il lavoro per i giovani

Sommar io
Tema del Mese
Turismo e scuola in Trentino Imprenditorialità fin dall’aula
Più imprenditorialità nella scuola
Tirocini formativi pag. pag. pag. pag. 2
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6
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Vita Associativa
Intervista al Presidente Deboli le prenotazioni estive
Agricoltura e turismo in Anaunia
Decollano i b&b di qualita’ L’agriturismo ha messo radici
Riaffermato il ruolo delle pro loco
Cape: nuove agevolazioni Geotermia e risparmio energetico
Hotel come spazi di shopping
Giornali in albergo via web Lettera di un turista motociclista.
pag. 8
pag. 10
pag. 14
pag. 18
pag. 20
pag. 21
pag. 22
pag. 23
pag. 24
pag. 28
pag. 29
Dolomiti
Tutti in treno
pag.30
Giovani
Le più vicine eccellenze
pag.32
Laghi
Sul Garda partenza valida
pag.33
Trentino Turismo e Promozione
Ricordare la guerra volere la pace
La rete delle ciclabili si espande
pag. 34
pag. 36
Marketing
Torna a hotel il forum dei vini autoctoni
pag. 38
Normative
Dubbi
pag. 40
Cercasi, Affittasi, Vendesi
Le proposte del mese
pag. 42
Chiusura Editoriale 10/7/2014
n.07/08
Anno XXXXII
Luglio/Agosto 2014
In Copertina: Dolomiti - Foto Angeli; Ugo Rossi - Foto Magrone
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IL LAVORO PER I GIOVANI
Partita difficile ma ineludibile.
“Senza lavoro per i giovani l’Italia è
finita” con queste parole ultimative
quanto drammatiche il Presidente
della Repubblica Giorgio Napolitano
non lascia spazio ad interpretazioni e
richiama tutti, classe politica e burocratica, imprenditori e forze sindacali
a dare risposte concrete alla grave situazione di disoccupazione, sottoccupazione e di abbandono della ricerca
di un lavoro da parte di molti giovani.
Nella crisi economica la stragrande
Roberto Pallanch
maggioranza delle aziende fa fatica a
tirare avanti. Le cosiddette eccellenze
produttive, che certamente esistono, non sono comunque in grado
di dare risposte significative in termini di crescita dell’occupazione. In molti casi i processi di razionalizzazione interni alle aziende,
necessari per rispondere agli effetti della crisi, hanno accresciuto la
produttività ma non l’occupazione.
Altro grave impedimento alla crescita occupazionale è la legislazione
in materia di lavoro farraginosa e in taluni casi incomprensibile e
ingestibile. Il governo nazionale con lo Jobs act ne tenta la semplificazione, ma le lobby conservative frenano e autorevoli esperti di legislazione del lavoro paventano lo snaturamento del provvedimento.
Eppure dovrebbe essere ormai evidente che non bastano agevolazioni contributive ad accrescere l’occupazione e a spingere le aziende ad
assumere. Il “bonus giovani” del governo Letta è fallito nonostante
le risorse finanziarie disponibili perché le aziende sono state frenate e
dalla difficoltà di assumere in tempo di crisi economica, ma anche per
i vincoli e i costi che la misura introduceva: innanzitutto il chiedere occupazione incrementale, poi l’obbligo di contratto a tempo indeterminato per gli assunti e infine regole di accesso al contributo scarsamente
chiare per l’imprenditore, con un aumento dei costi a carico dell’impresa bisognosa di consulenza e quindi con costi di accesso alla stessa.
L’entrata dei giovani nel mondo del lavoro rimane una partita irrisolta
e c’è già chi paventa ugual fine per la cosiddetta “Garanzia Giovani”.
In Trentino a settembre dovrebbe partire questo strumento che è auspicabile riesca a mettere in relazione giovani e aziende. è stato scritto
che i giovani devono “sperimentare le aziende e le aziende sperimentare
i giovani”. In questa direzione va la scelta della Provincia di avvicinare
scuola e mondo del lavoro, e in particolare di portare i ragazzi attraverso
le scuole nelle aziende. In parte avverrà attraverso il coinvolgimento delle
scuole come soggetti attivi nell’ambito delle misure previste e inoltre con
la possibilità di gestire tirocini nelle aziende, a partire da quelli estivi. A tal
fine Asat ha firmato alcune convenzioni con istituti scolastici per portare
tirocinanti negli alberghi.
Quanto messo in campo dovrebbe essere utile, perché in ultima analisi
più servono conoscenza e fiducia tra le persone, in questo caso tra giovani
e datori di lavoro, che possono essere il vero volano di una assunzione in
azienda. Se poi ci sono incentivi meglio. E per quanto riguarda la legislazione del lavoro, altro fattore che incide sulla propensione ad assumere,
speriamo in una rapida e ampia semplificazione.
A questi temi è dedicata gran parte del nostro giornale.
Il Direttore Roberto Pallanch
Il Governatore Ugo Rossi
TEMA DEL MESE
TURISMO E SCUOLA IN TRENTINO
Intervista con il Governatore Ugo Rossi
In questi primi mesi di avvio della nuova legislatura del Consiglio Provinciale
non sono mancate le occasioni di confronto sui temi del turismo con l’assessore Michele Dallapiccola , a partire dal tema della riforma del sistema della
promozione. Con questa intervista al presidente della Giunta provinciale Ugo
Rossi presentiamo ai nostri lettori la sua visione generale del turismo, dove
manifesta una formulazione esplicita del riconoscimento che il settore turistico
è ritenuto fondamentale per il Trentino.
Su altre questioni, come quello della opportunità di introdurre la tassa di soggiorno per portare risorse aggiuntive alla promozione, emerge nettamente
una posizione diversa da quella della nostra associazione. Rossi ha fatto chiaramente capire di considerarla necessaria e di voler inserire le relative risorse
finanziarie già nel bilancio provinciale del 2015.
Apprezzabile è invece il passo indietro sull’innaturale fusione di Trentino Marketing in Trentino Sviluppo, anche se il nuovo soggetto previsto, una new.co.,
formalmente autonoma nelle sue scelte, si presenta con una governance che
non prevede un intervento diretto della nostra associazione e /o della categoria alberghiera. Si dovranno quindi trovare meccanismi che ne consentano
un coinvolgimento concreto. Interessante è la visione del rapporto tra mondo
della formazione e del lavoro che il Presidente Ugo Rossi delinea nell’intervista.
Da sottoscrivere pienamente il progetto di aprire l’istruzione scolastica al trilinguismo come chiave di accesso alla modernità e all’internazionalizzazione. Lo
stesso vale per l’invito rivolto alla scuola nel suo insieme e ad ogni cittadino di
aprirsi al pensiero imprenditoriale. Al tema scuola è dedicata la seconda parte
dell’intervista a Ugo Rossi, completata da un approfondimento sul tema specifico dei tirocini in azienda.
Ma arriviamo all’intervista.
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Presidente Ugo Rossi, durante
il percorso elettorale e poi nella
Relazione accompagnatoria
del bilancio della Provincia,
abbiamo notato da parte Sua
un’attenzione particolare
al turismo ed alla sua funzione
strategica, anche in rapporto con
il comparto dell’agricoltura.
Per molti versi, senza entrare
nei particolari delle affermazioni
fatte o degli indirizzi adottati, a
molti è sembrato un cambio di
atteggiamento rispetto al passato.
Sono convinto che, parlando di asset strategici, quelli che più
ci legano al territorio e da questo punto di vista danno valore aggiunto maggiore, sono appunto turismo e agricoltura.
Bisogna lavorare perché possibilmente si sviluppino assieme.
Per realizzare concretamente la centralità del turismo va rafforzata la cultura dell’accoglienza. In Trentino siamo partiti
storicamente qualche decennio dopo l’Alto Adige, ma sono
ottimista perché il trend in termini di cultura turistica diffusa
è comunque positivo. Le nuove generazioni di imprenditori
del settore sono molto più sensibili rispetto a qualche anno
fa anche sul tema della qualità. Ci si rende conto che per essere competitivi quello che conta non è solo l’autostrada che
ti porta i turisti in casa, perché in realtà fare turismo significa
vendere un’emozione e vendere un’emozione vuol dire avere
Foto Uff. Stampa Pat
Anno XXXXII - n.7/8 Luglio/Agosto 2014
TEMA DEL MESE
TURISMO e OSPITALITÀ nel
un territorio che ti segue e si promuove a partire dall’accoglienza e dalla qualità.
Certo dobbiamo riferirci al tema di come investire le risorse
della promozione e se possibile anche riuscire a utilizzarne
una parte in “politiche infrastrutturali” per il territorio, intese
non tanto come strutture fisiche ma come capacità di offerta
complessiva di tutte le possibilità date dal territorio. Il problema della competitività del nostro turismo sta nell’esigenza di
riuscire a ragionare come sistema, sia in quanto valle singola
sia come Trentino.
Siamo di fronte ad una forte
riduzione delle risorse per
la promozione: come si concilia
questa scelta con quella che vuole
il turismo in primo piano?
Foto A. Trovati
Le problematiche di bilancio fanno parte del momento storico, ogni settore è chiamato a fare meglio con meno, quindi
anche il turismo. Possiamo spendere meglio i soldi a nostra
disposizione soprattutto se realizziamo condizioni di spesa
più condivisa, ma anche più chiara nei suoi obiettivi e nelle
sue modalità: è l’unico modo per cercare di rendere più pro-
duttive le risorse. Vorrei ricordare che nonostante questi tagli, in Trentino investiamo nella promozione cifre in assoluto e percentualmente molto maggiori
di quelle di altre regioni nostre concorrenti. C’è quindi la necessità di realizzare
un po’ più di efficienza. Altro tema, sul quale non mi nascondo, è che dobbiamo cercare di allinearci rispetto ai concorrenti nelle modalità di reperimento di
risorse nuove, e penso alla tassa di soggiorno, ancora una volta nella logica di
definire bene gli obiettivi di queste risorse e condividere la modalità di utilizzo.
Sul punto della definizione degli obiettivi,
le posizioni potrebbero coincidere, ma già
oggi i privati intervengono in modo
consistente nel sostegno alla promozione.
Questa scelta sulla tassa di soggiorno,
allora, non è una scorciatoia o una fuga
in avanti?
Non è una fuga in avanti perché già lo fanno tutti i nostri concorrenti, ed è senso
di realtà capire che questo non compromette assolutamente nulla in termini di
competitività del sistema. La domanda da porsi è: con queste risorse aggiuntive quale risultato vogliamo realizzare? Il settore del turismo ha la garanzia che
queste risorse portino davvero valore? Perché su questo argomento giustamente gli operatori devono pretendere fino in fondo chiarezza e certezza della
ricaduta diretta dell’investimento, un’effettiva aggiunta di valore al sistema.
Altrimenti non ci siamo. L’attenzione deve concentrarsi su che cosa si vuol fare,
definendolo prima. Se non siamo in grado di farlo, la tassa di soggiorno diventa
solo una nuova gabella più che una opportunità di aggiungere valore, e questo
sarebbe un’altra cosa. Spesso abbiamo una percezione negativa perché le tasse
sono troppe, ma anche perché non capiamo per quale finalità si pagano.
Interrogativo strettamente correlato,
è con chi e in che modo si governano
tali risorse. Inoltre i tempi della
amministrazione pubblica per via delle
procedure di adozione dei provvedimenti,
sono spesso molto lunghi.
In questo caso abbiamo tempi sicuri?
Anche l’inverno deve puntare più in alto
Abbiamo già deciso di garantire la governance di queste risorse con un’apposita New.Co. autonoma (accogliendo su questo la posizione più volte espressa da
Asat, n.d.r.) rispetto alla precedente situazione indistinta all’interno di Trentino
Sviluppo, che pur aveva potenzialità in termini di sinergie che non vogliamo
perdere. Nella new.co c’è la possibilità di sedersi assieme allo stesso tavolo e
condividere un percorso sull’utilizzo delle risorse da destinare alla promozione
e sviluppare quel ragionamento sul valore aggiunto che dicevo prima. Non servono tempi molto lunghi per arrivare a questo. Possiamo arrivarci in tempo per
la predisposizione del prossimo bilancio provinciale.
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Anno XXXXII - n.7/8 Luglio/Agosto 2014
IMPRENDI T ORI A L I Tà F IN D A L L’AUL A
E aziende più aperte all’insegnamento
per il mondo del lavoro inteso in senso lato, come parti sociali, imprese e istituzioni perché occuparci del capitale umano, della forza lavoro
senza avere un collegamento con la scuola è molto più difficile. Dovremo allora convincere anche il cosiddetto “mondo del lavoro” ad entrare
nella scuola e a rendersi conto che investirci è qualcosa che lo riguarda
direttamente. Nel turismo una migliore formazione del capitale umano,
può anche rendere di più nel medio - lungo periodo rispetto alle risorse
destinate alla promozione.
Nella scuola istruzione e cultura...
La seconda parte dell’intervista al presidente Rossi ha avuto come tema
centrale quello della scuola e delle modalità nuove con le quali dovrà
rapportarsi con il mondo del lavoro.
Con riferimento alle minori risorse
finanziarie pubbliche, ma anche alla
necessità di mantenere la competitività
del “sistema Trentino” si richiede agli
imprenditori autonomia e responsabilità
maggiori rispetto al sistema pubblico.
Anche agli stessi cittadini trentini si
chiede di adoperarsi per sviluppare
spirito e comportamenti
di auto-imprenditorialità.
Riteniamo che il rapporto scuola e mondo del lavoro possa giocare un
ruolo fondamentale in questo senso, perché entrambe hanno bisogno
l’uno dell’altro: da una parte le imprese devono poter contare su collaboratori qualificati, dall’altra il mondo della formazione/istruzione
deve guardare con attenzione al mondo del lavoro perché quello è lo
sbocco delle persone che si stanno formando. Entrambe possono e devono essere fattori di competitività delle imprese, delle persone e del
sistema trentino nel suo complesso. Abbiamo inoltre volutamente dato
alla scuola il ruolo di capofila di questo rapporto nuovo, prima di tutto
perché si renda conto che sua mission precisa è di preparare il nostro
capitale umano ad essere imprenditore. In secondo luogo, lo si è fatto
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Si parla di qualità dei lavoratori ed è tema che gli stessi albergatori ci
sollecitano, chiedendo di alzarne il livello. Quello che noi possiamo fare
è andare proprio in questa direzione, cercando anche di produrre delle eccellenze. Agli albergatori però chiediamo che anch’essi ci aiutino
scommettendo sulla forza lavoro locale, con la disponibilità ad assumere
qualche costo in più rispetto all’utilizzo di una manodopera che viene da
fuori, che è forse un po’ più flessibile ma in molti casi di qualità inferiore e poco legata al territorio che dovrebbe contribuire a presentare e a
promuovere.
Abbiamo letto con favore le proposte
in materia di studio delle lingue
straniere, tema che Asat ha posto come
necessario nella formazione
e nel bagaglio professionale di chi
si occupa nel settore turistico.
è una scelta nella quale la scuola sta cercando di implementare gli strumenti di cui già disponeva. Abbiamo dedicato risorse europee in maniera
specifica a questo obiettivo convinti che porti maggior competitività e
sviluppo del capitale umano. Però parlerei di una società nuova, non
solo di una scuola plurilingue: è lì che noi dobbiamo puntare. Il turismo
è uno dei settori che ne può beneficiare, ma al tempo stesso potrebbe
anche aiutare tutta la nostra comunità ad alzare il livello di qualità, per la
propria vocazione all’apertura. Il discorso delle lingue, al di là del valore
aggiunto che porta in termini di accoglienza, è un valore anche in termini
di presenza sui mercati permettendo di entrare in relazione con le culture
di riferimento alle quali ti rivolgi per portare ospiti in Trentino.
Conoscere più lingue obbliga a ragionare, a calarsi nella cultura di un’altra persona e per chi deve andare ad affrontare i mercati questo è un
passaggio fondamentale. Ad esempio, se vai in Polonia, al di là del fatto
TEMA DEL MESE
che parli inglese, devi essere disponibile a metterti in relazione con codici culturali diversi dai nostri. L’Alto Adige è in grado
di farlo: propone a un certo tipo di cultura mitteleuropea un
prodotto tipicamente italiano, ad esempio in termini di enogastronomia, e lo fa con lo strumento della lingua tedesca.
Dall’altra parte riesce a proporre una tipicità altoatesina al
mercato italiano sapendo cosa esso si aspetta. è un vantaggio
competitivo che dobbiamo fare anche nostro. Uno strumento
utile per accrescere la competenza linguistica e la conoscenza
di altre culture sarà quello dei percorsi formativi all’estero, che
cercheremo di incrementare.
Per chi vuole lavorare nel
turismo, ci sono diversi percorsi
formativi distribuiti sul territorio
provinciale. L’università non
prevede un percorso specialistico
orientato al turismo. Abbiamo
invece realtà, come ad esempio
in Svizzera, in cui ci sono vere
e proprie università del turismo
di eccellenza, frequentate da chi
ha finito il percorso superiore e
non proviene necessariamente
dalle professionali. Asat indica
spesso un obiettivo analogo,
come “Scuola della hotellerie” che
produca professionalità di alto
profilo. La Provincia come intende
affrontare questo tema?
Io non vedo in contraddizione il fatto che chi ha studiato giurisprudenza, economia e commercio o anche ingegneria, possa
trovare sbocco in un’attività economica turistica come imprenditore o dirigente aziendale. Un laureato in giurisprudenza, che
ha mentalità imprenditoriale potrebbe fare l’assicuratore ma
non l’albergatore? Si è sempre pensato che il turismo fosse un
settore con buoni margini economici e non richiedesse particolari professionalità, e che quindi bastasse imparare un po’ il
mestiere per avere successo o andare avanti in tranquillità. Se
mai questo fosse stato vero nel passato, oggi non lo è più.
