Novembre13 - La Rana News

PER LA PUBBLICITÀ
SU QUESTO GIORNALE:
IL GIORNALE DI BOVOLONE
Diario di un ragazzo italiano
G
iorno 1. Driiin! La sveglia
suona. Mi alzo, sono felice, mi sono
laureato da poco. Inizio a cercare
lavoro, invio e porto curriculum,
passa sia la mattina che il pomeriggio. Arrivata la sera sono esausto e
soddisfatto di quello che ho fatto
durante la giornata, mi concedo un
po’ di relax.
Giorno 30. Driiin! La sveglia suona.
Mi alzo, sono meno felice, il giorno
della laurea è ormai passato da un
po’. Continuo a cercare lavoro, invio
e porto curriculum, nessuno finora mi
ha chiamato. Arriva la sera, stanco e
un po’ svogliato me ne vado a letto.
Giorno 60. Driiin! La sveglia suona.
Mi alzo, sono scoraggiato e svogliato nel cercare lavoro. Ma sento un
altro driiin, è quello del telefono,
qualcuno mi chiama, è per lavoro!
Cercano per uno stage di 6 mesi
non retribuito, rifiuto perché ho bisogno di un lavoro serio. Driiin, suona ancora il telefono, stavolta è per
un lavoro vero, contratto a tempo
determinato per sei mesi in un callcenter. Non è il massimo delle mie
Anno 03 - Numero 10
Novembre 2013
aspettative ma accetto!
Giorno 70. Driiin! La sveglia suona.
Mi alzo, sono molto felice perché
oggi è il primo giorno di lavoro. Siamo tutti ragazzi, molti laureati, alcuni stranieri, la giornata passa tra
centinaia di telefonate. Arriva sera,
torno a casa stanco. Decido di farmi un abbonamento internet adsl,
dato che ho trovato un lavoro posso
permettermelo. Chiamo la compagnia x, accetto l’offerta e sottoscrivo l’abbonamento.
Un mese dopo. Continuo ad andare a lavorare, nel tragitto che faccio dalla fermata al lavoro, trovo
sempre più rifiuti abbandonati, è
impossibile camminare, l’erbaccia
è così alta che invade tutto il marciapiede. Al ritorno trovo lo stesso
spettacolo indecoroso ed in più la
via non è nemmeno illuminata. Nel
frattempo la linea adsl non mi è
stata ancora attivata, per problemi
tecnici che non mi vengono spiegati.
Devo avere pazienza ed aspettare.
Dopo sei mesi. Ultimo giorno di lavoro, il contratto scade oggi, ma non
mi è stato rinnovato. Devo ricominciare a cercare lavoro. La descrizione
è la stessa del primo giorno, internet
non mi è stato ancora attivato, ma
ormai non mi interessa più, ho perso
il lavoro, sarebbe una spesa in più!
Per fortuna i miei genitori hanno
messo via un po’ di risparmi e mi aiutano come possono, ma sono e resto
comunque un giovane italiano laureato e disoccupato.
Questa è la storia, che rispecchia in
maniera verosimile la vita dei gio-
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13 dicembre 2013
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CRONACA
Novità all’Ipsia Giorgi di Bovolone per l’anno scolastico 2014/15
Mondiali di kick boxing, un
bovolonese medaglia d’argento
Pag.3
INFANZIA
Ho fatto un brutto sogno…!
Pag.4
MEDICINA
Uomini che odiano le donne
Pag.9
MANIFESTAZIONI
XIX Rassegna dei Presepi
Pag.10
a
ASSOCIAZIONI
L’AITSaM di Bovolone punto
di riferimento per affrontare il
disagio psichico Pag.12
vani italiani di oggi, tra le tante difficoltà nel trovare lavoro e le inefficienze nei servizi di tutti i giorni,
emblema di un’Italia che deve ancora crescere molto. Non resta che
riflettere...
Costantino Meo
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CRONACA
p.3
Novità all’Ipsia Giorgi di Bovolone per l’anno scolastico 2014/15
Ass. alle Pari opportunità, scuola
Nadia Cortiana
N
ovità all’Ipsia Giorgi
sede di Bovolone: dal prossimo anno scolastico 2014/15 il
percorso quinquennale di Ma-
nutenzione ed Assistenza Tecnica sarà integrato dai percorsi
triennali di Operatore Meccanico ed Operatore Elettrico.
