Rassegna Web del 14.07.2014 POLITICA E ISTITUZIONI .......................................................................................................................... 3 GIOCHI: NUOVA SETTIMANA DI LAVORI IN PARLAMENTO .............................................................................................. 3 SBERNA (PER L’ITALIA): “DELEGA FISCALE E DLGS, STOP A OGNI PUBBLICITÀ SUL GIOCO” ............................................ 3 L'ILLUSIONE DI VINCERE: LUNEDÌ ALLA CAMERA NUOVO INCONTRO SUL GIOCO........................................................... 3 REGIONE VAL D’AOSTA: LEGGE ANTI-GAP AL VAGLIO DELLA COMMISSIONE BILANCIO E FINANZE ............................... 4 MERCATO .............................................................................................................................................. 4 SISAL GROUP S.P.A.: RITIRATA OFFERTA GLOBALE DI VENDITA E SOTTOSCRIZIONE ....................................................... 4 SISAL NON VA PIÙ IN BORSA: "MERCATI SFAVOREVOLI". MA LA QUOTAZIONE ERA GIÀ CRITICA .................................................... 4 GTECH TENTA IL COLPO GROSSO NEGLI USA ................................................................................................................... 6 GTECH: UN DRAGO PER L'IPOTESI DI RIORGANIZZAZIONE DEL GRUPPO NEL DOPO ANGELOZZI...................................................... 6 GIOCHI, I PROFITTI NETTI DI NETENT CRESCONO DEL 34% NEL SEMESTRE ..................................................................... 7 NEWSLOT E VLT...................................................................................................................................... 7 TAR DELLA LOMBARDIA SOSPENDE ORDINANZA LIMITI ORARIO SALE GIOCHI : “OBBLIGO DI MOTIVARE LE RAGIONI DELLE RESTRIZIONI”.......................................................................................................................................................... 7 SCOMMESSE, POKER & ONLINE .............................................................................................................. 8 POKER, A GIUGNO IL CASH PERDE INCASSI PER OLTRE 100 MILIONI. IN CALO ANCHE LA MODALITÀ TORNEO. ECCO LA RACCOLTA PER I PRINCIPALI OPERATORI ......................................................................................................................... 8 POKER A TORNEO, A GIUGNO -26% DI INCASSI. OLTRE IL 60% DEL MERCATO IN MANO A POKERSTARS ........................................ 9 SCOMMESSE, TAR LAZIO RINVIA AI GIUDICI TERRITORIALMENTE COMPETENTI RICORSI SULL’88 TULPS. MA A ROMA PER AVERE LA LICENZA SERVE LA CONCESSIONE ............................................................................................................. 9 CRONACA .............................................................................................................................................. 9 SAVONA, SEMPRE PIÙ GIOVANI GIOCANO D’AZZARDO ................................................................................................... 9 CODACONS: “TROPPA PUBBLICITÀ GIOCO SUI MONDIALI, ESPOSTO A DPA E COMMISSIONE VIGILANZA RAI” ........... 10 MONDO ............................................................................................................................................... 11 GERMANIA, ALLARME OPERATORI DELL’AUTOMATICO: “NEL 2017 CONTRAZIONE DEL 50% CON ATTUAZIONE DEL NUOVO REGOLAMENTO” ............................................................................................................................................... 11 FRANCIA, IL PMU NEL PRIMO SEMESTRE PERDE IL 2% DEI RICAVI. FRENANO LE SCOMMESSE IPPICHE, DECOLLANO QUELLE SPORTIVE ........................................................................................................................................................... 11 A CURA DELL’UFFICIO STAMPA E COMUNICAZIONE DI GAMENET S.P.A. Rassegna WEB di lunedì 14 luglio 2014 Pag. 2 POLITICA E ISTITUZIONI GIOCHI: NUOVA SETTIMANA DI LAVORI IN PARLAMENTO (AGIMEG - 14/07/2014) Si torna a parlare di giochi questa settimana in Parlamento. L’esame del ddl antiludopatie prosegue il suo iter nelle commissioni per i pareri restanti (Commissione parlamentare per le questioni regionali; Commissione Attività Produttive e si avvia l’esame in commissione Giustizia) per tornare mercoledì – salvo cambiamenti repentini in calendario – in Affari Sociali, commissione competente per materia che lo ha licenziato a fine giugno. In sospeso il parere della Commissione Bilancio e della Finanze che hanno espresso forti dubbi sia sulla copertura, che sulla possibile sovrapposizione di alcune misure del ddl con quelle contenute nella Delega Fiscale. Al vaglio la proposta del sottosegretario con delega ai giochi, Legnini, di stralciare eventualmente le norme simili. Si attende, comunque, una relazione tecnica che fornisca chiarimenti sulle disposizioni introdotte, e soprattutto sugli eventuali maggiori oneri per lo Stato. Si parlerà, però, anche di ippica in Senato. In Commissione Agricoltura sarà affrontata infatti la richiesta mossa quasi un anno fa dal sen. Formigoni che chiedeva in