ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “T. CATULLO” - BELLUNO Istituto Professionale per i Servizi Commerciali , Socio Sanitari e Liceo Artistico Distretto Scolastico n. 3 - Presidenza e Segreteria: Via Garibaldi, 10 – 32100 Belluno Tel. 0437 943066 – Fax 0437 25073 – C.F. 80005250255 E-mail: info@istitutocatullo.it – www.istitutocatullo.it DOCUMENTO DEL CONSIGLIO CONSIG DELLA CLASSE 5C “TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI” a.s. 2013/2014 INDICE PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO 3 PRESENTAZIONE DELL’INDIRIZZO DI STUDIO E PROFILO PROFESSIONALE 5 DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE 6 analisi della situazione - livello comportamentale 6 definizione degli obiettivi comportamentali 7 analisi degli obiettivi cognitivi trasversali 7 obiettivi disciplinari specifici – contenuti 7 valutazione e verifica 8 attività integrative e interdisciplinari 8 attività di orientamento 8 ELENCO DOCENTI 9 PROGRAMMAZIONE PER DISCIPLINA (relazioni finali e programmi) 10 italiano 10 storia 14 matematica 16 educazione fisica 20 religione 22 francese 24 tedesco 28 spagnolo 32 inglese 36 42 economia e tecnica dell’impresa turistica tecnica della comunicazione e relazione 46 tecnica dei servizi operativi e pratica di comunicazione e relazione 49 geografia 52 storia dell’arte e dei beni culturali 54 CARATTERISTICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA 57 ALTERNANZA SCUOLA LAVORO (ASL) 58 2 PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO L’Istituto Catullo, fondato nel 1822, è una delle scuole storiche della città di Belluno. E’ dedicato a Tomaso Catullo (1782-1869), studioso e naturalista bellunese, docente di Girolamo Segato, che si occupò di mineralogia e geologia. La scuola nacque per rispondere alla domanda di personale qualificato nell’amministrazione e nella contabilità d’impresa. In 180 anni di attività ha saputo formare migliaia di addetti alla segreteria e alla contabilità apprezzati nei luoghi di lavoro in cui si sono inseriti, in molti casi anche con notevole successo personale. Con la riforma degli istituti professionali e dopo cinque anni di sperimentazione, l’Istituto ha ampliato la propria offerta formativa introducendo quattro indirizzi scolastici: Aziendale, Turistico, SocioSanitario e della Grafica Pubblicitaria. L’Istituto è inoltre iscritto negli elenchi degli Organismi di Formazione della Regione Veneto, Ambito della Formazione Superiore n. A0331, con Decreto Regionale n. 780 del 20 agosto 2004. L’edificio in cui si trova oggi la sede principale della scuola ha una lunga storia. Il Consiglio della Serenissima, con lettera ducale del 27 giugno 1608, approvò la richiesta del Consiglio dei Nobili di Belluno di fondare un convento femminile governato dalla regola delle Clarisse annesso alla chiesa di Santa Maria di Loreto. La costruzione iniziò nel marzo del 1612 in località detta “Favola”, oggi Borgo Garibaldi, fu completato nel 1632 e fu occupato dalle suore nel 1634. Il monastero fu soppresso giuridicamente con decreto Napoleonico il 25 aprile 1810. I locali, acquistati nel 1811 dal Comune di Belluno, furono usati prima come magazzino e poi anche come caserma. Nel 1822 furono destinati alla Scuole Comunali Minore e Maggiore. Nel 1851 i due corsi di quarta classe furono trasformati in Scuole Reali. Nel 1863 anche il piano superiore dell’ex convento fu adibito a sede scolastica, con tre classi che nel 1867 formarono la Real Scuola Tecnica "T. Catullo". Il 25 novembre 1822, furono istituiti in Belluno i due corsi di quarta classe annessi alla Imperial Real Scuola Elementare Maggiore. Nel 1834 fu istituita una Scuola Professionale che operava anche nelle giornate festive impartendo due ore di lezione di ornato, di geometria meccanica e di architettura agli artieri, agli operai della città e agli alunni della Scuola Elementare. Questa utile istituzione crebbe in breve in tal credito da richiamare un gran numero di allievi provenienti anche dai comuni limitrofi. Che abbia continuato a dare ottimi risultati ne fanno prova gli attestati onorevoli che ottenne, oltre che nelle mostre della città, anche a Parigi e a Milano, nonché i premi che vi riportarono artisti bellunesi come Besarel, Seffer, Bortotti, Danielli, Sommavilla, Giacomini, Bettio, Gasperini e molti altri che avevano appreso in questa Scuola i primi rudimenti del disegno, della pittura, dell’intaglio in legno e della scultura. Nel 1851 fu formulato un nuovo piano d’insegnamento tecnico inferiore e superiore, applicato ai corsi di quarta classe, e l’Istituto fu trasformato in 3 Scuola Reale Inferiore, con aggiunta di un terzo anno di studio. Le materie d’istruzione obbligatorie per questo nuovo corso completo erano: religione, lingua italiano e tedesco, geografia e chimica, aritmetica e pratiche cambiarie e daziarie, storia naturale, fisica, disegno lineare e a mano libera e calligrafia, distribuite per ogni corso con 33 ore di lezione per settimana, delle quali almeno otto per classe erano dedicate al disegno, due alla religione e due o tre alla calligrafia. La scuola nel 1867 fu pareggiata alle altre del Regno, con facoltà di rilasciare attestati valevoli per l’ammissione agli Istituti Tecnici Superiori e ai concorsi per l’impiego pubblico. Nel 1868, il Governo Nazionale, separando, come esigeva la Legge, l’istruzione tecnica dall’elementare, affidava l’intero peso economico dell’istruzione tecnica al Comune. E fu il Comune a intitolarla a "Tomaso Catullo". I risultati conseguiti da questa scuola nel corso della sua storia si possono desumere dalle medie dei frequentanti e dei promossi, e dal positivo collocamento che i licenziati hanno potuto trovare nei diversi rami delle pubbliche amministrazioni e delle imprese private. Oggi, in stato di grave carenza occupazionale, sarebbe troppo bello affermare che tutti i neo-diplomati della nostra scuola vengono adeguatamente assorbiti dal mondo del lavoro; ci piace di più sottolineare che sono in aumento coloro che trovano occupazione coerente con il proprio diploma e quelli che continuano la loro formazione all’Università. 4 PRESENTAZIONE DELL’INDIRIZZO DI STUDIO E PROFILO PROFESSIONALE “TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI” In un contesto economico-produttivo generale che evidenzia incessanti innovazioni tecnologiche e rapidi cambiamenti non solo nel campo del lavoro ma anche negli usi e costumi, nelle abitudini di vita e nei consumi, determinando la rapida obsolescenza delle nozioni e delle abilità di ordine meramente esecutivo e imponendo la necessità di acquisire grande flessibilità e capacità di adattamento, l’intervento formativo nel settore turistico deve porsi nell’ottica dell’innovazione e dell’approccio alla complessità in una dimensione di conoscenze e competenze non parziale, settoriale o puramente logistica, ma globale e sensibile alle molteplici influenze che interagiscono dinamicamente nella determinazione del fenomeno turistico. Ciò richiede operatori che non solo conoscano in modo approfondito le caratteristiche del fenomeno turistico nelle sue molteplici articolazioni, ma che siano innanzitutto in possesso di un’ampia cultura di base, di spirito di iniziativa, di senso critico, di capacità di recepire il cambiamento e di adattarsi ad esso, di doti di concretezza, di disponibilità e di interesse a comprendere le richieste e le esigenze che provengono dal mondo esterno. Il Tecnico dei Servizi Turistici deve perciò possedere un’ampia ed essenziale cultura di base storica, geografica, giuridico-economica, politica e artistica; la conoscenza scritta e parlata di due lingue straniere; la conoscenza approfondita dei prodotti turistici e delle fasce di possibile utenza; la conoscenza dei canali di commercializzazione e di marketing e la padronanza delle tecniche operative di base, con particolare attenzione all’utilizzo degli strumenti informatici. QUADRO ORARIO CLASSI I 5 2 4 4 2 3 2 3 DISCIPLINE Lingua e letteratura italiana Storia Matematica informatica Lingua inglese Diritto economia Scienze della terra e biologia Scienze motorie e sportive Lingua francese/tedesco/spagnolo Geografia Economia turistica Laboratorio trattamento testi Tecnica dei servizi operativi Tecnica della comunicazione Storia dell’arte Religione cattolica o alternative Totale ore settimanali () compresenza 5 5 1 36 5 II 5 2 4 4 2 3 2 3 6 4 1 36 III 3 2 2 3 2 IV 4 2 3 3 V 4 2 3 3 2 3 3 6(2) 2(2) 2 3 2 6(2) 2 3 2 6(2) 3 1 32 (3) (3) 2(1) 2 1 30 2(1) 2 1 30 DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE ANALISI DELLA SITUAZIONE - LIVELLO COMPORTAMENTALE Composizione della classe La classe V C è formata da 21 allievi, di cui 6 maschi e 14 femmine, provenienti dalla classe 4C di questo Istituto. Solo 13 hanno avuto un percorso regolare. Per quanto riguarda la seconda lingua, 4 seguono la lingua tedesca, 5 la lingua spagnola e 12 la lingua francese. Storia della classe Nell’anno di qualifica è formata da 21 alunni, provenienti dalle due seconde dell’Istituto (6 dalla 2^A; 8 dalla 2^B), dalla 3^C (2 ripetenti), ed i restanti 5 da altri Istituti (1 Falcade; 1 ripetente dai Licei Renier; 3 dal I.T.C. Calvi, dei quali due ripetenti). Agli alunni regolarmente iscritti, si devono aggiungere tre privatisti ammessi a frequentare in qualità di uditori. Di quest’ultimi solo uno è stato ammesso a sostenere e ha superato l’esame di qualifica. Tutti gli alunni sono stati ammessi al quarto anno. Nel quarto anno è composta da 22 allievi. Continuità didattica dei docenti Nel corso del triennio solo pochi docenti hanno potuto garantire continuità didattica e quindi un rapporto consolidato con gli allievi. Materia Religione Italiano Storia Storia dell’arte Inglese Francese Tedesco Spagnolo Matematica Economi tecnica turistica Tecnica di comunicazione Compresenza Trattamento testi Classe III Sciaramenti Del Negro Del Negro Cason Savaris Cianci Montagner Ricchio Gobbis Ranon Educazione fisica Geografia Sostegno Sostegno - Coordinatore Sommacal Donadi Lombardo Moro Classe IV Sciaramenti Fajeti Fajeti Comar Savaris Premoli Ragazzi Setzu Beghelli Ranon Trotta Luciani Classe V Sciaramenti Fajeti Fajeti Comar Savaris Pison Ragazzi Ricchio Beghelli Ranon Sgorlon Mastrodonato Sommacal Mastrodonato Lombardo Moro Sommacal Mastrodonato Lombardo Moro Colavecchio Profilo della classe La classe è eterogenea per capacità, attitudini, applicazione e motivazione allo studio. Per la maggior parte degli allievi, la partecipazione all’attività didattica è stata poco attiva e il grado di concentrazione abbastanza limitato. Solo un ristretto gruppo di allievi ha partecipato attivamente, mantenendo un impegno costante, dimostrando determinazione ad evolvere positivamente, 6 apportando un contributo critico e propositivo. La maggioranza non ha manifestato altrettanta attenzione ed interesse, limitando partecipazione e studio al conseguimento di un mero risultato scolastico, con un impegno saltuario e superficiale, scarso rispetto delle consegne, saltuaria frequenza delle lezioni ed alle verifiche effettuate in classe. Se per alcuni alunni sono migliorate le capacità di analisi, l’organizzazione autonoma nello studio, l’abilità nel costruire relazioni scritte, in molti permane la tendenza ad un’assimilazione poco critica delle conoscenze, con uno studio meramente mnemonico. Pochi alunni sono in grado di cogliere autonomamente i collegamenti interdisciplinari; molti incontrano difficoltà e utilizzano un lessico piuttosto povero. La classe ha un buon grado di autonomia nella gestione delle attività extrascolastiche e mantiene un atteggiamento responsabile durante le uscite didattiche, le visite guidate ed il viaggio di istruzione. Sono migliorati i rapporti tra gli studenti, si può rilevare una maggiore solidarietà tra gli stessi, pur permanendo qualche problema di affiatamento. Nel complesso gli allievi hanno tenuto un comportamento corretto, non sono emerse particolari difficoltà di relazione con i docenti e non sono mai sorti problemi disciplinari. DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI COMPORTAMENTALI Gli obiettivi programmati dal consiglio di Classe sono stati i seguenti: - Acquisire la coscienza che è possibile aumentare le proprie conoscenze e migliorare le proprie prestazioni professionali e culturali: sostanzialmente acquisito. - Consolidare un atteggiamento attivo e disponibile nelle attività scolastiche: raggiunto in modo soddisfacente solo da alcuni allievi. - Essere puntuali e precisi nella realizzazione delle attività e nel rispetto degli orari scolastici: raggiunto solo da alcuni allievi. ANALISI DEGLI OBIETTIVI COGNITIVI TRASVERSALI - Esprimersi in modo chiaro e corretto, sia verbalmente che nel linguaggio scritto, utilizzando anche il lessico specifico delle varie discipline: raggiunto parzialmente. - Raccogliere, vagliare e sistemare i propri appunti in modo organico e sistematico: raggiunto da qualcuno. - Comprendere un testo, individuando gli aspetti fondamentali: sostanzialmente raggiunto. - Comunicare le proprie idee sostenendo le proprie argomentazioni in modo adeguato sia a livello espressivo che logico: raggiunto parzialmente. OBIETTIVI DISCIPLINARI SPECIFICI - SCELTA DEI CONTENUTI Si rinvia ai piani di lavoro individuali dei docenti e alle scelte di dipartimento. 