Rassegna stampa 15-11-2014

COMUNE DI RUSSI
Sabato, 15 novembre 2014
COMUNE DI RUSSI
Sabato, 15 novembre 2014
Prime Pagine
15/11/2014 Prima Pagina
1
Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
15/11/2014 Prima Pagina
2
La Voce di Romagna
cultura e turismo
15/11/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 10
3
L' Altra Emilia Romagna C' è Marescoti
15/11/2014 La Voce di Romagna Pagina 12
4
La street Art entra in Biblioteca
15/11/2014 La Voce di Romagna Pagina 12
5
Il Tibet raccontato da Franco Ferretti
15/11/2014 La Voce di Romagna Pagina 18
6
A Casa Melandri la storia di Chartres
15/11/2014 La Voce di Romagna Pagina 18
7
Torre di Babele Open day a Russi
14/11/2014 RavennaNotizie.it
8
Mostra collettiva di pittura alla galleria Diaz
14/11/2014 RavennaNotizie.it
9
"Le lingue sono un mucchio" e a Russi le impari in versione originale
economia e lavoro
14/11/2014 Ravenna24Ore.it
11
Sagre e feste paesane, "in molti casi è ristorazione abusiva"
politica locale
15/11/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 23
SALVINI MATTEO
Salvini scatena i fan Selfie e autografi Poi la diretta tv
15/11/2014 La Voce di Romagna Pagina 12
13
15
San Pancrazio rende omaggio ai Caduti
14/11/2014 RavennaNotizie.it
16
Elezioni regionali, incontro con la lista L' Altra Emilia­Romagna sul tema...
14/11/2014 RavennaNotizie.it
17
Mobilitazione in difesa dei patronati. Domani banchetti in piazza
14/11/2014 RavennaNotizie.it
19
Domenica si celebra il 70° anniversario dell' Eccidio di San
pubblica amministrazione
15/11/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 5
20
Fondo più leggero per i crediti dubbi
15/11/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 14
SARA MONACI
Un nuovo piano per il dopo­Expo
15/11/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 19
23
Dal Viminale una guida su tagli e ristori agli enti
15/11/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 19
GIANNI TROVATI
Revisori locali, elenchi entro il 30 novembre
15/11/2014 Italia Oggi Pagina 1
PAOLO PANERAI
ORSI & TORI
15/11/2014 Italia Oggi Pagina 11
GIORGIO PONZIANO
Vietti tesse la rete per Passera
15/11/2014 Italia Oggi Pagina 15
PAOLO SIEPI
Periscopio
15/11/2014 Italia Oggi Pagina 24
GIAN MARCO GIURA
Il Veneto va avanti coi giovani
15/11/2014 Italia Oggi Pagina 30
LUIGI OLIVERI
Congelati gli aumenti dei segretari comunali
15/11/2014 Italia Oggi Pagina 30
ANTONIO G. PALADINO
Il taglio dei canoni d' affitto si applica anche agli enti
15/11/2014 Italia Oggi Pagina 30
La local tax sarà salata
21
FRANCESCO CERISANO
24
25
29
32
34
37
39
40
sanità, sociale e servizi per l'infanzia
15/11/2014 La Voce di Romagna Pagina 12
Si cercano due giovani per il servizio civile
42
sport
15/11/2014 La Voce di Romagna Pagina 24
Domani Il menù di Fischio Finale
43
15 novembre 2014
Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Prima Pagina
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1
15 novembre 2014
La Voce di Romagna
Prima Pagina
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2
15 novembre 2014
Pagina 10
Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
cultura e turismo
L' Altra Emilia Romagna C' è Marescoti
RAVENNA. L' attore e regista Ivano Marescotti
sarà domani nel Ravennate a sostegno della
lista l' Altra Emilia Romagna e dei candidati
della stessa.
Alle 14 L' altra cultura in festa a Russi con:
Ivano Marescotti, Jean Fabry e il Mistico e L'
aviatore (in concerto), presso il giardino della
rocca Terzo Melandri di via Trieste (in caso di
pioggia alla sala convegni del centro culturale
polivalente in via Cavour 21). Alle 17.30
Marescotti sarà a Faenza per un aperitivo
elettorale al ristorante Benvenuti al sud (ex
Osteria del gallo) in corso Garibaldi 2. La
mattina invece sarà in piazza a Castel
Bolognese dalle 10 e in piazza a Lugo dalle
11.15, sempre con i candidati.
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15 novembre 2014
Pagina 12
La Voce di Romagna
cultura e turismo
La street Art entra in Biblioteca
Un laboratorio per giovani dai 13 anni in su per
esplorare idee e tecniche dell' arte urbana:
spray, pennelli e marker. Si inizierà martedì
(dalle 17 alle 19) nella Biblioteca di via Godo
Vecchia, mentre gli altri incontri saranno il 25
novembre e il 2 e 9 dicembre (Info 0544
587640).
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Pagina 12
La Voce di Romagna
cultura e turismo
QUI RUSSI.
Il Tibet raccontato da Franco Ferretti
Lunedì (ore 21), al Centro polivalente di via
Cavour, torna la rassegna di proiezioni "Un
mondo di immagini" a cura del Gruppo
Fotografico "Pro Loco" di Russi.
Nell' occasione Franco Ferretti presenterà il
Tibet.
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15 novembre 2014
Pagina 18
La Voce di Romagna
cultura e turismo
ZAPPING.
A Casa Melandri la storia di Chartres
Oggi (ore 18), alla sala D' Attorre di Casa
Melandri, 2° appuntamento del ciclo di
conferenze sulle tre città gemellate con
Ravenna ­ Chartres, Chichester e Speyer ­
intitolato "Per sola fede".
Michele Borsatti parlerà della storia di
Chartres, soffermandosi sulle guerre di
religione in Francia nel corso del secolo XV.
Rino Bartoletti, Hangu Constantin, Mauro Dalla
Casa, Emilio Di Pasquantonio, Livio Fantinelli,
Valter Guidi, Franco Montanari, Carmine
Patraccone, Luciana Rosetti, William Salmin,
Gianni San tisi, Crimi Santo, Aride Savigni e
Manuela Zoli.
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Pagina 18
La Voce di Romagna
cultura e turismo
Torre di Babele Open day a Russi
O g g i a Russi, alla sala No­ madea di via
Giordano Bru­ no, l'open day de La Torre di
Babele, il nuovo progetto dell'Associazione
Altr'e20 che insegna a migliorare le
competenze linguistiche at­ traverso metodi
non scola­ stici adattati ad ogni età.
Durante la presentazione si svolgeranno
alcune prove per varie fasce di età: 4/6 anni
ore 10.15 e 16.15; 7/10 anni ore 11 e 17; 11/14
anni o­ re 17.45. Alle 18.30 aperitivo in lingua
per tutti (Info 370 1017614)
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14 novembre 2014
RavennaNotizie.it
cultura e turismo
Mostra collettiva di pittura alla galleria Diaz
C ommunity.
L' associazione no profit "Ravenna incontra l'
arte ­ galleria Diaz" promuove, con il patrocinio
dell' assessorato alla Cultura e la
collaborazione di numerosi sponsor privati,
una omonima mostra collettiva di pittura, in
programma il terzo sabato di ogni mese, in
concomitanza con il mercatino dell'
antiquariato, dalle 10 alle 19 nella galleria di
via Diaz . Il prossimo appuntamento è in
programma sabato, 15 novembre; quelli
successivi si svolgeranno il 14 dicembre e il
21 dicembre. Espongono le loro opere i pittori
Rino Bartoletti, Hangu Constantin, Mauro Dalla
Casa, Emilio Di Pasquantonio, Livio Fantinelli,
Valter Guidi, Franco Montanari, Carmine
Patraccone, Luciana Rosetti, William Salmin,
Gianni Santisi, Crimi Santo, Aride Savigni e
Manuela Zoli. Per altre informazioni pagina
facebook Ravenna Incontra L' Arte.
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14 novembre 2014
RavennaNotizie.it
cultura e turismo
"Le lingue sono un mucchio" e a Russi le impari in
versione originale
Si svolgerà domani nella Sala Nomadea (via G. Bruno 24 ­ Russi), l' Open Day de La
Torre di Babele, il nuovo progetto dell' Associazione Altr' e20.
Il progetto offrirà l' opportunità di imparare o
migliorare le competenze linguistiche
attraverso metodi non formali e non scolastici,
adattati ad ogni età e bisogno, utilizzando una
metodologia basata sulla partecipazione
attiva. Esperti madrelingua di varie
professionalità e provenienze culturali
proporranno giochi, laboratori, musica, film,
teatro, attività in full­immersion e simulazione
di situazioni concrete in inglese, tedesco,
francese, spagnolo. Il progetto prevede infatti
corsi collettivi e individuali per bambini e
adulti, gruppo gioco per bambini prescolare e
elementare, laboratori tematici, corsi di gruppo
e lezioni individuali (ripetizioni e supporto) per
scolari di scuola secondaria di primo e
secondo grado, corsi di lingua per adulti,
conversazioni, appuntamenti settimanali
tematici (aperitivi e merende multilingue,
incontri tematici su tradizioni, giochi di società,
cucina, estratti di film, ecc.), laboratori teatrali,
laboratori video (realizzazione e doppiaggio)
per bambini e ragazzi, conversazioni per adulti
in pausa pranzo o serali, etc Tutto in inglese o
in francese o in tedesco. Presto anche lo
spagnolo se vi sarà richiesta. Un progetto che
vuole offrire l' opportunità di imparare,
migliorare o ripassare una lingua straniera,
sciogliere i nodi di una conversazione, preparare un incontro o una presentazione professionale, un
viaggio per finalità scolastiche, professionali, personali, per semplice curiosità o per puro piacere, in
inglese, tedesco e francese. Al fine di dar la possibilità di usufruire dei servizi al maggior numero di
persone, le quote previste saranno contenute : dai 6 euro per le attività collettive, fino a un massimo di
15 euro per gli incontri individuali. Se l' esegesi della leggendaria costruzione della torre di Babele
spiega l' origine delle differenze di linguaggio fra gli uomini, l' intento del progetto La Torre di Babele è
quello di aumentare la conoscenza reciproca e favorire gli scambi tra persone e culture diverse .
Durante l' Open Day verranno illustrate tutte le proposte e fornite tutte le informazioni necessarie. Inoltre
si svolgeranno alcune prove aperte per varie fasce di età: 4/6 anni ore 10.15 e 16.15; 7/10 anni ore
11.00 e 17.00; 11/14 anni ore 17.45. Alle 18.30 aperitivo in lingua per tutti. Info e iscrizioni: 370 1017614
­ latorredibabelerussi@gmail.com La Torre di Babele è un progetto dell' associazione Altr' e20 col
patrocinio del Comune di Russi e la collaborazione de Le Belle Bandiere che ospitano i corsi nella
propria sede e Librimi dove sarà possibile trovare i libri di supporto.
