Presentazione Tuv

Sostenibilità Energetica e
Certificazione ISO 50001
TÜV SÜD
Il Sistema di Gestione dell’Energia
E’ quell’insieme di elementi, di una organizzazione, correlati e
interconnessi e tesi a definire una politica energetica e degli
obiettivi ad essa associati e implementare processi e procedure
per il loro raggiungimento.
Il SGE rappresenta quindi l’ossatura su cui definire e sviluppare
la politica energetica, gli obiettivi, i traguardi, i piani di
azione, che tengono conto dei requisiti legali e delle informazioni
collegate ad un uso significativo dell'energia.
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Filosofia della norma
• Pur se differente in termini formali rispetto alle “sorelle” ISO 14001 –
OHSAS 18001 è con esse totalmente integrabile
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Concetti chiave
Energy Baseline: riferimento quantitativo per il confronto delle prestazioni
energetiche.
Viene superato il concetto di Energy Manager, si parla di gruppo di lavoro
energetico formato da persone esperte sulle diverse tematiche.
Viene introdotto l’Energy Management Team.
ENERGY OBJECTIVE: risultato specificato - coerente con politica di energy
improvement.
ENERGY PERFORMANCE INDICATOR (EnPi): valore misurabile di
performance energetica.
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Energy Performance
• Include l’uso dell’energia, efficienza energetica e consumo energetico.
• L’azienda può scegliere tra un ampio spettro di attività energetiche:
• Riduzione dei picchi, perdita di energia, miglioramento di processi e/o
attrezzature
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Requisiti di un SGE
• 4.1 Requisiti Generali
• 4.2 Responsabilità della direzione
• 4.3 Politica energetica
• 4.4 Pianificazione energetica
• 4.5 Implementazione e operatività
• 4.6 Monitoraggio
• 4.7 Riesame della direzione
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Requisiti generali 4.1
L’organizzazione deve:
• stabilire, documentare, implementare e migliorare un EnMS conforme alla
norma.
• definire e documentare lo scopo e i confini del sistema.
• le modalità e la tempistica del processo di continuo miglioramento
sono determinati dall’organizzazione.
• l’organizzazione deve tenere in considerazione aspetti anche economici
quando determina modalità e tempistiche per la realizzazione di interventi
energetici.
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Responsabilità della direzione 4.2
• Definire stabilire e implementare una politica energetica
• Nominare un rappresentate della direzione e approvare la formazione di
un Energy Management Team
• Fornire tutte le risorse necessarie per stabilire, implementare, mantenere
e migliorare un SGE (persone, competenze specialistiche, tecnologiche
e risorse finanziarie)
• Nella pianificazione considerare l’Energy Performance a lungo termine
• Assicurarsi che i risultati siano misurati e riportati a intervalli determinati
• Condurre riesami della direzione
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Rappresentante della direzione 4.3
Indipendentemente da altre responsabilità deve:
• garantire che il SGE sia stabilito, attuato, mantenuto, e continuamente
migliorato;
• identificare una persona, autorizzata da un adeguato livello manageriale,
a lavorare con il rappresentante della direzione a supporto delle attività di
gestione dell'energia;
• riferire alla direzione in merito alle prestazioni del SGE;
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Rappresentante della direzione 4.3
• assicurarsi che la pianificazione delle attività di gestione dell'energia sia
coerente alla politica energetica;
• definire e comunicare le responsabilità e le autorità al fine di facilitare
una gestione energetica efficiente;
• stabilire i criteri e i metodi necessari per assicurare l'efficace
funzionamento e controllo del SGE;
• promuovere la consapevolezza della politica energetica e gli obiettivi a
tutti i livelli dell'organizzazione.
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Tutto parte da qui: 4.4.3
Diagnosi Energetica
•L’azienda deve stabilire i criteri utilizzati per effettuare la fotografia dei
propri consumi.
•Non può basarsi su dati empirici o stimati, ma devono essere dati reali.
•Ci aiuta la norma UNI 11428, fornendoci una metodologia per effettuare
una corretta Diagnosi Energetica.
•Diventa fondamentale individuare correttamente i vettori energetici.
•Stabilire con precisione una finestra di consumo significativa (es.
stagionalità) che possa diventare riferimento temporale per leggere i dati
aziendali.
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A cosa serve la Diagnosi Energetica? 4.4.3
• Evitare azzardati cambi di contratti energetici.
• Stabilire le aree di maggior consumo o che necessitano di una priorità di
intervento.
