Gennaio edizione completa - Centro Documentazione beni Culturali

DATA NEWS
NOTIZIARIO DEI BENI CULTURALI E AMBIENTALI
CENTRO DOCUMENTAZIONE BENI CULTURALI -
on line
Organo di informazioni culturali del
Sezione Archivistica Luigi Ceci
Centro Studi Cistercensi - Centro Documentazione Fortificazioni
LA MEMORIA RITROVATA
La Giornata della Memoria
News...dal MiBACT
Seicento lombardo a Brera
Anno XXIII - Nuova serie
1
gennaio
2014
sede legale: Via Ettore Arena, 19 - 00128 Roma - Tel/fax 06 5084493
centrodocbenicultura@tiscali.it - archivicdbc@libero.it
castellicdbc@libero.it - ceci.mauro@tiscali.it
Direttore Responsabile: Luisa Chiumenti - Editore: Mauro Ceci
Registrazione Tribunale di Roma n°53/2001 dell’8/2/2001
www.centrodocumentazionebeniculturali.it
/centro documentazione beni culturali
News...dal MiBACT
REG GI A D I C AR D I TE LL O :
ANT ON I A P A S Q U A R ECCH IA ,
OR A I N I Z I E R EM O L A
V A L O R I ZZ A ZI O N E
''La R eggia di Car d i te l l o e ' fi n a l me n te d e l l o S tato,
ora inizieremo la valorizzazione per la quale sono
stati g ia' indiv iduat i d u e p ro g e tti c o n re l a ti v i fondi ' ' .
E' quanto ha dichiarato la segretaria generale del
Mi b act A nt onia P as q u a R e c c h i a a l te rm i n e d e l l ' asta
t e n u t a s i a l Tr i b u n a l e d i S a n t a M a r i a C a p u a Ve t e r e
nel corso della quale il giudice Valerio Colandrea ha
a ggi u dic at o il s it o b o rb o n i c o , fi n o a q u e s ta m a tti na
di proprieta' del Consorzio di Bonifica del Basso
Vo l t u r n o , a l l a S g a ( s o c i e t a ' d e l M i n i s t e r o d e l l ' E c o n omi a) per 11, 5 m ilio n i d i e u ro .
hanno aderito al progetto curato dalla Direzione Generale per la valorizzazione del patrimonio cultural e.
Pasq ua Rec c hia er a p re s e n te n e l l ' a u l a c o n i l di rettore regionale dei Beni Culturali della Campania
Gregor io A ngelini e l a S o v ri n te n d e n te a i B e n i Cul tural i di Cas er t a e B e n e v e n to P a o l a R a ffa e l l a D avi d,
che la prossima settimana trasferira' le proprie comp etenz e s ulla Reggi a d i C a s e rta a l n u o v o re s p onsab i l e del P olo m us ea l e d i N a p o l i -C a s e rta .
''Entro i prossimi giorni - spiega Pasqua Recchia l a Sg a c eder a' al M i b a c l a p ro p ri e ta ' d e l l a R e g gi a di
C ard i te llo s ulla bas e d i a c c o rd i g i a ' s ti p u l a ti . L a D i rezi one Regionale d e i B e n i C u l tu ra l i i n i z i e ra ' s ubi to
u na vi g ilanz a del s i to , fi n o ra ma i fa tta , s e s i eccettu a l 'oper a v olont ar i a s v o l ta d a To m m a s o C e s trone
che e' venuto purtroppo a mancare nella notte di
N atal e .
Abbi a m o pur e indiv i d u a to u n p ro g e tto c o n fo n di per
i p ri mi int er v ent i di m e s s a i n s i c u re z z a i n mo do da
e vi tare alt r i pr oblem i a l l a s tru ttu ra ' ' .
C a s e rta , 9 g e n n a i o 2014
fo n te d a ti : A g e n z i a A N S A
* * *
“UNA NOTTE AL MUSEO” PROSEGUE
NEL 2014
Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del
Tu r i s m o p r o p o n e s a b a t o 2 5 g e n n a i o i l s e t t i m o a p puntam ent o di “ Una n o tte a l mu s e o ”, c o n l ' a p ertura
straordinaria dalle 20:00 alle 24:00 dei principali
mu se i s t at ali it aliani .
Sarà possibile visitare, tra gli altri, i Bronzi di Riace
nel n uov o m us eo arc h e o l o g i c o N a z i o n a l e d i R eggi o
Calabria; la Rocca di Gradara, il Museo Nazionale
e t r u s c o d i Vi l l a G i u l i a e P a l a z z o A l t e m p s a R o m a ,
gl i Uffi z i, e le Capp e l l e Me d i c e e d i F i re n z e , l e Gal lerie dell’Accademia di Venezia, il parco e il castello
d i M i r a m a r e a Tr i e s t e e t a n t i a l t r i m o n u m e n t i c h e
" Il progetto ‘ U na N otte al Museo’ – di chi ara il M inistro B ray – è una ri chi esta che ci hanno fatto i cit tadini, siamo contenti di renderla realtà ormai da
mol ti mesi . U n’ opportuni tà che consente di vi sit ar e,
fuori dai consueti orari, il nostro patrimonio cultural e”.
" La " N otte al Museo" è una formul a vi ncente, che si
avvale della generosa disponibilità di tante associazi oni di arti sti che hanno ri sposto al l ' i nvi to della Direzione generale per la valorizzazione del
patrimonio culturale -ha dichiarato il Direttore Generale Anna Maria Buzzi- attraverso eventi di
grande richiamo che impreziosiscono il patrimonio
statal e con spettacol i e rappresentazi oni , molt o apprezzati dal pubbl i co. A d esse va i l mi o si ncer o r ingraziamento, nell’auspicio che questa importante
mani festazi one contri bui sca a far conoscere e d am mirare le incomparabili bellezze del nostro Paese ai
vi si tatori i tal i ani e strani eri " .
* * *
Il 1 6 g en n aio a Roma la presen taz i o n e
del Libro Bian co su lla Leg g e per i S i t i
UNE SCO Italian i
Il Sindaco Claudio Ricci, Presidente dell'Associazi one B eni Ital i ani P atri moni o Mondi al e U nesco, interverrà alla presentazione del Libro Bianco sui
risultati della Legge 77/2006 per i Siti Unesco ital i ani che si terrà i l 16 gennai o al l e ore 10.30 pr esso
l ' ex C hi esa di S anta Marta a R oma.
L'iniziativa é promossa dal Sottosegretario del Minis t e r o p e r i B e n i e l e A t t i v i t à C u l t u r a l i e i l Tu r i s m o ,
Ilaria Borletti Buitoni, e dal Direttore Generale per
l a Va l o r i z z a z i o n e d e l P a t r i m o n i o C u l t u r a l e , A n n a
Mari a B uzzi . Gl i autori del vol ume, Manuel Rober t o
Gui do, A ngel a Mari a Ferroni e S i l vi a P atri gna ni, delineano i risultati di una legge che fu elaborata,
negl i anni 2002/2006, i n col l aborazi one fra l'Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale Unesco e
i l Mi ni stero per i B eni e l e A tti vi tà C ul tural i e il Tur ismo; la Legge 77/2006 ha finanziato la realizzazione di molti progetti di conservazione e
valorizzazione dei Siti Unesco, andando a definire
dei " model l i uti l i " al l a general i tà del P atri monio cultural e e ambi ental e i tal i ano.
Fra i 190 S tati , membri del l ' U nesco e aderen t i alla
convenzione sul patrimonio mondiale, l'Italia é il
primo Paese che ha definito una specifica legge per
i Siti Unesco (al Mondo sono 981 i Siti Unesco di cui
49 i n Ital i a, al pri mo posto del l a cl assi fi ca).
s e g u e a pa g. 2 4
S o m m a r i o
N° 1 - gennaio 2014
Hanno collaborato a questo numero:
Normative tecnico - professionali
& interventi pubblici
a cura di Mauro Ceci
News dal MiBACT
- REGGIA DI CARDITELLO: ANTONIA PASQUA
RECCHIA, ORA INIZIEREMO LA VALORIZZAZIONE
2
- “UNA NOTTE AL MUSEO” PROSEGUE NEL 2014
2
- Il 16 gennaio a Roma la presentazione del Libro Bianco
sulla Legge per i Siti UNESCO Italiani
2
- Firmato accordo valorizzazione tra DG-Valorizzazione
e sito Unesco, Cividale del Friuli
24
- MIBACT: VARATO DDL CONVENZIONE EUROPEA PROTEZIONE PATRIMONIO ARCHEOLOGICO
24
Notizie dalla Sezione Archivistica “Luigi Ceci”
- ARCHIVIO DI STATO DI ALESSANDRIA
4
- ARCHIVIO DI STATO DI BIELLA
4
- ARCHIVIO DI STATO DI VERBANIA
4
- ARCHIVIO DI STATO DI BERGAMO
5
- ARCHIVIO DI STATO DI TRENTO
5
- ARCHIVIO DI STATO DI BELLUNO
6
- BIBLIOTECA NAZIONALE MARCIANA - VENEZIA
6
- ARCHIVIO DI STATO DI TRIESTE
6
- SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER L’EMILIA ROMAGNA
7
- ARCHIVIO DI STATO DI FERRARA
7
- PALAZZO FARNESE - PIACENZA
8
- SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER LA
TOSCANA
8
- ARCHIVIO DI STATO DI FIRENZE
9
- ARCHIVIO DI STATO DI ROMA
10
- ICCD - ROMA
10
- BIBLIOTECA NAZIONALE CENTRALE DI ROMA
10
- ARCHIVIO DI STATO DI RIETI
11
- ARCHIVIO DI STATO DI NAPOLI
11
- ARCHIVIO DI STATO DI SALERNO
11
- ARCHIVIO DI STATO DI BRINDISI
12
- ARCHIVIO DI STATO DI POTENZA
12
- ARCHIVIO STORICO DI DIOCESANO DI REGGIO
CALABRIA
13
- BELICE/EPICENTRO DELLA MEMORIA VIVA
13
14
Centro Documentazione Fortificazioni
- Il Castello Carlo V, tracce, memorie
14
- Castelli e Fortificazioni sulle terre dell’antico marchesato di Ceva
15
Centro Studi Cistercensi
* CECI Arch.
Mauro,
Direttore Centro
Documentazione
Beni Culturali Roma
- Apre al pubblico la chiesa del SS. Salvatore di Palermo
15
Restauri
- LA MEMORIA RITROVATA. TESORI RECUPERATI
DALL’ARMA DEI CARABINIERI
16
- Carditello, Tommaso e la voglia di cambiare del MezzogiornoAlla Reggia di Carditello con Tommaso Cestrone
16
- Morto Jacobitti, fece grande la Reggia. Fu soprintendente del G7 e dei record Ha portato Terrae Motus a Caserta, un ricordo
17
Mostre, Convegni & Musei
- L’immagine negata
17
- Seicento lombardo a Brera. Capolavori e riscoperte
18
- FESTIVAL FÉLICIEN DAVID DA PARIGI AL
CAIRO
19
- IN HOC SIGNO VINCES
20
- IL MUSEO NAZIONALE DEGLISTRUMENTI MUSICALI
21
- Storie di abiti e merletti. Incontri al museo sull'arte del
pizzo
21
- Premio Europeo di Eccellenza per il Turismo Accessibile.
di Luisa Chiumenti
22
- ShereCode e le sue fotografie d'Artista.
di Luisa Chiumenti
22
- MODICA: La Grande Ricostruzione settecentesca
23
* * *
* CHIUMENTI
Arch. Luisa,
giornalista
pubblicista e
scrittrice, Roma
* SERANGELI
Roberto,
Webmaster del
CDBC, Ministero
per i Beni
Culturali, Roma
con
CONTRIBUTI
di:
Luciano
Palamara,
Giuliano Volpe,
D A T A N E W S - Notiziario per i Beni Culturali e Ambientali
Direttore Responsabile: Luisa Chiumenti - Editore: Mauro Ceci
Registrazione Tribunale di Roma n°53/2001 dell’8/2/2001
00128 Roma - Via Ettore Arena, 19 - Tel/fax 06 5084493
Il Notiziario è consultabile gratuitamente sul sito: www.centrodocumentazionebeniculturali.it
Notizie dal.......
4
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- Gennaio 2014
Sezione Archivistica
Luigi Ceci
Dich iarazione di “N otevole Interesse Storico” del 25 febbraio 1995
D ire ttore : M auro C E C I
C ura tore : B r uno FOR A ST I E R I
Sede legale: Via Ettore Arena, 19 - 00128 ROMA
www.archivicdbc@libero.it
tel / fax 06 5084493 - e-mail:
ARCHIVIO DI STATO DI
ALESSANDRIA
Ciò che fu ritorna
In occasione del Giorno della memoria, l'Archivio di Stato di Alessandria
organizza una mostra e un reading dal titolo Ciò che fu ritorna.
La mostra con i documenti originali è allestita presso la sede dell'Archivio, dal 27 al 31 gennaio 2014, mentre i documenti in riproduzione si
trovano presso il Museo della Gambarina (sempre fino al 31 gennaio)
e nella sede INPS di Alessandria (fino alla festa della donna).
La mostra evidenzia due aspetti della comunità ebraica alessandrina:
l’insediamento nell’antico ghetto e l’emancipazione voluta da Carlo Alberto nel 1848. Si espongono il censimento degli Ebrei effettuato nel
1754, una pianta della Sinagoga, atti di stato civile, il Decreto Carlalbertino del 29 marzo 1848, l’ubicazione dell’antico cimitero ebraico, il foglio
superstite di un codice biblico trecentesco.
La lettura, a cura di Fulvia Maldini e Gian Maria Panizza, si tiene al
Museo della Gambarina il 27 gennaio dalle ore 21, ed è incentrata sulla
ricomparsa, ovunque in Italia e in Europa, delle manifestazioni di intolleranza e di razzismo, non solo di carattere antisemita.
orari: Archivio di Stato di Alessandria (via Solero, 43): domenica chiuso,
gli altri giorni dalle 9 alle 12
Museo della Gambarina (piazza Gambarina): tel. 0131.40030
Sede INPS (via Morbelli): orario sportello
Archivio di Stato di Alessandria
tel. 0131 252794 (Monica Canepa, Nunzia Tuberosi)
as-al@beniculturali.it
* * *
ARCHIVIO DI STATO DI BIELLA
Fonti Ebraiche Biellesi. Percorso tra le fonti
documentali sulla presenza ebraica nel
Biellese dal Medioevo ad oggi
Candelo, Centro Culturale "Le Rosminiane" Sala degli affreschi 24 gennaio ore 16.30
Organizzato, in occasione della Giornata della Memoria, da Archivio di
Stato di Biella, Città di Candelo, ArchiVivo-Associazione Amici dell'Archivio di Stato di Biella, con il patrocinio della Comunità Ebraica di Vercelli
Interventi:
"Il lavoro sul campo ... santo" relazione sulla partecipazione degli stu-
denti del liceo scientifico "A. Avogadro" di Biella al progetto nel 2013
"Tracce per la storia della comunità israelitica dal XV al XX secolo
nei fondi dell'Archivio di Stato di Vercelli" Carla Caligiuri (Archivio
di Stato di Vercelli)
"Affari tra ebrei e gentili nel Settecento. Dati e temi d'indagine dai
regisri delle consegne della Giudicatura di Biella" Danilo Craveia
(ArchiVivo-Associazione Amici dell'Archivio di Stato di Biella).
Modera: Graziana Bolengo direttore degli Archivi di Stato di Biella e di
Vercelli
Redattore: GRAZIANA BOLENGO
Informazioni Evento:
24 gennaio 2014
Candelo, Centro Culturale 'Le Rosminiane' - Sala degli affreschi
Orario: ore 16.30
Telefono: 015 2534118 - Fax: 015 2534112
E-mail: cultura.candelo@ptb.provincia.biella.it
Sito web: http://www.asbi.it
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ARCHIVIO DI STATO DI VERBANIA
Settembre 1943. Le SS sul Lago
Maggiore. La prima strage di Ebrei in Italia
DATA NEWS
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5
- Gennaio 2014
Settembre 1943. Le SS sul Lago Maggiore. La prima strage di Ebrei in
Italia. Attraverso documenti d'archivio e immagini dell'epoca saranno
rievocati gli eccidi compiuti dalle SS sul Lago Maggiore nel settembre/ottobre 1943. Relatore Leonardo Parachini.
Informazioni Evento:
28 gennaio 2014
Verbania, Archivio di Stato
Orario: 21.00 - 22.30
Telefono: 0323/501403 - Fax: 0323/507617
E-mail: as-vb@beniculturali.it
Sito web: http://www.asverbania.beniculturali.it/
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ARCHIVIO DI STATO DI BERGAMO
giovedì 30 gennaio 2014 - Fondazione Bruno Kessler
Via S. Croce, 77—Trento
Il convegno intende fare conoscere il lavoro di studio e di schedatura
condotto dall’Istituto storico italo-germanico sul complesso documentario “Atti Trentini” conservato attualmente in archivio di stato a Trento.
Saranno presentate le modalità che portarono alla sua genesi dopo
l’asportazione dell’archivio vescovile da Trento avvenuta in seguito alla
secolarizzazione del Principato ecclesiastico (1803). Le vicende storiche
e archivistiche di questa documentazione saranno messe a confronto
con quelle delle carte trentine rimaste in città, con i documenti dello
Schatzarchiv e dello Statthaltereiarchiv tirolese e dell’archivio del Principato ecclesiastico di Bressanone per evidenziarne affinità e differenze,
sia nelle modalità di conservazione, sia nella stesura degli strumenti di
corredo antichi e più recenti.
