Anno I° n. 50 Q UOTIDIANO ONLINE - EDITORE : Venerdì 18 aprile 2014 - euro 0 NON RICEVE ALCUN FINANZIAMENTO PUBBLICO FERMI TUTTI È ARRIVATA L’#ORAICS DI GIORGIO NAPOLITANO S OC . C OOP. “C OMUNICA ” - D IRETTORE RESPONSABILE : C ARMINE A LBORETTI redazione@lavocesociale.it Nel giorno del Cdm dei tagli strutturali e degli 80 euro promessi da Renzi “Confido che stiano per realizzarsi condizioni di maggior sicurezza, nel cambiamento, per il nostro sistema politico-costituzionale, che mi consentano di prevedere un distacco comprensibile e costruttivo dalle responsabilità che un anno fa mi risolsi ad assumere entro chiari limiti di necessità istituzionale e di sostenibilità personale”. In una lettera al direttore del Corriere della Sera, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano fa il bilancio della sua esperienza alla guida del Colle per due mandati consecutivi e comincia ad intravedere l’orizzonte delle sue dimissioni. “Finché continuerò ad assolvere le funzioni di Presidente, e anche dopo – continua il Capo dello Stato - considererò mio impegno irrinunciabile, nelle forme possibili, quello per l’unità europea, che resta la causa e la visione - senza alternative – da rimotivare e riaffermare con la necessaria apertura a fondate istanze di rinnovamento e con concreta capacità persuasiva”. Ovviamente tutto dipenderà dalla strada delle riforme. Un percorso sul quale Napolitano conferma di essersi “esposto personalmente” ma “sempre nei limiti del mio ruolo costituzionale” e di “aver pagato allo spirito di fazione un prezzo nei consensi convenzionalmente misurabili, non mi fa dubitare della giustezza della strada seguita”. “Nodi assai importanti – continua - sono quelli che dovranno sciogliersi nelle prossime settimane e nei mesi seguenti, innestandosi nel chiarificatore esercizio del semestre italiano di presidenza europea”. E aggiunge: “Confido che quei nodi si scioglieranno positivamente, col contributo essenziale di un governo che opera nella pienezza della sua responsabilità politica e delle sue prerogative costituzionali, e con l’apporto di un arco di forze politiche che vada decisamente oltre i confini dell’attuale maggioranza di governo, in materia di legislazione elettorale e di revisioni costituzionali”. Insomma, il “grande vecchio” della politica italiana sta per imboccare l’ultimo tornante prima di godersi il meritato riposo. Se così andranno le cose l’emergenza istituzionale volge al termine. Poi si dovrà pensare alla scelta del successore. Ma questa è un’altra storia. Speriamo sia una vera Pasqua di Risurrezione L’edizione in Pdf del giornale tornerà ad essere distribuita martedì prossimo. Cogliamo l’occasione per rivolgere ai nostri lettori gli auguri di una serena Pasqua. Il nostro Paese sta attraversando un periodo estremamente difficile. Eppure, al netto dei tanti problemi sul tappeto, riscontriamo nella cosiddetta “società civile”, una grande voglia di voltare pagina. Una Italia e un’Europa diversa, fatta di meno burocrazia e vincoli, sono possibili. Il cambiamento, però, deve partire da noi stessi. Come credenti abbiamo la fortuna di poter contare sull’apporto di un faro, quale è il nostro Papa Francesco. A lui, ed al Pontefice emerito, Benedetto XVI, dobbiamo guardare per ritrovare, grazie alle nostre radici cristiane, la forza di ridisegnare un futuro migliore per noi e per i nostri figli. Buona Pasqua di Risurrezione! IL DIRETTORE E LA REDAZIONE Sicurezza stradale appello di Fondazione Ania: chi beve alcol non si metta al volante a pagina 2 Giornata della terra il Wwf in campo per la salvaguardia della biodiversità a pagina 5 2 Obiettivo su... La Voce Sociale venerdì 18 aprile 2014 Da domani aumenta il rischio di incidenti La Fondazione Ania lancia un appello a tutti gli automobilisti italiani che si metteranno in marcia per raggiungere le località di vacanza: chi beve eviti di guidare, la vita umana non ha prezzo Aumento del traffico sulle strade, ma anche velocità, mancato rispetto delle regole della strada e, soprattutto, guida in stato di ebbrezza: sono questi principali comportamenti che rendono gli esodi festivi e i ponti di primavera uno dei periodi con il maggior numero di incidenti sulle strade italiane. Una tendenza in aumento, come rilevato dalla Fondazione Ania per la Sicurezza Stradale che, analizzando i dati forniti dalla Polizia Stradale, denuncia un preoccupante incremento del numero di incidenti e di morti sulle strade proprio a Pasqua: nelle vacanze pasquali del 2013, nonostante la crisi economica che ha fatto diminuire gli spostamenti, si sono verificati 624 incidenti in cui hanno perso la vita 13 persone e 470 sono rimaste ferite. Facendo riferimento alla Pasqua del 2012, i dati mostrano una situazione di profonda criticità: si assiste infatti, ad un aumento dell’11,4% degli incidenti e del 44% delle persone decedute. “Siamo alla vigilia di