Classe 5 D ERICA - Istituto Cavazzi Sorbelli

ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE
Tecnica e Professionale per il Commercio “G. A. CAVAZZI”
Scientifica
“A. SORBELLI
___________________________________________________________
Via Matteotti 2/4 - 41026 PAVULLO nel FRIGNANO (MO)
Tel. 0536 / 20366 - 20257 Fax 0536 / 21164
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cod. fisc.83000140364
Anno Scolastico 2013/14
ESAME DI STATO
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
INDIRIZZO :
CLASSE
ERICA
5^
SEZ.
D
ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL CORSO DI STUDI
(Legge 425/97 -D. P.R. 323/98 ART. 5.2/O.M.38/99)
Contenuto:
A) SCHEDA INFORMATIVA GENERALE COMPRENDENTE :
1) Composizione del Consiglio di classe, pagina 3
2) Elenco dei candidati, pagina 3
3) Presentazione della classe, pagina 4
4) Obiettivi, trasversali e comuni del C.d.C. , pagina 5
5) Valutazione complessiva dei risultati raggiunti, pagina 6
B) SCHEDE INFORMATIVE
ANALITICHE RELATIVE ALLE
DISCIPLINE DELL'ULTIMO ANNO DI CORSO (da pagina 7 a pagina 68)
 ITALIANO

STORIA

FRANCESE

INGLESE

TEDESCO

MATEMATICA

GEOGRAFIA

ECONOMIA AZIENDALE

STORIA DELL'ARTE
 EDUCAZIONE FISICA
 RELIGIONE
C) SCHEDA RELATIVA ALL’ESPERIENZA DI STAGE (pagina 68)
D) SCHEDE RELATIVE ALLE PROVE SCRITTE E ORALI– GRIGLIE DI
VALUTAZIONE (pagina 71)
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A) SCHEDA INFORMATIVA GENERALE
1 - COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
DOCENTI
MATERIE
ORE
SETT.
MINELLI
Roberto
ITALIANO
4
MINELLI
Roberto
STORIA
2
FERRARINI
Giuliana
FRANCESE
4*
GREFFINE
Sarah
Madrelingua FRANCESE
1*
BERNARDONI Lucia
FINI
Doriana
(1° quadrimestre: BORRI Silvia)
SCHWARZ
Christine
INGLESE
4
TEDESCO
3*
Madrelingua TEDESCO
1*
LIPPARINI
Rossana
MATEMATICA
3
MINELLI
Luca
GEOGRAFIA
2
BONDI
Giancarlo
ECONOMIA AZIENDALE
5
CAVALLINI
Eli
STORIA DELL'ARTE
2
CRINITI
Pietro
EDUCAZIONE FISICA
2
MASOCH
Paola
RELIGIONE
1
* = ora in compresenza
2 - ELENCO CANDIDATI
Cognome e Nome
Cognome e Nome
1 BALDACCINI Valentina
2 BERTACCHINI Alessia
9 FLORINI Chiara
10 GIOVANELLI Marika
3 BERTOLOTTI Chiara
4 BONACCI Ilaria
11 LOISELET Mathilde
12 ODORICI Gabriele
5 CHIAPELLI Francesca
6 CIMATTI Flavia
13 SEGRETO Marianna
14 SEMETS Nadyia
7 DORN Chantal
8 FERRARI Elena
15 STOICA Alexandra
16 TAZIOLI Ambra
 - PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
STORIA DELLA CLASSE
La classe quinta D sezione ERICA è composta da 16 allievi (15 femmine e 1
maschio), alcuni provenienti da Pavullo e frazioni limitrofe, altri da paesi della
montagna che comportano uno spostamento quotidiano per raggiungere la scuola,
su un tragitto che può essere anche abbastanza lungo.
La scolaresca ha alle spalle un percorso abbastanza lineare nel triennio, dopo una
selezione nel biennio; la sua fisionomia, negli ultimi tre anni, ha avuto la seguente
evoluzione:
NUOVI
PROMOSSI A PROMOSSI A
CLASSE ISCRITTI
RESPINTI
STUDENTI
GIUGNO
SETTEMBRE
TERZA
17
1 (estero)
14
2
1
QUARTA
18
2 (ripetenti)
12
4
2 (ritirate)
QUINTA
16
CONTINUITA’ DIDATTICA
La classe ha usufruito di continuità didattica triennale in italiano e storia, economia
aziendale, matematica, storia dell'arte e religione. In francese la continuità è stata
limitata a 4^ e 5^. In geografia il docente della 3^ è ritornato in 5^. In inglese,
tedesco e educazione fisica l’insegnante è cambiato ogni anno. La docente di
tedesco è mutata a metà anno scolastico.
SITUAZIONE PREGRESSA
La classe, nel complesso, ha mostrato un atteggiamento nei confronti della vita
scolastica che è sempre stato di buona qualità.
La partecipazione è stata discretamente attiva per la maggioranza degli studenti,
che hanno evidenziato un buon interesse per le attività proposte e raggiunto
pienamente, ogni anno, gli obiettivi comportamentali inseriti nella programmazione
educativa. Il profitto, in generale, ha avuto un andamento totalmente positivo.
Alcuni allievi, grazie anche ad un metodo di lavoro autonomo e rielaborativo,
hanno sempre conseguito ottimi risultati in tutte le discipline. Altri alunni, che
inizialmente avevano evidenziato difficoltà nell’esposizione e nell’organizzazione
dello studio, hanno ottenuto miglioramenti nel corso del triennio.
Solo un piccolo numero di ragazzi ha incontrato dei problemi nello studio di poche
discipline, non riuscendo a colmare, pienamente, le lacune evidenziate.
SITUAZIONE INIZIALE NELL’ A.S. IN CORSO
La situazione risultava essere così articolata:
a) sul piano comportamentale, la maggioranza della classe dimostrava una
discreta attenzione; l’interesse, la partecipazione e l’impegno non apparivano
sempre omogenei, ma comunque mediamente a un livello più che discreto;
b) sul piano cognitivo, i livelli di partenza, in termini di conoscenze di base,
risultavano non sempre uniformemente distribuiti. Un piccolo gruppo di studenti
presentava ottime capacità, specialmente nelle lingue. Solo pochi alunni, anche
se in leggero miglioramento, evidenziavano difficoltà nell’esposizione orale e
anche il loro metodo di studio, a giudizio dei docenti, necessitava di essere
4
potenziato. Le capacità logiche e critiche risultavano in pochi casi non sempre
adeguate.
ATTIVITA’ INTEGRATIVE SVOLTE NELL’ A.S. IN CORSO
Nel corrente anno scolastico sono state svolte le seguenti attività integrative :
 7/10/ 2013 - Progetto Melanoma
 Gennaio 2014 – Tutoraggio alunni scuole medie nel progetto (5 studenti)
 7/01/2014 - Conferenza storica tenuta dal Prof. F. M. Feltri sull’antisemitismo
 21/02/2014 - Orientamento Università di Modena e Reggio
 Aprile 2014 - “Tutti insieme per la protezione civile”
 Certificazioni linguistiche: lingua francese DELF B1 e B2
 4-8/03/2014 - Viaggio di istruzione a Londra
 2/04/2014 - Progetto “Altro Novecento
 Conferenza Pop economix
 Progetto MARIO-LEONARDO (2 studenti)
CONSIDERAZIONI PARTICOLARI
Per quanto riguarda la definizione delle aree disciplinari, sulla base del D.M. n. 22
del 28–2–2002, il Consiglio di Classe ha deciso la seguente ripartizione delle
discipline:
area linguistica, storica e letteraria : Italiano, Storia, Lingue straniere, Storia dell’
arte.
area tecnico scientifica : Geografia, Matematica applicata, Diritto ed Economia
dell’azienda.
Tale suddivisione è finalizzata alla correzione delle prove scritte ed alla
conduzione del colloquio d’esame.
– OBIETTIVI TRASVERSALI E COMUNI DEL C. di C.
OBIETTIVI COMPORTAMENTALI
1. ACQUISIRE UN ATTEGGIAMENTO SERIO E RESPONSABILE
2. PARTECIPARE ALL’ATTIVITA DIDATTICA E ALLA VITA SCOLASTICA IN MODO CORRETTO
E ATTIVO
3. ESSERE FLESSIBILI
La maggior parte della classe è sempre stata presente alle attività organizzate
dall’istituto, dimostrando di accettare la discussione su idee e interessi differenti.
La partecipazione al dialogo educativo, nell’ambito dell’attività didattica, è stata
attiva per un buon numero di studenti, propositiva e criticamente stimolante per
un gruppo significativo, passiva in pochi casi. Soprattutto in determinati momenti
dell’attività scolastica, qualche ragazzo non ha mostrato un interesse omogeneo
in tutte le discipline. Le esperienze di “stage”, per alcuni, hanno contribuito a
trasmettere il significato del “modo di lavorare”: tempo (orari di lavoro), spazio
(mobilità), capacità di relazionarsi con le persone.
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OBIETTIVI COGNITIVI
 ACQUISIRE CONOSCENZE DISCIPLINARI
Le conoscenze fondamentali si possono ritenere globalmente acquisite dalla
maggior parte degli alunni in diverse discipline; in alcune materie, tuttavia, non
c’è sempre una preparazione omogenea ed adeguata da parte di tutti.
 SVILUPPARE CAPACITA' LOGICHE E CRITICHE
Alcuni allievi hanno evidenziato buone, a volte ottime, capacità di rielaborazione;
solo pochi hanno manifestato ancora delle difficoltà ad esprimere giudizi
personali e critici.
 COMUNICARE IN MODO EFFICACE
Sia allo scritto sia all’orale un gruppo di alunni ha acquisito una capacità
comunicativa corretta, precisa nei termini ed efficace, sorretta da argomentazioni
coerenti e strutturate; una piccola parte della classe incontra, invece, incertezze
ad esprimersi in modo puntuale e scorrevole.
 RECUPERO E POTENZIAMENTO DELLE TECNICHE PER ACQUISIRE UN
METODO DI STUDIO AUTONOMO
Una parte di allievi è in possesso di un metodo di studio efficace, migliorato nel
tempo anche grazie all’esperienza scolastica; alcuni ragazzi hanno continuato ad
evidenziare delle difficoltà ad organizzare, in modo completamente autonomo, i
contenuti proposti.
5 – VALUTAZIONE COMPLESSIVA DEI RISULTATI OTTENUTI
Nell’ultimo anno scolastico la maggioranza della classe ha prestato attenzione alle
lezioni in quasi tutte le materie, anche nei momenti in cui i ritmi di lavoro
richiedevano uno sforzo di concentrazione.
L’impegno prestato è stato abbastanza omogeneo: quasi tutti gli allievi hanno
lavorato con serietà e continuità in tutte le discipline e, in alcuni casi, si sono distinti
per motivazione e senso del dovere; solo una piccola parte di alunni, invece, si è
impegnata in modo non sempre puntuale o in modo selettivo, privilegiando
insegnamenti o argomenti ritenuti più interessanti di altri.
La preparazione non uniforme in alcune materie è dovuta al differente possesso
delle necessarie competenze e abilità, ereditato dagli anni precedenti, solo in alcuni
casi, comunque, si è evidenziata una preparazione non sempre adeguatamente
approfondita, a volte frammentaria, in alcuni casi lacunosa.
Per quanto riguarda le competenze linguistiche, un gruppo di alunni è in possesso
di ottime capacità comunicative, mentre solo pochi allievi presentano difficoltà
espositive, anche se migliorate rispetto alla situazione di partenza.
Il profitto globale risulta sul livello di sufficienza per una piccola parte della classe,
discreto o buono per la maggioranza degli studenti, ottimo per un piccolo gruppo.
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B. SCHEDE INFORMATIVE ANALITICHE RELATIVE ALLE
DISCIPLINE DELL’ ULTIMO ANNO DI CORSO
- Italiano
- Storia
- Francese
- Inglese
- Tedesco
- Matematica
- Geografia
- Economia Aziendale
- Storia dell'Arte
- Educazione fisica
- Religione
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SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE
CLASSE QUINTA SEZ. A
Indirizzo: ITC ERICA
Docente: Roberto MINELLI
Disciplina: Italiano
Testi in uso: Di Sacco Paolo - Basi Della Letteratura (Le) - Vol. 3a+3b / 3a: 3
Dall’unita' D’italia Al Primo Novecento - 3b: L’eta' Contemporanea - B.Mondadori
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1 – PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE
Contenuti
(1)
Naturalismo e verismo
 Emile Zola e il romanzo sperimentale
 La teoria di Taine
 Confronto naturalismo-verismo
Giovanni Verga
 La vita
 La formazione e l'attività precedente all'adesione al verismo
 La conversione al verismo
o Vita dei campi
 La lupa
o Novelle rusticane
 Libertà
 Il ciclo dei vinti
o I Malavoglia
 L'impersonalità del narratore
 Il coro dei parlanti, i proverbi, il discorso indiretto libero
 Regressione e straniamento
o Mastro Don Gesualdo
 La religione della roba
Decadentismo
 L'influenza delle nuove teorie scientifiche
 La fine delle certezze tradizionali
 Il futurismo
o I manifesti
 I crepuscolari
o Gozzano
 L'ermetismo
Gabriele D’Annunzio
 La vita inimitabile
o Il poeta vate
o L'impresa di Fiume
 Sperimentalismo ed estetismo
o Il panismo
o Il superomismo e Nietzsche
 I romanzi
o Il piacere
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o Le vergini delle rocce
 Le Laudi
o Maia
o Elettra
o Alcyone
 Antropomorfismo e metamorfismo
 La sera fiesolana
 La pioggia nel pineto
 Il notturno
Giovanni Pascoli
 La vita
o Dal socialismo al populismo
 La poetica del fanciullino
 Il percorso delle opere
o Myricae
 Lo sperimentalismo fonico e lessicale
 Le figure retoriche
 Novembre
 Lavandare
 X agosto
o Canti di Castelvecchio
 Il gelsomino notturno
o Poemetti e nuovi poemetti
 Il romanzo in versi
Italo Svevo
 La vita
o Trieste: crocevia culturale
 La coscienza di Zeno (Lettura integrale)
o Letteratura e psicoanalisi
o Il "tempo misto"
o Salute e malattia
o La figura dell'inetto
o Prefazione e preambolo
o Il fumo
o Storia del mio matrimonio
o Storia di un'associazione commerciale
o Psico-analisi
Luigi Pirandello
 La vita
 Le idee
o Il relativismo
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o La forma e la vita
o Comicità e umorismo
 Novelle per un anno
o Il treno ha fischiato
 Gli antiromanzi
o Il fu Mattia Pascal
 L'inetto
 Il doppio
o Uno, nessuno e centomila
 La scomposizione della personalità
 La vita non conclude
 Le fasi del teatro
o Il teatro del grottesco
 Cosi è se vi pare
o Il teatro nel teatro
 Sei personaggi in cerca d’autore
Giuseppe Ungaretti
 La vita
 Lo stile
 Da Il porto sepolto a L'allegria
o Il porto sepolto
o I fiumi
o San Martino del Carso
o Veglia
o Soldati
Eugenio Montale
 La vita
 Ossi di seppia
o Il male di vivere e l'esistenzialismo
o Non chiederci la parola
o Meriggiare pallido e assorto
o Spesso il male di vivere ho incontrato
 Le occasioni
o Oggetto emblematico e correlativo oggettivo
o La casa dei doganieri
 Satura
o La critica al consumismo e all'informazione
o Ho sceso dandoti il braccio un milione di scale
Neorealismo e dintorni
 Le due fasi del neorealismo
 Cesare Pavese
o Il realismo mitico
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o La casa in collina
o La luna e i falò
 Primo Levi
o Vita
o Lo sforzo di comprendere
o Se questo è un uomo
 Beppe Fenoglio
o La Resistenza e l'individuo
o Il "fenglese"
o Il Partigiano Johnny (lettura integrale)
Italo Calvino
 Vita
o Realismo e fantastico
 Il sentiero dei nidi di ragno
 I nostri antenati
 La giornata di uno scrutatore
o La letteratura combinatoria
 La sfida al labirinto
 Le cosmicomiche
 Le città invisibili
 Se una notte d’inverno un viaggiatore
La prima prova dell’Esame di Stato
 Il saggio breve
 Il tema di attualità
 L'analisi del testo
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2 - METODOLOGIA (4)
In questo anno le lezioni sono state in maggioranza frontali e dialogate. A
differenza dell'anno precedente, l'aula non era dotata di strumenti multimediali e
questo ha reso le lezioni meno varie. Gli alunni hanno comunque dimostrato di
trovarsi a loro agio anche con una forma di insegnamento più tradizionale. L’analisi
del testo è stata limitata agli elementi essenziali dei testi presentati, preferendo un
approccio più basato sulla storia della letteratura. Due libri (La coscienza di Zeno e
Il partigiano Johnny) sono stati assegnati per la lettura integrale come consegna
estiva fra 4^ e 5^.
3 - MEZZI, STRUMENTI, SPAZI (5-6)
Libri di testo
Appunti, fotocopie, Internet
4 - OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI
svolgere una relazione orale della durata di pochi minuti, anche sulla base di
appunti, su un argomento culturale o professionale appositamente preparato;
 comprendere semplici testi relativi anche all'ambito professionale, con la
padronanza dei relativi linguaggi specialistici;
 comprendere gli elementi essenziali di testi di carattere argomentativo, di livello
non specialistico, su temi di rilievo culturale;
 acquisire selettivamente, raccogliere e ordinare informazioni da testi diversi;
 redigere una relazione, intesa come sintesi di conoscenze acquisite da
esperienze o fonti molteplici;
 redigere testi argomentativi su tematiche di interesse personale, culturale,
sociale ed economico.

5 - CONSIDERAZIONI PARTICOLARI
Sotto il profilo comportamentale gli alunni si sono dimostrati corretti e quasi tutti
hanno partecipato positivamente al dialogo educativo, rendendo il clima della
classe durante le attività molto vivace e non passivo.
L’impegno nel lavoro domestico è stato quasi sempre rispondente alle rispettive
capacità. Tutti hanno sostanzialmente mantenuto gli impegni assunti e hanno
rispettato le scadenze programmate, tranne pochi casi concordati preventivamente
col docente e motivati (es. quiz ammissione università). La frequenza è stata
regolare per quasi tutti gli alunni.
Il metodo di studio è stato adeguatamente organizzato per la maggioranza della
classe, anche se non per tutti elaborativo. Per un piccolo gruppo permangono i
limiti di uno studio prevalentemente, quando non esclusivamente, mnemonico.
L’esposizione orale e l’uso corretto del linguaggio tecnico sono sicuri solo per
buona parte degli alunni. Nonostante vi sia stata, in alcuni casi, una evoluzione
positiva, permangono per altri alunni incertezze e/o difficoltà sia nella fluidità
discorsiva, sia nell’utilizzazione del lessico specifico. In qualche caso le
caratteristiche caratteriali (timidezza) non permettono di esprimere adeguatamente
durante le verifiche orali i reali livelli di conoscenze e competenze.
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SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE
CLASSE QUINTA SEZ. A
Indirizzo: ITC ERICA
Docente: Roberto MINELLI
Disciplina: Storia
Testi in uso: Fossati-Luppi-Zanette - “Passato presente”, vol. 2 e vol. 3 - B.
Mondadori
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Contenuti
(1)
L’Italia liberale
 La nuova Italia e il governo della destra
 I problemi dell'Italia unita
o Problemi politici: il completamento dell'unità, il rapporto con la Chiesa
o Problemi economici: deficit bilancio, liberismo, tassazione
o Problemi sociali: il brigantaggio
 Il governo della sinistra
o Depretis e il trasformismo
 L’età di Crispi
o Nazionalismo e avventura coloniale
o La parentesi Giolitti
La crescita industriale e l’età giolittiana
 La crisi di fine secolo
 Sviluppo, squilibri, lotte sociali
o I fenomeni migratori
o La sindacalizzazione
 Il riformismo liberale di Giolitti
o Riforme sociali ed economiche
o L'avvicinamento ai socialisti
o Il rapporto coi cattolici e il Patto gentiloni
o La guerra di Libia
La prima guerra mondiale
 L'ascesa della Germania
o Crisi marocchine e guerre balcaniche
 Lo scoppio del conflitto
o Neutralismo e interventismo
 Lo svolgimento del conflitto
o Guerra di trincea e di logoramento
o Il fronte italiano
o L'intervento degli USA e i 14 punti di Wilson
o La vittoria dell'Intesa
 Le eredità della guerra
o La fine dell'egemonia europea
o I trattati di pace
o Il crollo degli imperi asburgico e ottomano
o La crisi del dopoguerra in Italia e il biennio rosso
La nascita dell’Unione Sovietica
 Il crollo dello zarismo
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o L'arretratezza russa
o La rivoluzione di Febbraio
 La russia rivoluzionaria
o Bolscevichi e soviet
o Lenin e le tesi di Aprile
o La rivoluzione d'Ottobre
o La guerra civile e la nascita dell'URSS
Il totalitarismo
 La definizione di Friedrich
 Il giudizio storiografico di Arendt e Talmon
 Confronto fascismo-nazismo
 Le strutture degli stati totalitari
o Il fascismo
 Lo squadrismo
 La marcia su Roma e il delitto Matteotti
 Le leggi fascistissime
 I patti lateranensi
 L'economia fascista (quota 90, IMI e IRI)
 La conquista dell'Etiopia
o Il nazismo
 L’ascesa di Hitler
 L'eliminazione delle opposizioni
 Le leggi razziali
o Lo stalinismo
 La Nep
 La successione a Lenin
 Collettivizzazione e piani quinquennali
 Le "purghe" staliniane
L'economia fra le due guerre
 L'inflazione nel primo dopoguerra
 I ruggenti anni '20 negli USA
 La crisi del ‘29
 Il New Deal
o Il Brain trust
o Le leggi del New Deal
La seconda guerra mondiale
 L’espansionismo hitleriano
 Il patto Molotov Ribbentrop e l'invasione della Polonia
 La sconfitta della Francia, la Battaglia d'Inghilterra e l'attacco alla Russia
 Il nuovo ordine nazista e il collaborazionismo
 L'entrata in guerra degli USA
 La guerra parallela dell'Italia
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




