n. 103 Ottobre 2014 mensile di informazione in distribuzione gratuita CI MANCHERAI! ENZO DE ROSA STEFANIA PEZZOPANE SAN PIETRO ALLA IENCA pag. 6 pag. 14 pag. 26 SOMMARIO n. 103 3 I traditori ai tempi di Whatsapp 4 Teramo Culturale 6 Il ricordo di Enzo De Rosa 8 Paolo Di Sabatino 10 La giornata nazionale del Trekking Urbano 12 Alienamento 14 Il selfie service di Stefania Pezzopane 15 Dura Lex Sed Lex 18 Leggere ad alta voce in classe 20 Musica 22 Il libro del mese l’Editoriale I traditori ai tempi di WhatsApp C di Maurizio Di Biagio co dall’elettore, una rappresentanza di cui gli amministratori con tanta faccia tosta evadono sempre con maggiore facilità. Ma tutto ciò, anche se grave, non è il maggiore dei mali. Nell’era di WhatsApp è venuto meno il contributo di ciascuno all’interno del partito e delle formazioni politiche: “Non vado alle riunioni perché vedo sempre le stesse ommentare le recenti elezioni (poche) facce” è la scorata ammissio- provinciali potrebbe apparire un ne di un amministratore locale. Si è esercizio sterile o quanto meno arrivato al punto che si amministra un banale, dal momento che non resta che partito politico come si fa con una cosca tratteggiare un’amara chiosa sullo stato mafiosa, con la partecipazione collettiva precario di una politica sull’orlo di una e organica che si libra lontano nei mari 23 L’Oggetto del desiderio 24 Cinema 26 San Pietro alla Ienca crisi di nervi. Nella vittoria di Renzo Di del Sud e con la voce del padrone che 28 Calcio Sabatino della formazione del centrosi- diventa legge per pochi adepti. C’è del 30 Pallamano nistra e nella relativa sconfitta del sin- marcio nelle sedi politiche. C’è della daco di Atri, Gabriele Astolfi, si ravvisano pericolosa rassegnazione nei politici tutti i sintomi di un corpo in avanzato all’era dei social network. C’è il salto stato di putrefazione. Si è molto parlato della quaglia, come ha definito Astolfi nel dopo voto della funzione principale le azioni dei traditori nella campagna di dei franchi tiratori, una quarantina nel ottobre persa malaccio, malgrado il suo www.teramani.info centrodestra, una ventina nella fazione centrodestra avesse una buona superio- scriveteci a opposta, su 576 votanti, tanto che alla rità numerica sulla carta. C’è soprattutto vigilia l’assessore regionale Dino Pepe molta inettitudine, approssimazione fu facile profeta quando pontificò che nell’uomo della politica 2.0 dell’era l’elezione sarebbe stata vinta da chi ne veloce di WhatsApp. Il tradimento è solo avrebbe avuti meno. Voti che peraltro il sintomo di una malattia più profonda. vagavano da una parte all’altra, pugnala- E del cambiamento in atto. La storia te alle spalle che si sono ripetute come insegna che quando ci si stufa della gocce cinesi, senza che si sia tenuto in partecipazione politica, all’orizzonte non giusto conto il mandato fornito al politi- si profila mai nulla di buono. è possibile scaricare il pdf di questo e degli altri numeri dal sito web dimmitutto@teramani.info Direttore Responsabile: Biagio Trimarelli Redattore Capo: Maurizio Di Biagio Hanno collaborato: Mimmo Attanasii, Maurizio Carbone, Maria Gabriella Del Papa, Maurizio Di Biagio, Maria Gabriella Di Flaviano, Carmine Goderecci, Cristina Marroni, Silvio Paolini Merlo, Antonio Parnanzone, Leonardo Persia, Sirio Maria Pomante, Sergio Scacchia, Rossella Scandurra, Massimiliano Volpone. Gli articoli firmati sono da intendersi come libera espressione di chi scrive e non impegnano in alcun modo né la Redazione né l’Editore. Non è consentita la riproduzione, anche solo parziale, sia degli articoli che delle foto. 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L’annuncio venne esteso a tutte le maggiori riviste scientifiche italiane e straniere, nonché alle presidenze delle società consorelle inglese, statunitense, olandese, svizzera, austriaca, tedesca, ungherese, indiana, russa e polacca. Malgrado questo, l’evento è stato a lungo misconosciuto in sede storiografica. In molte delle ricostruzioni tutt’ora correnti la data e la sede dell’associazione divengono altre, posticipate a quando, il 1° ottobre 1932, la Società veniva trasferita da Weiss a Roma. Solo allora alla Società si aggiunse un organo ufficiale con la «Rivista Italiana di Psicoanalisi», malgrado il suo primo statuto risultasse di alcuni mesi precedente e dunque sia da attribuire alla fase teramana. Quanto si è detto nel merito a suffragare la tesi contraria è, quasi certamente, ra le figure non teramane legate in qualche misura alla l’opionione che Weiss e lo stesso Freud ebbero sempre nei storia culturale della città quella del medico psichiatra riguardi di Levi Bianchini, ritenuto da entrambe poco più di un Marco Levi Bianchini, ottavo direttore dell’Ospedale estroso dilettante, capace di promuovere della nuova scienza Psichiatrico di Teramo tra il 1924 e il 1931, resta per molti le forme più che i contenuti. Il sospetto avanzato da Moschetta versi una delle più sintomatiche a riprova di una vocazione nel convegno teramano del 1995 è tuttavia un altro e rinvia frustrata all’emancipazione dal proprio destino di confinamen- piuttosto all’essere Bianchini rimasto sempre lontano dai to provincialistico. Ogni teramano, ogni abruzzese conosce la principali centri culturali, diviso come fu tra gli incarichi nel lunga storia del manicomio di Teramo, un storia iniziata nel teramano, quello a Nocera Inferiore e in altre località periferi- 1323 come ospizio dedicato a Sant’Antonio Abate, divenuto che. Anche a voler minimizzare l’adesione al fascismo, la significativa partecipazione alla nel corso del Novecento il più grande manicomio del centro-sud Italia e Marco Levi Bianchini 1875-1961 costituzione del Fascio teramano, che appare in tra i maggiori d’Europa. effetti alquanto estranea Istituzione per molti alla sua formazione libera- versi ricordata a lungo da le e giolittiana, suffragata molti come uno dei pochi fra l’altro dalla successiva tratti identitari del nostro adesione al partito dell’U- capoluogo. Ma quanti oggi, nione Nazionale di Giovan- nonostante i due convegni ni Amendola, il sospetto nazionali dedicati a Levi di Moschetta appare tanto Bianchini tra il 1995 e il fondato quanto di ambiva- 2001, il primo dei quali lente interpretazione. a Teramo per iniziativa Figlio di un’agiata famiglia di Saverio Moschetta, ebrea di origini veneziane, abbiamo memoria che la già assistente volonta- Società Italiana di Psico- rio a Firenze e Ferrara, analisi, tutt’ora esistente, poi direttore sanitario in prese vita tra le mura della Congo e ufficiale medico biblioteca dell’ospedale durante il primo conflitto teramano, momento che mondiale, prima del suo segna uno dei capitoli insediamento a Teramo fondamentali della storia Levi Bianchini aveva della psicoanalisi italiana, acquisito soprattutto una ebbene questo è assai più difficile dirlo. grande esperienza sul campo nella pratica delle osservazioni. La data esatta è il 7 giugno 1925, e vedeva coinvolti oltre a E benché avesse sperimentato per qualche tempo trattamenti Bianchini un altro allievo italiano di Freud, Edoardo Weiss, che si prefiggevano di andare oltre i tradizionali mezzi di costri- allora primario al frenocomio civico di Trieste. Il primo comitato zione e repressione, i risultati maggiori sul piano sperimentale direttivo veniva composto da Weiss, nel novembre successivo restano principalmente quelli editoriali, specie quelli conseguiti proclamato presidente della società, da Bianchini stesso e da come curatore della traduzione italiana delle prime conferen- applicazione sperimentale del metodo arginare l’indistinta confluenza delle più freudiano. Ad aggravare la difficile diverse patologie, molte delle quali allo- situazione al momento dell’insediamen- ra pressoché sconosciute, cui l’istituto to di Bianchini si aggiunsero il sovaf- avrebbe dovuto sopperire. follamento della struttura, che dopo Tanto dimostra la sua vicenda stori- il trasferimento di numerosi pazienti ca, sviluppatasi lungo sette secoli e dallo psichiatrico di Aversa giungerà ad tracciante un percorso senza soluzione ospitare un migliaio di ricoveri. Quanta di continuità che dall’originario ospizio effettiva ricerca sia stata effettuata di ricovero per bisognosi e indigenti, al allora, e quanta soprattutto ne sia quale seguirono la Congregazione di realmente stata fatta in seguito, fino alla carità del 1862, gli Ospedali ed Istituti definitiva chiusura del presidio nel 1998, riuniti del 1937 sino all’attuale Azienda ze freudiane. Tuttavia Levi Bianchini fu è facile immaginare. Essa peraltro emer- sanitaria locale, ha mantenuto costan- pur sempre esponente di spicco della ge in tutta la sua chiarezza dalle stesse te la sua fisionomia e le sue naturali propria generazione e mente di qualche recenti testimonianze di Moschetta, vocazioni. Tutte di profilo essenzial- valore se nel 1922, a Berlino, egli poté ultimo dirigente dell’istituto e incari- mente assistenziale. In linea dunque essere il solo con Weiss a rappresentare cato dal 1993 del graduale processo con quella complessiva concezione l’Italia al settimo Congresso Internazio- di deospedalizzazione. Le dimensioni degli istituti psichiatrici come luoghi di nale di Psicoanalisi. Questo per tacere numeriche dell’istituto erano tuttavia contenimento sociale, di argine più che Bibliotecadell’ospedale psichiatrico delle iniziative che lo avevano visto di comprensione e di prevenzione, che capeggiare una delle più prestigiose fu legata in modo strutturale al sistema riviste di settore, l’«Archivio generale di sanitario nazionale. Il passaggio finale Neurologia, Psichiatria e Psicoanalisi», all’attuazione del cosiddetto «tratta- pubblicata a Teramo dal 1924 al 1930. mento sanitario obbligatorio», sancito Le ragioni di questa trascuratezza critica e regolamentato dalla Legge Basaglia denotano semmai l’eco di una situazio- del 1978, determinò il primo vero ne di carenza generale nella diffusione passaggio a una visione più moderna della nuova disciplina in Italia, per un dell’impostazione clinica nell’assistenza verso avversata dalla tradizione positivi- psichiatrica. Fino a quel momento, se sta cui inizialmente anche Levi Bianchini non proprio del tutto assente, di certo aveva aderito, formatosi a Padova e non poco incentivata e dunque notevol- immune alle dottrina lombrosiana, e mente sottosviluppata. Tutto questo per altro verso dovuta alla situazione di pone inevitabilmente la figura di Levi tensione politica internazionale seguita Bianchini come un momento di incontro al 1938 con la promulgazione delle leggi tra due mondi contrastanti, quello della razziali. Da quel momento, l’allineamen- psichiatria e quello della psicoanalisi. Il to delle politiche fasciste con quelle del- primo a vocazione clinico-farmacologi- la Germania nazista avevano decretato ca, il secondo a vocazione socio-tera- lo scioglimento d’autorità della Società peutica. In lui si sommarono insomma le in quanto affiliata a un’associazione due facce di questo vasto mondo della internazionale, azione che conduceva a scienza medica, mai del tutto conciliate sostituire di fatto la psicoanalisi con una e forse inconciliabili, divise tra la visione sorta di psicoterapia ariana. E solo con del malato mentale come diversità da una certa approssimazione potrebbe tali, 32.000 metri quadri calpestabili, un segregare, e quella che vi ha cercato dirsi marginale la frequentazione avuta centinaio di infermieri, 5 medici stabili, e vi cerca una chiave di accesso alla da Levi Bianchini di molti dei maggiori oltre a una schiera di inservienti, ma- personalità. istituti psichiatrici tedeschi e la conse- nutentori, cuochi e impiegati destinati guente vicinanza alla nuova psichiatria ai più diversi compiti, da assicurare di Emil Kraepelin. Gli studi di quest’ulti- una certa solidità tanto amministrativa mo sulla demenza precoce e le manie quanto terapeutica a tutto il complesso. depressive avevano inflitto in quegli Che, in qualche misura e per certi versi, anni una spaccatura profonda nei me- proseguì nella sua opera di cura. Anche todi della psichiatria italiana, di cui Levi in questo molto si deve all’intervento Bianchini è un po’ il risultato irrisolto. di Bianchini, benché il Dispensario di Oltre a questo, resta il dato di fatto di igiene mentale, da lui istituito nel 1928, una struttura, quella teramana, rimasta tra i primi