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Anno I° n. 50
Q UOTIDIANO
ONLINE
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EDITORE :
Venerdì 18 aprile 2014
-
euro 0
NON RICEVE ALCUN FINANZIAMENTO PUBBLICO
FERMI TUTTI
È ARRIVATA
L’#ORAICS
DI GIORGIO
NAPOLITANO
S OC . C OOP. “C OMUNICA ” - D IRETTORE
RESPONSABILE :
C ARMINE A LBORETTI
redazione@lavocesociale.it
Nel giorno del Cdm dei tagli strutturali e degli 80 euro promessi da Renzi
“Confido che stiano per realizzarsi condizioni di maggior sicurezza, nel cambiamento, per il nostro sistema politico-costituzionale, che mi consentano di prevedere
un distacco comprensibile e costruttivo dalle responsabilità che un anno fa mi risolsi ad assumere entro chiari limiti di necessità istituzionale e di sostenibilità personale”. In una lettera al direttore del Corriere della Sera, il presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano fa il bilancio della sua esperienza alla guida del Colle per due
mandati consecutivi e comincia ad intravedere l’orizzonte delle sue dimissioni.
“Finché continuerò ad assolvere le funzioni di Presidente, e anche dopo – continua
il Capo dello Stato - considererò mio impegno irrinunciabile, nelle forme possibili,
quello per l’unità europea, che resta la causa e la visione - senza alternative – da
rimotivare e riaffermare con la necessaria apertura a fondate istanze di rinnovamento e con concreta capacità persuasiva”.
Ovviamente tutto dipenderà dalla strada delle riforme. Un percorso sul quale
Napolitano conferma di essersi “esposto personalmente” ma “sempre nei limiti del
mio ruolo costituzionale” e di “aver pagato allo spirito di fazione un prezzo nei
consensi convenzionalmente misurabili, non mi fa dubitare della giustezza della strada seguita”. “Nodi assai importanti – continua - sono quelli che dovranno sciogliersi
nelle prossime settimane e nei mesi seguenti, innestandosi nel chiarificatore esercizio del semestre italiano di presidenza europea”. E aggiunge: “Confido che quei nodi
si scioglieranno positivamente, col contributo essenziale di un governo che opera
nella pienezza della sua responsabilità politica e delle sue prerogative costituzionali, e con l’apporto di un arco di forze politiche che vada decisamente oltre i confini
dell’attuale maggioranza di governo, in materia di legislazione elettorale e di revisioni costituzionali”.
Insomma, il “grande vecchio” della politica italiana sta per imboccare l’ultimo tornante prima di godersi il meritato riposo. Se così andranno le cose l’emergenza istituzionale volge al termine. Poi si dovrà pensare alla scelta del successore. Ma questa è
un’altra storia.
Speriamo sia una vera
Pasqua di Risurrezione
L’edizione in Pdf del giornale tornerà ad essere
distribuita martedì prossimo. Cogliamo l’occasione
per rivolgere ai nostri lettori gli auguri di una serena
Pasqua.
Il nostro Paese sta attraversando un periodo estremamente difficile. Eppure, al netto dei tanti problemi
sul tappeto, riscontriamo nella cosiddetta “società
civile”, una grande voglia di voltare pagina.
Una Italia e un’Europa diversa, fatta di meno burocrazia e vincoli, sono possibili. Il cambiamento, però,
deve partire da noi stessi. Come credenti abbiamo la
fortuna di poter contare sull’apporto di un faro, quale
è il nostro Papa Francesco. A lui, ed al Pontefice
emerito, Benedetto XVI, dobbiamo guardare per
ritrovare, grazie alle nostre radici cristiane, la forza
di ridisegnare un futuro migliore per noi e per i nostri
figli. Buona Pasqua di Risurrezione!
IL DIRETTORE
E LA REDAZIONE
Sicurezza stradale
appello di Fondazione
Ania: chi beve alcol
non si metta al volante
a pagina 2
Giornata della terra
il Wwf in campo
per la salvaguardia
della biodiversità
a pagina 5
2
Obiettivo su...
La Voce Sociale
venerdì
18 aprile 2014
Da domani aumenta il rischio di incidenti
La Fondazione Ania lancia un appello a tutti gli automobilisti italiani che si metteranno in marcia
per raggiungere le località di vacanza: chi beve eviti di guidare, la vita umana non ha prezzo
Aumento del traffico sulle strade, ma
anche velocità, mancato rispetto delle
regole della strada e, soprattutto, guida
in stato di ebbrezza: sono questi principali comportamenti che rendono gli
esodi festivi e i ponti di primavera uno
dei periodi con il maggior numero di incidenti sulle strade italiane.
Una tendenza in aumento, come rilevato dalla Fondazione Ania per la Sicurezza Stradale che, analizzando i dati forniti dalla Polizia Stradale, denuncia un
preoccupante incremento del numero di
incidenti e di morti sulle strade proprio a
Pasqua: nelle vacanze pasquali del
2013, nonostante la crisi economica
che ha fatto diminuire gli spostamenti, si
sono verificati 624 incidenti in cui hanno
perso la vita 13 persone e 470 sono rimaste ferite. Facendo riferimento alla
Pasqua del 2012, i dati mostrano una
situazione di profonda criticità: si assiste infatti, ad un aumento dell’11,4% degli incidenti e del 44% delle persone decedute.