La caduta del fascismo e l'armistizio
La Resistenza in Italia
La fine della guerra in Europa e Giappone
Il sistema concentrazionario e la Shoah
Le foibe
Il secondo dopoguerra
 Il mondo bipolare
o La divisione della Germania e la crisi di Berlino
o Il piano Marshall
o Nato e Patto di Varsavia
o La guerra di Corea
o La crisi di Cuba
o La guerra del Vietnam
 La ricostruzione economica e sociale
o Bretton Woods e Gatt
o Il welfare state
o La società dei consumi
o La scolarizzazione di massa
o Il movimento del '68
L’Italia repubblicana
 Il referendum e l’Assemblea Costituente
 Le elezioni del 1948
 Il miracolo economico
 Il processo di integrazione europea fino al Trattato di Roma
Approfondimento multimediale:
Cinema e terrorismo italiano (da svolgere dopo il 15 maggio)
 Gli anni di piombo e il "caso" Moro
o Il caso Moro
o Buongiorno notte
 La "reintegrazione dell'alieno"
o La seconda volta
o La mia generazione
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2 - METODOLOGIA (4)
Le lezioni sono state in massima parte di tipo frontale, a volte dialogate, quando
l'argomento interessava particolarmente gli alunni. A inizio anno gli allievi hanno
effettuato una presentazione multimediale (come preparazione all'esame)
preparata durante l'estate, nella maggior parte dei casi l'argomento era collegato a
storia. La classe è apparsa molto partecipe rispetto agli argomenti proposti,
specialmente riguardo ad alcuni autori del novecento. La parte finale del
programma ha riguardato un argomento (il terrorismo) analizzato attraverso l'analisi
di alcuni lungometraggi di fiction, per verificare cosa è rimasto di quel periodo
nell'immaginario giovanile.
3 - MEZZI, STRUMENTI, SPAZI (5-6)
Libri di testo
Appunti, fotocopie, internet per mappe e immagini
Film
4 - OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI
 adoperare concetti e termini storici in rapporto agli specifici contesti storicoculturali;
 padroneggiare gli strumenti concettuali per individuare e descrivere persistenze
e mutamenti;
 riconoscere nello svolgersi di processi e fatti esemplari, gli interessi in campo, le
determinazioni istituzionali, gli intrecci politici, sociali, culturali e religiosi;
 possedere gli elementi fondamentali che danno conto della complessità
dell’epoca studiata, saperli interpretare criticamente e collegare con le
opportune determinazioni fattuali.
5 - CONSIDERAZIONI PARTICOLARI
Vedi scheda disciplinare di Italiano.
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SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE
Anno Scolastico 2013/2014
CLASSE QUINTA SEZ. D
Indirizzo: ERICA
Docente: Lucia Bernardoni
Disciplina: Lingua Inglese
Testi in uso:


M.Spiazzi, M.Tavella, Only Connect – From the Early Romantic Age to the Present Age,
Zanichelli ed.;
D. Cotton, D. Flavey, S. Kent, Market Leader – Intermediate, Longman ed.
Altri strumenti o sussidi: presentazioni PP, fotocopie, CD d’ascolto, video proiettore.
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1 – PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE
DISCIPLINA: Lingua Inglese
MODULO 1: LETTERARIO - The Romantic Age
CONTESTO STORICO-LETTERARIO
L’età delle rivoluzioni: Francese, Americana, Industriale;
Dalle guerre napoleoniche alla Reggenza;
Concetti di Sublime, Natura, Immaginazione.
AUTORI
La prima generazione:
William WORDSWORTH: Vita e opere, “The Lyrical Ballads”, Prefazione.
Testi: A Certain Colouring of Imagination; Daffodils.
Samuel T. COLERIDGE: Vita e opere, primary and secondary imagination.
Testi: “The Rime of the Ancient Mariner”: contenuti, fonti della storia, tratti stiiistici, interpretazione.
Estratti: The Killing of the Albatross, Death and Life-in-Death.
La seconda generazione:
Percy Bysshe SHELLEY: Vita e opere, poetica.
Testo: England in 1819
Il romanzo in epoca romantica:
Jane AUSTEN: Vita e opere, The novel of manners, Austen’s treatment of love, the national marriage
market; “Pride and Prejudice”: plot, characterization, the heroine and the hero, style.
Estratto: Darcy’s Proposal.
LINKS
Songs: Iron Maiden, The Rime of the Ancient Mariner;
Bob Dylan, Masters of War.
Films: Pride and Prejudice v Bridget Jones’s Diary.
MODULO 2: ECONOMICO COMMERCIALE
Trade:
Discuss ideas about globalisation;
Free Trade and Fair Trade;
“UK develops taste for fairy trade” from The Guardian: reading comprehension;
Negotiating techniques: useful language.
International Organisations: WTO, IMF.
Order and replies to orders.
MODULO 3: LETTERARIO - The Victorian Age
CONTESTO STORICO-LETTERARIO
L’epoca dell’impero;
l’urgenza di riforme;
le Poor Laws;
il compromesso Vittoriano;
gli ideali vittoriani;
il tardo periodo vittoriano: tempo di nuove idee, crisi di valori;
gli Stati Uniti: la nascita della nazione;
schiavitù, Guerra civile e segregazione;
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il costituirsi dell’ American way of life;
American Renaissance;
Estetismo e Decadentismo;
Gli Yellow Ninety e la figura del dandy.
AUTORI
Charles DICKENS: vita e opere, plots, characters, didictic aim, style and reputation; Oliver Twist: plot,
London’s life, the world of the workhouse.
Estratto: Oliver wants some more.
Walt WHITMAN: vita e opere, the prophet of democracy and individualism, new means of expression;
Leaves of Grass: a life-long poem.
Testi: Song of Myself (parte I e parte II, lines 1-38);
Oscar WILDE: vita e opere, temi, stile.
The Picture of Dorian Gray: trama, tecniche narrative, temi, simboli, livelli di interpretazione.
Eatratti: Preface;
Basil Hallward
LINKS
Films: Oliver Twist (sequences);
MODULO 4: LINGUISTICO
Lettura e comprensione di testi di tipo economico-aziendale;
Riassunti di testi economico-aziendali;
Uso dei linkers, suddivisione di un testo in paragrafi;
Pianificare la produzione di un saggio a partire dall’analisi della traccia;
Redazione di un tema di argomento economico-aziendale.
MODULO 5: LETTERARIO - The Modern Age
CONTESTO STORICO-LETTERARIO
The Edwardian Age;
Prima Guerra Mondiale;
Anni Trenta e Quaranta;
La Grande Depressione;
Seconda Guerra Mondiale;
L’età dell’ansia;
Concetto del tempo come durata e flusso di coscienza, la frammentazione dell’io (Einstein, Freud,
James, Bergson);
Il romanzo moderno.
AUTORI
James JOYCE: Vita e opere; Dubliners – the origin of the collection, the use of epiphany, the theme
of the paralysis, narrative technique.
Estratti: The Dead: She was fast asleep.
Francis Scott FITZGERALD: Vita e opere; The Great Gatsby – plot, the decay of the American dream,
retrospective narration, symbolic images.
Estratti: Nick meets Gatsby;
Boats against the current.
LINKS
Films: The Dead (sequences);
The Great Gatsby.
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MODULO 6: ECONOMICO COMMERCIALE
Quality:
Discuss ideas of quality;
Quality control and customer service;
“Miele focuses on old-fashioned quality”, from the Financial Times: reading comprehension;
Complaining on the telephone.
Complains, replies to complains.
MODULO 7: TURISTICO
Lettura, analisi e produzione di itinerari turistici; schemi di brochures e itinerari; caratteristiche
principali:
Package tours, Special Interest Holidays, Heritage, Fly and Drive;
Lettura, comprensione e analisi di testi argomentativi o descrittivi relativi al turismo.
MODULO 8: LETTERARIO - The Present Age
CONTESTO STORICO-LETTERARIO
Il Welfare State; la rivoluzione culturale; gli anni della Thatcher, da Blair ai giorni nostri; l’America dal
dopoguerra a oggi.
AUTORI
Samuel BECKETT: Vita e opere, il teatro dell’assurdo; “Waiting for Godot”: the plot, endless repetition,
characters without a role, absence of a traditional structure, the meaningless of time; the comic and
the tragic, the language.
Estratti: We’ll Come Back Tomorrow;
Waiting.
22
2 - METODOLOGIA
Le modalità seguite nel processo di insegnamento/ apprendimento hanno privilegiato un approccio di
tipo comunicativo centrato su task based activities. La lezione frontale è stata condotta in modo
dialogato, al fine di ottenere la massima partecipazione. I riferimenti alle strutture grammaticali sono
avvenuti secondo il procedimento grammar in context, con modalità induttive.
3 - MEZZI, STRUMENTI, SPAZI
Per lo svolgimento dell’attività didattica sono stati utilizzati i libri di testo, fotocopie, materiale
autentico. Gli ascolti e la visione di presentazioni PP si sono svolti in classe con lettore CD,
computer e video-proiettore. La visione dei film si è svolta in aula audiovisivi.
4 - OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI
 Conoscenza approfondita delle funzioni comunicative e delle strutture grammaticali e
morfo-sintattiche della lingua inglese;
 Conoscenza del lessico e della terminologia specifici dell’indirizzo – ambito economicoaziendale, turistico e letterario;
 Comprensione di testi di diversa tipologia, orale e scritta;
 Produzione di testi orali e scritti di vario genere;
 Conoscenza dei principali aspetti socio-culturali e storici dei principali paesi anglofoni.
Sono stati inoltre perseguiti obiettivi trasversali quali:
 Sviluppare capacità metacogntive;
 Ampliare le capacità logiche e critiche;
 Ricercare, utilizzare e produrre documenti;
 Lavorare su progetti;
 Potenziare la socializzazione attraverso il cooperative learning.
Nel conseguimento degli obiettivi di apprendimento, alcuni studenti hanno ottenuto risultati più che
buoni, per tre di loro ottimi, altri hanno raggiunto livelli di conoscenza e competenza soddisfacenti,
mentre per un piccolo gruppo di alunni si rilevano ancora difficoltà nella produzione di testi orali e
scritti, sia per quanto concerne la correttezza formale che la fluency.
23
SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE
CLASSE V SEZ. D
INDIRIZZO: ITC ERICA
DOCENTE: FERRARINI GIULIANA
DISCIPLINA: FRANCESE
TESTI IN USO: “Entrez ...en grammaire”LOESCHER
‘Cahiers de commerce. Entreprise et civilisation’, TREVISINI;
‘De fil en aiguille vol. 2 EUROPASS
Altri strumenti o sussidi: Fotocopie di materiale didattico e di articoli,
films in lingua.
24
1 – PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE
DISCIPLINA: Francese
Contenuti
(1)
Tempi
(2)
Prove di verifica
utilizzate (3)
Modulo linguistico:
Ripasso generale strutture linguistiche;
10h
in particolare:
coniugazione verbale
interrogative indirette
verifiche scritte:
(traduzione da L1 in L2,
produzione di frasi in L2)
congiuntivo
verbi di movimento+ infinito
verbi di opinione /+congiuntivo e + indicativo
il est....de+ infinito/il est......que +congiuntivo
Modulo linguistico- strutturale:
8h
Approccio strutturale e linguistico alle 3 prove scritte
d’esame:
Il questionario
Il riassunto
Il testo argomentativo:(mettere le idee in progressione,
mettere in rilievo, esprimere la propria opinione,soggetti
collettivi, concludere...)
Questionari
Riassunti
Argomentazioni
Lessico specifico (per esprimere: finalità,
causalità,cambiamento..., verbi dichiarativi)
1 tipologia di produzione scritta :introduzione, sviluppo e
conclusione
2 tipologia di produzione scritta: introdurre l'argomento,
vantaggi, svantaggi, conclusione con idee personali
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Moduli storico-letterari
Il Romanticismo :
periodo storico (corrispondente al Romanticismo)
6h
Il Romanticismo in Francia:
una rivoluzione sociale,economica, culturale
L'artista romantico, l'eroe romantico
interrogazioni
Il poeta geniale e maledetto: il 'mal de vivre'
La sensibilità romantica: le mal du siècle, il lirismo,
la ricerca d'evasione, interiorità e spiritualità.
Il dandy
Victor Hugo: la vie et l'oeuvre
“Fonction du poète” lecture et analyse (2, 4 et 5 ème
strophes du poème)
Le théâtre de Victor Hugo: le drame romantique dans la
préface de “Cromwell”
8h
Verifica scritta
Alphonse de Lamartine: la vie et l'oeuvre
“Le Lac” Méditations poétiques, lecture et analyse
L'âge du Réalisme:
Un peu d'histoire: Le second Empire
2h
Les grands boulevards avec Haussmann; la condition
de la classe ouvrière; le bohémien
interrogazioni
Charles Baudelaire :la vie et l'oeuvre
L'opera : « Les fleurs du mal»
Lettura e analisi delle poesie:
«L'albatros »
« Enivrez-vous »
5h
«Le confiteor de l'artiste»
Verifica scritta: simulazione 3
prova (domande aperte)
Gustave Flaubert : la vie et l'oeuvre
Le Réalisme
“Le nouveau” Madame Bovary, extrait: lecture et
analyse
“Les deux rêves” Madame Bovary, extrait: lecture et
analyse
12h
“Léon” Madame Bovary, extrait: lecture et analyse
“Rodolphe” Madame Bovary, extrait: lecture et analyse
“La mort” Madame Bovary, extrait: lecture et analyse
Verifica scritta: simulazione 3
prova (domande aperte)
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Fin du siècle:
Un peu d'histoire: La Commune et la troisième
République
Jules Ferry et la reforme de l'école; la presse, le romanfeuilleton et la culture de masse
2h
Controlli orali
Le Naturalisme
Emile Zola :la vie et l'oeuvre
“L'idéal de Gervaise”, L'Assommoir extrait, lecture/
analyse
6h
Verifica scritta
“ L'alcool”, L'Assommoir, extrait, lecture/ analyse
Le Symbolisme
Albert Camus: la vie et l'oeuvre
L'existentialisme
4h
Verifica scritta
3h
interrogazioni
4h
colloqui orali
“L'enterrement” L'étranger extrait : lecture/analyse
“ Le soleil” L'étranger extrait: lecture/analyse
Eugène Ionesco: la vie et l'oeuvre
Le théâtre de l'absurd
“Je suis le dernier homme”, Rhinocéros, extrait lecture
et analyse
Amélie Nothomb :la vie et l'oeuvre
Lecture et analyse de deux extraits de “Acide
“Sulfurique”
L'argomento contrassegnato con l'asterisco (*) sarà terminato entro il 20 maggio.
27
2- METODOLOGIA
L’attività didattica è stata condotta secondo un approccio il più possibile integrato, nelle sue dimensioni
linguistiche, funzionali e di contenuto , al fine di permettere la partecipazione a tutti i livelli di competenza e di
sviluppare i diversi stili di apprendimento. In particolare per le spiegazioni si è scelto la lezione frontale
alternata a momenti di dialogo con la classe, a domande per tenere alta l'attenzione, al lavoro a coppie e alla
produzione di schemi da parte dell'insegnante. I compiti scritti a casa prevedevano brevi riassunti e/o risposte
a domande sull' argomento trattato in classe e traduzioni da L1 a L2. L'insegnante si é servita quasi
esclusivamente della lingua francese per trattare i diversi moduli del programma, al fine di offrire un'
esposizione alla L2 più ampia possibile. Inoltre gli studenti hanno usufruito di un'ora settimanale con la
docente di madrelingua, i cui argomenti sono stati pianificati in base al programma e centrati soprattutto su
argomenti turistici e sull'attualità/civiltà francese. Durante tali lezioni si é mirato al potenziamento della
comprensione e produzione orale.
3 e 4 - MEZZI, STRUMENTI, SPAZI
Sono stati utilizzati materiali didattici sia scolastici sia adattati didatticamente che reali o autentici:
libri di testo, fotocopie di materiale predisposto dall’insegnante o tratte da testi di vario genere
(testi letterari, riviste, pagine web ecc.), dizionario monolingue e bilingue, materiale audiovisivo.
5 - OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI
La classe che è composta da 16 alunni ed ha lavorato con attenzione, partecipazione, interesse ed
impegno abbastanza omogenei. Essa è composta dalle seguenti fasce di livello eterogeneo:
1. La fascia alta di apprendimento è composta da studentesse, che hanno acquisito una competenza
linguistica molto buona, sia all’orale che allo scritto, in ogni tipo di contenuto affrontato
e in almeno quattro casi si può parlare di livelli di eccellenza.
2. La maggior parte della classe si posiziona in una fascia media: di essi si evidenziano gli sforzi
profusi nel lavoro scolastico e domestico e le strategie di studio autonomo e proficuo messe in atto,
che nel complesso hanno altresì permesso una buona conoscenza degli argomenti trattati.
Questo gruppo di alunni ha pertanto ottenuto buone competenze all'orale e più che sufficienti allo
scritto.
3.La fascia bassa della classe è composta da pochissimi allievi che , pur avendo lavorato per
colmare le lacune presenti allo scritto, ha ancora qualche difficoltà a livello grammaticale e di
struttura della frase.
Infine si segnala la presenza di un'alunna straniera di nazionalità ucraina, arrivata in Italia solo in
classe terza superiore che non aveva mai studiato la lingua francese. Per la sua particolare
situazione rientra negli studenti B.E.S; di lei si segnala il grande progresso compiuto
nell'apprendimento di questa lingua straniera il suo assiduo impegno e la costante applicazione nella
disciplina.
La classe ha complessivamente ben assimilato i contenuti proposti e ha saputo migliorare rispetto ai
livelli di partenza.
7 - CONSIDERAZIONI PARTICOLARI
Il conteggio delle ore di ciascun modulo ha tenuto presente solo i tempi di attività, escludendo le
verifiche, le prove scritte e le relative consegne, le assemblee di classe e di istituto e qualunque altra
attività proposta dalla scuola.
28
29
SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE
1. CLASSE 5^ SEZ. D
INDIRIZZO :
ERICA
DOCENTE :
DISCIPLINA: LINGUA
Doriana Fini
E CIVILTÀ TEDESCA
MONTE-ORE SETTIMANALE: 3 unità orarie di 60 min. di cui 1 con docente madrelingua
TESTI IN USO:
Catani, Greiner, Pedrelli, FERTIG LOS! (Volume 2) Zanichelli
M.P. Mari, FOCUS: LITERATUR (Volume 3) Cideb
ALTRI STRUMENTI O SUSSIDI:
 Fotocopie da altri testi
 Schede di lavoro, riassunti e schemi redatti dall’insegnante
 Strumenti: DVD, internet, materiale originale, dizionari.
30
31
1 – PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE
DISCIPLINA: LINGUA E CIVILTA’ TEDESCA

1. Tempi
*
Contenuti
Grammatica
 Ripasso dei fondamentali nuclei grammaticali affrontati nei precedenti anni scolastici, tra cui i principali 3 ore
tempi verbali, le frasi secondarie, i casi, le preposizioni e la declinazione dell'aggettivo attributivo
Prove di verifica
Prova scritta
sommativa
 Nel corso dell'anno sono stati completati i seguenti
temi morfo-sintattici: frasi secondarie relative, le
concessive e il passivo
Letteratura
Goethe im Sturm und Drang:
 I movimenti e i generi letterari tedeschi
 Sturm und Drang: caratteristiche del movimento
letterario, temi e motivi
 J. W. Goethe: biografia sintetica, interessi culturali,
tematiche del periodo dello Sturm und Drang e del 2 ore
Classicismo
Il Romanticismo tedesco:
 Frühromantik e Spätromantik
 Caratteristiche del movimento e tematiche fondamentali
 Mondnacht di Joseph von Eichendorff
3 ore
Lettura, comprensione e analisi contenutistico- stilistica del componimento
III. Reich und Exilliteratur:
 Exilliteratur: caratteristiche del movimento letterario,
temi e motivi
3 ore
 Widerstandsbewegung und die Weiße Rose
 Lettura e analisi del Flugblatt 5
Roman in der ersten Hälfte des 20. Jahrhunderts:
 Temi ricorrenti e autori principali
2 ore
Prova orale e
verifica scritta tipo
terza prova di
esame
Prova orale e
verifica scritta tipo
terza prova di
esame
Prova orale e
verifica scritta tipo
terza prova di
esame
Prova orale e
verifica scritta tipo
32

Contenuti
1. Tempi
*
Prove di verifica
terza prova di
esame
Thomas Mann:
 Biografia sintetica, opere, temi ricorrenti e stile
 Tonio Kröger: lettura, comprensione, analisi conte- 4 ore
nutistica e stilistica di un estratto dell'opera, esplicitazione del contrasto borghese-artista
Bertold Brecht:
c) Biografia sintetica e opere
d) Das Epische Theater: caratteristiche del teatro epico 6 ore
in contrasto con quello tradizionale aristotelico
e) I temi ricorrenti nell'opera di Bertold Brecht
f) Der Krieg, der kommen wird: lettura, comprensione,
analisi contenutistico- stilistica del componimento
Hermann Hesse:
4. Biografia e opere
5. I temi ricorrenti nelle opere di Hermann Hesse
6. Siddhartha: lettura, comprensione, analisi contenuti5 ore
stico-stilistica di un estratto dell'opera
Franz Kafka:
 Biografia e opere
 I temi ricorrenti e lo stile
 Vor dem Gesetz: lettura, comprensione, analisi con5 ore
tenutistico-stilistica della parabola
Turismo
Prova orale e
verifica scritta tipo
terza prova di
esame
Verifica scritta tipo
terza prova
d'esame e prova
orale
Verifica scritta tipo
terza prova
d'esame e prova
orale
Verifica scritta tipo
terza prova
d'esame e prova
orale
Conoscere e promuovere il proprio territorio:
1. caratteristiche e lessico specifico nei testi di promozione turistica
2. la costa amalfitana: esempio di programma di viag4 ore
gio
3. Pavullo e dintorni: attrazioni turistiche
Testi e materiali
4. Kurze Reise durch Pavullo(testo redatto dall’inse-
Prova orale
33

