Piano Provinciale 2014 Manuale Operativo Gestione Doti Disabili in Rete 1 Sommario 1. INTRODUZIONE a) b) c) 2. Premessa........................................................................................................ 3 Obiettivi e destinatari .................................................................................... 3 Sintesi dei contenuti...................................................................................... 4 PRESA IN CARICO DELLA PERSONA a) b) c) d) e) 3. c) d) e) 4. 5. 16 Condizioni di ammissibilità......................................................................... 16 Strumenti di liquidazione ed erogazione della dote.................................. 16 OBBLIGHI E DOVERI a) b) c) d) e) f) g) 9 Avvio delle attività ......................................................................................... 9 Adempimenti relativi alla realizzazione del PIP – OUTPUT ........................ 9 DOTE INSERIMENTO LAVORATIVO – OUTPUT 9 DOTE SOSTEGNO AVVIAMENTO NUMERICO – OUTPUT 12 DOTE SOSTEGNO ALL’OCCUPAZIONE – OUTPUT 13 DOTE SOSTEGNO DISABILI PSICHICI IN COOP. DI TIPO B– OUTPUT 13 Comunicazione delle variazioni del PIP..................................................... 15 Rinuncia della Dote...................................................................................... 15 Conclusione del PIP .................................................................................... 16 PROCEDURE PER LA RICHIESTA DI LIQUIDAZIONE a) b) 4 Atto di adesione dell’Operatore Accreditato ............................................... 4 Presa in carico della persona ....................................................................... 4 Elaborazione del Piano di Intervento Personalizzato ................................. 5 Invio del Piano di Intervento Personalizzato ............................................... 7 Sovrapposizione doti: limitazioni e divieti................................................... 8 REALIZZAZIONE DEL PIP a) b) 3 17 Obblighi generali ......................................................................................... 17 Avvalimento ................................................................................................. 18 Comunicazione delle variazioni.................................................................. 18 Conservazione della documentazione ....................................................... 19 Verifiche in loco ........................................................................................... 19 Informazione antimafia................................................................................ 19 Irregolarità e revoca della dote................................................................... 19 2 1. INTRODUZIONE a) Premessa Il presente Manuale Operativo è redatto nel rispetto ed in conformità a quanto indicato da Regione Lombardia nel Decreto 6556/2011 “Linee di indirizzo alle Province per la gestione operativa delle doti lavoro persone con disabilità, realizzate nell’ambito dei Piani Provinciali annualità 2011-2012, in attuazione della D.G.R. 25 novembre 2009 n. 10603 e SS.MM.II. – che sostituisce integralmente il documento approvato con DDUO 6758 del 06/07/2010.” Gli operatori che provvederanno alla prenotazione delle doti afferenti all’annualità 2014 del Piano Provinciale Disabili “Doti Disabili in Rete” (PPD) devono: - essere in possesso di accreditamento ai servizi al lavoro e alla formazione ai sensi della normativa regionale vigente. - Aderire alle reti validate dalla Provincia di Bergamo a seguito della partecipazione al “Bando 2/2014 – Azione di Sistema – Gestione delle reti territoriali – annualità 2014”; - partecipare agli incontri operativi di area per la condivisione delle informazioni relative ai destinatari delle doti, alle aziende del territorio provinciale ed ai Piani di Intervento Personalizzato da realizzare. Per quanto riguarda le metodologie e le modalità organizzative inerenti la prenotazione e la gestione delle doti “Avviamento Numerico” si rimanda, oltre che a questo Manuale, anche a quanto condiviso con il gruppo di lavoro del Collocamento Mirato Disabili. b) Obiettivi e destinatari Obiettivo del presente manuale è fornire un supporto operativo per una corretta gestione e liquidazione delle doti finanziate dal Fondo Regionale Disabili attraverso il PPD 2014 della Provincia di Bergamo. La dote è un insieme di risorse destinate alle persone con disabilità descritte all’art. 1 c. 1 della legge 68/99, residenti o domiciliate nel territorio della Provincia di Bergamo, iscritte negli elenchi e/o graduatorie, di cui all’art. 8 della legge 68/99 o occupati ai sensi della normativa per il collocamento dei disabili, finalizzate all’inserimento e reinserimento lavorativo, alla riqualificazione professionale e al mantenimento occupazionale nell’ambito di un percorso personalizzato. Compito degli operatori accreditati è quello di erogare servizi al lavoro e alla formazione previsti dalla Dote e supportare le persone nella definizione e accompagnamento dei loro percorsi personalizzati. Nell’erogazione della dote gli operatori accreditati potranno avvalersi di enti e servizi specialistici, secondo quanto riportato nel presente Manuale (cap. 5 “Obblighi e Doveri – par b) Avvalimento), nella Deliberazione n. VIII/010603 del 25 novembre 2009 – allegato A) “Linee di indirizzo a sostegno delle iniziative in favore dell’inserimento socio-lavorativo delle persone disabili, a valere sul Fondo Regionale istituito con la L.R. 4 agosto 2003, n. 13 - annualità 2010 – 2012” e della DGR 1106 del 20/12/2013 “Linee di indirizzo a sostegno delle iniziative in favore dell’inserimento socio-lavorativo delle persone con disabilità, a valere sul fondo regionale istituito con la L.R. 4 agosto 2003 – annualità 2014 – 2016”. Gli interventi che gli operatori realizzano insieme alle persone sono formalizzati in un Piano di Intervento Personalizzato (PIP), che rappresenta il documento di riferimento per gli adempimenti connessi alla dote per tutti i soggetti coinvolti nella sua attuazione. Il PIP descrive il percorso che la persona con disabilità può realizzare grazie alla dote e prevede la fruizione dei servizi concordati con l’operatore. Può coinvolgere una pluralità di soggetti quali gli operatori accreditati al lavoro, alla formazione, le cooperative sociali e le aziende in quanto funzionali al raggiungimento dell’obiettivo di occupabilità. 3 c) Sintesi dei contenuti Il presente Manuale illustra le procedure che i soggetti coinvolti nell'attuazione del PIP sono tenuti a seguire per una corretta gestione e rendicontazione della dote, salvo quanto diversamente specificato nei singoli avvisi pubblici. Gli adempimenti che gli operatori sono tenuti a seguire sono organizzati rispetto alle diverse fasi di attuazione della dote: − presa in carico della persona e invio del PIP; − realizzazione del PIP; − liquidazione. Nel Manuale sono inoltre contenuti gli obblighi cui sono tenuti gli operatori che aderiscono al PIP, le riparametrazioni e le sanzioni connesse alle irregolarità in cui gli operatori possono incorrere. In allegato è riportata la modulistica da utilizzare per la partecipazione e la realizzazione delle iniziative. 