UNA GRANDE OPPORTUNITA’ PER LA TUA AZIENDA! MENSILE ROZZANESE DI INFORMAZIONE, CULTURA E OPINIONI adv@piazzafoglia.it Rozzano, ottobre 2014 Anno I - Numero 5 POLITICA ALER Cronaca dai consigli comunali Intervista a Gianluca Palmeri Il punto di vista del sindacato Sicet A pag. 2 A pag. 3 SCUOLA Claudia Capurso continua il dibattito. A pag. 4 Distribuzione gratuita TERRITORIO Un PGT in cui trasformare fa rima con edificare A pag. 6 SPORT Si fa presto a dir ...cornuto! Come e perché un giovane diventa arbitro. A pag. 8 STAMPATO SU CARTA RICICLATA SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI IL DEGRADO NEL CUORE DELLA CITTA’ Centro… di gravità permanente La costruzione del centro cittadino, oggi senza identità e forma, deve diventare una nuova priorità politica. Adriano Parigi U na bella giornata, quattro passi in centro. Scene di ordinaria vita urbana: gente nei negozi, ragazzi che giocano, pensionati sulle panchine. Più o meno la vita che ti aspetti passeggiando per un centro urbano. Questa vitalità meriterebbe però Il contributo dei lettori è fondamentale. Indirizzate le vostre comunicazioni a: info@piazzafoglia.it Web: www.piazzafoglia.it un altro paesaggio, spazi misurati sul passo e sullo sguardo di chi li anima, che invece si devono adattare ad un orizzonte segnato dal caso, dalla precarietà e dal degrado. Una città come la nostra Rozzano ha bisogno per se stessa, per chi la abita, di luoghi "centrali", in cui fare esattamente ciò che già fa, ma in una cornice di bellezza. Concetto un po' ambiguo, la bel- lezza, specialmente se applicata alla città e ai suoi materiali, case, mattoni, cemento, strade, alberi, lampioni…, soprattutto se essa non è il prodotto di una condivisione e se non é in grado di produrre un'affezione e un riconoscimento. Da quando la costruzione del quartiere ALER, il "Villaggio" come veniva chiamato negli anni della sua realizzazione, ha progressivamente colmato quel mare di campi coltivati, rogge e tortuose strade di campagna, che separava i borghi sparsi del Comune di Rozzano, è rimasto nel suo mezzo uno spazio un po' informe, un vuoto che ha visto sorgere il nuovo Palazzo Comunale e poi il suo allargamento, ma che non è mai riuscito a diventare un vero centro. Si sono succedute le Amministrazioni, si sono realizzati luoghi pubblici, infrastrutture, servizi, case e centri commerciali… ma il "centro" è rimasto lì, con la sua precarietà, i suoi spazi senza identità e forma. Le strade, i negozi, gli spazi pubblici intorno al Co- Continua a pag. 3 Opera: via Cavour 11 FRECCIAROSSA Tel. 02 57.60.14.11 La Federazione annun- Rozzano: via Gramsci 2/4 cia che Maradona non Tel. 02 82.43.270 sarà ct della Palestina. El pibe de oro ha frainteso quando ha sentito "Striscia di Gaza" Rozzano: Outlet, v.le Lombardia 10 Tel. 02 57.50.51.99 www.otticadegirolamo.it Seguici su 2 Ottobre 2014 N° 5 Altri due consigli comunali senza arrosto Variazione di bilancio perpetua Altri denari ad Ama e commissioni di garanzia alla maggioranza Marco Masini I l consiglio comunale continua a sembrare un impiccio per la maggioranza, che, anche nei consigli comunali di settembre, si adopera nell’illustrare gli argomenti all’ordine del giorno con estrema sufficienza, lasciando agli uditori una sensazione come di non masticato, per una rapida deglutizione del “pasticcione” di turno. Ma non solo. La definizione dei ruoli di una delle più importanti commissioni consiliari permanenti, saldamente mantenuta con presidenza e vice presidenza nelle mani del Pd, mostra come su certi argomenti non si voglia proprio cedere di un millimetro rispetto a quel minimo di trasparenza manifestata a parole, addirittura con la definizione di una delega per l’assessore La Guardia, ma non nei fatti. Di nuovo la politica trova posto solo nella fase iniziale delle comunicazioni, dove le opposizioni manifestano le ansie di una città che chiede lumi sulle questioni più rilevanti come la manutenzione, il decoro, i cimiteri, le partecipate, i lavori pubblici, e la maggioranza, arcigna sui propri scranni, dileggia i questuanti con un insolente silenzio. Le vicende delle partecipate tengono banco nel primo consiglio (17 settembre) post vacanze. I lavoratori di Api, dopo la manifestazione in piazza ed il loro incontro con il sindaco a porte chiuse (il consigliere Barbera ha ricevuto la solidarietà di molti colleghi per non aver potuto partecipare all’incontro sebbene presente, perché “riunione privata”!), non hanno a tutt’oggi ricevuto il pagamen- to di tutto lo stipendio di luglio, agosto, settembre. Ed anche ottobre è a rischio, nonostante l’incontro, preannunciato come risolutivo, con i vertici del principale istituto di credito in relazione con Api. Il consigliere Ferretti, capogruppo di FI, al proposito ricorda come “a Milano è stata istituita una commissione sulle partecipate, ed è stata affidata la presidenza all’opposizione!”. Anche Simone D’Agnelli (M5S) esprime severi apprezzamenti al nuovo sindaco, e calca la mano sulle scelte dei nominativi per i Cda delle partecipate, dove si è fatto prevalere un criterio che non ha nulla a che fare con le competenze, la meritocrazia e la volontà di risolvere i problemi. Nello specifico, si dichiara – giustamente – scandalizzato dal fatto che Rozzano è una città allo sbando. “Dov’è il decoro annunciato? I parchi, le strade ed i giardini sono preda della selva determinata dall’erba alta che, in alcuni casi raggiunge il metro d’altezza!”. Guido De Vecchi, auspicando, per l’ennesima volta, un confronto positivo all’interno del consiglio e dei luoghi preposti “per una crescita culturale e civica”, sembra cominciare ad arrendersi all’evidenza, e sollecita risposte sulla paradossale vicenda della Fondazione Rudh. “Non vedo indicatori di buona volontà per fare del consiglio un luogo di confronto e trasparenza”. Sul fronte dell’amministrazione, particolarmente significativa la presentazione (da parte dell’assessore Moro) della delibera sulla rinuncia alla convenzione con i comuni di Noviglio e Morimondo per la condivisione del segretario comunale. "Al cambio di legislatura è possibile sostituire il segretario comunale. Per questo vogliamo sciogliere la convenzione. Vogliamo un segretario a tempo pieno". Al proposito ci aggiorna il coordinatore di Sel sud Milano, Igino Gabriele. Ci ricorda che la stessa Agogliati, che oggi reclama la necessità di un segretario al 100% del suo tempo, presentò al consiglio precedente la soluzione segretario part-time. Oggi, pensa di far passare la rinuncia alla convenzione di cui sopra come qualcosa che Rozzano necessita, salvo poi, verificare nelle carte, la richiesta di interruzione della convenzione viene da Morimondo! Questa sarebbe scaduta al 31 dicembre di quest’anno, e non ci sarebbero stati motivi per terminarla adesso. Ed ecco perché, Patrizia Mura, istiga l’Amministrazione sul tema. "Mi aspetto una nuova nomina, con uno stipendio adeguato al periodo di crisi e, per lo meno, con una fedina penale intonsa!". Respinti al mittente tutti gli ordini del giorno di Barbera, che, sebbene “accolti” dalla Giunta, il Consiglio (Pd) li boccia. Le motivazioni sarebbero dovute al fatto che la Giunta si sta già occupando di quanto segnalato. La settimana successiva, dopo le comunicazioni il consiglio, è stata affrontata una delibera istruita dalla Giunta a luglio, che comporta una variazione di bilancio consiliare obbligatoria. "Se, come affermato dall'assessore, le necessità manifestate nell'elenco di interventi correnti fossero state urgenti, poteva essere convocato il Intervista al capogruppo