Quindi nella filiera formativa per il turismo mettiamoci anche
l’Università degli Studi di Trento. Io concordo comunque sulla
richiesta e con la scelta di avere una offerta formativa di qualità
eccellente, che produca professionalità in grado di dare risposta ai bisogni dell’attività imprenditoriale alberghiera. Aggiungo che ai fini della formazione di persone da introdurre nelle
TURISMO e OSPITALITÀ nel
aziende assumerà importanza crescente il sistema dell’apprendistato, dal livello
base a quello di alta formazione professionale, dove un ruolo di responsabilità
nella sua attuazione lo dovranno svolgere le aziende.
Un passo importante in questa direzione verrà avviato già nei prossimi mesi,
parlo del progetto “Garanzia giovani” tramite il quale scuole e aziende collaboreranno per portare in azienda i ragazzi. Potrà essere un utile banco di prova.
Dopo queste analisi, qual è il messaggio
che il Presidente della Provincia dà agli
albergatori trentini?
Il messaggio che posso dare è questo: il Trentino ha delle potenzialità ancora forti
ed inespresse. Il settore del turismo è uno dei settori su cui dobbiamo puntare
perché è un settore legato al territorio e che non delocalizza, e voglio quindi dare
un messaggio di considerazione e di fiducia in questo senso.
Però dobbiamo riuscire a fare un ragionamento condiviso su dove vogliamo arrivare, riuscendo a creare sempre di più logiche di sistema. Ho in mente un imprenditore turistico che abbia la capacità di vedere un po’ più lungo, di essere attore sul
territorio di un sistema di cui si sente parte. è’ chiaro che la prima responsabilità
nel ragionare “a sistema” è della politica, non solo a livello provinciale ma anche a
livello territoriale. Ma se vogliamo uscire dalla logica, a volte anche perversa e che
in tempi di crisi abbiamo dovuto affrontare, del rincorrersi sullo stesso territorio
con i prezzi –anche il tema della tassa di soggiorno può diventare un’occasione di
vedere se ragionando sulle risorse si riesce a rafforzare una logica di sistema. Se
l’imprenditore turistico riesce a ragionare in presa diretta col suo territorio sarà
semplice immaginare cosa fare con queste risorse: questa la sfida. Dall’altra parte
anche le istituzioni dovranno muoversi in questa direzione, mentre a volte non
hanno dimostrato di saperlo fare e si vedono singoli comuni in concorrenza tra
loro sul terreno del turismo. Questo non ci porta da nessuna parte. La sfida che
attende oggi sia la politica sia gli operatori è la capacità di fare più sistema.
...senza perdere di vista la formazione pratica
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Anno XXXXII - n.7/8 Luglio/Agosto 2014
PIù IMPRENDITORIALITà NELLA SCUOLA
MA ANCHE MAGGIOR APERTURA DELL’IMPRESA ALLA FORMAZIONE
Questa è l’esplicita intenzione del Presidente della Giunta provinciale Ugo Rossi,
che assume su di sé anche le specifiche competenze in materia di istruzione e
conoscenza. La scuola parte in Trentino già da uno standard elevato e moderno. Tuttavia aspetta qualche aggiustamento per rimanere sempre più in linea
con i tempi attuali, con le esigenze degli standard europei, con un mondo del
lavoro sempre più selettivo e concorrenziale e alla ricerca di competenze vere,
di capacità intellettive e manuali. Nessuna rivoluzione ma interventi innovativi e
progressivi da compiere nel corso dell’intera legislatura.
Su questo la Giunta provinciale scommette e molto. Lo ribadisce il Governatore
nell’intervista che proponiamo, ripercorrendo le linee guida della scuola trentina
per il mandato da poco iniziato.
Anche Asat guarda con estremo interesse a quanto si sta predisponendo, soprattutto per la parte che riguarda il contatto diretto tra il comparto della scuola ed
il mondo delle imprese e del lavoro. Inutile ripetere che buona parte del nostro
futuro - di cittadini e di imprenditori - si gioca proprio sulla formazione delle
nuove generazioni e sulla loro capacità di affrontare la sfida della modernità con
una preparazione adeguata.
Quali sono i punti di forza e le aree di possibile miglioramento per il sistema scolastico provinciale? Secondo il presidente – assessore, tra i primi vanno considerati il basso tasso di dispersione scolastica, le competenze in italiano e matematica al termine del primo anno della scuola secondaria, il sistema di orientamento
scolastico e professionale, i processi di innovazione nella sfera amministrativa e
…legata al mondo della tecnica…
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gestionale. Ma in altre aree si può e deve fare di più: elevare i
risultati medi degli studenti nel sistema della formazione professionale, ridurre il divario tra maschi e femmine in matematica, migliorare gli interventi di orientamento.
Nel settore della formazione professionale, la Giunta intende
lavorare per facilitare l’inserimento lavorativo dei giovani usciti dai percorsi scolastici, formativi e universitari, rafforzando i
momenti di raccordo con il mondo del lavoro durante il percorso scolastico (stage, tirocini, alternanza, apprendistato). A tal
fine serve un forte coinvolgimento delle istituzioni formative
nell’apprendistato quale forma di partnership con le aziende
ed un maggior confronto con le associazioni di categoria per
la definizione del piano dell’offerta formativa, i contenuti del
V° anno della formazione professionale, la distribuzione sul
territorio del IV° anno e dell’Alta Formazione. Si pensa anche
di introdurre la Garanzia-Giovani sulla scuola, percorsi di formazione e tirocinio volti all’inserimento lavorativo, percorsi
di apprendistato per ottenere la qualifica e il diploma. Infine
è avvertita la necessità di intensificare e coordinare le iniziative per la formazione degli adulti e definire precisamente il
percorso per la certificazione delle competenze acquisite in
contesti formali e informali.
I capisaldi del Rossi-pensiero si basano su alcuni punti fermi.
Innanzitutto le lingue, anzi il “trilinguismo”, un progetto da
introdurre gradualmente per portare tutti gli alunni ad usare
correttamente due lingue straniere. Accanto a uno specifico
organico di docenti di lingue straniere nella scuola primaria e
alla convenzione quadro con il Goethe Institut, già inseriti nelle strategie provinciali, Rossi ha aggiunto anche l’attivazione
di corsi di perfezionamento universitario in metodologia Clil
(l’insegnamento veicolare, ndr), la mobilità con voucher per la
formazione linguistica all’estero, il finanziamento del progetto
Erasmus plus e la formazione per l’acquisizione di certificazioni
linguistiche.
Poi il tema del lavoro, con la precisa intenzione di coinvolgere
le scuole nell’apprendistato con forme di partnership con le
aziende, confrontandosi con le associazioni di categoria.
Sul tappeto anche il tema della settimana scolastica di cinque
giorni, spunto emerso dall’incontro con l’associazione studentesca “Stazione futuro”.
TEMA DEL MESE
TURISMO e OSPITALITÀ nel
I TIROCINI FORMATIVI
TRA le possibilità PER i giovani anche la “Youth Guarantee”.
Uno degli aspetti più interessanti per la nostra categoria nel rapporto
scuola-lavoro, è sicuramente quello legato ai tirocini in azienda, noti
come stage. La materia è abbastanza complessa, ma con la collaborazione della dott.ssa Laura Pedron - Dirigente del Servizio istruzione
e formazione di secondo grado ed università - abbiamo fatto un quadro delle norme provinciali. I tirocini sono di due tipi: curricolari (cioè
svolti nell’iter di studio, in alternanza scuola/lavoro come vero e proprio
orario di lezione) ed extracurricolari. Sono di quest’ultimo tipo i tirocini
formativi e di orientamento ed i tirocini estivi.
Il tirocinio formativo e di orientamento permette ai giovani di realizzare
un’esperienza effettiva presso un’azienda al fine di acquisire competenze tecniche e relazionali e agevolare le loro scelte professionali familiarizzando con la realtà dell’impresa in un primo approccio col mercato
del lavoro. Nello stesso tempo l’azienda ospitante avrà la possibilità
di conoscere i potenziali collaboratori. Si rivolge a chi ha conseguito il
diploma o la laurea da non oltre un anno; oppure a disoccupati, inoccupati o cassaintegrati; oppure a soggetti svantaggiati e disabili. C’è
un promotore (Università, istituti scolastici, cooperative sociali) che progetta e attiva il tirocinio; i datori di lavoro ospitano giovani tirocinanti
nel rispetto del numero complessivo di dipendenti (ad esempio 1 tirocinante fino a 5 dipendenti e 2 fino a 19). La durata del tirocinio non deve
essere superiore ai sei mesi (proroghe comprese), fatta salva la possibilità di rinnovo in caso di disoccupati ed inoccupati o soggetti disabili
e svantaggiati. Il tirocinio non è retribuito, ma prevede una indennità
di partecipazione che viene stabilita nell’accordo promotore-ospitante.
I tirocini estivi sono invece destinati a studenti che risultino regolarmente iscritti presso università, istituti scolastici o formativi di ogni ordine e grado; devono essere effettuati nel periodo compreso tra la fine
…dei servizi turistici
Giovani e seriamente impegnati
dell’anno scolastico o accademico e l’inizio di quello successivo. I tirocini
estivi possono essere promossi da soggetti quali l’Agenzia del Lavoro,
l’Università, gli istituti scolastici e formativi, i Comuni e le Comunità di
valle. I datori di lavoro possono ospitare tirocinanti estivi per un periodo
non superiore ai tre mesi. Nuovamente, non si prevede alcuna retribuzione ma solamente un’indennità di partecipazione.
A tutto ciò si affianca il piano europeo Youth Guarantee (Garanzia Giovani) che prevede orientamento, formazione ed inserimento al lavoro
per giovani tra i 15 ed i 29 anni. Il ragionamento è simile ai precedenti,
ma con un ruolo molto più importante per le scuole e con più ore di formazione, accanto a quelle passate in azienda. Spesso, ottenuto il titolo
di studio, il ragazzo è da solo nelle scelte successive e la scuola non è
attiva nell’accompagnarlo verso il mondo del lavoro: ora può intervenire con iniziative concrete. La prima situazione è quella offerta ai ragazzi
che hanno finito di studiare, affiancando a tirocini in azienda (4/6 mesi)
un pacchetto di ore di formazione specialistica (50/200 ore). L’intento
della PAT è di coinvolgere circa 200 ragazzi all’anno.
L’apprendistato è l’altro istituto su cui si intende intervenire coinvolgendo più direttamente le scuole. Si rivolge a ragazzi che necessitano di
arrivare alla qualifica o al diploma ma rischiano di uscire dalla scuola
perché più portati alla manualità ed al fare. Oltre alla frequentazione
dell’azienda (per massimo due anni), si prevedono per questa figura
460 ore di formazione all’anno (100 dal datore e 360 a scuola). Qui si
pensa di coinvolgere 150 ragazzi circa.
Infine, per promuovere l’inserimento occupazionale dei giovani, si prevede la possibilità di un bonus occupazionale (da 1.500 a 6.000 euro)
erogato ai datori che assumono il giovane alla fine del percorso formativo e di apprendistato.
Andrea Rudari
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Anno XXXXII - n.7/8 Luglio/Agosto 2014
INTERVISTA AL PRESIDENTE
LIBARDI INDICA I CARDINI DELLA RIFORMA DELLA PROMOZIONE
Asat ha presentato nelle scorse settimane, unitamente a
Confcommercio – Unat, un documento di proposta per la
riforma del sistema della promozione. Servirà come base
di confronto con l’Assessorato. Con il presidente Luca Libardi ne presentiamo i contenuti.
Presidente Libardi, quali sono gli elementi
caratterizzanti della riforma da noi attesa?
Bisogna premettere che la necessità di una riforma del
sistema è stata rilevata in più contesti. Ricordiamo il percorso di analisi di TSM e di alcune Apt che ha rilevato la
necessità di profondi cambiamenti. A partire dal fatto
che la promozione deve riferirsi e organizzarsi da quello
che vuole e fa il turista, dal fatto che nel sistema servono
competenze organizzative e professionali più forti e nell’ipotizzare un finanziamento da parte dei privati con istituzione di una tassa di scopo e/o di una tassa di soggiorno.
Ricordiamo che Asat ha osteggiato l’introduzione di tasse
e chiesto un tavolo istituzionale che ha prodotto alcuni ragionamenti importanti che riprenderemo più avanti.
In sintesi, perché e cosa, secondo Asat,
è necessario cambiare?
Intanto mi preme dire che un sistema di promozione
organizzato serve al turismo trentino, che sono stati
raggiunti risultati importanti e che nell’attuale sistema
ci sono competenze ed esperienze che vanno valorizzate. Il singolo operatore ha difficoltà a rapportarsi con il
mercato e quindi c’è bisogno di una visione e di iniziative
di approccio al mercato condivise e collaborative. Detto
Dallapiccola a confronto con la Giunta Asat
8
questo serve un salto di qualità, essere più presenti sui mercati turistici
perché il rischio è di sedersi e venire superati dai nostri competitori.
Quindi la nostra proposta mette l’accento sul fatto che è il mercato l’orizzonte a cui riferirsi e che per conoscerlo e affrontarlo bisogna essere
efficienti, efficaci e destinare risorse adeguate.
Abbiamo detto poi che bisogna avere chiara la missione del sistema: promuovere la vocazione turistica del Trentino, perché il turismo è attività
fondamentale e strategica per lo sviluppo economico, sociale e culturale
del Trentino.
E per questo ci vuole una organizzazione adeguata?
Nella nostra proposta i livelli di assunzione di decisioni e di operatività
sono: l’assessorato al turismo, la società provinciale, le Apt e un soggetto
che si occupi di commercializzazione.
A parte la proposta di potenziare la commercializzazione,
lo schema non differisce da quello esistente.
Secondo noi il vero salto di qualità sta non tanto nell’inventarsi nuove
strutture quanto nel far funzionare quelle esistenti. Per questo proponiamo strumenti di programmazione (piani strategici ed operativi tra loro
connessi anche in senso gerarchico) e modalità comportamentali e decisionali codificate tra i vari livelli del sistema. Non è pensabile che la società
di marketing provinciale operi senza raccordarsi, e non solo a parole, con
le Apt o viceversa. Nello stesso tempo vanno evitate duplicazioni di funzioni e di attività tra i vari soggetti. Se si individua un prodotto turistico
nuovo o si va su un mercato bisogna avere chiaro chi fa che cosa.
Chiediamo una chiara e distinta attribuzione di ruoli e funzioni tra società
provinciale e Apt di ambito, la prima configurata anche come società di
servizi qualificati alle Apt, e titolare della promozione, le seconde soprattutto con i compiti dell’informazione, dell’accoglienza e dell’animazione
turistica e il coordinamento dei soggetti locali che si occupano di turismo.
Di commercializzazione deve occuparsi un soggetto di tipo privatistico,
finanziato dagli imprenditori con il concorso finanziario pubblico secondo
le forme giuridicamente stabilite. Non possiamo delegare ad altri la vendita delle nostre camere.
Un’altra richiesta è che, a fronte delle risorse finanziarie
impiegate e degli obiettivi stabiliti, si possa misurare i risultati.
Sembra banale proporlo, invece è una vera e propria necessità e, rispetto
ad oggi, un comportamento organizzativo innovativo. Nello stesso tempo
vanno valorizzate le competenze professionali delle varie strutture, pre-
VITA ASSOCIATIVA
Foto Matteo Ciaghi
TURISMO e OSPITALITÀ nel
Libardi a confronto con gli associati
miati i comportamenti rispetto a risultati raggiunti e, in
caso contrario, adottati rimedi conseguenti: come succede in tutte le aziende private.
Come giudica la (ri)costituzione di una New.co,
scorporata da Trentino Sviluppo, alla quale
tornano tutte le attività turistiche?
è una nostra richiesta. Ci è sempre sembrato che la cancellazione della Trentino Marketing fosse un errore. Dunque è positiva la scelta di ritornare indietro, anche se è
una mancanza di non poco conto l’assenza degli albergatori e/o delle loro rappresentanze nella governance. Sul
Tavolo azzurro proposto, staremo a vedere.
servizi e funzioni, ma anche facendo scelte fra attività importanti e meno
importanti. è più facile ottenere risorse facili e automatiche da una tassa di soggiorno o da altri tributi. I privati, sostanzialmente albergatori e
impiantisti già finanziano con quasi otto milioni di euro la promozione.
Bisogna pensare a stimolare la partecipazione volontaria al finanziamento della promozione da parte dell’imprenditore, premiando chi lo fa e penalizzando chi non collabora. Vorrei anche chiedermi se per promuovere
l’industria o l’artigianato sui mercati esteri viene chiesto a industriali o
artigiani di pagare una tassa per l’internazionalizzazione? Oppure se nel
recente protocollo della Pat con la Cooperazione trentina a sostegno dei
prodotti del territorio sia prevista una tassa per la loro promozione, quando tra l’altro buona parte del budget destinato alla promozione turistica è
utilizzato in realtà proprio per promuovere tali prodotti.
In conclusione: chi ci chiede di accettare l’imposizione di una tassa deve
cercare di essere coerente ed equo. Il turismo non può essere figlio di un
dio minore. In ogni caso stiamo ragionando e discutendo con l’assessore
Michele Dallapiccola e con il presidente Ugo Rossi per evitare nuovi
balzelli e per garantire risorse alla promozione.
Sugli accorpamenti delle Apt?
