AUTOMAZIONE - Connessioni

Connessioni - Ottobre October 2014 / Anno Year 9th / n. 26 - Euro 7,00
SARAMOUR CRN 133
EXPO 2015
CRESTRON
Internet of things
La sintesi fra tecnologia, amore per l’arte e comfort
The synthesis between technology, the love for art and comfort
La smart city a cinque livelli
The smart city on five levels
Non solo touch screen
Not only touch screen
Aspettative e problematiche
Expectations and concerns
AUTOMAZIONE
Mercato, criticità ed educazione del settore
AUTOMATION
Market, critique and the education sector
CONNESSIONI.BIZ
THE INTEGRATED
SYSTEMS MEDIA
© Connessioni S.r.l.- Firenze - Tutti i diritti di riproduzione degli articoli e/o delle foto sono riservati - In caso di mancato recapito inviare i resi al CPO di Lucca per la restituzione al mittente.
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sicurezza e la domotica.
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Ottobre October 2014 / Anno Year 9th / n. 26
EDITORIALE
COMMENT
Ecco a voi il nuovo numero di Connessioni, il primo della
stagione appena iniziata, dedicato quasi interamente
all’automazione con lo scopo di definirne le potenzialità
ma, soprattutto, individuare quelle criticità che ancora ne
rallentano la diffusione.
Partiti con il presupposto di evidenziare ogni problema
tecnico ancora d’intralcio – scarsità di banda, coesistenza
di troppi protocolli, difficoltà di integrazione ecc. – siamo
arrivati invece a descrivere un mercato maturo nell’offerta
tecnologica e nelle prestazioni ma retinente nel definire
un’efficace formula comunicativa.
Ma al di là delle criticità evidenziate, quello dell’automazione
si dimostra un settore solido e in crescita più o meno in
tutti i mercati internazionali; lo dimostra l’entrata in campo
di player come Apple, Samsung e Google (troverete più
informazioni all’interno del giornale) che uno a uno stanno
cominciando a presentare proprie soluzioni e lo dimostra
– relativamente all’Italia, uno dei paesi più domotizzati
d’Europa –, l’interesse suscitato da realtà internazionali
come ISE. Recentemente infatti, Integrated System Events,
insieme all’associazione SIEC, ha annunciato la prima
Milan System Integration Week (18-20 novembre 2014,
www.msiw.org).
Nata da una join venture tra queste realtà, e in
collaborazione con InfoComm International, MSIW vuole
essere un contenitore di eventi, convegni, workshop
e presentazioni dedicati al mercato dell’integrazione di
sistemi, alla Smart Building e Smart City.
Gli eventi principali di questo appuntamneto saranno:
l’edizione italiana della Smart Building Conference,
che sbarca a Milano (18 novembre, Nhow Hotel,
www.smartbuildingconference.com) dopo cinque tappe tra
Amsterdam, Londra e Berlino, e che offrirà ai partecipanti
una panoramica sul mondo della Smart Building, sulle
competenze e gli strumenti di progettazione, le novità
tecnologiche e le tendenze necessarie per accedere a questo
promettente mercato; e la terza edizione della mostra
convegno SIEC 2014 (19-20 Novembre, MiCo – Milano
Congressi, www.sieconline.it) che si rivolge a professionisti
e fornitori di servizi nell’ambito delle tecnologie audio, video
e controlli ma anche ad appassionati e utenti finali.
E tornando al numero di Connessioni che state per leggere,
in questo viaggio nel mondo dell’automazione troverete:
case histories e aggiornamenti tecnologici; le interviste
a Crestron Italia e Crestron International; un articolo
dedicato all’Internet of Things, di cui si sente sempre più
spesso parlare e un altro – altrettanto noto come argomento
– sull’Expo di Milano, che si presenta come uno dei più
grandi eventi di carattere tecnologico mai visti prima nel
nostro paese. Insomma un numero ricco di spunti, idee,
approfondimenti e con una semplice morale, che siamo
destinati a essere sempre più “Connessi”; con gli altri ma
anche con le cose, i luoghi e tutto ciò che occupa il mondo.
www.connessioni.biz
Valentina Bartarelli
Editor
Here it is: the new edition of Connessioni, devoted
almost entirely to automation with the hopes to define its
potential and, most importantly, what’s limiting its spread.
With the goal of highlighting any problems that still get
in the way – lack of bandwidth, too many coexisting
protocols, integration difficulties, etc. – we nevertheless
arrive at describing a mature technological and performance
market, but somewhat reserved when defining an effective
communication formula.
Apart from the issues raises, the automation sector proves
to be solid and expanding in almost all international markets
and is evident by the entry of major players such as Apple,
Samsung and Google (you’ll find more information in the
magazine),that one by one are beginning to introduce their
solutions. Interest by international companies – such as ISE
– is obvious, as Italy becomes one of the nations with the
most home automation in Europe. If fact, just recently the
Integrated Systems Events, together with the Association
SIEC, announced the first Milan System Integration Week
(18-20 November 2014, www.msiw.org).
Born as a joint venture between these companies and in
partnerships with InfoComm International, MSIW wants
to be the center for events, conferences, workshops and
presentations dedicated to the systems integration market,
including the Smart Building and Smart City.
The main events of this conference will be: the Italian
edition of Smart Building Conference, which arrives in
Milan (November 14 at the Nhow Hotel,
www.smartbuildingconference.com), after 5 layovers in
Amsterdam, London and Berlin. It offers participants an
insight into the world of Smart Building, the skills and tools
of design, technological innovations and trends needed to
access this promising market; and, the third edition of the
conference and exhibition SIEC 2014 (November 19 to 20,
MiCo – Milano Congressi, www.sieconline.it) that is aimed
at professionals and servicers in the audio, video and control
technology fields, as well as enthusiasts and clients.
Turning back to this Connessioni’s journey through the
world of automation, you’ll be sure to find in this edition:
case histories and technological upgrades; interviews
with Crestron Italia and Crestron International, the leading
company in the sector; an article dedicated to The Internet
of Things; and the topic we keep hearing about, Milan’s
Expo, which should be the largest technological event ever
seen, thus far, in Italy. In short, we provide a number of
insights, ideas and “closer looks” with a simple morale:
we’re destined to be more “connected” with things, places
and ideas throughout the world.
1
INFO
INTERAGIRE
CON IL
SISTEMA
CONNESSIONI
INTERACTION WITH
Aziende citate
Mentioned companies
A&P MediaTech
Intermark Sistemi
Accentur
ISE
Adeo Group
Kaleidescape
AESS-Modena
KHTec
AMX
KNX
Apple
MediaMatrix
Brivio&Viganò
Net Building
Automation
BTicino
Peavey
Came Group
Prase Engineering
CEDIA
Samsung
Cisco
Shure
Comm-Tec
SIEC
Crestron
Studio Castrignano
Domoworks
Studio Marco Piva
Etnaland
Telecom Italia
Exhibo
Telex EX
Expo Milano
Turbosound
Home Sysyem
Consulting
Vergani Impianti
InfoComm
Videoworks
THE CONNESSIONI SYSTEM
Connessioni è un’azienda di
comunicazione integrata, dedicata al
mondo dell’integrazione di sistemi
Connessioni is a company that deals with
integrated communication, dedicated to
the systems integration sector
Grazie al connubio QR Code/smartphone è possibile ad oggi mettere in relazione
gli articoli stampati con approfondimenti che utilizzano piattaforme digitali.
Negli articoli sarà presente un QR Code: con un solo scatto fotografico dello
smartphone, sarà possibile accedere a contenuti di vario genere: siti web, gallery
fotografiche, filmati e blog. Sarà quindi possibile godere delle interattività che fino
ad oggi la carta non ci poteva offrire. Le icone riportate sopra il QR Code sono
un’indicazione del tipo di contenuto al quale si accederà.
The QR Code/smartphone alliance has made it possible to connect print articles
with insights which use digital platforms. A QR code will be present in each
article: with a single photographic shot of the smartphone, you can access content
from several sources; websites, photo galleries, videos and blogs.You can then
enjoy the interactivity which, to now, paper was unable to offer us.The icons
placed above the QR Code indicate the type of content that will be accessed.
PHOTO
VIDEO
SITO WEB
INFO
BLOG
QRCODE
Informazione integrata.
Inquadra il QR con
la fotocamera del
cellulare dopo aver
aperto il lettore.
Integrated
information access.
Frame the QR with the
phone camera after
opening the player.
link
2
Giugno June 2014
Ottobre October 2014 / Anno Year 9th / n. 26
SOMMARIO
01 Editoriale Comment
02 Aziende Citate Mentioned companies
78 Colophon/Redazione/Collaboratori
Colophon/Editorial Staff/Contributors
80 Inserzionisti Advertisers
TABLE OF CONTENTS
AGGIORNAMENTI/UPDATE
44 EXPO 2015
La smart city a cinque livelli
The smart city on five levels
TECNOLOGIA/TECHNOLOGY
46 ETS 5
04
Nuovo software di
configurazione KNX
New KNX Configuration software
automazione
48 Internet
Mercato, criticità ed educazione del settore
AUTOMATION
Market, critique and the education sector
of things
Aspettative e problematiche
Expectations and concerns
SOLUZIONI/SOLUTIONS
SOLUZIONI/SOLUTIONS
56 ETNALAND
26
Divertimento, adrenalina
e tecnologia
Fun, adrenaline and technology
BRIVIO&VIGANÒ
Logistica a portata di mano
Logistics at your fingertips
AGGIORNAMENTI/UPDATE
66 INFOCOMM INDIA
Mumbai, 17-19 settembre 2014
Mumbai, 17-19 September 2014
32
SARAMOUR CRN 133
70 AUDIOFORUM@
La sintesi fra tecnologia, amore per l’arte e comfort
The synthesis between technology, the love for art
and comfort
Mumbai, 18 settembre 2014
Mumbai, 18 September 2014
INCONTRI/MEETING
INFOCOMM INDIA
DALLE ASSOCIAZIONI/ASSOCIATIONS WORLD
72
CEDIA: FORMAZIONE PER L’ITALIA
CEDIA: EDUCATION FOR ITALY
74
INFOCOMM: FORMAZIONE A ISE 2015
INFOCOMM: EDUCATION AT ISE 2015
38
CRESTRON
Non solo touch screen
Not only touch screen
76
SIEC: IN ARRIVO L’EVENTO ANNUALE
SIEC: THE ARRIVAL OF THE YEARLY EVENT
AUTOMAZIONE
Mercato, criticità ed educazione del settore
AUTOMATION - Market, critique and the education sector
Dal computer HAL (Heuristic
Algorithmic), che tanto spaventava in
2001 – Odissea nello spazio, all'Internet
of Things; per sfatare miti ed evidenziare,
invece, le possibilità reali di un settore
che sembra muoversi in un percorso
a ostacoli di potenziali poco espressi,
tecnologie sopraffine non troppo diffuse
e scetticismo degli utenti finali.
Con un traguardo ormai scritto – quello
dell'iper integrazione totale – che presto
o tardi comunque arriverà, ma che
deve ancora garantire totale stabilità e
sicurezza per convincere definitivamente
Let’s dive into automation sector
to dispel myths and highlight the
possibilities (however real) of an industry
that seems to be moving in an obstacle
course of poorly articulated technologies
and future potential, and plagued by
widespread consumer skepticism.
The industry’s goal is total hyper
integration. Sooner or later, the trend
will catch on, but for now it’s important
to convince the world of its complete
stability and security
Text: Valentina Bartarelli
© Matteo Cirenei
SCENARI SCENARIES
INVESTIMENTI IN EDILIZIA NON RESIDENZIALE PRIVATA
Prezzi costanti 2005 milioni di euro
26.000
24.000
22.000
20.000
Quando ti appresti a scrivere un articolo che coinvolge così tanti attori di uno stesso palco
la paura è che ognuno di questi, nel cercare di mettersi più in mostra rispetto a gli altri,
ti sciorini un ricco poema in terzine circa l'efficienza e la garanzia della propria offerta.
Fortunatamente non è stato questo il caso, piuttosto parlare di automazione con chi
di automazione davvero se ne intende è stato come aprire un Vaso di Pandora ricco di
perplessità e nodi da sbrogliare, ma in cui alla fine – in linea con il mito greco – vincono
comunque fiducia e speranza.
18.000
MERCATO
16.000
14.000
12.000
10.000
1982
1983
1984
1985
1986
1987
1988
1989
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
8.000
Previsioni novembre 2012
Investimenti in nuove costruzioni
Investimenti in rinnovo
INVESTIMENTI IN EDILIZIA RESIDENZIALE
Prezzi costanti 2005 milioni di euro
46.000
41.000
36.000
31.000
26.000
21.000
16.000
1982
1983
1984
1985
1986
1987
1988
1989
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
11.000
Previsioni novembre 2012
Investimenti in rinnovo
j Fonte Cresme
Investimenti in nuove costruzioni
Cominciamo come sempre dai numeri; in un recente studio condotto da Cresme
(Centro
Ricerche Economiche Sociali di Mercato per l'Edilizia e il Territorio) si riportano
dati decisamente sconfortanti che riguardano tanto le costruzioni residenziali quanto
quelle industriali. Si parla di una riduzione delle compravendite pari a -32% e di un calo
vertiginoso negli investimenti (Fig. A e B).
Tuttavia il settore dell'automazione sembra aver metabolizzato questa tendenza
e pare, differentemente da quello che si potrebbe pensare, mantenere indici positivi.
“Attualmente” – spiega Davide Colombo, Responsabile Marketing Domotica e Terziario
BTcino – “sono 300.000 le case domotiche realizzate da noi o dai nostri competitor dal
2000. E se anche assistiamo a una grave crisi relativa al mondo dell'edilizia, in realtà il
livello di penetrazione delle tecnologie per la casa è cresciuto. Altro mito da sfatare
è la posizione dell'Italia, se è vero infatti che non abbiamo i tassi di crescita di altri paesi,
è altrettanto vero che siamo uno dei tre paesi "più domotizzati "d'Europa. Le ragioni
le possiamo trovare sia nell'abbassamento dei prezzi sia nell'ampliamento dell'offerta
generale, dai prodotti ai servizi”.
“Personalmente” – dice Silvano Ronca, Product Manager Came Group – “mi aspettavo
dei risultati migliori e se non si fosse entrati in questa crisi la situazione sarebbe molto
diversa; rispetto alle possibilità offerte dal mercato infatti il livello di tecnologia che occupa
le case è ancora minimo. Certo, stiamo parlando sempre di un mercato che si aggira tra
gli 80/100 milioni di euro e dove, quindi, è sempre meglio esserci”.
“Per la mia esperienza di progettista” – precisa Alberto Pilot della A&PMediaTech –,
“il panorama italiano si divide tra una predisposizione a impianti base che possono dare
qualcosa ma non riescono a valorizzare l'integrazione di tutte le funzionalità,
e un livello invece di alta gamma ancora poco accessibile come costi. All'estero invece
– o meglio nei paesi considerati emergenti – la situazione è un po' diversa: i clienti hanno
grandi capitali ma poco background tecnologico, per cui non conoscono questo tipo di
impianti e non ne hanno l'esigenza, se non per status symbol e occasione di differenziarsi.
Fanno richieste quasi ludiche, che poco hanno a che fare con l'integrazione, anche perché
spesso i loro domestici già si occupano di accendere e spegnere le luci, muovere un
termostato ecc.”.
QUALCOSA è CAMBIATO
www.iseurope.org
www.studiocastrignano.it
www.studiomarcopiva.com
www.aess-modena.it
www.came.com/it
www.bticino.it
www.hsyco.com
www.cedia.org
www.sieconline.it
www.domoworks.it
www.comm-tec.it
www.crestron.it
www.intermark.it
www.adeoproav.it
www.netbuildingautomation.it
6
Ottobre October 2014
Superando le impressioni personali, che chiaramente sottendono a singoli fatturati,
strategie di marketing ecc. è un dato che un'implementazione tecnologica nella nostra
vita ci sia stata e che in fondo – anche se ancora non abbiamo installato un sistema
di automazione nella nostra casa – atteggiamenti e propensioni si sono modificati
negli ultimi anni. Per prima cosa è da notare come sia – almeno un po' – cambiato
l'atteggiamento personale “la domotica” – dice Giulia Prampolini di AESS-Modena –
“era considerata un plus, uno status symbol, insomma qualcosa di superfluo ed
esclusivo di un'alta fascia sociale. Questo per fortuna è cambiato, perchè sono entrati in
gioco diversi fattori: in primis per una maggiore sensibilizzazione nei confronti di certe
tematiche eco, insieme all'introduzione della normativa EN15232, recepita in Italia (la
prima regione è stata l'Emilia Romagna) e introdotta in alcune certificazioni energetiche
quindi vincolante; poi lo sviluppo della tecnologia, con il conseguente abbassamento dei
prezzi e l'aumento delle funzionalità; infine l'introduzione dell'impiantistica che si trova
facilmente nelle abitazioni (linea telefonica, sistema di sicurezza, audio e video) e aperta a
nuove integrazioni”.
“L'avvento degli Smartphone e dei Tablet – sostiene Andrea Tamagnini, Lighting Manager
di Crestron Italia – ha creato l'abitudine di gestire determinate azioni e scenari da remoto,
e ha cambiato e favorito la richiesta di dispositivi domotici con grafiche a misura di utente
e non di tecnico. Infine l'abbassamento dei prezzi ha trasformato il mercato da uno di
nicchia a uno di tipo universale”.
“Sostanzialmente” – conclude Giulia Prampolini –
“possiamo ricondurre la rivalutazione dell'automazione
da parte dei clienti finali a due esigenze: quella green,
fondamentale per uno sviluppo sostenibile di ogni
comunità sociale, e la sicurezza; sempre di più infatti le
persone sono disposte a investire pur di sentirsi sicuri
nelle proprie case”.
ASPETTI TRAINANTI: GREEN
E SICUREZZA
Come detto, gli aspetti trainanti nell'adozione di sistemi di
automazione sono l'esigenza di sentirsi “sicuri”, in casa
propria come in qualsiasi altro ambiente, e una rinnovata
coscienza del fattore green e dell'impatto ambientale.
Entrambi questi aspetti, sostengono all'unisono gli
intervistati, se da una parte hanno avuto ripercussioni
positive sul mercato, dall'altra sono stati troppo spesso
usati per una corsa al fatturato priva di coscienza; basti
pensare alle migliaia di sistemi di allarmi venduti
e per mille motivi – bassa qualità del prodotto o della
messa in opera – non utilizzati o totalmente inefficienti
rispetto alle aspettative di clienti finali poco informati.
Un atteggiamento che certo non aumenta la fiducia nei
consumatori.
Merita comunque indagare maggiormente il secondo
aspetto – il green – che seppur simile ci dicono aver subito
un iter differente.
“Il concetto di green” – dice Maria Chizzali di Home
Systems Consulting – “si traduce tecnicamente con la
possibilità di controllare l'utilizzo delle risorse. Quindi
la prima caratteristica di un sistema di supervisione
fatto bene è quella di poter misurare i consumi di
impianti con aspetti e standard diversi”. Insomma tutto
è meno banale di come a volte viene presentato; “per
ottenere reale risparmio energetico bisogna investire in
impianti di un certo livello” conferma Maurizio Bellisi
Residential Channel Manager di Comm-Tec, distributore
delle soluzioni RTI. “Se voglio ottimizzare il consumo
e massimizzare il risparmio per poter, per esempio,
staccarmi da un fornitore di energia elettrica devo investire
in un sistema adeguato e non basilare. La domotica può
realmente migliorare la nostra vita ma non possiamo
generalizzare; ad ogni livello di integrazione corrispondono
dei benefici particolari e non si possono fare promesse che
non possiamo mantenere”.
“Da sempre nascono formule specifiche volte a rendere
appetibile qualcosa o a farla sentire come un'esigenza per
il consumatore” continua Alberto Pilot. “Dopo una corsa
all'interfaccia più bella, il mercato ha dovuto in qualche
modo creare una necessità e si è cominciato a parlare di
green e di risparmio energetico. Nella realtà dei fatti per
garantire autoproduzione ci vuole un sistema fotovoltaico
che, visti i costi, necessita di ulteriori valutazioni come
“Per quanti anni occuperò questo edificio/casa?”, “Posso
davvero permettermelo?”. Se per acquistare una casa già
sei costretto a fare un mutuo per trent'anni, difficilmente
deciderai di fornirti di certi apparati”.
“Il controllo dei carichi e dei consumi” – conferma Matteo
Fin di Adeo Group –,“ha senso se c'è una produzione di
energia, fatto raro.
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Lazio 2007/2013, Bando FILAS Microinnovazione
SCENARI SCENARIES
PROTAGONISTI
Protagonists
AGATA PAWLIK
Conference Manager per Integrated Systems Events.
Nata dalla una joint venture tra CEDIA e InfoComm
International, nel 2003, il suo evento di maggior spicco
è Integrated Systems Europe: manifestazione espositiva per
il settore AV che si svolge ad Amsterdam ogni anno.
www.iseurope.org
Conference Manager for Integrated Systems Events.
Born from a joint venture between CEDIA and InfoComm
International in 2003, her most prominent event is the
Integrated Systems Europe: a exhibition event for the AV
industry which takes place every year in Amsterdam.
ANDREA CASTRIGNANO
Architetto milanese e fondatore di Studio Castrignano,
struttura composta da 11 professionisti, offre assistenza in
ogni fase della ricerca, della selezione, dell’acquisto e della
ristrutturazione di immobili, seguendo il cliente in tutte le
fasi di progettazione fino alla scelta dei complementi di
arredo, di illuminazione e degli accessori.
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Milanese architect and founder of Studio Castrignano.
Studio consists of 11 professionals, provides assistance
in every phase of the research, selection, purchase and
renovation of real estate, following the clients demands at
all stages on design- from choice of furnishing, lighting and
accessories.
CRISTINA CORTI
Senior Architect presso lo Studio Marco Piva. Marco Piva
è fondatore dello Studiodada Associati e poi dello Studio
Marco Piva, la cui attività spazia dai grandi progetti
architettonici alla progettazione d’interni, fino al disegno
industriale. Ha realizzato numerosi importanti progetti di
architettura e interior design.
www.studiomarcopiva.com
Senior Architect at Studio Marco Piva. Marco Piva is the
founder of Studiodada Associates and Studio Marco Piva,
whose activities range from large architectural projects
to interior design, design and industrial design. She has
realized numerous important architecture and interior
design projects.
ALBERTO PILOT
Founder & CEO di A&PMediaTech, società nel settore
della consulenza e progettazione di impianti AV, Lighting e
controlli, proviene da un'esperienza decennale dei mercati
del lusso per i settori residenziale, navale e professionale.
Founder and CEO of A&P MediaTech, a company in
the field of consulting and AV system design, lighting
and controls. He comes from decades of experience in
residential, marine and professional luxury markets.
8
Ottobre October 2014
Il nostro approccio è quello di aiutare le persone a vivere meglio la propria
casa; definiamo le vere necessità del cliente per dargli quello di cui ha reale
bisogno e che userà davvero”.
Certo è che se queste valutazioni si applicano al residenziale, altra storia
è il terziario per cui anche un minimo di controllo dei consumi può fare
la differenza, se non al pianeta almeno alla bolletta. E finalmente in Italia
è stata recepita – in modo completo solo nel vicino 2013 – la famosa
normativa EN15232 già citata, che sembra porre dei punti fermi nella
discussione. Sembra.
In sintesi la normativa stabilisce quattro classi di efficienza energetica: D,
non efficiente, tradizionale quindi senza controllo; C, standard con livelli
di prestazione minimi ma predisposto a futuri upgrades; B, avanzato
con centraline ma non completo e sotto un unico controllo; A, a elevate
prestazioni energetiche, integrato e controllabile da un'unica centrale.
“L'EN15232” – spiega Alessandro Bernini di Net Building Automation –
“è l'unica normativa vigente per l'efficienza energetica, e sono molte le
aziende che, compreso la nostra che l'ha adottata ancora prima che fosse
ufficialmente recepita, organizzano corsi per aumentarne la diffusione
e l'adozione. Purtroppo, se da una parte parla chiaro, dall'altra non è una
legge e questo autorizza molti a non seguirla, con il risultato che tutt'oggi
molte costruzioni non vengono fatte a norma ma vengono spacciate come
in Classe Energetica A quando non lo sono. La normativa Europea precisa
anche che la domotica dovrebbe utilizzare il bus di comunicazione al fine di
evitare eccessive pose di cavi; la EN15232 inoltre per le classi A e B richiede
esplicitamente sistemi integrati, per cui quelli standalone, in questi casi
non sono di fatto più a norma. Nel caso si preveda una futura integrazione
dell'impianto, va bene il prodotto stand alone ma solo se dispone anche
della successiva possibilità d'integrazione”.
COSA MANCA
A questa serie di ambiguità, si aggiungono quelle che i nostri intervistati
considerano ulteriori criticità da superare per far compiere al mercato
quel salto di qualità di cui abbisognerebbe. Cominciamo dalla banda di
rete, spina nel fianco di anche altri segmenti perché considerata ancora
insufficiente e non al passo con l'evoluzione dei prodotti: “se negli ultimi
dieci anni” – sostiene Andrea Tamagnini – “le modalità di cablaggio hanno
compiuto veri salti di qualità sia per uniformazione sia per semplicità;
basti pensare che il classico cavo che prima veniva utilizzato solo per la
comunicazione dati garantisce adesso molteplicità di trasmissioni e possibili
espansioni, ma vediamo che la linea Ethernet rappresenta ancora spesso
un collo di bottiglia. Vengono fatti impianti a regola d'arte ma forse manca
ancora un po' l'infrastruttura a monte che ci permetterebbe di usufruire
di servizi che in altri paesi sono più diffusi. Tanto per fare un esempio,
in America vendono un citofono WiFi a cui è possibile rispondere dal
proprio smartphone, ma che in Italia non è commercializzato proprio per
insufficienza di banda”.
“Sicuramente ci sono ancora difficoltà a livello di infrastrutture”, – Matteo
Fin –, “ma altre sono legate anche alla progettazione degli impianti,
spesso fatti o predisposti senza prevedere implementazioni domotiche. Lo
definirei un problema di tipo culturale, che comprende anche il modo in
cui – è capitato – sono gli stessi operatori a scoraggiare i clienti paventando
eccessiva difficoltà della gestione automatizzata e costi esorbitanti”.
“Eppure” continua Fin, “in Italia di prodotti ce ne sono veramente tanti, per
tutti i gradi di servizi e di prezzo, ma la gente non ne conosce le potenzialità
e da un punto di vista normativo non sono previsti avanzamenti di classe
energetica se li installi. È vero che certi livelli di integrazione sono ancora
costosi ma una gestione automatizzata di alcune cose può rendere la tua
casa comunque più efficiente. Questo è un problema ma evidentemente
chi decide preferisce riempire le case di placche e prese per una sola
lampadina”.