1. Tempi
*
Contenuti
Prove di verifica
gnante)
5. Bella Italia-Amalfiküste (Portal Deutsch pagg 88-89)
Corrispondenza commerciale:
Il lay-out della lettera commerciale
Anfrage: struttura, fraseologia e lessico utili
Antwort auf Anfrage/Angebot: struttura, fraseologia e
lessico utili.
4 ore
Prova orale
* Il numero di ore indicato non comprende i tempi per le verifiche.
Argomenti trattati durante le ore di madrelingua:
Argomenti e tempi







-
Mauerfall Berlin
1 ora
Fall “Erich Priebke” (Zeitungsartikel)
1 ora
Buch “Fertig, los”, S. 321 Film- und Buchbeschreibung
1 ora
Paararbeit: Filmbeschreibung
3 ore
Text über die Weimarer Republik und den Weg in die Diktatur
1 ora
Die Stadt Lübeck (Hansestadt, Weltkulturerbe, Nobelpreisträger aus Lübeck)
2 ore
Geschichte: Der Zweite Weltkrieg (Buch “Fertig, los”, S. 347-348)
1 ora
Gruppenarbeit über deutsche Nachkriegsgeschichte (Stunde Null, Alliierter Kontrollrat,
Besatzungszonen, Marshall-Plan, Luftbrücke, Gründung DDR-BRD, Wirtschaftswunder,
West-Integration, sozialistisches und kapitalistisches System, kalter Krieg, Mauerbau,
Annäherungspolitik, Glasnost, Perestroika, Reformen, Mauerfall, Wiedervereinugung)
3 ore
- Film “Good bye Lenin“
4 ore
-
Berlin, kurze Geschichte
Berlin, Sehenswürdigkeiten
1 ora
2 ore
34
2- METODI DI INSEGNAMENTO:
Le metodologie d'insegnamento adottate sono state molteplici e hanno tenuto conto dei contenuti da
affrontare e delle competenze da acquisire. Le lezioni frontali si sono alternate a lavori di gruppo omogenei e disomogenei, lavori a coppie e lavori individuali.
Si è inoltre scelta una didattica comunicativa, finalizzata ad un uso attivo della lingua nella comunicazione con l'insegnante e con gli alunni stessi. La lingua tedesca è stata infatti utilizzata per la comunicazione in classe in modo costante e crescente, anche se è stato tuttavia necessario fare frequente ricorso all'italiano, soprattutto nelle fasi di revisione e verifica della comprensione dei contenuti proposti.
Durante il corso dell'anno, sono stati svolti esercizi e attività specifiche per la preparazione delle prove
di esame (in particolare è stato analizzato in classe un esempio di testo economico-aziendale).
La classe ha svolto 1 ora alla settimana (su monte ore totale di 3 ore) con docente madrelingua, con
la quale sono state affrontate tematiche al fine di approfondire i contenuti proposti in programma e
sono state svolte attività volte a potenziare le abilità di produzione orale (Sprechen) e la
comprensione (Verstehen), sia orale che scritta.
3- MEZZI¸ STRUMENTI e SPAZI:
I libri di testo in adozione non sono stati utilizzati in maniera sequenziale e sistematica, in quanto si è
compiuta una selezione di parti e di capitoli ritenuti adatti per affrontare i contenuti proposti in
programma. Si sono inoltre adottati testi e materiali di lavoro tratti da altri libri di testo e da internet,
nonché schemi e rielaborazioni ad opera dell'insegnante.
Inoltre durante le ore svolte con la madrelingua, sono stati utilizzati materiali autentici come articoli di
giornale e film in lingua originale.
4-OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI
La classe ha mostrato in generale un apprezzabile interesse per le tematiche affrontate e un impegno
costante nelle attività didattiche e nello studio individuale.
Durante le lezioni, gli alunni si sono dimostrati attenti e motivati, hanno partecipato in modo spontaneo
e produttivo alle diverse attività e hanno mostrato responsabilità e puntualità nella gestione del lavoro,
sia di quello domestico che di quello in aula. Il clima della classe è stato caratterizzato da un
atteggiamento rispettoso, positivo e collaborativo, sia tra gli alunni stessi, sia nei confronti
dell'insegnante.
I risultati ottenuti in Lingua e Civiltà Tedesca sono nel complesso positivi, anche se occorre
sottolineare una disomogeneità all'interno della classe, in cui emergono diversi livelli di competenza
linguistica e comunicativa.
Nella classe, infatti, vi è un gruppo di alunne che ha ottenuto un buon livello di competenza linguistica
e comunicativa, caratterizzata da una buona correttezza grammaticale e sintattica, dalla padronanza
di un ampio lessico e dalla capacità di esporre in modo chiaro, scorrevole ed esauriente i contenuti
trattati, sia nella lingua scritta che orale. Inoltre questo gruppo ha raggiunto un'approfondita
conoscenza dei contenuti culturali proposti, nonché una buona capacità di analisi critica e di
rielaborazione personale.
Per quanto riguarda il resto della classe, i risultati ottenuti sono sufficienti, anche se il livello di
competenza linguistica e comunicativa, sia all'orale che allo scritto, è essenziale, così come la
conoscenza dei contenuti culturali trattati. In particolare sono ancora presenti delle fragilità per quanto
riguarda la correttezza grammaticale e sintattica, il lessico usato è ancora basilare così come la
capacità di rielaborazione personale, che rimane limitata. Nonostante le difficoltà che ancora
permangono, gli studenti hanno dimostrato un impegno costante nello studio e si è notato un
significativo miglioramento dei risultati rispetto a quelli del primo quadrimestre.
35
La classe, seppur con risultati diversificati, ha quindi nel complesso raggiunto gli obiettivi disciplinari e
i livelli di competenza linguistica previsti al termine del terzo anno di studio della lingua tedesca.
CONSIDERAZIONI PARTICOLARI
Il programma inizialmente proposto ha subito delle modifiche, in quanto si è deciso di
ridimensionare i contenuti letterari e di ampliare le tematiche inerenti al turismo e al tedesco
commerciale.
36
SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE
CLASSE QUINTA SEZ. D
Indirizzo: ITC ERICA
Docente: LIPPARINI ROSSANA
Disciplina: MATEMATICA
Testi in uso: M. BERGAMINI – A.TRIFONE –G.BAROZZI
“MATEMATICA ROSSO”
ZANICHELLI
37
PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE
DISCIPLINA: MATEMATICA
Contenuti
Tempi
Ore di lezione
per modulo
FUNZIONI DI DUE VARIABILI
 Ripasso: studio di semplici funzioni Algebriche,
Logaritmiche e loro composizione
 Approfondimento:
Disequazioni e sistemi di disequazioni lineari in due
variabili
Sistema di riferimento ortogonale nello spazio
Funzioni di due variabili e loro rappresentazione grafica.
Linee di livello
Derivate parziali
Massimi e minimi di una funzione di due variabili
Massimi e minimi vincolati di una funzione di due variabili
con il metodo della sostituzione
Le funzioni marginali e l’elasticità delle funzioni
La determinazione del massimo profitto: regime di
concorrenza perfetta, regime di monopolio
INTERPOLAZIONE
Definizioni
Interpolazione statistica e matematica
Metodo dei minimi quadrati
Indice quadratico relativo
Funzione interpolante di tipo lineare
RICERCA OPERATIVA: PROBLEMI DI SCELTA IN
CONDIZIONI DI CERTEZZA CON EFFETTI IMMEDIATI
Ricerca operativa: fasi
Problemi di scelta nel caso continuo
Problemi di scelta nel caso discreto
Scelta fra più alternative
PROBLEMI CARATTERISTICI DELLA RICERCA
OPERATIVA
. Problema delle scorte
20 h
10 h
Prove di verifica
utilizzate
Per tutti i moduli sono state
utilizzate le seguenti tipologia
di verifica:
Risoluzione di
problemi/esercizi/
quesiti
Test tipologia mista
Interrogazioni orali
Verifiche sommative
Simulazioni terza prova
Flash
10 h
10 h
4h
38
PROBLEMI DI SCELTA IN CONDIZIONI DI
CERTEZZA CON EFFETTI DIFFERITI
8h
Criterio dell'attualizzazione
Criterio del tasso di rendimento interno
Scelta tra mutuo e leasing
PROGRAMMAZIONE LINEARE
6h
. Strumenti matematici per la programmazione lineare
. Problemi della programmazione lineare in due variabili
. Problemi in più variabili riducibili a due
Ripasso
Revisione generalizzata del programma svolto nell’intero
corso di studi in matematica effettuato a partire dalla
sistematica risoluzione dei temi proposti nel testo o di prove
analoghe, analizzando, commentando e ripassando, le regole
fondamentali matematiche, le formule principali e i metodi di
calcolo necessari alla sua risoluzione. Là dove necessario, in
base alle risposte della classe, ripresa dei principali nodi
concettuali affrontati in questo e nei precedenti anni scolastici
che necessitino di un consolidamento.
1
1
Alle ore utilizzate per lo svolgimento del programma si devono aggiungere quelle impiegate per verifiche di vario
tipo, in particolare scritte
39
2 - METODOLOGIA
Diverse sono state le metodologie utilizzate in relazione agli argomenti trattati. Per la spiegazione
di questi ultimi si è resa necessaria la lezione frontale esplicativa, lasciandola aperta alle
domande
ed agli interventi della classe per la puntualizzazione dei concetti più complessi: questo metodo
è parso il più adeguato nell'affrontare tematiche nuove non collegabili a concetti già appresi negli
anni precedenti. Si è poi rivelata utile la lezione partecipata, quando gli strumenti matematici posseduti potevano servire per fare collegamenti, cogliere concetti-chiave ed individuare la possibilità
di determinare nuove procedure di calcolo.
A) Tipologia di lezione / Metodo di insegnamento
Lezione frontale e/o dialogata per quanto riguarda l’introduzione ex novo di argomenti
Esecuzione dettagliata e commentata di esercizi in classe; esercitazioni guidata
Lezione dialogata per le attività di recupero/ripasso e di svolgimento di esercizi (è stata questa la
modalità più ampiamente sfruttata)
B) Strumenti di verifica e valutazione
Interrogazioni orali, riguardanti gli aspetti teorici della disciplina (formule, etc.) e i metodi da
applicare nelle diverse tipologie di problemi, l’impostazione e la parziale risoluzione di
esercizi. Si sottolinea che le dimostrazioni svolte sono state pochissime, non si è volutamente
dato un grande spazio al formalismo matematico e si è sempre privilegiata una interrogazione
orale di tipo applicativo in vista della terza prova scritta.
Prove scritte semi strutturate di applicazione delle regole di calcolo e/o risoluzione di problemi
Prove scritte non strutturate richiedenti la soluzione di esercizi e problemi riguardanti il
programma complessivamente svolto di matematica. In particolare ricadono in tale contesto le
Simulazioni della terza prova d’esame (due simulazioni di durata tre ore; tipologia B) che,
oltre al valore di preparazione all’esame, sono state anche considerate come momento di
valutazione dell’apprendimento complessivo della materia da parte degli studenti.
C) Attività di recupero
“Recupero in itinere” effettuato in tutto l’arco dell’anno scolastico. Tale attività si è resa necessaria
anche in vista della necessità di responsabilizzare gli studenti già grandi ad un impegno più
approfondito, autonomo e sistematico. (Ciò è risultato particolarmente importante viste le
problematiche emerse nel primo quadrimestre relative a qualche caso di impegno domestico
inadeguato) e di sanare eventuali lacune pregresse.
Frequenti “pause didattiche”, importante quella effettuata a fine febbraio in cui gli argomenti
trattati in precedenza sono stati rianalizzati, riassunti e ricapitolati operando una sistematica
revisione e ripasso dei principali nodi concettuali affrontati nella materia in vista della verifica
di recupero del debito del primo quadrimestre.
Correzione dettagliata delle verifiche scritte svolte, con analisi e commento di quali fossero le
risposte corrette alle singole domande, anche in giustapposizione agli errori commessi da un
rilevante numero di alunni della classe.
Interrogazioni alla lavagna, in cui le diverse risposte dello studente di turno venivano, ad uso della
intera classe, commentate sia sottolineandone gli aspetti corretti, sia correggendo i principali
errori commessi, soprattutto a livello di adeguatezza del linguaggio tecnico e dei simboli
40
formali matematici utilizzati, sia evidenziando eventuali autonomi approfondimenti dell’alunno
e provvedendo ad un loro opportuno inquadramento nel contesto del programma curriculare
svolto per il resto della classe.
Puntuale risposta ad ogni richiesta, da parte di singoli studenti, di chiarimenti riguardanti concetti
trattati trasformata, laddove possibile, in revisione/ripasso della materia per l’intera classe.
3 - MEZZI, STRUMENTI, SPAZI
Lo strumento fondamentale di lavoro è stato il libro di testo, al quale il programma sopra elencato
si attiene rigorosamente. Esso è stato però integrato, in molte parti, con fotocopie fornite dalla
docente sia per la parte teorica relativa all’interpolazione lineare che per gli esercizi.
4 - OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI
La docente ha insegnato nella classe dal primo anno, garantendo la continuità didattica per
tutto il quinquennio. Ciò ha consentito, nella scansione degli argomenti e soprattutto nella scelta dei
tempi, di lavorare in un ottica di lungo periodo, operando scelte funzionali alla situazione ed alle
esigenze particolari della classe che presentava alla fine del biennio qualche debito formativo in
matematica in parte sanato negli anni successivi grazie all’impegno profuso.
Il percorso scolastico di questi allievi è stato nel complesso, sicuramente positivo, anche se alcune
caratteristiche già evidenti nel biennio si sono conservate. Positivo, in particolare, è stato l’ interesse
verso la materia, che si è andato intensificando con lo studio della matematica finanziaria. Positivo
anche l’ atteggiamento degli allievi che è stato nel complesso di disponibilità, di correttezza nei
rapporti e di reciproco rispetto. La partecipazione, che è sempre stata poco attiva, quest’ anno è
progressivamente migliorata, anche se è rimasta alterna o comunque non uniforme.
Le difficoltà che più hanno caratterizzato parte della classe sono state l’organizzazione di un metodo
di studio proficuo e le incertezze nelle competenze di analisi, sintesi, valutazione. Tuttora il metodo
tende ad essere prevalentemente mnemonico, in alcuni casi poco rielaborato, per cui alcuni allievi
evidenziano difficoltà nell’ operare collegamenti fra contenuti; e, quindi, le conoscenze restano ad
un livello superficiale.
Vi sono però diversi studenti che lavorano in modo continuo, approfondito e rielaborato, ed applicano
in modo sicuramente appropriato le abilità di analisi e sintesi.
L’ impegno è diversificato: decisamente serio e responsabile per la maggior parte della classe,
discontinuo e superficiale per alcuni alunni che ancora non sono riusciti ad adottare un metodo di
lavoro proficuo, indipendentemente anche dagli interessi personali o dalle capacità di
approfondimento.
Gli obiettivi conoscitivi disciplinari e le competenze, anche trasversali, sono stati raggiunti dalla
maggior parte degli allievi in modo discreto o più che sufficiente, da alcuni in modo sicuramente
apprezzabile e, solo in pochi casi in modo frammentario, in quanto permangono lacune tali da
determinare una preparazione superficiale e non estesa a tutte le problematiche affrontate nell'anno.
I risultati sul piano del profitto, sono diversificati in relazione anche alle doti e alle attitudini personali;
si sono distinti diversi studenti che hanno dimostrato di possedere capacità di formalizzazione dei
problemi, di astrazione, di ragionamento deduttivo, esposizione analitica e chiara e che hanno quindi
conseguito buoni e/o ottimi risultati. Il percorso formativo/didattico della classe si può ritenere, in
ultima analisi, soddisfacente.
5-CONSIDERAZIONI PARTICOLARI
41
Lo svolgimento del programma ha subito inevitabilmente dei tagli come conseguenza delle numerose
interruzioni verificatesi per i motivi più vari nella seconda parte dell’anno. In particolare ne ha risentito
la trattazione dei problemi di scelta in condizioni di incertezza e quella relativa alla probabilità che
sono state completamente tagliate.
42
SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE
Indirizzo
ERICA
Docente
Prof. Luca Minelli
Disciplina
Geografia
Testo in uso
Lanza C., Nano F., Conti S., Geografia economica generale, Volume C, Milano,
Bompiani per la scuola, 2009.
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Geografia generale ed antropica
Unità didattiche
Il linguaggio della
geografia
La popolazione
mondiale
Le questioni ambientali
Le risorse naturali
L’agricoltura mondiale
L’industria mondiale
Geografia dei servizi
Geografia del turismo
Reti di trasporto e
telecomunicazioni
La globalizzazione e le
organizzazioni
internazionali
Contenuti analitici
Nozioni di: luogo, spazio, territorio, relazioni geografiche orizzontali e verticali, regione.
Gli indicatori demografici e le piramidi delle età, l’andamento della popolazione mondiale nel
tempo e previsione al 2100, il modello della transizione demografica, la distribuzione della
popolazione sulla Terra, le tendenze demografiche nel Nord e nel Sud del mondo. Le
migrazioni: classificazione, cause, conseguenze, flussi, l’immigrazione irregolare e i centri
dell’immigrazione in Italia.
Definizione di ambiente. L’effetto serra, cause e conseguenze del riscaldamento globale, il
Protocollo di Kyoto. I rifiuti: definizione, classificazione, produzione e trattamento. L’impronta
ecologica, lo sviluppo sostenibile e accenno alla teoria della decrescita.
Nozioni di: risorsa naturale ed economica, riserva, risorse rinnovabili e non rinnovabili.
L’acqua come fonte di vita: consumi, impronta idrica, politiche nazionali e internazionali per
l’acqua. Le risorse energetiche non rinnovabili: il carbone, il petrolio e l’OPEC, il gas naturale,
aspetti positivi e negativi dell’energia nucleare. Le energie rinnovabili: idroelettrica,
mareomotrice, solare, eolica e geotermica. Le biomasse: biogas e biocarburanti. Le politiche
energetiche.
I condizionamenti ambientali, la distribuzione delle terre coltivabili, gli occupati nel Nord e nel
Sud del mondo, agricoltura intensiva ed estensiva, agricoltura di sussistenza, di piantagione
e commerciale dei grandi e piccoli spazi, il sistema agroindustriale, il Land Grabbing, il
commercio e il prezzo delle commodity agricole, vantaggi e rischi degli OGM, l’agricoltura
biologica, la rivoluzione verde, le riforme agrarie, la geografia della fame, la geografia degli
sprechi e accenno alla società spin-off Last Minute Market.
Accenno alle tre rivoluzioni industriali, la localizzazione industriale, le economie interne di
scala e di agglomerazione, le regioni industriali del XXI sec., taylorismo, fordismo e
produzione flessibile, il decentramento produttivo e territoriale, la deindustrializzazione nel
Nord del mondo, le politiche industriali, la ricerca e i parchi scientifici e tecnologici, le imprese
industriali multinazionali.
La terziarizzazione dell’economia, i servizi nel Nord e nel Sud del mondo, l’economia
informale. Classificazione funzionale dei servizi: servizi per le famiglie, per la collettività e per
le imprese. La crisi del Welfare State e il Terzo settore. Il quaternario. Classificazione
geografica dei servizi: servizi banali, medi e rari e la gerarchia dei centri abitati.
Definizioni di turismo, classificazione e forme del turismo, il turismo sessuale femminile,
breve storia del turismo moderno: dal Grand Tour al turismo di massa, i flussi turistici
internazionali e i fattori che li condizionano, accenno alla crisi strutturale del turismo italiano e
le possibili soluzioni, l’UNESCO e la Convenzione sulla protezione del patrimonio mondiale
culturale e naturale, la Carta di Lanzarote: il turismo sostenibile, l’ecoturismo e il turismo
responsabile.
Funzioni delle reti di trasporto e telecomunicazioni, il fenomeno della convergenza spaziotemporale, definizioni di rete. Il Digital Divide: definizione, cause, conseguenze, misura e
politiche per ridurlo.
La globalizzazione: definizioni, evoluzione storica, caratteristiche attuali, fattori, effetti, misura
e reazioni. Le istituzioni di Bretton Woods: FMI, BM. Il GATT e la WTO. Il sistema delle
Nazioni Unite.
Il programma è stato portato a termine.
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Considerazioni generali
La classe si è sempre mostrata collaborativa e rispettosa nei confronti del docente. Tale atteggiamento ha
reso piacevole e più semplice lo svolgimento delle lezioni. La frequenza è stata regolare per la quasi totalità
della classe, nessuno ha compiuto assenze strategiche al fine di evitare le verifiche sommative: ciò dimostra il
livello di maturità raggiunto dagli alunni.
La maggior parte della classe ha mostrato un buon interesse per la materia, partecipando attivamente al
dialogo educativo; sufficiente, invece, per la rimanente parte, la quale ha seguito passivamente le lezioni,
limitandosi ad annotare gli appunti sul proprio quaderno.
L’impegno rivolto allo studio a casa si è rivelato adeguato per la maggior parte della classe, seppur
concentrato nel periodo precedente le verifiche sommative. Solo per un piccolo gruppo lo studio è risultato
saltuariamente insufficiente. Questo diverso atteggiamento nei confronti dello studio ha influito sul profitto della
classe, che è risultato nel complesso più che discreto, con punte di eccellenza.
Obiettivi didattici
La classe ha acquisito i contenuti trattati nell’anno scolastico. Gli studenti sono in grado di:
 usare e comprendere il lessico specifico della disciplina;
 leggere ed interpretare i dati statistici organizzati in tabelle e visualizzati in grafici;
 usare il modello della transizione demografica per spiegare l’evoluzione di una popolazione nel tempo;
 descrivere ed interpretare i fenomeni geografici attraverso le carte generali e tematiche, le immagini fotografiche, il materiale audiovisivo;
 descrivere ed interpretare in modo critico l’evoluzione temporale e la distribuzione
spaziale dei fenomeni geografici, con le loro interconnessioni e interdipendenze.
La maggior parte degli studenti che nel corso dell’anno ha privilegiato uno studio ragionato è riuscita a
potenziare le proprie capacità di rielaborazione e organizzazione dei contenuti, nonché di cogliere le
interconnessioni e le interdipendenze esistenti sia tra le diverse tematiche trattate a lezione sia tra le diverse
discipline; la rimanente parte, invece, che ha proseguito con uno studio mnemonico, non è riuscita a
conseguire pienamente gli obiettivi sopra citati.
Metodi e strumenti utilizzati
 Lezioni frontali e dialogate;
 Libro di testo, appunti, dispense, carte geografiche, annuari statistici, articoli di giornale, immagini fotografiche, materiale audiovisivo.
Prove di verifica
Periodo
1°
Quadrimestre
2°
Quadrimestre
Tipologia
2 prove scritte simili alla Terza prova degli Esami di stato, strutturate con quesiti a risposta
multipla e singola e trattazioni sintetiche di argomenti; una interrogazione lunga.
1 prova scritta simile alla Prima prova degli Esami di stato: svolgimento di un tema di ordine
economico; una interrogazione lunga.
Valutazione
Nelle prove scritte, oltre al contenuto, si sono considerate le competenze linguistiche: la correttezza
ortografica, sintattica e lessicale. Nelle prove orali, oltre alla conoscenza degli argomenti, si sono considerate
le seguenti capacità: espositiva, di analisi e sintesi, di argomentazione, di rielaborazione critica e di utilizzare
correttamente il lessico specifico.
Infine, il voto finale tiene conto del livello di partenza, dei progressi evidenziati, della motivazione, del livello di
partecipazione, dell’impegno nello studio da parte dello studente.
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SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE
CLASSE QUINTA SEZ.
Indirizzo: Erica
Docente: Gian Carlo Bondi
Disciplina: ELEMENTI DI LEGISLAZIONE ED ECONOMIA DELL’AZIENDA
Testi in uso:
N. AGUSANI – S. MATTARELLI, Diritto ed Economia dell’azienda, per la
quinta classe Erica,
ISBN 978-88-247-2894-2, CASA EDITRICE
MONDADORI EDUCATION S.P.A.MILANO, Edizione luglio 2008
Altri strumenti o sussidi:
Al libro di testo in adozione è stato associato altro materiale prodotto dal docente o ricavato da
quotidiani, riviste e siti web (Vecchio Eserciziario e Temi Le Monnier, Rivista Tramontana, Eserciziario Tramontana, Rivista Paramond Scuola DUEMILA su cd rom, siti Pianeta scuola, Paramond, Scuola & azienda, ecc.), soprattutto allo scopo di raggruppare, sintetizzare, riorganizzare,
eventualmente approfondire, i contenuti proposti dal manuale.
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1 – PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE
DISCIPLINA: ELEMENTI DI LEGISLAZIONE ED ECONOMIA DELL’AZIENDA
Contenuti
(1)
ELEMENTI DI CONTABILITA’ GENERALE DELLE IMPRESE E RAPPORTO
BANCA IMPRESA


