Scarica il file

Kore Informa
SOGNO E BISOGNO
del Presidente Daniela Cecchi
Particolare
di una Kore greca
VI sec. a.C.- Museo dell’Acropoli
di Atene (Grecia)
(elaborazione grafica:Ass. Kore)
Fonte:http://wizolibrary.wizocollege.co.il/
Images/Source/Greek/Sculpture/Archaic/
KORE HEAD –682.jpg
Kore Informa
Febbraio 2014
ANNO VI Numero 1
Pubblicazione gratuita
Distribuzione gratuita presso
la sede dell’Associazione
Direttore Responsabile
Enrico Petrucciani
Redazione
Stefania Lussu
Daniela Cecchi
Angela Fabbri
Viviana Nacchi
Hanno collaborato:
Maria Pusceddu
Valeria Achilli
Editore: Associazione Kore
Finito di stampare
1 Febbraio 2014
Ciclostilato in proprio
presso la sede
dell’Associazione
Tiratura: n. 100 copie
Sommario
Sogno e bisogno
1
Compagni di viaggio
3
Il corpo racconta
6
C’era una volta...Igea
9
Piedi e Postura
11
Respiro: nutrimento di
vita
13
I laboratori Kore
16
Gli obiettivi
dell’Associazione
19
Ogni nostra espressione corporea tradotta in sintomi, atteggiamenti,
sogni, fantasie - presenta un aspetto
psicologico ed un aspetto biochimico. Ognuno di questi parametri, rivela all’indagine come gli aspetti
psicologici hanno un corrispettivo
biologico e viceversa i sintomi, le
malattie e le alterazioni sul piano
biologico, rimandano ad un corrispondente stato psicologico che li
caratterizza.
Di tutto quello che porta un individuo in terapia o semplicemente
quello che si può osservare in una
persona, vediamo adesso di analizzare quella espressione un po’ misteriosa che è il Sogno: che cosa è,
che cosa ci può insegnare, oltre la
lettura dei Simboli che lì si esprimono e raccontano molto di noi. E’ necessario imparare a prendere lezioni
da ciò che fa il biologico: alle modalità del biologico è necessario
adeguare la nostra qualità di Vita, in
modo che gli atteggiamenti non siano mai dannosi, ma in sintonia con
la Fisiologia del Corpo, per non inquinarlo.
Durante il Sonno si possono registrare due diversi momenti, uno caratterizzato da onde lente; l'altro 10' ogni 90' in cui EEG e EMG rivelano parametri tipici della Veglia - si
presenta come un tracciato desincronizzato, con onde rapide ed una intensità neurovegetativa caratterizza-
ta da rapidi movimenti oculari (da qui
fase REM – rapid eyes moviments ),
modificazioni nel ritmo cardiaco, nella Pressione Arteriosa e nella Respirazione, dalla caduta del tono muscolare, da segni di eccitazione sessuale e
da racconti di sogni più immediati se
il soggetto è svegliato in questa fase.
Questa è la fase in cui si sogna.
Il Sonno può essere incluso tra quelle
modalità della Vita individuate come
bisogni biologici, indispensabili cioè
alla Vita stessa.
Si manifesta come il bisogno di nutrirsi, respirare, relazionare: il dormire
è indispensabile, tanto che ci addormentiamo senza volerlo, quando non
lo abbiamo previsto: guidando, viaggiando trasportati, davanti alla tv anche con programmi considerati interessanti. Spesso risvegliandosi dopo
pochissimo - si ha Coscienza del
"sognavo già"... il nostro Corpo va nel
Sonno quando ne ha bisogno, anche
senza l'autorizzazione della Coscienza, ed in particolare va in quella fase
dove accade anche il Sogno (REM)
quando è particolarmente deprivato di
Sonno. Mauro Mancia, Psicoanalista e
studioso di Fisiologia Umana ipotizza
in “ Sonno e Sogno” ( ed. Laterza
1996 ) che il Sonno sia da considerarsi
un istinto, estrapolando il concetto di
istinto dalla Etologia. Un comportamento si dice istintivo quando dipende
dalla attivazione di più centri nervosi
(dai più complessi ai più bassi), quan-
Periodico Quadrimestrale dell’Associazione Culturale O.N.L.U.S.
Centro Studi per la Ricerca e l’Educazione Psicosomatica Kore-Affiliata C.E.S.V.O.T
C.F.: 90013660536 -Via Bellini n°39- 58022 Follonica (Gr)
Registro Stampa del Tribunale di Grosseto al N° 04 / 09 – fascicolo n°471 / 09 V.G
do presenta requisiti comportamentali come l'attività di spostamento (come la ritualizzazione),
quando ha una sua finalità. L'istinto risponde ad
impulsi interni ed esterni, per il mantenimento
dell'Individuo e della Specie.
Il Sonno presenta le condizioni per essere considerato un Istinto: 1) quasi tutte le aree del Sistema
Nervoso sono coinvolte, 2) presenta fasi preparatorie, 3) rivela attività di spostamento, 4) ha finalità di conservazione dell'Individuo e della Specie.
L'alternarsi regolare e fisiologico delle due fasi del
Sonno e le loro caratteristiche, si possono interpretare come la fase appetitiva, preparatoria
(la non REM, con onde lente nel tracciato) e consumatoria (REM): la privazione
di questa seconda fase, infatti, scatena un
recupero che le attribuisce un carattere di
necessità tipico degli istinti.
Esperimenti effettuati con gli animali,
svegliandoli ogni volta che l’EEG ne rivela l’accadere, ci mostra come ciò provoca prima un tentativo più frequente di
viverla, poi una Patologia caratterizzata da avvelenamento cerebrale, fino alla Morte entro tre giorni. Molte torture inflitte in sistemi politici totalitari
ai dissidenti, hanno utilizzato metodi simili.
E’ facile sperimentare - quando dormiamo meno,
per una situazione contingente o per tensioni l’accentuarsi nel giorno successivo di quelle che
sono le espressioni patologiche del nostro Corpo:
o siamo più instabili emotivamente o cresce o si
rivela quella che è la nostra abituale forma di somatizzazione (…soffrire di stomaco, di emicrania…).
Ciò dimostra che l'assenza di Sonno e quindi una
riduzione della fase REM (è questa che si cerca di
recuperare prima, se deprivati di sonno) provoca
una alterazione chimica nel nostro Corpo simile a
quella che scaturisce da un atteggiamento non in
armonia con l’accadere della Vita.
Chi tenta di costringere la Fisiologia in schemi, ha
perso la consapevolezza dei propri bisogni e vive
secondo ciò che crede di volere, è dominato dalle
situazioni o dai propri schemi mentali, ha un corrispettivo biologico di alterazione chimica e fisiologica tale da provocare disagi e conflitti del comportamento o somatizzazioni.
Si osserva quindi che c'è relazione tra Sonno/
Sogno e i relativi processi biochimici, come c'è tra
atteggiamenti, qualità di Vita e il nostro stato biochimico, fisiologico interiore.
Pagina 2
Serenità, salute
sonno/sogno __processi biochimici
Nevrosi, somatizzazioni
salute armonia funzioni
atteggiamenti/
qualità vita___processi biochimici
nevrosi, somatizzazioni, psicosi
Questo ci suggerisce che il Sonno, con
quella fase REM che corrisponde al Sogno,
nutre il Corpo la notte, come di giorno lo
nutre una Vita vissuta secondo i nostri
bisogni, cioè con le nostre emozioni.
Il Sogno sembra essere un guardiano della
Vita selezionato evolutivamente per consentire al Corpo di esprimersi anche durante il Sonno (la Vita è continua trasformazione) ma
anche per esprimere quelle emozioni, quelle energie che durante la Veglia, nella Vita reale, non
sempre e non tutte vengono attivate ed espresse, in
quanto più o meno siamo tutti tesi a controllare il
Corpo, le emozioni, i bisogni veri usando la Coscienza ed i vari “dover essere” di questa.
Per molti individui il Sogno resta l'unico momento
o uno dei pochi in cui vivere le potenzialità, emozioni del Corpo; non importa se il vissuto del Sogno è sereno o doloroso, l'importante è che il Corpo pulsi, si esprima, liberi, metabolizzi quelle energie che altrimenti restano bloccate in esso, alterandone l'equilibrio chimico e quindi la sua fisiologia . Esattamente come succede all'Individuo durante la Veglia: se questi vive secondo i bisogni
del Corpo, se è capace di esprimere le proprie emozioni, libera energie; se non è così e vive controllando il Corpo, assoggettandolo ai vari dover
essere interiorizzati, trattiene le proprie energie
vitali - che sono sostanze chimiche - le quali restano sul Corpo alterandolo chimicamente, avvelenandolo. Le conseguenze sulla Fisiologia del Corpo e sulla Vita di relazione sono quindi le solite;
sia in conseguenza di deprivazione di Sonno, sia in
conseguenza di una educazione che ci ha portato
ad essere incapaci di rispettare il Corpo, con i suoi
desideri, con i suoi impulsi. La Cultura trasmessa
ci ha invaso e fatto perdere segue a pag. 4
Kore Informa
Compagni di viaggio
a cura di Stefania Lussu
Il Secolo scorso ha espresso nella sua prima metà orrori che noi, quasi contemporanei, facciamo
ancora fatica a concepire e percepire come reali: il dolore della generazione che ci ha preceduto e
di quelle contemporanee, massacrate mentre da noi fiorivano Libertà e Democrazia e ci illudevamo che prevalessero sul Pianeta, è ancora in noi non sufficientemente elaborato. Molti individui
hanno ricevuto il dono di esprimere quel dolore, ma anche i sogni, le speranze, le emozioni di chi
fugge dalla Morte per andare verso l’Amore ad ogni livello: poeti, cantanti, filosofi, narratori,
scienziati, artisti, registi, attori, sono stati i nostri compagni di viaggio ai quali è utile rendere omaggio per nutrire le nostre anime attraverso ciò che è stato espresso dalle loro.