un periodo particolare – spiega il Segretario Generale della Fondazione Ania, Umberto Guidoni – che apre due settimane che saranno caratterizzate da festività e ponti. Un periodo nel quale molte famiglie si sposteranno lungo le strade italiane. Durante l’ultima Pasqua si sono verificati in media 9 incidenti ogni ora. Anche se la situazione è migliorata rispetto agli anni passati, questi numeri non possono essere sottovalutati e ci spingono a lanciare un allarme sicurezza stradale, so- impiegate sia rimasto pressoché invariato, le contravvenzioni per guida in stato di ebbrezza sono aumentate del 7,7% tra la Pasqua del 2013 e quella del 2012. Nello stesso periodo, invece, prattutto alla luce dei dati contravvenzionali della Polizia Stradale: complessivamente il numero delle infrazioni rilevate è sceso, ma è in controtendenza il dato che riguarda la guida in stato di ebbrezza”. Dai dati della Polizia Stradale risulta che, nonostante il numero di pattuglie sono diminuite del 9,6% le infrazioni accertate complessivamente, passate da circa 12.300 a poco più di 11.100. Un grande segno di svolta è stata la diminuzione tra Pasqua 2012 e 2013 del 12% delle infrazioni contestate per velocità che, rispetto al 2008, sono diminuite del 56%: segno, questo, che i tu- Arte, in Toscana scuola di formazione in tecniche diagnostiche non invasive Un training camp al museo, per conoscere e sperimentare tecnologie diagnostiche per i beni culturali direttamente su opere di rilievo del museo o provenienti dal territorio del Comune. Rivolta a giovani ricercatori e dottorandi nelle scienze applicate alla conservazione, a restauratori e conservatori, parte a San Sepolcro in Toscana una Scuola internazionale di Alta formazione sulla diagnostica non invasiva per lo studio dei materiali dei beni culturali frutto della collaborazione di Opificio delle Pietre Dure, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto Nazionale di fisica nucleare, consorzio interuniversitario nazionale per la Scienza e Tecnologia dei Materiali e Comune di San Sepolcro. Il camp, al quale verranno ammessi fino ad un massimo di 20 partecipanti, si terrà dal 15 al 20 giugno al Museo di San Sepolcro, il bando per partecipare è stato pubblicato sul sito http://iperionchit.net. Una peculiarità della scuola in questione - spiegano gli organizzatori è quella di offrire la possibilità di seguire in prima persona il percorso tecnicoscientifico dell’analisi in situ di un’opera d’arte: dalla definizione del problema storico-artistico/conservativo, all’analisi multitecnica dei materiali originali e di alterazione, alla individuazione di punti di campionamento per analisi micro-invasive, fino alla redazione di un report analitico digitale per la documentazione dei risultati. tor hanno ormai un effetto di lungo periodo. “Questa tendenza a guidare dopo aver bevuto – spiega l’esperto – si conferma da qualche tempo. Anche in occasione delle festività e dell’esodo di Natale rilevammo lo stesso problema e, proprio per questo, lanciammo un allarme guida in stato di ebbrezza. Purtroppo i gravissimi fatti di cronaca di quei giorni, confermarono le nostre preoccupazioni. Nonostante le numerose campagne fatte negli ultimi anni, da più parti abbiamo la conferma che la guida in stato di ebbrezza è ancora un problema. Nel corso di una nostra recente iniziativa, che ha coinvolto con un questionario circa 16mila persone di tutte le età, oltre il 40% degli intervistati ha dichiarato di essersi messo al volante dopo aver bevuto. È bene ricordare che, secondo le stime dell’Istituto superiore di sanità, il 30% degli incidenti stradali gravi è causato da alcol. Le festività e i ponti che aspettano gli italiani devono essere l’occasione per assumersi la responsabilità del rispetto della vita propria e di quella degli altri. Perciò raccomandiamo di non mettersi al volante dopo aver bevuto, se si è molto stanchi, o dopo aver mangiato molto. Sono queste piccole accortezze che possono evitare che la festa si trasformi in tragedia”. SERVIZI IMMOBILIARI Intesa tra notai e geometri sulla qualità dei beni venduti È stato appena sottoscritto un protocollo d’intesa tra il Cngegl, Consiglio nazionale geometri e geometri laureati, e Anpe, l'Associazione notarile procedure esecutive, che costituisce il centro operativo di “Notarnetwork” (Associazioni notarili operanti nel settore dei servizi inerenti le procedure esecutive e le procedure concorsuali e in generale, nel settore dei servizi di verifica e controllo della titolarità dei beni immobili). Secondo quanto si è appreso il protocollo d’intesa, firmato dai presidenti dei due organismi, rispettivamente Maurizio Savoncelli e Paolo Cherubini, favorisce la collaborazione tra le figure professionali del geometra e del notaio per la pubblicità della vendita degli immobili all'asta telematica. In questo modo, si garantisce la qualità dei