Rassegna stampa 30 luglio 2014

Mercoledì 30 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria
www.giornaledellumbria.it - redazione@giornaledellumbria.it - Spedizione in abb. post. D.L. 353/03 (Conv.L.46/04) art. 1 comma 1, DCB - Fil. Perugia - Euro 1,10
CALCIO, PERUGIA
Il nuovo Grifo sfila
in passerella: stasera
al “Curi” test di lusso
contro il Bordeaux
Asl e ospedali umbri, tanti posti: anche impiegati
Tirocini all’estero retribuiti per 147 giovani della regione
Ristorazione, 18 assunzioni immediate; Atenei, 54 insegnanti
DA PAGINA 31 A PAGINA 47
SONAGLIA PAGINA 49
Anno XV numero 208
In Umbria in abbinamento obbligatorio con il Sole 24 Ore a 1,10 euro
Ast, gli scioperi continuano
Tk “azzera” le controllate S
IL COMMENTO
TROPPE TASSE
SULLE IMPRESE,
ALCUNE PROPOSTE
di GIANCARLO ELIA VALORI
LIBEROTTI PAGINA 19
Maltempo,
a Perugia crolla
una parte del tetto
del teatro Pavone
Perugia, assemblea
dei dipendenti
infuocata: «no»
al piano di Romizi
FIORUCCI, MAPELLI PAGINA 7
LUCCIOLI PAGINA 8
econdo gli ultimi dati Istat
disponibili (secondo trimestre 2013), il carico fiscale
generale è del 43,8%, con un nostro aggiustamento previsionale
(terzo trimestre 2014) che ci porta
al 44,1%, sempre usando gli stessi
parametri Istat.
Gli acconti Ires, per i soggetti inseriti in questo criterio di tassazione, e ricordiamo che Ires è l'imposta (non la sola) sul reddito delle
società, sono a 101,5% per il 2014
(diversa, e peggiore, è la fiscalità
Ires per le società finanziarie). (...)
SEGUE A PAGINA 63
Pedaggi su E45,
parte l’appello
al ministro Lupi
Un coro di «no» dopo le tariffe proposte
Cna attacca: «Pronti alla mobilitazione»
PAGINA 3
PERUGIA
Scuole, così cambia la mappa
Dimensionamento e accorpamenti,
la nuova organizzazione degli istituti
PALMUCCI PAGINA 6
Terni
Scheggia
Rifiuti, maggioranza ko Ha compiuto 107 anni
in Consiglio: passa l’atto l’uomo più longevo
del M5S, Pd spaccato
dell’Umbria, grande festa
CARDUCCI PAGINA 20
Bagarre a Palazzo Madama
Riforma del Senato, fallita anche l’ultima
mediazione: Chiti apre a Renzi, ma Sel non ci sta
PAGINA 15
COMMERCIO
Risorse triplicate
Palazzo Donini finanzia
altri 87 progetti d’impresa
PAGINA 27
DE SANTIS PAGINA 23
GAZA
AFFITTI
È stato il giorno più duro
Canone concordato
Oltre 100 morti, colpita e messa fuori uso
l’unica centrale elettrica della Striscia
Caos, la Regione in campo
per mettere ordine
PAGINA 25
Un momento di tensione al Senato
PAGINA 28
Mercoledì 30 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria
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umbria
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Pedaggi sulla E45, un coro di «no»
TRASPORTI
PERUGIA - (re.pe.) In molti si attendono di avere almeno uno “sconto” sul pedaggio. Qualcuno, l’esenzione totale. Un po’ tutti, quando
hanno letto le ipotesi di tariffe contenute a pagina 2 del Piano economico
finanziario del progetto per la trasformazione della E45 in autostrada,
sono saltati sulla sedia. Perché per
rientrare dell’investimento effettuato per la realizzazione dell’opera, le
tariffe proposte al concessionario al
momento dell’entrata in esercizio
dell’autostrada (nel 2020) sono di
0,15225 euro al km per auto e moto e
di 0,29757 euro al km per i veicoli
pesanti. Calcolatrice alla mano, come ha fatto il consigliere Dottorini
(Idv), viaggiare da Perugia a Città di
Castello costerebbe circa 7,60 euro,
mentre per spostarsi tra i due capoluoghi ne servirebbero 12. Il doppio,
se si viaggia a bordo di un camion.
Prezzi teorici, ha spiegato l’assessore regionale Rometti, ricordando
come queste cifre siano quelle indicate nella proposta avanzata nel
2004, che la Regione Umbria aveva
subito respinto. Chiedendo successivamente al Cipe, una volta che
l’iter del progetto è andato avanti,
«le più ampie agevolazioni possibili
e facilitazioni in termini di tariffe e
di varietà di titoli di accesso» per coloro che risiedono in Umbria.
Cifre che sono ancor più teoriche
alla luce dello stop arrivato dalla
Corte dei conti, che ha giudicato la
delibera del Cipe dello scorso novembre sulla E45 «non conforme alla legge». Insomma, la partita è tutta
da giocare. Ma è bastato leggere le
tariffe ipotizzate per il pedaggio per
scatenare la polemica. Anche nel
mondo imprenditoriale, dove da un
lato si guarda con favore all’opportunità di aprire cantieri garantendo
così occupazione e sviluppo e, in
prospettiva, una moderna arteria di
collegamento; dall’altra, però, si
fanno i conti con i costi a cui, come
utilizzatrici di quest’opera, le stesse
imprese dovrebbero andare incontro. La Cna umbra è sul piede di
guerra: «Noi diciamo un “no” deciso, senza se e senza ma, alla possibilità di far pagare anche agli umbri il
pedaggio sulla E45. E siamo pronti
alla mobilitazione generale, mettendo in campo qualsiasi iniziativa per
scongiurarlo» è la reazione del direttore Roberto Giannangeli. Che spiega: «Far pagare la percorrenza di
queste vie di comunicazione, le uniche a scorrimento veloce, a chi le deve prendere ogni giorno per motivi
di lavoro, equivale a dare il colpo di
grazia a un tessuto sociale ed economico già pesantemente colpito dagli
effetti della crisi. A maggior ragione
se rispondessero a verità le proiezioni sull’entità delle tariffe, letteralmente esorbitanti e assai lontane
perfino da quelle che si pagano sulle
vere autostrade».
L’on. Pietro Laffranco ha presentato un’interrogazione al ministro
delle Infrastrutture Lupi per avere
«parole chiare e definitive» da cui
dipenderà la posizione di Forza Italia sull’opera. «Pur essendo da sempre favorevoli al progetto di trasformazione della E45 in autostrada, sia
AUTOSTRADA IL DIBATTITO
Da Roma Laffranco e Giulietti al ministro Lupi:
un’opera fondamentale, ma niente balzelli
E Gallinella (M5s): subito un summit con la Regione
Cna Umbria attacca: pronti alla mobilitazione
per l’impatto sull’economia locale,
sia per avere finalmente un’arteria
stradale degna di questo nome, sosteniamo da tempo che prima che il
progetto parta ci debbano essere parole chiare sull’esenzione dal pagamento del pedaggio da parte degli
umbri». Giampiero Giulietti propone un tavolo istituzionale anche con
il Ministero, per scongiurare il pagamento del pedaggio per le popolazioni locali: «La trasformazione della E45 in autostrada - premette anche l’esponente Pd - è un’opera fondamentale per superare l’isolamento infrastrutturale di cui soffre l’Umbria, per ridare dignità e sicurezza ad
una strada che a tratti sembra essere
diventata una mulattiera, per favorire la ripresa dell’economia regionale. Ma non possiamo accettare - aggiunge - che gli umbri debbano pagare balzelli pesanti, così come si sta
profilando». E il deputato pentastellato Filippo Gallinella chiede che ad
agosto si tenga un vertice tra la Regione ed i parlamentari umbri.
A livello locale, Dottorini invita
Rometti a tirare fuori le carte, il segretario provinciale di Prc, Enrico
Flamini, boccia il progetto, mentre il
coordinatore umbro Udc, Maurizio
Ronconi, spinge per l’esenzione totale per gli umbri che percorrano il
tratto regionale della E45 una volta
trasformata in autostrada, come viene fatto in altre parti d’Italia. Otello
Numerini, presidente del Gruppo
consiliare Progetto Perugia - Romizi
Sindaco, invita al «buon senso»
nell’affrontare il tema: «Se è giusto
non gravare sugli utenti umbri, è altrettanto opportuno favorire la realizzazione di una E45 moderna, in
grado di rompere l’isolamento della
nostra regione». Sulla E45 corrono
aspettatative, timori e proteste.
Taxi e buxi, autisti
anche a 68 anni
PERUGIA - Cambiano le norme che regolano il trasporto
pubblico non di linea (taxi, noleggio con conducente e buxi fino a 9 posti). Due le modifiche
varate dalla Giunta che hanno ricevuto l’ok dal Consiglio: l’età
entro la quale gli autisti possono
lavorare viene portata da 60 a 68
anni; la revoca dell’autorizzazione non avverrà più in presenza di un avviso di garanzia, ma
solo dopo una condanna.
Timori e aspettative Il tratto
perugino della
E45, arteria che
si vuole trasformare in autostrada
Le tariffe
L’ipotesi:
da Perugia
a Terni
12 euro per
auto e moto
I camion
Per i mezzi
pesanti
il costo
sarà
il doppio
Mercoledì 30 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria
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«Regionali con primarie e ballottaggio»
POLITICA E ASSOCIAZIONI
Anna Rita Fioroni, ex senatrice Pd,
presenta il laboratorio Idea Umbria
PERUGIA - Le primarie sono uno
strumento determinante. Per quanto
riguarda la legge elettorale regionale, dovrebbe prevedere il doppio turno con un ballottaggio. Anna Rita
Fioroni presenta l’associazione Idea
Umbria e ne delinea i tratti essenziali. Un laboratorio di idee per allargare la politica anche alla platea di chi
politico non è, ma sente il desiderio
di dare il proprio contributo.
Un soggetto politico, ma non partitico, che ha il centrosinistra e il Pd,
ovviamente, come punto di riferimento, ma che si propone come un
foglio bianco sul quale raccogliere
le istanze dei cittadini. Certo sullo
sfondo ci sono le prossime elezioni
regionali e il parere favorevole verso
le primarie - «Come potrei dire il
Anna Rita Fioroni e Francesco
Caruso durante
la presentazione di Idea Umbria al Caffè di
Perugia. Sotto,
il logo dell’associazione
contrario visto la mia esperienza» ha
detto l’ex senatrice che aveva “sfidato” Boccali nella corsa alla candidatura a sindaco di Perugia - sembra
far ipotizzare che al prossimo appuntamento elettorale ci potrebbe
fare un “pensiero”. Ma al momento
la priorità, dice, non è come far arrivare a palazzo Donini le idee e le
proposte, intanto è necessario lavo-
«
In autunno
il festival
con le proposte elaborate
Il nostro obiettivo è rendere partecipata la politica, aprirla a tutti quelli
che hanno un’idea da condividere
Anna Rita Fioroni, portavoce di Idee Umbria
»
rare sulle proposte, avvicinarci ai
cittadini, recuperare il rapporto con
la politica. «Crediamo nel coraggio
di fare proposte e scelte che siano
sempre nell’interesse generale e per
favorire il benessere collettivo, in un
luogo in cui tutti gli associati e sostenitori si sentano protagonisti di un
cambiamento che non può avvenire
senza partecipazione attiva e confronto» ha spiegato presentando
l’associazione insieme al segretario
Francesco Caruso e Simone Pastorelli. In platea gente comune e volti
noti del Pd - da Chianella a Bargelli,
Santucci e Gobbini.
L’associazione vuole essere un
«canale snello di democrazia partecipativa. Un luogo di confronto, di
discussione e valutazione. Un serba-
toio di contenuti e proposte nel tentativo di trovare soluzioni e risposte
ai problemi, soprattutto in un momento difficile e come quello attuale». Idea Umbria (www.ideaumbria.it) intende «accogliere e promuovere proposte di cambiamento
su temi di interesse pubblico quali,
ad esempio: l'economia, il lavoro, la
società, l’ambiente, la cultura, l'istruzione e la ricerca, l’etica ed i diritti». Le aree tematiche in cui si
compone la piattaforme web
dell’associazione attraverso la quale
condividere le proprie proposte.
Nello specifico, iscrivendosi ad Idea
Umbria si possono pubblicare proposte commentare quelle degli altri
associati e votarle, approvandole o
meno, in rete. Le idee che riceveranno il maggior numero di consensi
concorreranno alla definizione di alcune priorità per la regione. Saranno
promossi incontri sul territorio con
chi vuole partecipare al progetto e in
autunno si svolgerà il Festival delle
Idee per premiare le idee più votate.
«Occorre cambiare approccio e far
ripartire la crescita. Abbiamo vitale
necessità - aggiunge Fioroni - di agganciare la ripresa, agendo su più
fronti, con provvedimenti articolati,
ma inseriti in un unico piano credibile, cioè coerente e misurabile. Per
questo con #ideaumbria favoriremo
il confronto e lo stimolo a elaborare
proposte su temi che ci aiutino ad
uscire dalla crisi attuale». «Se e
quando non ci si apre - le ha fatto eco
Caruso - le conseguenze si vedono,
come a Perugia». Il riferimento è al
prossimo appuntamento con il voto
e alla legge elettorale che non deve
essere condizionata «dalla paura» .
Lo spettro delle amministrative perugine aleggia, ma «solo con il ballottaggio si potrà scegliere davvero
il presidente della Regione».
L. F.
Mercoledì 30 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria
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perugia
Comunali, «no» dei dipendenti a Romizi
Bocciata la proposta di proroga
delle “posizioni organizzative”
di ANDREA LUCCIOLI
PERUGIA - Un «no» secco e senza
appelli. I lavoratori rispediscono al
mittente senza troppi complimenti
la proposta presentata dall’Amministrazione Romizi e che prevede la
proroga per due mesi - fino alla fine
di settembre - delle attuali posizioni
organizzative. Ieri mattina, in un’infuocata assemblea che si è trasformata a più riprese in un’arena politica, su oltre un centinaio di dipendenti comunali, solo 7 hanno alzato la
mano quando è arrivato il momento
di votare a favore della proroga proposta da Palazzo dei Priori. Tutti gli
altri, invece, hanno espresso parare
negativo ad un’operazione che costerebbe alle tasche dei dipendenti,
visto che per le proroghe si utilizzerebbero le risorse a disposizione del
AURIGA
Cambio al vertice,
Liana Cicchi presidente
PERUGIA - A seguito delle dimissioni di Edi Cicchi da consigliere e presidente di Auriga,
per la chiamata ad assessore al
welfare del Comune di Perugia,
è stata nominata nuovo presidente del Consorzio Liana Cicchi, già rappresentante legale
della cooperativa sociale Asad
e vicepresidente di Auriga dal
2013. «È stata un’evoluzione
naturale di un processo iniziato
l’anno scorso - afferma la neo
presidentessa - quando già ricoprivo la carica di Vicepresidente».
comparto, circa 66mila euro. Soldi
che sarebbero sottratti ai premi di
produttività e alle altre voci della
contrattazione decentrata. «Ha vinto
la coerenza, hanno vinto i lavoratori», ha detto Federico Armati delle
Rsu in quota Cgil subito dopo la conclusione dell’assemblea. Di tutt’altro avviso Serena Sargenti (Cisl) e
con lei Uil e Csa: «Continuiamo a
pensare che sia giusto dare tempo alla nuova Amministrazione per formulare una proposta completa, ho
avuto l’impressione che con questa
assemblea l’azione sindacale abbia fatto un
salto all’indietro».
Un incontro durato un’ora e mezzo
Sede Palazzo dei Priori, sede della Giunta, del Consiglio e di numerosi uffici comunali
ed in cui hanno
Sono gli euro
preso la parola in
necessari per la
tanti. Nervi teRsu per tornare al tasissimi e dito
volo delle trattative
proroga, sarebbero
puntato a più ricon la Giunta e portare
sottratti ai premi
prese contro la
all'attenzione
del sindaco
produttività
Giunta di centrodeil «no» dei lavoratori alla
stra che, a detta di molti,
proposta del Comune. A quel
starebbe utilizzando dei metopunto la parola passerà a Romizi che
di poco inclini alla partecipazione. I da parte sua sperava di portare la depochi che ieri hanno invece aperto libera sulla proroga in Giunta già ogPERUGIA - «Il rendiconto della delle priorità strategiche) e le caalla proposta Romizi, in primis Cisl gi. Nell’atto, è stato detto anche ieri,
Regione dell’Umbria, malgrado le pacità di spesa degli uffici (perché
e Uil, hanno ricordato la necessità di si parla anche dalla riorganizzazione
difficoltà, è un bilancio in equili- è inutile accumulare risorse se non
concedere del tempo alla nuova am- degli uffici che l’Amministrazione
brio, che rispetta tutti i limiti che si possono spendere). È vero che
ministrazione per conoscere al me- intende mettere in atto dalla fine di
gli sono stati imposti, che ha resi- dobbiamo rivedere le politiche
glio la macchina comunale ed inter- settembre in poi. Riorganizzazione
dui attivi ridottissimi. Questo si- economiche, ma abbiamo iniziato
venire con i giusti correttivi. che si muoverà lungo i binari della
gnifica che non ci sono rischi di a farlo con la discussione sulla
Un’apertura di credito che però, se- razionalizzazione della spesa e di un
buco. Inoltre abbiamo una capaci- programmazione
condo la maggioranza dei dipenden- nuovo assetto degli uffici con la poscomunitaria,
tà di spesa elevata, così come lo è fatta in questa Aula meno di un
ti ieri in assemblea, è fin troppo one- sibilità di ridurre l’attuale numero di
quella di contrastare l’evasione mese fa. In quell’occasione abbiarosa e ingiustificata, visto che an- posizioni organizzative e spostare
per i tributi regionali. Infine se- mo indicato i temi prioritari con
drebbe a stralciare l'ultimo accordo alcune figure. Per fare questo la
gnalo che non abbiamo fatto ricor- cui andare al confronto con Brudi tre mesi fa e che prevedeva l’azze- Giunta si è presa due mesi di tempo
so alle risorse che il Governo ha xelles: sviluppo e lavoro, ma anramento immediato delle posizioni per arrivare al 30 settembre con
messo a disposizione per pagare i che la difesa dello stato sociale.
organizzative.
un’idea organica e completa di queldebiti della pubblica amministra- Inoltre abbiamo cambiato profonCosa succederà adesso? Il manda- lo che intende fare. Ma il percorso, è
zione, se non per la sanità e solo a damente le partecipate regionali
to ricevuto in assemblea servirà alle evidente, sarà decisamente in salita.
titolo precauzionale». Lo ha detto con la soppressione dell’Apt, delle
l’assessore Fabrizio Bracco, nel Comunità montane, dell’Arusia;
dibattito che ha preceduto l’appro- abbiamo ridotto le Asl, trasformavazione dell’assemblea (con 16 to gli Ati in Auri. Ci sono alcune
voti a favore, otto contrari del cen- partecipate che erano in difficoltà
tro destra e un astenuto, Goracci) come Umbria Mobilità, e solo gradel rendiconto generale dell’am- zie all’intervento della Regione si
re ad ogni costo, ma per stabilire
Di diverso avviso ambientalisti
ministrazione regionale per il è trovata una soluzione. Quando si
con i selvatici un forte rapporto di e semplici cittadini, che puntano il
2013.
parla di revisione delle partecipate
competizione etica, quasi primor- dito contro la decisione poiché
Bracco ha risposto alle critiche non credo che si voglia sopprimediale, che soltanto dopo decine di all’animale colpito da frecce si cadi Andrea Lignani Marchesani re l’Agenzia per il diritto allo stugionano sofferenze assai più dure
(Fdi, che ha denunciato i ritardi dio universitario o l’Agenzia forenella presentazione del rendicon- stale, che nasce dalla soppressione
rispetto
a
quelle
già
notevoli
dei
Plauso delle associazioni
proiettili.
to) e di Sandra Monacelli (Udc, delle Comunità montane. Poi ci
venatorie
per la quale si tratta di un «bilancio sono Sviluppumbria, in cui sono
«La popolazione umbra e le associazioni che tutelano l’ambieningessato») ribadendo che «la confluite una serie di agenzie, e
Gli ambientalisti
giunta non ha mai nascosto i pro- Webred, che abbiamo riformato
te, il territorio, la fauna sono indiblemi che ci sono e ha portato passando da sette a tre società che
gnati per questa decisione che la
contrari
avanti una forte azione di spen- si occupano di informatica».
politica del Partito democratico
vuole continuare ad imporre per
ding review operando in due direL’intervento di Bracco non ha
appostamenti senza esito, dopo di- ingraziarsi quella categoria di caczioni: il recupero delle risorse e la convinto il capogruppo di Fi, Rafverse rinunce al tiro per elementi ciatori da sempre politicamente
riorganizzazione dell’impianto di faele Nevi, secondo il quale «quedi difficoltà che ne avrebbero mi- protetti e vicini al partito di magbilancio, fino ad ora fondato sul sto rendiconto mostra un deterionato il corretto esito, condurrà ad gioranza di questa terra francescaprincipio della spesa storica e spo- ramento della situazione finanziaavere una chance di tiro utile».
na», si legge in una nota.
standolo sulle politiche (la scelta ria della Regione».
66mila
Caccia con arco e frecce, polemica
PERUGIA - Dopo la decisione da
parte dell’assessorato regionale
competente di sdoganare in Umbria la caccia a daini, cervi e mufloni e con arco e frecce, ieri è stato
il giorno delle reazioni. Un plauso
è arrivato dal coordinamento delle
associazioni venatorie umbre (Cavu) che definisce «la caccia con
l’arco ai mammiferi il punto di incontro più alto fra etica e cultura
venatoria, in quanto chi sceglie il
compound - come lo chiamano gli
americani - ha già maturato da
tempo quella rinuncia implicita al
carniere che ne fa realmente un
cacciatore. Una persona, cioè, che
esce sul territorio non per abbatte-
Regione, ok al rendiconto
Bracco: bilancio in equilibrio
Critiche dall’opposizione
Mercoledì 30 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria
12 città di castello
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Faist Group,
un raggio di sole
per il Tifernate
Investimento per l’apertura di
un insediamento entro la primavera 2015
di MIRNA VENTANNI
CITTÀ DI CASTELLO - Un vero e
proprio raggio di sole è in arrivo per
l’economia e l’occupazione tifernati: è in procinto di apertura un nuovo
stabilimento della “Faist Group”.
L’impresa aprirà un nuovo sito per
la progettazione di prototipi in alluminio a Santa Lucia: oltre cento i posti di lavoro che saranno attivati.
L’azienda, che avrebbe già ricevuto
commesse impegnative per l’impianto tifernate, ha intenzione di iniziare l’attività già nella prossima
primavera. Gli atti finalizzati al nuovo insediamento produttivo, che
prevedono la variazione di destinazione d’uso di un’area di circa 16mila metri quadrati, sono stati approvati dal consiglio comunale nel corso
della seduta di lunedì scorso. Quasi
unanime la votazione, si è contato un
solo astenuto. «Le imprese che vogliono investire seriamente a Città di
Castello troveranno la porta
dell’amministrazione sempre aperta»: così ha commentato la votazione il sindaco Luciano Bacchetta.
L’azienda sorgerà lungo la ex strada statale 3bis, tra la Cartotecnica e il
distributore di carburante, ed avrà
una superficie coperta di 3500 metri
quadrati e un’altezza di 10 metri lineari fuori terra. Accanto al fabbricato sarà realizzato un edificio che
ospiterà gli uffici tecnici ed amministrativi. «Si tratta di un’opportunità
ghiotta per l’occupazione - ha osservato il vicesindaco Michele Betta-
POSTI DI LAVORO
100
Piano triennale
Cento i posti di lavoro che si prevede
di attivare entro tre anni
dall’apertura dello stabilimento
relli annunciando l’assunzione di
100 nuovi addetti nei prossimi tre
anni.
Nata nel 1978 la “Faist” opera nel
settore dello stampaggio della lamiera ed oggi è diventato un gruppo
multinazionale che conta circa
2.300 dipendenti in 24 stabilimenti
tra Europa, Nord America e Cina.
Panoramica La
zona
industriale
di Città
di Castello
Nel tempo l’azienda si è caratterizzata come fornitore globale di sistemi per l’automotive, le telecomunicazioni, l’elettronica industriale e di
consumo. Bettarelli ha spiegato che
questo sarà «il primo e forse l’unico
impianto in Italia che andrà a servire
il mercato europeo per la stampa in
acciaio di componenti specialistiche
in alluminio». «La natura altamente
specialistica della lavorazione – ha
spiegato il sindaco - consentirà di
aprire un canale di interscambio con
le agenzie professionali già operanti
sul territorio e di creare opportunità
per la cosiddetta “disoccupazione
intellettuale”». Tra i progetti previsti per il nuovo stabilimento nel Tifernate, l’amministrazione vede
molto positivamente il “Faist Precision Europe”, «perché – ha prose-
guito Bacchetta - dà corpo ad una
sorta di “delocalizzazione inversa”,
dal momento che nello stabilimento
di Città di Castello saranno trasferiti
macchinari che al momento operano
in un sito della Romania». Tanta,
dunque la soddisfazione per la volontà della “Faist Group” di aprire
questo stabilimento nel territorio
dopo quello già operante a Montone
e Bacchetta non ha dimenticato il
ruolo dell’azionista di maggioranza
dell’azienda originario di Promano
che «ha voluto investire in maniera
consistevole su Città di Castello».
«È questo il nuovo sviluppo di cui
Città di Castello ha bisogno per ristrutturare il proprio terreno industriale e porsi nuove missioni imprenditoriali, compatibili con il mercato», ha concluso Bacchetta.
Lavoro nero, blitz della Polizia contro i recidivi
Due siti, già sanzionati lo scorso anno, sono risultati ancora irregolari e con operai abusivi
CITTÀ DI CASTELLO - Continua
la lotta contro il lavoro nero e l’immigrazione clandestina ed irregolare a tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro degli agenti del commissariato tifernate. L’operazione
“Dragone”, a contrasto del lavoro
abusivo di matrice cinese conclusasi l’anno scorso con la denuncia
di 14 persone e altrettanti siti segnalati all’Asl, continua nel 2014
con quella denominata “Dragone
2”.
A seguito di due segnalazioni,
una anonima e l’altra degli agenti
della squadra volante che hanno segnalato «strani movimenti» di cittadini cinesi in capannoni già segnalati lo scorso anno, gli uomini
del commissariato, agli ordini del
vice questore aggiunto Marco Tangorra, sono intervenuti su due dei
siti, già noti, a San Giustino. Nulla
sembra essere cambiato rispetto
agli ultimi sopralluoghi. Entrambe
le attività controllate sono risultate
irregolari: 11 i soggetti incontrati
durante l’ispezione degli agenti. Di
questi, sei hanno una posizione lavorativa inesistente ed uno irregolare. «Il fenomeno del lavoro nero
non accenna a placarsi, anzi continua esattamente in quei siti già
ispezionati e denunciati», ha osservato Tangorra. Il fenomeno si ripete, ma gli uomini della Polizia «non
si arrendono e continueranno ad in-
Interno Anche
brandine per
dormire all’interno di uno
dei siti visitati
dalla Polizia
dagare per frenare il più possibile
questo fenomeno che, oltre allo
sfruttamento di risorse umane, provoca pesanti danni sull’economia
del territorio».