Nelson Mandela
Nelson Mandela, leader storico del movimento anti-apartheid sudafricano,
nasce il 18 luglio 1918 a Mvezo (Capo Orientale-Sudafrica). Ha vissuto 26
anni in carcere, fino a quando, nel 1994 è riuscito a diventare addirittura presidente del Paese che lo aveva rinchiuso e privato della Libertà per così lungo
tempo. È diventato simbolo della lotta per i diritti dell'Uomo. Nel 1993 gli è
stato conferito il Premio Nobel per la Pace. È morto il 5 dicembre 2013
all’età di 95 anni. Il che prova che sofferenze fisiche e psichiche, se gestite
nel migliore dei modi, non pregiudicano una vita longeva, e anzi forse
Nelson Mandela
l'aiutano, temprando Corpo e Spirito. In alcune delle sue frasi tutto queFoto tratta dalla rete
Sito internet:
sto sembra emergere con chiarezza. Con il suo coraggio Nelson Manhttp://chikaoduahblog.files.wordpress.com/
dela ha ispirato il Mondo è stato un esempio per l’intera Umanità e ha
insegnato valori come la Libertà, la non Violenza e il ripudio di qualsiasi forma di Razzismo. Ecco alcune delle sue frasi più celebri:
- Tutti possono migliorare a dispetto delle circostanze e raggiungere il successo se si dedicano con passione a ciò che fanno.
- L’Educazione è l’arma più potente che si può usare per cambiare il Mondo.
- Le difficoltà piegano alcuni uomini ma ne rafforzano altri. Non esiste ascia sufficientemente affilata
da poter tagliare l’anima di un peccatore che continua a provare, armato solo di Speranza, con la convinzione che alla fine riuscirà a rialzarsi.
- Se potessi ricominciare da capo, farei esattamente lo stesso. E così farebbe ogni uomo che ha
l’ambizione di definirsi tale.
- Mi piacciono gli amici dalle menti indipendenti che ti consentono di vedere i problemi da angolazioni
diverse.
- Una preoccupazione di base per il gli altri nella nostra Vita individuale e di comunità può fare la differenza nel rendere il Mondo quel posto migliore che così appassionatamente sogniamo.
- Esseri liberi non significa semplicemente rompere le catene ma vivere in modo tale da rispettare e
accentuare la Libertà altrui.
- Provare risentimento è come bere veleno sperando che ciò uccida il nemico.
- Ho imparato che il Coraggio non è la mancanza di Paura, ma la Vittoria sulla Paura. L’Uomo coraggioso non è colui che non prova Paura ma colui che riesce a controllarla.
- Una buona Testa ed un buon Cuore sono sempre una formidabile combinazione
- Non mi giudicate per i miei successi ma per tutte quelle volte che sono caduto e sono riuscito a rialzarmi.
Kore Informa
Pagina 3
la capacità di decodificare la Vita. I sintomi prodotti dalla deprivazione di Sonno, quindi di fase
REM, e quelli prodotti da una Vita non in sintonia con le proprie emozioni, hanno lo stesso senso e clinicamente sono gli stessi.
I Neonati rivelano una attività di sonno REM
prolungata che si riduce via via fino ai valori
normali. E' come se quella fase REM prolungata
nel Neonato stia psicologicamente e quindi fisiologicamente al posto della relazione oggettuale
che ancora non è completa e sia preparatoria di
questa. E’ come se stesse adempiendo ad
una Funzione biologica che poi verrà in
gran parte assunta dalla Vita di relazione,
che potrà essere sana o patologica.
Nella Patologia si notano due modalità di
alterazione del ciclo Veglia/Sonno.
Alcuni, una percentuale bassa, dormono
molto, quasi a rifugiarsi nel Sonno, il loro Corpo sceglie di darsi nutrimento dormendo, con più fasi REM, durante le
quali liberare quelle Energie che non è capace di
esprimere durante la Veglia. E’ il caso di dire
che questi dormono al posto di vivere. Individui
che sentono solo nel Sonno e qui possiamo dire
che si proteggono dormendo sia simbolicamente
dai rischi della Vita, sia biologicamente dando al
proprio Corpo una opportunità alternativa di espressione di Energie.
L'altra modalità patologica del Sonno, la più frequente, è la difficoltà ad addormentarsi o bruschi e frequenti risvegli, situazioni accompagnate da ansia, angoscia. Gli individui che ne soffrono hanno sviluppato una personalità inadatta a se
stessi, con atteggiamenti non sufficienti ad esprimere veri bisogni. Il controllo ha costretto la persona ad essere altro da sé, perciò hanno difficoltà
ad abbandonarsi a quella Funzione biologica che
è il Sonno/Sogno come se la Coscienza, ormai
strutturata come un contenitore di norme che
controlla il Corpo, volesse controllarlo anche
nel Sonno, quando le funzioni coscienti situate
nelle aree cerebrali, sono escluse. Come avviene il controllo? Impedendo loro di addormentarsi
o risvegliandoli bruscamente quando la Fisiologia, l’accadere della Vita, sta per entrare in fase
REM, quasi avesse paura di ciò che vivrà, perchè
questo sarà secondo il Corpo, ma l’espressione
corporea è considerata pericolosa dalla CoscienPagina 4
za.
Questo accade quando l'Individuo è ormai
arrivato al punto in cui non si può dare il Piacere, controlla il Piacere (intendendo per piacere l'espressione di veri bisogni del Corpo,
ecobiopsicologici direi) neppure in una espressione che bypassa la relazione e quindi
la paura del giudizio, come il Sonno/Sogno.
Quel Corpo è sempre in allarme, timoroso di
stimoli che arrivino a quelle funzioni che ormai teme di attivare.
La prima lezione che possiamo dedurre
da una Analisi Psicosomatica del Sogno
è che se il suo ciclo è alterato, il nostro
Corpo, la nostra persona sta soffrendo.
Chi afferma che le bastano poche ore di
Sonno, in realtà si inganna.
L’altra lezione che scaturisce
dall’aspetto biologico di questo vissuto,
dalle sue Funzioni, dalle conseguenze
della sua alterazione, è il rivelarsi un
istinto, quindi indispensabile alla Vita: è una
lezione di qualità di Vita, una indicazione di
lavoro direi, per gestire la nostra Esistenza.
Se le rivelazioni degli strumenti e/o l'osservazione clinica delle conseguenze della sua
deprivazione, ci insegnano che il Sogno è un
guardiano della Vita, ciò che fa il Sogno
dovrà essere indicazione di Vita.
Nel Sogno il Corpo pulsa, si esprime, vive le
sue Emozioni, libera Energie; una Vita sana
potrà essere solo quella dove l'Individuo ha
appreso ad accogliere se stesso, i propri istinti, le proprie pulsioni, a considerare il Corpo
come una espressione del Sacro, degna quindi del massimo rispetto.
Il Corpo sarà così lasciato libero di esprimersi, liberando quelle Energie che lo rendono
sano, morale … il cui controllo porta alla Patologia.
"Il Sonno sia lodato e rispettato! Questa è
la prima cosa! Evitate tutti coloro che dormono male e stanno svegli la notte! " da
"Così parlò Zarathustra"di Nietzsche
Perché il Sogno sembra aver perso di importanza nella nostra socio - cultura?
Vi è in noi, a livello biologico, l'eredità della
Kore Informa
storia dell'Uomo, il cui ciclo Sonno/Veglia ha
sempre seguito il ciclo Luce/Buio. Solo negli
ultimi cento anni questo ritmo è stato alterato
con l'invenzione della Luce e l'impiego del tempo dell'Oscurità con attività di impegno razionale. Prima dell'illuminazione prodotta dall'Energia Elettrica, le serate rischiarate dalla luce delle
candele o dalla Luna, erano vissute con un maggiore contatto fisico tra le persone e con una comunicazione verbale caratterizzata da racconti
fantasiosi o appartenenti alle tradizioni, e come
tali ricchi di personali proiezioni. La Creatività defluiva e chissà quante emozioni
venivano vissute attraverso questi racconti che si muovevano tra l'Esperienza,
il romanzato, il fabulatorio, il Mito.
Tutto questo era il vissuto della Sera, oltre alla possibilità di una quantità maggiore di tempo per il Sonno e quindi di
tempo REM, la Notte.
Il Positivismo e la Tecnologia hanno portato
l'Uomo a privilegiare, negli ultimi Secoli della
sua storia, ma soprattutto nel nostro Secolo, la
Razionalità. Ma biologicamente l'Uomo è il
frutto di tre milioni di anni durante i quali la sintonia con i ritmi della Natura gli ha permesso un
uso della sua creatività ed interiorità: durante il
Giorno per sopravvivere, alla Sera per riempire
di immagini l'Ombra, durante la Notte con il
Sogno. Era una Vita vissuta con il Corpo, con le
Emozioni che avevano naturalmente e spontaneamente l'accesso all'esterno 24 ore su 24, nel
Male e nel Bene; era direi, necessità. Di questo
biologicamente l'Uomo ha bisogno, questo è necessario che integri con la consapevolezza nella
sua attuale modalità di Vita, migliore per tanti
altri aspetti.