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14 novembre 2014
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RavennaNotizie.it
cultura e turismo
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14 novembre 2014
Ravenna24Ore.it
economia e lavoro
Sagre e feste paesane, "in molti casi è ristorazione
abusiva"
La proposta di regolamentazione di
Confesercenti e Confcommercio "Dopo averlo
richiesto e svolto con i Comuni dell' area
Faentina e con quelli della Bassa Romagna,
nella mattina di ieri una delegazione di
Confesercenti e Confcommercio ha incontrato
gli Amministratori dei Comuni di Ravenna,
Cervia e Russi per presentare una proposta di
regolamentazione di sagre e feste paesane e
chiedere l' isituzione di una commissione di
monitoraggio", ad annunciarlo Confesercenti e
Confcommercio in una nota stampa congiunta,
che spiega: "Alla presenza degli Assessori
Corsini (Ravenna), Fabbri (Cervia) e Cortesi
(Russi), le Associazioni hanno aperto la
discussione sulla necessità di trovare una
soluzione ad hoc per ogni singolo Comune,
dal momento che l' abusivismo e la
concorrenza sleale (sebbene denunciati negli
anni) hanno permesso il fiorire di
manifestazioni che ben poco hanno a che fare
con la tutela e la promozione del prodotto
tipico, che sarebbe e dovrebbe essere la vera
vocazione delle Sagre. Nel corso dell' incontro
i rappresentanti di Confesercenti e
C o n f c o m m e r c i o h a n n o portato l e
testimonianze di chi tutti i giorni deve
confrontarsi con la burocrazia, i molteplici
adempimenti e conseguenti controlli a cui sono soggetti per poter esercitare il proprio mestiere in
regola, denunciando il proliferare di sagre e feste senza regolamentazione di nessun tipo: dalle norme
di sicurezza all' igiene passando per la tassa sui rifiuti, tutte variabili non di poco conto per un' azienda
che vede un trattamento diverso e più vantaggioso per gli organizzatori. Tutto questo non è altro che
concorrenza sleale: le Associazioni appoggiano e promuovono i momenti di socialità come feste e
sagre, specialmente in quelle frazioni che non hanno altro tipo di intrattenimento durante l' anno, ma a
patto di lavorare alle stesse condizioni e con gli stessi adempimenti, passaggi burocratici e spese
onerose. Le Amministrazioni si sono dette legate alla vigente normativa regionale che comunque
obbliga i Comuni a stilare un calendario di feste e sagre: le Associazioni hanno ribadito proprio la
necessità di avere un regolamento per evitare che da questa non­norma si possa divincolarsi ed
inaugurare un qualsiasi tipo di manifestazione a danno delle piccole imprese soffocate invece dagli
adempimenti. Le Associazioni ­ si legge nella nota ­ insistono e a tal fine hanno presentato all' incontro
una proposta articolata di regolamentazione da sottoporre ai Consigli Comunali. Non appena sarà
insediata la nuova Giunta regionale dopo il prossimo voto del 23, sarà priorità delle Associazioni
riportare le istanze e la bozza di regolamento all' attenzione del nuovo Assessore (iter già avviato con la
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Ravenna24Ore.it
economia e lavoro
Giunta ed il Consiglio in scadenza) per proseguire un percorso ed arrivare ad una normativa che
finalmente detti le regole e i relativi controlli per uno svolgimento corretto delle manifestazioni nei singoli
Comuni".
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
politica locale
IL SEGRETARIO LEGHISTA.
Salvini scatena i fan Selfie e autografi Poi la diretta
tv
PASSAGGIO veloce del segretario della Lega
Nord Matteo Salvini ieri mattina in piazza a
Faenza. Atteso in per le 11.30 Salvini è
arrivato con oltre mezz' ora di ritardo,
accompagnato dal candidato alla presidenza
della Regione per il Centrodestra, il leghista
Alan Fabbri, e dal segretario regionale, il
deputato Gianluca Pini. Ad attenderlo sotto il
gazebo della Lega, i candidati al consiglio
regionale, il faentino Andrea Liverani, la
russiana Maria Marabini, il ravennate Pier
Filippo Rolando, i dirigenti faentini del
movimento, che a Faenza è il secondo gruppo
consigliare , fra cui il capogruppo Giancarlo
Minardi, Stefano Fantinelli, Mauro Monti, il
capogruppo in provincia Gian Luigi Forte. E
poi altri fan, soprattutto giovanissimi e anziani,
molti con indosso sopra la camicia e in alcuni
casi sulla cravatta verde, la maglietta blu con
stampato l' invito a votare Fabbri.
Salvini si è fermato pochi minuti il tempo di
alcune foto coi candidati di fronte alla fontana,
di alcuni 'selfie' coi suoi fan, e di raccogliere
attestati di stima e incoraggiamento.
«Domenica non eravamo a Russi ­ racconta una coppia di pensionati russiani ­ e allora siamo venuti
oggi». Nessuna contestazione. «Solo due parole ­ ha detto Salvini, prima di lasciare la piazza ­ siamo
qui a gioire perché anche qui la gente ha capito che un alternativa alle cooperative, alla Cgil, Pd è
possibile. E noi ce la mettiamo tutta». Ha poi ricordato, come in ogni piazza cittadina o televisiva, le
500mila firme raccolte dalla Lega per un referendum che abolisca la legge Fornero, ribadito «il no all'
Europa, all' euro. Siamo per il lavoro e l' agricoltura, la Romagna e l' Italia ce la possono fare da sole».
Poi, seguito da fedelissimi e fan, via di corsa al Rione Rosso, mentre Stefano Fantinelli gli spiegava in
due parole cos' è il Palio del Niballo. Dalla sala costumi Salvini ha partecipato in diretta al dibattito in
corso al programma 'L' aria che tira' de La 7. «Siamo qui nel Rione Rosso di Faenza, perché qui c' è un
palio storico, per cui oltre che di cultura e ceramica, parleremo anche di un' identità che non vogliamo
perdere» ? ha detto quando ha preso la parola. Salvini e i suoi hanno poi pranzato alla Baita.
A CAUSA del ritardo accumulato Salvini, segretario federale della Lega Nord in compagnia di Alan
Fabbri è saltata a causa dei ritardi accumulati lungo la strada. Salvini e Fabbri hanno dovuto quindi
saltare l' incontro alla Granfrutta Zani e si sono recati direttamente all Orva.
Ad attendere entrambi, ma soprattutto Salvini c' era un gruppetto di fans tutto al femminile. Alcune di
loro erano arrivate appositamente da Cesena e gli hanno dedicato una frase in perfetto romagnolo 'l' è
propri un bel tabac'. Dopo gli abbracci e le foto di rito, Salvini e Fabbri hanno incontrato la dirigenza e il
titolare, Luigi Bravi che ha illustrato i progetti di sviluppo, dalla realizzazione del nuovo capannone
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
politica locale
finalmente approvata, al lancio in primavera di una linea di prodotti a marchio Orva. Salvini si è
dichiarato 'stupito' dei numeri della produzione come le 350.000 piadine sfornate ogni giorno: se
impilate si innalzerebbero per oltre un chilometr o.
Claudia Liverani e Monia Savioli.
SALVINI MATTEO
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La Voce di Romagna
politica locale
San Pancrazio rende omaggio ai Caduti
Nel 70° anniversario dell' Eccidio dei Martiri,
domani Russi rende omaggio ai Caduti di San
Pancrazio. Il corteo partirà dalle 9.30 da via
Molinaccio per la deposizione di una corona.
Alle 9.45, alla scuola elementare, dedica di un'
aiuola a Maria Fabbri. Alle 10.15 i canti dei
Ragazzi dell' Istituto Comprensivo e, alle 11,
Santa Messa.
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14 novembre 2014
RavennaNotizie.it
politica locale
Elezioni regionali, incontro con la lista L' Altra
Emilia­Romagna sul tema "bilanci sociali"
C ommunity.
Questa sera, venerdì 14 novembre, alle 20.45
presso la sala "Buzzi" di via Berlinguer 11 a
Ravenna, si terrà un incontro/confronto
promosso dalla Lista L' Altra Emilia­Romagna
in vista della consultazione elettorale del 23
novembre per illustrare alcuni punti del proprio
programma. Il tema della serata, " Bilanci
sociali: come coinvolgere la cittadinanza tra
regione e territorio ­ Dalle politiche di genere
alla filiera dell' abitare " sarà trattato da tre
delle candidate e dei candidati provinciali al
Consiglio Regionale (il quarto è Tiziano
Bordoni): Angela Dall' Olio, Luca Balbi,
Raffaella Veridiani che dialogheranno con
Giovanna P i a i a . E s p o n e n t i d e l l a l i s t a d i
cittadinanza, appartenenti ai mondi del
volontariato cooperativo, dell' educazione e dei
comitati di impegno sociale, si confrontano
direttamente con la progettualità dei bilanci
sociali e il punto di vista di un' amministratrice
di un ente territoriale. Coordina l' incontro,
quale esperta del settore, Dora Casalino ,
operatrice sociale e attivista nella tutela dei
diritti umani.
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16
14 novembre 2014
RavennaNotizie.it
politica locale
Mobilitazione in difesa dei patronati. Domani
banchetti in piazza
Appuntamenti a Ravenna, Faenza, Lugo, Cervia, San Pietro in Vincoli,
Castelbolognese, Alfonsine, Russi, Fusignano, Bagnacavallo, Massa Lombarda e
Conselice.
Sabato 15 novembre si terrà una giornata di
mobilitazione nazionale contro i tagli al fondo
patronati, contenuti nel disegno di legge di
stabilità presentata dal Governo. L' iniziativa è
a cura del Ce.Pa, il coordinamento che
raggruppa i principali patronati Acli, Inas
(Cisl), Inca (Cgil) e Ital (Uil). Nelle piazze
italiane dalle 9 alle 12 sono previsti punti
informativi e verrà effettuato un volantinaggio
per sensibilizzare l' opinione pubblica su una
questione vitale per il rispetto dei diritti
costituzionalmente garantiti ai cittadini. Sul
territorio saranno allestiti banchetti nelle piazze
di Ravenna, Cervia, Faenza, San Pietro in
Vincoli, Castebolognese, Lugo, Alfonsine,
Russi, Fusignano, Bagnacavallo, Massa
Lombarda e Conselice. L' iniziativa sarà
seguita da un presidio , in programma lunedì
17 novembre davanti alla Prefettura di
Bologna, a cui prenderanno parte il personale
degli uffici dei patronati Cgil, Cisl, Uil e Acli
(che osserveranno una giornata di chiusura), i
segretari generali di Cgil, Cisl e Uil dell' Emilia
Romagna e componenti delle presidenze
nazionali dei patronati". I tagli previsti dal
Governo mettono a rischio a oltre 50 milioni di
cittadini la possibilità di accesso alla tutela dei
loro diritti. A fronte di un taglio di 150 milioni, i
patronati non potrebbero più garantire un servizio gratuito rispetto ad una richiesta di assistenza che,
nell' ultimo anno, è cresciuta del 13%. I tagli rappresentano un aspetto di estrema rilevanza per la tenuta
di un servizio che fa parte integrante del welfare territoriale e che risponde ai bisogni delle persone più
deboli che rischiano di rimanere senza prestazioni e senza alcun sostegno. Nella giornata di
mobilitazione in programma sabato prossimo, nei banchetti sarà possibile aderire a una campagna di
raccolta firma in calce, attraverso la quale si chiede di confermare il fondo attuale per i patronati. Acli,
Inas, Inca e Ital sottolineano che la sottrazione delle risorse dal suddetto fondo, se approvata così com'
è, si tradurrebbe in un' altra tassa occulta ai danni delle persone socialmente più deboli che saranno
costrette, dietro pagamento, a rivolgersi al mercato selvaggio di sedicenti consulenti, che operano
senza alcun controllo e senza regole. Infatti, mentre i lavoratori e le lavoratrici dipendenti continueranno
a pagare integralmente i contributi previdenziali all' Inps, lo Stato incamererà la quota oggi destinata alla
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14 novembre 2014
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politica locale
tutela gratuita per destinarla ad altri scopi non precisati. Cgil, Cisl e Uil della provincia di Ravenna.
