RIVISTA DI MECCANICA OGGI ite .m os tre co no In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Roserio-Milano per la restituzione al mittente previo pagamento resi - ISSN0005-1284 .it Pierluigi Catellani SPECIALE ASSEMBLAGGIO Segrate -Mi eg Focus Automotive Il mercato mette il turbo SPECIALE LASER 24 GIUGNO 2014 IBM CENTER nv 178 - maggio 2014 - Anno LXV - 4,50 E - www.meccanica-plus.it INDUS TRIAL D TECHNOLOGY A EFFICIENCY Y amministratore delegato di Heller Italia Worldwide leading experts in pneumatics Il nostro è un percorso di crescita: affrontiamolo insieme. Vi aspettiamo a TPA Italia 6-9 maggio, Fiera Milano, Rho Stand B/C 11/12 - Pad. 07 SMC è leader mondiale nella componentistica pneumatica per l'automazione industriale. Sappiamo che il successo richiede impegno e dedizione: è per questo motivo che affianchiamo i nostri clienti dando sempre il massimo. Perché il centro del mondo SMC, è la tua azienda. SMC Italia S.p.A. Sede: Via Garibaldi, 62 - 20061 Carugate (MI) Unità Produttiva: Località Recocce - 67061 Carsoli (AQ) Tel. 02 9271.1 - Fax 02 9271365 Tel. 0863 904.1 - Fax 0863 904316 www.smcitalia.it mailbox@smcitalia.it Worldwide leading experts in pneumatics Il nostro è un percorso di crescita: affrontiamolo insieme. Vi aspettiamo a TPA Italia 6-9 maggio, Fiera Milano, Rho Stand B/C 11/12 - Pad. 07 SMC è leader mondiale nella componentistica pneumatica per l'automazione industriale. Sappiamo che il successo richiede impegno e dedizione: è per questo motivo che affianchiamo i nostri clienti dando sempre il massimo. Perché il centro del mondo SMC, è la tua azienda. SMC Italia S.p.A. Sede: Via Garibaldi, 62 - 20061 Carugate (MI) Unità Produttiva: Località Recocce - 67061 Carsoli (AQ) Tel. 02 9271.1 - Fax 02 9271365 Tel. 0863 904.1 - Fax 0863 904316 www.smcitalia.it mailbox@smcitalia.it r Allied Maxcut Allied Maxcut Engineering Co. Limited Engineering Co. Limited Pag. Amec 210x297.indd 1 09/04/14 16:10 Potenza e precisione PAD. 3 STAND B36 - C36 Chiedete precisione e dinamicità. Siete alla ricerca di un design compatto. Noi siamo la vostra forza motrice. Attuatore rotativo a doppia cremagliera DRRD di seconda generazione: compatto e con elevata capacità di carico. La coppia massima nelle posizioni terminali e l’ammortizzo ottimale permettono di scegliere anche una taglia inferiore. Anz_DRRD_210x297+5mm_HM_IT_SPS.indd.indd 1 www.festo.it 4/14/2014 11:14:49 AM “Una Grande Spinta alla Qualità” Presse ed Unità elettriche Serie SA t4 modelli con forza da 10 a 100kN I cilindri della Serie SA sono strumenti ideali quando si voglia eseguire e controllare con precisione il processo di pressatura. Sono disponibili come attuatore singolo o come pressa completa e certificata. Vite con tecnologia a rulli satelliti. 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Non poteva che essere così, dato che ¿n dalle origini la nostra collaborazione è tesa a fornirvi un prodotto adeguato ad ogni vostra richiesta. Lo conferma la serie Aftermarket, un’ampia gamma di elementi ¿ltranti e separatori aria/olio, caratterizzati dalla elevata qualità e dalla intercambiabilità con i maggiori costruttori di ¿ltri. Fai Filtri: A Quality Filtration Company R FAI FILTRI s.r.l. - Filtri e Componenti per Applicazioni Industriali Strada Provinciale Francesca, 7 - 24040 Pontirolo Nuovo (BG) - Italy - Tel. ++39 0363 880024 Fax ++39 0363 330177 - fai¿ltri@fai¿ltri.it - www.fai¿ltri.it layout13 copia 2.indd 5 A Quality Filtration Company 17-01-2013 13:51:29 502LQGG Editoriale La lamiera reagisce alla crisi. La fiera Lamiera, la manifestazione biennale dedicata alle macchine e ai materiali per la deformazione arrivata alla sua diciassettesima edizione e che apre i battenti il 14 maggio nella cornice del polo fieristico di Bologna, sarà una cartina di tornasole dell’andamento del mercato non solo dello specifico comparto ma anche di quello più generale della macchina utensile, soprattutto di quello domestico. Non solo. La kermesse bolognese sarà anche una importante anteprima per capire quali saranno le condizioni al contorno inerenti il mercato intorno alle quali si svolgerà qualche mese dopo, alla fine di settembre a Milano, l’altra importante biennale dedicata più generalmente a tutto il mondo della macchina utensile e della robotica: la BiMu. A rendere più interessante questa edizione di Lamiera vi è Blech Italy, il nuovo Salone dedicato a materiali e macchinari operanti nella filiera dell’acciaio. Nel corso dell’evento produttori ma anche centri di servizi, commercianti, carpenterie e subfornitori richiameranno l’attenzione degli operatori interessati a verificare l’evoluzione dei materiali e delle tecnologie annesse alla filiera dell’acciaio stesso. Secondo i preconsuntivi, nel corso di quest’anno la produzione italiana di macchine utensili, robot e automazione aumenterà del 4,6%, arrivando a sfiorare i 5 miliardi di euro. E il 2014 dovrebbe essere anche l’anno della ripresa del consumo domestico che, secondo le stime, dovrebbe tornare a mostrare il segno positivo, registrando un incremento del 4,4% e avviando un trend di crescita che sarà ancora più deciso nel biennio 20152016, con un conseguente incremento anche dei consumi di materiali della filiera dell’acciaio. luca.rossi@fieramilanomedia.it Punto di osservazione io 2014 maggio rmo maggi rmo 11 Con tre linee principali di prodotto, FANUC è la sola azienda del settore a progettare e realizzare internamente la maggior parte dei componenti. Ogni dettaglio, sia hardware che software, è tenuto sotto controllo attraverso una catena di sviluppo ottimizzata. Il risultato è l‘elevatissima affidabilità e la fiducia dei clienti soddisfatti in tutto il mondo. The colour of automation. Un unico fornitore, infinite opportunità WWW.FANUC.EU Untitled-1 1 1/13/2014 11:31:32 AM sommario m r o 178 maggio 11 2014 rmo@fieramilanomedia.it www.meccanica-plus.it Editoriale Punto di osservazione di Luca Rossi 22 Cover story Differenziarsi con la competenza di Stefano Belviolandi 22 & Imprese Mercato 28 Personaggio del mese: Pierluigi Catellani Tutta la forza dell’esperienza 28 di Daniele Pascucci 32 34 Strategie Nuovo Rinascimento per l’industria europea di Antonella Pellegrini 36 Strategie Fanuc Italia si riorganizza di Elena Castello 38 33 Strategie Obiettivo 2015 di Elena Castello 40 Strategie Un settore vitale in mostra di Silvio Beraci 42 Eventi Soluzioni per l’industria di Gabriele Peloso 46 36 in breve 38 42 40 rmo maggio 2014 13 2014 sommario m r o maggio 18 Focus Automotive 90 92 178 rmo@fieramilanomedia.it www.meccanica-plus.it Finitura a cura di Ucif Allacciare le cinture, si riparte di Tony Bosotti 134 Agenda Una soluzione definitiva per l’automotive 135 Contatti utili di Fulvio Ferrero, Alberto Marzetta 96 La qualità viene in superficie di Riccardo Boccalari 100 Il tornio CNC sale sul bolide di Elena Castello 92 104 Ingranaggi con una ‘marcia in più’ di Silvia Calabrese & Tecnologia Produzione 96 Centri di lavoro 108 Macchine multitecnologia ‘taylor made’ di Federica Castellani Centri di lavoro 112 La produttività al centro di Matthias Ostern Automazione 116 Meccatronica da transfer 100 di Elena Castello 119 in breve Rassegna Lamiera 126 Nelle pieghe della lamiera a cura di Stefano Viviani 108 104 116 14 rmo maggio 2014 -SVL Prolunghe portautensili © 2014 SCHUNK GmbH & Co. KG Tempi di set-up ridotti fino al 60 % Coppia 2.000 Mandrino ad espansione idraulica Nm Mandrino ad espansione idraulica il n. 1 dei mandrini, con oltre 35 anni di esperienza Il Suo centro di lavoro. È ora di sfruttare tutto il potenziale. www.it.schunk.com/sfruttamento-dei-potenziali Jens Lehmann, ambasciatore di SCHUNK, marchio a conduzione familiare AnzSynergie_TENDO_TENDOEcompact_SVL_IT_0413_A4.indd 1 03.04.14 12:53 Your vacuum solutions cat cat Your vacuum solutions Your vacuum solutions catalo Your vacuum solutions catal Your vacuum solu Your Your vacuum solu You Your vacuum Your vas Your vacuum Your sol va Your vacuum sol Your vacuu Yo Your vacuum solutions catal Your vacuum solutions catalog Your vacuum solutions catal Your vacuum solutions catal Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your catalogue vacuum solutions catal Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalog Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catal Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogu Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalo Your vacuum solutions catalogue Yoursolutions vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Yourvacuum vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue solutions Sistemi di presa a depressione OCTOPUS Garantisce la presa, in sicurezza, di oggetti di qualsiasi forma e natura, senza continui cambi di posizione delle ventose ed è efficace in ogni condizione, anche quando la superficie degli oggetti occupa solo il 5% del piano aspirante. 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Da sempre si distingue per la propensione all’innovazione, alla ricerca e creazione di soluzioni dedicate a molteplici settori di applicazione. SMC è sinonimo di affidabilità, assistenza e qualità. ost r re co Segrate -Mi gn o.i Pierluigi Catellani amministratore delegato di Heller Italia Copertina di Daniela Ghirardini In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Roserio-Milano per la restituzione al mittente previo pagamento resi - ISSN0005-1284 t Focus Automotive Il mercato mette il turbo SPECIALE LASER SPECIALE ASSEMBLAGGIO 24 GIUGNO 2014 IBM CENTER nve Comau Robotics Via Rivalta, 30 10095 Grugliasco (TO) Tel. +39 011 0049111 www.comau.com m Per l’immagine di copertina si ringrazia: INDUS TRIAL D TECHNOLOGY A EFFICIENCY Y RIVISTA DI MECCANICA OGGI ite. 178 - maggio 2014 - Anno LXV - 4,50 E - www.meccanica-plus.it SMC Italia S.p.A. Sede: Via Garibaldi, 63 - 20061 Carugate (MI) Tel. +39 02 92711 Fax +39 02 9271365 Unità Produttiva: Località Recocce, 67061 - Carsoli (AQ) Tel. +39 0863 9041 Fax +39 0863 904316 www.smcitalia.it www.contrinex.com Finitura a cura di Ucif (Unione Costruttori Impianti di Finitura), associata ad Anima, ha tra i suoi servizi anche lo studio e la soluzione di problemi di carattere tecnico e normativo. I quesiti vanno inviati a: info@ucif.net 18 rmo maggio 2014 La guida per le direttive di prodotto A partire da qualche mese la nuova versione della Guida Blu della Commissione Europea, rivista sulla base degli input degli stakeholders (come Anima – di cui Ucif fa parte – attraverso Orgalime) è ora disponibile nella versione inglese sul sito della Commissione Europea. Le traduzioni nelle lingue dei paesi membri saranno rese disponibili entro la fine del 2014. La Blue Guide è la guida della Commissione Europea per la corretta applicazione delle direttive di prodotto. La prima Guida all’attuazione delle direttive fondate sul nuovo approccio e sull’approccio globale (Blue Guide) è stata pubblicata nel 2000. Da allora, è diventata il principale documento di riferimento che spiega come implementare la legislazione basata sul nuovo approccio, ora coperta dal New Legislative Framework. Gran parte del contenuto della prima edizione della Guida è ancora valido; l’aggiornamento ha lo scopo di assicurare la più ampia comprensione sull’attuazione del nuovo quadro le- gislativo (NLF) per la commercializzazione dei prodotti. È stato inoltre necessario tener conto delle modifiche introdotte dal Trattato di Lisbona (in vigore dal 1° dicembre 2009) che riguardano i riferimenti giuridici e la terminologia applicabile agli operatori economici, ai documenti EU che accompagnano i prodotti, alle procedure di valutazione della conformità e ad altri fattori. La nuova versione della Guida è quindi fondata sulla prima edizione, ma include nuovi capitoli, ad esempio, sugli obblighi degli operatori economici e degli enti di accreditamento, o ad esempio capitoli completamente rivisti, come quelle in materia di normazione e di sorveglianza del mercato. Alla Guida è stato data anche un nuovo ‘titolo’ che riflette il fatto che the New Legislative Framework andrebbe utilizzato, almeno in parte, da tutti i tipi di Union Harmonisation Legislation e non solo dalle cosiddette direttive di “nuovo approccio”. Garantiamo la consegna in 24 ore. SÌ E’ FACILE TROVARE QUELLO CERCO? Sono NO Non rischio. SEMPRE PUNTUALI NELLE CONSEGNE? NO SÌ SÌ HANNO UN EFFICIENTE Aaargh! Garantiamo la disponibilità immediata per oltre 500.000 prodotti da più di 2.500 brand di cui ti Ƃdi. Il nostro sito web rende la ricerca dei prodotti facile e veloce. NO SERVIZIO CLIENTI? Hanno una VASTA GAMMA di prodotti dai maggiori NO BRAND LEADER? Oh no ... così non va. 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Cuore pulsante del Progetto Scuola è la forza educativa e culturale del tema ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita’ che apre la riflessione sul diritto a cibo sano e sicuro per tutti e alimenta il dibattito globale attorno alla sostenibilità ambientale. Ecco perché, a partire dal prossimo anno, i Ministeri dell’Istruzione e dell’Agricoltura avvieranno un progetto sperimentale per inserire nelle scuole italiane uno specifico programma di educazione alimentare. Secondo le stime, saranno circa due milioni gli studenti, italiani e stranieri, che visiteranno Expo Milano 2015. Sensibilizzarli alle problematiche che la manifestazione affronterà e renderli protagonisti nell’elaborazione dei contenuti è uno dei pilastri fondanti il Protocollo d’Intesa siglato lo scorso dicembre da Miur ed Expo 2015 SpA, in accordo con il Padiglione Italia. Dopo il successo della fase pilota, che nel 2013 ha coinvolto 39 istituti di Monza – tra scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado -, il Progetto Scuola entra nel vivo delle attività, sviluppandosi attraverso cinque filoni principali. Il primo riguarda progetti didattici innovativi e concorsi di idee sui temi di Expo: sarà bandito un concorso per l’ideazione di percorsi didattici multidisciplinari e la realizzazione di prodotti basati sull’utilizzo delle tecnologie digitali riguardanti 20 rmo maggio 2014 il diritto a un’alimentazione sana, sicura e sufficiente per il pianeta; scienza e tecnologia per la sicurezza e la qualità alimentare; biodiversità; educazione alimentare; cibo e cultura; cooperazione e sviluppo. Il secondo filone riguarda una piattaforma web ‘Progetto Scuola’: i contenuti prodotti dalle scuole per Expo Milano 2015 saranno condivisi attraverso le piattaforme web del Progetto Scuola. Quindi, il coinvolgimento e la partecipazione delle scuole a Expo 2015. Ma anche la creazione di percorsi dedicati nel sito e la presenza nel Padiglione Italia. Infine, si punterà su scambi e gemellaggi tra scuole/università italiane e internazionali. rmo … e un portfolio soluzioni unico! anni di clienti soddisfatti in tutto il mondo Soluzioni testate, praticamente, per ogni industria e applicazione Know-How da migliaia di progetti realizzati in tutto il mondo Processo di innovazione permanente Catene portacavi in acciaio, in poliammide, in polipropilene e in alluminio per ogni applicazione Dai prodotti standard sino ai sistemi altamente personalizzati pronti per l‘installazione KABELSCHLEPP ITALIA SRL 21052 BUSTO ARSIZIO (VA) · Tel: +39 0331 35 09 62 www.kabelschlepp.it COVER STORY La competizione internazionale per l’industria manifatturiera è durissima. Per vincere occorre innovare prodotti, processi e il modo di commercializzare. SMC ha messo in atto alcune strategie importanti: dalla ricerca & sviluppo fino alla formazione e ai servizi correlati ai singoli prodotti. Ne parliamo con Walter Severgnini, business development manager di SMC Italia Differenziarsi con la competenza N on esiste un’impresa senza capacità produttiva, non esiste capacità innovativa senza una visione industriale. Investire in innovazione costa molti soldi, ma quasi sempre si ottengono risultati importanti. E’ questa la strategia che SMC Corporation ha percorso fin dalla sua fondazione. La multinazionale giapponese è presente nel nostro Paese fin dal 1977. SMC Italia è consociata al colosso nipponico quotato alla borsa di Tokyo. La sede centrale è a Carugate, in provincia di Milano. Per conoscere meglio le proposte e le strategie dell’impresa abbiamo incontrato Walter Severgnini, business development manager di SMC Italia. 22 rmo maggio 2014 SMC Italia fa parte di una corporation leader nella pneumatica, qual è la sua natura e quali i core business dell’azienda? “SMC Italia è consociata di SMC Corporation, una multinazionale giapponese quotata alla borsa di Tokyo. Da queste origini orientali la nostra realtà ha ereditato la struttura commerciale e l’impostazione fortemente orientata alla customer satisfaction. SMC Italia è una delle 78 tra filiali e uffici commerciali diffusi in 50 Paesi al mondo. Siamo presenti nel nostro Paese dal 1977, abbiamo sede a centrale a Carugate mentre lo stabilimento produttivo è situato a Carsoli (AQ). Come accennavo in precedenza abbiamo un’im- pubbliredazionale di Attilio Alessandri postazione commerciale molto forte, la rete vendita diretta e indiretta è il vero patrimonio dell’azienda in termini di expertise e know-how. Grazie ai nostri tecnici di vendita garantiamo copertura e assistenza capillare. La rete vendita diretta è inoltre integrata dal network dei distributori SMC presenti su tutto il territorio nazionale. Con queste premesse siamo presenti su settori diversificati e specifici. SMC Italia ha al suo interno team di specialisti legati a diversi contesti industriali. I principali ambiti, che poi sono i nostri mercati di riferimento, sono certamente: Automotive, Life Science, Food & Beverage. SMC conta un team di ingegneri distribuiti su base mondiale nei vari Technical Center che progettano prodotti per applicazioni mirati, altamente innovativi oltre che a risparmio energetico, dedicati alle più diverse realtà: dalla piccola azienda alla multinazionale. Abbiamo la gamma di componenti per automazione più completa sul mercato: 11.000 prodotti base, 620.000 varianti e circa 50 nuovi prodotti l’anno. Questo primato è stato raggiunto ed è tutt’ora mantenuto grazie all’enorme impegno di SMC Corporation in R&S. A livello di multinazionale gli investimenti in tal senso vanno oltre i 100 milioni di dollari l’anno e 1.440 sono gli ingegneri impegnati nello sviluppo di nuove soluzioni”. In questo momento storico, come creare opportunità di crescita non solo per l’azienda, ma per il comparto? “Oggi la contrazione dei consumi ha determinato un calo degli ordini di automazione, gli utilizzatori soffrono ancora in qualche misura del periodo economico che stiamo attraversando. In questo panorama proporre prodotti di qualità e che possano rappresentare un vantaggio competitivo per il cliente può fare la differenza. Le parole chiave sono quindi innovazione, ricerca, sperimentazione ma fondamentale è riscoprire l’associazionismo che può dare una direzione, fornire elementi utili alle imprese. Investire nella promozione dei propri prodotti e servizi è un altro punto cardine: SMC Italia parteciperà a TPA Italia perché crediamo che le fiere debbano essere rilanciate non solo come mere esposizioni ma come occasioni di incontro, di creazione di contatti, momenti dedicati certamente ad aspetti commerciali, ma anche di networking. La stessa SMC Corporation segue questa linea, per citare un esempio tra i tanti ha partecipato ad Analytica e sarà presente a Interpack. Inoltre, un altro argomento che sta divenendo preponderante riguarda il costo dell’energia: è questo un fattore che pesa sui bilanci delle aziende. Una soluzione può venire dalla scelta di utilizzare macchine più efficienti, ottimizzate in un’ottica di risparmio energetico ed efficientamento della produzione. Abbiamo a questo proposito creato una gamma di prodotti Energy Saving che mirano a soddisfare i requisiti di efficienza, risparmio, rispetto dell’ambiente. Dall’introduzione della legislazione ‘20-20-20 Climate and Energy Package’ le aziende hanno messo in modo processi di sensibilizzazione al progetto che rmo maggio 2014 23 COVER STORY Strategie vuole minori emissioni, incremento dell’uso di energie rinnovabili e una migliore efficienza energetica con la conseguente eliminazione degli sprechi almeno del 20% entro il 2020. In SMC realizziamo prodotti Green, senza elementi inquinanti quali cadmio, piombo e mercurio, siamo coscienti del fatto che SMC sa che la corretta selezione dei componenti e gestione delle energie riducono gli sprechi ottenendo una diminuzione dell’utilizzo di aria compressa fino al 50%. Abbiamo inoltre un sistema diagnostico per il rilevamento delle perdite di aria compressa, l’Alds”. Situazione del mercato: quali prospettive? “Siamo concordi nell’affermare che ci sono sintomi di una ripresa dall’ultimo trimestre 2013 e riguarda soprattutto il settore dei costruttori di macchine che hanno una quota elevata nelle esportazioni. Siamo cautamente ottimisti, le criticità più acute sembrano passate, certo non siamo ai livelli di qualche anno fa, 24 rmo maggio 2014 il mercato deve ancora riprendere il passo del precrisi, ma qualcosa si sta muovendo”. Come SMC interpreta l’importante ruolo della formazione? “SMC Italia è da sempre attenta alla formazione, quando diciamo che la Corporation investe molto in R&S lo facciamo anche a fronte dell’importanza del capitale umano coinvolto in questi processi. Al giorno d’oggi la mediocrità non paga, uno dei compiti di una grande azienda è quello di fornire strumenti, esempio e visione ai giovani. Inserirli in un contesto lavorativo, dargli gli strumenti pratici per affrontare un incarico, fare formazione dal basso. Al nostro interno abbiamo personale dedicato alla collaborazione con Università, come Sara Colloi, che incontra settimanalmente giovani ingegneri e non solo, sia presso le strutture accademiche, sia direttamente in azienda. In SMC abbiamo tirocinanti e stagisti che a seconda dei casi, cioè se è in atto una ricerca di personale o meno, possono trovare Primo: efficienza dell’impianto Effettuare un check-up energetico dovrebbe rientrare nella manutenzione ordinaria dei macchinari: le ricerche svolte dai tecnici SMC hanno dimostrato che un sistema che presenti carenze a livello progettuale e abbia una manutenzione inadeguata ha un impatto notevole sui costi di produzione, con perdite annuali fino al 20% in termini di aria compressa e di oltre 2,3 miliardi di euro in termini economici. SMC Corporation propone la soluzione semplice ed economica che permette di rilevare la presenza di perdite d’aria nei circuiti ad aria compressa, con valori in I/min: il sistema Alds: un sistema di rilevamento automatico delle perdite integrato nella macchina e in grado di monitorare le perdite anche quando questa è in funzione. Grazie al rilevamento automatico delle perdite nei sistemi ad aria compressa Alds migliora la competitività delle macchine rendendo possibile: rilevare perdite d’aria non appena queste si producono, anche tutti i giorni; confermare il valore esatto della perdita in l/min; assicurare l’intervento di personale di manutenzione in grado di fornire un rapporto dettagliato sulla posizione della perdita, senza necessità di rilevare singoli componenti; rilevare la presenza di perdite anche quando la macchina è in funzione; complementare il software della macchina senza dover ricorrere alla supervisione esterna. Ma Come funziona l’ Alds? Il sistema è costituito da un’unità manifold composto da un flussostato serie PFM standard di SMC e da una valvola deviatrice installata in corrispondenza dell’alimentazione pneumatica della macchina. La valvola è azionata mediante una serie di istruzioni in sequenza integrate nel software operativo della macchina. Grazie a un ‘ciclo di controllo perdite’ programmato, ogni circuito ad aria compressa può essere monitorato singolarmente, confrontando poi i risultati con quelli memorizzati sul PLC. Tali valori possono quindi essere inviati sotto forma di rapporto al reparto manutenzione, assicurando quindi la massima efficienza sia in termini di rilevamento delle perdite d’aria che in termini di potenziale risparmio energetico. Componente chiave del portafoglio prodotti per il risparmio energetico di SMC, il flussostato digitale PFM utilizza un sistema microelettro-meccanico (MEMs) con microchip, il quale assicura la massima precisione e velocità di risposta. Adatta all’uso con aria essiccata, N2, Ar e CO2, la gamma PFM è estremamente compatta e leggera e il sensore digitale, chiaramente visibile, assicura ottime prestazioni. E, dato che la valvola di regolazione del flusso è integrata nel sensore, l’installazione delle connessioni risulta di gran lunga più facile, garantendo inoltre la massima flessibilità di montaggio. una collocazione nel nostro organico ma certamente toccare con mano la quotidianità di un ambiente lavorativo come quello di una multinazionale d’eccellenza arricchisce le competenze di un ragazzo, lo inserisce in una visione reale del mondo del lavoro. Quello che manca oggi non sono le conoscenze teoriche ma le opportunità di applicare ciò che si è studiato, fare esperienza e il ruolo di un’azienda, a prescindere dalle opportunità lavorative, è anche questo”. Quali sono allora le prospettive per il 2015? “La prospettiva che vogliamo raggiungere è certamente consolidare la crescita in atto. Seguire la strada che SMC Italia sta percorrendo impegnandosi nel fornire non solo un ottimo prodotto ma un servizio completo, creare un rapporto di fiducia e cooperazione col cliente: questo è ciò in cui crediamo e può essere la carta vincente che ci permetterà di perseguire i nostri obiettivi”. rmo maggio 2014 25 CoroCut®QD Refrigerazione perfetta! CoroCut QD porta la vostra troncatura a un livello superiore. Ottimizzato per torni con passaggio barra, offre resistenza e sicurezza imbattibili per scanalature profonde e applicazioni con lunghe sporgenze, grazie a una nuova tecnologia unica nel suo genere: refrigerante sopra e sotto l’inserto. Questa soluzione consente lavorazioni in sicurezza. Il sistema include lame di troncatura, adattatori e steli, oltre a utensili per macchine a fantina mobile. Sicurezza imbattibile: design delle lame più robusto, tecnologia avanzata delle qualità e del bloccaggio inserto. 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Quest’anno l’azienda compie 120 anni e, per l’occasione, abbiamo intervistato Pierluigi Catellani, che ricopre la carica di amministratore delegato della filiale italiana 28 rmo maggio 2014 F ondata nel 1894 in Germania da Ernst e Hermann Heller, l’omonima storica azienda, che quest’anno compie ben 120 anni, costruisce oggi principalmente centri di lavoro orizzontali a quattro e cinque assi, fattura circa 600 milioni di euro e impiega 2.500 persone. Heller Italia, con sede a San Pietro in Cariano (Verona) opera sul nostro mercato con una struttura composta da diciannove persone e vanta un installato di 450 macchine. Recentemente la filiale italiana è stata affidata a Pierluigi Catellani, che ricopre la carica di amministratore delegato, al quale abbiamo rivolto alcune domande. Voltandosi indietro per un attimo, che riflessioni le affiorano in mente ripercorrendo la storia tanto lunga di un marchio così prestigioso? Come affronta personalmente il suo importante ruolo e quali sono i tratti del suo mandato? “Heller ha 120 anni di storia, una storia fatta di innovazione, di successi, scritta da una famiglia che è ancora presente in azienda, da tecnici e ingegneri di grande competenza, da persone che per generazioni sono rimaste legate all’azienda come se fosse la loro casa. Pensandoci bene, tutto questo potrebbe spaventare i nuovi arrivati ma, una volta rotto il ghiaccio, ci si sente subito parte della squadra. La scelta di affidarmi la filiale italiana è stata dettata dalla volontà di trovare una persona che venisse dal mondo dei centri di lavoro ma che avesse fatto esperienza anche al di fuori del settore automotive. Rappresentare un marchio tanto prestigioso in un mercato che ancora stenta a trovare un proprio equilibrio, con difficoltà di finanziamento e programmi incerti è sicuramente una sfida ma sono certo che la qualità dei servizi e della squadra che li propone porteranno risultati positivi”. Heller è conosciuta soprattutto per la sua eccellenza nel settore automotive, ci sono in atto strategie per intervenire in nuovi comparti? “Il mercato automotive è sempre stato, e posso immaginare che resterà, il core business dell’azienda. Ciò non toglie che le macchine sviluppate secondo i dettami di questo settore, quindi estremamente razionali e affidabili, possano essere impiegate nell’aerospaziale, nell’energetico o nella costruzione di macchinari. In questa fase stiamo esplorando tali segmenti di mercato e raccogliendo i primi successi”. Fare parte di un grande Gruppo può avere vantaggi e svantaggi: che grado di flessibilità potete mettere a disposizione nel rispondere alle richieste dei vostri clienti sul mercato italiano? “Come dicevo prima, in Heller ci sono persone di grandissima esperienza che ci supportano quando abbiamo bisogno di confrontarci sulle soluzioni da proporre. Il fatto di poter progettare e realizzare tali soluzioni in Italia è sicuramente positivo per i clienti sia dal punto di vista economico sia della facilità d’interfacciamento”. Fra Germania e Italia c’è sempre stato un interessante intreccio, parlando di tecnologia: questo rapporto come si riverbera nel vostro operare sul mercato italiano? “Unire la razionalità tedesca e la fantasia italiana è un sogno difficile da realizzare. La collaborazione tra Heller Italia e la casa madre è un buon compromesso, visto che approfittiamo di un prodotto estremamente ben disegnato e realizzato e di tecnici di grande competenza per offrire soluzioni ‘sartoriali’ adatte al cliente italiano che ha esigenze ben diverse dai grandi OEM tedeschi. Allo stesso modo i nostri clienti sempre più spesso lavorano per l’estero e ritrovano dai loro clienti le nostre soluzioni”. Quali sono le caratteristiche dei vostri prodotti che sono più apprezzate dai clienti italiani? “Probabilmente la produttività delle macchine e le soluzioni ingegnerizzate dai nostri tecnici sono le più apprezzate dai nuovi clienti, coloro che hanno le nostre macchine da tempo hanno anche avuto modo di testarne l’affidabilità e la mettono forse davanti alle altre voci quando scelgono di acquistare da noi una nuova macchina”. rmo maggio 2014 29 & Personaggio del mese Imprese Mercato In questo periodo di crisi economica, particolarmente duro anche in ambito industriale, il fatto di avere prodotti di alta qualità può diventare anche un limite ad esempio sul versante della politica dei prezzi? Strategie “Credo che ogni fascia di prezzo presenti i suoi problemi: non penso che sia semplice nemmeno 30 rmo maggio 2014 vendere macchine coreane o taiwanesi, perché anche tra di loro la concorrenza è spietata. Chi viene da noi è perché deve fare un prodotto complesso, vuole una soluzione completa e non solo la macchina, vuole per la sua officina un salto di qualità, cerca un partner che lo possa servire con lo stesso livello di servizi in tutto il mondo. Ovvia- Pierluigi Catellani Pierluigi Catellani amministratore delegato di Heller Italia, ha 45 anni, mente cerchiamo di venire incontro alle esigenze dei nostri clienti facendo qualche sacrificio sul prezzo ma garantendo sempre lo stesso standard qualitativo nei servizi erogati”. è sposato e ha tre figli. È nato, cresciuto, e tuttora residente a Parma. Dopo la maturità scientifica ha frequentato per qualche anno ‘’molto piacevole ma poco produttivo’’ la facoltà di Economia e Commercio. La prima seria esperienza lavorativa è stata dal 1992 al 1993 come agente della Rossi Macchine di Firenze, all’epoca importatore di Hitachi Seiki. Dal 1994 al 1998 ha collaborato con la Ocmuu di Bologna che rappresentava diversi importanti costruttori di macchine utensili tra cui Makino, dove ha poi lavorato dal 1999 al 2013. “Quattordici anni molto interessanti dal punto di vista formativo’’ durante i quali è passato dal ruolo di area manager a responsabile della business unit che seguiva i clienti di macchine per produzione e aerospace. Nel giugno dell’anno scorso è approdato in Heller come direttore vendite in affiancamento all’amministratore delegato uscente, Stefano Salmeri, che ha sostituito dal gennaio di quest’anno. Qual è la vostra offerta di servizi mirati al cliente? Avete anche soluzioni di noleggio? E come giudica questa ultima formula? ‘’Abbiamo esplorato molte forme di supporto al cliente, compreso il noleggio. Preferiamo proporre pagamenti personalizzati, cercando il più possibile di andare incontro alle esigenze del cliente che oggi, in Italia, incontra grandi difficoltà ad accedere al credito tradizionale. Quando il fornitore di un bene deve fare anche la parte della banca significa che nel sistema qualcosa non funziona correttamente: noi comunque non ci tiriamo indietro’’. Dal vostro punto di vista di azienda che opera in Italia, come giudicate l’attuale situazione dell’industria e del mercato nel nostro Paese, con particolare riferimento al settore delle macchine utensili? ‘’Le aziende che lavorano per il mercato estero sembra stiano avendo buoni risultati mentre coloro che sono rimasti legati al mercato interno trovano maggiori difficoltà. Certamente i nostri imprenditori devono accollarsi un pesante fardello fatto di costi dell’energia e tassazione elevati e infrastrutture del Paese poco efficienti. Riuscire a lavorare per grandi aziende straniere è sicuramente un risultato di cui possono andare orgogliosi e credo sia servito loro per migliorare l’organizzazione aziendale’’. Quali sviluppi prevede per il mercato italiano nel futuro? E come vede collocata la sua azienda all’interno di esso? ‘’Il rischio per l’Italia è, senza una politica adeguata, di una progressiva deindustrializzazione. Le aziende grandi possono guardare all’estero ma per quelle medio-piccole non è semplice farlo. Confido che qualcuno prima o poi si renderà conto che il nostro Paese non può reggersi con turismo, dipendenti pubblici e terziario: un tessuto industriale forte è fondamentale per la sostenibilità dei nostri conti. Vorrei che Heller diventasse un punto di riferimento per le aziende italiane, un partner da coinvolgere ogni volta che si presenti un nuovo progetto: il motto della nostra casa madre è: ‘Noi sappiamo come si fa’. Mi creda, non è solo un motto’’. rmo maggio 2014 31 & Strategie Imprese Mercato La Commissione Europea ha adottato l’Industrial Compact, una strategia per il rilancio dell’industria europea che fissa come obiettivo il raggiungimento del 20% del PIL prodotto dal settore manifatturiero entro il 2020. Prende il via una nuova era basata sull’economia reale. Ne hanno parlato Antonio Tajani (vicepresidente della Commissione UE), Giorgio Squinzi (presidente di Confindustria), Federica Guidi (ministro per lo Sviluppo Economico) e i Governatori di diverse Regioni di Antonella Pellegrini Nuovo Rinascimento per l’industria europea D all’Unione Europea arriva un messaggio forte e chiaro: senza l’industria non si cresce e non si crea lavoro. La crisi ha infatti ribadito l’importanza dell’economia reale e di una base industriale forte e solida. E dunque si parla di una fase di rinascita dell’industria che sarà supportata dal nuovo programma europeo ‘Orizzonte 2020’. Di questo si è parlato 32 rmo maggio 2014 lo scorso marzo a Milano, nel corso del convegno ‘Un nuovo bilancio per il Rinascimento industriale europeo’. Presenti il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, oltre ai Governatori di Lombardia, Toscana, Sicilia, Puglia e Campania. Ad aprire i lavori Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea, responsabile per l’industria e l’imprenditoria che afferma: “L’80% dell’innova- Un Paese più smart Durante il suo intervento al convegno Federica Guidi, ministro per lo Sviluppo Economico, ha ribadito il fatto che l’Italia già da diversi anni ha serie difficoltà a usufruire dei fondi europei. “Mi chiedo come mai l’Italia, pur essendo il Paese dei progettisti per eccellenza, pur rappresentando il meglio della progettazione in ogni comparto, spesso non sia riuscita a utilizzare i fondi europei. Il problema è spesso l’incapacità a superare le difficoltà burocratiche. Parliamo per esempio delle grandi opere, che attraversano più regioni. La sovrapposizione di burocrazia ha certamente rallentato. Nella vecchia programmazione 2007-2012 dobbiamo ancora spendere 21 milardi entro il 2015”. La burocrazia in primis, ma anche le molte difficoltà che dipendono dal patto di stabilità interno. E aggiunge: “Certo le norme europee sono stringenti, eppure credo sia possibile trovarsi nei tavoli giusti al momento giusto per fare le regole del gioco e non subirle. Accolgo con grande interesse il fatto l’UE abbia voluto creare tavolo di dialogo tra politica locale e imprenditoria locale nazionale e internazionale. Apprezzo molto il lavoro svolto dal vicepresidente Tajani che ha portato avanti un percorso molto positivo per la nostra industria”. E prosegue: “Nel nostro Paese l’Irap e la tassazione sul costo del lavoro sono battaglie difficili come quelle relative al patto di stabilità. Gli interventi per l’energia sono ancora limitati mentre l’Europa del nord ha iniziato a fare. Sono necessari mutui e finanziamenti per l’efficientamento energetico. Si parla di smart city, che richiedono software e hardware, ma anche e soprattutto di ‘smart people’, persone che utilizzano al meglio i fondi a disposizione. Gli imprenditori devono fare la loro parte”. Ma è necessario e urgente - aggiungiamo - un piano industriale nel nostro Paese. zione e dell’export dipendono dall’industria. Così come 37 milioni di posti, e circa la metà dell’occupazione nei servizi. Senza radici profonde nel manifatturiero, anche l’economia dei servizi si inaridisce. L’industria manifatturiera, dunque, si pone al centro di questa nuova visione che mette in primo piano una produzione moderna, composta da tecnologie all’avanguardia che non inquinano, in un’ottica di crescita sempre più sostenibile”. Per la prima volta, oltre all’agricoltura, anche l’industria ha un bilancio: quasi 1/6 delle risorse comunitarie sono destinate all’innovazione e alla competitività industriale. Oltre 100 miliardi dai fondi regionali, 40 miliardi dal nuovo programma per la ricerca e l’innovazione (Orizzonte 2020); 2,3 miliardi da Cosme, il tutto per favorire l’accesso al credito delle PMI. Questo significa dare maggiore valore all’industria manifatturiera, mettendo al centro dell’agenda politica le PMI. Un passo importante, anche perché solo alcuni anni fa si pensava a una Europa focalizzata su servizi e finanza, in una sorta di fase post-industriale. Se qualcosa di positivo ha portato questa crisi è dunque la consapevolezza dei danni legati a una finanza senza regole, ma soprattutto la necessità di un’economia fondata sull’industria. Arrivano i finanziamenti. La strategia messa a punto dalla Commissione Europea ‘Per un rinascimento industriale europeo’ parte da innovazione e formazione “anima e cuore della nuova rivoluzione industriale”. “Ora dobbiamo agire - afferma Tajani -: la crisi, con l’eccesso di austerità, ha penalizzato investimenti e domanda interna, indebolendo la nostra rmo maggio 2014 33 & Strategie Imprese Mercato 34 base industriale. 