del Movimento 5 Stelle Gianluca Palmeri Noi, cittadini in consiglio Secondo appuntamento con le “personalità” del consiglio rozzanese. Sig. Palmeri ci può raccontare qual è stato l’impatto che ha avuto su di lei, giovane attivista di Movimento 5 Stelle, il Consiglio Comunale, coi suoi riti, la sua dimensione formale, i rapporti politico-istituzionali e umani che lì si instaurano? Sono e siamo giovani cittadini entrati a conoscere una realtà Politica poco nota a molti . Ho sempre frequentato il Consiglio Comunale da Cittadino e oggi sono felice di essere un coprotagonista della vita politica Rozzanese. Il Consiglio Comunale è un luogo “democratico” in cui si discute in modo ordinato ma poi il risultato è sempre lo stesso: “LA POLITICA A ROZZANO LA DECIDO IO” (parole del Sindaco Barbara Agogliati). La attività di Consigliere di Minoranza prende le giuste forme... controllo, denuncia e poca collaborazione. Come vede questo inizio di consigliatura per quanto riguarda i rapporti con la maggioranza e lo stato della discussione politica sui temi del governo della città? Il Governo della Città è gestito in modo unilaterale dalla Giunta Comunale (appropriatasi anche del controllo delle Partecipate su “regalo” del precedente Consiglio Comunale). In Consiglio Comunale esistono due fronti: il PD e gli altri. E' divertente ascoltare le discussioni e sentire da un leader del gruppo cosa devono fare i vari soldatini. Persone prive di coscienza che votano secondo un ordine superiore ciò che “è giusto”. Se la minoranza chiede partecipazione dei cittadini, la maggioranza vota il contrario (no ai cittadini, no alla informazione). Il Movimento 5 Stelle rifiuta la pratica delle alleanze e la logica della mediazione. Pensa sia possibile condizionare le scelte di governo della città, cambiare le politiche in atto, prescindendo dalla costruzione di rapporti con altri soggetti e movimenti di opposizione? Tutte le opposizioni vorrebbero che i loro progetti fossero realizzati. Durante la campagna elettorale abbiamo discusso TUTTI dei nostri progetti. In Consiglio Comunale NOI portiamo le nostre idee e accettiamo, votiamo positivamente a tutto ciò che rispecchia le nostre ideologie senza necessità di costruire rapporti con altri. Il M5S è composto da semplici cittadini che con il proprio impegno civico desiderano dotare la Comunità, nelle sue varie forme, degli strumenti idonei per esprimere proprie istanze, esigenze e richieste al Consiglio Comunale. Non abbiamo ideologie né appartenenze che ci condizionano, salvo l'Interesse Comune ed il Bene Pubblico. I portavoce esprimeranno quindi di volta in volta scelte reputate utili alla Comunità, indipendentemente dall'appartenenza partitica del proponente. Le Aziende Partecipate versano in una situazione tragica. Quale strada proponete per il loro risanamento e riorganizzazione? La via della privatizzazione e del mercato o quella del controllo e della proprietà pubblica? Marco Macaluso (Pd) conferisce con il presidente Cartia—consiglio del 23 settembre 2014 consiglio anche a luglio, o nei primi giorni di agosto" ha sostenuto Guido De Vecchi (6Rozzano/ Sel). Sul tema specifico sia Patrizia Mura (M5S) che Gianni Ferretti e Francesco Barbera (FI) hanno dato battaglia. I dubbi più cospicui ed interessanti sono stati relativamente alla provenienza della disponibilità, alla loro destinazione e alla gestione. "Si tratta di una disponibilità dovuta agli accertamenti di entrate" ha detto l'assessore Pietro Moro. "La destinazione è su un certo numero di capitoli che attendevano d'esser finanziati a causa di un errore materiale nella assegnazione sul bilancio". Ma, non si è avuta la necessaria chiarezza. Con un incipit che ha fatto innervosire tutti, dando dell'ignorante a chi era intervenuto per chiedere ragione dell'operazione, non ha risposto, per ciò che ci è parso di capire e per ciò che riteniamo importante, su due punti: - l'errore materiale, che riteniamo, invece, fosse stato necessario; - la destinazione di alcune cifre. L'errore, consiste nel fatto che il milione di euro già a bilancio fosse stato assegnato ad un capitolo che lo destinava alla ricapitalizzazione delle partecipate, e Dio solo sa quanto queste ne avrebbero bisogno! Ma, usarlo per tale scopo, comporterebbe uno "sforamento" del patto di stabilità, la regola di gestione che è stata data ai Comuni per contenere le spese. "Ci chiediamo come sia possibile, ad esempio, che Ama debba ricevere quasi il doppio dei fondi per il riscaldamento dei palazzi comunali con un inverno che è stato mite", accusa Ferretti. Contestato anche l'incremento di 50mila euro per spese legali. Alla delibera non è allegato nemmeno un documento Ama che giustifichi le variazioni. Patrizia Mura: "Siamo quasi alla fine dell’anno. Questi soldi sono arrivati? La ragionevole certezza di avere questi denari si è tradotta in vera certezza oppure dobbiamo scoprire che le stime erano fantasiose e che non si sono concretizzate?".Non lascia nemmeno nel non detto l'interesse apparente che l'amministrazione mostra per i cittadini: "Una stima che non fa i conti con il disastro che tutte le famiglie stanno subendo per effetto della crisi e che non darà nessuna certezza di incassare le cifre stimate". Anche De Vecchi ha espresso dubbi sulla destinazione di una ingente parte dei contributi al sociale su politiche decise dalla precedente amministrazione, senza discussione in aula per una verifica della volontà politica. Insomma, siamo ancora nella fase di studio... Abbiamo due Aziende Partecipate di cui sappiamo TUTTI pochissimo. Non è dato sapere niente di API, nonostante continue richieste al Comune o all'Amministratore Fallimentare. Della società AMA invece abbiamo poca visibilità perchè tutte le sue “figlie” (Sfera, Miogas, Arco, Rete, etc.) NON sono visibili al COMUNE e al Consiglio Comunale. Siamo convinti che con lo strumento della reale Trasparenza nella gestione della proprietà pubblica si potranno raggiungere traguardi ora impensabili. Le esperienze di liste civiche sul territorio nazionale, in particolare con riferimento a quelle a 5 Stelle, hanno dimostrato che anche in situazioni disperate come quella di Parma è possibile recuperare velocemente risorse da impegnare nelle situazioni critiche. Nell'immediato si è ovviamente condizionati dalla disastrosa gestione economica e di risorse umane delle amministrazioni clientelari di questi anni, con condizioni che comporteranno importanti sacrifici. Sarà nostro dovere, anche in collaborazione con i Consiglieri di altre forze politiche che vorranno supportarci, sviluppare incontri e/o dibattiti che permetteranno (ci auguriamo) un confronto ed una ricerca di soluzioni sostenibili E’ noto il “rapporto privilegiato” del Movimento 5 Stelle con la rete, ma nel nostro contesto, essa non raggiunge tutti. Quali strade e strumenti ritenete di utilizzare per comunicare con i cittadini su ciò che avviene in Consiglio e per raccogliere opinioni e proposte da portare in Comune? Rozzano è una realtà molto complessa e diversificata nella tipologia di cittadini e nel contesto abitativo. E' indubbia l'importanza di far arrivare ai cittadini un'informazione alternativa a quella di sistema, una fonte di dati e riflessioni che possa dare una visione diversa e non filtrata dei problemi della città e del territorio A tal proposito ci preme sottolineare che come MoVimento 5 Stelle abbiamo proposto in Comune di adottare uno strumento di comunicazione diretta e trasparente tra cittadini ed amministrazione che ci è stata bocciata. Vediamo ed apprezziamo lo sforzo