Mercoledì 30 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria www.giornaledellumbria.it - redazione@giornaledellumbria.it - Spedizione in abb. post. D.L. 353/03 (Conv.L.46/04) art. 1 comma 1, DCB - Fil. Perugia - Euro 1,10 CALCIO, PERUGIA Il nuovo Grifo sfila in passerella: stasera al “Curi” test di lusso contro il Bordeaux Asl e ospedali umbri, tanti posti: anche impiegati Tirocini all’estero retribuiti per 147 giovani della regione Ristorazione, 18 assunzioni immediate; Atenei, 54 insegnanti DA PAGINA 31 A PAGINA 47 SONAGLIA PAGINA 49 Anno XV numero 208 In Umbria in abbinamento obbligatorio con il Sole 24 Ore a 1,10 euro Ast, gli scioperi continuano Tk “azzera” le controllate S IL COMMENTO TROPPE TASSE SULLE IMPRESE, ALCUNE PROPOSTE di GIANCARLO ELIA VALORI LIBEROTTI PAGINA 19 Maltempo, a Perugia crolla una parte del tetto del teatro Pavone Perugia, assemblea dei dipendenti infuocata: «no» al piano di Romizi FIORUCCI, MAPELLI PAGINA 7 LUCCIOLI PAGINA 8 econdo gli ultimi dati Istat disponibili (secondo trimestre 2013), il carico fiscale generale è del 43,8%, con un nostro aggiustamento previsionale (terzo trimestre 2014) che ci porta al 44,1%, sempre usando gli stessi parametri Istat. Gli acconti Ires, per i soggetti inseriti in questo criterio di tassazione, e ricordiamo che Ires è l'imposta (non la sola) sul reddito delle società, sono a 101,5% per il 2014 (diversa, e peggiore, è la fiscalità Ires per le società finanziarie). (...) SEGUE A PAGINA 63 Pedaggi su E45, parte l’appello al ministro Lupi Un coro di «no» dopo le tariffe proposte Cna attacca: «Pronti alla mobilitazione» PAGINA 3 PERUGIA Scuole, così cambia la mappa Dimensionamento e accorpamenti, la nuova organizzazione degli istituti PALMUCCI PAGINA 6 Terni Scheggia Rifiuti, maggioranza ko Ha compiuto 107 anni in Consiglio: passa l’atto l’uomo più longevo del M5S, Pd spaccato dell’Umbria, grande festa CARDUCCI PAGINA 20 Bagarre a Palazzo Madama Riforma del Senato, fallita anche l’ultima mediazione: Chiti apre a Renzi, ma Sel non ci sta PAGINA 15 COMMERCIO Risorse triplicate Palazzo Donini finanzia altri 87 progetti d’impresa PAGINA 27 DE SANTIS PAGINA 23 GAZA AFFITTI È stato il giorno più duro Canone concordato Oltre 100 morti, colpita e messa fuori uso l’unica centrale elettrica della Striscia Caos, la Regione in campo per mettere ordine PAGINA 25 Un momento di tensione al Senato PAGINA 28 Mercoledì 30 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria Redazione Tel. 075 529111 Fax 075 5295162 redazione@giornaledellumbria.it www.giornaledellumbria.it umbria 3 Pedaggi sulla E45, un coro di «no» TRASPORTI PERUGIA - (re.pe.) In molti si attendono di avere almeno uno “sconto” sul pedaggio. Qualcuno, l’esenzione totale. Un po’ tutti, quando hanno letto le ipotesi di tariffe contenute a pagina 2 del Piano economico finanziario del progetto per la trasformazione della E45 in autostrada, sono saltati sulla sedia. Perché per rientrare dell’investimento effettuato per la realizzazione dell’opera, le tariffe proposte al concessionario al momento dell’entrata in esercizio dell’autostrada (nel 2020) sono di 0,15225 euro al km per auto e moto e di 0,29757 euro al km per i veicoli pesanti. Calcolatrice alla mano, come ha fatto il consigliere Dottorini (Idv), viaggiare da Perugia a Città di Castello costerebbe circa 7,60 euro, mentre per spostarsi tra i due capoluoghi ne servirebbero 12. Il doppio, se si viaggia a bordo di un camion. Prezzi teorici, ha spiegato l’assessore regionale Rometti, ricordando come queste cifre siano quelle indicate nella proposta avanzata nel 2004, che la Regione Umbria aveva subito respinto. Chiedendo successivamente al Cipe, una volta che l’iter del progetto è andato avanti, «le più ampie agevolazioni possibili e facilitazioni in termini di tariffe e di varietà di titoli di accesso» per coloro che risiedono in Umbria. Cifre che sono ancor più teoriche alla luce dello stop arrivato dalla Corte dei conti, che ha giudicato la delibera del Cipe dello scorso novembre sulla E45 «non conforme alla legge». Insomma, la partita è tutta da giocare. Ma è bastato leggere le tariffe ipotizzate per il pedaggio per scatenare la polemica. Anche nel mondo imprenditoriale, dove da un lato si guarda con favore all’opportunità di aprire cantieri garantendo così occupazione e sviluppo e, in prospettiva, una moderna arteria di collegamento; dall’altra, però, si fanno i conti con i costi a cui, come utilizzatrici di quest’opera, le stesse imprese dovrebbero andare incontro. La Cna umbra è sul piede di guerra: «Noi diciamo un “no” deciso, senza se e senza ma, alla possibilità di far pagare anche agli umbri il pedaggio sulla E45. E siamo pronti alla mobilitazione generale, mettendo in campo qualsiasi iniziativa per scongiurarlo» è la reazione del direttore Roberto Giannangeli. Che spiega: «Far pagare la percorrenza di queste vie di comunicazione, le uniche a scorrimento veloce, a chi le deve prendere ogni giorno per motivi di lavoro, equivale a dare il colpo di grazia a un tessuto sociale ed economico già pesantemente colpito dagli effetti della crisi. A maggior ragione se rispondessero a verità le proiezioni sull’entità delle tariffe, letteralmente esorbitanti e assai lontane perfino da quelle che si pagano sulle vere autostrade». L’on. Pietro Laffranco ha presentato un’interrogazione al ministro delle Infrastrutture Lupi per avere «parole chiare e definitive» da cui dipenderà la posizione di Forza Italia sull’opera. «Pur essendo da sempre favorevoli al progetto di trasformazione della E45 in autostrada, sia AUTOSTRADA IL DIBATTITO Da Roma Laffranco e Giulietti al ministro Lupi: un’opera fondamentale, ma niente balzelli E Gallinella (M5s): subito un summit con la Regione Cna Umbria attacca: pronti alla mobilitazione per l’impatto sull’economia locale, sia per avere finalmente un’arteria stradale degna di questo nome, sosteniamo da tempo che prima che il progetto parta ci debbano essere parole chiare sull’esenzione dal pagamento del pedaggio da parte degli umbri». Giampiero Giulietti propone un tavolo istituzionale anche con il Ministero, per scongiurare il pagamento del pedaggio per le popolazioni locali: «La trasformazione della E45 in autostrada - premette anche l’esponente Pd - è un’opera fondamentale per superare l’isolamento infrastrutturale di cui soffre l’Umbria, per ridare dignità e sicurezza ad una strada che a tratti sembra essere diventata una mulattiera, per favorire la ripresa dell’economia regionale. Ma non possiamo accettare - aggiunge - che gli umbri debbano pagare balzelli pesanti, così come si sta profilando». E il deputato pentastellato Filippo Gallinella chiede che ad agosto si tenga un vertice tra la Regione ed i parlamentari umbri. A livello locale, Dottorini invita Rometti a tirare fuori le carte, il segretario provinciale di Prc, Enrico Flamini, boccia il progetto, mentre il coordinatore umbro Udc, Maurizio Ronconi, spinge per l’esenzione totale per gli umbri che percorrano il tratto regionale della E45 una volta trasformata in autostrada, come viene fatto in altre parti d’Italia. Otello Numerini, presidente del Gruppo consiliare Progetto Perugia - Romizi Sindaco, invita al «buon senso» nell’affrontare il tema: «Se è giusto non gravare sugli utenti umbri, è altrettanto opportuno favorire la realizzazione di una E45 moderna, in grado di rompere l’isolamento della nostra regione». Sulla E45 corrono aspettatative, timori e proteste. Taxi e buxi, autisti anche a 68 anni PERUGIA - Cambiano le norme che regolano il trasporto pubblico non di linea (taxi, noleggio con conducente e buxi fino a 9 posti). Due le modifiche varate dalla Giunta che hanno ricevuto l’ok dal Consiglio: l’età entro la quale gli autisti possono lavorare viene portata da 60 a 68 anni; la revoca dell’autorizzazione non avverrà più in presenza di un avviso di garanzia, ma solo dopo una condanna. Timori e aspettative Il tratto perugino della E45, arteria che si vuole trasformare in autostrada Le tariffe L’ipotesi: da Perugia a Terni 12 euro per auto e moto I camion Per i mezzi pesanti il costo sarà il doppio Mercoledì 30 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria umbria 5 «Regionali con primarie e ballottaggio» POLITICA E ASSOCIAZIONI Anna Rita Fioroni, ex senatrice Pd, presenta il laboratorio Idea Umbria PERUGIA - Le primarie sono uno strumento determinante. Per quanto riguarda la legge elettorale regionale, dovrebbe prevedere il doppio turno con un ballottaggio. Anna Rita Fioroni presenta l’associazione Idea Umbria e ne delinea i tratti essenziali. Un laboratorio di idee per allargare la politica anche alla platea di chi politico non è, ma sente il desiderio di dare il proprio contributo. Un soggetto politico, ma non partitico, che ha il centrosinistra e il Pd, ovviamente, come punto di riferimento, ma che si propone come un foglio bianco sul quale raccogliere le istanze dei cittadini. Certo sullo sfondo ci sono le prossime elezioni regionali e il parere favorevole verso le primarie - «Come potrei dire il Anna Rita Fioroni e Francesco Caruso durante la presentazione di Idea Umbria al Caffè di Perugia. Sotto, il logo dell’associazione contrario visto la mia esperienza» ha detto l’ex senatrice che aveva “sfidato” Boccali nella corsa alla candidatura a sindaco di Perugia - sembra far ipotizzare che al prossimo appuntamento elettorale ci potrebbe fare un “pensiero”. Ma al momento la priorità, dice, non è come far arrivare a palazzo Donini le idee e le proposte, intanto è necessario lavo- « In autunno il festival con le proposte elaborate Il nostro obiettivo è rendere partecipata la politica, aprirla a tutti quelli che hanno un’idea da condividere Anna Rita Fioroni, portavoce di Idee Umbria » rare sulle proposte, avvicinarci ai cittadini, recuperare il rapporto con la politica. «Crediamo nel coraggio di fare proposte e scelte che siano sempre nell’interesse generale e per favorire il benessere collettivo, in un luogo in cui tutti gli associati e sostenitori si sentano protagonisti di un cambiamento che non può avvenire senza partecipazione attiva e confronto» ha spiegato presentando l’associazione insieme al segretario Francesco Caruso e Simone Pastorelli. In platea gente comune e volti noti del Pd - da Chianella a Bargelli, Santucci e Gobbini. L’associazione vuole essere un «canale snello di democrazia partecipativa. Un luogo di confronto, di discussione e valutazione. Un serba- toio di contenuti e proposte nel tentativo di trovare soluzioni e risposte ai problemi, soprattutto in un momento difficile e come quello attuale». Idea Umbria (www.ideaumbria.it) intende «accogliere e promuovere proposte di cambiamento su temi di interesse pubblico quali, ad esempio: l'economia, il lavoro, la società, l’ambiente, la cultura, l'istruzione e la ricerca, l’etica ed i diritti». Le aree tematiche in cui si compone la piattaforme web dell’associazione attraverso la quale condividere le proprie proposte. Nello specifico, iscrivendosi ad Idea Umbria si possono pubblicare proposte commentare quelle degli altri associati e votarle, approvandole o meno, in rete. Le idee che riceveranno il maggior numero di consensi concorreranno alla definizione di alcune priorità per la regione. Saranno promossi incontri sul territorio con chi vuole partecipare al progetto e in autunno si svolgerà il Festival delle Idee per premiare le idee più votate. «Occorre cambiare approccio e far ripartire la crescita. Abbiamo vitale necessità - aggiunge Fioroni - di agganciare la ripresa, agendo su più fronti, con provvedimenti articolati, ma inseriti in un unico piano credibile, cioè coerente e misurabile. Per questo con #ideaumbria favoriremo il confronto e lo stimolo a elaborare proposte su temi che ci aiutino ad uscire dalla crisi attuale». «Se e quando non ci si apre - le ha fatto eco Caruso - le conseguenze si vedono, come a Perugia». Il riferimento è al prossimo appuntamento con il voto e alla legge elettorale che non deve essere condizionata «dalla paura» . Lo spettro delle amministrative perugine aleggia, ma «solo con il ballottaggio si potrà scegliere davvero il presidente della Regione». L. F. Mercoledì 30 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria 8 perugia Comunali, «no» dei dipendenti a Romizi Bocciata la proposta di proroga delle “posizioni organizzative” di ANDREA LUCCIOLI PERUGIA - Un «no» secco e senza appelli. I lavoratori rispediscono al mittente senza troppi complimenti la proposta presentata dall’Amministrazione Romizi e che prevede la proroga per due mesi - fino alla fine di settembre - delle attuali posizioni organizzative. Ieri mattina, in un’infuocata assemblea che si è trasformata a più riprese in un’arena politica, su oltre un centinaio di dipendenti comunali, solo 7 hanno alzato la mano quando è arrivato il momento di votare a favore della proroga proposta da Palazzo dei Priori. Tutti gli altri, invece, hanno espresso parare negativo ad un’operazione che costerebbe alle tasche dei dipendenti, visto che per le proroghe si utilizzerebbero le risorse a disposizione del AURIGA Cambio al vertice, Liana Cicchi presidente PERUGIA - A seguito delle dimissioni di Edi Cicchi da consigliere e presidente di Auriga, per la chiamata ad assessore al welfare del Comune di Perugia, è stata nominata nuovo presidente del Consorzio Liana Cicchi, già rappresentante legale della cooperativa sociale Asad e vicepresidente di Auriga dal 2013. «È stata un’evoluzione naturale di un processo iniziato l’anno scorso - afferma la neo presidentessa - quando già ricoprivo la carica di Vicepresidente». comparto, circa 66mila euro. Soldi che sarebbero sottratti ai premi di produttività e alle altre voci della contrattazione decentrata. «Ha vinto la coerenza, hanno vinto i lavoratori», ha detto Federico Armati delle Rsu in quota Cgil subito dopo la conclusione dell’assemblea. Di tutt’altro avviso Serena Sargenti (Cisl) e con lei Uil e Csa: «Continuiamo a pensare che sia giusto dare tempo alla nuova Amministrazione per formulare una proposta completa, ho avuto l’impressione che con questa assemblea l’azione sindacale abbia fatto un salto all’indietro». Un incontro durato un’ora e mezzo Sede Palazzo dei Priori, sede della Giunta, del Consiglio e di numerosi uffici comunali ed in cui hanno Sono gli euro preso la parola in necessari per la tanti. Nervi teRsu per tornare al tasissimi e dito volo delle trattative proroga, sarebbero puntato a più ricon la Giunta e portare sottratti ai premi prese contro la all'attenzione del sindaco produttività Giunta di centrodeil «no» dei lavoratori alla stra che, a detta di molti, proposta del Comune. A quel starebbe utilizzando dei metopunto la parola passerà a Romizi che di poco inclini alla partecipazione. I da parte sua sperava di portare la depochi che ieri hanno invece aperto libera sulla proroga in Giunta già ogPERUGIA - «Il rendiconto della delle priorità strategiche) e le caalla proposta Romizi, in primis Cisl gi. Nell’atto, è stato detto anche ieri, Regione dell’Umbria, malgrado le pacità di spesa degli uffici (perché e Uil, hanno ricordato la necessità di si parla anche dalla riorganizzazione difficoltà, è un bilancio in equili- è inutile accumulare risorse se non concedere del tempo alla nuova am- degli uffici che l’Amministrazione brio, che rispetta tutti i limiti che si possono spendere). È vero che ministrazione per conoscere al me- intende mettere in atto dalla fine di gli sono stati imposti, che ha resi- dobbiamo rivedere le politiche glio la macchina comunale ed inter- settembre in poi. Riorganizzazione dui attivi ridottissimi. Questo si- economiche, ma abbiamo iniziato venire con i giusti correttivi. che si muoverà lungo i binari della gnifica che non ci sono rischi di a farlo con la discussione sulla Un’apertura di credito che però, se- razionalizzazione della spesa e di un buco. Inoltre abbiamo una capaci- programmazione condo la maggioranza dei dipenden- nuovo assetto degli uffici con la poscomunitaria, tà di spesa elevata, così come lo è fatta in questa Aula meno di un ti ieri in assemblea, è fin troppo one- sibilità di ridurre l’attuale numero di quella di contrastare l’evasione mese fa. In quell’occasione abbiarosa e ingiustificata, visto che an- posizioni organizzative e spostare per i tributi regionali. Infine se- mo indicato i temi prioritari con drebbe a stralciare l'ultimo accordo alcune figure. Per fare questo la gnalo che non abbiamo fatto ricor- cui andare al confronto con Brudi tre mesi fa e che prevedeva l’azze- Giunta si è presa due mesi di tempo so alle risorse che il Governo ha xelles: sviluppo e lavoro, ma anramento immediato delle posizioni per arrivare al 30 settembre con messo a disposizione per pagare i che la difesa dello stato sociale. organizzative. un’idea organica e completa di queldebiti della pubblica amministra- Inoltre abbiamo cambiato profonCosa succederà adesso? Il manda- lo che intende fare. Ma il percorso, è zione, se non per la sanità e solo a damente le partecipate regionali to ricevuto in assemblea servirà alle evidente, sarà decisamente in salita. titolo precauzionale». Lo ha detto con la soppressione dell’Apt, delle l’assessore Fabrizio Bracco, nel Comunità montane, dell’Arusia; dibattito che ha preceduto l’appro- abbiamo ridotto le Asl, trasformavazione dell’assemblea (con 16 to gli Ati in Auri. Ci sono alcune voti a favore, otto contrari del cen- partecipate che erano in difficoltà tro destra e un astenuto, Goracci) come Umbria Mobilità, e solo gradel rendiconto generale dell’am- zie all’intervento della Regione si re ad ogni costo, ma per stabilire Di diverso avviso ambientalisti ministrazione regionale per il è trovata una soluzione. Quando si con i selvatici un forte rapporto di e semplici cittadini, che puntano il 2013. parla di revisione delle partecipate competizione etica, quasi primor- dito contro la decisione poiché Bracco ha risposto alle critiche non credo che si voglia sopprimediale, che soltanto dopo decine di all’animale colpito da frecce si cadi Andrea Lignani Marchesani re l’Agenzia per il diritto allo stugionano sofferenze assai più dure (Fdi, che ha denunciato i ritardi dio universitario o l’Agenzia forenella presentazione del rendicon- stale, che nasce dalla soppressione rispetto a quelle già notevoli dei Plauso delle associazioni proiettili. to) e di Sandra Monacelli (Udc, delle Comunità montane. Poi ci venatorie per la quale si tratta di un «bilancio sono Sviluppumbria, in cui sono «La popolazione umbra e le associazioni che tutelano l’ambieningessato») ribadendo che «la confluite una serie di agenzie, e Gli ambientalisti giunta non ha mai nascosto i pro- Webred, che abbiamo riformato te, il territorio, la fauna sono indiblemi che ci sono e ha portato passando da sette a tre società che gnati per questa decisione che la contrari avanti una forte azione di spen- si occupano di informatica». politica del Partito democratico vuole continuare ad imporre per ding review operando in due direL’intervento di Bracco non ha appostamenti senza esito, dopo di- ingraziarsi quella categoria di caczioni: il recupero delle risorse e la convinto il capogruppo di Fi, Rafverse rinunce al tiro per elementi ciatori da sempre politicamente riorganizzazione dell’impianto di faele Nevi, secondo il quale «quedi difficoltà che ne avrebbero mi- protetti e vicini al partito di magbilancio, fino ad ora fondato sul sto rendiconto mostra un deterionato il corretto esito, condurrà ad gioranza di questa terra francescaprincipio della spesa storica e spo- ramento della situazione finanziaavere una chance di tiro utile». na», si legge in una nota. standolo sulle politiche (la scelta ria della Regione». 66mila Caccia con arco e frecce, polemica PERUGIA - Dopo la decisione da parte dell’assessorato regionale competente di sdoganare in Umbria la caccia a daini, cervi e mufloni e con arco e frecce, ieri è stato il giorno delle reazioni. Un plauso è arrivato dal coordinamento delle associazioni venatorie umbre (Cavu) che definisce «la caccia con l’arco ai mammiferi il punto di incontro più alto fra etica e cultura venatoria, in quanto chi sceglie il compound - come lo chiamano gli americani - ha già maturato da tempo quella rinuncia implicita al carniere che ne fa realmente un cacciatore. Una persona, cioè, che esce sul territorio non per abbatte- Regione, ok al rendiconto Bracco: bilancio in equilibrio Critiche dall’opposizione Mercoledì 30 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria 12 città di castello Redazione Tel. 075 8522268 Fax 075 8552693 castello@giornaledellumbria.it www.giornaledellumbria.it Faist Group, un raggio di sole per il Tifernate Investimento per l’apertura di un insediamento entro la primavera 2015 di MIRNA VENTANNI CITTÀ DI CASTELLO - Un vero e proprio raggio di sole è in arrivo per l’economia e l’occupazione tifernati: è in procinto di apertura un nuovo stabilimento della “Faist Group”. L’impresa aprirà un nuovo sito per la progettazione di prototipi in alluminio a Santa Lucia: oltre cento i posti di lavoro che saranno attivati. L’azienda, che avrebbe già ricevuto commesse impegnative per l’impianto tifernate, ha intenzione di iniziare l’attività già nella prossima primavera. Gli atti finalizzati al nuovo insediamento produttivo, che prevedono la variazione di destinazione d’uso di un’area di circa 16mila metri quadrati, sono stati approvati dal consiglio comunale nel corso della seduta di lunedì scorso. Quasi unanime la votazione, si è contato un solo astenuto. «Le imprese che vogliono investire seriamente a Città di Castello troveranno la porta dell’amministrazione sempre aperta»: così ha commentato la votazione il sindaco Luciano Bacchetta. L’azienda sorgerà lungo la ex strada statale 3bis, tra la Cartotecnica e il distributore di carburante, ed avrà una superficie coperta di 3500 metri quadrati e un’altezza di 10 metri lineari fuori terra. Accanto al fabbricato sarà realizzato un edificio che ospiterà gli uffici tecnici ed amministrativi. «Si tratta di un’opportunità ghiotta per l’occupazione - ha osservato il vicesindaco Michele Betta- POSTI DI LAVORO 100 Piano triennale Cento i posti di lavoro che si prevede di attivare entro tre anni dall’apertura dello stabilimento relli annunciando l’assunzione di 100 nuovi addetti nei prossimi tre anni. Nata nel 1978 la “Faist” opera nel settore dello stampaggio della lamiera ed oggi è diventato un gruppo multinazionale che conta circa 2.300 dipendenti in 24 stabilimenti tra Europa, Nord America e Cina. Panoramica La zona industriale di Città di Castello Nel tempo l’azienda si è caratterizzata come fornitore globale di sistemi per l’automotive, le telecomunicazioni, l’elettronica industriale e di consumo. Bettarelli ha spiegato che questo sarà «il primo e forse l’unico impianto in Italia che andrà a servire il mercato europeo per la stampa in acciaio di componenti specialistiche in alluminio». «La natura altamente specialistica della lavorazione – ha spiegato il sindaco - consentirà di aprire un canale di interscambio con le agenzie professionali già operanti sul territorio e di creare opportunità per la cosiddetta “disoccupazione intellettuale”». Tra i progetti previsti per il nuovo stabilimento nel Tifernate, l’amministrazione vede molto positivamente il “Faist Precision Europe”, «perché – ha prose- guito Bacchetta - dà corpo ad una sorta di “delocalizzazione inversa”, dal momento che nello stabilimento di Città di Castello saranno trasferiti macchinari che al momento operano in un sito della Romania». Tanta, dunque la soddisfazione per la volontà della “Faist Group” di aprire questo stabilimento nel territorio dopo quello già operante a Montone e Bacchetta non ha dimenticato il ruolo dell’azionista di maggioranza dell’azienda originario di Promano che «ha voluto investire in maniera consistevole su Città di Castello». «È questo il nuovo sviluppo di cui Città di Castello ha bisogno per ristrutturare il proprio terreno industriale e porsi nuove missioni imprenditoriali, compatibili con il mercato», ha concluso Bacchetta. Lavoro nero, blitz della Polizia contro i recidivi Due siti, già sanzionati lo scorso anno, sono risultati ancora irregolari e con operai abusivi CITTÀ DI CASTELLO - Continua la lotta contro il lavoro nero e l’immigrazione clandestina ed irregolare a tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro degli agenti del commissariato tifernate. L’operazione “Dragone”, a contrasto del lavoro abusivo di matrice cinese conclusasi l’anno scorso con la denuncia di 14 persone e altrettanti siti segnalati all’Asl, continua nel 2014 con quella denominata “Dragone 2”. A seguito di due segnalazioni, una anonima e l’altra degli agenti della squadra volante che hanno segnalato «strani movimenti» di cittadini cinesi in capannoni già segnalati lo scorso anno, gli uomini del commissariato, agli ordini del vice questore aggiunto Marco Tangorra, sono intervenuti su due dei siti, già noti, a San Giustino. Nulla sembra essere cambiato rispetto agli ultimi sopralluoghi. Entrambe le attività controllate sono risultate irregolari: 11 i soggetti incontrati durante l’ispezione degli agenti. Di questi, sei hanno una posizione lavorativa inesistente ed uno irregolare. «Il fenomeno del lavoro nero non accenna a placarsi, anzi continua esattamente in quei siti già ispezionati e denunciati», ha osservato Tangorra. Il fenomeno