un’interrogazione“quali iniziative intenda assumere il MIPAAF, per far fronte alla situazione, dal punto di vista del riordino normativo e relativamente alla piena corresponsione dei premi dovuti agli operatori del settore”. Da precisare che l”interrogazione è comunque precente all’approvazione della legge di delega fiscale che prevede all’articolo 14, oltre a un riordino completo del settore giochi, il rilancio del comparto ippico italiano im/AGIMEG SBERNA (PER L’ITALIA): “DELEGA FISCALE E DLGS, STOP A OGNI PUBBLICITÀ SUL GIOCO” (GIOCONEWS – 14/07/2014) Posizione molto netta quella del deputato di Per l’Italia Mario Sberna che auspica che nei decreti delegati “si dia attuazione a quanto dice l’intergruppo parlamentare sul gioco, ossia che ne venga cancellata immediatamente ogni pubblicità e che sia allontanato da luoghi sensibili come le scuole. Poi sono personalmente favorevole a un aumento della tassazione sui giochi: la vecchia storia che provocherebbe un aumento di quello illegale lascia il tempo che trova, perché varrebbe per tutto!”. Secondo Sberna “lo Stato non deve agevolare in nessun modo il gioco: quello vero si fa in due e c’entra la competizione personale, ma qui stiamo parlando di azzardo e vediamo le conseguenze di questo dramma sociale sulle famiglie”. Il parlamentare ritiene inoltre che “quando si parla di Dlsg sul gioco, il confronto con gli enti locali è indispensabile: come intergruppo proponevamo che fosse demandato a essi il compito di stabilire i freni alla diffusione delle macchinette. Non vedrei invece i motivi per coinvolgere gli operatori di gioco, a mio avviso si tratta di un’attività che non dovrebbe neanche esistere”. Quanto alle misure previste per il rilancio dell’ippica: “Temo che questo settore, che pure è da considerare uno sport a tutti gli effetti, abbia fatto il suo tempo dal punto di vista storico. È una mission impossibile riportarlo ai fasti del passato. Vedrei di buon occhio i tentativi per rilanciarlo ma si tratta di un’attività che non ha più seguito da parte dei cittadini”. L'ILLUSIONE DI VINCERE: LUNEDÌ ALLA CAMERA NUOVO INCONTRO SUL GIOCO (GIOCONEWS – 14/07/2014) Il prossimo 14 luglio si terrà un incontro a Palazzo Montecitorio per parlare di gioco. Il titolo dell'incontro è ‘L'illusione Di Vincere. Il gioco d'azzardo emergenza sociale’. Verrà presentato il libro di Umberto Folena, giornalista del quotidiano Avvenire, per poi parlare del nuovo disegno di legge sulla dipendenza da gioco appena approvato dalla Commissione Affari sociali della Camera, lo scorso 26 giugno. “Stiamo lavorando affinché il Ministero della Salute aggiorni i Lea al più presto, inserendovi come previsto dal Decreto Balduzzi anche il Gap e mettendo quindi a disposizione dei giocatori patologici più fondi per la cura. Ora il Ddl sta arrivando nelle commissioni di merito per i pareri. L’obiettivo comune è quello di farlo arrivare nel tempo più breve possibile in Aula”, afferma l’onorevole Paola Binetti, tra i promotori del testo. Secondo Binetti "l'incontro deve tenere vivo il dibattito e coinvolgere gli addetti ai lavori e le associazioni in un percorso che speriamo porti all'approvazione definitiva di un disegno di legge sempre più urgente". Rassegna WEB di lunedì 14 luglio 2014 Pag. 3 Ecco il programma: Introduce l'autore del libro Umberto Folena Modera: Sara Michelucci caporedattore rivista Gioco News Intervengono: Lorenzo Basso - Pd Presidente Intergruppo Parlamentare contro il gioco d’azzardo Paola Binetti - Udc Matteo Mantero - M5S Ezio Filippone – Vicepresidente Unigioco REGIONE VAL D’AOSTA: LEGGE ANTI-GAP AL VAGLIO DELLA COMMISSIONE BILANCIO E FINANZE (AGIMEG - 14/07/2014) La Giunta Regionale della Val D’Aosta ha approvato nei giorni scorsi un progetto di legge in materia di prevenzione, contrasto e trattamento delle ludopatie. Il testo del provvedimento è stato trasmesso all’Assessorato Bilancio Finanze e patrimonio per il parere relativo alla copertura economica. A inizio luglio la Giunta aveva espresso parere favorevole alla nuova definizione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) del Servizio sanitario regionale e a riguardo sono stati ammessi a finanziamento quattro progetti di auto-organizzazione familiare sia di natura assistenziale che educativa. Per garantire un efficace contrasto della dipendenza si vieta “l’apertura di sale da gioco e di spazi per il gioco in luoghi che siano ubicati ad una distanza inferiore a 200 metri, misurati in base al percorso pedonale più breve, da istituti scolastici di ogni ordine e grado, luoghi di culto, strutture culturali, ricreative o sportive o da strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio-assistenziale”. I Comuni inoltre “possono prevedere una distanza maggiore da quella prevista (…) e individuare altri luoghi sensibili nei pressi dei quali non è ammessa l’apertura di sale da gioco e di spazi per il gioco, tenuto conto dell’impatto degli stessi sul contesto urbano e sulla sicurezza urbana, nonché dei problemi connessi con la viabilità, l’inquinamento acustico e il disturbo della quiete pubblica”. I Comuni possono anche “disciplinare l’orario di funzionamento delle sale da gioco e degli spazi per il gioco.” In prima linea anche la formazione degli operatori: “l’Azienda regionale sanitaria USL della Valle d’Aosta (Azienda USL) organizza corsi di formazione per i gestori delle sale da gioco e degli spazi per il gioco, con oneri a carico dei medesimi, finalizzati alla conoscenza e alla prevenzione dei rischi connessi al GAP, nonché alla conoscenza generale della normativa in materia di gioco d’azzardo lecito”, si legge nella proposta di legge. Su queste e sulle altre misure previste ora si attende il placet della commissione finanziaria. rg/AGIMEG MERCATO SISAL GROUP S.P.A.: RITIRATA OFFERTA GLOBALE DI VENDITA E SOTTOSCRIZIONE (JAMMA – 14/07/2014) Sisal Group S.p.A. (“Sisal Group”) e Gaming Invest S.