Comunità Pastorale Santissima Trinità SS. Ippolito e Cassiano - S. Giovanni Evangelista S. Michele - SS. Vitale e Agricola anno 40° Gavirate e Comerio - Diocesi di Milano luglio - agosto 2014 n. 7 Tempo libero ed educazione Se c’è una caratteristica dell’opera educativa è che essa non si interrompe mai. Le proposte educative hanno un inizio, uno sviluppo ed una fine. Ma la responsabilità educativa non finisce mai. Questo vale per tutte le figure che operano sui ragazzi: ovviamente i genitori, ma anche insegnanti, catechisti, animatori, allenatori… e cioè tutte quelle figure che fanno parte della Comunità educante su cui il Vescovo ci ha invitato quest’anno a riflettere. Vengono le vacanze e la tentazione è quella, in vari modi, di “non pensarci più”, di deporre ogni impegno, di voler fermarci, sia pure per ritrovare le forze di tornare ad impegnarci a suo tempo. Eppure il tempo libero costituisce una grande sfida educativa. Nel tempo libero si provano i valori trasmessi e si misura quanto essi siano penetrati profondamente nella vita delle persone. Il tempo libero non può essere tempo di disimpegno che contraddice il desiderio e la tensione del resto della vita. Il tempo libero è invece il tempo della libertà, in cui la vita torna ad essere affidata prevalentemente alle scelte dell’uomo e della sua libertà e più difficilmente ci si può nascondere dietro l’alibi dell’urgenza e della pressione delle tante situazioni in cui veniamo a trovarci. E come educatori non possiamo voltar via lo sguardo da una sfida così impegnativa e nello stesso tempo affascinante. Del resto questo tempo della libertà è una anticipazione della meta verso cui ogni opera educativa tende: a fare della vita un’avventura di libertà e di amore, in cui le cose vengono vissute non più per imposizione e costrizione e nemmeno soltanto per la fiducia nelle persone che ce le propongono, ma per la forza delle propria personale convinzione, per la propria libera decisione, con la forza di un’intelligenza appassionata e di una volontà che non viene mai meno perché sostenuta dalla libertà. Ed allora non possiamo, come educatori, scomparire in questo tempo e non solo per accompagnare, ma anche per poter vedere con gioia che i valori trasmessi vengono liberamente vissuti. Così comunque dobbiamo presentare il tempo libero: non come il tempo del classico “sciogliete le righe”, ma come tempo della fedeltà creativa a ciò che abbiamo ricevuto. E innanzitutto questo tempo può essere l’occasione di riequilibrare la nostra vita, vincendo lo squilibrio, che tante volte lamentiamo: non possiamo fare questo, non abbiamo tempo per quello… Ed anche è un tempo opportuno per porre un limite a quelle cose che sono diventate troppo invadenti nella nostra vita fino a to- gliere spazio a tutte le altre pur importanti. In concreto in una vita segnata prevalentemente dalla materialità occorre ritrovare il respiro spirituale, che ha in se la forza di dare un’anima alla materia. Abbiamo tempo per interrogarci sul significato delle cose che viviamo, per trasformare anche i gesti della quotidianità in una “liturgia” carica dell’evidenza dei significati e di quella commozione strana perché nasce proprio attorno a ciò che prima era soltanto pesante. E così in un tempo spesso occupato da troppe cose è bene vivere quel “digiuno” che la tradizione cristiana indica come via per la libertà. E’ bene sperimentare che si può vivere senza fare cose, semplicemente gustando le cose belle fatte o soffrendo per ciò che non si è fatto bene. E così si anticipano anche le cose ultime della vita secondo cui il paradiso è contemplazione della bellezza incontrata e l’inferno sofferenza per ciò che di bello non si è voluto fare. E così ancora in una vita spesso ripiegata con