La lettera di sintesi - Confcooperative Treviso

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Cod. Fisc. 80005240264
Lancenigo , 17 luglio 2014
Prot. 573
oggetto: Contenziosi tributari di nostre cooperative agricole di trasformazione con Agenzia Entrate di
Treviso. Strategie adottate ed esito.
Spett.li
Cooperative e ai consorzi del settore agricolo e
agroalimentare
della provincia di Treviso
Confcooperative Fedagri Veneto
Via Savelli 128
Padova
Presidente Sig. Primo Anselmi
Confcooperative Unione Regionale del Veneto
Via Savelli 128
Padova
Presidente dott. Ugo Campagnaro
Unioni Provinciali del Veneto
Loro Sedi
Direttori
E p.c.
Confcooperative Nazionale
Segreteria Generale
Borgo Santo Spirito
Roma
Dott. Marco Venturelli
Confcooperative Nazionale
Dipartimento Politico Sindacale
Borgo Santo Spirito
Roma
Avv. Ermanno Belli
Confcooperative Fedagri
Palazzo della Cooperazione
via Torino, 146
Presidente Sig. Giorgio Mercuri
Direttore dott. Pierluigi Romiti
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giuridicamente con D.M. 12/04/1948, ai sensi dell’articolo 5 del D.Lgs.C.P.S. n. 1577/1947.
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Unicaf s.p.a.
Via Calzoni, 1/3
Bologna
Amm. Delegato: Sig.ra Chiara Ragazzi
A partire da marzo 2011 e fino a settembre 2013, nella nostra provincia, nove cooperative agricole
di medie e grandi dimensioni (quattro del settore vino, una stalla sociale, una latteria, e tre del settore
ortofrutticolo) sono state oggetto di verifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate di Treviso. E’ da precisare
che queste nostre associate applicano la valorizzazione dei prodotti a consuntivo (metodo: “acconti e
saldo”) e quindi non applicano in nessun caso l’istituto del ristorno.
I verbali scaturiti dagli accessi hanno avuto un comune denominatore: secondo l’Agenzia gli
acquisti di materie prime (uva, vino, latte, ortaggi, frutta) che le cooperative hanno effettuato da non soci,
pur nel rispetto della mutualità prevalente, avrebbero fatto scaturire un’attività di carattere “speculativo”
in capo alla cooperativa stessa.
In questo senso gli acquisti di materia da non soci andrebbero a creare un margine economico da
tenere separato da quello derivante dalla lavorazione della materia prima dei soci. Tale margine
economico, a detta degli ispettori, “di natura speculativa”, qualora sia inserito nel valore di liquidazione dei
conferimenti dei soci si configura come l’utile che la cooperativa dovrebbe tassare secondo i criteri ordinari
delle società.
E’ apparso subito evidente che tale ricostruzione non teneva minimamente conto di quanto
sancito nella circolare 37/E del 9 luglio 2003 (par. 2.3) ribadita anche nella successiva circolare 35/E del
2008 dalla stessa Agenzia delle Entrate nazionale.
Nonostante gli sforzi da noi profusi in fase pre contenziosa (con incontri e memorie difensive) per
far capire l’insussistenza del rilievo, l’Agenzia ha costretto le cooperative a resistere alle contestazioni
ricorrendo presso le Commissioni Tributarie. Inoltre alcune delle cooperative hanno subito il blocco dei
rimborsi di IVA a credito con pesanti conseguenze dal punto di vista della liquidità aziendale.
Lo sforzo dei nostri uffici si è concentrato in questo periodo nel riunire tutte le cooperative
coinvolte ad un tavolo di lavoro permanente per definire una comune posizione difensiva e nell’ incaricare
uno o più professionisti di fiducia per la difesa in contenzioso dei vari casi. Si è ritenuto quindi di affidare
l’incarico all’interno del sistema appoggiandosi alla squadra di colleghi di Unicaf s.p.a. .
Sul piano politico sindacale sono stati presi contatti con l’allora Ministro dello Sviluppo Economico,
il padovano Flavio Zanonato per spiegare la questione ai tecnici del Ministero e consentire una
interlocuzione istituzionale con l’Agenzia delle Entrate nazionale. In questo caso è stato quanto mai
opportuno che, dopo i primi contatti locali, la questione, per la pericolosità che rivestiva per tutto il
sistema, sia stata presa in carico dall’Ufficio Legislativo Legale di Confcooperative.
Questa prolungata azione, svolta in modo coordinato su più livelli, ha portato ottimi risultati se
consideriamo che nel corso di questi due anni sono stati vinti tutti i contenziosi attivati (sia in Commissione
Tributaria Provinciale che Regionale) e in queste ultime settimane l’Agenzia di Treviso ha provveduto ad
annullare “in autotutela” molti degli avvisi di accertamento emessi.
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Cod. Fisc. 80005240264
Nel merito le Commissioni Tributarie hanno condiviso pienamente i principi civilistici e fiscali che
tutelano la mutualità prevalente con i quali era stata improntata la difesa e questo è stato sottolineato
anche dalla condanna alle spese sempre inflitta all’Agenzia.
Riteniamo che questo successo vada condiviso oltre che con le strutture e le persone citate anche
con le cooperative coinvolte che pur sopportando il danno e i disagi di un contenzioso privo di fondamento
hanno pazientemente creduto nell’azione dell’Organizzazione e dei suoi professionisti. Il resto del mondo
cooperativo agro alimentare sicuramente potrà trarre vantaggio dalla giurisprudenza (e dalla riconferma
della interpretazione amministrativa) che si è generata in questo periodo.
Crediamo, infine, ne possa trarre vantaggio anche la nostra Organizzazione che, messa alla prova,
ha saputo nei suoi vari livelli e agenzie, adottare le più appropriate azioni a tutela delle proprie associate.
Restando a disposizione per ogni chiarimento e informazione, porgiamo cordiali saluti.
Il Direttore
dott. Filippo Conte
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