Tutte le 205 sportive Estratto dal libro “Guida all’identificazione” di Daniele Bellucci Peugeot 205 205 SPORTIVE: CHE NUMERI ! La mitica Peugeot 205 è stata costruita in 5.278.054 esemplari, ma soprattutto in oltre 120 versioni differenti. Orientarsi è difficile. Ecco perché questa guida all’identificazione vi permetterà di riconoscere esattamente ogni modello e tutti i dettagli che lo caratterizzano. Questo estratto dall’opera completa di 176 pagine presenta solamente le versioni sportive Rallye, GTI, CTI e le relative serie speciali. PER ORDINARE IL LIBRO COMPLETO Il libro completo è disponibile al prezzo di 33 Euro richiedendolo direttamente a: Galerie Peugeot Daniele Bellucci galerie@peugeot.it Tel. 0577 942220 HAI UNA PEUGEOT 205 ? Sei possessore di una Peugeot 205 ? Vai sul sito www.peugeot.it/clubstorico e compila la scheda di segnalazione o chiedi informazioni alla Segreteria del Club - Tel. 02 3313545. Ti invieremo gratuitamente l’attestato storico della tua 205! 3 PUBBLICITA’ 1990 Come identificare una 205 Prima di acquistare una vettura in generale, ma in particolar modo una vettura da collezione sulla quale intendiamo riversare il nostro tempo e il nostro denaro per restaurarla, è sempre bene procedere con molta cautela. Poniamoci alcune domande. Conservata o da restaurare? La prima domanda da porsi, dopo aver scelto il modello e la versione che preferiamo è: cerco una vettura conservata o una da restaurare totalmente? La domanda sembra scontata, ma non è così. Molti collezionisti, soprattutto alle prime esperienze, mostrano il desiderio di trovare una vettura “da salvare” - anche in condizioni precarie - per spendere poco all’acquisto e per restaurarla successivamente divertendosi e magari reinterpretandone lo spirito. Purtroppo spesso i buoni propositi si infrangono dopo lo smontaggio della vettura, quando le difficoltà teniche e i conti fatti in partenza cominciano a non tornare. Si dirada sempre più il tempo dedicato al progetto fino ad abbandonarlo del tutto. Meglio conservata o restaurata? Una vettura nel suo stato d’origine con pochi chilometri è sempre molto più interessante di un analogo modello completamente restaurato anche ai massimi livelli? Se questa vettura viene successivamente conservata (il che non vuol dire non usarla) il suo valore e la sua rarità vanno aumentando con il passare degli anni e, alla fine, ci si accorge di aver speso molto meno. Conosciamo la 205? Siamo certi di conoscere il modello oggetto del nostro desiderio? Siamo in grado di verificare se sono state apportate modifiche nel corso del suo utilizzo? È completa e originale in ogni dettaglio? È quindi indispensabile cercare foto e documenti originali provenienti direttamente dalla Casa o comunque di provenienza affidabile. Se non conoscete approfonditamente il modello portateli con voi quando andate ad esaminare una possibile vettura da acquistare.Vi serviranno! Non fermatevi al primo esemplare, ma continuate la ricerca; vi accorgerete di acquistare sempre maggior competenza specifica. Solo allora sarete pronti a compiere una scelta responsabile e soddisfacente e di gratificare così la vostra passione. Il primo passo Come primo passo dovete verificare i documenti e la corrispondenza tra questi e il numero di telaio punzonato sulla scocca. È proprio da questo punto che iniziamo questa guida all’identificazione. Tutte le 205 hanno quattro punti che ci aiutano nell’identificazione. Le 205 presentano sia la punzonatura con i dati di identificazione dell’esemplare (numero di telaio) e una targhetta identificativa del motore e del codice colore. La punzonatura Un esempio di punzonatura: VF3 000000 00000000 -VF3 è il codice del costruttore, in questo caso Peugeot; - 000000 le successive sei cifre identificano il tipo di veicolo. Nel caso delle 205 avremo ad esempio 20 C C1 1. 20 è l’identificativo di tutte le 205, C indica il tipo di carrozzeria (in questo caso una tre porte), C1 indica il tipo di motore (in questo caso il TU9 montato sulla Look), 1 indica il tipo di cambio (in questo caso un quattro marce) - 00000000 le ulteriori otto cifre indicano il numero della serie, cioè il numero che appartiene singolarmente ed esclusivamente a ciascun esemplare. Attenzione: sui primi esemplari le cifre erano sette. La targhetta identificativa All’interno del vano motore a destra (seduti al posto di guida) sul passaruota, dietro il supporto dell’ammortizzatore troviamo una targhetta di alluminio fissata con rivetti. La targhetta ha sei fori di ancoraggio, ma solo i due intermedi - o i quattro agli angoli - vengono utilizzati. I caratteri sono a rilievo e riproducono nella prima fila: AUTOMOBILES PEUGEOT, la seconda fila indica i codici relativi alla omologazione della vettura, la terza fila il numero di telaio ripetuto in modo completo e nelle file successive, il riepilogo delle masse in kg. Subito prima di questa targhetta 4 E tinta societaria per vetture flotte P vernice senza trasparente, tinta pastello normale Queste lettere sono seguite da altre due lettere che identificano il colore. Un esempio darà d’aiuto: Una 205 bianco Meije, fino all’ annomodello 1985, il codice colore era 1574 e successivamente diventa PWT, dove P indica un colore pastello senza trasparenza. troverete punzonato il numero 205 con caratteri da un centimetro. Si tratta Nel 1988 si cambia di una piccola targhetta di alluminio a fondo nero, fissata con un punto di rivetto al motore. Non sempre è immediatamente visibile perchè su alcuni motori rimane leggermente coperta dai componenti accessori. Questa