La No tra Salute LA LEGA ITALIANA PER LA LOTTA CONTRO I TUMORI INFORMA • NUMERO 1/2014 Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Firenze ” “ COMINCIA DA QUI LA LILT FIRENZE APRE UN NUOVO AMBULATORIO DI PREVENZIONE MELANOMA N. 1 • Marzo 2014 Direttore responsabile Marco Rosselli Del Turco Redazione Elisabetta Bernardini Segreteria Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori - Sez. prov. Firenze Viale D. Giannotti 23 - 50126 Firenze Telefono: 055 576939, Fax 055 580152 e-mail: info@legatumorifirenze.it - http://www.legatumorifirenze.it Progetto grafico e stampa Elisabetta Bernardini - Gianni Cammilli, Tipografia ABC Copertina di Francesco Fanicchi Tariffa Associazioni senza fini di lucro: “Poste Italiane S.p.A. Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004 n. 46), art. 1 comma 2° DCB Fi” Autorizz. del Tribunale di Firenze n° 3127 dell’11.04.1983 Questo numero è stato stampato in 20.000 copie inviate e distribuite a Soci e amici della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori Membri del Consiglio Direttivo della Lilt Firenze Alexander Peirano Presidente Alessandro Bussotti Alessandra Chiarugi Ida Cipparrone come Roberta Ciurekgian Scandurra Eleonora Frescobaldi Elisabetta Gentile Alessandro Piccardi Rosangela Terrone Elena Toppino aiutarci Per diventare soci, rinnovare la quota o effettuare donazioni • c/c postale numero 12911509 • c/c bancario 05000/1000/00075424 Banca Prossima IBAN IT95C0335901600100000075424 • Sede L.I.L.T. in Viale Giannotti, 23 - tel. 055.576939 Siamo aperti dal martedì al giovedì con orario 9,00-13.30/14.30-18,00 e il lunedì e il venerdì dalle 9,00 alle 13,30 SOCIO ORDINARIO euro 15 SOCIO SOSTENITORE euro 100 SOCIO BENEMERITO da euro 300 Per avere informazioni sui benefici fiscali della tua donazione consulta il sito www.legatumorifirenze.it Grazie a te, possiamo stanziare fondi per: • Ce.Ri.On. - Centro di Riabilitazione Oncologica Firenze • Servizio Donna Come Prima per le donne operate di tumore al seno • Servizio di Prevenzione ed Educazione alla Salute • Servizio C.A.M.O. Centro di Aiuto al Malato Oncologico • Unità di Cure Palliative zona Nord Ovest Hospice Torregalli (personale) • Assistenza di base, tramite Cooperativa Arca, zona Sud Est • Finanziamenti per la ricerca Vi aiutiamo a diventare grandi. Con la prevenzione. Editoriale Presidente Alexander Peirano il primo numero del Notiziario del 2014 esce come ogni anno in concomitanza con la Settimana Nazionale della Prevenzione Oncologica, promossa in tutta Italia dalla Lilt. Diffondere la cultura della prevenzione e promuoverla ad ogni livello è il compito primario della nostra Associazione, da sempre impegnata in particolare tra i giovani e nelle scuole. Dal 16 al 23 marzo i volontari della Lilt si mobiliteranno per essere presenti nelle maggiori piazze italiane per celebrare la Settimana della Prevenzione, offrendo una bottiglia di olio extravergine di oliva, testimonial storico della campagna e delle virtù della dieta mediterranea, in cambio di un modesto contributo a sostegno delle attività istituzionali. La bottiglia è accompagnata da un utile opuscolo ricco di informazioni sui corretti stili di vita, con consigli e ricette di importanti chef nazionali. Per sapere dove saremo presenti a Firenze, chiamateci in sede allo 055.576939. E sempre nell’ottica della prevenzione abbiamo dato il via al primo ambulatorio della Lilt Firenze per la diagnosi del melanoma. Potete trovare i dettagli di questa importante novità all’interno della rubrica “Il medico domanda il medico risponde” con un’intervista alla dr.ssa Alessandra Chiarugi. Le visite saranno effettuate da un medico specialista dermatologo con preparazione specifica nella diagnosi delle lesioni pigmentate. L’ambulatorio sarà dotato di un nuovo e moderno dermatoscopio, uno strumento acquistato grazie al contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze che consente una qualità diagnostica e una possibilità di controllo dei dati particolarmente alta. Il progetto, che viene realizzato in collaborazione con la Misericordia di Badia a Ripoli, prevede che i soci Lilt abbiano una riduzione sul costo della visita. L’iniziativa inaugura una serie di agevolazioni sanitarie per gli affiliati della nostra Associazione: grazie infatti a convenzioni con noti istituti fiorentini, i soci Lilt potranno effettuare controlli diagnostici a tariffe agevolate. Troverete nelle pagine centrali l’elenco degli esami e la nostra segreteria è a disposizione per ogni ulteriore informazione. Vi invito quindi a rinnovare la quota sociale 2014, per poter usufruire di queste agevolazioni ma soprattutto perchè il tesseramento e conseguentemente “l’azionariato popolare” è una peculiare caratteristica della Lilt, le cui attività vengono sostenute proprio dalla generosità dei soci. © Istockphoto.narivikk Cari amici, “L’Angolo della Lilt”, il mercatino di solidarietà che i nostri bravi volontari allestiscono nel fondo strada accanto all’ingresso della nostra sede, rinnova gli arredi. Riapriremo ad aprile, prima di Pasqua, con tante novità. Ringrazio di cuore tutte le volontarie che con impegno e determinazione hanno seguito il mercatino, dagli allestimenti ai numerosi turni. Con orgoglio vi comunico che lo storico gruppo dei Bandierai degli Uffizi di Firenze ha deciso di sostenere la Lilt nell’ambito delle iniziative benefiche in programma per il 2014. Siamo onorati che questa istituzione fiorentina abbia voluto esserci affianco nella lotta contro la malattia oncologica. I fondi che verranno donati andranno a favore del Servizio Camo di assistenza domiciliare. Concludo con un pensiero a chi ci ha sostenuto con generosità. Abbiamo ricevuto un’importante donazione di 10.000 euro dal Sig. Ennio Biagioni. Ci ha raccontato di aver esaudito una volontà di sua zia Adriana, recentemente scomparsa, che desiderava lasciare in beneficenza parte dei suoi averi. Grazie alla generosità della signora Adriana e alla volontà di suo nipote di onorarne la memoria, potremo finanziare progetti nell’ambito dell’assistenza al malato oncologico. Ringrazio infine il Circolo “Burraco Oltrarno” e l’Azienda I.F.B. Stroder srl per aver deciso di festeggiare la Festa della Donna con due iniziative a sostegno della Lilt. A voi tutti, che ci seguite, ci scrivete, ci dimostrate quotidianamente la vostra vicinanza e la fiducia in quello che facciamo, grazie di cuore. 