“Siamo alla vigilia di un periodo particolare – spiega il Segretario Generale della Fondazione Ania, Umberto Guidoni –
che apre due settimane che saranno
caratterizzate da festività e ponti. Un
periodo nel quale molte famiglie si sposteranno lungo le strade italiane. Durante l’ultima Pasqua si sono verificati in
media 9 incidenti ogni ora. Anche se la
situazione è migliorata rispetto agli anni
passati, questi numeri non possono essere sottovalutati e ci spingono a lanciare un allarme sicurezza stradale, so-
impiegate sia rimasto pressoché invariato, le contravvenzioni per guida in
stato di ebbrezza sono aumentate del
7,7% tra la Pasqua del 2013 e quella
del 2012. Nello stesso periodo, invece,
prattutto alla luce dei dati contravvenzionali della Polizia Stradale: complessivamente il numero delle infrazioni rilevate è sceso, ma è in controtendenza il
dato che riguarda la guida in stato di ebbrezza”.
Dai dati della Polizia Stradale risulta
che, nonostante il numero di pattuglie
sono diminuite del 9,6% le infrazioni accertate complessivamente, passate da
circa 12.300 a poco più di 11.100. Un
grande segno di svolta è stata la diminuzione tra Pasqua 2012 e 2013 del
12% delle infrazioni contestate per velocità che, rispetto al 2008, sono diminuite del 56%: segno, questo, che i tu-
Arte, in Toscana scuola di formazione
in tecniche diagnostiche non invasive
Un training camp al museo, per conoscere e sperimentare tecnologie diagnostiche per i beni culturali direttamente su opere di rilievo del museo o
provenienti dal territorio del Comune.
Rivolta a giovani ricercatori e dottorandi nelle scienze applicate alla conservazione, a restauratori e conservatori,
parte a San Sepolcro in Toscana una
Scuola internazionale di Alta formazione sulla diagnostica non invasiva per
lo studio dei materiali dei beni culturali frutto della collaborazione di Opificio
delle Pietre Dure, Consiglio Nazionale
delle Ricerche, Istituto Nazionale di fisica nucleare, consorzio interuniversitario nazionale per la Scienza e Tecnologia dei Materiali e Comune di San
Sepolcro.
Il camp, al quale verranno ammessi fino ad un massimo di 20 partecipanti, si
terrà dal 15 al 20 giugno al Museo di
San Sepolcro, il bando per partecipare
è stato pubblicato sul sito http://iperionchit.net. Una peculiarità della scuola in
questione - spiegano gli organizzatori è quella di offrire la possibilità di seguire in prima persona il percorso tecnicoscientifico dell’analisi in situ di un’opera d’arte: dalla definizione del problema storico-artistico/conservativo, all’analisi multitecnica dei materiali originali e di alterazione, alla individuazione di punti di campionamento per analisi micro-invasive, fino alla redazione
di un report analitico digitale per la documentazione dei risultati.
tor hanno ormai un effetto di lungo periodo.
“Questa tendenza a guidare dopo aver
bevuto – spiega l’esperto – si conferma
da qualche tempo. Anche in occasione
delle festività e dell’esodo di Natale rilevammo lo stesso problema e, proprio
per questo, lanciammo un allarme guida in stato di ebbrezza. Purtroppo i gravissimi fatti di cronaca di quei giorni,
confermarono le nostre preoccupazioni.
Nonostante le numerose campagne fatte negli ultimi anni, da più parti abbiamo
la conferma che la guida in stato di ebbrezza è ancora un problema. Nel corso di una nostra recente iniziativa, che
ha coinvolto con un questionario circa
16mila persone di tutte le età, oltre il
40% degli intervistati ha dichiarato di
essersi messo al volante dopo aver bevuto. È bene ricordare che, secondo le
stime dell’Istituto superiore di sanità, il
30% degli incidenti stradali gravi è causato da alcol. Le festività e i ponti che
aspettano gli italiani devono essere l’occasione per assumersi la responsabilità
del rispetto della vita propria e di quella
degli altri. Perciò raccomandiamo di non
mettersi al volante dopo aver bevuto, se
si è molto stanchi, o dopo aver mangiato molto. Sono queste piccole accortezze che possono evitare che la festa si
trasformi in tragedia”.
SERVIZI IMMOBILIARI
Intesa tra notai e geometri
sulla qualità dei beni venduti
È stato appena sottoscritto
un protocollo d’intesa tra il
Cngegl, Consiglio nazionale geometri e geometri laureati, e Anpe, l'Associazione notarile procedure esecutive, che costituisce il
centro operativo di “Notarnetwork” (Associazioni notarili operanti nel settore dei
servizi inerenti le procedure
esecutive e le procedure
concorsuali e in generale,
nel settore dei servizi di verifica e controllo della titolarità dei beni immobili).