targhetta - molto importante - ripete il codice stampato nella prima parte della punzonatura con l’aggiunta di una lettera. Questo ci consente di verificare la corrispondenza tra il tipo vettura e il suo motore. Sul motore, talvolta, potete trovare anche una seconda targhetta - sempre in alluminio, con scritto “AUTOMOBILES PEUGEOT échange standard” ed un numero - che indica che il motore originale è stato sostituito dalla rete di assistenza Peugeot con uno di rotazione revisionato direttamente dalla casa madre. Il codice colore Questo codice, solitamente alfanumerico, nelle 205 viene apposto dopo la verniciatura ed è spesso utile nel caso di interventi di ripristino di parti verniciate. Purtroppo viene apposto con smalti non troppo resistenti e tende ad attenuarsi o scomparire se non si pone molta attenzione quando si pulisce il vano motore. La totale assenza di questo codice potrebbe segnalare che la vettura ha subito un importante ripristino. Ma dove cercarlo? Solitamente è stampigliato a sinistra, sulla traversa anteriore, subito sopra al proiettore. Fino al 1985 i codici erano numerici a quattro cifre, poi si passa ai codici alfabetici, dove abbiamo una prima lettera che indica la tipologia della tinta. identifichiamole. A vernice con trasparente a doppio strato B vernice con trasparente monostrato Con l’anno modello 1988 abbiamo un’ulteriore piccola integrazione nei codici colore. PO tinta pastello; P2 tinta pastello bicolore; P3 tinta pastello più trasparente; MO tinta metallizzata monostrato + trasparente; M1 tinta metallizzata doppio strato + trasparente; M2 tinta metallizzata bicolore monostrato; M3 tinta metallizzata bicolore doppiostrato; EO tinta societaria. L’esempio precedente diventa quindi POWT. La lettera E, che compare solo nelle tabelle colore presso le concessionarie o le officine autorizzate, è importante per individuare il produttore del colore; un dettaglio questo - oggi superato con le nuove tecniche - che non deve trarvi in inganno se dovete riprodurre un colore per un restauro. Attenzione: sulle 205 cabriolet - prodotte da Pininfarina - troverete una lettera F che precede il resto del codice, in questo caso i caratteri sono contornati da un riquadro. L’anno-modello Punto di maggior contatto con i modelli Peugeot che hanno preceduto la 205 è la lettera identificativa dell’annomodello stampigliata dopo il codice modello. Anche se presente su tutte le vetture era una consuetudine riferita principalmente al mercato francese. Vediamone la ragione: in Francia i modelli prodotti a partire dal mese di luglio appartengono all’anno successivo. Anche se i dettagli produttivi variavano nel corso del tempo, i più significativi apparivano con il nuovo anno-modello. Anche tutte le quotazioni dell’usato riportate dalla rivista francese Argus facevano riferimento a questo principio. Un concetto questo non facile da accettare ad esempio in Italia, dove molto spesso, anche se la vettura nuova che si acquista era già disponibile in concessionaria a fine anno, spesso si preferiva aspettare l’anno successivo per immatricolarla. Ecco la corrispondenza lettera-anno, introdotta dall’anno-modello 1980, per le 205: A 1980 B 1981 C 1982 D 1983 Anno- Produzione mod. Telaio inizia con 1984 1 lug 83-30 giu 84 lettera E 1985 1 lug 84-30 giu 85 lettera F 1986 1 lug 85-30 giu 86 lettera G 1987 1 lug 86-30 giu 87 7.330.001 1988 1 lug 87-30 giu 88 7.900.001 1989 1 lug 88-30 giu 89 1.480.001 1990 1 lug 89-30 giu 90 23.279.836 1991 1 lug 90-30 giu 91 23.950.001 1992 1 lug 91-30 giu 92 24.240.001 1993 1 lug 92-30 giu 93 24.629.001 1994 1 lug 93-30 giu 94 25.013.001 5 Alcuni esempi di etichette adesive presenti nel vano motore della 205 Le lettere utilizzate sulle 205 sono solo, ovviamente, le ultime quattro. Dal 1988 viene utilizzato, principalmente sul mercato francese, un adesivo con l’indicazione dell’anno-modello: ad esempio AM88 per il 1988. Solitamente è applicato anteriormente, lato conducente, ai piedi del parabrezza. Etichette adesive Sempre all’interno del vano motore si trovano delle etichette adesive importanti per comprendere se vi sono state manomissioni o riparazioni sulla carrozzeria, oltre ovviamente al loro scopo principale: ricordare alcune precauzioni fornite dalla Casa. Per un collezionista, se queste etichette sono presenti e in buone condizioni rappresentano un dettaglio di originalità importante. Quindi, anche se non perfette, lasciatele al loro posto e se dovete effettuare lavori importanti all’interno del vano motore prendete precauzioni perchè non si deteriorino. Esaminiamo queste etichette precisando che presentiamo solo quelle più diffuse e che possono variare in base al modello o al Paese di immatricolazione. Le etichette adesive ora menzionate sono sei e sono solitamente posizionate nello stesso posto su tutti i modelli. Sul lato destro della vettura - posizionato sul lato frontale dell’ancoraggio dell’ammortizzatore - vi è un adesivo a fondo rosso con scritte bianche in sei lingue che mette in guardia dall’aprire il vaso di espansione del circuito di raffreddamento prima di un’ora dallo spegnimento del motore. Sempre sul lato destro troviamo un’etichetta argento in cinque lingue che ricorda che il motore è protetto fino a - 20° e di sostituire il liquido di raffreddamento ogni due anni. Sulla traversa anteriore centrale troviamo due piccoli adesivi, uno rotondo - che ricorda i lubrificanti raccomandati Esso e Shell - e l’altro che ricorda la regolazione dell’assetto dei fari. Sul supporto di sinistra dell’ammortizzatore troviamo