si ripete, ma gli uomini della Polizia «non si arrendono e continueranno ad in- Interno Anche brandine per dormire all’interno di uno dei siti visitati dalla Polizia dagare per frenare il più possibile questo fenomeno che, oltre allo sfruttamento di risorse umane, provoca pesanti danni sull’economia del territorio». Nel 2013 furono 38 le attività controllate e di queste 14 sono risultate irregolari. Furono verificate 192 posizioni lavorative di cui 33 irregolari e 44 inesistenti. L’attività fu svolta assieme alla Direzione Provinciale del Lavoro e la locale Asl e furono coinvolte anche le amministrazioni comunali «chiamate in causa - sottolinea Tangorra - per verificare l'effettività delle residenze e la rimozione di eventuali opere edilizie abusive». Il modus operandi dei questi “imprenditori” però non cambia e non demorde. L’operazione “Dragone 2” al momento si è conclusa con due soggetti denunciati all’autorità giudiziaria e due siti segnalati all’Asl per irregolarità riguardanti la tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro. CARABINIERI Due quindicenni denunciate per furto aggravato CITTÀ DI CASTELLO - Sono finite nei guai per qualche cosmetico ed una bottiglia di birra. Strano modo di fare shopping quello di due amiche quindicenni: pur non avendo denaro nei borsellini, passeggiando tra gli scaffali di un centro commerciale tifernate, non hanno resistito alla tentazione di fare acquisti, così hanno infilato tutto nelle loro borsette. Le ragazze sono state attratte in modo particolare dai cosmetici: mascara, rossetti, fondotinta, ombretti, sono scivolati volontariamente dalle loro mani direttamente dentro le loro borsette. Al personale del negozio, che le due credevano di aver ingannato, la “magia” delle due piccole “Lupin di cosmetici” non è sfuggita: così, a loro insaputa hanno avvisato i carabinieri. Convinte di aver ingannato tutti, presa anche una bottiglia di birra, le amichette hanno evitato le casse dirigendosi verso l’uscita. Ma prima di metter piede fuori dal centro commerciale sono state fermate dal personale di vigilanza che le ha consegnate direttamente nelle mani dei militari arrivati nel frattempo. La merce è stata riconsegnata ai titolari dell’attività commerciale mentre le due sono state accompagnate in caserma, denunciate per furto aggravato e riconsegnate alle loro famiglie. Viabilità, scuole e sicurezza. Guasticchi incontra Rinaldi MONTONE - Prosegue la collaborazione su viabilità, edilizia scolastica e sicurezza tra la Provincia di Perugia e il Comune di Montone. Il presidente della Provincia, Marco Vinicio Guasticchi, accompagnato dall’assessore alla Viabilità Domenico Caprini, ha incontrato ieri mattina il sindaco arietano Mirco Rinaldi, il suo vice Roberto Persico e l’assessore Roberta Rosini. Tra le proposte emerse dall’incontro c’è l’idea di un protocollo di intesa per organizzare un ufficio legale della Provincia per i piccoli Comuni. «La Provincia si mette a disposizione per for- nire le proprie competenze e professionalità per fornire ai Comuni servizi che enti come Montone non potranno più permettersi», ha spiegato Guasticchi che ha illustrato funzioni e organi delle nuove Province come definite dalla legge. Il sindaco Rinaldi ha chiesto la collaborazione dell’Ente per completare il progetto di ristrutturazione delle scuole elementari, chiedendo il finanziamento della tranche di progetto che riguarda l’abbattimento delle barriere architettoniche. È stato inoltre fatto il punto sui progetti riguardanti Montone da completare ed è stato discusso il quadro futuro, tenendo conto delle competenze che rimarranno in carica alle nuove Province nei settori dell’edilizia scolastica, viabilità e ambiente. Guasticchi ha ricordato che la polizia provinciale sarà operativa anche con la riforma e quindi sarà possibile definire concretamente un impegno sul territorio da parte del corpo provinciale. Una collaborazione che sarà possibile anche per sostenere il progetto della videosorveglianza ideato dal Comune di Montone. Infine è stata definita una collaborazione anche in merito alla centrale unica di committenza per facilitare l’affidamento degli appalti. Mercoledì 30 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria Redazione Tel. 0744 432991 Fax 0744 409032 terni@giornaledellumbria.it www.giornaledellumbria.it terni Ast, la battaglia non si ferma Domani nuovo sciopero e blocco a Orte, a settembre si mobilita l’intera Umbria L’azienda azzera i cda delle controllate e allunga la fermata di Tubificio e Sdf ACCIAIERIE LACRIME E SANGUE di FEDERICA LIBEROTTI TERNI - Altre tre ore di sciopero, dalle 10 alle 13, con nuove eclatanti iniziative di mobilitazione e blocchi che stavolta potrebbero puntare verso uno snodo centrale per la viabilità, quello di Orte. La temperatura ormai è alta, altissima all’Ast: verrà ufficializzato oggi, ma rsu e sindacati hanno indetto per domani mattina un’ennesima protesta in strada- la terza - contro il piano lacrime e sangue di Tk. Il livello della mobilitazione è dunque destinato a salire, visto che i rapporti tra vertici aziendali e lavoratori sono ridotti ai minimi termini. Tanto che, nonostante non ci siano situazioni di particolare allarme e i dipendenti abbiano finora dimostrato grande senso di responsabilità, si è diffusa la voce che l’ad Lucia Morselli, dal pomeriggio di ieri, sia seguita nei suoi spostamenti da una “scorta” affidata ad una ditta di vigilanza privata. Una notizia che non trova conferma della Digos, mentre dall’Ast viene evidenziato che i top manager “godono” sempre di una sorveglianza speciale. Le preoccupazioni sempre più palpabili dei dipendenti, non solo di Ast ma anche delle controllate, sono emerse drammaticamente anche nell’incontro di ieri pomeriggio con l’europarlamentare del Pd Simona Bonafé, durante il quale hanno preso la parola anche le rsu di Società delle fucine e Tubificio. «Ci hanno appena comunicato la variazione nelle ferie - ha detto il rappresentante di Sdf -: inizieran- Le Istituzioni no una settimana prima, Il consiglio regionale: proprio in quella in cui do- Tk ritiri il piano vevamo consegnare alcuni pezzi finiti ad un nostro La Bonafè a Terni, cliente. Perderemo milioni mistero sulla data di euro». «Hanno prolungato la fermata fino al 25 della visita di Renzi agosto - gli ha fatto eco il collega del Tubificio -, così non potremo consegnare il materiale e perderemo i clienti». Tutto questo mentre, domani pomeriggio, sarebbe stata convocata una riunione operativa che segnerà un primo passo verso l’azzeramento dei cda di tutte le società controllate, che entro settembre potrebbero diventare dei semplici reparti di Ast. Ma il senso di allarme è tangibile anche ai piani più alti, tra i dirigenti: «Si sta procedendo ai tagli anche tra i manager - ha detto Luciano Neri di Federmanager -, che possono scegliere tra due alternative: o il demensionamento o il licenziamento. È già successo a Ferrara (quando la Morselli era ad di Berco, ndr), ora si sta procedendo qui». La Bonafè, molto vicina al premier Renzi, dal canto suo ha assicurato il suo impegno nella vertenza su un doppio binario: verso l’Europa e verso il presidente del Consiglio. «Parlerò personalmente con il premier Renzi che si è impegnato a venire a Terni in tempi rapidi» ha detto, senza però dare indicazioni sulla data, pur essendo consapevole dell’«urgenza».. Qualcuno ipotizza che la visita possa avvenire già la prossima settimana, qualcuno butta là la data del 20 agosto (o dintorni), anche se l’arrivo del premier potrebbe slittare a settembre, per non limitarsi a dei semplici proclami, ma ampliarsi ad un confronto direttamente con Tk. Ma allora i giochi potrebbero essere già fatti. In assenza di «atti concreti contro il piano di smantellamento di Thyssen» Cgil, Cisl e Uil regionali hanno comunque già annunciato uno sciopero generale entro i primi 10 giorni di settembre. Intanto ieri il consiglio regionale ha approvato all’unanimità una mozione, sottoscritta da tutti i gruppi consiliari, che chiede il ritiro del business plan di Tk. Il documento sollecita la giunta regionale ad agire affinché la multinazionale presenti un piano industriale incentrato su «competitività e sostenibilità delle produzioni». Viene quindi auspicato che l’esecutivo nazionale svolga «un ruolo deciso e decisivo, con un impegno in prima persona ai massimi livelli di responsabilità». La mozione approvata ha integrato, tra l’altro, la proposta inizialmente avanzata da Damiano Stufara (Prc-Fds) e poi parzialmente modificata che prevede «l’attivazione di tutti i percorsi e l’utilizzo di tutti gli strumenti di politica industriale a disposizione» compreso «l’utilizzo del Fondo strategico italiano». Sulla questione Ast anche il consiglio comunale ha approvato un nuovo atto d’indirizzo in cui chiede, tra le altre cose, che il Governo «intervenga nei confronti di Tk per il ritiro immediato del piano». Lotta dura Sopra, un momento del blocco del raccordo Terni-Orte di lunedì; sotto, l’europarlamentare Simona Bonafé con i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil nell’incontro di ieri 19 Mercoledì 30 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria Perugia Basta collegarsi al sito e seguire il percorso per esprimere la propria opinione Presente e futuro, il forum su obiettivoimpresaweb.it PERUGIA - Sul sito obiettivoimpresaweb.it è stato organizzato un forum sul Bilancio di Mandato 0914 della Camera di commercio di Perugia recentemente presentato dal presidente Giorgio Mencaroni. So- no graditi interventi e contributi da parte degli stakeholder del sistema camerale, ma anche quelli di osservatori, istituzioni e cittadini. Basta collegarsi con il sito obiettivoimpresaweb.it e seguire il percorso. 26 Enti camerali, un altro tassello verso l’unione MILIONI 84 Sono i proventi gestiti dal 2009 al 2014 dall’Ente camerale di Perugia MILIONI 60 È il valore incassato attraverso i diritti annuali versati dalle imprese Perugia, c’è il Consiglio direttivo processo di aggregazione condiviso tra le due strutture camerali di PERUGIA - Sarà un consiglio di- Perugia e Terni, dopo che querettivo “segnato” dalla sfida del st’ultima aveva paventato l’ipotesi cambiamento, dal passo della Ri- di raggiungere un accordo con Viforma che porterà al dimezzamen- terbo o Rieti. In sostanza, oggi il to - dalle attuali 105 a non più di Consiglio della Camera di com50-60 - del numero delle Camere mercio di Perugia, come dovrà fadi commercio italiane, re anche quello di Terni, come previsto darà impulso al prodall’operazione cesso di aggregariordino varata zione approvando nei giorni scorsi una sorta di risodal comitato luzione in cui si esecutivo di lascia come Unioncamere manSono le Camere che tende a dato a chi verrà di commercio attualmente creare realtà lodopo (ricordiaoperative in Italia. Dopo cali con un bacimo che si è anla Riforma ne resteranno no pari ad almecora in attesa circa 50-60 no 80.000 imprese della comunicaper coniugare sostezione da parte della nibilità economica e Regione in merito ai valorizzazione dei territori. raggruppamenti per la forProprio oggi, nel corso del Consi- mazione del nuovo Consiglio, doglio della Camera di commercio di po di che si procederà con le nomiPerugia, oltre all’assestamento di ne dei consiglieri e quindi del prebilancio 2013, ad alcuni varianti al sidente e della Giunta, ndr) la vopreventivo 2014, varie ed even- lontà di aderire ad un’unica Cametuali, si parlerà degli effetti dei ta- ra di commercio dell’Umbria, cogli agli enti camerali imposti dal me già avvenuto in altre regioni Governo. E si metterà un impor- italiane. Di certo, entro l’autunno tante tassello per dare seguito al tutte le Camere di commercio sadi LARA PARTENZI MILIONI La sede della Camera di commercio di Perugia 70 Il valore aggiunto globale destinato ai beneficiari dell’attività 105 PER CENTO ranno impegnate a deliberare il nuovo assetto. In parte sollevate dal fatto che dopo mesi di proteste e battage sulla natura “indispensabile” delle loro funzioni, sembra che siano riuscite ad ottenere un ridimensionamento del piano draconiano dei tagli dei diritti camerali versati dalle imprese voluto dal Premier Renzi, piano che inizialmente prevedeva una sforbiciata del 50%. Per il 2015 il taglio degli oneri dovrebbe essere così limitando al 35%, per poi salire progressivamente al 40% nel 2016 e al 50% solo nel 2017. Un po’ di tempo in più, ma so- I tagli Spalmato in tre anni il taglio dei diritti camerali prattutto maggiori risorse per permettere agli Enti camerali di “sopravvivere” e portare avanti quel percorso di riforma che ha l’obiettivo di rendere più efficace ed efficiente l’azione delle Camere di commercio a sostegno dello sviluppo di imprese e territori. Nel corso del suo intervento in cui ha presentato il Bilancio di mandato 2009-2014, il presidente della Camera di commercio di Perugia, Giorgio Mencaroni, lo ha ribadito più volte: «Pronti ad intraprendere un vero percorso di riforma, ma prima di tagliare dobbiamo capire dove si va a parare». Cassa in deroga, un fronte unitario per sbloccare le risorse Mozione dall’Umbria PERUGIA - Sbloccare le risorse per consentire il pagamento della cassa integrazione per tutte le richieste già avanzate per l’anno in corso, stanziare le somme necessarie per tutto il 2014, contrastare ogni tentativo di stravolgere i criteri per l’utilizzo della cig in deroga e mobilità riducendone i livelli di tutela per i circa 11.500 lavoratori umbri coinvolti. Realizzare, infine, un fronte unitario tra le Regioni che impedisca la riduzione dei beneficiari dei trattamenti di Cig in deroga e mobilità. Sono questi i punti centrali della mozione, promossa dai consiglieri regionali Manlio Mariotti, Andrea Smacchi, Fausto Galanello e Giancarlo Cintioli (Pd), sui quali si chiede «l’impegno della giunta regionale nei confronti del Governo nazionale, di concerto con le altre Regioni” e che è stata approvata ieri dall’Assemblea legislativa dell’Umbria all’unanimità dei presenti (21 consiglieri). Il testo originario del documento è stato integrato da un emendamento del capogruppo Prc-Fds Damiano Stufara, accolto dai proponenti, che riguarda la necessità di promuovere la costituzione di un “fronte unitario delle Regioni volto ad impedire, nell’ambito di quanto previsto dal decreto ‘54/2012’, la riduzione dei soggetti destinatari e la durata dei trattamenti di Cig”. Il consigliere Manlio Mariotti (Pd), nella sua illustrazione ha sottolineato l'importanza di approvare la mozione «per far sentire la voce dell’Umbria alla vigilia di due importanti incontri» sulla questione degli ammortizzatori sociali: oggi c’è un incontro a Roma tra il Ministero del Lavoro e assessori al Lavo- 72 La percentuale delle risorse provenienti dal diritto annuale ro e il 31 una riunione dei presidenti dei Consigli regionali, che hanno all’ordine del giorno anche una risoluzione su questa vicenda della cassa integrazione. L’assessore allo Sviluppo economico, Vincenzo Riommi, ha detto che quello di oggi tra le Regioni e il ministro Poletti è un incontro che arriva dopo sei mesi in cui tutte hanno posto al Governo il problema ed ha ricordato che l’Umbria, che è stata virtuosa essendo arrivata in 'pari' con i pagamenti al 31 dicembre, rischia di trovarsi penalizzata, perché non ha potuto beneficiare per il 2014 delle risorse assegnate alle altre per l'anno precedente. La situazione umbra è comunque pesante e se oggi «non arrivano segnali chiari dal governo - ha detto Riommi - il rischio è di non poter essere più nelle condizioni politiche e istituzionali di gestire questo servizio». Mercoledì 30 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria economiaUMBRIA 27 Commercio, triplicate le risorse per il rilancio Bando legge 266/97, la Regione stanzia ulteriori 2 milioni 718mila euro e finanzia altri 87 progetti di impresa di MATTEO BORRELLI PERUGIA - Risorse triplicate per rivitalizzare le imprese del commercio umbre e sostenere il rilancio del settore, particolarmente colpito dalla crisi dei consumi. La Regione ha messo a disposi- Contributo pubblico a fondo perduto in conto capitale, concesso fino al 60% dell’investimento zione ulteriori 2 milioni 718mila euro per lo scorrimento della graduatoria nell’ambito del bando relativo alla legge 266/97 per la riqualificazione delle imprese commerciali dell’Umbria. Con il bando, che aveva una dotazione finanziaria iniziale di circa un milione di euro, sono stati incentivati i progetti di riconversione delle singole imprese, piccole e medie, e dei centri com- merciali naturali, previsti dal Testo Unico sul commercio, tenendo conto dei Quadri strategici di valorizzazione, lo strumento di programmazione per la rivitalizzazione dei centri storici. «Ci siamo impegnati a reperire ulteriori risorse sulla base dell’alto numero di richieste pervenute ha detto l’assessore regionale al Commercio Fabio Paparelli - così come auspicato anche dalla Commissione consiliare competente. È un intervento significativo che, siamo certi, potrà dare un impulso importante alle imprese del settore, in sofferenza per le conseguenze della crisi generale e del calo dei consumi, e, in particolare, a quelle che operano nei centri storici». Con il nuovo stanziamento, verranno finanziati i progetti di 87 aziende commerciali ammesse a beneficio e che si aggiungono ai 46 già finanziati, per un impegno complessivo di oltre 3 milioni 750mila euro. «Il finanziamento verrà corrisposto già dalle prossime setti- Liana Cicchi, nuovo presidente Auriga mane - ha spiegato l’assessore Paparelli - e consiste in un contributo pubblico a fondo perduto in conto capitale, concesso con il regime degli aiuti ‘de minimis’, nel limite massimo del 60 per cento dell’investimento ammesso». «L’obiettivo che ci siamo posti - ha detto ancora - è quello di impiegare presto e nel migliore dei modi le risorse disponibili per favorire la ripresa e l’innovazione del settore del commercio e allo stesso tempo rivitalizzare i nostri centri storici sotto il profilo economico, ma anche sociale e culturale. A queste misure si affiancano le altre attività a sostegno del settore e, in particolare, quelle destinate alla creazione dei centri commerciali naturali, quelle per la riqualificazione del comparto ristorativo e per l’innovazione e la competitività. Una sfida – ha concluso – che è stata raccolta dalle imprese commerciali e che ora sosteniamo con nuove risorse per dare una risposta adeguata alle esigenze di ammodernamento e crescita». Il Pd dedica un Festival all’emergenza lavoro Politici, sindacalisti e imprenditori a confronto di ALESSANDRO ORFEI PERUGIA - L’ultimo sondaggio finito sulla scrivania del segretario regionale Giacomo Leonelli dice che il 52% degli intervistati chiederebbe il lavoro ai propri governanti. Il Pd dell’Umbria così ha aperto occhi e orecchie e ha organizzato il primo “Festival regionale per il lavoro” all’interno della 43esima festa de l’unità di Spello. Dibattiti e approfondimenti da domani fino al 10 agosto, dove sul palco si vedranno esponenti politici di primo piano, sindacalisti e imprenditori. Il 3 agosto è atteso Cesare Damiano, il 5 il ministro Maurizio Martina. Il tutto perché «il lavoro non è un tema, è il tema dei temi». A dirlo Giacomo Leonelli, segretario regionale del Pd, presentando l’iniziativa al fianco della responsabile del Dipartimento Lavoro del Pd Umbria Serena Santagata, del segretario Pd di Spello Antonio Luna e di Valentino Castellani, responsabile della Festa de l’unità di Spello. Il lavoro quindi, a partire dal festival, entra nell’agenda politica di Leonelli e del Pd al capitolo priorità. Dalla kermesse partirà infatti il lavoro di incontro e concertazione che culminerà con la stesura del “Piano straordinario per l’occupazione”, che vedrà Cambio al vertice di Aiab Umbria: Vizioli lascia il testimone a Anne Marjatta Heliste PERUGIA - Cambio al vertice dell’Aiab Umbria (Associazione italiana per l’Agricoltura biologica). Vincenzo Vizioli, in accordo con il Cdr, passa il testimone al vice presidente Anne Marjatta Heliste fino al prossimo congresso di dicembre 2014. La scelta è conseguente all’incompatibilità tra le cariche di presidente federale e Presidente regionale, sancita dallo statuto e dal regolamento di Aiab. Vizioli resta nel direttivo regionale e a completa disposizione del nuovo presidente incaricato, in questa fase di importanza strategica per l’associazione e per il biologico. A Marjatta gli auguri e il ringraziamento di tutta l’associazione. Nata a Rovaniemi, in Finlandia, dal 1993 è in Italia e lavora come imprenditrice agricola a Valfabbrica dal 2000. Precedentemente ha lavorato nel settore del turismo come impiegata, nel sociale come operatrice ed è stata insegnante montessoriana. Ha studiato le Scienze dell’Educazione all’Università di Helsinki, senza però conseguire la laurea. Il suo primo libro ambientato in Umbria uscirà in Finlandia la prossima primavera e in cantiere c’è già il secondo. Il segretario Leonelli con Serena Santagata, Luna e Castellani impegnata in prima persona la Santagata. «Viviamo molte debolezze in Umbria - ha detto Leonelli - con il tasso di disoccupazione cresciuto del 6%. Servono approcci che muovano da una nuova consapevolezza della classe dirigente regionale su come affrontare le emergenze, acciaierie ed ex Merloni le maggiori, ma anche su temi di sviluppo». «Il festival non è un momento di celebrazione del lavoro che non c’è - ha detto la Santagata - ma un momento di ri- flessione e informazione su temi su cui non possiamo abbassare la guardia». Un esperimento com’è stato definito - che parte da Spello per puntare al coinvolgimento dei piccoli comuni. Una scelta a cui il partito spellano ha risposto in maniera entusiasta: «Il partito così rivendica protagonismo - ha detto Luna - non vogliamo essere un comitato elettorale ma una struttura dove si dibatte sul territorio». Hanno collaborato all’evento anche i circoli di Bevagna, Montefalco e Trevi. EQUITALIA Pagamenti a rate, richieste entro domani PERUGIA - Scade domani il termine entro il quale chi per legge ha perso il beneficio della rateizzazione perché non in regola con i pagamenti alla data del 22 giu- gno 2013, può chiedere ad Equitalia la rateizzazione delle cartelle, fino a un massimo di 72 rate (6 anni), presentando un’apposita istanza. IL 10 AGOSTO San Lorenzo, brindisi di notte nelle cantine umbre con “Calici di stelle” PERUGIA - Calici di Stelle, l’appuntamento organizzato da Movimento Turismo del Vino e Città del vino, giunge quest’anno alla sua 17sima edizione con la conferma di essere uno degli eventi enologici più importanti a livello nazionale, secondo solo a Cantine Aperte. Nella notte di San Lorenzo, il prossimo 10 agosto, il vino non sarà più solo oggetto di degustazione, ma diventerà partner ideale di iniziative culturali, incontri, spettacoli, mostre, nell’ambito di questa “festa” dedicata ai territori, alle loro bellezze ambientali, paesaggistiche, storiche e alle loro tradizioni. Anche in Umbria si brinderà nelle piazze di alcune città del vino e in quindici cantine socie del Movimento Turismo del vino, con la rinnovata collaborazione dellevStrade del Vino e dell’Olio della regione. Le cantine Mtv Umbria ospiteranno gli appassionati amanti del vino in Umbria, con aperitivi, cene, degustazioni sotto le stelle in compagnia degli esperti dell’Associazione italiana astrofili “Paolo Maffei” di Perugia, pronti a svelare tutti i segreti degli astri e della volta celeste. La lista definitiva delle cantine e dei comuni, con i dettagli dei singoli programmi, èm consultabile sul sito www.mtvumbria.it e sulla pagina Facebook del Movimento Turismo del vino Umbria Mtv Umbria e su www.cittadelvino.it. Per ulteriori informazioni last minute e prenotazioni si può utilizzare anche il sito Squisy.it che, anche in occasione di Calici di Stelle, rinnova la sua collaborazione con Mtv. Mercoledì 30 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria 28 economiaUMBRIA Canone concordato nei comuni umbri, c’è la cabina di regia Prezzi troppo disomogenei delle locazioni, la Regione vara un gruppo di lavoro PERUGIA - Un gruppo di lavoro, che avrà il compito di elaborare le linee guida da fornire ai Comuni per la definizione del canone concordato nei contratti di affitto degli alloggi di proprietà privata, è stato istituito dalla giunta regionale su proposta dell’assessore alle Politiche abitative, Stefano Vinti. «Da tempo - afferma Vinti stiamo registrando numerose difficoltà su questo tema del cosiddetto canone concordato e, proprio per giungere a criteri omogenei in tutta la regione, abbiamo voluto costituire questo gruppo di lavoro, al quale parteciperanno tutti i soggetti interessati, che potrà definire quelle linee guida indispensabili per aiutare i comuni umbri». La Legge 431 del 1998, nello stabilire le modalità di stipula dei contratti di locazione degli alloggi di proprietà privata, disciplina infatti l’ipotesi dei contratti a canone concordato, per i quali il valore del canone, la durata del contratto e le altre condizioni contrattuali vengono determinati sulla base di quanto stabilito in appo- sti accordi definiti in sede locale fra le organizzazioni della proprietà edilizia e le organizzazioni dei conduttori maggiormente rappresentative. «E proprio la definizione dei livelli di canone affidata alla contrattazione in sede locale ha inevitabilmente