UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA Martedì, 21 gennaio 2014 Martedì, 21 gennaio 2014 Prime Pagine Il Sole 24 Ore Prima Pagina del 21/01/2014 Italia Oggi Prima Pagina del 21/01/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima Pagina del 21/01/2014 La Voce di Romagna Prima Pagina del 21/01/2014 1 2 3 4 Enti locali Dalla Ue 100 miliardi per rilanciare l' industria Da Il Sole 24 Ore del 20140121T07:00:00 MiniImu e Tares, contribuenti nel caos Da Il Sole 24 Ore del 20140121T07:00:00 Capolavoro di errori e inutili complicazioni Da Il Sole 24 Ore del 20140121T07:00:00 I conti si fanno con le vecchie rendite Da Il Sole 24 Ore del 20140121T07:00:00 Lo «scudo» svela proprietaria di 1.243 case nascoste al Fisco Da Il Sole 24 Ore del 20140121T07:00:00 MiniImu e Tares, caos sui pagamenti Da Il Sole 24 Ore del 20140121T07:00:00 «Debiti Pa, a febbraio Italia messa in mora» Da Il Sole 24 Ore del 20140121T07:00:00 Spesa locale, si valuta un superruolo Consip Da Il Sole 24 Ore del 20140121T07:00:00 Stato e Regioni, poteri separati Da Il Sole 24 Ore del 20140121T07:00:00 Lettere Da Il Sole 24 Ore del 20140121T07:00:00 Coperture adeguate per conquistare i mercati di frontiera Da Il Sole 24 Ore del 20140121T07:00:00 Rallenta la crescita cinese: +7,7% Da Il Sole 24 Ore del 20140121T07:00:00 Compensazioni al biviovisto Da Il Sole 24 Ore del 20140121T07:00:00 Domani il Focus sugli incentivi per chi assume Da Il Sole 24 Ore del 20140121T07:00:00 Giovedì 30 gennaio Telefisco 2014 Attivate già 93 sedi Da Il Sole 24 Ore del 20140121T07:00:00 Premi Inail verso il taglio del 14% Da Il Sole 24 Ore del 20140121T07:00:00 NOTIZIE In breve Da Il Sole 24 Ore del 20140121T07:00:00 La riforma del condominio al debutto nelle assemblee Da Il Sole 24 Ore del 20140121T07:00:00 Chi gestisce è responsabile dell' omessa vigilanza sui beni Da Il Sole 24 Ore del 20140121T07:00:00 Un archivio sempre aggiornato per la certezza del diritto Da Il Sole 24 Ore del 20140121T07:00:00 Milano cerca 160 milioni per l' Expo Da Il Sole 24 Ore del 20140121T07:01:00 Piano regolatore e Da Il Sole 24 Ore del 20140121T07:01:00 Modello Lazio peggio della Grecia, tante tasse in più ma zero... Da Italia Oggi del 20140121T05:32:00 I popoli poveri accettano i sacrifici ma, quando cresce il loro benessere,... Da Italia Oggi del 20140121T05:32:00 Ncd, Udc ed i popolari assieme Da Italia Oggi del 20140121T05:32:00 Periscopio Da Italia Oggi del 20140121T05:32:00 Sonia Toni scatenata contro Renzi Da Italia Oggi del 20140121T05:32:00 chessidice in viale dell' editoria Da Italia Oggi del 20140121T05:33:00 Giudici di Ctp, il piatto piange Da Italia Oggi del 20140121T05:33:00 I dati da indicare nel modello F24 Da Italia Oggi del 20140121T05:33:00 I militari alla cassa per l' Imu Da Italia Oggi del 20140121T05:33:00 Maggiorazioni Tares in discesa Da Italia Oggi del 20140121T05:33:00 Appalti, si va verso lo stop alla responsabilità solidale Da Italia Oggi del 20140121T05:33:00 brevi Da Italia Oggi del 20140121T05:33:00 Sciopero per i commercialisti Da Italia Oggi del 20140121T05:33:00 Dirigenti con il fiato sospeso, rischiano il taglio allo stipendio Da Italia Oggi del 20140121T05:34:00 5 6 7 9 11 13 16 18 20 22 24 26 28 31 32 33 35 36 38 40 42 44 46 48 50 52 55 57 59 61 63 65 69 71 73 75 Web Cronaca Lugo, sembrano vani i tentativi di far restare il chirurgo Cesare... 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Da Lugonotizie.it del 20140121T06:51:00 Le polizie locali dell'Unione celebrano San Sebastiano al Carmine di Lugo Da Lugonotizie.it del 20140121T06:52:00 Oggi a Lugo cerimonia commemorativa del partigiano Gianni Giadresco a 9... Da Lugonotizie.it del 20140121T06:56:00 Ma il presidente del Pd Cuperlo sa che il suo partito è quello... Da PavaglioneLugo.net del 20140121T06:31:00 Ci mancano le "primarie" al Teatro Rossini Da PavaglioneLugo.net del 20140121T06:32:00 L'assistenza religiosa negli ospedali Da PavaglioneLugo.net del 20140121T06:33:00 Il futuro dell'Istituto zooprofilattico Da PavaglioneLugo.net del 20140121T06:34:00 Raccomandata DaTe Da PavaglioneLugo.net del 20140121T06:35:00 In memoria di Gianni Giadresco primo Sindaco di Lugo Da PavaglioneLugo.net del 20140121T06:36:00 Le polizie locali hanno celebrato san Sebastiano Da PavaglioneLugo.net del 20140121T06:37:00 In biblioteca arriva il cinema per ragazzi Da PavaglioneLugo.net del 20140121T06:38:00 Strumenti di green management Da PavaglioneLugo.net del 20140121T06:40:00 A Massa Lombarda gli attestati di formazione ai volontari della protezione... Da PavaglioneLugo.net del 20140121T06:42:00 Cotignola il paese dei Giusti Da PavaglioneLugo.net del 20140121T06:47:00 Continua al Goldoni la sfida tra i quattro venti Da PavaglioneLugo.net del 20140121T06:44:00 Silenzio stampa Da PavaglioneLugo.net del 20140121T06:46:00 "Ravenna, in quattro anni fallite 102 imprese" Da Ravenna24Ore.it del 20140120T17:21:00 Maria Perrotta suona Chopin al Teatro Rossini di Lugo Da RavennaNotizie.it del 20140120T10:31:00 Cgil: "Un pessimo 2013. I protagonisti dell' economia locale devono... Da RavennaNotizie.it del 20140120T17:21:00 79 80 81 83 84 85 86 88 90 92 93 94 95 97 99 100 101 102 104 105 106 107 108 110 112 114 Il Resto del Carlino Ravenna LETTERE & OPINIONI. Nessuno ascolta noi di Ponte Nuovo Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 20140121T05:28:00 MASSA LOMBARDA, GARA DI BOCCE A COPPIE... Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 20140121T05:28:00 Polizia municipale sempre più impegnata Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 20140121T05:28:00 Nei 9 Comuni all' organico mancano ben 30 operatori Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 20140121T05:28:00 «Non ci sono ragioni valide per trasferire a Forlì l'... Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 20140121T05:28:00 Ex compagni delle medie alla "Trisi' si sono ritrovati dopo ben 58 anni Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 20140121T05:28:00 Al "Club 91' e alla sala "New Patrol' sono di scesa stasera i candidati Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 20140121T05:28:00 Le primarie del Pd sono in programma solo a Conselice e Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 20140121T05:28:00 Dieci altri volontari operativi per la Protezione civile Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 20140121T05:28:00 L' acqua ha invaso la golena al Ponte della Bastia, ma tutto è... Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 20140121T05:28:00 Il grande cinema Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 20140121T05:28:00 De Andrè Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 20140121T05:28:00 Maria Perrotta suona Chopin Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 20140121T05:28:00 116 118 119 121 122 124 125 126 128 129 130 131 132 Corriere di Romagna Ravenna Black Monkey, chieste pene fino a 22 anni Da Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) del 20140121T05:03:00 Velocità, aumentano le multe Da Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) del 20140121T05:03:00 Sempre di più al volante senza assicurazione Da Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) del 20140121T05:03:00 Istituto zooprofilattico, «vogliamo chiarezza» Da Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) del 20140121T05:03:00 133 134 135 136 «Riqualificare il patrimonio e investire nella cultura» Da Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) del 20140121T05:03:00 Quattro incontri organizzati dal Pd per illustrare candidato e programma Da Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) del 20140121T05:03:00 Massa, i cinque punti di Senatore per vincere le primarie del Pd Da Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) del 20140121T05:03:00 Un concorso multimediale Da Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) del 20140121T05:03:00 "Il boss delle torte" alla Minipan Da Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) del 20140121T05:03:00 «La mia sfida su Chopin» Da Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) del 20140121T05:03:00 Manzoni, vero rivoluzionario Da Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) del 20140121T05:03:00 LETTERE E OPINIONI VIABILITÀ Ravegnana Adriatica Quante multe Da Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) del 20140121T05:03:00 LETTERE E OPINIONI COMMERCIO Prezzi più bassi invece dei saldi Da Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) del 20140121T05:03:00 138 140 141 142 143 144 145 147 149 La Voce di Romagna Ravenna Dopo la cassa integrazione fallite 33 imprese Da La Voce di Romagna del 20140121T05:03:00 Zooprofilattico, scongiurare la serrata Da La Voce di Romagna del 20140121T05:03:00 Altri dieci angeli della Protezione civile Attestati di formazione ai... Da La Voce di Romagna del 20140121T05:03:00 Il sindaco Cortesi omaggia il partigiano Gianni Giadresco Da La Voce di Romagna del 20140121T05:03:00 Le polizie locali hanno celebrato San Sebastiano al Carmine di Da La Voce di Romagna del 20140121T05:03:00 Lo Scirocco sul teatro Da La Voce di Romagna del 20140121T05:03:00 Deco, nuovo record di fatturato Da La Voce di Romagna del 20140121T05:03:00 ALLA TRISI VISIONI IN BIBLIOTECA Da La Voce di Romagna del 20140121T05:03:00 LA memoria si celebra al cinema Da La Voce di Romagna del 20140121T05:03:00 Ruffini: "La mia terra Segni e colori della memoria" Da La Voce di Romagna del 20140121T05:03:00 L' Ecomuseo festeggia la giornata mondiale delle zone umide Da La Voce di Romagna del 20140121T05:03:00 Maria Perrotta suona Chopin per noi Da La Voce di Romagna del 20140121T05:03:00 Alleniamo il cuore al perdono Da La Voce di Romagna del 20140121T05:03:00 Lugo Una creazione che nasce dal profondo del cuore: al Rossini la... Da La Voce di Romagna del 20140121T05:03:00 150 151 153 154 155 156 157 159 160 161 162 163 164 166 La Repubblica Bologna I servizi Da La Repubblica (ed. Bologna) del 20140121T04:11:00 167 21 gennaio 2014 Il Sole 24 Ore Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1 21 gennaio 2014 Italia Oggi Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 21 gennaio 2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3 21 gennaio 2014 La Voce di Romagna Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4 21 gennaio 2014 Pagina 1 Il Sole 24 Ore Enti locali Pronto l'«Industrial compact» (verrà presentato domani): priorità a sei settori strategici. Dalla Ue 100 miliardi per rilanciare l' industria Tajani: a febbraio Italia in mora sui pagamenti Pa. Cento miliardi da qui al 2020 a sei settori chiave per la reindustrializzazione. È l'"Industrial compact", che la Commissione Ue presenta domani. Il vicepresidente Antonio Tajani: a febbraio Italia in mora sui pagamenti Pa. Bricco e Cavestri u pagina 3 I settori strategici d e l piano 1 ACCIAIO 2 AUTOMOTIVE 3 CANTIERISTICA NAVALE 4 INDUSTRIA PER LA SICUREZZA 5 TURISMO 6 COSTRUZIONI. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5 21 gennaio 2014 Pagina 1 Il Sole 24 Ore Enti locali SCADENZE FISCALI. MiniImu e Tares, contribuenti nel caos Bellinazzo, Debenedetto, Trovati u pagina 2, con l' analisi di Mauro Meazza. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6 21 gennaio 2014 Pagina 2 Il Sole 24 Ore Enti locali L' ANALISI. Capolavoro di errori e inutili complicazioni Mauro Meazza Il capolavoro (in senso ironico) di complicazioni che sta portando milioni di noi al «venerdì nero» della casa ha molte ragioni, non tutte attribuibili alle scelte infelici compiute da Governo e Parlamento. A voler guardare indietro anche solo di una legislatura, potremmo ricordare che l' Imu, già alla sua nascita, nel dicembre 2011, si presentò come un' imposta bifronte, statale e comunale, e per versarla fu necessario compilare bollettini e deleghe distinguendo tra l' uno e l' altro esattore. Sta di fatto, però, che alcuni dettagli (ancora in senso ironico) dell' imminente 24 gennaio sono comunque sorprendenti. Proviamo a metterli in fila. Massimo sforzo, minimo gettito È l' aspetto che più balza all' occhio e che, in prospettiva, più preoccupa. Cittadini e Comuni rifanno affannosamente i calcoli per la bellezza di un miliardo e 300 milioni di euro. Senza mancare di rispetto al danaro, per carità, ricordiamoci però che l' Imu totale arrivava a 24 miliardi, che l' Irap sta oltre la trentina di miliardi e l' Iva oltre i 100. Insomma, un importo come i 380 milioni della miniImu, se paragonato alle grandezze contabili abituali del Fisco, non dovrebbe davvero procurare così tanti grattacapi. Nemmeno ai contribuenti, visto che alcuni scopriranno ma solo dopo aver concluso i calcoli di stare sotto la soglia dei 12 euro di debito, oltre la quale il pagamento non sarebbe dovuto (ma è meglio controllare sul sito del Comune e quindi, oltre ai calcoli, servono ulteriori verifiche...). Molti altri, peraltro, verseranno qualche decina di euro. Ma se per così poco (in termini relativi) gettito siamo costretti a queste acrobazie, allora i vincoli di bilancio sono tanti e tali che non dobbiamo farci illusioni su possibili tagli alla pressione fiscale? Un compromesso tira l' altro Ripercorrendo le vicende dell' Imu e del prelievo sui rifiuti ci si accorge però che spesso, più che decidere, si sono preferite le soluzioni di compromesso. Le imposte sono "abbastanza" comunali ma lo Stato ne pretende delle quote; i sindaci hanno facoltà di scelta ma lo Stato detta i tempi o i "tetti" di prelievo (si pensi alla quota aggiuntiva della Tares, con la libertà di ricalcolo dei Comuni ma con il termine entro e non oltre venerdì prossimo); il gettito è per fini locali ma non del tutto. Tutti questi passaggi erano proprio necessari? Davvero si dovevano trascinare le decisioni di trimestre in trimestre, esponendosi così ai prevedibili rischi di correzioni di rotta in sede parlamentare o governativa o amministrativa? Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 7 21 gennaio 2014 Pagina 2 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali Un «sostituto» tira l' altro C' è un' ultima, poco incoraggiante tendenza che il «venerdì nero» mette in luce. Si tratta della ricorrente tentazione di scaricare su altri l' onere della riscossione, trattenendo per sé l' onore del gettito. Succede da decenni con le imprese, succede con le banche, succede ora anche tra un ramo e l' altro dell' amministrazione, con lo Stato che impone ai Comuni: «Fate i conti voi, riscuotete voi, poi trasferite a me». Un atteggiamento che non suona come il massimo della trasparenza. © RIPRODUZIONE RISERVATA. MAURO MEAZZA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 8 21 gennaio 2014 Pagina 2 Il Sole 24 Ore Enti locali I chiarimenti sul calcolo delle imposte. Le risposte del ministero ai quesiti degli operatori professionali. I conti si fanno con le vecchie rendite L' ALTRA INDICAZIONE Niente sanzione per il contribuente che non riceve in tempo il bollettino per la maggiorazione Tares. Giuseppe Debenedetto La rendita catastale aggiornata nel corso del 2013 ha efficacia solamente a partire dal 2014 e non può essere utilizzata per effettuare il calcolo del pagamento della mini Imu. Lo ha chiarito il ministero dell' Economia e delle finanze rispondendo ad alcune domande poste da operatori professionali e dai soggetti che realizzano i software per il calcolo dei tributi. Le risposte sono state pubblicate nella serata di ieri. L' interpretazione ministeriale appare in linea a quanto già affermato dal Sole 24 Ore in risposta ai diversi quesiti pervenuti al Forum On Line sulla Mini Imu. La questione è molto avvertita nel caso del Comune di Roma, che nel 2013 ha sottoposto a revisione catastale diverse zone della città. Le nuove rendite sono state notificate ai contribuenti negli ultimi mesi dello scorso anno e questo ha fatto sorgere il dubbio su come c a l c o l a r e l a m i n i Imu, c i o è s e a n d a s s e utilizzata la nuova rendita catastale attribuita dal Comune oppure quella vecchia. Sul punto il ministero si limita a richiamare la regola generale prevista dalla normativa Imu, che impone di fare riferimento alla rendita catastale vigente al 1° gennaio dell' anno di imposizione (si veda l' articolo 13, comma 4 del Dl 201/2011). Pertanto le variazioni di rendita catastale intervenute nel corso dell' anno avranno efficacia solo a partire dall' anno successivo. Entrando nel merito delle diverse fattispecie normative, che non sono state esaminate dal ministero, deve affermarsi che tale regola si applica anche nel caso di attivazione della procedura di revisione delle microzone, disposta ai sensi del comma 335 della legge 311/2004 (come quella effettuata dal Comune di Roma), dato che si è in presenza di una nuova valutazione da parte dell' agenzia del Territorio. Lo stesso va detto nel caso di attivazione della procedura prevista dall' articolo 3 comma 58 della legge 662/96 (classamento incongruo): l' atto di attribuzione della nuova rendita diverrà efficace dall' anno successivo a quello della notifica. L' unica eccezione è prevista in caso di attivazione della procedura prevista dal comma 336 della legge 311/2004, in presenza di immobili mai denunciati in catasto o di variazioni omesse. La nuova rendita, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 9 21 gennaio 2014 Pagina 2 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali sia essa attribuita d' ufficio o autodeterminata dal contribuente, produce effetto fiscale dal 1° gennaio dell' anno successivo a quello indicato nella richiesta notificata dal Comune (quando si hanno elementi certi sulla data di omessa denuncia catastale) oppure dal 1° gennaio dell' anno in cui la richiesta viene notificata (comma 337 della legge 311/2004). Tra le altre risposte fornite dal ministero, si segnala quella che conferma l' impossibilità di sanzionare il contribuente che non riceve in tempo utile il modello precompilato per il versamento della maggiorazione Tares, che è previsto entro il prossimo 24 gennaio. Ciò in quanto il contribuente non può rispondere dei ritardi e delle omissioni che dipendono solo dall' amministrazione. Il principio è stabilito dall' articolo 10 della legge 212/2000. © RIPRODUZIONE RISERVATA IN SINTESI Rivalutazione Secondo i chiarimenti forniti ieri dal ministero dell' Economia, quando il Comune rivaluta le rendite catastali in corso d' anno, i nuovi valori hanno effetto per i contribuenti soltanto a partire dall' anno d' imposta successivo Il problema si è posto in maniera molto evidente a Roma, dove le variazioni decise nel 2013 sono state cospicue Ritardi Il ministero ha anche chiarito che il contribuente non può essere colpito da alcuna sanzione per ritardato pagamento quando il Comune non gli invia in tempo utile i bollettini di versamento. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 10 21 gennaio 2014 Pagina 2 Il Sole 24 Ore Enti locali L' inchiesta. A Roma la sanatoria 2009 «sospetta» innesca le indagini della GdF su Angiola Armellini Intestazioni di comodo per un valore di due miliardi. Lo «scudo» svela proprietaria di 1.243 case nascoste al Fisco Marco Bellinazzo MILANO L'"errore" che ha fatto scattare le indagini della Guardia di finanza su una imprenditrice romana, Angiola Armellini, proprietaria di 1.243 immobili, quasi tutti nella Capitale, intestati a società lussemburghesi è stato quello di aver provato a scudarli nel 2009 non personalmente, ma attraverso i fittizi trust neozelandesi situati al vertice della catena di controllo. L' irrituale tentativo ha destato il sospetto dell' amministrazione finanziaria, che ha così condotto una complessa inchiesta denominata "All blacks", (affidata al II Gruppo Tutela entrate del Nucleo di polizia tributaria di Roma, guidato dal tenente colonnello Paolo Borrelli), al termine della quale è stato ricostruito il reale assetto di un patrimonio in gran parte immobiliare per un valore di oltre due miliardi di euro. Le verifiche delle Fiamme gialle hanno riguardato diversi profili. Anzitutto, la violazione degli obblighi dichiarativi sul monitoraggio fiscale sui beni immobili. Di fatto le finte società lussemburghesi appartengono, secondo la GdF, all' imprenditrice, cittadina italiana a dispetto di una fasulla residenza monegasca, che ne è anche l' amministratrice, per cui andavano indicati nel cosiddetto quadro RW (cosa che non è avvenuta). Il valore delle partecipazioni delle società "estere" alle quali gli immobili risultavano intestati e appunto non dichiarato è stato perciò ricostruito dalle Fiamme Gialle, anno per anno a partire dal 2003, ed è di circa due miliardi di euro. Cifra su cui andranno calcolate le sanzioni amministrative. Per quanto riguarda il profilo fiscale e penale relativo alla esterovestizione delle società i controlli della Guardia di Finanza diretti dalla Procura romana hanno inoltre portato alla luce 110 milioni di ricavi non tassati in Italia e hanno determinato accertamenti per redditi personali, anch' essi occultati al Fisco, per circa 70 milioni. Trattandosi di redditi legati a paesi black list l' imprenditrice (accusata con altre 11 persone di associazione a delinquere finalizzata all' evasione fiscale) dovrà tentare di fornire la prova che non siano frutto di reati. La buona notizia per le casse della Capitale è che le società lussemburghesi ora sono state completamente rimpatriate, per cui sarà molto più semplice riscuotere l' Imu (finora non versata) sui Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 11 21 gennaio 2014 Pagina 2 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali 1.243 immobili. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL BUCO 2 miliardi Il patrimonio nascosto Il valore delle partecipazioni delle società estere (soprattutto lussemburghesi) alle quali gli immobili (1.243) risultavano intestati, e che non è stato dichiarato, è stato ricostruito dalle Fiamme Gialle, anno per anno, a partire dal 2003, ed è di circa due miliardi di euro. MARCO BELLINAZZO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 12 21 gennaio 2014 Pagina 2 Il Sole 24 Ore Enti locali Fisco e contribuenti TRIBUTI LOCALI Il calendario 24 gennaio Date variabili 24 gennaio 16 giugno Date variabili Date variabili. MiniImu e Tares, caos sui pagamenti I Comuni sono andati in ordine sparso nel fissare scadenze e modalità di versamento IL CASOROMA Per la capitale fissata una data «smentita» dalla legge di stabilità Poi la correzione ma i bollettini arrivano sbagliati. Gianni Trovati MILANO A Roma il caos Tares si è manifestato in tutte le sue espressioni possibili, perché il Comune aveva addirittura approvato una scadenza diversa (il 16 gennaio) da quella poi stabilita dalla legge nazionale (il 24 gennaio) e perché gli strumenti di pagamento per il saldo sui rifiuti e per la cosiddetta "maggiorazione Tares" s o n o diversi. Ma da Milano, dove i bollettini non sono arrivati a tutti e in alcuni casi erano errati, a Pescara, c h e c o m e t a n t i a l t r i Comuni h a (legittimamente) scelto il 31 gennaio per la s c a d e n z a d e l s a l d o Tares, l e v a r i a b i l i sembrano impazzite. Entro venerdì vanno pagate la "maggiorazione Tares", che coi tributi ambientali non c' entra nulla ed è un' una tantum statale, e la «miniImu» , c i o è l a q u o t a d i i m p o s t a municipale sull' abitazione principale non abolita nei Comuni che hanno alzato l' aliquota rispetto al 4 per mille standard (ieri la commissione Finanze della Camera l' ha approvata senza modifiche rispetto al Dl originario): due "code" dei tributi 2013, mentre già si discute delle imposte 2014, con il risultato che i centri di assistenza fiscale, prima di tutto a Roma come accaduto prima a Milano, sono presi d' assalto da contribuenti disorientati, che non sanno che cosa devono pagare e come. Sul versante Tares, il cuore del problema è la "maggiorazione" da 30 centesimi al metro quadrato, che come il tributo ambientale vero e proprio interessa sia i proprietari sia gli inquilini. Il suo nome è legato alla versione originaria della "maggiorazione", che doveva andare ai Comuni per finanziare una quota dei «servizi indivisibili» (illuminazione pubblica, manutenzione strade e verde, anagrafe eccetera) ma è presto tramontata: la "maggiorazione" è in realtà un tributo statale, che si paga solo in relazione al 2013 e dopo il 24 gennaio dovrebbe tramontare definitivamente. In molti Comuni (per esempio a Milano) la partita è stata chiusa il 16 dicembre, con l' invio dei moduli ai contribuenti per versare sia il saldo Tares sui rifiuti sia la maggiorazione da girare allo Stato: tutto bene, in teoria, anche se non sempre lo sforzo organizzativo è andato a buon fine perché per esempio lo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 13 21 gennaio 2014 Pagina 2 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali stesso sindaco, Giuliano Pisapia, ha raccontato di aver ricevuto un bollettino sbagliato, che elencava proprietà immobiliari che il sindaco non ha. Molto peggio sta andando a Roma, che è solo il più grande fra i Comuni che non sono riusciti a raccogliere la maggiorazione entro la scadenza originaria del 16 dicembre e chiamano di conseguenza i cittadini alla cassa entro venerdì prossimo 24 gennaio. Nel bilancio di "previsione" 2013 approvato a dicembre, in realtà, il Campidoglio aveva fissato una scadenza diversa, il 16 gennaio, ma qualche giorno dopo la legge di stabilità (comma 680) ha introdotto la scadenza "nazionale" del 24: in questo quadro caotico, sono stati recapitati bollettini con le vecchie scadenze, che hanno contribuito alla confusione generale dei contribuenti e all' assalto ai centri di assistenza fiscale. Una variabile ulteriore, non solo romana, riguarda le modalità di pagamento: il saldo del tributo sui rifiuti si può versare con lo stesso strumento utilizzato per le prime rate, mentre la maggiorazione va versata con F24, per cui i contribuenti si sono visti chiedere la Tares con il bollettino postale e la maggiorazione con il modulo delle entrate. Ulteriore problema: tanti Comuni hanno messo in calendario il pagamento del saldo 2013 del tributo sui rifiuti per il 31 gennaio, ma non possono spostare la "maggiorazione" statale dal 24, per cui finiscono per imporre ai contribuenti due appuntamenti nel giro di sette giorni. A generare il caos, in realtà, sono state le continue revisioni alla disciplina nazionale, che prima hanno abbozzato un tributo locale, poi l' hanno trasformato in una "maggiorazione" nazionale e infine hanno stabilito date di pagamento scoordinate rispetto alle regole comunali. Le amministrazioni locali, a loro volta, spesso non hanno mostrato particolare entusiasmo nel sobbarcarsi la procedura di riscossione di un tributo che finisce integralmente allo Stato, con il risultato che ritardi ed errori sono stati all' ordine del giorno. Unica consolazione: nel caso della "maggiorazione" Tares non ci saranno sanzioni al contribuente che non paga perché non ha ricevuto il bollettino dal Comune. La «miniImu», invece, funziona in "autoliquidazione", per cui tocca in ogni caso ai proprietari fare i calcoli e pagare. gianni.trovati@ilsole24ore.com © RIPRODUZIONE RISERVATA 1 miliardo MAGGIORAZIONE TARES 3,7 miliardi Che cos' è Un' una tantum statale per possesso od occupazione di immobili Quanto si paga Il tributo è pari a 30 centesimi per ogni metro quadrato Come si paga Con F24; il Comune deve inviare il bollettino Perché si paga Per compensare allo Stato l' aumento di un miliardo erogato ai fondi comunali 2013 dopo il superamento della maggiorazione originaria TASI Che cos' è È il tributo sui «servizi indivisibili» dei Comuni, dal 2014 Quando si paga Le date di scadenza di acconto e saldo dipendono dai Comuni. Ma è sempre possibile il pagamento in soluzione unica il 16 giugno Come si paga Si potrà versare con bollettino o modello F24 Perché si paga Per finanziare illuminazione pubblica, manutenzione strade, verde pubblico e così via MINI IMU Che cos' è È una coda dell' Imu 2013 sull' abitazione principale Quanto si paga L' imposta è pari al 40% della differenza fra l' Imu ad aliquota comunale e l' Imu standard Come si paga Si versa con F24 o bollettino postale. Si paga solo nei Comuni che hanno aumentato l' aliquota Perché si paga Perché Governo e Parlamento non hanno trovato le coperture per abolire integralmente l' imposta 380 milioni IMU Che cos' è È la "vecchia" imposta municipale, che sopravvive su abitazioni principali di lusso e altri immobili Quando si paga L' acconto si versa il 16 giugno e il saldo il 16 dicembre Come si paga Con bollettino postale o F24 Perché si paga Per finanziare i servizi comunali e, per quel che riguarda i fabbricati strumentali, per garantire anche l' equilibrio del bilancio statale 20 miliardi SALDO TARESTARSUTIA Che cos' è È il conguaglio del tributo 2013 sui rifiuti, che in alcuni Comuni è già stato versato a dicembre Quanto si paga Dipende dalle tariffe comunali e da quanto è stato già versato con le prime rate Come si paga Si versa con lo stesso strumento utilizzato per i versamenti delle prime rate (dipende dal Comune) Perché si paga Per garantire la copertura dei costi del servizio rifiuti 78 miliardi TARI Che cos' è È l' ultima evoluzione del tributo sui rifiuti, dal 2014 Quando si paga Le date di scadenza di acconto e saldo dipendono dai Comuni. Ma è sempre possibile il pagamento in soluzione unica il 16 giugno Come si paga Si potrà versare con bollettino o modello F24 Perché si paga Per finanziare, in modo quasi integrale, il servizio Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 14 21 gennaio 2014 Pagina 2 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali di smaltimento dei rifiuti 78 miliardi QUANTO VALE IL CONTO IL GETTITO ANNUALE IL GETTITO BASE IL VALORE IL VALORE PREVISTO. GIANNI TROVATI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 15 21 gennaio 2014 Pagina 3 Il Sole 24 Ore Enti locali INTERVISTAAntonio TajaniCommissario Ue per l' industria. «Debiti Pa, a febbraio Italia messa in mora» Paolo Bricco «Siamo a buon punto. Con l' industrial compact si aggiunge un altro tassello al mosaico del rafforzamento dell' anima industriale europea». Il vicepresidente della Commissione Europea, nonché responsabile per l' industria e l' imprenditoria, Antonio Tajani inquadra l' industrial compact nel percorso che, con graduale inesorabilità, ha portato negli ultimi quindici anni all' abbandono dell' idea che l' Europa non potesse che avere un destino all' insegna del terziario e all' affermarsi della consapevolezza che il suo progetto identitario, prima che economico non potrà che essere appunto industriale. Dunque, è a buon punto la battaglia culturale a favore dell' anima manifatturiera dell' Europa? Di più. Direi che è stata vinta. Non era scontato. Non dimentichiamo che, non più di una quindicina di anni fa, ancora si ragionava di una Europa postindustriale, mentre oggi tutti pensano alla rinascita industriale dell' Europa. L' obiettivo di portare il valore aggiunto industriale comunitario di nuovo al 20% del Pil entro il 2020 non è una mera dichiarazione di intenti. È il simbolo di un lavoro profondo e di lungo periodo che sta dando i suoi risultati. Per l' industria, e per le politiche corali di sostegno allo sviluppo. Non a caso, anche grazie all' impegno italiano, si delinea sempre di più la fisionomia della politica industriale, che è cosa complementare ma diversa non in un rapporto di dipendenza, ma di autonomia dalla politica energetica e dalla politica del cambiamento climatico. Da questo punto di vista, le presidenze del Consiglio Europeo di quest' anno appaiono favorevoli. È così. La presidenza greca in questo primo semestre sta avendo una impostazione favorevole. E, naturalmente, anche la presidenza italiana avrà la medesima intonazione. Certo, dal punto di vista dei grandi meccanismi di governance europea, sarebbe importante che la Bce si concentrasse non solo sul controllo dell' inflazione, ma anche sulla dinamica della creazione dei posti di lavoro. Oggi lo sviluppo e il lavoro sono cardini essenziali. Basta vedere che cosa ha fatto Obama negli Stati Uniti, chiamando Janet Yellen alla testa della Federal Reserve. Inoltre, non possiamo esimerci dal pensare che, a questo punto, serve un nuovo equilibrio monetario: l' euro troppo forte costituisce un peso per lo sviluppo del nostro sistema industriale. Unione Europea vuol dire opportunità e policy, ma anche obblighi e rispetto degli standard. È così. Per esempio, con la direttiva sui ritardi dei pagamenti l' Italia non si è allineata ai tempi dettati dall' Europa e rispettati dagli altri Paesi Ue. Per questo invieremo all' inizio di febbraio al Governo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 16 21 gennaio 2014 Pagina 3 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali italiano la prima lettera di messa in mora, sottolineando le violazioni. Che sono soprattutto tempistiche di pagamento non applicate e debito pregresso ancora non liquidato. Al di là del tema della politica industriale, esiste una capacità di rappresentanza dell' Unione europea per l' industria europea, nella gestione delle crisi e nella definizione delle opportunità? Sì, c' è sempre di più. Sono due degli aspetti che stanno assumendo un contorno progressivamente più vivo e vitale. E, soprattutto, riconosciuto dalle imprese. L' Unione europea non si sostituisce mai ai singoli Stati nazionali. Però, in misura crescente, ad esempio come Commissione, ci troviamo ad agire insieme ad essi. Veniamo spesso coinvolti dalle comunità locali, quando le multinazionali scelgono di chiudere impianti per andare a delocalizzare fuori dall' Unione. Inoltre, in modo sistematico sosteniamo le politiche di internazionalizzazione delle imprese, in coordinamento e in equilibrio con quelle degli Stati nazionali. © RIPRODUZIONE RISERVATA. PAOLO BRICCO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 17 21 gennaio 2014 Pagina 7 Il Sole 24 Ore Enti locali Spending review. La task force Cottarelli al lavoro. Spesa locale, si valuta un superruolo Consip IL PACCHETTO ALLO STUDIO Possibili risparmi per quasi 1 miliardo con interventi anche sulle Regioni. La Corte dei conti spinge per il sistema delle convenzioni. Marco Rogari ROMA Razionalizzare il più possibile la spesa dei Comuni p e r beni e servizi, magari vincolandola maggiormente al metodo delle convenzioni Consip. E rafforzare gli strumenti per setacciare con maggiore attenzione le uscite per forniture sostenute a livello regionale. Sono due delle opzioni su cui si starebbe concentrando l' attenzione di almeno di tre dei gruppi di lavoro istituiti dal commissario straordinario, Carlo Cottarelli, per realizzare il piano di revisione della spesa: "acquisti", "Comuni" e "Regioni". Le aree su cui intervenire dovrebbero essere individuate entro la fine di febbraio per consentire a Cottarelli di formulare al Governo tra marzo e aprile le prime proposte operative da far scattare già nel corso di quest' anno. A sostenere che la spesa territoriale per beni e servizi deve diventare una sorta di "super vigilata" è anche la Corte dei conti che nella pronuncia del 16 gennaio scorso sui controlli da effettuare sul settore delle autonomie locali afferma a chiare lettere che al fine di verificare la coerenza del comparto con gli obiettivi di coordinamento della finanza pubblica e d i contenimento della spesa, potrebbe rivelarsi d' interesse il monitoraggio del grado di adesione degli enti locali alle convenzioniquadro stipulate dalla Consip «ovvero al mercato elettronico per l' approvvigionamento di beni e servizi strumentali di uso corrente». In altre parole, una sorta di "messaggio" agli enti locali a evitare di aggirare il metodo Consip. Nelle stesso mandato affidato da Cottarelli al gruppo di lavoro sui Comuni si invita la task force a valutare di «quanto sarebbe possibile ridurre la spesa per beni e servizi nel settore di competenza se fossero disponibili strumenti adeguati (e quali)». Parallelamente Cottarelli ha invitato il gruppo di lavoro sugli acquisti di beni e servizi a verificare quali strumenti possono rivelarsi «utili a conseguire una pianificazione integrata delle iniziative di spesa, in pieno raccordo tra centrale nazionale e quelle regionali». Il Commissario straordinario, come è noto, non ha fin qui fornito cifre sui possibili risparmi. E anche il Governo si è limitato a fissare l' obiettivo finale del piano di revisione della spesa: 32 miliardi nel 2016. Ma non manca qualche stima, peraltro priva di "ufficialità". Come quella sui possibili interventi sul fronte delle uscite per beni e servizi che potrebbero consentire di recuperare quasi 1 miliardo già quest' anno. Per le prime previsioni di risparmi attendibili occorrerà Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 18 21 gennaio 2014 Pagina 7 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali però attendere marzoaprile. Nel frattempo prosegue il lavoro delle 25 task force, come ha tenuto a precisare Cottarelli sabato scorso con un intervento sul suo blog, con il quale ha anche tenuto a sottolineare: «Naturalmente, come pure indicato nel mio programma di lavoro, manterrò indipendenza di giudizio rispetto alla attività dei gruppi di lavoro (in altre parole, con il supporto del gruppo di base della revisione della spesa e del Ministero dell' Economia e delle Finanze, valuterò l' adeguatezza delle conclusioni dei gruppi rispetto alle finalità definite nel documento di indirizzo della revisione della spesa e potrò fornire suggerimenti aggiuntivi)». © RIPRODUZIONE RISERVATA. MARCO ROGARI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 19 21 gennaio 2014 Pagina 7 Il Sole 24 Ore Enti locali I nodi della politica LA RIFORMA DEL TITOLO V. Stato e Regioni, poteri separati L' ipotesi è l' abolizione delle materie a legislazione concorrente IL RIEQUILIBRIO L' aumento dei compiti esercitati su base nazionale dovrebbe alleggerire quelli che sono stati portati avanti direttamente sul territorio. Gianni Trovati MILANO Far tramontare la rassegna puntuale delle competenze, con lo sterminato elenco di 21 attività in coabitazione fra Stato e Regioni, e aumentare il peso degli enti territoriali nella legislazione nazionale che li riguarda, abbattendo per questa via il conflitto costituzionale fra il Governo e i parlamentini regionali. Sono questi gli obiettivi cardine del progetto di riforma del Titolo V della Costituzione, il federalismo all' italiana avviato nel 2001 e circondato da critiche crescenti nel corso del tempo. Contro il Titolo V sono schierati da tempo imprese e operatori economici, la critica all' assetto attuale è stata al centro del programma presentato da Matteo Renzi alle primarie del Pd, e dopo l' incontro di sabato scorso il cantiere si è aperto anche al leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. Il problema del Titolo V attuale, del resto, è nei numeri: in dieci anni la spesa corrente delle Regioni è passata da 95 a 144 miliardi, le entrate fiscali da 47 a 76 (e puntano ancora più in alto con i nuovi limiti alle addizionali Irpef, in crescita dal 2014), e queste dinamiche non hanno sostituito ma semplicemente accompagnato la crescita del Fisco nazionale. In questa evoluzione, il Titolo V è stato fondamentale, perché a dispetto degli elenchi minuziosi di competenze non ha separato con chiarezza le funzioni dello Stato da quelle delle Regioni, e h a alimentato un conflitto permanente fra livelli di Governo: con il corollario dei costi aggiuntivi che non appaiono direttamente nei bilanci pubblici e nelle rassegne dell' Istat, ma che sono determinati dai poteri di veto e dalle mancate realizzazioni a partire dal campo infrastrutturale. Per superare lo scoglio occorre «rovesciare la prospettiva, cancellare le sovrapposizioni di competenze fra Stato e Regioni e stabilire con chiarezza le responsabilità», spiega Franco Pizzetti, consigliere giuridico del ministro degli Affari Regionali Graziano Delrio che naturalmente è in prima linea nel progetto di revisione degli ordinamenti. Come si raggiungono questi obiettivi? I progetti sono in via di definizione, e devono poi arrivare sui tavoli della politica per tradursi in riforme effettive, ma la partita del Titolo V va letta insieme a quella della «Camera delle Autonomie», altro capitolo forte del progetto renziano per tagliare «un miliardo ai Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 20 21 gennaio 2014 Pagina 7 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali costi della politica». Se le Regioni e gli enti locali, con i loro rappresentanti, parteciperanno direttamente alla scrittura delle leggi nazionali, ovviamente saranno chiamate ad applicarle sui loro territori e non potranno impugnare in Corte costituzionale norme approvate dai loro rappresentanti nella Camera delle autonomie. In quest' ottica, è il progetto, l' aumento dei compiti esercitati su base nazionale dovrebbe alleggerire quelli portati avanti direttamente sul territorio, nei parlamentini regionali. Scuola, sanità, ambiente, gestione del territorio e così via troverebbero le loro regole quadro nella Camera delle autonomie, che non darebbe la fiducia al Governo ma eserciterebbe il potere legislativo nelle materie di competenza, e alle Giunte e a i Consigli regionali sarebbe lasciato il compito di definire le variabili territoriali delle politiche nazionali, quando la materia lo consente. In un quadro del genere, tramonterebbero le competenze "autonome" di ogni singola Regione su temi come la ricerca scientifica, il commercio con l' estero, le grandi reti di trasporto e navigazione o la produzione di energia, così come le politiche per il turismo (queste ultime tre evidenziate nel documento presentato ieri dal segretario Matteo Renzi alla direzione Pd): tutti temi che non si possono governare efficacemente su base solo regionale, e che oggi invece spesso si incagliano nei conflitti determinati dalla «competenza concorrente». Alle competenze autonome alleggerite si potrebbe associare una dieta ulteriore a indennità e compensi ai politici regionali, che secondo il progetto dei renziani dovrebbero essere parametrate a quelle dei sindaci dei Comuni capoluogo. gianni.trovati@ilsole24ore.com © RIPRODUZIONE RISERVATA Le aree di intervento MATERIE CONCORRENTI Rapporti internazionali, commercio estero, sicurezza del lavoro, istruzione, ricerca, professioni, salute, sport, alimentazione, protezione civile, governo del territorio, porti e aeroporti, energia, infrastrutture, comunicazione, previdenza integrativa, bilanci, beni culturali, credito locale L' IPOTESI DI RIFORMA La riforma cui si sta lavorando punta a eliminare le materie a legislazione concorrente, facendo tornare in mano statale infrastrutture, energia e turismo, e aumentare il peso degli enti territoriali nella legislazione nazionale attraverso la Camera delle autonomie FISCO APPESANTITO In dieci anni la spesa corrente delle Regioni è passata da 95 a 144 miliardi, le entrate fiscali da 47 a 76 (e puntano ancora più in alto con i nuovi limiti alle addizionali Irpef, in crescita dal 2014), e queste dinamiche non hanno sostituito ma semplicemente accompagnato la crescita del Fisco nazionale OPERE BLOCCATE Dalla variante di valico autostradale tra Firenze e Bologna all' Alta velocità est ovest: è lungo l' elenco delle opere la cui realizzazione è stata fortemente rallentata dal conflitto StatoRegioni. Un conflitto esasperato dal titolo V della Costituzione votato dal centrosinistra nel 2001. GIANNI TROVATI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 21 21 gennaio 2014 Pagina 8 Il Sole 24 Ore Enti locali Lettere A Matteo Renzi bisogna riconoscere senza dubbio il fatto di avere riaperto il cantiere che riguarda il mercato del lavoro. In particolare, mi trovo allineato sul fatto che serva come cappello un piano industriale per i settori dove esprimiamo delle competenze distintive come Paese, che ci dica cosa vogliamo essere fra cinque anni perché questo è il primo passo per ritornare a crescere. Poi vedo in termini di priorità un secondo spetto importante: ritornare a privilegiare il capitale di rischio rispetto alla rendita che negli ultimi 20 anni ha immobilizzato il Paese. Per quanto riguarda il resto del Jobs Act, ciò che più che mai serve per l' occupazione, a mio parere, è un vero e proprio piano regolatore più che un cantiere, che ridisegni ruoli e funzioni dei singoli istituti, strumenti, e soggetti; che ridefinisca i confini e le responsabilità, in una logica moderna e innovativa, tra soggetti pubblici e soggetti privati. Mi riferirò con una serie di flash ad alcuni aspetti fondamentali. Non sarebbe giunto il momento di costruire un modello europeo, collegato al mondo delle imprese e del lavoro, di formazione professionale? A quando una vera riforma profonda dei servizi del collocamento, basata su una sinergia tra soggetti pubblici e agenzie private per il lavoro? Perché non porre mano a un ridisegno dei diversi modelli di lavoro flessibile, limitando al massimo i costi della flessibilità e sviluppandone invece i benefici? Perché non incentivare quella "buona flessibilità" che è il lavoro in somministrazione come suggerito dalla direttiva comunitaria, così come le iniziative di outplacement, che le società private sanno svolgere al meglio, e sono fondamentali in periodi di crisi aziendali diffuse? Perché non accelerare il passaggio da politiche passive a quelle attive per convertire e adeguare le competenze dei lavoratori agevolando così la loro mobilità dalle aziende in declino a quelle in sviluppo? Questi sono alcuni suggerimenti. Stefano Scabbio Presidente e ad di ManpowerGroup Italia e Iberia Caro presidente, i suoi suggerimenti sono certamente preziosi perché nascono dall' esperienza diretta di una delle maggiori società mondiali che si occupano di far incontrare domanda e offerta sul mercato del lavoro. Ed è importante sottolineare come i nuovi posti di lavoro possano nascere dall' unione di due elementi altrettanto importanti: una significativa crescita dell' economia e un insieme di regole (quello che lei chiama "piano regolatore") che aiutino il mercato del lavoro a funzionare meglio sia sul fronte dell' offerta (formazione professionale), sia sul fronte della domanda (buona flessibilità). Più che di incentivi economici, senza dimenticare l' importanza di ridurre il peso fiscale sul lavoro, c' è bisogno di nuove regole tenendo conto di come la realtà sia profondamente cambiata negli ultimi decenni. La disoccupazione costituisce uno spreco di risorse e una fonte di disagio personale e sociale: la politica deve creare le condizioni perché tutti, con Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 22 21 gennaio 2014 Pagina 8 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali le imprese e gli operatori del settore in primo piano, possano dare il massimo contributo per creare lavoro. g.fabi@ilsole24ore.com Il deserto in Parlamento Troppe volte il Parlamento è deserto. I deputati e senatori assenteisti, più che i rappresentanti degli italiani, appaiono persone lautamente pagate per non lavorare. In altri contesti lavorativi rischierebbero almeno il licenziamento. Difronte alla desolazione di una Camera quasi vuota, viene da chiedersi perché si sono elette persone che, poi, non si fanno neppure vedere nel loro luogo di lavoro; addirittura, perché si è votato: e questo è tanto più pericoloso per una democrazia confusa come quella italiana. Una mia conclusione banale/ingenua: si dovrebbero pretendere, dai parlamentari, giustificazioni controllabili per ogni loro assenza; e li si dovrebbe sanzionare con reale efficacia. Gianni Bernardini Università di Siena. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 23 21 gennaio 2014 Pagina 13 Il Sole 24 Ore Enti locali Sace. Soluzioni assicurative per gestire i crediti e ridurre i rischi. Coperture adeguate per conquistare i mercati di frontiera Per le Pmi chance nei Pvs e negli emergenti ma servono conoscenza e supporto di esperti. Eleonora Della Ratta La solidità finanziaria e la sicurezza delle operazioni sono i due pilastri su cui si fonda l' attività di internazionalizzazione delle imprese. Ma per quelle di piccole e medie dimensioni trovare finanziamenti e ridurre i rischi di mancato p a g a m e n t o n o n è f a c i l e . T r a i servizi a disposizione degli imprenditori intenzionati a svilupparsi sui mercati esteri, ci sono quelli messi a punto dal gruppo Sace. Sace, la capogruppo, è una società per azioni controllata dalla Cassa depositi e prestiti, con 6,2 miliardi di patrimonio netto, oltre 25mila aziende clienti e un' azione che si estende in 189 Paesi. In Italia il gruppo è presente con una rete di sedi territoriali, ognuna delle quali può gestire in autonomia operazioni fino a 20 milioni di euro di valore (per cifre superiori l' accettazione spetta al gruppo), mentre all' estero ha propri uffici nei principali Paesi emergenti (San Paolo, Istanbul, Mosca, Johannesburg, Bucarest, Hong Kong, Mumbai). Solo nei primi nove mesi del 2013 Sace ha assicurato 5,3 miliardi di nuove operazioni di investimento, export e internazionalizzazione, puntando soprattutto sull' accesso al credito, una delle principali esigenze delle Pmi (il 70% dei nuovi clienti acquisiti dal gruppo nel corso dell' ultimo anno). Ma quali sono gli strumenti che le aziende possono trovare presso Sace? Si tratta sostanzialmente di soluzioni assicurativofinanziarie finalizzate a gestire al meglio i crediti, ottenere più facilmente finanziamenti, ridurre i rischi di mancato pagamento e muoversi in sicurezza in direzione di nuovi mercati, una scelta obbligata per controbilanciare l' attuale debolezza della domanda europea. In particolare, per sostenere gli investimenti italiani all' estero Sace assicura il rischio di mancato pagamento dei crediti relativi all' esportazione di merci, alla fornitura di servizi o alla realizzazione di progettazioni o di lavori con una copertura che garantisce all' impresa assicurata la certezza dell' incasso del credito e, di conseguenza, una maggiore stabilità dei flussi di cassa. Allo stesso tempo assicura le banche italiane e straniere che concedono finanziamenti alle aziende italiane che acquistano merci o servizi dall' estero, coprendo il rischio di mancato rimborso; protegge dai rischi di natura politica Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 24 21 gennaio 2014 Pagina 13 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali gli investimenti di imprese e istituzioni finanziarie italiane in quei mercati caratterizzati da situazioni di incertezza. Per favorire l' accesso al credito, inoltre, Sace garantisce i finanziamenti bancari destinati a sostenere investimenti e capitale circolante di imprese italiane e operazioni di interesse strategico per il sistema economico italiano, soprattutto nei settori delle energie rinnovabili e delle infrastrutture. Un impegno specifico è riservato per coadiuvare le imprese di costruzioni che partecipano a gare di appalto all' estero, offrendo le cauzioni richieste contrattualmente come garanzie e assicurando i rischi della realizzazione di impianti e opere civili, sia per appalti pubblici che privati. Anche per il 2014 la sfida per le imprese italiane resta quella di riuscire a conquistare mercati nuovi, che offrono grandi opportunità ma, allo stesso tempo, una serie di rischi: «L' Italia è da sempre un grande Paese manifatturiero ed esportatore. Accanto all' Europa e ai grandi mercati avanzati del Nord America e Giappone, c' è un gruppo di mercati che sta acquisendo crescente importanza e che comprende i Paesi emergenti ma anche molti Paesi in via di sviluppo spiega Raoul Ascari, Chief operating officer di Sace . Quando parliamo di "nuovo export" parliamo necessariamente di questi mercati: la sfida oggi, per le nostre imprese, è quella di andare sui mercati spesso di frontiera, perché è lì che si realizzano i processi di industrializzazione che necessitano del made in Italy tecnologico ed è lì che cresce quella classe media che aspira al made in Italy di consumo. Non facciamoci però illusioni avverte Ascari : il percorso che porta a questi mercati non è alla portata di tutte le imprese. Occorre non solo la qualità del prodotto, ma anche la dimensione di scala e la solidità finanziaria. Occorre, infine, una strategia di mediolungo termine e il supporto di partner che, come Sace, abbiano una conoscenza profonda di questi mercati e possano mettere a disposizione strumenti di protezione dei rischi e di accesso diversificato alle risorse finanziarie». La qualità del prodotto resta però l' elemento fondamentale per conquistare i mercati esteri. Per incentivare la competitività internazionale sono state create misure ad hoc per le imprese italiane che investono in innovazione: nel 2013 Sace, grazie alla partnership con la Banca europea degli investimenti, ha garantito oltre un miliardo di finanziamenti per sostenere i piani d' investimento in ricerca e sviluppo delle aziende. © RIPRODUZIONE RISERVATA IN SINTESI Il gruppo Al gruppo Sace appartengono Sace Bt, Sace Srv, Sace Sct Struttura In Italia 12 uffici, all' estero 8 705 dipendenti Patrimonio di 6,3 miliardi Contatti www.sace.it e info@sace.it. Accedendo al portale si può avere un quadro dei prodotti e servizi, richiedere un parere preliminare sulla fattibilità di un' operazione e in molti casi anche attivare la polizza. ELEONORA DELLA RATTA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 25 21 gennaio 2014 Pagina 15 Il Sole 24 Ore Enti locali Congiuntura. Incremento a due cifre lontano, segnali positivi dal riequilibrio del sistema economico. Rallenta la crescita cinese: +7,7% Il quarto trimestre conferma la frenata 2013, ma Pechino è ottimista I NODI I veri problemi del Paese sono il debito degli enti locali, i costi delle abitazioni ormai alle stelle, la guerra dei redditi tra città e campagne. Rita Fatiguso PECHINO. Dal nostro corrispondente Al cospetto di quel 7,7% di crescita del Pil nel 2013, Ma Jian Tang, direttore del National Bureau of Statistics cinese, si sforza di vedere mezzo pieno il bicchiere dell' economia cinese. «Questo è il consuntivo di un anno difficile, specie nella prima parte dice l' uomo dei numeri di Pechino durante la conferenza stampa più importante convocata nello State Council Information Office . Poi abbiamo ripreso la nostra strada nella seconda metà». Come dire, alla fine, ce l' abbiamo fatta. I tempi d' oro della crescita a due cifre sono lontani, la Cina pragmaticamente incassa le positività della congiuntura senza dimenticare che i suoi veri problemi si chiamano deficit degli enti locali, costi stellari delle abitazioni, overcapacity, guerra dei redditi tra città e immigrati dalle campagne. Anche se, paradossalmente, le capacità di reddito di abitanti delle città e di quelli delle campagne messe a confronto nell' anno che si è appena chiuso rivelano, a sorpresa, che i redditi di questi ultimi hanno guadagnato potere di acquisto rispetto a quello degli abitanti delle città. Secondo Ma Jian Tang è tra le pieghe delle cifre fornite dal National Bureau che si possono scoprire segnali di quella svolta tanto auspicata anche dall' ultimo Plenum di novembre nella struttura del sistema industriale. Intanto il valore aggiunto del settore secondario è stato del 7,8 rispetto al 4,0 del settore primario e per il terziario il balzo è stato dell' 8,3 per cento. La produzione industriale è al 9,7% ma il tasso di crescita delle aree centrali è stato rispettivamente per le aree a Est dell' 8,9%, per quelle centrali e a Ovest del 10,7 e dell' 11 per cento. Questo implica che la redistribuzione della ricchezza a livello territoriale è innescata. La crescita dei prezzi al consumo è stata contenuta in quel 2,6% del 2013 rispetto al 2012, con un aumento più alto nelle aree urbane del 2,8 per cento. La crescita media dei salari è stata del 16,8%, un fenomeno piuttosto preoccupante per l' economia cinese, con i guadagni mensili delle aree rurali Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 26 21 gennaio 2014 Pagina 15 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali cresciuti del 13,9 per cento. Anche il circolante precisa il documento del National Bureau è stato tenuto sotto controllo, con nuovi prestiti a 8.890 miliardi di yuan (+687,9% rispetto al 2012). Ci sono stati momenti difficili nella quantificazione dei dati relativi all' importexport, di competenza delle dogane, nemmeno le autorità negano che ci possano essere state manovre fraudolente sul volume di inflow. «Abbiamo coinvolto, per essere sicuri che i movimenti delle merci siano reali e non manipolati, nelle rilevazioni online 900mila aziende e adottato il sistema PDI per monitorare la reale esistenza delle società dice Ma . Sulle case le ultime rivelazioni dicono che i prezzi nelle città più grandi viaggiano a doppia cifra, ma stanno crescendo meno del previsto, ma sulle grandi città c' è poco da fare: un mercato strutturalmente rigido, l' arrivo in città di persone allettate dal benessere, i costi alti della terra: adesso è in quarta fascia che bisogna andare a cercare l' abitazione giusta». Questo tener duro della Cina in condizioni di temperatura e pressione globali tutt' altro che buone fa sperare per l' anno in corso, l' anno delle riforme decise dal Terzo Plenum. In conclusione: «Ci siamo salvati perché abbiamo cercato di ottenere una crescita stabile, abbiamo mantenuto una politica monetaria prudente e non ci siamo indebitati, pur nel marasma generale». Ma il resto del mondo dovrà aspettare il 5 marzo, adesso, per sapere quali saranno le linee guida che lo State Council darà all' economia per il 2014 e quali le prospettive di crescita attese. © RIPRODUZIONE RISERVATA A pag. 31 Ai minimi da 22 anni in Cina la crescita dei consumi di petrolio. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 27 21 gennaio 2014 Pagina 17 Il Sole 24 Ore Enti locali Adempimenti. Con il requisito dell' attestazione sopra i 15.000 euro per Irpef, Ires e Irap si complica ancora il quadro. Compensazioni al biviovisto Nessun timore per acconti versati in eccesso Altre situazioni richiedono più cautela IL PROBLEMA In attesa delle istruzioni più attenzione per i costi «black list» o per l' uso di un fondo svalutazione crediti tassato. Giorgio Gavelli Massimo Sirri A complicare la gestione finanziaria delle imprese non ci sono solo la crisi e le strette creditizie: si aggiungono nuovi ostacoli alla compensazione dei crediti tributari, per norme sempre più restrittive che, in nome della lotta a chi utilizza crediti inesistenti per pagare tributi reali, finiscono per creare problemi e maggiori oneri a tutte le imprese corrette. La legge di stabilità 2014 (la 147/2013, articolo 1, comma 574) prevede, con effetto già dalle risultanze delle dichiarazioni riguardanti il periodo d' imposta 2013, che i crediti relativi alle imposte sui redditi, alle loro addizionali e imposte sostitutive, alle ritenute alla fonte e all' Irap, per importi superiori a 15.000 euro annui, possono essere compensati orizzontalmente solo se la dichiarazione ha il visto di conformità (articolo 35, comma 1, lettera a del Dlgs 241/1997). L' unica alternativa (ma solo per gli enti soggetti al controllo contabile di cui all' articolo 2409bis del Codice civile) è la firma della dichiarazione da parte dell' organo incaricato, che attesta l' esecuzione degli stessi controlli previsti per il "visto". Per chi compensa violando le nuove regole se il credito esiste secondo l' agenzia delle Entrate (circolare n. 1/E/2010) c' è la sanzione del 30% del credito indebitamente utilizzato (Dlgs 471/1997, articolo 13). La nuova restrizione si affianca a quelle già introdotte dal 2010 sull' utilizzo del credito Iva, che risultano ancora più stringenti (si vedano gli esempi a sinistra). Infatti, per l' Iva c' è anche una soglia "intermedia" (5.000 euro) che obbliga all' utilizzo del canale specifico telematico per la trasmissione dei modelli F24 con cui si compensano importi ulteriori e, soprattutto, impone la preventiva presentazione (entro il mese precedente) della dichiarazione o del modello (annuale o trimestrale) attestante l' esistenza del credito che si intende utilizzare. Imposizioni, queste, che non sono state introdotte dal legislatore con riferimento ai crediti da imposte dirette ed Irap. Premesso che chi ha ancora crediti (Irpef, Ires o Irap) 2012 può utilizzarli tranquillamente per qualunque importo (ed anzi appare opportuno "smaltirli" prima che si cumulino a quelli del periodo successivo) e Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 28 21 gennaio 2014 Pagina 17 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali che non vi sono ostacoli alla compensazione "verticale" sullo stesso tributo, va osservato che i crediti 2013 superiori a 15.000 possono essere utilizzati, auspicando, tuttavia, l' apposizione di un "visto" che dipende da verifiche che non sono mai state specificate nel dettaglio e che, comunque, comportano per chi attesta una precisa responsabilità in caso di infedeltà (sanzione da 258 a 2.582 euro e, per violazioni ripetute, sospensione della facoltà al rilascio con segnalazione agli Ordini professionali competenti). La norma di riferimento è l' articolo 2 del Dm Finanze n. 164/1999, che stabilisce che il rilascio del visto «implica il riscontro della corrispondenza dei dati esposti nella dichiarazione alle risultanze della relativa documentazione e alle disposizioni che disciplinano gli oneri deducibili e detraibili, le detrazioni e i crediti d' imposta, lo scomputo delle ritenute d' acconto» e la verifica di: regolare tenuta e conservazione delle scritture contabili obbligatorie ai fini delle imposte sui redditi e di quelle sul valore aggiunto; corrispondenza dei dati esposti nella dichiarazione alle risultanze delle scritture contabili e di queste ultime alla relativa documentazione. La circolare n. 57/E/2009, per le limitazioni al credito Iva, oltre a precisare che le verifiche non comportano valutazioni di merito, ma il solo «riscontro formale», ha stabilito (in anticipo rispetto all' entrata in vigore della norma) il contenuto "di massima" dei controlli, poi "affinati" (con apposite check list) dagli Ordini professionali (circolare Cndcec n. 14/2010). Ad oggi, nulla di tutto ciò è stato reso noto, e l' impressione è che fissare i "paletti" per le imposte dirette e l' Irap sia compito ben più arduo che per l' Iva. Se il credito "sopra soglia" deriva da situazioni del tutto oggettive (come un eccesso di versamenti in acconto), non vi sono problemi; se, invece, il credito emerge da situazioni opinabili (ad esempio costi "black list" considerati deducibili o l' utilizzo di un fondo svalutazione crediti "tassato") chi compensa oggi lo fa confidando in un "visto" che potrebbe anche non arrivare. © RIPRODUZIONE RISERVATA Le varie ipotesi di compensazione e gli adempimenti connessi IPOTESI 1 Credito 2013 di qualunque importo (e senza che ci sia distinzione di tributo) destinato esclusivamente alla compensazione verticale (*), ossia con riferimento alla medesima imposta: nessun obbligo (neppure l' esposizione esplicita nel mod. F24). Questa compensazione non incide neppure sul limite generale che l' articolo 9, comma 2, del Dl 35/2013 ha innalzato, a partire dal 2014, a 700.000 euro (per i crediti d' imposta da quadro RU apposite norme sono state dettate con l' articolo 1, commi 5357, legge 244/2007, interpretate dalla risoluzione n. 9/DF/2008). Disponibilità all' utilizzo: dal 1° gennaio 2014. IPOTESI 2 Credito 2013 fino a 5.000 euro (non importa se Iva, Irpef o altro) destinato alla compensazione orizzontale, ossia con riferimento ad altri tributi: nessun obbligo tranne quello di esposizione della compensazione nel modello F24 (uso dell' apposito canale telematico solo suggerito per Iva: circolare n. 1/E/2010). Disponibilità all' utilizzo: dal 1° gennaio 2014. IPOTESI 3 Credito annuale Iva 2013 fino a 15.000 euro destinato alla compensazione orizzontale. Obblighi: 8esposizione della compensazione nel modello F24 8utilizzo dell' apposito canale telematico delle Entrate per l' utilizzo eccedente i 5.000 euro (almeno 10 giorni dopo la presentazione della dichiarazione) 8preventiva presentazione della dichiarazione Iva (senza visto) per la parte di utilizzo eccedente i 5.000 euro Disponibilità all' utilizzo: dal 1° gennaio 2014 per i primi 5.000 euro. Dal giorno 16 del mese successivo alla presentazione della dichiarazione Iva per l' importo eccedente (regola analoga se il credito, trimestrale, deriva da modello TR). IPOTESI 4 Credito Irpef/Ires/Irap 2013 fino a 15.000 euro destinato alla compensazione orizzontale. Obblighi: nessuno, ad eccezione di quello di esposizione della compensazione all' interno del modello F24. Disponibilità all' utilizzo:dal 1° gennaio 2014. IPOTESI 5 Credito annuale IVA 2013 superiore a 15.000 euro destinato alla compensazione orizzontale. Obblighi: 8esposizione della compensazione nel modello F24 8utilizzo dell' apposito canale telematico Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 29 21 gennaio 2014 Pagina 17 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali delle Entrate per l' utilizzo eccedente i 5.000 euro (almeno 10 giorni dopo la presentazione della dichiarazione) 8obbligo della preventiva presentazione della dichiarazione Iva (senza visto) per l' utilizzo eccedente i 5.000 euro (regola analoga per credito, trimestrale, emergente dal modello TR) 8obbligo della preventiva presentazione della dichiarazione Iva (con visto di conformità) per l' utilizzo eccedente i 15.000 euro (no se credito emergente da modello TR) Disponibilità all' utilizzo: dal 1° gennaio 2014 per i primi 5.000 euro. Dal giorno 16 del mese successivo alla presentazione della dichiarazione Iva per l' importo eccedente (sopra i 15.000 euro solo se la dichiarazione è munita di visto di conformità). IPOTESI 6 Credito Irpef/Ires/Irap 2013 superiore a 15.000 euro destinato alla compensazione orizzontale. Obblighi: 8esposizione della compensazione nel mod. F24 8(attualmente) nessun utilizzo obbligatorio dell' apposito canale telematico delle Entrate 8nessun obbligo di preventiva presentazione della dichiarazione riportante il credito (si attende la conferma delle Entrate) 8ottenere il rilascio sulla dichiarazione riportante il credito del visto di conformità Disponibilità all' utilizzo: dal 1° gennaio 2014 (confidando sull' ottenimento del "visto" nonostante l' assenza di chiarimenti sulle verifiche necessarie). IPOTESI 7 Credito Irpef/Ires/Irap residuo 2012: 30.000 euro. Credito Iva residuo 2012 (proveniente da dichiarazione già vistata): 25.000 euro. Credito Irpef/Ires/Irap 2013 superiore a 15.000 euro destinato a compensazione orizzontale. Credito Iva 2013: 4.000 euro destinato alla compensazione verticale. Obblighi: 8per le compensazioni non verticali, esposizione della compensazione nel modello F24 8(attualmente) nessun utilizzo obbligatorio dell' apposito canale telematico delle Entrate, se non per l' utilizzo in compensazione orizzontale del residuo credito Iva 2012 8nessun obbligo della preventiva presentazione delle dichiarazioni riportanti i crediti 2013 (si attende la conferma delle Entrate) 8ottenere il visto di conformità sulla dichiarazione Irpef/Ires/Irap 2013 riportante il credito Disponibilità all' utilizzo: dal 1° gennaio 2014 (confidando, per l' IRPEF/IRES/IRAP sull' ottenimento del "visto" nonostante l' assenza di qualunque chiarimento sulle verifiche necessarie per rilasciarlo). Nota generale: la compensazione è comunque sempre soggetta a sanzione (del 50%) se effettuata in presenza di debiti erariali iscritti a ruolo scaduti (e non sospesi) di importo superiore a 1.500 euro (articolo 31 Dl 78/2010 e successivo Decreto Mef 10 febbraio 2011). Secondo le istruzioni dell' Agenzia (circolare n. 13/E/2011), in questo caso occorre sempre dare precedenza al pagamento (anche in compensazione) dell' intero debito iscritto a ruolo. (*) Secondo la circolare n. 29/E/2010 soggiacciono alle stesse regole delle compensazioni orizzontali quelle che, pur riguardando il medesimo tributo, utilizzano un credito sorto successivamente per pagare un debito precedente (per esempio, debito Iva settembre 2013 ravveduto utilizzando in compensazione il saldo Iva a credito annuale 2013). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 30 21 gennaio 2014 Pagina 17 Il Sole 24 Ore Enti locali Domani il Focus sugli incentivi per chi assume Dal recente bonus per gli under 30, all' ormai storica agevolazione per i disoccupati da almeno 24 mesi. «Gli incentivi per assumere» sono oggetto di approfondimento del Focus che sarà pubblicato domani con il Sole 24 Ore. Una guida alle caratteristiche e alle regole delle principali agevolazioni a disposizione dei datori di lavoro che, pur in un periodo difficile come quello attuale, decidono di assumere. I contributi riguardano sia i contratti a tempo indeterminato che quelli a termine, ma in diversi casi richiedono l' incremento del numero medio dei dipendenti. Il premio, insomma, scatta solo se si crea nuova occupazione e non se si effettua un avvicendamento. I benefici, però, possono essere non trascurabili: dai 650 euro al mese per un anno e mezzo nel caso di assunzione di un under 30 senza lavoro o senza diploma, allo sgravio totale dai contributi fino a 36 mesi per chi contrattualizza una persona disoccupata o in cassa integrazione da due anni. Senza dimenticare la deduzione dell' Irap fino a un massimo di 15mila euro, cumulabile con il taglio del cuneo fiscale. Il Focus sarà disponibile in edicola in versione cartacea e in versione digitale per gli abbonati, che potranno vederlo all' indirizzo www.ilsole24ore.com/focus. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 31 21 gennaio 2014 Pagina 17 Il Sole 24 Ore Enti locali Le iniziative del Sole 24 Ore. Giovedì 30 gennaio Telefisco 2014 Attivate già 93 sedi C' è ancora tutta questa settimana di tempo per ospitare una sede di Telefisco 2014, il convegno annuale organizzato dal Sole 24 Ore previsto per giovedì 30 gennaio. Fino a venerdì prossimo, 24 gennaio, è possibile diventare partner e attivare una sede locale: per conoscere le condizioni si può contattare il numero telefonico 0234973204 o inviare una email a telefisco@ilsole24ore.com. Finora le sedi accreditate sono 93 . La trasmissione avverrà non più via satellite, ma solo in streaming. La scaletta di Telefisco 2014 parte dalle tante n o v i t à d e l l a l e g g e d i stabilità: d a l l a rimodulazione della fiscalità sugli immobili alla tassazione del risparmio, dalla rivalutazione dei beni d' impresa alle nuove deduzioni Irap. Saranno approfonditi anche altri temi, come la riforma dell' imposta di registro, le modifiche sul monitoraggio fiscale e il quadro RW. Infine, c' è il capitolo su accertamento, riscossione e contenzioso: il nuovo redditometro e le insidie sulla difesa dalle indagini finanziarie. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 32 21 gennaio 2014 Pagina 20 Il Sole 24 Ore Enti locali Welfare. In preparazione il decreto attuativo della legge di stabilità Possibile il rinvio dell' autoliquidazione del 16 febbraio. Premi Inail verso il taglio del 14% La decurtazione degli importi salirà al 15% nel 2015 per arrivare al 17% nel 2016. Davide Colombo ROMA Si parte da un taglio secco del 14% circa quest' anno, per poi salire poco sopra il 15% l' anno prossimo e arrivare quasi al 17% nel 2016. Dovrebbe debuttare con queste percentuali la riduzione di premi e contributi per l' assicurazione obbligatoria Inail a carico delle imprese prevista nella legge di Stabilità. L' operazione mobilita risorse per un miliardo quest' anno, 1.100 milioni per il 2015 e 1.200 per il 2016 e determinerà un calo pari allo 0,15% del costo del lavoro. Il taglio dovrebbe poi essere uniforme per tutte le tipologie di premi indipendentemente dalla gestione assicurativa di cui fa parte l' azienda. Il taglio, inoltre, sarà valido anche per il settore pubblico. I tecnici dell' Istituto sono al lavoro per la definizione dei dettagli dell' operazione. Anche in contatto con i Consulenti del lavoro e Assosoftware per la modulistica. Ma l' attesa vera da parte del sistema delle imprese è per il decreto interministeriale (Lavoro ed Economia) che dev' essere ancora emanato e che darà applicazione al primo sconto. Poiché si sta avvicinando la data del 16 febbraio, canonicamente dedicata ai pagamenti Inail in autoliquidazione per l' anno in corso e con la regolazione dei contributi ancora dovuti per l' anno passato, la prima ipotesi sul tavolo è quella di un posticipo del pagamento a metà anno, probabilmente entro giugno, per consentire di rendere operativo lo sconto senza problemi. L' altra ipotesi è invece di rispettare la scadenza di febbraio fissando poi per giugno una data per il rimborso di quanto pagato in più. Si vedrà quale sarà la scelta finale. Percorrendo questa seconda strada l' Economia non avrebbe però difficoltà, a invarianza di gettito contributivo, nella compilazione della trimestrale di cassa che prelude alla presentazione del Documento di economia e finanza (Def). Questo taglio al cuneo fiscale varrà per le aziende virtuose dal punto di vista infortunistico, una platea che corrisponde a circa l' 85%90% di quelle che devono pagare i premi Inail. La norma prevede infatti un collegamento esplicito del riconoscimento dello sconto alle aziende con tassi infortunistici bassissimi o pari a zero. Una volta avviata l' operazione di taglio del cuneo "lato Inail", è previsto che l' Istituto svolga nel primo biennio di applicazione una verifica di sostenibilità strutturale dell' intervento «alla luce delle risultanze economicofinanziarie e attuariali». Seguirà poi l' annunciata Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 33 21 gennaio 2014 Pagina 20 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali rivisitazione dell' attuale sistema tariffario di premi e contributi (che risale al Duemila), operazione al termine della quale saranno probabilmente riassorbiti e riparametrati gli sconti introdotti da quest' anno con la legge di Stabilità. Ma quanto pesano i premi Inail sul cuneo fiscale complessivo? Il calcolo del Centro studi Confindustria parte dai dati Ocse ma include anche Irap, Tfr e Inail ed è basato su un operaio dell' industria senza figli con reddito pari alla media in aziende con 1550 dipendenti. Il cuneo così calcolato è pari al 52,9% del costo del lavoro, mentre i contributi Inail incidono per il 2,4% del costo del lavoro e il 4,6% del cuneo fiscale e contributivo. © RIPRODUZIONE RISERVATA. DAVIDE COLOMBO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 34 21 gennaio 2014 Pagina 21 Il Sole 24 Ore Enti locali NOTIZIE In breve ROMA CAPITALE Accordo con la Gdf per stanare i furbetti Guerra ai finti poveri. Campidoglio e Gdf hanno siglato ieri un protocollo per il controllo sull' assegnazione di case popolari e anche dei sostegni e dei sussidi economici. Il protocollo, firmato dal sindaco Ignazio Marino e dal comandante provinciale della Guardia di Finanza, Ivano Maccani, prevede il coordinamento dei controlli anche nella lotta alla contraffazione, alle varie forme di abusivismo e all' evasione dei tributi locali. PREVIDENZA L' Inps raddoppia su Facebook L' Inps intensifica la presenza sui social network con due nuove pagine Facebook dedicate alla famiglia e alle modalità di pagamento online. La pagina "Inps per la Famiglia" ha lo scopo di rendere più fruibili i contenuti già disponibili sul portale istituzionale www.inps.it, per un corretto utilizzo delle prestazioni erogate dall' istituto. IMU L' aliquota di Monte San Giovanni L' aliquota Imu del comune di Monte San Giovanni in Sabina è del 4 per mille e non del 5,5, come erroneamente pubblicato n e l l ' edizione del 30 novembre scorso del Sole 24 Ore. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 35 21 gennaio 2014 Pagina 22 Il Sole 24 Ore Enti locali TUTTOCASA 2014. La riforma del condominio al debutto nelle assemblee I correttivi entrati in vigore il 24 dicembre scorso semplificano la gestione LA NUOVA CONTABILITÀ Tutti possono consultare quando lo desiderano le «pezze giustificative» e nel registro si annota ogni movimento. Saverio Fossati La vita in comune è già dura in famiglia, figuriamoci in condominio. La condivisione di spazi e impianti non dà, infatti, origine solo a questione economiche ma alla necessità, a volte pesante, di confrontarsi su problemi gestionali molto concreti. A questo serve l' istituto giuridico del condominio: consentire a chi divide beni comuni a tutto l' edificio di decidere come gestirli, entro gli ampi limiti, spesso derogabili, del Codice civile. L' idea sarebbe quindi quella che i condòmini si mettano d' accordo in armonia, seguendo le regole del buon senso e dell' economicità. In realtà lo stress da vicinato crea spesso tensioni fortissime, e le questioni personali a volte prevalgono sulla ragione, trasformando le assemblee in psicodrammi. Alla base di tanti equivoci, liti e contenziosi inutili sta, però, una conoscenza sommaria della legge. Che proprio di recente è stata ampiamente riformata con la legge 220/2012, entrata in vigore il 18 giugno scorso. Ma non basta: emerse da subito alcune criticità della norma, che Il Sole 24 Ore aveva sollevato in collaborazione con tutte le associazioni del mondo condominiale e della proprietà immobiliare, il sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Ferri, si è preoccupato di inserire dei correttivi nel Dl Destinazione Italia, il 145/2013. E dal 24 dicembre 2013 le correzioni sono legge, a tempo di record considerando quanto sia spesso difficile modificare il Codice civile. Ora, comunque, il quadro è decisamente più chiaro e tutte le assemblee condominiali prossime venture si svolgeranno con le nuove regole. Per milioni di condòmini sarà questo il primo banco di prova dell' applicazione delle norme dettate dalla legge 220/2013, perché quanto meno tutti i condomìni con riscaldamento autonomo hanno terminato il loro esercizio il 31 dicembre 2013. Condòmini e amministratori troveranno quindi in queste due pagine, alle quali hanno collaborato gli esperti in materia del Sole 24 Ore, una guida pratica alla vita condominiale, con una speciale attenzione dedicata alle novità. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 36 21 gennaio 2014 Pagina 22 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali Nei primi due articoli qui accanto lo spazio è dedicato a due elementi cardine del condominio: il rendiconto, che tende ad assomigliare sempre più a un vero bilancio societario, caratterizzato da una trasparenza stringente, e l' assemblea, il piccolo parlamento in cui si discute e a volte si litiga per prendere tutte le decisioni chiave del condominio. Seguono poi sei focus centrati soprattutto sulle novità dettate dal Dl 145/2013. Il primo è dedicato all' obbligo di costituire un fondo condominiale per poter eseguire i lavori di manutenzione straordinaria. Fondo che può essere costituito man mano con gli importi legati allo stato avanzamento lavori. Segue la semplificazione delle maggioranza per i lavori mirati al risparmio energetico, che ha risolto un nodo normativo involontariamente creato con la legge 220/2012. Le sanzioni per le violazioni del regolamento, poi, hanno trovato nell' assemblea il responsabile delle decisioni, mentre prima, nel silenzio della norma, di fatto quest' onere sarebbe gravato sull' amministratore, con tutte le conseguenze del caso, con accuse di favoritismi o persecuzioni. Un altro approfondimento è dedicato all' anagrafe condominiale, una raccolta dei dati relativi alle unità immobiliari e a chi le occupa, che ha incrementato il lavoro degli amministratori e il loro archivio informatico ma che già si pensa di usare (nella legge di Stabilità 2014) per scovare gli affitti in nero. Sull' amministratore, la cui figura è radicalmente cambiata, sono centrati gli ultimi due focus: scatta la formazione obbligatoria e i titoli di studio (almeno un diploma di scuola media superiore) per tutti quelli che iniziano ora la professione; e ci sono obblighi stringenti per perseguire i condomini morosi con puntualità. Le responsabilità penali sono state però mitigate dalla scomparsa dell' obbligo di raccogliere i dati sulla sicurezza dei singoli appartamenti. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL PROGRAMMA La guida Oggi la terza puntata di una serie di guide dedicate alla casa e alle novità normative entrate in vigore a fine 2013 o dal 1° gennaio: queste due pagine sono dedicate al condominio, con le norme su assemblea in generale, rendiconto, fondo lavori, maggioranze per il risparmio energetico, sanzioni per chi viola il regolamento, amministratore Le prossime uscite Sono previste altre tre puntate dedicate al mattone: la prossima, in uscita giovedì 23, parla delle ristrutturazioni e degli sconti sui mobili, con tutte le regole dopo le proroghe decise dalla legge di Stabilità: la pratica, le tipologie di lavori agevolati, il meccanismo della detrazione nella dichiarazione dei redditi e la possibilità di far valere la detrazione quando i lavori sono svolti a livello condominiale Alle nuove imposte locali, con miniImu, Iuc, Tasi (anche per gli inquilini) e Tari è dedicata la quinta puntata Chiude il discorso la puntata sul risparmio energetico, con una guida alle pratiche da svolgere, le tipologie ammesse e le novità contenute negli ultimi provvedimenti e con una speciale attenzione dedicata, ancora una volta,al condominio, dove i pagamenti potranno essere eseguiti sino a sei mesi in più rispetto ai lavori "privati" SAVERIO FOSSATI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 37 21 gennaio 2014 Pagina 23 Il Sole 24 Ore Enti locali I RISCHI PENALI. Chi gestisce è responsabile dell' omessa vigilanza sui beni comuni La "riforma della riforma" (modifiche al Codice civile di cui al Dl 145/2013, in vigore dal 1° gennaio), corregge norme emanate solo un anno fa con la legge 2220/2012. Con ricadute inevitabili anche nel contiguo ambito penale condominiale. La responsabilità penale dell' amministratore di condominio va considerata e risolta nell' ambito del capoverso dell' articolo 40 del Codice p e n a l e , c h e s t a b i l i s c e c h e n o n impedire un evento che si ha l' obbligo giuridico di impedire equivale a cagionarlo. È dunque legata agli obblighi di vigilanza e intervento posti in capo all' amministratore dalla disciplina civilistica. L' articolo 1130, n. 4, del Codice civile impone all' amministratore di «compiere gli atti conservativi relativi alle parti comuni d e l l ' edificio». Egli ha pertanto una posizione di garanzia nei confronti dei condomini. L a d d o v e l e c o s e o g l i i m p i a n t i comuni cagionino un incendio, un crollo o danni alle persone (lesioni, morte), egli ne risponderà penalmente se abbia con colpa omesso la vigilanza o abbia omesso l' intervento per evitare l' evento dannoso. La giurisprudenza penale aveva esteso l' obbligo di intervento dell' amministratore ai pericoli provenienti dalle singole unità immobiliari (ove resigli noti, non avendo egli diritto di accesso né oneri diretti di vigilanza all' interno delle proprietà solitarie). Scompaginava l' assetto descritto in tema di vigilanza l' articolo 1130, n. 6) del Codice civile nella versioone in vigore dal 18 giugno al 31 dicembre 2013 il quale, nell' imporre all' amministratore la tenuta del registro di anagrafe, obbligava la raccolta in riferimento delle proprietà dei singoli condomini dei «dati catastali di ciascuna unità immobiliare, nonché ogni dato relativo alle condizioni di sicurezza». Da ciò il ritenuto obbligo dell' amministratore di verificare, più o meno approfonditamente, la situazione impiantistica e più generalmente della sicurezza di ciascuna proprietà solitaria, così potendo imputarsi allo stesso non solo i rischi comunicatigli provenienti dalle proprietà private ma anche quelli non ricercati con diligenza. Il Dl 145/2013 ha cambiato ancora l' articolo 1130. Ora l' amministratore deve raccogliere «i dati catastali di ciascuna unità immobiliare, nonché ogni dato relativo alle condizioni di sicurezza delle parti comuni dell' edificio». L' area della vigilanza d' iniziativa è quindi stata ridotta al suo assetto originario Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 38 21 gennaio 2014 Pagina 23 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali (parti e impianti comuni). Quindi, in caso incendio, crollo o danni alle persone (lesioni, morte) vi sarà responsabilità penale dell' amministratore quando: l' evento sia causalmente ricollegabile alla mancata vigilanza o intervento sulle parti e impianti comuni (i cui pericoli deve conoscere ed elidere direttamente) l' evento sia causalmente ricollegabile alle parti o impianti privati nonché ad un pericolo resogli noto ma nei confronti del quale egli non abbia assunto iniziative. Fausto Moscatelli © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 39 21 gennaio 2014 Pagina 23 Il Sole 24 Ore Enti locali L' ANAGRAFE CONDOMINIALE. Un archivio sempre aggiornato per la certezza del diritto C on l' espressione «anagrafe condominiale» viene inteso l' insieme dei dati, personali e patrimoniali, riferibili ai condomini e utilizzati dall' amministratore per la gestione dell' edificio. Nel sistema codicistico previgente alla riforma del condominio (legge 220/2012, e successivo Dl 145/2013) le caratteristiche di tale strumento erano lasciate all' iniziativa degli interessati, a condizione, tuttavia, che comprendesse almeno i dati anagrafici basilari dei partecipanti (nome e cognome) e l' indirizzo di loro residenza/domicilio. Tale discrezionalità è stata possibile perché il Codice civile non aveva precisato i requisiti, e si era limitato a prescrivere che tutti i condomini dovessero essere convocati alle riunioni assembleari e che il verbale dovesse essere inviato agli assenti (articoli 1136 e 1137 d e l Codice c i v i l e n e l p r e v i g e n t e t e s t o ) ; operazioni che richiedevano, ovviamente, i predetti minimi dati personali. Da parte sua, la giurisprudenza aveva affrontato il tema nella sola ottica dell' individuazione di un eventuale o b b l i g o d i comunicazione; e , i n t a l e prospettiva, aveva prima ripetutamente affermato che detti dati dovevano essere forniti dai condomini all' amministratore e, solo più recentemente, che invece sussisteva per quest' ultimo l' obbligo di svolgere diligenti indagini per rintracciare il recapito dei condomini. Anche il Garante della Privacy se n' era più volte occupato. Con la riforma è stato rimodulato il testo dell' articolo 1130, il cui paragrafo 6 ora puntualizza precisamente che, a cura dell' amministratore, il contenuto della "nuova" anagrafe condominiale (consistente materialmente in un "registro") deve contemplare i dati relativi alle generalità, codice fiscale, e residenza/domicilio dei condomini (ma anche degli usufruttuari/nudo proprietari e degli inquilini), nonché i dati catastali di ciascuna unità immobiliare. Oltre a ciò, detto registro deve contenere anche "ogni dato relativo alle condizioni di sicurezza" che il Dl 145/2013 ha opportunamente limitato alle sole «parti comuni dell' edificio», evitando, rispetto a quanto prescritto dalla legge 220/2012, lo sconfinamento della competenza dell' amministratore nell' ambito delle proprietà esclusive. Opportunamente è stato anche previsto l' obbligo di comunicazione a carico dei partecipanti, pena, in difetto, l' addebito dei costi dell' eventuale attività sostitutiva di ricerca svolta dall' amministratore. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 40 21 gennaio 2014 Pagina 23 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali Come si vede, un profondo cambiamento di prospettiva della normativa che passa da un assoluto silenzio ad una disciplina dettagliata, peraltro rafforzata dalla previsione di una specifica ipotesi di revoca dell' amministratore per violazione dei predetti obblighi di tenuta del registro dell' anagrafe (si veda l' articolo 1129 del Codice civile). Luigi Salciarini © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 41 21 gennaio 2014 Pagina 38 Il Sole 24 Ore Enti locali Enti locali. Parte in salita l' esercizio previsionale 2014 di Palazzo Marino Individuato disavanzo nella spesa corrente. Milano cerca 160 milioni per l' Expo I problemi di bilancio si intrecciano con la sfida dell' Esposizione universale LOMBARDIA SITUAZIONE CRITICA Il Comune ha già dovuto fronteggiare nel 2013 un buco di 500 milioni con tagli effettivi per 300 e manovra fiscale per 200. Sara Monaci MILANO Per il comune di Milano non c' è tregua. Non sono stati ancora superati i problemi del bilancio 2013 e già per Palazzo Marino si apre il fronte dell' esercizio previsionale 2014. Che, secondo le prime indiscrezioni, partirebbe con un disavanzo di 160 milioni di euro nella parte della spesa corrente, per via di ulteriori tagli al fondo di solidarietà nazionale e ai calcoli aggiornati della nuova fiscalità locale. Più nel dettaglio: il differenziale del passaggio dall' Imu alla Iuc è valutato tra i 100 e i 120 milioni; inoltre c' è la spending review applicata al fondo di solidarietà, relativamente al settore dei trasporti, che quest' anno penalizza Milano per circa 40 milioni. Per quanto riguarda invece il conto capitale, che nel 2013 prevede 60 milioni di investimenti p e r E x p o , i l bilancio è a n c o r a t u t t o d a costruire, ma nemmeno in questo caso ci sono segnali positivi, visto che il patto d i stabilità chiederà a Milano nel 2014 un risparmio di ulteriori 8 milioni. I vertici di Palazzo Marino sono già molto preoccupati, soprattutto perché nel giro di un anno e mezzo la città dovrà affrontare la sfida dell' evento universale del 2015, oltre all' ospitalità del semestre europeo che partirà dal primo luglio. Si attende ora l' esito di una trattativa col governo sulla nuova fiscalità locale, in grado almeno di portare l' ente a un pareggio. Da ricordare, peraltro, che l' assessorato al Bilancio, nelle mani di Francesca Balzani, ha dovuto già nel 2013 fronteggiare un buco in bilancio per parte corrente pari a 500 milioni, con tagli effettivi per 300 milioni e una manovra fiscale da 200 milioni. Per ora, per quanto riguarda il 2014, si tratta dei primi ragionamenti della giunta guidata da Giuliano Pisapia, e i numeri dovranno essere meglio valutati nei prossimi giorni. Tuttavia regna il pessimismo. Quest' anno si è deciso di accorciare i tempi dell' approvazione del documento contabile, anche se il previsionale dell' anno scorso è stato chiuso a fine anno, anche per via del tira e molla col governo sull' Imu. Il 2014 però è un anno decisivo per l' impegno relativo all' Expo, e l' amministrazione comunale ha deciso che non può procedere senza un esercizio predefinito, con il solo metodo dei cosiddetti "dodicesimi", ovvero con una Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 42 21 gennaio 2014 Pagina 38 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali spesa uguale mese per mese a quella dell' anno precedente, senza possibilità di pianificazioni diverse. Intanto, per quanto riguarda i conti del 2013, il Comune di Milano sta preparando in corsa un fondo di solidarietà per aiutare i cittadini che non riusciranno a pagare la miniImu entro il 24 gennaio. Il provvedimento disposto dalla giunta ha lo scopo di aiutare le fasce più deboli della popolazione. Sono intanto più di mille i milanesi che, nell' ultima settimana, si sono rivolti agli uffici comunali, chiedendo aiuto per il calcolo dell' imposta (sul sito del Comune è disponibile un calcolatore online per determinare l' ammontare del pagamento). Il Governo ha anche stabilito nuove norme per i ritardatari: se si paga l' imposta entro 14 giorni dalla data di scadenza, la maggiorazione giornaliera sarà dello 0,2%, a cui vanno sommati gli interessi; per chi paga invece con 1530 giorni di ritardo, la maggiorazione fissa sale al 3 percento. © RIPRODUZIONE RISERVATA. SARA MONACI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 43 21 gennaio 2014 Pagina 42 Il Sole 24 Ore Enti locali Il caso. I dossier sul tavolo del commissario CAMPANIA. Piano regolatore e concessioni i «nodi» di Napoli FIBRILLAZIONI Si riapre la discussione sulla scelta del presidente dopo lo stop alla nomina di Riccardo Villari A breve un nuovo incontro. Vera Viola NAPOLI Concessioni, nuovo piano regolatore e lavori del grande progetto: i nodi che da tempo attendono soluzioni, ora sul tavolo del nuovo commissario dell' Autorità portuale di Napoli, l' ammiraglio Felicio Angrisano, con precedenti esperienze di situazioni complesse e una missione a Napoli di tre mesi, mentre conserva il proprio incarico di comandante delle Capitanerie di Porto italiane. Angrisano sbarca in un porto "avvelenato" dalla troppo a lungo rinviata nomina di un presidente dell' Autorità portuale per difficoltà delle istituzioni locali di raggiungere l' intesa s u l n o m e e d a l l ' i n c h i e s t a s u appalti e concessioni che a fine 2013 ha travolto il precedente commissario, Luciano Dassatti, e alcuni imprenditori. Nel mezzo, le esigenze di un porto strategico, prima industria della regione per fatturato e dipendenti, con un' urgente necessità di ammodernamento e una disponibilità di 250 milioni di risorse europee. Ma la spesa marcia già con ritardo. Tra Roma e Napoli si riapre la discussione sulla scelta del presidente dopo la nomina abrogata di Riccardo Villari: il prossimo incontro a breve. A Napoli intanto il programma dei lavori è molto intenso. A chi spinge sull' attuazione del grande progetto, il commissario chiarisce che le gare saranno possibili solo quando ci sarà la copertura e su questa sollecita la Regione Campania. «Su 12 interventi dice tre sono subordinati al varo del piano regolatore, e altri nove seguono un iter autonomo. Per le progettazioni dei nove interventi eseguiti a cura e con oneri dell' Autorità Portuale siamo in fase avanzata. Ci vuole un passo in avanti». Intanto si mette mano alle concessioni. «È in corso il recupero degli importi dice Angrisano che diversi concessionari devono alle casse dell' Autorità Portuale. Prosegue inoltre l' attività di ricognizione che richiederà almeno tre mesi». Sul dragaggio (circa 40 milioni) si attende per fine settimana il parere del Consiglio Superiore dei Lavori pubblici. Non si esclude un' approvazione condizionata, con indicazioni per passare a una fase successiva. Intanto per il piano regolatore, uno dei nodi più difficili riguarda la localizzazione di un ormeggio off shore per il traffico petrolifero. Questione che più volte ha contrapposto petrolieri e autorità Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 44 21 gennaio 2014 Pagina 42 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali marittime. «Abbiamo convocato la Capitaneria di porto annuncia Angrisano _ per valutare la sicurezza della progettata collocazione di un ormeggio all' esterno della Diga foranea». E ancora, ieri due riunioni sui lavori di Porto Fiorito; sempre questa settimana, si valuterà la possibilità di accogliere navi da 8 mila teu (non solo da 5mila teu): questione fondamentale per la competitività del porto. © RIPRODUZIONE RISERVATA. VERA VIOLA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 45 21 gennaio 2014 Pagina 2 Italia Oggi Enti locali Il punto. Modello Lazio peggio della Grecia, tante tasse in più ma zero riforme «Sono stati dieci mesi di fallimenti» è stato il giudizio secco del segretario del Pd, Matteo Renzi, sull' attività del governo. La politica dei risultati e delle riforme, pare di capire, sta guadagnando spazio rispetto a decenni di tradizione «inciucista». Si inaugura un leaderismo da eurozona anche in Italia: se va tagliata la spesa pubblica corrente, anche licenziando nella p.a. o ristrutturando profondamente i costi di funzionamento, si fa e non si rinvia più sulle generazioni future creando deficit. Se questo è lo spirito nuovo che avanza, i primi a poter trarre un sospiro di sollievo dovrebbero essere i cittadini e imprese del Lazio e di Roma. Dopo l' ennesimo aumento dell' addizionale Irpef dello 0,6%, lo scorso 1° gennaio, ora pagano qualcosa di abnorme come conseguenza dell' incapacità della politica di riformare la sanità: il 2,33% (al quale si aggiunge lo 0,9% di Roma Capitale, ndr) che sicuramente salirà di un ulteriore 1% tra 11 mesi. La Giunta Zingaretti ha già incassato due bocciature ministeriali sul piano di rientro. Il disavanzo resta elevatissimo, a 611 milioni di euro, nonostante la maggiorazione dell' Irap al 4,82%, e nonostante la sanità del Lazio sia commissariata da ben sette anni, cioè dal 2007. L' ultimo verbale di bocciatura del Ministero dell' economia è da leggere da parte di chiunque voglia capire perché il declino in Italia è una derivata della sua classe dirigente politicosindacale incapace di perseguire politiche capaci di scontentare qualcuno. Nessun miglioramento del disavanzo annuo nel 2013 rispetto al 2012, la programmata spending review rimasta sulla carta, la riorganizzazione della rete ospedaliera al rallentatore e così via. Peggio della Grecia, dove almeno qualche riforma e qualche taglio alla spesa corrente la troika è stata in grado di ottenerla, il Lazio viaggia sparato verso il primato di regione più tartassata d' Italia e, quindi, verso la inevitabile fuga delle imprese e dei talenti in grado di lavorare altrove con un prelievo fiscale più europeo. Ma questa pioggia di addizionali ha regalato al Lazio servizi sanitari di qualità? Gli anziani abbandonati nei corridoi dei pronti soccorso segnalano una realtà diversa. La mancanza di coraggio riformista della classe dirigente ha condannato il Lazio all' equilibrio peggiore: cittadini e imprese tartassati e servizi di qualità scadente. Ovvio che si tratta di una situazione Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 46 21 gennaio 2014 Pagina 2 < Segue Italia Oggi Enti locali insostenibile ed è altrettanto ovvio che al pari del governo Letta la giunta del Lazio deve iniziare a fare riforme che scontentano e non provare solo a galleggiare. In questo quadro l' obiettivo di Zingaretti di creare 500 start up in cinque anni può essere uno slogan utile per organizzare una conferenza stampa, perché la realtà fiscale del Lazio è secoli luce distante dalla Silicon Valley. EDOARDO NARDUZZI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 47 21 gennaio 2014 Pagina 8 Italia Oggi Enti locali È ciò che succede nelle Regioni. L' Italia, però, ha anche avuto un classe politica diversa. I popoli poveri accettano i sacrifici ma, quando cresce il loro benessere, diventano subito dei «signorini insoddisfatti» Ogni epoca ha i suoi pregi e i suoi difetti. Santificare il passato è altrettanto ridicolo quanto divinizzare il futuro. Ricordiamo il primo e progettiamo il secondo, ma soprattutto viviamo nel presente. E ogni presente ha il suo bene e il suo male, anche se non sono sempre gli stessi. Nella nostra epoca, il benessere è tanto aumentato e diffuso rispetto ai tempi passati. Di certo un bene, anche se non privo di pericoli. È, la nostra, una società del consumo, dell' usa e getta, il riciclo, che nel passato era abituale, sembra grettezza, il risparmio dei nostri nonni rinuncia. È? Forse dobbiamo dire: era. A lungo l' Occidente, colpito dalla più grave crisi economica della storia, non potrà raggiungere l' opulenza del passato. E sempre più numerosi sono gli economisti che non parlano più di sviluppo, ma di «sostenibilità» e anche di «decrescita». Tutte le nazioni compiono una «spending review», al fine di ridurre gli sprechi, soprattutto quelli del Welfare State. Anche Letta ha nominato un guru del risparmio, Carlo Cottarelli, pronto ad estrarre la bacchetta magica. Cosa utile e necessaria, anche se non facile. Ciò che in primo luogo occorre cambiare, è il costume della popolazione, che dovrà adattare i suoi consumi alla mutata situazione: non gettare, ma, se possibile, conservare e adattare, ricucire e riciclare. Dai sacchetti alle bottiglie, dagli abiti alle scarpe, dalle stoviglie alla carta. Non pochi già lo fanno. Risparmiare, ma non solo in casa sul reddito proprio, bensì anche nel lavoro. Sappiamo che, soprattutto negli enti pubblici, lo spreco, quando non anche il furto, sono ingenti. E l' uso degli strumenti tecnologici (telefono, internet, computer, stampante, cancelleria) avviene non senza eccessi inutili e furbe appropriazioni. Nessuno chiede quanto era norma indiscussa nell' Italia umbertina: l' impiegato che voleva una matita doveva restituire al capoufficio il mozzicone della vecchia. Ma certo un risparmio, oggi, è necessario. Spesso penso alla condotta ineccepibile di un dirigente pubblico, vero servitore dello Stato. Appena laureato, insegnai storia e filosofia al Liceo classico «Evangelista Torricelli» di Faenza: uno di quelle Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 48 21 gennaio 2014 Pagina 8 < Segue Italia Oggi Enti locali scuole di provincia che hanno onorato la storia del nostro paese (ebbe fra gli insegnanti Gaetano Salvemini ed Ernesto De Martino). Si chiamava Giuseppe Bertoni. Quando finì la seconda guerra mondiale, fu provveditore agli studi di Ravenna: una provincia distrutta da mesi di micidiale fronte, fermo sul Senio. Ebbe la carica perché antifascista, sappiamo che non solo comunisti, ma anche molti cattolici parteciparono alla resistenza. E seppe, lavorando sodo, ricostruire il sistema scolastico della provincia. Grande conoscitore del greco e del latino, soffriva, lontano dalla scuola. Tre anni dopo volle ritornarvi come insegnante e ne divenne poi preside. Raggiunta l' età della pensione, risolse l' enigma biografico dell' inventore del barometro. Si sapeva che era nato a Roma, ma non era certa l' origine faentina. Bertoni trovò, spulciando negli archivi di San Pietro, l' atto di nascita: Torricelli non era il cognome del padre, ma della madre, faentina appunto. Fra i tanti ricordi di lui ce n' è uno che, in questi tempi di crisi economica, mi ritorna alla mente. Quando mancava un insegnante, egli chiedeva di sostituirlo, dividendo le ore della giornata fra i presenti. Cosa normale. Ma meno normale era il biglietto con cui comunicava la sostituzione. Non era mai un foglio bianco, magari tagliato in piccoli pezzi. Era una busta rivoltata. Se fuori c' erano indirizzo e timbro, dentro poteva essere usata per scrivere. Meglio riciclarla. Perché far spendere allo Stato, quando si può risparmiare? Lo Stato, ci diceva, siamo tutti noi. Oggi possiamo dire: per uscire dalla crisi economica non bastano le riforme, ci vuole la riscoperta di una coscienza civica di rispetto per quei beni, che sono anche miei, ma prima ancora di tutti. E proprio in questo mutamento di costume consiste la difficoltà. I popoli poveri accettano i sacrifici. Come cresce il loro benessere, divengono sempre più, per dirla con Ortega y Gasset, dei «signorini insoddisfatti». Oggi la classe politica non risparmia. Anzi: se non sempre ruba direttamente, spesso «utilizza» il danaro pubblico per pagare pranzi e champagne, mutande e fumetti, beauty farm e cornetti apotropaici. E il malcontento dei cittadini lievita, insieme con l' assenteismo elettorale. Non è male ricordare che l' Italia ha anche avuto una classe politica diversa, quei pepponi e doncamilli che seppero ricostruire una Italia distrutta, portarla al prestigio internazionale e al benessere. I leader talvolta non avevano neppure il cappotto adeguato, ma possedevano qualcosa di più: la vocazione per la politica. GIANFRANCO MORRA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 49 21 gennaio 2014 Pagina 8 Italia Oggi Enti locali È questa l' ipotesi, per il momento, più probabile in vista delle prossime elezioni europee. Ncd, Udc ed i popolari assieme Sono in fibrillazione i partiti di ispirazione liberale. Ma come si stanno organizzando Popolari e Liberali per non restare schiacciati fra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi alle prese con un accordo sulla legge elettorale? Ecco una rassegna dei movimenti, e delle inazioni, dei partiti che compongono le due galassie, quella popolare e quella liberale. Cosa bolle al centro Nuovo Centrodestra, Popolari di Mauro e Scelta Civica non sono lontani nella loro piattaforma politica e basterebbe leggerne i programmi per rendersene conto, tuttavia le questioni personali e i veti di credibilità reciproci bloccano il dialogo. I montiani non vogliono avere niente a che fare con un Angelino Alfano nato e rimasto per anni sotto i colpi di testa di Silvio Berlusconi, che nel 2012 buttò giù il governo di Monti e poi cavalcò una battaglia elettorale all' insegna della restituzione dell' Imu e della polemica con le élite europee. Le scelte di Mauro I Popolari di Mario Mauro sono addirittura una scissione di Scelta Civica determinata dalla decisione di Mauro e compagni di tornare ad agire in un contesto bipolare. Decisione non gradita dai montiani di stretta osservanza che derubricano l' atteggiamento del ministro della Difesa come un tradimento allo stesso Mario Monti e un ritorno a casa Berlusconi. Il ruolo di Ncd Il Nuovo Centrodestra non ha aperto a nessuno che non venisse dal Pdl o non fosse esterno al circuito della politica, quindi rifiutato per ora ogni apparentamento con centristi di qualsiasi risma. Si aggiunge infine l' Udc, partito da superare anche per stessa ammissione del leader Pierferdinando Casini. Tra Casini e i Popolari c' è una certa unità d' intenti nel provare ad andare verso la costruzione di una lista moderata per le Europee, anche se non ci sono ancora certezze su questo fronte. In vista delle Europee Alfano ancora resiste ad aprire le porte, soprattutto per i sondaggi che danno Ncd al 67%, cioè capace di superare lo sbarramento senza imbarcare nessuno. Dalla sede del Ppe di Bruxelles però già si spinge in direzione della lista unica, come fonti interne al popolarismo europeo rivelano. È probabile che possa finire così: Scelta Civica non entra nel gioco popolare, mentre Udc, Popolari e Ncd vanno alla lista unica. Due i fattori fondamentali per capire se andrà così: il congresso del Ppe il 567 marzo e la tenuta di Ncd nei sondaggi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 50 21 gennaio 2014 Pagina 8 < Segue Italia Oggi Enti locali È comunque possibile che già da metà marzo si aprano spiragli per questo rassemblement. Guazzabuglio liberale Nella galassia liberale e liberista il caos è ancor maggiore se possibile. E ovviamente, anche in questo caso, tutte le piccole forze hanno un programma molto simile. Da un lato Michele Boldrin con Fare che parla molto con Corrado Passera, il quale non entrerà in Fare, ma ha dichiarato di voler dar vita ad un proprio movimento politico che potrebbe andare in alleanza con Boldrin. Poi ci sono i malumori del Pli di Stefano De Luca entrato nella Federazione liberale promossa da Boldrin, ma con diversi problemi di convivenza sia per la personalità considerata da taluni eccentrica dell' economista veneto sia per l' impronta movimentista di Fare per fermare il declino che in parte contrasta con la collaborazione in fieri con l' ex banchiere ed ex ministro, Passera. È possibile dunque che il raggruppamento perda pezzi. Tentazioni renziane Poi c' è Ali di Silvia Enrico, movimento fondato sotto gli auspici anche di Alessandro De Nicola e Oscar Giannino, che dopo un primo evento iniziale con qualche centinaio di persone è sostanzialmente sparita dai radar dei media. Questa associazione dialoga molto con Scelta Civica, soprattutto con Enrico Zanetti, Pietro Ichino e Benedetto Della Vedova, ma è probabile che la vittoria trascinante di Renzi nel Pd e le debolezza della stessa Scelta Civica abbiano indotto i liberaldemocratici a una pausa di riflessione dal dibattito politico, in attesa di capire verso dove muoversi. Le diatribe Ovviamente tra il gruppo di Fare e il duo AliSc, le diatribe personali sulla gestione dell' allora Fermare il Declino e le diversità politiche nella campagna elettorale 2013, hanno reso impraticabile qualsiasi tipo di dialogo. Probabile che questo gruppo finisca così: la federazione liberale di Boldrin e Passera insieme, il Pli in solitaria come sempre negli ultimi anni, Ali e Sc in una lista comune probabilmente con i Radicali e altre associazioni sotto l' egida dell' Alde. Tuttavia, difficile fare previsioni considerate l' umoralità dei soggetti presenti nel gruppo e il deficit di strategia che ha dimostrato di affliggere tutti questi soggetti. LORENZO CASTELLANI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 51 21 gennaio 2014 Pagina 11 Italia Oggi Enti locali Periscopio Nelle stesse ore in cui, all' interno di molti partiti, si discuteva l' opportunità di liberalizzare o meno le droghe leggere, al ministero dell' economia davano l' impressione di farne già uso. Eh sì! Perché chiedere agli insegnanti e al personale amministrativo della scuola pubblica, di restituire 150 euro al mese del proprio stipendio, sembra proprio un' idea maturata sotto l' effetto di una canna. Una proposta davvero «stupefacente». Dario Vergassola. il venerdì. Gaetano Quagliariello è un signore che per tre volte è finito in Parlamento grazie a Berlusconi. Grazie a lui è diventato ministro e ha votato che Ruby era la nipote di Mubarak. E ora mi dice che non devo parlare con Berlusconi? Matteo Renzi. Corsera. Anche Fini ha avuto un parente morto ad Auschvitz: è caduto dalla torretta. Barzelletta in circolazione. Un' ipotesi che adesso prende sempre più corpo è che Joseph Ratzinger abbia compiuto quell' immenso gesto di portata millenaria, le dimissioni dal pontificato, per favorire Pier Ferdinando Casini alle prossime elezioni. Annalena Benini. Il Foglio. Certo, prima o poi torneremo a crescere ma questo avverrà quando avremo il coraggio di dirci la verità. Giacomo Vaciago. Corriere padano. Renzi deve evitare il populismo elastico di chi dice a ognuno quel che vuol sentirsi dire. Giuseppe Fioroni. Il Fatto. Eutanasia Il Pd si offre volontario. Jena. La Stampa. Daniela Santanchè, la Pitonessa che avrebbe voluto soffocare le larghe intese nelle sue spire, assiste adesso al successo (relativo) di Enrico Letta e del suo vice premier Alfano con l' animo, tra oppresso e annoiato, di chi legga un resoconto ufficiale dello Svimez sul problema idraulico della bonifica del Simeto. «Non mi appassiona più», ammette. Salvatore Merlo. Il Foglio. «Non farmi domande troppo difficili. Viviamo in tempi in cui scarseggiano risposte». Un padre al figlio. Vignetta di Sergio Staino. il venerdì. Un coro di Osanna, Exultate e Te Deum salutò con nuvole di incenso e fiumi di saliva l' avvento del governo Letta, versione sfigata a bimbominkia del governo Monti. Nove mesi dopo, ecco il risultato. Un governo che non ha combinato una beneamata mazza, se non cambiare il nome all' Imu, perché, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 52 21 gennaio 2014 Pagina 11 < Segue Italia Oggi Enti locali appena si muove, cade. E chiama «stabilità» l' immobilità del cadavere. Siccome però le salme manifestano un filino di rigor mortis, ecco i saldi di fine stagione per rimpinzare le lobby che tengono in vita artificialmente il caro estinto: biscazzieri, palazzinari, banchieri, costruttori di grandi opere inutili e di cacciabombardieri che capottano negli hangar, e naturalmente giornali. Marco Travaglio. Il Fatto. Scrive su Twitter Roberto Maroni che «chiudere la sede di via Solferino cancellerebbe la storia del Corriere, un pezzo unico e irripetibile del patrimonio culturale italiano». Perbacco, ma Maroni non era il capo dei barbari sognanti che voleva far fuori i «poteri forti» per ridare la Lombardia al popolino padano? Cosa non si fa per un soffietto alle elezioni! Michele Pirovano. Il Foglio. Per accertare in che vicolo siamo finiti, basta fare una rapida rassegna delle leggi demenziali approvate negli anni 80: 1) legge 160 (sulla droga) per la «modica quantità» (quella che ha trasformato ogni tossicodipendente in un apostolo dell' eroina; 2) legge 180 sull' abolizione dei manicomi; 3) assestamento ope legis del personale docente delle università; 4) riforma sanitaria e istituzione delle Usl; 5) equo canone, 6) smilitarizzazione della polizia. Ce ne sono altre ma queste bastano e avanzano per definire lo stile di governo che ha lasciato, agli anni 90, dei conti salatissimi da pagare. La sistemazione ope legis nelle cattedre universitarie dei reduci del '68, ad esempio, ha bloccato la generazione successiva davanti alle porte sbarrate dell' impegno accademico, spingendo tutto l' organismo verso il ristagno e la degenerazione. Saverio Vertone, L' ultimo manicomio Elogio della Repubblica italiana. Rizzoli, 1992. Un cavaliere tedesco passa al galoppo per il paese gridando: «Ruski panzer! Ruski panzer!». Il rumore dei motori gli è dietro. Sento anche lo sferragliare dei cingoli. Impallidisco, vorrei farmi piccolo in modo da potermi cacciare in un buco da topo. Mi metto dietro a uno steccato e, attraverso le fessure, vedo i carri armati russi che mi passano a meno di un metro di distanza. Trattengo il fiato. Su ogni carro vi sono dei soldati russi con armi automatiche in pugno. È la prima volta che ne vedo in combattimento così da vicino. Sono giovani e non hanno la faccia cattiva, ma solo seria e pallida, e compunta, guardinga. Indossano pantaloni e giubbotti imbottiti. In testa hanno il solito berrettone a punta con le stella rossa. Avrei dovuto sparare? I carri erano tre, passarono uno dopo l' altro rasente allo steccato, spararono qualche raffica, così a caso e scomparvero. Seppi più tardi che il cavaliere passato gridando, aveva avvisato i carri tedeschi che si erano appostati fuori dal paese. E i carri russi, ora, bruciavano tutti, e sulla neve si vedono i segni del breve combattimento: solchi di improvvise virate, di giri viziosi, di fermate brusche, e chiazze nere di olio e di altro. Un carro russo era stato colpito nei cingoli e i cingoli segnavano la neve come due strisce nere tracciate su un foglio bianco, tristi come moncherini di una cosa già viva. Cadaveri bruciavano vicini ai carri. Dei soldati russi che scesero da un carro caddero subito sulla neve. Un tedesco si avvicinò cauto, strisciando quasi, e, da pochi centimetri, sparò nella nuca ai russi. Gli altri tedeschi, da poco più lontano, facevano fotografie, agitavano le braccia e parlavano, mostrando sulla neve i segni del combattimento. Ma da un carro russo che bruciava partì una raffica di arma automatica in direzione dei tedeschi e questi si sparpagliarono tutti come uno stormo di uccelli. Due salirono sul loro carro e tirarono un colpo di cannone al carro russo e questo, colpito, saltò in aria come si vede qualche volta al cinema. Io assistevo all' accaduto da non molto lontano, e tutti i russi che avevo visto passare da dietro a un semplice steccato, ora erano lì, morti, nella neve. Mario Rigoni Stern, Il sergente nella neve. Einaudi. C' è un' ipocrisia imperante in cui siamo tutti amici dei diversi fino a quando la diversità non entra davvero nelle nostre case. Fausto Brizzi, Cento giorni di felicità. Einaudi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 53 21 gennaio 2014 Pagina 11 < Segue Italia Oggi Enti locali Il buonista è un buono che sa di non esserlo. Roberto Gervaso. Il Messaggero. © Riproduzione riservata. PAOLO SIEPI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 54 21 gennaio 2014 Pagina 12 Italia Oggi Enti locali È l' ex moglie di Grillo che vorrebbe candidarsi con il Movimento dell' ex («ci sto pensando») Sonia Toni scatenata contro Renzi Gli rinfaccia ciò che aveva detto a proposito del Cav. Exmoglie ma non exbarricadiera. Sonia Toni è l' exmoglie di Beppe Grillo. La coppia ha avuto due figli. Hanno divorziato (lui s' è risposato) ma lei è rimasta fedele alla causa e vorrebbe candidarsi («ci sto pensando») col movimento dell' ex. Che cosa ne dirà il leader maximo? Lei, per ora, inonda il web e i meetup grillini coi suoi proclami al fulmicotone: «Avete notato che nelle proposte di legge elettorale del duo rottamatore/pregiudicato, il termine «premio di maggioranza» che la consulta ha decretato incostituzionale, è stato sostituito dal termine fregatura «premio di governabilità»? È la stessa manovra lessicale dei finanziamenti pubblici ai partiti bocciati con un referendum; finanziamenti che sono stati bellamente sostituiti con il termine «rimborsi elettorali». Ci prendono per il culo». Linguaggio colorito, come quello dell' ex marito con cui, assicura, è rimasta in buoni rapporti. Un altro esempio ficcante di grillopensiero filtrato dall' exconsorte? «Renzie ce l' ha più grosso di tutti, o per lo meno lo crede. Lui è lì perchè l' hanno votato 3 milioni di persone delle primarie, Gabibbo compreso. Cosa ha raccontato Renzi a queste fantomatiche persone? Renzi dixit (16 settembre 2012): «Berlusconi sa che se vinciamo noi, lui è il primo rottamato. Normale dunque che faccia il tifo per Bersani o Vendola. Ma noi vinciamo lo stesso» Poi, il 10 dicembre 2012: «Caro Silvio, le cose si possono comprare, le persone no. Non tutte, almeno. Io no. Hai le porte aperte per me? Chiudi pure, fa freddo!». Passiamo al 20 maggio 2013: «Per un partito come il mio sarà un grande giorno quando riuscirà a far capire che Berlusconi va mandato in pensione». E il 3 ottobre 2013: «Finito il teatrino di Berlusconi, il governo ha l' occasione di voltare pagina, finalmente. Non la sprechi!». Elettori Pd, per la vostra dignità, fatevi restituire i due euro dallo smacchiato, rottamato, pensionato, cacciato dal Senato e ora riesumato pregiudicato Berlusconi!». Il nemico giurato è diventato Matteo Renzi e l' ira funesta di Sonia sorpassa in corsa perfino quella di Grillo: «Renzi, fai schifo. E poi se lo chiami «ebetino» magari si arrabbia. Renzi, il premio di maggioranza è incostituzionale! E Travaglio vorrebbe che il M5S prendesse accordi con questo qua? Ormai è chiarissimo: questi senza il premio di maggioranza sono finiti, ecco perchè hanno fatto il Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 55 21 gennaio 2014 Pagina 12 < Segue Italia Oggi Enti locali porcellum e soprattutto ecco perchè in 8 anni non sono stati capaci di cambiarlo. Se non ci fosse stata una sentenza della consulta, avremmo ancora quella legge schifosa che, per altro, oggi, politici come Renzi e Berlusconi vogliono propinarci ancora se pur con qualche cambiamento marginale». Sonia Tani conobbe Grillo alla fine degli anni Settanta tra i tavolini dell' Embassy, rotonda sul mare di Rimini. Fu un colpo di fulmine, cementato dalle condivise tematiche ambientaliste. Chiusa la parentesi matrimoniale ella si intruppò, a Rimini, coi Verdi, tentando (2006) di arrivare in consiglio comunale. Non fu eletta e se ne andò sbattendo la porta. Quando Grillo ha fondato il movimento vi ha aderito, diventando una pasionaria dei 5stelle, pronta a cavalcare i j' accuse grilleschi, per esempio quelli contro i giornali: «Un quotidiano che non riceve finanziamenti pubblici è senza dubbio da elogiare ma forse questo non è sufficiente ad evitare di scrivere stupidaggini. Sul Fatto Quotidiano c' è un articolo in cui il condizionale è la forma del verbo più usata e questo già la dice lunga sulla sua attendibilità ma, se anche fosse vera la notizia riportata, la domanda che ci si pone alla fine può essere solo: embè? Allora, lo scoop sarebbe che in primavera Grillo farà una nuova tournée ma, udite udite: i suoi spettacoli saranno a pagamento. Ma va? Lo scandalo starebbe nel fatto che, in questi spettacoli sicuramente si parlerà di politica e di elezioni europee però, contrariamente ai suoi innumerevoli comizi fatti per anni nelle piazze di tutta Italia, saranno a pagamento, dimenticando di aggiungere che da almeno 20 anni Grillo nei suoi spettacoli parla di politica, cultura e problemi sociali, In pratica, ne ha parlato più nei suoi spettacoli che nei comizi nelle piazze. Avete scritto che per anni Grillo ha girato l' Italia a proprie spese per promuovere il lavoro del M5S? Avete idea di quanto possa costare in termini di tempo, energie e soldi, un impegno del genere? Grillo torna a fare il suo mestiere e (scandalo) torna a guadagnare. Ma come si permette? Voi, lavorate gratis?». E dire che del cerchio magico di Sonia fa parte proprio un giornalista, Olivero Beha, che ha scritto l' introduzione a un suo libro (Anatema ambiente): «Questo essenziale manualetto ci ridefinisce un quadro che può essere fatto immediatamente nostro solo grazie a un robusto infuso di consapevolezza. Anzi, giacché non c' è tempo da perdere, di «Konsapevolezza». Guardandoci attorno, mi sembra un aggiornamento energico, necessario, indispensabile». Lei ricambia: «Beha è sempre molto lucido, obiettivo e informato. Insomma, un giornalista onesto. Ecco perchè lo hanno cacciato dalla Rai». Sui temi ambientali, Sonia reclama però la primogenitura rispetto a Grillo: «Me ne occupavo prima di lui, già negli anni Ottanta, perché con due figli pensare alla salute del mondo in cui viviamo credo sia naturale». Se sarà eletta, si impegnerà principalmente sulle tematiche green. Ma assicura di essere d' accordo totalmente con quello che fa Grillo, con buona pace dei militanti che, anche a Rimini, chiedono più trasparenza e più democrazia interna: «Chi lamenta una presunta mancanza di libertà si dimentica che la democrazia senza il rispetto delle regole sarebbe il caos. Forse Beppe in qualcosa potrà sbagliare, ma è l' ossatura quella che conta. Oggi, dopo vent' anni, abbiamo finalmente un' opposizione vera». Quindi, via con la cacciata dei mercanti dal tempio: «Grillo non fa altro che dire cose che in molti pensiamo, pretendere che chi fa politica sia onesto non ha nulla di rivoluzionario. Il gioco dei partiti va scardinato. All' 80% sono marci. Chiedere che chi governa mantenga le promesse è di una semplicità disarmante. La differenza è che a dirlo è uno come Beppe, capace di calamitare le masse. Ma non fa altro che sostenere cose che tutte le persone sane moralmente dicono». Sonia Toni potrebbe diventare uno dei punti di riferimento dei 5stelle se Grillo le darà spazio. Ma lei, Grillo, lo voterebbe? «È un' ipotesi fantascientifica, perchè lui non si candiderà mai . Da anni ne parliamo, ma lui sa bene che questo non è il suo ruolo». © Riproduzione riservata. GIORGIO PONZIANO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 56 21 gennaio 2014 Pagina 22 Italia Oggi Enti locali chessidice in viale dell' editoria Gruppo Espresso, sciopero delle firme a Repubblica. È scattato da ieri lo sciopero delle firme a Repubblica, decisione presa ieri stesso dai giornalisti del quotidiano del Gruppo Espresso contro la richiesta dell' editore di fissare un incontro nazionale urgente con la Fieg (Federazione italiana editori giornali). A sua volta, il gruppo Espresso ha richiesto l' incontro dopo che l' assemblea dei giornalisti aveva votato un emendamento alla bozza d' accordo per far partire lo stato di crisi. Per i periodici già in stampa lo sciopero delle firme partirà dal prossimo numero. Editoria, oggi sciopero nazionale dei poligrafici. Le segreterie nazionali SlcCgil FistelCisl UilcomUil hanno indetto per oggi una prima giornata di sciopero nazionale dei lavoratori poligrafici e delle agenzie di stampa. Spiegano in una nota che è «necessario avviare un tavolo di confronto con il ministero del lavoro» a proposito del nuovo sistema previdenziale nazionale che, sempre secondo i sindacati, rischia di creare nuove ondate di lavoratori esodati. Alessandro Proto, multa di 400 mila euro dalla Consob. La Consob ha multato Alessandro Proto per 400 mila euro, con la motivazione di aver ostacolato l' attività di vigilanza della Commissione che si occupa della Borsa italiana. Lo ha annunciato ieri la stessa Autorità nel suo Bollettino, spiegando che da aprile 2012 il finanziere ha ricevuto alcune richieste di informazioni, formulate dalla Consob, per verificare la correttezza e la veridicità delle dichiarazioni e dei comunicati stampa diffusi da Proto e dalle società allo stesso riconducibili (PA Group S.A. e Proto Organization Ltd). Il tema oggetto di approfondimenti è stato l' acquisizione di pacchetti azionari e l' avvenuta acquisizione di partecipazioni in diverse società quotate (RCS, Tod' s, Mediaset, Fiat, Assicurazioni Generali, Mediobanca, Unicredit, Fondiaria Sai, Gruppo Editoriale l' Espresso e Banca Monte Paschi di Siena), nonché il patto parasociale asseritamente stipulato e avente ad oggetto azioni Rcs. «A tali richieste di informazioni», si legge sempre nel Bollettino dell' Autorità di vigilanza della Borsa italiana, «Proto ha fornito risposte reticenti e lacunose; inoltre, in taluni casi, non ha fornito alcuna risposta» e questo «ha ritardato l' attività di vigilanza della Consob». Repubblica gratis sui tablet Tim. Telecom Italia e il gruppo Espresso attraverso la sua divisione digital si alleano e aggiungono, per chi acquista una delle offerte Tutto Tablet di Tim, la possibilità di leggere per 12 mesi, senza costi aggiuntivi, la versione digitale di Repubblica sul proprio tablet. I pacchetti Tutto Tablet di Tim, che comprendono un tablet con traffico Internet incluso e la lettura di Repubblica, partono Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 57 21 gennaio 2014 Pagina 22 < Segue Italia Oggi Enti locali da un prezzo di 15 euro al mese. Corsera, 35 mila streaming per Il rumore della Memoria. Online dalle 9 di ieri mattina, la prima puntata di 6 minuti della web serie del regista Marco Bechis Il rumore della Memoria. Il viaggio di Vera dalla Shoah ai desaparecidos ha superato, alle 17,30 di ieri, il tetto dei 35 mila streaming. La web serie del Corriere della Sera andrà avanti con altre cinque puntate fino a lunedì prossimo (giorno della Memoria). Mina sbarca su Youtube. Anche Mina lancia il suo canale Youtube, che si chiamerà MinaMazziniOfficial. A gestirlo c' è BuzzMyVideos, network