un’etichetta bianca con scritte in rosso in quattro lingue che riporta le precau- zioni circa le connessioni della batteria e dell’alternatore. Un’ultima etichetta - riservata al mercato italiano con logo Peugeot Talbot - ricorda nuovamente i lubrificanti consigliati ed è posizionata sulla superficie interna del cofano o sulla traversa anteriore. Sullo spessore dello sportello, lato guida, troviamo un’etichetta bianca che riassume i dati di gonfiaggio dei pneumatici, anteriori e posteriori in bar e PSI. Sono anche indicate le misure dei pneumati autorizzati e le pressioni sono ripartite in base alla marca e al modello del pneumatico consigliato. Orientarsi tra i codici-modello Tipo Produzione Motore Allestimento B66 da gen 86 1580 cc Cabrio CTI C66 da gen 84 1580 cc GTI C66-1 da lug 85 1580 cc GTI C86 da sett 86 1905 cc GTI CB62 da lug 86 1580 cc GTI CB62-2 fino a lug 92 1580 cc GTI CD62 da lug 86 1905 cc GTI CDK2 da lug 92 a gen 94 1905 cc GTI CK22 da lug 86 a lug 92 1360 cc Rallye DB62 da lug 86 1580 cc Cabrio CTI DB62-2 92 1580 cc Cabrio CTI DDF2A 92 a lug 94 1905 cc Cabrio CTI La tabella sopra proposta non è da considerarsi esaustiva per tutte le innumerevoli versioni. 205 RALLYE 7 205 RALLYE La commercializzazione della 205 Rallye inizia nel marzo del 1988 in Francia, Belgio, Lussemburgo, Danimarca e Olanda. In Italia bisognerà aspettare fino ad aprile, in occasione del Salone di Torino. Molto spesso accostata alle 205 GTI, in realtà la Rallye è una vettura completamente diversa e risponde a una filosofia che punta esclusivamente sulle prestazioni. Il suo rapporto peso potenza è di solo 7,66 kg/CV, grazie al motore da 103 CV a 6800 giri e al peso di solo 790 kg in ordine di marcia. Il suo nome, come le sue caratteristiche tecniche, non lasciano dubbi: è una vettura nata per divertire e per tentare l’avventura agonistica senza dover impegnare grossi capitali. Esterno L’aggressività di questo modello è molto evidente con la carrozzeria di color bianco Meije e gli adesivi della PeugeotTalbot Sport applicati sulla calandra, sui parafanghi anteriori, sul portellone e lungo le fiancate al posto del paracolpi in gomma. I parafanghi anteriori e posteriori sono evidenziati da passaruota che si raccordano ai paraurti, anch’essi di colore bianco e privi di qualunque listello di abbellimento. Lo spoiler anteriore è simile a quello delle GTI, ma al posto dei proiettori supplementari ha due piccole griglie con la funzione di raffreddamento dei freni. Sulle placchette applicate ai montanti posteriori laterali sono riportati “1.3” e “Rallye” nel colore rosso vivo. I cerchi da 13 pollici, con piccoli fori di areazione rotondi, sono in acciaio e verniciati di bianco. Interno Internamente il rosso e il nero la fanno da padroni. I sedili sportivi sono rivestiti di un delicato tessuto nero con cuciture rosse. Quelli anteriori riportano il logo PeugeotTalbot Sport nella parte alta dello schienale. Le cinture di sicurezza sono di colore rosso. Inserti rossi compaiono anche sui pannelli delle portiere. La moquette è anch’essa di color rosso vivo. Gli alzacristalli sono tassativamente manuali. Nessuna chiusura per vano portaoggetti e il cruscotto è privo persino delle bocchette di areazione centrali. Unico lusso ammesso sono la plafoniera con lampada leggicarte. 8 l’accendisigari e i vetri posteriori con apertura a compasso. Il volante è di tipo sportivo a tre razze con all’interno il logo Peugeot-Talbot Sport. Meccanica Il cuore di questa piccola bomba sta tutto nel motore TU 2.4 di 1294 cc alimentato con due carburatori doppio corpo Weber e accoppiato a un cambio a cinque rapporti. La coppia massima è di 12.2 kgm a 5000 giri. L’avantreno e il retrotreno sono quelli della 205 GTI 1600 cc da 115 CV. Il motore è derivato direttamente dal TU 1 di 1124 cc al quale sono stati modificati l’alesaggio e la corsa. La testata del motore ha quattro condotti di alimentazione e le valvole di aspirazione sono da 39 mm, mentre quelle di scarico da 31,5 mm. La pompa dell’acqua è stata modificata per consentire al collettore di ammissione un percorso più rettilineo. Due i carburatori Weber 40 DCOM 10, ognuno con due tromboncini. Il limitatore di giri impedisce di superare i 7100 giri/ min. Il radiatore è in rame e per raffreddare l’olio è stato inserito anche uno scambiatore acqua/olio posizionato sotto il filtro. La velocità massima è di 190 km/h. 9 Come riconoscere la 205 Rallye CONOSCERE I DETTAGLI (Tavole sinottiche alla fine) Carrozzeria Tipo cerchi Tipo strumentazione Tipo sedili Motorizzazioni 3 porte G 4 D benzina B6 205 GTI 11 205 GTI 1.6 105 CV Nei primi giorni di marzo del 1984 la 205 GTI 1.6 105 CV arriva presso tutte le concessionarie in Francia; inGermania, Italia, Belgio, Olanda, Austria arriva a fine mese, il mese successivo in Gran Bretagna e dalla metà di maggio in Danimarca, Norvegia e Finlandia. È la prima 205 in versione a tre porte; un primato non da poco. Il Leone ha ben affilato gli artigli perchè vuole aggre- dire anche questo segmento in forte crescita. Pur restando una nicchia, è comunque strategico per l’immagine del Marchio e supporta la commercializzazione dell’intera gamma di 205. In Europa le concorrenti dirette si chiamano: Fiat Ritmo 105 TC, Ford Escort XR 3i, MG Maestro, Opel Kadett GTE, Renault 5 Turbo e la Volkswagen Golf GTI. La percezione che si ha, confrontandola con le sue rivali, è che la 205 sia nata proprio come una GTI e non come derivata da una versione senza particolari velleità sportive. Esterno La nuova 205 GTI si differenzia dalle altre versioni