Tutte le 205 sportive - Club Storico Peugeot

Tutte le 205 sportive
Estratto dal libro “Guida all’identificazione” di Daniele Bellucci
Peugeot
205
205 SPORTIVE: CHE NUMERI !
La mitica Peugeot 205 è stata costruita in 5.278.054 esemplari, ma soprattutto in oltre 120
versioni differenti. Orientarsi è difficile. Ecco perché questa guida all’identificazione vi
permetterà di riconoscere esattamente ogni modello e tutti i dettagli che lo caratterizzano.
Questo estratto dall’opera completa di 176 pagine presenta solamente le versioni sportive
Rallye, GTI, CTI e le relative serie speciali.
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Daniele Bellucci
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3
PUBBLICITA’ 1990
Come identificare una 205
Prima di acquistare una vettura in generale, ma in particolar modo una vettura
da collezione sulla quale intendiamo
riversare il nostro tempo e il nostro
denaro per restaurarla, è sempre bene
procedere con molta cautela. Poniamoci alcune domande.
Conservata
o da restaurare?
La prima domanda da porsi, dopo aver
scelto il modello e la versione che
preferiamo è: cerco una vettura conservata o una da restaurare totalmente?
La domanda sembra scontata, ma non è
così. Molti collezionisti, soprattutto alle
prime esperienze, mostrano il desiderio
di trovare una vettura “da salvare” - anche in condizioni precarie - per spendere poco all’acquisto e per restaurarla
successivamente divertendosi e magari
reinterpretandone lo spirito. Purtroppo
spesso i buoni propositi si infrangono
dopo lo smontaggio della vettura, quando le difficoltà teniche e i conti fatti in
partenza cominciano a non tornare. Si
dirada sempre più il tempo dedicato al
progetto fino ad abbandonarlo del tutto.
Meglio conservata
o restaurata?
Una vettura nel suo stato d’origine con
pochi chilometri è sempre molto più
interessante di un analogo modello completamente restaurato anche ai massimi
livelli? Se questa vettura viene successivamente conservata (il che non vuol
dire non usarla) il suo valore e la sua
rarità vanno aumentando con il passare
degli anni e, alla fine, ci si accorge di aver
speso molto meno.
Conosciamo la 205?
Siamo certi di conoscere il modello
oggetto del nostro desiderio? Siamo
in grado di verificare se sono state
apportate modifiche nel corso del
suo utilizzo? È completa e originale in
ogni dettaglio? È quindi indispensabile cercare foto e documenti originali
provenienti direttamente dalla Casa o
comunque di provenienza affidabile.
Se non conoscete approfonditamente
il modello portateli con voi quando
andate ad esaminare una possibile
vettura da acquistare.Vi serviranno!
Non fermatevi al primo esemplare, ma
continuate la ricerca; vi accorgerete di
acquistare sempre maggior competenza specifica. Solo allora sarete pronti
a compiere una scelta responsabile e
soddisfacente e di gratificare così la
vostra passione.
Il primo passo
Come primo passo dovete verificare i
documenti e la corrispondenza tra questi e il numero di telaio punzonato sulla
scocca. È proprio da questo punto che
iniziamo questa guida all’identificazione.
Tutte le 205 hanno quattro punti che ci
aiutano nell’identificazione. Le 205 presentano sia la punzonatura con i dati di
identificazione dell’esemplare (numero
di telaio) e una targhetta identificativa
del motore e del codice colore.
La punzonatura
Un esempio di punzonatura:
VF3 000000 00000000
-VF3 è il codice del costruttore, in
questo caso Peugeot;
- 000000 le successive sei cifre identificano il tipo di veicolo. Nel caso delle
205 avremo ad esempio 20 C C1 1.
20 è l’identificativo di tutte le 205, C
indica il tipo di carrozzeria (in questo
caso una tre porte), C1 indica il tipo di
motore (in questo caso il TU9 montato
sulla Look), 1 indica il tipo di cambio (in
questo caso un quattro marce)
- 00000000 le ulteriori otto cifre
indicano il numero della serie, cioè il
numero che appartiene singolarmente
ed esclusivamente a ciascun esemplare.
Attenzione: sui primi esemplari le cifre
erano sette.
La targhetta
identificativa
All’interno del vano motore a destra
(seduti al posto di guida) sul passaruota,
dietro il supporto dell’ammortizzatore
troviamo una targhetta di alluminio
fissata con rivetti. La targhetta ha sei
fori di ancoraggio, ma solo i due intermedi - o i quattro agli angoli - vengono
utilizzati. I caratteri sono a rilievo e riproducono nella prima fila: AUTOMOBILES PEUGEOT, la seconda fila indica
i codici relativi alla omologazione della
vettura, la terza fila il numero di telaio
ripetuto in modo completo e nelle file
successive, il riepilogo delle masse in
kg. Subito prima di questa targhetta
4
E tinta societaria per vetture flotte
P vernice senza trasparente, tinta pastello normale
Queste lettere sono seguite da altre due
lettere che identificano il colore. Un esempio darà d’aiuto:
Una 205 bianco Meije, fino all’ annomodello 1985, il codice colore era 1574 e
successivamente diventa PWT, dove P indica un colore pastello senza trasparenza.
troverete punzonato il numero 205
con caratteri da un centimetro. Si tratta
Nel 1988 si cambia
di una piccola targhetta di alluminio
a fondo nero, fissata con un punto di
rivetto al motore. Non sempre è immediatamente visibile perchè su alcuni
motori rimane leggermente coperta
dai componenti accessori. Questa
targhetta - molto importante - ripete
il codice stampato nella prima parte
della punzonatura con l’aggiunta di una
lettera. Questo ci consente di verificare
la corrispondenza tra il tipo vettura e il
suo motore. Sul motore, talvolta, potete
trovare anche una seconda targhetta - sempre in alluminio, con scritto
“AUTOMOBILES PEUGEOT échange
standard” ed un numero - che indica
che il motore originale è stato sostituito dalla rete di assistenza Peugeot con
uno di rotazione revisionato direttamente dalla casa madre.
Il codice colore
Questo codice, solitamente alfanumerico, nelle 205 viene apposto dopo la
verniciatura ed è spesso utile nel caso
di interventi di ripristino di parti verniciate. Purtroppo viene apposto con
smalti non troppo resistenti e tende ad
attenuarsi o scomparire se non si pone
molta attenzione quando si pulisce
il vano motore. La totale assenza di
questo codice potrebbe segnalare che
la vettura ha subito un importante ripristino. Ma dove cercarlo? Solitamente
è stampigliato a sinistra, sulla traversa
anteriore, subito sopra al proiettore.