creato disomogeneità tra territori comunali - evidenzia l’assessore - In molti Comuni gli accordi non esistono e dunque, per poter definire l’importo del canone concordato, è necessario applicare quanto disposto da un decreto ministeriale del 2004, il quale prevede che si debba far riferimento al “Comune demograficamente omogeneo di minore distanza territoriale, anche situato Anomalie In alcune realtà il calo degli affitti determinato dalla crisi ha fatto sì che i canoni a mercato libero siano addirittura più bassi di quelli concordati AGRICOLTURA Palazzo Cesaroni approva il piano zootecnico Una proposta di locazione, sui canoni c’è confusione in altra Regione”». Una regia tantopiò opportuna se si pensa che, con il calo dei canoni inconseguenza della recessione, in alcuni comuni il canone libero risulta addirittura più basso di quello che era stato fissato come concordato. Una serie di problemi che, come si ricorderà, erano emersi in tutta la loro ampiezza in occasione della pubblicazione, su queste colonne, dell’elenco dei comuni in cui nel 2014 è possibile, per i contratti di locazione a canone concordato, applicare la cedolare secca con l’aliquota più vantaggiosa, ossia 10%. Sul canone concordato di alcuni comuni del Folignate in cui per i canoni concordati si può applicare la cedolare secca al 10%, infatti, era nata una polemica tra Unione inquilini da una parte e Sunia e Uniat-Uil dall’altra. Proprio in seguito agli articoli pubblicati sul Giornale dell’Umbria, l’assessore Vinti comunicò che la Regione avrebbe assunto un ruolo di regia per la gestione di questi canoni, coinvolgendo i Comuni, le associazioni dei proprietari im- mobiliari e quelle degli inquilini. Cosa che ora è diventata realtà. Per memoria, riportiamo l’elenco dei 61 comuni umbri in cui è possibile applicare l’aliquota ultra agevolata della cedolare secca: Allerona, Amelia, Assisi, Bastia Umbra, Bettona, Bevagna, Cannara, Castel Giorgio, Castel Viscardo, Citerna, Castiglione del Lago, Città della Pieve, Città di Castello, Collazzone, Corciano, Costacciaro, Deruta, Fabro, Ficulle, Foligno, Fossato di Vico, Fratta Todina, Gualdo Cattaneo, Guardea, Gubbio, Lisciano Niccone, Magione, Marsciano, Monte Castello di Vibio, Monte Santa Maria Tiberina, Montecchio, Montefalco, Montegabbione, Monteleone d'Orvieto, Montone, Narni, Nocera Umbra, Orvieto, Otricoli, Paciano, Panicale, Parrano, Passignano, Perugia, Piegaro, Pietralunga, Porano, San Giustino, San Venanzo, Scheggia e Pascelupo, Sigillo, Spoleto, Todi, Torgiano, Terni, Trevi, Tuoro, Umbertide, Valfabbrica, Vallo di Nera, Valtopina. (Altro servizio a pagina 17) Export, se si toglie l’acciaio l’Umbria cresce più della media La provincia di Perugia nel I trimestre fa +7,6%, quella di Terni senza le vendite all’estero di Ast è in pareggio PERUGIA - L’export dell’Umbria nel I trimestre 2014 è sceso, in valore, del 2,9% rispetto al i trimestre 2013, rispetto al +1,5% fatto segnare dalla media nazionale. Ma il dato è pesantemente condizionato dall’export dell’acciaio dell’Ast di Terni, che come noto rappresenta un caso a se stante e che vede scendere le vendite all’estero del 20,1%. Se si toglie l’export dell’acciaio, tra il I trimestre 2013 e lo stesso trimestre 2014 le esportazioni umbre crescono del 3,1%, più del dato medio nazionale. Insomma, a ben guardare le cose in Umbria non sono andate male, rispetto a quanto accaduto nel resto del Paese. Tutt’altro. Soprattutto in provincia di Perugia, dove le vendite Esportazioni in crescita Lo spostamento di un container con beni destinati all’estero all’estero sono aumentate del 7,6%, passando da 566,3 a 609,5 milioni di euro tra il I trimestre 2013 e lo stesso periodo 2014. Il dato della provincia di Terni, come detto, è fortemente condizionato dal cattivo andamento dell’export di acciaio (sceso da 232,9 a 186,1 milioni di euro). Togliendo l’acciaio, il risultato è di una sostanziale parità (-0,1%). Tornando alla provincia di Perugia, per quanto riguarda le voci quantitativamente più significative in termini di export, macchinari e attrezzature (con 149,7 milioni di vendite all’estero nel I trimestre rappresentano la voce più importante) mostrano un aumento del 22,3%, gli articoli di abbigliamento una sostanziale stabilità (-0,1%), i prodotti agricoli un calo pesante del 23,7%, gli articoli in pelle una crescita del 18,3%, legno e prodotti in legno e sughero avanzano del 9,1%, i prodotto farmaceutici di base e preparati farmaceutici scendono del 20,3%, i prodotti in metallo incrementano dell’11,5%, gli autoveicoli, i rimorchi e i semirimorchi fanno +45,8%. PERUGIA - Con la sola astensione del consigliere Goracci (Cu), il consiglio regionale ha approvato il Piano zootecnico regionale predisposto dalla Giunta. La concentrazione dell’offerta, la creazione di reti d’impresa, il sostegno per investimenti legati alla gestione dei reflui, la diversificazione aziendale, la progettazione integrata di filiera, oltre alla sostenibilità ambientale degli allevamenti, sono gli obiettivi ribaditi dal relatore unico in Aula, Gianfranco Chiacchieroni (presidente della Seconda commissione). «Un atto - ha affermato Chiacchieroni - che permette alla Regione di attuare una seria programmazione di un settore che rappresenta quasi il 50% del Pil umbro generato dall’agricoltura, in grado di garantire certezza alle imprese e di costituire un punto di riferimento per tutti gli operatori dell’agricoltura in generale». Il relatore ha messo in evidenza che «si punta al mantenimento e all'incremento dell’attuale consistenza degli allevamenti e al miglioramento della qualità delle produzioni, puntando su quelle a forte connotazione territoriale, al fine di promuovere le filiere interamente regionali, oltre che puntare sulla certificazione di prodotto e di processo». Il Piano tiene conto delle varie filiere regionali: bovina, suinicola, ovi-caprina, fino a quella apistica, riportando dati, fabbisogni, tendenze ed implicazioni ambientali e fabbisogni energetici ed idrici. Da qui la definizione di una proposta di strategia per lo sviluppo del settore, alla luce di un nuovo concetto di zootecnia, che deve necessariamente tenere conto della sostenibilità ambientale degli allevamenti. Le linee di azione del Piano prevedono la promozione e il sostegno per l’inserimento dei giovani; investimenti in azienda; interventi finalizzati al miglioramento del benessere animale; l’associazionismo per favorire la concentrazione dell’offerta; la creazione di reti d’impresa; il sostegno pe reinvestimenti legati alla gestione dei reflui; la diversificazione aziendale; la progettazione integrata di filiera. Grande attenzione è dedicata al “benessere animale” e all’incremento dei beni pubblici, puntando ad una vera sintesi tra agricoltura, ambiente e sanità. Mercoledì 30 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria lettere&OPINIONI Prioritaria l’unità del centrodestra Ritengo indiscutibile e prioritario, prima di qualsiasi altra valutazione, l’obiettivo di perseguire e ottenere l’unità del centrodestra, sia attraverso l’elaborazione della legge elettorale, sia nel lavoro di mediazione tra i referenti per individuare il miglior candidato alla presidenza della Giunta regionale dell’Umbria. Nel contemperare le esigenze di Forza Italia, che come primo partito della coalizione ha il sacrosanto diritto di scegliere il candidato presidente, e la realtà rappresentata da Claudio Ricci e dalle liste che lo appoggiano, il nostro ineludibile obiettivo sarà l’unità e la sintesi tra queste istanze, apparentemente contrapposte, e in tale direzione daremo il nostro convinto contributo. FRANCO ZAFFINI Capogruppo FdI-An in Regione Per il Pd Ricci è un interlocutore? Salutiamo con favore le note di soddisfazione di alcuni rappresentanti del Pd assisano e nazionale a seguito della sentenza del Consiglio di Stato che ha bocciato la giunta monosessuale del sindaco di Assisi. Peccato che lo stesso Ricci sia diventato da alcuni mesi uno dei maggiori interlocutori del Pd umbro, sia in occasione delle ultime elezioni comunali che in vista della prossima scadenza delle elezioni regionali. Nel dire questo, non ci riferiamo solamente alla grave scelta che Ricci ha compiuto nel comporre la sua Giunta, che manifesta in pieno la cultura politica che il suo pensiero esprime. Ovviamente del tutto legittima, ma sicuramente lontana dalle tante battaglie che la sinistra in questi anni ha portato avanti. C’è un altro tema che dà l’idea della distanza siderale che dovrebbe esserci tra l’esperienza di governo del centrosinistra e le proposte programmatiche illustrate da Ricci: la questione del modello di sviluppo regionale legata al tema dei rifiuti. A fronte di questo chiediamo, come Sel, come possa essere compatibile il pensiero di Ricci in materia 20 inceneritori in Umbria, uno ogni 40.000 abitanti - con la cultura del recupero e della raccolta differenziata. Insomma già questo dovrebbe far ragionare i dirigenti del Pd per dire «no, grazie Ricci, noi siamo per un’altra idea dell’Umbria». GIULIANO GRANOCCHIA Coordinatore Assemblea Sel Perugia >>> Segue dalla prima Troppe tasse sulle imprese, alcune proposte (...) Troppo comunque, anche se c’è una piccola riduzione rispetto all’anno prima: nessun manager, anche il più bravo, può prevedere gli sviluppi di una società per azioni nell’anno in corso; i cicli finanziari e dei beni e servizi vanno in un ciclo di sei mesi che nessuno, nemmeno il più esperto di insider trading, può prevedere. Inoltre, ogni tassazione sulle imprese è strutturalmente recessiva: talvolta a fin di bene, più spesso, come oggi, inutile se non al fine di far quadrare nell’anno in corso in conti pubblici. La salvezza del bilancio dello Stato è un bene primario, ma occorre pensare ad un adattamento della finanza pubblica ai cicli produttivi, non viceversa. Se il nostro settore manifatturiero sarà chiamato ad entrare in recessione per salvare il debito pubblico, dopo che la produzione è scesa del 35% in tredici anni, dal 2000 al 2013, e questo mentre il manifatturiero mondiale cresceva del 36%, allora, dopo, non ci sarà nessuna produzione capace di estrarre il marxiano “plusvalore” dal quale si estrae a sua volta l’entrata fiscale, o almeno quella non inflattiva. Abbiamo già perso, come sistema-Paese, e nessuno ci verrà a dare una mano nella nuova geopolitica economica del “bellum omnium contra omnes”, 1.160.000 addetti e 120.000 imprese. Nemmeno la II Guerra Mondiale e la guerra civile ci ridussero in queste condizioni così rapidamente. Secondo la Corte dei conti, l’Italia è il Paese con il maggior tasso di tasse sulle imprese (il 25%), mentre siamo al 24° posto per il prelievo sui consumi. Ci sono ancora troppe remore culturali nei confronti dell’impresa, una attività ritenuta ancora “da corsari”, e pensare che le nostre aziende primarie sono state create da personaggi come Giovanni Agnelli, Ettore Conti, Riccardo Gualino, il conte Volpi di Misurata, per non parlare dell’indimenticabile Enzo Ferrari o di Pietro Ferrero. O di Enrico Mattei. La nostra vittoria economica ha sempre un inevitabile riflesso geopolitico e, in prima istanza, mediterraneo. Sono o non sono questi, e moltissimi altri meno famosi, persone da porre come esempio per tutti gli italiani, e non solo per loro? Non è questo un patrimonio anche etico per noi e per il nostro futuro? Il costo del lavoro è certamente da ascrivere alla crisi del sistema produttivo. Nessun problema: si crea una sola Agenzia che raccoglie le domande di lavoro, con un capitale misto pubblico-privato, a parte le tante aziende private per la raccolta di manpower, e la si pone anche come referente per la raccolta delle quote di assicurazione sul lavoro e pensionistica. Il principio della riforma di Von Bismarck e Lassalle è ancora valido: una quota da parte del lavoratore, l’altra da parte del datore di lavoro. Questa Azienda paga le tasse, ma non pagano le specifiche tasse sul lavoro le aziende beneficiate dai servigi dell’Agenzia, a parte la quota pensionistica e sanitaria. È vero, c’è l’evasione fiscale: ma essa si realizza principalmente nelle strutture “terziste” che sfruttano la manodopera e, appunto, dati i contratti con i concessori di lavoro, hanno come unico reddito reale quello fornito dalla pressoché totale evasione. Che è una “evasione in conto terzi” da parte di chi fornisce il lavoro ai “terzisti”. Si faccia rientrare la lavorazione in conto terzi nel normale circuito produttivo, con una trattazione fiscale arrendevole per i primi tre anni almeno, sul rientro della struttura “esterna”. L'economia sommersa, che pesa per il 21% del Pil, ha diverse facce: c'è l’azienda puramente di mafia/camorra/n'drangheta, e allora questa è questione delle Forze dell’ordine, c’è invece il settore semilegale, che va tassato sui prodotti, c’è infine l’azienda che scende nell’illegalità perché è fuori mercato. Bene: le imprese di mafia vanno confiscate e messe all’asta, con un contratto che garantisca una efficacia fiscale, ad imprenditori di specchiata fama, quelle semilegali vanno inserite in un “programma di protezione” da parte di Confindustria locale e banche, sempre Consiglio regionale Mozione approvata all’unanimità. Dall’Umbria contributo di 20mila euro «Pace e assistenza per la gente di Gaza» PERUGIA - «La situazione nella striscia di Gaza è sempre più drammatica e un cessate il fuoco è sempre più urgente, soprattutto per le numerose perdite tra i civili, e i troppi bambini uccisi, così come si deve garantire sicurezza per le popolazioni di Israele». Così la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, particolarmente impressionata dall’escalation che sta interessando il conflitto tra Israele e Palestina nella striscia di Gaza. «Non possiamo assistere impotenti - ha proseguito - a ciò che sta succedendo in questa area del Mediterraneo. Nel nostro piccolo, proprio ieri (lunedì, ndr) la Giunta regionale, raccogliendo l’appello rivolto dalla commissione della Conferenza delle Regioni che si occupa di attività di cooperazione per il dialogo e la pace nel Medio Oriente, ha delibe- 63 L’aiuto I bimbi di Gaza rato un contributo di 20mila euro per il Fondo nazionale speciale delle Regioni per il soccorso alle popolazioni civili». Il contributo dell’Umbria sarà assegnato per una quota di 10mila euro a favore dell’Unità tecnica locale del ministero Affari esteri a Gerusalemme e per altri 10mila euro a favore del Comitato italiano per l’Unrwa (l’Agenzia delle Nazioni Unite per l’assistenza dei profughi), per gli interventi di assistenza sanitaria a favore della popolazione di Gaza. L’Assemblea ha poi approvato all’unanimità una mozione concernente l’impegno della Regione «per l’immediata cessazione dell’attacco militare israeliano nella striscia di Gaza, per l’apertura di un corridoio umanitario e per ribadire la necessità di una pace giusta secondo la formula “due popoli, due Stati”». Prima della decisione, il presidente Eros Brega aveva sospeso i lavori per ascoltare una delegazione di rappresentanti di associazioni cittadine che chiedevano una presa di posizione umbra sul conflitto. con la garanzia di una uscita verso la piena redditività fiscale. Quelle francamente decotte vanno lasciate fallire. Ma, per l’imprenditore normale, la fiscalità aziendale raggiunge la follia: un imprenditore effettua 15 pagamenti l’anno, contro la media dei 12 dei Paesi Ocse. Per pagare le tasse, impiega 269 ore l’anno, contro la media Ocse di 175, versa tasse sui profitti del 20,3%, contro il 16,1% Ocse, e paga tasse e contributi sul lavoro del 43,4%, contro la media Ocse del 23,1%. Quindi, il carico fiscale italiano sulle imprese è un incredibile 65,8% contro una media, sempre Ocse, del 41,3%. Passiamo alla proposta delle soluzioni: i pagamenti annuali delle imprese sono notoriamente troppi, riuniamoli in 2/3 da pagare allo Stato in uno-due versamenti e magari proprio alla Presidenza del consiglio dei ministri che, come organo del Governo, provvederà a distribuire le somme alle Agenzie di competenza. Il costo del lavoro italiano, lo sanno tutti, è eccessivo: ma è anche un meccanismo complicatissimo: facendo 100 il costo del lavoro totale, i costi intermedi connessi all’attività produttiva sono 1,79, mentre le spese di formazione sono lo 0,2, e quindi poi le retribuzioni lorde sono il 71,5% del reddito del dipendente, il totale dei contributi sociali sul 25,4%, e le provvidenze vanno a configurare uno 0,9. Poi ci sono i contributi figurativi, il Tfr che vale il 4,5%, e qualche altra inezia. Bene: le spese di formazione vanno inserite all’interno delle scuole tecniche o professionali. È quindi fatto obbligo agli Istituti professionali per il commercio, l’agricoltura, il turismo di farsi carico, a costi pari, dell’addestramento della manodopera già assunta. I contratti saranno obbligatori nella forma, ma l’imprenditore sarà libero di scegliere questo o quell’altro tra gli Istituti. Non vi sono pagamenti. Certo, al buon cuore e all’intelligenza dell'Imprenditore, ci sarà il regalo di qualche computer, l’accesso agli stage in azienda, e quanto occorre, se lo vorrà, alla scuola. L’imprenditore generoso fa la buona scuola professionale. Il Tfr deve essere, non con un obbligo, ma con una attenta procedura finanziaria, inserito nella Banca imprese e lavoro (Bil), un nuovo istituto a maggioranza pubblica che raccoglie istituzionalmente i Tfr rendendoli totalmente liquidizzabili al termine del contratto di lavoro, e nel mentre fa normale raccolta e credito alle imprese, e in particolare, andrà scritto nello statuto della Bil, alle piccole e medie imprese e ai loro lavoratori, che godranno di un tasso di interesse agevolato rispetto al mercato standard. Vediamo se in questo modo le banche si sveglieranno. Il totale dei contributi sociali va, naturalmente ridimensionato radicalmente: basta una quota annua per una assicurazione sociale, da stabilire in un rapporto diretto tra imprenditore e lavoratore, e un fondo, da generare con contributi paritari tra lavoro e capitale, per la disoccupazione e le malattie. Ovvero, tornare al capitalismo locale, fatto di relazioni dirette tra sindacati, lavoratori, impresa, e finirla una buona volta con i dinosauri di una amministrazione pubblica troppo grandi e onerosi per permettersi il lusso di essere efficienti. Privatizzare l’Inps? Con grande attenzione e tutela dei diritti acquisiti (e di quelli delle prossime generazioni) è una ipotesi che deve essere discussa. Beninteso, non per dare l’immenso mercato della tutela sociale a chi non sente obblighi se non quelli per i propri azionisti, ma per rendere locale la tutela giusta dei vecchi diritti. Ritornare alle Casse mutue d’antan? Perché no? Un consiglio di amministrazione paritario tra imprese e lavoratori (non necessariamente sindacalizzati) e un rappresentante prefettizio, il cui voto vale il doppio. Socializzare senza statalizzare. Il vecchio refrain del nostro migliore socialismo umanitario e antibolscevico, da De Amicis a Adriano Olivetti. Per non parlare dei grandi economisti cattolici, come Ezio Vanoni e Pasquale Saraceno. GIANCARLO ELIA VALORI *Presidente de “La Centrale Finanziaria generale SpA” e Honorable de France Da Torgiano in viaggio alla scoperta delle suggestive capitali del Baltico Il brindisi per augurare “buon viaggio” ai parrocchiani TORGIANO - (att. falc.) Sono partiti da Fiumicino alla volta delle capitali del Baltico 17 parrocchiani guidati dal parroco don Giuseppe Piccioni. Visiteranno le tre piccole repubbliche: Estonia, Lettonia e Lituania, tutte caratterizzate da vicende storiche ed artistiche, espressioni di influenze diverse e di ricche culture autoctone. I viaggiatori sono stati salutati con un brindisi augurale dopo la messa di domenica scorsa. Seguici anche su Mercoledì 30 luglio 2014 Anno XXXII n. 208 - euro 1,20 www.corrieredellumbria.it w.corrieredellumbria.it UMBRIA CITTA’ DI CASTELLO Pedaggio sulla E45 Polemiche e novità A SPOLETO Lavoratori in nero in due fabbriche di cinesi A a pagina 8 MARSCIANO Spese elettorali: Rossi ha battuto Cardarelli A a pagina 25 Cinema riapre in anticipo a causa della pioggia A a pagina 30 I sindacati preparano una mobilitazione regionale a settembre mentre a Terni sale la tensione Ast, sotto scorta l’ad Morselli A PERUGIA ITALIA & MONDO Sale la tensione all’Ast e scatta la scorta per l’ad Lucia Morselli. Nei suoi spostamenti dall’albergo agli uffici di viale Brin sarà accompagnata da vigilantes privati. Intanto ieri pomeriggio l’eurodeputata del Pd Simona Bonafè ha incontrato le istituzioni e i sindacati a Terni. Nel frattempo si annunciano nuove clamorose iniziative di protesta contro i tagli e il piano della Tk. Sempre ieri la questione dell’Ast è stata al centro anche dell’iniziativa unitaria di Cgil, Cisl e Uil che si sono ritrovate a Todi per fare il punto sulla crisi, sulla pesantezza del fisco e sulla fragilità del sistema pensionistico. Alla luce di questa condizione di difficoltà che caratterizza moltissime aziende umbre i sindacati hanno annunciato una mobilitazione generale a settembre. Renzi: “Temono di perdere il posto” Riforma del Senato Mediazione fallita, scoppia il caos in Aula Bagarre Il M5S minaccia l’Aventino A a pagina 3 A alle pagine 10 e 11 Perugia Al lavoro nello storico teatro, continuo monitoraggio Viene giù il tetto del Pavone Crollo Il tetto del Pavone A a pagina 17 a pagina 24 IN FONDO AL POZZO Discontinuità dell’orrore di Guido Barlozzetti A L 'ultimo bilancio è di millecentotredici morti. Lo scrivo a lettere perché possa essere ben scandito. Ora che state leggendo saranno certamente aumentati. I morti di Gaza sono il totalizzatore di queste settimane. Ogni giorno aumentano, un quartiere viene giù, una centrale elettrica salta peraria, e così un ospedale o un sito che dovrebbe essere di Hamas. Perché Hamas è l’obiettivo, solo che nella Striscia Hamas sta dappertutto, esattamente come gli abitanti e le bombe non hanno, non possono avere la precisione di chi si è illuso della guerra chirurgica. Lo so che sto toccando una materia (...) [continua a pagina 4] In Umbria abbinamento opzionale con: “Chi sa fare la torta di mele trova marito” Euro 8,80; “Aquiloni” Euro 8,80; + il prezzo del quotidiano Supera il 53% secondo Confcommercio Italia, che record: la pressione fiscale più alta del mondo A La vettura è finita nel Genna sotto l’imperversare del maltempo, i Vigili del fuoco hanno raccolto il loro grido di aiuto Con l’auto nel torrente, salvati in extremis due giovani A PERUGIA FOLIGNO a pagina 4 Vota al posto di Mismetti Buferasulla vice sindaco Israele continua l’offensiva nella Striscia A Gaza l’orrore non si ferma Cento morti in un giorno in fumo la centrale elettrica A A a pagina 5 Sport Serie B Scelti i numeri di maglia: asta tra Provedel ed Esposito Grifo, amichevole col Bordeaux al Curi per presentarsi ai propri tifosi A a pagina 36 SERIE B CALCIO REGIONALE L’ex Nolè va al Bassano In D colpaccio del Villabiagio Fere, è fatta per Vitale Si chiude anche per il giovane Crecco Ripescaggi a go go Per la Seconda categoria riaperte le graduatorie a pagina 37 a pagina 39 A A a pagina 28 Travolti dal Genna a bordo del fuoristrada. Due ragazzi sono stati salvati dai vigili del fuoco. I due (un uomo e una donna, perugini, di 30 e 25 anni) ormai erano totalmente bloccati all'interno del mezzo che si era riempito d'acqua. La “campagnola” è stata trascinata per 20 metri e si è ribaltata su un fianco. A a pagina 18 GIOVENALE Umbria: turismo vecchio di Anton Carlo Ponti A L 'unica cosa certa è che il turismo non dipende dagli umani se il clima è affatturato dal maltempo fuori stagione. La seconda, altrettanto sicura, è che per i vecchietti come Giovenale c'è [continua a pagina 7] un solo Papetti.. DELL’UMBRIA CORRIERE t Mercoledì 30 Luglio 2014 UMBRIA 7 Via Pievaiola, 166 F-6 Tel. 075 91191 Fax 075 4659140 regione@gruppocorriere.it Perturbazioni almeno fino a domani con allerta meteo in tutta la regione: danni e interventi Bombe d’acqua Visite ed escursioni per i turisti rese difficili dalle cattive condizioni del tempo Anche il maltempo frena le prenotazioni A PERUGIA Previsioni turistiche molto legate al maltempo. Anche gli operatori umbri, non solo quelli della Riviera, sono sempre più sensibili alle previsioni che i metereologi fanno per questa estate davvero pazzerella. E da questo sembra il Cuore verde sarà ancora oggetto di perturbazioni e maltempo. Questo almeno fino a Pesanti i danni all’agricoltura e moltissimi gli interventi dei vigili del fuoco intervenuti in tutta la regione per alberi caduti, frane e smottamenti e allagamenti di scantinati e garage. Secondo gli esperti il sole si dovrebbe riaffacciare sulla verde Umbria già da domani. Il ben tempo dovrebbe tornare anche al Temperature stabili o in lieve aumento, massime tra 24 e 29˚C. Venti moderati da Nord con mari mossi o molto mossi i bacini sardi occidentali. E’ ovvio che questa situazione di perdurante perturbazione sta rallentando anche l’andamento turistico sempre più legato alla stagionalità. Centro con al più qualche isolato fenomeno in sviluppo diurno in Appennino e qualche residuo annuvolamento sull’alta Toscana. B Più fiduciosi gli operatori delle strutture rurali, preoccupati gli albergatori: “Prezzi abbassati e imposte sempre più alte” TURISMO Per ora niente pienone di visitatori ad agosto Tutti in attesa del boom dell’ultimo minuto &commercio di Marina Rosati A PERUGIA - Last minute selvaggio, anzi last second. Il turismo in generale e quello umbro inparticolareè figlioormai di questa tendenza imperante nel settoreche risente, ovviamente, anche del maltempo “straordinario” che sta caratterizzando questa estate nel segno del Dio Pluvio. Gli albergatori non si sbilanciano, aspettano davvero l’arrivo di agosto, periodo di ferie per eccellenza, per dire se il comparto sta reggendo rispetto all’anno scorso. Di certo a parità di prenotazioni i ricavi negli anni sono molto diminuitiper gli interventi al ribasso fatti dagli operatori per restare competitivi. Un po’ più ottimisti, ma non più di tantio i titolari di agriturismi che riscuotono, da qualche anno a questa parte, un buon successo in termini di presenze sia italiane che straniere. In casa Terranostra Umbria, categoria delle strutture rurali di Coldiretti, la speranza per un buon andamento turistico nel mese di agosto c’è. “Di certo ormai - sottolineano GIOVENALE giovedì. Pioggie intense in tutta la regione tra temporali a scroscio, attività elettriche (fulmini ndr), grandinate e raffiche di vento. Sembra tutto meno che la fine di luglio che resterà alla storia per l’enorme quantità di pioggia caduta se si considera che la media degli ultimi 30 anni è di 45 millimetri. z Lo stanziamento Altre risorse per la ristorazione e non solo: 2 milioni 718mila euro A PERUGIA La Regione Umbria mette a disposizione ulteriori 2 milioni 718mila euro e triplica le risorse per rivitalizzare le imprese del commercio e sostenere il rilancio del settore: su proposta dell’assessore al Commercio Fabio Paparelli, la giunta regionale ha assegnato le risorse aggiuntive per lo scorrimento della graduatoria nell’ambito del bando relativo alla legge 266/97 per la riqualificazione delle imprese commerciali dell’Umbria. Con il bando, che aveva una dotazione finanziaria iniziale di circa un milione di euro, sono stati incentivati i progetti di riconversione delle singole imprese, piccole e medie, e dei centri commerciali naturali, previsti dal testo unico sul commercio, tenendo conto dei quadri stra- dalla categoria - si prenota sempre più all’ultimissimo minuto e attraverso i portali dedicati. Ovviamente questo maltemposta influenzando negativamente la domanda di came- tegici di valorizzazione, lo strumento di programmazione per la rivitalizzazione dei centri storici. Con il nuovo stanziamento, “verranno finanziati i progetti di 87 aziende commerciali ammesse a beneficio e che si aggiungono ai 46 già finanziati, per un impegno complessivo di oltre 3 milioni 750mila euro. Il finanziamento verrà corrisposto già dalle prossime settimane - ha spiegato l’assessore Paparelli - re ma auspichiamo che ci sarà una buona presenza sia di italiani che di stranieri”. A proposito di visitatori provenienti da altri paesi Terranostra fa notare che la presenza di stranieri, e consiste in un contributo pubblico a fondo perduto in conto capitale, concesso con il regime degli aiuti 'de minimis', nel limite massimo del 60 per cento dell’investimento ammesso. L’obiettivo che ci siamo posti - ha detto ancora - è quello di impiegare presto e nel migliore dei modi le risorse disponibili per favorire la ripresa e l’innovazione del settore del commercio e allo stesso tempo rivitalizzare i nostri centri storici sotto il profilo economico, ma anche sociale e culturale. A queste misure si affiancano le altre attività a sostegno del settore e, in particolare, quelle destinate alla creazione dei centri commerciali naturali, quelle per la riqualificazione del comparto ristorativo e per l'innovazione e la B competitività. y in un mese come quello di agosto dedicato solitamente al mercato italiano, sta crescendo. “E’ probabile che all’estero la crisi si senta di meno e ci sia più ottimismo per il futuro. Per quanto riguarda la provenienza c’è un buon afflusso di visitatori dal Nord Europa, dagli olandesi ai belgi, dai norvegesi ai francofani”. E se tra gli operatori agrituristici prevale il sorriso tra gli albergatori, almeno quelli iscritti alla sezione Turismo di ConfindustriaUmbria, guidata da Andrea Sfacia, c’è prudenza nel fare previsioni. “Sicuramente stiamo andando più al rilento del 2013 sottolinea il presidente - anche a causa del tempo e della situazione economica. Anche per quanto riguarda la permanenza che solitamente nel mese di agosto è più lunga rispetto a tutti gli altri periodi dell’anno a causa della chiusura delle fabbriche, quest’anno registriamo un accorciamento. L’altro fattore poi da non sottovalutare al di là delle presenze è legato alle tariffe. A parità di arrivi e pernottamenti - sottolinea Sfascia - registriamo una diminuzione dei ricavi per gli operatori che devono fare i conti con una tassazione che negli anni è andata aumentando e una diminuzione dei prezzi”. Molti gli operatori che, secondo Confindustria, hanno chiuso proprio a causa delle maggiori imposte che hanno dovuto sopportare in questi anni con incrementi che hanno suB perato anche il 200%. dalla prima pagina ...nome di battesimo Fausto, un sax al quale affidavamo atmosfere ovattate per un petting (in italiano: pomiciare) strabiliante, negli anni Sessanta-Settanta. E la Pelle che più ci avvince è quella, pur scandalosa, di Curzio Malaparte. Sbaglierò, non sarebbe la prima volta, ma insisto col dire che il turismo è una cosa seria, che dovrebbe passare dalle mani degli assessori, pur cólti, a dei manager navigati e plurilingue. Il problema è l’Italia, che perde colpi, ma anche per l’Umbria il tempo è piuttosto nuvoloso, se non buio pesto. Nel 2013, anno votato al turismo, l’Italia, il paese “più bello al mondo”, a fronte di un miliardo e cento milioni di donne e uomini e bambini e vecchi, etichettati turisti, cioè turbe che muovono le chiappe per vedere e visitare terre e popoli propinqui o lontani, la nostra penisola è risultata al quinto posto, con 46 milioni di visitatori, dopo Francia, Umbria: turismo vecchio Usa, Cina, e Spagna che ci batte di ben 11 milioni, forse perché i prezzi son più modici o gli addetti più gentili, non si sa, perché come beni culturali noi si è molto più su. Per esempio gli Uffizi. Son battuti da Louvre, British Museum e National Gallery. Ohibò. Si pensi, un mercato di turismo globale di un miliardo e più, in forte crescita, e l'Italia deve esserci, come deve esserci l’Umbria, non più con operazioni miopi come le fotografie di McCurry, che è come portare vasi a Samo, anziché mostrare l’Umbria in casa loro a cinesi brasiliani californiani russi indiani giapponesi. Il fatto è che si legge la realtà con occhiali bipolari, sicché si promuove dove già si conosce. Prendi l’Accademia di Belle Arti, sulla scena da quasi un mezzo millennio. Lo vo dicendo da decenni. Perché pubblicizzare a Perugia con 200 manifesti, perfino 3x6, invece che con 10.000 in 3-4 regioni italiane che ne son prive e idem all’estero? Perché non utilizzare come testimonial Monica Bellucci o Laura Chiatti o Colin Firth ("Il discorso del Re") che qui ha casa, così come le decine di personaggi famosi che hanno dentro l’Umbria del cuore (Luca Ronconi, Gae Aulenti, Renzo Arbore, Angela Hewitt, Salvatore Sciarrino) e infatti il Borgo che per anni se n’è fregiato l’ha cancellato, come volevasi dimostrare. Occorre guardare la luna e non il dito che si nasconde dietro il naso. Meno male che a Fontivegge si sono eretti nella notte dei monoliti (da decorare alla Mondrian), che ricordano “2001: Odissea nello spazio” di Stanley Kubrick, tanto il turismo e la cultu- ra dell’Umbria vivono in perenne mercuriale precarietà, sul filo dell’insensatezza, in cabotaggio sotto costa. Occorre concertare e concentrare, guardare avanti e non il proprio ombelico anche se adorabile, vedere ampi orizzonti, saper spendere i pochi spiccioli disponibili per vaste imprese, di respiro internazionale. Abbiamo ottimi vini, il Perugino, Alberto Burri che nacque nel 1915 ed è risorsa certificata se si smette di sfruttarlo come una mucca svizzera, olio d’oliva paradisiaco, tartufo, nero ma magico, Morlacchi e Sandro Penna, San Francesco e il Papa che ne porta il nome, anch’essi piegati a interessi bottegai, Santi a iosa, laghi incantevoli, altopiani fioriti, città medioevali fatte di pietra e di storia, e borghi che si ergono come castelli di fiaba su colline verdeg- gianti. E chilometri di affreschi, e teatri e musei e archivi e aree archeologiche dove la storia dorme sonni d’eternità. Prima che sia troppo tardi diventiamo svizzeri se albergatori, tedeschi se filologi, francesi se promoter, inglesi se storici e così via, abbandonati sì alla fantasia del made in Italy e dell’italian style, ma seri e dabbene, puntuali, non scioperanti, disinteressati e amanti del passato da tramandare ai posteri. Non c’è tempo da perdere. Ma l’andazzo, ahimè, sia in materia di turismo - non esiste neppure il ministro - sia in politica generale, non volge a bonaccia ma in acque di tempesta. Noi siamo degli Schettino in libera uscita. Allora invece di arrabbiarsi, per il bene del calcio, magia che sta per ricominciare, riempiendo i nostri vuoti d’esistenza, perché non regalare un casco di banane a straVecB chio? Anton Carlo Ponti Mercoledì 30 Luglio 2014 CORRIERE 8 DELL’UMBRIA Umbria u Il consulente del ministro: “Prematuro parlarne ora”, Gallinella: “Un tavolo tra Regione e parlamentari” L’ex senatrice candidata? “Si vedrà” Umbria più social E45 autostrada con tanto di pedaggio? Un’Idea per coinvolgere tutti Cresce il fronte del no, interviene Girlanda con la Fioroni in pole A PERUGIA Il coro dei no contro il pedaggio sulla E45 si infittisce, ed annovera posizioni contrarie anche alla trasformazione in autostrada della importante arteria che attraversa l’Umbria. Ma dal Dicastero per voce di Rocco Girlanda, già sottosegretario alle Infrastrutture e attuale consulente del ministro Lupi arrivano rassicurazioni. “Le affermazioni di questi giorni di alcuni consiglieri sono fuori luogo e fuori tempo - dice Girlanda perché siamo ancora in fase di elaborazione del progetto che si farà in lotti. Sono previsti cinque tronconi e per ogni troncone ci sarà la sua copertura finanziaria da vedere e verificare in tutti gli aspetti. Quindi - ha aggiunto - è prematuro parlare di pedaggio per gli umbri”. Sul fronte del no rispetto alla trasformazione in autostrada è sceso, oltre a Dottorini che pretende spiegazioni precise e dettagliate dall’assessore Rometti sui futuri costi per i cittadini, anche il deputato del M5S Filippo Galinella il quale chiede “un vertice, in agosto, tra Regione e parlamentari. Se l'Umbria si oppone in blocco, il governo dovrà ritirare il progetto preliminare di trasformazione della E45 in autostrada - afferma il deputato Gallinella - . La Regione deve prendere una posizione chiara”. Un altro “no” secco e perentorio arriva di nuovo dalla Cna. “Lo dicemmo già in occasione dell’ipotesi di pedaggiamento del raccordo Perugia-Bettolle e lo ribadiamo ora - afferma Roberto Gian- Ma c’è chi attacca il Pd e chiama in causa il segretario La caccia con arco e frecce fa discutere: associazioni soddisfatte A PERUGIA Fa ancora discutere la decisione della giunta regionale di permettere la caccia con l’arco. C’è per esempio il plauso del Coordinamento delle associazioni venatorie umbre (Cavu) e dell’Enci. “Senza dubbio la caccia con l’arco ai mammiferi rappresenta il punto di incontro più alto fra etica e cultura venatoria, in quanto chi sceglie il compound - come lo chiamano gli americani - ha già maturato da tempo quella rinuncia implicita al carniere che ne fa realmente un Cacciatore. Una persona, cioè, che esce sul territorio non per abbattere ad ogni costo, ma per stabilire con i selvatici un forte rapporto di competizione etica, quasi primordiale, che soltanto dopo decine di appostamenti senza esito, dopo diverse rinunce al tiro per elementi di difficoltà che ne avrebbero minato il corretto esito, condurrà ad avere una chance di tiro utile e - forse - all' abbattimento finale di un capo. Vale la pena sottolineare, a tal proposito, che in Italia - e pertanto anche in Umbria - la legge quadro nazionale 157/92 che regola l'attività venatoria annovera l'arco tra i mezzi di caccia, insieme al fucile e al falco. Pertanto, anche se in pochissimi nella nostra regione, alcuni appassionati arcieri si dedicano da anni al prelievo del cinghiale in forma singola”. Dall’altro lato c’è chi come Paolo Bori parla di “indignazione” da parte della popolazione umbra e delle associazioni che tutelano l’ambiente per questa decisione che la politica del Partito democratico vuole continuare ad imporre per ingraziarsi quella categoria di cacciatori da sempre politicamente protetti e vicini al partito di maggioranza di questa terra francescana. Mi auguro che della questione se ne faccia carico invece il segretario regionale del Partito democratico”. B nangeli, direttore di Cna Umbria -: far pagare la percorrenza di queste vie di comunicazione a chi le deve prendere ogni giornoper motivi di lavoro, equivale a dare il colpo di grazia a un tessuto sociale ed economico già pesantemente dalla crisi. Comunque, per il momento accogliamo con favore lo stop imposto dalla Corte dei conti al progetto. Ma se l'ipotesi dovesse riprendere consistenza alle stesse condizioni, deve essere chiaro - conclude Giannangeli che Cna si batterà contro la sua attuazione, mettendo in atto iniziative di mobilitazione di ogni tipo per scongiurarla”. Contrari alla trasformazione in autostrada anche il Prc con Enrico Flamini che parla di una “scelta sciagurata”. Mentre l’onorevole del Pd Giampiero Giulietti “parla di un’opera fondamentale” ma da fare “senza pedaggio”. Ugualmente contrario al balzello il coordinatore regionale dell’Udc Maurizio Ronconi. “Il pedaggio sulla E45 a carico degli umbri sarebbe esiziale per l'intera economia della regione che non ha complanari viarie che permetterebbero di scegliere percorsi alternativi alla autostrada”. Il consigliere comunale di Perugia Otello Numerini invita infine ad affrontare la questione con “intelligenza e buon senso. Se è giusto, infatti, non gravare sugli utenti umbri, è altrettanto opportuno favorire la realizzazione di una E45 moderna, in grado di rompere l’isolamento della B nostra regione”. A PERUGIA Un Pd liquido, che va oltre il partito stesso, molto social e con internet al centro della raccolta di idee, discussione e voto delle proposte per il futuro programma di cambiamento dell'Umbria ancora impantanata nella crisi. Un po’ grillina, un po' alta-borghese con il poster gigante di Renzi sempre pronto da venerare e ascoltare come un oracolo. Insomma tutto questo vuole essere “Idea Umbria” l’associazionepensatoio messa in piedi dall’imprenditrice, ex senatrice ed ex sfidante alle primarie di Boccali, Anna Rita Fioroni. In verità ci sarebbe anche un’altra ambizione: quella di arrivare il più alto possibile alle prossime regionali 2015. Una Fioroni consigliere regionale? O addirittura sfidante della Marini alle primarie per la presidenza della giunta? Solo il tempo lo dirà. “L'Umbria - afferma - non si ripensa se non Insieme. Vogliamo lavorare per costruire una proposta inclusiva, attenta alle nuove esigenze della società, che rispolveri la responsabilità e l’intelligenza collettiva che non significa necessariamente impegno politico ma partecipazione attiva. E' per questa ragione che #ideaumbria parla alla società civile, alle persone, ai giovani,agli imprenditori, al terzo settore, agli studenti, ailavoratori, a chi è in cerca di occupazione”. Per il pensatoio democratico non è più tempo di fermarsi alla diagnosi dei mali: “L'Umbria ha bisogno di cure; di guardare con orgoglio al passato, di ritrovare fiducia nel futuro, ma soprattutto di ridare significato al presente, dando spazio alle competenze, formulando strumenti che facciano da volano alla valorizzazione del merito”. L'associazione pensa ad un piano unico per il rilancio economico-sociale, ripensare i servizi sanitari, rendere più efficiente la macchina pubblica e facilitare progetti di sviluppo proiettati in una prospettiva di medio lungo termine nel rispetto del territorio. Occorrono interventi per migliorare le condizioni di contesto delle imprese, per sostenerle anche nei processi di innovazione, sostenibilità, crescita dimensionale e internazionalizzazione. La raccolta delle idee sarà possibile tramite la piattaforma online www.ideaumbria.it dove gli utenti potranno caricarle direttamente, commentare quelle delle altri e votare quelle migliori. Le idee che riceveranno il maggior numero di consensi concorreranno B alla definizione di alcune priorità per la regione. Mar.Ros. Nicola Bossi Membri delle Rappresentanze sindacali di diverse fabbriche ed enti in campo DIARIO DA ECOFUTURO FESTIVAL Chiediamo scusa al pianeta Terra Un nuovo soggetto unitario a Sinistra di Jacopo Fo A N onostante il tempo non sia stato clemente, al riparo dei gazebo sono andati avanti i laboratori per l'autocostruzione di isolanti per le abitazioni, stampanti 3d, detersivi per la casa ecologici e a poco prezzo di mamma Chimica (puoi trovare i video di tutti gli eventi su www.alcatraz.it). Ieri abbiamo dedicato la giornata a una riflessione: gli esseri umani hanno esagerato. Evidentemente abbiamo sofferto molto quando vivevamo nelle caverne e tigri con i denti a sciabola ci consideravano un lauto pasto. Per milioni di anni siamo sopravvissuti a stento, sprovvisti come siamo di corna, artigli, dentature spaventose. Poi abbiamo imparato a usare il cervello e ci siamo costruiti ogni sorta di protesi fisica, dall'arco alla bomba atomica e adesso siamo i signori del mondo. Va bene: possiamo andare da Milano a Roma senza dover affrontare lupi e coccodrilli. Però ora sarebbe il caso di renderci conto che dobbiamo usare con più buon senso il nostro potere. Non è cosa buona trasformare il mondo in un deserto e neppure sterminare migliaia di specie animali e vegetali e neanche suicidarci con lo smog. A Ecofuturo molti oratori hanno cercato di spiegare che la biodiversità è, non solo giusta, ma anche utile. E le ecotecnologie hanno reso possibile ed economicamente conveniente vivere e produrre in armonia con la natura. Non è certo una novità che un uso eccessivo di antibiotici stia creando grossi danni alla salute degli statunitensi. Gli antibiotici possono salvarti la vita e vanno usati quando servono veramente. Recenti scoperte hanno dimostrato addirittura che alcune malattie sono causate dall'eliminazione di particolari batteri che vivono in simbiosi con noi e si è scoperto che si possono curare senza effetti collaterali, semplicemente assumendo un certo tipo di batterio di cui il malato è sprovvisto. Che lo yogurt faccia bene al sistema digestivo perché contiene miliardi di batteri ormai lo si sa. Ecco allora che abbiamo pensato di lanciare l’iniziativa: “Fatti una foto mentre abbracci un albero!” Un segno di risarcimento per il poco rispetto che abbiamo avuto per il pianeta negli ultimi due secoli. Fatti scattare una foto mentre abbracci una pianta (anche una in vaso va bene se non hai alberi a disposizione) e postala sul gruppo facebook Ecofuturo abbraccia gli alberi (tra le 19 e le 20)! B A PERUGIA “Dieci milioni di poveri, se l’Italia si facesse un selfie, avrebbe il volto della miseria e della diseguaglianza”. Con questo attacco l’assemblea degli autoconvocati per una Sinistra unita (Nico Malossi, Rsu Umbria Cuscinetti, Nicola Gatticchi, Rsu Cartoedit, Leonardo Moretti, Rsu Oma Tonti, Diego Mariotti, Rsu Tomassini, Adrio Rinalducci, Rsu Isa, Roberto Ghiandoni, Rsu Iverplast, Annalena Stocchi, Rsu Filcams, Marta Bertoldi Rsu Provincia, Stefano Garzuglia Rsu Ast, Rossella Alliegro RsuScuo- la, Isabella Caporaletti Rsu Banca popolare di Spoleto) scende in campo. “Negli ultimi 20 anni una quantità incalcolabile di quello che era il reddito da lavoro è passato nelle gabbie della speculazione, che ha reso pochissimi sempre più ricchi e milioni di famiglie intollerabilmente più povere. Allora cominciamo da noi - si legge in una nota - : siamo lavoratori eletti nelle Rappresentanze sindacali e rivolgiamo il nostro appello e la nostra disponibilità, per la costruzione di un nuovo soggetto unitario della sinistra, B la grande assente in questi anni”. CORRIERE 10 DELL’UMBRIA u Mercoledì 30 Luglio 2014 ECONOMIA Redazione: via Pievaiola, 166 F-6 PERUGIA Tel. 075 91191 Fax 075 4659140 economia@gruppocorriere.it z FINANZA PALAZZO CESARONI CON I CONTI IN ORDINE APPROVATO IL RENDICONTO 2013 A PERUGIA L’assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato con 16 voti a favore, 8 contrari (Fd'I, FI, Lega, Udc, Ncd) e un astenuto (Goracci - Comunista umbro) il rendiconto generale dell'amministrazione regionale per l’esercizio finanziario 2013. Il disegno di legge presentato dalla giunta è stato illustrato in aula dal relatore di maggioranza Fausto P Galanello (Pd). “Anche per il 2013 - ha detto Galanello - emerge la positività dei risultati. In particolare l’elevato grado di realizzo complessivo delle entrate pari ad oltre il 98 per cento che, se riferito alle sole entrate di natura raggiunge il 100 per cento, a dimostrazione della correttezza delle stime di gettito. Inoltre l'elevato grado di attendibilità delle previsioni di bilancio è testimoniato dall'indice di variazione, che si attesta intorno al 4 per cento per l’entrata e al 6 per cento per la spesa. La conferma della qualità delle azioni per imprimere una maggiore velocità di riscossione dei crediti è dimostrata dall'indicatore della velocità di cassa, che sale del 4 per cento rispetto all'anno precedente, passando dal 62 al 66 per cento. Non va dimenticato, poi, un buon grado di esigibilità dei residui attivi, visto che solo il 7 per cento deriva da accertamenti fatti prima del 2009, e il forte impulso impresso all'attività di riduzione dei residui passivi. La buona performance sul fronte dei pagamenti è confermata dalla velocità di cassa della spesa B che è al di sopra dell'80 per cento”. y SINDACATO Cgil, Cisl e Uil annunciano uno sciopero a settembre In primo piano le vertenze Tk, Merloni ma anche fisco e pensioni L’UMBRIA SI RIBELLA ALLA CRISI E SCENDE IN PIAZZA di Aldo Spaccatini A TODI - “"Per un fisco più equo, per pensioni più giuste”: è questo il titolo scelto per l'iniziativa di Cgil, Cisl e Uil dell'Umbria che si è svolta,, presso l'Europalace hotel di Todi. Un' iniziativa di particolare rilievo vista la difficile situazione che sta vivendo la nostra regione, come testimonia anche la data insolita, 28 luglio, che si è utilizzata. Tra i temi che sono stati trattati: quello della piattaforma nazionale fisco e previdenza, il processo di deindustrializzazione umbro con la vicenda ThyssenKrupp e le principali questioni regionali. All’assemblea re- gionale dei quadri e delegati dei tre sindacati umbri sono intervenuti tra gli altri Mario Bravi, segretario generale regionale Cgil, Ulderico Sbarra, segretario generale regionale Cisl e Claudio Bendini, segretario generale regionale Uil. Le conclusioni dei lavori sono state di Annamaria Furlan, segretario generale aggiunto Cisl nazionale. Il quadro della grave situazione di crisi che sta vivendo la nostra regione è stato sottolineato da Mario Bravi, segretario regionale della Cgil che ha parlato della necessità di una grande mobilitazione ed ha annunciato uno sciopero generale che dovrebbe aver luogo nei primi giorni di settembre. “L’anomalia di una iniziativa che si tiene a fine luglio - ha detto Bravi incentrata su previdenza e fisco è una prova in più di quanto sia grave la crisi che stiamo vivendo. E’ necessario riaprire un confronto con questo governo perché ci sono cose che lasciano perplessi. Il nostro Paese ha alzato l’età pensionabile mentre altri Paesi europei, come la Germania, hanno deciso di abbassarla. Sull'evasione fiscale, che condiziona la crescita del nostro Paese e che è a livelli ben più pesanti rispetto a Germania e Francia, il governo non sta assumendo impegni chiari. Gli 80 euro concessi ai lavoratori che hanno una certa fascia di retribu- zione sono stati importanti ma è una manovra che va estesa anche ai lavoratori, e non sono pochi, che hanno retribuzioni al limite della sopravvivenza ed ai pensionati”. L’esponente della Cgil, ha poi portato le cifre a sostegno dellesue tesi: “L’Umbria, hadetto, è stata colpita in maniera più rilevante rispetto ad altre regioni con una riduzione del Pil dell’11%. Ci sono ben 145mila umbri che vivono in una situazione di estrema precarietà, abbiamo 51mila disoccupati e 23mila scoraggiati, giovani che non vedono prospettive lavorative”. L’esponente della Cgil ha concluso portando un duro attacco alla dottoressa Morselli, definita “una z La manifestazione a Spello LAVORO Presentato il festival regionale ALLARME OCCUPAZIONE ANCHE IL PD SI MOBILITA A PERUGIA “Il lavoro è democrazia” recita lo slogan della prima edizione del “Festival regionale per il lavoro”, che si svolgerà a Spello da domani luglio al 10 agosto, nell’ambito della 43esima festa de l’Unità, presentato ieri nella sede del Pd Umbria, in piazza della Repubblica a Perugia. Organizzato dal Pd Umbria e dal dipartimento Lavoro regionale in collaborazione con i segretari del Pd di Spello, Bevagna, Montefalco e Trevi, sarà una riflessione sul mondo del lavoro, dal panorama locale a quello europeo. Il programma, in cui interverranno ministri, in carica e non, rappresentati