3 rubrica il medico domanda il medico risponde a cura di Grazia Grazzini, Dir. Medico U.O. Screening, Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica Al via un ambulatorio Lilt per la diagnosi del melanoma C ari lettori, oggi diamo notizia di un nuovo servizio che la LILT sta allestendo presso la Misericordia di Badia a Ripoli, in via Chiantigiana a Firenze. Si tratta di un ambulatorio per la diagnosi del melanoma e per parlare di questa iniziativa abbiamo il piacere di ospitare nella nostra rubrica la Dr.ssa Alessandra Chiarugi, medico specialista in Dermatologia operante presso l’Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica (ISPO) di Firenze e Consigliere LILT. Cara Alessandra, quali sono i motivi per cui avete pensato di organizzare questo servizio? Il melanoma cutaneo è un problema sanitario sempre più frequente? Sì, effettivamente il melanoma cutaneo e i carcinomi cutanei sono tumori in continuo aumento. La sensibilizzazione che negli ultimi 20 anni è stata fatta tramite campagne educazionali sul territorio e tramite messaggi attraverso i media ha portato la popolazione ad avere una certa attenzione per queste problematiche della pelle e a farsi visitare in Centri dedicati in maniera specifica alla diagnosi del melanoma. Perché questi tumori sono diventati più frequenti? Il motivo principale viene attribuito all’eccessiva esposizione della pelle ai raggi ultravioletti sia di tipo naturale (quelli del sole) sia di tipo artificiale (quelli delle lampade abbronzanti). Infatti è scientificamente provato 4 © Istockphoto.mabe123 Intervista alla Dr.ssa Alessandra Chiarugi che i raggi ultravioletti sono cancerogeni per la pelle, ma purtroppo è sotto gli occhi di tutti quanto la voglia ed il piacere dell’abbronzatura prevalgano sul concetto di salute. Viene posta poca attenzione e si espone la propria pelle al sole durante i weekend o le vacanze in orari particolarmente a rischio e comunque per tempi troppo prolungati. Possiamo dire che oggi abbiamo la seguente situazione: poca attenzione alla prevenzione primaria (cioè ad evitare l’esposizione al fattore di rischio ambientale) e buona sensibilizzazione alla prevenzione secondaria (cioè a farsi visitare al fine di avere una diagnosi precoce). Quest’ultimo aspetto ha portato a due conseguenze: da una parte ad identificare la maggior parte delle lesioni maligne in una fase precoce e quindi con un’ottima prognosi, dall’altra ad avere una mole di richiesta di visite molto imponente che ha portato ad un allungamento notevole delle liste di attesa. È da queste considerazioni che nasce la scelta di questo nuovo servizio? Esattamente. Disporre quindi di un nuovo ambulatorio sul territorio dedicato a questa problematica con personale qualificato e attrezzatura strumentale adeguata rappresenta un’importante risorsa per la comunità. Quali sono i messaggi più importanti da dare ai nostri lettori sulla prevenzione del melanoma? Direi che prima di tutto è molto importante il concetto di “autocontrollo”: ciascuno di noi dovrebbe imparare e prendere l’abitudine a controllarsi periodicamente e con regolarità (circa ogni 3 mesi) da solo la pelle: controllare in particolar modo se i propri nevi hanno modificazioni nel tempo o se compaiono nevi nuovi con caratteri di irregolarità (secondo i criteri del cosiddetto ABCD: cioè un nevo di forma Asimmetrica, con i Bordi irregolari, di Colore disomogeneo e di Dimensioni sopra i 5 millimetri). Il concetto fondamentale è comunque quello del cambiamento nel tempo della forma, colore, dimensioni, anche nel senso dello spessore. È estremamente utile chiedere aiuto ad un familiare soprattutto per quelle parti del corpo più difficili da sorvegliare da soli, come il dorso e gli arti inferiori nella il medico domanda il medico risponde parte posteriore. Sorvegliarsi la pelle a vicenda è un sistema ottimo di prevenzione. Chi è più a rischio di questa malattia? Sono le persone con pelle chiara, questa potrà essere effettuata presso ISPO dove esiste già dal 2004 un Servizio per la diagnosi del melanoma. Il paziente quindi sarà preso in carico in ogni fase del percorso e non semplicemente rinviato al medico curan- “ciascuno di noi dovrebbe prendere l’abitudine a controllarsi periodicamente e con regolarità” che si scottano al sole facilmente, che hanno molti nevi o nevi irregolari, che hanno avuto casi di melanoma tra i familiari. È però molto importante tenere presente che chi non appartiene a queste categorie più a rischio non si deve sentire escluso dalla possibilità di avere tumori della pelle e in questi soggetti è particolarmente importante fare l’autocontrollo. Ci sono ancora troppe persone che non prendono in considerazione la problematica dei tumori cutanei e che ancora oggi arrivano tardivamente alla diagnosi con conseguenti gravi complicazioni della salute. Viceversa, se la diagnosi del melanoma è precoce, la cura si conclude con un piccolo e semplice intervento chirurgico. Ogni volta che si nota qualche lesione che non convince è importante quindi segnalarla tempestivamente al proprio medico. Come sarà gestito l’ambulatorio? La gestione si baserà sulla collaborazione tra LILT ed ISPO: infatti se da una parte l’ambulatorio di prevenzione del melanoma è un’entità autonoma gestita dalla LILT, dall’altro lato abbiamo pensato all’importanza per i pazienti di avere la possibilità di un percorso diagnostico completo. Nel caso si renda necessaria una biopsia a fini diagnostici, te o caricato della difficoltà di cercare una sede sanitaria dove poter effettuare l’asportazione chirurgica. Puoi darci qualche informazione sull’orario e le modalità di prenotazione? L’ambulatorio inizialmente si terrà un pomeriggio a settimana, ma riteniamo che presto verrà ampliato l’orario con maggior possibilità di scelta per l’utenza. Si accede tramite prenotazione diretta telefonando alla LILT. I soci dell’associazione potranno usufruire di una riduzione sul costo della visita. Le visite saranno