4 milioni di posti e 350 miliardi di investimenti persi, un livello di disoccupazione giovanile drammatico, il record storico di solo il 15% di PIL legato al manifatturiero”. Lo scorso gennaio la Commissione ha adottato l’Industrial Compact, ovvero la strategia di rilancio per l’industria europea, che fissa come obiettivo il raggiungimento del 20% del PIL prodotto dalla manifattura in Europa (oggi è al 14%) entro il 2020. A tale fine, sono stati messi a disposizione per l’innovazione e la competitività dell’industria almeno 150 miliardi di fondi UE. Si aprono, dunque, nuove opportunità per governo, regioni e imprese, grazie ai fondi sopra menzionati a cui si aggiunge l’aumento di capitale di 10 miliardi della BEI e del Fondo europeo d’Investimenti che libera nuove risorse per l’industria. Sarà una visione che guarda al futuro, in un ottica sostenibile, prosegue Tajani: “Non vecchie ciminiere inquinanti, ma una produzione moderna, con in primo piano qualità, sostenibilità e nuove tecnologie. In un sistema dove servizi, finanza e manifattura sono indissolubilmente legati”. e innovative potranno usufruirne in modo vantaggioso (Lombardia, Emilia Romagna o Toscana) anche sommando i fondi per la ricerca a quelli regionali.Dove saranno indirizzate le risorse? La Commissione propone di concentrarle in aree con forti potenzialità e ricadute sulla competitività dell’intero comparto industriale: manifatturiero avanzato e stampanti 3D, bio-economia, nuovi materiali e tecnologie, reti intelligenti, costruzioni sostenibili, così come tutto l’ambito cosiddetto ‘green’, dai veicoli agli spazi verdi, senza accantonare il turismo e la cultura che, aggiunge Tajani: “Considero vere industrie da modernizzare attraverso nuove tecnologie e formazione”. È poi in fase di sviluppo un Erasmus per i lavoratori con stage d’inserimento dei giovani nelle imprese. Secondo il vicepresidente, infatti, per rispondere al problema scottante della disoccupazione giovanile serve anche una maggiore cultura d’imprenditorialità già dalle scuole e nelle università: “Per questo promuoviamo un piano per l’imprenditoria - aggiunge - rafforzando Erasmus per i giovani imprenditori”. Le Regioni in primo piano. Le Regioni del meridione potranno ‘approfittare’ di questi fondi strutturali, ma anche quelle più industrializzate Il mercato interno. L’energia rimane il punto dolente per la ripresa del mercato interno. “Per ridurre i costi energetici - dice Tajani -, ormai il rmo maggio 2014 triplo di quelli USA e il quadruplo di quelli cinesi, dobbiamo anche abbandonare l’approccio punivo dell’industria nella lotta ai cambiamenti climatici. Siamo tutti in prima linea per contrastare il surriscaldamento. Ma non è certo facendo fuggire l’industria con costi energetici e regole sulle emissioni insostenibili, che risolveremo il problema. Al contrario, così facendo, incentiviamo la produzione dove non ci sono regole, aggravando il problema. Con l’aggravante della perdita occupazionale e industriale, e la relativa minore capacità di dare risposte tecnologiche alla riduzione delle emissioni”. La via da seguire è già delineata ed è quella della green economy. Agli Stati è poi chiesto di contribuire e di ‘fare la loro parte’. Come è stato fatto per i ritardi di pagamento, verrà chiesto alle amministrazioni il rilascio delle licenze in 30 giorni, l’avviamento di un’impresa in tre giorni con 100 euro e la riduzione dei tempi giudiziari. E in questo ambito, l’Italia non è certamente un buon esempio: “In Italia, in particolare, serve una vera rivoluzione nei rapporti Stato-imprese. Abbiamo la pressione fiscale su aziende e lavoro più alta d’Europa. Come dimostra, ad esempio, non solo l’incapacità di pagare tutti i debiti pre- gressi, ma perfino di conoscerne l’ammontare”. Aggiungiamo che i pagamenti da parte della pubblica amministrazione alle imprese avvengono con una media di 170 giorni, malgrado la direttiva UE in vigore fissi un termine massimo di 30. Un altro tema scottante è la giustizia civile, estremamente lenta. “È indispensabile un piano di riforme, a cominciare da giustizia, P.A., lavoro e fisco, con conseguente tagli e maggiore efficienza della spesa”. Sul patto di stabilità, Tajani afferma: “Come indicato nel documento che vede l’Italia, unica con Slovenia e Croazia, con uno squilibrio macroeconomico eccessivo, per ripartire non basta il rispetto formale del rapporto deficit - PIL sotto il 3%. Al contrario, il mero perseguimento di questo target può essere controproducente per la competitività. A mio parere, un piano credibile, con decreti già approvati, potrebbe consentire un’interpretazione flessibile del patto, che non è affidato a un computer. Cosi come quando nel marzo del 2013 la Commissione ha autorizzato l’Italia a pagare tutti i debiti pregressi della P.A., considerandoli un fattore attenuante. Personalmente sono favorevole a considerare un fattore attenuante, anche i cofinanziamenti nazionali per il rilancio della competitività”. rmo maggio 2014 35 & Strategie Imprese Mercato Fanuc Italia si riorganizza di Elena Castello Dallo scorso mesi di aprile le tre divisioni CNC, Robot e Robomachine si riuniscono in Fanuc Italia Srl. L’obiettivo di riunire in un’unica struttura le vendite e il supporto dei suoi prodotti è quello di potenziare la struttura stessa e fornire un servizio sempre più professionale ai suoi clienti. Marco Ghirardello è il nuovo general manager della filiale italiana N ell’ambito del potenziamento della propria struttura commerciale e con l’obiettivo di fornire un servizio sempre più professionale ai propri clienti, Fanuc Italia ha riunito in un’unica struttura la vendita e il supporto tecnico di tutti i suoi prodotti. Dal 1° aprile 2014, infatti, le divisioni operative di CNC, Robot e Robomachine si sono riunite in Fanuc Italia Srl., con sede centrale nel complesso di Arese (MI). In precedenza, tutte le Operations attive con annesse le loro divisioni erano state unite in Fanuc Luxembourg Corporation (FLC), con quartier generale a Echternach, in Lussemburgo, con Olaf Gehrels come presidente; un’unione che aveva come obiettivo il 36 rrmo rm mo ma maggio m aggggioo 20 22014 014 14 mantenimento della posizione di forza di Fanuc sul mercato, che solo a livello europeo può contare su oltre 800 dipendenti in 15 filiali, e un fatturato annuo consolidato di 600 milioni di euro (2011). A guidare Fanuc Italia è stato chiamato Marco Ghirardello, già general manager di Fanuc Turkey. Il nuovo general manager. Marco Ghirardello ha iniziato il suo percorso in Fanuc Italia nel 1994. Dopo otto anni nel corso dei quali ha ricoperto diverse responsabilità nei settori Service e Sales, nel 2007 diventa direttore commerciale di Fanuc Robotics Italia e Country manager Un Gruppo mondiale Fanuc è una realtà unica nel suo genere, poiché sviluppa internamente tutti i componenti principali per le applicazioni dei settori di automazione industriale: controlli numerici, sistemi laser, motori e azionamenti robot industriali e centri di lavoro. Fondata in Giappone nel 1956, anno di realizzazione del primo controllo numerico per l’industria privata, Fanuc nasce come filiale di Fujitsu Ltd; la guida della società viene affidata al dr. Seiuemon Inaba, che nel 1974 ne diventa presidente e ancor oggi siede nel Consiglio come membro onorario, avendo lasciato il comando di Fanuc Corporation al figlio dr. Yoshiharu Inaba. Fanuc Corporation è oggi una multinazionale con sede a Oshino-mura, ai piedi del monte Fuji, nel parco nazionale di Hakone Izu (nella foto) che nel 2012 ha registrato un fatturato di quasi 500 miliardi di yen (4,8 miliardi di dollari americani). Un gruppo solido e da sempre protagonista nei settori di meccanica e automazione industriale, grazie alla molteplicità di soluzioni diversificate che coprono una vasta gamma di applicazioni. Nel 2009, Fanuc è stata dichiarata 308° società al mondo, secondo quanto dichiarato nell’elenco delle 500 maggiori società al mondo, e decretata seconda società in Giappone (classifica stilata dalla Tokyo Stock Exchange Market sulla base di criteri relativi a dimensione e fatturato, redditività, sicurezza e stabilità, potenzialità di crescita). per la Turchia. Nel 2012 Ghirardello viene promosso a direttore generale di Fanuc Robotics Turkey, e nel 2014 a direttore generale di Fanuc Italia. Ripercorrendo la storia di Fanuc, Marco Ghirardello ricorda quelli che sono i punti di forza della multinazionale giapponese: “Fanuc è il produttore mondiale maggiormente diversificato nel settore della Factory Automation Robot e Robomachines. Fin dalla sua fondazione nel 1956, Fanuc ha contribuito in modo pionieristico all’automatizzazione delle macchine utensili e allo sviluppo di sistemi a controllo numerico. La tecnologia Fanuc ha portato una vera e propria rivoluzione a livello mondiale in ambito produttivo, dall’automazione della singola macchina sino all’intera linea di produzione”. Una rivoluzione non solo dal punto di vista delle tecnologie e delle soluzioni proposte, ma anche una vera e propria innovazione nel rapporto con il cliente. “Fanuc è impegnata nello sviluppo di prodotti efficienti, affidabili e innovativi - continua il nuovo general manager -, ma la vera vocazione di Fanuc, e il primario obiettivo della nuova organizzazione, è quella di essere e agire sempre più come partner con i propri clienti e di offrire al mercato la propria esperienza e supporto nell’ambito delle soluzioni per l’automazione industriale”. Un business partner affidabile e attento, in grado di fornire ai propri clienti il supporto necessario per affrontare le sfide dei mercati attuali. L‘affidabilità dei prodotti e la correttezza delle modalità operative rappresentano infatti valori fondamentali per Fanuc, che, grazie alle continue innovazioni capaci di rispondere alle necessità del settore e ai tassi di affidabilità più elevati in assoluto, è in grado di aumentare l‘efficienza e la produttività dei clienti in qualunque parte del mondo essi si trovino. L’innovazione è una competenza imprescindibile per Fanuc, che occupa un terzo dei suoi dipendenti proprio nel settore Ricerca & Sviluppo; l’affidabilità è garantita dalla produzione di tutti i componenti in Giappone, e l’efficienza dalla completa automazione e robotizzazione del processo produttivo (impiegando oltre 1.000 robot). rmo maggio 2014 37 & Strategie Imprese Mercato Obiettivo 2015 di Elena Castello Il prossimo anno Milano sarà il crocevia mondiale del business e della tecnologia. In concomitanza con Expo, l’esposizione universale, il capoluogo meneghino ospiterà anche EMO, la biennale mondiale della macchina utensile. Un’abbinata che potrebbe portare beneficio a entrambe. Pier Luigi Streparava, Commissario generale EMO Milano 2015, ci spiega a che punto è la macchina organizzativa N ell’ottobre 2015, proprio in coincidenza con le ultime settimane di svolgimento di Expo, Milano ospiterà la più importante kermesse biennale mondiale dedicata alle macchine utensili: EMO. A Pier Luigi Streparava, nominato lo scorso novembre Commissario generale della manifestazione espositiva, e che sarà ospitata nel quartiere di Fieramilano, abbiamo chiesto dettagli, attività e iniziative in programma per EMO Milano 2015. Commissario Streparava, per cominciare può presentarci la manifestazione biennale che si svolge tra Italia e Germania? “EMO è la manifestazione espositiva di riferimento per l’industria mondiale costruttrice di macchine utensili, robot e automazione. Si tiene in alternanza a Milano e Hannover a testimonianza del ruolo da protagonista che Italia e Germania recitano nel panorama internazionale di settore. Il fatto che EMO, l’esposizione mondiale dell’industria base per buona parte dei processi produttivi, si tenga in Italia è attestato di stima nei confronti delle nostre imprese del settore, capaci di stare sul mercato internazionale e proporre un’offerta ampia e variegata, in grado di intercettare le più svariate esigenze. L’offerta italiana di macchine utensili va in tutto il mondo e tutto il mondo si dà appuntamento in Italia alla EMO per verificare l’avanzamento tecnologico del settore. Una gran bella soddisfazione per gli imprenditori italiani che, con le loro capacità, permettono 38 38 rrmo rm mo m maggio ma aggggiioo 220 2014 014 14 alla bandiera tricolore di sventolare alta e anche un evidente riconoscimento per il lavoro svolto da tutto il team coinvolto nell’organizzazione della kermesse”. Dunque la macchina organizzativa è già al lavoro? “Conclusa l’edizione tedesca lo scorso settembre, la palla è passata a noi italiani incaricati di organizzare EMO Milano 2015 in programma dal 5 al 10 ottobre. I preparativi per quella che è ritenuta il più importante evento per gli operatori dell’industria manifatturiera mondiale sono già cominciati e il team di Ucimu, l’associazione italiana di rife- rimento, forte dell’esperienza ultradecennale (1979, 1987, 1995, 2003, 2009) ha già definito le linee di intervento e le prime attività in programma”. EMO Milano 2015 si svolgerà durante Expo 2015. Una concomitanza favorevole… “Sì. La mondiale della macchina utensile si terrà proprio in concomitanza con la parte finale dell’Expo. A disposizione di EMO Milano 2015 sarà l’intero quartiere espositivo di Fieramilano, vicino al quale è in via di conclusione la realizzazione dello spazio di Expo. Questa vicinanza territoriale e temporale non farà altro che avvantaggiare il nostro evento che potrà beneficiare per esempio di tutti quei miglioramenti che interessano l’intera città e i suoi dintorni”. Cosa ci dice dell’attività di promozione? “Posso dirle che il piano è ricchissimo e molto ampio sia in termini temporali sia in termini di varietà di iniziative. Il tradizionale road show di conferenze stampa toccherà, a partire dal prossimo luglio, tutte le principali capitali dell’industria mondiale: dalla Cina di Pechino a quella di Shanghai, da Chicago a San Paolo e Buenos Aires, da Tokio a Taipei, passando per Bangalore, Mosca e Abu Dhabi. Queste sono solo alcune delle mete che si aggiungeranno a tutte le città europee. Oltre a ciò abbiamo pianificato una capillare attività di promozione e comunicazione sulle principali testate internazionali di settore che sarà affiancata da una ragionata e efficace attività di promozione online che si appoggerà sui siti di magazine online, di eventi fieristici di settore, sui canali social più adatti al target di riferimento. Senza dimenticare tutta l’attività di comunicazione che già stiamo svolgendo attraverso media e organi di informazione generalista e specializzata. Nulla sarà lasciato al caso e, devo dire, che il nostro team, anche sulla scorta dell’esperienza svolta per l’ultima edizione italiana di EMO, sta concentrando molto le risorse sull’uso delle nuove tecnologie. Ma promozione significa anche intrattenimento per i nostri ospiti durante la manifestazione. E allora mi lasci dire che in questo, come sempre, noi italiani, forti anche della nostra ‘Grande Bellezza’ che è ovunque, sapremo stupire, proponendo esperienze indimenticabili a quanti verranno a EMO Milano 2015. Come per l’edizione precedente, EMO Milano 2015, avrà una sua musica di accompagnamento tratta dai capolavori nazionali italiani dal 1600 ad oggi. Questo servirà a rappresentare a tutto il mondo una delle eccellenze del Paese che ospiterà la prossima EMO. D’altra parte la musica sarà protagonista anche durante la manifestazione espositiva. Infatti, momento clou degli eventi organizzati per gli operatori presenti a EMO Milano 2015, sarà la serata al Teatro alla Scala, che ospiterà uno speciale concerto sinfonico, riservato ai soli operatori del settore”. In ultimo Commissario Streparava, ci tratteggia un outlook sul mercato? “Premesso che fare previsioni è sempre molto difficile oltre che rischioso. Posso dirle che EMO Milano 2015 si presenta sotto buoni auspici. L’Italia, Paese ospitante e mercato importante per i consumi oltre che decisivo per imprimere i trend al settore, insieme all’Europa, si accinge a uscire dalla crisi che ha interessato il vecchio continente per tanti anni. I dati ci dicono che il 2014 sarà l’anno della ripresa che, per Italia e Unione europea sarà via via più intensa nel 2015 e 2016. Di questo contesto dovrebbe beneficiare EMO Milano 2015 e tutti coloro che vorranno partecipare. Certamente le premesse sono migliori rispetto a quelle che avevamo per EMO Milano 2009 che, arrivata nel pieno della crisi, fece comunque 96.000 metri quadrati di superficie espositiva netta e 1.400 espositori. L’auspicio è di poter fare meglio di quella performance. Noi ce la metteremo tutta”. rmo maggio 2014 39 & Eventi Imprese Imp mpre mp rese Mercato errca e cato to Un settore vitale in mostra di Silvio Beraci Dal 14 al 17 maggio, nel quartiere di BolognaFiere, si tiene la rassegna Lamiera, promossa da Ucimu-Sistemi per produrre e organizzata da CEU-Centro esposizioni Ucimu. All’interno della manifestazione ci sarà l’area tematica ‘Blech Italy’, dedicata a espositori e visitatori interessati ai settori metalli e carpenteria. ‘Lambda sostenibilità’ è invece la nuova edizione di Lambda, spazio anch’esso contenuto all’interno dell’appuntamento fieristico bolognese L’ edizione 2014 della fiera Lamiera (macchine, impianti, attrezzature per la lavorazione di lamiere, tubi, profilati, fili e carpenteria meccanica, stampi, saldatura, trattamenti termici, trattamento e finitura superfici), si svolgerà dal 14 al 17 maggio, nel quartiere di BolognaFiere, promossa da Ucimu-Sistemi per produrre e l’organizzazione di CEU-Centro esposizioni Ucimu. All’interno della manifestazione ci sarà l’area tematica ‘Blech Italy’, dedicata a espositori e visitatori interessati ai settori metalli e carpenteria. L’iniziativa, che si tiene per la prima volta, ha l’intento di realizzare una manifestazione sempre più integrata e completa, che comprenda dai macchinari, ai materiali e prodotti della siderurgia (lamiere e nastri, tubi e profilati, prodotti semifiniti e finiti), ai prodotti degli utilizzatori finali. 40 rmo maggio 2014 ‘Lambda sostenibilità’ è invece la nuova edizione di Lambda che sarà ospitata all’interno di Lamiera. Incentrata sul tema dello sviluppo sostenibile, nuovo terreno su cui si gioca la sfida della competitività internazionale, Lambda sostenibilità presenta l’impegno del comparto della deformazione verso la creazione di macchinari, sistemi di produzione e tecnologie ausiliarie, capaci di coniugare esigenze di sostenibilità sociale, ambientale ed economica. Lo spazio, allestito all’interno di uno dei padiglioni della mostra, ospiterà start-up, centri di ricerca e università interessati a incontrare potenziali partner tra le imprese espositrici e i visitatori di Lamiera e a proporre, tramite le 50 presentazioni in programma, iniziative e progetti connessi al tema dei sistemi ‘sostenibili’. Produzioni ecocompatibili. Lambda sostenibilità accoglierà l’area dedicata al marchio ‘Ucimu Blue Philosophy’ all’interno della quale le imprese concessionarie del marchio presenti in mostra illustreranno il meglio della loro produzione ecocompatibile. Segno distintivo della più qualificata produzione italiana di settore, legato all’impresa e non al prodotto, il marchio Ucimu Blue Philosophy è concesso alle associate che assicurano: affidabilità commerciale, solidità finanziaria, massima attenzione a sicurezza e funzione collaudo, cura del cliente, produzione sostenibile. Alfredo Mariotti, direttore generale di Ucimu, ha dichiarato: “La riduzione dei costi, ottenuta attraverso interventi orientati al miglioramento dell’efficienza energetica, e il contenimento degli oneri associati all’uso razionale delle materie prime, sono alcuni dei fattori oggi determinanti nella strategia della sostenibilità delle aziende utilizzatrici. Per questa ragione, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, promotrice della manifestazione, ha voluto favorire il confronto su questa tematica dedicandole la nuova edizione di Lambda”. Lamiera dovrebbe beneficiare del miglioramento della congiuntura, come rilevato dai dati elaborati dal Centro studi & cultura di impresa di Ucimu. Infatti, secondo i pre-consuntivi, nel 2014, la produzione italiana di macchine utensili, robot e automazione crescerà del 4,6%, arrivando a sfiorare i 5 miliardi di euro. Ma il 2014 sarà soprattutto l’anno della ripresa del consumo domestico che tornerà di segno positivo, registrando un incremento del 4,4% e avviando un trend di crescita che sarà ancora più deciso nel biennio 2015-2016. Italia al terzo posto. L’Italia, che nel 2012 si è confermata terza nella graduatoria mondiale di produzione di comparto, ha in Lamiera, secondo gli organizzatori, una delle più qualificate manifestazioni internazionali dedicate alle macchine utensili a deformazione come confermano i numeri della passata edizione: nel 2012, Lamiera ha registrato 18.000 visite, provenienti principalmente dai settori: meccanica generale (17%), metallurgia (16%), macchine utensili (11%), edilizia (10%), elettrodomestici (6%), alimentare e packaging (6%). Secondo quanto emerge dal sondaggio elaborato alla fine della precedente edizione, spiegano all’organizzazione, i visitatori che hanno affollato i 40.000 metri quadrati di esposizione per scoprire l’offerta delle 451 imprese espositrici (il 42% delle quali straniere), appartengono alle aree aziendali più strategicamente connesse con i processi decisionali di acquisto: il 20% svolge un ruolo nell’area produzione, il 18% un ruolo di vertice in azienda, mentre il 15% è impiegato nell’area commerciale e il 12% in quella acquisti. D’altra parte, l’82% degli intervistati ha dichiarato di essere coinvolto nel processo di acquisto dell’impresa a cui appartiene. Per valorizzare la presenza degli operatori in mostra, gli organizzatori proporranno, accanto alla rassegna di prodotti, un fitto programma convegnistico e Lambda Rtdi-in-forming, dedicata a centri di ricerca, istituti universitari internazionali, start-up, istituti di networking, impegnati nella tematica della innovazione sostenibile. A sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese presenti, sono previsti incontri B2B con operatori e utilizzatori esteri, tra cui quelli della delegazione proveniente dalla Federazione Russa, Paese d’onore dell’edizione 2014, che favoriranno il contatto tra espositori e potenziali clienti. rmo maggio 2014 41 & Eventi Imprese Mercato di Gabriele Peloso Soluzioni per l’industria MecSpe ha proposto, nell’edizione 2014, un ampio ventaglio di soluzioni tecnologiche nel comparto metalmeccanico: dall’automazione di fabbrica ai robot e soluzioni software. I primi mesi di quest’anno segnalano un quadro economico del settore positivo S i è svolta a Parma, lo scorso marzo, MecSpe la fiera delle tecnologie per l’innovazione, che ha messo in mostra l’innovazione applicata all’industria manifatturiera, attraverso aree in cui grazie a macchinari funzionanti mostravano processi e lavorazioni reali. Cuore della mostra dell’edizione 2014 è stata l’iniziativa ‘Fabbrica Digitale - oltre l’automazione’, progetto di integrazione digitale dei sistemi e sottosistemi che compongono una moderna fabbrica, in cui sono state realizzate parti della Xam 2.0, la concept city car elettrica progettata e prodotta dal Team H2politO del Politecnico di Torino, a cui si affiancava l’area ‘3D Print Hub’. Durante l’esposizione, grazie alla collaborazione scientifica con Fab Lab di Reggio Emilia, sono state mostrate nuove tecniche di utilizzo della stampa 3D nei settori della produzione manifatturiera, della meccanica, della modellazione e del design industriale, e organizzate una serie di attività formative. In questo articolo segnaliamo alcune aziende nei comparti del software CAM, macchine di misura, robotica e accessori. 42 rmo maggio 2014 La ricerca. Interessante l’indagine di Senaf, organizzatore della fiera. Spiragli di ottimismo dalle imprese del comparto della meccanica e della subfornitura, con un imprenditore su due che giudica particolarmente positive le performance aziendali attuali. A rassicurare la chiusura dell’esercizio 2013, che rispetto al 2010, è stato all’insegna della crescita del fatturato per il 43,8% delle imprese e con un livello occupazionale che si mantiene stabile; il portfolio ordini attuale che permette di sostenere le esigenze finanziarie di quasi sei aziende su dieci; una liquidità giudicata sufficiente o buona dall’85,4%. Positive anche le attese sul fatturato 2014, con solo il 7,7% che prevede un peggioramento della propria situazione finanziaria. Radicata fiducia non solo per le performance della propria azienda, ma anche per l’andamento generale del mercato in cui operano: quasi un’azienda su due ipotizza una crescita a livello generale del settore nei prossimi tre anni. Primi elementi indicati come particolarmente critici dagli imprenditori sono infatti le variabili esogene, legate al ruolo dello Stato e dell’amministrazione pubblica: il 74,4% ritiene critica la burocrazia, il 65,6% gli aspetti fiscali, il 55,9% l’incertezza normativa, il 52,4% i tempi della giustizia, mentre il 50,4% teme la concorrenza del mercato. Destano invece meno preoccupazione, nonostante siano aspetti fondamentali per le imprese, il costo della forza lavoro (39,9%), il recupero dei crediti (31,8%) e l’accesso al credito (22,3%). Infatti, l’Eurostat smentisce il luogo comune che nel nostro Paese il peso delle retribuzioni, oneri sociali e tasse sia al top in Europa. Un’ora lavorativa costa da noi 28,1 euro, nel 2013, contro i 28,4 di Eurolandia. L’Italia è ampiamente superata da diversi Paesi: Svezia (40 euro), Danimarca (38,4), Belgio (38), Lussemburgo (35,7), Francia (34,3), Olanda (33,2), Austria e Finlandia (31,4), Germania (31,3) e Irlanda (29). Siamo invece quarti nella classifica del cuneo fiscale. In questa classifica sarebbe fuorviante paragonare altri Paesi come Bulgaria, con un costo orario di 3,7 euro, o Lituania e Lettonia, di poco sopra ai 6 euro. Le statistiche si riferiscono alle imprese con almeno dieci dipendenti. Positivo l’inizio 2014. Sempre secondo l’indagine l’andamento aziendale attuale risulta complessivamente soddisfacente per le imprese del comparto della meccanica e della subfornitura, con oltre la metà degli imprenditori che parla di performance aziendale particolarmente positiva e il 37,2% che si dice mediamente appagato; solo l’11,5% è contrariato. Soddisfazione che si può in parte spiegare guardando in prima battuta all’andamento del 2013 e all’apertura del 2014. Rispetto a tre anni fa, infatti, il 43,8% delle aziende ha registrato una crescita del proprio fatturato mentre il 26,8% dichiara stabilità. Rimane comunque uno zoccolo duro di aziende (29,4%) che ha indicato un calo di fatturato. Sul fronte occupazione, il numero di addetti nel 2013 rispetto al 2010 si è mantenuto complessivamente stabile (lo afferma il 57,4% delle aziende) contro solo un 17,7% che ha dovuto ridurre i propri dipendenti. Per quanto riguarda l’esercizio in corso, il 2014 si è aperto per il 58,8% delle imprese con un portfolio ordini giudicato ‘adeguato’ ai propri livelli di sostenibilità finanziaria (contro un 35,8% per cui è insufficiente). Guardando alle attese di fine anno sotto il profilo del fatturato, il 46,2% si aspetta di chiudere con una crescita, il 46,1% si aspetta stabilità, mentre si prospetta un calo solo per il 7,7% delle imprese. Stesso andamento anche per l’occupazione: nei prossimi dodici mesi, ben l’80,1% dichiara di voler mantenere stabile il numero di addetti, contro un 16,3% che prospetta incrementi e solo un 3,5% che prevede cali. Il futuro. Non ci sono dubbi anche sul futuro del mercato in cui si trovano a operare le singole aziende: per il triennio 2014-2016, solo il 13,6% si aspetta una contrazione del mercato contro un 46% apertamente convinto del suo sviluppo e un 40,5% che crede non ci saranno grosse variazioni rispetto all’andamento attuale. Sul fronte dell’export, circa sette imprese su dieci dichiarano di esportare i propri prodotti e servizi, con un’incidenza variabile. Se il 24,3% dichiara di realizzare all’estero meno del 10% del proprio fatturato, c’è comunque un 17,1% che supera il 46%. Chi esporta punta verso gli Stati dell’Europa Centro-Occidentale (85,7%), seguiti da quelli dell’Europa dell’Est (41%). Circa il 18,1% esporta in Russia, mentre il Nord America è un mercato per il 23,8%, l’Asia per il 21,9%, il Medio Oriente per il 19%, il Sud America per il 17,1%, l’Oceania per il 10,5%, l’Africa Settentrionale per il 10,5% e l’Africa Meridionale per il 5,7%. L’indagine è stata condotta da GRS Ricerca e Strategia. Secondo l’organizzatore l’edizione 2014 ha visto oltre 30.000 presenze. Il prossimo anno MecSpe si svolgerà a Parma dal 26 al 28 marzo. rmo maggio 2014 43 & Eventi Imprese Mercato BELLINI Lubrificanti proponeva Harolbio, un lubrorefrigerante per lavorazione di metalli. I prodotti di questa linea sono formulati con materie prime provenienti da fonti rinnovabili e biodegradabili. L’utilizzo di esteri di derivazione naturale abbinata a una tecnologia produttiva all’avanguardia è il cuore di Harolbio. Si tratta di prodotti di derivazione naturale che, attentamente sviluppati basandosi anche su una tecnologia di produzione innovativa, sono in grado di garantire: maggior stabilità all’ossidazione; ottimo potere lubrificante grazie ad un più ridotto coefficiente di attrito del 30% anche in assenza di additivi EP; biodegradabilità >90%; rinnovabilità (materie prime non provenienti da petrolio); elevato punto di infiammabilità; esente da olio minerale; inodore anche durante la nebulizzazione; esente da IPA. Racer 7-1.4, è il nuovo robot COMAU con 7 kg di carico al polso e sbraccio orizzontale massimo di 1.400 mm. Il robot è stato progettato e realizzato con la più moderna tecnologia e cura per i dettagli, frutto di un’intensa attività di design e studio delle forme. L’ultimo nato in casa Comau si presenta con dimensioni compatte, ed elevate prestazioni, essendo il robot più veloce al mondo nella sua classe, grazie a inferiori rapporti di riduzione, e un approccio software innovativo. Il robot è adatto per applicazioni dove velocità e precisione sono requisiti fondamentali, garantendo una riduzione significativa dei tempi ciclo. Racer offre consumi ridotti, grazie alla minor potenza installata secondo i principi dell’Energy Management System eComau. Le macchine utensili multifunzione, con capacità di fresare, tornire e forare stanno guadagnando popolarità nell’attuale panorama produttivo. Il giusto sistema CAM è il fattore chiave per il successo nell’equazione tornio-fresatura. DP Technology proponeva il software Esprit. Esso fornisce un ambiente integrato di programmazione specifico per sistemi CNC multifunzione. Supporta in tornitura e fresatura qualunque combinazione di assi A, B, C, X, Y e Z, indipendenti, sincronizzati o sincroni. I cinque livelli di funzionalità per lavorazioni 2-5 assi soddisfano ogni necessità di lavorazione combinata tornio-fresa, compresa la fresatura di solidi multisuperficie a 3 o 5 assi contemporanei. Tra i vantaggi segnaliamo la potenza e flessibilità delle macchine tornio-fresa con asse B, ottenendo precise lavorazioni a 5 assi simultanei o indexati, sia sulla faccia anteriore sia su quella posteriore del pezzo. HAIMER è un’azienda tedesca specializzata nella mandrineria per macchine di precisione, quali macchine per il calottamento e bilanciatrici. Negli ultimi decenni si è affermata sul mercato italiano quale fornitrice di prodotti di qualità per diversi settori produttivi tra cui l’aereonautico, l’automobilistico, il medicale. Per offrire un servizio adeguato sul territtorio ha spinto I vertici aziendali ad annunciare l’apertura nel 2014 della filiale italiana, che va ad aggiungersi a quelle già aperte a Chicago, Hong Kong, Shanghai, Seoul, Osaka, Pune, Jakarta, Madrid, San Paolo e a Querétaro. In fiera sono state presentate le ultime innovazioni tra cui: frese Power Mill, l’interfaccia Duo-Lock, e gli adattatori per la bilanciatura delle mole. Le frese Haimer Power Mill sono realizzate in un metallo duro di alta qualità e provviste standard con i codoli Safe Lock. 44 rmo maggio 2014 HEXAGON presentava la macchina di misura Tigo SF, precisa e compatta, progettata appositamente per l’impiego in ambienti industriali. Con un volume di misura di 500 x 580 x 500 mm (X, Y e Z) e un campo di temperatura operativo da 15 a 30 °C. Progettata e costruita in Italia, struttura robusta, minimo ingombro, nessuna necessità di alimentazione pneumatica, protezione dalle vibrazioni e da polveri, sensori di precisione per scansione continua: sono solo alcuni dei caratteri distintivi della meccanica di questa cmm. A ciò si aggiunge un altrettanto nuovo concetto