Nel 2013 furono 38 le attività
controllate e di queste 14 sono risultate irregolari. Furono verificate
192 posizioni lavorative di cui 33
irregolari e 44 inesistenti. L’attività
fu svolta assieme alla Direzione
Provinciale del Lavoro e la locale
Asl e furono coinvolte anche le amministrazioni comunali «chiamate
in causa - sottolinea Tangorra - per
verificare l'effettività delle residenze e la rimozione di eventuali opere
edilizie abusive». Il modus operandi dei questi “imprenditori” però
non cambia e non demorde. L’operazione “Dragone 2” al momento si
è conclusa con due soggetti denunciati all’autorità giudiziaria e due
siti segnalati all’Asl per irregolarità riguardanti la tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro.
CARABINIERI
Due quindicenni
denunciate
per furto aggravato
CITTÀ DI CASTELLO - Sono
finite nei guai per qualche cosmetico ed una bottiglia di birra.
Strano modo di fare shopping
quello di due amiche quindicenni: pur non avendo denaro nei
borsellini, passeggiando tra gli
scaffali di un centro commerciale
tifernate, non hanno resistito alla
tentazione di fare acquisti, così
hanno infilato tutto nelle loro
borsette. Le ragazze sono state attratte in modo particolare dai cosmetici: mascara, rossetti, fondotinta, ombretti, sono scivolati volontariamente dalle loro mani direttamente dentro le loro borsette. Al personale del negozio, che
le due credevano di aver ingannato, la “magia” delle due piccole
“Lupin di cosmetici” non è sfuggita: così, a loro insaputa hanno
avvisato i carabinieri. Convinte
di aver ingannato tutti, presa anche una bottiglia di birra, le amichette hanno evitato le casse dirigendosi verso l’uscita. Ma prima
di metter piede fuori dal centro
commerciale sono state fermate
dal personale di vigilanza che le
ha consegnate direttamente nelle
mani dei militari arrivati nel frattempo. La merce è stata riconsegnata ai titolari dell’attività commerciale mentre le due sono state
accompagnate in caserma, denunciate per furto aggravato e riconsegnate alle loro famiglie.
Viabilità, scuole e sicurezza. Guasticchi incontra Rinaldi
MONTONE - Prosegue la collaborazione su
viabilità, edilizia scolastica e sicurezza tra la
Provincia di Perugia e il Comune di Montone.
Il presidente della Provincia, Marco Vinicio
Guasticchi, accompagnato dall’assessore alla
Viabilità Domenico Caprini, ha incontrato ieri
mattina il sindaco arietano Mirco Rinaldi, il suo
vice Roberto Persico e l’assessore Roberta Rosini. Tra le proposte emerse dall’incontro c’è
l’idea di un protocollo di intesa per organizzare
un ufficio legale della Provincia per i piccoli
Comuni.
«La Provincia si mette a disposizione per for-
nire le proprie competenze e professionalità per
fornire ai Comuni servizi che enti come Montone non potranno più permettersi», ha spiegato Guasticchi che ha illustrato funzioni e organi
delle nuove Province come definite dalla legge.
Il sindaco Rinaldi ha chiesto la collaborazione
dell’Ente per completare il progetto di ristrutturazione delle scuole elementari, chiedendo il
finanziamento della tranche di progetto che riguarda l’abbattimento delle barriere architettoniche. È stato inoltre fatto il punto sui progetti
riguardanti Montone da completare ed è stato
discusso il quadro futuro, tenendo conto delle
competenze che rimarranno in carica alle nuove Province nei settori dell’edilizia scolastica,
viabilità e ambiente.
Guasticchi ha ricordato che la polizia provinciale sarà operativa anche con la riforma e quindi sarà possibile definire concretamente un impegno sul territorio da parte del corpo provinciale. Una collaborazione che sarà possibile anche per sostenere il progetto della videosorveglianza ideato dal Comune di Montone. Infine è
stata definita una collaborazione anche in merito alla centrale unica di committenza per facilitare l’affidamento degli appalti.
Mercoledì 30 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria
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terni
Ast, la battaglia non si ferma
Domani nuovo sciopero e blocco a Orte,
a settembre si mobilita l’intera Umbria
L’azienda azzera i cda delle controllate
e allunga la fermata di Tubificio e Sdf
ACCIAIERIE LACRIME E SANGUE
di FEDERICA LIBEROTTI
TERNI - Altre tre ore di sciopero, dalle 10 alle 13, con
nuove eclatanti iniziative di mobilitazione e blocchi che
stavolta potrebbero puntare verso uno snodo centrale
per la viabilità, quello di Orte. La temperatura ormai è alta, altissima all’Ast: verrà ufficializzato oggi, ma rsu e
sindacati hanno indetto per domani mattina un’ennesima protesta in strada- la terza - contro il piano lacrime e
sangue di Tk. Il livello della mobilitazione è dunque destinato a salire, visto che i rapporti tra vertici aziendali e
lavoratori sono ridotti ai minimi termini. Tanto che, nonostante non ci siano situazioni di particolare allarme e i
dipendenti abbiano finora dimostrato grande senso di responsabilità, si è diffusa la voce che l’ad Lucia Morselli,
dal pomeriggio di ieri, sia seguita nei suoi spostamenti
da una “scorta” affidata ad una ditta di vigilanza privata.
Una notizia che non trova conferma della Digos, mentre
dall’Ast viene evidenziato che i top manager “godono”
sempre di una sorveglianza speciale.
Le preoccupazioni sempre più palpabili dei dipendenti, non solo di Ast ma anche delle controllate, sono emerse drammaticamente anche nell’incontro di ieri pomeriggio con l’europarlamentare del Pd Simona Bonafé,
durante il quale hanno preso la parola anche le rsu di Società delle fucine e Tubificio. «Ci hanno appena comunicato la variazione nelle
ferie - ha detto il rappresentante di Sdf -: inizieran- Le Istituzioni
no una settimana prima, Il consiglio regionale:
proprio in quella in cui do- Tk ritiri il piano
vevamo consegnare alcuni
pezzi finiti ad un nostro La Bonafè a Terni,
cliente. Perderemo milioni mistero sulla data
di euro». «Hanno prolungato la fermata fino al 25 della visita di Renzi
agosto - gli ha fatto eco il
collega del Tubificio -, così non potremo consegnare il materiale e perderemo i
clienti». Tutto questo mentre, domani pomeriggio, sarebbe stata convocata una riunione operativa che segnerà un primo passo verso l’azzeramento dei cda di tutte le
società controllate, che entro settembre potrebbero diventare dei semplici reparti di Ast. Ma il senso di allarme
è tangibile anche ai piani più alti, tra i dirigenti: «Si sta
procedendo ai tagli anche tra i manager - ha detto Luciano Neri di Federmanager -, che possono scegliere tra due
alternative: o il demensionamento o il licenziamento. È
già successo a Ferrara (quando la Morselli era ad di Berco, ndr), ora si sta procedendo qui».
La Bonafè, molto vicina al premier Renzi, dal canto
suo ha assicurato il suo impegno nella vertenza su un
doppio binario: verso l’Europa e verso il presidente del
Consiglio. «Parlerò personalmente con il premier Renzi
che si è impegnato a venire a Terni in tempi rapidi» ha
detto, senza però dare indicazioni sulla data, pur essendo
consapevole dell’«urgenza».. Qualcuno ipotizza che la
visita possa avvenire già la prossima settimana, qualcuno butta là la data del 20 agosto (o dintorni), anche se
l’arrivo del premier potrebbe slittare a settembre, per
non limitarsi a dei semplici proclami, ma ampliarsi ad un
confronto direttamente con Tk. Ma allora i giochi potrebbero essere già fatti. In assenza di «atti concreti contro il piano di smantellamento di Thyssen» Cgil, Cisl e
Uil regionali hanno comunque già annunciato uno sciopero generale entro i primi 10 giorni di settembre. Intanto ieri il consiglio regionale ha approvato all’unanimità
una mozione, sottoscritta da tutti i gruppi consiliari, che
chiede il ritiro del business plan di Tk. Il documento sollecita la giunta regionale ad agire affinché la multinazionale presenti un piano industriale incentrato su «competitività e sostenibilità delle produzioni». Viene quindi
auspicato che l’esecutivo nazionale svolga «un ruolo deciso e decisivo, con un impegno in prima persona ai massimi livelli di responsabilità». La mozione approvata ha
integrato, tra l’altro, la proposta inizialmente avanzata
da Damiano Stufara (Prc-Fds) e poi parzialmente modificata che prevede «l’attivazione di tutti i percorsi e l’utilizzo di tutti gli strumenti di politica industriale a disposizione» compreso «l’utilizzo del Fondo strategico italiano». Sulla questione Ast anche il consiglio comunale
ha approvato un nuovo atto d’indirizzo in cui chiede, tra
le altre cose, che il Governo «intervenga nei confronti di
Tk per il ritiro immediato del piano».
Lotta dura Sopra,
un momento del
blocco del raccordo
Terni-Orte di lunedì;
sotto, l’europarlamentare Simona
Bonafé con i segretari regionali
di Cgil, Cisl e Uil
nell’incontro di ieri
19
Mercoledì 30 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria
Perugia Basta collegarsi al sito e seguire il percorso per esprimere la propria opinione
Presente e futuro, il forum su obiettivoimpresaweb.it
PERUGIA - Sul sito obiettivoimpresaweb.it è stato organizzato un
forum sul Bilancio di Mandato 0914 della Camera di commercio di
Perugia recentemente presentato dal
presidente Giorgio Mencaroni. So-
no graditi interventi e contributi da
parte degli stakeholder del sistema
camerale, ma anche quelli di osservatori, istituzioni e cittadini. Basta
collegarsi con il sito obiettivoimpresaweb.it e seguire il percorso.
26
Enti camerali,
un altro tassello
verso l’unione
MILIONI
84
Sono i proventi
gestiti dal 2009
al 2014 dall’Ente camerale di
Perugia
MILIONI
60
È il valore incassato attraverso i
diritti annuali
versati dalle imprese
Perugia, c’è il Consiglio direttivo
processo di aggregazione condiviso tra le due strutture camerali di
PERUGIA - Sarà un consiglio di- Perugia e Terni, dopo che querettivo “segnato” dalla sfida del st’ultima aveva paventato l’ipotesi
cambiamento, dal passo della Ri- di raggiungere un accordo con Viforma che porterà al dimezzamen- terbo o Rieti. In sostanza, oggi il
to - dalle attuali 105 a non più di Consiglio della Camera di com50-60 - del numero delle Camere mercio di Perugia, come dovrà fadi commercio italiane,
re anche quello di Terni,
come
previsto
darà impulso al prodall’operazione
cesso di aggregariordino varata
zione approvando
nei giorni scorsi
una sorta di risodal
comitato
luzione in cui si
esecutivo
di
lascia
come
Unioncamere
manSono le Camere
che tende a
dato a chi verrà
di commercio attualmente
creare realtà lodopo (ricordiaoperative in Italia. Dopo
cali con un bacimo che si è anla Riforma ne resteranno
no pari ad almecora in attesa
circa 50-60
no 80.000 imprese
della comunicaper coniugare sostezione da parte della
nibilità economica e
Regione in merito ai
valorizzazione dei territori.
raggruppamenti per la forProprio oggi, nel corso del Consi- mazione del nuovo Consiglio, doglio della Camera di commercio di po di che si procederà con le nomiPerugia, oltre all’assestamento di ne dei consiglieri e quindi del prebilancio 2013, ad alcuni varianti al sidente e della Giunta, ndr) la vopreventivo 2014, varie ed even- lontà di aderire ad un’unica Cametuali, si parlerà degli effetti dei ta- ra di commercio dell’Umbria, cogli agli enti camerali imposti dal me già avvenuto in altre regioni
Governo. E si metterà un impor- italiane. Di certo, entro l’autunno
tante tassello per dare seguito al tutte le Camere di commercio sadi LARA PARTENZI
MILIONI
La sede della
Camera di
commercio
di Perugia
70
Il valore aggiunto globale destinato ai beneficiari dell’attività
105
PER CENTO
ranno impegnate a deliberare il
nuovo assetto. In parte sollevate
dal fatto che dopo mesi di proteste
e battage sulla natura “indispensabile” delle loro funzioni, sembra
che siano riuscite ad ottenere un ridimensionamento del piano draconiano dei tagli dei diritti camerali versati dalle imprese voluto
dal Premier Renzi, piano che inizialmente prevedeva una sforbiciata del 50%. Per il 2015 il taglio
degli oneri dovrebbe essere così limitando al 35%, per poi salire progressivamente al 40% nel 2016 e
al 50% solo nel 2017.
Un po’ di tempo in più, ma so-
I tagli
Spalmato
in tre anni
il taglio
dei diritti
camerali
prattutto maggiori risorse per permettere agli Enti camerali di “sopravvivere” e portare avanti quel
percorso di riforma che ha l’obiettivo di rendere più efficace ed efficiente l’azione delle Camere di
commercio a sostegno dello sviluppo di imprese e territori. Nel
corso del suo intervento in cui ha
presentato il Bilancio di mandato
2009-2014, il presidente della Camera di commercio di Perugia,
Giorgio Mencaroni, lo ha ribadito
più volte: «Pronti ad intraprendere
un vero percorso di riforma, ma
prima di tagliare dobbiamo capire
dove si va a parare».
Cassa in deroga, un fronte unitario
per sbloccare le risorse
Mozione dall’Umbria
PERUGIA - Sbloccare le risorse per
consentire il pagamento della cassa
integrazione per tutte le richieste già
avanzate per l’anno in corso, stanziare le somme necessarie per tutto
il 2014, contrastare ogni tentativo di
stravolgere i criteri per l’utilizzo
della cig in deroga e mobilità riducendone i livelli di tutela per i circa
11.500 lavoratori umbri coinvolti.
Realizzare, infine, un fronte unitario
tra le Regioni che impedisca la riduzione dei beneficiari dei trattamenti
di Cig in deroga e mobilità. Sono
questi i punti centrali della mozione,
promossa dai consiglieri regionali
Manlio Mariotti, Andrea Smacchi,
Fausto Galanello e Giancarlo Cintioli (Pd), sui quali si chiede «l’impegno della giunta regionale nei
confronti del Governo nazionale, di
concerto con le altre Regioni” e che
è stata approvata ieri dall’Assemblea
legislativa
dell’Umbria
all’unanimità dei presenti (21 consiglieri). Il testo originario del documento è stato integrato da un emendamento del capogruppo Prc-Fds
Damiano Stufara, accolto dai proponenti, che riguarda la necessità di
promuovere la costituzione di un
“fronte unitario delle Regioni volto
ad impedire, nell’ambito di quanto
previsto dal decreto ‘54/2012’, la riduzione dei soggetti destinatari e la
durata dei trattamenti di Cig”.
Il consigliere Manlio Mariotti
(Pd), nella sua illustrazione ha sottolineato l'importanza di approvare la
mozione «per far sentire la voce
dell’Umbria alla vigilia di due importanti incontri» sulla questione
degli ammortizzatori sociali: oggi
c’è un incontro a Roma tra il Ministero del Lavoro e assessori al Lavo-
72
La percentuale
delle risorse
provenienti
dal diritto
annuale
ro e il 31 una riunione dei presidenti
dei Consigli regionali, che hanno
all’ordine del giorno anche una risoluzione su questa vicenda della cassa integrazione.
L’assessore allo Sviluppo economico, Vincenzo Riommi, ha detto
che quello di oggi tra le Regioni e il
ministro Poletti è un incontro che arriva dopo sei mesi in cui tutte hanno
posto al Governo il problema ed ha
ricordato che l’Umbria, che è stata
virtuosa essendo arrivata in 'pari'
con i pagamenti al 31 dicembre, rischia di trovarsi penalizzata, perché
non ha potuto beneficiare per il 2014
delle risorse assegnate alle altre per
l'anno precedente. La situazione
umbra è comunque pesante e se oggi
«non arrivano segnali chiari dal governo - ha detto Riommi - il rischio è
di non poter essere più nelle condizioni politiche e istituzionali di gestire questo servizio».
Mercoledì 30 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria
economiaUMBRIA
27
Commercio, triplicate le risorse
per il rilancio
Bando legge 266/97, la Regione
stanzia ulteriori 2 milioni 718mila euro
e finanzia altri 87 progetti di impresa
di MATTEO BORRELLI
PERUGIA - Risorse triplicate
per rivitalizzare le imprese del
commercio umbre e sostenere il
rilancio del settore, particolarmente colpito dalla crisi dei consumi.
La Regione ha messo a disposi-
Contributo pubblico
a fondo perduto in conto
capitale, concesso fino
al 60% dell’investimento
zione ulteriori 2 milioni 718mila
euro per lo scorrimento della graduatoria nell’ambito del bando
relativo alla legge 266/97 per la
riqualificazione delle imprese
commerciali dell’Umbria.
Con il bando, che aveva una dotazione finanziaria iniziale di circa un milione di euro, sono stati
incentivati i progetti di riconversione delle singole imprese, piccole e medie, e dei centri com-
merciali naturali, previsti dal Testo Unico sul commercio, tenendo conto dei Quadri strategici di
valorizzazione, lo strumento di
programmazione per la rivitalizzazione dei centri storici.
«Ci siamo impegnati a reperire
ulteriori risorse sulla base dell’alto numero di richieste pervenute ha detto l’assessore regionale al
Commercio Fabio Paparelli - così come auspicato anche dalla
Commissione consiliare competente. È un intervento significativo che, siamo certi, potrà dare un
impulso importante alle imprese
del settore, in sofferenza per le
conseguenze della crisi generale
e del calo dei consumi, e, in particolare, a quelle che operano nei
centri storici».
Con il nuovo stanziamento,
verranno finanziati i progetti di
87 aziende commerciali ammesse a beneficio e che si aggiungono ai 46 già finanziati, per un impegno complessivo di oltre 3 milioni 750mila euro.
«Il finanziamento verrà corrisposto già dalle prossime setti-
Liana Cicchi, nuovo presidente Auriga
mane - ha spiegato l’assessore
Paparelli - e consiste in un contributo pubblico a fondo perduto in
conto capitale, concesso con il regime degli aiuti ‘de minimis’, nel
limite massimo del 60 per cento
dell’investimento ammesso».
«L’obiettivo che ci siamo posti - ha detto ancora - è quello di
impiegare presto e nel migliore
dei modi le risorse disponibili per
favorire la ripresa e l’innovazione del settore del commercio e allo stesso tempo rivitalizzare i nostri centri storici sotto il profilo
economico, ma anche sociale e
culturale. A queste misure si affiancano le altre attività a sostegno del settore e, in particolare,
quelle destinate alla creazione
dei centri commerciali naturali,
quelle per la riqualificazione del
comparto ristorativo e per l’innovazione e la competitività. Una
sfida – ha concluso – che è stata
raccolta dalle imprese commerciali e che ora sosteniamo con
nuove risorse per dare una risposta adeguata alle esigenze di ammodernamento e crescita».
Il Pd dedica un Festival all’emergenza lavoro
Politici, sindacalisti e imprenditori a confronto
di ALESSANDRO ORFEI
PERUGIA - L’ultimo sondaggio
finito sulla scrivania del segretario regionale Giacomo Leonelli
dice che il 52% degli intervistati
chiederebbe il lavoro ai propri
governanti. Il Pd dell’Umbria così ha aperto occhi e orecchie e ha
organizzato il primo “Festival regionale per il lavoro” all’interno
della 43esima festa de l’unità di
Spello. Dibattiti e approfondimenti da domani fino al 10 agosto, dove sul palco si vedranno
esponenti politici di primo piano,
sindacalisti e imprenditori.
Il 3 agosto è atteso Cesare Damiano, il 5 il ministro Maurizio
Martina. Il tutto perché «il lavoro
non è un tema, è il tema dei temi».
A dirlo Giacomo Leonelli, segretario regionale del Pd, presentando l’iniziativa al fianco della responsabile del Dipartimento Lavoro del Pd Umbria Serena Santagata, del segretario Pd di Spello
Antonio Luna e di Valentino Castellani, responsabile della Festa
de l’unità di Spello.
Il lavoro quindi, a partire dal festival, entra nell’agenda politica
di Leonelli e del Pd al capitolo
priorità. Dalla kermesse partirà
infatti il lavoro di incontro e concertazione che culminerà con la
stesura del “Piano straordinario
per l’occupazione”, che vedrà
Cambio al vertice di Aiab Umbria: Vizioli
lascia il testimone a Anne Marjatta Heliste
PERUGIA - Cambio al vertice dell’Aiab Umbria (Associazione italiana per
l’Agricoltura biologica). Vincenzo Vizioli, in accordo con il Cdr, passa il testimone al vice presidente Anne Marjatta Heliste fino al prossimo congresso
di dicembre 2014. La scelta è conseguente all’incompatibilità tra le cariche di
presidente federale e Presidente regionale, sancita dallo statuto e dal regolamento di Aiab. Vizioli resta nel direttivo regionale e a completa disposizione
del nuovo presidente incaricato, in questa fase di importanza strategica per
l’associazione e per il biologico. A Marjatta gli auguri e il ringraziamento di
tutta l’associazione. Nata a Rovaniemi, in Finlandia, dal 1993 è in Italia e lavora come imprenditrice agricola a Valfabbrica dal 2000. Precedentemente
ha lavorato nel settore del turismo come impiegata, nel sociale come operatrice ed è stata insegnante montessoriana. Ha studiato le Scienze dell’Educazione all’Università di Helsinki, senza però conseguire la laurea. Il suo primo libro ambientato in Umbria uscirà in Finlandia la prossima primavera e in
cantiere c’è già il secondo.
Il segretario Leonelli con Serena Santagata, Luna e Castellani
impegnata in prima persona la
Santagata.
«Viviamo molte debolezze in
Umbria - ha detto Leonelli - con
il tasso di disoccupazione cresciuto del 6%. Servono approcci
che muovano da una nuova consapevolezza della classe dirigente regionale su come affrontare le
emergenze, acciaierie ed ex Merloni le maggiori, ma anche su temi di sviluppo». «Il festival non è
un momento di celebrazione del
lavoro che non c’è - ha detto la
Santagata - ma un momento di ri-
flessione e informazione su temi
su cui non possiamo abbassare la
guardia». Un esperimento com’è stato definito - che parte
da Spello per puntare al coinvolgimento dei piccoli comuni. Una
scelta a cui il partito spellano ha
risposto in maniera entusiasta:
«Il partito così rivendica protagonismo - ha detto Luna - non vogliamo essere un comitato elettorale ma una struttura dove si dibatte sul territorio». Hanno collaborato all’evento anche i circoli
di Bevagna, Montefalco e Trevi.
EQUITALIA
Pagamenti a rate, richieste entro domani
PERUGIA - Scade domani il termine entro il quale chi per legge
ha perso il beneficio della rateizzazione perché non in regola con
i pagamenti alla data del 22 giu-
gno 2013, può chiedere ad Equitalia la rateizzazione delle cartelle, fino a un massimo di 72 rate (6
anni), presentando un’apposita
istanza.
IL 10 AGOSTO
San Lorenzo,
brindisi di notte
nelle cantine umbre
con “Calici di stelle”
PERUGIA - Calici di Stelle,
l’appuntamento organizzato da
Movimento Turismo del Vino
e Città del vino, giunge quest’anno alla sua 17sima edizione con la conferma di essere
uno degli eventi enologici più
importanti a livello nazionale,
secondo solo a Cantine Aperte.
Nella notte di San Lorenzo, il
prossimo 10 agosto, il vino non
sarà più solo oggetto di degustazione, ma diventerà partner
ideale di iniziative culturali, incontri, spettacoli, mostre,
nell’ambito di questa “festa”
dedicata ai territori, alle loro
bellezze ambientali, paesaggistiche, storiche e alle loro tradizioni.
Anche in Umbria si brinderà
nelle piazze di alcune città del
vino e in quindici cantine socie
del Movimento Turismo del vino, con la rinnovata collaborazione dellevStrade del Vino e
dell’Olio della regione.
Le cantine Mtv Umbria ospiteranno gli appassionati amanti
del vino in Umbria, con aperitivi, cene, degustazioni sotto le
stelle in compagnia degli
esperti dell’Associazione italiana astrofili “Paolo Maffei”
di Perugia, pronti a svelare tutti
i segreti degli astri e della volta
celeste.
La lista definitiva delle cantine e dei comuni, con i dettagli
dei singoli programmi, èm consultabile sul sito www.mtvumbria.it e sulla pagina Facebook
del Movimento Turismo del vino Umbria Mtv Umbria e su
www.cittadelvino.it.
Per ulteriori informazioni last minute e prenotazioni si può
utilizzare anche il sito Squisy.it
che, anche in occasione di Calici di Stelle, rinnova la sua collaborazione con Mtv.
Mercoledì 30 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria
28 economiaUMBRIA
Canone concordato
nei comuni umbri,
c’è la cabina di regia
Prezzi troppo disomogenei delle locazioni,
la Regione vara un gruppo di lavoro
PERUGIA - Un gruppo di lavoro,
che avrà il compito di elaborare le
linee guida da fornire ai Comuni
per la definizione del canone concordato nei contratti di affitto degli alloggi di proprietà privata, è
stato istituito dalla giunta regionale su proposta dell’assessore alle Politiche abitative, Stefano
Vinti.
«Da tempo - afferma Vinti stiamo registrando numerose difficoltà su questo tema del cosiddetto canone concordato e, proprio per giungere a criteri omogenei in tutta la regione, abbiamo
voluto costituire questo gruppo di
lavoro, al quale parteciperanno
tutti i soggetti interessati, che potrà definire quelle linee guida indispensabili per aiutare i comuni
umbri». La Legge 431 del 1998,
nello stabilire le modalità di stipula dei contratti di locazione degli
alloggi di proprietà privata, disciplina infatti l’ipotesi dei contratti
a canone concordato, per i quali il
valore del canone, la durata del
contratto e le altre condizioni contrattuali vengono determinati sulla base di quanto stabilito in appo-
sti accordi definiti in sede locale
fra le organizzazioni della proprietà edilizia e le organizzazioni
dei conduttori maggiormente rappresentative.
«E proprio la definizione dei livelli di canone affidata alla contrattazione in sede locale ha inevitabilmente creato disomogeneità
tra territori comunali - evidenzia
l’assessore - In molti Comuni gli
accordi non esistono e dunque,
per poter definire l’importo del
canone concordato, è necessario
applicare quanto disposto da un
decreto ministeriale del 2004, il
quale prevede che si debba far riferimento al “Comune demograficamente omogeneo di minore
distanza territoriale, anche situato
Anomalie
In alcune realtà il calo degli
affitti determinato dalla crisi
ha fatto sì che i canoni a mercato libero siano addirittura
più bassi di quelli concordati
AGRICOLTURA
Palazzo Cesaroni
approva
il piano zootecnico
Una proposta di locazione, sui canoni c’è confusione
in altra Regione”». Una regia tantopiò opportuna se si pensa che,
con il calo dei canoni inconseguenza della recessione, in alcuni
comuni il canone libero risulta addirittura più basso di quello che
era stato fissato come concordato.