effettuate da un medico specialista dermatologo con preparazione specifica nella diagnosi delle lesioni pigmentate. L’ambulatorio sarà dotato della strumentazione necessaria per l’esame dermoscopico sia manuale che computerizzato con possibilità di archiviazione di immagine. Di che cosa si tratta? L’esame dermoscopico è un esame che serve ad eseguire un approfondimento diagnostico e, in mano di personale esperto, permette una maggiore accuratezza diagnostica. Vorrei dare un messaggio all’utenza: è importante farsi visitare interamente, cioè tutta la superficie corporea, non avere reticenze nello spogliarsi perché è davvero molto utile che il medico possa valutare ogni area. Benissimo, ringraziamo la Dr.ssa Chiarugi e vi invitiamo a scrivere a info@legatumorifirenze.it se avete bisogno di ulteriori informazioni. Appuntamento al prossimo numero! Dr.ssa Alessandra Chiarugi, medico specialista in Dermatologia operante presso l’Ispo di Firenze e Consigliere Lilt. La regola dell’ABCDE A come Asimmetria della lesione B come Bordi irregolari e frastagliati C come Colore disomogeneo a Melanoma cutaneo: sono evidenti i criteri clinici di diagnosi secondo l’ABCD. La regola dell’ABCDE (Asimmetria, Bordi, Colore, Dimensioni ed Evoluzione), consiste nell’osservare alcune caratteristiche del neo che possano far nascere il sospetto che si tratti di melanoma. varie tinte (nero, rosso-bruno, rosa non uniforme) o nero molto intenso D come Dimensioni superiori ai 6 mm E come Evoluzione progressiva: la lesione tende a crescere e ad allargarsi rapidamente con modifiche cromatiche. 5 rubrica sano&buono © Istockphoto.piotr_malczyk a cura di Simonetta Salvini Dietista, libera professionista, www.simonettasalvini.it Frumenti antichi alla riscossa... D a qualche anno sono comparsi sul nostro mercato farine, chicchi, cereali per la prima colazione, biscotti, crackers, pane, etc a base di Kamut®. Con un nome misterioso e un marketing moderno, questo grano antico, riscoperto e valorizzato da una famiglia americana, è diventato per molti sinonimo di “alimento sano”. Per cercare di capire di cosa parliamo e come si è arrivati a questo boom, procediamo con ordine. il ritrovamento di Ötzi, la mummia di Similaun, in alta Val Senales, Sudtirolo, si dimostrò che il farro monococco, insieme all’orzo, era la base dell’alimentazione anche in questa zona del nord Italia, intorno a 3300 anni a.C. Da qualche decennio è rinato l’interesse per la sua coltivazione come prodotto salutistico. Tra le diverse varietà di triticum, il piccolo farro è infatti il più ricco in proteine, ha meno glutine di altre varietà ed è molto ricco in carotenoidi, da cui il colore giallastro della sua farina. In Italia sono recentemente stati registrati alcuni marchi: Shebar®, coltivato nelle pianure bresciane ed Enkir®, coltivato in Piemonte, al di sopra dei 500 metri s.l.m.. Entrambi sono prodotti biologici. Molto ricco in proteine e polifenoli è stato però pian piano soppiantato da altri grani più produttivi (grano duro e grano tenero), pur rimanendo coltivato in alcune zone: il Farro della Garfagnana ha ricevuto nel 1996 il riconoscimento di IGP (Indicazione Geografica Protetta), mentre il Farro di Monteleone di Spoleto (Triticum dicoccum Schubler) è una DOP (Denominazione di Origine Protetta). Il frumento o grano (Triticum) da oltre una decina di migliaia di anni è la base dell’alimentazione di una buona fetta di umanità. L’antenato del nostro attuale Molto simili al farro medio, ma frumento cresceva selvatico nelcon la caratteristica di essere la cosiddetta Mezzaluna Fertile. grani nudi (le glumelle si staccaNel corso del tempo l’uomo (già no spontaneamente dal seme), somigliaia di anni prima di Cristo) no altre varietà di T. turgidum. ha iniziato a coltivare alcune di Il Triticum turgidum ssp duqueste varietà, quelle che meglio si adattavano al tipo di terreno e Nel corso dei millenni il triticum rum è il cosiddetto grano duro, al clima e che meglio resistevano monococcum è stato in buona che si è sviluppato e diffuso soagli attacchi di parassiti e di er- parte sostituito dal Triticum di- prattutto nel bacino del Mediterraneo. La conbe infestanti. sistenza del Documenti e chicco è vitrea, reperti arIl frumento o grano da oltre una decina caratteristica cheologici didi migliaia di anni è la base principale delmostrano che la semola che il più antico ne deriva: è era il Triti- dell’alimentazione di una buona fetta di umanità. quindi l’ingrecum monococcum, detto anche farro picco- coccum, detto comunemente diente di elezione per la prelo, farro monococco, o einkorn, farro medio o farro, in inglese parazione della pasta e della che in tedesco significa “grano emmer. Anche questo, come il semola per cous cous. Se macisingolo”. È la varietà più sempli- monococco, è un grano vestito, ge- nato più finemente si ottiene ince e rustica, con semplice strut- neticamente un po’ più comples- vece la farina di grano duro, utitura genetica (diploide). È un co- so (tetraploide) del farro piccolo. lizzata, soprattutto nel meridiosiddetto grano vestito: le glumel- Più produttivo del monococco, ne, anche per la panificazione. le che rivestono ogni seme sono era il grano utilizzato ai tempi Per ragioni di produttività è stafortemente attaccate. Esiste an- dei Romani. Vi siete mai chiesti to selezionato nel corso degli ancora allo stato selvatico, in zone da dove derivi la parola farina? ni, soprattutto nel 1900. Le vainterne della Turchia e Iran. Con Deriva dal latino far = farro! rietà più antiche, o almeno in “ ” 6 sano&buono Molto simile al grano duro abbiamo poi il Triticum turgidum ssp turanicum, detto grano Khorasan. Anche questo grano, come il farro monococco, è rimasto quasi sconosciuto fino ad epoca recente. Ha continuato a crescere probabilmente spontaneo in alcune zone di origine, finché è stato riscoperto e valorizzato. Ad oggi il nome commerciale più famoso è Kamut®: importato negli USA e coltivato inizialmente con il nome “Il grano di Re Tut”, fino agli anni 1980 la produzione rimane una produzione di nicchia, che circola nelle fiere agricole del Montana. Pian piano l’interesse per il prodotto aumenta e nel 1990 viene registrato il marchio