7 VALUTAZIONE E VERIFICA I criteri di valutazione adottati sono quelli deliberati e adottati nel POF e nei dipartimenti. Le tipologie degli strumenti di verifica sono varie: • test strutturati vero falso, con domande a risposta multipla, a risposta aperta, collegamenti e completamenti, volte a verificare le conoscenze acquisite e la competenza nell’ utilizzare tali conoscenze al fine di risolvere semplici quesiti. • verifiche orali volte a valutare il grado di competenza linguistica, la capacità di applicazione, la capacità di analisi e sintesi nonché di argomentare e sostenere le proprie opinioni. • verifiche scritte volte a valutare la capacità di esprimere in forma corretta (per ortografia, sintassi e lessico) le conoscenze acquisite e le competenze consolidate, di costruire testi con registri diversi (temi, articoli di giornale, relazioni) e la capacità di risolvere i problemi proposti. ATTIVITA’ INTEGRATIVE E INTERDISCIPLINARI VISITE – STAGE – VIAGGIO DI STUDIO TITOLO PROGETTO DOCENTE REFERENTE Conoscere la Provincia Prof.ssa De di Belluno Pasqual OBIETTIVI DEL PROGETTO Conoscere le Istituzioni del territorio (attività in dettaglio sotto)* Periodo Attività Novembre 2013 Visita alla Biennale La Provincia di Belluno Situazione attuale e prospettive future* Fiera del turismo a Longarone Visita alla mostra di Pollock presso il Palazzo Reale di Milano Itinerari di arte e cultura nel territorio della Provincia di Belluno* Incontro presso l’Associazione Bellunesi nel mondo* Viaggio d’istruzione a Barcellona Teatro in lingua (gruppo francese) Fitness presso palestra Sporting Novembre 2013 Novembre 2013 Gennaio 2014 Marzo 2014 Marzo 2014 Aprile 2014 Aprile 2014 Maggio 2014 8 Docente referente N. Comar S. Moro R.Ranon N. Comar S. Moro Savaris-Moro N. Comar L. Pison G. Sommacal ATTIVITA’ DI ORIENTAMENTO Partecipazione ad incontri con le Università di Padova, Trento, Trieste e Udine, organizzati da Comune, Provincia in collaborazione con il nostro Istituto (capofila della rete di orientamento per la provincia) per gli studenti di quarta e quinta superiore di tutta la provincia. ELENCO DOCENTI MATERIA ITALIANO - STORIA MATEMATICA EDUCAZIONE FISICA RELIGIONE FRANCESE SPAGNOLO TEDESCO INGLESE TECNICA TURISTICA STORIA DELL’ARTE TECNICA DELLA COMUNICAZIONE TECNICA DEI SERVIZI OPERATIVI GEOGRAFIA SOSTEGNO SOSTEGNO DOCENTE Fajeti Giulio Beghelli Benedetta Sommacal Gabriella Sciaramenti Annamaria Pison Loriana Ricchio Gina Ragazzi Susanna Savaris Irene Ranon Rosaria Comar Nicoletta Sgorlon Chiara Mastrodonato Gianluca Mastrodonato Gianluca Lombardo Grazia Moro Susanna MATERIA ITALIANO - STORIA INGLESE MATEMATICA TECNICA TURISTICA TECNICHE DI COMUNICAZIONE STORIA DELL’ARTE DOCENTE ESTERNO ESTERNO ESTERNO INTERNO INTERNO INTERNO Belluno, 14 Maggio 2014 Il coordinatore di classe (Susanna Moro) ………………………………………. 9 ITALIANO Docente: Giulio A. Fajeti Ore settimanali: 4 1. Relazione finale sulla classe 2. Programmazione didattico-disciplinare 3. Griglia di valutazione della Prima prova scritta 1. RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE La Classe, da me incontrata nel penultimo anno del Quinquennio, ha all’inizio palesato tutta una serie di fragilità, tanto riferibili ad un eterogeneo interesse degli alunni per il “mondo” umanistico, quanto ad una loro pregressa attività di studio piuttosto superficiale. In particolare, diffusa è risultata la mancanza di abitudine alla lettura, quindi l’incapacità di “tradurre” le idee in parole; in aggiunta a questo, scarso o nullo era stato l’esercizio – negli anni precedenti – in relazione alla nuova Prova di Italiano prevista dall’Esame di Stato. Nel tentativo di recuperare il tempo perduto, è stata da me proposta un’attività di lettura individuale domestica, preferibilmente riferita ad Autori o argomenti del ‘900 italiano che si potessero intersecare con la programmazione curricolare, con successiva esposizione della sintesi e del personale commento ai compagni, finalizzata alla acquisizione di autostima, di nuovi spazi culturali e di maggior sicurezza nel rapporto dialogico con l’altro da sé. Pochi alunni hanno accettato questo impegno, ma chi l’ha fatto ha dato senz’altro prova di capacità e laboriosità, raggiungendo, a volte, anche buoni risultati. Oltre a ciò, ci si è concentrati sull’analisi e l’elaborazione del Dossier ministeriale relativo alla Prima prova scritta dell’Esame di Stato, utilizzando anche nelle verifiche mensili i Plichi delle precedenti Sessioni ordinarie. In detti percorsi didattici la Classe si è generalmente dimostrata piuttosto aperta, anche se è stato scarsamente approfondito, soprattutto nello studio a casa, quanto proposto nelle ore curricolari: nel complesso, quindi, nel biennio in oggetto, gli alunni hanno dato in maniera spontanea e sicuramente con correttezza e rispetto nei confronti dell’Insegnante, chiaramente privilegiando, tuttavia, le Materie di Indirizzo. Non si sono mai verificati episodi di palese rifiuto, né di indisciplina. Mezzi utilizzati M. Sambugar – G. Salà Laboratorio di Letteratura Vol. III, La Nuova Italia, 2013; Materiali della Biblioteca dell’Istituto Catullo; Resto del Carlino del 9 Febbraio 1896. 10 Criteri e strumenti di valutazione Interrogazioni orali - valutazione secondo i seguenti indicatori: conoscenza degli argomenti, capacità logico-critiche, di collegamento e di approfondimento. Correttezza, chiarezza e proprietà di esposizione. Lavori scritti – temi tradizionali, relazioni, riassunti. Nuove tipologie (Saggio breve ed Articolo di giornale) con valutazione secondo la Griglia allegata. Obiettivi raggiunti Suscitamento di interessi duraturi per la Disciplina; avvicinamento e coinvolgimento degli Alunni nella pratica letteraria, vista come testimonianza di civiltà, ma anche fonte di piacere intellettuale; acquisizione di strumenti di analisi e di lettura, nei diversi ambiti di studio della letteratura; fornitura di un sapere letterario di base, prima tappa di conoscenza che successivamente l’auspicabile consuetudine con il “mondo” umanistico potrà ampliare. Belluno, 14 Maggio 2014 L’Insegnante (Giulio A.Fajeti) ………………………………………. 11 2. PROGRAMMAZIONE DIDATTICO - DISCIPLINARE L’Età del Decadentismo G. Pascoli – cenni biografici Resto del Carlino del 9 Febbraio 1896: Ricordi di un vecchio scolaro. Da “Myricae “: Romagna; X Agosto, Lavandare. Da “Canti di Castelvecchio”: Il gelsomino notturno; La cavallina storna; La mia sera. Da “Primi poemetti”: L’aquilone. G:D’Annunzio: cenni biografici. “ Laudi “- Alcyone: La pioggia nel pineto; Meriggio. Da “ Il piacere “: Ritratto di un esteta. Da “ Notturno”: Il deserto di cenere. G.Gozzano:cenni biografici “ I colloqui”: La signorina felicita ovvero la felicità. Le Avanguardie storiche F.T.Marinetti: – cenni biografici Il Manifesto futurista - 1909 Manifesto tecnico della letteratura futurista Da “Zang-tumb-tumb Adrianopoli Ottobre Adrianopoli 1912”: Bombardamento di A. Palazzeschi – cenni biografici Da “L’incendiario”: Lasciatemi divertire. La poesia nella trincea G. Ungaretti – cenni biografici Da “L’allegria“: I fiumi; San Martino del Carso; Veglia; Soldati; Sono una creatura. L’esperienza letteraria contemporanea L. Pirandello – cenni biografici Da “Novelle per un anno“: L’eresia catara; Il treno ha fischiato; La patente. “ Il fu Mattia Pascal”: sintesi del romanzo. I. Svevo – cenni biografici Da “La coscienza di Zeno”: Prefazione e preambolo; L’ultima sigaretta; Un salotto “mai più interdetto”. C.Levi:cenni biografici “Cristo si è fermato a Eboli”: Superstizione, medicina e magia. 12 La Seconda guerra mondiale: testimonianze letterarie P. Levi - cenni biografici Da “Se questo è un uomo“: L’Epigrafe; I sommersi e i salvati. G. Bassani - cenni biografici Da “Il giardino dei Finzi Contini”: Sintesi del romanzo. Successivamente alla stesura del presente Documento verranno proposti, a completamento del percorso letterario nell’ambito del ‘900, i seguenti Autori: La prosa: M. R. Stern - cenni biografici Da “Il sergente nella neve“: L’isba. Ritratti - Intervista di M. Paolini, Asiago, 2000. D.Buzzati - cenni biografici Da “ Sessanta racconti ”: Notte d’Inverno a Filadelfia G. Guareschi – cenni biografici Da “Candido”: L’anello. La poesia S. Quasimodo - cenni biografici Da “Giorno dopo giorno“: Milano, Agosto 1943; Alle fronde dei salici; Uomo del mio tempo. Proiezione dei film: C. Mazzacurati / M. Paolini: Intervista a Mario Rigoni Stern; Kaos; La coscienza di Zeno. Belluno, 14 Maggio 2014 L’Insegnante (Giulio A.Fajeti) ………………………………………. In rappresentanza degli alunni De Nardin Elisa ………………………………………………… De Bona Chayet Luca …………………………………………………… 13 STORIA Docente: Giulio A. Fajeti Ore settimanali: 2 1. Relazione finale sulla classe 2. Programmazione didattico - disciplinare 1.RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE Lo studio della Storia del ‘900 italiano e, in alcune parti, europeo è avvenuto in modo tradizionale, sulla base di un preciso iter cronologico: fondamentale risultato quello di aver sviluppato, negli Alunni, la coscienza di appartenere ad una civiltà che si è mossa in maniera graduale e sempre consequenziale. Uno studio, quindi, non tanto mnemonico, ma il più possibile consapevole e ragionato: in quest’economia, si è proceduto pari passo con l’analisi dello sviluppo letterario coevo, anche ai fini di un’impostazione realmente interdisciplinare del lavoro e del possibile Colloquio d’esame. La Classe ha reagito, tutto sommato, accettabilmente alle mie proposte, anche se, da parte di molti Alunni, non c’è stato il necessario impegno che il difficile studio della Storia richiede; i loro risultati conclusivi, pertanto, anche in termini di oggettiva preparazione, si possono facilmente intuire. Mezzi utilizzati Brancati – Pagliarani Le voci della Storia 3 – Il Novecento La Nuova Italia, Firenze 2008 Filmati a cura di Rai Trade sulla Storia del Fascismo – 2007-2009 Criteri e strumenti di valutazione Almeno un’interrogazione orale per Trimestre con valutazione secondo i seguenti indicatori: • Conoscenza degli argomenti trattati • Capacità logico-critiche, di collegamento e di approfondimento • Correttezza, chiarezza e fluidità di esposizione Obiettivi raggiunti Acquisizione e consolidamento di una formazione storica di base e l’attitudine a problematizzare; utilizzazione corretta di Fonti e Documenti nonché di schemi cognitivi formati con lo studio della disciplina, per analizzare la trama delle relazioni economiche, sociali, politiche e culturali nella quale si è inseriti; sviluppo della capacità di individuare analogie e differenze, nel tempo e nello spazio, nel medesimo settore di attività umane. Belluno, 14 Maggio 2014 L’Insegnante (Giulio A. Fajeti) ………………………………………. 14 2.PROGRAMMAZIONE DIDATTICO–DISCIPLINARE La crisi del dopoguerra in Italia La Pace di Versailles; La “Questione di Fiume”; Il Biennio rosso. Le conseguenze della guerra. La nascita del Partito fascista. La marcia su Roma. L’esautorazione del Parlamento. Il delitto Matteotti. Le Leggi “fascistissime”. L’organizzazione del consenso. I Patti lateranensi. Il controllo dei mezzi di comunicazione da parte di Benito Mussolini. La politica economica e la guerra in Etiopia. L’economia autarchica. La Seconda guerra mondiale La “prova generale“ del Secondo conflitto nella Guerra di Spagna. L’espansione della Germania nazista. Il Manifesto della razza del 15/07/1938. La Shoah: uno sterminio programmato. Il coinvolgimento dell’Italia nella Seconda guerra mondiale: Campagne di Albania, Grecia, Africa e Russia. L’entrata in guerra degli Stati Uniti. L’Armistizio dell’8 Settembre 1943. La R.S.I.; Nascita della Resistenza. La Guerra di liberazione. Successivamente alla stesura del presente Documento verranno proposti, a completamento del percorso storico nell’ambito del ‘900, i seguenti argomenti: La tragedia delle foibe. Nascita dell’ONU. Il Processo di Norimberga. Nascita della Repubblica italiana Verso la Guerra fredda La Conferenza di Yalta. I blocchi contrapposti APPROFONDIMENTI Analisi, proiezione e commento dei seguenti film: Il mandolino del Capitano Corelli; Swing Kids; Fuga per la vittoria. Belluno, 14 Maggio 2014 L’Insegnante (Giulio A. Fajeti) ………………………………………. In rappresentanza degli alunni De Nardin Elisa ………………………………………………… De Bona Chayet Luca …………………………………………………… 15 MATEMATICA Docente: Benedetta Beghelli Ore settimanali: 3 1.Relazione finale sulla classe 2.Programmazione didattico – disciplinare 1.RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE Profilo della classe La classe è formata da 21 alunni, provenienti tutti dalla precedente quarta. La partecipazione all’attività didattica nel complesso è stata sufficiente, non così l’impegno nello studio domestico che si è rivelato alquanto discontinuo per la maggioranza della classe. Il livello della preparazione è mediamente più che sufficiente, con alcuni alunni che hanno conseguito risultati discreti o buoni. C’è stata continuità didattica nella materia solo gli ultimi due anni. Il comportamento è stato corretto, la frequenza alle lezioni è risultata regolare per la maggior parte degli alunni. Andamento didattico La classe nel corso di tutto l’anno scolastico ha interagito bene con il docente e non vi sono stati problemi. Assai frequentemente, durante tutto il corso dell’anno scolastico, si è reso necessario ritornare su argomenti già trattati: ciò nel tentativo di colmare lacune essenzialmente dovute a difetti di attenzione in classe e al tipo di studio domestico. Metodi d’insegnamento utilizzati L’azione didattico - educativa è stata impostata verso una lezione di facile acquisizione, evitando eccessivi formalismi o concetti troppo teorici. Mezzi usati Libro di testo adottato : Elementi di Analisi Matematica – tema Q Risposi ed: Il Capitello di Papa e Tempi del percorso formativo Quadro orario settimanale: 3 ore Le lezioni hanno avuto un andamento nel complesso regolare, ma nel corso dell’anno scolastico ci sono state interruzioni dell’attività didattica dovute al viaggio di istruzione e uscite varie che hanno comportato un rallentamento dell’attività didattica. Pertanto il programma previsto, anche se completo, non è stato approfondito come desiderato. 