Una serie di problemi che, come
si ricorderà, erano emersi in tutta
la loro ampiezza in occasione della pubblicazione, su queste colonne, dell’elenco dei comuni in cui
nel 2014 è possibile, per i contratti
di locazione a canone concordato,
applicare la cedolare secca con
l’aliquota più vantaggiosa, ossia
10%. Sul canone concordato di alcuni comuni del Folignate in cui
per i canoni concordati si può applicare la cedolare secca al 10%,
infatti, era nata una polemica tra
Unione inquilini da una parte e
Sunia e Uniat-Uil dall’altra. Proprio in seguito agli articoli pubblicati sul Giornale dell’Umbria,
l’assessore Vinti comunicò che la
Regione avrebbe assunto un ruolo
di regia per la gestione di questi
canoni, coinvolgendo i Comuni,
le associazioni dei proprietari im-
mobiliari e quelle degli inquilini.
Cosa che ora è diventata realtà.
Per memoria, riportiamo l’elenco dei 61 comuni umbri in cui è
possibile applicare l’aliquota ultra agevolata della cedolare secca:
Allerona, Amelia, Assisi, Bastia
Umbra, Bettona, Bevagna, Cannara, Castel Giorgio, Castel Viscardo, Citerna, Castiglione del
Lago, Città della Pieve, Città di
Castello, Collazzone, Corciano,
Costacciaro, Deruta, Fabro, Ficulle, Foligno, Fossato di Vico,
Fratta Todina, Gualdo Cattaneo,
Guardea, Gubbio, Lisciano Niccone, Magione, Marsciano, Monte Castello di Vibio, Monte Santa
Maria Tiberina, Montecchio,
Montefalco,
Montegabbione,
Monteleone d'Orvieto, Montone,
Narni, Nocera Umbra, Orvieto,
Otricoli, Paciano, Panicale, Parrano, Passignano, Perugia, Piegaro,
Pietralunga, Porano, San Giustino, San Venanzo, Scheggia e Pascelupo, Sigillo, Spoleto, Todi,
Torgiano, Terni, Trevi, Tuoro,
Umbertide, Valfabbrica, Vallo di
Nera, Valtopina.
(Altro servizio a pagina 17)
Export, se si toglie l’acciaio l’Umbria cresce più della media
La provincia di Perugia nel I trimestre fa +7,6%, quella di Terni senza le vendite all’estero di Ast è in pareggio
PERUGIA - L’export dell’Umbria
nel I trimestre 2014 è sceso, in valore,
del 2,9% rispetto al i trimestre 2013,
rispetto al +1,5% fatto segnare dalla
media nazionale. Ma il dato è pesantemente condizionato dall’export
dell’acciaio dell’Ast di Terni, che come noto rappresenta un caso a se
stante e che vede scendere le vendite
all’estero del 20,1%. Se si toglie
l’export dell’acciaio, tra il I trimestre
2013 e lo stesso trimestre 2014 le
esportazioni umbre crescono del
3,1%, più del dato medio nazionale.
Insomma, a ben guardare le cose in
Umbria non sono andate male, rispetto a quanto accaduto nel resto del
Paese. Tutt’altro. Soprattutto in provincia di Perugia, dove le vendite
Esportazioni in
crescita Lo spostamento di un
container con
beni destinati
all’estero
all’estero sono aumentate del 7,6%,
passando da 566,3 a 609,5 milioni di
euro tra il I trimestre 2013 e lo stesso
periodo 2014. Il dato della provincia
di Terni, come detto, è fortemente
condizionato dal cattivo andamento
dell’export di acciaio (sceso da 232,9
a 186,1 milioni di euro). Togliendo
l’acciaio, il risultato è di una sostanziale parità (-0,1%). Tornando alla
provincia di Perugia, per quanto riguarda le voci quantitativamente più
significative in termini di export,
macchinari e attrezzature (con 149,7
milioni di vendite all’estero nel I trimestre rappresentano la voce più importante) mostrano un aumento del
22,3%, gli articoli di abbigliamento
una sostanziale stabilità (-0,1%), i
prodotti agricoli un calo pesante del
23,7%, gli articoli in pelle una crescita del 18,3%, legno e prodotti in legno e sughero avanzano del 9,1%, i
prodotto farmaceutici di base e preparati farmaceutici scendono del
20,3%, i prodotti in metallo incrementano dell’11,5%, gli autoveicoli,
i rimorchi e i semirimorchi fanno
+45,8%.
PERUGIA - Con la sola astensione del consigliere Goracci
(Cu), il consiglio regionale ha
approvato il Piano zootecnico
regionale predisposto dalla
Giunta. La concentrazione
dell’offerta, la creazione di reti
d’impresa, il sostegno per investimenti legati alla gestione dei
reflui, la diversificazione aziendale, la progettazione integrata
di filiera, oltre alla sostenibilità
ambientale degli allevamenti,
sono gli obiettivi ribaditi dal relatore unico in Aula, Gianfranco Chiacchieroni (presidente
della Seconda commissione).
«Un atto - ha affermato Chiacchieroni - che permette alla Regione di attuare una seria programmazione di un settore che
rappresenta quasi il 50% del Pil
umbro generato dall’agricoltura, in grado di garantire certezza
alle imprese e di costituire un
punto di riferimento per tutti gli
operatori dell’agricoltura in generale». Il relatore ha messo in
evidenza che «si punta al mantenimento e all'incremento
dell’attuale consistenza degli
allevamenti e al miglioramento
della qualità delle produzioni,
puntando su quelle a forte connotazione territoriale, al fine di
promuovere le filiere interamente regionali, oltre che puntare sulla certificazione di prodotto e di processo».
Il Piano tiene conto delle varie
filiere regionali: bovina, suinicola, ovi-caprina, fino a quella
apistica, riportando dati, fabbisogni, tendenze ed implicazioni
ambientali e fabbisogni energetici ed idrici. Da qui la definizione di una proposta di strategia
per lo sviluppo del settore, alla
luce di un nuovo concetto di
zootecnia, che deve necessariamente tenere conto della sostenibilità ambientale degli allevamenti.
Le linee di azione del Piano prevedono la promozione e il sostegno per l’inserimento dei giovani; investimenti in azienda; interventi finalizzati al miglioramento del benessere animale;
l’associazionismo per favorire
la concentrazione dell’offerta;
la creazione di reti d’impresa; il
sostegno pe reinvestimenti legati alla gestione dei reflui; la
diversificazione aziendale; la
progettazione integrata di filiera.
Grande attenzione è dedicata al
“benessere animale” e all’incremento dei beni pubblici, puntando ad una vera sintesi tra
agricoltura, ambiente e sanità.
Mercoledì 30 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria
lettere&OPINIONI
Prioritaria l’unità
del centrodestra
Ritengo indiscutibile e prioritario,
prima di qualsiasi altra valutazione,
l’obiettivo di perseguire e ottenere
l’unità del centrodestra, sia attraverso l’elaborazione della legge elettorale, sia nel lavoro di mediazione tra
i referenti per individuare il miglior
candidato alla presidenza della
Giunta regionale dell’Umbria. Nel
contemperare le esigenze di Forza
Italia, che come primo partito della
coalizione ha il sacrosanto diritto di
scegliere il candidato presidente, e la
realtà rappresentata da Claudio Ricci e dalle liste che lo appoggiano, il
nostro ineludibile obiettivo sarà
l’unità e la sintesi tra queste istanze,
apparentemente contrapposte, e in
tale direzione daremo il nostro convinto contributo.
FRANCO ZAFFINI
Capogruppo FdI-An in Regione
Per il Pd Ricci
è un interlocutore?
Salutiamo con favore le note di soddisfazione di alcuni rappresentanti
del Pd assisano e nazionale a seguito
della sentenza del Consiglio di Stato
che ha bocciato la giunta monosessuale del sindaco di Assisi. Peccato
che lo stesso Ricci sia diventato da
alcuni mesi uno dei maggiori interlocutori del Pd umbro, sia in occasione delle ultime elezioni comunali
che in vista della prossima scadenza
delle elezioni regionali. Nel dire
questo, non ci riferiamo solamente
alla grave scelta che Ricci ha compiuto nel comporre la sua Giunta,
che manifesta in pieno la cultura politica che il suo pensiero esprime.
Ovviamente del tutto legittima, ma
sicuramente lontana dalle tante battaglie che la sinistra in questi anni ha
portato avanti. C’è un altro tema che
dà l’idea della distanza siderale che
dovrebbe esserci tra l’esperienza di
governo del centrosinistra e le proposte programmatiche illustrate da
Ricci: la questione del modello di
sviluppo regionale legata al tema dei
rifiuti. A fronte di questo chiediamo,
come Sel, come possa essere compatibile il pensiero di Ricci in materia 20 inceneritori in Umbria, uno ogni
40.000 abitanti - con la cultura del
recupero e della raccolta differenziata. Insomma già questo dovrebbe
far ragionare i dirigenti del Pd per dire «no, grazie Ricci, noi siamo per
un’altra idea dell’Umbria».
GIULIANO GRANOCCHIA
Coordinatore Assemblea Sel Perugia
>>>
Segue dalla prima
Troppe tasse sulle imprese, alcune proposte
(...) Troppo comunque, anche se
c’è una piccola riduzione rispetto
all’anno prima: nessun manager,
anche il più bravo, può prevedere
gli sviluppi di una società per
azioni nell’anno in corso; i cicli finanziari e dei beni e servizi vanno
in un ciclo di sei mesi che nessuno, nemmeno il più esperto di insider trading, può prevedere.
Inoltre, ogni tassazione sulle
imprese è strutturalmente recessiva: talvolta a fin di bene, più spesso, come oggi, inutile se non al fine di far quadrare nell’anno in
corso in conti pubblici.
La salvezza del bilancio dello
Stato è un bene primario, ma occorre pensare ad un adattamento
della finanza pubblica ai cicli produttivi, non viceversa.
Se il nostro settore manifatturiero sarà chiamato ad entrare in
recessione per salvare il debito
pubblico, dopo che la produzione
è scesa del 35% in tredici anni, dal
2000 al 2013, e questo mentre il
manifatturiero mondiale cresceva
del 36%, allora, dopo, non ci sarà
nessuna produzione capace di
estrarre il marxiano “plusvalore”
dal quale si estrae a sua volta l’entrata fiscale, o almeno quella non
inflattiva.
Abbiamo già perso, come sistema-Paese, e nessuno ci verrà a dare una mano nella nuova geopolitica economica del “bellum omnium contra omnes”, 1.160.000
addetti e 120.000 imprese.
Nemmeno la II Guerra Mondiale e la guerra civile ci ridussero in
queste condizioni così rapidamente.
Secondo la Corte dei conti,
l’Italia è il Paese con il maggior
tasso di tasse sulle imprese (il
25%), mentre siamo al 24° posto
per il prelievo sui consumi.
Ci sono ancora troppe remore
culturali nei confronti dell’impresa, una attività ritenuta ancora “da
corsari”, e pensare che le nostre
aziende primarie sono state create
da personaggi come Giovanni
Agnelli, Ettore Conti, Riccardo
Gualino, il conte Volpi di Misurata, per non parlare dell’indimenticabile Enzo Ferrari o di Pietro
Ferrero.
O di Enrico Mattei. La nostra
vittoria economica ha sempre un
inevitabile riflesso geopolitico e,
in prima istanza, mediterraneo.
Sono o non sono questi, e moltissimi altri meno famosi, persone
da porre come esempio per tutti
gli italiani, e non solo per loro?
Non è questo un patrimonio anche etico per noi e per il nostro futuro?
Il costo del lavoro è certamente
da ascrivere alla crisi del sistema
produttivo.
Nessun problema: si crea una
sola Agenzia che raccoglie le domande di lavoro, con un capitale
misto pubblico-privato, a parte le
tante aziende private per la raccolta di manpower, e la si pone anche come referente per la raccolta
delle quote di assicurazione sul
lavoro e pensionistica.
Il principio della riforma di Von
Bismarck e Lassalle è ancora valido: una quota da parte del lavoratore, l’altra da parte del datore
di lavoro.
Questa Azienda paga le tasse,
ma non pagano le specifiche tasse
sul lavoro le aziende beneficiate
dai servigi dell’Agenzia, a parte la
quota pensionistica e sanitaria.
È vero, c’è l’evasione fiscale:
ma essa si realizza principalmente
nelle strutture “terziste” che sfruttano la manodopera e, appunto,
dati i contratti con i concessori di
lavoro, hanno come unico reddito
reale quello fornito dalla pressoché totale evasione. Che è una
“evasione in conto terzi” da parte
di chi fornisce il lavoro ai “terzisti”.
Si faccia rientrare la lavorazione in conto terzi nel normale circuito produttivo, con una trattazione fiscale arrendevole per i primi tre anni almeno, sul rientro
della struttura “esterna”.
L'economia sommersa, che pesa per il 21% del Pil, ha diverse
facce: c'è l’azienda puramente di
mafia/camorra/n'drangheta, e allora questa è questione delle Forze dell’ordine, c’è invece il settore semilegale, che va tassato sui
prodotti, c’è infine l’azienda che
scende nell’illegalità perché è
fuori mercato.
Bene: le imprese di mafia vanno
confiscate e messe all’asta, con un
contratto che garantisca una efficacia fiscale, ad imprenditori di
specchiata fama, quelle semilegali vanno inserite in un “programma di protezione” da parte di Confindustria locale e banche, sempre
Consiglio regionale Mozione approvata all’unanimità. Dall’Umbria contributo di 20mila euro
«Pace e assistenza per la gente di Gaza»
PERUGIA - «La situazione nella
striscia di Gaza è sempre più drammatica e un cessate il fuoco è sempre più urgente, soprattutto per le
numerose perdite tra i civili, e i troppi bambini uccisi, così come si deve
garantire sicurezza per le popolazioni di Israele». Così la presidente
della Regione Umbria, Catiuscia
Marini, particolarmente impressionata dall’escalation che sta interessando il conflitto tra Israele e Palestina nella striscia di Gaza. «Non
possiamo assistere impotenti - ha
proseguito - a ciò che sta succedendo in questa area del Mediterraneo.
Nel nostro piccolo, proprio ieri (lunedì, ndr) la Giunta regionale, raccogliendo l’appello rivolto dalla
commissione della Conferenza delle Regioni che si occupa di attività
di cooperazione per il dialogo e la
pace nel Medio Oriente, ha delibe-
63
L’aiuto I bimbi di Gaza
rato un contributo di 20mila euro
per il Fondo nazionale speciale delle Regioni per il soccorso alle popolazioni civili». Il contributo
dell’Umbria sarà assegnato per una
quota di 10mila euro a favore
dell’Unità tecnica locale del ministero Affari esteri a Gerusalemme e
per altri 10mila euro a favore del
Comitato italiano per l’Unrwa
(l’Agenzia delle Nazioni Unite per
l’assistenza dei profughi), per gli interventi di assistenza sanitaria a favore della popolazione di Gaza.
L’Assemblea ha poi approvato
all’unanimità una mozione concernente l’impegno della Regione «per
l’immediata cessazione dell’attacco militare israeliano nella striscia
di Gaza, per l’apertura di un corridoio umanitario e per ribadire la necessità di una pace giusta secondo la
formula “due popoli, due Stati”».
Prima della decisione, il presidente
Eros Brega aveva sospeso i lavori
per ascoltare una delegazione di
rappresentanti di associazioni cittadine che chiedevano una presa di
posizione umbra sul conflitto.
con la garanzia di una uscita verso
la piena redditività fiscale.
Quelle francamente decotte
vanno lasciate fallire.
Ma, per l’imprenditore normale, la fiscalità aziendale raggiunge
la follia: un imprenditore effettua
15 pagamenti l’anno, contro la
media dei 12 dei Paesi Ocse. Per
pagare le tasse, impiega 269 ore
l’anno, contro la media Ocse di
175, versa tasse sui profitti del
20,3%, contro il 16,1% Ocse, e
paga tasse e contributi sul lavoro
del 43,4%, contro la media Ocse
del 23,1%.
Quindi, il carico fiscale italiano
sulle imprese è un incredibile
65,8% contro una media, sempre
Ocse, del 41,3%.
Passiamo alla proposta delle soluzioni: i pagamenti annuali delle
imprese sono notoriamente troppi, riuniamoli in 2/3 da pagare allo
Stato in uno-due versamenti e magari proprio alla Presidenza del
consiglio dei ministri che, come
organo del Governo, provvederà
a distribuire le somme alle Agenzie di competenza.
Il costo del lavoro italiano, lo
sanno tutti, è eccessivo: ma è anche un meccanismo complicatissimo: facendo 100 il costo del lavoro totale, i costi intermedi connessi all’attività produttiva sono
1,79, mentre le spese di formazione sono lo 0,2, e quindi poi le retribuzioni lorde sono il 71,5% del
reddito del dipendente, il totale
dei contributi sociali sul 25,4%, e
le provvidenze vanno a configurare uno 0,9.
Poi ci sono i contributi figurativi, il Tfr che vale il 4,5%, e qualche altra inezia.
Bene: le spese di formazione
vanno inserite all’interno delle
scuole tecniche o professionali. È
quindi fatto obbligo agli Istituti
professionali per il commercio,
l’agricoltura, il turismo di farsi
carico, a costi pari, dell’addestramento della manodopera già assunta. I contratti saranno obbligatori nella forma, ma l’imprenditore sarà libero di scegliere questo o
quell’altro tra gli Istituti. Non vi
sono pagamenti. Certo, al buon
cuore e all’intelligenza dell'Imprenditore, ci sarà il regalo di
qualche computer, l’accesso agli
stage in azienda, e quanto occorre, se lo vorrà, alla scuola.
L’imprenditore generoso fa la
buona scuola professionale.
Il Tfr deve essere, non con un
obbligo, ma con una attenta procedura finanziaria, inserito nella
Banca imprese e lavoro (Bil), un
nuovo istituto a maggioranza
pubblica che raccoglie istituzionalmente i Tfr rendendoli totalmente liquidizzabili al termine
del contratto di lavoro, e nel mentre fa normale raccolta e credito
alle imprese, e in particolare, andrà scritto nello statuto della Bil,
alle piccole e medie imprese e ai
loro lavoratori, che godranno di
un tasso di interesse agevolato rispetto al mercato standard. Vediamo se in questo modo le banche si sveglieranno.
Il totale dei contributi sociali va,
naturalmente ridimensionato radicalmente: basta una quota annua per una assicurazione sociale,
da stabilire in un rapporto diretto
tra imprenditore e lavoratore, e un
fondo, da generare con contributi
paritari tra lavoro e capitale, per la
disoccupazione e le malattie.
Ovvero, tornare al capitalismo
locale, fatto di relazioni dirette tra
sindacati, lavoratori, impresa, e
finirla una buona volta con i dinosauri di una amministrazione pubblica troppo grandi e onerosi per
permettersi il lusso di essere efficienti.
Privatizzare l’Inps? Con grande
attenzione e tutela dei diritti acquisiti (e di quelli delle prossime
generazioni) è una ipotesi che deve essere discussa.
Beninteso, non per dare l’immenso mercato della tutela sociale a chi non sente obblighi se non
quelli per i propri azionisti, ma
per rendere locale la tutela giusta
dei vecchi diritti.
Ritornare alle Casse mutue
d’antan? Perché no? Un consiglio
di amministrazione paritario tra
imprese e lavoratori (non necessariamente sindacalizzati) e un
rappresentante prefettizio, il cui
voto vale il doppio.
Socializzare senza statalizzare.
Il vecchio refrain del nostro migliore socialismo umanitario e antibolscevico, da De Amicis a
Adriano Olivetti. Per non parlare
dei grandi economisti cattolici,
come Ezio Vanoni e Pasquale Saraceno.
GIANCARLO ELIA VALORI
*Presidente de “La Centrale
Finanziaria generale SpA”
e Honorable de France
Da Torgiano in viaggio alla scoperta
delle suggestive capitali del Baltico
Il brindisi per
augurare
“buon viaggio” ai parrocchiani
TORGIANO - (att. falc.) Sono partiti da Fiumicino alla volta delle capitali del Baltico 17 parrocchiani guidati dal parroco don Giuseppe Piccioni. Visiteranno le tre piccole repubbliche: Estonia, Lettonia e Lituania, tutte caratterizzate da vicende storiche ed artistiche, espressioni di
influenze diverse e di ricche culture autoctone. I viaggiatori sono stati
salutati con un brindisi augurale dopo la messa di domenica scorsa.
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Mercoledì 30 luglio 2014
Anno XXXII n. 208 - euro 1,20
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UMBRIA
CITTA’ DI CASTELLO
Pedaggio sulla E45
Polemiche e novità
A
SPOLETO
Lavoratori in nero
in due fabbriche di cinesi
A
a pagina 8
MARSCIANO
Spese elettorali: Rossi
ha battuto Cardarelli
A
a pagina 25
Cinema riapre in anticipo
a causa della pioggia
A
a pagina 30
I sindacati preparano una mobilitazione regionale a settembre mentre a Terni sale la tensione
Ast, sotto scorta l’ad Morselli
A PERUGIA
ITALIA & MONDO
Sale la tensione all’Ast e scatta la scorta per l’ad Lucia
Morselli. Nei suoi spostamenti dall’albergo agli uffici
di viale Brin sarà accompagnata da vigilantes privati. Intanto ieri pomeriggio l’eurodeputata del Pd Simona Bonafè ha incontrato le istituzioni e i sindacati a Terni. Nel
frattempo si annunciano nuove clamorose iniziative di protesta contro i tagli e il piano
della Tk. Sempre ieri la questione dell’Ast è stata al centro anche dell’iniziativa unitaria di Cgil, Cisl e Uil che si
sono ritrovate a Todi per fare
il punto sulla crisi, sulla pesantezza del fisco e sulla fragilità del sistema pensionistico.
Alla luce di questa condizione di difficoltà che caratterizza moltissime aziende umbre
i sindacati hanno annunciato
una mobilitazione generale a
settembre.
Renzi: “Temono di perdere il posto”
Riforma del Senato
Mediazione fallita,
scoppia il caos in Aula
Bagarre Il M5S minaccia l’Aventino
A
a pagina 3
A
alle pagine 10 e 11
Perugia Al lavoro nello storico teatro, continuo monitoraggio
Viene giù il tetto del Pavone
Crollo Il tetto del Pavone
A
a pagina 17
a pagina 24
IN FONDO
AL POZZO
Discontinuità
dell’orrore
di Guido Barlozzetti
A
L
'ultimo bilancio è
di millecentotredici morti. Lo
scrivo a lettere perché
possa essere ben scandito. Ora che state leggendo saranno certamente
aumentati. I morti di Gaza sono il totalizzatore di
queste settimane. Ogni
giorno aumentano, un
quartiere viene giù, una
centrale elettrica salta
peraria, e così un ospedale o un sito che dovrebbe
essere di Hamas. Perché
Hamas è l’obiettivo, solo
che nella Striscia Hamas
sta dappertutto, esattamente come gli abitanti e
le bombe non hanno,
non possono avere la precisione di chi si è illuso
della guerra chirurgica.
Lo so che sto toccando
una materia (...)
[continua a pagina 4]
In Umbria abbinamento opzionale con: “Chi sa fare la torta di mele trova marito” Euro 8,80;
“Aquiloni” Euro 8,80; + il prezzo del quotidiano
Supera il 53% secondo Confcommercio
Italia, che record:
la pressione fiscale
più alta del mondo
A
La vettura è finita nel Genna sotto l’imperversare del maltempo, i Vigili del fuoco hanno raccolto il loro grido di aiuto
Con l’auto nel torrente, salvati in extremis due giovani
A PERUGIA
FOLIGNO
a pagina 4
Vota al posto di Mismetti
Buferasulla vice sindaco
Israele continua l’offensiva nella Striscia
A Gaza l’orrore non si ferma
Cento morti in un giorno
in fumo la centrale elettrica
A
A
a pagina 5
Sport
Serie B Scelti i numeri di maglia: asta tra Provedel ed Esposito
Grifo, amichevole
col Bordeaux al Curi
per presentarsi
ai propri tifosi
A
a pagina 36
SERIE B
CALCIO REGIONALE
L’ex Nolè va al Bassano
In D colpaccio del Villabiagio
Fere, è fatta per Vitale
Si chiude anche
per il giovane Crecco
Ripescaggi a go go
Per la Seconda categoria
riaperte le graduatorie
a pagina 37
a pagina 39
A
A
a pagina 28
Travolti dal Genna a bordo
del fuoristrada. Due ragazzi
sono stati salvati dai vigili del
fuoco. I due (un uomo e una
donna, perugini, di 30 e 25 anni) ormai erano totalmente
bloccati all'interno del mezzo
che si era riempito d'acqua.
La “campagnola” è stata trascinata per 20 metri e si è ribaltata su un fianco.
A
a pagina 18
GIOVENALE
Umbria: turismo vecchio
di Anton Carlo Ponti
A
L
'unica cosa certa è che il turismo
non dipende dagli umani se il clima è affatturato dal maltempo fuori stagione. La seconda, altrettanto sicura, è
che per i vecchietti come Giovenale c'è
[continua a pagina 7]
un solo Papetti..
DELL’UMBRIA
CORRIERE
t
Mercoledì 30
Luglio 2014
UMBRIA
7
Via Pievaiola, 166 F-6
Tel. 075 91191
Fax 075 4659140
regione@gruppocorriere.it
Perturbazioni almeno fino a domani con allerta meteo in tutta la regione: danni e interventi
Bombe d’acqua Visite ed escursioni
per i turisti rese difficili dalle cattive
condizioni del tempo
Anche il maltempo frena le prenotazioni
A PERUGIA
Previsioni turistiche molto legate al
maltempo. Anche gli operatori umbri, non solo quelli della Riviera, sono sempre più sensibili alle previsioni che i metereologi fanno per questa estate davvero pazzerella. E da
questo sembra il Cuore verde sarà
ancora oggetto di perturbazioni e
maltempo. Questo almeno fino a
Pesanti i danni all’agricoltura e
moltissimi gli interventi dei vigili
del fuoco intervenuti in tutta la
regione per alberi caduti, frane e
smottamenti e allagamenti di
scantinati e garage.
Secondo gli esperti il sole si dovrebbe riaffacciare sulla verde
Umbria già da domani. Il ben
tempo dovrebbe tornare anche al
Temperature stabili o in lieve aumento, massime tra 24 e 29˚C.
Venti moderati da Nord con mari mossi o molto mossi i bacini
sardi occidentali. E’ ovvio che
questa situazione di perdurante
perturbazione sta rallentando anche l’andamento turistico sempre più legato alla stagionalità.
Centro con al più qualche isolato
fenomeno in sviluppo diurno in
Appennino e qualche residuo annuvolamento sull’alta Toscana.
