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Piano Provinciale
2014
Manuale Operativo
Gestione Doti Disabili in Rete
1
Sommario
1.
INTRODUZIONE
a)
b)
c)
2.
Premessa........................................................................................................ 3
Obiettivi e destinatari .................................................................................... 3
Sintesi dei contenuti...................................................................................... 4
PRESA IN CARICO DELLA PERSONA
a)
b)
c)
d)
e)
3.
c)
d)
e)
4.
5.
16
Condizioni di ammissibilità......................................................................... 16
Strumenti di liquidazione ed erogazione della dote.................................. 16
OBBLIGHI E DOVERI
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
9
Avvio delle attività ......................................................................................... 9
Adempimenti relativi alla realizzazione del PIP – OUTPUT ........................ 9
DOTE INSERIMENTO LAVORATIVO – OUTPUT
9
DOTE SOSTEGNO AVVIAMENTO NUMERICO – OUTPUT
12
DOTE SOSTEGNO ALL’OCCUPAZIONE – OUTPUT
13
DOTE SOSTEGNO DISABILI PSICHICI IN COOP. DI TIPO B– OUTPUT 13
Comunicazione delle variazioni del PIP..................................................... 15
Rinuncia della Dote...................................................................................... 15
Conclusione del PIP .................................................................................... 16
PROCEDURE PER LA RICHIESTA DI LIQUIDAZIONE
a)
b)
4
Atto di adesione dell’Operatore Accreditato ............................................... 4
Presa in carico della persona ....................................................................... 4
Elaborazione del Piano di Intervento Personalizzato ................................. 5
Invio del Piano di Intervento Personalizzato ............................................... 7
Sovrapposizione doti: limitazioni e divieti................................................... 8
REALIZZAZIONE DEL PIP
a)
b)
3
17
Obblighi generali ......................................................................................... 17
Avvalimento ................................................................................................. 18
Comunicazione delle variazioni.................................................................. 18
Conservazione della documentazione ....................................................... 19
Verifiche in loco ........................................................................................... 19
Informazione antimafia................................................................................ 19
Irregolarità e revoca della dote................................................................... 19
2
1. INTRODUZIONE
a)
Premessa
Il presente Manuale Operativo è redatto nel rispetto ed in conformità a quanto indicato da Regione Lombardia
nel Decreto 6556/2011 “Linee di indirizzo alle Province per la gestione operativa delle doti lavoro persone con
disabilità, realizzate nell’ambito dei Piani Provinciali annualità 2011-2012, in attuazione della D.G.R. 25
novembre 2009 n. 10603 e SS.MM.II. – che sostituisce integralmente il documento approvato con DDUO 6758
del 06/07/2010.”
Gli operatori che provvederanno alla prenotazione delle doti afferenti all’annualità 2014 del Piano Provinciale
Disabili “Doti Disabili in Rete” (PPD) devono:
-
essere in possesso di accreditamento ai servizi al lavoro e alla formazione ai sensi della normativa
regionale vigente.
-
Aderire alle reti validate dalla Provincia di Bergamo a seguito della partecipazione al “Bando 2/2014 –
Azione di Sistema – Gestione delle reti territoriali – annualità 2014”;
-
partecipare agli incontri operativi di area per la condivisione delle informazioni relative ai destinatari
delle doti, alle aziende del territorio provinciale ed ai Piani di Intervento Personalizzato da realizzare.
Per quanto riguarda le metodologie e le modalità organizzative inerenti la prenotazione e la gestione delle doti
“Avviamento Numerico” si rimanda, oltre che a questo Manuale, anche a quanto condiviso con il gruppo di
lavoro del Collocamento Mirato Disabili.
b)
Obiettivi e destinatari
Obiettivo del presente manuale è fornire un supporto operativo per una corretta gestione e liquidazione delle
doti finanziate dal Fondo Regionale Disabili attraverso il PPD 2014 della Provincia di Bergamo.
La dote è un insieme di risorse destinate alle persone con disabilità descritte all’art. 1 c. 1 della legge 68/99,
residenti o domiciliate nel territorio della Provincia di Bergamo, iscritte negli elenchi e/o graduatorie, di cui
all’art. 8 della legge 68/99 o occupati ai sensi della normativa per il collocamento dei disabili, finalizzate
all’inserimento e reinserimento lavorativo, alla riqualificazione professionale e al mantenimento occupazionale
nell’ambito di un percorso personalizzato.
Compito degli operatori accreditati è quello di erogare servizi al lavoro e alla formazione previsti dalla Dote e
supportare le persone nella definizione e accompagnamento dei loro percorsi personalizzati.
Nell’erogazione della dote gli operatori accreditati potranno avvalersi di enti e servizi specialistici, secondo
quanto riportato nel presente Manuale (cap. 5 “Obblighi e Doveri – par b) Avvalimento), nella Deliberazione n.
VIII/010603 del 25 novembre 2009 – allegato A) “Linee di indirizzo a sostegno delle iniziative in favore
dell’inserimento socio-lavorativo delle persone disabili, a valere sul Fondo Regionale istituito con la L.R. 4
agosto 2003, n. 13 - annualità 2010 – 2012” e della DGR 1106 del 20/12/2013 “Linee di indirizzo a sostegno
delle iniziative in favore dell’inserimento socio-lavorativo delle persone con disabilità, a valere sul fondo
regionale istituito con la L.R. 4 agosto 2003 – annualità 2014 – 2016”.
Gli interventi che gli operatori realizzano insieme alle persone sono formalizzati in un Piano di Intervento
Personalizzato (PIP), che rappresenta il documento di riferimento per gli adempimenti connessi alla dote per
tutti i soggetti coinvolti nella sua attuazione.
Il PIP descrive il percorso che la persona con disabilità può realizzare grazie alla dote e prevede la fruizione
dei servizi concordati con l’operatore. Può coinvolgere una pluralità di soggetti quali gli operatori accreditati al
lavoro, alla formazione, le cooperative sociali e le aziende in quanto funzionali al raggiungimento dell’obiettivo
di occupabilità.
3
c)
Sintesi dei contenuti
Il presente Manuale illustra le procedure che i soggetti coinvolti nell'attuazione del PIP sono tenuti a seguire
per una corretta gestione e rendicontazione della dote, salvo quanto diversamente specificato nei singoli avvisi
pubblici.
Gli adempimenti che gli operatori sono tenuti a seguire sono organizzati rispetto alle diverse fasi di attuazione
della dote:
− presa in carico della persona e invio del PIP;
− realizzazione del PIP;
− liquidazione.
Nel Manuale sono inoltre contenuti gli obblighi cui sono tenuti gli operatori che aderiscono al PIP, le
riparametrazioni e le sanzioni connesse alle irregolarità in cui gli operatori possono incorrere.
In allegato è riportata la modulistica da utilizzare per la partecipazione e la realizzazione delle iniziative.
2.
PRESA IN CARICO DELLA PERSONA
a)
Atto di adesione dell’Operatore Accreditato
La sottoscrizione dell’Atto di Adesione, contenente gli impegni che l’operatore assume per l’attivazione dei
servizi finanziati con la “Dote Lavoro Ambito Disabilità” è condizione necessaria per l’attivazione dei servizi
previsti dal PIP.
Gli enti erogatori dei servizi sono tenuti a:
- Aderire all’Avviso/Catalogo
- Attivare i servizi relativi Catalogo dotale sul sistema Sintesi, compilando i relativi Kit di Avvio, entro la
settimana successiva la validazione dei cataloghi .
- Sottoscrivere con firma digitale del Legale Rappresentante o Soggetto delegato l’Atto di Adesione
(allegato 1) scaricabile dal sistema Sintesi (cartelletta arancione “Documenti Avvio Progetti”) e
caricarlo nella sezione Allegati del Kit di Avvio dei Servizi o inviarlo via mail all’indirizzo
segreteria.pianodisabili@provincia.bergamo.it.1
- Stampare le comunicazioni di Avvio prodotte dal sistema dopo la compilazione, sottoscriverle e
conservarle agli atti nella Sede di Archiviazione indicata nel kit di Avvio.
b)
Presa in carico della persona
La persona che intende usufruire della dote disabili si rivolge ad un operatore accreditato (iscritto al Catalogo
Provinciale di riferimento) per l’accesso al sistema informativo provinciale Sintesi
(http://sintesi.provincia.bergamo.it/Portale).
