CITTÀ DI MONDOVÌ Provincia di Cuneo Servizio Autonomo Servizi al Cittadino ed alle Imprese VADEMECUM PER L’APERTURA DI ATTIVITÀ DI SOMMINISTRAZIONE AL PUBBLICO DI ALIMENTI E BEVANDE NASCITA DELL’IMPRESA A CHI RIVOLGERSI Presso il Centro per l’Impiego della Provincia di Cuneo è attivo lo Sportello per la creazione d’impresa: un servizio per l’accoglienza e la consulenza gratuita alle persone che intendono avviare un’attività autonoma, nel momento della scelta di mettersi in proprio e nella fase di costituzione dell’impresa. informazioni: http://www.provincia.cuneo.gov.it/lavoro-formazioneorientamento/lavoro/servizi-imprese/creazione-impresa Chi vuole intraprendere un lavoro in proprio deve innanzitutto stabilire quale forma giuridica dovrà assumere la gestione. Si tratta di decidere, in pratica, se lavorare individualmente o associarsi con altre persone. Se si sceglie quest'ultima soluzione, occorre inoltre definire quale tipo di società fondare (società di capitale o società di persone) e rivolgersi ad un notaio per la sua costituzione. Una volta stabilita la forma giuridica, ai fini della nascita di impresa, dal 1° aprile 2010 si deve utilizzare, obbligatoriamente, il canale telematico denominato ComUnica - Comunicazione Unica. Il servizio informatico ComUnica consente di ottemperare agli obblighi di legge con l'invio di una comunicazione telematica ad un solo destinatario, il Registro Imprese della Camera di Commercio, accentrando anche le richieste di Codice Fiscale e Partita IVA, apertura di posizione assicurativa Inail e iscrizione Inps. Nel sito www.registroimprese.it è stata predisposta una sezione in cui è possibile trovare tutte le informazioni e gli strumenti necessari per la Comunicazione Unica, registrarsi a Telemaco per poter poi inviare le pratiche al registro imprese, scaricare i software necessari e consultare la Guida alla compilazione della Comunicazione Unica. La pratica di comunicazione unica deve essere firmata digitalmente e richiede obbligatoriamente un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) ai fini dell'invio degli esiti delle domande e delle iscrizioni e di ogni altra comunicazione o provvedimento relativo alla procedura. Con lo Sportello Unico telematico, nei casi previsti dalla legge, è possibile avviare nello stesso giorno anche l'attività di impresa, presentando contestualmente alla Comunicazione Unica, anche 1 la Segnalazione Certificata di inizio Attività (SCIA) allo Sportello Unico Attività Produttive (SUAP) del Comune. In questo caso, il Registro Imprese trasmette immediatamente la SCIA al SUAP competente. Indirizzi internet utili: http://www.registroimprese.it/ http://www.infocamere.it/ http://www.cn.camcom.gov.it/ http://www.impresainungiorno.gov.it/ APERTURA DELL’ATTIVITA’ DI SOMMINISTRAZIONE AL PUBBLICO DI ALIMENTI E BEVANDE 1. DEFINIZIONI Per somministrazione di alimenti e bevande si intende la vendita per il consumo sul posto, che comprende tutti i casi in cui gli acquirenti consumano, con apposito servizio assistito, i prodotti nei locali dell'esercizio o in un'area aperta al pubblico, a tal fine attrezzati. L’esercizio di somministrazione ha facoltà di vendere per asporto i prodotti oggetto dell’attività. Per superficie di somministrazione si intende l’area opportunamente attrezzata destinata alla somministrazione di alimenti e bevande compresa quella occupata da banchi, casse, scaffalature, arredi vari e simili, e la porzione di suolo, variamente delimitata – coperta o scoperta - posta all’esterno degli esercizi di somministrazione, appositamente destinata ed attrezzata al servizio di ristoro dei consumatori e funzionalmente connessa all’esercizio stesso (c.d. dehors). Non costituisce superficie di somministrazione quella destinata ai magazzini, cucine, depositi, locali di lavorazione appositamente allo scopo dedicati, uffici, servizi igienici, spogliatoi e servizi igienici per il personale. Il titolare dell’esercizio di somministrazione deve indicare al Comune il tipo di attività svolta, con riferimento alla classificazione prevista dall’art. 2 del Regolamento Regionale n. 2/R del 03.03.2008. Per la valutazione dei requisiti igienico-sanitari, gli esercizi di somministrazione sono distinti in quattro tipologie: Tipologia 1: somministrazione di bibite, caffè, panini ed alimenti che richiedono una minima attività di manipolazione ed un eventuale riscaldamento; Tipologia 2: somministrazione di alimenti di cui alla tipologia 1 e, in aggiunta, di prodotti di gastronomia; Tipologia 3: somministrazione di alimenti di cui alle tipologie 1 e 2 con attività di preparazione di alimenti configurabile come piccola ristorazione e/o ristorazione veloce e/o tavola calda; Tipologia 4: attività di preparazione di alimenti configurabile come ristorazione tradizionale. 