anzitutto per il fatto di essere a tre porte. Esternamente è decisamente aggressiva ed è considerata, a torto o a ragione, da alcuni un po’ troppo appariscente. Le larghe modanature con un inserto rosso che corrono lungo tutta la carrozzeria, inglobando anche i paraurti e i fianchetti, i parafanghi allargandoli di alcuni centimetri - certamente non passano 12 inosservati. Lo spoiler sul portellone posteriore è, invece, molto discreto. Le modanature nere e liscie sul montante, con le scritte GTI e 1.6, tolgono ogni dubbio sulla natura del modello. Guardandola frontalmente, di tre quarti, si percepisce subito il temperamento sportivo: lo spoiler anteriore con i fari a lunga portata integrati, lo specchietto affusolato - di foggia diversa dalle versioni a cinque porte - e i cerchi in lega che richiamano quelli della Turbo 16 fanno correre l’immaginazione. La gamma dei colori prevede cinque tinte, due metallizzati e tre pastello: grigio Grafite e grigio Futura metallizzati, bianco Meije, nero e rosso Vallelunga come colori pastello. Al momento della presentazione la vernice metallizzata costituiva, su molti mercati, l’unico optional disponibile, ma poco dopo viene introdotto anche il tetto apribile in vetro. 13 Interno Internamente la prima cosa che colpisce è la moquette rossa. La strumentazione è accattivante e completa grazie ai sei strumenti; è molto ben illuminata e dotata di reostato. I vetri posteriori si aprono a compasso. Un volante di piccole dimensioni, dalla foggia sportiva con al centro scritto GTI in rosso e accanto il Leone, è quanto basta per far salire l’adrenalina. I sedili, molto avvolgenti e con la seduta bassa, fanno il resto. È comunque possibile imbattersi su modelli privi di chiusura centralizzata e alzacristalli elettrici dal momento che, in alcuni Paesi, erano proposti come opzione. Meccanica Nata con il motore di 1600 cc da 105 CV, già nel 1986 viene affiancata dalla versione con 115 CV, da cui differisce solo per piccolissimi dettagli, come il fondo scala del contachilometri che passa da 200 a 220 km/h. La 205 GTI 1.6 105 CV rimane a listino solo fino al 1987. Come riconoscere la 205 GTI 1.6 105 CV CONOSCERE I DETTAGLI (Tavole sinottiche alla fine) Carrozzeria Tipo cerchi Tipo strumentazione Tipo sedili Motorizzazioni 5 porte L2 5 E D2 14 205 GTI VERDE Nella primavera 1986, ben prima che le norme comunitarie antinquinamento (Euro 1, Euro 2) entrassero in vigore, la Peugeot anticipa versioni sempre più ecologiche per soddisfare mercati come la Germania, l’Austria, la Svizzera e la Svezia. Le norme, che vedono l’introduzione della benzina verde priva di piombo, costringono Peugeot a sperimentare e commercializzare un nuovo sistema - alternativo alla costosa marmitta catalitica - denominato Pulsar e dal semplice funzionamento. Si tratta di un innovativo sistema che sfrutta la depressione che si crea nei condotti dei gas di scarico, prelevando aria direttamente dal filtro e inviandola al collettore di scarico, in prossimità della valvola più vicina dove, mischiandosi ai gas in uscita ancora molto caldi, genera una combustione aggiuntiva che abbassa sia il livello dell’Ossido di Carbonio sia gli Idrocarburi incombusti. Il sistema Pulsar viene montato sul motore XU5J di 1580 cc che, alimentato con l’iniezione elettronica Bosch L-Jetronic, eroga 105 CV. Questa soluzione, montata sulla 205 GTI, consente di ridurre l’inquinamento, pur mantenendo invariati le prestazioni e i consumi, cosa che solitamente non accade con l’adozione del catalizzatore. Il costo del Pulsar non è elevato e viene ripagato dal minor costo della benzina verde e dalle agevolazioni fiscali all’epoca - che erano circa il triplo del costo del Pulsar - previste dal governo tedesco. Il bocchettone di riempimento del serbatoio prevede un accessorio al quale all’epoca non eravamo abituati: una strettoia che impedisce di utilizzare per errore la pompa della benzina rossa. Ovviamente il Pulsar rende necessaria una nuova mappatura della centralina di alimentazione. Esterno/interno In termini di equipaggiamenti la 205 GTI Verde rispetta la formula classica delle serie di classe più elevata: velluto sui sedili, chiusura centralizzata e cerchi in lega leggera. Come riconoscere la 205 GTI Verde CONOSCERE I DETTAGLI (Tavole sinottiche alla fine) Carrozzeria Tipo cerchi Tipo strumentazione Tipo sedili Motorizzazioni Note particolari 3 porte L2 5 E benzina D2 motore equipaggiato con Pulsar 15 205 GTI 1.6 115 CV La primavera del 1986 porta con sè molte importanti novità, tra queste la 205 GTI 1.6 da 115 CV. È identica nell’allestimento, sia esterno che interno, alla versione con 105 CV. Non la sostituisce, ma la affianca nel listino, completando l’alto di gamma 205, insieme alla nuovissima cabriolet CTI equipaggiata con la stessa meccanica. L’incremento di potenza è stato ottenuto modificando il diametro e l’alzata delle valvole, sia di aspirazione che di scarico e la distribuzione. Il regime massimo è rimasto a 6900 giri e, a tale regime, interviene automaticamente il limitatore. Le prestazioni e i consumi sono leggermente aumentati, ma anche le prestazioni. Le rivali sul piano commerciale sono le stesse con le quali si confronta da due anni la versione da 105 CV, ma ora con due 205 GTI a listino Peugeot è in pole position.Vengono riconfermati anche in questo caso gli unici due optional: la vernice metallizzata e il tetto apribile in vetro. 