Raccordo classe quarta _ dalla SC provvisoria al Bilancio UE
attraverso le scritture di assestamento
Correzione compiti vacanze

Analisi patrimoniale/finanziaria: calcolo margini e indici _ report




La riclassificazione del Conto economico _ Il CE a valore aggiunto in
visto dell’analisi di Bilancio eseguita dalla banca ai fini della
concessione di fido
Analisi economica: calcolo margini e indici _ report
Effetto leva
Modello EVA

Indicatori bancari

Analisi bancaria del Bilancio

Gli stakeholders e le norme civili in tema di Bilancio

Il calcolo del fabbisogno finanziario
LE BANCHE E IL RAPPORTO BANCA/IMPRESA
Caratteristiche del sistema bancario (cenni)
Tempi
(2)
Prove di verifica
utilizzate (3)
Dal 26
settembre al
9 novembre
Primo compito in classe
(31ottobre)
RICLASSIFICAZIONE E ANALISI DI
BILANCIO
Prova di recupero
Dal 9
novembre al
21 marzo
ESERCIZIO DELL’ATTIVITA’ BANCARIA

Intermediazione e disintermediazione

Funzioni della banca

Sistema informativo

CLASSIFICAZIONE DELLE OPERAZIONI BANCARIE

Aspetto giuridico e fiscale

Aspetti tecnici e aspetti economici

Redditività, equilibrio e rischi della gestione bancaria

Margine di interesse e struttura dei tassi
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SEGUE
LE OPERAZIONI DI RACCOLTA

La raccolta originaria
- I depositi a risparmio libero
- I certificati di deposito
- L’emissione di obbligazioni
- I c/c passivi di corrispondenza

La raccolta indiretta
- Le operazioni “pronti contro termine”
- L’emissione di assegni circolari

La raccolta derivata (interbancaria)
Secondo compito in classe
(19 novembre)
C/C PASSIVO DI CORRISPONDENZA
Prova orale generale su Questionario
80 sul Sistema bancario
(18 gennaio e 25 gennaio)
LE OPERAZIONI DI IMPIEGO





Il fabbisogno finanziario delle imprese e le fonti di finanziamento
(ripresa)
Il fido (richiesta, istruttoria, analisi di Bilancio)
I finanziamenti alle imprese
- Finanziamenti in conto corrente
- Aperture di credito in conto corrente
- Anticipazioni in conto corrente
- Operazioni di smobilizzo
 Sconto cambiario
 Portafoglio s,b,f,
 Anticipi sui fatture
 factoring
- Prestiti a scadenza fissa
 Anticipazione a scadenza fissa
- Crediti di firma
 Fideiussione
 avallo
Il credito al consumo
I mutui ipotecari
LE ALTRE AZIENDE DEL SETTORE TERZIARIO
LE AZIENDE TURISTICHE
Introduzione:
- forme del turismo, agenzie di viaggio, strutture ricettive
- sistema informativo


Terzo compito in classe
(30 gennaio)
FINANZIAMENTI ALLE IMPRESE
Quarto compito in classe
(22 marzo)
PORTAFOGLIO S.B.F.
E ACCREDITO IN C/TO ANTICIPI
Dal 22
marzo all’8
maggio
Quinto compito in classe
(3 maggio)
DIRECT COSTING E FULL COSTING
Il Bilancio dell’azienda alberghiera
Il controllo di gestione nell’impresa alberghiera

LA CONTABILITA’ DEI COSTI
 La break even analysis: calcoli e diagrammi di redditività
 Direct costing & Full costing
Nella parte di tempo scolastico successiva alla redazione del Documento del Consiglio di Classe, anche sulla base delle esigenze
dei ragazzi, ho in previsione di sviluppare alcuni argomenti di supporto alle altre discipline (Unione europea, trattati monetari
internazionali, contenuti interdisciplinari Economia/Matematica, ecc.).
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2 - METODOLOGIA (4)
Ritengo da sempre che, dal punto di vista della formazione dello studente e delle probabilità di un suo successo
all’esame, ciò che conta non è quanto si è insegnato ma come lo studente ha imparato. I contenuti, in altre parole, si
rivelano il mezzo attraverso il quale chiediamo ai nostri studenti di esercitare (insieme a noi) la ragione, attività che
dovrebbe costituire il vero obiettivo strategico e che si rivela spesso la vera risorsa spendibile nelle sedi d’esame. Da
questa angolazione, l’Economia aziendale ha una importante valenza formativa. Obiettivo finale della disciplina è quello
di creare una figura professionale che sappia interpretare il cambiamento continuo che interessa la realtà aziendale e
che sia dunque dotata di flessibilità e capacità di adattamento a situazioni nuove nonché di competenze e abilità
orientate alla soluzione di problemi. Le modalità scelte per lo svolgimento dell’attività didattica possono dunque
incoraggiare l’attitudine a conseguire quegli obiettivi di pensiero divergente che sono cruciale traguardo nell’ambito della
programmazione educativa e didattica dell’intero Consiglio di classe: costruire schemi, diagrammi, mappe, sintetizzare,
modellizzare, progettare, sapersi orientare di fronte al nuovo, operare scelte, assumere decisioni.
Proprio perché è decisivo, sotto il profilo strategico, puntare allo sviluppo di un atteggiamento critico personale negli
alunni, il lavoro didattico del quinto anno viene programmato in modo da poter garantire una giusta combinazione tra lo
sviluppo dei contenuti da un lato e il potenziamento del metodo di studio e dell’autonomia degli studenti dall’altro.
In altre parole, si agisce non solo sui contenuti, ma anche sulle abilità e sulla metacognizione, con l’obiettivo di
potenziare in primo luogo la comprensione del senso di ciò che si fa e la capacità di orientamento da parte dello
studente nonché la sua consapevolezza sul percorso di lavoro, condizioni preliminari ineludibili per ogni successivo
approfondimento.
Risulta indispensabile una precisa strategia di insegnamento/apprendimento, un metodo di indagine che consenta di
indirizzare la fatica e l’intelligenza non sul volume delle cose da imparare ma sulle loro caratteristiche più intime, non
sulla dimensione dell’imparare ma sulla sua qualità, semplificando e sottraendo prima di approfondire e aggiungere,
attraverso un deciso intervento sulla misura dei contenuti, intesa sia in termini di quantità che in termini di approccio
qualitativo.
È bene avvicinarsi ai nuovi oggetti di studio con una prima angolazione panoramica, utilizzando un punto di vista dal
quale si possano notare non solo e non tanto i singoli componenti del sistema, ma soprattutto la rete, il menù, il progetto,
il programma. È utilissimo dunque accennare rapide navigazioni sui testi, per riconoscervi le principali relazioni e far
scoprire allo studente che le diverse zone di contenuti «appartengono a famiglie di similarità, ad arcipelaghi, ciascuno
dei quali non è soltanto l’insieme che le contiene, ma la rete che le connette e le rende interagenti e dialoganti» (Mauro
Palma, Iter). La rete, sembra sostenere l’autore, è più importante delle singole parti del sistema. Nell’affrontare ciascuna
nuova conoscenza, dunque, puntiamo dritto al cuore del problema attraverso una ripulitura dagli elementi marginali per
concentrare l’attenzione sulla sua struttura, nel quadro di un accostamento graduale e ciclico ai fenomeni, così da
garantire sin dall’inizio una significativa visione globale e, successivamente, i necessari approfondimenti.
L’avvicinamento ai problemi avviene così mediante approssimazioni successive.
Una volta distillati, anche attraverso il preliminare esame di casi aziendali concreti o a partire da esempi ed esercitazioni
pratiche, gli elementi portanti della diverse unità didattiche della disciplina, si procede mediante percorsi circolari che, a
partire da una grossolana approssimazione, via via si raffinino, in un processo di accerchiamento che, a ogni turno,
garantisca comunque una certa compiutezza del discorso e subordini a tale compiutezza ogni altro fattore, lo sviluppo
dei particolari in primo luogo. Ciò consente allo studente di accostarsi gradualmente ai diversi problemi e di indirizzare
da subito le proprie energie verso gli obiettivi di fondo del corso, evitando che l’attenzione sia distratta da complicazioni
che, almeno nelle fasi iniziali, possono essere considerate marginali. Solo quando lo studente padroneggerà gli
strumenti di fondo e, anzi, grazie a quelli, l’analisi potrà scendere dal generale al particolare e raccogliere gli elementi
tralasciati, che ora marginali non saranno più e potranno viceversa essere visti come significativi esempi di quanto già
appreso nei tratti essenziali, che verrà per questa via ulteriormente consolidato.
Ciò dovrebbe garantire a ogni componente della classe di conseguire quel gradino di sufficiente comprensione del
sapere a partire dal quale potranno essere innestate (se è il caso e magari non proprio per tutti) le successive
complicazioni, quando l’analisi di dettaglio potrà divenire una cogente applicazione degli elementi di struttura, la cui
comprensione sarà ulteriormente rafforzata. Pure i momenti esercitativi, che in questa materia rinforzano le conoscenze
apprese e le consolidano nella dimostrazione del saper fare, dovranno essere in un primo momento centrati
sull’essenziale, inserendo solo nelle fasi successive e con gradualità le complicazioni e le deviazioni che si ritengono utili
per perfezionare la struttura e contemporaneamente consolidarla. In questo modo le difficoltà potranno rappresentare
uno stimolo e una sfida, anziché un motivo di resa.
Tali procedure didattiche richiedono certo l’impiego di lezioni frontali in aula, meglio se partecipate e discusse, ma
richiamano preferibilmente l’attivazione di metodologie e strumenti più flessibili: penso ad esempio alla ricerca guidata
attraverso la scoperta delle informazioni chiave attraverso navigazioni sul libro di testo o su altri supporti (per esempio
quotidiani, web, ecc.), il metodo dei casi e la produzione di nuove simulazioni aziendali con dati a scelta, il problem
solving, il brain storming, le esercitazioni con lavoro di gruppo.
Coerentemente con questa impostazione, anche gli interventi per il recupero e sostegno utilizzano metodologie e
strumenti diversificati, mirati a recuperare la motivazione e a rispondere ai diversi stili di apprendimento e alle concrete
difficoltà manifestate individualmente dagli studenti. Nelle ore curriculari l’attività di recupero e sostegno viene esercitata
in maniera continua e concomitante all’attività didattica normale, puntando al potenziamento delle abilità logiche e
metodologiche, che risultano trasversali rispetto agli argomenti vecchi e nuovi. Potranno poi essere organizzate attività
pomeridiane di recupero e di integrazione dell’attività curriculare, distribuendole nel corso dell’anno scolastico secondo le
49
necessità, prevalentemente dedicandole al lavoro esercitativo, per fornire la necessaria assistenza ai ragazzi in
preparazione alla prova scritta di maturità.
Dal punto di vista comportamentale-cognitivo, lo spazio che si dedica ai lavori di gruppo può consentire di sviluppare
quell’aspetto relazionale che è sempre più importante sia a scuola sia in azienda, dove le capacità individuali devono
costantemente essere esercitate in équipe e poco valgono senza la disponibilità al confronto e all’ascolto.
Le modalità di verifica scelte, infine, possono favorire il potenziamento delle capacità comunicative sia scritte sia orali.
Vorrei insistere sull’obiettivo della “modellizzazione”, che tanto peso riveste nella corretta produzione e interpretazione
dei documenti di impresa.
Con l’apprendimento dell’economia aziendale si possono efficacemente sviluppare le capacità di modellizzare e
rappresentare la realtà, di progettare e di pianificare, di elaborare strategie per controllare ed effettuare scelte.
In particolare occorre:





evitare che prevalgano aspetti meccanicistici o visioni frammentarie della disciplina che va, invece, affrontata con approccio sistemico, avendo cura di evidenziarne le relazioni logiche, la dimensione storica, i rapporti con le altre discipline;
accostarsi ai problemi in modo graduale e ciclico, così da garantire sin dall’inizio una significativa visione globale e,
successivamente, i necessari approfondimenti;
partire sempre dall’osservazione diretta dei fenomeni aziendali per coglierne la logica e le caratteristiche che saranno
poi sottoposte a successive generalizzazioni ed analisi;
tendere a presentare situazioni nelle quali attuare processi decisionali che tengano conto della elevata variabilità del
sistema economico-sociale;
sviluppare nello studente capacità rivolte all’analisi e alla valutazione delle complesse situazioni studiate.
Si tratta di imparare a riconoscere le regole, ossia gli algoritmi e le leggi di funzionamento presenti nei diversi problemi,
distinguendo ciò che rimane uguale (in quanto legato alla costanza delle relazioni logiche tra le grandezze) rispetto a ciò
che invece è diverso (in quanto legato alla variabilità contingente). Attraverso l’analisi del comportamento invariante
verranno poi individuate strutture logiche e costruiti modelli validi in più di una occasione, che possano essere utilmente
riutilizzati in contesti diversi e nuovi.
La ricerca didattica dovrà dunque orientarsi verso la costruzione di modelli che possano essere utilizzati in contesti
multipli e che siano dotati di idonee caratteristiche di flessibilità e adattabilità al fine di permettere quegli adattamenti
attraverso i quali ciascun candidato potrà differenziarsi ed esprimere le proprie personali rappresentazioni.
Un modello è un mediatore di difficoltà cognitive il quale, pur senza rinunciare ad adeguati connotati scientifici, porge gli
elementi di conoscenze, competenze e abilità attraverso un’interfaccia semplificata, adattissima per consentire anche ai
meno esperti di comprendere il fenomeno e di argomentarlo. La semplificazione contenuta nel modello non è fine a se
stessa, ma ha l’obiettivo strategico di privilegiare la visione d’insieme e lo sguardo integrale su un dato argomento,
concentrandosi sulla correttezza, coesione e congruità del sistema di dati, anche a costo di alcune riduzioni dei dettagli
che, in caso di necessità, potranno essere superate una volta compresi gli elementi di struttura.
Tra l’altro, non si deve credere che il riferimento a un modello limiti le possibilità del suo utilizzo ai soli casi in cui il
candidato sia libero di scegliere i dati, al fine di garantire che la scelta avvenga all’interno del campo delle ipotesi dotate
di plausibilità. Al contrario, anche quando egli sia vincolato ad alcune grandezze imposte dalla traccia e debba in parte
discostarsi dal modello o approfondirne alcune circostanze, comunque e a maggior ragione, esso rappresenterà per lui
un’utile traccia, foriera di continui suggerimenti e rimandi sul percorso da seguire.
Indico di seguito alcune metodologie concretamente applicabili per conseguire gli
obiettivi desiderati.
CONTENUTI – METODOLOGIE – ESPERIENZE EMOTIVE
 Organizzare i percorsi di lavoro in base a “strutture ad albero”, ricostruendo gli “arcipelaghi” conoscitivi e favorendo la navigazione attraverso le “parole chiave”
- Per garantire il quadro d’insieme
- Per attribuire maggior coerenza, omogeneità, integrazione ai diversi moduli
applicativi e sfruttare le loro sinergie
- Per favorire il “senso di orientamento” dello studente
Obiettivi
cognitivi
In ogni momento occorre garantire allo studente un’adeguata consapevolezza sul suo percorso di lavoro,
privilegiando lo sviluppo del suo senso di orientamento, riportare costantemente il particolare al generale,
l’esempio al quadro d’insieme, l’argomento specifico al processo generale, l’organo all’organismo, “il frutto
50
SAPERE
Obiettivi
operativi
all’albero al quale appartiene”.
Occorre inventare utili “reti logiche” nelle quali le difficoltà siano progressivamente dosate per fungere da
stimolo e non da motivo di resa.