Non è un aspetto fondamentale, anche se una razionalizzazione si può pensare. Bisogna però prima decidere il
disegno complessivo, la missione del sistema, i ruoli e poi
vedere come i singoli territori si possono situare in questo
contesto.
Dobbiamo però aver ben presente che il turista è più interessato al prodotto e che disegna anche lo spazio fisico
della vacanza. La sola territorialità può essere anacronistica e sbagliata. Nello stesso tempo ci sono realtà territoriali che hanno una identità marcata e forte e sarebbe
sbagliato non tenerlo in considerazione.
Sul tema delicatissimo del finanziamento?
Ribadiamo che prima di pensare a chiedere risorse pubbliche e/o private, bisogna decidere dove si vuole andare, la missione del sistema, e poi costruirlo da un punto
di vista organizzativo. Pensiamo inoltre che si possano
razionalizzare comportamenti di spesa, centralizzando
9
Escursioni al Sass Pordoi
vita associativa
DEBOLI LE PRENOTAZIONI ESTIVE
Lo rilevava anche Monitur a metà giugno
Tra il 19 e il 23 giugno Monitur ha condotto una ricerca sulle prenotazioni arrivate in albergo per la stagione estiva. Non era compresa l’area altogardesana a causa della sua stagionalità specifica.
Le risposte pervenute, 570 di cui 326 da strutture alberghiere,
dicevano che le vacanze di Pentecoste portatrici, grazie forse alla
data “alta”, di un certo afflusso straniero, temperavano solo parzialmente un diffuso scetticismo. I livelli di prenotazione raccolte
fino a quel periodo, ma anche per i mesi di luglio, agosto e settembre non convincevano. Ripetersi che oggi si prenota sempre più
sotto data non rassicurava. Si rafforzava invece la convinzione che
la crisi è ancora lontana dal far registrare significative inversioni
di tendenza.
GIUGNO 1
Per la prima parte di giugno sette operatori su dieci erano molto
perplessi di fronte a una percentuale di prenotazioni del 25% inferiore a quella del 2013, seppure più alta rispetto al precedente
biennio 2011 e 2012 e senza differenze tra strutture alberghiere
di diversa classificazione, tra alberghi a una o due stelle e quelli a
quattro, per altro leggermente più fiduciosi. Le differenze di inizio
giugno sembrerebbero legate più all’ambito territoriale che alla
tipologia ricettiva. Facevano eccezione gli agriturismi, che per il
40% si ritenevano soddisfatti dei flussi turistici nella prima parte
del mese di giugno. Maggior soddisfazione rivelavano gli ambiti
10
cittadini che presentano un’offerta maggiormente destagionalizzata. Li seguiva la Valsugana, ambito anch’esso che non gioca
tutto sulla carta della una montagna “alta”. In Rendena e a Campiglio, infatti, la soddisfazione non superava il 10% e nell’attigua
vale di Sole si fermava al 13%.
GIUGNO 2
Ad iniziare dalla seconda metà di giugno, oltre due terzi di intervistati dichiarava ancora di non avere acquisito alcuna prenotazione, o in ogni caso, una quota inferiore al 30% del totale posti letto.
Solo il 3% di operatori rispondeva invece di avere prenotazioni tali
da garantire una copertura dei posti letto superiore all’80% del
totale. Il mese di giugno non è certo quello delle prenotazioni numerose in alta montagna. Le ultime quattro estati indicano una
progressiva contrazione delle prenotazioni acquisite (anche sotto
data), senza risparmiare alcuna tipologia ricettiva. Anche il 60%
dei quattro stelle dichiaravano per la seconda metà di giugno prenotazioni inferiori al 30% del totale posti letto. è un periodo in
cui sembra soffrire soprattutto la montagna media ed alta, all’opposto di quanto succedeva invece alle città di Trento e Rovereto.
La Valsugana si piazza per certi versi a metà di questa dicotomia,
raccogliendo discreti risultati con la sua offerta che è soprattutto
fondovalle, lago e terme ancor prima che vacanza, peraltro preziosa, sul Lagorai.
Foto Angeli
Anno XXXXII - n.7/8 Luglio/Agosto 2014
VITA ASSOCIATIVA
TURISMO e OSPITALITÀ nel
LUGLIO
AGOSTO
Anche per luglio il quadro non appariva incoraggiante. Il 40% degli operatori indicava prenotazioni inferiori al 30% del totale posti letto. Una quota
significativa affermava di non averne alcuna o in quantità irrisorie. Osservando nel dettaglio, continuavano ad essere più promettenti gli ambiti cittadini, e discretamente anche la Valsugana. Ma si confermava l’andamento
degli ultimi anni.
Le prenotazioni per agosto ricalcano grosso modo i livelli
riscontrati per luglio: poco più di quattro operatori su dieci ha tassi di occupazione dei posti letto inferiori al 30%
del totale e meno di un terzo indica prenotazioni superiori alla metà dei posti letto.
Scendeva dal 44% del 2011 al 23% del 2014 la quota di operatori con tassi
di copertura dei posti letto superiori alla metà dei totali. In questo trend gli
alberghi sembrano difendersi meglio delle strutture extralberghiere, soprattutto quelli di categoria superiore. Meno di un terzo dei quattro stelle
non arriva a luglio a coprire il 30% di posti letto e meno di un quinto ha già
in casa prenotazioni tali da garantirsi una copertura superiore alla metà dei
posti letto disponibili.
Le prenotazioni per luglio vedono perdere l’area cittadina e la media montagna. Prendono quota invece le destinazioni di montagna, ad iniziare da
Campiglio-Rendena e dagli Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna, per
proseguire da vicino con il Primiero, la Paganella, la Val di Fassa. Meno brillante in termini di prenotazioni appaiono la Val di Fiemme e la Val di Sole.
Nota positiva di agosto è la tenuta dei livelli di prenotazione fatti registrare in questo mese rispetto agli anni
Camminare su un tappeto di fiori
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Anno XXXXII - n.7/8 Luglio/Agosto 2014
Foto Apt Rendena
precedenti e anche agosto gli alberghi presentano una situazione leggermente migliore dell’extralberghiero, relativamente più accentuata per
alberghi quattro stelle, con i tre stelle, il gruppo
di alberghi più numeroso, in maggiore difficoltà
rispetto alle categorie superiore e inferiori.
Tra i tre stelle infatti solamente un quarto ha
acquisito prenotazioni per agosto tali da coprire
almeno la metà dei posti letto disponibili. Per
il cruciale mese di agosto bene fin qui le prenotazioni nel Primiero (Fiera e San Martino di
Castrozza), in Paganella, Fassa, Altipiani Cimbri,
Fiemme.
Sono ambiti e vallate diverse, ma comunque
sempre piuttosto forti, se non addirittura molto
importanti, ed è confortante prendere nota di
questo risultato già conseguito.
Calano invece nelle città e preoccupa il debole
andamento delle prenotazioni su agosto in Val di
Sole e Val Rendena, con Madonna di Campiglio
e Pinzolo.
SETTEMBRE
è evidente che tanto più il mese di riferimento è
lontano nel tempo, tanto minori sono le prenotazioni già acquisite. è il caso di settembre, un mese
che oltretutto vede molte strutture ricettive già
chiuse o avviate a chiudere.
Le prenotazioni evidenziano una progressiva
contrazione del livello di prenotazioni. Sembra
distinguersi dalla media la Paganella con prenotazioni già raccolte che la mettono in una condizione di maggiore serenità rispetto ai flussi estivi
2014 e alle altre aree montane.
Un’ultima domanda chiedeva agli operatori di
dare la loro previsione complessiva sull’estate.
Due terzi si dicevano poco fiduciosi di una ripresa
e si dimezza la percentuale di chi pensa a un’estate 2014 soddisfacente. Era del18% del 2013 e
oggi scende al 9%, colpendo le aree di montagna
“alta”, con lieve eccezione per la Val di Fassa.
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Impagabile la frescura estiva di una cascata
STAGIONE INVERNALE POSITIVA
In albergo gli arrivi a + 6,55, le presenze a + 5,8
I dati sulla stagione elaborati dal servizio Statistica sulla stagione invernale 2013
-2014 - presentano un forte recupero in termini di arrivi (+8,1%) e presenze (+7,1).
Bene gli alberghi e le strutture complementari un vero boom. Commenta l’assessore Michele Dallapiccola: “La stagione ci ha forse aiutato, ma direi che è soprattutto l’investimento sulla qualità a pagare”. Gli alberghi hanno visto 1,23 milioni
di arrivi (+6,55), gli esercizi complementari 210.417 (+18,3%). Le presenze alberghiere sono 5,22 milioni (+5,8%) e quelle “complementari” 1,03 milioni (+14,1%)
e riguardano affittacamere, agritur, B&B, campeggi, case vacanze, ostelli e altro.
Nel complesso gli italiani fanno segnare 1,7 milioni di arrivi (+3,6%) e 8,03 milioni
di presenze (+1,7%). Gli stranieri 551.392 arrivi (+13,7%) e 3,02 milioni di presenze
(+12,3%).
Tutto ciò premesso, va fatta anche una considerazione di segno contrario, legata
al momento contingente. Come spesso denunciato dalle associazioni di categoria,
infatti, gli investimenti nel settore stanno calando in maniera preoccupante. “La
Provincia - approfondisce l’assessore Dallapiccola - è consapevole di questa situazione e insieme ai più autorevoli stake holders del settore sta elaborando un piano
finanziario ed economico contenente iniziative in grado di sostenere strutture che
attraversano una fase critica e comunque strumenti finanziari, in collaborazione
anche con il credito locale, capaci di accompagnare gli operatori, scollinando, ci
auguriamo, questo periodo critico”.
VITA ASSOCIATIVA
TURISMO e OSPITALITÀ nel
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Pomaria: efficace sintesi agricoltura-turismo
vita associativa
AGRICOLTURA E TURISMO in anaunia
LA Val di Non COME perfetto laboratorio sperimentale
Se, come dicono in molti, agricoltura e turismo
devono costituire l’asset fondamentale dell’economia trentina, un perfetto laboratorio è la Val
di Non. Qui i due comparti economici traggono
alimento dalla terra e dal territorio, da chi li lavora, elabora e organizza senza poter pensare di
trasferirli altrove. In Val di Non uomo e natura
hanno confezionato un bel “pacchetto” da offrire
al viaggiatore. Già i rilievi coltivati a mele aprono
su ampi squarci panoramici di strepitosa bellezza e sono di per se stessi fattori di quel turismo
che poi continua nell’Adamello-Brenta, nel Peller
ricco di erbe e fossili, il Penegal, l’Ozolo e la catena delle Maddalene dove è stato recentemente
inaugurato un Giardino geologico. Assieme alle
montagne e le decine tra malghe e rifugi che le
animano, ecco i laghi: Tovel e Smeraldo i più antichi e pittoreschi, ma importante è anche quello di
S. Giustina, artificiale senza darlo a vedere, con i
vicini canyon della Novella e del Rio Sass.
In termini più strettamente turistici dal Museo
Retico si passa all’eremo di San Romedio, e alla
nobiliare residenza di Castel Thun e di altri manieri d’epoca. Questo patrimonio ha una sua
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storia oggi messa a disposizione del turista da una ricerca che va dal turismo di
èlite di epoca asburgica a quello di massa del secolo scorso, senza dimenticare la
prima guida dedicata alla Valle di Non in chiave turistica, vale a dire La Naunia
descritta al viaggiatore, risalente al 1829 e opera dall’abate Gioseffo Pinamonti.
Alla realizzazione delle moderne Storie di turismo e villeggianti in Val di Non sotto
forma di videointerviste hanno partecipato tra gli altri Paolo Forno e Barbara
Widmann che coordinano il progetto, Bruno Sicher dell’Hotel Pineta di Tavon,
Achille Perenthaler del rifugio Sores, Alessandro Bertagnolli , ideatore della
RENDERE SICURA LA STRADA DELLE REGOLE
Asat chiede alla Provincia un intervento efficace e risolutivo
Il più recente intervento di Asat a sostegno del turismo in Val di Non riguarda
la strada delle Regole. Il presidente Luca Libardi è intervenuto presso l’assessore provinciale Mauro Gilmozzi, a proposito della strada delle Regole già a
suo tempo evidenziato anche dalle amministrazioni comunali di Sarnonico,
Malosco e Ronzone. La strada conduce ai piedi del monte Penegal da dove
è possibile raggiungere la malga di Malosco, Cima Penegal, rifugi e pubblici
esercizi. Ha quindi forte valenza turistica e viene utilizzata spesso per manifestazioni ricreative e sportive di interesse sovracomunale molto attrattive per
turisti e residenti. La strada di circa 5 chilometri necessita di una manutenzione straordinaria che ne può condizionare concretamente la transitabilità in
sicurezza, rischia di chiudere e può diventare un fattore di grave danno per le
attività imprenditoriali del posto. “Abbiamo quindi chiesto all’Assessore - spiega il presidente di Asat Libardi - che la richiesta dei comuni interessati a cedere la
strada sia accolta e che la Provincia si possa far carico degli interventi necessari
ai fini di lasciare aperta la strada e consentirne una fruizione sicura ed ottimale”.
Foto Arch. Apt Val di Non
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TURISMO e OSPITALITÀ nel
Ciaspolada e naturalmente la Comunità di Valle e l’Apt. Ma ovviamente è
attorno alla mela che sono nati appuntamenti e progetti di stampo più prettamente turistico. Tra questi Fiorinda in primavera e Pomaria a fine raccolto,
Giardino delle Rose, il golf di Sarnonico, la manifestazione ciclistica internazionale del Trofeo Melinda, ideato dal compianto Marco Brentari, mentre
alquanto solitaria rimane l’invernale, originalissima Ciaspolada.
Lungo il medio-basso Noce, specialmente attorno al capoluogo di Cles, non
manca qualche importante azienda industriale e artigiana.
Mentre si lavora per ricostruire il passato per orientare meglio il futuro,
Leonardo Fellin - diretto discendente nipote di Gioseffo Pinamonti nonché presidente della sezione territoriale di Asat - racconta il presente della
“Naunia” turistica: “In effetti chi in Val di Non lavora nel turismo non può che
vederlo in simbiosi con l’agricoltura, l’uno e l’altra da considerare un valore e
non un reciproco ostacolo come forse qualcuno ancora pensa, certo non gli
associati di Asat, una cinquantina tra titolari di albergo e di altre strutture
turistiche. Non posso parlare di intensa vita associativa, ma siamo presenti e rappresentati in tutti gli ambiti sociali, associativi o istituzionali dove si
parla di turismo e dei problemi o progetti che lo riguardano. Più che di vera e
propria vita di sezione parlerei di articolazioni di Asat. Non si fanno tante assemblee ma si preferisce consultarsi con chi, singolo o gruppo, è interessato a
questo o quel problema specifico. Da noi funziona così, del resto l’albergatore
non è portato a farsi sentire tanto”, è la rapida fotografia della situazione.
IL DIRETTIVO DELLA SEZIONE ASAT - Valle di Non
Leonardo Fellin
Albergo Cles
Cles
Roberta Anderlan
Albergo Villanuova
Romeno
Elisabetta Biasi
Albergo Alla Torre
Smarano
Fabrizio Fanti
Albergo Cavallino Bianco
Rumo
Pio Moncher
Albergo Sport
Coredo
Patrizio Marini
Albergo La Montanina
Malosco
Giuseppe Salzano
Albergo Antica Trattoria
Cles
Leonardo Fellin tra il papà ing. Arnaldo,
la mamma Maria, la moglie e il figlio Adriano
Il presidente si augurerebbe per la gente della sua valle una
maggiore consapevolezza del proprio territorio. “A volte
penso che si senta un po’ svilita nell’essere considerata gente di montagna. Invece dovrebbe esserne fiera. La valle fa
venire in mente la Val Venosta, non solo per il trenino che le
attraversa, per le mele di cui entrambe vivono, per Melinda
da noi che raggiunge all’incirca il medesimo fatturato della loro VIP (l’associazione delle cooperative ortofrutticole,
ndr.).
Ma poi mi devo chiedere come mai a presenze turistiche
non ci sia assolutamente confronto o perché tanti nonesi
vanno in ferie in Venosta, in un ambiente che ha le medesime caratteristiche di quello in cui vivono tutto l’anno.
Posso pensare che lì abbiano saputo coniugare agricoltura e
turismo senza tante beghe tra anticrittogamici contro piste
ciclabili, tra agricoltura contro turismo, à la tedesca se vogliamo, ma con efficacia”.
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Foto Arch. Apt Val di Non
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Il Santuario di S. Romedio
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Forse manca una stagione invernale?
“In effetti il turismo anaune è soprattutto estivo - riprende Fellin - ma la destagionalizzazione, nella cui direzione opera l’Apt, sta dando i suoi frutti ma c’è tanto da
fare. La proposta neve non decolla, fatta eccezione per la Ciaspolada. Gli impianti
della Predaia, della Mendola e del Monte Nock servono all’avvio allo sci dei giovani
locali, ma economicamente non si reggono.
Né coprono questo vuoto stagionale le piscine o le saune sulle quali tanto si discute
e sulle quali si vorrebbe investire molto. Meglio concentrarsi allora sul periodo che
va dalla fioritura dei meli a fine raccolto, offrire qualche servizio o struttura in più,
ma sempre nel quadro di una vacanza verde, sostenibile, a misura di famiglia. Ad
esempio una ciclabile attorno al lago, un bus navetta per portare a qualche punto
di partenza per un’escursione i turisti che si fermano da noi un po’ più a lungo. Mi
sembra questo il turismo che può convivere con l’agricoltura senza andare a cercare
clienti in Polonia o più lontano”.
Altre sinergie da recuperare?