affanno su se stessa è importante avere tempo di alzare lo sguardo, per vedere gli altri, i volti che ci stanno intorno e che magari da tanto tempo non vediamo più, per cogliere che gli altri non sono una minaccia, ma una possibilità positiva per noi…. Tempo dunque del riequilibrio, ma può diventare anche il tempo della pacificazione. Nella corsa affannata della vita di ogni giorno spesso c’è spazio solo per il pregiudizio. Il pregiudizio è molto più sbrigativo, non richiede la disciplina della ricerca e i tempi lunghi del confronto con tutti i segni presenti nella vita, ma è anche più rischioso, perché potrebbe non farci incontrare mai con la verità degli altri, ma anche con la verità di noi stessi. Il pregiudizio è il regno del sospetto, del lamento della paura. Il tempo libero può portarci oltre e farci scoprire un’immagine di noi stessi ben diversa da quella che temiamo di trovare. E così può avvenire anche con gli altri. Se queste vacanze ci riconciliassero con noi stessi e con gli altri… sarebbe davvero il miracolo più grande che potrebbe capitarci! Infine non dimentichiamo che questo tempo può essere anche un assaggio della nostra creatività, della nostra originalità irripetibile, di quella fantasia divina che ci è stata data e che con poco ha creato molto. Vinciamo dunque la tentazione di andare a cercare chissà che cosa, e con le nostre poche cose, e con la nostra pochezza cerchiamo di imitare quel Dio che è il nostro Padre e che dal nulla ha creato il mondo intero. La vita viene non dalla materialità delle cose, ma dall’amore che è capace di trarre da esse dei capolavori di bellezza infinita. Come adulti siamo responsabili non solo di noi stessi, ma anche di testimoniare a coloro che Dio ci ha affidato questa grande possibilità. Cerchiamo di non disperderci in un tempo che invece ci è dato per ritrovarci! Sarebbe una tristezza infinita e il fallimento di ogni tentativo di educazione. don Piero Le feste fredde Giugno è il mese di feste solenni per la nostra Comunità a cominciare da quella della Trinità per terminare con quella del Corpus Domini. Quella della Trinità, fu istituita dal Stefano, vescovo di Liegi nel 920, e nel 1334 divenne di tutta chiesa. Ora è anche una nostra festa, nata a settembre 2011 quando fu istituita la comunità pastorale tra le parrocchie di san Giovanni, Santi Ippolito e Cassiano e dei santi Vitale ed Agricola, che ha posto il suo centro spirituale nella chiesetta della Trinità costruita nel 1708-1713 al posto di una Cappelletta, di cui si ha notizia già nel 1661, che incontrava, come prima costruzione, chi veniva da Varese. Ancor oggi ha conservato l’aspetto originario, è citata da più scrittori ed è collegata a un’antica leggenda nota in più versioni. Invece quella del Corpus Domini fu istituita nel 1247 nella diocesi di Liegi, dopo che il IV Concilio Laterano aveva stabilito come dogma la presenza di Cristo nell’Eucarestia, dopo che Berengario di Tours aveva espresso la convinzione che si trattasse solo di una presenza simbolica su proposta di suor Giuliana di Cornillon che dopo una visione. Poi nel 1264 dopo che a Bolsena nel 1963 avvenne il miracolo eucaristico durante una messa di Pietro di Praga, papa Urbano IV la estese a tutta la chiesa. A Gavirate già nel 1596 si teneva questa processione che andava a percorsi alternati ogni anno tra Cocquio e Gavirate per la quale nacque una lite con la pieve che teneva a Besozzo una sua processione nello stesso giorno e orario. Nel 1629 fu deciso di continuare entrambe le processioni e poi nel 1641 di farle in orari diversi. Come si vede si tratta di due feste blasonate per la nostra comunità e dovrebbero essere occasione per i cristiani di manifestare la propria gioia e contagiare anche chi non crede, come