à r.l., d’intesa con Deutsche Bank AG, London Branch e UBS Limited, in qualità di Coordinatori dell’Offerta Globale di Vendita e Sottoscrizione, hanno deciso di procedere al ritiro integrale dell’Offerta Globale ai sensi del Capitolo 5, Paragrafo 5.1.4 della Nota Informativa in assenza delle condizioni per concludere in maniera soddisfacente la quotazione in Borsa di Sisal Group a seguito della sfavorevole situazione del mercato mobiliare domestico e internazionale. Sisal Group conferma che perseguirà i propri obiettivi di crescita, che prevedono la continuazione dell’azione di consolidamento all’interno della catena del valore del mercato dei giochi e il rafforzamento della propria posizione nel mercato dei pagamenti e servizi. SISAL NON VA PIÙ IN BORSA: "MERCATI SFAVOREVOLI". MA LA QUOTAZIONE ERA GIÀ CRITICA (ILFATTOQUOTIDIANO.IT - 14/07/2014) Gli alti debiti, un conto economico da qualche anno in perdita e una serie di contenziosi fiscali e penali che interessano a vario titolo la società e il suo amministratore delegato Emilio Petrone non hanno di sicuro agevolato il criticato sbarco in Piazza Affari del gruppo del Totocalcio. Sisal rinuncia alla Borsa. Il brusco annuncio è arrivato praticamente alla vigilia della chiusura della fase di vendita delle azioni della società del Totocalcio che era in calendario per lunedì 14 luglio con lo sbarco a Rassegna WEB di lunedì 14 luglio 2014 Pag. 4 Piazza Affari previsto per il 18. Una decisione motivata con la "sfavorevole situazione del mercato mobiliare domestico e internazionale" e che non stupisce, visto il profilo di rischio piuttosto elevato e le criticità della società che sarebbe dovuta arrivare a Piazza Affari subito dopo le operazioni Fincantieri e Fineco con la prima che non ha avuto certamente esiti positivi. E cioè alti debiti, un conto economico da qualche anno in perdita e una serie di contenziosi fiscali e penali che interessano a vario titolo la società e il suo amministratore delegato Emilio Petrone, dominus indiscusso del gruppo. Il capitolo debiti è uno dei più spinosi, e non a caso durante la presentazione alla stampa gli amministratori si erano affrettati a spiegare che una parte dei proventi dell'offerta sarebbe stata dedicata ad abbattere il debito. Il punto di partenza è la situazione al 31 marzo del 2014, che vede il gruppo addirittura con un patrimonio netto negativo per 50,5 milioni di euro, schiacciato da un indebitamento complessivo lordo pari a 1,69 miliardi di euro e definito "significativo" dalla stessa società. Una situazione molto pesante, perché carica di oneri finanziari la società portandola in rosso, e per questo motivo la controllante Gaming Invest, la società veicolo lussemburghese che raccoglie principalmente i tre fondi di private equity proprietari (Permira, Apax, l'italiana Clessidra di Claudio Sposito) si era detta disposta "rinunciare" al proprio debito verso la controllata Sisal, pari a 465 milioni, se la quotazione fosse andata a buon fine. Ma non si tratta di un vero e proprio gesto di liberalità, com'è stato presentato: quei crediti sarebbero diventati una riserva ad hoc nel patrimonio netto, che sarebbe tornato ad essere positivo per 409 milioni per effetto di questa manovra, ma che gli azionisti avrebbero potuto ridistribuirsi pro quota in un secondo momento. In parte una partita di giro, insomma, che però nel breve periodo avrebbe assicurato anche un calo degli oneri finanziari ora pesanti: sono stati 86,8 milioni di euro nel solo 2013. Il debito verso le banche avrebbe dovuto essere tagliato grazie alla vendita di azioni, per un totale di 77,5 milioni, 28,5 milioni delle quali derivanti da un aumento di capitale (denaro che sarebbe quindi rimasto nelle casse della società) e il resto dal portafoglio dei fondi azionisti. La forchetta di prezzo era stata fissata tra 6,30-7,70 euro per azione. Questo vuol dire che nelle casse societarie sarebbero dovuti entrare solo 179-220 milioni di euro, parte dei quali dedicati al taglio dei debiti. Il lotto di azioni in vendita o sottoscrizione era pari al 59 per cento circa del totale, con Game Invest che avrebbe perso la maggioranza assoluta, ma non il controllo della società. Spinoso, poi, anche il capitolo reddituale: nel 2013 la società ha perso 99 milioni di euro; 38,8 milioni nel 2012 e 29,5 milioni nel 2011. E gli utili erano attesi nel 2015, secondo la previsione dell'ad Petrone, "grazie anche al taglio degli