Il primo di 30.000

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Il primo di 30.000
A chi di noi non è cara Anzio, questa cittadina
meravigliosa e unica al mondo per le sue risorse
paesaggistiche, climatiche e culturali, illuminata
da una luce speciale nei mesi estivi e oscurata in
un sonno letargico nel resto dell’anno?
Purtroppo le classi dirigenti, dal dopoguerra in poi,
si sono dimostrate ben poco capaci di pianificare un progetto a medio
e lungo termine per valorizzare l’intero territorio della città e renderlo
produttivo e appetibile per tutti i 365 giorni dell’anno, cercando di
avviare un credibile sviluppo culturale e turistico che potesse invertire
la tendenza attualmente in atto a retrocedere a lembo estremo della
periferia romana. Anche i goffi e contraddittori tentativi delle ultime
amministrazioni di opporsi, a parole, a questa condizione endemica
di Anzio puntando su una chimerica rinascita del nostro territorio,
stanno tragicamente appassendo sotto il peso della cementificazione,
con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Intanto la città nell’ultimo
trentennio è raddoppiata demograficamente e circa trentamila dei
nuovi abitanti hanno subito la politica inconcludente degli anziati
doc: i cugini di Anzio. Vale la pena di fare autocritica, in questo senso,
e rendersi conto che se non c’è soluzione al progresso del territorio la
responsabilità risiede proprio nel carattere dei portodanzesi d’annata
che amministrano da decenni con un cuore d’oro, ma in modo
grossolano, senza concretezza, lungimiranza, adeguamento ai tempi
e tanta, tanta, tanta individualistica megalomania.
È evidente che c’è la necessità di rompere uno schema e aprire lo spazio
politico anche ai nuovi residenti di Anzio, che possono sicuramente
dare forti stimoli alla crescita del paese.
Intanto il Partito Democratico propone come candidato sindaco alle
prossime elezioni amministrative l’ing. Ivano Bernardone, vincitore
delle primarie del 13 gennaio, un giovane professionista cittadino
di nuova generazione, che da 28 anni vive e lavora a Lavinio. Fosse
arrivato il momento per i nuovi residenti di Anzio di impegnarsi in
una partecipazione più attiva per la crescita e lo sviluppo della città?
Fosse arrivato il momento per i trentamila nuovi residenti di prendersi
quello spazio politico che li attende da 30 anni? Visti i risultati dei
cugini, c’è da augurarselo.
Andrea Mingiacchi
Riviera Zanardelli 45 – Anzio
Tel 06 98340765 - fax 06 98342058
Per informazioni: 333.73.50.189
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Intervista al nuovo comandante della Guardia Costiera
VINCENTI: “RICHIESTO ALLA REGIONE IL
DRAGAGGIO DEL CANALE PORTUALE”
A solo poco più di quattro
mesi dall’insediamento come
comandante del porto di Anzio e
responsabile della Guardia Costiera,
il Tenente di Vascello Luigi Vincenti
gentilmente concede un’intervista
ad Anziospace. Facciamo il punto
sulle problematiche relative al porto
e alla costa.
Comandante, all’interno del
porto ci sono imbarcazioni
affondate e sequestrate da anni,
ci sono possibilità di ripulire la
zona da questi relitti?
“Del
peschereccio
affondato
denominato S. Antonio abbiamo
scoperto da poco le generalità del
proprietario residente in provincia. Ci sono difficoltà a rintracciarlo
di persona, appena potremo comunicare con lui completeremo l’iter
burocratico che ci permetterà la rimozione del relitto. Per quanto
riguarda il peschereccio egiziano, con cui sono sbarcati diversi
extracomunitari nella zona di foce verde e sottoposto a sequestro,
non possiamo rimuoverlo finché il Tribunale non ci darà conferma
della confisca dello Stato.”
Il peschereccio affondato anni fa davanti il porto con 16 mila
litri di gasolio nei serbatoi, visto anche l’intervento di emergenza
dello scorso anno per tamponare delle perdite e l’eventuale
intralcio alla costruzione del bacino esterno del nuovo porto,
quando verrà rimosso?
“Abbiamo la zona sotto controllo e il way point fisso nel pattugliamento
ordinario in mare. Non abbiamo rilevato nessuna perdita di
carburante per ora. Purtroppo anche qui c’è un procedimento penale
in corso che deve dare la parola fine a questa brutta vicenda. La
Guardia Costiera ha da subito diffidato i responsabili e allarmato le
istituzioni di rischio per l’ambiente.”
Quest’inverno due aliscafi della tratta per Ponza sono
stati sistemati sul suolo pubblico al di fuori di competenze
cantieristiche, è possibile ciò? Si potrebbe fare per altre
imbarcazioni?
“Sì, è possibile, ma solo per il rimessaggio, senza esercitare lavori di
qualsiasi tipo, messi in sicurezza e con il permesso del comune che
ha provveduto a rilasciare l’autorizzazione. Certo possono farlo altre
imbarcazioni seguendo le stesse procedure.”
Cosa migliorerebbe ad Anzio ora che ha cominciato a conoscerne
vizi e virtù?
“Anzio ha molte similitudini con Viareggio, la cittadina da cui
provengo. La più evidente è la secca in prossimità dell’ingresso
del porto, che ha creato non pochi problemi ai naviganti che non
prendono le dovute informazioni dagli organi marittimi. Abbiamo
già fatto riunioni per migliorare il segnalamento marittimo, creando
un canale dove procedere costantemente all’escavo. Visto l’ormai noto
problema, abbiamo chiesto alla Regione di pianificare due interventi
di dragaggio all’anno in modo che la città possa ospitare piccole navi
da crociera e navi commerciali favorendo un movimento positivo per
Alessandro Tinarelli
l’economia della città.”
GLI INTERVENTI STRAORDINARI
Questi gli interventi straordinari effettuati dalla Guardia Costiera
da ottobre a dicembre 2012:
*19 ottobre: barca a vela con turisti francesi, tra cui 5 bambini,
si arena sulla secca situata in prossimità del porto. Le buone
condizioni meteo e il pronto intervento della Guardia Costiera
risolvono con successo l’inconveniente.
*20 ottobre: mentre due subacquei con il loro gommone si avviano
ad uscire dal porto, per motivi ancora da accertare vengono
sbalzati in acqua e il mezzo con il timone girato tutto su un lato
prende a ruotare su se stesso, creando una situazione di estremo
pericolo per chi si trova in mare e può essere gravemente ferito
dall’elica. Fortuna vuole che mentre la Guardia Costiera si prepara
ad intervenire, nei paraggi si trova un altro gommone che riesce a
proteggere i naufraghi.
*Sempre il 20 ottobre: nel tratto di mare prospiciente Lavinio, un
allarme attribuito a pirati del mare mobilita la Guardia Costiera.
Uno yacht di oltre 20 metri viene abbordato da ignoti che derubano
i proprietari per poi costringerli a gettarsi in mare. Per fortuna
riescono a salvarsi perché la riva è vicina. Invece l’imbarcazione
viene fatta immediatamente affondare e i pirati fuggono su un
gommone. Gli uomini del comandante Luigi Vincenti anche
questa volta sono pronti a intervenire.
*28 ottobre: isolata all’interno del porto una vasta macchia di
olio esausto ed estinta con appositi panni assorbenti. Sventato il
pericolo di grave inquinamento all’interno del bacino portuale.
*28 dicembre: La Guardia Costiera, su segnalazione del 112,
interviene per sventare un tentato suicidio di una donna pronta
a gettarsi in mare dalla scogliera dietro il porto. Nel caso non si
fosse riusciti a farla desistere dal suo gesto estremo, per la donna
ci sarebbero state poche possibilità di salvezza a causa del mare
molto mosso. Anche l’eventuale intervento dei soccorritori, pronti
a tuffarsi, sarebbe risultato probabilmente vano.
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Un viaggio speciale per portare aiuti e solidarietà ai terremotati emiliani
LE GUARDIE ZOOFILE DI NETTUNO
A SAN POSSIDONIO
Si erano dati appuntamento la sera del 15
dicembre, subito dopo aver terminato il
proprio lavoro, e dopo aver viaggiato per
tutta la notte, sono arrivati l’indomani alle
7,20 a San Possidonio (Mo), uno dei paesi
del modenese colpiti dal sisma di fine maggio
scorso. Il comandante Fontana Gianni, il
responsabile settore Animali, Silvio Marsili,
e una rappresentanza delle guardie zoofile
Ecologiche città di Nettuno, hanno raggiunto
le popolazioni terremotate per portare non
solo un contributo di dolci natalizi da Anzio,
ma soprattutto per dimostrare come la
nostra città non si sia dimenticata, una volta
spenti i riflettori, delle difficoltà in cui vivono
gli abitanti delle zone
terremotate.
L’ARRIVO IN EMILIA
- “Siamo stati accolti
in maniera davvero
esemplare” – racconta
Silvio
Marsili
–“il
vice-sindaco,
signora
Eleonora Zucchi, ci
ha subito portato al
caldo, vedendo come
fossimo impreparati alle
condizioni
climatiche
davvero impervie, e
rimanendo meravigliata
di tutte le cose che
avevamo portato”. Sul
camion messo a disposizione dalla EcoImballaggi, sono stati infatti stipati 263
tavolette di cioccolata, 323 torroni, 263
pacchi di caramelle e 500 tra panettoni e
pandori, che l’amministrazione comunale di
San Possidonio ha poi regalato in occasioni
di serate particolari (alla festa organizzata
per i bambini sono stati donate le caramelle,
per la serata dei canti natalizi del coro sono
stati distribuiti i panettoni, ecc). “L’Avis
locale – continua Marsili - ci ha voluto
conoscere per congratularsi con noi e per
offrirci una colazione davvero esagerata:
toast, panini, torte, caffè, orzo, camomilla,
insomma ogni bendiddio, tutto rapportato
anche a quello che hanno e come vivono”.
I SEGNI DEL SISMA – Marsili ci racconta
poi la grande forza di queste persone, che
stanno cercando di tornare alla normalità
nonostante le tante difficoltà. “Il sindaco Rudi
Accorsi e il vice sindaco Eleonora Zucchi
ci hanno accompagnati per le vie di San
Possidonio, dove ci hanno mostrato quello
che hanno realizzato in questi 7 mesi, ossia 28
moduli abitativi costruiti per le famiglie che
non avevano più una casa, le scuole costruite
in legno con un buon potere isolante a tal
punto che stanno cercando di trovare una
soluzione per abbassare più possibile la
temperatura delle caldaie attualmente tarate
a 16°, perché dentro fa tanto di quel caldo
che i bambini non riescono a studiarci.
Purtroppo rimane anche il lato drammatico,
quello degli edifici semidistrutti, come la
chiesa storica del paese e che dovrà essere
abbattuta. Per il momento è stata racchiusa
dentro un ‘cappotto d’acciaio’ per evitare
che, crollando, finisca addosso al comune o
alle altre case. Dopo aver visitato il paese, ci
hanno riportato in comune, dove ci hanno
regalato il gagliardetto municipale e magliette
con la scritta-slogan della ricostruzione:
‘Ricominciamo da qui’. Dunque una bella
giornata di solidarietà. Poi di corsa a casa.
Siamo arrivati alle sette di sera, e siamo
andati direttamente a letto “con i mezzi usati
per il trasporto…”
Il responsabile del settore Animali ha poi
ricordato come questa iniziativa sia stata resa
possibile anche grazie all’A.T.S. di Roma, alla
Cooperativa Sociale Futura, alla Pasticceria
De Fulvio che ha contribuito con panettoni
artigianali, al Caffè della Posta di Lavinio,
nella persona di Sandro che è partito con
loro in Emilia, alle Delizie del Forno, al
distributore di benzina Pomponi di Lavinio,
a Radio Enea che li ha supportati per due
settimane, mandando un’infinità di annunci
per pubblicizzare l’evento, oltre a tutti quei
cittadini che si sono prodigati, aiutandoli in
qualsiasi modo.
Dopo questa bell’esperienza in Emilia,
quali saranno le prossime iniziative?
“Per prima cosa – risponde Marsili dovremo organizzare un bando di concorso
per l’arruolamento di nuove guardie zoofile.
Ragazzi che abbiano a cuore la tutela
dell’ambiente e degli animali. Serve gente
pronta a partire in qualsiasi momento,
purtroppo quando abbiamo notizie di
animali incidentati o feriti non possiamo
perdere tempo. Bisogna soccorrerli subito.