di alcune figure politiche nello sviluppo di un giornale a diffusione territoriale come Piazza Foglia. Nel nostro ambito benchè forza che non dispone di nessuna forma di sostenimento (se non le donazioni degli attivisti e simpatizzanti) continueremo a fornire informazioni ai cittadini principalmente con il contatto diretto tramite i tanti banchetti pubblici organizzati sul territorio, nostro punto di forza che ci ha consentito di raggiungere brillanti traguardi, dove distribuire un giornale che dia conto dell’operato dei nostri portavoce, e con l'organizzazione di eventi ed incontri tematici informativi che possano raccogliere l'interesse della gente. Inoltre stiamo lavorando anche ad una mozione per la trasmissione in streaming di tutti i consigli comunali Ottobre 2014 N° 3 5 Centro… di gravità pemanente Segue dalla prima... mune, gli assi urbani che tagliano il "Villaggio" e la parte centrale della città - via Roma/Mimose e viale Lombardia - sono vive e "abitate", ma più ci si avvicina al cuore, più questa vita non trova spazi adeguati, una piazza vera, riconoscibile per il suo disegno e le sue funzioni, identificata da tutti cittadini come il cuore urbano della comunità. La ricostruzione del centro urbano di Rozzano deve acquistare e conquistare la priorità politica e di programma che le compete e noi mettiamo le nostre pagine al servizio di questo obiettivo. E' degli anni '80 un concorso per idee sulla sistemazione del centro cittadino; nel 2003 venne elaborato il "Progetto Centro" che poi fu ripreso e integrato nel PGT del 2012. Ma noi crediamo che, se si vuole produrre un vero "luogo comune", la cui bellezza è condivisa e riconosciuta, bisogna ripartire da chi abita questi spazi, coinvolgendo e ascoltando, informando e facendo partecipare la città. Facendo i conti con questi tempi grami di crisi e scarsità di risorse, pensiamo che si debba cominciare da qui: ascolto e partecipazione. Si dovrà fare la fatica di rinunciare ad un'immagine "trendy" - ma non è affatto detto! - uscita magari dalla matita di qualche archistar, per coinvolgere e convincere. Soprattutto si dovrà fare la fatica di non seguire la strada degli scambi politico affaristici, magari adducendo la massima che il fine giustifica i mezzi! Noi continuiamo a sognare una "grande" Rozzano, in cui ogni frazione trovi la sua "piazza" e la città un centro vero e nuovo… e questo è un programma politico. AMA - Dal bilancio 2013 rileviamo un indebitamento finanziario netto (PFN) di 13 milioni di euro, il risultato consolidato di 733mila euro non tranquillizza, anche perché è al netto di operazioni straordinarie come la vendita della partecipazione nella RSD Sansone per un importo equivalente. Si tratta di una società fortemente sotto capitalizzata, con un rapporto tra mezzi propri e debiti sproporzionato e tale da non garantire un rientro se non con un apporto di capitale importante da parte del socio. Questo mette in forte dubbio la sostenibilità finanziaria della società. Inoltre anche il rapporto tra l’attivo ed il passivo circolante indica che la società ha scarse capacità per pagare i debiti a breve e deve usare la cassa per poterli ripagare. Ecco perché la selezione dei nuovi componenti del Cda è sintomatica della volontà di non volersi avvalere delle competenze locali, ma solo di inutili comparse. La richiesta di "due diligence" alla società KPMG è una buona notizia non solo per le banche, che finalmente ci capiranno qualcosa, ma anche per la città. PARTECIPATE NEWS Ama e le sue sorelle API - All’approvazione del bilancio 2013, maggio, Api aveva decreti ingiuntivi da parte di molte società,.Alcune hanno proceduto al pignoramento di mezzi e macchinari, altre hanno fatto si che si arrivasse al blocco dei conti correnti MPS, BPM e dei crediti Ama e Comune di Rozzano.... Ecco i problemi degli stipendi dei lavoratori. Il risultato 2013 è stato negativo per ben 3,8 milioni, con debiti per 48 milioni di euro, di cui 37 con le banche. Il giudizio del Collegio sindacale: "La situazione finanziaria è insostenibile e tende a peggiorare in seguito ad una gestione economica negativa e dalla dimensione dei debiti. A nostro parere [...] la società non è più in grado di garantire la continuità dell'attività aziendale". Intervista ad un aderente al Sindacato Inquilini Casa e Territorio Emergenza casa. Il punto di vista del sindacato Mauro Valenti B runo mi ha invitato per un caffè, ci sono andato. Abita nel quartiere ALER nel centro di Rozzano. L'aspetto è quello dei grandi quartieri periferici di Milano. Giunto nell'appartamento mi riceve sorridendomi. "Sono stato al presidio la scorsa settimana, dormendo fianco a fianco con persone che non avevo mai visto. Abbiamo passato insieme due notti sotto la pioggia all'aperto. Tra tutti ero quello più fortunato. Una casa almeno io ce l'ho". I dati che il SICET fornisce sono allarmanti. Solo per la provincia di Milano si parla di: - oltre 12 mila sfratti (di cui l'80 % per morosità) - oltre 23 mila famiglie collocate in graduatorie in attesa di una casa popolare In queste condizioni, per una famiglia bisognosa aspettare l'assegnazione di un appartamento in tempi medi è del tutto illusorio, per fare un esempio a Milano sono stati assegnati tra gennaio e marzo di quest'anno solo 90 alloggi. Continua Bruno "Ieri in metropolitana ho incontrato IPOD da 800 euro, Mercedes e vestiti firmati. È vero che l'ALER per anni ha svenduto gran parte del proprio patrimonio ed è anche possibile che i proprietari di oggi siano diversi dagli affittuari di ieri, però questo mi sconcerta: questi alloggi sono stati costruiti con i soldi di tutti i lavoratori per essere destinati agli impiegati, agli operai e alle loro famiglie non per favorire speculazioni economiche! Dobbiamo insistere su questo. In provincia di Milano ci sono più di 13.000 alloggi sfitti dei quali più di un terzo sono occupati da famiglie in stato di necessità, gente che per intendersi, se non occupava, avrebbe dovuto dormire sotto un ponte con i propri figli." "Però" -faccio io- " il governo recentemente ha approvato il cosiddetto 'piano casa' per fronteggiare questa emergenza. Con questa Legge ci sarà un forte recupero degli alloggi e delle case popolari (DECRETO-LEGGE 28 marzo 2014, n. 47 Misure urgenti per l'emergenza abitativa, per il mercato delle costruzioni e per Expo 2015 approvato con la legge di conversione del 23 maggio 2014, n. 80 nda)" "lo scopo della Legge" risponde Bruno "è quello di ristrutturare appartamenti per poi venderli. L'aspetto sociale conta poco o nulla. Per farti un esempio sono stati stanziati 400 milioni per ristrutturare e mettere sul mercato gli appartamenti mentre l'articolo 1 prevede uno stanzia- Auto e Servizi Officina e Servizi Auto con/senza Conducente - Auto per Cerimonie - Noleggio Camper/Furgone - Minivan MiniBus - Bus Granturismo - Trasporto e consegna Plichi e servizi Postali Elettrauto Gommista Impianti Metano/Gpl Ganci traino Veicoli nuovi / usati Soccorso Stradale Revisioni mento di circa 240 milioni in 7 anni per i cosiddetti ‘morosi incolpevoli' ovverosia coloro che improvvisamente non possono più pagare l'affitto, ad esempio perché in famiglia è stato licenziato il padre e/o la madre; solo 15 anni fa questo fondo era di circa 300 milioni l'anno! Con i licenziamenti più che triplicati la cifra stanziata sfiora il ridicolo. Infine parliamo di quelle famiglie costrette ad occupare una casa, persone che non riescono a raggiungere la fine del mese. Chi occupa abusivamente una casa, anche se vuota, non può ottenere la residenza e neanche