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Rozzano, giugno 2014
Anno I - Numero 3
ELEZIONI
PARTECIPATE
CRONACA
A pag. 2 e 3
A pag. 4
A pag. 5
Tutti i risultati
e gli eletti
STAMPATO SU CARTA RICICLATA
Pronti…Via!
U
na notizia bella e una
meno.
Cominciamo da quella
bella per tutti: è finita
la campagna elettorale! Non
erano bastate le elezioni del 25
maggio e ci siamo sorbiti altre
due settimane, fino al ballottaggio dell'8 giugno, con caselle
della posta farcite di volantini,
telefonate, sms, speakeraggio
dalle auto, intasamento di pagine
fb con commenti non sempre in
stile oxfordiano, anzi a volte con
un livello infimo di civiltà. Ma
ormai è acqua passata!
Abbiamo un sindaco e un Consiglio comunale - come potete leggere in queste pagine - e a tutti
auguriamo di partire con un altro passo e con tutta la serietà
che il loro ruolo richiede: hanno
voluto la bicicletta? E ora pedalare!
Ma c'è anche una notizia che può
essere brutta: è finita la campagna elettorale! Sì, la stessa notizia può essere brutta. Perché se
storture, esagerazioni, comportamenti non sempre corretti ci sono
stati, almeno abbiamo visto i
politici nostrani cercare i cittadini, parlare con loro e ascoltarli,
organizzare incontri e dibattiti su
temi interessanti, mettere in piazza le loro idee e chiedere un
confronto con la gente. Ora si
rischia di tornare all'opacità del
Palazzo e al disinteresse generale: abbiamo votato, ora ci pensino loro! E purtroppo la scarsa
affluenza al ballottaggio potrebbe essere un primo segno di disinteresse e distacco.
Persino quell'esercito di candidati - ben 356 quelli che aspiravano a diventare sindaco o consigliere, divisi in 17 partiti o
liste! - rischia di tornare nell'anonimato. Eppure se queste centinaia di persone, pronte a giurare che sono animate dal desiderio del bene comune, mettessero
un sassolino nella costruzione di
una comunità locale migliore,
certamente ne avvertiremmo
l'effetto. Idem per chi è entrato
nella stanza dei bottoni: può
interrompere il feeling che ha
cercato e forse instaurato con i
concittadini oppure iniziare un
cammino condiviso, trasparente,
che nel dialogo trovi la strada di
una città più matura e partecipe.
Ecco, non dare il benservito agli
elettori ma mostrarsi anche nel
metodo coerenti con la campagna elettorale può essere un bel
modo di iniziare il lavoro da
fare.
Ovviamente l'invito a continuare
ad interessarsi dei fatti comuni
vale anche per noi cittadini. Da
parte nostra cercheremo di fare
un buon servizio d'informazione
per contribuire a formare cittadini coscienti, critici e attivi con
l'impegno di ogni mese. Non ogni
cinque anni.
Il lato oscuro del
“capitalismo
municipale”
Fatti e fatterelli
della nostra città
Distribuzione gratuita
SOCIETÀ
Oratori feriali
e centri estivi
A pag. 6
POSTA
In dialogo con
i nostri lettori
A pag. 7
Massimo risultato, minimo dei voti
Agogliati nuovo sindaco al ballottaggio. Un mandato in continuità. Più della metà non vota.
Sul tappeto i problemi della città legati alla trasparenza, all’economia locale e al territorio.
Fiorella Gebel
E
così anche Rozzano ha
espresso il suo nuovo sindaco e ha scelto di non cambiare! Nel nome della continuità e dopo un insolito ballottaggio
(si sono recati alle urne il 40% circa di
elettori) Barbara Agogliati è il nuovo
sindaco con una perdita di consenso
pari a circa 2.000 voti! (1° turno 9745,
ballottaggio 7.653) il suo avversario
Gianni Ferretti, con il quale si è schierato l’intero centro destra (da Forza
Italia, alla Lega a Fratelli d’Italia), si è
fermato al 38,27%. I cittadini hanno
riconfermato il PD ed i suoi alleati
civici al governo della città, nonostante negli ultimi anni (anche quando
Barbara Agogliati è stata assessore)
l’opinione pubblica cittadina sia più
volte stata attraversata da forti polemiche su questioni fondamentali: il dissesto che grava sul bilancio del Comune; le casse vuote delle società pubbliche (Ama), con Api già in stato di
liquidazione; le scelte in materia urbanistica con un PGT dalla forte impronta edificatoria (vedi il caso dei campi
di calcio resi disponibili
all’edificazione)…
Due dati veloci però ci dicono che la
città è veramente stanca: innanzitutto
al ballottaggio di domenica 8 giugno
ha votato solo il 40,53% degli aventi
diritto, con circa il 4% di schede bianche o nulle… un dato su cui riflettere
seriamente; nel 2004 Massimo
D’Avolio vinse con il 62.50% con una
partecipazione al voto del 75.66%.
Già nel 2009 D’Avolio ebbe una flessione importante, infatti vinse con il
57.19% confermando però una maggiore partecipazione al voto: 22.899
elettori (su 31.274) pari al 75.8%. E lo
scorso 25 maggio? Intanto gli elettori:
per strada se ne sono persi quasi
3.000! questa volta sono andati a
votare 20.590 (su 31.849), pari al
67.6% di votanti e l’Agogliati, per
vincere, ha dovuto attendere il ballottaggio, infatti a lei, il 25 maggio
scorso, solo il 47.34%! E pensare
che la candidata del PD ha potuto
godere di una grande vittoria, su
scala nazionale del suo segretario
Matteo Renzi che, alle Europee, ha
consentito al PD rozzanese di ottenere il 40.86% mentre alle comunali
solo il 35.63%!
Anche questa città, infatti, ha dato
fiducia al nuovo Partito di Matteo
Renzi, ma raffigurando un partito
che sembra voler cambiare velocemente volto e storia. Un partito che
anche a Rozzano si caratterizza per
“personalismi”, anche a causa, cre-
diamo, di una vita politica che vede
l’assenza dei partiti come parte attiva
di una città, partiti che sono ormai
diventati esclusivamente “comitati
elettorali”. A questo scopo nascono
“studiate” liste civiche che hanno
quale unico scopo quello di attrarre,
attraverso personaggi più o meno
noti, tutti i voti possibili per portarli
al candidato sindaco di turno. Campagne elettorali esclusivamente fondate sui protagonismi dei singoli che
allontanano la partecipazione di
coloro che ancora credono alla politica intesa come “dialogo e condivisione di obiettivi e programmi”. Una
delega in bianco quindi?
Dobbiamo sperare che Rozzano non
smetta di credere che si può ancora
partecipare attivamente alla vita
politica e sociale del territorio, che si
possa chiedere al nuovo sindaco di
rispettare gli impegni e di chiamare
alla partecipazione e al dialogo tutti i
soggetti attivi della città e non soltanto “alcuni amici”.
