285 Anno 10 - n° 13 - Distribuzione Gratuita ATTUALITA’ KI S K ULTURA A INFORMAZIONE 1 Novembre 2014 SPORT & TURISMO Marino Giuseppe C.so Italia, 96 - ACIREALE IL GIORNALE DEL TERRITORIO DELLE ACI La polemica che continua ad essere alimentata a proposito della disponibilità ( o indisponibilità) del PalaVolcan tiene ancora banco in Città. Si fa notare che la struttura sportiva dovrebbe, da statuto, ospitare soltanto eventi ed attività sportive non a fini di lucro, tant'è che, in particolare, la scuola di Calcio a 5, prevedendo una retta a carico dei ragazzi, non può effettuare la sua attività al Palavolcan e, quindi, usufruisce, a pagamento, di altri locali. Il GIS (con una votazione che di fatto ha esautorato alcune società – la Boxe e l’Acireale Calcio a 5) ha concesso l’uso del PalaVolcan al Salone della Sposa (!!!) costringendo le società sportive escluse a sostenere spese ingenti per affitto campi, trasferte e varie multe dalle federazioni (considerando, quindi, lo sposalizio una specie di sport !- lo è , forse?). A questo punto, alla considerazione che il Palazzetto deve ospitare soltanto eventi sportivi, si deve necessariamente puntualizzare, subito, da parte dell’amministrazione (assessore allo sport, se ci sei, batti un colpo!) il regolamento (che forse c’è, ma che non viene rispettato) con obblighi, annessi e connessi (quote di partecipazione, bilanci, e quant’altro) per una sana gestione che possa fare escludere figli e figliastri – come sta accadendo ora - e suscitare notevoli dubbi di serietà. Quello che è accaduto ai margini della incresciosa vicenda che ha visto protagonisti un personaggio politico ed un imprenditore famoso per la sua grande (totale) disponibilità nei confronti di tutti (sportivi e non) non è cosa da riportare nella cronaca delle cose da far sapere in giro. Meglio metterci una pietra sopra ma certi atteggiamenti di “tu non sai chi sono io! “ sono da bandire totalmente. Viviamo in una Città che al di là di alcune “brutture croniche” è possibile considerarla un fiore all’occhiello della Sicilia, né atteggiamenti prevaricatori sono tollerabili da parte di chicchessia. Per ora ci fermiamo a queste parole scritte con tono morbido nella speranza che qualcuno possa leggerle, meditarle e mettere in pratica per l’avvenire. Acireale è una Grande Città, Acireale è una Bellissima Città. Non vorremmo che alcuni suoi cittadini non siano considerati Grandi e Bellissimi. T.C. MOMENTI DIFFICILI TI FANNO APPREZZARE LE PICCOLE COSE CHE DAI PER SCONTATE. POI UN GIORNO TI "SVEGLI" E TI RENDI CONTO CHE BASTAVA UNA CAREZZA... PER RITORNARE A "CASA". (S. NOÈ - 2014). Tra le persone care che ci hanno lasciato dobbiamo, purtroppo, anche registrare l’avvocato Rosario Leonardi (del quale leggete un ricordo all’interno del giornale), papà del fraterno amico Sebi al quale, assieme a tutta la sua famiglia rivolgiamo le condoglianze più sentite. La società Acireale Calcio a 5 è stata premiata per la vittoria del campionato U21 e lodata per gli splendidi risultati del settore giovanile che comprende anche lo scudetto vinto nella categoria dei giovanissimi. La manifestazione si è tenuta all'hotel Aldrovandi di Roma; erano presenti il presidente della Divisione Calcio a 5 Tonelli, il presidente della Placido Vigo è il nuovo ambasciatore d’Italia a La Paz, Bolivia. Presentato il libro di Luciano Moggi Vigo è nato ad Acireale nel 1960. “Il Pallone lo porto io” a Palazzo Romeo davanti ad un numerosissimo pubblico. Il servizio a pagina 2 con le foto di Fabio Consoli Lega di serie B Abodi, il presidente del Sindacato Calciatori Professionisti Damiano Tommasi e il presidente del settore tecnico della FIGC Gianni Rivera che ha consegnato al dirigente Maurizio Musumeci, delegato dal Presidente Pippo Marino a rappresentarlo una targa ricordo ( foto). Il servizio è a pagina 2 2 Sabato 1 Novembre 2014 Placido Vigo nuovo ambasciatore d’Italia a La Paz, Bolivia Vigo è nato ad Acireale (Catania) nel 1960. Dopo aver conseguito nel 1983 la laurea in scienze politiche presso l’Università Cattolica di Milano, nel 1986 entra in carriera diplomatica e inizia il suo percorso professionale alla Farnesina al Cerimoniale Diplomatico della Repubblica. Nel 1988 si trasferisce a Tripoli, dove assume l’incarico di Secondo Segretario, che ricopre fino al 1991, anno in cui è nominato Primo Segretario a Bonn. Nel 1993 è Console a Montevideo. Nel 1996 rientra in servizio alla Farnesina, presso la Direzione Generale Personale e Amministrazione, dove rimane oltre un anno, prima di assumere servizio fuori ruolo presso la Presidenza della Repubblica, Segretariato Generale, Ufficio per gli Affari Diplomatici. Nel 1999 assume nuovamente servizio presso la Direzione Generale Personale e Amministrazione. Nel 2002 si trasferisce a Buenos Aires, dove assume l’incarico di Console Generale. Nel 2006 è Ambasciatore a Panama. Nel febbraio 2011 rientra in servizio alla Farnesina, dove assume le funzioni di Vice Capo del Cerimoniale Diplomatico della Repubblica. Nel dicembre 2011 è nominato Capo della Segreteria Particolare del Ministro. 20 - 22 Novembre 2014 Cinema Margherita Acireale AKIS Sabato 1 Novembre 2014 Il libro, presente l’autore, un acese trapiantato a Venezia, sarà presentato Lunedì 29 Dicembre c.a. nella Sala Conferenze della Banca Agricola Popolare di Ragusa Presentato a Paternò nei giorni scorsi, durante il Passaggio delle consegne tra il Past Luogotenente dott.Nunzio Spampinato e l'attuale Luogotenente della" Divisione Sicilia 2 - Etna patrimonio dell'umanità” il dott. Carmelo Cunsolo (ultimo a destra nella foto), il progetto "CENTforELIMINATE" da lui ideato. Presente il Governatore del Distretto Italia dott.Elio Garozzo e tutti gli Officers Distrettuali e Divisionali. I mulini ad acqua Questa breve storia parte dal territorio dell’antica Aci, il quale comprendeva, all’incirca, tutti i piccoli comuni che ne presero il nome. In questa zona, che aveva come centro la “Reitana”, settecento anni di storia hanno visto svilupparsi la via dei mulini che ha resistito al tempo, ma non alla speculazione edilizia che ebbe inizio negli anni settanta, del nostro secolo, e all’incuria di noi esseri umani. Solo un occhio attento e amante della nostra storia riuscirebbe, ancor oggi, a distinguere tracce di questi antichi mulini. Insieme a loro sono scomparsi, anche, vecchi mestieri, testimoni di tradizioni, ma, anche, di una sofferenza millenaria. L’acqua è stata sempre sinonimo di vita e di ricchezza. Il suo controllo, in ogni parte del mondo, ha causato nei secoli contese da parte dei detentori del potere e dell’economia. Anche la nostra zona ha conosciuto lunghe dispute per il controllo delle acque. Il nostro territorio, formato in prevalenza da terreni vulcanici, soffre, proprio per la sua struttura, della mancanza di sorgenti acquifere usufruibili, infatti, molti fiumi, per lunghi tratti, scorrono sottoterra. Nella zona a monte della Reitana, posta tra Acireale, Acicastello e Aci San Filippo, un substrato argilloso, privo della copertura lavica, permette l’affioramento di una falda acquifera che nei tempi passati si credeva fosse un ramo del famoso fiume Aci. A conseguenza di ciò, molte fonti naturali sgorgano in vari punti disseminati lungo tutto il territorio, che va dal piano Reitana , a Santa Venera (sorgente termale), fino ad arrivare a Capo Mulini, molte altre, invece, scorrono sottoterra e poi si gettano direttamente nel mare. Quest’area divenne, nel corso dei secoli, attenzionata lungamente, per svariati ed importanti utilizzi. L’acqua che fluiva nel nostro terreno, argilloso o vulcanico, si arricchiva, e si arricchisce tutt’oggi, della ricchezza delle sostanze che la nostra terra ci dona gratuitamente. Ma, oltre ad irrigare i terreni agricoli e dissetare sia gli uomini che gli animali, venne impiegata in diverse altre attività: pulitura dei panni di lino localmente prodotti, macerazione del lino e della canapa, lavorazione del riso, concia delle pelli, depurazione dei lupini, per finire, addirittura con la produzione della seta, che, a fine 400, era già diffusa in tutta la zona. Appena il bozzolo era pronto, si doveva estrarre il lungo filamento di seta ed era necessario disporre dell’acqua, indispensabile per la sua lavorazione. Tanti, quindi, i suoi utilizzi, ma a questi dobbiamo aggiungere l’energia che dava alle macchine idrauliche, come i famosi e numerosi mulini, sparsi lungo tutto il territorio, per la produzione della farina, segherie per il taglio del legname, trappeti per la lavorazione delle canne da zucchero, paratori per la lavorazione della lana. Si evince che in tutta la zona ferveva una incessante attività. Attorno a quell’area, infatti, ruotava un piccolo universo di attività umane, alle quali si dovevano per forza aggiungere muli che, per le “trazzere” disagiate, e sotto il sole cocente, trasportavano merci da lavorare o già lavorate. Appena arrivati a destinazione, le saie e gli abbeveratoi davano ristoro, a uomini e animali, dopo il lungo cammino, pronti, comunque, a riprenderlo non appena la merce sarebbe stata pronta. C’erano, poi, mandrie di pecore e capre, buoi e vacche che pascolavano vicino ai corsi di acqua ricchi di vegetazione. Si dovevano sentire, abbastanza spesso, le voci di giovani donne che si dirigevano verso i lavatoi con i cesti colmi di panni da lavare, accompagnate dalle anziane che oltre a chiacchierare, vigilavano severe sui loro “civettii”. Non mancavano, di tanto in tanto, uomini sul tetto armati di “scopetta” a mo’ di protezione dal pericolo delle scorribande dei turchi. Solo quando il sole tramontava dietro l’Etna, “a muntagna”, i contadini riponevano gli attrezzi, e riprendevano la via verso casa. La rada, così animata di giorno, rimaneva sola, desolata, buia, rischiarata solo dalla luna e dal cielo stellato. Arrivati alla seconda metà dell’800, però, si comincia ad assistere alla lenta, ma progressiva, chiusura dei mulini: il motore a vapore, di recente scoperta, aveva cominciato a soppiantare l’energia dell’acqua, in più, gli impianti molitori potevano essere posizionati il località più vicini ai centri abitati e, quindi, molto più funzionali. Anche la molitura fu azionata da motori a vapore, prima, ed elettrici, dopo. Oggi, l’unico mulino rimasto integro, soprattutto grazie alla perseveranza del suo padrone, è il mulino “Pigno”, gli altri continuarono a funzionare fino al dopoguerra, per essere chiusi definitivamente negli anni ’50. Oggi dei mulini ad acqua rimane poco più di una leggenda, qualche nome di luoghi di intrattenimento, e, di tanto in tanto qualche giornata culturale, guidata da qualche romantico studioso, sognatore, che, malgrado siano passati diversi secoli, continua a visitare spesso questi luoghi, cercando e trovando segni di piccole “manifestazioni edilizie” che l’occhio comune vedrebbe solamente come comuni “ciottoli”. Mariella Di Mauro Le foto ci sono state fornite dallo scrittore Saro Bella che sentitamente ringraziamo. Il workshop internazionale “Aretè” alle Ciminiere di Catania DALLE ROVINE ALLO SVILUPPO ARCHITETTONICO: Presentati i progetti per PER CATANIA, ACIREALE, GIARRE, MILITELLO E CALTAGIRONE Hanno trascorso una notte intera negli spazi delle Ciminiere di Catania per completare il progetto architettonico a cui hanno lavorato durante tutta la settimana del workshop. È stata la passione a motivare e premiare i protagonisti di “Areté - Abitare le rovine”, l’iniziativa internazionale voluta da Ordine e Fondazione degli Architetti etnei in collaborazione con 3 Fondazione comunale Teatro Bellini E’ stato presentato a Palazzo del Turismo il progetto della Fondazione comunale “Teatro Bellini di Acireale”. Al tavolo il sindaco Roberto Barbagallo e il deputato regionale Nicola D’Agostino hanno illustrato alla stampa e ai presenti lo scopo e i dettagli della proposta dell’Amministrazione, che nei prossimi giorni dovrà essere approvata dal Consiglio comunale. <<Il Teatro Bellini è una struttura architettonica meravigliosa che in passato è stata sottovalutata ed è un’incompiuta storica di questa città. Io personalmente e chiunque sia entrato in questi mesi nello scheletro del Bellini sente un’empatia molto forte. In questi mesi abbiamo studiato un modo per riaprire e recuperare la struttura e grazie alla collaborazione di architetti, di tecnici, della Soprintendenza e del Genio Civile abbiamo deciso di istituire una Fondazione che gestirà i due teatri della città,- ha detto il sindaco Roberto Barbagallo-. Tutti i componenti lavoreranno a titolo gratuito. Il Teatro Maugeri non ha mai avuto una stagione di alto livello culturale, la Fondazione dovrà occuparsi di questo da subito e contemporaneamente di sistemare gradualmente il Bellini, di metterlo in sicurezza prima che il tempo lo degradi ulteriormente e di riaprirlo come involucro culturale. Successivamente con un progetto serio in mano l’Amministrazione dovrà rintracciare i fondi strutturali per l’adeguamento e la sistemazione definitiva del vecchio Teatro>>. <<Il nome di Bellini deve trainare la vera grande offerta culturale di cui la città sente il bisogno. La suggestione e l’evocazione hanno il compito di consentire di sognare di riportare il teatro ottocentesco a disposizione di una città che non l’ha mai avuto se non come sensazione, e che oggi potrà usufruirne non come avrebbe potuto 70 anni fa, ma come meglio oggi può fruirne e goderne,- ha spiegato Nicola D’Agostino-. La fondazione dovrà avere la sensibilità di capire come utilizzare questa struttura e dovrà valorizzare al meglio il Teatro Maugeri, che diventerà da subito patrimonio disponibile della Fondazione Bellini e quindi un contenitore culturale attivo sarà a disposizione di un contenitore culturale che deve diventare attivo>>. Acireale: visita a sorpresa di Vittorio Sgarbi "Il Teatro Bellini