Può arrivare sostegno dallo sport?
“Abbiamo un lago, quello di Santa Giustina, e
l’accesso è chiuso da due anni. Costruiamo bene
o male piste ciclabili e poi non vogliamo biciclette sulle strade o sulle interpoderali che vengono
asfaltate. Si trascura la segnaletica disorientando
il turista. A Cles tutti credono che la circonvallazione risolva i problemi, invece si soffre di traffico
interno derivante dalla presenza di molte aziende,
uffici aziende come la Mondadori, la Ebara, la Dalmec, l’ospedale, un forte nucleo di Car, ospedale
ecc. Si realizza qualche zona di pregio, tutelata per
un turismo green, di relax, di contatto con l’ambiente naturale, quindi di apprezzabile modernità
oltre che di cospicuo impegno economico. Ma poi
le si piazza a fianco un crossodromo che stravolge
il territorio e tra ore di gara e di prove, rischia di
fracassare i timpani a mezza valle. Mi sembra una
prospettiva turistica sbagliata, come da discutere
ci sarebbe anche sui molti agriturismi realizzati in
valle. La maggior parte sono dei Bed&Breakfast
dove la somministrazione dei pasti è sconosciuta
o quasi. Eppure hanno attinto a robuste sovvenzioni europee destinate al sostegno di un reddito
che è già ben sostenuto dalla ricca agricoltura.
Nessuna sorpresa se poi qualche albergo in Val di
Non ha chiuso o chiuderà.
“Le manifestazioni di alto livello costano molto e pochissime garantiscono una valida
ricaduta mediatica, ad esempio il Trofeo Melinda per il ciclismo. I ritiri delle grandi squadre di calcio portano una clientela di tifosi disinteressati alla polenta, a San Romedio e al
Lago di Tovel. Poi costano troppo. Non è il turismo che serve veramente alla valle.
L’0FFERTA RICETTIVA IN ANAUNIA
E sono arrivate anche le cinque Stelle
In una valle a preminente economia agricola non manca la presenza di un
sistema turistico piuttosto consistente. Nel corso dell’annata 2013 il settore alberghiero ha registrato un totale di 80 mila arrivi (+2,59%) però con
233 mila presenze (-4,31%). In dodici anni le presenze alberghiere sono
diminuite di 100 mila unità passate agli agriturismi.
Gli alberghi sono 62, poco meno della metà a 1 o 2 stelle per un complessivo migliaio di posti letto, e una trentina di strutture a classificazione tre
stelle, con 1.900 posti letto. Particolarmente negli anni più recenti non
sono mancati da parte di alcuni albergatori forti investimenti nella qualificazione strutturale. Così l’Albergo Ristorante Orso Grigio di Ronzone può
fregiarsi di 5 Stelle. L’Hotel Casez a Sanzeno è un 4 Stelle superior e nella
fascia 3 superior sono entrati Pineta Hotels di Tavon, l’Hotel Viridis di Cagnò, lo Chalet Tovel e il Cavallino Bianco di Rumo e qualche altro ancora. Le
strutture ricettive sono più numerose nell’Alta Anaunia anche per evidenti
motivi ambientali, paesaggistici e di quota e non mancano, accanto a un
campeggio, alcuni rifugi e colonie e case per ferie.
Nella parte bassa della valle ad economia in assoluta prevalenza agricola che ruota attorno ai brand fondamentali della mela e di Melinda, sono
molto presenti gli agritur (complessivamente in valle oltre 70 con 752 posti
letto). Notevole anche il numero delle seconde case e di alloggi turistici
privati (1.476 quelli censiti con 6.300 posti letto).
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TURISMO e OSPITALITÀ nel
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Anno XXXXII - n.7/8 Luglio/Agosto 2014
DECOLLANO I B&B DI QUALITà
Nome impegnativo MA ANCHE una garanzia
Quali turisti scelgono il B&B di qualità?
“Il cliente tipo possiede un titolo di studio medio-alto ed ha una buona capacità di spesa. Si
tratta spesso di liberi professionisti, persone di mezza età ma anche pensionati dinamici e
famiglie. La motivazione prevalente è quella di vivere pienamente il territorio”.
Quale è la redditività media?
“Mediamente attorno agli 8.000 euro annui. Ne deriva che l’associazione movimenta all’incirca 580.000 euro all’anno oltre all’indotto, una cifra contenuta ma significativa.”
Cosa contraddistingue il B&B “di qualità”?
Invitante angolo di vacanza
Sono ormai quasi 300 in Trentino i Bed&Breakfast
(letteralmente: letto e colazione), ma solo 72 hanno
scritto apertamente sulla loro bandiera la parola “qualità”, sfida impegnativa, anche costosa, che comporta
adesione a un disciplinare severo. Tuttavia nella consapevolezza che soltanto un livello qualitativo alto può
accompagnare al successo qualsiasi iniziativa imprenditoriale, nel turismo come in altri settori.
La formula “B&B” è arrivata in Italia da pochi anni: tre
stanze e prima colazione, ospitalità in famiglia. Però ha
saputo affermarsi, attirare ospiti che amano vivere, generalmente in soggiorni brevi e di fine settimana, un’esperienza diretta di territorio, di ambiente e paesaggio,
di arte e cultura, di semplicità e cordialità.
Se si vuole che un turista di questo tipo, tendenzialmente esploratore, si senta “fidelizzato” almeno con
il “passaparola” tra amici e conoscenti quel listino di
servizi fatto di poche voci deve risultare convincente,
festoso e sincero, caldo e familiare come il pane fatto
in casa e i sapori genuini della prima colazione. La dinamica Daniela Dalbosco, presidente dell’Associazione Bed &Breakfast di Qualità in Trentino, è convinta di
questa postazione turistica avanzata. “La domanda è
in aumento, sia in Trentino sia a livello nazionale”.
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“Il massimo rispetto di un disciplinare più esigente. Siamo nati sulla spinta dell’Osservatorio
provinciale del turismo che ha importato questa esperienza già diffusa all’estero e che si
sta affermando anche in Italia. Ora non possiamo certo abbassare l’asticella della qualità”.
La differenza con l’albergo?
“Non solo il numero di camere (massimo 3) o un regime fiscale più leggero. Ma anche informalità, ambiente familiare, offerta di un’esperienza di territorio a stretto contatto con chi
quel territorio lo vive. è una scelta consapevole, non di semplice ricettività”.
Cosa spinge una famiglia
a impegnarsi in questo servizio?
“Il riconoscimento dell’importanza e del valore della socialità e nello stesso tempo la volontà di incrementare il proprio reddito familiare. Per la maggior parte dei nostri associati
quest’attività non è comunque la principale”.
Prodotti genuini preparati in casa
VITA ASSOCIATIVA
TURISMO e OSPITALITÀ nel
tutti gli altri è un fattore di rischio. Il nostro brand inizia
ad essere conosciuto come garanzia. Se non viene usato in maniera appropriata crea rischi evidenti. Anche
per questo vogliamo difendere a denti stretti la nostra
peculiarità”.
Altre iniziative?
Camere semplici ma ben curate
I periodi di maggiore domanda?
“L’estate è cruciale, lavoriamo tutti e non solo nel week-end. Ma anche in inverno, almeno
quest’anno, c’è stato movimento sia per le grandi nevicate sia grazie a eventi di richiamo
come l’apertura del Muse o le Universiadi o la Marcialonga”.
I problemi più avvertiti?
“C’è chi si fregia della denominazione B&B ma non ne rispetta i requisiti. La sigla B&B, immediata e riconoscibile anche a livello internazionale, attrae più di quella, ad esempio, di
Affittacamere e quindi si può prestare ad un uso improprio. Ma non è possibile vivere la
medesima esperienza se l’offerta è diversa, di minor livello rispetto a quella promessa e che
l’ospite si aspetta. Il risultato è una delusione che va a danno di tutti coloro che invece utilizzano la sigla in modo corretto ma alla fine, anche a tutti gli altri”.
Quali gli indirizzi emersi dall’assemblea del Club?
“In una situazione dove la crisi economica generale si fa sentire, anche i club di prodotto
vivono un momento non facile. Dalla Provincia arriva minor sostegno, eravamo abbastanza
preparati e abbiamo sopperito un po’ da soli, ad esempio per la brochure e il materiale professionale. Qualche problema esiste con le Apt per quanto concerne la quota di adesione che
vorremmo più in linea con le nostre realtà, tutte piccole e spesso diverse tra loro. Tra le altre
richieste certamente un aiuto ad impedire incursioni clandestine nel crescente interesse per
la qualità e l’identità che abbiamo raggiunto ma anche che il nostro marchio distintivo sia
evidenziato meglio nella segnaletica”.
Chi deve controllare?
“Abbiamo inoltrato una richiesta esplicita al Servizio turistico provinciale il quale ha delegato
i Comuni che però a volte non sono informati. Nulla di poliziesco, ma una verifica che l’offerta
sia coerente con la normativa. Noi monitoriamo al nostro interno, ma il mancato controllo su
“Il lavoro certo non manca anche all’interno del club:
semplificare e aggiornare la Carta dell’ospitalità familiare datata 2010, quattro anni in cui il turismo è cambiato; alleggerire i soci da pratiche burocratiche non
indispensabili, curare la newsletter con comunicazioni
sempre molto pragmatiche, far fronte a un grosso lavoro di segreteria dando sempre risposta ai vari quesiti;
organizzare corsi formativi per gli associati, perché è
sempre importante aggiornare anche il concetto di
qualità. Per questo abbiamo realizzato un piccolo video
specifico sul nostro concetto di qualità in un B&B. Poi,
naturalmente, non ci si può mai fermare nel lavoro su
internet che per strutture piccole come le nostre rimane
un po’ il cordone ombelicale verso il mondo del turismo.
Quindi vorremmo conquistare maggiore visibilità sul
sito di Visittrentino, essere collegati.
Il lavoro non manca certo
“Per fortuna avvertiamo un crescente senso di appartenenza degli associati, l’assunzione di responsabilità
da parte dei vari referenti di zona, una certa possibilità
di diluire gli impegni all’interno del gruppo”.
L’attuale struttura organizzativa?
“Un direttivo dove ognuno ha delle competenze. Io mi
trovo a fare la presidente. Con me collaborano il vicepresidente Ascanio Zocchi che cura i rapporti con i referenti di zona, Cecilia Piffer nelle funzioni di segretaria
oltre a seguire i problemi riguardanti il web e il marketing, Irene Russo è impegnata sul tema della formazione, Giuliana Casagrande cura il gestionale interno e
le varie convenzioni, Giuseppe de Probizer il booking.
Penso che formiamo una bella squadra.”
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Accogliente ruralità alpina, (Agritur S. Giacomo)
vita associativa
L’AGRITURISMO HA MESSO RADICI
Già più di 400 aziende operative in Trentino
è stato uno dei pochi settori nella variegata galassia
dell’offerta turistica trentina a poter dire di aver tenuto
fronte alla crisi. Nel corso del 2013 l’agriturismo ha fatto
registrare un aumento sia negli arrivi (+10%, da 72 mila
a 80 mila) sia nelle presenze (+12%) nel biennio, anche
grazie a un leggero trend di crescita del periodo medio di
permanenza. Le aziende impegnate in questa forma relativamente recente di ricettività sono 419, con una media di 10 posti letto. L’offerta prevede anche alcuni agricamp e quasi un centinaio di fattorie didattiche. Numeri
interessanti ma ancora relativamente piccoli e tuttavia in
espansione.
Manuel Cosi (*) è presidente dell’Associazione Agriturismo Trentino che raccoglie l’85% degli operatori del
settore. è subentrato allo storico presidente Graziano
Lozzer, oggi approdato nel Consiglio provinciale, e su
un’ovvia linea di continuità ha innestato significative innovazioni. Ad esempio la costituzione di Agritur Service,
società di servizi che si affianca all’Associazione ed è presieduta dall’agriturista Nicoletta Andreis. Altro aspetto
importante è la ricerca di collaborazione e dialogo con
altre realtà turistiche del Trentino. Va in questo senso, ad
(* e non Cuel come erroneamente sul numero scorso)
20
esempio, il recente accordo siglato con il CAPE, il consorzio per l’acquisto
di prodotti energetici promosso da Asat (vedi T&O, n.6, giugno 2014 p. 18).
Gli agrituristi potranno accedere alle forniture CAPE su base volontaria e
per il tramite della loro associazione.
Intanto tema sempre dibattuto nel variegato mondo della ricettività turistica riguarda il modo giusto di “fare agriturismo”. Manuel Cosi, nel corso
dell’assemblea svoltasi al Muse, ha rivolto un richiamo molto netto agli
associati perché realizzino con coerenza le finalità proprie della loro tipica
azienda. “Alla base del nostro impegno deve rimanere sempre il legame
indissolubile con il territorio rurale, con i prodotti della nostra terra e uno
stile di accoglienza semplice e famigliare. L’agriturismo non va snaturato
né deve andare a confondersi con le altre forme di ospitalità e ricettività
attirando addosso a tutti noi le ire di ristoratori e albergatori”.
Si tratta di aree contigue, il problema della “sovrapposizione” può nascere. Cerca di metterci rimedio o almeno di ridurlo una recente legge
che al titolare dell’azienda agrituristica chiede l’ottemperanza di alcune
condizioni, ad esempio quella di essere contadino iscritto da almeno tre
anni all’Apia (Archivio provinciale imprese agricole), di far uso, nella somministrazione dei pasti, di prodotti per l’80% trentini e il 30% di diretta
provenienza aziendale. Ma in realtà non è sempre facile segnare una linea
distintiva precisa tra ricettività agrituristica e le altre modalità ricettive,
quella alberghiera in primo luogo.
Foto Ass. Agritur TN
Anno XXXXII - n.7/8 Luglio/Agosto 2014
VITA ASSOCIATIVA
TURISMO e OSPITALITÀ nel
RIAFFERMATO IL RUOLO DELLE PRO LOCO
Ma dovranno anch’esse affrontare la spending review
Enrico Faes
Feste Madruzziane a Calavino
Collegamento prezioso ma considerato spesso di second’ordine, quasi esterne e
tutt’al più collaterali al sistema della accoglienza e promozione turistica del Trentino, le Pro Loco continueranno a mantenere il loro ruolo anche nel nuovo assetto
che si sta delineando nel settore.
“La proposta arrivata dall’assessore - prosegue
il presidente Enrico Faes - ci pare vada nel senso giusto per cercare di dare nuovo impulso al
sistema delle Pro Loco Trentine e per riportarle
nell’alveo del sistema turistico provinciale. In
un periodo di difficoltà è indispensabile trovare
delle sinergie. Accorpare le funzioni e far diventare strategica la federazione consentirà di creare economie di scala ma anche e soprattutto di
rendere ancora più efficiente il servizio, con la
Federazione che diviene perno importante per i
180 organismi e i dieci Consorzi di supporto alle
singole Pro Loco sparse sul territorio”.
“La loro organizzazione e concezione ricalca l’ottica di riforma che abbiamo in
mente. Le Pro Loco resteranno una realtà che aiuta la presa di coscienza collettiva
sull’importanza del nostro territorio per l’economia trentina. Aiutano non solo il
turismo ma anche la socialità e la cultura, raggiungono in profondità le nostre
vallate e rappresentano un legame fondamentale per la nostra comunità”. Così
l’assessore Michele Dallapiccola, rassicurando il presidente Enrico Faes in occasione della quinta edizione di Locus Locorum, la festa che qualche settimana fa
ad inizio giugno ha riunito al Varone gli aderenti alle 180 Pro Loco attive in Trentino con i loro oltre 20 mila volontari associati.
Il riassetto del comparto turistico trentino, annunciato dall’assessore durante la
recente assemblea dell’Associazione albergatori a Predazzo, con cambiamenti nel
profilo di Trentino Sviluppo, la costituzione di una newco, non modificherà quindi l’attuale assetto delle Pro Loco. Che tuttavia difficilmente potranno sottrarsi a
momenti di revisione che portino a un maggior risparmio di risorse in una fase di
generali ristrettezze economiche.
Le regine della Sagra della Ciuiga
21
Anno XXXXII - n.7/8 Luglio/Agosto 2014
CAPE: NUOVE AGEVOLAZIONI
In vigore dal 1° luglio a fine 2015
€/KWh. In questi giorni la borsa elettrica è su prezzi molto bassi anche
se, essendo una “borsa”, è molto imprevedibile. Per chi scegliesse questa
opzione, è anche possibile il successivo ritorno al “prezzo fisso”, alle condizioni presenti sul mercato al momento della richiesta. Segnaliamo inoltre
che sta per essere varato dal Consiglio dei Ministri un provvedimento che
dovrebbe alleggerire l’incidenza delle componenti tariffarie A e UC che
oggi pesano per oltre il 30% della fattura . Ricordiamo anche che le fatture
emesse dal fornitore Trenta sono controllate, a campione, dalla nostra società di consulenza Energy Consulting srl per verificarne la correttezza e la
rispondenza al contratto in corso ed alle tariffe accessorie di legge.
Il Consorzio CAPE ricorda a tutti gli associati che dal 1°
luglio entrano in vigore le nuove condizioni economiche negoziate dal Consorzio a favore dei propri iscritti. Segnaliamo in particolar modo il prezzo molto conveniente della
fascia F3 e suggeriamo di spostare i consumi elettrici il più
possibile su questa fascia, ove sia fattibile. I nuovi prezzi,
che rimarranno fissi fino al 31/12/2015, comportano una
riduzione del costo della componente energia elettrica pari al
17% (media consortile) rispetto alle condizioni oggi in essere.