beni sia per quanto riguarda titolarita', iscrizioni e trascrizioni pregiudizievoli, sia per quello che concerne la identificazione dell’immobile, la sua rappresentazione catastale, la commerciabilità edilizia e urbanistica e il valore di mercato. Per ogni immobile, un “bollino di qualità” certificherà l’intervento congiunto di notaio e di geometra. In particolare, il contributo dei geometri a questa collaborazione riguarderà: la fornitura di una consulenza tecnico estimativa nell'ambito dello sviluppo di un portale web immobiliare; l'impegno a predisporre uno schema di rapporto di valutazione conforme agli standard internazionali completo della due diligence immobiliare nel rispetto dell'articolo 173 bis Cpc; la costituzione di un elenco di geometri libero professionisti esperti nella valutazione immobiliare e nella due diligence. 3 Obiettivo su... IL CONSIGLIO La Voce Sociale venerdì 18 aprile 2014 DEI MINISTRI “Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale. Per un'Italia coraggiosa e semplice” Questo il titolo dell’atteso Dl per dare più soldi a certe fasce di lavoratori Occhi puntati sulla misura tanto sbandierata dal governo Il ministro della Salute annuncia battaglia: i servizi primari non si toccano Per Renzi è l’#oraics: saranno o no 80 euro? Dl Irpef, dubbi sull’entità reale della somma in busta paga. Lorenzin: niente tagli lineari La giornata di Matteo Renzi è scandita a colpi di tweet. Oggi che in Consiglio dei ministri si dovrà mettere sul tavolo la tanto sbandierata misura per dare 80 euro in più in busta paga a determinate fasce di lavoratori, il clima appare disteso. Anche se i problemi non mancano. "#oraics alle 16.30. Dopo il consiglio dei ministri...". Così iul presidente del Consiglio su Twitter. Il premier replica al responsabile comunicazione del Pd Francesco Nicodemo che, con probabile riferimento al decreto per il taglio dell'Irpef, gli domandava: "Buongiorno Matteo Renzi, quando è l'#oraics?". Il premier adotta l'hashtag #oraics e rivela: le 16.30. In realtà il Cdm è convocato oggi alle ore 15.30 a Palazzo Chigi e il decreto legge che dovrebbe irrobustire le busta paga e che finora è stato conosciuto con il nome di "Dl Irpef" pertanto cambia nome e, come si legge nel comunicato ufficiale di Palazzo Chigi, diventa "Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale. Per un'Italia coraggiosa e semplice". Intanto il ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin, incalza: "Sui tagli alla sanità io sono combattiva fino all'ultimo momento, il sistema nazionale non può reggere tagli lineari". In conferenza stampa nella sede di Ncd, il ministro spiega che "il testo finale Il premier Matteo Renzi assicura che il governo non alzerà le tasse I soldi verranno dai tagli strutturali La spending review quest’anno darà sei miliardi ancora non c'è". "Direi proprio di sì". Così Lorenzin, ha risposto a Mix24, su Radio24, alla domanda se ci sarà battaglia oggi in Consiglio dei ministri sul tema dei tagli. "Non ho pensato di dimettermi - dice - ho pensato invece di combattere". "La politica sanitaria e la salute delle persone - aggiunge Lorenzin - hanno bisogno di una strategia". Il ministro poi ri- I La crisi è ancora forte: il fatturato dell'industria a febbraio torna in calo, con un ribasso dell'1,5% su base mensile, la flessione più marcata da gennaio 2013. Tuttavia si mantiene positivo su base annua, segnando un rialzo, il secondo consecutivo, dell'1,2% (corretto per effetti calendario), grazie al traino del mercato estero. Lo rileva l'Istat. Gli ordinativi dell'industria a febbraio cedono il 3,1% su gennaio. L’Istituto statistico registra su base mensile un dato particolarmente negativo per le commesse estere (-4,4%). Invece gli ordini restano positivi nel confronto annuo, con un rialzo del 2,8% (dato grezzo), il sesto aumento di fila. leva che "se ci sono tagli sugli acquisti a me vanno bene. Nella sanità ci sono ancora tanti sprechi, nelle lavanderie degli ospedali, nelle mense nella gestione dei rifiuti. Ma non si può andare a toccare i servizi primari alle persone". Poi, al conduttore di Mix24 Giovanni Minoli, che chiede se a questo punto il patto delle re- gioni muore prima di nascere risponde: "Se non c'è la capacità di capire che può essere il ministero della Salute insieme alle regioni a gestire questo risparmio è difficile che le regioni pos- DATI ISTAT A febbraio nuovo calo dell’industria Coldiretti: l’alimentare segna la diminuzione maggiore del fatturato Il dato di febbraio gela così il recupero segnato a gennaio. D'altra parte i valori della produzione industriale e dell'inflazione non facevano ben sperare. In termini congiunturali risultano in discesa sia i ricavi sul mercato nazionale (-1,8%), che quelli totalizzati fuori dai confini (-0,7%), anche se all'estero le vendite vanno sempre un po' meno peggio. Rispetto a febbraio 2013, invece, l'Istat