Fino al 1985 i codici erano numerici
a quattro cifre, poi si passa ai codici
alfabetici, dove abbiamo una prima
lettera che indica la tipologia della tinta.
identifichiamole.
A vernice con trasparente a doppio
strato
B vernice con trasparente monostrato
Con l’anno modello 1988 abbiamo
un’ulteriore piccola integrazione nei
codici colore.
PO tinta pastello;
P2 tinta pastello bicolore;
P3 tinta pastello più trasparente;
MO tinta metallizzata monostrato +
trasparente;
M1 tinta metallizzata doppio strato +
trasparente;
M2 tinta metallizzata bicolore monostrato;
M3 tinta metallizzata bicolore doppiostrato;
EO tinta societaria.
L’esempio precedente diventa quindi
POWT.
La lettera E, che compare solo nelle
tabelle colore presso le concessionarie
o le officine autorizzate, è importante
per individuare il produttore del colore;
un dettaglio questo - oggi superato con
le nuove tecniche - che non deve trarvi
in inganno se dovete riprodurre un colore per un restauro. Attenzione: sulle
205 cabriolet - prodotte da Pininfarina
- troverete una lettera F che precede il
resto del codice, in questo caso i caratteri sono contornati da un riquadro.
L’anno-modello
Punto di maggior contatto con i modelli Peugeot che hanno preceduto la
205 è la lettera identificativa dell’annomodello stampigliata dopo il codice
modello. Anche se presente su tutte
le vetture era una consuetudine riferita principalmente al mercato francese. Vediamone la ragione: in Francia
i modelli prodotti a partire dal mese
di luglio appartengono all’anno successivo. Anche se i dettagli produttivi
variavano nel corso del tempo, i più
significativi apparivano con il nuovo
anno-modello. Anche tutte le quotazioni dell’usato riportate dalla rivista
francese Argus facevano riferimento a
questo principio. Un concetto questo
non facile da accettare ad esempio in
Italia, dove molto spesso, anche se la
vettura nuova che si acquista era già
disponibile in concessionaria a fine
anno, spesso si preferiva aspettare
l’anno successivo per immatricolarla.
Ecco la corrispondenza lettera-anno,
introdotta dall’anno-modello 1980, per
le 205:
A 1980
B 1981
C 1982
D 1983
Anno- Produzione
mod.
Telaio
inizia con
1984
1 lug 83-30 giu 84
lettera E
1985
1 lug 84-30 giu 85
lettera F
1986
1 lug 85-30 giu 86
lettera G
1987
1 lug 86-30 giu 87
7.330.001
1988
1 lug 87-30 giu 88
7.900.001
1989
1 lug 88-30 giu 89
1.480.001
1990
1 lug 89-30 giu 90 23.279.836
1991
1 lug 90-30 giu 91 23.950.001
1992
1 lug 91-30 giu 92 24.240.001
1993
1 lug 92-30 giu 93 24.629.001
1994
1 lug 93-30 giu 94 25.013.001
5
Alcuni esempi di etichette adesive
presenti nel vano motore della 205
Le lettere utilizzate sulle 205 sono
solo, ovviamente, le ultime quattro. Dal
1988 viene utilizzato, principalmente
sul mercato francese, un adesivo con
l’indicazione dell’anno-modello: ad
esempio AM88 per il 1988. Solitamente
è applicato anteriormente, lato conducente, ai piedi del parabrezza.
Etichette adesive
Sempre all’interno del vano motore si
trovano delle etichette adesive importanti per comprendere se vi sono state
manomissioni o riparazioni sulla carrozzeria, oltre ovviamente al loro scopo
principale: ricordare alcune precauzioni
fornite dalla Casa. Per un collezionista, se
queste etichette sono presenti e in buone condizioni rappresentano un dettaglio
di originalità importante. Quindi, anche
se non perfette, lasciatele al loro posto
e se dovete effettuare lavori importanti
all’interno del vano motore prendete
precauzioni perchè non si deteriorino.
Esaminiamo queste etichette precisando
che presentiamo solo quelle più diffuse e
che possono variare in base al modello o
al Paese di immatricolazione. Le etichette
adesive ora menzionate sono sei e sono
solitamente posizionate nello stesso posto su tutti i modelli. Sul lato destro della
vettura - posizionato sul lato frontale
dell’ancoraggio dell’ammortizzatore - vi
è un adesivo a fondo rosso con scritte
bianche in sei lingue che mette in guardia
dall’aprire il vaso di espansione del circuito di raffreddamento prima di un’ora dallo spegnimento del motore. Sempre sul
lato destro troviamo un’etichetta argento
in cinque lingue che ricorda che il motore
è protetto fino a - 20° e di sostituire il
liquido di raffreddamento ogni due anni.
Sulla traversa anteriore centrale troviamo
due piccoli adesivi, uno rotondo - che
ricorda i lubrificanti raccomandati Esso e
Shell - e l’altro che ricorda la regolazione dell’assetto dei fari. Sul supporto di
sinistra dell’ammortizzatore troviamo
un’etichetta bianca con scritte in rosso
in quattro lingue che riporta le precau-
zioni circa le connessioni della batteria
e dell’alternatore. Un’ultima etichetta
- riservata al mercato italiano con logo
Peugeot Talbot - ricorda nuovamente i
lubrificanti consigliati ed è posizionata
sulla superficie interna del cofano o
sulla traversa anteriore. Sullo spessore
dello sportello, lato guida, troviamo
un’etichetta bianca che riassume i dati
di gonfiaggio dei pneumatici, anteriori
e posteriori in bar e PSI. Sono anche
indicate le misure dei pneumati autorizzati e le pressioni sono ripartite in base
alla marca e al modello del pneumatico
consigliato.
Orientarsi tra i codici-modello
Tipo
Produzione
Motore
Allestimento
B66
da gen 86
1580 cc
Cabrio CTI
C66
da gen 84
1580 cc
GTI
C66-1
da lug 85
1580 cc
GTI
C86
da sett 86
1905 cc
GTI
CB62
da lug 86
1580 cc
GTI
CB62-2
fino a lug 92
1580 cc
GTI
CD62
da lug 86
1905 cc
GTI
CDK2
da lug 92 a gen 94
1905 cc
GTI
CK22
da lug 86 a lug 92
1360 cc
Rallye
DB62
da lug 86
1580 cc
Cabrio CTI
DB62-2
92
1580 cc
Cabrio CTI
DDF2A
92 a lug 94
1905 cc
Cabrio CTI
La tabella sopra proposta non è da considerarsi esaustiva per tutte le innumerevoli versioni.