B
Più fiduciosi gli operatori delle strutture rurali, preoccupati gli albergatori: “Prezzi abbassati e imposte sempre più alte”
TURISMO
Per ora niente pienone di visitatori ad agosto
Tutti in attesa del boom dell’ultimo minuto
&commercio
di Marina Rosati
A PERUGIA - Last minute
selvaggio, anzi last second. Il
turismo in generale e quello
umbro inparticolareè figlioormai di questa tendenza imperante nel settoreche risente, ovviamente, anche del maltempo “straordinario” che sta caratterizzando questa estate nel
segno del Dio Pluvio. Gli albergatori non si sbilanciano,
aspettano davvero l’arrivo di
agosto, periodo di ferie per eccellenza, per dire se il comparto sta reggendo rispetto all’anno scorso. Di certo a parità di
prenotazioni i ricavi negli anni
sono molto diminuitiper gli interventi al ribasso fatti dagli
operatori per restare competitivi. Un po’ più ottimisti, ma
non più di tantio i titolari di
agriturismi che riscuotono, da
qualche anno a questa parte,
un buon successo in termini di
presenze sia italiane che straniere. In casa Terranostra Umbria, categoria delle strutture
rurali di Coldiretti, la speranza per un buon andamento turistico nel mese di agosto c’è.
“Di certo ormai - sottolineano
GIOVENALE
giovedì. Pioggie intense in tutta
la regione tra temporali a scroscio, attività elettriche (fulmini
ndr), grandinate e raffiche di vento. Sembra tutto meno che la fine
di luglio che resterà alla storia
per l’enorme quantità di pioggia
caduta se si considera che la media degli ultimi 30 anni è di 45
millimetri.
z
Lo stanziamento
Altre risorse per la ristorazione e non solo: 2 milioni 718mila euro
A PERUGIA
La Regione Umbria mette a disposizione ulteriori 2 milioni 718mila euro
e triplica le risorse per rivitalizzare le
imprese del commercio e sostenere il
rilancio del settore: su proposta dell’assessore al Commercio Fabio Paparelli, la giunta regionale ha assegnato
le risorse aggiuntive per lo scorrimento della graduatoria nell’ambito del
bando relativo alla legge 266/97 per la
riqualificazione delle imprese commerciali dell’Umbria. Con il bando,
che aveva una dotazione finanziaria
iniziale di circa un milione di euro, sono stati incentivati i progetti di riconversione delle singole imprese, piccole
e medie, e dei centri commerciali naturali, previsti dal testo unico sul commercio, tenendo conto dei quadri stra-
dalla categoria - si prenota
sempre più all’ultimissimo minuto e attraverso i portali dedicati. Ovviamente questo maltemposta influenzando negativamente la domanda di came-
tegici di valorizzazione, lo strumento
di programmazione per la rivitalizzazione dei centri storici. Con il nuovo
stanziamento, “verranno finanziati i
progetti di 87 aziende commerciali
ammesse a beneficio e che si aggiungono ai 46 già finanziati, per un impegno complessivo di oltre 3 milioni
750mila euro. Il finanziamento verrà
corrisposto già dalle prossime settimane - ha spiegato l’assessore Paparelli -
re ma auspichiamo che ci sarà
una buona presenza sia di italiani che di stranieri”. A proposito di visitatori provenienti da
altri paesi Terranostra fa notare che la presenza di stranieri,
e consiste in un contributo pubblico a
fondo perduto in conto capitale, concesso con il regime degli aiuti 'de minimis', nel limite massimo del 60 per
cento dell’investimento ammesso. L’obiettivo che ci siamo posti - ha detto
ancora - è quello di impiegare presto e
nel migliore dei modi le risorse disponibili per favorire la ripresa e l’innovazione del settore del commercio e allo
stesso tempo rivitalizzare i nostri centri storici sotto il profilo economico,
ma anche sociale e culturale. A queste
misure si affiancano le altre attività a
sostegno del settore e, in particolare,
quelle destinate alla creazione dei centri commerciali naturali, quelle per la
riqualificazione del comparto ristorativo e per l'innovazione e la
B
competitività.
y
in un mese come quello di agosto dedicato solitamente al
mercato italiano, sta crescendo. “E’ probabile che all’estero
la crisi si senta di meno e ci sia
più ottimismo per il futuro.
Per quanto riguarda la provenienza c’è un buon afflusso di
visitatori dal Nord Europa, dagli olandesi ai belgi, dai norvegesi ai francofani”. E se tra gli
operatori agrituristici prevale
il sorriso tra gli albergatori, almeno quelli iscritti alla sezione
Turismo di ConfindustriaUmbria, guidata da Andrea Sfacia, c’è prudenza nel fare previsioni. “Sicuramente stiamo andando più al rilento del 2013 sottolinea il presidente - anche
a causa del tempo e della situazione economica. Anche per
quanto riguarda la permanenza che solitamente nel mese di
agosto è più lunga rispetto a
tutti gli altri periodi dell’anno
a causa della chiusura delle
fabbriche, quest’anno registriamo un accorciamento. L’altro
fattore poi da non sottovalutare al di là delle presenze è legato alle tariffe. A parità di arrivi
e pernottamenti - sottolinea
Sfascia - registriamo una diminuzione dei ricavi per gli operatori che devono fare i conti
con una tassazione che negli
anni è andata aumentando e
una diminuzione dei prezzi”.
Molti gli operatori che, secondo Confindustria, hanno chiuso proprio a causa delle maggiori imposte che hanno dovuto sopportare in questi anni
con incrementi che hanno suB
perato anche il 200%.
dalla prima pagina
...nome di battesimo Fausto, un
sax al quale affidavamo atmosfere
ovattate per un petting (in italiano: pomiciare) strabiliante, negli
anni Sessanta-Settanta. E la Pelle
che più ci avvince è quella, pur
scandalosa, di Curzio Malaparte.
Sbaglierò, non sarebbe la prima
volta, ma insisto col dire che il turismo è una cosa seria, che dovrebbe passare dalle mani degli assessori, pur cólti, a dei manager navigati
e plurilingue. Il problema è l’Italia,
che perde colpi, ma anche per
l’Umbria il tempo è piuttosto nuvoloso, se non buio pesto. Nel
2013, anno votato al turismo, l’Italia, il paese “più bello al mondo”,
a fronte di un miliardo e cento milioni di donne e uomini e bambini
e vecchi, etichettati turisti, cioè turbe che muovono le chiappe per vedere e visitare terre e popoli propinqui o lontani, la nostra penisola è
risultata al quinto posto, con 46
milioni di visitatori, dopo Francia,
Umbria: turismo vecchio
Usa, Cina, e Spagna che ci batte di
ben 11 milioni, forse perché i prezzi son più modici o gli addetti più
gentili, non si sa, perché come beni
culturali noi si è molto più su. Per
esempio gli Uffizi. Son battuti da
Louvre, British Museum e National Gallery. Ohibò. Si pensi, un
mercato di turismo globale di un
miliardo e più, in forte crescita, e
l'Italia deve esserci, come deve esserci l’Umbria, non più con operazioni miopi come le fotografie di
McCurry, che è come portare vasi
a Samo, anziché mostrare l’Umbria in casa loro a cinesi brasiliani
californiani russi indiani giapponesi. Il fatto è che si legge la realtà
con occhiali bipolari, sicché si promuove dove già si conosce.
Prendi l’Accademia di Belle Arti,
sulla scena da quasi un mezzo millennio. Lo vo dicendo da decenni.
Perché pubblicizzare a Perugia
con 200 manifesti, perfino 3x6, invece che con 10.000 in 3-4 regioni
italiane che ne son prive e idem all’estero? Perché non utilizzare come testimonial Monica Bellucci o
Laura Chiatti o Colin Firth ("Il discorso del Re") che qui ha casa,
così come le decine di personaggi
famosi che hanno dentro l’Umbria del cuore (Luca Ronconi,
Gae Aulenti, Renzo Arbore, Angela Hewitt, Salvatore Sciarrino) e infatti il Borgo che per anni se n’è
fregiato l’ha cancellato, come volevasi dimostrare. Occorre guardare
la luna e non il dito che si nasconde dietro il naso. Meno male che a
Fontivegge si sono eretti nella notte dei monoliti (da decorare alla
Mondrian), che ricordano “2001:
Odissea nello spazio” di Stanley
Kubrick, tanto il turismo e la cultu-
ra dell’Umbria vivono in perenne
mercuriale precarietà, sul filo dell’insensatezza, in cabotaggio sotto
costa. Occorre concertare e concentrare, guardare avanti e non il
proprio ombelico anche se adorabile, vedere ampi orizzonti, saper
spendere i pochi spiccioli disponibili per vaste imprese, di respiro internazionale. Abbiamo ottimi vini, il Perugino, Alberto Burri che
nacque nel 1915 ed è risorsa certificata se si smette di sfruttarlo come
una mucca svizzera, olio d’oliva
paradisiaco, tartufo, nero ma magico, Morlacchi e Sandro Penna,
San Francesco e il Papa che ne porta il nome, anch’essi piegati a interessi bottegai, Santi a iosa, laghi
incantevoli, altopiani fioriti, città
medioevali fatte di pietra e di storia, e borghi che si ergono come
castelli di fiaba su colline verdeg-
gianti. E chilometri di affreschi, e
teatri e musei e archivi e aree archeologiche dove la storia dorme
sonni d’eternità. Prima che sia
troppo tardi diventiamo svizzeri se
albergatori, tedeschi se filologi,
francesi se promoter, inglesi se storici e così via, abbandonati sì alla
fantasia del made in Italy e dell’italian style, ma seri e dabbene, puntuali, non scioperanti, disinteressati e amanti del passato da tramandare ai posteri. Non c’è tempo da
perdere. Ma l’andazzo, ahimè, sia
in materia di turismo - non esiste
neppure il ministro - sia in politica
generale, non volge a bonaccia ma
in acque di tempesta. Noi siamo
degli Schettino in libera uscita. Allora invece di arrabbiarsi, per il bene del calcio, magia che sta per ricominciare, riempiendo i nostri
vuoti d’esistenza, perché non regalare un casco di banane a straVecB
chio?
Anton Carlo Ponti
Mercoledì 30
Luglio 2014
CORRIERE
8
DELL’UMBRIA
Umbria
u
Il consulente del ministro: “Prematuro parlarne ora”, Gallinella: “Un tavolo tra Regione e parlamentari” L’ex senatrice candidata? “Si vedrà”
Umbria più social
E45 autostrada con tanto di pedaggio? Un’Idea
per coinvolgere tutti
Cresce il fronte del no, interviene Girlanda con la Fioroni in pole
A PERUGIA
Il coro dei no contro il pedaggio sulla E45 si infittisce, ed
annovera posizioni contrarie
anche alla trasformazione in
autostrada della importante
arteria che attraversa l’Umbria. Ma dal Dicastero per
voce di Rocco Girlanda, già
sottosegretario alle Infrastrutture e attuale consulente
del ministro Lupi arrivano
rassicurazioni. “Le affermazioni di questi giorni di alcuni
consiglieri sono fuori luogo e
fuori tempo - dice Girlanda perché siamo ancora in fase
di elaborazione del progetto
che si farà in lotti. Sono previsti cinque tronconi e per ogni
troncone ci sarà la sua copertura finanziaria da vedere e
verificare in tutti gli aspetti.
Quindi - ha aggiunto - è prematuro parlare di pedaggio
per gli umbri”. Sul fronte del
no rispetto alla trasformazione in autostrada è sceso, oltre
a Dottorini che pretende spiegazioni precise e dettagliate
dall’assessore Rometti sui futuri costi per i cittadini, anche il deputato del M5S Filippo Galinella il quale chiede
“un vertice, in agosto, tra Regione e parlamentari. Se
l'Umbria si oppone in blocco, il governo dovrà ritirare il
progetto preliminare di trasformazione della E45 in autostrada - afferma il deputato Gallinella - . La Regione
deve prendere una posizione
chiara”. Un altro “no” secco
e perentorio arriva di nuovo
dalla Cna. “Lo dicemmo già
in occasione dell’ipotesi di pedaggiamento del raccordo Perugia-Bettolle e lo ribadiamo
ora - afferma Roberto Gian-
Ma c’è chi attacca il Pd e chiama in causa il segretario
La caccia con arco e frecce
fa discutere: associazioni soddisfatte
A PERUGIA
Fa ancora discutere la decisione della giunta regionale
di permettere la caccia con l’arco. C’è per esempio il
plauso del Coordinamento delle associazioni venatorie umbre (Cavu) e dell’Enci. “Senza dubbio la caccia
con l’arco ai mammiferi rappresenta il punto di incontro più alto fra etica e cultura venatoria, in quanto chi
sceglie il compound - come lo chiamano gli americani
- ha già maturato da tempo quella rinuncia implicita al
carniere che ne fa realmente un Cacciatore. Una persona, cioè, che esce sul territorio non per abbattere ad
ogni costo, ma per stabilire con i selvatici un forte rapporto di competizione etica, quasi primordiale, che
soltanto dopo decine di appostamenti senza esito, dopo diverse rinunce
al tiro per elementi
di difficoltà che ne
avrebbero minato
il corretto esito,
condurrà ad avere
una chance di tiro
utile e - forse - all'
abbattimento finale di un capo. Vale
la pena sottolineare, a tal proposito,
che in Italia - e pertanto anche in
Umbria - la legge quadro nazionale 157/92 che regola
l'attività venatoria annovera l'arco tra i mezzi di caccia,
insieme al fucile e al falco. Pertanto, anche se in pochissimi nella nostra regione, alcuni appassionati arcieri si
dedicano da anni al prelievo del cinghiale in forma
singola”. Dall’altro lato c’è chi come Paolo Bori parla
di “indignazione” da parte della popolazione umbra e
delle associazioni che tutelano l’ambiente per questa
decisione che la politica del Partito democratico vuole
continuare ad imporre per ingraziarsi quella categoria
di cacciatori da sempre politicamente protetti e vicini
al partito di maggioranza di questa terra francescana.
Mi auguro che della questione se ne faccia carico invece il segretario regionale del Partito democratico”. B
nangeli, direttore di Cna Umbria -: far pagare la percorrenza di queste vie di comunicazione a chi le deve prendere
ogni giornoper motivi di lavoro, equivale a dare il colpo di
grazia a un tessuto sociale ed
economico già pesantemente
dalla crisi. Comunque, per il
momento accogliamo con favore lo stop imposto dalla
Corte dei conti al progetto.
Ma se l'ipotesi dovesse riprendere consistenza alle stesse
condizioni, deve essere chiaro - conclude Giannangeli che Cna si batterà contro la
sua attuazione, mettendo in
atto iniziative di mobilitazione di ogni tipo per scongiurarla”. Contrari alla trasformazione in autostrada anche il
Prc con Enrico Flamini che
parla di una “scelta sciagurata”. Mentre l’onorevole del
Pd Giampiero Giulietti “parla di un’opera fondamentale” ma da fare “senza pedaggio”. Ugualmente contrario
al balzello il coordinatore regionale dell’Udc Maurizio
Ronconi. “Il pedaggio sulla
E45 a carico degli umbri sarebbe esiziale per l'intera economia della regione che non
ha complanari viarie che permetterebbero di scegliere percorsi alternativi alla autostrada”. Il consigliere comunale
di Perugia Otello Numerini
invita infine ad affrontare la
questione con “intelligenza e
buon senso. Se è giusto, infatti, non gravare sugli utenti
umbri, è altrettanto opportuno favorire la realizzazione di
una E45 moderna, in grado
di rompere l’isolamento della
B
nostra regione”.
A PERUGIA
Un Pd liquido, che va oltre il partito stesso, molto social e
con internet al centro della raccolta di idee, discussione e
voto delle proposte per il futuro programma di cambiamento dell'Umbria ancora impantanata nella crisi. Un po’ grillina, un po' alta-borghese con il poster gigante di Renzi sempre pronto da venerare e ascoltare come un oracolo. Insomma tutto questo vuole essere “Idea Umbria” l’associazionepensatoio messa in piedi dall’imprenditrice, ex senatrice ed
ex sfidante alle primarie di Boccali, Anna Rita Fioroni. In
verità ci sarebbe anche un’altra ambizione: quella di arrivare il più alto possibile alle prossime regionali 2015. Una
Fioroni consigliere regionale? O addirittura sfidante della
Marini alle primarie per la presidenza della giunta? Solo il
tempo lo dirà. “L'Umbria - afferma - non si ripensa se non
Insieme. Vogliamo lavorare per costruire una proposta inclusiva, attenta alle nuove esigenze della società, che rispolveri la responsabilità e l’intelligenza collettiva che non significa necessariamente impegno politico ma partecipazione
attiva. E' per questa
ragione che #ideaumbria parla alla società
civile, alle persone, ai
giovani,agli imprenditori, al terzo settore,
agli studenti, ailavoratori, a chi è in cerca di
occupazione”. Per il
pensatoio democratico non è più tempo di
fermarsi alla diagnosi dei mali: “L'Umbria ha bisogno di
cure; di guardare con orgoglio al passato, di ritrovare fiducia nel futuro, ma soprattutto di ridare significato al presente, dando spazio alle competenze, formulando strumenti
che facciano da volano alla valorizzazione del merito”.
L'associazione pensa ad un piano unico per il rilancio economico-sociale, ripensare i servizi sanitari, rendere più efficiente la macchina pubblica e facilitare progetti di sviluppo
proiettati in una prospettiva di medio lungo termine nel
rispetto del territorio. Occorrono interventi per migliorare
le condizioni di contesto delle imprese, per sostenerle anche
nei processi di innovazione, sostenibilità, crescita dimensionale e internazionalizzazione. La raccolta delle idee sarà
possibile tramite la piattaforma online www.ideaumbria.it
dove gli utenti potranno caricarle direttamente, commentare quelle delle altri e votare quelle migliori. Le idee che
riceveranno il maggior numero di consensi concorreranno
B
alla definizione di alcune priorità per la regione.
Mar.Ros.
Nicola Bossi
Membri delle Rappresentanze sindacali di diverse fabbriche ed enti in campo
DIARIO DA ECOFUTURO FESTIVAL
Chiediamo scusa al pianeta Terra Un nuovo soggetto unitario a Sinistra
di Jacopo Fo
A
N
onostante il tempo non sia stato
clemente, al riparo dei gazebo sono andati avanti i laboratori per
l'autocostruzione di isolanti per le abitazioni, stampanti 3d, detersivi per la casa
ecologici e a poco prezzo di mamma Chimica (puoi trovare i video di tutti gli eventi
su www.alcatraz.it).
Ieri abbiamo dedicato la giornata a una
riflessione: gli esseri umani hanno esagerato. Evidentemente abbiamo sofferto molto quando vivevamo nelle caverne e tigri
con i denti a sciabola ci consideravano un
lauto pasto.
Per milioni di anni siamo sopravvissuti a
stento, sprovvisti come siamo di corna, artigli, dentature spaventose. Poi abbiamo
imparato a usare il cervello e ci siamo costruiti ogni sorta di protesi fisica, dall'arco
alla bomba atomica e adesso siamo i signori del mondo.
Va bene: possiamo andare da Milano a
Roma senza dover affrontare lupi e coccodrilli. Però ora sarebbe il caso di renderci
conto che dobbiamo usare con più buon
senso il nostro potere. Non è cosa buona
trasformare il mondo in un deserto e neppure sterminare migliaia di specie animali
e vegetali e neanche suicidarci con lo
smog.
A Ecofuturo molti oratori hanno cercato
di spiegare che la biodiversità è, non solo
giusta, ma anche utile. E le ecotecnologie
hanno reso possibile ed economicamente
conveniente vivere e produrre in armonia
con la natura.
Non è certo una novità che un uso eccessivo di antibiotici stia creando grossi danni
alla salute degli statunitensi. Gli antibiotici possono salvarti la vita e vanno usati
quando servono veramente. Recenti scoperte hanno dimostrato addirittura che alcune malattie sono causate dall'eliminazione di particolari batteri che vivono in
simbiosi con noi e si è scoperto che si possono curare senza effetti collaterali, semplicemente assumendo un certo tipo di
batterio di cui il malato è sprovvisto. Che
lo yogurt faccia bene al sistema digestivo
perché contiene miliardi di batteri ormai
lo si sa.
Ecco allora che abbiamo pensato di lanciare l’iniziativa: “Fatti una foto mentre
abbracci un albero!” Un segno di risarcimento per il poco rispetto che abbiamo
avuto per il pianeta negli ultimi due secoli.
Fatti scattare una foto mentre abbracci
una pianta (anche una in vaso va bene se
non hai alberi a disposizione) e postala sul
gruppo facebook Ecofuturo abbraccia gli
alberi (tra le 19 e le 20)!
B
A PERUGIA
“Dieci milioni di poveri, se l’Italia si facesse un
selfie, avrebbe il volto della miseria e della diseguaglianza”. Con questo attacco l’assemblea
degli autoconvocati per una Sinistra unita (Nico Malossi, Rsu Umbria Cuscinetti, Nicola
Gatticchi, Rsu Cartoedit, Leonardo Moretti,
Rsu Oma Tonti, Diego Mariotti, Rsu Tomassini, Adrio Rinalducci, Rsu Isa, Roberto Ghiandoni, Rsu Iverplast, Annalena Stocchi, Rsu Filcams, Marta Bertoldi Rsu Provincia, Stefano
Garzuglia Rsu Ast, Rossella Alliegro RsuScuo-
la, Isabella Caporaletti Rsu Banca popolare di
Spoleto) scende in campo. “Negli ultimi 20 anni una quantità incalcolabile di quello che era il
reddito da lavoro è passato nelle gabbie della
speculazione, che ha reso pochissimi sempre
più ricchi e milioni di famiglie intollerabilmente
più povere. Allora cominciamo da noi - si legge
in una nota - : siamo lavoratori eletti nelle Rappresentanze sindacali e rivolgiamo il nostro appello e la nostra disponibilità, per la costruzione di un nuovo soggetto unitario della sinistra,
B
la grande assente in questi anni”.
CORRIERE
10
DELL’UMBRIA
u
Mercoledì 30
Luglio 2014
ECONOMIA
Redazione: via Pievaiola, 166 F-6
PERUGIA
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Fax 075 4659140
economia@gruppocorriere.it
z
FINANZA
PALAZZO CESARONI CON I CONTI IN ORDINE
APPROVATO IL RENDICONTO 2013
A PERUGIA
L’assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato con 16 voti a favore, 8 contrari
(Fd'I, FI, Lega, Udc, Ncd) e un astenuto
(Goracci - Comunista umbro) il rendiconto
generale dell'amministrazione regionale per
l’esercizio finanziario 2013. Il disegno di legge presentato dalla giunta è stato illustrato
in aula dal relatore di maggioranza Fausto
P
Galanello (Pd). “Anche per il 2013 - ha detto Galanello - emerge la positività dei risultati. In particolare l’elevato grado di realizzo
complessivo delle entrate pari ad oltre il 98
per cento che, se riferito alle sole entrate di
natura raggiunge il 100 per cento, a dimostrazione della correttezza delle stime di gettito. Inoltre l'elevato grado di attendibilità
delle previsioni di bilancio è testimoniato
dall'indice di variazione, che si attesta intorno al 4 per cento per l’entrata e al 6 per
cento per la spesa. La conferma della qualità delle azioni per imprimere una maggiore
velocità di riscossione dei crediti è dimostrata dall'indicatore della velocità di cassa, che
sale del 4 per cento rispetto all'anno precedente, passando dal 62 al 66 per cento. Non
va dimenticato, poi, un buon grado di
esigibilità dei residui attivi, visto che solo il 7
per cento deriva da accertamenti fatti prima
del 2009, e il forte impulso impresso all'attività di riduzione dei residui passivi. La buona
performance sul fronte dei pagamenti è confermata dalla velocità di cassa della spesa
B
che è al di sopra dell'80 per cento”.
y
SINDACATO Cgil, Cisl e Uil annunciano uno sciopero a settembre
In primo piano le vertenze Tk, Merloni ma anche fisco e pensioni
L’UMBRIA SI RIBELLA
ALLA CRISI
E SCENDE IN PIAZZA
di Aldo Spaccatini
A TODI - “"Per un fisco più equo, per pensioni più giuste”: è questo il titolo scelto per l'iniziativa di Cgil, Cisl e Uil dell'Umbria che si è
svolta,, presso l'Europalace hotel di Todi. Un'
iniziativa di particolare rilievo vista la difficile
situazione che sta vivendo la nostra regione,
come testimonia anche la data insolita, 28 luglio, che si è utilizzata. Tra i temi che sono stati
trattati: quello della piattaforma nazionale fisco e previdenza, il processo di deindustrializzazione umbro con la vicenda ThyssenKrupp e le
principali questioni regionali. All’assemblea re-
gionale dei quadri e delegati dei tre sindacati
umbri sono intervenuti tra gli altri Mario Bravi, segretario generale regionale Cgil, Ulderico
Sbarra, segretario generale regionale Cisl e
Claudio Bendini, segretario generale regionale
Uil. Le conclusioni dei lavori sono state di Annamaria Furlan, segretario generale aggiunto
Cisl nazionale.
Il quadro della grave situazione di crisi che sta
vivendo la nostra regione è stato sottolineato
da Mario Bravi, segretario regionale della Cgil
che ha parlato della necessità di una grande
mobilitazione ed ha annunciato uno sciopero
generale che dovrebbe aver luogo nei primi
giorni di settembre. “L’anomalia di una iniziativa che si tiene a fine luglio - ha detto Bravi incentrata su previdenza e fisco è una prova in
più di quanto sia grave la crisi che stiamo vivendo. E’ necessario riaprire un confronto con questo governo perché ci sono cose che lasciano
perplessi. Il nostro Paese ha alzato l’età pensionabile mentre altri Paesi europei, come la Germania, hanno deciso di abbassarla. Sull'evasione fiscale, che condiziona la crescita del nostro
Paese e che è a livelli ben più pesanti rispetto a
Germania e Francia, il governo non sta assumendo impegni chiari. Gli 80 euro concessi ai
lavoratori che hanno una certa fascia di retribu-
zione sono stati importanti ma è una manovra
che va estesa anche ai lavoratori, e non sono
pochi, che hanno retribuzioni al limite della
sopravvivenza ed ai pensionati”. L’esponente
della Cgil, ha poi portato le cifre a sostegno
dellesue tesi: “L’Umbria, hadetto, è stata colpita in maniera più rilevante rispetto ad altre regioni con una riduzione del Pil dell’11%. Ci
sono ben 145mila umbri che vivono in una situazione di estrema precarietà, abbiamo 51mila disoccupati e 23mila scoraggiati, giovani che
non vedono prospettive lavorative”. L’esponente della Cgil ha concluso portando un duro
attacco alla dottoressa Morselli, definita “una
z
La manifestazione a Spello
LAVORO Presentato il festival regionale
ALLARME OCCUPAZIONE
ANCHE IL PD SI MOBILITA
A PERUGIA
“Il lavoro è democrazia” recita lo
slogan della prima edizione del “Festival regionale per il lavoro”, che si
svolgerà a Spello da domani luglio
al 10 agosto, nell’ambito della 43esima festa de l’Unità, presentato ieri
nella sede del Pd Umbria, in piazza
della Repubblica a Perugia. Organizzato dal Pd Umbria e dal dipartimento Lavoro regionale in collaborazione con i segretari del Pd di Spello, Bevagna, Montefalco e Trevi, sarà una riflessione sul mondo del lavoro, dal panorama locale a quello
europeo. Il programma, in cui interverranno ministri, in carica e non,
rappresentati politici, sindacali, imprenditoriali, è stato illustrato da
Giacomo Leonelli, segretario regionale del Pd Umbria e Serena Santa-
gata, responsabile del dipartimento
Lavoro. Per il circolo Pd di Spello
sono intervenuti il segretario Antonio Luna e Valentino Castellani, responsabile Festa de l’Unità, organizzata dai militanti spellani fin dai primi anni Sessanta, ininterrottamente dal 1971. “Il lavoro è il tema dei
temi”, è una priorità, ha assicurato
Leonelli, per il Pd umbro e per il
52% della popolazione regionale, secondo i dati citati dal segretario. Distinguendo tra i “temi d’emergenza”, come Ast, Merloni e pedaggio
sulla E45, “che sarebbe una zavorra
pesante per una Regione che deve
ripartire”, ed i “temi di sviluppo",
ha definito il festival “un momento
di partenza”. Nei prossimi mesi infatti, ha spiegato la Santagata, l’agenda politica del partito in Um-
da domani al 10 agosto,
presente il ministro
Maurizio Martina
y
bria prevede “la costruzione del piano straordinario dell’occupazione”, con il coinvolgimento di sindacati, imprenditori, associazione di
categoria ed anche i piccoli territori
come Spello, “cuore pulsante della
Regione”. Il festival contribuirà ad
“innalzare il livello della discussione all’interno del Pd in Umbria, ha
aggiunto Luna, citando tra i relatori nazionali Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole ali-
mentari e Forestali, Cesare Damiano, presidente XI commissione parlamentare Lavoro e Lucio Cafarelli,
coordinatore area Lavoro Pd Nazionale. Ha inoltre ricordato tra gli amministratori locali che interverranno la governatrice Catiuscia Marini, Marco Vinicio Guasticchi, presidente della Provincia di Perugia,ente gestore Centri per l’impiego e Vincenzo Riommi, assessore allo Sviluppo economico Regione Umbria. La Santagata ha segnalato in
particolare la tavola rotonda del 5
agosto, in cui con l’apporto del ministro, giovani imprenditori discuteranno di nuove modalità di lavoro
ed gli incentivi per l'occupazione, tipo il coworking ed i centri commerB
ciali naturali.
