RASSEGNASTAMPA RASSEGNASTAMPA 15 ottobre 2014 RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. ANNO 14 - N. 284 - e 1,20 Direzione: Edizioni Proposta sud s.r.l. Via Annarumma, 39/A - 83100 - Avellino Redazione di POTENZA,: via Nazario Sauro 102, 85100 - Potenza (PZ) - tel. 0971 69309 - fax 0971 476797 - email potenza@quotidianodelsud.it Redazione di MATERA: Piazza Mulino 15, 75100 - Matera (MT) - tel. 0835 256440 - fax 0835 256466 - email matera@quotidianodelsud.it EVASIONE La Finanza mette i sigilli al capannone di San Nicola di Melfi Sequestri ai beni di Maglione e Bisceglia L’accusa per i 2 imprenditori è omesso versamento Iva. Ma il patron del Melfi si difende AMATO a pagina 11 Il sindaco di Matera presiede l’Anci Basilicata «Il dissesto? Potenza non va lasciata sola ma la cifra sembra mastodontica» LORUSSO a pagina 10 In un intero pomeriggio il consueto mercato dei nomi Mette fretta il limite d’età per il garante dell’infanzia Regione: perdono tempo per le solite nomine L’unica urgenza il compleanno di Giuliano Giuliano Petrolio: emendamenti sul filo del tempo. E a Viggiano le imprese Oil&Gas danno fiducia al presidente Somma PROTESTANO PER IL PETROLIO Ragazzi spediti a “lezione” di chimica all’Arpab Mercoledì 15 ottobre 2014 IL CASO «Per Simone non c’è stata nessuna raccomandazione» La Juve non ha gradito Il padre dell’attaccante di Bernalda smentisce la chiamata di Latronico a Berlusconi PECORARO a pagina 9 Zaza MATERA 2019 Palmer, il guru per l’audizione «Matera, questo Palmer è il momento giusto» QUARTO alle pagine 12 e 13 Studenti all’Arpab ROSA a pagina 14 CONFAGRICOLTURA «Come in Veneto accorpiamo subito le Camere» I funerali di Romano e Domenico Il giorno del dolore a S. Chirico e Anzi Il rumeno trasferito in carcere a pagina 18 PROVINCIA: Potenza, nessuna scheda mancante ma è polemica SANTORO, LABANCA, LORUSSO alle pagine 6, 7, 8, 9 e 10 MERCURE Sì alla compensazione, sindaci indignati L’INTERVISTA Maldonato: «Lo straniero e la molteplicità dell’identità umana» Mauro Maldonato CULTURA A Pisticci Accorsi primo ciak sul set di “Italian race” con Accorsi AGATA a pagina 44 SPORT CALCIO SERIE D di LUCIA SERINO a pagina 15 41015 9 771974 617259 Galasso è il dg del nuovo Potenza La folla al funerale di San Chirico a pagina 27 a pagina 24 RASSEGNASTAMPA Mercoledì 15 ottobre 2014 TESTATA INDIPENDENTE CHE NON PERCEPISCE I CONTRIBUTI PUBBLICI PREVISTI DALLA LEGGE N° 250/90 La Gazzetta del Mezzogiorno A 1,30 LA GAZZETTA DI PUGLIA - CORRIERE DELLE Quotidiano fondato nel 1887 PUGLIE www.lagazzettadelmezzogiorno.it B A S I L I C ATA Edisud S.p.A. - Redazione, Amministrazione, Tipografia e Stampa: Viale Scipione l’Africano 264 - 70124 Bari. 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Post. - 45% - Art. 2 C 20/B L. 662/96 - Filiale Bari - tassa pagata - *promozioni valide solo in Puglia e Basilicata - Anno 127° Numero 283 L’INCHIESTA SULLA MORTE IN SALA OPERATORIA DI UNA DONNA DI 71 ANNI Potenza, caso San Carlo medici intercettati in Cardiochirurgia AMENDOLARA IN GAZZETTA DI BASILICATA A PAGINA IV >> REGIONE PUGLIA IL GOVERNATORE HA INCONTRATO I SINDACI SALENTINI Tap, c’è un altro approdo ma per ora resta segreto Sanità, sì al salvataggio del Miulli di Acquaviva I commissari del Tribunale: il concordato va bene SAN CARLO Medici intercettati [foto Tony Vece] SCAGLIARINI A PAGINA 10 CON ALTRI SERVIZI ALLE PAGINE 8 E 9 >> SELFIE DELLA DISCORDIA DURA NOTA DEL LEADER PUGLIESE E IMBARAZZO IN FORZA ITALIA DOPO LE APERTURE DI BERLUSCONI SULLE UNIONI OMOSESSUALI TARANTO E PER LA CESSIONE AD ARCELOR TEMPI LUNGHI L’ex ministro: ora apprendiamo la «linea» da conoscenti e familiari Consulta, nuova fumata nera. Oggi altro voto, forse Sisto in campo di obblighi Aia all’Ilva Luxuria, Fitto contro il Cav Gnudi: già attuato il 75% l Il selfie che ritrae Francesca Pascale, Silvio Berlusconi e Vladimir Luxuria dopo una cena a Arcore, imbarazza Forza Italia. Fitto attacca: «Sogno un partito che si riunisca, discuta. Invece ogni giorno apprendiamo la linea da conoscenti». Altra fumata nera per il Csm. SERVIZI ALLE PAGINE 6 E 7 >> L’ALLUVIONE A GENOVA «Vieni a spalare», Grillo Documento sui gay contestato nella sua città i vescovi si dividono Napolitano: ora tutelare il territorio di GIOVANNI VALENTINI TARANTO Il commissario straordinario dell’Ilva, Gnudi SERVIZI A PAGINA 14 >> M SEGUE A PAGINA 21 >> Vendola: la Chiesa apre al futuro l È tempesta tra i cardinali e vescovi riuniti nel Sinodo straordinario sulla famiglia dopo le anticipazioni sulle aperture a coppie gay e divorziati. Il prefetto di Propaganda Fide, cardinale Fernando Filoni, ha puntualizzato che si tratta di un documento provvisorio. «Noi stiamo lavorando per mettere nelle mani del Papa un risultato su cui egli stesso deciderà in vista del Sinodo del 2015». E Vendola: la Chiesa apre finestre sul futuro. IL «GOLPE» DI BEPPE GRILLO UNA SFIDA ALLA DEMOCRAZIA entre Matteo Renzi - piaccia o non piaccia – recupera consenso per sé e per il Pd, aumentando la fiducia personale dal 60 al 62% e portando il suo partito oltre il 41%, il M5S si abbandona a una deriva populista e golpista, invocando addirittura l’intervento dell’esercito per fermare il presidente del Consiglio. L’esercito, capite? Le forze armate contro il governo nominato dal Capo dello Stato e votato dal Parlamento: come nella Grecia dei colonnelli, nell’Egitto di Mubarak o in qualche Repubblica sudamericana. Bisogna soffermarsi a riflettere su questa ennesima «boutade» di Beppe Grillo. Proviamo a immaginare per un attimo che cosa potrebbe accadere se i Carabinieri o altri reparti militari uscissero dalle caserme in assetto da combattimento, magari con i carri armati e gli autoblindo, per irrompere armi in pugno a palazzo Chigi e sequestrare o arrestare il presidente Renzi. Sarebbe un «golpe» in piena regola, una violazione delle regole democratiche, un salto nel buio del caos e dell’anarchia. Pensate anche a come reagirebbe la comunità internazionale, dagli Stati Uniti ai partner europei. IL SINODO SULLA FAMIGLIA PALMIOTTI A PAGINA 13 >> MANOVRA GOVERNO SALVATO DA CALDEROLI E ORELLANA. OGGI IL VARO DELLA LEGGE DI STABILITÀ. GONGOLA SQUINZI Brivido Def al Senato: ok per un voto Conti e lavoro, Moody’s promuove Renzi. Ma con l’Ue è braccio di ferro l Beppe Grillo va a visitare le zone di Genova colpite dall’alluvione e viene contestato dagli «angeli del fango» che lo invitano a prendere una pala e spalare. «Ditelo a Renzi», è stata la risposta del leader del M5S, che in serata ha annunciato una mozione di sfiducia contro il presidente del Consiglio. Monito di Napolitano. «Basta inerzie» SERVIZIO A PAGINA 14 >> Telefonata di Juncker al premier che domani vedrà Barroso e Van Rompuy per scongiurare una bocciatura LA PROTESTA APPRODA IN CONSIGLIO REGIONALE: TAVOLO IL 27 «Il depuratore così inquina l’oasi di Torre Guaceto» l Sit-in davanti al consiglio regionale per l’inquinamento di Torre Guaceto: una delegazione ottiene dal Consiglio l’impegno della Regione ad intervenire sul depuratore di Carovigno. SERVIZIO A PAGINA 9 >> l Brivido per il governo al Senato: il Def è stato approvato per un solo voto grazie al sì di Orellana (ex M5S) e al fatto che il presidente di turno, Calderoli, non ha votato. Per conti e Jobs act arriva l’ok di Moody’s. SERVIZI DA PAGINA 2 A 5 >> «ITALIA UNICA» Passera da Bari «Renzi ha scelto riforme sbagliate» NUZZACI A PAGINA 7 >> IL CASO DEI MARÒ BARI La protesta davanti alla sede del Consiglio regionale [Foto Luca Turi] L’India: valutiamo una soluzione ma niente negoziati SERVIZIO A PAGINA 15 >> I FONDI EUROPEI PER RIPARTIRE di DOMENICO CROCCO F a un certo effetto sentire che il Fondo monetario internazionale si converte alla «rivoluzione keynesiana» e chiede investimenti pubblici in infrastrutture per combattere la crisi. Finora infatti l’Fmi aveva prima indicato il rigore come la panacea di tutti i mali. Poi, di fronte alla persistenza della stagnazione, aveva invocato misure monetarie più forti. Ora, infine, si accorge finalmente che i tagli si effettuano meglio se i motori dell’economia sono ripartiti e che per farli ripartire non bastano gli stimoli finanziari della Bce o della Federal reserve. SEGUE A PAGINA 21 >> RASSEGNASTAMPA LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - Quotidiano fondato nel 1887 Mercoledì 15 ottobre 2014 www.lagazzettadelmezzogiorno.it LA GAZZETTA DI POTENZA - LA GAZZETTA DI MATERA Redazione Potenza: piazza Mario Pagano, 18 - Tel. 0971/418511 - Fax: 080/5502360 - Email: redazione.potenza@gazzettamezzogiorno.it Redazione Matera: via Cappelluti, 4/b - Tel. 0835/251311 - Fax: 080/5502350 - Email: redazione.matera@gazzettamezzogiorno.it Pubblicità-Mediterranea S.p.a. Potenza: piazza Mario Pagano, 18 - Tel. 0971/418536 - Fax: 0971/274883; Matera: via Cappelluti, 4/b - Tel. 0835/331548 - Fax: 0835/251316 Necrologie: www.gazzettanecrologie.it - Gazzetta Affari: 800.659.659 - www.gazzettaffari.com LE ALTRE REDAZIONI Siamo presenti a: Anzi, Brienza, Calvello, Corleto Perticara, Francavilla in Sinni Bari: Barletta: 080/5470430 0883/341011 Foggia: Brindisi: 0881/779911 0831/223111 Lecce: Taranto: 0832/463911 099/4580211 ABBONAMENTI: tutti i giorni esclusi i festivi: ann. 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L’assessore: «Non mi sarei sottratta a ricostruire in Consiglio l’iter che ha portato agli incarichi». «C’era un’altra valvola da sostituire» Cinque medici del reparto registrati mentre commentano tra loro i retroscena della tragedia avvenuta oltre un anno fa l Parlano dell’autopsia sui resti della signora Elisa Presta, la 71enne morta sotto i ferri nella sala operatoria di Cardiochirurgia dell’Ospedale San Carlo di Potenza. Cinque medici sono stati intercettati mentre si raccontano i retroscena di quella tragedia avvenuta oltre un anno fa. Il caso non è ancora chiaro. La Procura di Potenza sta cercando di venirne a capo. E spunta un dettaglio inedito: «C’era un’altra valvola da sostituire». AMENDOLARA A PAGINA IV >> I RAGAZZI DEL FANGO NEL PAESE CHE LI IGNORA di MIMMO SAMMARTINO N on sono «angeli» quelli che spalano il fango dalle terre delle alluvioni. Sono ragazzi generosi e in carne e ossa. Sono l’Italia migliore. Quella che non si rassegna al chiacchiericcio litigioso delle teste d’uovo che cianciano a vuoto senza cambiare nulla. Che parlano anche di una generazione condannata a essere orfana di futuro. Blaterano, cincischiano, annunciano in tivù o sui social media. Ma non fanno. Soprattutto non oltrepassano la triste linea di confine della propria autoreferenzialità. Ignorano l’alfabeto di chi è costretto ai margini. Non sanno scommettere sul Paese possibile. Ma il mondo non sta fermo. E le quotidiane zuffe sono interrotte dai disastri. Le alluvioni sono un tragico accadimento. Ma non avvengono per malasorte. Dietro ci sono decenni di illegalità tollerate: arroganze, supponenze. Occhi chiusi dinanzi alla natura violata. Ai greti dei fiumi cementificati senza che nessuno, nella società e nei Palazzi, battesse ciglio. Poi viene il giorno in cui la natura chiede il conto. Un conto salato. Ma, anche dinanzi alle tragedie, le risposte latitano. In Liguria come nella Basilicata del dissesto idrogeologico permanente. Il territorio si sbriciola. Le strade si riducono a pezzi e agli enti preposti vengono sottratti i denari necessari per prevenire o riparare. E poi: questi ragazzi a cui tutti dicono di pensare, non potrebbero essere salvati da una marginalità forzata, rendendoli protagonisti di un’opera di prevenzione, controllo e messa in sicurezza dei territori fragili? Macché. Restano ignorati. E loro spalano fango senza chiedere o aspettarsi niente. In mezzo a questa palude, l’opera più pulita. SERVIZIO A PAGINA IV >> INCHIESTA Si indaga sulla morte della signora Elisa [foto Tony Vece] RISCHIO CRAC IERI SI È INSEDIATO IL COMMISSARIO GRECO. DE LUCA HA INCONTRATO PITTELLA PER L’«AIUTO» Potenza sul precipizio POLITICA Nomine Regione? In Consiglio Ore decisive sul dissesto. Iperattive le commissioni municipali è ancora stallo Occorrono 25 milioni di euro per il 2014, 10 per il 2015 e altri 10 milioni per il 2016 ORE DECISIVE L’incontro tra il sindaco Dario De Luca, il presidente del consiglio comunale Luigi Petrone e il governatore Marcello Pittella . AMBIENTE E PETROLIO E L’ASS. OTTATI ALL’ATTACCO DI TOTAL l Stavolta le cifre ci sono e sono sempre le stesse. Per «salvare» Potenza servono 25 milioni di euro per il 2014, 10 milioni di euro per il 2015 e 10 milioni di euro per il 2016. Il sindaco Dario De Luca quei numeri li ha ufficialmente messi sul piatto del presidente della Regione, Marcello Pittella, nel pomeriggio di ieri. Nell’atteso incontro che ha avuto insieme al presidente del Consiglio comunale, Luigi Petrone. l Lo stallo del Consiglio regionale sulle nomine del garante per l’infanzia e del difensore civico è totale. Nuova fumata nera nella seduta di ieri e nuove trattative che ricominciano senza uno straccio di accordo. E visto che la situazione non sembra destinata a sciogliersi per le troppe divisioni interne al Pd per evitare un nuovo buco dell’acqua i prossimi giorni saranno decisivi. Per discutere di questi due punti e della legge di riordino dei Consorzi industriali il Consiglio è stato aggiornato a martedi prossimo. Ed allora la settimana sarà determinante per capire se le diverse anime dem avranno trovato la quadra. Sintesi che potrebbe trovarsi solo con un passo indietro delle due correnti: l’area Pittella e l’area Speranza. I primi che hanno già rinunciato alla candidatura di Antonella Amodio per il ruolo di garante per l’infanzia, gli altri che, invece, dovrebbero rinunciare al posto di difensore civico per Antonia Fiordelisi Comodo. SERVIZIO A PAGINA III >> INCISO A PAGINA II >> STRADE DI SANGUE L’AUTOMOBILISTA CHE LI HA UCCISI IN CARCERE Da Alto Bradano a Val d’Agri Il giorno del dolore comunità lucane in trincea per Russo e Raimondi PETROLIO Pozzo in Val d’Agri l La Basilicata si mobilita contro il decreto «Sblocca-Italia» che darebbe il via libera a decine di richieste di autorizzazione per la ricerca di petrolio. Oggi e domani a Roma saranno tanti i lucani a far sentire la loro voce. Intanto il «no» alle estrazioni petrolifere arriva anche dalla conferenza dei sindaci del Vulture-Alto Bradano. E l’assessore Ottati bacchetta la Total perchè rispetti il territorio. SERVIZI A PAGINA VIII >> Ieri i funerali di Russo e Raimondi l Due comunità in lacrime ieri per l’ultimo saluto ai due amici di caccia, Romano e MImmo, vittime domenica scorsa di un tragico incidente stradale. Un rumeno ubriaco al volante ha travolto la Panda su cui viaggiavano l’avv. Romano Russo e l’amico Domenico Raimondi. Ieri lutto cittadino e funerali a San Chirico Nuovo in mattinata e Anzi nel pomeriggio. SERVIZIO A PAGINA VII >> TASSE La Tasi a Potenza e a Matera domani la scadenza SERVIZI ALLE PAG. V E XI >> PRECARI Slc Cgil a Pittella «Subito un tavolo per il call center» SERVIZIO A PAGINA VI >> RASSEGNASTAMPA 1,30 Anno 91 n. 201 Giovedì 31 Luglio 2014 Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo? Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti. L’Unità è viva Antonio Gramsci 11 febbraio 1917 RASSEGNASTAMPA 2 PRIMO PIANO LEGGE DI STABILITÀ LE CARTE DEL GOVERNO Mercoledì 15 ottobre 2014 L’agenzia di rating prevede per il 2014 l’Italia in recessione dello 0,3%, ma parla anche di un «bilancio solido» Manovra da 30 miliardi Renzi: serve alla crescita Inaspettato assist di Moody’s, ma il Def passa per un solo voto l ROMA. La manovra da 30 miliardi approda sul tavolo del Consiglio dei Ministri. Tra risparmi e tagli di tasse avrà un impatto su cittadini e imprese. L’obiettivo sarà la crescita. «Lo capisce tutto il mondo tranne qualcuno in Europa: la crescita è una priorità», si lascia sfuggire il premier Matteo Renzi. Già perché uno degli snodi, anche per la manovra italiana, rimane quello di Bruxelles. Il braccio di ferro tra le esigenze del governo italiano e quelle dei mastini dei conti europei traspare evidente dai contatti e dal lavorio diplomatico in corso. E anche dalle parole di Renzi, che disserta di crescita, G20, Europa, ma perchè parlando a suocera la nuora intenda. Il premier chiama anche il futuro presidente della commissione Ue, Jean Claude Juncker. Qualcuno già parla anche di possibili bocciature, tanto che il portavoce el commissario Jyrki Katainen, il falco di Bruxelles, precisa con un tweet in italiano. «Mentre alcuni media vedono “avvertimenti” in ogni parola pronunciata a Bruxelles, noi aspettiamo il piano di bilancio prima di sbilanciarci». In Lussemburgo, intanto, il mi- nistro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ha affrontato una due giorni di colloqui e riunioni, nei quali ha spiegato le ragioni italiane. La manovra - ha detto - punta allo sviluppo ma conterrà comunque un piccolo segnale di miglioramento dei conti, una riduzione dello 0,1% del deficit strutturale, che ha un significato preciso. L’Italia conta di realizzare comunque il target del pareggio di bilancio, ma c'è la recessione. «C'è solo un ritardo - spiega Padoan dovuto al fatto che ad aprile, quando abbiamo preso gli impegni, la previsione di crescita era l’1,1% più alta di oggi per il 2015, il contesto si è altamente deteriorato». L’Italia, poi, è concentrata in un impegnativo piano di riforme, dal lavoro alla P.A, fino alla giustizia civile. Su questo un assist insperato arriva anche da Moody's. L’agenzia di rating prevede per quest’anno l’Italia in recessione dello 0,3%, ma parla anche di un «bilancio solido» che «aiuta l’Italia» anche ad avere «più tempo per attuare riforme a favore della crescita». Il governo, comunque, ottiene un importante ok dal parlamento sulla deroga al pareggio. Già per- ché mentre a Palazzo Chigi si inizia a stendere il testo della manovra, in Parlamento si vota il Def a maggioranza qualificata (al Senato approvato per un solo voto: decisivi il sì di Orellana, ex M5S, e il non voto del leghista Calderoli, presidente d’Aula), per autorizzare lo sforamento al pareggio di bilancio, una norma che oramai l’Italia ha inserito all’articolo 81 della Costituzione. Senza questa deroga la manovra sul deficit sarebbe stata almeno di 0,9 punti (14 mld). L’Europa, però, ci chiedeva un intervento minore per correggere il deficit strutturale e - secondo il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti - ci sarebbero 2,5 miliardi di «cuscinetto» che il governo si riserva di utilizzare in caso di richieste da parte dell’Ue. Il lavoro di messa a punta della manovra, che è durato fino a notte tarda, è però a buon punto. La legge di stabilità sarà di 30 miliardi: conferma il bonus di 80 euro che vale 10 miliardi e aggiunge 6,5 miliardi per sterilizzare completamente l’Irap sul costo del lavoro. Ci sono poi zero contributi per le assunzioni, risorse per nuovi ammortizzatori sociali (1,5 mld) e detrazioni per le famiglie (500 milioni) e il rinnovo del bonus per ristrutturare case e acquistare i mobili. Spuntano anche risorse per crediti d’imposta all’innovazione (500 mln), per assumere precari nella scuola (1 mld) e bloccare la clausola di salvaguardia (3 mld) che avrebbe tagliato le agevolazioni fiscali. È questa la parte «espansiva» della manovra. Che piace a Confindustria, tanto che il presidente Giorgio Squinzi parlando di Irap e contributi sui neo-assunti saluta le scelte in arrivo: «onestamente ho sentito che si realizzava quasi un nostro sogno». Rimane critica A TUTTO CAMPO IERI RENZI HA SENTITO JUNCKER E DOMANI INCONTRERÀ A MILANO BARROSO E VAN ROMPUY invece la Cgil, che chiama alla piazza per il 25 ottobre. «Non è una manovra per uscire dalla recessione», dice la leader Susanna Camusso, che forse guarda all’altra faccia della medaglia. Quale? le coperture. Per finanziare bonus e tagli fiscali ci sono i tagli alla spesa per complessivi 16 miliardi. Non scappano ministeri, enti locali e le 8.000 società partecipate da enti territoriali. «Nessun taglio alla Sanit», dice il sottosegretario alla presidenza, Graziano Delrio. Ma magari la riduzione arriva attraverso la leva dei tagli della spesa regionale per beni e servizi. Ma risorse arriveranno anche dalla flessibilità del deficit che sale al 2,9% (11,5 mld) e dalla lotta all’evasione (come il reverse charge Iva esteso a nuovi settori) e una maggiore tassazione delle slot machine (in totale 3 miliardi). Al piatto si aggiunge poi la norma per il Tfr in busta paga e un riordino delle tasse sulla casa. Ma forse non subito. L’iter parlamentare impegnerà tutti per oltre 2 mesi. E, anche se Renzi vorrebbe subito le norme, il tempo non manca. Queste misure potrebbero arrivare in corsa. ASSOCIAZIONI E SINDACATI DALLE ACLI ALLA CARITAS, DA «ACTION AID» A CGIL, CISL E UIL l’Alleanza propone «Carte in regola». Il premier Povertà, il «reddito di inclusione sociale» esorcizza il rischio bocciatura Ne usufruirebbe il 4,5% delle famiglie. Costo: 7 miliardi l LUSSEMBURGO. Abbiamo tutte le carte in regola. La rispettato l’impegno a stare dentro il vincolo del 3%, nello convinzione di Matteo Renzi non viene scalfita dalle preoc- stesso momento in cui la Francia si spinge fino al 4,4%. cupazioni di chi, alla vigilia del varo della legge di stabilità, Ma l’Italia è sotto osservazione per il rientro dal debito. vede imminente una bocciatura di Bruxelles. Abbiamo fatto Roma, ha confermato ieri Padoan in Lussemburgo, ha rintutti i compiti, anche con più attenzione di altri Paesi, viato il pareggio al 2017 perché «ad aprile, quando abbiamo sottolinea il premier ai suoi interlocutori. La commissione preso gli impegni, la previsione di crescita era l’1,1% più Ue, ragionano nel governo, non potrà infliggere all’Italia alta di oggi per il 2015». Ma nel frattempo «il contesto si è una procedura d’infrazione per uno «zero virgola» non in altamente deteriorato» e la Commissione dovrà tenerne regola. Si dovrà tener conto del fatto che, accanto a una conto, secondo il ministro. E in effetti, spiegano a Bruxelles, manovra espansiva, si va avanti decisi sul cammino delle tutti sono consapevoli di quanto le condizioni economiche riforme. È una realtà fotografata in sesiano peggiorate. Ma non tutti sono rata, fanno notare, anche dal giudizio di tornati in recessione come l’Italia, solito non certo «amico» dell’agenzia di sebbene la crescita sia rallentata rating Moody's, secondo la quale il biovunque, anche in Germania. Quindi, lancio «solido» dell’Italia dà tempo per le viene osservato, se la Commissione si riforme. Ma, vista da Bruxelles, è sempre attenesse strettamente alle regole del più stretta la strada della legge di staFiscal Compact, l’Italia non potrebbe bilità, a un esame «puramente aritmeottenere «sconti» sul pareggio di bitico» di un commissario finlandese ligio lancio perché la recessione è un «fatalle regole e un gabinetto da sempre contore rilevante» solo se colpisce tutta la vinto che, sull'aggiustamento strutturazona euro. le e sul debito, lo sforzo dell’Italia non è Insomma, stando alle regole, la sufficiente. E la conferma del ministro Commissione già avrebbe sufficienti Pier Carlo Padoan, che la correzione motivi per chiedere all’Italia una restrutturale prevista dal Governo resta di visione della legge. Ma il Governo di 0,1%, lontano da quello 0,7% chiesto dalRoma, viene osservato, ha dalla sua lo la Ue, fa salire le possibilità che la Com- RENZI Con Manuel Barroso sforzo sulle riforme strutturali come missione bocci il progetto così come lo quella del lavoro, molto apprezzata a approverà il governo di Roma oggi in Cdm e chieda delle Bruxelles, e la condizione di Paese «virtuoso» col deficit modifiche entro il 30 ottobre. sotto il 3%. Inoltre, la Commissione aggiornerà le stime In mattinata Renzi da Palazzo Chigi sente il nuovo pre- economiche i primi di novembre, destinate a dare un quadro sidente della commissione Ue Jean Claude Juncker. Do- peggiore di tutta l’Eurozona. Anche in virtù di questo, mani a Milano, al vertice Asem, dovrebbe incontrare l’at- Bruxelles potrebbe essere più mite nei confronti dell’Italia e tuale presidente Manuel Barroso e il presidente dell’Ue bocciare invece la Francia, che non rispetta nessuno dei Herman Van Rompuy. A loro potrebbe ribadire quello che criteri. In serata il commissario agli affari economici Jyrki dice anche nel corso di un bilaterale con il governo cinese: Katainen in un tweet scritto in italiano smentisce che una «Tutto il mondo, tranne qualcuno in Europa, capisce che la decisione sia già stata presa: «Noi aspettiamo il piano di crescita» è la priorità. Il «partito del rigore», osservano dal bilancio prima di sbilanciarci». È anche una risposta all’irgoverno, non può pretendere ancora di imporre manovre ritazione del Tesoro italiano dopo alcune interpretazioni recessive. Per questo domani Renzi tirerà dritto e varerà la negative date alle attese che Bruxelles avrebbe sulla malegge di stabilità come annunciata. Ribadendo che viene novra italiana. l ROMA. Un Reddito di inclusione sociale (Reis) da garantire a tutte le famiglie che vivono in povertà assoluta. Una misura che va oltre ai meri trasferimenti in denaro e che, una volta a regime, allo Stato costerebbe circa 7 miliardi di euro l’anno, «poco più dell’1% della spesa primaria corrente». La proposta arriva dall’Alleanza contro la povertà in Italia e viene consegnata al Governo, «perché possa diventare riforma». «Proveremo a trovare in Parlamento risorse per un piano nazionale contro la povertà – ha replicato il sottosegretario al Lavoro e alle Politiche sociali, Franca Biondelli – c’è urgenza di intervenire, la lotta alla povertà è ineludibile ed è una priorità di questo governo». E ancora: «Con il Reis il governo ha comunanze di vedute ma ci sono limiti di bilancio con cui si deve fare i conti». Alla vigilia della presentazione della legge di stabilità e di fronte a una crisi economica che non accenna ad andarsene, l’Alleanza (una rete di soggetti sociali fondata tra gli altri da Acli, Action Aid, Caritas italiana, Forum nazionale del Terzo settore, Cgil, Cisl, Uil, Comunità di Sant'Egidio e Save the Children) chiede che il Reis possa partire già nel 2015, introducendolo gradualmente, attraverso un percorso quadriennale. Destinatarie di questa misura sarebbero tutte le famiglie in povertà assoluta, il 4,1% del totale nel 2013, che risiedono in Italia da almeno un anno. Ogni nucleo – si legge nel documento firmato dai soggetti sociali – riceverebbe mensilmente una somma pari alla differenza tra il proprio reddito e la soglia Istat della povertà assoluta. Al trasferimento monetario si ac- compagnerebbe poi l’erogazione di servizi sociali, socio-sanitari, socio-educativi o educativi. Il Reis verrebbe gestito a livello locale dai Comuni e dal Terzo settore e tutti i membri della famiglia tra i 18 e i 65 anni, ritenuti abili al lavoro, dovrebbero attivarsi in tale direzione. Investendo 1,77 miliardi di euro nel 2015, si potrebbe garantire il Reis già al 2% delle famiglie italiane («si parte da chi è in condizioni più gravi»); nel 2016 con 3,55 miliardi si raggiungerebbe il 2,9%, nel 2017 con 5,32 miliardi il 3,7% e nel 2018 con 7,1 miliardi il 4,5%. Quest’ultima cifra «colmerebbe la distanza tra la spesa pubblica italiana e quella media europea per il contrasto alla povertà» e coprirebbe le spese per i trasferimenti e l’organizzazione dei servizi. L’Alleanza «è determinata a portare avanti il progetto del Reis perché - ha affermato Francesco Marsico di Caritas italiana - essa si fonda su una comune idea di diritti e di come si possa oggi costruire un percorso possibile di contrasto alla povertà». «La social card non è la risposta alla povertà in termini strutturali – ha aggiunto Gianni Bottalico, presidente nazionale delle Acli – dalla crisi si esce solo con politiche sociali». Infine, Unitalsi e la Fondazione Banco farmaceutico, che aderiscono all’Alleanza, hanno ricordato quanto la crisi e la povertà incidano anche sui disabili: al nord sono 33 mila i disabili vittime della povertà sanitaria, al sud oltre 17 mila. «Contrastare la povertà significa essere al fianco delle persone più deboli, quali sono malati e disabili», ha concluso il presidente nazionale dell’Unitalsi, Salvatore Pagliuca. Alice Fumis RASSEGNASTAMPA PRIMO PIANO 3 Mercoledì 15 ottobre 2014 Mentre spunta un pacchetto privatizzazioni degli immobili pubblici, viene confermato un taglio drastico dell’Irap LA DIRETTA Segui gli aggiornamenti sul tuo telefonino. Istruzioni a pagina 21. Gli «80 euro» diventano stabili Ancora incerto il Tfr in busta Ecco una dopo l’altra tutte le possibili misure contenute nella manovra di bilancio ORE DECISIVE Il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, sono alle prese con gli ultimi dettagli della legge di Stabilità, da cui dipende il futuro dell’Italia. Intanto al premier giunge l’inaspettato assist di Moody’s l ROMA. Il bonus degli 80 euro che diventa stabile, anche se non ci sarà più una voce ad hoc in busta paga perché diventerà una detrazione. E un taglio drastico dell’Irap, da cui sarà cancellata la componente lavoro. Ma anche gli sgravi per i lavori in casa e efficienza energetica, con la proroga di bonus ristrutturazioni ed ecobonus. Sono alcune delle misure più «quotate» tra quelle che dovrebbero trovare posto nella legge di Stabilità da 30 miliardi che oggi pomeriggio arriverà sul tavolo del governo. E mentre molti interventi sono ancora in bilico, dal Tfr alla tassa unica sulla casa, spuntano altre ipotesi sempre orientate al rilancio e alla crescita, da un pacchetto privatizzazioni degli immobili pubblici, con la possibilità di destinare parte dei proventi destinati agli investimenti, a un intervento sulla banda larga. Confermate, poi, misure per la lotta all’evasione. SPENDING TRA 13 E 16 MLD, INCOGNITA SANITÀ - L’asticella dei tagli di spesa starebbe ancora oscillando tra i 13 (quelli effettivamente trovati) e i 16 (quelli indicati da Renzi). Dai ministeri do- vrebbero arrivare 4,5-5 miliardi (400 milioni dalle Infrastrutture, assicura Maurizio Lupi). Dai Comuni, che in cambio avranno un allentamento del patto di stabilità interno di 1 miliardo, il contributo è tra 1,7 e 2 miliardi. Tra 500 milioni e 1 miliardo quello delle Province, in via di «dismissione». Capitolo ancora aperto quello delle Regioni, cui si potrebbe chiedere alla fine attorno ai 4 miliardi, sanità inclusa (ma non con un taglio diretto al Fondo sanitario nazionale, quanto con una nuova riduzione del 5% degli acquisti di beni e servizi che potrebbe valere fino a 1,5 miliardi). C’è anche il taglio delle partecipate locali che potrebbe portare fino a 1 miliardo. In bilico anche l’intervento sulle tax expenditures, che dipenderà dal saldo finale della revisione della spesa, che si sta componendo ancora in queste ore. RISORSE ANCHE DA LOTTA EVASIONE E GIOCHI - Altre risorse arriveranno da nuove misure per la lotta all’evasione, puntando sull'aumento della fedeltà fiscale, con un nuovo meccanismo di decalage per il ravvedimento operoso (che prevederebbe anche L’ANNUNCIO IL MINISTRO DEI TRASPORTI E INFRASTRUTTURE: CON SBLOCCA ITALIA CAMBIEREMO IL PAESE Lupi: confermati ecobonus e bonus ristrutturazioni l ROMA. «Il nostro è proprio uno strano Paese: quando tutti chiedono una cosa, in questo caso lotta alla burocrazia, sbloccare le risorse che ci sono e non vengono spese, semplificazioni, certezza dei tempi in cui le opere devono essere realizzate, ovviamente poi alla fine ognuno ha la sua critica. Le critiche sono sempre positive, ma noi dobbiamo essere seri: abbiamo detto che con coraggio vogliamo cambiare l’Italia, lo Sblocca Italia va nella direzione giusta». Così il ministro dei trasporti e infrastrutture Maurizio Lupi replica alle critiche e ai dubbi, dagli ambientalisti all’Antitrust, piovute sullo Sblocca Italia. E ne difende la bontà assicurando che i tempi saranno rispettati. «Il Parlamento si è dato dei tempi: entro questa settimana la commissione Ambiente dovrebbe licenziare il provvedimento, in modo che possa andare in Aula. La conversione deve avvenire entro il 15 novembre», spiega Lupi. «Noi confidiamo molto in questo provvedimento - sottolinea il ministro -, perché da una parte libera le risorse bloccate, pensiamo alla Bari-Napoli, alla Palermo-Messina-Catania, alla possibilità di bloccare l’aumento delle tariffe sulle autostrade; e dall’altra va nella direzione della semplificazione edilizia. Dare la possibilità ad una famiglia che voglia ristrutturare il proprio appartamento, non aumentando le volumetrie ma sem- IL MINISTRO Maurizio Lupi plicemente spostando una porta o una parete, di farlo senza aspettare la burocrazia non credo sia cementificare ma fare finalmente le cose che la gente chiede». Il ministro annuncia inoltre una norma in chiave Genova, per evitare che la giustizia amministrativa blocchi la realizzazione di opere per il dissesto idrogeologico e di grande interesse pubblico («la sospensiva potrà essere data solo se il ricorrente dimostrerà che la lesione al suo interesse è maggiore dell’interesse pubblico per quell’opera») e difende la misura sulle autostrade, su cui l’Antitrust ha sollevato dubbi di anticoncorrenzialità: «Quella norma mi sembra che forse sia stata strumen- talizzata. Noi non diciamo che non ci debbano più essere gare, anzi vogliamo perseguire le gare per le nuove concessioni. Credo che sia un interesse pubblico dire che le tariffe non possono aumentare del 13-17% e che però gli investimenti devono essere realizzati: la strada da percorrere, per non aumentare le tariffe, è quella dell’allungamento della concessione».Infine alla vigilia della legge di stabilità, che oggi arriverà sul tavolo del consiglio dei ministri, Lupi conferma la proroga di una misura particolarmente utilizzata: «ci sarà la proroga sia dell’ecobonus al 65% che del bonus per ristrutturazioni e per i mobili al 50%». La legge di stabilità sarà finanziata in parte dai tagli alla spesa. Per il Ministero dei trasporti «siamo riusciti a razionalizzare interventi per quasi 400 milioni. Credo che questo sia un segnale molto importante, che non va a toccare gli investimenti». «Per la prima volta - aggiunge Lupi - si usa un metodo che non è quello dall’alto di calare la scure indipendentemente da dove si taglia. Ogni ministero ha fatto un lavoro di tagli e razionalizzazione della spesa». Ma il maggior risparmio «sarà quando riorganizzeremo complessivamente la macchina della pubblica amministrazione, penso al tema delle Autorità portuali, aeroporti, aziende di tpl che dovranno essere razionalizzate, lì entreremo nel cuore vivo della spesa». un ruolo attivo dell’Agenzia delle Entrate) e per l’estensione a nuovi settori del reverse charge sull'Iva. Da queste misure potrebbero fruttare 2-2,5 miliardi. Mentre un contributo arriverebbe anche dal ritocco della tassazione su slot machine e videolotteries (stimato tra 470 milioni e 1,3 miliardi, che si potrebbe attestare a circa 1 miliardo). BONUS DIVENTA DETRAZIONE, NON CAMBIA PLATEA - Gli «80 euro» diventano stabili (servono ancora 7 miliardi di coperture) ma «cambiano pelle», diventando una detrazione, non più un bonus aggiuntivo (quindi una minore entrata, non una maggiore uscita in linea con la Ue). Non cambia invece la platea, anche se per le famiglie sono in arrivo 500 milioni di detrazioni fiscali. SPINTA A IMPRESE, TRA IRAP E ZERO CONTRIBUTI -In arrivo un nuovo, sostanzioso, intervento sull'Irap, da cui sarà eliminata la componente lavoro (per 6,5 miliardi), che si aggiunge al taglio del 10% già operato nel 2014. E le imprese che assumono potranno godere anche dello sgravio sui contributi a loro carico, azzerati per tre anni sui neoassunti. La misura sarà finanziata con 1,5 miliardi (che potrebbero arrivare a 2,5), stessa cifra che andrà agli ammortizzatori, per sostenere il sussidio universale contenuto nel Jobs Act. SI PUNTA SU SCUOLA, E RISTRUTTURAZIONI 'GREEN' -Nel menù della legge di stabilità ci dovrebbero essere anche risorse per la 'buona scuolà (1 miliardo), il rinnovo dell’ecobonus al 65% e del bonus ristrutturazioni al 50% (1 miliardo). Circa 500 milioni dovrebbero andare al credito d’imposta per chi fa ricerca e sviluppo (per le imprese possibili anche anche il 'patent box, cioè un meccanismo di sostegno ai brevetti, con agevolazioni sui guadagni). Ma anche le forze dell’ordine aspettano lo sblocco degli scatti (900 milioni) mentre il ministro Poletti ha già chiesto 1 miliardo per rifinanziare il piano nazionale anti-povertà. Tra le voci ci sono poi i 3 miliardi che servono a 'sterilizzarè il taglio lineare delle detrazioni fiscali, eredità del governo Letta, e le spese indifferibili (5-6 miliardi). DISMISSIONI IMMOBILI -Arriverebbe un piano per le dismissioni e la valorizzazione degli immobili pubblici, attraverso la società Sgr. E non solo per fare cassa e ridurre il debito, ma anche per finanziare nuovi investimenti. Il piano, che riguarderebbe anche immobili degli enti territoriali, potrebbe contenere anche una norma per favorire dismissioni, anche per raccogliere le risorse che servono a valorizzare altri immobili. TFR ANCORA INCERTO -Possibile, ma non ancora confermato, anche se il premier lo vorrebbe fortemente, il trasferimento del trattamento di fine rapporto, su base volontaria. 1,5 MLD A TENUTA CONTI, MA CUSCINETTO DA 2,5 - Per la correzione dei conti pubblici ci sarà 1,5 miliardi (si fermerà allo 0,1% ha confermato il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan). Ma, ha spiegato il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, c’è una riserva, un 'cuscinettò da 2,5 miliardi qualora dovessero servire ulteriori correzioni chieste dalla Ue. RASSEGNASTAMPA 4 PRIMO PIANO Mercoledì 15 ottobre 2014 LEGGE DI STABILITÀ Per i collaboratori domestici italiani si registra un aumento (4.240 unità in più con un balzo del 2,8%) FRA POLEMICHE E GIRI DI VITE Un pensionato su due prende meno di mille euro Inps, bilancio in rosso per 8,7 miliardi. Spesa ammortizzatori: +4% ITALIA SESTA IN CLASSIFICA La recessione non frena la ricchezza nel Belpaese 3.300 Paperoni l ROMA. Calo dei lavoratori iscritti, aumento della spesa per ammortizzatori sociali, conti in rosso per 8,7 miliardi e reddito da pensione inferiore a 1.000 euro per 6,8 milioni di pensionati (il 43,5%): il bilancio sociale dell’Inps per il 2013 fotografa una situazione economica ancora difficile sia sul fronte degli iscritti sia di coloro che sono già in pensione. Nella legge di stabilità comunque, ha assicurato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, non dovrebbero essere previsti nuovi interventi sulla previdenza. Ecco in sintesi i dati principali contenuti nel Bilancio. 6,8 MILIONI DI PERSONE CON MENO DI 1.000 EURO - Il 43,5% dei pensionati in Italia può contare su meno di 1.000 euro al mese (6,8 milioni, 2,1 dei quali con meno di 500 euro). La percentuale è in calo rispetto al 2012 quando era al 45,2% (7,2 milioni di pensioni) grazie ai nuovi assegni liquidati che sono più alti. Solo il 4,3% dei pensionati ha redditi da pensione superiori ai 3.000 euro al mese (676.000 persone) per una spesa di 38 miliardi di euro (52,4 miliardi la spesa per i 6,8 milioni di persone con meno di mille euro). CONTI IN ROSSO PER 8,7 MILIARDI -Nel 2013 l’Inps ha avuto 406 miliardi di uscite, 303 dei quali per prestazioni istituzionali. Le entrate sono state pari a quota 398 miliardi (+4,1% sul 2012 compresi i 99 miliardi di trasferimenti da parte dello Stato. Il saldo è negativo per 8,7 miliardi, in miglioramento di circa un miliardo rispetto al 2012 (era a -9,7 miliardi). ISCRITTI IN CALO, CROLLO DEI DIPENDENTI PUBBLICI -Dopo l'arretramento del 2012 (130.000 dipendenti pubblici in meno) il blocco del turn over colpisce ancora causando una flessione di altre 64.000 unità (-2,1%). I lavoratori pubblici iscritti a fine 2013 erano 3.039.536 dai 3,23 milioni di fine 2011. Nel complesso a fine 2013 i lavoratori iscritti erano 21,9 milioni con un calo di 357.126 lavoratori rispetto a un anno prima (-1,6%). Se si guarda alla consistenza media annua tra i dipendenti sono diminuiti soprattutto gli operai (quasi 230.000 in meno pari a un -3,5%). AUMENTA LA SPESA PER AMMORTIZZATORI -La spesa per gli ammortizzatori sociali nel 2013 al netto dei contributi figurativi, è risultata pari 14.514 milioni, con un aumento di 1.982 milioni (+15,8%) sul 2012. Se a tale importo si aggiunge la spesa per contributi figurativi di 9.077 milioni si ha una spesa di 23.591 milioni di euro (+4,1%). La spesa totale (inclusi i contributi figurativi) è finanziata per il 38,3% dai contributi a carico di imprese e lavoratori e, per il 61,7%, dagli oneri a carico dello Stato. ITALIANE TORNANO A FARE LE COLF -Nel 2013 i Lavoratori domestici iscritti all’In- ps erano 749.840 con una riduzione rispetto al 2012 di 42.858 unità (-5,4% ma con un crollo del 18,4% tra i maschi e un calo del 2,8% per le femmine). Ma se si sconta un calo tra gli stranieri (47.098 in meno con un -7,4%) per i collaboratori domestici italiani si registra un aumento (4.240 unità in più con un +2,8%). Solo il 21% dei domestici è italiano ma in soli due anni la crescita tra le colf nate in Italia è stata del 4%. ISTAT L’INDICE DEI PREZZI È SCESO DELLO 0,2% RISPETTO ALLO STESSO MESE DEL 2013. IN AUMENTO DELLO 0,2% GLI ALIMENTARI La deflazione peggiora a settembre ad agosto il debito cala di 20 miliardi l MILANO. Piccoli Paperoni crescono. A dispetto della crisi la ricchezza aggregata delle famiglie, a livello globale, è aumentata nell’ultimo anno dell’8,3% a 263 mila miliardi di dollari, pari a 56 mila dollari per adulto, la cifra più alta di tutti i tempi. In cima alla piramide siedono 128.000 individui (triplicati rispetto al 2000) con un patrimonio netto superiore ai 50 milioni di dollari (circa 40 milioni di euro). Metà di loro (49%) risiede negli Stati Uniti ma c'è un bel club di super ricchi anche in Italia: sono in 3.322 (il 2,6% del totale) e fanno del nostro Paese il sesto nella classifica di quelli che ospitano i grandi milionari, secondo le stime del Global Wealth Report di Credit Suisse. L’Europa nel suo complesso ospita il 24% dei Paperoni, mentre un altro 20% prospera in Asia Pacifico, Cina e India incluse. Due nazioni dove, a partire dalla crisi finanziaria del 2008, si è più accentuata la disuguaglianza: fenomeno peraltro generalizzato, che cresce in parallelo con la ricchezze. A guardare tutti i patrimoni e non solo quelli al top, la Svizzera è di gran lunga il paese con la più alta ricchezza pro capite (581 mila dollari), seguita da Australia e Norvegia. La classifica delle economie più ricche cambia se si guarda al reddito mediano per adulto, che rappresenta molto meglio il cittadino medio: l’Australia balza in testa con 225 mila dollari seguita dal Belgio e dall’Italia, la quale con 142 mila dollari entra in questa top ten. E non è finita qui. Credit Suisse stima che la ricchezza globale aumenti del 40% nei prossimi cinque anni in termini nominali, raggiungendo 369 mila miliardi di dollari entro il 2019. La ricchezza media dovrebbe aumentare di 18 mila dollari per adulto a livello mondiale portandosi dagli attuali 56 mila dollari a 74 mila. I capitoli di spesa Variazioni % dei prezzi al consumo SETTEMBRE 2014 SETTEMBRE 2014 /SET 2013 /AGO 2014 Alimentari e analcolici 0,2 Alcolici e tabacchi 0,0 Vestiti e calzature 0,2 Abitazione 0,0 Mobili, articoli per casa 0,1 Servizi sanitari 0,1 Trasporti -3,0 Comunicazioni -0,4 Ricreazione, spettacoli -0,6 Istruzione 0,6 Alberghi, ristoranti 0,6 Altri beni e servizi VARIAZIONE MEDIA -0,1 0,2 0,5 -1,2 0,9 0,2 0,3 -8,2 0,3 0,9 0,1 0,0 0,0 -0,2 -0,4 Così i beni energetici Benzina -0,8 Gasolio per auto -0,4 Altri carburanti -0,8 Gas naturale -0,1 Fonte: Istat -2,5 -3,4 -4,1 -11,1 ANSA l ROMA. Avanza la deflazione, ma arretra il debito pubblico. I prezzi al consumo continuano a scendere, segnando a settembre un calo dello 0,2%, rispetto allo stesso mese del 2013 e dello 0,4% rispetto ad agosto, ma tornano ad aumentare quelli dei prodotti alimentari. Arrivano segnali contrastanti dai dati pubblicati in mattinata da Bankitalia e Istat. In particolare, l’istituto di statistica, sottolinea che i dati definitivi sono peggiori delle stime provvisorie, che si erano fermate a -0,1%. Aumentano i prezzi dei prodotti alimentari, che dopo tre mesi di continue flessioni, a settembre hanno fatto registrare un aumento dello 0,2% su base mensile e una variazione nulla sull'anno precedente. Si contrae invece il debito pubblico che ad agosto, secondo Bankitalia, è diminuito di 20,5 miliardi di euro, fermandosi a 2.148,4 miliardi. Il calo è stato determinato dalla riduzione di 27,3 miliardi delle disponibilità liquide del Tesoro, che ha più che compensato il fabbisogno del mese (6,9 miliardi). Le entrate tributarie aumentano in- vece dell’1,3% rispetto allo scorso anno, raggiungendo quota 32,6 miliardi. Secondo quanto comunica la Banca d’Italia, nei primi otto mesi dell’anno le entrate sono scese dello 0,2% (0,6 miliardi). Ad aumentare l’andamento altalenante dei dati arrivati in giornata, alcune buone notizie arrivano dal fronte bancario. Secondo l’Abi, a settembre continua a migliorare la dinamica dei prestiti il cui calo è stato del 2,3% contro il -2,5% del mese precedente e il -4,5% di novembre 2013, quando aveva raggiunto il picco negativo. Si tratta del miglior risultato da maggio 2012. A settembre, anche i tassi sui nuovi mutui si sono ridotti, fermandosi al 3% e toccando i minimi da marzo 2011. Mentre – continua l’Abi – il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese si è ridotto al 2,87%. «Grazie anche alla “spinta” dei finanziamenti Tltro della Bce, i prestiti delle banche in Italia al settore privato potrebbero tornare a vedere il segno positivo già a fine anno», spiega il direttore centrale dell’Abi, Gianfranco Torriero. RASSEGNASTAMPA PRIMO PIANO 5 Mercoledì 15 ottobre 2014 Via libera allo scambio automatico di informazioni fiscali tra Paesi membri per combattere l’evasione L’intesa è però a 27, perché l’Austria ha deciso di prendersi un anno in più per applicare l’accordo L’Europa dà l’addio al segreto bancario All’Ecofin. Padoan: è una riforma strutturale internazionale INPS Calo dei lavoratori iscritti, aumento della spesa per ammortizzatori sociali, conti in rosso per 8,7 miliardi e reddito da pensione inferiore a 1.000 euro per 6,8 milioni di pensionati (il 43,5%): il bilancio sociale dell’Inps per il 2013 fotografa una situazione economica ancora difficile sia sul fronte degli iscritti sia di coloro che sono già in pensione . l LUSSEMBURGO. Addio al segreto bancario in Europa, arriva la piena trasparenza fiscale: l'Ecofin ha dato il via libera allo scambio automatico di informazioni fiscali tra Paesi membri per combattere l’evasione e riuscire finalmente a tassare quei capitali che cercano di frodare il fisco. L’intesa è però a 27, perchè l’Austria ha deciso di prendersi un anno in più per applicare l’accordo, che entrerà in vigore nel 2017. «L'Ue ha compiuto un passo sostanziale verso l’evasione fiscale, un traguardo politico molto importante, è una riforma strutturale internazionale che cambierà il comportamento fiscale e porterà risorse addizionali ai Paesi che hanno aderito», ha detto il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, presidente di turno dell’Ecofin. L'accordo politico raggiunto, che deve poi passare di nuovo al Consiglio Ecofin di fine anno per l’approvazione definitiva, «segna per sempre la fine del segreto bancario in Europa», spiegano fonti europee. In sostanza è stata approvata la «Administrative Cooperation Directive», ovvero la legge che consente alla Ue di adeguarsi agli standard Ocse in materia di trasparenza fiscale. Grazie a questa direttiva, lo scambio automatico di informazioni acquista la dimensione più ampia possibile in Europa, superiore a quella che la revisione della direttiva Risparmi – il tentativo Ue di abolire il segreto bancario bancario, sempre ostacolato da Austria e Lussemburgo - immaginava. «L'evasione fiscale viene ora combattuta a un livello nuovo, lo scambio automatico d’informazioni verrà