si può immaginare come cantiere d'arte contemporanea". Visita a sorpresa di Vittorio Sgarbi oggi ad Acireale. Il famoso critico d’arte è stato accolto dal vicesindaco Nando Ardita, che con lui ha visitato alcune chiese e palazzi nobiliari del centro storico esempi preziosi del patrimonio architettonico cittadino. Il tour acese di Vittorio Sgarbi è partito dalla Biblioteca Zelantea, dove si è soffermato ad ammirare il ricco patrimonio librario e artistico. Sgarbi ha poi chiesto di visitare e ha manifestato grande interesse per tre antichi palazzi nobiliari privati del centro storico. Nelle prime ore del pomeriggio, accompagnato dal consulente economico dell’Amministrazione, Salvo Nicotra, e da alcuni tecnici del Comune è entrato all’’interno del Teatro Bellini, di recente al centro degli studi di un workshop organizzato dalla Fondazione e dall’Ordine degli Architetti di Catania. Nando Ardita e Salvo Nicotra hanno illustrato il progetto realizzato dagli architetti per la riqualificazione del teatro ottocentesco, distrutto da un incendio nel 1952 e da allora nascosto alla vista della città. <<E’ intenzione dell’Amministrazione, in attesa che si trovino i fondi per realizzare il progetto, mettere in sicurezza il teatro e riaprirlo come spazio espositivo, che torni ad ospitare nuovamente importanti eventi artistici e culturali per cui Acireale era nota a livello internazionale>>, ha spiegato Salvo Nicotra. Alla fine della visita Sgarbi si è detto disponibile a dare il proprio contributo per rendere vivo il Bellini. <<E’ un posto bellissimo, la cavea pur se ricostruita in cemento armato è interessante e si può proseguire anche con lavori in economia. Uno spazio come questo, essendo coperto, può essere un padiglione come Associazione Officina 21. Circa cento tra giovani studenti, laureati, tutor, professionisti locali affermati e grandi architetti di livello nazionale e internazionale, hanno messo in campo le loro energie e competenze per dimostrare alla collettività, e in particolar modo alle amministrazioni, che i ruderi urbani di Catania e della sua provincia possono rinascere a nuova vita restituendo alle città spazi, sviluppo e bellezza. Acireale era presente il sindaco Barbagallo. quelli che hanno fatto la fortuna della Biennale di Venezia alle corderie dell’Arsenale, ha una dimensione cantieristica e si può immaginare un cantiere d’arte contemporanea. Qualche idea si può trovare, può essere ideale per la scultura, che si mette in evidenza negli spazi grezzi,- ha detto Vittorio Sgarbi-. Acireale ha una tradizione e non pensavo fosse tanto remota, una richiesta del Comune di Acireale in merito alle attività che possano riaccendere una tradizione culturale come quella di Acireale sarebbe sicuramente una proposta lusinghiera>>. La visita del famoso critico d’arte è poi continuata all’interno della Basilica di San Sebastiano e lungo il quartiere del Suffragio fino al ponte delle Chiazzette. <<Siamo onorati come Amministrazione della visita di Vittorio Sgarbi, il suo interesse per il nostro patrimonio architettonico e culturale non può che renderci orgogliosi,- ha detto Nando Ardita-. E’importantissimo il suo parere positivo sul progetto di recupero del Teatro Bellini. Ci esalta vederlo ammirato dalla struttura e da quello che potrà nascere e cogliere la sua disponibilità e il suo appoggio per la delicata fase del rilancio >>. ph Fabio Consoli Erika Weinmann 4 AKIS Sabato 1 Novembre 2014 Un servizio per risparmiare tempo e denaro Oggi risparmiare tempo e denaro è importante, se la tua azienda ha necessità di spedizioni ogni mese una delle soluzioni possibili è scegliere la posta privata che può cambiare il tuo lavoro e la tua vita.Noi abbiamo cercato di elencare 10 motivi per scegliere Posta Privata Nazionale di Acireale RisparmiListini agevolati.Non compili moduliQuando devi spedire numerose raccomandate la compilazione dei moduli diventa un lavoro lungo e faticoso. Se affidi al nostro ufficio di posta privata la tua corrispondenza non te ne dovrai preoccupare, pensiamo a tutto noi.Non fai file allo sportelloLe spedizioni non sono la tua attività principa- le, perché perdere tempo in fila ad uno sportello quando potresti concentrarti su altro? Chiamando il nostro ufficio un corriere verrà a prendere la corrispondenza presso l’ufficio.Hai sempre la fatturaPoste Italiane non rilascia fattura per prioritarie e raccomandata, scaricare così questi costi diventa un’impresa. Noi, invece, inviamo la fattura ogni 30 giorni.Archiviazione otticaIn caso di smarrimento delle ricevute firmate dal destinatario, hai la possibilità di avere copia conforme all’ originale, grazie all’ archiviazione ottica per 3 anni.Nessun limite di spedizioniSe decidi di affidarti a noi non dovrai garantire alcun limite minimo di spedizioni.Nessun canonePaghi solo quello che spedisci.Giacenza GratuitaLe spedizioni con esito negativo rimarranno in giacenza presso i loro uffici per 30 giorni senza alcun costo aggiuntivo.Ritorno al Mittente gratuitoQualora, trascorsi i 30 giorni della giacenza, la corrispondenza dovesse essere ancora presso gli uffici la rispediranno indietro senza alcun costo aggiuntivo.Interfaccia diretto Rapporto di fiducia con l'operatore, ci prendiamo cura dei nostri clienti. A questo punto se con questo nuovo servizio riuscite a risparmia tempo e denaro e avete la garanzia che la vostra posta è affidata a dei professionisti, perché non provare? Posta Privata Nazionale Agenzia di Acireale - C.so Italia 36 tel./fax 095 891678 - cell. 3311560094 Lic. Ind. 2445/2014 PAPIRO D’ARGENTO ALL’ACESE ANGELO RUSSO Nella splendida cornice del parco comunale di Fiumefreddo di Sicilia, nel corso dell’ultima edizione del premio “Papiro D’Argento”, è stato conferito dal Sindaco di Fiumefreddo il premio speciale per la letteratura al nostro concittadino e amico Angelo Russo, membro del consiglio direttivo dell’Associazione Culturale “Terre di Aci”, per la pubblicazione del libro “Una goccia di storia a cavallo di tre secoli – Le Acque Bufardo e Torrerossa”. Del libro di Russo, originale e sapientemente illustrato, avevamo già parlato nel marzo scorso in occasione della sua presentazione in un noto albergo di Acireale. Il libro ha come filo conduttore le vicende di una importante azienda acquedottistica nostrana, le cui acque, rinvenute nel sottosuolo del comune di Fiumefreddo nella seconda metà dell’ottocento, oggi sono utilizzate in parecchi Comuni lungo la fascia ionico-etnea da Giarre a Messina. E’ il pretesto per l’autore per proporre un frammento di storia della ricerca idrica sotterranea (una goccia, appunto) che ha riguardato il nostro territorio, e Russo, da tecnico e osservatore appassionato, per raccontarla accompagna il lettore nelle viscere della terra alla scoperta del prezioso liquido, illustrandone le tecniche e non nascondendone i rischi di cui egli stesso è stato vittima fortunata. Nel percorrere tutte le varie tappe di questa storia, l’autore approfitta di vari spunti per aprire di volta in volta ampie finestre attraverso le quali il lettore può osservare e conoscere, con gli occhi e la sensibilità dell’autore, parecchi aspetti dell’epoca, l’opera di alcuni personaggi più o meno illustri anche acesi, oppure angoli e monumenti in parte dimenticati, ignorati o cancellati dall’incuria dell’uomo. Non poteva mancare una finestra sul contesto geografico, geologico e storico in cui maturò l’originario progetto di ricerca dell’acqua. E’ lo spunto per l’autore, appassionato di storia siciliana, per far riemergere verità scomode, celateci o travisate dalla storiografia ufficiale, sui tragici eventi seguiti alla conquista della Sicilia e del Meridione da parte dei Piemontesi nel segno dell’unità d’Italia. Il libro di Russo è, insomma, un testo particolare, interessante e piacevole, e noi ci complimentiamo con l’autore per il prestigioso riconoscimento ricevuto. Per chi fosse interessato, il libro non è in commercio ma si può trovare in tutte le biblioteche dei Comuni della fascia ionico-etnea. www.akis-aci.com Recentemente, in un noto locale di Aci Sant’Antonio, si è svolta la prima assemblea plenaria del Lions Club di Acireale per l’anno sociale 2014/15 (49° dalla fondazione). Il presidente Silvio Cavallaro nella sua relazione introduttiva, ampia e incisiva, ha indicato i momenti cruciali dell’anno sociale e le iniziative di massima proposte dai vari Comitati: un programma molto ricco di eventi, che si svilupperà da ottobre fino al mese di giugno dell’anno prossimo e di cui riferiremo dettagliatamente man mano che verrà implementato. Ha altresì annunciato la costituzione di uno speciale comitato, coordinato dai soci Rosario Faraci e Mario Pavone, composto da tutti past presidenti e i past segretari, per preparare la celebrazione nel prossimo anno sociale del cinquantesimo anniversario del Club, uno dei più “anziani” del Distretto 108 YB, sempre distintosi per la qualità e la quantità dei suoi interventi a favore della comunità locale, la funzione di stimolo e proposta nei confronti dell’Ente locale e l’attiva partecipazione ai service nazionali e internazionali. Nel corso dell’assemblea, preso atto degli incarichi distrettuali assegnati dal governatore Salvatore Ingrassia ai soci del club acese Pietro Currò (Comitato Attività di servizio “Etica e Legalità”), Antonio Leonardi (Service “Infortuni negli ambienti di lavoro: conoscerli per evitarli”) e Rosario Musmeci (Service nazionale “Abuso sui minori: una mano per prevenire e aiutare attraverso l’informazione e la sensibilizzazione”), si è svolto un dibattito molto partecipato sui rapporti tra il Distretto e il Club nel corso del quale sono stati espressi rilievi seri e fondati, che verranno rappresentati tramite un documento che verrà presentato il prossimo 25 ottobre al governatore nel corso della visita dello stesso al Club acese, congiuntamente a quelli di Acitrezza e Giarre. Il tesoriere Salvatore Pennisi ha quindi esposto i dati del bilancio consuntivo e di quello preventivo e ambedue i documenti sono stati approvati all’unanimità. Infine, la coordinatrice del comitato per le iniziative sociali Agata Cavallaro Faraci ha comunicato quanto discusso e deliberato assieme alle consorti dei soci: sarà svolta un’attività nelle scuole volta alla prevenzione delle dipendenze mentre sono al vaglio diverse iniziative a favore di associazioni di volontariato del territorio che si occupano di persone in difficoltà. La serata si è conclusa con il conviviale in un clima di amicizia e cordialità. Giovanni Vecchio Attività del Lions: Auguri: 39 anni insieme!!! Gibo and Friends Prima assemblea plenaria del 49° anno sociale del Lions Club Acireale 31 ottobre 2014: in collaborazione con l’Accademia Zelantea, presso il salone della stessa Accademia (che è la più antica di Sicilia), alle ore 18:00 sarà presentato il libro del socio Lions, il giornalista Nino Milazzo dal titolo “L’uomo dei tramonti che amava la politica”. A presentarlo saranno il Presidente dell’Accademia Zelantea dott. Giuseppe Contarino ed il Vice Presidente Nazionale di Confindustria Ivan Lo Bello. 2 novembre 2014 ore 18:30 Cattedrale di Acireale: Messa in Suffragio dei Defunti organizzata insieme agli altri Club service della Città Kiwanis, Rotary, Fidapa, Serra. 8 novembre 2014 Salone del Palazzo del Turismo, Via Ruggero Settimo Acireale ore 17.30: Le due ragazze che lo scorso anno sono state selezionate per partecipare a due campi scuola, uno in Norvegia ed uno in Finlandia, esporranno le loro esperienze presso questi campi scuola. Uno dei due elaborati è stato giudicato da una commissione Lions Multidistrettuale tenutasi a Cagliari, in ex-equo con altri due, il migliore d’Italia. 13 novembre 2014 Salone del Palazzo del Turismo, Via Ruggero Settimo Acireale ore 18.00: in occasione del centenario dalla nascita, sarà ricordato dal sen. Nicola Grassi Bertazzi e dall’ on. Enzo Trantino, l’avv. Cristoforo Filetti, Senatore della Repubblica, Segretario del Senato, Presidente di Gruppo Parlamentare, primo Sindaco di Acireale eletto a suffragio universale. AKIS Sabato 1 Novembre 2014 I limoneti e gli agrumeti caratteristici del sud Italia, con un particolare riferimento per quelli di Acireale e isolani, potranno essere ripristinati e salvaguardati per Legge. La Commissione Agricoltura della Camera, nella seduta legislativa del 15 ottobre, ha infatti approvato la proposta presentata dall’on. Basilio Catanoso sulle “Disposizioni per il recupero, il ripristino, la manutenzione e la salvaguardia dei limoneti caratteristici”, che fa parte di un testo di disegno di Legge unico che ha unificato cinque proposte di legge similari, di cui due presentate dal deputato etneo (una specifica su Acireale). “Dove il Calcio è Genuinità” L’A.S.D. Xifonia f.c. nasce per la precisa volontà del suo presidente Orazio Pennisi all’interno della struttura societaria della SOCCER SCHOOL con gli obiettivi dichiarati di educazione, semplicità nei metodi di allenamento, divertimento. Nell’annata in corso squadra principale è quella degli allievi provinciali, formazione allestita con una programmazione che tra qualche Affrontare le sfide globali per la sostenibilità del grano duro Presso il Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura - Centro di Ricerca per l’Agrumicoltura e le Colture Mediterranee (CRA-ACM) di ACIREALE , il Dr. Karim Ammar, responsabile del programma di breeding del grano duro presso il CIMMYT, la più importante istituzione mondiale che si occupa di ricerca sui cereali, con sede in Messico, ha tenuto un Seminario sul tema “Addressing Global Challenges to Durum Wheat Sustainability at CIMMYT”. L’evento, organizzato dal Gruppo di Ricerca sui cereali, che opera presso il CRA- ACM, si inserisce nelle attività realizzate nell’ambito del progetto PON “Sviluppo tecnologico