I prigionieri dei Savoia. Un esempio di
marginalità: l'incorporazione forzata degli
ex soldati borbonici nell'esercito italiano.
Nell'ambito dell'iniziativa L'Archivio per la Storia, l'Archivio di Stato di
Bergamo organizza una serie di incontri rivolti alle scuole ( su prenotazione) ma anche ai cittadini interessati (ad ingresso libero), per la valorizzazione della storia e delle fonti locali. Il prof. Alessandro Barbero,
ordinario di Storia medievale all'Università del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro" di Torino, tiene una lezione sul tema di uno dei suoi saggi
sulla storia risorgimentale, edito da Laterza nel 2012: I prigionieri dei
Savoia. La vera storia della congiura di Fenestrelle. La vicenda di
cui si tratta, poco nota alla cronaca storica, è quella dei circa 600.000
soldati borbonici fatti prigionieri dall'esercito piemontese e arruolati nell'esercito italiano; in particolare di coloro che rifiutando l'arruolamento
nell'esercito sabaudo, il 9 novembre 1860, furono rinchiusi nella Fortezza di Fenestrelle in Val Chisone.
Redattore: EMILIA PEDUZZO
Informazioni Evento:
13 gennaio 2014
Bergamo, Archivio di Stato di Bergamo
Orario: 9.30 - 12.00
Telefono: 035233131 - Fax: 035233981
E-mail: as-bg@beniculturali.it
Sito web: http://www.asbergamo.beniculturali.it
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ARCHIVIO DI STATO DI TRENTO
“Atti Trentini” Una sezione dell’Archivio del Principato Vescovile di Trento
(XVI-XVIII secolo)
Convegno organizzato per la conclusione del progetto di ricerca “Atti
Trentini“
Interverranno
ore 10.00-10.30 - Saluti introduttivi
Paolo Pombeni
Direttore FBK- Istituto storico italo-germanico
Giovanni Marcadella
Direttore dell’Archivio di Stato di Trento
Armando Tomasi
Direttore dell’Archivio provinciale di Trento
ore 10.30-13.00
Katia Occhi
FBK- Istituto storico italo-germanico
Gli “Atti Trentini”: un’introduzione storica
Franco Cagol
Archivio storico del Comune di Trento
Continuità e discontinuità nella produzione e conservazione documentaria dell’Archivio vescovile nel corso del primo Ottocento
Michaela Fahlenbock
Tiroler Landesarchiv, Innsbruck
Vom landesfürstlichen Schatzarchiv zum Archiv der Statthalterei von
Tirol und Vorarlberg. Archivge-schichtliches zu ausgewählten Beständen des Tiroler Landesarchivs
Harald Toniatti
Archivio di stato, Bolzano
La documentazione archivistica del Principato vescovile di Bressanone
conservata presso l’Archivio di Stato di Bolzano
ore 15.00-17.30
Rossella Ioppi
FBK- Istituto storico italo-germanico
“Atti Trentini”: storie di carte. Indagine archivistica sulle forme e i modi
di trasmissione e conserva-zione della memoria nei secoli XVII e XVIII:
primi risultati
Katia Occhi
FBK- Istituto storico italo-germanico
“Atti Trentini”: materiali archivistici per la storia economica (secoli XVIXVIII)
Massimo Scandola
Università degli Studi di Trento
Frammenti d’archivio e corrispondenza principe-sca nella Raccolta Mazzettiana (secoli XV-XVIII)
Discussione finale
Emanuele Curzel
Università degli Studi di Trento
6
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- Gennaio 2014
Andrea Giorgi
Università degli Studi di Trento
Katia Pizzini
Archivio Diocesano Tridentino, Trento
Convegno organizzato per la conclusione del progetto di ricerca “Atti
Trentini“
giovedì 30 gennaio 2014
Fondazione Bruno Kessler - Via S. Croce, 77—Trento
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
Soprintendenza per il Beni storico-artistici, librari e archivistici
Coordinamento scientifico di KATIA OCCHI
* * *
ARCHIVIO DI STATO DI BELLUNO
Giorno della memoria
Giovedì 30 gennaio 2014, alle ore 17.00, nel Salone della Libreria Sansoviniana (Piazzetta San Marco 13/a, Venezia), la Biblioteca Nazionale
Marciana e il Centro Studi Torcellani organizzano la presentazione del
libro di E. Canal “Archeologia della Laguna di Venezia”, Cierre Edizioni,
primo incontro del ciclo “Venezia prima di Venezia. Archeologia e mito”.
Giorno della memoria. L'Archivio di Stato di Belluno partecipa anche
quest'anno alle celebrazioni legate al Giorno della memoria con una iniziativa in collaborazione con l'Istituto Storico Bellunese della Resistenza
e l'Età contemporanea che prevede:
ore 11.00 al Teatro Comunale un incontro tra lo scrittore Boris Pahor e
gli studenti degli Istituti Superiori di Belluno
ore 18.00 presso l'Archivio di Stato (Chiesa di Santa Maria dei Battuti)
un concerto di musiche Klezmer con Xenia Trio e inaugurazione della
mostra con riproduzioni di documenti sugli ebrei stranieri internati curata
dall'ISBREC. Con l'occasione verranno esposti alcuni documenti relativi
allo stesso tema, conservati in originale presso l'Archivio di Stato di Belluno.
Redattore: Sara Sottosanti
Informazioni Evento:
Dal 27 gennaio 2014 al 06 febbraio 2014
Belluno, Archivio di Stato nell'antica chiesa di Santa Maria dei Battuti
Telefono: 0437 940061
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BIBLIOTECA NAZIONALE MARCIANA - VENEZIA
Presentazione del libro di E. Canal, Archeologia della Laguna di Venezia
Prima conferenza del ciclo:
Venezia prima di Venezia. Archeologia e mito
Giovedì, 30 Gennaio 2014
Libreria Sansoviniana
Venezia, Piazzetta San Marco 13/a
Ne discutono Maddalena Bassani, Marco Bortoletto, Giovanni Caniato, Luigi Fozzati, Tiziana Plebani. Coordina Marco Molin (Centro
Studi Torcellani). Saluto di Maurizio Messina (direttore della Biblioteca
Nazionale Marciana).
E. Canal, Archeologia della Laguna di Venezia, Cierre Edizioni.
Ernesto Tito Canal è considerato uno dei pionieri dell’archeologia lagunare. Autodidatta di formazione ma sempre in continuo e costante aggiornamento, ha iniziato negli anni Sessanta del secolo scorso la sua
indagine archeologica partendo dall’idea, all’epoca non scontata, che
la Laguna di Venezia sia radicalmente cambiata del corso dei secoli e
che sia sempre stata al centro di interessi commerciali, già molto prima
dei periodi storici conosciuti. Il volume recentemente pubblicato si pone
come una pietra miliare nella storia dell’archeologia lagunare, proponendo interessanti scoperte e aprendo nuovi spazi di dibattito e discussione.
L’incontro è il primo di quattro appuntamenti organizzati dalla Biblioteca
Nazionale Marciana e il Centro Studi Torcellani a seguito del notevole
riscontro di pubblico e l’apprezzamento della critica ottenuti lo scorso
anno. Questo secondo ciclo di quattro conferenze vuol proporre una
nuova lettura di tematiche legate alla storia, all’arte e all’archeologia di
Venezia e della sua laguna, secondo lo stile scientifico-divulgativo che
anima il progetto nato da questa collaborazione. Gli incontri, coordinati
da Lorenzo Braccesi, tratteranno il tema di “Venezia prima di Venezia.
Archeologia e mito” nel quale storia e tradizione, a volte mitologica, si
fondono in un secolare curioso e affascinante binomio.
* * *
ARCHIVIO DI STATO DI TRIESTE
Occhi sull'abisso
Performance di danza ispirata alla Grande Guerra, accompagnata dalla
lettura scenica di testi di Rainer Maria Rilke, Scipio Slataper, Giani Stuparich e Silvio Benco. Il tema della serata è l'indagine del contesto culturale ed artistico presente nella città di Trieste nei momenti precedenti
e durante lo scoppio della prima guerra mondiale, creando un ponte tra
presente e passato, la parola e l'espressione del corpo diventano uno
strumento per rappresentare una realtà culturale e poetica, cogliendo i
molteplici aspetti di un momento storico complesso e contraddittorio. In
questa occasione verranno esposti i documenti autografi e proiettate
delle immagini dei protagonisti dell’epoca, questo percorso permette
anche di entrare nell’atmosfera di quel periodo e di venire a contatto
con una realtà di preziose e originali testimonianze.
La manifestazione di terrà il 23 gennaio 2014 alle ore 19, presso l'Archivio di Stato di Trieste in via Lamarmora n. 17.
Informazioni Evento:
23 gennaio 2014
Trieste, Archivio di Stato
Orario: 19
Telefono: 0400647921
E-mail: as-ts@beniculturali.it
www.actistrieste.org/index.php/news/items/occhi-sullabisso.html
* * *
DATA NEWS
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7
- Gennaio 2014
SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA
PER L’EMILIA ROMAGNA
XIII Settimana della didattica in archivio,
5-11 maggio 2014
dopoguerra, i ragazzi della classe IV G del Liceo Scientifico “A. Roiti”
coordinati dai prof.ri Giorgio Rizzoni e Silvia Sansonetti presenteranno
gli esiti del percorso didattico effettuato in Archivio negli anni 2013 e
2014 intitolato A carte scoperte. Itinerario attraverso vicende dai diversi destini: Auschwitz e Erez Israel. Analizzando le carte di Questura e Prefettura conservate presso l’Archivio di Stato di Ferrara sotto
la guida degli archivisti dell’Istituto, gli studenti hanno fatto emergere le
figure di Elisa Treves Borghi e di Renato Hirsch.
È giunto alla tredicesima edizione l'appuntamento con la didattica negli
archivi dell'Emilia-Romagna rivolto al mondo degli archivi e a quello
della scuola. La Settimana della didattica in Archivio è promossa dalla
Soprintendenza archivistica per l'Emilia-Romagna, dall'IBC (Soprintendenza per i beni librari e documentari della Regione Emilia-Romagna)
e dall'ANAI( Associazione Nazionale Archivistica Italiana) Sezione Emilia-Romagna.
Durante la Settimana gli enti pubblici e privati presentano le esperienze
realizzate in un alternarsi di visite guidate e percorsi a tema specifici per
studenti o adulti, presentazioni di laboratori didattici, iniziative di formazione, incontri con docenti, mostre documentarie e molto altro. Gli appuntamenti in programma costituiscono un momento d’incontro tra
archivisti, insegnanti e studenti con la finalità di condividere saperi,
aspettative e obiettivi diversi ma ugualmente consapevoli dell’importanza dell’analisi delle fonti archivistiche per giungere a una più approfondita conoscenza del fatto storico.
La XIII edizione della Settimana si terrà dal 5 all’11 maggio 2014. Per
aderire occorre scaricare il modulo (file doc – 1,38 MB) con le relative
istruzioni (file pdf - 291 KB) e inviarlo al referente del Comitato scientifico-organizzativo della manifestazione, all'indirizzo di posta elettronica:
mauro.maggiorani@beniculturali.it entro il 31 gennaio 2014.
Soprintendenza archivistica per l'Emilia-Romagna
Strada Maggiore, 51 - 40125 Bologna
Tel. 051/225748 - 051/229148 - 051/261107
Fax. 051/239400
mail: sa-ero [at] beniculturali.it
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ARCHIVIO DI STATO DI FERRARA
A carte scoperte. Itinerario attraverso
vicende dai diversi destini:
Auschwitz ed Erez Israel
A carte scoperte è il titolo dell’iniziativa che, giovedì 23 gennaio 2014
alle ore 16.00, l’Archivio di Stato di Ferrara ha programmato nell’ambito
delle manifestazioni predisposte per il Giorno della Memoria 2014 dal
Comitato Provinciale 27 gennaio.
Dopo l’intervento del rabbino capo Luciano Caro dal titolo: Il modo di
pensare dell’ebreo medio di fronte alla persecuzione e nell’immediato
Una mostra documentaria illustrerà le loro vicende personali. Infine, a
ricordo dell’ultima padrona di casa di Palazzo Trotti Borghi, sede dell’Archivio di Stato di Ferrara, verrà intitolata a Elisa Treves Borghi l’attuale sala studio nell’Ala Coramari.
Dopo avere chiesto la discriminazione in quanto moglie di un cristiano,
il 14 febbraio 1944, da due giorni rinchiusa nel campo di Fossoli, Elisa
Treves Borghi scriveva al Capo della Provincia di Ferrara di essere «cittadina italiana di razza ebraica, già residente in Ferrara, via Giovecca
146» e di «essere internata al campo di concentramento di Fossoli di
Carpi (Modena)». Con fermezza e semplicità insieme, Elisa segnalava
di avere superato l’età di 70 anni e di versare in condizioni di salute tali
che la permanenza in campo di concentramento «per i non evitabili disagi ad essa inerenti» sarebbe stata «sommamente pregiudizievole e
tale da recare disagi non solo alla scrivente, ma anche agli altri internati.
Così come potrà essere accertato da una vista medica fiscale che, se
d’uopo,» chiedeva da subito. Chiudeva l’istanza dichiarandosi «fiduciosa nel benevolo favorevole accoglimento […] con quella sollecitudine
che la gravità del suo caso richiede»: il 7 marzo arriverà solo un ulteriore
rifiuto alla discriminazione in quanto Guido Borghi era dichiarato «di religione ebraica come anche tutti i suoi familiari». Ma il 22 febbraio Elisa
era già salita sul convoglio per Auschwitz dove era arrivata il 26: non è
stata immatricolata perché non ha superato la selezione per il gas.
Redattore: LAURA GRAZIANI
Informazioni Evento:
23 gennaio 2014
Ferrara, Archivio di Stato
Orario: 16.00
Telefono: tel. 0532.206668
E-mail: as-fe@beniculturali.it
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DATA NEWS
PALAZZO FARNESE - PIACENZA
Presentazione libro
"Piacenza, Parma e Colorno nel Diario
di Orazio Bevilacqua (1663-1694)"
"Piacenza, Parma e Colorno nel Diario di Orazio Bevilacqua (16631694)", trascrizione dal manoscritto di Orazio Bevilacqua, consistente
nei sei volumi di Napoli e in quello di Parma, che è considerato dagli
studiosi una fonte molto importante per il periodo più florido di Piacenza
sotto il governo di Ranuccio II Farnese, al quale si devono sia le peculiari
iniziative architettoniche e artistiche tuttora ammirevoli nell’area piacentina e sia l’impulso dato all’aristocrazia piacentina per la costruzione di
splendidi palazzi, che tuttora caratterizzano un invidiato aspetto urbano
di Piacenza. Inoltre il Diario Bevilacqua è l’unica fonte da cui si possono
trarre notizie specifiche, almeno dal 1671 al 1688, sugli abbellimenti artistici e sulle destinazioni originali degli spazi del Palazzo Farnese, sede
dei Musei, e degli edifici annessi in quanto l’ archivio sul Palazzo è andato distrutto a seguito di un bombardamento nel 1944: l’ Appartamento
stuccato, l’ Appartamento del cantone da basso, l’ Appartamento sopra
il ponte, la Cappella Ducale, il Teatro nuovo, la Fiera dei Cambi, la Stalla
dei cavalli.
Il volume è molto atteso nell’ambito dell’ex-ducato, ma verrà presentato
solo successivamente al Palazzo della Pilotta a Parma, in collaborazione con la Soprintendenza, e al Palazzo di Colorno, in quanto anche
queste residenze farnesiane trovano inediti riscontri documentari nel
Diario Bevilacqua, dove l’autore si qualifica ripetutamente come “Barbiere della Ser.ma Casa”, la cui mansione più nobile era quella di praticare all’occorrenza salassi nelle vene dei componenti della famiglia
ducale, per alleggerire l’ipertensione o l’eccesso di flusso sanguigno in
casi di malesseri dovuti alla corporatura e a una alimentazione senza
regole dietetiche. Il valore speciale della cronaca è il racconto della vita
quotidiana di corte in proporzioni umane e semplificate della celebre e
potente famiglia Farnese, ma emergono anche curiosità sul costume,
sulle feste e sui divertimenti, sull’uso quotidiano delle carrozze, su luoghi
della città e dintorni, sulla navigazione sul Po per il transito annuale della
corte a Colorno. Dunque l’edizione del volume potrebbe anche essere
un’opportunità per la cultura storico-artistica, sostenuta e promossa
dalle istituzioni comunali, le maggiori e più prestigiose non solo a livello
locale.
L’Editrice PARALLELO45, che ha sostenuto i non leggeri costi del lavoro
di riproduzione, di trascrizione e di stampa del manoscritto, ha ottenuto
la preziosa collaborazione del Comune di Piacenza per la presentazione
dell’opera nella Cappella Ducale di Palazzo Farnese sabato 1 febbraio
2014 alle ore 17.
on line
- Gennaio 2014
Al saluto del Sindaco di Piacenza Paolo Dosi, seguiranno il commento
di Marzio Dall’acqua, già Direttore dell’Archivio di Stato di Parma e Soprintendente Archivistico per l’Emilia Romagna, e un intervento dell’Autore Stefano Pronti.