ap- plicato nel modo più ampio possibile, la legislazione assicura che il recepimento dello standard Ocse sia fatto in modo allineato», ha detto il commissario alla fiscalità Algirdas Semeta. Da gennaio 2017 tutti i Paesi Ue, tranne l’Austria, dovranno scambiarsi le informazioni in materia fiscale su interessi, dividendi, altre entrate e conti bancari di individui, fondi ed entità. RASSEGNASTAMPA ECONOMIA E FINANZA 17 Mercoledì 15 ottobre 2014 ECONOMIA&FINANZA Finmeccanica, Moretti «Debiti preoccupanti» «Sono di 3,9 miliardi su un patrimonio di 3,6. Ora bisogna cambiare» l ROMA. L'indebitamento di Finmeccanica mette modello dei competitor europei: la governance è «anil Gruppo di Aerospazio e Difesa in una situazione di tiquata», le aziende sono state raggruppate senza «difficoltà importante». A dirlo è l’amministratore alcun criterio razionale d’impresa, ci sono «sovrapdelegato Mauro Moretti, che teme che un possibile posizioni, duplicazioni e sperperi» e così non si può nuovo downgrade da parte delle agenzie di rating andare avanti. Anche perchè ci si confronta con sopossa far peggiorare ulteriormente la situazione. E cietà come Airbus che hanno tutto integrato. Quindi rilancia la necessità per il Gruppo di Piazza Monte la chiave è: restringersi in termini di aree di business Grappa di un «profondo cambiamento»: quello che per una Finmeccanica «più grande in termini di nel disegno di Moretti punta a restringere il gruppo fatturato». ma aumentare il fatturato, così da tornare in un paio In questa logica non saranno più ammessi inved’anni alla distribuzione del dividendo, non appena ci stimenti che non siano legati al criterio «costi-opsaranno utili su cui fondare la diportunità» (quindi basta investistribuzione della cedola. menti a debito come fatto in pasL'indebitamento di Finmeccasato), ha assicurato Moretti, spienica al 31 dicembre è di 3,9 migando che con le azioni del Piano liardi su un patrimonio netto di 3,6 industriale in qualche anno si domiliardi, ma l'indebitamento mevrebbe arrivare ad una «robusta dio è ancora più alto, superiore ai 5 inversione». A quel punto sarà l'amiliardi, con picchi di 5,9 miliardi, zionista a decidere un’eventuale ha spiegato Moretti sciorinando i privatizzazione del Gruppo (condati finanziari degli ultimi cinque trollato al 32% dal Tesoro), al moanni in audizione alla commissiomento «sconsigliabile». ne Industria del Senato: dal 2008 al Intanto va avanti la procedura 2013 le cose sono andate «gradualper la cessione del ramo ferroviamente degradando in maniera rio (Ansaldo Breda e Ansaldo Sts), continua», ha spiegato Moretti, che – ha confermato Moretti – sottolineando che il dato più «non fanno parte del core business preoccupante è il rapporto tra cadel futuro di Finmeccanica, in pitale investito netto (7,5 miliardi) FINMECCANICA L’ad Moretti continuità con il mandato e patrimonio netto: «Siamo a medell’azionista»: la giapponese Hino di metà». Proprio considerato tachi e la cinese Cnr sono intel’alto indebitamento del Gruppo, se l’outlook negativo ressate ad «avere una base europea in Italia» ma «non su cui sono allineate tutte e tre le agenzie di rating ci sono ancora offerte vincolanti. Il percorso è ancora dovesse tramutarsi in un taglio del giudizio (ora a aperto». BB+), questo «porterebbe Finmeccanica in una siE nella serata di ieri Finmeccanica-AgustaWetuazione molto pesante», ha detto l’a.d., escludendo stland ha siglato un contratto con il gruppo cinese però un ritorno a breve sui mercati finanziario (forse Beijing Automotive Industrial Corporation (Baic) per nel 2017). Dai conti del terzo trimestre arrivano i la fornitura di 50 elicotteri di vari modelli che verprimi segnali positivi che fanno sperare in un 2014 ranno destinati a compiti di pubblica utilità. Il con«tranquillo». E Moretti, che cinque mesi fa ha ac- tratto, siglato a Roma da Moretti e Xu Heyi, presidente cettato questa la sfida Finmeccanica con il mandato di Bgac (Beijing General Aviation Co), società condi «cambiare questo trend di difficoltà», punta tutto trollata da BAIC, ha un valore pari a circa 400 misulla razionalizzazione per cambiare il Gruppo sul lioni. AL MINISTERO Cig, fra la Uil e Natuzzi trattativa rotta l «La posizione della Natuzzi è inaccettabile: non possiamo correre il rischio di lasciare 1.500 lavoratori a zero ore e senza soldi dai sei agli otto mesi. A questo punto è bene che l’azienda si assuma le proprie responsabilità di fronte alle istituzioni, al sindacato e soprattutto di fronte ai lavoratori e alle loro famiglie». Niente mezzi termini per il segretario generale della Feneal Uil Puglia, Salvatore Bevilacqua, subito dopo la rottura della trattativa romana, al ministero dello Sviluppo economico, con la Natuzzi per trovare una soluzione che potesse salvaguardare il futuro immediato dei lavoratori degli stabilimenti di Laterza, Santeramo e Matera la cui cassa integrazione è in scadenza. «È la prima volta che capita di non trovare un accordo di questo tipo - spiega Bevilacqua - ma di fronte abbiamo trovato un muro invalicabile». Meno 2,92% Luxottica, nuovo tonfo in Borsa MILANO – Non è affatto serena l’aria per Luxottica dopo la tempesta del week-end, causata dall’inatteso addio dell’a.d. Enrico Cavatorta. I consiglieri indipendenti, nel corso dell’infuocato Cda che si è tenuto nella serata di lunedì, hanno deciso di non dimettersi, ma è solo una tregua a tempo, ossia fino alla seduta del prossimo 29 ottobre. Entro tale data, infatti, il presidente Leonardo Del Vecchio si sarebbe impegnato a trovare il nome del nuovo amministratore delegato, a cui si affiancherebbe il «congelato» Massimo Vian. Per ora nomi non ce ne sono, e le voci che rilanciavano quello dell’a.d. di Autogrill Gianmario Tondato Da Ruos vengono smentite dall’interessato: «Non ho contatti con Luxottica», afferma Tondato. Continua nel frattempo l’emorragia del titolo in Piazza Affari, dove ieri ha perso il 2,92% a 36,2 euro, mandando in fumo altri 490 milioni di euro, che vanno così a sommarsi agli 1,8 miliardi persi lunedì. Dopo lo sbarco a Wall Street Fca guarda al Cda del 29 l NEW YORK. Fiat Chrysler Automobiles continua ad essere volatile a Wall Street. Secondo gli esperti di Banca Imi le azioni del gruppo potrebbero restare sotto pressione fino a quando non sarà presa una decisione sulla struttura finanziaria. L’amministratore delegato Sergio Marchionne lunedì ha detto che Fca di sicuro si affaccerà sul mercato del debito e che - seppure «non tecnicamente necessario» un’emissione di titoli ci potrebbe essere giusto per «affrontare un eventuale rallentamento del mercato» dell’auto. Ma il top manager è ottimista: le prospettive «sono buone» e «nel 2015 faremo molto meglio di quanto tutti si aspettino». I fari si spostano dunque al cda del 29 ottobre. Intanto, è scontro tra i sindacati sulla elezione delle rsu negli stabilimenti Fca e Cnh Industrial. Al centro c'è il Testo Unico. BORSA MERCI n Nella giornata di mercato nazionale dell’olio di martedì 14/10/2014 è stato rilevato il seguente andamento: quotata la nuova produzione di extra vergine di oliva. OLIO DI OLIVA: MERCE GREZZA ALLA PRODUZIONE: Extra vergine di oliva acidità fino al 0.4% (*) 4,10-4,35; Extra vergine acidità fino al 0.8% (*) 3,90-4,00; Lampante acidità base 3% max 5% (*) 2,20; Raf finato acidità fino a 0,3% (*) 2,55. Olio di sansa di oliva: n Raffinato acidità fino a 0.3% 1,52. OLIO GREZZO DI SANSA DI OLIVA: n Estratto con solvente (esano). n acidità base 5% max 10% 1,07. OLIO DI SEMI ALIM. RAFFINATI: n ( p re z z i d a r a f f i n e r i a a g ro s s i s t a f r a n c o a r r ivo a Bari): d i A r a ch i d e 1 , 3 5 ; d i S o i a (**) 0,74; di Girasole 0,78.; di Mais (**) 0,88; d i S e m i va r i n . q . ( * ) I p r e z z i m i n imo-massimo indicati, si riferiscono al valore q u a l i t a t i v o d e l p r o d o tt o e d a l l a l o r o p r o v enienza. (**) Prodotti s o g g e t t i a d e t i c h e t t a t ur a a i s e n s i d e i R e g o l amenti CE n. 1829 e n. 1 8 3 0 d e l 2 0 0 3 s u gl i O . G . M . P r e z z i a l K g. r if e r i t i a m e r c e g r e z z a a lla produzione, al netto d i I . V. A . e f r a n c o p a r- tenza. n Nella giornata di mercato nazionale dei cereali e legumi di martedì 14/10/2014 è stato rilevato il seguente andamento: mercato in leggero aumento per grano duro e semole, invariato grano tenero, farine e sottoprodotti di duro e tenero. Senza sostanziali variazioni di rilievo per gli altri prodotti menzionati nel seguente listino. CEREALI: GRANO DURO PROD. NAZ. FR. CAMION PART. (ZONA PUGLIA E LUCANIA) IN TONNELLATE: n fino p.s. kg 80; prot. min. 12%; umidità max 12%; buono merc. peso spec. da kg 79; prot. min. 11,50%; umidità max 12%; mercantile peso spec. da kg 77 a 78; prot. min. 11%; umidità max 12%; bianconato oltre 35% 298,00-303,00 (+3); mandorlato peso spec. 76; prot. min. 11%; umidità max 12% 293,00-298,00 (+3); slavato peso spec. 71/72; prot. min. 11%; umidità max 12% 283,00-288,00 (+3). GRANO TENERO PRODUZIONE NAZIONALE FRANCO ARRIVO PUGLIA IN TONNELLATE: n Speciale n. 1 peso specif. kg. 80 e oltre; c.e. max 1% umidità max 14% prot. min. 13% s.s. 251,00-256,00 (inv.); Fino peso specif. kg 78-79; c.e. max 1% umidità max 14% prot. min. 11,50 s.s. 208,00-210,00 (inv.). GRANTURCO n produzione nazionale franco camion arrivo Bari: 188,00-190,00 (+2). ORZO: n Produzione nazionale Bari e prov. qualità media: 171,00-176,00 (inv.). AVENA: n Produzione nazionale Bari e prov. qualità media: 270,00-275,00 (inv.). FARINE: n Farina tipo 00 (W min. 300) telato franco partenza Puglia 380,00-385,00 (inv.); tipo 00 telato fr. part. Puglia 350,00-355,00 (inv.); tipo 0 telato fr. part. Puglia 350,00-355,00 (inv.); tipo 00 telato fr. ar r. Bari prod. Italia centro-sett. 345,00-350,00 (inv.). CRUSCAMI DI GRANO DURO E TENERO (FRANCO CAMION PARTENZA PUGLIA): n crusca larga di tenero/cruschello di tenero in sacco di carta 137,00-142,00; cruscame di tenero cubettato rinfusa 97,00-98,00 (inv.); tritello di duro rinfusa 76,00-77,00 (-3); cruscame di duro cubettato rinfu- sa 97,00-98,00 (inv.); farinaccio di duro rinfusa 103,00-105,00 (-2); farinaccio di duro in sacco di carta 140,00-145,00 (-2); farinaccio di tenero in sacchi di carta 153,00-158,00 (inv.). SEMOLE: n semola telata rimacinata per panificazione fr. part. Puglia 82/84 405,00-410,00 (inv.); rinfusa fr. part. Puglia ceneri 82/84 405,00-410,00 (+10); rinfusa fr. part. Puglia ceneri 88/90 370,00-375,00 (+10); semolato rinfusa franco part. Puglia n.q. LENTICCHIE PRODUZIONE ESTERA: n «Eston» (piccole) 820,00-870,00 (+40); «Large» 890,00-940,00 (+50). FAGIOLI PRODUZIONE ESTERA: n Cannellini 1.450,00-1.500,00 (-20); Tondini 1.130,00-1.180,00 (-20.); Borlotti 1.700,00-1.750,00 (inv.); Piattelli 1.480,00-1.530,00 (-20). CECI PRODUZIONE NAZIONALE n massa bianchi 480,00-580,00 (inv.). CECI PRODUZIONE ESTERA: n Provenienza Messico 1.040,00-1.090,00 (inv.); Calibro 31-32 850,00-900,00 (inv.); Calibro 29-30 740,00-790,00 (inv.). PISELLI PRODUZIONE NAZIONALE n n.q. PISELLI PRODUZIONE ESTERA n «Marrowfats» 950,00-1.000,00 (inv.) FAVE PRODUZIONE NAZIONALE n Intere (Cottoie) 1.590,00-1.640,00 (+20); Favino bianco 240,00-245,00 (inv.); Favino nero 235,00-240,00 (inv.). FAVE PRODUZIONE ESTERA n Sgusciate 1.300,00-1.350,00 (+20). n Tutti i prezzi sono in Euro/tonn., ad esclusione degli ortofrutticoli (al netto di I.V.A.). I prezzi forniti sono indicativi. n Nella giornata di mercato nazionale di ortofrutta e mandorle di martedì 14/10/2014 è stato rilevato il seguente andamento relativo alla settimana trascorsa: mercato stazionario per le mandorle e il comparto ortofrutticolo. MANDORLE: n sgusciate massa dolce originaria franco magazzino Bari (tonn.) 6.900,00-7.000,00 (Impurità 0,5% max; Rottame 5% max; Umidità 6% max; Oleato occulto 1% max). Massa amara franco magazzino Bari (tonn.) 5.600,00-5.700,00 (Impurità 0,5% max; Rottame 5% max; Umidità 6% max; Oleato occulto 1% max). PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI FRESCHI FRANCO PARTENZA: n zucchine kg. netto 0,50-0,60; cetrioli lisci kg netto 0,70-1,00; funghi Cardoncelli kg netto 4,00-5,00; Prataioli kg. netto 1,80-2,00; Pleurotus kg. netto 1,40-1,80. n Uva da tavola: Apirene Sugarone/Regal kg. netto 1,70-2,00; Apirene Crimson kg. netto 1,80-2,20; «Regina della Puglia-Pizzutella» 1,00-1,30; «Italia» 0,90-1,15; «Red Globe» 0,85-1,10; «Palieri» 0,80-1,00; Tutti i prezzi sono riferiti a merce di prima categoria, confezionata a norma franco partenza (al netto di I.V.A.) RASSEGNASTAMPA LETTERE E COMMENTI 21 Mercoledì 15 ottobre 2014 VALENTINI Il «golpe» di Beppe Grillo >> CONTINUA DALLA PRIMA A come reagirebbero i mercati finanziari e gli investitori stranieri. E a come reagirebbero gli stessi elettori italiani che per i due terzi non votano il Movimento 5 Stelle e non si riconoscono nella leadership dell’ex comico. Con ogni probabilità, sarebbe l’inizio di una guerra civile che isolerebbe l’Italia dal contesto mondiale, provocando una catena interminabile di danni, contraccolpi e rovine. Ma ci rendiamo ben conto di che cosa significa evocare lo spettro di un colpo di Stato, al giorno d’oggi, nel cuore dell’Europa e del Mediterraneo? Più che un atto di irresponsabilità, è una sfida alla democrazia. Tanto più grave e preoccupante perché proviene da una forza politica che s’è presentata alle elezioni, siede in Parlamento e nelle amministrazioni locali, rappresenta l’Italia a Strasburgo e a Bruxelles. Figuriamoci che cosa sarebbe capace di fare, se un giorno – per ipotesi – dovesse guidare il governo. Può anche darsi che Grillo, quando ha istigato l’esercito alla ribellione contro il capo del governo, fosse ancora sotto gli effetti dell’indigestione da tartufo bianco (a 250 euro l’etto) che lo ha costretto ad arrivare in ritardo al raduno dei Cinquestelle al Circo Massimo di Roma. E magari, dovesse pure smaltire i fumi dell’alcol con cui probabilmente avrà innaffiato il lauto pasto. Ma ciò non toglie che la sortita golpista rimane un episodio inquietante e ROMA Il «proclama» al Circo Massimo inammissibile da parte di un leader politico che pretenderebbe di non essere più considerato un comico. Quello che più sorprende e colpisce è finora la mancata reazione dei suoi stessi seguaci, a cominciare naturalmente dai parlamentari. Non ha proprio niente da dire in proposito il vice-presidente della Camera, il moderato Luigi Di Maio, candidato alla sua successione? E tutti gli altri deputati e senatori, sono tutti d’accordo sull’appello all’esercito contro il governo in carica e quindi contro il Parlamento che gli ha accordato la fiducia? Su questa strada pericolosa, il M5S si pone ormai come forza anti-sistema che punta a sovvertire l’ordine costituito. Non a correggerlo e riformarlo, com’è legittimo volere, ma a rovesciarlo manu militari con l’intervento delle forze armate. Magari con il rischio di ritrovarsi qualche generale in divisa, al posto del presidente della Repubblica o del presidente del Consiglio, che poi mette agli arresti tutti i parlamentari, compresi quelli a cinque stelle. Non c’è protesta o rivendicazione popolare, ancorché fondata e condivisibile, che possa mai giustificare un’ipotesi autoritaria ed eversiva di questo genere. Sarebbe un’involuzione della nostra democrazia, non certo una crescita e un allargamento all’insegna della giustizia sociale né tantomeno della libertà. E come la storia purtroppo insegna, a rimetterci sarebbero sempre i più poveri e i più deboli, i meno garantiti. Alle ultime elezioni europee, il M5S ha già perso circa tre milioni di voti fra i suoi elettori più consapevoli e responsabili, delusi dall’impotenza politica del Movimento, spaventati forse anche dal suo estremismo verbale. Senza contare i parlamentari, circa una quindicina, che ne sono usciti per trasferirsi nel gruppo misto. Ora, però, Beppe Grillo ha passato definitivamente il segno. C’è un limite invalicabile, proprio come quello che circonda le caserme delle forze armate, oltre il quale le parole diventano ordigni incendiari ed esplosivi. I Cinquestelle devono decidere una volta per tutte se vogliono contribuire a cambiare l’Italia nella democrazia oppure se vogliono precipitarla nel baratro del disordine e della regressione civile. Giovanni Valentini CROCCO I fondi europei per ripartire >> CONTINUA DALLA PRIMA fondi strutturali europei per il 2007-2013 destinati all’Italia. L’Italia ne ha speso finora il 40% ma il restante 60% resta da ccorrono invece investimenti pubblici in infrastrut- finalizzare. I fondi dovrebbero stimolare la crescita dell’ecoture, che aumentano la produttività delle economie e si nomia. Ma finora sono stati spesso utilizzati per una miriade di ripagano anche in termini di rapporto tra debito e Pil. microinterventi territoriali del tutto svincolati da un piano di L’Fmi ha calcolato infatti che un aumento dell’in- sviluppo: la «Giostra del castrato» di Longobucco, la «Festa vestimento in infrastrutture di un punto percentuale di Pil genera dell’uva a Catanzaro», le «Conversazioni del venerdì» a Vibo nelle economie avanzate un incremento dello 0,4% di Pil nello Valentia. Gli interventi che possono portare vero sviluppo, come stesso anno e dell’ 1,5% entro quattro quelli logistici e infrastrutturali, si anni. impantanano spesso sui ritardi proL’Fmi invita anche fortemente la gettuali, sui veti autorizzativi, sui camGermania a investire in infrastrutbi di scelta politica territoriale. Così il ture. Questo è infatti l’unico Paese tempo passa e Bruxelles rivuole i soldi d’Europa dove sono cresciuti sia il indietro. Come se ne esce? surplus di parte corrente con l’estero, Le azioni da fare sono due: 1) chiesia i crediti finanziari netti con l’estero dere eccezionalmente a Bruxelles flesmentre gli investimenti interni sono sibilità sull’utilizzo immediato di quescesi rispetto al risparmio. L’Europa sti fondi, che dovrebbero poter essere non cresce se la Germania continua a impiegati, per esempio, anche per firisparmiare senza investire. E le istinalità di manutenzione straordinaria tuzioni europee non hanno avuto la (ponti e viadotti stradali da mettere in forza di richiamare la Germania ai sicurezza come quelli che Anas sta maggiori investimenti che avrebbero portando avanti con velocità o i quartrainato tutta l’eurozona. tieri urbani degradati da rigenerare); Questa ricetta, ovviamente, vale an2) prevedere una responsabilità anche per l’Italia. Per fare ripartire l’Itache erariale per il mancato utilizzo di lia non bastano gli aiuti della Bce e FONDI UE Si potrebbero utilizzare per le infrastrutture questi fondi, in modo che chi rallenta o neanche gli 80 euro. Servono tagli alla cincischia paghi. Tutto questo, peralpressione fiscale e investimenti pubtro, è perfettamente in linea con il patto blici in infrastrutture. Ma non solo grandi infrastrutture, che per di stabilità e crescita. tirare cassa hanno bisogno di tempi lunghi. Servono anche opere Ma non ci sono solo i soldi comunitari. Quanti sono i propiccole e medie, che possono partire subito, che possono innescare grammi del ministero Infrastrutture e trasporti che hanno la miccia per far ripartire i motori. Dove trovare le risorse per determinato prima una concorrenza agguerrita degli enti terfinanziarle? A ben vedere già le abbiamo. ritoriali e delle Regioni per accaparrarseli salvo poi distinguersi È incredibile che nell’Italia del dissesto ideogeologico, delle per un’inerzia irresponsabile nello spendere? Basti pensare, tanto città alluvionate, delle scuole da mettere in sicurezza, dei quar- per fare pochi esempi, ai contratti di quartiere, al piano nazionale tieri degradati da rigenerare, dei tanti ponti e gallerie da si- di edilizia abitativa, al piano città. Anche in questi casi ocstemare e dai laboratori di ricerca che chiudono per mancanza di correrebbe prevedere una precisa responsabilità politica, difinanziamenti, rischiamo di dover restituire a Bruxelles 17 rigenziale ed erariale per punire e sconfiggere l’inerzia. In questo miliardi di fondi comunitari, destinati in massima parte al Sud. modo si avrebbe anche un’altra credibilità quando si chiedono La Commissione europea ce li ha messi a disposizione per progetti soldi e flessibilità a Bruxelles, quando si chiede l’autorizzazione a che abbiamo scelto noi ma condividendoli con Bruxelles. Progetti fare altri debiti mentre contemporaneamente si buttano via i soldi che, considerando anche i cofinanziamenti nazionali, salgono a 30 che già si hanno. E si avrebbe un’altra credibilità di fronte alle miliardi da spendere entro il 31 dicembre 2015. Se l’Italia fallisce imprese che chiudono per mancanza di investimenti, ai cervelli in l’obiettivo, questi fondi saranno affidati ad altri Paesi più capaci fuga, ai disoccupati che non trovano lavoro. Domenico Crocco di utilizzarli. Si tratta di ciò che resta dei 49,5 miliardi di euro dei O DROGA, CONTRO LA CULTURA DELLA DISINTEGRAZIONE di NUNZIO SMACCHIA CRIMINOLOGO L a criminologia non si occupa solo di analizzare azioni contrarie al diritto penale di natura delittuosa, ma si interessa anche di tutti quei comportamenti devianti, di quelle infrazioni che vanno contro le norme sociali non codificate. Tra queste condotte certamente una delle più ingiustificabili per le conseguenze deleterie che ne derivano é quella di consumare droghe che contengono principi psico-attivi. Queste sostanze, a seconda delle loro proprietà, hanno la caratteristica di creare sensazioni piacevoli, che producono modificazioni significative dello stato psichico. La loro particolare pericolosità consiste nel generare dipendenza, psicologica oltre che fisica, che si instaura quando la periodicità e l’intensità dell’assunzione s’interrompono; i suoi effetti “euforizzanti” variano in base al soggetto e alla quantità utilizzata e il suo uso non è ammesso dalla società che ne censura l’impiego, considerandolo proibito e illegale. Normalmente chi fa uso della “roba” avverte sensazioni speciali, strane percezioni deformate, è attraversato da eccitazioni inusuali, da modificazioni del tono dell’umore, da sensazioni gradevoli e i nuovi stati d’animo che si presentano inducono a condotte dissociate. Quando si consumano con continuità questi miscugli pericolosi, se ne diventa schiavi e procurarseli diventa l’unica ragione di vita, si subiscono profonde alterazioni comportamentali e si è costretti a commettere quasi sempre atti criminosi (scippi, furti, rapine e spaccio) per procurarsi danaro. La personalità e la socialità di chi è alla ricerca spasmodica della droga sono gravemente compromesse, perché non si è più in grado di liberarsene, si vive in una tale condizione di estatica ebbrezza che non ci si accorge della nuova dimensione personale e sociale in cui si è caduti, e il benessere che se ne ricava fa superare le sofferenze cui si va incontro. ACCORDO -Ma quando è nata questa esigenza voluttuaria e perché? Psichiatri, psicologi e sociologi sono d’accordo nel ritenere che uno dei momenti di maggiore diffusione di questa pratica dannosa sia da ricercarsi nelle forti contestazioni e proteste giovanili degli anni ‘60 e ’70, che hanno avvicinato parte della generazione dell’epoca dapprima alle droghe leggere (marijuana e hashish) e successivamente, con un passaggio naturale, a quelle pesanti (eroina e cocaina). Il rifiuto di un certo tipo di società e di alcuni valori culturali hanno spinto i giovani a essere trasgressivi, a non rispettare le regole giuridico-sociali, facendo nascere quella che è passata alla storia come la fase della “ideologia della droga”, che appagava il desiderio di chi la sperimentava. I movimenti studenteschi, le contraddizioni insite nella società dei consumi, l’allontanamento dalle proposte culturali del tempo, il mondo della sottocultura dei “fiori”, della controcultura underground e dell’intellettualismo radicale hanno suscitato la voglia di provare suggestioni e visioni nuove che solo gli stimolanti potevano imporre come una concezione ideologizzata della droga, diventata il simbolo della condotta anticonvenzionale e ribelle. Più la società di quel periodo proibiva l’uso di sostanze eccitanti, più i giovani ne facevano uso, per sottrarsi al conformismo di dubbie imposizioni sociali e alla non condivisione di certe tendenze intellettualistiche. Specie la generazione hippy e beat cercava attraverso lo “stordimento” da stupefacenti, diventati accessibili e disponibili, di diffondere le proprie caratteristiche basate sull’irrazionalità, sulla fratellanza e sulla solidarietà umana, in contrapposizione al consumismo e al materialismo diffusi nella collettività del tempo. Ma con il passar degli anni la contestazione rabbiosa e l’ideologizzazione dello stupefacente sono scemate in conseguenza della maggiore presa di coscienza dei risultati disastrosi che l’uso della droga provoca e dell’illusoria ed eversiva incidenza che ha sulla società. Il composto, che non dà solo una gratificazione edonistica, ma sconquassa il fisico e spappola il cervello, ha perso la valenza simbolica di natura comunitaria e culturale di una volta, la sua portata é ormai sterile e da una visione collettiva si è passati a un significato esclusivamente individuale. Nel ricorso alla droga oggi si possono intravedere espressioni di un disagio giovanile più che altro fondate sulla curiosità, sull’imitazione dei coetanei che ne fanno già uso, sulla dimostrazione d’essere adulti e indipendenti e sulla voglia di fare esperienza, e la circolazione dello spinello ne è una dimostrazione lampante. Ma accanto a queste ragioni di natura strettamente personali ci sono anche spiegazioni di ordine sociale costituite dalla continua disgregazione della famiglia, dall’inesistenza di comportamenti cui far riferimento, da una competitività asfissiante in ogni settore, dall’incerto futuro occupazionale e dalla crisi profonda di idee e di valori tradizionali. Bisogna battersi per fermare la cultura della disintegrazione dell’anima e della mente, perché non entri nei cuori dei ragazzi, impegnarsi a risvegliare le coscienze assopite e a ricostruire l’interiorità, per riprendersi la vita. RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. 6 Primo piano Mercoledì 15 ottobre 2014 info@quotidianodelsud.it POLITICA Riunione fiume dell’assemblea regionale. Rinviata ancora la scelta del Difensore civico di SALVATORE SANTORO POTENZA - Ma si può “bloccare” il Consiglio regionale per diverse ore a cause delle solite nomine? Evidentemente sì. Perchè ieri questo è accaduto. Eppure delle due nomine in questione se ne parla ormai da mesi. La scelta del difensore civico e del garante dell’Infanzia stanno diventando due caselle difficili da mettere al loro posto. Vicenda abbastanza incomprensibile se si considera che le due nomine - con tutto il rispetto per i numerosi aspiranti che hanno presentato domanda - non sono di primissimo piano. Insomma non spostano il destino della Basilicata. Ma tant’è. Eppure ieri era annunciato come il giorno giusto. Ma poi appena finita la parte del Consiglio regionale dedicata alle interrogazioni e alle mozioni sono iniziate le titubanze. E sono partite le sospensioni. Una dietro l’altra per concedere spazio alle riunioni e ai confronti. Alla fine nulla di fatto. Ennesimo rinvio. Le nomine slittano al prossimo consiglio regionale di martedì prossimo. Ma il “caos” è totale. Per le solite fibrillazioni interne al Partito democratico ma anche per vicende abbastanza curiose. Ad ogni modo ieri nei corridoi c’era una sola urgenza: fare subito le nomine perchè il designato dall’opposizione come Garante dell’Infanzia ha problemi di età. Insomma ieri andava ancora bene ma la prossima settimana no, perchè il dirigente regionale dei Popolari per l’Italia sta per compiere 65 anni nelle prossime ore con il superamento dei limiti di età. Per questo nei corridoi del Consiglio c’era agitazione. Il primo intoppo l’ha creato Michele Napoli, capogruppo di Forza Italia che sulla nomina del Garante dell’Infanzia ha proposto la pittelliana Antonella Amodio (che fino a qualche giorno fa era favoritissima per la nomina mentre ora sembra destinata ad altri incarichi). Così facendo Napoli ha fatto saltare l’accordo interno alla minoranza. E quindi riunioni e musi lunghi con Aurelio Pace che tentava di ricucire. E alla fine l’accordo era stato di nuovo trovato su Giuliano. Giusto in tempo per consentirgli la nomina prima del compleanno? Neanche per sogno perchè poi è stato il turno della maggioranza dividersi di nuovo sul Difensore civico. Due i nomi su tavolo: il socialista Biagio Costanzo e la democratica (area Luongo) Fiordelise. E su questo è di nuovo saltato il banco ed è saltato definitivamente anche la nomina di Giuliano che non riceverà come regalo per i suoi 65 anni la nomina a Garante dell’infanzia. Si deve rifare tutto In alto due immagini dei lavori del Consiglio regionale che si è svolto ieri (Foto Mattiacci) Nomine, e il Consiglio va di nuovo in tilt Perse molte ore per salvare la nomina di Giuliano a Garante per l’Infanzia. A breve compie 65 anni e supera i limiti d’età daccapo. Contestualmente a queste nomine, sempre per equilibri tra i partiti è stato rinviato anche la legge sulla riforma del Consorzio Asi. Il Consiglio ha comunque approvato alcuni provvedimenti importanti. Prima la mozione a firma di Napoli sul problema delle liste di attesa per accedere ai servizi am- bulatoriali delle Asl e poi un’altra di Roberto Cifarelli riguardante i lavoratori dello stabilimento petrolchimico ex Enichem di Pisticci Scalo. Poi a seguire il Consiglio ha proceduto alle nomine in alcuni organismi regionali di numerosi consiglieri regionali. In conclusione di lavori è stata approvata all’unanimità una proposta di legge di Roma- niello , Galante e Pietrantuono, che mira a realizzare una efficace prevenzione e riduzione del rischio legato al gioco d’azzardo patologico. Approvata all’unanimità una proposta di legge riguardante l’“Istituzione del servizio di Odontoiatria Speciale per disabili e pazienti a rischio d’iniziativa di Bradascio. Revocati i due incarichi dirigenziali del San Carlo a Spera e Giordano Franconi chiarisce e difende l’iter Rosa (Fdi) fa polemica sulle date POTENZA - Una cosa è certa: l’ingegner Giuseppe Spera e il dottor Raffaele Giordano non saranno più dirigenti dell’azienda ospedaliera San Carlo. Per un atto deciso dal Dipartimento regionale alla Sanità, guidato dall’assessore Flavia Franconi ai due deve essere revocato l’incarico. Questo per effetto di una richiesta ufficiale presentata da Franconi alla dirigenza del San Carlo. La richiesta da quanto si è appreso ieri a margine del Consiglio regionale è stata anche inoltrata al Collegio sindacale dell’Azienda San Carlo, in qualità di organo di controllo. Ma c’è polemica. La solleva il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Gianni Rosa che ha appreso del- la decisione della Franconi proprio prima di illustrare in aula l’interrogazione che aveva per oggetto la questione dei due dirigenti. Gianni Rosa ha “tuonato”: «Solo il 13 ottobre, guarda caso il giorno prima del Consiglio in cui doveva essere discussa una nostra interrogazione presentata il 7 gennaio 2014, la Regione diffida l’Azienda ospedaliera San Carlo a revocare gli incarichi conferiti all’ingegner Giuseppe Spera e al dottor Raffaele Giordano. E in questi 10 mesi intercorsi tra la nostra interrogazione e il Consiglio cosa è successo? Qual è il politico di turno che protegge i suoi “pupilli” in violazione della delibera di Giunta numero 168 dell’11 febbraio 2014? Infatti, con la nostra interrogazione chiedevamo spiegazioni di come fosse possibile che, in piena spending review, fossero stati attribuiti due incarichi dirigenziali (area tecnico-logistica e risorse umane e finanziarie) da parte del San Carlo». «La situazione - ha aggiunto Rosa - è desolante: sarebbe anche il caso di comprendere se questo atteggiamento non ha creato anche un danno erariale oltre ad evidenziare un “malcostume” presente in Basilicata mentre le istituzioni, in questo caso la Regione, si girano dall’altro lato per non vedere. Speriamo almeno che il dottor Maruggi si ricordi quello che ha detto qualche tempo fa, e cioè "Se qualcuno ha sbagliato pagherà, non abbiamo nessuno da Da sinistra l’assessore Flavia Franconi e il consigliere regionale Gianni Rosa (FdI) proteggere"». Ma non si è fatta attendere la precisazione dell’assessore alla Sanità, Franconi: «La Regione Basilicata ha formalmente invitato l’Azienda ospedaliera S. Carlo a revocare i due incarichi di direttore dell’Area Tecnico Logistica e dell’Area Risorse Umane e Finanziarie. Ad ogni modo non mi sarei sottratta a rico- struire in Consiglio regionale l’iter che ha portato al conferimento dell’incarico ai due professionisti». «Tale atto – conclude Franconi si è avviato e perfezionato in due date, corrispondenti ad altrettanti diversi regimi, operanti in merito al divieto di conferimento di incarichi dirigenziali nelle Aziende sanitarie». RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. Primo piano Mercoledì 15 ottobre 2014 info@quotidianodelsud.it 7 SBLOCCA ITALIA Emendamenti a rischio I lavori in Commissione vanno a rilento ma oggi si deve chiudere POTENZA - In parlamento si va ad oltranza. Continua l’esame degli emendamenti nella Commissione Ambiente della Camera dei deputati sullo Slocca Italia. E stanotte i deputati hanno discusso delle varie modifiche fino alle 2. Ma per la Basilicata la questione ancora non è entrata nel vivo. Ieri sera tardi si discuteva ancora dell’articolo 32. Manca poco dunque per arrivare agli articoli 36, 37 e 38 che sono quelli che trattata la materia energetica e ambientale rispetto alle estrazioni petrolifere. Da quanto è emerso oggi si ricomincia presto per concludere tutto entro stasera. Ieri comunque i lavori sono proceduti a rilento a causa dell’ostruzionismo del Movimento 5 stelle. Nella seduta pomeridiana, infatti, non è stato possibile esaminare alcun emendamento al provvedi- Il decreto in aula lunedì prossimo e c’è timore che il testo vada in aula non modificato L’ATTACCO GRILLINO Perrino (M5S): «Inaccettabili rinvi sul Comitato Matera 2019» POTENZA - La polemica del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Gianni Perrino a margine del Consiglio regionale di ieri: «Pittella si scusa con il M5S per non poter rispondere all’interrogazione sul “Comitato Matera 2019” e a quella sul nuovo Amministratore Unico dell’Ater di Potenza. E chiede l'ennesimo rinvio. Giornata surreale quella in Consiglio regionale. All’ordine del giorno, l’attività ispettiva svolta dai consiglieri: finalmente, alcune interrogazioni da noi depositate da mesi, avrebbero trovato una risposta. Illusione svanita quasi subito: nonostante le rassicurazioni ricevute da Lacorazza e le numerose settimane trascorse, i potenti uffici regionali sono giunti, ancora una volta, completamente impreparati al tanto atteso appuntamento con le nostre interrogazioni». «Il M5S - prosegue Perrino ha chiesto, in sostanza, di fare la massima chiarezza e trasparenza sui seguenti punti: verifica del rispetto della regola del concorso pubblico per le assunzioni ed il reclutamento del personale del Comitato; mansioni o incarichi affidati, tipologie di contratti, durata degli stessi, stipendi o compensi a qualsiasi titolo erogati per ciascuna unità di personale assunto o impiegato dal Comitato; eventuali indennità o rimborsi spese previsti per i 10 componenti del Consiglio di amministrazione». E quindi conclude il consigliere regionale del Movimento 5 stelle, Perrino: «Pittella, visibilmente imbarazzato, ha ammesso di non avere le risposte alle nostre domande e, scusandosi, ci ha chiesto di rimandare l’interrogazione. A questo punto, un’altra domanda sorge spontanea: qualcuno pensa forse che la (auspicabile, imminente) vittoria del titolo di città capitale europea della cultura 2019, da parte di Matera, possa attenuare o elidere le eventuali responsabilità nella gestione delle assunzioni e degli incarichi professionali affidati dal “Comitato Matera2019”?». mento. Si è ripartiti solo in serata. E da quanto è emerso lamaggioranza (guidata anche dal capogruppo del Pd, il lucano Roberto Speranza), nella riunione dell’ufficio di presidenza, ha quindi deciso di correre ai ripari, contingentando i tempi degli interventi dei gruppi sugli emendamenti. Questo per tentare di chiudere la partita entro oggi dato che è già stata decisa la data dell’arrivo del testo definitivo del decreto: lunedì prossimo. E il presidente della Commissione Ambiente, Ermete Realacci (Pd) ha anticipato che il provvedimento potrebbe essere licenziato con il mandato al relatore ma senza l'inserimento delle novità contenute negli emendamenti. Insomma è un giallo al momento. I deputati lucani hanno presentato numerosi emendamenti per modificare il testo proprio a favore degli interessi lucani. Dovesse risultare tutto vano sarebbe un “guaio”. Ad ogni modo ci sono ancora 24 ore a disposizione per vedere se il pressing di Latronico e Speranza e l’attacco di Folino e Liuzzi porteranno risultati. sal.san. Petrolio: Ottati duro sui danni all’agricoltura SULLA STAMPA NAZIONALE L’autosospeso Folino anche su Corriere Mezzogiorno Ancora un’altra ribalta nazionale per il deputato lucano Vincenzo Folino. La notizia della sua autospensione dal Pd per le vicende legate al petrolio è stata riportata ieri da il Corriere del Mezzogiorno in un intervista sul no delle Regioni meridionali allo Sblocca Italia. Le richieste della filiera petrolifera Oil&gas «Le compagnie devono Pieno mandato a Somma rispettare le regole» a far mantenere gli accordi POTENZA - L’assessore all’Agricoltura della Regione Basilicata, Michele Ottati è entrato nel merito dei danni all’agricoltura da attività petrolifere. «Le compagnie petrolifere - ha spiegato l’assessore - devono rispettare chi già occupa il territorio e custodisce il paesaggio attraverso la pratica agricola». L’assessore Ottati ha fatto queste dichiarazioni nel corso di una conferenza stampa sui danni al territorio provocati dalle attività petrolifere, convocata dai titolari di alcune aziende agricole, tra cui Agri Fauna Toce di Corleto Perticara. L’incontro si è svolto presso il Dipartimento alle Politiche Agricole e Forestali della Regione Basilicata. «La strada comunale dove opera l’azienda Toce - ha detto ancora Ottati - è danneggiata dal passaggio di quasi 300 camion al giorno. Ciò provoca danni, riduce l’affluenza di clienti e produce un consistente calo del fatturato aziendale. Dopo le varie comunicazioni intercorse tra la multinazionale francese, l’assessorato alle Politiche Agricole e Forestali e le imprese agricole lucane, la Total ha rifiutato l’invito a partecipare ad un incontro presso l’assessorato per definire soluzioni da adottare per il risarcimento dei danni provocati». Perplessità sono state espresse dalL’assessore all’Agricoltura, Ottati l’assessore Ottati anche sulle modalità con cui Total opera sul territorio: « Non è considerata la Direttiva Comunitaria 2004 - 35 - CE sulla responsabilità ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale, secondo la quale chi inquina deve pagare. Total deve rispettare chi già occupa il territorio e custodisce il paesaggio attraverso la pratica agricola. L’agricoltura in questa terra rappresenta una priorità. Vigilare sul territorio rurale è un impegno da cui non posso esimermi». Ottati poi per concludere ha riferito di altri casi di imprese agricole danneggiate: «Tra queste vi sono aziende di produzione biologica ubicate in Val’D’Agri, altre ancora che hanno subito espropri senza specifici accordi, altre ancora della Val Basento con terreno contaminato. Il problema verrà affrontato a livello interistituzionale con gli altri dipartimenti per effettuare un monitoraggio dell’inquinamento e per adottare soluzioni affinché le compagnie petrolifere risarciscano gli eventuali danni che provocano all’ambiente, alle imprese, alle infrastrutture locali. Ciò nella consapevolezza che le imprese agricole non possono da sole sobbarcarsi le spese legali per far fronte ai danni e ai problemi causati». POTENZA - «Pieno mandato a Confindustria Basilicata e al suo presidente Michele Somma nel rappresentare e tutelare gli interessi delle aziende operanti nella filiera Oil&gas, riaffermando l’importanza e la centralità dell’indotto e delle sue imprese, in relazione al prezioso contributo fornito sul versante produttivo ed occupazionale regionale». È quanto hanno espresso - si legge in una nota - le imprese che operano nella filiera Oil&gas nel corso di un incontro con l'Ufficio di Presidenza di Confindustria Basilicata, guidato dal presidente Michele Somma e dal direttore generale Giuseppe Carriero. «L'incontro – continua la nota ufficiale di Confindustria Basilicata - si è svolto a Viggiano, nella sede di Confindustria Basilicata». «Un momento di confronto – hanno aggiunto i numerosi imprenditori presenti – per chiarire alcuni aspetti connessi ai contenuti del protocollo tra Regione Basilicata, la compagnia petrolifera Eni e organizzazioni sindacali e imprenditoriali, sottoscritto lo scorso ottobre 2012, con partiIl presidente di Confindustria, Somma colare riferimento alle attività svolte da Confindustria Basilicata in relazione alle procedure previste nei casi di cambio di appalto». Gli imprenditori presenti all'incontro di ieri hanno evidenziato la necessità «di colmare il ritardo attuativo rispetto a taluni impegni contemplati dal Protocollo che potrebbero essere suscettibili di determinare un incremento delle opportunità di business per le imprese regionali collegate alla coltivazione delle risorse fossili. A tale proposito gli imprenditori lucani durante i vari interventi hanno pure invitato «Confindustria Basilicata ad avviare ulteriori iniziative finalizzate a conseguire gli avanzamenti attuativi auspicati». Il presidente Michele Somma al termine dell’incontro ha quindi ribadito che «Confindustria Basilicata proseguirà con rinnovata energia la propria azione sul tema anche per dare concreto riscontro alle legittime aspettative delle imprese regionali dell’indotto le cui grandi potenzialità e know how possono e debbono essere ulteriormente valorizzate». RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. 