e innovazione per la sostenibilità e competitività della cerealicoltura meridionale (ISCOCEM)”.Ha fatto gli onori di casa il Direttore del CRA-ACM dott. Paolo Rapisarda. E’ stata presentata la nuova linea di prodotti e servizi bancari e finanziari dedicata alle imprese che operano nel settore agricolo siciliano, con la quale il Credito Siciliano intende dare il proprio concreto sostegno all’agricoltura isolana. In Sala Consiglio del Centro Direzionale della Banca il Direttore Generale, Saverio Continella, coadiuvato dal suo Vice, Vittorio Pellegatta, alla presenza del Prorettore di UNICT, prof.ssa Alessandra Gentile Ordinario di Arboricoltura Generale e Coltivazioni Arboree, ha esposto i termini di questa nuova linea di prodotti e servizi destinata agli imprenditori agricoli singoli o associati, società agrarie (agro-meccaniche, agro-alimentari, agro-industriali), ed agli imprenditori che svolgono attività connesse o collaterali all’attività agricola, consorzi agrari, e prevede un plafond di finanziamenti dedicato. anno una prima squadra “giovanissimi”. L’organigramma della società registra il Presidente (Orazio Pennisisi), vice (Rita Scavo), direttore generale (Placido Cutul), dirigente allievi (Nello Scavo), allenatore (Orazio Pennisi), dirigente soccer (Nello Cannavò), allenatore Soccer School (Massimo Ambra). La rosa allievi provinciale è composta dai Portieri (Ardita e Cutuli), Difensori (Zappalà, Boldea, Chisari, Battiato, G., Centamore, Sciacca, Vinciguerra, Alemanni), Centrocampisti (Rota, Raneri, Grasso F., Reitano, Leotta, Trovato, Raciti, Salvo La Rosa), Attaccanti (Pennisi, Battiato G. Budano, Raciti O.). LA SINDROME DA IPERSENSIBILITA’ CHIMICA MULTIPLA E’ RICONOSCIUTA SEMPRE PIU’ COME SPECIFICA PATOLOGIA Dopo la Germania (2000), l’Austria (2001), il Giappone (2009), la Svizzera (2010) e la Danimarca (2012), anche la Spagna ha ufficialmente riconosciuto la Sensibilità Chimica Multipla (MCS), inquadrandola nella classificazione internazionale delle malattie (ICD), lo strumento diagnostico utilizzato dal sistema sanitario internazionale per classificare e codificare le malattie. Questa è la prassi riconosciuta anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che ha classificato l’MCS come ICD-10 e quindi questa patologia multifattoriale esce sempre più dal novero delle malattie non ancora classificate per entrare in una ben connotazione specifica anche ai fini del rimborso delle spese che devono sostenere i soggetti affetti da questa patologia per le prestazioni diagnostiche e per i farmaci. Il procedimento di riconoscimento è partito da un numero sempre crescente di reclami di persone che soffrono di questa condizione; persone che vivono una perenne tormento quotidiano perché, come spiega il deputato Maria del Carmen Quintanilla del partito popolare " molti dei prodotti chimici di uso quotidiano possono causare reazioni multiple, come difficoltà a respirare, palpitazioni, nausea, eruzioni cutanee o mal di testa ricorrenti”. Per questo motivo, l’MCS cambia completamente la vita di coloro che ne soffrono, e li costringe ad adottare spesso impegnative misure di prevenzione per non entrare in contatto fisico o indirettamente attraverso l'aria con un numero enorme di prodotti chimici. Ad esempio, per i soggetti affetti da MCS entrare in un supermercato può essere causa di grave malessere. Il Trunzu di Aci al Salone del Gusto di Torino Il Trunzu di Aci, riconosciuto presidio Slow Food anche quest’anno è stato in mostra al Salone internazionale del Gusto di Torino. All’ evento ha partecipato una delegazione del Comune di Acireale, il referente dei produttori Enzo Pennisi e lo chef Rosario Grasso. Sono stati presenti il sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo, la fiduciaria Slow Food di Catania, Roberta Capizzi, il produttore biologico del Cavolo Trunzu di Aci, Enzo Pennisi, e il direttore generale della Sibat Tomarchio, Lorenzo Libè. Piccolo Museo di Vulcanologia e delle Scienze Naturali Giovedì 9 ottobre u.s. è stato inaugurato il “Piccolo Museo di Vulcanologia e delle Scienze naturali ubicato nei locali dell’Istituto acese I.R.M.A. Ha aperto la scaletta degli eventi inaugurali, il tagli del nastro da parte del sindaco di Acireale Ing. Roberto Barbagallo cui è seguita la benedizione dei locali da parte del parroco della vicina chiesa del Sacro Cuore, don Orazio Greco. Gli interventi sono stati tenuti dal dott. Giuseppe Contarino presidente dell’Accademia dei Zelanti e dei Dafnici il quale con un interessante excurL’ing. Michele Ali, che tutti gli acesi conoscono anche per il suo recente passato come candidato sindaco di una sua lista ad Acireale è stato scelto (alcuni suoi fotogrammi) a fare parte del “collettivo” del film di Salvatores , ”Italy in a day”, un racconto collettivo della nostra vita. Sono stati ben 44.197 i video, per oltre 22.000 ore di filmato, che sono stati visionati per selezionare e montare bel 632 filmati. Grande soddisfazione, quindi, per il nostro concittadino che ha contribuito con alcune immagini dell’Etna che “scassa” – così dice proprio l’autore – particolarmente orgoglioso ed onorato di essere dentro un notevole spaccato del nostro paese. 5 sus sull’attività della prestigiosa Accademia ha rimarcato che il termine “piccolo” dato all’aspetto museale della sala non è appropriato alla numerosità dei pezzi contenuti delle bacheche, alcuni veramente pregevoli. A seguire i saluti del presidente della Società di Botanica Italiana Sicilia, prof. Gioacchino Ferro, dalla prof.ssa Alessandra Ragusa Presidente della laurea magistrale in Scienze per la tutela dell’ambiente. Il prof. Piccione presidente del Centro di Educazione Ambientale Sicilia ha illustrato il programma che l’Università di Catania svolgerà con l’Istituto acese con una serie di incontri mensili che conferiranno agli studenti del corso di laurea magistrale in Scienze per la Tutela dell’Ambiente anche crediti formativi. Spettacolare è stata la relazione del vulcanologo dell’I.N.G.V. dott. Marco Neri che ha illustrato con suggestive immagini “L’Eruzione subterminale dell’Etna del luglioagosto 2014” e molto interessante è stato l’intervento del vulcanologo francese, prof. Jean Claude Tanguy il quale ha illustrato i suoi ultimi studi sulla datazione delle lave etnee con il metodo dell’archeomagnetismo evidenziando come molte date storiche riferiti a colate ed eruzioni etnee antecedenti il 1669 siano del tutto errate. Tanguy studia il vulcano Etna da oltre 50 anni di proficua attività scientifica per la quale il Sindaco di Acireale gli ha conferito un riconoscimento ufficiale consegnando una targa in segno di gratitudine per l’apporto dato alla conoscenza del vulcano. La dott.ssa Francesca Tringali, direttore generale dell’I.R.M.A. ha illustrato l’attività dell’istituto che si è distinto nel campo della ricerca biomedica con numerose pubblicazioni scientifiche ed oltre 100 tesi sperimentali di laurea. In sala erano presenti autorevoli docenti universitari oltre ad appassionali. Il locale sarà reso disponibile gratuitamente alle scuole con visite guidate da ricercatori dell’istituto acese. In effetti, la vita di queste persone è incredibilmente difficile data la loro mancanza di tolleranza a sostanze sintetiche comunemente usate nell’odierna società anche a livelli di esposizione straordinariamente bassi che sono tollerate dalle altre persone. Ciò rende il loro vivere quotidiano molto complicato perché spesso costretti a restare rinchiusi all'interno della loro casa che per loro diventa come una sorta di "campana di vetro” e di indossare una maschera tutte le volte che devono uscire per strada tra la generale mancanza di comprensione cosa questa che aggrava notevolmente il loro disagio psichico. L’MCS colpisce non solo il sistema nervoso centrale, ma provoca malfunzionamenti anche in altri organi e apparati. Generalmente si tratta di un’abnorme reazione da agenti tossici presenti nell’ambiente diffusi da deodoranti, profumi, prodotti igiene personale, pulizia prodotti, cibo, vestiti, cosmetici, sigarette, ecc Di conseguenza, la gestione di un soggetto con MCS è complessa perché, a parte i diversi gradi di gravità i sintomi possono variare da persona a persona. Presso l’I.R.M.A. sono stati diagnosticati circa 160 casi di MCS la cui gestione clinica è affidata alla genetista dott.ssa Maria Bruccheri. Tra gli esami che vengono effettuati presso l’I.R.M.A. vi è anche qualche esame genetico come i polimorfismi del gene che produce l’enzima GSTM1 che spesso in questi soggetti è mutato con conseguente scarsa efficienza dei maccanismi biochimici di detossificazione. Tra l’altro spesso questi soggetto hanno un notevole stress radicalico che li porta a mostrare un’età maggiore di quella anagrafica. In questo caso gli esami da effettuare sono il dosaggio del glutatione ossidato e ridotto, il d-ROMS che riguarda il dosaggio dei radicali liberi dell’ossigeno ed il BAP che consente la valutazione della barriera biochimica antiossidante. Giovanni Tringali, direttore scientifico I.R.M.A. La dott.ssa Maria Bruccheri che si occupa della gestione clinica dei soggetti affetti da MCS. Festa grande nella frazione acese di Mangano per i novantanni della signora Pennisi Carmela, nata ad Acireale il 2508-24 e registrata all'anagrafe il 03-0924.Vedova Di Bella Carmelo, residente nella frazione di Mangano in via Belvedere 96, da sempre. Ha svolto sin da piccola con grande pazienza un lavoro duro come è quello del bracciante agricolo.E' stata festeggiata nei giorni scorsi, dalla comunita' parrocchiale della Chiesa "Maria S. Annunziata" ai limiti territoriali di Acireale presso contrada Grotte di Mangano. Presente Don Marcello Zappala' Parroco della Chiesa "S. Maria Di Porto Salvo" Mangano, i figli Giovanna, Rosario, la nuora Maria Grazia, i nipoti tutti unitamente ad amici della comunita' parrocchiale. Alla vivace e arzilla nonnina, gli auguri della redazione. 6 Sabato 1 Novembre 2014 ESALTAZIONE DELLA CROCE Si è celebrata presso la Basilica dei Santi Apostoli Pietro e Paolo di Acireale la memoria liturgica dell’Esaltazione della Santa Croce, festa dell'Arciconfraternita del SS.mo Crocifisso in San Pietro. Hanno partecipato alla solenne funzione associazioni (Pia Unione delle Guardie d'Onore al S.Sepolcro in S.Pietro) e confraternite di Acireale (SS.mo Sacramento e Santi Alfio, Filadelfo e Cirino in San Pietro, SS.mo Crocifisso, Ecce Homo e Maria SS.ma Addolorata in San Sebastiano), Aci Catena (SS.mo Crocifisso in Santa Barbara, delle Anime del Purgatorio e dei Morti in SS.Elena e Costantino) e Valverde (SS.mo Crocifisso). Dopo il raduno e la recita del S.Rosario presso la chiesa di San Domenico, i confrati si sono AKIS La notizia ci è forse sfuggita, di questo chiediamo scusa ai lettori, ma ci sembra doveroso comunicare che già da qualche mese il “barone” Mimmo Corvaia ha lasciato i suoi cari e la Città per essere accolto nel regno del Signore. Il personaggio, noto per il suo stile, la sua figura, la signorilità che gli aveva anche “affibbiato” il titolo di “barone” era una figura caratteristica dell’Acireale di un tempo. Assiduo frequentatore del Circolo Universitario, del quale faceva parte attiva ( era uno dei consiglieri) , lascia la moglie Marisa Patanè, i due figli assieme a tanto rimpianto in tutti coloro che lo hanno conosciuto. Turi Consoli , Akis ed il Cine Foto Club “Galatea” , sentitamente addolorati, formulano ai familiari e al “Circolo Universitario” le più sentite condoglianze. “Se il grano muore”: libro della memoria di Alfonso Sciacca recati in processione nella Basilica dei SS.Pietro e Paolo. Nel corso della solenne funzione, presieduta da don Salvatore Scalia e concelebrata da don Antonio Patanè, si è tenuta la cerimonia di vestizione del nuovo confrate Sebastiano Cavallaro. Al termine della concelebrazione eucaristica, animata dalla corale “Akàthistos” diretta dal M° Carmelo Falcotti, si è svolto un breve corteo processionale fino alla cappella di Gesù e Maria, dove, dinanzi il simulacro settecentesco del Cristo Morto è stato eseguito l’”Inno a Gesù Crocifisso”, composto dal compianto ed indimenticato mons. Antonino Maugeri, per lungo tempo rettore della Basilica. A conclusione i fedeli hanno preso parte ad un rinfresco conviviale. 