32 Racconigi CORRIERE di SAVIGLIANO GIOVEDI 3 APRILE 2014 Paola Panero sostituta definitiva di Franca del Boca e Erica Romano provvisoria per la Costamagna La famiglia Berbotto lascia dopo anni il banco di ambulante di frutta e verdura Il panorama dei medici di base Inaugurato “Ortofrutta” di viviana cappelli La dottoressa Paola Panero arriverà a luglio in veste di medico di base, quale sostituita definitiva di Franca Del Boca. È di Sanfrè, ed ha ricoperto incarichi temporanei a Farigliano e altri per l’Asl Cn-1. Dopo il ritiro della Del Boca, andata in pensione, il suo posto è stato inizialmente occupato in via provvisoria da Francesca Ambrogio di Savigliano, poi dal racconigese Giuseppe Gai, che oggi a sua volta lascia lo studio con grande disperazione dei pazienti. C'è già chi ha pensato di raccogliere le firme e portarle in comune, ma non sarà necessario perchè presto arriverà la nuova e definitiva titolare. Nel 2010 Giacomo Mellano se ne andava in pensione, dopo di lui Danilo Morra e poi Franca Del Boca. I primi due sono stati immediatamente sostituiti dai La dottoressa Paola Panero colleghi definitivi o comunque riconfermati definitivamente. Per il primo Claudio Gazzera, per il secondo Antonella D'Alesio e Anna Pacetti. Per la Del Boca, invece, prima è arrivata la Ambrogio temporanea per sei mesi, poi Gai anche lui in via provvisoria. Avvicinandosi la data in cui il medico deve lasciare lo studio si è accesso il dissenso e il dispiacere dei pazienti, soprattutto quelli con patologie importanti che si sono ritrovati per due volte a dover ricominciare tutto da capo con un nuovo dottore che, a sua volta, deve giustamente imparare a conoscere i suoi mutuati. «Capisco bene i cittadini, ma dovevamo attendere le graduatorie da parte della Regione. Ad oggi posso confermare che Paola Panero sarà la nuova titolare a tempo indeterminato al posto della Del Boca dice Gabriele Ghigo, responsabile del distretto Racconigi-Fossano-Savigliano - I medici Gai e Ambrogio, erano entrambi temporanei in attesa della nomina della Regione, e quindi di un titolare. Oggi la dottoressa Panero ha firmato e sottoscritto l'accordo e si è presa i cinque mesi che spettano ai medici per poter avviare lo studio. Il dottor Gai sarà pertanto presente ancora fino a luglio. In questa Nel libro l’ex segretario comunali Vito Burgio racconta dei suoi anni in Sicilia Si è parlato della mafia tornata il medico racconigese non era ancora in graduatoria, ma ciò non esclude che possa in un futuro avviare la sua professione in paese». Con le prossime nomine, infatti, se Gai risulterà nei primi posti, potrà aprire un suo studio con zero pazienti anche a Racconigi, ed in questo modo, il paese avrà un medico di base in più. Cosa che farebbe piacere ai cittadini viste le attese per poter passare in ambulatorio, e inoltre alleggerirebbe il carico di pazienti per gli altri colleghi. Decisione che, nel caso, spetterà però unicamente al medico. Anche nell'ambito pediatrico c'è un temporaneo cambiamento in corso. Dal 14 marzo Martina Costamagna è sostituita da Erica Romano di Torino che resterà in studio fino a febbraio del 2015 quando la Costamagna terminerà il periodo di maternità. Profili di donne di laura masucci Martedì 25 marzo la chiesa di Santa Croce era gremita di persone, accorse a sentire la presentazione del libro di Vito Mario Burgio, “Il dissesto – storie di ordinaria Sicilia”, pubblicato dal comune di Racconigi. Oltre che a Racconigi, dove è stato segretario comunale per ventidue anni il dottor Burgio, è conosciuto dei paesi limitrofi grazie al ruolo che ha rivestito. Ora lavora in collaborazione con diversi comuni del cuneese; Benevagienna, Villanova Solaro, Murello, Faule e Marsaglia. Il sindaco di Racconigi Giampiero Brunetti ha aperto la serata, parlando diffusamente della persona con la quale ha collaborato in