Vogliamo augurare al nuovo sindaco
di lavorare con passione e
nell’interesse esclusivo di questa
città, per alcuni aspetti ancora con
molti, troppi problemi aperti che i
dieci anni precedenti non hanno
voluto affrontare: il centro cittadino,
il quartiere Aler, il lavoro e lo scempio del territorio.
I risultati elettorali, ma, soprattutto, i
fermenti nell’opinione pubblica cittadina, trasversali e presenti anche nel
PD, consigliano una maggiore attenzione, un più intenso “ascolto” della
città e, magari, qualche riflessione
che coinvolga le opposizioni e i cittadini nelle materie accennate, prima
di procedere ad azioni che potrebbero compromettere ulteriormente, non
solo il consenso degli elettori, ma,
soprattutto, la qualità della vita nella
nostra città.
Un duro lavoro attende il sindaco
neo eletto, ma se saprà guardare in
ogni direzione e saprà ridare dignità
ai cittadini potrebbe trovare interesse
(non interessi!) nel rinnovare la politica. Lei che è giovane e, ci pare,
renziana, se crede nel rinnovamento
come il suo segretario ha più volte
detto, lo dimostri con i fatti, tagli i
rami secchi, “rottami” opacità e intrecci affaristici e cominci a lavorare
con trasparenza, coerenza ed etica
pubblica.
Dal nuovo sindaco arrivano intanto i
ringraziamenti a coloro che l’hanno
votata, ma con l’impegno ad essere il
sindaco di tutti.
Retorica o impegno reale? Buon
lavoro Sindaco.
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2
Giugno 2014 N°
Il voto in dettaglio
SI SOL DEFICIT
Risultati del 25 maggio. Nessun candidato è eletto sindaco. Necessario il ballottaggio.
Ad un trombato
Voi certo lo sapete che a Cassino
bella su un muro c'è una meridiana
con una massima lapalissiana
che dice, traducendo dal latino:
Così al ballottaggio dell’8 giugno
"Se manca il sole nessuno mi guarda".
Si parla sì dell'ombra sul quadrante,
ma dice pure che perdi all'istante
gli amici se la sorte ti è beffarda.
Così nel 2009. Allora bastò il primo turno.
Lo dico a te che sei stato trombato
e che esci male da questa elezione:
tu fino ad ieri i sorrisi hai notato
di chi ti riservava adulazione
mentre oggi t’ha negletto e abbandonato.
Così è la gente, ci sia di lezione!
Il voto del 25 maggio per il sindaco nelle frazioni.
Il nuovo Consiglio
Saranno 8 le donne che siederanno in Consiglio comunale, sindaco compreso. A proposito: sindaco o sindaca? Lo abbiamo chiesto alla Agogliati: non ha preferenze e non
ne fa motivo di una battaglia.
Da notare che il numero complessivo dei
consiglieri per legge scende da 30 a 24.
Ed ecco i nomi dei nuovi consiglieri, distinti
per partito.
Partito Democratico (13 seggi)
Marilena Cartia, Marco Macaluso, Licia Moroni, Dario Salvatore La Guardia, Fiorella
Imprenti, Vito Gallicchio, Stefano Apuzzo,
Antonio La Gamba, Francesco Cuvello,
Roberto Bernasconi, Vincenzo Costa, Pietro
Salvatore Litto, Ilaria Oppini.
Io sto con Rozzano (2)
Mario Andrea Ercoli e Paola Di Pietro.
Forza Italia (4)
Giovanni Ferretti De Luca, Nicolò Ferretti
De Luca, Francesco Barbera, Agostino
Gagliardi.
Lega Nord (1)
Cristina Perazzolo
Movimento 5 Stelle (3)
Gianluca Michele Palmeri,
Simone D'Agnelli, Raffaella Mari
6Rozzano/SEL (1)
Guido Angelo De Vecchi
Così alle Europee
3
Giugno 2014 N°
3
3
ANALISI DEI RISULTATI ELETTORALI
Dopo gli scrutini ecco le pagelle!
Giorgio Patti
A
lla fine la candidata favorita, Barbara Agogliati ce
l'ha fatta ad ottenere la carica di Sindaco
di Rozzano. Ma in una tornata elettorale caratterizzata
da un ulteriore incremento
degli astenuti (ormai quasi
un elettore su tre non si
reca alle urne) che
dovrebbe far riflettere
molto non solo sulle colpe
della classe politica ma
anche sul senso civico di
una parte della popolazione, la sua elezione è stata
tutt'altro che una passeggiata.
Abbiamo provato a dare i
voti a tutti i candidati cercando di essere il più obiettivi possibili, cioè analizzando
molteplici fattori
che devono essere presi in
considerazione nel valutare
il risultato ottenuto.
Nessuno dei sette candidati
ha ottenuto un voto partico-
larmente brillante e, a nostro sindacabile giudizio,
quindi nessuno può dichiararsi "vincitore morale"
di queste elezioni.
Agogliati 6. Una campagna
molto
dispendiosa
dal punto di
v i s t a
economico
e condotta
oltre il limite dell'opportuno dal
punto di vista del rispetto
della privacy degli elettori,
senza eccessivi scrupoli
nello sfruttare i mezzi
propagandistici messi a sua
disposizione (memorabile
la foto con la scolaresca in
prima pagina su ViviRozzano), contando sulla
cinghia di trasmissione, per
nulla disinteressata, di associazioni sportive e simili,
centri anziani, circoli
ARCI, ecc. ecc. A tutto ciò
si aggiunga il colpo di fortuna del vento a favore portato al suo partito da Renzi.
Ciononostante non riesce a
vincere al primo turno e
ottiene 3.350 voti in meno
di quanti ne avesse avuti
D'Avolio cinque anni fa
(che però aveva il vantaggio di essere già conosciuto
da tutti gli elettori). Il suo
vero colpo è stato battere
Caterina Mallamaci alle
primarie del PD. Impari ad
affrontare i dibattiti pubblici anche quando il pubblico non è amico e a farsi
fare fotografie da sola: è
grande abbastanza.
Ferretti 6,5. Il suo grosso
merito è stato quello di
riuscire ad unire sulla sua
candidatura tutto il centrodestra. Questo gli ha
dato la possibilità di andare
al ballottaggio superando,
con la sua coalizione, il
M5S. È stato anche il più
abile nei confronti pubblici
tra i candidati. Anche lui
però ottiene meno voti
(1.200) di Tiziana Maiolo,
candidata del centrodestra
nel 2009. Ulteriore dato
I RAPPORTI MAGGIORANZA-MINORANZA. PRIME DICHIARAZIONI
“Opposizione seria per la legalità”
Gianluca Palmeri e Gianni Ferretti
Marco Masini
arbara Agogliati fa affermazioni importanti sulle
questioni dell'etica pubblica e della trasparenza.
Temi che hanno carat-terizzato la
campagna elettorale. Quando
sostiene che “dimostreremo con
i comportamenti e con il pieno
rispetto delle regole democratiche quanto consideriamo importante confrontarci con quelli
che non la pensano come noi”. E
prosegue con “creeremo le
condizione per un confronto serio e per una giusta collaborazione tra maggioranza e minoranza
nell’esclusivo interesse di Rozzano”.