Il Consorzio ha negoziato la possibilità di passare, in qualunque momento e senza oneri, ad un contratto legato
al prezzo di borsa elettrica (PUN) + spread pari a 0,003
Per opportuna conoscenza riportiamo la tabella delle fasce orarie:
Il Presidente Cape Italo Craffonara
FASCE ORARIE (delibera Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas)
0
1
2
3
4
F3
5
6
7
8
9
10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23
F2
F1
F3
F2
F2
F3
da lunedì
a venerdì
F3
sabato
domenica
e festivi
F3
F1 Ore di punta (peak)
Periodo
F2 Ore intermedie (mid level)
F3 Ore intermedie (off peak)
Sono considerati festivi: 1 e 6 gennaio, Lunedì dell'Angelo, 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno, 15 agosto, 1 novembre, 8, 25 e 26 dicembre.
PAGAMENTI CON CARTA DI DEBITO
Obbligatorio accettarli PER CIFRE SUPERIORI A 30 EURO
Dal 30 giugno 2014 chi effettua vendita di prodotti e
prestazione di servizi deve accettare tutti i pagamenti
di importo superiore a 30 € effettuati con carta di debito (bancomat). Sotto questo limite l’obbligo non vige.
La prescrizione riguarda tutte le imprese e i professionisti nello svolgimento di attività di vendita di prodotti
e prestazioni di servizi, senza eccezioni (anche se il
22
fatturato dell’anno precedente a quello nel corso del quale è
effettuato il pagamento è inferiore a 200.000,00 euro).
Nel ricordare che non è prevista l’irrogazione di alcuna sanzione nel
caso in cui l’impresa non rispetti tale obbligo, si segnala il rischio di contenziosi con il cliente che, dopo aver usufruito della prestazione, dichiari
di non essere in condizione di effettuare il pagamento con mezzi diversi
dalle carte di credito.
VITA ASSOCIATIVA
TURISMO e OSPITALITÀ nel
GEOTERMIA E RISPARMIO ENERGETICO
Coniuga minor costo e rispetto ambientale
I costi dell’energia sono sempre una voce pesante nel bilancio aziendale. Per
questo ASAT ha patrocinato un momento informativo e di confronto con gli
associati interessati, offerto da MGMClima srl e AlphainnoTec, due società che
lavorano da anni nel settore della geotermia.
L’energia geotermica deriva da fonti geologiche di calore ed è una forma di
energia alternativa e rinnovabile per la produzione di energia termica (calore
e acqua calda). Si basa sullo sfruttamento del calore naturale che si sviluppa
all’interno della Terra.
I tecnicni delle ditte proponenti il convegno hanno spiegato esaurientemente
quali sono i principi della geotermia e come tecnicamente si possa sfruttare
questa energia che è assolutamente pulita ed a “costo zero”, visto che ognuno
di noi ce l’ha direttamente sotto i piedi, per così dire. Il cuore dell’impianto è
Un modello di impianto Geotermico
la cosiddetta pompa di calore che utilizza il terreno o l’acqua
che si trova nel terreno come fonte o come dispersore di calore. Il trasporto dell’energia termica può avvenire tramite
l’acqua stessa o un liquido antigelo immesso nel circuito. Il sistema si basa poi su una rete di tubazioni continue sotterrate
che percorre il terreno, con all’interno il fluido necessario, alla
distanza media di circa otto metri l’uno dall’altro.
Con il supporto di alcuni esempi pratici, sono state mostrate
alcune valutazioni della portata dell’investimento economico sia su immobili alberghieri di nuova costruzione, sia su
situazioni esistenti. A fronte di un costo inziale un po’ più
elevato rispetto ad altri impianti a combustione fossile, il
risparmio in termini di gestione e di consumi diventa successivamente molto significativo, arrivando a alcune migliaia di
euro all’anno. Il dottor Francesco Marchi e l’ingegner Renzo
Conotter, per parte di APIAE (Agenzie per gli incentivi alle
imprese), hanno ricordato come la legge provinciale che disciplina gli incentivi alle imprese abbia un capitolo specifico
di contribuzione proprio il risparmio energetico tra cui rientra
a pieno titolo anche la geotermia. Il meccanismo è quello di
un contributo a fondo perduto che va a coprire fino al 65%
della parte di sovraccosto - rispetto ad un lavoro simile di tipo
tradizionale, come ad esempio una caldaia a gasolio - che
l’intevento stesso richiede. La domanda alla Provincia va presentata sempre prima di iniziare i lavori, per l’ultimazione dei
quali vengono concessi fino a tre anni di tempo.
A.R.
23
Anno XXXXII - n.7/8 Luglio/Agosto 2014
HOTEL COME SPAZI DI SHOPPING
Dalle vetrine di lusso ai prodotti tipici
tentiche perché il viaggiatore postmoderno
non è più ingannabile. La sua ricerca del valore
aggiunto, ovvero ottenere più di quello per cui
effettivamente paga, è scrupolosa.
“è il mantenimento di una promessa, la garanzia di un legame forte e indissolubile con il territorio”, ricorda Ejarque, e indica come esempio
i Lungarno Hotels, la catena fiorentina che ha
aperto una boutique di arredi che richiama il
design interno dei propri alberghi, il Lungarno
Details, che va dagli accessori per la tavola e il
bagno alla fotografia.
La hall come spazio di raffinata esposizione
Sta cambiando la tendenza nelle varie forme di rivendita in albergo. Quali sono
i passi da compiere per passare dall’esposizione alla commercializzazione, per
vendere il contenuto, non il contenitore e rafforzare il vantaggio competitivo. Questi sono, in effetti, i due obiettivi del retail, cioè la vendita al dettaglio, in hotel. Da intendersi più che un modo per generare utile diretto, come
un’ulteriore possibilità di dare valore aggiunto all’offerta, diventando elemento differenziale agli occhi del mercato. Ne parliamo con un esperto come
Josep Ejarque, presidente di Fourtourism – Idee e opportunità per il turismo.
“Bisogna anzitutto abbandonare la convinzione - esordisce - che l’azienda alberghiera possa oggi ancora essere una vetrina in cui mettere in mostra dei
prodotti, propri o altrui.
Poi il presidente di Fourtourism, cita altri casi
che per noi possono sembrare ‘estremi’. Westin
Palace vende i letti a chi vuole ricreare a casa
lo stesso comfort, nei Showtel, il cosiddetto
consumatore del prova & acquista può dormire
ogni notte in una camera diversa per trovare la
combinazione di arredamenti preferita, e anche acquistarla come all’Emerald 5 Showtel, che
non a caso si colloca all’interno del gigantesco
villaggio commerciale Destiny USA, a New York.
L’idea di usare parti dell’hotel come spazi espositivi, magari in chiave più contenuta, è sicuramente da adottare con intelligenza. “Nelle SPA
- sempre Ejarque - la vetrina con i cosmetici di
Questo perché è l’hotel stesso a non costituire più un prodotto da acquistare,
bensì un servizio. Altro errore da non commettere è considerare le attività di
shopping un escamotage come un altro per non far uscire il cliente dal microcosmo in cui alloggia, affinché consumi solamente all’interno. Una sfida impossibile da vincere se non per quelle strutture, assai rare, che fanno destinazione
a sé. Il vero fattore distintivo può risiedere nell’uso di prodotti locali come le
linee di cortesia, ma le vetrine di gioielli o di maglie in cashmere sponsorizzate
dalle boutique in centro non servono ormai a nulla. è una visione obsoleta che
ora con la democratizzazione della vacanza è totalmente passata di moda e
non conferisce più alcun prestigio a hotel già di loro pretenziosi.”
Il turista è mediamente propenso allo shopping, ma bisogna essere capaci di
proporre qualcosa di originale; chicche enogastronomiche devono essere au24
Josep Ejarque
VITA ASSOCIATIVA
case blasonate è pressoché inutile perché la gente solitamente non li considera; è più opportuno sfruttare spazi strategici
nella hall, al ristorante o in camera, da destinare alle attività
commerciali con oggetti che richiamino l’attenzione del cliente passante”. Così operano gli Arthotel: albergo trasformato in
una galleria, con opere prestate gratuitamente e sostituite periodicamente fa parlare di sé, permettendo di emergere dalla
mischia con un approccio innovativo. Collezioni di quadri, di vini
e di fotografie, eventi, vernissage e negozi d’arte, tutto intrecciato armoniosamente con l’identità della struttura ospitante.
è specializzato in questo il gruppo Art Hotel Italia di Torino, che
comprende 3 alberghi e 2 ristoranti.
Immancabile è la comunicazione, partendo dall’informazione
che un prodotto è effettivamente acquistabile e disponibile.
Tuttavia la pressione commerciale va calibrata studiando il
cliente ed entrando in empatia con lui, senza mai tralasciare
il fattore umano: “Più che dire meramente che il miele biologico o la marmellata fatta in casa sono in vendita in reception,
è preferibile raccontarne la storia con un cartellino ad hoc o
un’elegante brochurina in camera. L’acquisto giunge di conseguenza, grazie al contatto diretto con l’autenticità. Così fanno
TURISMO e OSPITALITÀ nel
ACCORDI PER L’HOTEL RIVENDITORE
- CO-BRANDING: l’accostamento del marchio dell’hotel a
quello di un partner commerciale va fatto con coerenza,
in modo tale che oltre all’effetto di attrazione amplificato ci sia anche una sorta di garanzia supplementare.
- CO-MARKETING: sono azioni di comunicazione e di
promozione integrata, come la creazione di set cortesia
in cui appaiano sia il logo dell’hotel sia il marchio della
ditta produttrice.
- CONTO VENDITA: la più vantaggiosa per l’albergo, che
si impegna esclusivamente a predisporre uno spazio ma
non ad acquistare la merce in anticipo, evitando così i
rischi di invenduto.
- PARTNERSHIP: adatto solitamente per accordi con
aziende operanti sul posto e fortemente specializzate
nella vendita di prodotti o servizi accessori (es. scuola di
sci per un hotel di montagna).
- SPONSORSHIP: a costo zero per l’hotel; si offre visibilità
a un determinato marchio in cambio di scontistiche o
forniture gratuite della merce sponsorizzata (es. nuova
linea monodose per la colazione con espositore del produttore).
25
Anno XXXXII - n.7/8 Luglio/Agosto 2014
le strutture ricettive di Abano Terme e Montegrotto, che commercializzano il fango utilizzato per i trattamenti, sia in casa sia
nei centri esterni”, è l’annotazione più di casa nostra.
Ma si può anche comunicare in via preventiva, online. Ejarque
si dice “molto favorevole alla comunicazione di comarketing
sul proprio sito quando ciò arricchisce la proposta esperienziale
e può rivelarsi utile per essere scelti. Se il cliente lo sa prima di
procedere con la prenotazione è meglio, se lo scopre una volta
in hotel serve a poco; mai dare per scontato che la preferenza
possa cadere d’emblée sulla propria struttura”.
A proposito di comarketing, e quindi anche di azioni di partnership o di sponsorship, la costruzione di alleanze può comportare rischi di immagine incrociata? “Sì, ma aggirabili - è la
PRONTO AL COMMERCIO
Ci sono diverse tipologie di prodotti al dettaglio dai più
classici ai più ricercati, ma per stimolare all’acquisto è importante che il cliente non li percepisca come beni di prima
necessità, e pertanto comparabili con quanto può trovare
nei negozi o in altri alberghi, o quantomeno li consideri
utili in quel frangente. Serve uno sforzo d’immaginazione
da parte dell’albergatore. Ad esempio in destinazioni con
meteo variabile perché non vendere gli impermeabili, che
hanno un costo bassissimo? O i prodotti biologici: un recente studio della Forrester Consulting riporta che il 69% degli
albergatori introdurrà come articoli per la vendita in hotel i
cibi organici, vista la crescente domanda.
risposta - con alcuni accorgimenti, conditio sine qua non è che
venga rispettata la coerenza in termini di territorio, classificazione e filosofia alberghiera.”
Il “marketing al dettaglio” si completa con un’accurata selezione di articoli e una strategia commerciale precisa. Gli articoli
di merchandising dipendono dalla tariffa della camera e dalla
classificazione, e si possono omaggiare o vendere.
Diversa la situazione dei grandi marchi che investono in fidelizzazione: all’estero, non solo in catena, si commercializza in
modo più massiccio rispetto all’Italia, con lo shopping online e
gli angoli in struttura.
Gadget e souvenir acquistabili in hotel
Per concludere con il maestro: “Una buona opportunità se non
ci si limita al merchandising standardizzato, perché l’accappa-
PUNTI DI FORZA
PUNTI DI DEBOLEZZA
-
- processo di valutazione, selezione e benchmarking delle alternative
immagine dinamica e aggiornata dell’hotel
valori positivi del prodotto trasmessi all’ambiente in cui si colloca
promocommercializzazione incrociata
marchi forti come “testimonial” dell’hotel
economie di canale e riduzione del costo contatto
OPPORTUNITà
- Dispendio di energie gestionali
- Riorganizzazione degli spazi dedicati
- Furti, danni e deperibilità
MINACCE
- visibilità data dal collegamento con l’Hotel sulle comunicazioni - frequente ricambio dei partner
online e offline delle ditte partner
- poca credibilità /scarsa qualità dei prodotti esterni
- incremento della vendita incrociata al ricevimento
- modus operandi delle risorse umane preposte: aggressività
- accordi di località
- effetto passaparola e/o impatto mediatico
26
vs indifferenza commerciale
- accordi non esclusivi, con conseguente diffusione degli stessi
prodotti tra i concorrenti
VITA ASSOCIATIVA
TURISMO e OSPITALITÀ nel
IL CREDO DEI SOUVENIR
Il turismo religioso apprezza particolarmente i
negozietti di souvenir in hotel ed è molto propenso alla spesa in tal senso. San Giovanni Rotondo ne è un caso eclatante, dove ci sono alberghi
che presentano all’interno veri e propri negozi
interamente dedicati a Padre Pio e alla religione
in generale, talvolta persino in versione per il
commercio online. In effetti con quasi 10 milioni
di visitatori all’anno e un fatturato complessivo di
oltre 100 milioni di euro, uno dei luoghi di culto
più visitati al mondo val bene una vetrinetta di
souvenir nella hall.
(Fonte: Borsa Internazionale del Turismo Religioso
2011)
toio con lo stemma dell’albergo da mostrare agli amici
a casa ha fatto il suo tempo. Devono essere delle realizzazioni di qualità, non anonimi beni di prima necessità.”
ricarico, che può essere nullo se lo scopo è a fini promozionali o
di immagine, oppure variabile, premessi l’esclusività, lo sforzo
di creatività e il tocco di personalità che devono riflettersi nel
prodotto, che solo così colpisce al punto da comprarlo. I posacenere sono una cartina tornasole, seppur a discapito dell’hotel:
vengono rubati più di sovente quelli con un certo fascino ma non
necessariamente di valore.
Le targhette con il prezzo vanno sempre apposte, perché sono
ciò che fanno capire con certezza che quel prodotto è in vendita. Se la relativa comunicazione è efficace il valore ne è trasmesso dal prezzo, che risulta pertanto giustificato”, spiega
Ejarque, prima di accennare come ultimo tocco alla gestione
dell’eventuale magazzino: “Senza trasformarsi nel distributore
o nel rivenditore di altre ditte fornitrici, con i relativi problemi di
invenduto, è consigliabile un minimo di stoccaggio per la merce
di produzione propria e non deperibile. Con la speranza di diventare brillanti commercianti in casa propria”.
Francesca Maffei
(da Pianetahotel Strategy-Gruppo 24 Ore, gennaio 2012)
Consigli per piccoli acquisti
Quando gli spazi lo consentono, sono molto apprezzati i
negozietti con articoli da regalo in hotel, per piccoli acquisti come cioccolato, sigari, biscottini, ricettari, tutti
rigorosamente fatti in casa o d’origine controllata. E, ça
va sans dire, con un prezzo attraente. “Il prezzo al pubblico è naturalmente dato dal costo più un auspicabile
Piccoli acquisti preziosi regali
27
Anno XXXXII - n.7/8 Luglio/Agosto 2014
GIORNALI IN ALBERGO VIA WEB
Convenzioni Asat con “L’Adige” e “Trentino”
Una novità interessante per numerosi nostri associati arriva dal mondo della stampa. Asat ha
sottoscritto con i due maggiori quotidiani locali,
l’Adige e Trentino, nuove convenzioni. Le formule
sono diverse per modalità di consegna (via posta
in albergo o ritiro in edicola) oppure per giorni di
copertura (5 giorni da martedì a sabato, 6 giorni
da lunedì a sabato o 7 giorni da lunedì a domenica per quanto riguarda L’Adige). Ma la maggiore novità è costituita sicuramente dal fatto che,
una volta sottoscritto l’abbonamento annuale, il
giornale sarà disponibile alla lettura fin dal primo
mattino via web sul sito indicato tramite PC e/o
dispositivo mobile. Per poter compiere l’operazione di abbonamento basterà scaricare e compilare
i relativi moduli presenti nell’area riservata e spedirli agli indirizzi indicati. Di seguito vengono indicate le varie modalità previste in convenzione.
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sul sito e prevede la lettura del giornale tramite PC e/o dispositivo mobile. (condizioni valide fino
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* L’abbonamento edicola prevede di poter ritirare la propria copia presso un’edicola di fiducia fin dal
primo mattino (con questa formula è esclusa l’edizione domenicale e le festività infrasettimanali).
TRENTINO - Abbonamenti web 2014*
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28
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* L’abbonamento edicola prevede di poter ritirare la propria copia presso un’edicola di fiducia allo stesso
prezzo (condizioni valide fino al 31 dicembre 2014)
VITA ASSOCIATIVA
TURISMO e OSPITALITÀ nel
Riceviamo e pubblichiamo
la lettera di un turista
motociclista.