8 Primo piano Mercoledì 15 ottobre 2014 info@quotidianodelsud.it POLITICA E CALCIO Provincia, 2 consiglieri comunali contestano Ma per la commissione i numeri tornano Nessuna scheda mancante ma è polemica di MARIATERESA LABANCA POTENZA - Elezioni che vai, presunto broglio che trovi. E anche il voto per la Provincia di Potenza, che fino a quel momento si era svolto senza contestazioni e in un clima di completa serenità (anche per la presenza di un solo candidato alla presidenza), a un certo punto si è colorato di giallo. E così, a spoglio quasi ultimato, le operazioni rese già complesse dalla farraginosità del sistema di calcolo e assegnazione del valore ponderato al voto (che un “peso” diverso, a seconda del dato demografico dei vari comuni), hanno subito un ulteriore rallentamento a causa di alcune contestazioni. Protagonisti due consiglieri comunali di Potenza. “Le nostre schede mancano”, è stata l’accusa di entrambi. E questo perché sulle schede verdi destinato al voto del Comune di Potenza (che hanno un colore diverso rispetto alle altre) e scrutinate dalle urne, i due consiglieri in questione non avrebbero riconosciuto la propria grafia. Dovevano essere in tutto 33 schede, anzi 31, visto che due consiglieri non si sono recati alle urne. Ventinove con preferenza espressa e due bianche, di cui però i consiglieri che hanno mosso la contestazione non si sono assunti la paternità. Qualcuno ha insinuato persino che le loro schede fossero state sostituite da due bianche. O addirittura che ci fosse stato un errore al momento della consegna della scheda ancora vergine: quella verde sarebbe stata sostituita dagli scrutatori da un’altra di diverso colore. Insomma, un pasticcio, che ha finito per rallentare le operazioni di voto. Anche se per la commissione di seggio, le operazioni si sono svolti in assoluta regolarità. Conclusione confortata dal fatto che il numero delle schede verdi all’interno delle urne corrisponde al numero di votanti. Il calcolo è reso semplice dal fatto che le schede sono colorate e quindi è possibile una sorta di “controllo” del voto. Allora, l’altra ipotesi in campo, è che i due consiglieri, forse per errore, abbiano sbagliato a votare. E che per evitare la caccia al traditore Fanelli: «Non rilascio commenti Valuterò l’opportunità di eventuali ricorsi» Il voto per la Provincia. A destra i festeggiamenti di Valluzzi | CASTELMEZZANO | L’ordinanza emessa il 3 ottobre fa cessare la pendenza del presidente «Valluzzi non era ineleggibile» Il Tribunale rigetta il ricorso di Cavuoti NESSUNA spada di Damocle pendente sulla testa del neo presidente della Provincia, Nicola Valluzzi. Il Tribunale di Potenza, infatti, si è già espresso sul ricorso presentato, dopo le ultime amministrative di Castelmezzano, da alcuni consiglieri comunali di minoranza, tra cui lo sfidante dell’attuale sindaco, Domenico Cavuoti. Per il Tribunale, Valluzzi, al momento dell’elezione, non si trovava in condizione di ineleggibilità. Nessuna decandenza per il primo cittadino, come aveva chiesto, invece, l’opposizione. Cavuoti e i ricorrenti sono stati condannati al pagamento delle spese legali del procedimento. Si chiude così la vicenda scoppiata dopo il voto di maggio che, nel caso in cui fosse stata dichiarata la decadenza, avrebbe potuto mettere a rischio anche l’elezione di Valluzzi alla presidenza della Provincia. Per i ricorrenti le cause di ineleggibilità del sindaco stavano in quell’incarico che Valluzzi ha ricoperto dal 4 gennaio 2012 fino all’11 giugno scorso (giorno in cui ha protocollato le proprie dimische ne sarebbe conseguita abbiano sostenuto di non riconoscere la propria grafia. Una cosa è certa: la contestazione non è si tradotta in un ricorso ufficiale. Almeno non per ora. Francesco Fanelli, uno dei due consiglieri in Nicola Valluzzi sioni) di amministratore unico della società “Volo dell’Angelo”. Società partecipata dei Comuni di Castelmezzano e Pietrapertosa che gestisce l’omonimo attrattore turistico delle Dolomiti lucane. «Su tale società a partecipazione esclusivamente pubblica - spiegava Cavuoti nell’aula consiliare - i Comuni di Castelmezzano e Pietrapertosa esercitano il così detto “controllo analogo” previsto dalla normativa, con particolare ri- questione, per ora dice di non voler lasciare dichiarazioni sul caso. E che valuterà nelle prossime ore l’eventualità di un atto formale. Ma la confusione, lunedì sera, si è venuta a creare comunque. Tutto per due sole schede, pense- Domenico Cavuoti guardo agli aspetti gestionali e finanziari. Dunque, è evidente, che la stessa società è sottoposta ad un potere d’ingerenza e controllo da parte dei Comuni e dunque da essi è “dipendente”. Per questi motivi la predetta fattispecie è da inquadrare nelle cause di ineleggibilità di cui all’articolo 60, comma 1 numero 11 del Tuel secondo il quale non sono eleggibili alla carica di sindaco e di consigliere comunale “gli amministratori ed i dipen- rà qualcuno. Ma le cose non stanno proprio così. Perché a ogni voto, al Comune di Potenza, corrisponde un valore ponderato di 530. A quanto pare, però, anche un ricalcolo in base alla due schede in questione non avrebbe cam- denti con funzioni di rappresentanza o con poteri di organizzazione o coordinamento del personale di istituto, consorzio o azienda dipendente rispettivamente dal comune o dalla provincia». Ma il Tribunale di Potenza non ha ravvisato i termini della ineleggibilità. Motivando la decisione del rigetto con la circostanza che la partecipazione del Comune di Castelmezzano all’interno della società è pari al 33 per cento e quindi inferiore al 50 per cento, come previsto dalla interpretazione della norma sulla ineleggibilità. Così come, per i giudici che si sono espressi lo scorso 3 ottobre, la partecipazione del Comune non è tale da assicurare all’ente pubblico una posizione di controllo o di influenza dominante sulla società stessa, stando a quanto previsto dallo statuto. Il Tribunale, che ha smontato anche la tesi del “controllo analogo”, così rigettato il ricorso. Valluzzi resta sindaco e anche presidente della Provincia di Potenza. marlab m.labanca@luedi.it © RIPRODUZIONE RISERVATA biato il risultato elettorale. Prima di diffondere i dati ufficiali, pubblicati solo nella tarda serata di lunedì, si è proceduto a diversi riconteggi e ricalcoli. Fino alla proclamazione ufficiale. m.labanca@luedi.it RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. Primo piano Mercoledì 15 ottobre 2014 info@quotidianodelsud.it 9 La smentita del padre di Zaza sulle presunte richieste del giocatore a Berlusconi «Simone al Milan? Falso Non ci siamo rivolti a nessuno» di ALFONSO PECORARO E’ assolutamente evidente che se, all’improvviso, su un giornale tanto prestigioso quanto Repubblica, viene fuori la storia del calciatore lucano Simone Zaza che la notte non dorme pensando al Milan, della raccomandazione del consigliere regionale di Centro Democratico Nicola Benedetto, dell’intercessione verso Silvio Berlusconi del senatore lucano Cosimo Latronico, qualcuno possa quantomeno giudicare inopportuno il tenore delle frasi pronunciate. In particolare se per quel calciatore, nel prossimo mese di luglio saranno sborsati 15 milioni di euro, per il trsferimento dal Sassuolo, dove oggi gio- Simone Zaza ca. La smentita di Antonio Zaza, il padre Ma in questo caso il padre di Zaza di Simone, uno dei talenti più presti- (pur dicendo di non conoscere Benegiosi del calcio italiano, originario di detto che è un suo concittadino) non fa Metaponto, non si è fatta attendere già altro che rafforzare un concetto che è dalle prime ore della giornata di ieri: già noto: suo figlio in estate finirà alla «Non sappiamo chi sia Benedetto, nè Juventus. Non ci saranno sogni nel tantomeno conosciamo il senatore La- cassetto che tengano o che possano far tronico. Sappiamo che qualsiasi cosa orientare differentemente un’operasi muova attorno al nome di Simone, in zione già conclusa, anche per un talenquesti giorni, può fare notizia, ma di to del calcio e per uno che sarà certaqui a raccomandarsi attraverso perso- mente oggetto di altre grosse offerte ne che oltretutto non conosciamo per anche dall’estero e vere e proprie aste giocare nel Milan, ce ne passa. Quindi di mercato prossimamente. smentisco categoricamente quello che E non è da escludere, in questa circoè apparso sui giornali in questi gior- stanza particolare, cioè quella di una ni». raccomandazione politica, che lo Ci sta, sta nel modo di agire di un smentire categoricamente la storiella mondo, quello del calcio, che è del tutto raccontata dall’esponente di Forza Itaparticolare e nel quale si smentiscono lia non sia stata proprio dettata dalprontamente anche le notizie di merca- l’entourage bianconero che per il rato più scontate. gazzo di Metaponto ha già messo da La Juventus dove l’attaccante è destinato a giocare non ha gradito | Nuovo centrodestra, Ppi e Udc Un successo alle urne che dà forza alla Costituente «LE elezioni provinciali appena conclusesi consegnano al quadro politico regionale un dato incontrovertibile sul quale costruire assetti e ragionamenti futuri». E’ quanto dichiarano i coordinatori di Ncd (nuovo centro destra), Ppi (popolari per l’italia) e Udc (unione di centro), che hanno eletto il consigliere Daniele Giorgio Di Ioia alla Provincia di Potenza. «Il vero progetto politico di innovazione dell’area moderata e popolare - continuano - prende corpo e forma e, in questa competizione provinciale, dimostra che ne fanno parte 100 amministratori che rappresentano il 10 per cento dei voti validi riportati in Provincia di Potenza. Un evidente successo politico – continuano i coordinatori – per la Costituente popolare che consolida ed alimenta aspettative politiche omogenee che l’area del centro sta costruendo partendo dall’esperienza consolidata di Ppi, Udc, Ncd». I coordinatori hanno espresso un ringraziamento a tutti i candidati di Potenza e Matera che si sono spesi per la competizione politica: « a Potenza con la lista “ Provincia dei Comuni” ed a Matera con la lista “ Fronte Comune” dove l’apporto del nostro candidato è risultato significativo e determinante per l’attribuzione del seggio. «Il risultato della lista Provincia dei Comuni , che è andato ben oltre il raggiungimento del seggio in una condizione in cui altri hanno dovuto mettere insieme forze diverse per poter raggiungere il proprio, deve farci riflettere sulla circostanza che in questa elezione “atipica” bisognerebbe focalizzare l’attenzione non tanto sul contarsi ma sul progetto politico vero». I COMMENTI AL VOTO Tre eletti per Centro democratico Scaglione: «Premiato il lavoro di squadra» PARLA di «grande risultato» il coordinatore regionale di Centro democratico, Luigi Scaglione, dopo l’elezione di due consiglieri (Massimo Macchia e Amedeo Cicala) alla Provincia di Potenza nella lista di centrosinistra, e uno alla Provincia di Matera (Rossana Florio). «E’ stato premiato un lavoro di squadra - spiega Scaglione - teso a costruire solidarietà forti e reali con l'area moderata e con il centro sinistra. Grazie a chi ha raccolto il nostro appello. Un impegno che fa giustizia dei luoghi comuni e accresce il senso di responsabilità nel guardare a politiche condivise per il bene della gente locale. Un progetto che continua partendo dai centri più grandi e guarda lontano verso la Regione». «Dai risultati ancora una dimostrazione che non siamo un partito di carta ma una realtà in crescita». «E’ stata premiata la nostra scelta di coerenza e di continuità con un impegno assunto insieme al Capogruppo alla Regione Nicola Benedetto ed ai dirigenti locali del partito per dare continuità, dopo la Festa nazionale di partito a Matera, raccogliendo le indicazioni del nostro leader Bruno Tabacci, al progetto politico che guardi al futuro con grande serenità, rilanciando su nuove basi riformatrici e di programma sociale la collaborazione con il Pd . Lavoriamo per unire le forze minori del centro-sinistra nella diversità». parte il suo “tesoretto” per l’investimento decisamente oneroso. Per cui solo provare a immaginare di mostrare come fiore all’occhiello del mercato venturo della Vecchia Signora un attaccante che ama Van Basten (simbolo rossonero) e che non dorme la notte al solo pensiero di vestire la maglietta del Milan, una delle rivali di sempre della Juventus, darebbe un po’ fastidio. Basti ricordare le proteste da parte dei tifosi che hanno condito l’insediamento di mister Allegri, pure lui ex milanista, in panchina al posto dell’amatissimo Antonio Conte la scorsa estate, per farsi un’idea di quanto - con ogni probabilità - l’uscita di Latronico sulle colonne di Repubblica possa essere stata considerata di dubbio gusto dall’entourage bianconero. Gli Zaza, quindi, tengono a precisare che loro sono del tutto fuori da questa storia, e non hanno fatto nulla nè per crearla, nè per montarla giornalisticamente. Le considerazioni sul fatto che, in fondo in fondo, è pur sempre un bene che si parli del talentino lucano piuttosto che il contrario, le lasciano ad altri. Simone in questo momento, anche per tornare al gol che in campionato manca dalla prima giornata, ha bisogno di serenità e di non sentire pressioni di nessun genere intorno a sè. E poi, francamente, non pensiamo sia possibile che un calciatore che è già nel grande giro, compresa la Nazionale, abbia la necessità di farsi raccomandare per una destinazione sportiva. Resta la conferma, al netto delle interrogazioni parlamentari persino frequenti negli ultimi tempi, che comunque sia la politica il suo zampino in tutte le cose del mondo, pallone compresa, lo va sempre a mettere, magari anche dimenticando questioni più urgenti. | L’INTERVENTO La nuova Provincia è un ibrido Primo compito riavvicinarsi ai cittadini di MASSIMO MACCHIA VA in archivio la prima elezione degli organi delle province secondo la riforma Delrio: dopo mesi dichiacchiere (dibattito?) alla fine la montagna ha partorito il topolino perché le province non sono state cancellate. Per diverso tempo, ci hanno voluto far credere che l’ente intermedio per antonomasia sarebbe stato cancellato, ma alla fine non è stato così. Probabilmente, “l’ansia daprestazione” non ha giovato a qualcuno in un momento storico molto delicato per quanto riguarda il rapporto tra i cittadini e la politica: il risultato è un ibrido in cui, ad elezione avvenuta, molte cose ancora non sono chiare. Non è chiaro ad esempio, come funzionerà l’ente senza esecutivo come non sono chiari i poteri e le competenze reciproche del consiglio e dell’assemblea dei sindaci. Ma tant’è! Rimane invece riaffermata, conchiarezza, l’esigenza di un livello intermedio per il governo di processi importanti, che riguardano le strade, le scuole e l’ambiente. In altre parole, pare che il Legislatore abbia dimenticato che, prima di demolire, occorre progettare il dopo: questo è evidentemente mancato e, alla fine, si è cambiato tutto per non- cambiare nulla! Allo stesso modo è chiaro che questo livello intermedio di governo è stato sottratto alla democrazia: amministratori non più eletti dal popolo ma eletti da sindaci e consiglieri comunali. Ed è questo il dato più criticabile: come si può sostenere che processi politici così importanti possano essere sottratti al vaglio popolare? Come si può pretendere che i cittadini possano comprendere e condividere le scelte? Siamo sicuri che sia questa la strada per (ri)avvicinare il cittadino alla politica? La dimostrazione di questo “distacco” e diffidenza nei confronti del nuovo ente è data dalla circostanza che, sebbene sia chiaro che le funzioni verranno svolte a titolo gratuito, il cittadino comune è portato a dubitarne! In conclusione, ritengo sia questa la vera sfida che spetta al neo presidente Valluzzi e al nuovo Consiglio: azzerare la distanza che questo sistema di elezione indiretta ha creato tra amministratori ed amministrati, affinché la Provincia ritorni adessere quello che è sempre stato vale a dire un sindacato dei territori e per iterritori. *neo eletto consigliere regionale RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. 10 Primo piano Mercoledì 15 ottobre 2014 info@quotidianodelsud.it ENTI LOCALI Il Comune di Potenza alle prese con il rischio dissesto Tutti a via Verrastro sul disavanzo: mancano 25 milioni Default, data limite il 2 novembre De Luca da Pittella, in attesa dei conti del commissario. Dalla Regione al massimo 10 milioni di SARA LORUSSO POTENZA - Prima di sbilanciarsi Marcello Pittella vuole incontrare il commissario ad acta nominato dal prefetto di Potenza. Vincenzo Greco, il tecnico che il Viminale ha mandato nel capoluogo per redigere il bilancio di previsione, potrebbe elaborare cifre diverse, rispetto a quelle indicate dalla task force comunale. Il sindaco De Luca ha proposto al governatore quanto emerso dal lavoro di analisi dei conti portato avanti dalla squadra di tecnici chiamata a fare chiarezza sulle casse della città (nel frattempo, ha revocato la delega all’assessore al Bilancio, Maria Martoccia). Il disavanzo con cui Potenza deve fare i conti è di 25 milioni di euro per il 2014. «Più dieci milioni per ciascuno dei due anni successivi». All’incontro tra il governatore Pittella e il sindaco De Luca, ieri pomeriggio, ha partecipato anche il presidente del consiglio, Luigi Petrone. Il primo cittadino ha così fatto capire che la vicenda potentina non riguar- Vincenzo Greco ha 20 giorni di tempo per redigere un bilancio di previsione Da sinistra Luigi Petrone, Dario De luca e Marcello Pittella da solo l’esecutivo, né l’amministrazione vuole agire senza condivisione con le forze politiche. «Il consiglio comunale sarà costantemente informato». «Attendo di incontrare il commissario - ha spiegato più tardi Pittella - C’è attenzione al bilancio di Potenza, ma siamo preoccupati. Se le cifre del disavanzo dovessero essere confermate, la situazione è davvero complessa». Difficile pensare che il sostegno della Regione possa andare oltre un importo di dieci milioni di euro, più o meno gli stessi già ottenuti negli anni passati dal capoluogo. Greco ha nel frattempo cominciato a lavorare tra Palazzo di Città e le stanze di Sant’Antonio La Macchia. Il prefetto gli ha dato 20 giorni di tempo per provare a stilare lo schema di bilancio di previsione: la scadenza del lavoro è fissata così al 2 novembre. Nel frattempo il difficile è gestire una città «praticamente senza un euro». Da ieri il Comu- | POTENZA - «Ho detto la mia in tempi non sospetti, e, sia chiaro, l’ho detto nel consiglio comunale di Matera». Quella volta Salvatore Adduce, sindaco della Città dei Sassi, è andato in via Aldo Moro a spiegare che «no, Potenza non poteva essere abbandonata». Poi, certo, bisogna fissare regole e stare molto attenti quando si affronta la vicenda dei conti di un ente locale. Da ieri Adduce è anche presidente regionale dell’Anci: succede a Vito Santarsiero, ex sindaco dell’altro capoluogo, Potenza, quello che chiede salvezza. Mentre affronta le ultime ore della corsa alla candidatura di Matera a capitale europea della cultura, Adduce si ritrova a far le veci della truppa di amministratori locali. «Non avete idea di quanto entusiasmo ci sia nella fatica che questo ruolo impone». «Gli enti locali oggi sono uno spazio delicato, stretti tra i tagli drammatici alla spesa pubblica e il dover essere ancora un front office importante per i cittadini». Sa bene, un po’ come tutti quelli che si trovano a indossare la fascia tricolore, che le due cose sono in contraddizione. «Vorrem- LA NOMINA ne di Potenza è anche fuori dalla gestione provvisoria del bilancio. Il che significa che ogni azione passa attraverso incassi man mano in arrivo, come l’ultima rata del “Salva Potenza” definito da viale Verrastro lo scorso anno e un primo gettito Tasi, pari a circa un milione e quattrocento mila euro. In questo contesto la politica dice - è ferma, almeno rispetto al tentativo di larghe intese che il consiglio comunale si era assegnato in virtù dell’emergen- za cittadina. Con una situazione politica instabile (governo sostenuto dal centrodestra e maggioranza allo schieramento opposto) e casse in deficit, l’unica via è sembrato fare appello «al buon senso comune». Ma in queste ore ogni tentativo di dialogo tra le forze politiche è «bloccato», spiega De Luca. «Del resto, la vicenda amministrativa è talmente grande, esorbitante direi, da mettere in secondo piano ogni altro pensiero». | «Non lasciare sola la città Ma capire la cifra utile» Salvatore Adduce guiderà l’ANCI Basilicata lancio di previsione non è stato presentato, ci penserà il commissario ad acta nominato dal prefetto Cicala. Il disavanzo da recuperare è di 25 milioni di euro. «Il problema va guardato con attenzione, si tratta di cifre mastodontiche, non alla portata della situazione economica generale. Credo che anche l’Anci dovrà dire la sua, ma in generale sono convinto che bisogna prestare attenzione alla situazione del capoluogo. Certo, il consiglio comunale dovrà affrontare il problema con misure che necessariamente saranno dolorose». Altri enti locali già si sono detti contrari a un sostegno regionale per Potenza: le difficoltà sono diffuse su tutto il territorio, mandano a dire altre sindaci. «Credo che la Regione debba prestare più attenzione a questa situazione, i Comuni hanno necessità stringenti, ma piuttosto che ragionare su uno scenario generale, facendo di tutta l’erba un fascio, con il rischio forte di strumentalizzazioni, credo abbia senso studiare le situazioni più gravi, capire dove servono interventi più urgenti e circoscrivere le necessità». «I sindaci front office per tutti vanno sostenuti» I sindaci lucani a Matera; nel tondo Salvatore Adduce, sindaco di Matera e, da ieri, presidente Anci Basilicata mo avere più strumenti per rispondere alle necessità di fasce sempre più larghe di cittadini». Fare il sindaco è un duro lavoro. Di questi tempi, tempi di crisi, tempi difficili e complessi, lo è ancora di più. «Devo dire, però, che a me è capitato in questi quattro anni e mezzo di mandato di capire che la comunità dei sindaci è fatta quasi completamente da servitori entusiastici. Non li vedo abbassare la guardia, nonostante tutto». Un elemento di cui, aggiunge, dovrebbero tenere più in conto sia il governo nazionale, sia il governo regionale. «Un presidio di questo tipo è irripetibile, e a volte davvero è una missione volontaria, con indennità che neanche coprono le spese necessarie a svolgere il mandato». A Potenza le difficoltà economiche del Comune riguardano l’impossibilità di garantire i servizi, anche quelli minimi. Il bi- RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. Primo piano Mercoledì 15 ottobre 2014 info@quotidianodelsud.it EVASIONE 11 La Finanza sequestra 1milione e 200mila euro di beni ai due imprenditori per omesso versamento Iva Sigilli ai beni di Maglione e Bisceglia Il presidente del Melfi calcio si difende: «Debito già in parte saldato. Le mie aziende operative» POTENZA - A luglio era toccato ai conti correnti del patron del Melfi Calcio Giuseppe Maglione, per un vecchio debito Iva da un milione e 200mila euro della Automotive srl. Ora è arrivato il turno della Maglione srl, e i sigilli sono finiti su una parte del capannone nell’area industriale di San Nicola. Assieme ai beni di un altro noto imprenditore del Vulture: Mario Bisceglia. Sono stati eseguiti lunedì mattina dagli agenti del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Potenza gli ultimi decreti di sequestro preventivo emessi dal gip del capoluogo nell’ambito di una serie di accertamenti avviati negli scorsi mesi sulla fedeltà fiscale di diversi imprenditori del capoluogo e provincia. Lo ha reso noto un comunicato diffuso ieri in mattinata dal procuratore capo Luigi Gay, per cui «il sequestro per equivalente si sta confermando uno strumento di particolare efficacia nel contrastro all’evasione fiscale». Per Gay si tratta «di un ragguardevole risultato che testimonia l’impegno di questa Procura della Repubblica e della Guardia di finanza in tutto il territorio di propria competenza nel contrastare e nel reprimere fenomeni di illiceità economica nei confronti dei quali viene costantemente assicurato e profuso un rilevante sforzo investigativo e viene mantenuta elevata la soglia di attenzione alle varie dinamiche di evasione». Ma la reazione del presidente gialloverde non si è fatta attendere e al telefono con il Quotidiano ha tenuto a rassicurare sullo stato delle sue attività: «Il sequestro ha riguardato solo una parte del nostro capannone a San Nicola di Melfi. Ma proprio su quel debito Iva, che risale al 2009 e al 2010, nel 2011 abbiamo avviato una rateizzazione con l’Agenzia delle entrate garantita da una polizza di un milione di euro. In più abbiamo già versato circa 700mila euro, per questo conto che il magistrato rimuova i sigilli nel giro di qualche giorno. Intanto le nostre aziende restano operative al 100%. Non c’è niente di cui preoccuparsi». I legali di Maglione, gli avvocati Carmine Ruggi e Fabio Di Ciommo, hanno diffuso anche un documento datato 10 ottobre e L’ingresso del Palazzo di giustizia di Potenza. A destra il patron del Melfi calcio Giuseppe Maglione intestato Agenzia delle entrate, in cui si attesta che i due «avvisi di irregolarità» contestati alla Maglione srl, uno da 430mila euro per il 2009 e uno da 780mila per il 2010, (totale di 1milione 210mila) «sono state rateizzati», e «i pagamenti alla data odierna sono regolari». Quindi per conto del loro assistito negano ogni addebito e ribadiscono che «l’intera documentazione comprovante quanto sostenuto dall’indagato è stata già fornita all’Autorità procedente, con la certezza che fin dalle prossime ore si chiarisca definitivamente l’estraneità del Maglione alla vicenda de qua e si proceda al dissequestro dei beni immobili». Maglione e Bisceglia risultano indagati per omesso versamento dell’Iva che è un reato previsto dalla legge di riforma della materia, che risale al 2000, e punito con condanne da 6 mesi a 2 anni, ma solo nel caso in cui la somma superi la soglia dei 50mila euro. Da tempo è in corso anche un acceso dibattito sulla sua depenalizzazione per legare le sanzioni previste dal codice di procedura penale solo ai «comportamenti fraudolenti, simulatori o finalizzati alla creazione e all’utilizzo di documentazione falsa». Mentre l’omesso versamento viene considerato sempre più un reato di “necessità” per tanti imprenditori alle prese con i soldi che mancano e costretti a scegliere se onorare i debiti col fisco che loro stessi hanno segnalato, compilando correttamente bilanci e dichiarazioni varie, o pagare fornitori e gli stipendi ai lavoratori. l.amato@luedi.it I legali: «C’è già una rateizzazione con l’Agenzia delle entrate» | IL GENERALE LUCANO NEL MIRINO DEL PM | «Ha svelato il contenuto di un anonimo» Bardi indagato per rivelazione di segreto Nuove accuse di Woodcock all’ex numero delle Fiamme gialle POTENZA - Rivelazione di segreto d’ufficio: e’ quanto ipotizzano i pm di Napoli Henry John Woodcock e Celeste Carrano, con il procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli, a carico del generale potentino Vito Bardi, ex vicecomandante generale della Guardia di Finanza, in pensione da pochi mesi, coinvolto nell’inchiesta su alcuni presunti episodi corruttivi che ieri ha portato alla notifica di tre misure cautelari. Secondo la procura partenopea, Bardi avrebbe rivelato al colonello Fabio Massimo Mendella, già in carcere e destinatario di una nuova ordinanza, il contenuto di una lettera anonima nella quale si faceva riferimento ai suoi rapporti con l’imprenditore farmaceutico Nazario Matacchione, arrestato a sua volta con l’accusa di corruzione assieme al colonnello Fabrizio Giaccone, ex comandante della Finanza a Fiumicino. L’arresto del colonnello Giaccone è stato effettuato dai suoi stessi colleghi che hanno collaborato con gli investigatori dei carabinieri. L’inchiesta è uno sviluppo dell’indagine che a luglio ha portato all’arresto del colonnello Fabio Massimo Mendella per presunte irregolarità nelle verifiche fiscali. Dalle indagini coordinate dalla seconda sezione della Procura di Napoli è emerso che gli ufficiali della Gdf coinvolti avrebbero chiuso un occhio sugli accertamenti fiscali nelle aziende di Matacchione, titolare di una catena di farmacie nel napoletano, in cambio di corrispettivi costituiti da viaggi in business class e soggiorni all’estero in alberghi di lusso. Per questo l’ipotesi di reato Il generale Bardi per la quale si procede è quella della corruzione in concorso tra loro e con altre persone non ancora individuate. Gli episodi oggetto dell’indagine risalgono al periodo in cui Mendella era al Nucleo di Polizia tributaria di Napoli e Giaccone comandava la Compagnia di Torre Annunziata. In alcuni casi, gli accertamenti “compiacenti” sarebbero stati contraccambiati con assunzioni presso le farmacie di Matacchione. Anche a luglio dalle carte dell’inchiesta a carico del colonnello Mendella era emerso il nome di Bardi, iscritto a sua volta nel registro degli indagati con l’accusa di corruzione. Tant’è che i suoi uffici erano stati perquisiti da cima a fondo. Ma il pm Henry John Woodcock l’aveva preso di mira anche nel 2011 per le accuse di favoreggiamento e rivelazione di segreto nell’ambito dell’inchiesta sulla cosiddetta P4. L’anno successivo, tuttavia, la sua posizione fu archiviata dal gip su richiesta dello stesso magistrato. «A seguito della vicenda giudiziaria che mi vede raggiunto da ipotesi di reato a cui gli organi di informazione hanno dato vistosa e comprensibile evidenza, avverto il dovere verso l’opinione pubblica, l’Istituzione di cui faccio parte e per la mia famiglia di proclamare la mia totale estraneità alle ipotesi che sono state formulate». Così si era difeso a luglio il generale attraverso una nota dei suoi legali. «Nei miei 47 anni di servizio - aveva aggiunto - che rappresentano un’intera vita trascorsa a presidio della legalità, non sono mai venuto meno ai più saldi principi di lealtà, trasparenza e rettitudine. Sono consapevole che le superiori esigenze della Giustizia richiedono rispetto assoluto ed a questo principio mi attengo fermamente con una “sofferta serenità” in attesa che l’accertamento della verità abbia il proprio corso, con fiducia nell’attività degli inquirenti». Arrestati per corruzione un colonnello e un imprenditore napoletano RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. 12 Primo Piano Mercoledì 15 ottobre 2014 info@quotidianodelsud.it Matera2019 Quattro chiacchiere con il guru dell’Ecoc «E’ il momento giusto per la città» Sta “allenando” la delegazione che sosterrà la prova venerdì Fondamentali la tattica e le tre parole chiave della sfida di ANTONELLA CIERVO La Bawer offre il maxischermo in piazza Cotugno critico contro politica e teatrini «UNA sfida oltre il risultato è la frase che sintetizza una delle ultime riflessioni che ci trasmette un politico ed amministratore di lungo corso quale è Vincenzo Viti. Le ultime settimane sono state attraversate da una comunicazione “istituzionale” che ha solo in parte coperto il “fermo biologico” di un dibattito che non è ancora decollato , in attesa del fatidico venerdì 17 prossimo alle 17». Lo scrive in una nota il consigliere del Pd, Angelo Cotugno: «Solo la intensa e trasgressiva ironia di Antonio Andrisani ha dato respiro, con i suoi cortometraggi, ad una lunga apnea che rischia di soffocarci e ad un copione che il più delle volte rispecchia la parte scenografica dei lungometraggi biblici con presenza di numerose comparse. La intelligente intuizione, guarda caso non istituzionale, di candidare Matera a Capitale europea della Cultura ci permette di riconnettere la nostra straordinaria storia ad una rinnovata visione della città. Matera è per la sua straordinaria bellezza e per la sua storia un riferimento per una nuova Europa ed allo stesso tempo ponte per il mediterraneo. L’orologio della storia ci impegna però ad adottare un nuovo modello che vede nella partecipazione, nella condivisione e nella valorizzazione della critica il suo paradigma. Non ci sarà alcun carro su cui saltare, ma uno spazio aperto nel quale rileggere e ridefinire i progetti per la città e le nostre legittime ambizioni. La classe dirigente della nostra città deve innovarsi certo nello stile e nei metodi ma anche nel rispetto delle regole, dei principi di solidarietà, di inclusione sociale e di equità». Sulla sfida di Matera interviene anche il consigliere Giovanni Angelino: «Consentitemi di ricordare a chi sale oggi sul carro dei vincitori, in attesa ovviamente del verdetto finale previsto il prossimo 17 ottobre, che nel ristretto gruppo di persone che sin dall’inizio ha creduto in questa sfida ambiziosa c’è sempre stato il sottoscritto, spesso anche deriso da presunti intellettuali che in questa città hanno provato a remare persino contro questo progetto. Noi abbiamo dimostrato con i fatti che Matera ce la può fare anche perché diventare capitale europea della cultura nel 2019 vuol dire dare la svolta dal punto di vista economico e sociale al territorio materano e a tutta la regione». Infine la Bawer che metterà a disposizione della città un maxischermo, collocato in piazza San Giovanni, per seguire la diretta della proclamazione della città Capitale Europea della Cultura 2019, venerdi 17 ottobre, a partire dalle 16. «La nostra azienda – ha spiegato Pasquale Lorusso, presidente di Bawer spa – ha inteso offrire alla città di Matera l'opportunità di vivere in modo comunitario questo intenso momento, auspicando che la scelta finale sorrida alle attese della nostra città. Bawer - insieme al contributo di un'altra realtà imprenditoriale del territorio, l'azienda Sinus – sosterrà i costi di produzione della diretta dell'evento». matera@luedi.it © RIPRODUZIONE RISERVATA MATERA - Uno scozzese doc alla guida di una squadra del tutto speciale. Accade a Matera dove Robert Palmer sta seguendo i componenti del Comitato Matera 2019 che domani verranno ascoltati dalla commissione chiamata a scegliere la Capitale europea della cultura nel 2019. Il “mister” ha trascorso ieri una mattinata a passeggio tra i Sassi e nel centro storico, accompagnato dalla guida Emilia Loscalzo, per compendere meglio l’atmosfera della città e trasformarla in tattica vincente. Per lui, già consulente di enti governativi come la Fondazione culturale europea e l’Unesco, Matera ha già vinto. Come ogni allenatore che si rispetti sta trascorrendo le ore che ci dividono dall’audizione di giovedì, motivando la squadra, lavorando sulla tattica, sui muscoli e sul cervello di chi entrerà in quella stanza per dimostrare che Matera merita di rappresentare la cultura europea nel 2019. «Ogni team è composto da tante individualità - spiega - tutti con lo stesso obiettivo: fare gol. Al gruppo di Matera ho consigliato di pensare proprio come una squadra di calcio. Fino ad ora hanno raggiunto molti obiettivi, tra cui quello di entrare nella short list, di realizzare un dossier che io considero molto forte e di ospitare una visita di grande successo come quella dei commissari la settimana scorsa. Ora tocca all’obiettivo finale per vincere la partita». Venerdì Palmer non sarà a Roma, ad attendere il verdetto perchè si sta occupando della candidatura di Dubrovnik a capitale europea della cultura nel 2020 per cui è in gara con l’Irlanda (suo paese d’origine) . Per quella sfida si guarda con interesse a ciò che accadrà in Italia nelle prossime ore. «Osserveranno con attenzione la città che vincerà, la sua tattica - aggiunge il “mister” Palmer mentre guarda il panorama alle sue spalle, uno dei must della città con sfondo sulla Cattedrale (ancora chiusa). Per la delegazione materana ci sarà a disposizione mezz’ora per l’illustrazione del dossier e un’ora per le domande dei commissari. «La giuria è organizzata molto bene, preparata, in grado di comprendere il livello della sfida». Robert Palmer sotto l’Affaccio Guerricchio a pochi metri da piazza Vittorio Veneto. «Le candidate del 2020 guarderanno con attenzione la sfida italiana di venerdì» (foto Cosimo Martemucci) Le tre parole chiave, secondo Bob Palmer stanno innanzitutto nella dimensione europea del programma che consentirà di giungere alla scelta finale, c’è poi l’abilità di trasformare in concretezza i programmi che sono ambiziosi ma in grado di raggiungere lo scopo». La sfida titanica con le altre cinque candidate potrebbe vedere vittoriosa una piccola realtà come Matera? «In confronto con le altre città, l’approccio di Matera è ambizioso e la combinazione fra storia e futuro, crea un binomio molto interessante. Matera sta usando molte idee, creando molte colla borazioni con un ponte verso il futuro». Palmer, considerato un vero e proprio guru dei meccanismi legati alle capitali europee della cultura, è stato più volte membro della commissione giudicatrice. Fa effetto quando, alla fine della chiacchierata dice: «E’ il momento giusto per Matera che ha una straordinaria, positiva, energia». E oggi gli allenamenti continuano. a.ciervo@luedi.it © RIPRODUZIONE RISERVATA RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. Primo Piano Mercoledì 15 ottobre 2014 info@quotidianodelsud.it 13 | L’IDEA | “Comunque vada sarà party” Dieci gruppi in musica Robert Palmer e in basso in senso orario le immagini dell’audizione del novembre 2013 e la gioia alla notizia dell’ingresso di Matera tra le città della short list. La sfida torna di nuovo nelle prossime ore con la seconda audizione, giovedì 16, e la scelta fra le candidate, venerdì 17 in piazza S. Giovanni Parla il direttore dell’associazione, Vincenzo Paolino «E’ la candidatura di tutti anche Vulcanica sostiene la sfida» RIONERO - Il 17 ottobre si avvicina ed è iniziato il countdown che porterà alla decisione finale sulla città che diventerà Capitale della Cultura nel 2019. Anche l’associazione culturale “Vulcanica” sostiene questo percorso. Lo spiega il direttore artistico dell’Associazione culturale “Vulcanica”, Vincenzo Paolino che ha parlato di una candidatura che «Appartiene a tutta la Basilicata e non a un unico territorio». Vulcanica, dice Paolino, «E’ partner sostenitore di Matera 2019». In che cosa consiste il vostro progetto radiofonico e quali sono gli obiettivi dell’Associazione culturale ? «Radio Vulcanica, come l’associazione, nasce da un gruppo di amici, musicisti, letterati, artisti che cercano luoghi dove manifestare e proporre la propria creatività, dando vita a iniziative che da 16 anni, contemplano la valorizzazione del territorio. Iniziative che si coniugano, oggi, con Matera 2019. Abbiamo un pubblico di ascoltatori molto trasversale che va dai 15 ai 60 anni tra Campania, Puglia e Calabria. Siamo un laboratorio in conti- nua evoluzione e, attualmente, sosteniamo, come unici partner, la candidatura di Matera a Capitale della Cultura 2019 perché riteniamo che, attualmente, questa sia l’unica speranza per la Basilicata. Questa candidatura, infatti, non appartiene solo alla città di Matera ma all’intera Basilicata. Se si riuscisse ad ottenere questo risultato sarebbe un vanto per le città limitrofe, per tutti i territori». Qual è stato, quest’anno, l’evento che ha destato maggiore interesse? «Quest’anno è stato un successo inaspettato, abbiamo trasformato la musica live nel teatro canzone, con l’aggiunta del cinema. Una novità proposta al Vulcanica live Festival è stata lo spettacolo di Andrea Scanzi, unica data al Sud, che ha posto una piccola ma importante luce su Vulcanica, incuriosendo il pubblico. Nel frattempo continuiamo a sperimentare nuove situazioni artistiche». Aspettative e progetti in cantiere? «Siamo in attesa di luoghi dove poter realizzare i nostri spettacoli. Auspichiamo che riapra a Rionero il teatro “La Piccola” che sarebbe la lo- Uno dei live di “Vulcanica” 2014 cation perfetta. Dal prossimo gennaio inizieremo a pensare alla nuova edizione del festival live. Ma, ribadisco, auspichiamo tutti, che Matera diventi Capitale Europea della Cultura. Siamo in trepidante attesa del risultato che potrebbe essere strepitoso per tutta la regione. Ed è per questo che ne siamo convinti partner e sostenitori». Oltre a Rionero, quali potrebbero essere i prossimi lidi verso cui approdare. Monticchio è una vostra meta? «E’ una chiave, un nodo irrisolto delle nostre amministrazioni. Quando il luogo sarà logisticamente fruibile, si potrà tornare a svolgere attività culturale». Marianna Gianna Ferrenti Alla ricerca di 10 gruppi per venerdì “AIUTACI a costruire la colonna sonora dal vivo del Comunque vada party”. E’ la richiesta che viene fatta in queste ore dal Comitato Matera 2019 e che simboleggia di fatto la richiesta di partecipazione attraverso la musica alla serata di venerdì in piazza San Francesco. «Se sei un musicista e vuoi salire sul palco di Matera 2019 dalle 16 alle 22,30, da solo o con il tuo gruppo, invia una mail a info@matera-basilicata2019.it con oggetto: comunque vada party". Matera 2019 selezionerà dieci soggetti che si alterneranno sul palco di piazza san giovanni. E’ necessario indicare: genere musicale, numero componenti del gruppo, musica originale o cover, esigenze e tecniche di base è previsto un rimborso spese a base chilometrica. Saranno considerate valide le manifestazioni di interesse che arriveranno entro le ore 13 di giovedì 16 ottobre». Nel frattempo sin da questa mattina si partirà con le audizioni a Roma delle sei candidate, la prima giornata sarà dedicata a Cagliari e Lecce mentre domani toccherà prima a Matera in mattinata e poi a Perugia nel pomeriggio. Chiuderanno Ravenna e Siena nella giornata di venerdì. Il tempo previsto per ciascuna audizione e di 90 minuti e di questi 30 dovrebbero essere dedicati alla presentazione e gli altri 60 a rispondere alle domande dei giurati. Matera ha già annunciato di voler lasciare più spazio per le domande e meno per la presentazione. Si alterneranno a parlare tutti coloro che hanno collaborato «al percorso di candidatura» e sono previste anche esibizioni di band musicali lucane, «per ringraziare i cittadini aveva spiegato Verri - e per chiedere loro di restituire le cinquemila bandiere distribuite tempo fa e variamente arricchite, che a novembre saranno esposte in una mostra tematica». Al centro ovviamente della serata e dell’attesa di venerdì vi sarà la musica e da qui l’iniziativa Comunque vada party che attrende entro domani le proposte dei gruppi che vorranno partecipare. RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. 14 Primo piano ISTRUZIONE Mercoledì 15 ottobre 2014 info@quotidianodelsud.it Ieri la delegazione della Rete accolta negli uffici di via della Fisica Alcune immagini della visita degli studenti all’Arpab Ambiente: studenti a lezione all’Arpab Dopo lo sciopero dello scorso venerdì, il governatore aveva invitato i ragazzi a “studiare” la problematica direttamente nell’agenzia | di GIOVANNI ROSA ATTENTI, scrupolosi e informati. Chiedono una cosa e una soltanto: trasparenza. E così un gruppo di 11 studenti provenienti da diversi istituti del Capoluogo, nella mattinata di ieri si sono trovati nella sede Arpab su “mandato” del governatore Pittella. Il presidente della giunta regionale, infatti, lo scorso veL’INCONTRO di ieri in Arpab è il senerdì aveva invitato una delegazione a gno tangibile che tra la Rete degli recarsi presso gli uffici dell’azienda restudenti e la Regione si è aperto un gionale per toccare con mano i processi confronto e un dialogo. che regolano il moE’ ancora presto per dinitoraggio ambienre se questo percorso portale in Basilicata. terà frutti, ma certamenL’esigenza era nata te è il primo tentativo di a seguito delle doaprirsi da parte delle istimande poste al gotuzioni a quelle che sono vernatore dagli le istanze presentate dastessi studenti. Pitgli studenti. tella, infatti, aveva Lo si era capito già vevoluto incontrare nerdì scorso quando il una delegazione di governatore ha voluto riragazzi - che venercevere la delegazione. dì hanno scioperaUn incontro franco e to - proprio per schietto in cui gli studenascoltare a voce le ti hanno spiegato le raloro rivendicaziogioni profonde della loro ni. Tra le più improtesta. portanti c’era quelIn quella occasione si la relativa all’amera posto l’accento sui biente. Per questo, principali temi legati al anche un po’ proIl portavoce degli studenti della rete futuro della scuola lucavocatoriamente, na e alla riforma sul diritaveva invitato gli Massimo Pernozzoli to allo studio a cui gli ufstudenti ad andare fici regionali competenti all’Arpab. E ieri si stanno dedicando. mattina i ragazzi hanno assistito a una Buona parte di quel confronto è vera e propria lezione tra dati, chimica e servito per far chiarezza sul petrolio. tecniche di monitoraggio ambientale. «Si sta lavorando su più fronti, non Ad accoglierli il direttore Aldo Schiassi dipende tutto da noi. - aveva affermache insieme al team dirigenziale hanno to Pittella - Siamo in attesa di leggere illustrato l’operato dell’Ente-laboratorio pubblico di diagnostica ambientale - non sottraendosi alle perplessità e agli interrogativi dei ragazzi. zione per accreditare i propri laboratori I dirigenti Arpab hanno spiegato le di diagnostica di monitoraggio per asprocedure di acquisizione e validazione sicurarne la certificazione in conformidel dato relativo a ciascuna matrice amtà alla normativa nazionale ed europea bientale nonché il verificarsi di fenomesulla qualità dei laboratori. Proposta alni più contingenti come le fiammate al l’avanguardia per l’Agenzia in cui atCentro Olio Val d’Agri. tualmente vi è solo un esempio, il CenIn particolare, il direttore Schiassi ha tro Regionale Amianto. posto l’accento su una virtuosità avviata Gli studenti, dal canto loro, sono stati di recente dall’Arpab: la gara di preseleautorizzati a riprendere quanto discus- FOCUS | Dall’incontro con Pittella è emersa l’esigenza di confrontarsi sul futuro Un filo diretto aperto con la Regione il testo definitivo. Ci aspettiamo che vengano rispettate le prerogative della Regione, altrimenti siamo pronti a impugnare la legge per evidente incostituzionalità perché anticiperebbe in modo irrituale la riforma del titolo V della Costituzione e dell’art. 117». «Il petrolio in Basilicata – ha tenuto ad evidenziare Pittella – va bene, ma solo se non varca la soglia di sostenibilità. All’industria estrattiva chiediamo risorse per sicurezza, investimenti infrastrutturali e occupazione”. Quanto al raddoppio delle estrazioni, “avverrà solo in virtù del rispetto degli accordi già sottoscritti so e i laboratori visitati in un documentario- testimonianza che divulgheranno nelle scuole lucane. A conclusione dell’incontro è stata acanzata la proposta di calendarizzare con gli studenti degli incontri mensili di approfondimento sulle tematiche di interesse. «Abbiamo preso alla lettera l’invito del governatore - ha detto Massimo Pernozzoli, tra i resposnabili della Rete studen- nel 1998». L’incontro tenuto in Regione è stato il primo passo. Quello di ieri in Arpab il secondo. Ce ne saranno altri in futuro, ma i ragazzi - c’è da scommettere - terranno sempre alta l’attenzione su questi temi. Lo si è capito dalle domande che hanno posto ai tecnici dell’Arpab. Domande che denotavano da una parte una preparazione sui temi ambientali, dall’altra la loro voglia di partecipare ai processi che regolano e soprattutto regoleranno, la vita, anche politica della regione. tesca - E’ certamente un ottimo risultato il fatto di poter vedere con i nostri occhi, il lavoro che si fa all’Arpab. Stiamo facendo delle riprese e faremo delle interviste per poi creare un cortometraggio da proiettare all’interno delle scuole. L’obiettivo è quello di informare tutti gli studenti su quanto si sta facendo in tema di tutela e monitoraggio ambientale» RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. Primo piano Mercoledì 15 ottobre 2014 info@quotidianodelsud.it 15 SOCIETA’ Lo straniero tra diversità, unità e pluralità di LUCIA SERINO Il suo talk di oggi al Festival della Filosofia in Magna Grecia – iniziativa che si svolgerà quest’anno anche in Basilicata – avrà come titolo “Unitas Multiplex. Sulla natura dell’umano”. Un tema di non poco conto. Cosa intende con “unità molteplice”? E cosa ha a che fare questo con la natura umana? Quello di oggi sarà un viaggio, con parole semplici, nel cuore dell’identità umana. Proverò a far reagire parole e concetti del dibattito culturale, morale e politico contemporaneo, su cui da tempo aleggiano fraintendimenti e tensioni. Interpellerò parole come identità e diversità, unità e pluralità. Soprattutto cercherò di smascherare quella che potremmo definire l’illusione dell’unità dell’uomo. È tempo di ripensare le responsabilità etiche e le questioni di legittimità, che sono ben più importanti e decisive di quelle formali, giuridiche e politiche. Senza pensiero, senza etica, prevale inevitabilmente una tirannia dei valori, una cultura dell’odio che distrugge l’humus che stimola scoperte e innovazioni. Lei ritorna su temi di cui ha parlato tempo fa in un evento organizzato dall’UNHCR, l’agenzia dell’ONU per i rifugiati. Vero, mesi fa a San Paolo, in Brasile. In quella occasione ebbi modo di sostenere che una società che intenda estendere i diritti e i doveri morali, civili (più pre-politici che politici) allo straniero ha bisogno, più che di leggi positive, di un ordine spirituale, di una civiltà morale, di regole di condotta, di una rigorosa e permanente educazione. Una nazione, una cultura che smarrisca la propria identità e la propria capacità di evoluzione e di scoperta, è incapace di qualsiasi accoglienza. Il prossimo (lo straniero) lo si ama amando se stessi, restando se stessi, con lucida consapevolezza critica e autocritica, saldamente ancorati alla roccia dell’universalità dei diritti. A queste condizioni si potrà amare il prossimo nostro, lo straniero. Un momento. Cosa ha a che fare il tema dello straniero con quello dell’identità? È un punto decisivo. Io e altro, identità e diversità – le fragili convenzioni linguistiche che ci aiutano a dar forma alla nostra vita di relazione individuale e sociale – sono in tensione continua, sempre pronte a lacerarsi e a produrre conflitto. Ben oltre ogni mediazione sociale e politica. Affrontare tale questione vuol dire rispondere alla domanda relativa alla natura dell’uomo. Un grande poeta tedesco diceva che “noi siamo un colloquio”. Siamo, cioè, una pluralità di parlanti: una comunità di identità aperte all’altro. Non si costruisce alcuna comunità immunizzandosi dal contagio dell’altro. D’accordo. Ma ammetterà che una relazione con l’altro (lo straniero) che bussa alla nostra porta, con il suo carico di aspettative e pretese, non è facile da realizzare. Di sicuro non la realizziamo con le retoriche dell’ospitalità. Lo straniero che bussa alla nostra porta, come lei dice suggestivamente, è un avvenimento traumatico, l’irruzione di una presenza altra. L’ospitalità, che implica sempre reciprocità, porta con sé anche tensioni. Non ci serve, del resto, una vuota tolleranza. Lo straniero è un enigma che ci mette in questione, modifica, trasforma il nostro modo di vedere il mondo. Noi siamo anche l’esito di queste diversità. Difendendoci dall’altro distruggiamo alla lunga noi stessi, perché ci resteranno solo le opinioni, gli idiomi del nostro universo sociale. Ma anche i suoi spettri. Finiremmo irrimediabilmente alla deriva. Non solo sociale, anche psichica. Perché anche psichica? Perché non si costruiscono relazioni, comunità – in noi, tra noi, con gli altri – se viviamo le inevitabili tensioni solo come sofferenza. in alto Maldonato, in pagina foto prese dal sito del Festival della filosofia in Magna Grecia, Viaggio nel cuore dell’identità umana Intervista a Mauro Maldonato che presenta al Duni di Matera il Festival della filosofia in Magna Grecia Sì, ma che comunità è quella dove si è obbligati a stare insieme ad altri? È il tema sensibilissimo del nostro tempo. Dimentichiamo per un attimo ciò che si muove sullo scacchiere geopolitico mondiale (Scozia, Catalogna, Quebec e così via), che ci porterebbe troppo lontano. Guardiamo, invece, a quella pratica politica puramente astratta di convivenza tollerante tra i diversi gruppi etnici presenti sullo stesso territorio nazionale – definita multiculturalismo – la cui applicazione ha generato conflittualità mai conosciute prima. Si è trattato di un enorme e tragico fraintendimento. Le etnie che si voleva dovessero convivere si sono trasformate in subculture e in culture neo-tribali spesso incapaci di stare assieme. Anzi, che tendono spesso alla violenza. Guardi alle crescenti violenze tra latinos e neri africani, islamisti arabi e asiatici, nativi razzisti e varie etnie; alla formazione di bande criminali etniche; al riemergere di un antisemitismo non solo fascista e totalitario, ma islamista aggressivo e fondamentalista. Non è forse questo il paesaggio delle aree multiculturali – dalle città americane alle banlieues parigine, fino alle periferie londinesi – dove ondate di intolleranza violen- ta negano l’universalità del dovere del rispetto di tutti per tutti, la civiltà dei diritti e delle libertà? Per non dire poi dei grandi incubatori di terrorismo che sono diventate le grandi metropoli europee. Basta aprire i giornali … Ma è davvero tutto da buttare nelle diverse istanze multiculturali? Non saprei. Mi limito ad osservare che l’euforia della diversità etnica ha prodotto una cultura della separatezza. Ha creato ghetti. Ad un mondo di libera convivenza se ne è opposto un altro di culture ed etnie esaltate nella loro specificità e separatezza, che dissolve i valori universali che fondano e garantiscono i diritti e i doveri reciproci delle persone, delle associazioni, della società civile, delle autonomie, delle comunità volontarie, dei nativi e degli stranieri. Che società è quella in cui si può dialogare solo a condizione di identificarsi sul piano etnoculturale? In attesa che si realizzi una società di mutua tolleranza, il fossato che separa i suoi cittadini diviene più profondo che mai, e ci si ritrova infine ancora più divisi. Come se ne esce? L’umanità non è, né sarà mai, una torre di Babele cui imporre un’unità arbitraria e totalitaria. Senza la consapevolezza che un dialogo è tanto più autentico, quanto più evidenti sono le differenze; che un dialogo vero non è relativismo indifferente; soprattutto, che dovremo impegnarci a non naufragare nella ricerca di astratte unità, l’altro ci apparirà come ostile. Ci sentiremo minacciati, insicuri, vulnerabili, inquieti. Saremo così spinti a chiedere sicurezza e protezione. Prevarrà un ordine fatto di una sola lingua (la nostra), di una sola razza (la nostra). Questa reductio ad unum di molteplici voci ad una sola, produrrà “malattia”. L’idolatria dell’Uno: proprio l’Uno, tema del Festival Vede, in noi abitano innumerevoli voci di cui non sappiamo nulla, che spesso non riusciamo a capire. Eppure anche queste sono parte della nostra identità. Certa psicoanalisi contemporanea sbaglia ad unificare ciò che è distinto. Le zone d’ombra vanno composte con le altre voci (non risolte o negate). Anche quando questo può voler dire non comprenderle. A questo punto cosa resta della nostra identità? L’identità è un viaggio esigente, una ricerca che non ammette scorciatoie eticistiche o buonistiche. Una società vitale deve avere una propria identità, che orienti lo sviluppo e stabilisca valori e regole di convivenza. Solo un’identità del genere, fiduciosa di sé (e in sé), può aprirsi all’altro, accoglierlo, rispettarlo, riuscire nella difficile impresa di trasformare il potenziale nemico in amico. Ma è necessaria un’etica che resista al relativismo e al multiculturalismo che antepongono la cultura al pensiero. La cultura è solo l’effetto del pensiero, non il contrario. Dalle scuole dell’infanzia a quelle di più alto grado bisognerebbe fare in modo che gli studenti imparino a pensare con la propria testa, non a diventare recipienti di idee prodotte da altri. Ma questo ci porta inevitabilmente ad altri discorsi … RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. 