sottolinea una marcata differenza tra quanto ottenuto sul territorio italiano, con un fatturato in perdita dell'1,0%, e la decisa crescita registrata al di fuori (+5,7%). La Coldiretti lamenta che con un crollo del 3,1 per cento l'industria alimentare fa registrare il calo maggiore del fatturato per effetto della diminuzione dei consumi interni che non sono compensati adeguatamente dall'andamento positivo delle esportazioni. ad. sp. sano continuare così". Le parti sociali sono preoccupate. ''Se il provvedimento che il Cdm varerà nelle prossime ore dovesse confermare che le coperture per finanziare l'intervento di riduzione fiscale dell'Irpef sui lavoratori dipendenti saranno realizzate prevalentemente tramite tagli lineari alla spesa pubblica, l'auspicato effetto di rilancio della domanda interna, necessario a sostenere la ripresa economica, rischia di essere azzerato''. Così il segretario confederale della Cisl, Maurizio Petriccioli, commentando le prime indiscrezioni sul provvedimento. Alla fine, aggiunge il sindacalista, ''contano i fatti ed i fatti ci dicono che la riduzione dell' Irpef per i lavoratori dipendenti sarà nel 2014 di entità minore delle 80 euro annunciate a chi guadagna meno di 1.500 euro al mese, si fermerà alla soglia dei 28 mila euro lordi. Ma per capire se la promessa fatta è stata, effettivamente, mantenuta, è necessario che le coperture individuate nel provvedimento siano strutturali, in modo da garantire un'altrettanta strutturalita' all'intervento di riduzione fiscale, indispensabile per far si' che la diminuzione delle tasse non sia effimera e vada ad aumentare i consumi e non i risparmi''. Se, poi, i tagli della spesa pubblica vanno a detrimento dei servizi e delle tutele sociali, rileva, ''l'effetto indiretto per i lavoratori, i pensionati e le famiglie - spiega Petriccioli - rischia di essere addirittura negativo. Tornando sulle misure di carattere fiscale è positivo agire tramite il bonus per includere gli incapienti ma occorre capire anche se l'intervento riguarderà tutti i percettori di basso reddito da lavoro ed assimilato, compresi coloro che attualmente sono rimasti disoccupati o senza lavoro oppure escluderà questi ultimi, con il rischio di generare ulteriori iniquità nella fascia più povera e meno tutelata della popolazione lavorativa''. Insomma, data l’enfasi posta da Renzi su questi 80 euro, stavolta l’ex sindaco di Firenze se la deve giocare proprio di fino. Adolfo Spezzaferro 4 Italia La Voce Sociale venerdì 18 aprile 2014 Tutto pronto per il Festival dell’economia L'iniziativa, giunta alla nona edizione, è stata presentata a Milano dal responsabile scientifico Tito Boeri e da Francesco Moser, ciclista italiano con all’attivo il maggior numero di vittorie Presentata a Milano la nona edizione del Festival dell'economia di Trento in calandario dal 30 maggio al 2 giugno. Il titolo della Kermesse, "Classi dirigenti, crescita e bene comune", propone una profonda riflessione sulle classi dirigenti: come nascono, come evolvono, quanto conta il merito, quali i percorsi formativi e i criteri di selezione... in termini ciclistici... per chi si candida ad essere classe dirigente... non resta che pedalare! E dunque Il Festival, "trentino" in quanto si svolge a Trento, pedala con il grande campione internazionale Francesco Moser, trentino di nascita e residenza. L'iniziativa è stata presentata a Milano presso l'Upcycle Byke Café da Tito Boeri responsabile scientifico, e Francesco Moser, ciclista italiano con al'attivo il maggior numero di successi. "Con il Festival di Trento ha esordito il curatore scientifico Tito Beri - vogliamo dare il nostro contributo ad un Paese che intende ripartire e compiere una svolta, un contributo che deve però andare al di là della percezione comune e mediatica, dritto al cuore dei problemi. Sul tema del rinnovo della classe dirigente occorre chiedersi in- Editoria & Turismo Cava de’ Tirreni si presenta ai turisti con un magazine nanzitutto quali siano i percorsi formativi e i criteri di selezione di chi va ad occupare le posizioni di potere. Bisogna quindi affrontare il nodo degli incentivi per garantire che le classi dirigenti non sviluppino un'agenda personale ma rimangano attente all'interesse pubblico e concentrate sulla crescita e il perseguimento dell'obiettivo comune. Il Festival risponderà a queste domande fornendo dati precisi, inter- Una immagine del campione del ciclismo Francesco Moser pellando economisti al top della ricerca, ma non solo". Boeri ha fatto poi cenno al tema di attualità delle nomine dei vertici delle società statali, con particolare riferimento alle quote rosa: "Bisogna eliminare gli ostacoli non solo nella forma ma anche nella sostanza per infrangere il famoso soffitto di cristallo che ancora impedisce l'ingresso delle donne nelle posizione di vertice". DALL’UNIVERSITÀ NICOLÒ CUSANO Seicento