistiche ROR Volatilità Indice Sharpe Portafoglio fondi misti globali 7.58% 4.30% 1.764 Indice 9.57% 5.39% 1.776 8 FONDI&SICAV/Dicembre 2014 Active Premium Correlazione R2 Beta Alfa T.E. Info Ratio Jensen Alfa Treynor Ratio -2.47% 0.79 0.62 1.47 -6.44% 7.11% -0.279 -6.22% -1.36% A CURA DI ALLFUNDS BANK INVESTMENT SERVICES Asset allocation (dati al 30 11 2014) Le 10 principali posizioni (dati al 30 11 2014) 1. Cash 7.80% 2. Liquidities & Others 4.34% 3. Agric 1x Core Idx 0.000 Oct 05 15 144a 1.78% 4. Germany(Fed Rep) 3.250 Jul 04 15 1.71% 5. Germany(Fed Rep) 1.750 Oct 09 15 1.70% 6. Germany(Fed Rep) 2.250 Apr 10 15 1.69% 7. Germany(Fed Rep) 0.250 Mar 13 15 1.68% 8. Germany(Fed Rep) 0.250 Sep 11 15 1.68% 9. Germany(Fed Rep) 0.000 Jun 12 15 1.68% 10. Bgf-Gbl Corp-=D2 1.41% Distribuzione geografica (dati al 30 11 2014) 40 Svizzera Italia Sud Corea Lussemburgo Stati Uniti Francia Irlanda Germania 50 Altri Reddito fisso Azioni 41,80% 38,47% 40 30 20 14,85% 10 4,89% 0 Scomposizione settoriale della parte azionaria (dati al 30 11 2014) 40 Regno Unito 34,80% Altri Liquidità 30 Beni di consumo Industriali Telecomunicazioni Consumi individuali Health care Finanziari Energia Altri IT 32,36% 30 26,40% 18,02% 20 20 15,49% 9,76% 10 1,78% 1,79% 8,37% 10,40% 10 4,97% 5,64% 3,55% 4,21% 367% 3,71% 0 5,94% 0 Qualità del credito della parte obbligazionaria (dati al 30 11 2014) 70 4,50% 4,64% AAA AA+ AA A BBB+ BBB BB B CCC Altri 65,29% 60 Distribuzione monetaria (dati al 30 11 2014) 60 53,23% Euro 50 Usd Altro Sterlina Won sudcoreano Dollaro di Hong Kong Yen Franco svizzero Peso messicano Rupia indiana 50 40 40 30 29,22% 30 20 20 15,67% 7,70% 10 3,37% 0 2,75% 0,96% 0,71% 1,11% 10 1,92% 0,53% 5,27% 3,12% 2,32% 1,67% 1,47% 1,30% 1,24% 1,17% 0 La presente scheda (“il documento”) è una presentazione preparata da Allfunds Bank S.A. (“la Banca”). Le informazioni riprodotte nel presente documento non sono e non devono essere intese come ricerca in materia di investimenti, né una raccomandazione o un suggerimento, implicito o esplicito, rispetto ad una strategia di investimento avente ad oggetto gli strumenti finanziari trattati o emittenti strumenti finanziari, né una sollecitazione o offerta, consulenza in materia di investimenti, legale fiscale o di altra natura. Il documento contiene informazioni sintetiche sulle caratteristiche e sui rischi principali di uno strumento finanziario, ha un mero contenuto informativo e riporta solo le informazioni ritenute più rilevanti per la comprensione degli strumenti finanziari e dei loro rischi. Per una descrizione approfondita dello strumento finanziario e dei suoi rischi si rimanda al KIID ed al Prospetto Informativo. Il presente documento contiene informazioni che possono differire rispetto a quelle indicate nella documentazione ufficiale in tal caso valgono queste ultime. Tutte le informazioni contenute in questo documento sono fornite in buona fede sulla base dei dati disponibili al momento in cui è stata redatta. Questo documento si basa su informazioni e fonti considerate attendibili, ma di cui la Banca non è in grado di assicurare l’esattezza, a tal fine, quindi. la Banca non è responsabile per eventuali errori, omissioni o inesattezze. È stata adottata la massima diligenza possibile al fine di selezionare le fonti di provenienza dei contenuti. La Banca non offre alcuna garanzia, espressa o implicita, né esprime alcuna dichiarazione in merito all'esattezza, adeguatezza o possibilità di accedere a detti contenuti, alla disponibilità degli stessi o al loro utilizzo. La Banca non sarà pertanto responsabile, di nessuno dei suddetti contenuti. Le informazioni sono fornite unicamente a scopo informativo. Il trattamento fiscale applicato dipenderà dalle circostanze individuali di ciascun investitore e può essere soggetto a cambiamenti in futuro. Si prega di consultare i propri consulenti fiscali, contabili e legali. Gli strumenti finanziari presentati sono soggetti ai rischi di mercato e non c'è alcuna certezza o garanzia che gli obiettivi degli stessi siano raggiunti. Il valore degli investimenti è soggetto a variazioni anche in virtù delle oscillazioni dei tassi di cambio. Alcuni dei principali rischi dell'investimento sono: rischi associati al territorio, rischi di non liquidità, rischi di portafoglio concentrato, rischi di rendimento del portafoglio, rischi di gestione, rischi sui derivati, rischi di prestito, rischi fiscali e rischi azionari. Questi ed altri rischi sono descritti nel prospetto informativo. I potenziali investitori devono leggere attentamente il prospetto informativo per avere informazioni sui rischi, al fine di stabilire se l'investimento è adatto a loro. I seguenti rischi possono aumentare la volatilità del prezzo del fondo, amplificando gli effetti del mercato. Si prega di tenere conto, al momento di investire, che: (i) Gli investimenti in titoli azionari sono soggetti ai rischi di mercato, alle condizioni economiche e politiche dei paesi in cui si effettuano gli investimenti e, potenzialmente, al rischio legato ai tassi di cambio valuta. (ii) Gli investimenti in titoli obbligazionari sono principalmente soggetti ai rischi sul tasso d'interesse, sul credito e sulla insolvenza e, potenzialmente, al rischio legato ai tassi di cambio valuta. (iii) Gli investimenti in absolute return e strategie alternative sono principalmente soggetti al tasso d'interesse, alla liquidità di mercato, al rischio di credito e insolvenza e,potenzialmente, al rischio legato ai tassi di cambio valuta. L'uso di prodotti finanziari come parte del processo di investimento può inoltre generare rischi relativi a restrizioni di liquidità e leva finanziaria. (iv) Gli investimenti nei mercati emergenti e/o in piccole società possono comportare un più elevato grado di rischio essendo potenzialmente più volatili rispetto a quelli effettuati nei mercati sviluppati o nelle grandi società. Le performance registrate in passato non sono necessariamente indicative di analoghe performance future. I rendimenti sono al lordo degli oneri fiscali. Il valore dell’investimento è soggetto a fluttuazioni. Il presente materiale informativo non è stato soggetto all’approvazione di alcuna autorità degli Stati Membri europei. FONDI&SICAV/Dicembre 2014 9 News Dividendi hi tech A nche se le società tecnologiche sono solite reinve- Nvidia e Microsoft. I motivi sono vari. Uno di questi è che stire tutti gli utili nei propri progetti, la possibilità la liquidità detenuta da queste società raggiunge il 15% di guadagnare appeal tra gli investitori sta convin- della loro capitalizzazione di mercato. L’elevata disponibi- cendo molte compagnie a premiare gli azionisti con lo lità di risorse liquide ha convinto alcuni gruppi ad annun- stacco della cedola. Il settore It è molto dinamico, cambia ciare un sensibile aumento dei dividendi che saranno distri- continuamente e non è dato sapere quando e come una buiti nel 2015: per Cisco l’incremento sarà del 18,9%, Qual- nuova impresa può comparire sul mercato e avviare una comm, Nvidia e Microsoft li accresceranno rispettivamente piccola rivoluzione. Per questo motivo, le aziende hi-tech del 17,4%, 14,7% e 11,3%. preferiscono solitamente dotarsi di risorse sufficienti per Fondata nel 1984 e focalizzata principalmente sulla pro- affrontare la competizione e non distribuirle attraverso la gettazione, fabbricazione e commercializzazione di reti e pro- formula del dividendo. dotti basati sull’Ip, Cisco stacca cedole a favore dei suoi azionisti quattro volte all’anno. La società ha avviato la sua poli- Sempre più cedole tica dei dividendi nel 2001 con la distribuzione di cedole trimestrali pari a 0,06 dollari per azione. L’ammontare si è triplicato fino a 0,74 dollari distribuiti in totale nel 2014. Per il Steve Jobs, alma mater di Apple, sosteneva che «quando 2015 le attese sono per un dividendo complessivo di 0,88. un’impresa del segmento tecnologico distribuisce dividendi, Nel caso di Qualcomm, l’anno di avvio della politica dei ciò che realmente sta facendo è mimetizzare la sua mancan- dividendi è stato il 2003. Una delle ragioni che spinsero la so- za di idee». Tuttavia, negli ultimi anni, nonostante la tenden- cietà verso questa scelta fu la necessità di guadagnare appeal za settoriale a reinvestire gli utili in nuovi progetti da svilup- tra gli investitori in una fase in cui i titoli tecnologici erano pare, un numero crescente di società sta cercando di fideliz- molto penalizzati in borsa. Il fabbricante di chip pagherà per zare gli azionisti con metodi più tradizionali. il 2014 un dividendo totale di 1,61 dollari per azione, per un Tra i nomi noti del Nasdaq che hanno avviato una po- ammontare totale di 2.600 milioni di dollari e offre un divi- litica orientata al dividendo troviamo: Cisco, Qualcomm, dend yield (rendimento da dividendo) del 2,3%. Messico a ripresa del Messico dovrebbe guada- un’espansione superiore al trend. Il Messico ha gnare slancio il prossimo anno. Il team affrontato una serie di shock negativi: dal crol- di Morgan Stanley ha ridotto l'outlook lo del settore delle costruzioni al razionamento di questo 2014 (+2,1%) e del prossimo del gas naturale, dall'incertezza delle riforme a (+3,8%), ma stima comunque un migliora- un aumento delle imposte e al calo della produ- mento solido nel corso del prossimo biennio. zione petrolifera che ha toccato il minimo de- l'anno) e dovrebbe fare scendere i costi ener- Le dinamiche di ripresa del paese sono miglio- gli ultimi vent'anni. Ma gran parte di questi getici favorendo le industrie. rate, dato che il rimbalzo si è ampliato e ha problemi potrebbero pesare meno nel 2015. Alla luce delle prospettive positive, è pro- abbracciato altri settori oltre a quelli orienta- Inoltre i rischi di ribasso sono più limitati grazie babile che la Banca centrale lasci i tassi inva- ti alle esportazioni. Il segmento delle costru- allo sviluppo della riforma energetica e alla cre- riati sino alla fine del 2015 in attesa dei chiari- zioni, ad esempio, sta crescendo, così come i scita statunitense più robusta. menti sugli interventi della Fed. Il tono neutro L servizi locali, che avevano mostrato un indebolimento nelle prime fasi della ripresa. Per quanto riguarda il 2016 la possibilità delle recenti dichiarazioni indica che i respon- di un'espansione solida dipende dall'avvio del- sabili della politica monetaria prevedono una moderazione dell'inflazione il prossimo anno e Nonostante tutto, migliora 10 una ripresa dell'attività economica. Secondo il team di Morgan Stanley potrebbe esserci un primo aumento dei saggi nell'ultimo trimestre Dopo quasi due anni di sviluppo deludente, la riforma energetica. Se adeguatamente so- dell'anno, contro il consenso che stima un rial- gli osservatori dell'economia messicana sono stenuta, potrebbe fare salire gli investimenti zo già verso la metà, in previsione del primo ri- convinti che il 2015 sarà l'anno della svolta, con (si stima circa un punto percentuale di Pil al- tocco della Fed all'inizio del 2016. FONDI&SICAV/Dicembre 2014 Azioni o obbligazioni? Purché siano mercati emergenti. Valentina Chen Senior Portfolio Manager Emerging Markets Bonds Rajiv Jain Co-CEO, Chief Investment Officer Vontobel Asset Management Inc. Luc D’hooge Head Emerging Markets Fixed Income La gestione patrimoniale attiva paga, soprattutto nei paesi emergenti, perché sfrutta le inefficienze dei mercati. Inoltre, gli investimenti in azioni e obbligazioni degli «emerging markets» creano un sostanziale valore aggiunto all’interno di un portafoglio globale. Nel settore degli investimenti in mercati emergenti, Vontobel Asset Management vanta un know-how eccezionale e prodotti eccellenti: non a caso, i gestori dei nostri portafogli contano tra gli specialisti più affermati del mondo. Vontobel Fund – Global Equity I USD Vontobel Fund – Emerging Markets Debt I USD ISIN: LU0278093595 ISIN: LU0926439729 160 105 140 120 100 100 Vontobel Fund – Global Equity I USD Index: MSCI All Country World TR net 80 60 40 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Vontobel Fund – Emerging Markets Debt I USD Index: JPMorgan EMBI Global Diversified 95 90 2013 2014 I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Fonte: Vontobel Per ulteriori informazioni contattate Vontobel Asset Management S.A., Milan Branch, e-mail: clientrelation@vontobel.it, telefono +39 02 6367 3411 Performance creates trust vontobel.com/emergingmarkets Importante avvertenza legale: l’Emerging Market Debt USD ed il Global Equity USD, classi I, sono classi dei comparti USD Emerging Market Debt e USD Global Equity di Vontobel Fund, un fondo di investimento di diritto lussemburghese, riservate esclusivamente agli investitori professionali. Per ogni ulteriore informazione contattare Vontobel Asset Management S.A., Milan Branch, Piazza degli Affari, 3, 20123 Milano, telefono: +39 02 6367 3444, e-mail clientrelation@vontobel.it. © 07/2014 Morningstar. Tutti i diritti riservati. Le informazioni, dati, analisi o opinioni contenuti nel presente modulo: (1) sono confidenziali e di proprietà Morningstar; (2) non possono essere copiati o distribuiti; (3) sono ritenuti attendibili da Morningstar, tuttavia l’accuratezza e la completezza degli stessi non può essere in nessun modo garantita; Morningstar o i suoi fornitori d’informazione non potranno essere ritenuti responsabili per danni o perdite derivanti dall’utilizzo delle informazioni. 14-12-10_FondiSicav_210x280_EM_AM_IT.indd 1 29.10.14 15:04 News Canada l Pil del Canada è cresciuto del 2,8% nel ottobre. L'inflazione nominale potrebbe comun- terzo trimestre, dopo una correzione al que scendere, a causa del continuo calo dei prez- rialzo della crescita annua del 3,6% nel zi del petrolio, mentre per quella core non viene I secondo. Il solido risultato ha sorpreso gli stimata una decelerazione. operatori, il consenso del mercato e, non ulti- La Boc a dicembre ha moderato il tono do- ma, la Boc, la Banca centrale. Le esportazio- vish per il recente miglioramento della crescita ni nette hanno contribuito positivamente alla e ha espresso un timore più forte circa gli squi- quanto per gli investimenti nel quarto trime- crescita complessiva per quattro trimestri libri della situazione finanziaria delle famiglie. stre. A colpire di più è stata la dichiarazione consecutivi, come non accadeva dal 2008. Eppure, se da un lato la Banca centrale della Banca centrale secondo cui gli squilibri Inoltre, l'investimento delle imprese sta rende noto che il costo della vita è salito più della situazione finanziaria delle famiglie rispondendo alla ripresa delle esportazioni, delle attese, dall'altro continua a insistere che «possono rappresentare un forte rischio per la dando un apporto alla crescita per la prima l'inflazione sottostante rimane sotto il 2%. Ha loro stabilità». Se da una lato il calo dei prezzi volta quest'anno. ammesso che l'economia «sta mostrando i se- delle materie prime potrebbe giustificare ancora per qualche mese lo status quo, dall'altro Meglio del previsto il cambiamento di linguaggio sui rischi della stabilità finanziaria riduce la possibilità di non intervento. L'inflazione è stata più elevata delle attese gnali di espansione della ripresa», evidenzian- In generale la recente dichiarazione della negli ultimi mesi: il tasso nominale ha superato do nello specifico la ripresa dell'investimento Boc indica il rischio crescente di un rialzo dei l'obiettivo del 2% per sette mesi consecutivi, delle imprese, ma ha anche indicato che il ca- tassi entro la metà del 2015 e, secondo il team toccando il 2,4% anno su anno in ottobre. Anche lo continuo dei prezzi del petrolio presenta al- di AllianceBernstein, l'intervento potrebbe l'inflazione core è salita, raggiungendo il 2,3% in cuni rischi al ribasso tanto per l'inflazione seguire le mosse delle Federal Reserve. L'immobiliare secondo Nomisma olo attraverso una rinnovata iniezione di credito anni di crescita e sei di calo), 1987-1999 (cinque anni e un’ulteriore revisione dei prezzi si possono pre- di crescita e sette di calo) e 1999-periodo in corso (nove S « figurare scenari nuovamente espansivi per il anni di crescita e, secondo le previsioni di Nomisma, mercato immobiliare». Sono queste le conclusioni cui giun- sette anni di calo), dopo il raggiungimento dei picchi ge l’analisi congiunturale di Nomisma contenuta all’inter- di espansione del mercato degli scambi si assisteva a un aggiustamento dei prezzi, fenomeno che, in corrispon- Prove di recupero denza dell’ultima fase negativa del ciclo, tuttora in corso, si è manifestato con un’intensità più contenuta e diluita nel tempo. no dell’Osservatorio sul mercato immobiliare-novembre L’allungamento della fase recessiva, evidente già a 2014, sulle 13 grandi città italiane. Per l'istituto bolognese partire dal 2012, inizialmente affrontata limitando la il 2014 dovrebbe rappresentare l’anno d’inversione ciclica, revisione al ribasso dei pezzi di riserva, ha comporta- con una ripresa delle quantità scambiate, anche se più con- to nell’interpretazione di Nomisma «un significativo tenuta delle aspettative. L’anno potrebbe chiudersi con un cambiamento in termini di adeguamento delle aspet- incremento degli scambi di abitazioni del 3,7% a livello na- tative», a riprova dell’accresciuta consapevolezza sul zionale, dato ben lontano dai livelli delle precedenti fasi di fronte dell’offerta delle difficoltà di alienazione degli inversione ciclica di mercato: 37% nel 1976, 17% nel 1985 asset immobiliari. e 9% nel 1997. Con riferimento, poi, ai mercati delle 13 Per questo Nomisma reputa non ancora esaurita la principali città italiane, il preconsuntivo Nomisma eviden- flessione dei valori nominali per potere indicare come ef- zia un’inversione del ciclo più significativa, pari al 5,5% di fettiva la fase di miglioramento ciclico. Seppure la flessio- compravendite di abitazioni su base annua. ne del 2014 risulti inferiore rispetto a quella del 2013, si è Analizzando le fasi storiche precedenti, 1971-1978 (tre anni di crescita e quattro di calo), 1978-1987 (tre 12 FONDI&SICAV/Dicembre 2014 di fronte a «un arretramento significativo e comunque più consistente di quello del 2012». L’anno che verrà La situazione di partenza Pochi brindisi a capodanno Le previsioni fortemente ottimistiche della fine del 2013 sono state in notevole parte smentite dai fatti nel corso di un 2014 che si è rivelato meno brillante delle attese. Soprattutto l’Europa è stata la vera delusione degli investitori e nessuno si azzarda a pensare che nel 2015 le cose andranno meglio. I problemi di base sono ancora tutti da risolvere e alcuni settori, come le commodity, appaiono in crisi profonda. Anche negli Stati Uniti, dove c’è maggiore positività, il livello molto alto delle quotazioni e il probabile rialzo dei tassi aggiungono preoccupazioni 2014 è stato un anno estremamente denso di avve- di Boris Secciani ripresa si siano intensificati, per l’ennesima volta gli Stati nimenti e decisamente diverso rispetto alle previ- e David Tonello Uniti cresceranno a un ritmo di poco superiore al 2%, cioè I sioni di fine 2013. Innanzitutto l’andamento eco- molto meno rispetto al 3-3,5% che quasi tutti gli anali- nomico ha in parte stupito gli osservatori: la bru- sti avevano previsto. tale contrazione del Pil statunitense nel primo tri- Ma a stupire negativamente è stato soprattutto Il Vec- mestre di quest’anno, dovuta al tremendo inverno, ha chio continente, con un’Eurozona il cui incremento do- fatto sì che, nonostante nei mesi seguenti i segnali di vrebbe risultare inferiore all’1%, con il rischio oltretutto Il panel dei gestori e degli analisti John L. Bellows, PhD, portfolio manager/research analyst di Western Asset Management; Christophe Bernard, chief strategist di Vontobel; Michael Biggs, investment manager di Gam; Hervé Samour Cachian, head of value & opportunities, european equities, di Natixis Asset Management; Armando Carcaterra, direttore investimenti di Anima Sgr; Christian Dargnat, ceo di Bnp Paribas Asset Management; William de Vries, head of core fixed income di Kempen Capital Management; Peter Galgay, portfolio manager di Deutsche Invest Asian Small Mid Cap Fund di Deutsche Asset & Wealth Management; Henning Gebhardt, global head equity di Deutsche Asset & Wealth Management; Team di Goldman Sachs Global Investment Research; Brian Jones, analista di Société Genérale; Corey Kilcourse, gestore dell’Allianz income and growth di Allianz Global Investors; Russ Koesterich, global chief investment strategist di BlackRock; Ben Lord, gestore di M&G global corporate bond fund manager di M&G Investments; Bernard Lalière, head of high yield fixed income di Petercam Institutional Asset Management; April LaRusse, senior product specialist per il reddito fisso di Insight Investment (gruppo Bny Mellon); James Lydotes, gestore di The Boston Company Asset Management (gruppo Bny Mellon); Aneta Markowska, economista di Société Genérale; Vivek Misra, asian equity strategist di Société Générale; Anjulie Rusius, investment specialist di M&G Investments; Andy Summers, gestore del Janus Opportunistic Alpha Fund di Janus Capital; Marcus Svedberg, capo economista di East Capital; Team multi-asset strategy di Société Générale; Team di ricerca di Credit Suisse; Asoka Wöhrmann, chief investment officer di Deutsche Asset & Wealth Management. 