Stefania Piccotti
CORRIERE
zIl consiglio comunale di Terni e l’assemblea regionale unanimi contro i tagli all’Ast. Bonafè in città
DELL’UMBRIA
Economia
t
Mercoledì 30
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11
MECCANICA
SIDERURGIA
Presente anche il sindaco Presciutti
L’AD MORSELLI È SOTTO SCORTA
INCONTRO A ROMA
PER IL FUTURO
DELLAJPINDUSTRIES
A GUALDO TADINO
di Antonio Mosca
A PERUGIA - Sale la tensione all’Ast e da ieri l’amministratore delegato, Lucia Morselli, è sotto scorta. La manager sarà accompagnata dai vigilantes
di un’agenzia privata in tutti i suoi spostamenti,
soprattutto durante il percorso dall’albergo di Terni dove risiede al suo ufficio in viale Brin. Si tratta di
una misura precauzionale che andrà avanti fino a
data da destinarsi. Intanto ieri il consiglio regionale
ha approvato all’unanimità una mozione sulla vertenza Ast sottoscritta da tutti i gruppi e in cui si
chiede alla giunta di adottare “ogni iniziativa utile,
insieme alle forze istituzionali e sociali di Terni, per
contrastare il business plan avanzato da ThyssenKrupp e per promuovere una forte iniziativa di
mobilitazione di tutta la comunità umbra”. La mozione sarà trasmessa al presidente del consiglio dei
ministri, ai presidenti e ai capigruppo di Camera e
Senato e ai parlamentari europei e italiani. Il documento approvato ha integrato, dopo alcuni interventi e una pausa che ha portato alla condivisione
di tutti i firmatari, la proposta inizialmente avanzata da Damiano Stufara (Prc-Fds) e poi parzialmente modificata. Anche il consiglio comunale di Terni
ha approvato con voto unanime un nuovo atto d’in-
tagliatrice di teste, che può far diventare drammatica la situazione della Ast che metterebbe
in crisi non solo l'Umbria ma tutto il Paese”.
“Il nostro compito, il compito del sindacato è
quello di far cambiare marcia e priorità al paese - ha detto nelle sue conclusioni Annamaria
Furlan, segretaria generale aggiunto della Cisl
nazionale - dall’inizio della crisi abbiamo perso
25 punti di produzione e ogni punto di produzione ha bisogno mediamente di due anni per
essere recuperato: dunque, se non si danno
scosse all'economia, se non si cambia marcia,
dovremo aspettare 50 anni per tornare al 2007
e questo è inaccettabile”. Furlan ha dunque
dirizzo sulla situazione della Tk-Ast dopo il confronto con le Rsu. Analoga iniziativa contro il piano e i tagli ai posti di lavoro è arrivata dal consiglio
comunale di Amelia. Ieri pomeriggio è arrivata a
Terni l’europarlamentare Simona Bonafè, politicamente molto vicina al premier Renzi. Dopo un incontro con il sindaco Di Girolamo, il presidente del
consiglio regionale Eros Brega e il presidente della
Provincia Polli, si è spostata nella sede della Cisl
dove l’aspettavano i sindacati. L’onorevole Bonafè
ha espresso piena condivisione delle preoccupazioni dei lavoratori rispetto a un piano che - ha detto “non ha alcuna prospettiva eche pertanto deve essere fortemente messo in discussione”. L’europarlamentare ha detto che informerà del problema il premier Renzi che dovrebbe venire a Terni nelle prossime settimane. Si parla degli inizi di settembre anche
per avere un contatto diretto con i vertici Tk. Preoccupazione anche per l’azzeramento dei Cda delle
società controllate mentre i sindacati si sono riuniti
di nuovo per mettere a punto altre iniziative di lotta
e di mobilitazione per la giornata di domani.
Intanto l’operaio ternano Andrea Maurelli è arrivato al sesto giorno di sciopero della fame. Ha perso
più di tre chili, ma “andrò avanti - dice - finchè Tk
B
non tornerà sui suoi passi”.
rilanciato la necessità di una “grande alleanza”
tra sindacato e cittadine/i, con una attenzione
particolare ai giovani, oggi troppo spesso relegati al ruolo di “sfiduciati, scoraggiati, tagliati
fuori”. Leve da muovere sono quelle del fisco e
della previdenza, “perché è impensabile - ha
osservato ancora il segretario Cisl - che in un
paese con un fisco così penalizzante per il lavoro, le imprese e gli investitori internazionali decidano di venire in Italia”. Il tutto mentre corruzione ed evasione fiscale restano a livelli senza
eguali in Europa, ma la politica - ha accusato
la sindacalista - “è con la testa da un'altra parB
te, basta leggere i titoli dei giornali”.
IMMOBILI Presto un gruppo per definire un canone concordato unico
EMERGENZA CASA E LOCAZIONI
LA REGIONE CORRE AI RIPARI
A PERUGIA
Un gruppo di lavoro, che avrà il compito di
elaborare le linee guida da fornire ai Comuni
per la definizione del canone concordato nei
contratti di affitto degli alloggi di proprietà privata, è stato istituito dalla giunta regionale su
proposta dell’assessore alle Politiche abitative
Stefano Vinti. “Da tempo - ha affermato Vinti
- stiamo registrando numerose difficoltà su
questo tema del cosiddetto canone concordato e proprio per giungere a criteri omogenei in
tutta la regione, abbiamo voluto costituire questo gruppo di lavoro, al quale parteciperanno
tutti i soggetti interessati. In molti Comuni gli
accordi non esistono e dunque per poter definire l'importo del canone concordato, è necessario applicare quanto disposto da un Decreto
ministeriale del 2004, il quale prevede che si
debba far riferimento al "Comune demograficamente omogeneo di minore distanza territoriale, anche situato in altra Regione. Un qua-
dro normativo del genere non può che generare incertezze e contraddizioni - ha dichiarato
l'assessore Vinti - . Tra l’altro l’attuale crisi economica ha portato con sé una generalizzata e
consistente diminuzione degli affitti anche per
coloro che stipulano a canone libero, al punto
tale da renderli a volte più vantaggiosi del canone concordato. In questo contesto, dunque,
uno strumento concepito dal legislatore come
agevolativo per gli inquilini, al quale sono applicati anche consistenti sgravi fiscali (recentemente la “cedolare secca”, ossia l'Irpef che deve corrispondere il proprietario, è stata ridotta
al 10% nel Comuni ad alta tensione abitativa e
in quelli colpiti da calamità naturali) rischia di
vedere completamente vanificati i suoi effetti
positivi. E’ opportuno insomma effettuare un'
approfondita riflessione sull'argomento, ha
concluso Vinti, e questo sarà il compito del
gruppo di lavoro che dal prossimo mese di setB
tembre potrà essere operativo”.
y
Anche il sindaco di Gualdo Tadino,
Massimiliano Presciutti, ha aderito all’invito rivolto dalle organizzazioni sindacali Cgil-Cisl-Uil a partecipare alla manifestazione in programma oggi a Roma,
presso il ministero dello Sviluppo economico. Iniziativa proclamata da Fim,
Fiom, Uilm di Marche ed Umbria in
concomitanza alla convocazione dello
stesso Ministero alle 12 in merito alla vertenza JP Industries. Invito che i sindacati
hanno esteso ai primi cittadini delle città
interessate alla vicenda, con i sindaci che
parteciperanno con la fascia tricolore
“per sottolineare la partecipazione delle
istituzioni locali alla vertenza accanto
agli operai - come sottolinea il sindaco
Presciutti - . L’occasione della vertenza
della JP Industries, serve al sindaco per
sottolineare una serie di incontri a livello
istituzionale avvenuti con la presidente
della Giunta regionale, Catiuscia Marini, e con gli assessori regionali competenti in materia di lavoro e sviluppo economico.
“Incontri dai quali è emersa la volontà
di portare Gualdo Tadino al centro dell’attenzione delle istituzioni sovra comunali sia riguardo riguarda l’ospedale Calai e i servizi sanitari del territorio, sia per
quello che concertine interventi per innovazione e aggregazione di impresa - ribadisce il sindaco Presciutti, aggiungendo
che questi incontri proseguiranno nei
prossimi giorni "al fine di costituire una
più forte sinergia istituzionale che permetta alla città di ottenere risorse regionali, del governo ed europee, quindi di
dare risposte in materia di sviluppo economico e prospettive alla forte domanda
B
di lavoro che viene dalla città”.
ZOOTECNIA Approvato il primo progetto organico per il settore
AMMORTIZZATORI
AVANTI CON L’INNOVAZIONE
E LA MAGGIORE QUALITA’
MOZIONE SU CIG
E MOBILITA’
A PERUGIA
Con 23 voti favorevoli ed un astenuto (Goracci - Cu), l’assemblea Legislativa dell’Umbria ha approvatoil Piano zootecnico regionale predisposto dall’Esecutivo regionale. La
concentrazione dell’offerta, la creazione di reti d’impresa, il
sostegno per investimenti legati alla gestione dei reflui, la
diversificazione aziendale, la progettazione integrata di filiera, sono gli obiettivi ribaditi dal relatore unico in aula,
Gianfranco Chiacchieroni (presidente Seconda Commissione) che ha rimarcato l’importanza di puntare alla “qualità delle produzioni legata a quella ambientale”. Il piano
zootecnico regionale mira al mantenimento/incremento
dell'attuale consistenza degli allevamenti e al miglioramento della qualità. Viene evidenziata l'opportunità di potenziare, a livello qualitativo, le produzioni, puntando su prodotti zootecnici regionali di 'qualità superiore', sulle produzioni a forte connotazione territoriale (promozione di filiere interamente regionali) e sulla certificazione di prodotto e
di processo. Grande rilevanza assume la sostenibilità ambientale degli allevamenti. Entrando nel merito della Misura 'Q34' (trasformazione degli effluenti suinicoli da liquidi a
solidi attraverso compostaggio, lettiera permanente e depurazione), è stato prorogato fino a settembre 2015 (era scaduto lo scorso 31 dicembre 2013) l'adeguamento alle prescrizioni della misura da parte degli allevatori. Verrà avviata
quindi un'attività dimostrativa basata su un diverso approccio organizzativo ed operativo che, attraverso il coinvolgimento dei diversi attori della filiera suinicola e l'utilizzo
delle 'Migliori tecniche disponibili' riconosciute a livello europeo, si prefigge la possibilità di aumentare l'efficienza e la
tracciabilità di spandimento dei liquami. Le linee di azione
del Piano prevedono la promozione e il sostegno per l'inserimento dei giovani; investimenti in azienda; interventi finalizzati al miglioramento del benessere animale; l'associazionismo per favorire la concentrazione dell'offerta; la creazione di reti d'impresa; il sostegno per investimenti legati alla
gestione dei reflui; la diversificazione aziendale, la progettaB
zione integrata di filiera.
A PERUGIA
Sbloccare le risorse per consentire il pagamento della
cassa integrazione per tutte
le richieste già avanzate per
l'anno in corso; stanziare le
somme necessarie per tutto
il 2014; contrastare ogni
tentativo di stravolgere i criteri per l'utilizzo della cig in
deroga e mobilità riducendone i livelli di tutela per i
circa 11.500 lavoratori umbri coinvolti. Realizzare infine un fronte unitario tra
le Regioni che impedisca la
riduzione dei beneficiari
dei trattamenti di Cig in deroga e mobilità. Sono questi i punti centrali della mozione, promossa dai consiglieri regionali Manlio Mariotti, Andrea Smacchi,
Fausto Galanello e Giancarlo Cintioli (Pd), sui quali si chiede "l'impegno della
giunta regionale nei confronti del governo, di concerto con le altre Regioni" e
che è stata approvata ieri
dall’assemblea legislativa
dell'Umbria all'unanimità
dei presenti (21 consiglieri).
Il testo originario del documento è stato integrato da
un emendamento del capogruppo Prc-Fds Damiano
B
Stufara.
“Basta eventi spot,
voglio portare
il mondo a Perugia”
A PERUGIA - Perugia nel
mondo e il mondo a Perugia. L’assessore Teresa Severini allarga lo sguardo oltre i
confini per onorare la sua triplice delega, Cultura, Turismo e Università, avuta dalla nuova governance targata
Romizi. Imprenditrice, presidente del Post fino a qualche
giorno fa (abbandonato per
l’attuale incarico: le due poltrone sono incompatibili) e
madre di tre figli, la Severini
fa parte di quella componente della giunta presa dalla società civile. Dall’ufficio di Palazzo della Penna pensa al futuro e lo fa con ottimismo e
grande determinazione: “Bisogna uscire dall’autarchia
culturale in cui è caduta la
nostra città - premette -: Perugia deve tornare a essere
un luogo internazionale. Basta eventi a spot fine a se stessi che ci hanno portato in
fondo alle statistiche dei flussi turistici: 2 milioni di visitatori all’Umbria sui 22 milioni della Toscana (dati: rap-
porto Italia produce)”.
Assessore Severini, da dove
ha cominciato il lavoro?
“A un mese dalla nomina sto
lavorando in due direzioni:
da una parte il programma
di cui ho già una prima stesura per i prossimi tre anni, dall’altra la fase di ascolto. Poi
dovrò fare i conti con le risorse che ora sono zero”.
In passato è stata avviata una
progettualità impegnativa
che dovrebbe essere completata, lei inverte la rotta o la conferma?
“Quanto programmato verrà portato a compimento,
c’è chi ci ha investito del tempo a riguardo, anche se spetta a me mettere le risorse. In
questo presto inseriremo
una nuova programmazione
secondo una logica assolutamente innovativa: metteremo a sistema le tre componenti turismo, cultura e università. Nel pieno rispetto
delle autonomie di ciascuno,
l’assessorato si occuperà del
coordinamento”.
Quale attività sarà il fulcro rispetto alle novità in cantiere?
“La funzione di Palazzo della Penna come contenitore
d’arte, prima che di centro
culturale. Ho già una prima
bozza di calendario di mostre da fine anno e inizio del
prossimo indirizzate soprattutto al contemporaneo. Dalla cultura al turismo: gli eventi espositivi saranno accompagnati da una campagna di
comunicazione che dovrà tenere conto di un target allargato dagli stranieri agli italiani, dalle famiglie e agli anziani. Inoltre intendo supportare l’area espositiva di Palazzo della Penna con lo spazio
dell’ex Fatebenefratelli, perfetto per installazioni e grandi opere”.
Ma non doveva essere destinato alle compagnie teatrali?
“Le aiuteremo a trovare
un’altra sistemazione, quel
luogo non è adatto per la sperimentazione teatrale, non
ha neppure una buona acustica”.
Passiamo ai temi caldi: il palazzo della musica al Turreno, il teatro Pavone, la biblioteca degli Arconi, la gestione
t
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19
“Intendo tenere
la politica fuori
dalla mia porta
Io ascolterò tutti,
poi prenderò
decisioni lontane
da logiche di partito”
l’imprenditrice con tre deleghe: Turismo, Cultura e Università
di Sabrina Busiri Vici
CORRIERE
Intervista agli assessori Parla Teresa Severini,
DELL’UMBRIA
Perugia
In giunta
L’assessore Tersa Severini
ha tre deleghe: Cultura, Turismo
e Università
dei musei e convenzioni attivate per gli spazi teatrali. Come
si orienterà?
“Andiamo per macro argomenti. Le priorità da perseguire sono far riemergere i secoli passati di Perugia in una
dimensione culturale che interessi anche ai giovani, creare attrattività dal punto di vista turistico utilizzando il
multimediale e portare la città a essere di nuovo oggetto
di orgoglio per tutti i suoi abitanti. In tutto questo sarà
fondamentale l’aiuto che ci
arriverà dagli istituti di alta
formazione”.
Torniamo ai casi elencati sopra
“Allora: Turreno e palazzo
della musica, c’è prima da
pensare a far marciare
l’attività nei teatri del Pavone
e del Morlacchi. Rispetto al
Pavone è quanto mai urgente avviare i lavori di restauro
del tetto per scongiurare altri disastri e renderlo fruibile
almeno per Umbria jazz
2015. Poi ci sono da rivedere
le convenzioni per musei e
spazi culturali: non possono
stare tutte in mano a un unico soggetto. Quindi i beni
culturali: puntare al recupero di spazi storici e renderli
fruibili ai giovani”.
E Perugia 2019 capitale della
cultura?
“Al di là del risultato, c’è una
progettualità importante e
di grande valore, che potrà
rimanere anche se ha bisogno di risorse per essere sostenuta”.
E invece i tempi sono da lacrime e sangue, no?
“Non direi neppure questo,
visto che la cultura ora è considerata parte integrante del
programma di sviluppo economico e non una componente aggiuntiva. Un aspetto importante anche dal punto di vista degli sponsor che
spero siano interessati anche
dall’estero. Per il resto dobbiamo aspettare il bilancio
di previsione”.
Come snellire i tempi della
macchina organizzativa?
“Per quanto mi compete riunirò fisicamente in una unica
sede turismo e cultura. Poi
voglio ascoltare e confrontar-
mi, creare tavoli a tema”.
In campagna elettorale, c’è
stato un incontro dell’attuale
sindaco con associazioni e
operatori culturali, in quell’occasione solo Banana republic
si è presentata. Un messaggio
chiaro.
“Ecco vorrei tenere la politica fuori dalla mia attività. Io
ascolterò tutti, poi prenderò
le mie decisioni che non sono politiche”.
Dalle pagine del Corriere dell’Umbria è stata lanciata la
proposta per la Fondazione
Sergio Piazzoli. L’assessorato alla cultura di Perugia come si pone rispetto a questo
progetto?
“Non mi sento di prendere
una posizione. Ho delle
progettualità mie dirette alla
sollecitazioni culturali della
musica. Ritengoche di personaggi che hanno dato alla
musica ce ne siano stati tanti, l’emotività è una cosa, la
programmazione è un’altra”.
La sua mission?
“Essere l’assessore di tutti”.
B
Nuova teoria elaborata dal gruppo di ricerca del professor Paolo Calabresi
Svolta, il Parkinson cambia volto
A PERUGIA
Una nuova prospettiva per la
terapia del Parkinson e relativi
disordini del movimento è stataelaboratadal gruppo diricerca del professor Paolo Calabresi nei laboratori della clinica
Neurologica del dipartimento
di Medicina dell’Università di
Perugia, in collaborazione con
l’Irccs Fondazione Santa Lucia di Roma. La malattia di
Parkinson è una delle patologie neurodegenerative più frequenti. Tale malattia provoca
una grave disabilità neurologica causata da riduzione del movimento spontaneo, rigidità e
tremore, spesso associati a disturbi cognitivi. I farmaci attualmente in uso per la terapia
della malattia di Parkinson sono in gradodi migliorarne i sintomi, ma non hanno dimostrata efficacia nel rallentare il processo neurodegenerativo. Per
tale motivo negli ultimi anni
enormi risorse sono state investite in tutto il mondo per comprendere i meccanismi sui quali indirizzare terapie innovative. Per anni si è creduto che la
sintomatologia motoria associata alla malattia di Parkinson fosse causata dall’ipofunzione di un circuito cerebrale
in grado di attivare il movimento e dalla concomitante
iperattività di un circuito capace di inibire l’attività motoria.
Tali vie neuronali sonostate definite rispettivamente “via diretta” e “via indiretta”. Tale teoria ha guidato per anni sia le
terapia farmacologiche che le
strategie neurochirurgiche atte
a correggere la sintomatologia. La nuova prospettiva elaborata dal gruppo di ricerca di
Calabresi riformula la teoria
su cui per anni si sono basate le
terapie tradizionali della malattia di Parkinson. In tale nuovo
approccio, la via diretta e la via
indiretta cooperano per l’attivazione del movimento grazie
a interazioni strutturali, biochi-
miche e sinaptiche.
In particolare, secondo lo studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature Neuroscience
da Calabresi, un ruolo importante sarebbe svolto dai cosiddetti “interneuroni”, cellule capaci di stabilire una connessione funzionale tra le due vie a
livello del nucleo striato del cervello. La modulazione dei neurotrasmettitori grazie ai quali
tali cellule comunicano potrebbe fornire le basi per lo sviluppo di terapie innovative per la
malattia di Parkinson ed altri
disabilitanti disordini del movimento come la corea di HunB
tington e le distonie.
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DELL’UMBRIA
20
CORRIERE
u
Perugia
Comune Tasi non al minimo, si punta ad azzerare Tosap e tassa di soggiorno. Commissione per tagliare le spese
Spending review da 20 milioni
di Alessandro Antonini
A PERUGIA - Il dato di partenza è la classifica choc di
Open Civitas. Ogni cittadino
di Perugia costa al Comune
734 euro eppure nel 2010 per
ogni abitante sono stati spesi
ben 1057 euro. C’è un trenta
per cento di sforamento. Il titolo era: Perugia Comune più
spendaccione d’Italia. Per
questo il sindaco Andrea Romizi ha affidato all’assessore
Francesco Calabrese - delega
ai lavori pubblici, infrastrutture e Perugia digitale - un progetto di spending review che
porti avanti l’obiettivo del programma (20 milioni di euro di
risparmio in due mosse progressive da 10 milioni l’una) e
che provi - anche alla luce dei
dati dell’incipit a tagliare anche qualcosa di più. La revisione della spesa dovrà essere
affrontata in tutti i settori, con
una cabina di regìa unitaria
che farà capo alla giunta. Ci
sarà anche una commissione
composta da tutti i rappresentantidei gruppi consiliari, supportata dai competenti uffici
comunali, con audizioni ed
apporti esterni. Ma l’atto non
è solo filosofia: ci sono interventi concreti da attuare subito, nei prossimi giorni. E la
partita si intreccia con la composizione del bilancio di previsione.
Spendig a gògò Al centro dell’atto c’è la maggior differenza tra il “fabbisogno standard” di ogni abitante e la spe-
z
Sindacati
Proroga dei 50 minidirigenti comunali
L’assemblea dei lavoratori diffida la giunta
A PERUGIA
(AleAnt)E’ scontro duro sui minidirigenti. Solo in sette hanno votato contro. Gli oltre
150 dipendenti del Comune riuniti in assemblea hanno approvato il documento che
rigetta la proposta di proroga delle 50 posizioni organizzative portata avanti dalla
giunta. E’ l’annosa questione dei “capiufficio” e degli stipendi aggiuntivi che si prendono. Le rsu dunque rinnovano la “diffida all’amministrazione comunale - è scritto nel
verbale approvato - di non utilizzare le risorse del fondo dei dipendenti per disporre
la proroga degli incarichi di posizione organizzativa e di alta professionalità la cui scadenza naturale è fissata per il 31 luglio”. La
rsu comunica anche di “essere disponibile
ad affrontare in maniera costruttiva il percorso già in essere per giungere al più presto alla sottoscrizione del contratto integrativo decentrato e di un accordo relativo ai
nuovi criteri meritocratici da adottare per
l’individuazione e la pesatura economica
delle ‘po’ e alte professionalità”. Per l’asDipendenti all’attacco
semblea dei lavoratori del Comune pertanLa riunione alla sala della Vaccara
to la validità “dei contratti è da prevedere
in scadenza domani”. Su fb intanto Scarponi dell’Ncd appoggia la linea dei sindacati, che era stata quella dell’allora opposizione
in campagna elettorale. Oggi della questione se ne parlerà in giunta, come passaggio
della riforma complessiva della macchina dirigenziale che dovrebbe partire agli inizi di
ottobre. Una mossa intanto è stata fatta: la nomina di Rosi Bonci a dirigenti dei servizi
finanziari (Bilancio). Al suo posto al personale è subentrato Amedeo Di Filippo. B
y
sa effettiva dell’amministrazione. Insomma vanno rivisti
i rapporti tra i servizi offerti, le
richieste effettive e i soldi spesi
per questi stessi servizi. Nel
mirino ci sono i 45 milioni spe-
si per lo smaltimento e la raccolta rifiuti, ad esempio, i milioni del minimetrò e tutta la
spesa legata alle partecipate.
In questo senso la manovra
per liberare risorse è definita
una “priorità”. Ci sono poi le
spese dell’ente: una di prossima scadenza è quella del centralino esterno. Termina a settembre e potrebbe essere non
rinnovata. Correlata anche la
riforma della macchina dirigenziale: dopo le proroghe,
dovrebbe scattare le riduzioni
sia delle posizioni organizzative sia degli stessi apicali. Con
quelli che hanno il contratto a
termine che non dovrebbero
venire rinominati.
Bilancio e lacrime Del bilancio si diceva: in base alle prime proiezioni risulterebbe
quasi impossibile mettere al
minimo la Tasi e abbassare
sensibilmente le altre aliquote
che come è noto a Perugia sono al massimo. Obiettivo possibile l’abolizione di Tosap
(passi carrabili) e tassa di soggiorno. Nel programma elettorale Romizi aveva scritto
che dei 20 milioni risparmiati,
10 sarebbero dovuti andare all’abbassamento della pressione fiscale. Verranno utilizzate
in parte le entrate dei permessi a costruire - anchese irevisori avevano bacchettato la precedente amministrazione nell’ultimo consuntivo - e resta
l’alea sul piano delle alienazioni. Deiquattordici milioni previsti in passato se ne sono incassati pochi spiccioli. C’è da
credere che sarà impossibile
quantificare una somma di
pari entità. Intanto a proposito di spending spuntano due
delibere di giunta (11 e 12 del
16 luglio) che stanziano 89 euro cadauna per due diverse
spedizioni degli scout Agesci.