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14 novembre 2014
RavennaNotizie.it
politica locale
Domenica si celebra il 70° anniversario dell' Eccidio
di San Pancrazio.
La manifestazione si terrà nella mattinata del 16 novembre e coinvolge anche i ragazzi
dell' Istituto Comprensivo.
Nel 70° anniversario dell' Eccidio dei Martiri,
insieme a tutta la cittadinanza il Comune di
Russi, il Consiglio di Partecipazione di San
Pancrazio e il locale Comitato Permanente
Antifascista vogliono ricordare il contributo che
con i suoi Caduti, San Pancrazio ha dato alla
lotta per la libertà del Paese. La
manifestazione è rivolta soprattutto alle giovani
generazioni che non hanno vissuto quei tragici
giorni, proprio perché possano conoscere,
apprezzare e ricordare sempre quei nostri
Concittadini che hanno immolato la loro vita,
con estremo sacrificio, per tenere alti gli ideali
di libertà, di giustizia sociale e di pace,
patrimonio inestimabile di civiltà e di
democrazia. Il programma della mattinata Ore
9.30: Partenza del corteo da Via Molinaccio ­
Ang. Via E. Farini ­ Via G. Randi e
deposizione di una corona al Monumento dei
Caduti. Ore 9.45: Cortile della Scuole
Elementari: dedica di un' aiuola a Maria
Fabbri. O r e 1 0 . 0 0 : A t r i o d e l l a S c u o l a
Elementare: saluto delle Autorità, intervento
del Sindaco Sergio Retini. Ore 10.15: Canti
eseguiti dai Ragazzi dell' Istituto Comprensivo:
Ore 11.00: Celebrazione della Santa Messa
nella Chiesa di San Pancrazio.
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15 novembre 2014
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
I bilanci locali. La correzione.
Fondo più leggero per i crediti dubbi
La riforma dei bilanci locali si prende un po'
più di tempo, almeno nel «fondo crediti di
dubbia esigibilità» che nasce per coprire le
mancate riscossioni degli anni scorsi e
insieme alla spending review (confermata)
rappresenta il principale cruccio per i sindaci.
Per "oliare" l' accordo con gli amministratori
locali, il Governo sembra infatti disposto a
concedere un meccanismo un po' più
flessibile, che allunga i tempi di copertura e
soprattutto abbassa il primo scalino. Il calcolo
del fondo funziona così: ogni Comune deve
misurare la distanza percentuale fra entrate
iscritte a bilancio e incassi effettivi degli ultimi
cinque anni, e poi applicare il 50% di questa
distanza alle entrate previste nel 2015, per
salire al 75% nel 2016 e al 100% dal 2017.
Con il correttivo in arrivo, invece, l' anno
prossimo la copertura sarà solo del 30%, e
salirà al 100% nell' arco di cinque anni. La
questione è molto tecnica, ma anche
p a r e c c h i o pratica. L a n o v i t à , i n f a t t i ,
permetterebbe ai sindaci di liberare, e
utilizzare per la spesa corrente, circa 700
milioni di euro che in base alle regole attuali
andrebbero congelate nel fondo.
Nei complessi equilibri di finanza pubblica, il fondo sostiene anche il maxi­sconto previsto per il Patto di
stabilità, che nella manovra approvata dal Governo supera il 70% mentre dopo l' introduzione del fondo
più "leggero" dovrebbe abbassarsi un po'. Lo scambio però sembra accolto dai sindaci che, dopo anni
di lotta al Patto d i stabilità blocca­investimenti, hanno in questa fase concentrato l' attenzione sulla
spesa corrente. Anche perché il Governo è rimasto fermo sugli 1,5 miliardi di tagli previsti per il 2015,
che secondo alcune amministrazioni rischiano di rendere "teorici" gli sconti sul Patto perché per
sfruttarli davvero e fare nuovi investimenti servono risorse.
G.Tr.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
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15 novembre 2014
Pagina 14
Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
Dopo il 2015. Deserta la gara per la vendita del sito espositivo da mille metri quadrati.
Un nuovo piano per il dopo­Expo
Sara Monaci MILANO Nessuna offerta per il
dopo­Expo. Si chiude oggi, alle ore 12, il
bando per la riqualificazione dell' area da mille
metri quadrati su cui sorgerà il sito espositivo
dell' Expo da maggio a ottobre 2015. Base d'
asta 350 milioni, necessari ad Arexpo, società
proprietaria dei terreni, per recuperare il
denaro investito e pagare le banche creditrici.
Le aspettative, in realtà, non erano solo quelle
di saldare il conto, ma di vedere anche
qualche soggetto disposto a investire un
miliardo per realizzare un luogo dedicato allo
sport, all' infanzia e alla cultura. Ma fino a ieri
sera nessuna offerta.
Gli azionisti fanno dunque i conti con un' asta
deserta e con la prospettiva non solo di
reimpostare la gara, ma anche di modificare
gli accordi di programma, rivedere il piano
urbanistico e quindi riformulare le richieste,
per rendere più appetibile il progetto.
Ad una cosa però il Comune di Milano ­ che
come la Regione Lombardia detiene il 34,67%
di Arexpo ­ non intende rinunciare: il 56% di
terreno verde. Un progetto ambizioso che
dovrebbe servire ad evitare speculazioni
immobiliari e a dare alla città uno spazio
ricreativo dopo l' evento universale del 2015.
Sugli altri paletti si ridiscuterà. Per ora l' indice di edificabilità corrisponde a 400mila metri quadrati, di
cui 30mila da garantire per l' housing sociale, a cui si aggiungono almeno due grandi opere di interesse
collettivo. I soci di riferimento ­ Comune di Milano, Regione Lombardia (col 34,67% ciascuno) e la
Fondazione Fiera (col 27,66%), più i "piccoli" Comune di Rho e Provincia di Milano ­ dovranno sedersi
ad un tavolo, dalla prossima settimana, e decidere come proseguire.
In questo momento l' ipotesi più probabile è la revisione del piano urbanistico, per poi lanciare subito un
altro bando, mantenendo intatta l' idea di unicità del territorio. I Comuni in questo momento sono infatti
contrari all' idea di spezzettare l' area in più lotti, perché in questo modo, dicono, si corre il rischio che
gli offerenti vogliano accaparrarsi le parti più prestigiose e con minori oneri sociali, lasciando fuori dai
progetti parchi e opere di interesse collettivo. Anche il consiglio di amministrazione di Arexpo starebbe
facendo la stessa considerazione, pur attendendo le decisioni degli azionisti.
Inevitabilmente i tempi si allungano. La revisione del piano urbanistico deve essere approvato dal
Consiglio comunale di Milano e da quello di Rho, e tutti gli enti locali devono prendere decisioni fra loro
omogenee. Poi dovrà essere sottoscritto un altro accordo di programma. Quindi si potrà procedere all'
apertura di un altro bando. Ma bisognerà anche tenere conto che una volta finito l' Expo inizierà subito la
campagna elettorale a Milano per le elezioni amministrative, che si terranno nella primavera del 2016.
Non è quindi escluso che alla fine tutte le decisioni saranno prese da un' altra giunta e da altri
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
consiglieri. Il rischio è quindi che l' area del dopo­Expo rimanga per qualche anno deserta, come la
gara.
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SARA MONACI
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
Bilanci 2014. Il quadro per ogni amministrazione locale.
Dal Viminale una guida su tagli e ristori agli enti
Tra continue modifiche alla disciplina dell' Imu
e del fondo di solidarietà comunale, e
compensazioni statali per indennizzare i
Comuni di questa o quella perdita di gettito,
anche i ragionieri e i revisori dei conti più
attenti rischiano di perdere il controllo sullo
stato effettivo dei conti e delle assegnazioni.
Per questa ragione il dipartimento Finanza
locale del ministero dell' Interno ha messo in
piedi una sorta di guida online
(http://www.finanzalocale.interno.it/) che
consente agli operatori comunali di ricostruire
la situazione del proprio ente.
Inserendo le proprie credenziali, i ragionieri e
gli operatori potranno ottenere un quadro
completo di tutte le regolazioni contabili che
interessano il proprio Comune, con tanto di
cifre in entrata e in uscita e stato di attuazione
delle singole procedure. Per offrire tutte le
informazioni, il dipartimento ha radunato nel
sistema non solo i provvedimenti emanati
direttamente dal Viminale, ma anche quelli che
riguardano le altre amministrazioni in gioco, a
partire dall' agenzia delle Entrate, che ha un
r u o l o d i p r i m o piano n e l t r a t t e n e r e l e
assegnazioni Imu (tutto passa dal centro
attraverso il sistema dell' F24) che servono a pareggiare il dare­avere fra il Comune e lo Stato. In questo
modo, sarà possibile verificare non solo le assegnazioni definitive del fondo di solidarietà per ogni
Comune (dato già consultabile nel sito del Viminale), ma anche lo stato dei vari indennizzi, come la
coda dell' abolizione Imu 2013 o quelli sorti dopo gli sconti Imu per l' agricoltura.
G.Tr.
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Il Sole 24 Ore
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Commercialisti. Le scadenze per gli ordini territoriali.
Revisori locali, elenchi entro il 30 novembre
Gianni Trovati MILANO Entro il 30 novembre
gli ordini territoriali dei dottori commercialisti e
degli esperti contabili devono inserire nella
piattaforma telematica del consiglio nazionale
gli elenchi dei professionisti che hanno
partecipato nel 2014 ai corsi di formazione per
i revisori dei conti degli enti locali riconosciuti
dal ministero dell' Interno. Questo passaggio è
indispensabile per consentire al Viminale la
gestione delle domande di conferma o di
nuova iscrizione agli elenchi dei revisori,
domande che i professionisti hanno tempo per
presentare fino al 16 dicembre (si veda anche
Il Sole 24 Ore del 28 ottobre).
