Invecchiamento. Nel mondo più di 1 miliardo gli over-60. OMS: “Invecchiare bene pr... Page 1 of 2 quotidianosanità.it Giovedì 06 NOVEMBRE 2014 Invecchiamento. Nel mondo più di 1 miliardo gli over-60. OMS: “Invecchiare bene priorità globale”. Ecco come Una sfida sia a livello sanitario che a livello sociale, quella di individuare strategie efficaci per migliorare la salute e la qualità di vita delle persone con più di 60 anni. Una ‘Serie’ di studi su The Lancet e l’OMS affrontano l’argomento. L’obiettivo è una popolazione più sana, più felice e più produttiva Oggi, oltre un miliardo di persone al mondo ha più di 60 anni ed entro il 2050 il numero aumenterà di 800 milioni, raggiungendo i 2 miliardi. Sono alcuni dei dati forniti nel primo1 di una ‘Serie’ di studi sul tema dell'invecchiamento pubblicati da The Lancet e resi noti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). L’OMS richiama l’attenzione sull’argomento, sottolineando che “invecchiare bene deve essere una priorità globale”. Inoltre, secondo le stime circa l’80% delle persone anziane vive in paesi a basso e medio reddito. La longevità in numeri L’aspettativa di vita è in continua crescita, soprattutto nei paesi ad alto reddito: si tratta di un trend annunciato e senza precedenti. Secondo le stime dell’OMS, nel 2012 l’aspettativa di vita media, a livello globale, a partire dall’età di 60 anni risulta pari a 21,5 anni per le donne e 18,5 anni per gli uomini, arrivando nei paesi più ricchi fino a 26 anni per le donne e oltre 22 anni per gli uomini. L’aumento della longevità è dovuto a vari fattori, tra cui il calo della mortalità legata a malattie cardiovascolari, principalmente grazie a strategie ‘semplici’ e cost-effective quali la riduzione del consumo di tabacco e dell’incidenza dell’alta pressione sanguigna, oltre che una migliorata e più efficiente copertura degli interventi in ambito sanitario. Sebbene le evidenze mostrino come la popolazione anziana sia più sana rispetto al passato, tuttavia, la longevità aumentata non sempre corrisponde a una condizione di una migliore salute, spiega l’OMS, a partire dal secondo studio2 della 'Serie' su The Lancet: quasi un quarto (23%) del carico complessivo dovuto alla malattia e alla mortalità riguarda le persone con più di 60 anni. Le principali cause di malattia e decesso sono le seguenti: malattie cardiovascolari (30,3% del carico globale di tutte le malattie in età superiore ai 60 anni), cancro (15,1% del carico globale), malattie respiratorie croniche (9,5% del carico globale), disordini muscolo-scheletrici (7,5% del carico globale) e malattie neurologiche e mentali (6,6% del carico globale). All’aumento della longevità, corrisponde una crescita dell’incidenza di patologie collegate all’età: ad esempio, si stima che il numero di persone affette da demenza crescerà dai 44 milioni di oggi a circa 135 milioni entro il 2050. Per questo, l’OMS richiama l’attenzione sull’importanza di invecchiare in salute e sulle principali patologie collegate all’età. La prevenzione primaria, secondaria e terziaria rivolta agli anziani rappresenta la principale strategia per ridurre l’impatto di queste malattie, si legge nel secondo studio su the Lancet. “Saranno necessari