oneri finanziari". Taglio che ora viene a mancare. In ogni caso, tra il 2012 e il 2013 il fatturato di Sisal era sceso del 6 per cento a 772 milioni di euro e un calo c'è stato anche rispetto al 2011, in linea con la crisi di gioco degli italiani, che restano comunque i secondi al mondo in questa attività. "Le perdite 2013 derivano da poste non ricorrenti", aveva dal canto suo spiegato Corrado Orsi, direttore finanziario del gruppo. Tra queste dovrebbero esserci le somme saldate allo Stato per il contenzioso aperto con la Corte dei Conti relativo alle slot machine, pari a 65-70 milioni di euro. Da rimarcare, inoltre, che i giochi in concessione a Sisal (74% del fatturato, il resto sono servizi di pagamento) scadranno tra il 2016 e il 2022 e la società dovrà rimettersi in gara per riconquistarli. Non bastassero le difficoltà del business, è ampio anche il capitolo che riguarda i problemi col fisco e con la giustizia. Con il primo la società ha aperto vari contenziosi, che potrebbero costare molto cari se li dovesse perdere: per il più importante gruppo di controversie, quelle legate al periodo dell'acquisizione da parte dei fondi di private equity, si legge nel prospetto di quotazione che il costo massimo per la società sarebbe di 17,5 milioni di euro più le sanzioni dal 100 al 200 per cento dell'importo e gli interessi legali. Tra gli ultimi contenziosi ve n'è uno che riguarda la controllata Sisal Match Point per alcune operazioni fatte con Paesi in cosiddetta black list per il fisco italiano, ovvero paradisi fiscali. Che rendono d'obbligo l'apertura di una parentesi sulla singolarità del fatto che una società concessionaria di un pubblico gioco sia poi inseguita così dal fisco per una serie di operazioni definite elusive. Tanto più che lo stesso Petrone risulta indagato dalla procura di Milano per infedele dichiarazione dei redditi (articolo 4 del decreto 74/2000). L'altra indagine, quella relativa a un pagamento da 860mila euro fatto alla società GM762 riferibile all'ex presidente di Bpm ora in carcere Massimo Ponzellini, è al momento congelata. Fonti della procura lasciano intendere che l'accusa di corruzione privata potrebbe cadere se non si rintraccerà la controprestazione per quel pagamento. Petrone si è detto fiducioso che tutto vada per il Rassegna WEB di lunedì 14 luglio 2014 Pag. 5 meglio e parlando di business ha prospettato un futuro di crescita organica e per acquisizioni che rafforzino il business e la rete di negozi Match Point e WinCity. Proprio con la partenza dell'offerta è arrivato Vincicasa, ultimo gioco della società, che promette un'abitazione ai fortunati vincitori. Ma ora ha altre priorità. GTECH TENTA IL COLPO GROSSO NEGLI USA (REPUBBLICA.IT - 14/07/2014) Si sta studiando l’acquisizione di International Game Technology, operazione che se venisse portata a termine cambierebbe completamente le dimensioni, la redditività e il baricentro dell’ex Lottomatica, di Sara Bennewitz Mentre la famiglia Merloni sceglie l’americana Whirlpool per gestire il futuro rilancio di Indesit Company, le famiglie Boroli e Drago stanno studiando l’acquisizione negli Usa di International Game Technology, operazione che se venisse portata a termine, cambierebbe completamente le dimensioni, la redditività e il baricentro della controllata Gtech. L’ex Lottomatica proprio un anno fa aveva abbandonato il nome storico per fregiarsi di quello della controllata americana rilevata nel 2006, con l’ambizione di diventare un gruppo sempre più internazionale e sempre meno italiano. A distanza di otto anni raddoppiare l’investimento negli Stati Uniti promuovendo un’offerta in contanti e azioni da 4 miliardi di dollari, consentirebbe a Gtech di poter rifinanziare il suo intero indebitamento a tassi più convenienti, investire in dollari sfruttando la debolezza della valuta Usa rispetto all’euro, diversificare nel segmento delle slot machine che è più redditizio e acquisire la leadership nel mercato Usa dei giochi, un Paese che a differenza dell’Italia ha ancora grandi potenzialità di crescita. Il costo medio dei 2,5 miliardi di passività di Gtech è di poco inferiore al 6%, ma con l’ultima emissione a sette anni che risale al novembre 2012, il gruppo pagava un tasso fisso del 3,5%. Pertanto rifinanziare oggi vecchie e nuove linee necessarie per le acquisizioni, permetterebbe al gruppo di abbassare di circa la metà il costo complessivo. Inoltre la saturazione del mercato nazionale, nonché il crescente costo del rinnovo delle concessioni come si è visto due anni fa con il Gratta&Vinci, rende sempre più indispensabile per la società, guidata da Marco Sala, trovare nuove fonti di ricavi all’estero e possibilmente prima del rinnovo della concessione del Lotto che scadrà nel 2016. A fine 2013 l’ex Lottomatica realizzava a livello nazionale il 57% dei ricavi, ma l’89% dei suoi utili operativi. Troppo e con margini che rischiano di essere sempre più compressi dall’aumento dei costi delle concessioni, che peraltro vanno pagati in anticipo. Pertanto la società, oltre a partecipare alla gara per la privatizzazione delle lotterie turche, sta studiando il dossier dell’americana Igt per crescere fuori