Grazie all’impegno profuso
dall’Amministrazione comunale, in particolare dall’Assessore
all’Istruzione Nadia Cortiana,
l’Istituto Professionale potrà
disporre di ulteriori spazi all’interno dello stabile di Piazzale
Aldo Moro, permettendo così
ai percorsi triennali di affiancare il già consolidato indirizzo
quinquennale.
Dall’anno scolastico 2014/15,
infatti, sarà possibile attivare, su richiesta delle famiglie,
anche i due percorsi regionali
che portano alla qualifica in
tre anni. In tal modo si completa la filiera formativa che
vede la possibilità per un alunno di fermarsi alla qualifica o
di continuare con il percorso
fino al quinto anno nell’alveo
dell’Istruzione
Professionale
fino al diploma.
Per i più volenterosi si apre anche la strada dell’ITS, Istituto
Tecnico Superiore di Logistica
(biennio di specializzazione
post-diploma) di cui il Giorgi è
capofila.
Per avere informazioni sull’offerta formativa della sede di
Bovolone dell’Istituto Giorgi è
possibile consultare il sito della
scuola (www.giorgivr.it), scrivere una mail (bovgiorgi@libero.
it) oppure chiamare direttamente (tel. 0456909455).
è inoltre possibile visitare la
scuola tutti i sabato mattina
dalle 11 alle 13 a partire dal 9
novembre 2013 fino al 31 gennaio 2014. è gradita la prenotazione allo 045/6909455.
SCUOLA APERTA
Per genitori ed alunni, senza
prenotazione.
Sabato 14 dicembre 2013 dalle
14.30 alle 17.
Domenica 12 gennaio 2014
dalle 10 alle 12.30.
Mondiali di kick boxing, un bovolonese
medaglia d’argento
S
i sono svolti a Taranto to Aversa.“Il mio”, ha voluto
dal 14 al 19 ottobre, precisa- sottolinea Silvano, “è stato un
mente a Castellaneta Marina i rientro a 40 anni, dopo 7 anni
mondiali di kick boxing, dove di stop e perciò questo risuluna ventina di Stati si sono tato che ho ottenuto a quecontendersi sti mondiali l’ho vissuto con
i titoli mondiali in palio. La orgoglio”, ha concluso l’atlesquadra italiana era presente ta. Un’altra medaglia è stata
incontrati
per
con 41 atleti fra questi anche conquistata da Daniele Oril bovolonese Silvano Giavoni. landi di Ronco all’Adige, che
L’Italia ha totalizzato 3 ori, 5 insieme alla squadra italiana
composta da 5 atleti, ha otargenti e 5 bronzi.
Di queste 13 medaglie contenuto la medaglia d’argento
quistate due sono venute vincendo in semifinale contro
nella bassa grazie a Silvano i fortissimi USA e perdendo
Giavoni bovolonese doc che dopo un’emozionantissima
ha conquistato la medaglia finale con la squadra canaded’argento perdendo la finale se. Un buon piazzamento lo
contro il canadase Fortuna- ha ottenuto anche Diego Zec-
chinato di Isola Rizza. Per lui
ha dimostrato sul “campo”
è stata la prima esperienza.
di poter crescere e di aspirare
Dopo essersi qualificato per
in un prossimo futuro anche
far parte del team italiano
lui ad un podio.
LA RUBRICA DI MARY
Ho fatto un brutto sogno…!
I
bambini sognano sin da
piccolissimi. Prima dei tre anni
manca la capacità di raccontare: è
dunque difficile indagare sui sogni
dei bambini. Subito dopo, i piccoli
fanno dei resoconti, ma spesso la
fantasia e il sogno reale s’intrecciano in modo inconsapevole. Secondo Freud, i sogni infantili sono
molto chiari, brevi e coerenti. Il
loro contenuto è di solito trasparente: si tratta dell’adempimento
di un desiderio diurno, o la copia
fedele di vicende familiari e scolastiche. è solo dalla terza infanzia
(5-11 anni) che inizia a formarsi
il sogno simbolico, con messaggi
mascherati ed enigmatici come
quello degli adulti. è facile però
che il bambino, anche piccolissimo, abbia degli incubi, che non
sa nemmeno raccontare. A volte
si verificano dei sogni ricorrenti,
quasi a riflettere un blocco che non
riesce a superare. è importante
che l’adulto ascolti i suoi racconti:
farlo raccontare, fargli disegnare il
sogno, lasciar emergere senza minimizzare il nocciolo dell’angoscia
dell’incubo. Ascoltare al mattino
i sogni dei bambini, senza interpretarli, è un gioco utile: aiuta a
valorizzare il sogno e il sonno, e
a non averne paura. è importante
cercare di predisporre dei “sogni
d’oro”, con ninna nanne rassicuranti, lettura di libri con immagini rassicuranti, antidoti magici
inventati insieme. E se l’incubo si
fa vivo lo stesso, la mattina dopo
bisogna disegnarlo il meglio possibile e accartocciarlo o strapparlo
in modo che il rituale liberatorio
si riveli così divertente da sognare
di nuovo un mostro per scacciarlo.