Molte volte la tempestività può salvare loro
la vita. Poi abbiamo in serbo la realizzazione
di una sorta di mostra
canina aperta a tutti i
cani, non importa se siano
belli o brutti, obbedienti
o meno, simpatici o
no… L’importante per
noi è che sia una festa
che serva ad educare il
cittadino al mondo degli
animali, sensibilizzando
nella stessa occasione
l’iscrizione dei cani
all’anagrafe
canina
con l’inserimento del
microchip. Un cane
dotato di microchip ha
la possibilità di essere
riconsegnato ai legittimi proprietari sia
nel caso in cui si sia perso o abbia avuto
un incidente, sia nell’eventualità in cui
venga abbandonato dal padrone. Grazie al
microchip, infatti, si può risalire al padrone”.
E le iniziative legate all’ambiente?
“Vorremmo, ma sarà dura, riqualificare la
parte alta di Villa Borghese, quella vicino
all’ospedale, per intenderci. Ci piacerebbe
pulirla, bonificarla e aprirla al pubblico.
Ci serve, per farlo, l’aiuto di qualche ditta
specializzata nel settore. La planimetria
della villa è perfetta per creare percorsi
educativi, passeggiate o solamente per fare
jogging. Insomma potrebbe diventare una
bella realtà”
Siamo sicuri che con la volontà che
contraddistingue le Guardie Zoofile
Ecologiche e con l’aiuto e la sensibilità, delle
autorità e dei singoli cittadini, anche queste
nuove iniziative verranno realizzate.
Maurizio D’Eramo
Anzio Space
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n.49 _ febbraio 2013
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Sporcizia, incuria e ratti. Insegnanti e genitori uniti nella protesta
ISTITUTO COMPRENSIVO ANZIO I
TRA BELLEZZA E DEGRADO
È attento il riguardo che il comune di Anzio
riserva per la struttura situata in via Ambrosini,
un giardino esterno curato, prati verdi,
nessun arbusto che rechi intralcio, nessuna
mancanza che ne possa condannare l’estetica.
Naturalmente, stiamo parlando di Villa Sarsina,
e non certo dell’Istituto comprensivo Anzio
I, che invece è da tempo sotto accusa per
l’assurda situazione di degrado in cui si trova.
Da ultimo l’ordinanza di chiusura del Plesso,
ai primi di gennaio, firmata dal vice-sindaco
Patrizio Placidi, per l’intervento straordinario
di disinfestazione e derattizzazione.
DEGRADO E POLEMICHE - Lunga,
e in parte vana, è stata la lotta condotta da
insegnanti e genitori nei primi di ottobre,
dopo che una bambina frequentante la scuola
dell’infanzia ha rischiato uno shock anafilattico
toccando gli escrementi di animali nel giardino,
per la corretta igienizzazione del cortile e la
rimozione di piante, arbusti, rami pericolanti e
giochi dismessi all’interno di quest’ultimo, per
rendere l’ambiente idoneo al compito che esso
deve svolgere.
Sono passati tre mesi, e la situazione non è
molto cambiata. Ma se tutto il corpo docenti
e i genitori hanno sollecitato più volte le
autorità scrivendo al sindaco di Anzio Luciano
Bruschini, all’assessore alle politiche della
scuola Marco Del Villano e Patrizio Placidi,
assessore dell’ambiente, per chiedere la bonifica
dell’area, tutt’oggi la situazione resta difficile.
Di chi è la responsabilità del fatto che delle
creature così piccole e così fragili debbano
vivere quotidianamente un simile ambiente?
Come possiamo insegnare ai bambini la tutela
dell’ambiente in cui vivono, se non vi è da chi
di dovere la responsabilità di occuparsene?
Per quanto riguarda poi l’attuale vicenda della
presenza di ratti all’interno dell’Istituto, accaduta
pochi giorni fa e che ha costretto la chiusura
della scuola per due giorni, la domanda sorge
spontanea: non si sarebbe potuta evitare, se
ci fosse stata una corretta bonifica del cortile?
E soprattutto, quale garanzia vi è che ciò
non accada di nuovo se il cortile non verrà
correttamente igienizzato?
ECCELLENZE DA TUTELARE - Eppure
nonostante questi fatti di degrado, l’Istituto di
Anzio I offre progetti e iniziative di alta qualità
perché il dirigente scolastico, le docenti e tutto
il personale lavorano per garantire ciò che di
meglio si può offrire ai discenti. Si tratterebbe
quindi di garantire loro la possibilità di curare,
migliorare e poter essere fieri di tanto lavoro,
perché credere che le fatiche e le soddisfazioni
di tutti si possano condividere con gioia. E si
tratterebbe di poter esclamare: “Cerca l’Istituto
Anzio I di via Ambrosini? – Ebbene è l’edificio
ben curato che circonda la prestigiosa Villa
Sarsina!” e non più: “è quella struttura fatiscente
che si nota ai lati della Villa più bella di Anzio!”
L’obiettivo da porsi, quindi, come cittadini,
genitori e figli, è quello di assicurare agli alunni
un luogo dove poter imparare il rispetto per se
stessi e per il posto in cui si vive, dando l’esempio,
cooperando insieme, reclamando ciò che ci
spetta, per poter “sfruttare” al massimo ciò che la
scuola ha da offrire.
Alessandra Toppetta
Gravi disservizi e disagi per i pazienti costretti ad attese interminabili STRISCIA LA NOTIZIA ALL’OSPEDALE ‘RIUNITI’
Ha destato grande clamore mediatico e alzato
un polverone di polemiche il servizio televisivo
trasmesso il 16 gennaio scorso da ‘Striscia la
notizia’, sulle condizioni in cui versa il Pronto
soccorso del Presidio Ospedaliero di Anzio
e Nettuno. Le immagini di pazienti costretti a
stare per 5-6 giorni su lettighe nelle anguste sale
d’aspetto, in attesa di un posto letto in reparto
e senza qualsiasi attrezzatura di conforto, erano
cose che quasi tutti noi, costretti prima o poi a
recarvici come utenti, conoscevamo già; ma
l’essere andati a finire in prima serata televisiva,
in un contenitore come quello di Antonio
Ricci, dallo share sempre alle stelle, non è che
ha reso un bel servizio all’immagine della
nostra cittadina, alimentando così polemiche e
accendendo grandi dibattiti sull’argomento.
DISAGI E POLEMICHE - Ma è mai
possibile come afferma lo stesso direttore
della D.E.A. Silvio Spaccatrosi, nell’intervista
di Moreno Morello, che per fornire ai degenti
un comodino su cui poggiare le proprie
cose o poter mangiare i pasti che vengono
serviti, ci sia voluta una colletta da parte del
personale medico e paramedico? Certo la
situazione generale è riconducibile ai tagli
regionali voluti dall’amministrazione Polverini
che coinvolgono tutti gli ospedali laziali; ma è
ugualmente vergognoso vedere e constatare
come certe situazioni che vadano ad impattare
su persone malate creando ulteriori sofferenze a
loro e ai familiari che le assistono. Al momento
dell’arrivo della troupe televisiva le persone
presenti al Pronto soccorso, hanno subito
denunciato tutta una serie di disservizi presenti
all’interno della struttura da far rabbrividire;
ad esempio è stato portato alla luce il fatto che
i letti su cui giacciono i pazienti hanno delle
dimensioni tali da non entrare negli ascensori.
Il fatto che le barelle non sono utilizzabili perché
servono ai malati del Pronto soccorso come
letti, porta in alcuni casi i malati che devono
recarsi a fare degli esami clinici in altri reparti,
a dover scendere dal letto.
INTERVIENE IL MINISTERO DELLA
SALUTE - La prima decisa reazione a quanto
è andato in onda, è stata l’iniziativa del ministro
della Salute, Renato Balduzzi, di chiedere ai
carabinieri dei NAS di estendere le indagini
già in corso sulla situazione del 118 a Roma,
anche all’Ospedale di Anzio e Nettuno. In attesa
dell’intervento ministeriale, la situazione va avanti
nel solito caos e con gli interventi episodici privati.
Abbiamo parlato della colletta delle maestranze
ospedaliere per comprare i comodini, mentre
è notizia di questi giorni la mostra pittorica,
fotografica, scultorea ed orafa “L’arte di fare del
bene”. Organizzata dalla Direzione Sanitaria
dell’Ospedale Riuniti in collaborazione col
Comitato per la lotta contro il cancro di Anzio e
Nettuno. L’iniziativa di beneficienza, che si terrà
presso Villa Sarsina dal 1° al 16 febbraio (orario:
dalle 9,00 alle 17,00), è nata per raccogliere i
fondi necessari per l’acquisto di attrezzature da
destinare al nosocomio. Sabato 16 febbraio, alle
ore 16 è prevista l’estrazione delle lotteria con in
palio le opere esposte, realizzate dagli artisti che
sono tutti dipendenti dell’Ospedale stesso.
Maurizio D’Eramo
febbraio 2013 _ n.49
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Originario della Libia, la storia di un giovane e del suo sogno chiamato Italia
VILLA PARADISO: UNA CASA PER KALED
Ad accogliermi nella casa famiglia “Villa Paradiso” di Anzio è la voce
argentina di una piccola ospite che, interrompendo la merenda, mi
guarda incuriosita e mi chiede, alla maniera diretta dei bimbi, come
mi chiamo. È la prima volta che visito una struttura del genere e non
mi stupisco più di tanto che la prima impressione sia proprio quella di
essere accolti “in casa”. Simona Ricci, una degli operatori di comunità
che vi presta servizio (anche se si fa fatica a considerare ciò che fa un
semplice lavoro!) mi introduce in questo microcosmo, che ha l’arduo
compito di sostituirsi ad una famiglia di origine che, per una serie di
motivi, non può momentaneamente prendersi cura dei figli minori.
Nel locale che viene utilizzato per l’intervista a Kaled (nome di fantasia)
si affaccia a turno una rappresentanza di piccoli ospiti: chi in cerca di
aiuto per un compito di matematica, chi per chiedere informazioni, chi
per un altro dei tanti motivi per cui un genitore viene normalmente
interpellato nel corso della giornata. Mentre aspettiamo il suo rientro
scambio due chiacchiere con Simona e Francesca e ne approfitto
per sapere qualcosa di più della storia: di un ragazzo poco più che
maggiorenne, anagraficamente adolescente per il nostro paese, ma con
un fardello sulle spalle che lo rende più simile ad un quarantenne.
Ma ecco che la porta si apre: è lui! Sorriso accattivante, aspetto
sbarazzino e sguardo vivace che riempiono immediatamente la stanza.
Kaled capisce e parla bene l’italiano, ciò nonostante l’aiuto di Simona
risulta prezioso, in quanto a volte, misteriosa alchimia delle relazioni
umane, le medesime parole risultano ostiche se pronunciate da me
e comprensibili se è lei a dirle. Originario della Libia mi racconta di
essere approdato sulle coste italiane quasi per caso: il proprietario del
peschereccio presso il quale lavorava sin dall’età di circa 10 anni, lo
avverte, ad appena un paio di ore dall’arrivo, che verranno prelevati
dalla capitaneria di porto per essere sbarcati. E così il sogno, accarezzato
da tempo, magicamente si realizza. Chiedo a Kaled perché desiderasse
tanto venire qui; la risposta, che in realtà mi aspettavo, è che era certo
di trovarvi ciò che in patria è quasi impossibile: un buon lavoro, soldi,
vita bella. Ma cosa, di tutto ciò che sperava, ha in realtà trovato? Con
un tono un po’ deluso e scuotendo la testa mi fa capire tutto, ma dice di
essere stato comunque colpito dal livello di libertà presente nel nostro
Paese. Quando gli domando quale è il suo sogno con un gran sorriso mi
risponde: tornare in patria avendo guadagnato a sufficienza per essere
in grado di mettere su famiglia, la sua.
Per ora la principale preoccupazione è riuscire a mettere da parte
qualcosa da mandare ai genitori. Dal racconto emerge la vera criticità
della storia, non solo di Kaled, ma di tanti suoi compagni di viaggio,
passati, presenti e probabilmente futuri: la trafila che deve affrontare un
minore straniero per poter ottenere l’unica possibilità di inserirsi con
tutte le garanzie che vengono assicurate ai suoi coetanei italiani, ovvero
l’affidamento ad un tutore legale, si trasforma in una corsa ad ostacoli,
tra le lungaggini burocratiche e i rimpalli di competenze. Tant’è che
di fatto lui stesso ha impiegato meno tempo a diventare maggiorenne
che a vedere riconosciuto il suo sacrosanto diritto. Ed è solo grazie
all’opera mediatrice delle organizzazioni di tutela dei minori stranieri
e delle strutture come La Coccinella, presenti sul territorio, che viene
scongiurata la peggiore delle evenienze: una sorta di limbo, di stato di
sospensione nella quale il minorenne non solo non è in grado di ottenere
il permesso di soggiorno, ma nemmeno di veder garantito il diritto alla
salute attraverso la medicina di base o all’istruzione, senza parlare del
lavoro. Infatti Kaled, come tanti altri, è occupato, senza un regolare
contratto, nel campo dell’agricoltura. Un’ ultima domanda prima
di congedarci: “cosa farai un attimo dopo aver ottenuto il permesso
di soggiorno?” “Una grande festa nella casa famiglia”, ci risponde e
l’entusiasmo che mette nel rispondermi senza esitazione la dice lunga
sul grande lavoro compiuto da un anno a questa parte ed ha ragione
Kaled nel considerare questo posto la sua casa ed i componenti la sua
famiglia. Lo sguardo orgoglioso e felice di Simona ne è la conferma.