14 FONDI&SICAV/Dicembre 2014 « Negli ultimi mesi è stato il nord Europa a mostrare i maggiori problemi, tanto che ormai il » differenziale di crescita con il sud si è azzerato che il 2014 rappresenti il picco della ripresa per un bel po’ ce di uscire dalla recessione. Un discorso a parte merita la di tempo a venire. Inoltre, e forse questo è uno sviluppo po- Grecia, vero e proprio incubo degli analisti e dei gestori ne- sitivo, negli ultimi mesi è stato il nord Europa a mostrare i gli anni passati: dopo il ritorno alla crescita del Pil que- maggiori problemi, tanto che ormai il differenziale di cre- st’anno, Atene ha ricominciato a fare paura e a rappresen- scita con il sud si è azzerato. In questo contesto già di per tare una mina vagante nel già instabile quadro europeo. sé poco esaltante continua a essere presente l’eccezione Se ci spostiamo sugli emergenti, anche in questo caso Italia, un paese che sembra ormai completamente incapa- le sorprese non sono mancate: in fondo a comportarsi in FONDI&SICAV/Dicembre 2014 15 L’anno che verrà La situazione di partenza maniera razionale è stata la Cina, il cui rallentamento appare strutturale, viste le dimensioni raggiunte, ma comunque gestibile. Alcuni dei paesi più problematici, come ad esempio l’India, invece, sembra che siano stati investiti da un nuovo periodo di ottimismo, grazie alla svolta politica e istituzionale operata. La vittoria alle elezioni del primo ministro Modi ha suscitato enormi speranze su un paese che con oltre un miliardo di abitanti potrebbe costituire un fondamentale elemento di crescita per tutta l’economia del pianeta. All’estremo opposto abbiamo produttori di materie prime, come l’America Latina, il Sud Africa e la Russia che si trovano in una crisi dalla portata preoccupante. IL RITORNO DEL BEAR MARKET SULLE RISORSE NATURALI Infatti, e qui veniamo all’andamento degli asset rischiosi, il 2014 verrà ricordato come l’anno del ritorno del bear market sulle risorse naturali, in quanto il crollo del 2008 volatilità hanno tolto molte certezze agli investitori, con- era stato troppo rapidamente corretto dal quantitative ea- vinti che i mercati potessero solo salire e stabilire sem- sing globale per essere considerato un vero e proprio ciclo pre nuovi record. ribassista. Negli ultimi mesi, invece, si è visto un nuovo pa- Il tema dominante di fondo, però, è oggi il passaggio radigma che rischia di diventare strutturale: una Cina me- di consegne fra la Federal Reserve e le altre banche cen- no bisognosa di importare commodity e un eccesso di of- trali del mondo. La prima dovrebbe, forse, prima o poi ini- ferta che sarà difficile correggere. ziare il proprio ciclo di rialzo dei tassi dopo avere termi- Pure l’azionario ha riservato non poche sorprese: i nato il tapering, mentre la Bce ha dato il via a un timi- listini dei paesi sviluppati, Wall Street in testa, hanno vis- do Qe, cui dovrebbe fare seguito questo gennaio il varo suto un’altra annata estremamente positiva, con però in di un programma di acquisto di titoli di stato. Del bom- mezzo una fase di correzione a inizio ottobre. In quei bardamento a tappeto della Bank of Japan per sostenere frangenti nella fragile Europa si è sfiorato un autentico la propria economia si è parlato molto, anche se i risul- mercato ribassista, con il Dax che è crollato di oltre il tati non sono stati brillanti come molti si aspettavano, 17%. Le perdite sono state velocemente colmate, ma mentre pure la People’s Bank of China sta tornando ad indubbiamente le due settimane di ottobre di grande allargare i cordoni della borsa, dopo un periodo di forte controllo del credito. Di converso al crollo delle commodity questo sfasamento ha generato il primo vero anno di forza del dollaro dall’inizio della scorsa decade, senza però eliminare un semplice fatto: che sia per opera della Fed o di qualcun altro, il pianeta ancora non riesce a camminare con le sue gambe senza le stampelle delle banche centrali. In questo outlook generale tenteremo di capire se qualcosa cambierà nel 2015. In generale si può anticipare che gli analisti e i gestori interpellati da Fondi&Sicav allo scadere del 2014 appaiono molto più prudenti di quanto non lo siano stati 12 mesi fa: nessuno prevede crescite clamorose, ma neppure crolli disastrosi. La definizione di «anno di assestamento» è una delle più ricorrenti. 16 FONDI&SICAV/Dicembre 2014 ■ L’anno che verrà L’azionario europeo In cerca di saldi Pochi si fanno illusioni sull’economia del Vecchio continente nel 2015. Anche il previsto quantitative easing della Bce forse non avrà effetti eclatanti sui mercati equity. Ciò non toglie che le valutazioni abbastanza basse di alcuni titoli e la competitività di diverse aziende possano fornire qualche occasione interessante P 18 arlare di mercati azionari europei oggi non maniera decisiva” (in particolare le riforme del mercato è facilissimo, in quanto è sempre comples- del lavoro e dei beni), affinché si rafforzino gli investi- so investire in un’area le cui prospettive menti, la produttività e l’occupazione». economiche appaiono costantemente azzoppate. Se infatti New York ridacchia, ATTESA SPASMODICA PER IL QE Francoforte è già tanto se non piange. Per vedere per- In sostanza nulla di nuovo sotto il sole: economia europea ché, è sufficiente la sintesi di Armando Carcaterra, diret- ancora debolissima e attesa spasmodica per il definitivo tore investimenti di Anima Sgr: «L’Europa è caratteriz- salto verso il Qe, che però potrebbe per varie ragioni non ri- zata da crescita bassissima o nulla (+0,1% nel secondo velarsi la stessa panacea che è stata negli Stati Uniti. Infat- trimestre 2014, rispetto al precedente), disoccupazione ti in Europa permangono differenti situazioni, che ormai elevata (l’11,5% a settembre), inflazione in calo (allo 0,4% non possono più essere evidenziate nella frattura nord-sud, annuo a ottobre secondo le stime Eurostat)», è il tetro ma che attraversano il continente nel suo complesso. In un esordio del manager del gruppo appena quotato in borsa, contesto del genere muoversi non è facile. Il Goldman Sa- che prosegue: «Servono ancora, o più di quanto fatto chs Global investment research team aggiunge qualche finora, stimoli monetari. La pensa in questo modo la Bce, dettaglio: «A livello di singoli paesi, ci aspettiamo che la che a inizio novembre ha lasciato invariati i tassi di inte- Germania e la Spagna crescano a un ritmo più intenso di resse ai minimi storici, confermato l’acquisto di covered quello dell’Eurozona nel suo complesso. Le due economie bond e avviato l’acquisizione di titoli asset-backed. Que- sono chiaramente in diverse fasi dei rispettivi cicli econo- ste operazioni complessivamente si protrarranno per mici, ma entrambe, a loro modo, traggono profitto dal suc- almeno due anni, insieme ai Tltro. Non solo. Draghi ha cesso di precedenti riforme strutturali (nel caso della Ger- indicato che lo staff della Bce sta già studiando ulterio- mania dalle riforme Hartz della metà degli anni 2000 e, per ri interventi non convenzionali da dispiegare nel caso che la Spagna, dalle riforme post-crisi messe in atto dal gover- il quadro economico si deteriori ulteriormente e ha sot- no attuale). Per il paese tedesco, ci aspettiamo che la poli- tolineato che “altre politiche devono contribuire in tica fiscale un po’ più lassista fornisca un (piccolo) ulterio- FONDI&SICAV/Dicembre 2014 « Più che per Germania e Spagna siamo preoccupati per le prospettive della crescita » in Francia e, in particolare, in Italia re impulso alla crescita nei prossimi anni. Per quello iberi- di perdurante incertezza sulle prospettive di ulteriori rifor- co, la mossa relativamente decisiva di ricapitalizzare il suo me strutturali e consolidamento fiscale. Per l’economia sistema bancario sta ora dando i suoi frutti, con un costo italiana, siamo convinti che esca dalla recessione nel 2015, del finanziamento in discesa a un ritmo più rapido rispetto ma che la crescita della produzione resti debole sino al all’Italia e ad altri paesi periferici». 2017. A quel punto, pensiamo che l’espansione possa tor- Il Team di Goldman Sachs poi puntualizza: «Più che per nare a salire come conseguenza (ritardata) delle riforme Germania e Spagna, siamo preoccupati per le prospettive che il governo Renzi attuerà l’anno prossimo. Tuttavia, se della crescita in Francia e, in particolare, in Italia. Ci aspet- questi cambiamenti non si concretizzassero, o si rivelasse- tiamo che lo sviluppo francese, nel 2015, sottoperformi ro deludenti, la crescita in Italia sarebbe destinata a rima- quello della zona euro nel suo complesso, in un contesto nere sclerotica». ■ Le aspettative sui mercati Una view neutrale i conseguenza non sorprende che di fronte a que- D mando Carcaterra, di Anima Sgr, sostiene: «Tenuto conto ste prospettive vi sia una certa cautela nell’approc- della persistenza di potenziali rischi geopolitici, mantenia- ciare l’azionario, che comunque pure in Europa ha mo una view tendenzialmente neutrale per l’asset class corso molto, anche se nel caso del Vecchio continente le azionaria in generale nel medio periodo. A livello geografi- valutazioni relative appaiono meno inquietanti. Ancora Ar- co la preferenza va all’Europa (con ipotesi di accumulo sul- FONDI&SICAV/Dicembre 2014 19 L’anno che verrà L’azionario europeo la debolezza) e all’Asia». Passando poi allo specifico, Carcaterra parla di view costruttiva, ma tatticamente neutrale: «Giocano a sostegno dell’area euro, se non i dati macroeconomici deboli, ma ormai scontati dagli investitori, una politica monetaria molto accomodante e un certo deprezzamento della divisa unica; appare inoltre più concreta la possibilità che accanto alla politica monetaria se ne affianchi una fiscale più “keynesiana” a sostegno di domanda e investimenti con impatto sulla crescita economica». FRANCOFORTE ULTIMA Il Qe, però, potrebbe avere effetti meno tumultuosi nell’Eurozona, un po’ per via delle difficoltà in cui versa ancora il sistema bancario, un po’ perché Francoforte ci è arrivata comunque per ultima, dopo che i buoi sono scappati dalla stalla alla ricerca dei pascoli del denaro facile. Interessante al riguardo la sintesi di Christophe Bernard, chief strategist di Vontobel: «La Federal Reserve americana dovrebbe iniziare ad alzare i tassi di interesse nel secondo trimestre 2015, ma ha un sufficiente margine di azio- tiva di ottenere in futuro lauti rendimenti è piuttosto scar- ne per rimandare questa manovra se i dati dell’inflazione sa perché l’attivismo delle autorità monetarie ha spinto le dovessero risultare inferiori al suo obiettivo di lungo ter- valutazioni a livelli elevati». mine del 2%. Al contempo la Bce e la Bank of Japan stan- Dunque se dovessimo sintetizzare, si potrebbe dire che no spingendo la loro politica di espansione dei bilanci per l’azionario europeo sembra sostanzialmente godere di una iniettare ingenti liquidità sui mercati finanziari. Nel com- posizione abbastanza simile a quella dell’anno passato: mi- plesso, l’ambiente rimane ampiamente favorevole alle at- nori valutazioni relative rispetto alle azioni delle altre aree tività rischiose e in particolare ai mercati azionari, mentre geografiche e ancora un decente equity risk premium, visti i titoli di stato dei paesi core dell’Eurozona e degli Stati i livelli fantasmagorici del complesso del reddito fisso. A Uniti dovrebbero accusare lievi perdite. Il credito, obbliga- tutto ciò ovviamente va aggiunto il continuo supporto del- zioni societarie e alcune categorie di bond dei mercati le banche centrali e un indebolimento benvenutissimo del- emergenti, dovrebbe godere di un buon supporto; i prezzi la divisa unica. La formula magica, però, dovrebbe vedere delle commodity, invece, dovranno restare bassi ancora per un rallentamento delle performance assolute rispetto al un certo periodo per ridurre le quantità sui mercati dove 2014, che a sua volta è risultato un anno meno esplosivo e regna ancora un eccesso di offerta. In generale, la prospet- complessivamente più volatile rispetto al 2013. ■ Settori e titoli su cui puntare Purché slegati dal ciclo europeo A 20 questo punto appare interessante tentare di capi- una ricerca con il lanternino di temi growth, cui si aggiun- re dove andare a posizionarsi e l’input ricevuto ge qualche scommessa opportunistica con caratteristiche sembra trovare un leit motiv tutto sommato ab- value. Interessante in questo ambito il profilo offerto da bastanza lineare: puntare su titoli e comparti che, per di- Anima Sgr: «Per quanto riguarda il posizionamento dei namiche interne loro e per un particolare posizionamento fondi europei, la visione è positiva sul settore farmaceuti- in nicchie a buona crescita, possono in qualche maniera co, sulla base della sostenibilità della crescita delle vendi- apparire slegate dal ciclo economico europeo. In pratica te che deriva dal lancio dei nuovi prodotti. Poi la solidità FONDI&SICAV/Dicembre 2014 Destinazione 7%* Tracciamo una nuova rotta per i tuoi investimenti Pioneer Funds – European Equity Target Income Un solo prodotto per poter ricevere un flusso di reddito periodico, partecipare ai rendimenti dei mercati azionari e poter trarre beneficio dall’utilizzo di strategie di controllo della volatilità. 7,3 %* Provento distribuito nel 2012 7,5 %* Provento distribuito nel 2013 Luglio 2014: distribuito il 3,5%* quale provento semestrale. 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Pertanto, non vi è alcuna garanzia che gli obiettivi di investimento siano e˫ettivamente realizzati. 8lteriori avvertimenti sui rischi sono contenuti nel KIID e nel Prospetto. Il target di distribuzione annuale lordo previsto per il era ,, per il il . Per il è stato previsto il annuale. /a distribuzione del Áusso Ànanziario periodico e la restituzione del capitale a scadenza non sono garantiti. Il target di distribuzione è annuale, si intende al lordo delle imposte e viene distribuito pro quota a gennaio e luglio. Fonte: Pioneer Investments, dati al 31 maggio 2014. Pioneer Investments è il marchio che contraddistingue le societj di gestione del risparmio del *ruppo 8ni&redit. L’anno che verrà L’azionario europeo dei conti societari e l’alta generazione di free cash flow fa- chian, head of value & opportunities, european equities, di voriscono l’incremento della remunerazione per gli azioni- Natixis Asset Management, che precisa: «La ricerca di im- sti. Inoltre, dopo la pagella sui bilanci europei e quindi il prese in crescita potrebbe indurre gli investitori ad aumen- venir meno di questo fattore di incertezza e volatilità, stia- tare la propria esposizione a titoli collegati alle tecnologie, mo aumentando il peso sul comparto dei finanziari, in specialmente quelli di aziende che vendono o creano pro- quanto riteniamo che questo settore possa vedere un rial- dotti all’avanguardia». zo a fine anno, a maggior ragione dopo l’apertura mani- Samour Cachian ha in mente non solo particolari set- festata dalla Bce ad adottare ulteriori misure non conven- tori dell’It, ma anche specifiche imprese: «Vi sono diverse zionali. Ancora è stata aumentata l’esposizione al settore realtà tecnologiche europee connesse a soluzioni di paga- dei consumi discrezionali, in quanto i bassi tassi d’interes- mento digitale che appaiono ben valutate. Per esempio, la se e il continuo calo del prezzo delle materie prime do- società parigina Ingenico, leader mondiale nell’offerta di vrebbero agevolare la ripresa dei consumi. Infine posizio- soluzioni di pagamento per i canali mobile, online e in- ne di sottopeso per il settore degli industriali, tenendo pre- store, vanta tre fattori chiave: crescita strutturale, conqui- sente il pericolo deflazione e il rallentamento nella ripre- sta di quote di mercato e ascesa nella catena del valore. Ri- sa. La stagnante situazione economica, la dinamica dei teniamo che l’azienda possa beneficiare nel lungo termi- prezzi che conferma uno scenario deflazionistico (-0,2% a ne dell’adozione di chip-card negli Stati Uniti e dello svi- settembre), insieme all’esito negativo degli stress test per luppo di pagamenti mobili. Un’altra area di crescente in- alcune banche domestiche, hanno riportato volatilità an- teresse collegata a tutto ciò è la sicurezza digitale. In que- che sulla borsa italiana. Al pari di quanto sostenuto per gli sto settore, alcune realtà europee, come Gemalto, sono altri listini dell’Eurozona, crediamo però che un mix di po- fornitori leader in tutto il mondo di soluzioni innovative litica monetaria e una maggiore flessibilità fiscale possa- in questo campo». no dare sostegno ai mercati nei prossimi mesi». STABILIZZAZIONE DEI RENDIMENTI TECNOLOGIA ALL’EUROPEA Comunque non manca chi giudica la situazione come un In questa logica rientra anche quello che viene percepito bicchiere mezzo vuoto piuttosto che mezzo pieno: infatti è come un tema inusuale: la tecnologia. L’hi-tech di solito è vero che probabilmente stiamo andando incontro a un pe- argomento che fa pensare soprattutto al Nasdaq o, al mas- riodo di performance più ridotte, ma queste potrebbero in- simo, al Far east, ma c’è chi, nelle scelte per l’azionario serirsi in un percorso di stabilizzazione dei rendimenti ric- continentale 2015, guarda proprio ai titoli di questo set- co di buone soddisfazioni sul lungo periodo. Interessante tore, in quanto immersi in una storia di crescita globale, ad esempio appare il commento di uno dei maggiori exe- slegata dalla difficile congiuntura continentale: «Nono- cutive di Deutsche Asset & Wealth Management, che nel- stante il difficile scenario macroeconomico in Europa e in l’azionario, favorisce proprio le azioni europee. Henning altre parti del mondo, le nostre prospettive per il settore Gebhardt, global head equity della società tedesca, infatti tecnologico sono positive», commenta Hervé Samour Ca- spiega: «Il 2015 sarà un anno abbastanza tipico, con guadagni percentuali elevati, ma a singola cifra, in linea quindi con la media di lungo periodo. Il decennio delle azioni è in pieno sviluppo. La ripresa azionaria dovrebbe continuare per il settimo anno, in linea con il “ciclo della tartaruga” di lunga durata. Il driver principale dei corsi azionari sarà i dividendi, con il supporto di una crescita moderata degli utili». Gebhardt preferisce le azioni europee, in particolare «le azioni tedesche, che sono a livelli storicamente interessanti rispetto ai titoli azionari statunitensi». Visti i chiari di luna che a volte appaiono sull’orizzonte europeo, verrebbe da accontentarsi senza grandi rimpianti. 