16 Evoluzione Con il passare degli anni ovviamente anche alla 205 GTI vengono apportate tutte le modifiche comuni alla gamma 205, come il nuovo cruscotto nel luglio 1987, i nuovi gruppi ottici posteriori e quelle di posizione anteriore di colore bianco nel 1990. Oltre a queste modifiche generiche, nei sei anni di vita subisce altri aggiornamenti estetici. Nel 1988 un nuovo tessuto ricopre i sedili e con la modifica del cruscotto cambia anche il volante, non più a due razze, ma a tre e ricoperto di cuoio nero. Lo spoiler posteriore cambia leggermente di forma per consentire il nuovo fissaggio con viti invece che incollatura. Nel 1989 cambia nuovamente il tessuto: viene introdotto il Quartet rosso o verde con la moquette in tinta. I fianchi del sedile sono in tessuto nero. Nel 1990 sull’intera gamma viene sostituito il cambio di tipo BE1 (facilmente riconoscibile dall’innesto frontale della retromarcia con una leva a siringa posta sotto al pomello del cambio) con il cambio tipo BE3 con la retromarcia in basso a destra. È bene ricordare che su molti mercati, tra cui anche quello francese nel 1990, sulla versione 1600, la chiusura centralizzata è un opzione combinata agli alzacristalli elettrici anteriori. Nel corso del 1991 sono disponibili due nuovi accessori: il sistema di antibloccaggio delle ruote “ABR” e l’aria condizionata. L’ ABR è inizialmente proposto in combinazione con il servosterzo, si tratta dell’ultima evoluzione per la GTI 1.6 115 CV che nel giugno 1992 esce di scena. 17 Come riconoscere la 205 GTI 1.6 115 CV CONOSCERE I DETTAGLI (Tavole sinottiche alla fine) Carrozzeria Tipo cerchi Tipo strumentazione Tipo sedili Motorizzazioni 3 porte L2 5 E benzina D3, D4 18 205 CABRIOLET CTI Come riconoscere la 205 Cabriolet CTI CONOSCERE I DETTAGLI (Tavole sinottiche alla fine) Carrozzeria Tipo cerchi Tipo strumentazione Tipo sedili Motorizzazioni Note particolari cabriolet L2 4 D D3, D4, E4 capote elettrica a partire dal 1990 19 205 GTI 1.9 130 CV Salone di Parigi 1986: una nuova 205 viene presentata e catalizza subito l’attenzione. Da tempo se ne parla e le indiscrezioni di stampa ne hanno preannunciato l’arrivo. Ben 130 CV sotto il cofano, da 0 a 100 km/h in 7,8 secondi, i 400 metri in 29,2 secondi e ben 206 km/h... tanta, tanta grinta, lasciando pressochè invariati i consumi. Un bel risultato, ottenuto grazie all’aumento della cilindrata e all’iniezione elettronica Bosch LE 2 Jetronic. L’aumento della coppia è disponibile fin dai 2200 giri ma viene ridotta di 250 kgm, rispetto alla versione 1600 con 115 CV. Esterno Esternamente solo i cerchi in lega maggiorati da 15 pollici, con grossi fori di areazione, la scritta 1.9 sui fregi dei montanti posteriori, la scritta 130 CV in argento sui parafanghi anteriori, la differenziano dalla sorella minore. Cinque i colori disponibili per la carrozzeria: rosso Vallelunga, bianco Meije, grigio Antracite, grigio Futura e nero. La lista degli optional può leggermente discostarsi da mercato a mercato e, a tal proposito, ricordiamo che oltre il 40 per cento delle GTI prodotte sono destinate all’esportazione, ma due opzioni sono comuni a tutti: il tetto apribile panoramico in vetro e la vernice metallizzata. Interno All’interno è possibile avere in opzione i sedili con i fianchetti laterali in cuoio, che diventano di serie, quasi subito, su molti mercati, tra cui quello italiano. Il volante, sempre rivestito in cuoio e la chiusura centralizzata, bagagliaio compreso, sono di serie. Gli alzacristalli elettrici completano una dotazione non sempre comune alle vetture di questa categoria. La moquette interna è rossa e il tessuto che riveste la parte centrale dei sedili riprende quello delle mitiche Turbo 16 con due fasce verticali in grigio chiaro e grigio scuro, separate da un filetto rosso. Le prime 205 GTI 1.9 130 CV montano, solo per poco, il cruscotto squadrato, comune alla prima serie di 205. Meccanica Occorre ricordare che l’incremento di potenza per la 205 GTI 1.9 130 CV ha comportato modifiche ai rapporti del cambio, alla trasmissione, all’impianto frenante - con l’adozione dei dischi anche posteriormente - e l’aumento della carreggiata di 11 mm. Maggiorati anche i cuscinetti dei mozzi delle ruote e gli ammortizzatori sono adeguati ai nuovi carichi e potenza. Evoluzione È proprio necessario questo secondo incremento di potenza nel giro di poco più di due anni? Per rispondere a questa domanda dobbiamo tener presente che il segmento delle piccole sportive è in forte sviluppo e rappresenta un fiore all’occhiello per le Case costruttrici che si confrontano così mostrando i muscoli. Negli anni, le prestazioni di queste piccole sportive aumentano progressivamente passando, in pochi anni, dagli 80 CV ai 130 CV. Ma il vento cambia, le esigenze mutano e questo è l’ultimo aumento di cavalli per le 205 GTI che, a partire dal 1992, vedono decrescere la potenza, rispettivamente a 122 CV e 105 CV, a seguito dell’introduzione del catalizzatore. La commercializzazione della 205 GTI 1.9 130 CV comincia in Francia alla fine di novembre 1986, per poi proseguire anche su altri mercati. In Italia viene presentata nel marzo 1987. L’evoluzione della 205 GTI 1.9 130 CV seguirà nelle sue linee principali con quella della 205 GTI 1.6 115 CV, ma con alcune piccole differenze. Nel corso del 1989 viene introdotto il tessuto Quartet, mentre i fianchetti e i poggiatesta rimangono in cuoio nero. La trama del tessuto centrale rimane identica.Viene anche introdotta l’opzione del rivestimento in cuoio integrale antracite denominato Ouragan, adottato sulle numerose serie speciali. Nel 1990 fa la sua comparsa di serie la chiusura centralizzata con comando a distanza. Il telecomando, ad