Il Corpo comprende ancora in Sé, nella sua
eredità biologica quei bisogni che non hanno più
culturalmente la possibilità di essere espressi, in
quanto il nostro tempo è organizzato razionalmente ed illuminato da non lasciare spazio a
Creatività e Fantasia. Che cosa è rimasto, adesso, all'Uomo normale, cioè inconsapevole e incapace di interpretare quei messaggi che il Corpo continua a mandare?
Solo il Sogno. Il Sogno così screditato e ridicolizzato dalla Razionalità ed anche dalla Psicoanalisi.
Kore Informa
Il Positivismo ha sostituito l'Oggettivo al
Soggettivo, che poteva essere inquinato dalla
Fantasia, dai “Sogni”. La Psicoanalisi ha distolto l'attenzione dal Sogno come momento
di emozione e quindi vitale, trasferendola al
suo aspetto di fornitore di strumenti per aiutare un Corpo a riappropriarsi della capacità
di vivere le proprie Emozioni ed anche quindi di...sognare. Da protagonista a solo strumento di Indagine.
La Tecnologia ha condizionato l'Uomo ad
usare la sua parte razionale, gli ha tolto
Creatività ed Emozioni, poco stimolando in lui le strategie logiche; il momento, la situazione del “problem solving”
si presenta sempre più raramente per il
Bambino e per l’Adulto, è tutto “già
fatto”, dal giocattolo alla Storia (in video), allo strumento di lavoro … Ciò
risulta dannoso per quelle aree cerebrali, tipiche della specie umana, preposte alle
strategie logiche e selezionatesi evolutivamente per questo, stimolate invece da situazioni che liberano la Creatività, la Fantasia,
le Emozioni.
Per nutrire, stimolare quelle aree, spesso per
il Bambino o per l’Adulto inserito in questa
Vita organizzata, non è rimasto che il Sogno,
il quale agisce direttamente, come l'ultima
speranza per il Bambino o per l’Adulto ben
inserito in questa vita organizzata e
“rassicurante”: qualche emozione vissuta
nel Sogno può permettere alle Energie di
quell'Individuo di straripare e di inondare la
sua Vita armonizzandola.
E’ necessario educare l’Uomo contemporaneo a recuperare il Sonno come momento di
bisogno fisiologico e non a trattare questa
Funzione come qualcosa che resta da fare
solo a chi non può “tirar tardi”.
Pagina 5
Il corpo racconta: psicosomatica e archetipo
di Maria Pusceddu
Cari amici di Kore,
sono passati tre anni da quando ci siamo incontrati a
Follonica per la presentazione del mio libro “Gioco
di specchi: riflessioni tra Natura e Psiche”. Durante
questo periodo mi sono assunta un grande impegno,
che si è concretizzato in un altro libro di cui vorrei
parlarvi. S’intitola “Il corpo racconta: Psicosomatica e archetipo”.
Questo mio nuovo lavoro è in buona misura il seguito del precedente. Quello raccoglieva diversi piccoli saggi in cui si affrontavano temi generali
dell’Ecobiopsicologia, tendenti a cogliere le analogie profonde tra il mondo della Natura e quello della
Psiche; questo entra più nel merito di una
Psicosomatica simbolica, alla ricerca
dell’Archetipo fondante le strutture del nostro Corpo.
Anche questo libro dunque nasce da una
profonda esigenza di significato, da un bisogno di cogliere ciò che lega, rispetto ad
una Cultura scientifica che non ha fatto
altro che dividere.
Come biologa, mi ero interessata particolarmente
alle dinamiche evolutive, al divenire delle specie, al
filo rosso che le unisce tutte nonostante la molteplicità delle loro forme. Ma interessarsi di meccanismi
evolutivi significa vederli in relazione all’ambiente
in cui si svolgono; l’orizzonte così si amplia, i campi d’interesse s’inanellano l’uno con l’altro fino a
che la Terra non basta più. Pur restando la Biologia
il mio interesse primario, fui affascinata
dall’evoluzione dell’Universo. Mi accorsi così che,
per comprendere il divenire dell’immensamente
grande
(Macrocosmo),
dovevo
conoscere
l’immensamente piccolo (Microcosmo): il mondo
delle Particelle e delle forze che hanno plasmato
l’Universo conosciuto.
Sentivo sempre di più le profonde relazioni tra tutte
le cose e coglievo come alcune leggi fondamentali
fossero applicabili, mutatis mutandis, ai diversi livelli di complessità dell’esistente. Mi vennero in
mente le grandi intuizioni dei filosofi presocratici,
che avevano colto, per vie misteriose, verità che noi
avremmo scoperto per via scientifica alcuni millenni
più tardi. Da dove avevano attinto? Quali capacità
Pagina 6
possiede potenzialmente la Mente? Mi resi conto che l’altro universo ancora da esplorare era
proprio il frutto più maturo dell’evoluzione della
Materia: la Psiche umana.
Cominciai così ad interessarmi di Psicologia.
Trovai nella Psicologia analitica di Jung la sintonia più adeguata al mio sentire.
L’aspetto per me più innovativo ed interessante
fu l’idea junghiana di un Inconscio più vasto rispetto a quello freudiano, condiviso da tutti gli
Uomini: l’Inconscio collettivo. Jung era giunto a
questa conclusione comparando tra loro tradizioni e miti di popoli antichi, o a tutt’oggi
ancora abbastanza “primitivi”, e cogliendo delle similitudini di base su temi fondamentali nell’organizzazione della Psiche umana. Egli ritrovò questi temi, e le
immagini corrispondenti, nei suoi sogni
ed in quelli dei suoi pazienti; concluse
così che questi fossero strutture fondanti
lo sviluppo psichico di tutti gli Uomini e,
mutuando il termine da Platone, li chiamò archetipi. Per Jung l’Archetipo è inconoscibile in
sé, ma si manifesta a noi attraverso immagini
archetipiche che lo rappresentano a vari livelli
di complessità.
Al centro della totalità psichica Jung pone
l’archetipo del Sé; si tratta di un principio-guida
interiore che, dalle profondità dell’Inconscio,
indirizza L’Io (centro della Coscienza) verso la
realizzazione del proprio progetto tramite il processo d’individuazione. Esso si manifesta tramite i sogni che, come gli antichi ben sapevano,
vanno tenuti in seria considerazione. Per questo
motivo, solo una sana dinamica tra Coscienza ed
Inconscio può portare alla realizzazione piena
dell’Individuo.
Marie-Luise Von Franz, la grande allieva di
Jung recentemente scomparsa, si domandava:
“Noi sogniamo il simbolo del Sé o noi siamo il
sogno del Sé?”. Leggendo questa frase mi venne
in mente un parallelo biologico: noi siamo individui che possono propagare i propri geni secondo un nostro progetto o siamo, come dice R. Dawkins, “la macchina costruita dai nostri geni per
Kore Informa
potersi riprodurre?”. Possiamo definire il pool ge- mente così limpida e recettiva da cogliere
nico come il Sé biologico? Il Sé junghiano è in “memorie” sepolte dentro ciascuno di noi e che
contatto costante con il flusso dell’Evoluzione psi- sono il “riflesso” dell’Universo che ci ha generati.
chica, cioè l’Inconscio collettivo; il genoma indivi- Le moderne teorie della Complessità sostengono
duale è in contatto con il flusso dell’evoluzione che, per fare analisi corrette dei fenomeni e dei
biologica di cui è una manifestazione. Entrambi sistemi, è necessario studiarne sia i componenti
che i “connettivi” che li mettono in relazione tra
onde di un mare insondabile.
In definitiva, Jung ha scavato nella Filogenesi del- loro. E’ proprio il legame ciò che trasforma un
la psiche, come gli scienziati evoluzionisti hanno insieme caotico di elementi in una struttura dotata
scavato nella Filogenesi degli organismi, per trova- di un livello di complessità superiore, con prore le invarianti di base ed i principi organizzatori prietà emergenti del tutto nuove rispetto ai comdell’evoluzione stessa. L’analogia tra i due mondi, ponenti stessi. Così la Molecola trascende gli Atomi che la compongono, la Cellula trascende le
fisico e psichico, è più che evidente.
Inoltre Jung ha ipotizzato che alla
Molecole che la compongono,
base della piramide psichica (Io,
l’Uomo trascende le cellule
Inconscio personale, Inconscio colche lo compongono.
lettivo) ci sia un substrato, definito
Legare insieme significa, dunPsicoide, in cui Materia e Psiche
que, passare ad un livello susono ancora con-fuse; si tratterebbe
periore, fare quindi opera di
cioè di una “prima essenza” che
trascendenza. A questo propocomprende ancora in sé, in modo
sito è interessante notare che
indistinto ed indistinguibile, tutto
la parola “religione” deriva dal
ciò che in seguito si manifesterà coLatino re-ligare, cioè legare
me evoluzione della Materia e della
insieme. In Greco unire insieme si dice sun-ballein (sunPsiche.
Ma, se Materia e Psiche hanno
ballein) da cui deriva la parola
un’origine comune e se l’Uomo è
“simbolo”. Il Simbolo è frutto
di un processo psichico che
per
il
momento
l’apice
lega
un
oggetto
o
dell’evoluzione della Materia, dobun’immagine ad un significato
biamo supporre che, in profondità,
la sua Psiche contenga memoria di
tramite l’Analogia.
tutto il processo filogenetico
Io, negli studi e nella
Il corpo racconta di Maria Pusceddu, 2013,
che ha portato fino a noi.