SCENARI SCENARIES
GIULIA PRAMPOLINI
Dell'Agenzia per l’energia e lo sviluppo sostenibile di
Modena, realtà che si occupa di progettazione, erogazione
di corsi di formazione, organizzazione del Premio Domotica
ed Energie Rinnovabili e organizzazione della Settimana
della Bioarchitettura e della Domotica.
www.aess-modena.it
From the Agency for Energy and Sustainable
Development of Modena, but actually deals with design,
training courses, organization of the Home Automation and
Renewable Energies Prize and organization of the Week of
Green Building and Home Automation.
SILVANO RONCA
Product Manager Came Group, fra i leader nel settore della
home & building automation, progetta e produce soluzioni
di automazione e sicurezza per ambienti residenziali e
industriali. Di proprietà della famiglia Menuzzo, Came
Group ha sede a Dosson di Casier in provincia di Treviso.
Credo errato però pensare
che tutto possa andare sotto
un unico protocollo, sia per
motivi tecnici sia commerciali
it’s incorrect to think that
everything can go under
a single protocol
for both technical and
commercial reasons
www.came.com/it
Product Manager Came Group. Oneo f the leaders in
the field of home & building automation, designs and
manufactures automation solutions and security for
residential and industrial applications. Family owned in
Menuzzo, Came Group is headquartered in Dosson di
Casier in the province of Treviso.
DAVIDE COLOMBO
Responsabile Marketing Domotica e Terziario di BTicino Azienda leader nel settore della domotica, specializzata in
produzione e distribuzione impianti elettrici a uso civile,
industriale, terziario. Dal 1989 BTicino fa parte del gruppo
industriale Legrand.
www.bticino.it
Home and Tertiary Marketing Manager at BTicino,
a leading company in the field of home automation,
specializing in the production and distribution of electrical
systems for civil, industrial a nd commercial use. Since
1989 BTicino is part of the industrial group Legrand.
MARIA CHIZZALI
Ingegnere presso Home Systems Consulting, società di
ingegneria specializzata nello sviluppo di soluzioni avanzate
per la home & building automation. Fornisce soluzioni
basate sull’integrazione delle tecnologie disponibili sul
mercato sviluppando soluzioni software.
www.hsyco.com
Engineer at Home Systems Consulting, an engineering
company specializing in the development of advanced
solutions for home & building automation. Provides
solutions based on the integration of technologies available
in the market by developing software solutions.
KRIS HOGG
Chair of CEDIA EMEA. CEDIA è l'associazione internazionale
che riusce aziende e specialisti attivi nella pianificazione,
progettazione, fornitura, installazione, integrazione e il
controllo di sistemi elettronici automatizzati per la casa
moderna e intelligente.
www.cedia.org
10
Ottobre October 2014
“Escluso che per il terziario” – Alessandro Trivelli, Consigliere dell'Ordine
degli Architetti di Milano – “che ha già mediamente un buon livello di
gestione e controllo in generale, in ambito residenziale siamo ancora lontani
da un'accettazione dei sistemi di automazione; se fossero più diffusi
i clienti potrebbero essere incuriositi a volere di più ma al momento c'è poca
informazione e, io credo, ancora poca curiosità e volontà nel cambiare le
proprie abitudini”.
“C'è ancora troppa confusione” – continua Bernini – “sulla differenza tra
l'avere un impianto integrato e delle soluzioni di domotica. E questa poca
chiarezza nel definire esattamente i livelli del mercato – dalla gamma dei
servizi ottenibili a quella dei prezzi – non aiuta a superare i troppi tabou che
ancora compromettono il settore”.
Infrastrutture insufficienti e poca informazione verso il cliente finale, ma
non manca nemmeno chi i problemi li riscontra anche all'interno dell'offerta
stessa; “questo è un settore” – dice Fabio Garrone di Domoworks – “dove
vige ancora troppo la regola dell'improvvisazione, tanti interlocutori che si
propongono ma pochi risultati finali. Per creare una società come la nostra
bisogna fare investimenti di tempo e di soldi e questo non tutti lo capiscono.
Se invece l'approccio è quello di lanciarsi e basta nascono problemi
e insoddisfazioni. Ci vorrebbe una regolamentazione e più cooperazione”.
E IL CLIENTE FINALE?
A sostenere il settore e gli operatori, per risolvere alcuni dei problemi sopra
elencati e alzare e aggiornare costantemente il livello dell'offerta, sono
attive associazioni italiane e internazionali – ma anche tante aziende – che
organizzano corsi di formazione mirata; ma l'utente finale?
Solleticato certamente dai Big dell'elettronica di consumo (vedi box a
parte), che oggi stanno bussando alle porte del settore, l'utente finale – con
la sua crescente attitudine al controllo tecnologico – giocherà un ruolo di
fondamentale importanza.
“L'entrata sul mercato di colossi come Apple, Google e Samsung”
– Colombo BTicino – “darà una spinta forte a creare nei clienti finali
consapevolezza e curiosità. E dobbiamo essere pronti a cogliere le nuove
opportunità che verranno offerte”.
“Ci sono due strade al momento ancora da percorrere” – dice Tamagnini.
La prima passa dalla formazione di architetti e costruttori; la seconda invece
si rivolge all'utente finale che ha ancora troppi messaggi parziali delle
possibilità offerte dalla tecnologia. Messaggi pubblicitari completi come lo
sfruttamento di certe tendenze nate dal mercato consumer possono essere
il buon inizio di un processo di educazione e diffusione alla tecnologia per
gli edifici”.
FUTURO
L'esigenza di avere una domanda più informata non distoglie comunque le aziende dal
cercare di offrire prodotti sempre più innovativi e performanti per dettare o seguire le
tendenze che verranno. Non sembra interrompersi, per esempio, la corsa verso interfacce
sempre più belle e user-friendly, tanto semplici davanti quanto complesse dietro, ma che
ormai conquistano fiducia e gradimento sia del pubblico sia degli architetti.
Ma le interfacce subiranno anche un processo di unificazione, tramite di esse infatti sarà
possibile controllare molteplici applicazioni integrate. E se tutto sarà collegato a tutto,
questo tutto parlerà la stessa lingua?
“A livello di protocolli” – sostiene Fabio Concezzi, Amministratore Delegato di Intermark
Sistemi –, “siamo di fronte a una compatibilità totale di fatto. Credo errato però pensare
che tutto possa andare sotto un unico protocollo, sia per motivi tecnici sia commerciali;
oltretutto ci sono sistemi che per forza devono comunicare su protocolli diversi, per
garantire la sicurezza o perché semplicemente gestiscono dati diversi. La cosa importante
sarà comunque poterli integrare tutti”.
“A mio parere” – dice Alberto Pilot – “le future tendenze passeranno dalla HDBaseT
o dallo streaming dei contenuti da e verso le matrici digitali, comunque tutto veicolato
da rame e fibra (per distanze maggiori). Ci sarà sempre più convergenza fra il mondo
consumer, quello "prosumer" e quello professionale anche per quel che riguarda standard
e protocolli di trasmissione. E tutti dovranno mettersi il cuore in pace, dato che la rete
Ethernet diventerà la vera e unica infrastruttura di comunicazione per ogni periferica AV
e di controllo”.
D'accordo anche Bellisi di Comm-Tec, che vede l'integrazione totale “non più una cosa
futuribile e lontana ma scaturita dall'esigenza di avere un sistema semplice che si adatti
nel tempo allo sviluppo tecnologico degli apparati. L'analogico scomparirà e tutto sarà
su network”. “Non ci saranno più codici seriali o IR per controllare i dispositivi ma un
indirizzo IP tramite cui tutto potrà interagire e comunicare con tutto”, conclude Fin.
www.connessioni.biz
11
© Cedia
SCENARI SCENARIES
SCENARI SCENARIES
Chair of CEDIA EMEA. CEDIA is an international
association that unites successfully companies and
activities in the planning, design, supply, installation,
integration and control of automated electronic systems for
the intelligent, modern home.
PIERO DI CAMILLO
Segretario di SIEC, Associazione Italiana che riunisce
le aziende e gli operatori nell'ambito del mercato
dell'Integrazione di Sistemi. Sostiene e promuove il settore
presso enti ed istituzioni per creare sinergie e migliorare
l’approccio col mercato degli installatori.
www.sieconline.it
Secretary of SIEC, the Italian Association that brings
together companies and operators within the Systems
Integration market. Supports and promotes the industry
within agencies and institutions to create synergies and
improve installer’s approach to the market.
ALESSANDRO TRIVELLI
Consigliere dell'Ordine degli Architetti di Milano
e della Fondazione dell'Ordine degli Architetti
Pianificatori,
Paesaggisti e Conservatori della Provincia
di Milano; ente senza fini di lucro nato nel 1998 con lo
scopo di sostenere iniziative volte alla valorizzazione e
qualificazione della professione dell'Architetto.
http://fondazione.ordinearchitetti.mi.it
Director of the Order of Architects of Milan and
the Foundation of the Order of Architects, Planners,
Landscapers and Conservators in the province of Milan.
A non-profit organization founded in 1998 with the aim of
supporting initiatives to enhance the architect profession.
FABIO GARRONE
Fondatore, insieme a Francesco Peruzzu, di Domoworks,
azienda di system integration nata con l’obiettivo di fornire
al cliente progetti e soluzioni di controllo, supervisione ed
entertainment dei suoi spazi abitativi.
www.domoworks.it
Co-Founder with Francesco Peruzzu of Domoworks,
a system integration company created with the aim to
provide clients with projects and solutions for control,
supervision and entertainment in living spaces.
MAURIZIO BELLISI
Home Division Product Manager di Comm-Tec Italia,
distributore leader di apparecchiature e sistemi
comunicazione audiovisiva e impianti di automazione
aziendale e residenziale. Comm-tec, appartenente
all’omonimo gruppo Paneuropeo è presente in più paesi,
offre anche prodotti a proprio marchio.
www.comm-tec.it
Home Division Product Manager of Comm-Tec Italy,
a leading distributor of equipment and audiovisual
communication systems and business and residential
automation systems. Comm-tec is part of the Paneuropeo
group present in all countries, but offers products under its
own brand.
12
Ottobre October 2014
IN RETE
Tutto integrato, tutto in rete e tutto collegato (più avanti potrete leggere un
articolo dedicato al concetto di Internet of Things), perché sarà sempre più
importante avere una gestione integrata dei sistemi di automazione di una
casa o di un edificio, in particolare quando si tratta di sistemi di fornitori
diversi. “La mancanza di integrazione” – insiste Maria Chizzali – “comporta
limitazioni funzionali. Per esempio, in un sistema non integrato, nel caso
venissero rilevati consumi eccessivi su di un impianto, l’unico intervento
possibile sarebbe distaccare i carichi o spegnere le luci, ma non di interagire
con l’impianto di condizionamento. Per garantire i migliori risultati non ha
più senso progettare le diverse componenti dell’impianto separatamente.
Tenendo conto degli aspetti di integrazione, è possibile infatti disegnare
le soluzioni realizzative più efficienti dal punto di vista del comfort, della
sicurezza e dei costi, eliminando le duplicazioni, evitando processi di
gestione macchinosi, e allocando il budget di spesa con equilibrio, così
da non ritrovarsi con una parte dei sistemi di campo sovradimensionati
e la rimanente non adeguata agli obiettivi di progetto. La diffusione degli
smartphone, infine, ha creato la domanda di interfacce grafiche evolute;
l'interfaccia grafica web based è infatti una risposta perché utilizzabile su
qualsiasi dispositivo che supporti un browser”.
La rete ricoprirà quindi un ruolo sempre più fondamentale, dove
coinfluiranno informazioni e dati preziosi e per i quali occorre garantire la
massima sicurezza.
Riportiamo un esempio di circa un anno fa: Gesù Molina, ingegnere
spagnolo basato in USA, trovandosi a Shenzhen, Cina, per lavoro decide
di cimentarsi in una operazione di hackeraggio a scapito dell'albergo in cui
si trovava e che muniva ogni ospite di un iPad per la gestione della propria
stanza e la richiesta dei vari servizi al personale. In soli due giorni Molina
è riuscito a forzare il sistema di protezione dati dell'hotel che scorrevano,
attraverso un'unica rete WiFi, su un protocollo aperto. Non essendo sua
intenzione recare danni a nessuno Molina si è limitato a giocare un po'
con qualche dispositivo, per denunciare subito ai responsabili tecnici della
struttura cosa era riuscito a fare.
L'episodio, che è più segno di un lavoro fatto male che di altro, vuole far
riflettere sulle complicazioni dell'immissione di dati sensibili su supporti
virtuali, come per esempio il Cloud, e comando remoto.
“È indispensabile” – conclude Bernini – “garantire un livello di sicurezza
altissimo. Sul mercato ci sono ancora dei sistemi facilmente clonabili ma
venduti come sicuri. Serve sicurezza sia in lettura che in scrittura fino a dare
al cliente l'opportunità di crearsi delle logiche di sicurezza che nemmeno
noi siamo in grado di capire. E in questo senso il fatto di avere un protocollo
chiuso non è una scelta casuale. Sono successi anche episodi di impianti
che passavano in LAN e che, una volta bloccata quella, tutto si è fermato,
per questo non sono così convinto che sia quella la direzione giusta”.
CONCLUSIONI
Oltre a definire brevemente il mercato con qualche dato e relative
impressioni, e indagare le trasformazioni più evidenti che hanno investito
il mondo dell'automazione negli ultimi cinque anni, di proposito ci siamo
soffermati a sottolineare gli aspetti migliorabili e i nodi ancora da sbrogliare
per riequilibrare l'elevatezza tecnologica della proposta con tutta una serie
di fattori di rallentamento: infrastrutture insufficienti, scetticismi culturali,
preparazione degli operatori e confusione nel definire un sistema efficiente.
In più abbiamo cercato di volgere un occhio al futuro per capire come,
anche in quella direzione, aspettative e possibili complicazioni convivano
all'interno di un concetto di integrazione ancora più profondo e spinto.
Un lavoro che, speriamo, stimolerà tutta la filiera affinchè si generi quel
salto di qualità che permetterebbe di sviluppare correttamente il grande
potenziale rappresentato dal mondo dell'automazione.
SCENARI SCENARIES
ANDREA TAMAGNINI
Lighting Manager Italia di Crestron Italia, braccio italiano di
Crestron International. Da più di 40 anni, Crestron è attivo
nella produzione di sistemi di controllo e automazione
avanzati e nello sviluppo di tecnologie atte a semplificare
e migliorare gli stili di vita, sia in contesti residenziali sia
aziendali.
www.crestron.it
Lighting Manager Italia of Crestron Italia, the Italian
branch of Crestron International. For more than 40 years,
Crestron has been active in the production of advanced
automation and control systems and the development of
technologies to simplify and improve life styles, both in
residential and business environments.
FABIO CONCEZZI
Managing Director di Intermark Sistemi nata nel 1972
come società di ingegneria per la realizzazione di sistemi
elettronici, partendo da componenti e sottosistemi affermati
sui mercati esteri, con particolare riguardo agli USA.
Intermark è anche distributore per l'Italia di varie società.
www.intermark.it
Managing Director at Intermark Systems, which
was founded in 1972 as an engineering company for
the realization of electronic systems, subsystems and
components. Although highly established in foreign
markets, particularly USA, Intermark is also a distributor for
Italy in various sectors.
MATTEO FIN
Product Manager Control4 di Adeo Group, da più di 20 anni
Adeo Group distribuisce sistemi audio-video professionali,
multiroom e domotici. La proposta commerciale Adeo
Group si compone di marchi di fama internazionale e
nazionale e di schermi per la videoproiezione.
www.adeoproav.it
Control4 Product Manager of Adeo Group. For more than
20 years, Adeo Group has distributed professional audiovideo, multi-room and home automation. The commercial
Adeo Group is made up of internationally renowned brands
and of screens for video projection.
ALESSANDRO BERNINI
CEO - R&D di Net Building Automation, azienda di
Innovazione e Sviluppo, produzione di apparati per il
Building Automation, Domotica, Automazione Industriale,
Telecomunicazioni, Sistemi di telecontrollo, Sistemi di
automazione del terziario, Industriale e navale.
www.netbuildingautomation.it
CEO - R&D Net Building Automation, A company for
innovation and development, manufacture of equipment
for Building Automation, Home Automation, Industrial
Automation, Telecommunications, Remote Control
Systems, automations systems in the service, industrial and
marine sectors.
14
Ottobre October 2014
We were worried when preparing the interviews of the article, suspecting
that each brand would boast its products, stressing its efficiently and quality.
But, as you’ll find, we have compiled many diverse reactions that leave us
with many lasting impressions.
THE MARKET
We begin as always with numbers. A recent study conducted by Cresme
(Center for Economic Research of the Social Market for Building and Land),
shows data related to both residential and industrial construction.
There’s a visible 32% reduction of buying and selling with a sharp fall in
investments (Fig A and B). However, the automation industry seems to have
metabolized, maintaining positive trend indicators. David Colombo, the
Home Automation Marketing Manager and head of Tertiary BTcino, remarks,
“Over 300,000 automated homes have been made by us or our competitors
since 2000.”
Even if we are witnessing a serious crisis in the building industry, the level of
diffusion of home technologies has increased. It’s also important to note that
even though Italy doesn’t have the same growth rates as other countries,
we are nevertheless still among the countries most automated in Europe.
Reasons for this may be the lowering of prices and the expansion of its
supply.
“Personally,” says Silvano Ronca, Product Manager of Came Group,
“I was expecting better results, and if we had not entered into this crisis, the
situation would have been quite different. With respect to the possibilities
available on the market, the level of technology installed in homes is still low.
But, of course, we’re talking about a market that’s between 80-100 million
euros.”
“In my experience as a designer,” says Alberto Pilot from A&P Media Tech,
“the Italian landscape is divided between a predisposition to basic systems
that fail to value the idea of integration of all features, with a high-range
at reasonable costs. Abroad, and in particular in emerging countries, the
situation is a bit different. The customers have large capital income, but no
technical background. They’re not familiar with this type of system, nor do
they have the need for it - besides boosting their status symbol or using it as
a chance to differentiate among others. Almost all demands have little need
for integration, since a staff commonly takes care of physically switching on
and off lights, moving a thermostat, etc.”
SOMETHING HAS CHANGED
Attitudes and preferences about implementation technology has changed in
recent years. First thing to note is the change in opinion. “Home automation”
says Giulia Prampolini of AESS Modena, “ was considered a luxury and
status symbol, basically, something unnecessary and exclusive to the upper
class. Fortunately this has changed since several factors have come into play.
First, an increase of environmental issues, together with the introduction of
legislation EN15232 implemented in Italy (first in Emilia Romagna) and other
binding energy certificates. Then, technological development has resulted
in lower prices and increased functionality. Finally, a new series of systems,
easily applicable in homes (telephone lines, security systems, audio and
video), now requires new integration.“
“The advent of smartphones,” said the Lighting Director Italia,
Andrea Tamagnini, of Crestron Italia, “with a new, constant use of the
internet, was unavailable until a few years ago. Now we’re in a habit of
handling things remotely, therefore, increasing the demand for home
automation devices. Finally, the lowering of prices has transformed the
market from one niche, to a universal type.“
Giulia Prampolini says, “Basically, we’ve been able to survey what
clients want from automation and most want green automation, which is
fundamental for sustainable development of every community, and security,
which more and more people are willing to invest in to feel safer in their own
homes.“
SCENARI SCENARIES
ATTRACTIVE FEATURES: GREEN AND SECURE
As mentioned, the primary reasons for the installation of automation systems, is the need to feel
“safe” at home and a renewed green consciousness with respect for the plant and consumption of
raw materials. On one hand, both of these aspects have had a positive affect on the market, on the
other hand, they’ve been used in a race to obtain a quick turnover. For example, thousands of alarm
systems sold – with products of low quality and installation – were not used or were totally inefficient
compared to expectations for poorly informed clients. Clearly, the argument did not boost confidence
in consumers. Still worth further investigating, is the second aspect listed – the green factor – which
has undergone a different procedure, according to our interviews.
“The concept of green”, says Maria Chizzali of Home Systems Consulting,”translates technically
with the ability to control the use of resources. Therefore, the first characteristic of a monitoring
system is to be able to measure installation consumption with different aspects and standards. Once
known precisely how to use energy resources, it is essential to create scenarios to avoid wastage.”
INTEGRAZIONE SEMPLICE,
DESIGN PURO,
SUONO PULITO
Now we’re in a habit
of handling things
remotely, therefore,
increasing the
demand for home
automation devices
ADN-W
L'avvento degli
Smartphone e dei Tablet
ha creato l'abitudine
di gestire determinate
azioni e scenari da
remoto, e ha cambiato
e favorito la richiesta di
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15
E ALLA FINE ARRIVA APPLE
Along came Apple
“Partendo dal pressuposto” continua Fabio Concezzi di Intermark Sistemi “che se
colossi del genere – e penso anche a Google, Samsung ecc. – guardano a questo
mercato vuol dire che uno studio specifico li ha convinti delle sue possibilità. E come
sempre più si parla di una cosa e più ne si favorisce uno sviluppo. Tuttavia non credo
che potranno destare molta preoccupazione come competitor; non sono soluzioni
adatte al settore terziario e non hanno niente a che vedere con i livelli di integrazione
cui ci stiamo muovendo adesso”.
“Questi sistemi” commenta Alberto Pilot di A&PMediaTech “mi ricordano quei
dispositivi senza fili che invasero il mercato anni fa (allarmi, sensori apertura cancelli
ecc.); a basso contenuto tecnologico e rivolti a una platea eterogenea. Di buono però
creeranno nelle persone l'idea delle potenzialità della domotica ma non sono flessibili
o integrabili, hanno qualche funzione e basta. E dal loro punto di vista anche se l'1%
dei loro già fidelizzati clienti ne compra uno il guadagno sarà fatto”.
Tanti i rumors che ne hanno anticipato la presentazione
ufficiale ma poche – se non il fatto che tutti già la
vorrebbero – le notizie che Apple ha rilasciato sul
frameworks di sviluppo per le applicazioni domotiche
inserito nella nuova versione di iOS.
Trattasi in poche parole di un telecomando intelligente
che gestisce tutti i dispositivi connessi alla propria
abitazione. Tramite l'interfaccia HomeKit si possono
creare applicazioni per comunicare con i singoli
dispositivi (smart device, e la lista della spesa si allunga)
come frigo, forno, lampadine ecc. sia dall'interno della
casa che da remoto. Tutte le informazioni relative
ai dispositivi vengono registrate in un data base (Home
Manager) da cui HomeKit attingerà per rilasciare
i comandi. Abbiamo colto l'occasione di questo articolo
per capire come i player stanno recependo questa
novità; se li considerano una minaccia oppure no
e come cambierà il mercato con l'avvento di tale
colosso, sia per capitali investiti sia per leadership nel
cuore dei clienti finali.
“Siamo molto contenti di questa novità” dice Matteo Fin
di Adeo Group, “primo perchè se si muovono colossi
del genere, con capacità di spesa così importante, noi
che realizziamo sistemi che possono integrarsi con
queste soluzioni non possiamo che guadagnarci.
In secondo luogo, Apple è riuscito a cambiare il modo
in cui le persone vedevano la tecnologia, un approccio
questo molto simile a quello che facciamo noi con
Control4”.
“Francamente mi aspettavo più informazioni dalla
conferenza stampa” confessa Fabio Garrone di
Domoworks. “Non è stato spiegato molto e si sono
concentrati più su altre novità in cui, mi viene da
pensare, credono di più. Noi comunque attendiamo
i nuovi sviluppi, anche se li immagino micro sistemi
molto semplici che si riducono alla gestione di uno
o due dispositivi. Sembrano orientati sui prodotti più
che sull'integrazione e tutto quello che tende
a banalizzare il nostro mestiere lo guardo con
scetticismo perchè so che il nostro lavoro è complicato”.
Many rumors have anticipated the official presentation of Apple’s framework release
for a new home automation development application that will be included in the new
version of iOS. Briefly, it’s a remote control that makes it possible to manage all devices
connected to your home. Though the HomeKit interface, you can create applications
to communicate with individual devices both inside the house and remotely, such as a
refrigerator, microwave, light bulbs, etc.. All the information about the devices is recorded
into a database (Home Manager), from which HomeKit issues its commands.
News: Independent of whether companies consider this a threat or not, the introduction of
this ‘giant’ - in terms of capital investments and leadership- will certainly change the market.
“We are quite happy about this news,” says Matteo Fin from Adeo Group, “first, because
even if they are the leader of the market, we can build systems to be integrated with theirs.
Their spending power is so large, that we can only gain in the long run. Second, Apple has
changed the way people view technology, an approach quite similar to what we are doing
right now with Control4.“
“Frankly I expected more information from the press conference,” Fabio Garrone of
Domoworks confesses. “It wasn’t explained very well and, in the end, I was actually more
interested in other products discussed. However, we do expect more developments, but
I image them to be very small micro-systems, that reduce the management of one or two
products. They seemed more focused on products rather than on integration, consequently,
trivializing our profession. I’m looking at everything with skepticism because I know that our
work is much more complicated than presented.”
“Starting from the assumption,” says Fabio Concezzi of Intermark Systems, “that if the
giants of the genre- like Google, Samsung- are considering this market, it means that a
specific study has convinced them of its ability. And, the more you talk about something,
the more you promote development. However, I don’t think it’ll cause a lot of concern for
competitors. These won’t be suitable solutions for the tertiary sector, since, for example,
they can’t meet our levels of integration nor compete with the direction we’re moving in.”
“These systems,” commented Alberto Pilot from A&P Media Tech, “remind me of those
wireless devices that flooded the market years ago (alarms, sensors, opening gates etc.)
that were low-tech and aimed at a diverse audience. The good news, however, is that it
gives some clarity to the idea of potential home automation, even if it wasn’t flexible or
integrated, and with only a basic function. From their point of view, even if only 1% of their
already loyal customer buys one product again, they’ll feel they still have gained.”
“In short, everything is less trivial as it is sometimes
presented. “To achieve real energy savings, it’s necessary
to invest in a certain type of system” confirms Maurizio
Bellisi from Comm-Tec, distributor of RTI solutions.
“If I want to optimize consumption and maximize savings,
I need to break aware from a supplier and get an adequate
system. Can we say what type of system you need in
order to really save? I can’t tell you, but the more home
automation become popular, the better we can answer
these questions. But first, we need to be clear about
expectations and performance, and not make any promises
we can’t keep.”
“There’s always a way to make a product more appealing
or make it seem necessary for the consumer,” continued
Albert Pilot. “After the race to make interface more
beautiful, the market needed to create a need and we
began to talk about all-things green and energy-saving.
In reality, to guarantee auto production, you need a
photovoltaic system, that given the costs, needs further
evaluation like, ”For how many years will I be with this
house/building?” “Can I really afford it?”. If you buy a house, you’re already forced to get a
loan for thirty years, it’s unlikely to go ahead and provide it with equipment.”