infrarossi, è separato dalla chiave e presenta un pulsante rosso con un leone rampante disegnato in trasparenza. Con le versioni 1992 arriva il sistema antinquinamento ERG e l’anno successivo anche la 205 GTI 1.9 130 CV viene equipaggiata col catalizzatore. La potenza si riduce a 122 CV a 6000 giri, il sistema di iniezione viene aggiornato adottando la Bosch Motronic. Nel gennaio del 1994 cessa la produzione della 205 GTI 1.9 130 CV e di tutti i modelli ad essa riconducibili. PUBBLICITA’ 20 21 Come riconoscere la 205 GTI 1.9 130 CV CONOSCERE I DETTAGLI (Tavole sinottiche alla fine) Carrozzeria Tipo cerchi Tipo strumentazione Tipo sedili Motorizzazioni 3 porte L3 5 E benzina E, E2, E3, E5 22 205 GTI GRIFFE La Griffe è la 205 più ricercata e come tutte le “griffes” viene spesso imitata, ma attenzione: la 205 GTI Griffe è prodotta solo nel 1991, in solo 3000 esemplari dei quali 1000 per la Francia. Esterno La 205 GTI Griffe è riconoscibile dalla combinazione del colore esterno verde fluorite con interni in cuoio neri e cuciture verdi. La scritta GRIFFE, in verde, è riproposta sulle placchette in plastica grigio scuro. Le versioni per l’esportazione possono essere equipaggiate anche con il tetto apribile come opzione. I cerchi in lega sono quelli della 205 GTI 1.9, ma di colore “alu brossé” grigio fumè. Interno All’interno la 205 GTI Griffe è riconoscibile per: il pomello del cambio ricoperto in pelle con griglia verde, il volante in pelle, i tappetini specifici in spessa moquette, i vetri elettrici anteriori che consentono la chiusura anche dopo che il contatto è stato tolto, gli specchietti di cortesia nelle alette parasole e illuminati da due piccole plafoniere, la lampada leggicarte orientabile nella plafoniera accanto all’illuminazione centrale e l’eventuale comando del tetto apribile. Meccanica La meccanica è quella della 205 GTI 1.9 130 CV con cambio a cinque rapporti; il servosterzo e l’ABR (ABS) completano l’equipaggiamento. Come riconoscere la 205 GTI Griffe CONOSCERE I DETTAGLI (Tavole sinottiche alla fine) Carrozzeria Tipo cerchi Tipo strumentazione Tipo sedili Motorizzazioni Note particolari 3 porte L3 5 E benzina E3 interni in cuoio con cuciture verdi e cerchi in lega color grigio fumè 23 205 GTI PLUS Il 1990 porta con sè molte novità nel mondo 205. Tra queste vi sono alcuni modelli molto particolari e attualmente ricercatissimi come la GTI Plus. Si afferma sempre con maggiore forza una nuova via, quella delle vetture sportive, potenti, ma al tempo stesso ricercate nei contenuti e nei dettagli. Una parte della clientela non si accontenta di avere a disposizione solo delle accelerazioni brucianti, ma chiede anche nuove opzioni come il servosterzo o l’aria condizionata e gradisce accessori come i sedili integralmente rivestiti in pelle. Per questa ragione viene presentata sul mercato italiano la nuova 205 GTI Plus. Esterno La 205 GTI Plus si caratterizza per il colore verde Sorrento. Interno Oltre a tutti gli accessori presenti sulle GTI, come i cerchi in lega, gli alzacristalli elettrici, la chiusura centralizzata e molto altro, la Plus si caratterizza per la selleria integralmente in cuoio e per l’impianto di condizionamento. Meccanica Il servosterzo e il sistema antibloccaggio delle ruote “ABR” - disponibile quest’ultimo solo da ottobre 1990 - sono inizilamente disponibili solo come opzione combinata. L’opzione servosterzo più ABR è inizialmente incompatibile con il climatizzatore per problemi legati alla gestione dello spazio all’interno del vano motore, ma nuovi componenti consentiranno, dopo pochi mesi, di superare questa limitazione. Come riconoscere la 205 GTI Plus CONOSCERE I DETTAGLI (Tavole sinottiche alla fine) Carrozzeria Tipo cerchi Tipo strumentazione Tipo sedili Motorizzazioni 3 porte L3 5 D benzina D4, E3 24 205 GTI ACTION Questo modello segue, nel 1992, la strada aperta sul mercato italiano dalla 205 GTI Plus di cui riprende lo spirito improntato ad una vettura sportiva, elegante e riccamente equipaggiata. Esterno/interno Esternamente è riconoscibile dall’adesivo applicato sui parafanghi anteriori con la scritta “Action”. Internamente, oltre a disporre degli accessori solitamente presenti sulle GTI troviamo gli alzacristalli elettrici, i vetri posteriori che si aprono a compasso, la chiusura centralizzata con comando a distanza, il rivestimento in pelle completo dei sedili e il condizionatore. A richiesta il tetto apribile sia per la 1600 cc che per la 1900 cc. Meccanica La meccanica si basa sui propulsori della GTI da 115 CV e 130 CV. A richiesta è disponibile l’ABR (il sistema antibloccaggio delle ruote) e il servosterzo per la 1600 cc (di serie sulla 1900 cc). Come riconoscere la 205 GTI Action CONOSCERE I DETTAGLI (Tavole sinottiche alla fine) Carrozzeria Tipo cerchi Tipo strumentazione Tipo sedili Motorizzazioni 3 porte L3 5 D D4, E3 25 205 GENTRY Settembre 1991: arriva la 205 Gentry 1900 cc, si tratta di una GTI molto ben rifinita. Questa esperienza ci ha regalato oggi una vettura molto bella, piacevolmente elegante nella sua sobrietà, attuale nell’uso quotidiano e forse, proprio per questo, molto ricercata a livello collezionistico. Purtroppo non è facile trovare un esemplare in buone condizioni e soprattutto originale. Esterno Due i colori disponibili: verde Sorrento e beige Mayfair (ma non su tutti i mercati, in Italia ad esempio è disponibile solo il verde Sorrento). Le modanature laterali, come i paraurti, sono uguali a quelli delle GTI, ma differiscono nel colore che riprende quello della carrozzeria e per gli inserti