40° PADRE SCALIA Nella Basilica dei Santi Apostoli Pietro e Paolo di Acireale è stato festeggiato il 40° anniversario di ordinazione sacerdotale di don Salvatore Antonio Scalia. Nel corso della solenne concelebrazione eucaristica vespertina si sono unite a lui nel rendimento di grazie al Signore le confraternite ed associazioni della Basilica, nonché una numerosa rappresentanza di fedeli provenienti dalle comunità parrocchiali dove, in precedenza, ha prestato il suo servizio sacerdotale: Giarre (dove è stato viceparroco della chiesa madre “S.Isidoro Agricola”), Scillichenti (parroco “Maria SS. del Rosario di Pompei” dal 1977), Stazzo (parroco “San Giovanni Nepomuceno” dal 1992) e Acireale (parroco “S.Maria del Monte Carmelo” dal 2002). Dal 2012 don Scalia è rettore della Basilica dei Santi Apostoli Pietro e Paolo di Acireale. Il festeggiato ha, inoltre, ringraziato i sacerdoti concelebranti e il Vicario generale che sono intervenuti per pregare insieme il Padre col sacrificio di lode: “Sono uno strumento nelle mani di Dio, dello Spirito che santifica e che invoco affinché mi aiuti a realizzare il progetto che il Signore ha per me, a continuare in questo cammino impegnativo e, a volte, non facile”. Al termine della Santa Messa, fedeli, parenti ed amici hanno condiviso con padre Scalia un piacevole momento conviviale. MOSTRA ICONOGRAFICA Si è svolta dal 18 al 26 ottobre, presso la cappella del Divino Amore nella Basilica dei Santi Apostoli Pietro e Paolo di Acireale, la mostra dal tema "Iconografia del Venerdì Santo ad Acireale, ieri e oggi", allestita dalla Arciconfraternita SS.mo Crocifisso in San Pietro. Si tratta della prima esposizione di statue, arredi, immagini ed altri oggetti (compresi alcuni cimeli non più in uso), relativi alla tradizionale processione del “Cristo morto” di Acireale ed appartenenti alla suddetta Arciconfraternita. Un evento assolutamente inedito per la città, che ha riscosso un notevole successo di presenze nonché l’unanime apprezzamento da parte degli acesi e dei turisti. L'inaugurazione ufficiale, da parte del Vicario generale della diocesi di Acireale, mons. Guglielmo Giombanco (confrate e cappellano emerito dell'Arciconfraternita) è stata preceduta da una interessante e coinvolgente catechesi di don Gaetano Pappalardo, segretario vescovile, su "La spiritualità della Croce". Sabato 25 ottobre, a ideale chiusura della manifestazione, si è tenuta un’interessante conferenza sul tema “Il ruolo del laicato cattolico in Sicilia: confraternite e comitati”, che ha visto la partecipazione del vescovo di Acireale, mons. Antonino Raspanti. Hanno relazionato il dott. Gaetano Arcidiacono, rettore dell’Arciconfraternita SS.mo Crocifisso in S.Pietro, sulla storia della congregazione acese e l’impegno dei confrati nella realtà cittadina; il dott. Luigi Culmone, giornalista cattolico, sul tema “L'impegno laicale delle Confraternite in Sicilia”; il dott. Sergio Dara, funzionario archivista di Stato del MIBACT, su “Storia e spiritualità della confraternita del SS.mo Crocifisso di Alcamo dal XVI secolo ai nostri giorni”; il dott. Simone Digrandi, portavoce Comitato festeggiamenti San Giovanni BattistaRagusa su “La riqualificazione della festa patronale: l'esperienza della "Rete dei comitati del Val di Noto"; il dott. Marco Grassi, dottore di ricerca e vicegovernatore della Nobile Arciconfraternita dell'Annunziata dei Catalani di Messina, su “Il risveglio delle confraternite messinesi”. Riaperta al culto l'antica chiesa del SS. Crocifisso del Rinazzo Nel quartiere del Carmine di Acireale, in occasione della festa dell'Esaltazione della Croce, è stata riaperta al culto, dopo quasi un quarto di secolo, l'antica chiesa del SS. Crocifisso del Rinazzo. Dopo la morte dell'ultimo Rettore (don Privitera) e per lunghi anni a seguire è rimasta chiusa, per essere successivamente svuotata dei suoi arredi (per paura di furti) e, quindi, destinata ad altri scopi. Il lunghissimo periodo di inattività aveva fatto credere - a torto - che la chiesa fosse stata sconsacrata, o che fosse divenuta inagibile. Dallo scorso 14 settembre, quindi, la chiesa ha visto finalmente riaperte le sue porte ai fedeli, che hanno potuto celebrare la Santa Eucaristia, presieduta da don Sebastiano Di Mauro, Arciprete della parrocchia del Carmine e responsabile della stessa Chiesa del SS.mo Crocifisso, il quale ha comunicato ai fedeli che ogni venerdì alle ore 18,30 la chiesa sarà aperta ai fedeli per la celebrazione della Santa Messa. Guido Leonardi “Se il grano muore” di Alfonso Sciacca (Carthago, Acireale 2014) è un libro che ti sorprende soprattutto per la capacità dell’autore di armonizzare memoria e immaginazione, ambedue profondamente vere perché vissute interiormente: protagoniste di queste rievocazioni sono diverse figure familiari che hanno contribuito, ciascuna con le proprie caratteristiche personali, a creare l’humus entro il quale la stessa vita dello scrittore si è sviluppata nel tempo. Confessa Sciacca che “la vecchiaia è … la stagione più adatta e propria all’utilizzazione dei nostri tesori nascosti”. Infatti, non ti saresti aspettato un’opera autobiografica da un docente di latino e greco e poi preside del prestigioso liceo classico “Gulli e Pennisi” di Acireale, nonché amministratore (è stato anche sindaco di Acireale), anche alla luce delle precedenti pubblicazioni orientate o verso la cultura locale (poesia e pittura soprattutto) o verso la dimensione pubblica con l’attualizzazione dei messaggi e della sapienza del mondo classico, quali chiavi di lettura del mondo odierno. Invece, in quest’opera della piena maturità Sciacca decide di mostrarsi nella sua “nudità”, senza maschere, con sincerità profonda: egli dirige la sua riflessione verso il sé e va alla ricerca delle figure parentali fondanti della sua famiglia, delineando con esemplare espressività i tratti distintivi di ciascuna di esse. Certamente, tra queste, domina la madre che, nonostante i torti subiti e le conseguenti sofferenze, sa esprimere in pieno il suo affetto e sostegno morale e anche materiale ai figli Enzo e Alfonso, privi della figura paterna. I momenti che anticipano e seguono il trapasso della madre dalla vita alla morte dischiudono per il figlio la dimensione del tempo sacro: “E’ un tempo forte, per non dire fortissimo, diverso dal tempo opaco e normale del resto della vita. In esso, nel tempo sacro, riesci a cogliere l’infinito, con la percezione dei sensi più che con l’intelligenza della mente. Quell’infinito che paradossalmente è in te stesso”. E’ qui, secondo noi, la chiave di lettura dell’opera. Rivedere la propria vita andando a ritroso per scoprire, come afferma Pietrangelo Buttafuoco nella prefazione, “i luoghi, fondali di questo teatrino di provincia”, da Acireale a Caltagirone, a Noto con tutti i “personaggi” e le cose; queste ultime “non sono mai oggetti inanimati. Il nostro rapporto con esse conferisce loro una vita che le rende partecipi di quella nostra”. Dalla finestra della casa di via Marchese di Sangiuliano in Acireale, sin da bambino, quando avvertiva un vuoto inconsciamente ed era timido, il piccolo Alfonso osservava e apprendeva ad essere curioso. Ma arriverà il momento della presa di coscienza e del cosiddetto “parricidio”, ovvero il rifiuto di un padre assente che ha lasciato proditoriamente moglie e figli.”Ucciderlo volle dire cancellarlo dalla pro- pria esistenza, smettere di provare quella rabbia sorda, quell’ira senza tregua che fa ribollire il sangue” (Buttafuoco). Oggi l’autore vorrebbe bilanciare quella fragilità e “cerca dei canali comunicanti di modo che gli eccessi di un’età venissero a colmare le carenze di un’altra, ancorché lontana”, ma non si può e resta soltanto la consapevolezza di un’infelicità: “E se allora non ero infelice, perché inconsapevole del mio stato, oggi, pur non sentendomi né inerte né debole, avverto di non essere felice, per il vuoto incolmabile della mia infanzia, al quale ho creduto di rimediare in ogni modo, e talora perfino con frenetica esuberanza”. Poche le figure maschili richiamate nel testo, soprattutto quella del nonno paterno, direttore didattico austero e sinceramente fascista, a quello dello zio Alfonso Leonardi, docente di storia e filosofia. Le figure femminili invece sono tante e dominanti, dalle nonne (soprattutto nonna Giuseppina) alle zie e persino persone estranee accolte in famiglia con grande disponibilità (è il caso di Giacomina, “povera di spirito” secondo l’evangelico discorso della montagna): ciascuna di esse ha lasciato il segno nella vita familiare e ha contribuito a rendere vivibile quel tempo difficile (la prima metà del secolo scorso) amando e soffrendo: ”Dal chicco di grano morto, caduto per terra, è germogliata la vita. Se non fosse morto sarebbe rimasto sterile”: questa è la conclusione di quest’opera che ci vuole ricordare che la nostra vita ha un senso se si lascia macerare il seme che così rinascerà in una nuova pianta. Quindi la morte, da questo punto di vista, ha il richiamo dell’eternità: nulla si perde e dà i suoi frutti nel tempo. Ogni capitolo del libro è preceduto da liriche di Giuseppe Ungaretti, poeta tanto amato da Sciacca per la forza espressiva e la brevità dei versi capaci di descrivere forti momenti esistenziali. Compaiono nell’ultimo capitolo anche alcuni versi di Clemente Rebora. Le poesie danno lo spunto per raccontare del tempo andato “con partecipazione e sentimento” (Buttafuoco). Giovanni Vecchio Programma Operativo Nazionale "Competenze per lo Sviluppo" - 2007IT051P0007 - Finanziato con il FSE PIANO INTEGRATO DI ISTITUTO - Annualità 2013/2014 C-1-FSE-2013-1913/C-2-FSE-2013-425 Pubblicità e Disseminazione Risultati AZIONI PON C-1-FSE-20131913/C-2-FSE-2013-425 Anno Scolastico 2013/2014 L'Istituto, con la realizzazione dei suoi progetti ha colto le opportunità formative offerte dai Fondi Strutturali Europei per il raggiungimento degli obiettivi di equitàe coesione definiti a livello nazionale e comunitario, pertanto, riporta gli esiti delle attività realizzate ottemperando a quanto richiamato dalle Linee guida PON - FSE 2007/2013 per la pubblicizzazione e disseminazione degli interventi effettuati. Il Piano integrato di intervento, programmato dalla scuola, ha previsto azioni plurime con la realizzazione di moduli che hanno affrontato tematiche di carattere linguistico, digitale, matematico, scientifico, di potenziamento delle eccellenze, orientamento universitario e promozione delle competenze imprenditoriali tramite i corsi PON C-I-FSE-2013-1913 (Cresciamo "matematicando", Esploriamo la matematica, Ci prepariamo per comunicare in Europa, La lingua italiana e le sue strutture fondamentali) e PON C-2-FSE- 2013-425 (Orientarsi tra i percorsi scientifici, Prepararsi per affrontare le gare di robotica, Rafforziamo la cultura d'impresa) finalizzati a valorizzare le capacità e le abilità di ognuno, in modo da promuovere il successo scolastico, le pari opportunità e l'inclusione sociale. Con questi percorsi formativi la scuola ha offerto occasioni didattiche, relazionali e formative che attraverso l'utilizzo di una didattica laboratoriale improntata sul saper fare. ha permesso agli alunni di acquisire competenze finalizzate al saper essere, migliorando le performance cognitive e relazionali, favorendo il successo scolastico, le pari opportunità e l'inclusione sociale. Tali azioni, pertanto, hanno consentito di valorizzare le risorse umane e migliorare l'Offerta Formativa della scuola innalzando i livelli di apprendimento degli alunni con il recupero e il potenziamento delle competenze chiave. Le attività sono state svolte tutte in orario extrascolastico. Il costante lavoro di monitoraggio e integrazione delle attività ha consentito una positiva ricaduta sulle attività curriculari. Positivo anche il rapporto instaurato con la realtà territoriale che a vario titolo טstata coinvolta nelle attività programmate. Ogni figura di Piano, nell'ambito della propria funzione e competenza, ha collaborato attivamente alla riuscita del progetto. Per tutte le azioni sono state realizzate attività di: sensibilizzazione, pubblicizzazione e disseminazione, con ideazione di materiale grafico (manifesti, locandine, foto, brochure) prodotti digitali! Sono state affisse locandine pubblicitarie all'ingresso della scuola, raffiguranti i loghi PON e della Comunità Europea con titoli e codici dei progetti realizzati Il Dirigente Scolastico prof.ssa Patrizia Magnasco Taobuk, Festival Internazionale del Libro Con la regia di Giuseppe Di Pasquale, direttore artistico del Teatro Stabile di Catania, si è svolta nello splendido scenario del Teatro Antico di Taormina la cerimonia di apertura del Taobuk, Festival Internazionale del Libro, giunto alla sua quarta edizione. Il Festival, nato dalla felice intuizione di Antonella Ferrara, Presidente del Festival, e da Franco Di Mare, giornalista RAI e scrittore, ha ospitato nell'edizione 2014, il Presidente del Senato Pietro Grasso, il Premio Oscar per la colonna sonora del film di Roberto Benigni "La vita è bella", il maestro Nicola Piovani e il cileno Luis Sepulvèda. I tre personaggi, presenti in qualità di scrittori, hanno presentato i loro libri, brani dei quali sono stati declamati dall'attore catanese Pippo Pattavina. Molto attenta e puntuale è stata la Lectio magistralis che Pietro Grasso ha fatto ripercorrendo la storia della mafia in Sicilia alla luce della sua esperienza professionale, quando era magistrato del pool antimafia, ha ricordato i suoi rapporti di lavoro e la sua amicizia personale con i giudici Falcone e Borsellino, ha sottolineato il potere e l'incidenza che la mafia ha avuto e ha ancora nella vita sociale del Paese e ha stigmatizzato il rapporto Stato - mafia, così come descrive nel suo libro edito da Sperlig & Kupfer "Lezioni di mafia". Nicola Piovani, intervistato da Franco Di Mare, ha spiegato come la musica lo abbia sempre appassionato "mi emoziona e sconvolge", ha parlato dei suoi rapporti con Federico Fellini, Roberto Benigni, Ennio Morricone e Mario Monicelli e, soprattutto, con il pubblico ("La musica è pericolosa" Guanda editore). La presenza, infine, dello scrittore cileno Luis Sepulvèda ha focalizzato l'attenzione, la curiosità e l'interesse del folto e colto pubblico presente (molti i giovani, soprattutto, studenti!), che si è accalcato attorno a lui per farsi fotografare o per avere la dedica su uno dei suoi libri acquistati sul posto. Sepulvèda ha ripercorso le fasi salienti della sua vita, ricordando i tragici momenti quando in Cile la dittatura di Pinochet fece migliaia di morti e lui stesso, insieme con i suoi compagni dissidenti al regime, fu incarcerato e torturato. "Un'idea di felicità" è il suo ultimo libro scritto con Carlo Petrini. A Sepulvèda è stato consegnato l'ambito riconoscimento "Taobuk Award for Literary Excellence. La serata è stata allietata da momenti musicali, dal Duo "I Violinisti in jeans" con Macrì e Di Guardo, da Carmen Longo al violincello e dal pianista W: Grosso e dal soprano Carmen Salamone. Giuseppe Massimino AKIS Sabato 1 Novembre 2014 La Bambinopoli di S.M. Ammalati Centro di Ascolto “La Goccia” Il plesso di Santa Maria Ammalati del Primo Istituto Comprensivo da oggi ha una bambinopoli colorata realizzata interamente con materiale riciclato dalla plastica. I giochi sono stati messi in palio da un’azienda