Istituto Superiore “A. Rizza” Codice Istituto: SRIS024006 Viale A. Diaz, 12 - 96100 Siracusa - Tel. 0931/68075 - Fax 0931/483384 C.F.: 93071260892 - sito web: www.istitutorizza.it - email: sris024006@istruzione.it - pec: sris024006@pec.istruzione.it Composizione: SRTD02401C (A. RIZZA) - SRTD02451T (IST.TEC.COMM.” RIZZA” corso serale) Via Catania, 25 - Piazza Matila, 9 - 96100 Siracusa - Tel. 0931/65419 - Fax 0931/65140 sito web: www.nauticosiracusa.it - Composizione: SRTH024016 (G.A.DELLA TARGIA) - SRTH02451G (IST.TEC.NAUTICO - CORSO SERALE) ISTITUTO D’ISTRUZIONE STATALE Indirizzi di studio: Amm., Finanza e Marketing (B1) - Turismo (B2) - Grafica e Comunicazione (C5) Trasporti e Logistica (C2 -) DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE V C T.M. A.S. 2013/2014 1 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE (D.P.R. 323/98 Art. 5) Classe Quinta Sezione C Indirizzo T.M. Anno scolastico 2013– 2014 Docente coordinatore Prof. Giuseppe Di Natale Composizione del Consiglio di Classe (componente docenti) Docente Materia Nerucci Antonio ED. FISICA Corradino Sebastiano LAB. ELETTROTECNICA-CONTROLLI Aiello Francesca ECONOMIA DEI TRASPORTI Modica Claudio TEORIA E TECNICA TRASPORTI MARITTIMI Gaudiano Luca METEOROLOGIA ED OCEONOGRRAFIA Di Natale Giuseppe MATEMATICA Trantola Ottavio NAVIGAZIONE Zocco Maria Grazia CONTROLLI E AUTOMAZIONE Rabbito Sebastiano RELIGIONE Zocco Maria Grazia ELETTROTECNICA Scala Antonio LAB. NAVIGAZIONE Costanzo Maria ITALIANO - STORIA Vinci Maria Gabriella INGLESE 2 Elenco alunni Aquilino Michael Amenta Sebastiano Auditore Gabriele Bongiovanni Gabriele Cascio Salvatore Cicciarella Sebastiano Contino Giuseppe Esposito Giuseppe Imprescia Marianna Lanteri Luciano Andrea Mazzotta Francesca Nicosia Umberto Nocita Andrea Papale Joseph Piccione Paolo Sicuso Federico Tortora Ivan Zocco Gaetano 3 CONTENUTO DEL DOCUMENTO: PARTE PRIMA Quadro generale scuola - territorio 1. La scuola e il territorio 2. Finalità connesse con la tipologia dell’Istituto 3. Profilo professionale T.M. - Progetto “Nautilus” PARTE SECONDA Attività di competenza del C.d.C. - relazione finale 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Presentazione della classe Modalità e strumenti di lavoro Attività integrative e complementari Verifiche e valutazioni Programmi e relazioni finali Allegati Approvazione del documento PARTE PRIMA 1. La scuola e il territorio La storia di Siracusa è in gran parte quella del suo rapporto con il mare. Per circa due millenni la vita, l'economia, la cultura ed il potere di questa città, la sua stessa ragione di esistere e di svilupparsi sono state strettamente intrecciate alle capacità e alle possibilità di andare per mare. Siracusa, porta del mediterraneo, ha uno dei porti naturali più belli della Sicilia. Il Mediterraneo, mare su cui si specchia la città, è molto eterogeneo ed in esso convivono economie variegate di cui alcune altamente avanzate, altre in fase di sviluppo, con buone prospettive future grazie all’enorme potenziale economico. L’attività portuale è lo specchio su cui si riflette l’economia di un paese e nella scelta di un porto non entrano solo in gioco il costo della tratta marittima ma i costi, i tempi dell’operazione portuale, l’affidabilità e l’adeguatezza delle connessioni con altre reti infrastrutturali. In questa nuova prospettiva scompare del tutto la figura del burocrate e compare la nascita indispensabile del professionista marittimo. Siracusa è un porto naturale costituito da un’ampia baia a sud del centro abitativo delimitato a nord dall’isola di Ortigia e a sud dagli scogli di punta Castelluccio. Gli ostacoli naturali sono esternamente al porto. Lo scoglio dei cani è situato a 300 m ad est del centro dell’isola di Ortigia; affiorante e difficilmente visibile, con cattivo tempo il mare vi frange furiosamente. I venti che predominano d’inverno e costituiscono la traversia sono greco e greco levante, scirocco, levante. L’attività commerciale del porto è principalmente collegata con le produzioni chimiche della vicina zona industriale: politilene, magnesite, prodotti fertilizzanti, soda caustica in fusti. 4 La Sicilia è la regione italiana più ricca di porti; ve ne sono 12 di prima categoria (commerciale, industriale, petrolifero, passeggeri, pescherecci, turistico e da diporto), 73 approdi di seconda categoria, classe 4° di servizio turistico. La globalizzazione dell’economia e il moltiplicarsi degli scambi internazionali impone oggi, ai moderni sistemi portuali, di adeguarsi alla nuova concezione dei porti commerciali. Il porto non è più quello di sosta e riparo delle navi in transito ma diventa anello di congiunzione di traffici marittimi, di quelli terrestri e perno del trasporto intermodale cioè rappresenta l’integrazione fisica e operativa tra i diversi mezzi di trasporto marittimo, stradale e aereo per trasferire grandi quantità di merci dall’origine alla destinazione senza subire avarie, tipiche dei trasporti, con trasferimento del carico da un vettore all’altro. La scuola nautica non può essere pensata con un ruolo marginale né in termini di quantità (attualmente si hanno circa 450 alunni) né in termini di qualità, infatti, i nostri diplomati, in genere, non aspettano molto tempo per inserirsi nel mondo del lavoro e ben figurano anche nel proseguimento degli studi. Spesso raggiungono successi lusinghieri anche quelli che a noi non sembravano abbastanza bravi. I motivi di tali imprevisti risultati, altamente positivi, vanno ricercati, probabilmente, nel fatto che la scuola non valuta, o comunque non abbastanza, qualità auspicabili in qualsiasi uomo ma necessarie ad un uomo di mare, quali la capacità di iniziativa e di intraprendenza, essere leader, il coraggio, la decisione e la capacità di studiare da solo e di aggiornarsi continuamente. L'ufficiale della Marina Mercantile dovrà infatti lottare tutti i giorni non solo con il mare e le forze della natura, ma, soprattutto, con le nuove tecnologie che cambiano quasi più rapidamente delle condizioni meteomarine. Un lavoro, quello marittimo, che ha un riferimento mondiale, che richiede, perciò, di essere sempre al top delle conoscenze e delle capacità professionali. L’Istituto Tecnico per i trasporti e la logistica “A. Rizza” di Siracusa, punto di riferimento importante ed unico nella provincia, nacque nel 1944 per iniziativa popolare, supportata del Prof. Sebastiano Bosco, docente di Matematica, col fattivo appoggio dell’Amministrazione Comunale. Il 14.01.44 la Giunta Comunale, riunita nella Sala delle adunanze di Palazzo di Città, intitolò la scuola a Gaetano Arezzo della Targia, esempio ai giovani di indomito coraggio e perizia marinaresca. Prima sede dell’Istituto fu l’ultimo piano del Palazzo del Senato, dopo furono presi in affitto dei locali in Via delle Maestranze. Nell’anno scolastico 1959/60 l’ istituto divenne statale dopo che l’Amministrazione Comunale, mise a disposizione i locali di Piazza S. Giuseppe dove, sino all’anno 2001, è rimasta ubicata la sede dell’Istituto, con trasferimento successivo in Via Catania. 2. Finalità connesse con la tipologia dell’Istituto Caratteristiche del progetto di sperimentazione "Nautilus”. Dall’anno scolastico ‘91/ ‘92 è entrato in vigore il progetto di riforma dell’istruzione nautica. Per l’impostazione del progetto si è esplorato l’intero scenario del traffico marittimo nella sua moderna organizzazione e nella tipologia delle figure professionali inserite al suo interno, con specifica attenzione ai soggetti impegnati attivamente sul mezzo nave. I profili professionali individuati sono in linea con le attese dell’armamento pubblico e privato. La tipologia del modello formativo e le scelte di percorso favoriscono l’acquisizione di competenze spendibili nei settori collaterali al traffico marittimo vero e proprio, nella tutela dell’ambiente e nel razionale sfruttamento delle risorse marine. Modalità e finalità del progetto Motivazioni e finalità del progetto hanno avuto una partenza obbligata dall’esame dei seguenti punti: a. La professionalità fornita ai giovani che si diplomavano nell’Istituto Nautico risultava inadeguata alle esigenze di bordo; 5 b. Non appariva consigliabile spingere ulteriormente la specializzazione nei cinque anni di studio poiché ciò avverrebbe a danno dell’area di formazione generale, rendendo difficoltosi successivi adeguamenti, aggiornamenti o conversioni della specializzazione stessa; c. La eliminazione della figura dell’allievo dalla tabella di armamento aveva comportato obiettive difficoltà d'imbarco solo in parte superate dalla legge sulla formazione-lavoro; d. Solo una minima parte dei diplomati degli Istituti nautici – circa il 15% - intraprende la carriera del mare, mentre la restante parte si dedica ad altre attività. Una buona percentuale rimane, comunque, in settori connessi con il trasporto marittimo (agenzie marittime, Capitanerie di porto, servizi di assistenza e manutenzione di apparecchiature e strumenti di bordo, assicurazioni marittime, sfruttamento delle risorse marine, ricerche oceanografiche, difesa dell’ambiente marino, nautica da diporto, ecc.) o nei settori dell’impiantistica (trasformazione di energia, trasformazione e distribuzione dei prodotti petroliferi, impianti di riscaldamento e di condizionamento, impianti per la produzione di vapore, impianti di depurazione e disinquinamento, impianti di trattamento delle acque, ecc. ). Tali aree occupazionali, che offrono tuttora interessanti prospettive di espansione, hanno incoraggiato la definizione di una professionalità di base sulla quale innestare successivi corsi postdiploma di specializzazione. e. I due grandi filoni quindi che forniscono sbocchi occupazionali ai diplomati nautici non interessati alla carriera di bordo sono rappresentati dall’area tecnico-commerciale del trasporto marittimo e dell’area tecnico-gestionale degli impianti industriali di trasformazione ed utilizzazione dell’energia e di depurazione e disinquinamento. Il Progetto intendendo rispondere ai nuovi bisogni formativi per il settore dei trasporti marittimi nel suo complesso ha proposto un percorso per una formazione moderna e flessibile. La filosofia conduttrice adottata mira, attraverso un approccio sistematico ed una problematizzazione degli argomenti, a conferire agli studenti agilità mentale, capacità di intuizione, di analisi e di sintesi. Tali doti sono rese necessarie dalla continua evoluzione tecnologica e dalla nuova organizzazione del lavoro. Le difficoltà di avanzare previsioni a lungo temine sulle richieste e le offerte di mercato, suggeriscono di coniugare nella programmazione didattica le abilità specifiche con quelle che, legate ad una forte formazione culturale, permettono di adeguarsi più facilmente al variare delle situazioni. Il Progetto Nautilus si muove su tali linee portanti, pertanto nel primo biennio è più alta l’incidenza della componente culturale-formativa, mentre, solo dopo il terzo anno comune, la necessità di definire precisi profili impone una maggiore attenzione alla formazione specifica. Struttura Vista la necessità di una formazione di maggiore respiro professionale sono state effettuate le seguenti scelte: a. lasciare sostanzialmente immutato, nella struttura, l’indirizzo costruttori navali aggiornandone il profilo professionale. Vengono mantenute le materie comuni b. con gli altri indirizzi e rivisti il piano di studio e i programmi per adeguarli ai moderni metodi di costruzioni e di allestimento delle navi; c. mantenere comune il terzo anno degli indirizzi coperta e macchina, come nel precedente Progetto Orione, modificando opportunamente alcune materie di studio e/o i loro contenuti per impostare una base professionale di maggiore valenza formativa; d. portare innovazioni profonde nelle materie di studio e nei contenuti dei due indirizzi sopra citati per quanto riguarda gli ultimi due anni di corso, onde rendere i titoli di studio che si conseguono più flessibili e più spendibili in attività a terra connesse con il settore dei traffici marittimi e con quello dell’impiantistica; 6 e. sostituire le vecchie denominazioni dei titoli di studio con quelle attuali di: Ø “Perito per il trasporto marittimo” ( abbreviato in T.M.) Ø “Perito per gli apparati e gli impianti marittimi” (abbreviato in A.I.M.) mantenendo rispettivamente, la corrispondenza con i titoli di “Aspirante al comando di navi mercantili”, “Aspirante alla direzione di macchine di navi mercantili”. 