16 Economia Italia / Mondo Mercoledì 15 ottobre 2014 info@quotidianodelsud.it L’Ecofin dà il via libera allo scambio automatico delle informazioni Addio al segreto bancario Intesa nell’Unione europea, tempi duri per gli evasori fiscali LUSSEMBURGO - Addio per sempre al segreto bancario in Europa, arriva la piena trasparenza fiscale: l’Ecofin ha dato il via libera allo scambio automatico di informazioni fiscali tra Paesi membri per combattere l’evasione e riuscire finalmente a tassare quei capitali che cercano di frodare il fisco. L’intesa è però a 27, perché l’Austria ha deciso di prendersi un anno in più per applicare l’accordo, che entrerà in vigore nel 2017. E in Irlanda il governo ha deciso di mettere fine da gennaio 2015 al meccanismo fiscale, conosciuto come ‘Double Irish’, che permette alle multinazionali estere di pagare meno tasse possibili sugli utili. Con questa scappatoia i grandi gruppi internazionali veicolano i profitti attraverso le proprie controllate in Irlanda che a loro volta li girano, attraverso royalty ed altre forme di pagamento, verso una seconda controllata irlandese con sede in paradisi fiscali come Bermuda, Isola di Man o Cayman. Commentando l’accordo europeo sulla fine del segreto bancario, il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan, presidente di turno dell’Ecofin, ha detto che «l’Ue ha compiuto un passo sostanziale verso l’evasione fiscale, un traguardo politico molto importante, è una riforma strutturale internazionale che cambierà il comportamento fiscale e porterà risorse addizionali ai Paesi che hanno aderito». L’accordo politico rag- giunto oggi, che deve poi passare di nuovo al Consiglio Ecofin di fine anno per l’approvazione definitiva, «segna per sempre la fine del segreto bancario in Europa», spiegano fonti europee. In sostanza oggi è stata approvata la ‘Administrative Cooperation Directivè, ovvero la legge che consente alla Ue di adeguarsi agli standard Ocse in materia di trasparenza fiscale. Grazie a questa direttiva, lo scambio automatico di informazioni acquista la dimensione più ampia possibile in Europa, superiore a quella che la revisione della direttiva Risparmi - il tentativo Ue di abolire il segreto banca- La sede della Banca d’Italia Berlino ha tagliato le stime di crescita dall’1,8% al 1,2% L’economia tedesca teme la recessione MILANO - L’economia tedesca mostra altri segni di stanchezza e gli investitori finanziari temono ormai una recessione nel paese. Berlino ha tagliato le stime di crescita, con attese sul Pil ridotte per quest’anno all’1,2% (1,8% in precedenza) e per il 2015 all’1,3% (dal 2%). Il dato che però ha gelato nel mattino le Borse, capaci comunque di rialzare la testa a metà seduta seguendo però altri fari, è stato quello sulla fiducia degli investitori e degli analisti misurato dall’indice Zew. Il dato relativo alle aspettative future nella ‘locomotiva dell’eurozonà è crollato a ottobre ai minimi dal 2012 piombando in negativo e a -3,6, dal dato In Grecia i titoli di Stato al 7% La cancelliera tedesca Angela Merkel positivo e a quota 6,9 appena a settembre. «Non c’è nessuna ragione per allarmarsi e cambiare il corso del governo tedesco», ha tentato di rassicurare il ministro dell’Economia tedesco Sigmar Gabriel. «La Germania non è in recessione ma ancora su Ultimo Prezzo A2a 74,40% Atlantia 1772,00% Autogrill Spa 545,00% Azimut 1781,00% Banco Popolare 1150,00% Bca Mps 96,90% Bca Pop Emil Romagna608,00% Bca Pop Milano 61,25% Buzzi Unicem 1032,00% Campari 542,50% Cnh Industrial 628,00% Enel 380,00% Enel Green Power 186,60% Eni 1656,00% Exor 2823,00% Fiat Chrysler Automobiles708,00% Finmeccanica 0,00% Generali Ass 1569,00% Gtech 1835,00% Intesa Sanpaolo 225,60% Luxottica Group 3620,00% Mediaset S.p.a 273,00% Mediobanca 641,50% Mediolanum 521,00% Moncler 1067,00% Pirelli E C 1023,00% Prysmian 1339,00% Saipem 1507,00% Salvatore Ferragamo 0,00% Snam 408,80% Stmicroelectronics 542,50% Telecom Italia 83,95% Tenaris 1601,00% Terna 382,20% Tod's 7050,00% Ubi Banca 609,00% Unicredit 578,50% Unipolsai 207,40% World Duty Free 684,00% Yoox 0 un corso di crescita», ha spiegato. «Siamo un Paese che esporta - ha aggiunto -. Ovviamente la Germania può continuare a esportare bene solo se all’Europa le cose vanno bene. Ci sono un paio di persone che non la pensano così». «Il richiamo frenetico a un cambio nella politica finanziaria tedesca non avrebbe alcun effetto su una ripresa sostenibile della congiuntura - ha segnalato infine Gabriel -: fare più debiti in Germania non creerebbe più crescita in Italia, Francia, Spagna o in Grecia». Intanto sono arrivati segnali scricchiolanti dalla Grecia, dove il tasso dei titoli a 10 anni è volato oltre il 7% alla luce dei dubbi - espressi da alcuni ministri finanziari dell’eurozona - sulle possibilità del paese di riemergere effettivamente dal salvataggio» FINMECCANICA Titolo rio bancario, sempre ostacolato da Austria e Lussemburgo - immaginava. «L’evasione fiscale viene ora combattuta a un livello nuovo, lo scambio automatico d’informazioni verrà applicato nel modo più ampio possibile, la legislazione assicura che il recepimento dello standard Ocse sia fatto in modo allineato», ha detto il commissario alla fiscalità Algirdas Semeta. Da gennaio 2017 tutti i Paesi Ue, tranne l’Austria, dovranno scambiarsi le informazioni in materia fiscale su interessi, dividendi, altre entrate e conti bancari di individui, fondi ed entità. Variazione -0,87% -2,10% 1,87% -1,71% -0,86% -3,87% -0,25% -1,53% 1,08% 0,18% 5,28% -0,37% 0,48% -0,72% -0,18% 0,78% 0,65% 1,10% -0,05% 1,35% -2,92% 1,26% -0,39% 0,77% -1,93% 0,69% 1,90% 0,60% -3,06% 0,20% 2,55% 3,51% -0,62% -0,62% -0,70% 0,50% -0,60% 0,68% 0,37% -0,39% Max Min 0,7515 18,08 5,46 18,06 11,82 1,009 6,145 0,6235 10,36 5,435 6,295 3,81 1,869 16,69 28,31 7,14 6,99 15,73 18,4 2,262 37,25 2,746 6,5 5,21 10,87 10,5 13,42 15,32 19,57 4,096 5,445 0,841 16,1 3,846 70,75 6,115 5,84 2,08 6,885 15,85 0,725 17,57 5,155 17,36 11,25 0,951 5,91 0,5985 9,98 5,355 5,92 3,728 1,822 16,35 27,75 6,89 6,655 15,4 18,25 2,178 35,37 2,642 6,25 4,994 10,59 10,09 13,03 14,93 18,42 4,012 5,26 0,805 15,75 3,79 69,15 5,86 5,65 2,016 6,57 15,07 FTSE/Nome MIB All-Share Mid Cap Small Cap Micro Cap STAR AIM Italia Valore 19.155,85 20.215,55 24.100,34 16.456,41 21.673,99 16.794,09 10.415,35 Var % +0,09 +0,07 +0,22 -0,77 -0,78 +0,30 +0,08 Nome Valore Cnh Industrial 6,28 Telecom Italia 0,8395 Stmicroelectronics 5,425 Prysmian 13,39 Autogrill 5,45 Var % +5,28 +3,51 +2,55 +1,90 +1,87 Nome Banca MPS Ferragamo Luxottica Atlantia Moncler Valore 0,969 18,90 36,20 17,72 10,67 Var % -3,87 -3,57 -2,92 -2,10 -1,93 Indice Valore NASDAQ 100 3.818,147 Dow Jones 16.439,68 FTSE 100 6.392,68 DAX 30 8.825,21 CAC 40 4.088,25 Var. % +0,27 +0,73 +0,42 +0,15 +0,23 Nome Acquisto Euro/Dollaro 1,2659 Euro/Sterlina 0,7947 Euro/Franco Sv 1,20733 Euro/Yen 135,652 Vendita 1,26598 0,79475 1,2074 135,659 Nome Valore Unità di misura Petrolio Barile (158,987 Litri) $ 84.23 Oro $ 1234.0 100 Troy Oz. (3,110 Kg) Argento $ 13.76 5000 Oz. (155,517 Kg) Moretti lancia l’allarme debito ROMA - L’indebitamento di Finmeccanica mette il Gruppo di Aerospazio e Difesa in una situazione di «difficoltà importante». A dirlo è l’amministratore delegato Mauro Moretti, che teme che un possibile nuovo downgrade da parte delle agenzie di rating possa far peggiorare ulteriormente la situazione. E rilancia la necessità per il Gruppo di Piazza Monte Grappa di un «profondo cambiamento»: quello che nel disegno di Moretti punta a restringere il gruppo ma aumentare il fatturato, così da tornare in un paio d’anni alla distribuzione del dividendo, non appena ci saranno utili su cui fondare la distribuzione della cedola. L’indebitamento di Finmeccanica al 31 dicembre è di 3,9 miliardi su un patrimonio netto di 3,6 miliardi, ma l’indebitamento medio è ancora più alto, superiore ai 5 miliardi, con picchi di 5,9 miliardi, ha spiegato Moretti sciorinando i dati finanziari degli ultimi cinque anni in audizione alla commissione Industria del Senato: dal 2008 al 2013 le cose sono andate «gradualmente degradando in maniera continua», ha spiegato Moretti, sottolineando che il dato più preoccupante è il rapporto tra capitale investito netto (7,5 mld) e patrimonio netto: «siamo a meno di metà». Proprio considerato l’alto indebitamento del Gruppo, se l’outlook negativo su cui sono allineate tutte e tre le agenzie di rating dovesse tramutarsi in un taglio del giudizio (ora a BB+), questo «porterebbe Finmeccanica in una situazione molto pesante», ha detto l’a.d., escludendo però un ritorno a breve sui mercati finanziario (forse nel 2017). Dai conti del terno trimestre arrivano i primi segnali positivi che fanno sperare in un 2014 «tranquillo». Fiat-Chrysler Fca lancia un piano da 50 miliardi di AMALIA ANGOTTI TORINO - Lo sbarco a Wall Street è un passaggio fondamentale per Fca, ma è solo una tappa di un percorso appena iniziato. Sul tappeto restano il nodo aumento di capitale, il dossier delle alleanze e il lancio dei nuovi modelli previsti dal piano entro il 2018 con quasi 50 miliardi di investimenti. Il titolo ha chiuso a Piazza Affari con un +0,78%, mentre al Nyse viaggia a metà seduta a +0,78% a 8,99 dollari. Sergio Marchionne è pronto a partire per il road show tra i grandi investitori istituzionali Usa, ai quali presenterà la società nata domenica dalla fusione di Fiat e Chrysler. Il pacchetto di azioni che Marchionne porta «nella valigetta» con cui viaggerà, con il responsabile finanziario Richard Palmer, potrebbe fare affluire una significativa liquidità nelle casse della società e consentirebbe di evitare quella ricapitalizzazione che il mercato si aspetta ma l’amministratore delegato di Fca ha più volte detto di non ritenere necessaria. Su questo capitolo l’ultima parola spetterà al consiglio di amministrazione, che si riunirà il 29 ottobre per la prima volta a Londra, dove il gruppo ha la residenza fiscale: all’ordine del giorno ci sono i conti del terzo trimestre, ma il nuovo board che si è appena insediato dovrà anche decidere se confermare i target 2014 e se varare o meno l’aumento di capitale. Poi si aprirà la partita alleanze, nella quale il presidente John Elkann e Marchionne hanno già detto che Fca è pronta a giocare un ruolo di primo piano anche perché l’obiettivo è quello di arrivare a 7 milioni di auto vendute nel 2018. L’intenzione della famiglia Agnelli non è quella di vendere, ma la holding Exor, che oggi possiede il 30% di Fca con diritti di voto che salgono al 46% grazie alla legislazione olandese, potrebbe diluire la partecipazione se ci sarà «la possibilità di rendere la società più forte attraverso fusioni o consolidamento con altri gruppi, non solo europei». L’ipotesi considerata più probabile, dopo i molti rumors dei mesi scorsi, è di un’alleanza in Asia, dove il gruppo ha già collaborazioni industriali con Mazda, Mitsubishi e Suzuki. RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. Mercoledì 15 ottobre 2014 info@quotidianodelsud.it 17 REDAZIONE: via Annarumma, 39/A 83100 Avellino (AV) Tel. 0825.792424 - Fax 0825.792440 Europa Mezzogiorno info@quotidianodelsud.it La nuova operazione sarà condotta da Frontex con l’adesione di otto Stati della Ue Immigrazione, arriva “Triton” Il nostro Paese non sarà più solo come accaduto con “Mare nostrum” SCUOLA di Patrizia Antonini LUSSEMBURGO - Con «l’operazione Triton si pone fine a Mare Nostrum. Ne prenderà il posto. Non ci saranno due linee di difesa delle nostre frontiere». Le parole del ministro all’Interno Angelino Alfano suonano chiare nella sala briefing al termine del consiglio dei ministri Ue che ha appena presieduto. L’endorsement dei 28 alla nuova operazione che sarà condotta da Frontex, alla quale hanno già dato adesione una larga schiera di Stati membri, e lanciata il primo novembre, pone una pietra tombale su quella condotta dall’Italia, in solitudine, dall’ottobre 2013, dopo la tragedia di Lampedusa, e servita a salvare decine di migliaia di vite e a fermare oltre 300 scafisti e passeur. «Era un’operazione a tempo, nata come misura di emergenza. Avevamo sempre detto che si sarebbe conclusa quando l’Europa avesse fatto la propria parte. Oggi ci sentiamo di dire che l’Europa fa la propria parte», spiega Alfano. Ma il ministro assicura: «per le azioni di search and rescue l’Italia non si tirerà indietro perché quello di salvare chi è in difficoltà in mare è un dovere che incombe su ogni Paese». Così come «ciascun Paese Ue è chiamato a tutelare le proprie frontiere». Triton però è solo uno dei tasselli che compongono il nuovo approccio europeo della gestione dei flussi migratori - «successo della presidenza italiana» come lo ha definito il capo del Viminale - che si basa su tre colonne, a partire dagli accordi con i Paesi Terzi e richiama Due ragazzi su 10 lasciano Italia fanalino di coda alla piena osservanza del regolamento di Dublino. E a Germania e Svizzera che si lamentano per le mancate registrazioni dei migranti in arrivo nel nostro Paese, Alfano risponde: «I migranti spesso si sono rifiutati individualmente o in gruppo. Ma la polizia italiana ha stretto i bulloni per rispondere in modo ancora più efficace sul tema del foto-segnalamento e delle impronte digitali». Intanto le Polizie europee si preparano a una stretta sul fenomeno dell’immigrazione irregolare, con l’operazione “Mos maiorum”, due settimane di controlli mirati ai punti di passaggio “caldi” delle frontiere esterne e lungo le rotte interne, per monitorare i cosiddetti “secondary movement” all’interno dell’area Schengen, dal 13 al 26 ottobre. CRISI Secondo il report di Credit Suisse: Italia indietro di trentacinque anni Disuguaglianza economica, che tonfo Più della metà della ricchezza in mano al 10 per cento della popolazione LA piramide della disuguaglianza italiana è la stessa degli anni ‘80. Lo denuncia il Global Wealth Report di Credit Suisse,il rapporto annuale curato dall’istituto di ricerca della banca svizzera, in cui si evidenzia che il 10% della popolazione italiana possiede più della metà della ricchezza nazionale. Sullo stesso livello anche Francia, Spagna e Regno Unito, come se il Vecchio continente fosse fermo da 35 anni. Quella dell’Italia non è tuttavia la peggiore performance europea. L’Austria, ad esempio, assieme alla Germania e agli scandinavi Norvegia e Svezia, si trovano attualmente al livello degli Stati Uniti del 1950, quando un decimo della popolazione possedeva più del 60% della ricchezza totale. Come la Colombia, l’Arabia Saudita e il Messico di oggi. Nazioni che mantengono tuttavia la distanza dal Paese sviluppato con il più alto livello di disuguaglianza economica. Nel report di Credit Suisse sono infatti gli Stati Uniti a totalizzare il punteggio più basso, assie- me a Svizzera e Hong Kong. Qui la distanza tra il 10% della popolazione e il restante è superiore al 70%, come nell’America d’inizio ‘900 o nell’India di oggi. Numeri bassi se comparati al livello generale della distribuzione della ricchezza. Nel Report viene infatti stimato che lo 0,7% della popolazione mondiale possiede il 44% della ricchezza disponibile. La quasi totalità di questa piccola percentuale si suddivide tra Asia, Europa e Stati Uniti, dove vive la maggioranza dei multi milionari. Il secondo gradino della piramide è occupato dalla classe medio-alta, quella che può contare su uno stipendio tra i 100mila e il milione di dollari all’anno. Rappresentano il 7,9% del mondo e ne posseggono il 41,3%. In sostanza, più dei quattro quinti della ricchezza mondiale ruota attorno all’8,6% della popolazione, circa 400 milioni di persone distribuite principalmente tra Nord America, Asia e Europa. A loro verranno probabilmente destinati la gran parte dei 20 triliardi di dollari che il mondo ha prodotto in più nel 2013 rispetto all’anno precedente. Corrispondono a una crescita globale dell’8,3% su base annua, la più intensa dal 2007, trainata soprattutto, ricorda il rapporto, dai mercati immobiliare e finanziario. Tanto che, scrivono nel rapporto, “ora la ricchezza globale è aumentata di un quinto rispetto ai livelli pre-crisi e del 39% dal minimo toccato nel 2008. Se si calcolasse utilizzando tassi di cambio fissi - aggiungono gli analisti dell’istituto -, la crescita globale toccherebbe i 21,9 trilioni, più delle perdite subite nella crisi finanziaria del 2007-2008 (21,5 trilioni di dollari)”. E per il futuro si attende una crescita ancora più rapida, “il 40% nei prossimi cinque anni certifica il rapporto - equivalenti ad un tasso del 7% annuo”, che nel 2019 corrisponderanno a 369 triliardi di dollari, tre volte e mezzo il valore del Pil mondiale. Secondo le previsioni della ricerca finanziata da Credit Suisse, alla testa delle nazioni più benestanti ci saranno ancora gli Stati Uniti, seguiti direttamente dalla Cina. La Svizzera conferma il suo primato in termini di ricchezza pro capite, davanti all’Australia e alla Svezia. OGNI anni Italia circa 2 ragazzi su 10 non tornano sui banchi di scuola o lo fanno in modo tanto precario da abbandonare prematuramente ogni possibilità di successo formativo. Per contrastare il fenomeno della dispersione scolastica, che ogni anno coinvolge oltre 600mila ragazzi tra i 10 e i 16 anni, la ong WeWorld Intervita ha dato vita a “Frequenza200“, network nazionale che opera sul territorio e online per fare rete contro questo fenomeno condividendo le buone pratiche e promuovendo il dialogo tra istituzioni, famiglie, ragazzi e territorio. La dispersione scolastica in Italia ha dimensioni allarmanti: con il 17% di ragazzi che abbandona gli studi, l’Italia è in fondo alla classifica europea la cui media è pari al 11,9%, e continua a scontare un gap con Paesi come la Germania (9,9%), la Francia (9,7%) e il Regno Unito (12,4%). Un divario che aumenta al Sud e sulle isole (Sardegna 25,5%, in aumento; Sicilia 24,8%, Campania 21,8%, Puglia 17,7% in aumento). Tra le regioni in cui i ragazzi completano gli studi troviamo il Molise tra quelle invece in cui il successo formativo rischia di divenire un miraggio la Valle d’Aosta . L’Italia è tuttora lontana dagli obiettivi della strategia di Europa 2020 nel campo dell’istruzione che prevede una riduzione del tasso di abbandono scolastico al di sotto del 10%. Da questi dati che nasce “Lost-Dispersione scolastica: il costo per la collettività e il ruolo di scuole e terzo settore”, ricerca nazionale realizzata su quattro città (Milano, Roma, Napoli e Palermo) per indagare quanto è grave e quanto costa questo fenomeno . Il fenomeno dell’abbandono scolastico ha dimensioni allarmanti anche a livello economico e il suo costo per la collettività è stimato tra l’1,4% e il 6,8% del Pil, quindi da 21 a 106 miliardi, a seconda della crescita del Paese. La ricerca per la prima volta ha studiato modalità, caratteristiche e valore economico degli interventi del Terzo settore per contrastare la dispersione. Pur con notevoli differenze da città a città, l’attività principale è l’aiuto nei compiti (46,5%), seguita a distanza dai centri di aggregazione giovanile (25,6%) e attività di socializzazione. Il terzo settore da solo investe ogni anno 60 milioni di euro per contrastare la dispersione scolastica. Uno sforzo comparabile a quello del ministero dell’Istruzione, che investe circa 55 milioni ogni anno in progetti attivati nelle scuole, principalmente con finalità di recupero. RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. Mercoledì 15 ottobre 2014 info@quotidianodelsud.it 18 CAMERE DI COMMERCIO La sollecitazione di Confagricoltura Basilicata «L’accorpamento sia rapido» Ispirazione dal modello del Veneto che ha numeri doppi più alti a quelli lucani NESSUN indugio: «Anche in Basilicata si giunga alla unificazione delle due Camere di Commercio di Potenza e Matera», è quanto sostengono i vertici di Confagricoltura Basilicata, nelle persone dei presidenti provinciali Antonio Sonnessa e Beniamino Spada, che plaudono all’iniziativa che ha portato gli stessi enti tra le province di Rovigo e Venezia a promuovere l’accorpamento “E’ la strada maestra per condurci alla indispensabile e non ulteriormente rinviabile riorganizzazione richiesta anche dal Governo Renzi, ciò al fine di far sopravvivere la struttura camerale che è e resta la casa comune delle imprese. La Basilicata necessita di una riorganizzazione che unifichi all’interno del suo territori tutte le imprese e tutti i soggetti che ne costituiscono l’essenza stessa delle due camere, posizioni già emerse in vari incontri sull’argomento. Riteniamo che ritardi ulteriori possano continuare a produrre disorientamento e sfiducia, sia all’interno delle aziende aderenti che del qualificato e professionale personale cui le due camere si avvalgono», è scritto in una nota di Sonnessa e Spada. La stessa Regione - dichiarano i due - ipotizza un’unica Camera di Commercio di Basilicata che dia sostanza e maggior forza alle imprese lucane attraverso un soggetto operativo più moderno La sede della Camera di Commercio di Potenza Ci sono riuscite Rovigo e Venezia con 132 mila imprese, perché non anche in Basilicata con circa 60 mila associati tra Potenza e Matera? e attuale, impegnandosi a svolgere un ruolo attivo per dare corpo e sostanza alla nuova struttura. «Confagricoltura Basilicata ha sostenuto e continua a sostenere – affermano Gregorio Bronzino e Domenico Saraceno, consiglieri delegati da Confagricoltura alla Camera di Matera e Potenza– che l’opportunità offerta dalla Legge 580 art. 1 comma 5, deve essere velocemente intrapresa per dare risposte concrete e comprensibili alle Imprese lucane aderenti. Le posizioni espresse dal Consigliere Bronzino in sede di Consiglio Camerale a Matera si connotano per il superamento di posizioni campanilistiche, quanto personalistiche che, sia pur dolo- rose, non possono che essere condivise. Riteniamo che le motivazioni condivisibili dovranno trovare la loro essenza in un’ottica ben più ampia rispetto alle deboli motivazioni addotte che vanno superate senza ulteriori alchimie vestite con le più varie giustificazioni anche di carattere giuridico-procedurale. Se vi era qualche dubbio sulla norma, con la fusione fatta dalle due province venete, ogni perplessità viene sfatata. Sollecitiamo - concludono Sonnessa e Spada - la Regione Basilicata perché si faccia carico, invitando le due camere con immediatezza a promuovere l’avvio del processo di accorpamento secondo i dettami normativi indicati anche da Unioncamere Nazionale, così da poter dare inizio a tutte le procedure necessarie per l’accorpamento tra le due Camere provinciali e tra le Aziende Speciali con la conseguente riorganizzazione ed ottimizzazione dei servizi, nel rispetto delle Imprese lucane e non ultimi, dei dipendenti delle Camere di Commercio e delle Aziende Speciali. Crediamo sia indispensabile superare anche campanilismi di sorta, andando avanti senza indugio e senza sospetto, lontani da personalismi inutili”. Possiamo essere la prima regione d’Italia nel riordino delle Camere di Commercio, facciamo presto prima che sia troppo tardi per l’intero sistema camerale lucano» Tirocini lavorativi per i giovani Domani il progetto SARANNO presentati domani, alle ore 9.30, presso la Sala Sinni della Regione Basilicata, i dettagli di “Giovani&Imprese”, promossa da Area Science Park e Regione Basilicata con la partnership di Innovation Factory srl e Basilicata Innovazione. L’obiettivo dell’iniziativa è offrire un’opportunità di crescita professionale a laureati, residenti in Basilicata, fino a 35 anni e con una specializzazione post laurea, attraverso tirocini retribuiti della durata di 6 mesi all’interno di imprese lucane. Saranno impiegati per realizzare e velocizzare progetti e processi innovativi, definiti con il supporto di Basilicata Innovazione. Il bando sarà illustrato dall’assessore regionale alle Politiche di sviluppo Raffaele Liberali, dal direttore generale del Dipartimento Politiche di sviluppo Giandomenico Marchese e dal direttore di Basilicata Innovazione Andrea Trevisi. L’iniziativa ha preso formalmente avvio con la pubblicazione, lo scorso 9 ottobre, dell’avviso pubblico sul sito della Regione Basilicata e prevede la presentazione delle candidature on line. Le imprese interessate ad ospitare i tirocini dovranno invece inviare la propria manifestazione d’interesse compilando il format disponibile sul sito di Basilicata Innovazione. Data ultima per l’adesione, sia per i laureati che per le imprese, è il 29 ottobre. “ZONE FRANCHE” SEMINARIO ALL’UNIBAS PENSIONATI: PROPOSTA UIL UN FISCO molto meno pesante e pressante: è il punto di forza delle Zone franche, oggetto del seminario che si terrà dalle 10:30 nell’Aula Magna dell’Università degli Studi della Basilicata a Macchia Romana. A trarre le conclusioni, l’assessore all’Ambiente e territorio della Regione Basilicata Aldo Berlinguer, autore – insieme a Salvatore Cherchi – del libro “Le zone franche”, edito da G. Giappichelli Editore. La natura delle Zone franche favorisce lo sviluppo economico e sociale delle aree urbane caratterizzate da disagio economico, occupazionale e sociale. E lo fa innescando processi di sviluppo e attraendo nuovi investimenti. Questi ultimi vengono attirati da un fisco differenziato – e più sostenibile – in ragione delle specificità proprie di ciascun territorio. Tra le zone economiche speciali vi sono anche le Zone franche urbane, fra le quali rientra anche Matera grazie a un recente provvedimento del governo. Il seminario è stato organizzato dal professor Ettore Bove, ordinario di Economia e politica agraria dell’Unibas. «I PENSIONATI sono i veri ammortizzatori sociali delle famiglie italiane: dove c’è un giovane che non trova lavoro o un cassintegrato o un disoccupato, intervengono con il loro aiuto. Vorremmo che il Presidente del Consiglio rispettasse la promessa di estendere gli 80 euro ai pensionati e agli incapienti». Lo ha detto il segretario regionale della Basilicata della Uil Pensionati, Vincenzo Tortorelli, ribadendo «l’impegno ad affrontare l’emergenza povertà che colpisce soprattutto gli anziani. La proposta del Reddito di inclusione sociale promosso da L’alleanza contro la povertà in Italia, una coalizione sociale composta da Sindacati ed importanti realtà del Terzo settore, presentata oggi al Cnel, è sicuramente uno strumento che fa compiere un passo avanti per affrontare l’emergenza sociale». Tortorelli ha ricordato che la Regione Basilicata ha previsto «l’istituzione del Reddito minimo, che necessita di un’adeguata posta finanziaria» e ha evidenziato che «occorre riformare e rilanciare il Welfare». L’assessore Berlinguer: «Motore di sviluppo» «Estendere gli 80 euro e sì al reddito di inclusione» Dematerializzazione dei dati sanitari Già archiviati 3 milioni di referti IL TEMA DELLA “dematerializzazione dei dati” coinvolge la Pubblica Amministrazione in toto, ma ancora più nello specifico interessa il settore sanitario italiano. La Regione Basilicata per prima si è mossa per sostituire la gestione cartacea con quella digitale e, grazie al supporto di Aruba, ha dato avvio alla conservazione sostitutiva dei dati clinici in diagnostica per immagini, per una validità legale nel tempo di tali documenti informatici. Nello specifico, Aruba si è occupata della parte infrastrutturale, trasferendo i dati clinici dalle ASL ai propri data center, mentre GMed ha fornito il software ed i relativi connettori necessari per l’interfacciamento con gli applicativi di terze parti presenti nelle varie ASL. “Si tratta di un traguardo importante – ha dichiarato Nicola A. Coluzzi, Dirigente dell’Ufficio Società dell’Informazione, ente che ha messo a disposizione le risorse economiche seguendo tutta la fase progettuale, amministrativa e di implementazione del processo – Già da luglio il servizio è pienamente in funzione in tutte le aziende sanitarie lucane e sta riscuotendo ampi consensi”. I risultati parlano da soli: al momento il servizio ha già archiviato oltre 3 milioni di referti ed immagini del RIS/PACS equivalenti a circa 2,5 TB di dati memorizzati. “Si tratta di un importante trampolino di lancio per il sistema sanitario che potrà, archiviare tutti i dati della cartella clinica e porre le basi per implementare il fascicolo sanitario elettronico – ha continuato Coluzzi - L’obiettivo futuro è quello di fare lo stesso con i dati amministrativi della Regione e dei comuni”. RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. Mercoledì 15 ottobre 2014 info@quotidianodelsud.it 19 REDAZIONE: via Nazario Sauro, 102 85100 Potenza Tel. 0971.69309 - Fax 0971.601064 POTENZA potenza@quotidianodelsud.it La Rsa Cgil attacca Comune e azienda: «Si metta mano al piano di esercizio» Cotrab, spettro licenziamenti I 154 dipendenti non possono essere il capro espiatorio contro gli sprechi BASTA con l’ «immobilismo totale di azienda e Comune». E’ questa la denuncia dei lavoratori Cotrab riunita nella sigla sindacale Rsa Cgil sulla situazione del trasporto pubblico locale. Non è più sufficiente rimandare di volta in volta responsabilità e presa in carico dell’emergenza, usando l’approvazione del bilancio come alibi perenne per prendere decisioni. Era stata stabilita infatti al 30 settembre scorso la pubblicazione del bando per l’affidamento del servizio, come da abitudine rimandato. «E’ necessario – dice il sindacato – mettere finalmente mano al piano di esercizio, a prescindere dal bilancio. Non si può cancellare quanto fatto con un colpo di spugna». I lavoratori si riferiscono alle voci circolate in questi ultimi periodi su presunti tagli al personale come soluzione agli sprechi. Su questo punto il sindacato non transige: «I posti di lavoro sono 154 in tutto tra autisti e dipendenti delle scale mobili e non si toccano. Anche in sintonia con la battaglia che il sindacato sta portando avanti in difesa dell’articolo 18 e contro l’inserimento del trasporto nel Patto di stabilità, in quanto rientra tra quei servizi essenziali come al sanità. Chiediamo a questo punto con urgenza un tavolo tecnico con Comune e azienda. Mai la Rsa Cgil è stata convocata per affrontare questa questione dei tagli al personale che risulta il modo più semplice per affrontare il problema senza risolverlo». Perché per gli stessi lavoratori la questione è a monte. «Non occorre togliere una linea di bus o chiudere la scala mobile, facendo un danno soprattutto al cittadino. Serve riorganizzare l’intero servizio secondo criteri congrui alla città». Per il sindacato bisogna smetterla di paragonare continuamente Potenza a città come Salerno, Perugia o Torino. Non sarebbero solo la morfologia e l’espansione urbani- MENSE SCOLASTICHE I genitori si organizzano i dirigenti declinano ogni tipo di responsabilità Lavoratori Cotrab durante una protesta sotto il Palazzo di Città (foto Mattiacci) stica a differenziarle ma la mentali- poi, rivedere tutto il sistema. Pertà dei cittadini e il loro diverso modo ché i ritardi per l’arrivo degli autodi fruire del servizio. I lavoratori bus ci sono e sono gli stessi dipenspingono per una vera e propria denti ad ammetterlo e a denunciar«educazione del potentino all’uso lo. «I tempi di percorrenza sono lundei mezzi pubblici». Compito che ghi e poco idonei a causa del disorspetterebbe all’amministrazione co- dine generale della città. Parcheggi munale. Come? «C’è poco da fare: selvaggi, anche alle fermate degli mettendo il servizio a pagamento, autobus, traffico nelle ore di punta sia per gli autobus che che blocca completaper le scale mobili, ricor- mente il servizio in zone rendo agli spazi pubbli- come viale Dante, via del citari sulle fiancate dei Gallitello, via Vaccaro e mezzi, non lasciando in Francioso dove ci sono giacenza strutture esi- addirittura tre scuole. stenti come il parcheg- Procediamo a 10 chilogio di viale dell’Unicef, metri orari contro i 30 introducendo i control- consentiti per legge. lori, di cui non vi è l’ombra da alme- Non abbiamo corsie preferenziali. E no 10 anni. Controllori che a nostro poi c’è il problema delle distanze doparere andrebbero reclutati tra gli vute all’organizzazione delle linee. stessi dipendenti Cotrab in base a Ci sono tratti in cui potremmo anrequisiti specifici e senza incorrere che spingerci oltre i 30 chilometri al solito clientelismo già conosciuto orari ma con i ritardi accumulati in passato all’interno del Cotrab». E comunque arriveremmo in ritardo, Il bando non è stato pubblicato senza contare la circolazione ancora degli autobus extraurbani, le lumache della città». Gli stessi lavoratori parlano di 50 minuti di attesa e di corse che saltano mentre secondo il piano vigente i pullman dovrebbero arrivare ogni mezz’ora, «anche se –dicono – a nostro parere è comunque troppo. Dobbiamo essere messi nelle condizioni di effettuare le percorrenze secondo i tempi previsti». Ecco che Rsa Cgil interviene in difesa dei lavoratori «spesso ingiustamente accusati dei ritardi» ma anche dei cittadini, per un servizio di qualità. Servizio che, c’è da aggiungere, i dipendenti continuano a garantire nonostante le due mensilità arretrate ancora da percepire. Anna Martino Ancora non pagati gli stipendi © RIPRODUZIONE RISERVATA Quelli che passeggiano nel ventre del ponte di GIAMPIERO D’ECCLESIIS IO ci vado spesso al ponte Musmeci, mi piace passeggiare nel ventre della balena e affacciarmi di tanto in tanto dai suoi fianchi traguardando verso la Città oppure verso la valle del Basento, un piccolo Paese delle meraviglie di cemento a vista, dalle curve voluttuose e dalle visuali insolite. Ci vado a passeggiare quando sono di cattivo umore, inseguendo lungo l’andamento flessuoso della sua struttura i miei alti e bassi, mi fermo, penso e, talvolta, scrivo seduto ai margini di una delle aperture poste ai lati degli appoggi tra l’impalcato e la vela che ne costituisce la struttura portante. Un opera di altri tempi, non c’è che dire, peccato non dargli una funzione più alta di quella semplice per la quale è stata progettata, ossia far transitare auto. Mi domando perché in questi anni non si sia compreso quale potenziale formidabile contenitore culturale è il ventre della balena attualmente vuoto, addobbato del lavoro di qualche oscuro writer che il più delle volte non è andato oltre un “Ti amo Maria”. Si potrebbe allestire una mostra con le fotografie dell’opera in esecuzione, mostrare i modellini che ha usato il progettista in un epoca in cui i computer erano ancora ad uno stato primordiale per inventare la sua opera, si potrebbe rendere il camminamento più agevole, ripulire e arredare le aree che ospitano le spalle del viadotto. A Barcellona visitando l’opera di Gaudì, una delle cose più interessanti della visita alla Sagrada Familia è lo studio del progettista con il modello dell’arco catenario ottenuto simulando l’arco di carico con pesi e catene, un altro artigiano dell’ingegneria celebrato all’interno della sua opera più importante. A Potenza, per Sergio Musmeci e il suo ponte non c’è diritto di cittadinanza se non una targa di tipo stradale, qualche cancello arrugginito, pneumatici vecchi, vetri, qualche profilattico, sono gli oggetti di arredo più presenti, nei giorni di mercato, nella pancia del vecchio ponte, non di rado si ritrovano le deiezioni di qualche avventore in cerca di un bagno. Adesso hanno messo le luci, le reazioni sono diverse, c’è chi ha gridato allo scempio, chi attende di vedere l’esito, chi è indifferente. Tante, tantissime chiacchiere, nessuno che si rimbocchi le maniche e vada a dare una pulita, e tu? Domanderete. Io mi porto la mia bustina di plastica del supermercato, un guanto preso al banco della frutta e quando vado raccatto carte, barattoli, bottiglie che poi raggiunta la mia capacità di trasporto vado a depositare la busta avanti ad un cassonetto. Lo faccio in silenzio già da un po’ di mesi, per rispetto e amore verso quel posto che a me ha regalato tanto. Ma questa è tutta un'altra storia. SE c’era ancora qualche genitore che nutriva un barlume di speranza sull’avvio del servizio mensa nelle scuole oggi bisogna fare i conti con una certezza: niente pasti nelle scuole. Lo hanno ribadito il sindaco De Luca e l’assessore comunale alla Pubblica istruzione, De Francesco durante un incontro con i dirigenti scolastici e con una delegazione di genitori. Genitori che - fatti salvi quelli che optano sempre per il classico “ci è dovuto” - già da alcuni giorni non si sono tirati indietro rispetto all’idea di auto organizzarsi chiedendo, autonomamente o come membri dei consigli di istituto, preventivi a varie ditte per la fornitura, anche in via provvisoria, dei pasti. Idea che, oltre alla contrarietà di alcuni genitori, ha visto anche il pollice verso dei Dirigenti scolastici . Dirigenti scolastici che anche ieri hanno ribadito di non volersi assumere l’onere di fornire direttamente il servizio mensa. Insomma come dire: meglio lavarsene le mani e lasciare i bambini a bocca asciutta piuttosto che assumersi una qualsiasi responsabilità. Ed è proprio questa specie di lassismo da parte di chi, invece, dovrebbe prendere decisioni che desta sconcerto. Uno sconcerto che lascia ancor più allibiti se si tiene conto del fatto che sia il primo cittadino che l’assessore comunale alla Pubblica istruzione si sono messi a disposizione dei Dirigenti scolastici per valutare insieme a loro quali modalità si possono adottare tenendo conto anche dei cosiddetti “punti cottura” - o cucine che dir si voglia che si trovano nei vari istituti. Insomma l’amministrazione comunale è pronta ad assumersi le sue responsabilità mentre i dirigenti no. al.g. a.giammaria@luedi.it © RIPRODUZIONE RISERVATA RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. Potenza Mercoledì 15 ottobre 2014 info@quotidianodelsud.it 23 Tre studenti del liceo scientifico Pasolini raccontano la loro esperienza «Ecco a voi la nostra Intercultura» Da quell’anno trascorso a Boston a quei due mesi in Cina e Irlanda “NON so cosa troverò ma so che vorrei cercarlo” è lo slogan pubblicitario degli scambi promossi da Intercultura. Intercultura è una onlus che promuove esperienze interculturali a studenti delle terze classi degli istituti di istruzione secondaria superiore. Migliaia di volontari sparsi in tutta Italia, ogni anno selezionano gli studenti più meritevoli ai fini di un’esperienza di studi e di vita all’estero. Il liceo scientifico “Pier Paolo Pasolini” di Potenza ha aderito al programma, e nel corso di un seminario informativo presso la scuola ha illustrato, attraverso la voce dei protagonisti, i risultati raggiunti con l’auspicio che l’esperienza possa continuare nel futuro e che si possano trovare motivazioni sempre crescenti. Mariagrazia Monteleone, allieva dell’Istituto potentino, ha trascorso un anno negli Stati Uniti nella periferia di Boston. Il suo sguardo trabocca ancora di energia ed entusiasmo. «Ho trovato, rispetto al contesto scolastico italiano maggiore libertà a livello di programmazione e grande apertura mentale – spiega la studentessa - All’inizio la lingua ha rappresentato l’ostacolo maggiore. È stata una bella sfida ma poi ho avuto molte soddisfazioni. Sognavo con- IL CONVEGNO Internet e cyber bullismo Mariagrazia Monteleone, Giulio Caggiano e Ludovica De Vivo. In basso Volonnino e Latrofa na accoglienza a livello familiare. L’ambiente è stato amichevole e caloroso. Il sistema scolastico, rispetto a noi, punta molto di più sulla pratica. Mi piacerebbe ritornare». “Non parto per scoprire il mondo ma per scoprire me stesso” titola un manifesto del programma Intercultura”. La lingua è solo« il primo passo per immergersi in un nuovo contesto culturale – spiega Franca temporaneamente in ingle- una cultura completamen- Volonnino, presidente di se e in italiano! Tornare in te diversa non solo a livello Intercultura Potenza - L’eItalia è stato difficile. Dove- linguistico. Usavano zuc- sperienza all’estero serve a vo far capire a chi mi stava chero e miele sui pomodo- conoscere se stessi nel diaintorno quanto ero cambia- ri! Lì ho compreso che mi logo con una nuova cultuta». Dagli Stati Uniti all’e- confrontavo con una realtà ra. Lo spaesamento iniziale stremo oriente le sensazio- totalmente diversa. Non bi- induce a riflettere sulla ni non cambiano. Ludovi- sogna giudicare ma è ne- propria vita. Noi siamo tutca De Vivo, infatti, ha tra- cessario avere un forte sen- ti volontari impegnati nel scorso un mese in Cina. «I so di adattamento. Se non costruire la pace attraverprimi giorni ero molto spa- si conoscono i propri limiti so questi scambi». ventata – dice la ragazza - la non si può crescere». Le lingue uniscono i pofamiglia che mi ospitava Giulio Caggiano, inve- poli ma è necessario cononon parlava inglese. Ho ce, dopo un mese a Dublino scerle. Angela Salvatore fatto ricorso a Google tra- racconta così il suo sog© RIPRODUZIONE RISERVATA duttore, ma avevo davanti giorno: «Ho avuto una buo- “COMUNICARE al tempo di internet… il rischio della dipendenza e del cyberbullismo”. Questo il tema del convegno, organizzato dall’associaizone “Il cielo in una stanza”, che sarà presentato oggi alle 10 nella sede dell’Assostampa. Il convegno si terrà poi il prossimo 18 ottobre nella Biblioteca nazionale. L’associazione è sorta per prevenire e contrastare i fenomeni del bullismo e del cyber bullismo, che coinvolgono soprattutto i giovani, molti dei quali ne diventano purtroppo vittime. Per raggiungere lo scopo è necessaria una capillare azione di sensibilizzazione e per questo sono stati sottoscritti protocolli d’intesa con il Tribunale per i minorenni e l’Asp. INCLUSIONE SOCIALE Potentialmente e la società SI terrà il prossimo 29 ottobre una giornata di formazione sul tema dell’educazione sociale. L’iniziativa, organizzata da “Potentialmente onlus”, è stata presentata ieri ai componenti della Quarta commissione consiliare presieduta dal consigliere Lucia Sileo Il titolo della giornata di studi è “Chi educa la società?”. I lavori si svolgeranno nella Sala del Cortile di Palazzo Loffredo. L’iniziativa rientra nell’ambito delle attività previste dal progetto “Partecipa-azione” con l’obiettivo di promuovere e diffondere la cultura dell’inclusione sociale, della coesione e della condivisione sociale. VERDE PUBBLICO Lavori nella villa di Santa Maria PROCEDONO i lavori di potatura e sistemazione degli alberi e della vegetazione all’interno della villa di Santa Maria. E’ questo il primo passo al quale seguirà la completa riqualificazione dell’intera area attraverso opere di rimonda del secco, potatura e messa a dimora di nuovi alberi. Prosegue il lavoro nell’area verde punto di riferimento importante per la città RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. 