Gli incubi sono brutti sogni che
quasi tutti i bambini fanno in certi
periodi della loro vita, specialmente fra i tre e i sei anni. Spesso gli
incubi sembrano avere un collegamento con ciò che è accaduto
nella giornata o con qualche cosa
che preoccupa o spaventa. I sogni e gli incubi sono un modo del
tutto normale con cui ognuno di
noi affronta le proprie preoccupazioni. Anche i bambini hanno
a volte qualcosa che li preoccupa.
A mano a mano che i bambini ac-
quisiscono sicurezza e capacità di
affrontare i problemi legati alla
crescita, gli incubi tendono a diminuire. Se gli incubi sono molto
frequenti, è bene capire che cosa
sta accadendo nella vita del vostro
bambino. Ad esempio c’è stato
qualche sconvolgimento in famiglia (una separazione, un lutto,
una discussione violenta), oppure
il bambino sta soffrendo per qualche cambiamento: l’inizio della
scuola, un ricoverato in ospedale o
la mamma ha ricominciato a lavorare. Ciò di cui hanno più bisogno
i bambini in questi casi è essere
consolati e rassicurati che tutto
è a posto e che sono al sicuro. Si
può dire al bambino che i suoi sogni non sono reali ma impiegherà
anni per capirlo veramente perciò
se è troppo spaventato quando è
da solo, potete sedervi o sdraiarvi
accanto a lui fino a quando non
si riaddormenta. Potete lasciare la
porta della camera aperta o una
lucina accesa. Infine una sorta di
piacevole rituale può essere utile al
momento di andare a letto. Rallentate lentamente il ritmo delle attività della giornata, magari fate un
bel bagno, preparate una tisana,
leggete un bel libro magari contro
le paure notturne, chiacchierate un
po’con lui, accompagnatelo a letto
e poi abbracciatelo con il bacio della buona notte.
Mary Merenda
Insegnante di
scuola dell’infanzia
p.4
LO SAPEVATE CHE...
Anche i bambini sono sonnambuli.
Il termine sonnambulismo significa
“deambulare nel sonno”: non è una
malattia, ma un fenomeno che può capitare a qualunque età, anche se è più
frequente riscontrarlo in età pediatrica
e puberale. Non servono terapie e non
occorre far nulla, se non vigilare affinché il bambino non si faccia male. Il più
delle volte gli episodi tendono a diradarsi o scomparire da sé. Il sonnambulismo è considerata una “parasonnia”,
cioè uno dei fenomeni legati al sonno,
come il parlare durante il sonno e il
“bruxismo” cioè il digrignare i denti. Si
può verificare a qualunque età, anche
se l’esordio avviene più frequentemente in età pediatrica. Spesso si riscontra
una predisposizione genetica, pertanto capita che ne siano interessati più
membri all’interno della stessa famiglia. Il sonnambulismo insorge nella
fase di sonno più profondo, quindi
dopo circa un’ora e un quarto dall’addormentamento. È caratterizzato da
un apparente risveglio, per cui il soggetto si mette seduto, scende dal letto
e si muove all’interno della stanza il
tutto continuando tranquillamente a
dormire, dal momento che si trova in
una fase di sonno profondo. Il bambino non risponde se i genitori lo chiamano e non si sveglia, a meno che non
urti qualcosa e si faccia male, cosa che
può capitare se si trova in un ambiente
nuovo, come in una stanza d’albergo,
dove non ha fatto in tempo a memorizzare la disposizione degli spazi.
Al mattino, il bambino non conserva
alcun ricordo di quel che è accaduto.