3. Profilo professionale relativo alla classe: Perito per il Trasporto Marittimo ( TM ) Il Perito per il Trasporto marittimo, per i contenuti culturali della sua formazione, possiede conoscenze e metodi di lavoro funzionali allo svolgimento dell’attività di organizzazione dei trasporti in generale e marittimi in particolare. Possiede adeguate competenze per l’inserimento in settori del controllo e monitoraggio ambientale. Titolo del diploma : Maturità Tecnica Nautica Indirizzo : Perito per il Trasporto Marittimo Prerequisiti : Licenza media a conclusione del ciclo di studi obbligatorio Profilo di indirizzo: Conoscenze: Ø struttura della nave ed apparati di propulsione Ø impianti per la produzione e la trasformazione di energia Ø terminologia tecnica in lingua inglese Ø sistemi di controllo automatico delle macchine e degli impianti Ø operazioni di carico e scarico, controllo dell’assetto e degli sforzi a cui è assoggettato lo scafo Ø normativa e sistemi di sicurezza della nave Ø impianti tecnici di disinquinamento Competenze: Ø sa utilizzare le apparecchiature e gli strumenti per il controllo dei sistemi di propulsione e degli impianti di bordo Ø sa leggere e interpretare schemi, disegni, manuali d’uso e documenti tecnici anche in lingua inglese Ø sa utilizzare le dotazioni ed i sistemi di sicurezza per la salvaguardia della vita umana in mare e del mezzo di trasporto Ø sa compiere le principali operazioni relative allo stivaggio e alla gestione delle merci trasportate anche utilizzando mezzi informatici Ø ha competenza per intervenire con ordinari lavori di manutenzione sugli impianti e sulle strutture Capacità: Ø possiede capacità linguistico–espressive Ø possiede capacità logico-interpretative Ø possiede capacità critiche e sa operare collegamenti e confronti Ø sa organizzare il proprio lavoro con consapevolezza e autonomia e sa orientarsi dinanzi a nuovi problemi Ø possiede capacità di lavorare in gruppo 7 Durata degli studi: 5 anni (totale ore di insegnamento 5568) Tipologia del corso: Corso scolastico a tempo pieno 8 Struttura del curriculum: MATERIE AREA GENERALE BIENNIO 64 448 128 Religione Italiano e storia Diritto ed economia Diritto Marittimo Economia dei trasporti ed org. aziendale Lingua inglese Geografia Geografia commerciale Matematica Es. Marinaresche - Strutt. nave navigazione Scienze Disegno tecnico Fisica Chimica – chimica ambientale Elettrotecnica ed elettronica AREA INDIRIZZO TRIENNIO 96 480 64 96 192 256 128 320 320 64 320 192 544 128 128 256 128 96 384 Controlli e automazione 96 Teoria, tecnica trasporti marittimi 192 Meteorologia e oc. 128 Educazione fisica TOTALI 128 2304 QUADRO ORARIO 192 3264 PROGETTO NAUTILUS Materie di studio classe IV Italiano 3 Storia 2 Inglese 3 Matematica 3 Navigazione 5(2) Teoria e Tecnica dei Trasporti Marittimi 2 Meteorologia e Oceanografia 2(1) Elettrotecnica 3(2) Diritto 3 Controlli ed automazione Economia dei Trasporti 3 Educazione Fisica 2 Religione (per coloro che se ne avvolgono) 1 I numeri nelle parentesi indicano le ore di laboratori 9 classe V 3 2 3 3 5(2) 2 2(1) 3(2) 3 3 2 1 Progressione formativa: istruzione superiore universitaria, istruzione/formazione post-secondaria, tirocinio professionale per accedere all’esame per conseguire il titolo di ufficiale di coperta della marina mercantile (Ufficiale responsabile della guardia) PARTE SECONDA Le attività di competenza del Consiglio di classe 1. Presentazione della classe La classe VC ad indirizzo “Perito per il trasporto marittimo ( T.M.) si compone di 18 allievi, di cui 2 ragazze e 16 ragazzi, tutti provenienti dalla IVC (a.s. 2012/2013) tranne tre ripetenti. Il gruppo di studenti che costituisce questa classe è risultato omogeneo rispetto alle aspettative e alle motivazioni di scelta professionale e culturale, diversificato però rispetto all'impegno e alla partecipazione . I rapporti fra docenti e studenti della classe sono risultati complessivamente buoni. La maggior parte degli alunni ha dimostrato interesse per le attività svolte in classe, ed un buon numero sono riusciti a mantenerlo ed a partecipare in modo attivo e costruttivo. Alcuni alunni hanno manifestato difficoltà di comprensione delle consegne. Durante l'anno scolastico, l'impegno a casa è risultato, per la maggior parte degli alunni, non sempre adeguato. Gli obiettivi didattici programmati collegialmente possono considerarsi generalmente raggiunti dalla classe a diversi livelli. Una buona parte della classe possiede conoscenze accettabili ma non approfondite, le sa applicare correttamente, effettua analisi anche se con qualche incertezza, rielabora le conoscenze in modo autonomo, ma con qualche difficoltà nella sintesi. Si esprime in modo semplice, scorrevole, ma non utilizza sempre una terminologia specifica. Alcuni alunni, a causa di carenze di base mai definitivamente superate, hanno conoscenze incomplete che applicano talvolta con imprecisione. Commettono errori a volte gravi e frequenti nell’analisi, sintetizzano con qualche difficoltà e sono poco fluidi nell’esposizione. Ad oggi, alcuni alunni, discontinui nell'impegno , non hanno sfruttato pienamente le loro capacità, per cui non hanno raggiunto, in alcune discipline, gli obiettivi minimi indicati dai docenti nelle rispettive programmazioni a livello di conoscenze, competenze e capacità. Le diverse valutazioni che emergeranno nello scrutinio finale saranno rappresentative dei diversi livelli raggiunti. Il livello medio rilevato , risulta complessivamente quasi sufficiente. 2. Modalità e strumenti di lavoro utilizzati per il raggiungimento degli obiettivi Collegialità : Nel corso dell’anno scolastico gli insegnanti si sono regolarmente incontrati per elaborare un’omogenea strategia educativa, nonché per poter rilevare tempestivamente eventuali scostamenti dagli standard previsti e, dopo analisi delle ragioni degli stessi, adottare le strategie più opportune per la loro eliminazione o, qualora se ne fosse ravvisata la necessità, la modifica degli standard in parola. Le metodologie adottate dagli insegnanti sono state di tipo induttivo e deduttivo, a seconda degli argomenti e delle necessità. I docenti, comunque, hanno affrontato gli argomenti di studio effettuando, ove possibile, collegamenti interdisciplinari per far cogliere ai ragazzi l’unità del processo di apprendimento, nonché per prepararli al colloquio pluridiscliplinare d’esame. Nelle materie tecniche l’attività didattica è stata costantemente supportata da esperienze di laboratorio. 10 Gli strumenti di cui si è avvalsa l’attività didattica sono stati oltre ai tradizionali testi in adozione, dispense di carattere scientifico e libri di contenuto letterario, software multimediali, computers. Tutto ciò si può così sintetizzare: Modalità: lezione frontale e partecipata, problem solving, metodo induttivo, lavoro di gruppo, discussione guidata, simulazione. Strumenti: domande formali ed informali, componimenti e problemi, questionari, prove semistrutturate, prove di laboratorio, relazioni ed esercizi. Il rendiconto del lavoro svolto nell’ambito di ciascuna disciplina verrà riportato nelle relazioni predisposte dai singoli docenti. Tali relazioni sono inserite nel presente documento. 3. Attività integrative e complementari Attività di recupero e sostegno Per quanto riguarda il lavoro svolto nel presente anno, tutti i docenti hanno effettuato un continuo recupero in itinere e di cui ciascuno farà menzione nella relazione per materie. Nell’ultimo periodo del lavoro scolastico, per favorire la preparazione al colloquio d’esame si effettuerà un’azione di ripasso degli argomenti studiati e di approfondimento interdisciplinare. Attività di educazione alla salute La donazione e il suo significato e il problema della talassemia in Sicilia. La donazione del midollo osseo e le sue implicazioni sociali. Attività di orientamento Nell’ambito delle attività di orientamento sono state adottate le seguenti iniziative: − incontri con gli esponenti delle Forze Armate e della Capitaneria di Porto; − informazioni sulle possibilità occupazionali del territorio; − incontro con personale specializzato nel campo nautico per l’orientamento verso il mondo del lavoro. Viaggio di istruzione Ogni anno gli allievi delle quinte classi svolgono, a chiusura del corso di studi, un viaggio di istruzione. Quest’anno il viaggio ha avuto come obiettivo quello di conoscere le realtà del Mediterraneo partecipando ad una crociera addestrativa che ha toccato i porti di Messina, Tunisi, Barcellona, Marsiglia, Genova e Napoli. Il 40% degli studenti di questa classe ha partecipato al viaggio che ha avuto una ricaduta sulle conoscenze storiche e culturali del nostro territorio. Attività di alternanza scuola – lavoro Durante il precedente anno scolastico gli alunni hanno partecipato al progetto PON C5-FSE04_POR_SICILIA_2010-318 di alternanza scuola – lavoro (120 ore di attività di cui 80 ore di stage) Attività di preparazione all’Esame di Stato Il giorno 9/04/2014 e giorno 7/5/2014 sono stati effettuate due simulazioni della terza prova che vengono allegate al presente documento. Criteri di strutturazione della terza prova: 11 − per la terza prova, il Consiglio di Classe, tenuto conto del curricolo di studi, ha ritenuto particolarmente significativi i legami concettuali tra le seguenti 5 discipline: Ø Economia dei Trasporti Marittimi; Ø Matematica; Ø Inglese; Ø Elettrotecnica Ø Teoria e tecnica dei trasporti marittimi. − tipologie maggiormente conforme alla prassi didattica attuata nella classe (tipologia mista B/C) : Ø n. 2 quesiti a risposta singola (tipologia B); Ø n. 4 quesiti a risposta multipla (tipologia C) ; − n. 6 quesiti per ciascuna disciplina e n. 30 quesiti complessivamente per tutte e 5 le discipline tempo concesso 1 h 30 m − il criterio di valutazione è stato quello di attribuire un punteggio pari a : Ø 0,375 punti per ogni risposta esatta a quesito tipologia C Ø 0,75 punti per ogni risposta esatta a quesiti di tipologia B Ø 0 punti per ogni risposta non data o errata Ø da 0 ÷ 0,75 punti per ogni risposta data incompleta o quanto meno con inesattezze a quesiti di tipologia B In tal modo la somma dei punteggi totali per disciplina è stata automaticamente valutato in 15-esimi senza peraltro ricorrere ad alcuna conversione. − Altre attività Tornei sportivi interni, campionati sportivi studenteschi. 