22 FONDI&SICAV/Dicembre 2014 ■ L’anno che verrà L’azionario Usa Un mercato che fa paura Decidere di investire negli States oggi non è semplice per una contraddizione di fondo. Da una parte Wall Street ha performato forse troppo e a ottobre si è visto che può essere molto fragile, ma dall’altra l’economia sta andando bene e si prevede che andrà così anche nel 2015. Si tratta a questo punto di individuare settori e titoli ancora suscettibili di miglioramenti ello scorrere le previsioni per il 2015 sull’e- Va qui rilevato un elemento: il consensus delle aspet- conomia Usa diffuse da molti dei principa- tative stima che la Fed si appresti a innalzare i tassi entro li istituti finanziari, si ha la sensazione che la fine del 2015, anche se, come si vedrà nell’outlook sul ci sia un argomento sul quale si preferisce reddito fisso, le previsioni non sono comunque così una- non soffermarsi: l’azionario. Del resto, do- nimi. Tornando ai motivi del sottopeso di Credit Suisse, po i record toccati nel 2014 e dopo un rally durato ormai così l’istituto elvetico prosegue il discorso: «Inoltre il mer- cinque anni, diventa anche difficile trovare argomenti cato azionario statunitense è overweight quality. Essere nuovi. Dai minimi del marzo 2009, il Nyse e il Dow Jones overweight quality come stile è di solito positivo per un Industrial Average hanno guadagnato circa il 165%, l’S&P mercato azionario, ma riteniamo che la qualità tenda a 500 oltre il 200%, il Nasdaq ha superato il 260%. scambiare con una correlazione inversa rispetto al rendi- N In questo contesto appaiono dunque quanto mai in- mento dei bond biennali Usa. In altre parole, se la resa teressanti alcune considerazioni espresse dal Team di ricer- delle cedole a due anni aumenta, gli investitori scelgono ca di Credit Suisse. Ecco dunque che cosa ha da dire l’isti- di vendere i titoli a lunga duration, fra cui quelli di alta tuto elvetico su Wall Street. «Può sembrare insolito dedi- qualità, e il livello di sconto sale. Ci aspettiamo che la Fed care poco spazio ai titoli azionari statunitensi, che rappre- alzi i tassi a metà del 2015 e l’interest rate strategy team sentano da soli il 42% della capitalizzazione di mercato di Credit Suisse prevede che il rendimento del biennale globale», ammette in apertura la banca svizzera, per poi di- salga al 2% entro la fine dell’anno dal loro attuale livel- chiarare: «Manteniamo la nostra posizione sottopesata in lo di circa lo 0,5%». titoli azionari americani nel 2015 e segnaliamo alcuni fat- 24 tori negativi. Innanzitutto gli Stati Uniti hanno storica- C’È CHI È POSITIVO mente sottoperformato nei sei mesi precedenti il primo Anche in questo caso, è interessante notare che, mentre la rialzo dei tassi della Fed. Concordiamo infatti con il nostro posizione espressa è condivisa da una grande maggioran- team di reddito fisso, il quale crede che la Fed alzerà i sag- za di operatori, James Lydotes, gestore di The Boston gi a metà anno». Company Asset Management, del gruppo Bny Mellon, la FONDI&SICAV/Dicembre 2014 « Su Wall Street si è riversata una montagna di liquidità impressionante nell’ultimo biennio, » soprattutto da parte degli investitori istituzionali locali pensa diversamente: «Nel frattempo, le asset class orien- Se tutti i motivi di scetticismo e, diciamolo pure, di tate al reddito, quali ad esempio i titoli azionari Usa di al- paura di vedere un nuovo 2007-2008 permangono, come ta qualità, le risorse naturali globali e le infrastrutture po- si è potuto notare nelle due settimane di follia di ottobre, trebbero offrire buone opportunità d’investimento». restano forti anche le motivazioni che inducono alla fidu- Tornando all’analisi dell’azionario Usa proposta da cia, prima fra tutte la crescita economica. Credit Suisse, l’istituto elvetico pone un ultimo fattore negativo a fondamento della sua decisione di rimanere un- CIFRE CONTESTATE SULLA DISOCCUPAZIONE derweight, cioè il fatto che su Wall Street si è riversata una E per quanto riguarda lo sviluppo, come è già successo ne- montagna di liquidità impressionante nell’ultimo biennio, gli ultimi anni, l’ottimismo sembra diffuso nei confronti soprattutto da parte degli investitori istituzionali locali: «I degli Usa. Gli ultimi dati in effetti appaiono interessanti: a titoli azionari statunitensi sono ipercomprati e l’entusia- novembre sono stati creati oltre 300 mila posti di lavoro e smo delle istituzioni sell-side appare ancora più forte del la disoccupazione si è ormai stabilizzata sotto il 6%. Ma il normale. Infine, vorremmo segnalare che le azioni Usa so- discorso su questo tema è più complesso: è vero che è sce- no ora su base relativa più di una standard deviation oltre sa, visto che quattro anni fa era quasi al 10%, ma le cifre la soglia di ipercomprato, con gli analisti sell-side che so- ufficiali sono fortemente contestate. Tra gli elementi che no oggi ancora più ottimisti sui titoli azionari statuniten- si ritiene non vengano sufficientemente considerati ci so- si rispetto alle azioni globali di quanto lo fossero durante no il numero delle persone rimaste senza lavoro oltre sei la crisi finanziaria nel 2009». mesi e la quantità di lavoratori part-time che però neces- FONDI&SICAV/Dicembre 2014 25 L’anno che verrà L’azionario Usa sitano di un’occupazione full-time: stando a un report go- oggi più bassa di quanto lo fosse nel 2007. Nello stesso ar- vernativo della scorsa estate (The Employment Situation co di tempo, l’inflazione (Cpi) è cresciuta del 15%. July 2014 del Bureau of labor statistics) il tasso di sottooccupazione è del 12,6%. Anche l’immobiliare, considerato da molti uno degli elementi più positivi dell’economia Usa, ha in realtà terre- È da considerare anche il fatto che gli stipendi sono no da recuperare. Il Case-Shiller home price index è salito stagnanti nella migliore delle ipotesi. Per il 70% della for- del 25% negli ultimi tre anni, ma è ancora del 20% sotto za lavoro, la paga oraria aggiustata all’inflazione è ancora i livelli pre-recessione. ■ L’economia Un cielo azzurro ato il contesto di quella che è ormai una sorta di D pressioni al rialzo sui salari. Dunque potrebbe finalmente lost decade per gli Usa e per il mondo ex-Cina in vedersi nel 2015 un anno di boom negli Usa, evento che generale, il cielo appare però molto più azzurro in manca ormai da quasi un decennio. La maggior parte del- rapporto al recente passato. Ad esempio, anche se il tasso le case di investimento, infatti, sembra improntata all’ot- di occupazione complessiva rispetto alla popolazione in timismo. Asoka Wöhrmann, chief investment officer di età da lavoro rimane molto basso, si cominciano a vedere Deutsche Asset & Wealth Management, ritiene che nel Il superdollaro Sempre più forte contro tutti C omunque il quadro di forza esposto fino a questo punti di forza delle nostre tesi nel 2014 e la sua continuazione, in momento, introduce un altro punto saliente delle particolare contro i G10, rimane senza dubbio la nostra previsione previsioni Usa 2015: la potenza incredibile del dollaro, più convinta per il 2015. All’interno di questo scenario, le tornato a essere il re delle valute, dopo oltre un decennio di continue diminuzioni del cambio Eur/Usd sono l’elemento più sistematica debolezza. Infatti questo 2014 si è chiuso con il Dollar importante, ma ci aspettiamo ulteriore significativa debolezza index ai massimi dal 2006, con anche lo yuan che ha perso terreno, anche nello yen. Pensiamo che la combinazione di differenziali di un fatto che non accadeva da tempo immemorabile, tanto da rendimento sempre più elevati nei titoli di stato a due anni, sembrare ormai quasi inaudito. Il trend ovviamente dovrebbe nonché la pressione al ribasso sui prezzi del petrolio e la proseguire in maniera sostanziale nel 2015. Su questo punto parole persistente tenuta della crescita statunitense contribuiscano a di ottimismo arrivano da Asoka Wöhrmann, di Deutsche Asset & sostenere questo punto di vista. Perciò prevediamo un cambio Wealth Management: «Il dollaro è destinato a rafforzarsi Eur/Usd a 1,15 e il cross Usd/Jpy a 130 entro la fine del 2015: costantemente il prossimo anno, in particolare nei confronti potrebbero raggiungere rispettivamente la parità e i 140 nel dell’euro. Nel medio termine il cambio euro/dollaro potrebbe 2017. È anche probabile che il dollaro continui a rafforzarsi scendere a circa 1,17. Questo è lo stesso livello del 1999, quando è contro la maggior parte delle valute emergenti». stata introdotta la moneta unica europea e quando l’economia del continente era significativamente più forte di quanto lo sia oggi. La parità di cambio (ossia 1:1), non può essere esclusa. Il biglietto verde forte ritornerà, sulla scia della leadership degli Stati Uniti, in termini di crescita e di rendimento atteso». Sul tema della moneta Usa ha molto da dire anche il Team di ricerca di Goldman Sachs: «La potenza del dollaro è stata uno dei 26 FONDI&SICAV/Dicembre 2014 L’anno che verrà L’azionario Usa 2015 «gli Stati Uniti dovrebbero essere il motore della cre- Non solo: tutto sommato gli Usa rimangono un paese che, scita globale, con un prodotto interno lordo che dovrebbe quando vuole (cioè quando il credito fluisce copioso al sistema) espandersi del 3,2%». E Aneta Markowska e Brian Jones di rimane in grado di alimentare un processo di crescita endoge- Société Générale sono ancora più ottimisti: «Ci aspettiamo no relativamente autonomo dal non entusiasmante ciclo glo- che il Pil reale cresca del 3,5% nel 2015 e anticipiamo una bale. Aneta Markowska e Brian Jones di Société Générale ricor- media di progressioni annuali del 3,25% nei tre anni suc- dano: «I rischi downside per la crescita stanno diminuendo e cessivi». Anche Armando Carcaterra, di Anima Sgr, è posi- constatiamo un costante miglioramento del consensus sulla tivo: «Sotto il rumore di una volatilità elevata, restano al- crescita Usa. Ciò nonostante il quadro non brillante dell’area cuni segnali. L’economia Usa cresce a un ritmo invidiabile euro. Chiaramente, quello che accade in Cina, Messico e Cana- (intorno al 3% annuo nel 2014), la disoccupazione è con- da ha anche una sua importanza per gli States, ma soprattut- tenuta (5,8% a ottobre) e non servono più gli stimoli ex- to conta che l’economia americana sta gradualmente dando tra dei Qe». vita a una ripresa guidata da fattori domestici». ■ Le scelte di investimento Soprattutto selettività C ome sfruttare questa situazione di mercato caro sono più così numerose. Pensiamo però alla correzione e di economia performante sull’equity made in dello scorso ottobre: all’epoca l’S&P 500 è sceso di circa Usa? La parola chiave sembra selettività attra- il 9%, ma alcuni titoli furono brutalmente massacrati verso alcuni temi e dispersione nei rendimenti. Al riguar- dagli investitori, con collassi anche del 30%, non giusti- do è particolarmente interessante la tesi proposta da Andy ficati dai loro fondamentali». Non è in effetti improbabi- Summers, gestore del Janus Opportunistic Alpha Fund: le che in futuro si ripetano fasi di panico e di volatilità, «Nel nostro portafoglio investiamo secondo varie tesi. Una magari di breve durata, con discrepanze nell’impatto fra di questa è cercare titoli che potrebbero beneficiare del settori e singole azioni di grande rilevanza, aprendo così processo di consolidamento del proprio settore: gli Stati di nuovo interessanti opportunità. Uniti offrono molte occasioni in diversi comparti, quali ad esempio il trasporto aereo e il farmaceutico. Nel caso NICCHIE DI VALORE di aziende nelle fasi di consolidamento, vi sono due trend Gli investitori europei potrebbero approfittare di perfor- vantaggiosi in gioco: da una parte l’opportunità di rea- mance a livello di earning magari non spettacolari da par- lizzare sinergie e di rendere più efficiente la struttura dei te delle aziende statunitensi, che potrebbero portare a un costi, dall’altra la possibilità per i player rimasti di avere anno di transizione sull’indice, con però nicchie di valore un maggiore potere in termini di prezzi praticati. Un altro che si aprono qua e là, il cui rendimento verrebbe amplifi- tema su cui investiamo riguarda le azioni con un senti- cato dalla forza del biglietto verde. ment in miglioramento. Dopo oltre cinque anni di bull Non rimane da sperare che sia effettivamente così, al- market ovviamente in questo ambito le occasioni non meno per gli investitori non-statunitensi. Infatti non è che gli Stati Uniti e le aziende a stelle e strisce siano entità isolate dal mondo, in grado di vivere, senza subire conseguenze, nel proprio paese delle meraviglie con un turbodollaro in un pianeta che zoppica. Bisogna infatti notare che il 40% circa delle imprese che compongono l’S&P 500 ricava parte delle sue vendite dall’Eurozona. Se il rallentamento del Vecchio continente persistesse, gli utili societari di oltre Atlantico non potrebbero non risentirne: in un mercato caro è inutile ricordare quali potrebbero essere le conseguenze e lo scorso ottobre lo ha mostrato. 28 FONDI&SICAV/Dicembre 2014 ■ L’anno che verrà Azionario paesi emergenti Non solo Cina Il gigante asiatico ha messo a segno un periodo clamorosamente positivo, nonostante nessuno si aspettasse questa performance. Nel 2015, secondo gli analisti, il mercato del Dragone potrà fare altrettanto bene, specie se la dirigenza di Pechino continuerà la sua politica di riforme. Ma buone speranze sono riposte in molti altri paesi dell’Asia e soprattutto nell’India 30 l 2014 verrà ricordato come un anno cruciale per i I Russia e il Brasile, i cui listini equity in dollari sono pesan- mercati emergenti e come l’ennesima volta in cui temente negativi dall’inizio dell’anno, ma è altrettanto in- molte aspettative di strategist e investitori sono sta- dubbio che altre realtà in difficoltà, come India e Indone- te clamorosamente smentite. Inoltre si è verificata sia, hanno dato forti soddisfazioni agli investitori. la morte definitiva del concetto stesso di emergen- Entrambe queste economie stanno affrontando una ti, termine troppo variegato per avere ormai un qualsiasi stagione di cambiamenti politici e l’inizio di un processo di senso macro-economico e di mercato. Torniamo infatti a riforme che potrebbe prima o poi portarle a competere circa metà del 2013, quando si cominciò a parlare di tape- con l’Asia del Nord. Anche quest’ultima ha sorpreso, e non ring. Fu un periodo in cui si scatenò il panico, dopo un poco, gli investitori: la Cina che doveva rappresentare la biennio già non facile, sull’azionario emergente (e non so- più nera delle nubi di catastrofe ha portato a termine la lo) e in particolare emerse la categoria dei fragile five: Bra- maggiore riforma finanziaria della sua storia (l’Hk-Sh con- sile, India, Indonesia, Russia e Sud Africa. nect), mentre il suo comparto azionario volava come non Questo gruppo rappresentava un simbolo di tutto ciò si vedeva dal 2007 e la sua valuta si rivelava una delle più che non andava in un insieme di paesi che stentava a solide. Un andamento che fa specie se paragonato con decollare verso lo sviluppo: economie scarsamente diver- quello della vicina Corea del Sud, una delle peggiori borse sificate, trasparenza modesta, eccessive ingerenze stata- asiatiche quest’anno. In un paese indicato a inizio 2014 li, deficit infrastrutturali e nel livello di istruzione. Con- come porto sicuro degli emergenti, in attesa della peren- temporaneamente cominciavano a farsi sentire sempre ne mai acquisita promozione a mercato sviluppato, le quo- più numerose le voci che avvertivano dell’imminente tazioni di Seul hanno sì mostrato meno volatilità nei gior- rischio dello scoppio di una bolla nell’economia e nei mer- ni bui dell’asset class degli emerging, ma da lì non si sono cati finanziari cinesi. mai mosse. A parte l’accumulo di cash da parte delle azien- Ma poco più di un anno dopo il panorama appare ra- de locali, a incidere negativamente è stata la svalutazione dicalmente diverso: è vero che il collasso delle commodity operata dal’arci-rivale Giappone, che ha spinto la Corea in ha portato a una pesante situazione in nazioni come la un limbo tra l’azionario sviluppato e quello emergente. FONDI&SICAV/Dicembre 2014 « Siamo nella classica situazione che Warren Buffett descrisse come “il momento in cui la marea si » abbassa e si vede chi nuota nudo” Ciò per dire che ormai ogni realtà fa storia a sé: è fini- to, rimane ancora tanto spazio prima di tornare ai massi- to una volta per sempre il paradigma degli anni 2000 in cui mi del 2007 (siamo attualmente poco sopra 3.000 a fron- la Cina aveva tirato su un po’ tutti, fornitori di risorse na- te di un top sopra 6.000 nell’ottobre 2007) però i progres- turali in primis. Oggi ognuno si muove con una sua logica, si sono impressionanti. È vero infatti che la Cina ormai con Pechino impegnata nella trasformazione della propria vanta un settore privato con aziende di altissima qualità e economia. In pratica siamo nella classica situazione che competitività internazionale, ma è altrettanto fuori di- Warren Buffett descrisse come «il momento in cui la marea scussione che finora circa i tre quarti della capitalizzazio- si abbassa e si vede chi nuota nudo». Solo che, come abbia- ne borsistica sono dati da colossi (qualcuno potrebbe de- mo visto, qualcuno i compiti li ha fatti o li sta facendo. finirli con poco garbo catorci) di stato. Fa in effetti una Innanzitutto non si può non partire dalla strepitosa certa impressione vedere la performance nelle ultime set- performance cinese che, mentre scriviamo, si avvicina a timane del 2014 di gruppi come Sinopec e Petrochina in quasi +50% dello Shanghai composite da inizio 2014. Cer- una fase di collasso dei corsi del greggio. ■ La super-potenza Cina «Le azioni cinesi possono fare +50%» l problema è che la Cina ormai non è più un emergen- dal ciclo globale. Non sorprende che tutto sommato gli in- te: è una superpotenza in via di formazione, l’unico sta- vestitori continuino a nutrire fiducia in quella che, secon- to insieme agli Usa in grado di alimentare una crescita, do il Fondo Monetario Internazionale, è ormai la prima economica e finanziaria, endogena e parzialmente slegata economia del mondo in termini di parità di potere d’acqui- I FONDI&SICAV/Dicembre 