• Stabilire la performance desiderata per un particolare servizio.
• Ci aiuta a stabilire la BASELINE ENERGETICA.
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Energy Baseline questa sconosciuta 4.4.4
•
Profilo energetico aziendale
•
Aggiustamenti della baseline devono essere fatti quando:
– gli EnPI non riflettono più i consumi e l’uso dell’energia dell’organizzazione
– ci sono stati cambiamenti significativi nei processi
•
Devo identificare un periodo di tempo che sia coerente con l’azienda e che tenga
conto di tutte le variabili energetiche:
– Tempo;
– Stagionalità;
– Ciclo di attività.
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Energy Performance Indicators (EnPI) 4.4.5
• Servono a misurare e monitorare la performance energetica
• La metodologia per determinare ed aggiornare gli EnPI deve essere
registrata e aggiornata regolarmente
• Possono essere parametri semplici (rapporto tra energia o pezzi prodotti)
o modelli più complicati di analisi
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Politica Energetica
• supporta l’acquisto di prodotti e servizi energeticamente efficienti e
progettati per migliorare la performance energetica
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Pianificazione Energetica
• L’organizzazione deve condurre e documentare un processo di
pianificazione energetica.
• Deve condurre ad attività che migliorino costantemente la performance
energetica.
• Può comprendere una revisione delle attività dell’organizzazione che
possono influenzare la performance energetica.
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Pianificazione Energetica
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Pianificazione Energetica
• Nella pianificazione energetica diventa fondamentale il Benchmarking
sia interno che esterno.
• Processo di raccolta, analisi e correlazione dei dati di performance
energetica
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Come fare tutto ciò?
Audit energetici
•Aggiornare l’analisi energetica significa aggiornare le informazioni relative all’analisi,
determinazione della significatività e determinazione delle opportunità di miglioramento
delle performance energetiche.
•Un audit energetico comprende una dettagliata analisi delle performance energetiche di
un’organizzazione, di un processo o di entrambi.
•I dati in uscita da un audit comprendono informazioni riguardanti i consumi energetici e
possono essere accompagnati da una serie di raccomandazioni per il miglioramento.
•Gli audit energetici devono essere pianificati e condotti come parte del processo di
identificazione e definire le priorità delle opportunità per migliorare le performance
energetiche.
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Traguardi ed Obiettivi 4.4.6
• Devono essere documentati;
• Bisogna stabilire i tempi per il raggiungimento degli obbiettivi e dei
traguardi;
• Devono essere coerenti con la politica;
• Devono tener conto delle condizioni finanziarie.
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Piano di Azione 4.4.6
• L’organizzazione deve stabilire, implementare e mantenere attivo un
piano di azione per raggiungere traguardi ed obiettivi.
• Il piano di azione deve includere:
– designazione dei ruoli con relative responsabilità
– i mezzi e il tempo per raggiungere gli obbiettivi e traguardi
– una dichiarazione sulla metodologia applicata per la verifica del
miglioramento delle prestazioni
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Piano di Azione 4.4.6
• Una dichiarazione sulla metodologia applicata per la verifica del
miglioramento delle prestazioni.
• Il piano d’azione deve essere documentato e aggiornato ad intervalli
regolari e definiti
• I piani di azione devono essere utilizzati insieme ad altri dati in uscita
dalla pianificazione dei processi per la fase di implementazione e
controllo
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Competenze 4.5.2
• L’organizzazione deve garantire che ogni persona che lavora per o per
conto di, sia competente in merito all’uso significativo dell’energia
correlata alla propria attività.
• Devono essere identificati i bisogni formativi associati al controllo
dell’uso significativo dell’energia
• Devono essere mantenute registrazioni delle formazione effettuata.
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Consapevolezza 4.5.2
Ogni persona deve essere consapevole:
• dell’importanza della politica energetica e dell’esservi allineati, delle
procedure e dei requisiti del SGE;
• dei ruoli, responsabilità e autorità;
• dei benefici di aumentare le performance energetiche;
• dell’impatto attuale o potenziale delle proprie attività rispetto all’uso e
consumo di energia.
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Comunicazione 4.5.3
• L’organizzazione deve comunicare la propria performance energetica.
• Deve stabilire ed implementare un processo secondo il quale ogni
persona può effettuare commenti, o segnalare miglioramenti al SGE.
• Deve decidere se comunicare esternamente la sua politica energetica.