205 RALLYE
7
205 RALLYE
La commercializzazione della 205 Rallye
inizia nel marzo del 1988 in Francia,
Belgio, Lussemburgo, Danimarca e
Olanda. In Italia bisognerà aspettare
fino ad aprile, in occasione del Salone di
Torino. Molto spesso accostata alle 205
GTI, in realtà la Rallye è una vettura
completamente diversa e risponde a
una filosofia che punta esclusivamente
sulle prestazioni. Il suo rapporto peso
potenza è di solo 7,66 kg/CV, grazie al
motore da 103 CV a 6800 giri e al peso
di solo 790 kg in ordine di marcia. Il suo
nome, come le sue caratteristiche tecniche, non lasciano dubbi: è una vettura
nata per divertire e per tentare l’avventura agonistica senza dover impegnare
grossi capitali.
Esterno
L’aggressività di questo modello è molto evidente con la carrozzeria di color
bianco Meije e gli adesivi della PeugeotTalbot Sport applicati sulla calandra, sui
parafanghi anteriori, sul portellone e
lungo le fiancate al posto del paracolpi
in gomma. I parafanghi anteriori e posteriori sono evidenziati da passaruota
che si raccordano ai paraurti, anch’essi
di colore bianco e privi di qualunque
listello di abbellimento. Lo spoiler anteriore è simile a quello delle GTI, ma
al posto dei proiettori supplementari
ha due piccole griglie con la funzione di
raffreddamento dei freni. Sulle placchette applicate ai montanti posteriori laterali sono riportati “1.3” e “Rallye” nel
colore rosso vivo. I cerchi da 13 pollici,
con piccoli fori di areazione rotondi,
sono in acciaio e verniciati di bianco.
Interno
Internamente il rosso e il nero la
fanno da padroni. I sedili sportivi
sono rivestiti di un delicato tessuto nero con cuciture rosse. Quelli
anteriori riportano il logo PeugeotTalbot Sport nella parte alta dello
schienale. Le cinture di sicurezza
sono di colore rosso. Inserti rossi
compaiono anche sui pannelli delle
portiere. La moquette è anch’essa
di color rosso vivo. Gli alzacristalli
sono tassativamente manuali. Nessuna chiusura per vano portaoggetti
e il cruscotto è privo persino delle
bocchette di areazione centrali. Unico lusso ammesso sono la plafoniera
con lampada leggicarte.
8
l’accendisigari e i vetri posteriori con
apertura a compasso. Il volante è di
tipo sportivo a tre razze con all’interno il logo Peugeot-Talbot Sport.
Meccanica
Il cuore di questa piccola bomba sta
tutto nel motore TU 2.4 di 1294 cc
alimentato con due carburatori
doppio corpo Weber e accoppiato a un cambio a cinque rapporti.
La coppia massima è di 12.2 kgm a
5000 giri. L’avantreno e il retrotreno sono quelli della 205 GTI 1600
cc da 115 CV. Il motore è derivato
direttamente dal TU 1 di 1124 cc al
quale sono stati modificati l’alesaggio
e la corsa. La testata del motore ha
quattro condotti di alimentazione
e le valvole di aspirazione sono da
39 mm, mentre quelle di scarico
da 31,5 mm. La pompa dell’acqua è
stata modificata per consentire al
collettore di ammissione un percorso più rettilineo. Due i carburatori
Weber 40 DCOM 10, ognuno con
due tromboncini. Il limitatore di giri
impedisce di superare i 7100 giri/
min. Il radiatore è in rame e per
raffreddare l’olio è stato inserito
anche uno scambiatore acqua/olio
posizionato sotto il filtro. La velocità
massima è di 190 km/h.
9
Come riconoscere la 205 Rallye
CONOSCERE I DETTAGLI
(Tavole sinottiche alla fine)
Carrozzeria
Tipo cerchi
Tipo
strumentazione
Tipo sedili
Motorizzazioni
3 porte
G
4
D
benzina
B6
205 GTI
11
205 GTI 1.6 105 CV
Nei primi giorni di marzo del 1984 la
205 GTI 1.6 105 CV arriva presso tutte
le concessionarie in Francia; inGermania, Italia, Belgio, Olanda, Austria arriva
a fine mese, il mese successivo in Gran
Bretagna e dalla metà di maggio in
Danimarca, Norvegia e Finlandia. È la
prima 205 in versione a tre porte; un
primato non da poco. Il Leone ha ben
affilato gli artigli perchè vuole aggre-
dire anche questo segmento in forte
crescita. Pur restando una nicchia, è
comunque strategico per l’immagine
del Marchio e supporta la commercializzazione dell’intera gamma di 205.
In Europa le concorrenti dirette si
chiamano: Fiat Ritmo 105 TC, Ford
Escort XR 3i, MG Maestro, Opel
Kadett GTE, Renault 5 Turbo e la
Volkswagen Golf GTI. La percezione
che si ha, confrontandola con le sue
rivali, è che la 205 sia nata proprio
come una GTI e non come derivata
da una versione senza particolari
velleità sportive.
Esterno
La nuova 205 GTI si differenzia dalle
altre versioni anzitutto per il fatto di
essere a tre porte. Esternamente è
decisamente aggressiva ed è considerata, a torto o a ragione, da alcuni
un po’ troppo appariscente. Le larghe
modanature con un inserto rosso che corrono lungo tutta la carrozzeria,
inglobando anche i paraurti e i fianchetti, i parafanghi allargandoli di alcuni
centimetri - certamente non passano
12
inosservati. Lo spoiler sul portellone
posteriore è, invece, molto discreto.
Le modanature nere e liscie sul montante, con le scritte GTI e 1.6, tolgono
ogni dubbio sulla natura del modello.
Guardandola frontalmente, di tre quarti,
si percepisce subito il temperamento
sportivo: lo spoiler anteriore con i fari
a lunga portata integrati, lo specchietto
affusolato - di foggia diversa dalle versioni a cinque porte - e i cerchi in lega che
richiamano quelli della Turbo 16 fanno
correre l’immaginazione. La gamma dei
colori prevede cinque tinte, due metallizzati e tre pastello: grigio Grafite e grigio
Futura metallizzati, bianco Meije, nero
e rosso Vallelunga come colori pastello.