Ma possiamo certamente dire che
i consiglieri che siederanno tra i
banchi dell’opposizione avranno
più d’un argomento per sollecitare Agogliati nel merito.
A partire dalla sottoscrizione
dell’iniziativa “Riparte il Fu-
B
turo”, alla quale, dopo l’invito e
l’adesione iniziale di Guido De
Vecchi, si sono uniti sia Gianluca
Palmeri che Gianni Ferretti.
Trattandosi di un atto di intenti
che riguarda la tra-sparenza e la
lotta alla corruzione, cercheranno
di far adottare dall’Amministrazione le iniziative di lotta
all’opacità che hanno caratterizzato la campagna di
Libera e del Gruppo Abele.
“Vogliamo conoscere per
scegliere, e la trasparenza è il
primo antidoto per fermare la
corruzione” ha so-stenuto durante tutta la campagna Guido De
Vecchi.
“La pubblicazione dello stato
reddituale e patrimoniale e di
quello relativo alla situazione
giudiziaria, eventuali conflitti di
interesse personali o di congiunti ed il curriculum vitae, è il
primo passo per poter parlare di
traparenza” sottolinea Gianluca
Palmeri.
Anche Ferretti, sottoscrittore
dell’appello durante il ballottaggio, ha ferma intenzione di
richiedere la votazione e l’adozione della delibera “Trasparenza a
costo zero” entro i primi cento
giorni.
Ma quail sono i loro commenti in
merito al risultato elettorale?
"Sono molto contento di come
sono andate le cose. Nonostante
un Pd al massimo storico e una
città che ha sempre votato in
quell'area, siamo riusciti a portarli al ballottaggio perdendo più
che onorevolmente". Gianni Ferretti, consapevole della sfida che
ha affrontato, e' sereno.
"Il lavoro svolto sul territorio
sarà ripagato. La città si è svegliata da un torpore decennale e
non si potrà più far passare ogni
cosa sulla testa dei cittadini,
oggi, anche grazie a noi, più
consapevoli".
"Un impegno serio e importante
all'opposizione sarà il viatico per
nuove battaglie di etica e legalità" conclude Ferretti.
Anche Gianluca Palmeri ritiene
questo “un notevole progresso e
certamente un ottimo risultato.
Siamo riusciti, in un comune
particolarmente difficile come
Rozzano, a portare in consiglio
ben tre rappresentanti”.
Come nella loro migliore
tradizione, Gianluca afferma poi
che “faremo di tutto per aprirlo
come un barattolo di pelati. La
trasparenza, a partire dalla tra-
negativo è l'aver raccolto
alle amministrative ben
1.922 voti in meno di
quanti la sua coalizione ne
ha ottenuti nello stesso
giorno alle elezioni europee
(una parte potrebbe essere
andata agli altri candidati di
destra, Messina e Ferrentino).
Palmeri 5,5. Simpatico dal
punto di vista umano;
anche lui come Ferretti patisce una debacle se confrontiamo il voto delle europee, dove il M5S ottiene
il 21,74 , con quello delle
amministrative, dove invece si ferma al 15,47 perdendo 1.309 voti. Anche i
voti andati direttamente alla
sua persona e non alla lista
M5S sono un po' pochini,
solo 22.
De Vecchi 6. Non aveva un
grosso partito politico nazio
-nale alle spalle e questo ne
ha determinato il risultato
che comunque è dignitoso:
1549 voti alla sua coalizione che sono più di quanti il
suo "bacino elettorale" ne
ha raccolti alle europee. È
parso il candidato più genui
-no, forse troppo.
Eriano 6. Vale il discorso
fatto per De Vecchi circa la
mancanza di
un
grosso
partito
alle
s p a l l e .
Coraggioso,
ma è uscito
allo scoperto
in
ritardo.
Buona parte del consenso
gli deriva dalla stima e
popolarità personale. Se è
una soddisfazione, potrà
dire che i suoi voti sono
quelli mancati all'Agogliati
per la vittoria al primo
turno.
Messina 5. Grande impegno ed entusiasmo in
campagna
elettorale
ma il programma era
un
po'
scarsino e lo
spazio politico molto limitato.
Ferrentino s.v. Non si è
capito perché si è candidato. Solo per un selfie in
cabina elettorale?
smissione delle sedute consiliari
tema dell'educazione alla lein diretta video, sarà un nostro
galità. Chiederemo, sin da subito,
impegno primario”.
la costituzione della commisGuido De Vecchi intende riparsione Antimafia , l’adesione ad
tire dal dato culturale. “Come
Avviso Pubblico e l’impegno nel
6Rozzano,aderente alla rete del
disincentivare il gioco d’azzardo
civismo Lombardo e SEL, stiamo
applicando le norme regionali.
formando dei gruppi di lavoro
Indicatori oggettivi di buona vocivici che si rifanno alla nostra
lontà della maggioranza di camesperienza di preparazione a
biare e di aprirsi alle proposte di
queste elezioni affrontate in coauna opposizione costruttiva quale
lizione con SEL. Il contributo di
intendiamo fare”.
esperienza di ognuno
sarà importante, ed
Guido De Vecchi
io sarò il smplice
portavoce in consiglio di qusto percorso“.
L’esperienza
di
comunità di una
comunità partecipata, che definisce
l'ABC, le precondizioni di un buon governo, è quella che
vorrebbe prevalere
nella gestione amministrativa della
città, e per questo “le
prime proposte consiliari saranno sul
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4
Giugno 2014 N°
3
Il mondo delle partecipate rozzanesi visto da vicino. Prima parte.
Il lato oscuro del “capitalismo municipale”
Dino Visconti
S
e vi dicessi che in
Italia ce ne sono più
di cinquemila ed i
loro debito ammonta a circa 34 miliardi di euro, a cosa pensereste? Se
aggiungessi che sono caratterizzate da fenomeni di
mala gestione, assunzioni
clientelari, consulenze inutili e sprechi nell’acquisto
di forniture, vi sarebbe
d’aiuto? Se, infine, le definissi come “il cancro degli
enti locali”, sarebbe più
facile capire di cosa si sta
parlando? È con queste parole, riprese dal giornale “Il
Fatto” del 3 marzo 2013,
che il procuratore regionale
della Corte dei Conti della
Campania, Tommaso Cottone, descrive le società a
partecipazione
pubblica
note anche come “società
partecipate” o semplicemente “partecipate”.