4. Verifiche e valutazioni Secondo quanto stabilito collegialmente, i docenti appartenenti al Consiglio di Classe hanno organizzato il loro lavoro secondo una programmazione modulare, prevedendo percorsi didattici comuni per classi parallele ed esplicitando, per ogni modulo i prerequisiti, gli obiettivi (in termini di conoscenze, capacità e competenze), i contenuti, le metodologie didattiche da adottare e gli strumenti di cui avvalersi, le verifiche da svolgere in itinere, i tempi, le tipologie e le modalità delle eventuali attività di recupero e di approfondimento. Gli accertamenti di tipo formativo sono stati effettuati con tests scritti, domande dal posto, esercizi da svolgere a casa, esercitazioni di laboratorio, relazioni, colloqui, lavori di gruppo effettuati durante lo svolgimento dei moduli, allo scopo di verificare la continuità nell’impegno di studio e l’acquisizione dei punti chiave degli argomenti trattati. Per la verifica dei risultati dell’apprendimento, a conclusione di ogni modulo, a seconda delle circostanze e del tipo di obiettivi da raggiungere, sono state utilizzate prove nell’ambito delle seguenti tipologie: Prove non strutturate: tema, saggio breve, relazione, riassunti, commenti, analisi testuale, traduzione, problemi, prove grafiche, progetti, trattazione sintetica di argomenti, problemi a soluzione rapida, ecc. Prove strutturate e semistrutturate: test a scelta multipla, a risposta singola, vero/falso, di completamento, ecc. 12 CRITERI DI VALUTAZIONE. LIVELLI Per la verifica del raggiungimento degli obiettivi cognitivi e comportamentali e per procedere ad una valutazione quanto più omogenea possibile, tra le varie discipline e tra i vari corsi, il collegio ha adottato una griglia di valutazione che stabilisce la corrispondenza tra obiettivi verificati e livelli di prestazione raggiunti ed ha proposto una scheda che indica la tassonomia degli obiettivi cognitivi i cui indicatori di prestazioni, adeguate alle caratteristiche degli studenti del nostro Istituto, sono appresso esplicitati: Livello 1 Voto 1-2-3: Impegno e partecipazione assenti, preparazione inesistente, si esprime con gravi difficoltà ed errori. Non in grado di effettuare alcuna analisi né sintesi. Non ha autonomia di giudizio. Le sue conoscenze sono particolarmente scarse. Non ha raggiunto gli obiettivi minimi delle discipline. Livello 2 Voto 4: Possiede conoscenze superficiali, parziali, imprecise ed incontra difficoltà nell’eseguire compiti, anche se non complessi, a causa di un impegno debole e di un metodo ripetitivo. Applica le sue conoscenze in modo non pertinente, non è in grado di rielaborarle; commette errori linguistici e comunica con poca chiarezza. Non ha raggiunto gli obiettivi minimi delle discipline. Livello 3 Voto 5: Non rispetta sempre gli impegni; ha conoscenze frammentarie e presenta qualche incertezza nella comprensione e nella rielaborazione dei contenuti a causa di un impegno discontinuo e di un metodo di studio mnemonico; commette errori nell’applicazione e nell’analisi, ma coglie gli aspetti essenziali delle conoscenze; usa poco frequentemente un lessico appropriato. Ha raggiunto solo parzialmente gli obiettivi delle discipline. Livello 4 Voto 6: Di norma assolve gli impegni e partecipa alle lezioni, possiede conoscenze non approfondite, ma non commette errori grossolani; è in grado di fare analisi, anche se parziali solo se guidato, grazie ad un impegno soddisfacente; possiede un’adeguata terminologia e una esposizione complessivamente accettabili. Ha raggiunto in maniera sufficiente gli obiettivi delle discipline. Livello 5 Voto 7-8: Si impegna e partecipa attivamente, possiede un proficuo metodo di studio, in base al quale sa organizzare i contenuti e applicare le conoscenze per la soluzione dei problemi anche in contesti complessi; è in grado di fare analisi e sintesi in modo autonomo ed approfondito grazie a un impegno assiduo; espone con chiarezza e precisione i contenuti appresi dimostrando di possedere una conoscenza approfondita degli stessi. Ha raggiunto in modo più che discreto gli obiettivi delle discipline. Livello 6 Voto 9-10: Si impegna con assiduità e partecipa in modo costruttivo con un impegno notevole e con un metodo efficace ad ogni iniziativa, con autonomia e con proposte operative; possiede conoscenze approfondite, ha capacità di analisi, sintesi e rielaborative autonome riuscendo ad applicare le conoscenze in contesti nuovi; usa i diversi registri, con competenza e chiarezza espositiva dimostrando di possedere una conoscenza coordinata ed amplia degli stessi. Ha raggiunto in modo ottimale gli obiettivi delle discipline. 13 Criteri di valutazione e conversione voto Conoscenze Competenze Capacità Voto /10 voto /15 voto /30 nessuna nessuna nessuna 1 1 1-2-3 gravemente errate, espressione sconnessa non sa cosa fare non si orienta 2 2 4-5-6 grosse lacune ed errori non riesce ad applicare le minime conoscenze, anche se guidato non riesce ad analizzare (non capisce) 2½ 3 7-8-9 frammentarie e gravemente lacunose applica le conoscenze minime solo se guidato, ma con gravi errori compie analisi errate, non sintetizza, commette errori 3 4 9-10 frammentarie con errori o lacune applica le conoscenze minime solo se guidato, ma con errori compie analisi errate, sintesi incoerenti, commette errori 3½ 5 11-12 carenti, con errori ed espressioni improprie applica le conoscenze minime solo se guidato qualche errore, analisi parziali, sintesi scorrette 4 6 13-14 carenti, espressione difficoltosa applica le conoscenze minime anche autonomamente, ma con gravi errori qualche errore, analisi e sintesi parziali 4½ 7 15-16 superficiali, improprietà di linguaggio applica autonomamente le minime conoscenze con qualche errori analisi parziale, sintesi imprecise 5 8 17-18 complete con imperfezioni esposizione a volte imprecisa applica autonomamente le minime conoscenze con imperfezioni 5½ 9 19 complete, ma non approfondite, esposizione semplice ma corretta applica autonomamente e correttamente le conoscenze minime 6 10 20 complete, poco approfondite, esposizione corretta applica autonomamente la conoscenze anche a problemi più complessi, ma con errori 6½ 11 21-22 complete,quando guidato sa approfondire esposizione corretta con proprietà linguistica applica autonomamente le conoscenze, anche a problemi più complessi, ma con imperfezioni 7 12 23-24-25 8 13 26-27 9 14 28-29 10 15 30 complete qualche applica autonomamente le approfondimento autonomo, conoscenze, anche a problemi esposizione corretta con più complessi, in modo corretto proprietà linguistica complete con applica in modo autonomo e approfondimento autonomo, corretto, anche a problemi esposizione fluida con complessi, le conoscenze; utilizzo del linguaggio quando guidato trova soluzioni specifico migliori complete, approfondite e ampliate, esposizione fluida con utilizzo di un lessico ricco e appropriato applica in modo autonomo e corretto le conoscenze anche a problemi complessi, trova la soluzione migliore imprecisioni, analisi corrette, difficoltà nel gestire semplici situazioni nuove coglie il significato, esatta interpretazione di semplici informazioni, analisi corrette, gestione di semplici situazioni nuove esatta interpretazione del testo, sa ridefinire un concetto, gestisce autonomamente situazioni nuove coglie le implicazioni, compie analisi complete e coerenti coglie le implicazioni, compie correlazioni con imprecisioni, rielaborazione corretta coglie le implicazioni, compie correlazioni esatte e analisi approfondite, rielaborazione corretta, completa e autonoma sa rielaborare correttamente e approfondire in modo autonomo e critico situazioni complesse 14 5. Programmi e relazioni finali dei docenti del C.d.C. della classe VC spec. : Trasporti marittimi 15 ISTITUTO SUPERIORE “A.RIZZA ” DI SIRACUSA INDIRIZZO TRASPORTI E LOGISTICA ANNO SCOLASTICO 2013-2014 Classe V sez. C - spec. T.M. Relazione Finale del Docente di Religione Cattolica Prof. Sebastiano Rabbito La classe ha partecipato nel corso dell’anno scolastico con interesse ed impegno al dialogo educativo svolto in classe. Ogni alunno è stato guidato a raggiungere rispetto al livello di partenza un bagaglio di conoscenze relative la disciplina e soprattutto al rispetto e al confronto costruttivo attraverso il dialogo. I moduli programmati sono stati svolti nelle linee essenziali. Per la valutazione si è tenuto conto della partecipazione al dialogo educativo, delle verifiche orali per ogni modulo, delle conoscenze acquisite rispetto al livello di partenza, della conoscenza ed uso dei linguaggi specifici. Discreti i risultati raggiunti SIRACUSA, 5/05/2014 L’INSEGNANTE SebastianoRabbito 16 ISTITUTO SUPERIORE “A.RIZZA ” DI SIRACUSA INDIRIZZO TRASPORTI E LOGISTICA ANNO SCOLASTICO 2013-2014 Classe V sez. C - spec. T.M. Programma Finale di Religione Cattolica Prof. Sebastiano Rabbito 1° Modulo: ETICA CRISTIANA • Il vocabolario dell’etica • L’atto morale • La coscienza • Il fondamento della morale cristiana • L’etica della responsabilità • Globalizzazione ed etica • L’etica del lavoro • La bioetica (nelle linee essenziali ) • L’aborto (linee essenziali) • La clonazione (cenni) • Il trapianto di organi (linee essenziali) • Eutanasia e accanimento terapeutico (cenni) 2° Modulo: UOMO E DONNA • L’amore • L’amore umano e amore di Dio • Il matrimonio e la famiglia • Alla base della società • La donna • Un ritardo da colmare Visione film sulle tematiche trattate Ore di lezioni effettuate: 30 SIRACUSA, 05/05/2014 L’INSEGNANTE Sebastiano Rabbito 17 ISTITUTO TECNICO STATALE PER I TRASPORTI E LA LOGISTICA “GAETANO AREZZO DELLA TARGIA” SIRACUSA METEOROLOGIA E OCEANOGRAFIA Classe V sez. C Anno scolastico 2013/2014 Docente Prof.re Gaudiano Luca Insegnante Tecnico Pratico Scala Antonio Piano di Lavoro Svolto alla Data del 15/05/2014 TEORIA E TECNICA TRASPORTI MARITTIMI- Testo adottato – Meteorologia nauticaAutore: S. Sannino- Editore: Italibri La programmazione ha inteso perseguire le seguenti finalità: • Comprensione dei fenomeni meteo-marini. • Saper pianificare una rotta meteorologica. Le predette finalità hanno mirato ai seguenti obiettivi: • Saper individuare le masse d’aria, il loro movimento e le condizioni meteorologiche associate. Conoscere le problematiche inerenti la navigazione in presenza di un ciclone tropicale. • Conoscere il modello generale di circolazione oceanica e saper risolvere i problemi nautici delle maree con l’utilizzo delle Tavole di Marea. • Interpretare ed utilizzare i dati meteorologici e climatologici. • Saper pianificare una traversata. Metodi: • Costruzione della lezione insieme con gli allievi. • Esercitazioni scritte e orali. • Simulazione. • Confronti dialogici e lezione frontale. • Ripresa dei punti del programma non adeguatamente assimilati. Le unità didattiche sono state presentate alla classe tenendo presente: il livello di partenza, le concrete abilità degli allievi e facendo sempre riferimento agli obiettivi programmati. Strumenti: • Libri di testo, appunti, fotocopie e tecnologie informatiche, discussioni. Strumenti di verifica e valutazione: La valutazione ha riguardato l’acquisizione dei contenuti disciplinari raggiunti. Si sono effettuate prove scritte per ogni quadrimestre, prove di simulazione con quesiti a risposta multipla, interrogazioni orali. Colloqui e discussioni sui temi affrontati con riferimenti interdisciplinari. Sono stati oggetto di valutazione: - conoscenze complete, approfondite e ampliate. - lessico specifico appropriato - capacità di approfondimento I Docenti Prof.re Gaudiano Luca Prof.re Scala Antonio 18 Programma 1) CIRCOLAZIONE GENERALE DELL’ATMOSFERA, I SISTEMI DEL TEMPO Modelli di circolazione dell’atmosfera, le onde di Rossby, le correnti a getto, i monsoni, le brezze e i venti locali; le masse d’aria, i fronti, origine e sviluppo dei cicloni extratropicali, caratteristiche del tempo nei cicloni extratropicali, la ciclogenesi, depressioni nono associate a fronti, gli anticicloni; i cicloni tropicali, formazione ed evoluzione dei cicloni tropicali, semicerchio pericoloso e semicerchio maneggevole. 2) AMBIENTE MARINO. LE CORRENTI MARINE* L’ambiente marino, composizione e salinità dell’acqua di mare, la temperatura del mare, densità altre proprietà dell’acqua di mare; caratteristiche generali delle correnti marine, corrente di deriva e corrente di densità, l’upwelling, misura della corrente, circolazione degli oceani, correnti del Mediterraneo. 3) LE MAREE Teoria statica delle marea, le maree lunisolari, le maree reali, analisi armonica della marea, uso delle tavole di marea dell’I.I.M., le correnti di marea. 4) LE ONDE MARINE. I GHIACCI MARINI. CLIMATOLOGIA DEGLI OCEANI* Formazione del moto ondoso, caratteristiche delle onde marine, scala Douglas per lo stato del mare, origine dei ghiacci, deriva dei ghiacci; il clima degli oceani, gli elementi del clima, le pilot charts e altre pubblicazioni climatiche, il clima del Mediterraneo. 5) OSSERVAZIONE ED ELABORAZIONE DEI DATI METEOROLOGICI; ANALISI ED INTERPRETAZIONE DELLE CARTE METEOROLOGICHE; METODI DI PREVISIONE DEL TEMPO* La rete meteorologica, i satelliti meteorologici, la carta del tempo; carte al suolo, carte in quota, carte previste, altri tipi di carte meteorologiche; principi generali, metodo di previsione sinottica, previsione numerica, metodo statistico. 