2. PRESA IN CARICO DELLA PERSONA a) Atto di adesione dell’Operatore Accreditato La sottoscrizione dell’Atto di Adesione, contenente gli impegni che l’operatore assume per l’attivazione dei servizi finanziati con la “Dote Lavoro Ambito Disabilità” è condizione necessaria per l’attivazione dei servizi previsti dal PIP. Gli enti erogatori dei servizi sono tenuti a: - Aderire all’Avviso/Catalogo - Attivare i servizi relativi Catalogo dotale sul sistema Sintesi, compilando i relativi Kit di Avvio, entro la settimana successiva la validazione dei cataloghi . - Sottoscrivere con firma digitale del Legale Rappresentante o Soggetto delegato l’Atto di Adesione (allegato 1) scaricabile dal sistema Sintesi (cartelletta arancione “Documenti Avvio Progetti”) e caricarlo nella sezione Allegati del Kit di Avvio dei Servizi o inviarlo via mail all’indirizzo segreteria.pianodisabili@provincia.bergamo.it.1 - Stampare le comunicazioni di Avvio prodotte dal sistema dopo la compilazione, sottoscriverle e conservarle agli atti nella Sede di Archiviazione indicata nel kit di Avvio. b) Presa in carico della persona La persona che intende usufruire della dote disabili si rivolge ad un operatore accreditato (iscritto al Catalogo Provinciale di riferimento) per l’accesso al sistema informativo provinciale Sintesi (http://sintesi.provincia.bergamo.it/Portale). Attraverso il sistema informativo Sintesi e la condivisione delle informazioni ai tavoli territoriali l’operatore accreditato verifica se la persona è in possesso dei requisiti richiesti dagli Avvisi per essere destinatario della dote e procede quindi nella prenotazione della dote mediante il GBC, compilando un Piano di Intervento Personalizzato (PIP) e verificando contestualmente la disponibilità delle risorse per il finanziamento dei servizi da erogare. Il PIP, concordato e condiviso tra operatore accreditato e destinatario (o suo tutore legale), deve prevedere le azioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi occupazionali prefissati; sarà comunque possibile, a fronte di giustificate motivazioni, chiedere l’integrazione e/o la variazione del PIP alla Segreteria del Piano. Al momento della presa in carico l’operatore dovrà richiedere idonea documentazione in riferimento al possesso e alla decorrenza di eventuali indennità di disoccupazione o di mobilità del Destinatario2. 1 Per quanto riguarda le doti Sostegno Psichici in cooperativa B, l’atto di adesione dovrà essere sottoscritto anche dalle cooperative di cui l’Ente Accreditato si avvale. Il modello di riferimento è l’allegato 1) bis. 2 L’erogazione della Borsa Lavoro prevista dalla Dote Inserimento non è cumulabile con l’indennità di disoccupazione né con l’indennità di mobilità. 4 All’atto dell’invio telematico del PIP verrà assegnato un numero di protocollo ed un codice identificativo (ID PIP), quest’ultimo da conservare e citare in tutti gli atti e le comunicazioni necessarie all’erogazione della dote ed inerenti le azioni ed i servizi che la compongono. Il sistema Sintesi effettua controlli automatici rispetto al possesso dei requisiti dei destinatari, all’iscrizione alle liste del Collocamento Mirato ed all’appartenenza alle categorie protette ai sensi della L.68/99. Qualora dovessero emergere problemi nella prenotazione delle doti rivolgersi alla Segreteria del Piano. Anche al fine di iniziare ad adeguarsi alle indicazioni contenute nelle nuove Linee di Indirizzo Provinciali 2014/2016, che entreranno in vigore con i prossimi Piani Provinciali, si sollecita la presa in carico delle persone nel rispetto della posizione occupata all’interno della graduatoria provinciale e dell’anzianità di iscrizione negli elenchi della L.68/99. c) Elaborazione del Piano di Intervento Personalizzato La redazione del PIP consiste nella selezione dei servizi che l’operatore ritiene siano utili a perseguire gli obiettivi di inserimento lavorativo o di sostegno all’occupazione per il destinatario; viene definito sulle specifiche esigenze e necessità della persona disabile e della sua famiglia. In funzione della tipologia di dote l’Operatore può concordare con il destinatario l’inserimento nel PIP di diversi servizi. Le specifiche tipologie di servizi ed i massimali delle ore che possono essere inserite nel PIP sono definite nell’”Bando 1_ Avviso per la costituzione dei cataloghi provinciali per l’erogazione dei servizi per le doti lavoro disabili – inserimento lavorativo e sostegno lavorativo – Piano Provinciale Disabili 2014/2016 – annualità 2014” e concorrono ad individuare il contributo che potrà essere concesso con la dote. I servizi previsti dal PIP possono essere erogati sia dall’ente accreditato che ha effettuato la prenotazione della dote, sia da altri enti erogatori mediante l’istituto dell’avvalimento (nei limiti di quanto disposto nella DGR n. 1106 del 20/12/2013, dagli Avvisi pubblicati dalla Provincia e da quanto riportato nel presente Manuale). I percorsi di formazione d’aula potranno essere erogati dai soli enti accreditati per i servizi alla Formazione ai sensi della L.R. 19/2007 e della Dgr 21 dicembre 2007, n. 8/6273 “Erogazione dei servizi di istruzione e formazione professionale nonché dei servizi per il lavoro e per il funzionamento dei relativi albi regionali – Procedure e requisiti per l’accreditamento degli operatori pubblici e privati.” Al termine del percorso formativo si auspica, laddove possibile, il rilascio di Certificazione di competenze formale. Si ricorda che costituiscono elementi certificabili formalmente unicamente le competenze e non i loro singoli elementi costitutivi e/o i contenuti formativi (conoscenze ed abilità), né la frequenza del percorso. In particolar modo possono essere oggetto di certificazione formale regionale così come definita nella parte terza delle “Indicazioni regionali per l’offerta formativa in materia di Istruzione e Formazione Professionale” di cui alla DGR n. 6563 del 13/02/2008, le competenze del Quadro Regionale degli Standard Professionali (QRSP adottato con DDUO del 30/07/2008, n. 8486 e smi). Solo in questo caso è possibile il rilascio da parte dell’organismo di formazione dell’attestato con logo regionale, conforme al mod. 4 allegato alle “Procedure per l’avvio e lo svolgimento delle attività formative dei soggetti accreditati al sistema di istruzione e formazione professionale (DRG n. 9837 del 12/09/2008). A tale fine gli organismi di formazione devono verificare ed attuare la riconduzione delle competenze previste dal percorso formativo a quelle dello stesso QRSP. Nel caso di non completa corrispondenza delle competenze del percorso formativo con quelle del QRSP gli organismi di formazione devono comunque rilasciare un proprio attestato con format liberamente definito e senza logo regionale; tale attestazione possiede valore di credito formativo e di evidenza documentale ai fini dell’acquisizione di ulteriori certificazioni di competenza del sistema regionale. Rimane ugualmente ferma la possibilità di rilascio di attestazioni non aventi valore regionale anche per la documentazione dell’acquisizione di singoli elementi di competenza o della semplice frequenza al percorso. 