2014 31 L’anno che verrà Azionario paesi emergenti sto. Vivek Misra, asian equity strategist di Société Générale, spiega: «Ritengo che vi sia un potenziale di crescita di circa il 50% per le azioni cinesi nel corso del prossimo biennio. Si tratta di una previsione aggressiva, alla luce del contesto di una crescita cinese strutturalmente più debole e dei problemi del settore bancario. Ciò nonostante, vedo la possibilità di un rerating del 35% entro dicembre 2015 e di un ulteriore 14% entro la fine del 2016. Alcune valutazioni rimangono molto basse: ad esempio le banche scambiano a un valore inferiore a quello di libro con un Roe del 7%, che in verità è al 17% se si considerano gli accantonamenti che dovranno essere fatti per i crediti in sofferenza». UN QUADRO DI RIPRESA DELL’ASIA stitori comincino a ragionare in un’ottica deep value, anche Dunque una borsa cinese che si trova oggi a beneficiare a fronte di fondamentali economici non certo entusia- di anni in cui ha scontato uno scenario da catastrofe. smanti. Pensiamo ad esempio al caso della Russia: di recen- Tutto ciò in generale si inserisce in un quadro di ripresa te le autorità locali hanno rivisto al ribasso le previsioni dell’Asia. Infatti le economie di quest’area del mondo, economiche per l’anno prossimo, incorporando uno scena- anche quelle più indietro come India e Indonesia, sem- rio di recessione (-0,8%) a causa del crollo del petrolio, con brano comunque godere di una certa fiducia da parte il rublo che continua a mettere a segno un record negativo degli investitori circa la loro capacità di decollare verso dietro l’altro. Per Marcus Svedberg, capo economista di un vero sviluppo industriale. Indicativo, ad esempio, il East Capital, l’attuale fase disastrosa del mercato potrà es- parere di Peter Galgay, portfolio manager di Deutsche sere superata qualora venisse attuata una politica di rifor- Invest Asian Small Mid Cap Fund di Deutsche Awm: «La me: «Ci sono attualmente due fattori principali che guida- regione dell’Asia ex-Giappone sta beneficiando ampia- no l’economia russa: la situazione geopolitica e il rallenta- mente di diversi effetti positivi, che si stanno facendo par- mento strutturale che si sta verificando ormai da un più ticolarmente sentire in nazioni quali l’India, l’Indonesia e lungo periodo. Innanzitutto il mercato russo in generale è le Filippine. L’India può essere considerata una storia di guidato da fattori macroeconomici e, nello specifico, dal- crescita sul lungo periodo, con enormi investimenti nel l’attuale situazione geopolitica. In secondo luogo, la man- campo delle costruzioni, una forte domanda domestica, canza di riforme strutturali ha causato per diversi anni il un grande spirito imprenditoriale, un’abbondante forza rallentamento dell’economia. La ragione principale di que- lavoro e una popolazione giovane. Anche le Filippine stan- sto stop è dovuta alla mancanza di investimenti da parte no crescendo molto, grazie alle riforme e allo sviluppo di delle società russe. Una situazione che continua da diverso politiche di partnership pubblico/privato. L’Indonesia ha tempo. Tra le altre cose è necessario migliorare il clima d’in- abbondanza di risorse naturali, uno dei Roe più alti in Asia vestimento, ridurre la corruzione e la burocrazia». e un grado di penetrazione basso in molti comparti, oltre che una popolazione molto giovane». 32 Al netto dello sconto al mercato dato dalla specificità ucraina, il discorso in qualche maniera può valere anche per In generale, invece, se ci spostiamo altrove, l’entusia- altre realtà dell’America latina: scarsi investimenti o quan- smo manca. Infatti, come detto, l’Asia, anche quella più in- to meno modesta diversificazione (immobili e risorse natu- dietro, sembra avviata a un percorso di modernizzazione e rali hanno raccolto il grosso negli ultimi anni) hanno lascia- imprenditorialità privata e spesso questi progressi non ap- to queste economie eccessivamente dipendenti da consu- paiono ancora riflessi nelle quotazioni dell’azionario e del- mi interni sostenuti dalle entrate delle commodity. le valute locali. Ma pure in altre parti del mondo, se si han- Se però le cose dovessero cambiare, con l’avvio di ve- no i nervi per reggere l’ottovolante, potranno esserci alcu- re riforme le occasioni sarebbero enormi: pensiamo sola- ne occasioni nel 2015, anche se magari non nei primissimi mente a come sembrava nera la notte indiana fino all’an- mesi. È possibile infatti che a un certo punto diversi inve- no scorso. FONDI&SICAV/Dicembre 2014 ■ COLTIVA IL TUO RENDIMENTO IN TUTTE LE STAGIONI Russell Multi-Asset Conservative Strategy I rendimenti obbligazionari si sono quasi azzerati e i mercati azionari restano imprevedibili. In queste difficili condizioni di mercato, i clienti sono alla ricerca di nuovi modi per coltivare rendimenti positivi senza rischi eccessivi. Il nostro fondo Multi-Asset Conservative Strategy (MACS), può aiutarli a rivitalizzare il loro portafoglio. L’insieme unico di capacità di Russell fa di MACS la migliore opportunità per raggiungere gli obiettivi di reddito degli investitori, senza aumentare l’esposizione al rischio. Inizia il tuo cammino con gli esperti del multi-asset: russell.com/percorso Il presente materiale illustrativo è riservato agli investitori qualificati, non è destinato alla clientela al dettaglio. Prima dell’investimento leggere il prospetto informativo. Pubblicato da Russell Investments Limited. RUS0013_MACS_Campaign_Fondi&Sicav_210x280mm_FAW.indd 1 03/11/2014 16:55 L’anno che verrà L’obbligazionario europeo Appeso alla Bce L'intervento di Draghi, che potrebbe dare il via a un vero quantitative easing, è fondamentale per il segmento dei bond continentali. Gli operatori si aspettano che i 1.000 miliardi di allargamento del bilancio della Banca centrale comprendano acquisti di diverse asset class, compresi i corporate e i titoli di stato. Su questa base il mercato può restare forte, in caso contrario i problemi sarebbero molto pesanti l 2014 è stato un anno incredibile per l’obbligazio- I mente, sia che si credesse a un bearish flattening o ad nario, soprattutto quello europeo. Infatti 12 mesi altri schemi, il 2014 sembrava destinato a essere l’anno fa, con il tapering statunitense appena iniziato, un della fine di uno dei più lunghi bull market secolari della super-euro che sembrava non dovesse finire mai, la storia dei mercati finanziari. Infatti, a parte brevi paren- prospettiva che la Fed avrebbe iniziato presto un tesi, de facto è da oltre 30 anni che i rendimenti, alme- ciclo di rapido rialzo dei tassi e un bilancio della Bce che no nominali, calano in tutto lo spettro obbligazionario. A continuava a contrarsi, ben pochi prevedevano che stra- suscitare un minimo di speranze rimanevano solo alcune tegie long sulla maggior parte del reddito fisso potesse- strategie basate sull’esposizione al rischio di credito, in ro avere senso. Sia che si puntasse sulla duration diretta- particolare sui bond high yield e sul debito della disgraziata periferia europea. Queste due ultime asset class non hanno indubbiamente deluso gli investitori, in un quadro però che ha visto un’ulteriore annata di stupefacenti performance positive per i mercati obbligazionari di tutto il mondo, Europa in primis. Basti pensare che il Bund decennale tedesco è arrivato, mentre scriviamo, al minimo storico dello 0,65% di rendimento, mentre il Btp italiano è sceso per la prima volta sotto il 2%, toccando la soglia dell'1,91%. Lo spread fra le emissioni decennali dei due paesi si è ristretto sotto la soglia di 120, il valore minimo dallo scoppio della crisi finanziaria. Gli investitori infatti non avevano fatto i conti con un’inaspettata mezza crisi economica, che a sua volta ha generato il crollo delle commodity, che ha indotto una ca- 34 FONDI&SICAV/Dicembre 2014 duta dell’inflazione in un’Europa dalla domanda interna debolissima. Questo trend ha costretto la Bce a prendere finalmente provvedimenti, che hanno costituito un avvio di quantitative easing continentale: la riunione di dicembre del direttorio di Francoforte ha peraltro reso probabile la presentazione di un programma di acquisto di titoli di stato il prossimo gennaio. In un contesto del genere, dunque, non è facile immaginare un bear market obbligazionario, specialmente in una realtà come quella europea, dove gli istituzionali che pesano rimangono riluttanti a spostarsi sulle azioni. ■ Previsioni Negli Usa tassi bassi fino al 2020 on sorprendentemente, dunque, le previsioni per il N 2015 sembrano improntate a una certa cautela: è difficile infatti immaginare un crollo delle quota- « È difficile immaginare un crollo delle quotazioni in » presenza di una Bce in modalità espansiva zioni in presenza di una Bce finalmente in modalità espansiva, così come non è neppure facile giustificare il fatto che una nazione con un’economia con gravissimi problemi di mancanza di crescita e un rapporto debito/Pil di circa il go, forse sino al 2020. Non ci sono ancora segnali di un au- 134% possa raccogliere capitali a 10 anni pagando meno mento dell’inflazione di base e dei salari, un fattore che del 2% di rendimento. In pratica molti vedono nel 2015 un spingerebbe la Federal Reserve ad aumentare i saggi». anno interlocutorio. Ricorda infatti Christian Dargnat, ceo La previsione di una Fed “nipponizzata” appare al- di Bnp Paribas Asset Management: «I livelli attuali degli quanto aggressiva, ma è indicativa del cambiamento d’u- interessi si spiegano con la caduta delle attese di inflazio- more rispetto solo all’estate scorsa. È importante però non ne, la crescita deludente e le previsioni di bassi tassi ufficia- dare nulla per scontato, in particolar modo per quanto ri- li, che appaiono modesti in relazione alle prospettive futu- guarda emittenti fragili come l’Italia. Infatti il mini-crash re di espansione, ma la disinflazione e le politiche moneta- di ottobre, dove si è sfiorato un nuovo round di crisi gre- rie molto espansive impediscono incrementi significativi». ca, ci fa capire come un sottofondo di sfiducia e paura ri- Dunque appare plausibile un 2015 di transizione in at- manga negli investitori, che si abbandonano di tanto in tesa di capire dove andrà l’Europa. Inoltre enormi proble- tanto a fasi di risk-off. Luci e ombre dei Btp sono eviden- mi, sotto forma di politiche restrittive che potrebbero por- ziate da William de Vries, head of core fixed income di tare a un effetto di sostituzione sui titoli di stato, non do- Kempen Capital Management: «Non c’è rendimento sen- vrebbero venire neppure dal mondo anglosassone. James za rischio, visto che per il 2015 l’Italia prevede di vendere Lydotes, gestore di The Boston Company Asset Manage- quasi 450 miliardi di euro di titoli di stato. Si tratta di una ment, società del gruppo Bny Mellon, commenta: «I tassi somma enorme che richiede un mercato dei capitali stabi- di interesse negli Stati Uniti resteranno bassi ancora a lun- le e funzionante nell’Eurozona. Affinché ci sia una doman- FONDI&SICAV/Dicembre 2014 35 L’anno che verrà L’obbligazionario europeo da sufficiente di buoni del tesoro è necessario che si affer- italiani un po’ cari in termini relativi. Tuttavia, finché le mi la fiducia da parte degli investitori sugli attuali sforzi obbligazioni tedesche offrono un rendimento decisamen- del governo per ritrovare la redditività a lungo termine e te inferiore all’1%, il valore relativo dei Btp sembra suffi- che il settore industriale italiano ritorni competitivo. Rite- ciente per continuare ad attirare l’interesse degli investi- niamo quindi che l’odierno livello dello spread tra Bund e tori esteri nel prossimo semestre. La corsa al rendimento Btp decennali sia un po’ troppo ridotto, rendendo i titoli non si arresta». ■ Corporate bond Poche occasioni 36 e ci spostiamo nell’ambito dei corporate bond euro- S red bond e Abs, ci sono stati rumor su una possibile inclu- pei, anche qui l’incertezza sembra diffusa. A livello sione nel programma di obbligazioni societarie scambiate investment grade, infatti, vista la corsa delle quota- sul secondario. Queste voci sono state prontamente smen- zioni con diverse aziende continentali di primaria impor- tite, ma la Bce aveva già dichiarato l’intenzione di riportare tanza che pagano un rendimento sul proprio debito infe- il bilancio ai livelli del 2012 per stimolare la domanda (ciò riore al dividend yield e la concorrenza del più ampio e svi- equivale all’acquisto di circa 1.000 miliardi di euro di asset), luppato mercato statunitense, le occasioni non sembrano un obiettivo che a molti sembra difficilmente raggiungibile numerosissime: le prospettive di questa asset class appaio- comprando solo covered bond e Abs. Poiché un quantitati- no infatti legate soprattuto al suo ruolo di diversificazio- ve easing basato su titoli di stato consisterebbe sostanzial- ne nelle fasi di volatilità azionaria. Ben Lord, gestore del- mente in un finanziamento ai governi, l’alternativa miglio- l'M&G Global Corporate Bond Fund, aggiunge: «Una re sarebbe l’acquisto di corporate bond, cioè il “Qe-plus”». combinazione fatta di bond governativi ai minimi storici, Infine il discorso non si discosta molto dal paradig- spread bassi e un quadro macroeconomico debole, rende il ma delineato fino a questo punto: selettività in Europa, credito europeo meno attrattivo rispetto al mercato del ma ancora buone occasioni, grazie a rendimenti relativa- dollaro o della sterlina, anche se continuiamo a trovare mente decenti (con un buon carry) e solidità aziendale. qualche opportunità selezionata nel debito europeo. Men- Bernard Lalière, head of high yield fixed income di Peter- tre i corporate bond investment grade potrebbero fare fa- cam Institutional Asset Management, spiega: «Il carry tica a riportare buoni rendimenti nei prossimi mesi, l’asset sulle obbligazioni ad alto rendimento continuerà ad atti- class rimane attraente rispetto alla liquidità, poiché lieve- rare flussi, anche se a ritmi inferiori rispetto alla prima mente correlata all’azionario e, come hanno dimostrato gli metà del 2014, a causa delle crescenti preoccupazioni eventi di quest’anno, può registrare performance buone in degli investitori per la liquidità di questa classe di attivi. un contesto di risk-off. Il credito non è a buon mercato, Senza recessioni in vista, i tassi di default rimarranno bassi ma quello societario è stato anche meno conveniente in per tutto il 2015. Inoltre l’attività di M&A è positiva per passato rispetto agli attuali livelli. Di conseguenza, credia- molti emittenti di obbligazioni ad alto rendimento. Le mo che un’allocazione al credito investment grade dovreb- nuove emissioni, anche se con un lieve peggioramento be continuare a essere una parte importante di ogni por- delle clausole di protezione, non presentano ancora rischi tafoglio obbligazionario». eccessivi (la leva finanziaria rimane sotto i livelli registra- Addirittura non manca chi vede la possibilità che ven- ti nel 2006-2007). L'aumento del rischio idiosincratico ga incluso credito europeo nel programma di acquisto di rimane comunque un rischio importante per i rendimen- obbligazioni da parte della Bce, elemento che indubbia- ti dei portafogli, per cui la selezione del rischio di credi- mente darebbe una grossa mano alle quotazioni. Anjulie to sarà sempre più rilevante». Rusius, investment specialist di M&G Investments, sostie- In definitiva, un’Europa appesa alla Bce, qualunque sia ne: «Con l’acquisto di 1,7 miliardi di euro in covered bond, la l’asset class cui si guarda. Senza Draghi molti assunti espo- Banca Centrale Europea ha ufficialmente cominciato il “Qe- sti (mancanza di recessione, corsa al rendimento) verreb- lite” dell’Eurozona. Se finora si era sempre parlato di cove- bero con ogni probabilità miseramente a cadere. FONDI&SICAV/Dicembre 2014 ■ TBWA\CORPORATE - © Jasse Kyttanen LA SICAV INTERNAZIONALE PARVEST Un know-how di fama mondiale a portata di mano 106 COMPONENTI COORDINATI Con 106 fondi, registrati in 32 paesi, Parvest propone le soluzioni adatte in funzione del vostro profilo, dei vostri obiettivi, delle classi di attivo, del livello di rischio ... AFFIDABILITÀ DEI COMPONENTI Da quasi 25 anni, Parvest vi dà accesso al meglio dei mercati finanziari per la gestione del vostro risparmio. 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(BNPP AM)*, membro di BNP Paribas Investment Partners (BNPP IP)**. *BNPP AM è una SGP (Società di Gestione di Patrimoni) autorizzata dall'AMF con il n. GP 96002, sede sociale: boulevard Haussmann 1, 75009 Parigi, Francia, RCS Parigi 319 378 832. **BNPP IP è il marchio mondiale dei servizi di gestione patrimoniale del gruppo BNP Paribas. Per ulteriori informazioni rivolgetevi al corrispondente locale autorizzato o al vostro consulente finanziario. Solo su iPad P1410015_Parvest_Montre_210x280_IT.indd 1 07/10/2014 17:15:47 L’anno che verrà L’obbligazionario Usa Poca paura della Fed Il grande interrogativo è se la Banca centrale comincerà nel prossimo anno ad alzare i tassi dei Treasury in maniera significativa. Gli operatori pensano che l’economia non sia ancora abbastanza forte per dare il via libera all’operazione. Maggiori preoccupazioni, invece, per gli high yield nche il reddito fisso statunitense ha avuto A quella europea rimane molto contenuta. A questo fattore nell’ultimo anno performance notevoli. In- aggiungiamo il super dollaro, innescato dal Qe europeo e fatti attualmente il decennale statunitense da altre banche centrali, con ad esempio i tassi europei sul scambia con un rendimento intorno al 2,3%, mercato della liquidità che sono caduti a livelli infimi, fa- un valore che rappresenta già una correzio- vorendo la divisa statunitense. In questa maniera si è ope- ne delle quotazioni rispetto ai minimi raggiunti nel panico rato un processo di sostituzione fra emissioni sovrane eu- di ottobre a 1,91%. Se anche non consideriamo quel breve ropee e statunitensi, con queste ultime che non hanno periodo di forte avversione al rischio, si tratta comunque di praticamente risentito della fine dello shopping della Fed. una ripresa impressionante dei corsi rispetto a inizio anno 38 quando il rendimento veleggiava intorno al 3%. All’epoca REGNA L’INCERTEZZA le previsioni vedevano un aumento fino all’area compresa E adesso? In generale sembra regnare l’incertezza: il rapido fra il 3,5% e il 4% sull’onda della fine del quantitative ea- collasso di ottobre, infatti, non è stato invano e ben pochi sing e l’avvio di un percorso di rialzo dei tassi. pensano che la Fed comincerà ad alzare i tassi con un pas- In realtà l’economia Usa non appariva (e non appare so rapido, ipotesi che sembrava comune fino all’estate tuttora, nonostante i recenti dati sull’occupazione) forte a scorsa. Indicativo appare al riguardo il commento di April sufficienza per potersi permettere un eccessivo rialzo dei LaRusse, senior product specialist per il reddito fisso di In- tassi. Pensiamo ad esempio alla fragile ripresa immobiliare, sight Investment (gruppo Bny Mellon): «Dinanzi a un’in- che si basa su mutui nel residenziale prezzati sui rendimen- flazione a livelli assiduamente buoni, è difficile che assiste- ti del decennale. Intendiamoci: nessuno ha mai considera- remo a un inasprimento significativo delle politiche mone- to plausibile l’avvio di un bear market sostenuto, ma l’ipo- tarie. Molte società nel Regno