operativo, basato sul software di misura PC-Dmis Touch e sistema operativo Windows 8, che offre un modo innovativo di eseguire operazioni di misura. Le singole dimensioni sono rilevate per mezzo di sequenze di misura automatiche intuitive. Allo stand KUKA Roboter erano visibili in funzione i robot della serie LBR iiwa (intelligent industrial work assistant), sviluppati per dare il via a nuove possibilità di automazione a livello industriale. Kuka per il suo robot leggero LBR iiwa a sette assi si è ispirata al braccio umano. La macchina è dotata di sensori integrati. Grazie al suo sistema di riconoscimento di collisione ad alte prestazioni il robot è destinato a un impiego in processi d’accoppiamento di precisione ed è adatto per condizioni di montaggio in spazi ristretti. Esso può facilmente essere integrato negli impianti di produzione. Il robot è disponibile con una portata di 7 e 14 kg. LBR iiwa è un robot di servizio che può lavorare accanto all’operatore senza barriere di protezione. MISSLER Italia metteva sotto i riflettori le soluzioni software per la progettazione e produzione. Interessante il CAM TopSolid 7 che, grazie alla sua capacità di programmare tutte le tecnologie di tornitura multi-assi, fresatura 2 assi, fresatura 3 assi, fresatura 4/5 assi indexati, fresatura 4/5 assi continui, sincronizzazione interattiva e simulazioni complesse permette una veloce e precisa programmazione della macchina utensile. Alcune caratteristiche del prodotto sono: integrazione CAD/CAM; gestione delle tolleranze; cicli di lavorazione basati sul solido con totale gestione del grezzo; simulazione in tempo reale e realistica dei percorsi programmati; memorizzazione delle strategie di lavoro e del know-how aziendale; visualizzazione del codice ISO sincronizzato con le traiettorie; tecnologia 64 bit e multi-core nativo. Edgecam ha recentemente sviluppato la versione V2014R1 del software. L’implementazione di Edgecam Workflow, distribuito da PROCAM Group, ha spostato l’interesse del mercato su questo nuovo metodo di automazione. Workflow è già un sistema conosciuto e permette ai tecnici di applicare i percorsi utensile in pochi secondi. Ora in base al feedback degli utenti, molti miglioramenti sono stati inseriti nella versione 2014R1, garantendo ulteriore controllo e risparmio di tempo. Il gestore attrezzature può filtrare automaticamente staffaggi validi e non validi in base alle dimensioni del componente. Il nuovo ciclo di smussatura è un comando moderno che supporta elementi 2D e geometria 3D. L’opzione automatica sui bordi rimuove anche l’obbligo di preparare la geometria, un altro risparmio di tempo. È a disposizione degli utenti uno strumento di editing interattivo per la completa ri-progettazione delle finestre di dialogo standard. rmo maggio 2014 45 Lavorazioni Intelligenti ISCAR HIGH Q LINES Inserto per lavorazioni gravose con geometria esclusiva (TIGER) t 4 4F 4FSSBHHJPSJHJEPHSB[JFBMMBTFEFJOTFSUPB FSS SSBH SS BHHJ BH HJJP SJ H S HJ HJEP E HSB[JF EP F BM BMMB MB TF MB T EF JO OTFSUP TF F PB TPUUPTRVBESPDPOmTTBHHJPGSPOUBMF T UUUPT TP P RV RVBE BE ESP DP D O mTTTB T HH H JP P GS GSPO POUB BMF M tt -h -hBS BSSF FB B EJ UB UBHM HMJP HM JP P DP DPNQ NQMF NQ MF FUB UBNF NFOUUF MJCF CFSB CF SB B BT BTTTJJDV D SB S -hBSFBEJUBHMJPDPNQMFUBNFOUFMJCFSBBTTJDVSB MhMhPU PUUUJ P U NB NBMF MF F FWBD BD DVB B[[JJPO OF EF FM US USV SVDJP PMP MhPUUJNBMFFWBDVB[JPOFEFMUSVDJPMP tt 1F FS JM TTF FUU U PS PSF F FO OFS FSHF FUJ UJDP JDP P F QF QFSS TD TDBO OB BMMBUUV VSSF H HSSBW BWPT WPT PTTF F JO O HF FOF OFSF SF F 1FSJMTFUUPSFFOFSHFUJDPFQFSTDBOBMBUVSFHSBWPTFJOHFOFSF tt (B ( BNN NN N NB MB MBSH SH SHIF HIF IF[[ [[F EB [[ B B NN NN (BNNBMBSHIF[[FEBBNN X X X J T D B S J U B M J B J U Science ad IQ campaign_2013 ITALY.indd 2 8/7/13 12:59 PM & Nuovo consiglio direttivo per Ucif ABB ha incrementato la propria quota di mercato nei motori a bassa tensione di un punto percentuale, raggiungendo il 14% secondo l’ultimo rapporto IHS ‘The world market for low voltage motors’: stando al rapporto, il mercato, che nel 2012 ha toccato i 14,6 miliardi di dollari e oltre 48 milioni di unità installate, entro il 2017 supererà i 23 miliardi, trainato dai requisiti normativi che richiedono una maggiore efficienza energetica. “Questo rafforzamento riflette la positiva integrazione di Baldor, acquisita nel 2011, nella nostra offerta globale di prodotti ha affermato Ulrich Spiesshofer, capo della divisione ABB discrete automation and motion -: e le sinergie create che stiamo concretizzando”. Posizionamento migliorato anche grazie agli investimenti nello sviluppo di motori ad alta efficienza e nel miglioramento dell’assistenza clienti, fattori che hanno portato a un incremento di oltre il 26% nelle vendite di motori a bassa tensione. Di recente introduzione, i nuovi motori sincroni a riluttanza di ABB raggiungono livelli di efficienza IE4, senza richiedere magneti permanenti, con perdite di energia ridotte del 40% paragonati ai motori IE2. carriere Efficienza a bassa tensione Dopo l’Assemblea generale ordinaria dei soci del 5 marzo scorso, Ucif ha indicato le nuove cariche sociali che guideranno l’Unione dei costruttori degli impianti di finitura per il biennio 2014/2016. Presidente (nella foto) è stata riconfermata Manuela Casali (Rösler Italiana) come pure riconfermato anche il vicepresidente Marco Leva (IMF Engineering). Nuovo tesoriere è Ambra Redaelli (Rollwasch Italiana). Consiglieri: Paolo Colombaroli (Geico), Renzo Boarino (Pangborn Europe), Claudio Minelli (Verind). Inoltre, sono stati definiti i Gruppi di lavoro che svilupperanno i numerosi progetti di Ucif. I Gruppi di lavoro rappresentano un’introduzione del precedente biennio, costituiti per coinvolgere tutti gli associati nella definizione delle iniziative di Ucif. Il nuovo Consiglio Direttivo intende sensibilizzare l’estensione dei Gruppi di lavoro a tutti gli associati che desiderano contribuire con competenze ai numerosi progetti di Ucif. inbreve Imprese Mercato Ascomut supporta la formazione tecnica In occasione della fiera MecSpe, Andrea Bianchi, presidente Ascomut, ha consegnato ad Andrea Sardini, dirigente scolastico dell’Istituto Scolastico Ipsia F.lli Taddia di Cento (FE), l’assegno con la donazione erogata dall’associazione alla scuola colpita dal sisma del 2012. Con questo gesto Ascomut ha sancito la propria convinta adesione al progetto ‘Adotta una scuola’, iniziativa di solidarietà lanciata dall’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna, e ha voluto sottolineare l’imprescindibile legame che deve unire il mondo del lavoro e quello dell’istruzione superiore. “Abbiamo ritenuto importante dare un segnale di attenzione verso il mondo dell’istruzione e in particolare della formazione tecnica professionale, troppo spesso sottovalutata e non adeguatamente supportata - afferma il presidente Bianchi -. Da qui muoveranno i primi passi i protagonisti del mondo della meccanica del nostro Paese ed è fondamentale che anche gli imprenditori dedichino impegno e risorse affinché il percorso formativo specializzato cresca in qualità e offra adeguate motivazioni ai futuri tecnici”. rmo maggio 2014 47 & inbreve Imprese Mercato Soluzioni food ad Automatica Si terrà dal 3 al 6 giugno Automatica 2014, il salone internazionale di automazione e meccatronica di Monaco di Baviera che presenterà le ultime soluzioni per l’industria alimentare, dalla produzione di alimenti all’imballaggio primario e secondario. Il settore è molto innovativo e dinamico, e le linee oggi in funzione negli impianti più avanzati mostrano importanti miglioramenti, ad esempio in tempi ciclo, disponibilità, sicurezza alimentare ed efficienza energetica: tra le soluzioni, robot a cinematica parallela, o delta, picker ultraveloci in grado di effettuare 200 prelievi al minuto, robotica con capacità di confezionamento di 100.000 unità all’ora. Molto diffusi nel settore i robot Scara, a braccio articolato e a cinematica speciale per adattarsi alle esigenze del settore, in palettizzazione a fine linea e in applicazioni di imballaggio secondario non a contatto diretto con gli alimenti, ma anche robot in versioni speciali che operano a contatto con gli alimenti soddisfacendo severe norme igieniche, idonei a lavorare in camere bianche o sterili, lubrificati con oli alimentari e di lunga durata, sottoposti a procedure di pulizia molto aggressive. SISTEMI DI PROTEZIONE COMPONENTI PER MACCHINE UTENSILI, MACCHINE PER IL LEGNO E AUTOMAZIONE Soffietti Soffietti laminati, termosaldati e con lamelle Pareti di protezione complete di struttura per macchine utensili Brevi tempi di consegna Costruzione a disegno cliente Applicazioni speciali Alta qualità Per tutti i tipi di macchine utensili Sistemi di bloccaggio pneumatici Vasta gamma di dispositivi di bloccaggio e frenatura su monoguide e guide lineari in genere Bloccaggi RotoClamp per teste rotanti e alberi Fail-safe e bloccaggi attivi PARTNER of HEMA GROUP 48 Italia rmos.r.l. maggiovia 2014 SEFRA dell'Industria 4 RMO_SEFRA_HEMA 2012_210x140_aug_kp.indd 1 44047 Sant'Agostino (FE) Tel.: 0532/846786 sefra@sefra.it www.sefra.it www.hema-schutz.de 29.08.12 10:30 Revisione mandrini ed elettromandrini di macchine utensili L’esperienza di un produttore globale al servizio della revisione di qualità Il Centro Revisione Mandrini della SKF mette a disposizione dei clienti un servizio altamente professionale di revisione di mandrini ed elettromandrini per macchine utensili. Grazie alla profonda conoscenza nel campo dei cuscinetti di alta precisione e nell’ingegneria dei mandrini, SKF possiede la competenza necessaria per il ricondizionamento ed il miglioramento di ogni tipo di mandrino per macchine utensili rivolte ad un’ampia serie di applicazioni e di industrie. Le nostre revisioni, oltre ad offrire ai clienti prestazioni altamente qualificate di riparazione mandrini ed elettromandrini di ogni tipo e marca, sono orientate a fornire le risposte più adatte per ogni esigenza con interventi normali, programmati o d’emergenza. Il Centro Revisione Mandrini, che opera nell’ambito della SKF Solution Factory italiana, combina la conoscenza derivante da più di 70 anni di esperienza nel settore della fabbricazione e riparazione mandrini con quella relativa a tutti i prodotti e servizi che la SKF offre. Il processo di controllo ed il flusso operativo • Smontaggio e misurazione • Equilibratura parti rotanti • Verifiche elettroniche • Analisi e definizione interventi • Montaggio in atmosfera controllata • Collaudo e certificazione • Interventi di ripristino • Rodaggio e prove dinamiche • Analisi vibrazionale SKFSolutionFactoryItaly@skf.com www.skf.it The Power of Knowledge Engineering ® SKF è un marchio registrato del Gruppo SKF. | © Gruppo SKF 2014 RIV MECC OGGI_RevisMand2014_210x297.indd 1 08/04/14 16:23 & inbreve Imprese Mercato 50 rmo maggio 2014 Mitsubishi Electric Europe si espande a Dubai Mitsubishi Electric Europe espande il proprio business in Medio Oriente annunciando l’apertura a gennaio 2014 della nuova Branch Factory Automation di Dubai presso la Dubai Sylicon Oasis. Mitsubishi Electric, già conosciuta in Medio Oriente come fornitore di sistemi di generazione, trasmissione e distribuzione elettrica, ascensori e scale mobili, sistemi di trasporto, visual & information systems e climatizzazione, si posiziona tra i primi tre operatori mondiali nel campo dell’automazione industriale. L’apertura della nuova filiale nasce dalla volontà di espandere il business dell’azienda con una presenza diretta sul territorio, supportando gli attuali partner e assistendo i clienti specialmente in mercati target quali quello del trattamento acque, infrastrutture, building automation e oil&gas. La Branch sarà composta da un team di professionisti locali guidati da Antonio Gallo Toro, Area Manager Middle East, e offrirà servizi tecnici e commerciali nei principali Paesi medio-orientali - Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Qatar, Bahrein, Libano, Siria, Giordania, Yemen, Oman, Egitto. La Branch rimane sotto la responsabilità della filiale italiana che già dal 2012 si occupa della gestione del business del South Hub, macro-area che comprende oltre a Italia, Francia, Grecia e Malta anche Medio Oriente e Africa del Nord e Occidentale. Rafael Bencomo, Emea South Hub Manager di Mitsubishi Electric commenta: “Un passo importante per la nostra filiale italiana che ha ricevuto l’incarico di entrare sul mercato del Middle East con una presenza concreta della divisione Factory Automation per raggiungere obiettivi importanti offrendo soluzioni tecnologicamente avanzate in grado di soddisfare anche le esigenze che questo nuovo mercato richiede”. Intralogistica sostenibile Il costruttore di impianti di verniciatura Dürr sta supportando il proprio cliente Audi nella realizzazione di un impianto di produzione in Messico a basso consumo di risorse energetiche. In qualità di general contractor, Dürr sta realizzando a nello stabilimento di San José Chiapa il sistema di verniciatura più ‘ecologico’ al mondo. L’impianto Eco+Paintshop si distingue grazie al suo utilizzo minimo di acqua, energia e materiali. Dürr è responsabile della realizzazione dell’intero reparto di verniciatura e attraverso la concezione Eco+Paintshop viene assicurata l’efficienza di tutti i processi e le interfacce dal pretrattamento (PT) alla cataforesi (EC) quindi nelle cabine di spruzzatura con i relativi sistemi di applicazione ed infine nei forni di polimerizzazione. Sin dalle fasi iniziali del processo di verniciatura, PT e EC, viene prestata molta attenzione alla sostenibilità. L’overspray di vernice viene catturato tramite il sistema abbattimento a secco associato alla cabina di verniciatura EcoDryScrubber, che è OM Still ha presentato in occasione della fiera internazionale di logistica dei trasporti di Monaco l’RX 70 Hybrid, un carrello a tecnologia ibrida per l’intralogistica a risparmio energetico: l’RX 70 Hybrid impiega un innovativo sistema di recupero dell’energia generata in fase di frenatura, la quale viene convertita in elettricità e immagazzinata temporaneamente in condensatori a doppio strato ad alto rendimento chiamati UltraCaps, per essere poi riutilizzata nell’accelerazione successiva. Il carrello è stato presentato nell’ambito dell’iniziativa di sostenibilità ambientale Blue Competence, organizzata dalla Vdma, con il supporto di OM Still, per promuovere tra le aziende il risparmio di energia e risorse. In fiera, OM Still ha anche portato gli ultimi sviluppi nei propri sistemi di azionamento alternativi, come la tecnologia delle celle a combustibile. inbreve Dürr ecosostenibile per Audi caratterizzata da un consumo energetico estremamente basso. Con l’abbattimento a secco dell’overspray di vernice non sono necessari né acqua né prodotti chimici. Per questo motivo, la cabina di verniciatura EcoDryScrubber, che può essere alimentata con aria di ricircolo fino al 90%, offre un risparmio di energia fino al 60% in conseguenza di un minor consumo di energia richiesto per il condizionamento dell’aria ricircolata. rmo maggio 2014 51 & inbreve Imprese Mercato 52 Racer di Comau è il prodotto dell’anno in Polonia I vincitori della Toyota Logistic Design Competition Racer, l’ultimo robot progettato e costruito da Comau, è stato eletto prodotto dell’anno in Polonia nella competizione organizzata da Control Engineering Poland, una tra le principali riviste di settore. Il robot è stato pensato per ottenere il massimo della performance. Sbraccio di 1.400 mm, 7 kg di payload al polso su una base realizzata con un design innovativo e slanciato per la massima stabilità. E-motion, la nuova release del software per i robot Comau, è il ‘cervello’ in grado di ottimizzare e rendere più fluidi i movimenti. Velocità e precisione, senza perdere robustezza e affidabilità. Racer, infatti, ha una scorza IP65 che lo protegge e garantisce consumi energetici ridotti grazie alla minor potenza installata secondo i principi dell’Energy Management System eComau. Ad accompagnare il robot c’è il nuovo TP5, terminale di programmazione arricchito nelle dotazioni e rinnovato nella forma, a per un utilizzo più facile e un minor affaticamento dell’operatore: monitor touch screen, processore ultra veloce, grafica intuitiva sono solo alcune delle sue caratteristiche. “Il riconoscimento ottenuto - commenta Roberto Rossi, managing director Comau Poland - è una conferma dell’eccellente lavoro che l’azienda sta svolgendo nell’ambito dell’innovazione, della ricerca e dello sviluppo tecnologico, il robot, infatti, è il più veloce della categoria, e per dimensione, flessibilità, velocità non ha paragoni sul mercato”. L’investimento di Comau nell’innovazione e nella ricerca, alla base del premio conferito a Racer, si sviluppa su scala europea. “La vocazione internazionale di Comau Robotics - spiega Alessio Cocchi, global marketing manager Comau Robotics - si nota nella sua presenza globale e nella partecipazione a diversi progetti di ricerca europei”. Globali, ma pur sempre italiani. “Indubbiamente ci portiamo sempre dentro il carattere italiano, l’eccellenza tecnologica, nel design e nel servizio, che ci contraddistinguono - conclude Cocchi -. L’anima italiana si percepisce in tutto quello che facciamo, e ne andiamo orgogliosi”. Lo scorso maggio, Toyota Material Handling Europe (Tmhe) ha lanciato la sua prima competizione di design, invitando gli studenti europei e i diplomati della classe 2013 a partecipare presentando una proposta di design sul tema ‘trattori elettrici: macchinari industriali con un bisogno di rinnovamento’. Tmhe ha selezionato le due vincitrici per il primo premio: Nea kosonen e Elisa Määttänen da Turku University of Applied Sciences Industrial Design, Finlandia. Le due giovani hanno convinto la giuria con l’originalità e la facilità di utilizzo del loro trattore chiamato Bubo. Il design del loro trattore elettrico è stato particolarmente apprezzato per l’adattabilità alle diverse dimensioni del conducente; grazie a un basso gradino di accesso e a un braccio telescopico. Le ragazze hanno anche dimostrato un’ottima capacità di migliorare il loro disegno iniziale seguendo i primi feedback della giuria. Il secondo posto è stato assegnato a Thomas Jankauskas da Pforzheim University, Transport Design, Germania. La proposta di Thomas chiamata Toyota NPS è risaltata grazie alla particolare angolazione e all’approccio futuristico nell’ambito della logistica e del trattore elettrico. Ultimo ma non meno importante, il terzo posto va a Mohammad Moradi, dalla School of Art Weissensee Berlin, Product Design, Germania. Il trattore elettrico di Mohammad è stato disegnato tenendo a mente i bisogni del conducente: con soluzioni per tutti i tipi di dispositivi e un focus sulla sicurezza e sostenibilità nelle operazioni di movimentazione di materiale.“Siamo estasiati del risultato ottenuto nella nostra prima competizione di design nel material handling. Siamo rimasti sorpresi dall’entusiasmo e dal talento dei designers europei che hanno partecipato. Mi congratulo personalmente con tutti quelli che hanno mostrato interesse e partecipazione, e ovviamente, mi congratulo con i vincitori e auguro loro una meravigliosa carriera. Non vediamo l’ora di lanciare nuove competizioni di design”, commenta Magnus Oliveira Andersson, head of design di Toyota Material Handling Europe. I vincitori sono stati premiati durante la conferenza stampa di anteprima del CeMAT che si è svolta ad Hannover il 19 marzo. rmo maggio 2014 RMO SPECIALE LASER RMO SPECIALE LASER 56 Il laser per ripartire… di Alessandra Fraschini 60 Un taglio di qualità di Massimo Cavuoto 62 Turbocaricatori per le lamiere di Elena Castello 64 La misura del successo di Tony Bosotti 68 Dal taglio all’incisione di Elena Castello rmo maggio 2014 55 LASER Speciale di Alessandra Fraschini Il laser per ripartire… Zecchetti è parte di un Gruppo industriale multi-business in forte crescita a livello mondiale. Oggi con l’investimento in un nuovo impianto laser Bystronic, l’azienda si è imposta l’obbiettivo di controllare la tempistica e la qualità delle macchine prodotte e incidere sui costi industriali… 56 rmo maggio 2014 L’ azienda fondata nel 1960 dalla famiglia Zecchetti ha iniziato l’attività con la costruzione di macchine e trasporti per l’industria di produzione dei barattoli. Nata con soli cinque dipendenti, ha presto incrementato la propria produzione arrivando negli anni 60 e 70 a occupare fino a 20 dipendenti, uno sviluppo determinato dal successo nel mercato di realizzazione di diversi sistemi di imballaggio prodotti per innumerevoli settori dell’industria del packaging. Quando agli inizi degli anni 80, fecero la propria comparsa sul mer- cato i primi contenitori in PVC, e successivamente quelli analoghi in PET, l’azienda, prevedendo una crescente richiesta di impianti rivolti all’utilizzo di questi contenitori, seppe sfruttare la propria esperienza maturata e si dedicò allo studio e realizzazione di linee complete di trasporto e palettizzazione di bottiglie-contenitori vuoti in plastica. Nell’arco di un decennio, l’azienda conquistò il traguardo di primo costruttore mondiale di impianti per il trattamento e imballaggio di bottiglie in PET vuote, passando da un Da sinistra, la Xcel 50/1600 e la Xpert - Optical Guide Bending System. fatturato di circa 3 milioni di euro fino a raggiungere i 6,5 milioni. Nei primi anni 90, forte della propria esperienza e capacità nel trattamento dei contenitori vuoti e grazie all’inserimento in azienda di esperti nel trattamento del packaging in vetro, Zecchetti accettò un’altra sfida ed entrò nel settore industriale della produzione di bottiglie in vetro. Questa nuova direzione determinò un altro successo e, in meno di un decennio, Zecchetti diventò uno dei principali attori anche nel settore delle bottiglie in vetro. Oggi Zecchetti fornisce, infatti, linee complete di cold end (dall’uscita del forno e fino ad arrivare allo stoccaggio delle palette piene) alle più grandi vetrerie del mondo. L’ultima sfida raccolta da Zecchetti, che si può annoverare tra i maggiori protagonisti dei ‘fine-linea-diproduzione’, al fine di incrementare ed espandere la propria attività, è rappresentata dall’inserimento in produzione di sistemi di immagazzinaggio automatico. Oggi, come risultato di tali rinnovamenti e conseguenti crescite, il giro d’affari dell’azienda emiliana raggiunge i 40 milioni di euro. Una continua evoluzione. La realtà Zecchetti a Montecchio Emilia (RE) è rappresentata da una sede di circa 11.000 m2 e da una seconda unità produttiva di circa 8.000 m2. L’azienda conta attualmente 85 dipendenti organizzati nelle varie attività di progettazione, assemblaggio, collaudo e vendita, nonché installazione e servizio post-vendita per tutti i prodotti della gamma. Inoltre nel Gruppo è presente dal 2000 una filiale negli Stati Uniti, in Florida, che vede la presenza di uno staff commerciale e di un nutrito gruppo di ingegneri meccanici ed elettronici, a supporto dell’intensa attività di export dell’azienda. Zecchetti, attualmente, è parte di un Gruppo industriale multi-business operante a livello mondiale, la cui attività spazia dalla produzione di arredamenti metallici alla produzione di macchine per il movimento terra e l’edilizia, fino alla produzione di linee per il confezionamento di prodotti alimentari e bevande, prodotti chimici e petrolchimici con attività commerciali sempre rivolte verso una clientela molto esigente, sia in termini di qualità sia di affidabilità del prodotto. Le multinazionali del vetro e le indu- strie primarie del settore packaging sono da sempre gli interlocutori principali dell’azienda e, proprio allo scopo di soddisfare le sempre crescenti esigenze di alta produttività, si è puntato sulla progettazione e realizzazione di impianti sempre più performanti e veloci. O almeno tutto questo fino al 2008, quando di colpo sono venuti a calare drasticamente, a livello mondiale, i consumi e, quindi, conseguentemente le quantità di contenitori venduti. Una crisi che diventa opportunità. “Dal 2008 in poi, la richiesta di mercato si è spostata su impianti meno veloci e più flessibili, per una quantità crescente di formati - ricorda con una certa amarezza Stefano Ceci, responsabile della produzione di Zecchetti - inoltre abbiamo assistito a una richiesta di prezzi sempre più bassi tale da costringere l’azienda ad abbassare il margine di utile per restare in linea con la concorrenza. Allo scopo di non perdere le quote di mercato acquisite in tanti anni di lavoro e presenza sul mercato, l’azienda si è imposta l’obbiettivo di ridurre tutti i costi di produzione”. Fino a oggi, infatti, alla Zecchetti, la costruzione dei particolari meccanici rmo maggio 2014 57 LASER Speciale Caratteristiche tecniche della macchina. Bystronic BySprint Fiber 4020. La BySprint Fiber 4020 Bystronic ha le seguenti caratteristiche tecniche. Lunghezza 12.900 mm; larghezza 6.750 mm; altezza 2.500 mm; dimensioni del foglio nominale (x) 4.000 mm; dimensioni del foglio nominale (y) 2.000 mm; area di taglio (x) 4.064 mm; area di taglio (y) 2.032 mm; area di taglio (z) 70 mm. Asse parallelo massima velocità di posizionamento X/Y 100 m/min. Massima velocità di posizionamento simultaneo 140 m/min. Ripetibilità ± 0,5 mm. Fonte Laser Fiber 4.000. Frequenza degli impulsi 1-2.500 Hz. Lamiera d’acciaio spessore max di taglio 20 mm; acciaio inossidabile (spessore lamiera taglio max) 15 mm; alluminio (spessore lamiera taglio max) 15 mm; ottone (spessore lamiera taglio max) 8 mm; rame (spessore lamiera taglio max) 8 mm. utilizzati negli impianti prodotti è stata completamente gestita esternamente, quindi con pezzi acquistati da aziende sub-fornitrici. Spiega Ceci:”Una dipendenza esterna che ha sempre creato qualche motivo di apprensione nella consegna finale degli impianti dovuta a ritardi e disservizi dei fornitori di lavorazione, e che ha anche inciso in modo negativo, sullo stato di avanzamento dei montaggi interni, con conseguente aumento dei tempi e perciò dei costi degli impianti. Considerato che il volume dei prodotti acquistati esternamente si aggirava all’incirca in due milioni di euro per anno, l’azienda ha ritenuto necessario fare una scelta strategica, decidendo di produrre internamente la parte di carpenteria, che costituisce almeno l’80% dei nostri impianti. E questo ha generato l’investimento in nuovi macchinari tra cui l’impianto laser Bystronic che attualmente è in fase di installazione e completamento; con la fase di automazione conclusa saremo operativi al 100% verso la fine di maggio 2014. La scelta di produrre internamente e di controllare la tempistica e la qualità delle nostre macchine con- 58 rmo maggio 2014 sente, infatti, di incidere in modo diretto sui risultati della contabilità industriale”. Il laser: cuore del nuovo impianto. “L’investimento progettato e realizzato riguarda l’installazione dell’impianto taglio laser Bystronic tipo BySprint Fiber 4020 da 4 kW di potenza e due piegatrici modello Xcel 50/1600 e modello Xpert 200/4100 - continua Ceci - il taglio laser è asservito dall’automazione Antil che consente, con due torri di magazzino lamiere (per un totale di 30 posti pallet), di alimentare in continuo la macchina. Inoltre abbiamo previsto l’utilizzo, in uscita macchina, della separazione automatica dei pezzi tagliati, i quali saranno prelevati in automatico dall’uscita macchina laser, separati dallo sfrido e depositati su sei pallet diversi a seconda del disegno o della commessa di produzione. Contiamo, con questa automazione, di operare in ciclo continuo, anche senza l’ausilio dell’operatore macchina, in orario notturno”. Il nuovo lay-out, con una produzione laser così performante, rende necessario l’utilizzo di due macchine piegatrici, per restare al passo della produzione, e ha indirizzato una scelta di macchine idonee alla tipologia del materiale utilizzato per la costruzione della carpenteria. “Il taglio laser in fibra, data la tipologia dei materiali e degli spessori che abitualmente tagliamo, ritengo sia una scelta corretta, e sono convinto, sia per i parametri di taglio sia per i minori costi d’esercizio, ci darà delle soddisfazioni in termini di resa economica - sottolinea Stefano Ceci con fermezza - come conseguenza dell’utilizzo interno del taglio laser, il nostro ufficio tecnico, sarà coinvolto maggiormente, nell’utilizzo in fase di progettazione di un maggior numero di pezzi realizzati in lamiera e meno da tubolari o profili strutturali. Si tenderà, quindi, anche all’aggiornamento di alcuni progetti, ripensati alla luce dell’investimento realizzato. In futuro eventualI investimenti ulteriori potranno essere indirizzati nell’aumentare la produttività sulla piegatura, valutando se adottare sistemi robotizzati oppure macchine pannellatrici per esecuzione di piegature in automatico senza ausilio di operatori”. LASER Speciale di Massimo Cavuoto Un taglio di qualità La nuova funzione ‘BrightLine fiber’ trasforma la TruLaser 5030 fiber di Trumpf con sorgente laser allo stato solido trasmesso in fibra da 5 kW, in una macchina universale per il taglio laser 2D. Alla base di tutto c’è una combinazione perfetta tra generazione, guida e focalizzazione del fascio di luce auariema e il ommaldui 60 rmo maggio 2014 U n rapido cambio: dalla massima produttività e qualità nel taglio laser di lamiere sottili al taglio qualitativo di lamiere di elevati spessori; la TruLaser 5030 fiber garantisce questa flessibilità con l’innovativa funzione BrightLine fiber. La nuova macchina per il taglio laser 2D di Trumpf taglia acciaio inox fino a 25 millimetri di spessore in qualità eccezionale con il suo laser da 5 kW. Il BrightLine fiber consente, inoltre, la realizzazione di piccoli fori e contorni in acciaio inossidabile di elevato spessore e migliora la qualità e produttività nella lavorazione di acciaio dolce tra 15 e 25 mm di spessore. Può anche tagliare alluminio fino a 25 mm. Tutto ciò permette alla macchina di affrontare qualsiasi tipo di materiale e spessori, con qualità molto buona e, con il suo laser allo stato solido trasmesso in fibra, diventa una vera macchina universale. Una combinazione perfetta tra generazione, guida e focalizzazione del fascio laser è cruciale per la funzione BrightLine fiber. Trumpf è il fornitore unico di tutti questi elementi chiave della macchina, dal laser alla guida del raggio fino alla testa di taglio. L’azienda, inoltre, vanta un know-how di processo, acquisito nel corso dei decenni, che le permette di abbinare in modo ottimale i singoli elementi: un prerequisito per il progresso tecnologico nel taglio laser allo stato solido trasmesso in fibra. Un importante vantaggio è la migliore qualità raggiunta su acciaio inox e dolce di spessori più elevati. Anche se in precedenza la TruLaser 5030 fiber con laser allo stato solido trasmesso in fibra poteva già tagliare acciaio inox fino a 20 mm e acciaio dolce fino a 25 mm, si formavano però bave e superfici irregolari di taglio quando si affrontavano materiali con maggiori resistenze. Inoltre, nel taglio di acciaio dolce di elevati spessori, la fluttuazione della qualità del materiale poteva portare a tagli mal eseguiti o tagli strappati. Migliorata la finitura. Ora il BrightLine fiber riduce notevol- mente la formazione di bava così come i valori di rugosità del bordo di taglio e migliora la stabilità di processo nel taglio di acciaio dolce. Oltre alla significativamente migliore qualità di taglio, la macchina aumenta, grazie al suo laser da 5 kW, lo spessore massimo che può essere tagliato in alluminio e acciaio inox da 20 a 25 mm. Utilizzato in combinazione con il BrightLine fiber, un nuovo processo di sfondamento a più fasi offre vantaggi aggiuntivi nel taglio di acciaio inox. Infatti, previene la formazione di scorie mentre il raggio laser penetra il foglio di lamiera. Questo significa che la macchina non ha più bisogno di girare in- pu unto di sfondamento, sfo sf onda on dament men o, me torno al punto permettend do quindi d eseg egu guire e permettendo dii es eseguire anc ncora più p ù sottili. pi sottil ili. i contorni ancora TruLase e r 5030 50 0 30 fiber f ib iber e ragrag agLa TruLaser diam metri minimi min nim imii sui su ui giunge cosìì diametri d esempio esemp pio di di un mm mm contorni, ad a gl glio i di 12 mm di nel caso di ta taglio Brig Br ight htacciaio inox. Grazie all BrightLine fiber anche la rimozione dei pezzi dal grigliato residuo risulta facilitata. Ciò consente di risparmiare tempo durante lo scarico manuale e migliora la sicurezza di processo durante lo scarico automatico. Con la TruLaser 5030 fiber e il BrightLine fiber il laser allo stato solido trasmesso in fibra ‘entra con successo nella lavorazione laser 2D universale’. Abbiamo già visto che questa macchina taglia con qualità eccellenti acciaio dolce, acciaio inox e alluminio fino a 25 mm di spessore. Ma la TruLaser 5030 fiber è adatta anche per la lavorazione di metalli non ferrosi quali rame o ottone fino a 10 mm di spessore. rmo maggio 2014 61 LASER Speciale di Elena Castello Turbocaricatori per le lamiere Il produttore tedesco di componenti in metalli Solvaro ha investito un milione di euro in un nuovo impianto laser a fibra: il modello L5 di Salvagnini. L‘allestimento personalizzato consentirà all‘azienda di ridurre drasticamente i tempi di produzione e creare lavorazioni ancora più precise Q uando gli atomi vengono eccitati con una fonte di energia esterna (cinetica o luminosa), l‘eccedenza di energia viene ceduta sotto forma di ‘Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation’, ovvero Laser. La lavorazione delle lamiere richiede rapidità e flessibilità: contorni complessi, bordi netti e precisi, bassi tempi e costi di preparazione. I più recenti impianti laser accelerano notevolmente la produzione, anche grazie ai processi di alimenta- 62 rmo maggio 2014 zione e scarico automatizzati. Il produttore tedesco di componenti in metalli Solvaro GmbH ha investito un milione di euro in un nuovo impianto laser a fibra. L‘allestimento personalizzato di quest‘ultimo consentirà all‘azienda di ridurre drasticamente i tempi di produzione. Rapido, preciso, sicuro . I primi impianti laser a fibra per scopi commerciali sono stati lanciati sul mercato attorno al 1990. Si basavano su amplificatori in fibra drogata all‘erbio con un oscillatore laser a valle. All‘epoca nessuno avrebbe ipotizzato che anni dopo il laser sarebbe diventato un elemento imprescindibile dei processi produttivi. I più moderni laser a fibra sono rapidi, precisi e sicuri. Per le piccole e medie imprese il loro acquisto rappresenta tuttavia un enorme investimento, anche se a livello operativo compiono veri e propri miracoli energetici, consentendo di ridurre notevolmente i costi. Rispetto alla Grazie al suo nuovo impianto laser, Solvaro ha potuto ridurre la durata del ciclo di realizzazione degli sportelli per armadi server da 120 a 67 secondi. tranciatura, vengono meno i costi per la produzione degli utensili, rendendo conveniente anche la realizzazione di piccoli quantitativi di pezzi. Durante la fase di riscaldamento il consumo di energia del laser a fibra è quasi nullo, ed è minimo anche in stand-by. Non è pertanto solo il processo di produzione più rapido, ma è anche ecocompatibile e in grado di ridurre i costi energetici. Il produttore tedesco di componenti industriali Solvaro ha recentemente optato per un nuovo impianto laser a fibra. “Abbiamo investito nel nostro nuovo impianto laser un milione di euro, non certo un acquisto che può essere deciso d‘impulso - racconta il manager Gerhard Bullinger -. Ma per noi vantaggi e opportunità erano nettamente preponderanti. Era necessario ampliare le nostre capacità produttive. Con i due impianti laser siamo ora in grado di garantire tempi di produzione estremamente ridotti. E di ciò possiamo beneficiare sia noi sia i nostri clienti“. Solvaro ha scelto un impianto modello L5 del produttore italiano Salvagnini, nel quale fibre di trasporto e testa di taglio producono un raggio che tocca la velocità di taglio di 60 