• Se comunica esternamente, deve essere implementato un metodo di
comunicazione.
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Documentazione 4.5.4
La documentazione deve includere:
• lo scopo e i confini del sistema;
• la politica energetica;
• obiettivi e traguardi, piani di azione;
• documenti e registrazioni richieste da questo standard;
• altri documenti ritenuti necessari dall’organizzazione.
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Documentazione 4.5.4
• Tutti i documenti richiesti dalla norma devono essere controllati,
compresi i documenti tecnici.
• L’organizzazione deve:
– approvare i documenti prima dell’emissione;
– revisionarli periodicamente;
– assicurarsi che le correzioni, cambiamenti e le revisioni siano
identificabili;
– assicurarsi che versioni importanti siano sempre disponibili;
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Documentazione 4.5.4
• I documenti devono essere leggibili e facilmente identificabili
• I documenti esterni facilmente identificabili e la loro distribuzione deve
essere controllata
• L’organizzazione deve prevenire l’uso di documenti obsoleti
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Controllo Operativo 4.5.5
L’organizzazione deve:
• stabilire criteri per le operazioni di manutenzione, e di funzionamento
efficace;
• utilizzare e mantenere strutture, processi, sistemi ed attrezzature in
accordo con i propri criteri operativi;
• effettuare comunicazione efficace dei controlli operativi al personale;
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Progettazione 4.5.6
• Durante la progettazione di strutture nuove o ristrutturazioni, nella
definizione di processi o acquisto di attrezzature che possono avere un
impatto significativo, l’organizzazione deve considerare le performance
energetiche.
• I risultati della valutazione devono essere incorporati all’interno del
progetto.
• I risultati devono essere registrati.
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Acquisti 4.5.7.
• Valutare l’impatto degli acquisti;
• stabilire, implementare e documentare criteri di scelta negli acquisti;
• diventano fondamentali i contratti energetici.
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Monitoraggio 4.6.1
• Processi energivori
• Variabili legate ad un consumo significativo
• EnPI
• L’efficacia dei piani di azione
• Comparazione tra dati reali e dati previsti
• Definire ed implementare un piano di misura dell’energia
• Gli strumenti per il monitoraggio e la misura devono garantire la
ripetibilità e devono essere accurati
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Audit Interni 4.6.3
Vanno condotti ad intervalli pianificati per assicurasi che il Sistema:
• sia conforme a quanto pianificato;
• sia conforme ai traguardi e agli obbiettivi stabiliti;
• sia effettivamente implementato e mantenuto.
Nella pianificazione degli audit va presa in considerazione l’importanza dei
processi e le aree da verificare.
• La scelta degli auditor deve garantire oggettività e imparzialità;
• i risultati vanno registrati e riportati all’Alta direzione.
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N.C. 4.6.4
• Revisione di non conformità o possibili n.c.
• Determinare le cause
• Valutare la necessità di a.c.
• Mantenere registrazioni
• Controllare l’efficacia
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Registrazioni 4.6.5
• stabilire una metodologia di registrazione e mantenerla
• definire ed implementare controlli per l’identificazione e l’archiviazione
delle registrazioni
• le registrazioni devono essere tracciabili, identificabili e leggibili
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Riesame della direzione 4.7
• pianificato ad intervalli regolari
• devono essere mantenute registrazioni
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Riesame della direzione 4.7
INPUT
• azioni seguite a precedenti riesami;
• revisione delle politica;
• revisione degli EnPI;
• risultati della valutazione della conformità legislativa;
• la misura in cui gli obbiettivi e i traguardi sono stati raggiunti;
• i risultati degli audit dell’EnMS;
• lo stato delle azioni correttive e preventive;
• previsioni di performance energetiche;
• raccomandazioni e miglioramenti.
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Riesame della direzione 4.7
OUTPUT
• cambiamenti nella performance energetica;
• cambiamenti della politica;
• cambiamenti degli EnPI;
• obiettivi e traguardi;
• i risultati degli audit dell’EnMS;
• lo stato delle azioni correttive e preventive;
• previsioni di performance energetiche;
• raccomandazioni e miglioramenti.