Attraverso il sistema informativo Sintesi e la condivisione delle informazioni ai tavoli territoriali l’operatore
accreditato verifica se la persona è in possesso dei requisiti richiesti dagli Avvisi per essere destinatario della
dote e procede quindi nella prenotazione della dote mediante il GBC, compilando un Piano di Intervento
Personalizzato (PIP) e verificando contestualmente la disponibilità delle risorse per il finanziamento dei servizi
da erogare.
Il PIP, concordato e condiviso tra operatore accreditato e destinatario (o suo tutore legale), deve prevedere le
azioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi occupazionali prefissati; sarà comunque possibile, a fronte
di giustificate motivazioni, chiedere l’integrazione e/o la variazione del PIP alla Segreteria del Piano.
Al momento della presa in carico l’operatore dovrà richiedere idonea documentazione in riferimento al
possesso e alla decorrenza di eventuali indennità di disoccupazione o di mobilità del Destinatario2.
1
Per quanto riguarda le doti Sostegno Psichici in cooperativa B, l’atto di adesione dovrà essere sottoscritto anche dalle cooperative
di cui l’Ente Accreditato si avvale. Il modello di riferimento è l’allegato 1) bis.
2
L’erogazione della Borsa Lavoro prevista dalla Dote Inserimento non è cumulabile con l’indennità di disoccupazione né con
l’indennità di mobilità.
4
All’atto dell’invio telematico del PIP verrà assegnato un numero di protocollo ed un codice identificativo (ID
PIP), quest’ultimo da conservare e citare in tutti gli atti e le comunicazioni necessarie all’erogazione della dote
ed inerenti le azioni ed i servizi che la compongono.
Il sistema Sintesi effettua controlli automatici rispetto al possesso dei requisiti dei destinatari,
all’iscrizione alle liste del Collocamento Mirato ed all’appartenenza alle categorie protette ai sensi della
L.68/99. Qualora dovessero emergere problemi nella prenotazione delle doti rivolgersi alla Segreteria
del Piano.
Anche al fine di iniziare ad adeguarsi alle indicazioni contenute nelle nuove Linee di Indirizzo
Provinciali 2014/2016, che entreranno in vigore con i prossimi Piani Provinciali, si sollecita la presa in
carico delle persone nel rispetto della posizione occupata all’interno della graduatoria provinciale e
dell’anzianità di iscrizione negli elenchi della L.68/99.
c)
Elaborazione del Piano di Intervento Personalizzato
La redazione del PIP consiste nella selezione dei servizi che l’operatore ritiene siano utili a perseguire gli
obiettivi di inserimento lavorativo o di sostegno all’occupazione per il destinatario; viene definito sulle
specifiche esigenze e necessità della persona disabile e della sua famiglia.
In funzione della tipologia di dote l’Operatore può concordare con il destinatario l’inserimento nel PIP di diversi
servizi.
Le specifiche tipologie di servizi ed i massimali delle ore che possono essere inserite nel PIP sono definite
nell’”Bando 1_ Avviso per la costituzione dei cataloghi provinciali per l’erogazione dei servizi per le doti lavoro
disabili – inserimento lavorativo e sostegno lavorativo – Piano Provinciale Disabili 2014/2016 – annualità
2014” e concorrono ad individuare il contributo che potrà essere concesso con la dote.
I servizi previsti dal PIP possono essere erogati sia dall’ente accreditato che ha effettuato la prenotazione
della dote, sia da altri enti erogatori mediante l’istituto dell’avvalimento (nei limiti di quanto disposto nella DGR
n. 1106 del 20/12/2013, dagli Avvisi pubblicati dalla Provincia e da quanto riportato nel presente Manuale).
I percorsi di formazione d’aula potranno essere erogati dai soli enti accreditati per i servizi alla Formazione ai
sensi della L.R. 19/2007 e della Dgr 21 dicembre 2007, n. 8/6273 “Erogazione dei servizi di istruzione e
formazione professionale nonché dei servizi per il lavoro e per il funzionamento dei relativi albi regionali –
Procedure e requisiti per l’accreditamento degli operatori pubblici e privati.”
Al termine del percorso formativo si auspica, laddove possibile, il rilascio di Certificazione di competenze
formale.
Si ricorda che costituiscono elementi certificabili formalmente unicamente le competenze e non i loro singoli
elementi costitutivi e/o i contenuti formativi (conoscenze ed abilità), né la frequenza del percorso.
In particolar modo possono essere oggetto di certificazione formale regionale così come definita nella parte
terza delle “Indicazioni regionali per l’offerta formativa in materia di Istruzione e Formazione Professionale” di
cui alla DGR n. 6563 del 13/02/2008, le competenze del Quadro Regionale degli Standard Professionali
(QRSP adottato con DDUO del 30/07/2008, n. 8486 e smi). Solo in questo caso è possibile il rilascio da parte
dell’organismo di formazione dell’attestato con logo regionale, conforme al mod. 4 allegato alle “Procedure per
l’avvio e lo svolgimento delle attività formative dei soggetti accreditati al sistema di istruzione e formazione
professionale (DRG n. 9837 del 12/09/2008). A tale fine gli organismi di formazione devono verificare ed
attuare la riconduzione delle competenze previste dal percorso formativo a quelle dello stesso QRSP. Nel
caso di non completa corrispondenza delle competenze del percorso formativo con quelle del QRSP gli
organismi di formazione devono comunque rilasciare un proprio attestato con format liberamente definito e
senza logo regionale; tale attestazione possiede valore di credito formativo e di evidenza documentale ai fini
dell’acquisizione di ulteriori certificazioni di competenza del sistema regionale. Rimane ugualmente ferma la
possibilità di rilascio di attestazioni non aventi valore regionale anche per la documentazione dell’acquisizione
di singoli elementi di competenza o della semplice frequenza al percorso.
5
Previa verifica ed autorizzazione da parte della Provincia, potranno essere prenotate doti composte
dalla sola azione formativa per più utenti, al fine di costituire gruppi classe omogenei a cui
somministrare percorsi formativi utili all’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro.
Nel PIP deve essere indicato il tutor che dovrà accompagnare la persona disabile durante la realizzazione del
percorso. L’Ente deve quindi assicurare che il tutor abbia la disponibilità di tempo sufficiente a seguire tutte le
attività in cui sarà coinvolto.
I servizi di cui la persona intende fruire nell’ambito della propria dote, devono essere selezionati nel Sistema
Informativo Sintesi. E’ possibile in ogni momento modificare la selezione dei servizi nel PIP in bozza fino al
momento in cui il PIP non viene perfezionato e confermato elettronicamente in modo definitivo sul Sistema
Informativo.
Successivamente alla conferma del PIP, nella fase di realizzazione, l’operatore in accordo con il
destinatario potrà richiedere alla Segreteria del Piano la modifica di alcuni contenuti del PIP; le
modifiche saranno valutate ed autorizzate compatibilmente con gli obiettivi e la tempistica del
percorso.
Tutte le richieste di variazione e le relative autorizzazioni dovranno essere conservate agli atti dall’Ente
che ne ha fatto richiesta presso la propria sede di archiviazione.
Qualora i PIP si concludano con l’assunzione della persona disabile potranno essere erogati un incentivo
all’assunzione destinato al datore di lavoro ed un bonus ente destinato all’operatore che ha prenotato e
realizzato la dote.