l'allacciamento di luce e gas. Agli abusivi gli verrà negata per 5 anni la possibilità di essere inseriti nelle liste per l'assegnazione di case popolari." "Ma quali sono le vostre richieste" "la garanzia di un alloggio alla famiglia sfrattata prima dell'esecuzione; il rapido e pieno utilizzo degli alloggi pubblici sfitti che risultano essere circa 10.000 ed il ritorno di un sistema a canone sociale, sono alcuni punti da eseguire prioritariamente" mi risponde "Siamo in una situazione di estrema emergenza. Le notizie che ci giungono sugli sfratti a Roma e Firenze sono preoccupanti, probabilmente questa prassi si estenderà in tutta Italia" Un po' sconcertato saluto Bruno, raggiungo la mia auto, ed a fatica, riesco ad uscire dal posteggio per lasciare il posto ad un SUV che sta pazientemente aspettando in seconda fila. Via Mimose 17—Rozzano Via A. Volta 5 — Rozzano Via A. Volta 5 — Rozzano MAIL: info@grupposervizitalia.it WEB: www.grupposervizitalia.it uno dei miei compagni del presidio, chiedeva, ai passanti, di essere aiutato, con il cappello in mano. In questi anni è difficile mantenere un posto di lavoro soprattutto se hai superato i 40 anni e se non ci sono altri redditi in famiglia la situazione si fa tragica" Dai dati del Ministero dell'Economia e delle Finanze risulta che il Comune di Rozzano abbia il reddito procapite più basso della cintura milanese (20.777 euro). "Questi palazzi erano destinati ai lavoratori ed alle loro famiglie: sono costruiti in economia, sono prefabbricati tenuti su in qualche modo, e la struttura rischia di logorarsi in pochi anni, il sistema di riscaldamento è vecchio, costituito da una serpentina che riscalda i piani alti e mantiene freddi quelli bassi, in inverno noi (Bruno abita al 5° piano) andiamo in giro con la canotta. Questi palazzi dovrebbero essere ristrutturati da cima a fondo! L'ALER non interviene quasi più, non ha più un soldo eppure per avere assegnato una casa in questa zona ci vogliono anni". "Detto questo" continua "è vero, comunque, che lo status di chi abita in queste case non è più esclusivamente quello del 'proletario'. Non sono pochi quelli che girano con I magazzini fatiscenti della cascina Follazza da cui API è stata sgomberata Viaggi e Servizi - Biglietteria Aerea/Marittima/Ferroviaria/ Autolinee Marino/Alberghi- Viaggi di Gruppo/ Individuale/- Viaggi incentive- Crociere Vacenze Studio - Congressi - Turismo Religioso - Circuito Booking Show- Circuito Viva Ticket Gruppo Servizi Italia TEL: +39 02 89367194/5/6 FAX: +39 02 40044796 CEL: +39 345 1760000 4 Ottobre 2014 N° 5 Prosegue il dibattito sulla scuola Rozzano: scuola, comune e territorio, un modello che non c'è più Claudia Capurso overno che viene riforma della scuola che trovi. Non fa eccezione il governo Renzi anche se, più precisamente, la chiama "patto educativo per la buona scuola" e promette 150.000 assunzioni con le quali operare la rinascita della martoriata scuola italiana. Sempre che trovi le risorse. Sì perché la furia demolitrice delle Ministre Moratti prima e Gelmini poi hanno fatto a pezzi quello che era stato il fulcro dello sviluppo dell'Italia del dopoguerra: l'istituzione della scuola di base obbligatoria e uguale per tutti. Le conseguenze di questa politica devastatrice nella scuola dell'obbligo (per non parlare delle superiori) sono sotto gli occhi di tutti: la fine del tempo prolungato nelle medie, lo svuotamento del tempo pieno nelle elementari, l'azzeramento dei laboratori didattici con le figure professionali che ne permettevano il funzionamento e con essi della progettualità didattica e dell'innovazione, gettando la classe docente nella demotivazione e depressione economica e professionale. L'intento -non pienamente riuscito- era quello di approntare un G doppio canale di istruzione: quella privata. per chi se la poteva permettere, con cospicui finanziamenti pubblici e detrazioni fiscali e quella pubblica, per i "poveretti", relegata a gestione sociale di tutte le emergenze del Paese. Dato che i finanziamenti alla scuola privata sono ancora cospicui mentre quelli alla scuola pubblica sono al lumicino ci si chiede se non sia il caso di rivedere il modello... Il blocco dei finanziamenti ai Comuni inoltre ha poi "chiuso il cerchio", dato che molti finanziamenti alle scuole venivano proprio dai Comuni per quel Sistema Integrato dell'Istruzione Stato Enti locali tanto sbandierato fino a pochi anni fa e che gli anni recenti hanno messo nel dimenticatoio. L'intento, dicevamo, non è del tutto riuscito, ma risalire il baratro in tempo di crisi economica non è sicuramente facile, anche perché, non dimentichiamo, al di là delle parole la scuola non porta voti elettorali e la sperimentazione e l'innovazione sono per lo più invise ai politici che spesso se ne escono con risibili proposte come l'inserimento nella scuola di quanto già esiste da decenni (pensiamo alla ed. civica o convivenza civile e adesso all'inglese nelle elementari, già obbligo da anni!) Al di là delle parole si è fatto proprio il contrario di quello che una società sempre più complessa come quella attuale richiede e cioè fornire strumenti metodologici e conoscitivi piuttosto che nozioni, riuscendo così a formare giovani in grado di utilizzare le incredibili opportunità che offre l'informatica e il web con i suoi motori di ricerca, da protagonista - critico e non da utente succube e passivo. La scuola delle tanto sbandierate competenze, ha partorito il topolino del ritorno ai voti (che sicuramente non possono valutare competenze e saper fare); la contemporanea riduzione, di fatto, dei laboratori ha messo fine all'informatica e alle attività orientative e tecnico-scientifiche; la riduzione del tempo scuola (incurante dei ben noti tempi di apprendimento degli allievi), ha di fatto impedito quel potenziamento linguistico (il famoso inglese) e informatico che a parole si dice di voler perseguire. La strada maestra invece è proprio quella di ripartire dall'immenso patrimonio di progettuali- Enrico Berlinguer a Rozzano: dal ricordo di una sua visita nel 1982 al dibattito sulla suo lascito di idee La ricca eredità (politica) O rganizzata dai Circoli ARCI locali e dalla Fondazio ne “Elio Quercioli” di Milano si è tenuta venerdì 3 ottobre in “Cascina Grande” una tavola rotonda sulla figura di Enrico Berlinguer a trenta anni dalla morte. Il dibattito è stato preceduto dalla proiezione di un filmato datato febbraio 1982 e da alcune interviste ai protagonisti della giornata che vide l'allora segretario generale del P.C.I. far visita a Rozzano per l'inaugurazione della Sezione “Giorgio Amendola”. L'incontro è stato aperto dal saluto della Sindaca di Rozzano Barbara Agogliati e dagli interventi di Antonio Lo Preiato, Domenico Ioppolo, Massimo D'Avolio e Carlo Ghezzi, già Segretario della Camera del Lavoro di Milano. Vivace il confronto che ne è seguito che, partendo da considerazioni sull'azione politica di Enrico Berlinguer legata a quel momento storico (questione morale, austerità, esaurimento della spinta propulsiva della rivoluzione d'Ottobre”), si è trascinato fino all'attualità, con riferimenti alla crisi economica e sociale e alla necessità di mantenere viva la difesa dei diritti faticosamente conquistati dai lavoratori. Circa l'eredità politica lasciata dall'uomo, il pensiero prevalente è che nessuno se la sia meritata, né sul piano politico, né sul piano ideale, né tanto meno sul piano morale. Un'interessante serata che, di converso, ha messo in rilievo la ormai scarsa attitudine e volontà delle forze politiche locali ad organizzare iniziative e