Saranno presenti gli Editori, il Direttore dei Musei Antonella Gigli e Susanna Pighi, archivista che ha collaborato alla trascrizione del manoscritto.
Sarà data lettura di alcuni passi proprio sulla Cappella Ducale, di cui si
parla ampiamente nel manoscritto e degli ambienti contigui, che rivela
l’originario assetto e uso, poichè il Diario è stato scritto proprio in uno
degli alloggi del Palazzo, in cui stava il Barbiere durante i soggiorni a
Piacenza.
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SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA
PER LA TOSCANA
Pisa, 23 gennaio 2014
Giovanni Pascoli, l'archivio in rete
A Pisa, il 23 gennaio 2014, a partire dalle ore 10.30, presso la Scuola
Normale Superiore (piazza dei Cavalieri, 7), si tiene la giornata di studio
Giovanni Pascoli nello specchio delle sue carte. L'archivio in rete,
incentrata sulla pubblicazione on line del Portale archivistico dedicato
a Giovanni Pascoli.
L’archivio Pascoli, composto di oltre 60.000 documenti, è stato interamente digitalizzato grazie a un progetto sviluppato e diretto dalla Soprintendenza Archivistica per la Toscana. Si è trattato di un intervento
molto complesso che ha richiesto l’intreccio di competenze diverse, sia
di tipo archivistico che letterario. La descrizione informatizzata delle
carte, collegata alla loro riproduzione digitale, ha prodotto un nuovo e
affidabile patrimonio di informazioni che apre grandi possibilità di ricerca
e di approfondimento agli studiosi e a quanti vorranno avvicinarsi all’opera e alla figura del poeta.
Presenziano alla manifestazione Massimo Bray, ministro dei Beni e
delle Attività Culturali e del Turismo; Andrea Marcucci, presidente della
Commissione Cultura del Senato; Rossana Rummo, direttore generale
per gli Archivi.
Il programma
Fabio BELTRAM, Direttore della Scuola Normale Superiore
Diana TOCCAFONDI, Soprintendente Archivistico per la Toscana
presentano
Massimo BRAY, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del
Turismo
Andrea MARCUCCI, Presidente della Commissione Cultura del
Senato
Rossana RUMMO, Direttore Generale per gli Archivi
DATA NEWS
on line
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- Gennaio 2014
Cristina SCALETTI, Assessore alla Cultura della Regione Toscana
Marco BONINI, Sindaco di Barga
INTERVENTI
Dalle carte d’archivio alla realizzazione del portale.
Diana TOCCAFONDI, Emilio CAPANNELLI
L’Archivio Pascoli, un laboratorio di discipline.
Alida CARAMAGNO, Alice CENCETTI
A partire dalla digitalizzazione: nuove prospettive di ricerca.
Andrea BATTISTINI
LUNCH
Ore 14.30
Dagli ’scartafacci‘ alla filologia d’autore.
Alfredo STUSSI
Titolo e testo nella poesia di Pascoli.
Giuseppe NAVA
Nell’archivio di Giovanni Pascoli: l’edizione critica dei “Primi
poemetti”.
Francesca NASSI
Nuovi studi e nuove voci: rassegna di bibliografia pascoliana.
Marino BIONDI
“Lungo la vita di Giovanni Pascoli”: storia di una biografia
dall'autografo all'edizione Mondadori.
Alice CENCETTI
Segreteria organizzativa
Silvia Baggio, Soprintendenza Archivistica per la Toscana
Via de’ Ginori, 7 Firenze Tel. 055 271111 / 055 2711120
sa-tos@beniculturali.it | www.sa-toscana.beniculturali.it
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ARCHIVIO DI STATO DI FIRENZE
Giornata della Memoria:
Matite razziste e mostra
Nell’ambito delle celebrazioni della Regione Toscana per il Giorno della
Memoria 2014, si segnala che martedì 28 gennaio dalle ore 10, presso
l’Auditorium dell’Archivio di Stato di Firenze (Viale Giovine Italia, 6) e
nel pomeriggio dalle ore 14.30, presso il Salone monumentale della Biblioteca Marucelliana (Via Cavour 43), si svolgerà la Giornata di studi:
Matite razziste. Antisemitismo e razzismo nell’illustrazione del periodo fascista.
Ingresso libero
Nell’occasione sarà inaugurata la mostra A lezione di razzismo.
Scuola e libri durante la persecuzione antisemita (1938-1943), promossa dalla Fondazione "Ambron Castiglioni" e realizzata in collaborazione con l’Archivio di Stato di Firenze e l’Istituto Nazionale di
Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (Indire) a cura di
Pamela Giorgi, Giovanna Lambroni con la collaborazione di Dora Liscia Bemporad, Francesca Klein e Simone Sartini.
Ingresso gratuito
Giornata di studi: Matite razziste. Antisemitismo e razzismo nell’illustrazione del periodo fascista.
Programma:
Mattina, Archivio di Stato di Firenze, Auditorium, Viale Giovine Italia, 6
h 10.00 - Saluto della Direttrice dell’Archivio di Stato di Firenze, Carla
Zarrilli;
Saluto della Presidente della Comunità Ebraica di Firenze, Sara Cividalli;
Saluto del Presidente della Fondazione Ambron Castiglioni, Alberto Boralevi;
Presentazione della mostra A lezione di razzismo. Scuola e libri durante la persecuzione antisemita (1938-1943), Pamela Giorgi, Responsabile Archivio Storico Indire.
h 10.30 - Prima sessione - Coordina Roberto Bianchi, Università di Firenze.
Fabio Gadducci: Illustrare la razza: gli artisti tra direttive e Manifesto
degli scienziati razzisti;
Guido Gramigni: Mobilitazione dell’immagine: la raffigurazione del nemico nelle copertine de «La Difesa della razza». Illustrazione, fotomontaggio e riutilizzo dei prototipi iconografici della tradizione in senso
antisemita;
Giovanna Lambroni: Iconografia dell’antisemitismo. La satira nelle riviste fiorentine, da «Il Bargello» a «Il 420».
Pausa pranzo
Pomeriggio, Biblioteca Marucelliana, Salone monumentale, Via Cavour,
43.
h 14.30 - Saluto della Direttrice della biblioteca Marucelliana, Monica
Maria Angeli.
Saluto di Ugo Caffaz, consulente per le iniziative del Giorno della Memoria della Regione Toscana;
Presentazione della mostra Da “L’ebreo errante” alle leggi razziali: immagini e documenti in Marucelliana.
h 15.00 - Seconda sessione - Coordina Ugo Caffaz.
Dora Liscia Bemporad: Mangiafuoco e gli altri. Iconizzazione del “cattivo” nella letteratura per ragazzi;
Leonardo Gori: Nuvole razziste. Xenofobia e antisemitismo nel Fumetto italiano fra le due guerre;
Giorgio Bacci: "La favola vera del Britanno": razzismo, xenofobia e illustrazioni;
Gianluca Gabrielli: Cataloghi visivi della pedagogia dell'alterità: le "tavole delle razze" nei libri scolastici.
Mostra: A lezione di razzismo. Scuola e libri durante la persecuzione antisemita (1938-1943). Firenze, Archivio di Stato - Sala Mostre,
Viale Giovine Italia, 6 - 28 gennaio – 28 febbraio: orario da lunedì a venerdì 9.30 -12.30 - Ingresso gratuito
Tra i documenti esposti figurano, oltre ai Provvedimenti per la difesa
della razza nella scuola fascista pubblicati in Gazzetta Ufficiale a partire
dal settembre del 1938, i registri di classe della scuola elementare “Regina Elena“, che testimoniano l’esclusione dei bambini ebrei dall’istituto
fiorentino: conservati presso l’Archivio di Stato di Firenze, i registri sono
riproposti insieme a quaderni e album dei piccoli studenti negli anni del
fascismo, tra cui anche quelli di alcuni alunni ebrei alla vigilia delle leggi
razziali che fanno parte del fondo “Materiali scolastici” dell’Archivio Storico dell’Indire.
Particolare attenzione è anche dedicata alle letture proposte ai giovani
in quegli anni, ben rappresentate da un piccolo corpus di libri e riviste
selezionato dal fondo “Letteratura per l’infanzia” dell’Indire, e alla testimonianza personale del piccolo Leo Neppi Modona che, trasferitosi nel
1938 a Firenze con la famiglia, frequentò la sezione ebraica del “Regina
Elena”: il manoscritto del suo Barbari nel XX secolo in cui racconta il
periodo trascorso durante le persecuzioni antisemite, esposto per gentile concessione della famiglia Neppi Modona Viterbo, si affianca a un
suo quaderno scolastico, conservato nell’Archivio Storico dell’Indire, in
cui tra i libri ricevuti in dono sono ricordati anche i volumi di Laura Orvieto. Proprio ai titoli della scrittrice è inoltre riservata una piccola sezione che, grazie anche ad alcune lettere tratte dal ricco carteggio con
il suo editore Enrico Bemporad, ben descrive il clima culturale fiorentino
prima e durante le leggi razziali.
Redattore: SONIA CAFAGGINI
Informazioni Evento:
28 gennaio 2014
Firenze, Auditorium dell’Archivio di Stato e Salone monumentale della
Biblioteca Marucelliana
Orario: Giornata di studi: 10-13 e 14.30-17.30; Mostra: da lunedì a venerdì 9.30 -12.30
Telefono: 055 263201 - Fax: 055 2341159
E-mail: as-fi@beniculturali.it
Sito web: http://www.archiviodistato.firenze.it
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DATA NEWS
ARCHIVIO DI STATO DI ROMA
Giornata della Memoria
30 gennaio 2014, ore 16,30
SALA PIETRO DA CORTONA- MUSEI CAPITOLINI
OLTRE LE SBARRE…
MUSICISTI DURANTE LA PERSECUZIONE
L'Archivio di Stato di Roma partecipa alla celebrazione della Giornata
della memoria con un’iniziativa che si terrà giovedì 30 gennaio dalle ore
16,30 alle ore 18.00 nella Sala Pietro da Cortona nei Musei Capitolini,
in collaborazione con l'Archivio Storico della Comunità Ebraica di Roma,
l’ Archivio Storico SIAE, la Soprintendenza Archivistica per il Lazio e
l’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi.
La giornata sarà dedicata alla musica nata nelle situazioni di reclusione
e ai musicisti vittime della persecuzione. «Dal 1940 al 1945 i Lager si
portarono via la libertà, la dignità umana, la carriera, la quotidianità (fatta
di pianoforte, studi, ricerche, creazione artistica) dei musicisti ebrei, nella
maggior parte dei casi gli tolsero anche la vita; ma non poterono prendergli la musica».
Dopo gli interventi di Paolo Masini, Assessore di Roma Capitale, di Eugenio Lo Sardo, Direttore dell'Archivio di Stato, di Riccardo Pacifici,
Presidente della Comunità ebraica di Roma, di Donato Tamblé, Soprintendente Archivistico per il Lazio, Francesco Lotoro illustrerà alcune
tappe della ricerca che compie instancabilmente dal 1989 e che consiste
nel recuperare, archiviare, suonare, registrare e pubblicare tutta la musica scritta nei Lager durante la Seconda Guerra Mondiale, i cui risultati
sono stati recentemente pubblicati nel primo dei 10 volumi del Thesaurus Musicae Concentrationariae, enciclopedia in quattro lingue contenente centinaia di partiture scritte nei Lager corredate di introduzione
storica, analisi critica delle opere e CD.
Maria Cristina Lòcori, responsabile dell’Archivio Storico della Società
Italiana degli Autori ed Editori (SIAE) svelerà, attraverso documenti inediti, le conseguenze delle leggi razziali sul diritto d’autore di un gruppo
di musicisti ebrei in fuga.
Manola I. Venzo, archivista e docente presso l'Archivio di Stato di
Roma, partendo da alcuni documenti conservati presso l’Archivio di
Stato di Roma, ripercorrerà la breve e intensa vita del musicista Donato
di Veroli che, dotato di enorme talento e compositore fin dalla più tenera
età, fu espulso dal Conservatorio in seguito all’emanazione delle Leggi
razziali e morì suicida a soli 23 anni, divorato intellettualmente e sentimentalmente dagli effetti della persecuzione razziale.
Silvia Haia Antonucci, Responsabile dell’Archivio Storico della Comunità Ebraica di Roma, illustrerà la documentazione che riguarda il Coro
del Tempio Maggiore, conservata nell’Archivio Storico della Comunità
Ebraica di Roma
Claudio di Segni, Direttore del Coro del Tempio Maggiore di Roma e
Docente presso il Conservatorio “S. Cecilia” di Roma, descriverà l’Archivio musicale conservato nell’Archivio Storico della Comunità Ebraica
di Roma, mettendo in evidenza alcuni compositori che sono stati rilevanti all’interno della preghiera ebraica romana dal periodo del ghetto
fino ad oggi.
Per informazioni:
Archivio di Stato di Roma. Servizio manifestazioni culturali, tel. 0668190832-95 - fax. 06-068190871,
e-mail:as-rm.mostre@beniculturali.it, http://www.archiviodistatoroma.beniculturali.it/
Archivio Storico della Comunità Ebraica di Roma: email: archivio.storico@romaebraica.it
Archivio Storico Siae, tel 0659902231, fax 0659902882, e-mail: mariacristina.locori@siae.it
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ICCD - ROMA
Sebastiana Papa
Le Repubbliche delle Donne. Monachesimo
Femminile nel Mondo 1967-1999
Presentazione del volume fotografico
Istituto centrale per il catalogo e la documentazione
Roma, via di San Michele, 18
30 gennaio 2014, ore 17.30
Le Repubbliche delle Donne è un libro fotografico che narra - attraverso immagini, citazioni e testi - i periodi di permanenza trascorsi da
Sebastiana Papa in monasteri femminili di tutto il mondo e di ogni credo.
Una ricerca che impegna Papa dal 1967 al 1999 e completa la descrizione delle donne intrapresa nel volume Il femminile di Dio (1995). Il volume che viene edito oggi segue fedelmente i contenuti di un menabò
realizzato da Sebastiana Papa e mai pubblicato. I testi e le didascalie
sono state composte dall’autrice; gli interventi redazionali si sono limitati
alla correzione dei refusi e dei riferimenti bibliografici, lasciando inalterate citazioni e traslitterazioni. Le fotografie provengono dai negativi originali, conservati presso l’ICCD a seguito della donazione dell’intero
archivio di Sebastiana Papa voluto dagli eredi nel 2006.
Il volume è stato realizzato con il contributo della Provincia di Roma.
Introducono
Ilaria Borletti Buitoni, sottosegretario di Stato
on line
- Gennaio 2014
Laura Moro, direttrice dell’ICCD
Cecilia D’Elia, già assessore alle politiche culturali della Provincia di
Roma
Intervengono
Claudia Pajewski, fotografa
Nazario dal Poz, fotografo e docente di fotografia
Federica Giardini, docente di filosofia presso l’università di Roma Tre
Saranno presenti le curatrici del volume
Le Repubbliche delle Donne. Monachesimo femminile nel mondo,
1967-1999
Fotografie e testi di Sebastiana Papa
A cura di Ella Baffoni e Katrin Tenenbaum
325 immagini in b/n, cm 27x27, p. 460, copertina rigida
Edizione Postcart/ICCD
www.iccd.beniculturali.it 06-58552240 ic-cd@beniculturali.it
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BIBLIOTECA NAZIONALE CENTRALE DI ROMA
SPETTACOLO TEATRALE
“13419. La necessità del ritorno”
ROMA, Biblioteca Nazionale Centrale Sala Conferenze
16 gennaio 2014, ore 17.00
Scritto, diretto e interpretato da Roberto Attias, prodotto da Ettore Scola.
Lo spettacolo ha all'attivo più di 140 repliche in sei anni.
“Un testo forte, duro, intenso, di denuncia contro ogni discriminazione,
che tratta il tema della deportazione degli ebrei dal ghetto di Roma con
leggerezza ed emozione. Una storia romana ma internazionale, parlata
in romanesco e giudaico romanesco. Un atto unico che, nel corso degli
anni, è stato visto e apprezzato anche da moltissimi ragazzi e professori
delle scuole medie, superiori in tutta Italia, per il suo valore didattico,
emotivo, senza essere didascalico, autocommiserativo o pedante, accompagnato dalle bellissime e struggenti canzoni dell'epoca scelte da
Gianni Borgna.
All'indomani della battaglia di valle Giulia del '68 un commissario sta interrogando alcuni dimostranti, quando all'improvviso gli appare un uomo
DATA NEWS
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- Gennaio 2014
misterioso che con il suo strano racconto lo porta nella placida Roma
degli anni '30. La miseria delle leggi razziali, la guerra, la lotta partigiana
ed infine lo spettro della deportazione, fanno da sfondo ad un dramma
personale che si risolverà con un finale shock, in un vero giallo psicologico” (Roberto Attias).
Lo spettacolo è sostenuto dal MiBACT e dal MIUR, quest’ultimo ha seguito l’organizzazione dell’evento ed ha assicurato il coinvolgimento
degli studenti delle scuole superiori.