Secondo quanto si è appreso il protocollo d’intesa, firmato dai presidenti dei due organismi, rispettivamente Maurizio Savoncelli e Paolo Cherubini, favorisce la collaborazione tra le figure professionali del geometra e del notaio per la pubblicità della vendita degli immobili all'asta telematica. In questo modo, si garantisce la qualità dei beni sia per quanto riguarda titolarita', iscrizioni e trascrizioni
pregiudizievoli, sia per quello che concerne la identificazione dell’immobile, la sua rappresentazione catastale, la commerciabilità edilizia
e urbanistica e il valore di mercato. Per ogni immobile, un “bollino di
qualità” certificherà l’intervento congiunto di notaio e di geometra. In
particolare, il contributo dei geometri a questa collaborazione riguarderà: la fornitura di una consulenza tecnico estimativa nell'ambito dello sviluppo di un portale web immobiliare; l'impegno a predisporre uno
schema di rapporto di valutazione conforme agli standard internazionali completo della due diligence immobiliare nel rispetto dell'articolo
173 bis Cpc; la costituzione di un elenco di geometri libero professionisti esperti nella valutazione immobiliare e nella due diligence.
3
Obiettivo su...
IL CONSIGLIO
La Voce Sociale
venerdì
18 aprile 2014
DEI MINISTRI
“Misure urgenti per la competitività e la
giustizia sociale. Per
un'Italia coraggiosa e
semplice”
Questo il titolo
dell’atteso Dl
per dare
più soldi
a certe fasce
di lavoratori
Occhi puntati sulla misura
tanto sbandierata dal governo
Il ministro della Salute
annuncia battaglia:
i servizi primari non si toccano
Per Renzi è l’#oraics: saranno o no 80 euro?
Dl Irpef, dubbi sull’entità reale della somma in busta paga. Lorenzin: niente tagli lineari
La giornata di Matteo Renzi è
scandita a colpi di tweet. Oggi
che in Consiglio dei ministri si
dovrà mettere sul tavolo la tanto sbandierata misura per dare
80 euro in più in busta paga a
determinate fasce di lavoratori,
il clima appare disteso. Anche
se i problemi non mancano.
"#oraics alle 16.30. Dopo il consiglio dei ministri...". Così iul
presidente del Consiglio su
Twitter. Il premier replica al responsabile comunicazione del
Pd Francesco Nicodemo che,
con probabile riferimento al decreto per il taglio dell'Irpef, gli
domandava: "Buongiorno Matteo Renzi, quando è l'#oraics?".
Il premier adotta l'hashtag
#oraics e rivela: le 16.30.
In realtà il Cdm è convocato oggi alle ore 15.30 a Palazzo Chigi e il decreto legge che dovrebbe irrobustire le busta paga
e che finora è stato conosciuto
con il nome di "Dl Irpef" pertanto cambia nome e, come si legge nel comunicato ufficiale di
Palazzo Chigi, diventa "Misure
urgenti per la competitività e la
giustizia sociale. Per un'Italia
coraggiosa e semplice".
Intanto il ministro della Sanità,
Beatrice Lorenzin, incalza: "Sui
tagli alla sanità io sono combattiva fino all'ultimo momento, il
sistema nazionale non può reggere tagli lineari". In conferenza
stampa nella sede di Ncd, il ministro spiega che "il testo finale
Il premier
Matteo Renzi
assicura che
il governo
non alzerà
le tasse
I soldi
verranno
dai tagli
strutturali
La spending
review
quest’anno
darà
sei miliardi
ancora non c'è".
"Direi proprio di sì". Così Lorenzin, ha risposto a Mix24, su Radio24, alla domanda se ci sarà
battaglia oggi in Consiglio dei
ministri sul tema dei tagli. "Non
ho pensato di dimettermi - dice
- ho pensato invece di combattere". "La politica sanitaria e la
salute delle persone - aggiunge
Lorenzin - hanno bisogno di
una strategia". Il ministro poi ri-
I
La crisi è ancora forte: il fatturato dell'industria a febbraio torna in calo, con un ribasso
dell'1,5% su base mensile, la
flessione più marcata da gennaio 2013. Tuttavia si mantiene positivo su base annua, segnando
un rialzo, il secondo consecutivo, dell'1,2% (corretto per effetti
calendario), grazie al traino del
mercato estero. Lo rileva l'Istat.
Gli ordinativi dell'industria a
febbraio cedono il 3,1% su gennaio. L’Istituto statistico registra
su base mensile un dato particolarmente negativo per le commesse estere (-4,4%). Invece gli
ordini restano positivi nel confronto annuo, con un rialzo del
2,8% (dato grezzo), il sesto aumento di fila.
leva che "se ci sono tagli
sugli acquisti a me vanno bene. Nella sanità ci
sono ancora tanti sprechi, nelle lavanderie degli ospedali, nelle mense
nella gestione dei rifiuti. Ma
non si può andare a toccare i
servizi primari alle persone".
Poi, al conduttore di Mix24 Giovanni Minoli, che chiede se a
questo punto il patto delle re-
gioni muore prima di nascere risponde: "Se non c'è la capacità
di capire che può essere il ministero della Salute insieme alle
regioni a gestire questo risparmio è difficile che le regioni pos-
DATI ISTAT
A febbraio nuovo calo dell’industria
Coldiretti: l’alimentare segna la diminuzione maggiore del fatturato
Il dato di febbraio gela così il
recupero segnato a gennaio.