“The control of loads and consumptions,” says Matteo Fin of Adeo Group, “makes sense
if there is energy production, so most of this talk is not yet concrete. Our approach is to
help people live well in their homes. We define the needs of our customers to give him
what he needs and what he will really use.”
It’s certain that if these assessments apply to the residential, that even minimum control in
service sector will make a difference if not for the planet, at least for the bill.
Finally, the famous EN15232 regulations have finally been implemented in Italy, putting the
key points into discussion.
In summary, the legislation establishes four classes of energy efficiency: D, inefficient,
traditional, so out of control; C, standard, with minimum performance levels but prepared
for future upgrades; B, advanced with a junction box, but not complete under one control;
A, high energy performance, integrated and controlled from a single center.
“The EN15232,” explains Alessandro Bernini from Net Building Automation, “is the only
law for energy efficiency, and there are many companies, including ours, which adopted it
before it was even officially acknowledged, that organize courses to increase its diffusion
and adoption. However, even if the regulation is clear, since it’s not a law many are not
restricted to follow it and often pass-off as class A when they are not. The rule is clearly
made and accurately describes features, tools and solutions. It also says that the home
16
Ottobre October 2014
SCENARI SCENARIES
FORMIAMOCI
Training
L'esigenza, espressa dalla maggior parte degli intervistati, di un'attività
formativa costante e indirizzata a progettisti, installatori e integratori come ad
architetti, produttori e clienti finali è segno di una potenzialità del settore non
ancora perfettamente espressa. Eppure qualcosa si muove, come spiega Piero
di Camillo, Segretario dell'associazione SIEC, da tempo impegnata per istituire
una certificazione per i professionisti del mondo del System Integration.
“Troppe aziende non dedicano la dovuta attenzione a una formazione
sistematica del loro personale, con ripercussioni negative sulla qualità del
servizio. SIEC – Systems Integration Experience Community è nata con la
precisa missione di migliorare la qualità del servizio offerto dalle aziende che
operano nell’integrazione dei sistemi AVC e la prassi di riferimento UNI/PDR
4:2013 è il primo passo intrapreso in questa direzione.
Nella Prassi (PDR) si dà un peso rilevante alla competenza del personale
addetto in tutte le varie fasi (progettazione, installazione, manutenzione, ecc.).
Tale competenza si raggiunge certamente con l’esperienza sul campo, ma serve
anche una formazione specifica e un costante aggiornamento sulle tecnologie.
Per questo la Prassi riconosce che il possesso di una certificazione CTS sia un
requisito preferenziale per la scelta di una figura professionale. E una delle
tante anomalie che abbiamo in Italia è la quasi totale assenza di persone
certificate CTS. Per fortuna, i principali costruttori sopperiscono offrendo
numerosi programmi di formazione che, pur focalizzati sui loro prodotti,
contribuiscono a migliorare la preparazione sulle tecnologie. I programmi di
formazione rilasciati dai costruttori accreditati da SIEC saranno riconosciuti
nella valutazione della competenza del personale delle aziende che vorranno
ottenere la certificazione sulla quale SIEC sta ora lavorando con l’assistenza di
Accredia e che si baserà sul disciplinare della PDR”.
Degna di nota anche l'iniziativa di Came Group che sta promuovendo un
progetto di formazione dedicato agli studenti tecnici. “Came Campus” intende
diffondere la cultura dell’automazione e della domotica e gettare le basi per
creare la rete degli installatori di domani. Nato dalla consapevolezza che il
mondo della casa sta cambiando e che la domotica giocherà un ruolo di primo
piano nella gestione degli impianti elettrici per le abitazioni di domani, il
progetto si propone di far conoscere ai giovani la professione dell’installatore
attraverso un percorso formativo costituito da 20 ore in aula e uno stage di 15
giorni presso un’impresa di installazione presente sul territorio.
www.siec.it
www.came.com/it
The need expressed by the majority of interviewees for a fixed and directed
training for designers, installers and integrators (such as architects, manufacturers
and customers) is evidence that the sector’s potential is still not met. Yet, something
is changing, explains Piero di Camillo, Secretary of the Association SIEC that is
committed to the certification of the profession. “Too many companied do not devote
due attention to systematic training of their staff, leaving a negative impact on the
quality of their service. SIEC - Systems Integration Experience Community was
founded with the mission to improve the quality of service offered by companies that
operate in AVC systems integration. The policy UNI/ODR 4: 2013, was the first step
taken in the right direction. The policy (PDR) gives significant weight to personnel
competence involved in all phases (design, installation, maintenance, etc.).
This competence is certainly achieved through experience in the field, but specific
training and constant updating on technologies is just as important. For this, the
policy recognizes the achievement of a CTS certification, a prerequisite for choosing
the right professional. One of the many faults we have in Italy is the near total
absence of certified CTS professionals. Fortunately, the major manufacturers make
up for this loss by offering numerous training programs, while focusing on their
products to help improve technology preparation. The training programs issued by
manufacturers accredited by SIEC will be recognized in the assessment of personnel
competence for companies who want to become certified on a new policy that SIEC
is working on with Accredia that will be based on the PDR.“
It’s also worthy to note Came Group’s initiative which promotes a training project for
student technicians. “Came Campus” aims to spread the culture of automation and
home automation and to lay the groundwork for tomorrow’s network of installers.
Born from the knowledge that the world is changing and that home automation will
play a leading role in the management of electrical systems for homes of tomorrow,
the project aims to make young people aware of the installer profession through
a training program consisting of 10 hours in the classroom and a 15 day internship
complete with installation in the area.
18
Ottobre October 2014
automation system must be on the communication bus, in
order to avoid excessive cabling. In addition, the standard
says that systems must be integrated and those that stand
alone, which cannot integrate, are not included in the norm.
It also declares that products that stand-alone must have
the possibility of integration.“
WHAT’S MISSING
With so much ambiguity in the field, it’s important to
consider what is needed to fully launch the market.
Let’s start with network bandwidth, the thorn in our side,
since it’s still considered insufficient and not in step with
the evolution of products.
“If in the last ten years,” says Andrea Tamagnini,
“the methods of wiring have made real leaps for both
standardization and for simplicity- just think of the classic
cable that was previously used for only communication
data, now provides multiple transmissions and possible
expansions – we see that the Ethernet line is still
complicating any progress. Installations are efficient but
lack infrastructure that would allow us to take advantage
of services that are more common in other countries. For
example, in America, they sell Wi-Fi intercom that can be
answered from your smartphone, but isn’t marketed in Italy
because of the lack of bandwidth.”
“Surely there are still difficulties in terms of infrastructure,”
says Matteo Fin, ”but others are tied to system designs,
often made or prepared without providing home automation
implementations. I’d call this problem of cultural nature,
which includes the way in which operators discourage
customers who fear excessive difficulty or exorbitant
costs.“
“Yet,” Fin continues, “in Italy, there’s so many products, for
all grades of service and price, but people don’t know their
potential and no legislation guarantees an advantage if you
install one of these systems. It’s true that certain levels of
integration are still expensive, but automated management
of some things can make your home more efficient.”
“Except for the tertiary,” says Alessandro Trivelli, Director
of the Order of Architects of Milan, “which already has
a good level of management and control in general, the
residential is still far from an acceptance of automation
systems. If there were more customers, they may be
intrigued to want more, but at this moment there is little
information and, I believe, still little curiosity and willingness
to change their habits.”
“There’s still too much confusion” continues Bernini, “on
the difference between having an integrated system and
a home automation solution. We who make integrated
systems and work for institutions such as airports,
hospitals, etc. offer special services that have nothing to do
with turning off the kitchen light from your office. This lack
of clarity in defining the exact level of the market – from
the range of services obtainable, to their prices – don’t help
overcome the taboo that still affects the industry.”
Insufficient infrastructure and lack of information to the
client aren’t the only problems. Complications lie in the
offer itself. “This is an industry,” says Fabio Garrone of
Domoworks,” where there is still too much of the rule of
improvisation, with many spokespersons, but with little
results. To create a society like ours, you must invest time
and money, and not everyone understands this. However,
if this approach to dive unprepared into automation, and to
hide problems or dissatisfactions continues, we need more
regulation and cooperation.”
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E GLI ARCHITETTI?
And Architects?
Parlare di automazione non può prescindere dal parlare di architettura, e di architetti.
Soprattutto del rapporto che esiste tra questi e la domotica o l'automazione.
Queste figure professionali spesso si dividono tra una cieca fiducia e una totale diffidenza
verso la tecnologia, ma la verità non è mai una sola e per questo abbiamo chiesto ai diretti
interessati l'approccio giusto da tenere in fase di progettazione.
“In qualità di interior designer,” spiega Andrea Castrignano “occupandomi
principalmente di progettazioni in ambito residenziale, il mio obbiettivo è rendere
l’abitazione dei miei clienti confortevole e sicura. Sovente i miei clienti rifiutano a priori
l’utilizzo dei sistemi di automazione, per paura di doversi confrontare con strumenti
troppo complessi. In realtà, l’interazione è tutt’altro che macchinosa, ma molto intuitiva
e funzionale. È importante che ogni progetto venga analizzato singolarmente e che,
secondo le necessità, venga evidenziata la soluzione più indicata”.
“Sicuramente in Italia, come in altri paesi, si è avuto un periodo di diffidenza da parte
degli architetti verso la tecnologia” dice Kris Hogg, Chair of CEDIA EMEA. “I clienti non
chiedevano e loro non proponevano, ma tutto era dovuto alla mancanza di informazioni.
Adesso in Italia è evidente un aumento dell'interesse degli architetti verso queste
tecniche; e anche per questo motivo abbiamo deciso di tenere in Italia il corso ‘Designing
Integrated Future Ready Homes’, studiato per far conosce ai professionisti della
progettazione l'integrazione della tecnologia nella casa. Formazione e informazione sono
le basi per costruire rapporti proficui e duraturi tra le parti”.
Conferma la tesi Giulia Prampolini di AESS-Modena: “Abbiamo visto una forte crescita
di partecipazione ai nostri corsi; nel 2000 ci rivolgevamo agli installatori, poi ai progettisti
di impianti, quindi utenza molto tecnica e precisa, ultimamente vediamo che partecipano
molti geometri e architetti perché, se agli inizi c'era divergenza tra parte architettonica
e impiantistica, adesso c'è molta più collaborazione. Sia perché la tecnologia ha
sviluppato prodotti sempre più gradevoli da un punto di vista estetico e di utilizzo, sia
perché le tendenze sono quelle di un utente digitalizzato, il connubio tra le parti è in atto e
non potrà che comportare vantaggi”.
Differisce un po' la posizione dell’Arch. Alessandro Trivelli, Consigliere dell'Ordine degli
Architetti di Milano che vede la diffusione dell'automazione in ambito residenziale come
un processo non necessariamente in atto o in crescita a tutti i livelli quanto ancora per
molto strettamente legato alle singole abitudini e quindi spinto da una definita parte di
clienti finali. “La tendenza alla digitalizzazione è un potenziale che non necessariamente
cambierà il modo di vivere la casa, almeno non nei prossimi anni. Personalmente
propongo questi sistemi a seconda del contesto e della situazione; a volte il cliente finale
è molto generico (penso a quando si progetta un complesso residenziale): lì possiamo
inserire sistemi semplici, magari estendibili nel futuro ma di livello base. Altre volte invece
utente e committente coincidono e quindi la scelta è appannaggio della propria sensibilità:
alcuni magari hanno fatto esperienza della domotica in altri contesti (per esempio in
alcuni yacht) e hanno un certo grado di accettazione, ma c'è anche chi non desidera avere
nemmeno la TV. In contesti relativi al terziario invece è più semplice spingere per inserire
sistemi di automazione; la parte impiantistica ha un risvolto più funzionale che estetico e
ci sono delle dotazioni che possono migliorare e ottimizzare il lavoro delle aziende che li
richiedono. La cosa importante è che, una volta che si è deciso di investire nella domotica
o nell'automazione questa venga utilizzata e recepita come utile”.
Per concludere, la posizione di Cristina Corti Senior Architect Studio Marco Piva,
che propone una stretta collaborazione tra le figure coinvolte in quanto portatrici di
esperienze e competenze diverse ma complementari e che solo nella cooperazione
possano trovare la massima espressione. “Seguiamo con attenzione gli sviluppi
della tecnologia per intervenire non solo con la predisposizione dell’impianto ma
anche prevedendo delle cablature aggiuntive una volta ultimato quest’ultimo. Un
sistema domotico è quindi progettabile allo stesso modo di un edificio, e richiede un
aggiornamento continuo rispetto alle ultime novità sul mercato. Di fondamentale aiuto
sono quindi per il progettista le relazioni con le varie aziende del settore, che costituiscono
un prezioso sostegno nella fase progettuale all’architetto. E molto spesso anche l’input
dell’architetto può contribuire a creare pannelli di controllo funzionali e di design”.
20
Ottobre October 2014
When talking about automation, you can’t ignore
architecture and architects, and above all, the relation that
exists between them and home automation or automation.
These professionals often divide between blind faith and a
total distrust of technology; but it seems that the right choice
isn’t one extreme or another. We asked interested parties
what they thought was the right approach during the design
phase.
“As an interior designer,” explains Andrea Castrignano
“dealing mainly in residential design, my goal is to make
my client’s house comfortable and safe. My clients often
reject any use of automation systems from the start, for
fear of dealing with instruments too complex. In reality, the
interaction is anything but cumbersome, but rather very
intuitive and functional. It is important that each project is
individually analyzed and, according to the need, given the
best solution.”
“Certainly in Italy, as in other countries, there has been a
period of distrust on the part of architects for the technology,”
says Kris Hogg, Chair of CEDIA EMEA. “Customers didn’t
ask nor propose its use, due to a lack of information. Now
there’s an obvious increase of the interest of architects for
these techniques. For this reason, we decided to keep Italy
“Designing Integrated Future Ready Homes”, destined
to become acquainted with design professionals in home
integration technology. Education and information are the
basis for building profitable and lasting relationships between
architects and technology.”
The thesis of Giulia Prampolini of AESS Modena confirms:
“We have seen a strong increase in the course participation.
In 2000, we were addressing the installers, then system
designers, followed by technical users. Lately, we’ve seen
an increase in participation among surveyors and architects,
since initially there was much discrepancy between architects
and installers. Today, there is much more cooperation. This
increase is because technology has further developed;
products have become more aesthetically pleasing and useful;
everyone wants to be linked online; while the connection
between these parts is in progress and can only bring future
advantages.
The viewpoint of Arch. Alessandro Trivelli, the Director
of the Order of Architects of Milan differs. He sees the
spread of automation in residential areas as non-necessarily
as a growth at all levels, but rather closely tied to individual
habits and encouraged by certain clients. “The trend towards
digitization is a possibility that does not necessary change
the way you live in your home, at least not in the next few
years. Personally, I believe that these systems depend on the
context and situation. Sometimes, the final customer is very
generic (I consider this when designing a residential complex).
There, I can put simple systems, which maybe are extendible
to a base level in the future. Other times, the client and I
can agree upon, based on their preferences for what level of
automation, what they’d like. Some already have experienced
home automation in other contexts (like their yacht) and some
have a certain degree of acceptance, while there are others
who don’t even want a TV. In contexts related to the service
sector, it’s less complicated to push and install automation
systems. The systems have more functional than aesthetic
implications, and there are facilities that can optimize and
improve the company’s work through them. It’s important
that once you’ve decided to invest in automation and home
automation, you need to be sure that it’s perceived as useful.”
Finally Christina Corti, Senior Architect at Studio Marco
Piva suggests a close collaboration between those involved
as carriers of different, but complementary experiences and
skills, to achieve the most fruitful collaboration. “We closely
follow the developments of technology to intervene, not
only in the preparation of an installation, but also by providing
additional cabling once it’s completed. A home automation
system is then configured the same way as a building and
requires continuous updating compared to the latest on the
market. Valuable support for architects during the design
phase is available through close relations with the companies
in the sector. It’s also very often that the input of the architect
can help create functional control panels and design.”
THE FINAL CLIENT
To help the industry and practitioners solve some of the
above listed problems and to constantly improve their level
of supply, Italian and international associations are actively
organizing targeted training courses. But, what about the
customers?
Certainly sparked by big consumer electronic brands
(see box) who are slowly entering into the industry, the
consumer, will play a crucial role considering their ability to
control technology.
“The entrance of giants like Apple, Google and Samsung
into the market”, remarks Colombo from BTcino
“gives a strong push in creating awareness and curiosity
in customers. We must be ready to seize the new
opportunities that will be offered. Advancing the regulatory
level that supports the distribution of smart metering
technologies wouldn’t hurt. It’d be an important sign to
change the approach towards automation.”
“There are still two bridges to cross,” says Tamagnini.
“The first is education in architects and builders; the second
is targeted at clients that still are confused about the
technology. Advertising messages for promotion of certain
trends born in the consumer market, can be a good start to
the process of education and dissemination of technology
for buildings.”
THE FUTURE
The need fore more informed demands, however, does
not deter companies from trying to over more innovative
products and performances to dictate or follow the
emerging trends. It doesn’t seem to stop, for example,
the race to more beautiful and user-friendly interfaces that
seem simple upfront, but with a complicated backing.
Architects and the public trust such products and willingly
involve them in their projects. But, the interfaces will
undergo a process of unification. Through them, it will be
possible to control multiple integrated applications. You may
be let wondering, if everything is connected, will it all speak
the same language?
“In terms of protocols,” says Fabio Concezzi, “we are
facing total compatibility. I believe, however, it’s incorrect
to think that everything can go under a single protocol for
both technical and commercial reasons. Moreover, there are
systems that must communicate over different protocols to
ensure safely, or because they simply hand data differently.
The important thing is to integrate them all.”
“In my opinion,” says Alberto Pilot, ‘future rends will shift
from HDBaseT or to streaming content from the digital
matrix, however, all conveyed by copper and fiber (for
longer distances). There will always be more convergence
between the consumer world, than the “produmer” and
the professional- also with regard to transmission standards
and protocols. The Ethernet will become the one and
only communication infrastructure for each AV device and
control.”
Bellisi of Comm-Tec, who sees full integration, is also in
agreement “it’s no more a distant or futuristic thing, but
a result from the need to have an easy to use application
that fits into the technical development of the apparatus.
Analogue will disappear and everything will be on the
network.”
“There won’t be more serial numbers to indicate the
devices, but their own IP addresses, through which,
everything will be able to communicate and interact,”
concludes Fin.
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ON INTERNET
Soon, everything will be integrated, on the network and connected (below you can read an
article on the concept of Internet of Things), since it will be increasingly important to have
integrated management of the automation systems of a house or a building, especially
when it comes to systems from different vendors.
“The lack of integration” insists Maria Chizzali, “involves functional limitations. For
example, in the event of detected excessive consumption of a system, the only possible
intervention would be to post loads or turn off the lights, without interacting with the
air-conditioning system. The software technology today has reached the point of making
meaningless the use of different architecture supervision. This allows you to transfer
the residential sector to the reliability typical of building automation solutions, and at the
same time to extend to the building sector lower costs and use of applications dedicated
to housing. It no longer makes sense to design the various components of the systems
separately. Taking into account the aspects of integration, it’s possible to design the most
efficient building solutions from the point of view of comfort, safety and costs, eliminating
duplication, avoiding cumbersome processes for managing and allocating the budget, so
as not to end up with a part of the field systems oversized, while the remaining is not
appropriate to the objectives of the project. The spread of smartphones, finally, has created
the demanded for advanced graphical user interfaces. The Web based GUI is, in fact, the
answer since it’s usable on any device that supports a web browser, such as a PC, touch
screen, smartphones, tablets, smart TV, etc.”
The network will play a role increasingly important, where information and valuable data
converge. For that is necessary to ensure maximum security. Here’s an example: about a
year ago, Gesù Molina, a Spanish engineer based in the USA, found himself in Shenzhen,
China, to work on a hacking operation at a hotel that gave ever guest an iPad for the
management of their room and demands from the staff. In just two days, Molina was able
to force the data protection system through a single Wi-Fi network, onto an open protocol.
It wasn’t his intention to harm anyone, but to expose to those responsible for the technical
structure what he could do. The job done is to demonstrate the complications of placing
sensitive data on virtual media, such as a Cloud, and on remote control.
22
Ottobre October 2014
There won’t be more serial
numbers or IR to indicate the
devices, but their own IP addresses,
through which, everything will be
able to communicate
and interact
Non ci saranno più codici seriali
o IR per controllare i dispositivi
ma un indirizzo IP tramite cui
tutto potrà interagire
e comunicare con tutto
When it comes to designing
sound systems, there’s no such
thing as an easy installation.
But no matter the size or shape
of the room,
I need to deliver
concert-quality
sound to every
seat in the house.
ROOMMATCH
PROGRESSIVE
DIRECTIVITY ARRAYS
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With RoomMatch, Bose seeks to deliver consistent tonal
balance from left-to-right and front-to-back, together with
highest audio performance. Developed with 42 symmetric
and asymmetric coverage patterns, each module has
specially designed waveguides and proprietary interferencefree acoustic summation. The arrays allow for equal acoustic
spacing and continuous summation across modules for
each specific installation, avoiding wall reflections.
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The result: consistent coverage across the listening area
and superior vocal clarity.
Learn more at pro.bose.com
SBC SBARCA IN ITALIA
SBC lands in Italy
Altro segno indiscutibile della vivacità del settore, l'arrivo in italia della famosa
conference dedicata agli Smart Building. Un'occasione importante per aggiornarsi su
tecnologie e mercato, fare networking
e indagare sul futuro della propria professione.
“Dopo le esperienze di Amsterdam e Londra” dice Agata Pawlik, Conference Manager
per ISE - Integrated Systems Events, “abbiamo ritenuto sia i tempi sia il mercato
di riferimento maturi per presentare la nostra attività anche nelle città di Milano e
Berlino.
In linea con gli appuntamenti precedenti, la SBC affronterà le innovazioni del settore
dell'automazione soffermandosi, attraverso case stories e testimonianze dirette di
esperti, sulle nuove tendenze e su quelli che riteniamo essere i 'temi caldi' della smart
building,
a cominciare dal significato di case e città veramente intelligenti. Molto spazio verrà
dato alla gestione tramite l'integrazione dell'energia – risparmio, impatto zero
e rinnovabili – ma anche al ruolo dell'integratore e del progettista che sono chiamati
a interpretare queste tendenze, a farle proprie e, soprattutto, a comunicarle ai clienti
finali, ingegneri e architetti. Per entrare ancora più nel dettaglio parleremo della
gestione delle reti IP, della sicurezza degli edifici e dei sistemi di trasmissione dati e di
quel che si chiama Internet of Things cioè la nuova tendenza a connettere e integrare
sistemi e dispositivi dagli elettrodomestici fino ai dispositivi wearable”.
Appuntamenti:
7 ottobre 2014 - QEII Conference Centre, Londra
6 novembre 2014 - Hotel Mövenpick, Berlino
18 novembre 2014 - Hotel Nhow, Milano
9 febbraio 2015 - RAI, Amsterdam
Another clear sign of the vitality of the sector is the
arrival of the famous conference dedicated to Smart
Building in Italy. This is an important opportunity to keep
abreast about technology, the market, networking, and the
future of the profession.
“After the experiences in Amsterdam and London,”
says Agata Pawlik, the Conference Manager for ISE Integrated Systems Events, “we felt it time to be your
target market, ready to present our business in Milan
and Berlin. In line with other dates, the SBC will address
innovations in the field of home automation through case
stories and testimonies of experts on the new trends on
what we believe to be smart building “hot topics”, starting
with the meaning of intelligent houses and cities. Much
space is given to management through energy integrationsaving, zero impact and renewable- but also the role of the
integrator and designer who interpret these trends, make
them their own, and, above all, to communicate to the
customers, engineers and architects. Getting more in detail,
we’ll discuss the management of the IP networks, building
security, data transmission systems and the Internet of
Things, a new trend to connect and integrate systems and
devices from home appliances to wearable devices”.
Dates:
October 7, 2014 - QEII Conference Centre, London
November 6, 2014 - Hotel Mövenpick, Berlin
November 18, 2014 - Hotel Nhow, Milan
February 9, 2015 - RAI, Amsterdam
www.smartbuildingconference.com
“It’s essential,” concludes Bernini “to ensure a high
level of security. On the market there are still a number of
systems that can be easily cloned, but are sold as safe.
Security is needed for both reading and writing to give the
customer the opportunity to create a sense off security.
For this reason, the choice of having a closed protocol is
an intentional choice. There are also successes in systems
that passed in LAN, and once that is blocked, everything
is stopped. So, I’m not convinced that this is the right
direction to head in”.
© Adeo Group per Control4
24
Ottobre October 2014
CONCLUSIONS
In edition to briefly defining the market with some data and
impressions, and investigating the most obvious changes
that have affected the world of automation in the past five
years, we have focused on the aspects of improvement
and the nodes which need to unravel in order to balance
the “loft proposal with slowing factors: inadequate
infrastructure, cultural skepticism, operator preparation and
confusion in defining an adequate system.
In addition, we have tried to turn a blind eye to the future to
see how, even in that direction, expectations and possible
complications coexist within a concept of integration even
deeper and pushed.
A job that we hope will stimulate the entire supply chain in
order to generate a leap that would develop the potential of
the world of automation.
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Leader del proprio settore, il punto di
forza di Brivio & Viganò Autotrasporti
è sicuramente il saper interpretare
al meglio le esigenze dei clienti e del
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Text: Valentina Bartarelli
As a leader in its field, the strength of
Brivio & Viganò Trucking is the ability to
interpret the needs of the customers and
the market and to stock up to ensure
timely and accurate services thanks to
technological systems.
Let’s take a look…
Brivio & Viganò Autotrasporti, azienda che dal 1980
opera nell’ambito dei trasporti su strada, fornisce ai
propri clienti servizi di distribuzione, stoccaggio
e logistica di prodotti alimentari.
Recentemente Brivio & Viganò Autotrasporti ha deciso
di rimodernare la sede e i magazzini a nord di Milano
(8.500 mq) destinandoli al servizio di logistica con
temperatura controllata. Lo studio di progettazione
incaricato ha quindi preparato un capitolato e indetto
un bando vinto dalla ditta Vergani – Sistemi Elettrici
Applicati, system integrator e installatore elettrico
che ha coinvolto Home Systems Consulting nella
realizzazione del progetto.
L’incarico originale riguardava la realizzazione del
controllo integrato di luci, sistema anti intrusione
e video sorveglianza ma con l’avanzare dei lavori,
e incentivati dalle possibilità offerte dall’integrazione
dei dispositivi necessari al lavoro dell’azienda, la
proprietà ha deciso di munirsi di un’interfaccia di
controllo integrata e completa e di estendere quindi
le funzionalità anche alla climatizzazione e al controllo
accessi. Infine, quando si è deciso di costruire un
secondo capannone, gli impianti e la supervisione sono
stati estesi anche a questo, integrando sistemi di campo
diversi.