Unito, negli Stati Uniti e, in tesi più gettonata era il cosiddetto bearish flattening, in cui misura minore, in Europa, stanno generando flussi di cassa a muoversi al rialzo sarebbero stati soprattutto i tassi a bre- robusti, quindi sono in grado di ricorrere alla leva finanzia- ve, più direttamente influenzabili dalla Banca centrale. ria e di ridurre il livello di indebitamento. Generalmente i Invece abbiamo avuto un 2014 ancora improntato al tassi di interesse salgono quando la crescita economica è successo dell’esposizione alla duration, grazie anche in così solida che le aziende sono in grado di tollerare i primi questo caso a un’inflazione che, per quanto più elevata di movimenti al rialzo. Ci aspettiamo che qualsiasi aumento FONDI&SICAV/Dicembre 2014 nel 2015 sia pertanto contenuto e tale da non causare difficoltà al mondo delle imprese». Un quadro non dissimile arriva anche da John L. Bellows, phd, portfolio manager/research analyst di Western Asset Management, del gruppo Legg Mason: «Probabilmente i tassi di interesse di lungo periodo rimarranno bassi, anche se la Fed dovesse cominciare a ritoccare verso l’alto quelli overnight. Sotto molti aspetti i saggi a lungo termine sono più importanti di quelli a breve. Inoltre il bilancio della Federal Reserve e la sua politica in materia di comunicazione dovrebbero aiutare a compensare l’effetto dei rialzi. Nel frattempo la creazione di credito da parte del sistema bancario statunitense di recente ha mostrato un’accelerazione e l’allentamento dei criteri creditizi potrebbe incrementare il fenomeno. A livello storico i dati sugli effetti della risalita dei tassi sul credito appaiono contrastanti. In alcuni casi l’aumento si è accompagnato a condizioni più restrittive, in altri invece sono rimaste favorevoli attraverso tutto il ciclo di rialzi della Fed». In questo quadro, però, più di qualche perplessità accompagna il settore dei corporate bond, sia a livello di investment grade, sia di high yield. Indicativo il parere del team di multi-asset strategy di Société Générale: «Nella nostra allocazione Q-Map multi asset abbiamo ridotto a « Le aspettative di default per l’intero complesso degli » high yield Usa salirebbero dall’1,9% al 3-4% zero l’esposizione agli investment grade statunitensi, per tutti e tre i profili del nostro portafoglio (dinamico, bilanciato e avverso al rischio), e agli high yield nel portafoglio avverso al rischio». è sotto il 2% e gli analisti sono concordi nel ritenere che non si alzerà molto». UN COLPO DI SINGHIOZZO O UN PROBLEMA SISTEMATICO? Proprio la questione dei default però presenta un Indubbiamente nell’ambito delle emissioni di qualità più aspetto interessante: negli ultimi mesi si è fatto un gran elevata le valutazioni appaiono decisamente difficili da af- parlare della possibile crisi del settore del petrolio estratto frontare, ma un po’ diverso appare il discorso per quanto dallo scisto, le cui emissioni hanno rappresentato il 17% riguarda gli high yield. In questo scenario alcuni indicatori del primario sull’high yield statunitense quest’anno. Da non sembrano puntare nella direzione di una bolla. Corey questo punto di vista una stima interessante arriva dal Kilcourse, gestore dell’Allianz Income and Growth di Al- team di ricerca di Muzinich & Co.: «Il nostro scenario ne- lianz Global Investor, sostiene: «Abbiamo tuttora una vi- gativo prevede un tasso di default cumulato del 30% per sione costruttiva sugli high yield statunitensi. Le aziende il settore energetico statunitense nei prossimi 24 mesi, in mostrano bilanci generalmente solidi e ricchi di liquidità: cui assumiamo di recuperare il 35%. Dati i fondamentali negli ultimi anni hanno avuto l’occasione di rifinanziarsi a del settore, riteniamo che questa sia una stima estrema- cifre molto convenienti. Attualmente questa asset class mente negativa. In tale scenario le aspettative di default scambia a circa 400 punti base di spread rispetto ai Trea- per l’intero complesso dell’high yield americano salirebbe- sury decennali: si tratta di un valore simile a quello di metà ro dall’1,9% al 3-4% nei prossimi anni». anni ‘90, durante il precedente inizio di ciclo di rialzo dei Agli investitori spetta decidere se un raddoppio dagli tassi da parte della Fed, un periodo che si rivelò di buoni attuali livelli di insolvenza rappresenti poco più di un col- rendimenti per gli investitori. D’altronde il tasso di default po di singhiozzo o un problema sistematico. ■ FONDI&SICAV/Dicembre 2014 39 L’anno che verrà L’obbligazionario emergente Tutti in Asia Sono soprattutto i bond emessi dalla Cina e da alcuni paesi rampanti vicini i più richiesti dagli investitori, anche se il Dragone nel 2014 ha visto i primi fallimenti di società che avevano collocato debito sui mercati. Molto minore l'interesse per il reddito fisso proveniente dall'America latina, anche se molti lo acquistano in un'ottica di pura diversificazione del rischio asset class che viene comunemente definita L’ to più solida contro lo strapotere del biglietto verde, ha ce- come reddito fisso dei paesi emergenti pre- duto terreno e ha visto una stagnazione sul mercato dei dim senta caratteristiche estremamente variegate, sum, i bond in renminbi emessi sulla piazza di Hong Kong. te bond in valuta locale ed estera, emissioni sovrane e quasi Eppure sui mercati più maltrattati dagli investitori, c’è chi sovrane e altri tipi di debito. Si tratta in effetti di un univer- vede opportunità proprio in un’ottica se non di ripresa so che è cresciuto moltissimo negli ultimi anni, con (non sor- quanto meno di stabilizzazione della politica monetaria, al prendentemente) ancora una volta la Cina al centro. netto comunque della volatilità forex. Così ad esempio si come d’altronde gli emittenti che vi stanno dietro: in questa categoria troviamo corpora- Parlando proprio del paese del Dragone, il 2014 ha vi- esprime nei confronti del Brasile Michael Biggs, invest- sto comunque un passaggio epocale, ossia il primo default ment manager di Gam: «Il calo del prezzo delle materie ufficiale di alcuni corporate bond. L’annata comunque è prime è stato particolarmente significativo nel paese su- stata meno pessima di ciò che ci si immaginava a inizio an- damericano, dove i prezzi dei minerali di ferro e della soia no. Infatti diversi segmenti di questo variegato universo sono diminuiti drasticamente. La performance di queste hanno visto buoni ritorni, specialmente per quelle emissio- materie prime ha mostrato una correlazione negativa con ni denominate in dollari. A guidare la performance è sta- la moneta carioca. Al contempo, con il rallentamento del- to il massiccio rerating del rischio creditizio. In effetti non la crescita, i tassi d’interesse reali brasiliani sono molto al- si può negare quello che era in gran parte l’appeal di que- ti. Per trarre vantaggio da questa situazione, ci mantenia- sti strumenti negli anni scorsi, cioè il fatto che in pratica mo lunghi sulle obbligazioni, in attesa che calino i tassi, si trattasse di operazioni di carry trade per incassare oltre ma coprendoci dal rischio sulle valute». a un elevato rendimento reale anche la possibilità di apprezzamento della valuta. 40 OPPORTUNITÀ SUI MERCATI PIÙ MALTRATTATI In generale il ragionamento che sta dietro queste parole è che anche nelle zone di maggiore difficoltà del red- Con il super-dollaro di quest’anno, però, non è stato co- dito fisso emergente un trend di più elevata differenzia- sì: anche lo yuan, che comunque rimane la divisa in assolu- zione da parte degli investitori potrebbe essere in via di FONDI&SICAV/Dicembre 2014 « Ci manterremo lunghi sulle obbligazioni dei paesi dove la crescita è rallentata e corti sulle valute di » quelle nazioni dove la bilancia commerciale sta peggiorando emersione. Diversificazione può essere tra i vari tipi di ri- corti sulle valute di quelle nazioni dove la bilancia com- schio (valutario, creditizio, di politica economica), tra i merciale sta peggiorando». paesi di riferimento degli emittenti (siano essi sovrani o Non manca comunque chi preferisce restare sul sicu- corporate) e tra le diverse emissioni. Di solito si tratta del- ro, per quanto possibile. Ad esempio Russ Koesterich, glo- lo scenario ideale per cominciare a operare scelte in un’ot- bal chief investment strategist di BlackRock, afferma: tica value. Sempre Michael Biggs a proposito dell’America «Dopo un breve rally basato sull’ottimismo generato dalla latina, sostiene: «I paesi produttori di materie prime pos- rielezione di Dilma Rousseff, nella convinzione che avreb- sono mantenere elevata la domanda interna, con un effet- be messo insieme un team economico più orientato al to negativo sulla bilancia commerciale o restringere la do- mercato, gli asset brasiliani hanno cominciato di nuovo a manda, con una conseguente riduzione della crescita del perdere terreno, man mano che la Banca centrale ripren- Pil. Nazioni, per esempio, come la Colombia e il Perù han- deva ad alzare i tassi. Nel frattempo anche l’economia e la no conosciuto una crescita molto forte, ma anche un de- divisa russa continuavano a precipitare. Il rublo finora è in terioramento del disavanzo delle partite correnti, mentre ribasso di circa il 40% dall’inizio dell’anno. In un quadro di in Cile la crescita è rallentata, ma con un miglioramento questo genere abbiamo raggiunto la medesima conclusio- della bilancia corrente. Pertanto manterremo posizioni ne delle ultime settimane, cioè che l’Asia emergente, che lunghe sul peso cileno e corte sul peso colombiano e sul sta beneficiando sia di politiche monetary più espansive, nuevo sol peruviano. In generale, ci manterremo su lunghi sia di minori prezzi del petrolio, dovrebbe ricevere maggio- sulle obbligazioni dei paesi dove la crescita è rallentata e re attenzione da parte degli investitori». ■ FONDI&SICAV/Dicembre 2014 41 & PROMOTORI CONSULENTI FONDI&SICAV PROMOTORI&CONSULENTI Dicembre 2014 I primi bilanci Reclutamento Consulenza Un anno di risultati da ricordare Grandi manovre per avere i migliori Ormai ci punta anche Mediolanum Duccio Marconi, responsabile commerciale della promozione finanziaria Credem «Alle spalle una grande banca» Promotori&Consulenti Duccio Marconi, responsabile commerciale della promozione finanziaria di Credem Quando è il modello a vincere a cura di Massimiliano D’Amico nagement, abbiamo cercato di connotare in modo unico e distintivo la uccio Marconi, responsabile struttura almeno su tre aspetti: inte- commerciale della promozio- grazione con la banca tradizionale, ne finanziaria di Credem, massima remunerazione sulla raccol- delinea i punti di forza del modello ta gestita tout court, senza influenza- calibrato dalla sua struttura, fonda- re in alcun modo la scelta del gestore, to sull’integrazione della rete dei e infine un clima lavorativo che vo- promotori con le filiali bancarie, sot- gliamo sia assolutamente sereno e struttura dei consulenti finanziari tolinea che il cliente italiano è dispo- collaborativo. In tal senso le dimen- sto a pagare la fee di consulenza e sioni del nostro gruppo permettono del Credito Emiliano, i risultati rimarca che piuttosto che sottrarsi a una gestione ancora non burocratica vicenda i top player della professio- tra le prime linee e la direzione. Oggi ne il mondo delle reti dovrebbe abbiamo superato grazie a questo impegnarsi di più ad accrescere la modello i 500 milioni di euro di rac- propria quota di mercato. colta netta da inizio anno e chiudere- D Secondo il responsabile della raggiunti dai professionisti sono dovuti all’unicità del business model, dove l’integrazione tra la mo con una crescita delle masse del In linea generale, anche il 2014 è desti- 15% circa, sia grazie al lavoro dei nostri rete e le filiali è totale e permette nato a chiudersi in maniera estrema- promotori storici, sia per l’ingresso di mente positiva per l’industria della 65 professionisti che hanno apprezza- realmente di mettere in campo consulenza finanziaria. Qual è il bi- to la nostra proposta. Abbiamo dav- lancio della rete promotori Credem? vero fatto selezione piuttosto che re- molteplici sinergie. Dopo avere «I numeri messi a segno dalla rete clutamento indiscriminato, inseren- promotori Credem, che al 30 settem- do consulenti con masse superiori a bre era la prima in Italia per la raccol- 7,5 milioni di euro che cercavano per ta netta pro capite gestita, sono dovu- la propria clientela servizi e prodotti ti davvero all’unicità del nostro mo- adeguati non solo nella gestione de- dello, dove l’integrazione rete-filiali è gli asset finanziari, ma per tutta l’of- totale, funziona e permette realmen- ferta che un modello bancario inte- advisor con masse gestite superiori te molteplici sinergie e vantaggi per i grato come il nostro può garantire». a 7,5 milioni. Il focus resta sui in Credem e dopo diversi ruoli nella Nel dettaglio, quali profili avete inse- promozione finanziaria, come diret- rito? tore commerciale, insieme al top ma- «Un quarto, dei circa 65 ingressi, è ri- inserito 65 risorse nel 2014, l’obiettivo per il 2015 è crescere ancora di 500 milioni selezionando bancari 44 Dicembre 2014 promotori finanziari. Lavoro dal 1995 ferito ai professionisti del mondo bancario. Per questi ultimi abbiamo ideato una proposta che nasce dall’osservazione dei forti cambiamenti nel mondo del lavoro che stanno mettendo in discussione alcuni modelli ai quali eravamo abituati. Pensiamo agli esuberi dichiarati da diverse banche in questi ultimi mesi e ai piani che prevedono la chiusura di alcune filiali. Abbiamo preparato così un programma d’inserimento per i colleghi bancari che per 36 mesi li accompagna nella nuova attività, con provvigioni fisse garantite, senza però privarli di un premio importante per i risultati ottenuti nel triennio». Voi proponete al mercato il modello fondato sulla banca–rete. E per favorire questo connubio offrite ai nuovi promotori un corner dedicato all’interno delle filiali Credem. Qual è il bilancio di questo progetto? «Oggi i nostri promotori lavorano in 150 corner nelle filiali, in 35 Credem point e in diversi uffici personali. Il numero dei punti vendita è in costante crescita, proprio alla luce delle esigenze di spazio derivanti dalle nuove attivazioni di promotori. L’anno prossimo prevediamo, oltre all’aumento dei corner e degli uffici personali, di « L a clientela assistita dai nostri consulenti può contare sulla » disponibilità immediata di tutti i servizi bancari aprire diversi point. Le filiali Credem sono attualmente 526, dislocate capillarmente su tutto il territorio na- clientela assistita dai nostri consulen- ta inseriti. Come si sono comportati i zionale e potenzialmente all’interno ti, ricevuta nei corner, può contare professionisti che avete acquisito ne- di ognuna di queste è collocabile un sulla disponibilità immediata di tutti gli ultimi 24 mesi e, mediamente, corner dei promotori. La soluzione i servizi bancari, anche quelli non di- quale percentuale del portafoglio rappresenta davvero un vantaggio rettamente forniti dal promotore, co- consolidato sono riusciti a traghetta- strategico unico, perché ci permette me quello di cassa». re nella vostra struttura? di raggiungere un livello eccellente di «I risultati dei promotori che appro- sinergia tra i vari canali distributivi, In questo settore si parla spesso di re- dano al nostro modello dipendono da coerentemente con il nostro modello clutamento e molto meno dei risulta- diversi fattori, come la rete di prove- di integrazione tra banca e rete. La ti raggiunti dai professionisti una vol- nienza e l’esperienza maturata. In Dicembre 2014 45 Promotori&Consulenti Duccio Marconi, responsabile commerciale della promozione finanziaria di Credem ogni caso, si tratta di numeri eccellen- wealth planner. Teniamo molto alla ti: nei primi 18 mesi i promotori inse- crescita e alla formazione dei nostri riti trasferiscono mediamente l’80- professionisti più importanti che so- 85% del portafoglio clienti che gesti- no chiamati a decidere se partecipa- vano in altre esperienze, mentre per i re a corsi più generali di approfondi- bancari queste percentuali sono più mento, come quello sulla program- basse. L’approccio alla libera profes- mazione neuro-linguistica, o piutto- sione è più complesso e il portafoglio sto a corsi più operativi, come quello gestito è spesso meno fidelizzato. sulla consulenza fiscale nella gestio- Quello che davvero stupisce, tuttavia, ne dei patrimoni familiari e sui nuo- è che nel tempo la maggior parte dei vi strumenti di accertamento sinteti- promotori riesce ad arrivare a por- co. In pratica, offriamo diverse oppor- tafogli gestiti superiori a quelli che tunità ai nostri wealth planner e avevano presso la precedente man- spetta a loro decidere quali cogliere. dante. Ciò grazie a un modello che in Infine, ci sono i corsi dedicati a tutta Credem è molto aggressivo in termini la rete che sono sicuramente i più im- di offerte dedicate ai nuovi clienti, co- pegnativi in termini quantitativi. me i conti correnti gratuiti, il rimbor- Cerchiamo sempre di erogare una al mondo aziende. Spesso il cliente so dell’imposta di bollo, i servizi evo- formazione utile all’attività quoti- del promotore finanziario è anche ti- luti di consulenza patrimoniale e tan- diana con temi di attualità come la tolare di un’impresa e riusciamo a ri- ti altri vantaggi che permettono di pianificazione successoria, assicura- conoscere importanti provvigioni se proporci in modo unico e conveniente ta quest’anno, dai docenti di Iama la società stessa diventa cliente Cre- per chi ci vuole “provare”». Consulting». dem. Mediamente oggi i promotori finanziari Credem ottengono un 30% 46 La sua rete punta forte sui giovani. Quanti professionisti intendete inse- Quali sono le caratteristiche della rire nei primi sei mesi del 2015? Scuola Credem? «L’obiettivo per il 2015 è crescere anco- Al momento, il 70% della vostra rac- «La formazione è da sempre una scel- ra di 500 milioni inserendo portafo- colta gestita è coperta da un contrat- ta strategica per la nostra rete che glisti con masse gestite superiori a 7,5 to di consulenza. Il cliente italiano, al grazie alla Scuola Credem, l’univer- milioni. C’è un particolare interesse di là, dei luoghi comuni è dunque sità interna del gruppo, forma co- per i colleghi provenienti dal mondo realmente pronto a pagare una par- stantemente i dipendenti utilizzan- bancario. Per questi professionisti cella? do docenti interni ed esterni. Sul mettiamo in campo alcune possibi- «Attualmente abbiamo 12 mila con- fronte della promozione finanziaria lità che potremmo considerare non tratti in consulenza personalizzata abbiamo proiettato la stessa passio- tradizionali per un promotore finan- multibrand con masse di 2,3 miliardi ne e impegno per aiutare i nostri ad- ziario, cioè non legate ai soli strumen- di raccolta gestita della nostra rete. Il visor a svolgere al meglio la loro pro- ti d’investimento. In Credem il pro- servizio di consulenza viene utilizzato fessione erogando nel 2014 più di 13 motore bancario può continuare a of- da oltre il 90% dei promotori finan- mila ore di formazione alla rete. In frire al cliente i servizi e i prodotti che ziari che possono proporre ai clienti sintesi, sono tre i filoni che sviluppia- proponeva nella precedente espe- un servizio di alta qualità offerto da mo. Il primo è quello diretto ai mana- rienza