politici, sindacali, imprenditoriali, è stato illustrato da Giacomo Leonelli, segretario regionale del Pd Umbria e Serena Santa- gata, responsabile del dipartimento Lavoro. Per il circolo Pd di Spello sono intervenuti il segretario Antonio Luna e Valentino Castellani, responsabile Festa de l’Unità, organizzata dai militanti spellani fin dai primi anni Sessanta, ininterrottamente dal 1971. “Il lavoro è il tema dei temi”, è una priorità, ha assicurato Leonelli, per il Pd umbro e per il 52% della popolazione regionale, secondo i dati citati dal segretario. Distinguendo tra i “temi d’emergenza”, come Ast, Merloni e pedaggio sulla E45, “che sarebbe una zavorra pesante per una Regione che deve ripartire”, ed i “temi di sviluppo", ha definito il festival “un momento di partenza”. Nei prossimi mesi infatti, ha spiegato la Santagata, l’agenda politica del partito in Um- da domani al 10 agosto, presente il ministro Maurizio Martina y bria prevede “la costruzione del piano straordinario dell’occupazione”, con il coinvolgimento di sindacati, imprenditori, associazione di categoria ed anche i piccoli territori come Spello, “cuore pulsante della Regione”. Il festival contribuirà ad “innalzare il livello della discussione all’interno del Pd in Umbria, ha aggiunto Luna, citando tra i relatori nazionali Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole ali- mentari e Forestali, Cesare Damiano, presidente XI commissione parlamentare Lavoro e Lucio Cafarelli, coordinatore area Lavoro Pd Nazionale. Ha inoltre ricordato tra gli amministratori locali che interverranno la governatrice Catiuscia Marini, Marco Vinicio Guasticchi, presidente della Provincia di Perugia,ente gestore Centri per l’impiego e Vincenzo Riommi, assessore allo Sviluppo economico Regione Umbria. La Santagata ha segnalato in particolare la tavola rotonda del 5 agosto, in cui con l’apporto del ministro, giovani imprenditori discuteranno di nuove modalità di lavoro ed gli incentivi per l'occupazione, tipo il coworking ed i centri commerB ciali naturali. Stefania Piccotti CORRIERE zIl consiglio comunale di Terni e l’assemblea regionale unanimi contro i tagli all’Ast. Bonafè in città DELL’UMBRIA Economia t Mercoledì 30 Luglio 2014 11 MECCANICA SIDERURGIA Presente anche il sindaco Presciutti L’AD MORSELLI È SOTTO SCORTA INCONTRO A ROMA PER IL FUTURO DELLAJPINDUSTRIES A GUALDO TADINO di Antonio Mosca A PERUGIA - Sale la tensione all’Ast e da ieri l’amministratore delegato, Lucia Morselli, è sotto scorta. La manager sarà accompagnata dai vigilantes di un’agenzia privata in tutti i suoi spostamenti, soprattutto durante il percorso dall’albergo di Terni dove risiede al suo ufficio in viale Brin. Si tratta di una misura precauzionale che andrà avanti fino a data da destinarsi. Intanto ieri il consiglio regionale ha approvato all’unanimità una mozione sulla vertenza Ast sottoscritta da tutti i gruppi e in cui si chiede alla giunta di adottare “ogni iniziativa utile, insieme alle forze istituzionali e sociali di Terni, per contrastare il business plan avanzato da ThyssenKrupp e per promuovere una forte iniziativa di mobilitazione di tutta la comunità umbra”. La mozione sarà trasmessa al presidente del consiglio dei ministri, ai presidenti e ai capigruppo di Camera e Senato e ai parlamentari europei e italiani. Il documento approvato ha integrato, dopo alcuni interventi e una pausa che ha portato alla condivisione di tutti i firmatari, la proposta inizialmente avanzata da Damiano Stufara (Prc-Fds) e poi parzialmente modificata. Anche il consiglio comunale di Terni ha approvato con voto unanime un nuovo atto d’in- tagliatrice di teste, che può far diventare drammatica la situazione della Ast che metterebbe in crisi non solo l'Umbria ma tutto il Paese”. “Il nostro compito, il compito del sindacato è quello di far cambiare marcia e priorità al paese - ha detto nelle sue conclusioni Annamaria Furlan, segretaria generale aggiunto della Cisl nazionale - dall’inizio della crisi abbiamo perso 25 punti di produzione e ogni punto di produzione ha bisogno mediamente di due anni per essere recuperato: dunque, se non si danno scosse all'economia, se non si cambia marcia, dovremo aspettare 50 anni per tornare al 2007 e questo è inaccettabile”. Furlan ha dunque dirizzo sulla situazione della Tk-Ast dopo il confronto con le Rsu. Analoga iniziativa contro il piano e i tagli ai posti di lavoro è arrivata dal consiglio comunale di Amelia. Ieri pomeriggio è arrivata a Terni l’europarlamentare Simona Bonafè, politicamente molto vicina al premier Renzi. Dopo un incontro con il sindaco Di Girolamo, il presidente del consiglio regionale Eros Brega e il presidente della Provincia Polli, si è spostata nella sede della Cisl dove l’aspettavano i sindacati. L’onorevole Bonafè ha espresso piena condivisione delle preoccupazioni dei lavoratori rispetto a un piano che - ha detto “non ha alcuna prospettiva eche pertanto deve essere fortemente messo in discussione”. L’europarlamentare ha detto che informerà del problema il premier Renzi che dovrebbe venire a Terni nelle prossime settimane. Si parla degli inizi di settembre anche per avere un contatto diretto con i vertici Tk. Preoccupazione anche per l’azzeramento dei Cda delle società controllate mentre i sindacati si sono riuniti di nuovo per mettere a punto altre iniziative di lotta e di mobilitazione per la giornata di domani. Intanto l’operaio ternano Andrea Maurelli è arrivato al sesto giorno di sciopero della fame. Ha perso più di tre chili, ma “andrò avanti - dice - finchè Tk B non tornerà sui suoi passi”. rilanciato la necessità di una “grande alleanza” tra sindacato e cittadine/i, con una attenzione particolare ai giovani, oggi troppo spesso relegati al ruolo di “sfiduciati, scoraggiati, tagliati fuori”. Leve da muovere sono quelle del fisco e della previdenza, “perché è impensabile - ha osservato ancora il segretario Cisl - che in un paese con un fisco così penalizzante per il lavoro, le imprese e gli investitori internazionali decidano di venire in Italia”. Il tutto mentre corruzione ed evasione fiscale restano a livelli senza eguali in Europa, ma la politica - ha accusato la sindacalista - “è con la testa da un'altra parB te, basta leggere i titoli dei giornali”. IMMOBILI Presto un gruppo per definire un canone concordato unico EMERGENZA CASA E LOCAZIONI LA REGIONE CORRE AI RIPARI A PERUGIA Un gruppo di lavoro, che avrà il compito di elaborare le linee guida da fornire ai Comuni per la definizione del canone concordato nei contratti di affitto degli alloggi di proprietà privata, è stato istituito dalla giunta regionale su proposta dell’assessore alle Politiche abitative Stefano Vinti. “Da tempo - ha affermato Vinti - stiamo registrando numerose difficoltà su questo tema del cosiddetto canone concordato e proprio per giungere a criteri omogenei in tutta la regione, abbiamo voluto costituire questo gruppo di lavoro, al quale parteciperanno tutti i soggetti interessati. In molti Comuni gli accordi non esistono e dunque per poter definire l'importo del canone concordato, è necessario applicare quanto disposto da un Decreto ministeriale del 2004, il quale prevede che si debba far riferimento al "Comune demograficamente omogeneo di minore distanza territoriale, anche situato in altra Regione. Un qua- dro normativo del genere non può che generare incertezze e contraddizioni - ha dichiarato l'assessore Vinti - . Tra l’altro l’attuale crisi economica ha portato con sé una generalizzata e consistente diminuzione degli affitti anche per coloro che stipulano a canone libero, al punto tale da renderli a volte più vantaggiosi del canone concordato. In questo contesto, dunque, uno strumento concepito dal legislatore come agevolativo per gli inquilini, al quale sono applicati anche consistenti sgravi fiscali (recentemente la “cedolare secca”, ossia l'Irpef che deve corrispondere il proprietario, è stata ridotta al 10% nel Comuni ad alta tensione abitativa e in quelli colpiti da calamità naturali) rischia di vedere completamente vanificati i suoi effetti positivi. E’ opportuno insomma effettuare un' approfondita riflessione sull'argomento, ha concluso Vinti, e questo sarà il compito del gruppo di lavoro che dal prossimo mese di setB tembre potrà essere operativo”. y Anche il sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, ha aderito all’invito rivolto dalle organizzazioni sindacali Cgil-Cisl-Uil a partecipare alla manifestazione in programma oggi a Roma, presso il ministero dello Sviluppo economico. Iniziativa proclamata da Fim, Fiom, Uilm di Marche ed Umbria in concomitanza alla convocazione dello stesso Ministero alle 12 in merito alla vertenza JP Industries. Invito che i sindacati hanno esteso ai primi cittadini delle città interessate alla vicenda, con i sindaci che parteciperanno con la fascia tricolore “per sottolineare la partecipazione delle istituzioni locali alla vertenza accanto agli operai - come sottolinea il sindaco Presciutti - . L’occasione della vertenza della JP Industries, serve al sindaco per sottolineare una serie di incontri a livello istituzionale avvenuti con la presidente della Giunta regionale, Catiuscia Marini, e con gli assessori regionali competenti in materia di lavoro e sviluppo economico. “Incontri dai quali è emersa la volontà di portare Gualdo Tadino al centro dell’attenzione delle istituzioni sovra comunali sia riguardo riguarda l’ospedale Calai e i servizi sanitari del territorio, sia per quello che concertine interventi per innovazione e aggregazione di impresa - ribadisce il sindaco Presciutti, aggiungendo che questi incontri proseguiranno nei prossimi giorni "al fine di costituire una più forte sinergia istituzionale che permetta alla città di ottenere risorse regionali, del governo ed europee, quindi di dare risposte in materia di sviluppo economico e prospettive alla forte domanda B di lavoro che viene dalla città”. ZOOTECNIA Approvato il primo progetto organico per il settore AMMORTIZZATORI AVANTI CON L’INNOVAZIONE E LA MAGGIORE QUALITA’ MOZIONE SU CIG E MOBILITA’ A PERUGIA Con 23 voti favorevoli ed un astenuto (Goracci - Cu), l’assemblea Legislativa dell’Umbria ha approvatoil Piano zootecnico regionale predisposto dall’Esecutivo regionale. La concentrazione dell’offerta, la creazione di reti d’impresa, il sostegno per investimenti legati alla gestione dei reflui, la diversificazione aziendale, la progettazione integrata di filiera, sono gli obiettivi ribaditi dal relatore unico in aula, Gianfranco Chiacchieroni (presidente Seconda Commissione) che ha rimarcato l’importanza di puntare alla “qualità delle produzioni legata a quella ambientale”. Il piano zootecnico regionale mira al mantenimento/incremento dell'attuale consistenza degli allevamenti e al miglioramento della qualità. Viene evidenziata l'opportunità di potenziare, a livello qualitativo, le produzioni, puntando su prodotti zootecnici regionali di 'qualità superiore', sulle produzioni a forte connotazione territoriale (promozione di filiere interamente regionali) e sulla certificazione di prodotto e di processo. Grande rilevanza assume la sostenibilità ambientale degli allevamenti. Entrando nel merito della Misura 'Q34' (trasformazione degli effluenti suinicoli da liquidi a solidi attraverso compostaggio, lettiera permanente e depurazione), è stato prorogato fino a settembre 2015 (era scaduto lo scorso 31 dicembre 2013) l'adeguamento alle prescrizioni della misura da parte degli allevatori. Verrà avviata quindi un'attività dimostrativa basata su un diverso approccio organizzativo ed operativo che, attraverso il coinvolgimento dei diversi attori della filiera suinicola e l'utilizzo delle 'Migliori tecniche disponibili' riconosciute a livello europeo, si prefigge la possibilità di aumentare l'efficienza e la tracciabilità di spandimento dei liquami. Le linee di azione del Piano prevedono la promozione e il sostegno per l'inserimento dei giovani; investimenti in azienda; interventi finalizzati al miglioramento del benessere animale; l'associazionismo per favorire la concentrazione dell'offerta; la creazione di reti d'impresa; il sostegno per investimenti legati alla gestione dei reflui; la diversificazione aziendale, la progettaB zione integrata di filiera. A PERUGIA Sbloccare le risorse per consentire il pagamento della cassa integrazione per tutte le richieste già avanzate per l'anno in corso; stanziare le somme necessarie per tutto il 2014; contrastare ogni tentativo di stravolgere i criteri per l'utilizzo della cig in deroga e mobilità riducendone i livelli di tutela per i circa 11.500 lavoratori umbri coinvolti. Realizzare infine un fronte unitario tra le Regioni che impedisca la riduzione dei beneficiari dei trattamenti di Cig in deroga e mobilità. Sono questi i punti centrali della mozione, promossa dai consiglieri regionali Manlio Mariotti, Andrea Smacchi, Fausto Galanello e Giancarlo Cintioli (Pd), sui quali si chiede "l'impegno della giunta regionale nei confronti del governo, di concerto con le altre Regioni" e che è stata approvata ieri dall’assemblea legislativa dell'Umbria all'unanimità dei presenti (21 consiglieri). Il testo originario del documento è stato integrato da un emendamento del capogruppo Prc-Fds Damiano B Stufara. “Basta eventi spot, voglio portare il mondo a Perugia” A PERUGIA - Perugia nel mondo e il mondo a Perugia. L’assessore Teresa Severini allarga lo sguardo oltre i confini per onorare la sua triplice delega, Cultura, Turismo e Università, avuta dalla nuova governance targata Romizi. Imprenditrice, presidente del Post fino a qualche giorno fa (abbandonato per l’attuale incarico: le due poltrone sono incompatibili) e madre di tre figli, la Severini fa parte di quella componente della giunta presa dalla società civile. Dall’ufficio di Palazzo della Penna pensa al futuro e lo fa con ottimismo e grande determinazione: “Bisogna uscire dall’autarchia culturale in cui è caduta la nostra città - premette -: Perugia deve tornare a essere un luogo internazionale. Basta eventi a spot fine a se stessi che ci hanno portato in fondo alle statistiche dei flussi turistici: 2 milioni di visitatori all’Umbria sui 22 milioni della Toscana (dati: rap- porto Italia produce)”. Assessore Severini, da dove ha cominciato il lavoro? “A un mese dalla nomina sto lavorando in due direzioni: da una parte il programma di cui ho già una prima stesura per i prossimi tre anni, dall’altra la fase di ascolto. Poi dovrò fare i conti con le risorse che ora sono zero”. In passato è stata avviata una progettualità impegnativa che dovrebbe essere completata, lei inverte la rotta o la conferma? “Quanto programmato verrà portato a compimento, c’è chi ci ha investito del tempo a riguardo, anche se spetta a me mettere le risorse. In questo presto inseriremo una nuova programmazione secondo una logica assolutamente innovativa: metteremo a sistema le tre componenti turismo, cultura e università. Nel pieno rispetto delle autonomie di ciascuno, l’assessorato si occuperà del coordinamento”. Quale attività sarà il fulcro rispetto alle novità in cantiere? “La funzione di Palazzo della Penna come contenitore d’arte, prima che di centro culturale. Ho già una prima bozza di calendario di mostre da fine anno e inizio del prossimo indirizzate soprattutto al contemporaneo. Dalla cultura al turismo: gli eventi espositivi saranno accompagnati da una campagna di comunicazione che dovrà tenere conto di un target allargato dagli stranieri agli italiani, dalle famiglie e agli anziani. Inoltre intendo supportare l’area espositiva di Palazzo della Penna con lo spazio dell’ex Fatebenefratelli, perfetto per installazioni e grandi opere”. Ma non doveva essere destinato alle compagnie teatrali? “Le aiuteremo a trovare un’altra sistemazione, quel luogo non è adatto per la sperimentazione teatrale, non ha neppure una buona acustica”. Passiamo ai temi caldi: il palazzo della musica al Turreno, il teatro Pavone, la biblioteca degli Arconi, la gestione t Mercoledì 30 Luglio 2014 19 “Intendo tenere la politica fuori dalla mia porta Io ascolterò tutti, poi prenderò decisioni lontane da logiche di partito” l’imprenditrice con tre deleghe: Turismo, Cultura e Università di Sabrina Busiri Vici CORRIERE Intervista agli assessori Parla Teresa Severini, DELL’UMBRIA Perugia In giunta L’assessore Tersa Severini ha tre deleghe: Cultura, Turismo e Università dei musei e convenzioni attivate per gli spazi teatrali. Come si orienterà? “Andiamo per macro argomenti. Le priorità da perseguire sono far riemergere i secoli passati di Perugia in una dimensione culturale che interessi anche ai giovani, creare attrattività dal punto di vista turistico utilizzando il multimediale e portare la città a essere di nuovo oggetto di orgoglio per tutti i suoi abitanti. In tutto questo sarà fondamentale l’aiuto che ci arriverà dagli istituti di alta formazione”. Torniamo ai casi elencati sopra “Allora: Turreno e palazzo della musica, c’è prima da pensare a far marciare l’attività nei teatri del Pavone e del Morlacchi. Rispetto al Pavone è quanto mai urgente avviare i lavori di restauro del tetto per scongiurare altri disastri e renderlo fruibile almeno per Umbria jazz 2015. Poi ci sono da rivedere le convenzioni per musei e spazi culturali: non possono stare tutte in mano a un unico soggetto. Quindi i beni culturali: puntare al recupero di spazi storici e renderli fruibili ai giovani”. E Perugia 2019 capitale della cultura? “Al di là del risultato, c’è una progettualità importante e di grande valore, che potrà rimanere anche se ha bisogno di risorse per essere sostenuta”. E invece i tempi sono da lacrime e sangue, no? “Non direi neppure questo, visto che la cultura ora è considerata parte integrante del programma di sviluppo economico e non una componente aggiuntiva. Un aspetto importante anche dal punto di vista degli sponsor che spero siano interessati anche dall’estero. Per il resto dobbiamo aspettare il bilancio di previsione”. Come snellire i tempi della macchina organizzativa? “Per quanto mi compete riunirò fisicamente in una unica sede turismo e cultura. Poi voglio ascoltare e confrontar- mi, creare tavoli a tema”. In campagna elettorale, c’è stato un incontro dell’attuale sindaco con associazioni e operatori culturali, in quell’occasione solo Banana republic si è presentata. Un messaggio chiaro. “Ecco vorrei tenere la politica fuori dalla mia attività. Io ascolterò tutti, poi prenderò le mie decisioni che non sono politiche”. Dalle pagine del Corriere dell’Umbria è stata lanciata la proposta per la Fondazione Sergio Piazzoli. L’assessorato alla cultura di Perugia come si pone rispetto a questo progetto? “Non mi sento di prendere una posizione. Ho delle progettualità mie dirette alla sollecitazioni culturali della musica. Ritengoche di personaggi che hanno dato alla musica ce ne siano stati tanti, l’emotività è una cosa, la programmazione è un’altra”. La sua mission? “Essere l’assessore di tutti”. B Nuova teoria elaborata dal gruppo di ricerca del professor Paolo Calabresi Svolta, il Parkinson cambia volto A PERUGIA Una nuova prospettiva per la terapia del Parkinson e relativi disordini del movimento è stataelaboratadal gruppo diricerca del professor Paolo Calabresi nei laboratori della clinica Neurologica del dipartimento di Medicina dell’Università di Perugia, in collaborazione con l’Irccs Fondazione Santa Lucia di Roma. La malattia di Parkinson è una delle patologie neurodegenerative più frequenti. Tale malattia provoca una grave disabilità neurologica causata da riduzione del movimento spontaneo, rigidità e tremore, spesso associati a disturbi cognitivi. I farmaci attualmente in uso per la terapia della malattia di Parkinson sono in gradodi migliorarne i sintomi, ma non hanno dimostrata efficacia nel rallentare il processo neurodegenerativo. Per tale motivo negli ultimi anni enormi risorse sono state investite in tutto il mondo per comprendere i meccanismi sui quali indirizzare terapie innovative. Per anni si è creduto che la sintomatologia motoria associata alla malattia di Parkinson fosse causata dall’ipofunzione di un circuito cerebrale in grado di attivare il movimento e dalla concomitante iperattività di un circuito capace di inibire l’attività motoria. Tali vie neuronali sonostate definite rispettivamente “via diretta” e “via indiretta”. Tale teoria ha guidato per anni sia le terapia farmacologiche che le strategie neurochirurgiche atte a correggere la sintomatologia. La nuova prospettiva elaborata dal gruppo di ricerca di Calabresi riformula la teoria su cui per anni si sono basate le terapie tradizionali della malattia di Parkinson. In tale nuovo approccio, la via diretta e la via indiretta cooperano per l’attivazione del movimento grazie a interazioni strutturali, biochi- miche e sinaptiche. In particolare, secondo lo studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature Neuroscience da Calabresi, un ruolo importante sarebbe svolto dai cosiddetti “interneuroni”, cellule capaci di stabilire una connessione funzionale tra le due vie a livello del nucleo striato del cervello. La modulazione dei neurotrasmettitori grazie ai quali tali cellule comunicano potrebbe fornire le basi per lo sviluppo di terapie innovative per la malattia di Parkinson ed altri disabilitanti disordini del movimento come la corea di HunB tington e le distonie. Mercoledì 30 Luglio 2014 DELL’UMBRIA 20 CORRIERE u Perugia Comune Tasi non al minimo, si punta ad azzerare Tosap e tassa di soggiorno. Commissione per tagliare le spese Spending review da 20 milioni di Alessandro Antonini A PERUGIA - Il dato di partenza è la classifica choc di Open Civitas. Ogni cittadino di Perugia costa al Comune 734 euro eppure nel 2010 per ogni abitante sono stati spesi ben 1057 euro. C’è un trenta per cento di sforamento. Il titolo era: Perugia Comune più spendaccione d’Italia. Per questo il sindaco Andrea Romizi ha affidato all’assessore Francesco Calabrese - delega ai lavori pubblici, infrastrutture e Perugia digitale - un progetto di spending review che porti avanti l’obiettivo del programma (20 milioni di euro di risparmio in due mosse progressive da 10 milioni l’una) e che provi - anche alla luce dei dati dell’incipit a tagliare anche qualcosa di più. La revisione della spesa dovrà essere affrontata in tutti i settori, con una cabina di regìa unitaria che farà capo alla giunta. Ci sarà anche una commissione composta da tutti i rappresentantidei gruppi consiliari, supportata dai competenti uffici comunali, con audizioni ed apporti esterni. Ma l’atto non è solo filosofia: ci sono interventi concreti da attuare subito, nei prossimi giorni. E la partita si intreccia con la composizione del bilancio di previsione. Spendig a gògò Al centro dell’atto c’è la maggior differenza tra il “fabbisogno standard” di ogni abitante e la spe- z Sindacati Proroga dei 50 minidirigenti comunali L’assemblea dei lavoratori diffida la giunta A PERUGIA (AleAnt)E’ scontro duro sui minidirigenti. Solo in sette hanno votato contro. Gli oltre 150 dipendenti del Comune riuniti in assemblea hanno approvato il documento che rigetta la proposta di proroga delle 50 posizioni organizzative portata avanti dalla giunta. E’ l’annosa questione dei “capiufficio” e degli stipendi aggiuntivi che si prendono. Le rsu dunque rinnovano la “diffida all’amministrazione comunale - è scritto nel verbale approvato - di non utilizzare le risorse del fondo dei dipendenti per disporre la proroga degli incarichi di posizione organizzativa e di alta professionalità la cui scadenza naturale è fissata per il 31 luglio”. La rsu comunica anche di “essere disponibile ad affrontare in maniera costruttiva il percorso già in essere per giungere al più presto alla sottoscrizione del contratto integrativo decentrato e di un accordo relativo ai nuovi criteri meritocratici da adottare per l’individuazione e la pesatura economica delle ‘po’ e alte professionalità”. Per l’asDipendenti all’attacco semblea dei lavoratori del Comune pertanLa riunione alla sala della Vaccara to la validità “dei contratti è da prevedere in scadenza domani”. Su fb intanto Scarponi dell’Ncd appoggia la linea dei sindacati, che era stata quella dell’allora opposizione in campagna elettorale. Oggi della questione se ne parlerà in giunta, come passaggio della riforma complessiva della macchina dirigenziale che dovrebbe partire agli inizi di ottobre. Una mossa intanto è stata fatta: la nomina di Rosi Bonci a dirigenti dei servizi finanziari (Bilancio). Al suo posto al personale è subentrato Amedeo Di Filippo. B y sa effettiva dell’amministrazione. Insomma vanno rivisti i rapporti tra i servizi offerti, le richieste effettive e i soldi spesi per questi stessi servizi. Nel mirino ci sono i 45 milioni spe- si per lo smaltimento e la raccolta rifiuti, ad esempio, i milioni del minimetrò e tutta la spesa legata alle partecipate. In questo senso la manovra per liberare risorse è definita una “priorità”. Ci sono poi le spese dell’ente: una di prossima scadenza è quella del centralino esterno. Termina a settembre e potrebbe essere non rinnovata. Correlata anche la riforma della macchina dirigenziale: dopo le proroghe, dovrebbe scattare le riduzioni sia delle posizioni organizzative sia degli stessi apicali. Con quelli che hanno il contratto a termine che non dovrebbero venire rinominati. Bilancio e lacrime Del bilancio si diceva: in base alle