Nel suo discorso, Cottone,
traccia un bilancio generale
della situazione italiana da
nord a sud senza distinguere i casi di fallimento da
quelli d’eccellenza, perciò,
se è vero che complessivamente con i debiti delle
partecipate il Governo avrebbe potuto distribuire in
busta paga 400 € anziché
80 € o risolvere tanti altri
problemi, è altrettanto vero
che ogni caso è una storia a
sé. E lo è anche Rozzano. È
da tempo che si sente parlare delle partecipate del nostro comune. Da un lato la
Giunta uscente (e oggi rientrante) targata Pd e i supporters annessi che le descrivono come il fiore
all’occhiello di Rozzano in
grado di erogare servizi di
buona qualità, dall’altro, le
opposizioni che le dipingono come il covo del malaffare, come strumenti utilizzati per arricchire i “soliti
della cricca” a scapito dei
cittadini. A tal proposito
vale la pena ricordare un
divertente appunto (uno
pseudo libro elettronico,
per intenderci) dell’ex con-
re generale (a cosa servono
le partecipate e se esiste un
senso economico e/o politico della loro esistenza) che
specifiche per il nostro territorio (le partecipate di
Rozzano producono ricchezza per i Rozzanesi?).
Siamo consapevoli che si
tratta di una missione non
semplice per almeno due
ragioni: innanzitutto, il tema è tecnico e poco appassionante; in secondo luogo,
se si vuol fare un serio giornalismo d’inchiesta, è necessario basarsi su dati precisi e puntuali, tuttavia,
questi dati sono molto difficili da recuperare: le società
se li tengono ben stretti.
Cominciamo con il dire che
le società partecipate sono
sigliere Comunale Davide
Currò intitolato “Topografia della Casta Rozzanese: quando la politica supera l’immaginazione” in cui
si accusa l’ex sindaco
D’Avolio
e
il
suo
entourage dell’uso delle
società per proprio tornaconto.
Qual è, dunque, la situazione nella nostra città? Noi di
Piazza Foglia abbiamo deciso di provare a fare un
po’ di luce ed intendiamo
dedicare ampio spazio al
tema, cercando di rispondere sia a domande di caratte-
enti di natura giuridica privata che gestiscono servizi
complessi per i cittadini
(acqua, trasporto locale,
energia, smaltimento dei
rifiuti, farmacie, strade, asili nido, case di riposo,
ecc.). Nei corsi universitari
di economia ci insegnano
che le partecipate possono
nascere quando un servizio
non può sostenersi economicamente con la sola iniziativa privata e perciò necessita dell’intervento pubblico (si pensi a molti servizi sociali), quando si tratta
di servizi considerati di
pubblica utilità (ad esempio
la gestione dell’acqua e di
alcune risorse naturali) o
quando la sola iniziativa
privata escluderebbe molti
cittadini dal servizio (ad
esempio, se gli asili nidi
fossero solo privati, molte
famiglie non potrebbero
iscrivervi i propri figli).
All’università, quindi, continuano a insegnarci che le
partecipate
costituiscono
un’eccezione rispetto al
libero mercato (o alla pro-
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duzione diretta da parte
dell’ente pubblico), e non
dovrebbero assolutamente
gestire i cosiddetti servizi a
carattere
industriale
(vendita gas, riscaldamento,
rifiuti, farmacie, ecc.) perché quelli dovrebbero essere gestiti dai privati che,
mettendo in gioco i propri
soldi, sono più attenti ad
una gestione efficiente, il
tutto sotto il controllo e la
regolazione pubblica per
evitare speculazioni e abusi.
Entriamo nel merito di
Rozzano e in particolare
della sua principale società
partecipata. Cosa gestisce
AMAROZZANO? La società con le sue sette sottosocietà e, quindi, con i suoi
consigli di amministrazione
gestisce gli asili nido, i cimiteri (AMAROZZANO);
gli impianti sportivi comunali (AMASPORT); le farmacie
comunali
(S.FE.R.A.);
l’acqua
(AMIACQUE); la commercializzazione
del
gas
(MIOGAS); la ristorazione
collettiva (A.R.C.O.); i rifiuti (AREA SUD MILANO); infine c’è PUBLICOMPOST in liquidazione.
Secondo quanto dicono ai
corsi di economia, quindi,
AMAROZZANO (e il Comune di conseguenza) dovrebbe essere molto più
snella, non dovendo gestire,
ad esempio, il teleriscaldamento e, addirittura, non
dovrebbe avere una società
per lo smaltimento dei rifiuti. Diciamo che per noi,
al momento, è indifferente
che un servizio sia erogato
da un privato o da una società pubblica travestita da
privata, purché venga erogato un servizio di buona
qualità e a un costo sotenibile. Ed allora, lasciamo per
un attimo in disparte il discorso sul teleriscaldamento perché ci torneremo con
calma nelle prossime puntate e prendiamo un altro
servizio: i rifiuti. Quanto
costano? Costano più o meno che da altre parti? Leggendo la relazione di fine
mandato pubblicata sul sito
del Comune, scopriamo che
ogni rozzanese nel 2013 ha
pagato in media € 184,38
per lo smaltimento dei rifiuti sotto forma di tassa
(TARES). Scopriamo, poi,
dalla relazione dell’ISPRA
(Istituto Superiore per la
Prevenzione e la Ricerca
Ambientale vigilato dal Ministero dell’Ambiente) che
nel 2011 il costo sostenuto
in Lombardia in Comuni di
dimensioni simili a quelle
di Rozzano è stato di
122,06 che, aggiornato al
2013 fa più o meno 135 €
ad abitante. I conti sono
presto fatti: i Rozzanesi pagano circa il 36% in più
rispetto ai loro vicini di casa. Perché di tale differenza? Forse la qualità del servizio offerto da AREA
SUD e quindi da AMAROZZANO è migliore?
Forse i cassonetti sono fatti
in materiale pregiato? Forse
la composizione del territorio è tale per cui un costo
elevato è inevitabile? Forse
siamo in presenza di una
cattiva gestione del servizio
e vuoi vedere che aveva
ragione l’università? Non
conosciamo ancora la risposta a queste domande,
ma cercheremo di ottenerle
da
parte
dell’amministrazione comunale e
dai vertici della sua partecipata. A costoro faremo anche altre domande e prossimamente ci occuperemo di
consigli d’amministrazione
(compensi e competenze) e
cercheremo di capire a cosa
servono così tante società;
perché una società per gestire gli impianti sportivi ed
un’altra per le farmacie e
un’altra ancora per i cimiteri? Non basta avere uffici
diversi sotto la stessa direzione e lo stesso consiglio
d’amministrazione così da
risparmiare un po’ di soldini e magari ridurre i costi
dei servizi? Ecco cominciata la nostra missione: fare
un po’ di chiarezza perché
di mezzo ne vanno i cittadini, il loro portafogli, la qualità dei servizi e la gestione
dei beni comuni.
Giugno 2014 N°
5
3
SPICCIOLI DI CRONACA
Fatti, fatterelli e curiosità dalla nostra città
Festa per il Parco delle Rogge Tiferemo due
volte Italia!
Feste in parrocchia
1 giugno - Resi noti oggi i nomi
dei 23 giocatori che voleranno in
Brasile per il Mondiale. Forse
non tutti sanno che tra loro c'è
anche un rozzanese: Mattia De
Sciglio, il ventunenne difensore
del Milan, che ha cominciato a
giocare al calcio proprio all'oratorio di Ponte Sesto.
Forza, facci sognare, Mattia!