e ottenere provvigioni su tutti Credem e realizzato tramite il servizio ger ai quali offriamo corsi specifici gli strumenti: dalla semplice apertu- dedicato di Advisory Desk che realizza ogni anno. Il secondo è il Doc Acca- ra del conto corrente, alle carte e ai i portafogli modello per i diversi pro- demy, il piano di formazione azien- servizi assicurativi collegati, dai fi- fili di rischio del cliente. La consulenza dale per i promotori Credem doc nanziamenti personali e mutui casa personalizzata multibrand analizza Dicembre 2014 di extra provvigioni da queste fonti». buiscono al loro successo. Oggi abbiamo un sistema contabile unico e budget condivisi che permettono al direttore di filiale di contare sui risultati che fanno i promotori sulla piazza e difficilmente nel breve potremo trovare modelli affinati come il nostro per chi crede nello schema rete-banca a 360 gradi. La sfida, invece, è convincere i colleghi che lavorano in banca che nella nostra struttura l’unico elemento che cambia rispetto alla filiale è soltanto la metodologia di pagamento, mentre per il cliente ci sono solo i vantaggi dell’offerta fuori sede e di una consulenza mirata, adeguata e le migliori opportunità sul mercato ni sono calcolate sul saldo della posi- potendo scegliere tra 1.600 comparti zione ottenuto pesando in modo dif- di gestito, offerti da 20 case d’investi- ferente le diverse componenti del Qual è la più importante novità mento in collocamento diretto e pro- portafoglio e mediamente incidono della prima parte del 2015? dotti assicurativi delle principali so- per circa 50 basis point». «Nel 2015 faremo davvero passi cietà specializzate nel settore. Con il personalizzata». avanti importanti sul fronte della cliente, il promotore è in grado di de- Lo scenario sta diventando sempre piattaforma tecnologica della rete. finire il portafoglio ideale idoneo al più competitivo (l’arrivo di Bnl, il ri- I nostri professionisti potranno la- suo profilo, ai suoi obiettivi e alla sua lancio della promozione di Bpm, la vorare direttamente, senza più propensione al rischio che viene con- potenza di fuoco delle Poste). Su qua- l’ausilio del back office, con grande tinuamente monitorata. Questo ser- li leve farà forza Credem per conti- semplicità e velocità, potendo cen- vizio, a mio avviso, ha un valore enor- nuare a crescere? sire gli investitori e aprire servizi di me e viene consolidato dalla rendi- «La competizione è un elemento im- conto corrente e deposito titoli in contazione periodica analitica e da portante per fare crescere il livello di completa autonomia, avendo a di- report informativi personalizzati. Il servizio che le reti possono offrire ai sposizione immediatamente Iban cliente, in pratica, può seguire tutto il loro clienti migliorandone l’efficien- e coordinate bancarie per i nuovi lavoro del suo consulente finanziario. za. Spesso la concorrenza è vissuta co- clienti. Un’altra novità riguarda Dopo un primo periodo di prova gra- me una guerra per sottrarsi i più vali- l’attivazione dell’hub, il “carrello” tuita in generale vediamo che i clien- di professionisti e non per incremen- di vendita che consentirà ai promo- ti apprezzano il servizio, ne riconosco- tare la quota di mercato delle reti nel tori di concludere il processo di no il valore e sono quindi disposti a mercato finanziario, un dato che è ri- consulenza finanziaria personaliz- pagare una fee». masto pressoché il medesimo negli zata con la vendita dei prodotti in- ultimi 10 anni. Non ci spaventano i seriti in consulenza, senza interru- Come è strutturato il vostro contratto nuovi competitor, visto che il nostro zioni e a conclusione del processo di consulenza? modello di integrazione banca-rete è con la firma elettronica già oggi at- «La fee sui portafogli dei nostri clien- sperimentato ormai da 15 anni ed è tivata con successo presso la nostra ti varia molto a seconda del profilo di condiviso con le filiali che sono ben rete, evitando l’utilizzo di carta e rischio dell’investitore. Le commissio- consapevoli che i promotori contri- archivi cartacei». ■ Dicembre 2014 47 Promotori&Consulenti I numeri della professione Per i pf la parola crisi non esiste di Massimiliano D’Amico breve periodo (-0,6% su giugno 2014) e di crescita in termini tendenziali industria della consulenza fi- (+4,9% su settembre 2013). Come di nanziaria italiana continua a consuetudine, a catalizzare l’atten- L’ macinare record su record e si zione dei grandi player è stata l’atti- appresta a chiudere un altro anno da vità d’inserimento di nuovi consu- attraversando il suo migliore ricordare. Nei primi dieci mesi del lenti finanziari che nel 2014 si è con- 2014 le reti di promotori hanno infat- centrata principalmente sui profes- momento storico, i professionisti ti registrato una raccolta netta di sionisti del canale bancario, mentre 19,72 miliardi di euro, in crescita del in generale continuano a latitare i del risparmio italiani continuano 23% rispetto al medesimo periodo del progetti per avviare le giovani risorse 2013. Ancora una volta sono stati gli all’attività di promotore. Malgrado il paese non stia certo a raccogliere capitali da investire strumenti del comparto gestito a «L’iscrizione di numerosi bancari guidare le danza grazie a 18,4 miliar- all’Albo è stato senz’altro il trend più di di nuovi afflussi (il 93% del totale), interessante nel mondo delle reti nel con le unit linked grandi protagoni- 2014, ma credo che questo fenomeno ste con 7,37 miliardi di euro. Non ca- diverrà ancora più rilevante nel 2015», raggiunto un nuovo record storico: sualmente nel settembre scorso il pa- rimarca Marco Riva, responsabile trimonio dei clienti delle reti di pro- della nuova rete promotori di Banca 306,8 miliardi di euro. Come da motori finanziari ha raggiunto un sui mercati. Non casualmente il patrimonio dei clienti delle reti ha nuovo record storico: 306,8 miliardi tradizione, a catalizzare di euro, evidenziando una variazione congiunturale positiva del 2,5% e un l’attenzione dei grandi player del settore è stata l’attività d’inserimento di nuovi advisor che aumento tendenziale del 13,3%. Anche in questo caso si conferma il trend di crescita delle masse investite in prodotti di risparmio gestito, nel complesso pari a 234,6 miliardi di eu- nel 2014 si è concentrata ro (+3,5% su giugno 2014; +16,1% ri- principalmente sui professionisti lorizzazione delle posizioni ammini- spetto settembre 2013), mentre la vastrate, a quota 72,2 miliardi di euro, del canale bancario 48 Dicembre 2014 segue dinamiche di contrazione nel MARCO RIVA, RESPONSABILE DELLA NUOVA RETE PROMOTORI DI BANCA POPOLARE DI MILANO « In generale continuano a latitare i progetti per avviare le giovani risorse » all’attività di promotore Popolare di Milano. Per quanto ri- poiché si tratta di profili senior, accre- gnificativo», rimarca Volpato, «consi- guarda Bpm, il manager sottolinea ditati di portafogli particolarmente derando che non tutti i nuovi ingres- che la banca ha già raggiunto un as- considerevoli». si, ovviamente, hanno iniziato a ope- setto ottimale e, dunque, non è previ- Tornando ai professionisti del ca- sto il passaggio dei colleghi delle filia- nale bancario, Volpato sottolinea che Anche per Banca Generali la qua- li Bpm alla neonata rete dei promoto- il passaggio alla promozione non è ri- si totalità degli inserimenti è da ri. «Al tempo stesso, ritengo che i ban- sultato per nulla traumatico. «Il fa- ascrivere al canale bancario. «Credia- cari rappresentino e costituiranno un mily banker rappresenta la naturale mo», sottolinea il condirettore gene- canale interessante per lo sviluppo evoluzione del bancario, poiché nella rale, Gian Maria Mossa, «che ci sia della professione negli anni a venire», nostra struttura il professionista ha ancora molto spazio per la valorizza- chiarisce Riva. la possibilità, reale, di confrontarsi zione di questi profili. Stiamo inve- «A oggi, tra i promotori prove- con la propria clientela sugli stessi te- nienti dalle altre strutture e i profes- mi, offrendo al tempo stesso alcuni sionisti del canale bancario abbiamo plus: la solidità di un brand che può inserito in totale 102 family banker», vantare un common equity tier 1 del risponde il direttore commerciale di 18,08%, un servizio di advisory di as- Banca Mediolanum, Stefano Volpa- soluto livello e tutta una serie di stru- to. Nel corso del 2014 il focus è stato ri- menti del credito che permettono a volto, prevalentemente, sulle profes- Banca Mediolanum di diventare l’u- sionalità provenienti dalle filiali (90 nico interlocutore per ogni questione ingressi), mentre il peso dei consulen- finanziaria del cliente». rare il primo gennaio 2014». ti finanziari, almeno numericamen- Non casualmente, dunque, dall’i- te, è stato meno rilevante. «C’è da ri- nizio dell’anno a oggi, i nuovi inseri- marcare, tuttavia», aggiunge Volpa- menti, sia dal mondo delle reti, sia to, «che i reclutamenti dei consulenti dal bacino degli istituti di credito, già operativi presso altri intermedia- hanno apportato alla nuova struttu- ri incideranno molto, e positivamen- ra una raccolta netta di 700 milioni di STEFANO VOLPATO, DIRETTORE COMMERCIALE te, sul percorso di crescita della banca euro. «Il dato diventa ancora più si- DI BANCA MEDIOLANUM Dicembre 2014 49 Promotori&Consulenti I numeri della professione stendo per lanciare una serie di servi- nal financial advisor, per un totale zi e prodotti innovativi che vanno in- di circa 2.540 professionisti. L’atten- contro alla forte domanda di pianifi- zione della struttura guidata dal- cazione e tutela dei patrimoni. In l’amministratore delegato Alessan- ogni caso il 2014 è stato un altro anno dro Foti è stata rivolta principal- di crescita esponenziale per Banca mente ai consulenti che vantano un Generali che ha segnato nuovi record elevato profilo e un’esperienza con- sul fronte dei risultati finanziari, del- solidata. FinecoBank si è concentra- la raccolta, cresciuta di oltre il 60% rispetto al 2013, e dei reclutamenti». Alla fine di novembre erano quasi ta su queste figure professionali GIAN MARIA MOSSA, CONDIRETTORE GENERALE DI BANCA GENERALI una novantina i professionisti di gran- il valore in termini di portafoglio gestito, ma anche perché contribui- de esperienza inseriti nelle reti dell’i- grande esperienza e alle spiccate com- scono con la loro esperienza a fare stituto del Leone di Trieste e per fine petenze e provengono perlopiù da crescere ancora di più la rete nella anno la cifra potrebbe avvicinarsi a primarie banche private italiane e in- capacità di rapportarsi alla clientela, 100. «Il profilo degli inserimenti», ri- ternazionali». soprattutto quella, più esigente, di marca Mossa, «rispecchia la distinti- Numeri all’insegna della crescita vità dei nostri professionisti che gui- giungono anche da Banca Fideuram. La società entrata a Piazza Affari dano la classifica Assoreti con oltre 21 «Nel 2014 l’attività di reclutamento», pochi mesi fa punta, inoltre, sui gio- milioni di euro pro capite. I financial spiega il condirettore generale Anto- vani, ai quali offre interessanti oppor- planner hanno infatti raccolto media- nello Piancastelli, «ha visto l’ingres- tunità e un importante percorso di mente oltre 2,5 volte in più della me- so di circa 150 nuovi professionisti ed crescita. In questo contesto è stato dia del settore, a conferma delle po- è stata caratterizzata, come già nel lanciato da tempo il Progetto giovani, tenzialità di crescita nella nostra 2013, da una sempre maggiore foca- con l’obiettivo di selezionare talenti struttura in presenza di servizi di qua- lizzazione su candidati di elevata da inserire in un percorso formativo lità per la clientela. Gli ultimi profes- qualità. Per Banca Fideuram il reclu- volto al superamento dell’esame per sionisti inseriti hanno portafogli in li- tamento si conferma una leva di cre- l’Albo dei promotori finanziari e al- nea a queste posizioni grazie alla scita fondamentale e strategica». l’inserimento nella rete di Fineco. ANTONELLO PIANCASTELLI, CONDIRETTORE GENERALE DI BANCA FIDEURAM 50 «perché fondamentali non solo per Dicembre 2014 fascia elevata». Nel dettaglio circa i due terzi dei «Pensiamo di chiudere il 2014 e nuovi inserimenti provengono dal iniziare l’anno nuovo con buoni risul- settore bancario. «Il professionista che tati, sia sul fronte della raccolta, sia su entra in Banca Fideuram», chiarisce quello dei nuovi inserimenti, in linea Piancastelli, «è una persona motivata, con le previsioni che abbiamo traccia- che sceglie di fare parte di un’azienda to e con l’obiettivo di crescere in ma- solida e dinamica. Vuole lavorare in niera lineare, ma graduale», sottoli- un contesto altamente professionale nea invece Pietro Scala, responsabile che mette ognuno nelle migliori con- sviluppo di Copernico Sim. S’inserisce dizioni per esprimere al meglio il pro- in quest’ottica anche il progetto sui prio potenziale di crescita». I profes- giovani professionisti della rete friula- sionisti selezionati nel 2014 provengo- na. «Le risorse che abbiamo formato e no da un’esperienza di circa 10 anni accompagnato all’esame per l’iscrizio- nel settore, con un portafoglio medio ne all’Albo ci stanno dando molte sod- potenziale di 16 milioni di euro. disfazioni. Dopo un naturale periodo Al 31 ottobre, invece, FinecoBank di consolidamento, i nostri giovani, aveva inserito oltre 100 nuovi perso- con grande impegno, stanno inizian- Un servizio che cresce L’advisory a parcella conquista terreno B enché alcuni importanti esponenti nio su FinecoAdvice cresce a ritmi importan- del settore sostengano da tempo che ti». il cliente medio italiano non sia «Entro l’estate 2015», annuncia Mossa, «si al- pronto a pagare una parcella per la consu- zerà il velo sul nostro servizio innovativo Bg lenza ricevuta, questo modello di servizio sta Personal Advisory che si aggiunge alle con- costantemente, ma gradualmente, conqui- suete analisi accurate di portafoglio che il stando spazio. qualificato team di advisory porta avanti «I dati sul servizio di consulenza evoluta quotidianamente per i nostri clienti. Il nostro Sei», conferma Piancastelli, «sono in conti- approccio è sempre rivolto alle posizioni e nuo aumento: i clienti aderenti ammontano agli interessi dei clienti senza barriere prede- a oltre 58 mila unità, corrispondenti a circa finite. Da gennaio ci sarà comunque un nuo- 24,5 miliardi di euro di masse amministrate, vo e importante arricchimento al servizio FLAVIO FRANCESCATO, PRESIDENTE vicini ormai al 28% degli asset totali». Que- per la parte sui titoli, essendoci preparati da DI sta opportunità è apprezzata in particolar tempo alla piena operatività per le richieste modo dagli investitori di fascia più alta: tra i più complesse da parte della clientela». permangano ancora alcune perplessità su clienti di Banca Fideuram con un patrimonio Viste le potenzialità del servizio, proprio in questo servizio, che forse non è in cima alla superiore a un milione di euro, più del 40% questi giorni Valori & Finanza Investimenti lista dei desideri del risparmiatore italiano, ha aderito al servizio di consulenza evoluta Sim sta elaborando una nuova modalità di la nostra banca», precisa Volpato, «non è Sei. offerta per l’advisory a parcella. «Spero di abituata a guardare, immobile, il mondo Per FinecoBank l’advisory a parcella è un ser- potere raccontare prossimamente come che cambia, ma è da sempre pronta a stare vizio che esalta il ruolo e le competenze pro- verrà proposta», spiega Francescato. al passo con i tempi. Specie se verranno fessionali del promotore. «Tra la nostra clien- La possibilità di offrire alla propria cliente- introdotte dai regulator alcune novità nor- tela vediamo un interesse sempre maggiore la questo modello di servizio viene ventila- mative in questo senso, potremmo iniziare per questa opportunità proprio per la capa- ta addirittura da Banca Mediolanum, che a guardare con maggiore attenzione alla cità di eliminare alla radice il conflitto di in- fin qui aveva avuto una posizione di netta consulenza evoluta», conclude il direttore teresse. Non è un caso, quindi, se il patrimo- chiusura alla consulenza fee only. «Benché commerciale di Banca Mediolanum. VALORI & FINANZA INVESTIMENTI SIM do a costruirsi portafogli clienti im- «chi decide di intraprendere il percor- importante. Sono in corso poi tratta- portanti. Questa politica sta dando so lavorativo con noi difficilmente ci tive con alcuni consulenti con asset frutti, non dico insperati, ma in linea lascia dopo pochi anni. Non a caso in superiori a 20 milioni di euro». con i migliori auspici che potevamo Copernico il turnover dei professioni- avere all’avvio di questo progetto. In li- sti è pressoché nullo». nea con il nostro modus operandi, «Nel corso del 2014», risponde quando un professionista lavora bene Flavio Francescato, presidente di Va- e con serietà, i risultati arrivano, che si lori & Finanza Investimenti Sim, tratti di promotori junior, senior o di «abbiamo ottenuto buoni consensi. professionalità provenienti dal canale Sono stati inseriti infatti ben 35 pro- bancario». L’attenzione alle qualità motori finanziari, ma sono in fase umane e personali, più che la sola d’ingresso da un’importante rete al- analisi del peso del portafoglio appor- tri nove consulenti di provata espe- tato dei nuovi inseriti, ha portato Co- rienza e c’è una trattativa molto pernico in questi anni a crescere fino a avanzata con un professionista del diventare una sim di medie dimensio- canale bancario che coordina filiali, ni. «Anche perché», sottolinea Scala, con ottime referenze e un portafoglio ■ PIETRO SCALA, RESPONSABILE SVILUPPO DI COPERNICO SIM Dicembre 2014 51 Promotori&Consulenti Ricerca di nuovi professionisti Chi non recluta è perduto di Massimiliano D’Amico Se nei primi 10 mesi del 2014 Banca Mediolanum ha registrato una a diversi anni si sente afferma- raccolta netta di 3,4 miliardi, la strut- re che le risorse umane sono il tura guidata dall’amministratore de- D vero capitale di ogni azienda. legato Massimo Doris non sembra ac- Se questo principio, in linea generale, è contentarsi dei risultati raggiunti. corretto per qualsiasi società, nel mon- «Vogliamo partire da qui, dai numeri do delle reti, specie in queste fasi, la che decretano il successo del nostro realtà dell’advisory italiana sono questione diventa ancora più impor- modello di business, per crescere an- tante, addirittura vitale. Perché la vera cora e strutturarci per affrontare le pronte a fronteggiarsi sul mercato differenza tra un’azienda di successo e nuove sfide e supportare ancor di più una che arranca, soffocata da uno sce- le esigenze dei family banker e dei per assicurarsi i migliori operatori nario economico che per l’Italia è di- clienti», sottolinea il direttore com- ventato ancora più plumbeo, la fanno merciale Stefano Volpato. «In tutti infatti i promotori e la loro capacità di questi anni, infatti, abbiamo costrui- creare relazioni stabili con la clientela. to e consolidato la nostra identità e Ancora una volta le principali provenienti sia dal mondo delle reti, sia dal canale bancario. Anche Banca Mediolanum, per la prima volta nella sua storia, è pronta ad accogliere 300 family banker selezionandoli dai principali competitor. In ogni caso, nel corso del 2015 non mancheranno altre novità, specie sul fronte tecnologico e su quello dei nuovi