A ricordarlo è il consiglio nazionale dei dottori
commercialisti e degli esperti contabili, in un'
informativa nella quale si sottolinea anche che
le possibilità di proroga per l' importazione dei
file sono limitate a qualche giorno e riservate
ai soli corsi che si concludono lo stesso 30
novembre.
I tempi, insomma, sono serrati, com' è
inevitabile visto il meccanismo che porta alla
costruzione degli elenchi regionali con le
candidature, da cui saranno estratti a sorte i
revisori da assegnare agli enti locali nel corso
del 2015. Essenziale per essere inseriti negli elenchi, sia per i nuovi sia per i vecchi iscritti, sarà infatti la
certificazione dei requisiti di formazione, che impongono di aver maturato fra il 1° gennaio e il 30
novembre almeno 10 crediti formativi nei corsi (sono oltre 600, quest' anno) riconosciuti dal ministero
dell' Interno. Gli elenchi 2014 contano 15.924 professionisti.
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GIANNI TROVATI
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Italia Oggi
pubblica amministrazione
ORSI & TORI
Giura Jack Ma, fondatore di Alibaba, nell' intervista a Class
Cnbc pubblicata su MF­Milano Finanza di giovedì 13: «...
Le banche sanno che non possono ucciderci e che noi non
vogliamo uccidere loro... abbiamo spiegato (alle banche) che
possiamo fare le cose in modo più efficiente, economico e
veloce. Vogliamo aiutare le piccole imprese e i consumatori
che usano la tecnologia.
Le banche da sole non sono in grado di farlo...
Sì, è notorio, ho incontrato poco tempo fa Tim Cook. È
sicuramente possibile che la nostra Alipay e Apple Pay
facciano una partnership.
Tutto è possibile. Apple è una grande società che ha cambiato
il mondo specialmente nel mobile». Capito signore banche e
signori banchieri?
La sfida è lanciata, anche se ora Ma tenta (come nell' intervista)
di gettare acqua sul fuoco, dopo anche le rivelazioni di questo
giornale sulla decisione delle banche cinesi guidate dal
presidente di Bank of China, Tian Guoli, di creare alternative
ad Alibaba proprio per il progetto di invasione di campo da
parte di Ma non solo con la fortissima Alipay, che non si limita a
incassare ma fa anche microcredito, bensì anche con il Fondo
monetario lanciato durante l' ultimo Capodanno cinese e
arrivato a raccogliere 140 miliardi di dollari, diventando il sec
ondo fondo monetario al mondo. La piattaforma CCIG/Mall, di
cui la casa editrice che edita questo giornale è il riferimento per
l' Italia, è il frutto della reazione in primo luogo delle banche
cinesi. E alleata delle banche è il leader dei pagamenti digitali,
China Union Pay. Quindi uno schieramento forte al quale si
potranno affiancare banche di tutti i Paesi dove Alibaba intende
operare. Ma se si dovesse scommettere punteresti per la
vittoria su A
libaba o sul sistema bancario? Viene naturale rispondere che il
sistema bancario internazionale è oggi straordinariamente più
potente. Ma se ad Alipay si unisse Apple Pay... la musica
potrebbe essere molto diversa. Anche per un fondamentale
motivo: mentre Alipay, Apple Pay e tutti gli altri sistemi di
pagamento dei colossi dell' e­commerce come Amazon o
anche sei social network hanno una libertà assoluta, nessuna
legge, nessun regolamento li sta condizionando, il sistema
bancario internazionale e in particolare quello europeo si trovano in una situazione di paradossale
stress da regolamento, non pieno di una crisi che, per definizione di quasi tutti gli economisti, sono allo
stesso tempo il cardine e il punto debole de
l sistema finanziario globale. Se Ma e Cook si alleeranno e approcceranno con determinazione il
mercato europeo, per le banche, e con esse le varie economie nazionali saranno dolori. Infatti, Alipay e
Apple Pay possono introdurre una novità tecnologica al giorno, non avendo strutture obsolete alle
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Italia Oggi
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spalle, mentre le banche hanno vaste reti fisiche e soprattutto un nuovo organismo di vigilanza europeo,
l' Eba, che assieme alle strutture che hanno organizzato gli stress test ragiona su criteri
drammaticamente rigidi e ormai superati. Ma non solo: Eba, dovendo vigilare su sistemi bancari
nazionali dell' area euro molto diversi fra loro, sta creando squilibri e trappoloni volontari o involontari
come quello che ha portato Mps a subire l' onta della bocciatura, mentre, come ha rivelato questo
giornale una settimana fa, l' accordo fra Banca d' Italia, Bce e Commissione europea era di considerare
la banca senese nella categoria delle banche in ristrutturazione, da valutare sul rispetto del piano
quinquennale per il risanamento, e non come tutte le altre banche, misura
te sull' asset quality review. Nel numero della scorsa settimana, Francesco Ninfole ha dimostrato che
senza tenere conto di derivati che molte banche straniere hanno acceso, le banche italiane, molto più
prudenti e tradizionali, sarebbero ri
sultate le migliori d' Europa. Insomma il Vecchio continente è caratterizzato da una babele bancaria, che
illusoriamente la vigilanza continentale della Bce potrà uniformare. A essere in una situazione parado
ssale è infatti la Bce stessa. Basterà leggere il commento di Angelo De Mattia, su questo numero di MF­
Milano Finanza, e di Pierluigi Ciocca su L' Espresso di questa settimana, per capire quanto la Banca
centrale europea sia condizionata dal potere al suo interno della Germania fino al punto da fare essa
stessa, simbolo più concreto dell' Unione europea, fuori dai parametri del Trattato di Maastricht, la ca
rta fondamentale dell' Europa. Eloquentemente Ciocca, ex alto dirigente di Bankitalia, al pari di De
Mattia, scrive: «Per favore, facciamo più debiti». E l' invito è proprio rivolto alla Bce. La quale, in base al
suo statuto, derivante dal Trattato di Maastricht che l' ha istituita, ha come compito fondamentale la
regolamentazione dell' inflazione, di cui in Germania si temono gli effetti negativi, in maniera
ossessionante, dalla Repubblica di Weimar in poi, quando per comprare un chilo di pane i cittadini
dovevano trasportare il denaro necessario con valigie o carretti. Nel terrore del ripetersi di una tale
vicenda drammatica, la Germania ha imposto che la Bce garantisse la stabilità dell' inflazione, cioè che
la stessa non salisse o
ltre una moderata percentuale. Nella sua (pseudo) autonomia, la Bce ha fissato che il livello giusto di
inflazione deve essere il 2% e non di più. Ma non aveva messo nel conto che la grande crisi in atto
ormai da sei anni potesse portare addirittura alla deflazione o comunque a un' inflazione bassissima.
Che è la realtà che stiamo vivendo. Nel suo bollettino di pochi giorni fa la Bce ha indicato che ci
vorranno almeno cinque anni per arrivare a un tasso di inflazione del 2%, il minimo perché l' economia
possa ripartire, essendo l' inflazione nient' altro che un additivo della crescita. Che cos
a significa questa ammissione? Un fatto molto grave e cioè che il più clamoroso violatore dei parametri
stabiliti dal Trattato di Maastricht è proprio la Bce. E che cosa dovrebbe fare la Bce per riportare l'
inflazione al 2% non in cinque anni, trascorsi i quali la povertà delle economie europee avrà creato altri
milioni e milioni di disoccupati? Immettere liquidità nel sistema perché esso riparta e quindi, sotto la
pressione di una maggiore domanda, i prezzi di prodotti e servizio riprendano a salire aggiustando più
aspetti negativi: per esempio l' indebitamento degli Stati, il cui peso si riduce in relazione al prodotto
interno lordo (pil) che con l' inflazione sale di più. Proprio leggendo il bollettino della Bce si scopre invece che dal 2012,
quando era ancora possibile evitare la deflazione o la quasi deflazione, il bilancio consolidato della Bce
e dell' Eurosistema si è contratto di 1/3 (1.000 miliardi) e la base monetaria posseduta dalle banche si è
anch' essa contratta di 650 miliardi, con un effetto tutt' altro che espansivo sull' economia, scrive Ciocca. Già lo statuto della Bce imposto dalla Germania conteneva limiti enormi
alla possibilità di una politica monetaria capace di smuovere l' economia reale. A questi limiti si
aggiunge ora la constatazione che la Bce non è riuscita, per l' impedimento della Germania che ne è l'
azionista principale, a rispettare i parametri che essa stessa si era imposta. E poi ci si meraviglia che la
crisi continui e sempre peggiore. A Francoforte la Germania ha finora imposto al presidente Mario
Draghi e al Consiglio una politica assurda di austerità. Recentemente Draghi ha dichiarato di essere pronto a lanciare i Qe, cioè l'
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acquisto di titoli anche di Stato stampando moneta proprio per raggiungere il più rapidamente possibile
il parametro di inflazione del 2% che si è posta come ideale, anche se ideale non è. La miopia tedesca
impedisce di far vedere anche a Draghi e al Consiglio che la situazione si è ribaltata rispetto alla paura
di una eccessiva inflazione. Che Draghi fornisca ai componenti del Consiglio i paper scritti dal suo
predecessore in Bankitalia, Antonio Fazio, che spiega con cristallina lucidità come il cancro peggiore
dell' economia è proprio la deflazione, che rende po
veri i cittadini e le nazioni. Ma il fatto che la Bce non stia rispettando il parametro discendente da
Maastricht ha un altro effetto drammatico: sminuisce in maniera decisiva l' autorevolezza della banca
centrale e rende più che legittima qualsiasi violazione dei parametri posti agli Stati. Anche per una
ragione per così dire costituzionale: mentre il parametro dell' inflazione al 2% è un vincolo assoluto
discendente dal Trattato, che è la Carta costituzionale del sistema economico finanziario dell' Unione,
frutto di un processo tipico delle carte costituzionali, come dice e scrive il professor Giuseppe Guarino,
il più autorevole giurista di diritto pubblico vivente, i parametri che dovrebbero essere rispettati dagli
Stati sono frutto di accordi fra i governi e quindi, per così dire, norme di secondo livello rispetto alla
Costituzione. In più secondo il professor Guarino, in particolare il Fiscal compact imposto dalla
Germania nel momento più acuto della crisi per garantirsi una politica di austerità, è fuori dai principi
sanciti dal Trattato di Ma
astricht e quindi illegittimo. Secondo lo stato dell' arte il Fiscal compact dovrebbe diventare operativo
dal prossimo anno, fissando per esempio obblighi di riduzione dei debiti degli Stati in rapporto al pil
assolutamente irraggiungibili con il perdur
are dell' assenza di crescita. Seguendo idealmente il pensiero del professor Guarino, bene quindi ha
fatto la Francia ad annunciare che non rispetterà il parametro del deficit annuo inferiore al 3%. Se
addirittura è la Bce a non rispettare per prima il parametro che discende dalla costituzione economico
finanziaria dell' Unione, perché gli Stati dovrebbero rispettare parametri che sono stati posti in violazio
ne del Trattato di Maastricht? O comincia la Bce a rispettare i parametri o diversamente liberi tutti.