ricorda papa Francesco: Alcuni cristiani hanno la faccia come quella di un peperoncino nell'aceto e anche l'anima allora è così e questo è brutto. Questi non sono cristiani. La gioia è il sigillo del cristiano, anche nei dolori, nelle tribolazioni e persino nelle persecuzioni come i primi martiri che andavano al martirio come se andassero a nozze. Eppure la gioia è sempre stata un carattere distintivo dei cristiani come si legge negli Atti degli Apo- stoli: Mi hai fatto conoscere le vie della vita, mi colmerai di gioia con la tua presenza. (At.2,28) Quando furono usciti dall'acqua, lo Spirito del Signore rapì Filippo e l'eunuco non lo vide più e proseguì pieno di gioia il suo cammino. (At.8,38-39) Scossa contro di loro la polvere dei piedi, andarono a Icònio pieni di gioia e di Spirito Santo. (At.13,50-52) Li fece salire in casa, apparecchiò la tavola e fu pieno di gioia insieme a tutti i suoi per avere creduto in Dio. (At.16,34) In tutte le maniere vi ho dimostrato che lavorando così si devono soccorrere i deboli, ricordandoci delle parole del Signore Gesù, che disse: Vi è più gioia nel dare che nel ricevere! (At.20,35) Certo che nell’osservare la nostra realtà in cui cerimonie e processioni vedono una presenza devota sempre più rada, e la gioia apparire un ospite inatteso, non si può non fare tornare il ricordo delle feste del Corpus Domini, degli an- ni 50 quando erano ancor vive le sofferenze patite negli anni della guerra e queste processioni fermavano città come Milano dove per le strade con grandi luminarie alle finestre passavano grandi folle gioiose che elevavano forte le loro voci per ringraziare per quell’orribile tempo che pareva dovesse terminare solo quando tutto fosse andato distrutto, era finalmente finito e tutti speravano per sempre. Ora forse la pace almeno in Europa sembra sicura e non appaiono così minacciose le neri nubi che ci ruotano attorno con 40 milioni di emigranti che arrivano anche sulle nostre coste per sfuggire da bande armate sino ai denti. Forse perché pensiamo di potercela cavarcela da soli? Preghiera alla Santissima Trinità - Sant’Agostino L'anima mia vi adora, il mio cuore vi benedice e la mia bocca vi loda, o santa e indivisibile Trinità: Padre Eterno, Figliuolo unico ed amato dal Padre, Spirito consolatore che procedete dal loro vicendevole amore. O Dio onnipotente, benché io non sia che l'ultimo dei vostri servi e il membro più imperfetto della vostra Chiesa, io vi lodo e vi glorifico. Io v’invoco, o Santa Trinità, affinché veniate in me a donarmi la vita, e a fare del mio povero cuore un tempio degno della vostra gloria e della vostra santità. O Padre Eterno, io vi prego per il vostro amato Figlio; o Gesù, io vi supplico per il Padre vostro; o Spirito Santo, io vi scongiuro in nome dell'Amore del Padre e del Figlio: accrescete in me la fede, la speranza e la carità. Fate che la mia fede sia efficace, la mia speranza sicura e la mia carità feconda. Fate che mi renda degno della vita eterna con l'innocenza della mia vita e con la santità dei miei costumi, affinché un giorno possa unire la mia voce a quella degli spiriti beati, per cantare con essi, per tutta l'eternità: Gloria al Padre Eterno, che ci ha creati; Gloria al Figlio, che ci ha rigenerati con il sacrificio cruento della Croce; Gloria allo Spirito Santo, che ci santifica con l'effusione delle sue grazie. Onore e gloria e benedizione alla santa e adorabile Trinità per tutti i secoli. Così sia. Anniversari di Nozze Il 1° giugno tutta la comunità ha festeggiato gli sposi che hanno celebrato significativi anniversari delle loro nozze. Dopo questa preghiera della comunità recitata dal sacerdote: Ti ringraziamo per i doni che hai loro concesso nella loro vita coniugale per portare a compimento