16 Criteri e strumenti di valutazione usati Mi sono avvalsa di: - Indagini in itinere con verifiche informali; - Risoluzione di esercizi scritti; - Veloci sondaggi orali individuali e collettivi; - Lavori individuali svolti a casa; La valutazione ha tenuto conto: - del raggiungimento degli obiettivi di conoscenza e competenza; - dell’impegno e l’interesse dimostrati; - della partecipazione alle attività proposte; - della capacità critica; - della capacità espositiva; nel rispetto dei termini previsti dai criteri generali elaborati dal Collegio dei Docenti, contenuti nel POF e nella programmazione del dipartimento. Obiettivi raggiunti La preparazione media attualmente raggiunta dalla classe è discreta rispetto una materia che per la sua reale difficoltà teorica e concettuale pone spesso dei problemi agli alunni. In generale si può affermare che la maggior parte della classe: conosce e sa applicare le procedure di calcolo algebrico per risolvere equazioni e disequazioni; conosce il concetto di funzione reale di una variabile reale, di dominio e codominio; limitatamente alle sole funzioni razionali intere e fratte: sa determinare il dominio della funzione, trovare le eventuali intersezioni della funzione con gli assi cartesiani, studiare il segno della funzione e individuare le zone di piano cartesiano in cui si trova il grafico; conosce il concetto di limite e di funzione continua in un punto e sa calcolare limiti delle funzioni razionali intere e fratte che si presentano anche in forma indeterminata; sa studiare il comportamento di una funzione razionale intera e fratta agli estremi degli intervalli del dominio e trovare gli asintoti verticali e orizzontali; conosce il concetto di derivata di una funzione in un punto e il suo significato geometrico; sa calcolare la derivata di una funzione razionale e intera e fratta applicando le regole di derivazione; sa determinare gli intervalli nei quali una funzione razionale è crescente o decrescente; sa trovare i punti di massimo e di minimo relativi di una funzione razionale intera e fratta; sa studiare una funzione razionale fratta e tracciarne il grafico. Belluno, 14 maggio 2014 L’Insegnante (Benedetta Beghelli) 17 2.PROGRAMMAZIONE DIDATTICO – DISCIPLINARE Funzioni di una variabile Obiettivi: - Comprendere la nozione di dominio e codominio di una funzione Contenuti: - Classificazione delle funzioni - Determinazione dell’insieme di esistenza di una funzione razionale intera o fratta - Determinazione degli intervalli di positività e di negatività di una funzione razionale intera o fratta Limiti delle funzioni di una variabile Obiettivi: - Introdurre il concetto di limite Contenuti - Approccio di tipo intuitivo al concetto di limite - Calcolo del limite finito e infinito di una funzione razionale intera o fratta - Calcolo del limite destro e del limite sinistro di una funzione razionale intera o fratta - Eliminazione delle forme di indeterminazione: +∞-∞ ; ∞/∞ ; 0/0 Continuità delle funzioni Obiettivi: - Analizzare le diverse specie di discontinuità delle funzioni Contenuti: - Discontinuità in un punto - Discontinuità di prima, seconda e terza specie - Asintoti verticali e orizzontali Concetto di derivata Obiettivi: - Acquisire il concetto di derivata - Apprendere tecniche di derivazione delle funzioni Contenuti: - Significato geometrico di derivata 18 - Derivata di una costante, di x, di una potenza di x Operazioni con le derivate: Derivata della somma di due o più funzioni razionali intera o fratte Derivata del quoziente di due funzioni razionali Studio del grafico di una funzione Obiettivi: - Saper individuare gli intervalli di crescenza e decrescenza - Saper individuare i massimi e i minimi - Saper disegnare il grafico di semplici funzioni razionali Contenuti: - Studio del segno della derivata prima per la determinazione dell’andamento della funzione - Grafico di alcune semplici funzioni razionali. Belluno, 14 maggio 2014 L’Insegnante (Benedetta Beghelli) ………………………………………. In rappresentanza degli alunni De Nardin Elisa ………………………………………………… De Bona Chayet Luca …………………………………………………… 19 EDUCAZIONE FISICA Docente: Gabriella Sommacal Ore settimanali: 2 1. Relazione finale 2. Programmazione didattico–disciplinare 1.RELAZIONE FINALE Profilo della classe Gli alunni hanno dimostrato interesse per le attività proposte e la partecipazione è risultata complessivamente costante. Il comportamento è risultato corretto. Andamento didattico Attraverso le attività didattiche si è favorito l’incremento delle capacità condizionali, delle capacità coordinative e delle conoscenze teoriche di base. Metodi d’insegnamento Dal punto di vista metodologico, le attività sono state presentate in progressione, secondo il principio della gradualità. Mezzi utilizzati Le lezioni si sono svolte prevalentemente in palestra; alcune attività si sono praticate all’aperto, allo stadio e al parco; gli alunni hanno aderito ad un corso di fitness. Spazi del percorso formativo Durante l’anno scolastico si sono svolti i giochi di squadra: pallavolo, tennis goback, basket, giochi presportivi: pallabase; atletica leggera e orienteering in centro storico; percorsi ginnici; si è svolta una lezione di pattinaggio su ghiaccio e un corso di fitness in palestra attrezzata. Tempi del percorso formativo Settembre-ottobre-novembre: orienteering, atletica leggera: test di resistenza, gioco di squadra: pallavolo; dicembre-gennaio-febbraio: pattinaggio su ghiaccio, giochi di squadra: pallavolo e basket; marzo-aprile: giochi sportivi e presportivi (pallabase e tennis go-back); maggio-giugno: fitness in palestra attrezzata. Criteri e strumenti di valutazione La verifica è stata effettuata attraverso l’osservazione sistematica e i test motori; sono state valutate le abilità acquisite da ciascun alunno. Obiettivi raggiunti Gli obiettivi educativi e didattici, programmati all’inizio dell’anno scolastico, sono stati raggiunti. Belluno, 14 maggio 2014 L’Insegnante (Gabriella Sommacal) 20 2.PROGRAMMAZIONE DIDATTICO – DISCIPLINARE 1) Potenziamento organico: a) incremento delle funzioni cardio-respiratorie: corsa, esercizi di attivazione generale, andature preatletiche, test di resistenza; b) mobilità articolare: esercizi a corpo libero, stretching; c) potenziamento muscolare: esercizi a carico naturale;test motori; fitness in palestra attrezzata. 2) Affinamento degli schemi motori: incremento della coordinazione motoria, dell’equilibrio e della destrezza: tecnica dei fondamentali di pallavolo, di basket, di tennis go back; pattinaggio su ghiaccio, percorso ginnico, atletica leggera. 3) Pratica sportiva: pallavolo, basket, tennis go-back: disputa di partite e funzioni di arbitraggio; atletica leggera, orienteering in centro storico. 4) Socialità e collaborazione: attraverso squadra. la pratica delle attività proposte, in particolare con i giochi di Belluno, 14 maggio 2014 L’Insegnante (Gabriella Sommacal) In rappresentanza degli alunni De Nardin Elisa ………………………………………………… De Bona Chayet Luca …………………………………………………… 21 RELIGIONE Docente: Anna Maria Sciaramenti ore settimanali: 1 1.Relazione finale 2.Programmazione didattico–disciplinare 1.RELAZIONE FINALE La classe 5ª C, costituita da 21 alunni di cui 12 avvalentisi dell’I.R.C., nel corso dell’anno scolastico, corretta e disponibile nel comportamento, ha vissuto l’attività didattica con atteggiamento generalmente collaborativo e motivato verso la materia permettendo, così, all’insegnante di lavorare serenamente. Alcuni alunni sono da segnalare per aver partecipato attivamente al dialogo educativo usufruendo al meglio delle sollecitazioni offerte dalla docente ed impegnandosi in modo efficace nell’analisi dei contenuti nella cui rielaborazione hanno evidenziato un uso appropriato del linguaggio specifico. Altri, piuttosto riservati per carattere, hanno fatto più fatica ad ottimizzare gli stimoli forniti dall’insegnante pur sforzandosi di intervenire nel confronto di classe. Tutto il gruppo, comunque, durante la trattazione delle tematiche legate alla bioetica (soprattutto aborto – eutanasia – fecondazione assistita) si è lasciato coinvolgere positivamente manifestando profonda sensibilità umana attraverso significative riflessioni personali. • Come metodo di lavoro sono state privilegiate le lezioni frontali e quelle svolte sotto forma di dialogo-confronto con l’insegnante e tra compagni in atteggiamento di rispetto per ogni convinzione individuale. Si è inoltre operato utilizzando in modo costruttivo il manuale in adozione anche attraverso questionari, schemi, mappe facendo un uso mirato degli audiovisivi. • Gli argomenti previsti dal Piano di lavoro annuale sono stati svolti regolarmente e in generale la scolaresca ha conseguito un livello di preparazione più che buono. • La valutazione ha preso in considerazione il tipo di partecipazione, l’impegno manifestato nell’analisi e nell’approfondimento dei contenuti, la capacita di rielaborare gli stessi in modo autonomo e con linguaggio appropriato. Sono stati adeguatamente raggiunti i seguenti obiettivi: • L’acquisizione dei termini specifici e dei concetti chiave dell’etica e in particolare dei vari ambiti della bioetica. • La conoscenza dei fondamenti della morale cristiano-cattolica. • L’affinamento della capacità di relazionarsi con i compagni in modo costruttivo, soprattutto nel confrontarsi con equilibrio e senza pregiudizi con le varie posizioni dell’etica cattolica e con quella dell’etica laica segnatamente ai temi della bioetica. • La presa di coscienza della “misura e del modo in cui i valori del cattolicesimo incidono sulla cultura e sulla vita sociale” e di come tale valori, 22 messi al centro della propria vita, possono guidare e illuminare le scelte di credenti e non credenti. • La capacità di orientarsi nell’ambito contemporaneo della solidarietà e nel volontariato. Belluno, 14 maggio 2014 L’Insegnante (Anna Maria Sciaramenti) ………………………………………. 2. PROGRAMMAZIONE DIDATTICO – DISCIPLINARE a) I giovani e l'etica. Etiche contemporanee e relativismo etico. Etica e morale. Etica laica ed etica religiosa a confronto. L'etica cristiana e la morale personalistica. Coscienza: voce di Dio o dell'uomo? Coscienza e libertà. (settembre – ottobre – novembre) b) La bioetica. La cultura della vita e la cultura della morte (in “Evangelium Vitae” di Giovanni Paolo II). Il valore della vita e la legge 194. L'embrione è persona? L'embrione e i suoi diritti. (dicembre) c) Fecondazione artificiale e maternità surrogata. Mamma provetta ed utero in affitto: valutazioni etiche. (gennaio e febbraio) d) Problematiche etiche: le cellule staminali. (gennaio) e) Problematiche etiche: la clonazione. (gennaio) f) Problematiche etiche: l'eutanasia. L'eutanasia secondo la visione cristiana. (febbraio) g) Problematiche etiche: la pena di morte. (I metà di marzo) h) Riscoperta dei valori: da dove cominciare? I valori fondamentali e strutturali dell'etica cristiana: dignità della persona umana – libertà – responsabilità – giustizia – pace – solidarietà – creatività – interiorità – rispetto per l'ambiente. Valori cristiani o valori umani? (II metà di marzo - aprile) i) Approfondimento sui valori: giustizia, solidarietà e volontariato (alla luce della Dottrina sociale della Chiesa). (I metà di maggio) j) La Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo. (I metà di maggio) k) Dopo il 15 maggio si prevede di trattare i seguenti argomenti: Approfondimento sul tema della pace e delle guerre dimenticate. Contenuti generali della enciclica “Pacem in Terris” (Giovanni XXIII). Belluno, 14 maggio 2014 L’Insegnante (Anna Maria Sciaramenti) …………………………………. In rappresentanza degli alunni De Nardin Elisa ………………………………………………… De Bona Chayet Luca …………………………………………………… 23 LINGUA FRANCESE Docente: Loriana Pison Ore settimanali: 3 1.Relazione finale 2.Programmazione didattico–disciplinare RELAZIONE FINALE Profilo della classe Il gruppo, che ha seguito lo studio della lingua francese come seconda lingua, è composto da 12 alunni, 7 alunne e 5 alunni. Alcuni di loro hanno dimostrato una buona predisposizione verso l’apprendimento della lingua straniera, altri evidenziano importanti lacune di base. Gli alunni si sono dimostrati motivati a migliorare la lingua. Alcuni tendono a fare il meno possibile. L’atteggiamento