Vita, sono sempre andaPersiani
Editore
L’Uomo quindi sarebbe ad
ta alla ricerca di legami
Immagine tratta dal sito internet:
un tempo frutto e custode di
tra le cose e dei loro sihttp://www.persianieditore.com/home/wpcontent/uploads/201
gnificati; era fatale quinquella storia.
3/12/IlCorpoRacconta_Cover.jpg
di che convergessi sulla
Proprio nei giorni in cui preparavo un intervento sullo
Psicologia analitica di
Psicoide, a commento de “Il libro rosso” di Jung, Jung, che dedicò alla ricerca dei Simboli della
mi è apparsa alla mente un’immagine che compen- Psiche tutta la sua esistenza.
dia, senza bisogno di parole, quanto vado dicendo. Più riusciamo a svelare aspetti profondi del nostro
Per questo ho voluto farla disegnare per metterla universo (riguardino essi la Fisica delle Particelle,
nella copertina di questo libro. L’Uomo è al centro i recessi del cosmo, la Biochimica della Vita o la
di una specie di clessidra: esso è la sintesi di tutta nostra Psiche) più ci sentiamo paradossalmente
l’Evoluzione del Cosmo e ne contiene, avvolti da un arcano mistero, di cui si percepisce
nell’Inconscio, tutta la memoria. Comunque giri la la numinosa potenza. Questo ci permette di coclessidra, l’Uomo resta il punto d’incontro e di e- gliere, insieme alle nostre capacità, i nostri limiti;
ma nello stesso tempo ci fa sentire depositari e
spressione della storia dell’universo.
In quest’ottica diventa più facile comprendere le partecipi della grandezza di quanto stiamo faticoincredibili intuizioni di Eraclito, Democrito ed altri samente indagando.
filosofi antichi; essi hanno saputo rendere la loro Con questa mia nuova fatica, infine, desidero dare
Kore Informa
Pagina77
Pagina
un modesto contributo alla riscoperta della nostra
complessità a cui si è giunti attraverso un lungo
cammino, guidato da principi fondanti universali
che sono riconoscibili per chi sa vedere.
Si tratta di tentare di riconoscere l’Uno che si cela
sotto il molteplice.
Ciò va colto in una prospettiva diacronica, attraverso i passaggi filogenetici che nel tempo hanno
condotto fino a noi, nel Corpo e nella Psiche; ma
va anche visto in una prospettiva sincronica in
quanto Soma e Psiche si esprimono, ciascuno con
il suo linguaggio, in modo congruente nel hic et
nunc (qui e ora). A questo scopo ho rivisitato gli
organi del nostro Corpo in una prospettiva filogenetica, ontogenetica e simbolica in modo da cogliere nella Funzione e nella Disfunzione il significato ed il messaggio da utilizzare in terapia; ho anche riportato, a sostegno degli aspetti teorici, diversi flash clinici.
L’obiettivo è ambizioso, l’orizzonte vasto e le difficoltà enormi, anche perché questa ricerca di archetipi orientanti la filogenesi delle strutture corporee
non è mai stata tentata prima d’ora.
Si tratta di lavorare sul versante “materiale” dello
Psicoide, rimasto in ombra nei filoni di Studio junghiani, secondo i criteri usati per il versante psichico; ciò allo scopo di toccare con mano come le Leggi universali, cioè archetipiche, valgano allo stesso
modo per il Corpo e per la Psiche.
E’ come se lo Psicoide junghiano fosse il corpo di
una farfalla da cui finora è emersa una stupenda ala
variopinta; il mio tentativo mira a far spuntare anche
l’altra, per raggiungere, prima o poi, l’armonica
simmetria che Jung aveva immaginato e percepito.
Non penso certo di aver raggiunto nelle pagine che
ho scritto quanto sarebbe auspicabile; tuttavia, se il
paziente lettore riterrà che in questo mio grande
sforzo di sintesi io abbia dato anche un minimo contributo alla causa, sentirò di non aver lavorato invano.
Tirocinio per Psicologi
L’Associazione Kore, Centro Studi Olismo e Psicosomatica, è dal 2007 sede di tirocinio post-Laurea
per Psicologi, in base alla convenzione stipulata, e recentemente rinnovata, con l’Università La Sapienza di Roma – Facoltà di Medicina e Psicologia (Convenzione n. 120 del 31/08/2012 con scadenza al 31/08/2015). In questi cinque anni sono già avvenute molte collaborazioni che hanno visto
l’avvicendarsi presso la nostra associazione, nei diversi semestri, di un certo numero di tirocinanti che
con noi hanno portato a termine il loro percorso di Formazione universitaria.
LE ATTIVITA' OGGETTO DI TIROCINIO SONO:
- partecipazione ai “Sabati di Kore”, tesi a formare ed informare i soci con argomenti che hanno come
riferimento culturale e metodologico l'Ecobiopsicologia e tutte le altre discipline psicologiche ed analitiche che sono alla base di una Educazione Psicosomatica intesa come prevenzione del Disagio e della
Patologia;
- discussione di casi clinici insieme all'equipe di psicologi e psicoterapeuti.
Referente tirocini: Dott.ssa Daniela Cecchi
Numero di tirocinanti ammessi per semestre: 2
E' prevista la presenza di Psicologi iscritti all'albo/tutor.
La scheda informativa relativa all’Associazione Kore è attualmente visibile sul sito della Facoltà di Medicina e Psicologia della Sapienza di Roma:
http://www.psicologia1.uniroma1.it : “Verso la Professione”>“Tirocini post laurea”>“Banca dati".
I tirocini si svolgeranno presso la sede dell’Associazione, in via Bellini, 39 a Follonica.
Info: tel. e fax: 0566/49100, e-mail: koreinforma@libero.it
Pagina 8
Kore Informa
C’era una volta Igea…
di Angela Fabbri
Il Mito è portatore di una sapienza rivelatrice di una Igea suggerisce l’idea del Benessere, della Prevensuperiore Realtà, al di là delle anguste categorie zione dalle Malattie: la sua immagine–quale recedella sfera razionale. L’etimologia greca –mythos- piamo dalle antiche sculture e dalla moderna interrimandaal significato di racconto: non si tratta di pretazione di Klimt- trasmette Forza, Fascino, Serenità. E sembra evocare l’idea di un femnarrazione di fatti realmente accaminile che sa attuare percorsi di bellezza,
duti, ma di intuizioni che danno
di cultura, di trasformazione e di individuaccesso alla dimensione del Sacro.
azione. A questo proposito è importante
Le figure simboliche, attraverso le
ricordare come gli archetipi del femminile
quali si dispiega il racconto, hanno
–Luna e Venere- siano ben distinti ed opqualcosa di numinoso,e perciò tali
posti agli archetipi del maschile –Marte e
Sole- preposti all’attività razionale e coda attivare un’energia costruttiva e
sciente. Dall’isola di Coo proviene la beltrasformatrice all’interno delle cola statua in marmo di Età Ellenistiscienze. Perciò si suole dire che il
ca:leggiamo Serenità ed Armonia
Mito non è mai accaduto, ma accanell’espressione del volto della Dea avvolde sempre nella Vita degli uomita dalle spire di un serpente, l’animale che
ni…
muta pelle. Se Igea è simbolo di Bellezza
L’antropologo polacco Bronislaw
e di Trasformazione, diverso è il significaMalinowski afferma che “ il Mito
to
trasmessoci dalla sorella Panacea
è un ingrediente vitale della Civil(rimedio per tutti i mali), che –già nel nome- sembra alludere ai farmaci con cui ci
tà umana; non favola inutile, ma
illudiamo di curare tutte le Malattie. In
forza attiva costruita nel temEpoca Moderna il pittore austriaco Gustav
po”.La Dea greca Igea, figlia di
Klimt ha celebrato l’immagine di Igea coAsclepio, Dio della Medicina, è
me allegoria della Medicina.
figura archetipica della Salute e
Il Corpo prosperoso, avvolto nell’abito
del Benessere: c’era
rosso, esprime eros e Passione.Il rosso e
Igea
una volta…ma può
l’oro sono i colori simbolici del Potere, e
statua in marmo,II sec.A.C
la dea con i suoi attributi –il serpente e la
Museo Archeologico,
essere sempre presente
coppa che tiene nella mano sinistra- è figuIsola di Coo (Grecia)
dentro di noi, come
ra carismatica in un percorso che conduce
Immagine tratta dal testo
immagine mitologica e
Mitologia Greca, ed. Bonechi, 1999 alla salute.
come simbolo attivatoLa Medicina, di G.
re di un’energia guaritrice. Gli attributi della Dea
Klimt,
vanno distinti da quelli riferiti al padre: Asclepio è il
olio
su
tela, 1901Medico che risana dalle Malattie e risuscita dalla
1907,
Morte, mentre Igea è a salvaguardia della salute.
(dipinto distrutto nel
1945 nell'incendio del
Gli ospedali, presso i luoghi di culto delcastello di ImmenDio,ospitavano gli ammalati ove il Dio stesso potedorf),
va comparire in sogno e suggerire loro il rimedio
Università-di-Vienna
utile per la guarigione: la Medicina nell’antica GreSito internet: http://
cia non è tanto distante dalla moderna teoria junbarbarainwonderghiana circa il potere risanatore dell’Inconscio. Alart.files.wordpress.co
sclepio è figlio di Apollo ed in qualche modo ha a
m/2013/02/
che fare con l’Equilibrio, la Misura, la Bellezza.
kt10sig.jpg
Kore Informa
Pagina 9
Per le sue prerogative, Igea richiama alla mente la
Dea olimpica Venere, icona della Bellezza fisica e
morale, della Passione e dell’Emancipazione attraverso le vie dello Spirito e dell’Intelletto (nelcosmo
il pianeta Venere segue il pianeta Mercurio).