Vedere un sonnambulo può essere un
po’ inquietante, invece l’atteggiamento migliore è mantenere la calma: se
è completamente priva di fondamento
la leggenda secondo la quale svegliare un sonnambulo potrebbe esser pericoloso, è anche vero che non serve
svegliarlo, a meno che non ci si renda
conto che potrebbe farsi male: tutt’al
più ci si può solo limitare a seguirlo finché non torna a letto. Pertanto proprio
perché non si tratta di una malattia, il
sonnambulismo non va curato, né va
inibito, ma solo vigilato!
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p.6
A
nche se a volte può
essere difficile da affrontare,
la menopausa non è una malattia, ma un periodo fisiologico della vita di ogni donna;
un periodo complesso in cui
si esaurisce la stagione riproduttiva. La menopausa coincide infatti con la fine del ciclo
mestruale ed avviene normalmente intorno all età media
dei 50/55 anni. Porta spesso
con sé una serie di cambiamenti che coinvolgono non
solo la sfera fisica, ma anche
quella psichica, sociale ed affettiva.
Tutti questi avvenimenti che
precedono ed accompagnano la menopausa, vengono
spesso raggruppati sotto il
termine “climaterio”. La menopausa infatti, non insorge
bruscamente, ma si presenta
in maniera graduale lungo
un arco di tempo che è mediamente tra i cinque e i dieci
anni. Durante il climaterio la
donna può andare incontro
ad alterazioni più o meno evidenti del ciclo mestruale che
la rendono consapevole che
qualcosa nel suo corpo sta
cambiando. I sintomi caratteristici della menopausa sono:
- cessazione improvvisa o
comparsa irregolare dei flussi
mestruali;
- vampate di calore: un improvviso senso di calore cui fa
seguito un’intensa sudorazione che si diffonde oltre la parte superiore del corpo fino a
far avvampare il viso e il collo;
- secchezza vaginale indotta dal calo fisiologico degli
estrogeni;
- irritabilità, sbalzi d’umore,
depressione lieve ed insonnia;
- tachicardie transitorie;
- caduta di capelli, secchezza della pelle e variazioni di
peso (aumento ponderale);
- diminuzione del desiderio
sessuale.
Per aiutare la donna in questo delicato momento della
propria vita l’Azienda Larix
Laboratori ha studiato due
importanti integratori: Menopà e Menopà Plus.
Menopà è un integratore alimentare a base di:
- Trifoglio, importante per il
suo contenuto in fitoestrogeni che contrastano le vampate di calore, le variazioni di
umore e per la sua capacità
di contrastare la perdita ossea
tipica delle donne in menopausa.
- Igname (Dioscorea), ricca di
diosgenina, è un importante
precursore biologico del progesterone umano, in grado
di fornire all organismo femminile fitormoni progestinici che bilanciano l’equilibrio
ormonale normalizzando il
rapporto
estrogeni-progesterone. Migliora inoltre il
trofismo dei tessuti, sia della
pelle, sia delle mucose, rallentandone l’invecchiamento e
riducendo la secchezza delle mucose vaginali. L’igname
potenzia anche il trofismo
dello scheletro e ne rallenta
il processo degenerativo che
favorisce la perdita del tessuto osseo e che col tempo può
causare osteoporosi.
- Cimicifuga detta “erba delle
donne“, grazie al suo contenuto in glucosidi triterpenici,
contribuisce in modo valido
a contrastare i sintomi delle
vampate di calore, l’eccessiva
sudorazione, la cefalea, l’irritabilità, i disturbi del sonno e
le palpitazioni cardiache.
- Passiflora, efficace nell’azione sedativa grazie al sinergismo tra flavonoidi ed
alcaloidi. La sua azione rilassante-sedativa la rendono
indicata nelle lievi forme di
insonnia dovute ad affaticamento, stress, eccessivo lavoro intellettuale o allo stato ansioso-depressivo tipico
della donna in menopausa. Il
sonno indotto dalla passiflora
è molto simile a quello fisiologico, con un risveglio rapido
e senza sensazione di ottundimento. Si manifesta inoltre
efficace nel trattamento delle
palpitazioni e tachicardia tipici della menopausa.
- Vitamina B6, utile in quanto la terapia a base di estrogeni impoverisce il corpo di
tale vitamina. In particolare
tale vitamina viene utilizzata
dal corpo per produrre Acido
Gamma Linolenico, un precursore delle sostanze di tipo
ormonale proprie del corpo che aiutano a regolare i
cambiamenti dell’equilibrio
ormonale. La Vit. B6 è anche
fondamentale con la Vit. B3
per sostenere il rinnovamento e l’integrità della pelle e
delle cellule nervose.