-
M30 Incentivo all’assunzione a tempo indeterminato
M41 Incentivo all’assunzione a tempo determinato
M50 Trasformazione da Tempo Determinato a Indeterminato
M58 Incentivo all’assunzione a tempo indeterminato – Aziende NON in obbligo ai sensi della L.68/99
M57 Incentivo all’assunzione a tempo determinato – Aziende NON in obbligo ai sensi della L.68/99
M59 Trasformazione da Tempo Determinato a Indeterminato - Aziende NON in obbligo ai sensi della
L.68/99
-
M44 Bonus ente assunzione a tempo indeterminato
M45 Bonus ente assunzione a tempo determinato
M51 Bonus ente trasformazione da Tempo Determinato a Indeterminato
Gli incentivi all’assunzione potranno essere richiesti successivamente al superamento del periodo di prova,
facendo presentare dall’azienda alla Provincia di Bergamo la richiesta di liquidazione (allegato 10 b)
controfirmata dall’operatore che ha prenotato la dote e due dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà (allegati
14 e 15). Se non già prenotato in fase di prenotazione del PIP la Provincia provvederà alla modifica del PIP ed
all’erogazione dell’incentivo.
L’incentivo per la trasformazione del rapporto di lavoro da Tempo Determinato a Indeterminato alle aziende in
obbligo di assunzione è concessa per i lavoratori che sono stati destinatari di doti nelle annualità 2010, 2011
e 2012 del Piano Provinciale Disabili.
L’incentivo per la trasformazione del rapporto di lavoro da Tempo Determinato a Indeterminato alle aziende
NON in obbligo di assunzione sarà riconosciuto anche per i lavoratori che non hanno beneficiato di doti nelle
annualità 2010, 2011 e 2012 del Piano Provinciale Disabili.
I bonus ente potranno essere prenotati al momento della prima compilazione del PIP o in una fase successiva
mediante richiesta di variazione della composizione della dote da inviare alla Segreteria del Piano.
Gli incentivi non saranno riconosciuti per le persone avviate con procedura numerica dalla Provincia
di Bergamo.
Gli incentivi ed i bonus saranno riconosciuti fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
Le persone che hanno fruito di una dote nell’annualità precedente del PPD non potranno essere destinatarie
dei servizi M46 (colloquio orientativo di secondo livello) a meno che non siano intervenuti eventi di rilevanza
tale da modificare sensibilmente le condizioni di occupabilità e rendere pertanto necessaria una nuova
valutazione e ri-orientamento dell’utente.
6
d)
Invio del Piano di Intervento Personalizzato
Una volta elaborato e compilato il PIP, l’operatore lo inoltra alla Provincia di Bergamo tramite il Sistema
informativo Sintesi, che dà riscontro dell’avvenuta ricezione assegnando automaticamente un numero di
protocollo e sposta il PIP dallo stato “BOZZA” allo stato “PRESENTATO”.
L’invio on line abilita sul sistema la funzione di stampa del PIP che, una volta stampato, dovrà essere firmato
digitalmente, utilizzando la CRS, dal destinatario e dal rappresentante legale (o suo delegato) dell’operatore
accreditato e caricato sul sistema Sintesi tramite upload.
Nel caso in cui il destinatario non sia in possesso della propria CRS o incontri oggettive difficoltà
nell’acquisirne il PIN, è possibile sottoscrivere manualmente il PIP. In tal caso occorre caricare sul sistema
Sintesi una copia in formato pdf del PIP firmato manualmente ed una copia del documento di identità valido
del destinatario. Il file ottenuto dovrà comunque essere firmato elettronicamente dal rappresentane legale
dell’operatore o da un suo delegato.
Per la sola dote “Mappatura” è consentita la presentazione, in prima istanza, del PIP firmato elettronicamente
dal solo rappresentante legale dell’ente. La copia firmata dal destinatario dovrà essere conservata agli atti
dall’Ente Accreditato presso la propria sede di archiviazione e caricata in Sintesi prima della richiesta di
liquidazione dei servizi, all’interno delle finestre temporali indicate. In questo caso non sarà necessario
compilare la sezione “azienda” del PIP.
Una volta stampati, i PIP afferenti alle priorità “inserimento lavorativo”, “sostegno occupazione” e “sostegno
avviamento numerico” devono essere anche compilati manualmente nella sezione dedicata all’azienda
coinvolta nell’inserimento lavorativo.
Per completare l’invio del PIP dovranno essere caricati tramite upload sul sistema Sintesi i seguenti
documenti:
- copia digitale del PIP prodotto dal Sistema Sintesi (si veda fac simile del documento nell’allegato 2),
firmato con le modalità descritte e compilato nella sezione “azienda”3;
- copia del documento di identità del destinatario (se il PIP non viene firmato con CRS);
- per le doti “Inserimento Lavorativo” e “Sostegno all’occupazione”: PIP descrittivo degli obiettivi e
modalità di svolgimento del percorso individualizzato (allegati 3 e 4); tali allegati dovranno essere
sottoscritti dal “Referente PIP” che sarà l’interlocutore a cui la Provincia si rivolgerà per aggiornamenti.
- per la dote “sostegno all’avviamento numerico”: Scheda Abbinamento (allegato 8b) e “Dichiarazione di
Adesione/non adesione alla proposta di avviamento numerico” (allegato 8c);
- per la dote “Sostegno in azienda”: lettera dell’azienda, del lavoratore o del Servizio Specialistico
Territoriale che richiede l’intervento di sostegno all’occupazione per il lavoratore dipendente e
condivide il percorso di sostegno;
- per la dote “Sostegno disabili psichici occupati in cooperative di tipo B” la prenotazione della dote
dovrà essere accompagnata dalla comunicazione scritta della cooperativa che richiede l’intervento di
sostegno, in cui dovranno essere esplicitati gli interventi che saranno realizzati in favore della
persona alle dipendenze della cooperativa.
La documentazione può essere inviata alla Provincia tramite upload dal Sistema Sintesi.
3
Salvo quanto riportato per la dote priorità “Inserimento - Mappatura”.
7
TABELLA RIEPILOGATIVA DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARE CON UPLOAD IN SINTESI
Dote
Dote Sostegno Dote Sostegno in Dote
Sostegno Incentivi
Inserimento
Numerico
Azienda
Psichici
PIP prodotto dal sistema Sintesi
X
X
X
X
X
Copia documento identità valido
del destinatario
PIP descrittivo dell’intervento
Scheda abbinamento
Dichiarazione
adesione/non
adesione
Lettera di richiesta intervento
dell’azienda, del lavoratore e/o
del Servizio Territoriale
Lettera cooperativa di richiesta
intervento
Per tutte le doti solo nel caso in cui il PIP sia firmato manualmente dal destinatario
X
X
X
X
X
X
Una volta inviato il PIP l’operatore ne potrà verificare la validazione sul sistema informativo Sintesi.
Gli uffici Provinciali competenti si riservano di richiedere eventuali integrazioni e/o informazioni relativamente
ai PIP inviati telematicamente sul Sistema. In tal caso l’accettazione del PIP deve intendersi sospesa fino al
completamento delle informazioni/integrazioni richieste.
In caso di mancata integrazione nei tempi indicati la Provincia potrà procedere con l’invalidazione o la revoca
della Dote.
e)
Sovrapposizione doti: limitazioni e divieti
Non è possibile aprire contemporaneamente più di una dote per persona, anche se afferente a diversi
dispositivi, provinciali e/o regionali.
Le risorse residue della dote conclusa senza la spesa dell’intero importo utilizzabile possono essere
impegnate per l’apertura di una nuova dote a favore del medesimo destinatario4 o di altro soggetto.
Dote sostegno all’occupazione: la dote “Sostegno in azienda” può essere richiesta in presenza di effettive e
documentabili criticità che mettano a rischio la permanenza del lavoratore presso il datore di lavoro. La
prenotazione della dote dovrà essere accompagnata dalla richiesta dell’azienda, della persona interessata o di
altro servizio specialistico che ha in carico la persona, in cui dovranno essere esplicitate le specifiche difficoltà
e problematiche della persona dipendente. La documentazione deve essere inviata alla Provincia tramite
upload dal Sistema Sintesi. La Provincia potrà effettuare verifiche dirette al fine di accertare le effettive criticità
dichiarate.