24 Potenza e provincia Mercoledì 15 ottobre 2014 info@quotidianodelsud.it A S.Chirico e Anzi i funerali di Russo e Raimondi. Il rumeno trasferito dall’ospedale al carcere Il triste giorno degli addii Il Comando provinciale dell’Arma: «Nessun cittadino ci ha telefonato» POTENZA - Due comunità San Chirico Nuovo e Anzi unite ieri dal dolore per l’ultimo saluto all’avvocato Romano Russo e al suo amico Domenico Raimondi, deceduti domenica mattina a seguito di un incidente stradale, avvenuto nei pressi di Calvello, causato da un uomo che, alla guida in stato di ebrezza, si è schiantato contro l’auto sulla quale viaggiavano le due vittime, rispettivamente di 56 e 34 anni. E così quella domenica che per Russo, Raimondi e i lori amici doveva essere una giornata da dedicare alla caccia, in pochi secondi si è trasformata in una tragedia. Tragedia che ha distrutto due famiglie e due comunità. Ieri mattina, alle 11.30, nella chiesa di San Nicola a San Chirico Nuovo, l’intero paese ha voluto dare l’ultimo commosso saluto all’avvocato Romano Russo. Durante la cerimonia religiosa il ricordo degli avvocati, dei magistrati e dei tanti amici sia di San Chirico, suo paese d’origine, che di Potenza, sua città d’adozione. Durante la cerimonia funebre un pensiero e una preghiera anche per i familiari di Domenico Raimondi. La cerimonia funebre di Domenico Raimondi, 34 anni, dipendente di un’azienda agricola, con una figlia di pochi mesi, si è tenuta ad Anzi alle 15 e 30. Sia ad Anzi che a San Chirico, così come a Potenza, gli amici di Romano Russo e Domenico Raimondi hanno continuato a domandarsi il perché di quella tragedia. Il ventottenne, di nazionalità rumena, che invadendo la corsia opposta si è schiantato frontalmente contro la Fiat Panda dove si trovavano Russo e Raimondi, aveva già dato segni di squilibrio in un bar di Anzi. Non a caso, dopo lo schianto, l’uomo è risultato positivo all’alcol test superando di 5 volte il limite consentito per legge. ano chiesto l’intervento dei Quello che è accaduto dopo, purtroppo, è storia nota. Lungo la strada che da Anzi porta a Calvello la Peugeot a bordo della quale viaggiava il ventot- I familiari di Russo seguono il carrofunebre. A destra la folla davanti la chiesa (f. Laguardia) tenne - con lui un connazionale anche lui positivo all’alcool test - ha invaso la corsia opposta. Il fuoristrada che precedeva la Panda di Russo e guidava la “carovana” di vetture che era partita per la battuta di caccia è riuscita a spostarsi in tempo, evitando l’auto impazzita che arrivava in direzione contraria. Russo non ha po- tuto evitare l’impatto. Il ventottenne, accusato di omicidio plurimo aggravato, ieri è stato trasferito dall’Ospedale San Carlo al carcere di Potenza. Ieri le due comunità di San Chirico e Anzi, ancora sotto shock per quanto accaduto, si sono strette attorno ai familiari delle due vittime. In merito poi a quanto scritto nell’articolo “Già sbronzo al bar, poi è scappato” pubblicato sull’edizione di ieri - articolo in cui si diceva che alcuni cittadini dopo avere visto all’interno del bar di Anzi il ventotenne rumeno bere qualche bicchiere di troppo avrebbero telefonato ai carabinieri segnalando il fatto e chiedendo un loro intervento - il Comando provinciale dell’Arma ha fatto sapere che nessun cittadino ha telefonato per segnalare il fatto. Anzi se qualcuno davvero ha visto qualcosa e non ha allertato le forze dell’ordine questo qualcuno non è meno colpevole di chi poi di fatto ha causato l’incidente. E questo anche perché il ventot- tenne ad Anzi era noto come un bevitore abituale. Tra l’altro i carabinieri hanno accertato che il giovane e il suo amico avevano trascorso la notata di sabato a bere a casa di un connazionale arrivando poi nel bar già belli che sbronzi cosa che è stata notata dai cittadini che domenica mattina si trovavano nel locale. MURO LUCANO Evento per san Gerardo E stasera la notte sarà illuminata di luce MURO LUCANO - Ancora poche ore e stasera si terrà un evento di luci, suoni, teatro e danza in onore di san Gerardo Maiella. Sarà una notte di grande coinvolgimento emotivo e anche di spettacolo quella che si appresta a vivere la comunità murese questa sera. La devozione per san Gerardo Maiella è grande e la sesta edizione della “Notte della luce” è un’occasione per stringersi ulteriormente intorno al santo del popolo. L’evento sarà caratterizzato da momenti intensi di preghiera visto che ricade alla vigilia dell’anniversario della morte di Gerardo Maiella – spirò il 16 ottobre 1755 – ma anche dalla possibilità di ammirare Muro Lucano in una veste mozzafiato grazie allo spettacolo di luci e suoni “Arrivederci in Paradiso” che sarà possibile ammirare da via Roma che si trasformerà in un tea- tro naturale. La città natale di san Gerardo Maiella è pronta ad accogliere i numerosi fedeli che accorreranno da tutta le regione, e che potranno ammirare i luoghi del patrono della Basilicata: il battistero, la casa natia e la bottega. Alle 17 si terrà la celebrazione della messa presso il Santuario di Capodigiano. A seguire, la cerimonia di accensione della fiaccola della luce e la via lucis che si snoderà per le vie della città, passando ovviamente per i luoghi che San Gerardo era solito frequentare da bambino: Capodigiano, il quartiere natio Borgo Pianello fino a giungere via Roma e piazza Don Minzoni. Alle 20.30, l’attesissimo spettacolo di luci e suoni “Arrivederci in Paradiso”, con la regia di Gianpiero Francese. Uno spettacolo imperdibile che ripercorre gli ultimi momenti di vi- Un momento dell’edizione 2013 di “Arrivederci in Paradiso” ta di San Gerardo e che verrà insce- subito dopo sarà possibile assistere nato nella zona del Castello e del ad una replica dello spettacolo “ArBelvedere Torrione. rivederci in Paradiso”. Al termine, il lancio delle lanterUn programma ricco quello mesne dei desideri direttamente in so a punto dall’amministrazione piazza Don Minzoni e degli inter- comunale, dal Capitolo Concatteventi teatrali di drammatizzazione drale rappresentato da don Giustidella vita di San Gerardo con scene no D’Addezio e il gruppo Opera di incredibili direttamente dai balco- Melfi. ni delle abitazioni muresi. Previsto L’evento, organizzato dall’ammianche un momento musicale im- nistrazione comunale, è patrocinaportante con un’ orchestra compo- to dalla Regione Basilicata, dalsta da ben sessanta professionisti. l’Apt, dalla Comunità europea e dal Alle 21 una veglia di preghiera e Csr Marmo Melandro. POTENZA A rione Cocuzzo una giornata speciale del progetto “Ridurre si può” Apparecchi elettrici, raccolti 150 chili di rifiuti POTENZA - Circa 150 chili di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) tra un centinaio di pezzi di computer, monitor, stampanti, televisori, carica batterie e piccoli elettrodomestici (macchine del caffè, tostapane, radio e autoradio, phon, stufe elettriche) sono stati raccolti nel corso della giornata, promossa da Legambiente Basilicata e Circolo Legambiente Potenza in collaborazione con Ri.Plastic, che si è tenuta nella piazza del mercato di rione Cocuzzo a Potenza. Hanno conferito alcuni oggetti anche gli alunni dell’Istituto comprensivo “Don Lorenzo Milani” che hanno sottoposto i volontari della Legambiente a una breve intervista sulla raccolta differenziata e il recupero e il riuso dei rifiuti. Nel corso della giornata è stato anche distribuito materiale informativo sul corretto smaltimento di altri tipi di rifiuti, come gli pneumatici. L’iniziativa rientra nel progetto “Ridurre si può”, realizzato dal Centro di educazione ambientale (Cea) “Il vecchio faggio” della Legambiente Basilicata onlus, in collaborazione con il Cea “I calanchi” del circolo Legambiente di Montalbano Jonico. Il progetto, finanziato attraverso il bando Redus 2012 del programma Epos 2013 per l’educazione e la promozione della sostenibilità ambientale della Regione Basilicata, ha come obiettivo quello di sensibilizzare istituzioni e cittadini sulla riduzione dei rifiuti che quotidianamente vengono prodotti. Lo scopo è quello di sensibilizzare i cittadini a stili di vita che hanno un forte impatto sull’ambiente in cui viviamo e di cui igno- riamo le ricadute sociali, ambientali ed economiche. Per un modello di sviluppo più sostenibile basterebbe avere atteggiamenti più “consapevoli” in tutti i campi dell’esperienza quotidiana, dalla tutela delle risorse non rinnovabili al rispetto per l’ambiente e la natura, alla riduzione dell’inquinamento, alla difesa dei diritti e allo sviluppo della cooperazione e della solidarietà. Orientare il nostro modus vivendi verso una scelta etica, assumere comportamenti razionali rispetto all’utilizzo delle risorse e al consumo di energia, Uno degli scatoloni raccolti acquistare prodotti a basso impatto ambientale, fare la raccolta differenziata, sono semplici modelli di comportamento verso cui ognuno di noi dovrebbe orientarsi per rendere migliore il nostro pianeta e permettere una vita dignitosa a tutti i suoi abitanti. RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. Mercoledì 15 ottobre 2014 info@quotidianodelsud.it 25 REDAZIONE: via Nazario Sauro, 102 85100 Potenza Tel. 0971.69309 - Fax 0971.601064 VULTURE potenza@quotidianodelsud.it RAPOLLA Soddisfatto il primo cittadino: «Abbiamo alzato il livello della qualità» Parco delle cantine, edizione record Oltre 30.000 presenze registrate nella due giorni dedicata ai prodotti locali RAPOLLA - L’evento autunnale Parco Urbano delle Cantine ogni anno aumenta di qualità e di numeri. Si calcola che oltre 30 mila presenze nel due giorni, 11 e 12 ottobre, hanno invaso la cittadina del melfese per rivivere momenti folkloristici e di assaggio di prodotti enogastronomici della cucina contadina. A fare da cornice il borgo delle cantine, con sullo sfondo la maestosa cattedrale. Un programma preparato nei minimi particolari dall’amministrazione comunale, referente Giovanni Sisti che ha consentito ai numerosi visitatori di conoscere nei minimi particolari le peculiarità di questa cittadina: tante visite guidate, alla cantina Rapolla Fiorente, alle Terme, alla Cattedrale, alle chiese di Santa Lucia e San Biagio; l’apertura delle tavernette presso le suggestive grotte-cantine con l’assaggio di prodotti tipici del vulture-melfese ha catturato MELFI, 20 ANNI PER L’ASSOCIAZIONE Ritorno al “Gasparrini” Alcune immagini della due giorni di Rapolla. Il sindaco ha affermato che quella di quest’anno è stata: «Una festa delle famiglie» l’attenzione dei tanti visitatori, provenienti anche dalle regioni limitrofe. A riempire i due giorni di festa anche spettacoli itineranti tra cui i Tarantati di Monte S.Angelo (Fg), il Concerto bandistico del complesso città di Rapolla per le vie delle grotte-cantine, la Pigiatura dell’uva a cura dell’associazione culturale “Scusate il ritardo” presieduta da Alba Tamarazzo, lo spettacolo gruppi Arcieri Storici “Turris Maior” di Lucera (Fg) con rievocazione storica della distruzione di Rapolla nel 1243-1254). Entusiasta di questo successo, il sindaco Michele Sonnessa, presidente dell’Area Territoraile del Vul- MELFI – Sabato 11 ottobre 2014, lo storico Istituto “Gasparrini”, ha accolto tantissimi ex allievi ed ex professori presidi. L’Evento “Ritorno al Gasparrini”, iniziato con un simbolico “appello” di allievi partecipanti al singolare flash-mob , davanti al portale principale d’ingresso della scuola, ha visto la partecipazione di numerosi ex allievi che hanno festeggiato i 20 anni dell’omonima associazione. ture-Melfese ha riferito: «dal 2007 con questa iniziativa culturale ed enogastronomica abbiamo alzato il livello di qualità di questa manifestazione. Si calcola da stime fatte dai miei collaboratori, che a Rapolla quest’anno, siano giunti oltre 30 mila persone, favorite dal tempo buono. Questa scommessa che portiamo avanti, valorizzazione dei prodotti della nostra terra, ogni anno ottiene consensi. E’ una festa delle famiglie. Tutto il paese trae beneficio. Basti ricordare che sono state aperte quattro cantine nuove, che hanno creato imprenditoria. Abbiamo in atto un progetto ecosostenibile sperimentale in collaborazione col Gal, sviluppo Vulture-Alto Bradano, per una maggiore tutela del bosco. E’ mia intenzione migliorare questo parco urbano, in progetto con i fondi 20142020, la ristrutturazione di questo habitat naturale. Il miglioramento del proprio territorio deve basarsi su tre fondamenta: cooperazione, associazionismo e giovani. Devo ringraziare le Forze dell’Ordine, polizia municipale, Carabinieri, polizia carceraria, forestale, per la riuscita di questo evento». Tra i visitatori molti pugliesi, Vito e Ferdinando da San Ferdinando di Puglia hanno apprezzato questo piccolo centro: «uno scorcio panoramico mozzafiato di un piccolo centro lucano, che ci ha deliziati con la degustazione di prodotti tipici del posto.Siamo felici di aver contribuito a questa iniziativa. Complimenti agli organizzatori». Lorenzo Zolfo RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. Mercoledì 15 ottobre 2014 info@quotidianodelsud.it 26 REDAZIONE: via Nazario Sauro, 102 85100 Potenza Tel. 0971.69309 - Fax 0971.601064 VULTURE potenza@quotidianodelsud.it Soddisfatto il presidente Sperduto: «Evidenti benefici per le strutture ricettive» Cascate invase dai turisti Il sito naturalistico di San Fele si conferma tra i più visitati della regione SAN FELE - Un bilancio di tutto rispetto. Segno che l’intuizione iniziale di fare delle cascate di San Fele, un sito turistico non era affatto campata in aria. I numeri parlano chiaro: nell’intero anno del 2014 sono stati circa 30.000 le persone che le hanno visitate di cui oltre mille e cinquecento nel solo giorno di ferragosto. Un numero importante che nel tempo può soltanto aumentare. Ma il sito naturalistico si distingue anche dal fatto che ha attirato molti turisti provenienti non solo dalla Basilicata ma anche da altre regioni (Puglia e campania su tutti) e dall'estero. Il beneficio per le strutture ricettive locali è stato evidente. Molte escursioni si sono realizzate con alunni delle scuole elementari, medie, superiori ed anche delle materne e di tante associazioni di anziani. Di particolare significato è stata l'escursione dell’associazione non vedenti di Potenza e degli studenti Laurea in Geologia-Università Federico II° di Napoli . Di notevole importanza sono state le giornate europee del patrimonio a cura del Ministero dei Beni Culturali del 21 settembre Una immagine delle cascate di San Fele 2014 , dove si è partecipato nell'e- re, - spiega il presidente delle “Cavidenziare i resti di numerosi scate di San Fele, Michele Spermulini e la Gualchiera presenti duto - che ha reso possibile la valungo il torrente Bradano. lorizzazione del torrente Brada«Tutto questo è stato possibile no e delle sue cascate e senza algrazie al lavoro volontario dei so- cun spreco di risorse pubbliche. ci dell’associazione U uattennie- Un riconoscimento importante anche all'Apt di Basilicata nel produrre materiale informativo ed attivato numerose iniziative tese a pubblicizzare e far conoscere le cascate di San Fele. Molto rimane - continua - da fare, ma che comunque con l'intervento finanziario concesso ormai al comune di San Fele da novembre 2012 dalla Regione Basilicata pari a 140.000 più 15.000 euro e che ad oggi sono difatti inutilizzati, sarà possibile (speriamo in tempi brevi) di rendere l'area più agibile, attraverso opere quali la sentieristica necessaria e le dovute opere di messa in sicurezza dei tracciati, oltre che l’acquisizione delle aree private adiacenti al torrente Bradano». Grazie all’impegno e al lavoro dei volontari dell’Associazione, costituita per valorizzare e promuovere il territorio di San Fele, oggi possiamo ammirare alcune delle cascate “ U uattenniere”, riportate alla vista e al loro antico ed affascinante splendore. L’associazione continua il proprio impegno nel ripristino di ulteriori aree attraversate dal torrente. A breve sarà possibile fruire di nuovi percorsi guidati ed ammirare altre cascate. LAVELLO Pavimento pelvico Corso dell’Asp Il Consultorio Familiare Asp di Lavello organizza un corso per la riabilitazione del pavimento pelvico. Il corso organizzato in 9 incontri si tiene tutti i mercoledì alle ore 10 fino al 17 dicembre 2014. Informazioni e prenotazioni si effettuano telefonando allo 0972 39132 dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13. VENOSA Dibattito su Moro voluto dal Pd VENOSA - Si terrà domenica prossima alle 17 presso la Casa del popolo la presentazione dell’inchiesta su Aldo Moro scritta da Gero Grassi. Quest’ultimo ha realizzato una sintesi delle Relazioni e Documenti sul “caso” fatte dalla Magistratura e dalle Commissioni Parlamentari. Iniziativa promosso dal consultorio familiare Venosa, mamme a lezione di allattamento al seno VENOSA - Al Consultorio Familiare hanno vissuto esperienze profonde e momenti irripetibili, legati alla gravidanza e alla nascita. La frequenza del Corso di Preparazione al Parto ha favorito la creazione di relazioni interpersonali solide, tanto da spingerle a festeggiare insieme la nascita dei loro bambini. E, così, le neo-mamme hanno aderito volentieri all’iniziativa degli operatori consultoriali nell’ambito della Settimana per la Promozione dell’Allattamento Materno. Al centro dell’incontro, tenutosi nella sala riunioni del Consultorio di Venosa e aperto anche alle donne in gravidanza, i problemi, le paure, le ansie, i dubbi legati alla crescita del neonato. Pediatra e ostetrica hanno stimolato le neo-mamme ad avere un atteggiamento positivo nei confronti dell’allattamento al seno, che rappresenta la continuità del rapporto psico-affettivo madre-bambino che si instaura fin dalla gravidanza. E’ stato anche evidenziato che l’allattamento al seno favorisce la crescita, fornisce le difese immunitarie, riduce la probabilità di comparsa di alcune patologie, come obesità e carie. «Ha un beneficio diretto anche nei confronti della madre - ha sottolineato Calogero Mannella, pediatra del Le mamme protagoniste del corso consultorio - Previene il tu- evitare rischi e pochissime more della mammella e del- situazioni in cui è sconsila sfera genitale e osteopo- gliabile. Conviene sempre rosi. Ha anche un effetto di- consultarsi con il pediamagrante: aiuta a smaltire tra!» Entusiaste delle indiil peso in eccesso, accumu- cazioni ricevute e della lato durante la gravidan- esperienza vissuta le neoza». Per sciogliere i dubbi e mamme: «Sono mamma di rispondere alle domande, una bimba di 2 mesi e ho la alla relazione dell’esperto è fortuna di allattare la mia seguito un confronto tra le piccola - ha detto Giusy Cavarie esperienze maturate. varretta - L’allattamento al Le neo-mamme hanno de- seno è un’esperienza merascritto le difficoltà incon- vigliosa! Rafforza il legame trate e le soluzioni adottate. madre-figlio!» «Allattare è Tante le domande poste: Fi- donare nutrimento, benesno a che età allattare? sere e vita al proprio bimboQuante poppate fare? Come ha aggiunto Ivana Minusi deve alimentare la ma- tiello - Vederlo crescere dre? Quali farmaci assu- ogni giorno tra le proprie mere e quali evitare? Le ri- braccia è la conferma di sposte alle varie domande aver avuto un dono speciasono venute sia dagli esper- le». «Allattare è un momenti che dalle altre mamme. to magico - ha sottolineato «Non ci sono controindica- Valentina Termine- Ci si zioni all’allattamento al se- rende conto del rapporto no - ha concluso il dott.Ca- speciale che esiste tra malogero Mannella - Bisogna dre e bambino». adottare alcune cautele per Giuseppe Orlando RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. Mercoledì 15 ottobre 2014 info@quotidianodelsud.it 28 REDAZIONE: piazza Mulino,15 75100 Matera Tel. 0835.256440 - Fax 0835.256466 MATERA matera@quotidianodelsud.it Convocata una riunione in Prefettura, servono i 7 milioni per l’intesa Anas-Regione Complanari ss 99, si evoca la svolta Confapi: «Venti aziende in ansia e uno sviluppo bloccato all’origine» MATERA - «Una giusta attenzione e il finanziamento dei sette milioni che la Regione aveva garantito alcuni mesi fa. Non serve molto ma una svolta immediata alle oltre venti imprese che continuano a soffrire la crisi per la mancanza delle complanari sulla statale 99 e a quelle che non riescono ad insediarsi su un asse commerciale che ha pure la possibilità di svilupparsi con nuovi insediamenti aziendali». Enzo Acito presidente materano di Confapi spiega chiaramente le difficoltà attuali che le aziende stanno vivendo senza ancora l’avvio dei lavori e i 7 milioni di finanziamento necessario per cambiare passo. Intanto per la giornata di oggi il Prefetto di Matera, Luigi Pizzi, ha convocato presso la Prefettura alle 11 una riunione per «aggiornato esame in merito al completamento del sistema viario secondario a servizio della S.S. 99 Matera-Altamura, in prossimità delle attività produttive. All’incontro sono stati invitati: l’Assessore Regionale alle Infrastrutture, Opere Pubbliche e Mobilità della Regione Basilicata; il Presidente della Provincia di Matera; il Sindaco del Comune di Matera; il Presidente della locale Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura; il Capo Compartimento ANAS Basilicata, i Presidenti di Confapi, Confcommercio e Confartigianato di Matera». Difficile capire quale potrà essere l’esito della riunione e se le presenze di Regione Basilicata e Anas potrà cambiare l’inerzia attuale. «In Prefettura erano stati assunti Il presidente di Confapi, Enzo impegni precisi. Il Acito Compartimento Anas di Basilicata aveva dichiarato di aver già predisposto il progetto preliminare per un importo complessivo di circa 7 milioni di euro. Era pronta una bozza di convenzione tra Regione Basilicata, Comune di Matera e Compartimento Anas con l’impegno per l’Ente locale di procedere all’espropriazione dei terreni interessati, per la Regione di finanziare l’intervento, quindi per l’Anas di redigere il progetto definitivo. Ed è proprio sul finanziamento dell’opera che la Regione aveva confermato che le risorse finanziarie c’erano e che avrebbe subito attivato le procedure per sbloccarle presso i Ministeri competenti; praticamente una formalità presso il tavolo interistituzionale composto da Regione, Anas e Ministeri delle Infrastrutture e dell’Economia». Un processo che si è praticamente bloccato, fors’anche come temono alcuni, per la poca attenzione sulle opere infrastrutturali della provincia di Matera in quest’ultimo periodo. Di certo la guardia della Confapi sulla questione rimane alta mentre starà a Regione e Anas cercare di capire se ci sono i 7 milioni necessari per la svolta della situazione. p.quarto@luedi.it «Disagi intatti meno affari e non si vede una soluzione all’orizzonte» Perrino in Regione «Su incarichi Matera 2019 Pittella non risponde» Le complanari lungo la statale 99 Matera-Altamura FESTA DELLA BRUNA Da oggi via libera al bando per il Carro trionfale del 2015 IL Presidente dell'Associazione Maria S.S. della Bruna, Mimì Andrisani comunica che oggi sul sito dell'Associazione Maria SS. della Bruna www.festadellabruna.it sarà pubblicato il bando di concorso pubblico per la costruzione del Carro Trionfale edizione 2015, unitamente alla scheda tecnica relativa al tema religioso. Il Presidente precisa che gli interessati potranno chiedere informazioni e chiarimenti, nonchè ritirare copia del bando, della scheda tecnica, dello schema del contratto di affidamento e lo schema dello "scheletro" del Carro presso la CNA sita in Matera - Via Benedetto Croce n.21 o presso la sede operativa dell'Associazione piazza Vittorio Veneto (Palazzo dell'Annunziata). Il tema del Carro Trionfale della 626a edizione della Festa sara': ''L’incontro di Gesù con la samaritana: icona e modello per l’evangelizzazione'' è stato annunciato nei giorni scorsi quando si sono poste sostanzialmente le basi organizzative che porteranno con la definizione del nuovo bozzetto del Carro direttamente verso il 2 luglio 2015. Un’interrogazione del Movimento 5 stelle e del consigliere regionale Gianni Perrino sulla gestione e gli incarichi legati a Matera 2019 stava per essere discussa ieri in Consiglio regionale prima di subire un ulteriore rinvio. «Dopo un primo rinvio dovuto ad alcuni impegni istituzionali, il Presidente Pittella si accingeva a rispondere» scrive Perrino, «sulle assunzioni fatte e sugli incarichi conferiti dal “Comitato Matera 2019”. Il M5S ha chiesto, in sostanza, di fare «la massima chiarezza e trasparenza sui seguenti punti: verifica del rispetto della regola del concorso pubblico per le assunzioni ed il reclutamento del personale del Comitato; mansioni o incarichi affidati, tipologie di contratti, durata degli stessi, stipendi o compensi a qualsiasi titolo erogati per ciascuna unità di personale assunto o impiegato dal Comitato; eventuali indennità o rimborsi spese previsti per i 10 componenti del Consiglio di amministrazione del Comitato. Pittella, visibilmente Gianni Perrino imbarazzato, ha ammesso di non avere le risposte alle nostre domande» ha scritto ancora il consigliere del Movimento 5 stelle, «scusandosi, ci ha chiesto di rimandare l’interrogazione. A questo punto, un’altra domanda sorge spontanea: qualcuno pensa forse che la (auspicabile, imminente) vittoria del titolo di città capitale europea della cultura 2019, da parte di Matera, possa attenuare o elidere le eventuali responsabilità nella gestione delle assunzioni e degli incarichi professionali affidati dal “Comitato Matera2019”?» LA CURIOSITA’ Il meetup Amici di Grillo alla convention Tra i grillini a Roma lo striscione materano Grazie al Decreto SbloccaItalia, la Basilicata sarà oggetto del raddoppio delle trivellazioni e delle estrazioni petrolifere sia su terraferma che in mare. E così il meetup “Amici di Beppe Grillo” di Matera si è presentato alla manifestazione nazionale di Roma di 5 Stelle, al Circo Massimo di Roma, con uno striscione che dice: “Noi non ci arrenziamo”. Lo slogan che ha ottenuto un grande successo, esprime la critica nei confronti di un ulteriore segno che il Governo Renzi «Sta devastando l'Italia con la complice ignavia del Pd – si legge in una nota del Meetup di Matera – Tutto con il silenzio complice del presidente Pittella di tutti i sindaci lucani compreso Adduce e di tutto il Pd lucano appiattito, se non proprio terrorizzato, da un Capo del Governo che non perde occasione per sbeffeggiare pubblicamente la Basilicata e i lucani». E così loro non si “arrenzano” e grida forte la sua «Contrarietà alla prepotenza di chi, evidente espressione dei poteri economici forti, pensa di poter impunemente devastare la Costituzione, annullare i Lo striscione a Roma del meetup Amici di Beppe Grillo diritti dei lavoratori, svendere il patrimonio pubblico italiano. Se il Pd e i suoi rappresentanti – conclude la nota del Meetup Amici di Beppe Grillo di Matera – si sono ormai arresi alla spavalderia e allo strapotere di di Renzi, noi non ci arrenziamo! E speriamo che sempre più italiani e lucani decidano, come noi, di non arrendersi a Renzi e alle sue ignobili riforme». Lo striscione romano preannuncia una serie di iniziative che il Meetup Amici di Beppe Grillo di Matera sta per mettere in campo. matera@luedi.it © RIPRODUZIONE RISERVATA RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. 30 Matera Mercoledì 15 ottobre 2014 info@quotidianodelsud.it Ieri al Mise la cabina di regia per fare il punto a un anno di distanza sull’accordo del 2013 Fumata nera Natuzzi-sindacati Nessuna intesa sulla proroga della cassa integrazione a Taranto, Bari e Matera FUMATA NERA al ministero del lavoro sulla Natuzzi. I sindacati, infatti, non hanno firmato l’accordo per gestire la richiesta di proroga di un anno della cassa integrazione avanzata dall’azienda per gli stabilimenti di Taranto, Bari e Matera in scadenza domani. Circa 1.100 lavoratori dunque entreranno in cig a zero ore sempre da oggi ma senza il ‘filtrò sindacale. Un tentativo di accordo che malgrado gli sforzi che sono stati fatti non è arrivato ad una soluzione positiva e ad una svolta della vicenda tra azienda e sindacati. E ieri i sindacati avevano dovuto riconoscere il fallimento anche delle tante trattative sulla riduzione del costo del lavoro con cui tentare di riportare le produzioni dalla Romania fino in Italia. Al Mise infatti, che coordina la vertenza, è stato firmato solo un accordo con si invitano le parti a programmare nuovi incontri per cercare nuove soluzioni. Perplessa la Filca-Cisl che pure non ha firmato il verbale di Il lavoro in un salottificio accordo sulla cig. “Le Rsu degli stabilimenti non hanno voluto l’accordo. Si assumono però, a non firmare, una grave responsabilità verso i lavoratori“, commenta al termine della giornata, Paolo Acciai, segretario nazionale Filca Cisl. L’evoluzione dell’Accordo – fortemente voluta da Natuzzi – permetterebbe di dare continuità e di rafforzare il percorso industriale, già avviato, volto al recupero della competitività delle produzioni italiane del Gruppo Natuzzi e di gestire, nel contempo, gli esuberi strutturali annunciati. Nel merito, l’evoluzione dell’Accordo prevedrebbe, già nel 2015, il trasferimento all’interno del perimetro industriale italiano di Natuzzi, alle condizioni di costo di trasformazione previste dal Business Plan 20142016, di una parte importante di sedute della linea di prodotto Natuzzi Editions, realizzate attualmente negli stabilimenti esteri del Gruppo e inizialmente destinate alle newco. Contestualmente, si otterrebbe un’ulteriore riduzione degli esuberi strutturali dai 1.726 dipendenti definiti in data 10 ottobre 2013 a 500, grazie al reintegro all’interno del Gruppo Natuzzi di 400 dipendenti – attualmente in Cassa Integrazione a zero ore. Per i 1.800 dipendenti del Gruppo (operai e Impiegati) l’evoluzione dell’Accordo prevedrebbe, come dichiarato dal Ministero dello Sviluppo Economico, l’applicazione del Contratto di Solidarietà. Nel verbale dell’incontro redatto dal Ministero si prende atto che, a seguito di diversi incontri “le parti non sono addivenute ancora ad un accordo, in particolare, sulla riduzione del costo del lavoro”. Due giorni di confronto venerdì e sabato al Madonna delle Grazie Convegno sull’amianto e le patologie asbesto correlate all’esposizione L’amianto e le patologie asbesto correlate, trattate sia sotto l’aspetto medicoscientifico che per gli aspetti giuridici e processuali, sono il tema della due giorni di studio che si terrà a Matera venerdì e sabato prossimo. L’Associazione italiana esposti amianto sezione dela Val Basento (Aiea Vba) e “Medicina democratica Basilicata” hanno organizzato e promosso il convegno di studi “Patologie asbesto correlate, prevenzione e ricerca - Giustizia per le vittime e per gli ex esposti”. Il convegno, che vedrà la partecipazione di medici e giuristi di tutta Italia, si svolgerà: per la giornata di venerdì all’Auditorium S. Giuseppe Moscati dell’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera e per la giornata di sabato 18 ottobre nella Sala Consiliare della Memoria e del Ricordo della Provincia di Matera. Il primo giorno del convegno, venerdì, sarà dedicato ai temi della prevenzione, dell’epidemiologia e della clinica, con l’accento sulle patologie correlate all’esposizione all’amianto. Il convegno sarà aperto dall’assessore alla Salute della Regione Basilicata Flavia Franconi. Moderato da Piergiorgio Duca, ordinario di Statistica Medica e Biometria all’Università degli studi di Milano e presidente di Medicina Democratica Onlus, vedrà la La brochure dell’appuntamento di venerdì e sabato su amianto e patologie correlate partecipazione del diretto- mario di chirurgia dell’O- ra, segretario dell’Aiea, vere generale dell’ASM, Roc- spedale di Matera Teodori- drà gli interventi di: Roco Maglietta. Il primo in- co Iarussi. Nel pomeriggio berto Riverso, giudice del tervento, alle 10, è affidato si affronterà il tema della lavoro al tribunale di RaFabrizio venna e del Procuratore al Sottosegretario di Stato prevenzione: del Ministero della Sanità, Bianchi, dell’Unità di ri- della Repubblica di Torino Vito De Filippo, che affron- cerca in epidemiologia am- Gianfranco Colace che parterà il tema del ruolo dello bientale dell’Istituto di fi- lerà del “processo EterStato italiano nella preven- siologia clinica CNR di Pi- nit”. Nel pomeriggio sarà il zione a tutela della salute sa, relazionerà su: la valunegli ambienti di lavoro e tazione di impatto sanita- professore associato di Dil’approvazione Piano Na- rio “VIS” in aree inquinate: ritto Amministrativo alla uno strumento di preven- Statale di Milano Gabriele zionale Amianto. Bottino, a affrontare il teNel corso della giornata, zione. La seconda giornata, sa- ma delle responsabilità peverranno evidenziati dal dottor Francesco paolo Lo- bato 18 ottobre, avrà luogo nali e civili dei Sindaci sulbuono, dell’ U.O. Medicina nella Sala Consiliare della le patologie da inquinadel Lavoro e Epidemiolo- Memoria e del Ricordo del- mento ambientale, “oncogia dell’Ospedale di Mate- la Provincia di Matera ed è logiche e non”. Il delicate ra, i dati rivenienti dalla dedicata al dialogo ed al tema dei rischi dell’esposiSorveglianza sanitaria confronto sulle tematiche zione a inquinanti in età preventiva svolta in Basili- ambientali tra esperti tec- pediatrica è affidato al recata, ed in particolare nel- nici, magistrati, giuristi e ferente regionale della Pul’Ospedale di Matera. Il avvocati. Ad aprire la se- glia dell’associazione Metrattamento chirurgico conda giornata di studio dici per l’ambiente Isde (Indel carcinoma polmonare sarà il vice ministro del- ternational Society of Docasbesto-correlato negli l’Interno il senatore Filip- tors for the Environment), stadi iniziali, sarà l’argo- po Bubbico. La giornata, il dottor Agostino Di Ciaumento di cui parlerà il pri- moderata da Fulvio Auro- la. FERROSUD Allarme Uilm: «Cassa a rischio da lunedì» E’ LA UILM ora a ritornare sulla vertenza Ferrosud. « pochi giorni, a partire da lunedì 20 ottobre prossimo, i lavoratori dello stabilimento materano saranno senza Cassa Integrazione e la convocazione di un tavolo di confronto presso il Ministero del Lavoro per il 22 ottobre prossimo, dunque a tempo scaduto per la CIGS». La UILM inoltre è fortemente preoccupata per la situazione del completamento dei lavori della tratta ferroviaria che collega la stazione Casal Sabini allo Stabilimento. Infatti RFI ha evidenziato che il consorzio ASI non ha completato il rifacimento della parte mancante della bretella ( per circa 2 KM ); se questi lavori non verranno completati entro Giugno 2015 ci sarà da parte di RFI la nuova interdizione. La UILM chiede un intervento urgente dell’Assessore alle Attività Produttive Raffaele Liberali. I prodotti agroalimentari al salone Sial di Parigi con due aziende materane OLIO EXTRAVERGINE di va” dell’Istituto per il Comoliva e biscotti della pro- mercio estero (ICE) 1 EF vincia di Matera , insieme 070. ad altri prodotti tipici seleAll’edizione 2014 del zionati nel paniere del pro- Sial ci saranno 6000 espogramma Siaft 5, costitui- sitori in rappresentanza di ranno una delle attrazioni 200 Paesi e con una previdel Salone internazionale sione di oltre 150.000 visidell’agroalimentare tatori. (S.I.A.L) in programma “La partecipazione al dal 19 al 24 ottobre a Pari- Sial di Parigi –ha detto il gi presso il Parc d’Exposi- presidente della Camera di tions de Paris-nord Ville- commercio di Matera, Anpinte. gelo TortorelSono l’aliriveste zienda agriquest’anno cola “ San un significaCanio e franto particolare toio oleario in quanto si sas’’ di Montratta della tescaglioso e 50^ edizione. Fratelli LauNegli anni rieri di Mail Salone è tera che opecresciuto dira nel settoversificando re dei prol’offerta, condotti da forfermando di no dolci e saessere il crolati . cevia internaEsporranzionale dell’ano, grazie limentazione all’apporto e della filiera organizzatiad essa legata vo dell’a: dalla produzienda spezione al merciale Cesp La Camera di Commercio di cato, dalla indella Came- Matera novazione alra di comla tipicità. mercio di Matera, olio e biPer le aziende del Siaft, scotti insieme ai prodotti un programma partito di altre 26 aziende dei ter- cinque anni fa da Matera e ritori delle Camere di com- che ha fatto rete nel sistemercio di Frosinone, Sira- ma camerale italiano dalcusa. Rieti, Crotone, Chie- l’agroalimentare al turiti, Pescara, Cosen- smo. za,Unioncamere Molise, Tutto questo sta contriLatina, L’Aquila, Lecce, buendo alla promozione Teramo, Napoli e Taranto del territorio, ai prodotti all’interno della Hall 1 Na- della buona tavola che sotional Pavillons / stand no una alle specificità del SIAFT presso la “colletti- made in Italy’’. RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. Mercoledì 15 ottobre 2014 info@quotidianodelsud.it 31 REDAZIONE: piazza Mulino,15 75100 Matera Tel. 0835.256440 - Fax 0835.256466 PISTICCI matera@quotidianodelsud.it MONTESCAGLIOSO Avviato anche lo sciopero a oltranza della fame e della sete Senza lavoro occupano il municipio Una rappresentanza del comitato si è rinchiusa in protesta nella sala Giunta MONTESCAGLIOSO – Sono sette, i senza lavoro che da due giorni e due notti si sono barricati nella sala giunta del municipio di Montescaglioso, in assemblea permanente, iniziando lo sciopero della fame e della sete, decisi ad ottenere risposte e fatti certi in merito al proprio futuro di lavoratori. Sono disoccupati, cassintegrati o lavoratori in mobilità costituiti in un comitato di circa trenta persone, che ormai da venti giorni presidiano la piazzetta antistante la sede della Casa comunale. L’iniziativa pacifica è organizzata in concomitanza con altri comitati di Bernalda, Ferrandina, Pisticci e Potenza. Alcuni lavoratori in mobilità affermano di non ricevere il sussidio di mobilità in deroga dal 1 marzo 2014, altri hanno problematiche come la mancanza di un alloggio, che si aggiunge alla mancanza di lavoro provocando disperazione e rabbia. I comitati dei vari centri lucani sono accomunati da un’unica richiesta, ovvero rilanciare un Piano del lavoro in Basilicata, condividendo così il documento redatto il 23 settembre scorso dalle tre segreterie regionali di CgilCisl-Uil. Montescaglioso, come altri comuni, ha subìto la crisi del Distretto del salotto, nonchè la chiusura delle aziende di Pisticci e Ferrandina; il resto lo ha fatto la crisi mondiale dei consumi. La soluzione del problema lavoro, è questo quello che chiedono gli occupanti la sede comunale, disposti ad andare fino in fondo, forti che il lavoro è un diritto. Finora hanno ottenuto la solidarietà degli amministratori locali, ma non una ufficiale revoca, o quantomeno sospensione, delle tante scadenze delle imposte comunali che ormai sono diventate a cadenza mensile vedi Tari, Tasi ed Imu. Tuttavia il sindaco Silvaggi ha informato il comitato di aver inviato una comunicazione al presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, al Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, al prefetto di Matera, Luigi Pizzi, al presidente della Giunta Regionale Marcello Pittella, all’assessore regionale allePolitiche di Sviluppo, Lavoro, Formazione e Ricerca, Raffaele Liberali. Nel pomeriggio di ieri, inoltre, ha convocato una serie di imprese del posto per verificare la possibilità di inserire alcune unità lavorative. Oggi, invece, si terrà un incontro a Ferrandina organizzato dal sindaco che ha convocato gli amministratori dei paesi interessati dalla protesta nonché gli esponenti sindacali della regione. Montescaglioso attende per le ore 17 di questo pomeriggio anche Manuela Taratufolo (Cgil). Intanto, è giusto rimarcare la sensibilità degli amministratori di Montescaglioso che hanno allertato il 118, il Distretto sanitario e il centro Unimed. Il monitoraggio continuo dello stato di salute dei sette è affidato al vice sindaco, An- Un lavoratore in protesta (foto Suditaliavideo) Il presidio in sala Giunta (foto Suditaliavideo) gelo Eletto, preoccupato a L’INCONTRO CON IL SINDACO causa soprattutto dello scioPISTICCI SCALO pero della sete. Nei primi giorni di presidio, il vice ministro agli interni, il senatoIL sindaco Giuseppe Silvaggi e gli assessori Angelo Eletto re Filippo Bubbico, insieme (Sanità) e Maddalena Ditaranto (Politiche Sociali), hanno inagli amministratori locali, contrato la delegazione di disoccupati ed ex lavoratori in moha incontrato il comitato di bilità in deroga, con Angelo Capobianco (rappresentante loex lavoratori. Bubbico li ha cale della Cgil). Hanno chiesto al sindaco di intervenire presinvitati alla massima coesioso il Governo nazionale, la Prefettura di Matera e la Regione ne e a non isolare la propria Basilicata per consentire una soluzione alle notevoli difficoltà PISTICCI SCALO - Per azione, sottolineando l’ataffrontate: hanno chiesto di ricevere le spettanze della mobi242 lavoratori della tuale esiguità di disponibililità in deroga, relative al periodo 1 marzo - 31 agosto 2014, Ghizzoni di Pisticci Scatà finanziaria pubblica. In non ancora percepite; hanno, inoltre, richiesto la predisposilo, rimasti esclusi dal merito alla progettazione zione di un Piano straordinario per l’occupazione e la CoesioPiano di ricollocazione, per la tutela ambientale, ne Sociale, per favorire il loro reinserimento occupazionale. ci saranno altri sei mesi Bubbico ha affermato che taSette lavoratori hanno annunciato di aver occupato la Sala di Cassa integrazione li attività contemplano speciGiunta comunale in assemblea permanente; hanno, inoltre, straordinaria. Lo rende fici requisiti relativi allo manifestato l’intenzione di avviare uno sciopero della fame e noto il coordinatore delstesso ambito, dichiarando della sete, che terminerà solo quando riceveranno risposte la Fim Cisl, Vittorio poi che il Piano del Lavoro concrete alle loro richieste. Agnese. Ieri a Roma la proposto dalle OrganizzazioNella stessa occasione il Sindaco Silvaggi ha provveduto a firma dell'accordo al ni Sindacali Cgil, Cisl e Uil è convocare le imprese artigianali ed edili di Montescaglioso, ministero del Lavoro l’unica via percorribile. allo scopo di risolvere le problematiche sorte. Maria Andriulli che assicura un ulterio© RIPRODUZIONE RISERVATA re semestre di ammortizzatori sociali, a partire dal 21 novembre, per 217 unità impiegate nelle sedi di Ferrandina e Pisticci Scalo e 25 addetti dello stabilimento di Vidalenzo di Polesine, in provincia di Parma. La Ghizzoni –storica azienda italiana, leader a livello internazionale nella costruzione area e altrettante indecisioni del di metanodotti– è in amportiere. Nel secondo incontro è arministrazione straordirivata un’altra sconfitta per la trupnaria da due anni e pa di Dametti, stavolta immeritata. mezzo e ha già ceduto le Dopo il vantaggio conquistato con sue attività e parte del Gagliardi (splendido diagonale da personale alla Nuova posizione defilata), il Real ha conGhizzoni, new compatrollato agevolmente le ostilità per ny costituita al 90 per oltre 30’. Poi il calo, soprattutto fisicento dalla Sicilsaldo e co: così, il Matheola è riuscito a rial 10 per cento dalla Sumontare, grazie ai gol di Di Tomdelettra. Entro il 25 nomaso e De Rosa. In finale i materani vembre la nuova società sono scesi in campo con un piglio dovrebbe completare il diverso e hanno reso la vita molto Piano di riassunzione difficile ai favoriti picernesi, che di circa 200 lavoratori erano riusciti a sbloccare il puntegdella ex Ghizzoni. Per i gio con Laviano. Dopo due pali (uno lavoratori che non sono per parte) e tante occasioni, il Maconfluiti nella nuova Un match di calcio giovanile theola trovava il pareggio all’ulticompagine societaria, strato complessivamente un buon finale è andato ai materani del Ma- mo respiro con Mossuto, in seguito oltre al prolungamento livello di gioco e tanta determina- theola, che hanno avuto la meglio ad una mischia in area sugli svilupdella Cigs, c'è l'impezione. C’era grande attesa per am- del Picerno ai calci di rigore, ma so- pi di un corner calciato dalla sinigno della task force ocmirare il rinnovato Real Ferrandi- lo dopo un incredibile epilogo ai stra. Inevitabile a quel punto la lotcupazione della Regiona, affidato alla guida di mister Eu- tempi regolamentari. Nella prima teria dei rigori, terminata 5-4 per i ne di attivare azioni di genio Dametti: i ragazzi aragonesi, partita, il Real Ferrandina ha af- materani. Alla fine il premio per il politica attiva del lavoseppur indietro con la condizione, frontato il Picerno, perdendo per 2- migliore in campo è andato a Piero ro e corsi di qualificanon hanno affatto sfigurato, ven- 0. La differenza tra le due formazio- Gagliardi, autore dell’unico gol zione e riqualificazione dendo cara la pelle nonostante gli ni è sembrata piuttosto netta, sep- realizzato dal Real Ferrandina. dei lavoratori in Cig. avversari abbiano già cominciato il pure le reti (di Caivano e Pace) siano Michele Pavese provinciamt@luedi.it campionato regionale. Il successo arrivate con due giocate da fuori © RIPRODUZIONE RISERVATA Silvaggi ha convocato le imprese FERRANDINA Vittoria ai materani del Matheola, ma il Real Ferrandina si è difeso bene Tanti giovani sotto la Cupola Verde Partecipazione a sani valori sociali al sesto “Trofeo Arcobaleno” promosso dall’associazione FERRANDINA - La “Cupola Verde” e i giovani, un legame indissolubile. Ancora una volta, la storica associazione culturale ferrandinese (coadiuvata dal suo infaticabile “Centro di Aggregazione Giovanile”) è riuscita ad organizzare un evento di grande prestigio, promuovendo la sesta edizione del “Trofeo Arcobaleno”, ormai tradizionale triangolare di fine estate riservato alle squadre giovanili under 16, con il fine di sostenere alcuni valori imprescindibili dello sport, quali l’amicizia, il rispetto e la solidarietà. Dopo aver ospitato, in passato, le rappresentative di Francavilla, Asso Potenza, Venosa, Invicta Matera, Tricarico, Grottole, Salandra e Santarcangelo, quest’anno grandi protagoniste sono state Matheola, Picerno e i padroni di casa del Real Ferrandina. Le tre squadre partecipanti si sono affrontate in tre combattuti match da 40’, e hanno mo- Gagliardi premiato migliore in campo Ghizzoni Prolungata la Cassa RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. Mercoledì 15 ottobre 2014 info@quotidianodelsud.it 32 REDAZIONE: piazza Mulino,15 75100 Matera Tel. 0835.256440 - Fax 0835.256466 TRICARICO matera@quotidianodelsud.it PISTICCI A breve entrerà in esercizio il nuovo trituratore per ottimizzare lo smaltimento Rifiuti, 14 comuni a “La Recisa” La Provincia ha rimodulato i flussi dopo la chiusura dell’impianto di Salandra PISTICCI - In seguito all’impossibilità, espressa dal Comune di Salandra, di accettare altri rifiuti presso la propria discarica per l’esaurimento dei volumi, vi è stata da parte della Provincia una rimodulazione provvisoria dei flussi dei rifiuti secondo cui, oltre a Pisticci, conferiranno presso la discarica comunale “La Recisa”, anche i comuni di Accettura, Bernalda, Calciano, Garaguso, Cirigliano, Ferrandina, Gorgoglione, Grassano, Nova Siri, Policoro, Rotondella, San Mauro Forte, Scanzano Jonico e Stigliano. «Con tale rimodulazione è prevedibile l’utilizzo dei primi 5.000 metri cubi autorizzati in fase I, entro dicembre -fanno sapere dal Municipio di Pisticci- volumi che consentiranno sia un supporto reale al conferimento ai quattordici comuni esterni indicati, sia un ristoro dei volumi già conferiti dal Comune di Pisticci presso altre discariche nella precedente annualità. Tutto questo è possibile, grazie agli interventi di adeguamento e ammodernamento della discarica comunale previsti in Aia, a valere su un finanziamento di 1.100.000 euro (Fondo di rotazione) messo a disposizione dalla Regione. Come da cronoprogramma, inoltre, sono state avviate le verifiche per il collaudo e messa in esercizio dell'impianto fisso di trito vagliatura, dotato di un sistema intermedio di scarto del sottovaglio, che sarà successivamente coltivato nel bacino della vasca, mentre, nella parte finale, avvio delle presse per compattare la restante parte di residuo solido urbano, che dovrà essere successivamente smaltito, verso altri Trattamento rifiuti impianti. Sulla problematica differenziazione degli Rsu, va ricordato che il Comune di Pisticci, con il progetto "Zero Rifiuti", sta puntando sull’aumento della differenziata con il metodo porta a porta, applicato su tutto il territorio comunale e l’aumento della bio-digestione e separazione a freddo; processo quest’ultimo, che consente tramite l'utilizzo di tecnologie di prossimità e l'analisi dell'immagine (fenomica), di separare ulteriori cinque frazioni di materiali riciclabili, dopo la differenziazione primaria con il metodo porta a porta». Su questi ultimi due aspetti, il Comune ha già presentato progetti e sta quotidianamente interloquendo con gli uffici regionali preposti, per passare alla fase della realizzazione, «più che mai tecnicamente convinti e consapevoli -concludono da Palazzo Giannantonio- che le discariche costituiscono solo un pezzo della filiera dei rifiuti, e che da sole non sono sufficienti a coprire l’intero ciclo e solo con l’integrazione di tecnologie smart, già disponibili su scala industriale, è possibile fronteggiare e risolvere realmente il problema rifiuti. Solo con una corretta differenziata, si può ridurre il costo di tipo economico e ambientale dell'intero ciclo dei rifiuti, sia in relazione alla riduzione dei volumi nel bacino della discarica e sia per i trattamenti in altri opifici che devono subire i materiali che non possono essere coltivati nel bacino della stessa. La Recisa, essendo comprensoriale, può dare un supporto importante nella gestione del ciclo dei rifiuti». provinciamt@luedi.it La struttura recentemente riaperta assorbirà notevoli volumi IN COLLINA Compostaggio di prossimità SAN MAURO FORTE è partita la gestione, in forma associata e coordinata, relativa all’organizzazione e gestione dei servizi di raccolta, avvio, smaltimento e recupero dei rifiuti urbani ed alla riscossione dei relativi tributi. Al progetto, partito da un bando del Gal “Le Macine”, hanno aderito cinque comuni, oltre a San Mauro Forte, anche Calciano, Oliveto Lucano, Salandra e Garaguso. Prevede due Isole ecologiche site sul territorio dei comuni di San Mauro Forte e di Salandra (già realizzate), utili per attivare il servizio di raccolta differenziata e di gestione della frazione umida dei rifiuti mediante il compostaggio di prossimità cioè una trasformazione autonoma molto preziosa per le piccole comunità. Il compostaggio di prossimità presso aziende agricole può inoltre, costituire un’opportunità per i territori rurali. Il trito vagliatore della discarica di Pisticci TRICARICO Il punto in un convegno di esperti a Palazzo Ducale Rapporti tra Greci e Lucani Una storia da riscoprire TRICARICO - E’ stato molto interessante e partecipato, il convegno tenutosi a Tricarico nel Palazzo Ducale, intitolato: “Nel Cuore della Lucania fra Greci e Indigeni”. Ad organizzato la responsabile di sede, Maria Antonietta Carbone, con la collaborazione di Antonio Carbone , Vincenzo Salomone, Franco Novellino, Michele Carbone, Giuseppe Lazetera e Innocenzo Franchino. L’argomento, secondo Carbone, anima da più di 40 anni il dibattito fra gli archeologi; tanto che quest’anno è stato il tema centrale del convegno. A Palazzo Ducale è stata trasferita in esposizione una tomba di San Mauro Forte, da cui hanno preso le mosse interessanti riflessioni: relatore Angelo Bottini, già Soprintendente per i Beni Archeologici della Basilicata e del Lazio, e Antonio De Siena, attuale Soprintendente della Basilicata. «Nonostante le affermazioni esplicite e perentorie di Strabone -ha Carbone- che tra il 20 a.C e il 20 d.C scriveva una geografia, circa il sovrapporsi delle popolazioni sabelliche su quelle autoctone, che nel racconto del geografo sembrano soccombere all’arrivo dei nuovi barbari. La simbiosi delle genti enotrie ellenizzate con i lucani, dovette avere se non altro i suoi primi effetti sulla “grecizzazione” di questi ultimi”. Un’anfora a vernice nera, proveniente da una deposizione di località Temponi nel Comune di San Mauro Forte, restaurata da Lucia Festa nei laboratori del Museo Ridola a Matera, si è rivelata gemella di un’altra, già ricomposta e in esposizione a Palazzo Ducale a Tricarico». «La deposizione, del quale corredo fanno parte, oltre alle due anfore, un cinturone e una corona -ha spiegato Bottini- appartiene a un cremato, particolare questo estremamente significativo, in quanto quasi tutte le tombe sono ad inumazione, qui invece è stato praticata l’incinerazione, un rituale molto antico, significativo in Grecia, ma da noi presente in numero molto limitato, per cui ci permettiamo di avanzare l’ipotesi che la cremazione fosse riservata a persone socialmente rilevanti o all’eroizzazione, come era per la dinastia macedone. La coroncina presente nel corredo, può essere interpretata in due modi, uno dei quali è appunto l’eroizzazione, l’altro l’adesione al culto di Dioniso, ma ambedue possono confluire in un’unica visione. La presenza greca e il mondo indigeno avevano trovato degli elementi di mediazione in epoca arcaica già nei santuari ; nell’avanzato IV sec. a.C ci troviamo con l’evidente circolazione di cultura greca in un momento di forte contrapposizione delle genti indigene, già coinvolte nel processo di acculturazione con i Lucani. Il conflitto è una costante che comunque non impedisce lo scambio, e questo è dimostrato dal costume italico di mettere nelle tombe una grande quantità di materiale da cui noi possiamo trarre preziose informazioni». De Siena ha puntato l’attenzione sulla necessità della collaborazione fra le istituzioni, affinchè si GIÀ CORRIERE - QUOTIDIANO DELL’IRPINIA fondato da Gianni Festa DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Festa CONDIRETTORE PER LA BASILICATA Lucia Serino CONDIRETTORE PER LA CALABRIA Rocco Valenti EDITORE: EDIZIONI PROPOSTA SUD S.R.L. SEDE LEGALE: via Annarumma, 39/A 83100 Avellino AMMINISTRATORE Simona Festa STAMPA: Finedit srl - Castrolibero (CS) - Via M. Preti Impresa beneficiaria per questa testata dei contributi statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990 n. 250 La tiratura di Martedì 14 ottobre 2014 è stata di copie 16.438 E' vietata la riproduzione anche parziale. Tutti i diritti sono riservati. Il convegno a Tricarico possano congiungere tutti i tasselli, che in modo chiaro e netto concorrono alla promozione e alla crescita di questo territorio. «Bisogna puntare alla ricerc -ha commentato- poiché il nostro è un territorio purtroppo ancora scarsamente conosciuto, sul quale sicuramente c’è stato anche un tentativo di occupazione da parte dei Greci, bisogna cercare di mantenere viva l’attenzione su questi temi se pur in un momento così difficile per la cultura». Giovanni Spadafino Pubblicità Campania: Strategie srl Sede: via Aldo Pini, 10 - 83100 Avellino Tel. 0825.1735224 - Fax 8025.1800154 Pubblicità Calabria e Basilicata: Publifast srl Sede: via Rossini, 2 - 87040 Castrolibero (Cs) Tel. 0984-854042 - Fax 0984-851041 UFFICI: Reggio Calabria - Tel. 0965.23386 - Fax 0965.23386 Catanzaro, Tel. e fax 0961.701540 Vibo Valentia, Tel. e fax 0963.43006 Potenza, Tel. 0971.476470 - Fax 0971.476797 Matera, Tel. 0835.256440 - Fax 0835.256466 Registrazione Tribunale di Avellino N. 381 DEL 18-05-2000 Registro degli operatori di comunicazione N. 7671 DEL 11/10/2000 Pubblicità nazionale: A. Manzoni & C S.p.a. Sede: via Nervesa, 21 - Milano Tel. 