A questo integratore si affianca un secondo integratore Menopà Plus : viene
aggiunta la soia in sinergia
alle piante sopra descritte e
questo per rispondere alle
esigenze di quelle donne in
cui i sintomi della menopausa siano davvero pesanti ed
invalidanti. La Soia svolge
la propria funzione grazie
al contenuto in isoflavoni.
Questi infatti modulano la
loro attività sull’organismo
in modo naturale, agendo
come agonisti e antagonisti
sul recettore degli estrogeni; quindi hanno un azione estrogenica quando gli
estrogeni sono eccessivamente bassi, sia un’azione
opposta quando questi ormoni sono in eccesso. Grazie
a questa attività sono indicati per attenuare i sintomi
della menopausa, dove si
ha carenza di estrogeni. Gli
effetti principali della soia
sono ridurre le vampate, i
disturbi del sonno, l’irritabilità e la depressione. Per
la presenza di componenti
ipocolesterolemizzanti riduce anche l’incidenza di
manifestazioni vasomotorie ed i livelli di colesterolo
totale.
Insieme a questi importanti
integratori, l’azienda Larix dispone di ulteriori rimedi che
possono rispondere al meglio
a quelle che sono le singole esigenze e necessità della
donna che vive questa delicata fase della propria vita.
Inserzione commerciale
La menopausa
MEDICINA
p.9
Uomini che odiano le donne
U
omini che odiano le
donne non è solo il titolo di
un famoso romanzo, ma un
fenomeno che purtroppo è
molto presente nella nostra
società. Non passa giorno in
cui la cronaca non riporti di
gravi violenze nei confronti
delle donne: mogli uccise, ex
fidanzate sfregiate o selvaggiamente picchiate, madri
che non riescono a difendere
i propri figli, fatti ostaggio di
una gelosia morbosa o di un
risentimento che spesso sfocia in tragedia. In media ogni
anno vengono uccise 120130 donne, circa una ogni tre
giorni. Lo scorso 25 novembre si è tenuta la “Giornata
internazionale contro la violenza sulle donne” proprio
per non dimenticare tutte le
donne che anche quest’anno
hanno perso la vita.
Sono gli uomini che in genere uccidono il loro oggetto
d’amore, quasi mai succede il
contrario. Spesso inoltre, gli
uomini, dopo aver commesso
il delitto si uccidono o almeno tentano di farlo. I killer
sono di solito persone insicure, immature, incapaci di autonomia e non sono in grado
di amare la loro compagna,
semplicemente si “appoggiano” a lei per poter trarre linfa vitale e quindi continuare
a mantenere una facciata di
vita autonoma. L’immaturità delle persone purtroppo
non è un fenomeno solo degli adolescenti: sono molte le
persone adulte che riescono
a vivere solo se qualcuno li
accudisce e si occupa di loro.
La donna diventa “proprietà”
dell’uomo: lui ha potere sulla
sua vita e quindi può anche
decidere se le deve essere
tolta. Dietro gli omicidi spesso ci sono uomini che usano
la violenza come strumento
per prevalere su una persona che non riescono a gestire alla pari, con la quale non
riescono ad usare la comunicazione, la gestione del conflitto in maniera costruttiva,
perché non riconoscono sia a
livello personale che culturale
il confronto come valore. Gli
uomini che uccidono dopo
essere stati lasciati lo fanno
perché si sentono abbandonati; all’omicidio segue poi, in
questi casi, il suicidio non tan-
to perché si sentono in colpa,
ma piuttosto perché si rendono conto che senza quel legame non possono vivere. Ecco
quindi che questi tipi di omicidi devono essere distinti da
quelli che vengono commesso per gelosia: in questo caso
l’omicida cercherà di punire
la persona che gli ha rubato
l’oggetto d’amore oltre che la
donna che si è lasciato portare via.
La donna non deve farsi intimorire dalla modalità autoritaria o limitante e controllante del proprio compagno, ma
deve superare gli imbarazzi,
la vergogna e avere il coraggio di denunciare, ben sapendo che questa cosa non è facile, visto che spesso, dopo la
denuncia, questi uomini non
si intimoriscono e non si calmano, ma al contrario, possono diventare ancora più pericolosi. Le donne però devono
chiedere aiuto: esiste un numero verde dei centri antiviolenza il 1522 che oltre a mettere in rete vari servizi come
ad esempio Tribunali, Forze
dell’Ordine, aiuto psicologico…, danno anche la possibilità alla donna di entrare in
contatto con quelle che sono
le sue difficoltà, a riconoscere
che quello che stanno vivendo e subendo non è un episodio ma una situazione di
violenza, che così va chiamata
e non va mai giustificata.