dibattiti di qualche spessore, al fine di sollecitare l'aggregazione della cittadinanza anche attorno a tematiche meno strapaesane. Ottimo il lavoro di ricostruzione filmografico e fotografico curato da Fiorella Imprenti, purtroppo scarsa la partecipazione di pubblico, probabilme n t e d o v uta all'assenza di pubblicità data all'evento. tà, dalle esperienze di ricerca e didattica sul campo che la scuola agente con i suoi docenti e il suo personale, ha costruito negli ultimi quarant'anni e che sicuramente non è del tutto disperso . A questo proposito il ricordo va agli anni esaltanti trascorsi nelle scuole rozzanesi con una generazione di docenti motivati, disposti a mettersi in gioco e che, lavorando insieme ("in rete" si direbbe oggi), ha dato vita ad un sistema scolastico all'avanguardia. La creazione del tempo pieno nelle elementari e del tempo prolungato nelle medie, la diffusione delle scuole materne e degli ottimi asili nido, hanno fornito risposte di qualità ai bisogni formativi di un'utenza variegata come quella di Rozzano; l'introduzione dell'informatica già negli anni '80, dell'educazione ambientale e i progetti di avvio alla lettura ed educazione alla legalità hanno consentito la costruzione di una didattica moderna adeguata ai bisogni formativi emergenti. Ma soprattutto il modello scolastico rozzanese si qualificava per un rapporto originale e costruttivo con l'Ente locale; la costituzione di laboratori comunali con personale scolastico, luoghi di ricerca didattica, la collaborazione intensa tra mondo della scuole e sistema bibliotecario, di stimata qualità, sono state esperienze originali riconosciute anche in ambiti scolastici extracomunali. Si cementò via via un tessuto culturale fertile che stimoló il radicamento sul territorio di docenti motivati, che scelsero di lavorare stabilmente a Rozzano e di raccogliere la sfida di un bacino di utenza spesso complesso e difficile. Si costituì nei fatti, in ogni scuola, quell'ossatura portante di professionalità unica garanzia contro i danni causati dalla mobilità dei docenti. E per finire vorrei ricordare una persona a cui il mondo della scuola rozzanese deve molto: Lidia De Grada, assessore all'istruzione nei primi anni' 70, con il mitico sindaco Foglia. A lei si devono le fondamenta della scuola dell'obbligo a Rozzano non solo per i finanziamenti che riusciva a trovare per le scuole e per i docenti innovatori e per la creazione di asili nido all'avanguardia, ma soprattutto per la politica di aggregazione dei docenti più attivi dei vari ordini di scuola mettendo le basi di quella rete che consentì poi di uniformare in tutte le scuole progetti e sperimentazioni. Negli anni 70, in tempi di boom scolastico e con le scuole ancora in costruzione, quando forti erano le spinte per utilizzare tutti gli spazi laboratoriali e le aule speciali pur di sventare i doppi turni, si devono proprio alle sue battaglie la conservazione di tutte le strutture scolastiche che consentiranno poi una didattica moderna. Parlare oggi di queste esperienze, anche guardando alla realtà rozzanese, sembra di parlare di un altro pianeta, in cui la crescita culturale e sociale delle popolazioni e la formazione delle classi dirigenti sono veramente i baluardi della società civile. L'augurio è che la scuola italiana e il sistema dell'istruzione nel suo complesso riacquistino la stessa centralità. Magari proprio a partire da Rozzano, da un rinnovato impegno politico-amministrativo, che imprima una svolta alla china su cui ci si è incamminati negli ultimi anni. (*Insegnante nelle scuole di Rozzano, successivamente Dirigente Scolastico a Milano) Ottobre 2014 N° 5 5 SPICCIOLI DI CRONACA Fatti, fatterelli e curiosità dalla nostra città Fiordaliso sponsorizza le manutenzioni scolastiche Uno sportello per le difficoltà 9 settembre - Con la Delibera della Giunta Comunale approvata all’unanimità, il Comune di Rozzano e la Fiordaliso S.p.a hanno definito un accordo di sponsorizzazione per alcune aree del territorio al fine di riqualificare e rendere sempre più vivibile la nostra città; la Fiordaliso S.P.A si è infatti impegnata a versare 60.000€ in 5 anni per la gestione di Piazza Fontana a Quinto de’Stampi , nonché a sovvenzionare interventi di manutenzione presso le scuole materne di Via Piave, Via Roma, Via Gramsci, Via Rododendri , Via Lillà, Via Liguria, le elementari Cervi e di Via Milano, le medie di Viale Liguria fino alla concorrenza di 120.000€; nel conteggio dovrebbero ricadere anche operazioni riguardanti il manto stradale in Via Curiel e in Via di Vittorio. Primo giorno di scuola a Gaza 14 settembre - Vi ricordate la struttura “Terra dei Bambini”, centro d’infanzia finanziato dall’ONG rozzanese “Vento di Terra” distrutta durante gli scontri nella Striscia di Gaza? Ecco, il 14 settembre, sebbene con due settimane di ritardo, anche lì è ricominciato il nuovo anno scolastico e i bambini sono stati accolti nel Municipio del villaggio di Um Al Nasser in attesa che le strutture scolastiche vengano ripristinate. Un barlume di speranza e di normalità in un paesaggio tragico. 11settembre — In seguito all’apertura di fondi regionali per contrastare l’emergenza abitativa e sostentare le famiglie in grave disagio economico, si è istituito a Rozzano uno Sportello Affitto , "Emergenza abitativa: sostegno alle famiglie in grave disagio economico per il pagamento dell’affitto”. A tale contributo potranno accedere dal 15 settembre al 31 ottobre i soggetti con un valore ISEE-fsa non superiore ai 9.500€ (sono compresi anche i nuclei familiari con due pensioni al minimo) . La Strampallazza in Cascina Grande 20 settembre - Nella splendida luogo anche un Laboratorio di cornice della Cascina Grande di Rozzano Vecchio si è tenuta la 2^ Musica elettronica, proposto dall’Associazione Culturale ed edizione della “Strampallazza, gara podistica amatoriale strutturata in Artistica 51beats, per avvicinare un pubblico sempre più vasto ai vari tre percorsi a scelta (4, 10 e 13,5 km) con cui si è salutato l’ultimo aspetti di questo genere musicale ( composizione, ma anche esibizio- giorno d’estate. Durante l’evento, ni e metodi alternativi di auto- patrocinato dai Comuni di Rozzano e Zibido san Giacomo, ha avuto produzione) di norma poco esplorato. Rozzano capitale del blues... 26 settembre – Dopo il Rozzano Blues Festival, tre giorni di musica organizzata in Cascina Grande alla fine di Giugno, per cui dobbiamo ringraziare l’instancabile Fabrizio “Bighouse” Villa, allo spazio Aurora abbiamo assistito ad una grande serata blues di beneficenza per l’A.I.A.S., onlus che si occupa della salute e della qualità della vita per i diversamente abili. Hanno suonato: Francesco Piu dalla Sardegna, uno dei più originali chitarristi e bluesman italiani, il Mississippi Juke Joint Combo, ensemble milanese di blues dal sapore fifties, e il duo Dodo “Harmonica” Kid e Fabrizio Canale da Torino, che hanno coinvolto e trascinato il pubblico con incalzanti ritmi da profondo delta. Per tutto il mese di ottobre inoltre proseguono le jam blues del venerdì alla Cascina Grande, organizzate da “Rozzano in blues”. Rozzano capitale del “Delta del Naviglio”! Vuoi la pace? Pedala... Presidio sotto il palazzo della Regione 3 ottobre – Cittadini di Rozzano in prima fila al presidio promosso dall’associazione Coordinamento Abitando ERP sotto il palazzo della Regione Lombardia, per protestare contro i ritardi nel pagamento delle Autogestioni, contro la vendita del patrimonio ALER, per lo smantellamento dei ponteggi in via Mimose e tante altre cose… In ricordo di Vittorio Arrigoni 5 ottobre - Al campo sportivo di viale Lazio, si è tenuta la prima edizione della Giornata di Sostegno al popolo Palestinese in ricordo di Vittorio Arrigoni, pacifista lombardo ucciso dagli israeliani a Gaza nel 2011. Musica con la partecipazione della “Banda degli ottoni”, e giovani Hip Hoppers, e torneo di calcetto. Stand con raccolta fondi, panini autorpodotti e interventi di approfondimento sulla situazione mediorientale. 