LE ESIGENZE
Trattandosi, in parte, di una ristrutturazione, la difficoltà
era integrare gli impianti esistenti – KNX e alcune
telecamere analogiche – non progettati per essere
gestiti da un BMS (Building Management System), con
i nuovi dispositivi e riuscire a realizzare un sistema di
gestione unico, ulteriormente espandibile nel tempo,
per tutte le componenti dell’impianto.
26
Ottobre October 2014
soluzioni solutions
j Brivio & Viganò, polo logistico a Usmate Velate (MB) / Brivio & Viganò logistic hub in Usmate Velate (MB)
Inoltre la proprietà desiderava la definizione di alcuni scenari dinamici e la possibilità
di accedere al sistema di controllo tramite un’interfaccia locale fissa ma anche in
remoto tramite PC, iPad e iPhone. Tutto il lavoro, infine, avrebbe dovuto svolgersi in
tempi brevi e senza compromettere il normale svolgimento delle attività dell’azienda.
Ad esempio, molti lavori sono stati fatti all’interno di celle frigorifere mentre queste
erano in funzione, invece prove e collaudi hanno avuto luogo di notte.
La prima fase del progetto è iniziata nel 2011 completandosi in circa due mesi, mentre
tutt’oggi sono in corso delle nuove estensioni del sistema.
SISTEMI E ARCHITETTURA DI RETE
La soluzione realizzata è basata sul sistema di supervisione HSYCO di Home Systems
Consulting, in grado di controllare direttamente sia gli impianti esistenti sia quelli da
realizzare con un’interfaccia grafica integrata, Web based, accessibile in locale e da
remoto in modo sicuro.
I sistemi di illuminazione pre-esistenti erano a standard KNX. Nelle aree di nuova
realizzazione si è deciso di gestire illuminazione e automazione con il bus da MyHome,
che controlla anche l’irrigazione. Il sistema integra nativamente sia il protocollo SCS
(MyHome) sia KNX, e consente quindi di controllare dalla stessa pagina le luci gestite
tramite KNX e quelle tramite MyHome.
L’integrazione dell’impianto di condizionamento Aermec è stata realizzata utilizzando il
protocollo ModBus, mentre per quella con i sistemi LG, in corso di realizzazione, verrà
utilizzato il protocollo BACnet.
Per quanto riguarda la sicurezza, l’impianto di video sorveglianza originale composto
da una decina di telecamere analogiche, è stato interfacciato al sistema di controllo
utilizzando encoder video. Sono poi state aggiunte telecamere IP di diversi produttori,
sia fisse sia PTZ. Il sistema attuale ne comprende circa 50. Per l’anti intrusione
è stato scelto il sistema Tecnoalarm, interfacciato via IP tramite il protocollo Tecno out,
mentre per l’anti incendio è stata scelta la centrale Aritech Interlogix Fp2000.
L’interfaccia di controllo di HSYCO include un servizio di messaggistica via e-mail che
viene utilizzato soprattutto per evitare accessi non autorizzati. Ad esempio, quando
i rivelatori del sistema di anti intrusione registrano una presenza, HSYCO controlla
il puntamento delle telecamere PTZ e invia immediatamente una mail con alcuni
fotogrammi al responsabile.
www.connessioni.biz
Infine, è stato integrato il controllo della citofonia e della
telefonia VoIP tramite il centralino Dexgate, installato
direttamente sul server HSYCO. I posti esterni IP sono
2N. Il progetto ha incluso l’ampliamento della rete
Ethernet esistente: attualmente, la rete è costituita da un
backbone in fibra ottica che connette quattro armadi rack
(uffici piano terra, uffici piano 1, cella frigo, capannone).
La rete di tutte le aree nuove è cablata in rame con cavi
categoria Cat 6, mentre il cablaggio della parte preesistente è ancora a standard Cat 5. La rete Wi-Fi copre
cella e capannone, per gli uffici solo la zona della hall.
L’INTEGRAZIONE
Come detto, una volta definite le singole parti la difficoltà
era realizzare un sistema di controllo centralizzato che
riuscisse a “dialogare” con tanti protocolli e integrare
tutti i diversi marchi utilizzati. Tramite HYSCO è stato
possibile creare scenari che mettono in collaborazione
più di un sistema (interoperabilità). Alcuni esempi:
- Quando viene inserito l’impianto di anti intrusione
vengono messi in protezione termica i sistemi di
condizionamento.
- Se invece il sistema anti intrusione viene inserito
dall’ufficio in fasce orarie predefinite, si spengono tutte
le luci del capannone.
- Quando viene passata sul lettore una tessera (badge)
per l’accesso, a seconda dell’utente, HSYCO accende
le luci della zona in cui il lavoratore opera, per esempio
magazzino, uffici oppure cella.
27
soluzioni solutions
- È stato realizzato un controllo che verifica se le zone
delle celle sono libere o occupate il sabato, per evitare
falsi allarmi del sistema anti intrusione. Ogni zona
occupata viene comunque segnalata via e-mail al
responsabile.
- Infine, anche nel caso in cui le porte dei magazzini
rimangano aperte viene inviata una e-mail di allerta e
non viene consentito l’inserimento del sistema di anti
intrusione.
HSYCO mette a disposizione un set completo di
strumenti di configurazione Web based che consente
di creare le pagine dell’interfaccia di controllo in modo
semplice e immediato, da PC o da qualsiasi dispositivo
portatile abilitato. È anche disponibile un modulo di
diagnostica che può essere utilizzato in modo facile,
veloce e sicuro sia in locale che da remoto. In questo
modo, l’intera configurazione del sistema realizzato può
essere manutenuta da remoto, in qualsiasi momento, sia
nel caso in cui vengano richieste modfiche o upgrades
che in quello in cui si verifichino guasti o anomalie.
Brivio & Viganò Autotrasporti, a road transport
company founded in 1980, provides customers advanced
technology management in the distribution, storage and
logistic services for food products.
Recently Brivio & Viganò Autotrasporti decided to
renovate its headquarters and warehouse located north of
Milan (8,500 sqm) to better suit its logistics service with
temperature control.
The company sponsored a competition to choose to most
adept design project, handing the award to the system
integrator and electrical installation firm, Vergani: Applied
Electrical Systems. Vergani’s project succeeded with the
help of Home Systems Consulting.
The original assignment concerned the realization of
integrated light control, video surveillance and intrusion
detection system; however, with the quick progress and
the lure of device integration necessary for the company’s
work, the business chose to install an integrated and
complete interface with the addition of air conditioning
and access control. When the company decided to build
a second building they extended the system and its
monitoring to the new complex, thus integrating two
diverse systems
Requirements
Considering, in part, that this was a reconstruction, the
challenge was to incorporate existing systems- KNX and
several analog cameras which weren’t designed to be
operated by a BMS (Building Management System) - with
new devices, to successfully achieve a single management
system that has future potential to be expanded to include
all system components.
The company also wanted to define some dynamic
scenarios and the possibility to access the control system
through a local fixed interface, but also remotely a PC, iPad
and iPhone. All of the work had to be done in a short period
of time, without interrupting the normal activity of the
business. For example, during the day, the installation took
place in the cold storage areas, while measurements and
tests were done at night.
The first phase of the project began in 2011 and was
completed within two months, while the new system
expansion is still underway.
28
Ottobre October 2014
soluzioni solutions
HSYCO
Home Systems Consulting S.p.A. è una società di ingegneria
specializzata nello sviluppo di soluzioni avanzate per la home
& building automation. Il punto forte della sua offerta è riuscire
a integrare soluzioni con diversi gradi di completezza per
il controllo dei sistemi, superando le difficoltà relative alla
compatibilità di prodotti diversi.
Il supervisore HSYCO è un ambiente di sviluppo completo che
consente il controllo integrato di KNX, Modbus, BACnet, Dali,
DMX, Duemmegi Domino/Contatto, BTicino/Legrand MyHome,
Arduino, Tridonic, Airzone, Daikin, Mitsubishi, Fcc Planterm,
Messana Ray Magic, Giakoclima, Advantech, Atop, Arteco,
Electrex, Elsner, Erco-Gener. HWGroup, IME, Legrand, Schneider
Electric, Sierra Wireless, Socomec, Teleorigin, Enttec, Kissbox,
Axis, Panasonic, Mobotix, Sony, Samsung, Vivotek, Aritech, Bentel,
Bosch, El.Mo., Guardall, Honeywell Galaxy Dimension, Inim,
Paradox, Tecnoalarm, T-Lab, Honeywell Notifier, Interlogix, Hephais
SD3, Oikos Fragrances, Squeezebox, NetStreams, NuVo, Aton,
AMX, Denon, Epson, Rotel, Yamaha, Atlona, Octava, Wyrestorm,
Samsung Smart TV, irTrans, Power One, Carlo Gavazzi, Ekahau,
HID, 2N, Snom, Teldat.
HSYCO permette di gestire in locale e da remoto tutte le funzioni di
automazione tramite un’unica interfaccia Web facile da utilizzare,
personalizzabile ed accessibile da qualsiasi PC Windows, Mac
e Linux, Smart TV, Touch Screen, telefoni cellulari, smartphones
e tablet IOs, Android o Windows 8.
Moltissimi dispositivi oggi nascono con la propria App di controllo
ma il limite nell’utilizzo delle App è che non possono essere
integrate tra di loro. L’interfaccia di HSYCO permette invece di
gestire tutti i dispositivi dalla stessa pagina di controllo, e di
definire logiche combinate di funzionamento. In più, la funzionalità
di sintesi vocale aumenta ancora la flessibilità e la facilità d’uso
dell’interfaccia di HSYCO.
www.hsyco.com
Home Systems Consulting S.p.A. is an engineering company
specializing in the development of advanced solutions for home and
building automation. The highlight of the offer is the ability to integrate
solutions with varying degrees of completeness for the control of
systems overcoming any difficulties relating to the compatibility of
different products.
The HSYCO supervisor is a complete development environment that
provides integrated control of KNX, Modbus, BACnet, Dali, DMX,
Duemmegi Domino/Contatto, BTicino/Legrand MyHome, Arduino,
Tridonic, Airzone, Daikin, Mitsubishi, Fcc Planterm, Messana Ray
Magic, Giakoclima, Advantech, Atop, Arteco, Electrex, Elsner,
Erco-Gener. HWGroup, IME, Legrand, Schneider Electric, Sierra
Wireless, Socomec, Teleorigin, Enttec, Kissbox, Axis, Panasonic,
Mobotix, Sony, Samsung, Vivotek, Aritech, Bentel, Bosch, El.Mo.,
Guardall, Honeywell Galaxy Dimension, Inim, Paradox, Tecnoalarm,
T-Lab, Honeywell Notifier, Interlogix, Hephais SD3, Oikos Fragrances,
Squeezebox, NetStreams, NuVo, Aton, AMX, Denon, Epson, Rotel,
Yamaha, Atlona, Octava, Wyrestorm, Samsung Smart TV, irTrans,
Power One, Carlo Gavazzi, Ekahau, HID, 2N, Snom, Teldat.
HSYCO allows local and remote management for all automatic
functions through a single easy to use and customizable web
interface, accessible from any Windows PC, Mac and Linux, Smart
TV, Touch Screen, mobile phones, smartphones and IOs tablets,
Android or Windows 8.
Today, many devices are created with a control app, but is limited
since integration cannot occur between two devices.
The HSYCO interface allows management of all devices from the
same control page and the ability to define combined operation logics.
Furthermore, The speech functionality further increases the flexibility
and use of HSYCO interface.
soluzioni solutions
g Pagina di controllo telecameredi sorveglianza / Control page surveillance cameras
m Pagina di controllo del sistema antincendio / Control page fireprotection system
Systems and Network Architecture
The achieved solution is based on the system of supervision HSYCO of Home
Systems Consulting, which is able to directly control both the existing installations
and those to be implemented with an integrated graphic user interface that is
Web based and securely accessible both remotely and locally. The existing lighting
systems were standard KNX. In new construction areas, it was decided to manage
lighting and automation with the bus from MyHome, which also controls irrigation.
By nature, HSYCO integrates both the protocol SCS (MyHome) and KNX, allowing
the user to control KNX lighting and MyHome from the same page.
The integration of the air conditioning unit Aermec was performed using the
ModBus protocol, while the one with LG systems, which is currently under
construction, will be using the BACnet protocol.
With regards to security, the original video surveillance system, composed of
a dozen analogue cameras, was interfaced to the control system using a video
encoder. Then, both fixed and PTZ IP cameras from various manufacturers were
added. The current system includes 50 cameras. The anti-intrusion Tecnoalarm
system was chosen and interfaced via IP using the protocol Tecno out, while
Airtech Interlogix FP2000 served as the anti-fire system.
The HSYCO’s control interface includes an email messaging service that helps
prevent unauthorized access. For example, when the anti-intrusion system
detectors sensor a presence, HSYCO controls the direction of the PTZ cameras
and immediately sends and email with several photos to the system manager.
Finally, the integration of intercom control and VoIP telephony via the Central
Dexgate was installed directly on the HSYCO server. The external IP units are 2N.
The project included the expansion of the existing Ethernet network.
Currently, the network consists o a fiber optic backbone that connects four
racks (offices on the ground floor, first floor offices, cold storage room, and the
warehouse). The network in the new areas is wired with category Cat 6 copper
wire, while the pre-existing wire is still a standard Cat 5. The Wi-Fi network covers
the storage and warehouse and only the lobby in the office area.
Intervista a Roberto Vergani
Interview with Roberto Vergani
www.hsyco.com
www.brivioevigano.it
www.impiantivergani.it
Scambiamo due parole con Roberto Vergani, titolare di Vergani – Sistemi Elettrici
Applicati.
We exchanged a few words with Roberto Vergani,
owner of Vergani - Applied Electrical Systems.
C - Quale è il suo ruolo di consulente nell’orientare il cliente verso certe scelte?
Roberto Vergani - Sulla base della nostra esperienza con HSYCO e grazie al rapporto
di collaborazione con il cliente possiamo proporre nuove estensioni funzionali che
pensiamo possano essere interessanti o utili.
C - What’s your role as an advisor in guiding the client
towards a certain purchase?
Roberto Vergani - Based on our experience with HSYCO
and thanks to the collaboration with the customer, we are
proposing new functional extensions that we think may be
useful and interesting.
C - I punti vincenti di tutto il sistema?
RV - Il cliente ha ormai fiducia nel fatto che, grazie all’estrema flessibilità del sistema,
la nostra azienda è in grado di confezionargli una soluzione su misura lasciando a loro
la libertà di scegliere le tecnologie e i sistemi che meglio si adattano al loro business.
Di conseguenza, ogni nuova espansione è oggetto di una gara per quanto riguarda la
fornitura dei sistemi, e Brivio & Viganò può scegliere le tecnologie migliori spuntando
sempre ottimi prezzi.
once the individual parts were
identified, the difficulty was in creating
a centralized control system that
was able to “converse” with so many
different protocols and to integrate
all the different brands used
una volta definite le singole parti
la difficoltà era realizzare un
sistema di controllo centralizzato
che riuscisse a “dialogare” con
così tanti protocolli e integrare
tutti i diversi marchi utilizzati
C - The winning point of the whole system?
RV - By now the client has confidence in the fact that,
thanks to extreme flexibility of the system, our company
is able to manufacture a customized solution allowing the
freedom to choose technologies and systems that are best
suited to their business. As a result, every new expansion is
the subject in a challenge with regards to system supplies
and Brivio & Viganò can choose the best technologies with
more competitive prices.
Integration
As mentioned, once the individual parts were identified, the
difficulty was in creating a centralized control system that
was able to “converse” with so many different protocols
and to integrate all the different brands used.
The solution was to use HSYCO making possible the
creation of scenarios that bring into cooperation more than
one system (interoperability). Several examples:
- When the anti-intrusion detection is installed so are the
thermal conditioning systems.
- If the anti-intrusion system is used in the office with predetermined times, it can turn off the warehouse lights
- When given an access badge to a second user,
HSYCO can turn on the lights in the area where he or
she is working, for example, the warehouse, office or
storage. - A control checks to see if areas of the storage are free
or occupied on Saturdays, to avoid any false intrusion
detection alarms. Each occupied zone sends a report viaemail to the manager.
- In cases where the warehouse’s doors remain open, an
alert email is sent to manager, and the anti-intrusion system
cannot be activated.
HSYCO provides comprehensive set of tools or web based
configuration that allows the user to create pages to quickly
and easily control interface from a PC or any enabled
portable device. In addition, a diagnostic module can be
used quickly, easily and securely locally or remotely.
The entire system configuration can be maintained and
accessed remotely and at any time in cases where changes
need to be requested or for upgrades that check for faults
or anomalies.
30
Ottobre October 2014
Follow us on
Biennale Internazionale di Security & Fire Prevention
Fiera Milano (Rho) 12.14 NOVEMBRE 2014
RISPARMIA TEMPO E DENARO!
Registrati e acquista il biglietto al 50% su www.sicurezza.it
THE INTERNATIONAL NETWORK
São Paulo - Brasil 13.15 Maggio 2014
Feira Internacional de Segurança e Proteção
International Fair of Safety and Protection
São Paulo - Brasil 08.10 Ottobre 2014
soluzioni solutions
SARAMOUR
CRN 133
La sintesi fra
tecnologia, amore
per l’arte e comfort
The synthesis between technology,
the love for art and comfort
www.videoworks.it
www.crn-yacht.com
www.kaleidescape.com
www.samsung.com
www.extron.it
www.amx.com
Incontriamo uno yacht ricco di oggetti
d’arte, finemente allestito e dotato
di tanta tecnologia per navigare,
rilassarsi e divertirsi
Informazione integrata.
Inquadra il QR con la
fotocamera del cellulare
dopo aver aperto il lettore.
Integrated information
access.
Frame the QR with the
phone camera after
opening the player.
Text: Nicodemo Angì
32
Ottobre October 2014
A visit to a yacht full of art works
and beautifully set up with enough
technology to browse, relax and enjoy
oneself
soluzioni solutions
Il cantiere CRN non è nuovo a Connessioni, dato che alcune sue creazioni
sono state già “recensite” dal magazine. Fondato ad Ancona nel 1963,
attualmente è specializzato nella costruzione di grandi yacht, in alluminio
e acciaio dai 40 ai 90 metri, anche se nel recente passato, abbiamo
esempi di una linea di imbarcazioni in composito fino ai 43 metri.
In questo articolo parleremo di Saramour CRN 133, un grande yacht da
61 metri in acciaio e alluminio con un baglio massimo e pescaggio di
10,2 e 3,10 metri rispettivamente; il dislocamento a pieno carico arriva
a 840 tonnellate.
I due motori Caterpillar 3512 erogano 1.230 Kw l’uno a 1.800 giri/min
e anche i generatori trifase sono “Cat”: si tratta di due gruppi da
175 kilowatt e uno ausiliario da 69 kilowatt; i dissalatori hanno una
produzione giornaliera 10.000 litri/giorno. L’ampio spazio interno ospita
fino a 14 persone dell’equipaggio e 10 passeggeri, distribuiti fra le
quattro cabine degli ospiti e la suite dell’Armatore.
Oltre che elegante Saramour è anche un navigatore a prova di Oceano,
dato che l’autonomia alla velocità di crociera (14 nodi) arriva a 3.000
miglia nautiche e le classificazioni ottenute (per esempio Lloyd LR 100
– A1 – SSC – MONO, G6) certificano una struttura molto solida e una
costruzione condotta sotto standard qualitativi e di controllo di alto
livello. La scorza del navigatore cela però tante dotazioni e caratteristiche
il cui fine ultimo è una navigazione confortevole e piacevole, già a partire
dall’allestimento degli interni.
LO STILE, L’ARTE, LE LINEE
Lo yacht è frutto dell’azione sinergica fra l’ufficio tecnico di CRN, che
ha curato la progettazione navale e lo studio, Francesco Paszkowski
Design che ha firmato le linee esterne e gli interni, questi ultimi in
collaborazione con l’ufficio interior design di CRN. Il risultato è uno yacht
dalle linee senza tempo, la cui armonia e unitarietà viene evidenziata dai
colori bianco lucido e grigio chiaro sapientemente abbinati. Gli interni
sono minimalisti e contraddistinti da linee circolari e spazi fluidi che
si ripetono con coerenza nei vari ambienti, invitando al comfort e alla
fruibilità. Gli elementi dell’arredo sono prevalentemente monocromatici,
giocati (in una sorta di leitmotiv che percorre tutto lo yacht) sui toni
caldi del noce Canaletto abbinati al legno laccato in Bordeaux e al
marmo naturale Thala Beige. Questa semplicità (che non va confusa
con “facilità”) è rilassante per gli ospiti e fa da cornice alle numerose
opere d’arte che fanno di questa nave – in ossequio alla grande passione
dell’Armatore – una Galleria d’Arte mobile.
La pulizia delle linee è conservata anche dal fatto che molti dei TV
Samsung di bordo – ad esempio il 55 pollici del salone principale – sono
installati su supporti motorizzati a scomparsa.
Una zona ad alto “tasso di relax” è quella del ponte inferiore, nella quale
il portellone di poppa, aprendosi, crea una mini spiaggia a pelo d’acqua.
Nei due ampi garage sviluppati sui due lati del ponte inferiore trovano
alloggio un Riva Iseo da 8,2 metri e un Castoldi da 6,4 metri; adiacente
la control room e la sala macchine. Al centro dello scafo ci sono due
cabine Vip e una suite a tutta larghezza, con la zona letto e quella bagno
divisa soltanto da una vetrata oscurabile con una tenda. Anche gli
alloggi dell’equipaggio sono piuttosto ampi, con una zona giorno, la
dinette e un’area relax che occupano tutta la larghezza dello scafo; dalla
dinette tramite una scala interna si arriva direttamente alla lavanderia, la
cambusa e l’area tecnica.
www.connessioni.biz
33
soluzioni solutions
COMFORT E PRATICITÀ
Buona parte del ponte superiore è destinata all’alloggio
dell’Armatore, che può così vivere al meglio la
navigazione in assoluta riservatezza. Allo stesso livello
c’è un’ampia sala da pranzo da cui si accede al salone
panoramico del ponte superiore. La suite armatoriale
è separata dalla scalinata centrale, posizionata nella
lobby, da una vetrata molto tecnologica: essa può
infatti essere oscurata – premendo semplicemente un
pulsante – grazie ad un filtro polarizzatore.
I sistemi integrati installati rendono la vita a bordo di
Saramour molto piacevole.
Quest’idea della tecnologia dedicata al comfort
e al relax è stato un input preciso dell’armatore,
come potrete verificare nella breve intervista con il
Cantiere. Saramour ha un alto grado d’integrazione
e connessione fra sistemi e mondi apparentemente
separati allo scopo di aumentare il comfort di bordo
e il cuore di questa “collaborazione” è una sofisticata
rete wireless e cablata. L’esperienza di Videoworks
nel networking ha permesso la concretizzazione di un
progetto di alto livello in grado di trattare anche servizi
VoiP (Voice over IP) e garantire un alto QoS (Quality of
Service) per una connettività affidabile e veloce.
Il risultato ottenuto è stato un’interfaccia unica verso
gli impianti di bordo attraverso la quale l’armatore
ed i suoi ospiti possono interagire non soltanto con i
sistemi domotici e per l’entertainment, di pertinenza
di Videoworks. Tramite una logica di co-design e coengineering è così possibile, a bordo di Saramour,
telefonare, accendere le luci, verificare la rotta, ascoltare
musica, vedere un film, utilizzare Facetime o Skype,
chiamare lo staff, regolare le tende e la climatizzazione
agendo sempre sul proprio iPad o iPod touch nel quale
è installata la app AMX TP. Per gestire musica e video
troviamo un terzetto Kaleidescape: musica e video sono
immagazzinati in server 1RU e riprodotti da quattro
player M300 mentre l’acquisizione dei dischi è affidata
a un Disc Vault. Importante è poi, come appare dalla
lista dei componenti, la presenza di apparecchi Cisco
diversi dai router e da altri componenti di networking.
L’azienda californiana fornisce infatti il sistema di
telefonia e intercom over IP che percorrono tutta la
barca. Interessante è, per esempio, il 2921, un router
per servizi integrati di flussi audio, video, dati e voce
oppure l’FXS, un’interfaccia che fornisce la tensione
di alimentazione, gli squilli e i toni di composizione ad
un normale telefono o centralino, permettendo il loro
collegamento con reti digitali.
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34
Ottobre October 2014
Saramour ha un alto grado
d’integrazione e connessione fra
sistemi e mondi apparentemente
separati, allo scopo di aumentare
il comfort di bordo
Saramour has a high degree
of integration and connection
between seemingly separate
worlds and systems in order to
increase the comfort on board
COMFORT IN ALTO MARE
Comfort on the high seas
Due parole con il cantiere CRN:
C - Quali sono stati gli input espressi dall’Armatore per la
realizzazione del sistema domotico a bordo?
Gianluca Ciniero, Project Manager CRN - La richiesta espressa dai
rappresentanti dell’Armatore è stata di avere la completa gestione
di tutti i dispositivi (tende, luci, audio-video, navigazione, CCTV, my
concierge) garantendo un’interfaccia efficace ed intuitiva.
C - Quali sono i punti forti dei sistemi integrati in questa
imbarcazione?
GC - Dimmeraggio luci, movimentazione tende, scenari, charting
e CCTV screenshots rappresentano un livello di integrazione
standard delle nostre costruzioni. Una particolarità che mi viene
in mente del MY Saramour è che anche il tender Riva Iseo, come
gli altri ambienti di bordo, è dotato di un iPad con il quale gestire
non solo l’hi-fi, ma sul quale visualizzare anche la cartografia ed i
parametri fondamentali per la navigazione.
Two words with CRN shipyard:
C - What about the input expressed by the Owner for the construction
of the automation system on board?
Gianluca Ciniero, Project Manager CRN - The request made by
the Owner representatives was to have a complete management of
all devices (curtains, lighting, audio-video, navigation data, CCTV, my
concierge) ensures effective and intuitive interface.
C - What are the strengths of the integrated systems in this boat?
GC - Dim lights, moving curtains, scenery, charting and CCTV
screenshots represent one standard level of integration in our works.
A special feature that I can think of MY Saramour is that even the
Riva Iseo tender, as the rest of the board, is equipped with an iPad to
manage not only the hi-fi, but which also display the mapping and the
basic parameters for navigation.
soluzioni solutions
The shipyard CRN is not new to Connessioni, given that
the magazine has already reviewed some of their creations.
Founded in Ancona in 1969, the shipyard currently
specializes in the manufacture of large yachts, in aluminum
and steel from 40 to 90 meters, even if in the near past we
have some examples of ships constructed in composite
until 43 meters.
In this article, we will discuss Saramour CRN 133, a large
61-meter long steel and aluminum yacht with a 10.2 meter
beam and a 3.10 draft; the displacement at full load reaches
840 tons.