Si giustifica, perché le donne
che subiscono quotidianamente violenza spesso cercano di trovare delle giustificazioni per poter dare un senso
e per sopportare tutto quello
che stanno vivendo pensando
che sia amore.
Devono invece ricordarsi
che amore e violenza non
devono mai incontrarsi: se
vi è l’uno non può esserci
l’altro. Se l’amore passa anche una sola volta dalla violenza che AMORE è?
Dott.ssa Susie Baldi
Psicologa/Psicoterapeuta
MANIFESTAZIONI
XIXa Rassegna dei Presepi
Dal 7 dicembre al 19 gennaio
L’
associazione
Proloco con il gruppo amici del
presepio organizzano nell’antica Chiesa di San Biagio, già
Pieve di Bovolone dal 1200
al 1900, la XIXa edizione
della “Rassegna del presepe artigianale ed artistico”.
Nella maestosità della storica
chiesa parrocchiale, saranno
esposte oltre centro opere
inedite; tra presepi artigianali, artistici, diorami, opere
pittoriche e scultoree di vari
artisti e dell’Accademia di Verona. Le novità di quest’anno
riguardano: un’esposizione di
statuine in cera devozionali di
Maria Bambina e Gesù Bambino di fine ‘800 primi ‘900
e un’esposizione di “Presepi
dal mondo” con opere provenienti da varie nazioni. Completerà la Rassegna un’ampia sezione di elaborati delle
scuole elementari, dei gruppi
di catechismo e della locale
scuola di disegno e pittura e
partecipanti al corso presepistico.
PROGRAMMA:
Inaugurazione venerdì 7 dicembre ore 21 presso l’antica Chiesa dei Santi Biagio,
Fermo e Rustico, in Piazza V.
Emanuele.
Per l’occasione
la Proloco, Gruppo Amici del
Presepio e la Parrocchia sono
lieti di presentare un concerto presso l’adiacente chiesa
parrocchiale di San Giuseppe
con il Coro strumentale e vocale WOODSTOCK SINGERS
che eseguiranno Musiche
p.10
classiche natalizie.
Orari apertura rassegna:
FERIALE: dalle ore 15.30 alle
ore 19.
FESTIVO: dalle ore 9 alle ore
12 e dalle ore 15 alle ore 19.
È possibile l’apertura in altri
orari o visite guidate per gruppi o scolaresche da concordare al n. 335 5925576 (Gianni)
INFO: prolocobovolone@libero.it ww.prolocobovolone.eu.
INGRESSO LIBERO.
La rassegna aderisce all’Associazione Nazionale Amici del
Presepio ed alla Strada dei
Presepi della Regione Veneto.
Luigino Massagrandi
Tares: in arrivo l’ultima rata
S
e non è già arrivata è
in arrivo tramite posta l’ultima rata relativa alla tariffa dei rifiuti dell’anno 2013.
L’importo che si pagherà comprenderà anche la maggiorazione pari a 0,30 centesimi al
metro quadrato, che andrà
esclusivamente nelle casse
dello Stato. Nella comunicazione che vi arriverà a casa è
già predisposto il modello F24
precompilato, con l’importo
da pagare. Per chi non avesse
ricevuto l’avviso di pagamento, si è pregati di contattare
l’Ufficio Tributi del Comune
oppure Bovolone Attiva.
L’azienda è a gestione familiare.
Sceglie di produrre Riso, il primo fra i cereali,
seguendone la lavorazione in ogni singola fase
e garantendo un prodotto di qualità.
Azienda Agricola Piccolboni Mattia con vendita diretta in Via Bosco, 6 - 37051 Bovolone (VR) • Tel. 342 7694500 - 045 7102800
ASSOCIAZIONI
p.12
Anche in questo numero abbiamo voluto dare spazio a una delle tante testimonianze presentate dall’Associazione Alcolisti
Anonimi “La Sorgente” di Bovolone per dare speranza a chi è vittima di questa tremenda dipendenza.
