Sommario - Missione Cattolica Italiana Berna

Mensile delle Missioni di
· Berna
· Burgdorf-Utzenstorf,
AZB 3007 Bern
Missione Cattolica Italiana · Bovetstrasse 1 · 3007 Bern
9 3Settembre
Anno XXI · n.
· Marzo 2015
Langenthal
· Olten-Schönenwerd
· Solothurn
· Konolfingen
· Oberland Bernese
Quaresima 2015
Non globalizzare l’indifferenza
Sommario
6
11 Dalle Missioni
Settimana ecumenica a
Madras
11-14 Berna
I.B .I.
Lo sgretolamento di un adagio
Di mamma non ce n’è una sola
15-17 Burgdorf-Utzenstorf
Dal23agostoal7setembre2014:
Langenthal
Soggiorno
marino (tuto incluso)
CHF1190.18-19 Olten-Schönenwerd
Dal3al6otobre2014:
CHF410.Dal9al12otobre2014:
CHF410.20-21 Solothurn
Dall'11al18otobre2014:
22 Konolfingen
Abano
(tuto
incluso)
23Terme
Oberland
Bernese
La sentenza CHF1090.-
della Corte di appello di Torino,
Dal31otobreal4novembre2014:che, “nell’interesse del bambino” ha ricono
CHF395.sciuto
a due donne
uguali diritti in qualità di
24 Illnauerstrasse 26 · 8307 Efreikon
Nella: 079 507 94 18 · Uicio: 052 343 00 24
26
Rapporto CENSIS
Qualche nota sui fatti
di Francia
Mensile delle Missioni di:
Berna, Burgdorf-Utzenstorf,
Langenthal, Konolfingen,
Olten-Schönenwerd, Solothurn,
Oberland Bernese
Direttore responsabile: Luciano Piccoli
Capo Redattrice: Ilia Bestetti-Izar
Amministrazione e Redazione
Missione Cattolica Italiana:
3007 Berna, Bovetstrasse 1,
tel. 031 371 02 43, fax 031 372 16 56
redazione.insieme@bluewin.ch
luciano.piccoli@bluemail.ch
I. Bestetti.Izar, L. Deponti,
A. Janik, C. Campiglia, G. Longu,
A.M. Migliore, O. Mbog,
W. Nazarczuk, L. Piccoli, G. Vecchio,
R. Zilio
Impaginazione e stampa:
La Buona Stampa
Via Fola 11, 6963 Pregassona
tel. 091 973 31 71, info@tbssa.ch
Redazioni locali
• Berna: Bovetstrasse 1, 3007 Bern,
tel. 031 371 02 43, fax 031 372 16 56
• Burgdorf-Utzenstorf, Langenthal
Pestalozzistrasse 48, 3400 Bugdorf
tel. 034 42254 20, fax 034 423 43 10
• Konolfingen: vedi MCI di Berna
• Olten-Schönenwerd:
Hausmattrain, 4 - 4603 Olten (SO)
(Postfach 730)
tel. 062 212 19 17, fax 062 212 13 22
• Solothurn: Rossmarktplatz 5
4500 Solothurn, tel. 032 622 15 17
fax 032 623 81 89, CCP 45-1529-0
• Oberland Bernese: Kapellenweg 7,
3600 Thun, tel. 033 225 03 58
Periodico iscritto alla FUSIE e alla F.S.S
Pubblicità: Missione Cattolica italiana
Gerardo Petrilli, Bovetstrasse 1
3007 Berna, tel. 031 370 06 80
mci.risto.berna@bluewin.ch
Tipografia: La Buona Stampa
Via Fola 11, 6963 Pregassona,
tel. 091 973 31 71
Libero contributo per l’abbonamento
Nota bene
Insieme esce ogni inizio mese.
Per il numero di aprile si prega
di inviare il materiale da pubblicare (fotografie, articoli, pubblicità etc.) alla Redazione, entro il 27 febbraio 2015. Grazie.
Per nuovi indirizzi o per aggiornamenti rivolgersi e scrivere solo
a questo indirizzo di posta elettronica:
insieme.cambiamenti@gmail.com
“mamme” di un bimbo, nato da fecondazione
eterologa, apre orizzonti sconcertanti e inquietanti.
Ricordiamo i fatti.