la missione che hai loro affidato in famiglia e nell’apertura agli altri, dando così fedele testimonianza ai giovani, perché credano nel sacramento del matrimonio. Gli sposi hanno rinnovando le loro promesse matrimoniali e ringraziando il Signore con queste parole: Noi oggi con orgoglio testimoniano di aver mantenuto la promessa di eterna fedeltà fatta davanti a te nel giorno delle nozze, grazie al tuo aiuto che prima ci ha fatti incontrare e poi ci ha assistiti nel nostro cammino. Ricordati di quanti hanno fatto parte della nostra storia ma che vivono già in te. Comerio - santi Ippolito e Cassiano 5° Civelli Antonio con Bregonzio Giulio con 20° Gandolla Guido con 30° Arrigoni Claudio con 40° Sili Claudio con Papa Alberto con 50° Morosini Emilio con Vanoli Erminia Maiocchi Valeria Mandile Marina Cinzia Sala Rimoldi Margherita Bianchi Angela Manfredi Mariuccia Oltrona - santi Vitale e Agricola 20° Brugnoni Paolo con Gerosa Luigi con Cattaneo Giovanni con 25° Clerici Roberto con 40° Calcaterra Elio con >50° Giudici Battista con Binda Dario con Cassani Franco con Ossola Paola) Silvestri Barbara Macphee Archina Ferrario Mariella Ghirotti Lidia Rovera Pinuccia Carcano Angioletta Rovera Franca Voltorre - san Michele 10° Alessandra Zorzan 15° Sonia Boria 20° Alfreda Tanucci Stefania Ossola 25° Luisa Riva 30° Paola Azzarri 35° Nicoletta Binda Tiziana Ossola 40° Graziella Longhi Maura Monti 45° Vanna Bassi Elisabetta Vaccarin Luigina Reggia Ileana Buzzi 50° Isidora Binda 50° Nella Lussetti Ornella Tornelli Assunta Renna Anna Soncini 55° Germilla 61° Adele Colli Andreina Baldas con Michele Ossola con Luigi Colombo con Girolamo Monaco con Roberto Piffaretti con Alberto Azzarri con Mario Micheloni con Fernando Binda con Walter Ossola con Antonio Aramini con Alberto Rovedatti con Maurizio Croci con Renato Zancan con Luigi Menacorde con Agostino Pelosi con Carluccio Maroni con Ettore Riva con Luigi Ossola con Giovanni Soffiati con Guido Mentasti con Angelo Ballico con Ermenegildo Pertegato con Carlo Daverio Gavirate - San Giovanni 1° D’andolfi Stefano 10° Panosetti Marco 15° Maracci Alberto Nordio Paolo 20° Cascarano Fabrizio Mastrorilli Massimo Augusto Giuseppe Interdonato Franco 25° Ferri Aldo Franci Gioachino Giuliani Gianfranco 30° Zocchi Maurizio Giussani Franco 45° Renaldin Giuseppe 50° Folpini Luciano Lecchi Lino 55° Meroni Luigi 60° De Giovanetti Aldo Nespoli Attilio Agostino Pasqual con con con con con con con con con con con con con con con con con con con con Maiocchi Annalisa Di Gioia Laura Ossola Monica Piffer Lara Marabelli Rosmarie Parodi Simona Freri Anna Lunardon Monica Del Grande Elsa De Luca Anna Lorena Alberio Giovanna Boerchi Cristina Valsecchi Orestina Bomben Luciana Cavicchiolita Sala Enrica Nicolini Rita Ossola Teodolinda Vigliarolo Matilde Tempo di vacanze Da diversi giorni sono iniziate le vacanze estive dei nostri ragazzi e anche per noi adulti iniziano le ferie o le giornate di riposo. Cerchiamo di sfruttare al meglio questo tempo regalandoci anche qualche giornata per far riposare l’anima. Come diceva S. Agostino il tempo siamo noi. Dunque il tempo è la dimensione fondamentale della vita dell’uomo e in quest’epoca nella quale l’uomo è diventato sempre più padrone del tempo, ma anche sempre più schiavo, cerchiamo di riconoscerne la preziosità per vivere la vita in pienezza non tanto nella prospettiva negativa del tempo che scorre veloce, ma in quella positiva dell’importanza di on sciupare il grande dono che contiene la salvezza per cia- scuno. In questo modo i nostri giorni di riposo e come è giusto, anche di svago, diventano speciali e ci fanno scoprire il valore delle cose, l’importanza delle persone e la grandezza del cuore di Dio. Ritagliamoci dunque dei momenti per