A.A. “La Sorgente” per trovare il sorriso di una nuova vita
M
i chiamo L……. e
sono un’alcolista. Sono entrata nel mio gruppo A.A. devastata, disperata, spaventata,
ma decisa a trovare qualcosa
per smettere di bere, non volevo morire, non ne potevo
più di quella solitudine buia
che era diventata la mia vita:
avevo toccato il fondo? Non
abbastanza, l’atto meccanico
per smettere di bere fu facile,
ma non sufficiente. Per dieci
lunghi mesi non toccai alcol,
ma ero più ubriaca di prima,
non avevo capito niente, non
facevo il programma, non mi
fidavo abbastanza, mi sentivo
ancora sola, qualcosa però mi
spingeva sempre ad andare
alle riunioni. Non fu sufficiente e ritornai all’inferno
dell’alcol, piena di rabbia, dolore, disperazione. Continuai
ugualmente ad andare alle
riunioni del Gruppo, sempre,
e lì sono stata aiutata tanto,
mai giudicata. Fin che finalmente ho ammesso di essere
stata sconfitta e cosa, per me
più importante e fondamen-
tale, che dovevo farlo per
me stessa, per nessun altro,
SOLO PER ME. Ho iniziato ad
abbandonare l’alcol, ho accettato di cambiare e crescere facendo il programma, ho
accettato gli amici del gruppo
che mi aiutavano a volermi
bene. Ho finalmente capito la
differenza tra astinenza e sobrietà, la vita merita di essere
vissuta in sobrietà. Oggi sono
rinata grazie ad A.A.. Oggi
sono libera di scegliere, parlare esprimere opinioni, riflettere abbastanza serenamente
sul mio passato, ricostruirmi
delle relazioni interpersonali
e familiari, programmare sobriamente il mio presente ed
il mio futuro, crescere secondo il metodo A.A. con onestà e umiltà, ma anche con la
gioia e la consapevolezza di
non fermarmi mai più davanti ad un ostacolo. Se deside-
ro non bere, essere sobria e
stare bene, io oggi posso solo
lavorare su di me, godermi
l’oggi anche con tutte le sue
problematiche. Per merito di
A.A. non ho solo conosciuto
la salvezza con la sobrietà, ma
ho anche trovato una nuova
famiglia, sono tornata alla
vita, riconquistando la gioia
e l’amore per quello che mi
circonda: ecco la qualità della
vita! Ho trovato una carezza
ed un sorriso senza paura di
essere guardata con stupore,
non costa niente, ma dona
tanta gioia e serenità a me
che lo ricevo… è il sorriso di
una nuova vita.
Recapito:
Associazione A.A. “La Sorgente” Via Mazzini, 3 - Villa
Panteo Zampieri Bovolone
(Vr) - Tel. 334 3952077 Casella postale 23 - email: aalasorgente@gmail.com.
L’AITSaM di Bovolone punto di riferimento per affrontare il disagio psichico
L’
AITSaM (Ass. Italiana
Tutela Salute Mentale) è un’Associazione senza scopo di lucro
(ONLUS), apolitica aconfessionale e diffusa a livello nazionale,
costituita da malati, familiari,
volontari e sostenitori che credono nella presa in carico e in
progetti di prevenzione, cura e
riabilitazione della malattia di
sostegno e orientamento delle
famiglie. Attiva dal 1985 nella
sua sede di Oderzo, l’AITSaM
rappresenta un sicuro riferimento per quanti direttamente
o indirettamente, si trovano ad
affrontare il disagio psichico. La
sede di Bovolone, che si trova in
via Roma, 5, opera nel territorio
dell’USLL 21 per la costruzione
di atteggiamenti culturali nuovi
intorno alla sofferenza psichica,
per l’applicazione ed il miglioramento della legislazione sul
diritto della salute, per il potenziamento di strutture e servizi,
per la formazione di familiari,
utenti, volontari ed operatori e
per l’apertura e la collaborazione con Enti, le Istituzioni e altre
Associazioni (per maggiori informazioni può fare riferimento anche il sito www.aitsam.it).
Nello specifico, per esempio siamo stati coinvolti ed abbiamo
dato il nostro contributo nella
riorganizzazione dei servizi del
Dipartimento di Salute Mentale, attraverso la partecipazione
a gruppi di lavoro e portando le
istanze dei pazienti e dei loro
familiari. Per quanti avessero
domande e fossero interessati
a sostenere le nostre iniziative
sia con il proprio tempo che
con contributi in prodotti e/o
piccole offerte in denaro lasciamo un indirizzo e-mail di
contatto ed il codice IBAN: email mirella.pasqualini@vodafone.it Banca d’appoggio CREDIVENETO ag. Di Bovolone IBAN
IT95M0200861860000034654554 ,
oppure con 30 euro annui verrà rilasciata una tessera quale
socio e sostenitore dell’Associazione stessa. Per informazioni
contattare Rita Corezzola al
349 5880591 o Mirella Pasqualini al 347 3053722.