Rossella Romano
IL PROGETTO CASA FAMIGLIA
Villa Paradiso è una casa famiglia per minori, che accoglie
bambini e ragazzi dagli 8 ai 17 anni di età e che offre un servizio
di sostegno psicologico per famiglie in difficoltà. L’obiettivo è
quello di accogliere i ragazzi affidati dai servizi sociali e porre le
basi per il loro successivo reinserimento nel nucleo originario
di provenienza, tramite la costruzione di progetti educativi
individualizzati. La struttura, con sede ad Anzio, è gestita dalla
Società Cooperativa Sociale La coccinella, che porta avanti sul
territorio diversi progetti. Per sostenere il lavoro dell’associazione
si possono effettuare donazioni, devolvere il 5x mille ed acquistare
delle bomboniere e regali solidali prodotti dalla cooperativa. Entro
il 23 febbraio, data dell’estrazione, si può partecipare ad una lotteria
di beneficienza, al prezzo di € 3 a biglietto. Per informazioni: www.
cooplacoccinella.org - info@cooplacoccinella.org L.T.
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Convegno sull’alimentazione presso la scuola steineriana di Borgo Sabotino
BIODINAMICA PER CORPO E ANIMA
La pedagogia steineriana o Waldorf è una
metodologia educativa sviluppata dal
filosofo austriaco Rudolf Steiner all’inizio
del Novecento ed è ampiamente diffusa
in Europa, ovviamente con l’eccezione
italiana. Si tratta di una didattica raffinata
ed efficacissima, particolarmente funzionale
nei casi di bambini e ragazzi con disturbi
di apprendimento. In Italia esistono poche
ma benemerite scuole steineriane e una si
trova proprio nel nostro territorio nei pressi
di Borgo Sabotino: si chiama “La Chiave
d’oro” (www.lachiavedoro.org per chi volesse
approfondire).
La didattica Waldorf ha tra i suoi fondamenti
culturali quello di un approccio sano e
sereno al cibo e le mense scolastiche di queste
strutture lavorano con alimenti biologici e
soprattutto biodinamici. Per questo lo scorso
19 gennaio la bella struttura de “La Chiave
d’oro” è stata la sede più adeguata per ospitare
un evento culturale perfettamente in linea
con la pedagogia Waldorf: la conferenza
dal titolo “Le qualità speciali del cibo bio
e biodinamico per il benessere di tutta la
famiglia”.
Il prestigioso relatore è stato il prof. Matteo
Giannattasio, medico e agronomo, docente
di biochimica vegetale presso l’università
di Napoli e Presidente dell’Associazione
Cibele, autore di numerosi libri nonché
blogger appassionato e seguitissimo. È
stato un piacere incontrare un accademico
così sinceramente anti-accademico, antidogmatico e rivoluzionario.
In Italia si sa che la ricerca è stata
pressoché abbandonata dallo Stato, esiste
prevalentemente quella genuflessa davanti
agli interessi privati, sovvenzionata dalle
grandi industrie, dedita a legittimare
interessi tutt’altro che socialmente utili e il
prof. Giannattasio è in questo malinconico
contesto un’autorevole voce fuori dal coro,
impegnato da decenni a promuovere la
cultura del mangiare sano molto prima che
andasse di moda. Non si è trattato del solito
ritornello del cibo buono che fa tanto bene, il
prof. Giannattasio diventa un rivoluzionario
quando su basi scientifiche, puntuali e
inopinabili mostra quanto sia antieconomico
acquistare
il
super-pubblicizzato
cheeseburger da un euro, quanto sia insalubre
lo yogurt che ti fa sorridere la pancia, quanto
sia controproducente lo sfruttamento
intensivo della terra e nociva la sofferenza
inflitta agli animali. Se nella frutta e nella
verdura convenzionali non ci sono meno
di 400 tipi di anticrittogamici e agli animali
d’allevamento - pesci compresi - vengono
somministrati quotidianamente antibiotici e
ormoni, nessuna sorpresa se patologie come
la dermatite atopica infantile e le allergie
dermatologiche siano in costante aumento,
se gli endocrinologi denuncino alterazioni e
malformazioni, se il cancro sia considerato
ormai una malattia con un’incidenza sociale
rilevante.
Detto in estrema sintesi, il sistema agricolo
biodinamico è l’unico che non solo non
distrugge le risorse primarie indispensabili
alla vita, ma le riproduce in equilibrio
con l’aumento della domanda e nel pieno
rispetto dell’uomo e dell’ambiente (www.
biodinamica.org). I genitori che portano i
figli a mangiare un famoso hamburger che
ha esattamente lo stesso sapore in tutto il
mondo, si sono mai chiesti se quello sia cibo
o una vera e propria formula chimica? Vale la
pena informarsi e prendere delle decisioni di
conseguenza.
Nicoletta Scalera
Convenzione tra comune e Inps disattesa. I locali ad oggi non sono stati ancora ampliati
L’INPS RIMANE UN SEMPLICE PUNTO INFO
La riforma e l’accorpamento degli istituti di
previdenza avvenuta lo scorso anno ha portato
a una ottimizzazione dei costi dell’INPS,
quindi a tagli decisamente importanti
su tutto il territorio italiano. Nonostante
esistano regole interne in cui si indicano
dei parametri tra densità di popolazione e
servizi concessi, ad Anzio e Nettuno, che
insieme hanno oltre 120mila residenti,
l’INPS decise di offrire semplicemente un
Punto Info, cioè la struttura meno operativa
tra le opzioni. Nonostante una convenzione
ratificata tra comune di Anzio e Direzione
regionale INPS dichiarasse il ripristino degli
uffici persi, a oggi tutto è ancora bloccato e le
istituzioni appaiono sempre più indifferenti.
Pubblichiamo di seguito una lettera del
comitato “Salviamo l’INPS di Anzio”.
“Lo scorso anno un movimento di cittadini,
contrari al declassamento degli uffici INPS
di Anzio e Nettuno da Agenzia Territoriale
in un Punto Info, formò un comitato che
aveva lo scopo di tutelare i diritti acquisiti
nel territorio dai residenti. Un accordo tra
il dirigente regionale dell’ente e il sindaco
di Anzio arrivato poi ad una convenzione
prevedeva lo spostamento degli uffici
in affitto dal centro Anteo ai locali nel
quartiere Europa, in via Lussemburgo.
La nuova struttura proposta dal comune
in comodato d’uso si presentava subito
con spazi decisamente insufficienti alle
caratteristiche descritte sulla convenzione
e quindi non idonea. Se una volta si poteva
conferire direttamente negli uffici INPS per
ogni servizio richiesto, oggi si è costretti a
passare per l’intermediazione dei patronati
oppure essere rimandati online, cosa
poco pratica per molti anziani e invalidi.
L’appunto che il comitato oggi vuole fare
al sindaco Luciano Bruschini è quello di
aver ripetutamente promesso, persino in
consiglio comunale, che gli uffici sarebbero
stati ampliati entro il primo gennaio
2013 in modo che i 120mila residenti
della nostra zona tornassero a servirsi in
un’Agenzia Territoriale INPS, cioè un ente
di produzione diretta dei servizi che invece
sono lavorati a Pomezia o a Roma. Se
l’ampliamento dei locali era una promessa
che si poteva sommariamente disattendere,
non è invece corretto trasgredire le
regole di convenzione che prevedevano
una struttura e una organizzazione più
importante. Insomma il ripristino dell’Inps
come agenzia di produzione è relativo
e condizionato agli spazi disponibili. Il
comitato non accetta nessuna dichiarazione
da rappresentanti istituzionali che faccia
da scaricabarile tra l’Inps e il comune di
Anzio e si augura per gli utenti il ritorno di
un’Agenzia Territoriale.”
Alessandro Tinarelli
Space - Città
febbraio 2013 _ n.49
8
Mensile di Informazione
di Anzio e Nettuno
Lavinio-Space
Anzio Space
Da 10 anni vive in Sudamerica ma non dimentica le sue origini e la sua città natale Anzio
DESTINAZIONE BRASILE
Nello scorso numero di Anzio Space avevamo
raccontato la storia di Luigi: un italiano
emigrato in Finlandia. In questo numero
parleremo, invece, della storia di Fabio
Felle: un italiano, pardon, un portodanzese
“trapiantato” in Sudamerica. “Vivo in brasile
da 10 anni” – esordisce Fabio – “mi
sono trasferito dopo un viaggio di
piacere. Vivo a Fortaleza nel nordest del paese dove c’è lo stesso clima
per 365 giorni all’anno: 34 gradi”.
Che lavoro fai ora? E in Italia?
“Adesso, come la maggior parte
degli italiani all’estero, ho tre
ristoranti: il primo si chiama
Forchetta d’oro, il secondo Passione
Italiana. Mentre il terzo non poteva
che richiamarsi alle mie origini:
Anzio. Nella vita precedente, come
mi piace dire per poter dividere il
periodo italiano da quello estero,
facevo il fotografo. Un lavoro
che ho fatto per 20 anni. Inoltre posso dire
senza presunzione, che gran parte dei miei
amati concittadini anziati hanno in casa
qualche mia foto: matrimonio, comunione,
battesimo, primo giorno di scuola, ecc.
Purtroppo l’avvento del digitale ha lasciato
molti di noi professionisti, sensibili alla vera
arte fotografica, disoccupati”.
Pensi di tornare?
“Sì. Ti dico con certezza che tornerò in
Italia. Tra qualche anno, perché c’è sempre il
richiamo da parte delle origini. Oggi ho 54
anni e con l’avvicinarsi dell’età pensionabile
sento la saudade - come si dice in Brasile delle passeggiate al porto, delle cassette di
pesce, di Pino del Bar del Porto, del tabaccaio
Mingiacchi e degli amici Regolanti, Morville
Roberto e tantissimi altri. Quasi dimenticavo
del Morbillo: che è venuto a trovarmi a
Fortaleza”.
Cosa cambieresti dell’Italia?
“Forse ti sembrerà una follia, ma io seguo le
disgrazie italiane: il bunga bunga, i
4 gol del Napoli, gli extracomunitari
e quant’altro. Ma giuro che non
cambierei nulla, anche perché è
impossibile cambiare. Credo che per
farlo dovremmo cambiarci il dna;
ricordiamoci che noi siamo così:
contraddittori, ruffiani e bugiardi;
ma sopratutto siamo vivi e siamo
allegri. Sono tornato da 5 giorni
da Panama dove ho passato le feste
natalizie e anche lì come in Brasile
ho visto la comunità italiana
attiva e prospera, perché lo dico
alla romana: c’avemo ‘na marcia
in più de tutti l’artri! Basta esserne
consapevoli. La forza non la dobbiamo
trovare con i Berlusconi o i Bersani di turno.
Sta dentro di noi e solo noi dobbiamo avere il
coraggio di dire qualche vaffa in più”.
Leonardo Tardioli
Anzio Space
Space - Città
Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno
Appello a tutti i
pendolari del comitato
FR8a Carrozza
Dopo l’esito negativo del ricorso per la classaction, il comitato
FR8a Carrozza non si arrende e continua la sua battaglia per difendere
i diritti dei pendolari della Nettuno-Roma. Una battaglia portata
avanti con determinazione e coraggio, nonostante le tante difficoltà
e la condanna del tribunale al pagamento delle spese processuali
ammontanti a 1.747,50 euro. E a dimostrarlo sono le nuove iniziative che
il Comitato sta organizzando: le assemblee pubbliche in programma il 30
gennaio a Lavinio e il 4 febbraio ad Aprilia, la manifestazione nazionale
“Riprendiamoci le stazioni e i treni”,in agenda il 16 febbraio. Senza
dimenticare la preziosa collaborazione che il FR8aCarrozza ha offerto
per la fondazione del CIUFER, il Comitato Italiano Utenti Ferrovie
Regionali. Filo conduttore di tutte queste attività è “il restare uniti”. La voce
di tutti i pendolari, sia della tratta FR8 sia di quelle regionali, può infatti
fare molto in questa battaglia di civiltà, perchè tutti hanno diritto ad un
servizio ferroviario pubblico sicuro, dignitoso ed efficiente. Per sostenere
questo cammino il comitato ricorda che si può rinnovare l’adesione allo
stesso con il versamento di una quota annuale di partecipazione di 10
€, e che, una volta coperte le spese legali addebitate dal tribunale, andrà
a sostenere le spese vive (abbonamento sito web, stampa materiali
informativi, materiali di facile consumo per iniziative pubbliche) del
comitato che saranno debitamente rendicontate e condivise, con la
pubblicazione del bilancio sul sito internet. Inoltre tutte le informazioni
sulle varie iniziative portate avanti sono consultabili sempre sul sito, www.
classactionromanettuno.org, e sulla pagina Facebook. APPUNTAMENTI IN AGENDA
- mercoledì 30 gennaio 2013, ore 19: assemblea pubblica presso
il Centro Ponte Ponente, di fronte la stazione di Lavinio, via
dell’Acquario (traversa di via Nettunense su lato opposto ferrovia) - lunedì 4 febbraio 2013, ore 19: assemblea pubblica presso la
sala d’aspetto della stazione di Aprilia, con il seguente ordine del
giorno: organizzazione manifestazione del 16 febbraio sulla linea
FR8, raccolta quote di adesione annuali, varie ed eventuali.