m/min. Solvaro si occupa del taglio di sportelli per armadi server, cofani motore e griglie per radiatori in lamiera d‘acciaio con uno spessore fino a 3,0 mm e dimensioni fino a 1,5 - 3,0 m. “Con il nuovo impianto abbiamo ridotto da 120 a 67 secondi la durata del ciclo di lavorazione degli sportelli per armadi server spiega Bullinger con entusiasmo -. Concretamente, ciò significa che in una normale giornata lavorativa su tre turni vengono ora prodotti circa 1.300 pezzi contro i precedenti 720”. Una crescente automazione. Il caricamento del sistema laser, così come il prelievo dei componenti e lo smaltimento dei residui sono aspetti fondamentali dell‘impianto. Per sfruttare a pieno la velocità del laser è necessaria un‘alimentazione automatica. Ma un laser non deve solo essere caricato rapidamente, è anche importante evitare la possibile caduta di pezzi tagliati o sfridi sopra la lamiera in ingresso durante la fase di interscambio. A impedirlo sono piani di lavoro sempre più sofisticati. Le connessioni ADL e ASL permettono di automatizzare il carico di lastre di lamiera e lo scarico dei pezzi. Inglobati in una recinzione di sicurezza, gli impianti diventano grandi isole all‘interno degli stabilimenti produttivi. L‘impianto concepito su misura per le esigenze Solvaro occupa ad esempio 154 m². Siccome l‘azienda effettua principalmente il taglio di lamiere forate è stata inoltre integrata una funzionalità speciale, che posiziona i componenti in maniera da rispettare sempre alla perfezione la distanza desiderata tra foro e bordo di taglio. Interrogato sugli eventuali svantaggi del nuovo impianto laser a fibra, Bullinger risponde ridendo sotto i baffi: “Nel piano del personale dobbiamo destinare addetti aggiuntivi affinché sul posto sia sempre disponibile una sufficiente quantità di pezzi“. rmo maggio 2014 63 LASER Speciale Dallara, casa automobilistica emiliana famosa nel mondo nel settore delle competizioni sportive, utilizza l’innovativo CAM2 Edge ScanArm per il controllo qualità dei propri componenti. Precisione, rilevazioni laser senza contatto, velocità e reportistica semplificata: sono queste le principali caratteristiche che rendono la macchina uno strumento insostituibile auariema e il ommaldui 64 rmo maggio 2014 La misura del successo di Tony Bosotti N el 1972, dopo una brillante carriera nell’industria automobilistica, Gian Paolo Dallara fondò a Varano de’ Melegari, in provincia di Parma, la Dallara Automobili. Da allora l’azienda è cresciuta, progettando e costruendo vetture per quasi tutte le formule automobilistiche e collezionando vittorie in tutto il mondo. È questa una storia di successo, figlia dell’amore per la meccanica, che coinvolge quotidianamente i 180 dipendenti (tra i quali 60 ingegneri) della casa emiliana; uomini che lavorano con passione e competenza a progetti d’alto livello tecnologico per essere competitivi nell’agguerrito mondo delle competizioni automobilistiche. In particolare, è assolutamente necessario che ogni fase produttiva e di assemblaggio eseguita all’interno dello stabilimento di Varano de’ Melegari sia testata e validata attraverso procedure di controllo e di misura adeguate. Paola Carlorosi, quality assurance & quality control manager dell’azienda, entra nel dettaglio: Gian Paolo Dallara, presidente della Dallara Automobili e Paola Carlorosi, quality assurance & quality control manager dell’azienda. “Le nostre autovetture sono un concentrato di alta tecnologia e innovazione. Il ‘controllo qualità’ riveste massima importanza in quanto deve assicurare che le autovetture Dallara siano prodotte secondo gli standard attesi, garantendo prestazioni e affidabilità eccezionali”. Soddisfano appieno tali esigenze tecnologiche i sofisticati strumenti di misura portatili di CAM2, la quale è ormai da qualche anno partner di riferimento di Dallara Automobili. Carlorosi: “La nostra collaborazione dura ormai dal 2007, e ciò dimostra la bontà del rapporto di partnership. Nel 2012 decidemmo di acquistare un braccio di misura CAM2 Edge ScanArm da 2,7 m, principalmente per effettuare controlli qualità non a contatto e operazioni di reverse engineering”. CAM2 Edge ScanArm - che unisce il braccio di misura portatile CAM2 Edge e una sonda di scansione laser (CAM2 Laser Line Controllo di un musetto con il CAM2 Edge ScanArm. Probe) - è una macchina di misura a coordinate (CMM) portatile a 7 assi, che consente di verificare con facilità la qualità dei prodotti attraverso ispezioni 3D, confronti con il CAD, analisi dimensionali e reverse engineering. La sonda integrata per la scansione laser garantisce la perfetta misurazione 3D anche senza contatto delle superfici. Dati chiari e veloci. In casa Dallara, la macchina di misura viene utilizzata prevalentemente per il controllo dei profili alari e dei componenti strutturali più importanti realizzati in fibra di carbonio. “Grazie al nuovo dispositivo di misura - riprende Paola Carlorosi - la velocità di acquisizione dei dati è notevolmente aumentata. Se pensiamo poi che l’addetto allo strumento ha completato la formazione ed era operativo dopo soli tre giorni di corso, non possiamo che essere soddisfatti”. Ma non è tutto e aggiunge: «È divenuta più semplice la fase rmo maggio 2014 65 LASER Speciale La ricerca dell’eccellenza Il nome Dallara rappresenta un’eccellenza italiana nel mondo dell’automobilismo da competizione. La casa emiliana, presente in tutti i campionati F3, è il fornitore unico di vetture ai campionati IndyCar, Indy Lights, GP2, GP3, World Series by Renault e Super Formula, inoltre realizza vetture per campionati addestrativi (Formulini) e partecipa alla categoria Grand-Am. Negli ultimi anni l’attività di engineering si è ampliata notevolmente per quanto riguarda sia le vetture da competizione sia i veicoli stradali ad alte prestazioni, il che ha permesso di collaborare con i più importanti marchi automobilistici del mondo. Ogni anno mediamente il 20% del fatturato è reinvestito in ricerca e sviluppo, fatturato che per circa il 90% è realizzato fuori dai confini italiani. di analisi dei dati in quanto il software di misura CAM2 Measure 10 elabora report davvero chiari e semplici da consultare. Oggi la reportistica è molto più completa e ricca di informazioni rispetto al passato, e questo ci permette, una volta ricavata la nuvola di punti, di analizzare sezione per sezione ogni particolare - soprattutto i profili aerodinamici - raffrontando i dati teorici di progetto e quelli realmente misurati. Noi eseguiamo lavorazioni e controlli anche per clienti esterni, i quali sono molto soddisfatti nel ricevere report facilmente consultabili, chiari e trasparenti anche per i non addetti ai lavori. È un punto di vantaggio per il nostro business”. 66 rmo maggio 2014 Un altro importante beneficio è che non è più necessario trattare i componenti con prodotti opacizzanti, operazione che nel passato era necessaria per la rilevazione senza contatto di superfici in carbonio nere e lucide. Spiega Paola Carlorosi: “Grazie alla tecnologia della sonda laser di CAM2, la scansione delle superfici lucide in carbonio può essere eseguita senza l’applicazione di opacizzante il quale richiedeva anche un successivo trattamento di rimozione. Ne consegue che l’intera operazione è decisamente più veloce: per ogni metro quadrato da controllare risparmiamo mediamente 30 minuti”. Attualmente Dallara utilizza la macchina di misura per lo svi- luppo e la costruzione dei telai della nuova Super Formula 2014 Japan. L’impiego è avvenuto sin dalle fasi prototipali. Dice Carlorosi: “Anche in questo caso riusciamo a eseguire il controllo qualità in maniera più precisa, risparmiando mediamente il 50% del tempo impiegato in passato. Un risultato straordinario”. E conclude: “In generale il controllo durante le fasi produttive e del collaudo permettono di ridurre gli errori, migliorare alla radice i processi di fabbricazione, fare insomma il salto di qualità. Se poi questi controlli sono eseguiti con strumenti ad alte prestazioni, che aumentano la qualità e riducono il carico di lavoro, allora i vantaggi sono davvero da Gran Premio”! Fin nel minimo dettaglio I centri di lavorazione Hermle sono maestri di microprecisione durevoli nel tempo. A cinque assi vengono lavorati pezzi fino a 2500 chilogrammi di peso – con una precisione di pochi micrometri. 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È possibile caricare in una sola volta un fo- glio standard di materiale (1.220 x 610 mm) e il sistema ergonomico Front Loading (caricamento frontale) facilita il processo e permette di guadagnare tempo. La tavola d’incisione è modulabile: Gravograph offre varie opzioni quali dispositivo cilindri, supporto con pin per il taglio e pass-through, ovvero un’apertura laterale o frontale del laser che permette di lavorare con oggetti più grandi, pur garantendo la sicurezza dell’operatore (classe IV). Ancora più innovativa la tavola per il taglio integrata con lame amovibili che permettono di accedere agli scarti per recuperarli. La LS1000XP facilita il lavoro dell’operatore con tutti gli strumenti a portata di mano. La LS1000XP è ergonomica, di alta qualità e produttività. Propone alte prestazioni: una velocità di lavoro fino a 4 m/s in raster, un’ampia scelta di sor- genti laser (da 40 a 150 W) e di lenti focali. Gravograph, inoltre, dà molta importanza all’ambiente di lavoro. La ricerca è volta a trovare il massimo confort per l’utilizzatore, dall’installazione del laser alla scelta dei materiali da incidere o da tagliare, dalla creazione del testo sul software GravoStyle ai servizi personalizzati. Azienda mondiale, Gravograph ha nella sua gamma soluzioni per l’incisione ma anche software e materiali di consumo disponibili in un’ampia scelta. La funzione Print&Cut del software GravoStyle è un link verso la stampa digitale che permette di tagliare in modo molto preciso forme stampate. Un altro processo che Gravograph ha pensato per mettere la tecnica al servizio della produzione. La LS1000XP è da oggi disponibile. rmo maggio 2014 69 RMO SPECIALE ASSEMBLAGGIO MECCATRONICA | AUTOMAZIONE | ROBOTICA | SISTEMI DI VISIONE | MACCHINE SPECIALI DI ASSEMBLAGGIO | MODULI PER AUTOMAZIONE In Cosberg studiamo, progettiamo e costruiamo soluzioni per l’automazione dei processi di assemblaggio. In Cosberg, crediamo nella cultura d’impresa: il nostro sapere e la volontà di spingerci sempre oltre con nuove applicazioni e tecnologie sono lo strumento e l’obiettivo quotidiano del nostro lavoro. Solo così, condividendo come una grande orchestra know how, responsabilità e performance, riusciamo a proporre ai mercati di tutto il mondo sistemi per l’automazione completamente personalizzati. Solo così, possiamo fornire una partnership tecnologica d’eccellenza per lo sviluppo ed il co-engineering. Solo così, Cosberg continua a comporre la sinfonia dell’innovazione. WWW.COSBERG.COM COSBERG S.P.A. Via Baccanello, 18 - 24030 Terno d’Isola (BG) - Italy - Tel. +39 035 905013 - Fax +39 035 905106 - mail: infocosberg@cosberg.com 2!$(!$#!!#$()'#*$+'%%'(#)) %%$#($')#*$+('('+$%'(( /!'(*!))$! #$,$,&*()$#%0## (%'#-!"!$(%$(()'$+'%' !%#)$*(#))*#!!+!+$!$ &*!((!)'$%'$(($%'(()*'$#*#($),' ##$+)+$%'!'(*!))$!)'('"#)$ )())() '#!!1##$+-$# "#($#$#)#*)($#$!'(*!))$ XQDUDI¿QDWLVVLPDWHFQRORJLDVRQRXQULVSDUPLRGL ")'%'"$"*()!%'!)'(%$')$)' $#(#)$#$!1*)!--$#%#)"*!)%!$"&*!! (**#)())"$)$'!$#)'$!!$!+!*)-$# #)"%$'!##$'*%''(#-()'*'! %--"!%$(-$#)$($+'%%$() *'()')!")*')$*##$)+$!(%'#- #&*()$())$'1!!#)('+-$$%$+#) .%%'--)$)#)$%')$'/$'#'$ $'#'#()-$#*()$"!$')$'$$%' %%!-$#("*)$") RMO SPECIALE ASSEMBLAGGIO 74 A ogni mercato la risposta giusta di Silvia Calabrese 78 Tutto il potere ai robot di Giordano Proverbio 82 Quando l’automazione si ripaga di Elena Castello 84 Ottimizzare sempre più la produzione di Silvia Calabrese 86 L’assemblaggio rinnova le cariche di Luca Rossi rmo maggio 2014 73 RMO SPECIALE ASSEMBLAGGIO A ogni mercato la risposta giusta di SSilvia ililvia Calab Calabrese bres esee K.l.a.in.robotics ha adeguato la propria offerta di robot per allargare ulteriormente il ventaglio delle soluzioni aziendali per l’automazione industriale e la meccatronica. Nel portafoglio sono entrati i prodotti della sudcoreana Dasarobot e quelli della svizzera Veltru. Numerosissimi i settori produttivi interessati A Strategie S St tra r te egie giie nche il 2014 rappresenta un anno di innovazione e ulteriore crescita per K.l.a.in.robotics che, per adeguare la propria offerta a quelle che sono le tendenze del mercato, ha definito importanti accordi per iniziare a distribuire due nuove gamme di prodotti (robot), che allargano ulteriormente il ventaglio delle soluzioni aziendali per l’automazione industriale e la meccatronica. “Siamo andati in Corea del Sud a metà 74 7 4 rmo rrm mo magg mo maggio m ma agg ggiioo 220 2014 014 14 dello scorso anno, perché avevamo individuato un robot scara adatto ad applicazioni che richiedono una meccanica robusta ma un tempo ciclo non particolarmente stressante – afferma Fabio Greco il titolare - se questi nuovi prodotti venivano utilizzati da anni per l’assemblaggio dell’i-Phone, vuol dire che il prodotto è affidabile, ho pensato, e quindi c’è spazio per importarli’’! Non solo, ma questi prodotti sono già presenti negli Stati Uniti, in collaborazione con un altro nome noto nel mondo della robotica industriale. Da inizio anno K.l.a.in.robotics propone quindi al mercato anche i prodotti Dasarobot, marchio coreano, appunto, da poco acquisito dal Gruppo Dongbu. Il Gruppo Dongbu, fondato nel 1969, dal 2000 è tra i dieci Gruppi più importanti della Corea del Sud, ed è attivo in svariati mercati, dal metallo alla chimica, dall’agricoltura all’health-care, dall’IT all’elettronica, dalle costruzioni alla logistica, alla finanza; ovviamente, oltre all’automotive. Con 35.000 dipendenti nel 2011, un fatturato di 23 miliardi di dollari e 42 società collegate, il Gruppo, con l’acquisizione di Dasarobot, propone al mercato anche prodotti per la meccatronica come desktop robot, assi cartesiani, robot per la sicurezza e la sorveglianza, robot didattici. La parte che si occupa di robot industriali, è stata creata nel 1998, è ubicata a Cheonan su un’area di 11.400 m2, con un fatturato (2011) di 37 milioni di dollari, e conta circa una ventina di grossi partner nel mondo, tra cui Samsung, LG, Hyundai Automobile, Henkel. I robot scara. I principali mercati della divisione che si occupa di robot industriali sono tipicamente il settore dell’LCD/FPD, ma anche il settore Semi-com, l’IT e l’automotive. Le tipologie di industrial robot sono: assi cartesiani, robot scara, desktop robot, linear servo a transfer robot (questi ultimi prevalentemente per il settore dell’elettronica). “Mi interessavano i robot scara - dice Fabio Greco - per andare incontro alle esigenze del mercato che si sono venute a manifestare negli ultimi anni. In particolare ogni giorno incontriamo aziende che decidono, pur con dubbi e incertezze, di iniziare a implementare almeno il primo robot nel proprio processo produttivo, magari con ridotti budget a disposizione. Oppure applicazioni di asservimento, manipolazione o assemblaggio dove non è importante raggiungere tempi ciclo molto ridotti o prestazioni estreme”. Come dicevamo i prodotti Dasarobot vengono utilizzati alla Foxxcon per l’assemblaggio degli i-Phone, e quindi sono in grado di soddisfare le esigenze del mercato proponendosi come robot robusti e precisi, ma nel contempo di fascia più economica, in conseguenza dei costi ‘coreani’, rispetto ai prodotti con costi ‘giapponesi’ già presenti sul mercato. I robot scara della famiglia DSM con raggi di lavoro da 250 fino a 400 mm, sono stati rinnovati nel 2013, dando quindi origine alla famiglia DSA che già identifica i robot con maggior raggio di lavoro. La gamma parte con il DSA-0250, con raggio di lavoro da 250 mm e payload da 1-3 kg, con corse da 100 e 150 mm sull’asse Z. La famiglia DSA si estende poi con i modelli da 300, 350 e 400 mm di raggio, sempre con pay-load da 1-3 kg e corse sull’asse Z identiche. Sono disponibili poi i modelli da 500 mm di raggio fino ad arrivare al DSA1000, con incrementi di 100 mm in 100 mm, con corse sull’asse Z di 200, 300 e 400 mm e pay-load da 2, 3 fino a 20 kg. “Abbiamo acquistato un DSA0250 e un DSA-0600 per le normali attività di marketing, per mostrarlo ai clienti e per esposizioni a fiere”, commenta Greco. Il settore del packaging. Il mercato del food, della cosmetica e della farmaceutica, dal punto di vista delle macchine per il packaging, rappre- Fabio Greco, titolare della K.l.a.in. Nelle foto d’apertura sede e stabilimento del Gruppo Dongbu. rmo maggio 2014 75 RMO SPECIALE ASSEMBLAGGIO Strategie Da sinistra, il C10 motion controller e il D8 di Veltru; a seguire il DX U di K.l.a.in. senta una fetta importante dell’export, e l’Italia, certamente, rappresenta l’attore forse più importante nel panorama mondiale. Sembra che le prime cinque aziende italiane che operano nel mondo del packaging, valgano il doppio delle prime cinque aziende tedesche ( Il Sole 24 Ore ). “Non potevamo non concentrarci, o trascurare, la possibilità di avere una cinematica che, nelle applicazioni del packaging, è molto diffusa – precisa Fabio Greco -. Abbiamo quindi individuato nel robot della società svizzera Veltru un prodotto all’avanguardia, seppur poco noto, con caratteristiche molto performanti, e quindi abbiamo deciso di metterci in gioco, per poter offrire al mercato questa opportunità”. Veltru, azienda giovane, nata a Schaffausen nel 2008 ma con professionalità tecniche ed esperienze decennali nel mondo della robotica a cinematica parallela, rappresenta per Greco una 76 rmo maggio 2014 scommessa su cui puntare…”. I modelli disponibili sono quattro, con il D8, il D12H e il D12W (versione wash down) a quattro assi e l’U10H a due assi. La differenza fondamentale tra questo prodotto e i prodotti attualmente sul mercato non è solo nella meccanica, che ha una massa decisamente inferiore alla concorrenza, ma nel software. Il Veltru C10 motion controller è il controller estremamente compatto (222 x 135 x 70 mm) dei suddetti robot. L’intero processo di pianificazione della logistica, comprensivo delle velocità dei robot e dei nastri trasportatori, è controllato dal CoDeSys RTE V3. L’EtherCAT fornisce un potente fieldbus per il collegamento del robot e delle periferiche per applicazioni specifiche. Il controller Veltru offre però molto di più del semplice movimento del robot. Il sistema di visione della macchina a esso interfacciato (V10) può essere impiegato per determinare la posizione, l’orientamento e la qualità dei prodotti che vengono gestiti e selezionati dal modulo del sistema logistico. Il programmatore dell’applicazione viene supportato in molti modi. Un controllo sofisticato degli allarmi, un sistema di gestione delle istruzioni con traduzione integrata e diversi elementi di visualizzazione facilitano la programmazione. Un modello di applicazione in ‘source code’ mostra come i moduli debbano essere usati e come questi interagiscano. Ciò consente un risparmio di tempo e fornisce al costruttore dell’impianto un notevole vantaggio in termini di tempo di immissione del prodotto sul mercato. Rivista di meccanica oggi 27-01-2004 16*52 Pagina 1 IL MIGLIOR PUNTO DI VISTA SU PRODOTTI DI FISSAGGIO E TECNICHE DI ASSEMBLAGGIO Bussole autofilettanti Filetti riportati elicoidali Prigionieri autoaggancianti Inserti filettati trilobati Spine e chiodi intagliati SALCA srl Via Jacopo della Quercia, 7/9 20149 Milano www.salca-srl.com Tel. 02 48000881 • Fax 02 4981955 ISO 9001:2000 cert. n°1626/1 RMO SPECIALE ASSEMBLAGGIO Tiesse Robot automatizza con tecnologia Kawasaki una linea di lavorazione per assemblaggio e collaudo di blindosbarre industriali. La produzione dell’impianto prevede un tempo ciclo di 292 secondi per l’elemento standard da tre metri senza prese di derivazione. L’intervento manuale degli operatori si limita agli accessori che completano il prodotto finito Strategie T Tutto il potere ai robot iesse Robot ha realizzato una linea robotizzata per la lavorazione e l’assemblaggio di profili, coperchi e collaudo di blindosbarre per uso industriale da installarsi presso un ‘primario cliente’ brasiliano. La linea di produzione è frutto di un approfondito studio preliminare con i tecnici dell’utilizzatore finale e prevede la lavorazione meccanica e altre operazioni sui profili e sui coperchi in tutte le versioni che compongono la gamma del prodotto e l’assemblaggio. Gli accessori che completano il prodotto finito (monoblocco di giunzione, etichetta, presa di deriva- 78 rmo maggio 2014 zione e inserto filettato per l’assemblaggio in cantiere dei vari spezzoni), vengono montati manualmente dall’operatore dopo la zona di test elettrico. La produzione dell’impianto prevede un tempo ciclo di 292 secondi per l’elemento standard da 3 m senza prese di derivazione. Il programma di supervisione dell’impianto gestisce la produzione di tutta la gamma del prodotto nella versione a 4 conduttori e 5 conduttori con più prese di derivazione su entrambi i lati. Per coprire tutta la gamma di portata del prodotto, che va da 400 A fino a 5.000 A di capa- di Giordano Proverbio cità, esistono varie tipologie di profili, che possono essere a loro volta assemblati in blindo a singolo o doppio profilo. La portata dipende anche dal materiale con cui sono realizzati i pacchi barre: alluminio, oppure rame. I pesi dipendono ovviamente da lunghezza e tipologia degli elementi che variano da 3 a 4 m di lunghezza e vanno da 350 a 550 kg. L’isola robotizzata è suddivisa in due aree principali: una per la lavorazione meccanica dei profili e dei coperchi (Robot Kawasaki Zx130L); l’altra per il montaggio, collaudo Da sinistra: stazione di fresatura e stazione di tranciatura. elettrico e palettizzazione della blindo (Robot Kawasaki Mx700, Zx300U, Rs 50N). L’area lavorazione. La prima parte dell’impianto, realizzata per eseguire le lavorazioni meccaniche sui pezzi grezzi sia per asportazione sia per deformazione (profili e coperchi), è costituita dai seguenti componenti principali che vediamo di seguito. Robot ZX130L su rotaia a terra RT3000: si tratta del robot Kawasaki montato su rotaia a terra modello RT3000, che mediante opportuno organo di presa a doppia pinza pneumatica, ha il compito di asservire tutte le varie stazioni di lavorazione dei profili e dei coperchi. Stazione di carico grezzi: è costituita da un trasportatore a catena a doppia motorizzazione per trasportare in modo indipendente il pallet attrezzato per i profili e il pallet attrezzato per i coperchi. Per consentire il prelievo dei pezzi grezzi da parte del robot ZX130L, i pezzi sono posizionati in battuta contro la sponda sinistra del pallet (lato operatore), che ha le sponde regolate secondo la lunghezza di profili/coperchi grezzi indicata dal file di produzione presente sul supervisore. Stazione di taglio: è composta da una taglierina, da un manipolatore lineare, da una baia di deposito pezzi e dal nastro di evacuazione trucioli. Il robot deposita i pezzi nella stazione di taglio, il manipolatore che alimenta la stazione pinza il profilo o il coperchio depositato dal robot e azzera la posizione dello stesso tramite un sensore a bordo macchina. Su ogni pezzo è sempre eseguita l’intestatura su entrambi i lati, andando a tagliare il minimo sul primo taglio e quota finita sul secondo taglio. Quando da una stecca iniziale devono essere ricavate varie dimensioni, sono prima effettuati tutti i tagli del profilo per poi tagliare il coperchio. Il ciclo prevede che ogni profilo sia seguito dal suo coperchio, quindi i pezzi tagliati, in attesa di entrare in ciclo, sono depositati sulle baie di deposito. Centro di fresatura. Stazione di fresatura per lavorazione testate e prese di derivazione: è composta da un centro di fresatura a 5 assi System Robot, da un manipolatore lineare, da un sistema di soffiaggio per la pulizia dei pezzi e da due nastri di evacuazione trucioli. Il robot deposita i pezzi nella stazione di fresatura, il manipolatore che alimenta la stazione pinza il profilo o il coperchio depositato dal robot e azzera la posizione dello stesso tramite un sensore a bordo macchina. Il centro Il robot MX700N deposita i gommini superiori e il coperchio poi preleva il pezzo assemblato per portarlo alla stazione di avvitatura. di lavoro esegue la lavorazione del pezzo in funzione del codice prodotto in produzione, completata la fresatura il robot preleva il pezzo per portarlo alla stazione successiva. Stazione di tranciatura orizzontale delle cave di posizionamento accessori: è composta da quattro unità indipendenti di tranciatura, da un manipolatore lineare e da un sistema di soffiaggio per la pulizia dei pezzi. Il robot deposita i pezzi nella stazione di tranciatura, il manipolatore che alimenta la stazione pinza il profilo o il coperchio depositato dal robot e azzera la posizione dello stesso tramite un sensore a bordo macchina. La stazione di tranciatura esegue la lavorazione del pezzo in funzione del codice prodotto in produzione, completata la tranciatura il robot preleva il pezzo per portarlo alla stazione successiva. Stazione verticale di punzonatura fori di fissaggio giunzioni: è composta da due unità indipendenti di tranciatura e da un banchetto di supporto; questa lavorazione viene fatta sui soli profili. Il robot sostiene il pezzo in posizione verticale durante la lavorazione e lo posiziona appoggiando l’intestatura a un riferimento fisso. Finita la lavorazione di un’estremità, il robot ruota il pezzo in modo che questo venga lavorato all’estremità opposta. rmo maggio 2014 79 RMO SPECIALE ASSEMBLAGGIO Strategie A sinistra stazione di avvitatura, a destra stazione di evacuazione. La stazione di piegatura. Stazione di piegatura testata profilo per alloggiamento pacco lamellare: è composta da una unità di piegatura fissa e da un supporto a rulli folli per sostenere il pezzo in fase di lavorazione. Il robot deposita i profili nella stazione di lavoro specifica in modo che l’intestatura risulti in battuta meccanica su un riferimento azzerando la posizione del pezzo tramite un sensore a bordo macchina. Il profilo, dopo la prima lavorazione, viene ruotato dal robot per seguire la piega sulla seconda testata. La movimentazione del pezzo durante la sua lavorazione viene fatta dal robot ZX130L, mentre il pezzo finito viene scaricato dal robot MX700N. Stazione di piegatura profilo in area di prese di derivazione: è composta da una unità di piegatura fissa e da un supporto a rulli folli per sostenere il pezzo in fase di lavorazione. Il robot deposita i profili nella stazione di lavoro specifica in modo che l’intestatura risulti in battuta meccanica su un riferimento, azzerando la posizione del pezzo tramite un sensore a bordo macchina. La movimentazione del pezzo durante la sua lavorazione viene eseguita dal robot ZX130L, mentre il pezzo finito viene scaricato da un robot MX700N. Stazione di piegatura alette coperchio per bloccaggio su canalina: è composta da due unità di piegatura 80 rmo maggio 2014 fisse indipendenti (DX e SX) e da un supporto a rulli folli per sostenere il pezzo in fase di lavorazione. Il robot deposita i coperchi nella stazione di lavoro specifica in modo che l’intestatura risulti in battuta meccanica su un riferimento, azzerando la posizione del pezzo tramite un sensore a bordo macchina. Le unità che eseguono le piegature sono indipendenti, quindi il robot ZX130L deposita il pezzo per effettuare la piegatura delle alette sulla prima testata, poi il robot MX700N lo sposta per lavorare la seconda testata. Il pezzo finito viene poi scaricato dal robot MX700N. Area montaggio e test. La seconda parte dell’impianto, realizzata per eseguire il montaggio, collaudo elettrico e palettizzazione delle blindo è costituita dai seguenti componenti principali. Robot MX700N su rotaia a terra RT3000: si tratta del robot Kawasaki montato su rotaia a terra modello RT3000, che mediante opportuno organo di presa multipla, ha il compito di manipolare i coperchi, i profili, i blindo assemblati, i gommini da posizionare a protezione dei pacchi barre, i pallet di legno per la palettizzazione dei finiti e i legnetti di separazione da posizionare tra i diversi strati di pezzi nella fase di palettizzazione finale. Stazione di inserimento pacchi barre: è composta dalla stazione di inserimento del pacco, da un robot ZX300S con opportuno organo di presa per la manipolazione dei pacchi barre in rame o alluminio da prelevare da magazzino composto da tavola rotante a due stazioni. Il pacco barre viene caricato sulla tavola rotante in modo da essere alla giusta altezza e con i supporti in posizione corretta rispetto al profilo e al pacco barre in produzione. Il robot MX700N deposita il profilo proveniente dall’area di lavorazione nella stazione d’inserimento che lo blocca in attesa che il robot MX700N posizioni i gommini isolanti alle quote stabilite da specifica; infilati i gommini nel profilo, la stazione ruota il pezzo di 90° in modo da posizionarlo correttamente per consentire al robot ZX300S di infilare orizzontalmente il pacco barre. Il robot ZX300S, oltre all’organo di presa per manipolazione dei pacchi barre, è munito di sensore laser con cui controlla la posizione, la dimensione e la composizione del pacco barre; all’inizio di ogni strato il robot verifica anche la posizione dei legni applicati sia sopra sia sotto lo strato dei pacchi barre, in modo da poter togliere quelli superiori e da tenere in considerazione quelli inferiori per calcolare la giusta posizione di presa. Inserito il pacco barre la stazione di assemblaggio si rimette in posizione di A sinistra un dettaglio dell’inserimento, a destra dettaglio di piegatura. deposito/prelievo e il robot MX700N deposita i gommini superiori e poi il coperchio; a questo punto preleva il pezzo assemblato per portarlo alla stazione di avvitatura. Taglio gommini. Stazione di taglio gommini con nastro in rotolo: questa stazione prepara i gommini che devono essere inseriti nel profilo sotto e sopra il pacco barre; la larghezza del gommino, che dipende dal tipo di profilo in produzione, viene impostata automaticamente in funzione dell’ordine di produzione. Stazione di avvitatura coperchio su profilo: è composta dal robot RS50N opportunamente attrezzato con testa di foratura e avvitatura autoalimentata, dalla rotaia a terra RT1000 e dal banco di posizionamento e bloccaggio del pezzo. Il robot RS50N, mentre aspetta il carico del pezzo, allestisce la stazione di avvitatura a seconda dei dati che gli vengono comunicati dalla supervisione, spostando una slitta orizzontale nella posizione corretta per consentire il deposito del profilo da parte del robot MX700N in modo che la testa del pezzo sia in battuta su un riscontro fisso dotato di un sensore. Avvitate tutte le viti necessarie, il robot RS050N sposta il bloccaggio mobile affinché il robot MX700N possa riprelevare il pezzo avvitato. Stazione di test elettrico: è costituita da una rulliera di posizio- namento e centraggio della blindo con rulli isolati elettricamente, da un gruppo di bloccaggio, dal gruppo di contattazione attrezzabile per eseguire la versione a 4 e 5 conduttori e dall’apparecchiatura elettrica di test. Per effettuare il carico della stazione di test viene abbassata la barriera mobile (con tutte le barriere fotoelettriche ripristinate) e il robot MX700N deposita il pezzo che ha appena prelevato dalla stazione di avvitatura. Depositato il pezzo, la barriera mobile torna in posizione alta e il PLC generale gestisce tutti i test sul pezzo come da specifiche del cliente, una volta completato il test, e comunica l’esito del test alla supervisione. Se il pezzo è uno scarto, questo viene scaricato manualmente e la stazione di test si prepara a ricevere il pezzo successivo. Se il pezzo testato è buono viene ripreso dal robot MX700N in una posizione definita per essere palettizzato nella stazione dei finiti. Operazioni manuali. Stazione operazioni manuali: è composta da una rulliera folle che si collega con la rulliera della stazione di test e su cui l’operatore può trascinare all’esterno dell’isola il pezzo per eseguire le operazioni manuali. Quando il pezzo ha subito il primo test elettrico con esito positivo, l’operatore lo porta all’esterno, effettua tutte le operazioni manuali (inserimento monoblocco di giunzione profili, etichetta, presa di derivazione e inserto filettato) e poi lo inserisce nuovamente nella stazione di test confermandone il carico. A questo punto il sistema esegue nuovamente il test elettrico. Se il pezzo è uno scarto, questo viene scaricato manualmente per un tentativo di riparazione manuale e la stazione di test si prepara a ricevere il pezzo successivo. Se il pezzo testato è buono viene ripreso dal robot MX700N in una posizione definita per essere palettizzato nella stazione dei finiti. Stazione di evacuazione pezzi finiti: è composta da un trasportatore motorizzato a catene con autonomia pari a tre pallet. A inizio ciclo e ogni volta che il pallet precedente è stato completato, il robot MX700N prende un pallet dal magazzino e lo prepara sul trasportatore di scarico, quindi prende i legni separatori necessari per lo strato successivo e li deposita in funzione dei pezzi che deve palettizzare. Lo schema di palettizzazione dei vari elementi è definito dal supervisore. Stazione di carico pallet e legnetti: è composta da una baia a terra per il carico dei pallet vuoti di dimensione pari a 3200 x 780 mm (autonomia 8 pz) e da un banchetto su cui viene posizionato un pallet di legnetti di dimensione 60 x 40 x 780 mm (autonomia 200 pezzi). rmo maggio 2014 81 Strategie RMO SPECIALE ASSEMBLAGGIO Al periodo di crisi, la reggiana Lodi, specializzata in carpenteria metallica, ha reagito investendo nell’innovazione dei propri impianti. Oggi nello stabilimento si contano 14 robot in saldatura con diversi tipi di posizionatori. Sono stati adottati i Function Package ABB che consentono di cambiare rapidamente le produzioni per rispondere in tempo reale alle richieste degli utilizzatori in termini di quantità, lotti, sequenze di consegna e just-in-time 82 rmo maggio 2014 di Elena Castello Quando l’automazione si ripaga L a Lodi, di Fabbrico (Reggio Emilia), nata nel 1958, produce carpenteria meccanica leggera per il settore agricolo e industriale: assali anteriori per trattori, assali posteriori sterzanti per carrelli elevatori, colonne sterzo fisse e regolabili, pedali freno e frizione, parafanghi anteriori fissi e dinamici. Inizialmente i componenti erano costruiti su disegno dei clienti, ma oggi l’azienda offre anche soluzioni in co-design e soluzioni originali progettate, testate e costruite internamente. Alcuni prodotti sono protetti da brevetti. Fra i clienti si annoverano molti dei principali costruttori mondiali di macchine agricole, che hanno imparato ad apprezzare gli standard qualitativi della Lodi e le sue capacità di personalizzazione dei prodotti. Numerosi fra loro ormai si affidano integralmente al fornitore per lo studio di componenti per i nuovi modelli di trattori. L’azienda è guidata dai figli del fondatore che a loro volta hanno L’innovazione e l’automazione degli impianti ha fatto segnare alla Lodi un 2013 da record. inserito la terza generazione della famiglia. Gli addetti sono 125 e l’export assorbe il 60 per cento delle vendite. Know-how tecnologico, esperienza pluridecennale e competenze delle persone permettono alla Lodi di proporsi come partner per la risoluzione di qualsiasi problema nel campo della carpenteria meccanica. L’investimento giusto. Fin dal 1986, anno di acquisto del primo robot per saldatura, l’automazione robotizzata ha assicurato tangibili miglioramenti in termini di qualità e produttività. Oggi in Lodi si contano 14 robot ABB in saldatura con diversi tipi di posizionatori. Sono stati adottati i Function Package ABB che consentono di cambiare rapidamente le produzioni per rispondere in tempo reale alle richieste degli utilizzatori in termini di quantità, lotti, sequenze di consegna e