in Italia, finalizzato com’era per tutto il tempo un ospizio di degenza a prevenire casi gravi e contenere rico- e in seguito un comune luogo di interna- veri, potrebbe facilmente essere letto mento più che un centro di analisi e di a sua volta come un abile tentativo di Padiglione di Porta Melatina 5 n.103 di 6 Il Ricordo n.103 Enzo De Rosa Il Sindaco di Castelli I Maurizio Carbone dimmitutto@teramani.info Artias, Marotta, Picasso e, collettive di artisti/ceramisti contemporanei, le Rassegne dedicate alla maiolica ‘storica’ come l’Antica Ceramica da Farmacia di Castelli, la Straordinaria Fucina dell’Arte, oltre a Castelli, veicolate in locations come Roma (Pal. Venezia), Pescara (Museo Genti d’Abruzzo), Teramo (Banca di CC). Gli interessi della comunità locale, sono sempre stati la priorità del Sindaco De Rosa, l’Istituto d’Arte (oggi Liceo Artistico del Design), sede prestigiosa di innumerevoli incontri istituzionali, convegni, tavole rotonde, congressi. Rieletto Sindaco nel 2011 – lista Bella Castelli – in questi anni, ha continuato l’incessante attività di relazioni, promozione, programmazione e organizzazione a vario titolo, uno degli ultimi Progetti, l 26 settembre a Castelli, si sono svolti i funerali del Sindaco Enzo De I Borghi dell’Accoglienza, (rel, Arch. Pietro Iaconi), vede Castelli, Comune Rosa, scomparso il giorno prima. Piazza Roma, a stento è riuscita a capofila di un’iniziativa di grande valenza sociale e culturale, se oppor- contenere il bagno di folla presente per l’ultimo saluto al primo cittadi- tunamente finanziato e supportato, potrà avere esiti che, forse, neanche no della località famosa per la plurisecolare produzione della ceramica riusciamo ad immaginare. Sappiamo come gli esiti del Sisma dell’Aquila artistica. Una folla commossa e attonita, rappresentanti delle Istituzioni, – 06/04/2009, abbiano reso inagibile la struttura museale di Contrada Con- Regione, Provincia, Comuni, Enti, Associazioni, sequenza numerosa di vento, uno dei primi atti della Consiliatura De Rosa, ha reso fruibile la pos- bandiere e gonfaloni, segno evidente di condivisione e rispetto della figura sibilità di restituire (anche se parzialmente), la visione delle Opere storiche di Enzo De Rosa. Nativo di Villa Petto di Colledara, giovanissimo, era stato del Museo, utilizzando l’ampia sala del Palazzo Municipale dell’Artigianato, ‘adottato’ dal paese, nel quale aveva formato la famiglia, la moglie Ivana, salita Paradiso, nel centro storico, sede in questi 3 anni di altre mostre le due figlie, Evandra e Fabiana. Ragazzo estroso e vivace, cimentandosi (Tonino Guerra, Mostre fotografiche, Donazione Durigon). Altro grande risul- con la ceramica, in breve tempo aveva saputo delineare le coordinate di tato, recentissimo, che purtroppo l’improvvisa scomparsa, gli ha negato, uno ‘stile’ personale e originale, dopo un breve intervallo, era rientrato a l’attenzione riservata alle “chicchere” per il cioccolato durante il 1st Inter- Castelli, realizzando la carriera professionale e politica. Eletto Sindaco in national Congress on Chocolate & Cocoa in Medicine – Firenze, 26/27 sett. un primo mandato 2001 – 2006, con il suo carattere schietto e cordiale, da 2014, imprevedibile esito del Convegno Cioccolato e Chicchere di Castelli, subito aveva impresso la svolta all’Ammini- 2011, Liceo Art. Grue, gli autorevoli interventi strazione Comunale, franco, diretto, concreto, dei relatori, Dott.ssa Lucia Arbace (Sovrin- di grande comunicativa, conseguiva risultati tendenza BSAE-Abruzzo), Dott. Vincenzo De tangibili frutto dell’innato intuito. Come non Pompeis, Storico e Ceramologo, portarono ricordare la prima edizione del Castelli di all’incredibile risultato di Castelli come centro Natale, il fantasioso addobbo degli alberi di produttore esclusivo del Regno di Napoli (e Natale con le palline in ceramica, divenute non solo), delle famose chicchere, nell’ultimo poi ‘famose’, veicolate dal Parco Gran Sasso– quarto del ‘600 e, tutto il ‘700, in piena epoca Monti della Laga, e, gli eventi concertati con barocca! Senza il suo geniale intuito, nell’aver l’Ass.ne Project San Gabriele, editrice di organizzato il Convegno, tutto questo non questo mensile. Alberi fasciati e colorati dalle ci sarebbe stato. Le chicchere, sono state palline, falò accesi negli angoli caratteristici portate alla ribalta nazionale (ChocoModica, del borgo e, il Presepe Monumentale dell’I- RG – 2013, Cioccolentino, Terni – 2014), e stituto d’Arte “F.A. Grue” allocato sul sagrato internazionale, Bruxelles, Strasburgo, Parigi… della chiesa madre di S. Salvatore, un’oppor- Il credito di cui godeva il Sindaco De Rosa, ha tuna ‘nevicata’, rese il tutto ancor più sug- avuto l’ultimo riconoscimento anche presso gestivo e magico, con la presenza a Castelli l’AiCC – Associazione Italiana Città della Ce- come testimonial dell’iniziativa, di Franco ramica, all’ultima convocazione del Direttivo Nero: irripetibile! Altro risultato eclatante, la e Assemblea generale del 27 settembre 2014 realizzazione del volume Castelli, natura, arte, a Cerreto Sannita (BN), è stato ricordato con storia (cur. Giovanni Giacomini), compendio ineludibile della realtà locale, 1 minuto di raccoglimento e un intervento dello scrivente per rimarcare il nei suoi molteplici aspetti, come recita il titolo medesimo. La concerta- suo impegno con l’Associazione stessa. Tante, innumerevoli, forse troppe, zione delle iniziative, portava a risultati clamorosi, il prestigioso museo sono state le iniziative, gli impegni assunti, i Progetti, le idee e quant’altro, dell’Ermitage di San Pietroburgo, con il Comitato Teramano delle Mostre per essere riferite in queste pagine, non renderebbero il giusto merito per Antiche e Moderne, dedicava la grande Mostra (dic. 2005 – feb. 2006) delle l’energia profusa nel mandato amministrativo. Personaggio singolare, ‘fuori maioliche castellane raccolte dagli zar, nella bellissima città del nord della dagli schemi’ della politica (almeno, per come la conosciamo), schietto, in- Russia, permettendone la visione a Castelli nell’estate dello stesso anno. Il formale, “servo del popolo”, come lo ha ricordato Mons. Seccia, Vescovo di paese intanto, entrava nel ristretto numero dei Borghi più belli d’Italia, club Teramo-Atri, durante l’omelia, rimarcando i suoi trascorsi di valente pitto- esclusivo (sono solo 3 in provincia di Teramo, 20 in Abruzzo), rendendolo re-ceramista. L’acutezza di vedute di cui era dotato, porta a riferire, un altro ancor più attrattivo ai turisti/visitatori. L’attività del Museo delle Ceramiche episodio: dalla conoscenza quasi occasionale di Mr. David Moss, scaturì evidenziava iniziative di grande spessore e valenza culturale: mostre di quasi a costo zero, la memorabile ‘serata concert’ del gruppo Hotel Califor- nia-Eagles, agosto 2013, folla oceanica che non dell’Aquila, non ha avuto conseguenze ancora si può dire senza ombra di dubbio che, non si registrava a Castelli da tempo immemore, in- più nefaste, giova ricordare come si deve allo stava mai fermo, 10 ne faceva, 100 ne pensava! credibile! Preferiamo ricordarlo così, sorridente, stesso De Rosa, il reperimento dei fondi per Cos’altro aggiungere? Il pensiero conclusivo creativo, geniale, come non ricordare ancora, la ristrutturazione del monumento principe di va rivolto all’affetto dei suoi cari, gli amici lo i Fuochi di Vigna (decanter e bicchieri per il Castelli, la Cona San Donato, Cappella Sistina ricorderanno così, sempre pronto e disponibile, vino), l’idea della scultura/albero di Natale in della Ceramica. Conoscendo la sua ostinazione a ‘disagio’ nella sedia dell’Ufficio del Sindaco, piazza, Arch. Nicola Di Giuseppe (anche lui pre- e pervicacia, per i Progetti del territorio sotto l’intera comunità castellana, da oggi (forse) si maturamente scomparso), addobbate con le montano, vedi la Forca di Valle-Prati di Tivo sentirà umanamente più povera, di certo, un multicolorate ‘palline natalizie’. Se il terremoto (collegamento veloce), il Periplo del Gran Sasso, po’ più sola, ciao Enzo! Alcuni che lo hanno conosciuto... Desidero partecipare al dolore per la scom- scritte su Castelli… parsa del sindaco De Rosa, con cui mi sono Enzo viveva per la sua Città, per l’arte trovato insieme a Castelli e a Faenza per castellana, per i ceramisti castellani e, in lavorare a comuni progetti per la ceramica, tutti i modi cercava di ampliare la visibilità in ultimo per la grande iniziativa del Quarto di Castelli: successo colto anche recen- Cielo o Cielo d’Italia. temente con il circuito “Borghi più belli È giusto quindi insieme fare memoria. Everardo Minardi (Uni Teramo) Del sindaco di Castelli, Enzo De rosa, dell’amico Enzo ricorderò la passione e l’ambizione. Due peculiarità che l’hanno caratterizzato per tutta la vita. La passione per l’arte ceramica, la sua Castelli e il territorio del Gran Sasso e l’ambizione di volerlo rendere il punto di riferimento per tutti coloro che dell’arte ceramica ne fanno momento di lavoro e di arte. Un ricordo indelebile. Ho conosciuto Enzo De Rosa nel 1991, durante un soggiorno a San Pietroburgo per l’inaugurazione, all’Ermitage, di una sala interamente dedicata al grande scultore Venanzo Crocetti. L’organizzatore del viaggio era un altro appassionato di arte ceramica e con grandi interessi culturali: il compianto On. Antonio Tancredi. Solo lui riusciva a indirizzare e incanalare, nel verso giusto, il prorompente entusiasmo di Enzo. Da allora quante mostre, d’Italia”. Noi abbiamo fatto qualcosa per Castelli, Lui tantissimo. Auguro alla comunità castellana di trovare chi raccolga la sua grande eredità assieme alla forza per portare avanti i progetti tracciati con la condivisione, l’entusiasmo e la tenacia che lui metteva in ogni iniziativa. Caro Enzo, Ti accolga il Cielo (quello eterno) su una soglia di maiolica, ovviamente di Castelli. quanti successi, quante migliaia di parole Alessandro Maria Caccia Il Consorzio di Tutela del Cioccolato di biremo la cioccolata calda nelle tazze di Ca- il modo di sapere individuare e sciogliere Modica esprime il proprio cordoglio per la stelli riproduzione fedele di quelle del ‘700. i nodi di un problema anche complesso e prematura scomparsa dell’Amico Enzo De Vicini nel dolore, rinnoviamo sentite condo- presentarlo come fosse elementare. Per- Rosa Sindaco della Città di Castelli. glianze. sona in apparenza semplice e talora anche Siriano Cordoni Le condoglianze più sincere ai familiari e Consorzio Cioccolato di Modica un po’ sognante, con gli occhi illuminati da alla amministrazione Comunale di Castelli Il Direttore un intimo sorriso, rivelava in due parole un che ha perso una guida illuminata, impe- Nino Scivoletto profondo intuito e una grande intelligenza, smussata da una sottile e sommessa iro- gnata permanentemente a porre Castelli al centro del dibattito culturale, sociale ed Sono veramente affranto dalla notizia della nia, come di chi sa bene “come va il mon- economico del Paese. morte del mio caro amico Enzo. do”. E con gli stessi occhi mostrava i suoi Profonda e irrefrenabile commozione per la Persona istrionica e cordiale, sempre sorri- ariosi paesaggi, le sue ceramiche, le sue ve- scomparasa di Enzo del quale ci manche- dente e gentile. dute dai colori nuovi, quasi sorpreso della ranno le puntuali telefonate, sempre foriere Sindaco prorompente e pieno di idee che sua stessa arte. Ci siamo incontrati l’ultima di nuove ed esaltanti iniziative. amava profondamente Castelli, la sua cultu- volta ai tavolini sulla piazzetta del Comune Il suo modo di interpretare la funzione di ra e la sua gente. Mi mancherà molto. ai primi di maggio per l’organizzazione di servizio quale cittadino “primus inter pares” Porgo il mio sentito cordoglio e quella dei un convengo e di una visita a Castelli. Era il rappresenti il minimo comune denominato- miei collaboratori alla sua famiglia. suo compleanno, ci disse, e abbiamo brin- re di quanti, nella Sua memoria, si prepare- Cordialmente dato. Fu l’ultima volta che ci siamo incon- ranno a dare continuità alla azione di guida Paolo Spinelli amministrativa della città. Noi ricorderemo trati e ora non posso non ricordare il suo sguardo compiaciuto, mentre parlavamo l’amico Enzo de Rosa in occasione della ma- Ho conosciuto Enzo De Rosa in occasioni di arte ceramica, di Roma e del suo paese, nifestazione Chocomodica 2014 alla quale istituzionali, convegni