Il Presidente
Mirella Pasqualini
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Via Roma, 23
CUCINA
p.14
Le ricette dello “chef” Giorgio Maragnoli
di pesce spada affumicato
Olio extravergine d’oliva
Prezzemolo fresco
PROCEDIMENTO
Prendete il pane da bruschetta
e fatelo abbrustolire al forno
o su una bistecchiera. Quando
sono fredde, spalmate la salsa
ai funghi, quindi mettete 2 fettine di carpaccio di pesce spada
affumicato sopra, un filo d’olio,
una spolverata di prezzemolo e
poi servite.
Primo
Ravioli ripieni ai funghi
Antipasto
porcini con sugo di gamberi sgusciati e scampi
Bruschetta in salsa di
funghi e carpaccio di pe- INGREDIENTI PER 4 PERSONE
sce spada
500 gr di ravioli ripieni
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
4 persone
8 bruschette medie
Un vasetto di salsa di funghi
16 fettine di carpaccio
.
ai funghi porcini
400 gr di gamberi sgusciati
8 scampi
2 scalogni
½ bicchiere di vino bianco
Olio extravergine d’oliva
Pepe e sale
Prezzemolo fresco
balsamico
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
4 filetti di trota salmonata
1 bottiglietta di crema
PROCEDIMENTO
all’aceto balsamico
In una padella mettete i gambe- Olio extravergine d’oliva
retti e gli scampi (tagliate con la Una noce di burro
punta del coltello la corazza degli Sale e pepe
scampi fino in fondo) aggiungete gli scalogni tritati finemente, il
vino, sale e pepe, un filo d’olio, PROCEDIMENTO
una spruzzata di prezzemolo fre- Prendete una bandina da forno
sco e cuocere per 15 minuti. Nel e dopo aver messo l’apposita
frattempo fate bollire l’acqua e carta metteteci sopra i 4 filetti di
cuocete i ravioli. Quando il sugo trota, aggiungetevi un filo d’olio,
è pronto, togliete gli scampi dal- un pizzico di sale e pepe, la noce
la padella (serviranno per il de- di burro e cuocete per 20 minuti
coro del piatto) e aggiungete i a 180 gradi. Ultimata la cottura
ravioli e spadellate il tutto. Dopo prendete il piatto e sul fondo
aver impiattato posizionate so- mettete 2 foglie di salata riccia,
pra ogni piatto, a fantasia vostra, adagiategli sopra la trota salmo2 gamberi come abbellimento nata e quindi, decorate con la
con una bella spruzzata di prez- crema all’aceto balsamico il filetzemolo fresco e servite.
to spruzzandola a “zig zag”, per
“la lunga” o quello che vi suggerisce la vostra fantasia e…
Secondo
Filetto di trota
salmonata alla crema di aceto
...buon appetito!
ANNUNCI ECONOMICI
p.23
p.15
LA RANA
Mensile di attualità, cultura ed
informazione
STAMPATO IN 6.000 COPIE
Disponibile anche la versione
on-line: www.bertolinipubblicita.it
Direttore Responsabile:
Costantino Meo
Registrato presso il Tribunale
di Verona n. 1887 R.S. del 22/10/2010
Editore:
Bertolini Claudio (Bertolini Pubblicità)
Redazione:
Via Maria Goretti, 9/A
37051 BOVOLONE (VR)
Tel e fax 045 6901985
e-mail: giornalelarana@yahoo.it
Stampa:
Tipografia Madonna s.n.c.
Via Villafontana - VILLAFONTANA (VR)
Impaginazione grafica:
Michela Bertolini
Distribuzione:
Cristofoli Luca - Cell. 338 9218357
Foto:
Claudio Bertolini
Luigino Massagrandi
Costantino
Meo
Sede municipale
Concessionaria per la pubblicità:
Bertolini Pubblicità
Collaboratori:
Mary Merenda
Dott. ssa Susie Baldi
Luigino Massagrandi
Il giornale è stato chiuso
l’8 novembre 2013.
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