6) NAVIGAZIONE METEOROLOGICA* Generalità, condizioni meteo – marine e velocità della nave, rotta climatologica, rotte meteorologiche ottimali, carteggio della rotta meteo, navigazione in presenza di cicloni tropicali, navigazione in presenza di altri rischi, variazioni operative ed economiche delle otte meteo. *argomenti non ancora trattati 19 LINGUA STRANIERA: INGLESE Materia Lingua e Civiltà Inglese Classe V sezione C Corso Trasporti Marittimi (T.M.) Anno Scolastico 2013/2014 Libri di testo Get on Board - G. Abis / S. Davies - Il Capitello Grammar Complete – Jon Hird – Oxford In relazione alla programmazione curricolare didattica annuale di Lingua e Civiltà Inglese della classe V sezione A del corso Trasporti Marittimi (T.M.), elaborata secondo i criteri generali del Progetto Educativo d’Istituto e prefissati in modo collegiale all’interno di ogni dipartimento disciplinare, sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: conoscenze / competenze / capacità. CONOSCENZE In riferimento ai contenuti trattati nell’ultimo anno del ciclo di studio, le conoscenze acquisite dagli alunni sono di tipo linguistico e tecnico. Gli studenti, pur se a vari livelli, conoscono il lessico di base e i meccanismi morfosintattici più ricorrenti. In generale, partendo da un’analisi dei loro pre-requisiti di base che risultavano inizialmente essere poco consolidati per alcuni di loro o poco sviluppati per altri, gli alunni sono stati continuamente spronati a migliorare la loro preparazione linguistica, ma non tutti hanno risposto in modo adeguato. Pur dimostrando interesse alle varie sollecitazioni scolastiche e regolare motivazione allo studio della lingua straniera, la maggior parte della classe non ha seguito l’iter didattico-educativo con costante impegno e partecipazione attiva, limitandosi di fatto ad una produzione linguistica essenziale. Ne consegue che per alcuni studenti le conoscenze raggiunte sono poco approfondite e il livello di apprendimento raggiunto è scarso, per altri il livello di apprendimento si attesta su un grado di valutazione poco più che mediocre. Si evidenzia, comunque, un gruppo di studenti volenterosi ed attenti, la cui sufficiente preparazione di base ha consentito loro di lavorare più agevolmente; impegnandosi nello studio in maniera costante, e raggiungendo così una preparazione complessiva valutabile positivamente. COMPETENZE Tenendo presente la finalità specifica della Lingua Straniera nella scuola secondaria superiore, che contribuisce a promuovere la crescita linguistico-culturale e tende a sviluppare la personalità dello studente, l’insegnamento della Lingua Inglese è stato articolato in modo da favorire: ● l’acquisizione di una competenza comunicativa che permetta di servirsi della lingua in modo adeguato alla situazione e al suo contesto. ● la formazione umana, sociale e culturale attraverso uno studio interlinguistico ed interculturale. In termini di competenze acquisite, al termine del ciclo di studio, previa esplorazione dei livelli di partenza, del percorso linguistico attuato e dei risultati formali conseguiti, gli studenti hanno raggiunto, pur se a vari livelli, alcune competenze linguistiche. Essi sono in grado di: - comprendere globalmente testi scritti di carattere tecnico inerenti l'area marittima; produrre semplici testi scritti, sistematizzando i meccanismi linguistici; pur se con mediocre accuratezza formale; esporre semplici testi di tipo descrittivo inerenti la propria area professionale di specializzazione; avviare e sostenere brevi conversazioni, su argomenti generali di interazione sociale (Spoken English) adeguate al contesto e alla situazione di comunicazione. 20 Si evidenzia che le competenze raggiunte dagli alunni sia nella produzione scritta che orale sono state frutto di un continuo approccio induttivo. Gli alunni sono stati guidati nelle varie attività esplorative. In generale nella classe la produzione orale risulta essere ben organizzata per un numero esiguo di alunni; mentre per la maggior parte della classe si attesta a livelli mediocri o quasi sufficiente; altri ancora stentano in una esposizione regolare e questo a causa di un metodo di lavoro non adeguato e ad una irregolare applicazione allo studio. Quindi, in generale, la competenza comunicativa può ritenersi abbastanza scorrevole per alcuni alunni e poco organizzata e lineare per altri. CAPACITA’ Gli studenti hanno pre-requisiti di base (conoscenze già acquisite, competenze ed abilità) quasi sufficientemente organizzati. Nel complesso, pur con un grado di attenzione all’iter didatticoeducativo quasi regolare e il lavoro svolto soprattutto in classe, il livello linguistico raggiunto è da considerarsi nel complesso positivo per un gruppo esiguo di alunni, mediocre o quasi sufficiente per la maggior parte della classe. Pur in generale possedendo delle potenzialità di base e pre-requisiti linguistici, la maggior parte degli alunni non ha opportunamente sfruttato le proprie capacità di coordinamento e di applicazione linguistica. METODOLOGIA Lezione frontale Pair work LIM Discussione Per il raggiungimento degli obiettivi sopra indicati, si è costantemente cercato di interagire con gli studenti, avviandoli ad attività di tipo comunicativo in cui le abilità linguistiche di base sono state usate nel codice orale e scritto. Si è sempre privilegiato l’efficacia della comunicazione senza tuttavia tralasciare la correttezza formale. L’attività didattica è stata quindi centrata sullo studente “focus on the learner”, tenendo conto dei suoi bisogni ed interessi. Attraverso un approccio umanistico, si è cercato di motivare sempre più gli alunni allo studio della lingua straniera, responsabilizzandoli nel loro lavoro e rendendoli continuamente partecipi degli obiettivi da raggiungere nel percorso didatticoeducativo. L’attività linguistica si è basata soprattutto sulla comprensione di testi di carattere tecnico di argomenti relativi all’area marittima selezionati in base ad una scelta coerente con i contenuti specifici formativi del settore di specializzazione del corso Trasporti Marittimi dell’Istituto Nautico; nonché di argomenti di interazione sociale. Sono stati sviluppati dei moduli prettamente linguistici, basati sullo studio delle funzioni linguistiche e sull’analisi delle strutture morfosintattiche; nonché di espansione lessicale. Per quanto riguarda l’esplorazione dei brani di microlingua, l’attività linguistica è stata avviata attraverso l’applicazione di una fase di “pre-reading”, cioè di pre-lettura (brain storming e warmingup), facendo continui collegamenti interdisciplinari; di comprensione delle parole chiavi (key words); di una fase di “while reading” e “after reading” e cioè di ricerca di informazioni implicite ed esplicite attraverso attività di “skimming” e “scanning” con la successiva attuazione di domande, per le quali si è resa necessaria una regolare guida per la formulazione delle risposte. Successivamente, gli alunni hanno sintetizzato il contenuto dei testi e hanno realizzato delle brevi esposizioni in lingua. 21 LINGUA INGLESE: CONTENUTI DISCIPLINARI SVOLTI Libri di testo: “Get on Board” - G. Abis / S. Davies - Il Capitello “Grammar Complete”- Jon Hird - Oxford MODULE 1 English for specific purposes TOPIC International regulations and shipping documents International shipping regulations The Master’s responsibilities and the ship’s papers The Charter Party and the Bill of Lading International Maritime Organization Safety conventions Preventing pollution Solas The Moon, the Sun and the tides The rhythm of the tides Moving waters The radar system The GPS system Navigational aids and instruments 22 2 Language activity: Grammar recognition and language usage/use revision Language functions: Asking for and giving personal information Talking about facts and habits Talking about past events Talking about rules Talking about obligations Making polite requests How to apologize and respond to apologies Talking about future plans and intention Talking about the future: informing and predicting Talking about stages of a journey Focus on Grammar: Present Simple Tense Past Simple Tense Modal verb Must Have to / don't have to / mustn't Modal verb Can Defining relative clauses Present Passive Future forms: Will (predictions) Present continuous Be going to Will (promises and offers) Present Perfect with yet, just and already Present Perfect with for and since If-clauses Phrasal verbs MATERIALI DIDATTICI - Libri di testo in adozione Testi vari di supporto Dizionari CRITERI DI VERIFICA E DI VALUTAZIONE Le verifiche sia scritte che orali sono state di controllo dei singoli obiettivi, ma anche dell’assimilazione dei contenuti e del livello di preparazione linguistico raggiunto. Inoltre, esse sono state utilizzate per determinare la validità dell’approccio metodologico e delle tecniche impiegate dall’insegnante. Esse hanno fornito agli studenti la misura dei loro progressi, rendendoli consapevoli del loro grado di apprendimento e attivando in loro capacità di autovalutazione. In fase di valutazione sono stati presi in considerazione sia gli aspetti cognitivi sia gli aspetti metacognitivi. Ogni alunno è stato valutato in base al livello di partenza, l’impegno manifestato attraverso la partecipazione, l’interesse e l’applicazione allo studio e alle effettive possibilità. Gli alunni LA DOCENTE Prof.ssa Vinci Mariagabriella 23 CLASSE 5^ C DOCENTE: NERUCCI ANTONIO DISCIPLINA: SCIENZE MOTORIE In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: CONOSCENZE: La classe ha raggiunto una buona conoscenza di: Ø principi che regolano una corretta educazione motoria; Ø tecniche di base del gioco della pallavolo; Ø sufficiente conoscenza degli argomenti teorici trattati. COMPETENZA: Buono il livello globale di competenze relativamente a: padronanza dei gesti e coscienza della propria corporeità; esecuzione delle tecniche di base del gioco della pallavolo. CAPACITA’: Gli alunni riescono in maniera appropriata: Ø applicare gli esercizi di base alle varie situazioni sportive; Ø utilizzare le tecniche di base della pallavolo; Ø usare la terminologia della disciplina; Ø utilizzare le capacità condizionali e coordinative. 24 Teoria PROGRAMMA DI: EDUCAZIONE FISICA Cenni di anatomia e fisiologia umana applicata all’Educazione Fisica − APPARATO OSTEO ARTICOLARE: − Ø Ø Ø Ø Ø SISTEMA MUSCOLARE: Struttura del tessuto osseo; Funzione delle ossa; Classificazione delle ossa e struttura delle ossa lunghe; Scheletro: assile e appendicolare; Paramorfismi e dimorfismi; Articolazioni: classificazione funzionale e strutturale; I traumi delle articolazioni; I traumi tipici dei diversi sport. Tipologia e funzione della muscolatura; Anatomia microscopica dei muscoli scheletrici; Attività dei muscoli scheletrici: stimolazione e contrazione; Fibre muscolari; Rapporto tra disposizione delle fibre, forza e velocità di contrazione. 