internazionale di artisti su Youtube fondato e guidato da Paola Marinone, 35enne con un passato in Google. Il nuovo canale Youtube nasce per diventare l' unico luogo virtuale dove verrà raccolto e organizzato tutto il «mondo Mina». Turner Broadcasting System e Boing spa, primo editore in Italia di canali tv per ragazzi. Turner Broadcasting System insieme con Boing spa «è il primo editore canali kids in Italia», come ha reso noto ieri l' editore di Cartoon Network (canale 607 piattaforma Sky) e Boomerang (canale 609 piattaforma Sky) insieme con Boing Spa, nata dalla jv Turner e Mediaset, editore dei canali sul dtt Boing (canale 40) e Cartoonito (canale 46). L' anno 2013 si chiude con l' 1,7% di share individui nelle 24 ore, il 13% share kids e circa 5 milioni di contatti kids al mese. La raccolta pubblicitaria è in pareggio per Boing spa, rispetto al 2012. In crescita le iniziative speciali che rappresentano oltre il 10% del fatturato, mentre la raccolta web aumenta del 30% rispetto al 2012. De Agostini Publishing naviga col veliero San Felipe. Arriva in edicola il veliero San Felipe, un classico per gli appassionati di modellismo. Il modello è realizzato da De Agostini Publishing Italia. Per supportare il lancio editoriale è stata sviluppata una campagna tv e web, in modalità di Real Time Bidding, mostrando annunci pubblicitari pensati per un target specifico e segmentato in base a esigenze, comportamenti e abitudini di consumo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 58 21 gennaio 2014 Pagina 25 Italia Oggi Enti locali L' allarme sulla quota di contributo unificato al congresso Cnpct di Reggio Calabria. Giudici di Ctp, il piatto piange Ancora nelle casse statali il premio per i più virtuosi. Giustizia tributaria in cerca dei proventi del contributo unificato. E di autonomia, per staccarsi (almeno formalmente) dal ministero dell' economia che è parte in causa nei processi. Bocciato su tutta la linea, invece, il ddl recante la delega fiscale, reo di prevedere criteri di riforma del contenzioso tributario troppo fumosi e generici, redatti senza interpellare le istituzioni e le associazioni interessate. È quanto emerso dal 12° congresso nazionale del Cnpct (Coordinamento nazionale personale delle commissioni tributarie), che si è svolto sabato a Reggio Calabria. Tanto i giudici quanto i componenti delle segreterie sono ancora in attesa di ricevere parte del gettito del contributo unificato, come previsto dall' articolo 37 del dl n. 98/2011. Secondo le stime, ad oggi lo Stato ha riscosso circa 100 milioni di euro. Ma la «riserva» prevista a favore delle commissioni virtuose (quelle cioè capaci di smaltire l' arretrato di almeno il 10% rispetto all' anno precedente) per gli anni 2011 e 2012 non è ancora stata liquidata. «Vogliamo capire a che cosa siano serviti questi fondi che la legge ci ha messo a disposizione e che non sono mai stati erogati», afferma Enzo Priore, presidente del Cnpct, «se la giustizia tributaria nei primi due gradi di giudizio è così efficiente è anche merito del personale impiegato nelle segreterie. È necessario che il nostro lavoro venga valorizzato». Sul punto Fiorenzo Sirianni, direttore giustizia tributaria del Mef, ha rilevato che le somme incentivanti sono già a bilancio, ma è necessario attendere un apposito dpcm per il riparto. Il mondo della giustizia tributaria fa fronte comune pure sull' indipendenza. Secondo Ennio Attilio Sepe, presidente Amt, «urge recidere qualsiasi collegamento con il Mef, che invece continua a considerare sia le commissioni sia l' organo di autogoverno come proprie appendici. La delega in questo senso è deleteria, perché senza alcun confronto preventivo con i naturali interlocutori dà alla burocrazia un potere di riforma in grado di invadere sempre di più la funzione giurisdizionale». «Non serve una legge delega per operare quegli aggiustamenti di cui necessita la giustizia tributaria», afferma Giacomo Caliendo, senatore Forza Italia ed ex presidente di Cpgt e Amt, «i contenuti del ddl, se confermati, daranno luogo a diversi contenziosi, anche di carattere costituzionale». Per esempio sulla nuova distribuzione dei giudici: «Non si dice se questa avverrà in base alle pendenze Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 59 21 gennaio 2014 Pagina 25 < Segue Italia Oggi Enti locali o alle sopravvenienze», prosegue Caliendo, «così come va censurata l' introduzione del giudice monocratico, in quanto la qualità delle sentenze tributarie deriva proprio dai diversi saperi forniti dalla collegialità». In risposta, però, Sirianni ha evidenziato che «il 70% dei ricorsi verte su controversie inferiori ai 20 mila euro. Come già avviene nella giurisdizione ordinaria, riteniamo che per le cause di modesto importo il giudice unico risponda ai criteri di economicità ed efficienza, senza che ciò pregiudichi il diritto del contribuente al giusto processo». Quella di Reggio Calabria è stata anche l' ultima uscita dell' attuale Cpgt. Domani, infatti, in via Solferino si insedieranno i nuovi consiglieri. «Credo che il principale risultato da noi ottenuto sia stato quello di sventare l' eliminazione dell' autonomia finanziaria del Consiglio», spiega il presidente Gaetano Santamaria Amato, «messa a rischio prima attraverso un regolamento di riorganizzazione e poi con la legge di Stabilità 2014. Spero che la prossima consiliatura riesca a fare un passo ulteriore. I tempi sono ormai maturi». Molteplici le proposte sul tavolo: dal trasferimento delle commissioni e del personale amministrativo presso la presidenza del consiglio dei ministri alla creazione di un' agenzia autonoma della giustizia tributaria, indipendente dalla struttura burocratica del Mef e chiamata a rispondere solo al ministro. Daniela Gobbi, ex presidente e consigliere uscente del Cpgt, ha ribadito la necessità di rinominare Ctp e Ctr come tribunali e corti di appello tributarie. «Si tratta di una modifica a costo zero. Il nomen non cambia la natura dell' organo», spiega Gobbi, «ma aiuta a meglio definirne la funzione, esaltandola». Sullo Stretto è intervenuto infine il ministro per la p.a. , Gianpiero D' Alia, che ha rilanciato l' impegno del governo a rafforzare un organico, quello delle segreterie delle commissioni, che dal 2009 a oggi ha perso circa il 20% della forza lavoro. «Entro il 28 ottobre approveremo tutti i provvedimenti di riorganizzazione dei ministeri secondo i criteri della spending review», afferma D' Alia, «credo che vi sarà la possibilità di utilizzare le eccedenze di personale anche nelle commissioni». © Riproduzione riservata. VALERIO STROPPA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 60 21 gennaio 2014 Pagina 26 Italia Oggi Enti locali italiaoggi risponde. I dati da indicare nel modello F24 Domanda. Quali sono i dati che vanno indicati nel modello F24 per il pagamento della miniImu sulle abitazioni principali? Risposta. Il contribuente che compila il modello F24 per pagare la miniImu d e v e indicare alcuni dati essenziali. Alla voce «acconto/saldo» deve limitarsi a barrare solo la voce saldo. Nello spazio rateizzazione va inserito «0101». Il codice tributo è sempre lo stesso: 3912. Va inoltre specificato in calce l' importo della detrazione spettante per l' intero anno. Deve essere poi compilata anche la casella relativa al numero degli immobili. MODALITÀ DI VERSAMENTO Domanda. Quali sono le modalità di versamento della miniImu? È necessario utilizzare il modello F24 oppure la differenza d' imposta dovuta si può versare attraverso altri canali di pagamento? Risposta. L' imposta va versata con il modello F24 o tramite bollettino di conto corrente postale. Se il pagamento viene effettuato con l' F24, deve essere compilata la sezione «Imu e altri tributi locali» e va specificato il codice catastale del comune sul cui territorio sono ubicati gli immobili. Questo dato deve essere riportato nello spazio «Codice ente/codice Comune». Inoltre, è importante specificare il codice tributo che, per esempio, per le abitazioni principali è 3912, mentre per i terreni agricoli è 3914. Il contribuente può anche optare per il versamento con bollettino di conto corrente postale, indicando il numero di conto corrente 1008857615, valido su tutto il territorio nazionale. DETRAZIONI PRIMA CASA Domanda. Vorrei avere delle informazioni dettagliate e circostanziate sulla miniImu. In particolare, quando, come e perché va pagata la differenza d' imposta per gli immobili destinati a abitazione principale. Nei calcoli va tenuto conto anche delle detrazioni di legge, sia quella di base che quella per i figli. Risposta. La miniImu va pagata entro il prossimo 24 gennaio per tutto l' anno e non va determinata solo sulla seconda rata. Il 40% dovuto sulla differenza di aliquote tra quella standard fissata dalla legge e quella deliberata dai comuni va calcolata per tutto il 2013 e non solo sul 50% dell' imposta relativo alla seconda rata. I contribuenti nel determinare l' imposta da pagare devono tener conto della detrazione base (200 euro) e di quella riconosciuta dalla legge per ogni figlio che risiede nell' immobile (50 euro), sempre che naturalmente l' immobile sia stato destinato a abitazione principale per tutto il 2013. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 61 21 gennaio 2014 Pagina 26 < Segue Italia Oggi Enti locali Trattandosi di un saldo riferito all' intero anno, nei modelli di pagamento (F24, bollettino di conto corrente postale) va indicato l' importo della detrazione spettante complessivamente al contribuente e non solo una quota parte. L' esonero dal pagamento dell' Imu non riguarda tutti i contribuenti. Nei circa 2500 comuni che hanno aumentato l' aliquota di base (4 per mille) dell' imposta per le abitazioni principali e immobili assimilati, oltre che per i terreni agricoli, il 40% dell' aumento di aliquota calcolato su tutto il 2013 è a carico dei contribuenti, che dovranno provvedere al pagamento entro il prossimo 24 gennaio. I titolari di questi immobili, dunque, non pagano la miniImu solo se i comuni non hanno aumentato aliquote e detrazioni di legge. Per abitazione principale si intende l' immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente. Ai fini del calcolo occorre tener conto anche delle pertinenze dell' abitazione principale. Quindi, quelle classificate nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, nella misura massima di un' unità pertinenziale per ciascuna delle suddette categorie catastali. Attualmente la legge prevede per gli immobili adibiti a prima casa, con relative pertinenze, l' applicazione di una aliquota ridotta del 4 per mille, che i comuni possono aumentare o diminuire di 2 punti percentuali, e una detrazione di 200 euro, che può essere maggiorata di 50 euro per ogni figlio che risieda anagraficamente e dimori abitualmente nell' immobile, fino a un massimo di 400 euro, al netto della detrazione ordinaria. I comuni possono poi aumentare la detrazione prevista dalla legge fino a concorrenza dell' imposta dovuta. Alcuni comuni per il 2013 hanno deliberato un aumento dell' aliquota dal 4 al 6 per mille per le abitazioni principali rispetto al 2012. In questo caso è evidente che l' abolizione della seconda rata è parziale, perché i contribuenti devono versare la differenza del tributo dovuto. Per esempio, un contribuente che risiede in un comune che ha aumentato l' aliquota, con moglie e due figli di età inferiore a 26 anni, titolare al 100% di un immobile adibito a prima casa, iscritto nella categoria catastale A3, e di 3 pertinenze (garage, cantina e posto auto), per calcolare il quantum dovuto a titolo di miniImu deve tener conto della rendita catastale relativa a ogni singolo immobile, dell' aumento di aliquota stabilito dal comune e delle detrazioni di legge, sia quella di base che quella prevista per ogni figlio. LETTERA FIRMATA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 62 21 gennaio 2014 Pagina 26 Italia Oggi Enti locali Trattamento agevolato parziale anche per forze di polizia e del comparto sicurezza. I militari alla cassa per l' Imu Benefici prima casa solo a partire dall' 1 luglio 2013. Militari, dipendenti delle Forze di polizia e del comparto sicurezza sono tenuti a pagare la miniImu calcolata sul secondo semestre, sempre che il comune in cui è ubicato l' immobile abbia previsto un aumento dell' aliquota di base (4 per mille) fissata dalla legge. In questo caso va calcolata l' imposta da versare per i sei mesi del 2013 ed è dovuta nella misura del 40% dell' importo derivante dalla differenza di aliquote. Per il 2013, infatti, i benefici Imu sono limitati per i dipendenti delle Forze armate, di polizia, per i vigili del fuoco e del personale del comparto sicurezza più in generale. Gli immobili di cui sono titolari questi soggetti hanno diritto a fruire del trattamento agevolato Imu come prima casa solo a partire dal 1° luglio 2013, così come disposto espressamente dall' articolo 2, comma 5 del dl 102/2013, in sede di conversione in legge (124/2013), che li ha assimilati all' abitazione principale a prescindere dal luogo in cui i titolari risiedono o dimorano. Va posto in rilievo che il beneficio fiscale spetta però solo dal secondo semestre 2013. Pertanto, nel caso in cui abbiano pagato a giugno la prima rata dell' imposta non hanno diritto al rimborso. Inoltre, sono tenuti a pagare la mini Imu calcolata sul secondo semestre, sempre che il comune in cui è ubicato l' immobile abbia previsto un aumento dell' aliquota di base (4 per mille) stabilita dalla legge (articolo 13 del dl 201/2011). Deve essere versata una somma pari al 40% calcolata sulla differenza di aliquote. L' articolo 2, comma 5, del dl sulla finanza locale (102/2013) ha disposto che per il personale in servizio permanente appartenente alle Forze armate e di polizia a ordinamento militare e per quello delle Forze di polizia a ordinamento civile, nonché per il personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco non sono richieste, in deroga alla regola generale, né dimora abituale né residenza anagrafica nell' immobile adibito a abitazione principale, al fine di fruire del trattamento agevolato. La norma precisa, poi, che il beneficio si applica a un solo immobile, e alle relative pertinenze, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, a condizione che non sia locato. Quindi, questi soggetti non devono più provare di avere la residenza anagrafica e la dimora abituale Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 63 21 gennaio 2014 Pagina 26 < Segue Italia Oggi Enti locali nell' immobile destinato a abitazione principale per ottenere i vantaggi fiscali. Si tratta di un' assimilazione operata ex lege, anche in assenza dei presupposti ordinariamente richiesti per fruire del trattamento agevolato «prima casa», che si va ad aggiungere alle altre fattispecie per le quali la norma del dl 102 ha abolito in via definitiva il pagamento per gli immobili per i quali a giugno 2013 era stato sospeso l' acconto. Nello specifico, oltre ai fabbricati adibiti a abitazione principale e relative pertinenze, tranne quelli classificati nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 (immobili di lusso, ville e castelli), sono stati esonerati anche gli immobili appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa adibiti a abitazione principale dei soci assegnatari, nonché quelli assegnati da Iacp, Ater o da altri enti d i edilizia residenziale pubblica. L' esenzione dal pagamento si estende anche ai titolari di fabbricati rurali e terreni agricoli. Ad eccezione dei titolari di fabbricati rurali, per i quali i comuni non avevano il potere di aumentare l' aliquota del 2 per mille, su tutti gli altri incombe l' obbligo di pagare la mini Imu entro venerdì prossimo se i comuni hanno aumentato le aliquote. © Riproduzione riservata. SERGIO TROVATO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 64 21 gennaio 2014 Pagina 28 Italia Oggi Enti locali Dal Mef le risposte ai quesiti più frequenti sulle scadenze del 24 gennaio. Imu compresa. Maggiorazioni Tares in discesa Nessuna sanzione se il comune non manda i bollettini. 1) Quali codici tributo devono essere utilizzati per il versamento della mini Imu? Quelli già previsti e utilizzati negli anni 2012 e 2013 relativi al comune a seconda della tipologia di immobile? Si, devono essere usati gli stessi codici tributo già esistenti. 2) Quali sono le regole applicabili in relazione ai versamenti minimi? Per i versamenti minimi valgono le regole ordinarie, vale a dire si applica l' art. 25 della legge n. 289 del 2002 che prevede l' importo minimo di 12 euro o il diverso importo previsto dal regolamento del comune. 3) L' importo minimo deve intendersi riferito all' importo complessivamente dovuto, determinato cioè in riferimento a tutti gli immobili situati nell' ambito dello stesso comune? Tale importo deve intendersi riferito all' imposta complessivamente dovuta con riferimento a tutti gli immobili situati nello stesso comune, come espressamente previsto d a l l e l i n e e g u i d a a l r e g o l a m e n t o Imu pubblicate sul sito del Dipartimento. 4) In tema di limite minimo per la riscossione coattiva, qual è l' importo che va preso a riferimento? Non esiste alcun importo che può essere preso in considerazione o vale il precedente limite di 16,53 previsto dall' art. 1 del dpr n. 129 del 1999? L' importo di euro 16,53 scaturisce da una disposizione che è stata superata dal dl n. 16 del 2012 e, pertanto, si ritiene che la modifica operata dall' art. 1, comma 736, della legge di stabilità per l' anno 2014 non abbia l' effetto di far «rivivere» la disposizione superata. Conseguentemente, essendo venuto a mancare il limite di 30 euro fissato dal dl n. 16 del 2012, non esiste per i tributi locali un importo minimo per la riscossione coattiva, fatto salvo, ovviamente, il rispetto del limite minimo di 12 euro per i versamenti spontanei. 5) Modalità di compilazione F24: a. Caselle acconto/saldo: vanno compilate e in tal caso occorre barrare la casella saldo? Occorre barrare solo la casella relativa al saldo. b. Casella Rateazione va compilata e in tal caso come? Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 65 21 gennaio 2014 Pagina 28 < Segue Italia Oggi Enti locali (dovrà essere indicato 01/01? ) Il campo «rateazione» deve essere compilato con il valore «0101» per i pagamenti eseguiti con il codice tributo 3912 (abitazione principale). Per gli altri pagamenti, il campo non deve essere compilato. c. Casella detrazione: va compilata pur essendo ininfluente ai fini del calcolo? La casella deve essere compilata e occorre indicare l' importo effettivo della detrazione 2013, che può essere stata aumentata dal comune, compresa la maggiorazione. d. Casella numero immobili: va compilata normalmente? La casella immobili deve essere regolarmente compilata. 6) Come deve essere effettuato il calcolo della mini Imu per gli immobili appartenenti a personale in servizio alle forze armate ecc. per i quali non è stato richiesto il versamento della sola seconda rata? Per il personale appartenente alle forze armate e agli altri soggetti di cui all' art. 2, comma 5, del dl n. 102 del 2013, il procedimento di calcolo dell' Imu 2013 è il seguente:. Prima rata dovuta e versata sulla base del 50% dell' importo pagato nel 2012; Seconda rata non dovuta, poiché a partire dal 1° luglio 2013 tali immobili sono stati equiparati all' abitazione principale; L' eventuale mini Imu deve essere calcolata solo sulla differenza tra l' Imu calcolata con aliquote e detrazione 2013 rapportata al semestre lugliodicembre 2013 e l' Imu calcolata con aliquote e detrazione di base, corrispondente allo stesso semestre; L' eventuale conguaglio sulla prima rata nel caso di variazione delle aliquote 2013. 7) Come viene calcolata la mini Imu in riferimento ai terreni agricoli non posseduti e condotti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali per i quali non è stata versata la prima rata 2013? Per quanto riguarda i terreni agricoli non posseduti e condotti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali il relativo versamento non può essere considerato mini Imu, poiché si tratta dell' ordinario versamento concernente la seconda rata e il saldo della prima. Per questa fattispecie il procedimento di calcolo dell' Imu 2013 è il seguente: prima rata non dovuta, equivalente al 50% dell' importo pagato nel 2012; seconda rata dovuta + saldo sulla prima rata. Tale importo si ottiene calcolando la differenza tra l' imposta annuale 2013 e la prima rata non versata. Si ricorda che il comma 728 dell' art. 1 della legge di stabilità per l' anno 2014 prevede che, in caso di insufficiente versamento della seconda rata 2013, la differenza può essere versata entro il 16 giugno 2014, senza sanzioni e interessi. 8) Ai fini del calcolo della mini Imu per l' anno 2013, che dovrà essere versata entro il prossimo 24 gennaio, deve essere utilizzata la rendita catastale eventualmente aggiornata nel corso del 2013? Ai fini dell' individuazione della base imponibile relativa ai fabbricati iscritti in catasto, l' art. 13, comma 4 del dl n. 201 del 2011 prevede, espressamente, che per tali fabbricati «il valore è costituito da quello ottenuto applicando all' ammontare delle rendite risultanti in catasto, vigenti al 1° gennaio dell' anno di imposizione, rivalutate del 5% ai sensi dell' articolo 3, comma 48, della legge 23 dicembre 1996, n. 662» i diversi moltiplicatori stabiliti dalla norma in commento. Dalla lettura della citata disposizione deriva, quindi, che per il calcolo della mini Imu, dovuta per l' anno 2013, si dovrà tener conto delle rendite risultanti in catasto, vigenti al 1° gennaio 2013. 9) Come si deve comportare il contribuente nel caso in cui non riceva in tempo utile il bollettino di conto corrente postale o il modello F24 per il versamento della maggiorazione Tares previsto entro il prossimo 24 gennaio? Le norme prevedono all' art. 5, comma 4, del dl n. 102 del 2013, che il comune predispone e invia ai contribuenti il modello di pagamento della Tares e della maggiorazione standard pari a 0,30 euro per metro quadrato, riservata allo Stato. Nel caso in cui il comune non abbia inviato tali modelli di pagamento in tempo utile il contribuente che versa in ritardo non è soggetto a sanzione, poiché lo stesso art. 5 al comma 4bis prevede che nel caso Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 66 21 gennaio 2014 Pagina 28 < Segue Italia Oggi Enti locali in cui il versamento del tributo relativo all' anno 2013 risulti insufficiente, non si applicano le sanzioni qualora il comune non abbia provveduto all' invio ai contribuenti dei modelli di pagamento precompilati. In ogni caso l' art. 10 dello Statuto dei diritti del contribuente (legge n. 212 del 2000) prevede al comma 2 che «non sono irrogate sanzioni né richiesti interessi moratori al contribuente, qualora egli si sia conformato a indicazioni contenute in atti dell' amministrazione finanziaria, ancorché successivamente modificate dall' amministrazione medesima, o qualora il suo comportamento risulti posto in essere a seguito di fatti direttamente conseguenti a ritardi, omissioni od errori dell' amministrazione stessa». 10) Si può ricorrere al ravvedimento operoso per la mini Imu e per la maggiorazione Tares? Il ravvedimento è possibile sia per la mini Imu sia per la maggiorazione Tares. Per quest' ultimo tributo si deve tenere presente anche di quanto illustrato nel punto precedente. 11) Con la recente modifica alla tassazione degli immobili, l' Imu non è dovuta per l' abitazione principale e relative pertinenze. L' articolo 13, comma 2, del dl n. 201/2011 dispone che se i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e residenza anagrafica in immobili diversi situati nel medesimo comune l' agevolazione (ora l' esenzione) si applica per un solo immobile. Si dovrebbe intendere che se i coniugi hanno la dimora e residenza in comuni diversi possono entrambi usufruire della esenzione. Anche alla luce della sentenza della Corte di cassazione n. 14389/2010, la quale afferma che una abitazione viene considerata principale solo se vi dimorano tutti i familiari, si chiede conferma di tale interpretazione. Il regime che definisce l' abitazione principale ai fini Imu è rimasto lo stesso, ciò che è cambiato è la misura dell' agevolazione che, a decorrere dal 2014, è divenuta un' esenzione. Si conferma, pertanto, che l' esenzione si applica nel caso in cui i coniugi abbiano stabilito l' abitazione principale in due comuni diversi. La sentenza della Corte di cassazione ha individuato un principio interpretativo delle norme sull' Ici relative all' abitazione principale che non recavano la stessa disposizione in commento. Pertanto, tale criterio interpretativo non può essere utilizzato quando la norma tributaria dispone chiaramente in materia. 12) Il proprietario di un' abitazione principale che ne concede alcune stanze in locazione a studenti, usufruisce della esenzione da Imu ai sensi dell' articolo 1, comma 707 della legge n. 147/2013?. Anche se parzialmente locata, l' abitazione principale non perde tale destinazione e, pertanto, a partire dal 1° gennaio 2014, beneficia dell' esenzione dall' Imu prevista per tale fattispecie. 13) Il comma 707 della legge n. 147/2013 dispone l' esonero dal pagamento dell' Imu per i fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali come definiti dal decreto del ministro delle Infrastrutture del 22 aprile 2008. In virtù di quanto disposto alla lettera d) dello stesso comma, si applica la sola detrazione di euro 200 agli alloggi regolarmente assegnati dagli Istituti autonomi case popolari (Iacp) e dagli enti di edilizia pubblica. Si deve intendere che la detrazione si applica solamente alle abitazioni non esenti da Imu in quanto non aventi le caratteristiche di cui al dm. 22 aprile 2008?. Alla domanda si deve dare risposta positiva; pertanto nel caso in cui gli immobili posseduti dagli istituti in questione abbiano le caratteristiche di alloggio sociale di cui al dm 22 aprile 2008, a partire dal 1° gennaio 2014, si applica lo stesso regime dell' abitazione principale. In caso contrario, si applica la sola detrazione prevista per l' abitazione principale. Nessuna sanzione per chi incolpevolmente non paga in tempo la maggiorazione Tares. Nel caso in cui il comune non abbia inviato i modelli di pagamento in tempo utile il contribuente che versa in ritardo non è infatti soggetto a sanzione. Il ravvedimento è possibile sia per la mini Imu sia per la maggiorazione Tares. Questi alcuni dei chiarimenti (pubblicati in pagina) messi ieri sera a disposizione dei contribuenti dal parte del ministero dell' economia e delle finanze in forma di risposte a faq, cioè le alcune domande frequentemente poste all' amministrazione finanziaria da operatori professionali e dai soggetti che realizzano i software per il calcolo dei tributi, in merito alla corretta applicazione della cosiddetta mini Imu di cui all' art. 1 del dl n. 133 del 2013 e della maggiorazione Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 67 21 gennaio 2014 Pagina 28 < Segue Italia Oggi Enti locali Tares di cui al comma 13 dell' art. 14 del dl n. 201 del 2011, il cui termine di versamento è stato fissato al 24 gennaio 2014 dal comma 680 dell' art. 1 della legge di Stabilità per l' anno 2014. Proprio sul punto va registrata la polemica scoppiata nei giorni scorsi e che ha visto protagonisti i Caf (Centri di assistenza fiscale) che hanno parlato di file di contribuenti preoccupati dall' accumularsi delle scadenze e dalla confusione normativa. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 68 21 gennaio 2014 Pagina 29 Italia Oggi Enti locali Appalti, si va verso lo stop alla responsabilità solidale Il ddl semplificazioni è vivo e vegeto. Nonostante la lunga anticamera parlamentare, sette mesi dopo il suo annuncio il governo pronto a rilanciare l' attenzione sul provvedimento. E mette sul piatto ulteriori interventi, anche di carattere fiscale: tra questi, l' abolizione del regime di responsabilità solidale negli appalti e la nascita di un sito dove i cittadini potranno calcolare le imposte da pagare in autotassazione sulla casa (per esempio Imu e Tasi). Ad affermarlo, a margine del congresso Cnpct di Reggio Calabria, è il ministro per la p.a. Gianpiero D' Alia, di cui tra l' altro il ddl porta il nome. «A breve, se p o s s i b i l e g i à n e l p r o s s i m o consiglio d e i ministri, porterò una relazione recante gli ulteriori interventi che vorremmo inserire nel provvedimento», spiega D' Alia, «alcune di queste misure saranno di carattere fiscale. Ritengo che sia importante valorizzare al massimo il regime delle date uniche degli adempimenti (1° gennaio e 1° luglio) anche in chiave tributaria. Purtroppo in queste ultime settimane i numerosi interventi legislativi hanno creato tra i contribuenti molta confusione. Non è questa la strada che vuole percorrere questo governo, bensì l' esatto contrario». La relazione che sarà presentata dal ministro a palazzo Chigi terrà anche conto delle proposte derivanti dalla procedura di consultazione online conclusasi ieri. Imprese e cittadini avevano infatti la possibilità di segnalare alla Funzione pubblica gli adempimenti più onerosi, con particolare riguardo a quelli inutili o ridondanti. «Penso che anche per quanto riguarda il fisco ascoltare la voce di chi si confronta quotidianamente con le procedure sia doveroso», conclude D' Alia, «già con il decreto Fare del giugno scorso abbiamo già fatto passi importanti». Sono circa 800 gli emendamenti depositati in commissione affari costituzionali di palazzo Madama, ma solo la metà dovrebbero superare il vaglio di ammissibilità. Si ricorda che tra gli interventi tributari contemplati nel ddl semplificazioni ci sono le modalità di tassazione delle società tra professionisti, la riduzione dei tempi per l' iscrizione al Vies, lo snellimento si spesometro e comunicazioni blacklist, nonché la revisione delle lettere d' intento. ©Riproduzione riservata. VALERIO STROPPA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 69 21 gennaio 2014 Pagina 29 < Segue Italia Oggi Enti locali Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 70 21 gennaio 2014 Pagina 29 Italia Oggi Enti locali brevi Su oltre 100 comuni capoluogo di regione, ben 48 applicheranno la cosiddetta «Mini Imu». E secondo la Cgia a pagare di più saranno i proprietari di prima casa residenti a Milano, seguono quelli di Genova e di Torino. Per un' abitazione di tipo civile (categoria catastale A2) a Milano il versamento medio sarà di 200 euro, a Genova di 158 e a Torino di 152. Per un' abitazione di minor pregio, vale a dire una di tipo economico (categoria catastale A3), gli importi saranno più contenuti. Anche in questo caso a versare di più saranno i milanesi, con 87 euro, seguono i senesi, con 84 euro e i genovesi, che saranno chiamati a «sborsare» 83 euro. I calcoli, fa notare la Cgia, sono stati effettuati a partire dalle rendite medie catastali delle abitazioni di questi comuni e sono state considerate le abitazioni di tipo civile (categoria catastale A2) e le abitazioni di tipo economico (categoria catastale A3). «La concertazione municipale, che questo governo ha scoperto in sostituzione della concertazione sindacale, ha portato al caos dei calcoli sulle imposte da pagare e sulle relative scadenze: un caos che i proprietari di casa non sono più disposti a sopportare. L' esperienza delle nostre sedi locali, o v e migliaia di persone hanno cominciato a chiedere i conteggi della miniImu, desta viva preoccupazione. Registriamo che i proprietari, specie i piccoli proprietari, hanno un impatto devastante coi conteggi sul piano economico e sul piano psicologico dato che si tratta di un' imposta che non si aspettavano e che anzi era stato promesso che non avrebbero pagato. Il fatto poi che questa imposta imprevista si assommerà alla Tasi e cioè a un' Imubis nonché ad un ulteriore aggravio "promesso" dal governo per le prossime settimane a proposito della Tasi crea sconcerto così come il fatto che la miniImu si paghi in alcuni comuni e non in altri». Lo afferma il presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani. Ammonta a oltre 146 milioni di euro tra imposte, sanzioni e interessi il valore di una controversia tra il Fisco campano e una società casertana che ha impugnato i due atti di accertamento relativi ad Ires e Iva emessi dalle Entrate, per i quali i giudici tributari hanno accolto pienamente le ragioni dell' Agenzia. La Commissione tributaria provinciale di Napoli ha rigettato i ricorsi presentati dalla società controparte per due avvisi di accertamento aventi a oggetto molteplici e immotivate operazioni di cessione e restituzione del medesimo complesso immobiliare di rilevantissimo valore economico, intercorse tra due società appartenenti al medesimo gruppo. Le transazioni, realizzate dal 2000 al 2006, non hanno mai dato luogo a effettivi esborsi di danaro generando, tuttavia, un valore aggiunto fittizio, con Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 71 21 gennaio 2014 Pagina 29 < Segue Italia Oggi Enti locali conseguente indebita detrazione di Iva e deduzione di costi. La Notartel spa, società informatica del notariato italiano, istituisce una borsa di studio pari a 20.000 euro per l' anno 2014 con possibilità di rinnovo per neolaureati in Giurisprudenza, Ingegneria informatica, Informatica e Scienze dell' informazione, per la realizzazione di progetti di ricerca nell' ambito del diritto dell' informatica e dell' informatica giuridica e dei servizi informatici per l' e government con particolare riferimento al trattamento documentale per le attività notarili. I candidati dovranno presentare un programma di studio e ricerca sul tema del: «Trattamento documentale avanzato in sicurezza applicato al dominio applicativo notarile». La borsa di studio è finalizzata al programma di studio e ricerca da svolgersi presso la Notartel spa. Info su www.notariato. it nella sezione dedicata alla Notartel. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 72 21 gennaio 2014 Pagina 32 Italia Oggi Enti locali I sindacati di categoria hanno presentato il codice all' Autorità garante per la convalida. Sciopero per i commercialisti Fino a otto giorni di astensione dall' attività professionale. Fino ad otto giorni consecutivi, in un mese, di astensione dell' attività professionale ma non più di tre giorni del servizio di trasmissione telematica del modello F24 per il pagamento dei tributi. È questo il perimetro all' interno del quale i dottori commercialisti e gli esperti contabili si potranno muovere per esercitare il loro diritto allo sciopero. Il Coordinamento delle associazioni di categoria (Adc, Aidc, Anc, Andoc, Unagraco, Ungdcec, Unico), ieri, h a n n o d e p o s i t a t o i l codice d i autoregolamentazione presso la Commissione di garanzia dell' attuazione della legge sullo s c i o p e r o n e i servizi pubblici essenziali, affinché ne sia valutata l' idoneità. Si tratta del passo successivo all' audizione dello scorso 10 dicembre, incontro durante il quale sono state esposte le ragioni della categoria rispetto alla legittimità di un' eventuale azione di astensione collettiva che richiami l' attenzione sulla situazione di oggettivo disagio che stanno vivendo i commercialisti. Anche i commercialisti, dunque, al pari degli avvocati e dei medici potranno avvalersi di uno strumento di protesta far valere le proprie ragioni. L' astensione riguarderà tutte le attività dei dottori commercialisti e degli esperti contabili quali, a titolo di esempio, l' elaborazione e la predisposizione delle dichiarazioni tributarie e la cura degli ulteriori adempimenti tributari, l' attività di intermediazione fiscale in generale, l' attività in materia di consulenza del lavoro, l' attività inerente alle procedure concorsuali, di commissario o attestatore, l' assistenza e la rappresentanza davanti agli organi della giurisdizione tributaria, l' assistenza e la rappresentanza presso gli organismi di mediazione, nonché la sospensione di tutti gli adempimenti telematici e fiscali in scadenza nel periodo di astensione. Nel processo tributario la mancata comparizione dell' iscritto all' albo all' udienza o a qualsiasi altro atto o adempimento per il quale sia prevista la sua presenza sarà dunque considerata legittimo impedimento del difensore a due condizioni: a) che sia dichiarata personalmente o tramite sostituto del professionista titolare della difesa o del mandato all' inizio dell' udienza; b) che sia comunicata con atto scritto trasmesso o depositato nella segreteria della commissione tributaria competente, almeno due giorni prima della data stabilita. Considerata la delicata funzione sociale dei commercialisti e il possibile disagio che l' astensione Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 73 21 gennaio 2014 Pagina 32 < Segue Italia Oggi Enti locali comporterebbe per l' erario, per le imprese, per i lavoratori e per i contribuenti, il codice d i autoregolamentazione chiarisce alcune situazioni speciali e prevede dei livelli minimi di servizio. Nel caso del servizio di trasmissione telematica del modello F24 per il pagamento dei tributi o contributi in esso contenuto, se eseguito dal professionista intermediario su incarico specifico del proprio cliente, infatti, l' astensione non può essere superiore a tre giorni lavorativi. Saranno, inoltre, garantite durante il periodo di astensione l' orario minimo di apertura dello studio non inferiore alle due ore giornaliere, con apposita comunicazione preventiva; la predisposizione e consegna delle buste paga al fine di non ledere i diritti dei lavoratori; la predisposizione e consegna del modello F24 per il pagamento dei tributi o contributi in esso contenuto, se eseguito autonomamente dal proprio cliente; la predisposizione e fornitura della documentazione in caso di accesso, per i procedimenti penali, di organi ispettivi e di polizia giudiziaria; il rispetto dei termini perentori prescritti nell' ambito dei procedimenti tributari o civili in merito all' attività di attestatore o in presenza di concordati. PAGINA A CURA DI IGNAZIO MARINO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 74 21 gennaio 2014 Pagina 42 Italia Oggi Enti locali Questa volta è l' ufficio centrale del miur a dire no ai pagamenti dell' accessorio. Verso lo sciopero. Dirigenti con il fiato sospeso, rischiano il taglio allo stipendio Monta la protesta dei dirigenti scolastici per il blocco della retribuzione di posizione e di risultato. Il limite deriva dall' applicazione dell' articolo art. 9.2bis del decreto legge 78/2010. Il dispositivo prevede che l' ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al trattamento accessorio non può superare il corrispondente importo dell' anno 2010 ed è, comunque, automaticamente ridotto in misura proporzionale alla riduzione del personale in servizio. E proprio in forza di questo blocco i dirigenti scolastici rischiano di subire una perdita netta in busta paga di circa 10001200 euro l' anno. Il blocco è stato applicato dall' ufficio centrale d i bilancio costituito presso il ministero dell' istruzione: un organo di controllo contabile e amministrativo, presente in tutte le amministrazioni contrali, che ha il compito di far quadrare i conti delle amministrazioni centrali. Le organizzazioni sindacali dei dirigenti scolastici avevano già contestato la posizione dell' Ucb presso il dicastero dell' istruzione prima di Natale. Ma l' ufficio è attualmente irremovibile. Di qui le agitazioni in corso. Quanto all' incidenza del compenso accessorio nella busta dei dirigenti, esso è a pari a circa un quarto della retribuzione globale. Per esempio, a fronte di una retribuzione di circa 60mila euro l' anno, la retribuzione di posizione, tra quota fissa e quota variabile è quantificabile nell' ordine di circa 12.500 euro. La retribuzione di risultato, invece, può essere fissata nell' ordine di circa 2500 euro. Le regole per definire gli importi vengono scritte, regione per regione, con appositi contratti integrativi. E quindi gli importi possono variare di anno in anno. Ma generalmente tendono a crescere. Quest' anno, però, l' amministrazione finanziaria, tramite l' ufficio centrale di bilancio costituito presso il ministero dell' istruzione, ha deciso di metterci un freno, applicando in modo letterale le disposizioni contenute nel decreto 78. Che è lo stesso decreto che ha cancellato l' utilità del triennio 2012012 ai fini della progressione economica di anzianità del personale non dirigenziale. E a quanto pare la soluzione del problema è ancora lontana. Mentre per i docenti e gli Ata della scuola la soluzione che sta per essere adottata non comporta ulteriori esborsi per l' erario, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 75 21 gennaio 2014 Pagina 42 < Segue Italia Oggi Enti locali risolvere il problema dell' aumento dell' accessorio dei dirigenti scolastici comporterebbe, invece, maggiori oneri. Gli scatti dei docenti e degli Ata, infatti, sono finanziati in massima parte attingendo dalle risorse dello straordinario. E dunque si tratta di un mero cambio di destinazione di fondi già disponibili e comunque destinati a queste tipologie di personale. Una sorta di autotrasfusione, dunque. Per i dirigenti, invece, bisognerebbe trovare i soldi altrove. Ma le organizzazioni sindacali rimangono ferme nelle loro rivendicazioni , anche se separate nella protesta che non esclude lo sciopero: Cgil da un lato, Cisl, Uil e Snals dall' altro. L' Anp ha anche organizzato un sit in per il 23 gennaio, davanti alla sede del ministero dell' istruzione per richiamare l' attenzione del ministro e dei media. © Riproduzione riservata. CARLO FORTE Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 76 21 gennaio 2014 Più Notizie Web Cronaca Lugo, sembrano vani i tentativi di far restare il chirurgo Cesare Magalotti all'Umberto I. Cesare Magalotti è una vera e propria eccellenza per la sanità lughese e come tale va salvata e deve restare all'Umberto I. Parla senza peli sulla lingua una delle tante pazienti, circa quaranta, di fronte all'ambulatorio n. 5 al piano terra dell'Umberto I, per essere visitata dal noto senologo che, attualmente, lavora presso il nosocomio lughese nell'unità operativa chirurgica della degenza ordinaria multidisciplinare. Cesare Magalotti, residente a Forlì, qualora non trovasse un accordo con l'ospedale di Lugo, partirà in direzione Urbino, dove gli hanno garantito la possibilità di dirigere una unità chirurgica semplice, a differenza di Lugo che non gli ha dato tale garanzia. Magalotti i suoi passi li ha fatti, dapprima incontrando faccia a faccia il sindaco Raffaele Cortesi e, successivamente, recandosi personalmente a Ravenna, per un colloquio con il numero uno della ASL unica Andrea Des Dorides. Da fonti non ufficiali pare comunque che per la permanenza del senologo di fama nazionale, non a caso le sue pazienti vengono in città da tutta la Penisola, vi siano ben poche speranze di restare sotto l'ala di Baracca o all'ombra della Meridiana dei Popoli. Il tutto nonostante i dirigenti dell'azienda sappiano bene cosa si perderà con l'assenza del chirurgo. Le pazienti andranno a farsi visitare ad Urbino, luogo nel quale si trasferirà, salvo un improvviso cambio di direzione, lo stesso Magalotti, sorbendosi una percorrenza di 224 km giornalieri, quelli necessari per un pendolare della tratta Forlì, dove risiede, Urbino, dove lavorerà, par di capire. Il tempo per soddisfare le richieste del chirurgo non è mancato e verrebbe quasi da dire, che lo spirito di buona volontà non è stato particolarmente intenso. I lughesi sono tuttora mobilitati grazie ai consistenti sforzi dei Verdi di Lugo ci conferma Gabriele Serantoni in quanto sentono fortemente il problema salute e non vogliono rinunciare ad un medico dello spessore di Magalotti. Per questo motivo si continuano a raccogliere firme nel corso dei mercati di Lugo, Cotignola, Fusignano. Moduli ora presenti anche presso il Globo e le farmacie private di Lugo. Ci si trova di fronte ad un ulteriore per salvare l'Ospedale Umberto I° che ha subito un continuo e progressivo depotenziamento, con una diminuzione dei posti letto e di quelle che oggi sono vere e proprie eccellenze. In ogni caso sono oramai 7.000 i cittadini che chiedono al sindaco e al presidente dell'Unione dei Comuni, di prendere, unitamente agli altri 8 primi cittadini, una netta e chiara posizione in difesa del presidio ospedaliero di Lugo. Cosa di fatto non ancora avvenuta pubblicamente. Nel mese di febbraio le oltre 7.000 firme Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 77 21 gennaio 2014 Più Notizie Web < Segue verranno consegnate a Raffaele Cortesi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 78 21 gennaio 2014 Settesere.it Web Frontale a Massalombarda, ferite due donne | Una Polo ed una Megane si sono scontrate, sabato 18 attorno alle 9,30, sulla San Vitale nel tratto tra Massalombarda e Sant'Agata sul Santerno all'altezza del curvone. Da una prima ricostruzione della Municipale pare che le due auto procedessero in direzione opposte e si siano scontrate frontalmente per poi finire entrambe nei fossi ai lati della strada.Sul posto due ambulanze, l'auto medica e i Vigili del fuoco che hanno estratto la donna alla guida della Polo alla sua auto per poi trasportarla all'ospedale con ferite di media gravità.L'altra donna ha riportato lesioni più lievi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 79 21 gennaio 2014 Lugonotizie.it Web A Massa Lombarda consegnati gli attestati di formazione ai volontari della protezione civile L'assessore Marconi: "Ora potranno operare in un quadro definito di compiti, responsabilità e tutele" Giovedì 16 gennaio dieci volontari della Protezione civile di Massa Lombarda hanno ricevuto gli attestati di partecipazione al dodicesimo corso base per i volontari di Protezione civile: si tratta del corso ufficiale e riconosciuto a livello nazionale organizzato dalla Provincia di Ravenna, in collaborazione con il coordinamento provinciale delle associazioni volontariato di Protezione Civile. La cerimonia si è svolta durante l'assemblea ordinaria del gruppo dei volontari della Protezione civile locale. Gli attestati sono stati consegnati da Linda Errani, che come sindaco è responsabile della gestione delle emergenze e presidente del gruppo locale di volontari. I volontari massesi hanno ricevuto l'attestazione di "volontari operativi", in linea con le recenti disposizioni della Regione Emilia Romagna emanate lo scorso agosto e attive dal primo novembre 2013. Il sindaco ha inoltre proceduto alla nomina ufficiale a coordinatore del gruppo di Michele Governa che, come previsto dal regolamento, resterà in questa carica per i prossimi 12 mesi. "Si tratta di passaggio importante perché segna l'ingresso ufficiale del nostro gruppo di volontari nel sistema nazionale di protezione civile ha dichiarato l'assessore alla Protezione civile Angelo Marconi . Ora possiamo operare in un quadro definito di compiti, responsabilità e tutele. Si è trattato di un percorso lungo ed impegnativo e voglio ringraziare tutti coloro che hanno contribuito con tenacia e determinazione". Per fare conoscere le attività e promuovere l'adesione al gruppo durante i festeggiamenti del patrono San Paolo, verrà allestito un punto informativo in piazza Matteotti presidiato da alcuni volontari. Per ulteriori informazioni, rivolgersi all'Ufficio segreteria del Comune di Massa Lombarda in piazza Matteotti 16, telefono 0545 985806, email segreteria@comune.massalombarda.ra.it. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 80 21 gennaio 2014 Lugonotizie.it Web Cgil: "Un pessimo 2013. I protagonisti dell'economia locale devono trovare la forza di reagire" Ricci: "Ripartire da porto, industria manifatturiera, cultura, turismo e ambiente". Nell'anno appena passato dato medio giornaliero di 6.939 lavoratori in cassa integrazione e 6.673.196 ore di ammortizzatori sociali: i numeri peggiori dall'inizio della crisi Il 6 e il 7 marzo si svolgerà a Ravenna il quinto congresso provinciale della Cgil, il diciassettesimo a livello nazionale. Le assemblee di base hanno preso il via lo scorso 9 gennaio e nelle prossime settimane si svolgeranno anche i congressi di categoria. In tutto sul territorio provinciale sono in programma 418 assemblee. Al termine del percorso verranno eletti 271 delegati metà dei quali saranno definiti nel corso delle assemblee e i restanti nei congressi di categoria che daranno vita ai lavori del 6 e del 7 marzo. Le tesi congressuali sono due: "Il lavoro decide il futuro", sostenuto dalla larga maggioranza del gruppo dirigente, e "Il sindacato è un'altra cosa", sostenuto da Giorgio Cremaschi e da alcuni membri del comitato direttivo. "Con il congresso spiega il segretario provinciale della Cgil, Costantino Ricci la Cgil vuole aprire una larga discussione che coinvolga più lavoratori e iscritti possibile. Il documento sostenuto dalla maggioranza contiene 11 proposte di azione, con 12 emendamenti collegati. Gli iscritti potranno esprimersi sui documenti e fare proposte per l'elaborazione del documento finale". Il quinto congresso provinciale giunge in una fase particolarmente difficile per il territorio: "Il nostro congresso continua Ricci ha per titolo "I protagonisti del cambiamento". Non è un titolo casuale e assume ancor più valenza alla luce dei pessimi risultati che sono emersi per l'anno 2013. Noi siamo convinti che i protagonisti dell'economia locale debbano trovare dentro di sé la forza per uscire dalla pesante fase di recessione che stiamo vivendo. Gli strumenti per dare un cambio di marcia al territorio, per quanto riguarda il sindacato, sono la negoziazione e la contrattazione. Abbiamo tre assi su cui puntare per rilanciare l'economia. Il primo è il porto di Ravenna, inteso come sistema integrato. Non ci riferiamo solo all'approfondimento dei fondali, ma anche all'infrastrutturazione commerciale e delle imprese. La seconda via dello sviluppo è il potenziamento e la diversificazione dell'industria manifatturiera e del terziario avanzato legato a nuovi prodotti e mercati. In quest'ottica sono fondamentali i poli scientifici per la ricerca (tecnopoli) e l'orientamento alla sostenibilità ambientale ed economica. L'ultimo punto su cui dobbiamo insistere è la cultura, il turismo e l'ambiente. Per fare tutto ciò servono investimenti; per le Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 81 21 gennaio 2014 < Segue Lugonotizie.it Web istituzioni chiediamo un allentamento del patto di stabilità, mentre per l'industria è fondamentale la scelta di capitalizzare le attività". Purtroppo, infatti, la disoccupazione e la cassa integrazione continuano a presentare numeri estremamente negativi. I dati, elaborati dall'Ufficio studi e ricerche della Cgil di Ravenna, mostrano che il 2013 è stato l'anno peggiore, dall'inizio della fase di recessione incominciata a fine 2008, per il numero di lavoratori esposti agli ammortizzatori sociali e alle ore di cassa integrazione utilizzate. Il 2013 si è chiuso con un dato medio giornaliero di 6.939 lavoratori in cassa integrazione, superando di fatto il picco raggiunto nel 2010 quando i cassaintegrati si attestarono ad una media giornaliera di 6.526 unità. Nel 2013 si sono utilizzate 6.673.196 ore di ammortizzatori sociali. Le ore autorizzate nel corso del 2013 sono le più elevate dell'intero periodo, superando il dato 2010. che si era fermato a 6.603.403. Il dato relativo al 2013 rischia un ulteriore aggravamento, alla luce del fatto che, per quanto riguarda le casse in deroga manca ancora il completamento delle autorizzazioni relative ai mesi di novembre e dicembre dello scorso anno. Tenendo conto dei verbali ancora in carenza di approvazione possiamo dire che è praticamente certo che il conteggio definitivo porterà a sfondare i 7 milioni di ore di cassa integrazione nel 2014. Nell'arco del 2013 si sono registrate due grandi tendenze; nel primo semestre la media giornaliera di cassaintegrati è stata di 7.901 unità, mentre nel secondo semestre si è assistito a un profondo ridimensionamento con 5.977 unità medie giornaliere. I motivi di questa contrazione con una differenza di circa 2.000 unità giornaliere in cassa integrazione tra un periodo e l'altro sono molteplici e non tutti sono portatori di segnali positivi. I fattori che possono avere inciso sulle performance del secondo semestre sono riconducibili: a una possibile intensificazione dei fallimenti delle imprese nel secondo semestre rispetto al già pesante risultato del primo periodo 2013 sul 2012; a una ripresa di alcune realtà della grande industria manifatturiera e dei servizi, all'esaurimento della possibilità di ricorrere alla cassa integrazione (lo strumento è infatti utilizzabile per un numero limitato di settimane, oltre le quali non è rinnovabile se non a determinate condizioni). Nel 2013 la categoria più colpita, ancora una volta, dalla cassa integrazione è stata quella dei metalmeccanici con una media giornaliera di 2.680 lavoratori, seguita dall'edilizia e costruzioni con 1.233, dalla chimica e ceramica con 970, dal commercio e servizi con 953 e dal comparto dei trasporti con 505 unità, seppure si registri una riduzione delle giornate di Ima, strumento di sostegno al reddito dei lavoratori portuali. Nel 2013, l'economia provinciale ha mostrato diversi elementi di debolezza, registrando costantemente il segno negativo sia nella dinamica dei fatturati che degli ordinativi. Il tessuto imprenditoriale si è trovato di fronte a cali di fatturati anche di oltre il 50%, ed un dato medio di flessione tra il 15 ed il 20% tra le imprese che ricorrono agli ammortizzatori sociali, si è inoltre registrato un dato che desta particolare preoccupazione: nel solo 2013 sono fallite 33 imprese, pari al 33% delle 102 aziende complessivamente fallite tra il 2009 e il 2013. Nelle 102 aziende fallite trovavano impiego 1.156 lavoratori. I fallimenti tra il 2009 e il 2013 hanno prevalentemente coinvolto il comparto metalmeccanico con 33 imprese, il commercio e servizi con 22 imprese, la chimica con 20 e le costruzioni con 18. Nella ripartizione geografica, i fallimenti hanno riguardato Ravenna con 37 imprese e 356 dipendenti, Lugo con 33 imprese e 324 dipendenti e Faenza con 32 imprese e 476 dipendenti. Dal 2009 ad oggi hanno fatto ricorso alla cassa integrazione 1.717 imprese. Il territorio ha perso 3.887 posti di lavoro per esodi "naturali" e 1.156 per fallimenti. Nonostante la minore forza lavoro presente sul mercato il 2013 si è chiuso con il numero più elevato di ore di cassa integrazione utilizzate e di lavoratori coinvolti. Cresce quindi l'intensità di utilizzo degli ammortizzatori sociali. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 82 21 gennaio 2014 Lugonotizie.it Web Il Giorno della Memoria al Gulliver di Alfonsine: sul grande schermo To be or not to be di Lubitsch La commedia capolavoro della Hollywood classica torna in versione restaurata Il Gulliver di Alfonsine intende partecipare alle celebrazioni del Giorno della Memoria 2014 con un evento cinematografico: la proiezione in pellicola, giovedì 23 e giovedì 30 gennaio, del capolavoro restaurato Vogliamo vivere! To be or not to be, satira antinazista diretta dal maestro Ernst Lubitsch nel 1942, in piena seconda guerra mondiale. Un'occasione imperdibile per tutti gli appassionati di cinema di riscoprire sul grande schermo uno dei film che hanno fatto la storia della settima arte. Giovedì 30 gennaio la proiezione sarà introdotta da Gian Luigi Melandri dell'Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea in Ravenna e Provincia. In To be or not to be di Ernst Lubitsch, Joseph Tura (Jack Benny) e la moglie Maria (Carole Lombard) dirigono una compagnia teatrale polacca, rimasta senza lavoro dopo l'occupazione tedesca del '39. Quando il tenente Sobinski (Robert Stack), spasimante di Maria, chiede loro aiuto per la causa della Resistenza, il talento dell'intera compagnia finisce al servizio di un esilarante e sempre più rischioso complotto antinazista fatto di travestimenti e scambi di persona. Il congegno narrativo perfetto, il ritmo travolgente e un cast formidabile guidato dall'eccelsa Carole Lombard, hanno reso negli anni To be or not to be un'opera di culto, uno degli esempi più folgoranti e duraturi dell'arte di Lubitsch. Girato nel 1941, in piena tragedia nazista, come il contemporaneo Il grande dittatore di Chaplin, il film accusato erroneamente di leggerezza combatte la sua guerra con le armi della finzione e della comicità ma anche della più grande poesia tragica, rivelandosi, specie a posteriori, di una complessità sofisticata e sorprendente, che non va mai a discapito della suspence o della risata incontenibile. La proiezione sarà in lingua orginale con sottotitoli in italiano. Ingresso unico di 5,00, inizio alle ore 21. L'evento è organizzato da Cineclub Kamikazen e Arci Ravenna, in collaborazione con Comune di Alfonsine, Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea in Ravenna e Provincia, Museo della Battaglia del Senio di Alfonsine. Per informazioni: cell. 377/7081999 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 83 21 gennaio 2014 Lugonotizie.it Web Al Teatro Goldoni di Bagnacavallo continua la sfida di improvvisazione teatrale Comicità garantita con i prossimi appuntamenti dell'associazione ravennate "05QuartoAtto" Continua venerdì 24 gennaio alle 21 al teatro Goldoni di Bagnacavallo la rassegna teatrale "Icaro In volo tra sogno e realtà", dell'associazione culturale ravennate "05QuartoAtto". "Dopo la vittoria dello Scirocco, prima squadra semifinalista che ha avuto la meglio sulla portentosa Tramontana, continua la tormenta di comicità con la seconda sfida che vedrà protagoniste altre due forze della natura, Libeccio e Maestrale dichiara Pierpaolo Zoffoli, presidente di 05QuartoAtto . Le squadre sfideranno tutte le leggi fisiche del pianeta per la conquista del premio più ambito, l'applauso del pubblico". La formula della serata, così come nel primo appuntamento del 17 gennaio, è quella della sfida tra due squadre di quattro giocatori ciascuna, con un presentatore, un inflessibile arbitro, un eccezionale musicista improvvisatore che farà divertire chiunque e la fondamentale presenza del pubblico che, coinvolto con il proprio voto alle varie improvvisazioni della serata, sancirà il vincitore. Libeccio, Maestrale, Scirocco e Tramontana, citati in rigoroso ordine alfabetico, saranno dunque i quattro venti che scateneranno un "uragano di comicità". La finale, che si disputerà tra Scirocco e il vincitore di questa settimana, si terrà venerdì 21 febbraio, sempre alle 21. La rassegna include anche un appuntamento per venerdì 7 febbraio, intitolato "Quarto piano", un nuovo format di improvvisazione. La rassegna è organizzata con il patrocinio del Comune di Bagnacavallo. L'associazione 05QuartoAtto aderisce a Imprò, l'associazione nazionale di improvvisazione teatrale. Il biglietto per assistere allo spettacolo è di 12 euro (ridotto 10 euro e 6 euro per i soci dell'associazione 05QuartoAtto). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 84 21 gennaio 2014 Lugonotizie.it Web Grande musica d'autore per la rassegna "Un paese che suona" al Teatro Moderno di Fusignano Venerdì 24 gennaio il cartellone 2014 inaugura con un appuntamento dedicato a Fabrizio de Andrè. Sul palco Bandeandrè con lo spettacolotributo "Caro Fabrizio" Dopo un frizzante inizio di stagione, torna con entusiasmo nel nuovo anno la rassegna "Un paese che suona" al Teatro Moderno di Fusignano, un cartellone che propone la grande qualità della musica contemporanea italiana e che vede coinvolti artisti noti e apprezzati a livello locale e nazionale per estro e talento. Quello 2013/2014 è un cartellone poliedrico, che porta sul palcoscenico di Fusignano suoni ricercati e sound da tutto il mondo, dal jazz "nero" americano, al migliore soul e blues made in Italy. La seconda parte del cartellone 2013/2014 del Moderno vede protagonista la musica italiana, con una particolare attenzione ai grandi cantautori: si inaugura in grande venerdì 24 gennaio con un appuntamento di rilievo dedicato a un grande maestro di cui quest'anno ricorrono i 15 anni dalla scomparsa: Fabrizio De André. Alle 21.30 sul palco del Teatro Moderno è di scena la Bandeandrè che presenta "Caro Fabrizio", un viaggio che vuole raccontare il De Andrè poeta e musicista, ma anche uomo in mezzo ad altri uomini. Le canzoni dei suoi inizi, fino a quelle del suo ultimo album, permettono di apprezzare l'impegno coerente di tutta la sua vita: raccontare e difendere gli ultimi, contro l'arroganza di qualsiasi potere. In pochi anni, la Bandeandré ha riscosso un grande successo di pubblico, soprattutto nelle sue esecuzioni dal vivo, che a teatro assumo ancora più significato e trasferiscono emozione. La band è composta da otto elementi: Gianluigi Tartaull alla voce e chitarra, Nazzarena Galassi alla voce, Caterina Sangiorgi ai flauti e voce, Loretta Pompignoli e Stefano Fabbri alle percussioni, Raimondo Raimondi alla chitarra, mandolino e mandola, Giacomo Sangiorgi al basso elettrico e Luca Vassura alla fisarmonica. Una splendida occasione per rivivere un autore che ha lasciato tracce indelebili nella musica d'autore italiana. Oltre a "Un paese che suona", questa terza stagione del Teatro Moderno di Fusignano ha in serbo molte altre sorprese per il pubblico: il cartellone 2014 prosegue ricco di spettacoli musicali e teatrali rivolti ai più piccoli, oltre al cinema il sabato e la domenica sera e le proiezioni per ragazzi la domenica pomeriggio. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 85 21 gennaio 2014 Lugonotizie.it Web Alla biblioteca Trisi di Lugo arriva il cinema per bambini e ragazzi La rassegna inaugura giovedì 23 gennaio con "Ernest e Celestine" La Sezione bambini e ragazzi della biblioteca comunale Fabrizio Trisi di Lugo inaugura il 2014 con un nuovo ospite: il cinema. Questa nuova esperienza si chiamerà "IlCinemaInBiblioteca Apriamo il film a pagina..." e si tratta di una rassegna cinematografica rivolta a bambini e ragazzi con proposte di film tratti dalla miglior produzione editoriale per ragazzi. Il primo appuntamento sarà giovedì 23 gennaio alle 17, con la proiezione di "Ernest e Celestine", per bambini dai 5 anni in su; si tratta di una commedia animata francese del 2012, diretto da Stéphane Aubier, Vincent Patar e Benjamin Renner, e tratta dai celebri libri illustrati di Gabrielle Vincent, sceneggiata dallo scrittore Daniel Pennac. "La scelta di fare entrare il cinema in biblioteca non è casuale commenta l'assessore comunale alla Cultura Marco Scardovi . La visione di film basati su titoli di grandi autori che hanno scritto classici per l'infanzia e l'adolescenza è infatti anch'essa un'azione di promozione della lettura". La rassegna prevede sei appuntamenti, da gennaio a marzo con cadenza settimanale, sempre nel pomeriggio alle 17. Ad ogni appuntamento verranno proiettati presso la sala Codazzi della biblioteca proposte filmiche diversificate a seconda della fascia d'età: due film d'animazione per bambini a partire dai 4 anni, due film d'animazione per bambini dai 7 anni e infine due film adatti per i ragazzi dagli 11 anni. Il secondo appuntamento sarà giovedì 30 gennaio, con "Arrietty, il mondo segreto sotto il pavimento" (da 8 anni), del giapponese Hiromasa Yonebayashi: ispirato alla serie di racconti sugli "Sgraffignoli" dell'autrice inglese Mary Norton e sceneggiato dal premio Oscar Hayao Miyazaki. Giovedì 6 febbraio i bambini potranno fare un tuffo in tre fiabe animate dello scrittore italiano Emanuele Luzzati, con "Pulcinella e il pesce magico", "La ragazza cigno" e "La palla d'oro" (da 4 anni). Il 22 febbraio sarà proiettato il film drammatico "Un ponte per Terabithia" (da 9 anni), tratto dall'omonimo romanzo di Katherine Paterson, vincitrice di innumerevoli premi, tra i quali il prestigioso Nwebery Medal, proprio con questo romanzo. Venerdì 28 febbraio toccherà al fantasyhorror "Coraline e la porta magica" (da 11 anni), di Henry Selick, tratto dal romanzo Coraline dello scrittore e fumettista Neil Gaiman, che con questo racconto si è aggiudicato il Premio Hugo e il Premio Nebula. Ultimo appuntamento venerdì 7 marco con l'avventura "Stand by me. Ricordo di un'estate" (da 12 anni), diretto da Rob Renier e tratto dal racconto "Il corpo", contenuto nella raccolta Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 86 21 gennaio 2014 < Segue Lugonotizie.it Web Stagioni diverse del maestro dell'horror Stephen King. La rassegna "IlCinemaInBiblioteca Apriamo il film a pagina..." è a cura della Sezione bambini e ragazzi della Biblioteca Trisi di Lugo. L'ingresso alle proiezioni è gratuito e riservato agli iscritti alla biblioteca Trisi. Per informazioni, contattare il numero 0545 38558 o l'indirizzo di posta elettronica trisiragazzi@comune.lugo.ra.it. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 87 21 gennaio 2014 Lugonotizie.it Web Istituto zooprofilattico a Lugo, l'Unione chiede chiarimenti sulle voci di chiusura Numerose segnalazioni danno per probabile il trasferimento a Forlì e la conseguente chiusura della sede di Lugo dell'istituto zooprofilattico sperimentale Lombardia/Veneto. Lo stesso argomento è stato anche oggetto di una specifica interrogazione alla Giunta regionale da parte del Consigliere Mario Mazzotti. La Giunta dell'Unione dei Comuni della bassa Romagna ha esaminato la situazione e, nel prendere atto che al momento la direzione dell'Istituto non ha inviato nessuna comunicazione alle istituzioni locali, ritiene necessario sottolineare le alcune considerazioni. L'Istituto Zooprofilattico opera nell'ambito del Servizio Sanitario Nazionale, garantendo alle Regioni e ai Servizi veterinari delle Aziende USL le prestazioni necessarie all'espletamento delle funzioni in materia di igiene e sanità pubblica Veterinaria. La legge Regionale n.3/2000 in attuazione del D.lgs 270/93 che disciplina gli accordi tra le due Regioni all'Art. 6 prevede che la eventuale soppressione di sedi provinciali e/o locali debba essere oggetto di formale approvazione della Giunta regionale interessata. Per questa ragione in primo luogo l'Unione chiede formalmente che, prima di assumere qualsiasi decisione, sia consultata l'Unione dei Comuni della Bassa Romagna. La Bassa Romagna chiede inoltre di conoscere le motivazioni reali che dovrebbero portare alla chiusura della sede di Lugo e al relativo trasferimento a Forlì. Risulta infatti che nel 2013 la sede di Lugo abbia aumentato la propria attività sull'anno precedente del 40% nel primo trimestre, del 6% nel secondo e del 10% nel terzo trimestre. Nello stesso periodo il fatturato è cresciuto del 2%, del 31% e del 43%, mentre i costi sono calati del 3% nell'ultimo trimestre. Pertanto appare difficile sostenere che tale sezione sia al limite della sopravvivenza e/o che il rapporto tra costi e attività sia insufficiente. Infine, l'Unione evidenzia che proprio nel corso dell'estate 2013, in occasione dell'emergenza dovuta all'influenza aviaria H7N7 che ha colpito numerosi allevamenti della Regione, la sezione zooprofilattica di Lugo ha effettuato oltre 12mila esami che hanno portato alla individuazione di due ceppi di virus ad alta patogenicità in allevamenti di pollastre e di tre ceppi influenzali non patogeni in allevamenti di anatre. Dunque, a giudizio della Giunta dell'Unione dei Comuni, la sede lughese svolge un ruolo importante per un ambito territoriale di dimensioni maggiori della Bassa Romagna e, considerato che si occupa anche delle analisi di quanto viene movimentato nel vicino porto di Ravenna, risulta evidente l'importanza e il ruolo sub regionale di tale presidio, nonché la sua ubicazione Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 88 21 gennaio 2014 < Segue Lugonotizie.it Web baricentrica rispetto all'intero territorio. "Queste ragioni sottolinea il Presidente Raffaele Cortesi ci sembrano siano sufficienti per motivare, alla luce di dati concreti, la permanenza a Lugo della sezione di zooprofilassi. Riteniamo quindi indispensabile, oltre che corretto, che la direzione dell'Istituto consulti le istituzioni locali prima di assumere ogni decisione in merito". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 89 21 gennaio 2014 Lugonotizie.it Web Le polizie locali dell'Unione celebrano San Sebastiano al Carmine di Lugo Questa mattina al Carmine di Lugo si sono riunite le rappresentanze di tutte le polizie locali della provincia per celebrare il patrono San Sebastiano. La giornata, come da tradizione, è stata occasione anche per presentare i dati sulle attività svolte dalle Polizie municipali e dalla Polizia provinciale nel corso del 2013. I saluti iniziali sono stati affidati a Linda Errani, sindaco dell'Unione con delega alla Polizia municipale: "La festa di San Sebastiano è tradizionalmente l'occasione per fare un bilancio sull'attività svolta nell'anno appena concluso, ma anche l'opportunità di rivolgere a tutti gli operatori dei polizia municipale il ringraziamento più sincero per l'importante e quotidiana attività svolta per la comunità. La sicurezza è un bene comune, e come tale chiama in causa tutti nel preservarlo, alimentarlo, tutelarlo, dalle istituzioni ai cittadini, perché riguarda la convivenza e la responsabilità delle persone nel sentirsi parte di una città". Il 2014 porta con sé una novità di carattere normativo: l'articolo 14 della legge regionale 24/2003, che disciplina le polizie locali; mentre in passato per l'attribuzione dello status di "corpo" di polizia locale era sufficiente il rispetto di alcuni parametri quantitativi (numero degli addetti, ore di servizio erogate, eccetera), oggi si aggiunge l'ulteriore requisito della coincidenza territoriale con gli ambiti ottimali definiti dalla legge regionale 21/2012: solo le città capoluogo di provincia possono istituire il corpo autonomamente; in questo contesto viene valorizzato il ruolo delle Unioni dei Comuni. I singoli Comuni (al di fuori della città capoluogo di provincia) e le gestioni associate che non coincidono con gli ambiti ottimali sono costituite in "servizio di polizia locale". Sarà inoltre rilanciata l'applicazione "Pronto polizia locale", per i possessori di smartphone con sistemi operativi iOS e Android: in caso di bisogno, l'app permette di contattare la più vicina sede di polizia locale in qualsiasi luogo. Complessivamente, sono circa 90 gli argomenti che coinvolgono le polizie locali (municipali e provinciale). Tra i dati presentati, spiccano a livello provinciale l'aumento del 30% dei controlli commerciali e del 34% dei controlli con etilometro. I posti di controllo fisso sono cresciuti del 27%, arrivando a 9361. Sono stati ben 2562 i mercati gestiti. "La polizia locale è il naturale strumento degli enti locali per interagire con i propri cittadini ha sottolineato il comandante della PM dell'Unione della Bassa Romagna, Roberto Faccani . Gli enti locali, proprio per la loro vicinanza al cittadino, devono favorire l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 90 21 gennaio 2014 Lugonotizie.it Web < Segue generale, sulla base della sussidiarietà". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 91 21 gennaio 2014 Lugonotizie.it Web Oggi a Lugo cerimonia commemorativa del partigiano Gianni Giadresco a 9 anni dalla scomparsa In occasione dell'anniversario della scomparsa del partigiano Gianni Giadresco, oggi si è tenuta una cerimonia commemorativa presso il cimitero cittadino. Per l'occasione, il sindaco di Lugo Raffaele Cortesi ha deposto presso la tomba di Giadresco una composizione floreale, a nome di tutta la cittadinanza. Gianni Gradesco, nato a Lugo nel 1927, a soli sedici anni è diventato partigiano sotto il comando di Bulow (Arrigo Boldrini, un'amicizia durata nell'ANPI di cui è stato dirigente) e ha partecipato alla liberazione di Ravenna, il 4 dicembre 1944. Dopo la guerra diventa responsabile del PCI della sua città, poi segretario provinciale e consigliere comunale, poi parlamentare, dal 1972 al 1987. Nel PCI è stato stretto collaboratore di Giancarlo Pajetta, di Luigi Longo, di Enrico Berlinguer. Alla Bolognina si schierò contro lo scioglimento del PCI e fu tra i fondatori del Movimento per la Rifondazione comunista; nel 1998 aderì al partito dei Comunisti italiani. Si è dedicato al giornalismo, nell'ultima parte della sua vita, nella ricostruzione di pagine di cronaca e storia, soprattutto dei partiti comunisti, per la rivista "La Rinascita". Ha scritto sei libri e l'opera della sua vita è stata "Guerra in Romagna 19431945" (Il Monogramma), dove ha ricostruito gli anni della liberazione di Ravenna. È deceduto a Ravenna il 20 gennaio 2005. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 92 21 gennaio 2014 PavaglioneLugo.net Web Ma il presidente del Pd Cuperlo sa che il suo partito è quello delle Primarie? Ci siamo, il miracolo sembra quasi fatto. Là dove, nella politica italiana non è mai riuscito nessuno, a partire dalla Bicamerale di D'Alema, Renzi "sembra" sia riuscito in un batter baleno: una nuova legge elettorale Appena 40 giorni, quanti sono passati dall'8 dicembre. Addirittura consenso unanime, con l'ovvia secondaria eccezione dei partitini preoccupati del 5 per cento e di Grillo che usa uno strumento di critica falso, inesistente. Lo stesso che usa Alfano, la Lista Civica e addirittura Cuperlo. E per Cuperlo viene da chiedersi se ci è o ci fa. Le liste bloccate? Partiamo da Cuperlo. Nessuno lo ha ancora informato che nel Pd le liste bloccate non ci sono più da anni? Che il tempo delle scelte calate dall'alto in merito alla cariche istituzionali a tutti i livelli, in prims di quelle a Sindaco e a quelle di partito, del partito di D'Alema, è stato rottamato? Che il Pd è il partito delle Primarie dove i candidati a Sindaco, le liste, li scelgono gli elettori? Già, è vero lui è in Parlamento perchè l'hanno messo nel listino, lui le Primarie per se stesso non le ha accettate, a fronte di altri che dissero no grazie, passo dalle Primarie. "Caro Alfano", che senso ha criticare questo aspetto della legge? Fai le Primarie e i candidati li scelgono gli elettori. Saranno collegi territorialmente piccoli, sarà facile conoscere i candidati, saremo noi a scegliere chi candidare, assolutamente. Il tema delle liste bloccate è una bugia detta sapendo di mentire. Le preferenze? Quelle dove la loro espressione, facilmente controllabile era venduta, oggetto di merce di scambio della Mafia, della criminalità organizzata, del potere economico, dove con i contributi al candidato o con le sue personali grandi disponibilità si inondavano gli elettori di "santini"? Ancora una volta a risolvere il problema della politica italiana, il primo dei problemi, le regole elettorali, sono le Primarie dell'Ulivo. Arrigo Antonellini Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 93 21 gennaio 2014 PavaglioneLugo.net Web Ci mancano le "primarie" al Teatro Rossini Ieri lunedì 20 gennaio l'articolo più letto è stato ancora una volta un articolo che parlava di Primarie, in un certo senso politiche anche queste, perchè tutto è politico quando si parla dell'Amministrazione Pubblica di nostra proprietà. Nel caso, come i tanti che hanno letto l'articolo sanno, il tema era le modalità della predisposizione del cartellone della stagione di prosa del teatro Rossini, con uno "storico" rimpianto a come lavorava l'ex Assessore alla Cultura Valter Ricci, anche membro di quel comitato Prodi che delle Primarie per la scelta del candidato a Sindaco, sin dal 1994, faceva il primo oggetto del suo impegno politico. Fu infatti forte la richiesta delle Primarie tra Silvano Verlicchi e Maurizio Roi.... Intanto siamo sempre lì, con il numero dei contatti giornalieri, a un passo dalle vetta dei duemila, 1.877 ieri, lunedì 20 gennaio. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 94 21 gennaio 2014 PavaglioneLugo.net Web L'assistenza religiosa negli ospedali Precisazioni riguardo alla posizione dell' Unione atei di Gianfranco Spadoni La posizione dell' Unione atei e agnostici razionalisti di Ravenna sull'assistenza religiosa negli ospedali è legittima e merita il dovuto rispetto, tuttavia su un piano squisitamente dialettico desidero fare qualche riflessione al riguardo. Basterebbe leggere il testo Storia della medicina e della sanità in Italia 13401900, del medico saggista Giorgio Cosmacini per comprendere il vasto ventaglio di funzioni svolte nei decenni da parte delle organizzazioni religiose all'interno degli ospedali, per lunghi anni a titolo completamente gratuito e senza oneri per gli enti pubblici. La carità, l'assistenza, la relazione di aiuto e il sostegno umano, psicologico e spirituale attraverso la visita nei reparti nel difficile momento del dolore, ha sempre caratterizzato l'attività di sacerdoti e suore nelle corsie. Spesso, annotava recentemente un religioso di un ospedale della Toscana, ci troviamo a dare risposte a situazioni di estrema povertà provvedendo con vestiti e aiuti concreti all'atto della dimissione nei confronti dei malati bisognosi e dei parenti Oltretutto con l'istituzione del Servizio sanitario nazionale, legge 23 dicembre 1978 n.833 l'assistenza spirituale nei luoghi di cura è stata sancita chiaramente demandando alle singole regioni il compito di stilare apposite convenzioni o protocolli d'intesa. Atti scaturiti dalla normativa statale e regionale in materia che trovano supporto anche nella legge 21 del 1985 la quale ratifica l'accordo tra lo Stato e la Santa Sede, accordo che ha modificato il Concordato del 1929. Si tratta, quindi, di un diritto alla libertà di culto e all'assistenza spirituale prevista e regolamentata dalle leggi in vigore. Il costo evidenziato nella nota dell' Unione atei e agnostici di Ravenna, vale a dire 47mila euro annui per i due sacerdoti, è frutto, appunto, di convenzioni specifiche come riconoscimento per un'attività svolta ininterrottamente per ventiquattro ore nell'arco di 365 giorni l'anno, se si considerano, peraltro, anche le numerose chiamate per l'estrema unzione al capezzale del malato prima della morte, in qualsiasi orario del giorno e della notte. Sotto il profilo della dotazione logistica, oltre alla chiesa, i religiosi hanno alcuni locali posti nel seminterrato, peraltro molto sobri ed essenziali se non addirittura classificabili come spazi angusti. Oltretutto, sarebbe corretto che la citata Unione atei analizzasse economicamente un'altra faccia del problema assistenziale rappresentato dalla Caritas e da alcune parrocchie, a cominciare da quella di San Rocco, le cui attività sono continue, prive di sovvenzioni e contribuiti, basate sul volontariato e che in ultima analisi presentano bilanci costantemente in rosso per il forte incremento di richieste di ogni tipo. Queste non fanno notizia, ma esistono e fortunatamente sono vive sul territorio e Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 95 21 gennaio 2014 < Segue PavaglioneLugo.net Web forniscono risposte puntuali che in molti casi dovrebbero essere di competenza e a totale carico degli enti pubblici. Gianfranco Spadoni Consigliere provinciale Udc Il tema ci porterebbe lontani, sia sul primo punto quella dell'assistenza sanitaria nel corso dei singoli di cui a Lugo sussiste meritatamente ampia letteratura, sia sull'ultimo, quello del ruolo della rete cattolica lughese dell'assistenza, della quale, anche qui, si potrebbe parlare di eccellenza, se il tema non vietasse di usare questi termini. Sul tema specifico, il ruolo della presenza dei sacerdoti negli ospedali, quanto dice Spadoni appare preciso e chiaro. Arrigo Antonellini Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 96 21 gennaio 2014 PavaglioneLugo.net Web Il futuro dell'Istituto zooprofilattico Cortesi: Svolge un lavoro importante, non comprendiamo le ragioni di un eventuale trasferimento Numerose segnalazioni danno per probabile il trasferimento a Forlì e la conseguente chiusura della sede di Lugo dell'istituto zooprofilattico sperimentale Lombardia/Veneto. Lo stesso argomento è stato anche oggetto di una specifica interrogazione alla Giunta regionale da parte del Consigliere Mario Mazzotti. La Giunta dell'Unione dei Comuni della bassa Romagna ha esaminato la situazione e, nel prendere atto che al momento la direzione dell'Istituto non ha inviato nessuna comunicazione alle istituzioni locali, ritiene necessario sottolineare le seguenti considerazioni: L'Istituto Zooprofilattico opera nell'ambito del Servizio Sanitario Nazionale, garantendo alle Regioni e ai Servizi veterinari delle Aziende USL le prestazioni necessarie all'espletamento delle funzioni in materia di igiene e sanità pubblica Veterinaria. La legge Regionale n.3/2000 in attuazione del D.lgs 270/93 che disciplina gli accordi tra le due Regioni all'Art. 6 prevede che la eventuale soppressione di sedi provinciali e/o locali debba essere oggetto di formale approvazione della Giunta regionale interessata. Per questa ragione in primo luogo si chiede formalmente che, prima di assumere qualsiasi decisione, sia consultata l'Unione dei Comuni della Bassa Romagna. Si chiede inoltre di conoscere le motivazioni reali che dovrebbero portare alla chiusura della sede di Lugo e al relativo trasferimento a Forlì. Risulta infatti che nel 2013 la sede di Lugo abbia aumentato la propria attività sull'anno precedente del 40% nel primo trimestre, del 6% nel secondo e del 10% nel terzo trimestre. Nello stesso periodo il fatturato è cresciuto del 2%, del 31% e del 43%, mentre i costi sono calati del 3% nell'ultimo trimestre. Pertanto appare difficile sostenere che tale sezione sia al limite della sopravvivenza e/o che il rapporto tra costi e attività sia insufficiente. Infine, si evidenzia che proprio nel corso dell'estate 2013, in occasione dell'emergenza dovuta all'influenza aviaria H7N7 che ha colpito numerosi allevamenti della Regione, la sezione zooprofilattica di Lugo ha effettuato oltre 12mila esami che hanno portato alla individuazione di due ceppi di virus ad alta patogenicità in allevamenti di pollastre e di tre ceppi influenzali non patogeni in allevamenti di anatre. Dunque, a giudizio della Giunta dell'Unione dei Comuni, la sede lughese svolge un ruolo importante per un ambito territoriale di dimensioni maggiori della Bassa Romagna e, considerato che si occupa anche delle analisi di quanto viene movimentato nel vicino porto di Ravenna, risulta evidente l'importanza e il ruolo sub regionale di tale presidio, nonché la sua ubicazione baricentrica rispetto all'intero territorio. Queste ragioni sottolinea il Presidente Raffaele Cortesi ci sembrano siano Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 97 21 gennaio 2014 < Segue PavaglioneLugo.net Web sufficienti per motivare, alla luce di dati concreti, la permanenza a Lugo della sezione di zooprofilassi. Riteniamo quindi indispensabile, oltre che corretto, che la direzione dell'Istituto consulti le istituzioni locali prima di assumere ogni decisione in merito. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 98 21 gennaio 2014 PavaglioneLugo.net Web Raccomandata DaTe Nasce Raccomandata DaTe, il nuovo servizio di Poste Italiane che permette di spedire raccomandate direttamente da casa o dall'ufficio tramite i portalettere dotati di appositi strumenti telematici per l'accettazione e il pagamento. In provincia di Ravenna il servizio è disponibile, oltre che nel capoluogo, anche nei seguenti comuni: Bagnacavallo, Castel Bolognese, Cervia, Conselice, Lugo, Massa Lombarda, Sant'Agata sul Santerno e Solarolo. Il pagamento della spedizione può avvenire in contanti o utilizzando le carte di debito del circuito Maestro, carte Postamat, Postepay e BancoPostaClick. Fino al 31 marzo 2014, Poste Italiane offre il servizio a domicilio DaTe al prezzo promozionale di 2 euro. Il postino telematico può accettare tutte le raccomandate, anche con avviso di ricevimento, destinate a tutto il territorio nazionale e rilasciare immediatamente la ricevuta di spedizione. Basta richiedere un appuntamento per effettuare la spedizione dal proprio domicilio chiamando il numero verde 803.160 (il numero 199.100.160 da rete mobile) o tramite il sito www.poste.it. Poste Italiane amplia ulteriormente la gamma dei prodotti di corrispondenza disponibili a domicilio, con l'obiettivo di offrire alle persone, ai professionisti e alle imprese, servizi innovativi che portano l'ufficio postale a casa del cliente. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 99 21 gennaio 2014 PavaglioneLugo.net Web In memoria di Gianni Giadresco primo Sindaco di Lugo In occasione dell'anniversario della scomparsa del partigiano Gianni Giadresco, si è tenuta una cerimonia commemorativa presso il cimitero cittadino. Per l'occasione, il sindaco di Lugo Raffaele Cortesi ha deposto presso la tomba di Giadresco una composizione floreale, a nome di tutta la cittadinanza. Gianni Gradesco, nato a Lugo nel 1927, a soli sedici anni è diventato partigiano sotto il comando di Bulow (Arrigo Boldrini, un'amicizia durata nell'ANPI di cui è stato dirigente) e ha partecipato alla liberazione di Ravenna, il 4 dicembre 1944. Dopo la guerra diventa responsabile del PCI della sua città, poi segretario provinciale e consigliere comunale, poi parlamentare, dal 1972 al 1987. Nel PCI è stato stretto collaboratore di Giancarlo Pajetta, di Luigi Longo, di Enrico Berlinguer. Alla Bolognina si schierò contro lo scioglimento del PCI e fu tra i fondatori del Movimento per la Rifondazione comunista; nel 1998 aderì al partito dei Comunisti italiani. Si è dedicato al giornalismo, nell'ultima parte della sua vita, nella ricostruzione di pagine di cronaca e storia, soprattutto dei partiti comunisti, per la rivista La Rinascita. Ha scritto sei libri e l'opera della sua vita è stata Guerra in Romagna 19431945 (Il Monogramma), dove ha ricostruito gli anni della liberazione di Ravenna. E' deceduto a Ravenna il 20 gennaio 2005. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 100 21 gennaio 2014 PavaglioneLugo.net Web Le polizie locali hanno celebrato san Sebastiano Al Carmine di Lugo si sono riunite le rappresentanze di tutte le polizie locali della provincia per celebrare il patrono San Sebastiano. La giornata, come da tradizione, è stata occasione anche per presentare i dati sulle attività svolte dalle Polizie municipali e dalla Polizia provinciale nel corso del 2013. I saluti iniziali sono stati affidati a Linda Errani, sindaco dell'Unione con delega alla Polizia municipale: La festa di San Sebastiano è tradizionalmente l'occasione per fare un bilancio sull'attività svolta nell'anno appena concluso, ma anche l'opportunità di rivolgere a tutti gli operatori dei polizia municipale il ringraziamento più sincero per l'importante e quotidiana attività svolta per la comunità. La sicurezza è un bene comune, e come tale chiama in causa tutti nel preservarlo, alimentarlo, tutelarlo, dalle istituzioni ai cittadini, perché riguarda la convivenza e la responsabilità delle persone nel sentirsi parte di una città. Il 2014 porta con sé una novità di carattere normativo: l'articolo 14 della legge regionale 24/2003, che disciplina le polizie locali; mentre in passato per l'attribuzione dello status di corpo di polizia locale era sufficiente il rispetto di alcuni parametri quantitativi (numero degli addetti, ore di servizio erogate, eccetera), oggi si aggiunge l'ulteriore requisito della coincidenza territoriale con gli ambiti ottimali definiti dalla legge regionale 21/2012: solo le città capoluogo di provincia possono istituire il corpo autonomamente; in questo contesto viene valorizzato il ruolo delle Unioni dei Comuni. I singoli Comuni (al di fuori della città capoluogo di provincia) e le gestioni associate che non coincidono con gli ambiti ottimali sono costituite in servizio di polizia locale. Sarà inoltre rilanciata l'applicazione Pronto polizia locale, per i possessori di smartphone con sistemi operativi iOS e Android: in caso di bisogno, l'app permette di contattare la più vicina sede di polizia locale in qualsiasi luogo. Complessivamente, sono circa 90 gli argomenti che coinvolgono le polizie locali (municipali e provinciale). Tra i dati presentati, spiccano a livello provinciale l'aumento del 30% dei controlli commerciali e del 34% dei controlli con etilometro. I posti di controllo fisso sono cresciuti del 27%, arrivando a 9361. Sono stati ben 2562 i mercati gestiti. La polizia locale è il naturale strumento degli enti locali per interagire con i propri cittadini ha sottolineato il comandante della PM dell'Unione della Bassa Romagna, Roberto Faccani . Gli enti locali, proprio per la loro vicinanza al cittadino, devono favorire l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base della sussidiarietà. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 101 21 gennaio 2014 PavaglioneLugo.net Web In biblioteca arriva il cinema per ragazzi La Sezione bambini e ragazzi della biblioteca comunale Fabrizio Trisi di Lugo inaugura il 2014 con un nuovo ospite: il cinema. Questa nuova esperienza si chiamerà IlCinemaInBiblioteca Apriamo il film a pagina... e si tratta di una rassegna cinematografica rivolta a bambini e ragazzi con proposte di film tratti dalla miglior produzione editoriale per ragazzi. Il primo appuntamento sarà giovedì 23 gennaio alle 17, con la proiezione di Ernest e Celestine, per bambini dai 5 anni in su; si tratta di una commedia animata francese del 2012, diretto da Stéphane Aubier, Vincent Patar e Benjamin Renner, e tratta dai celebri libri illustrati di Gabrielle Vincent, sceneggiata dallo scrittore Daniel Pennac. La scelta di fare entrare il cinema in biblioteca non è casuale commenta l'assessore comunale alla Cultura Marco Scardovi . La visione di film basati su titoli di grandi autori che hanno scritto classici per l'infanzia e l'adolescenza è infatti anch'essa un'azione di promozione della lettura. La rassegna prevede sei appuntamenti, da gennaio a marzo con cadenza settimanale, sempre nel pomeriggio alle 17. Ad ogni appuntamento verranno proiettati presso la sala Codazzi della biblioteca proposte filmiche diversificate a seconda della fascia d'età: due film d'animazione per bambini a partire dai 4 anni, due film d'animazione per bambini dai 7 anni e infine due film adatti per i ragazzi dagli 11 anni. Il secondo appuntamento sarà giovedì 30 gennaio, con Arrietty, il mondo segreto sotto il pavimento (da 8 anni), del giapponese Hiromasa Yonebayashi: ispirato alla serie di racconti sugli Sgraffignoli dell'autrice inglese Mary Norton e sceneggiato dal premio Oscar Hayao Miyazaki. Giovedì 6 febbraio i bambini potranno fare un tuffo in tre fiabe animate dello scrittore italiano Emanuele Luzzati, con Pulcinella e il pesce magico, La ragazza cigno e La palla d'oro (da 4 anni). Il 22 febbraio sarà proiettato il film drammatico Un ponte per Terabithia (da 9 anni), tratto dall'omonimo romanzo di Katherine Paterson, vincitrice di innumerevoli premi, tra i quali il prestigioso Nwebery Medal, proprio con questo romanzo. Venerdì 28 febbraio toccherà al fantasyhorror Coraline e la porta magica (da 11 anni), di Henry Selick, tratto dal romanzo Coraline dello scrittore e fumettista Neil Gaiman, che con questo racconto si è aggiudicato il Premio Hugo e il Premio Nebula. Ultimo appuntamento venerdì 7 marco con l'avventura Stand by me. Ricordo di un'estate (da 12 anni), diretto da Rob Renier e tratto dal racconto Il corpo, contenuto nella raccolta Stagioni diverse del maestro dell'horror Stephen King. La rassegna IlCinemaInBiblioteca Apriamo il film a pagina... è a cura della Sezione bambini e ragazzi della Biblioteca Trisi di Lugo. L'ingresso alle proiezioni è gratuito e riservato agli iscritti alla biblioteca Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 102 21 gennaio 2014 < Segue PavaglioneLugo.net Web Trisi. Per informazioni, contattare il numero 0545 38558 o l'indirizzo di posta elettronica trisiragazzi@comune.lugo.ra.it. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 103 21 gennaio 2014 PavaglioneLugo.net Web Strumenti di green management Per gli operatori turistici ed enogastronomici Il Progetto MOTOR, realizzato all'interno del Programma di Cooperazione Territoriale Europea Transfrontaliero Italia Slovenia 2007 2013, continua a riservare interessanti opportunità a tutti gli operatori turistici ed enogastronomici del nostro territorio, interessati ad accrescere la loro competitività. Domani mercoledì 22 gennaio, presso la Sala Consiliare del Municipio di Riolo Terme, Hermann Graziano della società Econstat, condurrà l'appuntamento Strumenti di green management: dalla riduzione dei costi ai vantaggi della rete. La domanda turistica, soprattutto quella internazionale, si dimostra sempre più attenta nella scelta della destinazione e dei prodotti/servizi da acquistare alla sostenibilità ambientale e all'attuazione di pratiche che riducono l'impronta ecologica. Un maggiore impegno sul fronte dell'approccio ecologico è divenuto improrogabile sia per intercettare le esigenze della domanda moderna che per incidere sulla riduzione dei costi di gestione. Il seminario avrà quindi l'obiettivo di inquadrare l'argomento e di illustrare tecniche, accorgimenti, strumenti che possono essere realizzati dalle imprese turistiche per ridurre l'impatto. La partecipazione alla giornata formativa (1017 con pausa intermedia) è gratuita. Per ragioni organizzative, la conferma di partecipazione è caldamente consigliata. Per informazioni e prenotazioni gli operatori potranno fare riferimento a Econstat Segreteria MOTOR, Tel. 051.264941 lidia.selleri@econstat.it Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 104 21 gennaio 2014 PavaglioneLugo.net Web A Massa Lombarda gli attestati di formazione ai volontari della protezione civile Dieci volontari della Protezione civile di massa Lombarda hanno ricevuto gli attestati di partecipazione al dodicesimo corso base per i volontari di Protezione civile: si tratta del corso ufficiale e riconosciuto a livello nazionale organizzato dalla Provincia di Ravenna, in collaborazione con il coordinamento provinciale delle associazioni volontariato di Protezione Civile. La cerimonia si è svolta durante l'assemblea ordinaria del gruppo dei volontari della Protezione civile locale. Gli attestati sono stati consegnati da Linda Errani, che come sindaco è responsabile della gestione delle emergenze e presidente del gruppo locale di volontari. I volontari massesi hanno ricevuto l'attestazione di volontari operativi, in linea con le recenti disposizioni della Regione Emilia Romagna emanate lo scorso agosto e attive dal primo novembre 2013. Il sindaco ha inoltre proceduto alla nomina ufficiale a coordinatore del gruppo di Michele Governa che, come previsto dal regolamento, resterà in questa carica per i prossimi 12 mesi. Si tratta di passaggio importante perché segna l'ingresso ufficiale del nostro gruppo di volontari nel sistema nazionale di protezione civile ha dichiarato l'assessore alla Protezione civile Angelo Marconi . Ora possiamo operare in un quadro definito di compiti, responsabilità e tutele. Si è trattato di un percorso lungo ed impegnativo e voglio ringraziare tutti coloro che hanno contribuito con tenacia e determinazione. Per fare conoscere le attività e promuovere l'adesione al gruppo durante i festeggiamenti del patrono San Paolo, verrà allestito un punto informativo in piazza Matteotti presidiato da alcuni volontari. Per ulteriori informazioni, rivolgersi all'Ufficio segreteria del Comune di Massa Lombarda in piazza Matteotti 16, telefono 0545 985806, email segreteria@comune.massalombarda.ra.it. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 105 21 gennaio 2014 PavaglioneLugo.net Web Cotignola il paese dei Giusti Sabato 25 gennaio la proiezione del documentario a Sant'Agata Per sabato 25 gennaio, alle ore 11, a Sant'Agata, nella Sala Polivalente "Ca di Cuntadèn" è in programma la proiezione del documentario: "Cotignola, il paese dei Giusti", di Nevio CasadioIntroduzione di Massimiliano Fabbri, direttore del Museo Civico Varoli di Cotignola. Saranno presenti le tre classi di Scuola Media di S. Agata. l'iniziativa è aperta a tutta la cittadinanza. Lunedì 27 gennaio, poi, alle ore 20,45, al Teatro Parrocchiale "Sacra Famiglia di Nazareth": saluto del sindaco LUIGI A. AMADEI Saluto del Vicesindaco e Assessore alla Cultura LILIA BORGHI Coordinatore della serata CANDIDO PARRUCCI, presidente del Comitato per la Difesa delle Istituzioni Democratiche. GIORNATA DELLA MEMORIA per non dimenticare! «I giusti tra le Nazioni» Introduzione di MASSIMILIANO FABBRI Direttore del Museo Civico L. Varoli di Cotignola Testimonianze di LEA OPPENHEIM e ERNESTA ZANZI INTERVISTE DEGLI ALUNNI delle classi V°A e V°BScuola elementare e della classe III° Media. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 106 21 gennaio 2014 PavaglioneLugo.net Web Continua al Goldoni la sfida tra i quattro venti Continua venerdì 24 gennaio alle 21 al teatro Goldoni di Bagnacavallo la rassegna teatrale Icaro In volo tra sogno e realtà, dell'associazione culturale ravennate 05QuartoAtto. Dopo la vittoria dello Scirocco, prima squadra semifinalista che ha avuto la meglio sulla portentosa Tramontana, continua la tormenta di comicità con la seconda sfida che vedrà protagoniste altre due forze della natura, Libeccio e Maestrale dichiara Pierpaolo Zoffoli, presidente di 05QuartoAtto . Le squadre sfideranno tutte le leggi fisiche del pianeta per la conquista del premio più ambito, l'applauso del pubblico. La formula della serata, così come nel primo appuntamento del 17 gennaio, è quella della sfida tra due squadre di quattro giocatori ciascuna, con un presentatore, un inflessibile arbitro, un eccezionale musicista improvvisatore che farà divertire chiunque e la fondamentale presenza del pubblico che, coinvolto con il proprio voto alle varie improvvisazioni della serata, sancirà il vincitore. Libeccio, Maestrale, Scirocco e Tramontana, citati in rigoroso ordine alfabetico, saranno dunque i quattro venti che scateneranno un uragano di comicità. La finale, che si disputerà tra Scirocco e il vincitore di questa settimana, si terrà venerdì 21 febbraio, sempre alle 21. La rassegna include anche un appuntamento per venerdì 7 febbraio, intitolato Quarto piano, un nuovo format di improvvisazione. La rassegna è organizzata con il patrocinio del Comune di Bagnacavallo. L'associazione 05QuartoAtto aderisce a Imprò, l'associazione nazionale di improvvisazione teatrale. Il biglietto per assistere allo spettacolo è di 12 euro (ridotto 10 euro e 6 euro per i soci dell'associazione 05QuartoAtto). Per ulteriori informazioni e prenotazioni, consultare il sito www.05quartoatto.it, email info@05quartoatto.it, telefono 366 4398919. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 107 21 gennaio 2014 PavaglioneLugo.net Web Silenzio stampa Silenzio stampa n o i c h e l a m a f i a n o n l a sentiamo nemmeno di striscio è il titolo dello spettacolo teatrale che alcuni ragazzi del Liceo Classico Alighieri di Ravenna porteranno in scena il 24 gennaio a Napoli, all'interno del progetto Le Nuove Resistenze. Il progetto nasce da un'idea di collaborazione tra il Nuovo Teatro Sanità di Napoli e la casa editrice Caracò di Bologna, che hanno coinvolto il Gruppo dello Zuccherificio per allargare l'iniziativa alla città di Ravenna. L'Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Ravenna ha appoggiato l'iniziativa finanziando le spese di viaggio degli studenti. Le Nuove Resistenze è un progetto di formazione, didattica e teatro civile contro le mafie e si pone come obiettivo la costruzione di una nuova coscienza civile attraverso le scuole, i teatri, l'editoria e il giornalismo per promuovere la cultura del contrasto alle mafie e del rispetto delle regole che caratterizzano la convivenza democratica. Protagonisti del progetto Le Nuove Resistenze sono le nuove generazioni: studenti dell'Istituto tecnico commerciale Geatano Salvemini di Casalecchio di Reno, studenti del Liceo Classico Dante Alighieri di Ravenna e i ragazzi del quartiere Sanità che seguono le attività del Nuovo Teatro Sanità. Molti dei ragazzi del Liceo Classico di Ravenna hanno già provato l'esperienza e l'emozione del palco, alcuni di loro sono stati tra i protagonisti del progetto Voci nel Deserto, format di teatro civico che richiama voci lontane sorprendentemente sempre attuali, che il Gruppo dello zuccherificio ha portato all'interno della scuola per due anni. Un gruppo di giovani attori collaudato che mostra carattere e volontà di esprimere il disagio della convivenza con la mafia. Non solo interpreti di personaggi verosimili ma portatori consapevoli dei messaggi contenuti nel testo teatrale. La sceneggiatura originale è di Lorenzo Carpinelli che ha trasposto le informazioni contenute nel dossier Le mafie in Emilia Romagna della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Bologna, realizzato in collaborazione con Gaetano Alessi (premio Pippo Fava 2012) ed al quale il Gruppo dello Zuccherificio ha contribuito. Lo spettacolo teatrale dei ragazzi di Ravenna racconta ed esplora a fondo, denuncia gli stereotipi, rivela verità scomode: storie poco conosciute, che rischiano di essere tenute a distanza se ascoltate attraverso le parole di una debole cronaca giornalistica. L'azione teatrale dona empatia alle vicende messe in scena e fa comprendere allo spettatore quanto la mafia abbia fondamenta ben piazzate anche nel nord pulito; fa sgranare increduli gli occhi di chi si chiede come certe cose possano accadere e chi le stia favorendo; fa calare il silenzio su chi ha compreso solo adesso che la mafia approfitta di tutti noi, calpestando diritti e dignità. Anche chi conosce queste storie si rende conto che possono essere di straordinario valore Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 108 21 gennaio 2014 < Segue PavaglioneLugo.net Web educativo perchè raccontate con tale intensità da ragazzi prossimi ai 20 anni, che si immedesimano in personaggi spesso loro coetanei ai quali la mafia strappa quotidianamente pezzi di vita, deformandola e segnandola indelebilmente. Non dobbiamo scordare mai le parole di Antonino Capponnetto la mafia teme la scuola più che la giustizia: questo messaggio non è rivolto solo alle istituzioni, ai dirigenti scolastici e agli insegnanti, ma a tutti i soggetti che influenzano la capacità dei giovani di intendere e volere essere cittadini. Durante questo lungo periodo di stanchezza dell'informazione di massa, nella sua forma e sostanza, l'indifferenza spalleggia le mafie nelle infiltrazioni al nord e la crisi dell'impegno e della partecipazione non genera gli anticorpi adeguati per sviluppare una cultura della legalità diffusa. Quando però sono le nuove generazioni a caricarsi della responsabilità della lotta alla mafia possiamo sostenere con più fiducia, usando le parole di Giovanni Falcone, che la mafia, in quanto fenomeno umano, ha un principio, una sua evoluzione e una sua fine. Gruppo dello Zuccherificio Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 109 20 gennaio 2014 Ravenna24Ore.it Web "Ravenna, in quattro anni fallite 102 imprese" I dati Cgil in vista del congresso provinciale del sindacato. I dati, elaborati dall' Ufficio studi e ricerche della Cgil di Ravenna, mostrano che il 2013 è stato l' anno peggiore, dall' inizio della fase di recessione incominciata a fine 2008, per il numero di lavoratori esposti agli ammortizzatori sociali e alle ore di cassa integrazione utilizzate. Il 2013 si è chiuso con un dato medio giornaliero di 6.939 lavoratori in cassa integrazione, superando di fatto il picco raggiunto nel 2010 quando i cassaintegrati si attestarono ad una media giornaliera di 6.526 unità. Nel 2013 si sono utilizzate 6.673.196 ore di ammortizzatori sociali. Le ore autorizzate nel corso del 2013 sono le più elevate dell' intero periodo, superando il dato 2010. che si era fermato a 6.603.403. Il dato relativo al 2013 rischia un ulteriore aggravamento, alla luce del fatto che, per quanto riguarda le casse in deroga manca ancora il completamento delle autorizzazioni relative ai mesi di novembre e dicembre dello scorso anno. Tenendo conto dei verbali ancora in carenza di approvazione possiamo dire che è praticamente certo che il conteggio definitivo porterà a sfondare i 7 milioni di ore di cassa integrazione nel 2014. Nell' arco del 2013 si sono registrate due grandi tendenze; nel primo semestre la media giornaliera di cassaintegrati è stata di 7.901 unità, mentre nel secondo semestre si è assistito a un profondo ridimensionamento con 5.977 unità medie giornaliere. I motivi di questa contrazione con una differenza di circa 2.000 unità giornaliere in cassa integrazione tra un periodo e l' altro sono molteplici e non tutti sono portatori di segnali positivi. I fattori che possono avere inciso sulle performance del secondo semestre sono riconducibili: a una possibile intensificazione dei fallimenti delle imprese nel secondo semestre rispetto al già pesante risultato del primo periodo 2013 sul 2012; a una ripresa di alcune realtà della grande industria manifatturiera e dei servizi, all' esaurimento della possibilità di ricorrere alla cassa integrazione (lo strumento è infatti utilizzabile per un numero limitato di settimane, oltre le quali non è rinnovabile se non a determinate condizioni). Nel 2013 la categoria più colpita, ancora una volta, dalla cassa integrazione è stata quella dei metalmeccanici con una media giornaliera di 2.680 lavoratori, seguita dall' edilizia e costruzioni con 1.233, dalla chimica e ceramica con 970, dal commercio e servizi con 953 e dal comparto dei trasporti con 505 unità, seppure si registri una riduzione delle giornate di Ima, strumento di sostegno al reddito dei lavoratori portuali. Nel 2013, l' economia provinciale ha mostrato diversi elementi di debolezza, registrando costantemente il segno negativo sia nella dinamica dei fatturati che Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 110 20 gennaio 2014 < Segue Ravenna24Ore.it Web degli ordinativi. Il tessuto imprenditoriale si è trovato di fronte a cali di fatturati anche di oltre il 50%, ed un dato medio di flessione tra il 15 ed il 20% tra le imprese che ricorrono agli ammortizzatori sociali, si è inoltre registrato un dato che desta particolare preoccupazione: nel solo 2013 sono fallite 33 imprese, pari al 33% delle 102 aziende complessivamente fallite tra il 2009 e il 2013. Nelle 102 aziende fallite trovavano impiego 1.156 lavoratori. I fallimenti tra il 2009 e il 2013 hanno prevalentemente coinvolto il comparto metalmeccanico con 33 imprese, il commercio e servizi con 22 imprese, la chimica con 20 e le costruzioni con 18. Nella ripartizione geografica, i fallimenti hanno riguardato Ravenna con 37 imprese e 356 dipendenti, Lugo con 33 imprese e 324 dipendenti e Faenza con 32 imprese e 476 dipendenti. Dal 2009 ad oggi hanno fatto ricorso alla cassa integrazione 1.717 imprese. Il territorio ha perso 3.887 posti di lavoro per esodi "naturali"e 1.156 per fallimenti. Nonostante la minore forza lavoro presente sul mercato il 2013 si è chiuso con il numero più elevato di ore di cassa integrazione utilizzate e di lavoratori coinvolti. Cresce quindi l' intensità di utilizzo degli ammortizzatori sociali. Un momento difficile di cui si discuterà anche il 6 e il 7 marzo al quinto congresso provinciale della Cgil, il diciassettesimo a livello nazionale. Le assemblee di base hanno preso il via lo scorso 9 gennaio e nelle prossime settimane si svolgeranno anche i congressi di categoria. In tutto sul territorio provinciale sono in programma 418 assemblee. Al termine del percorso verranno eletti 271 delegati metà dei quali saranno defeniti nel corso delle assemblee e i restanti nei congressi di categoria che daranno vita ai lavori del 6 e del 7 marzo. Le tesi congressuali sono due: "Il lavoro decide il futuro", sostenuto dalla larga maggioranza del gruppo dirigente, e "Il sindacato è un' altra cosa", sostenuto da Giorgio Cremaschi e da alcuni membri del comitato direttivo. "Con il congresso spiega il segretario provinciale della Cgil, Costantino Ricci la Cgil vuole aprire una larga discussione che coinvolga più lavoratori e iscritti possibile. Il documento sostenuto dalla maggioranza contiene 11 proposte di azione, con 12 emendamenti collegati. Gli iscritti potranno esprimersi sui documenti e fare proposte per l' elaborazione del documento finale". Il quinto congresso provinciale giunge in una fase particolarmente difficile per il territorio: "Il nostro congresso continua Ricci ha per titolo "I protagonisti del cambiamento". Non è un titolo casuale e assume ancor più valenza alla luce dei pessimi risultati che sono emersi per l' anno 2013. Noi siamo convinti che i protagonisti dell' economia locale debbano trovare dentro di sé la forza per uscire dalla pesante fase di recessione che stiamo vivendo. Gli strumenti per dare un cambio di marcia al territorio, per quanto riguarda il sindacato, sono la negoziazione e la contrattazione. Abbiamo tre assi su cui puntare per rilanciare l' economia. Il primo è il porto di Ravenna, inteso come sistema integrato. Non ci riferiamo solo all' approfondimento dei fondali, ma anche all' infrastrutturazione commerciale e delle imprese. La seconda via dello sviluppo è il potenziamento e la diversificazione dell' industria manifatturiera e del terziario avanzato legato a nuovi prodotti e mercati. In quest' ottica sono fondamentali i poli scientifici per la ricerca (tecnopoli) e l' orientamento alla sostenibilità ambientale ed economica. L' ultimo punto su cui dobbiamo insistere è la cultura, il turismo e l' ambiente. Per fare tutto ciò servono investimenti; per le istituzioni chiediamo un allentamento del patto di stabilità, mentre per l' industria è fondamentale la scelta di capitalizzare le attività". R3 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 111 20 gennaio 2014 RavennaNotizie.it Web Maria Perrotta suona Chopin al Teatro Rossini di Lugo Con un impegnativo omaggio a Frédéric Chopin torna ad esibirsi al Teatro Rossini di Lugo domani, martedì 21 gennaio 2014 alle ore 20.30, la pianista cosentina (ma parigina di adozione) Maria Perrotta , a due anni esatti di distanza dal suo ormai storico concerto con le Variazioni Goldberg di Bach eseguite al nono mese di gravidanza. Come molti ricorderanno, la notizia fece il giro del mondo e il nome di Maria Perrotta divenne subito familiare al grande pubblico, che ammirò il suo gesto di dedizione alla musica per cui non si conoscevano precedenti. "La Perrotta ha suonato le Goldberg con controllo purissimo di sé e della partitura... pianismo a metà perfetta fra il lussureggiante Alexis Weissenberg e il laser di Glenn Gould" scrisse Nazzareno Carusi sul quotidiano Libero, mentre Enrico Girardi sul Corriere della Sera aggiungeva: "Il suono è sgranato, la tecnica è clavicembalistica, il disegno formale è nitido: se continua così, Maria Perrotta sembra destinata a diventare la Rosalyn Tureck italiana". Nei mesi successivi Maria Perrotta si fece poi notare per alcune intense letture beethoveniane , in particolare le tre ultime Sonate, eseguite in diretta Rai e poi replicate in un memorabile concerto milanese (da poco pubblicato in cd dalla Decca) che fece scrivere al critico Paolo Isotta sulle colonne del Corriere "È una figura schiva e poco conosciuta, è uno dei veri astri del pianismo mondiale, ma non lo sa ancora. La sua figuretta si trasfigura mentre suona, pur tuttavia in modo compostissimo. Il suo tocco è delicato, e dallo Steinway ella ricava un timbro bellissimo... Là ove Pollini è veloce e formalistico, la Perrotta è analitica ed espressiva, ma non perde mai, come il suo grande esempio, il senso dell`unità formale. I recitativi sono da lei resi un teatro metafisico. I passi di terze e doppie terze acquisiscono un timbro creato da Dio in istato di grazia. Le colorature scorrono come i fili di una ragnatela". Dopo Bach e Beethoven, per Maria Perrotta è ora il momento di Chopin, il poeta del pianoforte , al quale è dedicato l' intero concerto a Lugo, comprendente alcune delle sue pagine più popolari, rappresentative sia del cotè brillante e salottiero degli anni giovanili che di quello poetico e drammatico della maturità. Apertura coi 3 Notturni op. 9, composti a vent' anni all' indomani della partenza dalla sua amata Polonia, ispirati ai notturni del compositore irlandese John Field (inventore del genere); poi la delicata Berceuse (Ninna Nanna) op. 57, in cui una breve frase melodica si dissolve in sedici variazioni di inusitata bellezza. Poi la Tarantella op. 43 composta nel 1841, probabilmente ispirata da una festa paesana, che stringe l' occhio alla melodia e Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 112 20 gennaio 2014 < Segue RavennaNotizie.it Web al carattere napoletano. Quindi l' Andante Spianato e Grande Polacca Brillante op. 22, originariamente composta per pianoforte e orchestra, in cui temi frivoli si alternano a raffinate ornamentazioni e a momenti drammatici. Nella seconda parte due capolavori della maturità: la Quarta Ballata op. 52 (ispirata al poeta polacco Adam Mickiewicz) e la grandiosa Sonata n. 3 op. 58, composta quasi di getto nel 1844, pervasa di una serenità mendelssohniana, con un Largo centrale incantato e sognante, seguito da un Finale di grande potenza, in cui molti hanno voluto leggere l' ispirazione politica, una glorificazione della Polonia libera e vittoriosa. Alla domanda con che stato d' animo si accinga a suonare Chopin Maria Perrotta risponde : "Spesso mi chiedono se i miei programmi siano delle sfide: con Chopin posso dire di sì, perché penso che esista una sorta di attitudine chopiniana che in qualche modo deve essere nel proprio DNA musicale. È una sensibilità davvero speciale, un universo sonoro che è un mondo a sé, che si possiede o no. È un' idea che può sembrare troppo forte ma che ho sempre avuto, fin da piccola, quasi si tratti di una caratteristica fisica. Si potrebbe chiedere ai pianisti (e al pubblico) "lei è chopiniano?" quasi come si chiedesse "lei è allergico?". Voglio scoprire se anch' io sono "malata" di Chopin. Perché è un autore da "vivere", bisogna tentare di identificarsi totalmente con lo stato d' animo che presupponiamo sia alla base delle sue opere. È un procedimento sofferto: si parte dall' emozione, dall' intuizione, per poi iniziare un lavoro di enorme precisione dei gesti musicali. La musica di Chopin deve risultare un creazione improvvisata, e deve provenire dal cuore, non deve sembrare pensata. È una musica che non si risolve sulla carta: è teatro, è lingua parlata. È storia, è psicologia. Come l' opera. Il tutto costruito con mezzi estremamente puri, che richiedono una tecnica sofisticata e nitida, quasi alla Mozart". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 113 20 gennaio 2014 RavennaNotizie.it Web Cgil: "Un pessimo 2013. I protagonisti dell' economia locale devono trovare la forza di reagire" Il 6 e il 7 marzo si svolgerà a Ravenna il quinto congresso provinciale della Cgil , il diciassettesimo a livello nazionale. Le assemblee di base hanno preso il via lo scorso 9 gennaio e nelle prossime settimane si svolgeranno anche i congressi di categoria. In tutto sul territorio provinciale sono in programma 418 assemblee. Al termine del percorso verranno eletti 271 delegati metà dei quali saranno definiti nel corso delle assemblee e i restanti nei congressi di categoria che daranno vita ai lavori del 6 e del 7 marzo. Le tesi congressuali sono due: "Il lavoro decide il futuro", sostenuto dalla larga maggioranza del gruppo dirigente, e "Il sindacato è un' altra cosa", sostenuto da Giorgio Cremaschi e da alcuni membri del comitato direttivo. "Con il congresso spiega il segretario provinciale della Cgil, Costantino Ricci la Cgil vuole aprire una larga discussione che coinvolga più lavoratori e iscritti possibile. Il documento sostenuto dalla maggioranza contiene 11 proposte di azione, con 12 emendamenti collegati. Gli iscritti potranno esprimersi sui documenti e fare proposte per l' elaborazione del documento finale". Il quinto congresso provinciale giunge in una fase particolarmente difficile per il territorio: "Il nostro congresso continua Ricci ha per titolo "I protagonisti del cambiamento ". Non è un titolo casuale e assume ancor più valenza alla luce dei pessimi risultati che sono emersi per l' anno 2013. Noi siamo convinti che i protagonisti dell' economia locale debbano trovare dentro di sé la forza per uscire dalla pesante fase di recessione che stiamo vivendo. Gli strumenti per dare un cambio di marcia al territorio, per quanto riguarda il sindacato, sono la negoziazione e la contrattazione. Abbiamo tre assi su cui puntare per rilanciare l' economia. Il primo è il porto di Ravenna, inteso come sistema integrato. Non ci riferiamo solo all' approfondimento dei fondali, ma anche all' infrastrutturazione commerciale e delle imprese. La seconda via dello sviluppo è il potenziamento e la diversificazione dell' industria manifatturiera e del terziario avanzato legato a nuovi prodotti e mercati. In quest' ottica sono fondamentali i poli scientifici per la ricerca (tecnopoli) e l' orientamento alla sostenibilità ambientale ed economica. L' ultimo punto su cui dobbiamo insistere è la cultura, il turismo e l' ambiente . Per fare tutto ciò servono investimenti; per le istituzioni chiediamo un allentamento del patto di stabilità, mentre per l' industria è fondamentale la scelta di capitalizzare le attività". Purtroppo, infatti, la disoccupazione e la cassa integrazione continuano a presentare numeri estremamente negativi. I dati, elaborati dall' Ufficio Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 114 20 gennaio 2014 < Segue RavennaNotizie.it Web studi e ricerche della Cgil di Ravenna, mostrano che il 2013 è stato l' anno peggiore , dall' inizio della fase di recessione incominciata a fine 2008, per il numero di lavoratori esposti agli ammortizzatori sociali e alle ore di cassa integrazione utilizzate. Il 2013 si è chiuso con un dato medio giornaliero di 6.939 lavoratori in cassa integrazione , superando di fatto il picco raggiunto nel 2010 quando i cassaintegrati si attestarono ad una media giornaliera di 6.526 unità. Nel 2013 si sono utilizzate 6.673.196 ore di ammortizzatori sociali . Le ore autorizzate nel corso del 2013 sono le più elevate dell' intero periodo, superando il dato 2010. che si era fermato a 6.603.403. Il dato relativo al 2013 rischia un ulteriore aggravamento, alla luce del fatto che, per quanto riguarda le casse in deroga manca ancora il completamento delle autorizzazioni relative ai mesi di novembre e dicembre dello scorso anno. Tenendo conto dei verbali ancora in carenza di approvazione possiamo dire che è praticamente certo che il conteggio definitivo porterà a sfondare i 7 milioni di ore di cassa integrazione nel 2014. Nell' arco del 2013 si sono registrate due grandi tendenze ; nel primo semestre la media giornaliera di cassaintegrati è stata di 7.901 unità, mentre nel secondo semestre si è assistito a un profondo ridimensionamento con 5.977 unità medie giornaliere. I motivi di questa contrazione con una differenza di circa 2.000 unità giornaliere in cassa integrazione tra un periodo e l' altro sono molteplici e non tutti sono portatori di segnali positivi. I fattori che possono avere inciso sulle performance del secondo semestre sono riconducibili: a una possibile intensificazione dei fallimenti delle imprese nel secondo semestre rispetto al già pesante risultato del primo periodo 2013 sul 2012; a una ripresa di alcune realtà della grande industria manifatturiera e dei servizi, all' esaurimento della possibilità di ricorrere alla cassa integrazione (lo strumento è infatti utilizzabile per un numero limitato di settimane, oltre le quali non è rinnovabile se non a determinate condizioni). Nel 2013 la categoria più colpita, ancora una volta, dalla cassa integrazione è stata quella dei metalmeccanici con una media giornaliera di 2.680 lavoratori, seguita dall' edilizia e costruzioni con 1.233, dalla chimica e ceramica con 970, dal commercio e servizi con 953 e dal comparto dei trasporti con 505 unità, seppure si registri una riduzione delle giornate di Ima, strumento di sostegno al reddito dei lavoratori portuali. Nel 2013, l' economia provinciale ha mostrato diversi elementi di debolezza, registrando costantemente il segno negativo sia nella dinamica dei fatturati che degli ordinativi. Il tessuto imprenditoriale si è trovato di fronte a cali di fatturati anche di oltre il 50% , ed un dato medio di flessione tra il 15 ed il 20% tra le imprese che ricorrono agli ammortizzatori sociali, si è inoltre registrato un dato che desta particolare preoccupazione: nel solo 2013 sono fallite 33 imprese, pari al 33% delle 102 aziende complessivamente fallite tra il 2009 e il 2013. Nelle 102 aziende fallite trovavano impiego 1.156 lavoratori. I fallimenti tra il 2009 e il 2013 hanno prevalentemente coinvolto il comparto metalmeccanico con 33 imprese, il commercio e servizi con 22 imprese, la chimica con 20 e le costruzioni con 18. Nella ripartizione geografica, i fallimenti hanno riguardato Ravenna con 37 imprese e 356 dipendenti, Lugo con 33 imprese e 324 dipendenti e Faenza con 32 imprese e 476 dipendenti. Dal 2009 ad oggi hanno fatto ricorso alla cassa integrazione 1.717 impres e. Il territorio ha perso 3.887 posti di lavoro per esodi "naturali" e 1.156 per fallimenti. Nonostante la minore forza lavoro presente sul mercato il 2013 si è chiuso con il numero più elevato di ore di cassa integrazione utilizzate e di lavoratori coinvolti. Cresce quindi l' intensità di utilizzo degli ammortizzatori sociali. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 115 21 gennaio 2014 Pagina 10 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna LETTERE & OPINIONI. Nessuno ascolta noi di Ponte Nuovo IL "PUNTO e basta' del sindaco Matteucci alle opinioni espresse liberamente a stragrande maggioranza dall' assemblea degli abitanti di Ponte Nuovo, convocata dal Comitato cittadino il 14 gennaio scorso, a cui egli non era neanche presente, non è democrazia. L' organizzazione urbana, la viabilità e la sicurezza sono aspetti fondamentali della vita civile dei cittadini: un' amministrazione comunale democratica non può ignorare totalmente le osservazioni e le proposte formulate, in una petizione, da 530 cittadini, quasi tutti quelli residenti nel quartiere nord ovest di Ponte Nuovo sottoposto al piano particolareggiato del traffico voluto dal sindaco. Il capovolgimento e lo stravolgimento del sistema viario gravitante sugli assi delle vie dei Pioppi e della Vigna, attivo da oltre 50 anni senza che vi sia mai stato rilevato un incidente, tranne uno lieve, oggetto di pesante strumentalizzazione, non è la priorità di Ponte Nuovo. Gli 80 mila euro da spendere unicamente in segnali e cartellonistica stradale largamenti cervellotica, sarebbero stati meglio investiti per avviare gli interventi strutturali di massima urgenza, a cominciare dalla messa in sicurezza di via 56 Martiri, asse principale dei collegamenti del paese con l' entroterra, fuori norma, senza pista ciclabile/pedonale, stretta e pericolosa, molto trafficata da automezzi che spesso sfrecciano come in autostrada incuranti dei limiti di velocità, a lato della quale è situato il nostro pacifico e sicuro quartiere. Non c' è stata in assemblea, come riportato, una spaccatura dei cittadini di Ponte Nuovo, perché la diversità di posizione è stata sostanzialmente prodotta da poche persone che non abitano nell' area interessata dal provvedimento. Dalle considerazioni espresse nella petizione del gennaio 2013, si evince una serie di gravi disagi che il piano produrrà, tra cui un ingiustificato pesante allungamento dei percorsi di entrata e uscita da casa e di transito nel quartiere, con il conseguente maggiore inquinamento ambientale ed acustico, maggiori rischi per la sicurezza viabile negli incroci interni , ma soprattutto, in uscita dal comparto, difficoltà di transito dei mezzi di servizio (vigili del fuoco, ambulanze, automezzi della nettezza urbana, ecc) e , soprattutto, la cancellazione di 250/300 posti di parcheggio auto, in alternativa ai quali l' amministrazione improvviserà un parcheggio di 20/25 posti più più che altro di servizio alla farmacia di via 56 Martiri. Ci si chiede dove i rimanenti mezzi potranno trovare collocazione, se la maggior parte delle abitazioni costruite negli anni 50/60 anni sono prive di garage e non esistono altri spazi in tutta Ponte Nuovo, perché l' amministrazione comunale, mentre espandeva il paese, non se ne è mai preoccupata. Peraltro, il nuovo piano aggrava con un notevole incremento di traffico veicolare, il Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 116 21 gennaio 2014 Pagina 10 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna problema della difficoltà di accesso alla via Dismano della via 56 Martiri, già ora notevolmente intasata e precaria. Alle domande ?scontanti' dei presenti, l' assessore Corsini e i tecnici hanno fatto "orecchie da mercante'. La possibilità di esporre e di rispondere a è stata loro data, ma i "giochi' li avevano già chiusi praticamente da due anni. Quindi non c' è da stupirsi se gli animi dell' assemblea si siano scaldati, ma in maniera buona, con realismo e senza offensività. Protesta pacifica e comprensibile visti i disagi incombenti, destinati a moltiplicare il malumore dei residenti in zona. Piuttosto che il "punto e basta' del sindaco servono ascolto, riflessione ripensamento. Lettera firmata da 15 cittadini in rappresentanza dei 530 residenti in zona ) SACERDOTI E OSPEDALI Il bersaglio è la Chiesa HO LETTO la notizia che un' organizzazione che si dichiara composta di atei e agnostici (!) razionalisti (?) contesta la presenza dei sacerdoti e le spese relative presso l' ospedale pubblico di Ravenna. Mi pare che qualcuno abbia già risposto citando le Leggi e gli accordi che regolano il "servizio". Ovviamente il movente è ben altro e il bersaglio resta la Chiesa sia come istituzione sia per quello che rappresenta. E' facile che il pubblico abbocchi e si chieda perché spendere quei soldi. Io la metterei su un altro piano. I sacerdoti portano ai sofferenti la speranza. Penso che basti. Mi chiedo con cosa sarebbe sostituita dai sedicenti atei razionalisti. Con le barzellette? Oppure con l' eutanasia? A. Cereti (Lugo) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 117 21 gennaio 2014 Pagina 14 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna MASSA LOMBARDA, GARA DI BOCCE A COPPIE PER LA FESTA A Massa Lombarda proseguono le iniziative della festa di "San Peval di segn'. Da oggi a venerdì 24 gennaio, al bocciodromo si d i s p u t e r à i l 2 0 ° T r o f e o C i t t à d i Massa Lombarda' , g a r a p r o v i n c i a l e d i b o c c e a coppie. Sempre oggi, alle 9 in piazza, apre lo stand della "Sagra del sabadone' Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 118 21 gennaio 2014 Pagina 14 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna Polizia municipale sempre più impegnata Lo scorso anno nella Bassa Romagna effettuati oltre 13mila controlli sui veicoli. GRANDE raduno di vigili urbani ieri mattina in centro a Lugo, in occasione della ricorrenza di San Sebastiano, patrono delle Polizie Locali. La cerimonia (che si svolge da 5 anni, ogni volta in una diversa località del territorio provinciale), è iniziata con lo schieramento degli operatori della Polizia provinciale e delle Polizie Municipali nel sagrato della Chiesa del Carmine, dove, alle 10, tutti sono entrati con gonfaloni e bandiere per la messa celebrata d a l v e s c o v o d i I m o l a e Lugo, Tommaso Ghirelli. Più tardi, i comandanti dei vari corpi di Polizia Locale, da quella provinciale alle municipali, hanno incontrato i rappresentanti della stampa nella sala convegni del Carmine, per illustrare l' attività svolta nel 2013. Oltre al comandante della Polizia provinciale di Ravenna Lorenza Mazzotti, sono intervenuti i comandanti delle Polizie Municipali: Roberto Faccani del Corpo della Bassa Romagna, Paolo Ravaioli di Faenza, Roberto Ricci di Cervia, Fabio Forlivesi di Russi e Alessandra Bagnara, vice comandante di Ravenna. GLI "ONORI di casa' sono spettati a Faccani, che ha sottolineato: «Oggi la politica cerca di affrontare la riforma della Costituzione, ma lo fa riferendosi al sistema elettorale, al Parlamento e quant' altro, senza considerare le esigenze dei cittadini, che possono cambiare, e tra queste esigenze spicca la richiesta di una maggiore vicinanza della Polizia Municipale, per sentirsi più sicuri. A tal fine è necessaria una forte collaborazione tra le varie forze dell' ordine, di Stato e locali, tema da affrontare nella riforma». Nel 2013, la Polizia Municipale della Bassa Romagna ha effettuato 13.730 controlli su veicoli, 237 controlli commerciali, 2.532 verbali per eccesso di velocità, 251 per mancato uso delle cinture di sicurezza, 113 per uso del telefonino durante la guida, 159 per mancanza di copertura assicurativa, 250 per mancata revisione dell' auto, 52 per guida in stato di ebbrezza, 57 controlli con l' etilometro, 1 verbale per guida sotto l' effetto di sostanze stupefacenti, 93 verbali per violazioni non inerenti il codice della strada, 69 ritiri di patente, 50 fermi amministrativi in base al codice della strada, 167 sequestri amministrativi di veicoli, 361 rilevazioni di incidenti stradali, 5 interventi per incidenti stradali mortali, 224 interventi per incidenti stradali con feriti, 149 rimozioni di veicoli. PER quanto riguarda le attività non inerenti alla circolazione stradale, nel 2013 la Polizia Municipale della Bassa Romagna ha gestito 152 mercati ambulanti e ha effettuato 237 controlli commerciali, 6 sequestri amministrativi nel settore commerciale, 181 controlli sull' edilizia, 267 controlli ambientali, 8 interventi per rinvenimento di veicoli rubati, 4 fotosegnalamenti, 64 interventi per trattamento sanitario obbligatorio, 192 ricorsi amministrativi gestiti, 93 verbali amministrativi non inerenti il codice della Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 119 21 gennaio 2014 Pagina 14 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna strada, 689 procedimenti di pubblica sicurezza, sequestro di 23 documenti falsi, 1.371 posti di controllo fisso, 5.735 pattugliamenti nel centro storico, 34.236 ore di controllo del territorio, 4.942 presidi a plessi scolastici, 77 interventi di educazione stradale. Lorenza Montanari. MONTANARI LORENZA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 120 21 gennaio 2014 Pagina 14 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna VIGILI URBANI. Nei 9 Comuni all' organico mancano ben 30 operatori "LE 1000 piccole cose': gli operatori delle Polizie Municipali chiamano così i tanti compiti ?minori' che devono svolgere e che si aggiungono alle attività più note. Tra piccoli e grandi, i compiti della Polizia Municipale sono in crescita: si va dall' accertamento dei cambi d' indirizzo, ai controlli sulle attività commerciali, alla gestione dei mercati ambulanti con accertamento del rispetto delle postazioni assegnate e l' assegnazione dei posti rimasti liberi, all' intervento in caso di Trattamento sanitario obbligatorio (Tso). Poi la stesura, in ufficio, di verbali da inoltrare allo Stato o alla Prefettura, e le lezioni di educazione stradale nelle scuole. Tutto questo in presenza di un problema non risolvibile, almeno in tempi brevi: l' organico carente. La Polizia Municipale della Bassa Romagna ha 72 dipendenti contro i 102 che per legge le spetterebbero (1 ogni 1000 abitanti). Per ora, le assunzioni sono bloccate, quindi non sono previsti aumenti di personale. l.m. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 121 21 gennaio 2014 Pagina 14 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna LA PROTESTA L' UNIONE DEI COMUNI PRENDE UFFICIALMENTE POSIZIONE CONTRO IL POSSIBILE SPOSTAMENTO DEGLI UFFICI LUGHESI. «Non ci sono ragioni valide per trasferire a Forlì l' Istituto zooprofilattico» TIENE ancora banco a Lugo e in tutta la Bassa Romagna il possibile trasferimento a Forlì e la conseguente chiusura della sede di Lugo dell' istituto zooprofilattico sperimentale Lombardia/Veneto. La Giunta dell' Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha esaminato la situazione e, nel prendere atto che al momento la direzione dell' Istituto non ha inviato nessuna comunicazione agli enti locali, ha ritenuto necessario fare alcune considerazioni sulla vicenda. Innanzitutto, si legge in una nota dell' Unione dei Comuni, l' Istituto zooprofilattico garantisce a Regioni e Servizi veterinari delle Ausl prestazioni riguardanti igiene e sanità pubblica veterinaria. «La legge Regionale 3/2000, prevede che l' eventuale soppressione di sedi locali debba essere oggetto di approvazione della Giunta regionale interessata. Per questo chiediamo formalmente che, prima di assumere qualsiasi decisione, sia consultata l' Unione dei Comuni della Bassa Romagna. Inoltre chiediamo di conoscere le motivazioni reali che dovrebbero portare alla chiusura della sede di Lugo e al trasferimento a Forlì. Risulta che nel 2013 la sede di Lugo abbia aumentato la propria attività rispetto al 2012, del 40% nel primo trimestre, del 6% nel secondo e del 10% nel terzo trimestre. Nello stesso periodo il fatturato è cresciuto del 2%, del 31% e del 43%, mentre i costi sono calati del 3% nell' ultimo trimestre. Appare quindi difficile sostenere che la sezione di Lugo sia al limite della sopravvivenza o che il rapporto costiattività sia insufficiente». L' UNIONE dei Comuni ricorda poi che, «nell' estate 2013, in occasione dell' emergenza dovuta alla influenza aviaria H7N7 che ha colpito numerosi allevamenti della Regione, la sezione zooprofilattica di Lugo ha effettuato oltre 12mila esami che hanno portato alla individuazione di due ceppi di virus ad alta patogenicità in allevamenti di pollastre e di tre ceppi influenzali non patogeni in allevamenti di anatre». Quindi, secondo la Giunta della Unione dei Comuni, «la sede lughese svolge un ruolo importante per un ambito territoriale di dimensioni maggiori della Bassa Romagna e, considerato che si occupa anche delle analisi di quanto viene movimentato nel porto di Ravenna, risulta evidente l' importanza di tale presidio, nonché la sua ubicazione baricentrica rispetto all' intero territorio. Ci sono quindi ragioni sufficienti per motivare la permanenza a Lugo della sezione di zooprofilassi. E' indispensabile, oltre che corretto, che la direzione dell' Istituto consulti le istituzioni locali prima di assumere ogni decisione in Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 122 21 gennaio 2014 Pagina 14 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna merito». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 123 21 gennaio 2014 Pagina 15 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna Ex compagni delle medie alla "Trisi' si sono ritrovati dopo ben 58 anni SONO passati 58 anni dall' ultimo anno scolastico passato assieme, nel 1955 1956 e 9 dei 17 alunni della III C della scuola media "Trisi' di Lugo si sono ritrovati alla trattoria Mirola. Alcuni di loro non si erano più rivisti da quel lontano anno scolastico. «Eravamo nove settantenni a tavola racconta Giovanni Zanzi e abbiamo ricordato, parlando per oltre tre ore, tutti i 17 ex compagni di classe e gli insegnanti. Alcuni di noi non si erano più incontrati dall' esame di licenza di scuola media. E' stato quindi molto emozionante, "quasi quanto il primo giorno di scuola o come una festa di diploma o di laurea. Speriamo di ritrovarci senza attendere altri 58 anni». Nella foto ricordo, da sinistra, gli ex compagni di classe: Paolo De Marco, Giuseppe Montanari, Clementino Vistoli, Giuliano Bocchini, Francesco Mainardi, Carlo Conti, Vittorio Miani, Giovanni Zanzi, Quinto Morara. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 124 21 gennaio 2014 Pagina 15 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna VERSO LE PRIMARIE. Al "Club 91' e alla sala "New Patrol' sono di scesa stasera i candidati MASSA Lombarda e Conselice sono i due soli Comuni della Bassa Romagna dove sono previste le primarie del Pd. A Massa sono 3 i candidati: Daniele Bassi, Pier Giorgio Missiroli e Carlo Alberto Senatore, che stasera, alle 20.30, al "Club 91' di Massa presenteranno i loro programmi. Bassi, ex sindaco massese dal 1995 al 2004, sottolinea: «Non mi sono autocandidato, ma sono messo a disposizione perchè centinaia di persone me lo hanno chiesto e punto decisamente sul "fare insieme', ascoltando tutta la comunità». Incontro stasera anche con i tre candidati conselicesi alle primarie del Partito Democratico: l' appuntamento è alle 20.30 alla sala New Patrol di Lavezzola con Paola Pula, Elena Martoni e Pietro Rocca. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 125 21 gennaio 2014 Pagina 15 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna VERSO LE ELEZIONI IN CINQUE COMUNI GIA' INDIVIDUATO IL CANDIDATO SINDACO. Le primarie del Pd sono in programma solo a Conselice e Massa Lombarda E' ORMAI quasi completamente delineato il quadro dei possibili candidati sindaci del Pd negli 8 Comuni della Bassa Romagna che andranno al voto in maggio. I n b e n 5 C o m u n i (Lugo, Bagnacavallo, Alfonsine, Cotignola e Fusignano) c ' è u n candidato unico per i Democratici e quindi non sono previste primarie di partito e ormai visti i tempi stretti non dovrebbero esserci neppure primarie di coalizione in altre due località invece si faranno le primarie del Pd, mentre a Sant' Agata s u l Santerno, la situazione è ancora in divenire. Ma vediamo nel dettaglio la situazione. A Lugo , candidato unico del Pd è il 28enne Davide Ranalli che in questi giorni sta incontrando altre forze politiche (tra le quali anche Verdi e Rifondazione comunista) del centrosinistra in vista di possibili alleanze per le elezioni amministrative di maggio. «Stiamo tirando le fila in questi giorni e contiamo nel giro al massimo di dieci giorni di avere il quadro definito, così da presentare nei primi giorni di febbraio i componenti della coalizione e il programma», sottolinea lo stesso Ranalli tra una riunione e l' altra. Anche a Bagnacavallo il Pd vede un solo candidato sindaco, l' attuale assessore provinciale alle politiche sociali, sanitarie, educative e giovanili Eleonora Proni. Gli altri Comuni dove il Partito Democratico ha già individuato il suo candidato per le elezioni a sindaco sono: Alfonsine , dove sarà in lizza l' attuale primo cittadino Mauro Venturi, unico a poter essere rieletto; Cotignola , dove il candidato è l' attuale vicesindaco Luca Piovaccari; Fusignano , dove nei giorni scorsi il Partito ha individuato il candidato in Nicola Pasi, attuale assessore al bilancio del Comune di Lugo. A Conselice invece il 2 febbraio si svolgeranno le primarie del Pd con tre candidati e cioè Paola Pula, Elena Martoni e Pietro Rocca. Invece a Massa Lombarda le primarie si svolgeranno domenica 9 febbraio, sempre con tre candidati: Daniele Bassi, Pier Giorgio Missiroli e Carlo Alberto Senatore. Rimane S.Agata sul Santerno . Qui la situazione, dove il sindaco non è di centrosinistra, per il Pd è decisamente delicata. Ci sono stati diversi incontri e ne seguiranno altri per individuare un candidato del centrosinistra senza ricorrere, visti i tempi ristretti, alle primarie. Nessuno si sbilancia ancora nel fare nomi, anche perchè si vorrebbe trovare un personaggio che sia capace di far ?svoltare' un Comune che da tempo regala poche soddisfazioni elettorali al Pd. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 126 21 gennaio 2014 Pagina 15 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna lu.sup. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 127 21 gennaio 2014 Pagina 15 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna MASSA LOMBARDA MICHELE GOVERNA NOMINATO COORDINATORE DEL GRUPPO. Dieci altri volontari operativi per la Protezione civile DIECI volontari della Protezione civile di Massa Lombarda hanno ricevuto gli attestati di partecipazione al corso base per i volontari di Protezione civile. E' il corso ufficiale riconosciuto a livello nazionale organizzato dalla Provincia. in collaborazione col coordinamento provinciale delle associazioni volontariato di Protezione Civile. Gli attestati sono stati consegnati da Linda Errani, che come sindaco è responsabile della gestione delle emergenze e presidente del gruppo locale di volontari. I volontari massesi (nella foto) hanno ricevuto l' attestazione di "volontari operativi'. Il sindaco ha inoltre proceduto alla nomina a coordinatore del gruppo di Michele Governa che, come previsto dal regolamento, resterà in carica per i prossimi 12 mesi. Per fare conoscere le attività e promuovere l' adesione al gruppo durante la festa di San Paolo, verrà allestito un punto informativo in piazza Matteotti presidiato da volontari. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 128 21 gennaio 2014 Pagina 15 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna LA PIENA DEL RENO. L' acqua ha invaso la golena al Ponte della Bastia, ma tutto è sotto controllo IERI, l' attesa ondata di piena del fiume Reno nel territorio ravennate è puntualmente arrivata. Rispetto a domenica, il livello del più lungo fiume dell' EmiliaRomagna (211,8 km, dalla sorgente di Prunetta in provincia di Pistoia fino al mar Adriatico nei pressi di Casalborsetti), è ulteriormente salito. E all' altezza del ponte della Bastia, alle porte di Lavezzola, al confine tra la nostra provincia e quella di Ferrara, l' acqua ha ricoperto l' intera golena. La situazione è però sotto controllo, non solo perché ci sono ancora tanti metri di argine, ma anche perché il "grosso' della piena si è già verificato, e quindi nelle prossime ore ci sarà il deflusso delle acque. C' erano comunque timori per la "diga' di legname che si era formata a ridosso di quattro piloni del ponte della Bastia e che ostacolavano lo scorrimento del flusso d' acqua. Preoccupazione che ieri è diminuita, dopo che parte di tronchi e rami si è disincagliata da sola dirigendosi verso la foce e consentendo quindi all' acqua di defluire senza grossi ostacoli. Ciò non ha impedito però la formazione di grandi mulinelli d' acqua che inevitabilmente provocano, poco più a valle del ponte, l' erosione della sponda della golena. Anche ieri diverse persone si sono recate sul ponte della Bastia per assistere al fenomeno. In serata sono giunte segnalazioni di ammassi di legname anche all' altezza del ponte della Madonna del Bosco, che segna il confine tra il territorio alfonsinese e quello argentano. Luigi Scardovi. SCARDOVI LUIGI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 129 21 gennaio 2014 Pagina 18 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna Il grande cinema IN OCCASIONE del Giorno della Memoria giovedì sera alle 21 il Gulliver di Alfonsine propone la proiezione del capolavoro restaurato "To be or not to Be' del 1942. Il film è una satira antinazista diretta da Lubitsch. Info.: 377 7081999. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 130 21 gennaio 2014 Pagina 18 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna De Andrè UN TRIBUTO a Fabrizio De Andrè a quindici anni dalla sua morte. L' appuntamento è venerdì alle 21.30 al Teatro Moderno di Fusignano. Salirà sul palco Bandeandrè che presenta ?Caro Fabrizio'. Info.: 0545 954194. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 131 21 gennaio 2014 Pagina 19 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna MUSICA QUESTA SERA AL ROSSINI DI LUGO. Maria Perrotta suona Chopin MARIA Perrotta torna al Rossini di Lugo. La pianista cosentina che vive a Parigi affronterà opere molto popolari di Chopin: Notturni, Ballate, Sonate, Berceuse, Tarantella e Andante Spianato e Grande Polacca Brillante. «Il segreto di Chopin? Farlo sembrare improvvisato sul momento», assicura l' interprete. L' artista si era già esibita a Lugo a due anni fa in un concerto divenuto storico, nel quale suonò le Variazioni Goldberg di Bach al nono mese di gravidanza. La notizia all' epoca fece il giro del mondo e il nome di Maria Perrotta divenne subito familiare al grande pubblico. Info. e prenotazioni: 0545 38542. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 132 21 gennaio 2014 Pagina 10 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna Black Monkey, chieste pene fino a 22 anni Videoslot e 'ndrangheta: atteso per oggi il verdetto del Gup per alcuni degli imputati. BOLOGNA. Da due a 22 anni di carcere. Queste le richieste del pm Francesco Caleca per i sette imputati che hanno chiesto il rito abbreviato nel processo in corso a Bologna nell' ambito dell' inchiesta "Black Monkey" che vede come principale imputato Nicola Femia, imprenditore calabrese del ramo del gioco on line residente a Sant' Agata sul Santerno arrestato poco meno di un anno fa su richiesta della Dda di Bologna per associazione a delinquere. Femia è accusato di aver agito con metodi mafiosi e di essere legato a clan della `ndrangheta. La decisione del gup Andrea Scarpa sugli abbreviati e sui rinvii a giudizio per gli altri imputati (in tutto sono 34) è attesa per oggi. La pena più pesante, 22 anni appunto, il pm Caleca l' ha chiesta per il 28enne Luigi Ciriaco Carrozzino che ora rischia una condanna per associazione mafiosa (15 anni) ed estorsione (altri 7 anni). Sulle richieste di Caleca dovrà poi essere calcolato lo sconto di un terzo della pena a cui dà diritto il rito abbreviato. Per Giovanni De Marco la richiesta invece è di 19 anni, di 12 anni e nove mesi per Ciro Irco, di 10 per Luigi Tancredi, di nove per Giuseppe Mascheretti, di cinque per Nicola Paparusso (ex maresciallo dei Carabinieri che avrebbe intascato ingenti cifre assicurando a Nicola Femia, di poter "aggiustare" un processo a suo carico in Cassazione) e di due per Gian Loris Mengoli (immobiliarista a cui Femia avrebbe intestato i suoi appartamenti per eludere le restrizioni a cui era sottoposto). Tranne che per gli ultimi due, Paparusso e Mengoli, agli altri è stata contestata fra l' altro l' associazione mafiosa. Rinviata, invece, in primavera la decisione su un rito abbreviato condizionato, quello relativo al brigadiere della Guardia di finanza Giuseppe Lo Monaco. Numerose le parti civili che si sono costituite: spicca fra tutti Giovanni Tizian, il giornalista che ha scritto a lungo dei legami di Femia con il gioco illegale e che fu minacciato di morte in una telefonata tra lo stesso presunto boss e il faccendiere Guido Torello. Sono parti civili anche la Regione Emilia Romagna, il Comune di Modena, l' Ordine dei giornalisti e Libera. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 133 21 gennaio 2014 Pagina 13 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna Velocità, aumentano le multe Crescono i verbali per violazione dei limiti, più controlli. FAENZA. Nel 2013 i verbali per violazione dei limiti di velocità sono stati 1.000 in più rispetto all' anno precedente. «Questo in parte è dovuto al fatto che è stata attivata una nuova postazione fissa di rilevamento sulla provinciale all' altezza di Castel Bolognese», spiega Paolo Ravaioli, comandante della polizia municipale di Faenza. Lo scorso anno sono state riscontrate oltre 8.700 violazioni dei limiti di velocità, di cui quasi 5.500 nel solo territorio dei Comuni della Romagna faentina. Aumentati del 27% (a 9.361) i posti di controllo fisso. Per contro, diminuiscono del 34% a quota 183 i verbali per guida sotto l' effetto dell' alcol (1.232 i controlli con l' etilometro effettuati), mentre salgono da 8 a 14 quelli per guida sotto l' effetto di sostanze stupefacenti. Gli incidenti stradali rilevati nel 2013 dalle polizie locali della provincia sono stati poco più di 1.800 (904 solo a Ravenna), di cui 27 mortali e 1.203 con feriti. Sostanzialmente stabile il numero di veicoli rubati rinvenuti: 91 nel 2012 e 87 nel 2013 (di cui 35 solo nel territorio dei Comuni della Romagna faentina). Pressoché invariato pure il numero di procedimenti per attività di polizia giudiziaria: 2.424, di cui la metà a Ravenna. (a.d.m. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 134 21 gennaio 2014 Pagina 13 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna Sempre di più al volante senza assicurazione di ALESSANDRO DE MICHELE In aumento i casi di persone trovate a guidare un veicolo privo di copertura assicurativa o che non è stato sottoposto a revisione obbligatoria: nel 2013 hanno raggiunto, rispettivamente, quota 661 e 1.035. «Questo può essere uno specchio del periodo di difficoltà in cui si trovano i cittadini», spiega Paolo Ravaioli, comandante della polizia municipale di Faenza. E dire che il numero di controlli e contravvenzioni nel 2013 è calato: il numero dei veicoli controllati è sceso dai circa 57.000 del 2012 ai quasi 53.500 veicoli dell' anno scorso, mentre le multe sono passate da 121.000 a 114.000. «Il motivo è semplicecontinua Ravaioli . Negli ultimi tempi ci sono arrivate richieste di orientare maggiormente la nostra attività, a parità di personale, alla sorveglianza del territorio e del centro storico». In altre parole, il tasso di microcriminalità sale e le amministrazioni pubbliche usano i vigili per tranquillizzare la popolazione. «Le pattuglie nei centri storici, magari appiedate o in bicicletta, sono aumentate», conferma Alessandra Bagnara della polizia municipale di Ravenna. Cresce inoltre, come sottolineato dal comandante della Pm di Russi, Fabio Forlivesi, il monte ore di presidio nei plessi scolastici: dalle circa 15.500 del 2012 alle quasi 17.500 del 2013. Aumentano anche i controlli ambientali: da quasi 5.500 a 6.377. «Un dato dovuto anche al fatto che adesso sono i cittadini a richiederli sempre di più», commenta Lorenza Mazzotti, comandante della polizia provinciale. I controlli degli esercizi commerciali, come evidenziato dal comandante della Pm di Cervia, Roberto Ricci, sono invece saliti del 30%, sforando il tetto dei 5.000. I sequestri amministrativi di merce sono stati invece 57. Nel suo discorso introduttivo, il comandante della polizia municipale della Bassa Romagna, Roberto Faccani, insiste sul fatto che «è emerso il bisogno da parte dei cittadini di una polizia locale a loro vicina non solo formalmente, ma anche concretamente, alla quale rivolgersi per qualsivoglia esigenza». Anche per questo sarà rilanciata l' applicazione per smartphone "Pronto polizia locale", disponibile per sistemi operativi iOS e Android, che permette di contattare la più vicina sede di polizia locale. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 135 21 gennaio 2014 Pagina 13 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna Istituto zooprofilattico, «vogliamo chiarezza» Cortesi: «Svolge un lavoro importante, non comprendiamo le ragioni di un eventuale trasferimento» LUGO. Numerose segnalazioni danno per probabile il trasferimento a Forlì e la conseguente chiusura della sede di Lugo dell' Istituto zooprofilattico. Lo stesso argomento è stato anche oggetto di una specifica interrogazione alla giunta regionale da parte del consigliere Mario Mazzotti. L' Unione della Bassa Romagna ha esaminato la situazione, pur prendendo atto che al momento la direzione dell' Istituto non ha inviato nessuna comunicazione alle istituzioni locali. L' Istituto zooprofilattico opera nell' ambito del Servizio sanitario nazionale, garantendo alle Regioni e ai Servizi veterinari delle Aziende Usl le prestazioni necessarie all' espletamento delle funzioni in materia di igiene e sanità pubblica veterinaria. La legge regionale prevede che l' eventuale soppressione di sedi provinciali e locali debba essere oggetto di formale approvazione della giunta regionale interessata. «Per questa ragione in primo luogo si chiede formalmente che, prima di assumere qualsiasi decisione, sia consultata l' Unione della Bassa Romagnaviene sottolineato con forza . Si chiede inoltre di conoscere le motivazioni reali che dovrebbero portare alla chiusura della sede di Lugo e al relativo trasferimento a Forlì. Risulta infatti che nel 2013 la sede di Lugo abbia aumentato la propria attività sull' anno precedente del 40% nel primo trimestre, del 6% nel secondo e del 10% nel terzo trimestre». Nello stesso periodo il fatturato è cresciuto del 2%, del 31% e del 43%, mentre i costi sono calati del 3% nell' ultimo trimestre. «Pertanto appare difficile sostenere che tale sezione sia al limite della sopravvivenza e che il rapporto tra costi e attività sia insufficiente si rimarca ancora . Infine, si evidenzia che proprio nel corso dell' estate 2013, in occasione dell' emergenza dovuta all' influenza aviaria H7N7 che ha colpito numerosi allevamenti della regione, la sezione zooprofilattica di Lugo ha effettuato oltre 12mila esami che hanno portato alla individuazione di due ceppi di virus ad alta patogenicità in allevamenti di pollastre e di tre ceppi influenzali non patogeni in allevamenti di anatre». Dunque, a giudizio della giunta dell' Unione dei Comuni, la sede lughese svolge «un ruolo importante per un ambito territoriale di dimensioni maggiori della Bassa Romagna e, considerato che si occupa anche delle analisi di quanto viene movimentato nel vicino porto di Ravenna, risulta evidente l' Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 136 21 gennaio 2014 Pagina 13 < Segue Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna importanza e il ruolo sub regionale di tale presidio, nonché la sua ubicazione baricentrica rispetto all' intero territorio». «Queste ragioni sottolinea in particolare il presidente dell' Unione, Raffaele Cortesici sembrano siano sufficienti per motivare, alla luce di dati concreti, la permanenza a Lugo della sezione di zooprofilassi. Riteniamo quindi indispensabile, oltre che corretto, che la direzione dell' Istituto consulti le istituzioni locali prima di assumere ogni decisione». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 137 21 gennaio 2014 Pagina 15 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna COTIGNOLA, ELEZIONI: SI PRESENTA PIOVACCARI. «Riqualificare il patrimonio e investire nella cultura» Piovaccari il candidato sindaco del centrosinistra in vista delle elezioni comunali di Cotignola. Sposato, 37 anni, con alle spalle una notevole esperienza amministrativa (consigliere comunale per due anni, assessore e vicesindaco negli ultimi 8 anni) occupandosi di bilancio, urbanistica e lavori pubblici. Le ragioni di aver accettato di candidarsi? «Una scelta molto ponderata, anche per il momento molto delicato e in cui scarse sono le gratificazioni per un amministratore comunale. Credo di avere maturato, in tutti questi anni, una notevole conoscenza del funzionamento della macchina comunale, in materie fondamentali della gestione locale. Mi sono reso disponibile anche per seguire direttamente la conclusione di alcuni progetti previsti nell' attuale legislatura. Mi riferisco a esempio alla ristrutturazione della piazza Vittorio Emanuele II. E' il secondo di due obiettivi importanti riguardanti le due piazze, quella di Barbiano, già completata, e quella di Cotignola, in corso». Due progetti portati avanti con una partecipazione attiva e costruttiva dei cittadini. «Sì, è vero, e non solo nella fase di progettazione ma anche durante la gestione del cantiere. Questo sulla scia della scelta di legislatura di coinvolgere la collettività in modo determinante soprattutto per quanto riguarda i progetti di maggior rilievo. Un approccio diverso con i cittadini, gli operatori, le associazioni, attingendo contributi e proposte specialmente dal nostro eccezionale patrimonio associativo, una ricchezza, un' eccellenza da coltivare, creando una rete tra il Comune e le nostre associazioni». Quali i programmi per qualificare il futuro di Cotignola? «Considerando il notevole calo di risorse finanziarie dovremo investire meno sul mate riale, prediligendo le relazioni e la coesione della nostra comunità. Va mantenuto un approccio sempre più intenso con i cittadini, tenendo nel dovuto conto le loro proposte e i loro suggerimenti ma anche le loro critiche e loro proteste. Eliminando le distanze a ogni livello, alimentando un rapporto di fiducia e auspicando una valutazione obiettiva sul nostro operato». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 138 21 gennaio 2014 Pagina 15 < Segue Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna Nello specifico quali sono gli obiettivi concreti che si pone? «Nei prossimi anni le poche risorse disponibili dovranno essere destinate alla riqualificazione del nostro patrimonio: scuole, edifici pubblici, strade, con particolare attenzione al problema dell' energia, riqualificando gli edifici per ridurre i consumi. Altro settore da curato è quello della cultura. Oltre a continuare a sostenere ogni iniziativa artistica o museale, da tempo abbiamo in animo di creare, nell' area dell' ex depuratore, una sala polivalente dedicata alla cartapesta, allestendo una sorta di museo ad uso soprattutto delle scuole. Continueremo poi ad ampliare, a Palazzo Sforza, gli spazi museali, rendendoli accessibili anche ai disabili. Un progetto dunque ambizioso, ma di certo possibile». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 139 21 gennaio 2014 Pagina 15 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna Quattro incontri organizzati dal Pd per illustrare candidato e programma COTIGNOLA. Il 3 febbraio iniziano i 4 incontri di cittadinanza attiva ("Voci, idee, progetti per la comunità") promossi dall' Unione comunale del Pd, nella propria sede a partire dalle 20.30, per presentare ufficialmente il candidato sindaco Luca Piovaccari e «scrivere insieme il programma amministrativo 20142019». Gli argomenti al centro delle quattro serate: il 3 "Cosa fare per l' ambiente e gli spazi del vivere", il 10 "Come migliorare il nostro benessere sociale", il 17 "Come promuovere la cultura e lo sport", il 24 "Cosa fare per ripartire". Coordina le serate Andrea Baravelli, docente di Storia contemporanea dell' Università di Ferrara. (a.r.g. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 140 21 gennaio 2014 Pagina 15 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna Massa, i cinque punti di Senatore per vincere le primarie del Pd primo firmatario è stato un giovane... di 92 anni, che mi ha regalato (in dialetto) la frase: "Io non ti conosco proprio, ma certo che firmo, più siete meglio è per la democrazia..."». Si presenta così Carlo Alberto Senatore, c a n d i d a t o a l l e p r i m a r i e d e l P d a Massa Lombarda, che ha raccolto le firme necessarie tutto da solo girando in bicicletta per la città. Ora fa suo il motto del suo primo firmatario rilanciandolo come messaggio di democrazia ai suoi competitori, l' ex sindaco Daniele Bassi e Pier Giorgio Missiroli. "Sing" per gli amici, viste le sue qualità canore, 58enne carpigiano di nascita, studi al Dams di Bologna, Senatore è molto conosciuto a Massa per il suo percorso come animatore nelle scuole e operatore culturale e sociale con i giovani. Dal 1994 al 2011 ha lavorato come responsabile dei servizi per l' Infanzia e l' Adolescenza per il Comune e ora è coordinatore del servizio Cultura e Politiche giovanili dell' Unione. «Ho pensato di candidarmispiega perché credo che per amministrare un Comune occorra no scelte ispirate ai valori che soltanto la politica può esprimere. Pur non essendo iscritto a nessun partito, i miei valori sono sempre stati di sinistra. E allora affronto questa avventura cercando l' ascolto e il libero confronto». Cinque i punti prioritari del suo programma. Con il primo, "ambiente e risparmio", vuole fermare la cementificazione, tutelare e rilanciare i parchi, utilizzare il Museo della frutticoltura come sede di un Mercato del contadino e l' ambiente come risorsa per la città. Segue "la sicurezza" con il rafforzamento delle forze dell' ordine, progetti di prevenzione per l' integrazione/interazione con gli immigrati extracomunitari cominciando dai bambini, una banca del tempo e la messa a disposizione di professionalità e cittadini per fermare il degrado. Il terzo punto ha per titolo "Giovani, lavoro e cittadinanza attiva" e prevede il ripensamento di una politica «per e con i giovani», il quarto punta sul "diritto allo studio" con un piano formativo che metta al centro i diritti dei bambini e un progetto che favorisca la crescita di una «comunità educante». Nell' ultimo punto, "Insieme ai cittadini", ci sono il bilancio partecipato, i comitati di gestione per i servizi comunali e i referendum su scelte importanti per la città. (r.e. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 141 21 gennaio 2014 Pagina 15 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna SCUOLE. Un concorso multimediale LUGO. Senza l' acqua non ci sarebbe alcuno dei prodotti alimentari che rendono famosi i nostri territori nel mondo. È lo stretto legame che unisce queste due fondamentali risorse l' oggetto della sesta edizione del concorso regionale "Acqua e territorio", dedicato al tema "Acqua da mangiare Come racconteresti ad un visitatore straniero la stretta relazione tra l' acqua e il cibo prodotto dal tuo territorio nel rispetto dell' ambiente?". Indetto dall' Unione regionale delle bonifiche Emilia Romagna (Urber) in collaborazione con il Consorzio di bonifica della Romagna occidentale, il concorso è rivolto alle scuole primarie e secondarie di primo grado pubbliche e private. Singoli alunni e classi potranno dare libero corso alla loro creatività, ricorrendo a immagini, fotografie, contributi video, audio, animazioni, immagini e brevi testi per dare vita a un progetto interattivo che spieghi con un messaggio diretto ed efficace quanto sia importante l' acqua per la produzione di tutto ciò che quotidianamente troviamo sulla nostra tavola. Gli istituti del territorio di competenza del Consorzio di bonifica della Romagna occidentale dovranno presentare i loro elaborati entro il 15 febbraio, consegnandoli alla sede di piazza Savonarola 5 a Lugo. Gli elaborati che supereranno la prima selezione locale saranno inviati dal Consorzio alla sede regionale Urber per la selezione finale. La premiazione avverrà come di consueto durante la Settimana della bonifica 2014, che si svolgerà a maggio. I lavori selezionati saranno pubblicati sul sito web, sul canale Youtube e sulla pagina Facebook dell' Urber e dei consorzi di bonifica. Per informazioni: Angela Fabbri (0545 909506), Gian Luigi Gambi (348 8560490). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 142 21 gennaio 2014 Pagina 15 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna "Il boss delle torte" alla Minipan Massa Lombarda, visita di Buddy Valastro della celebre serie tv statunitense. Valastro, il celebre "boss delle torte" della celebre serie tv statunitense, ha visitato la Minipan di Massa Lombarda. Lo scorso anno, infatti, il celebre pasticcere italo americano ha acquistato dall' azienda romagnola una colatrice per biscotti Comby3: da questo acquisto è nata una partnership che ha portato all' incontro fra Valastro, i titolari di Minipan, Bruno e Franco Fusari, e i dipendenti dell' azienda. Scopo dell' incontro, conoscere a fondo il proprio fornitore e parlare dei prossimi progetti lavorativi. Durante la visita, il "boss" ha elogiato la Minipan parlando ai dipendenti in un perfetto italiano. "Il boss delle torte" (nell' originale "Cake boss") è un reality show molto popolare, incentrato sulle vicende della pasticceria "Carlo' s bakery" di Hoboken, nel New Jersey. In Italia viene trasmessa da anni dall' emittente Real time. La serie racconta le reali vicende della pasticceria, fondata nel 1910 da Carlo Guastaferro e acquistata negli anni Sessanta dal padre di Valastro, specializzata in torte scenografiche per ogni occasione. Grazie al successo del programma, oggi la pasticceria ha aperto diverse filiali, e Buddy Valastro è diventato il pasticcere più famoso d' America. La Minipan da oltre 50 anni costruisce macchine speciali ad elevata automazione, rivolte al settore bakery. I macchinari sono adatti a laboratori industriali e artigianali, e possono produrre una vasta gamma di prodotti: biscotti, grissini, taralli, schiacciatine, prodotti da pasticceria e prodotti senza glutine. In quest' ultimo settore, in particolare, la maggior parte dei prodotti senza glutine industriali sono realizzati grazie a macchinari della Minipan. In particolare, la formatrice Comby 3 (la macchina scelta e utilizzata da Valastro) grazie alle alte prestazioni e alla versatilità, permette al "boss" di continuare a lanciare nuovi prodotti sul mercato statunitense, confermandosi uno strumento adatto a ogni tipo di pasticceria, dal piccolo laboratorio alla grande industria. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 143 21 gennaio 2014 Pagina 30 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna «La mia sfida su Chopin» Maria Perrotta: «Una musica che è come l' opera» Questa sera la pianista calabrese (che però ha scelto di vivere a Parigi), torna sul palcoscenico del teatro lughese dopo due anni di esperienze che oltre ad averne sancito la fama internazionale (testimoniata dal lusinghiero giudizio dei critici), ne hanno affinato la già straordinaria tecnica interpretativa. Così, dopo aver sondato l' universo bachiano, "nutrimento per lei indispensabile ad affrontare qualsiasi repertorio", ed aver affrontato Beethoven nelle sue ultime tre Sonate, in un' esecuzione diventata poi un cd (per la Decca), Maria Perrotta ora sposta l' attenzione su un altro caposaldo della letter a t u r a pianistica: Fryderyk Chopin. «Una sfida racconta la pianista perché credo che esista una sorta di attitudine chopiniana che in qualche modo deve essere nel proprio dna musicale... e voglio scoprire se anch' io sono "malata" di Chopin. Bisogna identificarsi totalmente con il suo stato d' animo e la sua musica deve risultare quasi una creazione improvvisata, provenire dal cuore. È una musica che non si risolve sulla carta: è teatro, è lingua parlata, è storia, è psicologia. Come l' opera». Una sfida, dunque, che nel concerto di questa sera si tradurrà nell' interpretazione di alcune delle pagine più popolari del grande compositore: dai giovanili "Notturni" dell' op. 9, composti a vent' anni subito dopo aver lasciato l' amata patria, l a Polonia, all' impalpabile bellezza della "Berceuse" op. 57, dallo spirito paesano della "Tarantella" op. 43 alla compiutezza dramm a t i c a e sonora dell'"Andante spianato e Grande polacca brillante" op. 22. Per poi passare, nella seconda parte della serata, a due capolavori della maturità quali la "Quarta Ballata" op. 52 e la Sonata n. 3 op. 58. Il concerto inizia alle 20,30. Susanna Venturi Info: 0545 38542. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 144 21 gennaio 2014 Pagina 32 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna Manzoni, vero rivoluzionario La biografia di Piero firmata da Gualdoni Ne parla il cugino e critico Gian Ruggero. di MARCELLO TOSI LUGO. Prima, dopo e dietro la sua celebre "Merda d' artista", la figura intrinsecamente e fortemente rivoluzionaria di Piero Manzoni, rivive a cinquant' anni dalla morte, nella biografia di Flaminio Gualdoni, pubblicata da Johan & Levi, già direttore di vari musei e della rivista FMR. Un' avventura estetica attorno all' essenza stessa dell' opera d' arte, ma vissuta in una lucida essenza di retorica: «Non c' è nulla da dire diceva c' è solo da essere, solo da vivere». Il celebre artista era per metà romani) si esponeva, gridava il suo essere e malessere, cavalcava i tempi, componenti dell' esistere: 'Per loro non sono che una variante, ma va bene così» . Gian Ruggero Manzoni, in che cosa, precisamente, si può considerare Piero ha firmato anche un manifesto, ha messo in atto. "Oggi i concetti di quadro, di pittura, di poesia nel senso consueto della parola diceva non possono più avere senso per noi...". Fu redattore e firmatario di una manifesto "Contro lo stile" in cui il concetto di arte superava la visione classica del supporto e della forma scaturita dalla tradizione per divenire soggetto legato strettamente alla vita e vita totale, componente in seguito applicata anche dal grande Joseph Beuys. Dopo la sua generazione sono stati pochissimi gli artisti e i letterati che hanno fatto della vita arte e dell' arte vita, a mio avviso componente basilare per potersi nel vero dire artista, musicista, poeta, architetto, narratore. Come avvenne che fece dei disegni che fece dell' Anic di Ravenna che poi ispirarono Michelangelo Antonioni per "Deserto rosso"? «Piero odiava quel mog n o l o . discendente dalla casata lughese dei Conti Manz o n i d i Chiosca. Si legge ne "I teatranti Manzoni una figura fondamentale per la cultura artistica del secondo Novecento. Pi er o perduti", memorie familiari scritte dal cugino critico e scrittore Gian Ruggero Manzoni: "Inutile dire che quando arrivavano Sordini, Baj, Dadamaino, Giò Pomodoro, Ugo Mulas e altri del Bar Jamaica di Brera era come avere in casa una banda di lanzichenecchi... C' era chi cadeva in catalessi, chi recitava versi di Balestrini, Pagliarani, Antonio Porta o Sanguineti... Il giovane cugino (che si diceva libero, di sinistra ed eretico, a differenza degli altri Manzo Manzoni non si è mai piegato a mode o a tendenza, ma ha fatto tendenza, quale caposcuola dell' Arte Povera e del Concettuale, e non solo italiano. Inoltre, lui e altri del suo gruppo, assieme a Lucio Fontana, sono stati gli esponenti dell' ultima vera Avanguardia italiana ed europea. Dopo si è per lo più "citato" e l' epigonismo ha dilagato. Le odierne provocazioni artistiche di un Cattelan sono ridicole in confronto a ciò che Piero Manzoni o Yves Klein, con cui Manzoni stro industriale che stava sorgendo in mezzo alla pineta, tracciò Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 145 21 gennaio 2014 Pagina 32 < Segue Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna alcuni disegni che lo rappresentavano in tutta la sua demoniaca oscurità e Antonioni, visti gli stessi, ambientò il suo film a ridosso di quelle ciminiere al fine di stigmatizzare l' alienazione dell' uomo snaturato da una società industriale. Non dimentichiamoci che anche Antonioni era un valente pittore, oltre che essere un regista geniale. Una forma di linguaggio, ha scritto Paola Ruggeri in "Istanti nel tempo", che si presentò in Piero Manzoni esplicitamente come atto critico, che trovò una vicinanza "poetica" nel rapporto d' amicizia e di collaborazione con i "Novissimi"... Piero lavorò sempre a stretto contatto col poeta Elio Pagliarani, altro romagnolo, con Antonio Porta, con Giudici, con Sanguineti, con Emilio Villa e, a sua volta, ebbe sempre una capacità letteraria notevole. Reputava che l' arte e la letteratura, comunque arte anch' essa, dovessero sempre procedere di pari passo, interagendo. Nei suoi cataloghi privilegiava più la presenza dei testi poetici che gli interventi critici, essendo lui stesso il primo critico della sua opera. La rivista a cui diede vita assieme a Enrico Castellani, appunto Azimuth, dava sempre risalto ai testi poetici dei suddetti. La poesia diveniva "critica diretta" del fare dell' artista, dilatando la componente creativa con ulteriore creatività. Ciò che infine anche Giovanni Testori e, nel mio piccolo, il sottoscritto, hanno sempre sostenuto. Perciò, da quel periodo storico, si può iniziare a parlare di critica creativa. Quale è stato il suo insegnamento artistico? «Mai come oggi, necessita ritornare al senso primigenio dell' origine, a quello stretto rapporto con la natura, a quella magia, a quei climi immaginifici e visionari, a quei miti arcaici, altrimenti la fine per nostra società occidentale. Anche in questo caso essere nato Manzoni, cioè aver mangiato pane e arte tutti i giorni, mi ha facilitato. Sono una sorta di memoria storica di ciò che è avvenuto, culturalmente parlando, dal 1975 in poi, cioè da quando, a mia volta, ho iniziato a fare arte e letteratura, e ciò mi ha segnato, in positivo, non poco. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 146 21 gennaio 2014 Pagina 47 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna LETTERE E OPINIONI VIABILITÀ Ravegnana Adriatica Quante multe Dopo l' ultimo incidente mortale all' incrocio tra queste due strade, alla periferia di Ravenna, il vostro come altri giornali hanno dato molto spazio all' argomento, e forse ora verrà realizzata una rotonda, meglio adatta rispetto ad un semaforo, a regolare il traffico in modo più sicuro. Resta però il nodo irrisolto dei singoli comportamenti individuali dei vari conducenti, in quel punto come altrove. Un particolare che mi è sfuggito, è quello riguardante il numero, e la tipologia delle eventuali sanzioni elevate in un anno, o in dieci, venti, o trenta, in quel punto particolarmente pericoloso della viabilità locale. Mi è capitato di percorrere tutto il tratto di Statale Adriatica limitrofo alla città, a velocità di poco superiori al limite vincolante di 50 km/ora, intendo 53 o 54, indicati dal tachimetro del mio veicolo, e di venire regolarmente sorpassato da mezzi viaggianti forse a velocità doppie. Questo, anche in prossimità dell' incrocio suddetto. Ho notato, a volte, qualche postazione mobile di autovelox, ma nessuno ha mai pensato ad installare un velox fisso, come quelli recentemente posti in essere dalla limitrofa amministrazione provinciale di Bologna, nelle strade di sua competenza? Certo, forse un autovelox fisso neanche si ripaga da solo, visto che tutti rallentano avvicinandosi al medesimo, per poi riaccelerare, ma forse aiuta ad evitare incidenti. Come il rosso contemporaneo al semaforo. Potrei avere la tentazione di proseguire ugualmente, entro alcuni secondi da quando vedo scattare il rosso da me, tanto rimane rosso anche dagli altri... Nessuno ha mai notato quanto accade nei sensi unici alternati istituiti in corrispondenza di cantieri stradali? In questi casi, si ha una sovrapposizione dei due rossi da entrambi i lati, per dar modo anche ad un veicolo particolarmente lento, di liberare la tratta. Quasi tutti approfittano di questa sovrapposizione, affrettandosi ad entrare nel senso unico dietro agli altri, ben oltre il sopraggiungere del rosso, dal proprio lato. All' incrocio tra la Ravegnana e la ss.16, inoltre, esiste l' obbligo, chiaramente indicato dalla segnaletica, per i veicoli percorrenti l' Adriatica, di proseguire diritto sol tanto percorrendo la corsia di destra, mentre l' obbligo è invece di svolta a sinistra, percorrendo la corsia di sinistra, questo in entrambi i sensi di marcia dell' Adriatica. Inoltre è vietato il sorpasso, nella prossimità di quello, come di molti altri incroci. Eppure chiunque si trovi a tentare una svolta a sinistra, provenendo dall' Adriatica ed intenzionato a svoltare a sinistra lungo la Ravegnana, si trova inevitabilmente a rischiare un frontale con chi prosegue dritto nella direzione opposta, viaggiando nella corsia di sinistra riservata invece a chi deve svoltare, il tutto poi spesso a velocità ben oltre i limiti. In alternativa, attardandosi nella propria corsia per lasciar Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 147 21 gennaio 2014 Pagina 47 < Segue Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna sfilare questi criminali del volante, si rischia di essere tamponati violentemente da altri incivili che scambiano la strada per un autodromo. Chiunque conosca questo incrocio credo possa confermare quanto da me riferito, ed allora io tornerei al punto di partenza. È possibile rendere pubblico quante infrazioni sono state contestate in quell' incrocio, limitatamente all' eccesso di velocità, al passaggio col rosso, al divieto di sorpasso ed a quello di proseguire dritto, impegnando invece la corsia di sinistra, lungo l' Adriatica. Per giunta, direi anche che se si va diritti percorrendo la corsia di sinistra, facilmente si starà anche sorpassando qualche più tranquillo guidatore che occupa la corsia di destra, e penso proprio che questo difficilmente possa accadere a velocità regolamentari. Ricapitolando, se possibile, possiamo noi cittadini conoscere il numero di queste specifiche infrazioni, contestate in quell' incrocio? Però attenzione, serve conoscere il numero di queste contestazioni elevate NON a seguito dei numerosi, vari, e spesso catastrofici incidenti stradali che avvengono in quel punto. Sappiamo che a seguito di incidente stradale, inevitabilmente vengono rilevate infrazioni più o meno gravi del Codice della Strada. Sarebbe interessante secondo me conoscere quante di queste infrazioni vengono invece contestate nel corso della normale attività delle varie Autorità preposte. Non credo si tratti di un dato riservato, o indisponibile. Mica vogliamo sapere i nomi, di questi irresponsabili. Questi li sappiamo già, si tratta della quasi totalità di noi stessi, patentati autisti dei vari mezzi che circolano sulle strade. Dico questo perché chiunque conosca l' incrocio in oggetto penso potrà confermare quanto sostengo, cioè che quasi tutti i guidatori, in quel punto, si comportano come descritto. Allora, potete per favore farci sapere quanti di noi sono stati, come dire, invitati a prestare maggiore attenzione alle regole della circolazione? Ripeto ancora una volta, scusandomi. Serve sapere quante infrazioni contestate in assenza di sinistro. Grazie. Lidiano Cassani Bagnacavallo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 148 21 gennaio 2014 Pagina 47 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna LETTERE E OPINIONI COMMERCIO Prezzi più bassi invece dei saldi Non era ancora praticamente iniziato il periodo invernale, che i commercianti già proponevano saldi e sconti, mediamente dal 30 al 70%. Tra qualche settimana inizieranno quelli relativi al periodo estivo. Per dodici mesi all' anno, saldi e sconti, sconti e saldi. Ora vien da chiedersi. Ma se invece di continuare con queste iniziative i commercianti diminuissero i prezzi per tutto l' anno, quindi mettendo in condizione i clienti di acquistare, forse anche di più, quando vogliono, quando ne hanno necessità, quando possono, non sarebbe forse una soluzione migliore. Dove sta il problema? Alessandro Marini Lugo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 149 21 gennaio 2014 Pagina 11 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna Dopo la cassa integrazione fallite 33 imprese CRISI Il bilancio nero della Cgil: 2013 anno peggiore dal 2009. Ogni giorno ammortizzatori sociali per 7mila lavoratori. della crisi. Sull' etichetta nera affibiata al 2013 dalla Cgil pesaLno i numeri della disoccupazione e della cassa integrazione. In media, ogni giorno dell' anno appena concluso ha contato 6.939 lavoratori sotto ammortizzatori sociali, superando il picco del 2010, per un totale che, aggiornando il conto agli ultimi giorni dell' anno, è facile superi i sette milioni di ore autorizzate di 'non lavoro'. 102 bandiere bianche Così si arriva al bilancio gli ultimi cinque anni di congiuntura, durante i quali la provincia di Ravenna ha visto fallire 102 aziende che davano lavoro a 1.156 lavoratori. Di queste, 33 sono fallite solo nel 2013, confermando al primo posto fra i settori più critici quello metalmeccanico; 33 imprese di questa categoria non ce l' hanno fatta nell' ultimo quinquennio, seguite da commercio e servizi con 22 imprese, dalla chimica con 20 e dalle costruzioni con 18. Al totale va sommato il numero delle aziende che sono fallite senza aver fatto ricorso agli ammortizzatori sociali. Disoccupazione Il primato è faentino per numero di lavoratori rimasti senza lavoro: 476 i dipendenti delle 32 aziende fallite nella città manfreda, seguiti dai 356 delle 37 imprese chiuse a Ravenna, e dai 324 dei 33 crack a Lugo. Proprio i tanti fallimenti del 2013 giustificano il minore ricorso alla cassa integrazione nel secondo semestre dell' anno: 7.901 cassintegrati al giorno contro 5.977 nei restanti sei mesi. Ma se da un lato è diminuito il numero delle imprese 'sopravvissute', dall' altro alcune sono riuscite ad assestare il proprio bilancio; altre invece hanno esaurito gli strumenti per esempio le 52 settimane possibili di cassa integrazione ordinaria, giustificando così 'anno peggiore dall' inizio. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 150 21 gennaio 2014 Pagina 32 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna Zooprofilattico, scongiurare la serrata BASSA ROMAGNA L' Unione: non possiamo lasciare un Istituto fondamentale per l' attività economica del territorio La Bassa Romagna e Lugo rischiano di perdere l' ennesimo servizio in città. Numerose segnalazioni danno per probabile il trasferimento a Forlì e la conseguente chiusura della sede di Lugo dell' istituto zooprofilattico sperimentale Lombardia/Veneto. Lo stesso argomento è stato anche oggetto di una specifica interrogazione alla Giunta regionale da parte del Consigliere Mario Mazzotti. La Giunta dell' Unione dei Comuni della bassa Romagna ha esaminato la situazione e, nel prendere atto che al momento la direzione dell' Istituto non ha inviato nessuna comunicazione alle istituzioni locali, ritiene necessario sottolineare le alcune considerazioni. L' Istituto Zooprofilattico opera nell' ambito del Servizio Sanitario Nazionale, garantendo alle Regioni e ai Servizi veterinari delle Aziende USL le prestazioni necessarie all' espletamento delle funzioni in materia di igiene e sanità pubblica Veterinaria. Per questa ragione in primo luogo l' Unione chiede formalmente che, prima di assumere qualsiasi decisione, sia consultata l' Unione dei Comuni. La Bassa Romagna chiede di conoscere le motivazioni reali che dovrebbero portare alla chiusura della sede di Lugo e al relativo trasferimento a Forlì. Risulta infatti che nel 2013 la sede di Lugo abbia aumentato la propria attività sull' anno precedente del 40% nel primo trimestre, del 6% nel secondo e del 10% nel terzo trimestre. Nello stesso periodo il fatturato è cresciuto del 2%, del 31% e del 43%, mentre i costi sono calati del 3% nell' ultimo trimestre. Pertanto appare difficile sostenere che tale sezione sia al limite della sopravvivenza e/o che il rapporto tra costi e attività sia insufficiente. Infine, l' Unione evidenzia che proprio nel corso dell' estate 2013, in occasione dell' emergenza dovuta all' influenza aviaria H7N7 che ha colpito numerosi allevamenti della Regione, la sezione zooprofilattica di Lugo ha effettuato oltre 12mila esami che hanno portato alla individuazione di due ceppi di virus ad alta patogenicità in allevamenti di pollastre e di tre ceppi influenzali non patogeni in allevamenti di anatre. A giudizio dell' Unione, la sede lughese svolge un ruolo importante e, considerato che si occupa anche delle analisi di quanto viene movimentato nel porto di Ravenna, risulta evidente l' importanza del presidio. "Queste ragioni sottolinea il il sindaco Cortesi ci sembrano siano sufficienti per motivare la permanenza a Lugo della sezione di zooprofilassi. E' indispensabile che la direzione dell' Istituto Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 151 21 gennaio 2014 Pagina 32 < Segue La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna consulti le istituzioni locali prima di assumere ogni decisione". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 152 21 gennaio 2014 Pagina 32 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna MASSA LOMBARDA L' ASSOCIAZIONE CRESCE: DEFINITI I RUOLI IN CASO DI EMERGENZA. Altri dieci angeli della Protezione civile Attestati di formazione ai nuovi volontari Dieci volontari della Protezione civile di Massa Lombarda hanno ricevuto nei giorni scorsi gli attestati di partecipazione al dodicesimo corso base per i volontari di Protezione civile: si tratta del corso ufficiale e riconosciuto a livello nazionale organizzato dalla Provincia di Ravenna, in collaborazione con il coordinamento provinciale delle associazioni volontariato di Protezione Civile. La cerimonia si è svolta durante l' assemblea ordinaria del gruppo dei volontari della Protezione civile locale. Gli attestati sono stati consegnati da Linda Errani, che come sindaco è responsabile della gestione delle emergenze e presidente del gruppo locale di volontari. I volontari massesi hanno ricevuto l' attestazione di "volontari operativi", in linea con le recenti disposizioni della Regione Emilia Romagna emanate lo scorso agosto e attive dal primo novembre 2013. Il sindaco ha inoltre proceduto alla nomina ufficiale a coordinatore del gruppo di Michele Governa che, come previsto dal regolamento, resterà in questa carica per i prossimi 12 mesi. "Si tratta di passaggio importante perché segna l' ingresso ufficiale del nostro gruppo di volontari nel sistema nazionale di protezione civile ha dichiarato l' assessore alla Protezione civile Angelo Marconi . Ora possiamo operare in un quadro definito di compiti, responsabilità e tutele. Si è trattato di un percorso lungo ed impegnativo e voglio ringraziare tutti coloro che hanno contribuito". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 153 21 gennaio 2014 Pagina 32 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna Il sindaco Cortesi omaggia il partigiano Gianni Giadresco In occasione dell' anniversario della scomparsa del partigiano Gianni Giadresco, si è tenuta ieri una cerimonia commemorativa presso il cimitero cittadino. Per l' occasione, il sindaco di Lugo Raffaele Cortesi ha deposto presso la tomba di Giadresco una composizione floreale, a nome di tutta la cittadinanza. Gianni Gradesco, nato a Lugo nel 1927, a soli sedici anni è diventato partigiano sotto il comando di Bulow (Arrigo Boldrini, un' amicizia durata nell' ANPI di cui è stato dirigente) e ha partecipato alla liberazione di Ravenna, il 4 dicembre 1944. Dopo la guerra diventa responsabile del PCI della sua città, poi segretario provinciale e consigliere comunale, poi parlamentare, dal 1972 al 1987. Nel PCI è stato stretto collaboratore di Giancarlo Pajetta, di Luigi Longo, di Enrico Berlinguer. Alla Bolognina si schierò contro lo scioglimento del PCI e fu tra i fondatori del Movimento per la Rifondazione comunista; nel 1998 aderì al partito dei Comunisti italiani. Si è dedicato al giornalismo per la rivista "La Rinascita". Ha scritto sei libri e l' opera della sua vita è stata "Guerra in Romagna 1943 1945" (Il Monogramma), dove ha ricostruito gli anni della liberazione di Ravenna. È deceduto a Ravenna il 20 gennaio 2005. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 154 21 gennaio 2014 Pagina 32 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna Le polizie locali hanno celebrato San Sebastiano al Carmine di Lugo Arriva l' app che consente di contattare il comando più vicino. Ieri mattina al Carmine di Lugo si sono riunite le rappresentanze di tutte le polizie locali della provincia per celebrare il patrono San Sebastiano. La giornata, come da tradizione, è stata occasione anche per presentare i dati sulle attività svolte dalle Polizie municipali e dalla Polizia provinciale nel corso del 2013. I saluti iniziali sono stati affidati a Linda Errani, sindaco dell' Unione con delega alla Polizia municipale: "La festa di San Sebastiano è tradizionalmente l' occasione per fare un bilancio sull' attività svolta nell' anno appena concluso, ma anche l' opportunità di rivolgere a tutti gli operatori dei polizia municipale il ringraziamento più sincero per l' importante e quotidiana attività svolta per la comunità. La sicurezza è un bene comune, e come tale chiama in causa tutti nel preservarlo, alimentarlo, tutelarlo, dalle istituzioni ai cittadini, perché riguarda la convivenza e la responsabilità delle persone nel sentirsi parte di una città". Il 2014 porta con sé una novità di carattere normativo: l' articolo 14 della legge regionale 24/2003, che disciplina le polizie locali; mentre in passato per l' attribuzione dello status di "corpo" di polizia locale era sufficiente il rispetto di alcuni parametri quantitativi (numero degli addetti, ore di servizio erogate, eccetera), oggi si aggiunge l' ulteriore requisito della coincidenza territoriale con gli ambiti ottimali definiti dalla legge regionale 21/2012: solo le città capoluogo di provincia possono istituire il corpo autonomamente; in questo contesto viene valorizzato il ruolo delle Unioni dei Comuni. I singoli Comuni (al di fuori della città capoluogo di provincia) e le gestioni associate che non coincidono con gli ambiti ottimali sono costituite in "servizio di polizia locale". Sarà inoltre rilanciata l' applicazione "Pronto polizia locale", per i possessori di smartphone con sistemi operativi iOS e Android: in caso di bisogno, l' app permette di contattare la più vicina sede di polizia locale in qualsiasi luogo. Complessivamente, sono circa 90 gli argomenti che coinvolgono le polizie locali (municipali e provinciale). Tra i dati presentati, spiccano a livello provinciale l' aumento del 30% dei controlli commerciali e del 34% dei controlli con etilometro. I posti di controllo fisso sono cresciuti del 27%, arrivando a 9361. Sono stati ben 2562 i mercati gestiti. "La polizia locale è il naturale strumento degli enti locali per interagire con i propri cittadini ha sottolineato il comandante della PM dell' Unione della Bassa Romagna, Roberto Faccani . Gli enti locali, proprio per la loro vicinanza al cittadino, devono favorire l' autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base della sussidiarietà". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 155 21 gennaio 2014 Pagina 32 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna BAGNACAVALLO. Lo Scirocco sul teatro Continua venerdì alle 21 al teatro Goldoni di Bagnacavallo la rassegna teatrale "Icaro In volo tra sogno e realtà", dell' associazione culturale ravennate "05QuartoAtto". "Dopo la vittoria dello Scirocco, prima squadra semifinalista che ha avuto la meglio sulla portentosa Tramontana, continua la tormenta di comicità con la seconda sfida che vedrà protagoniste altre due forze della natura, Libeccio e Maestrale dichiara Pierpaolo Zoffoli, presidente di 05QuartoAtto . Le squadre sfideranno tutte le leggi fisiche del pianeta per la conquista del premio più ambito, l' applauso del pubblico". La formula della serata, così come nel primo appuntamento del 17 gennaio, è quella della sfida tra due squadre di quattro giocatori ciascuna, con un presentatore, un inflessibile arbitro, un eccezionale musicista improvvisatore che farà divertire chiunque e la fondamentale presenza del pubblico che, coinvolto con il proprio voto alle varie improvvisazioni della serata, sancirà il vincitore. La finale si terrà venerdì 21 febbraio, sempre alle 21. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 156 21 gennaio 2014 Pagina 33 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna Deco, nuovo record di fatturato L' IMPRESA CHE RESISTE Crescita trainata dal buon andamento delle marche commerciali e da conto terzi. Afine dicembre, i soci della Deco Industrie di Bagnacavallo si sono ritrovati per discutere come si è chiuso l' anno 2013 e si sono affrontati i principali nodi strategici per il nuovo anno. Dai dati presentati è emerso che c' è stata comunque una crescita del fatturato che è passato da 112,4 mln del 2012 a 118 mln nel 2013. In particolare, la crescita è stata trainata dal buon andamento delle marche commerciali e da conto terzi, anche per quanto riguarda l' export c' è stata una crescita del 3% rispetto al 2012. Andamento vendite 2013: Per quanto riguarda l' andamento delle vendite, i dati sono stati illustrati da Paolo Geminiani Direttore Commerciale. "Il 2013 è ha visto il nuovo record di fatturato per Deco, che ha superato i 118 milioni di fatturato nei 3 stabilimenti romagnoli, con una crescita di oltre il 5% sul 2012 e del 4 sul budget, nonostante gli incrementi delle vendite avuti negli ultimi anni che rendono sempre più difficile migliorarsi ha detto Per i nostri marchi si segnala la crescita di Pineta, che ha avuto un buon andamento delle ricorrenze, compensando di fatto il calo dei biscotti, mentre Scala e Loriana hanno sofferto rispetto al 2012. Il motore della crescita è stato ancora una volta le PL che hanno continuato il loro trend di crescita, guidate soprattutto dall' incremento dei volumi dei clienti discount, ma anche alcuni clienti Gdo hanno avuto ottimi risultati. A livello di fatturato si segnala il buon andamento dell' export, cresciuto di quasi il 3%, grazie al buon andamento dei prodotti alimentari. Il budget 2014 è previsto a circa 115 mln , in calo rispetto alla chiusura del 2013, ma in progresso rispetto al budget 2013. A caratterizzare il 2014 dovrebbe essere un consolidamento del fatturato delle marche commerciali, dopo anni di forte crescita, e una ripresa del fatturato aziendale". Strategie e previsioni 2014 sono state illustrate da Giorgio Dal Prato, ad della società, che ha mostrato soddisfazione per l' andamento 2013, ricordando naturalmente a tutti i soci "le importanti sfide che ci attendono nel 2014 Deco opera infatti in mercati maturi, in cui la competizione si gioca sempre più sul rispetto dei tempi di consegna e sulla capacità di produrre risposte in tempi rapidi ai clienti in cui è fondamentale usare la tecnologia per migliorare l' efficienza dell' azienda. L' innovazione sarà ancora un fattore critico di successo, i reclami, resi più facili e meno costosi dalle tecnologie in uso, aumenteranno di numero, ma le strategie che abbiamo posto in essere ci fanno avere una visione positiva sul 2014". Il resoconto sulle attività sociali del 2013 è stato invece illustrato da Michele Baggiarini, vicepresidente Deco. E' stata presentata un' analisi delle condizioni del prestito sociale Deco rispetto ad altre forme di prestito sociale, da cui si evince che Deco pratica tassi molto vantaggiosi ai propri soci rispetto alle altre coop, con una maggiorazione del 2% rispetto alle coop di consumo, ad esempio. "Il prestito sociale vale oggi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 157 21 gennaio 2014 Pagina 33 < Segue La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna per Deco 2 mln e costa circa 100.000 di interessi" ha detto Baggiarini. Durante l' assemblea sono anche state presentate anche le attività realizzate durante l' anno come le gite sociali, i tornei, le gare sportive e quelle future del 2014. Inoltre, si è parlato anche dei piani di Mutua Futura "che hanno chiuso.il 2013 con un equilibrio tra i co sti sostenuti e i sinistri rimborsa ti. In totale le attività sociali 2013 hanno avuto un costo per l'azienda di circa 133.000 ha detto Giordano Graziani, Presi dente Deco e in considerazione dei risultati positivi di bilancio, ha mostrato il livello di raggiun gimento degli obiettivi e il rico noscimento del premio aziendale con relativa maggiorazione per tutti i soci. Il presidente Giordano Graziani ha poi proseguito, fa cendo una riflessione sui cam biamenti in corso nel mondo in cui viviamo, ha indicato la neces sità di ripensare anche il ruolo dei soci nelle cooperative, pre miando non solo chi partecipa di più, ma anche chi partecipa me glio. Qualcosa in Deco è già stato fatto ha detto ma si sono indi viduate altre iniziative da aggiun gere a quelle già esistenti, come il Fondo di solidarietà, Buoni ore per emergenze familiari, aspetta tive straordinarie e una tantum, ferie per esami universitari Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 158 21 gennaio 2014 Pagina 33 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna ALLA TRISI VISIONI IN BIBLIOTECA La Sezione bambini e ragazzi della biblioteca comunale Fabrizio Trisi di Lugo inaugura il 2014 con un nuovo ospite: il cinema. Questa nuova esperienza si chiamerà "IlCinemaInBiblioteca Apriamo il film a pagina..." e si tratta di una rassegna cinematografica rivolta a bambini e ragazzi con proposte di film tratti dalla miglior produzione editoriale per ragazzi. Il primo appuntamento sarà giovedì 23 alle 17, con la proiezione di "Ernest e Celestine", per bambini dai 5 anni in su. Per informazioni, contattare il numero 0545 38558 o l' indirizzo di posta elettronica trisiragazzi@comune.lugo.ra.it. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 159 21 gennaio 2014 Pagina 33 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna LA memoria si celebra al cinema ALFONSINE Il Gulliver di Alfonsine intende partecipare alle celebrazioni del Giorno della Memoria 2014 con un evento cinematografico: la proiezione in pellicola, giovedì 23 e giovedì 30 gennaio, del capolavoro restaurato "Vogliamo vivere! To be or not to be", satira antinazista diretta dal maestro Ernst Lubitsch nel 1942, in piena seconda guerra mondiale. Un' occasione imperdibile per tutti gli appassionati di cinema di riscoprire sul grande schermo uno dei film che hanno fatto la storia della settima arte. Giovedì 30 gennaio la proiezione sarà introdotta da Gian Luigi Melandri dell' Istituto Storico della Resistenza e dell' Età Contemporanea in Ravenna e Provincia. In To be or not to be di Ernst Lubitsch, Joseph Tura (Jack Benny) e la moglie Maria (Carole Lombard) dirigono una compagnia teatrale polacca, rimasta senza lavoro dopo l' occupazione tedesca del '39. Quando il tenente Sobinski (Robert Stack), spasimante di Maria, chiede loro aiuto per la causa della Resistenza, il talento dell' intera compagnia finisce al servizio di un esilarante e sempre più rischioso complotto antinazista fatto di travestimenti e scambi di persona. Il congegno narrativo perfetto, il ritmo travolgente e un cast formidabile guidato dall' eccelsa Carole Lombard, hanno reso negli anni To be or not to be un' opera di culto, uno degli esempi più folgoranti e duraturi dell' arte di Lubitsch. Proiezione in lingua orginale con sottotitoli in italiano. Ingresso unico di 5,00, inizio alle ore 21. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 160 21 gennaio 2014 Pagina 33 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna Ruffini: "La mia terra Segni e colori della memoria" Massa Lombarda Da venerdì alle 18, la Sala del Carmine di Massa Lombarda dedica un ricordo al maestro Giulio Ruffini, a poco più di due anni dalla scomparsa. La mostra, ideata da Orlando Piraccini e curata assieme a Paolo Trioschi, riprende uno dei cicli tematici più importanti dell' intera opera ruffiniana, incentrato sulla perdita del paesaggio agrario e della civiltà rurale. In visione sono dipinti e disegni dagli anni '60 fino al primo scorcio del Duemila,tra i quali anche il celebre dipinto intitolato La scomparsa della Romagna risalente al 1983: vero e proprio grido di dolore dell' artista, di fronte ad un paesaggio naturale trasformato in discarica invasa da macerie e rovine, frammenti e resti "simboli" dell' estinto mondo contadino. Orari: venerdi 1619; sabato e domenica 1012/1619. Ingresso gratuito. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 161 21 gennaio 2014 Pagina 33 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna L' Ecomuseo festeggia la giornata mondiale delle zone umide Sabato 1 e domenica 2 febbraio l' Ecomuseo delle Erbe Palustri di Villanova di Bagnacavallo celebra la giornata mondiale delle zone umide, con un programma dedicato alle famiglie, realizzato e curato dall' Associazione Civiltà delle Erbe Palustri. Continuano quindi le iniziative e gli incontri conviviali al nuovo Ecomuseo di via Ungaretti, dove fino al 26 gennaio è visitabile la mostra di presepi creativi. "Il sabato del villaggio... di capanne", è il titolo scelto per questo speciale fine settimana. Sabato alle 15 sarà inaugurata la mostra fotografica delle valli del Lamone "Le belle figlie dell' Amone", curata da Battista Landi, mentre nella sala "immersiva" dell' Ecomuseo, dotata di un enorme megaschermo, sarà proiettato il documentario "Passeggiando nel Parco del Delta del Po". Dalle 16 ci saranno numerosi laboratori dedicati ai bambini "dai 2 ai 99 anni": lavori di intrecci e trame dell' erba di valle, i giochi dell' argine e del prato incolto e i giochi di legno e dell' ingegno. Con una passeggiata per il sentiero dell' etnoparco si potranno inoltre ammirare le bellissime capanne classiche del ravennate, la cantina semi interrata, la "cavana con la battana" e le anatre dello stagno. La giornata avrà una conclusione speciale con la grande merenda a chilometro zero. Info: 0545 47122. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 162 21 gennaio 2014 Pagina 33 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna Maria Perrotta suona Chopin per noi Con un impegnativo omaggio a Frédéric Chopin torna al Teatro Rossini di Lugo stasera alle 20,30 la pianista cosentina (ma parigina di adozione) Maria Perrotta, a due anni esatti di distanza dal suo ormai storico concerto con le Variazioni Goldberg di Bach eseguite al nono mese di gravidanza. Maria Perrotta si fece poi notare per alcune intense letture beethoveniane, in particolare le tre ultime Sonate. Alla domanda con che stato d' animo si accinga a suonare Chopin, risponde: "Mi chiedono se i miei programmi siano delle sfide: con Chopin posso dire di sì, perché penso che esista una sorta di attitudine chopiniana. È una sensibilità davvero speciale, un universo sonoro che è un mondo a sé, che si possiede o no. È un' idea che può sembrare troppo forte ma che ho sempre avuto, fin da piccola, quasi si tratti di una caratteristica fisica. Si potrebbe chiedere ai pianisti (e al pubblico) "lei è chopiniano?" quasi come si chiedesse "lei è allergico?". Voglio scoprire se anch' io sono "malata" di Chopin. Perché è un autore da "vivere", bisogna tentare di identificarsi totalmente con lo stato d' animo che presupponiamo sia alla base delle sue opere. È un procedimento sofferto: si parte dall' emozione, dall' intuizione, per poi iniziare un lavoro di enorme precisione dei gesti musicali. La musica di Chopin deve risultare un creazione improvvisata, e deve provenire dal cuore, non deve sembrare pensata. È una musica che non si risolve sulla carta: è teatro, è lingua parlata. È storia, è psicologia. Come l' opera. Il tutto costruito con mezzi estremamente puri, che richiedono una tecnica sofisticata e nitida, quasi alla Mozart". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 163 21 gennaio 2014 Pagina 39 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna MARTEDÌ 21. GENNAIO 2014. Alleniamo il cuore al perdono L' EVENTO A Rimini arriva uno degli spettacoli teatrali più emozionanti della stagione: "Oscura immensità". Regia di Alessandro Gassmann, in scena c' è Claudio Casadio. Nell' esagono del male. Nel 2004 Massimo Carlotto pubblica uno dei suoi libri più violenti, L' oscura immensità della morte. La trama è pressappoco questa: Raffaello Beggiato, durante una rapina i n gioielleria, preda in ostaggio una donna e il suo bambino. Li ucciderà entrambi beccandosi l' ergastolo. A seguito di questa tragedia, Silvano Contin, marito e padre dei defunti, precipita in una tenebrosa volontà di vendetta. Il romanzo ha un successo edito viso da Accademia Perduta con il Teatro Stabile del Veneto, e con la presenza in scena, insiema a Casadio, di Giulio Scarpati. Lo scorso anno a Cattolica, lo spettacolo è da questa sera (ore 21) a giovedì al Teatro Novelli di Rimini (via Cappellini, 3) dopo aver esordito il 17 gennaio scorso al "Rossini" di Lugo, in un tour piuttosto intenso, che toccherà, in Romagna, lo "Stignani" di Imola (dall' 11 al 16 febbraio), l'"Alighieri" di Ravenna (dal 6 al 9 marzo), il "Goldoni" di Bagnacavallo (l' 11 marzo), il "Diego Fabbri" a Forlì (dal 13 al 16 marzo), passando anche per le capitali, Firenze, Roma, Torino, Genova, teatro e creare spettacoli emozionanti». Visto il tema, feroce, mi viene da dire che il teatro ha la forza di redimere. «Questo non lo so. So però che aiuta a vivere. Senz' altro Oscura immensità è di forte impatto emotivo e di grande teatralità: le reazioni che ho ricevuto a Lugo mi convincono di questo». Lo spettacolo sfonda una serie di temi potenti: il bene e il male, la colpa e il perdono. Interpretando il suo personaggio, in quali riflessioni è precipitato. «Ho percepito con profondità il senso del perdono. Il personaggio interpretato da Scarpati non sa perdonare, e si perde. Ma credo che l' affinità con il perdono che ci hanno insegnato da piccoli sia una cosa decisiva. Bisogna vivere senza astio e senza rancori. Non è obbligatorio il perdono, ma è importante allenare il cuore al perdono». Differenze tra cinema e teatro? «Due mezzi diversi e che diversamente emozionano. Il cinema di Paolo Sorrentino, per dire, lo amo molto. Al cinema c' è il montaggio, puoi ripetere; a teatro ti giochi tutto in quell' ora e un quarto. Nel teatro non c' è menzogna né scappatoia». Esclusi altri Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 164 21 gennaio 2014 Pagina 39 < Segue La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna progetti cinematografici («il teatro mi assorbe molto e non ho smanie di notorietà»), Casadio continua con Accademia Perduta: «eravamo giovanissimi e non siamo fuggiti a Roma, credendo nei piccoli spazi di provincia». Com' è la situazione dei teatri romagnoli? «Siamo una zona felice del teatro italiano. Anche se a volte le istituzioni non ce lo riconoscono. Ma siamo romagnoli, abbiamo la testa dura e continuiamo». Biglietti da 25 a 16 euro, info: tel.0541/793811. Davide Brullo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 165 21 gennaio 2014 Pagina 40 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna Lugo Una creazione che nasce dal profondo del cuore: al Rossini la pianista Maria Perrotta dedica un intenso omaggio a Chopin Musicista cosentina, ma da tempo trapiantata a Parigi, Maria Perrotta è fra i pianisti più acclamati delle ultime stagioni. Dopo tanto Bach fece scalpore la sua esecuzione delle Variazioni Goldberg al nono mese di gravidanza e Beethoven, di cui ha inciso di recente le ultime tre Sonate per la Decca, adesso si dedica a Chopin. Nel suo concerto al Teatro Rossini di Lugo, questa sera alle 20.30, proporrà così un programma interamente dedicato al compositore polacco, che spazia dai Notturni alle Ballate, dall' immancabile Andante Spianato e Grande Polacca Brillante op. 22 alla grandiosa Terza sonata op. 58. Su quale sia il segreto nel suonare Chopin l' interprete risponde: «La sua musica deve risultare una creazione improvvisata e deve provenire dal cuore, non deve sembrare pensata. È una musica che non si risolve sulla carta: è teatro, è lingua parlata. È storia, è psicologia. Come l' opera. Il tutto costruito con mezzi estremamente puri, che richiedono una tecnica sofisticata, quasi alla Mozart». Info: il Teatro Rossini è in Piazzale Cavour 17; tel. 0545.38542 (g.v. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 166 21 gennaio 2014 Pagina 12 La Repubblica (ed. Bologna) La Repubblica Bologna I servizi FARMACIELa Farmacia Comunale, piazza Maggiore 6, è aperta 24 ore su 24 tutti i giorni dell' anno. La Farmacia della Stazione Centrale (entrata dall' interno della stazione) è aperta dalle 7.30 alle 23 nei giorni feriale, dalle 8 alle 22 nei giorni festivi, tutti i giorni dell' anno. Con orario continuato24 ore su 24DALLE DUE TORRI Via S. Vitale 2/D CROCE BIANCA Via Saffi 63 S. GIORGIO Via Garavaglia6/BTutte le altre farmacie del Comune di Bologna assicurano il normale orario dalle 8.3012.30 e 15.3019.30. Guardia medica BolognaGuardia medica Bologna Orari: prefestivi 820; festivi: 1020; tutti i notturni 208. Quartieri: Borgo Panigale, Reno, Saragozza, Porto e Navile Quartieri: S. Vitale, S. Donato, S. Stefano e Savena tel. 051/3131. Guardia medica in ProvinciaBazzano, Casalecchio di Reno Castello di Serravalle, Crespellano, Montepastore, Monteveglio, Monte San Pietro, Sasso Marconi, Savigno, Zola Predosa (appartenenti al distretto di Casalecchio di Reno dell' Azienda USL di Bologna), con il numero unico 0513131; S.Lazzaro: 0516257819; Monterenzio e Ozzano Emilia: 051790258; Pianoro (prefest.fest. )051776401. S. Lazzaro (prefest. e fest. ): 0516270728; S. Lazzaro, Monterenzio, Ozzano, Pianoro (notturno): 0516270728; Ozzano e Monterenzio (prefest.fest. ): 51790258; Castenaso: 051788883, Castenaso notturno e Budrio 051803434; Medicina: 051852667; Molinella: 051882666; Baricella, Castello d' Argile, Galliera, Malalbergo, Pieve di Cento, S. Giorgio di Piano, S. Pietro in Casale: 0516662666; Argelato, Bentivoglio, Castel Maggiore, Granarolo, Minerbio: 0516644444. Monzuno: 0516779118. Loiano e Monghidoro (prefest.fest. , diurno e notturno): 0516543708; Calderara, S.Giovanniin P. e Sala Bolognese 0516813252; Castel S. Pietro: 051941904; Castiglione dei Pepoli: 053491099. Porretta: 053420711; Lizzano in Belvedere: 053451131; Vergato: 0516749111. Imola e Tossignano: 054233333; Crevalcore e Sant' Agata: 051981145. EMERGENZEEmergenza Sanitaria 118. Carabinieri 112. Polizia 113.Vigili del Fuoco 115. Guardia di Finanza 117. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 167 21 gennaio 2014 Pagina 12 < Segue La Repubblica (ed. Bologna) La Repubblica Bologna SERVIZIAss. Italiana Malattia di Alzheimer 3453920177. Centro Trasfusioni 051312105. Guardia Medica Privata 051224466. Cup 2000 8884888. Casa delle Donne 051333173. SOS Donna 051434345. AIDS inf. 800856080 Telefono Azzurro 19696. Telefono Amico Gay 051555661 Fondazione ANT 0517190111INFORMAZIONIComune URP 051203040. ATC 051290290. Vigili Urbani 051266626. SmogAlarm 051224750. Hera Pronto Intervento Gas 800 713666 Hera Pronto Intervento Acqua, Fognature, TLR 800.713900 Enel serv.Clienti 800856018. Enel guasti 803500. Trenitalia 892021. Aeroporto 0516479615. Telefono Blu 0516239112. Difensore civico 0516492400. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 168
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