Chiedo scusa se contatto voi dell’Associazione Albergatori,
ma credo che sia una cosa che vi riguarda e pertanto, ve
la voglio comunicare. In relazione all’abbassamento dei
limiti di velocità recentemente approvato, io, noi motociclisti, ci siamo sentiti molto offesi, in quanto i limiti sono
stati abbassati con la “scusa” delle eccessive velocità tenute
da dei “criminali” su due ruote. Passi che chi mantiene una
tenuta di guida pericolosa per se stesso e per gli altri, sia da
sanzionare, ma non comprendo il perché non aumentare
giustamente i controlli, invece di punire chi come me, sale
in Trentino ogni anno.
Faccio parte di varie associazioni di motociclisti ed il malcontento generato è molto. Io ho già prenotato la mia settimana di ferie, ma se il tenore deve essere quello di venir
considerati dei criminali, mi sa che sarà l’ultima. Ci eravamo posti il quesito di spostare anche una grande manifestazione che teniamo ogni anno in Austria, ma i tempi sono
stretti e per quest’anno soprassediamo, ma se noi motociclisti verremo considerati tutti terroristi, invece di turisti, le
nostre mete mireranno certamente altrove ...
Chiedo scusa di questo mio sfogo, ma mi sembra doveroso,
farlo presente per interesse comune. Interesse che le nostre
amministrazioni, palesemente non hanno.
Cordialissimi Saluti
Simone Masotti.
Motociclisti sulle strade trentine
In sella sui passi dolomitici
Egregio Signor Masotti.
Nel leggere la Sua mail immaginiamo che Lei si riferisca alla recente mozione
approvata dal Consiglio Provinciale di Trento, che impegna la Giunta a stabilire “per motivi di sicurezza e di tutela ambientale” dei limiti alla velocità sulle
strade dei passi Dolomitici, per tutti i mezzi di trasporto che vi transitano. Non
entriamo nel merito delle opinioni espresse dal Consigliere proponente, ma ci
preme qui sottolineare come l’Associazione Albergatori condivide la politica
turistica del Trentino volta all’accoglienza di tutti e mai intesa a chiudere a chi
viene da fuori o a criminalizzare questo o quell’utente.
Anzi: come Lei sa, in Trentino è stato anche costituito un apposito club di prodotto, sotto forma di associazione che riunisce hotel, B&B, camping presenti
su tutto il territorio Trentino e selezionati per la loro propensione ad accogliere
e venire incontro alle esigenze dei mototuristi da tutto il mondo; un circuito
riconoscibile dall´apposito cartello della “moto sotto il tetto”, pubblicizzato
anche sul sito istituzionale dell’Azienda di promozione provinciale. E proprio
recentemente anche il nostro arcivescovo ha tenuto in città la benedizione dei
motociclisti, a cui hanno partecipato migliaia di centauri, segno di una grande
attenzione della comunità verso questo tipo di passione e di turismo. E sicuramente conosce il grandissimo motoraduno, giunto alla 42°, organizzato dal
Moto Club Pippo Zanini di Rovereto. Tutto questo per dire che, pur individuando
particolari strumenti di convivenza e salvaguardia degli interessi di ciascuno, il
Trentino è ben aperto e disponibile alla venuta di chi, come Lei, usa il mezzo a
due ruote per muoversi e visitare la nostra splendida terra.
Certi di averLa ancora ospite nella nostra Provincia, la salutiamo cordialmente.
29
Appunti sulle Dolomiti patrimonio dell’umanità
Auto d’epoca sulle strade dolomitiche
TUTTI IN TRENO
è questa la chiave della mobilità nelle Dolomiti?
Da cinque anni le Dolomiti sono un bene Unesco, patrimonio dell’umanità: un onore e un onere nello stesso tempo. Tra i tanti problemi che comporta la capacità di
esserne all’altezza, uno dei più complessi da risolvere è quello della mobilità sui
passi dolomitici. Lo richiamava nella sua visita di controllo di due anni fa anche
l’ispettore dell’Unesco Graeme Woorboy: “Troppa motorizzazione”, ebbe a dire.
Il territorio dolomitico è attraversato da troppi motori che rischiano, tra emissioni
e rumore, di compromettere un patrimonio naturale che vuol essere dell’intera
umanità in un’area abitata da poche decine di migliaia di residenti e che proprio
per il suo pregio ambientale è cercata da oltre 30 milioni di visitatori all’anno che
alimentano un’economia turistica fondamentale e irrinunciabile per i residenti.
Le strade di accesso e di transito costituiscono lì più altrove, come si dice, le vene
che distribuiscono la vita in un territorio nello stesso tempo minacciato nella sua
appetibilità turistica da un traffico veicolare eccessivo.
Dalla ricerca di una risposta equilibrata e nello stesso tempo concreta alle due
opposte esigenze sono emerse varie ipotesi, anzi si sta continuamente lavorando
come ad esempio fa Eurac (Accademia europea) di Bolzano. In molti, la Fondazione Unesco per prima, aspettano i risultati. Difficilmente potranno discostarsi da
risposte “tecniche” orientate a un utilizzo limitato del trasporto privato mediante
pedaggi, controlli di velocità, chiusura al traffico per alcune ore della giornata ecc.,
30
per aprirsi a un costoso sostegno di una rete di
trasporto pubblico: “Solo così - concludeva un
recente studio condotto dall’ Università di Trento
in collaborazione con quella di Innsbruck - sarà
possibile conservare gli elementi naturali di particolare rilevanza ecologica e contemporaneamente offrire al turista la fruizione culturale del
territorio a livelli accettati”.
La regolamentazione di un peso antropico considerato oggi eccessivo forse comprimerebbe
l’industria dello sci e turismo più in generale.
Non manca chi indica una terza via, quella di un
territorio dolomitico dove la mobilità viene progressivamente trasferita dalla ruota alla rotaia,
dei trenini ovunque, anche in alta quota come in
Svizzera o comunque linee di trasporto pubblico a
basso impatto ambientale.
Indicazioni più precise si attendono dalla ricerca Eurac, prima che (tra un paio d’anni) un altro
Appunti sulle Dolomiti patrimonio dell’umanità
mercatini tipici, manifestazioni culturali o folkloristiche.
Le prime “stazioni” sono state la Montegada, vale la transumanza degli animali
dal fondovalle verso l’alpeggio in malga, corrispettivo in estate della già famosa
Desmontegada, il percorso in senso inverso degli stessi animali in autunno.
Ogni settimana verrà organizzata, dove dovrebbe un giorno passare il sognato
trenino dolomitico una Pedalata del gusto verso i mercati contadini, e i caseifici
di Cavalese e Predazzo, con soste presso i produttori, ma anche escursioni guidate
alle malghe Sass e Sadole.
L’esperimento è promosso dalle Apt di Fiemme, di Fassa e di Pinè-Cembra, l’HGV e
Slow Food, si conta di conquistare una vetrina a Expo 2015. Spiega Bruno Felicetti, direttore dell’Apt di Fiemme: “Il turista vuole scoprire luoghi meno conosciuti,
prodotti unici da portarsi a casa, esperienze turistiche ma che possono dare molto
in termini di gusto, sapori e cultura. Per Andrea Weiss, direttore dell’Apt di Fassa
“l’idea di avvicinare il turista a prodotti naturali ed esperienze nuove attraverso un
treno virtuale, che ancora non c’è ma c’era e potrebbe ritornare, è molto interessante”.
ispettore Unesco torni a rilevare “troppa motorizzazione” nelle Dolomiti e metterne in discussione
la conferma del riconoscimento come patrimonio
dell’umanità.
Il treno virtuale
sull’avisio
Per ora si va a piedi o in bici attraverso “stazioni”
tipiche culturali ed economiche.
In attesa che Eurac sbrogli la matassa di come
muoversi nelle Dolomiti, fioriscono le iniziative
private tendenti a mettere il turista nelle condizioni di utilizzare il meno possibile l’automobile
privata. In Val di Fiemme è arrivato, sull’esempio
della Val Camonica, il “treno virtuale”.
Chiamato anche Treno del Gusto, in assonanza
con l’iniziativa in atto da qualche anno per i rifugi, nella realtà non esiste, ma anticipa nelle valli
dell’Avisio quel che un giorno potrebbe accadere
per l’intera area dolomitica, vale a dire una ferrovia che colleghi le valli e i centri abitati. Per ora si
mettono in rete e si raggiungono a piedi o in bicicletta, meglio se seguendo lo storico tragitto del
trenino di asburgica memoria, stazioni turistiche,
PREDAZZO RAFFORZA IL TRENINO URBANO
Sempre in tema di mobilità ecosostenibile e all’insegna del minor inquinamento
altra iniziativa a Predazzo dove un nuovo trenino urbano porterà i turisti e soprattutto bambini attraverso le vie del paese fino agli impianti Latemar sia nella
stagione estiva che in quella invernale grazie al sostegno economico di Predazzo
Iniziative: tanti piccoli passi verso una mobilità dolomitica all’insegna dell’ecologia,
di una miglior qualità della vacanza e della vita.
PARTE PAGANELLA TRANSFER
Da Roma in 5 ore in Paganella
Il turista che ha scelto per le sue ferie l’Altopiano della Paganella e preferisce muoversi in treno trova oggi una comodità in più. Arrivato a Trento
trova ad attenderlo l’autobus di “Paganella Transfer”, che gli permetterà
di raggiungere comodamente e rapidamente l’agognata meta di vacanza, sia essa Fai, Andalo o Molveno. In ciascuna di queste località l’autobus
farà tre fermate le più agevoli per il turista.
Il servizio, che ha il sostegno del Consorzio Paganella Dolomiti booking e
del Consorzio Skipass, è entrato in funzione da metà giugno e proseguirà
fino a metà settembre ricalcando l’esperienza che ha già dato buoni risultati in inverno. Le strutture attualmente aderenti sono una settantina.
Il servizio è garantito nelle giornate di sabato e domenica, vale sia per
il viaggio di andata che per quello di ritorno, va prenotato almeno 48
ore prima tramite link presso l’agenzia di viaggio della prenotazione che
provvederà anche alla conferma, mentre il pagamento verrà effettuato, per motivi burocratici, in albergo. Il tempo richiesto dal viaggio? Un
esempio: il turista che parta da Roma alle 10.14 arriva sull’Altopiano alle
15.30.
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Anno XXXXII - n.7/8 Luglio/Agosto 2014
LE PIù VICINE ECCELLENZE
Visita in alberghi altoatesini con DocService
Non hanno avuto tempo o motivo di annoiarsi i dieci albergatori trentini che,
su iniziativa di DOC Service, hanno visitato alcune strutture turistico – ricettive dell’Alto Adige, indicate in base a criteri di modernità, specializzazione,
innovazione ed eccellenza da HGV, l’associazione altoatesina consorella di
Asat, che ha garantito la preziosa collaborazione del dott. Christoph Ladurner, responsabile per il settore Formazione e Project Management e
della guida nei vari spostamenti della dott.ssa Notburga von Lutz.
L’intensa giornata è iniziata all’Hotel Greiff, nella centralissima Piazza Walter
a Bolzano, prima elegante colazione di benvenuto a base di prodotti tipici
locali, poi visita a una delle 30 stanze della struttura, ognuna firmata da un
maestro dell’arredo. Quante le Stelle, verrebbe spontaneo chiedersi? In Alto
Adige pare che ci badino meno, perché “è il prodotto a far la differenza”. Poi
via verso il vicino Restaurant Vöegele, sempre nel centro storico. Fa parte del
Club “Locanda sudtirolese”, promosso pochi anni fa da HGV sulla base di un
severissimo disciplinare, efficacemente testimoniato dalla raffinatezza della
merenda offerta.
La tappa successiva ha condotto al Birrificio Batzen restaurato come evoluzione artigianale della attigua Batzenhäusl, una delle più antiche birrerie di
Bolzano. Immancabili gli assaggi del prodotto della casa nelle varie e classiche declinazioni (Hell, Dunkel, Weisse) e in altre con nomi delle stagioni e
delle diverse stagionature. Più che gradito, a questo punto, un intermezzo
“turistico” in funivia all’altopiano del Renon.
Confronto nel Giardino di Cermes
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Qui, nel Park Hotel Hölzner, specializzato nell’accoglienza
family molto presente anche in Trentino sia in singoli alberghi sia in alcune destinazioni, il confronto è stato, se così si
può dire, ancora più istruttivo e ricco di spunti riproducibili
nella propria struttura.
Non meno interessante è risultata, dopo il signorile pranzo sul Renon, la visita al Giardino Labirinto Kräenzel Hof di
Cermes con degustazione di vini prodotti dai vigneti della
grande tenuta, e successiva passeggiata sotto l’arco verde
dei filari, lungo sentieri scanditi da statue che si aprivano su
spazi sempre attrezzati family e in sintonia con l’ambiente
agricolo.
Gran finale sullo Sciliar, prima all’Hotel Heubad (Bagni di
fieno) con relativa visita ai trattamenti termali e aperitivo
prima della cena, ottima anch’essa, nel vicino Romantik
Hotel Turm, edificio storico (alcuni settori risalgono al
secolo XII), anch’esso organizzato per la vacanza rivolta
soprattutto al relax e alle coppie.
“Un’esperienza gradita e interessante - dice la dott.
ssa Agnese Biasiolli, direttrice di DOCService - con gli
albergatori trentini ricevuti dai colleghi altoatesini nel
loro ambiente di lavoro. Da subito il rapporto è risultato cordiale, aperto, vivacemente interattivo, attento agli
aspetti concreti più moderni della gestione come il booking o il marketing e ad altri più tradizionali, dal target
della clientela alla sua provenienza. è stato un incontro
- prosegue - tra imprenditori, molti dei quali giovani,
curiosi di tutto, pronti a cogliere sia le tipicità locali somiglianze con la realtà trentina. Un’altra indicazione è che
le eccellenze di un territorio possano diventare attrazione
turistica, anche da noi, cominciando da qualche idea”.
Per finire la domanda di rito: Cosa è piaciuto di più? “L’entusiasmo che ha coinvolto per tutta la giornata albergatori giovani e meno giovani, la richiesta di rinnovare
l’esperienza anche in autunno, eventualmente inserendo un pernottamento. Da ultimo l’idea che una formula analoga potrebbe essere trasferita anche verso
eccellenze turistico-alberghiere trentine”, la risposta
della dott.ssa Biasiolli.
Appunti nel blu dei laghi
SUL GARDA PARTENZA VALIDA
Apertura stagionale sui valori degli anni scorsi
Primavera e prima spiaggia sul lago
“Un po’ meno italiani un po’ più tedeschi”: a un primissimo bilancio stagionale il turismo dell’Alto Garda risponde positivamente, senza acuti ma con
toni rassicuranti. Qualche defezione di ospiti italiani viene finora compensata
da un certo aumento di stranieri che sembrano avvertire meno i morsi della
crisi. Forse apprezzano qualche limatura ai prezzi presentata dagli operatori
nei confronti di una clientela come sempre eterogenea, alla ricerca del primo sole, del relax e della buona tavola, oltre che del soggiorno activity nelle
sue molteplici modulazioni offerte dal lago e dal vento, dalle montagne che
invitano alla vela, al bike alle escursioni a piedi. E sembra emergere anche
maggior interesse verso le mete culturali di Rovereto e di Trento.
BENCHMARKING AI PRIMI PASSI
La presidente dell’Associazione Albergatori dell’Alto Garda
e Ledro Elisa Ressegotti, traccia il diagramma di questo
primo segmento stagionale: “Le due settimane centrali di
maggio hanno visto qualche vuoto, ma a mio avviso non
attribuibile a disaffezione da parte del mondo tedesco verso il lago di Garda. Ha influito la data della Pasqua e quindi
delle festività che ruotano attorno ad essa. Quest’anno
erano più spostate verso maggio abbastanza inoltrato. A
un positivo Bike Festival di inizio mese è seguita una Pasqua sugli stessi livelli, con un crescendo all’avvicinarsi di
Ascensione, Pentecoste e Corpus Domini, ricorrenze particolarmente sentite in Germania sia per motivi religiosi sia
perché profumano di primavera e avvicinano all’estate.
Valutazioni analoghe anche quelle di Enzo Bassetti,
presidente della sezione territoriale Unat, che aggiunge
una annotazione: “Forse ha sofferto qualcosa il settore del
commercio, ma ristoranti, pizzerie, bar, gelaterie possono
essere abbastanza contenti”.
Sul discorso dei prezzi c’è chi parla di leggero aumento per
recuperare l’inflazione, ma c’è anche chi, in particolare i
campeggi, ha pensato di riorganizzare la propria attività su offerte rivolte all’abbassamento delle tariffe grazie
a una sorta di accurata spending review aziendale che ha
sollecitato a soluzioni anche originali e comunque molto è
risultata gradita alla clientela, all’insegna della necessità di
adattarsi al mercato con esiti anche positivi.
Il progetto di Asat in esperimento
Poter rilevare la dinamica del bilancio aziendale in tempo reale,
anzi giorno per giorno. Nell’Alto Garda ha preso il via il progetto
Benchmarking (vi partecipano Asat, Trentino sviluppo e la software house Develon). Si tratta di un progetto pilota, innovativo,
seguito attentamente anche da Federalberghi nazionale. Consente
di conoscere in tempo reale l’andamento delle presenze e delle
prenotazioni nel proprio albergo, in una determinata destinazione
turistica e su scala provinciale. Oltre a fornire dati consolidati permette una più rapida e tempestiva strategia di marketing e di promozione per la località e l’intero Trentino. Gli alberghi trasmettono
i propri dati a un centro di elaborazione centrale che risponde con
una precisa mappatura dell’andamento. Nel rispetto più assoluto
della privacy della singola azienda.