“Alma Venus” la definisce il poeta latino Lucrezio
nel De Rerum natura:l’aggettivo alma,dal verbo
latino alo (nutro), allude alla benefica presenza
della Dea, messaggera di Armonia, di Pace e di
Fecondità.
L’Imperatrice
Immagine tratta da “I tarocchi. Predire il futuro...”
a cura di Demi, Demetra, Firenze,2002
Saggezza ed intelligenza creatrice, potere e dolcezza, equilibrio e serenità caratterizzano questa immagine femminile che -al pari di Igea e Venerepuò ispirare armonia e individuazione, in un percorso che conduce alla fecondità ed alla salute.
Venere di Rodi, Statua in marmo, V Sec. A.C.,
Museo Archeologico,Isola di Rodi,Grecia
(foto di Angela Fabbri)
Questi sono gli attributi capaci di attivare possibili percorsi per la Salute, quando il Corpo, anziché
chiudersi nella “corazza”, può attraversare la Vita,
aprendosi alle Esperienze, alla Cultura ed alla Trasformazione, nell’ascolto di Sé e nel confronto sereno con l’Altro.
In corrispondenza con il carisma venusiano, su di
un altro versante, nella sapienza offertaci dagli Arcani Maggiori dei Tarocchi, troviamo la figura
dell’Imperatrice, assisa in trono con nobiltà e dolcezza.
Pagina 10
Asclepio
Statua marmorea, Musei Capitolini (Roma).
Sito internet: http://it.wikipedia.org/wiki/Asclepio
Kore Informa
Piedi e Postura
di Valeria Achilli
In un recente sondaggio il 53% degli intervistati ha debba essere in grado di sapere fare un bilancio
dichiarato di avere dolori ai piedi. Sembra superfluo funzionale globale del sistema posturale ed anadescrivere l'immenso lavoro che i nostri piedi, fon- litico dei singoli recettori, e non limitarsi escludamentali organi di moto e di senso, sono costretti a sivamente al distretto podalico.
compiere ma troppo spesso ci ricordiamo di loro so- Attraverso la Posturologia si è ormai accertato
lo quando cominciano a far male. La complessità che lo squilibrio di un recettore può riverberarstrutturale del Piede è proprio dovuta alle funzioni si anche su gli altri recettori.
cui esso è deputato, funzioni molteplici e soprattutto Con questa premessa è facile comprendere comolto precise una struttura così piccola riesce infatti me il podologo dinanzi ad un paziente che rifead adattarsi alle più svariate situazioni, presiede alla risce dolore e non può fare a meno di avvalersi
stabilizzazione e gioca un ruolo fondamentale nella dell'integrazione delle varie branche specialistipostura. Alla luce di quanto detto appare chiaro co- che della Medicina, perchè è l'unico modo di
me un appoggio
fare postura.
del piede scorPrendiamo ad esempio le
retto influenzi o
gambe gonfie: Patologie
a sua volta posche modificano i rapporti
sa essere quindi
tra i vari segmenti ossei,
condizionato
come scoliosi o più banaldalla Postura.
mente posizioni protratte
Ma cosa è la
nel tempo che comportano
Postura? E cosa
uno squilibrio funzionale
si intende quandella Colonna, provocano a
do si parla di
loro volta un disallineaPosturologia?
mento del Bacino con inLa Postura è
sufficiente svuotamento
l'espressione dell'intevenoso a carico della Pianta del
Piedi e Postura
grazione tra le FunPiede. Questa insufficienza veImmagine tratta dal sito internet:
zioni psichiche, bionosa di origine posturale può
http://www.italiamedica.eu/italiamedica/wpchimiche e somatospesso essere risolta, o quanto
sensoriali di un Indivimeno ridotta, attraverso una
duo; la Posturologia è la disciplina che si occupa buona correzione dell'appoggio plantare.
della Postura e più specificatamente del sistema to- Va ricordato poi come anatomicamente le catene muscolari, attraverso le quali si esplica la
nico posturale.
La Postura è fortemente influenzata da tre recettori motricità dell'intero organismo, finiscano a li(entrate) principali, Piedi, Bocca e Occhi, ma esisto- vello dei piedi ed è intuibile come un cambiano anche entrate secondarie e altrettanto importanti. mento di posizione di qualsiasi parte del Corpo
La Posturologia insegna che gran parte delle Patolo- possa avere un effetto sull'appoggio plantare e
gie quali tendiniti, tensioni muscolari, sciatalgie, po- come a sua volta un appoggio dei piedi scorretto
dalgia, ecc.., possono essere espressione del malfun- possa provocare una sintomatologia dolorosa o
zionamento di uno o più olistica del Corpo e della disturbi di funzionamento sulle strutture sovra“Malattia” recettetori deputati alla regolazione del stanti, ma, nella disamina di quello che può insistema tonico posturale, dunque la Posturologia fluenzare il corretto funzionamento delle catene
non può esistere se non all'interno di una concezione muscolari, e quindi di un buon appoggio del
come ad esempio le problematiche di tipo viscerale, Piede, merita però di essere evidenziato il legale cicatrici, traumi importanti, problematiche psico- me tra Corpo e Cervello inteso nella sua Funzione psico-emotiva. Una persona “positiva”
emotive, ecc. o presenta un appoggio scorretto.
Kore Informa
Pagina 11
assumerà un atteggiamento posturale estensione,
con schiena dritta e sguardo diretto in avanti, mentre un soggetto depresso avrà un atteggiamento in
flessione, con schiena curva e sguardo verso il
basso, con conseguenti alterazioni delle catene
muscolari, e quindi posturali, che potranno manifestarsi con problematiche in vari distretti corporei, tra qui quello podalico.
Un buon appoggio del Piede è quindi fondamentale per la Postura, la cui buona funzionalità è a sua volta di fondamentale importanza ai
fini di un corretto equilibrio dell'Organismo e
per ridurre l'incidenza di diverse Malattie.
Non esiste una postura ideale, ma una postura
sana e funzionale.
Determinante è la prevenzione in particolare
durante l'Età Evolutiva, per non far cronicizzare errati atteggiamenti posturali, e nell'Età Adulta, per correggere errati appoggi plantari.
Postura
Immagine tratta dal sito internet:
http://www.disinformazione.it/images/postura.jpg
.Qualunque specialista si occupi di Posturologia
deve quindi saper eseguire un esame clinico del
paziente, ma deve essere anche in grado di valutare la situazione in un'ottica psicosomatica, ovvero
cercare di capire in che misura gli aspetti psicologici entrano in gioco nella postura del soggetto e
eventualmenteindirizzarlo o chiedere consulenza
dello specialista competente.
Studi di Anatomia (Laringe e gamba)
Leonardo da Vinci,
c.a.1510 , disegno
Royal Library, Windsor, Inghilterra
Tratto dal sito internet:
http://www.wga.hu/support/viewer/z.html
Impronta di piede nella sabbia
Immagine tratta dal sito internet:
http://it.freepik.com/index.php?goto=41&idd=40053&url=aH
R0cDovL3d3dy5zeGMuaHUvcGhvdG8vNDkzNDE2
Pagina 12
Kore Informa
RESPIRO: NUTRIMENTO DI VITA
di Viviana Nacchi
“La Respirazione è la culla del ritmo”,scrive R. M. relazione.
Rilke (a) Il ritmo è una caratteristica intrinseca della Dalla nascita in poi, fino al momento della morte,
Vita, ne costituisce il modello base e risponde alla che ne siamo consapevoli o meno, il respiro accomlegge di polarità, che contempla l’esistenza di due pagnerà ogni istante della nostra Vita esprimendosi
poli complementari. Il nostro ritmo individuale, con con modulazioni e modificazioni connesse a partii ritmi circadiani del nostro Corpo, è strettamente colari condizioni di esperienze sia fisiche che emotiinterrelato con i ritmi più vasti del Pianeta: ciclo del vo-affettive.
Il Respiro dà voce alle fondamentali espressioni delgiorno e della notte, quello delle stagioni, etc.
Attraverso il Respiro siamo costantemente collegati la nostra Vita interiore: il Sorriso, il Pianto, il Sospicon l’Universo. Noi viviamo nell’Aria e grazie ro, l’Ansia, la Rabbia, il Dolore, costituendosi come
all’Aria, che possiamo paragonare ad una sorta di una sorta di “ponte” con l’Anima, come è stato per“tessuto connettivo” che contemporaneamente ci cepito fin dall’Antichità ed espresso in tutte le relisepara e ci unisce a tutto l’Universo in un sistema a gioni.Ad ogni respiro il susseguirsi ininterrotto di
reti complesse.“Nelle diverse lingue indoeuropee la inspirazione ed espirazione sembra scandire il ripeparola Aria … è associata al Vento, alla Luce, e al tersi del ciclo Vita-Morte-Vita.