Una donna, sposatasi a Barcellona con una
compagna, ha dato alla luce un bambino, nella
stessa città, tramite fecondazione eterologa.
Secondo la legge spagnola il bambino è stato
iscritto all’anagrafe come figlio di due madri,
la mamma A e la mamma B.
Quando hanno deciso di divorziare, le due mamme hanno chiesto il riconoscimento della maternità per entrambe e, rientrate in Italia, hanno domandato la trascrizione del figlio nel registro delle nascite e il riconoscimento della genitorialità per tutte due.
Dopo un iniziale rifiuto, la richiesta è stata accettata perché “il concetto di ordine pubblico
deve essere declinato in favore dell’interessa superiore del minore”.
“La compagna della donna partoriente – ha inoltre motivato il giudice – non avrebbe potuto
attuare un’esercente responsabilità genitoriale e verrebbe anche privata dei diritti successori
della famiglia della signora”.
Quello che preoccupa dopo tale sentenza è la sorte del bambino, strumentalizzato per soddisfare i desideri degli adulti.
Le due donne potrebbero in futuro avere altre relazioni, e, paradossalmente, quante mamme
potrebbero esserci?
Si è pensato all’interesse delle due donne, non mi pare proprio a quello del minore; si è ceduto
alle sollecitazioni di potenti lobbies, andando contro ogni buonsenso e ogni regola di natura.
È l’onnipotenza dei nostri giorni; ci sono mamme biologiche, mamme adottive, mamme affidatarie, perché non crearne delle nuove: le mamme per relazione?
E che ne sarà del bambino privato dell’unicità materna, voluta dalla natura come garanzia e
sicurezza di appartenenza, certezza di affetto, educazione, formazione?
Mi vengono alla mente situazioni tragicomiche, per ora paradossali, ma, domani, chissà…
Che senso ha allargare la maternità a chi non ha avuto alcun ruolo nella nascita del bambino?
Semmai c’entra qualcosa lo sconosciuto donatore-padre biologico.
Una confusione per me inaccettabile, ma accolta dalla mentalità corrente. Si vuole ignorare
l’unica cosa certa: un bambino nasce sempre da un uomo e da una donna, quale che sia la
prassi.
In nome della non discriminazione si discrimina un innocente, attribuendogli due madri e privandolo di un padre.
Il figlio a ogni costo, il diritto di essere madre anche senza padre, la nuova famiglia con due
madri o con due padri, va tutto bene, purchè si assecondino i desideri individuali, falsamente
definiti diritti.
Ha giustamente scritto su Avvenire il Prof. Francesco D’Agostino: “La sentenza di Torino è
espressione della società dei desideri, del loro moltiplicarsi, dell’invenzione di mille nuovi modi
per soddisfarli... Questa società è la più coerente con il sistema economico sociale (mercatistico
e individualista) che domina nel nostro tempo e dal quale nessuno sa esattamente come sia
possibile uscire”. “È forse giunto il momento – continua D’Agostino – di chieder a tutti noi (e
soprattutto a quei magistrati che da tempo hanno indebitamente assunto nel nostro paese il
ruolo di unici veri attori bio-politici) di riconoscere con la massima franchezza che siamo diventati incapaci di individuare il bene umano al di là della logica dei nostri interessi soggettivi e
che per la soddisfazione dei nostri interessi attuali siamo ormai ben disposti a sacrificare i più
ragionevoli interessi della generazione futura (a partire da quello basilare di poter chiamare
mamma una donna e papà un uomo)”.
Parole sante, ma che tristezza non scorgere una via d’uscita!
Auguri, Presidente!
Breitenrainplatz42,3014Berna,tel. 031 333 88 00
Mentre stiamo per andare in stampa è eletto il nuovo Presidente della Repubblica, On. Sergio Mattarella. Desideriamo
congratularci
con lui
e porgergli eei internazionali
nostri auguri perché possa
Traspori
funebri
nazionali
svolgere il suo mandato, in tempi difficili, con serenità e con la saggezza, l’onestà, l’amore e
Servizi
funebrie complei
ovunque
il rispetto per le Istituzioni,
la Costituzione
la Giustizia che
hanno sempre contraddistinto
la sua attività politica e personale.
La redazione
Marzo 2015
Settembre
3