borse di studio per i più rapidi di mouse Opportunità per gli studenti di Roma e provincia che si diplomeranno nell’a. s. 2014/2015 L’Università Niccolò Cusano punta sui giovani e sulla loro formazione. L'Ateneo romano ha deciso di offrire 600 borse di studio complete della durata di 5 anni ad altrettanti ragazzi che si diplomeranno nell'anno scolastico 2013/14 nelle scuole superiori del comune di Roma e di quelli confinanti. Nello specifico sono 175 le borse di studio erogate per la facoltà di Economia e altrettante per quella di Giurisprudenza, 150 per Scienze Politiche, 50 per Ingegneria Industriale e 50 per Ingegneria Civile. Ogni borsa di studio copre totalmente la retta d'iscrizione prevista per i 5 anni di corso (2.400 euro l’anno) a cui si aggiungono i due corsi di lingua straniera (inglese e una seconda lingua, l'Ateneo sta pensando al cinese) dal valore annuo di 2000 euro ciascuno che i borsisti seguiranno nell'arco dell'intero percorso accademico. Dal canto loro, i vincitori del bando devono impegnarsi nello studio accettando l'obbligo di frequenza previsto dal bando e portando a termine il corso di studi completo di 5 anni, Laurea Magistrale e Specialistica, con una media non inferiore al 24/30. L’atea non effettuerà una selezione a priori basandosi sui risultati scolastici conseguiti dai maturandi o sul reddito delle loro famiglie, ma semplicemente sulla loro voglia di studiare e di emer- La sede della “Nicolò Cusano” di Roma gere, lasciando tutto al caso e alla velocità dei partecipanti al bando: i 600 borsisti dovranno dimostrare durante tutto il loro percorso accademico le proprie capacità e il proprio impegno. L’ora X, per il click da cui dipende il futuro dei 600 borsisti, scatterà il 15 maggio 2014 alle 16. I più veloci otterranno il premio, ma poi, una volta ricevuta la bicicletta, dovranno pedalareC Giovedì 24 aprile, alle ore 18.00, presso l’Aula Consiliare del Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni, si terrà la presentazione ufficiale del magazine “AR - Andata e Ritorno a Cava de’ Tirreni”, progetto editoriale promosso dall’Amministrazione comunale di Cava de’ Tirreni, in collaborazione con la locale Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo, l’agenzia di comunicazione MTN Company e l’industria poligrafica Grafica Metelliana. Dopo il grande successo riscosso nello scorso mese di febbraio alla Bit di Milano, la pubblicazione edita da Areablu Edizioni e volta a promuovere la città metelliana, il suo territorio, le sue bellezze storico-artistiche e le sue eccellenze si “mostrerà” finalmente anche ai cittadini cavesi. La mission della rivista, le date ed i numeri della distribuzione e la relativa iniziativa di “beneficenza culturale” saranno illustrate nel corso di questa “prima uscita” metelliana, alla quale interverranno: Marco Galdi, Sindaco di Cava de’ Tirreni; Marco Senatore, Assessore comunale alle Attività produttive, Turismo e Gemellaggi; Angela Pace, Commissario Straordinario Ente Provinciale per il Turismo di Salerno; Carmine Salsano, Commissario Straordinario Azienda di Soggiorno e Turismo di Cava de’ Tirreni; Carmine D’Alessio, Ceo Mtn MTN Company; Gerardo Di Agostino, Amministratore Delegato Grafica Metelliana. Saranno, inoltre, presenti le prestigiose “firme” ed i vari “collaboratori” che hanno impreziosito la pubblicazione. Solidarietà 5 Biodiversità, ennesimo appello lanciato dal Wwf La Voce Sociale venerdì 18 aprile 2014 La “Giornata della Terra” vuole riaffermare l’ugenza di cambiare i modelli di sviluppo La Natura rischia la bancarotta perché stiamo superando i confini del Pianeta. Già ora la perdita di biodiversità e i cambiamenti climatici hanno superato i limiti e gli effetti stanno avendo conseguenze negative sull’umanità, causa stessa del problema. L’obiettivo deve essere quindi rafforzare la resilienza del pianeta e la sua abilità nel continuare a garantire all’umanità benessere e L’importante sviluppo umainiziativa no. Servono modelli di busisi terrà ness alternativi il 22 aprile e sostenibili, un’economia Il sodalizio circolare che disvolge saccoppi ricchezza e beda sempre nessere dal campagne consumo delle mirate risorse. Occorre che si asseper suscitare gni un valore al l’attenzione capitale naturale perché si didei cittadini sincentivi il deprezzamento delle risorse naturali e la perdita della biodiversità tenendone conto nei bilanci nazionali. Questo l’appello che il Wwf rilancia in vista della Giornata della Terra del 22 aprile. Il tema verrà approfondito alla Peccei Lecture del 29 aprile organizzata a Roma da Wwf Italia, Club di Roma e Fondazione Aurelio Peccei, in collaborazione con Unicredit con Johan Rockstrom e Anders Wijkman, autori de “Natura in bancarotta. Perché rispettare i confini del pianeta”, di cui è appena uscita l'edizione italiana a cura di Gianfranco Bologna per le Edizioni Ambiente. Interverranno