La medesima persona non può beneficiare, all’interno della stessa annualità del PPD, di una “Dote
sostegno in azienda” e di una “Dote sostegno psichici in cooperativa”, né di una “Dote inserimento” e
di una “Dote sostegno psichici in cooperativa”.
Qualora sia in corso una dote inserimento lavorativo e la stessa persona venga candidata su una dote
sostegno numerico in quanto occupa una posizione di priorità nella graduatoria provinciale, il numero di ore
di tutoring della dote numerica potrà essere pari al massimo alla residualità delle ore della dote già aperta per
le stesse tipologie di azioni, salvo diverse richieste provenienti dalla Provincia.
L’accettazione della dote numerica è comunque subordinata alla positiva valutazione da parte del Comitato
Tecnico Provinciale.
Dote inserimento Lavorativo:
4
Nell’ambito di un Catalogo potrà essere presentata una seconda dote per destinatario solo a fronte di adeguate ed oggettive
motivazioni comunicate alla Segreteria del Piano e comunque per un importo che non superi il valore massimo della dote dedotto del
valore dei servizi già fruiti.
8
ad eccezione delle persone che hanno beneficiato di una dote Inserimento Lavorativo con finalità osservativa
attivata in chiusura della precedente annualità del Piano e che potranno completare l’esperienza avviata
utilizzando le risorse residue della dote, non è consentita la reiterazione di doti osservative in favore dei
medesimi destinatari, salvo espressa autorizzazione da parte della Provincia.
3.
REALIZZAZIONE DEL PIP
a)
Avvio delle attività
Le attività di realizzazione del PIP successive alla definizione del percorso, possono essere avviate dopo
l’invio del PIP con i documenti allegati e l’assegnazione del protocollo.
L’approvazione del PIP comporta il passaggio su Sintesi dallo stato PRESENTATO allo stato ACCETTATO.
Solo in caso di non accettazione della dote la Provincia invierà specifica comunicazione contenete i riferimenti
della dote e del destinatario, indicando le motivazioni della non assegnazione della dote.
Entro 7 giorni dall’accettazione del PIP l’operatore provvede a registrare sul sistema informativo Sintesi l’avvio
di almeno un servizio/azione previsto, oltre a quelli preliminari alla definizione del PIP stesso (colloquio di
accoglienza di primo livello, definizione percorso PIP).
La dote dovrà concludersi entro la data del 31/03/2015, salvo diverse indicazioni, che saranno
tempestivamente comunicate agli operatori accreditati.
b)
Adempimenti relativi alla realizzazione del PIP – OUTPUT
Il tutor individuato nel PIP è il riferimento per la persona disabile per tutta la durata di realizzazione del PIP.
L’Ente che ha prenotato la dote si rende garante, attraverso la figura del tutor, del rispetto dei contenuti e delle
modalità di fruizione concordate e sottoscritte con il destinatario nel suo Piano di Intervento Personalizzato.
L’operatore provvede all’inserimento della documentazione prevista nel sistema informativo (upload
documentazione) e all’aggiornamento periodico di eventuali modifiche inerenti la realizzazione del PIP,
garantendo la tracciabilità delle attività di servizio, utilizzando gli strumenti e le modalità previste dal presente
Manuale e dall’avviso pubblico.
L’operatore garantirà la compilazione di tali documenti, contestualmente alla realizzazione delle attività, per
ogni servizio/azione di cui il destinatario fruisce, con le ore, le date ed il nome dell’operatore che eroga le
attività. Eventuali aggiornamenti scritti relativi alle persone destinatarie delle doti potranno essere richiesti in
itinere dalla Segreteria del Piano.
Una volta inviata la domanda di liquidazione del servizio/azione non sarà più possibile modificare le
informazioni inviate.
La corretta e completa registrazione delle attività da parte dell’operatore è condizione indispensabile per
l’erogazione delle eventuali indennità di partecipazione/borse lavoro al destinatario e il riconoscimento della
spesa.
Nel caso di attività formative, l’operatore titolare del PIP dovrà acquisire dall’ente erogatore del servizio
formativo copia del registro formativo e delle presenze del destinatario.
In fase di realizzazione delle attività, l’operatore deve produrre la documentazione prevista, di seguito elencata
per ciascuna tipologia di dote e riportata in allegato al presente Manuale, come OUTPUT delle attività svolte:
DOTE MAPPATURA – INDICAZIONI OPERATIVE E OUTPUT
Le doti mappatura vengono realizzate attraverso il completamento della format socio professionale fornito
dall’Ufficio Collocamento Mirato Disabili della Provincia di Bergamo, compilabile on line attraverso il sistema
Sintesi. La Provincia assegnerà a ciascun operatore che eroga la dote mappatura uno specifico ruolo
in Sintesi che consentirà la visualizzazione del profilo delle persone iscritte negli elenchi della L.68/99
e la modifica delle sezioni del profilo socio-lavorativo. Ciascun operatore dovrà provvedere al
9
caricamento delle informazioni raccolte entro e non oltre due settimane dalla realizzazione del
colloquio.
La prima pagina della scheda, contenente l’autorizzazione al trattamento dei dati personali ai sensi della
vigente normativa sulla privacy per le finalità di cui alla L. 68/99, dovrà comunque essere stampata, compilata,
fatta firmare al destinatario della dote e conservata agli atti dall’ente c/o la sede di archiviazione indicata in
Sintesi.
Gli enti che provvedono alla erogazione della dote mappatura dovranno procedere ad incontrare le persone
per le quali non è stato ancora redatto il profilo socio-lavorativo nel rispetto dell’ordine della graduatoria
provinciale L.68/99 e dell’anzianità di iscrizione; una volta incontrate tutte le persone prive di profilo
procederanno con la realizzazione dell’aggiornamento delle schede delle persone che hanno un profilo socio
lavorativo realizzato precedentemente alla data del 31/12/2011.
Le schede professionali on line, completate in ogni parte, devono fornire approfondite informazioni ed elementi
utili alla progettazione di percorsi finalizzati all’inserimento lavorativo della persona coinvolta.
Tali informazioni vengono condivise con gli enti partecipanti agli incontri territoriali al fine di rendere più
funzionali gli abbinamenti delle persone coinvolte alle mansioni rilevate e disponibili sul territorio.