generale è stato però costruttivo. Il gruppo ha richiesto comunque sollecitazioni per poter contenere la comunicazione all’interno di una correttezza dell’ascolto reciproco. Andamento didattico Il gruppo classe si è presentato fin dall’inizio disponibile ad un percorso basato sulla concretezza delle attività e sulla necessità di revisione della parte grammaticale. Gli alunni hanno seguito con interesse le lezioni proposte sotto forma di laboratorio interattivo anche se è sempre rimasto deficitario il lavoro domestico pur trattandosi di proposte non convenzionali. Un ristretto gruppetto di ragazzi si è però impegnato consegnando puntualmente i lavori. Qualche ragazzo ha dato problemi di disturbo in classe, contenuto in seguito alle osservazioni dell’insegnante. Metodi d’insegnamento utilizzati Si è privilegiato il lavoro cooperativo e tutoriale dove il supporto di tutti è diventato determinante; questo approccio è stato proficuo in quanto si sono notati miglioramenti sia nell’espressione ora che in quella scritta. L’orale in modo particolare ha permesso di realizzare anche un percorso in preparazione alla visita di istruzione a Barcellona dove i ragazzi hanno fatto da guida turistica in pullman intrattenendo i compagni con spiegazioni su Nice e Avignon. Uno degli obiettivi era l’uso pressante della lingua fatto in regime di autonomia e libertà di espressione. Le lezioni frontali sono avvenute per i nuovi argomenti di carattere turistico, si è cercato di utilizzare la lingua straniera come veicolo anche nelle spiegazioni grammaticali. Si ritiene importante l’uso della lingua, 24 fosse anche soltanto per poter piano piano farsi l’orecchio ed anticipando strutture grammaticali e comunicative ancora non affrontate. La classe sa ora esprimersi in lingua in maniera abbastanza sciolta, pur evidenziando ancora degli errori formali legati alla grammatica. L’analisi dell’errore è stata presa in considerazione alla consegna di ogni verifica ed ha permesso di giocare con l’errore e non temerlo. Si è sempre insistito sulla capacità di guardare in faccia l’errore come ottima occasione di miglioramento e non come cancellazione di una fase negativa dell’apprendimento. Alcuni alunni hanno potuto partecipare all’esperienza di France Théâtre. Sono stati proposti anche giochi linguistici e canzoni. Il sabato mattina si è creato fin da subito un vero ufficio turistico con incarichi e proposte di lavoro concrete. E’ stato anche invitato un responsabile di un’agenzia di viaggi locale. In sintesi: simulazioni di guida turistica, esempi pratici, visione di video commentati, creazione di dépliant e fiches pratiques su alcune regioni francesi. Mezzi utilizzati Testo “Voyageur du monde”. I libri di testo rimangono sempre il punto di riferimento, ma l’integrazione con altro materiale è stata predominante. CD audio, Vidéo anche da You Tube, uso della canzone saranno il pane quotidiano dell’insegnamento ed uso della lingua francese. Documenti autentici come articoli semplici tratti sa riviste francesi, materiale pubblicitario, oggetti provenienti dalla Francia. Uso guidato di internet per la creazione di Fisches Pratiques sulle regioni turistiche di Francia. Incontro con una operatrice di una locale Agenzia di Viaggi. Spazi del percorso formativo Aula Incontri Tempi del percorso formativo Primo trimestre: 34 ore frontali con verifiche Pentamestre: 54 ore frontali con verifiche Problemi emersi È stato necessario approfondire lo studio della grammatica di base e rivedere i suoni del francese. In alcune lezioni c’è stata anche la presenza di una ragazza esterna. Criteri e strumenti di valutazione. Prove scritte: esercizi di completamento grammaticali esposizione di argomento turistico simulazione di visite guidate creazione di dépliants Prove orali: 25 conversazioni sui temi proposti presentazioni di lavori portati a termine in classe Esercitazioni domestiche. Obiettivi educativi raggiunti. Classe più coesa per un supporto reciproco. Migliorata la motivazione verso la lingua soprattutto in vista di possibili lavori. Leggermente migliorata la capacità relativa alla comunicazione e alla gestione del gruppo. In alcuni migliorata la responsabilità individuale e la consapevolezza dell’utilità dell’apprendimento della lingua francese. Migliorata la fiducia in se stessi e nelle proprie capacità ancora in divenire. Affrontati gli errori come sfide per poter progredire. Migliorata la presa di coscienza dell’importanza dell’apprendimento delle lingue straniere in un contesto di modernità europea e mondiale. Belluno, 14 maggio 2014 L’Insegnante (Loriana Pison) …………………………………. 26 2. PROGRAMMAZIONE DIDATTICO – DISCIPLINARE Obiettivi didattici raggiunti. MODULO 1 Sa leggere, comprendere e presentare città anche da guida Sa leggere e capire un dépliant Sa scrivere una presentazione relativa a un argomento turistico Sa rispondere a domande relative a un argomento turistico Sa capire il mestiere di guida e sa come metterlo in pratica MODULO 2 Sa costruire un itinerario Sa analizzare e presentare un itinerario Sa capire e fare un mél MODULO 3 Sa leggere e comprendere le risorse turistiche dell’Italia Sa presentare le risorse turistiche dell’Italia Sa capire i contenuti globali di un vidéo turistico e non didattico Sa descrivere una città MODULO 4 Conosce la geografia della Francia e le sue caratteristiche Sa situare la Francia in relazione alla Francofonia Conosce alcuni paesi di Francofonia Sa presentare i paesi trattati MODULO 5 Conosce la grammatica relativa a livello B1 Comprensione orale: sa comprendere consegne, richieste, presentazioni da parte dell’insegnante e di video. Comprensione degli scritti ■ Sa leggere per orientarsi ed informarsi Produzione scritta: ■ Espressione di parti grammaticali e presentazione d’un argomento turistico Produzione orale: ■ È in grado di comprendere i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti professionali e di lingua. ■ Sa produrre testi semplici e coerenti su argomenti attinenti al turismo. (passato, presente, futuro) ■ Sa presentare il contenuto di un documento. Belluno, 14 maggio 2014 L’Insegnante (Loriana Pison) …………………………………. In rappresentanza degli alunni De Nardin Elisa ………………………………………………… De Bona Chayet Luca …………………………………………………… 27 TEDESCO Docente: SUSANNA RAGAZZI Ore settimanali: 3 1.Relazione finale sulla classe 2.Programmazione didattico–disciplinare 1.RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE Profilo della classe La classe è il risultato di un percorso didattico in cui si sono alternati insegnanti con metodologie e obiettivi finali diversi, per cui ne risulta un gruppo con una preparazione non sempre omogenea. All’interno di questa situazione si distinguono due alunne con preconoscenze linguistiche ottime, un’alunna studiosa ma con difficoltà espositive e conoscenze linguistiche appena sufficienti ed un’ altra alunna disinteressata e demotivata di fronte agli argomenti proposti, il cui profitto è altalenante. Per questa diversità di preparazioni ho dovuto modificare il programma prefissatomi all’inizio, abbassando gli obiettivi minimi e impostando la preparazione su argomenti di carattere turistico e geografico semplificati, costringendo la maggior parte degli alunni ad uno studio essenzialmente mnemonico e meccanico. In questo modo ho ottenuto dei risultati per lo meno sufficienti per una parte della classe. Il programma è stato anche condizionato dal fatto che le 4 alunne per due anni hanno svolto le loro lezioni insieme agli alunni della classe inferiore e con indirizzo diverso. Andamento didattico La classe composta da 4 ragazze nel corso dell’anno scolastico ha dimostrato solo in certi periodi un miglioramento nell’applicazione a scuola e a casa. C’è stato sicuramente un miglioramento linguistico, ma permangono ancora notevoli difficoltà nell’uso della microlingua e della grammatica, fatta eccezione per le 2 alunne con ottime preconoscenze linguistiche. Mentre per quel che riguarda lo studio delle varie unità la maggior parte delle alunne si avvale ancora di un’applicazione finalizzata ad interrogazioni e verifiche scritte. Metodi d’insegnamento utilizzati Lezione frontale con ausilio dei libri di testo ed eventuali fotocopie. Mezzi utilizzati Libri di testo. Spazi del percorso formativo Aula scolastica. Tempi del percorso formativo Ore curricolari (3 ore settimanali). Problemi emersi Quelli indicati nella relazione iniziale sulla classe. 28 Criteri e strumenti di valutazione. Sono state utilizzate le seguenti modalità/strumenti di valutazione • esercizi di completamento e/o di inserimento e traduzione. • Comprensioni del testo con domande relative al testo. • domande aperte su argomenti relative al programma di micro lingua. • Conversazione su argomenti quotidiani. • Esercizi vari di grammatica. Obiettivi raggiunti. Gli obiettivi relativi ad una 5° turistico sono stati abbassati per permettere a gran parte delle alunne di poter esprimere dei concetti semplici e in maniera precisa su temi di carattere di turistico e geografico. Ho cercato di mettere gran parte della classe nella condizione di relazionare su argomenti semplici in maniera autonoma e soddisfacente. In questa ottica gli obiettivi sono stati raggiunti da quasi tutta la classe. Finalita’ generali: La maggior parte delle alunne è in grado di comprendere i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari che affronta normalmente al lavoro, a scuola, nel tempo libero etc. Se la cava in molte situazioni che si possono presentare viaggiando. Sa produrre testi semplici e coerenti su argomenti che gli siano familiari. E’ in grado di descrivere esperienze e avvenimenti se a conoscenza dell’argomento attraverso uno studio di vocaboli o espressioni. Competenze irrinunciabili: - comprendere espressioni di uso quotidiano e professionale. - sostenere una conversazione che sia efficace e corretta e che abbia le seguenti caratteristiche: efficacia funzionale; accettabile correttezza formale; proprietà lessicale su argomenti sia generali che professionali conosciuti; -sviluppare la lettura di testi autentici di micro lingua con supproto dell’insegnante e non in maniera autonoma; -comunicare per iscritto. microlingua: -Analisi e successiva esposizione di itinerari turistici relativi alla Germania, Svizzera ed Austria; - Curriculum vitae. Metodi e strumenti: Metodo funzionale comunicativo. uso delle 4 abilità integrate. Le lezioni sono state svolte per quanto possibile in lingua madre. Criteri per la valutazione sommativa: vedi programmazione di dipartimento (seconda lingua). Belluno, 14 maggio 2014 L’Insegnante (Susanna Ragazzi) …………………………………. 29 2.PROGRAMMAZIONE DIDATTICO–DISCIPLINARE SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE KONVERSATION: Was machst du heute? LANDESKUNDE: Einführung zur Deutschland: eine Landkarte lesen können: physische und politische Landkarte. GRAMMATIK: die Perfektform der schwachen Verben. Die Teile des Briefes. LANDESKUNDE: Die Länder der BRD und relative Hauptstädte. Die deutschen Grenzen. Hauptstadt Berlin und Hauptstadt Rom. Was kann ich in Rom Sehen? Rom’s Sehenswürdigkeiten beschreiben. GRAMMATIK: die Perfektform der starken Verben. Die Perfektform der unregelmässigen Verben. Einführung zum Lebenslauf. Das Bewerbungsgespräch. LANDESKUNDE: Rom und Berlin: Vergleiche zwischen den zwei Hauptstädten. Rom die ewige Stadt. KONVERSATION: In der Vergangenheit erzählen. GRAMMATIK: die Präteritumsform der schwachen Verben. Der Lebenslauf: Teile ernennen und beschreiben. Der Bewerbungsbrief: die Struktur. LANDESKUNDE: Berlin: die Hauptstadt und ihre Geschichte. Berlin: die Geschichte der Berliner Mauer. Berlin’s Sehenswürdigkeiten. GRAMMATIK: die Präteritumsform der starkenVerben. LANDESKUNDE: Berlin: Stadtteile ernennen. Berlin: Gebäude ernennen und beschreiben. GRAMMATIK: die Präteritumsform der unregelmässigen Verben. Ein Lebenslauf schreiben. LANDESKUNDE: Bayern: Die Hauptstadt München. Bayern und die Umgebungen. München’s Sehenswürdigkeiten. Die Geschichte des Oktoberfestes. Stellenanzeigen lesen, verstehen und darauf antworten. LANDESKUNDE: München: Schlussfolgerungen. T. Mann: Leben und Hauptwerke. Die Hanseatischen- und Hafenstädte: Bremen, Hamburg und Lübeck. Bremen: Beschreibung der Stadt. Ein Bewerbungsbrief schreiben. LANDESKUNDE: Lübeck: Beschreibung der Stadt. Der Europäische Lebenslauf: Teile ernennen und beschreiben. 30 MAGGIO GIUGNO LANDESKUNDE: Hamburg: Beschreibung der Stadt. Köln: Sehenswürdigkeiten. Ein europäischen Lebenslauf schreiben. Wiederholung des ganzen Programms.