Roberto Peccei Presidente Fondazione Aurelio Peccei e Vice Presidente Club di Roma, Maurizio Beretta Responsabile Group Identity & Communications UniCredit, Enrico Giovannini, Professore di statistica economica Università Tor Vergata Roma, già ministro del lavoro e delle politiche sociali e già presidente Istat e Gianfranco Bologna Direttore Scientifico WWF Italia e Segretario Generale Fondazione Aurelio Peccei. Johan Rockstrom è uno degli scienziati più autorevoli sui temi della sostenibilità globale: direttore dello Stockholm Resilience Centre e professore di Environmental Science all’Università di Stoccolma. Anders Wikman, copresidente del Club di Roma, è senior advisor dello Stockholm Environment Institute ed è stato a lungo parlamentare europeo e Policy Director dell’United Nations Development Programme . Oltre 5 milioni di persone in tutto il mondo si sono unite al Wwf diventandone soci e contribuendo a portare avanti i progetti su cui il Wwf è impegnato per proteggere le specie più a rischio e a difendere gli habitat naturali più minacciati dall'uomo. L’organizzazione invita i cittadini sensibili a sostenere le proprie attività. Fulco Pratesi, presidente onorario WWF Italia, in una lettera desti- nata ai soci, invita a riflettere sul senso dell’espressione “buona azione quotidiana” che consiste nell’operare in maniera piccola o grande in aiuto del prossimo. “Ecco - sostiene il presidente onorario - se oltre al “prossimo” umano, considerassimo di aiutare un “prossimo” pennuto, villoso o squamoso e, perché no, anche verde, la buona azione che ti propongo è quella di dare una mano alla natura sotto ogni suo aspetto, migliorando l’ambiente e la vita nostra e di coloro che verranno dopo di noi”. Chiesa e dintorni 6 Aiuti agli indigenti, presto misure di lungo corso La Voce Sociale venerdì 18 aprile 2014 In una lunga intervista concessa al Servizio di Informazione Religiosa il sottosegretario al Lavoro e Politiche sociali Luigi Bobba ha illustrato gli strumenti a disposizione per uscire dall’emergenza “Un fondo nazionale, a cui la legge di stabilità 2014 ha destinato 10 milioni di euro, la cui responsabilità è del Ministero dell’agricoltura, che ci risulta si stia attivando per rendere disponibili queste risorse il prima possibile” e “il Fondo europeo degli aiuti agli indigenti (Fead)”. In una lunga intervista concessa al Servizio di Informazione Religiosa, che è l’agenzia di stampa della Conferenza episcopale italiana, il sottosegretario al Lavoro e Politiche sociali, Luigi Bobba ha illustrato gli strumenti, uno nazionale e uno comunitario, per affrontare i problemi degli indigenti in questa fase critica che sta vivendo il nostro Paese. La Caritas italiana, insieme a quelle diocesane, da tempo lamenta le crescenti difficoltà nell’aiuto agli indigenti, anche per il venir meno dei fondi ex-Agea (circa 100 milioni l’anno). Bobba ha precisato che “il vecchio fondo di aiuti alimentari agiva, un po’ impropriamente, sotto la politica agricola comune europea”. Dopo le proteste della Germania, col 2013 si è chiusa questa esperienza e “il regolamento del nuovo fondo è stato pubblicato solo il 12 marzo scorso”. Il sottosegretario del Governo Renzi cerca di tranquillizzare tutti: “So- Appello dell’Ucsi Puglia per una comunicazione che sia fondata sull’etica no in questo momento in corso d’adozione da parte della Commissione i regolamenti attuativi e poi sarà finalmente possibile presentare i Programmi operativi nazionali relativi ai prossimi sette anni”, ag- Sante parole Aiutare i giovani richiede preparazione Oggi, è tremendo pensare che ci sono più di 75 milioni di giovani senza lavoro, qui, in Occidente. Pensiamo alla vasta realtà della disoccupazione, con tante conseguenze negative. Pensiamo alle dipendenze, che purtroppo sono molteplici, ma derivano dalla comune radice di una mancanza di amore vero. Andare incontro ai giovani emarginati richiede coraggio, maturità e molta preghiera. E a questo lavoro si devono inviare i migliori! I migliori! Ci può essere il rischio di lasciarsi pren- dere dall'entusiasmo, inviando su tali frontiere persone di buona volontà, ma non adatte. Perciò è necessario un attento discernimento e un costante accompagnamento. Discorso del Santo Padre ai Salesiani del 31 marzo 2014 giungendo che “noi abbiamo avviato il tavolo di partenariato mesi prima che venisse pubblicato il regolamento e vogliamo essere tra i primi a presentare formalmente il Programma”. “Una comunicazione sociale fondata sul rispetto, che sappia rivolgersi a chi ascolta, legge, osserva, primi fra tutti bambini e adolescenti, con l’attenzione che si deve a ogni persona, e che si ricordi sempre che parlare alla massa significa parlare in realtà ad uno ad uno”. Lo scrive l’Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) di Puglia dopo l’incontro pasquale, con l’arcivescovo di Bari-Bitonto, monsignor