5 Previa verifica ed autorizzazione da parte della Provincia, potranno essere prenotate doti composte dalla sola azione formativa per più utenti, al fine di costituire gruppi classe omogenei a cui somministrare percorsi formativi utili all’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro. Nel PIP deve essere indicato il tutor che dovrà accompagnare la persona disabile durante la realizzazione del percorso. L’Ente deve quindi assicurare che il tutor abbia la disponibilità di tempo sufficiente a seguire tutte le attività in cui sarà coinvolto. I servizi di cui la persona intende fruire nell’ambito della propria dote, devono essere selezionati nel Sistema Informativo Sintesi. E’ possibile in ogni momento modificare la selezione dei servizi nel PIP in bozza fino al momento in cui il PIP non viene perfezionato e confermato elettronicamente in modo definitivo sul Sistema Informativo. Successivamente alla conferma del PIP, nella fase di realizzazione, l’operatore in accordo con il destinatario potrà richiedere alla Segreteria del Piano la modifica di alcuni contenuti del PIP; le modifiche saranno valutate ed autorizzate compatibilmente con gli obiettivi e la tempistica del percorso. Tutte le richieste di variazione e le relative autorizzazioni dovranno essere conservate agli atti dall’Ente che ne ha fatto richiesta presso la propria sede di archiviazione. Qualora i PIP si concludano con l’assunzione della persona disabile potranno essere erogati un incentivo all’assunzione destinato al datore di lavoro ed un bonus ente destinato all’operatore che ha prenotato e realizzato la dote. - M30 Incentivo all’assunzione a tempo indeterminato M41 Incentivo all’assunzione a tempo determinato M50 Trasformazione da Tempo Determinato a Indeterminato M58 Incentivo all’assunzione a tempo indeterminato – Aziende NON in obbligo ai sensi della L.68/99 M57 Incentivo all’assunzione a tempo determinato – Aziende NON in obbligo ai sensi della L.68/99 M59 Trasformazione da Tempo Determinato a Indeterminato - Aziende NON in obbligo ai sensi della L.68/99 - M44 Bonus ente assunzione a tempo indeterminato M45 Bonus ente assunzione a tempo determinato M51 Bonus ente trasformazione da Tempo Determinato a Indeterminato Gli incentivi all’assunzione potranno essere richiesti successivamente al superamento del periodo di prova, facendo presentare dall’azienda alla Provincia di Bergamo la richiesta di liquidazione (allegato 10 b) controfirmata dall’operatore che ha prenotato la dote e due dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà (allegati 14 e 15). Se non già prenotato in fase di prenotazione del PIP la Provincia provvederà alla modifica del PIP ed all’erogazione dell’incentivo. L’incentivo per la trasformazione del rapporto di lavoro da Tempo Determinato a Indeterminato alle aziende in obbligo di assunzione è concessa per i lavoratori che sono stati destinatari di doti nelle annualità 2010, 2011 e 2012 del Piano Provinciale Disabili. L’incentivo per la trasformazione del rapporto di lavoro da Tempo Determinato a Indeterminato alle aziende NON in obbligo di assunzione sarà riconosciuto anche per i lavoratori che non hanno beneficiato di doti nelle annualità 2010, 2011 e 2012 del Piano Provinciale Disabili. I bonus ente potranno essere prenotati al momento della prima compilazione del PIP o in una fase successiva mediante richiesta di variazione della composizione della dote da inviare alla Segreteria del Piano. Gli incentivi non saranno riconosciuti per le persone avviate con procedura numerica dalla Provincia di Bergamo. Gli incentivi ed i bonus saranno riconosciuti fino ad esaurimento delle risorse disponibili. Le persone che hanno fruito di una dote nell’annualità precedente del PPD non potranno essere destinatarie dei servizi M46 (colloquio orientativo di secondo livello) a meno che non siano intervenuti eventi di rilevanza tale da modificare sensibilmente le condizioni di occupabilità e rendere pertanto necessaria una nuova valutazione e ri-orientamento dell’utente. 6 d) Invio del Piano di Intervento Personalizzato Una volta elaborato e compilato il PIP, l’operatore lo inoltra alla Provincia di Bergamo tramite il Sistema informativo Sintesi, che dà riscontro dell’avvenuta ricezione assegnando automaticamente un numero di protocollo e sposta il PIP dallo stato “BOZZA” allo stato “PRESENTATO”. L’invio on line abilita sul sistema la funzione di stampa del PIP che, una volta stampato, dovrà essere firmato digitalmente, utilizzando la CRS, dal destinatario e dal rappresentante legale (o suo delegato) dell’operatore accreditato e caricato sul sistema Sintesi tramite upload. Nel caso in cui il destinatario non sia in possesso della propria CRS o incontri oggettive difficoltà nell’acquisirne il PIN, è possibile sottoscrivere manualmente il PIP. In tal caso occorre caricare sul sistema Sintesi una copia in formato pdf del PIP firmato manualmente ed una copia del documento di identità valido del destinatario. Il file ottenuto dovrà comunque essere firmato elettronicamente dal rappresentane legale dell’operatore o da un suo delegato. Per la sola dote “Mappatura” è consentita la presentazione, in prima istanza, del PIP firmato elettronicamente dal solo rappresentante legale dell’ente. La copia firmata dal destinatario dovrà essere conservata agli atti dall’Ente Accreditato presso la propria sede di archiviazione e caricata in Sintesi prima della richiesta di liquidazione dei servizi, all’interno delle finestre temporali indicate. In questo caso non sarà necessario compilare la sezione “azienda” del PIP. Una volta stampati, i PIP afferenti alle priorità “inserimento lavorativo”, “sostegno occupazione” e “sostegno avviamento numerico” devono essere anche compilati manualmente nella sezione dedicata all’azienda coinvolta nell’inserimento lavorativo. Per completare l’invio del PIP dovranno essere caricati tramite upload sul sistema Sintesi i seguenti documenti: - copia digitale del PIP prodotto dal Sistema Sintesi (si veda fac simile del documento nell’allegato 2), firmato con le modalità descritte e compilato nella sezione “azienda”3; - copia del documento di identità del destinatario (se il PIP non viene firmato con CRS); - per le doti “Inserimento Lavorativo” e “Sostegno all’occupazione”: PIP descrittivo degli obiettivi e modalità di svolgimento del percorso individualizzato (allegati 3 e 4); tali allegati dovranno essere sottoscritti dal “Referente PIP” che sarà l’interlocutore a cui la Provincia si rivolgerà per aggiornamenti. - per la dote “sostegno all’avviamento numerico”: Scheda Abbinamento (allegato 8b) e “Dichiarazione di Adesione/non adesione alla proposta di avviamento numerico” (allegato 8c); - per la dote “Sostegno in azienda”: lettera dell’azienda, del lavoratore o del Servizio Specialistico Territoriale che richiede l’intervento di sostegno all’occupazione per il lavoratore dipendente e condivide il percorso di sostegno; - per la dote “Sostegno disabili psichici occupati in cooperative di tipo B” la prenotazione della dote dovrà essere accompagnata dalla comunicazione scritta della cooperativa che richiede l’intervento di sostegno, in cui dovranno essere esplicitati gli interventi che saranno realizzati in favore della persona alle dipendenze della cooperativa. La documentazione può essere inviata alla Provincia tramite upload dal Sistema Sintesi. 3 Salvo quanto riportato per la dote priorità “Inserimento - Mappatura”. 7 TABELLA RIEPILOGATIVA DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARE CON UPLOAD IN SINTESI Dote Dote Sostegno Dote Sostegno in Dote Sostegno Incentivi Inserimento Numerico Azienda Psichici PIP prodotto dal sistema Sintesi X X X X X Copia documento identità valido del destinatario PIP descrittivo dell’intervento Scheda abbinamento Dichiarazione adesione/non adesione Lettera di richiesta intervento dell’azienda, del lavoratore e/o del Servizio Territoriale Lettera cooperativa di richiesta intervento Per tutte le doti solo nel caso in cui il PIP sia firmato manualmente dal destinatario X X X X X X Una volta inviato il PIP l’operatore ne potrà verificare la validazione sul sistema informativo Sintesi. Gli uffici Provinciali competenti si riservano di richiedere eventuali integrazioni e/o informazioni relativamente ai PIP inviati telematicamente sul Sistema. In tal caso l’accettazione del PIP deve intendersi sospesa fino al completamento delle informazioni/integrazioni richieste. In caso di mancata integrazione nei tempi indicati la Provincia potrà procedere con l’invalidazione o la revoca della Dote. e) Sovrapposizione doti: limitazioni e divieti Non è possibile aprire contemporaneamente più di una dote per persona, anche se afferente a diversi dispositivi, provinciali e/o regionali. Le risorse residue della dote