tutti i suoi anni di permanenza nel comune racconigese. Burgio ha iniziato la sua esperienza lavorativa a Marene ed in altri piccoli comuni del Piemonte. Il suo sogno però era tornare nella terra d’origine, la Sicilia, dove era nato, ad Alessandria della Rocca in Provincia di Agrigento l’1 giugno 1958. Sembra si fosse avverato, quando è stato destina a Borreale, un comune siciliano, che purtroppo risentiva dell'influenza dei boss mafiosi Totò Riina e Giovanni Brusca. La storia infatti si basa sulla vana speranza dell'autore di cambiare la situazione con il Maria Teresa d’Asburgo e Maria Vittoria Delpiano Vito Burgio con l’assessore Mariano, Franca Biglio e il sindaco Brunetti suo intervento, e riesce in modo magistrale a far entrare il lettore nella narrazione, soprattutto nell'ultima parte in cui usa prevalentemente il dialogo. In questo modo sembra di poter vedere quelle scene come se fosse una rappresentazione teatrale. Franca Biglio, sindaco di Marsaglia, ha animato la serata grazie al suo carattere spumeggiante, . parlando della figura dell’autore, che ha definito “il mio segretario”, dal momento che da tempo è un suo stretto collaboratore, anche nel ruolo della Biglio di presidente dell’ Anpci. Ha impiegato gran parte del suo intervento spiegando di come lei sia entrata a contatto con il suo racconto, citandone i passaggi salienti senza mai saziare troppo la curiosità degli spettatori che, come per magia, hanno aperto il libro che avevano tra le mani alla ricerca della citazione per scoprire come proseguiva. L'assessore alla Cultura Enrico Mariano ha citato gli articoli del giornalista del Corriere della Sera Gian Antonio Stella che ha trattato l'argomento del problema economico italiano che si espande negli anni, con la piccola differenza che Burgio aveva fatto la stessa cosa venticinque anni fa. Infine la parola all’'autore, che ha proposto la sua visione della situazione concludendo «La mafia non è una malattia genetica o improvvisa, ma è una cancrena nata da una ferita mal curata», frase che ha colpito tutti e che avrà dato ampi spazi di riflessione una volta tornati a casa. Serrande abbassate al Caffè Carlo Alberto mentre si rialzano quelle del chiosco Chi riapre e chi chiude Martedì ha riaperto il chiosco nei giardinetti di piazza Castello, gestito da Dario Bonetto e Gianluca Capello. A causa dei lavori in corso per la riqualificazione della piazza, la stagione 2013 era saltata. Ha invece chiuso, sempre da martedì 1 aprile e sempre sulla piazza il Caffè Carlo Alberto, forse il locale più antico di Racconigi. La crisi del bar, gestito dal 2000 da Fernando Discepolo di Trofarello, era iniziata già anni fa, dopo l’apertura in città di altri locali più moderni, quali il Plaza, le Dolomiti, l’Imperiale, oltre al Maxi e al New Bar con nuovi allestimenti, che sono stati scelti dai giovani, ma anche dagli anziani. La chiusura della piazza per i lavori, e l’abolizione dei parcheggi hanno dato il colpo di grazia. Per il momento non si sa se subentrerà una nuova gestione, se fra qualche giorno riaprirà quella attuale, oppure se il locale verrà trasformato ed adibito a negozio o ad uffici. Da “voci di popolo” pare ci siano stati dei contat- Il Caffè Carlo Alberto chiuso da martedì Il chiosco nei giardinetti ti con persone interessate a continuare l’attività, forse anche aprire una pizzeria che a Racconigi manca, ma che non se ne sia fatto nulla. Sicuramente con la morte di quello che a Racconigi ancora in tanti chiamano “bar Gerbi”, si chiude una pagina di storia della città. Il locale esisteva già prima della guerra, con la gestione della famiglia Passatore. Poi i Gerbi, Stefano, Mariuccia, Piera e Tilde che avevano rinnovato il locale nell’allestimento ancora attuale. Un breve periodo dei fratelli Mario e Guido Grosso, molti anni di Poldo Devalle, prima con Rita Massimino e poi