The two Caterpillar 3512 engines deliver 1,230 kW each at
1,800 rpm/min, while the three-phase generators are also
“Cat”: it’s a matter of two groups from 175 kilowatts and
a backup of 69 kilowatts; the desalination plant systems
have a daily production of 10,000 liters/day. The spacious
interior comfortably accommodates up to 14 crewmembers
and 10 passengers, with four cabins for guests and a
suit for the owner. In addition to elegance, Saramour an
impressive sailing vessel, given that autonomy at cruising
speed (14 knots) gets up to 3,000 nautical miles while
the classification obtained (eg Lloyd LR 100 - A1 - SSC MONO, G6) certifies a very solid structure with construction
conducted under quality standards and high-level control.
The surface of the vessel hides many amenities and
features. The boat’s ultimate goal is a pleasant and
comfortable sail, starting with the interior setup.
Style, Art and Lines
The yacht is the result of the synergistic action between the
technical office of CRN, which oversaw the ship design and
study, and Francesco Paszkowski Design, who oversaw
both boat’s the interior and exterior. Paszkowski Design,
in collaboration with CRN’s interior design office, created
a yacht with timeless lines, first evident by the boat’s
glossy white and perfectly harmonized light grey color.
The interior is minimalist and characterized by circular lines
and fluid spaces that are consistently repeated in different
environments, offering comfort and usability.
The furnishings are mostly monochromatic, employing
(in a sort of leitmotif that runs throughout the yacht) warm
tones of walnut combined with wood lacquered in Bordeaux
and Thala Beige natural marble.
www.connessioni.biz
Main Installed Equipment
Q.ty - Description
Central Rack
1 - Kaleidescape 1RU video/music server, 900 DVD, 9000 audio CD
6 - Kramer VS-42H
1 - Kaleidescape Disk Vault
1 - Extron MAV Plus 24x24 Audio matrix switcher
4 - Extron 1 to 3 MDA 3A audio distribution amplifier
1 - Extron 1 to 5 MDA 5A RCA audio distribution amplifier
1- AMX NI 4100 CPU
5 - AMX NXC-IRS4
1 - AMX NXF-MINI
3 - AMX NXC-COM2
1 - AMX NXD-500i
1 - Cisco Catalyst 48 ports 10/100 + 2 ports 1GBits: WS-C2960G-48TC-L
1- Cisco Catalyst 24 ports 10/100: WS-C2960-24-PC-L
AV
2 - Samsung LED 19''
18 - Sonance Outdoor Speakers mod. XTR
32 - Garvan SIC216
3 - Samsung UE32F6400
6 - Denon AVR-3313
8 - Samsung UE65ES8000
Connectivity
2 - Seatel TV SAT SEA-TEL 4004E
1 - Antenna access point Cisco AIR-ANT2544
35
soluzioni solutions
Esempio dei collegamenti possibili con
l’AMX NI4100 / Example of possible
connections with the AMX NI4100 h
AMX NI 4100
NXD-500i
L’elenco dei componenti di Saramour è veramente nutrito e non è stato semplice
sceglierne qualcuno da approfondire: pensando però all’integrazione la scelta è caduta
quasi automaticamente verso questi due AMX.
Cuore del sistema è l’AMX NI 4100, un controller integrato con capacità di tuttofare
perché può interfacciarsi, fra l’altro, con videoproiettori, apparecchi d’illuminazione, lettori
DVD/Blu-ray e termostati/controllo della climatizzazione. Dispone di sette porte seriali
configurabili RS232/RS422/RS485, 8 Relé, 8 porte infrarossi/seriali e 8 porte digitali I/O.
Il 4100 gestisce 3 Communication Networks: AxLink, ICSNet e Ethernet (TCP/IP) e dispone
di 4 slot per card di espansione nello standard proprietario Net Linx. Il processore è capace
di più di 404 Mega istruzioni/secondo (MIPS), la memoria può arrivare a 256 MB di RAM,
coadiuvata da un megabyte di memoria non volatile e da una CompactFlash da 2 o 4 GB.
Le dimensioni sono pari a due unità rack con una profondità di 23,7 cm e tutte le
connessioni sono situate nel pannello posteriore, a eccezione degli slot per le card NetLinx.
Nel rack principale è inserito anche un NXD-500i, un pannello di controllo da 5 pollici che
può interfacciarsi con sistemi di telefonia interna e controllare vari apparati.
La profondità di soli 5 cm lo rende facilmente installabile ovunque mentre le sue dotazioni
ne fanno un vero Jolly. L’NXD-500i legge direttamente file audio MP3 e WAV e ha un
sensore di movimento, un sensore di luce, un ricevitore IR, due altoparlanti e un microfono,
cosa che gli permette di essere un intercom full-duplex e un telefono SIP. Il display LCD-TFT
16:9 ha una risoluzione di 800 per 480 pixel e il ridotto consumo energetico - 5,5 W – rende
l’NXD-500i alimentabile direttamente dalla linea Ethernet.
www.amx.com
36
Ottobre October 2014
The list of Saramour products is so large that is was not
easy to choose only one for investigation. However, which
much though given to automation, the choice went almost
automatically to these two products from AMX.
The heart of the system is the integrated controller AMX NI
4100, which can do almost anything considering it’s ability to
interface with video-projectors, lighting fixtures, DVD/Blu-ray
and thermostats/climate control.
The system has seven configurable serial ports RS232/RS422/
RS485, 8 relays, 8-port IR/serial and 8 digital I/O ports.
The 4100 runs 3 Communication Networks: AxLink, ICSNet,
Ethernet (TCP.IP) and has 4 slots for expansion cards in the
standard NetLinx owner.
The processor is capable of more than 404 Mega instructions/
second (MIPS), the memory is up to 256 MB of RAM, assisted
by a megabyte of non-volatile memory and a CompactFlash
2 or 4 GB. The dimensions are equal to two rack units with a
depth of 23.7 cm while all the connections are located on the
rear panel, with the exception of the slot for the NetLink card.
The main rack also includes the NXD0500i, a 5-inch control
panel that can interface with telephony systems and various
internal control devices. With a depth of only 5 inches, it’s easy
to install anywhere, while its amenities make it a real jackof-all-trades. The NXD-500i reads MP3s and WAV audio files
directly and has a motion sensor, a light sensor, an IR receiver,
two speakers and a microphone, which allows it to function
as a full-duplex intercom and a SIP phone. The LCD-TFT 16:9
has a resolution of 800 by 480 pixels, and the reduced energy
consumption , 5.5W, allows the NXD-500i to be powered
directly from the Ethernet line.
soluzioni solutions
This simplicity (not to be confused with “ease”) is relaxing
for guests and is the setting for many works of art around
the ship- in respect for passion of the ship owner- a mobile
Art Gallery.
The clean lines are reserved even for many of the Samsung
TVs on board (such as the a 55 inch one in the main salon)
since they are installed on retractable motorized supports.
One of the best places to relax is on the lower deck, where
the stern hatch opens to create a mini beach at the water.
In the two large garages developed on the two sides of the
lower deck are housed one Riva Iseo at 8.2 meters and a
Castoldi at 6.4 meters. Adjacent to the control room and
the engine room.
At the center of the hull are two VIP cabins and a full-sized
suite, with the bedroom area and bathroom divided by a
dimming glass wall and curtain.
Even the crew’s quarters are spacious with a living area,
a dining area and a relaxation area that occupies the entire
width of the hull. The dinette leads to an internal staircase
where one can arrives directly to the laundry room,
the gallery and the technical area.
Comfort and Convenience
Much of the upper deck is intended for the ship-owner who can enjoy smooth sailing in
absolute privacy. On the same level is the spacious dining area in the cockpit from which
you access the panoramic lounge on the upper deck.
The owner’s suite is separate from the central staircase, located in the lobby, by a glass
wall much technological innovation: it can be dimmed at the touch of a button, thanks to
a polarizing filter. Embedded systems installed make life onboard Saramour very pleasant.
The idea of technology dedicated to comfort and relaxation has been a precise input of the
owner, as you can see in the brief interview with the Shipyard. Saramour has a high degree
of integration and connection between seemingly separate worlds and systems in order to
increase the comfort on board. The heart of this “collaboration” is a sophisticated wired and
wireless network.
The involvement of Videoworks in networking has allowed the realization of a high-level
design capable of handling VoIP services (Voice over IP) and ensuring a high QoS (Quality of
Service) for reliable and quick connectivity. The result is a unique interface to the onboard
systems through which the owner and his guests can interact not only with the domotic
and entertainment systems pertaining to Videoworks. Through a logic of co-design and
co-engineering it is possible while onboard to call, turn on the lights, check the route, listen
to music, watch a movie, use Facetime or Skype, call the staff, adjust the curtains and the
climate by using an iPad or iPod touch where the AMX TP app is installed.
To manage music and video, a trio Kaleidescape is used: music and video are stored in
server 1RU and reproduced by four player M300, while the discs are assigned to a Disk
Vault. As it appears on the list of components, the presence of devices other than Cisco
routers and different networking components are important. The California-based company
provides the telephone system and an over IP intercom which runs throughout the boat.
One of their routers that is particularly interesting is the 2921, which provides integrated
services of audio streams, video, data and voice and FXS, an interface that provides supply
voltage and ringing tone for a normal telephone or switchboard, allowing the connection to
digital networks.
Gammalta Marine Selection
The most exclusive entertainment products.
La migliore selezione di prodotti audio/video
per l’entertainment di alta gamma a bordo:
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servizio di assistenza e post vendita esemplare,
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Rendiamo i vostri clienti entusiasti dell’entertainment on board.
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incontri meeting
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CRESTRON
Non solo touch screen
Not only touch screen
Abituati a vedere i suoi enormi stand alle
più importanti fiere del settore, stupisce
e fa piacere notare come un’azienda volta
con tanta tenace vocazione all’eccellenza
possa interloquire con serenità e –
perchè no – anche un pizzico di ironia
sulla propria posizione nel mercato
e sulla mission che persegue da
quarant’anni; essere leader trainante
nell’evoluzione tecnologica
Text: Valentina Bartarelli
Informazione integrata.
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38
Ottobre October 2014
We’re accustomed to seeing their
huge booth at important trade fairs, but
Connessioni was able to get the insider
scoop during an exclusive interview
with the esteemed company Crestron.
We were pleasantly surprised that a
company with such a strong reputation
for excellence can humbly interview,
throwing in a bit of irony about its
position in the market and its mission
over the past 40 years: to be a leading
figure in technical evolution
Sicuramente uno dei nomi più altisonanti quando si
parla di automazione, Crestron ha saputo – nel corso
di quarant’anni di attività – imporsi nel mercato di
riferimento grazie a scelte precise e investimenti notevoli
nella ricerca. Con quasi 60 uffici in tutto il mondo e un
catalogo di oltre 900 prodotti Crestron è un colosso fatto
di persone che operano nel mondo – all’unisono ma in
autonomia – per semplificare e migliorare gli ambienti
di lavoro o di vita. E per indagare sui parallelismi e le
differenze che il marchio, dalla presenza così capillare,
assume in merito a strategie e aspettative è sembrato
opportuno dividere lo spazio disponibile tra il quartier
generale – per cui ha risposto Petra van Meeuwen,
Crestron EMEA Media Manager – e l’ufficio italiano, nella
persona di Rosario Marseglia – Amministratore Delegato
Crestron Italia.
C - Quali i momenti (o i prodotti) che più di altri hanno
determinato il successo di Crestron?
Petra van Meeuwen - Ci sono stati molti prodotti
importanti e determinanti per la nostra storia e il nostro
successo; per anni, è il caso di dirlo, si pensava a
Crestron specialmente come produttore di touch panel,
da sempre la parte più visibile del nostro business.
È il touch panel, infatti, quello che il cliente vede e
adopera in modo diretto ed è probabilmente questo
aspetto che ha portato tutti alla convinzione che
Crestron fosse produttore specifico di touch screen.
incontri meeting
j Training Room Gloss Laminate Panels
Chiaramente oggi nessuno la pensa più così, e il
concetto di integrazione ha subìto una rivoluzione
tale che adesso siamo riconosciuti come leader nello
sviluppo di soluzioni per la distribuzione del segnale
HD, come DigitalMedia, o per le nostre più recenti
innovazioni in ambito 4K. Ci teniamo a dire però che
siamo ancora molto orgogliosi della nostra vasta
gamma di touch screen!
C - Qual è l’iter di realizzazione dei vostri prodotti?
PvM - Crestron è particolarmente attenta al proprio ruolo
di innovatore tecnologico e impiega complessivamente
diverse centinaia di ingegneri e sviluppatori di
software (e il 40% del proprio utile) nei propri uffici
di Ricerca&Sviluppo. Tutti i prodotti Crestron sono
progettati e sviluppati nel New Jersey (USA) e prodotti
presso la nostra fabbrica di 180.000 mq situata in
Rockleigh, sempre in New Jersey.
Crestron ha investito molto nei propri uffici di ricerca
statunitensi, sia per lo sviluppo di tecnologie di
prototipazione all’avanguardia, compreso quella rapida
di stereolitografia, sia in camere anecoiche (avanzate)
e attrezzature a raggi X multi asse. Questi strumenti
e servizi permettono a Crestron di sviluppare e lanciare
centinaia di nuovi prodotti ogni anno. Abbiamo totale
fiducia nel nostro programma di ricerca e sviluppo,
un atteggiamento mantenuto fin dalla formazione della
società, più di quaranta anni fa, per volontà di George
Feldstein. Questo ci permette di stare al passo del
mercato, anticipare le tendenze e mantenere la nostra
posizione leader.
www.connessioni.biz
Abbiamo creato i nostri DM Labs, per testare i prodotti 4K e le matrici, per assicurarsi
che funzionino e risolvere i problemi tipicamente associati al 4K e alla distribuzione
del segnale. Tutti nel mercato dell’integrazione sono impegnati nel risolvere questi
problemi, e Crestron vuole diventare un punto di riferimento nella loro risoluzione.
C - Quanto sono importanti le partnership per l’azienda?
PvM - I rapporti con le altre aziende sono fondamentali; abbiamo circa 15.000 partner
in tutto il mondo tra integratori e distributori e sono tutti molto importanti per noi.
Ci rendiamo conto che senza di loro non avremmo il giro di affari che abbiamo.
Lavoriamo duramente per sostenere le nostre attività e i partner; fornendo una vasta
gamma di soluzioni, un programma completo di formazione (sia virtuale sia nelle
nostre sedi fisiche), assistenza nelle vendite e nel servizio post-vendita.
C - Come siete distribuiti in tutto il mondo?
PvM - Abbiamo 57 uffici in tutto il mondo che coprono 45 paesi. In tutti questi uffici
troverete un team dedicato alle vendite, all’assistenza al cliente, e i responsabili
marketing che supportano i nostri clienti in Europa e in tutto il mondo.
C - Come siete organizzati internamente?
PvM - Abbiamo 3.500 dipendenti suddivisi in divisioni relative a progettazione, R&S,
produzione, distribuzione, vendita e supporto, sia tecnico sia per il cliente.
C - Quali sono i Paesi con i mercati più vivaci dal vostro punto di vista?
PvM - In generale il giro di affari sta crescendo in tutto il mercato EMEA e,
attualmente, stiamo riscontrando una certa crescita e vivacità nelle regioni scandinave
(in particolare nei settori relativi al gas e al petrolio), ma anche nel Medio Oriente e in
Russia, dove la formazione è molto attiva. Si registrano dati positivi anche nel mercato
residenziale con sempre più sviluppatori, interior designer e costruttori edili che si
affidano a Crestron per far fronte alla crescente domanda di tecnologie per la casa.
Per questo motivo abbiamo creato uno showroom EMEA a Londra, dove – in un
ambiente elegante – vengono mostrate le nostre ultime tecnologie residenziali
(e aziendali). Potrete trovare maggiori info sul sito http://showroom.crestron.eu.
39
incontri meeting
h Alcuni membri dello staff italiano di Crestron
durante il concerto dei Kool and the Gang per la
CrestFest a ISE 2014
Some members of the Crestron Italia staff during
the concert of Kool and the Gang for CrestFest at
ISE 2014
C - Crestron è molto attiva nel campo della formazione, come è organizzata?
PvM - Oltre al nostro Crestron Technical Institute, ben avviato e di successo con sede
negli Stati Uniti, ci siamo impegnati a esser il leader nella formazione e certificazione
di tecnici, progettisti e ingegneri che fanno installazione personalizzata nel nostro
territorio. Siamo stati veloci ad accogliere e gestire tecnologie come il 4K e ora
stiamo condividendo questa conoscenza con molti nuovi corsi di aggiornamento,
per permettere ai partner di Creston di mantenere la propria posizione di vantaggio.
Nuove strutture di formazione sono state inaugurate anche nel Regno Unito,
Germania e Dubai per garantire che gli installatori in ogni regione EMEA abbiano
acceso alla formazione. Annualmente pubblichiamo il nostro calendario di formazione
rivolto a integratori accreditati Crestron, consulenti e programmatori che possono
prenotarsi e partecipare gratuitamente. Abbiamo anche un certo numero corsi
disponibili online per facilitarne la partecipazione.
E oltre alla continua attività di formazione Crestron non
nasconde la volontà di essere fisicamente il più presente
possibile nei mercati in cui opera, questo è stato il caso
dell’Italia che, da più di dieci anni, ha una sede Crestron
appena fuori Milano.
Crestron, fondata nel 1971, ha sede a Rockleigh, New Jersey.
Da più di 40 anni, Crestron è leader mondiale nella produzione di sistemi
di controllo e automazione avanzati e nello sviluppo di tecnologie atte
a semplificare e migliorare gli stili di vita, sia in contesti residenziali sia
aziendali. Le soluzioni Crestron per la gestione integrata di audio, video, luci,
reti e di qualsiasi dispositivo di regolazione dei parametri d’ambiente trovano
applicazione nel mondo residenziale, professionale e navale e assicurano un
alto livello di confort e produttività. Edifici commerciali, università, alberghi,
ospedali e abitazioni di tutto il mondo si appoggiano a Crestron, attraverso
le sedi nazionali, i numerosi partner e i rivenditori, a al suo catalogo che
conta più di 900 prodotti tra software, sistemi di controllo per l’illuminazione,
termostati, sensori, interfaccie utenti, prodotti video e per il cablaggio.
C - In che modo è stato assortito lo staff e con quali
finalità?
RM - Al fine di fornire un servizio valido e competente
abbiamo creato uno staff particolamente tecnico
e specializzato nel settore; i prodotti che vendiamo non
devono essere semplicemente spediti e consegnati (in
effetti non siamo semplici Box-Mover); per ogni cliente
cerchiamo la soluzione più adatta, lo supportiamo in
fase di progettazione come nella messa in opera. Per
questo non abbiamo mai cercato dei semplici venditori.
Crestron, founded in 1971, is headquartered in Rockleigh, New Jersey. For more
than 40 years, Crestron is the world leader in the manufacture of advanced automation
and control systems, and in the development of technologies to simplify and improve
business and residential lifestyles. Crestron solutions for integrated management of
audio, video, lights, networks or other environment modifiers are applied in residential,
commercial and naval settings, ensuring the highest level of comfort and productivity.
Crestron serves commercial buildings, universities, hotels, hospitals and homes around
the world through its national headquarters, partners and resellers and a catalogue of
over 900 products, which include software, control systems for lighting, thermostats,
sensors,
user interface, video products and wirings products.
40
Ottobre October 2014
C - Quando e perché Crestron ha deciso di aprire
Crestron Italia?
Rosario Marseglia - È fisiologico, per un’azienda
importante come Crestron, sentire l’esigenza di una
maggior internazionalizzazione e di una presenza più
diretta e non subordinata a distributori o partner terzi in
un territorio. Questo, insieme a una visione ottimistica
del mercato italiano (ma lo stesso discorso vale anche
per gli altri paesi), ha fatto in modo che nel 2003
nascesse Crestron Italia. Poter contare su distributori
affidabili e competenti è chiaramente importante ma
avere una sede propria garantisce una possibilità di
azione maggiore e una vicinanza con i clienti che serve
a creare il giusto rapporto di fiducia tra le parti.
C - Il perdurare della crisi ha condizionato Crestron Italia
nell’adozione di certe strategie rispetto ad altre? Quali?
RM - Crestron è un’azienda in costante crescita,
questo grazie anche al tipo di servizio che offriamo,
non finalizzato alla mera vendita, e all’attività che
perseguiamo per educare e sviluppare i mercati
verticali, cercando di capire le esigenze dell’utente
finale, talvolta riuscendo addirittura ad anticiparle.
incontri meeting
Un confronto costante con i nostri partner insieme a importanti investimenti nella
ricerca tecnologica hanno fatto in modo che dallo sviluppo di touch screen, Crestron
sia passata a offrire soluzioni integrate a 360 gradi. Dalla comunicazione multimediale
(come DigitalMedia, Audio Streaming) alla building automation fino al supporto nel
campo del facility management (piattaforma Fusion).
C - Quali sono le peculiarità del mercato italiano rispetto a quelli esteri?
RM - Le aziende italiane sono in generale meno strutturate rispetto a quelle di altri
paesi europei. In Inghilterra o Germania, per esempio, i System Integrator sono
aziende di 20/30 persone, a differenza delle nostre che, tranne poche eccezioni,
ne contano mediamente cinque o poco più. Inoltre la cultura della tecnologia qua
è un po’ scarsa e in fase di progettazione non se ne tiene ancora abbastanza conto.
Mediamente ha molta più importanza il design che l’automazione; e questo vale
anche a livello di investimento, per cui si è più propensi a investire in arredi che in
tecnologia.
C - Quali i vostri piani per il futuro?
RM - Continueremo a investire nelle tecnologie, sia da un punto di vista della ricerca
sia per la formazione. Crestron è da sempre molto attiva in questo campo, basti
pensare ai numerosi eventi che ogni anno organizza come Crestron Academy, Meeting
Progettisti, Crestron University, Certificazione Partners e altro che svilupperemo
presto. Inoltre, recentemente abbiamo ottenuto dalla FOIM (Federazione Ordine
Ingegneri Milano) il consenso per il rilascio di Crediti Formativi a ingegneri che
parteciperanno ai nostri corsi di formazione. Un motivo in più per continuare
a muoverci in questo senso. Da un punto di vista organizzativo e strutturale il
prossimo passo sarà un ampliamento dell’organico e la realizzazione di una nuova
sede con una zona dedicata all’Experience Center.
Conference Organiser:
Association Partners:
www.smartbuildingconference.com
As one of the most resonant names in automation,
Crestron has been able to establish itself in the market thanks
to specific choices and substantial research investment over
the past 40 years of business.
Even with nearly 60 offices worldwide and a catalog of over
900 Crestron products, this international company runs
smoothly and without complications helping to simplify and
elevate technology in the office and at home. We wanted
to delve deeper into the company to analyze their strategies
for success. But, instead of interviewing the Crestron EMEA
Media Manager, Petra van Meeuwen, we decided to contact
the Italian office to speak with Rosario Marseglia, the CEO of
Crestron Italy.
C - What the moments (or products) that more than others
have determined Crestron success?
Petra van Meeuwen - There have been many products that
have determined Crestron’s success in business. For many
years it could probably be said that the company was best
known for its touchpanels as they were the most visible part
of our business. It is what the customer sees and uses and
this visibility did perhaps lead to the belief that Crestron was
‘just a touch screen’ company. Of course, nobody thinks
that anymore as the integration business has gone through a
huge revolution that has seen us developing market-leading
solutions for HD signal distribution, such as DigitalMedia,
through to our more recent innovations around 4K. We are also
still very proud of our wide range of touch screens!
incontri meeting
C - What is the process to develop your products?
PvM - As a leading Research and development Company,
Crestron employs overall several hundred engineers and
software developers (and 40% of our profit).
All Crestron products are designed and developed in New
Jersey (USA) and launched into production at our 180,000
square foot factory located in Rockleigh, New Jersey.
Crestron has invested heavily in our USA based product
design and development efforts, including but not limited
to leading edge prototyping technologies including stereo
lithography rapid prototyping, advanced anechoic testing
chambers and multi-axis X Ray equipment. These tools
and facilities enable Crestron to invent and bring to market
hundreds of new products each year. We have a total belief
in our comprehensive R&D programme. This has been the
case since the company was created by George Feldstein
over forty years ago. This enables us to stay ahead of the
market by anticipating trends in technology and maintain
our market leading position. We have created our DM Labs
which is a unique environment that has most recently been
testing 4K products to ensure they work in a matrix-switched
environment, and solving the challenges typically associated
with 4K signal distribution. Everyone in the integration market
is wrestling with these problems – we are leading by dealing
with them.
C - How important are the partnerships for the company?
PvM - Partnerships are very important to Crestron. We have
around 15,000 integration and distribution partners worldwide
and they are all important to us. We recognise that without
them we wouldn’t have a business. We work hard to support
our operations and partners wherever they are, providing a
wide range of solutions, a comprehensive training programme
(both in person and online) and as much sales and after-sales
service as possible.
C - How are you distributed in the world?
PvM - We have 57 offices globally, spanning 45 countries.
In all of these offices, you will find a dedicated sales team,
comprehensive customer-support, as well as marketing staff
that support our customers in the EMEA and across the world.
C - How are you organized internally?
PvM - We have 3,500 employees globally. These employees
are split into divisions namely; design, R&D, production,
distribution, sales and support, both technical and customer.
C - What are the Countries with the most lively markets from
your point of view?
PvM - Business is growing in the entire EMEA market and
currently we are seeing growth and active markets in the
Scandinavian regions (particularly in the Gas and oil areas), and
in the Middle East and Russia, where education business is
very active. There is also a growth in the residential market
with more and more developers, interior designers and
housebuilders specifying Crestron to cope with the growing
demand of smart home technologies. This is why we have
created an EMEA showroom in London where our latest
residential (and corporate) technologies are demonstrated in a
stylish environment. For more details, visit http://showroom.
crestron.eu
C - Crestron is very active in training, how is it organised?
PvM - As well as our established and successful Crestron
Technical Institute run from our US Head-quarters, we are
committed to being the leader in training and certifying
technicians, designers and engineers working in custom
installation throughout our regions. We have also been quick
to embrace emerging technologies such as 4K and we are
42
Ottobre October 2014
This enables us to stay ahead of
the market by anticipating trends
in technology and maintain our
market leading position
Questo ci permette di stare
al passo del mercato, anticipare
le tendenze e mantenere
la nostra posizione leader
now sharing this knowledge in a range of new updated courses that keeps Crestron partners
ahead of the technology curve. Fully equipped, new training facilities have also been introduced
in Crestron premises in the UK, Germany and Dubai to ensure that installers across the EMEA
region have access to the best in 4K training. We publish our training calendar for the year
and accredited Crestron integrators, consultants and programmers can book on this valuable
training, which is offered for free. We also have a number of our training courses available in
online formats for ease of participation.
In addition to ongoing training, Crestron wants to be as physically present as possible in its
markets. For over ten years now, Crestron has had an office just outside Milan.
C - When and why did Crestron decided to open Crestron Italia?