28 settembre - Grande successo per la Biciclettata tra i comuni per la pace, promossa dalle ACLI Milanesi e dal Coordinamento La Pace in Comune. Per i pedalatori di Rozzano l’appuntamento è stato in Piazza Foglia alle 10 per il percorso arancione – come il colore della maglietta da indossare – che lungo la via Chiesa Rossa ha confluito verso Milano raggiungendo Piazza Duomo. 6 Ottobre 2014 N° 5 Le contraddizioni del Piano di Governo del Territorio, che parla di “consumo di suolo zero” e prevede di costruire anche sui campi di calcio! PGT: si scrive “Area di Trasformazione”, ma si legge nuova edificazione DMG 1 907.559 è una cifra considerevole qualsiasi sia l’unità di misura che la contraddistingua. Se fossero Euro, farebbero la felicità di qualcuno. Se fossero chilometri lineari, sarebbe la distanza pari a circa 47,5 volte il giro della terra percorrendo l’equatore. Se fossero chilometri quadrati sarebbero l’equivalente di circa 267 campi da calcio regolamentari. Potremmo cercare altre unità di misura ed andare avanti con le comparazioni ed ammetto che potrebbe essere un gioco divertente (almeno per qualcuno), ma la cifra in questione ha come unità di misura il metro cubo e nello specifico si tratta della dimensione delle possibili nuove edificazioni che il Piano di Governo del Territorio (PGT) approvato nel dicembre del 2012 prevede per la nostra città. Continuando col gioco delle comparazioni possiamo immaginare 1.907.559 metri cubi come, metro più metro meno, 114 edifici della dimensione media di un palazzo Aler da 9 piani, del tutto simile a quelli che costituiscono il nostro centro città. Quest’ultima comparazione ci consente di meglio immaginare l’entità del possibile impatto che il PGT potrebbe avere sulla nostra città. Il PGT è lo strumento di programmazione urbanistica di cui un Comune deve obbligatoriamente dotarsi nel quale si definiscono strategie e indicazioni che formeranno il futuro urbanistico della città. Più semplicemente dove e come si può costruire o rinnovare l’esistente. Questi 1.907.559 metri cubi di nuova edilizia che il PGT ci prevede andranno a collocarsi in 42 aree. In particolare più di 1.200.000 metri cubi potrebbero realizzarsi in 6 particolari aree della nostra città definite dal PGT Aree di Trasformazione. Una di queste è l’area Cabassi vicino al Naviglio Pavese (denominata “Città Nuova” che potrebbe contenere l’equivalente a 58 palazzi tipo Aler), ora area agricola di particolare pregio paesistico ed ambientale. Altre aree si trovano: in via del Volontariato (dietro all’Istituto Calvino, con l’equivalente di circa 8 palazzi tipo Aler); nell’area adesso occupata dal Cinema Fellini (con l’equivalente di circa 1 palazzo tipo Aler ma di 5 piani); nell’area oggi occupata dai campi sportivi in viale Campania (con l’equivalente di circa 3 palazzi tipo Aler); un area libera a Pontesesto (con l’equivalente di circa 2 palazzi tipo Aler); in fine il centro città, ma per questa area va fatto un discorso a parte. In altre aree della città prevalentemente situate tra Valleambrosia e Quinto de Stampi ricadrebbe la restante volumetria e il panorama che si prospetta potrebbe essere ad esempio quello di una città dove interi comparti produttivi vengono sostituti da interventi residenziali e qualche negozio. Ma diamo uno sguardo a ciò che succede ai nostri vicini di casa. Un rapido sguardo al PGT di Milano, criticato per le volumetrie spropositate che prevedeva (fortunatamente ridimensionate dall’attuale amministrazione), individua come Ambiti di Trasformazione quelle aree che in un passato non troppo remoto erano sede di complessi industriali o di uffici che si trovano ora dismessi o sottoutilizzati. Per questi si prevede un diverso RI-UTILIZZO e un’area già edificata torna a nuova vita. Si tratta nella maggioranza dei casi di aree di proprietari privati che, in accordo con l’amministrazione comunale, definiscono nuove parti di città. Nel nostro caso queste aree sono, ad esclusione dell’area già citata Cabassi, tutte di proprietà pubblica e in larga misura libere e/o non utilizzate e per un PGT che dichiara, almeno nelle intenzioni, un approccio progettuale “volto al riutilizzo dei suoli già urbanizzati, …”, pare di fatto una contraddizione. A questo punto attendiamo che quanto indicato nel programma elettorale della “nuova” Amministrazione, ovvero “di tenere fermo il principio del consumo di suolo zero per tutti gli spazi non urbanizzati o non già resi urbanizzabili”, si avveri. Ciò può avvenire solo rivedendo il PGT con la seria intenzione di diminuire le volumetrie ed i suoli edificabili, ma anche ricontrattando la destinazione dell’area Cabassi. L’obiettivo deve essere quello di evitare un’urbanizzazione continua che segue la logica dell’espansione e preferire invece la logica che associa spazio costruito, popolazione e infrastrutture con una buona dotazione di spazio aperto naturale per consentire di migliorare la qualità della vita e la vivibilità della nostra città. COME ERAVAMO 1971 - Il monumento ai Caduti che si trovava davanti alla Parrocchia S. Ambrogio a Rozzano vecchio. L’evento era l’occasione per il conferimento dell’onorificenza di Cavaliere di Vittorio Veneto ai reduci della prima guerra mondiale. INVIATECI LE VOSTRE FOTO CHE CI RICORDANO “COME ERAVAMO: FATTI, PERSONE E LUOGHI. Ottobre 2014 N° 7 5 POSTA E INTERVENTI Scrivete a posta@piazzafoglia.it Galeotto fu il voto Leggo sul numero 4 del periodico “Piazza Foglia”, l’intervista rilasciata dal consigliere comunale Guido De Vecchi, circa il conflitto di interessi nel quale si ritroverebbe l’attuale Sindaco. Pur essendo indispensabile che un consigliere comunale esperisca tutte le verifiche possibili prima di esprimere un voto, e pur vero che proprio stanti i doverosi accertamenti di fatti e documentazione circolanti, le motivazioni per esprimere un voto diverso da quello dichiarato, sarebbero state ampiamente giustificate. Non ho prove, non conosco fatti tali da indurmi a puntare il dito nei confronti del Sindaco, pertanto mi limito a valutare le informazioni addotte dallo stesso Direttore Responsabile del periodico “Piazza Foglia”, per esprimere qualche perplessità circa la posizione espressa dal rappresentante in consiglio comunale di 6Rozzano e SEL. Saluti. Nicola Calembo Al di là del fatto specifico, resta aperta (si potrebbe dire spalancata,), la questione del conflitto di interessi, che riguarda estesamente il ceto politico amministrativo di Rozzano: dai più alti scranni assessorili, ai banchi del consiglio, sino alle seggiole dei vari consigli di amministrazione delle Aziende Partecipate. E’ più che mai urgente – ne va della fiducia, almeno quella che rimane, dei cittadini nelle istituzioni – che l’etica pubblica ritrovi la via del palazzo e servono segnali forti ed evidenti da parte di chi amministra la città. Noi non crediamo alle inquisizioni, agli autodafé, ai politici-missionari, ma pensiamo a chi fa politica come ad uno di noi, con la propria storia, il corollario di interessi, bisogni, desideri… ma con la consapevolezza che la scelta fatta – essere portatore di un progetto, rappresentare, governare – implica la necessaria assunzione di un codice etico senza il quale si perde ogni credibilità e autorevolezza… e passi per quella personale, ma qui ci va di mezzo la democrazia! E su questo credo proprio che il consigliere De Vecchi sia d’accordo con noi! Spari nel Parco delle Rogge Mercoledì 24 settembre durante la mia corsa mattutina attraverso il Parco le Rogge, una vera oasi di natura immersa nel comune di Rozzano, che di norma regala per appassionati dello sport e famiglie, la possibilità di rilassanti passeggiate, sentii l’assordante rumore di una decina di spari di quello che poteva sembrare un fucile. Quel soleggiato mattino mi regalò un panorama mozzafiato; raggi del sole che scaldavano l’ambiente, acqua del fiume fiammeggiante dal sole, uccelli in un armonico volo dai movimenti ritmici e maestosi. Un’atmosfera mozzafiato spezzata dagli spari del Signor “X” che senza riguardo cominciò la propria stagione di caccia. Rimasi perplessa guardando una segnaletica con scritto “DIVIETO DI CACCIA”, per non rischiare di essere colpita da questo/i individuo/i negligente/i decisi di interrompere la mia passeggiata e di tornare a casa. Ho provato un dolore profondo verso gli “animali” oggetto della caccia e pensai quanto fosse pericoloso non rispettare i periodi di caccia, anche perché quel parco è frequentato da mamme con i loro figli, anziani, e persone che portano a passeggiare i propri cani e che come me, amano le passeggiate ammirando le bellezze che ci regala ogni giorno l’universo. Ivonne Del Carmen Rosas Gentile Signora Ivonne altri cittadini hanno segnalato spari e passaggi di cacciatori nel Parco delle Rogge. Il divieto di caccia che pure vige nel parco, smette di avere effetto appena fuori dalla sua area, nei ritagli di campagna tra Rozzano, Basiglio e Zibido, rischiando di vanificarne l’effetto anche dentro il Parco. Ritengo che la caccia sia una pratica barbara e arcaica, incompatibile con i nostri tempi, le nostre sensibilità e la necessità di difesa e affermazione dei diritti del vivente, umano e no. Trovo poi assolutamente incomprensibile, tragicamente ridicolo, che qualcuno si aggiri tra i condomini, le villette, le strade e quel po’ di campagna che resta ai margini della città, imbracciando un fucile pronto far fuoco su fagiani, conigli… e magari nutrie, come si trattasse di un’epica lotta per procacciarsi il cibo in una natura selvaggia. Bé costui ha seri problemi… si faccia vedere da un buon analista! Intanto, sperando che guarisca, sarebbe opportuno estendere i divieti e vigilare sulla loro applicazione. Cordiali saluti Quel tram chiamato desiderio Egr. Direttore, l'argomento è diventato una telenovela, tanto si sta protraendo negli anni il sofferto prolungamento della linea 15 a Rozzano, ma è spontaneo chiedere a chi potrebbe sapere di più sulla faccenda che non il cittadino che a fine luglio 2014, forse i primi di agosto, vedeva ancora delle attività in corso sul cantiere, ma che con il ritorno dopo la pausa estiva ha constatato invece esserci il deserto. Devo dedurre che per la seconda volta i lavori sono stati affidati da MM (Metropolitana di Milano) ad un' impresa incapace di sopportare l'onere tecnico o economico (forse entrambi) insiti nel contratto sottoscritto? Tralascio le solite domande che sorgono in questi casi, ormai troppi in Italia, tanto che sono diventati una consuetudine o quasi. Mi sbaglio? Spero tanto di sì, auspico che i lavori siano nel frattempo ripresi e che continuino spediti e ben fatti fino al compimento. In caso contrario, oltre a soffrire della mancanza di un'infrastruttura utile e attesa, avremmo la nostra città con la viabilità di zona sconvolta per almeno altri 12 - 15 mesi e lo dico per difetto - prima che rispunti una terza ditta che continui e, sopratutto, finisca l'impresa che rischia di eguagliare per durata, ma non certo per entità d'opere, la famosa fabbrica del Duomo. Cordiali saluti Alberto Poluzzi Gli operai al cantiere in attesa degli sviluppi Gentili Signori, dopo aver inutilmente bussato ( via e.mail) alle porte del nd. Sindaco e dell'assessore alla viabilità, senza esito, vi chiedo se avete notizie in merito ai lavori fermi ormai da 2 mesi. Noi cittadini interessati dal cantiere siamo esasperati per essere ostaggi di un cantiere infinito Cordiali saluti. G. Lavazza Gentili Lettori, quest’opera “titanica”… per i tempi di realizzazione, annunciata circa 10 anni fa, avrebbe dovuto, a detta dei responsabili, concludersi entro l’anno in corso con successivo smantellamento dell’attuale capolinea. Come fa giustamente rilevare il Sig. Poluzzi, l’opera è a carico di MM. Un primo ritardo si è avuto a causa del fallimento dell’impresa appaltatrice. Finalmente ripresi i lavori, ci troviamo ora in di fronte ad un incomprensibile stop. Vuoi vedere che, come al solito, tra appalti e subappalti, senza adeguati controlli e senza criteri di valutazione delle appaltatrici ci si è trovati in una situazione d’impasse? Dalle prime notizie che siamo riusciti a reperire, pare si tratti proprio di un problema di questo tipo. Una vicenda torbida dai contorni da definire appieno che ha portato i lavoratori a non percepire gli stipendi per mesi ed i subappaltatori a non essere pagati. Comune e MM avrebbero il dovere di informare i cittadini, che attendono ignari e sopportano i disagi. Ci associamo ai lettori nello auspicare una ripresa e rapida conclusione delle opere, anche se, rischiando un nuovo appalto (e valutando a occhio), si direbbe che, pur dandoci dentro, tre mesi per concludere sembrano un po’ pochini. Ci ripromettiamo di approfondire l’argomento. Molti lettori ci chiedono quando esce Piazza Foglia e dove si può trovare. Il giornale è in uscita intorno alla metà di ogni mese ed è reperibile nelle principali edicole cittadine, in molti negozi, bar e farmacie che accettano di distribuirlo… e, per i più fortunati, può anche arrivare in casella (grazie al lavoro di volntari)! Comunque potete trovarlo in versione pdf sul sito www.piazzafoglia.it... con tanto di arretrati. 8 Ottobre 2014 N° Si fa presto a dir.. cornuto! Marco Garritano H anno preso inizio i campionati di tutte le categorie. Il Rozzano Calcio e lo Sporting Valleambrosia anche quest’anno andranno alla ricerca di un posto per la Promozione. Da ora in poi, non solo nelle massime serie, saremo tutti concentrati ad osservare partite, classifiche e gol. Banale a dirlo ma non pensiamo mai che tutto questo necessita della presenza importante di quella figura, troppo spesso vituperata, che è l’arbitro. Non ci si fa mai caso ma sono tanti i ragazzi che scelgono di indossare la giacchetta nera. I motivi per cui molti giovani iniziano la carriera di arbitro ai più resta un mistero; ci sono coloro che decidono di fare l’arbitro solo per avere la tessera per l’accesso alle partite di serie A e di sicuro faranno poca strada. Molti altri invece iniziano perché non hanno “sfondato” come calciatori e la passione per il calcio rimane. La maggior parte dei giovani comunque decide di fare l’arbitro perché incuriositi da un mondo misterioso, quello in cui si “assurge” al difficile ma importante ruolo di chi deve fare rispettare delle regole. Anche nello sport come nella società c’e’ bisogno dei giudici. La vita del fischietto alle prime armi non è certo facile; quando indossa la divisa e scende in campo il pubblico non si rende conto, o dimentica, l’età anagrafica di quell’arbitro debuttante; non pensa mai che potrebbe essere suo figlio. Il giovane arbitro, molto spesso, è solo una persona da insultare in caso di errore, quando va