Francesco Cacucci, al quale è stata presentata la Lettera aperta del Forum “Bambini e mass media”, che avrà la sua prima assemblea pubblica il 3 giugno nell’Aula magna dell’Università di Bari. Il presule “ha sottolineato - prosegue la nota - quanto sia importante che tutta la società civile partecipi attivamente al processo educativo e formativo, da cui i mass media non sono esclusi”. Il Forum, promosso dall’Ucsi, che ha già raggiunto le 500 adesioni anche su facebook.com/forumbambinimassmedia e su Change.org http:bit.ly/bimbimassmedia, “con i suoi promotori credenti e laici - conclude l’Ucsi - si rivolge a tutti coloro che intendano condividere il sogno che i mezzi della comunicazione sociale preferiscano sempre la realtà al racconto irreale, che rischia d’imporre l’omologazione di una logica mercantile al senso dell’umano”. CHURCHBOOK Un incontro per discutere su social media e pastorale Rilevare le forme di presenza e i modelli di uso “pastorale” nei social network è l’obiettivo del convegno “Churchbook. Tra social network e pastorale” in programma il 29 maggio all’Università cattolica di Milano. A promuoverlo il Centro di ricerca sull’educazione ai media, all’informazione e alla tecnologia (Cremit) dell’Ateneo, il Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Perugia e l’Associazione webmaster cattolici italiani (WeCa). Nel corso dei lavori verrà presentata una ricerca che ha indagato la presenza e gli usi di Facebook da parte di sacerdoti, religiosi, religiose e seminaristi. L’iniziativa, spiegano gli organizzatori, “nasce dal desiderio di offrire un supporto per orientare l’attività di WeCa al servizio della realtà ecclesiale italiana” e sarà un’occasione per riflettere “sul ruolo che i social media giocano nella società contemporanea, con il contributo di studiosi ed esperti in diversi ambiti”. 7 Lettere... La Voce Sociale venerdì 18 aprile 2014 ...e opinioni F I L O S O F I C A M E N T E Le recenti nomine dei manager di Mario di Vito E’ oramai invalso da tempo consolidato l’uso continuo, quasi indiscriminato, nel nostro linguaggio, anche ufficiale, quello per così dire imposto dalle convenienze politiche, di termini della lingua inglese, allo scopo, con molta probabilità, di eludere verità sacrosante, per celarle così all’attenzione dell’opinione pubblica. Nel momento attuale, si parla, infatti, ripetutamente delle nomine di “managers” ai vertici degli più importanti Enti, Istituti, Agenzie, Servizi, Aziende ed Imprese, nazionali e periferici, pubblici e privati, per non indicare la corrispondente parola, con lo stesso significato, del nostro idioma, come se si volesse far intendere che nella persona del “manager” esistessero, naturalmente, più alte qualità ed intelligenze eccezionali, che non sarebbero, invece, presenti, tra i nostri amministratori, anche tra quelli più illuminati per esperienze e professionalità della nostra dirigenza. La verità delle scelte, dunque, va cercata in altri ambiti, certamente non nelle asserite qualità e virtù straordinarie dei nostri “managers”, ambiti che, come si sa, fioriscono purtroppo rigogliosamente solo nel nostro contorto mondo politico. La scelta di siffatti illustri personaggi cade, infatti, sempre, con costante metodicità, tra le schiere ben distinte e delimitate, di “uomini di potere”, ossia di uomini che si pongono a “corona” mirabile ed indispensabile per il mantenimento di posizioni, di equilibri, di strategie, ritenute particolarmente efficaci alla perfetta conservazione del potere politico. La capacità di coordinamento, di gestione e di indirizzo per il migliore funzionamento delle citate funzioni nell’interesse di tutti è, come dire, riconosciuta solo ed esclusivamente a siffatte persone, massimamente affidabili, perché meritevoli della sorprenden- te integrità delle innumerevoli “cordate” e degli altrettanti gruppi di pressione, che stanno a fondamento della stabilità della politica oligarchica del nostro attuale sistema ordinamentale. Le recenti nomine disposte hanno, pertanto, tutto il sapore antico e consuetudinario dei tempi passati, ma con una “eccellente” novità, che non è più presente quell’accorta avvedutezza, propria del tempo trascorso, di mirare pure un poco, con la scelta degli appositi studiosi ed esperti, a far crescere il Bene Comune e soprattutto i suoi contenuti economici, oggi tanto invocati. Solo il rinnovamento della nostra Comunità, in rapporto con le contemporanee nuove esigenze sociali emergenti, che la Storia ci segnala puntualmente, potrà essere con certezza efficace per una nostra più felice sorte, ma detto rinnovamento richiede effettivamente un impegno molto serio, molto difficile, oggi quasi apparentemente impossibile per la congerie infinita di compromessi, patti ed accordi, oscuri e pregressi, ma se si avesse la volontà, decisa e ferma, forse le promesse soluzioni si potrebbero avverare, con