pregare perché uno dei modi di vivere la vita cristiana. Pregare significa innanzitutto ascoltare il Signore che ci parla, e poi parlargli a nostra volta. Così, quando si prega, si dialoga con Dio, si vive in comunione con Lui. Questo presuppone che si faccia silenzio nel cuore per comprendere quello che Dio vuole dirci. Ogni giorno, si può trovare un momento per permettere a Dio Padre, o al Signore Gesù, o allo Spiri- to Santo di parlarci. Sta a noi scegliere il momento migliore per fare questo. Può trattarsi del mattino, appena svegli, o della sera, prima di addormentarci, o in qualsiasi momento della giornata. Nel momento scelto, lasciamo che la calma scenda in noi. Cerchiamo di vivere un piccolo periodo di pace per dire a Dio: Signore, voglio ascoltarti, parla al mio cuore Facciamo poi silenzio per qualche minuto. Possiamo guardare una croce, un’immagine che ci aiuti a pensare che è tanto buono e grande. Possiamo anche ascoltare una musica dolce e chiudere gli occhi. Forse si farà strada nel nostro cuore l’idea di condividere, di perdonare, di aiutare o di parlare al Signore. Possiamo dirgli tutto, come alla persona che amiamo di più sulla Terra. Dio ci comprende. Possiamo avere fiducia in Lui. Possiamo pregare leggendo una preghiera scritta da altri o con parole nostre che esprimano al Signorile nostre gioie e i nostri dolori, per confidargli un momen- to di tristezza e chiedergli di offrirci il suo aiuto, per parlargli delle persone a cui si vuole bene e di quelle a cui non ne vogliamo abbastanza, per confidargli i nostri desideri di pace e di felicità per il mondo intero. Soprattutto, non dimentichiamo di ringraziarlo per tutto ciò che compie in noi e per il bene che desidera per tutto l’universo. Pregare vuol dire festeggiare Dio riconoscendo il suo amore, la sua misericordia, il suo desiderio di vederci felici e ringraziarlo perché Egli è ben presente nella nostra vita. La redazione di Oltrona Santuari Santa Maria in san Giovanni e in Groppello Calendario mariano e dei santi Feste mariane di Luglio e Agosto Luglio 16 B.V.M. del Monte Carmelo o del Suffragio 18 Santa Maria Greca Agosto 5 Dedicazione di Santa Maria Maggiore Un santo al mese San Bartolomeo apostolo Nei vangeli è chiamato Natanaele (dono di Dio) e Bartolomeo che deriva dall'aramaico bar 15 Assunzione della Beata Vergine Maria 22 Beata Vergine Maria Regina dell’universo 26 Madonna di Czestochowa 29 Nostra Signora della Guardia 29 Madonna delle Lacrime di Siracusa 31 Maria del Pozzo - Capurso (Ba) (figlio) e talmai (valoroso). Ha come emblema un coltello ed considerato patrono di macellai, conciatori e rilegatori. Era un pescatore nato nel I secolo a Cana, forse era parente dei celebri sposi, probabilmente tra i discepoli del Battista. Fu Filippo a farlo conoscere a Gesù che disse: Ecco davvero un Israelita in cui non c'è falsità! Fu predicatore in Armenia, India e Mesopotamia dove nel II secolo c’erano comunità da lui fondate. Divenne famoso per la sua facoltà di guarire i malati e gli ossessi. Apostolo martire, Galilea; morì verso la metà del I secolo probabilmente in Siria su istigazione di sacerdo- ti pagani gelosi del suo successo. Condannato alla morte Persiana fu scorticato vivo e poi decapitarlo. Nel 1238 il cranio dell'apostolo fu portato a Francoforte sul Meno dove è ancora venerato nel duomo a lui dedicato. A partire dal XV secolo dopo la fine di un'epidemia di peste, ogni anno alla sua festa gli abitanti della austriaca Alm si recano in pellegrinaggio al suo santuario a Konigssee. Nel Giudizio Universale della Sistina è mostrato con la sua pelle e col viso che è l’autoritratto di Michelangelo. L’informazione cristiana è sulla stampa cattolica Segui ogni giorno le attività della tua comunità su www.decanati.it