di studio e incontri dell’Accademia e degli orizzonti della sua speravamo potesse direttamente parteci- durante i quali, pur nel suo ruolo di sindaco, gente di cui sapeva così bene interpretare pare, in occasione della iniziativa “Una chic- ho avuto subito modo di apprezzare la sua l’anima. chera di cioccolata calda in casa Grimaldi” schietta affabilità e la sua capacità di met- prof. Gabriele Di Francesco e, come avevamo insieme progettato, sor- tere a proprio agio l’interlocutore. Stupiva Università “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara 7 n.103 di 8 Maurizio Di Biagio Eccellenze www.mauriziodibiagio.blogspot.com n.103 Parola di Paolo Di Sabatino Teramo fa bene alla creatività È balle di fieno. Raggiungemmo il posto con un fuoristrada a passo d’uomo. C’erano tutti gli artisti europei e all’interno s’erano formati dei falò perché faceva freddo: si beveva e si mangiava”. Teramo e la musica “Per me un rapporto un po’ conflittuale. Ho fatto anche il promoter nella mia vita: con grandi sacrifici ho portato in città con l’Interamnia Jazz festival grandi musicisti. Ci sono tanti appassionati che mi seguono ma mi piacerebbe che le eccellenze di questa città possano essere messe in condizione di fare bene, di essere conosciute e di poter dare il proprio contributo alla città”. Come giudica gli eventi culturali della città? “Non li condivido, ho stimato Guido Campana per le cose che ha fatto, seguiva tutto con grande trasporto, però alle cose che aveva organizzato non riuscivo a partecipare. Non è granché bello vedere a Piazza Martiri un nato nello stesso giorno di George Gershwin, il 26 settembre. susseguirsi di gruppi folk, solo fisarmonica e ddu botte: non può essere”. Pianista, compositore, arrangiatore, Paolo Di Sabatino da Teramo Ti solletica l’idea di divenire il prossimo assessore alla cultura del si considera solo un musicista a 360 gradi, che non mette mai la Comune di Teramo? giacca, e la cravatta l’ha usata solo due volte: una al suo matrimonio, “Chiunque critica dovrebbe esser pronto a fare meglio di chi si critica. So l’altra a quello di un amico. Nel mese di Marzo partirà per un tour europeo delle difficoltà dei Comuni, soprattutto dei più piccoli, però credo che se do- dal nome Trace Elements ma non è profeta in patria: in Giappone è già al vesse accadere un giorno lo farei con serietà. Se le cose potessero essere suo settimo cd e le fan d’Oriente lo riempiono di mail gentili e accattivanti. compatibili con il mio mestiere, mi farebbe piacere provare”. Non tralascia il pop: con Mario Biondi si è divertito ad eseguire brani natalizi Lei è più conosciuto all’estero che a Teramo e nei prossimi mesi usciranno i suoi due brani scritti per Grazia Di Michele. “Recentemente un mio progetto è stato bellamente snobbato dalla Fonda- “In fin dei conti – dice - amo Teramo perché con i suoi limiti è una città zione Tercas. Ho visto finanziate cose di bassa lega ma per il mio progetto che fa bene alla nemmeno un euro: si trattava di un concerto con artisti americani che poi è creatività”. diventato un cd distribuito in tutt’Italia e che ora sarà stampato in Giappone. Paolo Di Sabatino: Non sono stato ritenuto all’altezza mentre in Giappone appunto sono al set- la musica fa gua- timo cd, i miei dischi girano, si trovano, ogni tanto mi arriva una mail di fan dagnare? giapponesi che mi “Io insegno al chiedono quando conservatorio torno. A novembre altrimenti avrei andrò a suonare a qualche problema. San Pietroburgo (tre Si può guadagnare concerti) e poi dal soprattutto se si 12 al 24 novembre entra nel circuito sarò in Argentina del diritto d’autore. e Cile”. Chi ha scritto la colonna sonora di Montalbano deve chiamare il bilico per Cosa ti fa incaz- raccogliere tutti i guadagni della Siae. Ennio Morricone è uno dei musicisti zare di questa più ricchi d’Italia. Ovviamente c’è anche il rovescio della medaglia: ci sono città e cosa ti fa “ammattì”? quelli che fanno le seratine a 50 euro e che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese. Ci sta di tutto”. “Mi fa incazzare la mancanza di vigili urbani. Ritengo che i Teramani stiano Come è stata la gavetta? diventando molto maleducati, gli scooter vanno contro mano, c’è gente che “All’inizio ho seguito il percorso classico fino al raggiungimento del diploma, butta la roba per terra, ci sono le buche per strada e tanta maleducazione, poi durante gli anni di studio mio padre mi ha dato degli imput verso il jazz. odio il parcheggio selvaggio a Piazza Martiri. Inoltre non c’è una regola per Ho fatto la gavetta, ho fatto anche musica spettacolo che va tanto di moda il carico e scarico merci. Io invece adotterei la tolleranza zero. Però per me nel centro e sud Italia, non sono mancati tour improbabili, ho suonato pure che sono un provinciale alla fine mi fa ammattì: uscire, incontrare gli amici, nei matrimoni degli zingari. Ricordo che a Città Sant’Angelo fu dura perché prendere un caffè, perfino decidere un’intervista al volo. Una città che strimpellammo fino a notte inoltrata però ci trattarono come dei re, face- fa bene alla creatività. Perciò resto qui. Poi i miei figli mi hanno dato una vamo le pause quando volevamo noi, mangiavamo a riempirci lo stomaco. marcia in più e sono fonte di ispirazione”. Abbiamo suonato di tutto: dal liscio ai brani americani, al jazz, al latino. Mi è Religione? piaciuto moltissimo”. “È uno di quei tasti che mi riprometto di rianalizzare, mi sono allontanato E non è finita qui guardando tutte le malefatte di alcuni sacerdoti, non ho mai apprezzato lo “Ricordo pure con piacere quando suonai in Bulgaria in un festival jazz dove sfarzo di alcuni papi che calzano scarpe da 3-4 mila euro, ora però con Papa avevano allestito il palco a 2100 metri d’altitudine in un anfiteatro con delle Francesco non cambio più canale quando mi capita in tv”. di 10 La Ricorrenza n.103 Sirio Maria Pomante La giornata nazionale del Trekking Urbano Nel ricordo della Grande Guerra, il 31 ottobre e 2 novembre a Giulianova dimmitutto@teramani.info la passeggiata si svolgerà alla ricerca delle architetture realizzate nei primi decenni del Novecento e che ancora caratterizzano la borgata Marina, da un secolo e mezzo uno dei centri balneari più frequentati dell’Adriatico. L’idea del Trekking Urbano è nata nel 2002 dal Comune di Siena e sin dalle prime edizioni è stata sposata da altri comuni. Partecipano all’edizione 2014 ben 37 città da Nord a Sud come Siena (comune capofila), Ancona, Biella, scultore giuliese. L’itinerario proseguirà tra le Bologna, Cagliari, Catania, Cividale del Friuli memorie del periodo custodite nel fondo do- (provincia di Udine), Comacchio (provincia di cumentario della Biblioteca Civica “Vincenzo Ferrara), Comiso (provincia di Ragusa), Co- Bindi”: attraverso le fonti del prezioso lascito senza, Forlì, Macerata, Mantova, Napoli, Narni bindiano, si vivranno gli eventi e i personaggi (provincia di Terni), Orani (provincia di Nuoro), che segnarono la regione e la città tra il 1915 Padova, Palermo, Palmanova (provincia di Udi- e il 1918, l’attività politica di Vincenzo Bindi e ne), Pavia, Perugia, Piacenza, Pistoia, Ragusa, n Abruzzo sarà la città di Giulianova la il suo impegno per il ricordo dei caduti e per Rieti, Salerno, Spoleto, Terracina (provincia di protagonista del Trekking Urbano 2014, le vittime della grande sciagura del terremoto Latina), Trento, Treviso, Urbino. la Giornata Nazionale del turismo lento della Marsica, forse vera catastrofe abruzzese Il Trekking Urbano è diventato in questi anni che il prossimo 31 ottobre giunge alla sua più del lontano conflitto bellico. A dare titolo un’occasione imperdibile per gli amanti di una undicesima edizione. “Ricordare e ripercorrere all’edizione giuliese 2014 è il titolo di una bre- moderata attività sportiva all’insegna della la nostra storia a 100 anni dalla Grande Guer- ve composizione di Francesco Manocchia a curiosità, grazie a percorsi che coniugano ra” il tema scelto per quest’anno, declinato ricordo dei giovani concittadini morti al fronte la salubrità di attività all’aria aperta, con la in una varietà di percorsi con diversi livelli di dal titolo Salmi della Patria. Da Palazzo Bindi la scoperta dell’arte e della bellezza dei centri difficoltà, accessibili a tutte le età. Il trekking visita condurrà all’opera dello scultore giuliese storici. I urbano è una nuova proposta di Con l’XI edizione torna inoltre il chal- turismo. Consiste in percorsi a piedi, lenge fotografico su Instagram: per passeggiate lente che toccano partecipare basterà postare la foto monumenti d’arte, punti panoramici, di una delle passate edizioni o degli tradizioni e specificità enogastrono- angoli più affascinanti delle città del miche. Attraverso una passeggiata trekking con l’hashtag #trekkingur- lenta in città, il turista ha modo non bano o #trekkingurbano2014. solo di vedere un singolo monumen- Tutti gli scatti saranno protagonisti to ma di scoprire qualcosa di diverso di una “mostra virtuale” sul sito e i dalla sua quotidianità, per vivere un cinque che otterranno più “mi piace” momento di crescita sia culturale su Instagram diventeranno il “volto” che esperienziale. della prossima edizione, così come Salmi della Patria è l’itinerario quelli del 2013 sono diventati parte proposto dal Polo Museale Civico del programma edito per la Giornata a Giulianova il 31 ottobre (riservato Nazionale del 31 ottobre 2014. alle scuole) e il 2 novembre, un L’appuntamento è dunque per do- percorso che si snoderà tra la parte menica 2 novembre alle ore 10.00 e alta, il centro storico, e il Lido per alle ore 15.00 ai piedi del monumen- toccare i luoghi e i monumenti che to in piazza della Libertà a Giuliano- testimoniano il passaggio dall’euforia politica, di questi anni, Ulderico Ulizio, allievo di Raf- va. Per prenotazioni e informazioni è possibile culturale e produttiva dei primi anni dell’Unità faello Pagliaccetti, che eseguì il monumento scrivere a museicivici@comune.giulianova.te.it d’Italia alla crisi della Prima Guerra Mondiale. ai caduti della Prima Guerra Mondiale su un o chiamare il numero 0858021308/290. La visita prenderà il via da Piazza della Libertà, fianco del Duomo di San Flaviano. Il percorso Il Trekking Urbano è presente su www. manifesto dell’espansione urbanistica di proseguirà verso viale dello Splendore per trekkingurbano.info, sul blog ufficiale http:// Giulianova nella seconda metà dell’Ottocento, ammirare le ville Liberty della Belle Époque blogdeltrekkingurbano.wordpress.com/, su Fa- e dal monumento a Vittorio Emanuele II, il cittadina e poi scendere lentamente lungo cebook: Trekking Urbano/Polo Museale Civico grande bronzo di Raffaello Pagliaccetti che il crinale della collina toccando via Vittorio Giulianova, su Twitter: @Trekking_Urbano, su ritrae il primo Re d’Italia, per poi visitare la Veneto, compiuta con il contributo dei soldati Instagram: trekking_urbano_ e su Pinterest: sala dove sono conservate le opere dello austriaci prigionieri a Giulianova. Giunti al Lido trekking_urbano. 12 n.103 di Mimmo Attanasii La Città dei Matti Un duro alienamento per essere vincenti Degli ospiti del manicomio di Teramo si diceva: “questi sono i pochi e forse neppure i veri” dimmitutto@teramani.info lo Squartatore nel mondo tanto da essere stato il preparatore storico di Johnny Depp nel film “From Hell” (La vera storia di Jack lo squartatore). E ogni settimana dà umilmente lezioni per strada ai turisti sulle aree tematiche al Tour di Jack The Ripper. “Qui solamente pochi, forse neppure i veri”, queste le parole incise nella pietra sopra l’ingresso principale del manicomio teramano. E al solito, la Storia si morde la coda e si ripresenta sotto vesti diverse che sembrano uguali come fa il diavolo con l’anima da Porta Melatina e grondanti punti interrogativi messa in vendita per bisogno. Una Teramo di fine schizzati dalla mente ma intesi da pochi. Di certo, ottocento povera e negletta a causa di spegnimenti non da chi usa mettere le sbarre alle finestre. Come del senno tanto da prefigurare ai dottori a consulto Teramo, anche la East London era un posto molto l’inevitabile internamento dei mentecatti econo- povero nel tardo 19° secolo. La grande densità della micamente non autosufficienti. Patologie legate a popolazione della zona e una economia in rovina uno status sociale di assoluta povertà e indigenza favorirono furti, violenza e prostituzione. Nel mese indotta da politiche sociali disastrose. Condizioni di er cortesia, potrebbe chiamare mia di ottobre del 1888, il Metropolitan Police di Londra vita difficili, carenze igieniche e sanitarie del territo- sorella, Ofelia l’infermiera?”