Non da...Fiaba ma buon inizio
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Anno XXXXII - n.7/8 Luglio/Agosto 2014
Dai cannoni solo morte
Trentino
Turismo e Promozione
RICORDARE LA GUERRA volere LA PACE
A Trento e Rovereto “Sentiero di Pace” Eventi E trasmissioni TV
Il 28 giugno di 100 anni fa l’assassinio a Sarajevo dell’erede al trono d’Austria e
Ungheria Francesco Ferdinando e della moglie Sofia segnava formalmente l’inizio della Prima guerra mondiale.
Lo spirito che anima la commemorazione di questo centenario in Trentino è di
indurre a riflettere e meditare, per rafforzare il dialogo e la cooperazione tra le
nazioni europee, attraverso i linguaggi e gli strumenti più diversi.
Cento anni dopo saranno la radio, i linguaggi universali come la musica e le parole, gli strumenti utilizzati per diffondere dal Trentino un messaggio ispirato ai
valori della tolleranza. L’occasione sarà “Sentiero di Pace”, evento radiofonico di
apertura delle manifestazioni dedicate al Centenario del primo conflitto mondiale in Trentino. Diffonderà in tutta Europa riflessioni e approfondimenti sulla
Grande Guerra e sulla Pace, parole e musica, eventi live, veicolandoli nell’etere grazie alla collaborazione di Radio 2 e Radio 3 Rai e dell’EBU (European Broadcasting
Union) che riunisce le emittenti nazionali del continente.
Il 28 giugno e nuovamente il 26 e 27 luglio a Trento e Rovereto sono le date dell’esibizione di interpreti prestigiosi (da Giuseppe Cederna a Nicola Piovani, a
Raphael Gualazzi) e di esecutori di fama (fra tutti l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai alla Campana dei Caduti “Maria Dolens” e al Mart di Rovereto, al Teatro
Sociale, a Palazzo Geremia e alle Gallerie di Piedicastello a Trento).
Tutti i prossimi appuntamenti di “Sentiero di Pace” saranno trasmessi in diretta
da Radio Rai e ripresi dalle emittenti nazionali europee aderenti all’EBU, dando
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una dimensione internazionale alla riflessione che questo progetto vuole suscitare attorno alla prima grande tragedia collettiva del ‘900. Inoltre, grazie alla collaborazione della Sede Rai di
Trento, lo spettacolo di apertura al Teatro Sociale del 28 giugno
con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai è stato trasmesso
in diretta su Rai 5.
Non costringere al silenzio Maria Dolens
Trentino - Turismo e Promozione
Oltre agli eventi live,“Sentiero di Pace” ha viaggiato con le frequenze della radio su Radio 2 e Radio 3 Rai e sulle emittenti
europee dell’EBU fino al 25 luglio. Personaggi, studiosi, intellettuali, viaggiatori, testimoni, musicisti e grandi artisti internazionali sono stati coinvolti per raccontare, ricordare, riflettere
sugli eventi di allora, offrire spunti utili a comprendere il presente e l’impegno per la pace che è nato dalla Grande Guerra.
Su Radio 3 Rai dal lunedì al venerdì l’appuntamento è alle 13
con “La Grande Guerra. Sogni e macerie di un secolo fa”, viaggio
attraverso gli anni, i luoghi e i protagonisti del conflitto per raccontare come l’evento abbia cambiato il mondo e la mentalità
dei popoli (a cura di Federica Barozzi e Lorenzo Pavolini
è condotto da Alessandra Tarquini). Su Radio 2 Rai alle 17
all’interno di Rataplan, programma musicale di Roberto Bottaro e John Vignola, voce agli artisti e ai gruppi dei paesi che
hanno partecipato alla Grande Guerra, parlando anche dei luo-
DALLA GERMANIA NUOVE ROTTE
VERSO IL TRENTINO TURISTICO
Da giugno ulteriori voli Germanwings diretti
da Berlino e Amburgo sul Catullo di Verona
Dal 23 giugno è partita nelle due città tedesche di Berlino
e Amburgo una campagna realizzata in collaborazione con
l’Alto Adige. Partecipano Lago di Garda Unico e l’Aeroporto
Valerio Catullo. L’intento è di promuovere i nuovi voli diretti e
incentivare i flussi dalla Germania verso queste destinazioni
Un brand e standard di prodotto completamente rinnovati
nel mercato europeo delle low-cost per volare sempre con
un eccellente rapporto qualità-prezzo.
Con queste premesse a luglio 2013 è nata la “nuova” Germanwings, la compagnia low fare del Gruppo Lufthansa. A distanza di un anno, forte di un dato di 800 mila passeggeri sulle rotte italiane registrato nel 2013, Germanwings
riconferma l’interesse per il mercato italiano rafforzando in
maniera decisiva la propria presenza nel nostro paese attraverso l’apertura di nuove rotte sulla Germania. Al centro di
questo potenziamento in particolare l’Aeroporto Valerio Catullo di Verona, dove dal 2005 la compagnia opera una rotta
estiva sulle città di Colonia e Bonn, e a cui ora si aggiungono i
nuovi voli diretti per Amburgo - con due frequenze settimanali il martedì e il sabato - e Berlino Tegel con tre frequenze
a settimana martedì, giovedì e sabato. Grazie al rinnovato
impegno di Germanwings sull’Aeroporto di Verona, bacini
TURISMO e OSPITALITÀ nel
ghi più significativi in Trentino teatro del conflitto, degli eventi commemorativi e
dell’impegno per la pace e il dialogo tra i popoli.
“Sentiero di Pace” è un evento ideato da Radio2 e Radio3 Rai, EBU, Assessorato
alla Cultura e Assessorato al Turismo della Provincia autonoma di Trento, Trentino
Turismo e Promozione, Comuni di Rovereto e Trento, Apt di Rovereto e Vallagarina e Trento, Monte Bondone e Valle dei Laghi, Centro Servizi culturali Santa
Chiara, Fondazione Opera Campana dei Caduti e della Pace, Fondazione Museo
Storico del Trentino, Museo Storico Italiano della Guerra e con il sostegno della
Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto. Gli appuntamenti sono stati
ad ingresso gratuito su prenotazione allo 0461 219555 (dal 18 giugno al 27 luglio
da lunedì a sabato e domenica 27 luglio in orario 9-19) fino ad esaurimento dei
posti disponibili. Per gli eventi in programma al Teatro Sociale di Trento e all’Auditorium Melotti di Rovereto le prenotazioni erano raccolte entro il giorno precedente lo spettacolo con ritiro dei biglietti il giorno del concerto dalle 17 alle 19.
Info: www.sentierodipace.rai.it
turistici importanti come il Lago di Garda e le Dolomiti potranno contare su
nuovi arrivi dalla Germania nel corso della stagione estiva 2014. Project leader
dell’iniziativa promozionale, che avrà una durata biennale, sarà proprio il Trentino. La campagna si sviluppa con azioni offline (cartelloni pubblicitari hanno
tappezzato per una settimana ben 450 stazioni delle metropolitane nella
capitale e nella città anseatica, accanto ad altre online su importanti network
tedeschi, sia di news specifiche di viaggio e di vacanza attiva, per un totale di
circa 2 milioni e 600 mila impression.
Infine, sul sito di Germanwings sarà presente una landing page dedicata dove
ogni destinazione partner avrà un proprio spazio con informazioni e link attivi.
I nuovi voli saranno inoltre promossi dalle singole destinazioni con banner e
widget sui rispettivi siti e nelle comunicazioni istituzionali.
Più vicine e low le capitali del nord Berlino e Amburgo
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Anno XXXXII - n.7/8 Luglio/Agosto 2014
LA RETE DELLE CICLABILI SI ESPANDE
La nuova pista DI 4 KM APERTA sopra la forra del Limarò
CHE Va ad aggiungersi ai 400 km già esistenti E ATTREZZATI
Pedalare sul bordo del “gran canyon” è possibile anche in
Trentino. In maniera sicura, protetti da un apposito parapetto,
sulla nuovo tratto di pista ciclabile del Limarò, aperta ai primi
di giugno. Realizzata sulla statale SS237 del Caffaro, dismessa
nel 1994 a seguito della costruzione della galleria Balandin, la
strada si affaccia sulla panoramica Forra del Limarò, un canyon scavato nei millenni dal fiume Sarca, profondo fino a 200
metri, uno spettacolo formidabile. In basso il fiume scorre attraverso vertiginose pareti di roccia, creando qua e là piccole
lagune e spiaggette bagnate da acque azzurre ed un percorso
attrezzato che permette di vivere da vicino la forra. La grande
rete delle piste ciclabili trentine, che misura oltre 400 km, si
arricchisce così di una “perla” davvero molto suggestiva, che
unisce anche per il ciclista la Valle dei Laghi con le Valli Giudicarie ed in particolare con le Terme di Comano.
L’intervento ha, infatti, permesso il superamento del tratto del
Limarò e delle gallerie che impedivano, fino ad oggi, il transito
agevole delle biciclette. I lavori di sistemazione, hanno interessato, oltre che la sede stradale e i parapetti di sicurezza, i
disgaggi della parete rocciosa sovrastante. Ora la pista presenta un fondo stradale della larghezza di 3 metri, per un totale
di oltre quattro chilometri interamente asfaltati e con una
pendenza massima del 7%. Grazie a questo ulteriore tratto di
Il biker sa aprirsi a ogni sentiero
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Pareva impossibile una pista attraverso il Limarò
completamento, diventa possibile imboccare la ciclabile al quinto tornante delle
Sarche ed arrivare sino al Ponte dei Servi, in prossimità di Comano Terme.
La rete delle ciclabili trentine, realizzata e gestita dal Servizio Conservazione della Natura e Valorizzazione Ambientale della Provincia Autonoma di Trento può
ben essere considerata, sotto molti punti di vista, un modello di intervento sul
territorio. Tutto ha preso il via con una legge del 1988, che disciplina la creazione
di una rete di percorsi ciclabili e ciclopedonali al fine di migliorare le condizioni ambientali, riqualificare la qualità degli spazi urbani, garantire la sicurezza
nell’uso della bicicletta e favorire il cicloturismo. Dei 570 chilometri di percorsi
individuati nel Piano Generale elaborato nel 2008, ne sono stati realizzati 410.
Altri tratti, circa 20 km, sono in progettazione e realizzazione. “Le piste ciclabili
costituiscono un patrimonio del Trentino - ha dichiarato l’assessore provinciale
all’ambiente Mauro Gilmozzi - sia da un punto di vista turistico, sia per la scelta
di una provincia sempre più sostenibile. La Provincia - aggiunge Gilmozzi - continua nel suo impegno di realizzare una rete di piste ciclabili in Trentino che già
non ha pari in Italia e sarà tra le più complete e articolate d’Europa”. Significativi
sono i numeri della rete di ciclabili trentine: undici sono i tracciati, quello della
Valle dell’Adige è il più lungo con 90 km, quello del Primiero, con i suoi 11 km. è
il più corto. Come si diceva la rete si estende per oltre 400 km totali (più i 20 in
costruzione), toccando 120 comuni. Sono stati valutati a oltre due milioni, di cui
218.170 pedoni, gli utenti delle piste nel 2012, rilevati dalle 13 postazioni fisse
(più una mobile) e che in dieci bicigrill possono trovare ristoro e servizi.
Info: www.ciclabili.provincia.tn.i
Trentino - Turismo e Promozione
TURISMO e OSPITALITÀ nel
Calcio e tanti altri sport
Sempre vivace l’estate trentina
Anche quest’estate molte squadre di club e nazionali verso il Trentino, ambita e apprezzata base operativa per una preparazione pre-campionato di alto livello. Pinzolo, Dimaro
e Moena hanno accolto rispettivamente Inter, Napoli e Fiorentina, tre delle principali protagoniste del campionato di calcio di serie A.
I nerazzurri sono tornati in Val Rendena, ma anche quelle tra Napoli e Val di Sole e tra
Fiorentina e Val di Fassa sono ormai partnership consolidate.
La prima squadra del Bayern Monaco arriverà in Trentino a fine estate per un evento di
grande prestigio che sostituisce il classico ritiro, mentre sono confermati gli arrivi delle
giovanili biancorosse di Baviera e a proposito di giovani, anche le promesse dell’Inter, dalla Primavera fino a Giovanissimi sono state in Trentino per il loro ritiro.
Questo senza scordare gli altri club calcistici, italiani e
stranieri, al lavoro nella nostra provincia. Tra questi il Brescia (a Spiazzo Rendena), il Prato (a Pinzolo), l’Al-Ahli (a Riva del Garda), l’Astra (a Cogolo
di Pejo), il Coventry (ad Andalo), lo Spezia (a Moena), il Vicenza (ad Andalo) e il Palermo (a Storo).
Il Trentino non ospita però solo calcio. Infatti, la Nazionale italiana maschile di pallavolo ha confermato
la località di Cavalese come base operativa per la
preparazione, mentre la Nazionale maschile di basket
(ed anche la selezione sperimentale) a Folgaria dal 30
giugno al 9 luglio ha sostenuto uno stage d’allenamento concluso con la Trentino Basket Cup.
DI SABATO L’ALBA SORGE IN MALGA
Alla scoperta di esperienze e sapori genuini
Anche quest’anno l’estate trentina propone numerose
iniziative per vivere il territorio e conoscere luoghi ed
emozioni che sa trasmettere. Tra questi c’è l’alpeggio, un
mondo che riconduce a un Trentino fatto di autenticità e
genuinità attraverso i suoi simboli concreti, quali la malga,
il bestiame e i pascoli, inseriti nello scenario delle nostre
montagne.
In provincia sono 440 le malghe attive, con una superficie
riservata a pascolo di circa 40 mila ettari. In 170 di queste
si produce il latte, mentre sono 96 le strutture nelle quali
viene trasformato in prodotti caseari e circa una trentina
vantano anche una proposta di ristorazione.
Salutare l’alba sulla rugiada fresca
L’interesse per le espressioni più autentiche della vita rurale rappresenta un
trend sempre più marcato e i turisti hanno dimostrato di apprezzare molto
iniziative e programmi legati a questo tema.
Fra le occasioni di maggiore coinvolgimento c’è Albe in Malga. Anche per
il 2014, seconda edizione, Trentino Turismo e Promozione, in collaborazione
con le tre Strade del Vino e dei Sapori trentine, le Apt e i Consorzi turistici,
ripropone questa esperienza di vita rurale, grazie alla quale tutti i sabati di
luglio e agosto si possono vivere per qualche ora i ritmi della malga, in una
realtà a molti sconosciuta. Il programma propone una passeggiata alle prime luci dell’alba con una guida alpina o un accompagnatore del territorio
e l’arrivo di primo mattino in una malga in modo tale da potersi godere lo
spettacolo naturale del sorgere del sole. Si parteciperà poi alla mungitura, si
assisterà alla caseificazione, e collaborare a seconda dei casi, alla raccolta delle uova o la cura dei cavalli. Dopo il lavoro sarà servita una genuina colazione,
composta da prodotti di malga, ma anche da torte, confetture, uova, salumi
e pane casereccio. Nei casi in cui la struttura disponga di posti letto, l’escursione potrà essere organizzata la sera precedente per offrire ai partecipanti
l’opportunità di dormire in quota trovandosi già sul posto all’indomani. Alcuni di questi appuntamenti propongono, a conclusione della lunga mattinata,
anche un’escursione guidata. Le prime uscite si sono tenute sabato 5 luglio a
Malga Stablasolo in Val di Sole e a Malga Stramaiolo sull’Altopiano di Pinè. Il
calendario proseguirà sabato 19 a Madonna di Campiglio (Malga Ritorto) e in
Val di Fiemme (Malga Sass).
È importante ricordare che è necessaria la prenotazione, telefonando alla
locale Apt. Per informazioni e il programma completo è possibile consultare
la pagina internet www.visittrentino.it/albeinmalga.
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Anno XXXXII - n.7/8 Luglio/Agosto 2014
TORNA A HOTEL IL FORUM
DEI VINI AUTOCTONI
A Bolzano nelle due giornate del 20 e 21 ottobre
Anteprima in quota sulle montagne tirolesi
tata alle etichette italiane con una percentuale di vitigni
autoctoni pari almeno al 95%.
Nell’edizione 2013 la manifestazione ha registrato la
presenza complessiva di circa 1000 operatori specializzati, che hanno potuto assaggiare oltre 300 etichette
autoctone provenienti da tutta Italia.
L’ingresso fiorito di Fiera Bolzano
Il 20 e 21 ottobre si rinnova l’appuntamento con Autochtona, il Forum
nazionale dei vini autoctoni di Fiera Bolzano. Ben collaudati i suoi tratti
distintivi: tipicità delle produzioni e visitatori professionali. Novità 2014
l’anteprima ad alta quota sulla Nordkette ad Innsbruck.
Lo spirito di Autochtona, tradizionale appuntamento in contemporanea
con Hotel, è quello di offrire un’occasione unica per conoscere da vicino
tante piccole realtà che custodiscono uno dei patrimoni più originali e più
ricchi del panorama vitivinicolo italiano: i vitigni autoctoni.
Quest’anno la manifestazione bolzanina, giunta alla 11° edizione, mantiene invariata la sua formula, ma sarà impreziosita da un’originale “anteprima”, in collaborazione con i sommelier tirolesi. Infatti sarà presentata ufficialmente il 12 agosto all’Alpenlounge Seegrube, nel comprensorio
sciistico del Nord Tirolo assieme alla 15a edizione di “Vinea Tirolensis”, la
degustazione dei vignaioli dell’Alto Adige, a sua volta organizzata all’interno di Hotel mercoledì 22 ottobre.