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ARCHIVIO DI STATO DI RIETI
La normalità colpevole
Cronaca e celebrazione e L'orribile delitto contro la civiltà. Tutela
e distruzioni dell'Archivio di Stato di Napoli nel 1943 curate da Marina Azzinnari.
Le scuole potranno visitare - gratuitamente - le mostre su prenotazione
fino al 21 marzo 2014.
Per informazioni e prenotazioni referente Servizio Didattica: dott. ssa
Marina Azzinnari, tel. 0815638330, email: marina.azzinnari@beniculturali.itRedattore: GIULIANA RICCIARDI
Informazioni Evento:
Dal 27 gennaio 2014 al 21 marzo 2014
Napoli, Archivio di Stato
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Martedì 28 gennaio 2014, alle ore 10, presso l'Archivio di Stato di Rieti,
si tiene la presentazione del volume La normalità colpevole. Il Campo
di Farfa e i riflessi della Shoah nei documenti dell'Archivio di Stato
di Rieti (testi di R. D'Angeli, M. G. Balducci, R. Filippi, L. Ivagnes e M.
Giovannelli; introduzione di R. Lorenzetti; presentazioni di L. Paserman
e C. Marolla).
Intervengono Leone Paserman (presidente della Fondazione Museo
della Shoa) e Roberto Lorenzetti (direttore dell'Archivio di Stato di
Rieti).
Sono previste, inoltre, la proiezione del video Sulle tracce di Isel
(Geo&Geo), introdotta dal regista Andrea Cherubini, e l’esibizione degli
studenti del Liceo Musicale di Rieti. In tale occasione, il prefetto di Rieti
Chiara Marolla consegna la Medaglia d’Onore ai cittadini italiani, militari
e civili ed ai familiari dei deceduti deportati o internati nei lager nazisti.
La manifestazione è patrocinata dall’Amministrazione Provinciale e Comunale di Rieti.
Archivio di Stato di Rieti
tel. 0746 204297
as-ri@beniculturali.it
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ARCHIVIO DI STATO DI SALERNO
Il sabato del paesaggio.
Laboratorio didattico
Maria Teresa Schiavino
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ARCHIVIO DI STATO DI NAPOLI Giornata della Memoria 2014
Il 27 gennaio 2014, in occasione della Giornata della Memoria, l'Archivio
di Stato di Napoli organizza, in collaborazione con l'Istituto I. C. S. "Don
Lorenzo Milani" di Ariano Irpino un incontro seminariale sul tema della
Memoria, con visite guidate alle mostre Le Quattro Giornate di Napoli.
ARCHIVIO DI STATO DI SALERNO 18 e 25 gennaio, 1 febbraio 2014 ore 10,00.
Il laboratorio didattico parte dai temi della mostra "A curiosare le antichità. Strade e viaggiatori in provincia di Salerno in età moderna e
contemporanea", organizzata dall'Archivio di Stato di Salerno nel 2010,
per condurre gli alunni del Liceo L. Da Vinci di Salerno in un viaggio virtuale tra antiche e moderne immagini del territorio salernitano.
Il percorso si sviluppa in un dialogo ininterrotto tra iconografia e documentazione storica. Il paesaggio di ieri, rappresentato da pittori, artisti
e incisori, è messo a confronto con quello di oggi; si cercano le tracce
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DATA NEWS
on line
- Gennaio 2014
degli antichi viaggiatori tra le carte dell'Intendenza e della Prefettura e
nelle collezioni bibliografiche, si raccontano le storie dei briganti e dei
rapimenti, dell'antica e moderna passione del camminare che ha portato
molti stranieri a percorrere a piedi le strade del Regno delle Due Sicilie,
si fa un piccolo resoconto dei mezzi di trasporto e della loro evoluzione,
degli abiti e dei corredi pratici per affrontare i grandi spostamenti.
Tra le rovine di Paestum e la Costiera amalfitana, dove gli echi del
Grand Tour si mescolano con quelli della stagione romantica, le strade
di Principato Citra narrano la loro storia passata.
Attraverso documenti originali e fotografie, la mostra offre ai visitatori
una ricca pagina di storia locale che prende le mosse dalle vicende dei
primi “sovversivi” brindisini, i socialisti fondatori all’inizio del ‘900 delle
leghe e della Camera del lavoro. Si passa poi a descrivere l’instaurarsi
della dittatura di Mussolini e gli strumenti adottati per reprimere il dissenso politico e a raccontare le storie di alcuni antifascisti brindisini contadini, muratori, artigiani, intellettuali - che sacrificarono la loro vita
e quella delle loro famiglie per opporsi al regime, fino alla caduta di questo e alla ripresa dell’attività politica dei partiti. Con il nome generico di
“sovversivi” vennero indicati durante il governo Crispi gli oppositori politici più pericolosi. In seguito, la stessa definizione fu attribuita agli antifascisti e, alla caduta del regime, agli ex squadristi e gerarchi fascisti.
La maggior parte della documentazione, utilizzata per l’esposizione, proviene dallo Schedario politico della Questura, conservato nell’Archivio
di Stato.
Sono previste visite guidate a cura dell’Archivio di Stato: prenotazione
obbligatoria ai numeri 0831 523412/13.
La mostra rimarrà aperta al pubblico fino a domenica 26 gennaio 2014
secondo il seguente orario dal martedì alla domenica dalle 10,00 alle
13,00 e dalle 17,00 alle 20,00.
L’ingresso è libero e gratuito.
Archivio di Stato di Brindisi, piazza S. Teresa, 4 - 72100 Brindisi
info 0831/523412/13
e-mail: as-br@beniculturali.it
sito web: www.asbrindisi.beniculturali.it
facebook: www.facebook.com/pages/Archivio-di-Stato-di-Brindisi
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Il laboratorio è organizzato da Francesco Innella, responsabile delle
attività didattiche dell'Archivio di stato di Salerno, in collaborazione con
Liceo L. Da Vinci di Salerno, Associazione Art. 9 Salviamo il Paesaggio,
Biblioteca Archivio della Fotografia Mediterranea di Torchiara.
Partecipano: Francesco Innella, Maria Teresa Schiavino, Fernanda
Maria Volpe (Archivio di Stato di Salerno)
Anna Maria Paolino, Daniela Giacomarro (Liceo L. Da Vinci)
Maria Vitacca, Nicola Vernieri (Ass. Art. 9 salviamo il paesaggio)
Rosa Carafa (Sopr. Bsae Salerno e Avellino)
Anna Maria Torre (Archivio della fotografia mediterranea di Torchiara)
Antonio Capano (archeologo)
Aniello Tesauro (storico)
Pasquale Fernando Giuliani Mazzei (storico)
Andrea Perciato (Giornalista e trekker)
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ARCHIVIO DI STATO DI BRINDISI
mostra documentaria e fotografica
“Sovversivi (1900 – 1943)”
Palazzo Granafei - Nervegna E’ stata prorogata fino a domenica 26 gennaio l’apertura al pubblico
della mostra documentaria e fotografica dal titolo “Sovversivi (1900–
1943)” curata dall’Archivio di Stato di Brindisi, con il Comitato provinciale ANPI e il Comune di Brindisi, allestita nelle sale di Palazzo
Granafei – Nervegna.
La larga affluenza di pubblico e le numerose richieste di visite guidate
pervenute dagli istituti scolastici hanno indotto gli organizzatori a posticiparne la chiusura.
“Negli incontri con i giovani - afferma Elena Lenzi, funzionario dell’Archivio di Stato e curatrice della mostra – colpisce e gratifica l’interesse,
la curiosità con cui si accostano ai documenti quando si accorgono che
raccontano storie “vere”, accadute nel territorio brindisino a persone che
potrebbero essere i loro bisnonni…e questo ci spinge a proseguire nell’attività promozionale e didattica”.
ARCHIVIO DI STATO DI POTENZA
Un’orma non lieve. L’azione riformatrice di
Pietro Lacava tra italianità e meridionalismo
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- Gennaio 2014
31 gennaio, alle ore 17.30, nei locali dell’Archivio di Stato di Potenza,
sarà presentato il volume Un’orma non lieve. L’azione riformatrice di
Pietro Lacava tra italianità e meridionalismo. Oltre alla prefazione di
Giampaolo D’Andrea, il volume contiene: i saggi storici di Angela Castronuovo (1859-1861: gli anni dell’impegno risorgimentale), Vittorio
Simoncelli (Pietro Lacava: impegno politico e azione di governo) e Donato Verrastro (Pietro Lacava: scritti politici e discorsi parlamentari);
l’edizione critica di 111 lettere di Pietro Lacava a cura di Valeria Verrastro e Angela Castronuovo; un’appendice documentaria costituita
dagli atti parlamentari relativi alle commemorazioni di Pietro Lacava
svoltesi nella Camera dei Deputati e in quella dei Senatori; schede tematiche di Rocco Brancati (Il caso Marconi: cronaca di un falso storico)
e Rocco D’Amato (Da Lacava a Scardaccione: le vie dell’Unità della
viabilità lucana).
L’espressione “Un’orma non lieve”, scelta come titolo principale del volume, è stata estratta dal discorso di commemorazione per Pietro Lacava tenuto al Senato del Regno il 3 marzo 1913 dal barone pugliese
Nicolò Melodia: nell’esaltare le qualità umane e politiche del deputato
lucano da poco scomparso, egli ricordò come questi avesse «lasciato
in tutti gli alti posti da lui ricoperti un nome intemerato ed un’orma non
lieve della sua intelligente operosità».
L’incontro avrà inizio con i saluti del sindaco di Corleto Perticara Rosaria
Vicino e del presidente della Banca di Credito cooperativo di Laurenzana e Nova Siri Teresa Fiordelisi: entrambe le istituzioni hanno reso
possibile, con i loro contributi, la stampa del volume.
Seguiranno gli interventi degli autori e le conclusioni di Giampaolo D’Andrea. Gli interventi saranno integrati dalla lettura di scritti di Pietro Lacava a cura di Iole Franco con accompagnamento musicale di Alfredo
Tortorelli. I lavori saranno coordinati da Rocco Brancati.
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ARCHIVIO STORICO DIOCESANO DI
REGGIO CALABRIA
Reggio Calabria - Archivio - Restauro e
Convegno Europeo
di Luigi Palamara
Esempio concreto della cura e valorizzazione dei documenti dell'Arcidiocesi è l'adesione dell'Archivio Storico Diocesano al progetto ENArCEuropean Network on Archival Cooperation attivato con il supporto del
programma Cultura 2007-2013 dell'Unione Europea. Si tratta di un'iniziativa tesa a favorire la salvaguardia, valorizzazione e fruizione della
parte più antica del patrimonio documentario conservato in Archivio, le
303 pergamene e i 64 brevi delle diocesi di Reggio Calabria (1537-1963)
e di Bova (1495-1961) oggi consultabili sul portale Monasterium.net.
Nel mese di dicembre scorso, all'interno del programma di attività del
progetto ENArC, la Scuola Normale Superiore di Pisa ha organizzato,
in collaborazione con la Biblioteca Cathariniana e l'Università degli Studi
di Napoli Federico II, un workshop europeo di formazione indirizzato ad
archivisti, paleografi, ricercatori e studiosi di discipline storiche e di digital humanities per approfondire la conoscenza delle piattaforme digitali
sviluppate all'interno del progetto europeo.
L'Archivio Storico Diocesano è stato invitato a relazionare; la dott.ssa
Maria Pia Mazzitelli ha parlato dell'attività di digitalizzazione svolta e
resa fruibile attraverso il portale Monasterium sottolineandone i vantaggi
e le criticità. Ha posto l'accento sulla compatibilità del progetto ENArC
con il progetto CEIar e precisato i risultati finora raggiunti, nello studio e
nella fruibilità, con la messa online delle fonti storiche più antiche conservate. Ha auspicato, infine, l'adesione di altre istituzioni calabresi al
progetto ENArC per favorire l'interscambio di esperienze di conservazione e valorizzazione dei documenti fornendo così una solida base per
tutti gli studiosi interessati ad approfondire e ricostruire la storia e l'identità di un popolo e delle sue istituzioni.
L'Archivio Storico Diocesano di Reggio Calabria garantisce un valido
servizio scientifico per tutte le ricerche di carattere storico e culturale afferenti la regione Calabria e il Meridione; l'importante restauro oggi completato e l'esperienza maturata in ambito internazionale, consentono di
poter progettare, con fiduciosa speranza, ulteriori ambiti di approfondimento e ricerca che, senza dubbio, consentiranno di scoprire numerosi
aspetti della storia della Calabria ancora nascosti.
-Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 338 10 30 287
www.mnews.it - www.stadioonline.it - www.calshop.biz www.calabria24ore.it - www.newson24.it
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Belice/Epicentro della
Memoria Viva
Terza Giornata dell'Archivio Orale del Belice 46° anniversario del terremoto 1968-2014
La memoria e le memorie autobiografiche
Belice/Epicentro della Memoria Viva in occasione del 46° anniversario
del terremoto della Valle del Belice, apre le porte alla memoria, alla condivisione e all'archivio orale.
L'appuntamento, già alla III edizione, si rinnova sin dal mattino con le
visite a Belice/Epicentro della Memoria Viva e con la possibilità di prenotare, in collaborazione con la sezione didattica del Museo Civico
d'arte contemporanea "L.Corrao" di Gibellina, il laboratorio dedicato alla
"Ricostruzione attraverso la bellezza" rivolto alle scuole secondarie di
primo e secondo grado.
Reggio Calabria, 4 gennaio 2014 - Da oggi, presso l'Archivio Storico
Diocesano di Reggio Calabria, è possibile ammirare e consultare due
importanti testi che sono stati restaurati di recente. Si tratta di due antifonari rinvenuti in un armadio dell'Archivio assieme ad altro materiale in
precarie condizioni di conservazione.
Il restauro è stato donato dal barone Arturo Nesci di Sant'Agata che
con generosità ha finanziato il lavoro svolto dalla ditta di restauro
"Scripta Manent" di Reggio Calabria. Il barone Nesci ha inteso compiere
questo gesto di attenzione e promozione culturale in memoria della
madre, Adriana Scordo Melissari baronessa Nesci di Sant'Agata e
della zia, Agata Nesci di Sant'Agata.
"Il recente restauro dei due volumi", commenta la dott.ssa Maria Pia
Mazzitelli, direttore dell'Archivio Storico Diocesano, "contribuisce ad arricchire e impreziosire il patrimonio documentario dell'Archivio. Si tratta
di due antifonari, uno gregoriano o cantatorio per le antifone, orazioni e
preghiere della Messa nel tempo festivo e solennità e uno feriale usato
per le ore canoniche, di data ancora incerta. Non si conosce la provenienza dei testi, né quando e come siano pervenuti in Archivio".
È un importante ritrovamento che contribuirà allo studio e alla ricerca di
quanti, assiduamente, si dedicano alle scienze storiche, con particolare
interesse alla liturgia e alla storia della Chiesa in genere.
Il restauro dei due antifonari si colloca all'interno di un piano di valorizzazione del patrimonio archivistico diocesano finalizzato a riordinare,
salvaguardare e rendere maggiormente fruibili i documenti e gli atti conservati.
Alle 16,30 si aprirà l'"Archivio orale del Belice": il Video Box accoglierà
tutti coloro che intendano lasciare una testimonianza del '68, del prima
e del dopo il terremoto. Tutti i testimoni diretti o coloro che hanno ereditato i racconti dei superstiti in quell'occasione possono lasciare un'impressione attuale o conoscere la memoria di questi tempi che diventano
oggi identità condivisa.
Redattore: MARIA ANNA ROMANO
Informazioni Evento:
14 gennaio 2014
Prenotazione: Obbligatoria; Telefono prenotazioni: 0924 69000 Cell:
3386116221
Gibellina, Belice/Epicentro della Memoria Viva
Telefono: 0924 69000 Cell: 3386116221
E-mail: direzione@epicentrobelice.it
Sito web: http://www.apicentrobelice.net
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DATA NEWS
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- Gennaio 2014
N O R M AT I V E T E C N I C O - P RO F E S S I O NA L I
& I N T E RV E N T I P U B B L I C I
a cura di Mauro Ceci - RSPP
AVC P, l e n u o v e FA Q su lla
tr a s mis s io n e delle in fo r m a z io n i p er la
t ra s p aren z a d eg li a p p a lti
Ai sensi dell'art. 1, comma 32 della Legge 190/2012 per tutte le procedure indette dal dicembre 2012, le stazioni appaltanti sono tenute a trasmettere le informazioni relative ai procedimenti di scelta del contraente
all'AVCP (Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici) per garantire
la trasparenza dell'attività amministrativa.
Dopo aver ricevuto numerose richieste di chiarimento in merito, l'AVCP
ha pubblicato le FAQ (risposte alle domande più frequenti) sugli adempimenti previsti dalla norma.
L'AVCP chiarisce tutti gli obblighi in capo alle stazioni appaltanti circa la
comunicazione prevista dalla Legge 190/2012.
Le FAQ, in particolare, sono relative a:
·
aspetti di carattere generale
·
aspetti di carattere informatico
·
corrette modalità di compilazione della tabella dati
* * *
Marcatura CE per prodotti da
costruzione, le indicazioni dei VV.F su
come procedere
Dal primo luglio 2013 è in vigore il nuovo Regolamento EU 305/2011,
riguardante l'obbligo della marcatura CE per la commercializzazione dei
prodotti da costruzione, che abroga la Direttiva CEE 89/106.