Kamut®. Si legge sul sito ufficiale: “Kamut® non è il nome di una varietà di grano. È un marchio registrato utilizzato per commercializzare una varietà di grano che garantisce determinate caratteristiche [...] per proteggere e preservare le qualità eccezionali dell’antico grano khorasan, a beneficio di tutti coloro che cercano un alimento sano e di alta qualità. Solo attraverso l’uso di un marchio registrato si può garantire ai clienti che i prodotti a base di grano khorasan Kamut® contengono la pura e antica varietà di grano khorasan, coltivato secondo il metodo dell’agricoltura biologica e con elevati standard di qualità”. Bisogna riconoscere l’alta imprenditorialità di questa famiglia! Ma non trascuriamo le piccole realtà presenti anche nel nostro paese. Il Triticum turgidum ssp turanicum viene coltivato e prodotto in Italia con il nome di grano antico Etrusco e grano Khorasan Santa- candida® (Puglia, Basilicata, Campania, Irpinia). Arriviamo infine all’ultimo gruppo, quello più complesso dal punto di vista genetico (esaploide, perché deriva dall’ibridazione di tre specie diverse): il Triticum spelta (farro grande, in inglese spelt): è un grano vestito, poco comune da noi, ma più coltivato in centro Europa. È il triticum più ricco in fibra. Il suo fratello nudo è invece il più comune Triticum vulgare o aestivum, comunemente detto grano tenero, wheat in inglese. Questo è il grano più diffuso al mondo, quello usato principalmente nella panificazione e nella preparazione dei prodotti da forno. Nel corso dell’ultimo secolo sono stati selezionati frumenti teneri sempre più produttivi: ad esempio i grani teneri di oggi sono molto bassi e di altezza regolare, il che li rende più facilmente coltivabili in modo intensivo. Si selezionano anche varietà più o meno adatte alla lievitazione. In Italia si stanno valorizzando le varietà più antiche, meno massicciamente selezionate per la produttività: Solina (Abruzzo), Verna e Gentil Rosso (Toscana), Carosella di Pruno (Cilento), Frassineto (Piemonte), uno sforzo utile per mantenere la biodiversità presente in natura e per ottenere prodotti con diverse caratteristiche organolettiche e salutistiche. Ma perchè si vantano caratteristiche peculiari per questo o quel tipo di triticum? Ci sono davvero differenze? I grani del passato erano probabilmente più ricchi in proteine, carotenoidi e altri antiossidanti. Oggi si cerca anche di capire se i grani antichi siano meno dannosi per chi soffre di “intolleranze” alimentari. In questo campo si stanno cimentando molti ricercatori e probabilmente scopriremo qualcosa di nuovo nel giro di qualche anno (o decennio). Sta di fatto che sicuramente tutti i Triticum, che siano nudi o vestiti, antichi o moderni, non sono adatti per i celiaci, perchè tutti contengono glutine. Chi invece ha una generica “intolleranza” al frumento, può trarre beneficio dal provare diversi tipi di grano antico: combinazioni proteiche diverse potrebbero avere effetti diversi a livello intestinale. La produzione e diffusione di questi grani antichi è ancora molto limitata. Gli acquisti si possono fare online, attraverso i produttori stessi o attraverso alcune ditte distributrici specializzate. Oppure ancora attraverso i Gruppi di Acquisto Solidale (GAS). Come sempre, variare il più possibile la dieta aiuta ad avere una copertura ottimale di tutti i nutrienti necessari: cercate i prodotti meno raffinati. Le produzioni di nicchia costano di più? Uno stimolo a mangiare un po’ di meno, ma meglio! Qualche indirizzo per scoprire i grani antichi: http://www.ilmulinoapietra.it/ http://www.enkir.it/cosa/ http://itineraribrescia.it/produttore-cosa/monococco/ http://ita.santacandidaitalia.com/chi-siamo © Istockphoto.adal uso all’inizio del secolo scorso, sono, tra le altre, Cappelli, Appulo, Arcangelo, Duilio, Simeto, Duro Lucano, Capeiti, ancora oggi utilizzate per il Pane di Altamura DOP e il Pane di Matera IGP. 7 Tante buone ragioni per esser Sostenere la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori attraverso la quota sociale annuale di 15 euro, contribuisce alle attività di informazione, prevenzione, assistenza domiciliare e riabilitazione oncologica che l’Associazione porta avanti sul territorio di Firenze e Provincia. Allo stesso tempo, essere soci Lilt dà diritto ad accedere ad una serie di Servizi e prestazioni sanitarie a prezzo agevolato, grazie a Convenzioni con strutture esterne. I servizi della Lilt Firenze per i suoi associati Sede dell’Associazione in V.le Giannotti 23 Tel. 055 576939 • Lavoro e Previdenza Informazioni sulla tutela del lavoro per il malato oncologico e per la gestione di pratiche come la richiesta di invalidità. • Consulenza dietologica Elaborazione di un piano alimentare sano e personalizzato. • Gruppi per smettere di fumare Gruppi di Disassuefazione dal Fumo condotti da Psicologi formati al metodo della Lilt. • Sostegno psico-oncologico Assistenza psicologica a pazienti che hanno terminato il percorso assistenziale presso il Centro di Riabilitazione Oncologica di Villa delle Rose o a chi abbia necessità di un supporto psico-oncologico. • Consulenza sessuologica Supporto sessuologico con percorso mirato, breve e mansionale al fine di tornare a vivere la sessualità in maniera soddisfacente dopo la difficile esperienza del tumore. • Consulenza estetica Incontri di consulenza estetica personalizzata per le donne che affrontano cure oncologiche. Ambulatorio in Via Chiantigiana 26 presso Misericordia di Badia a Ripoli Tel. 055 576939 • Ambulatorio di prevenzione melanoma Visita a cura di un medico specialista dermatologo con preparazione specifica nella diagnosi delle lesioni pigmentate. L’ambulatorio è dotato della strumentazione necessaria per l’esame dermoscopico sia manuale che computerizzato con possibilità di archiviazione di immagine. Le prestazioni sanitarie convenzionate per i soci Lilt in strutture esterne Istituto Prof. Manfredo Fanfani di Ricerche Cliniche, Piazza Indipendenza 18/b Tel. 055.49701 • Check-up prevenzione oncologica donna età superiore ai 40 anni Ca 125 Cea (astenersi dal fumo 24h prima dell’esecuzione) Pap test Citologico urine TSH ultrasensibile Rx Mammografia bilaterale © Istockphoto.mitarart • Check-up prevenzione oncologica uomo età superiore ai 40 anni Cea (astenersi dal fumo 24h prima dell’esecuzione) Citologico urine PSA Totale+Libero TSH ultrasensibile Ecografia addome completo © Istockphoto.vtupinamba © Istockphoto.byryo essere socio della Lilt Firenze! © Istockphoto.monkeybusinessimages © Istockphoto.Nobilior © Istockphoto.sebastian-k • Check-up prevenzione oncologica donna/uomo fumatore età superiore ai 40 anni (esame aggiuntivo) TAC Torace (Polmonare spirale a bassa dose) Studio Prof. Dott. Franco Cecchi, specialista cardiologo, Via Iacopo Nardi 30 Firenze, Tel. 055.0136505 • Check-up prevenzione cardio-vascolare Ecocolor Doppler Cardiaco E.C.G. Visita Cardiologia Approfondimenti su richiesta del Cardiologo: Holter pressorio 24 ore E.C.G. dinamico (Holter 24 ore) Test da sforzo con cicloergometro • Esami Cardiologici E. C. G. di base E. C. G. + Visita Cardiologica E. C. G. + Ecocolordoppler Cardiaco + Visita Cardiologica Ecocolordoppler Cardiaco E. C. G. dinamico Holter nelle 24 h Test da sforzo al cicloergometro Monitoraggio pressorio 24 h. • Check-up menopausa Fosfatasi Alcalina Ossea (BAP) Paratormone TSH ultrasensibile M.O.C. Total Body e dettagli femore-colonna • Esami Angiologici Ecocolordoppler carotideo vertebrale Ecocolordoppler arterioso arti inferiori o superiori Ecocolordoppler venoso arti inferiori o superiori • Check-up senologico Visita senologica Ecografia Mammella Bilaterale Rx Mammografia Bilaterale • Esami Multipli cardiologici angiologici Visita + E. C. G. + Eco cuore + Eco carotideo vertebrale Ecocolordoppler Carotideo + Eco Arterioso arti inferiori o superiori • Check-up ginecologico Visita ginecologica Citologico Cervico Vaginale (Pap Test) Ecografia pelvica transvaginale con addome inferiore • Ecografia Ecografia addome superiore e inferiore Ecografia tiroidea Informazioni e modalità di accesso per i soci della Lilt Sia i Servizi Lilt che le prestazioni sanitarie in strutture esterne godono di tariffe agevolate riservate ai Soci della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori Sezione di Firenze. Per accedere ai Servizi dell’Associazione, sia quelli in Sede che l’ambulatorio di prevenzione melanoma, è necessario fissare un appuntamento telefonando allo 055.576939. Per quanto riguarda le convenzioni con le strutture esterne, basterà contattare le strutture medesime e dimostrare la propria affiliazione alla Lilt per l’anno in corso attraverso la ricevuta rilasciata dall’Associazione o l’attestazione del versamento bancario o postale. Per avere informazioni sulle tariffe agevolate o per farsi eventualmente rilasciare attestazione di socio in caso di smarrimento ricevute, la nostra Segreteria è a disposizione tutte le mattine dal lunedì al venerdi con orario 9,00-13,30 e i pomeriggi del martedì, mercoledi e giovedi con orario 15,30-18,00. È possibile anche chiamare lo 055.576939 o mandare una mail a info@legatumorifirenze.it 9 rubrica voci a cura di Giovanna Franchi, Responsabile Servizio Psico-Oncologia della LILT presso Villa delle Rose Le “vagabonde blu” L scritto altre volte, ’ abbiamo quando la diagnosi di tu- © Istockphoto.m-gucci Una scintilla che rimane nel cuore e nel ricordo divisione per trasformare un’esperienza difficile come quella della malattia in un momento di crescita e di arricchimento. Tutti e due i loro scritti sono stati stimolati dal lavoro nei nostri gruppi. La riflessione di Manuela, nata dal percorso del gruppo di Logoterapia, guidato da Alice Maruelli, psicologa della LILT, ci ricorda che per ognuno i tempi di elaborazione sono diversi e che anche dopo molti anni si può riprendere in mano la propria vita. Quella di Francesca, nata durante il gruppo di Scrittura Creativa condotto da Nadia Bassanese, terapeuta dell’Associazione La Finestra, ci regala un’immagine intensa e poetica che porteremo sempre con noi nel nostro lavoro. more irrompe nella vita delle persone è come se qualcosa si spezzasse, la quotidianità viene infranta, i riti di ogni giorno sono sconvolti. Questo capovolgimento delle abitudini, segna uno spartiacque profondo nella storia di vita. All’inizio la consapevolezza della perdita genera soprattutto smarrimento, dolore, rabbia, paura. Ci si sente espropriati di tutto quello che dava sicurezza, di ogni tranquillità. Il mondo si ammanta del grigiore di nuove scadenze, analisi, controlli, terapie... Poi, con il passare del tempo, a volte giorni, a volte settimane, a volte anni, si ria- Come dicono i due scritti che abprono gli occhi su un panora- biamo scelto per questo numero, ma mutato, dove le proporzioni durante questo cammino “niente sembra avvenire per cae i colori sono cambiati. Manuela Cose che prima sembravano im- so”, la crescita e la conquista di portantissime sono rimaste sullo maggiore consapevolezza “coin- Voglio parlare di me… Sì, perché sfondo, altre cui non si dava tan- cidono” con incontri importanti e bene o male da quella malattia non mi sono lasciata sopraffare ta attenzione sono invece in pri- significativi. mo piano, fondamentali e irri- Dalla solitudine di una sofferen- ma ho combattuto con tutte le nunciabili. Colori che prima era- za senza parole, come ci dicono mie forze contro la mia “condanno tenui hanno acquistato bril- Manuela e Francesca, si può na”, anche se allora (sono passalantezza, nitore. Cambiano il uscire grazie all’abbraccio di ti molti anni) non ne ero consapevole. senso del temEra il lontano po, le priorità Dalla solitudine di una sofferenza 1990, gennaio, dei valori. ed avevo 26 Ci si confronsenza parole si può uscire anni, un po’ ta con emoziopochi per veni, pensieri, grazie all’abbraccio di compagni di viaggio dere la morte riflessioni, a da vicino… volte difficili da spiegare ma straordinari nel- compagni di viaggio con cui sen- Una mattina, mentre mi facevo la loro ricchezza. Nel percorso za sforzo ci si può capire, perché l’autopalpazione, (come tutti i del Centro di Riabilitazione stanno vivendo un’esperienza mesi da quando avevo studiato la mammella alla scuola inferOncologica di Villa delle Rose simile. a Firenze assistiamo spesso a Ancora una volta, grazie alle loro mieri), ho sentito un piccolo questo