( seit dem 15.05.2014 ) Wiederholung des ganzen Programms. CONOSCENZE DA ACQUISIRE Gestire le proprie informazioni in funzione del proprio percorso di studio. COMPETENZE DA ACQUISIRE Comprendere e produrre testi ed argomenti turistici. (IN RELAZIONE AGLI ASSI CULTURALI) Livello base: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali; livello intermedio: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite; Livello avanzato: lo studente svolge compiti complessi in situazioni anche non note mostrando padronanza delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere decisioni consapevoli. CRITERI DI VALUTAZIONE Ho seguito i criteri di valutazione del P.O.F. Ho tenuto inoltre conto del livello di partecipazione e di interesse dimostrati durante l’attività didattica, della frequenza alle lezioni e al rispetto del regolamento scolastico. Belluno, 14 maggio 2014 L’Insegnante (Susanna Ragazzi) …………………………………. In rappresentanza degli alunni De Nardin Elisa ………………………………………………… De Bona Chayet Luca …………………………………………………… 31 LINGUA SPAGNOLA Docente: LUIGINA RICCHIO Ore settimanali: 3 1.Relazione finale sulla classe 2.Programmazione didattico–disciplinare 1.RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE Profilo della classe La classe è il risultato di un percorso didattico in cui si sono alternati insegnanti con metodologie e obiettivi finali diversi nel triennio, per cui ne risulta una classe con una preparazione di base lacunosa e frammentaria . All’interno di questa situazione i componenti della classe sono esigui in tutto sono 5: un'alunno e 4 alunne. Vi è un alunna con ottime conoscenze, 2 con buone conoscenze e 2 con conoscenze sufficienti. Per questa diversità di preparazioni è stato tarato il programma, abbassando gli obiettivi minimi e impostando la preparazione su argomenti di carattere turistico e geografico semplificati, costringendo a volte gli alunni ad uno studio essenzialmente mnemonico e meccanico. Inoltre bisogna sottolineare la difficoltà nella gestione della materia e della classe in quanto, per motivi che esulano dalla competenza del docente, la classe non aveva le ore curricolari della seconda lingua e quindi è stata accorpata alle classi quarte commerciali (che sviluppa ovviamente un altro programma) creando disagi e confusione sia da parte dell'insegnante che da parte degli alunni pregiudicando il percorso didattico e formativo finale degli alunni di spagnolo della classe V. Andamento didattico La classe composta da 5 studenti, 4 ragazze e 1 ragazzo. C’è stato sicuramente un miglioramento linguistico, ma vi sono delle difficoltà nell’uso della microlingua e della grammatica. Mentre per quel che riguarda lo studio delle varie unità la classe si avvale ancora di un’applicazione finalizzata ad interrogazioni e verifiche scritte. Metodi d’insegnamento utilizzati Lezione frontale con ausilio dei libri di testo ed eventuali fotocopie. Mezzi utilizzati Libri di testo. Spazi del percorso formativo Aula scolastica. Tempi del percorso formativo Ore curricolari (3 ore settimanali). Problemi emersi Quelli indicati nella relazione iniziale sulla classe. Criteri e strumenti di valutazione. Sono state utilizzate le seguenti modalità/strumenti di valutazione • Comprensioni del testo con domande relative al testo. 32 • domande aperte su argomenti relative al programma di micro lingua. • Conversazione su argomenti quotidiani. • Esercizi vari di grammatica. Obiettivi raggiunti. Gli obiettivi relativi ad una 5° turistico sono stati abbassati per permettere ad alcuni alunni di poter esprimere dei concetti semplici e in maniera mirata su temi turistici e geografici. Si è cercato di dar la possibilità alla classe di relazionare su argomenti semplici in maniera autonoma e soddisfacente. In questa ottica gli obiettivi sono stati raggiunti da quasi tutta la classe. Finalita’ generali: La maggior parte della classe è in grado di comprendere i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari che affronta normalmente al lavoro, a scuola, nel tempo libero etc. Se la cava in molte situazioni che si possono presentare viaggiando. Sa produrre testi semplici e coerenti su argomenti che gli siano familiari. E’ in grado di descrivere esperienze e avvenimenti se a conoscenza dell’argomento attraverso uno studio di vocaboli o espressioni. Competenze irrinunciabili: - comprendere espressioni di uso quotidiano e professionale. - sostenere una conversazione che sia efficace e corretta e che abbia le seguenti caratteristiche: efficacia funzionale; accettabile correttezza formale; proprietà lessicale su argomenti sia generali che professionali conosciuti; -sviluppare la lettura di testi autentici di micro lingua con supproto dell’insegnante e non in maniera autonoma; -comunicare per iscritto. microlingua: -Analisi e successiva esposizione di itinerari turistici relativi alla Spagna, Barcellona, Madrid, le isole, Aragona, Catalogna, cibo e festività tipiche , itinerario di una crociera; - Curriculum vitae. Metodi e strumenti: Metodo funzionale comunicativo. uso delle 4 abilità integrate. Le lezioni sono state svolte per quanto possibile in lingua madre. Criteri per la valutazione sommativa: vedi programmazione di dipartimento (seconda lingua). Belluno, 14 maggio 2014 L’Insegnante (Luigina Ricchio) …………………………………. 33 2. PROGRAMMAZIONE DIDATTICO – DISCIPLINARE SEPTIEMBRE GRAMÁTICA: Repaso del los tiempos del pasado y perífrasis verbales. Imperativo afirmativo y negativo. CULTURA / MICROLINGUA : Repaso de Madrid OCTUBRE GRAMÁTICA: Uso y Forma del Futuro Simple y los irregularidades. CULTURA/ MICROLINGUA : Barcelona y sus riquezas NOVIEMBRE GRAMÁTICA: Uso y Forma del condicional y los irregularidades. CULTURA / MICROLINGUA : Cataluña DICIEMBRE GRAMÁTICA: Repaso general de los tiempos para fortificar los básicos de gramática en Español. CULTURA/ MICROLINGUA : ARAGÓN ENERO GRAMÁTICA: El uso del Subjuntivo y sobretodo del presente (forma y uso ).Las diferenicas con el Indicativo CULTURA / MICROLINGUA : Las islas Canarias FEBRERO GRAMÁTICA : Forma y uso del Subjunitvo Imperfecto. CULTURA/MICROLINGUA: Las islas Baleares : historia, geografía, turismo MARZO CULTURA/MICROLINGUA : UNIÓN EUROPEA Y LOS ESTADOS MIEMBROS. HISTORIA, BANDERA, HIMNO. UNESCO :CÓRDOBA ABRIL CULTURA/MICROLINGUA: Proyecto de un crucero y su itinerario. La constitución española y sus artículos de 1-4. MAYO CULTURA /MICROLINGUA : Repaso de la programación. GRAMÁTICA : Repaso de la programación JUNIO CULTURA /MICROLINGUA : Repaso de la programación. GRAMÁTICA : Repaso de la programación CONOSCENZE DA ACQUISIRE Gestire le proprie informazioni in funzione del proprio percorso di studio. COMPETENZE DA ACQUISIRE Comprendere e produrre testi ed argomenti turistici. (IN RELAZIONE AGLI ASSI CULTURALI) 34 Livello base: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali; livello intermedio: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite; Livello avanzato: lo studente svolge compiti complessi in situazioni anche non note mostrando padronanza delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere decisioni consapevoli. CRITERI DI VALUTAZIONE SeguitI i criteri di valutazione del P.O.F. Si è tenuto in considerazione del livello di partecipazione e di interesse dimostrati durante l’attività didattica, della frequenza alle lezioni e al rispetto del regolamento scolastico. Belluno, 14 maggio 2014 L’Insegnante (Luigina Ricchio) …………………………………. In rappresentanza degli alunni De Nardin Elisa ………………………………………………… De Bona Chayet Luca …………………………………………………… 35 LINGUA INGLESE Docente: Irene Savaris Ore settimanali: 3 1. Relazione finale 2. Programmazione didattico–disciplinare 1.RELAZIONE FINALE Profilo della classe. Il gruppo classe si è formato dopo il biennio, provenendo da diverse seconde. Ho iniziato a insegnare a questa classe a partire dalla Terza, Operatori dell’impresa turistica, nella quale, in seguito alla Riforma, le ore d’insegnamento sono state ridotte da cinque a tre. La preparazione di base evidenziata fin dai primi giorni è stata di estrema incertezza. Gli alunni dimostravano una grande fragilità ed insicurezza nella preparazione morfo-sintattica, se non sbigottimento, nel momento in cui venivano invitati ad esprimersi in lingua inglese. Al passaggio dalla terza alla quarta un terzo degli alunni è stato ammesso per voto di consiglio, forse a causa dell’impossibilità a ripetere l’anno, essendo il corso andato ad esaurimento. Lo stesso vale per il passaggio dalla quarta alla quinta. Alla fine del percorso triennale posso evidenziare queste situazioni: 1. un gruppo lodevole, il quale, con tenacia ed impegno, ha fatto di tutto per superare le numerose lacune, raggiungendo risultati sufficienti/soddisfacenti; 2. un gruppo che presentava delle basi più solide, ma che non le ha sapute valorizzare con continuità; 3. un gruppo dalla preparazione estremamente lacunosa, che sia per un impegno discontinuo sia per non avere colmato le numerose e diffuse lacune, non ha raggiunto gli obiettivi. Lo studio, a parte poche eccezioni, si è rivelato mnemonico e passivo. Gli argomenti di approfondimento proposti durante le lezioni non sono stati, in genere, recepiti. Anche gli inviti a personalizzare ed ampliare le conoscenze sono caduti, salvo rare eccezioni, nel vuoto. Obiettivi raggiunti A conclusione degli studi, la maggior parte degli studenti ha raggiunto una conoscenza degli argomenti generalmente sufficiente/discreta, ma una competenza linguistica non del tutto soddisfacente. Il livello B2 non è stato pertanto raggiunto. Finalita’ generali Le finalità durante l’anno scolastico sono state quelle di utilizzare semplici strategie di autovalutazione e autocorrezione. Mettere in atto comportamenti di autonomia, autocontrollo e fiducia in sé stessi. Lavorare autonomamente, a coppie, in gruppo, cooperando e rispettando le regole. Parlare e comunicare con i coetanei scambiando domande e informazioni. Dimostrare apertura e interesse verso la cultura di altri popoli. Operare comparazioni e riflettere su alcune differenze tra culture diverse. Apprendere la micro lingua del settore turistico e utilizzare in maniera appropriata le quattro abilità. Raggiungere il livello B2 del QCER. Conoscenze generali Strutture grammaticali della lingua, sistema fonologico, ritmo e intonazione della frase, ortografia e punteggiatura. Strategie per la comprensione globale e selettiva di testi e messaggi semplici e chiari, scritti, orali e multimediali, su argomenti inerenti la sfera professionale. 36 Lessico e fraseologia idiomatica frequenti relativi ad argomenti professionali o d’attualità e tecniche d’uso dei dizionari; varietà di registro. Nell’ambito della produzione scritta, abilità nella redazione di e-mail, tour, itinerari e brochure, utilizzando strutture sintattiche e lessico appropriati alla funzione comunicativa. Competenze irrinunciabili Le competenze minime previste alla conclusione del biennio sono elencate in un documento redatto a cura del Dipartimento all'inizio dell'anno scolastico 2010/2011. Per gli obiettivi disciplinari specifici si rimanda alle Linee Guida emanate dal Ministero sulla riforma della scuola secondaria di secondo grado. Competenze comunicative (Practice, Speaking, Writing) per sviluppare le abilità specifiche del settore turistico. Metodi di insegnamento In relazione agli obiettivi e contenuti preventivati, i metodi adottati per realizzarli sono stati il più possibile diversificati, al fine di conformarsi ai diversi stili cognitivi, interessi e attitudini specifiche degli allievi. La scelta dei metodi doveva favorire lo sviluppo di nuove e più ampie abilità. Il processo di apprendimento è stato quanto più possibile induttivo, per stimolare le doti intuitive e analitiche degli studenti, l’apertura al dialogo, al confronto e la libera espressione. Ha prevalso il modello della lezione partecipata o dialogata, con la costante interazione studente-insegnante, a cui si sono alternati lavori a coppie o in gruppi, esposti all’intera classe. L’insegnante ha svolto principalmente un ruolo di guida e monitoraggio per favorire lo sviluppo di competenze. Strumenti di lavoro: Kiaran O’Malley, TOURISM AT WORK – TOURISM AT WORK EXTRA, Europass Dizionari bilingue e monolingue consigliati, in eventuale possesso degli alunni, dati in consultazione dalla scuola o dall’insegnante. Altro materiale cartaceo: fotocopie da testi diversi da quello in uso - di lettura e/o consultazione, giornali e riviste, carte geografiche, ecc. Materiale audio allegato al testo in uso o fornito dalla docente. Internet. Criteri per la valutazione sommativa: Nel caso di “Writing” è stato valutato il testo prodotto, tenendo conto di criteri quali: il contenuto, l’organizzazione del testo, la chiarezza, la correttezza grammaticale, il lessico. E’ stata utilizzata la seguente tabella: Description GOOD - The task set is fully carried out. - The text is well organized and easy to read. - Sentences are clear and well-constructed, with only minor grammatical mistakes. - There is a good range of appropriate vocabulary; spelling mistakes are rare. Description SUFFICIENT - The content is sufficient to carry out the essential requirements of the task. - Some attempt has been made to organize information and ideas. - There are several grammatical mistakes but the text remains intelligible. - The range of vocabulary is sufficient to express simple ideas, although some of the works used are inappropriate or are misspelled. 37 Score 10-7 Score 6-4 POOR - The task is not properly carried out. - The text is disorganized and difficult to read. - Numerous grammatical mistakes frequently make the text unintelligible. - Lack of basic vocabulary means that even simple ideas and information cannot be expressed; spelling mistakes are frequent. 