da solo. Altri anni con la famiglia Pronino di Moretta, poi Giuliano Marcon, anche lui come Discepolo arrivato da Trofarello. a.m. Dopo la presentazione delle principessine Jolanda e Mafalda di Savoia, si è svolto venerdì 28 presso la sala cinema della Terre dei Savoia a cura di il secondo dei quattro incontri del ciclo di conferenze sul tema “Profili di Donne”. Carla Parsani Motti, pittrice e incisore, ha parlato di Maria Teresa d'AsburgoLorena di Toscana (Vienna, 21 marzo 1801 – Torino, 12 gennaio 1855) diventata regina di Sardegna come moglie del re Carlo Alberto. Donna profondamente cattolica e conservatrice, fece pressione più volte sul figlio Vittorio Emanuele II quando, dietro spinta di Cavour, il Parlamento Sabaudo si accingeva a ridurre i privilegi ecclesiastici. Era di carattere dolce e affettuoso, con atteggiamenti spontanei e semplici, come risulta dal suo epistolario col padre granduca di Toscana. Brava la relatrice, interessante il tema, ma purtroppo pochi i presenti in sala. E non può essere diversamente, visto le date, in orario e giornate lavorative, Venerdì prossimo sarà la volta di Maria Vittoria Delpiano, giornalista pubblicista iscritta all’Albo regionale del Piemonte, che parlerà di Maria Cristina Albertina di Sassonia, madre del re Carlo Alberto. di aldo mano I.P. È stato inaugurato sabato 29 marzo, presso i locali lasciati liberi dalla Banca Crs in via Stefano Tempia 11, il nuovo negozio “Ortofrutta”. È gestito da Franco Berbotto con la sua famiglia: la moglie Amalia Monchiero e i figli Elisa e Dario. Oltre a frutta e verdura, si trovano altri generi alimentari, quali pasta, spezie, alimenti conservati, confetture, biscotti e prodotti locali del territorio. La frutta e la verdura sono fresche di giornata, in quanto Franco si alza in piena notte per recarsi ai mercati generali di Torino. Per la verità lo fa da anni, dal momento che fino alla scorsa settimana la famiglia Berbotto gestiva uno dei più apprezzati banchi di verdura, presenti a Racconigi nei mercati del giovedì e del sabato. L’attività era iniziata 28 anni fa, avviata da Franco con la madre Silvana Sandri, presente ancora oggi dietro al bancone, nonostante non sia più giovanissima. Da una dozzina di anni si è aggiunta Elisa, poi da due o tre anche Dario. Oltre ai due di Racconigi, hanno frequentato assiduamente i mercati Bra, città dove risiedono, La Morra, Pollenzo. Dopo quasi trent’anni hanno deciso di continuare l’attività in pianta stabile, e così hanno ceduto ad altri il banco ed hanno dato vita al negozio. «Che bello, non dover più ogni giorno montare e smontare tutto, soprattutto non dover più fare i conti con il freddo e la pioggia!», commenta Elisa sabato sera, al termine della prima giornata Franco Berbotto con mamma Silvana, la moglie Amalia e i figli Elisa e Dario durante la quale il negozio è stato aperto dalle 9 del mattino fino alle sette di sera, ed ha subito un vero e proprio assalto di compratori. “Ortofrutta” osserverà il normale orario dei negozi, dalle 7,30 alle 12,30 e dalle 15 alle 19. Sarà aperto anche il giovedì pomeriggio, chiuso la domenica ed il lunedì. Il Gruppo Selex mette in tavola la solidarietà in collaborazione con la Croce Rossa Una raccolta alimentare Sabato scorso presso il supermercato Maxisconto in corso Principi di Piemonte, un gruppo di volontarie dell’Area 2 Sociale (ex Comitato femminile) della Croce Rossa di Racconigi ha dato il via alla raccolta alimentare lanciata in occasione del 50° Anniversario della sua fondazione da Selex Gruppo Commerciale con il supporto organizzativo della Croce Rossa Italiana. "Metti in tavola la solidarietà" è il nome dell'iniziativa, un'importante campagna a favore di chi ha più bisogno che prevede azioni di raccolta di beni alimentari nei punti di vendita delle imprese associate al Gruppo Selex, con il coinvolgimento diretto