servizi per la clientela 52 Dicembre 2014 Dunque, anche per il 2015 le princi- possiamo affermare, senza timore di pali realtà del mondo della consulen- essere smentiti, di essere divenuti za punteranno, per continuare a cre- una banca moderna, ma al tempo scere, a inserire le migliori professio- stesso matura e affidabile. Non ca- nalità del mercato. sualmente, negli ultimi mesi abbia- « La vera differenza tra un’azienda di successo e una che arranca la fanno i promotori e la loro » capacità di creare relazioni stabili con la clientela mo osservato un fenomeno per certi La consapevolezza di questa Per tutti questi motivi Banca Me- versi nuovo, ma particolarmente in- nuova dimensione raggiunta dalla diolanum, ha deciso di aprire un ca- teressante: alcuni professionisti che banca ha spinto il management a pitolo nuovo della propria storia. «Se avevano iniziato il loro percorso lavo- preparare uno step di sviluppo ulte- per molti anni abbiamo preferito co- rativo con noi e che in seguito erano riore. «Abbiamo analizzato quali fos- struire in casa le nostre risorse, nel passati alla concorrenza, hanno deci- sero, secondo i promotori delle altre 2015 avvieremo un nuovo progetto so dopo qualche anno di tornare a ca- reti, i punti sui quali Mediolanum destinato a cambiare non solo le no- sa per operare per Banca Mediola- potesse migliorare ancora e abbiamo stre prospettive future, ma a incidere num. Evidentemente, questi consu- lavorato intensamente per perfezio- su tutto il settore della consulenza fi- lenti finanziari di grande spessore, nare il nostro modello di business. nanziaria e a modificarne, forse gli come più in generale il mercato, han- Chi ci osserva adesso vede una realtà equilibri. Abbiamo infatti elaborato no capito che la società fondata più diversa rispetto al passato, una un piano innovativo, una sorta di di venti anni fa da Ennio Doris non realtà, tuttavia, che non ha perso per start-up, per l’inserimento nei prossi- solo ha tutte le carte in regola per strada i suoi punti di forza: un’offer- mi 12 mesi di 300 professionisti dal avere successo questo o il prossimo ta ai clienti articolata e di qualità e profilo private, provenienti sia dai anno, ma è diventata un polo d’ag- supporti operativi per i professioni- principali competitor, sia dal canale gregazione destinato a macinare sti che non hanno eguali nel mondo bancario». Nel dettaglio, la rete gui- buoni risultati nel lungo periodo». delle reti». data da Volpato è pronta a seleziona- Dicembre 2014 53 Promotori&Consulenti Ricerca di nuovi professionisti 54 re, da nord a sud, professionalità che crediamo possa essere un altro anno porazione di Webank, per un totale di possano vantare portafogli consoli- di grandi soddisfazioni anche sul circa 40 promotori». dati nell’ordine dei 10-15 milioni di fronte dei reclutamenti con il focus A livello di proposta commerciale euro. «Per tutti questi professioni- sempre sul canale bancario». Per Bpm, come altri player, ha preferito non sti», conclude Volpato, «abbiamo ela- quanto riguarda la raccolta netta at- fissare un target di riferimento: «Da borato un’offerta economica partico- tesa nel 2015, Banca Generali preferi- noi», spiega Riva, «è benvenuto il gran- larmente allettante, da leader di sce non indicare target di breve pe- de portafoglista, con tanti anni di espe- mercato, quali noi siamo». riodo, ma l’amministratore delegato, rienza, così come i promotori o gli ex Banca Fideuram, invece, non ha Piermario Motta, ha fissato una pre- bancari che hanno potenzialità e sono fissato obiettivi in termini numerici. visione intorno a 2 miliardi, in attesa disposti a crescere insieme a noi. Pos- «Ciò che ci interessa», rimarca il con- di vedere indicazioni più chiare dai siamo offrire un ambiente di lavoro sti- direttore generale, Antonello Pian- mercati. «Tradizionalmente preferia- molante e produttivo, la forza di un castelli, «è intercettare il potenziale mo valutare il contesto di mercato e brand affermato come Bpm e la dispo- presente sul mercato. I numeri del re- mantenerci su stime prudenti per poi nibilità di una gamma prodotti moder- clutamento sono una conseguenza. rivedere mese dopo mese il trend in na e completa, che comprende una se- La nostra ricerca è sempre più orien- corso», precisa Mossa. In ogni caso, il rie di strumenti anche tipicamente tata verso profili di standing distinti- 2015 sarà probabilmente ancora l’an- bancari, tra i quali i prodotti d’impie- vo, in linea con quello medio di Banca no dei bancari. «Certamente, le criti- go». Un fattore che rappresenta, specie Fideuram, caratterizzati da una deci- cità delle grandi banche commerciali per i grossi portafoglisti e i loro clienti, sa rilevanza commerciale, con alme- alle prese con migliaia di esuberi e secondo Riva, un plus unico, poiché l’in- no 15-20 milioni di euro di portafoglio chiusure di sportelli stanno ridise- terlocutore per gli investimenti e per la ed esperienze significative nella con- gnando un perimetro dove i migliori parte dei crediti è il medesimo: Bpm. sulenza alla clientela private». professionisti hanno bisogno di tro- «Basti pensare che, qualora lo volesse, il Sulla stessa lunghezza d’onda il vare il campo giusto in cui esprimere promotore può operare direttamente contributo del condirettore generale il proprio talento. L’attenzione dei nelle filiali, nelle quali sono stati creati di Banca Generali, Gian Maria Mos- consumatori e dei professionisti si ri- degli spazi ad hoc, per incontrare perio- sa: «Non abbiamo mai avuto obietti- volge inevitabilmente verso gli spe- dicamente i clienti acquisiti o quelli po- vi quantitativi, ma abbiamo sempre cialisti», rileva Mossa. tenziali». Senza entrare nel dettaglio voluto puntare sulle esperienze e le «Ritengo che il piano industriale dell’offerta che verrà presentata ai pro- competenze dei consulenti. Vediamo elaborato dalla banca sia realizzabile fili selezionati, Riva sottolinea che Bpm forte attenzione nei nostri riguardi e sia in relazione agli obiettivi da rag- ha calibrato una proposta importante, giungere, sia analizzando l’attuale «un pacchetto economico assoluta- scenario di mercato. Partendo da mente competitivo, in linea con le mi- questi presupposti», risponde Marco gliori proposte attualmente offerte dal Riva, responsabile della nuova rete mercato». Dicembre 2014 promotori di Banca Popolare di Mi- Come detto, se Copernico vuole lano, «nei primi mesi di attività vera rafforzarsi «in linea con le previsioni e propria della rete puntiamo a inse- che abbiamo tracciato e con l’obietti- rire almeno una settantina di profes- vo di crescere in maniera lineare, ma sionisti provenienti dai principali graduale», Flavio Francescato, presi- competitor. In ogni caso, non bisogna dente di Valori & Finanza Investi- dimenticare che, al momento, possia- menti Sim, prevede di inserire una mo contare su 25 professionisti già ventina di professionisti. «I nostri operativi da tempo in Bpm, cui se ne obiettivi prevedono la selezione di aggiungono 16 derivanti dall’incor- consulenti di alto profilo e con por- Promotori&Consulenti Ricerca di nuovi professionisti Non solo reclutamenti Tanta innovazione all’ordine del giorno O vviamente l’attività di reclutamento non catalizzerà interamente l’attenzione dei player, che anzi sono pronti ad avviare nel corso del nuovo anno alcune importanti novità. «A gennaio», annuncia Mossa, «partiremo con i nostri kick off di incontri con la rete nei quali getteremo le basi strategiche per l’anno nuovo. Ci saranno annunci importanti su tre aree: prodotti, servizi e piattaforma tecnologica. Nel primo avremo nuovi comparti nelle nostre famiglie di fondi e fondi di fondi sempre orientati a grandi esperienze internazionali in segmenti utili alla diversifi- sponde Piancastelli, «e quindi anche il 2015, modello di servizio, poiché la nostra propo- cazione del portafoglio. Sul fronte dei servi- come gli anni passati, sarà caratterizzato da sta di advisory a pagamento, fin dal suo zi sono già operativi supporti di prestigio su tante novità, nello sviluppo professionale lancio, rispetta e fa propri principi che in tematiche legate alla fiscalità grazie agli ac- della rete e nell’offerta di prodotti e servizi». seguito sono stati codificati puntualmente cordi con lo studio Chiomenti, al mondo del- Valori & Finanza Investimenti Sim avvierà, dal legislatore europeo». l’impresa e al passaggio generazionale per invece, un modello d’offerta per le aziende e L’altra grande novità riguarderà i sistemi l’innovativa intesa siglata con PriceWa- verrà siglato un accordo con American Ex- tecnologici. «Entro la fine del 2015 tutti i pro- terHouse, per non parlare del family office, press e con l’advisory sui rischi commerciali fessionisti di Copernico, dai loro device, dove abbiamo siglato una partnership con il di cambio. «La notizia veramente importan- potranno utilizzare un sistema, totalmente numero uno nel settore a livello nazionale, te», si sbilancia Francescato, «spero di poter- paperless, che permette la creazione di pro- Tosetti Value, o dell’ausilio alla consulenza la raccontare entro giugno del 2015». cessi d’investimento interamente digitali, immobiliare, dove stiamo procedendo con In linea con le direttive dell’Esma e della grazie all’uso della firma elettronica». forti competenze dall’accordo con Analysis». Mifid 2, che mettono sempre più al centro Anche Bpm punterà con decisione sull’inno- Banca Generali metterà poi in campo nuove dell’attenzione gli interessi della clientela, e vazione tecnologica per facilitare l’operati- iniziative di comunicazione e soprattutto con la crescente richiesta di advisory, nel vità quotidiana dei propri professionisti. continuerà i test sulla nuova piattaforma di 2015 Copernico Sim perfezionerà, invece, il «Già dai primi mesi dell’anno», spiega Riva, consulenza evoluta che si preannuncia, per modello di offerta della consulenza evolu- «tutti i nostri promotori saranno dotati di l’immediatezza e la portata tecnologica, ta. «Benché su questi temi siamo in prima tablet e grazie alla firma grafometrica i uno degli elementi che caratterizzeranno fila da anni», sottolinea il responsabile svi- clienti potranno sottoscrivere i contratti in ancora di più l’istituto del Leone di Trieste luppo, Pietro Scala, «abbiamo deciso di tempo reale e senza sprecare un solo foglio «come uno dei punti di riferimenti nel mon- investire ulteriori risorse per offrire ancora di carta». In pratica, sin dall’avvio dell’atti- do del risparmio in Italia». di più alla clientela un’assistenza specializ- vità puntiamo a essere all’avanguardia dal «L’innovazione è storicamente una caratte- zata, trasparente e di qualità. Fortunata- punto di vista dell’innovazione dei proces- ristica fondante di Banca Fideuram», ri- mente non dovremo rivoluzionare il nostro si», conclude Riva. 56 tafogli importanti, ma la nostra offer- le idee ben precise su un punto: «Se- giunturale del settore». Nel dettaglio, ta va bene sia per i promotori, sia per condo me proprio il 2015 sarà l’anno l’obiettivo per il 2015 è raccogliere un i bancari». In ogni caso, il manager ha dei bancari, vista la situazione con- centinaio di milioni di euro. Dicembre 2014 ■ Allmountain ski Model Design SOUL OF WOOD - GAFSKI.IT HANDCRAFT MADE IN ITALY Wood helmet personalization Goggle Model Sport Polarized black iridium lens Goggle Model Style Polarized black iridium lens Over-the-glass (OTG) goggle Osservatorio previdenza Le casse di “nuova” generazione Una raffica di aumenti Gli enti previdenziali di varie categorie di professionisti hanno in generale i conti in ordine, ma raramente riescono a dare pensioni di importo adeguato. Alcuni per riuscire nell'intento hanno notevolmente incrementato i contributi, fatto che ha reso ancora più difficile la vita a diversi iscritti, costretti a operare con redditi decrescenti nell'attuale fase di crisi. Non a caso molti hanno deciso di ritirare la loro adesione a cura di Epheso Ia legislativo 509/1994. Passiamo quindi ora all’approfondimento dei sistemi di gestione di tutti que- el percorso intrapreso all’interno della gli enti definiti di “nuova” generazione. Tra gli sco- previdenza dei liberi professionisti, ab- pi della riforma Dini (legge 335/1995) vi era anche biamo affrontato nel dettaglio tutti gli quello di assicurare una tutela previdenziale a tut- aspetti delle casse privatizzate ai sensi del decreto ti quei soggetti che fino ad allora ne erano rima- N sti sprovvisti. Tra questi rientravano anche i liberi Istituti di previdenza e assistenza obbligatoria privatizzati (D.lgs. n. 103/1996) • Enpab – Biologi Via di Porta Lavernale, 12 - 00153 Roma • • • • • • professionisti, il cui esercizio dell’attività era subordinata all’iscrizione in appositi albi. Con il decreto legislativo 103/1996 furono Enpaia – Gestione separata agrotecnici e gestione separata periti agrari istituite le casse di previdenza e assistenza obbli- Viale Beethoven, 48 – 00144 Roma gatoria a favore di tutti quei professionisti che fi- Epap – Pluricategoriale: dottori agronomi, dottori forestali, geologi, chimici e attuari no al 31 dicembre 1995 non erano tenuti all’obbli- Via Vicenza, 7 – 00185 Roma go contributivo (si veda il riquadro di sintesi ripor- Eppi – Periti industriali tato in questa pagina). Con la riforma Dini nacque Piazzale della Croce Rossa, 3 – 00161 Roma anche la gestione separata dell’Inps, definita da Enpapi – Infermieri professionisti molti come assicurazione sociale “residuale” pro- Via Alessandro Farnese, 3 – 00192 Roma prio perché destinata, tra l’altro, a tutti quei pro- Enpap – Psicologi fessionisti che non videro in quell’anno nascere Via Andrea Cesalpino, 1 – 00161 Roma una propria cassa di categoria. È ovvio che, per Inpgi – Giornalisti (gestione separata) tutti quei lavoratori che fino al 1995 non erano Via Nizza, 35 – 00198 Roma soggetti all’obbligo di contribuzione, iniziare a versare un contributo soggettivo sul reddito pro- 58 FONDI&SICAV/Dicembre 2014 fessionale, più che una forma di tutela fu percepi- scientifico di Itinerari Previdenziali (n. 1 – anno ta come una forma di tassazione. 2014), il numero complessivo degli iscritti attivi La contribuzione alle casse del 103, ai fini pen- delle casse del 103 è stato di 165.237 nel 2012, so- sionistici, è sostanzialmente suddivisa in due tipo- lo il 5% in più rispetto all’anno precedente. Tra le logie distinte: casse che hanno registrato un maggiore aumento • contributo obbligatorio soggettivo, propor- del numero dei contribuenti, vi è la Cassa degli psi- zionale al reddito professionale; cologi, che ha visto crescere di 8,70 punti percen- • contributo obbligatorio integrativo, proporzionale al volume d’affari ai fini Iva. tuali il numero dei propri iscritti attivi, in maggior parte donne. Sebbene rappresentino il 13,8% del totale dei Le prestazioni pensionistiche sono tutte determi- contribuenti alle casse professionali, gli enti del nate attraverso l’applicazione del sistema di calco- 103, vista la recente costituzione, hanno eroga- lo contributivo. to nel 2012 un numero modesto di prestazioni: Dai dati dell’ultimo bilancio del sistema previdenziale italiano a cura del Comitato Tecnico circa 9 mila, corrispondenti a una spesa di 17 milioni di euro. Tabella 1 – Contribuenti, numero pensioni, contribuzione media e pensione media (anno 2012) Numero contribuenti (mgl) Numero pensioni (mgl) Contribuzione media (mgl euro) Pensione media (mgl euro) Periti industriali 21,66 2,34 2,97 2,44 Psicologi 41,87 2,00 2,01 1,78 Infermieri 25,98 0,92 2,54 1,51 Biologi 13,82 0,74 2,19 2,16 Agrotecnici 1,32 0,01 1,27 2,66 Periti agrari 4,27 0,37 1,75 1,48 Pluricategoriale 27,27 1,44 2,00 2,13 Giornalisti 29,06 1,24 1,57 0,98 165,24 9,05 2,14 1,89 Ente Totale Fonte: “Il bilancio del sistema previdenziale italiano – Andamenti finanziari e demografici delle pensioni e dell’assistenza” (Rapporto n. 1 – anno 2014), a cura del Comitato tecnico scientifico di Itinerari previdenziali FONDI&SICAV/Dicembre 2014 59 Osservatorio previdenza Anche queste casse hanno subito gli effetti innalzare fino al 5% il contributo integrativo, a ca- della riforma Monti – Fornero, seppure in maniera rico del cliente, e di destinare parte di tali risorse molto marginale. Ricordiamo, infatti, che l’art. 24 all’incremento dei montanti individuali dei propri del decreto legge 201/2011, convertito poi nella iscritti e, pertanto, di migliorare gli importi delle legge 214/2011, ha stabilito che: future pensioni. È quindi in tale direzione che si so- • gli enti adottassero misure volte ad assicurare no orientati i principali interventi di riforma delle l’equilibrio tra entrate contributive e spesa per casse del 103. prestazioni pensionistiche secondo bilanci tec• Di seguito una sintesi delle novità introdotte a nici riferiti a un arco temporale di 50 anni; partire dal 2012 e che verranno a maturazione ne- alle gestioni non ancora allineate al sistema di gli anni a venire. calcolo contributivo, veniva richiesto «l’avvio di • strutturali riforme con lo scopo di pervenire al ENPAB – BIOLOGI risultato di autosostenibilità permanente»; Per gli iscritti all’Enpab, a partire dal primo gennaio nel caso di mancato rispetto di quanto richie- 2012, è stato previsto un incremento graduale sto dalla normativa, era previsto il passaggio, dell’1% annuo del contributo soggettivo, fino al laddove non ancora vigente, al sistema contri- raggiungimento del 15% nel 2016. Anche il contri- butivo pro-rata per le anzianità maturate a de- buto integrativo è stato aumentato, dal 2% al 4%, correre del 1° gennaio 2012, nonché l’applica- e la differenza tra le due aliquote andrà a incre- zione, per gli anni 2012 e 2013, di un contri- mentare il montante individuale di ciascun iscrit- buto di solidarietà a carico dei pensionati nel- to. È stata poi innalzata l’età pensionabile a 65 an- la misura dell’1%. ni, fermo restando il requisito minimo di cinque anni di contribuzione, e posto l’obbligo del versa- È chiaro che per le casse in oggetto, la legge mento del contributo soggettivo dei biologi pen- 214/2011, nell’obiettivo di portare tutte le gestio- sionati 65enni che continuano a esercitare l’atti- ni a tale metodo, non ha inciso. Di fatto, questi en- vità professionale nella misura ridotta del 50%. ti sono nati con il sistema di calcolo contributivo e pertanto potevano contare già su un equilibrio tra ENPAPI – INFERMIERI entrate e prestazioni a 50 anni ben prima dell’en- Anche per gli infermieri professionisti dal primo trata in vigore della riforma. gennaio 2012 è scattato l’aumento dell’1% annuo L’obiettivo non è quindi la sostenibilità delle del contributo soggettivo, fino al raggiungimento prestazioni, bensì l’adeguatezza delle pensioni, del 16% nell’anno 2016; è concessa la facoltà di perseguito attraverso impianti di riforma atti a versare un’aliquota superiore fino a raggiungere scongiurare assegni da fame ai propri iscritti. un massimo del 23%. Il contributo integrativo è In virtù della legge 133/2011, la cosiddetta leg- attualmente pari al 4%. Sempre a partire dal pri- ge Lo Presti, le casse hanno avuto la possibilità di mo gennaio 2012 è stato introdotto un sistema mutuato da quello vigente della gestione separata Legge 12 luglio 2011, n. 133 – DdL Lo Presti Inps per gli infermieri professionisti che hanno Modifica all'art. 8 del d. lgs. 10 febbraio 1996, n. 103, concernente