-
SAPER FARE Occorre garantire allo
studente un maggior
senso di
orientamento
Garantire l’equilibrio tra gli aspetti contenutistici e gli aspetti didattici
(ridurre le “informazioni” e aumentare la “formazione”)
Ridurre il numero di approcci “modulari” e finalizzare i percorsi
Fornire meno dati, meno nozioni e più strumenti, più metodi, anche in base
al principio che nulla di applicativo può essere appreso con sicurezza e stabilità se si è privi degli strumenti di base
Evitare che il corso si riduca ad un mero “addestramento”
Il tempo dedicato all’aula e al lavoro a casa è un “costo” che comunque deve essere sostenuto: meglio
spenderlo, allora, nell’interiorizzazione di meno informazioni e più metodi. Ciò non vuol dire naturalmente
abbandonare del tutto l’approccio “modulare”, ma asservire quest’ultimo alla comprensione di ciò che si fa,
degli obiettivi che giustificano l’attivazione di quei contenuti, nella convinzione che nulla di applicativo può
essere appreso con sicurezza se si è privi degli strumenti di base dell’apprendimento.
Generalmente, mano a mano che si sale nelle classi del corso, si tende a rinunciare alla impostazione per
“obiettivi”, che forse è più complessa, in vista di un lavoro, che pare più semplice, centrato sui “contenuti”, sui
“moduli applicativi”. Con il rischio che l'archiviazione delle nozioni da parte degli studenti non avvenga nella
maniera ordinata, critica ed efficace che vorremmo, ma con modalità mnemoniche, disorganizzate, poco
flessibili.
Qualcuno sosterrà che gli studenti dei nostri corsi sono troppo grandi per continuare a lavorare sulle “abilità
di base”. Credo invece che siano troppo grandi per poterne fare a meno.
 Insegnare ad imparare
Favorire (premiare):
Obiettivi
- La flessibilità della preparazione dello studente
educativi
- L’attitudine all’ascolto, alla discussione e al pensiero “divergente”
- La curiosità nei confronti di modalità e linguaggi diversi rispetto a quelli già
SAPER
acquisiti
ESSERE
- L’abitudine/disponibilità all’utilizzo di metodi anche differenti per ottenere le
E DIVENTARE
stesse soluzioni o soluzioni equivalenti
Puntare a un giusto equilibrio tra ripetizione/imitazione ed intuizione/invenzione
Obiettivi
viene rimproverata agli studenti (sia in sede di esame di maturità, poi nei primi contatti con il mondo
metacognitivi Spesso
del lavoro e delle professioni) la mancanza di “capacità operative” immediatamente spendibili. Che è poi
SAPER
APPRENDER
E
l’incapacità di piegare "ciò che si sa" a servire momenti di applicazione sempre differenti, in un continuo
processo di modificazione degli ambienti di studio e di lavoro, dove un solo "bene" non soffre di
obsolescenza o di inadeguatezza: la flessibilità della propria intelligenza, le sue caratteristiche di intuizione
ed emulazione.
E, considerato che questa qualità dovrà essere prevalentemente esercitata in situazioni di gruppo, essa non
dovrà esprimersi soltanto in termini di comprensione di nuovi contenuti, quanto soprattutto in termini
relazionali, di disponibilità all’ascolto di voci differenti, di curiosità per approcci logici diversi, di concreta
predisposizione all’apprendimento.
Occorre garantire allo
studente una maggior Non è sufficiente, allora, interrogarsi soltanto su quali cose fare e sul perchè farle. Il punto essenziale, in
prospettiva, è quello di insegnare ad apprendere meglio.
propensione
all’ascolto
Per meglio approfondire, si consideri il seguente contributo.
2
2
Gian Carlo Bondi, “SPECIALE: IMPARIAMO AD APPRENDERE. Nuove frontiere didattiche: un’esperienza di formazione a
distanza. L’utilizzo interattivo di un sito web in Economia aziendale”, Eserciziario Le Monnier a.sc. 2002-03, 2°quadrimestre (p. 23).
51
3 - MEZZI, STRUMENTI, SPAZI (5-6)
Lo strumento generalmente utilizzato è stato il libro di testo in adozione.
Quando ritenuto utile sono stati impiegati strumenti diversi, più flessibili e finalizzati, quali:
52

Mappe, percorsi strutturati, schede di lavoro e di sistematizzazione
 Appunti di approfondimento
 Letture di articoli da quotidiani, riviste e siti web (es. Vecchio Eserciziario e Temi Le Monnier, Rivista Tramontana, Eserciziario Tramontana, Rivista Paramond Scuola DUEMILA su cd rom, siti Pianeta scuola, Paramond, Scuola & azienda, ecc.)
 Sistema integrato di proiezione di testi e immagini
 Navigazioni sul web
4 - OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI
 La situazione della classe, in ingresso
Sono stati utilizzati diversi strumenti per la raccolta di informazioni sulla classe, indirizzati sia alla verifica del
possesso dei pre-requisiti collegati al programma di studi della quarta classe, sia all’esame delle nozioni
preliminari della classe quinta.
In merito ai contenuti del quarto anno ho proposto una serie di attività riferite all’analisi del Bilancio di
un’impresa, intense anche come propedeutiche per lo studio, nella classe quinta, delle condizioni di affidabilità
in sede di richiesta di un finanziamento bancario.
Tali attività, che hanno consentito, dunque, sia di ripassare alcuni elementi salienti del programma del quarto
anno che di anticipare alcune importanti informazioni del quinto, trovano concretezza nella prima prova
sommativa scritta.
In sede di rilevazione dei livelli di partenza, in generale, dai controlli effettuati, è emerso che:






l’interesse e la partecipazione in classe sono generalmente attive e continuative
l’impegno nel lavoro domestico è disomogeneo, ma comunque generalmente sostenuto
la conoscenza dei contenuti è abbastanza omogenea
le abilità di applicazione risultano, nel complesso, sufficienti; alcuni alunni mostrano però difficoltà
a utilizzare regole e principi in contesti nuovi, non ripetitivi
un gruppo di ragazzi non riesce a misurarsi con obiettivi di pensiero divergente
in alcuni casi le abilità espositive non risultano soddisfacenti: la comunicazione orale è approssimativa, poco ordinata e povera di lessico
 La situazione della classe, in uscita
STANDARD MINIMI IN TERMINI DI CONOSCENZE E DI ABILITA’
STANDARD MINIMI DI APPRENDIMENTO IN TERMINI DI SAPERE E DI SAPER FARE, DA RAGGIUNGERE AL TERMINE DELL’ANNO
SCOLASTICO
Al termine dell’anno scolastico l’alunno deve:
sapere
 padroneggiare gli strumenti per il controllo della gestione
53
 avere una visione sistemica dell’attività tipica di una banca e consapevolezza

della tipicità di un’azienda di erogazione rispetto a quella di produzione
conoscere (macroargomenti):
- la gestione delle aziende pubbliche
- la gestione caratteristica delle aziende di credito
- la gestione caratteristica di alcune aziende del settore terziario: turismo, assicurativo, trasporto
saper fare




saper rielaborare, analizzare e interpretare il bilancio d’esercizio
saper analizzare i caratteri strutturali fondamentali delle aziende nei vari settori
economici
saper interpretare con sufficiente coerenza dinamiche aziendali
saper documentare in modo ordinato e completo la sequenza logica dei propri
elaborati scritti e orali.
Pur se non mancano, come sempre, ragazzi più deboli e punte di eccellenza, la classe è
caratterizzata da un gruppo di alunni dotato di discreta omogeneità sia sotto il profilo dell’affiatamento
che dal punto di vista dei comportamenti, delle capacità, dell’impegno e del rendimento.
Gli standard minimi di apprendimento in termini di sapere e di saper fare previsti inizialmente
sono stati raggiunti da tutti i componenti della classe.
OBIETTIVI COMPORTAMENTALI E COGNITIVI
OBIETTIVI TRASVERSALI, COGNITIVI E COMPORTAMENTALI; RUOLO DELLA DISCIPLINA NEL LORO RAGGIUNGIMENTO
In tema di Obiettivi Trasversali si fa riferimento alla Scheda di
Programmazione delle attività educative e didattiche approvata nel
Cdc del 22 novembre 2013, nella quale si fissano gli obiettivi
comportamentali e cognitivi comuni nonché le strategie per il loro
conseguimento.
La “scheda di programmazione” completa è depositata in segreteria, a
disposizione per eventuali consultazioni.
La disciplina dovrebbe tendere a far acquisire agli allievi i seguenti obiettivi
trasversali, cognitivi e comportamentali:
1.
2.
3.
4.
5.
Acquisizione di un metodo di studio efficace
Acquisizione di opportune conoscenze disciplinari
Sviluppo delle capacità logiche
Comunicazione efficace
Flessibilità e capacità di lavorare in gruppi
OBIETTIVI COMPORTAMENTALI
54
La classe, in generale, è sempre apparsa ben disposta ad accogliere la materia, spesso anche con
impegno sostenuto e robusta attenzione, pur se partecipando raramente in qualità di protagonista. In
altre parole, ho visto raramente negli occhi dei ragazzi e delle ragazze di questa classe la scintilla del
coinvolgimento affettivo salvo nell’ultima parte di quest’ultimo anno.
E’ bene comunque ricordare che, pur se non sono mancate difficoltà da parte di alcuni a comprendere
definitivamente i meccanismi della materia o a conquistare una modalità di apprendimento meno
mnemonica e più ragionata, diversi studenti hanno spesso raggiunto livelli di attenzione e
comprensione ragguardevoli. Tale ultima circostanza, unita all’attenzione particolare che ho
assegnato all’impostazione metodologica, avrà di certo una ricaduta positiva sugli esiti delle prove
d’esame, pure se le stesse non riguarderanno specificamente questa materia.
In generale, dai controlli effettuati, sono emersi:

un interesse e una partecipazione in classe molto costante e continuativa

un impegno nel lavoro domestico non sempre omogeneo, per diversi alunni positivamente sostenuto, per alcuni un po’ debole e non stabile; per questi ultimi, quando la frammentarietà dello studio a casa si associava alle difficoltà di comprensione, la ricaduta negativa sul profitto risultava
inevitabile

una conoscenza dei contenuti abbastanza omogenea, salvo alcuni casi

abilità di applicazione, nel complesso, sufficienti; alcuni alunni mostrano però difficoltà a utilizzare
regole e principi in contesti nuovi, non ripetitivi e un gruppo di ragazzi non riesce a misurarsi con
obiettivi di pensiero divergente

abilità espositive che in alcuni casi non risultano soddisfacenti: la comunicazione orale è approssimativa, poco ordinata e povera di lessico
Nella classe non mancano certo interessi e atteggiamenti differenziati, che ho tentato di mantenere
coesi cercando l’alchimia di una costante serietà unita alla massima disponibilità, con la forza
dell’esempio, dell’impegno, della ricerca di risultati.
 In generale gli alunni si sono mostrati, pur se a diversi gradi, disponibili e attenti nella partecipazione al lavoro didattico, che è stata a volte anche vivace e attiva, grazie alla presenza di alcuni
studenti davvero interessati. L’energico coinvolgimento alle lezioni, pur se disomogeneo e,
come si è detto, non per tutti assistito da una attenta rielaborazione domestica, ha consentito a
diversi ragazzi di cogliere alcuni importanti obiettivi cognitivi sin da primo quadrimestre.
 L’impegno nel lavoro domestico è stato disomogeneo, in alcuni casi costante e volenteroso,
nonché foriero di buoni passi in avanti. Lo studio non sempre è stato per tutti all’altezza dei
compiti, con conseguente ricaduta negativa sul profitto di alcuni studenti e conseguente assegnazione del debito formativo. Da segnalare alcuni studenti che hanno colto punte di eccellenza.
 Solo pochi passi in avanti sono stati fatti sul piano della “flessibilità”, dell’autonomia e della capacità di ascolto: il segno, non proprio brillante, di tali indicatori lancia una sfida ai docenti dei
prossimi anni.
OBIETTIVI COGNITIVI
Il profilo cognitivo della classe risulta omogeneamente collocato verso risultati molto positivi.
L’itinerario in termini di prestazioni di tipo cognitivo compiuto dalla parte della classe che ha rispettato
i termini del contratto didattico appare molto soddisfacente, così come si evince anche dai risultati
termini di profitto davvero eccellenti ottenuti dalla stragrande maggioranza dei componenti della
classe. Si ritiene che quegli studenti abbiano appreso i concetti fondamentali della materia, capito il
significato dei vari contenuti studiati e acquisito le abilità pratiche necessarie a risolvere i problemi
specifici della disciplina applicando gli strumenti a disposizione, elementi che fanno ben sperare in
vista del loro futuro professionale.
55
Occorre ricordare che nel corso degli studi molti alunni hanno migliorato le capacità di comprensione
nonché le competenze comunicative/espositive scritte e orali, migliorato il metodo di studio, le abilità
di applicazione, le capacità di utilizzare regole e principi in contesti nuovi, non ripetitivi, misurandosi
sempre meglio con obiettivi di pensiero divergente.
Tutti generalmente riescono oggi a produrre correttamente ciò che viene loro richiesto in termini
strutturati e guidati. Molti tra loro riescono anche a produrre rielaborazioni e collegamenti da contesti noti a contesti ignoti all’interno di un campo circoscritto e definito e diversi riescono a selezionare autonomamente informazioni chiave in ambiti non ben circoscritti o definiti o utilizzare regole e
principi in situazioni nuove, non ripetitive o misurarsi con obiettivi di pensiero divergente, o a dar
vita a un’apprezzabile rielaborazione dei contenuti studiati attraverso apporti anche personali.
Le modalità espressive sono comunque migliorate per la maggior parte degli alunni, tra i quali diversi paiono in grado di esporre i contenuti con un taglio efficace e personale.
L’attitudine a lavorare in gruppo su obiettivi modulari si è sviluppata positivamente per tutti gli studenti, parallelamente alla loro crescita individuale e al miglioramento delle capacità di ascolto e
confronto. L’attività a gruppi in classe finalizzata a produrre materiale, idee, stimoli per la discussione, è sempre stata accettata favorevolmente, con interesse e serietà, nonché esiti positivi.
VALUTAZIONI
A tutt’oggi, in merito alla "qualità" della preparazione e sotto il profilo delle
modalità di assimilazione individuali, nonché in tema di stretta valutazione, il
giudizio deve essere articolato e non può riferirsi alla classe in generale, pur se
consideriamo i tratti di significativa omogeneità di cui si è detto.
 Per undici alunni (circa il 70%), quelli che più attivamente hanno trovato coinvolgimento nel lavoro scolastico e che hanno conseguito un profitto dall’otto in
su, la preparazione, pur con le differenze del caso e in gradi diversi, appare
completa e omogeneamente assimilata, in alcuni casi anche orientata criticamente verso la comprensione degli scopi, dei percorsi e degli obiettivi dell'esperienza compiuta, nonché della sua complessità. La presenza di tutti questi elementi non può che lasciarmi soddisfatto, anche perché trattasi di abilità, queste
ultime, che possono svilupparsi soltanto se l'impegno e la partecipazione si mostrano saldi, tenaci, duraturi nel tempo, proporzionali al carico di studio e agli
adempimenti richiesti, e se il metodo con il quale lo studente realizza l'apprendimento, sia durante l'attività di classe sia con l'impegno domestico, si presenta
efficacemente elaborativo e organizzato.
 Per i cinque alunni rimanenti, con valutazione attestata dal sei al sette abbondante, la preparazione risulta non del tutto organica o a tratti un po' fram56
mentaria, ciò che in soli due casi ha limitato i risultati al minimo indispensabile
per conseguire la sufficienza.
57
SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE
Indirizzo
ERICA
Docente
Prof. Eli Cavallini
Disciplina
Storia dell’Arte
Testo in uso
Lezioni di Arte 3. Dal Neoclassicismo all’Arte Contemporanea.
Altri strumenti Proiezione di riproduzioni di dipinti in formato digitale
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Programma svolto:
Neoclassicismo
Inquadramento storico culturale
David
Canova
Proiezione e commento di numerose opere degli artisti.
Romanticismo
Inquadramento storico culturale
Il concetto di Sublime
Le varianti nazionali:
Germania (Friedrich)
Gran Bretagna (Turner, Constable)
Francia (Gericault, Delacroix)
Proiezione e commento di numerose opere degli artisti.
Realismo
Inquadramento storico culturale
La scuola di Barbizon
Proiezione e commento di opere varie, in particolare di Millet
Courbet
Proiezione e commento di opere
I Macchiaioli (poetiche e stile)
Proiezione e commento di opere di Fattori.
Impressionismo
Inquadramento storico culturale
Poetiche, stile, tecniche
Proiezione e commento di numerose opere di Monet, Renoir, Manet
Postimpressionismo
Inquadramento storico culturale
La “galassia” postimpressionista: artisti, stili, derivazioni, sviluppi successivi ed influenze sull’arte del ‘900
Seurat e Signac
Van Gogh
Gauguin
Cezanne
Proiezione e commento di numerose opere degli artisti.
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Al momento della redazione di questo documento (2 maggio) sono stati sviluppati gli argomenti elencati fino a
questo punto. Mi propongo di svolgere la parte relativa al Novecento da ora al termine delle lezioni, sviluppata
in forma sintetica, accennando alle principali correnti novecentesche: Avanguardie Storiche, Informale, Pop
Art, Iperrealismo, Land Art, con l’ausilio della proiezione commentata di opere ad esse appartenenti.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
59
I metodi d’insegnamento prevalenti sono stati la lezione frontale e la lezione realizzata con l’ausilio di
proiezione di immagini seguita da lavoro di analisi e discussione collettiva.
Il recupero, è stato fatto in itinere, limitatamente alle lievi lacune rilevate, concentrandosi in particolar modo
sull’approccio all’analisi di un’opera d’arte e su un metodo di studio che razionalizzasse, ordinandoli, i
molteplici aspetti della produzione artistica.
Oltre al libro di testo ci si è serviti di un gran numero di immagini digitali che sono state messe a disposizione
degli studenti della classe.
Il tempo disponibile per lo svolgimento del programma è stato molto limitato, oltre che dal numero
di ore a disposizione della materia, anche da una serie di attività ed iniziative che, sebbene
utilissime, hanno inevitabilmente sottratto tempo alla disciplina (viaggi, informazioni sulle scelte di
studio future, attività integrative, eccetera).
Prof. Eli Cavallini
60
SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE
CLASSE QUINTA sez. D .
Indirizzo: E.R.I.C.A.
Docente: Pietro Michelangelo Criniti .
Disciplina: Educazione fisica.
Testi in uso: “ Corpo libero”. Casa Editrice Marietti Scuola (testo consigliato).
Altri strumenti o sussidi: video,fotocopie
61
1 – Prospetto riassuntivo disciplinare delle attività educative e didattiche svolte.
DISCIPLINA: Educazione fisica.
Contenuti
1) Test di controllo delle qualità fisiche di base.
Tempi
Prove di verifica
utilizzate
Durante
Resistenza, forza, reattività
l’anno dopo la ed elevazione.
fase di
Valutazione tramite tabelle di
riscaldamento riferimento.
.
2) Esercizi a carico naturale e con sovraccarico
Tutto l’anno
-Osservazione diretta,e
correzioni in itinere.
.
3) Esercizi di mobilizzazione, destrezza, equilibrio.
Tutto l’anno. -Osservazione diretta, e
correzioni in itinere.
4) Giochi di squadra:
Pallavolo, basket, pallamano, hit ball, tennis tavolo. Tutto l’anno. -Osservazione diretta, e
correzioni in itinere.
5) Allenamento alla resistenza.
6) Allenamento alla velocità,esercizi individuali e a
coppie.
Tutto l’anno -Osservazione diretta, e
correzioni in itinere.
Tutto l’anno. -Osservazione diretta, e
correzioni in itinere.
62
2 – METODOLOGIA.
La metodologia utilizzata ha previsto momenti di lavoro individuale e collettivo mirando a
consolidare le qualità di base acquisite.
E’ stato avvantaggiato il metodo globale.
Sono state utilizzate progressioni ben precise per quanto riguarda la gradualità degli sforzi.
E’ stato utilizzato il linguaggio tecnico specifico.
3 - MEZZI,STRUMENTI, SPAZI .
Palestra, piccoli e grandi attrezzi.
4 - OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI
Il lavoro svolto è stato produttivo.
Si rileva, per i più, un’evoluzione positiva sia nella preparazione fisica sia nel gioco organizzato.
I rapporti interpersonali sono stati buoni.
La classe ha dimostrato correttezza, educazione e disponibilità, riuscendo a creare un clima di
lavoro tranquillo e sereno.
Differenti sono i risultati ottenuti: alcuni alunni, dotati di discrete attitudini, hanno lavorato in modo
costante raggiungendo una preparazione soddisfacente. Altri, grazie all’impegno, sono
progressivamente migliorati sia nella preparazione fisica sia nel gioco di squadra. Pochi alunni ,
data la scarsa predisposizione verso l’impegno fisico, hanno faticato per raggiungere adeguati
risultati.
5 - CONSIDERAZIONI PARTICOLARI
Per quanto riguarda la valutazione, si specifica, che è stata attuata attraverso:
1) L’osservazione diretta durante lo svolgimento delle unità didattiche ( con particolare attenzione
al comportamento e all’atteggiamento nei confronti della vita scolastica, al ritmo di apprendimento, alle capacità evidenziate, ai progressi ottenuti e alle difficoltà incontrate);
2) Tramite il rilevamento di dati oggettivi come tempi e misure.
63
SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE
CLASSE QUINTA SEZ.D
Indirizzo: TECNICO
Docente: MASOCH PAOLA
Disciplina: RELIGIONE
Testi in uso: PER IL MONDO CHE VOGLIAMO Adelmo Bibiani - Maria Paola Cocchi Ed.
SEI
Altri strumenti o sussidi: testi in possesso dell’insegnante, testi di canzoni,
quotidiani
64
1 – PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE
DISCIPLINA:RELIGIONE
Contenuti
(1)
I DIECI COMANDAMENTI
( Esodo 20,2-17)
Codice di Hammurabi
“Non fa Male Credere” G.Gaber
Io sono il Signore Dio tuo
-parole di libertà e fedeltà
-un pantheon di idoli
Non nominare il nome di Dio
-Dio è con noi
-Uccidere nel nome di Dio
Ricordati di santificare le feste
-non tradire la domenica
-la domenica tra lavoro e consumo
Onora il padre e la madre
-ti hanno dato la vita
-senza figli non c’è futuro
-la famiglia oggi
Non uccidere
-non crescete, non moltiplicatevi
-la vita dell’uomo è sacra
Non commettere adulterio
-la sacralità del corpo
la valorizzazione della sessualità
Non rubare
-un mondo di mani pulite
-dallo scippo della borsetta ai “paradisi artificiali”
Non dire falsa testimonianza
-la verità vi farà liberi
-“l'oste, il vino, l'acqua” E.Biagi
Non desiderare la donna d'altri
-l’adulterio del cuore
-”un tram che si chiama desiderio”
Non desiderare la roba d'altri
-sono avidi di campi e case
-sono io il pubblicitario che inquina l'universo
Immaginiamo un mondo che...
Tempi
(2)
Primo
quadrimestre
Secondo
quadrimestre
65
2 – METODOLOGIA
- Viene utilizzata la lezione frontale seguita dalla discussione all’interno del gruppo
classe
3 - MEZZI, STRUMENTI, SPAZI
- Sono stati usati maggiormente testi in possesso dell’insegnante, articoli di giornale o
canzoni
4 - OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI
- Sono stati raggiunti tutti gli obiettivi previsti nella programmazione iniziale, anche
quest’anno gli alunni hanno dimostrato, generalmente, un buon interesse; la
discussione e la partecipazione sono state positive. Si ritiene che il risultato sia, nel
complesso, buono.
66
C. SCHEDA RELATIVA ALL’ESPERIENZA DI STAGE
ESPERIENZA DI STAGE DELLA CLASSE QUARTA
Al progetto “Stage”, inserito nel Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto, hanno
partecipato tutti gli alunni .
Le finalità principali del progetto sono state:
1. Attivare nella scuola concreti momenti di ricerca interdisciplinare a valenza pedagogica e formativa basati sull'esperienza educativa del lavoro.
2. Creare momenti di scambio tra realtà scolastica e quella professionale, tra mondo
della formazione e mondo del lavoro
3. Permettere agli allievi di incontrare la realtà lavorativa che può essere sperimentata
direttamente (formazione in situazione) e in modo privilegiato utilizzando i contesti
aziendali come elementi e risorse integrativi per il processo di apprendimento,
4. Favorire nei partecipanti il processo di presa di coscienza di sé attraverso un’esperienza che crea l’occasione per stimolare una riflessione sulle capacità, sui propri
punti di forza e di debolezza in rapporto con le possibilità professionali offerte dal
territorio.
5. Far conoscere e far comprendere la realtà socio-economica, le opportunità formative, professionali e occupazionali, sviluppando rappresentazioni del lavoro efficaci e
realistiche;
6. Individuare spazi, settori e modalità di diretto interesse lavorativo, indipendentemente dal fatto che, al termine del percorso scolastico intrapreso, intendano proseguire con gli studi universitari, o cercare un inserimento lavorativo
7. Rafforzare l’autostima e la capacità di riconoscere e valorizzare le proprie risorse,
interessi e motivazioni allo scopo di costruire il progetto personale di scelta;
8. Arricchire il proprio bagaglio culturale e incrementare apertura e flessibilità mentali;
9. Incrementare la capacità di interpretare e correlare i fattori in gioco nei processi di
scelta professionale: le variabili personali, le influenze socio-culturali, le caratteristiche del contesto, i cambiamenti in atto nel raccordo scuola - formazione professionale - lavoro;
10. Sviluppare abilità per fronteggiare positivamente le situazioni di transizione all’interno della formazione e dalla formazione al lavoro, attraverso la promozione di atteggiamenti flessibili e di strategie di azione adeguate.
Il progetto è stato realizzato in 2 fasi:
 fase di preparazione in classe (8 ore) con attività teoriche e pratiche relative ai
seguenti argomenti:
 il curriculum vitae
 il colloquio di lavoro
 la ricerca attiva del lavoro
 esperienza diretta in azienda, durata 2 settimane
67
Al termine della partecipazione a tale esperienza gli alunni dovranno essere in
grado di :
-
Sperimentarsi e sperimentare un primo approccio alla realtà lavorativa riflettendo anche
sulla corrispondenza con la formazione erogata a scuola (obiettivo
conoscitivo/orientativo);
Valorizzare le proprie risorse per affrontare e gestire una situazione complessa e
stressante come quella del primo inserimento lavorativo;
Sviluppare autonomia nell’organizzazione del proprio lavoro;
Iniziare a riconoscere le differenti tipologie di impresa e servizi presenti sul territorio sia
dal punto di vista organizzativo che dal punto di vista produttivo;
Iniziare a sviluppare una propria storia formativa e lavorativa cominciando a costruirsi
un progetto individuale;
Apprendere ad integrare le conoscenze acquisite a scuola con quelle richieste nel corso
dello stage e sviluppare una maggiore motivazione ad uno studio qualitativamente
elevato e basato su esigenze concretamente riscontrate
SCHEDA RELATIVA ALL’ESPERIENZA DI STAGE LAVORATIVO INTERNAZIONALE
Progetto: Dal Cimone alla Costa Azzurra: quando l’ambiente diventa risorsa turistica.
Finanziato dalla Camera di Commercio di Modena
Periodo di svolgimento: 13-28 luglio 2013
Il progetto, inserito nel Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto, era articolato come segue:
 Stage lavorativo di 2 settimane a Cannes seguendo un percorso;