. stimò la presenza di 1200 ragazze squillo e di 62 rio. Una precarietà diffusa. Gente emarginata la cui Il tizio di là dal bancone afferra bordelli a Whitechapel. Questa psiche appare sempre agli altri la cornetta ma poi stranamente la scena dei crimini attribuiti a come un disturbo alienante. si trattiene dal fare il numero per domandare uno dei più feroci serial killer Un’ottima occasione quindi si incuriosito: “Sua sorella è una donna?”. Sembra una mai esistiti: Jack The Ripper presenta per le comitive festan- barzelletta, invece questo dialogo è avvenuto nella (Jack lo Squartatore). London ti nella circumnavigazione di un realtà di anni lontani persi tra i ‘60 e i ‘70. La scena Walks. Una passeggiata guida- si racconta dall’atrio di uno dei più grandi manicomi ta immersi nelle ombre che un tempo nascosero la (camicia di forza), d’urla strazianti e sguardi persi d’Italia: l’Ospedale Psichiatrico di Teramo, Sant’An- mano armata di coltello, una escursione fra le luci di nel passato alterato da intrugli imposti nel tentare tonio Abate. A ricordare l’aneddoto è chi oggi abita lampioni che quelle stesse ombre assassine proiet- di liberare la mente da artifici fantasmagorici che sotto il tetto che più di cent’anni fa al civico 74 in tarono sui muri in un film senza regia. Un assoluto la psichiatria evoluta si studia di descrivere senza Via Gabriele D’Annunzio diede pure riparo al dottor inabissamento nella Londra vittoriana, un viaggio successo. Adesso a Teramo ci proveranno le guide Tommaso Gaspari. Sul finire del XIX secolo, il me- oscuro nella East End di quel tempo. Con poche storico-turistiche a rappresentare un mondo diver- dico prestò la propria opera di facente funzioni di sterline ci si assicura una serata di horror rilassante samente pensante abbandonato a se stesso fino direttore in un triste istituto destinato alla segrega- accompagnati da una guida d’eccezione. Donald a quando un certo Basaglia di quel mondo dispose zione dei malati di mente, fra mura tenute insieme Rumbelow è considerato il massimo esperto di Jack l’obliterazione morale. “P sito del dolore, di straitjacket’s di 14 Mimmo Attanasii La Storia n.103 Stefania Pezzopane Il selfie service della senatrice dimmitutto@teramani.info Pezzopane, del Partito Democratico e renziana di ferro, ha lasciata dietro di sé una scia, una polvere di stelle fatta di selfie e post sui social tanto da finire nel mirino di reporter da riporto, addestrati alla punta a coda dritta, per riempire sempre di più le pagine dei rotocalchi estivi. E Per il lancio dell’iniziativa, una pratica estetica seppure la trama messa in scena dal regista Ri- dal forte valore culturale e per alcuni anche chard Donner, quella appunto di “Ladyhawke”, sorprendente, non si è di certo lesinato sulle richiami un’ambientazione francese, il film è citazioni dotte da spargere qua e là ad arginare stato girato in parte nella provincia dell’Aqui- are che l’anno scorso soltanto a una l’incombenza di critiche come quelle apparse a la. Con una aggiunta di corone e merli alle parola dall’Oxford Dictionaries sia commento di articoli di giornali su tali questioni scenografia, la Pezzopane, a conclusione del stata riconosciuta grande popolarità in magistrali: “Per non sentirsi da meno, a Medi- suo tour storico, si è fatta immortalare assieme crescita. Secondo quanto riporta The cina stanno organizzando un corso in Tecniche a un amico sullo sfondo evocativo dalla cui Guardian, il termine “Selfie” avrebbe scombina- di modulazione fonetica di decompressione torre precipiterà Michelle Pfeiffer. Il racconto to tutti i calcoli e le misurazioni effettuate du- gastrica”. E l’inevitabile accade. Un’alzata di Ladyhawke si rifà a una leggenda medievale P rante un programma di ricerche. Le origini del del 12° secolo. La storia di Bisclavret, un lavoro vocabolo divenuto un must, che costringe ad letterario conosciuto come “The Lais di Marie allungare il braccio in un front-facing camera, de France”. Bisclavret è un barone felicemente sono state fatte risalire a un forum australiano sposato e cavaliere di Bretagna, che scompare messo online già nel 2002. Se si va a svagolare, per tre giorni di ogni settimana. Incalzato dalla è nella lingua inglese però che si ritrovano ulte- consorte insospettita dalle strane assenze, riori forme linguistiche nate dalla metamorfosi Bisclavret confessa di andare ogni notte a semantica di diversi selfies: “Helfie” per “Hair caccia trasformandosi nelle sembianze di un Style Selfie”, “Drelfie” per sbronzo (Drunk), lupo. La moglie, invece di inorridire si arrabbia e “Bookshelfie” per il marketing di libri oppure lo tradisce inducendo il nuovo amante a rubare per auto immortalarsi nella posa del secchione i vestiti di Bisclavret, in modo che l’uomo lupo della scuola nel “The Book Nerd’s Selfie”. A pro- non possa più riprendere la forma umana. Bisclavret, divenuto compagno del re, costringe posito di scuola, reduce dal successo raccolto nell’emisfero australe il neologismo del social di scudi, lo sfoggio di cultura e nobili intenti l’infedele coniuge ad ammettere le sue azioni e networking ha trovato approdo tra le mura di elevatisi attraverso gli scettici, l’alfabetismo e a farsi restituire l’abbigliamento sottratto affin- una cittadina abruzzese. Gli studenti dell’U- la tradizione orale nell’antica Grecia, piuttosto ché possa finalmente riconquistare la propria niversità di Teramo iscritti al corso di laurea che esibire Cult Screens Reading a testimo- figura di uomo. La senatrice Pezzopane ritorna magistrale in Management e comunicazione nianza gli scatti d’autore di fotografi russi e sui suoi passi, come la sposa di Bisclavret, per d’impresa avranno l’opportunità, per ora unica, americani: Kirill Oreshkin e Wes Naman. Dalla calarsi nei panni di una propugnatrice di nobili di seguire le lezioni tenute da un professore or- California alla Rocca di Calascio in Abruzzo per cause, nella scena politica di un Paese ormai dinario di storia dell’arte moderna sul “Selfie”. finire in gossip alla D’Urso, la senatrice Stefania allo sfascio. Note Linguistiche di Maria Gabriella Di Flaviano Un si multiuso O Ada si lava il viso (= lava il viso a sé) - si reciproco I due amici si abbracciano (uno abbraccia l’altro) - si passivante Si sono dette molte cose di lei (=sono state dette…) - si impersonale Si entra gratis - si intransitivo pronominale ccorre fare attenzione a non confondere il - si Non si accorge di niente (accorgersi riflessivo con quello passivante e, quest’ulti- è un verbo intransitivo pronominale) mo, con quello impersonale o dei verbi intran- - si pleonastico (senza reale significato, quindi sitivi pronominali. Riunisco in un quadro i possibili eliminabile) usi e significati del - si al fine di identificare meglio la differenza: - si pronominale Toscano (perché uso tipico - si riflessivo proprio della Toscana) Ada si veste (= veste se stessa) - si riflessivo improprio Flavio si ascolta un disco Si era troppo stanchi (=noi eravamo troppo stanchi) di Rossella Scandurra Dura Lex Sed Lex Mantenimento dei figli maggiorenni S studiolegalescandurra@virgilio.it 15 n.103 tato la precarietà, con il rischio per i giovani neoassunti, che ottengono un lavoro a termine, e soprattutto in periodi di bassa crescita economica come quella attuale, di vedersi aumentare le incertezze lavorative con conseguente abbassamento della tutela del lavoro. Si deve dire che la percentuale dei contratti a tempo indeterminato, è molto bassa e da qui discende la difficoltà di ottenere una occupazione stabile ed adeguatamente tutelata econdo giurisprudenza consolidata, in di studio. che costituisce il tema centrale dei dibattiti caso di separazione o divorzio, l’obbligo In questo contesto, si può dire che in relazione politico-sociali. di versare, all’altro coniuge, il contributo a quanto stabilito dalla Cassazione e dalla Giu- Il precariato rivela due fattori di insicurezza: di mantenimento per i figli maggiorenni, risprudenza, in un sistema di flessibilità perfet- 1) la mancanza di continuità del rapporto di cessa solo ove il genitore obbligato provi che ta, il lavoratore si trova ad essere impiegato a lavoro e di certezza sul futuro; essi abbiano raggiunto l’indipendenza econo- tempo determinato per brevi periodi in diverse 2) la mancanza di un reddito e di condizioni di mica, percependo un reddito corrispondente attività, passando da un lavoro ad un altro a lavoro adeguate su cui poter contare per la pia- alla professionalità acquisita in relazione alle seconda delle esigenze di mercato; in questo nificazione della propria vita presente e futura. normali condizioni di mercato. senso si determina una precarietà dell’impiego Questa parentesi riguardante il lavoro precario Per capire bene questi concetti, si deve partire che investe, pertanto, il lavoro. era doverosa, anche perché come ripeto dal concetto che il raggiungimento dell’in- Invece, in un sistema di flessibilità imperfetta, l’obbligo di mantenimento dei figli maggiorenni dipendenza economica non coincide con la precarietà interessa anche il reddito, in può ritenersi cessato solo quando sia fornita la l’instaurazione effettiva di un rapporto di lavoro quanto non è detto che al termine dell’impiego prova (incombente sul genitore onerato) che il giuridicamente stabile, ma con il verificarsi di interinale il lavoratore trovi in tempo ragionevo- figlio ha raggiunto l’indipendenza economica, una situazione tale da far ragionevolmente le una nuova occupazione e quindi mantenga, o è stato posto nelle condizioni concrete per dedurne l’acquisto. Questo è quanto ha affer- nel complesso, un livello di reddito sufficiente a conseguirla, oppure quando il mancato svolgi- mato la Cassazione Civile Sez. I, 28.08.2008, garantirgli autonomia economica. mento di un’attività lavorativa dipende da un n. 21773. Da quanto detto, si può notare come in questo atteggiamento del figlio colposo o inerte. La cessazione dell’obbligo di contribuzione caso mantenimento e lavoro siano due argo- Ovviamente questi sono solo brevi cenni al a favore dei figli maggiorenni si realizza solo menti che si intrecciano tra loro. tema affrontato, in quanto il discorso sul man- quando si svolga un’attività lavorativa stabile e Continuando con il discorso lavoro, assume tenimento dei figli maggiorenni, intrecciato al continuativa con un reddito corrispondente alla rilievo che negli ultimi quindici anni, l’eccessivo mondo del lavoro, necessita di ulteriori appro- professionalità acquisita nel corso degli anni proliferare di contratti flessibili abbia aumen- fondimenti dottrinali e giurisprudenziali. di 18 n.103 La Scuola Leggere ad alta voce in classe Libriamoci, dal 29 al 31 ottobre 2014 Gino Paoli raccoglie l’invito del ministro Franceschini: «Scrittori, leggete per gli studenti!». P Maria Gabriella Del Papa dimmitutto@teramani.info mi auguro che lo accoglieranno - agli autori e agli artisti tutti, dalla musica alla letteratura, dal cinema al teatro, dalle arti figurative alla televisione. L’iniziativa «rivoluzionaria» punta a reclutare testimonial, scrittori, politici, attori, che sappiano trasmettere ai ragazzi il piacere di leggere. Tre giorni dedicati alla lettura nelle scuole per liberare la parola scritta. «Libriamoci» il titolo scelto per la manifestazione: «Un vero e proprio evento - ha detto Franceschini - su modello dei tanti festival del cinema, della letteratura e della filosofia, che attraggono folle, ma senza spostare di un’unità lo sparuto numero di lettori della Penisola». Libriamoci, invece, secondo il ministro potrà accendere anche in chi non frequenta assiduamente le pagine scritte la scintilla che lo potrà trasformare in lettore. Questa mobilitazione culturale vuole «rivendicare la lentezza della lettura». «In un mondo che va sempre più veloce - ha detto Franceschini questa è la chiave per far capire ai giovani il valore della lettura, che non può diventare veloce, non può essere multitasking, ma consente di usare per se stessi la risorsa in assoluto più limitata: il tempo». «Prendetevi del tempo per voi stessi - è l’esortazione del ministro se scoprite la