privata e un componente dell’associazione culturale AciGaia partecipando al concorso è riuscito ad aggiudicarsi il premio e il sindaco di Acireale Roberto Barbagallo si è messo a disposizione dell’associazione culturale, per destinare e collocare i giochi nella scuola della frazione. <<Questa bambinopoli è un segnale di quanto sia preziosa la collaborazione tra associazioni, cittadini e Amministrazione e spero che in ogni istituto si lavori affinché i più piccoli imparino a sentire la scuola e la città come qualcosa di proprio per di più i giochi sono realizzati tutti con la plastica riciclata e spero che anche questo sia recepita anche l’importanza di tutto questo>>, ha detto il sindaco Roberto Barbagallo oggi pomeriggio nel corso dell'inaugurazione. Al taglio del nastro, un momento di grande festa per gli alunni e i loro genito- Come già noto ad Acireale nel mese di febbraio di questo 2014 presso il Consultorio diocesano ubicato in piazza San Francesco d'Assisi 6 è stato aperto il Centro di Ascolto “La Goccia” a cura del Centro Assistenza Famiglia (C.A.F.), dell'Associazione Cristo Nuova Speranza e della ri, erano presenti oltre al primo cittadino, l’assessore alla Pubblica Istruzione Adele D’Anna, il presidente dell’associazione AciGaia Paolo Monaco, i rappresentanti dell’azienda promotrice del concorso, il dirigente scolastico Carmelo Caruso e il parroco della frazione don Marcello Pulvirenti. <<Finalmente dopo un anno siamo riusciti a regalare una bambinopoli ai nostri figli. Questa è la differenza tra il semplice fare e il “fare insieme”, noi facciamo squadra e lottiamo per migliorar il nostro territorio e questo è l’esempio che la nostra associazione vuole dare a tutti>>, ha detto il presidente di AciGaia Paolo Monaco. <<Come lo studio anche giocare, così come avere uno spazio come questo è un diritto per ogni bambino e noi Amministrazione dobbiamo impegnarci, chiedendo anche la collaborazione di associazioni e genitori, a dotare ogni istituto di uno spazio come questo>>. Consegniamo alla scuola di S.M.Ammalati un parco giochi molto bello ed ampio, fruibile sia dai bambini della scuola materna che da quelli della primaria. Ricordo che i giochi sono stati donati ad un componente della nostra associazione, il sign. Giuseppe Della Vecchia, da una nota azienda tedesca di prodotti chimici per la pulizia della casa e per l’igiene personale a seguito di un concorso “Regala un parco giochi in mate- riale riciclato”. Oggi siamo particolarmente soddisfatti e felici per essere riusciti a completare ed inaugurare questo parco giochi che rappresenta un fiore all’occhiello per la nostra scuola e per la nostra città ed un esempio da emulare per tante altre realtà. Vorrei ringraziare per l’impegno profuso il personale scolastico, collaboratori e docenti di ogni grado, il Preside, il Sindaco con il quale abbiamo lavorato intensamente nel corso dell’ultimo mese per completare tutto in tempo per l’inaugurazione.Devo però riservare un grazie particolare ai ragazzi dell’associazione che ancora una volta hanno messo a disposizione tempo e lavoro per la realizzazione del parco dimostrando grande senso civico e spirito di sacrificio per il bene comune, tutto molto apprezzato dalle famiglie dei bimbi del plesso che hanno partecipato con gioia alla festa di ieri. Comunità Madonna della Tenda. Come è altrettanto noto la direzione della struttura era stata affidata alla dott.ssa Anna Rosaria Gioeni, teologa, una delle presenze attive e fattive in diocesi, collaborata da validi psicologi, sociologi, medici e avvocati. Adesso la dott.ssa Gioeni per sopravvenuti impegni di lavoro ha dovuto lasciare il delicato incarico. Pertanto il dott. Giovanni Vadalà presidente del C.A.F., il diacono Giacomo Trovato presidente dell'ass. Cristo Nuova Speranza e Suor Rosalba responsabile della Comunità Tenda di Cristo, hanno affidato la direzione del Centro alla dottoressa Maria Grazia Patti, acese, psicologa, specialista in neuropsichiatria infantile, nonché presenza fondamentale nel campo del volontariato nella nostra diocesi. Camillo De Martino La scomparsa di Grazia Brex, direttrice dell’EAS di Acireale La notizia della scomparsa della dott.ssa Grazia Brex, nativa di Agira ma acese di adozione, si è diffusa immediatamente suscitando sincero cordoglio in tutti coloro che l’hanno conosciuta ed apprezzata per la sua vita sobria, lontana dai riflettori, e la sua preparazione davvero straordinaria, conseguita grazie allo studio e all’esperienza diretta sul campo, che poi ha riversato in cinque pubblicazioni con case editrici nazionali e apprezzate da tutti coloro che si occupano di servizi sociali. Infatti, la Brex è stata dirigente superiore della Regione Siciliana , docente nell’Università di Catania, componente dell’Ufficio per la Pastorale della Cultura della diocesi di Acireale e socia dell’Accademia Zelantea, e, soprattutto, direttrice dell’EAS (Ente Attività Sociali), ente che ha formato e diplomato centinaia di assistenti sociali e che più di un decennio fa ha sottoscritto una convenzione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano: con la direzione scientifica di questo prestigioso Ateneo ha attuato tantissimi corsi di formazione e di aggiornamento per assistenti sociali, riconosciuti dall’Ordine nazionale e regionale degli assistenti sociali, e frequentati da professionisti provenienti dalla Sicilia e dalla Calabria, per insegnanti ed educatori di comunità, per psicologi e avvocati (in quest’ultimo caso con l’accreditamento dell’Ordine Forense). Il livello alto della formazione è stato sempre riconosciuto e si deve ammettere che in massima parte è stato ottenuto grazie al rigore e alla puntigliosità scientifica della Brex, coadiuvata da un Comitato Scientifico, che l’ha costantemente supportata condividendone le intuizioni e le strategie. Sempre attenta alla lettura delle emergenze sociali, con l’EAS spesso ha anticipato delle risposte formative impellenti, che solo dopo hanno trovato qualche risposta istituzionale. Bisogna, infine, precisare che la direttrice Brex ha svolto la sua opera con esclusivo spirito di servizio e di volontariato. La sua è stata una testimonianza credibile di impegno gratuito e costante. Come ha scritto su “La Sicilia” Giuseppe Contarino: “Questa donna speciale, autentica, forte di una ricchezza tutta spirituale, lascia il profumo di una testimonianza e di una saggezza essenziali, coltivate a fianco della dott.ssa Maria Barbagallo, con la quale alimentava, suggeriva e realizzava iniziative uniche in Sicilia, apprezzate anche in campo nazionale …”. La sua dipartita lascia un vuoto difficilmente colmabile. Giovanni Vecchio PASSAGGIO DELLA CAMPANA Presso Hotel Orizzonte in Acireale, si è svolta la cerimonia del “ Passaggio della Campana “ tra il presidente uscente Lodovico Soresi ed il subentrante Michele Cali’. In una cornice serena e con tempi di conduzione rispettati; alla presenza di oltre centoventi ospiti, quasi tutti kiwaniani, e del Imm. Past Lg.te Gov. Nunzio Spampinato e del Lg,te Carmelo Cunsolo e dei Past Governatori Matteo Calabretta e Nicola Russo; i due presidenti hanno rispettivamente presentato il programma svolto durante l’anno sociale 2013-2014 e quello che in linee generali sarà svolto nel corrente anno sociale. Un filo di emozione a cornice di un profondo spirito kiwaniano ha caratterizzato le due attente e particolareggiate relazioni. Dopo che è stato presentato il vecchio ed il nuovo Direttivo del club, ha preso la parola il Lg.te Carmelo Cunsolo che nell’augurio di un proficuo anno sociale 2014-2015 ha stimolato i club a riprendere il contatto con i ragazzi ed i giovani che nel recentissimo passato convergevano nel Kiwanis Junior, sottoscrivendo un impegno a tal fine che stimoli i presidenti dei dieci club della Divisione “ Etna patrimonio dell’umanità” ad attuare quanto già proposto dal Gov. E. Garozzo. E’ da sottolineare che questo passaggio della campana è stato senza dubbio, uno dei migliori dell’ultimo decennio,per ordine, tempistica e partecipazione. Il merito va a tutto lo staff organizzativo ed al neo presidente Michele Cali’ del quale è riconosciuta da tutti ,la precisione nel realizzare qualsiasi evento kiwaniano e non. Ignazio Mammino AK IS IL GIORNALE DEL TERRITORIO DELLE ACI Sono ripartiti gli appuntamenti mensili autunnali di “Storia Cultura & Sviluppo Territoriale -Giò Vediamoci – Incroci di Saperi e Sapori”. Al centro dell’attenzione ci sarà sempre il territorio etneo e in particolare quello di Santa Venerina. Saranno proposte figure affermate o emergenti nei loro settori artistici o professionali. I “saperi” saranno sempre associati ai “sapori” dei prodotti tipici locali. Connubio perfetto per trascorrere alcune sere d’autunno all’insegna della buona cultura. Il coordinamento generale è affidato al prof. Giovanni Vecchio (i video al dr. Salvatore Sciacca). Il primo incontro, del quale relazioneremo nel prossimo numero, si è svolto il 30 Ottobre scorso con protagonisti le dott.sse Maria Concetta Vadalà e Maria Lizzio; i momenti musicali sono stati curati dal Maestro Gesuele Sciacca. 7 III° ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE EPISCOPALE DI S.E. MONS. ANTONINO RASPANTI Mercoledì 1 Ottobre 2014 si è festeggiato il III Anniversario dell’Ordinazione Episcopale del Vescovo della Diocesi di Acireale S. E. Mons. Antonino Raspanti e nella Basilica Cattedrale si è tenuta la solenne Concelebrazione Eucaristica per lodare Dio Padre ed esprimere la gratitudine al Vescovo per il servizio che svolge nella nostra comunità. Nella stessa occasione è stato ricordato il 170° Anniversario della Fondazione della Diocesi (1844 - 2014) e anche per tale evento si è ringraziato il Signore per i numerosi doni di Grazia che hanno segnato positivamente il cammino della Chiesa di Acireale. Al termine della celebrazione il Vescovo ha consegnato ai rappresentanti delle comunità parrocchiali, dei religiosi e delle associazioni, le Indicazioni pastorali per l’anno 2014 -15. LA MODERNA CHIRURGIA LAPAROSCOPICA AL SERVIZIO DEI PAZIENTI CON MALATTIE DEL SANGUE NELLA UNITÀ OPERATIVA DI CHIRURGIA LAPARASCOPICA DELLE AFFEZIONI DELL’APPARATO EMOPOIETICO ’AZIENDA POLICLINICO VITTORIO EMANUELE DI CATANIA Quando una “attività lavorativa” diventa missione si apprezza il valore di chi ne è artefice valutando le qualità che ne derivano e qui focalizzo il mio dire sul prof. Rosario Vecchio, responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia Laparoscopica presso l’Azienda Policlinico Vittorio Emanuele di Catania. Così, diventa mero psicologo nei confronti dei propri pazienti che beneficiano della sua professionalità. Appare oggi cosa difficile tale comportamento in un mondo – dicasi fuori fase – dove l’opportunismo sta al primo posto, dove non si ha compassione per gli altri e dove il termine altruismo non viene considerato. Il “paziente” Giovanni Vecchio Un esempio di gold standard è il trattamento di pazienti con patologie ematologiche che necessitano di un intervento chirurgico, frutto di tantissimi anni di esperienza maturata in tale settore dalla suddetta Unità Operativa di Chirurgia Laparoscopica. La chirurgia laparoscopica, introdotta alla fine degli anni 80 dopo la prima colecistectomia laparoscopica eseguita dal ginecologo Mouret in Francia, si è rapidamente diffusa per i notevoli vantaggi che essa offre. I migliori risultati estetici, il ridotto dolore post-operatorio, la ridotta degenza con un ritorno più precoce all’attività lavorativa hanno rappresentato i vantaggi più importanti che hanno contribuito alla diffusione di tale chirurgia “mini-invasiva” e all’impiego di questa nuova tecnica in interventi sempre più complessi. Nell’ambito degli interventi di chirurgia laparoscopica avanzata- spiega il prof. Rosario Vecchio- la splenectomia laparoscopica ha trovato subito larghi consensi, offrendo vantaggi aggiuntivi a quelli sopra riferiti, consistenti in una riduzione delle infezioni post-chirurgiche ed in una riduzione della necessità di impiego di trasfusioni nei pazienti operati. Una ricerca, condotta tra i pazienti operati presso la unità Operativa e pubblicata già anni addietro su una rivista internazionale di chirurgia laparoscopica, ha fatto osservare che l’intervento di rimozione della milza in pazienti con marcata piastrinopenia può essere completato senza necessità di trasfondere piastrine o di eseguire emotrasfusioni, con gli ovvi vantaggi che ne derivano per il paziente e per il sistema sanitario. Altro vantaggio risiede nel fatto che verosimilmente le alterazioni immunitarie dopo intervento di chirurgia laparoscopica sono meno marcate che dopo chirurgia tradizionale. Ciò, oltre che contribuire alla riduzione delle temibili infezioni dopo splenectomia, sembra comportare, come riportato in alcuni studi della letteratura, una minore riduzione delle difese immunitarie antitumorali rispetto alla chirurgia tradizionale, con vantaggi ulteriori per i pazienti operati per affezioni oncoematologiche. Nella Unità Operativa di Chirurgia Laparoscopica, dopo la prima splenectomia laparoscopica eseguita nel 2001, si è assistito ad un incremento crescente del numero di tali interventi condotti in laparoscopia. La splenectomia laparoscopica trova più comunemente indicazione nella porpora trombocitopenia idiopatica, nei pazienti con anemia emolitica autoimmune, nella sferocitosi ereditaria, nelle talassemie, ed in alcune affezioni oncoematologiche. Nei casi in cui vi è necessità di ricorso alla chirurgia, che è in genere una “second line therapy” dopo insuccesso della terapia medica, grazie alla splenectomia laparoscopica si sono registrati successi a breve e medio termine nel 60-80% dei casi di anemia emolitica autoimmune (in particolare nelle forme idiopatiche), nell’80-90% dei casi di porpora trombocitopenica idiopatica e nell’89% dei pazienti affetti da porpora trombocitopenica trombotica. Nella sferocitosi ereditaria,la splenectomia mostra un successo terapeutico nel 100% dei casi.I risultati sono buoni anche nella talassemia major e intermedia con sindrome da splenomegalia e anemia progressiva trasfusione-dipendente. Il crescente incremento degli interventi eseguiti in laparoscopia è da attribuire – osserva il prof. Vecchio – al fatto che la Unità Operativa è divenuta centro di riferimento per pazienti che provengono da diversi ospedali di tutta la Sicilia. Una stretta collaborazione, quasi trentennale, con il qualificato Centro di Ematologia dell’Azienda Policlinico Vittorio Emanuele di Catania, è stata indispensabile ed ha contribuito al miglioramento della qualità dell’attività svolta dall’Unità Operativa di Chirurgia Laparoscopica, che è divenuto centro di riferimento,tra i pochi attualmente presenti a livello nazionale e unico in Italia meridionale, per tali tipologie di interventi. AKIS: Anno X, numero 13 del 1 Novembre 2014 - Editore e Direttore Responsabile: Turi Consoli - Autor. n. 22 del 23/05/2005 del Tribunale di Catania - Sede: via M. di Casalotto 68 - 95025 Aci S.Antonio Redazione: via Alliotta, 14 - 95024 Acireale - Tel.