prime proiezioni risulterebbe quasi impossibile mettere al minimo la Tasi e abbassare sensibilmente le altre aliquote che come è noto a Perugia sono al massimo. Obiettivo possibile l’abolizione di Tosap (passi carrabili) e tassa di soggiorno. Nel programma elettorale Romizi aveva scritto che dei 20 milioni risparmiati, 10 sarebbero dovuti andare all’abbassamento della pressione fiscale. Verranno utilizzate in parte le entrate dei permessi a costruire - anchese irevisori avevano bacchettato la precedente amministrazione nell’ultimo consuntivo - e resta l’alea sul piano delle alienazioni. Deiquattordici milioni previsti in passato se ne sono incassati pochi spiccioli. C’è da credere che sarà impossibile quantificare una somma di pari entità. Intanto a proposito di spending spuntano due delibere di giunta (11 e 12 del 16 luglio) che stanziano 89 euro cadauna per due diverse spedizioni degli scout Agesci. Romizi è stato “lupetto”. Anche se la spesa è poca, c’è già chi è pronto a stigmatizzare il B “cattivo esempio”. Ricevuto e accompagnato dal presidente Eros Brega Visita a Palazzo per il sindaco con tanto di guida A PERUGIA Il presidente dell’assemblea legislativa dell’Umbria, Eros Brega, ha incontrato ieri a palazzo Cesaroni il sindaco di Perugia, Andrea Romizi. La visita, che si è svolta in un clima di “grande cordialità” e durante la quale il presidente Brega ha fatto gli auguri di buon lavoro al neo sindaco Romizi, è stata anche l’occasione per esprimere la reciproca volontà di collaborazione tra l’assemblea legislativa e il Comune di Perugia. Al termine della riunione il presidente Brega ha fatto da anfitrione al sindaco Romizi nella visita a palazzo Cesaroni, accompagnandolo dalla sala Brugnoli, allo scalone d'Onore e fino al Torrino, l’altana posta sul tetto del Palazzo che sta per essere riaperta dopo un accuraB to restauro. Dopo l’articolo uscito in queste pagine interviene Enel Energia: questione risolta Atto della Regione, l’Osservatorio non ci sta: “Villa Colle del Cardinale sfregiata” Bolletta pesante, rettificato l’importo Camiona Borgogiglione,c’è laproroga A PERUGIA In merito all'articolo “Bollette del gas più pesanti a causa degli acconti sovrastimati” Enel Energia comunica che, tramite il Punto Enel di Perugia, ha avuto modo di chiarire con la cliente la situazione relativa la fattura contestata e “di intervenire prontamente rettificando l'importo della bolletta in base alla lettura del consumo reale e non stimato. Enel Energia sottolinea che rimane a disposizione della cliente per eventuali informazioni, consigli o approfondi- menti riguardo la sua fornitura del gas”. Per quanto riguarda la questione delle letture sollevata nell'articolo, Enel Energia informa che, “al pari di tutte le società che operano nel mercato dell’energia e del gas, è tenuta a fatturare i consumi in base alle letture fornite dal distributore competente nei giorni e nelle modalità secondo quanto stabilita dall' autorità. L’autolettura d può comunque essere fornita in qualunque momento anche attraverso la nuova App Enel B Energia o via sms”. A PERUGIA La Regione ha approvato con la determinazione dirigenziale 5518 del 9 luglio 2014 la richiesta di una proroga al passaggio dei camion dei rifiuti lungo la strada Sant’Antonio-Belveduto, presentata dalla Gest srl “per scongiurare il rischio di interruzione di pubblico servizio”, “essendo gli enti interessati ancora impegnati nello studio di ipotesi di viabilità alternativa per/da Borgogiglione”. L’osservatorio Borgogiglione non ci sta e scende in campo in maniera pesante. “Alla faccia degli sforzi anche finanziari intrapresi negli ultimi anni per restaurare villa Colle del Cardinale eridarlela sua identità di convivio culturale. La località sopra richiamata - si legge in una nota - costituisce un’unità paesistica di notevole interesse pubblico (...) e la sfregiamo proprio ora che Perugia vuole diventare la capitale europea della cultura? Nonvengono accolte le documentate ragioni avanzate a giugno da quest’osservatorio, con il supporto degli esperti del dipartimento di giurisprudenza dell’Università degli studi di Perugia, ma si interviene per “il permanere di gravi ragioni di interesse pubblico”, come dichiarato dalla società gestore nella relazione integrativa. “La proroga dura al massimo 18 mesi, non ulteriormente prorogabili”. L’osservatorio si chiede quali possano essere le soluzioni da mettere in campo, soprattutto perché non si sia dato un ruolo di coordinamento ai sindaci dell’Ati 2 ealla Regione. Perl’Osservatorio la ricerca di “una soluzione duratura e responsabile non può prescindere dalla revisione del Piano di ampliamento della discarica, approvato nel gennaio 2012: sidevono accertare i nuovi dati sui conferimenti dei rifiuti e sulladurata dell’impianto, dopo l’eccezionalità delle 198 mila tonnellate del 2013, e si devono prendere impegni concreti per ridurre i rifiuti e di conseguenza il via vai abnorme dei camion. E non bisogna dimenticare che portare i rifiuti in discarica costituisce "la peggiore opzione ambientale, tenendo conto degli impatti sanitari, sociali ed ecoB nomici”. DELL’UMBRIA CORRIERE t Mercoledì 30 Luglio 2014 CITTÀ DI CASTELLO 25 Ufficio di corrispondenza via Paolo Borsellino Tel. 075 91181 - Fax 075 4652406 umbriacastello@gruppocorriere.it Operazione della polizia a un anno di distanza dal primo blitz su fabbriche gestite da cinesi: 6 lavoratori in nero e varie irregolarità Il Dragone avanza Scoperti altri due laboratori fuori legge di Sandra Biscarini A CITTA' DI CASTELLO Il dragone cinese avanza in Altotevere facendo a pezzi il comparto tessile locale. La polizia, intanto, scopre altri due laboratori irregolari e lancia l’allarme sulla preoccupante recrudescenza dei siti produttivi trasformati in dormitori lager, dove gli operai vengono sottoposti a turni massacranti per produrre capi tessili a prezzi bassissimi. E’ da un biennio che gli uomini del vicequestore aggiunto Tangorra stanno monitorando le tante imprese sorte in Altotevere e gestite da imprenditori asiatici. Solo l’anno scorso, la polizia passò al setaccio qualcosa come 38 attività di confezionamento tessile (imprese individuali ma anche collettive) gestite da cinesi . L’operazione Dragone, allora agli esordi, portò, alla verifica di 192 lavoratori di cui 44 “inesistenti”, ossia in nero, 33 irregolariovvero assunti con contrat- to part-time ma attivi ben oltre le 36 ore settimanali. Il quadro che ne emerse fu sconcertante. Oltre a manifeste irregolarità in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, vennero rilevate evidenti criticità igienico-sanitarie per la presenza di dormitori, ricavati negli sgabuzzini dei laboratori, fruiti dagli stessi operai. L’attività svolta di concerto con la direzione provinciale del lavoro e la Asl, aveva coinvolto anche le amministrazioni comunali sul cui territorio insistevano gli insediamenti produttivi, chiamate in causa per verificare l’effettività delle residenze e la rimozione di eventuali ope- Lo scenario è quello di sempre con locali fatiscenti trasformati in dormitori per decine di persone Operai sfruttati e condizioni di vita disumane A CITTA' DI CASTELLO Una scena già vista. Quando gli uomini del commissariato hanno fatto irruzione nei due opifici gestiti da imprenditori cinesi, la scena che si è presentata ai loro occhi è stata la stessa già vista decine di volte. Operai chini sulle macchine da cucire, mancanza di presidi di protezione individuale, macchinari non a norma e contratti di lavoro inesistenti. Il loro lavoro viene definito manodopera a basso costo, un fenomeno che negli ultimi anni ha assunto dimensioni allarmanti crescendo in maniera direttamente proporzionale al buco nero nel quale è scivolato il comparto tessile della vallata. Un tempo, fiore all’occhiello dell’economia locale, oggi settore in agonia con centinaia di addette in cassaintegrazione e prospettive di crescita vicine allo zero. Sovente i laborato- ri stranieri si accaparrano commesse e subappalti a prezzi così ridotti che nessun imprenditore locale, al netto della tassazione e degli stipendi, potrebbe mai proporre al committente. Ma il rovescio della medaglia è lo scenario pazzesco che, a ogni blitz, si ripropone alle forze dell’ordine. Sgabuzzini fatiscenti trasformati in dormitori dove alloggiando decine di persone in condizioni di vita disumane. Come se i laboratori gestiti dai cinesi fossero immuni ad ogni regola e gli operai non uomini ma merce valutata allo stesso modo dei “pezzi” che escono ogni ora dalle macchine da B cucire. re edilizie abusive. La stretta sul lavoro nero aveva lasciato sperare che il fenomeno fosse in attenuazione e invece, a distanza di un anno, proprio il dirigente del commissariato lancia un nuovo allarme. “Qualche mese di stop - rivela Tangorra - e i siti già controllati, riprendono la normale attività”. La scorsa settimana, su segnalazione di alcuni cittadini, a conferma della cresciuta sensibilità sui danni del lavoro nero, la polizia ha controllato due laboratori a San Giustino. Non si tratta di nuovi opifici ma degli stessi visitati un anno fa. Degli 11 operai trovati all’interno, 6 erano in nero, uno con contratto part-time irregolare, uno clandestino e due cittadini con irregolarità nei permessi di soggiorno. I datori di lavoro sono stati segnalati per sfruttamento della mano d’opera, mentre le segnalazioni sono state inoltrate agli uffici competenti per valutare i presupposti riguardanti la sicurezB za sui luoghi di lavoro. Sono state sorprese mentre cercavano di rubare dei cosmetici nel negozio di un centro commerciale Citerna Ultimo intervento dopo i danni del 2012 Due minorenni denunciate dai carabinieri A CITTA' DI CASTELLO Non hanno resistito alla tentazione di rubare cosmetici per farsi belle dagli scaffali di un centro commerciale, ma sono state sorprese dai carabinieri. Nei guai due ragazze, ancora minorenni, denunciate in stato di libertà all’autorità giudiziaria per tentato furto da parte dei carabinieri. Qualche giorno fa le due adolescenti che si erano recate insieme in un centro commerciale cittadino forse per fare ac- quisti; pensando di non essere notate, hanno iniziato a infilare in borsa diversi prodotti, soprattutto cosmetici. Qualcosa però è andato storto tanto che le loro manovre sono state notate dal personale del negozio che, senza far trapelare nulla, ha allertato i carabinieri. Quando pensavano di averla fatta franca, scivolando fuori dal negozio senza passare per le casse, le due giovani si sono ritrovate faccia a faccia proprio con il personale di vigilanza che le ha subito consegnate ai militari dell’aliquota radiomobile. La merce, ovviamente ritrovata dai carabinieri all’interno delle borse delle due giovani, è stata recuperata e restituita ai titolari dell’attività commerciale. Le due ragazze, invece, sono state prima accompagnate in caserma per le procedure di rito, quindi come prevede la legislazione per i minori sono state affidate alle rispettive famiglie e segnalate B all’autorità giudiziaria. In più di 200 hanno frequentato i corsi Tutta l’Alta valle del Tevere flagellata dal maltempo Stamani la consegna dei diplomi agli allievi del centro “Bufalini” Chiusa la strada per Fighille A CITTA’ DI CASTELLO Questa mattina alle 12, nell’aula multimediale del centro di formazione “G.O. Bufalini” si svolgerà la cerimonia di consegna degli attestati dei corsi realizzati dal centro e finanziati dalla Provincia. Alla cerimonia interverranno il presidente della Provincia Guasticchi, il presidente del centro Stefano Briganti, il sindaco Bacchetta e il dirigente della Provincia Adriano Bei. I corsi, che hanno visto la partecipazione di oltre 200 allievi in età compresa tra i 25 e i 64 anni, erano per addetto qualificato pizzaiolo e tecnico commerciale nel settore grafico cartoB tecnico. A CITERNA I forti temporali che per l’intera giornata di ieri si sono abbattuti sull’Altotevere hanno causato l’allagemtno della strada provinciale 100 che conduce a Fighille, obbligandone la chiusura al traffico per alcune ore. Come ampiamente annunciato dalle previsioni meteorologiche, ieri il maltempo ha raggiunto il Centro Italia e l’Alta valle del Tevere portando temporali, anche di forte intensità, sulla vallata al- totiberina. Tante le segnalazioni giunte al centralino dei vigili del fuoco per scantinati allagati e rami pericolanti ma i disagi maggiori si sono registrati a Citerna lungo la strada provinciale 100. Il forte temporale in pochi minuti ha riversato sulla strada una quantità d’acqua enorme, rendendo impraticabile l’arteria. Per sicurezza, la provinciale è stata chiusa al traffico per permettere all’acqua piovana di defluire senB za creare problemi. Iniziati i lavori sulla frana di Pantaneto Collegamenti con la Toscana più agevoli A CITERNA L’alluvione del novembre 2012 e i danni che provocò sono destinati finalmente ad appartenere al passato. Dopo gli interventi sia ai corsi d’acqua - tra cui il Sovara, il Cerfone, il Rio dei Molini e il Vingonaccio - sia alle strade comunali interessate da movimenti franosi come la via dei Pianali, il Fondaccio, il piano di bonifica si conclude con i lavori sulla via di Pantaneto. Grazie allo stanziamento della Regione di 150mila euro, è stato eseguito uno studio geologico approfondito con indagini geognostiche per capire la vera entità del problema ed è stato redatto un progetto, eseguito il bando di gara per 111.702 euro e assegnati i lavori alla ditta Cmm di Città di Castello con un ribasso del 36% sulla base d’asta. “I lavori, già iniziati - spiega il sindaco Giuliana Falaschi consentiranno di riaprire al traffico la più importante via di comunicazione del capoluogo con la vicina Toscana, un obiettivo che consentirà di ridurre i disagi dei residenti, ma anche quelli secondari per le attività turistico-ricettive. Ci siamo attivati, attraverso l’ufficio tecnico comunale, per ridurre al massimo i tempi necessari per tutte le procedure di carattere burocratico. Auspichiamo ora che anche i lavori riguardanti le strade provinciali, sollecitati più volte dalla stessa amministrazione comunale, prendano il via al più presto, come confermato in un recente incontro con il presidente della Provincia GuaB sticchi proprio nella sede comunale di Citerna”. CORRIERE DELL’UMBRIA Terni t Mercoledì 30 Luglio 2014 33 In Comune passa un atto d’indirizzo dei Cinque Stelle con i voti determinanti di 4 dissidenti del Pd Tensione in consiglio La maggioranza va sotto di Antonio Mosca A TERNI - Blitz di mezza estate del Movimento 5 Stelle che, nell’ultimo consiglio comunale prima della pausa di agosto, ha fatto approvare un suo atto d’indirizzo sui rifiuti con i voti determinanti di un pezzo della maggioranza. Il documento in questione impegna la giunta sul vincolo da porre ad Asm per vietare la produzione di combustibile solido secondario dalla frazione indifferenziata dei rifiuti e a individuare soluzioni alternative per la piena attuazione della strategia Rifiuti Zero. Ma al di là del merito è l’aspetto politico che balza in primo piano. Undici i voti a favore dell’atto approvato da un consiglio, decimato dalle assenze, un astenuto e 8 contrari. Ai consiglieri grillini, che lo sostenevano, si sono aggiunti i voti di Crescimbeni, Todini e Cecconi, dell’opposizione, e di Chiappini, Bartolini, Bencivenga e Orsini, della maggioranza. A votare contro sono rimasti il presidente dell’assemblea Mascio e i consiglieri Filipponi, De Santis, Pennoni, Pantella, Burgo, Monti e Narciso. I consiglieri del Pd, fedeli alla linea, hanno spiegato che il loro voto è stato determinato soprattutto da una questione di metodo. “Vista l’enorme rilevanza della tematica - dicono - si era infatti ritenuto di chiedere Blitz estivo dei grillini in consiglio comunale Sono riusciti a fare approvare un loro documento Nella foto, Thomas De Luca, presentatore dell’atto d’indirizzo, tra Federico Pasculli e Angelica Trenta il rinvio della questione in commissione, ma poi cosìnon èstato per un motivo formale. Se ne riparlerà comunque a settembre”. Da parte del M5S e in particolare del presentatore dell’atto Thomas De Luca si è invece fatto notare come “anche a Terni, sul tema del trattamento dei rifiuti, non possiamo più permetterci di perdere il treno dell’innovazione, del risparmio e della tutela della salute”. Intanto i Cinque Stelle esultano e ringraziano i consiglieri degli altri gruppi che - affermano - “hanno permesso questa vittoria che prima di tutto lo è per la città”. Nell’atto votato, il consiglio impegna la giunta ad attivare un tavolo Crescimbeni (FI) parla di un blitz che non tiene conto dei diritti delle opposizioni “Fondi a Galileo, colpo di mano inaccettabile” A TERNI “Un colpo di mano inammissibile”. Così Paolo Crescimbeni, già candidato sindaco del centrodestra, definisce la decisione del consiglio comunale di discutere allo scadere dell’ultima seduta prima delle ferie il delicato argomento relativo agli 8 atti d’indirizzo presentati sulla spinosa vicenda dei finanziamenti pubblici a Radio Galileo attraverso il movimento Città Aperta. Crescimbeni aveva chiesto che se ne parlasse a settembre, alla ripresa dell’attività politica, proprio per evitare che la questione passas- sein secondo piano.“E invece ieri pomeriggio - prosegue Crescimbeni - mentre non c’era più quasi nessuno in aula, all’improvviso sono saltati fuori alcuni consiglieri di maggioranza che hanno garantito il numero legale e votato la discussione immediata del punto nonostante le vistose assenze”. Infine Crescimbeni conferma la validità della scelta di sostenere l’atto d’indirizzo del M5S sull’opzione Rifiuti Zero. “E’ in linea con il mio programma e dunque - conclude - non c’era alcun motivo B per non votarlo o per astenersi”. pubblico di partecipazione, anche con le forze d’opposizione, tenendo conto delle competenze maturate dai comitati civici edalle associazioni ambientaliste. Si chiede poi al sindaco di sottoscrivere con la Regione un protocollo d’intesa affinché l’utilizzo del Css come combustibile in qualsiasi sito industriale sia subordinata a un parere vincolante del Comune. “Il nostro voto - spiega Marco Cecconi, capogruppo di FdI è coerente con quanto scritto nel programma del candidato sindaco Crescimbeni. E laicamente non abbiamo timori a sostenere un atto che condividiamo anche se viene proposto dai Cinque Stelle”. Cecconi apre anche una polemica interna al centrodestra e critica il capogruppo di Forza Italia per essersi invece astenuto. Quest’ultimo, dopo aver sottolineato lo sfaldamento della maggioranza, ricorda però che “sarebbe stato più opportuno approfondire in commissione certe tematiche e far emergere le nostre proposte. I problemi - dichiara Francesco Maria Ferranti - non vanno solo evidenziati, ma occorre anche proporre soluzioni. La “produzione zero” è un’utopia propagandistica. Il rinvio in commissione serviva a superare la dialettica politica strumentale e a mettere punti fermi sucome si vorràprocedere a livello amministrativo”. B Le due Province discutono sulle esigenze dei cacciatori Mobilità venatoria Confronto aperto tra Terni e Viterbo A TERNI L’assessore provinciale alla Caccia Filippo Beco ha incontrato ilsuo omologo viterbese, Franco Vita, per discutere della prossima stagione venatoria. Si è parlato anche delsuperamento dellimite dei cacciatori ternani che hanno un secondo Atc nel Viterbese. “E’ stato un incontro positivo - commenta l'assessore Beco - nel corso del qualehomessoinevidenza la volontà della Provincia di Terni di voler consolidare i buoni rapporti con Viterbo. Da parte dell’amministrazione viterbese - ha dichiarato Beco - è emersa buona volontà e considerazione per le esigenze dei cacciatori ternani. Nel corso dei prossimi giorni avrò un incontro con il mondo venatorio ternano. Abbiamo comunque ribadito la necessitàdicondizioni chiare che aiutino e facilitino i cacciatori ternani”. B -MSGR - 06 UMBRIA - 37 - 30/07/14-N: Umbria www.ilmessaggero.it METEO (C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133 PERUGIA Terni Mercoledì 30 Luglio 2014 Perugia f Foligno f Spoleto f Piazza Italia, 4 (PG) T 075/5736141 F 075/5730282 f Terni Piazza della Repubblica T 0744/58041 (4 linee) F 0744/404126 Terni Per l’Ast è corsa contro il tempo: «La stanno già smontando» Terni Amministratrice svuota i conti di almeno cinque condomini Città di Castello Ciliani a pag. 52 Servizio a pag. 51 Servizio a pag. 40 Operai come schiavi nel laboratorio cinese Letto, bagno e macchina da cucire in pochi metri: chiuse due attività, una era già stata dichiarata irregolare lo scorso anno Allarme furti in casa con il gas Tre colpi in una notte: prima spruzzano la sostanza soporifera, poi fanno razzia Risveglio con il mal di testa e l’appartamento devastato. Prese di mira le villette isolate ` Michele Milletti PERUGIA Furti d’estate, furti col gas. Per rendere ancora più pesante il sonno delle persone nelle case prese d’assalto, addormentare e rendere inoffensivi i cani da guardia e avere così tutto il tempo di rovistare stanza per stanza. Cassetto per cassetto. L’allarme è alto, continuo. Suona con l’intensità dei centralini delle forze dell’ordine chiamati dalle famiglie appena derubate e con dentro quel misto di rabbia e angoscia dovuti non solo al fatto di essere stati appena derubati, ma anche e soprattutto all’idea che degli estranei abbiano fatto «i propri comodi» dentro le loro case. L’allarme in queste ore sembra riguardare soprattutto le zone residenziali del capoluogo. Dove i condomini lasciano il posto a ville, villette ed abitazioni sufficientemente distanti da sguardi indiscreti ma anche abbastanza vicine fra loro per essere “visitate” più d’una nella stessa notte. Come avvenuto nella zona nord di Perugia, lungo le strade che da San Marco conducono verso San Marino: almeno tre le case assaltate nella notte fra lunedì e martedì. Continua a pag. 40 Strage a Spello Polpette al vetro, uccisi sei cuccioli Giovanni Camirri S P E L L O «Hanno ucciso i miei sei cuccioli e la loro mamma, tutti razza Corso, dando loro polpette con dentro vetro macinato». È il drammatico racconto di Ottavio Mercuri, agrotecnico con una passione profonda per gli animali e in particolare i cani che adde- stra e alleva a Spello. Tutto è iniziato venerdì scorso con la morte, poi drammaticamente seguita dalle altre, del primo dei sei cuccioli di appena 50 giorni di vita. Ieri mattina l’ultima grave scoperta. Anche la mamma dei cagnolini non ce l’ha fatta. Continua a pag. 44 Ladri scatenati a Perugia Nubifragi e bombe d’acqua crolla tetto del teatro Pavone `Paura per due ragazzi finiti con l’auto nel torrente Genna PERUGIA Il maltempo perservera e oltre a portar via un’estate che non è ancora mai arrivata continua anche a fare danni. Il maggiore ieri in piazza della Repubblica dove ha ceduto parte del tetto del teatro Pavone. Infiltrazioni e legno ormai marcio hanno infatti fatto collassare il rivestimento, con le tegole che sono cadute sul controsoffitto del teatro. Ancora nessun danno interno, ma sarà certamente necessario intervenire il prima possibile, vista la continua pioggia. Pioggia che poi ieri sera ha fatto prendere un gran bello spavento a due giovani finiti con la loro auto nel torrente Genna: una sponda ha ceduto al loro passaggio e sono finiti in acqua. Per fortuna, tanta paura ma nessun danno. A pag. 38 I vigili del fuoco al lavoro sul tetto del Pavone Il Pd riparte da Ponte San Giovanni. Nella complessa partita a scacchi verso le regionali, negli ultimi giorni, almeno due riunioni al Decò hotel - secondo tradizionedi altrettante aggregazioni, intorno ad illustri personaggi. Ma siamo ancora così indietro che non è escluso che le aggregazioni possano ancora disaggregarsi e riaggreggarsi. Nessuno si fida di nessuno. ***** Presidenza Gesenu. C’è tanta attesa per le mosse della giunta Romizi. Escono i primi nomi. Uno da Castel del Piano. Gilberto Scalabrini Ancora nuvolaglia irregolare con schiarite e locali rovesci o temporali, specie nel pomeriggio. A tratti saranno anche intensi. In serata lento miglioramento con attenuazione delle precipitazioni e della nuvolosità. Durante la notte, nubi in ulteriore calo e schiarite in avanzamento da nord ovest. Domani, prevalenza di sole al mattino, poi possibili brevi temporali nelle zone interne durante il pomeriggio, più probabili sull'Umbria occidentale e meridionale. Migliora in serata e durante la notte cielo ovunque sereno. Da venerdì, progressiva affermazione dell'alta pressione con sole e caldo. Eventuali addensamenti a carattere temporaneo potranno interessare le zone interne, senza determinare precipitazioni. Nel primo weekend di agosto si affaccerà l'anticiclone africano che, di giorno in giorno sarà sempre più invadente e potente, grazie alla rimonta dell'anticiclone subtropicale. Temperature in salita, con valori localmente prossimi ai 37-38 gradi, da domenica 10, giorno di San Lorenzo. Una vera vampata di calore e, secondo il modello americano di previsione, l'estate potrebbe vivere il suo momento di gloria. Il meccanismo è sempre lo stesso: una discesa di aria fredda sul vicino Atlantico e la conseguente risalita di aria calda dal nord Africa verso il Mediterraneo. Tuttavia, la situazione non presenta caratteri di stabilità indiscussa, tanto che l'estate potrebbe inciampare ancora. Ne è convinto il modello europeo, che ipotizza tempo piuttosto instabile