lettura da giovani, poi non l’abbandonerete più». Ecco dunque che per spingere ad amare, appassionarsi, riscoprire la pagina scritta, i ministeri dell’Istruzione e dei beni culturali promuo- ossono le parole avere le ali? Possono catturarci e condurci vono nelle scuole di ogni ordine e grado giornate aperte alla lettura. in un altro mondo? Possono farci tremare, come le forze del- Grazie alla collaborazione con il Corriere della Sera, la Conferenza la natura fanno tremare la terra? Possono arrivare ad aprire delle Regioni, l’Anci, il salone internazionale del libro di Torino, Rai le stanze più segrete della nostra anima? Non so se le parole Fiction, la Fondazione Bellonci, nella tre giorni d’autunno entreran- da sole possano tutto questo, ma assieme alla voce umana sì. no nelle aule scrittori, attori, sportivi, musicisti e amministratori Jan-philipp Sendker, L’arte di ascoltare i battiti del cuore locali che leggeranno ad alta voce insieme agli studenti. «Si tratta di un’iniziativa che ha l’obiettivo di promuovere la lettura e trasmettere Ha già raccolto una prima, importante ed entusiastica adesione l’ap- l’amore per i libri, non come un dovere ma come strumento per pello del ministro dei beni e delle attività culturali, Dario Franceschi- crescere come individui, che ci rende liberi» ha affermato Romano ni. Mercoledì a Bologna, in occasione Montroni, presidente del Centro per il della presentazione di «Libriamoci», libro e la lettura. ha lanciato un’iniziativa promossa dai Tra le attività collegate alla maratona ministeri dei Beni culturali e dell’Istru- di lettura tra i banchi, anche Il Corriere zione e rivolta a tutte le scuole italiane, della Sera, dà il via ad un’iniziativa: invitate a sospendere per tre giorni “Un amore di libro”, una sponda le lezioni e a dedicare le mattine del online che viene lanciata chiedendo ai 29, 30 e 31 ottobre alla lettura di libri lettori i libri che preferiscono, la frase a voce alta, in classe. Franceschini ha che li ha colpiti di più, quello che met- invitato attori, registi scrittori, musi- tono sul loro comodino. Il direttore del cisti, editori, giornalisti, intellettuali e corriere Ferruccio De Bortoli afferma sindaci a dare la propria disponibilità che oggi abbiamo molte occasioni di per andare nelle scuole a declamare le lettura ma pochi percorsi, per cui que- loro pagine preferite o quelle segnalate sta iniziativa rappresenta un evento dai ragazzi e dagli insegnanti, recarsi veramente importante. nelle aule scolastiche ad eseguire Alla presentazione ufficiale, a Bolo- una lettura viva di ciò che viene loro gna, è intervenuto anche il ministro proposto. Il primo a farsi avanti è stato dell’Istruzione, Stefania Giannini Gino Paoli, cantante e presidente Siae. che ha spiegato: «Leggere libri ad «Raccolgo con entusiasmo l’invito del alta voce e recitarli è un modo per ministro Dario Franceschini e do la mia condividere la visione del mondo degli disponibilità», ha detto il cantante. E ha autori e diventa un’azione collettiva aggiunto: «Estendo quest’appello - e per la condivisione di un patrimonio. Dobbiamo quindi cercare di traghettare nel “nuovo mondo” i saperi 19 “del vecchio mondo”, misurarci e confrontarci con nuove strategie n.103 cultura dominata dalle immagini e da enormi flussi di informazioni digitali. anche di lettura, per far sì che i giovani non si assuefacciano ad un uso bulimico, passivo e acritico proprio di questi strumenti. In conclusione, tanto per dirla con le belle parole di Daniel Pennac “Trovo meraviglioso comunicare una bella storia a qualcuno che mi sta a cuore. Quello che abbiamo letto di più bello lo dobbiamo quasi sempre ad una persona cara, ed è a una persona cara che ne parleremo subito. Forse perché la peculiarità del sentimento, così come del desiderio di leggere, è il fatto di preferire. Amare significa proprio questo: regalare le nostre preferenze a La scuola è il luogo ideale per farlo». «Come diceva Don Milani - ha coloro che ci piacciono di più. E sono queste preferenze condivise a aggiunto Giannini - dobbiamo ridare la parola ai ragazzi. Capire un costruire la nostra libertà.” testo, imparare ad esprimersi, e a comprendere il mondo: questo li aiuta ad esercitare il loro diritto di parlare». Ritengo che queste siano iniziative che aprono la mente, ci permettono di crescere e vanno stimolate e potenziate, poiché le nuove generazioni, i cosiddetti Digital kids, proprio in virtù della loro esposizione diffusa a nuovi sistemi di comunicazione e a nuovi strumenti digitali, sviluppano nuove connessioni cerebrali, modificano la plasticità del loro cervello, organizzano secondo nuove strategie il loro software, il sistema operativo. Stiamo vivendo una vera e propria transazione: da una cultura i cui sistemi di apprendimento si basano prevalentemente sulla parola scritta, per la quale tutti noi siamo definibili come appartenenti alla cosiddetta “Generazione Guttenberg”, si passa sempre più ad una 20 n.103 di Write about.. the records! The Walkabouts “Travels in the Dustland” 2011 - CD digipack - Glitterhouse Rec (Import) D Maurizio Carbone dimmitutto@teramani.info Virgin americana, per trovare ‘asilo’ presso la tedesca Glitterhouse di Beverungen, benemerita quest’ultima, infischiandosene dei numeri, concede loro ampia libertà artistica e autonomia, meno male! Confesso di avere un debole per la band, per le chitarre ‘arrotate’, la voce abrasiva di Chris e, quella ‘angelica’ di Carla, brava anche al piano, con gli altri partners, danno vita ad un suono compatto, granitico, evocativo, mai derivativo. L’ispirazione per questo CD è venuta a Chris nel 2010, in uno dei tanti viaggi africani, seduto sul posteriore della jeep, contemplando il cielo infinito e l’orizzonte sconfinato del Sahara, sono germogliati questi << Viaggi nella Terra della Polvere>>, un’oasi di creatività, assecondato dal gruppo, le registrazioni sono state fatte all’Avast St. di Seattle, il mixing allo Zuma St. di Lubiana (SLO), città nella quale vive da qualche anno dopo il matrimonio con Ana, collaborano altri musicisti e perfino l’Apollon Chamber Orchestra! Il disco parte alla grande, sibili di sinth, chitarre e organo, ritmica adeguata, indovinate chi canta My Diviner? L’angelo Carla! The Dustland incalza, voce ‘cartavetrata’ di Chris, ritmo sincopato, metronomico, gli archi dell’orchestra sottolineano l’andamento vivace con tanto di tromba nel finale. È solo l’assaggio, arriva la ‘cattivissima’ Soul Thief (03), introdotta da rasoiate di chitarre e sinth, drumming & bass tiratissimi, l’ugola di Chris sempre più roca, “I’m the Last the Mohicans”, è vero, l’organo scandisce i ritmi, grande conclusione, una delle più belle del lotto. They Are Not Like Us, segna il ritorno alla omanda, uno dei segreti meglio custoditi del panorama rock voce ‘sognante’ di Carla, slow-song classica, melodica, la voce raddoppia internazionale? Risposta: The Walkabouts! From Seattle, WA, con Thin of the Air, leggera, sottile nell’aria? Tutt’altro, questa volta dura, US. Metà anni ’80, nella città famosa per il grunge e della stori- tesa, acuta, espressiva, il sound incupito dal riverbero degli strumenti, ca label Sub Pop, due straordinari musicisti danno vita ad una Terry picchia duro sulle pelli, Glenn con le magiche tastiere ‘colora’ il delle formazioni più atipiche del contesto geografico e musicale stelle e tutto, risultato eclatante. Il basso potente introduce Rainmaker Blues, è strisce: Chris Eckman & Carla Torgerson, chitarristi, pianisti, cantanti la volta di Chris, blues umido, piovoso, l’organo pompa una meraviglia, e compositori, il primo anche Produttore e talent-scout, vedi il gruppo “It Kills me you don’t believe, it kills me you don’t, don’t believe”, voi che tuareg-rock dei TAMIKREST e DIRTMUSIC di cui fa parte insieme a Chris fate, ci credete? Every River Will Burn, incede lenta e marziale, non me- Brocaw. Torniamo ai Walkabouts, diversi membri si sono avvicendati morabile, No Rhyme, No Reason, ancora rasoiate e acide schitarrate, or- nelle varie line-up della band, l’attuale formazione annovera, Glenn Sla- gano sinistro, Mr. Eckman mette la voce da par suo, ma, Wild Sky Revelry ter (un mago alle tastiere: Hammond, piano, sinthesizer e vibes), Terry incombe con Carla di nuovo alla voce, una ‘languida’ steel a stendere un Moeller (segaligna e potente alla batteria, una delle rare donne dietro bel sottofondo, il piano ancora in evidenza, sottolinea l’andamento me- i tamburi), Paul Austin (altro chitarrista, acoustic & electric) e, l’ultimo lodico della song n° 09, c’è una piccola baldoria sotto il cielo selvaggio, arrivato Michael Wells, proveniente dai Willard Grant Conspiracy. Band Long Drive in a Slot Machine, chitarre in calore, tamburi sostenuti e cat- preparatissima dicevamo, oltre 20 LP’s or CD’s si voglia tra studio album, tivi, note d’organo insinuanti, Chris si alterna ancora una volta al vocal. live, (l’ultimo Berlin, 2011, Glitterhouse, Carla torna alla voce, piano a scandirne le notevole), anthology, tribute & cover, Ep’s, parole, si profila all’orizzonte o meglio, sva- un elenco infinito, una citazione è doverosa: nisce Horizon Fade, traccia conclusiva (n° Train Leaves at Eight (2000, Glitterhouse), 11), ancora un piccolo miracolo, le due voci cercate questo CD, ci sono tre cover-version si alternano meravigliosamente, chitarre fantastiche: 1) la title track, di Mikis Thedo- liquide, desertiche, aride, tastiere di grande rakis, 2) Man To Reno, di Goran Bregovic’ effetto, basso poderoso, un quid affascinan- (irresistibile), 3) Disamistade di Fabrizio te, trascinante, ottimamente evidenziato De Andrè! Versione stupenda, bellissima, dagli archi dell’Orchestra da Camera! Degna come la confezione, foto ‘sgranata’ b/n del conclusione per tanto impegno, pensato, S.Carlo’s bridge di Praga, famoso per il mer- ponderato, vissuto e suonato come si deve. cato. Queste citazioni fanno capire come Il Formato digi, è adeguato, il book contiene la formazione dei musicisti sia piuttosto i testi e la foto di un murales, incisione etereogenea, cultura musicale infinita grazie curata, il giudizio: 8, time: 57’27’’. alle tournee in tutti i continenti e, l’Europa PS: Se volete verificare la forza dei Walka- nella fattispecie. Il mancato riscontro del bouts, vi consiglio il DVD LIFE: The Movie mercato americano, li costringe a lasciare – Collected Films & Videoclips (Glitterhouse, l’etichetta di Seattle, successivamente la 2012), stupendooo! di Massimiliano Volpone Coldiretti Informa n.103 Vendemmia Iniziata la raccolta dei bianchi 21 Direttore Coldiretti Teramo settore del vino è uno dei più ambiti dai giovani sia per fare una esperienza lavorativa che per investire come dimostra il fatto che in Italia sono ben 19423 le aziende agricole specializzate in viticoltura su 141mila ettari di vigneto condotte da under 40 anni e rappresentano ben il 12 pegno ed i costi dei per cento del totale viticoltori per la difesa delle 161716 aziende del raccolto. agricole “giovani”, A livello nazionale, secondo le elabora- iniziata la vendemmia con una produ- Coldiretti ricorda zioni Coldiretti sui zione che, per effetto del clima del tutto che, con l’inizio dati relativi all’ultimo anomalo di inizio estate, molto probabil- della vendemmia, censimento. mente sarà più contenuta dello scorso in Italia si attiva un La decisa svolta verso anno. È quanto stima la Coldiretti in occasione motore economico la qualità ha messo del distacco dei primi grappoli di uva da vino del che genera quasi 9,5 in moto nel vino un 2014, avvenuto con la raccolta delle uve bianche miliardi di fatturato destinate alla produzioni di spumanti che tradi- solo dalla vendita del vino e che dà occupazione in grado di conciliare ambiente e territorio con zionalmente sanciscono l’avvio delle vendemmia a 1,25 milioni di persone. In Italia, la vendemmia crescita economica e occupazionale anche nella nostra regione. Molto dipenderà dalle 2014 coinvolgerà complessivamente 650mila attraverso l’integrazione di categorie come prossime settimane, auspicabilmente favorite ettari di vigne, dei quali ben 480mila Docg, Doc e giovani, donne e immigrati che in questo È percorso virtuoso da buone previsioni Igt e oltre 200mila momento hanno maggiori difficoltà nell’accesso di tempo dopo aziende vitivinicole al lavoro. La ricaduta occupazionale riguarda sia l’andamento clima- dove quest’anno per le persone impegnate direttamente in vigne, tico bizzarro, con un rispetto al passato cantine e nella distribuzione commerciale, sia mese di luglio con con la crisi si preve- per quelle impiegate in attività connesse e di ser- il 74 per cento di de la presenza di un vizio. Secondo una ricerca di Coldiretti, per ogni precipitazioni in più maggior numero di grappolo di uva raccolta si attivano ben diciotto e circa mezzo grado italiani, soprattutto settori di lavoro dall’industria di trasformazione al di temperatura in giovani, rispetto agli commercio, dal vetro per bicchieri e bottiglie alla meno rispetto alla extracomunitari, lavorazione del sughero per tappi, continuando media, che ha fatto come confermano le con trasporti, accessori, enoturismo, cosmetica, aumentare l’im- richieste di lavoro. Il bioenergie e molto altro. di 22 n.103 Il libro del mese Breve trattato sulle coincidenze Maria Cristina Marroni dimmitutto@teramani.info delicato, è mossa dalle coincidenze, che sono per l’autore come i sassolini di Pollicino: “I sassolini che tracciano e indicano il giusto cammino della nostra vita si chiamano coincidenze. La coincidenza è il sassolino lasciato sul sentiero per indicare la via del ritorno, l’incontrovertibile prova che noi ci troviamo nel punto in cui avremmo dovuto essere.”