conclusa senza la spesa dell’intero importo utilizzabile possono essere impegnate per l’apertura di una nuova dote a favore del medesimo destinatario4 o di altro soggetto. Dote sostegno all’occupazione: la dote “Sostegno in azienda” può essere richiesta in presenza di effettive e documentabili criticità che mettano a rischio la permanenza del lavoratore presso il datore di lavoro. La prenotazione della dote dovrà essere accompagnata dalla richiesta dell’azienda, della persona interessata o di altro servizio specialistico che ha in carico la persona, in cui dovranno essere esplicitate le specifiche difficoltà e problematiche della persona dipendente. La documentazione deve essere inviata alla Provincia tramite upload dal Sistema Sintesi. La Provincia potrà effettuare verifiche dirette al fine di accertare le effettive criticità dichiarate. La medesima persona non può beneficiare, all’interno della stessa annualità del PPD, di una “Dote sostegno in azienda” e di una “Dote sostegno psichici in cooperativa”, né di una “Dote inserimento” e di una “Dote sostegno psichici in cooperativa”. Qualora sia in corso una dote inserimento lavorativo e la stessa persona venga candidata su una dote sostegno numerico in quanto occupa una posizione di priorità nella graduatoria provinciale, il numero di ore di tutoring della dote numerica potrà essere pari al massimo alla residualità delle ore della dote già aperta per le stesse tipologie di azioni, salvo diverse richieste provenienti dalla Provincia. L’accettazione della dote numerica è comunque subordinata alla positiva valutazione da parte del Comitato Tecnico Provinciale. Dote inserimento Lavorativo: 4 Nell’ambito di un Catalogo potrà essere presentata una seconda dote per destinatario solo a fronte di adeguate ed oggettive motivazioni comunicate alla Segreteria del Piano e comunque per un importo che non superi il valore massimo della dote dedotto del valore dei servizi già fruiti. 8 ad eccezione delle persone che hanno beneficiato di una dote Inserimento Lavorativo con finalità osservativa attivata in chiusura della precedente annualità del Piano e che potranno completare l’esperienza avviata utilizzando le risorse residue della dote, non è consentita la reiterazione di doti osservative in favore dei medesimi destinatari, salvo espressa autorizzazione da parte della Provincia. 3. REALIZZAZIONE DEL PIP a) Avvio delle attività Le attività di realizzazione del PIP successive alla definizione del percorso, possono essere avviate dopo l’invio del PIP con i documenti allegati e l’assegnazione del protocollo. L’approvazione del PIP comporta il passaggio su Sintesi dallo stato PRESENTATO allo stato ACCETTATO. Solo in caso di non accettazione della dote la Provincia invierà specifica comunicazione contenete i riferimenti della dote e del destinatario, indicando le motivazioni della non assegnazione della dote. Entro 7 giorni dall’accettazione del PIP l’operatore provvede a registrare sul sistema informativo Sintesi l’avvio di almeno un servizio/azione previsto, oltre a quelli preliminari alla definizione del PIP stesso (colloquio di accoglienza di primo livello, definizione percorso PIP). La dote dovrà concludersi entro la data del 31/03/2015, salvo diverse indicazioni, che saranno tempestivamente comunicate agli operatori accreditati. b) Adempimenti relativi alla realizzazione del PIP – OUTPUT Il tutor individuato nel PIP è il riferimento per la persona disabile per tutta la durata di realizzazione del PIP. L’Ente che ha prenotato la dote si rende garante, attraverso la figura del tutor, del rispetto dei contenuti e delle modalità di fruizione concordate e sottoscritte con il destinatario nel suo Piano di Intervento Personalizzato. L’operatore provvede all’inserimento della documentazione prevista nel sistema informativo (upload documentazione) e all’aggiornamento periodico di eventuali modifiche inerenti la realizzazione del PIP, garantendo la tracciabilità delle attività di servizio, utilizzando gli strumenti e le modalità previste dal presente Manuale e dall’avviso pubblico. L’operatore garantirà la compilazione di tali documenti, contestualmente alla realizzazione delle attività, per ogni servizio/azione di cui il destinatario fruisce, con le ore, le date ed il nome dell’operatore che eroga le attività. Eventuali aggiornamenti scritti relativi alle persone destinatarie delle doti potranno essere richiesti in itinere dalla Segreteria del Piano. Una volta inviata la domanda di liquidazione del servizio/azione non sarà più possibile modificare le informazioni inviate. La corretta e completa registrazione delle attività da parte dell’operatore è condizione indispensabile per l’erogazione delle eventuali indennità di partecipazione/borse lavoro al destinatario e il riconoscimento della spesa. Nel caso di attività formative, l’operatore titolare del PIP dovrà acquisire dall’ente erogatore del servizio formativo copia del registro formativo e delle presenze del destinatario. In fase di realizzazione delle attività, l’operatore deve produrre la documentazione prevista, di seguito elencata per ciascuna tipologia di dote e riportata in allegato al presente Manuale, come OUTPUT delle attività svolte: DOTE MAPPATURA – INDICAZIONI OPERATIVE E OUTPUT Le doti mappatura vengono realizzate attraverso il completamento della format socio professionale fornito dall’Ufficio Collocamento Mirato Disabili della Provincia di Bergamo, compilabile on line attraverso il sistema Sintesi. La Provincia assegnerà a ciascun operatore che eroga la dote mappatura uno specifico ruolo in Sintesi che consentirà la visualizzazione del profilo delle persone iscritte negli elenchi della L.68/99 e la modifica delle sezioni del profilo socio-lavorativo. Ciascun operatore dovrà provvedere al 9 caricamento delle informazioni raccolte entro e non oltre due settimane dalla realizzazione del colloquio. La prima pagina della scheda, contenente l’autorizzazione al trattamento dei dati personali ai sensi della vigente normativa sulla privacy per le finalità di cui alla L. 68/99, dovrà comunque essere stampata, compilata, fatta firmare al destinatario della dote e conservata agli atti dall’ente c/o la sede di archiviazione indicata in Sintesi. Gli enti che provvedono alla erogazione della dote mappatura dovranno procedere ad incontrare le persone per le quali non è stato ancora redatto il profilo socio-lavorativo nel rispetto dell’ordine della graduatoria provinciale L.68/99 e dell’anzianità di iscrizione; una volta incontrate tutte le persone prive di profilo procederanno con la realizzazione dell’aggiornamento delle schede delle persone che hanno un profilo socio lavorativo realizzato precedentemente alla data del 31/12/2011. Le schede professionali on line, completate in ogni parte, devono fornire approfondite informazioni ed elementi utili alla progettazione di percorsi finalizzati all’inserimento lavorativo della persona coinvolta. Tali informazioni vengono condivise con gli enti partecipanti agli incontri territoriali al fine di rendere più funzionali gli abbinamenti delle persone coinvolte alle mansioni rilevate e disponibili sul territorio. Tipologia servizi disabili Output Firme Allegato n° M48 Definizione PIP PIP Dote Inserimento lavorativo Operatore e Destinatario 2 M49 Redazione Scheda socioprofessionale Operatore e Destinatario (per la sola prima pagina del Caricamento della Scheda profilo profilo, contenente socio-professionale nel sistema Sintesi l’autorizzazione al trattamento 6 dei dati) DOTE INSERIMENTO LAVORATIVO – INDICAZIONI OPERATIVE ED OUTPUT Tipologia servizi disabili Output Firme Allegato n° 2 (fac simile) prenotazione Dote PIP prodotto dal Sistema Sintesi Operatore e Destinatario