justin-time. Tutte le isole sono dotate di sistemi di autocalibrazione della torcia che mantengono inalterate le condizioni geometriche di saldatura. La prima spinta verso l’automazione robotizzata è nata dalla volontà di gestire meglio la produzione in funzione del variare della domanda. Altri obiettivi non meno importanti sono stati la qualità della saldatura assicurata dal totale controllo dei parametri, la costanza di rendimento e le crescenti richieste di riduzione dei costi da parte dei clienti. Non trascurabile, inoltre, dicono in azienda, l’effetto che sui clienti fa la visita a uno stabilimento tecnologicamente all’avanguardia. Per superare il difficile momento di crisi del 2009, la Lodi aveva deciso di puntare su ulteriori ottimizzazioni di processo e aumenti di produttività. Sono quindi state realizzate nuove isole con robot in asservimento presse. Impatto sui processi. La scelta ha avuto impatto sui processi che sono stati rivisti con il supporto di un system integrator di provata affidabilità, la BCM di Guastalla (Reggio Emilia), che progetta, sviluppa e realizza soluzioni di automazione per il settore metalmeccanico. Oggi i robot installati con funzioni di manipolazione e asservimento macchine sono sette. Le soluzioni realizzate hanno drasticamente ridotto il numero dei passaggi, ottenendo più produttività e flessibilità e abbattendo i tempi di attraversamento e i relativi costi. Nel 2012 è stata sviluppata in collaborazione con BCM un’isola automatizzata per la produzione di un componente legato alle macchine agricole, che ha richiesto lo studio di un processo del tutto innovativo. ABB ha partecipato fornendo la parte di robotica, azionamenti e PLC. Particolarità della nuova isola è che il PLC riesce a coordinare tutti i movimenti dei motori e degli assi idraulici attraverso protocollo Ethercat. Oltre che robot, BCM utilizza infatti nelle proprie forniture a Lodi motori asincroni e convertitori di frequenza ABB e, più di recente, pacchetti per il motion, con PLC e motori brushless. La scelta di un unico marchio è premiante perché implica un solo interlocutore per qualsiasi tipo di problema. Negli ultimi tre anni l’automazione ha rappresentato di gran lunga la maggiore voce di investimento per la Lodi, con evidenti vantaggi. Nel 2012 i volumi di produzione hanno superato del 15 per cento il dato del 2011, attestandosi al di sopra del valore massimo raggiunto nel 2008, prima della crisi. L’anno 2013 si è confermato essere l’anno migliore dell’azienda, facendo registrare il massimo profitto in assoluto. rmo maggio 2014 83 RMO SPECIALE AS ASSEMBLAGGIO SSE EMBLAGGIO Si svolgerà dal 3 al 6 giugno 2014 a Monaco di Baviera, la prossima edizione di Automatica, in concomitanza con Intersolar Europe, il principale salone internazionale di tecnologie solari, e Maintain, fiera specializzata per la manutenzione industriale. I costruttori esporranno le più avanzate soluzioni per la moderna industria Ottimizzare sempre più la produzione di Silvia Calabrese Strategie A utomatica, salone internazionale di automazione e meccatronica, si svolgerà dal 3 al 6 giugno 2014 a Monaco di Baviera, in concomitanza con Intersolar Europe, il principale salone internazionale di tecnologie solari, e Maintain, fiera specializzata per la manutenzione industriale. Stando alle valutazioni degli organizzatori, circa un terzo degli espositori è rappresentato da aziende straniere, a confermare la vocazione internazionale della manifestazione. Per far fronte alla concorrenza glo- 84 rmo maggio 2014 bale e alla forte pressione sui costi, le soluzioni per l’automazione della produzione diventano sempre più importanti. Su un’area di 55.000 metri quadrati, Automatica vorrà dimostrare come l’impiego delle più moderne tecnologie di robotica, assemblaggio, movimentazione e visione industriale possano contribuire a ridurre i costi per pezzo, migliorando al tempo stesso la qualità dei prodotti. Nonostante la perdurante incertezza economica, robotica e automazione continuano a crescere in Germania. Secondo la Vdma (la principale associazione tedesca dell’industria meccanica), nel 2012 il giro d’affari del settore ha raggiunto la cifra record di 10,5 miliardi di euro, con una quota crescente di esportazioni. Complessivamente aumenta la domanda dell’industria alimentare, dell’imballaggio e della plastica, oltre che del settore dell’intralogistica. Anche a livello internazionale la domanda di robot industriali resta molto forte. Secondo la International federation of robotics (IFR), fra il 2008 e Reinhard Pfeiffer, direttore generale di Messe München. il 2012 si è registrato un incremento medio annuo delle installazioni pari al 9%. Velocità e flessibilità. Con il motto ‘Optimize your production’ Automatica 2014 mette in primo piano la decisiva utilità delle tecnologie. “Nel panorama competitivo internazionale si possono affermare solo aziende che reagiscono velocemente e in maniera flessibile alla continua evoluzione delle esigenze tecnologiche. Automatica è un punto d’incontro importante per molti settori che puntano all’ottimizzazione dei loro processi produttivi. Tutta la manifestazione ruota attorno all’utilità per il visitatore. I nostri espositori propongono tecnologie straordinarie in grado di rivoluzionare la produzione del futuro”, spiega il Reinhard Pfeiffer, direttore generale di Messe München. “Automatica si è ormai consolidata come appuntamento irrinunciabile per Euper il settore set e to tore e dell’automazione del ell’lau auto toma mazzion ma zion ne in i E uropa. Per Fanuc questa è l’unica c vera vera fiera fi a di robotica. rob obot otic ica a. In In qualità qual qu alit ità à di esposiesposii tori, Automatica rappresenta per noi la principale vetrina di automazione in Germania e in Europa”, aggiunge Olaf Kramm, direttore generale di Fanuc Robotics Deutschland. Nella nuova area espositiva dedicata alla robotica di servizio professionale, Automatica 2014 metterà in mostra robot di servizio e componenti acquistabili in commercio come beni di investimento. Il salone si propone così come principale appuntamento sia per la robotica industriale, sia per la robotica di servizio professionale. Messe München ha confermato la formula del 2008 e 2010, organizzando Automatica 2014 in concomitanza con Intersolar Europe. Con l’aggiunta del salone Maintain, verranno presentate in un unico luogo le ultime novità e tendenze della manutenzione industriale, dell’automazione, della meccatronica e dell’energia solare. “La combinazione dei tre eventi sarà illuminante per tutti gli addetti alla produzione. Siamo convinti che tanto gli espositori quanto i visitatori potranno sfruttare grandi sinergie”, afferma Pfeiffer. Automazione e sostenibilità. Le quattro giornate di ‘Automatica Forum’ proporranno agli operatori presentazioni sui diversi comparti applicativi dell’automazione: dalla sostenibilità in produzione alle costruzioni leggere, dalla robotica di servizio professionale al tema dell’Industria 4.0. I riflettori saranno puntati sulla gestione della supply chain e delle commesse, comm co mmes esse se,, sull’ottimizzazione sullll’o su ’ott tti timiz imizza zazi zion one e della delllla de a logistica, sull’informatica e sul controllo trol tr ollo lo della del ella la produzione. prod duzione. i Un altro tema centrale sarà l’automazione nella produzione di componenti leggeri, in particolare nel campo dei compositi. Con la mostra speciale ‘Automated composite production’ e un congresso di due giorni, Automatica 2014 illustrerà lo stato dell’arte delle tecnologie per velocizzare i processi e ridurre i costi di produzione. Dal 2 al 4 giugno 2014, presso l’ingresso est del Centro fieristico di Monaco di Baviera, si svolgerà la più grande conferenza di robotica della Germania (8th German conference on robotics), insieme col 45° International symposium on robotics (ISR). La conferenza è organizzata dall’Istituto Fraunhofer IPA e dalla Società tedesca di robotica (Deutsche gesellschaft für robotik-DGR). I relatori del mondo della ricerca, della scienza e dell’industria presenteranno risultati e novità di prodotto nei comparti della robotica di servizio e industriale. Gli interventi sono dedicati a realizzazioni tecniche e soluzioni, nuovi sviluppi e potenzialità dell’automazione. Uno dei fili conduttori nell’area espositiva e nel programma convegnistico sarà ‘Blue competence’, l’iniziativa della Vdma sulla sostenibilità, con una serie di presentazioni che mostreranno come una produzione sostenibile improntata al risparmio di risorse si possa trasformare in un successo commerciale. L’iniziativa raccoglie associazioni specializzate, organizzazioni, istituzioni e imprese del mondo della costruzione di macchine e impianti. rmo maggio 2014 85 RMO SPECIALE A ASSEMBLAGGIO SSEMBLAGGIO di Luca Rossi L’assemblaggio rinnova le cariche L’associazione italiana di automazione e meccatronica si è trovata il mese scorso in assemblea e ha rinnovato le cariche per il prossimo triennio. Nella sua relazione, il presidente uscente Alessandro Torsoli, ha tracciato un’analisi del momento congiunturale sia del mercato sia della associazione Strategie L’ associazione italiana di automazione meccatronica (AIdAM) ha rinnovato i suoi organi ufficiali. Nell’assemblea annuale svoltasi nella cornice del Politecnico di Milano lo scorso aprile sono stati designati i nuovi membri del Consiglio direttivo, che a maggio sceglierà poi il presidente e i vice, e che rimarranno in carica per il prossimo triennio. L’assemblea è stata anche il momento per tracciare un bilancio dei lavori di questi ultimi anni, di fare un’analisi sull’andamento del mercato e di capire le prospettive del comparto. Una panoramica che è stata delineata nella sua relazione dal presidente uscente, Alessandro Torsoli. Anche i dati associativi con- 86 rmo maggio 2014 fermano la situazione del settore: AIdAM è passata dai 68 associati del 2011 a 57 associati del 2013. L’analisi economica. Torsoli è partito citando alcune analisi del Centro Studi di Confindustria. Da inizio crisi nel 2007 il PIL italiano è sceso dell’ 11,5% e la produzione industriale è scesa del 24,6%. A causa delle due ondate recessive è andato perso il 15% della attività manifatturiera italiana e si stima che solo una piccola parte potrà essere recuperata con la probabile ripresa che avverrà nei prossimi anni. A questo si aggiunge il continuo incremento del costo del lavoro, causato dal cuneo fiscale e dalla scarsa produttività per unità prodotta, e il costo dell’energia che in Italia è più alto che nella media del resto d’Europa del 18%. “A fronte di queste durissime condizioni operative sul mercato interno i nostri imprenditori sono riusciti a mantenere elevate quote di export (e in molti casi le hanno anche incrementate) - ha riflettuto il presidente uscente - operando con successo sul fronte della riorganizzazione produttiva e di processo, intercettando le richieste dei nuovi mercati, proponendo prodotti innovativi e di qualità superiore alla concorrenza presente su questi mercati”. È quindi evidente come in questi anni, di fronte a una situazione interna in progressivo peggioramento, “le aziende che hanno avuto la capacità di innovare dal punto di vista organizzativo, produttivo e di prodotto siano riuscite a conquistare nuove fette del mercato mondiale”. Certo non bisogna lasciarsi andare a facili entusiasmi: “Anche gli ultimi dati sull’export dei primi mesi di quest’anno - ha comunicato Torsoli segnalano un leggero rallentamento dovuto alle avverse condizioni economiche mondiali (speriamo temporanee) ed è quindi necessario non abbassare la guardia e continuare a combattere su tutti i fronti, compreso quello dell’export”. Dopo questa premessa generale il presidente si è focalizzato sull’andamento del proprio comparto: “È vero che abbiamo avuto la cancellazione del 15% della capacità manifatturiera nazionale, è vero che abbiamo avuto un crollo degli investimenti in beni strumentali, ma contemporaneamente abbiamo avuto un incremento delle esportazioni”. Ciò significa che certamente il mercato interno si è contratto, la competizione è aumentata “ma le aziende che hanno correttamente tradotto queste difficili condizioni in azioni di ristrutturazione, non solo sono rimaste sul campo, ma hanno anche incrementato le proprie posizioni - ha continuato Torsoli -. La conseguenza I nomi dei nuovi eletti Nel corso dell’Assemblea sono stati eletti i nuovi membri che comporranno il Consiglio Direttivo per il prossimo triennio, insieme ai tre nuovi probiviri e al revisore contabile. Nella prima riunione, a metà maggio, verranno anche distribuite le cariche tra le quali quella del presidente di AIdAM e dei suoi vice. Dalle votazioni, il nuovo Consiglio Direttivo sarà composto da: Alessandro Torsoli (ABL Automazione), Franco Perico (Automac), Fabio Greco (Klain Robotics), Fabrizio Colombo (Cosvic), Milena Longoni (ImageS), Roberto Gorlero (Kistler), Michele Viscardi (Moxmec), Walter Severgnini (SMC), Fausto Villa (Camozzi), Michele Merola (TMP Engineering) e Andrea Bechini (Festo). I nuovi probiviri sono: Claudio Ongaro (Adat), Davide Nardelli (AT - Advanced Technology) e Davide Todeschini (Simecon). Revisore contabile è stato eletto Luigi Rosa (R4 Automazioni). è stata che poche aziende sono cresciute, ma molte altre si sono ridimensionate o hanno chiuso, chi per liquidazione volontaria chi per fallimento”. Iniziative associative. “Sotto il marchio AIdAM Academy avevamo intenzione di organizzare corsi per la Meccatronica da tenersi presso la nostra sede - ha continuato il presidente uscente - ma, anche in questo caso, abbiamo rimandato la presentazione poiché, viste le premesse, non avrebbero raccolto le adesioni minime necessarie”. Sul fronte della formazione AIdAM non si è comunque fermata e sono in fase di rea- AIdAM punta molto anche sulla comunicazione e per questo ha compiuto anche un restyling del sito Internet. L’i lizzazione degli accordi con Istituti tecnici specializzati in corsi per la Meccatronica ai quali verrà fornito il patrocinio e, dove possibile, qualche ora di docenza da parte degli imprenditori associati. Lo scorso anno è anche coinciso con la chiusura di Efac, il riferimento europeo delle associazioni nazionali, a causa delle difficoltà ad organizzare le attività di collaborazione in questo particolare momento economico. Questa chiusura porterà anche alla cessazione della attività relativa alla Conferenza biennale di Davos. “Certamente i nostri progetti di internazionalizzazione non si fermeranno - ha spronato Torsoli - e la Conferenza organizzata in Serbia ne è un valido esempio”. È intenzione associativa tornare sul tema delle aggregazioni e su quello dei mercati internazionali. “Anche in questo caso, visto che all’interno della associazione esistono alcuni modelli organizzativi già operativi - ha indicato -, c’è l’intenzione di proporre un convegno nel quale questi Gruppi, se ci daranno il loro supporto, potranno spiegare i problemi/opportunità incontrati e come dare concretezza a queste attività: in pratica un incontro sulle best practices di settore”. rmo maggio 2014 87 FORSE NON LO SAPETE... ...MA DIETRO AD OGNI PACK C’È SEMPRE MOLTA PNEUMAX PNEUMAX soddisfa al meglio i più avanzati requisiti del mondo packaging & PET ( ispezione, selezione, riempimento, formatura, pallettizzazione, etichettatura, pesatura, confezionamento...) con prodotti sia in esecuzione standard, sia customizzati, garantendo sempre la massima efficienza e riducendo i costi di installazione ed i consumi energetici. Con una presenza in continua crescita! OG OL N CH PN E GR AX M U N EE TE E: N I L Y ATIO OV N N &I N Il valore del made in Italy www.pneumaxspa.com Focus Automotive Il mercato dell’auto è in crescita. In base agli ultimi dati diffusi da Acea, l’associazione europea dei costruttori di automobili, nel complesso dei Paesi dell’Unione europea allargata e dell’Efta1, all’inizio dell’anno le immatricolazioni di auto sono state 967.778 unità, il 5,2% in più rispetto allo stesso mese del 2013. Secondo l’Istat, all’inizio dell’anno l’indice nazionale dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,2% rispetto al mese precedente e dello 0,7% nei confronti di gennaio 2013 (lo stesso valore registrato a dicembre). A determinare la stabilità dell’inflazione concorre anche un’ulteriore riduzione, su base annua, della flessione dei prezzi dei beni energetici. Focus Automotive di Tony Bosotti Allacciare le cinture, si riparte A febbraio 2014 il mercato italiano dell’auto ha totalizzato 118.328 immatricolazioni, con un rialzo dell’8,6% rispetto a febbraio dello scorso anno (108.963 unità). Nel primo bimestre 2014, i volumi immatricolati si attestano a 236.500 unità, in crescita del 6% rispetto al primo bimestre 2013. Apertura d’anno positiva (+5,2%) anche per il mercato europeo che fa ben sperare per un 2014 in ripresa dopo sei anni di continua flessione 90 rmo maggio 2014 S tando ai dati più recenti pubblicati dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (elaborati da Anfia da cui abbiamo tratto i materiali per questo articolo), a febbraio 2014 il mercato italiano dell’auto ha totalizzato 118.328 immatricolazioni, con un rialzo dell’8,6% rispetto a febbraio dello scorso anno (108.963 unità). Nel primo bimestre 2014, i volumi immatricolati si attestano a 236.500 unità, in crescita del 6% rispetto al primo bimestre 2013. In base ai dati preliminari delle immatricolazioni per alimentazione, le vetture diesel raggiungono una quota del 55,4% del totale immatricolato nel mese (0,1 punti in più rispetto a gennaio 2014), contro il 54,1% di un anno fa. Per le vetture a benzina la quota di feb- braio 2014 è pari al 31,4% (1,1 punti in più rispetto a gennaio 2014), mentre era a 32,6% a febbraio 2013. Le autovetture ad alimentazione alternativa vedono complessivamente calare, rispetto a un anno fa, la propria quota di mercato (da 13,4% a 13,2%). La quota delle vetture a metano passa dal 3,9% al 3,6% del totale immatricolato, le vetture ibride crescono, passando dallo 0,9% all’1,4% di quota, mentre per il GPL la quota si attesta all’8,2% contro l’8,6% di un anno fa. Rispetto a gennaio 2014, la quota del GPL e quella delle vetture ibride rimangono stabili, mentre quella del metano cala (da 5% a 3,6%). In base agli ultimi dati diffusi da Acea (associazione europea dei costruttori di automobili), nel complesso dei Paesi dell’Unione europea allargata e dell’Efta1, a gennaio scorso le immatricolazioni di auto sono state 967.778 unità, il 5,2% in più rispetto allo stesso mese del 2013. Secondo l’Istat, a gennaio l’indice nazionale dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,2% rispetto al mese precedente e dello 0,7% nei confronti di gennaio 2013 (lo stesso valore registrato a dicembre). A determinare la stabilità dell’inflazione concorre anche un’ulteriore riduzione, su base annua, della flessione dei prezzi dei beni energetici. I nostri vicini. In Francia, a gennaio 2014, si registrano 125.454 nuove immatricolazioni, con una variazione positiva dello 0,5% rispetto a gennaio 2013. Le auto diesel rappresentano il 63% del totale immatricolato nel mese (-7% rispetto a gennaio 2013). Secondo l’associazione francese dei costruttori Ccfa, dopo la contrazione del 5,7% riportata nel 2013, il mercato risulterà pressoché stabile nell’anno da poco iniziato. Il mercato dell’usato, già in crescita a dicembre 2013, registra un incremento (+1,3%) anche a gennaio, per un totale di 451.000 unità. Il mercato tedesco ha registrato a gennaio 205.996 immatricolazioni, con una crescita del 7,2% rispetto allo stesso mese del 2013. Per il mercato inglese, infine, a gennaio si registra il ventitreesimo segno positivo consecutivo: +7,6%, per un totale di 154.562 nuove immatricolazioni. Il canale dei privati risulta in crescita del 17% nel mese, raggiungendo una quota di mercato del 46,2%, contro il 42,5% di un anno fa. Le vetture ad alimentazione alternativa crescono più dell’intero mercato, riportando un incremento del 25% nel mese e raggiungendo una quota di mercato dell’1,8% (1,6% a gennaio 2013). Mentre le auto ibride benzina-elettrico rappresentavano la quasi totalità delle vetture di questo comparto nel 2008, la successiva maggiore disponibilità di modelli ad alimentazione elettrica pura, plug-in e ibridi diesel-elettrico ha trainato la crescita di questo specifico mercato. La campagna ‘Go Ultra Low’ lanciata dal Governo e dall’industria per promuovere i vantaggi dei veicoli a basse emissioni, darà probabilmente ulteriore impulso alle vendite del comparto. L’Associazione inglese dei Costruttori Smmt dichiara che, dopo un 2013 chiuso in netto rialzo, è incoraggiante aver iniziato il nuovo anno con un’ulteriore significativa crescita. I continui investimenti in innovazione tecnologica, anche in termini di efficienza dei consumi, da parte dei costruttori, costituiscono un fattore chiave nello stimolo della domanda di auto nuove, essendo il risparmio di carburante un parametro di valutazione importante per larga parte degli automobilisti. L’Associazione prevede, infine, una moderata crescita delle immatricolazioni per il 2014. rmo maggio 2014 91 Focus Automotive di Fulvio Ferrero e Alberto Marzetta Una soluzione definitiva per l’automotive Comau Flex è una soluzione standardizzata che permette di ripensare il lay-out di uno stabilimento integrando le diverse unità come lastratura e logistica, consentendo un’installazione e un avviamento produttivo in tempi ridotti e garantendo un’efficienza elevatissima, sin dai primi pezzi messi in linea C omau porta sul mercato la soluzione definitiva per la produzione di auto: ben oltre l’uso di robot per saldatura e assemblaggio scocche: Comau Flex - questo il suo nome - è una soluzione standardizzata che permette di ripensare il lay-out dello stabilimento produttivo integrando le diverse unità come lastratura e logistica, consentendo un’installazione e un avviamento produttivo in tempi ridotti e garantendo un’efficienza elevatissima, sin dai primi pezzi messi in linea. Comau Flex, integra gli standard WCM Fiat e garantisce attenzione elevatissima per ogni dettaglio produttivo e di manutenibilità, rappresentando, al di là 92 rmo maggio 2014 di una linea di produzione, la strategia tecnologica flessibile di Comau in ambito BIW - body in white, l’unità di saldatura e assemblaggio dei componenti in lamiera di una carrozzeria di un’automobile. Orientata alla soluzione complessiva delle problematiche di saldatura, e non alla singola applicazione di componenti, Comau Flex si basa su due sistemi di trasporto modulari, chiamati VersaPallet e VersaRoll, che costituiscono il Butterfly - come viene chiamato in Comau - soluzione applicata recentemente negli stabilimenti FCA di Pomigliano, Kragujevac e Melfi. Il VersaPallet, impiegato sulle linee di ‘completazione’, e il VersaRoll, su linee di geometria, sono due sistemi Da sinistra, stabilimento FCA Pomigliano d’Arco: dettaglio VersaPallet in uscita da cella open gate e cella ad alta densità open gate. alternativi e complementari per il trasferimento dei pezzi nelle diverse stazioni di lavorazione. VersaPallet si basa su una rulliera ad alta velocità di alimentazione che, attraverso uno skid, veicola la parte dell’autotelaio, e quindi le scocche al termine del processo di assemblaggio. VersaRoll, basato su un vettore chiamato carrier e un porta elementi customizzato chiamato antler, viene invece utilizzato nelle fasi di lavorazione delle fiancate della vettura. Su questa struttura di base viene posizionata tutta la robotica e i complementi produttivi in una soluzione che contempla sistemi di assemblaggio, saldatura a resistenza, ad arco, laser, spalmatura ecc. Tutto quanto serve a un’azienda automotive è fornito in un’unica soluzione. Soluzione, peraltro, che consente di lavorare, oltre all’acciao, anche l’alluminio come nel caso del cofano della Jeep 520 in produzione a Melfi. In evidenza è la stazione Open RoboGate S, una cella ad alta densità, in cui 18 robot possono assemblare fino a 6 modelli di scocca diversi con una produzione randommix. A questa ‘base robotica’ Comau integra una serie di prodotti standard, anch’essi progettati e realizzati internamente, che danno vita a una reale automazione integrata. Pinze di saldatura, gripper di manipolazione, apc/conveyor, sistemi di visione, sistemi di graffatura da sottolineare l’innovativo sistema RHevo (roller hemming evolution) per la graffatura - sono solo alcuni dei prodotti standard Comau impiegati su queste linee. Una tecnologia omnicomprensiva, olistica, standardizzata in ogni componente presenta dei vantaggi oggettivi per ogni produttore di auto. Nomina sunt consequentia rerum, dicevano i latini. I nomi sono la conseguenza della realtà, e Comau Flex non vìola questa massima. La struttura progettata da Comau consente, standardizzata e pensata interamente da una sola azienda, una flessibilità così elevata da consentire la costruzione contemporanea di più modelli di auto sulla stessa linea. I tempi di set-up, come sempre nel caso dell’automazione robotizzata, sono molto bassi e il tempo di conversione produttiva, in una cella ad alta densità, è minimo, garantendo mix produttivi a tempo ciclo inalterato. Con la robotica la produzione è sempre modulare. Modulare nei componenti - che possono essere aggiunti, in funzione di mutate esigenze produttive - modulare nelle fasi di lavorazione - a ogni produzione le proprie modularità; modulare infine, a livello produttivo: l’automazione è in grado di gestire, se necessario, una stagionalità produttiva mantenendo sempre al massimo i livelli di resa, efficienza, produttività. Le linee di produzione organizzate tramite Comau Flex sono molto ordinate perché le aree di deposito dei materiali e di assemblaggio sono logisticamente divise e distribuite in maniera efficiente e logica. Da una parte del reparto produttivo l’area di deposito dei materiali, condivisa da tutte le linee, dall’altra le linee stesse che corrono parallele tra loro - e perpendicolari alla zona di deposito - così che il lay-out si presenti ordinato, armonico e adatto alle esigenze produttive. A differenza di impianti convenzionali, quindi, l’organizzazione complessiva, la gestione di fasi, stazioni di lavoro, operatori, approvvigionamenti dei materiali e movimentazioni dei magazzini sono molto più semplici e lineari, organizzate secondo un flusso logico che si rispecchia nel lay-out produttivo. Un vero passo avanti, concreto, verso una produzione snella ed efficiente. La soluzione Flex è standardizzata e di intera realizzazione di Comau, inclusi i sistemi VersaPallet e VersaRoll, pensati, ingegnerizzati e realizzati in Comau, cosi come i robot, le pinze, i geopallet, i conveyor ecc. Ciò significa che tutti gli elementi che la compongono sono già pronti all’uso e disponibili e che modalità di progettazione, costruzione, trasporto, montaggio e messa in funzione sono note. I robot, ad esempio, rmo maggio 2014 93 Focus Automotive Da sinistra, Comau welding machine con polso cavo e pinza integrata e dettaglio cella ad alta densità opengate. sono rannicchiati per consentire un immediato carico e trasporto, montati sui Bric - moduli che compongono le stazioni di lavorazione - anch’essi studiati per essere spediti assemblati senza richiedere l’uso di trasporti eccezionali. In una fornitura standard, la fase di studio e progettazione di una linea ‘da inventarsi da zero’ è necessaria prima di passare alla vera e propria installazione e all’avviamento. Non così con Comau Flex: lo studio della personalizzazione tecnica della linea legata alla vettura avviene in parallelo alla fase di costruzione di tutti i componenti standard delle linea stessa. Questo riduce notevolmente i tempi di sviluppo del progetto, sovrapponendo le fasi di progettazione, costruzione e montaggio della linea, oltre a permettere un applicazione dell’off-line programming al 100%, che permette di diminuire i tempi di ‘commissioning’ e garantire preventivamente una verifica della capacità della linea attraverso la simulazione. L’esempio migliore del risparmio di integrazione sui prodotti è rappresentato dalla welding machine, ovvero il robot Comau NJ4-90i con integrata la pinza di saldatura Compact. Questo prodotto, unico al mondo, consente, grazie alla riduzione del peso della pinza di oltre 30 kg rispetto alla concorrenza, di applicare robot con payload inferiore ai 100 kg sulle applicazioni di saldatura a resistenza, diminuendo consumi e aumentando le prestazioni. Inoltre il cliente riceve in cantiere una macchina completamente testata e pronta a essere programmata dall’operatore. Il sistema della welding machine, dunque, è un sistema di saldatura deliberato: nessun altro competitor ha attualmente una soluzione con robot e pinza integrati. Le Linee VersaRoll e VersaPallet in Italia sono state installate negli impianti di Cassino, Pomigliano e Melfi. A Pomigliano lavorano 365 welding machine, a Melfi 250. L’impianto di Melfi, per fare un esempio tra quelli citati, ha le seguenti performance: tempo ciclo: 50 94 rmo maggio 2014 vetture/ora; produttività: un’auto ogni 53 secondi in random mix, ovvero diversi modelli in contemporanea garantendo sempre la stessa produttività. Comau è nel settore della saldatura dal 1980 e ha collocato sul mercato oltre 30.000 pinze di saldatura. I principali vantaggi della nuova welding gun compact sono: basso numero di parti a garanzia di minor costo, minori guasti e minor richiesta di manutenzione; alto numero di parti comuni nelle due tipologie, quindi minori parti di ricambio; peso ridotto del 30% rispetto alla concorrenza - da 65 kg a 90 kg - a garanzia di una maggior velocità di movimento ed esecuzione; il peso ridotto comporta la necessità di robot di dimensioni ridotte rispetto a prima con relativo risparmio in termini di consumi; assenza di cavi esterni; assenza di parti pneumatiche: il ‘no air’ è un altro fattore di riduzione consumi; copertura completa con una cover in materiale termoplastico a protezione di spruzzi di saldatura e sporcizia; compatibilità con qualsiasi robot. L’accomulating pallet conveyor (apc) viene utilizzato per alimentare le linee e per garantire un flusso di pezzi in grado di garantire l’autonomia operativa alla linea di produzione. L’apc 2.0 presenta diverse configurazioni di montaggio. Alcune variabili di configurazione sono: posizione a pavimento o a scorrimento verticale; carico/scarico manuale o automatico; carico/ scarico anteriore o laterale; gamma dimensionale dei pallet; uso di unità standard. Le principali caratteristiche dell’apc sono: alta cura nel posizionamento dei pezzi; assenza di componenti penumatici (no air); modularità; alta affidabilità (superiore a un milione di cicli); sicurezza totale per l’operatore. Fulvio Ferrero, product and solutions business manager Europe di Comau. Alberto Marzetta, pr & content curator. LA PARTNERSHIP SI BASA SULLA FIDUCIA – E LA FIDUCIA SULLA QUALITÀ Cuscinetti per l’industria siderurgica: resistenti all’usura anche nelle condizioni più estreme Fluttuazioni di temperatura, contaminazione, linee di movimentazione e produzione veloci e soggette a forti vibrazioni. I cuscinetti NSK sono stati sviluppati per sopportare sollecitazioni e condizioni di questo tipo, presenti in tutti i processi di produzione dell’industria siderurgica. Ad esempio, per i cuscinetti a rulli conici e i cuscinetti radiali orientabili a rulli a quattro corone in acciaio Super-TF, NSK garantisce livelli di resistenza all‘usura elevatissimi grazie all’utilizzo dei migliori materiali e dei più accurati sistemi di trattamento termico, che rappresentano la stato dell’arte per questo tipo di applicazioni. Per questi motivi la durata è fino a dieci volte superiore rispetto ai cuscinetti standard. NSK è uno dei più importanti produttori mondiali di cuscinetti volventi e sistemi lineari. 