da giovedì 7 agosto, quando ci farebbe visita un'altra goccia fredda. Non sappiamo ancora chi ha ragione, ma il modello europeo rappresenta certamente una nota stonata nella sinfonia estiva. Sergio Cardinali iamo al capolinea. Aspettavamo la “mazzata” di ThyssenKrupp ed è arrivata. L’economia di un intero territorio, ma anche uno dei simboli del sistema industriale del Paese, rischia di essere spazzata via, dall’arroganza delle multinazionali, mentre le istituzioni, con grande imbarazzo, non riescono a mettere in campo una sufficiente determinazione a difesa del proprio patrimonio industriale. La giusta attenzione di queste ore sulla vicenda Ast, e la forte concentrazione di intenti, rischia oltretutto di fare passare in secondo piano le vicende della chimica e dell’energia aperte sul territorio. Non é una rivendicazione di priorità ma è un pericolo che si sta correndo in queste ore, il rischio di rimandare ancora strumenti e risorse che possano rilanciare le produzioni. Se, come pare, il premier Renzi verrà a Terni nel mese d’agosto, sarà anche il caso di rappresentargli una situazione complessiva di crisi di un intero territorio, perché è solo attraverso interventi integrati che si può incidere sulla drammaticità del- S LA CHIMICA TERNANA ABBANDONATA A SE STESSA SE NE VA PURE CHI VUOLE FARE INVESTISTIMENTI L’angolo del meteo Domani ci sarà la svolta Ast e chimica troppi rinvii la politica sforni progetti Pioggia, il doppio della media Un’estate davvero strana: la pioggia a luglio, rispetto alla media degli ultimi 30 anni, è stata più del doppio Servizio a pag. 40 la situazione. Anche perché, dopo l’impegno del ministero dello Sviluppo economico di costruire un accordo di programma per la chimica ternana e dopo la “venuta a Terni” di Giampietro Castano, su mandato del viceministro De Vincenti, per interrogare le aziende chimiche del territorio sulla loro permeabilità progettuale rispetto al tema del Polo Integrato, attraverso servizi ed Utilities comuni, tutto è caduto ancora una volta nell’oblio. Si stanno lentamente cancellando quei fattori localizzativi che hanno rappresentato un vantaggio economico per le aziende, fattori che rischiano di essere perduti per sempre. Ci sono nuovi soggetti che si sono affacciati sul territorio, dopo le lotte dei lavoratori che da soli hanno garantito un avvicendamento di soggetti imprenditoriali (Meraklon-Beaulieu), che sarebbero disponibili a ulteriori investimenti, a trainare altri imprenditori internazionali, ma non riescono ad avere certezze dal punto di vista dei costi energetici per poter programmare investimenti, né sulle aree industriali (dopo quattro anni di tira e molla con la Basell, ferma oggi alla richiesta di 12 milioni di euro, più i costi di alcune opere di bonifica urgenti e necessarie). Continua a pag. 52 -MSGR - 06 UMBRIA - 39 - 30/07/14-N: 39 Perugia (C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133 Mini dirigenti ora arriva l’altolà dei comunali `Diffida bis: «Non pagateli con i nostri soldi» IL BRACCIO DI FERRO Cambia la giunta, non cambia la sfida. Ieri l’assemblea del personale del Comune ha detto no alla proroga dei mini dirigenti che il governo Romizi, per mano dell’assessore al Personale, Urbano Barelli, oggi in giunta vuol deliberare visto che gli incarichi scadono l’ultimo giorno del mese. Il documento votato a fine assemblea (sette contrari) è chiaro, ma è anche chiaro che dentro al sindacato del Comune ci siano linee di pensiero diverse. Non tali, però, da dividere il fronte. Quindi il concetto resta chiaro: l’assemblea ha invitato le Rsu a mantenere la diffida già allungata sotto al naso di Boccali al fine di bloccare la proroga delle 44 posizioni organizzative (mini dirigenti, ma cinque sono vacanti) e delle cinque alte professionalità. Una partita da qualche migliaio di euro l’anno per chi ha il baffo del grado sulla giacca utili a fare da raccordo tra dirigenti e truppa. E chissà se le buone intenzioni contenute nel documento finale possono essere l’appiglio dove trovare uno straccio di dialogo con l’amministrazione comunale di centrodestra. IL DOCUMENTO Perché se da una parte nel documento votato dall’assemblea a grandissima maggioranza (ma c’è una sfida di numeri tra favorevoli «eravamo in 150, con le ferie in atto quel voto ha un bel peso» e contrari «eravamo in ottanta, pensate che voto leggero») si rilancia il braccio di ferro, dall’altra si annuncia la disponibilità al dialogo su L’ASSEMBLEA CONFERMA LO STOP, LA GIUNTA VUOLE LA PROROGA SINDACATI DIVISI MA IL PERSONALE RILANCIA LA SFIDA contratto integrativo e premialità dei dipendenti. Ma sui mini dirigenti si chiede lo stop alla proroga senza usare fondi che erano scaduti con la fine dell’anno (quindi era già in mora la giunta Boccali) e di rivedere i criteri con cui vengono fatti i conti (cioè il fondi disponibile) e assegnati i mini gradi. I mini dirigenti finiti nel mirino aspettano e lanciano segnali: «Ci rimettiamo al riassetto che farà la giunta, ma nessuna caccia alle streghe». Tra i contras alla proroga, invece, c’è il netto timore che «la provvisorietà degli incarichi diventi stabile» tanto da allungare una situazione di disagio che si vive tra i 1200 di palazzo dei Priori. Ieri alla Vaccara l’assemblea ha chiuso i giochi, ma tra le Rsu le differenze ci sono state eccome. Più dialoganti Cisl (Serena Sargenti), Uil (Cristiano Mezzasoma) e Csa (Fabio Campagnacci e Walter Trianda), decisi a ribadire la diffida il Diccap-Sulpm (Piero Martani) che ha parlato anche a nome dell’Rdb e anche la Cgil (Federico Armati). Luca Benedetti luca.benedetti@ilmessaggero.it Pronti a realizzare insieme il progetto piazza Grimana `Caro sindaco, sì allo spirito bipartisan su un’idea condivisa LA LETTERA Alcuni momenti dell’assemblea dei dipendenti del Comune ieri alla sala della Vaccara (FOTO MARCO GIUGLIARELLI) © RIPRODUZIONE RISERVATA La Cicchi al Centro di accoglienza: «Vicini a tutte le componenti della città» LA VISITA Eid Mubarak. Buona festa. Quella per la fine del Ramadan, una giornata di festeggiamenti e gioia che per l’assessore alle politiche sociali del Comune, Edi Cicchi, è stata l’occasione per la sua visita al Centro di prima accoglienza per immigrati di via del Favarone. L’assessore ha scelto proprio la fine del Ramadan per andare a incontrare gli ospiti della struttura comunale. Per conoscerla meglio, capire dall’interno come funziona, ma anche per ascoltare alcune delle storie degli ospiti di via del Favarone. In particolare al rappresentante dell’amministrazione comunale sono stati illustrati i pro- blemi che gli immigrati devono affrontare soprattutto in un momento difficile come quello attuale. La Cicchi da parte sua ha ricordato di ben conoscere il lavoro nel campo dell’immigrazione e della costruzione di progetti di integrazione e di accoglienza. L’assessore ha fatto presente che l’impegno «dell’amministrazione - come spiega una nota di palazzo dei Priori - , in questa come in tutte le altre questioni che investono la città, sarà sempre rivolto a cercare soluzioni efficaci e condivise». I RINGRAZIAMENTI Uno degli ospiti ha ringraziato l’assessore per la visita e per l’attenzione alle problematiche dell’immigrazione, sottolinean- do anche il positivo lavoro dei responsabili del Centro, Carlo di Somma e Bernardetta Gasperi, e delle operatrici e gli operatori della Cooperativa sociale Perusia che gestiscono la struttura. «L’incontro – ha detto l’assessore Cicchi - si è svolto in una atmosfera serena, e la condivisione di un cibo semplice preparato dalle sapienti mani di alcune ospiti e il sorriso di alcuni bambini presenti nel Centro hanno fatto il resto. Per quanto mi riguarda, la visita ha rappresentato soltanto l’inizio di un percorso che dovrà essere approfondito, perché l’obiettivo è lavorare per il bene della città e di tutte le sue componenti». R.P. © RIPRODUZIONE RISERVATA Mense, basta plastica: torna l’usa e getta LA TRATTATIVA Mesi di battaglie, di lotte. Di attriti anche molto aspri, ma adesso sembra che la guerra alla plastica nelle mense scolastiche gestite dal Comune possa arrivare a un finale. Condiviso da associazioni e genitori. È infatti solo di due giorni fa la riunione, all’interno degli uffici comunali di via Scarlatti, della commissione che era stata creata per verificare gli esiti della sperimentazione condotta nel passato anno scolastico per valutare la sostituzione dei piatti plastica nelle scuole del Comune. Riunione a cui è stato presente anche l’assessore comunale alle politiche per l’infanzia e l’adolescenza, Dramane Diego Waguè «Si è così concluso così - spiegano dall’associazione IdeAzioni civiche che ha partecipato sempre molto attivamente a questo battaglia - il percorso avviato, analizzando e rendendo pubblici tutti i dati raccolti durante i vari sopralluoghi». ANALISI E DECISIONI Terminata la prima parte della riunione che ha visto l’analisi e la piena condivisione dei vari aspetti del progetto sperimentale, è stata ribadita ancora una volta, ribadisce IdeAzioni civiche, «la piena volontà da parte dell’amministrazione di eliminare l’usa e getta creando un percorso graduale per la reintroduzione di piatti lavabili. L’amministrazione sta valutando di apportare delle modiche Mercoledì 30 Luglio 2014 www.ilmessaggero.it Basta stoviglie di plastica nelle mense sin da settembre». Informazioni e dettagli più precisi sembra verranno forniti nella prossima riunione fissata per il 3 settembre. «A tale proposito - racconta ancora l’associazione IdeAzioni civiche - sono stati condivisi i dati sui potenziali costi che il Comune dovrà affrontare per la reintroduzione progressiva della stoviglieria in ceramica e l'implementazione delle lavastoviglie, già in parte presenti». «È stata infine confermata conclude la nota dell’associazione - da parte dell’amministrazione la volontà di lasciare spazi di partecipazione e condivisione per la revisione del capitolato per l’affidamento dei servizi di mensa scolastica, che dovrà essere rinnovato già per l’anno scolastico 2015/16». Caro Andrea Romizi, Sindaco di Perugia, nella scorsa consigliatura avevamo presentato insieme un ordine del giorno in cui, io dai banchi della sinistra tu da quelli della destra chiedevamo all'amministrazione comunale un interessamento riguardo a Piazza Grimana. Come ricorderai l'ordine del giorno muoveva da due motivazioni di fondo: la prima è che l'identità di una piazza, cruciale per la nostra città e su cui insiste l'Arco Etrusco, non può e non deve essere oggetto di disputa politica ma deve invece favorire il più proficuo coinvolgimento di tutti i cittadini sia nelle scelte che nella fase di attuazione; la seconda era chiarire che l'obiettivo fosse quello di “riportare” Piazza Grimana al centro della città “Il corso cittadino deve essere quello che va dal Frontone al Tempio di Sant'Angelo” dicesti tu con una battuta illuminata. Nel merito dicemmo che: “l’odierna configurazione di Piazza Grimana è quella di un imbuto che accoglie un flusso continuo di auto, moto e traffico pesante, parcheggi ingombranti e inopportuni, semafori che inducono la stanzialità dei veicoli e la conseguente produzione di gas di scarico altamente lesivi per i monumenti; tutto ciò non permette ai turisti, ma soprattutto ai cittadini di ammirare la piazza nel suo complesso (unendo con lo sguardo i monumenti che vi si affacciano e il panorama da via Battisti), di viverla, di considerarla un luogo “per stare” e non solo per transitare;” Nel metodo, convocammo le associazioni culturali e cittadine per condividere l'idea e coinvolgerle nel progetto di rilancio della Piazza su cui stavamo impegnando il Comune a: “- ridisegnare Piazza Grimana affinché, pur non perdendo la caratteristica di strategico punto di snodo e di accesso alla città, sia attraversata da un volume di traffico attenuato, strettamente necessario al passaggio, vengano eliminati i parcheggi impropri e il traffico pesante; - a promuovere la riqualificazione e la rivitalizzazione della Piazza nell’ambito della vita sociale della città, rinnovandola, con il diretto coinvolgimento di cittadinanza ...” Ci fu qualche ritardo da parte dell'amministrazione, anche a causa del fatto che la piazza era interessata da altre soluzioni urbanistiche, che ne prevedevano lo stravolgimento, con un progetto suggestivo certo ma del tutto diverso nel merito e nel metodo da quello che avevamo portato avanti io e te. Noi pensavamo che la piazza esistesse già e semmai fosse necessario togliere e non aggiungere; pensavamo servisse cucire Piazza Grimana con il centro per farne una piazza vissuta con rispetto ed attenzione e non solo un palcoscenico per turisti di passaggio. Caro Andrea oggi che tocca a te, oggi che sei il Sindaco di questa nostra meravigliosa città sono a chiederti di recuperare lo spirito con il quale promuovemmo la nostra iniziativa, sostenendo le associazioni che stanno giustamente e tenacemente portando avanti la nostra battaglia. Rimaniamo su posizioni politiche differenti ma se porterai avanti queste idee su Piazza Grimana avrai il mio sostegno. Nicola Mariuccini ex consigliere comunale Pd MANTENERE GLI IMPEGNI CHE CI ERAVAMO PRESI CON LA POPOLAZIONE DELLA ZONA Nicola Mariuccini Incontro Brega-Romizi: «Grande cordialità» Il presidente dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, Eros Brega, ha incontrato ieri mattina a Palazzo Cesaroni il sindaco di Perugia, Andrea Romizi. La visita, che si è svolta in un clima di «grande cordialità», viene sottolineato da una nota ufficiale congiunta, e durante la quale Brega ha fatto gli auguri di buon lavoro a Romizi, è stata anche l'occasione - riferisce la stessa nota di Palazzo Cesaroni - per esprimere la reciproca volontà di collaborazione tra l'Assemblea legislativa e il Comune di Perugia. Al termine della riunione, Brega ha fatto da anfitrione a Romizi nella visita a Palazzo Cesaroni, accompagnandolo dalla Sala Brugnoli, allo Scalone d'Onore e fino al Torrino, l'altana posta sul tetto del Palazzo che sta per essere riaperta dopo un accurato restauro. Membri Cal. Con voto unanime, l'Assemblea legislativa dell' Umbria ha dato ieri mattina il via libera alla proposta di legge di iniziativa dell'Ufficio di presidenza di Palazzo Cesaroni che proroga di 90 giorni i termini per il rinnovo dei componenti del Consiglio delle autonomia locali, per consentire di superare le problematiche legate alla decadenza dei consiglieri provinciali e alla nomina dei rappresentanti delle amministrazioni comunali recentemente rinnovate. Lo stesso atto legislativo contiene anche modifiche al funzionamento dei gruppi consiliari in materia di rendicontazione delle spese dei gruppi. -MSGR - 06 UMBRIA - 49 - 30/07/14-N: 49 Umbria Regione (C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133 Mercoledì 30 Luglio 2014 www.ilmessaggero.it «Contro la crisi grande patto tra sindacato e cittadini» LA FURLAN (CISL) ALL’INCONTRO DI TODI I numeri della vertenza Umbria Le necessità di interventi urgenti IL CONVEGNO TODI «Pronti alla mobilitazione generale in difesa di Ast e dell'industria e se non arrivano segnali chiari entro i primi giorni di settembre pronti anche allo sciopero». Questo il drastico annuncio lanciato da Cgil, Cisl e Uil dell' Umbria, da Todi dove i vertici e i delegati dei tre sindacati si sono riuniti in assemblea regionale all'Europalace Hotel in occasione dell'incontro indetto per discutere insieme ai lavoratori sul tema: «Per un fisco più equo, per pensioni più giuste». Concordi i vertici sindacali regionali nel ribadire che l'Umbria è pronta alla mobilitazione generale a sostegno della battaglia dei lavoratori di Ast e contro il processo di deindustrializzazione che è in atto. «La visita annunciata dal premier Renzi a Terni nel mese di agosto è un segnale positivo, ma insufficiente - secondo i sindacati umbri - chiediamo invece atti concreti contro il piano di smantellamento di Thyssen, in assenza dei quali, entro i primi 10 giorni di settembre, scatterà la mobilitazione generale». Al significativo appuntamento di ieri hanno partecipato in veste di relatori i segretari regionali di Cgil Mario Bravi, di Cisl Ulderico Sbarra, e di Uil Claudio Bendini. Conclusioni affidate ad Annamaria Furlan, segretario generale aggiunto Cisl nazionale. Tra i temi trattati quello sulla Piattaforma nazionale fisco e previdenza, il processo di deindustrializzazione umbro con la vicenda ThyssenKrupp e le principali questioni regionali. L'assemblea regionale, aperta dal segretario generale della Cisl dell'Umbria, Ulderico Sbarra, ha visto i tre sindacati confederali riunire le proprie strutture per rilanciare la "vertenza Umbria", ed chiedere una risposta complessiva, che quindi non guardi alle singole crisi aziendali, ma alla sempre più evidente e generalizzata emergenza lavoro che colpisce la regione, emergenza che nel 2014 è ancora più forte che in passato. «L'allarme viene dai numeri - ha detto Sbarra numeri che sono sempre più allarmanti: 51mila disoccupati, 23mila scoraggiati, 70mila rapporti di lavoro fortemente precari e ancora 12mila cassaintegrati in deroga senza alcuna forma di reddito da gennaio». «A questo - come osservato da Claudio Bendini, segretario generale della Uil dell'Umbria - si aggiunge una sofferenza particolare dei giovani, che rispetto al resto d'Italia trovano con maggiore difficoltà lavori adeguati al proprio livello di istruzione. E questo ha ripercussioni pesanti anche sulle loro aspettative. In un contesto così delicato, si inserisce la vertenza Ast che per dimensioni e significato è centrale per l'Umbria e per l'Italia. Un'azienda che con i suoi 2,4 miliardi di fatturato produce da sola circa il 20% del Pil regionale e che arriva a coprire il 40% dell' export». «Possiamo e dobbiamo lavorare su una grande mobilitazione unitaria contro la deindustrializzazione dell'Umbria - ha detto Mario Bravi, segretario generale della Cgil regionale - coinvolgendo i tre segretari nazionali di Cgil, Cisl e Uil Camusso, Bonanni e Angeletti, per chiedere al governo di svolgere veramente un ruolo in Europa e a Confindustria (unica associazione datoriale assente all'incontro di lunedì con i sindacati a Terni, ndr) di uscire dal silenzio nel quale finora è rimasta». Naturalmente, accanto all'emergenza industria- le ed in particolare alla vertenza Ast, nel dibattito di Cgil, Cisl e Uil dell'Umbria e nella piattaforma unitaria che sostiene la vertenza dei sindacati, trovano spazio anche altre questioni fondamentali come quelle di fisco e previdenza. Modificare radicalmente la riforma Fornero, rendere più equo il prelievo fiscale su lavoro e pensioni attraverso una battaglia serrata all'evasione, rendere strutturale ed estendere ai pensionati e agli incapienti il bonus degli ottanta euro, garantire il diritto al reddito dei cassaintegrati: questi alcuni dei punti fondamentali alla base della piattaforma di Cgil, Cisl e Uil e che nelle ultime settimane sono al centro delle assemblee che si stanno svolgendo nei luoghi di lavoro e tra i pensionati. «Il nostro compito, il compito del sindacato è quello di far cambiare marcia e priorità al paese ha detto nelle sue conclusioni Annamaria Furlan, segretario generale aggiunto della Cisl nazionale - dall'inizio della crisi abbiamo perso 25 punti di produzione e ogni punto di produzione ha bisogno mediamente di due anni per essere recuperato: dunque, se non si danno scosse all'economia, se non si cambia marcia, dovremo aspettare 50 anni per tornare al 2007 e questo è inaccettabile». Il segretario aggiunto ha dunque rilanciato la necessità di una "grande alleanza" tra sindacato e cittadini, con una attenzione particolare ai giovani, oggi troppo spesso relegati al ruolo di «sfiduciati, scoraggiati, tagliati fuori». Leve da muovere sono quelle del fisco e della previdenza, «perché è impensabile - ha osservato ancora il segretario Cisl - che in un paese con un fisco così penalizzante per il lavoro, le imprese e gli investitori internazionali decidano di venire in Italia». Luigi Foglietti I segretari regionali di Cgil, Cisl, Uil con la Furlan Fax: Perugia 075 5730282 Terni 0744 404126 Foligno-Spoleto 0742 0355841 E-mail: perugia@ilmessaggero.it / terni@ilmessaggero.it / foligno@ilmessaggero.it / spoleto@ilmessaggero.it IL MIO DONO, AIUTI CONCRETI AL NO PROFIT 93.250 voti in 33 giorni, 261 Organizzazioni Non Profit premiate, una media giornaliera di oltre 2.800 voti. Sono i numeri della campagna di solidarietà e sensibilizzazione “Un voto, 100.000 aiuti concreti – Summer Edition” alla quale hanno preso parte più di 900 Organizzazioni Non Profit presenti nel sito www.ilMioDono.it, una piazza virtuale realizzata da UniCredit per rendere possibile l’incontro tra le Organizzazioni Non Profit presenti e tutti coloro che vogliono dare una mano a questo settore offrendo una donazione. Clienti e non di UniCredit tramite il sito hanno espresso la loro preferenza per una delle associazioni in gara. Il voto era possibile via email e Facebook e, in questa edizione, anche tramite altre due piattaforme social: Google Plus e Twitter. Durante tutta la durata dell’iniziativa sono state oltre 230.000 le visite al sito con più di 1.085.000 pagine viste. Primo classificato Fondazione Banco Alimentare Onlus con 4.256 voti cui verrà accreditata la somma di euro 5.606.05. Quinta assoluta (tra 261 organizzazioni non profit partecipanti) si è classificata la Fondazione Santa Rita da Cascia Onlus con 1260 voti che hanno portato alla associazione un contributo di 1.800 euro. «Con IlMioDono la banca intende testimoniare concretamente il proprio radicamento e la sua presenza attiva nell’economia a supporto territorio anche attraverso una particolare attenzione alle esigenze del mondo del volontariato – afferma Luca Lorenzi , deputy regional manager per il Centro Nord di UniCredit - Le numerosissime Organizzazioni Non Profit attive in tutto il Paese e nell’Isola svolgono un ruolo fondamentale della vita sociale. Nel loro lavoro credono le tantissime persone che hanno espresso il loro voto. La solidarietà tocca il cuore di tutti, tanto è vero che il numero dei voti è praticamente raddoppiato rispetto alla Summer Edition 2013. Un grazie dunque a quanti hanno sostenuto il Non Profit attraverso ilMioDono.it che ci piace definire la Rete della Solidarietà di UniCredit». Unicredit, Il mio dono E45 CON IL PEDAGGIO L’idea di imporre un pedaggio sulla E45 era nell’aria da tempo e per troppo si è sottovalutata la questione magari adducendo giustificazioni che al dunque risultano infondate. Questa è davvero una delle questioni riaspetto alle quali è difficile non riconoscere responsabilità ai politici che, nonostante l’evidenza dei fatti, hanno sempre voluto tranquillizzare i cittadini preoccupati. Il pedaggio sulla E45 a carico degli umbri sarebbe esiziale. La soluzione deve essere quella, già applicata in altre parti d’Italia, di una esenzione totale per gli umbri che percorrono il tratto regionale della E45. Se però la Regione e gli enti locali interessati avessero assunto iniziative nei tempi dovuti, la questione probabilmente sarebbe stata già risolta positivamente. Maurizio Ronconi, Udc Regione, approvato con sedici voti il rendiconto generale per il 2013 LE NOVITÀ DELLA SPESA Critica l’opposizione IL VOTO PERUGIA «Il rendiconto della Regione, malgrado le difficoltà, è un bilancio in equilibrio, che rispetta tutti i limiti che gli sono stati imposti, che ha residui attivi ridottissimi. Questo significa che non ci sono rischi di buco. Inoltre abbiamo una capacità di spesa elevata, così come lo è quella di contrastare l'evasione per i tributi regionali. Infine segnalo che non abbiamo fatto ricorso alle risorse che il Governo ha messo a disposizione per pagare i debiti Il poliziotto che salvò i deportati GIUSEPPE BARATTA La storia e il ricordo L’UMBRIA DI IERI E DI OGGI È ricorso da poco il 70˚ anniversario del salvataggio di una trentina di ebrei deportati nel 1944 all'Isola Maggiore del Trasimeno. La fuga per sottrarli ai soldati tedeschi venne organizzata da don Ottavio Posta, il parroco del posto, con l'aiuto di un gruppo di coraggiosi pescatori del lago. Ma don Posta coinvolse nell' operazione clandestina anche un agente di Polizia, che si chia- della pubblica amministrazione, se non per la sanità e solo a titolo precauzionale»: lo ha detto l'assessore Fabrizio Bracco, nel dibattito che ha preceduto l'approvazione l'assemblea (con 16 voti a favore, otto contrari del centro destra e un astenuto, Goracci) del rendiconto generale dell'amministrazione regionale per il 2013. Bracco ha risposto alle critiche di Andrea Lignani Marchesani (Fdi, che ha denunciato i ritardi nella presentazione del rendiconto) e di Sandra Monacelli (Udc, per la quale si tratta di un «bilancio ingessato») ribadendo che «la giunta non ha mai nascosto i problemi che ci sono e ha portato avanti una forte azione di spending review operando in due direzioni: il recupero delle risorse e la riorga- nizzazione dell'impianto di bilancio, fino ad ora fondato sul principio della spesa storica e spostandolo sulle politiche e le capacità di spesa degli uffic. È vero che dobbiamo rivedere le politiche economiche, ma abbiamo iniziato a farlo con la discussione sulla programmazione comunitaria. In quell'occasione abbiamo indicato i temi prioritari con cui andare al confronto con Bruxelles: sviluppo e lavoro, ma anche la difesa dello stato sociale. Inoltre