dei consumatori. A Racconigi la raccolta alimenti, coordinata da una delle responsabili dell’Area 2, Ester Brignone, è andata avanti per tutta la giornata, al termine della quale sono stati raccolti 290 chilogrammi di pasta, 50 di pelati e altrettanti di legumi, 40 Volontarie dell’Area 2-Sociale al Maxisconto di zucchero, 35 di biscotti e merendine, 20 di riso, una quindicina fra tonno e altro scatolame, 40 litri di latte e 20 di olio. «Fino allo scorso anno era l’Agea che forniva generi alimentari per le famiglie bisognose – spiega la signora Brignone – ma con la crisi in corso questi aiuti sono venuti a mancare. Tornano oggi grazie a Selex». La merce è stata immagaz- zinata nei locali della Croce Rossa che provvederà poi a distribuirli alle famiglie racconigesi che ne hanno più bisogno. Nel mese di maggio, è prevista un'altra raccolta nei punti di vendita per donare prodotti per l'infanzia e igienicosanitari e, a completamento del progetto, a dicembre ci sarà la raccolta di prodotti alimentari e igienicosanitari e di fondi tramite "Donocard". Varie iniziative dell’associazione con manifestazioni ed aperture del museo Prima festa della seta di alessandra longo Ci sono così tante storie legate all'epopea della seta racconigese che l'associazione "Sul filo della seta" si sta organizzando con due aperture mensili del museo di via Gari- baldi, una prevista ogni secondo weekend del mese, con degli eventi dedicati e delle piccole mostre ad hoc (il 12 e 13 aprile è già in programma "I paesaggi della seta"). Il museo sarà poi aperto anche il quarto fine settimana L’inaugurazione del Museo della Seta il 21 marzo del mese, in occasione dell'appuntamento con "Il Trovarobe". Fervono i preparativi anche per la prima "Festa della seta" cui l'associazione, che si ritrova ogni mercoledì sera, sta lavorando per celebrare quella che storicamente era una giornata molto significativa per le campagne racconigesi, quando l'allevamento del baci era molto diffuso. I guadagni nelle famiglie contadine scarseggiavano e con la vendita dei bozzoli si ricavavano i primi soldi dell’annata. Era così importante per l'economia familiare che andasse tutto bene, che il 25 aprile le donne portavano in chiesa i piccoli e preziosi semi per la benedizione. Con la prima "Festa della seta" si celebrerà anche questo, perchè i protagonisti di questo passato sono soprattutto contadini e operai. Lo spazio è sempre disponibile per le visite su prenotazione di scuole o gruppi. Il riferimento è la mail: sulfilodellaseta@libero.it. Nel week-end numerosi ma anche molto delusi i visitatori per la totale mancanza di organizzazione La nuova stagione del parco Sabato ha riaperto il parco del Castello, che per il momento è visitabile solo per il primo anello. Nonostante, come è ormai diventato il “modus operandi” della direzione non sia stata data alcuna comunicazione ai media, nel week end c’è stato un gran numero di visitatori, milletrecento nella sola giornata di domenica, molti rimasti delusi in quanto avrebbero visitato volentieri anche il castello, nel quale a causa della mancanza di guide sono potuti entrare solo poco più di duecento. Lamentele anche per parco, la caffetteria dei Cavalli- ni ancora chiusa, il servizio di carrozze non ancora attivato. Approfittando della quasi totale mancanza di personale di sorveglianza all’interno del parco, molti visitatori hanno superato i nastri che limitavano il percorso di visita e si sono spinti fino al lago ed anche alle Margarie. Da martedì 1 aprile è anche tornato alla normalità l’orario di visita del castello, nuovamente aperto dal martedì alla domenica. Circa attività in programma per l’estate, come organizzava la compianta Mirella Macera allo scopo di attirare i visitatori, proprio non se ne parla. Il parco allo “stato brado”
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