D'altra parte i valori della produzione industriale e dell'inflazione
non facevano ben sperare. In
termini congiunturali risultano in
discesa sia i ricavi sul mercato
nazionale (-1,8%), che quelli totalizzati fuori dai confini (-0,7%),
anche se all'estero le vendite
vanno sempre un po' meno
peggio. Rispetto a febbraio
2013, invece, l'Istat sottolinea
una marcata differenza tra
quanto ottenuto sul territorio italiano, con un fatturato in perdita
dell'1,0%, e la decisa crescita
registrata al di fuori (+5,7%).
La Coldiretti lamenta che con
un crollo del 3,1 per cento l'industria alimentare fa registrare il
calo maggiore del fatturato per
effetto della diminuzione dei
consumi interni che non sono
compensati adeguatamente dall'andamento positivo delle
esportazioni.
ad. sp.
sano continuare così".
Le parti sociali sono preoccupate. ''Se il provvedimento che il
Cdm varerà nelle prossime ore
dovesse confermare che le coperture per finanziare l'intervento di riduzione fiscale dell'Irpef
sui lavoratori dipendenti saranno realizzate prevalentemente
tramite tagli lineari alla spesa
pubblica, l'auspicato effetto di
rilancio della domanda interna,
necessario a sostenere la ripresa economica, rischia di essere
azzerato''. Così il segretario
confederale della Cisl, Maurizio Petriccioli, commentando
le prime indiscrezioni sul provvedimento. Alla fine, aggiunge
il sindacalista, ''contano i fatti
ed i fatti ci dicono che la riduzione dell' Irpef per i lavoratori
dipendenti sarà nel 2014 di
entità minore delle 80 euro annunciate a chi guadagna meno di 1.500 euro al mese, si
fermerà alla soglia dei 28 mila
euro lordi. Ma per capire se la
promessa fatta è stata, effettivamente, mantenuta, è necessario che le coperture individuate nel provvedimento siano strutturali, in modo da garantire un'altrettanta strutturalita' all'intervento di riduzione fiscale, indispensabile per far si'
che la diminuzione delle tasse
non sia effimera e vada ad aumentare i consumi e non i risparmi''. Se, poi, i tagli della
spesa pubblica vanno a detrimento dei servizi e delle tutele
sociali, rileva, ''l'effetto indiretto
per i lavoratori, i pensionati e le
famiglie - spiega Petriccioli - rischia di essere addirittura negativo. Tornando sulle misure di
carattere fiscale è positivo agire tramite il bonus per includere
gli incapienti ma occorre capire
anche se l'intervento riguarderà
tutti i percettori di basso reddito
da lavoro ed assimilato, compresi coloro che attualmente
sono rimasti disoccupati o senza lavoro oppure escluderà
questi ultimi, con il rischio di generare ulteriori iniquità nella fascia più povera e meno tutelata
della popolazione lavorativa''.
Insomma, data l’enfasi posta da
Renzi su questi 80 euro, stavolta l’ex sindaco di Firenze se la
deve giocare proprio di fino.
Adolfo Spezzaferro
4
Italia
La Voce Sociale
venerdì
18 aprile 2014
Tutto pronto per il Festival dell’economia
L'iniziativa, giunta alla nona edizione, è stata presentata a Milano dal responsabile scientifico
Tito Boeri e da Francesco Moser, ciclista italiano con all’attivo il maggior numero di vittorie
Presentata a Milano la nona edizione del Festival dell'economia di
Trento in calandario dal 30 maggio
al 2 giugno. Il titolo della Kermesse,
"Classi dirigenti, crescita e bene comune", propone una profonda riflessione sulle classi dirigenti: come nascono, come evolvono, quanto conta il merito, quali i percorsi formativi
e i criteri di selezione... in termini ciclistici... per chi si candida ad essere classe dirigente... non resta che
pedalare! E dunque Il Festival,
"trentino" in quanto si svolge a Trento, pedala con il grande campione
internazionale Francesco Moser,
trentino di nascita e residenza.
L'iniziativa è stata presentata a Milano presso l'Upcycle Byke Café da
Tito Boeri responsabile scientifico, e
Francesco Moser, ciclista italiano
con al'attivo il maggior numero di
successi. "Con il Festival di Trento ha esordito il curatore scientifico Tito Beri - vogliamo dare il nostro contributo ad un Paese che intende ripartire e compiere una svolta, un
contributo che deve però andare al
di là della percezione comune e
mediatica, dritto al cuore dei problemi. Sul tema del rinnovo della classe dirigente occorre chiedersi in-
Editoria & Turismo
Cava de’ Tirreni
si presenta ai turisti
con un magazine
nanzitutto quali siano i percorsi formativi e i criteri di selezione di chi
va ad occupare le posizioni di potere. Bisogna quindi affrontare il nodo degli incentivi per garantire che
le classi dirigenti non sviluppino
un'agenda personale ma rimangano attente all'interesse pubblico e
concentrate sulla crescita e il perseguimento dell'obiettivo comune.
Il Festival risponderà a queste domande fornendo dati precisi, inter-
Una immagine
del campione
del ciclismo
Francesco
Moser
pellando economisti al top della ricerca, ma non solo".
Boeri ha fatto poi cenno al tema di
attualità delle nomine dei vertici delle società statali, con particolare riferimento alle quote rosa: "Bisogna
eliminare gli ostacoli non solo nella
forma ma anche nella sostanza per
infrangere il famoso soffitto di cristallo che ancora impedisce l'ingresso delle donne nelle posizione di
vertice".