11 maggio - Ufficialmente
inaugurato, con una bella biciclettata, con la banda in testa,
il Parco delle Rogge, un'area
verde di circa 220.000 mq che
dagli orti comunali di via della Cooperazione penetra nella
campagna sino ai confini con
Basiglio. Si tratta di una vasta
area che si sviluppa lungo
l'intrico di rogge e cavi che ne
caratterizzano il paesaggio,
collegata al piano di edificazione che porta lo stesso nome.
Qui ci limitiamo a darne notizia e a invitare i cittadini ad
andarci in bici o a piedi, per
godere di un una bella area
verde, ma ci ritorneremo sopra perché anche qui ci sono
storie da raccontare…
XXVIII Stambrogina
18 maggio – La XX edizione
della corsa non competitiva
“Pontesestracc” invade gioiosamente le vie di Ponte Sesto (nella
foto la partenza). È una delle
manifestazioni della festa che la
parrocchia ha organizzato dal 10
al 25 maggio e che prevede momenti culturali, sportivi, conviviali e persino i fuochi
d’artificio, oltre naturalmente a
quelli specificamente religiosi.
Premio Andersen
alla biblioragazzi
24 maggio - "Per le molteplici
azioni di promozione della
lettura e del benessere sul territorio, realizzate interpretando la periferia urbana e sociale quale opportunità anziché
limite; per la particola-
re attenzione rivolta ai preadolescenti e agli adolescenti,
calibrando l’offerta attraverso
l’intreccio di media e occasioni culturali differenti; per aver
favorito con il progetto Digital Readers una riflessione, di
In contemporanea, dal 16 al 26
maggio, anche la parrocchia S.
Angelo, la più popolosa della
città, celebra la Festa della Comunità con i suoi tradizionali
appuntamenti.
Le due ricorrenze risultano come
sempre molto partecipate e costituiscono occasioni di socializzazioni e aggregazione di interesse
non soltanto ecclesiale.
portata nazionale, su lettura e
nuove tecnologie" la biblioteca dei ragazzi di Rozzano riceve a Genova il prestigioso
Premio Andersen.
Complimenti! C’è davvero di
che essere fieri, visto che ques
-to Premio è considerato il
maggior riconoscimento nazionale nel campo della lettura per ragazzi. E scusate se è
poco!
Riconoscimento cittadino alla Brioche
18 maggio - La 28ª edizione
L’affluenza è buona e al via
della Strambrogina, corsa po-
alle ore 17 più di 200 iscritti
distica amatoriale organizzata
di ogni età partecipano a que-
dall'Oratorio Giovanni Paolo
sto bel momento di sport.
II e dalla società polisportiva
Al termine della competizio-
U.S.S.A. di Rozzano vecchia,
ne, in un trionfo di musica e
quest'anno riserva alcune sor-
salamelle,
prese. Il comitato organizzato-
U.S.S.A Mauro Repanati pre-
re ha infatti voluto dare un
mia Massimo Lecce, primo
nuovo volto a quello che or-
classificato insieme agli altri
mai è uno degli appuntamenti
vincitori delle rispettive cate-
classici della stagione sportiva
gorie: Monica Datolo (donne),
rozzanese, modificando il tra-
Riccardo
dizionale tragitto e dando la
Denise
possibilità ai corridori di sce-
donne),
gliere tra due percorsi: un pri-
(ragazzi), Manuela Vacchini
mo di 3,8 km attraverso il
(ragazze) e il Gruppo Trusco
nuovo Parco delle Rogge o un
come gruppo più numeroso
secondo di 8 km, che si pro-
(altra novità di questa edizio-
lunga fino al Parco 2.
ne).
il
presidente
Binda
(juniores),
Repanati
(juniores
Claudio
Pezzoni
5 giugno – Il vicesindaco,
Errico Gaeta e l’assessore
alla cultura, Barbara Agogliati, come uno degli ultimi atti dei loro mandati,
consegnano una targa alla
compagnia teatrale La
Brioche.
Il riconoscimento al gruppo
che opera da ben 40 anni
all’oratorio S. Angelo è
conferito “come segno di
gratitudine per l’intensa
attività di promozione tea-
trale svolta nell’interesse
della comunità locale”.
La Brioche è il più longevo
gruppo culturale di Rozzano, e quindi il suo compleanno è un po’ anche il compleanno
dell’associazionismo locale.
Si aggiungano le nostre
congratulazioni alla filodrammatica di sant’Angelo
e agli altri gruppi!
6
Giugno 2014 N°
Oratori e Centri estivi per i bambini e i ragazzi a Rozzano.
Un’estate al Piano Terra
Un gruppo di ragazzi ed animatori a Cassino, san Biagio
Niccolò De Rosa
I
l soave suono della campanella dell'ultimo giorno di
scuola è probabilmente la
melodia più attesa da qualsiasi studente. Esso sancisce la
fine delle "sudate carte" e inaugura un lungo periodo di sole, relax
e libertà!
Ciò che per i ragazzi è una man-
na, per molti genitori invece è un
momento di scelte: lasciare il
pargolo in balìa di sé per tre mesi
o spingerlo verso controllate attività ricreative? La seconda opzione è spesso la più percorsa,
soprattutto quando il figlio non
ha ancora l'età per essere autosufficiente.
Per venire incontro a tale domanda sociale, il territorio rozzanese
offre allora una ben organizzata
rete di centri estivi comunali
dislocati in tutte le frazioni della
città. Eppure essi non sono l'unica via percorribile; da anni infatti
le varie parrocchie di Rozzano
aprono le porte dei propri oratori
per permettere ai ragazzi delle
scuole elementari e medie di
passare le calde giornate estive
con giochi e attività creative.
Questi Oratori Feriali non sono
alternative da poco; negli ultimi
anni infatti il numero degli iscritti delle diverse circoscrizioni ha
compiuto un balzo vertiginoso,
erodendo lentamente il bacino
d'utenza dei centri estivi comunali, almeno nei periodi in cui sono
attivi
entrambi
i
servizi
(l'Oratorio feriale si conclude
indicativamente a metà luglio).
Le ragioni del successo possono
trovarsi forse nell'atmosfera più
familiare che si respira in oratorio (i ragazzi giocano tutto l'anno
in quegli spazi e conoscono perfettamente le persone che vi
operano) o nella passione degli
animatori, giovani volontari dai
13 ai 18 anni che si
mettono in gioco e
faticano per far divertire i più piccoli. Altro
elemento più venale
ma non trascurabile è il
tipo di sforzo economico richiesto: mentre in
Comune
l’iscrizione
costa circa 60€ (40€
tariffa agevolate per i
redditi più bassi) a settimana, in Oratorio,
grazie alla scelta di
ridurre ad una sola le
uscite settimanali, la
cifra si aggira intorno
ai 35€, con la possibilità inoltre di pagare solo
i giorni effettivi in cui
Don Alessandro ad accogliere i bambini
il ragazzo è stato presente.
per il sociale, ma può essere
Questo clima di concorrenza non
un'occasione di miglioramento
deve però disinnescare l'efficienreciproco e simbiotico che non
za dei centri estivi comunali, che
può che fare bene alla nostra
rimangono comunque un motivo
comunità.
di vanto all'interno dell'operato
NUMERI ISCRIZIONI ORATORIO 2013
ELEMENTARI: 786 iscritti (368 S.Ambrogio; 122 Ponte Sesto; 144
Cassino; 152 Quinto de'Stampi e Valleambrosia che fanno 5 settimane anziché 4).