profondi e radicali cambiamenti dell’assistenza socio-sanitaria”, ha dichiatato il Dottor John Beard, Direttore del Department of Ageing and Life Course all’OMS e co-leader della ‘Serie’ di pubblicazioni su The Lancet, insieme ai Dottori Ties Boerma e Somnath Chatterji (sempre http://www.quotidianosanita.it/stampa_articolo.php?articolo_id=24190 07/11/2014 Invecchiamento. Nel mondo più di 1 miliardo gli over-60. OMS: “Invecchiare bene pr... Page 2 of 2 OMS). “Ma dobbiamo prestare attenzione che questi cambiamenti non rinforzino le diseguaglianze che sono alla base della maggior parte delle limitazioni funzionali e delle condizioni povere di salute riscontrate nell’età avanzata”. “Indagini trans-nazionali, come lo Study on Global Ageing and Adult Health (SAGE) dell’OMS, Gallup World Poll, e altri studi longitudinali di coorte sull’invecchiamento in Brasile, Cina, India e Corea del Sud, stanno cominciando a ristabilire l'equilibrio e a fornire evidenze per i sistemi politici, ma ancora molto resta da fare”3,4, ha aggiunto Ties Boerma. Le strategie per migliorare la salute Uno dei principali problemi per le persone di età superiore ai 60 anni riguarda la presenza di malattie croniche: in tal senso, è necessario non soltanto aumentare e modificare gli interventi a livello sanitario, ma anche le strategie per migliorare la qualità della vita delle persone a livello sociale. Il benessere psico-fisico, legato anche alla misura della soddisfazione della propria vita e alla qualità della stessa, è un parametro importante che deve essere migliorato. Per questo miglioramento, l’OMS afferma che si potrebbero mettere in atto politiche che incoraggino possibilmente le persone con più di 60 anni a lavorare più a lungo (rimuovendo ad esempio tasse che disincentivino la permanenza nell’ambito lavorativo dopo l’età del pensionamento), insieme a strategie per la diagnosi precoce e in particolare strumenti a basso costo per la prevenzione della malattia (tra cui la riduzione della quantità di sale nell’alimentazione a livello generale e l’aumento della diffusione delle vaccinazioni), oltre alla formazione degli operatori sanitari nella gestione di patologie croniche multiple. Inoltre, le persone anziane hanno bisogno di essere tutelate sia dal punto di vista della salute che dal punto di vista economico: in tal senso il sistema pensionistico deve essere posto sotto attenzione e saranno necessari riassestamenti delle politiche legate a tale sistema, si legge sul quinto studio5 della 'Serie' su The Lancet. Secondo il dottor Chatterji, del Department of Health Statistics and Information Systems presso l'OMS, "collettivamente, dobbiamo guardare oltre ai costi normalmente associati con l'invecchiamento pensando invece ai benefici che una popolazione anziana più in salute, più felice, e più produttiva può portare alla società nel suo complesso”. http://www.quotidianosanita.it/stampa_articolo.php?articolo_id=24190 07/11/2014 Pagina Foglio 07-11-2014 13 1 097156 Data Codice abbonamento: Quotidiano 07/11/2014 FARMACI: IN 3 ANNI PIU' TRIALS CLINICI, MENO PAZIENTI ARRUOLATI (AGI) - Roma, 6 nov. - Cresce la sperimentazione clinica in Italia, nonostante la crisi, con un numero di studi pass ato dai 67 0 