Tipologia servizi disabili
Output
Firme
Allegato n°
M48 Definizione PIP
PIP Dote Inserimento lavorativo
Operatore e Destinatario
2
M49 Redazione Scheda socioprofessionale
Operatore e Destinatario
(per la sola prima pagina del
Caricamento della Scheda profilo
profilo, contenente
socio-professionale nel sistema Sintesi l’autorizzazione al trattamento
6
dei dati)
DOTE INSERIMENTO LAVORATIVO – INDICAZIONI OPERATIVE ED OUTPUT
Tipologia servizi disabili
Output
Firme
Allegato n°
2 (fac simile)
prenotazione Dote
PIP prodotto dal Sistema Sintesi
Operatore e Destinatario
prenotazione Dote
PIP Dote Inserimento lavorativo
Operatore
3
M1 - colloquio accoglienza di I
livello
Report Servizi e Attività
Operatore e Destinatario
5
Report Servizi e Attività
Operatore e Destinatario
5
M46 - colloquio individuale di
secondo livello
M3 - definizione percorso PIP
M6 - borsa lavoro
M56 – Rimborso formazione /
tirocinio osservativo (dote
comuni)
Report Servizi e Attività
Operatore (sempre) e
Destinatario (solo per la
prima pagina del profilo
socio professionale)
Operatore e Destinatario
Registro Tirocinio/Borsa
Lavoro/presenze in azienda
Operatore (quando
presente) e Destinatario
Scheda profilo socio-professionale in
Sintesi e/o scheda aggiornamento
destinatario
6; 6bis
5
7
10
M42 - tutoring
accompagnamento al tirocinio
M20 - monitoraggio,
coordinamento e gestione del
PIP
M40 - formazione
collettiva/individuale
M30/M41/M50/M57/M58/M59 incentivi tempo
indeterminato/determinato
aziende in obbligo e non in
obbligo (risorse per l’impresa)
M44/M45/M51 bonus ente
(risorse per l’ente accreditato)
Report Servizi e Attività
Operatore
5
Registro Tirocinio/Borsa
Lavoro/presenze in azienda
Operatore, Destinatario e
Tutor aziendale
7
Report Servizi e Attività
Operatore
5
Relazione finale PIP/DOTE
Operatore
Report Servizi e Attività
Operatore
9
5
Registro Tirocinio/Borsa
Lavoro/presenze in azienda
Operatore, Destinatario e
Tutor aziendale/docente
Domanda liquidazione contributi e
incentivi
Comunicazione di
assunzione/superamento del periodo di
prova o comunicazione di
trasformazione rapporto di lavoro
Attestazione di esenzione
assoggettabilità a ritenuta d’acconto
del 4%
Dichiarazione sostitutiva appartenenza
categoria SIOPE
Domanda liquidazione Saldo Dote
Azienda e Operatore
7
10b
Azienda
Azienda
14
Azienda
15
Operatore
10a
La presa in carico dei soggetti destinatari delle doti inserimento avviene a cura degli operatori
accreditati all’interno delle reti territoriali operative di riferimento rispettando i criteri dell’anzianità di
iscrizione alla graduatoria provinciale ai sensi della L.68/99, la gravità della patologia del destinatario
della dote.
Il modello 6bis “Aggiornamento del destinatario” dovrà essere utilizzato in occasione di ogni incontro con
l’utente al fine di tracciare le iniziative proposte e mantenere aggiornate le informazioni relative alle azioni
intraprese.
In particolar modo, dovrà essere utilizzato ogni volta che viene offerta un’opportunità di
tirocinio/inserimento lavorativo/percorso di formazione o altra iniziativa di politica attiva finalizzata
all’inserimento lavorativo.
Il modello dovrà essere controfirmato dal destinatario degli interventi.
La durata del servizio M41 – tutoring accompagnamento al tirocinio dovrà essere proporzionale, qualsiasi sia
la finalità del tirocinio (occupazionale, osservativa, c/o aziende, enti pubblici e/o contesti protetti) alla durata
del percorso realizzato dal destinatario della dote, secondo la seguente parametrazione:
Ore Borsa Lavoro
Ore Tutoring
0 - 85
86 - 170
171 - 340
0 - 15
0 - 30
0 - 58
Di cui per attività diverse dall’affiancamento in azienda del
destinatario della Dote e dai colloqui individuali con l’utente
(durante o fuori dall’orario del tirocinio)
3
5
7
Le doti Inserimento hanno finalità prettamente occupazionale.
11
Potranno essere finanziati, con le risorse di questa priorità, percorsi di tipo osservativo all’interno di Enti
Pubblici (es.: Comuni o cooperative sociali a cui i Comuni abbiano appaltato servizi) per persone con patologia
psichica o mista grave, nonché per utenti individuati dalla Provincia che permangono da più anni all’interno
delle liste provinciali o che necessitano di contesti osservativi particolarmente protetti.
L’individuazione delle persone per le quali attivare questa tipologia di percorsi dovrà essere individuata con le
consuete modalità adottate dalle reti operative ed autorizzata dalla Provincia di Bergamo. Gli utenti coinvolti
dovranno comunque essere iscritti agli elenchi provinciali ex L.68/99.
La possibilità di erogare ulteriori doti con finalità osservativa potrà essere accordata previa condivisione con i
membri della rete e autorizzazione da parte della Provincia.
Il ricorso ai percorsi di mera assistenza è realizzabile solo nei casi in cui l’integrazione risulti oggettivamente
non perseguibile, tramite una reale collaborazione tra i servizi sociali, sanitari e per il lavoro.
Diverse esigenze legate alle caratteristiche dell’utente o alla particolarità del percorso individualizzato
dovranno essere sottoposte alla valutazione degli Uffici Provinciali Competenti.
DOTE AVVIAMENTO NUMERICO – INDICAZIONI E OUTPUT
Tipologia servizi disabili
Prenotazione dote
M42 – tutoring e
accompagnamento al lavoro
Output
Firme
Allegato n°
PIP prodotto dal sistema Sintesi
Operatore e destinatario
2 (fac simile)
Report Servizi e Attività
Tutor/Referente
numerico
5b
Registro presenze in azienda
Tutor, Destinatario e
azienda (in calce)
7
Scheda profilo socio-professionale in
Sintesi e/o scheda aggiornamento
destinatario
Operatore (sempre) e
Destinatario (solo per la
prima pagina del profilo
socio professionale)
Report Servizi e Attività
Tutor/Referente
numerico
5b
Relazione finale PIP/DOTE
Tutor/Referente
numerico
9
M20 - monitoraggio,
coordinamento gestione PIP
6; 6bis
La presa in carico del soggetto destinatario delle doti sostegno avviamento numerico avviene a cura del
referente numerico attraverso la compilazione della scheda abbinamento lavoratore azienda (Allegato 8b).
Il destinatario della dote sostegno avviamento numerico sottoscrive la Dichiarazione di adesione/non
adesione alla proposta di avviamento numerico (Allegato 8 c), realizzata nel rispetto della graduatoria
provinciale; la candidatura viene poi sottoposta al Comitato Tecnico Provinciale per l’approvazione.
La successiva prenotazione delle doti sostegno numerico sarà concordata all’interno delle reti territoriali di
riferimento.
La durata del servizio M42 – tutoring e accompagnamento al lavoro dovrà essere proporzionale alla tipologia
del percorso realizzato dal destinatario della dote, alle sue caratteristiche ed alla durata del periodo di prova. A
tale proposito il Comitato Tecnico Provinciale potrà esprimere un parere circa l’entità e la durata
dell’affiancamento alla persona avviata.
La Provincia potrà effettuare verifiche in itinere ed ex post circa l’effettiva realizzazione delle attività di
tutoraggio realizzate.
12
Il tutor deve poter garantire la sua presenza in affiancamento al lavoratore sino al superamento positivo del
periodo di prova da parte del lavoratore, per cui è necessario programmare, ove possibile, gli interventi in
relazione anche alla durata del periodo di prova.
I destinatari della dote Sostegno all’occupazione – avviamenti numerici possono fruire anche dell’azione M40
“Formazione collettiva/individuale” della dote “Inserimento”, al fine di incrementare le proprie competenze ed
allinearle alle esigenze delle aziende del territorio.
DOTE SOSTEGNO ALL’OCCUPAZIONE – INDICAZIONI E OUTPUT
Tipologia servizi disabili
Output
Firme
Allegato n°
Prenotazione Dote
PIP Sostegno all’Occupazione
Operatore
Prenotazione Dote
PIP prodotto dal sistema Sintesi
Operatore e destinatario
2 (fac simile)
Operatore e Destinatario
5c
M1 - colloquio accoglienza di I
Report Servizi e Attività
livello
M46 – colloquio individuale di
secondo livello
M42 - tutoring e
accompagnamento al lavoro
M20 - monitoraggio,
coordinamento e gestione del
PIP
4
Report Servizi e Attività; Scheda
profilo socio-professionale on line
Operatore e Destinatario
e/o scheda aggiornamento
destinatario
5c; 6; 6 bis
Report Servizi e Attività
Operatore
5c
Scheda dati aziendali (MOD
7517); Scheda analisi mansione
(MOD 7518)5
Operatore e Referente
Aziendale
Registro presenze in azienda
Operatore, Destinatario e Tutor
aziendale
7
Report Servizi e Attività
Operatore
5c
Relazione finale PIP/DOTE
Operatore
9
8; 8a
A parità del valore complessivo della dote, nel caso in cui venga prenotata per favorire la transizione di
lavoratori da cooperative sociali di tipo B a realtà profit, il numero delle ore del servizio M46 potrà essere
incrementato fino a un massimo di 20 ore, mentre il massimo di ore prenotabili per il servizio M42 sarà pari a
48 ore.