Al momento della presentazione la
vernice metallizzata costituiva, su molti
mercati, l’unico optional disponibile,
ma poco dopo viene introdotto anche
il tetto apribile in vetro.
13
Interno
Internamente la prima cosa che
colpisce è la moquette rossa. La
strumentazione è accattivante e
completa grazie ai sei strumenti;
è molto ben illuminata e dotata di
reostato. I vetri posteriori si aprono
a compasso. Un volante di piccole
dimensioni, dalla foggia sportiva
con al centro scritto GTI in rosso e
accanto il Leone, è quanto basta per
far salire l’adrenalina. I sedili, molto
avvolgenti e con la seduta bassa,
fanno il resto. È comunque possibile
imbattersi su modelli privi di chiusura centralizzata e alzacristalli elettrici dal momento che, in alcuni Paesi,
erano proposti come opzione.
Meccanica
Nata con il motore di 1600 cc da 105 CV,
già nel 1986 viene affiancata dalla versione con 115 CV, da cui differisce solo per
piccolissimi dettagli, come il
fondo scala del
contachilometri
che passa da 200 a 220 km/h. La 205
GTI 1.6 105 CV rimane a listino solo
fino al 1987.
Come riconoscere la 205 GTI 1.6 105 CV
CONOSCERE I DETTAGLI
(Tavole sinottiche alla fine)
Carrozzeria
Tipo cerchi
Tipo
strumentazione
Tipo sedili
Motorizzazioni
5 porte
L2
5
E
D2
14
205 GTI VERDE
Nella primavera 1986, ben prima che
le norme comunitarie antinquinamento
(Euro 1, Euro 2) entrassero in vigore,
la Peugeot anticipa versioni sempre
più ecologiche per soddisfare mercati
come la Germania, l’Austria, la Svizzera e la Svezia. Le norme, che vedono
l’introduzione della benzina verde
priva di piombo, costringono Peugeot
a sperimentare e commercializzare un
nuovo sistema - alternativo alla costosa marmitta catalitica - denominato
Pulsar e dal semplice funzionamento.
Si tratta di un innovativo sistema che
sfrutta la depressione che si crea nei
condotti dei gas di scarico, prelevando
aria direttamente dal filtro e inviandola
al collettore di scarico, in prossimità
della valvola più vicina dove, mischiandosi ai gas in uscita ancora molto caldi,
genera una combustione aggiuntiva
che abbassa sia il livello dell’Ossido di
Carbonio sia gli Idrocarburi incombusti. Il sistema Pulsar viene montato sul
motore XU5J di 1580 cc che, alimentato con l’iniezione elettronica Bosch
L-Jetronic, eroga 105 CV. Questa
soluzione, montata sulla 205 GTI, consente di ridurre l’inquinamento, pur
mantenendo invariati le prestazioni e i
consumi, cosa che solitamente non accade con l’adozione del catalizzatore. Il
costo del Pulsar non è elevato e viene
ripagato dal minor costo della benzina verde e dalle agevolazioni fiscali
all’epoca - che erano circa il triplo del
costo del Pulsar - previste dal governo
tedesco. Il bocchettone di riempimento del serbatoio prevede un accessorio al quale all’epoca non eravamo
abituati: una strettoia che impedisce
di utilizzare per errore la pompa della
benzina rossa. Ovviamente il Pulsar
rende necessaria una nuova mappatura
della centralina di alimentazione.
Esterno/interno
In termini di equipaggiamenti la 205
GTI Verde rispetta la formula classica
delle serie di classe più elevata: velluto sui sedili, chiusura centralizzata e
cerchi in lega leggera.
Come riconoscere la 205 GTI Verde
CONOSCERE I DETTAGLI
(Tavole sinottiche alla fine)
Carrozzeria
Tipo cerchi
Tipo
strumentazione
Tipo sedili
Motorizzazioni
Note
particolari
3 porte
L2
5
E
benzina
D2
motore
equipaggiato
con Pulsar
15
205 GTI 1.6 115 CV
La primavera del 1986 porta con sè molte importanti novità, tra queste la 205
GTI 1.6 da 115 CV. È identica nell’allestimento, sia esterno che interno, alla versione con 105 CV. Non la sostituisce, ma
la affianca nel listino, completando l’alto
di gamma 205, insieme alla nuovissima
cabriolet CTI equipaggiata con la stessa
meccanica. L’incremento di potenza è
stato ottenuto modificando il diametro
e l’alzata delle valvole, sia di aspirazione
che di scarico e la distribuzione. Il regime massimo è rimasto a 6900 giri e, a
tale regime, interviene automaticamente
il limitatore. Le prestazioni e i consumi
sono leggermente aumentati, ma anche
le prestazioni. Le rivali sul piano commerciale sono le stesse con le quali si confronta da due anni la versione da 105 CV,
ma ora con due 205 GTI a listino Peugeot è in pole position.Vengono riconfermati anche in questo caso gli unici due
optional: la vernice metallizzata e il tetto
apribile in vetro.
16
Evoluzione
Con il passare degli anni ovviamente
anche alla 205 GTI vengono apportate
tutte le modifiche comuni alla gamma
205, come il nuovo cruscotto nel luglio
1987, i nuovi gruppi ottici posteriori e
quelle di posizione anteriore di colore
bianco nel 1990. Oltre a queste modifiche generiche, nei sei anni di vita subisce
altri aggiornamenti estetici. Nel 1988
un nuovo tessuto ricopre i sedili e con
la modifica del cruscotto cambia anche
il volante, non più a due razze, ma a tre
e ricoperto di cuoio nero. Lo spoiler
posteriore cambia leggermente di forma
per consentire il nuovo fissaggio con viti
invece che incollatura. Nel 1989 cambia
nuovamente il tessuto: viene introdotto il
Quartet rosso o verde con la moquette
in tinta. I fianchi del sedile sono in tessuto
nero. Nel 1990 sull’intera gamma viene
sostituito il cambio di tipo BE1 (facilmente riconoscibile dall’innesto frontale della
retromarcia con una leva a siringa posta
sotto al pomello del cambio) con il cambio tipo BE3 con la retromarcia in basso
a destra. È bene ricordare che su molti
mercati, tra cui anche quello francese
nel 1990, sulla versione 1600, la chiusura
centralizzata è un opzione combinata agli
alzacristalli elettrici anteriori. Nel corso del 1991 sono disponibili due nuovi
accessori: il sistema di antibloccaggio delle
ruote “ABR” e l’aria condizionata. L’ ABR
è inizialmente proposto in combinazione
con il servosterzo, si tratta dell’ultima
evoluzione per la GTI 1.6 115 CV che nel
giugno 1992 esce di scena.