3-0 Per quanto concerne la competenza orale, si sono svolte attività di role-plays, scambi di opinione e di informazioni, presentazioni, rapporti, ecc. Questa valutazione ha tenuto in considerazione elementi come: pronuncia, accento tonico, intonazione; scioltezza nel discorso; uso corretto di strutture grammaticali; adeguatezza del lessico; capacità di interagire con altre persone. E’ stata usata la seguente tabella: Description GOOD - Clear and easy to understand, only occasional mispronunciation of words. - Able to communicate easily and fluently, responding and reacting appropriately. - Good range of vocabulary and good control of basic language structures with only occasional grammar mistakes. SUFFICIENT - Can be understood without great difficulty, although words are sometimes mispronounced and stress/intonation patterns are sometimes sound strange. - Able to communicate despite speaking slowly and with some hesitation. - Sufficient range of vocabulary and basic strucutures to express simple ideas despite making several mistakes. POOR - Difficult to understand because of frequent mispronunciation of words and unnatural stress/intonation patterns. - Excessively slow and hesitant, unable to participate in exchange of information and ideas. - Lack of even basic vocabulary, unable to construct even simple sentences. Score 10-7 6-4 3-0 Belluno, 14 maggio 2014 L’Insegnante (Irene Savaris) ………………………………… 38 2. PROGRAMMAZIONE DIDATTICO – DISCIPLINARE Kiaran, O’Malley – TOURISM AT WORK – Europass SECTION 3- TOURISM FACTFILES OBIETTIVI Illustrare le caratteristiche geografiche e turistiche del Nord America. CONOSCENZE Le conoscenze necessarie per redigere itinerari e pacchetti di viaggio relative al Nord America. COMPETENZE DA ACQUISIRE (IN RELAZIONE AGLI ASSI CULTURALI) ASSE DEI LINGUAGGI Saper parlare: descrivere il Nord America. Saper leggere: leggere annunci pubblicitari, dépliant e altri documenti relativi a itinerari relativi all’America settentrionale. Saper scrivere: preparare un itinerario per una visita guidata. CONTENUTI NORTH AMERICA: The Regions of North America (Oral test); Eastern Highlights; Postcards from the East; Western wonders; Postcards from the West. APPROFONDIMENTI Internet. SECTION 4 - TOURISM FACTFILES OBIETTIVI Illustrare le caratteristiche geografiche e turistiche dell’area australiana, asiatica e sud africana. CONOSCENZE Le conoscenze necessarie per redigere itinerari e pacchetti di viaggio relative all’Australia, al Far East e al Sud Africa. COMPETENZE DA ACQUISIRE (IN RELAZIONE AGLI ASSI CULTURALI) ASSE DEI LINGUAGGI Saper parlare: descrivere l’Australia, le principali mete turistiche nel Far East, il Sud Africa. Saper leggere: leggere annunci pubblicitari, dépliant e altri documenti relativi a itinerari relativi alle aree di cui sopra. Saper scrivere: preparare un itinerario per una visita guidata. CONTENUTI AUSTRALASIA: Australia, New Zealand and Asia (Oral test); A visit to Australia; Postcards from Australia; Postcards from the Asia-Pacific Region. APPROFONDIMENTI Photocopies and Internet: South Africa at a Glance. Describing a cruise, Folder A, p. 10. Unit 10 - Describing a sightseeing tour, p. 166 – Folder A, p. 14. (San Francisco) Unit 11 – Describing an event, p. 178 – Folder A, p. 16. Unit 12 – Circular letters, p. 190 – Folder B, p. 34. SECTION 5 – ACTIVITIES: WHERE TO GO OBIETTIVI Questa sezione si occupa delle varie località dove i turisti possono recarsi in vacanza, comprese città, le stazioni balneari e la campagna. La sezione analizza in quale maniera il turismo possa condizionare il paesaggio in maniera positiva e negativa. 39 CONOSCENZE Destinazioni turistiche popolari (città, mare, campagna) e fattori che possono condizionare tale popolarità. Effetti positivi e negativi del turismo sul paesaggio. Turismo eco-sostenibile. COMPETENZE DA ACQUISIRE (IN RELAZIONE AGLI ASSI CULTURALI) ASSE DEI LINGUAGGI Saper parlare: Chiedere e dare indicazioni; spiegare regole. Saper ascoltare: Ascoltare trasmissioni radiofoniche e annunci pubblicitari. Saper leggere: Leggere articoli giornalistici sull’effetto del turismo, leggere estratti da guide turistiche e volantini turistici. Saper scrivere: Scrivere descrizioni di città e regioni per annunci pubblicitari o dépliant. Redigere una lettera espressione di un tema controverso ed esprimere la propria opinione. CONTENUTI U.D. 13: City-Breaks Info-files: Attractions of cities; Trends in popularity; (Oral test) Vocabulary: In the city; Speaking: Giving directions; Practice: Venice; Rome; What London offers; Travelling around London; Writing: Describing a city; Study Point: Asking for and giving directions. U.D. 14: Seaside holidays Info-files: Attractions of the seaside; Effects of Tourism; (Oral test) Vocabulary: The seaside; Speaking: Being polite; Practice: Australia – East Coast; Club Med; Writing: Describing a region; Study Point: Being polite, common polite expressions. U.D. 15: Countryside holidays Info-files: Attractions of the countryside – Ecotourism (Oral test); Our commitment; Global warming: our carbon balancing scheme; Vocabulary: The countryside; Speaking: Talking about rules; Practice: A Tuscan walk; Agriturismo in Italy; Selva; Writing: Organizing an argument; Study Point: Asking about rules and expressing prohibition. APPROFONDIMENTI Kiaran, O’Malley – TOURISM AT WORK EXTRA – Europass Unit 13 – Describing a city, p. 212 – Folder A, p. 16 Describing New York or San Francisco. (Oral test) STRATEGIE DI APPRENDIMENTO Strategie di lettura: skimming e scanning. Esprimere argomenti a favore o contro. Dedurre il significato di una parola dal contesto. Strategie di ascolto intensivo. Strategie di autovalutazione e di autocorrezione. APPROFONDIMENTI Kiaran, O’Malley – TOURISM AT WORK EXTRA – Europass Unit 1 – Describing an itinerary, p. 22 - Folder A, p. 6; (Autumn in New England). Project: Folder p. 7, Prepare a four-day itinerary for an area in your region or a part of Italy that you know well: various choices. 40 Unit 2 – Describing a tour, p. 80 (American Rhythm) – Folder A, p. 8 APPROFONDIMENTI Dal testo, dal folder e dalle fotocopie Unit 4 – Enquiries and Replies; Unit 6 – Folder A, p. 10, Describing a river cruise. Folder B: Business transactions: Letters and e-mails. Unit 7 – Correspondence with hotels and transport Confirmations; companies: Bookings, Fotocopie - Cancellations, Alterations, Complaints, Adjustments, Circular letters. Folder C: ART - The Development of Western Art and Architecture: The Romantic Period – The Modern Period (Oral test) Belluno, 14 maggio 2014 L’Insegnante (Irene Savaris) …………………………………. In rappresentanza degli alunni De Nardin Elisa ………………………………………………… De Bona Chayet Luca …………………………………………………… 41 ECONOMIA E TECNICA DELL’IMPRESA TURISTICA Docente: Rosaria Ranon Ore settimanali: 6 di cui 2 in compresenza con tecnica pratica operativa 1.Relazione finale 2.Programmazione didattico–disciplinare 1. RELAZIONE FINALE Profilo della classe La classe si è mantenuta eterogenea per interesse, motivazione allo studio, capacità ed attitudini, e si è variamente rapportata alla materia. Alcuni allievi, motivati e seriamente impegnati, hanno dimostrato impegno ed interesse costanti, altri invece hanno orientato la loro attenzione solo verso parziali aspetti della disciplina. Qualcuno si è distinto per la partecipazione attiva alla didattica, per la capacità di organizzare lo studio in modo autonomo e razionale, per la costanza nell’impegno e nel lavoro domestico, altri invece hanno privilegiato uno studio mnemonico, e rara è stata l’iniziativa personale ed autonoma finalizzata a migliorare le proprie competenze ed il metodo di studio. Nel corso dell’anno scolastico sono in parte migliorate le capacità di analisi e di produzione di elaborati scritti, anche se permangono difficoltà nell’elaborazione delle conoscenze acquisite. In alcuni allievi invece i limiti nella preparazione sono da ascriversi ad una certa inconsapevolezza dei propri doveri, con conseguente saltuarietà nell’applicazione, o ad una forma di comoda rassegnazione utilizzata nei confronti della materia specifica. É difficile infatti migliorare la capacità di analisi, e tantomeno l’organizzazione autonoma dello studio, se non esiste partecipazione. Difficilmente si acquisisce un linguaggio tecnico, la capacità di applicare le conoscenze studiate alla realtà concreta in modo articolato approfondito se non c’è diligenza nel lavoro casalingo, e lo studio è incostante. Solo saltuariamente, di solito prima di qualche verifica, qualcuno ha evidenziato un adeguato senso di responsabilità. Alla luce di queste considerazioni non posso affermare che sia cresciuta in modo soddisfacente la maturità e la consapevolezza dei propri mezzi e dei propri doveri, e nemmeno che la maggior parte degli allievi abbia raggiunto una preparazione adeguata alle aspettative. Il percorso didattico, che parte dal concetto di impresa turistica per affrontare le relative problematiche di gestione (economica, finanziaria, commerciale) è stato acquisito con sicurezza e padronanza solo da alcuni allievi. Risulta insoddisfacente per molti l’approccio a tematiche complesse (analisi di bilancio), e l’utilizzo delle conoscenze acquisite per la soluzione di casi proposti. Il profitto medio conseguito può essere considerato al limite della sufficienza. La classe non ha mai creato problemi disciplinari o difficoltà nel lavoro, che si è sempre svolto con serenità. 42 Metodi di insegnamento usati Ho cercato di sollecitare gli allievi ad individuare relazioni con la realtà esterna ed in parte con l’esperienza personale per riuscire a comprendere meglio la materia ed acquisire i contenuti in modo problematico. In preparazione all’esame di Stato, ho chiesto agli allievi di svolgere un elaborato scritto alla fine di ogni modulo, somministrando le tracce uscite nelle sessioni di esami precedenti relative alle stesse tematiche. Mezzi utilizzati Libro di testo, testi alternativi, fotocopie, modulistica. Strumenti e criteri di valutazione Sono stati diversi a seconda dell’aspetto da valutare: • test vero-falso e scelte multiple per valutare conoscenza, comprensione, analisi; • questionari a risposta aperta per accertare la conoscenza dei contenuti del programma e la capacità di stabilire relazioni ed effettuare confronti; • interrogazioni orali per valutare la capacità di esposizione, l’applicazione delle conoscenze nella risoluzione di singoli casi, la capacità di analisi e di sintesi; • elaborazione scritta di tracce per accertare la capacità di esposizione, di analisi e sintesi, di interpretazione ed elaborazione; • valutazione della costanza nella partecipazione al dialogo educativo; • valutazione della pertinenza degli interventi durante la lezione. Sono stati oggetto di valutazione la conoscenza dei contenuti esposti, la chiarezza espositiva, la correttezza e la proprietà della terminologia utilizzata, la capacità di applicare le conoscenze acquisite ai casi proposti, il grado di partecipazione, la diligenza nel lavoro domestico. E’ stata utilizzata la valutazione della media e dello scarto nei test, mentre negli elaborati scritti e nelle domande a risposta aperta si sono utilizzate delle griglie di identificazione degli obiettivi da raggiungere preparate volta per volta. Obiettivi raggiunti Saper essere nel rapporto con gli altri, compagni e docenti: raggiunti. Acquisizione di competenze metacognitive relative all’apprendimento: raggiunte solo da pochi allievi. Acquisizione di competenze tecniche relative alla disciplina: raggiunte in modo sufficiente come conoscenza e comprensione dalla maggior parte degli allievi; per ciò che riguarda la capacità di applicazione, di analisi e di sintesi delle conoscenze, raggiunte in modo soddisfacente solo da qualcuno. Belluno, 14 maggio 2014 L’Insegnante (Rosaria Ranon) …………………………… 43 2. PROGRAMMAZIONE DIDATTICO - DISCIPLINARE MODULO 1 – LA GESTIONE ECONOMICA • UD 1 Il bilancio d’esercizio Lo schema dello SP e del CE previsto dal CC. La nota integrativa. Clausole generali, principi di redazione e contabili. Soggetti interessati alla lettura del bilancio. I criteri di valutazione. MODULO 2 LA GESTIONE FINANZIARIA • UD 1 Le fonti di finanziamento Gestione, fabbisogno ed equilibrio finanziario. Fonti interne ed esterne. Il finanziamento a breve: il fido bancario, l’apertura di credito in c/c, lo sconto cambiario, il credito per firma. Il finanziamento a m/lungo: il mutuo e le obbligazioni. • UD 2 I finanziamenti atipici e l’intervento finanziario pubblico Il factoring. Il leasing finanziario ed operativo. Il lease back. L’intervento pubblico: il leasing agevolato. Finanziamenti a fondo perduto ed in conto capitale. L’intervento della UE. • UD 3 L’analisi finanziaria L’analisi di bilancio. La riclassificazione dello SP e del CE. L’analisi per Indici. Gli indici patrimoniali - finanziari. Gli indici di redditività. Il bilancio con dati a scelta. MODULO 3 IL MARKETING UD 1 Marketing e mercato turistico Caratteristiche del marketing turistico. Il marketing integrato. La segmentazione della domanda turistica. Il ciclo di vita del prodotto. • UD 2 Il marketing mix Prodotto alberghiero e packages. La politica dei prezzi. Le strategie promozionali, la pubblicità, la promozione vendite, le pubbliche relazioni e la propaganda. I canali di distribuzione. MODULO 4 LA PROGRAMMAZIONE ED IL BUDGET • UD 1 L’analisi di fattibilità Previsione e programmazione. La programmazione di nuove imprese turistiche. L’analisi di fattibilità. L’idea imprenditoriale. Il preventivo tecnico, finanziario, economico. • UD 2 Il budget La programmazione a medio e a breve termine. Il budget. 