Draghi non può permettere che per la miopia tedesca la Banca centrale venga ridotta al rango di una i
stituzione che viola le norme. Quindi sarà bene che non aspetti oltre almeno a reimmettere nel sistema i
mille miliardi che mancano al patrimonio della banca, anche a costo di arrivare a un voto sol
o maggioritario nel Consiglio. Allo stesso modo, di ritorno dal G20 in Australia, il presidente Matteo
Renzi ha un elemento in più per puntare i piedi rispetto all' arroganza di Francoforte e Bruxelles. La
riprova dell' arroganza è la risposta del pencolante Jean­Claude Juncker, amico degli evasori come è
stato accertato per la sua attività come primo ministro del Lussemburgo, agli stimoli per una politica di
crescita lanciati dal presidente Renzi. Come vi permettete di parlare, voi italiani, che avete il debito più alto del
mondo. Appunto il debito al 134% del pil. L' unico punto debole, il tallone di Achille del sistema italiano.
Va abbattuto, con un colpo netto come suggeriscono da anni gli economisti de L' Italia c' è. Renzi ne
conosce la ricetta e deve cercare di attuarla al più presto. Ma non perché Juncker fa lo spiritoso e cerca
di mettere l' Italia nell' angolo. Deve attuarla perché l' Italia, in questo contesto, non può che salvarsi da
sola. E ha le risorse per farlo. C' è chi si illudeva o si illude che l
a Bce possa salvare l' Europa. Sperare questo è come sperare che a salv
are l' Europa sia la Germania. Ma almeno che la Bce si metta in regola, altrimenti dovranno essere le
banche centrali dei vari Paesi ad aprire nei suoi confront
i una procedura di infrazione. P.S. Fabrizio Saccomanni, ex direttore generale di Bankitalia ed ex
ministro dell' Economia, è un banchiere di altissimo livello, come ho imparato a conoscerlo durante
molte assemblee del Fondo monetario italiano, quando era il braccio destro di Carlo Azeglio Ciampi e
di Lamberto Dini in tutte le importanti negoziazioni che si svolgevano a Washington. Posso dire di
essere anche suo buon amico, conoscendone la lucidità di analisi. Mi ha quindi particolarmente
sorpreso quanto ha risposto alle domande dei giornalisti di Class Cnbc nel corso della trasmissione
Report di venerdì 14. Jole Saggese e Gabriele Capolino gli hanno chiesto come mai, da ministro dell'
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Economia, non avesse mai messo mano a un taglio secco del debito con la vendita a un Fondo degli
italiani di 300 o 400 miliardi di immobili passati dallo Stato a Comuni e Regioni, che è la ricetta che
Renzi ha sul tavolo. «Perché temevamo che i creditori internazionali vedessero un indebolimento delle
garanzie, per esempio vendendo, faccio per dire, il Ponte di Rialto», ha risposto in maniera
assolutamente sorprendente. Eppure ha fatto anche il banchiere operativo come vicepresidente della
Banca per la ricostruzione nei Paesi dell' Est. In primo luogo nella ricetta de L' Italia c' è non sono
previsti conferimenti nel Fondo degli italiani di monumenti ma di palazzi, palazzi che oggi
rappresentano nel 90% dei casi un costo per gli enti locali che li hanno ricevuti; enti che concorrono al
debito pubblico secondo Eurostat per 400 miliardi circa. Conferendo quei beni al Fondo degli italiani e
lanciando il collocamento di quote del Fondo fra gli italiani in cambio di titoli di Stato non si fa altro che
ridurre il debito totale. Perché mai i restanti creditori dovrebbero rammaricarsene, se il valore di
cessione è quello reale. Potrebbero risentirsi se gli immobili fossero svenduti. Mentre il loro credito
ridotto continuerà a essere garantito da altri beni, quelli che non saranno alienati. Piuttosto i creditori
non potranno che rallegrarsi del risparmio di interessi che lo Stato italiano farà e dal fatto del riequilibrio
fra fatturato (il pil) e il debito, che tutti, perfino l' inquietante Juncker, invoca. C' è una sola spiegazione
alla posizione di Saccomanni: l' aver incamerato una visione burocratica del debito, tipica di una
situazione ordinaria e della burocrazia finanziaria italiana, per non voler pensare a una sudditanza dei
circoli finanziari della City, che più che interessati a una garanzia del debito sono sicuramente
interessati a un debito precario e quindi a più alto rendimento di ogni altro. Si stenta a capire che la par
conditio creditorum è caso mai in pericolo per il rischio di un default non per un atto che può togliere all'
Italia il primato del debito e quindi il permanente pericolo di un nuovo attacco come quello di quattro
anni fa. (riproduzione riservata) Paolo Panerai.
PAOLO PANERAI
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L' ex vicepresidente del Csm riunisce un parterre d' eccezione in Piemonte per Italia Unica.
Vietti tesse la rete per Passera
Punta a entrare di nuovo in parlamento nel 2018.
Michele Giuseppe Vietti, politico e avvocato di
lungo corso, per quattro anni vicepresidente
del consiglio superiore della magistratura, per
due anni sottosegretario all' Economia e
Finanze (governo Berlusconi), per quattro anni
sottosegretario alla Giustizia (sempre governo
Berlusconi), è innamorato.
La moglie, Caterina Bina, influente notaio
torinese, membro del consiglio di indirizzo
della fondazione Crt (ed ex­vicepresidente
della Compagnia di San Paolo), non si deve
preoccupare. Si tratta di un innamoramento
tutto politico. Per chi? Per Corrado Passera e il
suo costituendo partito. In settembre Vietti ha
lasciato l' Udc e salutato Pier Ferdinando
Casini (prima era stato un esponente di spicco
del CCD). La conversione al movimento di
Passera ha avuto il suo battesimo ieri a Torino:
è stato il gran cerimoniere della
manifestazione pubblica con cui Passera s' è
presentato ai potenziali sostenitori piemontesi
e poi, soprattutto, ha organizzato nella sua villa
un sontuoso banchetto per perorare adesioni e
appoggi all' ex­banchiere diventato politico.
Vietti ha fatto le cose in grande e al suo
appello hanno risposto, tra gli altri, Enrico
Salza, ex­presidente della Compagnia di San
Paolo, Alessandro Fusacchia, che ha lavorato
ai ministeri dello Sviluppo Economico e agli Esteri, Simone Perillo, direttore della fondazione Italia
Futura (quella di Luca di Montezemolo), Riccardo Monti, dell' Ice, Michele Samoggia, dell' Enel, Michele
De Vitis, di Italia Futura, Enzo Ghigo, ex­presidente della Regione, Luca Pedrale, ex­consigliere
regionale berlusconiano, il deputato Paolo Vitelli, di Scelta Civica, l' ex coordinatore regionale dell' Udc,
Alberto Goffi, Gregorio Tito, direttore regionale dell' Inps, l' ex­parlamentare di Alleanza Nazionale, Pier
Vittorio Vietti (cugino di Michele Giuseppe), presidente di Bene Banca. Poi c' è Flavio Tosi, sempre più
con un piede fuori dalla Lega. E Passera lo corteggia: «Ho stima per Tosi. Mi sono visto varie volte con
tante persone come lui che nei vari partiti hanno idee simili o hanno proposte che assomigliano a quelle
che facciamo noi come Italia Unica. Il fatto è che tranne il nostro, oggi non c' è un progetto coesivo e
condiviso nell' area politica tra Renzi e Salvini che possa interpretare quella componente dell' elettorato
italiano che vorrebbe un grande partito liberale e popolare».
Quindi, tra i tanti, anche Tosi, a Torino, ad applaudire Passera, con Vietti gongolante per essere riuscito
a racimolare un simile parterre in un momento di renzismo trionfante e di berlusconismo di ritorno. Il
traguardo è quello di raccogliere sotto la bandiera di Italia Unica buona parte di un centrodestra alla
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deriva e assai diviso.
Ci sarà tempo (sembra) fino al 2018 per tessere la tela.
«La nostra Italia è Unica e di questo siamo orgogliosi ­ afferma Passera.
­ È una storia di sorprendenti talenti e di pluralismo creativo, è un Paese pieno di intelligenze, di vitalità
e di cuore. È a questa Italia che ci rivolgiamo con una proposta che ha una visione ambiziosa, ma allo
stesso tempo realizzabile. Una proposta in grado di sbloccare le energie spesso inespresse o soffocate
del nostro Paese e di tutelare le libertà civili e il merito per garantire un benessere comune».
Vietti ha compiuto a febbraio 60 anni. L' ultimo bilancio della sua gestione del Csm non è propriamente
in linea con la spending review: il budget per il funzionamento dell' organismo è stato portato da 31,7
milioni (2013) a 43,8 milioni (2014).
Ha subìto un duro attacco da parte del movimento gay: «La colpa di Vietti è duplice: aver affossato la
proposta di legge di Paola Concia per la penalizzazione dell' omofobia nel nostro Paese e, soprattutto,
aver accomunato l' omosessualità a pratiche quali la zoofilia, la pedofilia, la necrofilia e il sadismo.
Il fatto increscioso è accaduto proprio in occasione della presentazione della legge Concia contro l'
omofobia, quando Vietti si è distinto come primo firmatario della pregiudiziale di costituzionalità che ha
affossato la proposta. In quell' occasione, il politico ha esplicitamente accostato l' omosessualità a
comportamenti sessuali disturbanti, dichiarando oltretutto l' importanza di non legittimare in alcun modo
certe pratiche (a sua detta) dannose».
Altre polemiche lo videro protagonista in occasione della diatriba sulla deposizione del presidente della
Repubblica nell' ambito delle presunte trattative tra organi dello Stato e capi della mafia. Ne è uscito,
alla fine, da vero equilibrista ex­democristiano: «Il Csm ­ spiega­ era stretto tra il dovere costituzionale
di rispettare l' autonomia della giurisdizione e la lealtà e solidarietà nei confronti del suo presidente.
Penso che la Corte costituzionale sia correttamente intervenuta a salvaguardia delle prerogative
costituzionali del presidente della Repubblica, in occasione della decisione sul conflitto di attribuzioni
con la procura di Palermo. Più in generale, ritengo che abbia ben inquadrato l' argomento, anche se
ovviamente occorre rispettare il lavoro dei giudici».
Adesso entra nell' agone politico e nel 2018 potrebbe ritrovarsi di nuovo (è stato alla Camera per tre
legislatura con l' Unione di Centro) in parlamento (ma ce la farà Italia Futura a superare la soglia di
sbarramento?). Dovrà sostenere alcune delle proposte forti di Passera, a cominciare da quella dell'
abolizione delle Regioni. Dice: «Bene l' abolizione delle Province ma restano ancora tanti, forse troppi
enti intermedi tra Stato e cittadini, credo che ci sia ancora molto da disboscare per capire qual è il tipo
di Stato e di organizzazione centrale e periferica che vogliamo. All' inizio degli anni '90 abbiamo visto
una corruzione che passava attraverso i partiti, oggi passa attraverso la miriade di enti locali che nel
frattempo si sono creati. Vi è la necessità di ripensare complessivamente il concetto stesso di
decentramento e federalismo che probabilmente abbiamo malinteso».