passaggio dalle nebbie bellissime testimonianze, siamo sbozzolino… che non mi piaceva del trauma ad un paesaggio nuo- chiamati a ripensare a quanto affatto. Non ho aspettato, sono vo, più intenso e più autentico. siano importanti confronto e con- andata direttamente a parlare “ ” voci con il chirurgo di cui sapevo po- tariato alla Misericordia, dove precoce a 40 anni. tevo fidarmi e quella stessa mat- insegnavo agli altri l’uso dei ma- L’intervento di mastectomia e tina mi ha fatto la biopsia, che teriali, la danza, l’amore infinito cavo ascellare in settembre e stridore l’ago che entrava dentro scoperto per mia figlia, l’uncinet- l’inizio del ciclo chemioterapico al nodulo! Un suono simile a to…) hanno colto di sorpresa an- in ottobre, terminato ad aprile. quando infiliamo l’ago nel poli- che il mio psichiatra che non cre- In questo periodo di continui stirolo… deva ai suoi occhi, non credeva viaggi in ospedale tra una visita e Mi risuonano ancora molto bene soprattutto ad una mia reazione l’altra, i cicli di chemio, la riabilinelle orecchie le parole di “con- così forte… tazione, ho frequentato i corsi a danna” del Villa delle Romio chirurgo, se ed ho avuto in un ascensoil supporto di Confronto e condivisione per trasformare re che ci portaAlice, una delle va nei sotto- un’esperienza difficile come quella della malattia psicologhe. suoli di CaregAlessandra per in un momento di crescita e di arricchimento gi dove sarei lo yoga. Elisa stata sottopoper il rilassasta alla mia prima mammogra- Un ritorno alla vita che è durato mento. Nadia con il corso di scritfia. La mia mente confusa ascol- fino ad un anno fa… quando mi tura creativa. tava le parole della radiologa che sono accorta che le mie fasi alta- Sapevo che le coincidenze esistomi spiegava le immagini, sì… lenanti tra depressione e periodi no, e si presentano e ci inviano perché ad un’infermiera si può di benessere non potevano esse- dei messaggi o la possibilità di dire tutto! Invece la paura e la re dovuti a fattori esterni. cambiare il percorso del nostro solitudine erano aumentati… Ho incontrato le persone giuste, cammino. I miei occhi si erano piantati a sì, infatti sono dell’idea che nien- Questa sera ero ad un concerto guardare quell’immagine tonda te avviene per caso, e mi sono ri- di fisarmonica, in una villa a Ficon una specie di rivolo su di un trovata a Villa delle Rose dove fi- renze, con un’amica. lato e loro mi dicevano che quel- nalmente mi sono sentita accolta. Tra i testi che il musicista ci ha lo era segno di cancro… Il mio problema era che mi ero proposto per la serata, uno mi ha Ricordo la disperazione delle mie nascosta in questi anni, non ave- particolarmente coinvolta ed mani che quasi avrebbero voluto vo mai affrontato il problema emozionata, commossa. Ho viagtogliere quella cosa così estranea della malattia con qualcuno co- giato con la fantasia, ma sopratal mio corpo e così dura che cre- me me, anzi non ne volevo sentir tutto con il ricordo del percorso sceva e cresceva… poi… sono sta- parlare. fatto a Villa delle Rose, dimentita operata, il giorno dell’operazio- Questa è stata veramente la mia cando il motivo per cui ero triste ne il chirurgo mi ha detto che crescita interiore, riuscire ad af- questa sera. “avrebbe tolto quello che c’era da frontare le mie paure senza es- Il testo è stato “Vagabonde Blu” togliere” ed entrai in sala con uno serne sopraffatta. ossia “stelle bambine”. Sono stelstato di agitazione così estremo le particolari, rare, la causa del che si è manifestato, così mi hanloro vagabondaggio non è conoFrancesca no detto, con le mie urla una volsciuta, l’ipotesi è che le vagabonta uscita dalla sala… Stelle bambine de blu si siano fuse tra loro a Tutto ricomincia da qui, come se 15 aprile 2012. causa di uno scontro, sono più la prima parte della mia vita non Ho ricevuto una telefonata di calde e luminose in una sorta di l’avessi mai vissuta. Iniziava tut- rottura. ringiovanimento rispetto alle alto da ora in poi… I primi quattro Non sapevo cosa rispondere. tre stelle che si trovano nell’ammesi sono stati di cura antide- Poche parole come se la cosa non masso globulare. pressiva, ma ad un certo punto è riguardasse me. Anche a Villa delle Rose accade scattato qualcosa dentro di me, la La voce dal filo mi diceva solo quasi ogni giorno tra le volontaforza di reagire, di combattere, di “mi dispiace, sto attraversando rie, che prestano la loro esperienandare avanti nonostante tutto. un periodo difficile”. za, e noi donne operate al seno. Perché anche se il dolore era sta- Dal 1° agosto 2011 mi è stato Quest’incontro genera una scinto forte io c’ero… ero lì… il mio diagnosticato un carcinoma al tilla, qualcosa che rimane nel ritorno alla vita, e tutto quello seno. Ho iniziato la terapia or- cuore e nel ricordo, come nelle che facevo oltre ad uscire (volon- monale, quindi una menopausa stelle bambine. “ ” 11 rubrica alleniamociastarbene a cura di Eleonora Gatti, Associazione Sportiva Firenze Marathon Yoga e riabilitazione oncologica Intervista ad Alessandra Morace, collaboratrice Lilt al CeRiOn D r.ssa Morace, intanto grazie per aver accettato questo incontro e per voler spiegare ai nostri lettori chi è lei, di cosa si occupa nella vita e quale è stato il suo percorso, personale e professionale, che l’ha portata a collaborare con la Lilt. Buongiorno a tutti i lettori del notiziario per prima cosa e grazie a voi per avermi coinvolto nell’iniziativa. Mi chiamo Alessandra Morace, ho iniziato a praticare yoga oltre trenta anni fa e, da circa venti, insegnare questa disciplina è diventata anche la mia professione. L’incontro con la Lilt è avvenuto undici anni fa, nel 2003, quando ho conosciuto Roberta Ciurekgian, la fondatrice del servizio “Donna come prima” che, dal 1986, dà un aiuto concreto a tutte le donne colpite da tumore al seno. Da quel momento è cominciata per me questa bella esperienza che, nel 2005, è proseguita con i corsi del CeRiOn a Villa Le Rose, dove il corso di yoga è entrato a far parte del Servizio di Psiconcologia e in particolare dei gruppi a mediazione corporea. © Istockphoto.mitarart Ha parlato di servizio psiconcologico e, specificamente, di gruppi a “mediazione