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Mercoledì 15 ottobre 2014 info@quotidianodelsud.it 33 REDAZIONE: piazza Mulino,15 75100 Matera Tel. 0835.256440 - Fax 0835.256466 BERNALDA matera@quotidianodelsud.it NOVA SIRI Gara di pesca da riva per Barnabà, i figli Andrea e Giada vere mascotte Pasquale resta nei cuori di tutti Tanti amici e appassionati al primo memorial dedicato al pescatore morto in mare NOVA SIRI – Mare piatto e sole splendente hanno accolto i 45 appassionati, che domenica scorsa hanno voluto ricordare insieme Pasquale Barnabà, il 37enne di Nova Siri annegato a largo di Roseto Capo Spulico (Cs) il 30 aprile 2013, mentre anch'egli praticava la pesca in apnea, una sua grande passione, coltivata da autodidatta con risultati sorprendenti. Al raduno delle 6.30 si è presentato un battaglione di pescatori di ogni età, tra professionisti e dilettanti, che si sono sfidati con spirito di amicizia, tenendo l'immagine di Pasquale sul cuore, grazie anche alle t-shirt fatte stampare per l'occasione dagli attenti organizzatori di questo primo Memorial. Sulle magliette la scritta: “E' tramontata una stella ed è nata una leggenda”. Per quattro ore il litorale di Nova Siri, in corrispondenza di piazza “Prova d'orchestra”, è stato letteralmente invaso dalle canne da pesca, con le due prescrizioni essenziali di liberare subito il pesce sotto i 7 cm di lunghezza e non utilizzare larve di mosca, per il loro potenziale inquinante in ammoniaca. Alle 12 la fine della gara, disputata in massima serenità e con sano spirito di competizione, come un autentico ritrovo tra amici. Alla fine, però, come tutte le competizioni che si rispettino, c'è stato comunque il podio tutto novasirese, sotto gli occhi attenti della giovane moglie di Pasquale, Mariella Battafarano, e dei figli Andrea e Giada, mascotte della kermesse. Sul gradino più alto Giovan- Il podio ni Viviani (445 punti) di Nova Siri, che ha anche avuto il premio per il pesce più grosso, seguito dal compaesano Antonio Fortunato (440), Gaetano A. Viceconte (340), Marco Vampo e Angelo Di Santo (320); chiude il napoletano Gianluca Cestaro con 270 punti. Premiato anche il pescatore più anziano Giuseppe Miglio, e quello Qui sopra gli organizzatori con Giada, la figlia di Barnabà mascotte della giornata e la gara cora ringrazio tutti i concorrenti dal più piccolo al più anziano da quelli della zona a quelli venuti da fuori. Ringrazio l'Ammninistrazione comunale di Nova Siri, la Protezione civile e “La Misericordia” di Rocca Imperiale (Cs), per la loro presenza ecc. Ancora ringrazio l'amico Andrea Bellino, con cui ho collaborato alla perfezione e gli altri amici che ci hanno aiutato ad organizzare: Salvatore Fortunato,Vincenzo MainieriAntonio Oscar LilloGiovanni Tarsia, Gianluca Cestaro, Armando Tafuri; i fotografiMaria Pia Vitalee Pietro Suriano. Grazie a tutti perdonatemi se ho più giovane Aldo Di Leo. Ha in ricordo dell'evento. «Rin- dimenticato qualcuno». Il richiuso la premiazione il pe- grazio di cuore la famiglia di cordo di Pasquale vivrà semscatore che proveniva da più Pasquale -ha commentato su pre nella targa di dedica dellontano Gianluca Cestaro. A Facebook Giuseppe Oriolo- la piazza. Antonio Corrado tutti i partecipanti è stata co- che ci ha permessodi fare © RIPRODUZIONE RISERVATA munque data una medaglia questa manifestazione; an- MONTALBANO Caponero (Cea) sollecita le istituzioni «Scienziati nei calanchi Ora vogliamo la Riserva» MONTALBANO JONICO - Nei giorni scorsi un insolito movimento ha animato il “cuore geologico” della Riserva regionale dei calanchi di Montalbano Jonico, istituita nel 2011 per preservare il valore stratigrafico e paleontologico dell’area. Per autorevoli ricercatori, infatti, i calanchi di Montalbano Jonico sono costituiti da “una successione sedimentaria (prevalentemente di argille) di età tra 1,2 milioni di anni e circa 640 mila anni che bene rappresenta l’espressione fisica della transizione dal Pleistocene inferiore al Pleistocene medio”. «Per purezza geologica e di stratificazione -spiega Arturo Caponero del Cea- i calanchi di Montalbano sono stati proposti all’Inqua (International Union for Quaternary Research) per il “Chiodo d’oro” (Golden spyke): un prestigioso riconoscimento internazionale in campo geologico che consente alla località che lo possiede di diventare “area di riferimento” per gli studi geologici e paleontologici di un periodo. Ad animare i calanchi, quindi, non è stato il solito gruppo di visitatori guidati tra i sentieri della Riserva ma una nutrita rappresentanza internazionale di ricercatori che ha svolto un accurato sopralluogo del geosito, in occasione del “Field workshop on lower-middle pleistocene transition in Italy”, ospitato presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Bari dall’11 al 13 ottobre. Scopo principale della vista è stato raccogliere ulteriori e, probabilmente, definitivi elementi Oggi il convegno sui risultati dei rilievi per l’assegnazione del Chiodo d’oro, a cui il geosito di Montalbano è candidato come “sezione di riferimento internazionale per lo stratotipo del limite Pleistocene inferioremedio”. I risultati del sopralluogo e, più in generale, gli aspetti scientifici che rendo- Gli studiosi nei calanchi di Montalbano no così unico ed importante il si- anni dalla sua istituzione, infatto dei Calanchi di Montalbano ti, il “Piano di gestione” redatto Jonico saranno riassunti in un dalla Provincia di Matera attenconvegno divulgativo organiz- de ancora di essere approvato zato oggi, presso l’Aula magna dalla Regione; l’Agenzia regiodell’Isis “Pitagora” di Montalba- nale di promozione turistica continua incredibilmente ad no, dalle ore 18». La “Riserva regionale dei Ca- ignorare quest’area; nulla è stalanchi di Montalbano Jonico”, è to fatto per perimetrare la Riserormai una realtà ed una oppor- va; le storiche mulattiere comutunità per la comunità montal- nali che l’attraversano contibanese e l’intera Basilicata che, nuano a versare in stato di abperò, stentano ad prenderne co- bandono da circa mezzo secolo. scienza. A distanza di quasi 4 provinciamt@luedi.it BREVI COLOBRARO Un paese in festa per il primo centenario Grande festa, al Centro parrocchiale di Colobraro, per il primo centenario del paesino della Valsarmento. Si tratta di nonno Giovanni Liguori. L'appuntamento era per le ore 15.30 con la liturgia della parola; dalle 16 i festeggiamenti con buffet e taglio finale della torta. OCCHIO ALL’AUTOVELOX Settimana di controlli AL fine di fornire un'adeguata informazione all'utenza, nell'ambito delle iniziative tese a contrastare il fenomeno infortunistico connesso al mancato rispetto dei limiti di velocità, lasezione Polizia Stradale di Matera, il comando provinciale carabinieri Materaed i comandi della Polizia municipale di Aliano Bernalda, Miglionico,Montalbano, Nova Siri,Pisticci, Policoro, Rotondella, Scanzano, Stigliano, Tursi, Valsinni, predisporranno fino a domenica prossima servizi per il controllo della velocità con autovelox sulle principali arterie della provincia di Matera. RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. POLICORO Mercoledì 15 ottobre 2014 info@quotidianodelsud.it 34 REDAZIONE: piazza Mulino,15 75100 Matera Tel. 0835.256440 - Fax 0835.256466 matera@quotidianodelsud.it MONTALBANO Il sindaco parla di congiura: «Prima prende i voti di FI poi ci fa la guerra» Volano gli stracci nel centrodestra Comunali, Giordano (Ncd) critica Devincenzis e lancia la civica “larga” MONTALBANO JONICO Volano gli stracci tra ex alleati di centrodestra, in vista delle prossime Comunali di primavera. Nei giorni scorsi il sindaco Enzo Devincenzis aveva lanciato la proposta di avviare una convention per la scelta del candidato d’area, ma lunedì l’ex alleato ed ex sindaco, oggi nel Nuovo centrodestra, Leonardo Giordano, ha radunato gli iscritti in assemblea per discutere del tema Comunali, ignorando la proposta di Devincenzis. Giordano, che è coordinatore di Ncd, ha effettuato una lunga disamina della situazione politico-amministrativa del comune jonico al termine della quale ha rilevato che la futura amministrazione, «dovrà fronteggiare problemi di non facile soluzione -si legge in una nota- come quello di preservare il bilancio dal rischio di default, di reperire risorse per un minimo di investimenti evitando di accrescere la già pesante pressione fiscale ed ulteriore indebitamento. Alla luce di queste difficoltà occorrerà –ha sostenuto Giordanopromuovere la nascita e l’affermazione di una compagine politica ed amministrativa di persone responsabili, oculate, motivate, dalla volontà e dai comportamenti profondamente rinnovati, anche oltre i tradizionali schemi e steccati di coalizione». Dopo lungo e acceso dibattito, l’assemblea ha approvato una risoluzione che da mandato ad una commissio- ne di cominciare ad elaborare il programma politico sul quale confrontarsi con altre realtà e con le persone singole che lo condivideranno; ha, inoltre, affidato ad un nucleo di dirigenti locali di seguire le trattative, tanto con gli altri soggetti politici quanto con gruppi locali di opinione, «con l’obiettivo -spiegano- di costruire una forte lista civica al di fuori delle logiche di schieramento convenzionali e risapute, fatta di persone competenti, di significativa rappresentatività sociale, di rinnovata volontà di lavorare per il bene di Montalbano lungo una linea di discontinuità rispetto alle più recenti politiche co- Da sinistra, Leonardo Giordano e Vincenzo Devincenzis -commentamunali». Devincenzis defini- strumentale. sce l’iniziativa di Giordano Vengono da Forza Italia i vouna congiura, orchestrata ti che hanno consentito a da un Ncd «irriconoscente e Giordano di classificarsi co- me primo dei non eletti alla scorsa tornata elettorale a soli 7 voti da Lazzazzera che ha preso solo 14 voti a Montalbano mentre Paolo Castelluccio ne ha presi solo 16. Non era farina solo del suo sacco prendere 880 voti a Montalbano. Come ringraziamento la messa in discussione strumentale della nostra Amministrazione. Badate bene, erano ben tre assessori rivenienti dal gruppo ex An, di cui Giordano era il rappresentante e che ancora oggi sono in amministrazione, compreso anche l’assessore Chita molto vicino a Giordano stesso. L’attacco del “Nuovo Centrodestra” è quanto mai strumentale e sa POLICORO “No scorie Trisaia” fa appello a Regione e Sogin «Nucleare, la trasparenza sia una regola» POLICORO – L’associazione “No Scorie Trisaia”, dopo la convocazione del Tavolo della trasparenza da parte della Regione, avvenuta il 29 settembre, chiede più sicurezza e trasparenza e meno “tavoli degli incidenti”. «Dopo 4 anni –osservano- la Regione ha convocato il Tavolo della trasparenza, che nelle altre regioni nuclearizzate avviene circa ogni 3 mesi. Riteniamo che il decommisioning del materiale nucleare dell’Itrec sia estremamente delicato e che abbia bisogno della massima sicurezza negli stessi processi (vedi il caso della fossa ex irreversibile oggetto di incidente ultimo) verso l’ambiente, la tutela della salute delle popolazioni e delle economie locali. Stesso discorso vale per la trasparenza nei confronti dei cittadini da parte delle istituzioni e dell’esercente Sogin. Non possiamo avere informazioni e rassicurazioni solo in caso di incidenti, mentre si alimentano con il comportamento delle istituzioni dubbi e perplessità. Finalmente i Comuni limitrofi al centro Itrec si sono dotati di un tecnico di fiducia che possa seguire il decommissioning nucleare dell’impianto Itrec. Questo però non basta, i Comuni devono divulgare il Piano nucleare di emergenza esterno, redatto dalle Prefetture alle popolazioni e convocare propri tavoli inter- comunali di trasparenza con i cittadini, Sogin e le istituzioni. Tavoli intercomunali, dove le operazioni sulla sicurezza del decommisioning possano essere seguite. In merito ricordiamo che la Sogin è obbligata a fare un piano di comunicazione sul decommissionig dell’Itrec e a divulgarlo alle popolazioni (vedi Via ministeriale impianto Icfp ). La Regione non può avviare, come nel caso di pozzo Morano a Policoro, attività estrattive di gas vicino i centri nucleari. L’assessore all’Ambiente deve pertanto inibire per un raggio di almeno 20 km dall’Itrec qualsiasi attività estrattiva». Gabriele Elia POLICORO L’agonismo è uno dei fattori di maggior stimolo, un elemento compensativo Lo sport è benessere psicologico Interessante convegno di esperti alla scuola “Aldo Moro” sui corretti stili di vita POLICORO – Nell’ambito della Settimana del benessere psicologico (tra fine settembre e inizio ottobre), che ha avuto come filo conduttore: “Psicologia, prevenzione e promozione della salute”, l’ordine degli psicologici ha tenuto in varie località della regione alcuni convegni. Tra questi presso la scuola “Moro” uno dal tema: “Psicologia e sport…insieme verso il benessere”, che ha visto la partecipazione della psicologa/psicoterapeuta dell’Asm Maria Antonietta Amoroso e Marina Pecoriello. Si è discusso di come allenare il cervello, e uno dei modi è la pratica sportiva. «Che serve a scaricarsi –osserva la Amoroso- dalle tensioni e dai problemi quotidiani. Lo sport libera la mente e ci fa affrontare la vita in maniera più positiva allontanando i problemi, che spesso sono l’anticamera della strada della devianza». Gli stu- Aumentano le capacità cerebrali nei giovani Attività sportiva denti si sono dimostrati molto attenti al binomio sport/psicologia, anche se non bisogna forzare la mano e iscriverlo ad un corso, magari prestigioso, dove però il piccolo allievo non si trova a proprio agio. Una sana attività motoria voluta, oltre ad una forma di gioco-divertimento, manifesta un grosso impegno ed evidenzia la presenza di una motivazione concreta e dominante. Nello sport l’agonismo è uno dei fattori di maggior stimolo, un fattore compensativo, equilibratore e liberatorio, se viene vissuto in un contesto organizzato, gestito da un istruttore preparato, e adeguatamente controllato, funziona da decongestionante psichico favorendo la crescita psichica ed emotiva dell’allievo. La pratica sportiva contribuisce a lavorare sui bisogni e le ansie individuali del giovane, favorendo anche il suo inserimento “sociale”. Inoltre da non trascurare anche fattori cosiddetti secondari che possono essere ricondotti in variabili comunicative, estetiche, e si agisce anche sulla personalità. Attenzione però a non creare false aspettative ma insegnare ai ragazzi che lo sport è un divertimento. L’importanza dell’attività sportiva e ricreativa è attestata dall’evidenza scientifica e dagli studi sul cervello. L’esercizio fisico aumenta il rilascio di sostanze endogene correlate al piacere, al rilassamento, come le endorfine, la dopamina e altri fattori neurotrofici che aumentano le connessioni nervose, quindi la plasticità del cervello, base della sua capacità di apprendimento e adattamento. La dottoressa Amoroso ha posto l’attenzione anche sulla questione della ricerca del divertimento e dello sballo e della pericolosità dell’uso dell’alcol, del tabacco, delle droghe e delle conseguenze organiche sullo sviluppo del sistema nervoso in età adolescenziale; mentre la professionista Pecoriello ha sottolineato l’importanza educativa dello sport, in quanto momento di aggregazione, di individuazione delle risorse personali, di sperimentazione del successo e dell’insuccesso. Hanno dato un contributo anche gli assessori comunali Livia Lauria (Pdl centro destra) e Massimiliano Padula (Trenta), ed è stata presente anche la nuova dirigente scolastica maria Carmela Stigliano. ga.el. © RIPRODUZIONE RISERVATA di congiura in quanto prodotto dopo le elezioni regionali. Che fai Leonardo, prima ti pigli i voti e poi recalcitri? Così non si fa! L’azione di Ncd non si discosta dal livello nazionale di Alfano e noi di FI saremo vigili su Ncd locale. All’assessore Chita voglio ricordare di non invertire i ruoli e che sarà il sindaco a farsi latore nei suoi confronti per il miglioramento della sua azione amministrativa. Faccia invece i passi coerenti e consequenziali con quanto dichiarato. Le congiure, nella storia, non hanno mai prodotto risultati positivi per chi le ha generate». Antonio Corrado © RIPRODUZIONE RISERVATA Ferrara «Al lavoro per tutti» Giuseppe Ferrara POLICORO - «Sono lusingato per il risultato ottenuto e ringrazio tutti coloro che hanno creduto in me e nella nostra proposta di una Provincia più efficace e al servizio dei cittadini. Un ruolo che onorerò al meglio lavorando per il bene della Provincia e per il bene della fascia jonica che mi onoro di rappresentare». E' il commento del neo consigliere provinciale Giuseppe Ferrara, eletto nella lista “Fronte Comune”, con 4.600 preferenze. «Essere il più suffragato nelle liste del centrodestra mi lusinga ma allo stesso tempo mi investe di una responsabilità, che assumo in pieno cercando di lavorare quotidianamente e alacremente per il bene della comunità che è l'obiettivo comune di tutto il neo consiglio provinciale. Auguro –conclude Ferrara- al nuovo presidente e al nuovo consiglio provinciale buon lavoro assicurandogli un contributo costruttivo e propositivo». provinciamt@luedi.it RASSEGNASTAMPA II I BASILICATA PRIMO PIANO REGIONE BASILICATA I LAVORI DEL CONSIGLIO Mercoledì 15 ottobre 2014 PASSO INDIETRO Serve un passo indietro delle correnti Pittella e Speranza, ma non è facile. Opposizione e minori ancora in attesa ALTRE CASELLE Eletti, invece, i due i due vicepresidenti della Commissione regionale dei Lucani all’estero Giuzio (Pd) e Mollica (Udc) Garante e difensore stallo totale, è caos per le candidature Braccio di ferro tra le aree dem e Consiglio rinviato a martedì per una nuova seduta ANTONELLA INCISO l Lo stallo del Consiglio regionale sulle nomine del garante per l’infanzia e del difensore civico è totale. Nuova fumata nera nella seduta di ieri e nuove trattative che ricominciano senza uno straccio di accordo. E visto che la situazione non sembra destinata a sciogliersi per le troppe divisioni interne al Pd per evitare un nuovo buco dell’acqua i prossimi giorni saranno decisivi. Per discutere di questi due punti e della SEDUTA Lunga giornata per il Consiglio regionale lucano . legge di riordino dei Consorzi industriali il Consiglio è stato aggiornato a martedi prossimo. Ed allora la settimana sarà determinante per capire se le diverse anime dem avranno trovato la quadra. Sintesi che potrebbe trovarsi solo con un passo indietro delle due correnti: l’area Pittella e l’area Speranza. I primi che hanno già rinunciato alla candidatura di Antonella Amodio per il ruolo di garante per l’infanzia, gli altri che, invece, dovrebbero rinunciare al posto di di- fensore civico per Antonia Fiordelisi Comodo. Sino a ieri mattina le trattative sembravano aver prodotto risultati: un passo indietro di entrambe le aree a favore dell’opposizione (con il garante per l’infanzia) e dei minori (con il difensore civico). Poi, nuovamente lo stallo. Con l’antezziano Vito Giuzio che chiede per il Pd e per la candidata Fiordelisi Comodo il posto ipotizzato. Una sollecitazione che rimescola le carte, che agita i partiti e le correnti. Serve prendere tempo ed il Consiglio lo fa rinviando tutto a martedi 21 ottobre. Non senza, però, aver fatto delle altre nomine. Tra cui quelle dei vice-presidenti della Commissione regionale dei lucani all’estero in cui si insediano Vito Giuzio (Pd) e Franco Mollica (Udc), dei due componenti del comitato regionale di indirizzo dell’Arpab con Gianni Perrino (M5s) e Vito Santarsiero (Pd) e dei due consiglieri nell’Osservatorio regionale per il volontariato, Luigi Bradascio (Pp) e Perrino. SCIENZE UMANE VISITA DELLA TERZA H OCCASIONE PER AVVICINARSI A POLITICA E ISTITUZIONI. DIVERSI I PROVVEDIMENTI PRESI NEL CORSO DELLA SEDUTA DI IERI DEL CONSIGLIO REGIONALE Gli studenti del Liceo «occupano» il Consiglio Rischi del gioco d’azzardo c’è il via libera alla legge l . Un’opportunità offerta agli studenti di L’esperienza rientra nel vasto programma avvicinarsi alla Politica e alle Istituzioni. Que- che si è dato la Regione per aprire i suoi spazi sto l’obiettivo della partecipazione degli alunni alla comunità, soprattutto ai giovani con i quali della terza classe sezione H del Liceo delle continuerà costantemente a dialogare attraScienze Umane di Potenza ad una seduta del verso l’attuazione di apposite iniziative di Consiglio Regionale. collaborazione con il mondo della Scuola. La Accompagnata dalla professoressa Porzia Fidanza e accolta dalla responsabile del settore scuola della Giunta regionale, professoressa Giovanna Ottaiano, la scolaresca è diventata per un giorno protagonista di una delle più interessanti fasi della vita sociale e culturale della Basilicata. Gli studenti hanno occupato gli scranni dell’Aula consiliare ed hanno compreso ruoli e funzioni della massima assemblea elettiva lucana. Non sono mancate le domande per avere La visita degli alunni della terza h del Liceo delucidazioni non soltanto sui meccanismi che regolano la vita nell’Aula, terza H proseguirà l’esperienza con una serie ma anche su alcune scelte politiche che in- di incontri tematici, ai quali daranno il proprio fluiscono sulla quotidianità dei cittadini della contributo il Presidente della Regione, MarBasilicata. Successivamente gli attenti stu- cello Pittella, e gli assessori. Ovviamente la denti hanno seguito i lavori del Consiglio partecipazione degli studenti sarà allargata ad regionale. altre classi. l Una lunga giornata di lavoro. Quella del Consiglio regionale di ieri è stata una lunga giornata di lavoro. Il problema delle liste di attesa per accedere ai servizi ambulatoriali delle Asl è stata al centro di una mozione approvata all’unanimità su proposta del consigliere Napoli (Pdl-Fi). Il documento impegna la Giunta «ad attivarsi senza indugio affinché la direzione generale delle strutture ospedaliere della Regione, prolunghino l’orario degli ambulatori e delle altre strutture deputate ad erogare prestazioni sanitarie, fine settimana e festivi compresi». Sempre all’unanimità l’Assemblea ha approvato una mozione d’iniziativa del consigliere Rosa (Lb-Fdi) in merito alla riattivazione dei servizi in favore dei cittadini privi della vista. Con il documento si impegna la Giunta regionale «affinché adotti tutti i provvedimenti per riattivare i corsi di orientamento e mobilità, precedentemente forniti dal Centro regionale prevenzione cecità e riabilitazione visiva». Ancora all’unanimità, una mo- zione, d’iniziativa del consigliere Roberto Cifarelli (Pd), riguardante i lavoratori dello stabilimento petrolchimico ex Enichem di Pisticci Scalo. Con il documento si impegna la Giunta regionale «ad adoperarsi presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali al fine di estendere l’atto di indirizzo esistente in modo tale da consentire agli ex lavoratori dello stabilimento petrolchimico Enichem di Pisticci Scalo l’ottenimento dei benefici previdenziali per esposizione al rischio amianto». A maggioranza approvata una mozione proposta dai componenti dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale che impegna il presidente e la Giunta regionale «ad adottare al più presto le ‘Linee guida sull’affidamento familiare dei minori». Approvata anche all’unanimità una proposta di legge dei consiglieri Romaniello (Sel), Galante (Ri) e Pietrantuono (Psi), che mira a realizzare una efficace prevenzione e riduzione del rischio legato al gioco d’azzardo patologico, contrastarne la dipendenza e assicurare la cura e la riabilitazione delle persone affette da tale patologia. A tal fine si prevede il coinvolgimento degli enti locali, delle istituzioni scolastiche. Approvata ancora all’unanimità una proposta di legge riguardante l’“Istituzione del servizio di Odontoiatria Speciale per disabili e pazienti a rischio del Servizio di Pronto Soccorso Odontoiatrico” d’iniziativa del consigliere Bradascio (Pp). Lo strumento legislativo definisce le categorie di utenti a cui erogare prestazioni odontoiatriche in regime ambulatoriale in narcosi. A partire dall’anno 2015 è prevista l’istituzione di tre servizi di Pronto soccorso odontoiatrico per una spesa di circa 75.000 euro annui. Le due Aziende sanitarie locali (Asp e Asm) individueranno un presidio ospedaliero per acuti presso il quale sarà attivato il servizio. Il terzo punto di riferimento è previsto nell’Azienda ospedaliera S. Carlo di Potenza. A maggioranza il sì del Consiglio sul disegno di legge inerente l’approvazione del rendiconto finanziario dell’Arbea. Salvatore Adduce, sindaco di Matera, ex parlamentare SU VICENDE LEGATE AL COMITATO MATERA 2019 E ALL’ATER DI POTENZA «Interrogazioni, ancora rinvii» è stato eletto presidente dell’Anci di Basilicata L’elezione ieri a Casa Cava nella città dei Sassi. Succede a Vito Santarsiero Consiglieri M5S all’attacco di Pittella l Il sindaco di Matera ed ex parlamentare Salvatore Adduce (Pd) è stato eletto presidente dell’Anci Basilicata nell’assemblea che si è tenuta ieri mattina presso la Casa Cava, proprio nella sua città. Succede a Vito Santarsiero, ex sindaco di Potenza, nel frattempo eletto consigliere regionale. È stato proprio quest’ultimo ad aprire i lavori della giornata con un augurio a Matera perché vinca la sfida a capitale europea della cultura per il 2019. A seguire, sono stati eletti gli organi statutari, a partire dal nuovo ufficio di presidenza. “Questa elezione - ha detto Adduce - mi inorgoglisce. Il mio lavoro sarà orientato al massimo coinvolgimento di tutti i sindaci che vorranno mettersi in gioco nell’Anci. Avendo accumulato molta esperienza da sindaco voglio dichiarare la totale volontà di voler lavorare insieme a tutti voi per cercare la strada finalizzata a risolvere i problemi delle autonomie locali”. l Non poter rispondere all’interrogazione sul «Comitato Matera 2019» e a quella sul nuovo Amministratore unico dell’Ater di Potenza. Per questo il presidente Pittella, ieri, in Consiglio regionale ha chiesto di rinviare la risposta alle interrogazioni dei consiglieri del Movimento cinque stelle. A denunciarlo i consiglieri regionali grillini che parlano di «giornata surreale». «Nonostante le rassicurazioni ricevute da Lacorazza e le numerose settimane trascorse - precisa una nota dei grillini - gli uffici regionali sono giunti, ancora una volta, completamente impreparati al tanto atteso appuntamento con le nostre interrogazioni. Dopo un primo rinvio dovuto ad alcuni impegni istituzionali, il presidente Pittella si accingeva a rispon- Salvatore Adduce dere sulle assunzioni fatte e sugli incarichi conferiti dal “Comitato Matera 2019”, ma poi ha ammesso di non avere le risposte e ha chiesto di rimandare l’interrogazione». «A questo punto, un’altra domanda sorge - continuano i grillini - qualcuno pensa forse che l’ auspicabile vittoria del titolo di città capitale europea della cultura 2019, da parte di Matera, possa attenuare o elidere le eventuali responsabilità nella gestione delle assunzioni e degli incarichi professionali affidati dal “Comitato Matera2019”? Che la vittoria possa servire da “lasciapassare” o “salvacondotto” e cancellare gli eventuali profili di responsabilità nella gestione e nell’utilizzo che il Comitato ha finora fatto del denaro pubblico?» RASSEGNASTAMPA BASILICATA PRIMO PIANO I III Mercoledì 15 ottobre 2014 COMUNE DI POTENZA SULL’ORLO DELLA BANCAROTTA SESSANTA RIUNIONI AL MESE In un mese i consiglieri comunali del capoluogo si sono riuniti anche 58 volte. A differenza di quanto accade negli altri Comuni I COSTI Ogni consigliere comunale percepisce 40,99 euro lordi a riunione. Mediamente la spesa globale ammonta a 30mila euro al mese le altre notizie POLITICA Ncd-Udc e Ppi su provinciali n «Le elezioni provinciali appena conclusesi consegnano al quadro politico regionale un dato incontrovertibile sul quale costruire assetti e ragionamenti futuri». È quanto dichiarano i coordinatori di Ncd, Ppi e Udc. «Continuiamo - sostengono in una nota - il lavoro perchè il progetto politico di innovazione dell’area moderata e popolare prende corpo e forma e, in questa competizione provinciale, dimostra che ne fanno parte 100 amministratori che rappresentano il 10 per cento dei voti validi riportati in Provincia di Potenza. Un evidente successo politico – continuano i coordinatori – per la Costituente popolare che consolida ed alimenta aspettative politiche omogenee che l’area del centro sta costruendo partendo dall’esperienza consolidata di Ppi, Udc e Ncd». COMUNE Il Municipio di Potenza nella centrale piazza Matteotti [foto Tony Vece] Spending review sui servizi ma Commissioni iperattive I conti in disequilibrio ma intanto ai consiglieri gettoni per 12 volte a settimana ANTONELLA INCISO l I conti non tornano, molto probabilmente per sistemarli si dovranno anche mettere le mani nelle tasche dei cittadini e tagliare i servizi. Ma in questo scenario di spending review a non essere toccati (almeno per il momento) sono i consiglieri comunali che continuano a riunirsi nelle commissione e per questo ad essere regolarmente pagati. Circa 40, 99 euro lordi per ogni seduta. Nulla di strano se non fosse che a Potenza le sei commissioni consiliari in un mese si riuniscono 58 volte. Non meno di 12 volte a settimana quelle ordinarie e circa 10 volte in un mese quelle straordinarie. Numeri che se moltiplicati per i consiglieri che le compongono (tra i 16 ed i 18) rap- POTENZA E MATERA A Potenza ogni 7 giorni 12 sedute. Ogni mese 10 commissioni straordinarie. A Matera solo 12 presentano una spesa che supera di poco i 30 mila euro al mese. Poco meno della metà dei soldi che - secondo le previsioni - dovranno versare a testa gli abitanti delle cooperative di Macchia Romana per pagare i suoli dove sono state costruite le loro abitazioni, circa 50mila euro. Un paradosso, dunque, per i potentini alle prese con uno dei momenti più critici dal punto di vista finanziario per il Comune. Una beffa che diventa ancor più amara se si considera che nelle altre grandi città della Basilicata i numeri, e di conseguenza i costi, scendono clamorosamente. A Matera, ad esempio, le commissioni si riuniscono sì 12 volte ma in un mese, mentre a Lauria solo 4 volte in un mese. Ancor più bassi i numeri di Melfi dove le commissioni si riuniscono 5 volte l’anno, solamente quando si tratta di istruire gli atti da portare in Consiglio. E così via perché a Policoro i consiglieri in seduta vanno una volta al mese, esattamente come a Ferrandina. Mentre a Montalbano ionico si riuniscono tre volte al mese. Insomma, una situazione particolare che diventa ancor più sorprendente in questo ultimo periodo con l’attività della Giunta ridotto all’osso ed il commissario ad acta al lavoro sullo schema di bilancio. «Razionalizzeremo la macchina organizzativa» assicura da giorni il sindaco Dario De Luca. Chissà se questo varrà anche per il lavoro delle commissioni consiliari e le conseguenti spese ad esse legate. L’INCONTRO L’INCONTRO DI IERI CONFERMA LE PREVISIONI SU CONTI E STRATEGIE DA APPLICARE l Stavolta le cifre ci sono e sono sempre le stesse. Per «salvare» Potenza servono 25 milioni di euro per il 2014, 10 milioni di euro per il 2015 e 10 milioni di euro per il 2016. Il sindaco Dario De Luca quei numeri li ha ufficialmente messi sul piatto del presidente della Regione, Marcello Pittel- la, nel pomeriggio di ieri. Nell’atteso incontro che ha avuto insieme al presidente del Consiglio comunale, Luigi Petrone. Il conto De Luca lo ha presentato senza troppe mediazioni. Ma non ha ottenuto una risposta definitiva, non ha avuto il via libera. La volontà politica di aiutare il capoluogo c’è. Ma al di là delle somme occorre capire come farlo. E soprattutto quando ? Subito o tra qualche tempo? Senza indicazioni precise sulla tempistica, infatti, le valutazioni lasciano il tempo che trovano. Questo perchè al di là di tutto, in questa vicenda, in questo momento, ago della bilancia diventa il commissario ad acta, Vincenzo Greco. Sarà lui, in base a quanto prevede la normativa, a dettare le regole ora. Sarà lui a stabilire se un semplice «ti pagherò» legato ad un articolo nella legge di stabilità di dicembre potrà essere sufficiente a chiudere il bilancio in equilibrio oppure sarà necessario un provvedimento immediato con tanto di posta finanziaria definita. Se fosse sufficiente un impegno di massima, dunque, i conti della città sarebbero a posto. Se al contrario fosse necessario un Mense, avvio ancora incerto n L’Amministrazione comunale affiancherà dirigenti scolastici e genitori in questo particolare momento di difficoltà che non consente, ad oggi, di avviare il servizio di mensa scolastica. Lo hanno ribadito il sindaco Dario De Luca e l’assessore De Francesco in un incontro con dirigenti scolastici e genitori preoccupati dal rincorrersi di notizie sulle mense.Nel corso dell’incontro i dirigenti scolastici hanno ribadito di non volersi assumere l’onere di fornire direttamente la mensa ed i genitori, da parte loro, hanno invece confermato l’idea, circolata in questi giorni, di volersi organizzare e chiedere, autonomamente come singolo consiglio di istituto, preventivi a varie ditte per la fornitura, anche in via provvisoria, dei pasti. L’Amministrazione, hanno ribadito sindaco e assessore, è disponibile in questa fase a mettere a disposizione, valutando le modalità possibili, i punti di cottura che vi sono nei vari istituti. Al termine dell’incontro è stato deciso di mantenere un filo diretto tra Comune, dirigenti e genitori per seguire lla situazione. INCONTRO Un momento dell’incontro tra il governatore Pittella, il sindaco De Luca ed il presidente del Consiglio, Petrone «Salva Potenza», destino legato al commissario Nell’incontro con Pittella De Luca presenta i conti, confermando la richiesta di 45 milioni di euro SERVIZI atto più dettagliato, come una delibera di giunta con stanziamento finanziario definito, il quadro diventerebbe molto più complesso. Perchè in quel caso si dovrebbe scrivere non solo l’entità del contributo economico, ma anche da quale voce vengono presi i soldi, o meglio a tre mesi dalla fine dell’anno, da quale voce ven- gono cancellati per essere destinati al Comune capoluogo. Un aspetto che, ovviamente, comporta più di qualche difficoltà. Per questo mentre De Luca e Petrone hanno presentato il conto il governatore ha preso tempo. Il tempo necessario affinchè il commissario si faccia un’idea delle entrate e delle uscite e decida quale strada seguire. Tempo quindi. Ma non tanto, perchè il conto alla rovescia ormai è partito. Tutto dovrà essere chiaro entro la fine di ottobre, al massimo i primi di novembre se il termine di 20 giorni dato al commissario viene fatto valere dal 13 ottobre. Poi, la strada sarà segnata.[a.i.] RASSEGNASTAMPA IV I BARI PRIMO PIANO MORTE AL SAN CARLO IL CASO DELLA SIGNORA ELISA Mercoledì 15 ottobre 2014 SUMMIT DOPO LA TRAGEDIA Le voci intercettate sono cinque. I presenti ricostruiscono l’accaduto in sala operatoria e commentano i contenuti del referto medico INDAGINI Il pm Anna Gloria Piccininni indaga sulla morte della signora Elisa Presta nella sala operatoria di Cardiochirurgia [foto Tony Vece] Medici intercettati in Cardiochirurgia «C’era un’altra valvola da sostituire». Ecco i retroscena FABIO AMENDOLARA l C’era un’altra valvola da sostituire: la mitralica. La diagnosi era chiara. Ma nel verbale operatorio viene descritta solo la sostituzione della valvola aortica. Quando la signora Elisa Presta, 71 anni, è morta sotto i ferri nella sala operatoria di Cardiochirurgia dell’Ospedale San Carlo di Potenza oltre un anno fa, i medici presenti avevano ben presente quello che era accaduto. La donna - ha accertato la Procura (il titolare dell’inchiesta è il pubblico ministero Anna Gloria Piccininni) - è morta in sala operatoria senza - è quello che sta emergendo dall’inchiesta - alcun tentativo di salvarle la vita. «È stata uccisa», ha detto uno dei medici coinvolti in una intercettazione (contenente la confessione del grave errore commesso in sala operatoria) che gli investigatori stanno studiando e analizzando da oltre un mese. Quel file audio è diventato una prova che, però, è arrivata dopo un anno in Procura. Ma ora spunta una «intercettazione ambientale». I medici che parlano del caso sono cinque. Ed emerge in modo chiaro che nel reparto erano in molti a conoscere i retroscena della tragedia della signora Elisa, uccisa da un morsetto che le ha serrato la vena cava superiore, secondo i medici, oppure, stando ai risultati dell’autop- sia, morta per le lesioni provocate da un divaricatore chirurgico. L’INCHIESTA GIUDIZIARIA - Sembra un summit. Nella prima parte della registrazione i medici parlano dell’inchiesta. Il primo medico, la cui voce si sente più vicina alla fonte di registrazione, dice: «Là ci sono delle domande che ti fa il magistrato... alle quali devi rispondere... quindi bisogna capire..». Un secondo medico aggiunge: «Che cosa gli chiede...». I due medici fanno riferimento all’autopsia disposta dalla Procura. Il terzo medico presente entra nel merito di ciò che è accaduto. Fa rifermiento al «cervello...». E si sente una quarta voce dire: «Il cervello non c’è più... mi pare che dopo le cose... traumatologiche...». Il primo medico, quello più vicino al microfono, torna sull’autopsia: «Se non c’è più allora non vedono un cavolo...». E il secondo medico completa il discorso: «Ma a volte le cose si fanno apposta per non trovare niente, giusto?». Azienda ospedaliera S. Carlo di Potenza Franconi revoca incarichi a Spera e Giordano La Regione Basilicata, ha annunciato l’assessore alla Salute Flavia Franconi, «ha formalmente invitato» il S. Carlo «a revocare gli incarichi di direttore dell’area tecnico logistica e dell’area risorse umane e finanziarie». Sono interessati Giuseppe Spera e Raffaele Giordano. L’ass. Franconi, nel rispondere a una inziativa consiliare di Rosa e Napoli, fa sapere che «non mi sarei sottratta a ricostruire in Consiglio regionale l’iter che ha portato al conferimento dell’incarico ai due professionisti». «Tale atto – spiega - si è avviato e perfezionato in due date, corrispondenti ad altrettanti diversi regimi, operanti in merito al divieto di conferimento di incarichi dirigenziali nelle Aziende sanitarie». Riguardo poi all’accertamento delle eventuali responsabilità contabili dell’Azienda Ospedaliera San Carlo, Franconi evidenzia che «la richiesta di revoca degli incarichi, è stata anche inoltrata al Collegio sindacale dell’Azienda San Carlo, in qualità di organo di controllo». OSPEDALE Accertamenti sulle cause della morte [foto Tony Vece] LA SECONDA VALVOLA - È ancora il primo medico a parlare: «Abbiamo fatto, non abbiamo trovato niente e non si può procedere... finisce lì perché poi... la camera è rotta trovano un gancettino giusto... la sostituzione valvola aortica è stata fatta... ma questa paziente aveva anche la mitralica, perché non avete fatto niente con la mitralica?». C’è un quinto medico nella stanza. Interviene anche lui. E sembra bene informato: «La diagnosi era anche insufficienza mitralica». Uno dei presenti aggiunge: «Sì infatti scrisse che la eco transesofagea dimostrò una insufficienza lieve...». L’INCIDENTE - Gli intercettati sembrano conoscere bene ciò che è accaduto nella sala operatoria. E sembrano anche a conoscenza del contenuto del referto operatorio: «Lo scrisse sul referto perché se no erano cavoli... perché non poteva cannulare la cava superiore». E ancora: «Perché non la poteva cannulare? Era riparata...». A quel punto uno dei dottori prende le distanze dai colleghi: «Zitto! Stai zitto! Stai zitto... non lo voglio sentire... non lo voglio sentire...». Con molta probabilità il discorso stava arrivando alle cause della morte. Morsetto emostatico? Divaricatore chirurgico? O insufficienza mitralica? È quello che dovrà accertare la Procura. FISCO LA PROCURA: «EVASIONE DI 1,2 MILIONI DI EURO». I LEGALI: «TUTTO REGOLARE. MAGLIONE HA RATEIZZATO» Nuovo maxi-sequestro di beni per il patron del Melfi calcio l Nell’ambito di un’inchiesta sull’omesso versamento dell’Iva, beni immobili per un valore totale di circa 1,2milioni di euro sono stati sequestrati a due imprenditori Giuseppe Maglione (presidente del Melfi calcio) e Mario Bisceglia - operanti nella zona del Vulture-Melfese dalla Guardia di finanza che ha eseguito tre decreti emessi dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Potenza su richiesta della Procura della Repubblica. Il gip, in particolare, ha emesso i decreti di sequestro preventivo per equivalente. Il comunicato stampa, firmato dal procuratore della Repubblica Luigi Gay, è stato diffuso ieri mattina. «Il sequestro per equivalente - ha spiegato il procuratore - si sta confermando uno strumento di particolare efficacia nel contrasto all’evasione fiscale. Si tratta - sostiene il magistrato - di un ragguardevole risultato che testimonia l’impegno di questa Procura e della Gaurdia di finanza in tutto il territorio di propria competenza nel contrastare e nel reprimere fenomeni di illiceità economica, nei confronti dei quali viene costantemente assicurato e profuso un rilevante sforzo investigativo e viene mantenuta elevata la soglia di attenzione alle varie dinamiche di evasione». Nel pomeriggio di ieri gli avvocati Carmine Ruggi e Fabio Di Ciommo, legali di fiducia di Maglione, in merito alla notizia diffusa circa il sequestro di beni immobili a carico della Maglione Srl Logistica e Trasporti, evidenziano che «l’imprenditore melfitano, legale rappresentante della società, nega completamente ogni tipo di addebito che gli viene contestato dalla Procura della Repubblica di Potenza in riferimento al mancato pagamento dell’Iva relativa agli anni 2009 e 2010». Secondo gli avvocati - che hanno anche allegato alla comunicazione il documento dell’Agenzia delle entrate «le somme in oggetto sono state rateizzate fin dal 2011 e pagamenti risultano regolari, come attestato dalla stessa Agenzia delle Entrate di Melfi in data 10 ottobre». E aggiungono: «L’intera documentazione comprovante quanto sostenuto dall’indagato è stata già fornita all’autorità procedente, con la certezza che fin dalle prossime ore si chiarisca definitivamente l’estraneità di Maglione alla vicenda e si proceda al dissequestro dei beni immobili». Due mesi fa un sequestro per la stessa somma e per le stesse accuse era stato notificato al presidente del Melfi. Anche in quel caso la Procura contestava a Maglione di aver omesso di versare l’Iva. BENI Nuovo sequestro di beni per Giuseppe Maglione, patron del Melfi calcio. I suoi legali rassicurano: «Ha rateizzato» INTERCETTAZIONE SAN CARLO «La diagnosi era per una insufficienza mitralica» La trascrizione della conversazione tra presenti in una sala di Cardiochirurgia. Medico 1: «Là ci sono delle domande che il magistrato ti fa... e alle quali devi rispondere». Medico 2: «Certo... certo...» Medico 1: «Quindi bisogna capire...» Medico 2: «Che cosa gli chiede...» Medico 3: «Il cervello...» Medico 4: «Il cervello non c’è più... mi pare che dopo le cose... traumatologiche...» Medico 1: «Quello era... se non c’è più allora non vedono un cavolo, questo è quello che...» Medico 2: «Ma a volte le cose si fanno apposta per non trovare niente, giusto?» Medico 1: «Eh, si fanno apposta per non trovare niente...» Medico 2: «E come no?» Medico 1: «Abbiamo fatto, non abbiamo trovato niente e non si può procedere... finisce lì perché poi... la camera è rotta trovano un gancettino giusto... la sostituzione valvola aortica è stata fatta... ma questa paziente aveva anche la mitralica, perché non avete fatto niente con la mitralica?» Medico 2: «Eh...» Medico 5: «La diagnosi era anche insufficienza mitralica» Medico 2: «Sì, infatti scrisse che la eco transesofagea dimostrò una insufficienza lieva...» Medico 5: «Era meno importante» Medico 2: «Lo scrisse