Al suo interno non mancano altre iniziative sempre
in onore del vino autoctono. Sempre molto attesa, ad
esempio selezione dedicata alle migliori etichette in degustazione che saranno in lizza per gli Autochtona Award
ed è confermata anche la rassegna Tasting Lagrein che
premierà i migliori vini Lagrein in concorso.
L’appuntamento per aziende, consorzi e operatori professionali che operano nel settore dei vini autoctoni è dal
20 al 21 ottobre a Fiera Bolzano con Autochtona 2014,
un’occasione ideale per far conoscere, promuovere e valorizzare le produzioni autoctone italiane.
Tutte le informazioni:
www.autochtona.it
“Autochtona” Italian Press Office c/o Fruitecom
+39-059-7863882
Stampa specializzata, sommelier e produttori potranno inoltre degustare
durante l’anteprima le etichette che hanno trionfato nell’edizione 2013.
Ulteriore momento di conoscenza ravvicinata di alcune tra le più pregiate
varietà italiane, spesso intimamente legate a precisi areali di produzione
e al lavoro dei vigneron e di aziende che ne preservano l’identità e le
antiche tradizioni.
Organizzata in collaborazione con AIS, Associazione Italiana Sommeliers,
anche quest’anno Autochtona si concentrerà su due giornate e mantiene
inalterato il regolamento, volutamente particolarmente restrittivo ma
che contraddistingue la manifestazione. La partecipazione è infatti limi38
Vinologi da tutta Europa a Bolzano
MARKETING
TURISMO e OSPITALITÀ nel
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I dubbi quotidiani
Luglio - Agosto 2014
1. Un albergatore chiede se
è obbligatorio che nei bagni comuni
dell’hotel ci sia il fasciatoio
per cambiare i bambini o comunque
che ci sia un apposito spazio
dedicato a questo scopo
Né la legge di classifica alberghiera provinciale né leggi di altro settore
richiedono obbligatoriamente che all’interno di una struttura alberghiera ci sia un fasciatoio od uno spazio apposito per il cambio e la
toelette dei bimbi più piccoli. La nostra legge provinciale prevede solo
la libera possibilità che l’albergatore metta a disposizione una biberon
room, come proprio servizio in più. Diverso il caso in cui un hotel voglia
acquisire il marchio “Family in Trentino”, cioè voglia far parte del circuito
che raccoglie gli esercizi alberghieri che sono particolarmente disponibili verso le famiglie ospitate, offrendo servizi che rispondono appieno
alle loro esigenze ed aspettative: in tal caso la presenza del fasciatoio
anche nei servizi igienici è obbligatorio.
2. Ho stipulato un contratto
con un tour operator per ospitare,
nella mia struttura, un certo numero
di clienti a pensione completa.
Una volta in albergo, alcuni di essi
si sono lamentati perché ho richiesto
il pagamento delle bevande
ai pasti, obiettando proprio
di aver prenotato ospitalità
con trattamento di pensione
completa. Hanno ragione loro
o sono nel giusto io?
Per rispondere ci riferiamo ancora una volta alla Raccolta provinciale
degli Usi alberghieri - che hanno valore di legge quando disciplinino materie non previste da norme vigenti - redatta dalla Camera di
Commercio di Trento, laddove si parla del trattamento di vitto negli
hotel. L’art. 5 spiega che per “pensione completa” si intende l’alloggio
e la somministrazione della prima colazione, della seconda colazione
(pranzo) e del pranzo serale (cena) mentre per “mezza pensione” si
intende l’alloggio e la somministrazione della prima colazione e di un
pasto. In ogni caso, secondo gli usi, sono escluse le bevande. Quindi,
salvo diversa pattuizione al momento della definizione del contratto
con il tour operator, il pacchetto completo non deve comprendere le
bevande da consumarsi ai pasti e pertanto la richiesta di un pagamento
supplementare è corretta.
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3. A breve aprirò un bar
con vendita di prodotti alcolici.
è ancora in vigore l’obbligo
per tutte le attività che producono,
trasformano e vendono
prodotti alcolici di richiedere
la licenza fiscale dell’Ufficio
Tecnico di Finanza - UTF?
A decorrere dall’anno 1999, è stato soppresso il diritto annuale di licenza - o diritto UTF - per gli esercizi di vendita e somministrazione di prodotti alcolici, previsto dal “Testo Unico delle Accise” (decreto legislativo
26 ottobre 1995, n. 504).
Continua però ad essere in vigore l’obbligo per tutte le attività che producono, trasformano e vendono prodotti alcolici di richiedere la licenza
fiscale UTF, ora rilasciata dall’Ufficio dell’Agenzia delle Dogane competente per territorio, ancorché non si debba versare nulla. La licenza, una
volta ottenuta, ha validità permanente.
Ricordiamo che in caso di esercizio dell’attività senza la prescritta licenza fiscale, è applicabile la sanzione amministrativa del pagamento di
una somma di denaro da 500 a 3.000 euro.
4. Volevo un chiarimento:
quali sono i tempi entro
i quali è necessario organizzare
i corsi in materia di sicurezza
e salute sui posti di lavoro
per i neo-assunti?
In risposta alla domanda, riportiamo quanto previsto dall’art. 36 - comma 4 - del Testo Unico sulla sicurezza dei posti di lavoro, a norma del
quale la formazione e, ove previsto, l’addestramento specifico devono
avvenire in occasione:
a) della costituzione del rapporto di lavoro o dell’inizio dell’utilizzazione qualora si tratti di somministrazione di lavoro;
b) del trasferimento o cambiamento di mansioni;
c) della introduzione di nuove attrezzature di lavoro o di nuove tecnologie, di nuove sostanze e preparati pericolosi.
Nel caso particolare, quindi, la formazione ai neoassunti andrebbe fatta
quando si costituisce il rapporto di lavoro, appena possibile compatibilmente con i tempi di effettiva presa in servizio dei dipendenti e di
inizio stagione.
Trentino - Turismo e Promozione
TURISMO e OSPITALITÀ nel
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CERCASI, AFFITTASI, VENDESI
Luglio - Agosto 2014
VENDESI
1. Vendesi Hotel 3 stelle, 25 camere + 1 appartamento in Pinzolo.
Posizione strategica. Possibile ampliamento. Licenza hotel e ristorante al pubblico. Finemente arredato. Ambiente tipico montano.
Per info 31101971@libero.it.
2. Vendesi per motivi familiari hotel 3 stelle a Moena in Val di Fassa
TN. Piano terra ingresso, ascensore, bar, soggiorno, locali di servizio, deposito sci e scarponi. Primo piano sala da pranzo, saletta
ristorante, cucina con celle frigo e cantine, locali di servizio, lavanderia e stireria. Secondo e terzo piano 20 camere 36 posti letto, camere con bagno, phon, telefono e tv. Esterno terrazze, parcheggio
e terreno. Licenza di ristorante al pubblico. Possibilità di ampliamento. Stessa struttura anche 3 appartamenti di 85 mq. ciascuno,
ingressi indipendenti. Piano terra 2 garage e 1 posto auto. Primo
piano appartamento abitabile. Secondo piano appartamento da
arredare. Terzo piano mansarda grezza. Importo complessivo euro
1.600.000,00. Per Info 329 6887831.
3. Nei pressi di Pinzolo, vendesi/affittasi struttura alberghiera composta da 27 camere, 9 mini- appartamenti, ristorante anche per
esterni e ampie zone multiuso. Possibile grande ampliamento con
progetto già redatto e approvato. Per info 340 8964949.
4. Vendesi per motivi familiari Hotel 3 stelle sito in Folgarida (Val
di Sole) con possibilità di stagione sia estiva che invernale. Hotel
situato in posizione particolarmente panoramica e a soli 30 metri
dalle piste di sci e dall’impianto di risalita che collega il carosello
di Folgarida, Marilleva, Madonna di Campiglio e Pinzolo. Struttura
tipica montana con grandi sale in legno. Camere con servizi privati
e terrazzo. Bar e ristorante con licenza al pubblico. Disco pub con
licenza al pubblico. Parcheggio esterno e garage coperto. Per info
335 296390 (pomeriggio).
5. Vendesi terreno edificabile in Canazei (Val di Fassa) di circa 1900
mq con vincolo alberghiero a euro 425/mq in posizione esclusiva.
Trattative riservate. Per info 339 1886546 stefangeli@hotmail.com.
6. Vendesi ampio lotto pianeggiante edificabile con vincolo provinciale alberghiero/RTA zona Masi di Cavalese (Val di Fiemme) a
euro 240,00/mq. Ottimo come investimento. Trattative riservate.
Per info 339 1886546 - stefangeli@hotmail.com.
7. Vendesi per motivi familiari albergo 3 stelle, 33 camere con bagno,
telefono, phon, cassaforte, TVC, ascensore, riscaldamento, licenza
bar e ristorante al pubblico, giardino e parcheggio. Albergo vicino al centro, al parco e alla zona termale. Prezzo molto interes-
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sante. Contattare direttamente i titolari al 328 1224506 oppure
Per info 339 3985947.
8. Cedesi o affittasi attività di albergo, ristorante e pizzeria a Condino
(Tn). 17 stanze, 3 sale da pranzo, ampio parcheggio, piccola zona
relax con palestra, sauna e idromassaggio, grande giardino con
possibilità di mangiare all’esterno. Per info 349 4461739 Paolo.
9. Vendesi a Palù del Fersina storico rifugio alpino “Erdemolo” situato presso il lago Erdemolo con attività di ristorazione e pernottamento. Distante pochi chilometri da Trento, è meta frequentata sia da escursionisti trentini, sia da turisti fuori provincia e
stranieri. È raggiungibile a piedi partendo da Palù dopo un’ora e
trenta di cammino. Immerso nella catena del Lagorai è punto di
arrivo e di partenza delle varie tappe del Sentiero Europeo E5. È
tappa significativa della traversata “Translagorai” (Panarotta
– Passo Rolle). Esamina proposte solo se veramente interessati.
Per info: 340 8295644.
10. Vendesi al Passo del Tonale, per motivi familiari, albergo a 3 stelle dotato di 26 stanze con servizi, phon, telefono, tv e cassaforte,
servite da ascensore. Bar con stufa a olle, ristorante, appartamento per il gestore e mansarda per le stanze del personale, deposito
sci, magazzino e piccolo garage. Esamina proposte solo se veramente interessati. Per info: 0364 903946.
11. Vendo hotel tre stelle sito in Levico Terme adiacente allo stabilimento termale. Telefono 333 3938556.
12. In zona termale vendesi hotel, ristorante, bar, 3 stelle, 33 camere
con servizi, phon, telefono, cassaforte, tv, servite da ascensore.
Ampia sala ristorante, saletta tv, due terrazzi solarium, giardino con pergolato, parcheggio e garage. Prezzo interessante.
Per info 329 6037645.
13. Vendiamo fabbricato in costruzione con licenza di garnì a Pejo
Terme (piazzale Telecabina), con garage e posti auto esterni.
Per Info 348 3217028.
14. Vendesi o affittasi a Pinzolo, sull’incrocio con la strada di accesso al
nuovo collegamento Pinzolo-Campiglio, immobile in ottimo stato
e licenza di ristorazione, causa l’approssimarsi della pensione per
i titolari. Il ristorante denominato “Rododendro” è composto da
ampia sala di 160 mq, 100 posti a sedere, cucina di 55 mq, magazzino di 50 mq, e servizi, termoautonomo. Accesso direttamente
dal piano strada con posteggio esterno, vetrine fronte strada, ampia visibilità e posizione ottimale anche in previsione della futura
tangenziale di Pinzolo. Per info 0465 503235.
CERCASI, AFFITTASI, VENDESI
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CERCASI, AFFITTASI, VENDESI
15. Vendesi albergo 2 stelle in ottima posizione a Canazei, 18 camere,
32 posti letto, completo di tutto: mobili, arredi, attrezzatura, ecc.
perfettamente funzionante. Prezzo non trattabile 1.000.000 con
interessante progetto di ristrutturazione approvato che prevede
la costruzione di un appartamento di 120 mq dalla cui vendita si
ricavano circa 800.000 euro. Per info 0462 601143.
16. Vendesi in val di Fassa rifugio alpino, con attività di ristorazione e
pernottamento. Per info 347 7620595.
17.Vendesi o affittasi albergo-bar-ristorante-taverna in località
Monte Bondone (Tn). Situato direttamente sulle piste. Si esaminano proposte di cessione solo se veramente interessati.
Per info 329 4566494.
18.Vendesi per motivi familiari Hotel 3 stelle doppia stagione,
Val di Fiemme, struttura mista (12 appartamenti più 6 camere), con ristorante pizzeria ristrutturato recentemente.
Per info 3384111209 ore serali.
19. Vendo – affitto bar ristorante in centro storico a Trento completo
di arredo e suppellettili varie – ottima posizione.
Per info 360 243422.
AFFITTASI
1. Affittasi in locazione d’azienda, disponibile da dicembre 2014,
ristorante-bar in zona turistica (San Lorenzo in Banale/Terme di
Comano/Molveno). Solo persone referenziate con esperienza di
gestione. Per info contattare 348 7002769 oppure (larabook14@libero.it
2. Affitto o vendo albergo con ristorante e bar, adatto per conduzione familiare: 15 stanze tutte con servizi + 3 stanze con servizi per personale, disponibile dalla prossima stagione estiva,
aperto nel 1991 in nuova costruzione, in buone condizioni, 2
stelle. L’albergo è situato in Folgaria (Trentino), loc. Nosellari.
Per info 3381180259 o 0464-783616
ester0068@hotmail.com.
3. Affittasi a Predazzo, Val di Fiemme, ristorante ricavato in
quella che era una stalla, in un edificio tipico tra i più antichi
del paese. Soffitti a volta, in parte a pietra a vista. Arredato, 7 tavoli allungabili, cucina attrezzatissima con 3 frigoriferi separati. Locale slow food, segnalato guida Michelin.
Per info 333 7835639 o loretta.guadagnini@libero.it.
4. Affittasi a Rovereto (Tn) attività di gelateria artigianale avviata.
Posizione strategica ed attrezzature top di gamma. Ottimo fatturato dimostrabile. Assolutamente da non perdere. Per info 345
8583082 o inviare una mail a 1749123@gmail.com con i propri dati e numero di telefono.
5. Affittasi In zona Pergine bar-ristorante-pizzeria totalmente e finemente ristrutturato, ottima posizione, circa 150 coperti. Ampia
sala ideale anche per cerimonie, pranzi/cene di lavoro. Grande e
bella terrazza sul lago. Disponibile da subito. Nuovo ampio parcheggio. Per info 349 2892597 – 328 6381800 ore serali.
6. Affittasi a Romeno (val di Non) ampi locali (ca. 250 mq.) ad uso ristorante/bar, di antica tradizione con il nome Caval Bianco, recentemente ristrutturati, parzialmente arredati e con diverse sale indipendenti con soffitti a “volto” originali, caminetto funzionante,
ampio parcheggio, magazzino ed eventualmente giardino estivo.
Ideale per gestione familiare. Possibilità di appartamento, anche
arredato, al piano superiore. Per info al 320 1819012 o scrivere
a irene.calliari@unipd.it.
7. Affittasi pizzeria-bar-ristorante a Vigo di Fassa, in zona centrale, a
20 metri dalla partenza della Funivia Catinaccio. Completamente
arredato. 100 posti all’interno. Per info 348 1907650.
VARIE
1. Vendesi per cambio tv; 1 centralina digitale terrestre 10 programmi + 48 tv mivar 14” con telecomando + 6 decoder tv satellite
programmabili + 23 supporti tv a euro 2.000 (valore della centralina e decoder) Per info 3336470145 Guido.
2. Vendesi 30 poltroncine e 30 sedie in vimini in buono stato.
Per info info@hotelcristallo.trentino.it.
3. Vendesi vasca “Nuvola Starpool” per trattamenti estetici, come
nuova. Prezzo interessante. Per info 340 9299983.
4. Per cambio look stanza, vendiamo “Trapunte autunno 2012”, colore verde-beige damascato, ottimo stato. Per info 0462 764238.
5. Causa ristrutturazione vendiamo arredamento di 30 camere complete di letto, materassi, armadio, comodini, specchiera, divano
letto, cassaforte, frigobar, lampade. Porte interne, porte antincendio. Prezzo modico. Per info 0465 440552.
6. Causa inutilizzo vendiamo a ottimi prezzi i seguenti articoli: scaffali portascarponi in acciaio inox seminuovi; n° 20 elegantissime
sedie da ristorante nuove e imballate; n° 1 centralino telefonico
digitale Matra-Nortel MC6501, fino a 10 linee urbane e 60 interni.
Disponibili immagini a richiesta. Per info: 348 7241361.
7. Causa ristrutturazione vendiamo a prezzi interessanti ca. 200
piatti fondi porcellana Schönwald, 31 cm di diametro, bianchi,
come nuovi. Per info 0462 814737 Nadia.
8. Vendo: n° 1 Lampada Trifacciale Tristar SportArredo - € 6.000,00 +
Iva - Modello in produzione SportArredo in regola con le specifiche
previste dalla recente legislazione. Spese di trasferimento e installazione a carico dell’acquirente. Per info 0465 440099 Giorgio.
*** Le inserzioni di questa rubrica vengono pubblicate mensilmente a titolo gratuito per gli associati Asat e ripetute per sei
mensilità. In caso di buon esito della trattativa chiediamo agli interessati la cortesia di darne comunicazione.
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