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La granigliatura è una lavorazione, spesso utilizzata nel settore automotive, che proietta graniglie di diversi materiali (metallo, vetro, ceramica, materiali plastici o vegetali) sulla superficie dei diversi componenti. Nell’automotive si granigliano ad esempio testate, ingranaggi, alberi motore, blocchi motore, pinze freni e componenti di trasmissione. A seconda del pezzo da trattare e del processo da applicare le granigliatrici per l’industria dell’auto possono essere a tappeto, a grappolo (o carico so- Un sistema innovativo Con la nuova granigliatrice a tavola oscillante modello RWT 10-2, i tecnici di Rösler hanno sviluppato un sistema di granigliatura efficiente per numerose applicazioni di pallinatura o shot peening. Il nuovo impianto di pallinatura ad aria compressa integra le caratteristiche tecniche già ampiamente testate delle unità con camera oscillante e delle macchine a tavola rotante con satelliti, ma allo stesso tempo presenta anche numerose innovazioni, perché specificamente sviluppato in base ai requisiti imposti dal settore automobilistico per i componenti di trasmissione. Uno dei principali obiettivi del team di progettazione è stato rendere il sistema facilmente adattabile, così da poter trattare oltre il 90% dei componenti automotive che necessitano di un trattamento di pallinatura. Oltre alla tradizionale pallinatura a una fase, il nuovo impianto prevede anche un trattamento ‘Doppio Shot Peening’, ovvero un processo di granigliatura con due diversi media. Il sistema è inoltre ideale per eseguire trattamenti di pallinatura sotto sforzo su componenti esposti a carichi operativi estremamente elevati, un processo che consiste nel porre i pezzi sotto carico durante il processo di granigliatura. speso), a tavola rotante, con trasportatori a rulli o a nastro. Lo shot peening (pallinatura) è un processo simile alla granigliatura per quanto riguarda le modalità di esecuzione, ma con lo scopo di operare sul pezzo da trattare più sulla plasticità piuttosto che sull’abrasione: lo shot penning provoca una compressione superficiale, in quanto il suo getto induce una deformazione plastica che si propaga fino ad alcuni decimi di millimetro nel materiale considerato e tecnicamente essa serve a migliorare la distribuzione delle tensioni superficiali, aumentando la resistenza a fatica del pezzo trattato. Oggi gli elementi di trasmissione, come le ruote dentate e tutti i tipi di ingranaggi sono sottoposti al processo di shot peening per in- durre nella superficie una sollecitazione di compressione che riduce notevolmente il rischio di rottura per fatica durante l’uso; per questo motivo lo shot peening è una lavorazione particolarmente apprezzata nell’automotive e nell’aerospace, dove le restrizioni di sicurezza dettano requisiti molto rigidi da rispettare. Si può quindi affermare che nel settore automotive lo shot peening è utilizzato per migliorare le caratteristiche dei componenti, con un vantaggio concreto ed efficace in termini di prestazioni, affidabilità e sicurezza. Processo combinato. Tra le ultime novità tecnologiche di Rösler si annovera un processo combinato tra shotpeening e superfinitura. La granigliatura in determinate condizioni e con determinati accorgimenti è in grado di aumentare la resistenza a fatica di un manufatto. Il manufatto alla fine del processo presenta una rugosità rilevante. Molti di questi particolari oltre a dover resistere a fatica ciclica sono soggetti a scorrimento o rotazione. Una superficie con rugosità pronunciata comporta una dissipazione di energia a causa dell’attrito tra le superfici. Effettuando un processo di vibrofinitura (tecnicamente definito superfinitura) è possibile ab- rmo maggio 2014 97 Focus Automotive bassare la rugosità superficiale fino a Ra=0,02 senza inficiare la qualità del precedente processo di shotpeening. Grazie alla propria esperienza e alle referenze nel settore automotive, il Gruppo Rösler affianca da anni i principali attori del panorama del settore automobilistico, per i quali progetta, implementa e personalizza i propri impianti di granigliatura, vibrofinitura e shot peening. Una società del sud della Germania, rinomata per la produzione di automobili, ha integrato due granigliatrici a tavola rotante nelle proprie linee di produzione per effettuare un trattamento parziale delle teste dei cilindri. Infatti, dopo una prima lavorazione, le teste dei cilindri sono contaminate con trucioli di metallo e residui di sabbia dal processo di fusione. Per rimuovere entrambi i contaminanti dalle superfici dei pezzi, a causa dello spazio estremamente limitato, era necessario un impianto dal design compatto. Un altro requisito era l’estrema precisione con cui definire l’area da trattare, ovvero il fianco della camera di combustione delle teste dei cilindri. Infine, tre fori e un codice a matrice dovevano essere protetti dal getto di granigliatura. Con la sua granigliatrice compatta a tavola rotante modello RWK 6/12-2, in grado di processare pezzi con un diametro fino a 600 mm e un’altezza fino a 1.200 mm, Rösler era in grado di offrire la soluzione ideale. Ogni impianto è dotato di due camere, così 98 rmo maggio 2014 che il carico/scarico di un componente possa avvenire mentre un altro pezzo viene trattato. Due turbine Hurricane H 32 con una potenza di 7,5 kW ciascuna garantiscono l’intensità di granigliatura desiderata. Ciclo breve ed efficace. Un robot dotato di sistema di presa appositamente progettato da Rösler preleva i componenti affinché l’area da sottoporre a granigliatura sia sempre rivolta verso l’alto. I tre fori e il codice a matrice vengono protetti automaticamente con spine integrate e una copertura. Dopo che la testa di cilindro è stata posizionata in un supporto porta-pezzi, il carosello gira per portarlo all’interno della camera di granigliatura. Quest’ultima è resistente all’usura, grazie alla realizzazione in acciaio al manganese e al rivestimento con placche anti-usura sovrapposte. Durante il trattamento, il supporto porta-pezzi compie un movimento oscillante per garantire che solo l’area predefinita sia esposta al getto di granigliatura. Al termine del processo, il carosello gira ancora per riportare il pezzo alla stazione di carico/scarico, dove il robot rimuove la testa di cilindro lavorata. Il tempo ciclo complessivo, che include il carico e lo scarico, il posizionamento delle protezioni e la granigliatura, ammonta a soli 60 secondi. Per impedire che la sabbia e i trucioli rimossi dalle superfici contaminino i media di granigliatura, i due impianti sono dotati di sistemi di separazione e classificazione per la rimozione di tali agenti contaminanti dai media stessi. Se avete fretta, mettetevi comodi. Velocità e forza hanno trovato casa. Da oggi il Dealer per l’Italia dei nuovi robots HYUNDAI si chiama: Soluzioni robotiche avanzate K.L.A.IN. robo robotics s.r.l. Sede Operativa: Via Cac Cacciamali, 67 25125 Brescia / Italy Tel. +39 030 3582154 - Fax +39 030 2659911 www.klainrobotics.com info@klainrobotics.com Focus Automotive di Elena Castello Il tornio CNC sale sul bolide In Europa sono poco note, ma le corse del V8 Supercars sono gare ricche di suspense ed emozioni. Il team vincente del 2013 è il Red Bull, sponsorizzato dall’australiana Triple Eight che produce quasi tutti i suoi pezzi e anche quelli per diverse altre squadre con le sue macchine utensili CNC di Haas 100 rmo maggio 2014 I n Europa, le corse australiane del V8 Supercars sono relativamente sconosciute rispetto ad esempio alle corse del campionato tedesco turismo (DTM) o alla Formula 1. Ma ci sono poche corse che reggono il confronto con queste gare ricche di suspense ed emozioni. Il team vincente del 2013 è il Red Bull, sponsorizzato da Triple Eight, con sede a Brisbane nel Queensland in Australia. L’azienda produce quasi tutti i suoi pezzi e anche quelli per diverse altre squadre con le sue macchine utensili CNC di Haas. La macchina prodotta. “Produciamo da soli gran parte della macchina - spiega Dane -, tranne per alcuni componenti di controllo, come le ruote e gli pneumatici, il cambio-differenziale e la pila a combustibile. Il blocco del motore e le testate vengono fornite naturalmente da General Motors e ci avvaliamo di fornitori esterni per elementi quali alberi motore e pistoni. Ma la pompa per l’olio, la pompa e il sistema per refrigerante, i bilancieri, le coperture e ogni tipo di elemento simile lo produciamo da soli. Naturalmente costruiamo il telaio, la sospensione, lo sterzo e tutto quello che è necessario sulla macchina e le nostre macchine Haas Automation apportano un enorme contributo. Forniamo inoltre ogni elemento, dai pezzi del telaio alla cremagliera, per completare le automobili di altre squadre. In realtà, ogni macchina in gara possiede qualche pezzo prodotto da noi. Produciamo qualcosa per ognuna di loro”. Sebbene si basino sulla produzione di berline a quattro porte, le auto V8 Supercars somigliano solo lontanamente alle loro compagne di showroom. Proprio come per la Chevrolet Stewart-Haas n.14 guidata da Tony Stewart, una Supercar sembra una macchina che si può acquistare presso un concessionario, ma sottopelle non vi è per nulla simile. Esiste un numero incredibile di pezzi personalizzati su una Supercar e quei pezzi non si ottengono presso il rivenditore locale. Quasi ogni elemento delle auto di Triple Eight - dai pedali alla sospensione fino ai componenti dello sterzo - è nato su una macchina CNC di Haas presso la sede centrale e nell’officina vicino a Brisbane, in Australia. E per il 2013, i pezzi sono cambiati in modo notevole grazie ad alcune nuove norme e regole. Le nuove disposizioni. Le nuove specifiche Car of the Future (Cotf) adottate nel 2013 per il V8 Supercars rappresentano delle modifiche importanti per questo sport. Non solo aprono la stagione a nuovi concorrenti - Mercedes e Nissan ora si uniscono a Golden (GM) e Ford nei campionati assieme a Volvo che vi accederà nel 2014 - ma richiedono anche delle importanti modifiche alle macchine stesse: un nuovo posizionamento della cella a combustibile, sospensioni posteriori indipendenti, un nuovo cambiodifferenziale posteriore, una posizione differente del motore, una nuova rollbar, ruote più grandi, diversi pneumatici e molte altre modifiche. Il posizionamento del nuovo componente della Cotf, una diversa distribuzione del peso e caratteristiche di gestione modificate hanno richiesto alle squadre di riprogettare le staffe di montaggio e i relativi strumenti, di ripensare ai componenti fondamentali e di sviluppare nuovi pezzi per compensare le modifiche necessarie. Si tratta di una sfida totalmente nuova! Ma anche di una sfida che Triple Eight ha studiato per diverso tempo. “Abbiamo partecipato a un intenso programma di sviluppo parallelo della Cotf per un periodo di due anni mentre continuavamo a gestire il nostro normale programma di corse”, spiega il direttore tecnico e di produzione di Triple Eight, John Russel. “Inoltre, in qualità di fornitore di clienti abbiamo colto l’opportunità di produrre numerosi pezzi per diverse automobili che correvano durante la stagione, oltre alle auto che costruiamo, più due telai di riserva. Quindi, per sole 43 persone, tra cui la squadra di corsa, abbiamo intrapreso un compito tecnico particolarmente importante. La creazione di una macchina da corsa vincente richiede l’attenta progettazione di ogni pezzo che deve essere prodotto con precisione con materiali di qualità. Richiede inoltre macchine utensili precise, affidabili e versatili”. “Triple Eight fa affidamento sulle macchine utensili CNC,” sottolinea Russell. “Devono essere affidabili e precise. Devono essere in grado di produrre ininterrottamente e ciò significa un tempo di attività enorme. Disponiamo di cinque macchine Haas e la prima volta che sono arrivato qui non avevo dimestichezza con il marchio Haas. Ma devo dire che ora sono eccezionalmente colpito dal prodotto. L’attrezzatura è veramente ottima e molto affidabile. Siamo una piccola officina, ma lavoriamo su due turni. Abbiamo un ottimo tempo di attività e la precisione e la qualità dei pezzi che produciamo sono eccellenti. Inoltre, l’HFO (HFO Australia, una divisione di Alfex CNC) è sempre disponibile ad aiutarci, l’assistenza e il supporto sono eccezionali. Sono estremamente soddisfatto di Haas”. Il compito di creare i pezzi Cotf di nuova progettazione è del direttore dell’officina Craig Johnstone. “Abbiamo due automobili di serie principali nella nostra squadra e un’automobile in serie di sviluppo - spiega-. E produciamo quattro au- rmo maggio 2014 101 Focus Automotive Il circuito automobilistico I fan delle corse automobilistiche negli Stati Uniti sono stati deliziati nel maggio 2013 quando le corse australiane V8 Supercars hanno fatto il loro debutto nel Circuit of the Americas (Cota) in Texas. Sebbene non sia noto come il Nascar o IndyCar negli USA, il circuito V8 Supercars vanta un grande seguito in crescita di fan entusiasti in America. Con sede appena fuori Austin, il Cota è stato costruito alla fine del 2012 per ospitare le corse di Formula 1 e motociclette, ma richiama naturalmente il circuito V8 Supercars: si tratta di un tracciato da 20 giri di 5,5 km in senso antiorario con rettilinei da 320 km/h, tornanti da 60 km/h, una curva cieca da 150 km/h e diverse variazioni di altitudine (fino a 40 m). L’evento di inaugurazione del V8 Supercars, l’Austin 400, è stato una serie di quattro corse che comprendeva più di 20 macchine estremamente agili e rumorose che generavano entusiasmo, ognuna delle quali vantava 450 kW di potenza e piloti impavidi che sgomitavano per il miglior piazzamento. Triple Eight Race Engineering è un’organizzazione di corse automobilistiche V8 Supercars di grande importanza, che vanta vittorie già in quattro campionati di squadra e quattro campionati di piloti, tra cui i titoli in carica. Il suo team Red Bull Racing Australia continua a dominare uno degli sport più popolari in Australia. Triple Eight è stata inizialmente fondata nel Regno Unito assieme a Roland Dane, a metà degli anni 90, dove ha gareggiato con enorme successo nella British Touring Car Championship. Nel 2003, Dane ha guidato l’espansione della squadra in direzione del campionato australiano V8 Supercars, ancora più emozionante. tomobili per altre due squadre, quindi fabbrichiamo circa 10 telai all’inizio dell’anno. Molto del lavoro viene riversato in queste macchine e i pezzi che produciamo devono essere del massimo livello”. Il parco machine. “Abbiamo una Haas TM-2, un VF-3 con 4º asse da 210 mm, un VF-5 con tavola rotobasculante da 210 mm per cinque assi, un SL-20 e un SL-30 - ci informa Johstone -. Utilizziamo gli assi aggiuntivi per numerosi pezzi. Creiamo pezzi quali pale per la rollbar e mandrini con la configurazione a 4 assi sul VF-3 e i montanti posteriori e gli alloggi per la cremagliera vengono prodotti con la tavola rotobasculante sul VF-5. Molti dei pezzi che produciamo, come i componenti dello sterzo e alcuni pezzi delle sospensioni, sono abbastanza complicati e sono adatti alla tavola rotobasculante sul 5º asse, dove possiamo lavorare i cinque lati con un’unica configurazione. Produciamo moltissimi pezzi, quindi gli assi aggiuntivi ci consentono di risparmiare molto tempo per operazioni e fissaggi multipli”. Le fresatrici Haas svolgono ogni tipo di lavoro: dalle modifiche al blocco motore ai montanti fino agli alloggi delle cremagliere. Vengono usate le nuove tecniche (SolidCAM) iMachining per la sgrossatura - taglio in profondità completa o taglio a contatto dell’intera scanalatura. “Inoltre, utilizziamo le fresatrici per il taglio di pezzi 102 rmo maggio 2014 a spessori sottili e con tasche profonde p - continua nd -. Sembrano le lamelle di un dissipatore. Taglio le et pareti direttamente nel metallo per evitare vibrazioni dalle pareti sottili e dalle fresatrici lunghe. Eseguiamo inoltre molte operazioni di pre-tornitura sui torni e quindi finiamo i pezzi sulle fresatrici, in base alle richieste. Ciò ovviamente dipende dalla capacità della macchine di ottenere una buona finitura, e funziona”. I torni producono la maggior parte dei pezzi rotanti come i copridischi e i mandrini. “I nostri mandrini sono resistenti: vengono trattati termicamente e torniti e sottoposti quindi a un trattamento termico successivo. Non lavoriamo molto con il titanio, ma usiamo molto acciaio 4140 e 4126 e alluminio serie 7 - entra nel dettaglio -. Le nostre macchine Haas li gestiscono tutti molto bene e siamo molto colpiti da questi dispositivi. Amo in particolare la loro semplicità d’uso, e il loro controllo intuitivo”. “Il nostro rapporto con i clienti non si limita a una semplice transazione - spiega Gorge Buhagiar, direttore generale dell’HFO Australia (una divisione di Alfex CNC) -. Lavoriamo con Triple Eight dal 2005 e desideriamo mantenere le loro macchine Haas nelle migliori condizioni di lavoro. Disponiamo di tutti gli strumenti specializzati necessari per mantenere, riparare e assistere la gamma completa di macchine Haas e ci impegniamo a fornire il migliore servizio possibile”. c o o peratio n sustain s i nnov at i on Grand Opening GILDEMEISTER Italiana 3 – 7 Giugno 2014 a Brembate di Sopra La serie di successo NLX NLX – Il tornio universale dotato di eccezionale performance di fresatura di DMG MORI Blocco di connessione // ingegneria meccanica e mad e op r u in e 199 177 811 Assistenza 24 ore su 24 Puntale di camma // industria automobilistica NLX 2500SY|700 da € 188.900,–* Ricircolo del liquido refrigerante integrato nel basamento macchina per una maggiore stabilità termica Grazie alla tecnologia BMT® si ottengono prestazioni di fresatura paragonabili a quelle dei centri di lavoro Guide piane in tutti gli assi per migliori proprietà ammortizzanti La soluzione giusta per ogni applicazione – 9 modelli di macchine con 29 varianti Informazioni tecniche e brochure si trovano su: www.dmgmori.com o presso DMG MORI Italia * Prezzi validi per Europa escluso trasporto, installazione e training. Con riserva di modifiche tecniche e di disponibilità e salvo venduto. Le macchine raffigurate possono presentare opzioni, accessori e varianti di controllo non inclusi nei prezzi indicati. Sono da ritenersi valide le nostre Condizioni Commerciali Generali. Focus Automotive di Silvia Calabrese Ingranaggi con una ‘marcia in più’ Nell’ambito della produzione dei cambi, il processo è in continua evoluzione verso una sempre maggiore ottimizzazione, quindi la produzione di grande portata degli ingranaggi deve poter avvenire in modo più rapido e conveniente. Il Gruppo Emag afferma di aver dimostrato come poter raggiungere questo obiettivo, e presenta la dentatrice a creatore verticale VLC 200 H I l cambio a sei marce è ormai ampiamente noto agli automobilisti ma lo sviluppo tecnologico non si è fermato qui. Proprio nel comparto dei cambi automatici è già in progettazione un cambio a nove marce. I motivi di questa evoluzione sono più che validi: l’automobile viaggia al regime di giri ottimale 104 rmo maggio 2014 per un tempo più lungo e consuma meno. Nella produzione dei cambi il processo è in continua evoluzione verso una sempre maggiore ottimizzazione, quindi la produzione di grande portata degli ingranaggi deve poter avvenire in modo più rapido e conveniente. Il Gruppo Emag fa sapere di aver di- VLC 200 H, dentatrice a creatore pick-up verticale per pezzi con diametro massimo 200 mm. mostrato come poter raggiungere questo obiettivo, e presenta la dentatrice a creatore verticale VLC 200 H la quale, secondo il costruttore, ‘apre una nuova dimensione della produttività’. Solo nell’ultimo anno, le aziende tedesche del settore della tecnica di propulsione hanno generato un fatturato di oltre 17 miliardi di euro, con una tendenza in crescita, come indicato dall’ufficio federale di statistica. In ragione di questo aumento del volume di produzione, il settore è oggetto di grande attenzione da parte dei progettisti della produzione dell’industria automobilistica. A essere richiesta è una produzione ancora più veloce ed efficiente dal punto di vista dei costi, che garantisca al contempo una crescente qualità dei pezzi. Se si considera che, secondo gli esperti, la tecnologia del cambio costituisce una parte preponderante delle attività di ricerca nell’industria automobilistica, si capisce bene il motivo di tali pressioni. china Koepfer basata sul nuovo ‘standard modulare’ di Emag: questo è il nome di una piattaforma macchine unitaria che viene utilizzata nella costruzione di una nuova generazione di macchine utensili concepite per ambiti di applicazione estremamente vari. Per affermare un sistema di produzione ad alta efficienza nella costruzione dei cambi, in particolare, questo ‘approccio modulare’ offre un grande vantaggio, poiché le singole fasi di processo della lavorazione in tenero di un ingranaggio possono essere combinate perfettamente e senza particolari costi di automazione, dalla tornitura iniziale del semilavorato, passando per il processo di dentatura a creatore, fino alla sbavatura finale. “Gli impianti possono essere interconnessi con grande semplicità, essendo perfettamente compatibili e avendo, fra le altre cose, la stessa altezza di trasferimento”, spiega Jörg Lohmann della Koepfer. Piattaforma modulare. Gli esperti della Koepfer, l’azienda controllata Emag con sede a Villingen-Schwenningen, conoscono bene questa dinamica: da decenni contribuiscono, con le loro dentatrici, allo sviluppo del settore. La Koepfer non è solo un fornitore di mezzi di produzione per ingranaggi di qualità, ma anche ‘un partner competente per tutto ciò che li riguarda’. La dentatrice a creatore VLC 200 H è la prima mac- Tempi di lavorazione brevi. L’analisi della dentatrice a creatore VLC 200 H rivela una tecnologia che offre agli utenti enormi vantaggi economici anche nella versione ‘stand-alone’. Fulcro di questa tecnologia sono gli azionamenti ad alte prestazioni, grazie ai quali sul mandrino principale e su quello di dentatura vengono raggiunti numeri di giri elevati. In questo modo, gli ingranaggi con diametro fino a rmo maggio 2014 105 Focus Automotive A sinistra, il carico e lo scarico della macchina avvengono tramite il mandrino di lavorazione pick-up. A destra, La VLC 100 D è l’integrazione ideale della dentatrice a creatore verticale VLC 200 H per la sbavatura e la smussatura di varie dentature. 200 millimetri e modulo 4 possono essere dentati a secco con tempi di lavorazione brevi. Inoltre, nella macchina verticale lo scarico dei trucioli caldi non pone il minimo problema: dopo una caduta libera, i trucioli convergono nel relativo trasportatore. Inoltre, i tempi morti vengono contenuti grazie al principio pick-up che contraddistingue gli impianti Emag. Il mandrino di lavorazione preleva il pezzo dal nastro trasportatore e lo porta alla contropunta. Qui, il pezzo viene tenuto saldamente in posizione con l’ausilio della flangia della contropunta. Dopo la dentatura a creatore, il mandrino allontana nuovamente il pezzo dalla zona di lavoro. Questo concetto di automazione integrata basato su corse brevi non soltanto è rapido, ma garantisce anche un’elevata disponibilità. ‘’Al contempo, la VLC 200 H assicura una qualità del pezzo eccellente e costante nel tempo. Questo è reso possibile anche da un corpo principale della macchina quasi privo di vibrazioni realizzato con il cemento polimerico Mineralit. Facoltativamente, nella zona di lavoro è possibile integrare un tastatore di misura utilizzabile per applicazioni di orientamento o di misurazione del pezzo finito. Questo ci consente persino di eseguire una correzione della lavorazione. L’impianto, nel suo complesso, offre in ogni caso un vantaggio enorme in termini di garanzia della qualità nella produzione”, precisa Lohmann. Sistema flessibile. Se questo ‘pacchetto ad alte prestazioni’ automatizzato e sviluppato sulla base di una 106 rmo maggio 2014 piattaforma modulare viene integrato to o in un sistema pro r di produzione, per i progettisti si aprono diverse posa sibilità: sono infatti ipotizzabili sia un flusso di pezzi utt regolato, sia una circolazione automatica, sia un colo ‘C legamento secondo il metodo ‘Chaku Chaku’. d Un processo progettato nell dettaglio dagli esperti Emag ‘garantisce inoltre ritmi di lavorazione eccezionali’: dopo la tornitura dei semilavorati (ad esempio su una macchina VL2 di Emag), ha inizio il processo di dentatura sulla VLC 200 H. Il processo di sbavatura finale e la smussatura su entrambi i lati vengono eseguiti con una VLC 100 D, laddove tutte le macchine sono basate sullo ‘standard modulare’. Il vantaggio decisivo è costituito dal fatto che la produzione degli ingranaggi avviene in un’unica fase di lavoro, poiché la smussatura della dentatura viene eseguita con asportazione di truciolo. Le soluzioni di produzione alternative prevedono a volte un secondo taglio dopo la sbavatura. Con la soluzione modulare di Emag e la tecnologia di Koepfer, il tempo ciclo per un ingranaggio si riduce drasticamente. Nel complesso, Lohmann valuta come eccezionalmente buone le possibilità di mercato della VLC 200 H della Koepfer:”Nei casi in cui è necessario ottimizzare o creare da zero una produzione di ingranaggi su grande scala, offriamo una soluzione ad alta efficienza con automazione integrata che permette un’ampia gamma di configurazioni. Per qualunque progettista della produzione, quest’impostazione è estremamente interessante”. & Centri di lavoro Tecnologia Produzione La Hyperturn di Emco non è il classico tornio ma è un centro di tornitura e fresatura, dove vengono sfruttate appieno le caratteristiche del controllo numerico Siemens, che è in grado di gestire sia il doppio canale, per mandrino e contromandrino, sia le lavorazioni di tornitura e fresatura. L’obiettivo è produrre pezzi complessi su un’unica macchina, in un unico piazzamento Macchine multitecnologia ‘taylor made’ di Federica Castellani T ra i principali produttori a livello europeo di macchine utensili, Emco sviluppa la linea multitasking Hyperturn, progettata ‘per offrire il massimo della produttività e della flessibilità’. Questo, fanno notare in azienda, anche grazie alle soluzioni tecnologiche fornite da Siemens, partner di riferimento con il quale la multinazionale austriaca ‘condivide valori come innovazione, qualità, competenza e servizio’. La collaborazione con Siemens risale a molti anni or sono, quando ancora l’azienda alle porte di Legnano (MI) si chiamava Padovani. Con la cessione al Gruppo Emco, multinazionale austriaca con sede a Hallein (Salisburgo), i rapporti tra le due aziende si sono ulteriormente consolidati e oggi tutte le macchine della linea Hyperturn, la più tecnologica nella gamma di prodotti 108 rmo maggio 2014 Emco, sono equipaggiate con controllo numerico, motori e azionamenti Siemens. La macchina viene prodotta in tre diversi modelli: due vengono costruiti presso la casa madre di Emco in Austria, l’Hyperturn 45 e l’Hyperturn 65, mentre la macchina di più grosse dimensioni, la Hyperturn 95/110, viene prodotta nel sito produttivo di Emco Italia. “La Hyperturn non è il classico tornio - spiega Massimiliano Morosi operation manager di Emco - ma è un centro di tornitura e fresatura, dove vengono sfruttate appieno le caratteristiche del controllo numerico Siemens, che è in grado di gestire sia il doppio canale, per mandrino e contromandrino, sia le lavorazioni di tornitura e fresatura. L’obiettivo è produrre pezzi complessi su un’unica macchina, in un unico piazzamento”. La Emco Hyperturn 110 e pezzi in lavorazione sulla macchina. Quasi tutte queste macchine sono dotate di un’automazione, il che aggiunge complessità al progetto. L’automazione può essere un robot, una cella di carico e scarico, un magazzino automatico a monte per i pezzi grezzi e a valle per i pezzi finiti, oppure può essere un portale o ancora possono essere delle macchine che lavorano da barre, con un caricatore barra e un sistema di scarico pezzi automatico. “In tutti i casi l’interfaccia con la parte di automazione - aggiunge Morosi - è sviluppata sempre dai nostri tecnici, austriaci nel caso di macchine Emco Austria oppure italiani nel caso di macchine Emco Italia”. Chiavi in mano. Nonostante le macchine siano universali, quasi mai vengono prodotte a stock, quanto piuttosto su commessa e personalizzate in base alle specifiche esigenze del cliente. “Nella maggior parte dei casi - sottolinea Morosi - forniamo dei ‘chiavi in mano’, ovvero soluzioni complete che includono la macchina, l’automazione e il processo tecnologico per realizzare uno specifico pezzo. Solitamente l’applicazione richiesta è la più critica del range produttivo del cliente”. Quasi tutti i casi di vendita di questo tipo di macchine vengono fatte con un’accettazione a contratto, che prevede una visita del cliente presso lo stabilimento Emco, con una serie di pezzi definiti con tolleranze e tempi/ ciclo prestabiliti. Un’ulteriore tendenza che si è fatta strada negli ultimi anni, rispetto alle prime applicazioni dove la macchina faceva un po’ da tornio e un po’ da fresa, è la lavorazione a cinque assi in continuo. “Per soddisfare questa esigenza - precisa Carlo Toia, responsabile dell’ufficio acquisti Emco - molto importante è stata la collaborazione con Siemens e lo sviluppo della superficie operativa atta a fare questo tipo di lavorazione, che una volta era riservata a centri di lavoro, fresatrici cinque assi”. Il controllo Siemens si presta infatti, nel caso particolare dell’Hyperturn, ad abbinarsi a macchine con molti assi da gestire - fino a 14-15 assi rotativi o lineari. “È un’eccellenza applicativa molto apprezzata e riconosciuta dal mercato”, dichiara Toia. “Un altro vantaggio che riteniamo determinante nella scelta dei nostri fornitori, e in questo caso di Siemens - prosegue Toia - è la presenza capillare dell’azienda tedesca nei nostri stessi mercati di riferimento: Centro Europa - Germania, Austria, Scandinavia - che rappresentano per noi il mercato più importante e incidono per il 30% sul nostro fatturato, e a seguire, Cina e Russia, che negli ultimi anni incidono per il 20-25% del fatturato”. Il cliente finale, infatti, sceglie sì una macchina per le sue qualità intrinseche, ma sempre più frequentemente anche in funzione del fatto che un’azienda possa offrire un servizio di assistenza efficiente e puntuale. Grazie alla sua organizzazione capillare, Siemens è in grado di fornire tutto il supporto tecnico e tutta la ricambistica necessari al costruttore di macchine per intervenire rapidamente, qualora si verificasse un problema serio. rmo maggio 2014 109 & Centri di lavoro Tecnologia Produzione Da sinistra, Massimiliano Morosi, operation manager di Emco; Carlo Toia, responsanbile dell’ufficio acquisti di Emco; Lorenzo Capodiferro, business developer machine tools system di Siemens. Innovazione di prodotto. Un ulteriore punto di forza di Siemens è la ‘continua evoluzione della propria offerta’. Ogni uno, due anni, l’azienda propone una nuova release, un aggiornamento del pacchetto per quanto riguarda la parte motore, oppure il controllo o ancora le opzioni aggiuntive. Questo permette a Emco di proporre alla propria clientela macchine sempre più personalizzate e performanti. “Al cliente non importa tanto l’investimento iniziale per l’acquisto di una macchina - afferma Massimiliano Morosi - quanto piuttosto il tempo in cui riesce a ripagarsela. Perciò sempre più spesso la partita, anche con il supporto di Siemens, si gioca sulla riduzione dei tempi/ cicli, fatta salva la qualità dei pezzi che si devono andare a realizzare”. Nelle fasi più delicate di impostazione di un nuovo progetto così come all’avvio di una macchina, Siemens mette a disposizione il proprio personale e le proprie competenze, anche in loco, affinché venga affinata la conoscenza del pacchetto prescelto. Anche il lancio di una novità, di una nuova release o di un nuovo prodotto da parte di Siemens è sempre seguito da azioni di formazione e aggiornamento. Sempre in quest’ottica, vengono organizzati ciclicamente sia corsi generici sia focalizzati su una singola applicazione e, almeno una volta all’anno, tutti i tecnici delle tre aziende italiane del Gruppo Emco - la Emco di Legnano, la Famup di Pordenone e la Mecof di Ovada - vengono invitati presso il Centro tecnologico macchine utensili di Piacenza per una presentazione dei nuovi sviluppi che Siemens intende mettere sul mercato a breve e medio termine. Questo interscambio costante di informazioni consente ad entrambe le aziende di mantenere la propria competitività e leadership nei rispettivi settori di riferimento. Grazie alle innovazioni sviluppate da Siemens, Emco ri- 110 rmo maggio 2014 esce a realizzare macchine maggiormente produttive e flessibili per rispondere alle esigenze del cliente finale e grazie agli input provenienti da Emco, presente sul campo, i tecnici Siemens sono in grado di apportare con tempestività migliorie a un prodotto per scongiurare eventuali criticità o individuare tutte le possibili varianti tecnologiche che possono essere utili a risolvere un problema. Linea Hyperturn La gamma è attualmente composta da tre modelli: Hyperturn 45, Hyperturn 65 e Hyperturn 95/110. Quest’ultima macchina, la più grossa della serie, viene prodotta nel sito produttivo di Emco Italia ed è stata progettata per ottenere ulteriori incrementi del rendimento nella produzione in serie. Che si tratti di barre, alberi, flange o componenti cubici, nelle sue diverse versioni la macchina modulare Hyperturn 95/110 copre un’ampia gamma di tipologie di lavorazione. La macchina è particolarmente adatta alla produzione in serie di pezzi per l’industria automobilistica, l’ingegneria meccanica, organi di trasmissione e l’industria aeronautica. Tra i punti di forza della Hyperturn 95/110 segnaliamo: mandrino principale e contromandrino per lavorazioni complete e complesse; due torrette portautensili con sistema di cambio rapido utensile, alta pressione e lunetta idraulica; ampio spazio di lavoro per un’ergonomia ottimale e un’ampia gamma di componenti; spazio esterno e interno della carrozzeria con un nuovo design; sistema di controllo di ultima generazione Siemens Sinumerik 840D-sl; asse C stabile e preciso per lavorazioni di fresatura e fresatura-tornitura dal profilo preciso; robusto asse Y con corsa lunga; asse B dinamico con mandrino di fresatura ‘Power Mill’ per la massima flessibilità; contropunta NC con cannotto integrato per la lavorazione completa di alberi; meccanica ottimizzata FEM per risultati ancora più precisi. Sinumerik 840D-sl Quadro Siemens e sistema di controllo Sinumerik 840D-sl Evoluzione tecnologica. La gamma Hyperturn è la perfetta di sintesi di quanto di meglio Emco e Siemens offrano oggi in questo segmento di mercato, dicono i tecnici delle due aziende, una linea di prodotti estremamente competitiva sotto il profilo tecnologico, dotata di soluzioni d’avanguardia, per offrire prestazioni di elevata qualità. La gamma Hyperturn è equipaggiata con controllo Sinumerik 840D-sl, versione B, superficie ‘Operate’, tutto di ultima generazione. Come ci spiega Lorenzo Capodiferro, business developer machine tools system di Siemens: “Questo pacchetto offre innanzitutto la possibilità di gestire questo tipo di macchine multitecnologia, che vanno al di fuori dello standard, e richiedono un controllo con una grande versatilità e con funzioni in grado di supportare specifiche tecnologie. I componenti base sono gli stessi, dopodiché si gestiscono interfacce esterne per portali, robot e opzioni nel controllo, diverse a seconda della tipologia di macchine. Ad esempio, per l’applicazione cinque assi serve un software speciale”. La nuova superficie operativa del Sinumerik 840D-sl consente inoltre all’operatore di programmare la macchina in maniera semplice e di utilizzarla in maniera altrettanto semplice in tecnologia sia di tornitura sia di fresatura. Prestazioni molto elevate sono offerte anche dalla dinamica dei motori ad alta velocità, che danno l’opportunità al costruttore di gestire le pressanti richieste in termini di tempo/ciclo. “Le Hyperturn - aggiunge Carlo Toia - sono macchine molto complesse, personalizzate, il cui valore aggiunto non è sicuramente il prezzo d’acquisto. Se un cliente ha la necessità di focalizzarsi solo sul prezzo, non si rivolge a Emco. La nostra competizione si basa sul know-how tecnico e sulla qualità eccellente del prodotto. Del resto, già oggi e molto di più in futuro, la strategia del Gruppo Sinumerik 840D-sl è il sistema CNC universale e flessibile realizzato con la tecnica costruttiva di Sinamics S120 capace di gestire fino a 93 assi. Decentrato, scalabile, aperto e collegabile in rete, dispone di un’ampia gamma di funzionalità che ne rendono idoneo l’impiego in quasi tutte le tecnologie. Il Sinumerik 840D-sl fissa nuovi standard in fatto di dinamica, precisione e facilità di integrazione in rete. Massime prestazioni e flessibilità per impianti multiasse di complessità medio-alta con hardware e software scalabili. Architettura aperta e compatibile a livello di interfaccia utente, PLC e kernel NC per integrare il know-how specifico del’utilizzatore. Protezione delle persone e delle macchine estremamente efficace, semplice, economica e pratica grazie alle funzioni di sicurezza integrate con Sinumerik Safety Integrated. La piattaforma Sinumerik 840D sl di Siemens è utilizzata in tutto il mondo in una varietà di tecnologie per la lavorazione meccanica a controllo numerico quali tornitura, foratura, fresatura, rettifica, taglio laser, punzonatura e lavorazione stampi. È anche impiegata per macchine multi-tecnologia, ovvero in applicazioni fresa-tornio e tornio-fresa che permettono di mantenere lo stesso look&feel nelle diverse attività di programmazione, anche durante i passaggi da una tecnologia all’altra. Le diverse attività integrate in un’unica operazione utilizzano un sistema di gestione degli utensili uniforme. mira alla produzione di un numero di macchine più limitato, ma con un contenuto tecnologico molto elevato. Nell’ultimo anno nella sede di Legnano ne abbiamo realizzate sessanta, per un fatturato che supera i 13 milioni di euro”. Attualmente i nuovi sviluppi puntano a una non standardizzazione e a una tipologia di prodotti che sia grande fisicamente e molto sofisticata a livello tecnologico. L’esempio più significativo è il completamento della linea Hyperturn con il modello 200, che sarà la macchina più grossa e performante della gamma. Anche in questo caso è prevista una collaborazione con Siemens, che sarà ancora più ampia: non verrà infatti richiesto solo il supporto per lo sviluppo della parte elettrica di controllo numerico e pacchetto motori e azionamenti ma, data la competenza dell’azienda tedesca per la parte di elettromandrini, questo aspetto verrà curato in compartecipazione con Emco. rmo maggio 2014 111 & Centri di lavoro Tecnologia Produzione I nuovi DMC 80 U e DMC 80 FD duoBlock di DMG Mori presentano spiccata predisposizione per grandi volumi di truciolatura, aumentata precisione ed efficienza. Molte le migliorie apportate rispetto alle versioni precedenti in particolare per quanto riguarda concetti come stabilità, rigidità, bilanciamento termico ed ergonomia La produttività al centro di Matthias Ostern L a lavorazione simultanea a 5 assi si afferma sempre più di frequente come tecnologia irrinunciabile, mentre si stanno diffondendo in maniera crescente anche l’automazione e le soluzioni di fresatura/tornitura. Con 4.000 macchine duoBlock vendute, DMG Mori ha senza dubbio contribuito in maniera sostanziale a questo sviluppo, dicono in azienda, rispondendo in modo efficace a questa consolidata tendenza all’automazione con i suoi centri di fresatura universali duoBlock dotati di cambio pallet. L’ultima novità del costruttore, i centri di fresatura universali DMC 80 U e DMC 80 FD duoBlock si presentano migliorati del 30% sulle precedenti versioni in fatto di precisione, prestazioni ed efficienza, offrendo una flessibilità e una produttività notevoli. 