corporea”: di cosa si tratta esattamente? Ogni persona che arriva al servizio psiconcologico viene presa in carico da una psicologa che diventa la sua figura di riferimento. L’assessment, cioè l’accertamento, comprende l’ascolto della storia di vita della persona (familiare e personale), il contesto attuale, le risorse ambientali, le preoccupazioni, gli stili di reazione alla malattia ed i sintomi di sofferenza psicolo- gica. I gruppi a mediazione corporea (oltre a Yoga, anche Rilassamento e Mindfulness, cioè un corso di consapevolezza) hanno questo appellativo perché è proprio il corpo lo strumento attraverso il quale si fanno le varie esperienze. Nello yoga in particolare si fa esperienza del movimento ma anche di contro dell’immobilità, dell’equilibrio ma anche dell’instabilità, del rilassamento muscolare ma anche della tensione, del fluire del respiro ma anche dei blocchi respiratori, cercando di essere sempre pienamente presenti a tutto quello che si manifesta. A livello pratico, come viene svolto il corso, che durata ha e quali sono i benefici di questo processo riabilitativo? Il corso di yoga comprende undici lezioni una volta alla settimana, della durata di un’ ora e mezza per un numero massimo di dieci partecipanti. Generalmente si comincia con un rilassamento guidato nella posizione distesa che è un momento importante in cui ci si può allontanare dalle comuni attività della giornata, da sfruttare per avvicinarci a noi stessi; con questa disponibilità si può cominciare a lavorare sul corpo attraverso movimenti dolci e posizioni classiche (asanas). Questo lavoro sul corpo prepara la persona a stare ferma in una posizione stabile “di meditazione” dove la mente si può concentrare e rilassare ascoltando le sensazioni del corpo e del respiro. I benefici del percorso riabilitativo sono: prendere coscienza del proprio corpo, acquisire scioltezza, attenuare dolori o tensioni muscolari e imparare a gestire più facilmente momenti della vita particolarmente difficili. alleniamociastarbene Se qualcuna delle nostre amiche lettrici fosse interessata al corso di yoga (o alle altre attività da voi proposte), dove e a chi si può rivolgere? Il CeRiOn, cioè il Centro di Riabilitazione Oncologica, è nato come un servizio per le donne operate al seno anche se, adesso, vengono trattati pazienti con altre patologie oncologiche. L’obiettivo del Centro è quello di offrire tutte le possibilità riabilitative affinché l’evento tumore non resti una frattura, un’interruzione, ma diventi una crisi da integrare nel proprio percorso di vita. La persona interessata che ha subito un intervento oncologico o che sta per affrontarlo può es- © Istockphoto.Deklofenak gono fiducia e forza nell’affrontare la malattia attraverso il gruppo e lo scambio con chi vive la stessa esperienza. Capita anche, però, che ci siano persone che inizialmente rifiutano questo scambio e allora iniziare da un gruppo a mediazione “I benefici del percorso riabilitativo: prendere coscienza del proprio corpo e imparare a gestire più facilmente ” momenti della vita particolarmente difficili sere indirizzata dal proprio medico generico o dallo specialista che la segue in quel preciso momento, oppure, in alternativa, può rivolgersi direttamente a Villa delle Rose. Dal suo punto di vista, umano e professionale, come affrontano le donne la malattia? Le donne che si rivolgono al CeRiOn sono prima di tutto donne coraggiose che chiedono aiuto per affrontare un evento della vita particolarmente drammatico. Possono arrivare a vari stadi del percorso malattia e spesso, come è naturale, portano con sé un forte carico di ansia e stress che può però essere attenuato dalle tecniche di rilassamento e respirazione: moltissime persone trag- corporea può essere particolarmente utile e può aprire la strada ad altri tipi di gruppi: per questo è fondamentale per le pazienti avere una psicologa di riferimento che le accompagni in questo particolare cammino. Ricorda un episodio o una persona che l’ha colpita in modo particolare? Insegnare yoga a Villa delle Rose è un’esperienza che mi ha fatto crescere in passato e che continua a farmi crescere dal punto di vista personale e professionale ancora oggi. Posso dire che ricordo con particolare emozione il primo gruppo a Donna come Prima che ho tenuto in una stanza della sede del Servizio che allora era situato in Via Pascoli. Le donne che seguivo erano diventate talmente unite ed entusiaste di ritrovarsi a fare yoga una volta alla settimana che non volevano più smettere. Fu veramente dura fare accettare loro che trasferendoci al Cerion il corso sarebbe stato organizzato in modo diverso ma che, comunque, quell’esperienza non avrebbe rappresentato una fine bensì un inizio perché da quel momento avrebbero potuto fare altre attività! C’è una cosa poi che mi colpisce in particolare, ed è il momento in cui arrivano per la prima volta al corso le persone che non hanno nessuna esperienza di yoga: per qualcuna di loro è veramente una scoperta vedere come, con le tecniche di rilassamento, di respirazione e di presa di coscienza del corpo, si possono avere così grandi benefici! La ringraziamo per il tempo dedicatoci e le auguriamo buon lavoro dottoressa, a presto. Grazie a voi, contraccambio! Dr.ssa Alessandra Morace, insegnante Yoga, collaboratrice Lilt Firenze al Centro Riabilitazione Oncologica di Villa delle Rose. 13 annunci I Lions di Certaldo sostengono il Servizio Camo, Centro d’Aiuto al Malato Oncologico G razie alla raccolta fondi effettuata durante una rassegna di danza, il Lions Club Certaldo Boccaccio ha donato alla Lilt 2.500 euro per sostenere il Servizio di assistenza domiciliare Camo - Centro di Aiuto al Malato Oncologico. L’importante donazione è stata utilizzata per l’acquisto di ausili sanitari tra cui tre letti ospedalieri, di cui uno con motore elettrico, una carrozzina e tre cuscini antidecubito. La Lilt Firenze ringrazia di cuore il Lions Club Certaldo Boccaccio e in particolare il Presidente Luciano Bandini per la sensibilità e generosità dimostrate. Cultura oncologica: la centralità della comunicazione Incontro in Palazzo Vecchio per ricordare la dr.ssa Carla Andreini M I gruppi per smettere di