- 16 febbraio, 2013: manifestazione nazionale “Riprendiamoci le
stazioni e i treni”
n.49 _ febbraio 2013
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RINNOVARE L’ADESIONE
per versare la quota contattare:
Roberta – cell. 3288261653 - treno 8.30 da Aprilia e 18.07 da Roma
Rosalba – cell. 3476680972 - treno 7:29 da Aprilia e 16:07 da Roma
Riccardo – cell. 3339887247 - treno 7:10 da Villa Claudia e 17:07
da Roma
Gino - cell. 3491325202 - treno 7:29 da Aprilia e 18:07 da Roma
o, come estrema ratio, si può effettuare bonifico sul conto
del presidente: Conto corrente n. 105605, intestato a Rosalba
Rizzuto, presso Banca Popolare Etica fil. Roma, IBAN:
IT11N0501803200000000105605, Causale: Quota associativa
2013 Comitato Pendolari FR8a Carrozza.
febbraio 2013 _ n.49
10
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Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno
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Space - Politica
n.49 _ febbraio 2013
Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno
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I cittadini dissenzienti consorzio Lavinio si batteranno per non pagare doppie tasse
ARRIVA IL CASO TARES
Visitare il sito del Comitato Cittadini
dissenzienti Consorzio di Lavinio
(CLD), per chi vuole approfondire la
controversia che vede il Comitato stesso
contro l’Ente diretto dal dottor Antinori,
è sempre una sorpresa: tante sono le
novità e i documenti sull’argomento che
vi si possono leggere. Questa volta in
primo piano ce ne sono due: l’assemblea
dei delegati del Consorzio del 23
settembre scorso e la Tares (Tariffa
Comunale sui rifiuti e i servizi), la
nuova tassa che dal 1° gennaio ha
sostituito la Tarsu (Tassa sui rifiuti
solidi e urbani) e la Tia (Tariffa di
Igiene Ambientale).
ASSEMBLEA DEI DELEGATI
- Partiamo con l’assemblea e
notiamo subito un’anomalia.
Dal verbale che è stato postato
sul sito, si nota la presenza ad essa di
soli 60 delegati (di cui 15 per delega)
in rappresentanza di circa 9.000 soci…
Pochi, anche perché visto che da statuto
dovrebbero rappresentare il 3% dei
soci (quindi in numero di 270), per
avere un’Assemblea valida ci saremmo
aspettati la presenza di almeno 136 di
essi. Facciamo finta di niente (tanto il
Codice Civile a che serve?) e passiamo a
leggere quello che è stato deciso o fatto.
Dalla lettura del verbale, sappiamo che
il Presidente Antinori nella sua relazione
si è dilungato molto sullo stato dei lavori
fatti e soprattutto sul contesto della
diatriba Consorzio-CLD, portando quale
documenti comprovanti la legittimità
del suo Ente una serie di sentenze e di
appelli vinti in epoche passate, ma che
hanno ben poco di attendibilità, visto che
si riferiscono a tutt’altri argomenti. Ad
esempio è stata “rispolverata” la sentenza
1044/58 della Corte di Cassazione e quella
2089 (che in realtà sarebbe la 2189) della
Corte di Appello, che non “chiariscono
la legittimità del nostro Ente” come si
legge nel verbale, ma che danno ragione
al Consorzio su appelli che riguardano la
volontà di un socio di uscire dal Consorzio
e l’impugnazione da parte di un altro sulle
decisioni di una Assemblea, per mancanza
di quorum. Decisamente tutt’altra cosa.
TARES - Ma quello che più ci interessa,
è il problema della Tares. Come si legge
nel box a lato, la nuova tassa inciderà
sulle tasche dei cittadini che dovranno
pagare una serie di servizi prestati dai
comuni. La cosa bella, si fa per dire, è che
tra questi servizi ce ne sono alcuni che
sono tra quelli ‘istituzionalmente’ forniti
dal Consorzio. Il rischio è che i cittadini
di Lavinio a luglio potrebbero pagare due
volte lo stesso servizio come ad
esempio la manutenzione delle
strade.
In attesa che venga fatta chiarezza,
crediamo che sia giunto il
momento di risolvere anche il
problema delle quote esattoriali
richieste dal Consorzio del
Presidente
Antinori,
anche
perché non si vedono al momento
possibili uscite da questo enpasse,
a meno che il comune non voglia
riscuotere la Tares e poi girarla (insieme
ai 170.000 euro della Convenzione) al
Consorzio. Ormai non c’è più tempo da
perdere, e la class-action che il CLD sta
predisponendo, annovererà tra i suoi
intenti anche questa battaglia. Anche
perché, altrimenti, per il nuovo sindaco,
che sarà eletto alle prossime elezioni
amministrative di giugno, ci sarà una
grana in più da risolvere.
Maurizio D’Eramo
COS’è LA TARES?
La nuova tassa (Tariffa Comunale sui
rifiuti e i servizi), servirà oltre che
a coprire il costo dello smaltimento
della spazzatura, anche per finanziare
i cosiddetti “Servizi indivisibili”
prestati dagli Enti Locali, vale a dire
quei servizi comunali di cui beneficia
l’intera collettività ma per i quali non
è possibile effettuare una suddivisione
in base all’effettiva percentuale di
utilizzo individuale. Un esempio di
servizio indivisibile è rappresentato
dall’illuminazione
pubblica,
dalla
manutenzione delle strade pubbliche e
del verde. Servizi di cui beneficiamo tutti,
ma per i quali non si può quantificare
il maggiore o minore beneficio tra un
cittadino ed un altro.
La particolarità della nuova tassa è che
essa andrà a coprire il 100% del costo del
servizio sostenuto dai Comuni, sgravandoli
così del tutto da queste spese, che fino ad
oggi gravavano sulle casse comunali per
circa il 79%.
Prevista già un anno fa dal Decreto SalvaItalia, e articolata in 4 rate da pagarsi a
gennaio, aprile, luglio e dicembre, in base ad
un emendamento alla legge di stabilità del
Governo Monti, ne era stata fatta slittare la
prima rata ad aprile, per dar modo agli Enti
locali di organizzare le procedure d’incasso,
mentre è di pochi giorni fa la notizia che
grazie ad un compromesso trovato dal
relatore sen. D’Alì, nell’ambito del dl sui
rifiuti, attualmente all’esame in Senato, c’è
stata una nuova proroga e quindi un nuovo
slittamento a luglio. Secondo il senatore
del Pdl (che aveva addirittura richiesto
l’abrogazione della tassa stessa), tale
posticipo darà modo al nuovo Governo,
che si insedierà prima di quella data, di
rivederla in tutto o in parte.
Anche perché sarà un balzello davvero
oneroso, che si andrà ad aggiungere
all’IMU e alle Addizionali comunali;
secondo la Cgia di Mestre, che ne ha fatto
uno studio particolare, la Tares costerà
ai contribuenti intorno ai 2 miliardi di
euro in più in confronto alle vecchie tasse
comunali.
Infatti alla base imponibile delle vecchie
Tarsu o Tia, verrà aggiunta la quota
spettante per i servizi invisibili che sarà
calcolata dai Comuni tassando ogni
metro quadrato dell’immobile, per 30
centesimi (ma si può arrivare anche a
40 cent. per i Comuni più disastrati).
Insomma, siamo sull’ordine degli 80 euro
in più a famiglia.
M.D’E.
Space - Politica
febbraio 2013 _ n.49
Mensile di Informazione
di Anzio e Nettuno
Lavinio-Space
12
Anzio Space
Scelto il candidato sindaco per le elezioni amministrative di Anzio
PRIMARIE PD: TRIONFA BERNARDONE
Sel però, non sarà l’unica coalizione di centrosinistra presente
alle prossime elezioni amministrative: c’è l’altra formata da Idv e
Rifondazione Comunista, due schieramenti contrari alle primarie per
la scelta del candidato sindaco. Hanno deciso di correre da soli e il
loro candidato sarà Valerio Pollastrini (Idv). A breve presenteranno il
loro programma ufficiale. Detto ciò della sinistra, anche al centro e a
destra si è prossimi alle decisioni: il Movimento cinque stelle di Beppe
Grillo ad Anzio si è costituito da poco e ha come candidato sindaco
Cristoforo Tontini. A destra c’è stato il ritorno di Candido De Angelis,
che con questo suo rientro in campo si appresta a dare un’ulteriore
spaccatura al centrodestra. Chi andrà con lui? Chi rimarrà con
Bruschini? Rifaranno palla sostenendo tutti un unico candidato? A
queste domande cercheremo di dare risposta nel prossimo numero.
Leonardo Tardioli
Ivano Bernardone sarà il prossimo candidato sindaco alle elezioni
amministrative di Anzio per la coalizione di centrosinistra, formata
da Partito Democratico (Pd) e Sinistra Ecologia e Libertà (Sel).
Con 1119 voti (35,97%), il politico anziate trionfa alle primarie del 13
gennaio, che hanno visto in lizza cinque candidati, di cui quattro del
Pd: Ivano Bernardone (segretario cittadino del partito e consigliere
comunale dal 2008), Gianni De Micheli (presidente dell’assemblea
provinciale del Pd e consigliere comunale dal 2008), Enzo Toselli
(capogruppo del partito in consiglio comunale e consigliere nella
massima assise civica dal 2008), Rosalba detta Lina Giannino
(coordinatrice ad interim del partito per un breve periodo nel 2010).
Mentre per Sel ha partecipato Silvia Bonaventura.
I DATI DEL PRIMO TURNO - Bernardone ha però staccato tutti
gli altri candidati ottenendo al primo turno il 35,97% delle preferenze;
seguito da Gianni De Micheli con 860 preferenze il (27,64%), Enzo
Toselli con 648 voti (20,51%), Lina Giannino 295 voti (9,48%) e Silvia
Bonaventura con 199 voti (6,40%). Bernardone ha inoltre ottenuto il
maggior numero di preferenze in tutti i seggi, tra questi spiccano i 355
voti di Lavinio, tranne due: Anzio Colonia e Falasche, dove ha vinto
De Micheli; rispettivamente: 181 e 253 voti.
SALTA IL BALLOTTAGGIO - I risultati sopraelencati non hanno
però garantito a nessuno dei cinque la vittoria finale, dato che nessuno
ha ottenuto il 51% delle preferenze. Sono così andati al ballottaggio,
domenica 20 gennaio, i due candidati che hanno ottenuto il maggior
numero di voti nel turno precedente: Bernardone e De Micheli.
Ma il 14 gennaio, in tarda serata, è arrivata la notizia del ritiro di
De Micheli, che ha motivato la sua decisione dicendo di essere da
sempre contrario al doppio turno per le primarie e riconoscendo
che il gap da colmare con il suo avversario era abbastanza notevole
e di difficile portata. Dunque il candidato sindaco della coalizione di
centrosinistra sarà Ivano Bernardone.
IL PUNTO SULLE COALIZIONI - Quella formata da Pd e
Candidati
Enzo Toselli
Silvia Bonaventura
Gianni De Micheli
Rosalba Giannino
Ivano Bernardone
Totale
Percentuale
20,51%
6,40%
27,64%
9,48%
35,97
100
Anzio
59
34
121
102
192
508
Quartiere Europa
39
10
99
44
138
330
Qui Radio Nerone
Tutto per il Fico
Bravo Lucianus. Vedo che stai recitando
perfettamente la commedia che ho scritto
per te! Bene così! La commedia, dal titolo “Tutto per il Fico”, ci
aiuterà a mantenere la nostra forza e continueremo ad essere
sempre sulla cresta dell’onda reprimendo qualsiasi tentativo dei
plebei rossi di scardinare i nostri equilibri.
Continua a recitare con ardore e fierezza la tua contrarietà al
ritorno del Candido Senatur, mentre questi recita la sua. Facciamo
in modo che la città vi percepisca in aperto contrasto. In questo
modo rafforzeremo le linee e intanto voi due vi accordate per
benino.