dai confini nazionali. Il gruppo basato a Las Vegas è leader nella produzione di slot machine, un segmento dove Lottomatica è presente in Europa attraverso Spielo. Ma la società Usa guidata da Patti Hart sta guadagnando interessati quote di mercato sia sui giochi via Internet sia nel social gaming, due settori che secondo gli analisti, sono la naturale evoluzione del comparto giochi dato che il pubblico utilizza sempre più i cellulari e i tablet per le sue scommesse. E in proposito Igt realizza già un decimo dei suoi 2 miliardi di dollari di ricavi nel comparto digitale, ma mentre la vendita di slot machine nel primo semestre del suo esercizio fiscale ha registrato una brusca frenata, il segmento online ha registrato una crescita a doppia cifra. A questo proposito lo scorso febbraio Gtech aveva rilevato l’inglese Probability, investendo nella società specializzata proprio nei giochi online 20 milioni di euro per aggredire una nicchia dove il gruppo italiano è ancora poco presente. Ma anche nelle videolotterie Usa Gtech ha una quota di mercato di appena l’1%, pertanto convolare a nozze con Igt permetterebbe alle due società di realizzare circa un centinaio di milioni di sinergie sui costi, ma grandi sinergie sui ricavi. S econdo Citigroup, una fusione tra Gtech e Igt ai valori corretti e con un finanziamento giusto, sarebbe positiva per entrambe le società: per questo la banca Usa consiglia di acquistare azioni Gtech con un target price di 25,5 euro e valuta interessanti quelle dell’americana Igt fino al prezzo di 17,5 dollari. Stesso giudizio da Kepler Equities che invece suggerisce di comprare Gtech fino al target di 26,5 euro per azione. A sinistra, Marco Sala, amm. delegato di GTech Il costo medio dei 2,5 miliardi di passività è del 6%. GTECH: UN DRAGO PER L'IPOTESI DI RIORGANIZZAZIONE DEL GRUPPO NEL DOPO ANGELOZZI (GIOCONEWS – 14/07/2014) Roma - Come verrà gestita la rete italiana dei giochi di Gtech (al secolo: Lottomatica) dopo la partenza di Guglielmo Angelozzi? E' questa la domanda che, nel settore, si stanno Rassegna WEB di lunedì 14 luglio 2014 Pag. 6 ponendo gran parte degli addetti ai lavori tenendo conto che il concessionario di casa Getech (Videolot) risulta essere il primo operatori italiano dal punto di vista di new slot e Vlt. Aggiungendo anche il fatto che il dirigente in partenza dal gruppo capitolino ricopriva una posizione di spicco essendo a capo dell'intero ramo Interactive dell'azienda. Per questo potrebbe non essere facile rimpiazzarlo. Anche se, va detto, lo stesso dirigente doveva essere inviato negli States da Gtech per lo sviluppo del nuovo business in America e ciò vorrebbe dire che il rimpiazzo nella Capitale, probabilmente, era stato già programmato. LA NUOVA STRATEGIA - In ogni caso, secondo quanto apprende GiocoNews.it, la strategia del gruppo in Italia potrebbe essere rinnovata procedendo a una diversa organizzazione interna, che porterebbe in azienda un manager "di famiglia" come Enrico Drago, attuale Ad del gruppo Zara, che andrebbe ad affiancare l'attuale Direttore generale Fabio Cairoli, magari per prenderne poi il posto in futuro. GIOCHI, I PROFITTI NETTI DI NETENT CRESCONO DEL 34% NEL SEMESTRE (AGIMEG - 14/07/2014) Net Entertainment, la compagnia svedese specializzata nella produzione di software, ha registrato nel secondo semestre una crescita del 46,6% nei profitti operativi (56,7 milioni di corone). Sulla performance hanno influito i risultati dei clienti acquisiti, il lancio di nuovi prodotti, ma anche le fluttuazioni nel mercato dei cambi. In particolare nel trimestre, la compagnia ha lanciato 13 nuovi casinò online e stretto 10 accordi con nuovi clienti, tra cui il primo per la rete a terra: NetEnt fornirà una serie di giochi che verranno inseriti negli apparecchi William Hill istallati in 2.300 betting shops inglesi. In netto positivo di conseguenza anche il semestre: i ricavi crescono del 32,2% (393,4 milioni di corone), i profitti operativi del 35,4% (107,9 milioni), quelli netti del 34,3% (98,6 milioni). LA compagnia adesso punta al mercato statunitense, intende infatti ottenere una licenza del New Jersey, per lanciare i propri prodotti entro la seconda metà del 2015. rg/AGIMEG NEWSLOT E VLT TAR DELLA LOMBARDIA SOSPENDE ORDINANZA LIMITI ORARIO SALE GIOCHI : “OBBLIGO DI MOTIVARE LE RAGIONI DELLE RESTRIZIONI” (JAMMA – 14/07/2014) Il Tar della Lombardia ha sospeso l’ordinanza del Comune di Bresso avente a oggetto la “limitazione della fascia oraria di utilizzo dei dispositivi da gioco d’azzardo lecito installati negli esercizi pubblici o nei circoli privati”. “Considerato – scrivono i giudici- che in merito alla legittimità di previsioni regolamentari volte a fronteggiare la ludopatìa, la Sezione ha già avuto modo di rilevare : - che nella sentenza n. 167 del 6 maggio 2010 la Corte costituzionale ha delineato i limiti della potestà legislativa e amministrativa in tema di ordine e sicurezza pubblica, statuendo, tra l’altro: a) che “questa Corte ha più volte affermato che Regioni e Province autonome non sono titolari di competenza propria nella materia dell’ordine pubblico e della sicurezza, nella materia cioè relativa sia