Quanto alla lotta alla corruzione: «L' asticella della moralità ­ dice ­ dev' essere superiore a quella della
rilevanza penale. Mi sembra che evitare la candidatura dei condannati sia il minimo. Penso che la
politica dovrebbe fare di più».
Ancora: «Stiamo chiedendo ai cittadini dei grandi sacrifici per affrontare la crisi ­ afferma ­ e se non
diamo la certezza che la classe politica i sacrifici li sa fare anche di più, veramente rischiamo quello che
il cardinal Bagnasco ha chiamato la rabbia degli onesti. Il nostro è un popolo che ha mostrato grande
pazienza, ma bisogna evitare di tirare troppo la corda».
Insomma, il tandem Passera­Vietti cerca spazio politico e voti. A sorpresa, a mettersi di traverso, è il
giornale di casa Agnelli, La Stampa, che a proposito di un altro convegno promosso (a Stresa) da Vietti
dal significativo titolo anti­renziano «Qui dalle parole ai fatti», ha commentato, lasciando da parte il suo
tradizionale aplomb (del resto Sergio Marchionne non è diventato filo­renziano?
): «un premier di 39 anni che parla in maniche di camicia tenendo in mano un pallone sta a questi
signori che disquisiscono dalle loro poltroncine Luigi XV come un tweet a un fax, o addirittura a una
raccomandata con ricevuta di ritorno. E questi convegni, esattamente come le folle (sindacali) con gli
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striscioni di Roma, finiscono per sembrare quel che forse non sono nemmeno: arcaici».
Twitter: @gponziano © Riproduzione riservata.
GIORGIO PONZIANO
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Boffo, Luxuria... Ma che è, il Cei pride?
Maurizio Crippa. Il Foglio.
Napolitano potrebbe dimettersi a fine anno.
Vuole fare l' esperienza dell' Erasmus.
Spinoza. it.
La giustizia è: 1) secondo i profeti: a ognuno
secondo i suoi meriti morali, e la attua Iddio; 2)
secondo il liberale, la giustizia è: a ognuno
secondo i suoi meriti economici, e si attua
automaticamente attraverso il libero gioco
delle forze economiche (in teoria, si intende);
3) secondo il socialista, la giustizia è: a
ognuno secondo i suoi meriti di lavoro; 4)
secondo il comunista, la giustizia è: a ognuno
secondo i suoi bisogni (sempre, si intende, in
teoria), e la attua lo Stato. Augusto Guerriero,
Tempo perduto. Mondadori, 1959.
Soffriamo di discontinuità, non di un eccesso
di continuità. La nostra malattia sta nell'
incostanza, in un umore volubile e nevrotico
che si riflette sulle stesse regole del gioco e, in
conclusione, ci impedisce di giocare. Un solo
esempio: la legislazione elettorale. In
Germania si mantiene inalterata dal 1953; in
Francia il doppio turno risale addirittura alla
monarchia orleanista; nel Regno Unito la
formula è ancora quella del 1832; gli Usa
hanno scelto l' uninominale nel 1842, e da lì
non si sono mai schiodati. In Italia, viceversa, abbiamo fin qui sperimentato 12 sistemi elettorali e, con l'
Italicum stiamo ancora pasticciando. La legge elettorale reclama stabilità, come i matrimoni: non puoi
divorziare a settimane alterne. Sabino Cassese, Governare gli italiani. Il Mulino.
Gli italiani sono stati a lungo, e incomprensibilmente continuiamo ad essere, orgogliosi di un tessuto
industriale parcellizzato, quello delle piccole e medie imprese, pmi. Siamo stati così bravi a venderlo
(«il capitalismo dal volto umano» e altre scemenze) che anche Clinton veniva a Modena per studiarlo.
Salvo poi continuare, loro, a puntare sulla grande industria. Come si può competere nella
globalizzazione con unità produttive da una dozzina di persone? Finché potevamo svalutare la lira,
funzionava. Poi, non più. Marcello De Cecco, Ma cos' è questa crisi. Donzelli.
La Biblioteca nazionale di Roma si mette in chiusura ridotta a metà luglio: la chiusura diventa totale
nelle due settimane centrali di agosto. Se l' identità di un paese si vede anche dai dettagli, questo
piccolo fatto ci dice molto di ciò che siamo, sulle nostre peculiarità rispetto alle altre nazioni europee (la
British Library di Londra e la Biblioteca National de España, di Madrid ad esempio, chiudono solo un
giorno in agosto). Questo fatto conferma, come in tanti altri campi della pubblica amministrazione (dalle
biblioteche alle scuole) chi vi lavora antepone spesso le sue esigenze a quelle degli utenti, incurante di
ogni critica. Giovanni Belardelli. Corsera.
Così s' è fatto il 1911, e quando siamo stati a settembre, l' Italia ha dichiarato guerra alla Turchia per
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andarsi a prendere la Libia. Cinquant' anni prima eravamo ancora tutti divisi (cento staterelli in cui, dall'
uno all' altro, ci voleva il passaporto) e tutti gli stranieri che venivano in Italia la facevano da padroni. Lo
zimbello d' Europa eravamo. E neanche cinquant' anni dopo diventavamo una potenza che andava a
sfidare la Turchia e a colonizzare l' Africa. «La Libia!». Lasci stare quindici anni prima (quando avevamo
provato a prenderci l' Etiopia la prima volta) gli abissini ci avevano fatto scappare. Ad Adua nel 1896
(loro con le frecce e le lance, noi con i fucili e le mitragliatrici) ci hanno sterminato. Seimila i morti. E
adesso ci andavamo a rifare in Libia. Antonio Pennacchi, Canale Mussolini. Mondadori. 2010.
Marzo 1944. Giancarlo Dosi Delfini, il capo incontrastato della mia cricca fin dall' adolescenza è venuto
da Como per incontrarmi in casa di Scipione. È stato, nella prima Apocalisse, famoso come alpino e
come granatiere, quattro volte gravemente ferito. Proposto per la medaglia d' oro. Nella vita civile non si
è smentito: direttore generale amministrativo della Snia Viscosa, si è dimesso burrascosamente per non
collaborare con i tedeschi, ed è, più o meno, alla macchia. Ci siamo trovati perfettamente d' accordo
sull' atteggiamento politico da assumere: non con i tedeschi né coi repubblichini, ma neppure, in
definitiva, con gli alleati e i badogliani!
E cercare di superare questa fase mortale per poi cercare gente meno infida con cui mettersi al lavoro
di ricostruzione. Ci siamo felicitati reciprocamente per l' identità di vedute. Probabilmente, in cuor
nostro, ne eravamo sicuri. Paolo Caccia Dominioni, Alpino alla macchia. Gallotti Editori in Milano, 1977.
Certo, la ragion di Stato che impone di negare una guerra già in atto, quella in Ucraina, e non tollera di
farsi contraddire. «Sciocchezze, provocazioni», replicano i vertici militari russi. Ma le parole di quelle
madri sul web si fanno sentire, con la incoercibile forza della verità. Cercano Alexander e Maksimov e
Leonid, le cui date di nascita sono le stesse dei nostri figli ventenni. Non restavano mai, dicono, una
settimana senza chiamare casa. Sono feriti forse? O, se sono morti, possiamo venire a portare via il loro
corpo? Come ha chiesto, in un appello alla tv ucraina, una di queste donne.
Contro a quel loro dolore, il nulla. Marina Corradi. Avvenire.
Sulla tomba di Jorge Luis Borges a Ginevra ci sono due scritte. La prima: «And ne ferhtedon na» è in
antico anglosassone e significa: «E che non temessero». La seconda è: «Ann Tkr sverthit Gramok leggr
i methal theira bert» che vuol dire: «Egli prese la spada, Gram, e la collocò tra di loro sguainata».
Jeorge Luis Borges e Maria Ester Vàzquez, Letterature germaniche medioevali. Adelphi.
Indro Montanelli era fragile, spaventato, insicuro, a quarant' anni come a vent' anni, quando confessava
al suo vecchio professore di liceo: «I fischi mi fanno paura». Paolo Di Paolo. Il Foglio.
Due fidanzati vanno insieme a confessarsi. S' inginocchia lei. Per dieci minuti buoni.
«Bla­bla­bla­bla­bla..» Poi è la volta di lui.
S' inginocchia. Si fa il segno della croce, e chiede subito la penitenza. «Ehi», esclama il prete, «e i
peccati?». E il giovanotto: «Ma come. Non glieli ha già detti tutti la mia fidanzata?». Gino Bramieri,
Barzellette.
Euroclub. 1989.
Più che una filosofia, il comunismo è stato una ideologia. Più che una ideologia, una grande bugia.
Roberto Gervaso. Il Messaggero.
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PAOLO SIEPI
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È stato uno dei leit motiv dell' edizione 2014 della manifestazione tenutasi a Venezia.
Il Veneto va avanti coi giovani
Passione, innovazione e legame con il territorio gli altri.
Realtà che appartengono a settori di attività molto diversi tra di
loro, che si riuniscono nel filo conduttore comune della
passione e dell' aspirazione all' eccellenza.
Realtà che rappresentano nella loro composizione la varietà
del tessuto imprenditoriale veneto, che è strettamente legato al
territorio e, allo stesso tempo, rivolto ai mercati internazionali.
Realtà, infine, caratterizzate dalla propensione all' innovazione
seppur nel solco della tradizione che sposano con l' apertura ai
giovani e alla carica di energia, entusiasmo che questi
apportano in azienda.
Questi i protagonisti dei Veneto Awards 2014 organizzati da
MF­Milano Finanza con ItaliaOggi e Capital.
Obiettivo: individuare e premiare l' eccellenza nelle sue più
diverse declinazioni.
La cerimonia di consegna dei premi si è tenuta giovedì 13
novembre a Palazzo Contarin Polignac, a Venezia, preceduta
da una visita alla Peggy Guggenheim Collection.
Sul palco si sono avvicendati pubblicitari e u o m i n i d i
comunicazione, rappresentanti della pubblica amministrazione,
rappresentanti d' azienda e giovani studenti che hanno dato
vita a progetti avveniristici, imprese che fanno del loro legame
con il territorio il loro punto di forza per espandere la loro
attività nel mondo, oltre a facilitatori di aziende che utilizzano le
loro competenze, i capitali e le nuove tecnologie per fare
germogliare e accompagnare nella crescita le realtà
imprenditoriali.
La serata ha preso il via alle 20, condotta da Manuela Donghi
di Class CNBC, coadiuvata sul palco da Pierluigi Magnaschi
(direttore di MF­Milano Finanza e ItaliaOggi), Domenico
Ioppolo (chief operating officer di MF Servizi Editoriali), Luciano
Santilli (consigliere delegato di Capital), in rappresentanza
delle diverse anime che stanno dietro al successo dell'
edizione 2014 dei Veneto Awards 2014.