Qualora la dote venga prenotata con la finalità di sperimentare la persona in un contesto lavorativo diverso da
quello in cui è occupata, sul PIP prodotto dal portale Sintesi dovrà essere indicata la ragione sociale del datore
di lavoro in cui verrà effettuato il tirocinio.
DOTE SOSTEGNO DISABILI PSICHICI IN COOP. DI TIPO B– INDICAZIONI E
OUTPUT
Tipologia servizi disabili
5
Output
Firme
Allegato n°
Solo nel caso in cui si renda necessario effettuare analisi aziendali finalizzate all’outplacement del destinatario della dote.
13
Prenotazione Dote
Copia del contratto del lavoratore
Datore di lavoro e
lavoratore
Prenotazione Dote
PIP prodotto dal Sistema Sintesi
Operatore e Destinatario
Relazione finale PIP Dote sostegno
occupazione disabili psichici
Operatore
12
Report Servizi e Attività
Operatore e Destinatario
13
Relazione finale PIP Dote sostegno
occupazione disabili psichici
Operatore
12
Report Servizi e Attività
Operatore e Destinatario
13
Relazione finale PIP Dote sostegno
occupazione disabili psichici
Operatore
12
Report Servizi e Attività
Operatore e Destinatario
13
M60 – Psichici in cooperativa –
assunzione a tempo
indeterminato
M61 – Psichici in cooperativa –
assunzione a tempo
determinato
===
2 (fac simile)
M62 – Psichici in cooperativa –
stabilizzazione
Report Servizi e Attività (allegati 5, 5a, 5b, 5c, 13)
Se i servizi che compongono la dote vengono realizzati da operatori diversi ciascun ente (accreditato o di cui
l’ente accreditato si avvale) compilerà il proprio report relativamente ai servizi erogati, avendo cura di fornire
l’originale all’ente che ha prenotato la dote al termine delle attività. L’ente che ha prenotato la dote provvederà
a consegnare alla Provincia tutti i report riferiti alla singola dote erogata in modo tale da consentire
l’erogazione del finanziamento spettante.
Registro Tirocinio/Borsa Lavoro/Presenze in azienda (allegato 7)
Nel caso in cui il PIP preveda lo svolgimento di un tirocinio, con o senza l’erogazione della Borsa Lavoro,
l’Operatore che sottoscrive il PIP deve predisporre il registro firmato dal legale rappresentante dell’ente che
effettua il tutoraggio in azienda, preventivamente vidimato.
Il registro deve essere debitamente compilato per tutti i giorni di tirocinio con le attività svolte, firmato dal
destinatario, dal tutor (nei giorni di affiancamento) e dal referente aziendale. Inoltre, deve essere conservato
presso la sede del tirocinio per tutto il periodo di svolgimento unitamente alla convenzione e al progetto
formativo (ai sensi del D.M. 142/98).
Il tutor dell’ente deve compilare e firmare le sole giornate in cui è fisicamente presente in azienda per
svolgere attività di affiancamento, per incontri con i referenti aziendali e/o per sostenere colloqui
individuali con l’utente, specificando l’orario di arrivo e quello in cui se ne va dall’azienda. Le attività e
gli incontri con l’utente che non sono svolte all’interno dell’azienda devono essere registrate nel report
servizi.
Si precisa che gli interventi di tirocinio dovranno essere gestiti conformemente a quanto indicato dal D.M
25/03/1998 n. 142 e successive disposizioni regionali (deve essere sempre garantita la presenza di tre
soggetti doversi: ente promotore, azienda ospitante, tirocinante), con particolare riferimento alla DGR 825 del
25 ottobre 2013. Ad esempio lo stesso Ente (Accreditato o di cui si avvale) non potrà fungere, per lo stesso
utente, da ente promotore e da azienda ospitante il tirocinio.
14
Lo stesso registro viene utilizzato per il tutoring post assunzione di una persona avviata numericamente e per
il tutoring di una persona che fruisce di una dote “Sostegno all’occupazione”; in questi casi il lavoratore
dipendente dell’azienda può apporre un’unica firma nella colonna “Firma Tirocinante/lavoratore”.
Registro formativo e delle presenze
Nel caso in cui il PIP preveda lo svolgimento di attività formative(servizio/azione M40), gli Operatori che
erogano tali servizi devono predisporre il registro formativo e delle presenze, vidimato dal rappresentante
legale, in coerenza con le disposizioni regionali (D.d.u.o. 12 settembre 2008, n. 9837 “Approvazione delle
procedure relative allo svolgimento delle attività formative dei soggetti accreditati al sistema di istruzione e
formazione professionale della Regione Lombardia”). Il registro dovrà essere vidimato prima dell’inizio del
percorso formativo.
c)
Comunicazione delle variazioni del PIP
Successivamente all’accettazione del PIP, durante la fase di realizzazione, l’operatore potrà richiedere agli
uffici provinciali competenti di modificarne o integrarne alcuni contenuti. Ogni modifica deve essere concordata
tra l’operatore e il destinatario ed essere richiesta in forma scritta agli uffici provinciali che valuteranno ed
autorizzeranno le possibili modifiche, compatibilmente con gli obiettivi, la tempistica e le risorse disponibili.
In particolare, la variazione del Tutor dovrà essere motivata e comunicata alla Provincia entro 5 giorni
lavorativi dalla sostituzione. Diversamente, le ore realizzate dal nuovo tutor nel periodo compreso dall’inizio
della sua attività alla data della comunicazione di variazione alla Provincia potranno non essere rendicontate.
Le modifiche al PIP che comportano una variazione dell’importo della Dote dovranno essere sottoscritte dal
Legale Rappresentante dell’Ente che ha prenotato la Dote stessa.
Non sono in ogni caso ammesse modifiche relative all’ente con il quale è sottoscritto il PIP.
In caso di accettazione delle modifiche da parte della Provincia, l’operatore provvederà alla variazione del PIP
sul sistema Sintesi, qualora il sistema lo consenta, altrimenti le modifiche saranno apportate direttamente dalla
Provincia. In ogni caso il PIP, una volta modificato, dovrà essere firmato digitalmente dal Legale
Rappresentante dell’Ente ed allegato nell’apposita sezione del portale Sintesi.
Nel caso in cui le condizioni del Destinatario si modificassero, portando alla perdita dei requisiti di
partecipazione previsti nell’Avviso, il Destinatario decade automaticamente dalla titolarità della dote. Tale
modifica deve essere comunicata tempestivamente all’ente erogatore, che dovrà darne immediata
comunicazione alla Provincia di Bergamo che modificherà lo stato della dote come “revocato”. In questi casi
verranno riconosciuti gli importi dei servizi effettivamente erogati prima della conclusione anticipata, se
rispettano le condizioni di liquidabilità riportate nel presente Manuale.
Potranno essere richieste eventuali proroghe al PIP, nel rispetto del termine ultimo delle attività previste dal
Piano Provinciale, nei casi di impossibilità del Destinatario a partecipare alle attività del PIP per motivi di
infortunio, malattia, aggravamento della patologia, maternità o detenzione; ovvero, per comprovate motivazioni
legate all’andamento del PIP.
La proroga è subordinata all’accettazione da parte degli uffici provinciali competenti che ne daranno
comunicazione all’operatore, il quale informerà il destinatario.
La documentazione relativa ai motivi di richiesta della proroga deve essere conservata agli atti dall’operatore.
d)
Rinuncia della Dote
L’eventuale “Rinuncia alla dote” da parte del Destinatario dovrà essere comunicata immediatamente alla
Provincia di Bergamo secondo il format disponibile (allegato 11), firmata dal destinatario ed inviata
telematicamente attraverso un upload. L’operatore prende atto della rinuncia.