Romizi è stato “lupetto”. Anche se la spesa è poca, c’è già
chi è pronto a stigmatizzare il
B
“cattivo esempio”.
Ricevuto e accompagnato
dal presidente Eros Brega
Visita a Palazzo
per il sindaco
con tanto di guida
A PERUGIA
Il presidente dell’assemblea legislativa dell’Umbria, Eros Brega,
ha incontrato ieri a palazzo Cesaroni il sindaco di Perugia, Andrea
Romizi. La visita, che
si è svolta in un clima
di “grande cordialità”
e durante la quale il
presidente Brega ha
fatto gli auguri di
buon lavoro al neo sindaco Romizi, è stata
anche l’occasione per
esprimere la reciproca
volontà di collaborazione tra l’assemblea
legislativa e il Comune
di Perugia. Al termine
della riunione il presidente Brega ha fatto
da anfitrione al sindaco Romizi nella visita
a palazzo Cesaroni, accompagnandolo dalla
sala Brugnoli, allo scalone d'Onore e fino al
Torrino, l’altana posta
sul tetto del Palazzo
che sta per essere riaperta dopo un accuraB
to restauro.
Dopo l’articolo uscito in queste pagine interviene Enel Energia: questione risolta Atto della Regione, l’Osservatorio non ci sta: “Villa Colle del Cardinale sfregiata”
Bolletta pesante, rettificato l’importo Camiona Borgogiglione,c’è laproroga
A PERUGIA
In merito all'articolo “Bollette del gas più pesanti a causa
degli acconti sovrastimati”
Enel Energia comunica che,
tramite il Punto Enel di Perugia, ha avuto modo di chiarire
con la cliente la situazione relativa la fattura contestata e
“di intervenire prontamente
rettificando l'importo della
bolletta in base alla lettura del
consumo reale e non stimato.
Enel Energia sottolinea che rimane a disposizione della
cliente per eventuali informazioni, consigli o approfondi-
menti riguardo la sua fornitura del gas”. Per quanto riguarda la questione delle letture
sollevata nell'articolo, Enel
Energia informa che, “al pari
di tutte le società che operano
nel mercato dell’energia e del
gas, è tenuta a fatturare i consumi in base alle letture fornite dal distributore competente nei giorni e nelle modalità
secondo quanto stabilita dall'
autorità. L’autolettura d può
comunque essere fornita in
qualunque momento anche
attraverso la nuova App Enel
B
Energia o via sms”.
A PERUGIA
La Regione ha approvato
con la determinazione dirigenziale 5518 del 9 luglio
2014 la richiesta di una proroga al passaggio dei camion
dei rifiuti lungo la strada Sant’Antonio-Belveduto, presentata dalla Gest srl “per scongiurare il rischio di interruzione di pubblico servizio”, “essendo gli enti interessati ancora impegnati nello studio di
ipotesi di viabilità alternativa
per/da Borgogiglione”. L’osservatorio Borgogiglione non
ci sta e scende in campo in
maniera pesante. “Alla faccia
degli sforzi anche finanziari
intrapresi negli ultimi anni
per restaurare villa Colle del
Cardinale eridarlela sua identità di convivio culturale. La
località sopra richiamata - si
legge in una nota - costituisce
un’unità paesistica di notevole interesse pubblico (...) e la
sfregiamo proprio ora che Perugia vuole diventare la capitale europea della cultura?
Nonvengono accolte le documentate ragioni avanzate a
giugno da quest’osservatorio, con il supporto degli
esperti del dipartimento di
giurisprudenza
dell’Università degli studi di
Perugia, ma si interviene per
“il permanere di gravi ragioni
di interesse pubblico”, come
dichiarato dalla società gestore nella relazione integrativa.
“La proroga dura al massimo 18 mesi, non ulteriormente prorogabili”. L’osservatorio si chiede quali possano essere le soluzioni da mettere in
campo, soprattutto perché
non si sia dato un ruolo di coordinamento ai sindaci dell’Ati 2 ealla Regione. Perl’Osservatorio la ricerca di “una
soluzione duratura e responsabile non può prescindere
dalla revisione del Piano di
ampliamento della discarica,
approvato nel gennaio 2012:
sidevono accertare i nuovi dati sui conferimenti dei rifiuti e
sulladurata dell’impianto, dopo l’eccezionalità delle 198
mila tonnellate del 2013, e si
devono prendere impegni
concreti per ridurre i rifiuti e
di conseguenza il via vai abnorme dei camion. E non bisogna dimenticare che portare i rifiuti in discarica costituisce "la peggiore opzione ambientale, tenendo conto degli
impatti sanitari, sociali ed ecoB
nomici”.
DELL’UMBRIA
CORRIERE
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CITTÀ DI CASTELLO
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Ufficio di corrispondenza
via Paolo Borsellino
Tel. 075 91181 - Fax 075 4652406
umbriacastello@gruppocorriere.it
Operazione della polizia a un anno di distanza dal primo blitz
su fabbriche gestite da cinesi: 6 lavoratori in nero e varie irregolarità
Il Dragone avanza
Scoperti altri due
laboratori fuori legge
di Sandra Biscarini
A CITTA' DI CASTELLO Il dragone cinese avanza in Altotevere facendo a pezzi il
comparto tessile locale. La polizia, intanto, scopre altri due
laboratori irregolari e lancia
l’allarme sulla preoccupante
recrudescenza dei siti produttivi trasformati in dormitori lager, dove gli operai vengono
sottoposti a turni massacranti
per produrre capi tessili a prezzi bassissimi.
E’ da un biennio che gli uomini del vicequestore aggiunto
Tangorra stanno monitorando le tante imprese sorte in Altotevere e gestite da imprenditori asiatici. Solo l’anno scorso, la polizia passò al setaccio
qualcosa come 38 attività di
confezionamento tessile (imprese individuali ma anche collettive) gestite da cinesi . L’operazione Dragone, allora agli
esordi, portò, alla verifica di
192 lavoratori di cui 44 “inesistenti”, ossia in nero, 33 irregolariovvero assunti con contrat-
to part-time ma attivi ben oltre le 36 ore settimanali. Il quadro che ne emerse fu sconcertante. Oltre a manifeste irregolarità in materia di sicurezza
nei luoghi di lavoro, vennero
rilevate evidenti criticità igienico-sanitarie per la presenza di
dormitori, ricavati negli sgabuzzini dei laboratori, fruiti
dagli stessi operai. L’attività
svolta di concerto con la direzione provinciale del lavoro e
la Asl, aveva coinvolto anche
le amministrazioni comunali
sul cui territorio insistevano
gli insediamenti produttivi,
chiamate in causa per verificare l’effettività delle residenze e
la rimozione di eventuali ope-
Lo scenario è quello di sempre con locali fatiscenti trasformati in dormitori per decine di persone
Operai sfruttati e condizioni di vita disumane
A CITTA' DI CASTELLO
Una scena già vista. Quando gli uomini del commissariato hanno fatto
irruzione nei due opifici gestiti da imprenditori cinesi, la scena che si è presentata ai loro occhi è stata la stessa
già vista decine di volte. Operai chini
sulle macchine da cucire, mancanza
di presidi di protezione individuale,
macchinari non a norma e contratti
di lavoro inesistenti. Il loro lavoro viene definito manodopera a basso costo, un fenomeno che negli ultimi anni ha assunto dimensioni allarmanti
crescendo in maniera direttamente
proporzionale al buco nero nel quale
è scivolato il comparto tessile della
vallata. Un tempo, fiore all’occhiello
dell’economia locale, oggi settore in
agonia con centinaia di addette in cassaintegrazione e prospettive di crescita vicine allo zero. Sovente i laborato-
ri stranieri si accaparrano commesse
e subappalti a prezzi così ridotti che
nessun imprenditore locale, al netto
della tassazione e degli stipendi, potrebbe mai proporre al committente.
Ma il rovescio della medaglia è lo scenario pazzesco che, a ogni blitz, si ripropone alle forze dell’ordine. Sgabuzzini fatiscenti trasformati in dormitori dove alloggiando decine di persone in condizioni di vita disumane.
Come se i laboratori gestiti dai cinesi
fossero immuni ad ogni regola e gli
operai non uomini ma merce valutata allo stesso modo dei “pezzi” che
escono ogni ora dalle macchine da
B
cucire.
re edilizie abusive. La stretta
sul lavoro nero aveva lasciato
sperare che il fenomeno fosse
in attenuazione e invece, a distanza di un anno, proprio il
dirigente del commissariato
lancia un nuovo allarme.
“Qualche mese di stop - rivela
Tangorra - e i siti già controllati, riprendono la normale attività”. La scorsa settimana, su
segnalazione di alcuni cittadini, a conferma della cresciuta
sensibilità sui danni del lavoro
nero, la polizia ha controllato
due laboratori a San Giustino.
Non si tratta di nuovi opifici
ma degli stessi visitati un anno
fa. Degli 11 operai trovati all’interno, 6 erano in nero, uno
con contratto part-time irregolare, uno clandestino e due cittadini con irregolarità nei permessi di soggiorno. I datori di
lavoro sono stati segnalati per
sfruttamento della mano d’opera, mentre le segnalazioni
sono state inoltrate agli uffici
competenti per valutare i presupposti riguardanti la sicurezB
za sui luoghi di lavoro.
Sono state sorprese mentre cercavano di rubare dei cosmetici nel negozio di un centro commerciale Citerna Ultimo intervento dopo i danni del 2012
Due minorenni denunciate dai carabinieri
A CITTA' DI CASTELLO
Non hanno resistito alla tentazione di
rubare cosmetici per farsi belle dagli
scaffali di un centro commerciale, ma
sono state sorprese dai carabinieri. Nei
guai due ragazze, ancora minorenni,
denunciate in stato di libertà
all’autorità giudiziaria per tentato furto da parte dei carabinieri.
Qualche giorno fa le due adolescenti
che si erano recate insieme in un centro
commerciale cittadino forse per fare ac-
quisti; pensando di non essere notate,
hanno iniziato a infilare in borsa diversi prodotti, soprattutto cosmetici.
Qualcosa però è andato storto tanto
che le loro manovre sono state notate
dal personale del negozio che, senza
far trapelare nulla, ha allertato i carabinieri. Quando pensavano di averla fatta franca, scivolando fuori dal negozio
senza passare per le casse, le due giovani si sono ritrovate faccia a faccia proprio con il personale di vigilanza che le
ha subito consegnate ai militari dell’aliquota radiomobile. La merce, ovviamente ritrovata dai carabinieri all’interno delle borse delle due giovani, è stata
recuperata e restituita ai titolari
dell’attività commerciale. Le due ragazze, invece, sono state prima accompagnate in caserma per le procedure di
rito, quindi come prevede la legislazione per i minori sono state affidate alle
rispettive famiglie e segnalate
B
all’autorità giudiziaria.
In più di 200 hanno frequentato i corsi
Tutta l’Alta valle del Tevere flagellata dal maltempo
Stamani la consegna dei diplomi
agli allievi del centro “Bufalini”
Chiusa la strada per Fighille
A CITTA’ DI CASTELLO
Questa mattina alle 12, nell’aula multimediale
del centro di formazione “G.O. Bufalini” si
svolgerà la cerimonia di consegna degli attestati dei corsi realizzati dal centro e finanziati dalla
Provincia. Alla cerimonia interverranno il presidente della Provincia Guasticchi, il presidente del centro Stefano Briganti, il sindaco Bacchetta e il dirigente della Provincia Adriano
Bei. I corsi, che hanno visto la partecipazione
di oltre 200 allievi in età compresa tra i 25 e i 64
anni, erano per addetto qualificato pizzaiolo e
tecnico commerciale nel settore grafico cartoB
tecnico.
A CITERNA
I forti temporali che per l’intera
giornata di ieri si sono abbattuti
sull’Altotevere hanno causato
l’allagemtno della strada provinciale 100 che conduce a Fighille,
obbligandone la chiusura al traffico per alcune ore.
Come ampiamente annunciato
dalle previsioni meteorologiche,
ieri il maltempo ha raggiunto il
Centro Italia e l’Alta valle del Tevere portando temporali, anche
di forte intensità, sulla vallata al-
totiberina. Tante le segnalazioni
giunte al centralino dei vigili del
fuoco per scantinati allagati e rami pericolanti ma i disagi maggiori si sono registrati a Citerna lungo la strada provinciale 100. Il
forte temporale in pochi minuti
ha riversato sulla strada una
quantità d’acqua enorme, rendendo impraticabile l’arteria. Per
sicurezza, la provinciale è stata
chiusa al traffico per permettere
all’acqua piovana di defluire senB
za creare problemi.
Iniziati i lavori sulla frana di Pantaneto
Collegamenti con la Toscana più agevoli
A CITERNA
L’alluvione del novembre 2012 e i danni che provocò
sono destinati finalmente ad appartenere al passato. Dopo gli interventi sia ai corsi d’acqua - tra cui il Sovara, il
Cerfone, il Rio dei Molini e il Vingonaccio - sia alle
strade comunali interessate da movimenti franosi come
la via dei Pianali, il Fondaccio, il piano di bonifica si
conclude con i lavori sulla via di Pantaneto. Grazie allo
stanziamento della Regione di 150mila euro, è stato eseguito uno studio geologico
approfondito con indagini geognostiche per capire la vera
entità del problema ed è stato
redatto un progetto, eseguito
il bando di gara per 111.702
euro e assegnati i lavori alla
ditta Cmm di Città di Castello con un ribasso del 36% sulla base d’asta.
“I lavori, già iniziati - spiega il
sindaco Giuliana Falaschi consentiranno di riaprire al
traffico la più importante via
di comunicazione del capoluogo con la vicina Toscana,
un obiettivo che consentirà di ridurre i disagi dei residenti, ma anche quelli secondari per le attività turistico-ricettive. Ci siamo attivati, attraverso l’ufficio tecnico comunale, per ridurre al massimo i tempi necessari per tutte le
procedure di carattere burocratico. Auspichiamo ora
che anche i lavori riguardanti le strade provinciali, sollecitati più volte dalla stessa amministrazione comunale,
prendano il via al più presto, come confermato in un
recente incontro con il presidente della Provincia GuaB
sticchi proprio nella sede comunale di Citerna”.
CORRIERE
DELL’UMBRIA
Terni
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33
In Comune passa un atto d’indirizzo dei Cinque Stelle con i voti determinanti di 4 dissidenti del Pd
Tensione in consiglio
La maggioranza va sotto
di Antonio Mosca
A TERNI - Blitz di mezza
estate del Movimento 5 Stelle
che, nell’ultimo consiglio comunale prima della pausa di
agosto, ha fatto approvare un
suo atto d’indirizzo sui rifiuti
con i voti determinanti di un
pezzo della maggioranza. Il
documento in questione impegna la giunta sul vincolo da
porre ad Asm per vietare la
produzione di combustibile solido secondario dalla frazione
indifferenziata dei rifiuti e a individuare soluzioni alternative
per la piena attuazione della
strategia Rifiuti Zero. Ma al di
là del merito è l’aspetto politico che balza in primo piano.
Undici i voti a favore dell’atto
approvato da un consiglio, decimato dalle assenze, un astenuto e 8 contrari. Ai consiglieri grillini, che lo sostenevano,
si sono aggiunti i voti di Crescimbeni, Todini e Cecconi,
dell’opposizione, e di Chiappini, Bartolini, Bencivenga e Orsini, della maggioranza. A votare contro sono rimasti il presidente dell’assemblea Mascio
e i consiglieri Filipponi, De
Santis, Pennoni, Pantella, Burgo, Monti e Narciso. I consiglieri del Pd, fedeli alla linea,
hanno spiegato che il loro voto è stato determinato soprattutto da una questione di metodo. “Vista l’enorme rilevanza della tematica - dicono - si
era infatti ritenuto di chiedere
Blitz estivo dei grillini
in consiglio comunale
Sono riusciti a fare
approvare un loro
documento
Nella foto, Thomas De
Luca, presentatore
dell’atto d’indirizzo, tra
Federico Pasculli
e Angelica Trenta
il rinvio della questione in commissione, ma poi cosìnon èstato per un motivo formale. Se
ne riparlerà comunque a settembre”. Da parte del M5S e
in particolare del presentatore
dell’atto Thomas De Luca si è
invece fatto notare come “anche a Terni, sul tema del trattamento dei rifiuti, non possiamo più permetterci di perdere
il treno dell’innovazione, del risparmio e della tutela della salute”. Intanto i Cinque Stelle
esultano e ringraziano i consiglieri degli altri gruppi che - affermano - “hanno permesso
questa vittoria che prima di
tutto lo è per la città”. Nell’atto votato, il consiglio impegna
la giunta ad attivare un tavolo
Crescimbeni (FI) parla di un blitz che non tiene conto dei diritti delle opposizioni
“Fondi a Galileo, colpo di mano inaccettabile”
A TERNI
“Un colpo di mano inammissibile”. Così
Paolo Crescimbeni, già candidato sindaco
del centrodestra, definisce la decisione del
consiglio comunale di discutere allo scadere dell’ultima seduta prima delle ferie il delicato argomento relativo agli 8 atti d’indirizzo presentati sulla spinosa vicenda dei
finanziamenti pubblici a Radio Galileo attraverso il movimento Città Aperta. Crescimbeni aveva chiesto che se ne parlasse a
settembre, alla ripresa dell’attività politica,
proprio per evitare che la questione passas-
sein secondo piano.“E invece ieri pomeriggio - prosegue Crescimbeni - mentre non
c’era più quasi nessuno in aula, all’improvviso sono saltati fuori alcuni consiglieri di
maggioranza che hanno garantito il numero legale e votato la discussione immediata
del punto nonostante le vistose assenze”.
Infine Crescimbeni conferma la validità
della scelta di sostenere l’atto d’indirizzo
del M5S sull’opzione Rifiuti Zero.
“E’ in linea con il mio programma e dunque - conclude - non c’era alcun motivo
B
per non votarlo o per astenersi”.
pubblico di partecipazione, anche con le forze d’opposizione,
tenendo conto delle competenze maturate dai comitati civici
edalle associazioni ambientaliste. Si chiede poi al sindaco di
sottoscrivere con la Regione
un protocollo d’intesa affinché
l’utilizzo del Css come combustibile in qualsiasi sito industriale sia subordinata a un parere vincolante del Comune.
“Il nostro voto - spiega Marco
Cecconi, capogruppo di FdI è coerente con quanto scritto
nel programma del candidato
sindaco Crescimbeni. E laicamente non abbiamo timori a
sostenere un atto che condividiamo anche se viene proposto dai Cinque Stelle”. Cecconi apre anche una polemica interna al centrodestra e critica il
capogruppo di Forza Italia
per essersi invece astenuto.
Quest’ultimo, dopo aver sottolineato lo sfaldamento della
maggioranza, ricorda però
che “sarebbe stato più opportuno approfondire in commissione certe tematiche e far
emergere le nostre proposte.
I problemi - dichiara Francesco Maria Ferranti - non vanno solo evidenziati, ma occorre anche proporre soluzioni.
La “produzione zero” è un’utopia propagandistica. Il rinvio in commissione serviva a
superare la dialettica politica
strumentale e a mettere punti
fermi sucome si vorràprocedere a livello amministrativo”. B
Le due Province discutono
sulle esigenze dei cacciatori
Mobilità venatoria
Confronto aperto
tra Terni e Viterbo
A TERNI
L’assessore provinciale
alla Caccia Filippo Beco
ha incontrato ilsuo omologo viterbese, Franco
Vita, per discutere della
prossima stagione venatoria. Si è parlato anche
delsuperamento dellimite dei cacciatori ternani
che hanno un secondo
Atc nel Viterbese.
“E’ stato un incontro positivo - commenta l'assessore Beco - nel corso del
qualehomessoinevidenza la volontà della Provincia di Terni di voler
consolidare i buoni rapporti con Viterbo.
Da parte dell’amministrazione viterbese - ha
dichiarato Beco - è emersa buona volontà e considerazione per le esigenze
dei cacciatori ternani.
Nel corso dei prossimi
giorni avrò un incontro
con il mondo venatorio
ternano. Abbiamo comunque ribadito la necessitàdicondizioni chiare che aiutino e facilitino
i cacciatori ternani”. B
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Umbria
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METEO
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PERUGIA
Terni
Mercoledì 30
Luglio 2014
Perugia f Foligno f Spoleto f Piazza Italia, 4 (PG) T 075/5736141 F 075/5730282 f Terni Piazza della Repubblica T 0744/58041 (4 linee) F 0744/404126
Terni
Per l’Ast è corsa
contro il tempo:
«La stanno già
smontando»
Terni
Amministratrice
svuota i conti
di almeno
cinque condomini
Città di Castello
Ciliani a pag. 52
Servizio a pag. 51
Servizio a pag. 40
Operai come schiavi
nel laboratorio cinese
Letto, bagno e macchina da cucire in pochi metri: chiuse
due attività, una era già stata dichiarata irregolare lo scorso anno
Allarme furti in casa con il gas
Tre colpi in una notte: prima spruzzano la sostanza soporifera, poi fanno razzia
Risveglio con il mal di testa e l’appartamento devastato. Prese di mira le villette isolate
`
Michele Milletti
PERUGIA Furti d’estate, furti col
gas. Per rendere ancora più pesante il sonno delle persone nelle case prese d’assalto, addormentare e rendere inoffensivi i
cani da guardia e avere così tutto
il tempo di rovistare stanza per
stanza. Cassetto per cassetto.
L’allarme è alto, continuo. Suona con l’intensità dei centralini
delle forze dell’ordine chiamati
dalle famiglie appena derubate e
con dentro quel misto di rabbia e
angoscia dovuti non solo al fatto
di essere stati appena derubati,
ma anche e soprattutto all’idea
che degli estranei abbiano fatto
«i propri comodi» dentro le loro
case.
L’allarme in queste ore sembra riguardare soprattutto le zone residenziali del capoluogo.
Dove i condomini lasciano il posto a ville, villette ed abitazioni
sufficientemente distanti da
sguardi indiscreti ma anche abbastanza vicine fra loro per essere “visitate” più d’una nella stessa notte. Come avvenuto nella zona nord di Perugia, lungo le strade che da San Marco conducono
verso San Marino: almeno tre le
case assaltate nella notte fra lunedì e martedì.
Continua a pag. 40
Strage a Spello
Polpette al vetro, uccisi sei cuccioli
Giovanni Camirri
S P E L L O «Hanno ucciso i
miei sei cuccioli e la loro
mamma, tutti razza Corso,
dando loro polpette con
dentro vetro macinato». È
il drammatico racconto di
Ottavio Mercuri, agrotecnico con una passione profonda per gli animali e in
particolare i cani che adde-
stra e alleva a Spello. Tutto
è iniziato venerdì scorso
con la morte, poi drammaticamente seguita dalle altre, del primo dei sei cuccioli di appena 50 giorni di
vita. Ieri mattina l’ultima
grave scoperta. Anche la
mamma dei cagnolini non
ce l’ha fatta.
Continua a pag. 44
Ladri scatenati a Perugia
Nubifragi e bombe d’acqua
crolla tetto del teatro Pavone
`Paura
per due ragazzi finiti con l’auto nel torrente Genna
PERUGIA Il maltempo perservera e
oltre a portar via un’estate che
non è ancora mai arrivata continua anche a fare danni.
Il maggiore ieri in piazza della
Repubblica dove ha ceduto parte
del tetto del teatro Pavone. Infiltrazioni e legno ormai marcio hanno
infatti fatto collassare il rivestimento, con le tegole che sono cadute sul controsoffitto del teatro.
Ancora nessun danno interno, ma
sarà certamente necessario intervenire il prima possibile, vista la
continua pioggia.
Pioggia che poi ieri sera ha fatto
prendere un gran bello spavento a
due giovani finiti con la loro auto
nel torrente Genna: una sponda
ha ceduto al loro passaggio e sono
finiti in acqua. Per fortuna, tanta
paura ma nessun danno.
A pag. 38
I vigili del fuoco al lavoro sul
tetto del Pavone
Il Pd riparte da Ponte
San Giovanni. Nella
complessa partita a scacchi
verso le regionali, negli ultimi
giorni, almeno due riunioni al
Decò hotel - secondo tradizionedi altrettante aggregazioni,
intorno ad illustri personaggi.
Ma siamo ancora così indietro
che non è escluso che le
aggregazioni possano ancora
disaggregarsi e riaggreggarsi.
Nessuno si fida di nessuno.
*****
Presidenza Gesenu. C’è tanta
attesa per le mosse della giunta
Romizi. Escono i primi nomi.
Uno da Castel del Piano.
Gilberto Scalabrini
Ancora nuvolaglia irregolare
con schiarite e locali rovesci o
temporali, specie nel pomeriggio. A tratti saranno anche intensi. In serata lento miglioramento
con attenuazione delle precipitazioni e della nuvolosità. Durante
la notte, nubi in ulteriore calo e
schiarite in avanzamento da
nord ovest. Domani, prevalenza
di sole al mattino, poi possibili
brevi temporali nelle zone interne durante il pomeriggio, più
probabili sull'Umbria occidentale e meridionale. Migliora in serata e durante la notte cielo
ovunque sereno. Da venerdì, progressiva affermazione dell'alta
pressione con sole e caldo. Eventuali addensamenti a carattere
temporaneo potranno interessare le zone interne, senza determinare precipitazioni.
Nel primo weekend di agosto
si affaccerà l'anticiclone africano che, di giorno in giorno sarà
sempre più invadente e potente,
grazie alla rimonta dell'anticiclone subtropicale. Temperature in
salita, con valori localmente
prossimi ai 37-38 gradi, da domenica 10, giorno di San Lorenzo.
Una vera vampata di calore e, secondo il modello americano di
previsione, l'estate potrebbe vivere il suo momento di gloria. Il
meccanismo è sempre lo stesso:
una discesa di aria fredda sul vicino Atlantico e la conseguente
risalita di aria calda dal nord
Africa verso il Mediterraneo.
Tuttavia, la situazione non presenta caratteri di stabilità indiscussa, tanto che l'estate potrebbe inciampare ancora. Ne è convinto il modello europeo, che
ipotizza tempo piuttosto instabile da giovedì 7 agosto, quando ci
farebbe visita un'altra goccia
fredda. Non sappiamo ancora
chi ha ragione, ma il modello europeo rappresenta certamente
una nota stonata nella sinfonia
estiva.
Sergio Cardinali
iamo al capolinea. Aspettavamo la “mazzata” di ThyssenKrupp ed è arrivata.
L’economia di un intero territorio, ma anche uno dei simboli del sistema industriale del
Paese, rischia di essere spazzata
via, dall’arroganza delle multinazionali, mentre le istituzioni,
con grande imbarazzo, non riescono a mettere in campo una
sufficiente determinazione a difesa del proprio patrimonio industriale.