17
Come riconoscere la 205 GTI 1.6 115 CV
CONOSCERE I DETTAGLI
(Tavole sinottiche alla fine)
Carrozzeria
Tipo cerchi
Tipo
strumentazione
Tipo sedili
Motorizzazioni
3 porte
L2
5
E
benzina
D3, D4
18
205 CABRIOLET CTI
Come riconoscere la 205 Cabriolet CTI
CONOSCERE I DETTAGLI
(Tavole sinottiche alla fine)
Carrozzeria
Tipo cerchi
Tipo
strumentazione
Tipo sedili
Motorizzazioni
Note
particolari
cabriolet
L2
4
D
D3, D4, E4
capote elettrica
a partire dal
1990
19
205 GTI 1.9 130 CV
Salone di Parigi 1986: una nuova 205
viene presentata e catalizza subito
l’attenzione. Da tempo se ne parla e le
indiscrezioni di stampa ne hanno preannunciato l’arrivo. Ben 130 CV sotto il
cofano, da 0 a 100 km/h in 7,8 secondi,
i 400 metri in 29,2 secondi e ben 206
km/h... tanta, tanta grinta, lasciando
pressochè invariati i consumi. Un bel
risultato, ottenuto grazie all’aumento
della cilindrata e all’iniezione elettronica
Bosch LE 2 Jetronic. L’aumento della
coppia è disponibile fin dai 2200 giri ma
viene ridotta di 250 kgm, rispetto alla
versione 1600 con 115 CV.
Esterno
Esternamente solo i cerchi in lega
maggiorati da 15 pollici, con grossi fori
di areazione, la scritta 1.9 sui fregi dei
montanti posteriori, la scritta
130 CV in argento sui parafanghi
anteriori, la differenziano dalla sorella
minore. Cinque i colori disponibili per
la carrozzeria: rosso Vallelunga, bianco
Meije, grigio Antracite, grigio Futura e
nero. La lista degli optional può leggermente discostarsi da mercato a mercato e, a tal proposito, ricordiamo che
oltre il 40 per cento delle GTI prodotte
sono destinate all’esportazione, ma due
opzioni sono comuni a tutti: il tetto
apribile panoramico in vetro e la
vernice metallizzata.
Interno
All’interno è possibile avere in opzione i sedili con i fianchetti laterali
in cuoio, che diventano di serie, quasi
subito, su molti mercati, tra cui quello
italiano. Il volante, sempre rivestito
in cuoio e la chiusura centralizzata,
bagagliaio compreso, sono di serie.
Gli alzacristalli elettrici completano
una dotazione non sempre comune
alle vetture di questa categoria. La
moquette interna è rossa e il tessuto che riveste la parte centrale dei
sedili riprende quello delle mitiche
Turbo 16 con due fasce verticali in
grigio chiaro e grigio scuro, separate
da un filetto rosso. Le prime 205 GTI
1.9 130 CV montano, solo per poco,
il cruscotto squadrato, comune alla
prima serie di 205.
Meccanica
Occorre ricordare che l’incremento
di potenza per la 205 GTI 1.9 130
CV ha comportato modifiche ai
rapporti del cambio, alla trasmissione,
all’impianto frenante - con l’adozione
dei dischi anche posteriormente - e
l’aumento della carreggiata di 11 mm.
Maggiorati anche i cuscinetti dei mozzi
delle ruote e gli ammortizzatori sono
adeguati ai nuovi carichi e potenza.
Evoluzione
È proprio necessario questo secondo
incremento di potenza nel giro di poco
più di due anni? Per rispondere a questa domanda dobbiamo tener presente
che il segmento delle piccole sportive è
in forte sviluppo e rappresenta un fiore
all’occhiello per le Case costruttrici che
si confrontano così mostrando i muscoli. Negli anni, le prestazioni di queste
piccole sportive aumentano progressivamente passando, in pochi anni, dagli
80 CV ai 130 CV. Ma il vento cambia,
le esigenze mutano e questo è l’ultimo
aumento di cavalli per le 205 GTI che,
a partire dal 1992, vedono decrescere
la potenza, rispettivamente a 122 CV e
105 CV, a seguito dell’introduzione del
catalizzatore. La commercializzazione
della 205 GTI 1.9 130 CV comincia in
Francia alla fine di novembre 1986, per
poi proseguire anche su altri mercati. In
Italia viene presentata nel marzo 1987.
L’evoluzione della 205 GTI 1.9 130 CV
seguirà nelle sue linee
principali con quella della 205 GTI
1.6 115 CV, ma con alcune piccole
differenze. Nel corso del 1989 viene
introdotto il tessuto Quartet, mentre i
fianchetti e i poggiatesta rimangono in
cuoio nero. La trama del tessuto centrale rimane identica.Viene anche introdotta l’opzione del rivestimento in
cuoio integrale antracite denominato
Ouragan, adottato sulle numerose serie speciali. Nel 1990 fa la sua comparsa di serie la chiusura centralizzata con
comando a distanza. Il telecomando,
ad infrarossi, è separato dalla chiave e
presenta un pulsante rosso con un leone rampante disegnato in trasparenza.
Con le versioni 1992 arriva il sistema
antinquinamento ERG e l’anno successivo anche la 205 GTI 1.9 130 CV
viene equipaggiata col catalizzatore. La
potenza si riduce a 122 CV a 6000 giri,
il sistema di iniezione viene aggiornato adottando la Bosch Motronic. Nel
gennaio del 1994 cessa la produzione
della 205 GTI 1.9 130 CV e di tutti i
modelli ad essa riconducibili.
PUBBLICITA’
20
21
Come riconoscere la 205 GTI 1.9 130 CV
CONOSCERE I DETTAGLI
(Tavole sinottiche alla fine)
Carrozzeria
Tipo cerchi
Tipo
strumentazione
Tipo sedili
Motorizzazioni
3 porte
L3
5
E
benzina
E, E2, E3, E5
22
205 GTI GRIFFE
La Griffe è la 205 più ricercata e come
tutte le “griffes” viene spesso imitata, ma
attenzione: la 205 GTI Griffe è prodotta
solo nel 1991, in solo 3000 esemplari dei
quali 1000 per la Francia.