Rendicontazione dell’attività.
A questa esperienza ha partecipato l'alunna Marianna Segreto.
Nella pagina seguente il prospetto delle valutazioni dello stage:
68
69
D. SCHEDE RELATIVE ALLA SIMULAZIONE DELLA PRIMA,
SECONDA E TERZA PROVA – GRIGLIE DI VALUTAZIONE
SIMULAZIONI PRIMA PROVA:
Prima simulazione svolta il 24/3/2014. (Testo allegato)
Seconda simulazione svolta il 9/5/2014. (Testo allegato)
Griglie di correzione utilizzate allegate.
SIMULAZIONI SECONDA PROVA:
Prima simulazione svolta il 2/4/2014.
Seconda simulazione prevista per il 3/6/2014.
Come testo delle simulazioni sono state utilizzate prove d'esame degli anni precedenti. E'
stato consentito l'uso sia del dizionario monolingue che di quello bilingue.
Griglie di correzione utilizzate allegate.
SIMULAZIONI TERZA PROVA:
Prima simulazione svolta il 14/2/2014.
Seconda simulazione prevista per il 21/5/2014.
Le prove svolte, di carattere interdisciplinare, hanno coinvolto non più di 4 materie.
TIPOLOGIA SPERIMENTATA:
Tipologia B: Quesiti a risposta singola.
Totale quesiti: 10 (3 per le discipline linguistiche, 2 per le altre)
Griglie di correzione utilizzate allegate.
Il Consiglio di Classe ha scelto di esercitare gli studenti su questa tipologia, in quanto
consente di verificare con maggiore puntualità la consistenza della preparazione acquisita
e le competenze espositive, permette inoltre di testare la conoscenza dei contenuti, la
capacità di approfondimento, di collegamento e di valutazione dei contenuti stessi.
La simulazioni sono state effettuate con un tempo di 3 ore.
Per le lingue straniere è stato consentito l'uso sia del dizionario monolingue che di quello
bilingue.
SIMULAZIONE COLLOQUIO:
Non è stato possibile effettuarlo. Il Consiglio di Classe ritiene però opportuno allegare una
griglia di valutazione concordata fra i docenti.
70
Esame di stato 2013/2014
Griglia di valutazione
Terza prova
Candidato………………………………………
Punteggio Contenuto
1
2-4
5-6
7-8
9
10
11 - 13
14 - 15
Forma
Non ha risposto
Prova decisamente lacunosa
Totalmente incomprensibile, numerosi e
gravi errori
Confusa e poco comprensibile, gravi
Fortemente incompleto
errori
Non sempre comprensibile, alcuni gravi
Prova incompleta
errori
Prova parziale e limitata
Elementare non sempre chiara
Prova essenziale, poco elaborata Incerta, ma comprensibile, lievi errori
Contenuto appropriato,
rielaborazione ancora
Scorrevole, ma non sempre corretta
superficiale
Esauriente, pertinente,
Scorrevole e corretta
rielaborato
Punteggio ottenuto……………
71
PRIMA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
DISCIPLINA:MATEMATICA
1)Spiega quali metodi puoi usare per trovare i massimi e/o i minimi liberi di una funzione in due variabili
(max 8 righe).
2)Devi rinnovare un impianto industriale e hai la possibilita‘ di scegliere fra tre alternative che hanno però
durata diversa, come ti comporti? Quali possibilità puoi sfruttare? (max 8 righe).
DISCIPLINA: STORIA DELL’ARTE
1. Delineate brevemente i concetti fondamentali dell’arte neoclassica.
2. Riassumete i tratti salienti della personalità artistica di Jacques-Louis David.
DISCIPLINA: FRANCESE
1.Précisez comment l’alcool détermine la vie de Coupeau et Gervaise dans le roman « L’ Assommoir ».
(max 8 righe)
2 .Expliquez pourquoi Gervaise, protagoniste de « L’Assommoir » et Emma, héroïne de « Madame
Bovary », peuvent être considérées des figures qui ont éprouvé la solitude dans leur vie. (max 8 righe)
3 .Emma Bovary a un rêve, Gervaise Macquart a un idéal, parlez-en et mettez en évidence les différences.
(max 8 righe)
DISCIPLINA: INGLESE
1.
Outline the social and historical context of the Romantic Age. (max 8 righe)
2.
Explain the concept of Victorian Compromise. (max 8 righe)
3.
Illustrate the main themes of Whitman’s Song of Myself part 1 and part 2. (max 8 righe)
72
ORIENTAMENTI CONCORDATI PER LA VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
TIPOLOGIA A: ANALISI DEL TESTO
COMPETENZE LINGUISTICHE (fino a 6 punti)
Correttezza ortografica
(max 2 punti)
Buona
(2)
Sufficiente (errori di ortografia non gravi)
(1.5)
Insufficiente (errori ripetuti di ortografia)
(1)
(max 2 punti)
Correttezza sintattica
Buona
Sufficiente (errori di sintassi non gravi)
Insufficiente (errori di sintassi ripetuti)
Correttezza lessicale
(max 2 punti)
Buona proprietà di linguaggio e lessico
adeguato alla tipologia testuale
Sufficiente proprietà di linguaggio e
corretto uso del lessico
Insufficiente proprietà di linguaggio e
lessico molto povero o non adeguato alla tipologia testuale
CONOSCENZE E COMPETENZE TESTUALI (fino a 7 punti)
Comprensione
(max 1 punti)
Comprensione corretta del brano
(max 3 punti)
Analisi
Analisi testuale completa e approfondita
Analisi testuale sufficiente
Analisi testuale in cui manchino o siano
svolti in modo inadeguato punti della traccia
Approfondimento
(max 3 punti)
Capacità di contestualizzare il brano e di
collegarlo ad altri testi in modo chiaro e efficace
Approfondimento sufficientemente sviluppato
Mancanza di approfondimento o
difficoltà a contestualizzare il testo
CAPACITA’ CRITICHE ED ESPRESSIVE (fino a 2 punti)
Capacità di riflessione critica e di Sintesi personale
Efficacia comunicativa
(2)
(1.5)
(1)
(2)
(1.5)
(1)
(da 0 a 1)
(3)
(2)
(1)
(3)
(2)
(1)
(da 0 a 1)
(da 0 a 1)
PUNTEGGIO COMPLESSIVO …../15
73
COMPETENZE LINGUISTICHE (fino a 6 punti)
Correttezza ortografica
(max 2 punti)
Buona
Sufficiente (alcuni errori di ortografia)
Insufficiente (diversi errori di ortografia)
Correttezza sintattica
(max 2 punti)
Buona
Sufficiente (errori di sintassi non gravi)
Insufficiente (errori di sintassi)
Correttezza lessicale
(max 2 punti)
Buona proprietà di linguaggio, lessico
ampio e adeguato alla tipologia testuale
Sufficiente proprietà di linguaggio e
corretto uso del lessico
Insufficiente proprietà di linguaggio e
lessico ristretto o non adeguato alla
tipologia testuale
(2)
(1.5)
(1)
(2)
(1.5)
(1)
(2)
(1.5)
(1)
CONOSCENZE E COMPETENZE TESTUALI (fino a 7 punti)
Aderenza alla traccia
(da 0 a 2)
Approfondimento dell’argomento
in base alle proprie conoscenze
(da 0 a 2)
Utilizzo del materiale documentario
(da 0 a 1)
Pertinenza della tipologia testuale
(da 0 a 1)
Capacità espositiva e/o argomentativa
(da 0 a 1)
CAPACITA’ CRITICHE ED ESPRESSIVE (fino a 2 punti)
Capacità di riflessione critica e di
Sintesi personale
(da 0 a 1)
Efficacia comunicativa
(da 0 a 1)
PUNTEGGIO COMPLESSIVO …../15
74
ORIENTAMENTI CONCORDATI PER LA VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
TIPOLOGIA C/D
COMPETENZE LINGUISTICHE (fino a 6 punti)
Correttezza ortografica
(max 2 punti)
Buona
(2)
Sufficiente (errori di ortografia non gravi)
(1.5)
Insufficiente (errori ripetuti di ortografia)
(1)
(max 2 punti)
Correttezza sintattica
Buona
Sufficiente (errori di sintassi non gravi)
Insufficiente (errori di sintassi ripetuti)
Correttezza lessicale
(max 2 punti)
Buona proprietà di linguaggio e lessico
adeguato alla tipologia testuale
Sufficiente proprietà di linguaggio e
corretto uso del lessico
Insufficiente proprietà di linguaggio e
lessico molto povero o non adeguato alla
tipologia testuale
(2)
(1.5)
(1)
(2)
(1.5)
(1)
CONOSCENZE E COMPETENZE TESTUALI (fino a 7 punti)
Conoscenza dell’argomento (max 4 punti)
Sviluppo di tutti i punti della traccia
con ricchezza e precisione di riferimenti (Tip. C)
(4)
Sviluppo di tutti i punti della traccia
con ricchezza di riferimenti (Tip. D)
(4)
Sviluppo di tutti i punti con sufficienti conoscenze (3)
Povertà di contenuti o conoscenze sommarie
(2)
Parti del tema fuori traccia o sviluppo
parziale dei punti della traccia
(1)
Organizzazione del testo
(max 3 punti)
Articolazione coerente (Tip. C)
(3)
Argomentazione coerente e strutturata (Tip. D)
(3)
Organizzazione sufficiente del testo
(2)
Scarsa articolazione del testo
(1)
CAPACITA’ CRITICHE ED ESPRESSIVE (fino a 2 punti)
Capacità di riflessione critica e di Sintesi personale (da 0 a 1)
Efficacia comunicativa
(da 0 a 1)
75
ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA
SUPERIORE
SIMULAZIONE PRIMA PROVA DI ITALIANO
Svolgila prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui preposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Mario Luzi, Gli uomini o la loro maschera, in Per il battesimo dei nostri frammenti, 1985
Gli uomini o la loro maschera
quando per un segnale incomprensibile
lì nella brulicante commedia l'azione s'interrompe
e muta, a un tratto, il gioco delle parti
eccoli
che impietosamente
sorpresi da quel vuoto
e in esso da un fulmineo coagulo
ciascuno dalla sua malcerta verità risaltano
ancora più goffi,
spiccano ancora più fatui
in quella neutra desolata lacca, tutti,
coloro che si appisolano
nella loro grandezza presunta o fìnta
e gli altri che vociferano
e pestano concitate nullità, tutti,
tutti ugualmente...
ma non è
questo il tralucere
improvviso dell'inferno,
non è la morte, questa, è la semina,
solo così rigermogliano
e sono riconquistati al movimento,
al fuoco, all'eterna metamorfosi.
5
10
15
20
25
v. 13 lacca = avvallamento, fossa, costa dirupala del monte, termine usato da Dante, Inferno.
Mario Luzi (1914-2005) non ha scritto solo poesie; e stato anche autore di teatro, saggista e traduttore. Numerose le sue raccolte
poetiche, dalla prima La barca del 1935 a Onore del vero (1957), a Nel Magma (1963), fino a Viaggio terrestre e celeste di
Simone Martini (1994) e all'ultima Dottrina dell'estremo principiante (2004). Dopo un primo periodo di adesione all'Ermetismo,
movimento del quale fu uno degli esponenti più importanti, si aprì ad una poesia tessuta con un linguaggio più vicino al parlato
comune e all'attenzione alla vita quotidiana. Fu candidato al Premio Nobel per sette volte ma non ottenne mai questo
riconoscimento
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1. Comprensione del testo
Dopo un'attenta lettura, riassumi il contenuto del testo.
2. Analisi del testo
I versi 1, 3 e 5 presentano come parole finali di verso «maschera», «commedia», «gioco delle parti».
Spiega qual è secondo te il loro significato nell'economia del testo proposto.
Rifletti sul valore e sul significato delle parole e della posizione del v.6 «eccoli» e del v.19 «ma
non è».
Descrivi la struttura del testo poetico proposto.
Spiega qual è secondo te il significato dell'«eterna metamorfosi» del verso finale.
Il testo proposto presenta un unico punto fermo, quello dell'ultimo verso. Chiarisci l'uso della punteggiatura della quale si serve il Poeta.
3. Interpretazione completiva e approfondimenti
76
Il testo di Mario Luzi Gli uomini o la loro maschera presenta forme e contenuti che legano
profondamente questo poeta alla poesia del Novecento, che ha visto una vera rivoluzione
dell'espressione poetica ed un rinnovamento degli aspetti formali.
Servendoti delle tue conoscenze scolastiche e personali, sviluppa una riflessione articolata sulle
innovazioni poetiche novecentesche e sui legami esistenti fra questo testo di Luzi e le poetiche di
altri poeti e scrittori dello stesso periodo storico-culturale. Fai gli opportuni riferimenti ai testi e alle
opere più significative al riguardo.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in
tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti
alle tue conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale
pensi che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO - ARGOMENTO: La musica.
DOCUMENTI
Strumenti musicali nell'antico
Egitto
Caravaggio, Suonatore di liuto,
1595-96
P.Echaurren, Milaresol, 2008
«La musica, dunque, non è affatto, come le altre arti, l'immagine delle idee, ma immagine della volontà
stessa, della quale anche le idee sono oggettività: perciò appunto l'azione della musica è tanto più potente
e penetrante di quella delle altre arti queste, infatti, parlano solo dell'ombra, quella invece dell'essenza. [...]
Se dunque in tutta questa trattazione della musica mi sono sforzato di far chiaro che essa esprime, in un
linguaggio massimamente universale, l'intima essenza, "l'in sè" del mondo, che noi, in base alla sua
manifestazione più chiara, pensiamo sotto il concetto dì volontà; che lo esprime in una materia tutta sua, cioè in
puri suoni, e con la massima determinatezza e chiarezza, se inoltre, com'è mia opinione e aspirazione, la
filosofia non è niente altro che una completa ed esatta riproduzione ed espressione dell'essenza del mondo
in concetti generalissimi, dato che solo per essi è possibile una sinossi complessiva dappertutto sufficiente
e applicabile di tutta quell'essenza; chi mi ha seguito ed è penetrato nel mio modo di pensare non troverà tanto
paradossale che io dica che, posto che si riuscisse a dare in concetti una spiegazione della musica
completamente giusta, completa e particolareggiata, dunque una riproduzione esauriente di ciò che essa
esprime, questa sarebbe subito anche una riproduzione e spiegazione sufficiente del mondo in concetti,
assolutamente dello stesso tenore di essa, cioè la vera filosofia. »
77
Arthur Schopenauer, Il mondo come volontà e rappresentazione, 1818
«In tutto il mondo, dagli Esquimesi agli abitanti della Terra del Fuoco, dai Lapponi ai Boscimani, la genie
canta, urla, mugola con voci selvagge o monotone; grida e mugola, nasalizza e vocalizza, squittisce e
ulula; scuote sonagli e percuote tamburi. La gamma dei suoni è limitata, gli intervalli diversi, le forme
di respiro brevi, la capacità inventiva apparentemente ridotta e i limiti assai marcati. È possibile chiamare
tutti questi rumori con il nome di musica, se la parola musica è la stessa che designa la sacra arte di Bach e di
Mozart? »
Curt Sachs, Le sorgenti della musica, Boringhieri, Torino 1979
io 1979
«La musica non è separata dal mondo; può aiutarci a dimenticarci di noi e al tempo stesso a capirci. In un dialogo
tra due persone, si aspetta che l'altro abbia finito di dire quello che ha da dire prima di rispondere e
commentare. In musica, due voci dialogano simultaneamente, ognuna si esprime nella forma più piena, e al
tempo stesso ascolta l'altra. Da ciò nasce la possibilità di imparare non solo la musica ma dalla musica - un
impegno che dura una vita. »
Daniel Barenboim, La musica sveglia il tempo, Feltrinelli. Milano 2007
«Che la musica sia importante per i giovani è un dato di fatto, lo affermano varie ricerche e indagini. Già
dagli anni '50 e '60 le indagini sul rapporto giovani musica mettevano in rilievo il forte interesse da parte dei
giovani nei confronti della musica. Nella ricerca ISTAT del 1999 è emerso che 1'80% della popolazione
italiana ascolta musica. Nel rapporto 2010 Economia della musica rimane sempre molto alta la percentuale
di consumo della musica, ma emerge una progressiva smaterializzazione dei supporti fisici, come LP e CD a
favore delle tecniche di downloading digitali che si effettuano nello rete. [...] Anche se nel settore del
consumo musicale si assiste a una flessione di circa il 6%, tuttavia rimane vero che il consumo musicato da
parte dei giovani è enorme. Nella ricerca non viene affrontato un aspetto che fa parte della esperienza
quotidiana: la musica non solo è la colonna sonora delle attività quotidiane dei giovani, ma anche uno dei
linguaggi preferiti con il quale loro si raccontano. Spesso però un educatore non ha accesso alle ricerche o la
realtà sul campo gli appare più complessa di quella schematizzata da un'indagine. Inoltre, come
abbiamo visto, è vero che le indagini mettono in rilievo l'importanza della musica nella vita dei giovani ma,
spesso, non chiariscono il perché di questa importanza. Non spiegano le relazioni che ci sono tra certi
atteggiamenti e certi tipi di musica e, quando lo fanno, la realtà è sempre più complessa di quello che
una mappatura tracciata su un campione di persone può offrire.»
Fabio Pasqualetti, Giovani e musica. Una prospettiva educativa, Roma, Las 2012
«D'altra parte sulla quasi totalità di noi, la musica esercita un enorme potere, indipendentemente dal fatto che
la cerchiamo o meno, o che riteniamo dì essere particolarmente "musicali". Una tale inclinazione per la musica
traspare già nella prima infanzia, è palese e fondamentale in tulle le culture e probabilmente risale agli albori
della nostra specie. Questa "musicofilia" è un dato di fatto della natura umana. Può essere sviluppata o
plasmata dalla cultura in cui viviamo, dalle circostanze della vita o dai particolari talenti e punti deboli che ci
caratterizzano come individui, ciò nondimeno, è cosi profondamente radicata nella nostra natura da imporci di
considerarla innata, proprio come Edward O. Wilson considera innata la "biofilia", il nostro sentimento verso
gli altri esseri viventi. (Forse la stessa musicofilia è una forma di biofìlia, giacché noi percepiamo la musica
quasi come una creatura viva. »
i juasi coinè una creatura viva
Oliver W. Sachs, Musicofilia. Racconti sulla musica e il cervello, Milano, Adelphi 2008
78
2. AMBITO SOCIO- ECONOMICO - ARGOMENTO: Smettere di
fumare.
DOCUMENTI
«Chissà se cessando di fumare io sarei divenuto l'uomo ideale e forte che m'aspettavo? Forse fu tale
dubbio che mi legò al mio vizio perchè è un modo comodo quello di credersi grande di una grandezza
latente. Io avanzo tale ipotesi per spiegare la mia debolezza giovanile, ma senza una decisa
convinzione. Adesso che sono vecchio e che nessuno esige qualche cosa da me, passo tuttavia da
sigaretta a proposito, e da proposito a sigaretta. [. . ] Penso che la sigaretta abbia un gusto più intenso
quand'è l'ultima. Anche le altre hanno un loro gusto speciale, ma meno intenso. L'ultima acquista il
suo sapore dal sentimento della vittoria su sé stesso e la speranza di un prossimo futuro di forza e di
salute.»
Italo Svevo, La coscienza di Zeno, 1923
Fumatori e non fumatori (anni 1980-2011, per 100* persone di 14 anni e più)
1980
1983
1991
1995
2000
2005
2011
54,3
9,9
35,7
45,6
13,5
40,9
37,8
21,0
41,2
33,9
27,4
37,4
31,5
26,5
38,4
28,3
30,4
39,0
28,4
30,5
39,4
16,7
1,4
81,9
17,7
2,3
80,0
17,8
16,4
75,9
17,2
13,1
68,5
17,2
13,4
66,2
16,2
15,0
66,4
16,6
16,7
65,1
34,9
5,5
59,6
31,1
7,7
61,2
27,4
13,4
59,2
25,3
20,0
53,5
24,1
19,8
52,8
22,0
22,4
53,2
22,3
13,4
52,7
MASCHI
Fumatori
Ex fumatori
Mai fumatori
FEMMINE
Fumatrici
Ex fumatrici
Mai fumatrici
TOTALE
Fumatori
Ex fumatori
Mai fumatori
* alcune somme non danno 100 a causa delle mancate risposte
ISTAT, Italia in cifre 2012
«Due milioni di clienti fra quelli giù conquistati e quelli che in un sondaggio Doxa hanno dichiarato di
volerle provare. E' il mercato italiano delle sigarette elettroniche, i dispositivi che simulano i
tradizionali prodotti per il fumo. Con la promessa di aiutare a smettere senza danni per la salute, [...]
1'avvio dell'offensiva è costituito dal severo parere dell'Istituto superiore di sanità consegnato in
questi giorni al ministro della Salute, Renato Balduzzi. Venti pagine, con conclusioni sostanzialmente
negative sulle "cartucce" alle quali si riconosce l'unico vantaggio di ridurre i danni del fumo passivo
perché emettono vapore e non funzionano con la combustione. "Le sigarette elettroniche con nicotina
- si legge - sollevano preoccupazioni per la salute pubblica. Potrebbero rappresentare un rischio di
iniziazione al fumo convenzionale a base di tabacco e di potenziale dipendenza. Rischio notevole
soprattutto per i giovani considerando la facilità di reperimento su Internet". Il parere non lascia
spazio a dubbi. Le sigarette "potrebbero riattivare l'abitudine al fumo" in chi ha già smesso. Si
suggerisce infine che non esistendo "evidenza scientifica sufficiente a stabilire la sicurezza e
l'efficacia come metodo per la disassuefazione, andrebbero regolamentate come dispositivi medici o
prodotti farmaceutici e non come prodotti del tabacco".»
Margherita De Bac, Sigarette elettroniche bocciate dall'Istituto superiore di sanità, "Corriere della
Sera"28/12/2012
«Banche, assicurazioni e società di risparmio gestito fra le più importanti del nostro paese guardano