bene; quando va male si arriva anche alle aggressioni. Le violenze sugli arbitri nei campi delle giovanili e dilettantistici purtroppo non sono episodi così rari. Successe anche a Rozzano lo scorso anno. Un arbitro minorenne fu colpito con uno schiaffo e una testata. Non si considera mai una cosa: che i sacrifici dei ragazzi arbitri, non sono da meno di quelli dei loro coetanei calciatori. Ore di allenamento settimanale e parecchi chilometri percorsi la domenica per raggiungere quel lontano campo di periferia. La domenica nei campi di provincia mentre qualcuno insulta quel giovane ragazzo che corre nel mezzo delle due squadre, molto probabilmente i genitori sono seduti in tribuna. Soli contro tutti. Di sicuro chi decide di andare avanti, deve avere determinate caratteristiche mentali altrimenti la “vita” per lui sarà dura. Psicologicamente deve essere forte, poi con il tempo si cresce come uomini e ci si forgia sempre di più. Correre tanto e vedere tutto è il suo compito. Prendere decisioni importanti in poco tempo come accade in una partita Città Metropolitana La votazione del 28 settembre era riservata ai Sindaci e ai Consiglieri comunali dei 134 Comuni facenti parte della ex Provincia di Milano. Anche in questo caso l’affluenza alle urne non ha rag- giunto il 100%: - Iscritti n° 2.054 - Votanti n° 1.657 (80,6%) Nel box che segue, i consiglieri eletti con il corrispettivo quoziente elettorale (in queste ele- zioni il peso del voto variava a seconda della grandezza del Comune dell'elettore). Dopo l' elezione del Consiglio, i successivi passaggi per completare il percorso verso la Città CRUCIVERBA ROZZANESE ORIZZONTALI 1) Sigla del Touring Club Italiano; 5) Diluire, moderare; 11) Dea greca dell’aurora; 12) Posta in basso; 15) A Cesare furono fatali quelle di Marzo; 16) Sigla della Banca Nazionale del Lavoro; 17) Gli è co-intitolata la Chiesa di Via Alfieri; 21) Principio di economia; 22) Cappa che spesso copre Milano; 23) Il Maurizio noto comico TV; 25) Pianta acquatica; 27) Uomo che nell’antico Oriente era dedito alla custodia delle donne; 31) In giro; 32) Noto showman siciliano; 34) Una via del centro cittadino; 36) Località tra via Grandi e viale Romagna; 37) Risultato calcistico in bianco; 38) Si vendette per un piatto di lenticchie; 40) Le prime in Libano; 41) Nota squadra calcistica italiana; 43) Etnia nomade; 44) La Bergamo in cui si è concluso il recente Giro di Lombardia; 45) Un Carlo scrittore; 46) L’Elisabetta attuale sovrana del Regno Unito; 47) Sfida che spesso serviva a lavare un’onta; 49) Scorre sotto i ponti di Berna; 50) Gli anni dei francesi; 52) Chiude la Messa; 54) Le vocali della frase; 55) Collega Pontesesto col Mediolanum Forum; 60) Il nome della Aulenti; 61) Manovra, movimento; 62) Motto inglese. VERTICALI 1) Capoluogo della Beozia; 2) Località sul Naviglio Pavese alle porte di Milano; 3) Islanda in breve; 4) Centro sportivo al Gratosoglio; 6) Bisonti della strada; 7) Una sala biliardi in viale Lombardia; 8) Attaccante sampdoriano; 9) Venire a capo, sbrogliare un problema; 10) Esercito Italiano; 13) Guidò il (Pippo) popolo cinese; 14) Sacerdote a cui è intitolata una via centrale cittadina; 18) Fabio rampante ciclista sardo; 19) Catanzaro; 20) Fiaccarono Annibale a Capua; 22) Lavorare sodo; 24) Il Re di Camelot; 26) Frenare, contenere; 28) Un osso del braccio; 29) La simpatica cantante di “Vuoto a perdere”; 30) Ad esso un detto dice non si comanda; 33) Articolo romanesco; 35) Lontani da tutto… ma nelle vie cittadine!; 39) Un personaggio di Shakespeare; 42) Una via di Quinto de’ Stampi; 45) La Joan famosa cantante; 48) Sporchi d’olio; 51) La firma di Sergio Tofano; 53) Messina; 56) A Venezia c’è la Foscari; 57) Acceso sull’interruttore; 58) Nodo senza estremi; 59) Olimpique Marseille in breve. SOLUZIONE 5 non è per niente facile, ma con i riflessi delle tante partite arbitrate, poi si acquisisce sicurezza ed è forse questo il momento in cui inizia ad accrescere l’amore per questo ruolo e quindi a non dar peso all’insulto domenicale. L’arbitraggio è come una sorta di vocazione. Molti giovani iniziano per i motivi più disparati, poi subentra la passione. In quanto esseri umani tutti possiamo sbagliare e spesso ce ne dimentichiamo: in un campo di calcio c’è chi sbaglia un gol a porta vuota, chi provoca un rigore e chi fa la classica “papera” ma non si capisce perché nulla è concesso all’arbitro. Anche lui sbaglia, impariamo a rispettarlo sempre e comunque. metropolitana di Milano saranno i seguenti: • Entro il 31 dicembre 2014 Il Consiglio eletto approva lo Statuto della Città Metropolitana. • 1 gennaio 2015 La Città Metropolitana subentra alla Provincia di Milano e ne assume patrimonio, personale e funzioni. Il Sindaco di Milano assume le funzioni di Sindaco metropolitano, il nuovo super sindaco di Rozzano! Tra gli eletti due operesi (Ettore Fusco, sindaco di Opera, e A- rianna Censi) ma nessun rozzanese. Il sindaco Agogliati farà parte, di diritto, del collegio dei sindaci metropolitani . “La città metropolitana è l’occasione che Milano e i comuni dell’area milanese hanno per attivare un positivo dualismo fra città e paesi limitrofi, trasformando le specificità di ciascuna singola comunità in ricchezza”, ha dichiarato alla prima seduta del consiglio il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, comune capofila. Lista “Centrosinistra per la città metropolitana” (PD, SEL, PRC) 14 seggi: Alberto Centinaio (sindaco di Legnano) 3.480 Voti equivalenti “ Eugenio Comincini (sindaco di Cernusco) 3.243 “ Maria Rosaria Iardino (consigliere comunale di Milano) 3.015 “ Lamberto Bertolè (consigliere comunale di Milano) 2.954 “ Pietro Bussolati (consigliere comunale di Melzo) 2.877 “ Pietro Mezzi (consigliere comunale di Melegnano) 2.822 “ Rita Parozzi (consigliere comunale di Bresso) 2.642 “ Romano Pietro (sindaco di Rho) 2.639 “ Patrizia Quartieri (consigliere comunale di Milano) 2.591 “ Michela Palestra (sindaco di Arese) 2.413 “ Arianna Censi (consigliere comunale di Opera) 2.257 “ Monica Chittò (sindaco di Sesto San Giovanni) 2.215 “ Pierluigi Arrara (sindaco di Abbiategrasso) 2.199 “ Filippo Paolo Barberis (consigliere comunale di Milano) 2.153 “ Lista “Lega Nord” 2 seggi: Voti equivalenti Luca Lepore (consigliere comunale di Milano) 2.343 Ettore Fusco (sindaco di Opera) 2.254 “ Lista 'Cost. per la partecip. - la Città dei Comuni' (socialisti, radicali, altri) 2 seggi: Voti equivalenti Roberto Biscardini (consigliere comunale di Milano) 2.012 Marco Cappato (consigliere comunale di Milano) 1.723 “ Lista 'Insieme per la città metropolitana” (Centro Destra) 6 seggi: Voti equivalenti Marco Alparone (sindaco di Paderno Dugnano) 4.065 Alberto Villa (consigliere comunale di Pessano con Bornago) 3.408 “ Armando Vagliati (consigliere comunale di Milano) 2.892 “ Marco Osnato (consigliere comunale di Milano) 2.799 “ Giuseppe Russomanno (cons. comunale di Trezzano sul Naviglio) 2.412 “ Luciano Guidi (consigliere comunale di Legnano) 2.164 “ Anno I - n.5 - Ottobre 2014 Distribuzione Gratuita Iscrizione al Tribunale di Milano richiesta Edito dall’Associazione Rozzano Oggi www.piazzafoglia.it Direttore: Adriano Parigi Redazione: Nicolò De Rosa, Giuseppe Foglia, Marco Garritano, Fiorella Gebel, Emilio Guastamacchia, Marco Masini (Direttore responsabile), Gigliola Zizioli Mail: posta@piazzafoglia.it Pubblicità: adv@piazzafoglia.it Tipografia: Grafiche Cortellazzi Fizzonasco (Mi) Grafica e impaginazione : MWL Marketing & Business Development imanageme@googlemail.com
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