in acciaio e non rossi. Di serie vi è il servosterzo, e i cerchi in lega da 14 pollici, simili a quelli montati dalla 405 ma con bordo diamantato.Tra le opzioni disponibili: il tetto apribile, l’ABS e la radio. Interno L’allestimento interno è molto ricco con rivestimenti in pelle integrale, moquette e tappetini grigi molto spessi e soffici, inserti in radica nei pannelli porte, chiusura centralizzata con comando a distanza, vetri atermici. Il volante e il pomello del cambio sono rivestiti in anch’essi in pelle. I fianchetti laterali posteriori in plastica questa volta sono lisci e neri opachi. Due anche i colori disponibili per i rivestimenti del cruscotto e della moquette: beige Impala e grigio Ouragain. Meccanica La meccanica è quella della GTI 1900 cc con potenza ridotta a 105 CV a 6000 giri, e dal 1992 con catalizzatore e relativa centralina installata nel vano bagagli, sulla parete di sinistra. Il cambio è a cinque marce, ma differisce da quello della GTI 1.9 130 CV per i primi due rapporti più ravvicinati, tanto da renderla più performante in accelerazione. Questa è anche l’unica 205 GTI a montare, su richiesta, il cambio automatico. In questo caso la vettura è equipaggiata con pinze freni anteriori di dimensioni maggiorate rispetto alla versione manuale. Questa modifica comporta cerchi esternamente identici, ma conformati internamente in modo diverso per ottenere lo spazio necessario all’installazione delle pinze maggiorate. Le sospensioni hanno una taratura leggermente più morbida e i cerchi da 14 pollici, con pneumatici meno sportivi, consentono una guida sicuramente più confortevole rispetto alla GTI 130 CV. Come riconoscere la 205 Gentry CONOSCERE I DETTAGLI (Tavole sinottiche alla fine) Carrozzeria 3 porte Tipo 5 strumentazione Tipo sedili E Motorizzazioni G1 Tipo cerchi L5 disponibile anche Note con cambio particolari automatico a 4 rapporti, sedili esclusivamente in pelle 26 205 GTI GRAND PRIX Come riconoscere la 205 GTI Grand Prix CONOSCERE I DETTAGLI (Tavole sinottiche alla fine) Carrozzeria Tipo cerchi Tipo strumentazione Tipo sedili Motorizzazioni 3 porte Gutmann 5 E benzina E5 La 205 GTI Grnd Prix è riconoscibile per il colore rosso Vallelunga, i cerchi in lega tipo Gutmann, la chiusura centralizzata con telecomando a infrarossi, il servosterzo, il sistema di antibloccaggio delle ruote ABR. In opzione è disponibile il tetto apribile. 205 GTI TOP LINE Come riconoscere la 205 GTI Top Line CONOSCERE I DETTAGLI (Tavole sinottiche alla fine) Carrozzeria Tipo cerchi Tipo strumentazione Tipo sedili Motorizzazioni 3 porte L3 5 E benzina E5 La 205 GTI Top Line è verniciata in blu Miami metallizzato con l’adesivo “Top Line” sui parafanghi. Questa versione ha un ricco equipaggiamento nel quale spiccano: il tetto apribile, la chiusura centralizzata con telecomando a infrarossi, la radio con CD player Pioneer e altoparlanti. 27 205 GTI SPORT Come riconoscere la 205 GTI Sport CONOSCERE I DETTAGLI (Tavole sinottiche alla fine) Carrozzeria Tipo cerchi Tipo strumentazione Tipo sedili Motorizzazioni 3 porte L3 5 E benzina E5 Una delle serie speciali su meccanica 205 GTI è la Sport. Questa versione è riconoscibile dalla colorazione scelta dalla Casa: bianco Meije, rosso Vallelun- ga e in opzione blu Miami metallizzato. La scritta adesiva “Sport” sul portellone posteriore ne identifica la versione. 205 GTI COLLECTION Come riconoscere la 205 GTI Collection CONOSCERE I DETTAGLI (Tavole sinottiche alla fine) Carrozzeria Tipo cerchi Tipo strumentazione Tipo sedili Motorizzazioni 3 porte Gutmann 5 E benzina E5 Peculiarità di questa versione è il colore grigio grafite con lo specifico adesivo “Collection” sul portellone. Tra gli accessori di serie: i cerchi speciali tipo Gutmann, il servosterzo, la chiusura centralizzata con comando a distanza a infrarossi, i sedili rivestiti in pelle. A richiesta è possibile ottenere l’antibloccaggio delle ruote ABR e il tetto apribile. 28 ... MA CI SONO ANCHE QUESTE Questa pubblicazione ha illustrato tutte le versioni di serie della 205 e la maggior parte delle serie speciali o limitate. Nella sua lunga carriera in alcuni periodi, o per alcuni mercati, le 205 sono state commercializzate in versioni o allestimenti particolari.Ve ne presentiamo alcune, anche se non in modo esaustivo, per stimolarvi nella ricerca della versione più “esclusiva”... magari la vostra. 205 GTI Gutmann 205 Turbo 16 Nel 1990 Peugeot Italia omologa per la circolazione stradale una serie di 205 GTI allestite dal preparatore tedesco Gutmann. il 23 febbraio 1983 viene presentata la 205 T16 da competizione. Per l’omologazione vengono prodotti 200 esemplari numerati. Oggi rappresentano il sogno per i collezionisti delle 205. Le vetture erano equipaggiate con il motore a 16 valvole della 309 GTI 16V. Questa elaborazione ottiene un grande riscontro anche in Italia ed è disponibile sia sulla carrozzeria a tre porte che sulla versione cabriolet CTI. 205 GTI 125 CV Una lista infinita... Nel 1984 il reparto Peugeot-Talbot Sport offre un kit con testa, valvole e albero a camme speciali per la GTI 1600 cc che innalza la potenza a 125 CV. Il kit era venduto dai concessionari Peugeot. Con la coda diventa la 309 La versione a 3 volumi della 205 si posiziona commercialmente in una fascia di mercato superiore, ecco perché viene battezzata 309. La copertina del catalogo dei ricambi 205 competizione distribuiti da Peugeot. Dall’Australia al Brasile, dalla Danimarca alla Germania, ogni nazione allestisce sulla 205 una o più serie speciali adatte al proprio mercato. Eccone una lista non esaustiva: Oceane, Sacré numéro, Génération 205, Junior Automatica, New Look,Winner, XS diesel, Elégance, GTI Miami, GTI Magic, Diabolo, Forever, Dixie, Accent, Cachet, Jubilée, ACE, Magnum, Hawaii, Min, Soleil, GTI Radio1 FM, Inca, Aztec,Trio, Zest, Mardi Gras, Sceptre, Sprite, Coke, STD, XLI, XRI, Mito... Restauro Tutto si può restaurare... o quasi... non sempre è comunque conveniente. 