prenotazione Dote PIP Dote Inserimento lavorativo Operatore 3 M1 - colloquio accoglienza di I livello Report Servizi e Attività Operatore e Destinatario 5 Report Servizi e Attività Operatore e Destinatario 5 M46 - colloquio individuale di secondo livello M3 - definizione percorso PIP M6 - borsa lavoro M56 – Rimborso formazione / tirocinio osservativo (dote comuni) Report Servizi e Attività Operatore (sempre) e Destinatario (solo per la prima pagina del profilo socio professionale) Operatore e Destinatario Registro Tirocinio/Borsa Lavoro/presenze in azienda Operatore (quando presente) e Destinatario Scheda profilo socio-professionale in Sintesi e/o scheda aggiornamento destinatario 6; 6bis 5 7 10 M42 - tutoring accompagnamento al tirocinio M20 - monitoraggio, coordinamento e gestione del PIP M40 - formazione collettiva/individuale M30/M41/M50/M57/M58/M59 incentivi tempo indeterminato/determinato aziende in obbligo e non in obbligo (risorse per l’impresa) M44/M45/M51 bonus ente (risorse per l’ente accreditato) Report Servizi e Attività Operatore 5 Registro Tirocinio/Borsa Lavoro/presenze in azienda Operatore, Destinatario e Tutor aziendale 7 Report Servizi e Attività Operatore 5 Relazione finale PIP/DOTE Operatore Report Servizi e Attività Operatore 9 5 Registro Tirocinio/Borsa Lavoro/presenze in azienda Operatore, Destinatario e Tutor aziendale/docente Domanda liquidazione contributi e incentivi Comunicazione di assunzione/superamento del periodo di prova o comunicazione di trasformazione rapporto di lavoro Attestazione di esenzione assoggettabilità a ritenuta d’acconto del 4% Dichiarazione sostitutiva appartenenza categoria SIOPE Domanda liquidazione Saldo Dote Azienda e Operatore 7 10b Azienda Azienda 14 Azienda 15 Operatore 10a La presa in carico dei soggetti destinatari delle doti inserimento avviene a cura degli operatori accreditati all’interno delle reti territoriali operative di riferimento rispettando i criteri dell’anzianità di iscrizione alla graduatoria provinciale ai sensi della L.68/99, la gravità della patologia del destinatario della dote. Il modello 6bis “Aggiornamento del destinatario” dovrà essere utilizzato in occasione di ogni incontro con l’utente al fine di tracciare le iniziative proposte e mantenere aggiornate le informazioni relative alle azioni intraprese. In particolar modo, dovrà essere utilizzato ogni volta che viene offerta un’opportunità di tirocinio/inserimento lavorativo/percorso di formazione o altra iniziativa di politica attiva finalizzata all’inserimento lavorativo. Il modello dovrà essere controfirmato dal destinatario degli interventi. La durata del servizio M41 – tutoring accompagnamento al tirocinio dovrà essere proporzionale, qualsiasi sia la finalità del tirocinio (occupazionale, osservativa, c/o aziende, enti pubblici e/o contesti protetti) alla durata del percorso realizzato dal destinatario della dote, secondo la seguente parametrazione: Ore Borsa Lavoro Ore Tutoring 0 - 85 86 - 170 171 - 340 0 - 15 0 - 30 0 - 58 Di cui per attività diverse dall’affiancamento in azienda del destinatario della Dote e dai colloqui individuali con l’utente (durante o fuori dall’orario del tirocinio) 3 5 7 Le doti Inserimento hanno finalità prettamente occupazionale. 11 Potranno essere finanziati, con le risorse di questa priorità, percorsi di tipo osservativo all’interno di Enti Pubblici (es.: Comuni o cooperative sociali a cui i Comuni abbiano appaltato servizi) per persone con patologia psichica o mista grave, nonché per utenti individuati dalla Provincia che permangono da più anni all’interno delle liste provinciali o che necessitano di contesti osservativi particolarmente protetti. L’individuazione delle persone per le quali attivare questa tipologia di percorsi dovrà essere individuata con le consuete modalità adottate dalle reti operative ed autorizzata dalla Provincia di Bergamo. Gli utenti coinvolti dovranno comunque essere iscritti agli elenchi provinciali ex L.68/99. La possibilità di erogare ulteriori doti con finalità osservativa potrà essere accordata previa condivisione con i membri della rete e autorizzazione da parte della Provincia. Il ricorso ai percorsi di mera assistenza è realizzabile solo nei casi in cui l’integrazione risulti oggettivamente non perseguibile, tramite una reale collaborazione tra i servizi sociali, sanitari e per il lavoro. Diverse esigenze legate alle caratteristiche dell’utente o alla particolarità del percorso individualizzato dovranno essere sottoposte alla valutazione degli Uffici Provinciali Competenti. DOTE AVVIAMENTO NUMERICO – INDICAZIONI E OUTPUT Tipologia servizi disabili Prenotazione dote M42 – tutoring e accompagnamento al lavoro Output Firme Allegato n° PIP prodotto dal sistema Sintesi Operatore e destinatario 2 (fac simile) Report Servizi e Attività Tutor/Referente numerico 5b Registro presenze in azienda Tutor, Destinatario e azienda (in calce) 7 Scheda profilo socio-professionale in Sintesi e/o scheda aggiornamento destinatario Operatore (sempre) e Destinatario (solo per la prima pagina del profilo socio professionale) Report Servizi e Attività Tutor/Referente numerico 5b Relazione finale PIP/DOTE Tutor/Referente numerico 9 M20 - monitoraggio, coordinamento gestione PIP 6; 6bis La presa in carico del soggetto destinatario delle doti sostegno avviamento numerico avviene a cura del referente numerico attraverso la compilazione della scheda abbinamento lavoratore azienda (Allegato 8b). Il destinatario della dote sostegno avviamento numerico sottoscrive la Dichiarazione di adesione/non adesione alla proposta di avviamento numerico (Allegato 8 c), realizzata nel rispetto della graduatoria provinciale; la candidatura viene poi sottoposta al Comitato Tecnico Provinciale per l’approvazione. La successiva prenotazione delle doti sostegno numerico sarà concordata all’interno delle reti territoriali di riferimento. La durata del servizio M42 – tutoring e accompagnamento al lavoro dovrà essere proporzionale alla tipologia del percorso realizzato dal destinatario della dote, alle sue caratteristiche ed alla durata del periodo di prova. A tale proposito il Comitato Tecnico Provinciale potrà esprimere un parere circa l’entità e la durata dell’affiancamento alla persona avviata. La Provincia potrà effettuare verifiche in itinere ed ex post circa l’effettiva realizzazione delle attività di tutoraggio realizzate. 12 Il tutor deve poter garantire la sua presenza in affiancamento al lavoratore sino al superamento positivo del periodo di prova da parte del lavoratore, per cui è necessario programmare, ove possibile, gli interventi in relazione anche alla durata del periodo di prova. I destinatari della dote Sostegno all’occupazione – avviamenti numerici possono fruire anche dell’azione M40 “Formazione collettiva/individuale” della dote “Inserimento”, al fine di incrementare le proprie competenze ed allinearle alle esigenze delle aziende del territorio. DOTE SOSTEGNO ALL’OCCUPAZIONE – INDICAZIONI E OUTPUT Tipologia servizi disabili Output Firme Allegato n° Prenotazione Dote PIP Sostegno all’Occupazione Operatore Prenotazione Dote PIP prodotto dal sistema Sintesi Operatore e destinatario 2 (fac simile) Operatore e Destinatario 5c M1 - colloquio accoglienza di I Report Servizi e Attività livello M46 – colloquio individuale di secondo livello M42 - tutoring e accompagnamento al lavoro M20 - monitoraggio, coordinamento e gestione del PIP 4 Report Servizi e Attività; Scheda profilo socio-professionale on line Operatore e Destinatario e/o scheda aggiornamento destinatario 5c; 6; 6 bis Report Servizi e Attività Operatore 5c Scheda dati aziendali (MOD 7517); Scheda analisi mansione (MOD 7518)5 Operatore e Referente Aziendale Registro