. ...in nove anni di lavoro L ’opera prima di Domenico Dara, il “Breve trattato sulle coincidenze” (Edizioni Nutrimenti), è un libro composito e armonico. Per portarlo a compimento lo scrittore ha impiegato nove Dara introduce nel libro il profumo della sua Terra e ci accompa- anni, durante i quali ha cesellato ogni parola, fino a creare un gna in una passeggiata tra i vicoli di Girifalco, dove incontriamo linguaggio originalissimo. personaggi del mito contadino, che parlano la lingua dei padri, quel La storia si svolge a Girifalco, dialetto che identifica un luogo e ne trasmette l’anima. un piccolo paese della Calabria, Il romanzo non strizza l’occhio al lettore comune: “Non lo culla, dove vive un anonimo postino non lo adula, non lo intrattiene benevolmente, tenendosi lontano e “un uomo solitario, senza am- sdegnoso dai dettami dell’industria culturale, almeno di quella at- bizione, che alla passione per i tuale”. Al contrario lo scrittore, come Porcete e Caribea, avviluppa pensieri astrusi univa quella per il lettore, moderno Laocoonte, per metterlo alla prova fino in fondo. le lettere d’amore” con il vizio di Se resisterà, diventerà un dio, altrimenti aprire le lettere dei propri con- soccomberà. cittadini, leggerle e modificarle Perché il Breve trattato “è un roman- grazie a una dote particolare, zo di cui si percepisce fin da subito il saper imitare perfettamente la soprammercato di significato, di senso: scrittura altrui. Un giorno apre non c’è parola, frase, episodio che non due lettere molto diverse che rimangano stampati nella mente, che però cambieranno il destino non la infiammino, sia nel senso di di tutti: una lettera d’amore farle vedere e sentire qualcosa in più con un sigillo rosso e una di rispetto al comune vedere e sentire, sia argomento politico, nella quale nel senso patologico di farla sforzare il sindaco si dichiara favorevole verso quel di più, di farcela estenuare alla costruzione di una discarica e stordire”. nella campagna circostante, a dispetto degli abitanti del luogo. “E in Da segnalare assolutamente la partico- ultimo, per quanto riguarda gli abitanti della zona, non deve temere, lare tessitura linguistica: sulla pagina che io conosco bene i miei compaesani, che basta che gli prometto sembra quasi che la scrittura parli. È un posto di lavoro, un pezzo di pane a vita e loro si accontentano e scrittura d’occhio e d’orecchio quella di Dara. E poi c’è il cuore, che abbassano il capo”. tante pagine poetiche ispira, come questo piccolo scorcio di Girifal- Le due lettere toccheranno il cuore solitario del postino e deter- co: “I balconi del paese, invece, appartenevano al cielo. Per scoprirli mineranno le sue azioni future, perché tutto dipende dal caso. bastava guardare in alto come a cercare un banco di nuvole”. Per Esiodo Cloto filava il tessuto della vita, Lachesi distribuiva a Tra quelle nuvole la testa del lettore si perde e dimentica che il ciascuno la parte di filo che gli toccava in sorte e Atropo infine destino è faceto e spesso il suo libero arbitrio poco può contro le recideva il filo al momento fissato. La vita, come un filo lieve e strane coincidenze della vita. di L’oggetto del desiderio Carmine Goderecci dimmitutto@teramani.info 23 n.103 Lo “spazzadente” al collo I gioielli non sembrano essere stati prodotti altro che nel XVI secolo. Contro questa usanza, il galateo dedica all’oggetto un gustoso brano: “...e chi porta legato gli stuzzicadenti erra senza fallo, oltra che quello è uno strano arnese a veder trar di seno a un gentiluomo che ci fa sovvenire di questi cavadenti che noi “dentiscalpia” nella Roma antica erano utilizzati non solo per liberare i denti dai rimasugli di cibo ma anche per prendere la carne a tavola tagliata a pezzi. Gli stuzzicadenti romani erano in genere di legno ma anche una piuma poteva svolgere una tale funzione, mentre i patrizi possedevano di norma stuzzicadenti d’argento. Gli stuzzicadenti realizzati in oro, smalti e con pietre preziose erano veggiamo salire su per le panche, egli mostra anco che altri portati al collo come pendenti, appe- sia molto apparecchiato è provveduto per i servigi della gola; e si ad una catena e rappresentavano non so ben dire perché cotali non portino altresì il cucchiaio al uno degli ornamenti più preziosi della collo”. È tuttavia possibile che accanto allo scopo funzionale lo storia della gioielleria. Oggetti nati spazzadente, come viene chiamato negli inventari dell’epoca dal gusto per le curiosità lussuose e avesse una valenza magica, derivante dall’avere forma analoga per le forme bizzarre, questi singolari al collo, amuleto di antichissima origine e lunga tradizione. Redazionale tico Personalizzato), nel quale vengono indicati i tempi, gli strumenti e i BES: Bisogni Educativi Speciali O metodi più efficaci a quel dato alunno. Il PDP, allora, può essere considerato un contratto tra scuola e famiglia, redatto dal Consiglio di classe dopo aver ascoltato, laddove necessario, il parere dello specialista, in un’ottica di dialogo e di rispetto delle diverse competenze. Questa riscoperta attenzione per i Bisogni del singolo è un’opportunità che la Pedagogia Clinica vuole sostenere fortemente, poiché pone l’accento sulla singolarità di ciascun individuo, portatore di potenzialità, abilità e disponibilità spesso latenti o dimenticate che aspettano di essere scoperte ggi gli insegnanti si trovano a vivere una profonda complessità o riscoperte. all’interno delle classi, poiché gli alunni presentano bisogni Dott.ssa Loretta Pascucci diversificati. I genitori, dal canto loro, si sentono disorientati da- vanti alla richiesta di aiuto del proprio figliolo; perché è proprio così che deve essere letto un comportamento fuori dalle righe; dietro la svogliatezza di un bambino, la sua disattenzione, l’irrequietezza e quant’altro si cela sempre un malessere che aspetta di essere svelato. In risposta a questa eterogeneità di situazioni nascono i BES e con essi una didattica inclusiva (Direttiva Ministeriale 27 Dicembre 2012 e Circolare Ministeriale 8/2013). Il BES indica una condizione di difficoltà reversibile e temporanea, che impedisce al bambino di apprendere con l’attenzione dovuta. Il concetto di BES esula da disturbi e classificazioni patologiche e restituisce alla scuola un’impostazione pedagogico-didattica, richiama all’attenzione l’importanza di un insegnamento che risponda con qualità alle esigenze di ciascuno. D’altronde l’insegnante sa bene che ogni allievo si presenta con un proprio bagaglio e lo accoglie per insegnargli ad apprendere. Lo strumento principe per procedere in questo senso è il PDP (Piano Didat- e-mail: anpec_teramo@hotmail.it www.pedagogisticlinici.com www.isfar-firenze.it • Dott.ssa Chiara De Luca Via Cherubini, 3 - Atri (TE) · 320.7039649 • Dott.ssa Sandra Di Ferdinando - Studio Life Via Nazionale, 243 Bellante (TE) · 0861.610384 · 347.0395806 • Dott.ssa Nadia Di Pietro Via C.Colombo, 218/A - S.Nicolò a Tordino (TE) · 338.1037543 • Dott.ssa Chiara Miccadei Via Nazionale nord, 7 - Pineto (TE) · 347.5590636 • Dott.ssa M. Gabriella Orsini Teramo · 0861 241507 • Dott.ssa Loretta Pascucci Via Torrito, snc - Montorio al Vomano (TE) · 328.8351577 di 24 n.103 Cinema Scandaglio al sole Il film dell’abruzzese Gianni Gatti, presentato con successo in numerosi festival (Bari, Napoli, Tangeri, Bruxelles…) F Leonardo Persia dimmitutto@teramani.info La diva chiede alla giovane amica di sprofondarla nella sabbia, vuole che l’altra le abbassi sempre più la benda al viso, fino comunque a non poterne più di quel caldo, di quel senso del soffocamento. Di lei si vede sola la testa, effigie di chi è troppo unilateralmente razionale. Corpo, letteralmente, sepolto. Valentina le porge uno spicchio di pera come fosse un’ostia consacrata e il viso dell’attrice ha le stimmate facciali della Sindone. Le soffia via poi dal viso i granelli di sabbia, avvicinandosi sempre più e comunicando allo spettatore di qualsiasi sesso i battiti della passione, l’attrazione trattenuta. I massaggi/ messaggi della ragazza fanno uscire l’attrice dal corpo (attoriale in ogni senso), portandola omeopaticamente a sentire il corpo (quello autentico, inscindibile dall’anima), e la musica di Pasquale Catalano regala magnifiche note a questo dolcemente violento mood for love, allusivo come il resto del film. In grado di esplorare, da vicino, la spoliazione, l’abbandono graduale del parasole, l’incontro ravvicinato col sé (attraverso l’altro). Dove l’acqua, equivalente liquido della sabbia, compie il miracolo di far rinascere, bagnando qualcosa, nel finale, che invece avrebbe dovuto essere asciugato. anta e back to the future, oltre che di passaggio, trailer concreto, L’altro non è soltanto il sesso opposto che ci si ritrova antistante, pur se questo Gli uraniani, raffinatissimo antipasto di un prossimo lungo ad del medesimo genere: l’oggetto adorato del proprio desiderio. Valentina è episodi (cinque), tema l’omosessualità attraverso alcuni decenni del il corpo della testa di Irma, paralitica sentimentale al pari di James Stewart ‘900, a partire da un 1929 che sintetizza inizio secolo, fascismo, guerra ne La finestra sul cortile. Proprio a Valentina spetta invece il ruolo della e forse pure ricostruzione democristiana. Un già eloquente tassello a cui se- voyeur, in un gioco continuo di scambio di ruoli e gesti. La ragazza osserva guiranno, finanziamenti permettendo, 1960, 1980, 1993, 2000: anni nei quali al binocolo il sesso altro tout-court, il pittore intento a un altro tipo di delitto i veli, anche del Tempio, a poco a poco cadranno. Un inno lucifero a Urano e (almeno per Irma): adescare un pescatore. Ne è incuriosita quanto l’altra ne a Venere, divinità e pianeti dissidenti, ruotanti al contrario rispetto alle altre risulta spaventata. stelle. E a quel Karl Heinrich Ulrichs (1825-1895), che, proprio in omaggio ad Afrodite Urania, dea protettrice dei gay (lo rivela Il simposio di Platone/Socra- Il quadrilatero omo è soprattutto concettuale: ognuno è specchio e riflesso te), coniò il termine urning (uraniano) per designare quello che lui riteneva a dell’altro. Dietro la contrapposizione, fa capolino infatti l’affinità elettiva. Il tutti gli effetti un terzo sesso intermedio, tra pittore osserva e spia come Valentina, parte maschile e femminile: l’alien luccicante, shi- proletaria dell’attrice Irma, alla medesima ning, da uno spazio outer e outing. Yin e yang maniera in cui il minuto pescatore attrae e incarnato. Ma, a proposito di simboli cinesi, il completa il corpulento e intellettuale pittore. primo episodio, qui e adesso, del futuro film Geniale straniamento: omosessualità (cioè, di Gianni Gatti (si chiamerà Gli uraniani, come alla lettera, attrazione per lo stesso) che si questo primo segmento, oppure La spiaggia manifesta invece attraverso l’amore per il del secolo) è magicamente lambito anche del contrario (di classe, di cultura, di età, di forme feng shui (vento e acqua), il sistema orientale fisiche). Mentre, ironia etimologica, è proprio per trovare il proprio bene, la propria natura. heteros