Sono saliti sul palco, oltre ai premiati, Elena Donazzon
(assessore Pubblica Istruzione della Regione Veneto), che ha
introdotto la categoria Start Up e Futuro, Giordano Simeoni
(direttore della Divisione Banca Popolare ­ gruppo Banco
Popolare), che ha consegnato i premi Impresa Popolare e
Giovani e Territorio.
Elisabetta Boniotto (membro del consiglio direttivo e responsabile Fund Raising) ha condiviso con la
platea l' esperienza di Wamba Onlus, associazione che sostiene progetti nazionali e internazionali nei
settori dell' assistenza socio sanitaria, con l' obiettivo di aiutare ospedali e strutture a raggiungere l'
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pubblica amministrazione
autosufficienza economica e gestionale. La Boniotto ha illustrato l' attività che l' associazione sta
svolgendo a sostegno dei centri che stanno studiando l' Atrofia Muscolare Spinale (SMA), malattia delle
cellule nervose del midollo spinale da cui partono i nervi che trasmettono i segnali motori.
LEONE D' ORO La prima categoria di riconoscimenti consegnata durante la serata è stata quella
dedicata alla migliore comunicazione, cioè il Leone d' Oro, assegnata a Lorenzo Martini e alla
Fondazione Zoè. Il primo, che ha ritirato la targa, è uno dei principali pubblicitari italiani, fondatore della
Lorenzo Marini & Associati e insignito di numerosi premi nazionali e internazionali.
La Fondazione (ha ritirato Chiara Bisin), invece, ha saputo innovare e migliorare la comunicazione nel
campo della salute e del benessere della persona.
START­UP E FUTURO In tre sono stati insigniti del premio, dedicato ai progetti e alle nuove aziende
che hanno saputo creare valore guardando al futuro con originalità e innovazione.
Il primo, Polaris, è un progetto messo a punto da nove studenti dell' Università di Padova che si
propone di sviluppare e testare in ambiente stratosferico un innovativo concetto di radiatore per
applicazioni spaziali o planetarie (sul palco Cristian Cacco, Federico Cipriani, Francesco Cocco,
Tommaso Cortese, Riccardo Dalla Vecchia, Marco La Grassa, Matteo Lora, Davide Paganini, Matteo
Zorzan).
Venetwork, invece, è stato premiato (ritirano Pierangelo Bressan, consigliere di amministrazione, e
Massimo De Nardo, presidente di Venetronic, sub­holding Venetwork) per l' attività di aggregazione e di
sviluppo al fine di riportare occupazione e reddito nel territorio. Per essere la silicon valley italiana, che
opera a livello internazionale in ambito Web, Digital e New Media, favorendo lo sviluppo e la
valorizzazione di start­up innovative, è stata insignita H­Farm (intervenuto Andrea Casadei ­ Business
Developer & Strategies.
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Quattro i rappresentanti della PA che nell' ultimo anno meglio hanno
risposto alle esigenze della comunità e di conseguenza sono intervenuti a Palazzo Contarin Polignac. Il
Comune di Verona (ha ritirato Francesco Marchi, Assessore alla Pianificazione urbanistica, Edilizia
privata, Edilizia economica popolare, Risorse comunitarie ed Estimo) per il fair play nella manutenzione
straordinaria relativa alle strade, agli edifici sportivi e pubblici,; Upi Veneto (presente Leonardo Muraro,
presidente UPI e della Provincia di Treviso perché nella classifica della qualità della vita 2013 le
province venete si sono confermate ai primi posti in Italia. Inoltre il Comune di Bolzano Vicentino (sul
palco Sergio De Dea, vicesindaco), la cui amministrazione ha promosso con le aziende del territorio un'
iniziativa di mecenatismo collettivo finalizzata al recupero di opere d' arte, e il Comune di Vicenza (la
targa a Filippo Zanetti, assessore alla Semplificazione e Innovazio
n e ) , r i v e l a t o s i u n o d e i comuni capofila nella sperimentazione dei nuovi sistemi contabili.
RESPONSABILITÀ SOCIALE Sono The Bridge e il Gruppo Dani le aziend
e che si sono distinte in progetti d' impresa nella direzione di uno sviluppo sostenibile. La prima (il
riconoscimento a Paolo Negro Marcigaglia, legale rappresentante) per il continuo impegno nella ricerca
nel campo dell' alimentazione biologica; il secondo (a Venezia Giancarlo Dani, presidente e ad) per
aver introdotto principi di sostenibilità socio ambientale, fornendo un enorme patrimonio di conoscenze che si trasformano giorno per giorno in innovazione, ottimizzazione e sviluppo. CAPITAL
ELITE Il riconoscimento è dedicato ai migliori imprenditori e alle aziende che meglio rappresentano il
Veneto in Italia e all' estero. Nell' edizione 2014 è stato assegnato a realtà di settori assai diversi tra di
loro, a cominciare da Acquavite (sul palco Roberto Castagner, ad) della distilleria Castagner che grazie
a impianti di ultima tecnologia riesce
a innovare continuamente il mondo della grappa e a portare la qualità ai massimi livelli. Corvallis
(presente Antonio Santocono, presidente), invece, ha perfezionato un MBO (Management by objectives)
che ha consentito all' azienda di assumere il ruolo di protagonista internazionale mentre Franklin and
Marshall (a Palazz
o Contarini Luca Nalin, Cfo) ha saputo affermarsi e distinguersi a livello internazionale. Di Giada (in sala
Francesco Magarotto, responsabile controllo, finanza, amministrazione e personale e Luigi Giusti,
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pubblica amministrazione
responsabile prodotto) è stata apprezzata la capacità di ottenere in modo costante significative
marginalità, come di Pellini Caffè (presente Federico Pellini, vicepresidente) la forte attenzione al
contenimento dei costi fissi e opera
tivi che ha consentito una dilatazione dei margini con più che buona patrimonializzazione. Per Rubelli (a
Venezia Nicolò Favaretto Rubelli, ad) è stato premiante l' esser presente nelle più import
anti città mondiali sia con i propri showroom sia nelle sedi storiche più rappresentative. A chiudere il
cerchio degli insigniti del Capital Elite, il Gruppo Giorgio Fedon (la targa a Maurizio Schiavo, dg),
quotato alla Borsa di Parigi dal 1998, che ha affiancato la produzione di pelletteria a quella tradizionale,
principalmente degli astucci per occhiali, e Codognotto Italia (in sala Maurizio Codognotto consigliere e
ad), che fonda la sua presenza internazionale
su una solida struttura, idee e proposte sempre aggiornate e attenzione all' innovazione. MF
INNOVAZIONE Uteco Converting, Officine di Cartigliano e Global Power sono le tre imprese cui è
andato il riconoscimento che premia la capacità di aziende e istituzioni di sviluppare soluzioni e servizi
innovativi. La prima (intervenuto Simone Quinto, ad) è leader mondiale nella produzione di macchine da
stampa focalizzate sul packaging flessibile, la seconda (ha ritirato Antonio Polato, presidente e ad) è
attiva nella progettazione di macchinari per la produzione del
pellame e di tecnologie per la conservazione degli alimenti e lo smaltimento dei rifiuti. L' ultima (c' era
Gaetano
Zoccatelli, presidente), invece, è un protagonista del settore delle energie rinnovabili. IMPRESA
POPOLARE Alle aziende che nascono da una cultura popolare per valorizzare il territorio attraverso lo
sviluppo e la crescita economica e sociale è andato il riconoscimento realizzato insieme alla Banca
Popolare di Verona. È stato assegnato ad Allegrini (in sala Francesco Allegrini) , importante realtà
vitivinicola della Valpolicella, riconosciuta a livello mondiale per l' eccellenza della produzione, a
Campagnolo (presente Valentino Campagnolo, ad), impresa con 80 anni di storia nella produzione di
soluzioni d' altissimo livello nel mondo del ciclismo, e a Lattebrusche (ha ritirato il dg Antonio Bertoli),
società cooperativ
a agricola che da realtà locale ha saputo espandersi su tutto il territorio e all' estero. Per la leadership
nella metallurgia, in seguito alla fusione di due diverse realtà aziendali, e per l' impegno sociale svolto
attraverso l' Associazione «Around Us» Onlus, il premio è stato assegnato a Siderforgerossi Group (a
Venezia Luciano Giacomelli, p
residente) e a Sogedin Spa (ritirano Gabriele Geretto, dg, e Antonio Calvani, presidente). GIOVANI E
TERRITORIO Dainese, Texa e Universo Treviso sono le aziende individuate perchè hanno credut
o nei giovani, aumentandone le assunzioni e valorizzandoli nel rapporto con il territorio. La prima (sul
palco Nicola Alessi, responsabile delle risorse umane) realizza prodotti innovativi per migliorare la
qualità e la sciurezza nello sport e nelle attività di ogni giorno; Texa (c' era Claudio Pavanello, direttore
comunicazione), all' avanguardia nella progettazione di strumenti diagnostic
i, porta avanti il progetto TEXA EDU che finanzia laboratori in tutet le scuole d' Italia. Universo Treviso
(sul palco Giuseppe Ramanzini, consigliere della società e presidente di Treviso Basket) è stata
premiata per aver creduto fortem
ente in un nuovo modo di fare sport, che valorizza il territorio e il suo tessuto sociale. © Riproduzione
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GIAN MARCO GIURA
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pubblica amministrazione
Parere della Funzione pubblica al ministero dell' interno.
Congelati gli aumenti dei segretari comunali
N i e n t e a u m e n t i d i s t i p e n d i o a i segretari
comunali che dalla fascia C passino alla B a
seguito del corso di specializzazione, se non
ottengono un incarico di segreteria in un
comune con oltre 3000 abitanti.
S e c o n d o i l d i p a r t i m e n t o d e l l a Funzione
pubblica, che in proposito ha espresso al
ministero dell' interno un parere con nota del
28 ottobre scorso, n. 0060480, il congelamento
dei trattamenti economici previsto dall' articolo
9, commi 1 e 21, del dl 78/2010, convertito in
legge 122/2010, colpisce anche i segretari
comunali.
Ai sensi del comma 1 del citato articolo 9, il
trattamento economico fondamentale dei
dipendenti pubblici non può superare quello in
godimento nel corso del 2010, salvo il
conseguimento di funzioni diverse in corso d'
anno.
Il comma 21, invece, impedisce la produzione
di effetti economici alle ipotesi di
«progressione di carriera».
Il dubbio avanzato dal Viminale era se la
partecipazione ai corsi di specializzazione
disciplinati dalla contrattazione collettiva dei
segretari comunali p e r c o n s e n t i r e l o r o i l
passaggio dalla fascia C alla fascia B
configurasse o meno un' ipotesi, appunto, di
passaggio di carriera rientrante, come tale, nei vincoli imposti dalla manovra estiva del 2010.