In base a quanto stabilito dal nuovo Regolamento, l'immissione sul mercato dei prodotti da costruzione deve essere accompagnata da una Dichiarazione di Prestazione (D.o.P) relativamente alle caratteristiche
fondamentali del prodotto stesso.
Alla luce del nuovo obbligo normativo si rende necessario l'aggiornamento del modello "MOD PIN- 2.3_2012_ DICH. PROD", ossia il modello di Dichiarazione Inerente I Prodotti Impiegati per la costruzione da
presentare ai VV.F. nei progetti di prevenzione incendi.
Il Dipartimento dei Vigili del Fuoco (Circolare n. 643/2014) chiarisce che,
in attesa dell'aggiornamento del modello, il richiedente dovrà inserire i
riferimenti della Dichiarazione di Prestazione (D.o.P.) nella casella "Altro"
del modello attuale ("MOD PIN- 2.3_2012_ DICH. PROD") e rendere
disponibile la Dichiarazione stessa presso l'indirizzo indicato nella SCIA.
* * *
AVCpass, proroga al 30 giugno
dell'obbligo della PEC (Posta
Elettronica Certificata)
In riferimento all'avvio del sistema AVCpass ed alle difficoltà segnalate
dalle Stazioni appaltanti in merito all'attivazione delle caselle di posta
elettronica certificata, l'AVCP (Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici)
ha disposto la proroga di 6 mesi del regime transitorio relativo all'obbligatorietà della PEC personale (di cui all'art.9, co.4 della Deliberazione
n. 111 del 20/12/2012 e successive modificazioni).
Pertanto, in via transitoria fino al 30 giugno 2014 sarà possibile il ricorso
a caselle di posta elettronica ordinaria; tuttavia, la Stazione Appaltante
è comunque tenuta a:
·
garantire che le caselle di posta elettronica ordinaria utilizzate
siano esclusivamente individuali, rilasciate nell'ambito del dominio istituzionale dell'Amministrazione e ad accesso esclusivo del soggetto intestatario;
·
fornire al personale operante in qualità di incaricato del trattamento dei dati le necessarie istruzioni circa il corretto utilizzo delle credenziali di accesso, fermo restando quanto disposto dall'art. 8 della
Deliberazione di che trattasi nell'ambito delle misure di sicurezza obbligatorie previste dal D.Lgs. n. 196/2003.
* * *
Posticipato all'indomani della pubblicazione del
decreto di attuazione, il Senato ha approvato il
differimento al 30/06/2014 dell'obbligo di accettare
pagamenti tramite carte di debito.
Il DDL di conversione in legge del D.L. 150/2013, c.d. «Milleproroghe»
- approvato dal Senato nella seduta del 29/01/2014 - reca, al nuovo
comma 5-bis dell'art. 9, la proroga dal 01/01/2014 al 30/06/2014, dell'obbligo, previsto dal comma 4 dell'art. 15, del D.L. 18/10/2012, n. 179,
convertito dalla L. 17/12/2012, n. 221, per i soggetti che effettuano l’attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi - anche professionali
(imprese e professionisti) - di accettare pagamenti effettuati attraverso
carte di debito.
La proroga arriva subito dopo la pubblicazione, nella G.U. n. 21 del
27/01/2014, del D.M. 24/01/2014 (in vigore dal 28/03/2014), recante la
disciplina delle modalità di attuazione dell'obbligo in oggetto, emanato
in attuazione del comma 5 del citato art. 15 del D.L. 179/2012.
Il D.M. 24/01/2014 prevede che l'obbligo di accettare pagamenti effettuati mediante carte di debito si applica a tutti i pagamenti di importo superiore a 30 Euro disposti a favore di soggetti (impresa o professionista)
per l'acquisto di prodotti o la prestazione di servizi.
Inoltre, in sede di prima applicazione, dal 28/03/2014 al 30/06/2014, tale
obbligo si applica limitatamente ai pagamenti effettuati a favore di soggetti aventi, nell'anno precedente a quello del pagamento, un fatturato
superiore a 200.000 Euro.
Alla luce della proroga introdotta nel D.L. 150/2013, se sarà confermata,
l'obbligo non si applicherà nel periodo 28/03/2014-30/06/2014. E' opportuno, comunque, osservare che in base al contenuto letterale del
combinato disposto dell'art. 15, comma 5, del D.L. 179/2012 (come modificato dal D.L. 150/2013) e dell'art. 2, comma 2, del D.M. 24/01/2014,
l'obbligo per i pagamenti effettuati a favore di soggetti aventi, nell'anno
precedente a quello del pagamento, un fatturato superiore a 200.000
Euro sembrerebbe trovare applicazione esclusivamente il 30/06/2014.
Alla luce di ciò è auspicabile un intervento sul testo teso ad evitare possibili dubbi interpretativi.
Si ricorda, infine, che per l'eventuale individuzione di nuove soglie e
nuovi limiti minimi di fatturato rispetto a quelle già individuate e l'estensione degli obblighi ad ulteriori strumenti di pagamento elettronici, anche
con tecnologie mobili, l'art. 3 del Regolamento rimanda ad un successivo decreto, da emanarsi entro il 26/06/2014.
* * *
Notizie dal...
Centro Documentazione
Fortificazioni
Presidente: Conte Pietro Teofilatto
Direttore: Arch. Mauro Ceci
Sede sociale: Castello Teofilatto - 03010 TORRE CAJETANI (FR)
Sede legale: Via Ettore Arena, 19 - 00128 ROMA
e-mail castellicdbc@libero.it
Il Castello Carlo V,
tracce, memorie,
protagonisti
Sabato 11 gennaio alle ore 17.00 poresso il
Castello Carlo V di Lecce, verrà inaugurata la
mostra "IL CASTELLO CARLO V tracce, memorie, protagonisti".
In occasione della conclusione di un lotto di lavori di restauro presso il Castello Carlo V, che
ha consentito di ampliare le conoscenze sul
monumento e restituire nuovi spazi alla pubblica fruizione la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di
Lecce, Brindisi e Taranto, d'intesa con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia, l'Archivio di Stato di Lecce,
l'Universita' del Salento, la citta' di Lecce, la
SBSAE della Puglia, ha organizzato una mostra documentaria nel periodo dal 11/01/2014
al 23/02/2014 presso le sale espositive posta
al primo piano del Castello.
La mostra, a forte valenza didattica e divulgativa, e' allestita con oggetti, opere d'arte, pannelli e si propone di presentare i risultati di
scavi, ricerche, restauri che narrino la storia di
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un Castello ben piu' antico dell'eta' di Carlo V,
di spiegare chi fossero gli Enghien, i Brienne,
gli Orsini Del Balzo che animarono la prima
fase del Castello, chi fosse Carlo V che ne decreto' l'ampliamento, chi furono i successivi "direttori", quali trasformazioni sono state
effettuate durante l'utilizzo a Distretto Militare
e quali interventi di restauro sono stati realizzati.
Informazioni Evento:
Dal 11 gennaio 2014 al 23 febbraio 2014
Lecce, Castello Carlo V
Orario: dal lunedì al venerdì dalle ore 09:00 13:00, sabato e domenica dalle ore 16:30 alle
ore 20:30
Telefono: 0832/248311- Fax: 0832/248340
E-mail: sbap-le@beniculturali.it
Sito web: http://www.sbap-le.beniculturali.it
Notizie dal...
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Apre al pubblico la chiesa
del SS. Salvatore di
Palermo
La splendida chiesa del SS. Salvatore di Palermo apre al pubblico con orario continuato
tutta la settimana. Il rettore, mons. Gaetano Tulipano, ha affidato l'apertura della chiesa all'Associazione Amici dei Musei Siciliani, e ha
aderito al Circuito d’Arte Sacra del Mudipa
nell’ambito del progetto “Genio di Palermo”.
Gli Amici dei Musei Siciliani, che già da alcuni
Centro Studi Cistercensi
Istituito il 12 luglio 1994
Presidente: Dom Federico Farina
Direttore: Arch. Mauro Ceci
se d e: Abba zi a d i Ca s a ma ri (F R) - Tel / fax 0 7 7 5 - 2 8 3 4 3 0
em a i l : cen t ro s t u d i ci s t ercen s i @ g ma i l . co m
anni garantiscono la fruizione dell'oratorio di S.
Lorenzo, delle chiese della Catena e di S. Cataldo e più di recente dell'oratorio di S. Mercurio, si troveranno ora a gestire l'apertura di
questo gioiello dell'arte barocca a Palermo,
progettato da Paolo Amato (1634-1714) con
una pianta ellittica corredata da un magnifico
apparato di marmi mischi e tramischi e da pitture ed affreschi, tra cui la volta dipinta da Vito
D'Anna (1718-1769).
La chiesa fu seriamente danneggiata dai bombardamenti del 1943 e magistralmente restau-
rata entro il 1969 dall'architetto Franco Minissi,
tra i maggiori museografi italiani del Novecento, che fu premiato per quest'intervento.
La destinazione cambiava la natura della
chiesa in auditorium ma, successivamente, il
luogo ritornò sede di funzioni eucaristiche, per
quanto l'altare principale, un tempo in asse con
l'ingresso, fosse spostato alla sua destra, dove
oggi troneggia la grande pala del 1725 con la
Gloria di S. Rosalia, proveniente dalla chiesa
di S. Rosalia di Palermo, distrutta per la costruzione della via Roma, e, poi, dal Museo Diocesano di Palermo che la concesse in deposito.
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DATA NEWS
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La chiesa del SS. Salvatore si trova a Palermo in via Vittorio Emanuele
n. 398 nei pressi della Cattedrale.
Orari di apertura: tutti i giorni, 10:00-18:00. Martedì chiuso.
Biglietto di ingresso: Intero, € 2,50 Ridotto, € 1,50 (gruppi di almeno 10
persone) Circuito d’Arte Sacra, € 1,50
Con il biglietto di uno qualunque dei monumenti che aderiscono al Circuito si potrà usufruire del biglietto ridotto anche in questo sito, ed utilizzare quel biglietto per lo sconto negli altri monumenti.
Questi i monumenti che attualmente fanno parte del circuito e in cui si
gode della promozione:
il Museo Diocesano di Palermo, la Cattedrale di Palermo, la chiesa di
Santa Maria della Catena, l’oratorio di San Lorenzo, l’oratorio del Rosario in S. Cita con l’oratorio del Rosario in S. Domenico, la chiesa di S.
Cataldo, il chiostro della SS. Trinità alla Magione, l’oratorio di Maria SS.
della Consolazione in S. Mercurio, le chiese di S. Maria dell’Ammiraglio
(la Martorana) e del SS. Salvatore, Palazzo Alliata di Villafranca, la
chiesa della SS. Trinità di Monreale e il Museo Diocesano di Monreale.
Per informazioni rivolgersi agli Amici dei Musei Siciliani.
tel. +390916118168
amicimuseisiciliani
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importanti scoperte degli ultimi trent'anni nel campo dell'etruscologia.
RESTAURI
LA MEMORIA RITROVATA. TESORI
RECUPERATI DALL’ARMA DEI
CARABINIERI
Il Palazzo del Quirinale, per rendere omaggio al lavoro dei Carabinieri
del Comando Tutela Patrimonio Culturale, accoglie ancora una volta
una grande mostra incentrata sul recupero di capolavori che scavi clandestini e furti vari avevano sottratto alla comunità scientifica e all’ammirazione del pubblico.
La mostra è stata l’occasione per condurre un intervento di restauro
sulle urne funerarie che è stato realizzato dall’Istituto Superiore per la
Conservazione e il Restauro e reso possibile anche grazie al contributo
dato dalla vendita della Carta Civita che dà spazio alla cultura e sostiene
l’arte; la manifestazione inoltre conclude il programma delle iniziative di
valorizzazione e promozione svolte per i festeggiamenti dei 25 anni di
attività di Civita.
Redattore: RENZO DE SIMONE
Dopo la mostra “Nostoi. Capolavori ritrovati” del 2007 che celebrava il
rientro in patria di decine di opere d’arte acquisite illegalmente da quattro
grandi istituzioni museali americane, dopo la presentazione nel 2013
della famosa “Tavola Doria” attribuita da molti a Leonardo da Vinci e finalmente rientrata in patria dopo un esilio di oltre settant’anni, ecco
esposti - dal 23 gennaio al 16 marzo 2014, nella mostra La memoria
ritrovata. Tesori recuperati dall’Arma dei Carabinieri - oltre un centinaio di capolavori che coprono più di due millenni della storia d’Italia,
collocati nell’ala occidentale del Palazzo, e in particolare in due sale
della Galleria di Alessandro VII Chigi, tornate al loro antico splendore
dopo la riscoperta delle pitture di Pietro da Cortona.
La mostra è promossa dalla Presidenza della Repubblica in collaborazione con il Ministero dei Beni delle Attività Culturali e del Turismo, con
il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e organizzata da Civita.L’esposizione si articola in due sezioni.
Nella Sala degli Scrigni, nella Sala di Ercole e nella Sala degli Ambasciatori sono esposte opere che vanno dal VI secolo a.C. (si tratta della
testa di leone recuperata dagli uomini dell’Arma e oggi assegnata al
Museo Nazionale di Villa Giulia) al Settecento (con in particolare un’Adorazione dei Magi di Francesco Solimena).
Nella Sala di Augusto il visitatore potrà ammirare una serie di urne funerarie, insieme a una parte del corredo, provenienti da uno scavo effettuato in occasione della costruzione di una moderna abitazione a
Perugia. Le ruspe hanno raggiunto e sventrato un mausoleo etrusco risalente al III-I secolo a.C. che apparteneva alla grande famiglia etrusca
dei Cacni. Le urne con le raffigurazioni di scene ispirate al mondo greco
sono per la maggior parte dei capolavori assoluti. Le raffigurazioni del
sacrificio di Ifigenia, della lotta tra Pelope ed Enomao, delle centauromachie suscitano la nostra ammirazione e rappresentano una delle più
Informazioni Evento:
Dal 23 gennaio 2014 al16 marzo 2014
Costo del biglietto: Ingresso gratuito Domenica: dalle 8.30 alle 12.00 €
5,00 con visita al Palazzo
Roma, Palazzo del Quirinale
Orario: Dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle
18.30; Chiuso lunedì
Telefono: 06 46991
Sito web: http://www.quirinale.it
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Carditello, Tommaso e la voglia di cambiare
del Mezzogiorno
Alla Reggia di Carditello con Tommaso
Cestrone
Ho visitato la Reale Tenuta di Carditello il 26 ottobre. Mi guidava Tommaso Cestrone, che tutti hanno conosciuto come l’angelo di Carditello,
il volontario che gratuitamente si occupava di custodire il giardino e gli
arredi dalle incurie e dalle ruberie. Carditello è un luogo straordinario di
memorie storico-architettoniche, storico-artistiche.
Prima di entrare nella reggia, Tommaso mi ha ricordato che di promesse
qui ne sono state pronunciate tante. “Parole politiche, davanti a televisioni; parole d’aria” come le ha definite lui, che non hanno portato mai
ad alcuna soluzione.
Io gliene ho fatta una, personale, l’ultima volta che l’ho sentito, la vigilia
di Natale: che non ne avrei mai fatte, se non avessi avuto la certezza di
rispettarle. Purtroppo non potrò dimostrarglielo, perché Tommaso ci ha
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lasciato quella notte, tra le mura della sua amata reggia.
Tommaso è diventato il simbolo di Carditello, la testimonianza che la
cultura può – e deve – essere accudita, conservata, amata.
Non solo, perché Carditello deve tornare presto ad essere ciò per cui è
diventata famosa nel tempo: una terra prospera, in cui le pratiche agricole e zootecniche erano modelli da imitare. Una nuova Terra del Lavoro
capace di ricucire le ferite inferte da anni di abbandono e incuria.
Caro Tommaso vorrei che Carditello diventasse proprio il simbolo della
voglia di tutto il Mezzogiorno di operare un cambiamento forte, il simbolo
di una comunità che si prende a cuore le proprie eredità culturali e storiche e le rende fruibili per la collettività intera e ne disegna, intorno al
suo valore, un futuro di lavoro e benessere.
Vorrei che il tuo impegno civile, la tua pazienza fossero conservati nelle
mura di Carditello perché con il tuo amore ci hai insegnato che il patrimonio culturale è un bene collettivo, un grande valore di civiltà, di cui
tutti dovrebbero sentirsi responsabili.
Grazie Tommaso.
MASSIMOBRAY.IT
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Morto Jacobitti, fece grande la Reggia
Fu soprintendente del G7 e dei record
Ha portato Terrae Motus a Caserta,
un ricordo
L’ex soprintendente ai Beni architettonici, culturali, artistici e storici delle
province di Caserta e Benevento se ne è andato oggi. Aveva 75 anni.
L’ultimo periodo lo aveva trascorso a combattere un male che sembrava
aver vinto. Una recidiva gli è stata però fatale: Jacobitti si è spento nel
pomeriggio nell’ospedale Loreto Mare di Napoli, dov’era stato ricoverato
da ultimo.
Architetto, persona distinta, Jacobitti era arrivato a capo della soprintendenza nel gennaio del 1982. Vi è rimasto fino al marzo del 1997 (il
successore fu Livio Ricciardi), quando un giro di nomine del Ministero
per i Beni culturali lo portò in terra di Puglia.