Rosario Marseglia - Since the company was born in the USA, it’s pretty normal for an
imperative company like Crestron to maintain an international presence in order to avoid thirdparty distributors or partners in different markets. We have an optimistic vision of the Italian
market (as for other countries), so we felt decision wise to open Crestron Italy in 2003. The
ability to count on reliable and competent distributors is clearly important, but by having our own
office, we can guarantee better relations, action trust with our clients.
C - How is the staff arranged and for what purpose?
RM - In order to provide an extremely valuable service and knowledgeable staff, our workers
must be well-versed in technology and specialized in the field. The products we sell are not
simply sent and delivered (in fact we are not simple Box-Mover), but are customized to provide
an optimal solution. We carefully follow each project from the initial phases of design to the
installation. Since each product is personalized and receives upmost care, we prefer to avoid
vendors.
C - Has the ongoing crisis affected Crestron Italy in more ways than others? If so, how have you
overcome difficulties?
RM - Crestron is a company in constant growth, thanks to the type of service we offer.
We don’t aim for the mere sale of products, but to educate-ourselves and develop vertical
markets in order to understand and anticipate client’s demands. Ongoing dialogues with
our partners and significant investments in technological research have ensured that the
development of Crestron’s touch screen provides the most integrated solutions. From
multimedia communication (such as DigialMedia, Video Streaming) to building automation and
facility management field (Fusion platform).
C - What are certain peculiarities of the Italian Market in respect to other foreign ones?
RM - The Italian companies are less structured than those in other European countries.
In England or Germany, for example, System Integrator companies are composed 20-30,
unlike ours that, with few exceptions, be counted an average of five or so. Additionally, Italian
technology culture is still weak, while the planning phase is still not taken much into account.
On average, design is much more important here than automation; so it’s more likely for Italy to
invest in furniture than in technology.
C - What are you plans for the future?
RM - We want to continue investing in research and formation of new technologies.
Considering Crestron Academy, Meeting Progettisti, Crestron University, Certified Partners and
an upcoming meeting, we’ve always been active in this field. Additionally, we have obtained
from FOIM (Milan Federation of Engineers), the issuing of Formative Credits for engineers who
will participate in our training courses- just another reason for us to continue in this direction.
From an organizational point of view, the next step will be a structural increase and the
construction of a new headquarters with an area dedicated to an Experience Center.
L’evento verticale di riferimento per
progettisti, studi tecnici, installatori qualificati
Fiera di Verona
28-29 ottobre 2014
Ente Italiano Organizzazione Mostre
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Soluzioni e tecnologie per domotica e home automation
Soluzioni e tecnologie per building automation
Efficienza energetica
Componentistica elettrica e materiale d’installazione
Sistemi bus / Interfacciamento
Gestione e controllo consumi, accessi, reti, clima
Gestione e controllo elettrodomestici, illuminazione
Automazione porte, cancelli, serrande, videocitofonia
Sistemi antintrusione e antifurto
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AGGIORNAMENTI UPDATE
EXPO 2015
La smart city a cinque livelli
The smart city on five levels
www.expo2015.org/it
www.accenture.com
www.samsung.com
www.cisco.com
www.came.com
www.enelenergia.it
www.selex-es.com
www.telecomitalia.it
Ne parlano tutti e quindi ne parliamo anche noi,
chiaramente dal punto di vista tecnologico però.
Una prospettiva che questo attesissimo evento
sembra incarnare perfettamente, presentandosi al
mondo come il primo Expo dell’era digitale
Milan’s Expo 2015 seems to be the focus of all attention
these days. And we’ve agreed, that it’s time to jump on
the bandwagon and bring readers a technical insight
into this highly anticipated event. Since it’s the world’s
first Expo of the digital age, be prepared for stunning,
fresh technology
Text: Valentina Bartarelli
Oltre 140 paesi partecipanti, 8000 volontari e 20 milioni
di visitatori attesi in uno spazio di circa un chilometro
quadrato. Numeri che servono a dare solo un’idea
sommaria della portata di questo evento ormai da mesi
– nel bene e nel male – al centro dell’interesse di tutto il
Paese. In linea con i temi che interessano a Connessioni,
abbiamo chiesto a Guido Arnone, Responsabile
Technology Innovation e Digital Expo 2015, quale ruolo
avrà la tecnologia in questo maestoso progetto, per
indagare il livello di innovazione previsto nello spazio
espositivo e quello di integrazione tra l’Expo e Milano,
la città che lo ospita.
“Sono due” – spiega Arnone –, “i binari di innovatività
che Expo persegue da un punto di vista tecnologico;
il primo riguarda lo spazio dove si svolgerà l’evento
– una zona tra Rho e la periferia milanese – e la sua
fruizione, il secondo è relativo alla fruizione digitale.
Questo è sicuramente il primo Expo che si presenta in
un’epoca realmente digitalizzata, con la quasi totalità
dei visitatori che si muoverà nelle aree espositive
accompagnata da dispositi e device personali”.
i Guido Arnone
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44
Ottobre October 2014
DIGITAL SMART CITY
L’Expo è stato colto come un’ottima opportunità per
realizzare un progetto all’avanguardia sotto tutti gli
aspetti: in Italia, ma anche in Europa, è raro infatti
avere l’occasione di creare ex novo un complesso edile
di queste dimensioni. “Si parla molto del concetto
di smart city – continua Arnone –, ma raramente si
ha a disposizione un’area così estesa per realizzarne
una completamente nuova. Insieme ai nostri partner
tecnologici, abbiamo guardato al sito dell’Expo come
a una città completamente integrata e autosufficiente
e definito cinque livelli di servizi tecnologici, integrati
a loro volta, per creare altrettanti strati infrastrutturali.
Primo fra tutti – in linea anche con il tema stesso
dell’Expo, cioè nutrire il pianeta – quello relativo
all’energia. Il nostro partner Enel ha realizzato, oltre
all’illuminazione del sito espositivo (Smart Lighting)
la Smart Grid, rete intellingente che permette una
AGGIORNAMENTI UPDATE
gestione efficiente dei consumi e la distribuzione
dell’energia integrando fonti alternative da installare
presso i loro padiglioni”.
Al secondo livello, i servizi ICT, con l’implementazione di
tutte le soluzioni per la telecomunicazione IT. “Telecom,
Accenture e CISCO sono i partner tecnologici che hanno
lavorato a questo progetto realizzando una rete in fibra
ottica di ultima generazione, con migliaia di access point,
che garantisce banda larga e Wi-Fi capillare su tutto la
zona interessata. Tutte le infrastrutture sono state poi
archiviate su un data center di Telecom Italia in cloud.
Contemporaneamente, abbiamo sviluppato applicativi
IT per Expo e per i visitatori quali il ticketing, la gestione
degli schermi multimediali e la connessione satellitare
per il servizio di distribuzione AV.”
Un evento che prevede di attirare fino a 250.000
visitatori nelle giornate di massima affluenza non
poteva prescindere da un sistema di controllo accessi,
videosorveglianza e quant’altro per garantire agli utenti
la massima sicurezza durante la visita. Grazie sempre ai
partner Telecom Italia, Selex ES (gruppo Finmeccanica)
e CAME, è stata realizzata una seconda rete, protetta
e totalmente separata dalla prima, a cui fanno capo
i dispositivi per il controllo degli accessi, antincendio,
antifumo e tutta una serie di telecamere in Full HD per
controllare flussi di pubblico e registrare anomalie.
Tutti i sistemi di controllo sono poi integrati in un centro
di Comando e Controllo dedicato all’evento Expo.
Il quarto livello, Edutainment, è totalmente a servizio
del visitatore; oltre ai servizi già citati di copertura
Wi-Fi e ticketing, sarà possibile scaricare sul proprio
device la App della manifestazione, ma anche godere
di approfondimenti e contenuti multimediali aggiuntivi
tramite dei “muri elettronici” interattivi che saranno
installati in vari punti dell’Expo, come anche vari totem
interattivi per informazioni sull’esposizione e sui servizi
connessi. Partner di questa operazione sono Samsung,
per i display e le soluzioni per i device, CISCO,
Accenture e Telecom Italia.
“Il quinto e ultimo livello tecnologico – conclude
Arnone –, riguarda una serie di servizi tradizionali,
alcuni ancora work in progress, in un’ottica però smart;
Banca Intesa fornirà tutti gli strumenti per i pagamenti
digitali NFC, tutti i sistemi di logistica funzionali alla
manifestazione saranno automatizzati, Coop realizzerà
un supermercato totalmente meccanizzato con robot
per l’assistenza e il servizio ai clienti, TecnoGym fornirà
delle soluzioni interattive per il wellness e il fitness, Fiat
renderà disponibili auto a basso impatto ambientale
e alimentazione elettrica. Insomma Expo 2015 sarà un
evento con una carica di innovazione importante,
e metterà in campo le migliori tecnologie a disposizione
sul mercato. Stiamo già testando molti dei servizi di
cui abbiamo appena parlato: in città ci sono già circa
20 isole digitali implementate con i dispositivi che
animeranno l’Expo, questo per valutarne l’efficacia ma
anche per migliorare l’esperienza di fruizione della città
e gettare da subito le basi del dopo Expo, quando tutte
queste infrastrutture andranno a servizio di cittadini,
aziende e turisti della città di Milano”.
Connessioni continuerà a seguire l’Expo tenendovi
aggiornati sui numerosi progetti che ancora
coinvolgeranno tecnologie e integrazione.
To be continued...
www.connessioni.biz
Over 140 countries, 8000 volunteers and 20 million expected visitors will transform a
corner of Milan, about 1 square kilometer, into a captivating Expo space. In line with issues
pertaining to Connessioni, we asked Guido Arnone, the Director of Technology and Digital
Innovation Expo 2015, what role technology will have in this large undertaking, with regards
to the level of innovation within both the exposition space and between the Expo and city of
Milan. Arnone explains, “From a technical point of view, there are two tracks of innovation.
The first concerns the location of the Expo, an area between the Rho and outskirts of Milan,
and its physical use. The second track relates to digital use since this is the first Expo during
such an advanced digital age, where almost all the visitors will move through the exhibition
spaces accompanied by a personal device.”
The Digital Smart City
The Expo has always been considered a top opportunity to create a cutting-edge, avantgarde project never before realized in Italy or Europe. “There is much talk of the concept
of a smart city” continues Arnone, “but rarely is such a vast area available to realize a
completely new one. Together with our technology partners, we consider the Expo site as a
fully integrated, self-sufficient city, defined by five levels of technology services that help to
establish layers of infrastructure.
The first and most important level deals with energy, fitting nicely with the Expo’s theme:
protection and care of Earth. In addition to illuminating the exposition space (Smart
Lighting), our partner Enel created the Smart Grid, an intelligent network that allows for
efficient management and distribution of energy consumption by integrating alternative
energy sources that countries will be able to install at their pavilions.
The second level includes ICT services with the application of all IT solutions for
telecommunications. “Telecom, Accenture and CISCO are the technological partners that
worked on this project creating the newest generation of a fiber optics web, with thousand
of access points which provides broadband and WiFi throughout the area.
The entire infrastructure is then saved on a Telecom Italia data center cloud. At the same
time, we have developed IT applications for the Expo and for visitors that address ticketing
and management of multimedia screens that will be installed and connected to the satellite
for AV distribution service.
An event that expects to attract up to 250,000 visitors on the most crowded days could not
succeed without an access control system, video surveillance and other safety systems to
guarantee maximum security during the visit. With much thanks to the partners Telecom
Italy, Selex ES (Finmeccanica group) and CAME, another totally separate, secure network
was configured for devices for fire protection, access control, smoke detectors, a series of
Full HD cameras to monitor public flows and record anomalies. All control systems are then
integrated into a command and control center dedicated to the Expo.
“The fourth level, Edutainment, is completely at the service of the visitor. In addition to
services such as WiFi coverage and electronic ticketing, you can download the event’s app
onto your device, enjoy additional insights and multimedia content at one of the Expo’s
interactive “electronic walls” or visit interactive kiosks for Expo information and related
services. Partners of this operation are Samsung (for device display and solutions), CISCO,
Accenture and Telecom Italy.
“The fifth and final level of technology,” concludes Arnone, “covers a number of traditional
services - some are still work in progress. Banca Intesa will provide all the tools for the NFC
digital payments, all systems functional logistics at the event will be automated, Coop will
create a supermarket completely mechanized with robots and client services, TecnoGym
will provide interactive solutions for the wellness and fitness, Fiat will provide both low
environmental impact and electric power cars. In short, Expo 2015 will be an event jampacked with important innovations and will bring to the public eye the best technologies
available on the market. We are already testing many of these services. In the city there
are already 20 installed islands with digital devices that will animate the Expo. This is a test
to not only evaluate their effectiveness, but also a way to already put into use the devices
throughout the city that will be used after the Expo, when all these amenities will be at the
service of citizens, businesses and visitors of the city of Milan.“
As Connessioni continues to follow the Expo, we promise to keep you updated on the
upcoming projects that involve technology and integration.
To be continued…
45
TECNOLOGIA TECHNOLOGY
ETS 5
www.knx.org
Nuovo software
di configurazione KNX
New KNX Configuration software
Presentato ufficialmente a Light+Building
2014 a Francoforte, la quinta versione
del software di configurazione KNX –
ETS5 – è in distribuzione da ottobre 2014.
Molte le novità e implementazioni
per facilitare il lavoro di
programmatori e utenti
Text: Valentina Bartarelli
Informazione integrata.
Inquadra il QR con la
fotocamera del cellulare
dopo aver aperto il lettore.
Integrated information
access.
Frame the QR with the
phone camera after
opening the player.
46
Ottobre October 2014
Officially present at Light+Building
2014 in Frankfurt, the fifth version of
KNX configuration software – ETS5
–hits the market in October 2014.
Prepare for numerous improvements
and applications that facilitate the
programmers’ and users’ work
ETS è il software di configurazione di tutte le
apparecchiature KNX in modalità S-Mode; è un tool per
la configurazione, la messa in servizio, la diagnostica e il
monitoraggio del sistema, totalmente indipendente dal
costruttore e in grado di integrare tutti i prodotti (anche
di aziende diverse) aderenti allo standard sul mercato.
La prima versione nasce nel '93, mentre nel '96 è stata
sviluppata la ETS2. Dal 2004 fino al 2010 è stata la
volta di ETS3, cui ha fatto seguito ETS4, attualmente in
esercizio.
Oggi, per soddisfare le recenti innovazioni tecnologiche,
l’Associazione KNX ha completato la riprogettazione di
ETS aggiungendo numerose funzioni; la nuova versione
garantisce una veloce e semplice integrazione dei
dispositivi wireless KNX e, grazie alla semplificazione
relativa alla gestione del database, permette una
maggiore flessibilità nella gestione dei progetti.
“L'evoluzione del software” spiega Renato Ricci,
Coordinatore per la formazione di KNX Italia, “si è
resa necessaria per consentire la configurazione di
apparecchiature sempre più performanti. In particolare,
la continua evoluzione dei sistemi operativi rende
necessario ripensare al software per garantire agli utenti
una perfetta compatibilità e il massimo delle prestazioni
possibili”.
Il software ETS è fondamentale per realizzare un
progetto e automaticamente fornire al cliente
la documentazione correlata; dispone inoltre di
importantissimi strumenti di monitoraggio e analisi del
sistema, in grado di analizzare un impianto e seguire
in tempo reale ogni prodotto installato da qualsiasi
costruttore.
TECNOLOGIA TECHNOLOGY
Maggiore semplificazione, maggiore potenza e
risparmio energetico sono state le esigenze che hanno
spinto KNX Association a sviluppare la nuova versione.
“Da quanto si è potuto evincere dalla versione beta
fornitaci in anteprima” continua Ricci, “il nuovo tool
è stato rivisto a partire dalla sua struttura di base per
poterlo utilizzare anche con i tablet, adesso strumenti
particolamente diffusi e quindi imprescindibili per il
lavoro dei programmatori. Inoltre, senza il data-base
centralizzato l'importazione ed esportazione dei dati
è molto più veloce, così come la reportistica di tutte
le informazioni, dalle 10 alle 15 volte più veloce della
versione precedente. L'altra grossa novità è la gestione
delle licenze, non più fornibili su chiave software ma solo
su piano hardware, questo per problemi di sicurezza
e come garanzia di una regolare acquisizione.
Inoltre, in questa nuova versione non sarà più
disponibile il data-base centralizzato quindi, anche
a livello installativo, sono state applicate notevoli
semplificazioni; l'esecuzione dell'installazione è molto
più immediata perché l'assenza del data-base rende
il software ancora più leggero e semplifica il lavoro.
Addirittura si potrebbe pensare di creare il progetto,
scaricarlo direttamente sulla licenza dongle USB con
4GB di memoria, e quindi avere l'intero progetto su
chiavetta per trasportarlo su qualsiasi altro PC.
Ulteriore novità, anche la possibile gestione dei
dispositivi su radio frequenza, programmabili da adesso
con il classico pulsante come i normali dispositivi KNX
su doppino. I cambiamenti hanno coinvolto anche
l'estetica dell'interfaccia grafica utenti: più semplice,
intuitiva e più fluida nella navigazione.
www.connessioni.biz
Sono stati, infine, tolti alcuni menù che risultavano poco utilizzati concedendo così più
spazio alle normali funzioni che si vanno a utilizzare su questa tipologia di software.”
Il software verrà distribuito, come le altre versioni, tramite il sito di KNX Association
(www.knx.org), creando un account e ordinandolo dalla sezione
“On line Shop”. In caso di problematiche a livello installativo o di utilizzo è possibile
richiedere sempre un supporto tecnico, tramite il medesimo sito. Inizialmente il
software sarà disponibile in inglese e tedesco, mentre per le lingue italiana, francese
e spagnola si dovrà attendere ancora qualche settimana. La diffusione di ETS5 nelle
attuali 17 lingue verrà perfezionata in un momento successivo.
ETS is a configuration software for all devices in the KNX S-Mode. Not only does
it function as a powerful tool for configuration commissioning, diagnostics and
troubleshooting and project documentation, but functions for all products independent of
the manufacture (also from different companies) that adhere to the standard on the market.
The first version was introduced to the market in ’93, while the second edition, ETS2, was
developed in '96. Within the dates 2004 to 2010, the ETS3 and ETS4 were released.
Staying up to date with the latest technological innovations, the KNX Association has
completed the redesign of ETS adding many new features. Thanks to the simplification of
database management, the new version provides a fast and simple integration of wireless
devices and KNX, resulting in greater flexibility in project management.
Renato Ricci, the Formation Coordinator of KNX Italy remarks, “The evolution of software
was necessary to allow increasingly efficient device configuration. In particular, the
continuous evolution of operating systems makes it necessary to guarantee users perfect
compatibility and maximum performance.”
The ETS software is fundamental for project planning and giving the clients automatic
related documentation. It also provides important tools for monitoring and system analysis,
capable of analyzing a system in real time and following each installed product from any
manufacturer.
Major simplification, increased power and energy saving are the needs that drove KNX to
develop the new version.
“From what we’ve seen from the beta preview version,” Ricci continues, “the new tool
has been revised starting from its basic structure in order to use it with the tablet- now
popular and essential devices for programmers. In addition, without a centralized database,
the importation and exportation of information is much faster while data reporting is 10 to
15 times quicker. Other innovative news includes license management, which is no longer
provided on key software, but only on a hardware to combat security problems and to
guarantee a smooth acquisition. Furthermore, the new version’s centralized database option
will no longer be available, therefore allowing significant simplifications extending even
to installation. The installation is now much more straightforward since the absence of a
database makes the software more lightweight and more effective.
A project can be created and downloaded directly to the dongle license USB that has a
4GB memory, allowing the user to transfer the entire project to another PC with the use of
a memory stick. Another improvement is the possibility of device management over radio
frequency, now programmable with the classic button just as the KNX twisted pair offers.
The changes also include the appearance of the graphic user interface, which is simpler,
more intuitive and easier to navigate. Several menus that were rarely used were removed
thus allowing more space for normal functions that use this type of software.“
The software will be distributed like the other versions, through the KNX Association site
(www.knx.org), by creating an account and ordering a product in the “Online Shop”.
In case of installation or user problems, technical support is available upon request through
the same site. When released, the software will be available only in English and German,
but in the following weeks the Italian, French and Spanish version will be available.
The range of ETS5 in the current 17 languages will be available later on.
47
TECNOLOGIA TECHNOLOGY
Internet
of things
Aspettative e problematiche
Expectations and concerns
Text: Alberto Forchino
Alla fine degli ormai lontani anni novanta,
quando studiavo al Politecnico, il mio
professore di Reti di Calcolatori, con
tutto l’entusiasmo che poteva trasparire
dalla telecamera che inquadrava la sua
tazza verde (le lezioni erano fatte in
videoconferenza dal suo ufficio nella Silicon
Valley), ci spiegava gli enormi vantaggi
che sarebbero derivati dall’adozione
universale di IPv6 (la versione più recente
del protocollo Internet) con questo
esempio: in futuro ogni lampadina avrà il
suo indirizzo IP e noi potremo accenderla,
spegnerla o verificarne il funzionamento
semplicemente collegandoci a essa dal
nostro computer
When I was studying at Polytecnico back
in the nineties, my Computer Networks
professor held his lectures over
videoconference from his office in Silicon
Valley. He demonstrated the enormous
benefits of universal adoption of IPv6
(the latest version of Internet protocol)
with this example: In the future, each
light bulb will have its own IP address,
and we can turn it on, turn it off or verify
operations simply by connecting to it
from our computer
48
Ottobre October 2014
Da quei giorni un po’ di acqua è passata sotto i ponti,
IPv6 non ha sfondato, è nata e si è sviluppata Google
con tutto quello che ne consegue, ma una parte
della previsione si sta avverando: ci colleghiamo alle
lampadine. Questo collegarsi alle lampadine ha un
nome: Internet of Things. Il nome nasce, a quanto pare,
nel 1999 ma per diversi anni è rimasto solo un’idea con
scarsa possibilità di realizzazione.
Da una decina di anni a questa parte, invece, sono
nate realizzazioni pratiche dell’idea di interconnettere
dispositivi univocamente identificabili incorporati
all'interno dell'infrastruttura Internet esistente.
Le prime applicazioni riguardano l’ambito del controllo
automatico e dell’automazione industriale in generale
poiché ne rappresentano la naturale evoluzione: non
abbiamo più un’architettura in cui un’intelligenza
“superiore” comanda i vari dispositivi per gestire
macchine e processi, ma ogni singola macchina ha
una sua parte di intelligenza e di comunicazione che le
permette di interagire con l’ambiente in cui opera.
Da questo punto di vista il concetto di Internet of Things
è un’estensione e un completamento del concetto di
“comunicazione M2M (machine-to-machine)” coprendo
una maggiore varietà di protocolli, domini e applicazioni.
QUALI COSE?
Come detto, l’interazione con l’ambiente circostante è
effettivamente un tratto fondamentale delle possibili
applicazioni dell’Internet of Things: i principali campi
sono infatti il monitoraggio ambientale, la gestione di
infrastrutture, la Building&Home Automation, i sistemi
di trasporto, le reti energetiche e i sistemi di gestione
dell’emergenza sanitaria.
La caratteristica comune di tutti questi ambiti applicativi
è costituita dalla necessità di avere sensori e attuatori
sempre sotto controllo, che possano trasmettere
in tempo reale le informazioni che raccolgono
dall’ambiente circostante (dove l’ambiente circostante
potrebbe essere anche una persona sotto monitoraggio
medico) e possano compiere azioni magari semplici ma
in maniera autonoma, senza l’intervento dell’uomo.
TECNOLOGIA TECHNOLOGY
Un esempio interessante di questo approccio è il
progetto che sta portando avanti la città di Santander
in Spagna. In questa città di 180.000 abitanti, ci sono
già stati 18.000 download dell’applicazione della città
per smartphone. Questa applicazione è collegata a
10.000 sensori che permettono servizi come la ricerca
di parcheggio, monitoraggio ambientale, agenda
digitale della città. Queste informazioni ambientali
sono utilizzate in modo da beneficiare i commercianti
attraverso un meccanismo di offerte basate sul
“comportamento” della città che mira a massimizzare
l'impatto di ogni notifica.
PROBLEMATICHE
Un'ulteriore caratteristica, non necessariamente applicabile a tutti gli ambiti,
è data dalla necessità di operare in condizioni di forte criticità, sia essa causata da
un’emergenza come nel caso del monitoraggio della salute, sia dalle particolari
condizioni ambientali, come nel caso del monitoraggio di ampie regioni o di
infrastrutture difficilmente accessibili all’uomo. Proprio queste criticità hanno
rallentato la diffusione dell’Internet of Things, sebbene importanti società di
consulenza strategica, ricerca e analisi nel campo dell'Information Technology
prevedano per il 2020 che ci siano da 25 a 30 miliardi di dispositivi connessi in
wireless all’Internet of Things.
Questo risultato si può ottenere ora grazie allo sviluppo di dispositivi radio a
basso consumo, ma soprattutto implementando protocolli di comunicazione che
abbiano la doppia caratteristica di consumare poco e di permettere a un dispositivo
di comportarsi come “portavoce” dei dispositivi adiacenti realizzando, in questo
modo, una rete mesh e autorganizzante. Queste tecnologie di più basso livello,
quando integrate in architetture protocollari basate sul protocollo IP, possono dar
concretamente vita alla visione dell'Internet delle cose, essendo in grado di dialogare
con i nodi della rete Internet. In tal senso, è importante menzionare i protocolli IETF
6LoWPAN, RPL, e CoAP, in grado di creare operativamente una rete IP di oggetti
che può dialogare con la rete Internet per creare nuovi servizi in molteplici domini
applicativi.
UN ESEMPIO CONCRETO
In tema di nuovi servizi è opportuno ricordare come il concetto di Internet of Things
sia basilare per la realizzazione delle cosiddette “Smart Cities”, ovvero città in cui
tutte le infrastrutture, dal palo della luce alle fontane ai bus, sono progettati per essere
collegate, connesse e trasformate in un flusso costante di dati che potrebbero essere
monitorati e analizzati da una serie di computer con poco o nessun intervento umano,
al fine di rendere la città più vivibile e facilmente usufruibile dai cittadini stessi.
www.connessioni.biz
Ovviamente un esempio come questo evidenzia i limiti
e le criticità di uno sviluppo indiscriminato di una
tecnologia che permetterebbe a dispositivi iperconnessi
di generare e trattare una enorme quantità di dati senza
l’intervento umano: in primo luogo la questione della
privacy, dell’autonomia e del controllo. In secondo
luogo è necessario considerare la robustezza dei
canali di trasmissione e la sicurezza dei dispositivi
in modo che, specialmente i dispositivi attuatori,
non possano essere controllati da malintenzionati.