MEDIE: 343 iscritti (S.Angelo 201; Quinto de' Stampi e Valle 142)
Qualche spunto di riflessione sull’uso dei “social media”
Teppismo mediatico
Adriano Parigi
D
opo pochi giorni dal
voto del 25 maggio,
avviata la campagna
per il ballottaggio
dell'8 giugno tra i candidati Agogliati e Ferretti, si è scatenato su
un noto gruppo Facebook di questa città, una sorta di assalto mediatico con raffiche di interventi ,
commenti, commenti a commenti,
commenti più volte ripetuti nella
stessa conversazione, richiami a
commenti incrociati, copia e incolla di testi… Il modello comunicativo ricordava le risse tipiche
dei talk show televisivi, tradotte
nel codice del media in oggetto,
con l’uso “gridato” della punteggiatura (??????), delle MAIUSCOLE!, la reiterazione di domande che investe il ricevente di
fatto azzittendolo. Insomma un
COME ERAVAMO
Paolo Antonacci
Paolo Antonacci, sorridente,
premia le squadre partecipanti
ad un incontro benefico di
calcio pro Croce Viola Rozzano. È il 22 aprile 1986. (Foto
da "Rozzano oggi" - anno X,
maggio 1986).
Questo mese dedichiamo la
rubrica a Paolo Antonacci, già
assessore comunale e presidente AGEHA, che ci ha la-
sciato lo scorso 20 maggio
all'età di 79 anni. Partecipatissimi i funerali, sia perché Paolo era una persona molto apprezzata per le sue doti umane, sia per l'affetto di tanti
verso il figlio, il cantautore
Biagio Antonacci.
Il nostro giornale è vicino alla
famiglia ed esprime le sue
condoglianze.
diluvio di parole, difficile da
descrivere e dal forte impatto,
con un denominatore comune:
votate Ferretti! Ad attuarlo sono
stati inizialmente 3 o 4 membri
appena entrati nel gruppo, alcuni
dei quali con profilo Facebook
aperto il giorno precedente, a cui
se ne sono aggiunti altri, in un
gioco di sponda dalle geometrie
bizzarre. Tralascio le intemperanze linguistiche, bipartisan per
la verità, che non mi scandalizzano e a cui peraltro abbiamo già
assistito, anche se qui, più che
l'offesa o l'insulto esplicito, si è
scelta la strada dell'irrisione,
dell'allusione, del "darsi di gomito" d'intesa tra compari. Ciò che
ha colpito è stata l'aggressività
coordinata, l'intervento sistematico su ogni post, la provocazione
al fine di giungere all’invito esplicito al voto per quel candidato, obiettivo vero dell'incursione,
nonostante la professione, un po'
ingenua, di assoluta estraneità a
quello schieramento politico di
alcuni "incursori". Forse qualcuno ha pensato che la Piazza Foglia virtuale fosse un terreno
fertile per acquisire proseliti al
candidato di Forza Italia. Quelle
pagine virtuali, così come queste
cartacee, hanno ospitato severe
critiche all'amministrazione uscente e al candidato di continuità Barbara Agogliati e ciò deve
aver indotto alcuni sostenitori del
Ferretti a provarci.
Fare propaganda, anche in modo
insistente, non è mica un reato,
ovviamente. Ogni luogo, strumento e mezzo di comunicazione
ha però bisogno di regole, che si
3
sostanziano innanzitutto nel rispetto per l'interlocutore e, a
maggior ragione, per la comunità
dei dialoganti, quando la comunicazione si sviluppa in contesti
"social" come Facebook. Purtroppo proprio sui media sociali e
virtuali assistiamo oggi alle peggiori aggressioni personali, agli
insulti, alle minacce attuate con
la copertura dei "nickname". Non
è però questo il segno dominante del caso in questione.
L'aggressione mediatica ha
avuto un'altra connotazione, a
mio avviso più inquietante,
subdola e rivelatrice di una
certa logica "teppistica" degli
autori, ovvero quella dell'esproprio di uno spazio di comunicazione sociale e aperto
da parte di un “manipolo” che
in modo sistematico lo occupa
condizionando qualsiasi frangente comunicativo, travolgendo qualsiasi limite e misura e
imponendo, con "le buone o le
cattive", tema e conclusioni. Se
questo è il futuro dei nuovi
media della comunicazione
sociale… beh c'è da ragionarci
sopra parecchio!
“Berlinguer, ti voglio bene”
A trent’anni dalla morte del segretario del PCI, vogliamo ricordarlo in
visita alla nostra città, in occasione dell’inaugurazione della sezione G.
Amendola in via P. Togliatti..
Nella foto scattata all’interno del centro civico, Enrico Berlinguer è accolto dal sindaco, Giovanni Foglia .
Giugno 2014 N°
7
3
Seconda parte del contributo di un lettore sulla condizione giovanile
Il rapporto con gli adulti
Dopo aver analizzato le politiche giovanili proposte da
alcuni degli schieramenti
presentatisi alle ultime elezioni comunali, ho provato
a conoscere i ragazzi che
frequentano la nostra città.
A conoscerli per mettere
alla prova alcune credenze
generali sui giovani. Lo
scorso mese è stata pubblicata la prima parte di questa piccola indagine, piccola nei numeri, e dopo aver
analizzato il rapporto con il
futuro delle giovani generazioni, passiamo a quello
con il mondo degli adulti.
Da quello che è emerso nelle interviste, il rapporto esiste ma è, spesso, unidirezionale, dai ragazzi verso
gli adulti. Non è vero che i
giovani non ricercano gli
adulti. Li cercano e la ricerca diventa sempre più spasmodica più l'adulto tende a
ignorare e a sottovalutare le
loro istanze, per questo la
ricerca è tesa di un rapporto
vero e sincero, non intriso
di paternalismo.
Quello che spesso viene
rivolto loro, quando viene
rivolto, è uno sguardo di
sufficienza. Questo atteggiamento, o accondiscendente o escludente, porta i
più giovani a ritirarsi, quasi
offesi, in circuiti spesso
limitati e incapaci di offrire
loro appigli di sviluppo. In
questo senso quelli che
paiono più in grado di reagire, sono i ragazzi che si
sono organizzati comunque
a contatto con altre realtà,
composte da persone più
adulte, come, tra quelli che
ho incontrato, i ragazzi
dell'associazione Villalta
Autogestita. Mentre tra i
ragazzi più giovani, anche
quelli più consci, rimane,
apparentemente un senso di
spaesamento.