112 rmo maggio 2014 I centri di lavoro universali DMC 80 U duoBlock e DMC 80 FD duoBlock di quarta generazione vantano una testa portafresa con asse B di nuova concezione, in grado di offrire come asse B un campo di brandeggio più ampio pari a 250° con 70° di possibilità di brandeggio in direzione negativa. I cuscinetti maggiorati dell’asse consentono, invece, un aumento della stabilità della testa portafresa del 20%. La combinazione tra il campo di brandeggio esteso, un profilo di interferenza ridotto e una catena portacavi integrata nell’alloggiamento garantiscono uno spettro di applicazioni ancora più ampio per lavorazioni complete personalizzate. Grazie ai movimenti più corti dell’asse B, anche i tempi passivi si riducono, mentre la maggiore vita utile del cavo integrato contribuisce a garantire una disponibilità macchina davvero elevata. DMC 80 U duoBLOCK di quarta generazione: massima produttività grazie al cambio pallet e al mandrino a cambio gamma con coppia fino a 1.424 Nm. Attualmente, affermano mano i tecnici aziendali, DMG Mori è l’unica azienda in grado di fornire il connubio di asse f B rivisitato e tavola dii fresatura/tornitura palettizzata ancora più stabile e precisa, dotata anche di cuscinetto maggiorato e bloccaggio ottimizzato nel modello DMC 80 FD duoBlock. Macchine stabili. Il concetto macchina duoBlock, ‘diventa ancora più stabile nei modelli di quarta generazione, grazie a un incremento dimostrato’ della rigidità pari al 30%. In una zona lavoro ampliata dell’8% a 715 dm³, con ben 850 mm di corsa in Z, sia la DMC 80 U duoBlock sia la DMC 80 FD duoBlock vantano una migliore stabilità complessiva - il tutto in uno spazio di ingombro dell’intera macchina ridotto. Questi risultati sono frutto di una struttura rinforzata e in parte ampliata del basamento macchina e dei montanti, realizzati per entrambe le versioni in ghisa di eccellente qualità (GGG60). Anche le superfici di appoggio dei basamenti macchina dotati di rigidità propria presentano dimensioni più generose, mentre nell’asse Y sono montate guide lineari da 55 mm, oltre a viti a ricircolo di sfere con diametro di 50 mm. Questi accorgimenti, assieme al cuscinetto maggiorato negli assi B e C, contribuiscono a un incremento di circa il 20% della stabilità complessiva delle DMC 80 U duoBlock e DMC 80 FD duoBlock di quarta generazione. Esistono, quindi, i presupposti per prestazioni di truciolatura ancora più elevate, garantite dal nuovo elettromandrino power- Master 1.000 e dagli attacchi utensili HSK 100 nell’asse B, le cui prestazioni si attestano a 77 kW di potenza, a una velocità massima di 9.000 giri/min e una coppia di 1.000 Nm. Così attrezzato, l’asse B offre un aumento delle prestazioni pari al 130% rispetto ai valori finora conseguiti dagli elettromandrini, ‘portando a livelli mai visti’ le performance di fresatura e truciolatura. Confrontandoli con la concorrenza, stando a quanto rende noto il costruttore, i centri di lavoro universali di quarta generazione garantiscono il 75% in più di volumi di truciolatura nelle fresatrici a 5 assi. Come per le macchine universali, ai fini di una maggiore stabilità della quarta generazione di duoBlock, durante la truciolatura con i centri di lavoro universali DMC 80 U duoBlock e DMC 80 FD duoBlock è possibile contare su un raffreddamento pressoché costante dell’intera macchina, frutto di una struttura rafforzata e termosimmetrica, completata da sistemi di raffreddamento ausiliari. Abbattere il calore. I canali di raffreddamento aggiunti nel basamento macchina e nei montanti distribuiscono il liquido refrigerante ai motori di avanzamento di tutti gli assi lineari, oltre che alla tavola circolare con motore nell’asse C, eliminando il calore generato durante la truciolatura. I sistemi di raffreddamento applicati finora alla testa portamandrino dell’asse B e all’armadio elettrico sono stati adattati alla nuova struttura macchina. Ecco dunque che, nonostante l’incremento delle prestazioni, l’interazione di tutti questi accorgimenti studiati rmo maggio 2014 113 & Centri di lavoro Tecnologia Produzione rodu ro duzione ad hoc garantisce il mantenimento di una temperatura macchina equilibrata. Inoltre, DMG Mori consiglia l’opzione di raffreddamento di precisione dell’intero impianto lubrorefrigerante durante la truciolatura. Grazie alla combinazione di tutti questi accorgimenti, sia per le lavorazioni di fresatura sia di tornitura, i centri di lavoro universali duoBlock di quarta generazione, spiegano gli esperti dell’azienda, garantiscono un incremento del 30% della precisione pezzo, ‘effettivamente dimostrato’ durante le operazioni di truciolatura. Con la DMC 80 U e la DMC 80 FD duoBlock, sono stati migliorati non solo i tempi di lavorazione conseguiti dalla macchina, ma anche il rapporto fra tempi attivi e passivi, ora entrambi ottimizzati. Punto di forza in tal senso è il nuovo concetto di cambio utensile e pezzo in tempo mascherato, che rappresenta una peculiarità delle macchine duoBlock di quarta generazione. Degno di nota è innanzitutto il magazzino a ruota salvaspazio da 123 posti utensile, che riduce l’ingombro di circa il 40%. Grazie alla disposizione parallela di un massimo di 4 magazzini a ruota, con una capacità complessiva di 243 posti utensile, è possibile soddisfare appieno le richieste crescenti di impiego dei centri di lavoro universali di quarta generazione e il trend globale di automazione dei processi. Le corse ridotte e il dispositivo di cambio con sistema a camme riducono la durata di predisposizione e sostituzione dell’utensile in tempo mascherato. Il rapporto fra tempi attivi e passivi di macchine e cambio pallet è ulteriormente migliorato grazie all’incremento del numero di giri della tavola del quarto asse, con rapidi di 40 giri/min e funzionamento ottimizzato. Attenzione ai consumi. Considerato il miglioramento del condizionamento macchina nei nuovi modelli, una delle principali fonti di consumo energetico è la centralina di raffreddamento. Ecco perché i centri di lavoro universali duoBlock di quarta generazione adottano centraline di raffreddamento ancora più efficienti e a 114 rmo maggio 2014 risparmio energetico, le cui prestazioni si adattano automaticamente alle specifiche esigenze di riduzione della temperatura della macchina. Ad esempio, la potente pompa per il liquido lubrorefrigerante da 80 bar è dotata di un regolatore del numero di giri, che consente di ridurne notevolmente la dispersione energetica e prevenire l’inutile surriscaldamento del liquido lubrorefrigerante. Infine, la visualizzazione permanente delle prestazioni mediante l’interfaccia Celos consente all’operatore di monitorare l’effettivo dispendio energetico, di analizzarne il rispettivo consumo e di intraprendere le dovute misure per incrementare ulteriormente il risparmio. La zona lavoro di queste macchine, ampliata dell’8%, con corsa verticale più lunga del 6% pari a 850 mm, è ben accessibile sia lateralmente sia dall’alto. Eppure, nonostante le dimensioni più generose della zona lavoro, la superficie di installazione è stata ridotta a 21,4 m2, mentre il design macchina rivisitato consente un’ergonomia ancora più user-friendly. Secondo DMG Mori l’eccellente operatività e l’ergonomia senza precedenti si basano, fra le altre cose, anche su una zona di attrezzaggio rotante, quindi perfettamente accessibile. Questi presupposti sono essenziali per operazioni di attrezzaggio efficaci e per la visibilità all’interno della cabina, per monitorare i processi di truciolatura durante il funzionamento automatico. La DMC 80 U duoBlock e la DMC 80 FD duoBlock verranno presentate con Celos ed Ergoline da 21,5” e controllo Siemens e saranno disponibili da giugno 2014. Celos di DMG Mori ‘semplifica e accelera l’intero processo, dall’idea al prodotto finito’. Infatti, le APP Celos consentono all’utente di gestire, documentare e visualizzare in modo completo i dati della macchina, del processo e dell’ordine. Celos è compatibile con i sistemi PPS ed ERP, può essere collegato in rete con applicazioni CAD/CAM e supporta tutte le innovative integrazioni delle APP Celos. La dotazione di serie della macchina prevede interfaccia Operate 4.5 su Siemens 840D solutionline con pannello di comando Ergoline da 19”. Advanced Network-Based Motion Control Solutions Veniteci a trovare all’SPS a Parma allo stand L061 Elmo Application Studio (EASII) A Single Platform for Fast and Easy Configuration C Elmo's Gold Maestro Network Motion Controller e rt if ie d Up to 100 Axes Elmo's Gold Line of Servo Drives (STO Certified) G-Drum Up to 9.6 kW 150 A/100 VDC G-Drum HV Up to 65 kW 100 A/800 VDC G-Tuba Up to 25 kW 40 A/480 VAC G-Duet G-Whistle Integrated 20 A/100 VDC 9 A/200 VDC Drive-Motor Solution G-DC Trombone G-Cello G-Guitar 16 A/400 VDC 50 A/100VDC 50 A/100 VDC 12 A/800 VDC 75 A/60 VDC 20A/200 VDC 20 A/200 VDC Gold Twitter Over 4,000 W 50 A/100 VDC Gold Bassoon Up to 3.25 kW 10 A/230 VAC Sistema completo di motion control multiasse con Ethercat o CANOpen Prodotti compatti che possono essere posizionati vicino od integrati nel motore Altissima densità di Potenza e intelligenza integrate. Software facile da usare per una rapida messa a punto del istema. XXXFMNPNDDPNŢ info-it@elmomc.com www.elmomc.com & Automazione Tecnologia Produzione Meccatronica da Transfer di Elena Castello Dall’innovativa tecnologia BTB Transfer nasce il nuovo M41, esempio dell’eccellenza italiana nel settore, sviluppato per garantire massima flessibilità e guadagnare in produttività. Fondamentale la componentistica fornita da Bosch Rexroth B TB Transfer, fondata dall’attuale titolare unico Mansueto Bonomi, è da sempre focalizzata nella progettazione e realizzazione di transfer a tavola rotante e ad alta produttività. La gestione aziendale è caratterizzata da forti investimenti in tecnologia e sviluppo, con grande spinta verso quello che è il miglioramento continuo delle tecnologie disponibili. Da questo continuo processo di innovazione nasce il nuovissimo transfer M41, il più complesso mai costruito sia per dimensioni 116 rmo maggio 2014 sia per funzioni. Fondamentale la componentistica fornita da Bosch Rexroth. Composizione. La macchina è composta da 10 stazioni di lavoro con 41 mandrini in lavorazione contemporanea, che permettono la lavorazione di componenti complessi su più lati del pezzo. Sono presenti 23 centri di lavoro in posizione superiore, inferiore e radiale con singoli o doppi mandrini. Il comando della rotazione tavola è realizzato tra- Automazione globale Economica, precisa, sicura e ad alta efficienza energetica: la tecnologia degli azionamenti e dei controlli di Bosch Rexroth muove macchine e impianti di qualsiasi dimensione. Bosch Rexroth fornisce in tutto il mondo tecnologie integrate per l’azionamento e il controllo di impianti industriali - Industrial Applications - e macchine operatrici mobili - Mobile Applications, nonché tecnologie legate al settore delle energie rinnovabili - Renewable Energies – e servizi. Bosch Rexroth offre ai propri clienti idraulica, azionamenti e controlli elettrici, pneumatica, tecnica lineare e di montaggio da un unico fornitore. Con sedi in oltre 80 Paesi, più di 37.500 addetti ha generato un fatturato di circa 6,5 miliardi di euro nel 2012. Il Gruppo Bosch è fornitore leader e globale di tecnologie e servizi. Nei settori di business di Tecnica per autoveicoli, Tecnologia industriale, Beni di consumo e Tecnologie costruttive, gli oltre 306.000 collaboratori hanno prodotto un fatturato di 52,3 miliardi di euro nel 2012. Il Gruppo è costituto dall’azienda Robert Bosch GmbH e da più di 350 tra consociate e filiali in circa 60 Paesi, 150 se si includono i partner commerciali. Le attività internazionali di sviluppo, di produzione e di vendita sono alla base della continua crescita. Nel 2012 Bosch ha investito più di 4,5 miliardi di euro in ricerca e sviluppo, registrando oltre 4.700 brevetti in tutto il mondo. mite un motore Direct Drive (Brevetto BTB) con regolazione dello spazio ad anello chiuso e controllato con encoder assoluto di precisione. Questa soluzione tecnica permette l’utilizzo di coppie e velocità più elevate e, unitamente all’assenza di trasmissione meccanica, permette traslazioni, posizionamento e blocco in posizione nell’ordine di 1,3 s. Inoltre permette l’utilizzo di 10 morse rotanti con risoluzione di rotazione di 360.000 posizioni, 360° in continuo, con unità di controllo rotazione morsa a CN, alloggiato all’interno della tavola rotante che ne governa i processi in tempo mascherato in modo tale da massimizzarne le performance. La macchina è dotata inoltre di un dispositivo di lubrificazione forzata utensile con passaggio del lubrificante attraverso il mandrino e il distributore posteriore. Il progetto M41 nasce dalla specifica esigenza di unire all’interno di una macchina transfer un’altissima produzione e un livello massimo di flessibilità. Per riuscire in questa sfida, BTB Transfer a partire dal 2009 inizia a fare una serie di studi e sperimentazioni in materia di applicazioni di movimentazione, fino ad arrivare a implementare una macchina transfer a dieci stazioni e 41 mandrini. Ognuna delle dieci stazioni porta un posaggio del pezzo movimentabile con quarto asse in qualunque spazio. La novità della Transfer M41 è la presenza di 4 mandrini in posizione fissa e 37 montati sul centro di lavoro per effettuare, ad esempio, filettatura, tornitura tramite recesso e così via. Tutto ciò garantisce una grande flessibilità in termini di lavorazioni e di materiali che la macchina è in grado di svolgere e utilizzare. Queste peculiarità, espressione dello stato dell’arte della tecnologia implementata da BTB, hanno permesso il riconoscimento di un importante brevetto. L’esigenza di progettare una macchina con tecnologie di controllo molto complesse, ha portato BTB a condividere questo progetto con Bosch Rexroth, fornitore di componenti meccatronici e di controllo numerico di altissima qualità. Per rispondere alle richieste di precisione, ripetibilità e disponibilità in termini di sicurezza, è stato utilizzato il potente controllo numerico IndraMotion MTX Advance abbinato agli azionamenti IndraDrive, con funzionalità di SafeMotion. I motori a elevata dinamica IndraDyn serie S e H, che da sempre sono sinonimo di qualità e prestazioni. Gli impianti sono governati dall’innovativo sistema Sytronix, che garantisce sempre il massimo in termini di ottimizzazione di efficienza energetica. Il salto tecnologico effettuato da BTB grazie anche alla collaborazione con Bosch Rexroth è stato notevole e di successo, ma soprattutto è stato realizzato in tempi brevissimi: è trascorso solo un anno dalla nascita dell’idea all’applicazione finale e funzionante. rmo maggio 2014 117 99 % DI CAPACITÀ DI CONSEGNA. 99,9 % DI PRECISIONE NELLA CONSEGNA. NESSUNO È PERFETTO. Una capacità di consegna di oltre il 99%, un tasso di errore soltanto dello 0,1%, e il 95% dei clienti che ci classifica come loro fornitore preferito. Un caso? Certamente no, se si dà sempre il 100%. E per voi, noi lo facciamo volentieri. www.hoffmann-group.com Frese a manicotto da Iscar Iscar ha introdotto le nuove frese a manicotto per lavorazioni pesanti a 90° con inserti a fissaggio tangenziale a 4 taglienti elicoidali, montati in sede tramite piastrina di protezione, disponibili nei gradi IC330, IC830 e IC5400. Le nuove frese possono operare con profondità di taglio fino a 21 mm, tipicamente impiegate nelle lavorazioni di componenti di grosse dimensioni. Le nuove frese T490 FLN-22ST sono infatti state progettate per lavorazioni gravose e per condizioni di taglio sfavorevoli, specialmente in prossimità di spallamenti o staffe. Le nuove frese montano gli inserti tangenziali T490 Lnht 2212-Pntr rettificati sul perimetro con 4 taglienti elicoidali, montati sulla sede tramite piastrina; quest’ultima assicura un’ulteriore protezione al corpo fresa, in caso di rottura dell’inserto. Gli inserti, con spoglia frontale positiva, hanno un raggio al vertice di 1,2 mm. Queste frese sono utilizzate principalmente per fresatura pesante di acciai, acciai inox e ghise con profondità fino a 21 mm, assicurando quindi un elevato volume di truciolo asportato. Le frese sono disponibili con passo normale, con una gamma diametri da 125 a 200 mm. La famiglia Helitang T490 FLN-22ST è da utilizzare su macchine con potenza maggiore di 30 kW, per spallamenti e incavature di acciai, ghise e acciai inox. La fresa a troncare F5055 Blaxx, di Walter, garantisce estrema resistenza e precisione, oltre a prestazioni e sicurezza elevate: esattamente le stesse caratteristiche offerte dal fissaggio Walter Cut SX (autobloccante). Il fissaggio sopporta agevolmente anche i numeri di giri elevati; tutto ciò, unitamente alla concentricità e planarità del corpo fresa, mantiene le oscillazioni a livelli ridotti. Alle caratteristiche del corpo utensile si aggiungono quelle del materiale da taglio Tiger•tec Silver. La fresa a troncare presenta gli stessi inserti degli utensili per canalini; questi ultimi sono attualmente disponibili nelle qualità di materiali da taglio WSM33S e WSP43S. In totale si può scegliere fra tre diverse geometrie: la stabile CE4, per avanzamenti medio-elevati e applicazioni dalla buona contrazione del truciolo, l’universale CF5, per la maggior parte dei materiali e per avanzamenti medio-ridotti, oppure la tagliente CF6, per buone condizioni di lavorazione e avanzamenti ridotti, oppure per metalli non ferrosi. Poiché il sistema Walter Cut SX e la F5055 utilizzano gli stessi inserti, chi utilizza i due sistemi di utensili approfitta di minori costi utensili e di tenuta a magazzino. Walter fornisce la F5055 in diametri da 63 fino a 250 mm, per larghezze tagliente da 2 fino a 4 mm. inbreve Fresa a troncare 55AKT ppelhcslebaK :ELIF ivacatrop rep drawa ngiseD CT Meca presenta la propria offerta di viti a spalla, in acciaio a norma ISO7379 e in acdrawa ngised tcudorp Fi’l ataciduigga è is ppelhcslebaK id 55 AKT ivacatrop aniaug aL ciaio inox, studiate per assicurare le funzioni di centraggio e serraggio in applicazioni in led ngised led ovitavonni ottecnoc li otats è otaimerp eresse a :enoizattegorp al rep 3102 ambienti particolarmente ostili. La serie di viti a spalla CT Meca ha testa esagonale cava, id enoizartenep al erineverp rep asuihc etnematelpmoc arutturts atneserp ehc ,ivacatrop ed è disponibile in una varietà di dimensioni e diversi materiali, a seconda dell’utilizzo a .enoissennoc id anoz alla onÀ izzihcs e iloicurt ,erevlop ad ivac i odneggetorp ,ienartse iproc cui sono destinate. La versione in acciaio classe 12.9, acciaio trattato 33-38 HRc, offre etnematelpmoc ,ihcrepoc ied e elaretal adnab alled atazzimitto arutturts atneserp 55 AKT aL una grande resistenza meccanica, mentre la versione in acciaio inox 303 è indicata per ilanoiznuf imelborp odneneverp ,ortla’l noc onu atunet a etnemattefrep ortsacni da e isuihc applicazioni che richiedono una resistenza meccanica media ma abbinata a una buona ep alla o enoiseda’lla ituvod zarte2nha t id enoiN/mm e iloicur850/1000 opspretrattato izicr416 aL .ainox etacciaio d atunin vacatropLaleversione è icorrosione. tatsalla a resistenza T etnE’llad atavorppa e atatset droN VÜ nettoresistenza nebuona d odarg eod rp icorrosione noizetoalla 5PI eresistenza rpmoc ehcdi,4media edne invece caratteristiche una meccaqca’d izzurps ad enoizetorp al u a , d a p o l v e r i e d a c o n t a t t o . I n o l t r e , t u t t i i it possono essere ordinate anche in piccole quantità, e l’azienda g idCTipMeca niaauspalla nica. Leeviti e ni ilibinopsid ehcna onos AKT ivacatrop ucespiccole. c enoizmedio am ndioquantità retordini r elaiper semisura, tnetsisu a eversioni realizza anche enoiza’llad ecacÀfe odom ni ivac i oipmese da odneggetorp ,C°058 a onÀ erutarepmet Viti a spalla per ambienti ostili rmo maggio 2014 119 & inbreve Tecnologia Produzione Nuove catene più larghe Kabelschlepp amplia la gamma di catene portacavi Tipo Easytrax 0320 e Quicktrax 0320 con le nuove varianti con larghezza interna di 50 mm: le due tipologie di portacavi impiegano entrambe la tecnologia intelligente 2K, ovvero a due componenti. In particolare, la Quicktrax 0320 è una catena portacavi compatta ed economica, con traversini incernierati apribili a scatto che permettono di aprire la catena rapidamente. La Easytrax 0320 garantisce invece l’inserimento rapido dei cavi mediante una semplice pressione, offrendo elevata stabilità e un fattore di utilizzo molto elevato, grazie al suo design flessibile. Entrambe le tipologie di catene portacavi sono disponibili sia nella forma costruttiva apribile su lato superiore sia in quella apribile su lato inferiore, e tutte e due ora disponibili in 30 versioni diverse. Quicktrax presenta altezza interna di 20 mm, mentre nella Easytrax la stessa è di 18 mm, e il loro raggio di curvatura standard è di 28,38, 48, 75 o 100 mm. Lavaggio di pezzi complessi La linea di impianti di lavaggio a trasportatore rovesciato sviluppati da Finep, divisione di Dollmar Meccanica, offre elevate funzionalità e flessibilità grazie al flusso pezzi multidirezionale, mantenendo planarità costante. Il sistema è pensato per il lavaggio di pezzi anche molto complessi, tramite 9 processi di lavorazione: carico, precamera, un primo lavaggio a caldo seguito da un primo drenaggio, secondo lavaggio a caldo, soffiatura ad aria compressa mediante speciali ugelli collegati all’aria compressa di rete, secondo drenaggio, asciugamento tramite apposito elettroventilatore centrifugo ad alta portata che alimenta una serie di coni opportunamente collocati, e scarico. La cadenza di avanzamento, in continuo o a intermittenza, è regolabile tramite temporizzatore dei porta-pezzi intercambiabili, o multi-purpose, e mediante meccanismo di consenso all’avanzamento, con durata di stazionamento predeterminabile: questo per evitare ogni accidentale contatto tra i pezzi. Il lavaggio avviene tramite ugelli mirati ‘a dardo’, anche per punti difficili quali fori ciechi e corpi cavi. 120 rmo maggio 2014 Morsetti compatti ad alta tenuta Hema ha messo a punto i nuovi sistemi di morsetti per bloccaggio manuale MClamp, per sistemi di guide lineari in operazioni di manutenzione, allestimento o trasporto, che offrono compattezza, semplicità di montaggio, rigidità assiale elevata e forze di tenuta fino a 1.100 N, bloccando e sbloccando con leva manuale o con vite Allen a esagono cavo. La sezione ad H del corpo morsetto fa sì che le forze di bloccaggio agiscano uniformi e solo in verticale rispetto all’asse della guida, eliminando le forze longitudinali o trasversali interferenti, per un posizionamento forte, sicuro e preciso. Gli MClamp sono disponibili nelle grandezze da 20 e 25, e possono essere impiegati per tutti i più comuni profili guida, grazie ai quattro fori di connessione. Tutti i sistemi di morsetti sono rigorosamente a norma DIN ISO 9001, e la qualità elevata è garantita da controlli con misuratrici 3D e macchine di prova sviluppate ad hoc. Hema produce anche sistemi di bloccaggio di stazionamento o frenatura pneumatici o idraulici, per impiego su assi traslanti e rotativi, e diverse soluzioni di protezione per macchine utensili e robot. Grandi idee aprono la strada a prospettive completamente nuove. Combinare il nuovo riduttore g500 con uno Smart Motor Lenze rappresenta un grande passo avanti verso l’integrazione meccatronica. Con un’unica soluzione puoi coprire la maggior parte delle applicazioni riducendo il numero delle varianti degli azionamenti impiegati fino al 70% . Grazie all’altissima efficienza energetica e al suo lungo ciclo di vita raggiungerai la massima produttività con la migliore affidabilità. Info: tel. 02.270.98.1, info@lenzeitalia.it, www.lenzeitalia.it. Mechatronische Integration g500_LenzeSmartMotor_sps2013_210x297_it.indd 1 As easy as that. 17/04/14 12:14 & inbreve Tecnologia nolog Produzione roduzione Trattamenti superficiali anti-usura Kennametal lancia la linea di trattamenti superficiali UltraFlex ad elevata resistenza all’usura abrasiva, erosiva e corrosiva per parti anche con geometrie complesse e diametri interni, per la protezione di geometrie che la saldatura e i processi di spruzzo termico non riescono a toccare, ideale per i settori power gen, oil & gas, petrolchimico. Combinando la competenza Kennametal su materiali a base di carburo di tungsteno con tecnologie basate su super leghe Satellite Kennametal, UltraFlex offre un rivestimento in bonding metallurgico che fissa il sistema antiusura direttamente al substrato e senza difetti, porosità o fessurazioni che nei trattamenti con bonding meccanico mettono a dura prova i componenti in ambienti impegnativi. La linea UltraFlex offre un’ampia gamma di soluzioni per materiali base comprendenti leghe di carbonio e acciai, acciai inossidabili e leghe di cobalto e nichel, applicabile a una gamma di spessori tra 0,254 mm e 2,03 mm, assicurando vita di servizio più lunga e manutenzione più prevedibile a componenti critici quali valvole per servizio severo e pompe di estrazione in unità di cracking catalitico a fluido. Caricatore di barre L’aggiunta più recente alla gamma prodotti LNS è l’Express 112, progettato per le esigenze del settore medicale, dentale, dell’orologeria, della robotica e dei connettori industriali. È in grado di trattare barre con un diametro da 0,8 mm a 12 mm. L’Express 112 è molto compatto e grazie al caricamento a vite laterale, esso risulta poco più lungo della barra stessa. Samuel Ventron, LNS product manager per l’Europa ha dichiarato: “Due soluzioni LNS brevettate garantiscono una eccellente guida idrostatica a elevati regimi, una affidabilità molto elevata e permettono al caricatore di trattare barre di differente lunghezza’’. L’alimentatore a carico laterale ha una capacità massima di 30 barre. “Express 112 è facile da usare ed è stato sviluppato per velocizzare il processo di produzione. È un prodotto di alta qualità fabbricato in Svizzera - aggiunge Ventron - il nostro intento è essere vicini ai nostri clienti in modo da poter fornire prodotti su misura per le esigenze del mercato. La LNS è leader nel mercato del caricamento di barre di piccolo diametro e in materia di innovazione vogliamo rimanere un passo avanti”. Nuova geometria WMT Widia Al collaudato sistema di scanalatura e troncatura WMT Widia è stata aggiunta una nuova geometria PH a elevate prestazioni, progettata per lavorazioni, appunto, di scanalatura e tornitura in materiali con durezza maggiore di 35 HRC o in tagli fortemente interrotti su un’ampia gamma di materiali. Il portautensile assicura il fissaggio stabile degli inserti con i diversi rompitrucioli disponibili: PT per scanalatura e tornitura, PC per profilatura, CM per troncatura (o CM-W con Wiper), e la nuova geometria PH per scanalatura e tornitura di materiali duri. Il portautensile WMT è stato sviluppato con un piano d’appoggio extra lungo per un’eccellente stabilità dell’inserto. Il sistema proprietario ‘a doppia V’ facilita il fissaggio stabile degli inserti nella sede del portautensile per il posizionamento ottimale dell’inserto e una resistenza superiore al carico laterale. Il posizionamento così preciso dell’inserto e la rigidità globale del sistema si traducono entrambi in una precisione e una vita dell’utensile notevolmente migliorate, sia che si debba eseguire una scanalatura frontale, una scanalatura interna, una scanalatura esterna, una lavorazione a tuffo o una profilatura. 122 rmo maggio 2014 EXE ADV Tonero 2014 - 210z297+3 abb:Layout 1ADV Tonero 210x297 16/04/14 13.20 Pagina 1 Idrostatico o idrodinamico, in entrambi i casi un Tonero. Il tipo di trasmissione è una scelta dell’operatore. La guida di un carrello elevatore è un’esperienza molto personale, noi vogliamo che la tua sia unica! Per rispondere alle preferenze individuali degli operatori, i carrelli elevatori Toyota Tonero ti offrono la possibilità di scegliere il tipo di trasmissione che più si addice alla tua personalità e al tuo stile di vita: idrodinamica o idrostatica. Scegli per il tuo carrello la trasmissione con la quale ti senti più sicuro ed a tuo agio. www.toyota-forklifts.it PUBBLICITA 2013 A4 ok_Pubblicità 2010 14/11/2013 11:00 Pagina 1 SIT S.p.A. Viale A. Volta, 2 - 20090 Cusago (MI) - Italy Tel. +39.02891441 Fax +39.0289144291 info@sitspa.it - www.sitspa.it VERNICIATURA IMPREGNAZIONE RICERCA e SVILUPPO LAVAGGIO Saliamo in SUPERFICIE Per Tecnofirma salire in superficie vuol dire raggiungere sempre il massimo livello di eccellenza in tecnologia, innovazione e personalizzazione, con impianti e macchine di Lavaggio, Impregnazione e Verniciatura industriale per ogni superficie in plastica e metallo. Progetti e installazioni in tutto il mondo, apprezzati per innovazioni tecnologiche, qualità dei materiali e cura per i dettagli, che permettono il raggiungimento dei massimi standard qualitativi. Un’organizzazione orientata al miglioramento continuo e alla soddisfazione del cliente, dalla stesura della prima offerta all’assistenza post vendita. Saliamo sulla superficie di tutti i vostri prodotti, dalla minuteria metallica ai trattori. da 60 anni l’eccellenza nei trattamenti di superficie Up to the surface 60 years of excellence in surface treatments TECNOFIRMA SpA - V.le Elvezia, 35 - 20900 Monza (MB) - Tel. +39 039.23601 - Fax +39 039.324283 - tecnofirma@tecnofirma.com - www.tecnofirma.com Tecnofirma A4 1-2013 EXE.indd 1 18/02/13 14.48 Rassegna a cura di Stefano Viviani Nelle pieghe della lamiera Tagliata, pressata, piegata, curvata, stirata, bugnata, forata, saldata… affidata alle macchine e ai software messi a punto dalle aziende presenti in questa rassegna, la lamiera si modifica e assume le forme, la durezza e le caratteristiche richieste, diventando una sorta di scultura industriale ALMA Programmazione macchine da taglio act/cut 3d è la proposta firmata Alma che permette la programmazione di tutte le macchine di taglio 3D (laser, plasma, water-jet, fresatura) qualunque sia il numero degli assi, abbinando automatismo e semplicità d’utilizzo. Grazie alla totale presa in considerazione delle caratteristiche delle macchine, act/cut 3d si adatta a tutte le situazioni, consentendo di tagliare i particolari più complessi. Tramite una precisa rappresentazione 3D della macchina e del suo ambiente, act/cut 3D consente di definire automaticamente i profili di taglio sui pezzi importati dal CAD, grazie alle funzioni automatiche di analisi delle geometrie. Il software genera le traiettorie della testa usando un potente algoritmo che ottimizza i percorsi in modo da evitare eventuali collisioni. Consente inoltre di modellare automaticamente la maschera di supporto del pezzo 3D, partendo dal modello del pezzo da tagliare. act/cut 3d può essere dotato dei moduli di programmazione in due dimensioni per le macchine a 5 assi che devono tagliare le lamiere piane. Le aziende che hanno la necessità di tagliare tubi possono integrare ad act/cut 3d il modulo act/tubes, che include funzioni specifiche per il taglio dei tubi (modellazione, nesting e programmazione). 