3)APPARATO RESPIRATORIO: Ø grande e piccola respirazione; Ø volumi polmonari; struttura dell' apparato respiratorio. − f. g. h. Pallavolo: Le regole; I fondamentali individuali; I fondamentali di squadra. − Pallacanestro: − − − Le regole; I fondamentali individuali; I fondamentali di squadra. − Ø Ø Ø Le regole; I fondamentali individuali; I fondamentali di squadra. Pallatamburello: Libro di testo:Nuovo Praticamente Sport “applicare il movimento” Casa Editrice G.D’Anna. Ore annuali preventivate n°66 – realmente effettuate n°48 Siracusa, 15/5/2104 Il Docente Prof. Nerucci Antonio 25 CLASSE 5 C NAVIGAZIONE Ore settimanali 5 LIBRI DI TESTO ADOTTATI: Aldo Nicoli - “Navigazione Moderna” – Edizioni Quaderni Marinari – Chiavari (GE) ORE DI LEZIONE EFFETTUATE NELL’A.S. 2013/2014 120 fino alla data del 05 Maggio, comprese quelle dedicate ai Compiti in Classe ed alla loro revisione, quelle cedute per altre attività, nonché perse per le assenze degli Alunni. Se ne prevedono altre 25 fino al termine delle lezioni. OBIETTIVI REALIZZATI (in termini di conoscenze, competenze, capacità): Nella Classe sono state approfondite tematiche riguardanti le tecniche di pianificazione, conduzione, inseguimento della traiettoria e monitoraggio della traversata, al fine di favorire l’acquisizione di contenuti concernenti la vita e l’esercizio della nave. Gli obiettivi generali raggiunti sono stati i seguenti: 1. Maggiore autonomia ed autovalutazione delle personali capacità di problem-solving; 2. Migliore comprensione ed interpretazione delle problematiche legate all’esercizio della nave; 3. Capacità di relazionare correttamente e con appropriato linguaggio su problematiche riguardanti la nave; 4. Sviluppo delle abilità legate all’impiego corretto delle informazioni fornite dagli strumenti e dagli ausili alla navigazione . CONTENUTI Nel corso dell’Anno Scolastico sono stati proposti e sviluppati i seguenti argomenti: q q q - Le traiettorie di navigazione la lossodromia l’ortodromia Gli standard minimi di addestramento del Codice STCW’95 certificazioni abilitazioni Astronomia Nautica la Sfera Celeste moto degli astri e coordinate celesti locali 26 - q q - le effemeridi nautiche la retta d’altezza impiego della retta d’altezza punto nave con due, tre e quattro rette d’altezza errore del punto nave ottenuto tramite quattro rette d’altezza Il Radar Principio di funzionamento Radar classico Radar A.R.P.A. A.I.S La Cinematica navale Primo problema di cinematica Modifica dell’indicatrice del moto Gamma delle manovre evasive Rotta di soccorso Rotta di massimo avvicinamento Corrente e determinazione dei suoi elementi q Il posizionamento in mare q La Girobussola q - Il giroscopio L’inerzia giroscopica Precessione libera e forzata Calcolo della deviazione e dell’errore della girobussola Girobussole tradizionali ed a fibre ottiche Il sistema GPS principio di funzionamento struttura del sistema limiti e prestazioni Gli alunni 27 METODO D’INSEGNAMENTO L’attività didattica è stata improntata sul coinvolgimento degli alunni e su una metodologia volta al dialogo ed alla comunicazione, allo scopo di fare acquisire gli obiettivi programmati. Sovente si è fatto ricorso alle lezioni frontali e dialogizzate. Quando possibile si è scelto di fare lezione in laboratorio ipotizzando situazioni reali. MEZZI E STRUMENTI Libro di testo, fotocopie, slide, software dedicato, riviste specializzate. SPAZI La maggior parte delle lezioni si è svolta in aula; tuttavia si è spesso operato in laboratorio. TEMPI Nel presentare i contenuti, i tempi impiegati sono stati diversi, secondo la complessità dell’argomento presentato e l’interesse suscitato dallo stesso. STRUMENTI DI VERIFICA Dialogo educativo, verifiche orali, scritte ed esercizi pratici. Il Docente Il Codocente Prof. Ottavio TIRANTOLA prof. Antonio SCALA Siracusa, 15 Maggio 2014 28 RELAZIONE FINALE DI CONTROLLI ED AUTOMAZIONE CLASSE V SEZ C- A.S. 2013/2014 Prof.ssa M. Zocco – Prof. S. Corradino SITUAZIONE FINALE La VC è composta da 18 alunni e si presenta eterogenea per capacità logiche, intuitive e di apprendimento. Già dalle prime lezioni ha assunto un comportamento maturo sia in aula che in laboratorio. Quasi tutti hanno mostrato, anche se con ritmi e risultati diversi, impegno nello studio e partecipazione all’attività didattica. Le lacune di base, l’applicazione discontinua e in alcuni casi le ripetute assenze hanno invece influito in modo negativo sul profitto di alcuni alunni. La valutazione complessiva della classe è mediamente sufficiente . Considerate le capacità di recupero e le potenzialità complessive, quasi tutti gli alunni possiedono i requisiti minimi per raggiungere , entro la fine dell’anno scolastico, gli obiettivi prefissati . Il programma è stato svolto seguendo la programmazione iniziale senza subire sostanziali modifiche o contrazioni. FINALITA' L'insegnamento di controlli ed automazione ha avuto lo scopo di far conoscere agli alunni i concetti basilari della teoria dei sistemi e dell’automazione industriale. L’ultima parte del programma è stata dedicata allo studio del PLC che rappresenta un importante strumento di automazione oggi molto utilizzato nei processi industriali. OBIETTIVI RAGGIUNTI Anche se i livelli raggiunti non sono per tutti gli stessi, buona parte della classe è in grado di: − conoscere la terminologia e i concetti fondamentali della teoria dei sistemi ; − conoscere la rappresentazione di un sistema di controllo mediante schema a blocchi; − conoscere la definizione di funzione di trasferimento nel dominio del tempo ; − conoscere il concetto di controllo a ciclo aperto e a ciclo chiuso, di retroazione; − conoscere la funzione del controllo di processo; − conoscere i vari tipi di trasduttore e la loro funzione; − conoscere i vari tipi di attuatori /azionamenti e la loro funzione; − conoscere la struttura e la programmazione in linguaggio ladder del PLC ; − sapere interpretare e disegnare semplici schemi funzionali di comando; − sapere realizzare semplici circuiti di comando e di controllo; − sapere utilizzare un software di simulazione. METODOLOGIE - Lezione frontale ; Esempi alla lavagna; Esperienze di laboratorio; Interventi di recupero curriculari; STRUMENTI DIDATTICI - Libro di testo; 29 - Norme tecniche e legislative; Appunti; SPAZI UTILIZZATI - Aula; - Laboratorio di elettrotecnica; - Laboratorio di informatica PROVE DI VERIFICA - DI CONTROLLO INIZIALE: con domande dal posto e alla lavagna; DI VERIFICA FORMATIVA: interrogazione dal posto e alla lavagna, prove grafiche, relazioni di laboratorio ; DI VERIFICA SOMMATIVA: (fine modulo e fine quadrimestre) interrogazione dal posto e alla lavagna, prove grafiche, relazioni di laboratorio ; CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione degli elaborati e delle interrogazioni è stata effettuata seguendo le indicazioni del POF e quelle concordate in fase di programmazione di area tecnica. Siracusa 13 – 05 – 2014 I docenti 30 PROGRAMMA SVOLTO DI CONTROLLI ED AUTOMAZIONE CLASSE V SEZ.C - A.S. 2013/2014 Prof.ssa M. Zocco – Prof. S. Corradino MODULO 1 Generalità e definizioni TEORIA DEI SISTEMI • Introduzione; • Metodo di studio dei fenomeni; • Classificazione dei sistemi: • Sistemi naturali; • Sistemi artificiali; • Sistemi misti; • Sistemi continui; • Sistemi discreti: • Sistemi aperti; • Sistemi chiusi; • Sistemi combinatori (o senza memoria); • Sistemi sequenziali (o con memoria); • Sistemi probabilistici (o stocastici); • Sistemi statici e dinamici; • Sistemi invarianti o stazionari; • Modelli: • Modelli descrittivi; • Modelli predittivi; • Modelli prescrittivi; • Modelli fisici; • Modelli simbolici; • Schema a blocchi; • Definizioni: • Variabili d’ingresso e valori degli ingressi di un sistema; • Variabili di uscita e valori delle uscite di un sistema; • Stato del sistema; • Variabili, parametri e disturbi; • Il controllo automatico: • Comando a catena aperta; • Comando a catena chiusa; • Sistema retroazionato; • Rappresentazione canonica di un sistema retroazionato; • Relazione ingresso/uscita del sistema; guadagno equivalente del sistema controllato; • Algebra degli schemi a blocchi: • Blocco di trasferimento; • Nodo; • Punto di diramazione; 31 • • Collegamento dei blocchi in serie; Collegamento dei blocchi in parallelo; MODULO 2 LOGICA CABLATA E PROGRAMMATA Algebra di Boole – Costante booleana – variabile booleana – Operazione logica – Operazione OR – Operazione AND – Operazione NOT – Logica Cablata – Logica programmata; SISTEMI DI NUMERAZIONE Il sistema decimale – Il sistema binario - conversione decimale-binario e binario-decimale, Aritmetica binaria – Sistema di numerazione ottale ed esadecimale – Conversione binario- ottale e binario- esadecimale. MODULO 3 SENSORI E TRASDUTTORI : Generalità; Segnali standard di un trasduttore; Trasduttori attivi, passivi, primari, secondari; caratteristiche fondamentali di un trasduttore : range di ingresso, sensibilità, errore di non linearità, tempo di risposta, offset di uscita, ripetitività, risoluzione, campo di ingresso o portata, isteresi. • Sensori di posizione: potenziometro resistivo; • Sensori di prossimità: sensori induttivi, capacitivi, magnetici ; • Sensori di forza: estensimetro; • Sensori di temperatura: termocoppia. *ATTUATORI : Attuatori elettrici: • Motori a corrente continua, motori passo passo, motori Brushless (cenni); • Attuatori acustici; • Relè; LABORATORIO Disegno di schemi e realizzazione di circuiti di comando in logica cablata; MODULO 4 PLC • • • • • • • Struttura del PLC Alimentatore CPU Bus di comunicazione Memorie Moduli di Input Moduli di Output 32 • • • • Moduli speciali Moduli di interfacciamento Unità di programmazione La programmazione del PLC: − Le fasi della programmazione − Il linguaggio ladder LABORATORIO: programmazione del PLC; passaggio dai circuiti in logica cablata agli equivalenti in logica programmata. Siracusa 13 – 05 – 2014 I docenti Gli alunni 33 RELAZIONE FINALE DI ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA CLASSE V SEZ C- A.S. 2013/2014 Prof.ssa M. Zocco – Prof. S. Corradino SITUAZIONE FINALE La VC è composta da 18 alunni e si presenta eterogenea per capacità logiche, intuitive e di apprendimento. Già dalle prime lezioni ha assunto un comportamento maturo sia in aula che in laboratorio. Quasi tutti hanno mostrato, anche se con ritmi e risultati diversi, impegno nello studio e partecipazione all’attività didattica. Le lacune di base, l’applicazione discontinua e in alcuni casi le ripetute assenze hanno invece influito in modo negativo sul profitto di alcuni alunni. La valutazione complessiva della classe è mediamente sufficiente . Considerate le capacità di recupero e le potenzialità complessive, quasi tutti gli alunni possiedono i requisiti minimi per raggiungere , entro la fine dell’anno scolastico, gli obiettivi prefissati . Il programma è stato svolto seguendo la programmazione iniziale senza subire sostanziali modifiche o contrazioni. FINALITA' L'insegnamento di elettrotecnica ed elettronica ha avuto lo scopo di far conoscere agli alunni, nel corso del triennio, la natura dei fenomeni elettrici e magnetici e di far acquisire loro le conoscenze di base, teoriche e pratiche, sui circuiti elettrici ed elettronici . OBIETTIVI RAGGIUNTI Anche se i livelli raggiunti non sono per tutti gli stessi, buona parte della classe è in grado di: − conoscere i componenti elettronici di base ; − conoscere i circuiti elettronici fondamentali; − conoscere i principi e i concetti fondamentali dell’amplificazione dei segnali ; − conoscere lo schema di un sistema di telecomunicazioni; − conoscere le caratteristiche delle apparecchiature utilizzate nei sistemi di telecomunicazione; − conoscere lo scopo della modulazione; − conoscere i sistemi di numerazione utilizzati in elettronica; − conoscere l’algebra di Boole, i componenti logici, i circuiti logici; − sapere realizzare semplici circuiti elettronici; − sapere effettuare misure sui circuiti elettronici; − sapere visualizzare le forme d’onda dei segnali . METODOLOGIE - Lezione frontale ; Esempi alla lavagna; Esperienze di laboratorio; Interventi di recupero curriculari. STRUMENTI DIDATTICI 34 - Libro di testo; Norme tecniche e legislative; Appunti; SPAZI UTILIZZATI - Aula; - Laboratorio di elettrotecnica; - Laboratorio di informatica PROVE DI VERIFICA - DI CONTROLLO INIZIALE: con domande dal posto e alla lavagna; DI VERIFICA FORMATIVA: interrogazione dal posto e alla lavagna, prove grafiche, relazioni di laboratorio ; DI VERIFICA SOMMATIVA: (fine modulo e fine quadrimestre) interrogazione dal posto e alla lavagna, prove grafiche, relazioni di laboratorio ; CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione degli elaborati e delle interrogazioni è stata effettuata seguendo le indicazioni del POF e quelle concordate in fase di programmazione di area tecnica. Siracusa 13 – 05 – 2014 I docenti 35 PROGRAMMA SVOLTO DI ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA CLASSE V SEZ.C - A.S. 2013/2014 Prof.ssa M. Zocco – Prof. S. Corradino CONTENUTI DISCIPLINARI MODULO N° 1 • • • • • • • CIRCUITI IN CORRENTE ALTERNATA – CIRCUITI RLC Generalità sui segnali alternati sinusoidali Circuito resistivo in regime sinusoidale Circuito puramente induttivo Circuito puramente capacitivo Circuito R-L-C in serie Impedenza complessa Risonanza MODULO N° 2 • • • • • • • • DIODI – CIRCUITI RADDRIZZATORI I materiali semiconduttori Diodo a giunzione Curva caratteristica Punto di lavoro Effetti termici Raddrizzatori monofasi a semionda, a doppia semionda, ponte di Graetz Filtri Diodo Zener MODULO N° 3 • • • TRANSISTORI - AMPLIFICATORI Transistore bipolare a giunzione (BJT) Amplificatore lineare – amplificatore a BJT con emettitore comune Amplificatori in cascata MODULO N° 4 • • • SISTEMA BINARIO – ALGEBRA BOOLEANA – COMPONENTI LOGICI Sistemi di numerazione : sist. decimale,binario,ottale, esadecimale Algebra booleana Componenti logici 36 MODULO N° 5 • • • • • • CIRCUITI LOGICI Circuiti combinatori e circuiti sequenziali Multiplexer Demultiplexer Codificatori Decodificatori Convertitori di codice MODULO N° 6 • • • • • • • TELECOMUNICAZIONI Il segnale elettromagnetico Il segnale sonoro Il segnale luminoso Apparati di conversione dei segnali La modulazione del segnale La multiplazione del segnale I mezzi trasmissivi LABORATORIO • Uso del banco di lavoro del laboratorio; • Realizzazione di semplici circuiti elettronici; • Uso dell’oscilloscopio; • Misure sui circuiti elettronici. Siracusa 13 – 05 - 2013 I docenti Gli alunni 37 ISTITUTO SUPERIORE “A.RIZZA” SIRACUSA INDIRIZZO: TRASPORTI e LOGISTICA RELAZIONE FINALE DI MATEMATICA DELLA CLASSE 5 C (anno scolastico 2013/2014) La classe è formata da 18 alunni. Come risulta dalle prime verifiche (scritte ed orali), non tutti possedevano le nozioni necessarie per una trattazione proficua degli argomenti del quinto anno e soprattutto possedevano preparazioni di base molto diverse tra loro. Le prime lezioni quindi, sono state mirate a colmare queste lacune e partire tutti da un’accettabile preparazione di base. Un discreto numero di alunni si è impegnato costantemente in modo attivo e propositivo, studiando con costante impegno ottenendo un risultato finale più che sufficiente. Per questi la partecipazione al dialogo educativo, è stata molto intensa, intervenendo alle discussioni in classe con spirito critico e spunti personali. La restante parte della classe ha studiato in maniera saltuaria con poco interesse e intervenendo solo in alcuni episodi al dialogo educativo e quindi la loro preparazione risentendo di questo comportamento e alquanto lacunosa e scarsa. Il programma effettivamente svolto è in linea a quello pensato inizialmente, esso è stato modificato in qualche parte cercando di andare incontro alle esigenze e ai tempi di apprendimento degli alunni. In particolare solo un numero esiguo di alunni non sono riusciti a recuperare sia i dislivelli iniziali sia le difficoltà incontrate durante l’anno scolastico, non hanno quasi mai partecipato alle discussioni in classe, sia di tipo didattiche che formative, e quindi per questi è stato impossibile raggiungere gli obiettivi minimi fissati nella programmazione. La valutazione non si è soffermata al semplice controllo formale sulla padronanza delle abilità di calcolo, né alle conoscenze mnemoniche degli allievi, ma è stata volta soprattutto a valutare le capacità di ragionamento ed i progressi raggiunti nella chiarezza e nella proprietà di espressione degli allievi. Nel complesso si può affermare che il livello di preparazione della classe è sufficiente. Siracusa 15/05/2014 Docente prof. Di Natale Giuseppe ________________________ 38 ISTITUTO SUPERIORE “A. RIZZA” SIRACUSA INDIRIZZO: TRASPORTI E LA LOGISTICA ANNO SCOLASTICO 2013-2014 Classe V sez. C spec. T.M. Programma di Matematica Prof. Di Natale Giuseppe FUNZIONI: • • • • • • • Definizione di funzione, dominio e codominio Determinazione del dominio Classificazione delle funzioni Studio del segno delle funzioni Funzioni pari e dispari. Funzioni crescenti, decrescenti, monotone, periodiche Funzione inversa Funzioni composte LIMITI DELLE FUNZIONI: • • • • • • • • • • Definizione di limite finito di una funzione in un punto. Verifica di tale limite Definizione di limite destro e limite sinistro di una funzione in un punto. Definizione di limite infinito di una funzione in un punto. Definizione di limite finito di una funzione per x che tende a più o meno infinito Definizione di “limite più o meno infinito” di una funzione per x che tende a più o meno infinito Teorema di unicità del limite (dimostrazione) Teorema della permanenza del segno (dimostrazione) Teorema del confronto (dimostrazione) Operazioni sui limiti: limite della funzione reciproca, limite del prodotto di una funzione per un numero reale diverso da zero, limite della somma algebrica di due funzioni, limite del prodotto e del quoziente di due funzioni. Calcolo dei limiti e forme indeterminate FUNZIONI CONTINUE: • • Definizione di funzione continua in un punto e in un intervallo Esempi di funzioni continue elementari DERIVATA DI UNA FUNZIONE: • • Definizione di rapporto incrementale Definizione di derivata e suo significato geometrico. Calcolo della derivata 39 • • • • • Derivata sinistra e derivata destra Funzione derivabile in un punto Enunciato del teorema che afferma che la derivabilità di una funzione implica la sua continuità. Esempio che dimostra che il teorema non è invertibile. Derivate fondamentali e interpretazione grafica del fatto che D(k)=0 e D(x)=1 Significato geometrico della derivata CALCOLO DELLE DERIVATE: • • • • • • • • • Derivata del prodotto di una costante Derivata della somma di funzioni Derivata del prodotto di funzioni Derivata della potenza di una funzione e suoi casi particolari Derivata del quoziente di due funzioni Applicazione del concetto di derivata di una funzione composta Formule di derivazione delle funzioni inverse: arcsen x, arccos x, arctg x, arccotg x Derivate di ordine superiore al primo Calcolo dell’equazione della tangente in un punto di una funzione TEOREMI SULLE FUNZIONI DERIVABILI: • Teorema di Lagrange e illustrazione grafica del teorema. • Teorema di Rolle e illustrazione grafica del teorema • Teorema di Cauchy • Regola di De L’Hospital. Applicazioni STUDIO DI FUNZIONE • Studio completo di funzioni razionali intere, fratte, irrazionali, esponenziali. INTEGRALI • • • • • Definizione di funzione primitiva e di integrale indefinito Proprietà dell’integrale definito Integrali indefiniti immediati L’integrale definito e le sue proprietà Le applicazioni dell’integrale definito Siracusa, 15/05/2014 DOCENTE ALUNNI 40 ISTITUTO TECNICO PER I TRASPORTI E LA LOGISTICA "G.A. DELLA TARGIA" SIRACUSA Anno scolastico 2013 / 2014 RELAZIONE e PROGRAMMA ANNUALE Materia: TEORIA E TECNICA DEI TRASPORTI MARITTIMI Ore settimanali: 2 a classe 5 TM sez. C Docente: CLAUDIO MODICA La programmazione ha inteso perseguire le seguenti finalità: • Comprensione delle problematiche generali del trasporto. • Fornire le nozioni per valutare e fronteggiare i sinistri marittimi. • Prendere coscienza di tutte le attività rivolte alla prevenzione e alla sicurezza della nave. Le predette finalità hanno mirato ai seguenti obiettivi: • Conoscenza degli elementi necessari per compilare un piano di carico. • Conoscenza teorica di tutti quegli elementi che interverranno nell’analisi della stabilità durante le operazioni di carico. • Analisi e conoscenza tecnica delle tipologie del trasporto marittimo e delle problematiche più generali della sicurezza. • Acquisizione dei fondamenti teorico-pratici degli effetti dello spostamento e dell’imbarco e sbarco di pesi sulla stabilità e sull’assetto di una nave. • Conoscenza delle problematiche relative all’incendio e delle procedure per estinguerlo. • Conoscenza delle problematiche relative all’incaglio e delle procedure per disincagliare la nave. • Conoscenza delle disposizioni sugli interventi del personale marittimo atti ad aumentare la sicurezza sulle navi ed in porto. Metodi: • Costruzione della lezione insieme con gli allievi. • Esercitazioni scritte e orali. • Simulazione. • Confronti dialogici e lezione frontale. 41 • Ripresa dei punti del programma non adeguatamente assimilati. Le unità didattiche sono state presentate alla classe tenendo presente: il livello di partenza, le concrete abilità degli allievi e facendo sempre riferimento agli obiettivi programmati. Strumenti: • Libri di testo, appunti, fotocopie e tecnologie informatiche, discussioni. Strumenti di verifica e valutazione: La valutazione ha riguardato l’acquisizione dei contenuti disciplinari raggiunti. Si sono effettuate prove scritte per ogni quadrimestre, prove di simulazione con quesiti a risposta multipla, interrogazioni orali. Colloqui e discussioni sui temi affrontati con riferimenti interdisciplinari. Sono stati oggetto di valutazione: - conoscenze complete, approfondite e ampliate. - lessico specifico appropriato - capacità di approfondimento Programma 1) IL PIANO DI CARICO Stivaggio delle merci; piano di carico: sua compilazione in relazione alla stabilità, all’assetto e alle qualità nautiche dei vari tipi di nave. 2) IL TRASPORTO DELLE MERCI Trasporto di: petrolio e suoi derivati, gas liquefatti, prodotti chimici, merci pericolose (con relative normative), granaglie, contenitori, RO-RO. Cenni sull’approntamento delle stive. 3) LA PROTEZIONE ANTINCENDIO * Cenni sulla combustione. Classi d’incendio e mezzi estinguenti. Protezione attiva e passiva dall’emergenza incendio. Gli impianti antincendio. Regolamento di sicurezza; SOLAS 74. 4) L’INCAGLIO E IL DISINCAGLIO Reazione di incaglio e coordinate del punto di incaglio. Stabilità statica di una nave incagliata. Operazioni di disincaglio: procedimento grafico e analitico. 5) L’EMERGENZA FALLA * Metodo per imbarco pesi, metodo per sottrazione di carena. La compartimentazione di galleggiabilità della nave. Fronteggiare una falla. * argomenti non ancora trattati Testo di riferimento: “Teoria e tecnica delle navi” di N.Petronzi e A.Vecchia Formisano, ed. Duemme Docente Claudio Modica 42 PROGRAMMA DI ECONOMIA DEI TRASPORTI ED ORGANIZZAZIONE AZIENDALE Anno Scolastico 2013/2014 Classe V Sez. C IL MERCATO E LA PRODUZIONE IL MERCATO, LA DOMANDA E L’OFFERTA 1. Il mercato e la sue forme 2. La domanda 3. L’elasticità della domanda 4. L’offerta 5. L’elasticità dell’offerta 6. L’equilibrio di mercato LE AZIENDE DI SERVIZI E I COSTI DI PRODUZIONE 1. La produzione e le aziende di servizi 2. Caratteristiche delle aziende di servizi 3. Il costo di produzione e le sue principali classificazioni L’OFFERTA DI TRASPORTO MARITTIMO E DI NAVI IL COSTO DI PRODUZIONE NEI TRASPORTI MARITTIMI: IL CAPITALE DI INVESTIMENTO 1. I finanziamenti 2. Gli investimenti 3. Il capitale investito nella nave IL COSTO DI PRODUZIONE NEI TRASPORTI MARITTIMI: I COSTI D’ESERCIZIO L’OFFERTA DI TRASPORTO MARITTIMO E DI NAVI LA DOMANDA DI TRASPORTO MARITTIMO E DI NAVI ASPETTI GENERALI SUI TRASPORTI 1. Le variabili che influiscono sul costo del trasporto 2. I trasporti integrati LA DOMANDA DI TRASPORTO MARITTIMO 1. La domanda di trasporto marittimo 2. Le cause che influiscono sulla domanda di trasporto merci 3. La funzione di domanda LA DOMANDA DI NAVI 1. La domanda di navi e di attrezzature cantieristiche 2. La domanda di navi d’occasione LE RELAZIONI TRA LA DOMANDA E L’OFFERTA ANALISI DELL’EQUILIBRIO TRA DOMANDA E OFFERTA DI TRASPORTO MARITTIMO 1. Correlazione tra nolo e valore d’uso 43 2. 3. 4. 5. 6. 