La comunicazione di “Rinuncia alla dote” potrà essere inoltrata da parte dell’ente senza la sottoscrizione del
destinatario che ha sottoscritto il PIP (allegato 11a), solo nel caso in cui il destinatario non abbia frequentato le
attività previste nel PIP per 30 giorni di calendario, e non risulti più raggiungibile da parte dall’operatore stesso
(rinuncia tacita). Tale comunicazione, con copia della documentazione attestante la non reperibilità del
soggetto, dovrà essere trasmessa dall’operatore alla Provincia entro 5 giorni dalla scadenza dei suddetti 30
giorni, che provvederà a modificare lo stato del PIP.
15
e)
Conclusione del PIP
A conclusione delle attività previste nel PIP l’ente che ha preso in carico il destinatario ne comunica la
conclusione attraverso il sistema informativo. Nello specifico devono essere chiuse le singole edizioni
corrispondenti ai servizi erogati, dopo aver compilato la scheda allievi prestando attenzione a caricare con
precisione il numero di ore erogate per ciascun servizio ed il corrispettivo economico spettante.
L’ente predispone la relazione finale delle attività svolte nell’ambito del PIP attraverso la compilazione del
format rinvenibile on line (allegato 9) riportando una breve descrizione dei seguenti elementi:
- profilo del titolare della dote all’inizio del percorso, con riferimento alla condizione occupazionale, al
titolo di studio, alle esperienze e alle competenze possedute;
- obiettivi raggiunti nell’ambito del PIP, con indicazione del risultato complessivo conseguito al termine
del percorso.
Il termine ultimo per la realizzazione delle azioni del PIP è il 31/03/2015 salvo diverse e successive indicazioni.
4.
PROCEDURE PER LA RICHIESTA DI LIQUIDAZIONE
Tutti i soggetti coinvolti nella definizione e attuazione del percorso personalizzato della persona con disabilità
agiscono in concessione di pubblico servizio e ne sono responsabili.
a)
Condizioni di ammissibilità
L’operatore che eroga il servizio inoltra la domanda di liquidazione per il rimborso dei costi associati ai servizi
erogati, nel rispetto delle seguenti condizioni di ammissibilità:
• i servizi inclusi nella domanda di liquidazione sono previsti dal PIP approvato (comprese eventuali
modifiche);
• i costi associati ai servizi sono contenuti entro i limiti dei massimali di costo stabiliti negli Avvisi
pubblicati dalla Provincia di Bergamo;
• la documentazione relativa ai servizi erogati è stata correttamente compilata secondo le modalità
indicate nel presente Manuale ed è conservata in originale agli atti dall’operatore; alla Provincia dovrà
essere consegnata copia conforme all’originale;
• per l’erogazione dei servizi l’operatore non ha ricevuto altri contributi pubblici;
• I servizi inclusi nella domanda di liquidazione sono stati erogati nel rispetto della tempistica del PIP
accettato.
Non sono ammissibili i costi associati ai servizi obbligatori per legge6 ed erogati a titolo gratuito ai destinatari,
quali:
• i servizi di acquisizione della dichiarazione sostitutiva dello stato di disoccupazione e di immediata
disponibilità al lavoro del destinatario;
• il colloquio di accoglienza e orientamento (I livello)
• la proposta di adesione a iniziative e misure personalizzate
• la verifica del rispetto delle misure concordate
Non sono ammissibili i costi associati a PIP non accettati.
La domanda di liquidazione dovrà essere inoltrata nel rispetto delle finestre temporali indicate dalla Provincia e
comunque entro il 30/04/2015 salvo diverse comunicazioni successive.
Nel caso in cui la domanda di liquidazione non fosse pienamente conforme ai criteri di ammissibilità, la
Provincia potrà richiedere chiarimenti/integrazioni della documentazione ovvero, nel caso i rilievi non
potessero essere superati, potrà non riconoscere l’importo corrispondente alla condizione non rispettata,
riconducendo l’importo della domanda di liquidazione entro condizioni di ammissibilità.
b)
Strumenti di liquidazione ed erogazione della dote
La liquidazione finale relativa ai servizi previsti nel PIP viene effettuata a PIP chiuso.
La documentazione che l’operatore deve presentare, in formato cartaceo, è la seguente:
6
Vedi L.R. 22/06, art. 13, c. 3-4; D.Lgsl n. 181/00, art. 3; D.Lgsl 276/03.
16
Domanda di Liquidazione Saldo Dote (allegato 10) in originale che riporta il codice PIP, il nome e
cognome del lavoratore il valore economico richiesto a fronte dei servizi erogati.
Stampa del buono dote prodotto da Sintesi
Relazione finale (allegato 9) sulle attività svolte, predisposta al momento della chiusura del PIP.
Report Servizi e Attività riferito/i alla/e dote/i per cui si richiede il saldo.
Registro Tirocinio/Borsa Lavoro/Presenze in azienda.
Dichiarazione sostitutiva sottoscritta dal rappresentante dell’ente che dichiara che i servizi erogati
sono conformi agli standard prestabiliti e sono comprovati dai documenti conservati presso la propria
sede indicata quale sede di archiviazione. In qualunque momento la Provincia può chiedere di
acquisire tali documenti.
Per alcune tipologie di servizi l’erogazione della somma è subordinata all’esito occupazionale positivo nelle
modalità definite dai singoli avvisi (es.: bonus ente relativo alla “Dote Inserimento”).
Successivamente alla verifica della correttezza della domanda di liquidazione e degli output da parte della
Provincia di Bergamo l’Ente emetterà fattura o documento contabile equivalente indirizzato alla Provincia di
Bergamo, Settore 7 “Istruzione, Formazione, Lavoro e Sicurezza” – Servizi alla Persona, viale Papa Giovanni
XXIII, 106 – 24121 Bergamo P.IVA 00639600162; è possibile presentare un’unica fattura per più servizi e/o
PIP, purché appartengano alla medesima priorità, siano chiaramente indicati i riferimenti di ciascuna dote
(Tipologia Dote, ID dote, Destinatario) ed i relativi corrispettivi economici.
Su ciascuna fattura dovrà essere applicata marca da bollo da € 1,81 con data antecedente a quella
riportata nel documento contabile (fattura/nota di debito) o eventuale indicazione del diritto
all’esenzione.
Il bonus ente, in quanto parte della dote inserimento legata agli esiti occupazionali ottenuti in seguito
all’erogazione di servizi al lavoro, sarà erogato ai soli enti accreditati (Rif. Art. 13, co.2, L.R. 22/06).
Tali enti provvederanno alla suddivisione di tale incentivo sulla base delle attività effettivamente realizzate dai
partner di progetto e sulla base degli accordi presi nelle reti territoriali.
Le aziende che avessero diritto all’incentivo per l’assunzione, devono inoltrare direttamente alla Provincia la
“domanda di liquidazione incentivi” (allegato 10b) sottoscritto anche dall’operatore che ha preso in carico il
destinatario della dote, unitamente alla documentazione indicata quale “output” nella specifica sezione del
presente Manuale, alla dichiarazione di superamento del periodo di prova del lavoratore, all’allegato 14
“Attestazione di esenzione /assoggettabilità a ritenuta d’acconto del 4%” ed all’allegato 15 relativo alla
“dichiarazione codice SIOPE”.
La quota destinata all’incentivo assunzione non può in alcun modo essere variata dall’Ente che ha prenotato la
dote, né essere spesa per l’erogazione di altri servizi.
La documentazione indicata potrà essere consegnata alla Provincia nella settimana compresa dal 1 al
5 dicembre 2015 e successivamente alla data del 31 marzo 2015 entro e non oltre il giorno 30 aprile
2015.
5.
OBBLIGHI E DOVERI
a)
Obblighi generali
L’Ente ha l’obbligo di rispettare e adeguare la propria documentazione amministrativo-contabile a quanto
indicato nella Determina regionale n. 7545 del 06/08/2013.