126 rmo maggio 2014 AMPCO METAL Leghe per la formatura del metallo Ampco Metal, che ha in portafoglio leghe dedicate alla formatura del metallo che coprono una gamma di durezza da 192 a 420 Brinnell (< tra 20 e 44 HRC di conversione), presenta svariate proposte. Ampco 18: una lega standard per tutte le applicazioni che richiedono resistenza all’usura da scorrimento e resistenza alla fatica, ideale per mandrini e rompi grinza nei processi di piegatura del tubo, approvata per il settore alimentare. Ampco 21: usato, in sostituzione dell’acciaio temprato, per guide di scorrimento. L’uso maggiore è nella produzione di anelli d’imbutitura, rulli di formatura nel settore della piegatura, imbutitura e operazioni di formatura. Ampco 22, 25 26: con buone proprietà di scorrimento, danno un elevato rapporto di formatura e un prodotto di qualità, l’elevata durezza incrementa la durata degli utensili. Ampco M4: sviluppato inizialmente come lega specifica per il settore aereo per la costruzione d’ingranaggi, oggi è utilizzato anche laddove siano richieste proprietà meccaniche più elevate e la necessità di avere alte temperature in unione a proprietà di resistenza alla corrosione. L’applicazione tipica è nella formatura del tubo: rompi grinza e mandrini. Una vasta gamma di dimensioni per forme (tondi, tubi, piatti e rettangoli) e stati di fornitura è disponibile da stock per tutti questi tipi di leghe. BYSTRONIC Autonomia ed efficienza Sviluppato fin dall’inizio come impianto per lavoro in autonomia, in combinazione con i moduli di automazione ByTrans, ByTower e Bycell, ByAutonom può essere utilizzato per ridurre le operazioni manuali. Questo vale anche se la tipologia e lo spessore del materiale grezzo devono essere cambiati: la macchina imposta semplicemente la lunghezza focale applicabile e seleziona l’ugello, lo centra automaticamente e continua il taglio. Grazie al Collision Detection, il ByAutonom rileva eventuali incidenti, si arresta immediatamente, ricentra automaticamente l’ugello e passa a tagliare la parte successiva. ByAutonom taglia più parti e funziona in modo affidabile. Motori lineari di ultima generazione permettono di accelerare la macchina con velocità considerevoli, supportate da un telaio macchina estremamente rigido e un ponte leggero. Anche il materiale più spesso viene tagliato velocemente e con precisione, grazie a una speciale testa di taglio da 9”, più adatta a tali spessori rispetto a una testa di taglio da 7,5”. CAM2 Sistema portatile di misura Si chiama Edge ScanArm ES il sistema portatile di misura con e senza contatto ideale anche per le superfici riflettenti, lanciato sul mercato da CAM2. La potenza della nuova sonda di scansione Laser Line Probe, unita alla flessibilità del braccio di misura Edge, danno vita all’innovativo Edge ScanArm ES, un sistema piccolo, leggero e conveniente. Edge ScanArm ES è dotato di Enhanced Scanning Technology (EST), che rappresenta la combinazione di innovazioni hardware e software pensate per aumentare le performance, migliorando le capacità di scansione. Superfici con qualità ottiche complesse possono essere scansionate con facilità e senza ricorrere a spray o rivestimenti opacizzanti. Inoltre, gli avanzati algoritmi di filtraggio regolano e ottimizzano automaticamente i parametri di scansione per plastica, metallo e per diverse finiture e colori delle superfici. La modalità High Dynamic Range permette agli utenti di scansionare anche superfici che presentano simultaneamente colori a elevato contrasto. COLGAR Pressa piegatrice La proposta Colgar è una pressa piegatrice destinata alla produzione di tubi di grosse dimensioni in acciaio inox, titanio, duplex e superduplex con diametro di 1.016 mm con lamiere di 50,8 mm di spessore. Per questa ragione la piegatrice modello PIS 300.62/80 dispone di una forza di lavoro regolabile pari a 30.000 kN, una lunghezza max utile di piegatura pari a 12.000 mm. La pressa è dotata di un sistema automatico di manipolazione anteriore e posteriore che permette la conduzione dell’impianto da parte di un solo operatore. Il software di gestione dell’impianto è stato sviluppato internamente dai tecnici Colgar. La pressa piegatrice utilizza il sistema idraulico a doppia pompa con portata variabile, secondo l’originale progetto Colgar, brevettato per le macchine di elevato tonnellaggio. Le due pompe gestiscono direttamente i due cilindri, calibrando il flusso d’olio durante il ciclo di piegatura. Questa gestione ‘intelligente’ di portata e pressione permette la minimizzazione dei consumi di energia poiché non esiste olio ad alta pressione ed elevata temperatura inutilizzato, come invece avviene negli impianti tradizionali. rmo maggio 2014 127 Rassegna CY-LASER Taglio delle lamiere piane Tra le prime aziende a realizzare l’applicazione delle sorgenti laser in fibra ottica per i processi industriali di taglio dei metalli, Cy-laser lancia i sistemi CY2D, una risposta per il taglio delle lamiere piane. Grazie alla loro struttura modulare, i sistemi Cy-laser possono essere adattati per soddisfare le esigenze di ciascun cliente, con aree di lavoro disponibili che partono da 2.500 x 1.250 mm e arrivano a 3.000 x 8.000 mm. Tutti i sistemi CY2D possono essere equipaggiati con sorgenti laser di diversa potenza in base alle esigenze, che abbinati alla consolidata tecnologia di processo delle teste di taglio Cy-laser, garantiscono affidabilità e produttività all’impianto. FORIND AVIO ELETTRONICA Pressa insertatrice automatica Forind Avio Elettronica presenta Pemserter Serie 3000: una pressa insertatrice automatica caratterizzata da una rivoluzionaria tecnologia e prestazioni elevate. Questa nuova pressa introduce una tecnologia ‘pulita’, con azionamenti servo elettromeccanici, e installa gli inserti autoaggancianti in modo preciso e rapido, fino al 30% più velocemente rispetto ai tradizionali impianti automatici. Tale efficienza si traduce in maggiore produttività, ridotta necessità di manutenzione e minor costi di gestione. Tra le caratteristiche offerte da Pemserter Serie 3000, ci sono programmazione PC su piattaforma Windows, sistema comandi touch-screen, avvisi di allarme descrittivi e video multi-mediali che garantiscono semplicità di utilizzo. Inoltre, il sistema di sicurezza brevettato Lightstream Operator Safety System fornisce un controllo continuo assicurando che la forza del punzone venga applicata solo all’inserto. HARRIS Riduttore con flussometro Harris propone il modello 651 di riduttore con flussometro ed economizzatore integrato, progettato per eliminare il tipico picco di pressione in saldatura MIG/TIG all’accensione, con un risparmio di gas fino al 50%. Questo regolatore multistadio ad alta precisione garantisce stabilità di flusso anche in concomitanza della diminuzione di pressione della bombola. Il modello 651 produce un gas flusso-ottimizzato dal primo istante di utilizzo. Ciò si traduce in un’elevata precisione di lavoro e un alto risparmio nel consumo di gas. Gli altri regolatori tradizionali non controllano il flusso d’uscita iniziale, che è necessariamente alto, e di conseguenza hanno una perdita costosa in termini economici. Nei casi peggiori, questa eccessiva fuoriuscita può addirittura rappresentare oltre il 50% del consumo totale di gas. Grazie alla sua precisione, il riduttore 651, conforme alla normativa ISO 2503, è indicato per tutti i tipi di saldatura. Ha corpo in ottone a elevata resistenza, valvola a capsula con filtro interno e flussometro che lavora a pressione costante. La colonnina del flussometro è realizzata in policarbonato resistente con tubo graduato di facile lettura e visibilità a 360°. ISAM SAPI Impianti per saldatura automatica e robotizzata Isam Sapi di Paderno Dugnano, presente all’edizione di Lamiera 2014, ospitata a Bologna dal 14 al 17 maggio, progetta e realizza impianti per la saldatura automatica e robotizzata, operando nel campo dell’automazione con oltre 6.000 impianti prodotti in tutto il mondo. Isam ha una notevole esperienza nel settore della saldatura ad arco elettrico, TIG, MIG-MAG, plasma e arco sommerso, e affianca alla produzione standard la realizzazione di macchine dedicate e attrezzature da inserire all’interno di linee di produzione e sistemi robotizzati. LPS Magazzino di lamiere LPS - Lamiere Perforate Speciali ha come sua ‘ragione sociale’ la perforazione di lamiere e costruzione di filtri. I prodotti di LPS risolvono problemi di filtraggio, separazione, protezione, insonorizzazione, lavaggi ed essiccazione. I materiali impiegati sono l’acciaio ordinario, gli acciai inossidabili e altri acciai speciali, le leghe di alluminio ecc. Oltre che di perforazioni standard LPS si occupa di quelle fitte con passi ravvicinati, fori piccoli e piccolissimi (diametro minimo 0,3 mm) e perforazioni a disegno su richiesta del cliente. A magazzino dispone di lamiere forate (ferro, inox, zincate, alluminio), bugnate, stirate, reti ondulate, tele metalliche, reti elettrosaldate ecc. 128 rmo maggio 2014 KOIKE Macchine da taglio Con una vasta gamma di prodotti che spazia dagli impianti portatili manuali alle macchine automatiche per grandi lavorazioni a controllo numerico, la giapponese Koike, che può contare anche su una presenza diretta in Italia, attraverso la propria filiale di Rodano (MI), in occasione di Lamiera 2014 espone alcune soluzioni di ultima generazione per il taglio, tra cui una Deltatex 3000 equipaggiata con testa plasma a rotazione infinita, denominata 3D-Link. Questa unità di smussatura plasma consente una velocità di posizionamento e settaggio elevata tramite il controllo numerico proprietario Katana e il software di programmazione. Grazie al particolare design, il taglio di particolari smussati può ora essere completato in un singolo ciclo di lavoro in modo veloce e preciso. Tra i principali punti di forza sono da segnalare: la ridotta e semplice manutenzione grazie al limitato impiego di organi sensibili (cremagliere, motori, schede) esposti direttamente alle operazioni di taglio; precisione e controllo nell’esecuzione di smussi grazie al dispositivo di controllo dell’altezza mediante tensione d’arco anche in modalità di taglio a smusso; possibilità d’interfacciamento con i plasma ad alta definizione più diffusi sul mercato. MATRIX Deformazioni di ogni tipo La deformazione è il procedimento che permette di modificare la planarità della lamiera in maniera plastica. Questa lavorazione è eseguibile anche sulle punzonatrici grazie a specifici utensili come quelli che compongono la linea Jetform di Matrix. Tra le deformazioni più comunemente utilizzate nel mercato vi sono bombature, svasature, rilievi, incisioni, tranciatura di alette di aerazione ecc. Matrix gestisce un’ampia offerta di prodotti standardizzati, così da ridurre drasticamente i tempi di consegna e proporre prezzi vantaggiosi. Questa tipologia di deformazioni è in continuo ampliamento ed è possibile scaricare direttamente dal sito internet aziendale il nuovo catalogo con l’offerta attuale. MESSER CUTTING SYSTEMS Unità a forare e taglio inclinato Anche l’ultima innovazione realizzata su impianti combinati da Messer Cutting Systems in Germania è stata installata presso un cliente italiano. L’utente ha colto per primo le caratteristiche del nuovo impianto che permette il taglio inclinato per la preparazione alla saldatura e un sistema integrato di foratura, maschiatura e barenatura per la preparazione o finitura dei pezzi. La sfida è stata rendere i cicli di lavoro estremamente veloci. Grazie all’aiuto dell’utilizzatore, si è realizzato un impianto a elevata produttività anche su fori di diametro da 8 a 32 mm con elevate ripetizioni e prestazioni. La ricerca di ottimizzare i tempi di produzione e la necessità di avere un pezzo finito, senza aggiungere movimentazioni, spinge le aziende alla ricerca di soluzioni sempre più avanzate e personalizzate. Da qui un rapporto consolidato negli anni in casa Messer Cutting Systems, un felice connubio tra tecnologia tedesca e visione e intraprendenza delle aziende italiane. MILLUTENSIL Linea di svolgitura nastri Millutensil, che ha in portafoglio un programma denominato Green Line, comprendente equipaggiamenti per presse, linee per materiali alto resistenziali, lamierini magnetici, taglio dei dischi, taglio in fogli, taglio in strisce, impilatori, destacker e per tranciatura fine, coglie l’occasione di Lamiera 2014 per presentare al pubblico una linea di svolgitura nastri per tranciatura fine. La linea, con dimensioni lamiera 400 mm in larghezza e 8-10 mm sullo spessore e resistenza meccanica fino a 700 N/mm2, è composta da aspo svolgitore folle 6.000 kg con pressori inferiore e superiore per contenimento spire durante l’introduzione e il taglio reggia, traslazione laterale aspo in automatico per allineamento nastro con asse linea, motore ausiliario per introduzione e riavvolgitura nastro, culla di carico mobile per carico coil, con rulli motorizzati per eventuale introduzione nastro dal di sotto. Raddrizzatrice con tavola di introduzione atta a ricevere il nastro sia dall’alto che dal basso, gruppo di traino con pre-raddrizzatura per agevolare la giunzione nastro e posizionare lo stesso in modo preciso nel punto di saldatura, unità di giunzione testa coda con traslazione indipendente della cesoia e saldatrice in semiautomatico per intestatura nastro e saldatura dei lembi. rmo maggio 2014 129 Rassegna OVERCAM CAD/CAM/preventivi Artist è un modulo opzionale di PROfirst, il CAD/CAM/preventivi per laser, plasma, ossitaglio e waterjet proposto da Overcam. Consente di creare DXF e DWG a partire da immagini JPG, BMP e PDF (vettoriali e non), AI, EPS, PS, provenienti da scanner o scaricate dal web. L’immagine viene convertita automaticamente in contorni formati da archi e segmenti che approssimano l’immagine originale. PROfirst Artist è inoltre un CAD 2D che permette di manipolare i singoli nodi che compongono gli elementi geometrici o inserirne di nuovi, creare linee, archi, cerchi e testi con tutti i caratteri TrueType font scaricati dal web. La funzione di correzione e semplificazione consente inoltre di inviare al nesting il file ideale semplice e senza errori, quali la mancata chiusura di un contorno, linee doppie o archi piccoli. Il software è indicato per la creazione di disegni artistici, quali cancelli, insegne e loghi da tagliare in pochi secondi con macchine laser, a getto d’acqua o plasma. PIPE & WELD ITALY Fornetto digitale per elettrodi Pipe & Weld Italy propone forni per saldatura, oltre che per attrezzature, macchinari e accessori per la lavorazione e la riformatura dei tubi. Produttore di forni e fornetti per il mantenimento e ricondizionamento degli elettrodi e del flusso di saldatura, Pipe & Weld Italy ha progettato e realizzato un nuovo modello di forno portatile dotato di termostato e termometro digitale. Semplice e pratico da usare il nuovo fornetto di mantenimento per elettrodi è disponibile nelle due capacità di carico standard, mod. PWI-8TD da 5-6 kg e mod. PWI-15TD da 10-12 kg. Rispetto ai termometri analogici (+/-10 °C) sono possibili un’impostazione più precisa della temperatura desiderata, la visualizzazione immediata del valore raggiunto e maggiore costanza di mantenimento della temperatura impostata con lievi variazioni (+/-2 °C). PRODUTECH Punzonatrici e taglio laser da coil Produtech, azienda nata poco più di vent’anni fa che vanta collaborazioni con gruppi come Brembo e ABB, produce impianti per la lavorazione della lamiera da coil. Tra le sue proposte ci sono le linee automatiche di punzonatura Alpi (40, 100 o 200 kN), che presentano tutti gli utensili indexati e garantiscono flessibilità, produttività e affidabilità. Il sistema speciale di avanzamento lamiera e l’estrema precisione di posizionamento del battente consentono un’ottimale gestione anche degli utensili di deformazione e delle rotelle di taglio. Le motorizzazioni con motori lineari e torque garantiscono elevata precisione di posizionamento, velocità e manutenzione nulla. E ancora, gli impianti taglio laser Iseo (0,4, 1 o 2 kW) che abbinano il lavoro da coil alla tecnologia laser per il taglio di metalli fino a 4 mm di spessore. RICERCA CHIMICA GROUP Ciclo per mantenere inossidabile l’acciaio inox Ricerca Chimica Group ha messo un’attrezzatura integrata innovativa ad alta potenza, per realizzare l’intero ciclo dell’inox. Il sistema, denominato ‘Inox System’, prevede l’utilizzo di prodotti a impatto zero sull’operatore (prodotti senza simbologia di pericolo) e contempla le fasi dell’inox consentendo di effettuare all’istante decapaggio, sgrassaggio, decontaminazione, passivazione. Due operatori possono lavorare in contemporanea con il medesimo sistema. Le applicazioni del sistema ‘Inox System’, sono molteplici: dalla lavorazione dell’acciaio inox anche di grandi superfici, alla manutenzione ordinaria e straordinaria (per esempio, eliminazione di punti di corrosione). RIVIT Rivettatrice verticale per inserti In occasione di Lamiera 2014 Rivit di Bologna presenta la rivettatrice oleopneumatica verticale RIV949, con dimensioni box di 500 x 300 x 210 mm, progettata per la posa di inserti filettati femmine Rivsert da M3 a M12 e inserti filettati maschi Rivbolt da M4 a M8. Dotata di un sistema innovativo che riunisce in un unico attrezzo due sistemi di regolazione, la pressione (forza) e la corsa, la RIV949 si aziona con un pulsante a una fase e permette l’esecuzione del ciclo di lavoro in maniera automatica (avvitamento, deformazione, svitamento). RIV949 è ideale per postazioni fisse dove si devono fissare inserti su piani orizzontali. L’ausilio di un braccio bilanciatore è importante per permettere un posizionamento rapido e preciso e un’installazione ottimale. 130 rmo maggio 2014 SALVAGNINI ITALIA Pannellatrice compatta La pannellatrice elettrica compatta P1, di Salvagnini Italia, produce automaticamente pannelli a partire da un foglio di lamiera punzonata/tagliata, non richiedendo alcuna manipolazione da parte dell’operatore durante il ciclo di piegatura. L’operatore interviene nelle sole operazioni di carico e scarico. Come tutte le pannellatrici Salvagnini, anche P1 lavora con utensili di piega universali che permettono di minimizzare i tempi di setup garantendo al contempo un’ampia flessibilità di produzione su molte parti di tipologia differente. Tutti i cicli della pannellatrice P1 sono completamente automatici. P1, con la sua cinematica innovativa, costituisce un condensato delle più recenti soluzioni tecnologiche, ampliandone ulteriormente il campo di utilizzo. Ottimizzata nei minimi dettagli, dal peso all’architettura, dalle lavorazioni di precisione all’impiantistica e ai consumi, questa pannellatrice raggiunge un’elevata efficienza energetica e minimizza l’impatto ambientale: occupa meno di 8 m2 e lavora in silenzio con un consumo elettrico medio che non supera i 4 kW. SAN GIACOMO PRESSE Presse meccaniche eccentriche San Giacomo Presse è specializzata in presse meccaniche eccentriche e ha sviluppato una gamma di prodotti per lo stampaggio della lamiera che conta su un’ampia offerta di modelli. Dalle presse a collo di cigno caratterizzate da una robusta struttura monolitica, semplice ma adatta a una molteplicità di lavorazioni, alle presse a doppio montante, che presentano il grande vantaggio di evitare il fenomeno di sbadiglio, offrendo altresì stabilità e robustezza con una struttura monolitica caratterizzata da ampie dimensioni dei piani di lavoro e dei passaggi tra i montanti. Tutte queste presse hanno quadri elettrici che montano PLC Siemens per la gestione dei servizi e moduli di sicurezza Pilz. SAVIM Tutto per la verniciatura L’attività di Savim Europe comprende la progettazione e la produzione di impianti completi di verniciatura; piani grigliati di verniciatura e aspirazione; cabine di spruzzatura a secco; cabina a velo d’acqua; impianti completi di verniciatura a polveri e a liquido; forni statici e a tunnel; impianti per la vetroresina e materiali compositi; impianti di verniciatura automatica per lamiere e profilati; impianti verniciatura container; reciprocatori per verniciatura; filtri a secco per over-spray; cabine-forno industriali di verniciatura. SIDERPRESS LAMIERE Lavorazione delle lamiere Siderpress Lamiere è specializzata nella lavorazione di taglio e piegatura di lamiere di piccoli, medi e grossi spessori. Qualità delle lavorazioni, affidabilità di un servizio sicuro e puntuale, costante aggiornamento del parco macchine e ampia disponibilità di materiali a magazzino, costituiscono i punti forza dell’azienda. La disponibilità di tre macchine per il taglio Laser da 3, 6 e 13 m permette di realizzare sia grandi commesse sia piccole campionature in tempi ristretti. I tre laser permettono di tagliare il ferro fino allo spessore di 15 mm e l’inox fino allo spessore 6 mm. Queste macchine consentono inoltre di eseguire, su richiesta del cliente, marcature superficiali sulle lamiere. In caso di spessori superiori due macchine taglio plasma e ossitaglio consentono di lavorare materiale con spessori che raggiungono rispettivamente i 30 e 170 mm. La disponibilità di due cesoie permette di ottenere con rapidità particolari squadrati e che non presentano rilevanti sagomature sul profilo esterno. rmo maggio 2014 131 Rassegna SIGMATEK Soluzione per il taglio laser e plasma di tubi SigmaTube di Sigmatek è una soluzione completa per il taglio dei tubi integrata in SolidWorks. Sviluppata per macchine per il taglio del tubo con tecnologia laser o plasma, offre un sistema di nesting lineare per tubi tondi, tubi rettangolari e altre sezioni. La sua completa integrazione in SolidWorks permette agli utenti SolidWorks di generare programmi per il taglio dei tubi senza esportare parti o assiemi fuori da SolidWorks. SigmaTube gestisce il tubo tondo, rettangolare, quadro, convesso generico e a sezione estrusa, permette la lavorazione delle travi e degli angolari, consente la lavorazione di intestature, tagli per i giunti, fori e profili interni. Rende possibile inoltre la generazione automatica di percorso di taglio, la gestione dei supporti, la segmentazione dei profili quando necessaria, la gestione dei sottoprogrammi, la compensazione dello spessore per macchine 4 assi, il controllo a 5 assi, la gestione mandrino separato e il controllo locale asse X e il blocco rotazione per fori piccoli. Con SigmaTube Nesting è eseguibile nesting in sagoma sul tubo grazie a raggruppamenti automatici per materiale e spessore per lanci di produzione multi-task. SigmaTube è integrabile con sistemi MRP. SYSTEM LOGISTIC Magazzino verticale a cassetti Modula Sintes1 è il magazzino verticale a cassetti di System Logistic trasversale a tutti i settori industriali presente a Lamiera 2014. Modula Sintes1 libera lo spazio a terra sfruttando l’altezza del fabbricato e consente la gestione in totale sicurezza di tutte le operazioni di stoccaggio con una semplice interfaccia touch-screen. Il modello Sintes1 è un magazzino automatico ideale per il deposito e il prelievo di oggetti di dimensioni ridotte come componenti elettronici, piccoli utensili, parti meccaniche. Il modello base parte da un’altezza di 2,6 m ed è adatto a fabbricati industriali e magazzini, ma anche a negozi e ambienti di dimensioni ridotte. La configurazione è standard o personalizzabile (ad esempio con baia esterna, interna, singola o doppia). STAM Profilatura a sezione variabile L’anno scorso Stam ha progettato e costruito una delle prime macchine al mondo in grado di eseguire la profilatura a sezione variabile, su travi di spessore fino a 7 mm di spessore. Il materiale profilato è l’acciaio Hsla, con carico di snervamento da 350 a 500 Mpa. La maggior parte di questi prodotti, oggi ottenibile tramite presse o centri di saldatura, che piegano o saldano insieme pezzi di forma opportuna, per costruire la trave delle sezione desiderata. Oltre a richiedere manodopera e spazio in più, i pezzi ottenuti da presse o saldatura, presentano tensioni e deformazioni che vanno poi corrette con stazioni di raddrizzatura. La possibilità di produrre queste travi particolari, di lunghezza fino a 15 m, con linee di profilatura automatiche e in continuo, rappresenta un sicuro vantaggio in termini di flessibilità e personale impiegato, nonché qualità e costo finale. La macchina, che richiede un sistema di comando elettrico ed elettronico di alto livello, è dotata di oltre 100 assi dinamici, che cambiano continuamente posizione durante la profilatura, e oltre 40 assi fissi, la cui posizione viene tarata a seconda del prodotto da produrre, e mantenuta nel tempo. TEDA Per il bloccaggio dell’utensile La zona di lavoro delle presse piegatrici è la più vitale dell’intera macchina, il modo in cui viene attrezzata e gestita influisce su tutto il ciclo produttivo determinandone la velocità e la sicurezza. I sistemi di cambio rapido Teda, manuali oppure automatici pneumatici, forniscono un’interessante gamma di vantaggi. Il bloccaggio 13131 Speed Grip permette di utilizzare gli utensili standard senza nessuna modifica e garantisce: infilamento/estrazione frontale dell’utensile, richiamo automatico in battuta, autoallineamento, ingombri ridotti al minimo, possibilità di montare sempre l’utensile rovesciato, bloccaggio certo anche dei frazionati più piccoli, utilizzo di utensili standard con ampie tolleranze sui codoli di attacco, totale ergonomia e sicurezza per l’operatore, durata elevata grazie a materiali e tecniche costruttive di qualità. I modelli base disponibili sono 4: 13131-Manuale, 13131-Flex (pneumatico con trasmissione aria tramite tubi flessibili), 13131 (pneumatico con trasmissione aria tramite collettore telescopico), 13131-Star (pneumatico con trasmissione aria tramite l’innovativo Star System e totale assenza di tubi di alimentazione tra un modulo e l’altro). 132 rmo maggio 2014 TIMAC Bordatrice automatica Timac presenta TBD 1000, una bordatrice circolare con ciclo di lavoro automatico e carico/scarico del pezzo manuale. L’operatore carica manualmente il pezzo sulla contropunta, lo centra regolando gli appositi centratori meccanici, quindi lo fissa mediante l’apposito pulsante posto sulla contropunta. Una volta avviato il ciclo di bordatura la testa di bordatura avanza finché la lamiera entra tra i rulli formatori. Quindi ha inizio la rotazione del rullo di contrasto e la corsa verticale dei rulli bordatori, dando forma alla parete verticale della bordatura. Raggiunta la quota impostata per la bordatura verticale, il rullo di contrasto si arresta e la testa di bordatura arretra liberando il pezzo. Per quanto riguarda la realizzazione del bordo esterno (B) la corsa verticale viene impostata, ottenendo così la flangia desiderata. Invece per quanto riguarda il bordo interno (C), a quota verticale stabilita, i rulli formatori avanzano radialmente ottenendo così il bordo interno. Per questa lavorazione il rullo di contrasto deve essere calibrato all’altezza interna desiderata. L’ingombro macchina indicativo è di 1.500 x 3.000 x 1.700 mm. TRUMPF Taglio laser trasmesso in fibra La TruLaser 5030 fiber per il taglio laser 2D di casa Trumpf, taglia acciaio inox fino a 25 mm di spessore con un laser da 5 kW. La funzione BrightLine fiber consente la realizzazione di piccoli fori e contorni in acciaio inossidabile di elevato spessore e migliora la qualità e produttività nella lavorazione di acciaio dolce tra 15 e 25 mm di spessore. La macchina è anche in grado di tagliare alluminio fino a 25 mm. In questo modo la 5030 può affrontare qualsiasi tipo di materiale e spessori con buona qualità e con il suo laser allo stato solido trasmesso in fibra diventa una macchina universale. Trumpf è il fornitore unico di tutti questi elementi della macchina, dal laser alla guida del raggio fino alla testa di taglio. Utilizzato in combinazione con la funzione BrightLine fiber, un nuovo processo di sfondamento a più fasi offre vantaggi aggiuntivi nel taglio di acciaio inox. Infatti, previene la formazione di scorie mentre il raggio laser penetra il foglio di lamiera. Questo significa che la macchina non ha più bisogno di girare intorno al punto di sfondamento, e può eseguire contorni ancora più sottili. La TruLaser 5030 fiber raggiunge così diametri minimi sui contorni, ad esempio di 1 mm nel caso di taglio di 12 mm di acciaio inox. VICTOR TECHNOLOGIES Soluzioni per taglio Victor Technologies propone soluzioni per taglio, controllo del gas e apparecchiature specialistiche di saldatura. Tra queste Ultra-Cut XT, nuovo generatore al plasma automatizzato di alta precisione. Grazie alla tecnologia HeavyCut si hanno alta precisione e qualità dei fori su spessori fino a 50 mm. Ultra-Cut XT utilizza kit di potenziamento modulari che consentono a un generatore da 100 A di diventare un generatore da 200, 300 o anche 400 A. E ancora, Cutmaster True Series, una gamma di sei sistemi per taglio al plasma manuale da 40 a 120 A, in grado di tagliare spessori fino a 55 mm. Infine, le torce MIG Tweco Fusion, dotate di consumabili brevettati evettati Velocity, offrono considerevoli prestazioni di saldatura con un arco stabile regolare. stabil sta bile e e re egol golare are. rmo rm m maggio 2014 133 www.giovettiadv.com www.cpmbearings.com QUALITÁ SERVIZIO Italy 20834 Nova Milanese (MB) Via Brodolini, 26 Tel. +39 0362 363411 info@cpmbearings.com flessibilità COMPETITIVITÁ MADE IN ITALY CPM • Progettare RMO_FLESSIBILITA.indd 1 04/02/14 15:35 EFIM . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .38 Tel. 02 262551 Fax 02 26255890 promotion.adv@ucimu.it LNS AUTOMAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . .122 Tel. 0331 501901 Fax 0331 482101 inshydro@tin.it SALVAGNINI ITALIA. . . . . . . . . . . . . . 62/131 Tel. 0444 725111 Fax 0444 436404 marketing@salvagnini.it AIDAM . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .86 Tel. 02 24416431 Fax 02 24411842 aida@aidaassemblaggio.com EMAG MASCHINENFABRIK. . . . . . . . . . .104 Tel. 0049 7162170 Fax 0049 716217270 vertrieb@emag.de LODI LUIGI & FIGLI . . . . . . . . . . . . . . . . . . .82 Tel. 0522 667711 Fax 0522 660645 info@lodisrl.it SANGIACOMO PRESSE . . . . . . . . . . . . . .131 Tel. 0438 500019 Fax 0438 501623 info@sangiacomopresse.it ALMA ITALIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .126 Tel. 011 2620388 Fax 011 2624308 info@almaitalia.it EMCO ITALIA/EMCO GROUP . . . . . . . . .108 Tel. 0331 418111 Fax 0331 405996 info@emco.it LPS LAMIERE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .128 Tel. 02 27003297 Fax 02 27003406 info@lpslamiereforate.it SAVIM . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .131 Tel. 045 7514099 Fax 045 7514205 savimsrl@tin.it AMPCO METAL . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .127 Tel. 039 9711749 Fax 039 9711752 info@ampcometal.com FANUC FA ITALIA. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .36 Tel. 02 45795444 Fax 02 45795323 info@fanuc.eu MATRIX. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .129 Tel. 0445 671015 Fax 0445 671035 info@matrixtools.eu SIDERPRESS LAMIERE . . . . . . . . . . . . . . .131 Tel. 059 782850 Fax 059 781364 amministrazione@siderpresslamiere.it ASCOMUT. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .47 Tel. 02 7750255 Fax 02 6013825 info@ascomut.it FIERE DI PARMA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .42 Tel. 0521 996284 Fax 0521 996274 management@fiere.parma.it MESSE MUNCHEN . . . . . . . . . . . . . . . . 48/84 Tel. 02 36537854 Fax 02 36537859 info@monacofiere.it SIGMATEK . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .132 Tel. 0173 164707 Fax 0173 466977 BELLINI LUBRIFICANTI . . . . . . . . . . . . . . . .42 Tel. 035 673948 Fax 035 673958 info@bellini-lubrificanti.it FINEP . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .120 Tel. 02 4474192 Fax 02 4473115 BOLOGNA FIERE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .40 Tel. 051 282111 Fax 051 282332 dir.gen@bolognafiere.it BOSCH REXROTH . . . . . . . . . . . . . . . . . . .116 Tel. 02 923651 Fax 02 92365500 marketing@boschrexroth.it BYSTRONIC ITALIA. . . . . . . . . . . . . . . 56/127 Tel. 0362 59931 Fax 0362 594135 ubertobe@tin.it CAM2 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 64/127 Tel. 011 9588558 Fax 011 9588590 italy@faroeurope.com CEU SPA - 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I128 Tel. 02 9184401 Fax 02 9184403 info@isamsapi.com CY-LASER . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .128 Tel. 0444 5576551 Fax 0444 5577841 sales@cy-laser.com ISCAR ITALIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .119 Tel. 02 935281 Fax 02 93528213 marketing@iscaritalia.it DALLARA AUTOMOBILI . . . . . . . . . . . . . .64 Tel. 0525 550711 Fax 0525 53478 supply@dallara.it KABELSCHLEPP ITALIA . . . . . . . . . . . . . .120 Tel. 0331 350962 Fax 0331 341996 infoksi@kabelschlepp.it DMG ITALIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .112 Tel. 035 6228201 Fax 035 6228210 info@gildemeister.com KENNAMETAL . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .122 Tel. 02 895961 Fax 02 89501745 milano.vendite@kennamental.com DOLLMAR . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .120 Tel. 02 9509611 Fax 02 95307034 info@dollmar.com KOIKE ITALIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .129 Tel. 02 95328717 Fax 02 95328717 m.colombo@koike-engineering.com DP TECHNOLOGY . . . . . . . . . . . . . . . . . . .42 Tel. 0552 342286 Fax 0552 347858 info@dptechnology.com KUKA ROBOTER ITALIA . . . . . . . . . . . . . .42 Tel. 011 9595013 Fax 011 9595141 sales@kuka.it OLPIDURR . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .51 Tel. 02 702121 Fax 02 70200353 sales@olpidurr.it TOYOTA MATERIAL HANDLING . . . . . . 52 Tel. 051 6169311 Fax 051 6169300 info@it.toyota-industries.eu OVERCAM . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .130 Tel. 011 3972703 Fax 011 640559 amministrazione@overcam.it TRUMPF . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60/133 Tel. 02 484891 Fax 02 48489500 info@it.trumpf.com PIPE & WELD ITALY . . . . . . . . . . . . . . . . .130 Tel. 039 6260313 Fax 039 6260313 sales@pwitaly.com UCIF. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18/47 Tel. 02 45418563 info@ucif.net PROCAM SISTEMI. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .42 Tel. 049 8945111 Fax 049 761101 info@procam.it PRODUTECH . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .130 Tel. 035 959305 Fax 035 4253731 info@produtech.it RICERCA CHIMICA GROUP . . . . . . . . . . .130 Tel. 0429 99144 Fax 0429 99070 info@ricercachimica.it RIVIT . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .130 Tel. 051 4171111 Fax 051 4171129 rivit@rivit.it ROSLER ITALIANA. . . . . . . . . . . . . . . . 47/96 Tel. 039 611521 Fax 039 6115232 info@rosler.it Contatti ABB PS&S . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47/82 Tel. 02 24143038 Fax 02 2414531 info@it.abb.com VICTOR TECHNOLOGIES . . . . . . . . . . . . .133 Tel. 02 36546801 Fax 02 3654640 WALTER ITALIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .119 Tel. 031 926111 Fax 031 926271 service.it@walter-tools.com WIDIA VALENITE ITALIA . . . . . . . . . . . . .122 Tel. 0523 551911 Fax 0523 551800 info.impero@valeniteimpero.it ZECCHETTI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .56 Tel. 0522 867411 Fax 0522 866034 zecchetti@zecchetti.it ZETA EMAG . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .104 Tel. 02 9059421 Fax 02 90594224 commerciale@zetaemag.it rmo maggio 2014 135 INFORMATIVA AI SENSI DEL CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI Informativa art. 13, d. lgs 196/2003 I dati degli abbonati sono trattati, manualmente ed elettronicamente, da Fiera Milano Media SpA - titolare del trattamento - Piazzale Carlo Magno,1 Milano - per l’invio della rivista richiesta in abbonamento, attività amministrative ed altre operazioni a ciò strumentali, e per ottemperare a norme di legge o regolamento. Inoltre, solo se è stato espresso il proprio consenso all’atto della sottoscrizione dell’abbonamento, Fiera Milano Media SpA potrà utilizzare i dati per finalità di marketing, attività promozionali, offerte commerciali, analisi statistiche e ricerche di mercato. Alle medesime condizioni, i dati potranno, altresì, essere comunicati ad aziende terze (elenco disponibile a richiesta a Fiera Milano Media SpA) per loro autonomi utilizzi aventi le medesime finalità. Le categorie di soggetti incaricati del trattamento dei dati per le finalità suddette sono gli addetti alla gestione amministrativa degli abbonamenti ed alle transazioni e pagamenti connessi, alla confezione e spedizione del materiale editoriale, al servizio di call center, ai servizi informativi. 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I soggetti che possono conoscere i predetti dati sono esclusivamente i predetti professionisti, nonché gli addetti preposti alla stampa ed alla realizzazione editoriale delle testate. I dati personali presenti negli articoli editoriali e tratti dai predetti archivi sono diffusi al pubblico. Ai sensi dell’art. 7, d. lgs 196/2003 si possono esercitare i relativi diritti, fra cui consultare, modificare, cancellare i dati od opporsi al loro utilizzo, rivolgendosi al titolare al predetto indirizzo. Si ricorda che, ai sensi dell’art. 138, d. lgs 196/2003, non è esercitabile il diritto di conoscere l’origine dei dati personali ai sensi dell’art. 7, comma 2, lettera a), d. lgs 196/2003, in virtù delle norme sul segreto professionale, limitatamente alla fonte della notizia. Presso il titolare è disponibile l’elenco completo ed aggiornato dei responsabili. 136 rmo maggio 2014 mo RIVISTA DI MECCANICA OGGI r www.meccanica-plus.it www.tech-plus.it www.fieramilanomedia.it Sede legale - Piazzale Carlo Magno,1 - 20149 Milano Sede operativa - S.S. del Sempione, 28 - 20017 Rho (MI) tel. +39 02 4997.1 - fax +39 02 49976573 - www.fieramilanomedia.it Direzione Giampietro Omati Presidente Antonio Greco Amministratore Delegato Redazione Antonio Greco Direttore Responsabile Luca Rossi Coordinamento Editoriale Area Meccanica luca.rossi@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976513 Gabriele Peloso Caposervizio gabriele.peloso@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976510 Daniele Pascucci daniele.pascucci@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976507 Antonella Pellegrini antonella.pellegrini@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976508 Deborah Tessari Segreteria deborah.tessari@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976514 Collaboratori: Attilio Alessandri, Silvio Beraci, Riccardo Boccalari, Tony Bosotti, Silvia Calabrese, Federica Castellani, Elena Castello, Massimo Cavuoto, Fulvio Ferrero, Alessandra Fraschini, Alberto Marzetta, Matthias Ostern, Giordano Proverbio, Stefano Viviani, Marco Zambelli Grafici e illustrazioni: Aldo Raul Garosi Grafica e produzione Daniela Ghirardini Progetto grafico, impaginazione e copertina daniela.ghirardini@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976562 Franco Tedeschi Coordinamento grafici franco.tedeschi@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976569 Alberto Decari Coordinamento DTP alberto.decari@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976561 Prontostampa Srl uninominale - Zingonia - BG - Stampa Nadia Zappa UfficioTraffico nadia.zappa@fieramilanomedia.it- tel: 02 49976534 Pubblicità Giuseppe De Gasperis Sales Manager giuseppe.degasperis@fieramilanomedia.it tel: 02 49976527 - fax: 02 49976570-1 International Sales U.K. - Scandinavia - Netherland - Belgium Huson European Media tel: +44 -1932-564999 • fax: +44-1932-564998 • website: www.husonmedia.com Switzerland IFF Media tel: +41-52-6330884 • fax: +41-52-6330899 • website: www.iff-media.com Germany - Austria: Mediaagentur MAP Mediaagentur Adela Ploner tel: +49-8192-9337822 • fax: +49-8192-9337829 • website: www.ploner.de USA Huson International Media tel: +1-408-8796666 • fax: +1-408-8796669 • website: www.husonmedia.com Taiwan Worldwide Services co.Ltd tel: +886-4-23251784 • fax: +886-4-23252967 • website: www.acw.com.tw Abbonamenti N. di conto corrente postale per sottoscrizione abbonamenti: 48199749 - IBAN: IT 61 A 07601 01600 000048199749 intestato a: Fiera Milano Media SpA, Piazzale Carlo Magno 1, 20149 Milano. Si accettano pagamenti con Carta Sì,Visa,Mastercard,Eurocard tel: 02 252007200 • fax: 02 49976572 • abbonamenti@fieramilanomedia.it Abbonamento annuale: E 49,50 Abbonamento per l’estero E 99,00 Prezzo della rivista: E 4,50/Arretrati: E 9,00 Testata associata • Associazione Nazionale Editoria Periodica Specializzata Associazione Nazionale Associata all’Unione Aziende Saldatura Costruttori Impianti e Tecniche Affini di Finitura Fiera Milano Media è iscritta al Registro Operatori della Comunicazione n° 11125 del 25/07/2003. Registrazione del Tribunale di Milano n° 2692 del 23/4/1952. Tutti i diritti di riproduzione degli articoli pubblicati sono riservati. Manoscritti, disegni e fotografie non si restituiscono. RMO ha frequenza mensile. Tiratura: 8.500 - Diffusione: 7.983 DÜRR: www.olpidurr.it Tutti i nostri sforzi sono rivolti a portare vantaggi al cliente. La nostra efficienza ha come risultato la sostenibilità: meno energia, meno acqua, meno vernice e meno CO 2. 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