Esterno
La 205 GTI Griffe è riconoscibile dalla
combinazione del colore esterno verde
fluorite con interni in cuoio neri e cuciture verdi. La scritta GRIFFE, in verde, è
riproposta sulle placchette in plastica grigio scuro. Le versioni per l’esportazione
possono essere equipaggiate anche con
il tetto apribile come opzione. I cerchi in
lega sono quelli della 205 GTI 1.9, ma di
colore “alu brossé” grigio fumè.
Interno
All’interno la 205 GTI Griffe è riconoscibile per: il pomello del cambio ricoperto in pelle con griglia verde, il volante
in pelle, i tappetini specifici in spessa
moquette, i vetri elettrici anteriori che
consentono la chiusura anche dopo che
il contatto è stato tolto, gli specchietti di
cortesia nelle alette parasole e illuminati
da due piccole plafoniere, la lampada leggicarte orientabile nella plafoniera accanto all’illuminazione centrale e l’eventuale
comando del tetto apribile.
Meccanica
La meccanica è quella della 205 GTI
1.9 130 CV con cambio a cinque
rapporti; il servosterzo e l’ABR (ABS)
completano l’equipaggiamento.
Come riconoscere la 205 GTI Griffe
CONOSCERE I DETTAGLI
(Tavole sinottiche alla fine)
Carrozzeria
Tipo cerchi
Tipo
strumentazione
Tipo sedili
Motorizzazioni
Note
particolari
3 porte
L3
5
E
benzina
E3
interni in cuoio
con cuciture
verdi e cerchi in
lega color grigio
fumè
23
205 GTI PLUS
Il 1990 porta con sè molte novità nel
mondo 205. Tra queste vi sono alcuni
modelli molto particolari e attualmente ricercatissimi come la GTI
Plus. Si afferma sempre con maggiore
forza una nuova via, quella delle vetture sportive, potenti, ma al tempo
stesso ricercate nei contenuti e nei
dettagli. Una parte della clientela non
si accontenta di avere a disposizione
solo delle accelerazioni brucianti, ma
chiede anche nuove opzioni come
il servosterzo o l’aria condizionata
e gradisce accessori come i sedili
integralmente rivestiti in pelle. Per
questa ragione viene presentata sul
mercato italiano la nuova 205 GTI
Plus.
Esterno
La 205 GTI Plus si caratterizza per il
colore verde Sorrento.
Interno
Oltre a tutti gli accessori presenti sulle GTI, come i cerchi in lega,
gli alzacristalli elettrici, la chiusura
centralizzata e molto altro, la Plus si
caratterizza per la selleria integralmente in cuoio e per l’impianto di
condizionamento.
Meccanica
Il servosterzo e il sistema antibloccaggio delle ruote “ABR” - disponibile quest’ultimo solo da ottobre 1990
- sono inizilamente disponibili solo
come opzione combinata. L’opzione
servosterzo più ABR è inizialmente
incompatibile con il climatizzatore
per problemi legati alla gestione dello spazio all’interno del vano motore,
ma nuovi componenti consentiranno,
dopo pochi mesi, di superare questa
limitazione.
Come riconoscere la 205 GTI Plus
CONOSCERE I DETTAGLI
(Tavole sinottiche alla fine)
Carrozzeria
Tipo cerchi
Tipo
strumentazione
Tipo sedili
Motorizzazioni
3 porte
L3
5
D
benzina
D4, E3
24
205 GTI ACTION
Questo modello segue, nel 1992, la
strada aperta sul mercato italiano dalla
205 GTI Plus di cui riprende lo spirito
improntato ad una vettura sportiva,
elegante e riccamente equipaggiata.
Esterno/interno
Esternamente è riconoscibile dall’adesivo applicato sui parafanghi anteriori
con la scritta “Action”. Internamente,
oltre a disporre degli accessori solitamente presenti sulle GTI troviamo
gli alzacristalli elettrici, i vetri posteriori che si aprono a compasso, la
chiusura centralizzata con comando a
distanza, il rivestimento in pelle completo dei sedili e il condizionatore.
A richiesta il tetto apribile sia per la
1600 cc che per la 1900 cc.
Meccanica
La meccanica si basa sui propulsori della GTI da 115 CV e 130 CV.
A richiesta è disponibile l’ABR (il
sistema antibloccaggio delle ruote) e
il servosterzo per la 1600 cc (di serie
sulla 1900 cc).
Come riconoscere la 205 GTI Action
CONOSCERE I DETTAGLI
(Tavole sinottiche alla fine)
Carrozzeria
Tipo cerchi
Tipo
strumentazione
Tipo sedili
Motorizzazioni
3 porte
L3
5
D
D4, E3
25
205 GENTRY
Settembre 1991: arriva la 205 Gentry
1900 cc, si tratta di una GTI molto ben
rifinita. Questa esperienza ci ha regalato oggi una vettura molto bella, piacevolmente elegante nella sua sobrietà,
attuale nell’uso quotidiano e forse,
proprio per questo, molto ricercata a
livello collezionistico. Purtroppo non
è facile trovare un esemplare in buone
condizioni e soprattutto originale.
Esterno
Due i colori disponibili: verde Sorrento e
beige Mayfair (ma non su tutti i mercati,
in Italia ad esempio è disponibile solo il
verde Sorrento). Le modanature laterali, come i paraurti, sono uguali a quelli
delle GTI, ma differiscono nel colore che
riprende quello della carrozzeria e per
gli inserti in acciaio e non rossi. Di serie
vi è il servosterzo, e i cerchi in lega da 14
pollici, simili a quelli montati dalla 405 ma
con bordo diamantato.Tra le opzioni disponibili: il tetto apribile, l’ABS e la radio.
Interno
L’allestimento interno è molto ricco
con rivestimenti in pelle integrale, moquette e tappetini grigi molto spessi e
soffici, inserti in radica nei pannelli porte, chiusura centralizzata con comando
a distanza, vetri atermici. Il volante e
il pomello del cambio sono rivestiti in
anch’essi in pelle. I fianchetti laterali
posteriori in plastica questa volta sono
lisci e neri opachi. Due anche i colori
disponibili per i rivestimenti del cruscotto e della moquette: beige Impala e
grigio Ouragain.