- Fax 095 7921059 – 347 5382517 - salcons@tiscali.it - Tipografia-Litografia: “TM” di Mangano Venera - via N. Martoglio, 93 - S. VENERINA (CT) - Tel. 095 953455 - Site: www.akis-aci.com - www.akis-acionline.com - Elaborazione grafica, fotomontaggi e impaginazione: MP Graphic di Maurizio Pagano - Tel. 347 1433135 Distribuzione e arretrati: 340 7152814 - Gli articoli pubblicati esprimono il pensiero dei rispettivi autori e non rispecchiano necessariamente la linea editoriale assolutamente indipendente della testata. La Direzione si riserva di pubblicare in tutto o in parte le foto, gli articoli e i servizi pervenuti, secondo le esigenze di spazio. Il materiale anche se non pubblicato non sarà restituito. 285 8 AKIS Sabato 1 Novembre 2014 A tu per tu con Santi Pulvirenti Santi Pulvirenti e la composizione: un binomio imprescindibile per il musicista acese che ha fatto di questa sua grande passione una ragione di vita. Ed è proprio la musica, sua “musa ispiratrice”, a fargli da fedele guida per esplorare ed allargare sempre più vividi orizzonti sonori. La voglia di sperimentare e cimentarsi nei vari generi musicali, il mordente che lo ha portato dall’improvvisazione jazz alle collaborazioni con la celebre “cantantessa”sino all’attuale carriera di compositore per lungometraggi cinematografici, trasmissioni radiofoniche e produzione di colonne sonore. «Compongo in un flusso continuo, spinto da una forte esigenza interiore» una inclinazione naturale, che gli è valsa la candidatura al David di Donatello 2014 per la migliore canzone originale con il brano “Tosami Acireale Rugby Presentata nella sala giunta del Palazzo del turismo di Acireale, la squadra dell'Acireale Rugby alla città. Erano presenti, oltre agli organi di stampa, il neo presidente del sodalizio granata, Claudio Caruso, il presidente F.I.R. Sicilia, Orazio Arancio, il sindaco della città di Acireale, Roberto Barbagallo, il vice presidente F.I.R. Sicilia, Salvatore Pezzano e lo staff tecnico e dirigenziale della squadra acese di rugby. In apertura è stato ufficializzato il nuovo incarico societario di Claudio Caruso, imprenditore acese di successo (proprietario della catena OK IDEA) che ricoprirà la carica i presidente al posto di Luca Monteleone; il presidente Caruso arriva all’Acireale Rugby grazie al figlio, appassionato di questo sport ed allievo della scuola granata già dall’anno scorso. TUTTA LA VERITA’ SUI VACCINI Lady”, nel film “La mafia uccide solo d’estate” di Pif di cui ha composto la colonna sonora. Un esempio di competenza che incontra opportunità. Tante le esperienze musicali fatte in Italia e all’estero con altrettanti nomi nostrani e d’oltralpe. Indelebile per Santi il momento in cui ha suonato con la cantante e poetessa statunitense Patty Smith « Suonare con lei è stato meraviglioso. A pensarci ho i brividi. Un pezzo della musica mondiale ma di una semplicità sconcertante. Un emozione grandissima. Uno scambio di arricchimento». A chi gli chiede del suo successo, risponde con umiltà ed ironia «Mi sto affermando non fermando. Il sogno per me è la vita. Voglio trasformare la mia vita in un sogno. Ogni giorno, sogno quello dopo». L’entusiasmo, l’ottimismo, la voglia di fare sono palpabili nelle sue parole, espressività e musica. Diversi gli impegni lavorativi che lo tengono lontano dalla sua Acireale, città che quest’anno, lo ha omaggiato del prestigioso riconoscimento “Premio Aci Galatea”. Santi, sta attualmente componendo insieme a Paolo Buonvino, la colonna sonora del film “La scuola più bella del mondo” di Luca Miniero. Tra i protagonisti, l’attrice acese Miriam Leone, anche lei Premio Aci e Galatea. Marinella Arcidiacono Nella foto di Fabio Consoli, Santi Pulvirenti durante la consegna del Premio “Aci e Galatea” 2014 ASSOCIAZIONE CULTURALE “ARCHIMEDE” Ex alunni e professori Liceo Scientifico Statale Venerdì 7 novembre p.v. alle 17,00 nell’Aula Magna “Giuseppe Bianca” del Liceo Scientifico “Archimede” avrà luogo l’incontro di apertura del nuovo anno sociale. Conferenza inaugurale dell’associazione “Alumni” “La Storia” di Elsa Morante rivisitata a 40 anni dall’uscita Inaugurazione del nuovo anno sociale dell’associazione “Alumni”, formata da ex alunni del Liceo Classico Statale “Gulli e Pennisi”, sabato 18 ottobre presso il San Biagio Resort con la conferenza del prof. Salvo Valastro, avente per tema il romanzo “La Storia” di Elsa Morante pubblicato quarant’anni anni fa. Nel giugno 1974, quando uscì il romanzo, l’Italia attraversava uno dei suoi periodi di crisi politica, sociale ed economica più acuti: si era in piena difficoltà economica, la violenza ideologica lacerava il tessuto sociale, la lotta armata attuata da organizzazioni terroristiche insanguinava la Penisola. In questo clima nel quale letterati e critici recitavano il de profundis al genere romanzo, usciva il libro della Morante, intellettuale engagé, come si diceva allora. “La Storia” divenne da subito un caso editoriale: mezzo milione di copie vendute in pochissimi mesi, grande successo di pubblico ma feroci recensioni da parte di molti critici che condizionarono pesantemente la lettura dell’opera morantiana. Valastro, da par suo, ha analizzato a fondo il romanzo, la sua struttura, inquadrando anche la figura della Morante nel panorama culturale dell’epoca. In definitiva “La Storia” per Valastro a distanza di quarant’anni rimane un libro che, letto senza le distorsioni di fondo provocate dal conflitto ideologico di quel periodo è una delle prove più alte del romanzo italiano del secondo Novecento. Nella foto, il prof. Valastro durante la sua relazione, al tavolo il neo dirigente scolastico del “Gulli e Pennisi” prof.ssa Elisa Colella ed il prof. Alfonso Sciacca, Presidente dell’associazione “Alumni” ed ex preside del Liceo. Rodolfo Puglisi Sabato 20 Settembre, davanti ad un numeroso pubblico ed alla presenza del sindaco di Acireale Roberto Barbagallo, si è svolta presso Palazzo del Turismo di Acireale la conferenza, organizzata dall’Associazione Culturale Terre di Aci e dal Codacons, dal titolo: “Tutta la verità sui vaccini. Composizione, meccanismo d’azione, tossicologia, danni da vaccino, aspetti medico legali, studi e ricerche, testimonianze”. L’incontro, introdotto dall’Avv. Carmelo Sardella, presidente dell’Associazione Terre di Aci e responsabile ufficio legale intercomunale Codacons, ha voluto mettere in risalto i molteplici aspetti dannosi derivanti dai vaccini a partire da quelli pediatrici fino a quelli influenzali e per il papillomavirus. Partendo dalla disamina della tossicologia dei vaccini su relazione del Prof. Cristiano Scuderi D.O., osteopata e Member of I.C.O. United Kingdom, si è passati ad una analisi più dettagliata sui veri e propri danni da vaccino (diabete, malattie autoimmuni, danni neurologici, autismo, ecc.), con relative e a volte sconcertanti testimonianze, da parte del dott. Giuseppe De Matteis, biologo, naturopata, scrittore, autore del libro “Verità e bugie della medicina”. Davanti ad un pubblico attento ed incuriosito, sono stati anche trattati dall’avv. Carmelo Sardella gli aspetti medico legali facendo riferimento non solo alla legge 210/92 relativa all’indennizzo previsto a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie e, giusta sentenza della Corte Costituzionale n. 107/2012, anche non obbligatorie, ma anche alle modalità per effettuare una obiezione di coscienza, unica via legale per opporsi alla vaccinazione obbligatoria. Oggi, infatti, in Italia sono quattro le vaccinazioni obbligatorie dell’infanzia: antipolio, antidifterite, antitetanica e antiepatite B, le altre sono solo facoltative. Le vaccinazioni di massa con vaccini combinati, oltre a rappresentare un elevato rischio rendono impossibile una scelta personalizzata ed oculata, proponendosi come unica opzione sul mercato, in assenza di adeguata informazione preventiva sui rischi, di fatto costituiscono una violazione della legge vigente. Il CODACONS, nella conferenza rappresentato anche dal presidente regionale avv. Giovanni Petrone, di recente si è fatto promotore, nei confronti dell’assessore regionale alla salute, Dott.ssa Lucia Borsellino, di una legge regionale che abolisca l’anacronistico obbligo delle vaccinazioni pediatriche, così come già successo, ad esempio, in Veneto con la Legge 7/2007, e come del resto accade nella stragrande maggioranza dei paesi europei. Il CODACONS, che tra l’altro ha preannunciato azioni giudiziarie, “denuncia” inoltre anche la mancata informazione, da parte della regione siciliana, sui rischi e sulle complicanze derivanti dai vaccini, obbligo imposto dalla l. 210/92 che all’art. 7 prevede che le ASL predispongano, appunto, dei progetti di informazione sull’uso e sui rischi e complicanze proprio dei vaccini. A fine incontro, dopo i numerosi ed interessanti interventi del pubblico presente, conclude l’avv. Sardella: “Non possiamo consentire che il diritto alla salute, costituzionalmente garantito, soccomba dinanzi alle logiche del profitto e del commercio nell’intreccio tra industriapolitica e comunità scientifica”. Veronica Russo PATTINAGGIO - Le congratulazioni del presidente uscente Filippo Cavallaro a Massimiliano Trovato che, a sua volta, ha voluto omaggiare il Presidente uscente Cavallaro con una targa ricordo. La FeNASP ha come obiettivo la riduzione degli sprechi, l’incremento dell’appropriatezza prescrittiva, la promozione della qualità e dell’eccellenza in Sanità e la tutela dei diritti sanitari del cittadino. Al fine di agevolare i Medici alla luce della ricetta dematerializzata che sostituirà l’attuale ricetta cartacea e che andrà in vigore dal 1 novembre p.v. si evidenziano le criticità che renderanno impossibile l’erogazione delle prestazioni. CONDIZIONI CHE RENDONO IMPOSSIBILE L’EROGAZIONE DELLE PRESTAZIONI SPECIALISTICHE. 1. DIAGNOSI NON RIPORTATA NELL’IMPEGNATIVA (la GRAVIDANZA [anche a rischio] non è considerata diagnosi) Gli esami per CONCORSI non sono rimborsabili dal S.S.R. In tal caso l’ASP detrarrà il 50% dell’importo al medico prescrittore ed il 50% alla struttura che ha effettuato la prestazione. I codici di esenzione per patologia non possono essere usati come diagnosi “I responsabili della struttura, sia pubblica che privata, prima di ammettere i cittadini alla fruizione delle prestazioni richieste dal medico di fiducia dovranno procedere alla verifica della regolarità, anche formale, della ricetta e alla identificazione del paziente bisognevole delle prestazioni richieste” 2. Terminologia difforme da quella prevista nel Nomenclatore Regionale Tariffario ad esempio prescrizioni su ricettario personale bianco di specialisti pubblici o privati. (Un esame per il quale non è prevista la Verifica Esterna di Qualità (VEQ) regionale obbligatoria si potrà effettuare solo in regime privato 3. Gli esami non previsti dalle linee guida per il diabete e l’artrite reumatoide possono essere contestati come inappropriatezza prescrittiva. Un numero di esami eccedenti le 8 prestazioni massime consentite per impegnativa non consentirà l’elaborazione dell’impegnativa dematerializzata. La prestazione suggerita (casella “S” barrata) deve sempre riportare il n° d’iscrizione all’Ordine dei Medici del medico proponente. 4. Per l’individuazione dello stato di portatore sano di talassemia L’elettroforesi dell’emoglobina non è più ammessa ed il test di falcizzazione non è più previsto. 