L’ultimo problema consiste nell’impatto ambientale
ed economico di una strategia basata sull’Internet of
Things: poiché il concetto di IoT comporta l'aggiunta
di elettronica per dispositivi banali (per esempio,
semplici interruttori della luce ) e poiché il driver
principale per la sostituzione di componenti elettronici
è spesso l’obsolescenza tecnologica, piuttosto che
l’inadeguatezza reale per la funzione, è ragionevole
aspettarsi che gli elementi in precedenza tenuti in
servizio per molti decenni vedrebbero un ciclo di
sostituzione accelerata se fossero parte dell'internet
of Things. Una casa tradizionale costruita con 30
interruttori della luce e 30 prese elettriche potrebbe
durare 50 anni con tutti i componenti originali alla fine
di tale periodo, ma una casa moderna costruita con lo
stesso numero di interruttori e prese elettriche IoT può
vedere ogni interruttore e presa sostituiti a intervalli
di cinque anni, al fine di rimanere up-to-date con i
cambiamenti tecnologici. Questo si tradurrebbe in un
aumento di dieci volte in rifiuti da smaltire.
Per non chiudere con una nota pessimistica,
ricordiamoci però che avere dispositivi IoT nelle nostre
infrastrutture potrebbe significare salvare più facilmente
vite umane o risparmiare energia per salvare il nostro
pianeta, dobbiamo solo pensare a usare la tecnologia
“cum grano salis”.
49
TECNOLOGIA TECHNOLOGY
A lot has happened since those days. In the end, IPv6
didn’t make it big, Google was born and has grown, and, in
part, the prediction is coming true: we connect the bulbs.
The link to the bulbs has a name. It’s called: Internet of
Things. The name was born around 1999, and for various
reasons, it remained only an idea, without the possibility to
realize it.
For ten years now, the idea of interconnecting practical
and diverse devices into an existing Internet structure has
been in existence. The first applications concern the field
of automatic control and industrial automation, since they
represent the idea’s natural evolution. No longer exists
an architecture where an intelligent “superior” controls
various devices to manage machines and processes, but
each machine has its own intelligence and communication
that allows it to integrate with the environment in which it
operates. From this point of view, the concept of Internet of
Things is an extension and completion of “M2M (machineto-machine)”, covering a wide variety of protocols, domains
and applications.
WHAT THINGS?
As we’ve mentioned, the Internet of thing’s fundamental
trait is its interaction with the surrounding environment.
The main fields of application of this technology are
environmental monitoring, infrastructure management,
building & home automation, transportation systems,
energy networks and management systems for medical
emergencies.
A common feature of all these applications is the need to
have sensors and actuators always under control, which
can transmit in real time, the information collected from
the surrounding environment (the surrounding environment
can also be a person under medical monitoring) and make
simple autonomous actions, without human intervention.
Another characteristic, not necessarily applicable in all
areas, is the need to operate in critical circumstances, such
as monitoring health, environmental conditions over large
regions or infrastructures that are non accessible to man.
It’s these criticisms that have slowed the spread of
The Internet of Things. Nevertheless, important Strategic
Consulting agencies, research and analysis in the field of
Information Technology foresee that by 2020 there will be
15 to 30 billion devices connected wirelessly to the Internet
of Things.
The results can be achieved thanks to the development of
low-power radio devices, but especially by implementing
communication protocols that have a double-feature
to consume little and that permit a device to act as a
“spokesperson” for adjacent devices, establishing a selforganizing and mesh network.
These technologies of a lower level, when integrated into
the IP-based protocol architectures, may give life to the
Internet of Things since they would be able to communicate
with Internet nodes. Protocols IETF 6LoWPAN, RPL and
CoAP are able to create an operative IP network of objects
that can communicate with the Internet to create new
services in multiple application domains.
50
Ottobre October 2014
INTERNET OF EVERYTHING
Per chiarire le differenze tra IoT e IoE possiamo usare le parole di
Dave Evans, Chief Futurist di Cisco “Internet delle cose è solo una delle
quattro dimensioni – persone, processi, dati e cose – che compongono il più
vasto e integrato mondo dell’Internet of Everything”.
L'Internet of Everything infatti comprenderà oltre che l'IoT le persone, con
i loro wereable digitali, device e non solo, perchè i cambiamenti avvenuti
nel modo in cui le persone usufruiscono della tecnologia non sono niente
rispetto a quelli che ci attendono. I processi, ovvero il modo in cui facciamo
le cose più semplici o lavoriamo; i dati, sempre più importanti e impegnativi
nelle trasmissioni, basti pensare al 4K ma anche all'Agenda Digitale; e le cose
delle quali oggi se ne contano solo 10 miliardi connesse a Internet ma che nel
prossimo decennio arriveranno a 50 miliardi.
To clarify the differences between IoT and IoE we can use the words of
Dave Evans, Cisco's Chief Futurist "Internet of things is only one of the four
dimensions – people, processes, data and things – that make up the larger
and more integrated world of the Internet of Everything".
The Internet of Everything will include the Internet of Things more: people,
with their digital wereable, device and not only, because the changes in how
people use of technology are nothing compared to those that lie ahead.
Processes, or the way we do things or work; the data, that are increasingly
important and challenging in broadcasting, thinking of 4K Digital Agenda; and
the things, 10 billion of things are connected to the Internet by now but this
number will reach 50 billion in the next decade.
A CONCRETE EXAMPLE
The concept of Internet of Things is fundamental in the realization of the so-called “Smart
Cities” - cities where the infrastructure, from light poles to fountains to buses are designed
to be connected, online, and transformed into a steady stream of data that could be
monitored and analyzed by a series of computers with little or no human intervention, in
order to make the city more livable and easily habitable by the citizens themselves.
One interesting example is a project underway in the city of Santander, Spain. In this city of
180,000 inhabitants, there’s been 18,00 downloads off the city’s app to smartphones.
The app is connected to 10,000 sensors that provide services to help search for parking,
monitor the environment and display the city’s digital agenda. This information is used to
help benefit merchants through a mechanism for offers based on the city’s “behavior”,
which aims to maximize the impact of each notification.
CHALLENGES
Obviously, an example like the one above puts into consideration the limits and faults of
indiscriminate development of technology that would allow hyper-connected device to
generate and handle huge amounts of data without human intervention.
The first issue is the infringement of privacy autonomy and control. Second, it’s necessary
to consider the size of transmission channels and the security of devices so attackers
cannot access them, in particular actuator devices. The final critique is the environmental
and economic impact of the Internet of Things. Since the concept of IoT involves the
addition of electronic devices (even for banal objects such as light switches) and because
the replacement of objects would be for technological obsolescence, rather than functioning
problems, it’s reasonable to expect that items would need to be replaced more often.
The life of items that lasted for decades, would be cut down to just a few years.
A traditional house with 30 light switches and 30 electrical outlets may last 50 years with all
its original components.
A more modern house, build for the Internet of Things, would have to see every switch and
socket replaced in five-year intervals, in order to stay up-to-date with technological changes.
This would result in a tenfold increase in waste disposal. To avoid ending on a pessimistic
note, let’s remember that having IoT devices in our infrastructures means we could more
easily save human lives and save energy to help our planet. In the end, we must remember,
to use technology “cum grano salis”- with a grain of salt.
SOLUZIONI/SOLUTIONS
AGGIORNAMENTI/UPDATE
56 66 70
ETNALAND
INFOCOMM INDIA
Divertimento, adrenalina
e tecnologia
Fun, adrenaline and
technology
Mumbai, 17-19 settembre 2014
Mumbai, 17-19 September 2014
AUDIOFORUM@INFOCOMM
INDIA
Mumbai, 18 settembre 2014
Mumbai, 18 September 2014
DALLE ASSOCIAZIONI/
ASSOCIATIONS WORLD
72
CEDIA: FORMAZIONE PER L’ITALIA
CEDIA: EDUCATION FOR ITALY
74
INFOCOMM: FORMAZIONE A ISE 2015
INFOCOMM: EDUCATION AT ISE 2015
76
SIEC: IN ARRIVO L’EVENTO ANNUALE
SIEC: THE ARRIVAL OF THE YEARLY EVENT
INFO PUBBLICITARIA ADVERTISING INFO
L’ENIGMA SVELATO
Bose sonorizza il nuovo teatro T1
a Cinecittà World
THE ENIGMA REVEALED
Bose chosen for the new T1 theater at Cinecittà World
www.bose.com
www.cinecittàworld.it
Durante la nostra visita al nuovo
parco tecnologico (e l’appellativo non
è un caso), abbiamo potuto ascoltare il
sistema Bose RoomMatch®: large venue
e spettacoli impegnativi sono il suo pane
Composizione dei cluster in sospensione
Composition of clusters in suspension
Informazione integrata.
Inquadra il QR con la
fotocamera del cellulare
dopo aver aperto il lettore.
Integrated information
access.
Frame the QR with the
phone camera after
opening the player.
Cluster L:
RM283505 (asimm. 28°left/35°right/5°verticali)
RM283510 (asimm. 28°left/35°right/10°verticali)
RM283510 (asimm. 28°left/35°right/10°verticali)
RM284520 (asimm. 28°left/45°right/20°verticali)
RM356020 (asimm. 35°left/60°right/20°verticali)
4 x RMS215
Cluster R:
RM352805 (asimm. 35°left/28°right/5°verticali)
RM352810 (asimm. 35°left/28°right/10°verticali)
RM352810 (asimm. 35°left/28°right/10°verticali)
RM452820 (asimm. 45°left/28°right/20°verticali)
RM603520 (asimm. 60°left/35°right/20°verticali)
4 x RMS215
Cluster C:
RM5510 (simm. 55°orizzontali/10°verticali)
RM5520 (simm. 55°orizzontali/20°verticali)
RM7020 (simm. 70°orizzontali/20°verticali)
RM9020 (simm. 90°orizzontali/20°verticali)
2 x RMS215
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Ottobre October 2014
During our visit to the new technology
park (the name is no accident), we
were able to hear Bose’s RoomMatch®
system. RoomMatch® is ideal for large
venues and performances
Cinecittà World, il grande parco a tema aperto lo
scorso 24 luglio nei dintorni di Roma, non è solo una
celebrazione dei mitici studi di posa che portano lo
stesso nome. Infatti, accanto alle scenografie di Dante
Ferretti e alle musiche di Ennio Morricone, offre
tutto il meglio del parco divertimenti: le montagne
russe, il water ride, una free fall tower da cardiopalma
sulla groppa di un enorme elefante riprodotto anche
nell’icona del parco e molto altro.
La componente spettacolare è importante a Cinecittà
World: oltre alle performance nelle strade, la proprietà
ha voluto realizzare nel T1 (un teatro di posa realmente
utilizzato in un passato non remoto) uno spazio per
ospitare i due spettacoli residenti, ma anche produzioni
esterne.
La platea su gradinata ospita 1.300 posti e tutti gli
impianti sono stati concepiti per sostenere al meglio
produzioni importanti. Come è infatti il caso dello
spettacolo Enigma, prodotto da Filmmaster Group: un
concentrato di musica, proiezioni e immagini virtuali,
video ed effetti speciali.
INFO PUBBLICITARIA ADVERTISING INFO
ROOMMATCH® AL T1
Tuttavia, il T1 non è uno spazio facile per la diffusione sonora: si tratta di un grande
“cubo” di circa 70 metri per 30 e 10 di altezza, con necessità specifiche al fine di
contenere riverberi e rifrazioni incontrollate. Bose, che ha fornito anche le altre
dotazioni sonore del parco, qui ha scelto di installare un sistema composto da moduli
RoomMatch®, la soluzione dedicata a venue di medie e grandi dimensioni.
Si tratta di un line array che però si basa su una tecnologia diversa, detta a direttività
progressiva: ogni modulo del sistema (ve ne sono 42, per ogni esigenza) offre infatti
un pattern differente di diffusione orizzontale e verticale, dato dalla stessa struttura
fisica del modulo; alcuni hanno anche orientamento orizzontale asimmetrico.
Il progettista potrà così scegliere il modulo o i moduli più adatti all’ambiente da
sonorizzare: combinandoli tra loro, e grazie all’interazione tra di essi, potrà ottenere
un sistema letteralmente personalizzato per ogni situazione. RoomMatch® consente
infatti un efficace controllo dell’SPL e una grande uniformità di banda in ogni punto di
ascolto, con il vantaggio anche di uno sforzo, e tempo, ridotti per il processamento
e set up del sistema.
Nel caso specifico, il T1 ospita un impianto L+R+C con subwoofer integrati in
configurazione cardioide, in sospensione, composto da due cluster laterali con sei
RoomMatch® RM di varie tipologie e aperture, e quattro subwoofer RMS215; il cluster
centrale è di quattro moduli RM e due RMS215.
I moduli per le frequenze medio alte sono di tipologia differente appunto per
assecondare al meglio le caratteristiche dell’ambiente (si consiglia di vedere le
caratteristiche nel box). Gli RMS215 sono invece subwoofer con trasduttori da 15” ad
alta escursione a copertura omnidirezionale sotto i 100 Hz, con risposta in frequenza
tra i 40 e i 280 Hz; l’SPL a 1 m è di 97 dB in campo libero e 103 dB in stack; dispongono
di frame per la configurazione cardioide.
Sotto il palco, per sostenere le basse frequenze, si trovano quattro gruppi di due
RM218 ciascuno; per i front fill, diffusione under balcony e monitoraggio di palco
sono invece stati utilizzati gli RMU208, diffusori compatti che offrono una timbrica
alle medie/alte comparabile con quella dei RoomMatch full-range. Il sistema è stato
progettato con il software di progettazione e previsione Bose Modeler®.
I PARERI SULL’IMPIANTO
Abbiamo fatto due parole con Emanuele Carlucci, il sound designer che si è occupato,
insieme a Moreno Zampieri e Federico Carnevale di Bose, del set up dell’impianto in
previsione di Enigma: “La location è molto grande, quindi la configurazione LRC
è valida perché permette la centralizzazione dell’immagine sonora. Il set up si è svolto
in una giornata, prima abbiamo riportato il suono a livello flat e poi abbiamo lavorato
con alcuni strumenti di analisi della diffusione e dello spettro sonoro; dopo ci siamo
dedicati all’ascolto per le ultime rifiniture.
Il luogo presenta qualche difficoltà acustica che il
sistema ha aiutato molto a risolvere… non lo conoscevo
ma sono rimasto soddisfatto sia per la facilità di
ottimizzazione che per la qualità della diffusione
ottenuta, potente ma morbida e assolutamente non
fastidiosa anche a volumi sostenuti.”
Enigma, seppur con le dovute modifiche stagionali,
andrà in scena per i prossimi tre anni, tutti i giorni più
volte il giorno; per questo Filmmaster ha creato un
team di circa 70 persone che, alternandosi in turni,
può garantire continuità e performance di alto livello.
Le dotazioni tecnologiche sono state scelte tenendo
in considerazione appunto questa continuità, ci
racconta Massimo Palermo, Direttore di produzione
di Filmmaster: “Molte delle forniture tecnologiche del
T1 sono state scelte dal parco, per cui il nostro lavoro
è cominciato integrando quello che era presente con
le esigenze specifiche dello spettacolo che avevamo
ideato. Chiaramente abbiamo cominciato a provare
anche il sistema audio – i vari sound effect sono
determinanti per la riuscita dello show – che fin da
subito ha risposto bene alle nostre esigenze.
A differenza degli impianti che solitamente vengono
utilizzati in questo occasioni, quello di Bose è un sistema
totalmente custom e adeguato alla struttura che lo
ospita; uno spazio per niente facile se si considerano
le sua dimensioni e caratteristiche strutturali. Abbiamo
lavorato molto con i responsabili di Bose per trovare
gli accorgimenti tecnici giusti, soprattutto rispetto al
posizionamento dei subwoofer per i quali abbiamo alla
fine deciso di realizzare appositi vani all’interno della
scenografia. Soluzione che ha permesso un’ottima
copertura anche del palco, fondamentale per gli artisti
che devono seguire la musica”.
Positive anche le impressioni del fonico residente di
Cinecittà, Lorenzo Policiti, che ha preso in carico la
sala dopo il collaudo: “Prima di tutto abbiamo fatto
un progetto scritto e disegnato dell’impianto, delle
connessioni digitali, del mixer ecc. realizzando anche
delle guide così che qualunque cosa succeda chi si trova
lì è in grado di intervenire.
Data la frequenza con cui viene messo in scena lo
spettacolo abbiamo fatto un grande lavoro di backup
delle scene audio, del mixer, della rete Dante, insomma
di tutto quello che potrebbe creare problemi in caso di
imprevisti. A dire la verità quando abbiamo scoperto
che il sistema era di Bose siamo rimasti molto stupiti;
ci aspettavamo i classici impianti per il live e non uno
di un marchio solitamente noto per le installazioni fisse.
Detto questo, trovo questa soluzione molto interessante;
buona la qualità sonora e anche i moduli usati per il
monitoraggio mi piacciono molto. Tra l’altro fin da
subito l’impianto è stato messo più volte sotto sforzo
e ha reagito soddisfacendo le nostre esigenze sia come
risposta in frequenza sia come copertura sonora.
Vorrei anche aggiungere che l’uso della rete per
il trasporto di segnali è ormai uno standard a cui
dovrebbero adeguarsi tutti; l’intuitività e la semplicità
con cui si possono fare delle cose aumenta di anno
in anno. Lavorare in questo teatro è una bellissima
esperienza anche perchè si ha a l’occasione di usare
il massimo della tecnologia disponibile in questo
momento sul mercato, una grande soddisfazione”.
53
g Credits Filmmaster Events
foto di/photo by
Benedetto Dell’Ariccia
Cinecittà World, the largest theme park on the outskirts of Rome and recently opened on
July 24 isn’t only a celebration of the legendary film studio that bears the same name.
In fact, aside from production design by Dante Ferretti and music of Ennio Morricone,
Cinecittà World offers all the typical attractions of an amusement park: roller coasters, a water
ride, a free-fall tower on the back of an enormous elephant (also the icon of the park) amid many
other attractions. Cinecittà World strives for the spectacular. In addition to street performances,
the property decided to build a T1 (a soundstage, used not so long ago) as a space to host two
resident shows and additional external productions. It holds an audience of 1,300. The systems
were designed to successfully host major productions, for example, the current show Enigma,
produced by Filmmaster Group that uses a mix between music, films, virtual images, video
and special effects.
ROOMMATCH® AT T1
Unfortunately, the T1 is not a space adept for easy sound diffusion. As a large “cube” of
70X30X10, it has specific needs in order to limit uncontrollable reflections and refractions. Bose,
which also provided the other amenities of the park sound system, chose to install at T1 a
system composed of RoomMatch® models, a solution system dedicated to large and mediumsized venues. It’s a line array based on different technology called progressive directivity. Each
module of the system (there are 42, for every need) provides a different pattern of horizontal
and vertical diffusion, given by the same physical structure of the module. Some modules even
have asymmetrical horizontal orientation. The designer can then choose the most suitable
module for the sound environment. In fact, by combining modules and setting up interaction
between them, it is possible to achieve a system customized for each situation. RoomMatch®
allows for effective control of SPL and uniformity of bandwidth in each listening point with
reduced effort and time for the processing and system set-up. In specific cases, the T1 facility
has a L+R+C system with integrated subwoofers in cardioid configuration, consisting of two
clusters with six lateral RoomMatch RMs of various types and openings, and four RMS215
subwoofers. The central cluster is made up of four RM modules and two RMS15s. There are
several types of modules for mid-high frequencies made to best support the environment’s
features (please refer to the box). The RMS215 are subwoofers with 15” high-excursion
transducers with coverage below 100 Hz and a frequency response between 40 and 280 Hz.
The SPL at 1m is 97 dB in free field and 103dB in stack. They also have a frame for the cardioid
configuration. Under the stage there are four groups of two RM218 to support low frequencies.
For the front fill, diffusion under the balcony and stage monitoring, it was decided to use
RMU208 compact speakers with a mid-high timbre similar to that of RoomMatch® full range.
The system has been designed with the design and projection software, Bose modeler®.
OPINIONS ON THE SYSTEM
We had two words with Emanuele Carlucci, the sound designer who has been involved,
along with Federico Moreno Zampieri and Federico Carnevale from Bose, to set the project
in anticipation of Enigma. “the location is very large, so the LRC configuration is valid since it
allows the centralization of the sound image. The set up was completed in a day. Before we
brought the sound to a flat level and then worked with analysis tools and the dissemination of
the sound spectrum. After we listened carefully and added our finishing touches. The site has
many acoustic difficulties that we were able to overcome with the system… I was pleasantly
54
Ottobre October 2014
surprised at the ease of optimization and the quality of
diffusion obtained. It’s powerful, yet soft, and not annoying
even at prolonged volume levels. “
Enigma, albeit with the necessary seasonal modifications, will
be staged for the next three years, everyday several times
a day. For this, Filmmaster has created a team of about 70
people, alternating in shifts that can ensure continuity and
high-level performance. The technological equipment has been
chosen taking into account this continuity, says Massimo
Palermo, the Production Manager of Filmmaster. “Many of
the technological supplies of T1 were chosen from the park, so
our work has begun integrating what was already present with
the specific needs of the show that we had devised. Clearly,
we began to test the sound system- various sound effects
are crucial to the success of the show- which met all our
needs. Unlike usually used systems for such circumstances,
Bose is totally customized and adapted to the structure that
houses it – no easy feat considering the size and structural
characteristics. We have worked hard with the leaders of Bose
to find the right technical solutions, especially with regards to
the placement of the subwoofer (which we eventually decided
to integrate into the set design). It’s a solution that allowed
good coverage even for the stage, which is crucial for artists
who have to follow the music.“
The resident engineer of Cinecittà, Lorenzo Policiti, who
took charge of the room after the testing, expressed another
positive impression. “First of all, we’ve succeeded in a project
written and designed after the system, digital connections,
mixers, etc. with the ability to intervene if anything should
happen onstage. With the frequency of the show, we’ve done
a wonderful job of backing up the scene’s audio, mixer and
Dante network, basically, everything that could create problems
in case of unexpected events. To be honest, we were very
surprised when we discovered that the system was Bose. We
expected the classical system for live performances, not for
fixed installations. That said, the installation hasn’t disappointed.
It provides good quality sound, and I enjoy the modules for
monitoring. Since the beginning, the system has been placed
under stress several times and responded satisfying our needs
in sound coverage and in frequency response. I’d like to add
that the transport of signals on IP, like this one, should become
a norm. Every year, the intuitiveness and ease in which you
can do things, increases. Working in this theater is a wonderful
experience because it’s given me the change to use some of
the best technology available on the market.”
ETNALAND
Divertimento, adrenalina e tecnologia
Fun, adrenaline and technology
Informazione integrata.
Inquadra il QR con la
fotocamera del cellulare
dopo aver aperto il lettore.
Integrated information
access.
Frame the QR with the
phone camera after
opening the player.
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Ottobre October 2014
Text: Valentina Bartarelli
www.connessioni.biz
Situato nei pressi di Belpasso, Catania, in
una superficie di 280.000 metri quadrati,
Etnaland è uno dei parchi di divertimento
più famosi d’Europa. Continuamente
migliorato e ampliato, oggi comprende
un AcquaPark, un ThemePark e un Parco
della Preistoria: tutti gestiti e controllati
tramite tecnologie di ultima generazione
Located near Belpasso, Catania, in
an area spanning 280 thousand square
meters, Etnaland is one of the most
famous amusement parks in Europe.
Continuously improved and expanded,
Etnaland now encompasses a waterpark,
theme park and pre-historic park that are
all managed by the latest technology 57
soluzioni solutions
www.khtec.com.au
www.etnaland.eu
www.peaveycommercialaudio.com
www.rcf.it
Etnaland nasce dal desiderio di offrire al mercato
internazionale dell’edutainment un concentrato di
esperienze tanto divertenti quando emozionanti e
coinvolgenti, mantenendo sempre però un legame forte
con il territorio in cui si inserisce, la Sicilia.
Nato, nel 1983, come parco zoologico e della preistoria,
per volontà di Francesco Russello – ancora nel ruolo
di direttore –, ha subito costanti modifiche e migliorie
per arrivare oggi a essere una delle più premiate e
riconosciute realtà nel mondo dei theme park in Europa
e nel mondo.
Lungimiranza, investimenti mirati e la creazione di
un team creativo, tecnico e realizzativo scrupoloso e
collaborativo sono stati gli ingredienti vincenti della
scommessa di Francesco Russello.
Ampliato con più di 25 attrazioni acquatiche nel 2001,
dal 2005 il parco continua a rinnovarsi e ad assumere una
veste nuova per arrivare a ospitare oggi cinque diverse
aree tematiche; La Sorgente (con laser show, cinema
4D, giochi adrenalinici e una funivia), Utopia (dark rides,
coasters, splash battle), Galassia (wind share, coaster),
Sogni di Ciclopino (coasters, towers, balloon, go-kart),
Il Mondo Acquatico, che si aggiunge al precedente
Acquapark. Non potendo in questa sede descrivere ogni
singola attrazione, ci concentreremo sull’aspetto relativo
alla distribuzione dei segnali; dall’area di accoglienza fino
alla copertura sonora del parco passando per le ultime
attrazioni realizzate. A occuparsene, Hester Kloosterboer,
Creative Director di Etnaland e Huib de Bruijn, Creative
Technical Director di KHtec.
SFONDO MUSICALE E INGRESSO
Tutto l’audio nel parco – sia quello relativo al sottofondo
musicale sia quello per gli annunci – è trasmesso lungo
un’unica rete in fibra utilizzando il protocollo Cobranet ed
è gestito da unità Media Matrix NION.
Grazie a un mix di NION n3, n6 e mX, unità collegate
alla rete in fibra, è possibile utilizzare il sistema per
diffondere annunci globali nel parco e per controllare
tutta la musica dell’ambiente da un’unica posizione.
Attraverso un computer posto in una sala tecnica interna
al parco, infatti, si gestisce il sistema di diffusione da
remoto e si decide cosa trasmettere; a seconda del
pubblico lo staff può scegliere, con preset già definiti,
regolare l’audio e trasmettere dei messaggi pubblicitari –
provenienti da MP3 – attraverso gli speakers TIC installati
e nascosti sotto terra in tutte le zone. Sempre da remoto
è possibile monitorare il sistema e intervenire in caso di
malfunzionamenti.
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Ottobre October 2014
Nei percorsi lenti del parco, vissuti a bordo di piccoli canotti trascinati dalle
correnti di un fiume, il tema musicale si sviluppa gradualmente trasformandosi,
nell’arrangiamento, secondo il tema visivo proposto. Per garantire questo effetto
è fondamentale una perfetta sincronia tra i sistemi utilizzati nelle varie zone.
La sincronia ottenuta è magistrale e il tema melodico si evolve in maniera molto
fluida, grazie all’utilizzo di un riproduttore Medialon MAS32, che si connette attraverso
Cobranet al MediaMatrix NION units.
Nella zona di ingresso del Theme Park, con negozi e un drifting karts, la musica di
sottofondo e gli annunci sono trasmessi tramite Cab 8i e Cab 16o, posizionati presso la
sala tecnica dei kart, collegati anch’essi a NION via Cobranet.