la misura del rapporti di collaborazione coordinata e continua- contributo previdenziale integrativo dovuto dagli esercenti attività libero-professionale tiva. L’età per il pensionamento rimane ferma a 65 iscritti in albi ed elenchi. anni; è possibile accedere alla pensione anche con “… La misura del contributo integrativo di cui al primo periodo non può essere inferiore 40 anni di contribuzione, a qualsiasi età. al 2 per cento e superiore al 5 per cento del fatturato lordo. Al fine di migliorare i trattamenti pensionistici degli iscritti alle casse o enti di cui al presente decreto EPPI – PERITI INDUSTRIALI E PERITI INDUSTRIALI legislativo e a quelli di cui al decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, che adottano il LAUREATI sistema di calcolo contributivo è riconosciuta la facoltà di destinare parte del contributo Nel 2014 la percentuale del contributo soggettivo integrativo all'incremento dei montanti individuali…” è stata pari al 13% del reddito professionale netto da lavoro autonomo. Essa salirà di un punto all’an- 60 FONDI&SICAV/Dicembre 2014 no, fino a raggiungere il 18% nel 2019. Da luglio 2012 il contributo integrativo è del 4%; dal 2015 passerà al 5%. L’Eppi eroga la pensione di vecchiaia a chi ha compiuto 65 anni e ha maturato sul proprio conto almeno cinque annualità di contribuzione (requisiti minimi necessari). Ci sono due eccezioni, però. La prima riguarda chi ha almeno 57 anni, ha accreditato almeno cinque annualità di contribuzione e contemporaneamente ha cessato la libera professione e l’importo calcolato dell’assegno pensionistico non risulti inferiore a 1,2 volte l’assegno sociale. La seconda, invece, è indipendente dall’età e riguarda chi ha accreditato 40 annualità di contribuzione, ha cessato la libera professione e gode di un assegno pensionistico non inferiore a 1,2 volte l’assegno sociale. Restano invece stabili le aliquote contributive previste per gli psicologi e quelle definite dall’En- periore, scegliendo tra le seguenti aliquote te pluricategoriale. Il contributo soggettivo rima- 14%,16%,18%. L’Enpapi prevede, tra l’altro, la ne fermo al 10% e quello integrativo al 2%. possibilità per tutti gli iscritti che cessino l’attività La legge Lo Presti è stata ampiamente accolta professionale, ma che vogliono raggiungere il re- dalle casse, anche se sottoposta a un doppio regi- quisito minimo contributivo per la pensione di me che in alcuni casi ne ha rallentato l’attuazione. vecchiaia ovvero che intendono incrementare il Condizione necessaria per cui parte del contribu- proprio montante contributivo, di proseguire il to integrativo sia devoluto ai montanti individua- versamento della contribuzione all’ente in forma li di ciascun iscritto è che sia garantito l’equilibrio volontaria. economico, patrimoniale e finanziario degli enti di È chiaro che tutte le misure introdotte devono previdenza. Il testo normativo, infatti, prescrive fare i conti con la crisi che stiamo attraversando e l’esclusione di qualsiasi onere economico a carico i redditi dei liberi professionisti ne stanno scontan- dello Stato. Dunque, il contributo integrativo può do tutti gli effetti, registrando un’importante ridu- essere applicato nei confronti delle prestazioni re- zione; molti iscritti, infatti, riescono a malapena a se dal professionista al cliente privato, ma non nei versare quanto dovuto agli enti previdenziali. Da confronti della pubblica amministrazione. qui l’esigenza di prevedere alcune agevolazioni, In definitiva, un libero professionista con un soprattutto a favore dei giovani con redditi profes- reddito di 50.000 euro a fronte del versamento di sionali molto più contenuti: il versamento di un un contributo soggettivo del 10% e di un contri- contributo soggettivo in misura ridotta per tutti buto integrativo del 4%, nel caso in cui l’ente di coloro che si iscrivono al di sotto dei 30 anni. È evi- appartenenza preveda di destinare, per esempio, il dente che aliquote contributive minime, di per sé 50% di quest’ultimo ai montanti individuali, po- non molto elevate, e la riduzione dei redditi fanno trebbe vedere passare il proprio tasso di sostituzio- sì che l’importo dei futuri assegni pensionistici, ne netto all’età di 65 anni dal 33% al 39%. calcolati sulla base dei montanti individuali di cia- Va detto, inoltre, che, al fine di incrementare il scun iscritto, non saranno sufficienti ad assicurare montante individuale degli iscritti, molte casse un adeguato tenore di vita al momento del pensio- hanno previsto la possibilità di aumentare il con- namento. tributo minimo soggettivo o di versarne uno ag- Rimandiamo al prossimo appuntamento per giuntivo. Ad esempio i biologi possono liberamen- l’approfondimento sul sistema di calcolo e le pen- te scegliere di versare un contributo in misura su- sioni attese dagli iscritti a questi enti. ■ FONDI&SICAV/Dicembre 2014 61 My life, My Style Viaggi Partita a calcio a Tamnougalt Ho piantato un’arancia in una nube e ho creduto possibile il mare e il sogno ho potuto leggere il testo effimero del deserto ho atteso il vento è passato sulle ultime sillabe scendono dall’Atlante e tagliano le sabbie del deserto con (Tahar Ben Jelloun) strisce di oasi di palmeti e frutteti. A Ouarzazate c’è la bel- L a jeep sale sicura lungo i tornanti a strapiombo, lissima kasbah di Taourirt, con le antiche case di terra ad- in uno scenario spettacolare che cambia ogni chi- dossate le une alle altre, vicoli segreti, portoni di legno die- lometro. I verdi boschi di noci e oleandri, quando tro i quali si possono trovare vecchi laboratori di tappeti, Marrakech è ancora un’immagine nello specchietto retro- cuoio, vasellame e hennè, o lussuosi riad con comodi letti visore. I pendii terrazzati di piccoli villaggi di pietra, lavo- e hammam di ori e profumi. rati da braccia di padri e figli uguali nei secoli. Pecore e Il Drâa secco di acqua e ricco di storia, curva ad Agdz, muli. Vicini al cielo. Poi solo le rocce lunari. E il fischio sotto il fortino rosso. Da qui la valle è un susseguirsi di ka- del vento. È il passo di Tizi n'Tichka, 2.200 metri. Poi si sbah e ksour, duecento chilometri di villaggi fortificati del scende, verso Ouarzazate, verso l’orizzonte di ocra delle sabbie lontane, assetate, del grande Sahara. Trenta chilometri prima di Ouarzazate, Aït Benhaddou 62 colore della sabbia, oasi di palme e datteri, fichi e melograTesto e fotografie di ni, campi di grano e orzo che sfidano orgogliosi il deserto. Gaetano Pappuini Miraggi. Terra di luce. Il Marocco chiede tempo per scoprir- è uno spettacolare castello di sabbia, famosa attrice in si. Per raccontare il suo grande libro. Il ritmo del cammino, Lawrence d’Arabia, Gesù di Nazareth e il Gladiatore. Hol- non della jeep, che corre veloce sull’asfalto. Il tempo di leg- lywood ha restaurato la kasbah, che oggi è forse troppo gere i volti segnati e le mani forti degli uomini, i piedi del- bella e pulita, un po’ finta, con i suoi piccoli negozi d’arte le donne che danzano sulla terra denudata dal sole. Il no- e i panorami sul ouadi in secca. Pochi minuti e siamo a stro tempo è poco, però. Le cicogne ci guardano fare cola- Ouarazazate, strategico crocevia sulle rotte carovaniere. zione, su una terrazza non ancora scaldata dal sole, un oriz- Confluenza delle valli di Drâa, Dadès e Ziz, gli uadi che zonte di cieli tersi, montagne ocra e antichi torri. Dobbia- FONDI&SICAV/Dicembre 2014 mo andare. Come sempre. Andare, guardare, tornare a casa. Ci fermiamo a Tamnougalt, antica capitale dei berberi. Sentieri e canali tra gli orti, sotto le alte mura. Poi nei vicoli della cittadella, corridoi bui, stretti muri di terra, fino alla piazza del pozzo. Fino a un’indimenticabile sfida a pallone, un classico, anche senza gambe di legno in palio, bambini con storie e destini così lontani, per pochi minuti uniti da una palla sgonfia, due antichi portoni intarsiati come porte: Marocco-Italia 2-2. E tutti contenti. Zagora è l’ultima vera cittadina, confine delle terre abitate. Qui c’è il famoso cartello che dice “Tombouctou 52 jours”, sottinteso a dorso di cammello. Le palmeraie nascondono posti adatti al riposo. Poco più a sud, a Tamegroute, la Librairie Coranique con gli antichi corani miniati anticipa le prime dune del deserto. Il Drâa prosegue il suo corso, altri cento chilometri, prima di essere sopraffatto, come tutto, dalla sabbia del Sahara. Siamo a M’Hamid. Lembo estremo del Marocco, a poche decine di chilometri dalla frontiera algerina. Dove cominciano a vedersi gli uomini blu. Sabbia. Pista dura anche per i 4x4. Cammelli. Il bivacco nel deserto, verso le dune dell’Erg Chigaga. Un po’ artificiale. Ma comunque un’emozione, quando scende la notte. Tappeti. Ombre fugaci oltre le luci. Un fennec? Un alito di vento. Coperte pesanti per il freddo pungente del deserto. Le grandi dune di Merzouga sono a nord-est, a due settimane a dorso di cammello, per un’avventura diversa. Noi torniamo indietro. ■ FONDI&SICAV/Dicembre 2014 63 My life, My Style Ristoranti Un grande talento a Ragusa Q uando un appassionato e girovago gourmet entra in un ristorante si aspetta sempre di scovare il sacro fuoco del talento, quello più niti- do e cristallino. Egli ha bisogno, per la sua sopravvivenza, di scoprire anche in un angolo sperduto del globo quel cuoco che gli sappia regalare nuove emozioni, nuovi stiQuesta parte di Sicilia è ricca di fascino e storia. È frut- moli: brama per essere sorpreso, affascinato, rapito. E que- to di contaminazioni che si sono susseguite nei secoli, per sti non sono desideri così facili da soddisfare. Ma quan- 64 do succede, perché fortunatamente ancora accade, ecco a cura di Alberto Cauzzi merito dei vari popoli che l’hanno prima conquistata e poi che il luogo dove l’onirico si trasforma in realtà riesce ad www.passionegourmet.com dominata, ma che hanno lasciato in eredità una cultura assumere un significato ancora più profondo e ricco di straordinaria, che la terra stessa ha assorbito, rielaborato sfumature. e reinterpretato, soprattutto nella sua tradizione culinaria. David Tamburini è un condensato di talento, passio- È qui che un toscano, ma ormai siciliano di adozione, ne, applicazione e dedizione. Come alcuni suoi colleghi do- ha trovato la sua dimensione espressiva. È stato catturato tati di estro e fantasia, oltre che di indiscusse doti tecni- da questa terra meravigliosa, l’ha letta e riletta, ha impa- che, è rinchiuso nel suo ristorante per gran parte delle 24 rato, scrutato uomini e luoghi, ha infine elaborato una sua ore che compongono una giornata. Il primo ad arrivare, visione che ha tradotto nella sua interpretazione di cuci- l’ultimo ad andare via. È lui che tutte le mattine prepara di na, davvero unica, precisa e personale. Ha proiettato una buon’ora l’impasto del pane ed è lui a salutare, la sera tar- tradizione secolare con i suoi prodotti e i suoi ingredienti di, l’ultimo degli ospiti che, felice, esce da questo fantasti- nel millennio moderno in cui viviamo, aggiungendo tanto, co palazzo ibleo. tantissimo di sé. FONDI&SICAV/Dicembre 2014 E il risultato è semplicemente sensazionale. Non abbiamo timore di affermare che con il tempo e l’adeguato sostegno del pubblico, che ci auguriamo raggiunga Modica copioso, David Tamburrini possa essere uno dei grandi interpreti della cucina siciliana e italiana di domani. Il nostro pranzo non è stato affatto privo di sbavature, certo. Ma ormai è evidente quanto la cucina espressa qui alla Gazza Ladra sia tra le più personali e originali della nostra penisola. Farcita di grande tecnica, mai troppo ostentata ed evidente, e di una capacità, rara, di concentrazione di sapori e di gestione delle consistenze davvero formidabile. Ma l’uomo, il cuoco, è nulla ormai senza un’adeguata squadra, soprattutto in sala. E qui troviamo due giovani e interessanti, nonché bravi e preparati esponenti, come Salvatore Corsino (classe ‘87) e il sommelier Alessandro Melita (classe ‘72). Che ci auguriamo rimangano a lungo, entrambi, al servizio di questo talento dell’Ibleide e dell’Italia intera. Entrata e benvenuto con crema di melanzane affumicate, pomodoro confit e mozzarella avvolta in pasta kataifi. Il benvenuto è semplicemente fantastico: pani raf- LA SCHEDA finati alle carrube, alla semola di grano duro e bianco si affiancano a cialde di cipolla disidratata, di riso rosso e Dove si trova peperone crusco e di sesamo e ceci (foto di chiusura) via Blandini 5, Modica (RG) accompagnati da un delizioso kefir alle spezie iblee e da Telefono +39.0932.755655 una parmigiana di melanzane di una concentrazione D’estate aperto tutti i giorni a cena. D’inverno chiuso il lunedì, aperto anche inimmaginabile. ■ la domenica a pranzo. info@ristorantelagazzaladra.it www.ristorantelagazzaladra.it Menù degustazione: 70€, 90€ Alla carta: 90€ Pregi: una rilettura moderna e accattivante della tradizione siciliana, con un occhio al mondo intero; un servizio giovane, attento e premuroso; una carta dei vini con una predilezione per quelli biodinamici; un dehor estivo da favola, in un antico cortile ibleo. Difetti: i ricarichi dei vini; il parcheggio difficoltoso in prossimità del locale. Per maggiori informazioni visitate il sito www.passionegourmet.com FONDI&SICAV/Dicembre 2014 65 FONDI&SICAV Anno 7 - Numero 70 - Dicembre 2014 F ON D I & S I C A V - D I C E MB R E 2 0 1 4 - N. 7 0 - O U T OL O OK 2 0 1 5 CONOSCERE PER INVESTIRE AL MEGLIO Outlook Outlook per per ilil 2015 2015 Una Cina che cresce, tante paure negli Usa e in Europa Fondi&Sicav - Dicembre 2014 numero 70 – Anno 7 Direttore Giuseppe Riccardi Coordinamento redazionale e direttore responsabile Alessandro Secciani Ufficio studi Boris Secciani Caporedattore Massimiliano D’Amico Progetto grafico e impaginazione Alfredo Rampanelli Collaboratori Stefania Basso, Alberto Cauzzi, Club Il Cavatappi, Epheso Ia, Rocki Gialanella, Gaetano Pappuini, David Tonello. Redazione, amministrazione e pubblicità Viale San Michele del Carso 1 20144-Milano Tel. 0287063626 - Fax 0287063625 Pubblicità e distribuzione Alessandro Cervieri alessandrocervieri@fondiesicav.it Casa Editrice GMR srl Viale San Michele del Carso 1 20144-Milano Stampa Poggi Tipolito srl via Galileo Galilei 9/B Assago-Milano Autorizzazione n. 297 dell’8 maggio 2008 del Tribunale di Milano 66 FONDI&SICAV/Dicembre 2014 TROVA SU DURABLEPORTFOLIOS.IT LE NOSTRE SOLUZIONI PER RIMANERE PROTAGONISTA DELLE TUE SCELTE D’INVESTIMENTO DI LUNGO PERIODO. NUMERO VERDE: 800 131 866. LEGG MASON WESTERN ASSET MACRO OPPORTUNITIES BOND FUND CHE FONDO OBBLIGAZIONARIO VORRESTE PER FRONTEGGIARE LE INCERTEZZE DEL MERCATO? Un fondo obbligazionario globale flessibile senza vincoli di benchmark focalizzato a cogliere le migliori opportunità offerte dai mercati obbligazionari. 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LMGF plc è autorizzato in Irlanda dalla Banca Centrale d’Irlanda (la “Banca Centrale”). Si ricorda che il valore degli investimenti e il reddito da essi derivante possono diminuire oltre che aumentare. L’investimento in un comparto implica rischi d’investimento, compresa la perdita potenziale del capitale investito. La performance storica non rappresenta un indicatore affidabile dei rendimenti futuri. Si richiama l’attenzione degli investitori sui fattori specifici di rischio riportati nel Documento contenente le informazioni chiave per gli investitori (“KIID”) relativo alla classe di azioni in questione, nonché nel prospetto informativo di LMGF plc (il “Prospetto”). Il presente documento non offre necessariamente una sintesi esaustiva e non è finalizzato, ad esempio, a presentare un’analisi completa. Le informazioni e i dati contenuti nel presente documento (compresi, tra gli altri, ricerche, stime, numeri, pareri, dichiarazioni, tendenze, tecniche e strategie d’investimento) sono stati redatti attingendo a fonti ritenute affidabili, ma non sono in alcun modo garantiti da Legg Mason Investments (Europe) Limited o da una società o affiliata di Legg Mason, Inc. (collettivamente “Legg Mason”). Non vi è alcuna garanzia che le informazioni o i dati siano corretti in date successive a quella della pubblicazione del presente documento. Inoltre, non vi è alcuna garanzia né certezza che i fondi riusciranno a raggiungere i loro obiettivi d’investimento. I riferimenti a singoli titoli indicati nel presente documento sono forniti esclusivamente a titolo di esempio e non debbono intendersi come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di investimenti o partecipazioni. Titoli obbligazionari: esiste un rischio che le emittenti di titoli obbligazionari detenuti dal fondo possano non essere in grado di rimborsare l’obbligazione o pagare l’interesse dovuto sulla stessa, comportando conseguenti perdite per il fondo. Liquidità: in talune circostanze, la vendita degli investimenti del fondo potrebbe essere difficoltosa a causa di una domanda di mercato insufficiente; in tale eventualità il fondo potrebbe non essere in grado di minimizzare le perdite su tali investimenti. Obbligazioni a basso rating: il fondo può investire in obbligazioni a basso rating o prive di rating di qualità analoga, che comportano un maggior grado di rischio rispetto alle obbligazioni a rating elevato. Investimento nei mercati emergenti: il Fondo può investire nei mercati di paesi di piccole dimensioni, poco sviluppati e regolamentati e più volatili rispetto ai mercati di paesi maggiormente industrializzati. Valuta del Fondo: le oscillazioni dei tassi di cambio tra la valuta degli investimenti detenuti dal fondo e la valuta base dello stesso possono incidere negativamente sul valore di un investimento e sul reddito da esso derivante. Copertura: il fondo può utilizzare derivati per ridurre il rischio di volatilità dei tassi di cambio fra la valuta degli investimenti detenuti dal fondo e la valuta base del fondo stesso (copertura). Tuttavia, le transazioni di copertura possono altresì esporre il fondo a rischi aggiuntivi, per esempio il rischio che la controparte nella transazione non sia in grado di adempiere ai pagamenti, determinando una perdita per il fondo. Tassi di interesse: le variazioni nei tassi di interesse possono incidere negativamente sul valore del fondo. Derivati: il Fondo utilizza in misura significativa gli strumenti derivati. Gli investimenti in derivati potrebbero causare al fondo una perdita pari o superiore al capitale investito. L’utilizzo di derivati può altresì risultare in maggiori fluttuazioni del valore del Fondo. Controparti del Fondo: il fondo potrà subire perdite se le parti con cui scambia non sono in grado di adempiere ai propri obblighi finanziari. Operazioni del Fondo: il fondo è soggetto al rischio di perdita risultante da procedure, personale o sistemi interni inadeguati o carenti, o a quelli di terze parti, quali quelle responsabili della custodia delle sue attività, soprattutto in caso di investimenti nei paesi in via di sviluppo. I pareri espressi sono soggetti a modifica senza preavviso e non tengono conto degli obiettivi d’investimento specifici, della situazione finanziaria o delle esigenze dei singoli investitori. Il presente materiale non è destinato a persone o a un utilizzo che possano essere contrari a leggi o norme locali. Pubblicato e approvato da Legg Mason Investments (Europe) Limited, con sede legale al n. 201 di Bishopsgate, Londra, EC2M 3AB. 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