Mi raccomando segui bene il copione della commedia e alla fine,
al ballottaggio di giugno, sposta tutti i voti al Senatur. È l’unica
speranza per cercare di salvare tutta la nostra Centuria e non farla
sprofondare nel fallimento e nella disperazione. Come dici? Il titolo
della commedia può scadere in equivoche interpretazioni? Non te
ne curare Lucianus! Il popolo ama la perversità! Nerone è con te.
Errata corrige
Sul numero scorso di Anziospace nella tabella che corredava
l’articolo “Amministratori e poltrone”, per un refuso di stampa
nelle elezioni del 1995 Luciano Bruschini è stato erroneamente
collocato tra i candidati di Alleanza Nazionale. Ce ne scusiamo
con l’interessato e con i lettori.
Lavinio
197
63
127
28
314
729
Falasche
242
52
253
53
219
819
Lido dei Pini
53
8
79
28
126
294
Anzio Colonia
48
32
181
40
130
431
Totale
638
199
860
295
1119
3111
Anzio Space
Space - Politica
n.49 _ febbraio 2013
Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno
13
IN PARADISO A DISPETTO DEI SANTI
Cronaca di un successo non
annunciato.
Quello
delle
primarie del centrosinistra e
del nostro candidato, Ivano
Bernardone, un uomo in cui
abbiamo sempre creduto per la
sua storia, i suoi valori e le sue
vaste competenze. È stata una
salita ripida e piena di insidie
quella che ci ha portato al traguardo finale, ma proprio per questo
più bella e piena di soddisfazioni. Ivano ha conquistato punti strada
facendo, nonostante la concorrenza agguerrita degli altri candidati e
nonostante l’incombere delle festività natalizie, che hanno frenato in
parte l’apparato politico, ma non il nostro entusiasmo. Un entusiasmo
contagioso, che ha visto coinvolti numerosi giovani, rispecchiatisi in
toto nell’etica e nelle competenze di Ivano.
Siamo partiti in sordina e con il tempo abbiamo assunto le sembianze
di un’onda travolgente. Lavinio, prima tappa di un percorso a ostacoli
in un pomeriggio uggioso di dicembre che non promette nulla di
buono. Ivano si presenta ai cittadini e alla stampa nella parrocchia di
S.Francesco; la sua preparazione ci rassicura, ma la stampa presente
a ranghi ridotti non ci fa lo stesso effetto. I “vecchi saggi” ci spronano
a dare il massimo, Andrea come al solito sdrammatizza, Alessandro
si carica a dovere, Luca sembra già navigato nonostante la sua prima
volta. Alessandra, 17 anni e una maturità da fare invidia a tanti coetanei.
Francesco ci infonde serenità, Mario è il ritratto dell’onestà. La squadra
è coesa e supporta Ivano in ogni frangente, ma i dubbi rimangono,
figli anche delle ultime primarie, in cui gli abitanti di Calcutta
miracolosamente si sono riversati ai seggi in massa. Questa volta non ci
sono loro, ma il pericolo potrebbe venire dall’est e da destra. Ivano è un
fiume in piena, stringe mani ovunque, rassicura i cittadini e in modo
pacato, come suo stile, spiega nei dettagli come potrebbe migliorare la
nostra città. Ancora Lavinio, bar Cavallino bianco, con Marcello a fare
gli onori di casa, ancora l’indomabile Luca e persino “l’altro” Francesco,
che è con noi più con l’anima che con il corpo. Ivano è di casa e il calore
della gente è li a testimoniarlo. Lo conoscono, lo stimano, sanno che
non ha mai abbandonato Lavinio, a differenza di altri radical chic
di sinistra, indignati dalla presenza degli extracomunitari… La sua
professionalità nel lavoro e il suo essere padre e marito esemplare li ha
convinti a credere fermamente in lui.
Il tempo passa, gli incontri si susseguono. I commercianti di Anzio si
presentano in pochi, altri dubbi ci assalgono, Ivano appare scettico, ma poi
non si perde d’animo e sembra come parlare dinanzi a una folla oceanica.
La corsa prosegue, tra avvocati dalle cause vinte… aperitivi a prova di
linea, bagordi natalizi e un pensiero fisso nella testa. Il mio sindaco è Ivano
Bernardone ripete Andrea come un tormentone pubblicitario. Gli ultimi
giorni sono ansiogeni, l’adrenalina è alle stelle, gli incontri assomigliano
a round di boxe ma la truppa prende coraggio e comincia ad annusare
nell’aria qualcosa di magico. Siamo all’epilogo, scorrono i titoli di coda,
Ivano è al ballottaggio, ci incontriamo tutti in sezione per commentare e
festeggiare. Ma non è finita, il giorno dopo arriva la sorpresa del ritiro di
De Micheli, Ivano ha vinto, tutto il resto è noia.
Ora si festeggia, ma tra poco si riparte, abbiamo un sogno da
completare...
“Comitato elettorale Ivano Bernardone”
PRIMARIE, PUNTO DI NON RITORNO
Una lezione di democrazia. Le primarie svoltesi lo scorso 13 gennaio
ad Anzio hanno confermato, qualora ce ne fosse ancora bisogno, il
valore di queste consultazioni, caratterizzate da un’alta affluenza (oltre
tremila votanti) e dal grande senso di partecipazione del popolo
“democratico”. Inoltre le primarie locali del centrosinistra hanno
assunto maggiore valenza, sia per lo spessore dei cinque candidati
in corsa, sia per le regole più rigide imposte alla vigilia del voto, che
hanno in buona parte scongiurato il rischio di inquinamento del voto.
La città di Anzio ha vissuto un momento storico in ambito politico,
quando i cinque candidati si sono confrontati pubblicamente alla
vigilia del voto dinanzi a cittadini e stampa, sulla scia di quanto
registratosi in ambito nazionale. In una polis abituata da sempre a
criteri imposti dall’alto, o peggio ancora a profonde ingerenze della
malavita nell’ambito politico (i numerosi episodi e conseguenti
processi sono lì a certificarlo), un confronto democratico dai toni
pacati assume la valenza di un successo epocale. Questo rende onore
al centrosinistra neroniano nel suo insieme, ma da una parte la dice
lunga su come l’opinione pubblica abbia interpretato la politica negli
ultimi anni, e sull’immagine che quest’ultima ha trasmesso a tutti i
livelli. Un’immagine sinonimo di affari privati, che ha visto alternarsi
nel centrodestra locale politici di professione e non di vocazione,
avvezzi esclusivamente al comando più che al coordinamento. Un
intreccio perverso di legami economici-politici, con la totale assenza
del rispetto delle regole (dichiarazioni dei redditi mai presentate,
regolamenti sulla trasparenza ignorati, gestione padronale delle
cooperative locali e la lista si potrebbe estendere all’infinito). Le
primarie del centrosinistra e soprattutto la campagna elettorale
precedente l’evento hanno evidenziato come la buona politica esista
davvero e come la gente abbia partecipato in modo intenso, respirando
un clima diverso, improntato all’etica e al rigore. I cittadini, ormai
provati dai numerosi scandali che hanno travolto la sfera politica,
hanno chiesto ai candidati prima di ogni cosa l’onestà e una gestione
trasparente della res pubblica. Se il buongiorno si vede dal mattino,
possiamo ritenerci soddisfatti dell’approccio di tutti i candidati, grazie
alla presentazione dei certificati penali e a una piena assunzione di
responsabilità dinanzi agli elettori. Un nuovo percorso è stato tracciato
dal centrosinistra, che ha dimostrato di poter ambire legittimamente
al governo della città. Tornare indietro sarebbe deleterio.
Marcello Bartoli
Space - Giovani
febbraio 2013 _ n.49
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14
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Escluso da un concorso per il tatuaggio, il Tar lo riammette. In Italia ancora troppi pregiudizi
QUANDO L’ABITO NON FA IL MONACO
Protagonista di una spiacevole vicenda è
stato un ventiduenne di Porto Empedocle,
l’ultimo della troppo lunga lista degli
“ingiustamente respinti”, che aveva fatto
un concorso per diventare allievo agente
di Polizia penitenziaria. Escluso dalla
commissione esaminatrice per un tatuaggio
che aveva tatuato sul braccio, il giovane ha
fatto ricorso al Tar del Lazio per ottenere
l’annullamento del provvedimento di
esclusione. Il Tar ha accolto il
suo riscorso e lo ha riammesso
al concorso, perché la frase che
aveva tatuata “becoming a father
is much easier than being it”
ovvero “diventare padre è molto
più semplice che esserlo”, non
rappresenta, seppure visibile,
nulla di volgare o offensivo.
Una vicenda che fa riflettere.
Ad avere tatuaggi non sono solo
adolescenti, ma anche adulti di
entrambi i sessi appartenenti a
contesti sociali ed economici
eterogenei, che utilizzano il
corpo per motivazioni diverse:
che sia per una ricerca individuale, per
un’opposizione al sistema, una trasgressione,
ma anche semplice estetica. Ma cosa
succede quando si viene a contatto con il
mondo del lavoro? Non si può fare nessuna
assimilazione tra un piccolo e inoffensivo
tatuaggio e una personalità disturbata,
eppure le discriminazioni nei confronti di chi
ne ha sulla propria pelle è attuale e diffusa.
Non esiste legge che limiti l’assunzione
di una persona tatuata, anzi, esiste una
direttiva europea che condanna ogni forma
di discriminazione nell’accesso al mondo
lavorativo, se si tratta di scelte personali e
inoffensive nei confronti degli altri.
Quelli che accadono sono discriminazioni
che devono necessariamente scomparire. La
meritocrazia, l’equità, svaniscono di fronte
a queste mancanze. Le domande da porsi
sono queste: in una società dove culture ed
etnie si mescolano, si amalgamano e fondono
continuamente, dove il progresso avanza
incalzante, frutto di numerose lotte che vi son
state in passato per l’emancipazione di alcuni
diritti, si può ancora storcere il naso di fronte
ad un segno sulla pelle, grande o piccolo
che esso sia? E davvero, quest’ultimo, può
essere segno di una limitata competenza in
un lavoro? O un’immagine erronea, insana?
Secondo quali canoni, tendiamo ancora ad
etichettare chi ci circonda, con quale diritto
lo facciamo? William Shakespeare disse “E
loda di più la polvere un po’ dorata che la
doratura impolverata.” Dimostriamo che
dopo cinquecento anni, non ha più ragione.
Alessandra Toppetta
BABY MAMME IN AUMENTO
Più baby mamme al sud rispetto al nord,
sebbene ci sia un incremento del fenomeno
soprattutto in Lombardia. La situazione
non ancora così allarmante come in altri
paesi europei, ma quello delle adolescenti
che diventano madri in Italia è un trend in
crescita. Secondo uno studio statunitense,
pubblicato sul Pediatric Journal a novembre
2011, i giovanissimi che guardano film e
telefilm che contengono scene di sesso hanno
il doppio delle probabilità di rimanere incinte.
Ma è davvero tutta colpa della televisione?
In realtà se andiamo a vedere in modo più
approfondito, per quanto concerne l’Italia,
nel 2011 erano circa 10mila le adolescenti
che sono rimaste incinte. Ma sebbene queste
ragazze non abbiano la stessa istruzione
e la stessa estrazione sociale una cosa le
accomuna: le under 19 praticano sesso senza
precauzioni! Il 47% delle teenager italiane
hanno l’incubo di restare incinta e solo 11%
si preoccupa di contrarre una malattia. Ma
nonostante questo il 31% ignora i metodi
contraccettivi, il 20% sceglie il coito interrotto
e il 37% affronta la “prima volta” senza alcuna
precauzione.
I problemi a una gravidanza di questo genere
sono parecchi, nella maggior parte dei casi
(se non nella quasi totalità) le gravidanze non
sono state programmate, per questo motivo
la nascita del neonato è vissuta come troppo
precoce e l’esperienza è di rifiuto, panico e
dolore. Ma oltre al disagio psicologico di una
gravidanza durante l’adolescenza, dal punto
di vista sociale e professionale le ragazze
madri sono svantaggiate in quanto trovano
lavoro più difficilmente degli altri, anche
perché spesso abbandonano gli studi e i loro
progetti di vita.
Le madri adolescenti sono attualmente,
in Italia, l’1% del totale delle donne che
partoriscono, sarebbe il doppio se non
considerassimo l’incidenza dell’interruzione
volontaria di gravidanza. Secondo alcuni
psicologi la maggior parte di queste mamme
bambine segue l’esempio di una madre
giovane o cerca di riempire un vuoto. Di
solito provengono da famiglie disagiate, per
nulla benestanti e dove è assente la figura
paterna. Tutti motivi che aggiunti a solitudine
e mancanza di obiettivi per il futuro hanno
comportato negli ultimi anni un incremento
delle gravidanze tra i minorenni.