a significare diverso, differente. Nonostante qualcuno si ostini a chiamarla contronatura. Si tratta di personaggi autentici. L’attrice è Irma Gramatica, sulla cui vita e di quella della Il corto è appunto delimitato tra vento (anche del desiderio) e acqua del sorella Emma, Gatti e lo sceneggiatore Antonio Cecchi hanno da tempo nel mare, indifferenziata e non manifesta, dalla quale tuttavia Venere/Afrodite cassetto un copione, lodato e premiato, ma di fatto ignorato, che ci si augura deve per forza manifestarsi. Acqua viva, sangue trasparente, versus lo sta- possa prendere corpo filmico al più presto. Lui è il pittore Filippo De Pisis, tico mortuario espresso da una sabbiatura-sarcofago. I titoli di testa sfilano una specie di inconnu de la plage perturbante. Irma lo considera «affettato, sull’immagine fissa e strabica, pittorica e areata, di un pezzo di spiaggia petulante e ridicolo» e se lo ritrova materializzato in un incubo, con le fat- (Sabaudia) vista dall’alto. È l’eccentrico controcampo del pittore, il «Maestro» tezze di un bisonte/ombra finalmente alla luce. Forse un omaggio ai bisonti che scruta l’orizzonte e sente rumori desiderati alle sue spalle. Qualche foto- ricacciati di Princess Mononoke, segno di un disastro ambientale e naturale gramma più in là, collocato alla stessa altezza e nello stesso luogo, stavolta anche e soprattutto contro sé stessi. Mai oltranzista, Gli uraniani, si pone attraverso un piano più ravvicinato, alla Man Ray, uno specchio incornicia, difatti come Mercurio, o il dio afro Eshu, tra maschile e femminile. Tra alto e tra uva (cioè la veritas dionisiaca) e conchiglia (la vulva matrix), le due donne basso fisico e alto e basso di classe. Tra omosessualità sentimentale, l’amore protagoniste. Irma, famosa, «la più grande attrice del nostro secolo», epperò per sempre, e omosessualità mercenaria, una botta e via. triste, e la servetta Valentina, il bastone della sua futura vecchiaia, da cui è attratta corrisposta intimidita. Un sentimento palpabile quanto inespresso. Questa mistura alchemica d’interscambio prezioso, esaltato dal morbido montaggio di Simona Paggi, in sintonia con un completo tripudio di personalità scambiate e in maniera inequivocabile, al pari della testa e i movimenti di macchina e di luce (la bella riappropriate. Ancora all’interno di un quartetto le spalle ammiccanti. Eppure si potrebbe pen- fotografia acquatica in bianco e nero di Antonio di coppia (questa volta etero, e anche etereo: sare che i suoi modi artefatti, secondo la cifra Grambone) sembra riprodurre le quattro mentale e corporale). stilistica rétro del film, rifacciano il verso a quelli funzioni junghiane (pensiero e sentimento; sen- I 25 ricchissimi minuti de Gli uraniani sorprendo- degli attori crooner, e anche un po’ petulanti, sibilità e intuizione) a partire dalle due polarità no per la densità travestita da semplicità. Tutti i dei telefoni bianchi. Enrico Viarisio, per esempio. psicologiche, la estroversa e l’introversa. Ogni simboli, i riferimenti colti, le assonanze visive e Oltre che (secondo gli autori) Michel Simon. Un personaggio si trasforma l’uno nell’altro. Nel letterarie, le angolazioni parlanti sono dissimulati nuovo Boudu che salva con le acque. Demonio finale, è il corpo del pittore ad essere immobile, in una forma cristallina, girata impostata dialoga- luci-fero e fallico, la tela sul cavalletto eretto, poi steso, mentre quello dell’attrice risulta finalmen- ta secondo la grammatica (e la Gramatica) di un appoggiata a un grande ramo secco. Poli opposti te intero, sollevato, altruista e (timidamente) ancora, sempre. L’incarnazione dell’arte, che sorridente: è l’anima ritrovata di quell’uomo a dis-vela, contrapposta ai veli dark (anche di abbi- una dimensione. Esattamente come quest’ulti- gliamento) di una magnifica Sandra Ceccarelli in mo rende consapevole Irma, monodimensionale chiaroscuro, che esprime invece tutto il disagio pure lei, della propria parte maschile. La partita a della finzione. Corpo espropriato, alle prese, non quattro (numero magico per Jung: il 4 è l’ombra a caso, con il testo di Come le foglie, opera di del troppo perfetto 3) viene difatti intervallata Giuseppe Giacosa sulla reinvenzione dello status da altrettanti fondu di accecante luce bianca. non soltanto sociale. E l’immagine in bianco del pittore è sempre preceduta dall’ombra. Ci si chiede, allibiti, come il cinema italiano abbia il coraggio di trascurare un simile, intenso Qualcosa di simile avevano rivelato pure i prece- volto, una così evidente personalità d’attrice. denti corti di Gatti e Cecchi, scritti sempre con Quando, osservata da Valentina col binocolo, un inchiostro simpatico rivelatorio di tutta una la vediamo in lacrime, non in sintonia con il paesaggio, sembra la Bergman altrettanto altera, serie di codici segreti. Sia Ma che musica (2000) e Affetti speciali (2005) parlavano con humour film anni ’30, formato 1.33:1, condita da battute orgogliosa e fragile di Stromboli. Difatti anche lì di passioni al femminile da parte maschile che formali ma allusive («un luogo ideale per eserci- c’erano finzione, rinunce all’amore, pescatori, venivano fuori (nel secondo film, letteralmente) tare il pennello»; «in pineta non ci sono pesci da corazze sgranellate e persino delle lesbiche, a contatto con l’altro (sesso) da sé, mediante prendere») e perfetta recitazione vintage. fobia rosselliniana. Ma, soprattutto, la profuga lituana e l’attrice italica stranota, ignare di sé, si transizioni tra sogno e realtà. Un bimbo alle prese con la propria natura di majorette, rivelata Michele Di Siena (il pescatore) e Nina Torresi (Va- trovano entrambe a un passo dalla Luce e dalla grazie alla cugina (poco propensa, all’opposto, lentina), corpi totali del film, sembrano usciti da Rivelazione. L’inquadratura brucia nel bianco e a calarsi nel ruolo femmineo da tutti aspettato); un film francese del Front populaire. Spiccano l’immagine colta dal pittore (che solo Valentina una trans partoriente al supermercato, dopo per intensità fisica, concretezza e aggressività vede) non può che dissolvere nella vita. Sono aver visto, tra le altre cose, una donna incinta. proletaria. Probabilmente oscuri e sbilanciati «la forza e il coraggio» invocati da Ingrid sul Naufraghi (2004), altro bel corto da essi prodot- anche loro. Pippo Del Bono, per la prima volta vulcano e timidamente conquistati da Irma. Un to, ma diretto da Federica Pontremoli, era pure gay sullo schermo, rilascia morbida la manina altro «Dio!» RI STAZIONE DI SERVIZIO RI NUOVA GESTIONE DI DESIRÈ FRATO’ E ANDREA SARDELLA V.LE CRISPI, 124 - TERAMO AUTOLAVAGGIO A MANO “CRAZY WASH” A PARTIRE DA € 18,00 LAVAGGIO TAPPEZZERIA DI OGNI TIPO A PARTIRE DA € 40,00 SANIFICAZIONE E IGIENIZZANTE INTERNI AUTO € 9,90 INFO E PRENOTAZIONI: Tel 0861.415354 - Cell. 327.7848261 - E-Mail defrato@gmail.com 25 n.103 di 26 n.103 In giro San Pietro alla Ienca Dove Wojtyla amava pregare L Sergio Scacchia http://paesaggioteramano.blogspot.it sa sofferenza degli ultimi anni di vita. Sulla stola c’è la celebre frase “Non abbiate paura”, che disse ai giovani nella ormai famosa prima Giornata della Gioventù. Nella mia mente torna un’immagine molto cara: il ricordo di una Pasqua in cui la televisione mostrava un diacono incensante che cantava il testo evangelico della solennità. Il religioso, finita la proclamazione, richiuse il testo sacro, lo elevò e lo portò, processionalmente, verso Giovanni Paolo II che presiedeva la celebrazione liturgica. Fu allora che le telecamere, impietose, indugiarono su di un pontefice sofferente che, con gran fatica ma con gioia negli occhi, accolse baciando il libro dalla legatura argentea tempestata di gemme, per poi benedire l’assemblea tutta. Oggi, fresca mattina di un giugno del 2014, il borgo di San Pietro è vuoto. Il minuscolo abitato è uno dei tanti agglomerati sub urbani che nel secolo XIII, fondarono quella che poi sarebbe diventata la città dell’Aquila. Quando la vallata si popolò grandemente, il piccolo villaggio divenne semplice appoggio per attività agricole e per pastorizia, luogo di scampagnate ’imponente statua bronzea di Karol Wojtyla, capolavoro d’arte familiari e di camminate solitarie. sacra dello scultore Fiorenzo Bacci, mi accoglie proprio davanti alla Le case abbarbicate su di uno sperone roccioso che sbarra il vallone del chiesetta montana di San Pietro alla Ienca. Vasto, grazie alle ripetute visite del “Papa Grande”, sono diventate famose Mentre arrivavo in questo luogo bellissimo, da dove si gode la vista per essere situate in uno dei luoghi dello Spirito più importanti d’Abruzzo, di boschi immensi, si discuteva sul nome. In qualche sito internet troviamo meta di interesse non solo religioso, ma anche turistico ed escursionisti- Ienca con la J, in altri è lo Ienca e non la Ienca, addirittura nel sito della co – ambientale con i suoi bei percorsi per mountain bike o per cavalli e Regione in un punto si trova indicato con la G! cavalieri. Rimane comunque, di là dalla disputa sull’etimologia, un posto bellissimo. I proprietari delle casupole che coronano la piccola chiesa e l’antico Guardo intensamente la figura del papa santo che, avvolto in vesti fontanile pastorale, hanno ristrutturato con garbo, grazie anche alla nuova liturgiche, pare vera. Gli occhi appaiono rivolti al futuro e con la mano vitalità commerciale dei dintorni. benedicente pare indicare che il cammino verso il Regno dei Cieli passa Peccato che la chiave della chiesa sia irreperibile, persa nelle tasche del attraverso la splendida valle del Vasto, ai piedi del Gran Sasso. parroco locale che, naturalmente, è difficile trovare, perso com’è tra varie Le sopracciglia e le pieghe caratteriali del volto leggermente corrugato, parrocchie distanti tra loro e impegni. sembrano formare il disegno di una colomba e i piedi scalzi, come novello Giro, un po’ deluso, intorno al piccolo edificio che si trova a mille metri di San Francesco, ricorda la sua infinita voglia di pace nel mondo, che ha altezza, risalente al secolo XIII, ammirando i suggestivi paesaggi boscosi. ricercato senza posa per tutto il suo pontificato. Dietro al tempietto si trovano anche posti, dove poter cucinare carne alla Il “Totus tuus”, motto del suo papato, ricorre idealmente nell’immagine del brace e mangiare in allegria. Cristo Risorto sulla sua mitria, mentre dei piccoli chiodi ricordano l’immen- Sbirciando dal buco della serratura, intravedo a fatica l’unica navata con la Lui ha visto e parlato col papa polacco quel secoli prima, da un altro pontefice non meno giorno in cui, seduto sullo sperone roccioso più grande, Celestino V, l’eremita del Morrone, alto verso la montagna, vide salire dalla stradi- l’uomo della Perdonanza. na sbrecciata, una serie di automobili nere, di Oggi San Pietro alla Ienca ha una sua identità, gran cilindrata e dai vetri oscurati. Le guardie un pezzo di paradiso per tutti e non solo per del corpo, nella prima vettura, si fermarono qualche locale e solitario pastore o escursioni- davanti a lui e chiesero se conoscesse il papa. sta amante della natura. “Figuratevi – disse il pastore – se pensavo al Dall’abitato chi ha buone gambe può raggiun- volta a botte in pietra. Sempre in pietra è anche papa. Piuttosto mi preoccupavano i lupi che gere il torrione roccioso dedicato al papa e già l’altarino, luogo della mensa eucaristica. spesso qui divorano le mie pecore. Dissi agli Monte del Gendarme, 2424 metri di altezza D’improvviso, la voce sgraziata alle spalle mi fa uomini con gli occhiali da sole che ... io il papa lungo le frastagliate creste delle Malecoste. trasalire. lo vedevo ogni tanto nel telegiornale della sera, Il Gran Sasso serba anche il ricordo del papa Il vecchio pastore è caratteristico. Nell’immagi- quando faccio cena”. alpinista Pio XI cui nel 1929 fu intitolata una nario davvero potrebbe essere il prototipo del Si aprì automaticamente una porta della terza cima in prossimità del Pizzo d’Intermesoli. transumante abruzzese. auto e dentro, sorridente, c’era proprio il L’uomo mi chiede cosa stia facendo. polacco santo! Pensavo fosse chiaro, dico, che vorrei entrare Il papa parlò qualche minuto col vecchio pasto- per scattare qualche foto. re, declinò ringraziando l’invito di recarsi a casa Ecco che lui si mette a raccontare una storia in- sua per un assaggio di ricotta e regalò all’uomo credibile! Fu lui a vedere il