La giusta attenzione di queste ore sulla vicenda Ast, e la forte concentrazione di intenti, rischia oltretutto di fare passare
in secondo piano le vicende della chimica e dell’energia aperte
sul territorio. Non é una rivendicazione di priorità ma è un pericolo che si sta correndo in queste ore, il rischio di rimandare
ancora strumenti e risorse che
possano rilanciare le produzioni.
Se, come pare, il premier Renzi verrà a Terni nel mese d’agosto, sarà anche il caso di rappresentargli una situazione complessiva di crisi di un intero territorio, perché è solo attraverso
interventi integrati che si può
incidere sulla drammaticità del-
S
LA CHIMICA
TERNANA
ABBANDONATA
A SE STESSA
SE NE VA PURE
CHI VUOLE FARE
INVESTISTIMENTI
L’angolo del meteo
Domani ci sarà la svolta
Ast e chimica
troppi rinvii
la politica
sforni progetti
Pioggia, il doppio della media
Un’estate davvero strana: la pioggia a luglio, rispetto alla media
degli ultimi 30 anni, è stata più del doppio Servizio a pag. 40
la situazione. Anche perché, dopo l’impegno del ministero dello Sviluppo economico di costruire un accordo di programma per la chimica ternana e dopo la “venuta a Terni” di Giampietro Castano, su mandato del
viceministro De Vincenti, per interrogare le aziende chimiche
del territorio sulla loro
permeabilità progettuale rispetto al tema del Polo Integrato, attraverso servizi ed Utilities comuni, tutto è caduto ancora una
volta nell’oblio.
Si stanno lentamente cancellando quei fattori localizzativi
che hanno rappresentato un
vantaggio economico per le
aziende, fattori che rischiano di
essere perduti per sempre. Ci sono nuovi soggetti che si sono affacciati sul territorio, dopo le
lotte dei lavoratori che da soli
hanno garantito un avvicendamento di soggetti imprenditoriali (Meraklon-Beaulieu), che
sarebbero disponibili a ulteriori
investimenti, a trainare altri imprenditori internazionali, ma
non riescono ad avere certezze
dal punto di vista dei costi energetici per poter programmare
investimenti, né sulle aree industriali (dopo quattro anni di tira
e molla con la Basell, ferma oggi
alla richiesta di 12 milioni di euro, più i costi di alcune opere di
bonifica urgenti e necessarie).
Continua a pag. 52
-MSGR - 06 UMBRIA - 39 - 30/07/14-N:
39
Perugia
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Mini dirigenti
ora arriva
l’altolà
dei comunali
`Diffida bis:
«Non pagateli
con i nostri soldi»
IL BRACCIO DI FERRO
Cambia la giunta, non cambia
la sfida. Ieri l’assemblea del
personale del Comune ha detto
no alla proroga dei mini dirigenti che il governo Romizi,
per mano dell’assessore al Personale, Urbano Barelli, oggi in
giunta vuol deliberare visto
che gli incarichi scadono l’ultimo giorno del mese.
Il documento votato a fine assemblea (sette contrari) è chiaro, ma è anche chiaro che dentro al sindacato del Comune ci
siano linee di pensiero diverse.
Non tali, però, da dividere il
fronte.
Quindi il concetto resta chiaro:
l’assemblea ha invitato le Rsu a
mantenere la diffida già allungata sotto al naso di Boccali al
fine di bloccare la proroga delle 44 posizioni organizzative
(mini dirigenti, ma cinque sono vacanti) e delle cinque alte
professionalità. Una partita da
qualche migliaio di euro l’anno
per chi ha il baffo del grado sulla giacca utili a fare da raccordo tra dirigenti e truppa.
E chissà se le buone intenzioni
contenute nel documento finale possono essere l’appiglio dove trovare uno straccio di dialogo con l’amministrazione comunale di centrodestra.
IL DOCUMENTO
Perché se da una parte nel documento votato dall’assemblea a grandissima maggioranza (ma c’è una sfida di numeri
tra favorevoli «eravamo in 150,
con le ferie in atto quel voto ha
un bel peso» e contrari «eravamo in ottanta, pensate che voto
leggero») si rilancia il braccio
di ferro, dall’altra si annuncia
la disponibilità al dialogo su
L’ASSEMBLEA CONFERMA
LO STOP, LA GIUNTA
VUOLE LA PROROGA
SINDACATI DIVISI
MA IL PERSONALE
RILANCIA LA SFIDA
contratto
integrativo
e
premialità dei dipendenti.
Ma sui mini dirigenti si chiede
lo stop alla proroga senza usare fondi che erano scaduti con
la fine dell’anno (quindi era già
in mora la giunta Boccali) e di
rivedere i criteri con cui vengono fatti i conti (cioè il fondi disponibile) e assegnati i mini
gradi.
I mini dirigenti finiti nel mirino aspettano e lanciano segnali: «Ci rimettiamo al riassetto
che farà la giunta, ma nessuna
caccia alle streghe». Tra i contras alla proroga, invece, c’è il
netto timore che «la provvisorietà degli incarichi diventi stabile» tanto da allungare una situazione di disagio che si vive
tra i 1200 di palazzo dei Priori.
Ieri alla Vaccara l’assemblea
ha chiuso i giochi, ma tra le
Rsu le differenze ci sono state
eccome. Più dialoganti Cisl (Serena Sargenti), Uil (Cristiano
Mezzasoma) e Csa (Fabio Campagnacci e Walter Trianda), decisi a ribadire la diffida il Diccap-Sulpm (Piero Martani) che
ha parlato anche a nome dell’Rdb e anche la Cgil (Federico Armati).
Luca Benedetti
luca.benedetti@ilmessaggero.it
Pronti a realizzare
insieme il progetto
piazza Grimana
`Caro sindaco, sì
allo spirito bipartisan
su un’idea condivisa
LA LETTERA
Alcuni momenti dell’assemblea dei dipendenti del Comune ieri
alla sala della Vaccara (FOTO MARCO GIUGLIARELLI)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La Cicchi al Centro di accoglienza:
«Vicini a tutte le componenti della città»
LA VISITA
Eid Mubarak. Buona festa.
Quella per la fine del Ramadan,
una giornata di festeggiamenti
e gioia che per l’assessore alle
politiche sociali del Comune,
Edi Cicchi, è stata l’occasione
per la sua visita al Centro di prima accoglienza per immigrati
di via del Favarone.
L’assessore ha scelto proprio la
fine del Ramadan per andare a
incontrare gli ospiti della struttura comunale. Per conoscerla
meglio, capire dall’interno come funziona, ma anche per
ascoltare alcune delle storie degli ospiti di via del Favarone.
In particolare al rappresentante dell’amministrazione comunale sono stati illustrati i pro-
blemi che gli immigrati devono
affrontare soprattutto in un momento difficile come quello attuale.
La Cicchi da parte sua ha ricordato di ben conoscere il lavoro
nel campo dell’immigrazione e
della costruzione di progetti di
integrazione e di accoglienza.
L’assessore ha fatto presente
che l’impegno «dell’amministrazione - come spiega una nota di palazzo dei Priori - , in questa come in tutte le altre questioni che investono la città, sarà sempre rivolto a cercare soluzioni efficaci e condivise».
I RINGRAZIAMENTI
Uno degli ospiti ha ringraziato
l’assessore per la visita e per
l’attenzione alle problematiche
dell’immigrazione, sottolinean-
do anche il positivo lavoro dei
responsabili del Centro, Carlo
di Somma e Bernardetta Gasperi, e delle operatrici e gli operatori della Cooperativa sociale
Perusia che gestiscono la struttura.
«L’incontro – ha detto l’assessore Cicchi - si è svolto in una atmosfera serena, e la condivisione di un cibo semplice preparato dalle sapienti mani di alcune
ospiti e il sorriso di alcuni bambini presenti nel Centro hanno
fatto il resto. Per quanto mi riguarda, la visita ha rappresentato soltanto l’inizio di un percorso che dovrà essere approfondito, perché l’obiettivo è lavorare
per il bene della città e di tutte le
sue componenti».
R.P.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Mense, basta plastica: torna l’usa e getta
LA TRATTATIVA
Mesi di battaglie, di lotte. Di attriti anche molto aspri, ma
adesso sembra che la guerra alla plastica nelle mense scolastiche gestite dal Comune possa
arrivare a un finale. Condiviso
da associazioni e genitori.
È infatti solo di due giorni fa la
riunione, all’interno degli uffici
comunali di via Scarlatti, della
commissione che era stata creata per verificare gli esiti della
sperimentazione condotta nel
passato anno scolastico per valutare la sostituzione dei piatti
plastica nelle scuole del Comune.
Riunione a cui è stato presente
anche l’assessore comunale alle politiche per l’infanzia e
l’adolescenza, Dramane Diego
Waguè
«Si è così concluso così - spiegano dall’associazione IdeAzioni
civiche che ha partecipato sempre molto attivamente a questo
battaglia - il percorso avviato,
analizzando e rendendo pubblici tutti i dati raccolti durante i
vari sopralluoghi».
ANALISI E DECISIONI
Terminata la prima parte della
riunione che ha visto l’analisi e
la piena condivisione dei vari
aspetti del progetto sperimentale, è stata ribadita ancora una
volta, ribadisce IdeAzioni civiche, «la piena volontà da parte
dell’amministrazione di eliminare l’usa e getta creando un
percorso graduale per la reintroduzione di piatti lavabili.
L’amministrazione sta valutando di apportare delle modiche
Mercoledì 30 Luglio 2014
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Basta stoviglie di plastica
nelle mense
sin da settembre».
Informazioni e dettagli più precisi sembra verranno forniti
nella prossima riunione fissata
per il 3 settembre.
«A tale proposito - racconta ancora l’associazione IdeAzioni civiche - sono stati condivisi i dati
sui potenziali costi che il Comune dovrà affrontare per la reintroduzione progressiva della
stoviglieria in ceramica e l'implementazione delle lavastoviglie, già in parte presenti».
«È stata infine confermata conclude la nota dell’associazione - da parte dell’amministrazione la volontà di lasciare spazi di partecipazione e condivisione per la revisione del capitolato per l’affidamento dei servizi di mensa scolastica, che dovrà essere rinnovato già per
l’anno scolastico 2015/16».
Caro Andrea Romizi, Sindaco
di Perugia,
nella scorsa consigliatura avevamo presentato insieme un
ordine del giorno in cui, io dai
banchi della sinistra tu da
quelli della destra chiedevamo
all'amministrazione comunale un interessamento riguardo
a Piazza Grimana.
Come ricorderai l'ordine del
giorno muoveva da due motivazioni di fondo:
la prima è che l'identità di una
piazza, cruciale per la nostra
città e su cui insiste l'Arco
Etrusco,
non può e non deve essere oggetto di disputa politica ma deve invece favorire il più proficuo coinvolgimento di tutti i
cittadini sia nelle scelte che
nella fase di attuazione;
la seconda era chiarire che
l'obiettivo fosse quello di “riportare” Piazza Grimana al
centro della città “Il corso cittadino deve essere quello che
va dal Frontone al Tempio di
Sant'Angelo” dicesti tu con
una battuta illuminata.
Nel merito dicemmo che:
“l’odierna configurazione di
Piazza Grimana è quella di un
imbuto che accoglie un flusso
continuo di auto, moto e traffico pesante, parcheggi ingombranti e inopportuni, semafori
che inducono la stanzialità dei
veicoli e la conseguente produzione di gas di scarico altamente lesivi per i monumenti;
tutto ciò non permette ai turisti, ma soprattutto ai cittadini
di ammirare la piazza nel suo
complesso (unendo con lo
sguardo i monumenti che vi si
affacciano e il panorama da
via Battisti), di viverla, di considerarla un luogo “per stare”
e non solo per transitare;”
Nel metodo, convocammo le
associazioni culturali e cittadine per condividere l'idea e
coinvolgerle nel progetto di rilancio della Piazza su cui stavamo impegnando il Comune
a:
“- ridisegnare Piazza Grimana
affinché, pur non perdendo la
caratteristica di strategico
punto di snodo e di accesso alla città, sia attraversata da un
volume di traffico attenuato,
strettamente necessario al passaggio, vengano eliminati i
parcheggi impropri e il traffico pesante;
- a promuovere la riqualificazione e la rivitalizzazione della Piazza nell’ambito della vita
sociale della città, rinnovandola, con il diretto coinvolgimento di cittadinanza ...”
Ci fu qualche ritardo da parte
dell'amministrazione, anche a
causa del fatto che la piazza
era interessata da altre soluzioni urbanistiche, che ne prevedevano lo stravolgimento,
con un progetto suggestivo
certo ma del tutto diverso nel
merito e nel metodo da quello
che avevamo portato avanti io
e te.
Noi pensavamo che la piazza
esistesse già e semmai fosse
necessario togliere e non aggiungere; pensavamo servisse
cucire Piazza Grimana con il
centro per farne una piazza
vissuta con rispetto ed attenzione e non solo un palcoscenico per turisti di passaggio.
Caro Andrea oggi che tocca a
te, oggi che sei il Sindaco di
questa nostra meravigliosa città sono a chiederti di recuperare lo spirito con il quale promuovemmo la nostra iniziativa, sostenendo le associazioni
che stanno giustamente e tenacemente portando avanti la
nostra battaglia.
Rimaniamo su posizioni politiche differenti ma se porterai
avanti queste idee su Piazza
Grimana avrai il mio sostegno.
Nicola Mariuccini
ex consigliere comunale Pd
MANTENERE
GLI IMPEGNI
CHE CI ERAVAMO
PRESI
CON LA POPOLAZIONE
DELLA ZONA
Nicola Mariuccini
Incontro Brega-Romizi:
«Grande cordialità»
Il presidente dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, Eros Brega,
ha incontrato ieri mattina a Palazzo Cesaroni il sindaco di Perugia, Andrea Romizi. La visita,
che si è svolta in un clima di
«grande cordialità», viene sottolineato da una nota ufficiale congiunta, e durante la quale Brega
ha fatto gli auguri di buon lavoro
a Romizi, è stata anche l'occasione - riferisce la stessa nota di Palazzo Cesaroni - per esprimere la
reciproca volontà di collaborazione tra l'Assemblea legislativa
e il Comune di Perugia. Al termine della riunione, Brega ha fatto
da anfitrione a Romizi nella visita a Palazzo Cesaroni, accompagnandolo dalla Sala Brugnoli, allo Scalone d'Onore e fino al Torrino, l'altana posta sul tetto del
Palazzo che sta per essere riaperta dopo un accurato restauro.
Membri Cal. Con voto unanime, l'Assemblea legislativa dell'
Umbria ha dato ieri mattina il
via libera alla proposta di legge
di iniziativa dell'Ufficio di presidenza di Palazzo Cesaroni che
proroga di 90 giorni i termini
per il rinnovo dei componenti
del Consiglio delle autonomia locali, per consentire di superare
le problematiche legate alla decadenza dei consiglieri provinciali e alla nomina dei rappresentanti delle amministrazioni
comunali recentemente rinnovate. Lo stesso atto legislativo contiene anche modifiche al funzionamento dei gruppi consiliari in
materia di rendicontazione delle
spese dei gruppi.
-MSGR - 06 UMBRIA - 49 - 30/07/14-N:
49
Umbria Regione
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Mercoledì 30 Luglio 2014
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«Contro la crisi grande patto tra sindacato e cittadini»
LA FURLAN (CISL)
ALL’INCONTRO DI TODI
I numeri della vertenza Umbria
Le necessità di interventi urgenti
IL CONVEGNO
TODI «Pronti alla mobilitazione
generale in difesa di Ast e dell'industria e se non arrivano segnali
chiari entro i primi giorni di settembre pronti anche allo sciopero». Questo il drastico annuncio
lanciato da Cgil, Cisl e Uil dell'
Umbria, da Todi dove i vertici e i
delegati dei tre sindacati si sono
riuniti in assemblea regionale
all'Europalace Hotel in occasione dell'incontro indetto per discutere insieme ai lavoratori sul
tema: «Per un fisco più equo, per
pensioni più giuste». Concordi i
vertici sindacali regionali nel ribadire che l'Umbria è pronta alla mobilitazione generale a sostegno della battaglia dei lavoratori di Ast e contro il processo di
deindustrializzazione che è in
atto.
«La visita annunciata dal premier Renzi a Terni nel mese di
agosto è un segnale positivo, ma
insufficiente - secondo i sindacati umbri - chiediamo invece atti
concreti contro il piano di smantellamento di Thyssen, in assenza dei quali, entro i primi 10 giorni di settembre, scatterà la mobilitazione generale». Al significativo appuntamento di ieri hanno
partecipato in veste di relatori i
segretari regionali di Cgil Mario
Bravi, di Cisl Ulderico Sbarra, e
di Uil Claudio Bendini. Conclusioni affidate ad Annamaria Furlan, segretario generale aggiunto Cisl nazionale. Tra i temi trattati quello sulla Piattaforma nazionale fisco e previdenza, il processo di deindustrializzazione
umbro con la vicenda ThyssenKrupp e le principali questioni regionali.
L'assemblea regionale, aperta
dal segretario generale della Cisl
dell'Umbria, Ulderico Sbarra, ha
visto i tre sindacati confederali
riunire le proprie strutture per
rilanciare la "vertenza Umbria",
ed chiedere una risposta complessiva, che quindi non guardi
alle singole crisi aziendali, ma
alla sempre più evidente e generalizzata emergenza lavoro che
colpisce la regione, emergenza
che nel 2014 è ancora più forte
che in passato. «L'allarme viene
dai numeri - ha detto Sbarra numeri che sono sempre più allarmanti: 51mila disoccupati,
23mila scoraggiati, 70mila rapporti di lavoro fortemente precari e ancora 12mila cassaintegrati
in deroga senza alcuna forma di
reddito da gennaio».
«A questo - come osservato da
Claudio Bendini, segretario generale della Uil dell'Umbria - si
aggiunge una sofferenza particolare dei giovani, che rispetto al
resto d'Italia trovano con maggiore difficoltà lavori adeguati al
proprio livello di istruzione. E
questo ha ripercussioni pesanti
anche sulle loro aspettative. In
un contesto così delicato, si inserisce la vertenza Ast che per dimensioni e significato è centrale
per l'Umbria e per l'Italia.
Un'azienda che con i suoi 2,4 miliardi di fatturato produce da sola circa il 20% del Pil regionale e
che arriva a coprire il 40% dell'
export». «Possiamo e dobbiamo
lavorare su una grande mobilitazione unitaria contro la deindustrializzazione dell'Umbria - ha
detto Mario Bravi, segretario generale della Cgil regionale - coinvolgendo i tre segretari nazionali di Cgil, Cisl e Uil Camusso, Bonanni e Angeletti, per chiedere
al governo di svolgere veramente un ruolo in Europa e a Confindustria (unica associazione datoriale assente all'incontro di lunedì con i sindacati a Terni, ndr)
di uscire dal silenzio nel quale finora è rimasta». Naturalmente,
accanto all'emergenza industria-
le ed in particolare alla vertenza
Ast, nel dibattito di Cgil, Cisl e
Uil dell'Umbria e nella piattaforma unitaria che sostiene la vertenza dei sindacati, trovano spazio anche altre questioni fondamentali come quelle di fisco e
previdenza. Modificare radicalmente la riforma Fornero, rendere più equo il prelievo fiscale
su lavoro e pensioni attraverso
una battaglia serrata all'evasione, rendere strutturale ed estendere ai pensionati e agli incapienti il bonus degli ottanta euro, garantire il diritto al reddito
dei cassaintegrati: questi alcuni
dei punti fondamentali alla base
della piattaforma di Cgil, Cisl e
Uil e che nelle ultime settimane
sono al centro delle assemblee
che si stanno svolgendo nei luoghi di lavoro e tra i pensionati.
«Il nostro compito, il compito
del sindacato è quello di far cambiare marcia e priorità al paese ha detto nelle sue conclusioni
Annamaria Furlan, segretario
generale aggiunto della Cisl nazionale - dall'inizio della crisi abbiamo perso 25 punti di produzione e ogni punto di produzione ha bisogno mediamente di
due anni per essere recuperato:
dunque, se non si danno scosse
all'economia, se non si cambia
marcia, dovremo aspettare 50
anni per tornare al 2007 e questo è inaccettabile».
Il segretario aggiunto ha dunque rilanciato la necessità di
una "grande alleanza" tra sindacato e cittadini, con una attenzione particolare ai giovani, oggi
troppo spesso relegati al ruolo
di «sfiduciati, scoraggiati, tagliati fuori». Leve da muovere sono
quelle del fisco e della previdenza, «perché è impensabile - ha
osservato ancora il segretario Cisl - che in un paese con un fisco
così penalizzante per il lavoro, le
imprese e gli investitori internazionali decidano di venire in Italia».
Luigi Foglietti
I segretari regionali di Cgil, Cisl, Uil con la Furlan
Fax: Perugia 075 5730282 Terni 0744 404126
Foligno-Spoleto 0742 0355841
E-mail: perugia@ilmessaggero.it / terni@ilmessaggero.it /
foligno@ilmessaggero.it / spoleto@ilmessaggero.it
IL MIO DONO, AIUTI
CONCRETI AL NO PROFIT
93.250 voti in 33 giorni, 261
Organizzazioni Non Profit
premiate, una media giornaliera
di oltre 2.800 voti. Sono i numeri
della campagna di solidarietà e
sensibilizzazione “Un voto,
100.000 aiuti concreti – Summer
Edition” alla quale hanno preso
parte più di 900 Organizzazioni
Non Profit presenti nel sito
www.ilMioDono.it, una piazza
virtuale realizzata da UniCredit
per rendere possibile l’incontro
tra le Organizzazioni Non Profit
presenti e tutti coloro che
vogliono dare una mano a
questo settore offrendo una
donazione. Clienti e non di
UniCredit tramite il sito hanno
espresso la loro preferenza per
una delle associazioni in gara. Il
voto era possibile via email e
Facebook e, in questa edizione,
anche tramite altre due
piattaforme social: Google Plus e
Twitter. Durante tutta la durata
dell’iniziativa sono state oltre
230.000 le visite al sito con più di
1.085.000 pagine viste. Primo
classificato Fondazione Banco
Alimentare Onlus con 4.256 voti
cui verrà accreditata la somma
di euro 5.606.05. Quinta
assoluta (tra 261 organizzazioni
non profit partecipanti) si è
classificata la Fondazione Santa
Rita da Cascia Onlus con 1260
voti che hanno portato alla
associazione un contributo di
1.800 euro. «Con IlMioDono la
banca intende testimoniare
concretamente il proprio
radicamento e la sua presenza
attiva nell’economia a supporto
territorio anche attraverso una
particolare attenzione alle
esigenze del mondo del
volontariato – afferma Luca
Lorenzi , deputy regional
manager per il Centro Nord di
UniCredit - Le numerosissime
Organizzazioni Non Profit attive
in tutto il Paese e nell’Isola
svolgono un ruolo fondamentale
della vita sociale. Nel loro lavoro
credono le tantissime persone
che hanno espresso il loro voto.
La solidarietà tocca il cuore di
tutti, tanto è vero che il numero
dei voti è praticamente
raddoppiato rispetto alla
Summer Edition 2013. Un grazie
dunque a quanti hanno
sostenuto il Non Profit
attraverso ilMioDono.it che ci
piace definire la Rete della
Solidarietà di UniCredit».
Unicredit, Il mio dono
E45 CON IL PEDAGGIO
L’idea di imporre un pedaggio
sulla E45 era nell’aria da tempo e
per troppo si è sottovalutata la
questione magari adducendo
giustificazioni che al dunque
risultano infondate.
Questa è davvero una delle
questioni riaspetto alle quali è
difficile non riconoscere
responsabilità ai politici che,
nonostante l’evidenza dei fatti,
hanno sempre voluto
tranquillizzare i cittadini
preoccupati.
Il pedaggio sulla E45 a carico
degli umbri sarebbe esiziale. La
soluzione deve essere quella, già
applicata in altre parti d’Italia, di
una esenzione totale per gli
umbri che percorrono il tratto
regionale della E45.
Se però la Regione e gli enti
locali interessati avessero
assunto iniziative nei tempi
dovuti, la questione
probabilmente sarebbe stata già
risolta positivamente.
Maurizio Ronconi, Udc
Regione, approvato con sedici voti il rendiconto generale per il 2013
LE NOVITÀ DELLA SPESA
Critica l’opposizione
IL VOTO
PERUGIA «Il rendiconto della Regione, malgrado le difficoltà, è un
bilancio in equilibrio, che rispetta tutti i limiti che gli sono stati
imposti, che ha residui attivi ridottissimi. Questo significa che
non ci sono rischi di buco. Inoltre
abbiamo una capacità di spesa
elevata, così come lo è quella di
contrastare l'evasione per i tributi regionali. Infine segnalo che
non abbiamo fatto ricorso alle risorse che il Governo ha messo a
disposizione per pagare i debiti
Il poliziotto
che salvò
i deportati
GIUSEPPE BARATTA
La storia e il ricordo
L’UMBRIA DI IERI E DI OGGI
È ricorso da poco il 70˚ anniversario del salvataggio di una trentina di ebrei deportati nel 1944
all'Isola Maggiore del Trasimeno. La fuga per sottrarli ai soldati tedeschi venne organizzata da
don Ottavio Posta, il parroco del
posto, con l'aiuto di un gruppo
di coraggiosi pescatori del lago.
Ma don Posta coinvolse nell'
operazione clandestina anche
un agente di Polizia, che si chia-
della pubblica amministrazione,
se non per la sanità e solo a titolo
precauzionale»: lo ha detto l'assessore Fabrizio Bracco, nel dibattito che ha preceduto l'approvazione l'assemblea (con 16 voti a
favore, otto contrari del centro
destra e un astenuto, Goracci) del
rendiconto generale dell'amministrazione regionale per il 2013.
Bracco ha risposto alle critiche di
Andrea Lignani Marchesani (Fdi,
che ha denunciato i ritardi nella
presentazione del rendiconto) e
di Sandra Monacelli (Udc, per la
quale si tratta di un «bilancio ingessato») ribadendo che «la giunta non ha mai nascosto i problemi che ci sono e ha portato avanti
una forte azione di spending review operando in due direzioni: il
recupero delle risorse e la riorga-
nizzazione dell'impianto di bilancio, fino ad ora fondato sul principio della spesa storica e spostandolo sulle politiche e le capacità
di spesa degli uffic. È vero che
dobbiamo rivedere le politiche
economiche, ma abbiamo iniziato a farlo con la discussione sulla
programmazione comunitaria.
In quell'occasione abbiamo indicato i temi prioritari con cui andare al confronto con Bruxelles:
sviluppo e lavoro, ma anche la difesa dello stato sociale. Inoltre abbiamo cambiato profondamente
le partecipate regionali con la
soppressione dell'Apt, delle Comunità montane, dell'Arusia; abbiamo ridotto le Asl, trasformato
gli Ati in Auri. Ci sono alcune partecipate che erano in difficoltà come Umbria Mobilità, e solo gra-
L’assessore regionale al bilancio Fabrizio Bracco
mava Giuseppe Baratta e rischiò per questo la fucilazione
da parte delle truppe naziste. E
l'Associazione Nazionale Polizia di Stato ha ricordato Baratta,
mettendo una targa al vecchio
molo di Sant'Arcangelo, dove
passarono i deportati e i loro salvatori.