7. Effetti dell’aumento della domanda Effetti della caduta della domanda I trasporti di grandi rinfuse La determinazione delle tariffe nei trasporti di linea I noli di linea e la posizione geografica dei porti I noli per trasporti container ANALISI DELL’EQUILIBRIO TRA DOMANDA E OFFERTA NAVI 1. L’equilibrio tra domanda e offerta di navi 2. Il mercato dei noli ed il mercato di navi nuove 3. I prezzi di navi usate L’INTERVENTO PUBBLICO NELL’INDUSTRIA DEI TRASPORTI GENERALITA’ DELL’INTERVENTO PUBBLICO NEI TRASPORTI 1. Modalità dell’intervento pubblico 2. Politica marittima e politica dei trasporti in generale 3. Interventi di natura contingente e sistematica 4. Scelta dell’indirizzo politico e dei mezzi per attuarlo LA POLITICA A FAVORE DELL’ARMAMENTO E DELLE LINEE DI NAVIGAZIONE 1. Principi generali sulle linee regolari di navigazione 2. L’interesse pubblico nei servizi essenziali 3. Il regime di concessione 4. L’intervento pubblico sul mercato internazionale 5. La misura del sovvenzionamento Prof.ssa Aiello Francesca 44 ISTITUTO TECNICO PER I TRASPORTI E LA LOGISTICA RELAZIONE FINALE ANNO SCOLASTICO: 2013/2014 CLASSE : V C DISCIPLINA : Economia dei Trasporti DOCENTE : Aiello Francesca La situazione di partenza della classe all’inizio dell’anno scolastico era mediamente sufficiente; quasi tutti gli alunni avevano lo stesso livello di preparazione e ciò ha consentito, nonostante il consolidamento delle conoscenze di base, di svolgere un lavoro in classe con costante attenzione da parte degli studenti OBIETTIVI CONSEGUITI Gli obiettivi formativi e conoscitivi fissati nella programmazione didattica all’inizio dell’anno scolastico sono stati raggiunti in modo discreto da parte degli alunni. Durante il corso dell’anno, l’alunno è riuscito: 1. Distinguere le variabili che incidono sul trasporto marittimo e distinguere i vari tipi di trasporto 2. Costruire graficamente una situazione di equilibrio di mercato 3. Individuare i parametri che influiscono sulla scelta della dimensione ottima della nave 4. Conoscere le forme di domanda e di offerta di trasporto marittimo METODOLOGIE Lo svolgimento delle lezioni è stato organizzato attraverso: 1. Lezioni frontali 2. Dibattiti e discussioni inerenti al programma STRUMENTI PER LA VERIFICA Verifiche orali, verifiche scritte, questionari a risposta aperta e a risposta multipla. VALUTAZIONE La valutazione è stata effettuata alla fine di ogni modulo mediante colloqui orali per poter valutare il grado di apprendimento o di difficoltà riscontrata dagli studenti su ogni singolo argomento, in modo da poter fare un’attività di revisione dei contenuti in modo costante nel tempo Prof. ssa Aiello Francesca 45 RELAZIONE DELLA PROFESSORESSA COSTANZO MARIA DOCENTE DI ITALIANO E DI STORIA CLASSE QUINTA C ANNO SCOL. 2013/2014 La classe VC ad indirizzo “Perito per il trasporto marittimo ( T.M.) si compone di 18 allievi, di cui due ragazze e sedici ragazzi, tutti provenienti dalla IVC (a.s. 2012/20123) ad eccezione di tre ripetente provenienti uno dalla quinta A e due dalla quinta c del precedente anno scolastico,10 alunni sono pendolari. I comuni di provenienza sono: Augusta, Avola, Siracusa , Priolo, Lentini, Sortino. Dal punto di vista disciplinare, per la sua formazione in gran parte omogenea, non ha causato problemi di particolare rilievo. Quasi tutti si sono dimostrati partecipi al dialogo, pronti alla discussione, sensibili e aperti alle problematiche di stretta attualità. Tuttavia non tutti, e non sempre, si sono dimostrati attenti e consapevoli dei loro doveri scolastici. Pertanto è emersa la seguente situazione: pochi, di capacità pienamente sufficienti e di consolidati prerequisiti, hanno dimostrato interesse nei confronti della disciplina, partecipazione attiva ed impegno costante nello studio a casa, essi hanno conseguito un profitto pienamente sufficiente; altri, a causa di uno studio non sempre costante, non sono riusciti a sviluppare le conoscenze in modo adeguato alle loro potenzialità e sono pervenuti ad una preparazione mediocre o insufficiente; infine un allievo non ha mostrato un vero interesse ed impegno nei confronti dello studio, possiede una preparazione del tutto insufficiente e non è per nulla interessato alla scuola. Gli obiettivi didattici programmati possono considerarsi generalmente raggiunti solo da quella parte della classe che registra risultati sufficienti e ciò a diversi livelli; di essi una piccolissima parte possiede conoscenze discrete e le sa applicare correttamente, effettua analisi anche se con qualche incertezza, rielabora le conoscenze in modo personale, si esprime in modo scorrevole, ma non utilizza sempre una terminologia specifica; una piccola parte possiede conoscenze accettabili ma non approfondite e le sa applicare correttamente, effettua analisi anche se con qualche incertezza, rielabora le conoscenze in modo personale ma con qualche difficoltà nella sintesi, si esprime in modo semplice, scorrevole, ma non utilizza sempre una terminologia specifica. Alcuni alunni, a causa di carenze di base, mai definitivamente superate, hanno conoscenze incomplete che applicano talvolta con imprecisione; commettono errori a volte gravi nell’analisi, sintetizzano con qualche difficoltà e sono poco fluidi nell’esposizione. Ad oggi, alcuni alunni, discontinui nell'impegno , non hanno sfruttato pienamente le loro capacità, per cui non hanno raggiunto, in alcune discipline, gli obiettivi minimi indicati; pertanto per le ragioni su esposte il livello medio della classe si attesta sulla mediocrità. Il programma è stato svolto nelle sue parti fondamentali, con particolare riguardo a cogliere i nessi fra gli argomenti letterari e il loro contesto storico e socio-economico, rilevandone i motivi culturali, umani, esistenziali e sociali. CRITERI METODOLOGICI, VERIFICA E VALUTAZIONE Dal punto di vista didattico, considerata l’importanza che ha rivestito questo quinto anno, gli alunni sono stati avviati ad una preparazione più matura e approfondita, in vista del colloquio d’esame, ponendo in atto una metodologia che li ha abituati ad un approccio più ragionato ai contenuti della disciplina, cercando di suscitare la discussione su argomenti che hanno investito non solo il loro agire quotidiano, ma anche il mondo che li circonda. Pertanto gli argomenti sono stati presentati cercando di stimolare negli alunni l’interesse e l’attenzione, evitando che si limitassero a immagazzinare nozioni, perdendo di vista l’insieme e il significato intrinseco dei testi in esame. Si è cercato di guidare gli alunni a saper esaminare il libro di testo, mettendo in evidenza i concetti fondamentali emersi attraverso la lettura diretta dei brani di prosa e di poesia, traendone e affrontandone tematiche come la visione della vita nei vari autori, il valore della persona, i rapporti con gli altri e con la società .Le strategie didattiche sono state la 46 lezione frontale, l’uso sistematico del libro di testo, la discussione in classe, l’utilizzo di strumenti multimediali, dando ampio spazio al confronto interattivo e partecipativo con e fra gli studenti. Le verifiche sono state legate alle attività svolte nella classe, e prevalentemente di due tipi, scritte e orali, con particolare attenzione ad allenare e a valutare le capacità che si richiederanno allo studente in sede di esame. La verifica è stata lo strumento di controllo indispensabile per valutare sia l’effettivo grado di maturazione linguistica raggiunto, sia il livello di comprensione ed assimilazione degli argomenti trattati i quali sono alla base del colloquio d’esame. Essa ha consentito di effettuare azioni di recupero, ove necessarie, o di avviare ulteriori approfondimenti sulle tematiche trattate abbreviando il più possibile i tempi della correzione e della valutazione. Ci si è avvalsi di elaborati mensili, interrogazioni orali, questionari. Sono state presentate gradualmente, in ragione del livello di difficoltà, le varie tipologie di elaborati per abituare gli allievi alle diverse modalità di svolgimento. Sono state strutturate al loro interno, soprattutto nel caso di quelle relative all’analisi del testo letterario per fasi di difficoltà diversificate e progressive , dando modo di valutare il livello di preparazione raggiunto dai singoli studenti e di riconoscere, soprattutto per quelli in difficoltà, il livello minimo di conseguimento degli obiettivi. Per la loro correzione in alcuni casi( “tema espositivo”) ci si è avvalsi della griglia di valutazione concordata all’interno del dipartimento disciplinare. CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione di ogni studente ha tenuto conto innanzitutto del grado di partecipazione all’azione di apprendimento e della sua capacità di fare fronte agli impegni e al “patto” stipulato con l’insegnante, del grado di conoscenze e di capacità di applicazione delle stesse, ma altresì ha teso a riconoscere per ciascuno il progresso realizzato a partire dai livelli di partenza dimostrati. E’ stata costante cura dell’insegnante chiarire i criteri di valutazione adottati nelle singole prove e consegnare le eventuali prove scritte dedicando il tempo necessario alla correzione delle stesse, come fase indispensabile dell’azione di apprendimento da parte del singolo studente e come possibilità di valutazione generale dell’apprendimento del gruppo, anche in relazione all’azione dell’insegnate. VERIFICA E VALUTAZIONE La valutazione non è un momento episodico, ma fa parte integrante del processo di insegnamento/apprendimento: non deve quindi essere vissuta come momento sanzionatorio ma come aiuto necessario al discente nel suo cammino scolastico perché vuole renderlo consapevole delle proprie attitudini e capacità. La valutazione dello studente deve essere intesa a livello globale perché tiene conto della partecipazione, del comportamento, dell’impegno, del metodo di studio, del profitto nel corso di un intero anno scolastico secondo sei indicatori quali: conoscenza, comprensione, applicazione, analisi, sintesi, valutazione. La verifica è stata lo strumento di controllo indispensabile per valutare sia il grado di maturazione linguistica raggiunto che il livello di comprensione e assimilazione degli argomenti trattati, i quali saranno alla base del colloquio d’esame. La valutazione sommativa ha verificato se i traguardi educativi e formativi propri di un determinato modulo siano stati raggiunti; ha quindi la funzione di bilancio consuntivo sull’attività scolastica e sugli apprendimenti che la stessa ha promosso prendendo in considerazione: • l’acquisizione di conoscenze disciplinari fondamentali • l’acquisizione di un corretto metodo di studio • l’assunzione di comportamenti relazionali che si riferiscono a saper cooperare, lavorare in gruppo, avere consapevolezza dei propri diritti e doveri, rispetto degli altri 47 • • • • L’assiduità nella frequenza L’impegno nello studio La partecipazione alle attività didattiche e integrative Il progresso compiuto rispetto ai livelli di partenza. 48 La valutazione è stata effettuata attraverso verifiche scritte, esercizi da svolgere a casa, interventi dal posto, colloqui. In relazione ala programmazione curriculare sono stati conseguiti i seguenti obbiettivi in termini di: CONOSCENZE • Conoscere i grandi movimenti e le trasformazioni storico-‐culturali che hanno caratterizzato l’Ottocento e il Novecento. • Conoscere gli autori più importanti dei periodi considerati. • Conoscere analiticamente i testi presi in esame. • Conoscere il ruolo e la funzione esercitati dagli intellettuali nelle epoche considerate. COMPETENZE, CAPACITA’, ABILITA’. • Analizzare e commentare, contestualizzandole, le diverse tipologie testuali, con particolare riferimento ai testi letterari. • Analizzare un testo letterario, in relazione al genere, ai contenuti e ai significati • Esporre in modo chiaro, lineare e con linguaggio appropriato. • Riconoscere il contesto storico in cui l’autore ha vissuto ed operato. • Riconoscere i generi letterari e sviluppare delle capacità critiche • Conoscere i profili salienti del patrimonio storico-‐letterario leggendo e commentando in modo adeguato i testi presentati. • Essere capaci di orientarsi nella discussione sulle problematiche trattate e di creare collegamenti. • Controllare la forma linguistica della propria produzione orale e scritta. • Saper cogliere i nessi tra l’opera, l’autore e il suo tempo. • Saper organizzare in modo logico e sequenziale i contenuti del testo prodotto sia orale, sia scritto, esprimendoli in maniera organica e coerente. • Valutare un testo letterario anche attraverso l’espressione di pareri personali motivati. • Riconoscere i motivi culturali, umani e sociali di un testo in riferimento all’autore e ai dati significativi della sua esperienza umana. Nel complesso, i contenuti sono stati acquisiti da un gruppo limitato di alunni in modo pienamente sufficiente. Qualcuno, a causa di un limitato impegno, rivela una conoscenza ancora approssimativa e nel caso di un alunno carente degli argomenti oggetto di studio. Le competenze riguardanti l’analisi dei testi sono, nel complesso, quasi sufficienti; per quanto concerne le capacità di sintesi, di un’ esposizione logicamente articolata e l’utilizzo di un lessico appropriato, il rendimento degli alunni va dal mediocre al pienamente sufficiente. Siracusa, 02/05/2014 La docente Prof.sa Maria Costanzo 49 PROGRAMMA DI LETTERATURA ITALIANA