Cielo. … L’etimo esprime l’essenza dinamica, lumi- Quando inspiriamo assumiamo ossigeno dal Mondo
nosa, spaziale, infinita di questo elemento. Essa è esterno e quando espiriamo emettiamo anidride carbonica prodotta dal nostro Corpo. Nella inspirazione
l’aspetto arioso e divino in noi:
“facciamo entrare”, assorvento soffio pneuma spirito. In
biamo dal Mondo esterno
tutte le grandi religioni e cosmociò che ci serve per vivere;
gonie è elemento portatore di
nella espirazione “facciamo
vita, di luce, di creazione e di
uscire” ciò che abbiamo traparola … l’aria porta il cielo
sformato ed è un nostro prodentro di noi, il soffio leggero e
dotto. Si realizza così uno
vitale nella pesantezza della mascambio, una condivisione
teria … La metafora ariosa del
della stessa sostanza vitale
respiro propone il ciclico, natucon gli altri esseri viventi.
rale alternarsi di pieno e di vuoto
Mentre l’atto di inspirare è
in cui la leggerezza contiene in sé
inteso come “spirare in” cioè
la premessa vitale di una futura
Soffione
soffiare, animare, dar Vita a
pienezza in un ritmo basato sull’ alImmmagine
tratta
dal
sito
internet:
qualcosa; nell’atto della espiraternanza armonica di questi due ophttp://www.assobenessere.it/details.asp? zione c’è un offrire se stessi nel
posti … Aria come respiro -soffio
senso che insieme ai cataboliti,
vitale- ma soprattutto come principio che conferisce
espressione fisiologica dell’esistere, portiamo
il respiro e la vita, attraverso il suo flusso”. (b)
Sappiamo che l’Ontogenesi ricapitola la Filogenesi: all’esterno odori, suoni, parole. Gli organi della fonel processo della respirazione ciò significa, per cia- nazione consentono di modulare la nostra espirazioscuno di noi, il passaggio dalla vita prenatale, vis- ne in espressioni verbali. Anche nel linguaggio le
suta nel mondo acquatico, alla vita postnatale che si componenti respiratorie ed emotive sono inseparabili.
realizza nel mondo aereo.
Con l’evento della nascita il Bambino è in grado di Nell’atto respiratorio l’alternarsi del dare (espiro) e
compiere la sua prima respirazione, atto fondamen- del ricevere (inspiro) costituisce il fondamentale
tale per la Vita che si configura come il primo atto processo di scambio, di contatto, di relazione tra
fisiologico autonomo. L’Aria è il primo nutrimento mondo interno e mondo esterno, tra singolo ed unidi Vita e la Respirazione è la prima modalità con cui verso, incessantemente per tutta la durata della Vita.
impariamo a conoscere e introiettare il Mondo, a Lo scambio con l’esterno avviene negli alveoli polrelazionarci con esso. Quindi il respiro come prima monari, situati nel torace, luogo simbolo di emozioni e sentimenti. I Polmoni sono organi di contatto
Kore Informa
Pagina 13
in profondità. e come tali rappresentano una sorta di
“pelle intima”.Il Respiro ci rapporta costantemente
con il tutto.
L’Aria che respiriamo ci collega non solo tra noi,
ma con tutto l’Universo perché nella realtà tutto è
legato.
Pensiamo al Mondo Vegetale: sono le piante, con le
loro foglie, che producono l’Ossigeno. E’ interessante notare che le piante hanno Ossigeno come
prodotto del catabolismo, del rifiuto, mentre
nell'Uomo il prodotto di rifiuto è l'Anidride Carbonica. “Quindi tra il mondo vegetale in senso lato
ed il mondo animale esiste specularità: quello che
per me è rifiuto, per il mondo vegetale diventa alimento, quello che là è rifiuto diventa per me alimento. Quindi noi siamo intimamente legati al Mondo
vegetale e viceversa. Leggere e vivere la Vita adottando un criterio sintetico nel senso di trattare tutto
ciò che è al mondo come ambito interrelato corrisponde ad un’ottica di sistema, un’ottica Ecobiopsicologica “(c) (4 )
Parlare di Respiro vuol dire parlare di Relazione, di
Parola, di Comunicazione. In questa ottica, i problemi che si manifestano negli organi della respirazione traducono gli scambi con l’ambiente circostante
per quello che riguarda il nostro bisogno di Aria,
spazio vitale e autonomia.
Le alterazioni del respiro che diventano Sintomi,
segnalano la presenza di un’alterazione dell’armonia
individuale; queste esperienze possono essere
l’occasione per ripartire verso un nuovo equilibrio
più in sintonia con il proprio Sé.
Occorrerà allora riconoscere, accogliere quei sintomi e dar loro un senso ed un significato per la nostra
Vita. Il Respiro può subire variazioni di ritmo, di
frequenza, lunghezza e profondità in rapporto a circostanze emotive o a stati di Patologia o per effetto
di interventi volontari.
La Funzione respiratoria ha una peculiarità rispetto
a tutte le altre Funzioni dell’Organismo che è quella
di poter essere sia spontanea e inconsapevole che
volontaria.
In particolar modo la componente volontaria della
Respirazione permette di modificare attivamente la
dinamica del Respiro, accompagnando le attività e i
vissuti emozionali profondi.
In linea generale siamo soliti pensare che per avere
il massimo dalla Respirazione basti inspirare ed espirare.
Ci preoccupiamo di ciò che mangiamo e beviamo,
ma non di come respiriamo, forse perché lo facciamo fin dalla nascita, in modo inconsapevole, per
25.920 volte al giorno.
Pagina 14
Invece il Respiro è un efficace strumento, una abilità da riscoprire che ci permette di ottenere benefici
considerevoli.
Variando la profondità, il ritmo e la velocità della
nostra respirazione possiamo facilmente gestire lo
stress e rilassarci, elaborare in modo efficace le nostre emozioni e stati d’animo, creare un maggiore
senso di pace, creatività e chiarezza.
“Colui che controlla il respiro controlla la mente
Colui che controlla la mente controlla il respiro”
(Upanishad)
Il respiro
Foto tratta dal sito internet:
http://www.kungfulife.net/blog/vivere-di-kung-fucapitolo-20-il-respiro/
NOTE
a) Rilke R.M. in “Psicanalisi dell’aria” di G: Bachelard
b)Nicolosi S., “Simbolismo dell’Aria e nascita del mondo:
il mito di Illmatar, figlia dell’Aria, e il principio femminile
creativo” in Quaderni Asolani, Paolo Emilio Persiani Editore
c) Ecobiopsicologia: nuova disciplina nel panorama delle
scienze della complessità che vede l’individuo come nodo
di una retee complessa di relazioni e funzioni, esterne e
interne a lui.
BIBLIOGRAFIA
1) AAVV, Mysterium Coniunctionis – Spiritualis Substantia in Quaderni Asolani, Casa Editrice Persiani, Bologna,
2012
2) Bachelard G:, Psicanalisi dell’aria, Edizioni red, Milano, 2007
3) Dethlefsen T., Dahlke R., Malattia e destino, Edizioni
mediterranee, Roma, 2007, Ristampa
4) Frigoli D, L’apparato respiratorio, patologie delle alte e
basse vie respiratorie. Le Upanishad e la“sacralità del
soffio”. Corso di medicina Psicosomatica, Milano, 2011
5) Frigoli D., Masaraki G., Morelli R. “Verso la concezione
di un sé psicosomatico”, Edizioni Unicopli, Milano,1979
6) Massari G.L., Morelli R, La dimensione respiratoria, Ed
Masson
Kore Informa
I sabati di Kore…
metti in circolo il tuo dono
I seminari mensili a tema “I sabati di Kore…metti in circolo il tuo dono”, sono un contributo importante; consistono in una lezione magistrale e creano anche l’occasione, per il gruppo, di confronto e di relazione feconda. Da questa annualità i seminari saranno realizzati nel pomeriggio del Sabato, ritenendo che
la qualità del lavoro e l’impegno meritino un maggiore spazio di espressione e di condivisione, rispetto ai
dopo-cena. Gli aspetti culturali approfonditi e letti in Chiave Psicosomatica sono utilizzati per comprendere la Vita e le Funzioni che la consentono, per indagare la Verità che è sul Corpo: siamo sempre
“bisognosi” di conoscere per rispettare la Vita.
Gli incontri ancora in calendario sono:
Sabato 15 Febbraio ore 16.00-18.30
Seminario “Gli ormoni, i messaggeri del nostro Corpo”
Conduce la dott.ssa Lucia Vaselli, psicologa, psicoterapeuta
Sabato 15 Marzo ore 16.00-18.30
Seminario “Immagine archetipiche nel cielo di nascita”
Conduce la dott.ssa Angela Fabbri, laureata in lettere, socio C.I.D.A.
Sabato 12 Aprile ore 16.00-18.30
Seminario “Cammina, cammina … libertà ed ostacoli nel muoversi nel mondo.
Le gambe e la funzione movimento”
Conduce Angela Lussu, counsellor ecobiopsicologico
Sabato 17 Maggio ore 16.00-18.30
Percorsi di Educazione Psicosomatica
Discussione e dibattito
I seminari si terranno presso la Sede dell’Associazione Kore in via Bellini, 39 a Follonica (GR).
KORE - MASTER : giornate di formazione psicosomatica
I LABIRINTI DELLA VITA
Dalla lettura del Mitologema del Labirinto si giunge ad illuminare i labirinti del Corpo narrati nell’Arte,
nelle Fiabe, nel Mito. La Vita rivela ed esprime labirinti biologici, la Fisiologia così come labirinti psichici, i percorsi di Vita.