alla sigaretta, soprattutto in tempo di crisi, come a un bene rifugio. I privati ci guadagnano, e lo Stato
pure: il giro d'affari generato in Italia dalle vendile dei prodotti a base di tabacco è stimata nel 2011 a
circa 19 miliardi di euro, di cui 14 miliardi di entrate fiscali.»
Stefano Petrelli, La finanza ha il vizio del fumo, Rivista della Soc. It. di Tabaccologia", 1-2/2012
79
3. AMBITO STORICO - POLITICO - ARGOMENTO: Giornalismo e giornalisti nell'età
contemporanea.
DOCUMENTI
A partire digli anni Novanta del XX secolo il rapido estendersi della cosiddetta digitalizzazione dei media e
dell'accesso alla navigazione attraverso internet permise lo sviluppo e la ramificazione di estese reti
orizzontali di scambio delle informazioni: una ragnatela, priva di una struttura centralizzata, operante
attraverso uno schema di comunicazione - da uno a uno, da uno a molti e da molti a molti fondamentalmente istantaneo, semplice e a basso costo Per quanto concerne il giornalismo italiano, gli
anni delle "svolta" furono grosso modo quelli compresi tra il 1995 e il 2000. [...] Grazie alle strutture dei
cosiddetti ipertesti (insiemi di documenti messi in relazione tra loro attraverso "parole chiave"), i giornali online consentirono nel contempo per la prima volta al lettore di svolgere un ruolo interattivo di dialogo, tanto
che tutti i maggiori quotidiani "tradizionali" furono rapidamente costretti a ridefinire il proprio profilo sulla base
di nuovi orizzonti multimediali, in linea con l'ennesimo processo di adattamento dei vecchi media ai nuovi, a
cui alcuni studiosi attribuirono in seguito il nome di mediamorfosi.
Mauro Forno, Informazione e potere. Storia del giornalismo italiano, Laterza, Roma-Bari 2012
«Leggere un giornale - anche in una logica multimediale - è, così, tutt'altro che pratica residuale e "vecchia";
è bensì una componente fondamentale nella ricerca di ciò che ciascuno vuole o deve fare per ritagliare la
porzione di "cultura della contemporaneità'' per lui necessaria o desiderabile. Perché ciò avvenga
realmente è però necessario che i giornali portino a compimento la foro trasformazione da organi del potere
economico-politico a strumenti di servizio e autoformazione dei diversi target a cui si rivolgono. Detto
diversamente, è auspicabile che, in tempi brevi, si compia una seconda (e altrettanto e più profonda)
trasformazione della stampa. Se, all'inizio degli anni Settanta, i quotidiani si sono avvicinati al loro pubblico
e i periodici hanno dovuto tener conto del mutamento negli interessi dei loro lettori, nella metà degli anni
Novanta si dovrebbe tendere al definitivo riconoscimento delle esigenze e delle aspettative di chi è già
lettore (per non perderlo - in termini di regolarità di acquisto e lettura) e di chi potrebbe ancora diventarlo.
[...] Ma dove l'impegno a cambiare appare più necessario, ma anche più difficile, è nel "linguaggio" dei
giornali. Questo é, ancora, non facile e spesso nasconde l'incapacità a trattare materie poco padroneggiate
da chi ne scrive. Spesso una spia indiretta di ciò e l'eccessivo (e non ottimale) ricorso agli esperti o il poco
"trattamento" delle notizie provenienti da agenzie, che vengono passate senza verifiche, possibili correzioni
o approfondimenti.»
Marino Livolsi, I lettori detta stampa quotidiana e periodica (1972-92), Laterza, Roma-Bari 1994
«Ancora all'inizio del XXI secolo chi in Italia voleva intraprendere la professione giornalistica, iscrivendosi
agli appositi albi, sapeva di potersi permettere di possedere anche solo un titolo di licenza media superiore
(e, nel caso di assenza anche di questo, di poter superare l'ostacolo sottoponendosi a un esame di "cultura
generale"). [...] Si tratta, a ben vedere, di caratteri che hanno tagliato trasversalmente buona parte della
storia del giornalismo italiano, i cui protagonisti - sin dalle prime esperienze post-unitarie - sono stati in
misura non trascurabile rappresentati dal ceto medio e piccolo-borghese (che hanno interpretato la propria
scelta come un'occasione di affermazione sociale) o rappresentanti di fasce sociali benestanti (che hanno
individuato nel giornalismo una chance per allontanarsi da un mondo in cui non intendevano riconoscersi e,
nel contempo, evitare ricadute troppo traumatiche sotto il profilo del prestigio sociale). [...] Non sembrerebbe
insomma affatto azzardato individuare proprio nella particolare tipologia del bacino di reclutamento dei
giornalisti italiani una possibile radice delle attitudini da essi manifestate nel corso della loro lunga
esperienza storica, a partire dalla propensione a non privarsi di canali preferenziali di "dialogo" con il "potere.
Mauro Forno, Informazione e potere. Storia del giornalismo italiano, Laterza, Roma-Bari 2012
L'industria dei contenuti giornalistici del XX secolo si sta infrangendo sulle tecnologie del primo scorcio del
XXI, lasciando a ogni risacca professionalità e sicurezze. Succede in modo più veloce e plateale di quanto
perfino i più ottimisti sostenitori della società digitale si sarebbero aspettati. Ma il punto non sono le
tecnologie, è il modo in cui le persone le stanno utilizzando. I mezzi di comunicazione ci hanno sempre
cambiato in profondità, incidendo sul modo in cui la società ha guardato e organizzato se stessa. È
accaduto con la stampa, con la radio e con la televisione, ma finora il processo è stato graduale, meno
traumatico, [...] Significa riconvertire non soltanto mezzi di produzione e strutture di gestione, ma soprattutto i
mestieri, le attitudini, le sensibilità. E' il cambio della prospettiva dell'informazione che si chiude: dai mezzi di
comunicazione a misura di individuo (l'oralità, la scrittura) ai mezzi di comunicazione di massa (la stampa, la
radio, la televisione), per arrivare ora ai mezzi di comunicazione diffusi tra le masse ma a misura di individuo
(il Web e le sue applicazioni sociali) [...] Restano sfide vitali, una per tutte la ricostruzione su nuove basi di
un'economia che garantisca la professionalità. Ma in un mondo in cui molte più informazioni sono disponibili
80
a un numero maggiore di persone cresce la necessità di uno figura indipendente che possieda strumenti
tecnici e culturali per fare sintesi, per gettare ponti tra le specializzazioni, per comporre scenari.»
Sergio Maestrello, Giornalismo e nuovi media, Apogeo, Milano 2010
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO - ARGOMENTO: Ordine e caso.
DOCUMENTI
«Negli ultimi anni del Settecento il fisico e matematico francese Simon Laplace fece omaggio all'imperatore
di una copia del suo libro Exposition du système du monde. Napoleone osservò: «Cittadino, ho letto il vostro
libro e ho notato che non vi avete dato nessuno spazio all'opera del Creatore». Al che Laplace ribattè:
«Cittadino primo console. Non ho avuto bisogno di questa ipotesi». Vero o falso che sia, il racconto illustra
bene la posizione della scienza. Per spiegare la realtà allora, e a maggior ragione oggi, non c'è bisogno di
chiamare in causa Dio e la sua potenza. Ciò non significa ovviamente che il Creatore non esista; alla
questione ognuno può rispondere come la sua mente e il suo cuore gli o le suggeriscono.»
Edoardo Boncinelli, La scienza non ha bisogno di Dio, Rizzoli, Milano 2012
« 191. Sopra abbiamo dimostrato che Dio ha prodotto le cose nell'essere non per necessità di natura, ma
per intelletto e volontà; ora, chiunque agisce per intelletto e volontà agisce per un fine, dato che l'intelletto
operativo ha come principio il fine: é dunque necessario che tutte le cose che sono state fatte da Dio siano
state fatte per un fine.
192. Inoltre la produzione delle cose da parte di Dio fu fatta ottimamente: ora, è meglio fare una cosa per un
fine che farla senza l'intenzione di un fine: dal fine infatti si deduce la ragione di bene nelle cose che vengono
fatte. Dunque le cose sano state fatte da Dio per un fine.
193. Se ne ha un segno anche nelle cose che vengono prodotte dalla natura, nelle quali niente è invano, ma
ciascuna ha un proprio fine. Ora, non è conveniente dire che le realtà della natura sono più ordinate della
stessa istituzione della natura da parte del primo agente, dal momento che da essa trae origine tutto l'ordine
della natura. E' dunque chiaro che tutte le cose sono prodotte da Dio per un fine.»
San Tommaso D'Aquino, Compendio di teologia, 1265-74
«In sostanza si prende atto della realtà dell'evoluzione, della trasformazione della specie per discendenza
comune e del fatto che la terra, oltre a non essere piatto, probabilmente non ha nemmeno i 6000 anni
previsti dai testi sacri. Ciò che si continua a non accettare è la spiegazione scientifica e naturalistica di questi
fatti, cioè la teoria dell'evoluzione alla quale si contrappone l'ipotesi secondo cui la storia naturale sarebbe
stata fin dall'inizio diretta da un "disegno superiore. Questo movimento di opinione viene chiamato
"neocreazionismo" e persegue, per il resto, la stessa battaglia giuridica ingaggiata dai suoi predecessori
fondamentalisti: chiedere che nei corsi di scienze delle scuole americane sia insegnata per legge la dottrina
del disegno intelligente a fianco della teoria darwiniana.»
Telmo Pievani, Creazione senza Dio, Einaudi, Torino 2006
«Ma perché la connessione tra religione e argomenti scientifici risulta cosi efficace? Per due motivi a mio
avviso. Il primo è la capacità pressoché immediata del termine "Dio" di far comprendere l'importanza della
posta in gioco quando si tratta degli ambiti fondamentali della scienza come l'origine dell'universo, della
materia e di quella particolare materia dotata di movimento e di intelligenza che è la vita. Parlando della
particella responsabile della massa, o dell'unificazione tra relatività e meccanica quantistica perseguita
dalla teoria delle stringhe, si toccano territori primordiali, di rilievo non solo fisico ma anche filosofico per
l'importanza sul senso complessivo del nostro essere qui. E il termine Dio con solo tre lettere ha questa
capacità evocativa. Il secondo motivo è il bisogno primordiale della nostra mente di conciliare scienza e
sapienza. Noi avvertiamo infatti l'esigenza non solo di conoscere dati e ricevere informazioni, ma anche
di valutare il loro significato per l'esistenza e per i criteri con cui pensiamo la giustizia, la bellezza, il bene
e il male. Le civiltà del passato erano in grado di conciliare scienza e sapienza, si pensi al titolo posto da
Newton al suo capolavoro, Elementi matematici di filosofia naturale, che indica il fatto che per Newton
essere scienziato ed essere filosofo (ed essere biblista vista la sua passione per la Sacra Scrittura)
erano la medesima cosa. Oggi però tale conciliazione è infranta e il risultato è l'attuale separazione
scientifiche e umanistiche, simbolo di una più complessa lacerazione interiore. Per questo, quando si
prefigura la possibilità di ritornare all'antica visione unitaria, la mente umana, si fa attenta e partecipe,
si tratti di un'invisibile particella subatomica o di libri ben in vista in vetrina.»
Vito Mancuso, La scienza e la sapienza, "La Repubblica" 5 luglio 2012
81
TIPOLOGIA C- TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Il Novecento è stato variamente rappresentato come secolo di grandi distruzioni, di progresso
tecnologico, di sviluppo sociale e politico.
Il candidato dica quale di queste rappresentazioni, a suo giudizio, sia la più attendibile, supportando le
proprie valutazioni con precisi richiami a fatti storicamente rilevanti
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
«La convergenza di più media nello stesso supporto [...] é ormai trionfante e inarrestabile, anche se
non ha ancora completato il suo cammino. Il cosiddetto smartphone è un esempio spettacolare di ciò:
telefono, computer, terminale telematico, terminale radio, televisivo, apparecchio fotografico e
webcam, navigatore topografico si fondono in un unico oggetto fisico, portatile e mobile. Il tablet (come
l'ipad), che non ha ancora sviluppato tutte le sue funzionalità nel momento in cui scrivo, probabilmente
ce ne farà vedere ancora delle belle» (Raffaele SIMONE, Presi nella rete, 2012)
Commenta le considerazioni ed esponi le tue riflessioni sui nuovi scenari che si vanno profilando nelle
comunicazioni, nei comportamenti, nei modi di elaborare conoscenze e nelle relazioni sociali delle
persone.
PUNTEGGIO COMPLESSIVO …../15
82
SIMULAZIONE PRIMA PROVA DEGLI ESAMI DI STATO – ITALIANO
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A – ANALISI DEL TESTO
Giovanni Pascoli – NEBBIA
Nascondi le cose lontane,
tu nebbia impalpabile e scialba,
1
tu fumo che ancora rampolli ,
su l’alba,
da’ lampi notturni e da’ crolli
2
d’aeree frane !
Nascondi le cose lontane
che vogliono ch’ami e che vada!
Ch’io veda là solo quel bianco
6
di strada ,
che un giorno ho da fare
7
tra stanco don don di campane...
Nascondi le cose lontane,
nascondimi quello ch’è morto!
Ch’io veda soltanto la siepe
dell’orto,
3
la mura ch’ha piene le crepe
4
di valeriane .
Nascondi le cose lontane,
nascondile, involale al volo
8
del cuore !
Ch’io veda il cipresso
là, solo,
qui, solo quest’orto, cui presso
sonnecchia il mio cane.
Nascondi le cose lontane:
le cose son ebbre di pianto!
Ch’io veda i due peschi, i due meli,
soltanto,
5
che dànno i soavi lor mieli
pel nero mio pane.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
rampolli: scaturisci, sgorghi
crolli d’aeree frane: metafora, probabilmente riferita ai tuoni notturni
la mura: il muro di cinta, si tratta di una forma arcaica e romagnola del termine
valeriane: pianta erbacea con leggero potere sedativo, utilizzata per proteggere il muro di cinta
mieli: frutti
quel bianco di strada: la strada bianca che conduce al cimitero
stanco don don di campane: sono le campane che suonano a morto il giorno del funerale
involale al volo del cuore: rubale, nascondile ai miei sentimenti che vorrebbero volare via con esse. Figura etimologica,
nella quale le due parole accostate per vicinanza etimologica formano una allitterazione
Pubblicata sulla rivista “Flegrea” nel 1899, la poesia compare nella edizione del 1903 dei Canti di Castelvecchio.
Schema metrico: cinque strofe di sei versi, tre novenari, un trisillabo, un novenario, un senario, con rime ABCbCa
1. Comprensione del testo
Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di cinque righe.
2. Analisi del testo
2.1 Analizza le espressioni con cui il poeta descrive le cose vicine e quelle lontane. Quale valore simbolico
assumono questi elementi nel testo? Ritrovi altri elementi del paesaggio che si prestano ad una
interpretazione simbolica?
2.2 Commenta lo schema sintattico e metrico del testo
2.3 Quali particolari situazioni e stati d’animo evocano le immagini chiave del testo?
3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti
Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila confrontando questa lirica con altre
di Pascoli o con testi di autori diversi che presentano una significativa rappresentazione della dialettica tra
determinato e indeterminato.
83
TIPOLOGIA B – REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”.
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», interpretando e
confrontando i documenti e i dati forniti.Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione,
anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo
coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale
pensi che l’articolo debba essere pubblicato.Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne
di metà foglio di protocollo
1. AMBITO ARTISTICO-LETTERARIO - ARGOMENTO: L'uomo e il rapporto con la natura.
DOCUMENTI
Ph. J. de LOUTHERBOURG Claude MONET (1840- Vincent van Gogh (1835-1890), Camp
(1740-1812), Una valanga sulle 1926),Ninfee (1914)
grano con corvi (1890)
Alpi (1803)
Voi, speculatori, non vi fidate delli autori che hanno sol co’ l’imaginazione voluto farsi interpreti fra la
natura e l’omo, ma sol di quelli che, non coi cenni della natura, ma co’ gli effetti delle sue esperienzie hanno
esercitato i loro ingegni. E riconoscere come l’esperienzie ingannano chi non conosce loro natura, perché
quelle che spesse volte paiono una medesima, spesse volte son di grande varietà, come qui si dimostra.
LEONARDO da Vinci, dagli Aforismi
La natura ha fatto l’uomo buono e felice; la civiltà l’ha corrotto e l’ha reso infelice. In un tempo lontano
l’uomo viveva nello stato di natura, senza leggi, senza disuguaglianze sociali, libero, sereno. Il male,
l’ingiustizia gli erano ignoti, perché sola regola era allora la natura che è buona e fa buoni gli uomini. Ora la
società distrugge un così meraviglioso capolavoro di pace e di bellezza, e riduce l’uomo al delitto, al vizio e
alla miseria.
Jean-Jacques ROUSSEAU, dal Contratto sociale
Trattare la natura secondo la forma del cilindro, della sfera, del cono, il tutto messo in prospettiva, cioè in
modo che ogni lato di un oggetto o di un piano si diriga verso un punto centrale. Le linee parallele
all’orizzonte daranno l’ampiezza di una sezione della natura o, se volete, dello spettacolo che il “Pater
Omnipotens Aeterne Deus” ha disteso di fronte ai nostri occhi. Le linee perpendicolari a questo orizzonte
daranno la profondità. Ora la natura, per noi uomini, è più in profondità che in superficie, e da ciò la
necessità d’introdurre nelle nostre vibrazioni di luce, rappresentate dai rossi e dai gialli, una somma
sufficiente di colori azzurrati per far sentire l’aria.
Paul CÉZANNE, da uno scritto del 14 aprile 1904
CORRISPONDENZE
La Natura è un tempio ove pilastri viventi
lasciano sfuggire a tratti confuse parole;
l’uomo vi attraversa foreste di simboli,
che l’osservano con sguardi familiari.
Vi sono profumi freschi come carni di bimbo,
dolci come òboi, verdi come prati –
altri, corrotti, ricchi e trionfanti,
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che posseggono il respiro delle cose infinite,
come l’ambra, il muschio, il benzoino e l’incenso;
Come lunghi echi che da lungi
e cantano i moti dell’anima e dei sensi.
si confondono in una tenebrosa e profonda unità,
vasta come la notte e il chiarore del giorno,
profumi, colori e i suoni si rispondono.
Charles BAUDELAIRE, da Les fleurs du mal (1857) (trad. A. Bertolucci)
ULTIMA LETTERA AL FIGLIO
Non vivere su questa terra come un inquilino
o come un villeggiante nella natura.
Vivi in questo mondocome se fosse la casa di tuo padre.
Credi al grano,alla terra, al mare,ma prima di tutto ama l’uomo.
Ama la nube, la macchina e il libro,ma prima di tutto ama l’uomo.
Senti la tristezzadel ramo che secca,
del pianeta che si spegne,
della bestia che è inferma,
ma prima di tutto la tristezza dell’uomo.
Che tutti i beni terrestriti diano a piene mani la gioia,
che l’ombra e la luceti diano a piene mani la gioia,
che le quattro stagioniti diano a piene mani la gioia,
ma prima di tutto che l’uomo ti dia a piene mani la gioia.
Nazim HIKMET (poeta turco, 1902-1963)
2. AMBITO SOCIO-ECONOMICO - ARGOMENTO: Lavorare per vivere o vivere per lavorare.
DOCUMENTI
Le conoscenze richieste al lavoratore non sono più soltanto quelle di uno specifico “saper fare”, acquisibile
prima di iniziare l’attività lavorativa, ma devono essere continuamente aggiornate ed ampliate: il lavoratore
deve saperne di più di quanto richiesto dal contesto attuale, per potersi rapidamente muovere nel campo delle
tecnologie che evolvono e dei modelli organizzativi che cambiano. Deve, cioè, ampliare continuamente il
suo know-how. Le forme che compongono il percorso lavorativo di una persona sono sempre più composite e
caratterizzate da diverse posizioni nella professione (si passa più frequentemente dal lavoro dipendente a
quello autonomo e viceversa), da diverso impegno temporale (diverse forme di part-time o full-time), da
diversa durata del rapporto (da tempo indeterminato e determinato), in diverse imprese (per dimensione,
comparto di attività). L’elemento di continuità dell’esperienza lavorativa non consiste più perciò né nella