alla prevenzione dei reati, sia al mantenimento dell’ordine pubblico (sentenze n. 237 e n. 222 del 2006), inteso quest’ultimo, in senso stretto, quale “complesso dei beni giuridici fondamentali e degli interessi pubblici primari sui quali si regge l’ordinata e civile convivenza nella comunità nazionale” (sentenza n. 290 del 2001). Rientrano, invece, fra i compiti di polizia amministrativa, di competenza regionale (sentenza n. 196 del 2009), le “misure dirette ad evitare danni o pregiudizi che possono essere arrecati a soggetti giuridici e alle cose nello svolgimento di attività relative alle materie nelle quali vengono esercitate le competenze [...] delle Regioni e degli enti locali, purché non siano coinvolti beni o interessi specificamente tutelati in funzione dell’ordine pubblico e della sicurezza pubblica” (sentenza n. 290 del 2001)”; b) che “con la modifica del Titolo V è stata riservata allo Stato, dall’art. 117, secondo comma, lettera h), Cost., la competenza in tema di ordine pubblico e pubblica sicurezza; ed alla competenza regionale residuale – e non più concorrente – è stata attribuita la materia della polizia amministrativa locale. Quanto Rassegna WEB di lunedì 14 luglio 2014 Pag. 7 alla necessità di una collaborazione fra forze di polizia municipale e forze di polizia di Stato, l’art. 118, terzo comma, Cost., ha provveduto espressamente a demandare alla legge statale il compito di disciplinare eventuali forme di coordinamento nella materia dell’ordine pubblico e della sicurezza”; - che, dunque, sembra evidente che il legislatore abbia inteso temperare, nella citata materia, la misura e la qualità dell’intervento ausiliario delle Amministrazioni locali e quindi dei Comuni; - che l’art. 54, comma 4 del D.lgs. 267/2000 prevede che “il sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta, con atto motivato provvedimenti contingibili e urgenti nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento, al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana. I provvedimenti di cui al presente comma sono preventivamente comunicati al prefetto anche ai fini della predisposizione degli strumenti ritenuti necessari alla loro attuazione”; - che la precedente formulazione di tale norma è stata dichiarata costituzionalmente illegittima dal Giudice delle leggi con sentenza n. 115 del 7 aprile 2011, proprio nella parte in cui si premetteva l’avverbio “anche” alle parole “contingibili e urgenti”: una chiara esplicitazione, ad avviso del Collegio, della limitazione dei poteri – perfino di quelli extra ordinem – dei Sindaci; - che, con specifico riguardo alla questione della limitazione degli orari di apertura delle sale da gioco, occorre richiamare l’orientamento della Corte di Giustizia dell’Unione europea, la quale “nell’esaminare approfonditamente la disciplina di cui agli artt. 43 e 49 del Trattato CE (libertà di stabilimento e di prestazione di servizi), ha ribadito, in linea con precedenti decisioni, che “l’obiettivo attinente alla lotta contro la criminalità collegata ai giochi d’azzardo è idoneo a giustificare le restrizioni alle libertà fondamentali derivanti da tale normativa, purché tali restrizioni soddisfino il principio di proporzionalità e nella misura in cui i mezzi impiegati siano coerenti e sistematici (v., in tal senso, citate sentenze Placanica e a., punti da 52 a 55, nonché Costa e Cifone, punti da 61 a 63)” (cfr. sez. III, 12 settembre 2013, cause riunite C – 660/11 e C – 8/12); - che sulla scorta di tale principio, la Sezione ha statuito che “nell’assenza di una norma che espressamente vietasse l’apertura 24 ore su 24 (…) incombeva, dunque, sul Comune l’obbligo di motivare le ragioni di una limitazione direttamente incidente sullo svolgimento e, potenzialmente, sulla gestione finanziaria dell’attività condotta” (cfr. sentenza 7 novembre 2013, n. 2479); - che le ricorrenti hanno depositato le autorizzazioni del Questore di Milano, emesse rispettivamente il 25.7.2011 e l’1.8.2012, quindi in epoca anteriore all’entrata in vigore della legge regionale 8/2013, ciò fondando un legittimo affidamento al pieno esercizio dell’attività, oltre ad aver puntualmente provato i pregiudizi di natura economica connessi all’esecuzione dei provvedimenti impugnati; - che, infine, pare infondato l’assunto dell’Amministrazione secondo cui l’impugnata ordinanza sarebbe stata emessa in esito a una “approfondita indagine sulla realtà sociale” , tale non potendosi definire il generico richiamo, nella motivazione della deliberazione di C.C. n. 13 del 7.4.2014, ai dati dell’ASL Milano, peraltro soltanto richiamati, e non allegati, dal Comune agli atti del giudizio. SCOMMESSE, POKER & ONLINE POKER, A GIUGNO IL CASH PERDE INCASSI PER OLTRE 100 MILIONI. IN CALO ANCHE LA MODALITÀ TORNEO. ECCO LA RACCOLTA PER I PRINCIPALI OPERATORI (AGIMEG - 14/07/2014) Oltre 100 milioni di meno di raccolta: questo è il dato che viene fuori dal confronto delle giocate sul poker cash a giugno 2014 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Nel sesto mese di quest’anno, le giocate sul poker cash hanno toccato i 295 milioni di euro contro i 420 milioni raccolti a giugno del 2013. Si