sul referto perché se no erano cavoli, perché non poteva cannulare la cava superiore...» Medico 1: «E perché non la poteva cannulare? Era riparata...» Medico 1: «Allora non era riparata» Medico 3: «Oh! Zitto! Stai «itto tu! Stai zitto non lo voglio sentire... non lo voglio sentire...» RASSEGNASTAMPA POTENZA CITTÀ I V Mercoledì 15 ottobre 2014 I NOSTRI SOLDI TASSE E TRIBUTI GIOVANNA LAGUARDIA l Sta facendo perdere il sonno a tanti cittadini, ma anche a molti commercialisti e gestori di centri di assistenza fiscale. Non tanto per gli importi economici, quanto per la complessità delle variabili che entrano nel calcolo. È l’acconto del 50% del nuovo tributo sui servizi comunali indivisibili come l’illuminazione pubblica, la sicurezza e la manutenzione delle strade, la Tasi. La grande novità è che va pagata non solo dal proprietario dell’immobile, ma anche dall’inquilino che lo occupa. I conteggi sono stati un vero e proprio «slalom» tra aliquote e detrazioni previste dal Comune di Potenza nella delibera numero 88 del 9 dicembre 2014. E adesso è arrivato il momento della verità: domani, infatti, per i potentini scade il termine ultimo per il pagamento dell’acconto Tasi. In questi giorni, comunque fra Tasi e Tari (l’imposta sui rifiuti), non sono mancate polemiche da parte delle associazioni dei consumatori e di categoria. Fino a definire la data del 16 ottobre come un vero e proprio «ingorgo» o «giungla» fiscale. Non solo. Il Codacons di Basilicata, ad esempio, nei giorni scorsi ha denunciato che «la tassa sui servizi indivisibili oltre ad essere pasticciata, appare anche fortemente iniqua perché, per effetto delle minori detrazioni, inciderà anche in Basilicata in modo più pesante sulle famiglie a reddito medio-basso rispetto a quelle con reddito elevato, e chi possiede una abitazione con rendita catastale modesta si troverà a pagare di più rispetto all'Imu, mentre chi è proprietario di un immobile di prestigio sarà avvantaggiato dalla Tasi rispetto alla vecchia imposta». Sulla stessa lunghezza d’onda anche la Uil: «per una famiglia su due la Tasi sarà più cara di quanto pagato con l’Imu nel 2012. La distribuzione della nuova tassa è anche meno equa: pagherà un po’ di più chi prima era esente o pagava cifre basse e pagheranno molto meno i proprietari di quelle abitazioni con rendite catastali elevate». Ma, se le famiglie non sorridono a causa della nuova tassazione, la situazione è anche più complicata per gli imprenditori. A lanciare l’allarme è Confcommercio Basilicata. Secondo l’associazione datoriale, a pochi giorni dall'appuntamento con il pagamento della Tasi meno di tre imprese del terziario su dieci sono a conoscenza dell'importo da versare e oltre il 60% registra un aumento dei costi bu- CONSUMATORI Il Codacons: «Inciderà anche in Basilicata in modo più pesante sulle famiglie a reddito medio-basso» LA TARI Confcommercio segnala aumenti che vanno dal 57 all’88 per cento per ristoranti, bar e pasticcerie Tasi, la «giungla» fiscale che toglie il sonno ai potentini Domani scade il termine per il pagamento dell’acconto sulla nuova tassa Alsia Gli immobili della riforma fondiaria POTENZA Polemiche su Tasi e Tari [foto Tony Vece] rocratici per fare fronte a questo obbligo, tanto che quasi un'impresa su due pagherà la Tasi con difficoltà; per oltre un terzo delle imprese, inoltre, si tratta di un'imposta iniqua perchè l'importo da pagare non è commisurato alla qualità dei servizi ricevuti da parte del proprio Comune; le difficoltà in cui si troveranno la maggior parte delle imprese derivano non solo dall'entità degli importi da pagare (per il 74,3%) ma anche per l'ingorgo generato da molte scadenze concentrate nell'ultimo periodo dell'anno (64,8%). «L'abbiamo chiamato l'ingorgo fiscale d'autunno – spiega Fausto De Mare presidente Confcommercio Imprese per l'Italia Potenza – perchè le imprese italiane saranno chiamate a pagare nei mesi di ottobre, novembre e dicembre, vale a dire nei prossimi 70 giorni, imposte vecchie e nuove (TARI, TASI, l’IMU nella sua nuova formulazione). Le imprese più in difficoltà – riferisce - sono risultate quelle di dimensioni minori: le microimprese, le imprese che hanno sedi in comuni diversi e quelle che utilizzano immobili di proprietà per l’esercizio della propria attività, le imprese del Mezzogiorno e quindi quelle lucane». Oltre alla Tasi si profila all’orizzonte anche la Tari. Come per la Tasi, anche in questo caso l'importo da pagare non è ritenuto equo dalla stragrande maggioranza delle imprese (quasi l'86%) e la sua introduzione comportera' per 1 impresa su 4 un aggravio di oltre il 100% in piu' rispetto a quanto si pagava prima. La questione non ha mancato di alimentare polemiche a Potenza nei giorni scorsi, dal momento che sono stati segnalati incrementi tariffari che vanno dal 57% all'88% per ristoranti, pizzerie, pub, bar, pasticcerie, ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizza al taglio, etc. (con una incidenza che va da 19,39 a 33,53 euro/mq) e, per contro, un decremento tariffario del 19% per le attività industriali con capannoni di produzione (con una incidenza tariffaria di soli euro 6,86/mq.). ed una riduziuone delle tariffe applicate a “banche ed istituti di credito” (- 14%). L'Alsia ha redatto gli elenchi dei possessori e dei detentori degli immobili provenienti dall’azione di Riforma Fondiaria assoggettabili alla Tasi, mettendoli a disposizione dei Comuni impositori competenti per territorio. Tutti i soggetti compresi in tali elenchi sono tenuti al pagamento del tributo, secondo criteri, modalità ed aliquote fissate dai rispettivi Comuni di appartenenza. Il Tributo versato dai possessori o detentori (in regola con i requisiti previsti dalla normativa vigente in materia di cessione dei beni di Riforma), non sarà computato in fase di determinazione del prezzo complessivo del bene. Gli elenchi forniti ai Comuni sono completi delle seguenti informazioni: Dati catastali di identificazione di ciascun immobile; Quota parte utilizzata da ciascun soggetto; Dati identificativi del possessore/detentore utili ai fini dell’eventuale definizione del tributo. Tutti gli utenti interessati potranno assumere informazioni o prendere visioni degli elenchi presso: l’URP -Ufficio Relazioni con il Pubblico dell’ALSIA, in Viale Carlo Levi, 6/i – Matera; l’Ufficio Provinciale di Potenza, in Via Del Basento, 118; le Unità Territoriali competenti per territorio il cui elenco è consultabile sul sito ALSIA www.alsia.it; i comuni competenti. L’avviso completo può essere scaricato all’indirizzo http://www.alsia.it/opencms/news/PAGAMENTO-DELLA-TASI-SUGLI-IMMOBILI-PROVENIENTI-DALLAZIONE-DI-RIFORMA-FONDIARIA. POTENZA IN MATERIA DI IMU, INVECE, TUTTO RESTERÀ INVARIATO POTENZA COPRE LE SPESE PER ILLUMINAZIONE PUBBLICA, MANUTENZIONE STRADE, POLIZIA LOCALE Aliquote: ecco quanto si paga nel capoluogo Che cos’è e a chi si deve applicare l’imposta comunale sui servizi indivisibili l La nuova tassa è stata definita una «giungla» di detrazioni, aliquote e casi particolari. Il tutto complicato dal fatto che ogni Comune ha deliberato per se, con differenze talora anche macroscopiche. In linea generale, per quanto riguarda l’Imu, l’aliquota di base è pari all’1,06%. Per la Tasi, l’aliquota è pari allo 0,25%. Il provvedimento contiene i casi previsti di riduzione e detrazione delle due imposte. In materia di Imu tutto rimane uguale allo scorso anno: l’aliquota dell’1,06% per la prima casa e del 10,60% per le abitazioni diverse dalla prima casa. La Tasi, per la sola prima abitazione, prevede un’aliquo- l La Tasi è un tributo di nuova istituzione destinato alla copertura dei servizi indivisibili erogati dal Comune (illuminazione pubblica, manutenzione strade, polizia locale). Il tributo è dovuto da chiunque possieda (a titolo di proprietà o di altro diritto reale) o detenga a qualsiasi titolo fabbricati, ivi compresa l’abitazione principale, ed aree edificabili, come definiti ai fini IMU. Si applica, pertanto, anche agli immobili già assoggettati ad IMU, oltre che ai fabbricati per i quali l’IMU non trova applicazione, compresi i fabbricati strumentali all’eser- ta dello 0,25%. Sulla prima casa e le pertinenze non si pagherà più l’Imu ma la Tasi. Quanto verseranno i potentini? L’importo della Tasi se rapportato all’Imu 2012 (il calcolo non si può fare con l’Imu 2013 perché lo scorso anno si applicò un’aliquota ridotta ed i cittadini pagarono la mini Imu) sarà di gran lunga inferiore poiché aumenta la soglia delle detrazioni. Prendiamo ad esempio una rendita media di 540 euro per un appartamento A2. Nel 2012 una coppia senza figli ha pagato 254 euro di Imu; oggi con la Tasi pagherà 153 euro. Una coppia con due figli a carico, identica ALIQUOTE I dati di Potenza tipologia di immobile, nel 2012 pagò 127 euro di Imu, mentre ora di Tasi andrà a pagare 27 euro. Per gli altri immobili resta invariata la tariffa dell’Imu all’1,6 per cento, con l’aggiunta dello 0,08 per cento di Tasi. cizio dell’attività agricola ed esclusi in ogni caso i terreni agricoli. La base imponibile della TASI è la medesima prevista per l’applicazione dell’IMU e, nel caso in cui le unità immobiliari fossero occupate da soggetti diversi dal proprietario o dal titolare di altro diritto reale sull’immobile, il tributo è dovuto in quota parte anche dall’occupante nella misura del 20% della TASI complessivamente dovuta sull’immobile, mentre il restante 80% resta a carico del proprietario/titolare di diritto reale sull’immobile. Le scadenze della TASI sono le medesime previste per l’IMU, ovvero 16 giugno per l’acconto e 16 dicembre per il saldo, tuttavia, per l’anno 2014 il pagamento dell’acconto è stata differito al 16 ottobre. Il calcolo del tributo dovuto per l’anno 2014 deve essere effettuato sulla base delle aliquote stabilite con la Delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 9 settembre 2014. L’importo può essere versato utilizzando il modello di pagamento F24, disponibile presso qualunque sportello bancario o postale, riportando il codice comune G942 e gli specifici codici tributo TASI disponibili tra gli allegati. RASSEGNASTAMPA VI I POTENZA E PROVINCIA GIOVANI E SAPERI ESPERIENZE DI VITA E DI STUDIO Mercoledì 15 ottobre 2014 OGNI ANNO Sono 1800 gli studenti italiani che, ogni anno, vanno a studiare all’estero: dall’Europa, alle Americhe; dall’Australia, all’Asia Studenti in viaggio per scoprire il mondo Intercultura incontra i ragazzi al liceo scientifico Pasolini l «Si parte adolescenti ma si torna uomini, anche se il periodo trascorso è di un solo anno». È stato questo il leitmotiv della giornata che si è tenuta ieri mattina presso l’Aula Magna del Liceo Scientifico “Pier Paolo Pasolini” di Potenza. L’iniziativa promossa dal Progetto Educativo Intercultura e rivolta agli studenti che frequentano la terza classe dell’Istituto ha visto in prima fila il Centro Locale di Potenza della suddetta Associazione che promuove e organizza scambi ed esperienze interculturali inviando ogni anno oltre 1800 ragazzi delle scuole secondarie (preferibilmente studenti che hanno già svolto il terzo anno) a vivere e studiare all’estero ma che accoglie altresì nel nostro Paese altrettanti giovani di ogni nazione. Presenti all’iniziativa, oltre al presidente del Centro Locale Intercultura di Potenza professoressa Franca Volonnino, altri volontari della stessa associazione ed il dirigente scolastico del “Pasolini” professor Giovanni Latrofa. «Più che la promozione che viene fatta nelle scuole– spiega la referente di Intercultura Centro Locale di Potenza professoressa Franca Volonnino – è importante il passaparola e le esperienze che i ragazzi si raccontano tra di loro. L’obiettivo di Intercultura è creare ponti di reale comunicazione che vanno al di là della comprensione della lingua. La capacità di comunicare è preziosa in un mondo dove ci sono diversi e gravi focolai di tensione. I destinatari del nostro progetto – prosegue la Volonnino – sono i giovani, le famiglie e le scuole. Intercultura si propone di contribuire alla crescita di tutte queste componenti attraverso scambi internazionali di giovani e con il loro inserimento in famiglie e scuole di altri Paesi. Le iscrizioni per l’anno scolastico 2015/2016 debbono essere fatte entro il 10 novembre 2014 sul sito www.intercultura.it. A seguito delle iscrizioni saranno fatte delle selezioni da parte del Centro Locale con colloqui individuali e SCUOLA Alcuni momenti dell’incontro di ieri mattina al liceo scientifico Pasolini a Potenza. Con i responsabili di Intercultura (la dirigente Franca Volonnino è la seconda da sinistra) il dirigente scolastico del Pasolini, Giovanni Latrofa (terzo da sinistra) . test di idoneità, risultati scolastici e visite alle famiglie. A seguire avverrà la compilazione del fascicolo con assegnazione dei posti da parte di una Commissione Nazio- INCONTRO Con la dirigente di Intercultura, Franca Volonnino, il preside Giovanni Latrofa nale. Nel corso della giornata del “Pasolini” hanno raccontato la propria esperienza alcuni studenti che hanno svolto un programma di studio all’estero. Si è trattato di Giulio Caggiano (mensile in Irlanda a Dublino), Mariagrazia Monteleone (annuale con di- ploma in Usa nello Stato del Massachusetts), Ludovica De Vivo (estivo in Cina) e Rocio Sanchez, studentessa cilena che invece sta frequentando il Liceo Classico “Quinto Orazio Flacco” di Potenza ospite da inizio settembre di una famiglia potentina. «Intercultura ha cambiato il mio mondo, la mia esperienza è stata molto intensa – ha spiegato Mariagrazia Monteleone che è stata un anno in una scuola americana di Boston- Il sistema scolastico americano è diverso dal nostro, lì si può personalizzare di più il percorso fermo restando alcune materie obbligatorie». «Un anno di esperienza all’estero consente di crescere sul piano formativo confrontandoci con altre culture – è il commento del dirigente scolastico del Liceo “Pasolini” prof. Giovanni Latrofa – viviamo in un’epoca di mercati aperti e di scambi dove per un ragazzo risulta molto qualificante fare un’esperienza simile all’estero». Slc-Cgil al presidente Pittella «Tavolo per il call center» Il sindacato si mobilita per gli oltre 120 giovani precari l La Cgil volge lo sguardo ai precari dei call center. «Il Centro servizi Regione Basilicata, attualmente gestito dal consorzio formato da Data Contact e Lucana Sistemi, imprese facenti capo ai materani Cosimo D’Ercole e Angelo Tosto, impiega oltre 120 persone ed eroga numerosi servizi, oramai parte integrante della vita quotidiana di cittadini e pubbliche amministrazioni - afferma Anna Russelli, segretario Slc Cgil di Basilicata. - Sono, infatti, le lavoratrici e i lavoratori del Csb, quelli che gestiscono il call center di prenotazione di visite e prestazioni sanitarie regionali; affiancano gli Urp regionali nel lavoro di informazione e accoglienza ai cittadini; gestiscono buona parte dei contenuti dei siti web regionali; erogano supporto nei servizi dello Sportello Tributi regionali, nei progetti di innovazione sanitaria (referti on line, liste di attesa) e di innovazione in genere (erogazione della firma e dei servizi digitali a cittadini e imprese, semplificazione amministrativa, ecc)». Una commessa «che, nel giro di poco più di 5 anni, è costata circa 30 milioni di euro e che è, in realtà, “nata” circa 12 anni fa, con un progetto di stabilizzazione Lsu affidato alla multinazionale Getronics, che assorbì anche i lavoratori uscenti da crisi aziendali (King com, Eds. ecc); la commessa ha visto, nel corso degli anni, l’ampliamento dei servizi e della platea dei lavoratori. Il passaggio di affidamento, circa 5 anni fa, dall’allora gestore Agile a quello attuale (il consorzio Tosto/D’Ercole) non fu indolore per i lavoratori a causa della sciagurata decisione, da parte della Regione, di non inserire una clausola sociale che prevedesse il trasferimento diretto del personale. Ci fu il rischio che buona parte dei lavoratori potesse rimanere esclusa dalle nuove aziende subentranti e soltanto grazie a una lunga vertenza sindacale (condotta da Cgil, Cisl, Uil) si riuscì a far rientrare tutti i lavoratori interessati, seppure con perdite consistenti di quanto maturato nella vecchia azienda (buoni pasto, livelli di inquadramento, ecc), recuperate in parte grazie alla contrattazione integrativa condotta dalle Rsu e dalle categorie di riferimento in questi anni». Ora, nuovo giro di boa. A gennaio prossimo «scadrà nuovamente la commessa relativa ai servizi erogati dal Csb». E si interroga «sul “valore aggiunto” apportato dal consorzio guidato da Tosto che in questi anni ha gestito la commessa: 30 milioni non sono pochi e se si considera che lo stipendio medio dei lavoratori a tempo pieno impiegati nelle PRECARI La Slc Cgil si occupa dei precari dei call center aziende si aggira intorno ai 1000 euro scarsi, tutto incluso, vien da riflettere». Domanda: «è giusto che la Pubblica Amministrazione continui a gestire in esternalizzazione servizi che sono a tutti gli effetti servizi regionali quando potrebbe gestirli in maniera più o meno diretta, con gli stessi lavoratori e con grande risparmio per i cittadini?». Ma soprattutto, dice Russelli, «vanno tutelati i posti di lavoro, nella quantità e nel maturato economico, con la continuità nell’erogazione dei servizi». Russelli chiede - «che sia gara o altro» - «trasparenza» e «rapidità», «nell’interesse congiunto di cittadini e lavoratori». E chiede al presidente della Regione «l’apertura di un tavolo di confronto» per non «continuare a gestire le questioni dell’innovazione “a compartimenti stagni” quando la visione di Agenda Digitale è, all’opposto, una visione globale». Né può essere ridotta a questione tecnica o ragionieristica, perchè essa è politica. Gli studenti lucani all’Arpab: «Più garanzie per ambiente e salute» l Una delegazione lucana della «Rete degli studenti medi», frequentanti il IV e V anno degli Istituti superiori, ha fatto visita alla sede centrale dell’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente di Basilicata. Al centro dell’incontro l’attenzione per l’ambiente lucano, le questioni relative all’inquinamento derivato dalle attività estrattive vicine ai centri abitati (dove alcuni dei ragazzi sono residenti), il monitoraggio delle matrici ambientali. Problematiche già sottoposte, venerdì scorso, al presidente della Regione Marcello Pittella, che ha ricevuto la stessa delegazione nella giornata dello sciopero nazionale sul «Diritto allo studio» e sul Decreto «Sblocca Italia». In quell’occasione fu fissato l’incontro con l’Arpab. Il direttore generale Aldo Schiassi e il team dirigenziale, sensibili alle richieste del mondo della scuola, hanno illustrato l’operato dell’Ente - laboratorio pubblico di diagnostica ambientale - senza sottrarsi a domande e perplessità dei ragazzi: le attività dei laboratori diagnostici di Potenza, quelle dei laboratori dislocati nelle sedi di Matera e del Centro Ricerche di Metaponto, il funzionamento delle centraline dell’aria, le intese in itinere quali l’accordo interagenziale per il campionamento e l’analisi delle diossine, i protocolli operativi con il distretto meridionali Eni. I dirigenti Arpab hanno spiegato le procedure di acquisizione e validazione del dato relativo a ciascuna matrice ambientale nonché il verificarsi di fenomeni più contingenti come le fiammate al Centro Olio Val d’Agri. Schiassi ha sottolineato la novità virtuosa di Arpab per la «gara di preselezione per accreditare i propri laboratori di diagnostica di monitoraggio per assicurarne la certificazione in conformità alla normativa nazionale ed europea sulla qualità dei laboratori». Proposta all’avanguardia per l’Agenzia in cui attualmente vi è solo un esempio, il Centro Regionale Amianto. SINDACATI PROPOSTA DELLA CGIL IN VISTA DEL 25 OTTOBRE A ROMA Lo statuto dei lavoratori va esteso e aggiornato per estendere i diritti l Una petizione per sostenere la proposta di aggiornamento ed estensione dello Statuto dei lavoratori. Si chiama «Lo voglio anche io! I diritti vanno estesi, non eliminati». La petizione è lanciata dalla Cgil, con lo slogan «i diritti vanno estesi, non eliminati». «Si tratta di una delle molte iniziative sindacali in vista della manifestazione del prossimo 25 ottobre a Roma» sottolinea Angelo Summa, segretario generale Cgil Basilicata.«I lavoratori sono ancora una volta sotto attacco: non solo l’articolo 18, ma anche il diritto a non essere sorvegliati dal datore di lavoro e a non subire demansionamenti».«Tutto ciò continua - è semplicemente assurdo: i diritti non vanno eliminati, ma aggiornati ed estesi a tutti coloro che ne sono esclusi: co.pro., co.co.co., occasionali, partite Iva individuali, associati in partecipazione, ecc. «Lo Statuto dei diritti dei lavoratori, scritto nel 1970» conclude Summa, «deve essere salvaguardato e aggiornato, per estendere i diritti previsti a tutti e per in serirne di nuovi, adeguati alle mutate esigenze di lavoratrici e lavoratori.La Cgil sostiene da anni che è necessario ridurre drasticamente il numero di tipologie dei contratti che permettono ai datori di lavoro di risparmiare sulla pelle delle persone, specie dei giovani, senza offrire un vero lavoro e un futuro». Le richieste nella proposta di estensione dello Statuto comprendono: - retribuzioni e compensi in grado di garantire un’esistenza libera e dignitosa;- il diritto a non essere licenziato senza una giusta causa o un giustificato motivo;- il diritto di lavorare in ambienti salubri e sicuri;- il diritto alla formazione e all'aggiornamento professionale, in una società che chiede sempre più saperi di qualità;- il diritto a organizzarsi sindacalmente per rappresentare i problemi del lavoro;la tutela della maternità, del diritto al riposo e al recupero psico fisico delle forze, la copertura della malattia e degli infortuni. RASSEGNASTAMPA POTENZA E PROVINCIA I VII Mercoledì 15 ottobre 2014 POTENZA IERI A S. CHIRICO NUOVO E ANZI I FUNERALI DI ROMANO RUSSO E DOMENICO RAIMONDI TRAVOLTI DA UN’AUTO La gente dei due paesi «Non è giusto morire così» La solidarietà della comunità rumena lucana ai parenti delle vittime ROCCO NIGRO DOLORE A SAN CHIRICO NUOVO Il funerale di Romano Russo LACRIME AD ANZI Le esequie di Domenico Raimondi l Per dare l’ultimo saluto a Romano e Mimmo, i due amici di caccia deceduti nello spaventoso incidente stradale avvenuto nelle prime ore di domenica scorsa sulla sp 16 nel comune di Calvello, si sono fermate due piccole comunità del potentino: San Chirico Nuovo nella mattinata ed Anzi nel pomeriggio. Lutto cittadino, serrande dei negozi abbassate, corone di fiori all’ingresso delle chiese ed una grande folla che ha atteso l’arrivo dei feretri in partenza dalla camera ardente allestita presso il San Carlo di Potenza. In un clima di grandissima commozione, tra il suono delle campane funebri ed un caldo sole autunnale che asciugava i tanti occhi ricoperti di lacrime. All’arrivo dei carri feretri, ad Anzi gli amici di Mimmo lo hanno preferito portare a spalle, il commento tra la folla è quasi unanime: «Non è giusto morire in questo modo!». Intanto, in un silenzio cupo, le bare in larice chiaro e scuro facevano l’ingresso nelle chiese. A San Chirico Nuovo come ad Anzi la scena è praticamente identica. Come uguali sono i sentimenti che le due comunità nutrono nei riguardi delle due sfortunate vittime. L’inizio del rito funebre e le omelie dei parroci. Don Michele Perriello della parrocchia di San Nicola di San Chirico Nuovo e Don Nicola Moles, sacerdote della Chiesa di San Donato di Anzi. Il primo si è soffermato su un passo del Vangelo che invita alla riflessione ed al senso della morte senza escludere il perdono per chi si è reso protagonista di tale atto; il secondo quasi in sintonia con Don Michele ha detto: «La vita è piena di tanti pericoli. Avvolte non basta camminare per la propria strada. Quello che chiediamo al Signore e che non ci lasci nella tentazione di farci giustizia da soli». Ma, in questa triste giornata c’è pure da registrare, una forte presa di posizione a riguardo il «pour parler» di queste ore sulla comunità rumena di Basilicata. Inaspettatamente, al termine dell’omelia nella chiesa di S.Nicola a San Chirico, il parroco don Michele Perriello, ha letto un messaggio che gli era appena giunto. «La comunità rumena di Basilicata- così recita la nota - esprime grande solidarietà alle famiglie delle vittime, e ribadisce la totale estraneità a fatti e comportamenti che ledono la vita altrui». Il rumeno che ha travolto le vittime è stato dimesso dal San Carlo e tradotto in carcere. Poi, il ricordo da parte di alcuni amici dell’avvocato Russo ed infine, l’ultimo abbraccio ideale ai feretri ed un lungo applauso per salutare due uomini che a dispetto delle loro differenti professioni avevano fatto dell’amicizia un valore indissolubile. DIRITTI SI RIVENDICA LA CENTRALITÀ DELLA PERSONA E IL MIGLIORAMENTO DELLA CONDIZIONE DEI SENZA REDDITO Impegno per l’inclusione sociale Continuano i Presidi del laboratorio naturempatico di Lucaniaworld l Presidio-laboratorio di Lucaniaworld per l’inclusione sociale attiva anche ieri, a partire dalle 10 nello spazio antistante la Regione Basilicata. Proseguono, infatti, le attività del presidio laboratoriale naturempatico per la rivendicazione della centralità della persona, con i suoi diritti e le sue capacità, durante il dibattito politico in atto sulla inclusione sociale attiva e sul reddito minimo d’inserimento. «L’invito - ha spiegato Michele Tricarico, presidente di Lucaniaworl - è stato raccolto in pieno da tanti senza reddito lucani che, con il Coordinamento Libere Attività Lavorative di Lucaniaworld, condividono il contenuto di rilevante attualità, anche a causa della situazione di stallo in cui versa l’economia italiana, delle affermazioni del Presidente della Camera, Laura Boldrini secondo la quale «Le leggi non bastano e le norme per essere realmente efficaci, debbono vivere attraverso l’impegno, costante ed inflessibile, di ciascuno di noi». L’impegno principale per il miglioramento della condizione dei senza reddito è quello di garantire una base economica per tutti. L’opportunità ci è data anche dalla scadenza di fine anno 2014, che impegna il Governo della Regione Basilicata a provvedere alla definizione dell’apposita norma di regolamentazione che prenda atto anche dell’insufficienza dei fondi ad oggi ipotizzati per l’avvio del Programma per l’istituzione del reddito minimo/reddito di inserimento, come azione urgente per il rafforzamento delle tutele sociali. Nel rivendicare la nuova legge, si chiede ai senza reddito, ai precari e tutti quelli che vogliono combattere il ricorso al lavoro nero, l’im- pegno in prima persona attraverso la partecipazione ai presidi per promuovere ricerca sociale finalizzata alla creazione di attività lavorative. Nei presidi, oltre che presso gli sportelli della coesione sociale attiva nelle Camere del Lavoro è possibile compilare le schede progetto per partecipare alle attività d’inclusione attiva, realizzando in gruppo progetti d'attività lavorativa. POVERTÀ Un problema odierno VITTIMA L’avv.Romano Russo VITTIMA Domenico Raimondi CONFAGRICOLTURA ESEMPIO VENETO «Il sistema camerale va accorpato subito» l Confagricoltura Basilicata, così come già in Veneto ed a livello nazionale, sostiene la riforma del sistema Camerale e l’accorpamento. La necessità che anche in Basilicata si giunga «senza ulteriori indugi o infingimenti alla unificazione delle due Camere di Commercio di Potenza e Matera» è ribadita dai vertici di Confagricoltura Basilicata che hanno espresso un plauso all’iniziativa che ha portato all’accorpamento delle Cciaa tra le province di Rovigo e Venezia come proposto dalla Legge 580 art. 1 comma 5 e dal conseguente placet del Ministero. Un’unificazione possibile secondo il dettato normativo e unanimemente condivisa nel Consiglio di Unioncamere Basilicata il 30 luglio «Abbiamo accolto con favore il placet del Ministero - hanno detto i i presidenti provinciali di Confagricoltura Antonio Sonnessa e Beniamino Spada - e a nostro avviso, crediamo rappresenti la strada maestra per condurci alla indispensabile e non ulteriormente rinviabile riorganizzazione richiesta anche dal Governo Renzi, ciò al fine di far sopravvivere la struttura camerale che è e resta la casa comune delle imprese, superando incomprensibili personalismi o peggio tatticismi di maniera». La Basilicata, per Confagricoltura, «necessita di una riorganizzazione che unifichi all’interno del suo territori tutte le imprese e tutti i soggetti che ne costituiscono l’essenza stessa delle due camere, posizioni già emerse in vari incontri sull’argomento (al tavolo di Pensiamo Basilicata, con il Presidente della Giunta Regionale, con la Deputazione lucana a Matera, nel Consiglio di Unioncamere Basilicata)». «Riteniamo - continuano Sonnessa e Spada - che ritardi ulteriori possano continuare a produrre disorientamento e sfiducia, sia all’interno delle aziende aderenti che del qualificato e professionale personale cui le due camere si avvalgono» La stessa Regione «si è dichiarata pronta a condividere il progetto di accorpamento in un’unica Camera di Commercio di Basilicata che dia sostanza e maggior forza alle imprese lucane attraverso un soggetto operativo più moderno e attuale, impegnandosi a svolgere un ruolo attivo per dare corpo e sostanza alla nuova struttura». Dello stesso avviso anche Gregorio Bronzino e Domenico Saraceno, consiglieri delegati da Confagricoltura alla Camera di Matera e Potenza, convinti che «l’opportunità offerta dalla Legge, deve essere velocemente intrapresa per dare risposte concrete e comprensibili alle Imprese lucane aderenti». Posizioni che si connotano «per il superamento di posizioni campanilistiche, quanto personalistiche che, sia pur dolorose, non possono che essere condivise». Di qui il sollecito alla Regione perché invitando le due camere con immediatezza, si faccia carico di promuovere l’avvio del processo di accorpamento secondo i dettami normativi indicati anche da Unioncamere Nazionale, così da poter procedere all’accorpamento tra le due Camere provinciali e tra le Aziende Speciali con la conseguente riorganizzazione ed ottimizzazione dei servizi, nel rispetto delle Imprese lucane e dei dipendenti delle Camere di Commercio e delle Aziende Speciali. Le imprese iscritte tra Venezia e Rovigo sono 132.000 e in Basilicata 118 mila (Potenza 58 mila, Matera 60mila). RIORDINO «Le due Camere di commercio di Potenza e Matera vanno unificate» VILLA D’AGRI L’ASSESSORE COMUNALE DI S.ARCANGELO BRIAMONTE LAMENTA I DISAGI PER QUANTI DEVONO SOSTENERE L’ACCERTAMENTO DI INVALIDITÀ La sede Inps non va abolita EGIDIA BEVILACQUA INPS A rischio chiusura sedi di Villa d’Agri e Policoro l SANT’ARCANGELO. «No» alla chiusura delle sedi Inps di Villa d’Agri e Policoro per gli accertamenti di invalidità. Il mese scorso, la Regione Basilicata e la Direzione regionale dell’Inps hanno siglato un protocollo sperimentale di intesa per l’affidamento delle funzioni relative all’accertamento dei requisiti sanitari in materia di invalidità civile. Tale accordo, però, a decorrere dal primo novembre e per le istanze presentate successivamente, prevede di effettuare le visite mediche solo nelle sedi di Lagonegro, Matera, Potenza e Melfi escludendo quelle di Villa d’Agri e Policoro. E cominciano a fioccare i primi dissensi. «Mi sembra proprio che questo sia il primo passo per chiudere definitivamente le sedi escluse - spiega l’assessore comunale alle Politiche Sociali di Sant’Arcangelo, Rosaria Briamonte -. È inac- cettabile perché va a penalizzare i cittadini delle aree interessate i quali saranno costretti a spendere di più e ad avere maggiori disagi per raggiungere le sedi designate dal Protocollo. Pertanto occorre che alla Regione si ravvedano senza tirare in ballo la spending review che mai come in questa circostanza penalizza le persone già di per sè svantaggiate». Probabilmente, per l’assessore Briamonte, tutti questi disagi sono causati dagli addetti ai lavori che non conoscono il territorio. Di qui l’ulteriore affondo della Briamonte che si chiede «come mai il protocollo siglato dall’assessore Franconi e dal direttore regionale dell’Inps sia differente dall’allegato alla Delibera Regionale n. 794 del 27 giugno scorso in cui Villa d’Agri e Policoro erano incluse». E al presidente Pittella dice che «non era questa la rivoluzione sostenuta all’interno del partito e certamente non è questa la rivoluzione che si aspettano i cittadini». RASSEGNASTAMPA VIII I POTENZA E PROVINCIA Mercoledì 15 ottobre 2014 VIGGIANO CONTESTATE LE NORME CHE DANNO IL VIA LIBERA ALLE RICHIESTE DI AUTORIZZAZIONE PER LA RICERCA DI PETROLIO «Dal decreto sblocca-Italia un attacco al nostro ambiente» Oggi e domani a Roma manifestazione con la presenza di tanti lucani» PINO PERCIANTE l VIGGIANO. Da qualche tempo qualcosa unisce la Basilicata. E per una volta non è il cibo buono. E’ la lotta alle trivelle. Una serie di proteste che si moltiplicano a macchia d’olio, innescate da alcune norme contenute nel decreto «Sblocca Italia» che da il via libera a decine di richieste di autorizzazione per la ricerca di petrolio. Nei giorni scorsi le associazioni ambientaliste hanno lanciato ai sindaci un «sos» chiedendo loro di approvare una delibera per sollecitare il governatore Marcello Pittella ad impugnare questo decreto davanti alla Corte Costituzionale. E oggi e domani a Roma ci saranno anche un centinaio di lucani a manifestare in piazza Montecitorio contro quello che il Movimento No Triv (promotore della due giorni romana) definisce un attacco all’ambiente senza precedenti. Si muoveranno da ogni parte: dall’alto Bradano al Marmo - Melandro, da Potenza al Senisese, alla Val Basento. Curiosamente dalla val d’Agri, cuore dell’oro nero, saranno in pochi, per non dire quasi nessuno. «Noi che il pericolo lo viviamo già da diversi anni riteniamo queste manifestazioni poco produttive e risolutive – dicono alcuni cittadini del posto-. Ci aspettiamo, invece, una presa di posizione da parte della politica lucana, soprattutto da chi sta a Roma, che può incidere sull’effettivo cambiamento degli articoli incriminati (35, 36, 37 e 38 ndr)». Il sindaco di Viggiano Amedeo Cicala ringrazia gli ambientalisti ma allo stesso tempo precisa che «ad accendere la miccia contro il decreto siamo stati noi sindaci per primi, il giorno dopo che lo abbiamo letto. Ho anche scritto a Renzi che aveva fatto delle dichiarazioni insensibili nei confronti di tutta la val d’agri. Chiediamo una condivisione di intenti. Vogliamo che il territorio venga ascoltato». Per il primo cittadino di Marsico Nuovo, Domenico Vita «un ruolo importante in questa battaglia lo devono avere anche l’Anci e i partiti». Il sindaco di Grumento, Antonio Imperatrice, è preoccupato perché «lo Sblocca Italia spalanca i cancelli anche alla re – iniezione, su cui sia noi che Viggiano abbiamo già dato il nostro diniego. Oggi tutti protestano ma il problema ce l’abbiamo qui in val d’Agri da 16 anni». PALAZZO SAN GERVASIO IL DINIEGO PER RISPETTARE LE VOCAZIONI RURALI E LE TRADIZIONI AGROALIMENTARI DELLA ZONA In campo i sindaci del Vulture-Alto-Bradano «No ad ulteriori trivellazioni del territorio» FRANCO DE FLORIO Alla conferenza erano presenti tutti i sindaci del Vulture Alto Bradano che ancora una volta l Su iniziativa del sindaco di Palazzo San hanno ribadito la loro contrarietà convinta Gervasio Michele Mastro e con il supporto alla realizzazione di questi impianti. L’obietdell’Associazione Intercomunale Lucania, tivo è quello di scongiurare la nefasta conFutura e Diritto alla salute , si è tenuta la seguenza riconducibile al tentativo di realizconvocazione della confezare progetti energetici per renza dei sindaci al fine di nulla rispettosi del paesagsottoporre all’Area Progio rurale delle tradizioni gramma Vulture Alto Braagroalimentari. Nefaste condano , a cui aderiscono diseguenze legate alla costruciotto comuni dell’area setzione della mega centrale tentrionale della regione Batermoelettrica ibrida della silicata, due specifiche deliTecnosolar Italia e delle due bere riguardante i progetti a compagnie petrolifere della più alto impatto ambientale Alemanna e della Delta per il territorio in esame ed INCONTRO I sindaci a Palazzo Energy. Due importanti dein particolare : 1) Istanza libere che affermano la vopermesso di Ricerca di idrolontà di un intero territorio carburi «Palazzo San Gervasio» della AleAn- di autodeterminarsi per la difesa e salvaguarna Resours LLC; 2) Istanza di permesso di dia della propria terra e di chi vi abita. Ricerca idrocarburi «La Bicocca» della Delta La popolazione tutta è in uno stato di agiEnergy Ltd 3) Istanza per il rilascio dell’au- tazione permanente. I sindaci hanno ribadito torizzazione Unica per un impianto solare ter- la volontà che «Non accetteremo decisioni che modinamico della Teknosolar Italia 2 S.r.l.. ci vengono imposte dell’alto». I sindaci chie- dono inoltre di non approvare il decreto «Sblocca Italia» che solleva forti dubbi di legittimità. Presente anche l’assessore Regionale all’agricoltura Ottati che ha detto che «ogni volta che ci saranno da difendere i diritti dell’agricoltura sarà sempre presente» e qui egli ha sottolineato « stiamo parlando di ben duecentocinquanta ettari di terreno che si vorrebbero sottrarre all’agricoltura». Si è fatto notare come lo stato spende 184 milioni di euro per lo sviluppo dell’agricoltura in Basilicata per un totale di dodicimila cinquecento ettari di irrigazione e poi vorrebbe ,negli stessi terreni, impiantare ecomostri ed estrarre petrolio. Nessuno comprerebbe più i nostri prodotti. La diga di Genzano di Lucania è pronta da oltre 37 anni ma l’acqua per irrigare i terreni non è ancora arrivata. Inoltre, si è detto che, da quando è iniziata in Basilicata l’estrazione del petrolio effetti positivi non ve ne sono stati sia dal punto di vista occupazionale che dal punto di vista economico. Per questi ed altri motivi all’unanimità i sindaci hanno votato tutti quanti «No» alle autorizzazioni richieste dalle varie compagnie PETROLIO Il Centro olio di Viggiano [foto Tony Vece] INCONTRO NELLA SEDE DI VIGGIANO Confindustria lucana si ricompatta a sostegno del settore oil& gas Somma: «Ci sono grandi potenzialità» l C’è piena fiducia nell'azione di Confindustria Basilicata da parte delle imprese operanti nella filiera dell'oil&gas. Nessuna divisione, quindi, ma un impegno comune e rafforzato in uno dei settori di grande potenzialità per la regione. Si è concluso così a Viggiano, nella sede di Confindustria, l’incontro tra gli imprenditori e l'Ufficio di Presidenza di Confindustria Basilicata, guidato dal presidente Michele Somma e dal Direttore Generale Giuseppe Carriero. Le imprese della filiera hanno, infatti, dato «pieno mandato a Confindustria Basilicata e al suo presidente a rappresentare e tutelare gli interessi delle aziende operanti nel settore, riaffermando l’importanza e la centralità dell’indotto e delle sue imprese, in relazione al prezioso contributo fornito sul versante produttivo ed occupazionale regionale». «Un momento di confronto – hanno spiegato i numerosi imprenditori presenti – per chiarire alcuni aspetti connessi ai contenuti del Protocollo tra Regione Basilicata, Eni e organizzazioni sindacali e imprenditoriali, sottoscritto lo scorso ottobre 2012, con particolare riferimento alle attività svolte da Confindustria Basilicata in relazione alle procedure previste nei casi di cambio di appalto». Gli imprenditori hanno evidenziato la necessità di colmare il ritardo attuativo rispetto a taluni impegni contemplati dal Protocollo che potrebbero essere suscettibili di determinare un incremento delle opportunità di business per le imprese regionali collegate alla coltivazione delle risorse fossili, «invitando Confindustria Basilicata ad avviare ulteriori iniziative finalizzate a conseguire gli avanzamenti attuativi auspicati». Il presidente Michele Somma ha ribadito che «Confindustria Basilicata proseguirà con rinnovata energia la propria azione sul tema anche per dare concreto riscontro alle legittime aspettative delle imprese regionali dell’indotto le cui grandi potenzialità e know how possono e debbono essere ulteriormente valoriz[l.ier.] zate». MERCURE FIRMATO IERI A ROMA TRA ENEL, REGIONI CALABRIA E BASILICATA, ENTE PARCO SINDACATI E COMUNI CORLETO ASSESSORE OTTATI « La Total rispetti Centrale, dopo anni di trattative il territorio c’è l’accordo di compensazione ambientale e l’agricoltura» l ROTONDA. C’è l’accordo di compensazione ambientale per la Centrale del Mercure. Lo hanno firmato ieri a Roma Enel, Regioni Calabria e Basilicata, Ente Parco del Pollino, Cgil, Cisl e Uil di Basilicata e Calabria e comuni di Laino Borgo, Mormanno, Laino Castello, Papasidero (Cosenza), Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore e Lauria (Potenza). In un comunicato diffuso dalla Cisl Basilicata é specificato che «l' accordo prevede misure di compensazione per rafforzare i meccanismi di tutela ambientale e di salvaguardia della salute e sostenere iniziative infrastrutturali in favore delle comunità locali, agricole e turistiche nell' Area del Parco». E avrà efficacia «solo dal momento dell' entrata in esercizio della nuova centrale elettrica del Mercure». L' intesa prevede, inoltre - é scritto nella nota del sindacato - specifici stanziamenti finalizzati a rafforzare l' impiego degli attuali lavoratori agricoli forestali per la manutenzione e lo sviluppo boschivo. Sul versante occupazionale, Enel che già stima in circa 150 le unità attualmente impiegate per la gestione IMPIANTO A BIOMASSE La centrale del Mercure della centrale, si é impegnata al rafforzamento dell' organico per un numero non inferiore a 30 unità privilegiando, a tal fine, le fasce di lavoro giovanile disponibili nell' ambito territoriale dei Comuni della Valle del Mercure. Sempre ieri, il Consiglio di Stato ha rinviato a data da destinarsi la decisione sulla centrale. C’era da aspettarselo dal momento che la vicenda dell’impianto situato al confine tra Basilicata e Calabria appro- derà al Consiglio dei ministri. L’ennesima conferenza di servizi tenutasi tre settimane fa ha raccolto i pareri favorevoli di tutti gli enti coinvolti ad eccezione dell’Ente Parco. E’ questo il motivo per cui dovrà essere il Consiglio dei ministri a decidere sulla riattivazione della struttura. Tra non molto si dovrebbe mettere la parola fine ad una vicenda che si trascina ormai da più di [p.perc.] dieci anni». l In un incontro «sui danni al territorio provocati dalle attività petrolifere» con alcune aziende agricole che operano a Corleto Perticara, l’assessore regionale all’agricoltura, Michele Ottati, ha espresso «perplessità sulle modalità con cui Total opera sul territorio». «Non è considerata – ha sottolineato l’assessore – la Direttiva Comunitaria 2004/35/CE sulla responsabilità ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale, secondo la quale chi inquina deve pagare. Total – ha ribadito Ottati – deve rispettare chi già occupa il territorio e custodisce il paesaggio attraverso la pratica agricola. L'agricoltura in questa terra rappresenta una priorità. Vigilare sul territorio rurale è un impegno da cui non posso esimermi». Riferendosi al caso dell’azienda "Agri Fauna Toce" di Corleto Perticara, Ottati ha evidenziato che «la strada comunale dove opera è danneggiata dal passaggio di quasi 300 camion al giorno. Ciò provoca danni, riduce l’affluenza di clienti e produce un consistente calo del fatturato aziendale. La Total – ha fatto sapere Ottati – ha rifiutato l’invito a partecipare ad un incontro presso l'assessorato per definire soluzioni da adottare per il risarcimento dei danni provocati». le altre notizie RIVELLO COMUNICAZIONI Da 10 giorni in tilt le linee telefoniche n A nulla sono valse le reiterate proteste degli abitanti di Rione Rotale di Rivello: da 10 giorni le linee telefoniche di oltre metà degli utenti risultano non funzionanti, nonostante abbiano interessato del fatto le autorità locali e avvisato direttamente la Telecom. «Per una popolazione come la nostra - dicono gli abitanti del rione rivellese -, prevalentemente costituita da persone anziane con salute cagionevole e da persone sole, il telefono rappresenta un servizio indispensabile e necessario. Essere, per un periodo di tempo così lungo, tagliati completamente fuori dal mondo, rappresenta una condizione inaccettabile e da terzo mondo. Abbiamo bussato alla porta di quanti direttamente e indirettamente avrebbero potuto risolvere in tempi brevi il problema. Nonostante ciò, niente, al momento, è riuscito a ripristinare l’importante servizio. Rimaniamo in vigile attesa, pronti ad intraprendere le più adeguate azioni legali». [u.fer.] RASSEGNASTAMPA MATERA CITTÀ I IX Mercoledì 15 ottobre 2014 MATERA 2019 PAROLE DI ESPERTO «L’approccio è molto ambizioso rispetto alle città e la combinazione tra il passato e la CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA altre prospettiva un binomio molto interessante» L’«allenatore» vincente vede prima la città Palmer: «Ha già vinto per i progressi che ha fatto e il suo progetto» Ribalta televisiva per Matera, oggi, su Rai 1, nel programma “A conti fatti”, condotto da Elisa Isoardi, in onda dalle 11 alle 12. Una bella occasione per ribadire la candidatura della città dei Sassi a capitale europea della IN TV Aldo De Palo intervistato cultura 2019. Una troupe della trasmissione, con il collaboratore Rai Rocco Corsano ed il giornalista Giuseppe Di Tommaso, è stata a Matera nei giorni scorsi per riprendere le mongolfiere sulla Murgia e la preparazione di prodotti tipici. Così, il pane e le focacce del forno di Aldo De Palo ed il menù del ristorante Baccus di Carlo Pozzuoli e Mariella Appio saranno presentati a tutta Italia. [fi.me.] L’ULTIMA PARTITA Bob Palmer, 65 anni, scozzese di Glasgow, a terrazza Guerricchio, sullo sfondo dei Sassi. Autore del rapporto sui primi 20 anni di storia delle capitali europee alla cultura, ha già allenato con successo Leeuwarden e Plovdiv [foto Genovese] EMILIO OLIVA l Matera 2019: quante probabilità ha la città di farcela? «Una su sei», risponde tra il serio e il faceto Bob Palmer, 65 anni, scozzese, l’«allenatore» della squadra che domani avrà l’audizione a Roma davanti alla commissione europea che designerà la capitale europea della cultura. Parla proprio come un coach che vuole il massimo della concentrazione della sua squadra per evitare cali di tensione. Ma sa anche motivarla. «Matera per me è la prima. Ha già vinto per i progressi che ha fatto e per il progetto culturale che propone», si sbilancia. A consigliarlo a Matera è stato Franco Bianchini, docente dell’Università di Leeds e componente del comitato scientifico di Matera 2019, che lo conosce bene per averci lavorato insieme alla candidatura di Liverpool. Ex direttore della candidatura di Glasgow, sua città natale, nel 1990, e autore del rapporto sui primi vent’anni di storia delle capitali europee della cultura, Palmer ha già allenato altre due capitali europee, l’olandese Leeuwarden per il 2018 e la bulgara Plovdiv per il 2019. Dopo due giorni intensi di «allenamenti» sulle risposte da fornire ai commissari, ieri mattina il coach ha «concesso» a tutti una giornata di riposo e ne ha approfittato per visitare la città. È stata la sua prima volta, anche se ha detto di essersi documentato molto su Matera. In una pausa, a terrazza Guerricchio, ha risposto alle domande dei giornalisti, con la traduzione di una guida turistica, Emilia Loscalzo. Mister Palmer, quanto ha trovato preparati i suoi allievi? Ride divertito, sapendo di essere stato il primo a calarsi nel ruolo di un allenatore. «Ho fatto questo paragone Oggi nel programma «A conti fatti» Su Rai 1 i sapori della cucina materana con una partita di calcio, della durata di 90 minuti, che è anche quella dell’audizione, perché come nelle squadre ci saranno tanti individui in campo che avranno una tattica per fare gol e raggiungere il risultato