Per altri invece la causa principale è la
scarsa educazione sessuale nelle scuole e
nelle famiglie. Infatti nel nostro paese a
parte i media che ogni tanto ne parlano
e i consultori privati o pubblici, che sono
comunque poco frequentati dai giovani,
nelle scuole non c’è educazione sessuale
obbligatoria e nelle famiglie molte volte non
se ne parla per imbarazzo perché è ancora
visto come un argomento tabù. Anche nel
territorio di Anzio e Nettuno è presente
un consultorio familiare pubblico, dove
chiunque può accedervi. Si trova in Piazza
Salvatore Valeri, nel “vecchio ospedale
di Nettuno” dove ora ci sono i laboratori
consultori e di analisi.
Ad oggi sicuramente i giovani oggi hanno
piena libertà di disporre del proprio corpo
ma non le competenze necessarie per
utilizzarlo. Eppure nell’era di internet tutto
dovrebbe lasciar presupporre il contrario!
Melania Maranesi
Anzio Space
pubblicita@anziospace.com
n.49 _ febbraio 2013
Space
/Associazioni
Mensile di Informazione
di Anzio e Nettuno
Space-Politica
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13
TUTTI I SABATI KARAOKE!!!!
MENU’ DI SAN VALENTINO
MENU’ PESCE
MENU’ PIZZA
Antipasto misto mare (6 portate)
Fritti
Mezzo maltagliati gamberi rossi e carciofi
e mezzo gnocchetto alla crema di scampi
Prosciutto e mozzarella
Rombo in crosta di patate
Pizza a scelta
Insalatina mista
Acqua, Birra
Acqua, Vino della casa, Caffè
Dolce San Valentino
Amaro
Bruschetta al pomodoro
Dolce San Valentino
50€
A COP
PIA
Caffè, Amaro
30€
A COP
PIA
febbraio 2013 _ n.49
Space - Donna
Mensile di Informazione
di Anzio e Nettuno
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Space-Politica
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LA RICETTA DEL MESE
Anzio Space
Ravioli dolci di carnevale
Lo sapevi che....
Ingredienti per 6 persone:
Per la pasta:
- 250 g di farina 00
- 20 g di zucchero
- 30 g di burro
- 1/2 bustina di lievito in polvere
- 2 uova
Per il ripieno:
- 200 g di marmellata di ciliege
- 50 g di cacao amaro in polvere
- 100 g di amaretti
- 1 pizzico di cannella in polvere
- 50 g di noci sgusciate tritate grosse
- 3 cucchiai di Cognac
- la scorza grattugiata di 1 arancia
- 1 litro di olio di semi d’arachide per friggere
- 20 g di zucchero a velo
- 1 albume
PrOCEDIMENTO
Per la pasta: mettete la farina a fontana su un piano di lavoro. Aggiungete lo
zucchero, il burro ammorbidito, il lievito e le uova al centro della fontana.
Impastate fino a ottenere un composto liscio e omogeneo: lasciate riposare
la pasta in frigorifero per 30 minuti avvolgendola nella carta trasparente.
Per il ripieno: versate la marmellata di ciliege in una terrina con il cacao, gli
amaretti tritati e la cannella. Aggiungete le noci sgusciate e tritate, il Cognac
e la scorza d’arancia. Impastate il tutto e amalgamate bene gli ingredienti.
Per i ravioli: stendete la pasta spessa circa 1/2 cm. Quindi, con una
rotella rigata, ritagliate dei quadrati di 6-8 cm di lato. Versate nel
mezzo dei quadrati una cucchiaiata di ripieno, spennellate i bordi
della pasta con un po’ d’albume e ripiegate i quadrati di pasta in modo
da formare dei triangoli. Premete bene la pasta intorno al ripieno
in modo che non fuoriesca. Scaldate l’olio in una padella: quando è
bollente (160-180°C) immergetevi i ravioli di carnevale. Friggeteli per
circa 1 minuto facendo attenzione a non friggerli troppo altrimenti
diventano scuri. Scolate i fritti su un foglio di carta assorbente.
Quando sono freddi, cospargeteli con lo zucchero a velo e serviteli..
Buon appetito!
Elisabetta Civitan
- Per confezionare le conserve, il vetro è migliore di tutti
gli altri materiali. Se la conserva deve subire la cottura,
usiamo recipienti di vetro molto spessi, che reggano le alte
temperature della sterilizzazione. Dopo l’acquisto, e prima di
essere riempiti, i recipienti di vetro vanno lavati, bolliti con i
loro coperchi e asciugati perfettamente.
LE DIETE “SPAZZATURA”
Ebbene sì, proprio loro: quelle che inondano le pagine dei giornali più
famosi, stordiscono gli ascoltatori alla radio e tappezzano le città di
promesse poco affidabili. Dalla Atkins alla Dukan, dalla tristissima
dieta del minestrone a quella accattivante del cioccolato, dalle tisane alle
barrette sostitutive. La lista sarebbe ancora lunga. Una varietà infinita di
regimi dietetici in grado di assecondare i gusti di poveri masochisti pronti
a sottostarne in vista di una promessa tanto bella quanto effimera: una
miracolosa perdita di peso nel più breve tempo possibile. Un toccasana per
la nostra immagine allo specchio, un massacro per la nostra salute. Spesso
troppo restrittive da diventare insostenibili, tali “magiche” diete sono
anche esageratamente sbilanciate. Seguendo alla lettera le stressanti liste
degli alimenti “buoni” e “cattivi”, i più tenaci potranno auspicare senz’altro
a un rapido dimagrimento, senza l’illusione di mantenerlo per l’eternità.
Una volta abbandonato infatti il fedele foglietto magico delle “prescrizioni
alimentari”, tutto ritornerà come prima, se non peggio. All’effetto yo-yo,
si aggiunge anche la loro nocività a lungo termine: le diete iperproteiche
rischiano di sovraccaricare reni e fegato, predisponendo anche il soggetto
- Per ottenere un arrosto tenero e saporito, durante la
rosolatura usiamo posate di legno, perché altri utensili
acuminati rischierebbero di bucare la carne facendo
disperdere i succhi.
- I legumi vanno reidratati prima di essere consumati.
Il tempo di ammollo varia a seconda delle dimensioni e
può essere di 30 minuti, come nel caso del fagiolo o delle
lenticchie, o anche di 12 ore, nel caso dei ceci. È buona norma
cambiare l’acqua di ammollo prima di metterli in pentola
ed è importante cuocerli in acqua fredda e a fiamma bassa.
Filtriamoli spesso in modo da eliminare le impurità che
vengono a galla. Importantissimo: non salare i legumi se non
quando sono pronti. L’aggiunta del sale ne ispessisce la buccia
e non ne consente la perfetta cottura. Infine, per evitare
che i legumi perdano la buccia mentre cuociono, evitiamo
l’ammollo in acqua e bicarbonato dato che quest’ultimo ne
favorisce il distacco.
- Per riconoscere un vero olio extravergine d’oliva non
giudicate mai dal colore, perché se è verde sono state macinate
anche le foglie, e se è dorato è perché le olive hanno preso
tanto sole. Giudicate piuttosto dall’acidità: gli extravergine
devono avere un’acidità massima dell’1%. Inoltre deve essere
corposo e profumatissimo.
- Quando cuociamo i fagioli, ingredienti acidi come limone,
aceto e pomodoro allungano di molto i tempi di cottura.
Aggiungiamoli solo quando i legumi saranno cotti. E.C.
a una precoce osteoporosi, quelle ricche di lipidi aumentano il rischio di
molteplici tumori e malattie cardiovascolari, mentre le iperglucidiche
sembrano essere correlate ad un maggior rischio di diabete, sindrome
metabolica e obesità. Attenti perciò alla cosiddetta scienza spazzatura
fatta di conclusioni semplicistiche derivanti da studi che in realtà sono
molto più complessi, di dichiarazioni che suonano troppo belle per essere
vere, di elenchi in cui risiedono cibi “permessi” e cibi “vietati”, e di consigli
destinati alla promozione di prodotti commerciali. Un’alimentazione
equilibrata, sana, accuratamente personalizzata secondo esigenze e
condizioni fisiologiche di ognuno e associata ad una costante (anche se
blanda) attività fisica, non potrà mai essere sostituita da nessun regime
alimentare propinato dalla scienza spazzatura. Diffidate inoltre delle
diete fai da te e rivolgetevi ad un vero esperto dell’alimentazione, che
saprà guidarvi verso un dimagrimento SICURO e INTELLIGENTE,
insegnandovi come mangiare in modo sano.
Le rapide scorciatoie sono maledette: nell’alimentazione, come
nella vita, la strada più tortuosa è quella che porta a raggiungere il
traguardo più duraturo!
Dott.ssa Anna D’Angiolella, Nutrizionista
Anzio Space
Space - Cultura
n.49 _ febbraio 2013
Space /Associazioni
Mensile di Informazione
di Anzio e Nettuno
“A San Valentino, innamorati dell’arte”
ASPETTANDO SHINGLE22J
Il 14 febbraio nei
musei si entra in due
con un solo biglietto
LA BIENNALE D’ARTE DI
ANZIO E NETTUNO
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13
Tema centrale dell’edizione 2013:
“Donna: prodotto e produttrice”.
Su www.shingle22j.com
il bando di concorso: per partecipare inviare le
candidature entro il 30 maggio 2013
Il 22 gennaio del ‘44 Radio Londra annunciava lo sbarco di Anzio,
la cosiddetta operazione “Shingle”. 69 anni dopo, l’Associazione
Culturale 00042, prendendo spunto da quell’evento, lo rievoca
attraverso uno sbarco metaforico dove la protagonista è l’arte: si tratta
di Shingle22j, la Biennale d’Arte Contemporanea di Anzio e Nettuno
che da diversi anni coinvolge artisti di tutto il mondo. Giunta alla
Torna anche quest’anno l’iniziativa dedicata a San Valentino del Ministero quarta edizione, la manifestazione quest’anno propone come tema
per i Beni e le Attività Culturali. Il 14 febbraio in tutti i musei, monumenti centrale: “Donna: prodotto e produttrice”. Sul sito www.shingle22j.
e siti archeologici statali presentandosi in due si entrerà pagando un com è stato pubblicato il bando del concorso, per partecipare bisogna
solo biglietto. Di scena l’Amore, sentimento principe che nei secoli inviare la propria candidatura entro il 30 maggio 2013.
ha guidato la mano dei più grandi artisti, e l’Arte: un perfetto binomio “Quest’anno Shingle22j - spiega Andrea Mingiacchi, presidente
dall’ineguagliabile forza ispiratrice.
dell’Associazione 00042 – vuole ripercorrere il lungo cammino
Appartiene alla sensibilità di chiunque apprezzare la delicatezza intrapreso nel corso dei secoli dalla donna, attraverso l’antitesi
del bacio tra “Amore e Psiche” agli Uffizi di Firenze, la languida prodotto-produttrice. Prodotto dei desideri del maschio padrepostura della “Danae” di Tiziano nel Museo di Capodimonte, padrone, prodotto della chirurgia estetica, prodotto di culture che
l’ambiguità de “L’Amor Sacro e Amor Profano” custodito nella la nascondono sotto veli o la espongono senza alcuna umanità.
Galleria Borghese e la fugacità della passione ne “Il Bacio” di Produttrice invece di idee, produttrice di se stessa nell’emancipazione,
Hayez alla Pinacoteca di Brera. Capolavori dell’arte che, insieme a produttrice dei suoi desideri, delle sue voglie. Prodotto e produttrice
tantissimi altri, trasformeranno per un giorno tutti i luoghi d’arte perché come in ogni caso di esclusione le categorie si sovrappongono,
statali in romantici rifugi per coloro che vorranno sublimare i loro si confondono: la donna sessualmente emancipata, è prodotto di
sentimenti attraverso un viaggio nel patrimonio culturale italiano. una cultura o produttrice di se stessa? La donna madre è anche lei
A San Valentino il MiBAC offre a tutti i cittadini italiani e stranieri prodotto di una cultura o produttrice di un desiderio? Siamo sicuri
la conoscenza e la riscoperta delle bellezze artistiche italiane. che l’arte, in tutte le sue forme, possa darci le risposte, in quanto
Un appuntamento da non perdere. Per tutte le informazioni: attività che produce ed è prodotto”.
Numero verde 800 991 199. Il MiBAC è anche su Youtube, Facebook Al concorso possono partecipare gli artisti di età superiore ai 18
e Twitter.
Silvia Arena anni di qualsiasi nazionalità (residenti e non-residenti in Italia), che
abbiano già effettuato almeno una mostra personale e/o collettiva. Le
discipline ammesse sono: pittura, scultura, istallazione (da interno o
da esterno), arte digitale, fotografia, illustrazione, incisione, videoarte,
animazione sperimentale, performance o altre tecniche, metodi e
abilità innovative.