tratta di un calo di quasi il 30%. Per quanto riguarda la spesa effettiva, cioè la differenza tra quanto giocato e quanto vinto, a giugno dello scorso anno era stata di poco meno di 11 milioni, mentre quest’anno è scesa a 7,8 milioni. Oltre il 53% del mercato in mano a Pokerstars. Ecco come si sono divisi il mercato a giugno i principali operatori: Operatore Rassegna WEB di lunedì 14 luglio 2014 Raccolta (*) Pag. 8 Pokerstars Lottomatica Bwin.Party Microgame Eurobet Snai Sisal Intralot Scommettendo 157,1 30,6 22,9 21,2 17,7 17,1 9,7 2,0 1,2 (*) dati in milioni di euro – Stime Agimeg POKER A TORNEO, A GIUGNO -26% DI INCASSI. OLTRE IL 60% DEL MERCATO IN MANO A POKERSTARS Anche se leggermente di meno rispetto alla versione cash, il poker in modalità a torneo fa segnare il passo nel sesto mese del 2014. Questo segmento di mercato ha fatto registrare a giugno una raccolta di 48 milioni di euro, contro i 65,1 dello stesso mese dell’anno precedente. Si mantiene sopra il 60% la quota di mercato detenuta da Pokerstars. Ecco come si sono divisi il mercato a giugno i principali operatori: Operatore Pokerstars Lottomatica Bwin.Party Microgame Snai Sisal Eurobet Intralot Scommettendo Raccolta (*) 29,0 5,4 3,9 2,7 2,4 1,1 0,8 0,3 0,2 (*) dati in milioni di euro – Stime Agimeg SCOMMESSE, TAR LAZIO RINVIA AI GIUDICI TERRITORIALMENTE COMPETENTI RICORSI SULL’88 TULPS. MA A ROMA PER AVERE LA LICENZA SERVE LA CONCESSIONE (AGIMEG - 14/07/2014) La Prima Sezione Ter del Tar Lazio dichiara nuovamente la propria incompetenza territoriale sui ricorsi riguardanti il diniego della licenza di pubblica sicurezza a Ced e Ctd attivi in altre regioni. Nelle scorse ore ha emesso una serie di ordinanze identiche, rinviando la questione ai giudici siciliani, lombardi o abruzzesi. “Vista la sentenza della Corte Costituzionale n. 174 del 13/6/2014 ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 135 c. 1 lett. q-quater) del c.p.a. in cui prevede la competenza inderogabile del T.A.R. Lazio sulle controversie aventi ad oggetto i provvedimenti emessi dall’Autorità Polizia relativi al rilascio delle autorizzazioni in materia di giochi pubblici con vincita di denaro” si legge in uno dei provvedimenti “la controversia non rientra per effetto della decisione della Corte Costituzionale nella competenza del T.A.R. Lazio”. Spetta ora ai ricorrenti chiedere la riassunzione del ricorso di fronte al Tribunale competente. La stessa Prima Sezione Ter ha anche esaminato un diniego della licenza di pubblica sicurezza disposto dalla Questura di Roma. In questo caso, il provvedimento riguarda un Ced collegato a Planet 365 che con il bando Monti si è aggiudicata una concessione per le scommesse. Anche in questo caso il giudice “conferma la posizione già fatta propria peraltro da questa Sezione con numerose precedenti ordinanze (nn.2430,2431,2432,2450 del 30 maggio 2014) incentrata sul fatto che la concessione ottenuta consente di aprire un solo punto di raccolta scommesse, diverso da quello qui in esame”. La richiesta di sospensiva è stata quindi respinta. lp/AGIMEG CRONACA SAVONA, SEMPRE PIÙ GIOVANI GIOCANO D’AZZARDO (LASTAMPA.IT - 14/07/2014) Cresce il numero di chi si perde davanti a slot machine e videolottery Rassegna WEB di lunedì 14 luglio 2014 Pag. 9 La piaga del gioco d’azzardo continua a espandersi in provincia di Savona: nel primo semestre del 2014 sono state il 30 per cento in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso le persone che hanno preso coscienza di non riuscire più a controllare il vizio del gioco e si sono rivolte agli ambulatori del Sert di Savona, Cairo, Albenga e Finale. Quasi una ventina quelli che da gennaio si sono avvicinati per la prima volta al servizio per il gioco d’azzardo, per un totale di una quarantina di persone che rappresentano la punta dell’iceberg di un fenomeno ormai incontrollabile. Nella maggior parte dei casi si tratta di uomini nella fascia fra i 40 e i 44 anni. Mediamente spendono 400 euro al mese in slot, videolottery (in percentuale minore ai concorsi «Gratta e vinci»), ma alcuni di questi hanno dissipato interi patrimoni. «Non bisogna abbassare la guardia e continuare a insistere nella prevenzione perchè gli ostacoli sono molti. La pubblicità ai giochi online con personaggi conosciuti, ad esempio, è un danno irreparabile - denuncia la responsabile delle strutture dell’Asl2, Nicoletta Conio -. Ed è troppa la facilità con cui giovani e giovanissimi iniziano a provare sul proprio pc o sugli smartphone quel brivido della vincita che è effimero, visto che poi tanto i soldi si perdono e si rischia solo di entrare in un tunnel senza via d’uscita». All’allarme sui giovani e giovanissimi oggi però se ne aggiunge un altro, quello sulle persone anziane, che sempre più frequentemente si giocano le pensioni fra lotterie varie. Savona è anche risultata la quinta provincia in Italia per la spesa pro capite al gioco: 1737 euro all’anno per tentare la fortuna a slot machine, videolottery, ma anche alle lotterie istantanee delle tabaccherie, dove vanno a ruba i «Gratta e vinci» e dove non scende la passione per lotto e supenenalotto. Il Comune di Savona, che aveva già aderito