L'ente ha l'obbligo di verificare il rispetto dei requisiti posseduti dal destinatario della dote e di conservare
presso la propria Sede di Archiviazione/Documentazione i documenti relativi. Il possesso dei requisiti può
essere verificato direttamente con il destinatario della dote, partecipando ai tavoli operativi territoriali,
inserendo il codice fiscale del destinatario nel sistema Sintesi al momento della prenotazione della dote o, in
presenza di particolari situazioni non altrimenti determinabili, rivolgendosi agli uffici provinciali preposti.
L’ente che eroga un servizio formativo previsto dal PIP ha l’obbligo di indicare un costo orario dei servizi non
superiore a quello indicato nel bando 2/2014 “Avviso per la costituzione del catalogo provinciale per
17
l’erogazione dei servizi per le doti lavoro disabili – inserimento lavorativo e sostegno lavorativo – Piano
provinciale Disabili 2014/2016 – annualità 2014”.
Nel momento in cui partecipano al PIP, gli enti non devono percepire altri finanziamenti da organismi pubblici
per i servizi rivolti al destinatario indicato nel PIP e ivi descritti, si vincolano inoltre a non richiedere erogazioni
di somme a qualsiasi titolo ai destinatari.
L'ente erogatore dei servizi indicati nel PIP che prende in carico il destinatario è tenuto:
1.
a rispettare quanto concordato nel PIP in termini di contenuti, modalità di svolgimento e risultati attesi;
2.
a fornire tutoraggio al destinatario durante tutta la durata del PIP;
3.
a svolgere un ruolo di supporto e raccordo fra il destinatario e la Provincia di Bergamo durante
l'attuazione del percorso personalizzato.
b)
Avvalimento
L’istituto dell’avvalimento è concesso agli Enti Accreditati nei limiti di quanto previsto dal presente Manuale,
dagli Avvisi pubblicati dalla Provincia di Bergamo e dalla Deliberazione regione Lombardia n. VIII/010603 del
25 novembre 2009 – allegato A) “Linee di indirizzo a sostegno delle iniziative in favore dell’inserimento sociolavorativo delle persone disabili, a valere sul Fondo Regionale istituito con la L.R. 4 agosto 2003, n. 13 annualità 2010 – 2012” e nella DGR 1106 del 20/12/2014 Linee di indirizzo a sostegno delle iniziative in favore
dell’inserimento socio- lavorativo delle persone con disabilità, a valere sul fondo istituito con la L.R. 4 agosto
2003 n. 13 – annualità 2014/2016.”.
L’Ente non accreditato individuato per l’erogazione dei servizi mediante avvalimento deve essere in possesso
dei requisiti di seguito riportati:
- n° 2 anni di esperienza nell’erogazione di servizi al lavoro per i disabili
- personale impiegato nell’erogazione dei servizi in possesso dei requisiti previsti dalla D.G.R. 5808 del
06/08/2010, allegato 3) (requisiti alternativi tra: 1) Laurea in psicologia, scienze dell’educazione e
nell’ambito del disagio e della disabilità; 2) diploma di istruzione secondaria superiore/attestato di III
livello (decisione 85/368/CEE) ed almeno tre anni di esperienza nell’ambito della disabilità e del
disagio).
L’Ente non accreditato individuato per l’erogazione dei servizi mediante avvalimento deve fornire all’Ente
accreditato che prenota la dote documentazione atta a dimostrare il possesso dei requisiti richiesti.
c)
Comunicazione delle variazioni
Nel caso in cui le condizioni del destinatario si modificassero, portando alla perdita dei requisiti di
partecipazione previsti nell’Avviso, il destinatario decade automaticamente dalla titolarità della dote. Tale
modifica deve essere comunicata tempestivamente all’ente erogatore, che dovrà darne immediata
comunicazione alla Provincia di Bergamo che modificherà lo stato della dote in “revocato”.
Sarà riconosciuto all’ente il costo dei servizi fruiti dal destinatario durante il periodo di possesso dei requisiti.
L'ente deve acquisire la dichiarazione di rinuncia del destinatario (allegato 11) qualora lo stesso receda dal
PIP sottoscritto e darne comunicazione alla Provincia di Bergamo entro e non oltre i 5 giorni successivi
all’interruzione delle attività. Dal ricevimento della stessa, la dote si considera rinunciata.
La comunicazione di “Rinuncia alla dote” potrà essere inoltrata da parte dell’ente senza la sottoscrizione del
destinatario del PIP, solo nel caso in cui il destinatario non abbia frequentato le attività previste nel PIP per 30
giorni di calendario, e non risulti più raggiungibile da parte dell’ente stesso. Tale comunicazione dovrà essere
trasmessa dall’ente alla Provincia entro 5 giorni dalla scadenza dei suddetti 30 giorni.
Il mancato rispetto delle scadenze prestabilite per l'avvio e la realizzazione delle attività potrà comportare la
decadenza della dote.
18
d)
Conservazione della documentazione
E’ responsabilità dell’ente che eroga i servizi conservare presso la propria sede e rendere disponibile anche ai
fini di eventuali controlli da parte degli uffici competenti tutta la documentazione richiesta nel presente
manuale per un periodo di 5 anni dalla data di conclusione del PIP.
e)
Verifiche in loco
La Provincia di Bergamo potrà effettuare verifiche in itinere e/o ex e post presso gli operatori erogatori di
servizi.
Pertanto, durante tutto il corso di realizzazione del PIP gli operatori accreditati e gli altri soggetti che
partecipano all'attuazione del PIP sono tenuti ad assicurare lo svolgimento delle verifiche che la Provincia di
Bergamo riterrà opportuno svolgere.
f)
Informazione antimafia
L'operatore accreditato che eroga servizi con lo strumento dote, qualora l'importo dei servizi da esso forniti sul
singolo Avviso superi la somma massima prevista dalla normativa vigente, è tenuto a presentare alla
Prefettura della provincia ove è ubicata la sede legale, la richiesta per il rilascio delle Informazioni antimafia ai
sensi dell'art. 10, comma 6, DPR 3 giugno 1998, n. 252.
Gli operatori dovranno procedere alla richiesta di rinnovo semestrale dell’informazione fino all’esaurirsi del
rapporto concessorio con la Provincia, ossia fino alla chiusura dei servizi gestiti in riferimento all’Avviso per cui
è stata richiesta l’Informazione.
g)
Irregolarità e revoca della dote
La Provincia di Bergamo non riconoscerà gli importi richiesti e procederà ad avviare eventuali recuperi di
importi già liquidati nei confronti degli enti, in caso di:
omessa esibizione della documentazione richiesta come prova dell'effettuazione dei servizi entro i
termini fissati dalla Provincia di Bergamo;
mancanza della documentazione - o di assenza nella stessa di elementi essenziali - richiesta come
prova dell'effettuazione dei servizi ovvero di mancata corrispondenza con quanto dichiarato in fase di
richiesta di liquidazione;
insussistenza dei requisiti del destinatario per partecipare all'iniziativa dote;
mancata definizione con la persona dei contenuti del PIP;
richiesta di erogazione di somme a qualsiasi titolo ai destinatari;
difformità tra documenti in originale conservati presso l'operatore e i documenti inviati attraverso il
sistema informativo Sintesi, qualora non fossero rilevate irregolarità nei documenti in originale, la
Provincia di Bergamo fornirà un termine per adeguare la documentazione sul sistema informativo;
dichiarazioni mendaci, formazione o uso di atti falsi;
mancata accoglienza in caso di verifiche in loco nella Sede Archiviazione/Documentazione;
inosservanza agli altri obblighi previsti dal presente Manuale o dai singoli avvisi;
irregolarità che comportano per uno stesso operatore una non riconoscibilità degli importi superiore
alla quota prevista dal Reg. (CE) 1681/94, anche in relazione a diversi PIP. La Provincia di Bergamo
comunicherà tali irregolarità agli organi competenti.
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