Prima come soprintendente di Bari, poi come direttore regionale dei
Beni culturali con ufficio sempre al Castello Svevo ai margini della città
vecchia. E anche a Bari Jacobitti seppe dare prova del suo grande impegno.
Assieme al prefetto Vincenzo Damiano fu autore del grande exploit di
Caserta ’94, quando la città prima lanciò la candidatura e poi ottenne
l’onore di ospitare la cena di gala della riunione del G7 che era in programma a Napoli (e che passò alla storia anche per il famoso avviso di
garanzia recapitato a Silvio Berlusconi durante i lavori).
Ma Gian Marco Jacobitti viene oggi ricordato anche per una serie di
altre iniziative che negli anni hanno impreziosito il Palazzo reale di Caserta. Fu il soprintendente che promosse e portò a termine il restauro
del Teatro di corte. Rivitalizzò il Giardino all’inglese. Ultimo, ma non ultimo, riuscì nell’operazione di portare Terrae Motus alla Reggia stringendo accordi con Lucio Amelio prima della sua morte e,
successivamente, con le sorelle del gallerista a capo della Fondazione.
CASERTA (p. ros.) – Non si può dire che sia stato colui che ha amato
di più il monumento. Di certo, Gian Marco Jacobitti, è passato alla storia come la persona che ha saputo valorizzare di più la Reggia di Caserta, proiettandola – in un quindicennio di instancabile lavoro – in
un’orbita che ha valicato i confini del Paese.
(17.01.14)
M O S T R E M U SEI & CON V EGN I
“Postati” su...
facebook
L’immagine negata
di Giuliano Volpe
del 30.1.2014
Censure. Il divieto di fotografare nei musei,
biblioteche e archivi è un assurdo retaggio
del passato. Il valore della cultura, al tempo
della rete, è nella sua condivisione
Ha qualcosa di assurdo entrare in un bell’edificio storico adibito a museo archeologico, ancora in allestimento, e trovare nelle sale con
vetrine prive di reperti, cartelli posti in bella
vista con il divieto di fotografare. Accade in Italia, alle soglie del terzo millennio. Un divieto
sconcertante in un museo ancora vuoto, ma
ugualmente incomprensibile nella stragrande
maggioranza dei musei italiani. Una proibi-
zione che ci allontana dall’Europa e dalla totalità dei paesi avanzati: chiunque abbia esperienza di musei, archivi, biblioteche all’estero
sa bene quanto sia facile scattare una foto, riprodurre le tavole di un libro, acquisire documenti.
Il paradosso raggiunge livelli elevatissimi a
Roma, dove nelle fornitissime biblioteche degli
Istituti stranieri è possibile fotografare e acquisire liberamente immagini, diversamente da
quanto accade nelle biblioteche statali italiane,
che hanno affidato l’appalto esclusivo all’impresa Gap, la quale detiene il monopolio nazionale delle riproduzioni.
Già nel 1962 un giornale come Paese Sera
aveva denunciato l’assurdità di impedire le foto
nei musei: ebbene, dopo cinquant’anni, con la
rivoluzione digitale in atto, nell’età del web e
dell’accesso libero, il tema è ancora profondamente attuale. In particolare, la diffusione della
fotografia digitale, che ha prodotto una democratizzazione del mezzo fotografico (non senza
esagerazioni), consente di riprodurre e rendere
disponibili in rete moltissime immagini di reperti
archeologici, opere d’arte, libri, manoscritti, facilitandone la conoscenza, la condivisione e la
consultazione, non solo per gli studiosi di tutto
il mondo, ma anche per i normali cittadini e i
turisti. Semplice sotto il profilo tecnico e con
costi quasi nulli, la fotografia digitale consente
di conservare le testimonianze scritte, materiali, artistiche del passato, facilitandone lo studio e la fruizione.
Un documentato articolo di Andrea Brugnoli e
Stefano Gardini (Archivi & Computer. Automazione e Beni Culturali, 1, 2013) ha analizzato
in maniera approfondita la situazione norma-
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DATA NEWS
tiva e le straordinarie potenzialità della fotografia digitale in campo archivistico. Gli stessi autori hanno poi pubblicato un incisivo appello sul
sito Roars (http://www.roars.it/online/riproduzione-di-beni-culturali-appello-al-ministro-bray/).
Recentemente, l’Associazione italiana biblioteche ha proposto un emendamento al «Decreto del fare» e alcune società scientifiche di storia, archeologia e storia dell’arte hanno pubblicato un appello al ministro Bray
per l’eliminazione di tale divieto almeno per motivi di studio
(http://www.rm.unina.it/index.php?action=viewnews&news=13790
82134), proponendo modifiche al Codice dei beni culturali, al cui aggiornamento sta lavorando una commissione presieduta da Salvatore Settis. È anche nato uno specifico gruppo - Foto nei musei — su Facebook,
che si batte per la liberalizzazione e sta censendo i musei nei quali è
autorizzato
l’uso
della
fotografia:
https://www.facebook.com/groups/203432386518414/.
Insomma, c’è un gran fermento. Manca solo un intervento legislativo
che garantisca non solo la libera riproducibilità dei beni culturali per finalità di ricerca e documentazione, ma anche per ogni uso legi¬timo,
garantendolo a tutti, con ogni cautela per reali esigenze di tutela e conservazione (ad esempio, niente flash) e per eventuali diritti d’autore.
Fu in particolare la legge Ronchey, trasferita poi nel Codice dei beni culturali, a introdurre il divieto, lasciando agli istituti ministeriali il diritto
esclusivo della riproduzione dei beni culturali. Avrebbe dovuto contribuire a garantire risorse dalla vendita dei diritti. I servizi di riproduzione
vennero poi affidati a società esterne e si introdussero tariffe, anche nel
caso in cui la foto fosse realizzata dallo stesso ricercatore.
È lecito dubitare che i bilanci ministeriali ne abbiano tratto benefici significativi; se anche così fosse, l’Italia ha introdotto un divieto assurdo,
per la ricerca scientifica e non solo. Una interdizione che limita l’accesso
alla conoscenza e alla fruizione, impedendo un diritto garantito dalla Costituzione e anche dallo stesso Codice dei beni culturali e del paesaggio,
che prevede esplicitamente la gratuità delle riproduzioni per finalità culturali, con eventuale rimborso delle spese sostenute dall’amministrazione per il rilascio della copia.
Lo Stato non dovrebbe lucrare sullo «sfruttamento» dei beni culturali;
dovrebbe, semmai, favorire lo sviluppo economico di un territorio attraverso la valorizzazione del suo patrimonio. Anche sotto il profilo strettamente economico, questo divieto è un fallimento: far circolare immagini
dei nostri beni culturali consente la loro conoscenza, li promuove, sollecita i turisti a visitarli.
Si parla spesso di innovazione, anche nel campo dei beni culturali, e
spesso si confonde l’innovazione con l’impiego di tecnologie innovative.
L’innovazione è innanzitutto culturale, metodologica, politica. E non
sempre comporta dei costi. Ecco, allora, un’innovazione semplice e rivoluzionaria: eliminare finalmente i cartelli «vietato fotografare» nei
musei, nelle biblioteche, nei parchi archeologici. Garantire il libero accesso ai dati e la loro libera circolazione. Sostenere le politiche di open
access e open data, anche perché – bisogna ricordarlo – le ricerche
sono condotte, in larga parte, con fondi pubblici, da strutture pubbliche,
da ricercatori pubblici. Anche l’Unione Europea invita i paesi membri in
tal senso.
In conclusione, un’autodenucia: chi scrive contravviene puntualmente
a questa inconcepibile restrizione (e non è il solo); un piccolo gesto di
disobbedienza civile. Fotografa regolarmente (le macchine digitali lo
consentono facilmente) e spesso pubblica le immagini sul web, anche
per segnalare piccoli musei o monumenti ignoti.
Il ministro Massimo Bray è persona colta e sensibile, ha grande esperienza in campo editoriale, sta dimostrando capacità di apertura in vari
ambiti della sua attività: liberi l’Italia da questa folle proibizione e ci restituisca a una condizione di normalità e legalità. Sarebbe un atto di civiltà, di cultura, di democrazia, di libertà.
* * *
Seicento lombardo a Brera
Capolavori e riscoperte
on line
- Gennaio 2014
Giovan Battista Crespi detto il Cerano è invece “il Cristo nel sepolcro,
san Carlo e santi” (1610 circa), fino a qualche mese fa in deposito
presso la chiesa milanese di Santo Stefano.
Per l’occasione di questa mostra i dipinti di Fede Galizia e del Cerano
sono stati oggetto di restauro (2013), con interventi finanziati rispettivamente da DLA Piper e dai Rotary Club di Milano Nord e Milano Visconteo.
G.C. Procaccini, Sposalizio mistico di Santa Caterina
Accanto al “Noli me tangere” di Fede Galizia, uno dei rari dipinti di
grande formato della pittrice milanese, nota soprattutto per la produzione di ritratti e nature morte, viene presentato una poco conosciuta
tela di Agostino Santagostino, “Il congedo di Cristo dalla madre” (nono
decennio del XVII secolo), che con quella della Galizia illustrava episodi
della vita di Maria Maddalena entro la distrutta chiesa del monastero
femminile agostiniano dedicato alla santa in Milano.
L’esposizione rende possibile proporre, pur selettivamente attraverso
tre opere, l’importante serie dispersa dei cicli di dipinti già realizzati per
la Sala dei Senatori in Palazzo Ducale (oggi Palazzo Reale) a Milano.
A dare inizio alla decorazione dell’ambiente era stata “l’Andata al Calvario” di Daniele Crespi, eseguita alla metà degli anni venti, offerta al
Senato dal cardinale Cesare Monti, grande collezionista. Dal ciclo delle
Storie della Passione di Cristo, provengono “l’Orazione nell’orto” di Giovanni Stefano Montalto e “la Flagellazione” di Giuseppe Nuvolone, entrambe ancora nelle ricche cornici dorate originali ed eccezionalmente
presentate ora a fianco dell’opera di Daniele Crespi. Probabile ispiratore, se non diretto committente della decorazione della sala, con il ciclo
della Passione e con quello dedicato al tema delle “Allegorie della Giustizia cristiana”, era stato Bartolomeo Arese, Presidente del Senato di
Milano (1660-1674), mecenate e protagonista della vita politica cittadina
nei decenni centrali del XVII secolo.
a cura di Simonetta Coppa e Paola Strada
8 ottobre 2013 – 12 gennaio 2014
Pinacoteca di Brera, sale XXX-XXXIV
La Pinacoteca di Brera possiede un ingente patrimonio di dipinti dei principali protagonisti del Seicento lombardo, realizzati a partire dall’età di
Federico Borromeo fino alla successiva stagione barocca e alla svolta
classicista della seconda Accademia Ambrosiana: per ragioni di spazio
però la sezione ad essi dedicata nel percorso museale ne presenta un
numero molto ridotto.
Scopo principale di questa mostra è dunque di consentire la visione da
parte del pubblico di un gruppo piuttosto nutrito di significative opere
lombarde del XVII secolo, in massima parte restaurate negli ultimi decenni con finanziamenti ministeriali e di privati, normalmente sottratte
all’attuale percorso espositivo. La selezione presentata, comprendente
46 opere, tende a privilegiare i dipinti di grande formato, difficilmente
movimentabili al di fuori del circuito del museo; ben 21 sono i dipinti dai
depositi interni ed esterni di Brera, tutti destinati ad essere esposti nel
futuro progetto museale denominato “Grande Brera”.
Fra di essi sono quattro importanti pale d’altare, tre delle quali firmate e
datate: di Fede Galizia “il Noli me tangere” (1616), della maturità di Carlo
Francesco Nuvolone è “l’Assunzione della Vergine” (1648), ormai pienamente barocca, e di Giuseppe Nuvolone “il San Francesco in estasi”
(1650), in deposito presso la chiesa parrocchiale di Cornate d’Adda; di
Carlo Francesco e Giuseppe Nuvolone, La famiglia dei pittori Nuvolone
DATA NEWS
on line
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- Gennaio 2014
Il percorso espositivo comprende altri dipinti di
soggetto sacro di piccolo e medio formato, tra
i quali si segnalano il bozzetto per una pala
d’altare nella Certosa di Pavia di Morazzone
(La Madonna del Rosario con san Domenico
e due angioletti), la tavoletta di Cerano con
“San Giorgio e il drago” e “la Natività e adorazione dei pastori” di Giuseppe Vermiglio, commovente espressione del realismo lombardo di
un pittore sensibile al dettato caravaggesco.
Una nutrita sezione è dedicata ai ritratti, nella
quale sono prevalenti ritratti e autoritratti di pittori milanesi e lombardi appartenuti al cosiddetto Gabinetto de’ ritratti costituito da
Giuseppe Bossi, all’inizio dell’Ottocento segretario dell’Accademia di Brera e tra i promotori
del museo braidense. Tra di essi si segnalano
il felice ritratto di gruppo della famiglia Nuvolone in concerto, realizzato a metà del XVII secolo dai due fratelli Carlo Francesco e
Giuseppe, e “l’Autoritratto” di Giulio Cesare
Procaccini, dipinto un anno prima della morte
nel 1624, ora presentati insieme ad altre
opere, tra le quali la coppia dipinta dal valsesiano Tanzio da Varallo (considerati un tempo
effigi dell’artista e della di lui consorte) e il ritratto dovuto a Francesco Cairo del pittore perugino e scrittore d’arte Luigi Scaramuccia,
appartenuti anch’essi al Gabinetto bossiano.
A completamento del percorso espositivo,
dalla ricca collezione del Gabinetto dei disegni
della Pinacoteca di Brera si presentano otto significativi fogli di pittori diversi, tra i quali spiccano Cerano, Morazzone e Moncalvo.
Comuni denominatori di grande fascino che
accomunano gli artisti riferibili alla scuola pittorica lombarda del XVII secolo e che emergono nelle opere in mostra sono da un lato il
senso corposo della materia pittorica e dall’altro l’uso scenografico degli effetti luministici.
Il catalogo, pubblicato dall’editore Skira, oltre
che delle curatrici comprende contributi di Danilo Zardin, Francesco Frangi e Paolo Vanoli e agili biografie degli artisti stese da
Eugenia Bianchi.
La mostra è prorogota al 9 febbraio 2014.
Scheda Informazioni
Pinacoteca di Brera - Via Brera, 28 – Milano
Accesso disabili da via Fiori Oscuri, 2
Orari: 8.30-19.15 da martedì a domenica (la biglietteria chiude alle 18.40). chiuso lunedì
Biglietti: Intero: € 10,00, Ridotto: € 7,00
Abbonamento per la Pinacoteca e le mostre: €
22,00 (valido fino al 12 gennaio 2014)
Gruppi: prenotazione obbligatoria, € 2,00 a
persona
Scuole: prenotazione obbligatoria, € 10,00 a
classe
Prenotazioni: Per gruppi, scuole e singoli tel.
02 92800361
www.pinacotecabrera.net
Attività didattica a cura dei Servizi educativi
della Pinacoteca di Brera
tel. 02 72263.219/262
www.brera.beniculturali.it/Servizi educativi
Un’occasione per ritrovare artisti già impegnati
nella riscoperta del compositore come il Quatuor Mosaïques e il Quatuor Cambini-Paris, e
altri interpreti quali il Trio Chausson, Jonas Vitaud, il Quatuor Giardini, Jeff Cohen…
grand opéra.
Per tutte le informazioni vi invitiamo a segnalare il sito bru-zane.com
NOTIZIE UTILI
Info e Biglietteria
dal lunedì al venerdì 14.30 - 17.30
San Polo 2368 – 30125 Venezia
Tel: +39 041 52 11 005 - Fax: + 39 041 52 42
049
billetterie@bru-zane.com - bru-zane.com
Festival
Félicien David, da Parigi al Cairo
dal 5 aprile al 17 maggio 2014
sabato 05.04.2014 - ore 20
Scuola Grande S. Giovanni Evangelista
Félicien DAVID
Le Saphir
(trascrizione per nove strumentisti e sei cantanti)
SOLISTI DI LE CERCLE
DE L'HARMONIE
Julien Chauvin violino
e direzione
Gabrielle Philiponet Hermine
Cyrille Dubois Gaston
Julien Véronèse Parole
Katia Velletaz Fiametta
Marie Lenormand Olivier
Marie Kalinine la Regina /Lucrezia
Félicien David fa parte di quei compositori rimasti celebri (se non altro agli occhi degli specialisti) per un’opera… che tuttavia non è mai
stata rappresentata. David è l’uomo de Le Désert, «ode-sinfonia» che avrebbe lanciato la
moda dell’orientalismo in musica, esattamente
nel 1844, anno della sua trionfale prima al
Théâtre-Italien di Parigi. L’opinione è riduttiva
per una duplice ragione: innanzitutto perché
non tiene conto di molte altre opere che sin
dalla fine del Settecento avevano rinfocolato il
gusto per il pittoresco del pubblico francese (da
Les Indes galantes di Rameau a La Caravane
du Caire di Grétry, fino a Les Bayadères di
Catel). In secondo luogo perché David, lungi
dal relegarsi al mero talento per il colore locale,
ha lasciato altre opere di grande interesse musicale.
domenica 06.04.2014 - ore 17
Palazzetto Bru Zane
Félicien DAVID
Trio con pianoforte n. 3
René LENORMAND
Trio con pianoforte
Hector BERLIOZ
Symphonie fantastique: “Le Bal”
TRIO CHAUSSON
Philippe Talec violino
Antoine Landowski violoncello
Boris de Larochelambert
pianoforte
sabato 12.04.2014 - ore 17
Palazzetto bru zane
Félicien DAVID
Doux souvenir (mélodie-valse)
Prière – Le Soir. Rêverie –
* * *
FESTIVAL
FÉLICIEN DAVID
DA PARIGI AL CAIRO
5 aprile – 17 maggio 2014
Venezia, varie sedi
bru-zane.com
Dal 5 aprile al 17 maggio 2014 il Palazzetto
Bru Zane – Centre de musique romantique
française rende omaggio al compositore Félicien David con un festival di approfondimento
del suo repertorio.