abbiamo cambiato profondamente le partecipate regionali con la soppressione dell'Apt, delle Comunità montane, dell'Arusia; abbiamo ridotto le Asl, trasformato gli Ati in Auri. Ci sono alcune partecipate che erano in difficoltà come Umbria Mobilità, e solo gra- L’assessore regionale al bilancio Fabrizio Bracco mava Giuseppe Baratta e rischiò per questo la fucilazione da parte delle truppe naziste. E l'Associazione Nazionale Polizia di Stato ha ricordato Baratta, mettendo una targa al vecchio molo di Sant'Arcangelo, dove passarono i deportati e i loro salvatori. Nelle ricostruzioni di tutta l'avventurosa vicenda dei prigionieri ebrei del Trasimeno scampati alla deportazione nei lager era finora mancato un elemento che completasse i particolari del piano di don Ottavio Posta: si intuiva che il parroco era riuscito a convincere qualcuno ad allentare la guardia al castello Guglielmi sull'Isola Maggiore, dove erano chiusi i prigionieri. Ma don Posta era riuscito a fare anche di più: aveva avuto la solidarietà di un agente incaricato della sorveglianza, proprio Giuseppe Baratta. A mettere insieme tutte le prove e le testimonianze che dimostrano il ruolo importante svolto da Baratta a rischio della propria vita, è stato Gianfranco Cialini, per tanti anni curatore del Fondo Antico della Biblioteca dell'Università di Perugia e scopritore dei preziosi codici ebraici nascosti nelle copertine di vecchi libri di medicina. Cialini è andato a Roma a perlustrare l'Archivio di Stato ed ha scoperto la testimonianza della perugina Livia Coen, che era fra gli ebrei confinati nell’Isola Maggiore, da lei firmata davanti al notaio Giuseppe Briganti il 5 settembre 1945, tra le carte del processo nel dopoguerra contro il prefetto di Perugia Armando Rocchi. La Coen testimoniò che il prefetto Rocchi aveva tentato in diversi modi di salvare gli ebrei, dichiarando che «al momento della ritirata vennero 45 Tedeschi per arrestarci, ma l’agente della Questura cercò di metterci in salvo e ci nascose nel fitto bosco, ove stemmo tre giorni e tre notti e poi insieme con il Parroco don Ottavio Posta ci portarono di notte all’altra sponda del Lago che era già stata liberata dagli inglesi e cosi potemmo, con l’aiuto dei boni, tornare salvi alle nostre case». Una ricostruzione che poi trova riscontri in altre fonti, come la pubblicazione di monsignor Giuseppe Chiaretti, arcivescovo emerito di Perugia, "Don Ottavio Posta amico degli Ebrei portati all’Isola" (Perugia, 2006), i libri di Dethick Kinrade Janet "La battaglia dimenticata……" (Perugia, 2004), "La Liberazione del Trasimeno"(2006), "Gli ebrei di Isola Maggiore" (2011), il volume di Solismo Sacco "Storia della Resistenza nella zona sud-ovest del Trasimeno" (Perugia, 1991), il libro di Sauro Scarpocchi "Diario di bordo" (Città di Castello,2005), per finire con Gelardo Radi e il suo "L’Isola dei Buoni pescatori e il Parroco Don Ottavio Posta" (Perugia, 2006). Ne "L’Isola dei Buoni" di Geraldo Radi, Furio Vannini faceva il nome di Baratta: "Dopo l’ eccidio di Chiappafreddo e del Paci [Isola Maggiore] e l’uccisione di un tedesco don Ottavio chiamò presso la parrocchia sia me che un responsabile delle guardie degli ebrei, un certo Baratta…". Baratta viene citato anche da Sauro Scarpocchi in "Diario di bordo": "Un altro inquietante episodio fu la cattura da parte dei Tedeschi del giovane Furio Vannini e una guardia prefettizia, un certo Baratta, che furono dapprima catturati poi, sotto la minaccia dei mitra, portati sul lato est del Castello e allineati per essere uccisi. A quel punto, due donne ebree, arrivate sul posto, parlarono con i soldati e li convinsero a lasciare liberi i due, considerando soprattutto la giovane età del Vannini, a patto che fossero tornati a loro disposizione". Cialini, anche in base alle testimonianze raccolte da Enrichetta zie all'intervento della Regione si è trovata una soluzione. Quando si parla di revisione delle partecipate non credo che si voglia sopprimere l'Adisu o l'Agenzia forestale, che nasce dalla soppressione delle Comunità montane. Poi ci sono Sviluppumbria, in cui sono confluite una serie di agenzie, e Webred, che abbiamo riformato passando da sette a tre società che si occupano di informatica». L'intervento di Bracco non ha convinto Raffaele Nevi (Fi), secondo il quale «questo rendiconto mostra un deterioramento della situazione finanziaria della Regione. Siamo di fronte ad un quadro caratterizzato dalla mancanza di attuazione di importanti riforme, a partire da quella sanitaria». Dyasson, una delle donne ebree rinchiuse nel castello dell'Isola Maggiore, e dal pescatore Agostino Piazzesi, ha messo nella giusta luce il ruolo svolto da Giuseppe Baratta, l’agente della questura di Perugia, che prima nascose i perseguitati nel bosco e poi li aiutò nella fuga. Giuseppe Baratta era nato a Perito di Salerno il 19 gennaio 1919, era stato arruolato nella Pubblica Sicurezza e nel 1940 destinato a Milano, poi venne trasferito alle questure di Perugia, di Forlì e di Ancona, dove morì il 26 gennaio 1994. Luciano Gianfilippi © RIPRODUZIONE RISERVATA ABCD FONDATO NEL 1878 DIRETTORE RESPONSABILE: Virman Cusenza CAPOREDATTORE EDIZIONE UMBRIA: Marco Brunacci -MSGR - 06 UMBRIA - 52 - 30/07/14-N: 52 Terni (C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133 Mercoledì 30 Luglio 2014 www.ilmessaggero.it Terni Energia, scatta la cassa integrazione per 98 `Problemi sorti a causa va realizzare materialmente il per tredici settimane con un oc- Zacaglioni, il portavoce di Terni dello slittamento di una centrale in Sudafrica IL FATTO NARNI Un inconveniente tecnico: eccolo come viene considerato, al momento, il rinvio per la realizzazione di alcune centrali fotovoltaiche in Sud Africa. Ma se per il paese australe si tratterà di realizzare le linee di collegamento dai campi solari sino ai tralicci della distribuzione, per Terni Energia, che dove- mega impianto significherà la messa in cassa integrazione guadagni ordinaria per novantotto lavoratori: «Per gli elementi a nostra conoscenza sembra davvero un problema tecnico superabile nei prossimi mesi quello che si è trovato davanti Terni Energia – spiega Lucio Sciarrini della Cisl Elettrici, il quale insieme a Sergio Cardinali della Cgil Elettrici, ha firmato il verbale di accordo all’Assoindustriali di Terni – Ne vediamo una soluzione a breve e siamo moderatamente fiduciosi che tutto possa rientrare in tempi accettabili». L’accordo prevede la cassa chio attento all’evoluzione della situazione in Sudafrica, dato che è stato quel parlamento a decretare lo slittamento. Ma intanto è scattata l’ammortizzatore sociale classico, che impegnerà i lavoratori in maniera non uniforme per i quasi cento dipendenti, un po’ meno delle risorse di Terni Energia «A zero ore per coloro che erano destinati all’impianto africano mentre gli altri effettueranno una rotazione secondo le incidenze che l’impianto avrà sulla azienda, anche se eventuali nuovi aggiustamenti saranno effettuati in seguito» spiega Federico Energia. La beffa, se così si può definire, è che i sindacati avevano effettuato un incontro con l’azienda solo qualche tempo fa per definire gli importi della trasferta, i tempi di spostamento, chi era interessato e chi no, insomma quelli che vengono definiti i dettagli, necessari alla realizzazione di quello che al momento viene considerato il più grande impianto fotovoltaico al mondo. Va anche ricordato che Terni Energia, per la commessa africana, è il braccio operativo di Enel Green Power, Stmicroelectronics e Sharp, le grandi aziende ita- Stefano Neri liane che si erano acquisite il contratto dopo una gara internazionale, presentando soluzioni tecniche innovative. Nello specifico il governo sudafricano dovrà realizzare la rete elettrica primaria in un territorio per niente agevole nei prossimi tre mesi, un tempo approssimativo, quindi, che non tiene conto di eventuali altri problemi in divenire: a regola di contratto i lavori sarebbero dovuti partire ad agosto per terminare nella metà del prossimo anno, il 2015, con gli allacciamenti e la produzione di 150 Mw elettrici. Marcello Guerrieri © RIPRODUZIONE RISERVATA Chimica lasciata a se stessa e la politica parla `L’allarme della Cgil per il polo ternano: non riesce a ripartire segue dalla prima pagina LA VERTENZA Operai dell’Ast durante il blocco della Superstrada, Simona Bonafé arriva alla Cisl per l’incontro con i sindacati foto PAPA Ast, una corsa contro il tempo «Stanno smontando l’azienda» `Incontro dei sindacati po tardi. A settembre si rischia di ment. Costringendo anche gente tardi». con Simona Bonafé «Renzi venga subito» LA VERTENZA «Alle Fucine stiamo lavorando da marzo per recuperare la produzione e garantire le consegne ai clienti prima della fermata. Da oggi ci è stato detto che questo non è più un problema. La fabbrica si fermerà dal 4 al 25, è questa la priorità, non importa se perderemo il cliente e il bilancio sarà devastato». Il delegato Rsu della Sdf lo dice sgomento e quasi con le lacrime agli occhi, davanti ad un’attonita Simona Bonafè, parlamentare europea e componente della commissione industria, arrivata a Terni per incontrare il sindaco Leo Di Girolamo e le organizzazioni sindacali e «ascoltare prima di tutto», come ha confessato lei stessa, che così ha recuperato l’assenza all’incontro di venerdì scorso con tutti gli altri parlamentari su quello che nessuno vuole chiamare il “piano industriale” Tk per Ast. «Deve essere chiaro - ha ribadito Ulderico Sbarra per conto di tutti gli altri sindacati - che noi questa roba qua non la vogliamo neanche vedere. Questo che non è un piano, e non si può quindi discutere, segnerebbe la fine di Ast e noi facciamo appello alla politica perché bisogna avere la forza di bloccare tutto e subito, prima che sia trop- trovarci tutti davanti al fatto compiuto». Il tempo. É questo l’elemento principale di questa vertenza che per certi versi appare anche disperata. Perchè nessuno, dalla politica che è stata incapace di guidare i processi a Bruxelles, al sindacato che non trova altri interlocutori, riesce più a capire dove poter riprendere il capo di questa corda spaventosa che si sta stringendo inesorabilmente intorno ad Ast. Il tempo è la vera urgenza, perché il “piano” che Governo, rappresentanti dei lavoratori e istituzioni locali hanno rigettato all’altra parte del tavolo, non è affatto fermo e sta cominciando a produrre i suoi effetti. «Hanno cominciato a creare le condizioni - ha affermato con forte preoccupazione Claudio Cipolla - perché a settembre tutto diventi concreto. Noi non possiamo permetterci di aspettare». «Fermiamola finché siamo in tempo - ha invocato Luciano Neri, Federmanager - indicando l’attivismo dell’Ad, Lucia Morselli, perché mentre parliamo sta smontando pezzo a pezzo tutto il manage- SBARRA E CIPOLLA PARLANO PER TUTTI: «QUESTO NON È UN PIANO INDUSTRIALE A SETTEMBRE DAVANTI AL FATTO COMPIUTO» ad andarsene». Anche la visita di Matteo Renzi, il presidente del Consiglio apparso all’orizzonte come il “San Matteo” che tutti invocano perché visto come l’unico che potrebbe imporre con forza la questione sul tavolo della Merkel, che, è filtrato, dovrebbe esserci a settembre, è stata invocata a gran voce come una necessità molto più stretta. «Qui nei prosimi tre o quattro giorni - sussurrava preoccupato Giovacchino Olimpieri nel corridoio della Cisl ieri pomeriggio durante l’incontro con la Bonafé - si decide tutto. O riusciamo a fermare questo piano adesso o a settembre sarà troppo «Non mi sfugge l’urgenza - ha spiegato ai sindacalisti Simona Bonafé e di questo ne parlerò anche a Renzi. Ma chiederò ad Almunia anche di capire perché non sono state rispettate le indicazioni della Commissione Europea circa le garanzie per il sito ternano e per il mantenimento della sua integrità. Sono convinta anche io che qui stiamo parlando di una delle eccellenze del nostro sistema e non possiamo permetterci come Paese di comprometterlo se vogliamo puntare sulla nostra industria per rilanciare l’occupazione». d.cil. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il consiglio regionale «La multinazionale faccia marcia indietro» Chiede il ritiro del business plan presentato da Tk per l’Ast di Terni (è «inaccettabile»), la mozione approvata all'unanimità dal consiglio regionale. Il documento chiede alla Giunta di agire affinchè la multinazionale presenti un vero piano industriale, incentrato su «competitività e sostenibilità delle produzioni del polo siderurgico di Terni». La mozione, trasmessa al presidente del Consiglio, ai presidenti di Camera e Senato, e ai gruppi parlamentari europei eletti in Italia, sostiene che il piano di Tk contiene «una precisa strategia di ridimensionamento produttivo e occupazionale del sito siderurgico» e che dunque si configura come «un colpo insostenibile per il futuro economico e sociale di Terni e dell'Umbria». Infine il consiglio regionale chiama in causa il Governo nazionale ed il premier, Matteo Renzi (che dovrebbe essere a Terni in agosto, ndr) per un «impegno in prima persona nel confronto in atto con Tk». © RIPRODUZIONE RISERVATA C’è la necessità di stringere sulle manifestazioni di interesse emerse per la Sgl Carbon, prima che quell’area diventi l’ennesimo deserto industriale, che finisca per essere solo un “grosso problema” per il territorio e la regione tutta, che dovranno farsi carico della bonifica. Alle grandi difficoltà del sistema istituzionale nel suo insieme, si aggiungono le gravi timidezze della Novamont che, mentre continua a dichiarare di considerare strategico il sito di Terni per le proprie produzioni, di fatto non si dichiara disponibile ad accettare un progetto integrato di produzione di energia proposto da Beaulieu e realizzato da Eon, che doveva impegnare le aziende per i prossimi dieci anni, con un costo energetico in linea con i prezzi europei. Anzi, mentre avviene ciò, la Novamont organizza a Terni l'ennesima iniziativa sulla sostenibilità industriale, per rilanciare il ruolo dei Bioshopper e della chimica verde e “si dimentica” di invitare le organizzazioni sindacali, quelle organizzazioni che in tutti questi anni, spesso in solitudine, hanno fatto sí che la chimica ternana non sia un lontano ricordo. A questa “timidezza” si aggiungono le gravi dichiarazioni di Eni, partner di Novamont, sul disimpegno nel versante della chimica. Mentre ci si attarda a trovare soluzioni utili, addirittura a costo zero - ad esempio l'inserimento della centrale Edison interna al polo chimico tra le centrali essenziali per la sicurezza del sistema elettrico, garantendo energia elettrica e vapore a costo europeo per le aziende interne al polo, il sistema elettrico territoriale inizia a vacillare di nuovo. Quello che ha rappresentato da sempre un volano dello sviluppo industriale del '900, é di nuovo sul mercato, dopo essere stato sottratto all’Enel in virtù di una liberalizzazione che ha creato solo aumenti dei costi e cancellato possibili sinergie tra il polo idroelettrico di Villa Valle e l’industria ternana. Oggi quelle centrali dopo essere state spremute da Endesa prima e Eon poi, stanno per essere acquistate, forse dalla stessa Edison, che guarda caso é il soggetto con il quale bisognerebbe stringere accordi per il polo chimico. Stiamo aspettando, con ritardo, il nuovo incontro al Ministero, e nel frattempo registriamo anche il disinteresse delle istituzioni locali, in un momento in cui le pressioni giornaliere sarebbero d’obbligo, per chiudere la partita. Anche il presidente di Confindustria Terni ha dovuto far ricorso agli ammortizzatori sociali. Anche per questo dovrà convenire che una fase come quella attuale non può essere lasciata all’autoregolazione del mercato. Continua a restare estremamente incerta la vicenda Isrim, a causa del forte imbarazzo di tutti i soggetti che hanno gestito questa vicenda, tra gli impegni non rispettati dalla Regione, i picchi di interesse puramente elettorali dei partiti di opposizione e l'incapacità, tutta ternana, di difendere con determinazione un patrimonio necessario per il sistema industriale ed artigiano del territorio. Basta dichiarazioni e discussioni su quale strumento utilizzare, é il momento di fare i fatti, é il momento in cui i politicanti umbri, dovranno fare ammenda sull’inerzia di questi anni, che potranno essere cancellati solamente attraverso un nuovo protagonismo politico che risponda ai bisogni dei cittadini delle comunità, che tracci un percorso per il futuro del nuovo sviluppo territoriale. È ora che le discussioni per le mancate poltrone e le riflessioni sulle sconfitte elettorali lascino il passo ad una nuova progettualità politico strategica che provi ad uscire dalla grave condizione in cui siamo caduti. La campanella è suonata, la ricreazione é finita. Sergio Cardinali Segretario Filctem Cgil Terni «DALL’ENERGIA AGLI ALTRI FATTORI LOCALIZZATIVI SI SONO PERSI ANNI E NON SI GUIDANO PIÙ I PROCESSI» IL SINDACALISTA Sergio Cardinali segretario della Filctem Cgil www.lanazione.it/umbria e-mail: cronaca.perugia@lanazione.net - spe.perugia@speweb.it MERCOLEDÌ 30 luglio 2014 Crolla iltetto delteatro «Pavone» L’acqua piovana provoca il cedimento. I proprietari: ‘Se ne occupi il Comune’ Guerra alle liste d’attesa, la sanità locale si attrezza Caccia con l’arco Il parere del veterinario «Frecce precise, o l’animale soffre» S. ANGELICI · A pagina 5 Il direttore generale Walter Orlandi: «Il nostro personale seguirà il malato minuto per minuto» SERVIZI · Alle pagine 2 e 3 Nuove accuse L’affittuario e il mistero di Svetlana PONTINI · A pagina 6 Walter Walter ORLANDI ORLANDI Tensione a Palazzo Mini-dirigenti C’è bufera sulla proroga NUCCI · A pagina 8 VAGNETTI · A pagina 7 Gubbio: parla Nardelli «Io, confuso con il rigattiere pedofilo» VERGARI · A pagina 17 IILL ««TTUUTTOORR»» DDEEII PPAAZZIIEENNTTII Stangata sulla E45 Poco traffico ma il pedaggio è «maxi» · A pagina 4 OGGI SU: www.lanazione.it/umbria GUARDA IL VIDEO Emanuele Filiberto «Ho preso casa qui» Ast, la top manager è sotto scorta LEGGI L’ARTICOLO Caso-acciaieria, nervosismo alle stelle. A settembre la visita di Renzi LEGGI L’ARTICOLO CINAGLIA · A pagina 24 La curiosità Due ragazzi cercano di guadare il Genna a Ponte della Pietra Nel torrente con l’auto, salvati in extremis SALVATI in extremis dai vigili del fuoco mentre cercano di guadare il torrente Genna. E’ successo ieri sera poco dopo le 21, quando è arrivata al Comando dei pompieri di Madonna Alta la segnalazione di una vettura uscita di strada nella zona di Ponte della Pietra. Quando i vigili del fuoco si sono recati sul posto, non credevano ai loro occhi: due ragazzi cercavano di uscire dal lato passeggero di un veicolo che stava per essere sommerso dalle acque del torrente Genna. Immediate le operazioni di salvataggio dei due giovani e quelle di recupero del mezzo. I ragazzi hanno raccontato di essere finiti nel corso d’acqua mentre cercavano di guadarlo percorrendo la stradina che dalla vecchia scuola di Ponte della Pietra conduce al depuratore della zona. Qualcosa però deve essere andato storto e i due si sono trovati in seria difficoltà. In serata sono stati portati all’ospedale per verificare le loro condizioni di salute e poi rimandati a casa. Appartamenti hard Scattano i sigilli Scoperta selvaggina non tracciata •• 4 CRONACA PERUGIA MERCOLEDÌ 30 LUGLIO 2014 ASFALTO A CARO PREZZO IL «NO» DELLA CNA PRONTI ALLA MOBILITAZIONE GENERALE CONTRO IL PAGAMENTO DEL PEDAGGIO DA PARTE DEI CITTADINI DELL’UMBRIA «E 45», stangata per rientrare nei costi Lo scarso traffico impone il super-pedaggio Previsti solo 20mila veicoli al giorno contro i 30mila delle autostrade LE CIFRE 15 CENTESIMI AL KM Previsti 0,15 euro a km per i veicoli leggeri e 0,29 per i camion 1,8 VIABILITA’ & POLEMICHE Neltondo l’assessore regionaleSilvano Rometti Accanto,uno scorciodellaE45 MILIARDI DI EURO E’ l’investimento della Società che realizzerà l’opera — PERUGIA — PERCHE’ il pedaggio della E45 costerà il doppio rispetto a una normale tariffa autostradale? Perché gli umbri – e non solo loro – dovranno tirar fuori certe cifre per transitare sulla quattro corsie? E perché sono previsti persino leggeri incrementi con il passare degli anni? I motivi sono molteplici, naturalmente, ma di certo per poter recuperare quell’investimento da 1,8 miliardi di euro la Società che realizzerà l’intervento dovrà praticare certe tariffe. IN SOSTANZA i flussi di traffico non saranno da record e quindi per poter far quadrare i conti ci sarà bisogno di una sonora «stangata». Dal Piano economico e finanziario (Pef) emerge che il livello tariffario dovrà essere tale da consentire non soltanto la copertura dei costi del servizio reso all’utenza, ma anche la remunerazione adeguata del capitale (sia proprio che di terzi). Oltre a ciò c’è la durata della concessione, che dovrà consentire l’ammortamento dei debiti a medio/lungo termine e un’ade- I CALCOLI DEI FLUSSI Attualmente in superstrada circolano 17.720 mezzi Nel 2020 saranno 16mila guata modulazione dell’ammortamento finanziario. Il Pef dell’autostrada Mestre-Orte rivela infatti alcuni significativi aspetti della questione, a cominciare proprio dalle percorrenze annuali. L’ULTIMO calcolo dei flussi (che è relativo al 2006) rivela che i veicoli leggeri che utilizzano la E45 sono 17.720 al giorno, a fronte di una media nazionale che nelle autostrade è invece pari a 31.228 automezzi. E’ a partire da questo dato che è stato effettuato un calcolo scientifico molto accurato nel quale viene spiegato che con l’introduzione del pedaggio le vetture subiranno all’inizio un lieve decremento (proprio per la tariffa elevata che subirà anche degli incrementi), mentre poi ci sarà una lenta ma costante risalita. ECCO DUNQUE che nell’anno dell’apertura di una parte del tratto autostradale (nel 2020) si dovrebbe scendere a 15.891 veicoli, mentre due anni dopo conquistare circa mille unità (16.782) e superare il muro delle ventimila auto giornaliere nel 2033 (20.865). La stima riguarda naturalmente anche i mezzi pesanti, la cui crescita è invece molto più importante: 4.708 al giorno nel 2.020, 6.718 nel 2022 per arrivare fino a 8.660 nel I TEMPI Ci vorranno nove anni per finire il tracciato SECONDO la Spa che andrà a realizzare la quattro corsie, servirà un periodo di costruzione del collegamento, suddiviso in tronchi e fasi, della durata di 9 anni e un periodo di gestione di 40 anni dall’entrata in esercizio del tracciato. Al fine di garantire le condizioni di bancabilità del progetto – in termini di durata, costi e ratios tenuto conto dell’attuale contesto dei mercati finanziari – e consentire un’adeguata remunerazione del capitale investito, sarà necessario un contributo in conto capitale a fondo perduto per 1.870 milioni di euro. 2033. E QUI BALZA agli occhi che i Tir che transiteranno sulla Mestre-Orte saranno più numerosi di quelli che in media usano le autostradale: ottomila circa nella E45 contro i 7.500 che quotidianamente scelgono le autostrade italiane dei diversi gestori. INTANTO la Cna Umbria è pronta alla mobilitazione generale: «Diciamo un no deciso, senza se e senza ma, alla possibilità di far pagare anche agli umbri il pedaggio sulla E45, e siamo pronti alla mobilitazione generale, mettendo in campo qualsiasi iniziativa per scongiurarlo». La polemica infatti riguarda sempre l’ipotesi di un esonero del pedaggio da parte dei cittadini locali che altrimenti sarebbero penalizzati nella vita e nel lavoro quotidiani. Michele Nucci Laffranco (Fi): «Bene l’autostrada ma certezze sulle esenzioni locali» Flamini (Prc): «Scelta sciagurata e nessun rispetto del territorio» «PUR ESSENDO da sempre favorevoli al progetto di trasformazione della E45 in autostrada, sia per l’impatto sull’economia locale, sia per avere finalmente un’arteria stradale degna di questo nome, sosteniamo da tempo che prima che il progetto parta ci debbano essere parole chiare sull’esenzione dal pagamento del pedaggio da parte degli umbri». Ad affermarlo è il parlamentare umbro di FI, Pietro Laffranco. «L’idea di imporre un pedaggio sulla E45 era nell’aria da tempo e per troppo si è sottovalutata la questione magari adducendo giustificazioni che al dunque risultano infondate». A dirlo è Maurizio Ronconi (Udc) secondo il quale «questa è davvero una delle questioni riaspetto alle quali è difficile non riconoscere responsabilità ai politici che, nonostante l’evidenza dei fatti, hanno sempre voluto tranquillizzare i cittadini preoccupati». «LA SCELTA sciagurata di trasformare la E45 in autostrada si conferma tale anche rispetto a quanto emerge dal piano finanziario che prevede, come era ovvio e come noi denunciamo da anni, il pagamento del pedaggio anche per gli umbri, un vero salasso». A sostenerlo è Enrico Flamini del Prc, secondo il quale «purtroppo il governo regionale, a parte un pò di propaganda e qualche annuncio, non ha saputo giocare un ruolo vero e di carattere nazionale per rimettere in discussione una decisione che non tiene minimamente in considerazione i territori, il sacrosanto diritto dei cittadini di partecipare a tale scelta, il rispetto del paesaggio e che non risolve certo gli attuali problemi di traffico e sicurezza di una superstrada che — conclude — come dimostrano anche le recenti piogge, è sempre più simile ad una mulattiera». L’INTERVENTO PietroLaffranco,parlamentare umbrodi ForzaItalia
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