papa, quando giunse un bel rosario con lo stemma di San Pietro. su queste montagne, spinto dal suo amore per Il pastore ha onorato questo straordinario il creato e il suo Creatore. incontro, commissionando una stele in pietra, Wojtyla, secondo lui, non è mai entrato in eretta nel punto in cui vide Karol in quel quella chiesetta! Ha pregato fuori le mura mattino. perché questa porta è di solito chiusa, mi dice, Il papa è tornato altre volte, pregando anche in chiara polemica con gli addetti comunali o nella radura fuori la chiesetta, arricchendo di forse col parroco. sacralità il nostro Abruzzo, già attraversato, 27 n.103 di 28 n.103 Antonio Parnanzone Calcio Il Teramo A dimmitutto@teramani.info staff tecnico ha programmato e come i tifosi vogliono vederlo: convincente e passionale anche quando perde. Si può anche non vincere, l’importante è misurarsi alla pari con avversari di rango come Pisa, Spal, Ascoli, Ancona, ecc. La prima fase del Campionato, quindi, ha regalato un bel Teramo che ha avuto anche l’onore di condurre il gruppo delle migliori. Senza entrare negli aspetti prettamente tecnici, la formazione guidata da Vivarini gioca bene e diverte, crea sia con formazioni di vertice che con quelle sulla carta bituato a stare in alto, il Diavolo non ne vuole sapere di scendere meno dotate. Il faro è il bomber Lapadula, ma vanno molto bene anche più in basso. Quando si fa l’abitudine in un certo modo, è difficile Donnarumma e il ritrovato Bucchi. La fascia mediana assiste bene quella poi modificarla. Competere con le migliori è una prerogativa che il di rottura ed anche la difesa, messa ingiustamente sotto accusa nelle Teramo si è conquistata sul campo. Dalla Promozione alla Divisio- fase di avvio, ha trovato il giusto equilibrio. Insomma un Teramo graffiante, ne Unica Lega Pro (ex C1), il Teramo non è stato mai sotto metà classifica. I deciso, motivato all’altezza della situazione che darà grandi soddisfazioni propositi iniziali sono sempre gli stessi e cioè la salvezza, ma quando entra ai tifosi. Buone notizie in campo scatta qualcosa che proietta il Teramo sempre in alto. E pensare anche da un altro che le prime due giornate avevano fatto registrare altrettante sconfitte, fronte che nel recente nettamente nel risultato molto meno come prestazioni. Con tre reti al passato aveva creato passivo è difficile qualche apprensione in sostenere una Foto Vincenzo Ranalli Società. Il riferimento prestazione da è alle presenze nello sufficienza, i fatti stadio piuttosto scarse però dimostrano nella stagione scorsa nonostante l’ottimo che la squadra è viva. A Pisa due rigori concessi con Foto Vincenzo Ranalli campionato disputato dalla squadra. Sono in troppa sufficienza aumento al pari degli abbonati. La categoria ha avuto il suo peso, ma il ri- e alcune occasioni sveglio di un certo interesse per lo sport più bello del mondo c’è. È un dato clamorosamente confortante che da la giusta carica alla squadra e alla Società che si prodi- mancate avevano ga nel tenere alto il morale e l’impegno nel fornire la massima assistenza in condannato il Dia- campo e fuori. Alla vigilia c’era apprensione per un Campionato nuovo e di volo ad una imme- valore. Il campo ha dimostrato che anche Teramo può godersi una catego- ritata sconfitta. La settimana successiva il Grosseto aveva approfittato del ria che molti ritengono di poco inferiore alla Serie B e non a caso chiamato momento per portarsi a casa i tre punti non del tutto meritati. Poi la riscos- B2. È ancora presto per dire come finirà, ma essendo cominciata bene è sa, in casa e fuori, e così il Teramo va. Va come la Società vuole, come lo lecito sognare un’altra annata da godersi fino in fondo. dalla 30 n.103 Sport Pallamano S Redazione dimmitutto@teramani.info Franco Chionchio, dopo essersi misurato con la massima serie con il Teramo Handball lo scorso anno, ha deciso di rimanere con il gruppo di teramani e di proseguire, quindi, nel progetto di valorizzazione degli atleti under 18 e under 20 e di migliorare i rendimenti dei più esperti Alessio Collevecchio, Andrea Leodori, Davide Barbuti, Amedeo Morale, Matteo di Marcello e Simone ono tanti i cambiamenti nel mondo della pallamano dopo la Arduini. Sarà loro il compito di amalgamarsi in fretta con i nuovi pausa estiva all’interno delle realtà teramane. compagni Jacopo Cinelli, Matteo Ferrante e i giovani prometten- Partendo dall’unica squadra rimasta nella massima serie ti Stefano Arcieri, Adriano Valeri, Gonzalo Canzanese, Niccolò femminile nella nostra regione, la Nuova H.F. Teramo, si può Natalini e Riccardo Barbuti per disputare nel migliore dei modi ben dire che dopo la tranquilla salvezza raggiunta lo scorso anno, il campionato di Serie B. Quest’ultimo li vedrà impegnati nella questa volta i riflettori siano puntati su una posizione di verti- prima giornata nell’ostico campo del Chiaravalle, il giorno 26 Ot- ce. La squadra allenata dal riconfermato Massotti, infatti, dopo tobre. Fissato invece per metà gennaio il derby che vedrà il Team quattro giornate, ha il primato in classifica. Per quanto riguarda Teramo giocarsi i tre punti con la Lions Teramo. l’organico, soltanto tre delle poche atlete riconfermate hanno deciso di rimanere (la rumena Daniela Palarie, l’italo-argentina Quest’ultima, infatti, per la prima volta, si è iscritta alla serie B Lucilla Stetler e Cristina Covaci) e sono quindi arrivati nuovi volti interregionale a cui partecipano, oltre alle squadre abruzzesi, tra cui spuntano i nomi delle sorelle cilene Canessa, della già anche quelle marchigiane . Il compito della Lions Teramo è quello conosciuta Zucky Pastor e dell’ex Futura-Roma Alessandra Bas- di valorizzare, ancora di più, il lavoro svolto negli ultimi anni con sanese. La squadra è inoltre formata dai portieri Marta Savoca e le giovanili. La società è affidata al tecnico ex nazionale Marcello Grazia Laura Stangoni, dall’italoargentina Maria Victoria Gioia e da Fonti per tirar fuori il meglio da promettenti giocatori come Di alcune atlete provenienti dal settore giovanile. Panchina forse un Giulio e compagni che dovranno dimostrare il loro valore in un po’ corta ma grandi sogni per il team del Presidente Candelori. campionato sicuramente più difficile di quelli disputati finora con Riparte invece dalla Seconda Divisione femminile e dalla serie B i pari età. Al femminile, invece, la Lions Teramo parteciperà alle maschile, il Team Teramo. La nuova società si presenta ai nastri varie categorie giovanili. di partenza con molte ambizioni, dato che, per grandi linee, è formata dagli atleti e dalle atlete che fino alla scorsa stagione Come già evidenziato, sono molte le società che si dedicano ai militavano in A1 e da tecnici di spessore come Franco Chionchio campionati giovanili sul nostro territorio. Alcune di esse, come per gli uomini e Serafino La Brecciosa per le donne. Quest’ultimo, la Torelli Handball, concentrano tutte le risorse per la crescita dopo aver vinto lo scudetto nel 2012, torna a sedersi in panchina di coloro che, tra qualche anno, ci auguriamo possano riportare con l’obbiettivo di vincere il girone E ed i successivi play off, per stabilmente in alto il nome di Teramo. La pallamano nella nostra tornare al più presto nella massima serie e disputare quindi il città, infatti, nonostante i problemi economi e alcuni intoppi derby casalingo che manca da circa dieci anni. L’allenatore potrà iniziali per quanto riguarda la gestione delle palestre, è pronta a contare in primis sulle teramane Federica Fini, Alessia Delli Rocili, tornare a risplendere a 360° e lo dimostrano le recenti riunioni tra Laura Nori, Silvia Di Felice e la giovane Giulia Di Stefano affian- le società e le collaborazioni che ne deriveranno. cate dalle più esperte Elena Krese, Anita Lazco, Silvia Lampis, Angela Cherci, Constanza Bergallo e dalle giovani Daniela Dovesi Da segnalare parallelamente, la decisione della regione Abruzzo e Martina Mazzieri salvo ulteriori innesti. Le ragazze stanno di accettare la proposta della Federazione per quanto riguarda affrontando un lungo periodo di preparazione per presentarsi nel l’inserimento di portatori di handicap in questo sport. Ben presto, migliore dei modi al primo infatti, potremo vedere impegno ufficiale nel quale alcuni ragazzi aiutare i ospiteranno il Civitavec- cronometristi e i segna chia, il 23 Novembre al Pala punti durante le partite. Acquaviva “Giorgio Binchi”. Un ottimo progetto, che, Il girone interregionale insieme alla crescita dei che dovranno affron- giovani locali attraverso la tare, all’apparenza può promozione nelle scuole sembrare una passeggiata, elementari attivata in ma con formazioni quali tutto il territorio nazionale, Grosseto, Cingoli, Pontinia confidiamo avvicini sem- e il già citato Civitavecchia, pre più persone a questo niente può esser dato per sport prigioniero della scontato. definizione “minore” ma Al maschile, invece, l’ex pieno di emozioni che è la capitano della nazionale PALLAMANO. Ministero per i Beni e le Attività Culturali 36 a Regione Abruzzo Provincia di Teramo Città di Teramo Fondazione Tercas Camera di Commercio di Teramo Concerti STAGIONE dei 2014/2015 Giovedì 6 novembre Lunedì 2 febbraio Sala San Carlo ore 21 Progetto Giovani Mercoledì 25 marzo Sala San Carlo ore 21 Concerto di inaugurazione CECILIA CHAILLY arpa FABIO DI STEFANO pianoforte ORCHESTRA FILARMONICA MARCHIGIANA “Le mie corde” Giovedì 20 novembre Sala San Carlo ore 21 Progetto Giovani QUARTETTO GUADAGNINI FABRIZIO ZOFFOLI violino GIACOMO COLETTI violino MARGHERITA DI GIOVANNI viola ALESSANDRA CEFALIELLO violoncello J. Brahms, F. Schubert, F. Liszt, L.V. Beethoven STEFAN MILENKOVICH violino solista DAVID CRESCENZI direttore Venerdì 13 febbraio I. Stravinskij, J. Sibelius CAMERATA ROYAL CONCERTGEBOUW ORCHESTRA Martedì 14 aprile J.S. Bach, W. A. Mozart “Da fiamma e da luce” Sala San Carlo ore 21 Sala San Carlo ore 21 ZCHIAO JULIAN JIA pianoforte Giovedì 27 novembre (I° Premio Concorso Internazionale “A. Casagrande” 2014) I SOLISTI AQUILANI SALVATORE ACCARDO direttore e violino solista FRANCESCO FIORE viola W. A. Mozart Lunedì 8 dicembre W.A. Mozart, F. Schubert, F. Chopin, M. Ravel, F. Liszt Giovedì 5 marzo Sala San Carlo ore 21 ANTONII BARYSHEVSKYI pianoforte (I° Premio Concorso Internazionale “A. Rubinstein” 2014) F. Haydn, R. Schumann, O. Messiaen, A. Scriabin, M. Mussorgsky Aula Magna Convitto Nazionale “M. Delfico” ore 21 Domenica 8 marzo CROATIAN RADIOTELEVISION SYMPHONY ORCHESTRA ENSEMBLE BERLIN JONATHAN FOURNEL pianoforte TAO FAN direttore Progetto Brahms Giovedì 22 gennaio Aula Magna Convitto Nazionale “M. Delfico” ore 21 ORCHESTRA SINFONICA ABRUZZESE Sala San Carlo ore 21 I Solisti dei Berliner Philharmoniker J.S. Bach, L.V. Beethoven, W.A. Mozart Giovedì 19 marzo Aula Magna Convitto Nazionale “M. Delfico” ore 21 ORCHESTRA SINFONICA ABRUZZESE MASSIMO QUARTA direttore e violino solista MASSIMO QUARTA direttore e violino solista BENEDETTO LUPO pianoforte Progetto Brahms Progetto Brahms Abbonamenti (n.15 concerti) Ordinario: € 100,00 Ridotto per studenti e universitari: € 50,00 Ridotto per Donatori di Sangue FIDAS: € 80.00 Ridotto over 65 anni: € 90,00 Abbonamento straordinario comprensivo di iscrizione al Circolo Amici della Musica e del Teatro: € 130,00 Gli abbonamenti sono in vendita nella sede della Riccitelli e online sul sito www.primoriccitelli.it Sala San Carlo ore 21 Romanze da liriche di M.J. Lermontov nel bicentenario della nascita Venerdì 20 febbraio L.V. Beethoven, J. Brahms, F.J. Haydn Teatro Comunale ore 21 Concerto per AIRC Aula Magna Convitto Nazionale “M. Delfico” ore 21 INFORMAZIONI Ente Morale Società della Musica e del Teatro “Primo Riccitelli” Via Nazario Sauro, 27 - Teramo Tel. 0861 243777 · Fax 0861 254265 info@primoriccitelli.it MICHAIL RYSSOV basso ALESSANDRO CAPPELLA pianoforte ANTONELLA CIACCIA voce recitante a cura di ROBERTO MICHILLI A. Rubinstein, S. Rachmaninov, A. Varlamov, L. Malashkin, A. Guriliov, D. Stolypin Mercoledì 29 aprile Sala San Carlo ore 21 ANDREA GRIMINELLI flauto GIAMPAOLO BANDINI chitarra J.S. Bach, G. Rossini, M. Giuliani, R.Shankar, A. Piazzolla, G. Bizet Lunedì 4 maggio Aula Magna Convitto Nazionale “M. Delfico” ore 21 Concerto di chiusura ORCHESTRA DA CAMERA DEL MAGGIO MUSICALE FIORENTINO W.A. Mozart, B. Britten, A. Dvorak, E. Elgar, N. Rota, E. Grieg
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