5. Esame prescritto in modo da essere tecnicamente impossibile da eseguire Il 1° novembre parte la ricetta dematerializzata per le prestazioni diagnostiche. Ritengo utile per i medici e per i lettori questa informazione. Dr. Giovanni Tringali Disegno tecnico attraverso il computer Una mano d’aiuto in tal senso arriva dalle nuove tecnologie, il cui studio è stato approfondito dagli alunni del triennio dell’istituto “Brunelleschi” di Acireale, diretto da Maria Elena Grassi, grazie al programma operativo nazionale C 1 Fse 2013-2089, interventi per lo sviluppo delle competenze chiave. “Impariamo il cad” il tema sviluppato dagli studenti che sono stati seguiti da Angelo Cigolindo, esperto esterno, Alessandro Taglieri, tutor, Rosa Maria Scavo, facilitatore, ed Elvira Pulvirenti, valutatore. Il tutto nel solco di una scuola al passo con i tempi, come ha avuto modo di sottolineare la preside Grassi. “Uno degli obiettivi dell’istituto – ha aggiunto la dirigente del “Brunelleschi” – è proprio quello di indirizzare gli allievi verso le nuove tecnologie e, in questo senso, il Cad rappresenta un’evoluzione importante oltre che un’occasione di pregnante qualificazione, considerato che attraverso questo Pon hanno acquisito competenze specifiche di base, poi regolarmente certificate”. CONFERENZA SUL CORAGGIO DI CAMBIARE Intitolata a Marina Musumeci l’Aula Magna dell’Istituto “Rodari” Lunedì 13 ottobre è stata intitolata l’Aula Magna dell’Istituto Complessivo “Gianni Rodari”, nel plesso di San Giovanni Bosco, alla Maestra Marina Musumeci, nel giorno anniversario della sua scomparsa. Marina Musumeci è stata una figura poliedrica, una insegnante che ha attuato una didattica moderna, una persona dai molteplici interessi, attiva nel volontariato, altruista e sempre pronta per una persona amica. E non a caso di amici ne aveva moltissimi, perché chi ha conosciuto Marina non è rimasto di certo indifferente. Marina era ricca: di umanità, di sentimenti, di religiosità, di cultura. Era un piacere scambiare opinioni con lei su vari temi, religiosi, politici, sociali, storici. Marina è stata ricordata durante la semplice ma sentita cerimonia con toccanti parole espresse dal Dirigente scolastico Elisabetta Maggio. Foto di Francesco Musmeci. Rodolfo Puglisi CORRETTA PRESCRIZIONE DELLE PRESTAZIONI DI MEDICINA DI LABORATORIO ALLA LUCE DELLA DEMATERIALIZZAZIONE DELLA RICETTA MEDICA IN VIGORE DAL 1° NOVEMBRE PROSSIMO CompuTecnica Riparazione computer a domicilio 338 2071014 È stata una conferenza all’insegna del confronto e della crescita professionale. Il "CORAGGIO DI CAMBIARE tra difficoltà e opportunità": è stato questo il titolo dell’incontro che ha visto la presenza di imprenditori di vari settori che hanno seguito la relazione del dott. Salvo Noè (psicologo del lavoro e delle organizzazioni) con estrema attenzione. La splendida location dell’agriturismo “Valle dei Margi” a Grammichele, ha fatto da cornice per questo primo meeting sullo sviluppo delle risorse umane. Una platea di imprenditori con tanta voglia di crescere e di battere la crisi!!! I contenuti della relazione hanno dato molti spunti di riflessione e hanno indotto molti dei presenti ad approfondire certe tematiche in ulteriori incontri. La comunicazione, la motivazione, la gestione del tempo, gli obiettivi, i valori, il problem solving, il marketing, la leaderhip e il management, sono tutti argomenti importanti da approfondire attraverso percorsi formativi personalizzati per ogni azienda. Oggi non bisogna combattere la crisi, ma capire i motivi che l’hanno generata e partire da questa consapevolezza per trasformarla in opportunità. Lavorare sulle competenze e sulle potenzialità, è il vero antidoto anti-crisi. Chi l’ha capito produce performance di picco e cresce. Gli altri aspettano che passi la crisi, oppure chiudono. Il vero leader si posiziona già nel cambiamento e quindi non lo subisce, lo cavalca. È stato molto proficuo far incontrare tante realtà così importanti per confrontarsi e trovare soluzioni insieme. Aumentare le opportunità e le competenze è l’obiettivo del Dott. Noè. Dal confronto nasce la conoscenza!!! Un buffet offerto dai proprietari dell’Agriturismo “Valle dei Margi” ha chiuso la prima sessione del “Coraggio di Cambiare” ed è stato interessante per molti imprenditori, condividere esperienze e nuove conoscenze. AKIS Sabato 1 Novembre 2014 Borbone Giorgio è nato mercoledì 17/9/2014 alle ore ore 15.41 nella Clinica Giibino di Catania E’ arrivato per la infinita felicità dei genitori Grazia e Massimiliano e dei nonni Nuccia, Giovanni e Giorgio. A tutti i nostri cari amici, ai quali siamo particolarmente legati da vincoli di stima ed amicizia, giungano gli auguri dalla redazione di Akis e da tutto il gruppo del Cine Foto Club “Galatea”. RICEVIAMO e PUBBLICHIAMO: Egr. Signor Direttore, Le chiedo qualche rigo di spazio sul suo autorevole giornale per la seguente breve personale riflessione, con l'auspicio che possa aiutare a riflettere sull'argomento anche i lettori del giornale e magari stimolare un proficuo dibattito nell'opinione pubblica.Nei giorni scorsi è diventata operativa su scala nazionale (Sicilia esclusa) la legge di riordino delle province, comunemente conosciuta come Riforma Del Rio, ovvero restano sempre le Province ma sono abolite le elezioni, con l'evidente risultato che i cittadini vengono privati del voto e gli eletti sono scelti nelle segreterie dei "partiti". Mentre in Sicilia fallisce miseramente la "rivoluzione" crocettiana nel resto d'Italia si torna indietro di più di 40 anni con le elezioni di secondo livello e GIUSTIZIA E’ FATTA! amministratori provinciali nominati. Viviamo una continua commedia degli equivoci, da una parte la legge stabilisce l'incompatibilità tra amministratore locale e altre cariche elettive dall'altra con la riforma renziana i soli a poter accedere alla carica di amministratori provinciali (ma anche di Senatori) saranno solo gli amministratori locali, nominati dalla "casta", il tutto in omaggio o spregio, fate voi, alla democrazia e alla partecipazione popolare. Certo per taluni osservatori si tratta di una RIFORMA EPOCALE e un primo grande risultato Renzi & co. lo hanno raggiunto: l'abolizione delle elezioni. Finalmente! ...ci siamo riusciti, da noi in Italia si risparmia sul costo di inutili elezioni, mentre ad Hong Kong (che stupidi) lottano e rischiano la vita per il diritto a libere elezioni.Il simpatico giullare fiorentino fa scivolare dolcemente la democrazia diretta verso il regime, cambia il sistema ma nessuno ne parla. Cordiali saluti dott. Enzo D'Agata - già consigliere provinciale di Ct I nuovi poveri. CATEGORIE IN CRISI (da una riflessione di Valerio Saitta) Certo la notizia che il barbiere del Senato della Repubblica non potrà percepire più di 9mila € al mese mi ha gettato nello sconforto ! ma come si può danneggiare una categoria di così eccelsa professionalità con uno stipendio da fame?Purtroppo anche la Sicilia si adegua: con la " Rivoluzione" crocettiana per i dipendenti della Regione Siciliana sono arrivati pesanti e ingiustificati tagli ai già miseri stipendi. Dopo estenuanti riunioni, come al solito, e con l'accordo dei sindacati che han costretto i dipendenti regionali ad accettare misure lacrime e sangue, si è deciso che dal prossimo anno gli stipendi subiranno una drastica decurtazione: gli stenografi (ma esistono ancora?) passeranno da 235 a 204mila €, i segretari da 201 a 193, i coadiutori da 169 a 148, i tecnici da 148 a133, e gli assistenti da 143 a 122! uno sforzo immane x contribuire al rilancio della Sicilia . Mi chiedo ma con questi stipendi da fame, come faranno a mantenere dignitosamente le loro famiglie? Manifesto solidarietà a queste categorie svantaggiate (Enzo D’Agata). 21 ANNI!!! 9 10 AKIS Sabato 1 Novembre 2014 Lu curtigghiaru è nu cristianu ca voli sapiri tuttu di tutti e ca si ntrumetti nta tutti li discursi pi fari "curtigghiu". Sta caticurìa di ndividui è prisenti nta tutti li parti dû munnu. Lu curtigghiaru è nu cristianu ca voli sapiri tuttu di tutti e ca si ntrumetti nta tutti li discursi pi fari "curtigghiu". Sta caticurìa di ndividui è prisenti nta tutti li parti dû munnu. The Mayor U sinnicu……. u sinnicu Il sindaco Something strange happened in Acireale recently. After the elections, a new mayor has been selected. Everybody saying “thank you!” and supporting him: “you are the best!”, everyone persuaded Acireale needed a young man. He won with an absolute majority and other competitors lost without even having the chance of adding “ouch!”. Hell!!! he took too many votes and all responsibilities are now on his shoulders. Everybody now is joyful and happy, since the new mayor is supposed to make everything and everyone right. Streets’ asphalt is damaged or broken? The Mayor can make it! Road conditions are awful? The Mayor can make it! No depurator around? No! No, this one is … Commissioner of Police’s task… Why the hell this mayor has to do so many things?! Because those who precedeed him always left too many tthings supspended or undone! Those before… who are them? I have no idea! …those before! Alright before… But what do you mean by “before”? Maybe you mean when strongest party was still there? Of course! But now, where do this “new people” come from? The strongest party, obviously! Hell, we are always good at saying that the fault is others’ then it’s always the same people around! The greatest change is to have the youngest always coming from the same politicians families! And what about common people? What do they say? People…people is always complaining! First, they say the mayor is clever…then it’s not clever anymore… It’s always like that! But he is young and he wants to solve problems. He wants to make it immediately but well: he wants to set our theatre, our roads, and our trees….grown trees… he makes them cut! How is that? Yes! He makes them cut. Why? Because they never have to be taller than him. So, he is damaging? No ! No damages! This mayor is clever, handsome and able to do…anything! Anything, really? Of course, that’s obvious! He takes care of children and teenagers, organizing parties, then he deceits adults! He thinks about every single citizen. He takes so much care that he calls us on the phone, asking: “do you need anything? Can I help you?” Dear friend of mine who suggested you to do this! No one. No one… nobody actually! Politicians think of us when they want us to vote them. Then we are all mayors! But I am happy because in Acireale we have a Mayor who knows where to put his hands. The important thing is not putting them in my pockets because I don’t have money anymore! The Gossipy A ghiaci successi na cosa strana. Ci furu l’elezioni e nsinnicu acchianau. Tutti a dirici grazie, tutti a dirici ca è u megghiu, tutti a dirici ca ci vuleva ncarusu ca pigghiava u supravventu. Vinciu d’assai e a l’autri abbattiu senza lassarici diri ahi! Mizzica di quannu vinciu, troppi voti pigghiau, troppa rispunsabilità si pigghiau. Tutti cuntenti, tutti felici ca ora iddu abbessa tutto e tutti. I stradi sunu spasciati? ci pensa u sinnicu! a viabilità nun funziona? Ci pensa u sinnicu ! u depuraturi non c’è? No! ca no…ci pensa u cummissariu. Ma stu sinnicu picchi a fari troppi cosi? ….Picchi chiddi di prima lassaru assai cosi ca non ficiru! Ma prima quannu? A chi sacciu prima….chiddi di prima! Ma prima quannu?…quannu ci stava u pattitu fotti? Cettu! Ma chissi di cu su figghi? Ddo pattitu fotti! Mizzicaredda….semu sempri a diri l’autri, poi su sempri i stissi! Al massimo sunu i so figghi! E a genti? A genti ….a genti…. a genti, si lamenta sempri. Prima era bravu…..poi addiventa tintu. È sempri accussi! Ma iddu iè carusu e i cosi i voli fari. I cosi i fa subbutu e i voli fari bboni: n’abbessa u tiatru, n’abbessa i stradi, n’abbessa l’abbiri…ca si su logni ie auti, iddu i fa taghiari….comu tagghiari? Si! I fa tagghiari. picchi? chiu auti d’iddu non ci n’ana a stari. All’ura fa dannu? A quali dannu , stu sinnicu iè brau iè beddu, iè capaci….di fari tuttu. Ma tuttu tuttu? Cettu! Iddu abbessa i picciriddi chi feste, i carusi …chi festi, i ranni…ci fa a festa! Ma quali festa e festa…..iddu pensa a nuautri, ad unu ad unu. Ci pensa tantu ca voli fari sempri quaccosa , ni chiama, ni telefona, n’aiuta: t’aggiuva quaccosa? ma cu iè ca tu dici? Nuddu!...propriu nuddu, nuddu, no! A genti s’interessa quannu ci sunu i votazioni e dda…su tutti sinnici. Ma iu sugnu cuntentu picchi a ghiaci avemu nsinnicu ca sapi unni cia metteri i manu, l’impurtanti non mi metti ne sacchetti picchi soddi non n’aiu chiui! U Curtigghiaru Ad Acireale è accaduto un fatto strano. Ci sono state le consultazioni elettorali (amministrative) ed un sindaco è stato eletto. Tutti a dirgli grazie, tutti a dirgli che è il migliore, tutti a dire che ci voleva un giovane che prendesse il sopravvento. Ha vinto in maniera schiacciante e gli altri competitori ha sconfitto senza fargli dire ahi! Caspiterina, di quanto ha vinto, troppi voti ha preso e troppe responsabilità ha sulle sue spalle. Tutti sono contenti, tutti sono felici in quanto lui, il sindaco, sistema tutto e tutti. Le strade sono scassate? Ci pensa il sindaco! La viabilità non funziona? Ci pensa il sindaco! Il depuratore non ci sta? No! Questo no! …ci pensa il commissario. Ma questo sindaco perché deve fare troppe cose? Perché quelli che lo hanno preceduto hanno lasciato troppe cose in sospeso o non realizzate! Ma quelli di prima quando? Che ne so! ….quelli di prima….quelli di prima! Ma quando prima? Quando ci stava il partito dominante (forte)? Certo! Ma questi di chi sono figli? Del partito dominante, ovviamente! Caspiterina, siamo sempre bravi a dire che la colpa è sempre degli altri, poi sono sempre gli stessi! Al massimo sono i loro figli (politici)! E la gente che dice? La gente…la gente…la gente si lamenta sempre. Prima è bravo (il sindaco) ….e poi non è più bravo. È sempre così! Ma lui è un giovane e le cose le vuole fare. Le vuole fare immediatamente e le vuole fare bene: ci sistema il teatro, ci sistema le strade, ci sistema gli alberi….che, se sono lunghi ed alti, lui li fa tagliare….come li fa tagliare? Si! Li fa tagliare. Perché? Perché non devono essere più alti di lui. Allora lui fa danni? Ma no! Non fa danni! Sto sindaco è bravo, bello, è capace…di fare tutto. Ma tutto…tutto? Certo, ovviamente! Lui si occupa dei bambini, organizzando feste, dei ragazzi, organizzando feste, e agli adulti, gli fa la festa! Ma di cosa parli, quale festa e festa!, lui pensa a tutti, ad uno ad uno. Ci pensa tanto che lui vuole fare qualcosa, ci chiama, ci telefona, ci aiuta: ti serve qualcosa? Ma, caro mio, chi te lo propone questo? Nessuno! Nessuno…. In verità, proprio nessuno, no! Le persone s’interessano a noi quando ci sono le consultazioni elettorali e, in quell’occasione, sono tutti sindaci. Ma io sono contento perché ad Acireale abbiamo un sindaco che sa dove mettere le mani. L’importante è non metterle nelle mie tasche