presenze in azienda Operatore, Destinatario e Tutor aziendale 7 Report Servizi e Attività Operatore 5c Relazione finale PIP/DOTE Operatore 9 8; 8a A parità del valore complessivo della dote, nel caso in cui venga prenotata per favorire la transizione di lavoratori da cooperative sociali di tipo B a realtà profit, il numero delle ore del servizio M46 potrà essere incrementato fino a un massimo di 20 ore, mentre il massimo di ore prenotabili per il servizio M42 sarà pari a 48 ore. Qualora la dote venga prenotata con la finalità di sperimentare la persona in un contesto lavorativo diverso da quello in cui è occupata, sul PIP prodotto dal portale Sintesi dovrà essere indicata la ragione sociale del datore di lavoro in cui verrà effettuato il tirocinio. DOTE SOSTEGNO DISABILI PSICHICI IN COOP. DI TIPO B– INDICAZIONI E OUTPUT Tipologia servizi disabili 5 Output Firme Allegato n° Solo nel caso in cui si renda necessario effettuare analisi aziendali finalizzate all’outplacement del destinatario della dote. 13 Prenotazione Dote Copia del contratto del lavoratore Datore di lavoro e lavoratore Prenotazione Dote PIP prodotto dal Sistema Sintesi Operatore e Destinatario Relazione finale PIP Dote sostegno occupazione disabili psichici Operatore 12 Report Servizi e Attività Operatore e Destinatario 13 Relazione finale PIP Dote sostegno occupazione disabili psichici Operatore 12 Report Servizi e Attività Operatore e Destinatario 13 Relazione finale PIP Dote sostegno occupazione disabili psichici Operatore 12 Report Servizi e Attività Operatore e Destinatario 13 M60 – Psichici in cooperativa – assunzione a tempo indeterminato M61 – Psichici in cooperativa – assunzione a tempo determinato === 2 (fac simile) M62 – Psichici in cooperativa – stabilizzazione Report Servizi e Attività (allegati 5, 5a, 5b, 5c, 13) Se i servizi che compongono la dote vengono realizzati da operatori diversi ciascun ente (accreditato o di cui l’ente accreditato si avvale) compilerà il proprio report relativamente ai servizi erogati, avendo cura di fornire l’originale all’ente che ha prenotato la dote al termine delle attività. L’ente che ha prenotato la dote provvederà a consegnare alla Provincia tutti i report riferiti alla singola dote erogata in modo tale da consentire l’erogazione del finanziamento spettante. Registro Tirocinio/Borsa Lavoro/Presenze in azienda (allegato 7) Nel caso in cui il PIP preveda lo svolgimento di un tirocinio, con o senza l’erogazione della Borsa Lavoro, l’Operatore che sottoscrive il PIP deve predisporre il registro firmato dal legale rappresentante dell’ente che effettua il tutoraggio in azienda, preventivamente vidimato. Il registro deve essere debitamente compilato per tutti i giorni di tirocinio con le attività svolte, firmato dal destinatario, dal tutor (nei giorni di affiancamento) e dal referente aziendale. Inoltre, deve essere conservato presso la sede del tirocinio per tutto il periodo di svolgimento unitamente alla convenzione e al progetto formativo (ai sensi del D.M. 142/98). Il tutor dell’ente deve compilare e firmare le sole giornate in cui è fisicamente presente in azienda per svolgere attività di affiancamento, per incontri con i referenti aziendali e/o per sostenere colloqui individuali con l’utente, specificando l’orario di arrivo e quello in cui se ne va dall’azienda. Le attività e gli incontri con l’utente che non sono svolte all’interno dell’azienda devono essere registrate nel report servizi. Si precisa che gli interventi di tirocinio dovranno essere gestiti conformemente a quanto indicato dal D.M 25/03/1998 n. 142 e successive disposizioni regionali (deve essere sempre garantita la presenza di tre soggetti doversi: ente promotore, azienda ospitante, tirocinante), con particolare riferimento alla DGR 825 del 25 ottobre 2013. Ad esempio lo stesso Ente (Accreditato o di cui si avvale) non potrà fungere, per lo stesso utente, da ente promotore e da azienda ospitante il tirocinio. 14 Lo stesso registro viene utilizzato per il tutoring post assunzione di una persona avviata numericamente e per il tutoring di una persona che fruisce di una dote “Sostegno all’occupazione”; in questi casi il lavoratore dipendente dell’azienda può apporre un’unica firma nella colonna “Firma Tirocinante/lavoratore”. Registro formativo e delle presenze Nel caso in cui il PIP preveda lo svolgimento di attività formative(servizio/azione M40), gli Operatori che erogano tali servizi devono predisporre il registro formativo e delle presenze, vidimato dal rappresentante legale, in coerenza con le disposizioni regionali (D.d.u.o. 12 settembre 2008, n. 9837 “Approvazione delle procedure relative allo svolgimento delle attività formative dei soggetti accreditati al sistema di istruzione e formazione professionale della Regione Lombardia”). Il registro dovrà essere vidimato prima dell’inizio del percorso formativo. c) Comunicazione delle variazioni del PIP Successivamente all’accettazione del PIP, durante la fase di realizzazione, l’operatore potrà richiedere agli uffici provinciali competenti di modificarne o integrarne alcuni contenuti. Ogni modifica deve essere concordata tra l’operatore e il destinatario ed essere richiesta in forma scritta agli uffici provinciali che valuteranno ed autorizzeranno le possibili modifiche, compatibilmente con gli obiettivi, la tempistica e le risorse disponibili. In particolare, la variazione del Tutor dovrà essere motivata e comunicata alla Provincia entro 5 giorni lavorativi dalla sostituzione. Diversamente, le ore realizzate dal nuovo tutor nel periodo compreso dall’inizio della sua attività alla data della comunicazione di variazione alla Provincia potranno non essere rendicontate. Le modifiche al PIP che comportano una variazione dell’importo della Dote dovranno essere sottoscritte dal Legale Rappresentante dell’Ente che ha prenotato la Dote stessa. Non sono in ogni caso ammesse modifiche relative all’ente con il quale è sottoscritto il PIP. In caso di accettazione delle modifiche da parte della Provincia, l’operatore provvederà alla variazione del PIP sul sistema Sintesi, qualora il sistema lo consenta, altrimenti le modifiche saranno apportate direttamente dalla Provincia. In ogni caso il PIP, una volta modificato, dovrà essere firmato digitalmente dal Legale Rappresentante dell’Ente ed allegato nell’apposita sezione del portale Sintesi. Nel caso in cui le condizioni del Destinatario si modificassero, portando alla perdita dei requisiti di partecipazione previsti nell’Avviso, il Destinatario decade automaticamente dalla titolarità della dote. Tale modifica deve essere comunicata tempestivamente all’ente erogatore, che dovrà darne immediata comunicazione alla Provincia di Bergamo che modificherà lo stato della dote come “revocato”. In questi casi verranno riconosciuti gli importi dei servizi effettivamente erogati prima della conclusione anticipata, se rispettano le condizioni di liquidabilità riportate nel presente Manuale. Potranno essere richieste eventuali proroghe al PIP, nel rispetto del termine ultimo delle attività previste dal Piano Provinciale, nei casi di impossibilità del Destinatario a partecipare alle attività del PIP per motivi di infortunio, malattia, aggravamento della patologia, maternità o detenzione; ovvero, per comprovate motivazioni legate all’andamento del PIP. La proroga è subordinata all’accettazione da parte degli uffici provinciali competenti che ne daranno comunicazione all’operatore, il quale informerà il destinatario. La documentazione relativa ai motivi di richiesta della proroga deve essere conservata agli atti dall’operatore. d) Rinuncia della Dote L’eventuale “Rinuncia alla dote” da parte del Destinatario dovrà essere comunicata immediatamente