DOCENTE COSTANZO MARIA ITALIANO E STORIA A. SC. 2013/2014 TESTO: GAOT +Dalla fine dell’Ottocento alla letteratura contemporanea -VOL.3° IL SECONDO OTTOCENTO Il quadro storico, economico e sociale dalla seconda metà dell’Ottocento alla “belle époque”. Il Positivismo, nuovo indirizzo di pensiero Cenni sulla filosofia positivista di Comte Cenni sulle teorie positiviste di Taine e Durkheim La teoria dell’evoluzione di Darwin e il darwinismo sociale Karl Marx e il socialismo scientifico La critica al Positivismo La nascita della psicoanalisi Il Naturalismo francese e il Verismo italiano I fratelli Goncourt e l’impegno democratico della letteratura Il romanzo sperimentale di Zola: caratteristiche del romanzo naturalista Il romanzo verista italiano. GIOVANNI VERGA La formazione e le opere giovanili; dal Romanticismo al Verismo; 18801896: gli anni della grande creatività; le strategie narrative di Verga; la visione della vita nella narrativa di Verga. Il Ciclo dei Vinti. La vita, le opere, il pensiero, la poetica. Da Vita dei campi:la lupa. Lettura e analisi del testo. Da I MALAVOGLIA: tempesta in mare,l’arrivo e l’addio di ‘Ntoni Lettura e analisi del testo Da NOVELLE RUSTICANE: la roba Lettura e analisi del testo. Da MASTRO DON GESUALDO: la morte di Gesualdo. Lettura e analisi del testo LA LIRICA ITALIANA TRA OTTOCENTO E NOVECENTO IL DECADENTISMO La critica al Positivismo e il superomismo di Nietzsche La nascita della psicanalisi La reazione al Naturalismo. La crisi della ragione: verso il Decadentismo Cenni sul Simbolismo di Baudelaire e i poeti “ maledetti”. Il Decadentismo in Italia. I principi della poetica decadente. GIOVANNI PASCOLI La lirica di fine Ottocento: Giovanni Pascoli La vita, le opere, il pensiero, la poetica. Il primo impegno politico , il distacco dalla Storia e il nazionalismo pascoliano. Il rapporto col Decadentismo; l’influenza sulla poesia del Novecento. Dal saggio “ Il Fanciullino”: “ E’ dentro di noi un fanciullino”. Lettura e riflessioni sul testo. Da “Myricae”: “Lavandare”,“ Novembre”, “ X Agosto”, “l’assiuolo”. Da Canti di Castelvecchio: “Il gelsomino notturno”. Lettura e analisi dei testi. GABRIELE D’ANNUNZIO La vita, le opere, il pensiero, la poetica . 50 Il piacere. LAUDI : la sera fiesolana e la pioggia nel pineto. Lettura e analisi dei testi. Il romanzo della crisi L’abbandono del romanzo sperimentale naturalista. Cenni sulle nuove tipologie decadenti: l’esteta di Wilde. La narrativa di D’Annunzio: dall’Estetismo al Superomismo; il mito del “superuomo” e l’impegno politico.(Cenni) La malattia come condizione esistenziale; l’inetto. LUIGI PIRANDELLO La vita, le opere, il pensiero, la poetica . La concezione della vita: dall’intuizionismo di Bergson al relativismo di Simmel. L’Umorismo pirandelliano; la molteplicità dell’io; le “ maschere” . Approfondimenti sulla poetica dell’autore tratti dal saggio sull’umorismo, dalla critica letteraria di Petronio e da altri testi. Da NOVELLE PER UN ANNO: la patente, il treno ha fischiato. Da IL FU MATTIA PASCAL: cambio treno Da UNO, NESSUNO E CENTOMILA: filo d’aria Da IL TEATRO DI PIRANDELLO: Così è se vi pare, sei personaggi in cerca d’autore. Lettura e analisi dei testi. ITALO SVEVO La vita, le opere, il pensiero, la poetica Approfondimenti sulla poetica dell’autore tratti da altri testi. L’ inetto sveviano. Da: LA COSCIENZA DI ZENO: una catastrofe inaudita. Lettura e analisi del testo. LA POESIA TRA LE DUE GUERRE, L’ERMETISMO SALVATORE QUASIMODO La vita, le opere, il pensiero, la poetica Approfondimenti sulla poetica dell’autore tratti da altri testi. Da ACQUE E TERRE: ed è subito sera, vento a Tindari, uomo del mio tempo. Da GIORNO DOPO GIORNO: alle fronde dei salici. GIUSEPPE UNGARETTI La vita, le opere, il pensiero, la poetica Da: L’ALLEGRIA: veglia, il porto sepolto, i fiumi, san Martino del Carso, mattina, soldati, fratelli. Lettura e analisi dei testi. EUGENIO MONTALE La vita, le opere, il pensiero, la poetica Da OSSI DI SEPPIA: meriggiare pallido ed assorto, non chiederci la parola. Il secondo Novecento Il Neorealismo italiano. PRIMO LEVI La vita, le opere, il pensiero, la poetica Da SE QUESTO E’ UN UOMO: considerate se questo è un uomo, sul fondo, i sommersi ed i salvati, il canto di Ulisse. ITALO CALVINO La vita, le opere, il pensiero, la poetica. Presentazione del sentiero dei nidi di ragno, delle cosmicomiche, del cavaliere inesistente. La docente Gli alunni Prof.sa Maria Costanzo 51 RELAZIONE FINALE DISCIPLINA: STORIA CLASSE V- SEZIONE C ANNO SCOLASTICO 2013-2014 DOCENTE: PROF. COSTANZO MARIA Per la presentazione della classe si rimanda alla relazione finale di ITALIANO. CRITERI METODOLOGICI, VERIFICA E VALUTAZIONE Sulla base della concreta situazione della classe e in relazione agli obiettivi previsti, sono state pensate attività e strategie finalizzate a coinvolgere gli alunni in un continuo processo di ricerca atto a far comprendere che il libro di testo non si deve semplicemente memorizzare, ma esso è il frutto di un complesso lavoro che parte dal desiderio di capire chi, come, quando, dove, perché sono successi i fatti che hanno costruito il mondo in cui viviamo. A tale scopo è stata proposta una metodologia nella quale hanno trovato posto: • La lezione narrativa o frontale come supporto informativo e come organizzazione e sintesi dei contenuti esposti; • La lezione interattiva, all’interno della quale è stato suscitato un problema, provocata una discussione, formulate delle ipotesi. • L’uso dell’aula multimediale per la presentazione di materiale documentario. L’interrogazione orale non è stata il solo tipo di prova per verificare l’apprendimento della disciplina; essa è servita per verificare la capacità dell’alunno di mettere in atto la narrazione storica e l’uso di un lessico specifico; mentre, per promuovere e vagliare l’abilità di esprimere giudizi sui grandi avvenimenti , si è fatto ricorso ad elaborati. In relazione alla programmazione curriculare sono stati conseguiti i seguenti obbiettivi in termini di: CONOSCENZE • Conoscere i fondamentali avvenimenti storici dell’ultimo Ottocento. • Conoscere alcuni temi del vissuto storico e riflettere sulle principali ideologie che hanno caratterizzato il Novecento. • Conoscere i fondamentali avvenimenti storici del Novecento. Alcuni, evidenziando delle capacità critiche e rielaborative più spiccate, hanno realizzato un grado di conoscenza apprezzabile. Altri si sono attestati su una conoscenza dei contenuti, nel complesso, sufficiente. Qualcuno stenta ancora a raggiungere la sufficienza. COMPETENZE E CAPACITA’ Ø Sviluppare la capacità di riflettere sul nostro presente attraverso lo studio delle società del passato Ø Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici attraverso il confronto tra epoche e aree geografiche e culturali diverse. Ø Saper utilizzare opportunamente i termini principali del linguaggio storiografico e la sequenza cronologica corretta per esporre in modo chiaro gli aspetti salienti dei periodi storici studiati Ø Saper collocare i grandi avvenimenti storici nella corretta successione cronologica. 52 Ø Classificare le diverse informazioni storiche, imparando a correlare la struttura sociale di un periodo alla sua economia , alla politica, alla cultura dello stesso. La maggior parte degli alunni è stata in grado di riconoscere i nessi di causa-effetto fra i principali fenomeni storici, riuscendo ad attualizzarli, esponendo in forma chiara e coerente fatti e problemi relativi agli argomenti studiati. Siracusa, 04/05/2014 La docente Prof.sa Maria Costanzo 53 ISTITUTO TECNICO STATALE “A. RIZZA” SIRACUSA PROGRAMMA DI STORIA CLASSE V- SEZIONE C ANNO SCOLASTICO 2013-2014 DOCENTE: PROF. COSTANZO MARIA TESTO: Il Nuovo dialogo con la Storia – VOL. 3° Il Novecento Europa e mondo del secondo Ottocento La seconda rivoluzione industriale e la nascita della questione sociale Il quadro europeo del secondo Ottocento L’Italia del secondo Ottocento: la destra al potere; il trasformismo di Depretis; le prime conquiste coloniali; la crisi di fine secolo. L’Imperialismo e la crisi dell’equilibrio europeo La spartizione dell’Africa e dell’Asia La “belle époque ;una breve stagione di euforia; l’altra faccia della belle époque: nazionalismo e razzismo, xenofobia e antisemitismo, il sionismo, il pangermanesimo. Dossier sulla belle epoque: una breve stagione di euforia. Il nuovo corso della politica tedesca. Lo scenario extraeuropeo L’età giolittiana: la legislazione sociale di Giolitti; la politica interna tra socialisti e cattolici; la politica estera e la guerra di Libia. La prima guerra mondiale: le cause; lo scoppio della guerra; l’Italia fra neutralisti e interventisti; la guerra di posizione; 1917: un anno cruciale; la fine della guerra e i difficili equilibri postbellici. La rivoluzione russa: la rivoluzione di febbraio, d’ottobre, Lenin alla guida dello stato sovietico. L’Unione Sovietica e lo Stalinismo, la Russia tra guerra civile e comunismo di guerra. La nuova politica economica e la nascita dell’Urss. L’ascesa di Stalin e l’industrializzazione dell’Urss. Il regime del terrore ed i gulag. Il consolidamento dello stato totalitario. Il dopoguerra in Italia e l’avvento del Fascismo: i problemi economici e sociali del dopoguerra in Italia; la crisi del partito liberale, la questione di Fiume ed il governo rosso. L’affermazione del partito socialista ,l’ultimo governo Giolitti e la soluzione della questione di Fiume; il colpo di stato e i primi atti del Governo fascista Il regime fascista in Italia: il consolidamento del regime; la politica interna ed economica; i rapporti tra Chiesa e fascismo; la politica estera e le leggi razziali. 54 Gli Stati uniti e la crisi del 1929: il nuovo ruolo degli Stati uniti e la politica isolazionista, gli anni Venti fra boom economico e cambiamenti sociali, la crisi del ’29, Roosevelt e il NewDeal La crisi della Germania repubblicana e il Nazismo: : la nascita della repubblica di Weimar, Hitler e la nascita del nazionalsocialismo, il nazismo al potere, l’ideologia nazista e l’antisemitismo L’Europa verso una nuova guerra: il riarmo della Germania nazista e l’alleanza con l’Italia ed il Giappone, i fascismi in Europa, la Spagna dalla dittatura fascista di Primo de Riviera al governo repubblicano, la guerra civile spagnola, l’escalation nazista verso la guerra. La seconda guerra mondiale: la guerra “lampo”; l’ingresso in guerra dell’Italia; la svolta del ’41; la controffensiva alleata; la caduta del fascismo e la guerra civile in Italia; la Resistenza in Italia e in Europa; la vittoria degli alleati; la guerra dei civili e lo sterminio degli Ebrei. Approfondimenti sulla resistenza e sugli eccidi del ’44, la vittoria degli alleati; la shoah, uno sterminio programmato. L’Europa e il mondo dopo il conflitto e la guerra “fredda”: la conferenza di pace e la Società delle Nazioni; i trattati di pace e il nuovo volto dell’Europa l’Europa divisa in due blocchi; la nascita dell’ONU; la divisione della Germania; il Patto Atlantico e il Patto di Varsavia; la nascita della Cina di Mao; Kennedy e la rivoluzione a Cuba; il muro di Berlino. La decolonizzazione in Asia ed Africa e la questione mediorientale:l’indipendenza dell’India, la decolonizzazione in Medio Oriente, i conflitti arabo-israeliani, la crisi del petrolio e i nuovi conflitti in Medio Oriente. Gli alunni La docente Prof.sa Maria Costanzo 55 7. APPROVAZIONE DEL DOCUMENTO Il presente documento è condiviso e sottoscritto in tutte le sue parti dai docenti del Consiglio di Classe IL CONSIGLIO DI CLASSE Docente Materia Firma NERUCCI ANTONIO ED. FISICA CORRADINO SEBASTIANO LAB. ELETTROTECNICA AIELLO FRANCESCA ECONOMIA DEI TRASPORTI MODICA CLAUDIO TEORIA E SICUREZZA DELLA NAVE GAUDIANO LUCA METEOROLOGIA ED OCEANOGRAFIA DI NATALE GIUSEPPE MATEMATICA TIRANTOLA OTTAVIO NAVIGAZIONE RABBITO SEBASTIANO RELIGIONE ZOCCO MARIA GRAZIA ELETROTECNICA SCALA ANTONIO LAB. NAVIGAZIONE COSTANZO MARIA ITALIANO - STORIA VINCI MARIA GABRIELLA INGLESE ZOCCO MARIA GRAZIA CONTROLLI ED AUTOM. Siracusa, 15/05/2014 IL COORDINATORE DI CLASSE PROF. DI NATALE GIUSEPPE 56
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