DALL’UNIVERSITÀ NICOLÒ CUSANO
Seicento borse di studio per i più rapidi di mouse
Opportunità per gli studenti di Roma e provincia che si diplomeranno nell’a. s. 2014/2015
L’Università Niccolò Cusano punta
sui giovani e sulla loro formazione.
L'Ateneo romano ha deciso di offrire
600 borse di studio complete della
durata di 5 anni ad altrettanti ragazzi
che si diplomeranno nell'anno scolastico 2013/14 nelle scuole superiori
del comune di Roma e di quelli confinanti.
Nello specifico sono 175 le borse di
studio erogate per la facoltà di Economia e altrettante per quella di Giurisprudenza, 150 per Scienze Politiche,
50 per Ingegneria Industriale e 50 per
Ingegneria Civile. Ogni borsa di studio
copre totalmente la retta d'iscrizione
prevista per i 5 anni di corso (2.400 euro l’anno) a cui si aggiungono i due corsi di lingua straniera (inglese e una seconda lingua, l'Ateneo sta pensando al
cinese) dal valore annuo di 2000 euro
ciascuno che i borsisti seguiranno nell'arco dell'intero percorso accademico.
Dal canto loro, i vincitori del bando devono impegnarsi nello studio accettando l'obbligo di frequenza previsto dal
bando e portando a termine il corso di
studi completo di 5 anni, Laurea Magistrale e Specialistica, con una media
non inferiore al 24/30.
L’atea non effettuerà una selezione a
priori basandosi sui risultati scolastici
conseguiti dai maturandi o sul reddito
delle loro famiglie, ma semplicemente
sulla loro voglia di studiare e di emer-
La sede
della “Nicolò
Cusano”
di Roma
gere, lasciando tutto al caso e alla velocità dei partecipanti al bando: i 600
borsisti dovranno dimostrare durante
tutto il loro percorso accademico le
proprie capacità e il proprio impegno.
L’ora X, per il click da cui dipende il futuro dei 600 borsisti, scatterà il 15 maggio 2014 alle 16. I più veloci otterranno
il premio, ma poi, una volta ricevuta la
bicicletta, dovranno pedalareC
Giovedì 24 aprile, alle ore 18.00,
presso l’Aula Consiliare del Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni,
si terrà la presentazione ufficiale del magazine “AR - Andata e
Ritorno a Cava de’ Tirreni”, progetto editoriale promosso dall’Amministrazione comunale di
Cava de’ Tirreni, in collaborazione con la locale Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo,
l’agenzia di comunicazione MTN
Company e l’industria poligrafica Grafica Metelliana.
Dopo il grande successo riscosso nello scorso mese di febbraio
alla Bit di Milano, la pubblicazione edita da Areablu Edizioni e
volta a promuovere la città metelliana, il suo territorio, le sue
bellezze storico-artistiche e le
sue eccellenze si “mostrerà” finalmente anche ai cittadini cavesi.
La mission della rivista, le date
ed i numeri della distribuzione e
la relativa iniziativa di “beneficenza culturale” saranno illustrate nel corso di questa “prima
uscita” metelliana, alla quale interverranno: Marco Galdi, Sindaco di Cava de’ Tirreni; Marco
Senatore, Assessore comunale
alle Attività produttive, Turismo
e Gemellaggi; Angela Pace,
Commissario Straordinario Ente
Provinciale per il Turismo di Salerno; Carmine Salsano, Commissario Straordinario Azienda
di Soggiorno e Turismo di Cava
de’ Tirreni; Carmine D’Alessio,
Ceo Mtn MTN Company; Gerardo Di Agostino, Amministratore
Delegato Grafica Metelliana. Saranno, inoltre, presenti le prestigiose “firme” ed i vari “collaboratori” che hanno impreziosito la
pubblicazione.
Solidarietà
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Biodiversità, ennesimo appello lanciato dal Wwf
La Voce Sociale
venerdì
18 aprile 2014
La “Giornata della Terra” vuole riaffermare l’ugenza di cambiare i modelli di sviluppo
La Natura rischia la bancarotta perché stiamo
superando i confini del
Pianeta. Già ora la perdita di biodiversità e i cambiamenti climatici hanno
superato i limiti e gli effetti stanno avendo conseguenze negative sull’umanità, causa stessa
del problema. L’obiettivo
deve essere quindi rafforzare la resilienza del
pianeta e la sua abilità
nel continuare a garantire all’umanità
benessere
e
L’importante
sviluppo umainiziativa
no.
Servono
modelli di busisi terrà
ness alternativi
il 22 aprile
e
sostenibili,
un’economia
Il sodalizio
circolare che disvolge
saccoppi ricchezza e beda sempre
nessere
dal
campagne
consumo delle
mirate
risorse. Occorre che si asseper suscitare
gni un valore al
l’attenzione
capitale naturale perché si didei cittadini
sincentivi il deprezzamento delle risorse naturali e la perdita
della biodiversità tenendone conto nei bilanci
nazionali.
Questo l’appello che il
Wwf rilancia in vista della Giornata della Terra
del 22 aprile. Il tema verrà approfondito alla Peccei Lecture del 29 aprile
organizzata a Roma da
Wwf Italia, Club di Roma
e Fondazione Aurelio
Peccei, in collaborazione
con Unicredit con Johan
Rockstrom e Anders
Wijkman, autori de “Natura in bancarotta. Perché rispettare i confini
del pianeta”, di cui è appena uscita l'edizione italiana a cura di Gianfranco Bologna per le Edizioni Ambiente.