alla Provincia di Bergamo secondo il format disponibile (allegato 11), firmata dal destinatario ed inviata telematicamente attraverso un upload. L’operatore prende atto della rinuncia. La comunicazione di “Rinuncia alla dote” potrà essere inoltrata da parte dell’ente senza la sottoscrizione del destinatario che ha sottoscritto il PIP (allegato 11a), solo nel caso in cui il destinatario non abbia frequentato le attività previste nel PIP per 30 giorni di calendario, e non risulti più raggiungibile da parte dall’operatore stesso (rinuncia tacita). Tale comunicazione, con copia della documentazione attestante la non reperibilità del soggetto, dovrà essere trasmessa dall’operatore alla Provincia entro 5 giorni dalla scadenza dei suddetti 30 giorni, che provvederà a modificare lo stato del PIP. 15 e) Conclusione del PIP A conclusione delle attività previste nel PIP l’ente che ha preso in carico il destinatario ne comunica la conclusione attraverso il sistema informativo. Nello specifico devono essere chiuse le singole edizioni corrispondenti ai servizi erogati, dopo aver compilato la scheda allievi prestando attenzione a caricare con precisione il numero di ore erogate per ciascun servizio ed il corrispettivo economico spettante. L’ente predispone la relazione finale delle attività svolte nell’ambito del PIP attraverso la compilazione del format rinvenibile on line (allegato 9) riportando una breve descrizione dei seguenti elementi: - profilo del titolare della dote all’inizio del percorso, con riferimento alla condizione occupazionale, al titolo di studio, alle esperienze e alle competenze possedute; - obiettivi raggiunti nell’ambito del PIP, con indicazione del risultato complessivo conseguito al termine del percorso. Il termine ultimo per la realizzazione delle azioni del PIP è il 31/03/2015 salvo diverse e successive indicazioni. 4. PROCEDURE PER LA RICHIESTA DI LIQUIDAZIONE Tutti i soggetti coinvolti nella definizione e attuazione del percorso personalizzato della persona con disabilità agiscono in concessione di pubblico servizio e ne sono responsabili. a) Condizioni di ammissibilità L’operatore che eroga il servizio inoltra la domanda di liquidazione per il rimborso dei costi associati ai servizi erogati, nel rispetto delle seguenti condizioni di ammissibilità: • i servizi inclusi nella domanda di liquidazione sono previsti dal PIP approvato (comprese eventuali modifiche); • i costi associati ai servizi sono contenuti entro i limiti dei massimali di costo stabiliti negli Avvisi pubblicati dalla Provincia di Bergamo; • la documentazione relativa ai servizi erogati è stata correttamente compilata secondo le modalità indicate nel presente Manuale ed è conservata in originale agli atti dall’operatore; alla Provincia dovrà essere consegnata copia conforme all’originale; • per l’erogazione dei servizi l’operatore non ha ricevuto altri contributi pubblici; • I servizi inclusi nella domanda di liquidazione sono stati erogati nel rispetto della tempistica del PIP accettato. Non sono ammissibili i costi associati ai servizi obbligatori per legge6 ed erogati a titolo gratuito ai destinatari, quali: • i servizi di acquisizione della dichiarazione sostitutiva dello stato di disoccupazione e di immediata disponibilità al lavoro del destinatario; • il colloquio di accoglienza e orientamento (I livello) • la proposta di adesione a iniziative e misure personalizzate • la verifica del rispetto delle misure concordate Non sono ammissibili i costi associati a PIP non accettati. La domanda di liquidazione dovrà essere inoltrata nel rispetto delle finestre temporali indicate dalla Provincia e comunque entro il 30/04/2015 salvo diverse comunicazioni successive. Nel caso in cui la domanda di liquidazione non fosse pienamente conforme ai criteri di ammissibilità, la Provincia potrà richiedere chiarimenti/integrazioni della documentazione ovvero, nel caso i rilievi non potessero essere superati, potrà non riconoscere l’importo corrispondente alla condizione non rispettata, riconducendo l’importo della domanda di liquidazione entro condizioni di ammissibilità. b) Strumenti di liquidazione ed erogazione della dote La liquidazione finale relativa ai servizi previsti nel PIP viene effettuata a PIP chiuso. La documentazione che l’operatore deve presentare, in formato cartaceo, è la seguente: 6 Vedi L.R. 22/06, art. 13, c. 3-4; D.Lgsl n. 181/00, art. 3; D.Lgsl 276/03. 16 Domanda di Liquidazione Saldo Dote (allegato 10) in originale che riporta il codice PIP, il nome e cognome del lavoratore il valore economico richiesto a fronte dei servizi erogati. Stampa del buono dote prodotto da Sintesi Relazione finale (allegato 9) sulle attività svolte, predisposta al momento della chiusura del PIP. Report Servizi e Attività riferito/i alla/e dote/i per cui si richiede il saldo. Registro Tirocinio/Borsa Lavoro/Presenze in azienda. Dichiarazione sostitutiva sottoscritta dal rappresentante dell’ente che dichiara che i servizi erogati sono conformi agli standard prestabiliti e sono comprovati dai documenti conservati presso la propria sede indicata quale sede di archiviazione. In qualunque momento la Provincia può chiedere di acquisire tali documenti. Per alcune tipologie di servizi l’erogazione della somma è subordinata all’esito occupazionale positivo nelle modalità definite dai singoli avvisi (es.: bonus ente relativo alla “Dote Inserimento”). Successivamente alla verifica della correttezza della domanda di liquidazione e degli output da parte della Provincia di Bergamo l’Ente emetterà fattura o documento contabile equivalente indirizzato alla Provincia di Bergamo, Settore 7 “Istruzione, Formazione, Lavoro e Sicurezza” – Servizi alla Persona, viale Papa Giovanni XXIII, 106 – 24121 Bergamo P.IVA 00639600162; è possibile presentare un’unica fattura per più servizi e/o PIP, purché appartengano alla medesima priorità, siano chiaramente indicati i riferimenti di ciascuna dote (Tipologia Dote, ID dote, Destinatario) ed i relativi corrispettivi economici. Su ciascuna fattura dovrà essere applicata marca da bollo da € 1,81 con data antecedente a quella riportata nel documento contabile (fattura/nota di debito) o eventuale indicazione del diritto all’esenzione. Il bonus ente, in quanto parte della dote inserimento legata agli esiti occupazionali ottenuti in seguito all’erogazione di servizi al lavoro, sarà erogato ai soli enti accreditati (Rif. Art. 13, co.2, L.R. 22/06). Tali enti provvederanno alla suddivisione di tale incentivo sulla base delle attività effettivamente realizzate dai partner di progetto e sulla base degli accordi presi nelle reti territoriali. Le aziende che avessero diritto all’incentivo per l’assunzione, devono inoltrare direttamente alla Provincia la “domanda di liquidazione incentivi” (allegato 10b) sottoscritto anche dall’operatore che ha preso in carico il destinatario della dote, unitamente alla documentazione indicata quale “output” nella specifica sezione del presente Manuale, alla dichiarazione di superamento del periodo di prova del lavoratore, all’allegato 14 “Attestazione di esenzione /assoggettabilità a ritenuta d’acconto del 4%” ed all’allegato 15 relativo alla “dichiarazione codice SIOPE”. La quota destinata all’incentivo assunzione non può in alcun modo essere variata dall’Ente che ha prenotato la dote, né essere spesa per l’erogazione di altri servizi. La documentazione indicata potrà essere consegnata alla Provincia nella settimana compresa dal 1 al 5 dicembre 2015 e successivamente alla data del 31 marzo 2015 entro e non oltre il giorno 30 aprile 2015. 