44 • Fasi della tecnica budgetaria. Il controllo budgetario. L’analisi degli scostamenti. Budgets rigidi e flessibili. Vantaggi e limiti del budget. I diversi budgets settoriali. UD 3 Il piano di marketing La struttura del marketing plan. La definizione degli obiettivi. Piani d’azione e budget. Il controllo di marketing. ATTIVITA’ DI COMPRESENZA • UD 1 La gestione del front office nelle imprese alberghiere Ciclo cliente e fasi ante e check in. Fasi live e check out. • UD 2 La legislazione turistica (dopo il 15 maggio) Cenni sulla normativa turistica regionale, nazionale, comunitaria. • UD 3 Le imposte (dopo il 15 maggio) Cenni sul sistema tributario italiano. Le imposte dirette ed indirette. LIBRO DI TESTO ADOTTATO: Batarra-Rizza-Sabatini “Economia e tecnica dell’impresa turistica” Ed. Tramontana Belluno, 14 maggio 2014 L’Insegnante (Rosaria Ranon) …………………………………. In rappresentanza degli alunni De Nardin Elisa ………………………………………………… De Bona Chayet Luca …………………………………………………… 45 TECNICA DELLA COMUNICAZIONE E RELAZIONE Docente: Chiara Sgorlon Ore settimanali: 2 di cui 1 in compresenza con tecnica pratica operativa 1.Relazione finale 2.Programmazione didattico–disciplinare 1.RELAZIONE FINALE Profilo della classe La classe ha mantenuto un comportamento corretto nei confronti della docente e generalmente adeguato al contesto scuola. Questo ha favorito l’instaurarsi di un clima sereno durante le lezioni. Nel complesso gli allievi hanno dimostrato interesse verso gli argomenti proposti, l’ attenzione e l’impegno però non sono stati adeguati da parte di tutti. Solo un gruppo infatti ha partecipato in modo attivo dimostrando capacità riflessive e arricchendo il dialogo educativo con il proprio contributo. Per quanto concerne il profitto nel complesso è discreto: si distingue un piccolo gruppo con risultati più che buoni, per altri i risultati sono stati alterni. Andamento didattico La classe non ha potuto godere della continuità didattica nel biennio previsto di insegnamento. Pertanto è stato necessario un periodo iniziale di conoscenza fra allievi ed insegnante. All’inizio del corso è stato ripreso e approfondito un argomento dell’anno precedente propedeutico al nuovo programma, poi sono state affrontate le tematiche relative alla comunicazione d’impresa. Nel corso dell’anno è venuta meno la possibilità di effettuare alcune lezioni per concomitanti impegni della classe o per festività. Questo è il motivo per cui sono stati tralasciati alcuni aspetti del programma. Metodi d’insegnamento utilizzati I metodi utilizzati sono i seguenti: • brain storming, schematizzazioni • lezione dialogata-partecipata • lezione frontale • esercitazioni in aula e a casa Mezzi utilizzati Sono stati utilizzati i seguenti mezzi: • il manuale “Puntocom” di G. Colli edizione CLITT • la lavagna • articoli tratti da riviste specializzate • appunti delle lezioni Spazi del percorso formativo Le lezioni si sono tenute nell’aula scolastica. Problemi emersi 46 Non sono emersi particolari problemi, se non la necessità, in alcune occasioni, di stimolare la partecipazione degli studenti alla lezione attraverso la formulazione di domande sui contenuti affrontati o la proposta di argomenti inerenti il vissuto degli allievi. Criteri e strumenti di valutazione Verifiche formative: scritte con domande chiuse, a risposta multipla o in modalità vero/falso, domande aperte a risposta breve, in forma di simulazione di terza prova; orali per sviluppare le capacità espressive e per prepararsi alla prova orale d’esame. Nella valutazione sono stati osservati i seguenti indicatori: • conoscenza degli argomenti • approfondimento personale degli argomenti affrontati • capacità logico-critiche e di collegamento dello studio teorico alla prassi pro fessionale • correttezza linguistica proprietà e fluidità dell’esposizione • uso del lessico specifico della disciplina. Obiettivi raggiunti Gli obiettivi stabiliti nel piano annuale di lavoro sono stati globalmente raggiunti. Durante l’anno non si sono rese necessarie attività di recupero: le difficoltà degli allievi sono state affrontate di volta in volta attraverso la riformulazione degli argomenti trattati e con l’uso di esempi tratti dall’esperienza concreta. In particolare gli studenti: • conoscono i nuclei essenziali del programma presentato • conoscono ed utilizzano i termini specifici della disciplina • conoscono e sanno utilizzare le abilità relative alla professionalità del tecnico dei servizi turistici, per quanto riguarda la gestione di una comunicazione efficace. Belluno, 14 maggio 2014 L’Insegnante (Chiara Sgorlon) ……………………………. 47 2. PROGRAMMAZIONE DIDATTICO–DISCIPLINARE MODULO 1: Ripasso • Cenni relativi al programma di classe quarta • La comunicazione non verbale MODULO 2: La comunicazione efficace U.D 2.1: La comunicazione efficace come “skill for life” CONTENUTI:l’intelligenza emotiva, l’autoconsapevolezza, l’empatia, l’assertività, gli stili comunicativi ( aggressivo, remissivo, manipolatorio, assertivo). U.D 2.2: Il modello ecologico di comunicazione CONTENUTI: l’ascolto attivo, gli errori nell’ascolto, il feedback, i messaggi in prima persona, le barriere comunicative. MODULO 3: Le comunicazioni aziendali U.D 3.1: Le comunicazioni interni ed esterne all’azienda CONTENUTI: La comunicazione d’impresa e le sue finalità, i vettori della comunicazione aziendale, le comunicazioni interne, le public relations, l’immagine aziendale, la marca. U.D 3.2: Il linguaggio del marketing CONTENUTI: il concetto di marketing, il marketing relazionale, la costumer satisfaction, internet e marketing relazionale, l’e-commerce, il mercato come conversazione, la strategia di marketing, il piano di marketing e la segmentazione del mercato, il positioning, il packaging. MODULO 4: Gli strumenti di comunicazione aziendale U.D 4.1: le comunicazioni interne all’azienda. CONTENUTI: le riunioni di lavoro, gli house organ e le newsletter. U.D 4.2: gli strumenti delle pubblic relation CONTENUTI: la conferenza stampa, i comunicati stampa, le interviste televisive, parlare in pubblico, i supporti multimediali, il direct mail. MODULO 5: Le competenze comunicative in ambito professionale U.D 5.1: la competenza verbale e non verbale sul lavoro. CONTENUTI: parlare la lingua del cliente, comunicare per metafore, la competenza paraverbale, la competenza non verbale. U.D 5.2: l’interazione diretta con i clienti. CONTENUTI: il momento del contatto, essere cortesi, essere positivi, riconoscere lo stile comunicativo del cliente, le regole per gestire il colloquio con il cliente, il medium telefonico. Belluno, 14 maggio 2014 L’Insegnante (Chiara Sgorlon) …………………………………. In rappresentanza degli alunni De Nardin Elisa ………………………………………………… De Bona Chayet Luca …………………………………………………… 48 TECNICA DEI SERVIZI E PRATICA OPERATIVA Docente: Mastrodonato Gianluca Ore settimanali: 3 di compresenza 2 con ETAT, 1 con tecniche di comunicazione e relazione 1) Relazione finale 2) Programmazione didattico-disciplinare 1.RELAZIONE FINALE Le lezioni sono state svolte regolarmente. In base alla programmazione dipartimentale ed alle esigenze della docente di economia, gli alunni, a gruppi, hanno potuto recuperare in itinere. Lezioni in classe anche per tecniche di comunicazione e relazione. Metodi utilizzati Lezione frontale, ed esercitazioni pratiche svolte in classe e assegnate come lavoro domestico. In classe: lavoro di gruppo. Strumenti Il testo cinque stelle light, volume unico; Columbo, Rossi, Zanchi. Ed: MARKES. Utilizzo del computer a disposizione dell’Istituto. Testo: Comunicare L’impresa Turistica. Appunti dell’insegnante. Modulistica utilizzata realmente negli alberghi. Criteri e strumenti di valutazione Esercitazioni pratiche: lavoro di gruppo, esercitazioni scritte. Prove semi – strutturate. Obiettivi Raggiunti. Belluno, 14 maggio 2014 L’Insegnante (Mastrodonato Gianluca) ……………………………………. 49 2.PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-DISCIPLINARE Disciplina: Laboratorio di ricevimento in compresenza con Tecniche di comunicazione e relazione. Contenuti Obiettivi generali Acquisire la consapevolezza delle dinamiche del gruppo e della diversificazione dei bisogni dei clienti. Acquisire la capacità di interpretare il ruolo dei diversi attori nella relazione interpersonale da diversi punti di vista. Introdurre alla comprensione dei principali fattori che determinano, la comunicazione informazione di un sistema aziendale. Conoscere i principali strumenti di comunicazione interna ed esterna di una azienda alberghiera. Contenuti - Strumenti della comunicazione aziendale L’importanza delle riunioni di lavoro. Organizzazione delle riunioni di gruppo. Rielaborazione di un itinerario. Gli elementi non verbali della comunicazione. Competenze: saper partecipare ai gruppi di lavoro. Comunicare itinerari turistici. Tecniche di comunicazione nel piccolo gruppo e nell’organizzazione di riunioni aziendali ( sviluppo di un pensiero comprensivo, fare critiche costruttive.). Il gioco di ruolo; presidente, segretario verbalista. Competenze: saper fare un verbale. La fidelizzazione. Elementi essenziali e facoltativi della lettera commerciale. Frasi di apertura , frasi di chiusura e testo della lettera commerciale. Creare strategie nuove per vendere i servizi ai clienti abituali. Decodificare mezzi visivi ( fotografie, pubblicità).I colori e la comunicazione Redigere note informative. Comunicazioni di servizio:occasionali, periodiche, giornaliere o mensili. Competenze Conoscere i principali strumenti della comunicazione interna. Gli strumenti della comunicazione aziendale: questionario di soddisfazione. Il regolamento alberghiero. Le tariffe alberghiere: la comunicazioni di prezzi alle competenti autorità. Listino prezzi. Competenze: conoscere gli strumenti delle comunicazione esterna ed interna. Il sito web aziendale. Le caratteristiche di un buon sito. Elementi di base di una campagna pubblicitaria:cenni. La comunicazione con il cliente: le principali regole di un buon dépliant. Disciplina Laboratorio di ricevimento in compresenza con Economia e tecnica dell’impresa turistica Modulo 1 Gestione del front e del back office, simulazione di casi aziendali. Scritture elementari. Unità didattica 1. L’organizzazione dell’albergo. Schemi organizzativi tipici. Il direttore d’albergo, il personale. 50 Obiettivi. Sapere quali sono i settori operativi di un albergo, delineare le diverse funzioni del direttore d’albergo. Unità didattica 2 La fase ante le prenotazioni; inserimento dei dati nel planning. Competenze: sapere registrare una prenotazione. Aggiornamento sulle registrazioni obbligatorie relative al check in. Struttura ed organizzazione del front office; fase esterna di back office e fase interna di back desk. Il personale del front office. Le regole della comunicazione telefonica. Calcolo della capacità ricettiva. Il foglio delle comunicazioni, il foglio sveglie, la nota degli esborsi. La ricevuta caparra. Il modello istat c/59. I reparti del front office:i compiti del reparto ricevimento e della portineria. Il live –in. Assistenza al cliente durante il soggiorno, Vigilanza, rispondere a richieste di informazioni, servizi vari. Obiettivi: conoscere gli elementi e i vari momenti che caratterizzano l’accoglienza del cliente. Conoscere i vari servizi che il portiere è in grado di offrire alla clientela. Contenuti: vigilanza sulla sicurezza e moralità dell’albergo, custodia e controllo chiavi, gestione della corrispondenza, la richiesta di informazioni, servizio di custodia bagagli. Accogliere, comunicare e dare informazioni precise. Come comportarsi in caso di malattia del cliente, liti tra clienti, decesso, nascita. La gestione della corrispondenza, il servizio di accoglienza esterna, la richiesta di informazioni. Informazioni sui mezzi di trasporto. Unità didattica 3 Il ciclo cliente : fase post Obiettivi : conoscere i momenti operativi che caratterizzano il check out. Saper effettuare le registrazioni contabili. Essere in grado di emettere un conto albergo nel rispetto delle norme di legge. Definire gli elementi essenziali della ricevuta fiscale e della fattura fiscale. Conoscere i mezzi di pagamento. Riconoscere i diversi tipi di vouchers e le loro caratteristiche. Utilizzare il linguaggio tecnico di settore Contenuti: La preparazione del conto, la maincourante, le colonne di indicazione, di ventilazione e di posizione.La presentazione del conto. La ricevuta fiscale, la fattura fiscale, le modalità di pagamento, i vouchers, la gestione delle caparre. Obiettivi: saper effettuare le operazioni contabili, emissione di ricevuta fiscale e fattura fiscale; modalità. Belluno, 14 maggio 2014 L’Insegnante (Gianluca Mastrodonato) ……………………………………. In rappresentanza degli alunni De Nardin Elisa ………………………………………………… De Bona Chayet Luca …………………………………………………… 51 GEOGRAFIA TURISTICA Docente: Gianluca Mastrodonato Ore settimanali: 2 1.Relazione finale sulla classe 2.Programmazione didattico–disciplinare 1.RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE Profilo della classe Nel corso dell’anno scolastico la classe si è dimostrata nel complesso abbastanza interessata alle attività proposte. Sufficiente e in alcuni casi buona la partecipazione alle lezioni e l’impegno nello studio. Alcuni alunni hanno evidenziato discrete capacità critiche ed una costruttiva propensione al dialogo. Generalmente poco adeguati il comportamento e la condotta. La maggior parte degli allievi ha raggiunto risultati buoni o discreti. Alcuni, grazie a un impegno costante e diligente, hanno ottenuto risultati ottimi. E’ stato svolto il programma preventivato nella programmazione individuale rispettando i tempi previsti. Ogni unità didattica è stata trattata attraverso varie fasi. Inizialmente è stata fatta la presentazione dei contenuti attraverso un testo introduttivo poi è stato adottato il metodo comunicativo-situazionale che privilegia l’aspetto orale della disciplina per comprendere, assimilare e usare nuovi vocaboli. Inoltre sono stati proposti ed eseguiti con un discreto risultato alcuni lavori pratici di costruzione di pacchetti turistici, privilegiando la conoscenza dei territori su cui sono stati formulati. Valutazione La valutazione è basata sugli elementi di giudizio acquisiti nelle verifiche orali e scritte, ma si è tenuto conto anche dell’impegno dimostrato, dell’assiduità nella frequenza, della diligenza nell’eseguire i compiti, dell’attenzione e partecipazione in classe e dei progressi compiuti. In genere sono state effettuate prove di verifica per ogni unità. La valutazione è stata condotta nei termini generali stabiliti dal Collegio dei Docenti, contenuti nel POF e in riferimento a quanto stabilito dalla programmazione del dipartimento di geografia. Belluno, 14 maggio 2014 L’Insegnante (Gianluca mastrodonato) ………………………………………… 52 PROGRAMMAZIONE DIDATTICO – DISCIPLINARE Testo in uso: G. Corradi M. Morazzoni “GEOGRAFIA TURISTICA e dei BENI CULTURALI dei PAESI EXTRAEUROPEI” GEOTOUR. Markes. MODULO A - Sviluppo economico, sociale e politico delle aree del mondo - La Globalizzazione - Sviluppo Sostenibile MODULO B Area Mediterranea extra europea - Marocco - Tunisia - Egitto - Turchia MODULO C Il Nord America - Stati Uniti MODULO D L’America Latina - Brasile - Messico MODULO G L’Oceania - Australia Belluno, 14 maggio 2014 L’Insegnante (Gianluca Mastrodonato) …………………………………. In rappresentanza degli alunni De Nardin Elisa ………………………………………………… De Bona Chayet Luca …………………………………………………… 53 STORIA DELL’ARTE E DEI BENI CULTURALI Docente: Nicoletta Comar Ore settimanali: 2 1.Relazione finale 2.Programmazione didattico–disciplinare 1.RELAZIONE FINALE Profilo della classe La classe, nei due anni in cui l’ho conosciuta, ha manifestato un atteggiamento complessivamente corretto verso l’insegnante. Nei confronti della disciplina, per quanto riguarda la partecipazione alle attività e l’impegno nello studio, la classe ha risposto in modo disomogeneo, con risultati quindi differenziati: solo un piccolo gruppo si è distinto per la partecipazione attiva, raggiungendo perciò risultati buoni o molto buoni; sufficiente è stato invece il profitto per la restante parte della classe, che pur mantenendo rapporti corretti con il docente, non ha manifestato altrettanta attenzione e volontà di partecipazione, soprattutto nell’ultimo anno scolastico. La preparazione con cui la classe viene presentata all’esame risulta complessivamente adeguata anche se i moduli svolti sono stati inferiori alle aspettative a causa dell’esiguo numero di ore (ulteriormente penalizzato dalla concomitanza con altre attività quali viaggi di istruzione, simulazione di prove, assemblee, ecc.), dell’attenzione discontinua e delle assenze di alcuni studenti che hanno rallentato i lavori in classe. Metodi usati Sono state svolte lezioni frontali e dialogate, allo scopo di coinvolgere attivamente gli allievi nella lettura e “scoperta” delle specificità dei movimenti, artisti e opere presi in esame. Durante le lezioni sono state fornite alcune indicazioni metodologiche necessarie a svolgere in autonomia l’analisi e la schedatura di opere e autori. Inoltre, in occasione del viaggio di istruzione a Nizza, Barcellona, Avignone, e delle lezioni fuori sede a Milano e a Venezia, ogni alunno ha preparato un approfondimento su personalità o correnti artistiche, musei e monumenti delle città, delle esposizioni visitate; l’esito della ricerca è stato poi presentato alla classe, anche con il supporto di immagini e/o schemi riassuntivi. Mezzi usati Libro di testo in adozione (“La geografia dell’arte”, N. Fra piccini e N. Giustozzi, vol. 2 “Da Giotto al Rococò” e vol. 3 “Età moderna e contemporanea”, Hoepli Editore), materiali iconografici e testi proposti dall’insegnante, repertori di immagini presentati su supporto informatico. 54 Spazi del percorso formativo Aula scolastica, siti visitati durante le lezioni fuori sede e il viaggio di istruzione. Tempi del percorso formativo Quadro orario settimanale: 2 ore. Ore effettuate al 15 maggio: 54. Criteri e strumenti di valutazione usati Nel corso dell’anno si sono svolte diverse verifiche orali, alle quali sono stati aggiunti alcuni test scritti e simulazioni delle prove d’esame finale (prove strutturate e/oggettive di tipo B), la cui valutazione è confluita nel voto finale orale, come previsto per la disciplina. E’ stata adottata la griglia di valutazione elaborata dal Dipartimento di Storia dell’arte Obiettivi raggiunti Cognitivi: gli alunni, al termine dell’anno scolastico, hanno nel complesso saputo dimostrare di conoscere alcune personalità di spicco dell’espressione artistica tra Ottocento e Novecento, dimostrando una discreta capacità di individuazione dei caratteri peculiari dei principali movimenti e opere presi in esame. Operativi: rispetto alle opere in esame, la classe ha nel suo complesso dimostrato di saper descrivere in modo adeguato un’opera d’arte, di saperne individuare i principali caratteri iconografici, facendo i necessari riferimenti allo stile dei singoli artisti ed alla cultura dell’epoca presa in esame. Belluno, 14 maggio 2014 L’Insegnante (Nicoletta Comar) ……………………………… 55 2. PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-DISCIPLINARE MODULO 1 L’OTTOCENTO - Inquadratura generale della cultura e dell’arte nel secolo della modernità: Romanticismo e Realismo nella pittura dell’Ottocento - Il Romanticismo storico in Francia: T. Gericault, La zattera della Medusa;E. Delacroix, La libertà che guida il popolo - La pittura di paesaggio: W. Turner, Bufera di neve, Lampo temporalesco; J. Constable, Il mulino di Flatford; C. D. Friedrich, Abbazia nel querceto, Croce sulla montagna, Monaco in riva al mare - Il Romanticismo in Italia: Francesco Hayez, Il bacio - Il Realismo in Francia: T. Rousseau, Sotto le betulle; G. Courbet; Gli spaccapietre, Un funerale a Ornans; J.F. Millet, Le spigolatrici, L’angelus - L’Impressionismo: E. Manet, Olympia; C. Monet, Impressions. Soleil levant, La cattedrale di Rouen, Le ninfee; P.A. Renoir, Il Moulin de la Galette - Il postimpressionismo: G. Seurat, Una domenica alla grande jatte, Il circo; P. Cezanne, La casa dell’impiccato, La montagna Saint Victoire - Barcellona e l’opera di A. Gaudì: Palau Guell, Casa Batlò, La Pedrera, Parc Guell MODULO 2 IL NOVECENTO - I Fauves: H. Matisse, Lusso, calma e voluttà, La danse - Die Brucke: E.L. Kirchner, Marcella - Il Futurismo: U. Boccioni, La città che sale - L’astrazione: V. Kandinskij, Primo acquerello astratto; P. Mondrian, 3 opere dalla serie dell’Albero, Composizione - Dadaismo: M. Duchamp, Fontana - L’espressionismo astratto americano: J. Pollock, esempi dalle opere viste in mostra - La pop art: R. Hamilton, Just what is it that makes today's homes…?; A. Warhol, Orange Marilyn Inoltre nel corso dell’anno la classe ha effettuato il viaggio di istruzione a Nizza, Barcellona, Avignone, e ha partecipato a due lezioni fuori sede: a Milano in occasione della mostra “Jackson Pollock e gli irascibili” e a Venezia, in occasione della Biennale d’Arte. Belluno, 14 maggio 2014 L’Insegnante (Nicoletta Comar) ………………………….. In rappresentanza degli alunni De Nardin Elisa ………………………………………………………. De Bona Chayet Luca ……………………………………………. 56 CARATTERISTICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA* La terza prova può coinvolgere tutte le discipline dell’ultimo anno di corso. Il Consiglio di questa classe ha tenuto conto del curricolo di studi e degli obiettivi generali e cognitivi definiti nella propria programmazione didattica. Su tale base ha sviluppato la progettazione delle prove interne di verifica in preparazione della terza prova scritta degli esami conclusivi del corso. Per entrambe le simulazioni è stata scelta una prova della tipologia B, quesiti a risposta singola. Nel corso dell’anno sono state effettuate due simulazioni della terza prova d’esame, come viene riportato nello schema che segue: Data 4 dicembre 20 marzo Discipline coinvolte - Francese/Tedesco/Spagnolo - Matematica - Geografia turistica - Lingua inglese - Storia dell’arte - Matematica Storia dell’arte Lingua inglese Tecniche di comunicazione Tipologia Durata B Tre quesiti per disciplina 180 minuti B Tre quesiti per disciplina 150 minuti I testi delle 2 simulazioni delle terze prove, con la griglia di valutazione, sarà fornito alla Commissione in allegato al presente documento, insieme ai testi delle simulazioni della prima e della seconda prova con le relative griglie di valutazione utilizzate. Criteri di misurazione/valutazione. (esempio relativo a 4 materie) Per ciascuna disciplina è previsto un punteggio massimo di 15 punti. Il massimo raggiungibile è di 60 punti. I punteggi grezzi realizzati vengono riportati in quindicesimi mediante la seguente tabella di conversione che tiene conto delle % di punteggio realizzato in relazione al massimo disponibile TABELLA DI CONVERSIONE 0-7 8 – 11 12 – 15 16 - 19 20 - 23 24 - 27 28 - 33 34 - 39 40 - 43 44 - 47 48 – 51 52 – 55 56 - 60 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 *I testi e le griglie di valutazione delle prove di simulazione svolte, vengono allegati 57 RELAZIONE FINALE ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Nel corso del quarto anno gli allievi hanno effettuato un’attività di alternanza scuola-lavoro. E’ stata svolta una fase preparatoria in aula con 10 ore di lezione tenute da esperti. Alla fine dell’anno scolastico gli allievi hanno effettuato uno stage della durata di tre settimane, inseriti in differenti tipologie di imprese turistiche. Quest’anno, nel consiglio di classe del 18 febbraio, gli allievi hanno presentato una relazione sull’attività svolta, valutando l’esperienza in base alle diverse aspettative precedentemente maturate, indicando le difficoltà incontrate e le competenze ed abilità acquisite. Tutor: Prof.ssa Irene Savaris – Prof. Gianluca Mastrodonato. TOTALE ORE DI PREPARAZIONE 16 in aula con esperti DATA ORARIO 22/02/13 14-17 01/03/13 14-17 14/03/13 14-17 22/03/13 14-17 26/03/13 14-16 05/04/13 14-16 TOTALE ORE AZIENDA 120 MODULO Agenzie di viaggio: Gestione delle prenotazioni, biglietteria, reclami Turismo in natura Tecniche di Marketing turistico Normativa turistica con particolare riguardo ai compiti dell’amministrazione provinciale; Osservatorio turistico provinciale. Dal bisogno del turista alle soluzioni di viaggio. Formazione dei lavoratori: modulo generale. Accordo Stato-Regioni 2012. Formazione dei lavoratori: modulo generale. Accordo Stato-Regioni 2012. 58 IN DURATA TOTALE 136 DOCENTE Prof. Gianluca Mastrodonato Dr.ssa Flora Rossi Cooperativa Mazarol Dr.ssa Bruna Barp-ufficio statistica (flussi turistici); dr.ssa Lorena Viel (servizio informazione e promoz. uffici turistici, informaz. e accoglienza, promozione, figure professionali ) Titolare agenzia viaggi: Dr. Philippe Chevalier Prof.ssa Benedetta Beghelli Prof.ssa Benedetta Beghelli ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO CONOSCENZE –COMPETENZE E ABILITA’ DA ACQUISIRE DURANTE LA PREPARAZIONE CONOSCENZE COMPETENZE ABILITA’ Il turismo in provincia di Utilizzare quanto Sapersi relazionare con i Belluno: appreso per realizzare datori di lavoro e con i pubblico e privato. percorsi e attività turisti. Sbocchi professionali in turistiche. Provincia. DURATA E ATTIVITA’ PREVISTE NEL PERCORSO IN AZIENDA Il percorso in azienda ha avuto una durata di 120 ore. Nel periodo dal 10 giugno 2013 per una durata di circa tre settimane. Gli studenti sono stati variamente collocati: in agenzie di viaggi, in uffici turistici, in un’agenzia di marketing turistico, in villaggi turistici fuori provincia. MODALITA’ DI ACCERTAMENTO E DI VALUTAZIONE DEL GRADO DI ACQUISIZIONE DELLE COMPETENZE E’stata utilizzata un’apposita scheda. Il percorso è stato monitorato in itinere, dai docenti tutor interni: prof.ssa Irene Savaris, prof. Gianluca Mastrodonato. CONOSCENZE –COMPETENZE E ABILITA’ DA ACQUISIRE DURANTE IL PERCORSO IN AZIENDA CONOSCENZE COMPETENZE ABILITA’ Riconoscere le tematiche Saper rispondere in Sapersi relazionare con il attinenti il turismo: maniera efficace e pubblico e con i incoming e outgoing. efficiente alle richieste di superiori. superiori e pubblico. Il coordinatore di classe (Susanna Moro) ………………………………………. 59
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