A volte la richiesta di attenzione è unita a una richiesta
di autonomia, com'è tipico
sopratutto dell'età tra i 14 e
i 16 anni. Ma allo stesso
tempo non è solo questo, e
questo è un aspetto interessante. Dietro questi atteggiamenti c'è come la volontà di comunicare alcuni errori, alcune ingiustizie che
si sentono subite. Una sorta
di incomprensione data dal
fatto che realmente non ci
si sente compresi; raro è lo
stimolo a voler mettersi in
gioco fino in fondo.
Questa recriminazione rimane di sottofondo a tutti i
gruppi che ho incontrato.
Non si può negare che sotto
certi aspetti abbiano ragione: in molti casi l'adulto
pretende che gli adolescenti
si uniformino all'idea che
ha lui/lei di adolescente,
spesso vecchia e basata su
riflessioni datate, quando
non direttamente su idealità false e stereotipate.
Allo stesso tempo non ho
riscontrato grandi slanci
di autonomia, direi più
una continua richiesta di
attenzione.
Questo aspetto è fondamentale per analizzare il
rapporto con l'impegno
civile, sociale e politico.
Viviamo un periodo di
grande confusione e questo vale per tutti ovviamente. In questo momento, tra i giovani, e forse
proprio per l'aspetto che
sottolineavo prima, vige
una sorta di scoramento
molto più generale. Se
infatti molti adulti ancora
si aggrappano a vecchi
concetti, come destra e
sinistra, ma anche il volontariato, molti ragazzi
non hanno nemmeno questi appigli. Soffermandoci
sull'aspetto politico, per
molti di loro destra e sinistra non sono per niente i
concetti che sono per gli
adulti. Sinistra non è un
idea o ideale, sinistra è il
PD e Renzi, esattamente
come destra non è altro
che Forza Italia e Berlusconi. In questo senso si
sentono traditi da tutti e in
questo senso, per loro, va
interpretato l'assioma che
le categorie politiche non
esisterebbero più. Chi ha
imposto questa visione
della società, quindi i protagonisti della scena politica, sono responsabili
della morte dei vecchi
concetti, i giovani si limitano a prenderne atto.
Da questo punto di vista
queste interviste hanno
aperto uno spiraglio
sull'intera società, fino a
che le categorie politiche
verranno associate ai partiti, allora non ci sarà
scampo, e lo scontro sarà
tra i grandi partiti. In questo senso, l'americanizzazione è avvenuta già da
tempo ed è stata attuata
da chi voleva combatterla.
Francesco Pota
POSTA E INTERVENTI
Scrivete a posta@piazzafoglia.it
Parcheggiatore
abusivo
problema? Grazie e complimenti.
Lettera firmata
Segnalo una cosa che proprio non capisco. Ogni
volta che vado all'Humanitas trovo un uomo a un
parcheggio che ha un giubbotto fluorescente, come se
fosse una divisa, che aiuta a
fare manovra, il classico
"Avanti, dottore". La prima
volta ho pagato per evitare
che la mia auto subisse
danni (da ignoti…) ma ora
cerco parcheggio altrove.
Forse dovrei avere il coraggio di non subire passivamente un abusivo, ma
cosa posso fare? Ma poi
devo farlo io? Senza pubblicare questa mia mail,
non potete affrontare il
Gentile lettrice, ci permettiamo di pubblicare, seppure in forma anonima, la
sua lettera: è già essa una
denuncia e una segnalazione perché chi di dovere
intervenga.
Intanto le ricordiamo che i
residenti a Rozzano possono accedere al parcheggio interno all'ospedale
gratuitamente per un'ora e
un quarto e per i successivi
45 minuti pagano una tariffa ridotta di 1 euro: basta
presentare un documento
che attesti la residenza a
Roz z ano al l a cas s a
all'interno dell'Istituto
quando si convalida il
biglietto per l'uscita.
Il parcheggio Humanitas. Gratuita la prima ora per i rozzanesi.
“Senza luce. Enel? No Aler!”
Spettabile redazione,
debbo lamentarmi attraverso Piazza Foglia perché ci
manca la luce. E non per
colpa di Enel o A2A. Parrebbe uno scherzo bello e
buono: niente di tutto questo, ma una cosa vera, una
situazione alquanto ridicola
e pagliaccesca.
Per un verso è così,
dall’altra si tratta di Aler
Rozzano! In un caseggiato,
precisamente in via Stelle
Alpine 9, piano terra, si innalzano due grossi alberi
sino ai piani superiori, alberi che sono lì da molti anni
senza che mai nessuno vi
abbia fatto alcuna manutenzione. Nessun intervento di
bonifica, taglio ecc., quindi
rami sempre più pericolosi
che arrecano seri fastidi e
pericoli e che TOLGONO
LA LUCE DEL SOLE!
Quindi sempre freddo e bu-
io.
Piante trascurate mai tagliate e Aler dice: lo faremo a
settembre (di quale anno?)
e le persone che lì abitano
devono rimanere ancora ad
aspettare i comodi di
un’azienda che non essendo
mai intervenuta non si può
rendere conto di ciò che
veramente esiste.
Le folate di vento accompagnate da pioggia portano
gravi scompensi, imbrattamenti e insetti.
Aler chiede sempre soldi in
aumento ma di interventi
seri non ne parla mai.
Chiedo, anche attraverso il
vostro giornale, che qualcuno venga a fare un serio
sopralluogo per rendersi
conto della incredibile situazione degli abitanti di
quel caseggiato.
Grazie,
Enrico Santi
8
Giugno 2014 N°
3
  
Niente finale per lo sporting Valleambrosia
Una buona stagione ma senza centrare gli obiettivi
Marco Garritano
T
ermina ad Assago contro il Nord Voghera la
corsa nei playoff dello
Sporting Valleambrosia. Nonostante la presenza di Landriscina, assente nell'ultima giornata
di campionato a Casei Gerola e
un ottimo inizio di gara, il Valleambrosia esce sconfitto. Il sogno
di una promozione di categoria
deve essere rimandato al prossimo anno.
La partita per una buona mezz'ora è stata dominata dai ragazzi di
mister Zanoni. L’ottima difesa
della squadra pavese regge l'urto
dei continui attacchi dello Sporting. Il gol per il Nord Voghera
nasce al 30' da una punizione; il
pallone arriva a Gabba che controlla la palla di petto, la serve
per l'inserimento di Diokhane
che infila in diagonale Zoghaib.
Sfortunato il Valleambrosia; due
minuti dopo aver subito il gol ha
l'occasione per riacciuffare il
pareggio. Da un traversone di
Landriscina arriva il colpo di
testa di Carusi che si stampa
sulla traversa. Il raddoppio vogherese avviene subito dopo e
viene costruito ancora dal tan-
dem Gabba-Diokhane, il primo
salta i due difensori dello Sporting e il senegalese senza difficoltà trafiggere Zoghaib in uscita. Prima della pausa dei quindici minuti, Carusi potrebbe segnare ma trova un’eccellente
risposta del portiere vogherese.