Meccanica
La meccanica è quella della GTI 1900 cc
con potenza ridotta a 105 CV a 6000 giri,
e dal 1992 con catalizzatore e relativa
centralina installata nel vano bagagli, sulla
parete di sinistra. Il cambio è a cinque
marce, ma differisce da quello della GTI
1.9 130 CV per i primi due rapporti più
ravvicinati, tanto da renderla più performante in accelerazione. Questa è anche
l’unica 205 GTI a montare, su richiesta,
il cambio automatico. In questo caso la
vettura è equipaggiata con pinze freni anteriori di dimensioni maggiorate rispetto
alla versione manuale. Questa modifica
comporta cerchi esternamente identici,
ma conformati internamente in modo
diverso per ottenere lo spazio necessario
all’installazione delle pinze maggiorate. Le sospensioni hanno una taratura
leggermente più morbida e i cerchi da
14 pollici, con pneumatici meno sportivi,
consentono una guida sicuramente più
confortevole rispetto alla GTI 130 CV.
Come riconoscere la 205 Gentry
CONOSCERE I DETTAGLI
(Tavole sinottiche alla fine)
Carrozzeria
3 porte
Tipo
5
strumentazione
Tipo sedili
E
Motorizzazioni
G1
Tipo cerchi
L5
disponibile anche
Note
con cambio
particolari
automatico a 4
rapporti, sedili
esclusivamente
in pelle
26
205 GTI GRAND PRIX
Come riconoscere la
205 GTI Grand Prix
CONOSCERE I DETTAGLI
(Tavole sinottiche alla fine)
Carrozzeria
Tipo cerchi
Tipo
strumentazione
Tipo sedili
Motorizzazioni
3 porte
Gutmann
5
E
benzina
E5
La 205 GTI Grnd Prix è riconoscibile
per il colore rosso Vallelunga, i cerchi in
lega tipo Gutmann, la chiusura centralizzata con telecomando a infrarossi, il
servosterzo, il sistema di antibloccaggio
delle ruote ABR. In opzione è disponibile il tetto apribile.
205 GTI TOP LINE
Come riconoscere la
205 GTI Top Line
CONOSCERE I DETTAGLI
(Tavole sinottiche alla fine)
Carrozzeria
Tipo cerchi
Tipo
strumentazione
Tipo sedili
Motorizzazioni
3 porte
L3
5
E
benzina
E5
La 205 GTI Top Line è verniciata in blu
Miami metallizzato con l’adesivo “Top
Line” sui parafanghi. Questa versione
ha un ricco equipaggiamento nel quale
spiccano: il tetto apribile, la chiusura
centralizzata con telecomando a infrarossi, la radio con CD player Pioneer e
altoparlanti.
27
205 GTI SPORT
Come riconoscere la
205 GTI Sport
CONOSCERE I DETTAGLI
(Tavole sinottiche alla fine)
Carrozzeria
Tipo cerchi
Tipo
strumentazione
Tipo sedili
Motorizzazioni
3 porte
L3
5
E
benzina
E5
Una delle serie speciali su meccanica
205 GTI è la Sport. Questa versione è
riconoscibile dalla colorazione scelta
dalla Casa: bianco Meije, rosso Vallelun-
ga e in opzione blu Miami metallizzato.
La scritta adesiva “Sport” sul portellone
posteriore ne identifica la versione.
205 GTI COLLECTION
Come riconoscere la
205 GTI Collection
CONOSCERE I DETTAGLI
(Tavole sinottiche alla fine)
Carrozzeria
Tipo cerchi
Tipo
strumentazione
Tipo sedili
Motorizzazioni
3 porte
Gutmann
5
E
benzina
E5
Peculiarità di questa versione è il colore
grigio grafite con lo specifico adesivo
“Collection” sul portellone. Tra gli
accessori di serie: i cerchi speciali tipo
Gutmann, il servosterzo, la chiusura
centralizzata con comando a distanza
a infrarossi, i sedili rivestiti in pelle. A
richiesta è possibile ottenere l’antibloccaggio delle ruote ABR e il tetto
apribile.
28
... MA CI SONO ANCHE QUESTE
Questa pubblicazione ha illustrato tutte
le versioni di serie della 205 e la maggior
parte delle serie speciali o limitate. Nella
sua lunga carriera in alcuni periodi, o per
alcuni mercati, le 205 sono state commercializzate in versioni o allestimenti
particolari.Ve ne presentiamo alcune,
anche se non in modo esaustivo, per
stimolarvi nella ricerca della versione più
“esclusiva”... magari la vostra.
205 GTI Gutmann
205 Turbo 16
Nel 1990 Peugeot Italia omologa per la
circolazione stradale una serie di 205
GTI allestite dal preparatore tedesco
Gutmann.
il 23 febbraio 1983 viene presentata la
205 T16 da competizione. Per l’omologazione vengono prodotti 200 esemplari
numerati. Oggi rappresentano il sogno
per i collezionisti delle 205.
Le vetture erano equipaggiate con il motore a 16 valvole della 309 GTI 16V.
Questa elaborazione ottiene un grande
riscontro anche in Italia ed è disponibile
sia sulla carrozzeria a tre porte che sulla
versione cabriolet CTI.
205 GTI 125 CV
Una lista infinita...
Nel 1984 il reparto Peugeot-Talbot Sport
offre un kit con testa, valvole e albero a
camme speciali per la GTI 1600 cc che
innalza la potenza a 125 CV. Il kit era
venduto dai concessionari Peugeot.
Con la coda diventa la 309
La versione a 3 volumi della 205 si
posiziona commercialmente in una fascia
di mercato superiore, ecco perché viene
battezzata 309.
La copertina del catalogo dei ricambi 205
competizione distribuiti da Peugeot.
Dall’Australia al Brasile, dalla Danimarca
alla Germania, ogni nazione allestisce
sulla 205 una o più serie speciali adatte
al proprio mercato. Eccone una lista
non esaustiva: Oceane, Sacré numéro,
Génération 205, Junior Automatica, New
Look,Winner, XS diesel, Elégance, GTI
Miami, GTI Magic, Diabolo, Forever, Dixie,
Accent, Cachet, Jubilée, ACE, Magnum,
Hawaii, Min, Soleil, GTI Radio1 FM, Inca,
Aztec,Trio, Zest, Mardi Gras, Sceptre,
Sprite, Coke, STD, XLI, XRI, Mito...
Restauro
Tutto si può restaurare... o quasi... non
sempre è comunque conveniente.