Interverranno Roberto
Peccei Presidente Fondazione Aurelio Peccei e
Vice Presidente Club di
Roma, Maurizio Beretta
Responsabile
Group
Identity & Communications UniCredit, Enrico
Giovannini, Professore di
statistica economica Università Tor Vergata Roma, già ministro del lavoro e delle politiche sociali e già presidente Istat e Gianfranco Bologna
Direttore Scientifico WWF Italia e Segretario Generale Fondazione Aurelio Peccei.
Johan Rockstrom è uno degli scienziati più autorevoli sui temi della sostenibilità globale: direttore dello Stockholm Resilience Centre e professore di Environmental Science all’Università di
Stoccolma. Anders Wikman, copresidente del
Club di Roma, è senior advisor dello Stockholm
Environment Institute ed è stato a lungo parlamentare europeo e Policy Director dell’United Nations Development Programme .
Oltre 5 milioni di persone in tutto il mondo si sono unite al Wwf diventandone soci e contribuendo a portare avanti i progetti su cui il Wwf è impegnato per proteggere le specie più a rischio e a
difendere gli habitat naturali più minacciati dall'uomo. L’organizzazione invita i cittadini sensibili a
sostenere le proprie attività. Fulco Pratesi, presidente onorario WWF Italia, in una lettera desti-
nata ai soci, invita a riflettere sul senso dell’espressione “buona azione quotidiana” che consiste nell’operare in maniera piccola o grande in
aiuto del prossimo. “Ecco - sostiene il presidente
onorario - se oltre al “prossimo” umano, considerassimo di aiutare un “prossimo” pennuto, villoso
o squamoso e, perché no, anche verde, la buona
azione che ti propongo è quella di dare una mano alla natura sotto ogni suo aspetto, migliorando
l’ambiente e la vita nostra e di coloro che verranno dopo di noi”.
Chiesa e dintorni
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Aiuti agli indigenti, presto misure di lungo corso
La Voce Sociale
venerdì
18 aprile 2014
In una lunga intervista concessa al Servizio di Informazione Religiosa il sottosegretario al Lavoro
e Politiche sociali Luigi Bobba ha illustrato gli strumenti a disposizione per uscire dall’emergenza
“Un fondo nazionale, a cui la
legge di stabilità 2014 ha destinato 10 milioni di euro, la
cui responsabilità è del Ministero dell’agricoltura, che ci
risulta si stia attivando per
rendere disponibili queste risorse il prima possibile” e “il
Fondo europeo degli aiuti agli
indigenti (Fead)”. In una lunga intervista concessa al Servizio di Informazione Religiosa, che è l’agenzia di stampa
della Conferenza episcopale
italiana, il sottosegretario al
Lavoro e Politiche sociali,
Luigi Bobba ha illustrato gli
strumenti, uno nazionale e
uno comunitario, per affrontare i problemi degli indigenti in
questa fase critica che sta vivendo il nostro Paese.
La Caritas italiana, insieme a
quelle diocesane, da tempo
lamenta le crescenti difficoltà
nell’aiuto agli indigenti, anche per il venir meno dei fondi ex-Agea (circa 100 milioni
l’anno). Bobba ha precisato
che “il vecchio fondo di aiuti
alimentari agiva, un po’ impropriamente, sotto la politica agricola comune europea”.
Dopo le proteste della Germania, col 2013 si è chiusa questa
esperienza e “il regolamento del
nuovo fondo è stato pubblicato solo il 12 marzo scorso”.
Il sottosegretario del Governo Renzi cerca di tranquillizzare tutti: “So-
Appello dell’Ucsi Puglia
per una comunicazione
che sia fondata sull’etica
no in questo momento in corso
d’adozione da parte della Commissione i regolamenti attuativi e poi
sarà finalmente possibile presentare i Programmi operativi nazionali
relativi ai prossimi sette anni”, ag-
Sante parole
Aiutare i giovani richiede preparazione
Oggi, è tremendo
pensare che ci sono più di 75 milioni
di giovani senza lavoro, qui, in Occidente. Pensiamo
alla vasta realtà
della disoccupazione, con tante conseguenze negative. Pensiamo alle
dipendenze, che
purtroppo
sono
molteplici, ma derivano dalla comune radice di
una mancanza di amore vero.
Andare incontro ai giovani
emarginati richiede coraggio,
maturità e molta preghiera. E a
questo lavoro si devono inviare
i migliori! I migliori! Ci può essere il rischio di lasciarsi pren-
dere dall'entusiasmo, inviando
su tali frontiere persone di buona volontà, ma non adatte.
Perciò è necessario un attento
discernimento e un costante
accompagnamento.
Discorso del Santo Padre ai
Salesiani del 31 marzo 2014
giungendo che “noi abbiamo avviato il tavolo di partenariato mesi prima che venisse pubblicato il regolamento e vogliamo essere tra i primi a presentare formalmente il Programma”.