Il Mitologema del labirinto è metafora assoluta del senso della Vita: l’Eroe punta al processo ermeneutico come al proprio fine; il viaggio verso il centro, la nostra origine, ci permette di cogliere aspetti della
nostra unicità donati dalla Vita; nel viaggio di ritorno, la nostra Anima, si rivela arricchita da ciò che ha
acquisito e da ciò che ha espresso. Il Labirinto condensa in sé una verità celata, in quanto indicibile …
minacciosa … non ancora fruibile …
SACRO E BIOLOGICO
Un percorso alla ricerca della verità
Una indagine sulla relazione tra ciò che nel Corpo vi è di “ bisogno biologico”, come aspetto fenomenologico dell’Istinto, come energie legate agli organi, da esprimere e utilizzare ed il Sacro, inteso anche in
termini religiosi: osserviamo come dalla modalità del biologico possono scaturire indicazioni per la Salute, l’Etica, le Religioni.
Entrambe le giornate sono condotte dalla dott.ssa Daniela Cecchi, psicologa, psicoterapeuta esperta in Psicosomatica.
Kore Informa
Pagina 15
I LABORATORI DI KORE
LABORATORIO DI PSICOSOMATICA
Seminari e laboratori, articolati in tre livelli di quattro incontri ciascuno, per l’individuazione delle funzioni
sul Corpo e degli aspetti psicosomatici di quelle: è possibile educare l’Individuo a conoscere la Malattia come espressione di disagio del Corpo. I sintomi sono il messaggio che il Corpo esprime: ci raccontano come quello utilizza le Energie, le Potenzialità
che ha a disposizione e non è capace di trasformare in Vita.La
lettura dei Sintomi in chiave psicosomatica è una forma di Prevenzione che contiene Informazione. Quando il medico ha diagnosticato una malattia è necessario che, oltre alla terapia che
agisce sul biologico, sia indicato al paziente anche il disagio che
sta vivendo, espresso dal corpo con quei sintomi: l’Individuo
sarà così aiutato a restituire alla Vita quelle energie che il suo
corpo è stato costretto a investire nella Patologia. Negli attuali
bisogni di salute dei cittadini si rivela un’emergenza negata: la
diagnosi psicosomatica. Non si tratta di prendersi carico dei disagi psicologici che scaturiscono da una patologia, come si cerca
di fare, anche se molto modestamente, di fronte a patologie gravi, ma di individuare quali funzioni psichiche sono inibite o traUomo vitruviano
dite, insieme a quelle biologiche: quale disagio si esprime conLeonardo da Vinci, 1490
temporaneamente al Sintomo. Una Educazione Psicosomatica è
Gallerie dell’Accademia—Venezia
(Immagine tratta dalla rete)
indispensabile al singolo individuo per individuare la sincronicità
www.lableonardo.altervista.org
tra disagi e malattie, per una gestione del corpo che rispetti gli
aspetti biologici, psichici e spirituali che lo comprendono come persona; lo è ancora di più per coloro che
oltre alla gestione di sé hanno affidata, per ruolo o per professione, la gestione, anche parziale della vita,
dell’Educazione, o della Salute di altri o la gestione del Territorio.
I livello - Diagnosi psicosomatica: emergenza sociosanitaria
II livello - Arrendersi al corpo, alla natura, alla vita
III livello - Funzioni e identità
Conduce la dott.ssa Daniela Cecchi, psicologa, psicoterapeuta.
LABORATORIO DI LETTURA
Il laboratorio di Lettura, attivo dal 2003, è un appuntamento ormai consueto per
l’Associazione Kore. Si articola in incontri di gruppo finalizzati all’autoformazione attraverso la Lettura, l’Approfondimento e l’Interpretazione in chiave psicosomatica di
fiabe, storie e romanzi.“Le storie sono un balsamo”-dice Clarissa Pinkola Estés nel suo
libro “Donne che corrono coi lupi”-sono disseminate di istruzioni che ci guidano nella
complessità della Vita. […] Le storie mettono in moto la Vita interiore, […] ingrassano
carrucole o pulegge, stimolano l'adrenalina, ci mostrano la via d'uscita in basso o in alto,
e aprono a noi grandi finestre in muri prima ciechi, aperture che ci conducono nella terra
dei sogni, all'Amore e alla Conoscenza”.
Conduce Angela Lussu, counsellor ecobiopsicologico.
Pagina 16
Kore Informa
LABORATORIO DI ASTROLOGIA
Il Laboratorio di Astrologia intende proporre ai partecipanti occasione di autoanalisi nel cammino
evolutivo della conoscenza di Sé.
La Simbologia planetaria possiede una ricchezza che invita all’apertura e all’“analisi”, come momento essenziale per il superamento delle rigidità del carattere affinché possa esprimersi l’effettiva
potenzialità della natura individuale.
Il lavoro attraverso i simboli del “cielo di nascita” diviene uno strumento notevole per la comprensione del proprio destino e per la possibilità di orientamento nel difficile percorso esistenziale.
L’incontro nel gruppo tra individui diversi (e relativi destini), in una dimensione “aperta”, di confronto e di scambio, potrà favorire quello ampliamento della coscienza di Sé che è condizione indispensabile per l’auto - cambiamento.
Conduce la dott.ssa Angela Fabbri, laureata in Lettere.
La sua ricerca si svolge nell’ambito di quella disciplina astrologica che ha saputo integrare le conquiste del pensiero filosofico e psicanalitico, perciò collegata allo studio delle energie archetipiche
della Personalità ed alle tematiche dell’Inconscio.
LABORATORI DI TECNICHE PSICOCORPOREE
“Il Corpo arpa dell’Anima”
Ogni evento del quotidiano attiva nell’Individuo una quantità di Energie che possono essere espresse, quindi liberate, o trattenute sul Corpo e somatizzate con disfunzioni e sintomi.
Possiamo imparare a percepire le diverse parti
del Corpo e a rilassarle per riportarle al loro
funzionamento naturale. Il Movimento ed il Respiro esprimono attraverso il Corpo l’unità
dell’essere umano con la Natura e con la Vita;
rivelano il Mondo interiore e possono diventare
strumenti di crescita personale.
Il Corpo è espressione della persona: il nostro
corpo è sempre intrecciato con la nostra Anima
in modo da formare un’unità.
Il Corpo è “Arpa” dell’Anima.
Sono previsti tre distinti Laboratori:
Laboratorio: “Aria, Acqua, Terra e Fuoco:
l’Universo in noi”;
Mandala Kalachakra
Laboratorio: “Le 1001 Vie del Respiro”;
bidimensionale in sabbia - Sito internet:
http://www.culturaletibetana.org/images/3.jpg
Laboratorio: “Menopausa: passaggio verso un nuovo modo di essere Donna”.
Conduce la dott.ssa Viviana Nacchi, psicologa, psicoterapeuta
Kore Informa
Pagina 17
I luoghi dell’anima…
10 Maggio 2014
Visita guidata
Tivoli (RM) e Subiaco (RM)
Visita guidata alla ricerca e alla scoperta dei luoghi dell’Anima, luoghi che si presentano come occasione per approfondire e leggere con una prospettiva ecobiopsicologica, luoghi nuovi o già conosciuti dove sono custodite testimonianze delle espressioni culturali dell’Animo Umano.. Proponiamo un progetto, dove si uniscono e si confrontano due percorsi, uno Profano ed uno Sacro, per vedere come entrambi esprimono e raccontano la profondità dell’Animo Umano e l’accadere degli
Archetipi nella Vita.
La fontana di Nettuno
Villa d’Este - Tivoli (Roma)
(Foto tratta dal Sito Internet:
http://perilipine.files.wordpress.com/2010/
11/villa-deste-fontanine-de-neptune-1.jpg?w=300&h=225)
1 ) Visita a villa D’Este a Tivoli (Roma), capolavoro
rinascimentale, dichiarato patrimonio dell’umanità
dall’Unesco; la villa ed il parco sono stati realizzati
dall’architetto Pirro Ligorio, che aveva già progettato il
Parco dei Mostri di Bomarzo (VT). Come nelle ville
principesche del Rinascimento, i luoghi del giardino ed i
giochi d’acqua, così come gli affreschi con Figure Archetipiche e Miti, che adornano i saloni, raccontano ed
indicano percorsi dell’Umanità, che accadono sempre,
sono quella Verità necessaria per vivere nel rispetto di
Sé.
2 )Visita a Subiaco (Roma), luogo dei primi monasteri Benedettini. Il complesso dei monasteri
benedettini di Subiaco costituisce uno dei più importanti luoghi di culto ed arte dell’Italia Centrale. Il
“Sacro Speco” è stato costruito attorno a due grotte che
si aprono sul fianco del Monte Taleo, all’interno del
quale Benedetto si ritirò negli anni precedenti il 497. Il
“Complesso di Santa Scolastica” è il luogo dove la
sorella di Benedetto si ritirò quando egli fondò
l’Abbazia di Cassino, l’Ordine Benedettino e dettò la
Regola. La Regola benedettina non ha solo fondato il
Monachesimo Occidentale, ma ha effettuato una vera
Esterno del Sacro Speco di San Benedetto
rivoluzione umana. Il lavoro, che nel Mondo Romano era
Subiaco (Roma)
delegato agli schiavi, diventa con “ora et labora” necessi- (Foto tratta dal Sito Internet: http://www.lazioeventi.com/
monastero-del-sacro-speco-san-benedetto/)
tà del Corpo per poter esprimere tutto ciò che di sacro la
Vita ha lì deposto, perché alla Vita sia restituito.