2 2. REQUISITI Requisiti morali Per avviare un’attività di somministrazione è necessario essere in possesso dei requisiti morali soggettivi previsti dall’art. 71 del D.Lgs. 59/2010 (non aver riportato condanne per determinati reati penali), in assenza di condizioni ostative previste dalla normativa antimafia (cause di decadenza, di sospensione o di divieto di cui all’articolo 67 del Decreto Legislativo 6 settembre 2011, nr. 159), e non aver riportato le condanne penali previste dagli artt. 11 e 92 del T.U.L.P.S. (R.D. 18/06/1931 n. 773). In caso di società, associazioni od organismi collettivi i requisiti morali devono essere posseduti dal legale rappresentante, da altra persona preposta all'attività commerciale e da tutti i soggetti individuati dall'articolo 85 comma 2 del D.Lgs. 159/2011 (S.n.c.: tutti i soci; S.a.s.: soci accomandatari; S.p.A. ed S.r.l.: rappresentante legale, membri dell’organo di amministrazione, socio di maggioranza in caso di società con un numero di soci pari o inferiore a quattro, ovvero al socio in caso di società con socio unico). In caso di impresa individuale i requisiti devono essere posseduti dal titolare e dall'eventuale altra persona preposta all'attività commerciale. Requisiti professionali Per poter esercitare l’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande è richiesto altresì il possesso di uno dei seguenti requisiti professionali: essere stato iscritto nel Registro Esercenti il Commercio per l’attività di somministrazione alimenti e bevande o per una delle tabelle alimentari presso la Camera di Commercio e di non esserne stato cancellato per perdita dei requisiti soggettivi; aver frequentato con esito positivo un corso professionale per il commercio, la preparazione o la somministrazione degli alimenti riconosciuto dalla Regione Piemonte o da altra Regione o dalle Province autonome di Trento e Bolzano; avere, per almeno due anni, anche non continuativi, nel quinquennio precedente, esercitato in proprio attività d’impresa nel settore alimentare o nel settore della somministrazione di alimenti e bevande o avere prestato la propria opera, presso tali imprese, in qualità di dipendente qualificato, addetto alla vendita o all’amministrazione o alla preparazione degli alimenti, o in qualità di socio lavoratore o in altre posizioni equivalenti o, se trattasi di coniuge, parente o affine, entro il terzo grado, dell’imprenditore, in qualità di coadiutore familiare, comprovata dalla iscrizione all’Istituto nazionale per la previdenza sociale; essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di laurea, anche triennale, o di altra scuola ad indirizzo professionale, almeno triennale, purché nel corso di studi siano previste materie attinenti al commercio, alla preparazione o alla somministrazione degli alimenti. Sia per le imprese individuali che per le società, i requisiti professionali devono essere posseduti dal titolare o legale rappresentante ovvero, in alternativa, dall'eventuale persona preposta all'attività commerciale. 3 Non è consentito allo stesso soggetto di agire contemporaneamente in qualità di titolare di ditta individuale, legale rappresentante di società in possesso del requisito professionale, di delegato per più esercizi di somministrazione di alimenti e bevande. Corso professionale abilitante La Regione Piemonte ha istituito un unico corso di formazione professionale valido per l’accesso e l’esercizio dell’attività commerciale di vendita di alimentari e di somministrazione di alimenti e bevande. Il corso ha la durata complessiva di 100 ore ed è gestito dagli enti convenzionati con la Regione Piemonte inseriti in un apposito elenco aggiornato periodicamente, reperibile al seguente indirizzo internet http://www.regione.piemonte.it/commercio/dwd/elencoGestoriCorsiConvenzionati.pdf. Al termine del corso, l’aspirante esercente è tenuto a sostenere un esame finale presso la C.C.I.A.A. territorialmente competente, e solo in caso di esito positivo, all’interessato viene rilasciato dalla Provincia un attestato di idoneità. Formazione obbligatoria di aggiornamento Gli esercenti devono seguire un corso di aggiornamento obbligatorio, valido per ciascun triennio, con una durata complessiva di 16 ore, gestito dagli enti convenzionati con la Regione Piemonte. Al termine del corso o di ogni singolo modulo l’ente gestore rilascia un attestato di frequenza. La mancata frequenza del corso di aggiornamento