del 2010 ai 697 de l 2012 (risalendo dal 16,4% al 17,7% suo totale delle sperimentazioni euro pee). Una crescita a fronte della quale, tuttavia, sono diminuiti i pazienti coinvolti nei tria ls clinici. Il dato e' emerso nel corso del convegno o "Sperimentazione clinica in Italia: criticita' e prospettive", promossa dalla Fondazione Magna Carta, in collaborazione con Msd Italia, alla presenza del president e della Fondazione, Gaetano Quagliariello; del presidente di F armindustria, Massimo Scaccabarozzi ; del direttore generale dell'Aifa, Luca Pani e del presid ente della Societa' italiana di far macologia, Francesco Rossi. Rispetto alle risorse complessivamente investite in ricerca e sviluppo, ha sottolineato l'ad di Msd, Pierluigi Antonelli, nel corso dell'incontro, ben il 57% v iene impiegato in sperimentazioni cliniche, il 21% in attivita' pre-clinica, il 10% in farmacovig ilanza e l'8% in attivita' regolatoria. Nonostante il dato positivo, tuttavia, il settore e' caratterizzato da diverse criticita', prima fra tutte la progressiva perdita di pazienti arruolati nelle sperimentazioni: cinquemila in meno dal 2010 al 2012 (un dato che accomuna molti altri Paesi come Francia, Ungheria, Australia, Spagna, Argentina, Finlandia). Un dato c he pone l'Italia al 23esimo posto, nella c lassifica del numero di pazienti arruolati in sperimentazioni cliniche, mentre gli Stati Uniti hanno visto cr escere questo numero di 30mil a unita'; il Giappone tra 20 e 30mila; Germania, Polo nia, Russia, Cina e Ucraina tra 10 e 20 mila unita' in piu'; Canada, Regno Unit o, India e Romania tra 5 e 10m ila in piu'. Il nostro Paese, inoltre, e' ancora al di sotto della media europea in te rmini di investimenti in ricerca e sviluppo. Il potenziale nazionale, nel settore della sperimentaz ione clinica farmaceutica, va dunque sfruttato, prima di tutto rivedendo il sistema in termini, e' stato osservato, di maggior velocita' decisionale (anche con la creazione di un Comitato etico nazionale c on possibile sede in Aifa), omogeneizzazione dei processi e definizione chiara delle competenze, di gitalizzazione. Sarebbe dunque necessario, inoltre, introdu rre incentivi fiscali sugli inv estimenti aziendali in ricerca e sviluppo, individuare f ondi da allocare per personale dedicato alla sperimentazione clinica all'interno dei centri di sperim entazione, dare il giusto riconoscim ento al valore dell' innovazione nel momento in cui i nuov i farmaci vengono immessi nel mercato. "Ci sono sfide oggi c he, insieme, determinano la cresc ita economica di un Paese e la possibilit a' di dare risposte a problemi inediti, dove fattori oggettivi impediscono che le persone possano ricevere dallo Stato le stesse sicurezze e garanzie de l passato - ha osservato il pr esidente della F ondazione Magna Carta, Gaetano Quagliariello - per vincere queste sfide, non bas ta fare e impegnarsi in tale direzione, ma e' necessaria una strategia all'al tezza della complessita' dei problemi che abbiam o di fronte". (AGI) http://scm.agi.it/index.phtml 07/11/2014 Un piano contro corruzione in Sanita',arrivano linee guida Divora 5,6% budget. Lorenzin, aiuto da centrali acquisto Difendere la sanità dalle mani della criminalità organizzata