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L’Audit di terza parte indipendente
TÜV SÜD
Definizione di Responsabilità Sociale
"l'integrazione su base volontaria, da parte delle imprese, delle preoccupazioni sociali e
ambientali nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate
(Commissione EU Luglio 2001)
“Responsabilità da parte di un’organizzazione per gli impatti delle sue decisioni e delle sue
attività sulla società e sull’ambiente attraverso un comportamento etico e trasparente che:
- Contribuisce allo sviluppo sostenibile, inclusi la salute ed il benessere della società;
- Tiene conto delle aspettative degli stakeholder
- È in conformità con la legge applicabile e coerente con le norme internazionali di
comportamento
-È integrata in tutta l’organizzazione e messa in pratica nelle sue relazioni.
(UNI ISO 26000 Definizione di “Responsabilità Sociale” - 2010)
TÜV SÜD
Definizione di Stakeholder
“gli individui ed i gruppi che dipendono dall’impresa per la realizzazione dei loro obiettivi
personali e da cui l’impresa dipende. In questo senso i dipendenti, proprietari, clienti,
fornitori, creditori, così come molti altri gruppi possono essere tutti considerati come
azionisti d’impresa” (Erik Rhenman in Industrial Democracy and Industrial Management 1968)
“Individuo o gruppo che ha un interesse in qualunque delle decisioni o attività di
un’organizzazione”
(UNI ISO 26000 Definizione di “Responsabilità Sociale” - 2010)
TÜV SÜD
La percezione della Sostenibilità
I soggetti responsabili di uno sviluppo sostenibile – Ric. GFK EURISKO
Per sostenibilità si intende “un modello di sviluppo economico rispettoso delle
persone e dell’ambiente”. In quale misura, secondo Lei, la responsabilità di garantire
uno sviluppo sostenibile spetta a …
GOVERNO
51
AZIENDA
32
CITTADINI
33
MOLTISSIMO
TÜV SÜD
82%
39
AMMIN. LOCALI
MOLTO
35
86%
76%
ABBASTANZA
43
44
73%
40
POCO
12
PER NIENTE
15
20
23
11
21
31
31
Come i „Valori“ sono cambiati nel tempo…
Dal Prezzo alla Responsabilità Sociale
1994
1997
2000
2003
2006
2010
2013
Drivers
Aspetti Critici
Responsabilità Sociale
Sostenibilità
Sicurezza nel Posto di Lavoro e dei Prodotti
Tematiche ambientali
Qualità del Servizio
Qualità del Prodotto
Prezzo
TÜV SÜD
§ Condizioni favorevoli
§ Gestione del Rischio
§ Salute e Sicurezza
§ Marketing & Pubbliche Relazioni
§ Sviluppo Sostenibile
§ Reputazione & Valore del Brand
Imprese e Sostenibilità
L’importanza dei diversi aspetti della sostenibilità nell’agire delle imprese
Ric. GFK EURISKO
Per ciascuna delle cose qui sotto elencate indichi quanto è importante, secondo Lei, che
un’impresa la metta in atto al fine di garantire uno sviluppo sostenibile.
MOLTISSIMO+MOLTO
L'impegno a garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori
61
La realizzazione di prodotti/servizi che migliorano
la qualità della vita delle persone
39
La realizzazione di prodotti/servizi rispettosi dell'ambiente
Il risparmio energetico
86
43
84
44
84
La riduzione delle emissioni di CO2
48
84
Il rispetto dei diritti dei lavoratori
47
83
L'impegno a garantire posti di lavoro stabili/non precari
52
L'utilizzo di energia prodotta da fonti rinnovabili
Il contributo allo sviluppo del territorio dove l'impresa opera
L'attenzione alla catena di fornitura
Il supporto a ONP per la soluzione di problemi sociali
81
46
L'offerta di prodotti/servizi con un prezzo equo
TÜV SÜD
88
81
37
79
30
77
25
19
74
64
Il Costo della Non Sostenibilità
Da anni enti di ricerca e Università studiano i benefici dell’essere
Socialmente Responsabili.
La misurazione è complessa e difficile perché costituita da aspetti
intangibili.
La questione è quindi, da qualche anno, quanto costa non essere
Socialmente Responsabili?
Le ultime ricerche in tal senso dimostrano, tra le altre cose come il trend
sempre maggiore è investire nella Responsabilità Sociale come
strumento per conoscere e mitigare il rischio, impostare strategie di
medio lungo periodo, coinvolgendo le parti interessate anche nei
processi decisionali strategici.
L’approccio Responsabile si delinea quindi come un orientamento
strategico dell’impresa nonché una leva competitiva.
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L’Efficienza Energetica: un efficace metodo di riduzione costi
Investimenti in fonti energetiche rinnovabili in miliardi di US$ (dati 2010)
TÜV SÜD
Il valore della Certificazione
La Certificazione rappresenta ancora un valore?