perché soldi non ne ho più! Il Pettegolo ASSOCIAZIONE SANTANTONESE PER LA LOTTA AI TUMORI - ONLUS AKIS L’avv. Rosario Leonardi si avvia agli ottant’anni. Senza rimorsi. Tra i politici, non capita di frequente. Le tristi problematiche che affliggono la nostra città – Terme S. Venera, Excelsior Palace, Collegio Pennisi, Perla Jonica – hanno destato in lui un moto di reazione. Ai suoi tempi, erano state risolte. Da lui? Soprattutto, perché era un Sindaco che ascoltava l’opinione pubblica. Abbiamo condiviso con lui alcune posizioni all’insegna di Acireale uber alles, talvolta scontrandoci con i vari leader politici, che facevano chiamare Augusto Ajon, Nino Milazzo, Vito Finocchiaro e me, “penne d’oro”. Era il massimo del disprezzo; per noi, un onore. Leonardi non ha cercato i primi posti, ma ne ha occupati di significativi. È stato, dal 1970 al 1983, Sindaco per 9 anni, e poi presidente delle terme S. Venera per dieci, membro del CGA e vice presidente del Co.Re.Co., quindi. Giudice aggregato al tribunale di Messina. Delle cose fatte ha parlato finora poco e di rado. Adesso ha pubblicato i suoi “Ricordi”, un agile volumetto non destinato alla vendita. “Il mio – ci dice - è uno slancio del cuore”. Ma anche un documento storico: uno sguardo su uomini e avvenimenti non certo privi di interesse. “Nel periodo della mia sindacatura, non erano previsti emolumenti né per il Sindaco, né per gli assessori, né per i consiglieri. Il Comune non aveva nemmeno un ufficio stampa per cui argomenti anche molto importanti .. restavano sconosciuti”. La mancanza di retribuzioni aveva tre conseguenze: gli scranni di palazzo di Città venivano occupati prevalentemente da professionisti; gli interventi consiliari avevano un rilevante spessore culturale; gli interessi della città venivano difesi ad oltranza. Si può dire altrettanto oggi? Il Sindaco Leonardi ha onorato la carica di primo cittadino affrontando e risolvendo, purtroppo provvisoriamente, alcune intrigate situazioni. Ci piace ricordare, anzitutto, che si deve proprio a lui l’avventurosa svolta turistica della nostra città. Dalla stazione ferroviaria partivano cento vagoni di agrumi al giorno, ma le presenze turistiche erano insignificanti. Per incrementarle, il buon Vito Finocchiaro includeva tra le “presenze” sia le donnine che operavano nelle case di appuntamento, sia i degenti del locale ospedale. Alcuni imprenditori – i fratelli Costanzo, i fratelli Puglisi Cosentino e la famiglia Pisano su tutti - ritennero perciò che fosse arrivato il momento di costruire nuove strutture alberghiere: La Perla Jonica, il Santa Tecla Palace, l’Aloha d’oro, il Park Hotel di Capomulini e l’Hotel Orizzonte. La città, però, mancava di Prg. I progetti non potevano essere approvati. Leonardi ebbe allora l’intuizione, e il coraggio, di considerare gli alberghi come edifici produttivi in verde agricolo, anche perché le disposizioni legislative in proposito erano tutt’altro che chiare. Non mancarono le denunce, ma l’Autorità giudiziaria ritenne corretto il ragionamento. Un secondo efficace intervento fu la requisizione del Collegio Pennisi. Le trattative per venderlo erano già state concluse. Mancava soltanto l’atto di compravendita. Ne scrissi su “La Sicilia” in maniera veemente. Dal mio punto di vista, non era ammissibile Dall’introduzione del libro: Quando la vita volge al tramonto e si avvicinano gli 80 anni, non si pensa più tanto al presente quanto al futuro con Flash Back sul passato. Il futuro è certamente la morte che non può essere molto lontana; c'è chi si spaventa e vive in grande apprensione. lo non ho paura della morte, so che ormai non può essere molto lontana e malgrado ciò sono sereno, prego solo Dio di preservarmi dall'umiliazione di Sabato 1 Novembre 2014 che venisse alienata una struttura che teneva alto il prestigio cittadino per farne una Casa di cura. L’avv. Leonardi, sostituendosi al Prefetto, lo requisì. Avrebbe potuto subire serie conseguenze per quell’iniziativa impulsiva, ma determinante. Padre Ledda protestò vibratamente, ma l’atto non venne impugnato. Altro tema caldo, la separazione di Guardia Mangano per costituire un Comune autonomo. Il nuovo ente avrebbe dovuto inglobare anche le frazioni di Pozzillo superiore, Pozzillo inferiore, San Giovanni Bosco e tutta la timpa alle spalle di Stazzo e Santa Tecla, fin sotto S. Maria Ammalati. I nostri rappresentanti politici alla Regione avevano dato il loro tacito assenso, ma si comportavano come Giano: avevano un volto da esibire in città, che esprimeva fiera opposizione alla lacerazione del tessuto urbano; e un altro, per Palermo, dove nessuno di loro aprì bocca. Anche questa volta, la polemica giornalistica fu lunga e serrata. L’avv. Leonardi ruppe ogni indugio. Una delegazione composta da lui, dall’on. Grassi Bertazzi e dai rappresentanti dei club cittadini si recò a Palermo. Il capogruppo della Democrazia cristiana, Lo Giudice confermò che l’istituzione, già all’ordine del giorno, era condivisa da tutti i gruppi politici. L’unico mezzo per bloccare l’iter era quello di far decadere il quorum dei cittadini richiedenti. E qui l’avv. Leonardi, assieme ad altri esponenti politici, fece il miracolo: vennero raccolte le firme dei dissenzienti, soprattutto a Pozzillo. Mancò il quorum e la temuta amputazione venne evitata. Altro capitolo significativo, il rilancio delle terme. Con lui presidente, il fatturato passò da 750 milioni a 5 miliardi e vennero finalmente inaugurati il complesso di Santa Caterina, già realizzato dall’avv. Grasso Leanza, e l’Excelsior Palace. Nessuno parlava di crisi. Anzi, le cose andavano talmente bene che si procedette all’assunzione in massa di operai e impiegati. Con la rottura delle convenzioni che garantivano le cure termali a un prezzo di favore, nubi foriere di tempesta si addensarono sul complesso. Cominciò a serpeggiare il dubbio che, in certi ambienti catanesi, si soffiasse sul fuoco per arrivare alla vendita delle terme, ormai diventate un ramo secco. Anche in questa occasione, l’avv. Leonardi unì la sua protesta a quella di altri. Le terme non furono vendute. Ancor oggi aspettano di conoscere il loro destino. Prevarranno i falchi o le colombe? Non è facile dirlo. Certo, quando manca la sensibilità pubblica, gli interessi dei privati si sovrappongono a quelli pubblici e diventa tangibile lo scadimento economico, sociale e morale della nostra città, c’è poco da stare allegri. In questa direzione, il libro di Rosario Leonardi costituisce un grido di allarme e un invito a fermare la devastazione. Prima che sia troppo tardi. “Ricordi” è dedicato al figlio Seby, che è stato anche lui amministratore comunale e, attualmente, fa parte del collegio dei commissari chiamato a liquidare la Perla Jonica, e agli adorati nipoti Saro e Michele. “L’apparizione nei crepuscoli della memoria di una gioia passata somiglia alla visita notturna d’un diletto defunto, e ci invita alla voluttà delle lacrime”. Dice Nievo. E sembra parlare agli acesi. Giuseppe Contarino non poter badare a me stesso fisicamente e intellettualmente, soprattutto per non dar fastidio a chi mi sta vicino. Con questo stato d'animo mi sono deciso a mettere sulla carta alcuni fatti ed episodi passati, soprattutto del mio passato di pubblico amministratore, anche se fino ad oggi avevo ritenuto nella strada del rimbambimento tutti quelli che in tarda età cominciano a scrivere racconti e poesie varie. Forse ho intrapreso anch'io questa condizione, ma ho voluto farlo ugualmente, soprattutto perché mi accade spesso di commuovermi nel ricordo di certi episodi. E questo conferma di più l'ipotesi di rimbambimento, ma mi inorgoglisce molto pensare ai piccoli contributi che ho potuto dare in favore di Acireale e dei miei concittadini e ringrazio Dio che mi ha consentito, nella mia vita, di essere stato un onesto professionista, di avere portato avanti con dignità la mia famiglia, e di avere potuto giovare, sia pure in piccola parte, alla collettività dei miei concittadini... Saro Leonardi 11 “Ricordi” di Saro Leonardi (Galatea Editrice, Acireale 2013) è un libro inusuale perché, contrariamente a quanto potrebbe far pensare il titolo, non contiene soltanto esperienze esistenziali vissute dal protagonista, bensì testimonianze di prima mano di chi ha dedicato tanti anni della propria vita, oltre che alla famiglia e all’attività forense, alla gestione della cosa pubblica. Stiamo parlando dell’avv. Rosario Leonardi, il quale tra il 1970 e il 1983 fu eletto sindaco della città di Acireale per tre volte raggiungendo complessivamente nove anni di sindacatura. Alla soglia degli ottanta anni egli ha deciso di raccontare a beneficio nostro e dei posteri alcuni momenti topici della sua esperienza amministrativa, che hanno lasciato traccia visibile nel contesto locale. L’autore, che scrive volutamente con un linguaggio chiaro e lineare, dichiara nell’Introduzione che il racconto dei fatti non ha alcuna pretesa storica perché il suo scopo è soltanto quello di testimoniare l’amore per Acireale e lo sforzo profuso senza riserve di tempo e di energie per rendere il territorio comunale sempre più attrezzato di servizi e capace di produrre lavoro e sviluppo. I temi affrontati sono tanti, a cominciare dalla situazione urbanistica all’entrata in vigore della cosiddetta leggePonte o legge Mancini, che stabiliva dei termini perentori per il rilascio delle concessioni edilizie da parte dei Comuni non ancora dotati di PRG. Da vice sindaco, in assenza del sindaco Stefano Scandurra fuori sede, si assunse la responsabilità di firmare in extremis le autorizzazioni, che altrimenti sarebbero state impossibili e l’attività edilizia si sarebbe fermata per molti anni. Altro ricordo interessante riguarda l’impegno per l’eliminazione di una tassa di famiglia strumentale per colpire avversari politici. C’è spazio nell’opera per riferire dell’incentivazione delle strutture alberghiere e turistiche, degli interventi per scongiurare la chiusura del collegio Pennisi e per impedire la tentata secessione della frazione di Guardia. Ma non è finita. Leonardi, convinto che una città turistica doveva (e debba) presentarsi all’occhio del visitatore nel modo migliore, abbellì il territorio comunale con piante e fiori e illuminazione artistica. Una testimonianza interessante riguarda il recupero della bandiera donata l’11 febbraio 1849 dalla città di Catania ad Acireale perché si era associata nella lotta antiborbonica del 1848. All’arrivo del generale borbonico Filangieri per sedare la rivolta, Acireale si arrese e la bandiera fu considerata preda di guerra, assieme alla spada recuperata però già nel 1861 da Lionardo Vigo. La bandiera, individuata nel 1972 dal dott. Gaetano Gravagno nell’archivio storico di Napoli, con l’apporto del presidente dell’Accademia Zelantea prof. Cristoforo Cosentini, dell’avv. Leonardi allora sindaco, e con il decisivo intervento dell’on. Mario Scelba sollecitato dallo stesso primo cittadino, si riuscì, non senza difficoltà, a riportare ad Acireale quella bandiera che adesso è custodita nell’Accademia acese. L’opera si conclude con il resoconto di uno scontro con l’Ente Acquedotti Siciliani (E.A.S.) per la gestione dell’acqua potabile e l’impegno per il rilancio delle Terme di Acireale quando nell’ottobre 1983 lo stesso Leonardi venne nominato dalla Regione Siciliana presidente del Consiglio di Amministrazione delle Terme. Sono ricordi i quali, senza grandi pretese, servono tuttavia per conoscere meglio, togliendole dall’oblio, alcune vicende locali, ma fanno trasparire non solo l’orgoglio di aver operato per il bene della città, ma anche una certa nostalgia per un passato non lontano quando la “sua” città manteneva alto il suo nome e il suo prestigio, certamente per varie ragioni oggi ridimensionati e in una fase di incertezza sul futuro. Giovanni Vecchio 12 AKIS Sabato 1 Novembre 2014 Significativa cerimonia per il Premio Internazionale “Premio all’impegno sociale 2014” CELL CAPITAL E' l'ultima novità GALENIC. CELL CAPITAL apre una nuova pagina nell'epopea Anti-Age. Pensata per le più esperte ed esigenti... a partire dai 40 anni. Sono stati necessari 30anni di esperienza e 10 di accurate indagini in biotecnologia vegetale per creare un nuovo attivo con l'infinito potere antiinvecchiamento. Le cellule native di ARGAN, cellula madre vegetale, contiene tutta la forza vitale della pianta, tutto il suo potere di rigenerazione e... in occasione dell’Anniversario del sacrificio dei Giudici Rosario Livatino e Antonino Saetta svoltasi nel salone dell’Istituto “Brunelleschi” di Acireale la cui dirigente scolastica, la prof. Maria Elena Strano ha fatto gli onori di casa ricevendo ed accogliendo una moltitudine di autorità civili, militari e religiose assieme ad una notevole rappresentanza di studenti. Alcune foto di Fabio Consoli testimoniano lo svolgersi della manifestazione durante la quale, lo diciamo con orgoglio, un Premio è stato consegnato anche al nostro giornale e ritirato dal nostro Direttore, Turi Consoli il futuro della pelle. A partire dai 40anni, la struttura del viso inizia una profonda trasformazione. Poco a poco, la pelle perde volume, l'ovale del viso perde definizione e le rughe si marcano. Sappiamo che questa azione progressiva ha le sue origini nel derma, però non ne conosciamo la genesi. Con Argan tutto è magico e sorprendente. Tra Galenic e l'arganier, re del deserto, è la storia di un amore che dura da molto tempo. Circa 30anni fa il Sig. Pierre Fabre, ebbe l'intuizione che quest'albero, dotato di una resistenza ineguagliabile, nasconde un potere inestimabile per la pelle. Questa gamma è la fusione dell'efficacia estrema con il rassodamento, passando attraverso: Voluttuosità, una texure delicata, leggera e avvolgente a fior di pelle. 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