Palazzo Vidoni sul punto è tranciante e ritiene che l' articolo 9, comma 21, «risulta sicuramente
applicabile anche ai segretari comunali all' atto dell' iscrizione, a seguito del superamento dei corsi di
specializzazione, alla superiore fascia professionale».
Né vale, in contrario, enfatizzare che tali corsi abbiano natura selettiva: infatti, spiega il parere, non si
tratta di procedure concorsuali aperte dall' esterno, ma di passaggi da una fascia professionale ad un'
altra superiore riservati ai soli segretari comunali.
Dunque, si tratta di una vera e propria «progressione di carriera» largamente intesa, come stabilito
dalla circolare 15 aprile 2011, n. 12, del ministero dell' economia e delle finanze.
Di conseguenza, il semplice superamento del corso di specializzazione «Spes» comporta il mero
inquadramento dei segretari nella fascia professionale B, ma non consente l' acquisizione dello
stipendio tabellare corrispondente. L' iscrizione alla fascia B, insomma, ha effetti solo giuridici, ma non
economici.
Invece, spetta ai segretari comunali il trattamento fondamentale corrispondente alla fascia professionale
B, quando ottengano un incarico in una sede comunale corrispondente a tale fascia, cioè in comuni con
popolazione compresa tra i 3001 e i 65.000 abitanti. Infatti, in questo caso, secondo il parere della
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Italia Oggi
pubblica amministrazione
funzione pubblica, si determina un «mutamento di funzione del segretario comunale, che assume
effettivamente la titolarità di un comune di dimensioni maggiori».
Sicché, si determina la fattispecie del «conseguimento di funzioni diverse in corso d' anno» che, ai sensi
dell' articolo 9, comma 1, del dl 78/2010, permette di sforare il tetto retributivo del 2010.
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LUIGI OLIVERI
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Italia Oggi
pubblica amministrazione
Il taglio dei canoni d' affitto si applica anche agli enti
La riduzione del 15% sui canoni di locazione
degli immobili adibiti ad uffici pubblici, prevista
dall' articolo 3, comma 4 del dl n.95/2012, non
opera soltanto nell' ipotesi in cui il proprietario
sia un privato, ma anche quando a possedere
l' immobile è un ente territoriale. Infatti, allo
stato attuale, nelle previsioni normative vigenti
non si rinviene alcuna deroga che comporti l'
e s c l u s i o n e d e i p r e d e t t i g l i enti d a l l '
applicazione della riduzione dei fitti passivi. Sì
è così espressa la sezione regionale di
controllo della Corte dei conti Lombardia, nel
testo del parere n.273/2014, con cui ha fornito
un interessante chiarimento alle disposizioni
contenute all' articolo 3 del dl n.95/2012, come
modificate dall' articolo 24 del dl n.66/2014.
Norma che prevede che dallo scorso 1° luglio,
con riferimento ai contratti di locazione passiva
aventi ad oggetto immobili ad uso istituzionale,
stipulati da amministrazioni centrali, i relativi
canoni devono essere ridotti del quindici per
cento di quanto sino ad allora corrisposto. Su
questo punto, il sindaco del comune di Broni
(Pv) ha richiesto l' intervento consultivo della
Corte lombarda per sapere se le disposizioni
sopra richiamate avessero efficacia anche nei
confronti degli enti territoriali, in veste di
soggetti proprietari di detti immobili. Il dubbio
del sindaco del comune pavese, infatti, si fonda sul fatto che un' eventuale riduzione del canone di
locazione comporterebbe minori entrate in bilancio comunale e questo sarebbe «in contrasto» con la
ratio della spending review che «non sembrerebbe contemplare la riduzione della spesa pubblica a
danno di un' altra articolazione della pubblica amministrazione». Secondo la Corte lombarda la norma si
applica anche alle altre amministrazioni di cui all' articolo 1, comma 2 del dlgs n.165/2001. Vi è di più.
La Corte aggiunge nel parere che, quando il legislatore ha voluto escludere il comparto degli enti
territoriali dall' applicazione di norme sui tagli alle locazioni passive, lo ha espressamente fatto. Quindi,
posto che la norma si riferisce in generale ai contratti di locazione passiva stipulati dalle p.a. centrali
«senza fornire ulteriori precisazioni», è pacifico che i tagli devono essere disposti anche nelle ipotesi di
locazioni stipulate con altre amministrazioni pubbliche, proprietarie dell' immobile locato. Queste ultime,
subendo la riduzione del canone, possono tuttavia esercitare il diritto di recesso dal contratto.
ANTONIO G. PALADINO
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pubblica amministrazione
Governo al lavoro sul nuovo tributo immobiliare. Prime case, torna l' Imu.
La local tax sarà salata
Verso un' aliquota al 12% sulle seconde case.
La local tax, il tributo unico comunale (ancora
senza nome) che unificherà Imu e Tasi rischia
di essere un salasso senza precedenti sul
mattone.
Di sicuro sulle seconde case che pagheranno
il 12 per mille (molto di più della soglia
massima raggiunta quest' anno dai due tributi
che insieme non potevano superare l' 11,4 per
mille). E forse anche sulle prime per le quali i
comuni potranno muoversi entro un range di
aliquote oscillante tra il 2,5 e il 5 per mille. Il
ritorno alla vecchia Imu prima casa (abolita nel
2013 dal governo Letta su pressione di Silvio
Berlusconi che ne aveva fatto il cavallo di
battaglia della campagna elettorale) è dunque
servito. Se verranno confermate le prime
indiscrezioni sull' assetto del nuovo tributo
oggetto in questi giorni di continui incontri tra l'
Anci e il governo per elaborare un
emendamento ad hoc da far confluire nella
legge di Stabilità, la local tax sulle prime case
assomiglierà molto all' Imu del 2012 (che
aveva un range di imposizione tra il 2 e il 6 per
mille con aliquota base al 4 per mille). Per
capire se sarà più o meno salata della Tasi
2014 tutto dipenderà dall' asticella delle
detrazioni che dovrebbero tornare a essere
fisse per legge, e non più lasciate al buon
cuore dei sindaci che, com' è noto, hanno riconosciuto riduzioni con molta parsimonia. L' Imu 2012
prevedeva 200 euro di detrazione per l' abitazione principale e 50 euro per ogni figlio a carico. Per la
local tax si parla di 100 euro di detrazione fissa, mentre gli sconti per i figli non sono ancora quantificati.
Appare al momento meno probabile, per ragioni di complessità di calcolo, che vi siano riduzioni
modulate in base al reddito (Isee).
Qualunque sia però il definitivo assetto del tributo unico, una cosa è certa: con la local tax l' Imu sulla
prima casa, uscita dalla porta, rientrerà dalla finestra. E, qualora il nuovo tributo dovesse rivelarsi più
leggero sull' abitazione principale rispetto al 2012, la differenza la pagheranno le seconde case.
I sindaci hanno infatti chiesto l' invarianza di gettito tra il nuovo tributo unico e quanto incassato quest'
anno da Imu e Tasi (almeno 24 mld, ma il conto è destinato a crescere quando si conosceranno i dati
sugli incassi definitivi della tassa servizi). E il governo manterrà la promessa. Anche perché i comuni
sono sul piede di guerra per i tagli della legge di Stabilità: 1,2 miliardi a cui vanno aggiunti 300 milioni
previsti dal decreto Irpef (dl 66). C' è poi da considerare l' impatto della riforma della contabilità (in
vigore dal 2015) che, secondo l' Anci, produrrà un' ulteriore contrazione della spesa per 2,5 miliardi. In
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Italia Oggi
pubblica amministrazione
totale, 4 miliardi di tagli, pari al 10% della spesa corrente.
Un sacrificio, indubbiamente consistente, a cui peraltro i comuni sono chiamati dopo 4 anni di austerity
(dal 2010 ad oggi i municipi hanno contribuito al risanamento finanziario del paese con oltre 17 miliardi
di euro: 8 di tagli ai trasferimenti e 9 di contributi al patto di stabilità).
La local tax servirà a mandar giù l' ennesima pillola amara, resa ancora più indigesta dall' abolizione
dell' addizionale comunale Irpef, il cui gettito (circa 4 mld) passerà allo stato in cambio dell' Imu sui
capannoni che andrà ai comuni. L' operazione sarà a invarianza di gettito per l' erario, ma sul territorio
potrà generare distorsioni a seconda che un ente abbia o meno spinto sulla leva dell' addizionale o
abbia un numero più o meno consistente di capannoni.
Sarà il Fondo di solidarietà a effettuare le compensazioni, ma questo non rassicura i sindaci di quei
municipi che con l' Irpef al massimo e pochi immobili di categoria D dovranno cedere più soldi allo stato
di quanti ne riceveranno dall' Imu. E qualcuno già si lamenta: «l' addizionale la incassavamo subito, il
Fondo chissà».
FRANCESCO CERISANO
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La Voce di Romagna
sanità, sociale e servizi per l'infanzia
Si cercano due giovani per il servizio civile
Pubblicato il bando per la selezione di 17
giovani da impiegare nei progetti di Servizio
Civile (ammessi anche i cittadini stranieri e
comunitari e i giovani dai 18 ai 29 anni
c o m p i u t i ) . Russi p a r t e c i p a a l p r o g e t t o
Moviment­azione (a favore dell' inclusione
sociale), mettendo a disposizione 2 posti in
Biblioteca. La durata del progetto è di 8 mesi,
per un impegno settimanale di 20 ore (su 5
giorni) e un assegno mensile di 288 euro (Info
0544 212602).
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La Voce di Romagna
sport
TELEROMAGNA.
Domani Il menù di Fischio Finale
CESENA La trasmissione FISCHIO FINALE è
condotto in studio da Elisabetta Zandoli e
Andrea Zanzi, e va in onda tutte le domeniche
dalle 19.00 alle 20.30 su TeleRomagna
(ch.14), in diretta streaming su
www.teleromagna.it ed in replica dalle 21.00
alle 22.30 di domenica su TeleRomagna Sport
(ch.192) e ancora dalle 00:00 alle 01:30 su
Tele Romagna (Ch. 14). E' condotto in studio
da Luciano Poggi e Laura Padovani.
Come sempre, tante immagini e gol nella
puntata domenicale di Fischio Finale.
Queste le partite seguite dalle telecamere.
SERIE B Bologna ­ Brescia. SERIE C girone B
Ascoli ­ Forli, Spal ­ Ancona Santarcangelo ­ L'
Aquila, Savona ­ San Marino. SERIE D girone
D: Ribelle ­ Rimini, Romagna Centro ­
Formigine. ECCELLENZA girone B
Sammaurese Cattolica PROMOZIONE girone
C Russi ­ Comacchio Lidi. PROMOZIONE
girone D Cervia ­ Fya Riccione, Sant' Ermete
San Pietro in Vincoli. SERIE A FEMMINILE
San Zaccaria ­ Pordenone. Nostro ospite in
studio, a commentare la domenica calcistica,
sarà l' attaccante del Forlì Daniele Melandri.
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