§ No – se rappresenta il fine unico dell’Azienda che la richiede
§ Sì – se rappresenta un mezzo per l’Azienda
§ per valorizzare il proprio impegno al miglioramento continuo
§ per comunicare la propria conformità a standard internazionali
§ per aggiungere valore ai propri investimenti
§ per incrementare la propria efficienza e competitività
§ per gestire il rischio di impresa
TÜV SÜD
Slide 47
La Certificazione come investimento
Ha senso parlare di ROI per la Certificazione?
§ Sì – e possiamo definirlo attraverso:
§ aumento di efficienza dei processi aziendali
§ maggiore consapevolezza e preparazione dei dipendenti
§ crescita della produttività e riduzione dei costi
§ miglioramento di immagine verso gli Stakeholder
§ incremento di efficacia della comunicazione istituzionale
TÜV Italia aggiunge valore alle scelte Aziendali attraverso
l’indipendenza della propria organizzazione ed un marchio
riconosciuto a livello internazionale.
TÜV SÜD
La percezione della comunicazione
Gli aspetti per i quali è richiesta un’informazione affidabile
Ric. GFK EURISKO
Per quali aspetti in particolare dovrebbe essere fornita ai consumatori un’informazione
pienamente affidabile ovvero certificata?
LE ASSOCIAZIONI
DEI CONSUMATORI
GLI ASPETTI
AMBIENTALI
GLI ASPETTI SOCIALI
ENTRAMBI GLI
ASPETTI
18
UN ENTE “SUPER
PARTES”
40
77
I MEDIA (STAMPA,
TV)
Quali fonti considera affidabili per fornire
informazioni sulla sostenibilità dei prodotti?
35-54 anni: 61%
18-34 anni: 46%
Media Sup./laurea:
50%
L'AZIENDA
PRODUTTRICE
5
INTERNET
TÜV SÜD
56
37
27
17
Elementare/media
inferiore: 31%
18-34 anni: 26%
Nel dettaglio le % che variano a
seconda delle fasce di
età/istruzione
Organizzazione sostenibile: un tangibile beneficio
Produttività
Brand reputation
Costi e inefficienze
Recovery time
Rischio d’impresa
Ridurre
Incrementare
Opportunità di
business
TÜV SÜD
Indipendenza e imparzialità
• Il gruppo TÜV SÜD è una fondazione governata da un consiglio formato da un
gran numero di imprese con partecipazione paritetica non quotato in borsa.
Non vengono distribuiti dividendi e pertanto tutto l’utile viene reinvestito
internamente per lo sviluppo del personale e delle attività.
• Questo rende, oggi, TÜV SÜD il maggior fornitore indipendente di servizi
tecnici al mondo.
• TÜV Italia è parte del gruppo TÜV SÜD fornendo pertanto alle Aziende Italiane
un accesso semplificato alla qualità dei servizi ed alla competenza del gruppo
anche su scala internazionale nel pieno rispetto del principio “think globally –
act locally”.
• TÜV Italia è la più grande organizzazione del gruppo TÜV SÜD in Europa ed
una delle maggiori al mondo. Nell’ambito della Divisione MS è seconda solo alla
Germania. Attualmente TÜV Italia coordina la business Region Western
Europe.
TÜV SÜD
TÜV SÜD nel mondo: think globally, act locally.
Global Headquarters:
Munich, Germany
TÜV SÜD in Italia:
TÜV Italia
Laboratori pH
Bytest
Legend:
Countries with TÜV SÜD offices
Regional headquarters
TÜV SÜD
ITALIA
GLOBAL
Euro 50 mio
500 staff
Euro 1.800 mio
18.800 staff
Formazione
Corso per Auditor/Lead Auditor Sistemi Gestione dell’Energia (ISO50001:2011)
Riconosciuto AICQ – Sicev
Bologna – Casalecchio dal 4 al 7 febbraio 2014
Per informazioni: tania.predieri@tuv.it - 051 2987420
Per iscriversi:
www.tuv.it • Akademie, la formazione di TÜV Italia • catalogo corsi • Energia
Certificazione del personale: Esperto in Gestione dell’Energia (EGE)
TÜV SÜD
Grazie per l’attenzione.
www.tuv.it
Alessandro Avallone
Sales Area Manager – Div. MS
alessandro.avallone@tuv.it
340 2414859
0444 218218
TÜV SÜD