29 I COLORI DELLA 205 GTI pastello 274 - 1574 EWT - WTP0 XYP3 - XYP0 Blanc meije Noir onyx 500 - 1600 EXY - XYP3 WPP0 Noir vèrni 207 - EKB KBP3 - KBP0 Rouge vallelunga Blanc banquise metallizzati 584 - ETW TWM0 Gris graphite métal 584 - ETW LZM0 Bleu topaze métal TAM1 - TAM0 Gris magnum métal 585 - ETP TPM0 Gris futura métal CNM0 RMM0 Vert sorrento métal MYM0 SSM0 Vert fluorite métal YCM0 Beige mayfair métal Bleu miami métal Gris quartz métal Come leggere le tabelle Il primo numero sulla sinistra a tre cifre indica il vecchio codice di colore in uso presso Peugeot. SBM0 Vert mayerling métal Il secondo numero a quattro cifre indica il codice colore in uso sulle 205 negli anni 1894-1987. Dal 1988 furono utilizzati dei codici alfanumerici. I due numeri sulla destra sotto al modello sono l’abbinamento tra il codice colore e la relativa tappezzeria. 30 I CERCHI DELLE 205 SPORTIVE Tipo G Tipo L2 Tipo L3 Tipo L5 LA STRUMENTAZIONE La strumentazione è sempre molto chiara e leggibile e si articola su diversi tipi a seconda del livello di finitura del modello. Si passa così dalle versioni base, con il solo indicatore di velocità e contachilometri totale, abbinato all’indicatore del livello carburante, a quelle delle GTI che prevedono il contagiri, l’indicatore della temperatura acqua, della temperatura e pressione olio, oltre al contachilometri parziale. Un’importante spia di allarme centralizzata è collegata a varie funzioni - in alcuni casi rilevabili separatamente in altri no - che Tipo 3 hanno cambiato forma e grafica. Talvolta sono rilevabili differenze di tipo grafico, ad esempio caratteri più o meno marcati, ma si tratta di piccole differenze dovute alla marca degli strumenti e all’anno di costruzione. Questo particolare potrebbe causare qualche problema (non di funzionamento), ma solo estetico, nel caso si dovesse sostituire un singolo strumento Si cambia nel 1988 Il cambio di cruscotto, intervenuto con all’interno del cruscotto. È quindi preferibile, prima di procedere alla riparazione, l’anno-modello 1988, non ha portato rilevabili differenze nella strumentazio- verificare la marca ed il tipo di grafica ne, ad eccezione della Tipo 4 dove i due dello strumento che bisogna sostituire. indicatori superiori dell’olio e dell’acqua avverte di un rischio grave illuminandosi di rosso e intimando lo STOP. Oltre a questa, è comunque presente su tutti i modelli anche la spia della riserva del carburante, all’epoca non sempre disponibile anche su i modelli della concorrenza più blasonati. Tipo 4 Tipo 5 I SEDILI Tutti i costruttori hanno, da sempre, riposto molta attenzione alla tappezzeria e ai sedili di una vettura, dal momento che questi costituiscono uno dei primi punti di contatto tra il potenziale cliente e l’automobile. Peugeot ha saputo costruirsi nel tempo un’immagine di particolare confort e cura per la qualità. Con il tempo e le aumentate prestazioni, delle autovetture, da semplici sostegni, i sedili sono diventati componenti tecnologici basati sulla scienza dell’ergonomia e costruiti con particolare attenzione alla protezione dei passeggeri in caso di impatto. Tipo D Tipo E 31 I MOTORI 1300 cc Cod. libro Anni Pot. CV B6 1988 - 1992 103 n° giri Alesaggio motore e corsa 6800 75x73,2 Alimentazione Codice motore Modelli 2 carburatori doppio corpo TU 24 Rallye Alimentazione Codice motore Modelli 1580 cc Cod. libro Anni Pot. CV n° giri Alesaggio motore e corsa D2 1984 - 1986 105 6250 83X73 iniezione elettronica XU5J GTI D3 1986 - 1990 115 6250 83X73 iniezione elettronica XU5J GTI - CTI D4 1990 - 1992 115 6250 83X73 iniezione elettronica XU5JA GTI - CTI Motore della 205 GTI 1580 cc 105 CV equipaggiato con ERG 1905 cc Cod. libro Anni Pot. CV n° giri Alesaggio motore e corsa Alimentazione Codice motore Modelli E1 1987 130 6000 83X88 iniezione elettronica XU9JA GTI E2 1988 - 1990 130 6000 83X88 iniezione elettronica XU9JA GTI E3 1990 - 1992 115 6000 83X88 iniezione elettronica XU9JA GTI - Griffe E4 1993 - 1994 105 6000 83X88 iniezione elettronica XU9J1/Z CTI E5 1993 - 1994 122 6000 83X88 iniezione elettronica DKZ GTI ... VINCERE É UNA QUESTIONE DI DNA La serie 20x per Peugeot ha sempre rappresentato anche l’anima sportiva. Le 201 hanno partecipato ai Rally di Montecarlo, le 203 alla Mille Miglia, le 204 a competizioni nazionali, mentre sono le 205-206-207 che hanno definitivamente imposto Peugeot nei Rally. Anche se questa pubblicazione vuole essere una guida all’identificazione di tutte le 205, non è possibile evitare di soddisfare la passione sportiva, ripercorrendo il palmarès glorioso della 205, replicato poi dalla 206 e suggellato definitivamente dalla 207. Quest’ultima, anche nel 2011 con la coppia Andreucci-Andreussi, ha permesso di scrivere il nome Peugeot per la quarta volta all’apice della classifica del Campionato Italiano Rally 2011. 205 La 205 Turbo 16 si aggiudica le edizioni 1985 e 1986 del Mondiale Rally Costruttori. 206 La 206 WRC vince le edizioni 2000, 2001 e 2002 del Mondiale Rally Costruttori. 207 La 207 Super 2000 trionfa nelle edizioni 2008, 2009, 2010 e 2011 nel Campionato Italiano Rally.
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