Contemporaneo di Berlioz, autore di “Le Désert”, David è ricordato soprattutto per aver
lanciato in Francia la moda dell’orientalismo.
Il programma prevede l’integrale dei quartetti
per archi, due trii con pianoforte, una scelta
rappresentativa di mélodies e di pezzi pianistici
e un’affascinante selezione delle sapide Quatre Saisons per quintetto con contrabbasso.
Il compositore deve in particolare all’opéra-comique Lalla-Roukh (1862) un successo che
egli stesso non credeva possibile. Questo lavoro dà inizio al rinnovamento dell’opera francese, che rinuncia ai fasti di Meyerbeer per
aprirsi a un lirismo poetico e meditativo. Faust
di Gounod e Les Pêcheurs de perles di Bizet
sono partecipi di questo medesimo slancio
creativo. Del resto, David distribuisce i propri
ruoli a tenori acuti e a soprani leggeri, più adatti
secondo lui a colorare le sottili sfumature della
malinconia e della disperazione. La musica di
David non ha costrizioni commerciali, anche
perché in maggior parte è stata composta nei
suoi ultimi anni di vita; l’autore vi può esprimere
perciò liberamente il suo modo di sentire dalle
strutture solidamente classiche, in cui la melodia avvince per le linee sinuose e sensuali.
David s’interessò a tutti i generi parigini di
moda negli anni Cinquanta: trio e quartetto,
mélodie e musica pianistica, opéra-comique e
Mélodies orientales: “Le Soir”
Les Brises d’Orient: “Vieux Caire”
– Allegretto agitato. Valse
Franz LISZT
Venezia e Napoli (Gondoliera)
Claude DEBUSSY
Estampes – Deux Arabesques
MASSENET / SAINT-SAËNS
Paraphrase de concert sur Thaïs
WAGNER / LISZT
Isoldes Liebestod
Jonas Vitaud pianoforte
concerto ripreso in italia
18.10.2013 - Villa Medici, Roma
giovedì 17.04.2014 - ore 20
Palazzeto Bru Zane
Félicien DAVID
Les Quatre Saisons (estratti)
George ONSLOW
20
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Quintetto con contrabbasso
OPUS V
Sebastian Hamann, Miriam
Mueller violini
Lisa Weiss viola
Hristo Kouzmanov violoncello
Davide Vittone contrabasso
sabato 26.04.2014 - ore 17
Palazzeto Bru Zane
Félicien DAVID Mélodies
Franz SCHUBERT
Lieder (versione francese)
Olivia Doray soprano
Philippe-Nicolas Martin baritono
Jeff Cohen pianoforte
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- Gennaio 2014
Negli affreschi, infatti, è raffigurata l’epopea costantiniana -dal Sogno in cui Costantino, alle
porte di Roma, riceve l’investitura della vittoria
su Massenzio nel segno della Croce (IN HOC
SIGNO VINCES) alla battaglia di Ponte Milvio,
alla spedizione di sua madre Elena a Gerusalemme, da dove porterà preziosi frammenti
della Croce di Cristo. Questi episodi fanno
parte di un piano iconografico più vasto, che
trova ispirazione nella Legenda Aurea di Jacopo da Varazze (sec. XIII) e copre un arco
narrativo che va da Adamo alle storie di Eraclio
e ha come soggetto dominante il Legno della
Croce, la devozione al quale è profondamente
radicato nella spiritualità francescana.
tengono testi manoscritti e a stampa. Dalla Biblioteca Ambrosiana di Milano proviene il Manoscritto M76 sup., contenente la Legenda
Aurea di Jacopo da Varazze. Il manoscritto,
membranaceo (cioè in pergamena) fu redatto
tra il 1292 e il 1298 da copisti imprigionati nelle
carceri di Genova. E’ tra gli esemplari più antichi, redatto durante la vita dell’autore. La datazione si può dedurre dal fatto che Jacopo è
citato come vescovo, carica che detenne appunto dal 1292, mentre nel 1298 è documentata la liberazione dei copisti sottoscrittori.
La mostra -che si è appunto voluta intitolare IN
HOC SIGNO VINCES- è stata divisa in varie
tranche.
La prima -dal 20 dicembre 2012 al 13 gennaio
2013- è stata dedicata al Reliquiario bizantino
della Vera Croce, proveniente da San Francesco a Cortona; la seconda -dal 20 marzo al 20
ottobre 2013- a un episodio saliente dell’epopea costantiniana, quello dell’Abbattimento
degli idoli, rappresentato da un cartone per
Arazzo di Pietro da Cortona, proveniente dalle
collezioni di Palazzo Barberini, a Roma.
Dal 20 dicembre 2013 al 12 marzo 2014 si intende illustrare i vari aspetti della Leggenda,
esponendo un raro esemplare manoscritto
dell’opera di Jacopo da Varazze proveniente
dalla Biblioteca Ambrosiana di Milano (sec.
XIII) accanto alla prima versione in volgare
dello stesso testo, un incunabolo conservato a
Camaldoli.
Il percorso si apre con una celebre immagine
di Elena proveniente da Firenze, dalla Galleria
degli Uffizi. La statua è il risultato di una rielaborazione, procedimento non insolito per
l’epoca, operata applicando, nel V secolo, una
testa-ritratto dell’imperatrice a una figura femminile risalente al secolo successivo in marmo
pentelico. L’imperatrice è adagiata su un divano da riposo a unica spalliera (la cosiddetta
agrippina). Della statua esistono due repliche,
con poche varianti; l’altra è conservata a
Roma, ai Musei Capitolini.
di Camaldoli. E’ un incunabolo (libro stampato
con caratteri mobili) pubblicato a Venezia, per
i tipi di Nicolas Janson, nel 1475. La sua eccezionalità risiede nel fatto che si tratta della più
antica edizione a stampa in volgare, basata
sulla traduzione del camaldolese Niccolò Manerbi.
La Legenda Sanctorum, Leggenda dei Santi,
fu denominata Aurea per la sua funzione di
vera e propria miniera di esempi edificanti. Jacopo da Varazze -o Varagine, località presso
Genova- (1228-1298), domenicano, vi raccolse -secondo lo schema dell’anno liturgicouna enorme quantità di leggende agiografiche,
costituendo uno strumento utilizzato per la predicazione, ma che fece sentire i suoi effetti
anche nell’iconografia. Della Leggenda della
Vera Croce si tratta in diversi punti del testo, e
in particolare in corrispondenza del 3 maggio
(festa dell’Invenzione della Croce) e del 14 settembre (festa dell’Esaltazione della Croce). Il
testo di Jacopo è ripreso da dipinti e cicli di affreschi: celebre è il ciclo di Agnolo Gaddi in
Santa Croce a Firenze (nono decennio del XIV
secolo). Agli anni Cinquanta del secolo XV – e
comunque entro il 1466- sono datati gli affreschi di Piero della Francesca nella cappella
Bacci in San Francesco, che riprendono
anch’essi il testo della Legenda, con alcune significative varianti.
Il testo della Legenda è riportato anche in un
volume a stampa proveniente dalla Biblioteca
giovedì 08.05.2014 - ore 20
Palazzetto Bru Zane
Félicien DAVID
Quatuor n. 3 in re maggiore
George ONSLOW
Quartetto
Antonin REICHA
Ouverture générale
pour les séances de quatuors
QUATUOR MOSAÏQUES
Erich Höbarth, Andrea Bischof
violini
Anita Mitterer viola
Christophe Coin violoncello
domenica 11.05.2014 - ore 17
Palazzeto Bru Zane
Félicien DAVID
Trio con pianoforte n. 1
La Nuit per viola e pianoforte
Théodore DUBOIS
Quartetto con pianoforte
QUATUOR GIARDINI
David Violi pianoforte
Pascal Monlong violino
Caroline Donin viola
Pauline Buet violoncello
sabato 17.05.2014 - ore 17
palazzeto Bru Zane
Félicien DAVID
Quartetto n. 1 in fa minore
Quartetto n. 2 in la maggiore
Quartetto n. 4 in mi minore
(incompiuto)
QUATUOR CAMBINI-PARIS
Julien Chauvin, Karine
Crocquenoy violini
Pierre-Éric Nimylowycz viola
Atsushi Sakaï violoncello
* * *
IN HOC SIGNO VINCES
1700 anni dalla battaglia di Ponte Milvio e
dall’Editto di Milano - (312 -313 d.C.)
Basilica di San Francesco, Arezzo
venerdì 20 dicembre 2013, ore 17,00
Il 2013 è stato proclamato ANNO COSTANTINIANO in relazione all’Editto -313- che stabilì
la tolleranza religiosa in tutti i territori dell’Impero Romano, segnando l’avvio della storia
della Chiesa.
Anche Arezzo, che conserva in San Francesco gli affreschi di Piero della Francesca con
la Leggenda della Vera Croce, ha voluto partecipare alle celebrazioni.
La complessa figura di Elena, citata da Sant’Ambrogio come bona stabularia , amata da
Costanzo Cloro, cui darà nel 274 il figlio Costantino, ha assunto nel medioevo connotazioni leggendarie. Ad Elena è attribuito il
metodo di aver ritrovato, nei Luoghi Santi, il
legno Croce di Cristo, e inoltre il titulus della
stessa Croce, un chiodo, la spugna, la Corona
di spine . Anche se non esistono prove storiche
del suo viaggio a Gerusalemme -quasi ottantenne- in cerca delle reliquie della Passione , il
racconto di esso è inserito già nella Vita Constantini di Eusebio di Cesarea, redatta nel 337
e si diffonderà per tutto l’Occidente, sin
quando, nel secolo XIII, sarà recepito e formalizzato nella Legenda Aurea. A differenza di
Costantino, al quale il culto è tributato solo
dalla Chiesa Orientale, Elena assurgerà presto
agli altari sia per il mondo cattolico (festa:18
Agosto) che per quello ortodosso (festa: 21
maggio).
Sulla sinistra dell’entrata, alcune vetrine con-
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21
- Gennaio 2014
La Legenda Aurea riporta anche, al 31 dicembre -festa di San Silvestrole storie di Silvestro e Costantino, di cui Elena è ancora una volta coprotagonista.
All’interno dell’ambiente allestito per la mostra è presentato un filmato
dedicato all’illustrazione della leggenda della Guarigione di Costantino
tramite la lettura delle scene scolpite sull’architrave romanico -fine del
secolo XII- della chiesa di San Silvestro a Pisa, ora conservato nel
Museo Nazionale di San Matteo.
Il ciclo di Costantino e Silvestro -che è narrato negli affreschi duecenteschi di San Silvesto in Capite, a Roma- pone le premesse per una questione politica tra le più dibattute del primo Umanesimo: la cosiddetta
Donazione di Costantino. L’imperatore -guarito dalla lebbra e convertito
al Cristianesimo per opera di Silvestro- avrebbe ceduto alla Chiesa la
sovranità su una parte del territorio di Roma, gettando così -in un documento confutato da Lorenzo Valla- le basi del potere temporale dei papi.
Al termine del percorso, nello spazio rivolto verso il presbiterio, è esposta la predella della Crocifissione su tavola eseguita nel 1516 da Luca
Signorelli per la Compagnia della Croce di Umbertide (Perugia) , nella
cui chiesa, oggi museo comunale, è tuttora conservata. La grande pala
è attualmente ospitata sull’altare maggiore, all’interno di una mostra lignea barocca.
Completa questa sezione della mostra una pala (sec. XV), che sarà restaurata nell’occasione, di Luca di Paolo, proveniente dal Museo Piersanti di Matelica (Macerata).
Contatti
Soprintendenza per i Beni Architettonici,
Paesaggistici, Storici, Artistici
ed Etnoantropologici di Arezzo
Via Ricasoli 1, 52100 Arezzo
Tel. 0575 40901 - Fax 0575 299850
sbapsae-ar@beniculturali.it
Museo Basilica di San Francesco
Via di San Francesco - 52100 Arezzo
Tel. 0575 352727 - Fax 0575 302001
info@pierodellafrancesca-ticketoffice.it
Inaugurazione 20 dicembre
Basilica Inferiore di San Francesco
Piazza San Francesco, 1 - Arezzo
Ingresso libero
* * *
IL MUSEO NAZIONALE DEGLI
STRUMENTI MUSICALI
La Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Entoantropologico e Polo Museale della città di Roma, diretta da Daniela
Porro è lieta di comunicare che il giorno 15 gennaio 2014 sarà riaperto,
dopo quasi due anni di chiusura totale, il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali diretto da Maria Selene Sconci.
Effettuati i necessari interventi di manutenzione straordinaria e di adeguamento funzionale della struttura, il Museo, che continua a lavorare
per rinnovarsi completamente per diventare a breve il Nuovo Museo
Nazionale degli Strumenti Musicali, moderno ed efficiente, è pronto per
una riapertura a settori che permetterà comunque la valorizzazione di
un patrimonio storico ed artistico tanto importante.
Indiscusso scrigno di massimi capolavori in campo organologico, il
Museo intende offrire al visitatore, per il momento con dieci sale espositive aperte, l’opportunità di fare un’esperienza conoscitiva straordinaria, scoprendo, tra l’altro, prototipi assoluti quali il cinquecentesco
cembalo costruito da Hans Muller (1537); il primo pianoforte che si deve
all’italiano Bartolomeo Cristofori (1722); l’arpa Barberini, meraviglioso
esempio di magnificenza barocca, icona incontrastata del museo per le
sue valenze storiche (l’appartenenza alla famiglia Barberini), artistiche
(la ridondante ricchezza delle decorazioni plastiche che fanno della sua
‘colonna’ una sorta di sfarzoso candelabro barocco), musicali (è armata
con tre ordini di corde che consentono di eseguire anche le note cromatiche).
Il Museo propone un viaggio ricco di sorprese, con curiosità legate all’affascinante mondo della liuteria, documentato da strepitosi esemplari
di strumenti a corde in grado di sedurre e di catturare l’interesse sia del
pubblico comune che dei più raffinati musicologi.
In buona sostanza viene finalmente restituita alla pubblica fruizione una
collezione di strumenti muscali unica, universalmente nota e riconosciuta come la più importante, cospicua e raffinata raccolta di tali testimonianze in campo mondiale, vanto nazionale troppo a lungo
sottovalutato e sottratto alla pubblica fruizione.
Soprintendente: Daniela Porro
Direttore: Maria Selene Sconci
Restauratore: Gerardo Parrinello
Segreteria: Giuseppe Tramontana, Stefania Visciani
Ufficio Amministrativo: Maria Corsetti, Giuseppina Fratarcangeli, Rosa
Lavia
Il personale addetto alla Vigilanza ed Accoglienza del Museo
Orario: 09,00 – 19.00. Biglietto: € 5,00
Visite guidate gratuite: sabato e festivi ore 11.00 e 16.30
Su prenotazione per scolaresche e gruppi
Auditorium del Museo:
Concerti: venerdì e sabato ore 18.00; domenica ore 17.00
Info e prenotazioni:
Museo Nazionale degli Strumenti Musicali
Piazza Santa Croce in Gerusalemme, 9/A – Roma
06.7014796
Sito Soprintendenza (http://poloromano.beniculturali.it)
Sito del MIBACT
(http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/index.html#&panel1-1)
Pagina Facebook
(https://www.facebook.com/Soprintendenza.Polo.Museale.Romano)
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Storie di abiti e merletti
Incontri al museo sull'arte del pizzo
Roma, Museo Nazionale del Palazzo di Venezia
Sala Altoviti, 18 gennaio – 12 aprile 2014
La Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale e della città di Roma, diretta da Daniela Porro, a partire dal 18 gennaio nel Museo Nazionale del Palazzo
di Venezia, diretto da Andreina Draghi, presenterà, in collaborazione
con la Fondazione Paola Droghetti Onlus, un ciclo di conferenze dedicate agli abiti e all’arte del pizzo.
In coincidenza con questi incontri verrà comunicato di volta in volta, alla
fine di ogni conferenza, lo stato dei lavori di recupero di un raro merletto
fiammingo del XVIII secolo, di cm. 70 x 322 che la Fondazione si è offerta di restaurare. Saranno mostrate delle fotografie e indicate le tecniche adottate dalle stesse restauratrici che eseguono il delicato
intervento. Questa operazione consolida ancora una volta la preziosa
e proficua collaborazione che il Museo del Palazzo di Venezia ha, ormai
da anni, con la Fondazione Droghetti. Il restauro del merletto è eseguito
dalla ditta 'Tessili Antichi' di Barbara De Dominicis, Barbara Proietti e
Stefania Moscatelli.