determina l’applicazione di pesanti sanzioni (art. 16 della Legge Regionale 38/2006). Requisiti dei locali oggetto dell’attività Prima di presentare la domanda di autorizzazione è necessario acquisire alcune informazioni di base: 1. una volta individuato il locale dove si vuole aprire l’attività, prima di stipulare un contratto di locazione o di acquisto, è opportuno rivolgersi presso lo Sportello Unico Polivalente – Sportello Edilizia ed Urbanistica, al fine di verificare se l’attività che si intende svolgere sia compatibile dal punto di vista urbanistico; 2. occorre inoltre assicurarsi che il locale in cui si svolgerà l’attività commerciale rispetti le norme relative alla destinazione d’uso (verifica dell’accatastamento e del titolo edilizio), nonché quelle relative alla sorvegliabilità di cui al D.M. 564/92; 3. è consigliabile verificare preventivamente la disponibilità di parcheggi in un’area privata adiacente all’esercizio per garantire il soddisfacimento del fabbisogno previsto dall’art. 8 della D.G.R. 85-13268 del 08/02/2010; nel caso di apertura dell’attività in un addensamento commerciale (A1, A3, A4) o in una localizzazione commerciale urbana (L1), è ammessa la monetizzazione del fabbisogno di posti a parcheggio sulla base delle tariffe stabilite dalla Giunta Comunale. Se i locali necessitano di un intervento edilizio di adeguamento, occorre presentare le necessarie pratiche presso lo Sportello Unico Polivalente – Sportello Edilizia ed Urbanistica, allegando la documentazione tecnica prevista dall’art. 10 della D.G.R. sopra citata, nonché opportuna relazione inerente il soddisfacimento del fabbisogno dei parcheggi. 4 3. COME AVVIARE L’ATTIVITA’ L'apertura di un esercizio di somministrazione di alimenti e bevande è soggetto ad autorizzazione da parte del Comune ed è subordinata alla verifica del possesso dei requisiti morali e professionali richiesti per l'esercizio dell'attività e delle norme dettate dalla D.G.R. n. 85-13268/2010. L’autorizzazione è rilasciata entro il termine di 60 giorni dalla data di ricevimento dell'istanza. La domanda deve essere presentata esclusivamente per via telematica tramite lo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) e deve essere corredata dalla documentazione tecnica prevista dall’art. 10 dell’Allegato alla D.G.R. 8 febbraio 2010, n. 85-13268 e s.m.i.. L'attività è soggetta altresì a presentazione al SUAP della SCIA SANITARIA in merito all'idoneità igienico sanitaria dei locali. In tal caso può essere opportuno richiedere all’ASL CN1 un sopralluogo preventivo al fine di un eventuale adeguamento dei locali alle norme igienico-sanitarie. 4. AGEVOLAZIONI Progetto “Nuove Imprese a Mondovì” (validità 01/01/2013 – 31/12/2014) Progetto comunale di incentivazione all’insediamento di esercizi commerciali ed artigianali nei centri storici e frazionali cittadini. Gli incentivi consistono in un contributo a fondo perduto in percentuale all’investimento sostenuto, di carattere materiale e/o immateriale, per l’apertura al pubblico di un nuovo esercizio nei nuclei storici di Breo, Piazza, Borgato, Carassone, Rinchiuso e via Ripe, ovvero per l’attivazione di esercizi di vicinato destinati alla vendita di generi di prima necessità negli ambiti frazionali sprovvisti di tale servizio (Merlo, Pascomonti, Rifreddo, Pogliola, S. Quintino, S. Giovanni Govoni, Breolungi, S. Biagio), che possono beneficiare di un contributo più consistente, alla pari degli interventi aventi ad oggetto il commercio o la produzione di beni dell’artigianato artistico di eccellenza nei centri storici di Breo e Piazza. Per i proprietari di immobili che abbiano realizzato interventi significativi di recupero di fabbricati per l’apertura di nuove attività produttive, nei medesimi ambiti territoriali, è previsto un premio una tantum corrispondente al doppio dell’ammontare dell’IMU dovuta nell’anno solare di presentazione della domanda. Il bando e la relativa modulistica possono essere reperiti sul sito internet del Comune di Mondovì (http://www.comune.mondovi.cn.it/) 5. INFORMAZIONI Per ulteriori informazioni gli interessati potranno rivolgersi allo Sportello Unico Polivalente del Comune di Mondovì – Corso Statuto 15 (tel. 0174/559.917) nei seguenti giorni e orari: Martedì e Venerdì dalle ore 8,30 alle 12,30 e dalle 14,00 alle 17,00; Mercoledì, Giovedì e Sabato dalle ore 8,30 alle ore 12,30. Per comunicazioni o richieste potranno altresì essere utilizzati i seguenti indirizzi di posta elettronica: PEC: comune.mondovi@postecert.it ufficio.commercio@comune.mondovi.cn.it 5
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