e dalla corruzione che divora, secondo alcune stime, il 5,6% del budget. Si scrivono nuove regole con l'obiettivo di rendere più trasparente il sistema e blindare le procedure, ma anche alleggerire il sistema dal peso di una politica che ha usato Asl e ospedali come terreni per la spartizione del potere. Gli annunci su interventi in questo senso si susseguono da anni ma in tempi di crisi e di spending il tema è diventato una priorità assoluta e il piano anti corruzione sta per essere sancito con una serie di nuovi percorsi precisi per chi lavora nella Sanità. Individuare specifiche linee guida che affrontino i temi della governance amministrativa, della corruzione e del conflitto di interessi in sanità è l'obiettivo del Protocollo d'intesa firmato dal presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione (Anac), Raffaele Cantone e dal direttore generale dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), Francesco Bevere. Scopo dell'intesa è quello di "supportare i sistemi sanitari nell'adozione di misure idonee a realizzare processi aziendali corretti, efficaci ed efficienti, anche con specifico riferimento al raggiungimento degli obiettivi di trasparenza e legalità e attraverso il recupero dei valori di integrità e di etica professionale ed aziendale". Saranno anche individuati e sperimentati modelli integrati di controllo interno per la gestione dei rischi collegati al governo delle aziende sanitarie. "Le centrali uniche di acquisto sono la misura prima per risparmiare, avere efficienza e combattere la corruzione", ha detto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin. "All'interno del ministero - ha aggiunto Lorenzin - sono state già attuate tutte norme anti-corruzione da tempo, come quella della rotazione dei direttori, ma e' il Patto della Salute che porta grandi azioni concrete come appunto le centrali di acquisto e il sistema della trasparenza sui dati". Fra le linee di azione già individuate c'è la necessità di assicurare la trasparenza sulle liste d'attesa, sulla qualità del servizio offerto con dati chiari per i cittadini, e un intervento sui prezzi, come l'individuazione dei costi standard e la centralizzazione degli acquisti. ''Il tema - ha precisato Bevere - è quello di irrobustire la trasparenza dell'efficienza, la cultura della legalità e dell'etica pubblica con percorsi formativi specifici, eliminare l'improvvisazione amministrativa e prevenire, oltre che reprimere, il fenomeno della corruzione. Quello che e' mancato al sistema sanitario negli ultimi 20 anni e' stato il non accompagnare l'aziendalizzazione con una adeguata formazione del personale, il management non ha subito una evoluzione culturale per gestire alcuni livelli di complessità. Riteniamo che le centrali di acquisti possano essere pericolose se non gestite da personale altamente qualificato. Un'altra cosa molto importante il discorso della prevenzione dei fenomeni corruttivi: avvengono anche perché la trasparenza del percorso non è sempre assicurata. Le procedure debbono essere validate dalle Regioni ma anche dal Ministero e dall'Agenas che avrà il compito di fare anche un lavoro di verifica. Infine - ha concluso Bevere - c'è il tema delle incompatibilità fra le attività svolte dal personale e i rapporti con alcune aziende come quelle farmaceutiche".