5. OBBLIGHI E DOVERI a) Obblighi generali L’Ente ha l’obbligo di rispettare e adeguare la propria documentazione amministrativo-contabile a quanto indicato nella Determina regionale n. 7545 del 06/08/2013. L'ente ha l'obbligo di verificare il rispetto dei requisiti posseduti dal destinatario della dote e di conservare presso la propria Sede di Archiviazione/Documentazione i documenti relativi. Il possesso dei requisiti può essere verificato direttamente con il destinatario della dote, partecipando ai tavoli operativi territoriali, inserendo il codice fiscale del destinatario nel sistema Sintesi al momento della prenotazione della dote o, in presenza di particolari situazioni non altrimenti determinabili, rivolgendosi agli uffici provinciali preposti. L’ente che eroga un servizio formativo previsto dal PIP ha l’obbligo di indicare un costo orario dei servizi non superiore a quello indicato nel bando 2/2014 “Avviso per la costituzione del catalogo provinciale per 17 l’erogazione dei servizi per le doti lavoro disabili – inserimento lavorativo e sostegno lavorativo – Piano provinciale Disabili 2014/2016 – annualità 2014”. Nel momento in cui partecipano al PIP, gli enti non devono percepire altri finanziamenti da organismi pubblici per i servizi rivolti al destinatario indicato nel PIP e ivi descritti, si vincolano inoltre a non richiedere erogazioni di somme a qualsiasi titolo ai destinatari. L'ente erogatore dei servizi indicati nel PIP che prende in carico il destinatario è tenuto: 1. a rispettare quanto concordato nel PIP in termini di contenuti, modalità di svolgimento e risultati attesi; 2. a fornire tutoraggio al destinatario durante tutta la durata del PIP; 3. a svolgere un ruolo di supporto e raccordo fra il destinatario e la Provincia di Bergamo durante l'attuazione del percorso personalizzato. b) Avvalimento L’istituto dell’avvalimento è concesso agli Enti Accreditati nei limiti di quanto previsto dal presente Manuale, dagli Avvisi pubblicati dalla Provincia di Bergamo e dalla Deliberazione regione Lombardia n. VIII/010603 del 25 novembre 2009 – allegato A) “Linee di indirizzo a sostegno delle iniziative in favore dell’inserimento sociolavorativo delle persone disabili, a valere sul Fondo Regionale istituito con la L.R. 4 agosto 2003, n. 13 annualità 2010 – 2012” e nella DGR 1106 del 20/12/2014 Linee di indirizzo a sostegno delle iniziative in favore dell’inserimento socio- lavorativo delle persone con disabilità, a valere sul fondo istituito con la L.R. 4 agosto 2003 n. 13 – annualità 2014/2016.”. L’Ente non accreditato individuato per l’erogazione dei servizi mediante avvalimento deve essere in possesso dei requisiti di seguito riportati: - n° 2 anni di esperienza nell’erogazione di servizi al lavoro per i disabili - personale impiegato nell’erogazione dei servizi in possesso dei requisiti previsti dalla D.G.R. 5808 del 06/08/2010, allegato 3) (requisiti alternativi tra: 1) Laurea in psicologia, scienze dell’educazione e nell’ambito del disagio e della disabilità; 2) diploma di istruzione secondaria superiore/attestato di III livello (decisione 85/368/CEE) ed almeno tre anni di esperienza nell’ambito della disabilità e del disagio). L’Ente non accreditato individuato per l’erogazione dei servizi mediante avvalimento deve fornire all’Ente accreditato che prenota la dote documentazione atta a dimostrare il possesso dei requisiti richiesti. c) Comunicazione delle variazioni Nel caso in cui le condizioni del destinatario si modificassero, portando alla perdita dei requisiti di partecipazione previsti nell’Avviso, il destinatario decade automaticamente dalla titolarità della dote. Tale modifica deve essere comunicata tempestivamente all’ente erogatore, che dovrà darne immediata comunicazione alla Provincia di Bergamo che modificherà lo stato della dote in “revocato”. Sarà riconosciuto all’ente il costo dei servizi fruiti dal destinatario durante il periodo di possesso dei requisiti. L'ente deve acquisire la dichiarazione di rinuncia del destinatario (allegato 11) qualora lo stesso receda dal PIP sottoscritto e darne comunicazione alla Provincia di Bergamo entro e non oltre i 5 giorni successivi all’interruzione delle attività. Dal ricevimento della stessa, la dote si considera rinunciata. La comunicazione di “Rinuncia alla dote” potrà essere inoltrata da parte dell’ente senza la sottoscrizione del destinatario del PIP, solo nel caso in cui il destinatario non abbia frequentato le attività previste nel PIP per 30 giorni di calendario, e non risulti più raggiungibile da parte dell’ente stesso. Tale comunicazione dovrà essere trasmessa dall’ente alla Provincia entro 5 giorni dalla scadenza dei suddetti 30 giorni. Il mancato rispetto delle scadenze prestabilite per l'avvio e la realizzazione delle attività potrà comportare la decadenza della dote. 18 d) Conservazione della documentazione E’ responsabilità dell’ente che eroga i servizi conservare presso la propria sede e rendere disponibile anche ai fini di eventuali controlli da parte degli uffici competenti tutta la documentazione richiesta nel presente manuale per un periodo di 5 anni dalla data di conclusione del PIP. e) Verifiche in loco La Provincia di Bergamo potrà effettuare verifiche in itinere e/o ex e post presso gli operatori erogatori di servizi. Pertanto, durante tutto il corso di realizzazione del PIP gli operatori accreditati e gli altri soggetti che partecipano all'attuazione del PIP sono tenuti ad assicurare lo svolgimento delle verifiche che la Provincia di Bergamo riterrà opportuno svolgere. f) Informazione antimafia L'operatore accreditato che eroga servizi con lo strumento dote, qualora l'importo dei servizi da esso forniti sul singolo Avviso superi la somma massima prevista dalla normativa vigente, è tenuto a presentare alla Prefettura della provincia ove è ubicata la sede legale, la richiesta per il rilascio delle Informazioni antimafia ai sensi dell'art. 10, comma 6, DPR 3 giugno 1998, n. 252. Gli operatori dovranno procedere alla richiesta di rinnovo semestrale dell’informazione fino all’esaurirsi del rapporto concessorio con la Provincia, ossia fino alla chiusura dei servizi gestiti in riferimento all’Avviso per cui è stata richiesta l’Informazione. g) Irregolarità e revoca della dote La Provincia di Bergamo non riconoscerà gli importi richiesti e procederà ad avviare eventuali recuperi di importi già liquidati nei confronti degli enti, in caso di: omessa esibizione della documentazione richiesta come prova dell'effettuazione dei servizi entro i termini fissati dalla Provincia di Bergamo; mancanza della documentazione - o di assenza nella stessa di elementi essenziali - richiesta come prova dell'effettuazione dei servizi ovvero di mancata corrispondenza con quanto dichiarato in fase di richiesta di liquidazione; insussistenza dei requisiti del destinatario per partecipare all'iniziativa dote; mancata definizione con la persona dei contenuti del PIP; richiesta di erogazione di somme a qualsiasi titolo ai destinatari; difformità tra documenti in originale conservati presso l'operatore e i documenti inviati attraverso il sistema informativo Sintesi, qualora non fossero rilevate irregolarità nei documenti in originale, la Provincia di Bergamo fornirà un termine per adeguare la documentazione sul sistema informativo; dichiarazioni mendaci, formazione o uso di atti falsi; mancata accoglienza in caso di verifiche in loco nella Sede Archiviazione/Documentazione; inosservanza agli altri obblighi previsti dal presente Manuale o dai singoli avvisi; irregolarità che comportano per uno stesso operatore una non riconoscibilità degli importi superiore alla quota prevista dal Reg. (CE) 1681/94, anche in relazione a diversi PIP. La Provincia di Bergamo comunicherà tali irregolarità agli organi competenti. 19
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