“Una comunicazione sociale fondata sul
rispetto, che sappia rivolgersi a chi ascolta, legge, osserva, primi fra tutti bambini
e adolescenti, con l’attenzione che si deve a ogni persona, e che si ricordi sempre che parlare alla massa significa parlare in realtà ad uno ad uno”. Lo scrive
l’Ucsi (Unione cattolica stampa italiana)
di Puglia dopo l’incontro pasquale, con
l’arcivescovo di Bari-Bitonto, monsignor
Francesco Cacucci, al quale è stata presentata la Lettera aperta del Forum
“Bambini e mass media”, che avrà la sua
prima assemblea pubblica il 3 giugno
nell’Aula magna dell’Università di Bari.
Il presule “ha sottolineato - prosegue la
nota - quanto sia importante che tutta la
società civile partecipi attivamente al processo educativo e formativo, da cui i
mass media non sono esclusi”. Il Forum,
promosso dall’Ucsi, che ha già raggiunto
le
500
adesioni
anche
su
facebook.com/forumbambinimassmedia
e su Change.org http:bit.ly/bimbimassmedia, “con i suoi promotori credenti e
laici - conclude l’Ucsi - si rivolge a tutti coloro che intendano condividere il sogno
che i mezzi della comunicazione sociale
preferiscano sempre la realtà al racconto irreale, che rischia d’imporre l’omologazione di una logica mercantile al senso dell’umano”.
CHURCHBOOK
Un incontro per discutere
su social media e pastorale
Rilevare le forme di presenza
e i modelli di
uso “pastorale”
nei social network è l’obiettivo del convegno
“Churchbook.
Tra social network e pastorale” in programma il 29 maggio all’Università
cattolica di Milano. A promuoverlo il Centro di ricerca sull’educazione ai media, all’informazione e alla tecnologia
(Cremit) dell’Ateneo, il Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Perugia e l’Associazione webmaster cattolici
italiani (WeCa). Nel corso dei
lavori verrà presentata una ricerca che ha indagato la presenza e gli usi
di Facebook da
parte di sacerdoti, religiosi, religiose e seminaristi. L’iniziativa, spiegano gli
organizzatori, “nasce dal desiderio di offrire un supporto per
orientare l’attività di WeCa al
servizio della realtà ecclesiale
italiana” e sarà un’occasione
per riflettere “sul ruolo che i social media giocano nella società contemporanea, con il contributo di studiosi ed esperti in
diversi ambiti”.
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Lettere...
La Voce Sociale
venerdì
18 aprile 2014
...e opinioni
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Le recenti
nomine
dei manager
di Mario di Vito
E’ oramai invalso da tempo consolidato l’uso continuo, quasi indiscriminato, nel nostro linguaggio, anche ufficiale, quello per così dire imposto dalle convenienze
politiche, di termini della lingua
inglese, allo scopo, con molta
probabilità, di eludere verità sacrosante, per celarle così all’attenzione dell’opinione pubblica.
Nel momento attuale, si parla, infatti, ripetutamente
delle nomine di
“managers” ai vertici degli più importanti Enti, Istituti,
Agenzie, Servizi,
Aziende ed Imprese, nazionali e periferici, pubblici e privati, per non indicare la corrispondente parola, con
lo stesso significato, del nostro idioma,
come se si volesse far intendere
che nella persona del “manager”
esistessero, naturalmente, più alte qualità ed intelligenze eccezionali, che non sarebbero, invece,
presenti, tra i nostri amministratori, anche tra quelli più illuminati
per esperienze e professionalità
della nostra dirigenza.
La verità delle scelte, dunque, va
cercata in altri ambiti, certamente
non nelle asserite qualità e virtù
straordinarie dei nostri “managers”, ambiti che, come si sa, fioriscono purtroppo rigogliosamente solo nel nostro contorto mondo
politico. La scelta di siffatti illustri
personaggi cade, infatti, sempre,
con costante metodicità, tra le
schiere ben distinte e delimitate,
di “uomini di potere”, ossia di uomini che si pongono a “corona”
mirabile ed indispensabile per il
mantenimento di posizioni, di
equilibri, di strategie, ritenute particolarmente efficaci alla perfetta
conservazione del potere politico.
La capacità di coordinamento, di
gestione e di indirizzo per il migliore funzionamento delle citate
funzioni nell’interesse di tutti è,
come dire, riconosciuta solo ed
esclusivamente a siffatte persone, massimamente affidabili, perché meritevoli della sorprenden-
te integrità delle innumerevoli “cordate” e degli altrettanti gruppi di pressione, che stanno a fondamento della
stabilità della politica oligarchica del
nostro attuale sistema ordinamentale.
Le recenti nomine disposte hanno,
pertanto, tutto il sapore antico e consuetudinario dei tempi passati, ma
con una “eccellente” novità, che non
è più presente quell’accorta avvedutezza, propria del tempo trascorso, di
mirare pure un poco, con la scelta degli appositi studiosi ed esperti, a far
crescere il Bene Comune e soprattutto i suoi contenuti economici, oggi
tanto invocati.
Solo il rinnovamento della nostra Comunità, in rapporto con le contemporanee nuove esigenze sociali emergenti, che la Storia ci segnala puntualmente, potrà essere con certezza efficace per una nostra
più felice sorte, ma
detto rinnovamento
richiede effettivamente un impegno
molto serio, molto
difficile, oggi quasi
apparentemente impossibile per la congerie infinita di compromessi, patti ed
accordi, oscuri e
pregressi, ma se si
avesse la volontà, decisa e ferma, forse le promesse soluzioni si potrebbero avverare, con sincero ottimismo, nel prossimo futuro.