(ANSA). http://www.ansa.it/saluteebenessere/notizie/rubriche/salute/2014/11/06/un‐piano‐contro‐corruzione‐in‐ sanitaarrivano‐linee‐guida_26951c67‐0660‐4045‐ba30‐1cdcd8f615d6.html NUM ERO 1 68 AN N O 8 Pharma kronos Q UO TI DI AN O D’IN FO R M AZ I ON E F AR M AC EU T IC A Un esempio è il Lab.Net, un network che unisce 54 laboratori di biologia molecolare Ematologia italiana prima in Ue e seconda nel mondo grazie a 'reti' /D YLD SHU SHUVHJXLUH O HFFHOOHQ]D GHOO HPD WRORJLD LWDOLDQD SDVVD DWWUDYHUVR OD UHWH 8Q HVHPSLR q LO /DE1HW XQ QHWZRUN FKH XQL VFH ODERUDWRUL GL ELRORJLD PROHFRODUH GLVWULEXLWL VX WXWWR LO WHUULWRULR QD]LRQDOH H FHQWUL GL HPDWRORJLD XQ SURJHWWR RUL JLQDOH QDWR LQ ,WDOLD QHO VRWWR O HJLGD GHOOD 6LH 6RFLHWj LWDOLDQD HPDWRORJLD H JHVWLWR GDO *LPHPD *UXSSR LWDOLDQR PD ODWWLH HPDWRORJLFKH QHOO DGXOWR FKH KD ULFHYXWR XQ VXSSRUWR LQFRQGL]LRQDWR GD 1RYDUWLV /R VFRUVR DQQR VRQR VWDWL HVHJXL WL ROWUH HVDPL SHU PRQLWRUDUH OD UL VSRVWD PROHFRODUH GHL SD]LHQWL LQ WUDWWD PHQWR FRQ IDUPDFL LQLELWRUL GL WLURVLQ NLQD VL 0D SHU DOWUH SDWRORJLH FRPH OD OHXFH PLD PLHORLGH DFXWD R OH PDODWWLH PLHORSUR OLIHUDWLYH F q DQFRUD PROWR GD IDUH 6H QH q SDUODWR D 5RPD LQ XQ LQFRQWUR RUJDQL]]DWR FRQ O $LO $VVRFLD]LRQH FRQWUR OHXFHPLH OLQIRPL PLHORPD /D YLD GHOOD UHWH LO QR VWUR 3DHVH KD FRPLQFLDWR D LPERFFDUOD FLUFD DQQL ID JUD]LH D )UDQFR 0DQGHOOL FRQ OD FRVWLWX]LRQH GHO JUXSSR FRRSHUDWLYR *L PHPD ( RJJL O HPDWRORJLD LWDOLDQD q SHU SURGXWWLYLWj H SHU LPSDWWR GHOOD SURSULD SURGX]LRQH VFLHQWLILFD SULPD LQ (XURSD H VHFRQGD DO PRQGR GLHWUR JOL 6WDWL 8QLWL 0D RJJL DYYHUWRQR JOL HVSHUWL q QHFHVVDULR SL FKH PDL SURVHJXLUH FRQ QXRYD HQHUJLD LQ TXHVWD GLUH]LRQH SHU DOODUJDUH LO QXPHUR GL SDWRORJLH WUDWWDWH LQ UHWH RFFXSDQGRVL DQ FKH GL DOFXQH PROWR FRPSOHVVH FRPH OD OHXFHPLD PLHORLGH DFXWD 2UD OD SURVSHWWL YD GL JXDULJLRQH q VXSHULRUH DOO QHOOH OHXFHPLH OLQIREODVWLFKH LQ HWj SHGLDWULFD DOO QHOOH OHXFHPLH DFXWH SURPLHORFLWL FKH H QHO OLQIRPD GL +RGJNLQ H DO QHL OLQIRPL DJJUHVVLYL GL WXWWH OH HWj 1HOOD OHX FHPLD PLHORLGH FURQLFD O DWWHVD GL YLWD GHL SD]LHQWL q RUPDL SDUDJRQDELOH D TXHOOD GHO OD SRSROD]LRQH VDQD ,O VXFFHVVR VL GHYH DOOD GLVSRQLELOLWj GL QXRYL IDUPDFL PD DQFKH DOOD FDSDFLWj GHJOL HPDWRORJL GL LPSLHJDUOL LQ PRGR VHPSUH SL WHPSHVWLYR H DSSUR SULDWR ,QVLHPH DL SURJUHVVL QHOOD WHUDSLD VL VRQR DIIHUPDWL QXRYL PHWRGL VHPSUH SL UDIILQDWL GL WLSR JHQHWLFRPROHFRODUH FKH SHUPHWWRQR GLDJQRVL DFFXUDWH H DWWHQWL PRQLWRUDJJL GHOOD WHUDSLD 4XHVWL QXRYL WHVW YDQQR HVHJXLWL LQ ODERUDWRUL DOWDPHQWH VSHFLDOL]]DWL FKH GHYRQR JDUDQWLUH TXDOLWj VWDQGDUGL]]D]LRQH H RWWLPL]]D]LRQH GHOOH ULVRUVH 2JJL LO FRUUHWWR LWHU GLDJQRVWLFR WHUDSHXWLFR H GL PRQLWRUDJJLR q SL FKH PDL LQGLVSHQVDELOH SHU FXUDUH DO PHJOLR OH PDODWWLH RQFRHPDWRORJLFKH 'XQTXH SHU PLJOLRUDUH O DVVLVWHQ]D DL SD]LHQWL q VHPSUH SL QHFHVVDULR GDUH QXRYR LP SXOVR DO QHWZRUN IRUPDWR GDL FHQWUL GL HPDWRORJLD ROWUH FLUFD VWUXWWXUH FRPSOHVVH H DOWUHWWDQWH VHPSOLFL VHFRQGR XQ UHFHQWH FHQVLPHQWR HIIHWWXDWR GDOOD 6LH H GDL ODERUDWRUL 6HFRQGR )DEUL]LR 3DQH SUHVLGHQWH 6LH LO FRUUHWWR LQTXD GUDPHQWR GLDJQRVWLFR DWWUDYHUVR O LP SLHJR GL DSSURFFL ODERUDWRULVWLFL DOWD