forma della prestazione né nell’impresa con la quale si stabilisce il rapporto, né nel settore di appartenenza. Il
lavoro “atipico”, cioè diverso dal lavoro full-time a tempo indeterminato, tende a diventare ordinario, in certe
fasi della vita lavorativa.Nel momento in cui la sicurezza nel lavoro non può essere ricercata nella stabilità
del posto, nella durata dell’organizzazione d’impresa o nell’appartenenza ad una categoria sindacale forte, è
necessario uno slancio che spinga decisamente alla ricerca di nuove modalità di combinazione tra le esigenze
di sicurezza e le nuove condizioni di rischio.
C. GAGLIARDI (Unioncamere), “Il lavoro che cambia”, in Famiglia oggi, n. 10, 2001
Spesso si richiede una dedizione così totale e monopolizzante al lavoro che lo si potrebbe catalogare sotto
l’elenco delle idolatrie deprecate dalla Scrittura [...]. I costi in termini monetari per la casa e per gli
spostamenti, quelli in termini affettivi per le prolungate lontananze degli sposi e quelle in termini educativi
per seguire personalmente i figli, oggi sono molto alti: ci vogliono molto coraggio e molta solidità morale
per continuare nella fedeltà e nell’amore familiare.
Card. C. M. MARTINI, Discorso pronunciato in occasione della “Veglia dei lavoratori”, 1 maggio 2002
Le donne lasciano la carriera perché qualcosa stride tra la loro sensibilità e il mondo del lavoro così come è
stato concepito e costruito dall’altra metà del genere umano. Gli obiettivi da raggiungere sono insomma
incastonati in un sistema di valori che non è – o non è ancora – fatto per le donne [...]. Le nuove generazioni,
come Julia che ha vent’anni, studia e sogna un lavoro entusiasmante, ma che non sia tutto nella vita, sanno
che, dopo la rivoluzione fatta dalle loro madri, è giunto il momento di superare le pari opportunità, verso una
nuova organizzazione del lavoro. “Ottenuta l’uguaglianza e la parità, vogliamo umanizzare il modo in cui il
mondo intero lavora”
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E. LOEWENTHAL, “Gene di donna”, La Stampa, 10 maggio 2002
Ecco il decalogo imposto al quadro: il lavoro è un bene; l’impiego è un privilegio; offri il tuo tempo senza
riserve; l’impresa si aspetta molto ma non promette nulla in cambio, come previsto dalle dure leggi
dell’economia; se fallisci prenditela solo con te stesso; sii docile e flessibile; il consenso è di somma
importanza; non credere troppo in quello che fai; accetta senza riserve l’universo imprenditoriale; e ripeti: “la
costituzione di imprese globalizzate è necessaria, il futuro è delle imprese flessibili”.
A questo rispondo con dieci contro-consigli che dicono: il lavoro salariato è la moderna condizione di
schiavitù; inutile tentare di cambiare il sistema: ogni opposizione lo rafforza; il tuo lavoro non serve a niente
e puoi essere sostituito dal primo cretino che capita; sarai giudicato in base alle tue capacità di uniformarti a
un modello; non accettare mai un incarico di responsabilità: avrai solo qualche soldino in più; scegli le
imprese più grandi e i posti più inutili; evita i cambiamenti; impara a riconoscere da segnali impercettibili chi
è con te, e infine ripeti costantemente che questa “ideologia ridicola veicolata e promossa dall’impresa non è
più vera del materialismo dialettico eretto a dogma dal sistema comunista”.
Corinne MAIER, da una recensione, Giornale di Brescia, 22.02.2005, p. 25
3. AMBITO STORICO-POLITICO - ARGOMENTO: Economia, organizzazione del lavoro e
progresso tecnologico nel corso della Prima Guerra mondiale.
DOCUMENTI
All’interno [delle società industrializzate, n.d.r.] si verificò una radicale riorganizzazione del lavoro
finalizzata a razionalizzare i processi produttivi per aumentare il rendimento. Con l’uso sistematico delle
macchine e la standardizzazione della produzione, la fabbrica, da unità produttiva semplice, divenne sistema
complesso, formato da un gran numero di “processi meccanici interconnessi”, ognuno dei quali doveva
essere sincronizzato e reso funzionale agli altri. [...] Peraltro, a mano a mano che cresceva il numero degli
operai concentrati nella medesima unità produttiva, che il lavoro diventava maggiormente dipendente dalla
macchina e che le operazioni si facevano tra loro più interdipendenti, il problema della disciplina della forzalavoro diventava cruciale. In questo quadro si affermò lo scientific management, l’organizzazione scientifica
del lavoro industriale, introdotta, teorizzata e diffusa dall’ingegnere americano Frederick W. Taylor, da cui
prese il nome.
A. DE BERNARDI - S. GUARRACINO, La conoscenza storica, Bruno Mondadori, Milano, 2000
Lo sviluppo economico e industriale più recente aveva messo a disposizione degli eserciti mezzi di
distruzione mai conosciuti nella storia dell’umanità. Il loro massiccio impiego impresse un’ulteriore spinta
all’innovazione tecnologica, consentendo così alla scienza e alla tecnica, come all’organizzazione politica ed
economica, di fare “salti di qualità” irreversibili. Per la prima volta la fitta rete ferroviaria e stradale, i mezzi
di trasporto più rapidi (dalla locomotiva alle recentissime applicazioni del motore a scoppio) e gli strumenti
di comunicazione più moderni, come il telegrafo e il telefono, furono utilizzati a scopo bellico. La guerra
ebbe infatti il proprio epicentro proprio nelle zone più densamente industrializzate e “modernizzate”. Le
conseguenze sullo sviluppo del conflitto furono tali da sconcertare gli stessi governi e comandi militari.
P. ORTOLEVA - M. REVELLI, Il Novecento e il Mondo attuale, Bruno Mondadori, Milano,1998, p.50
Il primato del sistema industriale, della scienza applicata alla produzione e della nuova tecnologia era inoltre
visibile nelle mirabilie del volo e del combattimento aereo, nei trasporti automobilistici (autoambulanze e
autoblindo) pur ancora integrati con trasporti animali, nella complessità dei sistemi logistici, dei servizi
sanitari e postali. Nella rilevanza delle pratiche burocratiche, dei timbri e dei certificati, divenivano manifeste
la dimensione crescente e la presenza più estesa dello Stato nella vita privata e quotidiana. Tutto nella guerra
appariva sovradimensionato, ogni fenomeno si presentava su scale di grandezza prima impensabili, tipiche
della società di massa in corso di affermazione: il numero dei proiettili e delle mitragliatrici, quello degli
uomini, quello delle derrate alimentari e delle lettere smistate dai servizi postali. [...] Si può dire che la guerra
insegnasse a milioni di uomini non solo l’orrore della morte ma anche le straordinarie possibilità che il
mondo nuovo offriva, e che erano destinate a cambiare la vita di tutti.
A. GIBELLI, La grande guerra degli Italiani. 1915-1918, Sansoni, Milano, 1998
L’“esercito industriale” crebbe con incredibile rapidità e per la prima volta anche le donne furono impiegate
nell’industria pesante e in quella meccanica.In queste condizioni, la “produzione” divenuta un elemento
decisivo per la “sicurezza” della nazione, fu assoggettata al diretto controllo dello Stato. [...] In Inghilterra il
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Munition of War Act del 1915 pose “tutta l’industria di guerra sotto il controllo dello Stato, limitò i suoi
profitti, organizzò i prestiti, vietò gli scioperi, prescrisse agli operai di non cambiare lavoro senza speciale
autorizzazione. [...]Gli effetti dell’ingerenza dello Stato in ogni aspetto della vita sociale furono travolgenti
anche sul piano politico: lo “stato di necessità” esaltò il potere di decisione, l’efficacia del governo e l’unicità
del comando. Sottrasse credibilità e legittimazione agli organismi rappresentativi e le trasferì agli organi
esecutivi, più pronti ad affrontare rapidamente scelte da cui dipendeva la sopravvivenza della nazione. La
“società politica” si massificò per la difesa della patria, ma contemporaneamente tese a modellarsi su quella
militare, ad assumere la stessa forma gerarchica, incompatibile con il rispetto della pluralità delle opinioni e
delle posizioni.
P. ORTOLEVA - M. REVELLI, Il Novecento e il Mondo attuale, Bruno Mondadori, Milano, 1998
La guerra ha interrotto abitudini ed equilibri antichi: ha messo in movimento nuove forze ideali; ha mutato
costumi, istituzioni politiche, rapporti morali e sociali. Con la vita di milioni di combattenti, ha fatto perdere
alla nazione i superstiti caratteri ottocenteschi, e l’ha costretta ad assumere un volto più moderno. La guerra
ha trasformato rapidamente e profondamente la realtà nazionale.
P. PORISINI, Il capitalismo italiano nella prima guerra mondiale, La nuova Italia, Firenze 1975
4. AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO - ARGOMENTO: Le nuove tecnologie e il diritto di privacy
DOCUMENTI
Può forse essere utile conoscere quali siano o meno i punti essenziali del progetto [Nota: il Panopticon era il
piano per costruire un carcere modello]. Tutta la sua essenza consiste nella posizione centrale dell’ispettore,
unita a questi dispositivi conosciuti ed efficaci che permettono di vedere senza essere visti. [...] Il punto più
importante in questo progetto è che gli individui, sotto sorveglianza, si sentano costantemente sorvegliati o
almeno come sul punto di esserlo.
J. Bentham, Panopticon, 1791
Il nostro panico da privacy non è solo esagerato. E’ fondato su una convinzione errata: “oggi c’è meno
privacy di una volta”. [...] Se la consideriamo da qualsiasi punto di vista storico, tuttavia, questa
affermazione appare bizzarra. Nel 1890, l’americano medio viveva in una città di piccole dimensioni, ed era
sottoposto ad una sorveglianza quasi totale. Ogni suo acquisto non solo veniva “registrato”, ma veniva
registrato negli occhi e nella memoria di negozianti che lo conoscevano, di genitori, mogli e figli. Non
poteva nemmeno fare due passi verso l’ufficio postale senza che i suoi movimenti venissero seguiti e
analizzati dai vicini.
J. Franzen, Come stare soli. Lo scrittore, il lettore e la cultura di massa, Einaudi, Torino 2003
Il guardare dei molti è stato decisivo durante e dopo il crollo delle Twin Towers, tragico scardinamento in
diretta televisiva di un simbolo del (nostro) mondo. Lo è stato certo per gli esecutori, gli organizzatori e gli
ideatori dell’attentato, che hanno cercato il massimo dell’audience e dello share. Lo stesso intervallo di
tempo tra gli schianti dei due aerei è servito a questo: a consentire che le televisioni accorressero e che, come
in un reality show, ben più orrido dell’usuale, le loro telecamere spargessero per il pianeta la messa in scena
della morte.
R. Escobar, La libertà negli occhi, Il Mulino, Bologna 2006
Improvvisamente, vi accorgete che qualcuno – o qualcosa – vi sta osservando. State sorseggiando un drink al
bar quando notate una piccola telecamera che discretamente osserva la scena. Perché guarda voi? Costituite
una minaccia per l'ordine pubblico? In altro contesto, presi dalla fretta, accelerate mentre il semaforo sta
cambiando luce; pensate erroneamente di potercela fare ad attraversare l’incrocio. Pochi giorni dopo, tra la
posta trovate la multa perché siete passati con il rosso. Simili eventi capitano con frequenza crescente e in
genere non ci facciamo caso. La vita quotidiana è sottoposta a monitoraggio, controllo, attento esame. E’
difficile individuare un luogo o un’attività che risultino immuni o al sicuro rispetto ad alcuni deliberati
monitoraggi, localizzazioni, ascolti indiscreti, sorveglianze, registrazioni o dispositivi di controllo.
D. Lyon, La società sorvegliata, Feltrinelli, Milano 2002
L'idea tradizionale della privacy come "diritto a essere lasciati soli", poteva sicuramente avere una sua
profonda ragion d'essere in altre epoche. Qualcuno ha addirittura ipotizzato l'esistenza di una sorta di
esigenza naturale delle persone ad avere uno spazio fisico di solitudine. [...] Ma per gli uomini la privacy è
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una costruzione culturale, ed è una costruzione culturale moderna, perché nel villaggio o nella cittadina del
mondo pre-moderno - così come nel villaggio agricolo odierno - tutti sapevano tutto di tutti. Per tale motivo
si instaura una tendenza ad isolarsi, a chiudersi, in altre parole a costruirsi una sfera non visibile degli altri, la
quale talvolta può degenerare in un atteggiamento di non disponibilità verso i rapporti sociali. Al contrario,
quando la privacy diventa uno strumento di libertà, può divenire naturale che io non voglia che alcune
informazioni vengano raccolte sul mio conto per non essere discriminato. All'interno dello Statuto dei
Lavoratori - un insieme di leggi molto importante promulgato nel 1970, dove per la prima volta i concetti di
cui stiamo parlando trovarono una loro realizzazione - c'è una norma che recita: "Non si possono raccogliere
informazioni, da parte dei datori del lavoro, sulle opinioni politiche, sindacali e religiose dei lavoratori". [...]
In tal modo la riservatezza - la tutela della vita privata - diventa la condizione grazie alla quale posso vivere
liberamente e posso affermare pubblicamente di far parte di un determinato partito senza aver paura di essere
discriminato.
Stefano Rodotà, Garante della privacy, intervento su www.emsf.rai.it, 2008
TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO
“Ci sono due momenti della storia universale che ora si succedono o era si presentano nello stesso tempo
negli individui e nei popoli, in parte singolarmente distinti e in parte intersecati. Nel primo i singoli individui
si sviluppano liberamente l’uno accanto all’altro; è l’epoca del divenire, della pace, dell’aumentarsi, delle
arti, delle scienze, della serenità, dell’intelletto. Ogni cosa agisce verso l’intero e tende nei tempi migliori
verso un’edificazione felice, familiare, però questo periodo finisce per dissolversi nella faziosità e
nell’anarchia. La seconda è l’epoca del trarre profitto, del fare la guerra, del distruggere, della tecnica, del
sapere, della ragione. Gli effetti vanno verso l’esterno; nel suo significato più bello e più alto, tale periodo a
certe condizioni assicura durata e godimento. E’ facile però che tale stato degeneri in egoismo e tirannia; ma
non si creda affatto che il tiranno debba essere una sola persona; c’è una tirannia di intere masse che è assai
violenta e travolgente” Goethe
Prendendo come riferimento la frase di Goethe, analizza quali delle considerazioni espresse dal poeta tedesco
trovano conferma nella evoluzione storica del XX secolo.(In relazione alla vastità dei riferimenti possibili
per lo svolgimento dell’elaborato, puoi individuare una o due tematiche specifiche su cui concentrarti)
TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE
Fino agli anni ’70, era un luogo comune che lo sviluppo, inteso come aumento della produzione dei beni di
consumo e loro maggiore diffusione a prezzi sempre minori, fosse un risultato auspicabile da perseguire. Da
allora, le crisi energetiche e di sovrapproduzione, divenute più ricorrenti, hanno indotto a riflettere sui limiti
dello sviluppo, anche alla luce delle problematiche riguardanti la tutela dell’ambiente. Esponi le tue
conoscenze a riguardo e le tue idee sulla possibilità di uno “sviluppo sostenibile”.
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Esame di stato 2013/2014
Griglia di valutazione
Seconda prova
Candidato………………………………QUESTIONARIO
INDICATORI
COMPRENSIONE DEL TESTO
RISPOSTE
QUANTITÀ E QUALITÀ DELLE
INFORMAZIONI
FORMA E LESSICO
Descrittori
Punti
ottenibili
Dettagliata ed approfondita coglie anche le inferenze
Corretta anche se non particolarmente approfondita
Globale, ma coglie soprattutto gli elementi espliciti
Comprensione sporadicamente incompleta
Parziale, alcuni contenuti sono fraintesi
Minima, gran parte dei contenuti non è stata
compresa
Errata o nulla
Pertinenti ed esaurienti, rielaborate in modo
personale
Abbastanza pertinenti, ma riprese parzialmente dal
testo
parzialmente pertinenti/riprese interamente dal testo
Errate o nulle
forma chiara e scorrevole, lessico vario ed
appropriato con sinonimi
Semplice, ma corretta ed efficace. Lessico adeguato.
forma comprensibile,con alcuni errori che tuttavia non
ostacolano la comprensione. Lessico abbastanza
appropriato, ma legato al testo
elementare e non sempre chiara con errori diffusi ed
abbastanza gravi, lessico comune e ripetitivo
forma incomprensibile, con errori diffusi e gravi.
Lessico improprio e/o incomprensibile
6
5
4
3
2
1-0
4
3
2
1-0
5
4
3
2
1
PUNTEGGIO
COMPRENSIONE
RIASSUNTO
INDICATORI
COMPRENSIONE DEL TESTO
CAPACITÀ DI SINTESI E
ORGANIZZAZIONE TESTUALE
_____/15
Descrittori
dettagliata
globale
parziale (coglie solo alcune informazioni)
errata
logica: elimina tutte le informazioni secondarie mantenendo
intatto il senso generale/ corretto l’uso dei correttori
Punti ottenibili
4
3
2
1
4
89
RIFORMULAZIONE DEI
CONTENUTI
FORMA
accettabile: coglie quasi tutte le informazioni principali/
abbastanza corretto l’uso dei connettori
parziale: coglie solo alcune informazioni principali/ errori
nell’uso dei connettori
incoerente: non distingue fra informazioni principali e
secondarie/ connettori sbagliati
personale, coerente e rielaborata
coerente, ma contenuti ripresi dal testo
meccanica e incompleta
chiara scorrevole e corretta
comprensibile, talora un po’ involuta o troppo sintetica
elementare e non sempre chiara
incomprensibile
3
2
1
3
2
1
4
3
2
1
PUNTEGGIO RIASSUNTO
_____/15
COMPOSIZIONE
Descrittori
INDICATORI
personale, completo
CONTENUTO
3
abbastanza personale e completo
2
accettabile
1
inaccettabile
ARGOMENTAZIONE, COERENZA
TESTUALE
FORMA/
ESPOSIZIONE
GRAMMATICA, LESSICO ED
ORTOGRAFIA
Punti ottenibili
0
logica e coerente
4
logica e abbastanza coerente
3
parzialmente coerente, limitata, ripetitiva
2
incongruente
1
chiara e scorrevole
4
comprensibile, talvolta involuta
3
elementare non sempre chiara/ ricalca la forma italiana
2
incomprensibile
1
corretti, lessico ricco
4
abbastanza corretti
3
con errori diffusi, lessico comune e ripetitivo
2
con errori molto gravi
1
PUNTEGGIO
COMPOSIZIONE
_____/15
PUNTEGGIO TOTALE DELLA SECONDA PROVA
90
91
Esame di stato 2013/2014
Griglia di valutazione
Colloquio
Candidato………………………………………
Conoscenza dei
contenuti
Punteggio
1-10
Gravemente
insufficiente
Sostanzialmente
inesistente
10-18
Insufficiente
Decisamente lacunosa
19
Non del tutto
sufficiente
Approssimativa
20
Sufficiente
Superficiale con qualche
incertezza
21-24
Più che
sufficiente
Accettabile
25-27
Discreto
Completa
28-29
Buono
30
Ottimo
Articolata con
arricchimenti personali
Approfondita e critica
Esposizione ed efficacia
argomentativa
Netta incapacità di
effettuare un discorso
organico e corretto
Difficoltà nell’effettuare un
discorso organico e corretto
Qualche incertezza
Esposizione non sempre
chiara, ma efficace
Esposizione corretta e
argomentazione chiara
Sviluppo degli argomenti
scorrevole
Esposizione fluida e
argomentazione salda
Decisamente brillante
Punteggio ottenuto……………
LA COMMISSIONE
IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE
92
Il presente documento e’ stato compilato e approvato all’unanimità dal consiglio di classe nella seduta
del 7 maggio 2014.
DOCENTI
Minelli Roberto
Bernardoni Lucia
Ferrarini Giuliana
Fini Doriana
Lipparini Rossana
Bondi Giancarlo
Minelli Luca
Cavallini Eli
Greffine Sarah
Schwarz Christine
Criniti Pietro
Masoch Paola
FIRMA
Italiano/Storia
Inglese
Francese
Tedesco
Matematica
Diritto
Economia
Geografia
Storia
dell’Arte
Conversazione
Francese
Conversazione
Tedesco
Educazione
Fisica
Religione
I Rappresentanti degli studenti hanno preso visione del Documento del Consiglio di classe in
tutte le sue parti e in particolare nelle sezioni concernenti i programmi delle singole discipline:
_______________________________
_______________________________
Il Preside
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Pavullo nel Frignano, 7 maggio 2014
93