al Manifesto contro il gioco d’azzardo, aveva chiesto al Monopolio di stato una mappatura delle slot presenti i città: le slot machine installate erano risultate 600 e 180 le licenze concesse, per un giro d’affari che può arrivare a fruttare fino a 350 mila euro al giorno. In costante aumento anche il numero di persone che partecipano alle riunioni dei gruppi di auto-mutuo aiuto in via Crispi. «Si percepisce la disperazione e la voglia di uscire dal tunnel del gioco di donne e uomini che si sono rovinati con le scommesse, accompagnati da parenti e amici altrettanto disperati», aveva commentato l’assessore Sergio Lugaro al termine della prima riunione, a cui aveva no partecipato 40 persone. CODACONS: “TROPPA PUBBLICITÀ GIOCO SUI MONDIALI, ESPOSTO A DPA E COMMISSIONE VIGILANZA RAI” (GIOCONEWS – 14/07/2014) La pubblicità del gioco durante i Mondiali di calcio torna a far discutere. Questa volta è il Codacons a scendere in campo, presentando un esposto al Dipartimento Politiche Antidroga del Governo e alla Commissione di Vigilanza Rai. “La legge Balduzzi vieta la messa in onda degli spot legali al gioco solo nelle fasce di visione dei minori – scrive il Codacons nell’esposto - ma in realtà, pur volendo tralasciare la partita notturna Italia Inghilterra del 14 giugno scorso, è bene evidenziare che anche durante le partite successive (ad es. Spagna-Cile, UruguayInghilterra, Italia-Costa Rica, ecc.), gli spot si sono ripetuti in modo continuo e martellante. La platea di riferimento è estremamente varia e, considerando che tra il pubblico vi molti anche sono minorenni, il rischio ludopatia aumenta a dismisura. È evidente che le principali agenzie di scommesse italiane e straniere, forti dei loro fatturati miliardari, non si sono fatte scappare i grandi ascolti dei campionati mondiali di calcio e hanno investito milioni in comunicazione. Non è una novità, sono anni che le aziende del settore sponsorizzano le squadre di calcio e comprano pubblicità negli stadi, nelle emittenti e nelle riviste sportive”. Il Codacons ha dunque chiesto al Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio e alla Commissione di Vigilanza Rai di attivarsi per verificare i fatti e le relative responsabilità, considerando che la martellante pubblicità a scommesse e giochi durante i Mondiali può rappresentare una forma di istigazione al gioco d’azzardo. “Da quando il premier Matteo Renzi ha preso in mano le deleghe per le dipendenze, la lotta alla ludopatia nel nostro paese ha subito una battuta d’arresto – denuncia il presidente Carlo Rienzi – occorre riprendere immediatamente il lavoro dell’Osservatorio contro le dipendenze da gioco, il quale lo scorso dicembre ha approvato un Piano d’Azione Nazionale, ancora irrealizzato”. Rassegna WEB di lunedì 14 luglio 2014 Pag. 10 MONDO GERMANIA, ALLARME OPERATORI DELL’AUTOMATICO: “NEL 2017 CONTRAZIONE DEL 50% CON ATTUAZIONE DEL NUOVO REGOLAMENTO” (AGIMEG - 14/07/2014) L’ associazione tedesca degli operatori dell’automatico (BA) ha incontrato Stefanie Hubig , segretario di Stato del ministero giustizia e tutela dei consumatori, per esporre le problematiche del comparto. I rappresentanti delle imprese hanno spiegato che l’attuazione delle disposizioni previste dalla nuova regolamentazione costituiscono un “onere sproporzionato” per gli operatori con il rischio reale che nel 2017 si registri una contrazione di oltre il 50%. Il Segretario ha concordato sul fatto che la regolamentazione del mercato legale contribuisce a contrastare quello illecito, e ha auspicato un costruttivo dialogo con le associazioni di settore, non solo per garantire una reciproca comprensione ma anche per cercare di arrivare insieme a soluzioni condivise. lp/AGIMEG FRANCIA, IL PMU NEL PRIMO SEMESTRE PERDE IL 2% DEI RICAVI. FRENANO LE SCOMMESSE IPPICHE, DECOLLANO QUELLE SPORTIVE (AGIMEG - 14/07/2014) Francia, il PMU nel primo semestre del 2014 registra un calo del 2,4% dei ricavi (1 miliardo 225,7 milioni di euro) e del 4,7% della raccolta (5 miliardi 56,2 milioni), una performance su cui hai influito l’andamento delle scommesse ippiche. Il prodotto di punta dell’operatore registra infatti una flessione del 2,9% (1 miliardo 220,3 milioni). Determinante il calo della raccolta in Francia (-7,8%, 4 miliardi 652,3 milioni), penalizzata – spiega il PMU – dalla crisi economica e dal tasso crescente di disoccupazione. Al contrario, le operazioni internazionali – grazie al traino di Stati Uniti, Sud Africa e Svizzera – beneficiano di una crescita del 28,3% (370,4 milioni). Molto bene le scommesse sportive che crescono del 28% in termini di raccolta (122 milioni) e del 31,2% per quanto riguarda i ricavi (24,9 milioni), grazie alla popolarità della Ligue 1 e al parziale influsso dei Mondiali (a giugno l’operatore ha registrata una crescita dei ricavi del 140% e 60mila nuovi iscritti). In chiaroscuro il poker online: cresce infatti la raccolta (281,8 milioni, +1,4%), mentre calano i ricavi (10,5 milioni, -1,8%). I profitti netti raggiungono i 438,4 milioni, leggermente al di sopra delle attese. lp/AGIMEG Rassegna WEB di lunedì 14 luglio 2014 Pag. 11
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