fumare della Lilt L a Sezione di Firenze promuove Gruppi per la Disassuefazione dal Fumo condotti da Psicologi formati al metodo Lilt. Smettere di fumare è difficile, ma è possibile e i metodi per provarci sono tanti. Il nostro si basa sul “gruppo” come fonte di solidarietà e sostegno reciproco ed è focalizzato a risolvere gli aspetti psicologici della dipendenza dal tabacco. Ciascun gruppo è composto da 10/15 persone e da uno psicologo che lo conduce. Il corso si articola in tre fasi, la prima comprende le motivazioni personali e l’autosservazione, la seconda lo stop al fumo, la terza il mantenimento e il sostegno all’ex-fumatore. Le sedute sono 8, di un’ora e mezza ciascuna, due volte alla settimana. Per maggiori informazioni sui gruppi per smettere di fumare e per conoscere le date dei prossimi incontri manda una mail a info@legatumorifirenze.it. o chiamaci in sede allo 055.576939 14 algrado la prevenzione primaria con campagne educazionali contro il fumo di tabacco e gli inquinanti ambientali, e nonostante la prevenzione secondaria nei soggetti a rischio, le neoplasie pleuro-polmonari ed in particolare il cancro del polmone, continuano ad avere un trend molto alto di incidenza e mortalità, con picchi di ulteriore aumento previsti tra il 2020 ed il 2030. La valutazione clinica e l’iter diagnostico-terapeutico sono spesso complessi e necessitano di una collaborazione multidisciplinare con la presenza di diverse figure professionali. Una delle sfide attuali è di pervenire a diagnosi sempre più accurate mediante tecniche che consentano campionature di materiali biologici adeguati per poter offri- re ai pazienti una terapia personalizzata e realmente efficace. I progressi scientifici tuttavia, non devono farci perdere di vista l’importanza della corretta comunicazione nelle varie fasi della malattia. Questo incontro, dedicato alla memoria della pediatra dott.ssa Carla Andreini sarà dunque occasione di confronto, sulla base delle esperienze professionali di quanti l’hanno avuta in cura, sull’aspetto forse più delicato “la comunicazione in oncologia” di tutto il percorso che quotidianamente percorrono i medici insieme ai pazienti. Vi aspettiamo Venerdì 16 maggio, dalle ore 15,30 alle ore 18,30, nella Sala delle Miniature di Palazzo Vecchio. annunci Le prossime iniziative di raccolta fondi della Lilt! 16-23 Marzo Settimana Nazionale della Prevenzione Oncologica XIII edizione Marzo-Aprile Aiuta la Lilt… con dolcezza! L’iniziativa, istituita con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, coinvolge tutte le Sezioni provinciali della Lilt ed ha l’obiettivo di promuovere la cultura della prevenzione. I nostri volontari saranno presenti nelle piazze e nelle Aziende fiorentine per offrire l’ormai classica bottiglia di olio extravergine di oliva, testimonial della campagna, in cambio di un contributo a sostegno delle attività promosse dall’Associazione. La bottiglia sarà accompagnata da un utile opuscolo ricco di informazioni sui corretti stili di vita, con consigli e ricette di importanti chef nazionali. Tornano i cuori di cioccolato della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori per una campagna di raccolta fondi all’insegna della dolcezza. Cuori di cioccolato da 250 grammi, al latte e fondente, soddisferanno il vostro palato e permetteranno di aiutare i progetti dell’Associazione a sostegno del malato oncologico e della sua famiglia. I fondi ricavati saranno utilizzati in particolare per sostenere il nuovo ambulatorio di prevenzione melanoma. È possibile effettuare prenotazioni contattandoci in sede. Ricordate… i cuori della Lilt sono due volte più buoni! 7-17 Aprile Aprile L’Angolo della Lilt in Viale Giannotti Per una rosa non rimani al verde! Rinnovato negli arredi, riapre il piccolo fondo strada accanto all’ingresso della nostra Associazione in viale Giannotti 23. Nel mercatino di solidarietà, allestito grazie all’impegno delle nostre eccezionali volontarie, potrete trovare oggetti per la casa, borse, accessori, bigiotteria e lavori in stoffa creati artigianalmente. Molte le idee regalo a tema per festeggiare la Pasqua. Se volete contribuire all’Angolo della Lilt donando oggetti o offrendo disponibilità per realizzare lavori manuali, potete contattarci in sede al numero di telefono 055.576939. La Lilt festeggia la primavera scendendo in piazza con piante di roselline, utili per rallegrare la propria casa o il proprio balcone e per dare un grande aiuto all’Associazione. Tanti colori per tutti i gusti: le piantine saranno disponibili nelle principali piazze di Firenze e provincia e in molte aziende del territorio. Quanto raccolto con la campagna “Per una rosa non rimani al verde!” lo scorso anno ha permesso di coprire parte delle spese del furgone Camo che percorre oltre 30.000 km annui per consegnare gratuitamente ausili sanitari ai pazienti oncologici in fase avanzata di malattia. 31 Maggio La lotta contro il fumo è uno degli obiettivi principali della Lilt ed è per questo che il 31 maggio di ogni anno la Lega aderisce alla “Giornata Mondiale Senza Tabacco” promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e finalizzata a sensibilizzare l’opinione pubblica sui danni provocati dal fumo. Quanto ricavato dalla Lotteria Sfumati verrà come ogni anno finalizzato ai progetti di prevenzione per i giovani delle Scuole secondarie di Firenze. Vieni a trovarci in sede e scegli il tuo biglietto fortunato! Con soli 3 euro potrai vincere bellissimi premi. Ringraziamo di cuore i commercianti, gli artigiani e tutte le Aziende che hanno contribuito con generosità all’evento. Lotteria Sfumati 15 Crediamo nel suo futuro. senza cancro Diventa socio Lilt o rinnova la quota 2014. Grazie di cuore Abbiamo una preziosa collezione di autografi. Le firme dei nostri sostenitori per il 5x1000 94051880485 Questo è il nostro Codice Fiscale Per destinare il 5x1000 dell’Irpef alla lotta contro il cancro, firma nell’apposito allegato dei modelli 730, CUD o Unico e scrivi il Codice Fiscale della Lilt Firenze nella casella riservata al “Sostegno del volontariato e delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale...”
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