Si deve tenere nel conto dovuto, che
oggi una buona parte della nostra popolazione, quella più proba e laboriosa, (si dice, forse, il quaranta per cento, secondo le più reali statistiche)
non protetta da privilegi e da affiliazioni e da altre ingiustificate assurdità,
versa nello stato del bisogno, addirittura in quello della povertà, insieme a
tutta la gigantesca massa degli stranieri clandestini.
L’auspicato rinnovamento delle più
semplici concezioni della vita comunitaria, dal lavoro alla sanità, dalla giustizia alla sicurezza, così ancora di
più in tutti gli spazi dei rapporti di relazione e perfino in quelli strettamente
familiari, insomma in tutte le odierne
espressioni esistenziali, dovrebbe essere attuato con immediatezza e con
massima fermezza, così come si sarebbe dovuto, appunto, già fare per le
nomine degli attuali managers.
Speriamo una buona volta che si
cambi felicemente “rotta” e si nominano, per cosi dire, persone che la gente non conosce per niente e non quelli che ha visto, invece, solo “imperare”
da una vita intera.
*già dirigente generale
della Polizia di Stato,
scrittore e saggista
Sono state le elezioni più combattute
della storia della Repubblica
ma anche quelle col risultato più netto
la maggioranza alla Democrazia
Cristiana apre al Paese la via
della stabilità e della crescita economica
LA STORIA DEL GIORNO
di Gino Zaccari
1948, inizia il dominio politico della DC
E’ il 18 aprile 1948, una domenica
mattina quando, alle 7.00 si aprono i seggi in tutta Italia per una delle competizioni elettorali più importanti della storia d’Italia. L’Europa è
divisa in due e l’Italia è diventata
terra di confine tra il blocco sovietico e quello occidentale, il nostro
paese, pur appartenendo all’area
democratica, è quello che ha il più
numeroso e forte Partito Comunista tra le sue forze parlamentati. La
competizione del ’48 è asprissima,
e sotto osservazione attenta da
parte di tutti i paesi coinvolti nello
scontro tra capitalismo e comunismo.
Nel ‘47 Alcide de Gasperi, capo del
governo, si era recato in America
per chiedere aiuti per la ricostruzione, tali aiuti, inseriti nel Pinao Marshall, furono concessi a patto che
gli esponenti della sinistra fossero
esclusi dall’esecutivo, cosa che avvenne esacerbando ulteriormente
un clima già di per sé al limite della rivoluzione.
Alla grave spaccatura ideologica
interna si sommavano gli strascichi
della guerra civile da poco conclusa oltre alle pressioni internazionali. Si ruppe il clima di collaborazione postbellica del Fronte di Liberazione e anche i dibattiti nella costituente ancora impegnata nei suoi
lavori ne risentirono la collaborazione continuò, seppure in condizione di grave fragilità, fino alla
tanto attesa ultimazione della stesura della Carta Repubblicana che
si ebbe il 22 dicembre del 1947,
con la firma del Capo provvisorio
dello Stato, Enrico de Nicola, a
questo punto la costituente fu
sciolta e furono indette nuove elezioni.
La campagna elettorale vide il mobilitarsi di centinaia di migliaia di
militanti dei due schieramenti, si facevano comizi in ogni paesino italiano, si affiggevano manifesti
ovunque, si sbandieravano spauracchi di ogni genere poiché la vittoria dell’altro avrebbe gettato l’Italia nelle mani del blocco nemico,
per comunisti c’era l’incubo di finire in un sistema capitalista, per i
democristiani di finire sottomessi
da Mosca e dall’Armata Rossa, le
elezioni venivano propagandate
come un punto di non ritorno per la
storia italiana che avrebbe comportato una condanna senza appello, in un verso, o nell’altro e fino
al responso delle urne nessuno
era in grado di prevedere cosa sarebbe accaduto.
Alla fine però, la componente della
tradizione cattolica italiana e i valori che essa rappresentava ebbero
il sopravvento, la Democrazia Cristiana ottenne la maggioranza relativa dei voti aumentando, rispetto alle precedenti elezioni, di oltre
13 punti percentuali ottenendo la
maggioranza assoluta dei seggi.
La vittoria fu di tale portata che De
Gasperi commentò: “Credevo che
piovesse, non che grandinasse”; e
come lui rimasero stupiti la gran
parte degli osservatori, tratti in inganno dall’affluenza oceanica ai
comizi frontisti.
“Le elezioni del 18 aprile sono state l’ultima occasione per tentare
nel ’48 ciò che avremmo dovuto
tentare nel ’45 e cioè la scalata al
potere”, scrisse Nenni, amaramente deluso.
Sta di fatto che l’Italia aveva scelto
e per lei iniziava una stagione che
l’avrebbe vista guidata saldamente
dalla DC per molti decenni, decenni in cui l’economia avrebbe accelerato fino al cosiddetto “Miracolo
Economico”, anche se, gli anni immediatamente prossimi a quelli
elezioni furono caratterizzati da duri scontri con le sinistre, sconfitte
ma forti e determinate a non farsi
annientare da una DC ormai strabordante.