finale. Io ho visto preparata la squadra di Matera. Ha già ottenuto un primo obiettivo con il secondo dossier e il concept del programma culturale, che sono molto validi, e la visita dei giurati nella città, la scorsa settimana, che è stata ben studiata. Adesso è necessario che a Roma la squadra sia stimolata a raggiungere l’obiettivo finale e vincere ancora. Nella prima mezz’ora dovrà prodursi in una presentazione e nell’ora successiva sarà sottoposta intensivamente a difficili quesiti». Su cosa punteranno le interrogazioni dei commissari? «La giuria vorrà chiarire e appro- fondire la conoscenza del programma culturale. Ogni commissario sarà interessato ad un aspetto specifico. Sono tredici esperti internazionali, sei italiani e sette europei. Io penso che focalizzeranno le domande su tre o quattro argomenti. Uno tra questi, più importante, è la dimensione europea del programma, perché i contenuti dovranno servire alle nuove generazioni. Il secondo riguarderà la modalità per svilupparli. Il concept della candidatura di Matera è interessante. Il programma è molto ambizioso e occorrerà spiegare come attuarlo». Una piccola città a confronto con giganti. Quali carte può spendere in più per vincere la partita? «L’idea alla base del programma, di grande apertura, per me è la più interessante per il suo contenuto e per la storia che racchiude. L’approccio è molto ambizioso rispetto alle altre città e io penso che la combinazione tra il passato e la prospettiva costituisca un binomio molto interessante. È molto importante il progresso che Matera vuole conseguire per realizzare questo obiettivo e importante sarà anche creare un ponte di relazioni tra Matera e il resto dell’Europa». A Matera dice di aver colto nella gente una «energia molto positiva» e sente che «questo è il momento giusto per candidare Matera a questo evento straordinario». Oggi Palmer ritornerà a studiare e organizzare la «tattica» con i suoi allievi raggiungendoli a Roma, dove si trovano già, in attesa della audizione. Domani il coach non seguirà la squadra nella partita finale, ma volerà a Dubrovnik, dove sta lavorando alla candidatura della città croata a capitale europea alla cultura del 2020. L’AUDIZIONE CON L’ARPISTA GIULIANA DE DONNO Una performance prima dell’esame l Cagliari e Lecce saranno oggi a Roma davanti alla commissione che proclamerà la capitale europea della cultura per il 2019. Domani gli «orali» come li chiama Paolo Verri, direttore del Comitato Matera 2019, saranno sostenuti prima da Matera e dopo da Perugia. Venerdì chiuderanno le audizioni Ravenna e Siena, seguendo l’ordine alfabetico. La sede è quella del Ministero ai Beni e lale attività culturali, in via del Collegio Romano, quella chiesa ad una navata che già lo scorso anno ospitò la selezione delle sei città della short list. Il nome della capitale, hanno fatto sapere dal Ministero, sarà annunciato a partire dalle 17. Sarà una performance artistica dell’arpista Giuliana De Donno e di Rossana Cafarelli, dell’associazione “La luna al guinzaglio”, la sorpresa annunciata da Verri che precederà l’audizione della delegazione materana. La squadra sarà composta da alcuni dei protagonisti della prima audizione, dal sindaco, Salvatore Adduce, presidente del Comitato Matera 2019, oltre che da Verri, da Joseph Grima, direttore artistico, sul quale probabilmente si concentrerà l’attenzione dei commissari, dovendo rispondere sul programma culturale che sarà attuato dalla città, da Rossella Tarantino, project manager, da Ilaria D’Auria, da Franco Bianchini e Alessandro Bollo, componenti del comitato scientifico, ai quali è stato aggiunto Alberto Cottica, «con un equilibrio molto forte – precisa Verri – tra materani ed esterni che hanno aiutato Matera in questo frangente di candidatura». Non faranno parte della delegazione Pietro Laureano, consulente Unesco e autore del rapporto che permise a Matera di entrare nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità, e Raffaello De Ruggieri, presidente della Fondazione Zétema, che furono ascoltati lo scorso anno dalla commissione che decise [em.ol.] la short list. L’ATTESA LA PROCLAMAZIONE DELLA CAPITALE POTRÀ ESSERE SEGUITA SU MAXISCHERMO CREATIVITÀ «UNO STRAORDINARIO ESEMPIO DI CITTADINANZA» La festa popolare in piazza San Giovanni avrà la diretta tv Si ritirano le bandiere con il logo Matera 2019 per farne una mostra Musica e protagonisti della candidatura sul palco del “Comunque vada party” l Lo scorso anno l’attesa per la designazione delle sei città finaliste fu condivisa con la città con un incontro a Casa Cava. Ma la grande partecipazione popolare alla visita compiuta nove giorni fa dai commissari europei ha consigliato di scegliere un luogo più ampio per ospitarvi una festa, qualunque sia il verdetto della commissione. Non a caso, è stata battezzata «Comunque vada party». Sarà piazza San Giovanni Battista, dalle 16, ad accogliere le centinaia di cittadini e di lucani che vorranno vivere in diretta il sogno, l’ansia, l’attesa, la speranza di una città e di una intera regione. L’idea della festa popolare è stata subito condivisa da Bob Palmer, l’esperto chiamato ad «allenare» la squadra che affronterà l’audizione. Protagonisti di una serata no stop, come è negli auspici degli organizzatori, soprattutto se il verdetto dovesse essere a favore di Matera, saranno i cittadini che più hanno partecipato a tutte le fasi della candidatura, dalle scuole ai camminato- ri, dai partecipanti del concorso «Balconi fioriti» a tutti coloro che hanno contribuito ad abbellire e imbandierare la città, dalle famiglie che hanno ospitato o avrebbero voluto ospitare i commissari a tutto il mondo sportivo che ha sostenuto lo sforzo compiuto dalla città, a cominciare dagli organizzatori del Minibasket in piazza, la più europea delle manifestazioni ospitate a Matera, che in un certo senso ha anticipato di molti anni lo spirito della candidatura e «uno dei modi – aggiunge Verri – con cui teniamo ad affrontare il percorso di programmazione da qui al 2020». Tanti di questi cittadini saranno intervistati nel corso della serata per raccontare la loro esperienza, la loro partecipazione, le loro motivazioni. Oltre a loro, sul palco si alterneranno dieci band. Verri ha lanciato l’appello a tutte le formazioni musicali lucane a farsi avanti, per cogliere quell’opportunità di protagonismo che è stato uno degli elementi più caratterizzanti del percorso di candidatura. Gli in- I CONCERTI Si alterneranno dieci band: c’è tempo fino a domani per proporsi LA FASE FINALE I palloncini lanciati in aria a Palazzo Lanfranchi lo scorso anno alla vigilia dell’audizione teressati potranno inviare entro le 13 di domani, una mail a info@matera-basilicata 2019 indicando genere musicale, numero dei componenti del gruppo, musica originale o cover. Previsto un rimborso spese per chi verrà da più lontano. Le band più giovani si esibiranno nella fascia pomeridiana. Quelle più professionali saliranno sul palco in quella serale. La proclamazione della capitale potrà essere seguita attraverso un maxischermo, offerto dalle aziende Bawer e Sinus, «che hanno voluto sostenere questo collegamento fra Roma e Matera», precisa Verri, e una diretta che sarà curata da Trm Network, media partner del Comi[em.ol.] tato Matera 2019. l Per l’arrivo dei commissari europei in visita alla città, ha distribuito quasi 5 mila bandiere con il logo di Matera 2019 e ora il Comitato chiede ai materani di riconsegnarle. «Qualcuno ne sarà particolarmente affezionato. Ma noi contiamo sulla disponibilità dei cittadini per riprenderle tutte indietro e inaugurare una mostra nell’ex ospedale San Rocco, una volta che sarà conclusa quella delle scuole», spiega Paolo Verri, direttore del Comitato Matera 2019. «Le bandiere – continua – sono state uno straordinario successo. Abbiamo ancora richieste tutti i giorni di bandiere da colorare». La mostra, che sarà aperta il 19 novembre e chiuderà il 19 gennaio, ripercorrerà la storia di questa iniziativa, «che consideriamo – precisa sempre Verri – un esempio straordinario di cittadinanza», una delle prove tangibili della partecipazione dei cittadini ad una fase della candidatura di Matera a capitale europea della cultura per il 2019, che li ha resi protagonisti attraverso la «personalizzazione» delle bandiere con i colori e altri materiali nonché con slogan e messaggi. È per questo che Verri invita anche i cittadini a fotografare la casa o il luogo dove le bandiere sono state esposte perché non vada perso nulla di quella giornata e di quella partecipazione. Nella mostra avranno risalto naturalmente i lavori realizzati dagli studenti del Liceo artistico, autori di quasi 500 bandiere «creative», ma anche quelle rielaborate in tanti altri laboratori scolastici e nei quartieri. «Faremo in modo di renderle visibili tutte, anche a rotazione», assicura il direttore del Comitato Matera 2019. Da lunedì tutte le bandiere saranno ritirate. Due i luoghi dove potranno essere consegnate: il Palazzotto del Casale, sede del Comitato Matera 2019, e l’Ufficio infor[em.ol.] mazioni del Comune. RASSEGNASTAMPA X I MATERA CITTÀ Mercoledì 15 ottobre 2014 COME A GENOVA VOLONTARI IN ALLERTA Gli angeli del fango pronti a dare soccorso ai liguri LE ALLUVIONI DEL METAPONTINO SI BLOCCA TUTTO Ecco come si presentava il sottopasso che portava verso il mare a Policoro dopo l’ultima alluvione che ha duramente colpito la gran parte del territorio materano . . Gli «angeli del fango» sono pronti a fornire il loro eventuale contributo anche a Genova messa in ginocchio dall’alluvione dei giorni scorsi, un evento calamitoso che ha provocato purtroppo anche una vittima. «Abbiamo dato la nostra disponibilità - afferma il disaster manager Pio Acito del Gruppo Volontari Ambiente - e in caso di chiamata non faremo mancare il nostro sostegno e aiuto alla popolazione ligure. Al momento, comunque, secondo le disposizioni del Dipartimento della Protezione Civile sono state attivate le colonne dei volontari dell’Emilia Romagna e del Piemonte assieme ai gruppi di protezione civile Anpas, Fir-Cb e ProCiv Ita». Il Gruppo Volontari Am- PIO ACITO Dsaster manager di Legambiente e tecnico del Comune di Bernalda biente è intervenuto in numerosi scenari di emergenza. Basti ricordare, oltre alle alluvioni nel Metapontino ed a Matera anche il contributo portato in soccorso delle popolazioni di Sarno e, nel caso degli eventi sismici a L’Aquila ed in Molise. [d.mas.] «Il nostro nemico è la burocrazia» Tra lavori non pagati e cantieri da avviare DONATO MASTRANGELO l Da un lato un assetto idrogeologico fragile al quale spesso si aggiunge l’intervento dell’uomo irrispettoso dell’ambiente, dall’altro la difficoltà da parte degli enti locali, in primis ad attuare quei lavori di consolidamento, ripristino e manutenzione del territorio a causa di un ginepraio di leggi e di una burocrazia sempre più folle. «Un vero percorso ad ostacoli» lo definisce l’architetto Pio Acito, disaster manager di Legambiente e tecnico del Comune di Bernalda - che per la sua lunga esperienza professionale ha toccato con mano situazioni al limite del paradosso e che richiamano, per certi versi quanto accaduto nella recente alluvione di Genova, dove erano state stanziate le risorse per le opere idrauliche ma tutto è rimasto bloccato per i contenziosi dio natura giudiziaria. «Ciò che riscontro come tecnico - afferma Acito - è la difficoltà cui vanno incontro i comuni per quanto concerne l’utilizzo delle risorse stanziate dal Governo per gestire le situazioni di emergenza e di post-emergenza. Mi riferisco alle allu- A BERNALDA «Le opere sono state eseguite ma le aziende ancora attendono i pagamenti» vioni, alle frane e ad altri eventi simili». Come si ricorderà le alluvioni del 7-8 ottobre e del 1° dicembre 2013 hanno lasciato ferite profonde nell’area del metapontino e di Ginosa, mietendo nel caso del primo evento calamitoso an- che quattro morti. «A seguito di quei fatti sono state emesse due Ordinanze per l’emergenza da parte del capo della Protezione Civile. Ebbene prosegue Acito - a seguito delle verifiche tecniche dei nostri uffici al Comune di Bernalda erano state riconosciute 19 opere da eseguire relative ai danni alla rete viaria e fognaria, a quelli sul litorale di Metaponto e al dissesto provocato alle pendici dell’abitato. Su 19 schede progettuali approvate a tre è stata data immediata attuazione dopo gli eventi alluvionali. Il punto di non ritorno è che le opere sono state realizzate ma che le imprese ad oggi ancora non possono essere pagate e parliamo di importi di centinaia di migliaia di euro. Le uniche liquidazioni ricevute, ma parliamo forse di circa un quarto delle spettanze dovute, sono state erogate dall’Ufficio Di- le altre notizie FESTA DEL 2 LUGLIO Carro Trionfale 2015 pubblicato il bando DISASTRI ANNUNCIATI Campi sommersi dopo ogni pioggia abbondante fesa del Suolo della regione Basilicata. Queste lungaggini burocratiche, con delle procedure così farraginose, mettono in seria difficoltà l’operato dei Comuni». Dopo il “Caso L’Aquila”, insomma le fasi delle procedure dell’affidamento degli appalti hanno comportato ulteriori lentezze. GLI OSTACOLI «Ginepraio di norme, va data priorità alla qualità di esecuzione delle opere» «Per avviare un cantiere occorre rispondere a decine di norme e decreti, redigere verbali e registri con l’iter sottoposto al vaglio di più organismi». In questa situazione di estrema difficoltà si trovano altri comuni nel Materano e, in tutta la regione i municipi costretti a districarsi tra la burocrazia sono almeno una quarantina. «Quello che non mi sembra adeguato al Codice degli Appalti è che a mio avviso - sottolinea Acito - più che agli aspetti connessi alle procedure burocratiche, formali e cartacee si dovrebbe prestare maggiore attenzione alla qualità di esecuzione dell’opera». Intanto la stagione invernale è alle porte e tra imprese che rivendicano i crediti per i lavori realizzati e cantieri che aspettano di essere avviati, il rischio è che le opere da eseguire per rendere il territorio più sicuro sotto l’assetto idrogeologico, rimangano ancora ferme. Negli uffici, intano, si continua a lavorare nella speranza che qualcosa si smuova. «Stiamo avviando i cantieri conclude Acito - ma già sappiamo che il nostro nemico sarà la burocrazia». VIABILITÀ IMPEGNI MAI RISPETTATI, OGGI ALTRA RIUNIONE IN PREFETTURA SENTINELLE IN PIEDI COSA NE PENSA IL COLLETTIVO DONNE DI MATERA l «Il 23 maggio scorso in Prefettura gli enti a vario titolo competenti avevano garantito che in tempi brevi si sarebbe risolto il problema delle complanari della S.S. 99 Matera - Altamura. Dopo quasi 5 mesi si attende ancora il rispetto degli impegni assunti e numerose aziende vivono ancora i disagi dovuti al mancato completamento della viabilità di servizio, con una conseguente contrazione del volume d’affari». Lo evidenzia in un comunicato stampa Confapi Matera. «Per la verità un analogo impegno era stato assunto già 2 anni prima - riprende la nota - in Prefettura erano stati assunti impegni precisi. Il Compartimento Anas di Basilicata aveva dichiarato di aver già predisposto il progetto preliminare per un importo di circa 7 milioni di euro. Ed è sul finanziamento dell’opera che la Regione aveva confermato che le risorse finanziarie c’erano e che avrebbe subito attivato le procedure per sbloccarle presso i Ministeri competenti. Era stato dettato un l «Chiediamo che queste veglie silenziose, oramai diffuse nel nostro Paese, vengano considerate per quello che in realtà sono: omofobe!». Si esprime così il “Collettivo donne Matera” in un documento dopo la veglia silenziosa che le “Sentinelle in piedi”, che si definiscono «rete aconfessionale e apartitica», hanno organizzato anche a Matera lo scorso 5 ottobre per dire «no» al Ddl “Scalfarotto”. Si tratta di «un disegno di legge, ancora in discussione in Parlamento, che estende alle discriminazioni sull’orientamento sessuale – precisa il Collettivo – o sull’identità di genere le norme previste dalla legge Mancino-Reale, legge n.654 del 1975, legge che ha reso esecutiva la Convenzione Internazionale di New York del 1966 sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale (il significato di discriminazione si può trarre dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo)». Il Collettivo critica alcune affermazioni contenute in un comunicato Complanari sulla 99 «Ma quelle veglie è una storia infinita sono solo omofobe» crono-programma che prevedeva l’incontro al Ministero entro un mese. Ne sono passati 5 ma tutto tace. Tutto questo mentre la realizzazione dell’adeguamento della strada statale ha eliminato l’accesso diretto ai fondi confinanti impedendo, in tal modo, l’insediamento e lo sviluppo delle attività commerciali ed artigianali». L’argomento verrà affrontato nuovamente oggi. Il Prefetto, Luigi Pizzi, ha convocato alle 11, una riunione per un aggiornato esame in merito al completamento del sistema viario secondario a servizio della S.S. 99 Matera-Altamura, in prossimità delle attività produttive. All’incontro sono stati invitati: l’assessore eegionale alle Infrastrutture, opere Pubbliche e mobilità della Regione, il presidente della Provincia e il sindaco di Matera, il presidente della Camera di commercio, il capo compartimento Anas di Basilicata, i presidenti di Confapi, Confcommercio e Confartigianato di Matera. delle Sentinelle «evocative di una famiglia da tutelare e promuovere, come se lo Stato italiano stesse attentando al benessere della stessa» e smentisce che il Ddl “Scalfarotto” punisca fine a un anno e sei mesi di reclusione chi semplicemente difende la famiglia naturale e disapprova le unioni omosessuali. «In verità dietro queste affermazioni pietistiche si nasconde un sentimento di avversione contro tutti/e coloro che rivendicano il loro diritto di poter vivere la loro affettività, oltre che sessualità, in piena libertà. In verità le Sentinelle in piedi manifestano silenziosamente la loro condanna e censura verso i diritti, che man mano prendono forma, degli omosessuali; diritti che andrebbero riconosciuti da ogni Stato che sia laico e di diritto». Il Collettivo donne conclude che «Matera, candidata a capitale europea della cultura, dovrebbe prestare più attenzione a non confondere il diritto alla libertà di opinione con atteggiamenti istigatori e discriminatori». n Il presidente dell'Associazione Maria SS. della Bruna, Mimì Andrisani, comunica che, a partire da oggi, sul sito dell'Associazione Maria SS. della Bruna (www.festadellabruna.it) sarà pubblicato il bando di concorso pubblico per la costruzione del Carro Trionfale edizione 2015, unitamente alla scheda tecnica relativa al tema religioso. Il presidente precisa che gli interessati potranno chiedere informazioni e/o chiarimenti, nonchè ritirare copia del bando, della scheda tecnica, dello schema del contratto di affidamento e lo schema dello "scheletro" del Carro nella sede della Cna, la Confederazione artigianato, in via Benedetto Croce 21 o nella sede operativa dell'Associazione a Palazzo dell'Annunziata, in piazza Vittorio Veneto. CESP, CAMERA DI COMMERCIO Prodotti selezionati al salone di Parigi n Olio extravergine di oliva e biscotti della provincia di Matera, insieme ad altri prodotti tipici, selezionati nel paniere del programma Siaft 5, costituiranno una delle attrazioni della 50.ma edizione del Sial, il Salone internazionale dell’agroalimentare in programma dal 19 al 24 ottobre a Parigi nel Parc d’Expositions de Paris-nord Villepinte. Sono l’azienda agricola “San Canio e frantoio oleario sas’’ di Montescaglioso e Fratelli Laurieri di Matera. Esporranno, grazie all’apporto organizzativo dell’azienda speciale Cesp della Camera di commercio, insieme ai prodotti di altre 26 aziende dei territori delle Camere di commercio di Frosinone, Siracusa, Rieti, Crotone, Chieti, Pescara, Cosenza, Unioncamere Molise, Latina, L’Aquila, Lecce, Teramo, Napoli e Taranto. Quest’anno il Sial accoglierà 6000 espositori in rappresentanza di 200 Paesi e con una previsione di oltre 150 mila visitatori. Al Sial parteciperanno «le aziende del Siaft, un programma – ha detto il presidente della Camera di commercio, Angelo Tortorelli – partito cinque anni fa da Matera e che ha fatto rete nel sistema camerale italiano dall’agroalimentare al turismo. Tutto questo sta contribuendo alla promozione del territorio, ai prodotti della buona tavola che sono una alle specificità del made in Italy». RASSEGNASTAMPA MATERA PROVINCIA I XI Mercoledì 15 ottobre 2014 FERRANDINA SONO ARRIVATI IERI NELLA STRUTTURA ALBERGHIERA CHE SI TROVA ALLO SCALO FERROVIARIO Sono oltre sessanta i migranti ospitati nell’hotel Old West Integrazione e accoglienza di chi fugge da guerre o situazioni estreme PIERO MIOLLA l FERRANDINA. Da ieri 64 migranti sono allocati nell’hotel “Old West” di Ferrandina scalo. La decisione è stata comunicata al sindaco, Saverio D’Amelio, direttamente dal prefetto di Matera, Luigi Pizzi, che l’avrebbe motivata con la ristrettezza degli spazi a loro disposizione in una struttura di Irsina, dove i 4 migranti sono stati ospitati fino a ieri con altri connazionali. Il “contigente” di migranti, tutti di sesso maschile e tutti di maggiore età, tranne uno, arrivano da Asia (Bangladesh) ed Africa (Camerun, Libia ed altre nazioni). Le loro sono le storie ormai consuete e familiari che siamo abituati a vedere in televisione: gente che scappa dal proprio Paese in guerra o a causa della povertà. Molto spesso, l’Italia è solo il primo approdo: l’obiettivo, infatti, è quello di arrivare in Germania o in altre nazioni dell’Europa dove c’è maggiore ricchezza. Con il loro arrivo a Ferrandina, inevitabilmente, si riaccendono quei timori che i fenomeni migratori di massa portano con sé: i temi dell’integrazione e dell’accoglienza, dunque, si confondono quasi fino a mescolarsi con quelli, drammaticamente più attuali, di natura sanitaria (Ebola) e religiosa (l’Isis e le sue violenze). Temi che il primo cittadino di Ferrandina fa immediatamente suoi. «Sono un fervente cattolico – spiega D’Amelio – e naturalmente temi come quelli dell’altruismo e della solidarietà mi sono molto cari. Però credo che dobbiamo essere chiari: oggi come oggi, infatti, il fenomeno dell’immigrazione comporta anche un innalzamento della sicurezza. Sappiamo e vediamo come l’Isis faccia proseliti e come, soprattutto, pratichi una violenza inaudita. Chi ci garantisce su queste persone? Siamo sicuri che non sono qui per fare proseliti o attentati? Inoltre c’è il problema dell’Ebola, che si sta estendendo a vista d’occhio. Ci sono stati controlli su questi migranti?». Domande legittime, molto probabilmente condivise anche da molti cittadini. D’Amelio sostiene di affidarsi «alla Polizia ed ai Carabinieri affinché controllino strettamente la struttura e sono certo che faranno pienamente il loro dovere. Per quanto riguarda il Comune di Ferrandina, invece, sicuramente mobiliterò i Vigili Urbani per quanto di loro competenza. Credo che dopo la pubblicazione di quel fotomontaggio con la bandiere dell’Isis su San Pietro non dobbiamo prendere alla leggera più niente: i controlli vanno fatti non tanto sui migranti già arrivati, quanto sui luoghi degli sbarchi». Un precedente ad agosto del 2011 Non è questa la prima . volta della Valle del Basento FERRANDINA. Non è la prima volta che la valle del Basento ospita alcuni migranti: il precedente, infatti, è di agosto 2011, quando 128 migranti, per lo più africani, vennero allocati nell’ex Motel Agip di Pisticci scalo. La loro permanenza a Pisticci scalo fu tutto sommato tranquilla, anche se intervallata da alcune clamorose proteste che gli ospiti inscenarono per ottenere il permesso di soggiorno che tardava ad arrivare: in un caso, infatti, bloccarono anche la statale 407 Basentana. Dopo qualche mese, furono trasferiti in parte a Matera, in parte in una struttura sulla fondovalle Agri, dove tuttora vivono. La decisione di ospitarli nella struttura pisticcese portò, però, ad alcune polemiche con l’Amministrazione comunale, che sostenne di non essere stata coinvolta nella scelta e, dunque, di essere stata bypassata. [p.miol.] FERRANDINA SCALO L'Hotel Old West ospita 64 migranti GRASSANO TRIBUTI COMUNALI BERNALDA NON DECOLLA UN PROGETTO TECNOLOGICO A BASSO COSTO CHE TUTTI VOGLIONO Si paga entro domani Sempre attesa la trasmissione il primo acconto di Tasi Il 16 dicembre il saldo on line dei Consigli comunali GIUSEPPE PONTILLO l GRASSANO. Tributi comunali, secondo «la legge di stabilità per l’anno 2014». E addentrandosi nel groviglio delle sigle e delle aliquote si incontra subito la Tasi, la tassa sui servizi indivisibili, che sarà pagata entro domani (acconto del 50 per cento), con il saldo il 16 dicembre, perché le relative aliquote sono state deliberate dal Consiglio comunale soltanto nel mese di settembre. La Tasi riguarda abitazioni principali e pertinenze già dichiarate con l’Imu (3,30 per mille e 2,80 per mille quelle di categoria catastale A1, 8 e 9) e i fabbricati rurali (1 per mille). È sempre in vigore l’Imu (imposta municipale propria) che riguarda altri fabbricati e aree fabbricabili, la cui aliquota ordinaria è passata dal 9,60 per mille (anno 2013) al 10,60 per mille nel 2014. Segue la Tari, la tassa sui rifiuti, il cui calcolo è articolato in fasce di utenze domestiche (85,54 per cento), rapportate al numero dei componenti il nucleo e alla superficie, e in utenze non domestiche (14,46) sulla base della superficie. In pratica gli aumenti si aggirerano intorno a 5-6 euro a persona. ANGELO MORIZZI l BERNALDA. La trasmissione on line dei Consigli comunali cittadini continua a rimanere un tabù. Nonostante le tante dichiarazioni di intenti e i cavalli di battaglia palesati in sede di campagna elettorale, da parte di tutti gli schieramenti politici. Far decollare il progetto sembra essere diventato uno sforzo titanico. Preoccupano le eventuali spese, che potrebbero incidere sul già depresso bilancio comunale. Eppure, in un’epoca tecnologicamente avanzata, non mancherebbero opportunità anche a basso costo, se non quasi gratuite, in grado di diffondere i contenuti delle adunanze consiliari in modo rapido e totale. Ancora nell’ultima seduta consiliare, tuttavia, gli scontri verbali e le polemiche non sono mancati, di fronte a un emendamento all’articolo 47 del Regolamento comunale, approvato nell’ormai lontano 1999. Era stato presentato dalle due opposizioni di Centrodestra e del Pd, e riguardava le modalità di diffusione delle sedute consiliari. I cinque componenti delle minoranze avevano chiesto nella modifica «di garantire la trasparenza amministrativa e la massima partecipazione dei cittadini, con trasmissioni, registrazioni e archiviazioni, secondo modalità audio-video-streaming delle adunanze del Consiglio comunale. Il tutto attraverso strumenti idonei. Ad esempio, da parte di organi di informazione che abbiano iscrizione al registro del Tribunale competente, o anche attraverso modalità in autogestione dell’Amministrazione comunale». Per favorire, inoltre, il coinvolgimento di libere associazioni PISTICCI L’AZIENDA HA SEMPRE RICOPERTO UN RUOLO IMPORTANTE IN ITALIA E ALL’ESTERO le altre notizie La famiglia Vena a Milano festeggia i primi 120 anni dell’Amaro Lucano PISTICCI DAL 21 NOVEMBRE PER 217 UNITÀ Alla Ghizzoni altri sei mesi di cassa integrazione Un marchio e una ricetta segreta datati 1894 grazie a «nonno» Pasquale MICHELE SELVAGGI l PISTICCI. Ha scelto la città di Milano per festeggiare i primi 120 anni di vita. L’Amaro Lucano la scorsa settimana ha celebrato l’anniversario nell’Hotel dei Cavalieri del capoluogo lombardo davanti a tv, stampa e amici, attraverso una cerimonia in grande stile, con tantissimi importanti ospiti, accolti dalla “gloriosa” famiglia Vena al gran completo. Durante la serata, il “capofamiglia” cav. Pasquale Vena con la signora Rosistella, mater familias, e i figli Leonardo (marketing manager) e Francesco (owner-legal affair compiance) hanno raccontato ai presenti l’incredibile storia dell’azienda pisticcese, nata dalla idea di “nonno” Pasquale che, appunto, nel lontanissimo 1894, utilizzando una sua segretissima ricetta, creò l’Amaro Lucano, un marchio famoso prima in Italia e poi in tutto il mondo. Nel corso degli anni il Lucano che, che ha sempre ricoperto un ruolo fondamentale, sia sul mercato nazionale che internazionale, ha arricchito la sua collezione con altri prodotti come il Caffè Lucano, il Limoncello Lucano, la Sambuca Lucana e altri distillati. Sempre nel corso della festosa serata milanese, è stato annunciato che recentemente, è stato finalizzato un importante progetto che si prefigge la distribuzione del liquore anche nel grande mercato cinese, dove la famiglia Vena, nel corso dell’Italian LifestyleWeek, promossa dal consolato generale d’Italia a Shangai, ha stretto numerose collaborazioni cogliendo l’occasione per scambi culturali, artistici e creativi, oltre a quelli prettamente commerciali. L’obiettivo principe è comunque quello di aumentare sempre di più il livello di vendita all’estero, già intorno al 25 per cento del suo fatturato complessivo. Importante lo sforzo per la campagna pubblicitaria in tv, giornali e online, ma anche nel web in generale, con un investimento di circa 3 milioni di euro, grazie alle innovative idee dei giovani figli, capaci di guardare con la massima fiducia al futuro della loro azienda che, dopo il nonno Pasquale, è passata anche attraverso il fattivo operato dei figli Leonardo e Giuseppe, i quali si spendono con passione per incrementare soprattutto l’export, puntando sui nuovi mercati, Sud America e Asia, ma anche sulla più prossima Europa, tra i cui paesi prediligono la Gran Bretagna e la Germania. Attualmente l’Amaro Lucano sta ottenendo straordinari successi di crescita sui mercati esteri del Brasile e degli Stati Uniti, dove lo scorso marzo ha ottenuto la medaglia d’oro alla Saint Francisco World Spirits Competition, considerato il “premio oscar”, del mondo degli spirit. Da segnalare la recente interessante collaborazione avviata con l’Ied, Istituto Europeo del Design, con la creazione del “Lucano Celebrating Lab” che attraverso i suoi studenti ha realizzato il nuovo packaging della del territorio, si chiedeva «di affidare, con procedure di evidenza pubblica, le attività di trasmissione ad organizzazioni onlus, a organizzazioni che avessero maturato un’esperienza almeno biennale nella diffusione sul web. Vietando ogni analoga attività a privati non autorizzata». La proposta di emendamento è stata però rigettata dalla maggioranza di Centro, che ha ripreso una nota del responsabile dei Servizi finanziari Mario Giuseppe Montanaro, in cui si fa presente «che la proposta delle minoranze non può essere recepita, a livello di regolarità contabile, in quanto manca l’indicazione dell’eventuale spesa stimata. Elemento essenziale per stabilire se la stessa proposta non abbia riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o patrimoniale dell’ente locale». n Altri 6 mesi di cassa integrazione alla Ghizzoni, leader internazionale nella costruzione di metanodotti. Il coordinatore della Fim Cisl di Matera, Vittorio Agnese, ha annunciato la firma dell’accordo al ministero del Lavoro. Gli ammortizzatori sociali dal 21 novembre interesseranno 217 unità di Ferrandina e Pisticci scalo escluse dal piano di ricollocazione. L’azienda è in amministrazione straordinaria ed ha ceduto le sue attività e parte del personale alla Nuova Ghizzoni, new company [p.miol.] costituita da Sicilsaldo e Sudelettra. bottiglia celebrativa dei 120 anni, prodotto in edizione numerata e limitata. Con la celebrazione dell’anniversario, l’occasione per la famiglia Vena di lanciare una nuova selezione di 7 prodotti, affidato il ruolo di “testimonial” al masterchef pluristellato Bruno Barbieri. L’idea è stata ispirata dalla più giovane dei tre figli, Letizia, «unica della famiglia a guardare “Masterchef“», ha rivelato lo stesso Barbieri, che sarà testimonial del brand lucano fino al 2015 e che durante il suo incarico sarà impegnato in iniziative che man mano prenderanno vita e saranno svelate al pubblico. UNA FESTA AUTENTICA Un momento della manifestazione a Milano . FERRANDINA SE NE DISCUTE IN UN CONVEGNO Disoccupazione e problemi dei lavoratori in mobilità n Le problematiche relative alla disoccupazione, con particolare riferimento ai lavoratori in mobilità in deroga, saranno affrontate oggi, alle 18.30, in una riunione straordinaria del Consiglio comunale di Ferrandina. Alla massima assemblea comunale della cittadina aragonese sono stati invitati rappresentanti del governo regionale, sindaci dei comuni della provincia di Matera, organizzazioni sindacali, provinciali e locali, nonché i lavoratori in mobilità in deroga ed i disoccu[p.miol. pati della zona. RASSEGNASTAMPA XII I LETTERE E COMMENTI Mercoledì 15 ottobre 2014 ALFONSO ERNESTO NAVAZIO * LOTTA ALLE POVERTÀ Pittella «salva» Potenza di OXFAM ITALIA M arcello Pittella passare nella prossima legge di salverà la città di stabilità regionale un articolo Potenza con un reche si ha nemmeno il coraggio galo e al sindadi chiamarlo “Interventi per faco-segretario Valvano rimarrà re fronte alla emergenza finanla sola indignazione. ziaria della città di Potenza”. Entrare in punta di piedi in Ma tanto è! una discussione che non ti apE nemmeno basta l’indignapartiene può sembrare un atzione del Sindaco-segretario reteggiamento tracotante. Il sigionale PSI _Valvano. Per una lenzio cupo del capoluogo di volta mi trova d’accordo. Ma regione intorno alla questione non può fermarsi alla denuncia. bilancio di previsione finanNe alla “resistenza passiva”. Il ziaria 2014 è sintomatico di consigliere regionale Pietrancome è fatta la nostra regione. tuono è parte integrante della Nessuno ha il coraggio di dire maggioranza regionale :voterà quello che tutti sussurrano. Ancontro? Si dimetterà da prezi quello che tutti conoscono. sidente della 3° commissione? La città di Potenza vive, ormai, COMUNE POTENZA Il sindaco Dario De Luca [foto Tony Vece] Valvano farà sul serio? O inin una agonia di pre-dissesto. terpreta solo un personaggio L’ammontare delle cifra può della fortunata trasmissione rastabilirsi in circa 150 milioni di euro. governo di centro sinistra, tanto per diofonica il ruggito del coniglio? Euro più euro meno (non interessano ricordarcelo, che negli anni passati non L’intervento regionale sottrarrà fondi qui le beghe che si sono scatenate in ha risparmiato critiche, ad esempio, ad investimenti al tessuto economico queste ore intorno alla bancarotta nel all’ex presidente Berlusconi per aver regionale e ciò non possiamo permettentativo di recuperare qualche denaro salvato Catania , che ha votato prima tercelo e non può diventare la regola o la per la sopravvivenza). una norma (con il ministero Monti) che speranza per qualche amministratore E’ fuori di dubbio che la città è stata chi dissesta non fa più politica, salvo per ripianare situazioni di emergenza. risucchiata in un gorgo. rimangiarsela in era renziana, che scoLe città si governano. Lo sguardo si rivolge al bancomat pre il “bene” di una città. E con la solita Alfonso Ernesto Navazio [* Già Sindaco della città di Melfi e consigliere regionale. O meglio alla regalia che il ipocrisia si chiude un occhio sugli sperpresidente Pittella saprà elargire. Un peri ed organici gonfiati e si tenta di far regionale della Basilicata] SAVINO GIANNIZZARI * Noi M5S al Circo Massimo A nche il gruppo di Potenza ha partecipato alla 3 giorni “ItaliaInMovimento” del Circo Massimo a Roma, organizzata dal Movimento 5 Stelle nazionale. In loro rappresentanza, insieme a molti attivisti, il portavoce nel Cosiglio Comunale potentino: Savino Giannizzari. La loro presenza ha voluto significare la piena condivisione di quanto ha dichiarato dal palco Beppe Grillo, ritenuto un ottimo interprete della volontà dei cittadini, compresi quelli del capoluogo lucano. E uno slogan costruito proprio durante la manifestazione ha preso piede in riferimento alle votazioni per le province lucane; Giannizzari non ha voluto partecipare proprio perchè, dice: “Mentre loro riempiono le poltrone, noi riempiamo le piazze” Il discorso al Circo Massimo di Grillo ha tenuta desta l'attenzione anche sulla questione petrolifera in Basilicata. E anche sul prezzo del gas, che ha detto "viene deciso dalla borsa di Amsterdam" Ha poi svelato il trucco dello stoccaggio: "in estate viene stoccato - ha detto Grillo - in inverno viene venduto". Sottolineando che il consumo in Italia è diminuito per la chiusura di molte aziende. Del reddito di cittadinanza il M5S ne fa ancora una volta il suo cavallo di battaglia: che dovrà essere necessariamente varato per la tutela dei deboli. Poi ha sottolineato l'acquisto da parte di due fratelli indiani dell'Ilva di Taranto. Non poteva mancare di puntare il dito sulla Bce che per i 5Stelle è l'espressione dei poteri forti, che aiuta le banche invece che le aziende e gli stati in difficoltà. Tutti temi che anche i 5Stelle potentini, in un'ottica piu' globale e complessiva condividono e divulgano. In merito alla questione delle alleanze il Movimento ha confermato un punto fermo; da dove partire o, per chi è piu' atteno ai temi dei 5 Stelle, continuare il percorso fin qui intrapreso: l'indisponibilità assoluta a creare alleanze. E su questo anche i 5Stelle potentini hanno fatto proprio lo slogan lanciato da Grillo: “O noi, o loro”. [* Movimento 5 Stelle] CLUB DEL FORNELLO * Viva la pasta che è cibo e cultura L a pasta – è noto a tutti – rappresenta un elemento cardine nella dieta mediterranea e, da sempre, è l'indiscussa protagonista delle tavole italiane. La bontà di questo alimento così versatile ha fatto sì che dal 1998 l'Unipi promuovesse diversi eventi finalizzati alla diffusione della cultura della pasta e del suo consumo, da concretizzare, ogni anno, nel mese di ottobre. La Giornata Mondiale della Pasta, celebrata il 25 ottobre, quest'anno a New York, rappresenterà l'apice delle manifestazioni culturali organizzate nello stesso mese anche in Italia. Napoli, nel 1998, fu la prima città italiana ad ospitare tale evento, per via del ruolo da protagonista rivestito nella storia della pasta. La delegazione regionale lucana del Club del Fornello, con la collaborazione del pastificio Rustichella d'Abruzzo, ha voluto offrire il proprio contributo, organizzando tre giornate a tema attraverso le quali sarà possibile imparare le svariate modalità di preparazione delle paste tipiche lucane e comprenderne il significato di alimento globale, dal valore sociale e culturale, dagli indiscussi pregi nu- trizionali. Le lezioni si svolgono in tre giornate. Già realizzata quella dello scorso 11 ottobre. Le prossime due saranno effettuate il 18 e il 25 ottobre presso la sede del negozio di alimenti biologici “Pace Bio”, ubicato in viale del Basento. L'iniziativa, denominata “Mani in pasta”, è aperta a tutti, anche ai bambini. Le lezioni si articolano nel pomeriggio di ogni singolo appuntamento, con inizio alle ore 16. È possibile prenotarsi utilizzando i seguenti recapiti: enzopom@gmail.com o allo 0971 601291. [* Associazione culturale di Potenza] CIBI E CULTURA Il Club del Fornello di Potenza esalta il valore della pasta Una pianta contro la fame avviata una raccolta fondi Testimonial dell’iniziativa, Ilaria D’Amico POVERTÀ Aumentano i poveri nella società I l 18 e 19 ottobre, anche nelle province di Potenza e Matera, si potrà sostenere la lotta alla povertà di Oxfam. A fronte di un contributo minimo di 10 euro, si porterà a casa una pianta di speranza contro la fame. Ilaria D’Amico, ambasciatrice di Oxfam Italia, sarà la testimonial dell’iniziativa. Oxfam Italia scende in piazza contro le ingiustizie del sistema alimentare e lancia per la prima volta l’iniziativa Una pianta contro la fame. Il weekend del 18 e 19 ottobre, Oxfam sarà infatti presente anche in 21 piazze della Basilicata, in ben 13 location in provincia di Potenza e in piazza Vittorio Veneto a Matera (tutte le piazze qui), per sensibilizzare l’opinione pubblica e raccogliere fondi in sostegno dei progetti di lotta alla povertà che realizza nel Sud del mondo: per tutto il week end più di 1.500 volontari in oltre 600 piazze in tutta Italia, distribuiranno 32 mila piante a fronte di un contributo minimo di 10 euro, offrendo a tutti la possibilità di sconfiggere la fame nel mondo. Testimonial dell’iniziativa sarà l’ambasciatrice di Oxfam Italia, Ilaria D’Amico. Un semplice gesto che cambia la vita di molti. “Nel mondo, una persona su nove è colpita da fame e malnutrizione. - afferma la presidente di Oxfam Italia, Maurizia Iachino - Circa 805 milioni di persone non hanno abbastanza da mangiare e la stragrande maggioranza di questi - 790 milioni - vive in paesi in via di sviluppo, dove il 13,5% della popolazione soffre di malnutrizione. Contesti in cui la scarsa alimentazione provoca la metà dei decessi dei bambini sotto i cinque anni, generando 3,1 milioni di piccole vittime ogni anno. C'è un modo però per rompere questo circolo vizioso: sostenere le donne. Se le donne avessero lo stesso accesso al cibo e alle risorse degli uomini, 150 milioni di persone in meno soffrirebbero la fame nel mondo”. Il 18 e 19 ottobre, a Potenza e a Matera, si potranno trovare presso i banchetti di Oxfam due bellissime piante da appartamento, ben note al pubblico degli appassionati e conoscitori del verde, grazie alla loro resistenza e capacità di depurazione dell’aria: la Sansevieria trifasciata e la Dracena marginata, in forma di tronchetto. Il ricavato verrà utilizzato per garantire un presente e un futuro più giusti a chi ne ha un bisogno sempre più urgente. In provincia di Potenza i volontari di Oxfam saranno presenti nei comuni di: Albano di Lucania (P.za Santa Maria Maggiore), Anzi (P.za Dante Alighieri), Bella (C.so Santa Maria delle Grazie), Calvello (P.za G. Falcone), Chiaromonte (P.za Garibaldi), Lagonegro (P.za San Giuseppe; P.za Italia), Latronico (P.za Umberto I), Laurenziana (P.za Salvatore Urga), Ruoti (P.za San Vito), San Severino Lucano (P.za Marconi), Satriano di Lucania (P.za Plebiscito), Senise (P.za Piano di Sole). In provincia di Matera i volontari di Oxfam saranno presenti nei comuni di: Grottole (Via Nazionale), Matera (P.za Vittorio Veneto), Miglionico (P.za Popolo), Montalbano Jonico (P.za Vittoria), Pisticci (Sede AVIS C.so Margherita, 43), San Mauro Forte (P.za Monastero; P.za Caduti), Stigliano (P.za Monumento). Ma le sorprese non finiscono qui. PrivateGriffe.com, main partner dell’iniziativa insieme ad Alfemminile.com, il sito web dedicato alle donne che rappresenta nel mercato italiano il gruppo aufeminin, lancerà in questa occasione in tutte le 600 piazze, una raccolta fondi per i nuovi clienti con il meccanismo dello sconto solidale, tramite la distribuzione di una card contente un codice da inserire nel sito. Per ogni acquisto effettuato con lo sconto solidale, PrivateGriffe devolverà 5 Euro a Oxfam. L’evento è sostenuto da Private Griffe, Alfemmininile.com, Coin e Anso (Associazione Nazionale Stampa Online – www.anso.it. RASSEGNASTAMPA Maltempo, Maremma sott’acqua Due sorelle muoiono travolte in auto Avevano 65 e 69 anni: la macchina travolta dal torrente Elsa. Rossi accusa: ritardi ingiustificabili sugli interventi di sicurezza del consorzio di bonifica Sono due sorelle le vittime del maltempo in Maremma, Marisa e Graziella Carletti, 69 anni e 65 anni, originarie di Manciano. La loro auto, una Citroen C3, è stata travolta dalla piena del fosso Sgrilla, un affluente dell’Elsa, in località Sgrillozzo, mentre percorrevano una strada in fondovalle. I vigili del fuoco hanno recuperato il veicolo mentre era sommerso dall’acqua: all’interno c’erano i corpi delle donne.A pochi chilometri da qui il ponte di Sant’Andrea che il 12 novembre 2012, in condizioni meteo simili, crollò sul fiume Albegna, causando la morte di tre dipendenti dell’Enel che tornavano a casa in auto. L’allestimento del palasport a Orbetello L’allestimento del palasport a Orbetello LA BOMBA D’ACQUA — Una fortissima ondata di maltempo sulla Maremma: il Comune di Orbetello ha avvisato gli abitanti, anche con sms, chiedendo di spostarsi ai piani alti delle abitazioni, e ha deciso di evacuare, a scopo precauzionale, tramite un servizio di avviso puntuale casa per casa le famiglie delle zone particolarmente a rischio di Polverosa, Aunti, Alberone e Priorato. I vigili del fuoco hanno tratto in salvo altre nove persone colpite da ipotermia. Traffico bloccato sull’Aurelia, tra Orbetello e Albinia, dopo la «bomba d’acqua» abbattutasi in Maremma. Il picco del livello idrometrico a Manciano Il picco del livello idrometrico a Manciano L’EMERGENZA — Si è riunita a Grosseto, ed è presieduta dal vicario Luigi Manzo e dal presidente della Provincia Emilio Bonifazi, l’unità di crisi nella sala operativa di piazza Martiri d’Istia per coordinare tutti gli interventi necessari per fronteggiare l’ondata di maltempo - con esondazioni - che sta colpendo il sud della provincia tra Manciano e Albinia e che ha causato due vittime. L’emergenza è scattata verso le 16.30 quando sono intervenute le prime unità dei vigili del fuoco, tutte le forze dell’ordine presenti nel territorio, insieme agli addetti e ai mezzi della protezione civile dei Comuni, del Consorzio di Bonifica e della Provincia di Grosseto. I vigili del Fuoco hanno evacuato con l’elicottero 27 persone. Nelle operazioni sono stati impiegati dai quattro gommoni, un mezzo anfibio, un hovercraft. Allestita un’unità di crisi sul posto oltre ai vari mezzi logistici e di intervento. Maremma, la furia dell’Albegna ROSSI ACCUSA — «L’Albegna crea problemi ancora una volta in Maremma», e per la sua messa in sicurezza ci sono stati, da parte del Consorzio di bonifica della Toscana sud, «ritardi ingiustificabili per un ente a cui spetta di intervenire per la sicurezza idraulica». Così il governatore toscano Enrico Rossi. «In quella zona spiega Rossi - sono già stati fatti molti interventi, finanziati dalla Regione Toscana con il piano da 100 milioni del dicembre 2012. A luglio di quest’anno ho diffidato il Consorzio di Bonifica della Toscana Sud perché in ritardo di un anno sulla progettazione esecutiva di un argine remoto sul fiume Albegna, per una spesa di oltre quasi 5 milioni nel comune di Manciano dove al momento ci sono allagamenti che potevano essere evitati. Ho già commissariato quel Consorzio per i ritardi per la cassa di espansione sul fiume Bruna per tre milioni e mezzo di euro nel comune di Gavorrano. Sono ritardi ingiustificabili per un ente a cui spetta di intervenire per la sicurezza idraulica» RASSEGNASTAMPA L’IRA DI MANCIANO — A stretto giro, alle accuse di Rossi, risponde su Facebook l’assessore al Bilancio del Comune di Manciano, Giulio Detti, che scrive: «Ci sono vite spezzate ed aziende in ginocchio. La nostra principale attrattiva ed azienda turistica è stata devastata e non sarebbe certo stata salvata dall’argine remoto dell’Albegna (la cui realizzazione è prevista un bel po’ più a valle) di cui si accusa, in modo ingeneroso, il Consorzio di Bonifica. Potrei citare la Legge Regionale sui Consorzi di Bonifica, oppure riprendere il Bollettino Meteo Regionale che alle ore 13.03 non dava neanche pioggia sul Comune di Manciano, ma che senso avrebbe?». IL METEO — La situazione meteo nel sud della provincia di Grosseto è in lento e progressivo miglioramento. Lo riferisce un comunicato della Provincia di Grosseto sull’ondata di maltempo che ha colpito il bacino dell’Albegna e del Fiora e causato la morte di due anziane travolte nella loro auto dall’esondazione del fiume Elsa. Il nubifragio, conferma la nota, ha colpito l’area tra Manciano, Saturnia e Marsiliana, nei comuni di Manciano, Magliano in Toscana e Orbetello. I pluviometri di Marsiliana, Semproniano e Sorano hanno registrato cumulati fino a 120-130 mm in due ore con intensità massime orarie fino a 50-60 mm 14 ottobre 2014 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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