Riallacciare il rapporto con il passato attraverso lo studio dell'Artigianato
espresso nelle sue forme più delicate e belle, quali quelle del ricamo
tessile, è lo scopo che il Museo del Palazzo di Venezia, con questa
nuova offerta culturale, si è dato, desiderando portare l’attenzione del
pubblico sulle arti applicate, data l’originalità delle sue esposizioni e la
varietà dei suoi reperti, che da sempre costituiscono il suo poco conosciuto ma notevolissimo capitale artistico.
La tradizione del ricamo tessile, sarà indagata da studiosi famosi, molti
dei quali sono stati legati ad importanti istituzioni museali e, mentre si
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resterà affascinati dalla originalità delle argomentazioni, si potranno ammirare raffinati manufatti dall’alto valore storico ed estetico,
presentati al pubblico per l’occasione.
La Fondazione Droghetti oltre al restauro del
merletto sponsorizza il ciclo di conferenze, promuove inoltre restauri, studi, organizza incontri
e mostre. Pubblica periodicamente volumi di
una sua collana (Gangemi editore – Roma) dedicata alla cultura della conservazione d'arte e
al restauro di beni artistici, culturali e architettonici e della storia dell'arte. Finanzia attualmente:
Restauri conservativi
Attività editoriali
Premi di laurea
Borse di studio
Info:
Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo
Museale della città di Roma
Soprintendente: Daniela Porro
Museo Nazionale del Palazzo di Venezia
Direttore: Andreina Draghi
Segreteria del Museo, Elisabetta Samà, Roberto Sandri
Fondazione Paola Droghetti per una Cultura
della Conservazione d’Arte
Presidente: Vincenzo Ruggieri
Comitato Scientifico
Francesca Baffi, Maria Giulia Barberini, Paola
Matthiae, Costanza Mora, Laura Mora, Angela
Negro, Maria Luigia Stella Spampinato
18 gennaio, ore 10:30
Daniela Porro, Saluto
Vincenzo Ruggieri, Ringraziamenti
Angela Negro, Il merletto: perchè?
Andreina Draghi, George e Henriette Wurts:
la seduzione del mito Italia
1 febbraio, ore 11:00
Roberta Orsi Landini, Le vesti di Cosimo de’
Medici e di Eleonora da Toledo: nuove informazioni sul costume cinquecentesco dai documenti della Guardaroba medicea
15 febbraio, ore 11:00
Doretta Davanzo Poli, Olga Melasecchi, Il
merletto nell’arte cerimoniale ebraica. Alcuni
esemplari della Collezione tessile del Museo
Ebraico di Roma
1 marzo, ore 11:00
Leon Lock, Il merletto veneziano scolpito alle
corti d’Europa da Roma e Firenze a Parigi,
Londra, Anversa e Copenhagen
15 marzo, ore 11:00
Antonella Pampalone, Merletti fra le carte
29 marzo, ore 11:00
Stefano Dominella, La seduzione dell’artigianato ovvero il bello e ben fatto italiano
12 aprile, ore 11:00
Thessy Schoenholzer, La rivincita del merletto a fuselli nel ‘700
Barbara De Dominicis, Un merletto di Bruxelles del Museo del Palazzo di Venezia: il restauro
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Il premio Premio Europeo di Eccellenza per il
Turismo Accessibile, istituito dalla Commissione Europea è stato assegnato al progetto:
"Palazzo Massimo in lingua dei segni" presentato dalla Soprintendenza speciale per i Beni
Archeologici di Roma e realizzato in collaborazione e in sinergia con altri due istituti: la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi
Roma Tre e l’Istituto Statale per Sordi di Roma.
Si tratta di un’ applicazione gratuita per Tablet
e Smartphone dedicata ai visitatori sordi che
potranno fruire di questo servizio scaricandolo
direttamente sul proprio supporto o facendo richiesta, presso il punto informazioni del
museo, di un Tablet sul quale sarà installata la
video-guida. L'applicazione consiste in una visita di Palazzo Massimo in Lingua dei Segni
Italiana (LIS) e in Lingua dei Segni Americana
(ASL, "American Sign Language"), corredata
da una galleria fotografica e da una serie di
video e contenuti testuali, e permette alle persone sorde conoscere la storia e i segreti di
questo museo.
Selezionati anche due "runners up" (ex
aequo): il CTA Centro Turistico Acli, che dal
1995 organizza viaggi accessibili e progetti di
sensibilizzazione al tema, e Village For All con
il suo Marchio di Qualità Internazionale del Turismo Accessibile, V4A.
Infine, menzione speciale a Life Onlus che
punta all'inclusione sociale e lavorativa di persone in condizione di svantaggio nell'ambito
del turismo sportivo ed in particolare nel diving.
La notizia è stata data ieri a Roma, nel corso
di una conferenza stampa alla quale hanno
preso parte il Sottosegretario del Ministero dei
Beni Culturali e del Turismo, Simonetta Giordani, il Direttore Generale per il Turismo del
MIBACT, Roberto Rocca e il Coordinatore del
Progetto, Stefano Landi.
Il Premio Europeo di Eccellenza per il Turismo
Accessibile, istituito dalla Commissione Europea, nasce dalla volontà di premiare i soggetti
che hanno realizzato iniziative importanti per
Premio Europeo di
Eccellenza per il Turismo
Accessibile.
di Luisa Chiumenti
Ha avuto luogo recentemente in Roma, presso
il Ministero dei Beni le Attività Culturali e del
Turismo, la cerimonia relativa alla assegnazione del “Premio Europeo di Eccellenza per il
Turismo sostenibile.
favorire l’accessibilità ai servizi turistici a tutte
le persone. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con ENIT/ Agenzia Nazionale del
Turismo, Coordinamento Regionale Turismo,
Alitalia, Trenitalia, Federturismo, Confturismo,
Assoturismo, FITUS – Federazione Italiana del
Turismo Sociale e AITR– Associazione Italiana
per il Turismo Responsabile.
Alla comunicazione dei vincitori seguirà la premiazione, che avverrà prossimamente, o nel
corso della BIT 2014 di Milano o a Bruxelles
presso la sede della Commissione Europea
nel mese di giugno.
L'incontro è stata l'occasione di parlare anche
di altre problematiche riguardanti il turismo in
generale e quello sociale. Si è parlato, infatti,
dell'atteso decreto “Valore Turismo” che sembra finalmente dover approdare, per una definitiva approvazione, al Consiglio dei Ministri, e
del ripristino dei “Buoni Vacanza”. A tal proposito resta ferma la posizione della FiTUS, Federazione Italiana Turismo Sociale, che sta
premendo per il rifinanziamento di uno strumento sul tipo francese.
Ma si è parlato anche e soprattutto di accessibilità. “Una delle prime iniziative che questo
Governo deve affrontare - ha dichiarato il Sottosegretario Giordani - è il tema dell'accoglienza che deve qualificare la nostra offerta
turistica:“In questo ambito e non solo, ha assicurato l'esponente governativo, i parametri del
turismo accessibile saranno tenuti in debita
considerazione”.
* * *
ShereCode e le
sue fotografie
d'Artista.
di Luisa Chiumenti
Il risultato di uno scatto, che assurge a immagine pittorica, per gli effetti cromatici, che oltrepassano il semplice “segno” e danno un valore
plastico alle immagini stesse: questo lo spunto
che ha dato vita recentemente ad un evento
artistico del tutto nuovo, che ha visto due artisti
a confronto.
E' sempre molto stimolante, non solo per i protagonisti dell'evento, ma anche per chi ne osserva le fasi e ne può cogliere i risultati
assistere ad una sorta di performance; il confronto fra i due artisti è avvenuto recentemente
in Roma, presso la prestigiosa “Coronari 111
Art Gallery”, mettendo di fronte le opere di
SphereCode e Sità, di cui sono state messe in
evidenza le similitudini e le differenze artistiche.
Perchè “a confronto”? In effetti la “contaminazione”, come essi stessi hanno definito
l'evento, si raccorda con l' impressione suscitata nell'osservatore, che le rispettive immagini
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appunto “si contaminino”, in quanto le fotografie di Sherecode si possono assimilare a quadri, mentre i quadri di Sità sembravano fotografie.
Giovedi 23 Gennaio 2014, alle ore 18:00, nell’Aula Magna di Palazzo
S. Anna in Modica è stato presentato il
vol. II -
La Grande Ricostruzione
settecentesca -
del Corso pluriennale di Storia dell’Arte della Sicilia sud orientale*
di cui è stato relatore presso questo Centro-studi
lo storico dell’Arte
Prof. Paolo Nifosì.
Nella esposizione alla Coronari 111 Art Gallery subito si è potuto cogliere
la particolarità di una coincidenza tra fotografia e pittura, nel senso che
è difficile distinguere un genere dall'altro e anzi forse i due generi stessi
tendono a sovrapporsi. Sono stati i due stessi artisti, SphereCode
(nome d'Arte) e Gianluca Sità, a ideare la mostra e si è potuto facilmente
cogliere, dai risultati, quanto sia stata anche per la loro arte non solo
un'operazione di assoluta libertà e di stimolo, ma anche una sorta di
“gioco” che ha permesso loro di creare opere senza dubbio autonome,
ma coinvolte in qualche modo negli spunti offerti dal lavoro dell'altro,
nelle contaminazioni nate spontaneamente dall'incontro.
Il cospicuo volume, di 350 pagine con 330 riproduzioni fotografiche, presentato dal
Prof. Giorgio Colombo che ha curato l’edizione dell’opera.
Per l’occasione è stato esposto l’ Ostensorio (1700) di Filippo Juvarra,
eccezionalmente concesso dal Preposito di San Giorgio in Modica, Parr.
Giovanni Stracquadanio, che sentitamente si ringrazia.
Volti e pose diverse dei modelli, sono sono gli spunti delle fotografie di
SphereCode, che l'Artista poi immortala con una forte esaltazione dei
colori, attraverso l'uso di filtri in nero. Ed ecco visualizzate le incomprensioni e i silenzi di una coppia in una sorta di racconto che si può sintetizzare nella formula “Love and emotion”, ma anche la rappresentazione
di forti suggestioni.
Le forme assolutamente essenziali, non sono esibite, ma spesso appaiono parzialmente flesse, girate, seminascoste da veli o aggettanti solo
parzialmente da un'ombra profonda che in realtà le avvolge, ma al
tempo stesso le “scolpisce”.
In particolare le foto presentate recentemente a Roma, presso la Galleria di Via dei Coronari, sono in grado di creare un vero e proprio racconto: come “Love and emotion” e “Flames”: dalle incomprensioni di
una coppia alla esuberanza della rossa capigliatura di una ragazza: produzioni poste in un confronto stimolante con le realizzazioni dell' artista
Sità posizionate di fronte.
Mentre Sità ha perseguito fin dagli anni della prima formazione un normale percorso artistico, frequentando l'Accademia, SphereCode, nato
a Roma, indirizzò iniziata la propria formazione verso gli studi biologici,
tuttavia si dedicò in ogni suo istante libero, fin da giovanissimo, a quello
che egli sentiva allora come un “hobby”, ma ben presto si accorse che
era diventato lo scopo della vita, la passione da seguire. E in tal modo
gradualmente, comprendendo sempre meglio verso quale mondo doveva orientare il proprio impulso creativo, sentì nascere in sè la netta
predilezione per la fotografia naturalista, surrealista, pop e ritrattistica
creativa.
SphereCode, già affermato e presente in numerose collettive e personali, è davvero un artista da seguire da vicino nel suo percorso creativo
perché le sue emozioni possono essere condivise da ognuno, a seconda del proprio temperamento.
Per informazioni:
www.sphereCode.com
Palazzo S. Anna in Modica
Il Presidente dell’Ente ‘Liceo Convitto’ nella medesima circostanza ha
relazionato sull’attività svolta in questi anni da questa Fondazione culturale.
Presieduta dalla
Prof.ssa Cristina Alfieri
docente di Storia dell’Arte presso l’Istituto d’Istruzione Superiore ‘G. Carducci’ di Comiso
*I voll. I (Gotico-Rinascimento-Seicento) e III (Ottocento e Primo Novecento) sono già stati pubblicati.
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continua da pag. 2
P al az z o de N ordi s
News...dal MiBACT
un Centro Visitatori per fornire a cittadini e turisti informazioni a 360 gradi attraverso mappe, ricostruzioni, postazioni multimediali e proiezioni, per
suggeri re i ti nerari a l i vel l o l ocal e e per organ izzar e
e i nformare i l pubbl i co su tutte l e i ni zi ati ve e le m ani festazi oni che i nteressano i l terri tori o.
Prese nt az ione del v o l u m e
Ore 10. 00 - Regis t r a z i o n e d e i p a rte c i p a n ti
Ore 10. 30 - A per t ur a d e i l a v o ri
Intervent o int r odut t i v o d e l D i re tto re Ge n e ra l e p er l a
Va l o ri z z az ione del P a tri m o n i o C u l tu ra l e A n n a M ari a
Bu zzi
Ore 10. 45 - I nt er v en ti :
On. Ilaria Borletti Buitoni - Sottosegretario Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
Giovan n i P u g l i si - P re s i d e n te C o m m i s s i o n e N azi onal e Italiana per l’U N ES C O
Claudio Ricci - Presidente dell’Associazione Città
e Si ti It aliani P at r imo n i o U N E SC O e Si n d a c o d i A ssi si
Jukka Jokilehto - Esperto ICOMOS e Consulente
ICCRO M
Ore 12. 00 - I nt er v en ti d e i p a rte c i p a n ti s u “ Pr ospettiv e e at t u az i o n e d e lla le g g e 7 7 /0 6”
* * *
Firma t o a c c o rdo v a l or iz z a z ion e t r a DG -Va l e
si t o U ne s c o, C iv id a l e d e l F r iu l i
31 gennaio 2014 - E’ stato firmato dal Direttore Gen e r a l e p e r l a Va l o r i z z a z i o n e d e l P a t r i m o n i o C u l t u ra l e d el M inis t er o de i B e n i e d e l l e Atti v i tà c u l tural i e
del Tur is m o, An n a Ma r ia B u z z i l ’ a c c o rd o p e r l a val o ri zzaz ione del pat ri mo n i o c u l tu ra l e d i C i v i d a le del
Friuli e del suo territorio, incluso tra i siti della Lista
del Pa t r im onio M ond i a l e d e l l ’ U N ES C O. S i tra tta del
pri mo ac c or do di que s to ti p o s o tto s c ri tto tra l a D i rezione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio
cu l tu ra le ed un E nt e l o c a l e .
Obiettivo principale dell’accordo siglato tra il Ministe ro e l’E nt e t er r it o ri a l e è l ’ a p e rtu ra a l p u b b l i co del
Museo statale d’Arte Medioevale e moderna di
Palazzo de Nordis, l’integrazione del Museo nel circu i to mus eale t er r it o ri a l e c o n u n u n i c o b i g l i e tt o cumu l a ti v o per l’ac c es s o a tu tti i s i ti e l a c re a z i o ne di
" S ono mol to soddi sfatta – così i l D i rettore Ge ner ale
per la Valorizzazione del patrimonio culturale, Anna
Mar ia B uzzi - per questo accordo che ci cons ent ir à
di creare, grazie ad uno stanziamento della Direzione di 150 mila euro, un Centro Visitatori all’avanguardia, sul modello europeo, per accogliere i
vi si tatori e presentare l oro l a ri cca offerta cult ur ale
di Cividale e del suo territorio. Un risultato importante conseguito grazie alla preziosa collaborazione
del Direttore Regionale per i beni culturali e paesaggi sti ci del Fri ul i -Venezi a Gi ul i a, Giangiacomo M artines, del sindaco di Cividale del Friuli, Stefano
B alloch e di tutti i S opri ntendenti coi nvol ti nell’iniziativa. Questo Accordo– prosegue il D. G. Buzzi è propedeutico alla firma dell’Accordo Quadro di Valorizzazione a livello Regionale che sarà sottoscritto
nel l e prossi me setti mane dal Mi ni stro dei B en i delle
A tti vi tà cul tural i e del Turi smo, Massi mo B ray e dal
P r e s i d e n t e d e l l a R e g i o n e A u t o n o m a F r i u l i - Ve n e z i a
Giulia, Debora Serracchiani, al fine di promuovere
una mi gl i ore val ori zzazi one i ntegrata a l i vel l o t er r itoriale dei beni culturali e paesaggistici della Regi one" .
* * *
M I B A C T: VA R ATO D D L C O N V E N Z I O N E E U R O P E A
P R OTE ZION E PATR IMON IO A R C H E OLOGIC O
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 14 febbraio
2014, su proposta del Ministero dei Beni e delle Attività
C u l t u r a l i e d e l Tu r i s m o e d e l M i n i s t e r o p e r g l i A ff a r i
Es t e r i , i l d i s e g n o d i l e g g e p e r l a r a t i f i c a e l ’ e s e c u z i o n e
della Convezione Europea per la protezione del patrimonio archeologico.
La Convenzione pone l’accento sull’archeologia preventiva e sulla valutazione delle esigenze della conservazione e valorizzazione del patrimonio archeologico
negli interventi urbanistici e infrastrutturali, e comporta
a n c h e u n u l t e r i o r e i m p e g n o p e r i l r a ff o r z a m e n t o d e l l e
m i s u r e d i c o n t r a s t o a l t r a ff i c o i l l e c i t o d i b e n i a r c h e o l o gici.