Iscriviti alla lista della posta elettronica scrivendo a kairos.gavirate@virgilio.it Una comunità esiste se tutti fanno la loro parte e ognuno può trovare qualche ritaglio di tempo per offrire le sue competenze e i suoi talenti. Tu cosa aspetti a scoprire la tua missione? Anagrafe Giugno Battesimi Sono realmente figli di Dio Comerio Arioli Roberto Rodili Ginevra Gavirate Pedroli Iuri Lule Leonardo Oltrona Frasisti Martina Voltorre Ossola Francesco (Giovanni) Crugnola Alessandro Civitella Melissa Ossola Thomas Bressan Chiara Funerali Volarono come giorni, ma la casa è nell’eterno Comerio Baruzzo Bruna (89) Baudanza Caterina (93) Gavirate Turuani Porretti Pier Cosma Gianoncelli Isabel Corbani Giambattista Ghinatti Giuseppina (64) (17) (83) (94) Oltrona Ossola Silvia (41) Calendario di Luglio - Agosto Luglio 6 Domenica - Ore 11.00 S. Messa al Lazzaretto - Festa degli Alpini 13 Domenica - Ore 10.30 S. Messa al Lago - Croce Rossa (sospesa in parrocchia) 27 Domenica - Ore 10.30 S. Messa al Lago - Pro-Loco (sospesa in parrocchia) Agosto 1 Venerdì - ore 8 Santa Messa per i Prevosti di Gavirate defunti. Indulgenza plenaria della Porziuncola ai fedeli che visitano la Chiesa parrocchiale o una Chiesa francescana e viene estesa, per concessione del Vescovo diocesano, secondo l’utilità dei fedeli, alla domenica antecedente o seguente. E’ richiesta la confessione, la comunione e le preghiere secondo le intenzioni del Papa. 15 Venerdì - Assunzione della Beata Vergine Maria -S. Messe secondo l’orario festivo. 22 Venerdì - ore 21 Santa Messa a Cà de Monti - Beata Vergine Maria Regina Comunicare con la parrocchia don Piero Visconti Casa parrocchiale tel. 0332.74.30.40 don Elia Salvadore via Roma 1 don Andrea Gariboldi via Marconi 14 don Mario Papa diac. Angelo Vanini don Santino Laudi via alla Chiesa 10 tel. 0332 743624 via Unione 11 - Oltrona al Lago presso Istituto Sacra Famiglia Piazza san Giovanni 1 dpierov@virgilio.it tel. 0332.74.35.25 tel. 0332.743405 - 339.1277771 donandreagariboldi@gmail.com Oltrona al Lago mario.papa1@libero.it tel. 0332 745134 tel. 0332975155 interno 302 Segreteria Comunità Pastorale: tel. 0332.74.30.40 - parrocchia.gavirate@alice.it Gavirate Oltrona al Lago e Groppello ore 10 - 12 dal lunedì al venerdì Comerio ore 10-12 dal lunedì al sabato - tel. 0332.743.624 lunedì 9-11, giovedì, 9.30-10.30 e martedì 15-17 e sabato 11-12 - tel. 0332.737.571 Don Piero salvo imprevisti è disponibile al: giovedì 16.30-18.30 e sabato 15.15-16.15 Orario delle celebrazioni Messe feriali 8 Gavirate (da lunedì a venerdì) 9 Groppello (mercoledì) 17 18,30 Comerio (lunedì, mercoledì, giovedì e Festive venerdì) 8.00 9.00 10.00 10.15 10.30 11.00 11.30 18.00 18.30 Gavirate casa di riposo (mercoledì ) Armino (lunedì) 18.15 Oltrona (lunedì, martedì, giovedì, venerdì) 21 16.30 18.00 Voltorre (da lunedì a venerdì ) Comerio casa di riposo (martedì) 18 Prefestive Gavirate oratorio san Luigi (giovedì) Abbonamento annuale 2014 Costo abbonamento per 4 numeri Segno + inserto (4 €) Solo Inserto: (2 €) Per ulteriori informazioni contattare: segreteria della comunità: parrocchia.gavirate@alice.it - 0332.74.30.40 Centro culturale: kairos.gavirate@virgilio.it Paolo Leoni: geometraleoni@libero.it, per Comerio Moja Gianfranco: scorpione.42@libero.it, per Oltrona e Groppello Claudio Lunardi: claudio.lunardi@libero.it, per Voltorre Luciano Folpini: luciano.folpini@alice.it - per Gavirate Comerio Comerio Groppello Gavirate Gavirate Comerio Voltorre Gavirate Gavirate Oltrona Comerio Gavirate Voltorre Casa di riposo Casa di riposo Bollettino della Comunità pastorale Santissima Trinità inserto del Segno Rivista ufficiale della Diocesi di Milano con la voce del Cardinale.
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