La seconda parte della gara vede
il Valleambrosia sempre all'attacco; a dire il vero sempre in
modo un po’ confuso. Sbilanciandosi in avanti subisce inevitabilmente i contropiedi dei pavesi che mettono sempre in difficoltà la squadra di Carusi e
compagni. Per ben tre volte il
CRUCIVERBA ROZZANESE
ORIZZONTALI: 1. Capitale delle Isole Samoa - 4.
Una via di Quinto de'
Stampi - 9. Spingi a Milano! - 12. Irlanda in breve
- 13. Medie Frequenze 15. Lecce - 16. Attaccante
della Fiorentina - 18.
Scorre da Rozzano verso
Pieve Emanuele - 21. La
Gruber di "Otto e mezzo" 22. Tipico ballo classico
per coppie - 23. Il partito
che fu di Malagodi - 25 Abbacchiata, giù di morale
- 26. Firenze - 27. Il nome
del poeta americano Pound
- 28. Mister in breve - 29.
La protagonista dell'Autunno Ciarlasco - 30.
Navigò con uno zoo - 32.
Antico cantore greco - 34.
Antico Testamento - 35.
Parente molto caro ai bimbi
- 37. Partita a tennis - 39.
Via di Rozzano con sede
ASL - 41. Riempiono gli
stadi - 43. Rinforza il margine - 44. I confini del SuPersonal Training
Riabilitazioni pre e post
intervento
Personal Pilates, Piloga
Riequilibrio posturale
Plicometria e biometria generale
Natural Lifting (novità)
Dimagrimento e tonificazione
Vibrazioni
dan - 45. I destinatari di
una lettera dell'apostolo
Paolo - 47. Le iniziali della
soubrette Elia - 48. Vicenza
- 50. Legge Regionale - 52.
Cuneo - 53. La prima preposizione - 54. L'alluminio
del chimico - 55. Scorre
sotto il ponte della tangenziale - 62. Chicchi d'uva 63. Cascina tra Valleambrosia e il Lambro.
VERTICALI. 1.Aria inglese - 2. Organismo di promozione locale - 3. È
sito in piazza
Moro - 5. Una via
del quartiere Aler
- 6. Il Pahlavi che
fu Scià di Persia 7. Un successo di
Lucio Dalla - 8.
Via di Valleambrosia - 9. Nota
casa discografica
- 10. Società sportiva intitolata a
Trattamenti Bio Naturali per
alleviare il dolore
Sedute di trattamento e
prevenzione ansia e
depressione
Prano Tecniche
Meditazione e Respirazione
Massaggio MCB
Infrarosso lontano (FIR)
Residenza Giardini 102
20080 MI3 Basiglio
Tel. +39 366 5410706—movimente-academy@alice.it
Numero Iscrizione reg. CONI: 205115 - Codice Affiliazione CSEN: 40345
(Pippo)
Enzo Volponi - 11. "I… de
la sciora Giulia", commedia
portata al successo da Piero
Mozzarella - 13. Zona di
terziario a cavallo tra Rozzano e Assago - 14. Fondo
Ambiente Italiano - 17. Vecchia marca di apparecchi
radio - 19. Articolo per italiani - 20. Sono pari nelle
azalee - 24. Così sono i colli
nella poesia "S. Martino" di
Carducci - 25. Allena la
Fiorentina - 26. Ai più non
piace passare per tali - 31.
Antico nome della prima
nota - 33. Voce in centro 36. Città serba - 38. Esercito
Italiano - 40. Divinità egizia
- 42. Acceso sull'interruttore
- 46. Era vecchio quello cantato da Modugno - 48. Li
vende l'oste - 49. Rischio,
sorte incerta - 51. Quella
della fortuna è bendata - 52.
Il Campeador - 53. Il Dylan
dei fumetti - 54. Ordine di
arresto - 56. Io a Milano 57. Benevento - 58. MonzaBrianza - 59. Rimini - 60.
Nel rigo - 61. Iniziali di
Aleardi.
SOLUZIONE
Anno I - n.3 - GIUGNO 2014
Distribuzione Gratuita
Iscrizione al Tribunale di Milano richiesta
Edito dall’Associazione
Rozzano Oggi
www.piazzafoglia.it
Direttore: Adriano Parigi
Redazione:
Raffaele Di Bennardo, Giuseppe
Foglia, Marco Garritano, Fiorella Gebel, Emilio Guastamacchia,
Voghera si porta vicino alla terza
rete.
Nonostante non abbia raggiunto
la finale, il Valleambrosia ha
fatto comunque una buona stagione mantenendo le aspettative
iniziali e per questo meritano i
complimenti, società , mister e
giocatori.
Questi gli undici scesi in campo
contro il Nord Voghera: Zoghaib, Elia, Pillon, Colombo,
Finelli, Landriscina, Guerra,
Ardizzoni, D’Alesio, Carusi, Del
Frate .
BASKET
Memorial Augusto Marfella
Marco Garritano
I
l 15 giugno al Palabonacci di via Garofani
ha avuto luogo il 1°
Memorial Augusto
Marfella, per ricordare l'allenatore del Rozzano Basket e dell'Olympic Team.
La sua è stata una vita dedicata alla pallacanestro. Originario di Mugnano di Napoli e giocatore di valore e
di spicco nelle giovanili
campane, per i rozzanesi i
ricordi della sua figura sono
legati al periodo in cui ha
incominciato ad allenare
nel nostro territorio. Nel
suo ruolo di allenatore ha
sempre mantenuto un principio: l'aspetto agonistico
doveva essere accompagnato da quello della crescita
umana dei suoi allievi. Chi
lo ha conosciuto ricorda la
passione che aveva e che
sapeva comunicare: un istruttore speciale. Ai ragazzi che allenava cercava
sempre di trasmettere con il
suo insegnamento sopratutto dei valori. Era un uomo
dalla forte carica umana e
generosità e praticava la
sua attività di allenatore per
educare. Con lo spirito del-
la passione sportiva, con i
principi di giustizia e onestà coinvolse tantissimi ragazzi al basket, forse tenendoli anche lontani dai pericoli della strada. La sua
morte prematura avvenuta
nello scorso Dicembre è
stata per gli amici un forte
dolore.
Il Memorial ha avuto inizio
con la presentazione dell'evento, di seguito si sono
svolte due gare: una tra le
giovanili under 17 ed una
senior fra le due società
organizzatrici: Basket Rozzano e Olympic Team.
Consegnato un ricordo
commemorativo alla famiglia Marfella e alle squadre
partecipanti.
Anche i ragazzi scesi in
campo al Memorial sarebbero piaciuti ad Augusto
Marfella: educati e leali.
Quella che si è organizzata
è stata una manifestazione
sportiva dove più che
l’agonismo sono stati messi
in campo il piacere di stare
insieme, la lealtà,
l’amicizia ed una grande
voglia di giocare e vivere
una giornata piena di allegria. In ricordo del compagno Augusto.
Marco Masini (Direttore responsabile), Gigliola Zizioli
TRA I NOSTRI PUNTI DI
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