Nelle ricostruzioni di tutta l'avventurosa vicenda dei prigionieri ebrei del Trasimeno scampati
alla deportazione nei lager era
finora mancato un elemento
che completasse i particolari
del piano di don Ottavio Posta:
si intuiva che il parroco era riuscito a convincere qualcuno ad
allentare la guardia al castello
Guglielmi sull'Isola Maggiore,
dove erano chiusi i prigionieri.
Ma don Posta era riuscito a fare
anche di più: aveva avuto la solidarietà di un agente incaricato
della sorveglianza, proprio Giuseppe Baratta. A mettere insieme tutte le prove e le testimonianze che dimostrano il ruolo
importante svolto da Baratta a
rischio della propria vita, è stato
Gianfranco Cialini, per tanti anni curatore del Fondo Antico
della Biblioteca dell'Università
di Perugia e scopritore dei preziosi codici ebraici nascosti nelle copertine di vecchi libri di medicina. Cialini è andato a Roma
a perlustrare l'Archivio di Stato
ed ha scoperto la testimonianza
della perugina Livia Coen, che
era fra gli ebrei confinati nell’Isola Maggiore, da lei firmata
davanti al notaio Giuseppe Briganti il 5 settembre 1945, tra le
carte del processo nel dopoguerra contro il prefetto di Perugia
Armando Rocchi. La Coen testimoniò che il prefetto Rocchi
aveva tentato in diversi modi di
salvare gli ebrei, dichiarando
che «al momento della ritirata
vennero 45 Tedeschi per arrestarci, ma l’agente della Questura cercò di metterci in salvo e ci
nascose nel fitto bosco, ove
stemmo tre giorni e tre notti e
poi insieme con il Parroco don
Ottavio Posta ci portarono di
notte all’altra sponda del Lago
che era già stata liberata dagli
inglesi e cosi potemmo, con
l’aiuto dei boni, tornare salvi alle nostre case».
Una ricostruzione che poi trova
riscontri in altre fonti, come la
pubblicazione di monsignor
Giuseppe Chiaretti, arcivescovo
emerito di Perugia, "Don Ottavio Posta amico degli Ebrei portati all’Isola" (Perugia, 2006), i libri di Dethick Kinrade Janet "La
battaglia dimenticata……" (Perugia, 2004), "La Liberazione del
Trasimeno"(2006), "Gli ebrei di
Isola Maggiore" (2011), il volume
di Solismo Sacco "Storia della
Resistenza nella zona sud-ovest
del Trasimeno" (Perugia, 1991),
il libro di Sauro Scarpocchi "Diario di bordo" (Città di Castello,2005), per finire con Gelardo
Radi e il suo "L’Isola dei Buoni
pescatori e il Parroco Don Ottavio Posta" (Perugia, 2006). Ne
"L’Isola dei Buoni" di Geraldo
Radi, Furio Vannini faceva il nome di Baratta: "Dopo l’ eccidio di
Chiappafreddo e del Paci [Isola
Maggiore] e l’uccisione di un tedesco don Ottavio chiamò presso la parrocchia sia me che un
responsabile delle guardie degli
ebrei, un certo Baratta…". Baratta viene citato anche da Sauro
Scarpocchi in "Diario di bordo":
"Un altro inquietante episodio
fu la cattura da parte dei Tedeschi del giovane Furio Vannini e
una guardia prefettizia, un certo Baratta, che furono dapprima
catturati poi, sotto la minaccia
dei mitra, portati sul lato est del
Castello e allineati per essere uccisi. A quel punto, due donne
ebree, arrivate sul posto, parlarono con i soldati e li convinsero
a lasciare liberi i due, considerando soprattutto la giovane età
del Vannini, a patto che fossero
tornati a loro disposizione". Cialini, anche in base alle testimonianze raccolte da Enrichetta
zie all'intervento della Regione si
è trovata una soluzione. Quando
si parla di revisione delle partecipate non credo che si voglia sopprimere l'Adisu o l'Agenzia forestale, che nasce dalla soppressione delle Comunità montane. Poi
ci sono Sviluppumbria, in cui sono confluite una serie di agenzie,
e Webred, che abbiamo riformato passando da sette a tre società
che si occupano di informatica».
L'intervento di Bracco non ha
convinto Raffaele Nevi (Fi), secondo il quale «questo rendiconto mostra un deterioramento della situazione finanziaria della Regione. Siamo di fronte ad un quadro caratterizzato dalla mancanza di attuazione di importanti riforme, a partire da quella sanitaria».
Dyasson, una delle donne ebree
rinchiuse nel castello dell'Isola
Maggiore, e dal pescatore Agostino Piazzesi, ha messo nella
giusta luce il ruolo svolto da
Giuseppe Baratta, l’agente della
questura di Perugia, che prima
nascose i perseguitati nel bosco
e poi li aiutò nella fuga. Giuseppe Baratta era nato a Perito di
Salerno il 19 gennaio 1919, era
stato arruolato nella Pubblica
Sicurezza e nel 1940 destinato a
Milano, poi venne trasferito alle
questure di Perugia, di Forlì e di
Ancona, dove morì il 26 gennaio 1994.
Luciano Gianfilippi
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ABCD
FONDATO NEL 1878
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Virman Cusenza
CAPOREDATTORE EDIZIONE UMBRIA:
Marco Brunacci
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52
Terni
(C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133
Mercoledì 30 Luglio 2014
www.ilmessaggero.it
Terni Energia, scatta la cassa integrazione per 98
`Problemi sorti a causa va realizzare materialmente il per tredici settimane con un oc- Zacaglioni, il portavoce di Terni
dello slittamento di una
centrale in Sudafrica
IL FATTO
NARNI Un inconveniente tecnico:
eccolo come viene considerato,
al momento, il rinvio per la realizzazione di alcune centrali fotovoltaiche in Sud Africa.
Ma se per il paese australe si
tratterà di realizzare le linee di
collegamento dai campi solari
sino ai tralicci della distribuzione, per Terni Energia, che dove-
mega impianto significherà la
messa in cassa integrazione guadagni ordinaria per novantotto
lavoratori: «Per gli elementi a
nostra conoscenza sembra davvero un problema tecnico superabile nei prossimi mesi quello
che si è trovato davanti Terni
Energia – spiega Lucio Sciarrini
della Cisl Elettrici, il quale insieme a Sergio Cardinali della Cgil
Elettrici, ha firmato il verbale di
accordo all’Assoindustriali di
Terni – Ne vediamo una soluzione a breve e siamo moderatamente fiduciosi che tutto possa
rientrare in tempi accettabili».
L’accordo prevede la cassa
chio attento all’evoluzione della
situazione in Sudafrica, dato che
è stato quel parlamento a decretare lo slittamento.
Ma intanto è scattata l’ammortizzatore sociale classico,
che impegnerà i lavoratori in
maniera non uniforme per i quasi cento dipendenti, un po’ meno
delle risorse di Terni Energia «A
zero ore per coloro che erano destinati all’impianto africano
mentre gli altri effettueranno
una rotazione secondo le incidenze che l’impianto avrà sulla
azienda, anche se eventuali nuovi aggiustamenti saranno effettuati in seguito» spiega Federico
Energia.
La beffa, se così si può definire, è che i sindacati avevano effettuato un incontro con l’azienda solo qualche tempo fa per definire gli importi della trasferta,
i tempi di spostamento, chi era
interessato e chi no, insomma
quelli che vengono definiti i dettagli, necessari alla realizzazione di quello che al momento viene considerato il più grande impianto fotovoltaico al mondo.
Va anche ricordato che Terni
Energia, per la commessa africana, è il braccio operativo di Enel
Green Power, Stmicroelectronics e Sharp, le grandi aziende ita-
Stefano Neri
liane che si erano acquisite il
contratto dopo una gara internazionale, presentando soluzioni
tecniche innovative.
Nello specifico il governo sudafricano dovrà realizzare la rete elettrica primaria in un territorio per niente agevole nei prossimi tre mesi, un tempo approssimativo, quindi, che non tiene
conto di eventuali altri problemi
in divenire: a regola di contratto
i lavori sarebbero dovuti partire
ad agosto per terminare nella
metà del prossimo anno, il 2015,
con gli allacciamenti e la produzione di 150 Mw elettrici.
Marcello Guerrieri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Chimica lasciata
a se stessa
e la politica parla
`L’allarme
della Cgil
per il polo ternano:
non riesce a ripartire
segue dalla prima pagina
LA VERTENZA Operai dell’Ast durante il blocco della Superstrada, Simona Bonafé arriva alla Cisl per l’incontro con i sindacati foto PAPA
Ast, una corsa contro il tempo
«Stanno smontando l’azienda»
`Incontro dei sindacati po tardi. A settembre si rischia di ment. Costringendo anche gente tardi».
con Simona Bonafé
«Renzi venga subito»
LA VERTENZA
«Alle Fucine stiamo lavorando da
marzo per recuperare la produzione e garantire le consegne ai clienti prima della fermata. Da oggi ci è
stato detto che questo non è più un
problema. La fabbrica si fermerà
dal 4 al 25, è questa la priorità, non
importa se perderemo il cliente e
il bilancio sarà devastato».
Il delegato Rsu della Sdf lo dice
sgomento e quasi con le lacrime
agli occhi, davanti ad un’attonita
Simona Bonafè, parlamentare europea e componente della commissione industria, arrivata a Terni per incontrare il sindaco Leo Di
Girolamo e le organizzazioni sindacali e «ascoltare prima di tutto»,
come ha confessato lei stessa, che
così ha recuperato l’assenza all’incontro di venerdì scorso con tutti
gli altri parlamentari su quello
che nessuno vuole chiamare il
“piano industriale” Tk per Ast.
«Deve essere chiaro - ha ribadito
Ulderico Sbarra per conto di tutti
gli altri sindacati - che noi questa
roba qua non la vogliamo neanche
vedere. Questo che non è un piano, e non si può quindi discutere,
segnerebbe la fine di Ast e noi facciamo appello alla politica perché
bisogna avere la forza di bloccare
tutto e subito, prima che sia trop-
trovarci tutti davanti al fatto compiuto».
Il tempo. É questo l’elemento principale di questa vertenza che per
certi versi appare anche disperata.
Perchè nessuno, dalla politica che
è stata incapace di guidare i processi a Bruxelles, al sindacato che
non trova altri interlocutori, riesce più a capire dove poter riprendere il capo di questa corda spaventosa che si sta stringendo inesorabilmente intorno ad Ast.
Il tempo è la vera urgenza, perché
il “piano” che Governo, rappresentanti dei lavoratori e istituzioni locali hanno rigettato all’altra parte
del tavolo, non è affatto fermo e
sta cominciando a produrre i suoi
effetti. «Hanno cominciato a creare le condizioni - ha affermato con
forte preoccupazione Claudio Cipolla - perché a settembre tutto diventi concreto. Noi non possiamo
permetterci di aspettare».
«Fermiamola finché siamo in tempo - ha invocato Luciano Neri, Federmanager - indicando l’attivismo dell’Ad, Lucia Morselli, perché mentre parliamo sta smontando pezzo a pezzo tutto il manage-
SBARRA E CIPOLLA
PARLANO PER TUTTI:
«QUESTO NON È UN
PIANO INDUSTRIALE
A SETTEMBRE DAVANTI
AL FATTO COMPIUTO»
ad andarsene».
Anche la visita di Matteo Renzi, il
presidente del Consiglio apparso
all’orizzonte come il “San Matteo”
che tutti invocano perché visto come l’unico che potrebbe imporre
con forza la questione sul tavolo
della Merkel, che, è filtrato, dovrebbe esserci a settembre, è stata
invocata a gran voce come una necessità molto più stretta. «Qui nei
prosimi tre o quattro giorni - sussurrava preoccupato Giovacchino
Olimpieri nel corridoio della Cisl
ieri pomeriggio durante l’incontro
con la Bonafé - si decide tutto. O
riusciamo a fermare questo piano
adesso o a settembre sarà troppo
«Non mi sfugge l’urgenza - ha spiegato ai sindacalisti Simona Bonafé
e di questo ne parlerò anche a Renzi. Ma chiederò ad Almunia anche
di capire perché non sono state rispettate le indicazioni della Commissione Europea circa le garanzie per il sito ternano e per il mantenimento della sua integrità. Sono convinta anche io che qui stiamo parlando di una delle eccellenze del nostro sistema e non possiamo permetterci come Paese di
comprometterlo se vogliamo puntare sulla nostra industria per rilanciare l’occupazione».
d.cil.
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Il consiglio regionale
«La multinazionale faccia marcia indietro»
Chiede il ritiro del business
plan presentato da Tk per l’Ast
di Terni (è «inaccettabile»), la
mozione approvata
all'unanimità dal consiglio
regionale. Il documento chiede
alla Giunta di agire affinchè la
multinazionale presenti un
vero piano industriale,
incentrato su «competitività e
sostenibilità delle produzioni
del polo siderurgico di Terni».
La mozione, trasmessa al
presidente del Consiglio, ai
presidenti di Camera e Senato,
e ai gruppi parlamentari
europei eletti in Italia, sostiene
che il piano di Tk contiene «una
precisa strategia di
ridimensionamento
produttivo e occupazionale del
sito siderurgico» e che dunque
si configura come «un colpo
insostenibile per il futuro
economico e sociale di Terni e
dell'Umbria».
Infine il consiglio regionale
chiama in causa il Governo
nazionale ed il premier, Matteo
Renzi (che dovrebbe essere a
Terni in agosto, ndr) per un
«impegno in prima persona nel
confronto in atto con Tk».
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C’è la necessità di stringere
sulle manifestazioni di interesse
emerse per la Sgl Carbon, prima
che quell’area diventi l’ennesimo
deserto industriale, che finisca
per essere solo un “grosso problema” per il territorio e la regione tutta, che dovranno farsi carico della bonifica. Alle grandi difficoltà del sistema istituzionale
nel suo insieme, si aggiungono le
gravi timidezze della Novamont
che, mentre continua a dichiarare di considerare strategico il sito di Terni per le proprie produzioni, di fatto non si dichiara disponibile ad accettare un progetto integrato di produzione di
energia proposto da Beaulieu e
realizzato da Eon, che doveva impegnare le aziende per i prossimi
dieci anni, con un costo energetico in linea con i prezzi europei.
Anzi, mentre avviene ciò, la
Novamont organizza a Terni l'ennesima
iniziativa
sulla
sostenibilità industriale, per rilanciare il ruolo dei Bioshopper e
della chimica verde e “si dimentica” di invitare le organizzazioni
sindacali, quelle organizzazioni
che in tutti questi anni, spesso in
solitudine, hanno fatto sí che la
chimica ternana non sia un lontano ricordo. A questa “timidezza” si aggiungono le gravi dichiarazioni di Eni, partner di Novamont, sul disimpegno nel versante della chimica. Mentre ci si attarda a trovare soluzioni utili, addirittura a costo zero - ad esempio l'inserimento della centrale
Edison interna al polo chimico
tra le centrali essenziali per la sicurezza del sistema elettrico, garantendo energia elettrica e vapore a costo europeo per le aziende interne al polo, il sistema elettrico territoriale inizia a vacillare di nuovo.
Quello che ha rappresentato
da sempre un volano dello sviluppo industriale del '900, é di
nuovo sul mercato, dopo essere
stato sottratto all’Enel in virtù di
una liberalizzazione che ha creato solo aumenti dei costi e cancellato possibili sinergie tra il polo
idroelettrico di Villa Valle e l’industria ternana. Oggi quelle centrali dopo essere state spremute
da Endesa prima e Eon poi, stanno per essere acquistate, forse
dalla stessa Edison, che guarda
caso é il soggetto con il quale bisognerebbe stringere accordi
per il polo chimico. Stiamo aspettando, con ritardo, il nuovo incontro al Ministero, e nel frattempo registriamo anche il disinteresse delle istituzioni locali, in
un momento in cui le pressioni
giornaliere sarebbero d’obbligo,
per chiudere la partita.
Anche il presidente di Confindustria Terni ha dovuto far ricorso agli ammortizzatori sociali.
Anche per questo dovrà convenire che una fase come quella attuale non può essere lasciata all’autoregolazione del mercato.
Continua a restare estremamente incerta la vicenda Isrim, a causa del forte imbarazzo di tutti i
soggetti che hanno gestito questa vicenda, tra gli impegni non
rispettati dalla Regione, i picchi
di interesse puramente elettorali
dei partiti di opposizione e l'incapacità, tutta ternana, di difendere con determinazione un patrimonio necessario per il sistema
industriale ed artigiano del territorio.
Basta dichiarazioni e discussioni su quale strumento utilizzare, é il momento di fare i fatti, é il
momento in cui i politicanti umbri, dovranno fare ammenda sull’inerzia di questi anni, che potranno essere cancellati solamente attraverso un nuovo protagonismo politico che risponda
ai bisogni dei cittadini delle comunità, che tracci un percorso
per il futuro del nuovo sviluppo
territoriale. È ora che le discussioni per le mancate poltrone e le
riflessioni sulle sconfitte elettorali lascino il passo ad una nuova
progettualità politico strategica
che provi ad uscire dalla grave
condizione in cui siamo caduti.
La campanella è suonata, la ricreazione é finita.
Sergio Cardinali
Segretario Filctem Cgil Terni
«DALL’ENERGIA AGLI
ALTRI FATTORI
LOCALIZZATIVI
SI SONO PERSI ANNI
E NON SI GUIDANO
PIÙ I PROCESSI»
IL SINDACALISTA Sergio Cardinali
segretario della Filctem Cgil
www.lanazione.it/umbria
e-mail: cronaca.perugia@lanazione.net - spe.perugia@speweb.it
MERCOLEDÌ 30 luglio 2014
Crolla iltetto delteatro «Pavone»
L’acqua piovana provoca il cedimento. I proprietari: ‘Se ne occupi il Comune’
Guerra alle liste d’attesa, la sanità locale si attrezza
Caccia con l’arco
Il parere del veterinario
«Frecce
precise,
o l’animale
soffre»
S. ANGELICI · A pagina 5
Il direttore generale
Walter Orlandi:
«Il nostro personale
seguirà il malato
minuto per minuto»
SERVIZI
· Alle pagine 2 e 3
Nuove accuse
L’affittuario
e il mistero
di Svetlana
PONTINI · A pagina 6
Walter
Walter ORLANDI
ORLANDI
Tensione a Palazzo
Mini-dirigenti
C’è bufera
sulla proroga
NUCCI · A pagina 8
VAGNETTI · A pagina 7
Gubbio: parla Nardelli
«Io, confuso
con il rigattiere
pedofilo»
VERGARI · A pagina 17
IILL ««TTUUTTOORR»»
DDEEII PPAAZZIIEENNTTII
Stangata sulla E45
Poco traffico
ma il pedaggio
è «maxi»
· A pagina 4
OGGI SU:
www.lanazione.it/umbria
GUARDA IL VIDEO
Emanuele Filiberto
«Ho preso casa qui»
Ast, la top manager è sotto scorta
LEGGI L’ARTICOLO
Caso-acciaieria, nervosismo alle stelle. A settembre la visita di Renzi
LEGGI L’ARTICOLO
CINAGLIA · A pagina 24
La curiosità Due ragazzi cercano di guadare il Genna a Ponte della Pietra
Nel torrente con l’auto, salvati in extremis
SALVATI in extremis dai vigili del fuoco
mentre cercano di guadare il torrente
Genna. E’ successo ieri sera poco dopo le
21, quando è arrivata al Comando dei
pompieri di Madonna Alta la segnalazione di una vettura uscita di strada nella zona di Ponte della Pietra. Quando i vigili
del fuoco si sono recati sul posto, non credevano ai loro occhi: due ragazzi cercavano di uscire dal lato passeggero di un veicolo che stava per essere sommerso dalle
acque del torrente Genna. Immediate le
operazioni di salvataggio dei due giovani
e quelle di recupero del mezzo. I ragazzi
hanno raccontato di essere finiti nel corso d’acqua mentre cercavano di guadarlo
percorrendo la stradina che dalla vecchia
scuola di Ponte della Pietra conduce al
depuratore della zona. Qualcosa però deve essere andato storto e i due si sono trovati in seria difficoltà. In serata sono stati
portati all’ospedale per verificare le loro
condizioni di salute e poi rimandati a casa.
Appartamenti hard
Scattano i sigilli
Scoperta selvaggina
non tracciata
••
4
CRONACA PERUGIA
MERCOLEDÌ 30 LUGLIO 2014
ASFALTO A CARO PREZZO
IL «NO» DELLA CNA
PRONTI ALLA MOBILITAZIONE GENERALE
CONTRO IL PAGAMENTO DEL PEDAGGIO
DA PARTE DEI CITTADINI DELL’UMBRIA
«E 45», stangata per rientrare nei costi
Lo scarso traffico impone il super-pedaggio
Previsti solo 20mila veicoli al giorno contro i 30mila delle autostrade
LE CIFRE
15
CENTESIMI AL KM
Previsti 0,15 euro
a km per i veicoli leggeri
e 0,29 per i camion
1,8
VIABILITA’
& POLEMICHE
Neltondo
l’assessore
regionaleSilvano
Rometti
Accanto,uno
scorciodellaE45
MILIARDI DI EURO
E’ l’investimento
della Società
che realizzerà l’opera
— PERUGIA —
PERCHE’ il pedaggio della E45
costerà il doppio rispetto a una
normale tariffa autostradale? Perché gli umbri – e non solo loro –
dovranno tirar fuori certe cifre per
transitare sulla quattro corsie? E
perché sono previsti persino leggeri incrementi con il passare degli
anni? I motivi sono molteplici, naturalmente, ma di certo per poter
recuperare quell’investimento da
1,8 miliardi di euro la Società che
realizzerà l’intervento dovrà praticare certe tariffe.
IN SOSTANZA i flussi di traffico
non saranno da record e quindi
per poter far quadrare i conti ci sarà bisogno di una sonora «stangata». Dal Piano economico e finanziario (Pef) emerge che il livello tariffario dovrà essere tale da consentire non soltanto la copertura dei
costi del servizio reso all’utenza,
ma anche la remunerazione adeguata del capitale (sia proprio che
di terzi). Oltre a ciò c’è la durata
della concessione, che dovrà consentire l’ammortamento dei debiti
a medio/lungo termine e un’ade-
I CALCOLI DEI FLUSSI
Attualmente in superstrada
circolano 17.720 mezzi
Nel 2020 saranno 16mila
guata modulazione dell’ammortamento finanziario. Il Pef dell’autostrada Mestre-Orte rivela infatti alcuni significativi aspetti della questione, a cominciare proprio dalle
percorrenze annuali.
L’ULTIMO calcolo dei flussi
(che è relativo al 2006) rivela che i
veicoli leggeri che utilizzano la
E45 sono 17.720 al giorno, a fronte
di una media nazionale che nelle
autostrade è invece pari a 31.228
automezzi. E’ a partire da questo
dato che è stato effettuato un calcolo scientifico molto accurato nel
quale viene spiegato che con l’introduzione del pedaggio le vetture
subiranno all’inizio un lieve decremento (proprio per la tariffa elevata che subirà anche degli incrementi), mentre poi ci sarà una lenta ma costante risalita.
ECCO DUNQUE che nell’anno
dell’apertura di una parte del tratto autostradale (nel 2020) si dovrebbe scendere a 15.891 veicoli,
mentre due anni dopo conquistare
circa mille unità (16.782) e superare il muro delle ventimila auto
giornaliere nel 2033 (20.865). La
stima riguarda naturalmente anche i mezzi pesanti, la cui crescita
è invece molto più importante:
4.708 al giorno nel 2.020, 6.718 nel
2022 per arrivare fino a 8.660 nel
I TEMPI
Ci vorranno nove anni
per finire il tracciato
SECONDO la Spa che andrà a realizzare la quattro
corsie, servirà un periodo
di costruzione del collegamento, suddiviso in tronchi e fasi, della durata di 9
anni e un periodo di gestione di 40 anni dall’entrata
in esercizio del tracciato.
Al fine di garantire le condizioni di bancabilità del
progetto – in termini di durata, costi e ratios tenuto
conto dell’attuale contesto
dei mercati finanziari – e
consentire un’adeguata remunerazione del capitale
investito, sarà necessario
un contributo in conto capitale a fondo perduto per
1.870 milioni di euro.
2033.
E QUI BALZA agli occhi che i
Tir che transiteranno sulla Mestre-Orte saranno più numerosi di
quelli che in media usano le autostradale: ottomila circa nella E45
contro i 7.500 che quotidianamente scelgono le autostrade italiane
dei diversi gestori.
INTANTO la Cna Umbria è pronta alla mobilitazione generale: «Diciamo un no deciso, senza se e senza ma, alla possibilità di far pagare
anche agli umbri il pedaggio sulla
E45, e siamo pronti alla mobilitazione generale, mettendo in campo qualsiasi iniziativa per scongiurarlo». La polemica infatti riguarda sempre l’ipotesi di un esonero
del pedaggio da parte dei cittadini
locali che altrimenti sarebbero penalizzati nella vita e nel lavoro quotidiani.
Michele Nucci
Laffranco (Fi): «Bene l’autostrada
ma certezze sulle esenzioni locali»
Flamini (Prc): «Scelta sciagurata
e nessun rispetto del territorio»
«PUR ESSENDO da sempre favorevoli al progetto di trasformazione
della E45 in autostrada, sia per l’impatto sull’economia locale, sia per
avere finalmente un’arteria stradale degna di questo nome, sosteniamo
da tempo che prima che il progetto parta ci debbano essere parole chiare sull’esenzione dal pagamento del pedaggio da parte degli umbri». Ad
affermarlo è il parlamentare umbro di FI, Pietro Laffranco.
«L’idea di imporre un pedaggio sulla E45 era nell’aria da tempo e per
troppo si è sottovalutata la questione magari adducendo giustificazioni
che al dunque risultano infondate». A dirlo è Maurizio Ronconi (Udc)
secondo il quale «questa è davvero una delle questioni riaspetto alle
quali è difficile non riconoscere responsabilità ai politici che, nonostante l’evidenza dei fatti, hanno sempre voluto tranquillizzare i cittadini
preoccupati».
«LA SCELTA sciagurata di trasformare la E45 in autostrada si
conferma tale anche rispetto a quanto emerge dal piano finanziario
che prevede, come era ovvio e come noi denunciamo da anni, il pagamento del pedaggio anche per gli umbri, un vero salasso». A sostenerlo è Enrico Flamini del Prc, secondo il quale «purtroppo il governo regionale, a parte un pò di propaganda e qualche annuncio, non
ha saputo giocare un ruolo vero e di carattere nazionale per rimettere in discussione una decisione che non tiene minimamente in considerazione i territori, il sacrosanto diritto dei cittadini di partecipare a tale scelta, il rispetto del paesaggio e che non risolve certo gli
attuali problemi di traffico e sicurezza di una superstrada che — conclude — come dimostrano anche le recenti piogge, è sempre più simile ad una mulattiera».
L’INTERVENTO
PietroLaffranco,parlamentare
umbrodi ForzaItalia