La commissione esaminatrice selezionerà le opere che parteciperanno
al concorso e che dal 6 al 22 settembre 2013 verranno esposte alla
Biennale d’Arte Contemporanea. Inoltre i lavori selezionati saranno
pubblicati sul catalogo della manifestazione. A decretare le tre opere
vincitrici della quarta edizione di Shingle22j sarà una commissione
di esperti del settore. Ai vincitori del concorso spetteranno i seguenti
premi: primo premio: 2.000,00 € lordi; secondo e terzo premio:
mostra personale presso spazi istituzionali delle città di Anzio e/o
di Nettuno. Per consultare integralmente il bando e leggere tutte le
modalità di partecipazione: http://www.shingle22j.com/bando/
L.C.
febbraio 2013 _ n.49
Space - Cultura
Mensile di Informazione
di Anzio e Nettuno
Lavinio-Space
Space-Politica
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Anzio Space
music@space
TODAY AND
TONIGHT
Questo mese music@space vi propone la
recensione di “Today And Tonight”, l’ultimo
album di Claudio Maffei, un cantautore della
scena folk-rock romana.
Con “Today And Tonight” Claudio si
presenta senz’altro come un musicista
che si è ormai fatto le ossa, dati gli anni di
esperienza e la notevole capacità ad utilizzare
i “ferri del mestiere”, in questo caso una
chitarra acustica, la quale è sua compagna
di vita inseparabile dalla tenera età di 15
anni. Negli ultimi tempi si sono susseguite
a ritmi vertiginosi serate su serate in diversi
locali del territorio. La promozione dell’album
sembra essere abbastanza apprezzata da chi lo
ascolta dal vivo, le cui performance vengono
arricchite da improvvisate proprie dell’autore
che in ogni accordo ci mette sempre qualche
tocco di novità e originalità.
Ascoltare “Today and Tonight” è come seguire
un cammino di storia e poesia, di avventura ed
esperienze che vanno dal più puro folk-rock
proprio dei musicisti cresciuti nelle strade fino a
quel rock-blues di chi cantava e suonava un po’
per protesta, un po’ per trasgressione passando
per quelle sonorità proprie della west coast e di
quella generazione che rese formidabili quegli
anni. È chiara poi l’influenza di un periodo
come quello di Woodstock, di cui Claudio è
un cultore oltre che un esecutore raffinato e
meticoloso. Sono chiare inoltre nell’album le
venature del folk e del country-rock di David
Crosby e Neil Young, come appaiono in
diversi momenti performance che ricordano
il british-blues di Eric Clapton o il dirompente
baroque pop dei Beatles, senza farsi mancare
il filo conduttore e l’impostazione generale dei
brani che fa pensare alla musica d’autore e al
sentimento di Bob Dylan.
Tredici brani in tutto, impostati con
diversi generi e una sottile linea soul che
accompagna il tutto, riportando la memoria
agli anni ‘60 e ‘70 ma allo stesso tempo capace
di rimettersi nell’immediato al passo dei
nostri tempi grazie alle notevoli innovazioni
dei generi. Nove dei tredici pezzi presenti
sono scritti in coppia con l’introspettivo
paroliere americano Gregory Demos in
un sodalizio artistico che dura da diversi
anni. Il disco vanta poi la collaborazione di
affermati musicisti: Francesca De Fazi alla
voce e chitarra slide, John H. Schiessler alla
chitarra dobro, Stefano Ciotola alla chitarra,
Valter Detond alla batteria ( già con Roberto
Ciotti, Tiro Mancino, Ricky Portera...),
Fabio Fraschini al basso (Zero Assoluto,
Oro, Il Volo...), Maurizio Metalli alle tastiere
(Formula 3, Filippa Giordano, Tv: Discoring,
Domenica In, Sarabanda...), Arcangelo Spina
al basso, Danilo Cartia al banjo e tanti altri. È
possibile trovare Today and Tonight ad Anzio
presso Music Inn (via Gramsci), Disco Club
(piazza della pace), a Nettuno presso Pizza
Jazz (via della Liberazione), a Roma presso
Plastic Records (Viale dei quattro venti). In
download su iTunes, Google Music, Amazon.
Valerio Bruni
Dal 23 gennaio al cinema viaggio nella zona offlimits della centrale nucleare
“Fukushame”, la città della vergogna
11 marzo 2011. Il Giappone è colpito da uno
dei terremoti più violenti mai registrati. Poco
dopo uno tsunami si abbatte sul paese. Più di
15.000 persone perdono la vita e chilometri
e chilometri di costa e di città vengono
distrutte. Tra gli edifici danneggiati anche
quello della centrale nucleare della provincia
di Fukushima, Fukushima Daiichi. Gli edifici
colpiti riportano gravi lesioni e i materiali
radioattivi iniziano una lenta e inarrestabile
fuoriuscita. Il governo giapponese reagisce
all’emergenza delimitando un’area “No Go
Zone” di 20 km intorno alla centrale, in cui è
proibito entrare.
Fukushame è un documentario italiano di
Alessandro Tesei, che mostra la situazione
della zona off-limits sette mesi dopo il sisma.
Tutta l’area è caduta in rovina, non ci sono più
abitanti ma solo animali (mucche, pecore,
cani e gatti) abbandonati dalle famiglie
costrette ad andarsene. Ma chi può decidere
se una zona dentro i 20 km è pericolosa e dai
21 km in poi è sicura? Un governo che ha
deciso di tacere sulla gravità dell’incidente
e sui rischi che corre la popolazione, è un
grado di stabilire fin dove le radiazioni della
centrale nucleare non rappresentano più un
pericolo per gli uomini?
Un problema enorme già trattato nel 2012 in
“Kibou no kuni” (Land of Hope), film giapponese
del regista Shion Sono, che mostra l’assurdità
della No go Zone di 20 km. Una casa è divisa
in due parti. Metà del giardino dei proprietari
dell’abitazione rientra nella zona off-limits e lì
assurdamente gli abitanti non possono andare.
In questa situazione di crisi, l’assurdità
impregna tutto. Assurdamente si credeva nel
mito della sicurezza del nucleare, nel mito
che l’energia nucleare è più economica. Anche
oggi, a due anni da questa immane tragedia,
l’assurdità in Giappone non può essere ancora
risolta.
Aiutato da un gruppo di animalisti, Tesei riesce
ad avvicinarsi ad un chilometro dalla centrale,
raccogliendo scene e testimonianze. Attraverso
interviste e contributi speciali di grande
rilevanza, immagini delle città e delle persone
colpite dalla tragedia, possiamo considerare
quale grande impatto ha avuto il terremototsunami e la distruzione della centrale nucleare
su tutto il popolo giapponese. Si è aperta per il
Giappone un’epoca storica di nuove prospettive
o questo paese resterà ancorato al vecchio
sistema? Il titolo del documentario è chiaro.
Fukushame, mescolanza di Fukushima e shame
(eng. vergogna). Il Giappone reagirà, la sua
coscienza si risveglierà o continuerà a convivere
con questa vergogna?
Yoshiro Izumi
Anzio Space
Space - Sport
n.49 _ febbraio 2013
Space /Associazioni
Mensile di Informazione
di Anzio e Nettuno
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La squadra chiude il girone di andata con 20 punti. L’analisi delle ultime partite giocate
ANZIOLAVINIO: SOPRA LA ZONA PLAY-OUT
l 2013 è iniziato come era finito il 2012,
ossia con l’Anziolavinio poco sopra la
zona play out, che significherebbe giocarsi
la permanenza in Serie D tramite gli
spareggi di fine campionato. Un’ipotesi
assolutamente da scongiurare in casa Anzio
con la società e la squadra che devono fare
quadrato per cercare di evitare questa
situazione. Giocarsi il diritto di rimanere in
questa categoria tramite due partite secche
è sempre difficile e non sempre vince chi
è più bravo, ma chi riesce a tirare fuori
quel qualcosa in più per raggiungere la
salvezza. Quindi non avendo una squadra
organizzata a questo tipo di situazioni,
sarà meglio cercare di inanellare qualche
risultato positivo soprattutto in trasferta
visto che in casa fino a questo momento si
è fatto benino. L’Anziolavinio ha chiuso il
girone di andata con 20 punti. Il mercato
di gennaio ha portato qualche nome nuovo
che ha rinforzato la squadra, però come
l’Anzio anche le altre squadre invischiate
nelle parti basse si sono rinforzate e al
momento stanno facendo meglio del team
di Pernarella.
Procediamo con ordine e andiamo ad
analizzare le ultime due partite del girone
di andata, e le prime tre di quello di ritorno.
Il 16° turno ha visto l’Anzio superare al
Bruschini per 3-2 il Selargius, squadra sarda
che naviga nei bassifondi della classifica.
Dopo un primo tempo scintillante terminato
3-0 con tripletta di Amassoka, sembrava
potesse arrivare una vittoria ancora più
consistente nella ripresa. E invece dopo i
primi 45 minuti in campo sono scese due
squadre diverse, l’Anzio ha tirato i remi in
barca mentre il Selargius dopo la strigliata
del Mister è rientrato molto più determinato
ed è riuscito a mettere in difficoltà i tirrenici
andando a realizzare le due reti che hanno
accorciato la distanza cercando più volte
la rete del pari. Sarebbe stata una beffa per
Guida e compagni che hanno scampato il
pericolo e portato a casa i tre punti. Il girone
di andata si è chiuso in trasferta contro il
Porto Torres, dove è arrivato un punto (00). Una partita bruttina che ha visto l’Anzio
giocare meglio nella ripresa dove ha cercato
la via del gol in tutti i modi ma, un po’ di
sfortuna e la bravura del portiere di casa
ha fatto sì che la partita terminasse a reti
inviolate. Il girone di ritorno è iniziato
il giorno della Befana, quando l’Anzio è
andato a fare visita alla corazzata del Lupa
Frascati. In un “8 Settembre” gelido e
scivoloso l’Anzio è uscito sconfitto per 4-2.
La colpa non va di certo data alle condizioni
atmosferiche ma bensì alla squadra che ha
regalato i primi 45 minuti di gioco in cui
sembrava essere ancora in vacanza. Una
Lupa che con il minimo sforzo è riuscita a
realizzare le tre reti che hanno portato le
squadre al riposo. Nella ripresa c’è stata una
timida reazione che ha visto un Anzio più
volitivo e con voglia di fare. Infatti grazie alla
doppietta di Amassoka l’Anzio si è riportato
sotto sfiorando anche il pari. Il risultato
finale è di 4-2 con la Lupa che nei minuti
finali ha realizzato l’ultima rete con l’Anzio
sbilanciato in avanti e grazie a un regalo
della difesa. Ci si aspettava un riscatto nel
turno successivo in casa contro l’Arzachena
e fortunatamente il risultato positivo è
arrivato. Il match è terminato 3-1 con i sardi
che si sono portati in vantaggio al 16° del
primo tempo grazie a Figos. Al termine dei
primi 45 minuti il risultato era di 1-0 per
gli ospiti. In tribuna e in campo c’era un po’
di sconforto per le sorti del match ma nella
ripresa c’è stata una trasformazione anche
grazie ai cambi azzeccati di Mr. Pernarella.
I biancazzurri hanno ribaltato il risultato
e segnato con Amassoka il pari su rigore.
Il 2-1 è merito di Gigi Ferrara che con
una spettacolare rovesciata ha timbrato il
vantaggio anziate. Dopo aver subito una
timida reazione degli ospiti il punto del 3-1
è arrivato grazie a Ciotti. L’ultimo turno
prima di andare in stampa si è giocato
contro l’Ostiamare degli ex Caputo e Trippa.
Ostia che dopo una partenza da brividi
si trova ora a lottare per i play off. Una
partita che si sapeva essere difficile anche a
causa delle numerose defezioni che hanno
colpito il team di Pernarella che ha dovuto
reinventarsi la squadra facendo giocare
qualche elemento fuori ruolo. Il risultato
finale è stato di 3-1 per l’Ostia con la terza
rete realizzata con un gran gol da Riccardo
Trippa.
Fabrizio Tirocchi
febbraio 2013 _ n.49
Rubriche
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di Anzio e Nettuno
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DETTI PORTODANZESI
“Ha preso de mano.” Ha
preso il via, è padrone della
situazione.
“Me pari ‘n cugnetto senza
tompagno.”
Riferito
a
persona di poco valore a cui
mancano valori e virtù, come
al cugnetto (barattolo) di alici
in salamoia manca il coperchio
(tompagno) che le preme per
farle maturare.
“Se va bene va ‘n c..o a Michele, se va male va ‘n c..o a Pasquale.”
Come va… va, qualcuno ci rimette sempre.