sincero ottimismo, nel prossimo futuro. Si deve tenere nel conto dovuto, che oggi una buona parte della nostra popolazione, quella più proba e laboriosa, (si dice, forse, il quaranta per cento, secondo le più reali statistiche) non protetta da privilegi e da affiliazioni e da altre ingiustificate assurdità, versa nello stato del bisogno, addirittura in quello della povertà, insieme a tutta la gigantesca massa degli stranieri clandestini. L’auspicato rinnovamento delle più semplici concezioni della vita comunitaria, dal lavoro alla sanità, dalla giustizia alla sicurezza, così ancora di più in tutti gli spazi dei rapporti di relazione e perfino in quelli strettamente familiari, insomma in tutte le odierne espressioni esistenziali, dovrebbe essere attuato con immediatezza e con massima fermezza, così come si sarebbe dovuto, appunto, già fare per le nomine degli attuali managers. Speriamo una buona volta che si cambi felicemente “rotta” e si nominano, per cosi dire, persone che la gente non conosce per niente e non quelli che ha visto, invece, solo “imperare” da una vita intera. *già dirigente generale della Polizia di Stato, scrittore e saggista Sono state le elezioni più combattute della storia della Repubblica ma anche quelle col risultato più netto la maggioranza alla Democrazia Cristiana apre al Paese la via della stabilità e della crescita economica LA STORIA DEL GIORNO di Gino Zaccari 1948, inizia il dominio politico della DC E’ il 18 aprile 1948, una domenica mattina quando, alle 7.00 si aprono i seggi in tutta Italia per una delle competizioni elettorali più importanti della storia d’Italia. L’Europa è divisa in due e l’Italia è diventata terra di confine tra il blocco sovietico e quello occidentale, il nostro paese, pur appartenendo all’area democratica, è quello che ha il più numeroso e forte Partito Comunista tra le sue forze parlamentati. La competizione del ’48 è asprissima, e sotto osservazione attenta da parte di tutti i paesi coinvolti nello scontro tra capitalismo e comunismo. Nel ‘47 Alcide de Gasperi, capo del governo, si era recato in America per chiedere aiuti per la ricostruzione, tali aiuti, inseriti nel Pinao Marshall, furono concessi a patto che gli esponenti della sinistra fossero esclusi dall’esecutivo, cosa che avvenne esacerbando ulteriormente un clima già di per sé al limite della rivoluzione. Alla grave spaccatura ideologica interna si sommavano gli strascichi della guerra civile da poco conclusa oltre alle pressioni internazionali. Si ruppe il clima di collaborazione postbellica del Fronte di Liberazione e anche i dibattiti nella costituente ancora impegnata nei suoi lavori ne risentirono la collaborazione continuò, seppure in condizione di grave fragilità, fino alla tanto attesa ultimazione della stesura della Carta Repubblicana che si ebbe il 22 dicembre del 1947, con la firma del Capo provvisorio dello Stato, Enrico de Nicola, a questo punto la costituente fu sciolta e furono indette nuove elezioni. La campagna elettorale vide il mobilitarsi di centinaia di migliaia di militanti dei due schieramenti, si facevano comizi in ogni paesino italiano, si affiggevano manifesti ovunque, si sbandieravano spauracchi di ogni genere poiché la vittoria dell’altro avrebbe gettato l’Italia nelle mani del blocco nemico, per comunisti c’era l’incubo di finire in un sistema capitalista, per i democristiani di finire sottomessi da Mosca e dall’Armata Rossa, le elezioni venivano propagandate come un punto di non ritorno per la storia italiana che avrebbe comportato una condanna senza appello, in un verso, o nell’altro e fino al responso delle urne nessuno era in grado di prevedere cosa sarebbe accaduto. Alla fine però, la componente della tradizione cattolica italiana e i valori che essa rappresentava ebbero il sopravvento, la Democrazia Cristiana ottenne la maggioranza relativa dei voti aumentando, rispetto alle precedenti elezioni, di oltre 13 punti percentuali ottenendo la maggioranza assoluta dei seggi. La vittoria fu di tale portata che De Gasperi commentò: “Credevo che piovesse, non che grandinasse”; e come lui rimasero stupiti la gran parte degli osservatori, tratti in inganno dall’affluenza oceanica ai comizi frontisti. “Le elezioni del 18 aprile sono state l’ultima occasione per tentare nel ’48 ciò che avremmo dovuto tentare nel ’45 e cioè la scalata al potere”, scrisse Nenni, amaramente deluso. Sta di fatto che l’Italia aveva scelto e per lei iniziava una stagione che l’avrebbe vista guidata saldamente dalla DC per molti decenni, decenni in cui l’economia avrebbe accelerato fino al cosiddetto “Miracolo Economico”, anche se, gli anni immediatamente prossimi a quelli elezioni furono caratterizzati da duri scontri con le sinistre, sconfitte ma forti e determinate a non farsi annientare da una DC ormai strabordante.
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