29
I COLORI DELLA 205 GTI
pastello
274 - 1574
EWT - WTP0
XYP3 - XYP0
Blanc meije
Noir onyx
500 - 1600
EXY - XYP3
WPP0
Noir vèrni
207 - EKB
KBP3 - KBP0
Rouge vallelunga
Blanc banquise
metallizzati
584 - ETW
TWM0
Gris graphite métal
584 - ETW
LZM0
Bleu topaze métal
TAM1 - TAM0
Gris magnum métal
585 - ETP
TPM0
Gris futura métal
CNM0
RMM0
Vert sorrento métal
MYM0
SSM0
Vert fluorite métal
YCM0
Beige mayfair métal
Bleu miami métal
Gris quartz métal
Come leggere le tabelle
Il primo numero sulla sinistra a tre cifre indica il vecchio codice di colore in uso presso Peugeot.
SBM0
Vert mayerling métal
Il secondo numero a quattro cifre indica il codice colore in uso sulle 205 negli anni 1894-1987.
Dal 1988 furono utilizzati dei codici alfanumerici.
I due numeri sulla destra sotto al modello sono l’abbinamento tra il codice colore e la relativa
tappezzeria.
30
I CERCHI DELLE 205 SPORTIVE
Tipo G
Tipo L2
Tipo L3
Tipo L5
LA STRUMENTAZIONE
La strumentazione è sempre molto
chiara e leggibile e si articola su diversi
tipi a seconda del livello di finitura del
modello. Si passa così dalle versioni
base, con il solo indicatore di velocità e
contachilometri totale, abbinato all’indicatore del livello carburante, a quelle
delle GTI che prevedono il contagiri,
l’indicatore della temperatura acqua,
della temperatura e pressione olio,
oltre al contachilometri parziale. Un’importante spia di allarme centralizzata è
collegata a varie funzioni - in alcuni casi
rilevabili separatamente in altri no - che
Tipo 3
hanno cambiato forma e grafica. Talvolta
sono rilevabili differenze di tipo grafico,
ad esempio caratteri più o meno marcati,
ma si tratta di piccole differenze dovute
alla marca degli strumenti e all’anno di
costruzione. Questo particolare potrebbe
causare qualche problema (non di funzionamento), ma solo estetico, nel caso si
dovesse sostituire un singolo strumento
Si cambia nel 1988
Il cambio di cruscotto, intervenuto con all’interno del cruscotto. È quindi preferibile, prima di procedere alla riparazione,
l’anno-modello 1988, non ha portato
rilevabili differenze nella strumentazio- verificare la marca ed il tipo di grafica
ne, ad eccezione della Tipo 4 dove i due dello strumento che bisogna sostituire.
indicatori superiori dell’olio e dell’acqua
avverte di un rischio grave illuminandosi di rosso e intimando lo STOP. Oltre
a questa, è comunque presente su tutti
i modelli anche la spia della riserva del
carburante, all’epoca non sempre disponibile anche su i modelli della concorrenza più blasonati.
Tipo 4
Tipo 5
I SEDILI
Tutti i costruttori hanno, da sempre, riposto molta attenzione alla tappezzeria e ai sedili di una vettura, dal
momento che questi costituiscono uno dei primi punti di
contatto tra il potenziale cliente e l’automobile. Peugeot
ha saputo costruirsi nel tempo un’immagine di particolare
confort e cura per la qualità. Con il tempo e le aumentate
prestazioni, delle autovetture, da semplici sostegni, i sedili
sono diventati componenti tecnologici basati sulla scienza
dell’ergonomia e costruiti con particolare attenzione alla
protezione dei passeggeri in caso di impatto.
Tipo D
Tipo E
31
I MOTORI
1300 cc
Cod.
libro
Anni
Pot.
CV
B6
1988 - 1992
103
n° giri Alesaggio
motore
e corsa
6800
75x73,2
Alimentazione
Codice
motore
Modelli
2 carburatori
doppio corpo
TU 24
Rallye
Alimentazione
Codice
motore
Modelli
1580 cc
Cod.
libro
Anni
Pot.
CV
n° giri Alesaggio
motore
e corsa
D2
1984 - 1986
105
6250
83X73
iniezione
elettronica
XU5J
GTI
D3
1986 - 1990
115
6250
83X73
iniezione
elettronica
XU5J
GTI - CTI
D4
1990 - 1992
115
6250
83X73
iniezione
elettronica
XU5JA
GTI - CTI
Motore della 205 GTI 1580 cc
105 CV equipaggiato con ERG
1905 cc
Cod.
libro
Anni
Pot.
CV
n° giri Alesaggio
motore
e corsa
Alimentazione
Codice
motore
Modelli
E1
1987
130
6000
83X88
iniezione
elettronica
XU9JA
GTI
E2
1988 - 1990
130
6000
83X88
iniezione
elettronica
XU9JA
GTI
E3
1990 - 1992
115
6000
83X88
iniezione
elettronica
XU9JA
GTI - Griffe
E4
1993 - 1994
105
6000
83X88
iniezione
elettronica
XU9J1/Z
CTI
E5
1993 - 1994
122
6000
83X88
iniezione
elettronica
DKZ
GTI
... VINCERE
É UNA QUESTIONE DI DNA
La serie 20x per Peugeot ha sempre
rappresentato anche l’anima sportiva.
Le 201 hanno partecipato ai Rally di
Montecarlo, le 203 alla Mille Miglia, le
204 a competizioni nazionali, mentre sono le 205-206-207 che hanno
definitivamente imposto Peugeot nei
Rally. Anche se questa pubblicazione
vuole essere una guida all’identificazione di tutte le 205, non è possibile
evitare di soddisfare la passione sportiva, ripercorrendo il palmarès glorioso della 205, replicato poi dalla 206 e
suggellato definitivamente dalla 207.
Quest’ultima, anche nel 2011 con
la coppia Andreucci-Andreussi, ha
permesso di scrivere il nome Peugeot per la quarta volta all’apice della
classifica del Campionato Italiano
Rally 2011.
205
La 205 Turbo 16
si aggiudica le
edizioni 1985 e
1986 del Mondiale
Rally Costruttori.
206
La 206 WRC vince
le edizioni 2000,
2001 e 2002 del
Mondiale Rally
Costruttori.
207
La 207 Super 2000
trionfa nelle edizioni
2008, 2009, 2010 e
2011 nel Campionato
Italiano Rally.