“Quanno er diavolo t’alliscia vordì che vo’ l’anima.” Di probabile
origine romana e dal chiaro significato. Essere plagiati e indotti in
tentazione per inganno.
“Atte’ che te mettono pe’ falanga.” Detto verace Portodanzese
proveniente dal mondo marittimo. La falanga che sta per palanca,
tavola di legno, è la metafora della barchetta che rimane inchiodata
ad un’altra imbarcazione dopo una collisione. In seguito il detto è
stato usato anche per chiedere attenzione sulla strada e non fare
probabili incidenti.
“Vorda fojio Purcinè!” Cambia discorso buffone!
“Ma che c’hai le pigne ‘n testa?” Evidente il riferimento a persona
poco intelligente che ha la testa occupata dalle pigne invece che dal
cervello.
“Sei come il prezzemolo!” Sei dappertutto!
“Puzza che accora” Odore nauseabondo e insopportabile. Figura
retorica di come una puzza possa modificare l’umore.
Dal gruppo facebook:”Detti popolari portodanzesi”.
amministrato da Pina Salustri e Alessandro Tinarelli
SMS - Space
Anzio-Space
dà spazio ai lettori
Scriveteci un sms:
Carissimo assessore alla viabilità,
non credi che i passaggi pedonali
di Lavinio Stazione siano poco
illuminati e quindi pericolosi?
Prova a utilizzarli! Zorro
Quanto altro tempo deve passare e quanti altri incidenti ci
devono essere prima di aggiustare il semaforo all’incrocio tra
via della Fonderia e via dell’Armellino?! Silvana
Oggi vengo a sapere che la “Banda Musicale di Anzio” è ancora
senza sala prove. Sono circa dieci anni… Congratulazioni!
Zorro
Ho cinquant’anni ben portati, una famiglia a carico. Sia io
che mia moglie disoccupati, siamo disperati. Cerchiamo un
lavoro, anche solo per uno di noi va bene. Abitiamo ad Anzio
da anni!! Grazie! 3476119871
Anzio Space
Incitatus
Hihihihihhihi!
Mentre si gioca al parametro sì e al parametro no, la
presenza dell’arsenico nelle acque dei rubinetti di Antium è
innegabilmente alta! La conferma ci viene dalla coscienziosità
della Asl, che acquista centinaia di litri di acqua potabile da
indirizzare ai reparti di neonatologia, motivando la spesa con
l’e ccessiva quantità dell’arsenico nelle condotte di Antium!
Hihhihiihhiihhi!
Intanto alcuni plebei stanno organizzandosi per una Class
Action o giù di lì. Sembra che gli effetti dell’arsenico si stiano
manifestando. Questi plebei sono veramente avvelenati!
Hihihihihihihi!
Space-Lettere a redazione@anziospace.com
Anzio Space
Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno
SUDOKU - SPACE
L’ARTE DI VIAGGIARE
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Chi è Le Clou dei Viaggi ?
È un’azienda familiare nata nel 1990 e fino ad oggi punto di
riferimento sul territorio di molti clienti per l’organizzazione di
viaggi grazie alla collaborazione con affidabili Tour Operator come
Veratour, con la quale condividiamo vari valori come l’affidabilità,
l’attenzione al cliente e soprattutto la profonda conoscenza delle
destinazioni proposte. Proprio per questo siamo da loro indicati
come Agenzia Verastore.
Vuoi descriverci in breve il valore principale di una vacanza
pres
Veratour?
Veratour è un Tour Operator specializzato nella proposta di
villaggi turistici “Made in Italy” dove il tocco, la qualità, la sicurezza
e l’eleganza dello stile italiano sono assolutamente evidenti nelle
componenti principali di ogni Veraclub: l’animazione, l’assistenza
e la cucina. Inoltre il rapporto qualità-prezzo è ad oggi il migliore
del mercato.
Quali mete suggerirà ai futuri sposi lettori di Anzio Space
“Le Clou dei Viaggi” nelle prossime settimane?
Per i viaggi di nozze Le Clou propone con Veratour degli itinerari
completi, romantici e divertenti che combinano gli Usa ai Caraibi,
le grandi metropoli o i grandi spazi dei parchi naturali insieme
alle emozioni on the road e ai tramonti e alle spiagge di isole da
presenta:
sogno. L’alternativa
ai soggiorni mare sono poi le migliori crociere
americane tra un’isola e l’altra, per ritornare a casa con questo
pezzo di mondo davvero nel cuore.
Perché la scelta dei Villaggi ai Caraibi?
Messico e Santo Domingo sono tra le mète ideali di un viaggio
di nozze, laggiù Veratour regala la pace e il benessere di un
raffinato
Atmosphera
Resort vicino alle
• VILLAGGI
VERACLUB
• piramidi maya di Tulum
e bagnato da un mare turchese e il divertimento di un villaggio
grande e organizzato sulla costa di Bayahibe,
piena di vita e di
REP. DOMINICANA
Canoa 14sempre
notti
palme. Qualità dei servizi, programmi diVeraclub
animazione
vari
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e divertenti, camere comode e in stile coloniale completano il
MESSICO
quadro in entrambe le strutture.
Veraclub Royal Tulum 14 notti
da € 1.760
Ci descrivi la giornata-tipo in un Veraclub?
Una bella sfida…vista la varietà di programmi! Diciamo che
comode sveglie, abbondanti colazioni, mare, luce e relax segnano
la mattinata. Poi si può scegliere tra mille sport di terra o di mare
VIAGGI
COMBINATI
• nella cultura o nel folklore
o tra •una
bella escursione
nella natura,
caraibico. Il tutto impreziosito dalla NEW
compagnia
dell’Equipe
YORK e MESSICO
12 gg/10 notti
da € 1.970,00
Veraclub, da ricchi buffet di ristoranti tematici,
comode
spa e notti
NEW YORK e REP. DOMINICANA
a ritmo di musica latina.
da € 1.800
Francesco insomma un viaggio con Veratour è l’esperienza
HAVANA + CAYO LARGO
ideale!
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12 giorni/10 nottiDa
da €aggiungere
1.430
Da agente di viaggio abituato ad offrire ai suoi amici e clienti
proposte solo altamente selezionate rispondo che non ho alcun
dubbio in merito e che una vera… esperienza aspetta tutti gli sposi
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in Agenzia
• Biglietto
per la Statua della
Libertà
che sceglieranno questi viaggi e villaggi.
• Cena Omaggio a New York al ristorante Savore
• VILLAGGI V
• VIAGGI CO
• Veraclub Canoa: bottiglia di rum
e piatto di frutta in camera
Da aggiungere Tasse aeroportuali ed Assicurazioni
• LE CLOU DEI VIAGG
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Viale Re Latino,10 - 00042 Lavinio (Roma) Tel. 06/9814609-207 Fax 06/9813504
email: info@lecloudeiviaggi.it - sito internet: http://www.lecloudeiviaggi.it
febbraio 2013 _ n.49
Space-Lettere a redazione@anziospace.com
Mensile di Informazione
di Anzio e Nettuno
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Space-Politica
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PILLOLE FISCALI
a cura del Dott. Marco Minoccheri
Nuova deducibilità dei costi delle autovetture per il 2013
La Legge di Stabilita` per il 2013 prevede la riduzione, a decorrere dal
1° gennaio 2013, della percentuale di deducibilita` per gli autoveicoli
aziendali (non utilizzati esclusivamente come beni strumentali da
imprese e professionisti)
La nuova deducibilita` dei costi auto nel 2013 puo` quindi essere
cosi` riepilogata:
1) Veicoli utilizzati solo come strumentali nell`attivita` propria
dell`impresa (scuole guida per la formazione, imprese di noleggio/
leasing) e Veicoli ad uso pubblico (es. taxi) - Deducibilita` integrale
(100%) di tutti i costi (invariata rispetto al 2012)
2) Veicoli assegnati in uso promiscuo a dipendenti per la maggior parte
del periodo d`imposta con fringe benefit - Deducibilita` parziale (70%)
di tutti i costi se il fringe benefit corrisponde ad una percorrenza di
4.500 km (nel 2012 la percentuale era pari al 90%)
3) Veicoli utilizzati nell`esercizio d`impresa in situazioni diverse da
quelle precedenti (ad uso dell’amministratore, per attivita` commerciale
o di rappresentanza) - Deducibilita` ammortamenti al 20% nei
limiti del costo di18.075,99 euro; per canoni di leasing deducibilita`
proporzionale al limite di costo; per i canoni di locazione/ noleggio
deducibilita` fino a importi fissati dalla norma; deducibilita` 20% per
altre spese. (nel 2012 la percentuale era pari al 40%)
4) Veicoli utilizzati da agenti - Deducibilita` ammortamenti all’80% nei
limiti del costo di 25.822,84 euro; per canoni di leasing deducibilita`
proporzionale al limite di costo; per canoni locazione e noleggio
deducibilita` fino a importi fissati dalla norma; deducibilita` 80% per
altre spese. (invariata rispetto al 2012)
5) Veicoli utilizzati da artisti e professionisti (e non assegnati in uso
promiscuo ai dipendenti con addebito di fringe benefit) - Deducibilita`
(per un solo veicolo o per un veicolo per ogni socio o associato)
ammortamenti al 20% nei limiti del costo di 18.075,99euro, per i leasing
deducibilita` proporzionale al limite; per i canoni di locazione/noleggio
deducibilita` fino a importi fissati dalla norma; deducibilita` 20% per
tutte le altre spese. (nel 2012 la percentuale era pari al 40%).
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Caffè dei Platani, Via delle viole 27, Lavinio, tel 069821021
Cartolibreria Parolalibera, Via di Valle Schioia 146, Lavinio, tel 069862459
Multisala Cinema Lido, Via delle Cinque Miglia, Padiglione, tel. 0698981006
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Vintage Caffè, Viale del Sole, Lavinio Mare
Servizio Facile, Via di Villa Claudia 53/d, tel. 06 98673219
Anzio-Space - Mensile di cultura e politica
Edito dall’Associazione Culturale 00042
Presidente: Andrea Mingiacchi
Registrazione presso il Tribunale Civile di Velletri, n. 7 del 12-03-2009
REDAZIONE
Direttore responsabile: Maria Chiara Mingiacchi
Caporedattore: Luisa Calderaro (redazione@anziospace.com)
Coordinatore di redazione: Silvia Arena
Garante del lettore: Avv. Enrico Maria Morelli (garante@anziospace.com)
Direttore IT: Stefano Murgia
Progetto e grafica: Domenico Condello
Composing e grafica: Bruno Pepe
Foto: Pietro Frisina
COLLABORATORI
Stefano Chiappini, Maurizio D’Eramo,
Elisabetta Civitan, Fabrizio Tirocchi, Jessica Quaranta,
Alessandro Tinarelli, Marcello Bartoli, Rossella Romano
Yoshiro Izumi, Melania Maranesi, Gino Querini, Massimo Casa,
Umberto Spallotta, Valerio Bruni, Manuela Vela,
Nicoletta Scalera, Marcello Guglielmo, Leonardo Tardioli,
Giusi Canzoneri, Alessandra Toppetta, Cristiano Di Rosa, Anna D’Angiolella.
Stampa: Arti Grafiche Fracassa Srl - V. Vigna Girelli, 81 - 00148 - Roma (RM)
Editore: Associazione Culturale 00042, Via della pineta 10A, Anzio (RM)
-Distribuzione GRATUITA su tutto il territorio di Anzio e NettunoLe collaborazioni sono da intendersi gratuite salvo diversi accordi scritti. È vietata
ogni tipo di riproduzione di testi, immagini, foto, grafica e pubblicità; tutto quanto
pubblicato è coperto dalla corrente normativa in termini di diritto d’autore e copyright.
La Redazione si riserva di modificare parti degli scritti e di decidere se e quando
pubblicare gli articoli.
L’Associazione 00042 vuole contribuire a rendere Anzio una città:
- vivibile e interessante per i giovani;
- viva culturalmente;
- all’avanguardia nell’ecologia e nella preservazione del territorio;
- arricchita dalla diversità etnica che la contraddistingue.
Non siamo convinti di avere una risposta a tutte le domande o
di essere i migliori. Siamo semplicemente un gruppo di persone
giovani (chi di corpo, chi di spirito), che vogliono darsi a fare per
migliorare il territorio in cui vivono.
Tra le nostre iniziative:
• Anzio-Space, che puoi scaricare gratuitamente ogni mese su
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• Shingle22J, Biennale d’Arte Contemporanea di Anzio e Nettuno
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costruire.
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Chiuso in redazione domenica 27 gennaio 2013
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n.49 _ febbraio 2013
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• Cena Omaggio a New York al ristorante Savore
• Veraclub Canoa: bottiglia di rum
e piatto di frutta in camera
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• LE CLOU DEI VIAGGI •
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