Pagina 18
Kore Informa
ANNO V Numero 3
Kore Informa
Gli obiettivi dell’Associazione Kore
N
egli ultimi anni del Secolo, ciò che ha dominato
nella Cultura come eredità del Pensiero Cartesiano-Newtoniano è stato incrinato dall’energia innovativa scaturita dalla nuova Fisica, la Meccanica Quantistica e la Teoria della Relatività. Ne è scaturita una
revisione dell’idea che l’Uomo ha dell’Universo e del
proprio rapporto con esso riportando la Fisica alla sua
essenza, in quanto il termine deriva da una parola greca che significa “lo sforzo di scoprire la natura essenziale di tutte le cose”. L’apporto della Fisica moderna
ci conduce in una direzione dove la visione del Mondo
non si discosta dalle concezioni delle Filosofie Occidentali e del Misticismo Orientale: in questa ottica le
scoperte scientifiche dell’Uomo sono in armonia con
le sue aspirazioni spirituali e con la sua fede religiosa.
Il rapporto Uomo– Universo si è andato via via descrivendo in termini di relazione e non più in termini
di frammentazione in nome della specializzazione. La
nuova visione della Scienza che ne è scaturita si presenta come “Scienza della Complessità”, il Mondo
naturale è un mondo di varietà e complessità infinite;
un sistema astratto di pensiero concettuale, come il
Pensiero razionale, non potrà mai essere sufficiente
per descrivere o comprendere da solo questa realtà nella sua complessità in quanto si basa su discriminazioni, astrazioni e classificazioni dell’intelletto che sono
sempre relative ed approssimate. La Mente intuitiva ha
il compito di subentrare a quella razionale e di integrare, per armonizzare le visioni e produrre chiarificazioni che fanno progredire la Scienza.Affinché la Mente
intuitiva possa lavorare su una visione complessa della
Realtà, è necessario che la conoscenza dell’individuo
si basi su una visione olistica, dove il Mondo oggettivo non è più e mai separato dalla nostra Psiche. Gli
scienziati stanno tentando di raccogliere in una visione globale tutte le infinite reti informative che definiscono i fenomeni naturali.Una cultura della complessità implica la conoscenza di tutte le produzioni culturali
dell’Uomo, sia scientifiche che umanistiche ed una
concezione dell’Olismo non ristretta come quella che,
applicata all’Uomo, si limita a considerare
l’Organismo umano un sistema vivente i cui componenti, Soma e Psiche, sono in relazione, ma una concezione olistica dove si riconosca l’Organismo vivente
come parte integrante di sistemi maggiori come
Kore Informa
l’ambiente fisico e sociale, con i quali esso intrattiene una continua interazione, dove il soggetto è modificato ma anche è in grado di modificare
in profondità. Nel rapporto Uomo– Natura un
percorso di Educazione Psicosomatica propone
in termini nuovi la dialettica che li contraddistingue, dove non si privilegia né l’uno né l’altra, ma
la loro relazione. Questa dimensione può considerarsi un rinnovato Umanesimo, può aprire
l’Individuo, la Società, la Cultura, la Religione
stessa verso un nuovo Rinascimento in cui la Psiche, il Corpo e la Spiritualità riscoperte
nell’Individuo, diventano i paradigmi di una analoga riscoperta degli stessi sottolineare i legami
economici che vincolano i singoli paesi tra loro,
in una logica sistemica totale, il percorso che ci
proponiamo è il passaggio dalla Cultura della
Globalizzazione alla Cultura della totalità,
dell’Ecumenismo. La mediazione per una Cultura
dell’Ecumenismo sarà la logica del Simbolo che
in questa prospettiva ci pone oltre il segno per
aprirci alla ricerca del rapporto con la totipotenzialità degli Archetipi.Per quel che riguarda
l’Uomo, la dimensione centrale da individuare, è
il tema del sé e delle sue consapevolezze.Per
l’Associazione Kore è di riferimento culturale e
metodologico l’Ecobiopsicologia, disciplina che
si propone di studiare in chiave scientifica la relazione che intercorre fra l’Uomo ed il Mondo che
lo circonda. L’Uomo rappresenta il termine ultimo di sviluppo che lega in modo inscindibile i
Regni Minerale, Vegetale ed Animale,
l’Ecobiopsicologia indaga la possibilità da parte
dell’Uomo di visitare, con la coscienza di adesso,
gli aspetti Archetipici della Vita, sedimentati nel
Corpo come istinti e rintracciabili nella Psiche
come immagini. In questa ottica, l’Associazione
Kore si pone come finalità specifica un impegno
di Educazione Psicosomatica, intesa come educazione alla gestione consapevole del proprio Corpo
nella relazione con gli altri e con la Natura. Muovendo dallo studio e dalla individuazione delle
Funzioni psicosomatiche nell’Uomo è possibile
educare l’Individuo a conoscere se stesso in tutte
le sue manifestazioni e a comprenderne il senso;
Pagina 19
Dove puoi trovarci
Associazione Culturale ONLUS KORE
Via Bellini n°39– Follonica (Gr)Tel.- Fax: 0566 49100
E-mail: koreinforma@libero.it-Pagina Facebook:Associazione Kore
in questo tipo di indagine la Malattia si rivela come
espressione di disagio del Corpo: i Sintomi sono un
messaggio che quello esprime, è necessario imparare a
leggerli, ad interpretarli secondo il senso che essi hanno. La lettura del Corpo per decodificare il senso dei
suoi sintomi, rappresenta una forma di prevenzione che
contiene informazione, Informazione utile a reintegrare
nella Vita quelle energie a cui, con il nostro comportamento, abbiamo negato l’espressione e che sono divenute quindi somatizzazioni: è possibile restituire alla
Vita quelle Energie che sono state a questa sottratte ed
investite nella Malattia. Se lo sappiamo ascoltare il
Corpo ci racconta e ci informa: la Funzione inibita o
alterata nella Malattia ci suggerisce il senso di questa,
quindi il disagio che stiamo vivendo, la corrispondente
Funzione psichica alterata. Il Centro intende essere sede di ricerca, approfondimento e divulgazione oltre che
di discipline scientifiche, di discipline umanistiche come Letteratura, Filosofia, Religione, attraverso le quali
l’Uomo ha espresso nei Secoli i bisogni del suo Corpo
e della sua Anima. A tale scopo l’Associazione si avvarrà di contributi multidisciplinari di specialisti che
studiano il Mondo naturale e le discipline letterarie e
umanistiche. L’Associazione si propone di operare in
campo culturale, divulgativo, didattico, formativo e
terapeutico attraverso idonee iniziative che verranno
stabilite annualmente dal consiglio direttivo.
L’obiettivo dell’Associazione è un confronto culturale con le diverse realtà presenti sul Territorio e,
dunque, le iniziative saranno rivolte non soltanto ai
singoli partecipanti appartenenti a tutte le fasce
d’età, ma anche, e soprattutto, agli Enti quali la
Scuola, le Associazioni Culturali, il Mondo della
Politica e dell’Impegno Sociale. Questo sapere ci fornisce una concezione del Mondo nella quale le scoperte scientifiche sono in perfetta armonia con le aspirazioni spirituali, con la fede religiosa; il contributo della
Scienza moderna alla conoscenza dimostra che quelle
ritenute da sempre discipline dei bisogni dell’Anima,
hanno una loro validità nel rivelare la relazione tra bisogni dell’Anima e del Corpo, sono un “serbatoio” di
informazione psicosomatica a cui attingere per decodificare ciò che simbolicamente rappresentano; ci infor-
mano su ciò che dell’Uomo non è esterno e manifesto, ma appare intimo e “celato” ad una modalità
attuale e prevalente di approccio alla Natura ed alla
Persona, basata solo su valutazione di parti e che
considera il linguaggio scientifico l’unico con cui si
può descrivere le Funzioni del vivente. Il Corpo
umano viene solitamente suddiviso nei suoi apparati e considerato degno di attenzione soltanto se
questi ultimi si ammalano: quale senso e quale
funzione quelli abbiano nella Vita biologica ed in
quella psichica, non indagato. La Natura, in ogni
forma è trattata sempre o per tamponare una disfunzione o per il suo sfruttamento, rispondendo ad
una esigenza economica e culturale del momento
senza valutare i danni che può comportare. Come si
trascura, di fronte ad un sintomo espresso da un
organo, che l’intero Corpo è ammalato, è a disagio,
così non si percepisce che un insediamento industriale costruito su un terreno considerato adatto,
produrrà poi alterazioni nell’Aria, nell’Acqua e nel
Sottosuolo; sono modificazioni “celate”, non evidenti e quindi non fruibili per decidere se ciò che
quell’insediamento ci dà è più di ciò che ci toglie:
si riveleranno solo quando è troppo tardi, come un
Corpo curato solo nella repressione del sintomo
rivelerà poi il disagio celato e non curato con una
malattia più grave.In un programma di Educazione
Psicosomatica si chiude il cerchio tra Scienza e Misticismo; quando l’Uomo accoglie il contributo di
tutte le discipline che esso ha prodotto per conoscersi, avrà consapevolezza di sé in ogni suo aspetto. Tra Scienza, discipline umanistiche e Religione
non ci sarà più contraddizione, ma solo linguaggi
diversi , ciò che in noi appare “celato” sarà manifesto. Se una Educazione Psicosomatica è indispensabile all’Individuo per acquisire le consapevolezze
utili a comprendere la sincronicità tra Corpo e Anima per una gestione della Salute e della Malattia, lo
è ancora di più per coloro che oltre alla gestione di
se stessi, hanno per ruolo o per professione, affidata la gestione, anche parziale della Vita,
dell’Educazione, della Salute di altri o la gestione
del Territorio.
L’Associazione Kore rimane disponibile ad assolvere gli eventuali diritti inevasi sulle immagini utilizzate agli aventi diritto.
Pagina 20
Kore Informa