PHQWH VSHFLDOLVWLFL q FRQGLWLR VLQH TXD QRQ SHU RULHQWDUH LO SHUFRUVR DVVLVWHQ]LD OH H RIIULUH DO SD]LHQWH HPDWRORJLFR OH SUHVWD]LRQL SL DSSURSULDWH / RWWLPL] ]D]LRQH GHOOH ULVRUVH QHFHVVDULH H O LQFRU SRUD]LRQH QHO VLVWHPD SXEEOLFR GHOOD UHWH GL /DERUDWRUL GL GLDJQRVWLFD DYDQ]DWD LQ HPDWRORJLD q JDUDQ]LD GL SHUSHWXD]LRQH H LQFUHPHQWR QHO IXWXUR GHO ·DWWXDOH OLYHO OR GL HFFHOOHQ]D GHOO HPDWRORJLD LWDOLDQD (B.D.C.) Codice abbonamento: 091070 Quotidiano Salute - Zeroviolenza.it Codice abbonamento: 091070 Quotidiano Salute - Zeroviolenza.it Pagina Foglio 07-11-2014 1+16 1/2 097156 Data Codice abbonamento: Quotidiano Pagina Foglio 07-11-2014 1+16 2/2 097156 Data Codice abbonamento: Quotidiano Pagina Foglio 07-11-2014 26 1 097156 Data Codice abbonamento: Quotidiano Data 06-11-2014 Pagina Foglio 1/2 $FFHGL ,QVHULVFL L WHUPLQL GD FHUFDUH PXOWLPHGLD VKRSSLQJ +RPH 'DO *RYHUQR ,Q 3DUODPHQWR 5HJLRQL H $]LHQGH ,Q (XURSD H GDO PRQGR /DYRUR H SURIHVVLRQH *LXULVSUXGHQ]D ,PSUHVH 0HGLFLQD H VFLHQ]D 'DO *RYHUQR 1(:6/(77(5 '$/ *29(512 &RQ LO GHFUHWR ILUPDWR /RUHQ]LQ FDOD LO VLSDULR VX 6WDPLQD" ,VFULYLWL JUDWXLWDPHQWH ª QRYHPEUH &URQRORJLD DUWLFROR GL $QVD 5HFRPPHQG &RQ XQ GHFUHWR PLQLVWHULDOH LO PLQLVWUR GHOOD 6DOXWH %HDWULFH /RUHQ]LQ VHPEUD DYHU PHVVR RJJL OD SDUROD ©ILQHª DOOD OXQJD H WRUPHQWDWD YLFHQGD 6WDPLQD LO SURYYHGLPHQWR FKLXGH LQIDWWL GHILQLWLYDPHQWH OD VSHULPHQWD]LRQH GHO SURWRFROOR GL 'DYLGH 9DQQRQL 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Resp.: Bruno Manfellotto da pag. 102 13-NOV-2014 Lettori: 1.971.000 Diffusione: 291.489 Dir. Resp.: Bruno Manfellotto da pag. 102 13-NOV-2014 Lettori: 1.971.000 Diffusione: 291.489 Dir. Resp.: Bruno Manfellotto da pag. 102 13-NOV-2014 Lettori: 1.971.000 Diffusione: 291.489 Dir. Resp.: Bruno Manfellotto da pag. 102 Ricerca: passi avanti per mano artificiale che riconosce ciò che tocca | SassariNotizie 24 ore - 29... Page 1 of 2 Ricerca: passi avanti per mano artificiale che riconosce ciò che tocca Roma, 6 nov. (AdnKronos Salute) - E' europea la mano bionica più avanzata del mondo, perché consente di riconoscere ciò che si tocca: si tratta di una protesi che garantisce una sensibilità tale da poter maneggiare un uovo. E' stata completata e viene ora utilizzata dal progetto Nebias dopo 10 anni di ricerca finanziata dall'Unione europea. La mano bionica, impiantata nel 2013 al Policlinico Gemelli di Roma, era stata testata con l'aiuto di Dennis Aabo Sørensen, un paziente amputato che grazie all'avanzatissimo dispositivo è riuscito ad afferrare intuitivamente degli oggetti e addirittura a identificare cosa stava toccando avendo gli occhi bendati. I ricercatori hanno infatti creato una nuova interfaccia neurale per trasferire informazioni sensoriali dalla mano artificiale al cervello. Questa interfaccia è in grado di collegare il sistema nervoso del paziente ai sensori artificiali incorporati nella protesi, permettendo all'utente di controllare complessi movimenti della mano e delle dita. Sørensen, che ha subìto l'amputazione 10 anni fa, ha raccontato: "Mi hanno dato in mano una palla da baseball e per la prima volta dopo 10 anni ho avuto la sensazione di tenere un oggetto tondo nella mia mano protesica". Per fare in modo che il paziente percepisse la forma dell'oggetto che teneva in mano, i ricercatori hanno dovuto prima sviluppare una neuro-interfaccia selettiva e impiantabile. "Selettiva significa che, per esempio, quando parlo con te in mezzo alla folla, non parlo alla persona seduta vicino a te. In altre parole, gli elettrodi sono interfacciati con alcune aree dei nervi e non con quelle vicine", spiega il coordinatore del progetto, Silvestro Micera della Scuola superiore di Sant'Anna di Pisa. Con il suo team ha migliorato la mano artificiale inserendo sensori che rilevano informazioni sul tatto, le quali sono inviate in tempo reale al paziente, permettendo il controllo naturale della mano.Il prototipo, ricordano dalla Ue, ha superato le prime prove a pieni voti e ora il prossimo passo consiste nell'identificare 2 o 3 persone per testare le protesi per un paio di anni. Se funzionerà, tra 5 o 6 anni potrà essere avviata la fase finale, che consisterà in una sperimentazione clinica su larga scala per stabilire se le protesi possono essere usate diffusamente. Micera è convinto che le protesi saranno disponibili tra 10 anni.La ricerca multidisciplinare ha riunito ricercatori di scienze dei materiali, informatica, neuroscienze, microtecnologia biomedica e ingegneria elettronica. Nell'ambito di questi progetti finanziati dall'Ue, scienziati appartenenti a 29 istituti e 7 Paesi dell'Ue - compresa l'Italia che ha avuto un ruolo di primo piano nell'impianto della mano con l'università di Pisa, il Campus BioMedico e il policlinico Gemelli di Roma - e una partecipazione degli Usa, hanno collaborato per raggiungere un unico obiettivo: creare una mano protesica in grado di sentire e muoversi in modo naturale.Nebias fa http://www.sassarinotizie.com/24ore-articolo-290164-ricerca_passi_avanti_per_mano_artificiale... 07/11/2014 Ricerca: passi avanti per mano artificiale che riconosce ciò che tocca | SassariNotizie 24 ore - 29... Page 2 of 2 parte di un'intensa ricerca multidisciplinare in questo campo, iniziata molti anni fa con Cyberhand, un progetto delle Tecnologie future ed emergenti (Fet) del 5º Pq (2002-2005). Cyberhand era riuscito a mettere a punto una mano meccanica, interfacciarla direttamente con il sistema nervoso in modo da permettere un controllo naturale si era rivelato un compito al di fuori della portata del progetto. Si è quindi tentato di collegare artefatti robotici al sistema nervoso nell'ambito del 6° Pq e del 7° Pq, testando con successo un prototipo di elettrodo senza feedback sensoriale e studiando come impiantare elettrodi nei nervi del paziente. Il problema del feedback sensoriale è stato superato solo recentemente e Nebias - anch'esso un progetto finanziato nell'ambito delle Fet - sta adesso sfruttando pienamente le protesi e sviluppando ulteriormente la tecnologia delle braccia bioniche. Nebias è stato lanciato all'inizio di novembre 2013, avrà una durata di 4 anni e riceve 3,4 milioni di euro dal Settimo programma quadro della Commissione europea. http://www.sassarinotizie.com/24ore-articolo-290164-ricerca_passi_avanti_per_mano_artificiale... 07/11/2014 Pagina Foglio 13-11-2014 100 1 097156 Data Codice abbonamento: Settimanale
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