La particolarità di questa installazione è che con un solo fascio di cavi è stato possibile
distribuire un multicast di segnali simultanei per ogni sistema MediaMatrix NION
e MediaMatrix Cab utilizzato. Inoltre, per la realizzazione di alcune attrazioni, è stato
utilizzato un riproduttore multi-traccia a 32 canali (Medialon MAS32), che, grazie
alle uscite Cobranet, ha richiesto due soli cavi Cat5 per avere tutti e 32 i riproduttori
connessi, risultando un’installazione intuitiva, semplice e molto pulita.
Ulteriori dettagli tecnici: tutto l’audio del sistema è gestito tramite Cobranet e confluisce
sulla rete. Ogni pacchetto contiene 8 canali audio. Un pacchetto attraversa tutto il parco
e contiene la musica di sottofondo e gli annunci per tutte le zone. Tutti gli altri pacchetti
vengono utilizzati per i rides. In alcune occasioni, come ne “La scuola dei fantasmi”,
i pacchetti vengono utilizzati in locale e non sono collegati alla rete principale che è in
fibra ottica, di un Gigabit, con switch Netgear.
MONDO ACQUATICO
Il primo sviluppo di Etnaland Themepark è stata l’aggiunta della nuova corsa Jungle
Splash. Jungle Splash è un Spillwater creato dalla società svizzera Intamin.
Venti visitatori salgono su un battello per iniziare un viaggio interattivo all’interno di
una grotta, dove l’eco di una voce fuori campo racconta la storia che i protagonisti
inizieranno a vivere. Un’avventura che raggiunge il suo estremo a 26 metri di altezza,
grazie a un ascensore verticale, concludendosi con un salto nel vuoto e l’emozionante
splash finale.
Hester Kloosterboer ha creato Jungle Splash prendendo spunto dalla tradizione di
un’antica tribù che testava il migliore e più forte urlo della giungla all’interno di una
grotta dall’acustica perfetta. Hester ha pensato di aggiungere una cortina d’acqua
interattiva all’interno di questa grotta. Se i passeggeri gridano abbastanza forte,
la cortina d’acqua si apre. Nel momento in cui smettono di urlare, il sipario si chiude
e i visitatori si bagnano.
Per controllare le valvole dell’acqua della cortina d’acqua sono stati installati un paio
di microfoni direzionali sul soffitto della grotta. Questi microfoni sono collegati a due
NION N3 (usati per tutto l’audio del ride e collegati alla rete in fibra del parco) mentre
il software dispone di un dispositivo di “Signal present”. Sono stati usati sei di questi
dispositivi settati a livelli diversi. Non appena il segnale è presente, il dispositivo
invia un “comando” tramite Pasha allo show controller che, con uscite relè, controlla
l’apertura delle valvole dell’acqua.
soluzioni solutions
“Quando abbiamo lanciato il ride la prima volta” dice Huib de Bruijn, “ero preoccupato
per l’eccessiva quantità di rumore di fondo, ma grazie ai filtri e alla possibilità di
impostare le soglie di rumore potevo regolare tutto per far funzionare la cortina d’acqua.
Abbiamo usato lo stesso trucco per i Talismani (burattini) danzanti che sono nella stessa
grotta e per i giochi di luce LED che avvolgono gli spettatori e che cambiano con la
stessa logica delle cortine d’acqua”. Gli altoparlanti utilizzati in Jungle Splash sono delle
serie P e DM di RCF. Gli amplificatori i GX di QSC, i microfoni di Audio Technica.
UTOPIA
Altra punta di diamante dell’offerta Etnaland è La Scuola dei fantasmi, inserita nel
vecchio villaggio dei minatori. È un dark ride interattivo per famiglie dove i visitatori
sono chiamati a rifare l’esame di maturità; gli ospiti prendono posto nei vecchi banchi
di scuola, che sono dei veicoli, e premendo i tasti A, B o C, danno le loro risposte sulle
improbabili domande d’esame. Ogni scena ha 16 diverse sequenze programmate,
legate alle risposte dei visitatori. Gli elementi controllati in questo gioco sono luci,
audio, odori, oggetti di scena in movimento, il fumo e i banchi. Per realizzare il sistema
sono stati usati un NION n6 e due unità Mediamatrix CAB16o. Prima di tutto perché
NION è in grado di comunicare con il sistema di controllo tramite il protocollo Pasha
e in secondo luogo perché gli amplificatori (GX series di QSC) sono posizionati nel
bel mezzo del ride mentre un NION n6 e lo show controller Medialon sono nella sala
di controllo all’ingresso della corsa. Invece per collegare i 30 canali audio per tutti gli
altoparlanti è stato scelto Cobranet.
L’ottovolante ha un ritmo Hip Hop, mentre il Ciclopino ha
il suono tipico del circo ecc.
Per rendere possibile questa continuità le tracce devono
essere in sincronia e essere distribuite attraverso una
rete verso tutti gli amplificatori. La riproduzione in
sincronizzazione è dovuta a un lettore Medialon MAS.
Questo lettore ha un’uscita Cobranet collegata alla rete
per riprodurre i sei brani diversi in ogni zona.
In più, l’area è coperta grazie a un NION n3 e un CAB16o.
Gli altoparlanti da terra sono TIC mentre tutti i diffusori
sono RCF.
Main installed equipment
MediaMatrix NION series and pagematrix series
Medialon Showmaster ST and PRO, and MAS audio servers
SOGNI DI CICLOPINO
Come specificato nella parte relativa allo sfondo musicale del Parco, anche in questa
area – interamente dedicata al divertimento dei più piccoli – la musica mantiene una
certa continuità in tutte le singole attrazioni. La melodia di base infatti assume un mix di
temi diversi a seconda della zona in cui ci si avvicina; Salvo Di Guardia di Studio Joys
ha composto la musica con la stessa melodia di base per tutte le tracce con effetti e
accenti aggiuntivi per ciascuna delle giostre.
www.connessioni.biz
Brightsign players
Kissbox IO series
QSC GX amplifiers. Around the 80pcs
RCF speakers P, DM, Media and MQ series. Around the 150pcs
59
soluzioni solutions
Due parole con Huib de Bruijn,
System Engineer di KHtec
Interview with KHtec System Engineer
Huib de Bruijn
Negli ultimi anni è l’azienda KHtec che si occupa di realizzare le
idee che nascono dalla fantasia di Hester, una collaborazione che
sembra soddisfare ampiamente tutte le parti coinvolte, dal Parco ai
suoi visitatori.
C - Come siete entrati in contatto con il parco?
Huib de Bruijn - Etnaland era alla ricerca di un progettista che li
aiutasse a sviluppare nuove attrazioni e a migliorare ancora la
reputazione di Etnaland. Hester Kloosterboer, progettista esperta
e direttore di SMILE of Experience, è entrata in contatto con
Francesco Russello durante la fiera EAS nel 2003. Insieme hanno
iniziato a sviluppare le prime idee per Etnaland, e nel momento in
cui hanno dovuto poi progettare tecnicamente il tutto, siamo stati
contattati da Hester, con cui avevamo già realizzato diversi progetti
per musei e parchi a tema.
C - Quali esigenze e requisiti occorrevano per soddisfare il tipo di
installazione richiesta?
HdB - La creazione di attrazioni per i parchi a tema non parte dalla
definizione di requisiti tecnici. Si inizia a progettare l’esperienza
stessa; come coinvolgere i visitatori, quali elementi interattivi
ecc. Questi sono gli input per la progettazione tecnica. Hester
ama sfidare i limiti delle possibilità tecniche e richiede una certa
flessibilità all’interno del sistema. È importante avere un progetto
aperto, che possa quindi essere modificato in corso d’opera e che
– in caso di modifiche o ampliamenti nel tempo – non necessiti di
troppo rimaneggiamenti.
In recent years, the company KHtec has been in charge of bringing
to life the ideas from Hester’s imagination. It’s a collaboration that
satisfies all parties involved-from the park to its visitors.
C - How did you get in contact with the park?
Huib de Bruijn - Etnaland was looking for a designer to help develop
new attractions and to improve the reputation of Etnaland. Hester
Kloosterboer, an expert designer and director of SMILE of Experience,
was in contact with Francesco Russello during the 2003 EAS fair.
Together they began developing the first ideas for Etnaland, and when
the time came to technically design everything, Hester contacted us. In
the past we had completed several projects for museums and parcks.
C - What needs and requirements were necessary to meet the
installation demands?
HdB - Technical requirements are never the first thing that comes to
mind when creating a theme park and its attractions. You start with the
design of the experience itself: how to engage visitors, what interactive
elements, ect. These are the inputs for the technical show system
design. Hester loves to challenge the limits of technical possibilities and
asks for a certain degree of flexibility. It’s important to have an open
project, which can be modified during construction and – in case of
changes or extension in time- does not need too many alterations.
60
Ottobre October 2014
Etnaland was conceived with the hopes to offer the
edutainment market a fun, exciting and engaging experience
which promised strong ties to it’s territory: Sicily.
Etnaland was founded in 1983 as a zoological and prehistory
park by Francesco Russello – who still is the current director.
From the days its door’s opened, the park has undergone
constant changes and improvements, becoming one of the
most recognized and awarded realities in the world of both
European and International theme parks.
Foresight, targeted investments and the establishment of a
creative, technical and effective team, were the ingredients
that brought the dream of Francesco Russello to life.
In 2001 the park was expanded by 25 water attractions,
and since 2005 it has undergone a facelift, introducing five
different thematic areas: Eland (with a laser show, 4d cinema,
adrenaline games and a cable car), Utopia (dark rides, coasters,
splash battle), Galaxia (wind share, coaster), Sogni di Ciclopino
(coasters, towers, balloons and go-karts) and The Aquatic World
(which is added to the previous water park).
It’s impossible to cover every attraction, so we’ll focus on
the signal distribution, starting from the welcome area to the
background soundtracks through the latest attractions made.
Creative Director Hester Kloosterboer and Creative Technical
Director of KHtec Huib de Bruijn have been involved in these
developments.
BACKGROUND MUSIC AND ENTRANCE
All the audio in the park, whether for background music or for
announcements, is transmitted through a single fiber network
using the protocol CobraNet and operated by Media Matrix
NION units. Thanks to a mix of NION n3, n6 and mX units
connected to a fiber network, it’s possible to use the system to
make global announcements throughout the park and to control
all the background music from a single location.
Inside a technical room, a single computer is used to remotely
manage the speaker systems, and, depending on the
audience, the staff can choose pre-existing announcements,
adjust the audio or broadcast publicities. The speakers used
for background music in the park are TIC inground speakers
and are installed in all zones. The system can be remotely
monitored and intervened in case of malfunctions.
In particular, while walking through paths of the park or while
aboard small boats on the constructed river, the music must
gradually change according to the visual theme. To ensure this
effect, it’s necessary to have perfect synchronization between
the various systems. The synchronization and smooth evolution
of background music is done by a Medialon MAS32.
This player uses Cobranet to connected to a MediaMatrix
NION units.
At the entrance area of the park, filled with shops and
drifting karts, the background music and announcements are
transmitted via Cab 8i and Cab 16o, which are positioned at the
kart’s technical room and also connected to NION via Cobranet.
The special feature of this installation is that with only a bundle
of cables, it’s possible to distribute a multicast of simultaneous
signals for each MediaMatrix NION and MediaMatrix Cab
system used.
Furthermore, with the use of a multi-track 32-channel audio
player (Medialon MAS32) and CobraNet outputs, only two Cat5
cable was required to have all 32 players connected, resulting
in a simple, intuitive installation.
Technical back ground: All audio in the system is run via
Cobranet. Cobranet runs audio in “Bundles” over a computer
network. Every bundle holds 8 audio channels. There is one
bundle of 8 audio channels that runs through the whole park
and this bundle contains all BGM and announcements for
all zones. All other bundles are used for the rides. In some
occasions like the school the bundles are used local and are
not connected to the “Main” network. The main network is a
Gigabit fiber optic network with managed Netgear switches.
soluzioni solutions
THE AQUATIC WORLD
The first development of Etnaland Themepark was the addition of the new ride Jungle
Splash. Jungle Splash is the Spillwater Ride from the Swiss company Intamin.
Twenty visitors board a boat to begin an interactive journey along the inside of a cave,
where the echo of a voice-over tells the story that the protagonists begin to live. An
adventure that reaches its extreme at 26 meters in height, with a vertical lift, ending with
a leap of faith and the thrilling final splash. Hester Kloosterboer created the story about an
ancient tribe that competed for the loudest and strongest scream inside a jungle cave with
perfect acoustics. Hester thought to add an interactive water curtain inside this cave. If the
passengers shouted loud enough, the water curtain would open. The moment they stop
screaming, the curtain closes and the visitors get soaked in the boat.
To control the water valves of the curtain, microphones were installed on the ceiling of the
cave. These microphones are connected to two NION N3 inputs (used for the ride’s audio
and connected to the park’s fiber network) and utilize software with “signal present”.
Six of these were setup at different levels. As soon as the signal is present, the device
sends a “command” by Pasha to the show controller with relay outputs that control the
opening of the water valves.
“When we launched the ride for the first time,” says Huib de Bruijn, “I was worried about
the excessive amount of background noise. But thanks to the filters and the ability to set
noise thresholds, I could adjust everything to run the water curtain. We used the same thing
for the dancing Talismans (puppets) that are in the cave and the play of LED lights that wrap
around the audience and that change with the same logic of the water curtains.”
Speakers used in the Jungle splash are RCF P series and DM series. QSC GX amplifiers.
Microphones are Audio Technica.
UTOPIA
Another main attraction at Etnaland is The Ghost School, part of the old mining village.
It’s an interactive, family dark ride where visitors are asked to redo exams. Guests sit at old
school desks, which are the vehicles, and by pressing A. B or C, they give their answers for
the impossible exam questions.
ADV-2014-connessioni.pdf
1
25/03/14
Each scene has 16 different programed sequences linked
to the visitor’s responses. The elements in the ride are
controlled by lighting, sound, smells, props in motion,
smoke and seats.
NION n6 and two MediaMatrix CAB16o units ensure
success of the system. NION is able to communicate with
the control system via Pasha, while the amplifiers
(QSC GX series) are positioned in the middle of the ride
while a NION n6 and the Medialon show controller are
placed in the control room at the entrance of the ride.
Instead of connecting 30 audio channels to all the speakers,
Cobranet was used.
SOGNI DI CICLOPINO
In the area completely dedicated to children’s
entertainment, the background music retains a certain level
of continuity in all individual attractions. In fact, the basic
melody assumes a mix of different themes depending on
the area the guest approaches. Salvo Di Guardia from
Studio Joys composed the music with the same basic
melody for all tracks with additional effects and accents for
each of the rides. The roller coaster has a Hip Hop rhythm,
while the Ciclopino has a typical circus sound. To make this
continuity possible, the tracks must be synchronized and
distributed through a network to all amplifiers. Reproduction
in synchronization is due to the player Medialon MAS.
This player has an output connected to the CobraNet
network to play six different songs in each area. In addition,
the area is covered through NION n3 and a CAB16o.
Back ground speakers are TIC and all other speakers RCF.
16:03
Voome 4
The most professional
software for digital signage
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www.turbosound.com
www.exhibo.it
DUBLIN TCX
Alta qualità per tutte le applicazioni
High quality for all applications
La nuova serie Dublin TCX,
lanciata dalla nota azienda inglese
Turbosound e distribuita per l’Italia da
Exhibo, si compone di quattro diffusori
acustici pensati per svariate applicazioni
e per venire incontro alle esigenze
di clienti e system integrators esigenti
Informazione integrata.
Inquadra il QR con la
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dopo aver aperto il lettore.
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access.
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62
Ottobre October 2014
The new Dublin TCX, launched by
the British company Turbosound and
distributed in Italy by Exhibo, consists of
four loudspeakers designed for various
applications and to meet the needs
of demanding customers and system
integrators
Senza rinunciare alla qualità targata Turbosound
(ricordiamo che prodotti come Flashlight e Floodlight
hanno fatto la storia degli spettacoli musicali già
negli anni ’80 e ’90), il celebre costruttore inglese ha
recentemente lanciato sul mercato anche prodotti di
piccole e medie dimensioni, pensati per coprire le
necessità quotidiane di service e installatori.
Si tratta della nuova serie Dublin TCX, altoparlanti
passivi e subwoofer la cui parola d’ordine è: flessibilità.
Essi sono infatti utilizzabili per una vastissima gamma
di applicazioni (eventi live in locali, teatri, auditorium
o spazi all’aperto) sia in modalità portatile sia in
installazione fissa. Disponibili in versione nera o bianca,
questi altoparlanti si adattano al meglio anche sul
profilo architettonico e d’arredamento ai diversi contesti
ambientali in cui possono essere utilizzati.
Ma vediamo i prodotti un po’ più nel dettaglio. Innanzi
tutto i cabinet dei quattro modelli che compongono
la serie sono costruiti in legno multistrato di betulla,
per garantire quelle caratteristiche di sound tipiche dei
diffusori professionali. Ogni satellite è a due vie e il
driver da 1” con guida d’onda convergente è comune
a tutti i modelli che differiscono per l’unità dei medio
bassi, che monta un 8” per il TCX-82, un 10” per il TCX102, un 12” per il TCX-122 ed ovviamente un 15” per il
TCX-152.
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Una particolare cura nella ingegnerizzazione di questa
serie ha permesso di mantenere sia le caratteristiche
di praticità nell’uso e nel trasporto necessarie ai
services (maniglie di trasporto, foro per lo stativo,
connettori Speakon NL4), sia il rispetto delle esigenze
tipiche degli installatori (presenza di diversi punti di
ancoraggio distribuiti sui cabinet, morsetti a vite per
un collegamento affidabile, tromba ruotabile di 90° per
mantenere le caratteristiche di emissione anche in caso
di montaggio orizzontale).
Il design molto elegante prevede le maniglie di trasporto
ricavate nella parte superiore dei cabinet e la chiusura
del foro per lo stativo, in modo da accontentare anche
i puristi che desiderano utilizzare prodotti dedicati negli
allestimenti permanenti.
Una rapida occhiata ai dati tecnici dichiarati conferma
l’origine Turbosound dei diffusori Dublin: potenze RMS
che vanno dai 200 ai 350 watt, con picchi da 800 a 1400
watt e pressioni acustiche di picco dai 123 ai 131 dB.
La direttività controllata, con emissione di 90° in
orizzontale e 60° in verticale (ricordiamo che la guida
d’onda può essere ruotata), garantisce una precisa ed
omogenea copertura delle aree di ascolto.
I quattro modelli TCX possono essere completati con
due subwoofer: un singolo 15” TCX-115B e un
singolo 18”: TCX-118B.
I prodotti Turbosound sono importati e distribuiti in
Italia da Exhibo.
i TCX-115B
www.connessioni.biz
Without compromising the Turbosound’s high quality (remember products like Flashlight
and Floodlight made their mark in music performance history during the 80s and 90s),
the famous British manufacture has just released small and medium sized products
designed to meet daily service and installer needs. Flexibility is key for the new Dublin TCX
line of passive loudspeakers and subwoofers.
Whether for live events in clubs, theaters, auditoriums or outdoor spaces, the products can
be used for a vast range of portable and fixed installation applications.
Available in both white and black, the loudspeakers compliment architecture and go well in
any context used.
Let’s look at the products more in detail. The cabinets of all four models are constructed of
birch plywood in order to guarantee the best sound characteristics typical of professional
speakers. The loudspeakers are all two way, have a 1” driver and converging elliptical
waveguides. Each model has a different high excursion low frequency driver: 8” for model
TCX-82, 10” for TCX-102, 12” for TCX-122 and 15” for TCX-152.
Particular engineering care has allowed the speakers to maintain both practicality and easy
transportation (carrying handles, concealed pole mount socket, Speakon NL4 connector).
Furthermore, the speakers comply with typical needs of installers (various anchor points on
the cabinet, screw terminals for reliable connection, rotating converging elliptical waveguide
to allow the swap of horizontal and vertical dispersion patterns).
For those who want to use the products in a permanent installation, the elegant design
includes non-visible carrying handles slyly located on the upper part of the cabinet while the
pole mount plug can be removed for use with speaker stands.
A quick glance at the technical data of the Dublin Turbosound Loudspeakers: RMS power
ranging from 200 to 350 watts, with peaks from 800 to 1400 watts and sound pressure
levels from 123 to 131 dB. The waveguide is rotatable on a 90° horizontal by 60° vertical
converging elliptical waveguide, guaranteeing a precise and homogeneous dispersion in the
listening area. Two subwoofers can compliment the four loudspeakers:
a single 15” TCX-115B and a single 18” TCX-118B.
Turbosound products are imported and distributed in Italy by Exhibo.
i TCX-122 white
i TCX-102
63
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MICROFLEX
WIRELESS
Affidabilità e chiarezza assoluta
Reliability and absolute clarity
Dall’esperienza decennale di Shure,
nasce il sistema Microflex Wireless:
soluzione completa, scalabile ed
estremamente elegante, dedicata
all’ambito della conferenza
After a decade of experience with
Shure, the comprehensive, scalable
and extremely elegant system for the
conference field, Microflex Wireless,
was born
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64
Ottobre October 2014
Text: Ing. Fabio Rossetto - R&D Prase Engineering
Microflex Wireless oltre a garantire affidabilità
e chiarezza nel segnale vocale, implementa una serie
di funzionalità che lo rendono estremamente facile
da utilizzare, eliminando le problematiche legate per
esempio alla gestione dei canali RF, alla ricarica delle
batterie e alla privacy della comunicazione.
Con Microflex Wireless, le leggendarie prestazioni
audio del marchio Shure si integrano con le più
avanzate tecnologie di rete, come il protocollo Dante per
l’instradamento dei segnali provenienti dai microfoni.
Diversamente da quelli senza fili tradizionali, Microflex
Wireless utilizza un sistema di trasmissione proprietario,
ottimizzato per garantire latenze minime, che utilizza
le frequenze comprese tra 1.880 e 1.900 MHz del DECT
(Digital Enhanced Cordless Telecommunications).
Il sistema integrato di analisi dello spettro, inoltre,
permette di identificare e assegnare in tempo reale le
frequenze libere a tutti i trasmettitori, in modo del tutto
trasparente per l’utente finale.
Microflex Wireless prevede quattro opzioni per quanto
riguarda i trasmettitori: le prime due sono orientate
alle presentazioni e soddisfano le esigenze dell’oratore
in movimento, le altre verso il concetto più classico di
conferenza, includendo microfoni e basi da tavolo.
Il bodypack in miniatura MXW1, dotato di capsula
omnidirezionale, può essere facilmente riposto nel
taschino della camicia. In alternativa, grazie all’ingresso
microfonico tradizionale, l’MXW1 può essere utilizzato
con un microfono ad archetto o con uno lavalier.
La seconda opzione è rappresentata dal microfono
a mano MXW2, il classico “gelato” con capsule
intercambiabili disponibili nelle versioni storiche di
Shure, ovvero SM58, SM86, BETA58 e VP68.
Le ultime due opzioni includono il trasmettitore
boundary a basso profilo MXW6 da tavolo, disponibile
con capsula cardioide o omnidirezionale, e la base da
tavolo MXW8 per i microfoni a collo d’oca dell’omonima
serie Microflex.
Tutti i trasmettitori sono dotati di un’uscita per auricolari
su minijack 3.5mm, la quale fornisce un canale di ritorno
utilizzabile, per esempio, per la traduzione simultanea.
La ricarica delle batterie agli ioni di litio e il “link” dei
trasmettitori al sistema vengono effettuati mediante le
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basi di ricarica MXWNCS4 e MXWNCS8 monitorate da rete e in grado di alloggiare
rispettivamente 4 ed 8 trasmettitori ciascuna. La ricarica avviene appoggiando il
trasmettitore alle basi, senza estrarre le batterie. Dotate di LED di stato di carica e
di porta Ethernet per l’interfacciamento con il Microflex Wireless Control Software,
queste basi permettono di monitorare in tempo reale la durata, i cicli di carica e lo
stato delle batterie.
Gli access point MXWAPT4 e MXWAPT8 rappresentano il cuore del sistema in quanto,
oltre a coordinare automaticamente la gestione delle frequenze e assegnare i canali
liberi ai microfoni wireless, gestiscono la trasmissione wireless bidirezionale.
Il segnale ricevuto è disponibile in rete grazie all’implementazione del protocollo
Dante. Lo stesso cavo Ethernet che trasporta i canali audio permette di alimentare gli
access point via PoE (PowerOverEthernet), semplificando e rendendo più elegante
l’installazione. Nella stessa connessione di rete convivono anche i segnali di controllo
grazie ai quali sarà possibile regolare i guadagni dei microfoni via software.
Il flusso Dante contenente i canali digitali provenienti dai vari microfoni potrà essere
a questo punto indirizzato direttamente verso un mixer di sala con scheda Dante,
oppure convertito nei vari segnali analogici mediante le interfacce audio MXWANI4
e MXWANI8, in grado di fornire rispettivamente 4 e 8 uscite analogiche bilanciate
(oltre all’ingresso per il canale di traduzione ausiliario citato in precedenza).
Entrambe le interfacce implementano inoltre uno switch Ethernet a 4 porte con
una porta PoE per l’alimentazione degli access point MXWAPT e consentono
l’interfacciamento di un PC per la gestione del sistema da software o per la
registrazione del segnale digitale. In alternativa il flusso Dante può essere gestito
mediante il mixer automatico Shure SCM820 Dante collegando direttamente l’access
point Microflex Wireless al mixer.
Il Microflex Wireless Control Software consente di monitorare in tempo reale sia lo
stato delle condizioni RF sia quello di tutti i microfoni, permettendo di regolarne
i livelli e le equalizzazioni, nonché di controllarne l’apertura e la chiusura.
La gestione del software è basata su web browser e non prevede installazione.
Il controllo del sistema può essere effettuato anche mediante la creazione di interfacce
utente personalizzate con sistemi come Crestron e AMX o altri touch screen.
Tutti i dispositivi sono protetti dalla tecnologia Shure Commshield per la protezione
dai disturbi elettromagnetici che possono provenire da telefoni cellulari o da altri
dispositivi.
Per garantire la massima riservatezza e privacy va ricordato che il sistema utilizza
la crittografia AES-256, la quale soddisfa i requisiti più restrittivi degli standard
governativi americani. Sviluppato tenendo conto dei moderni spazi di lavoro
e apprendimento, e con un occhio al design, oltre che alla tecnologia più spinta,
la serie Microflex Wireless rappresenta la soluzione ideale in grado di adattarsi a
qualsiasi ambiente nell’ambito della conferenza.
Microflex Wireless, in addition to ensuring a reliable and clear speech signal, implements
a number of easy-to-use features, eliminating problems ranging from the management
of RF channels, to the recharging batteries, to communication privacy. With Microflex
Wireless, the brand’s legendary performance of Shure audio is integrated with the most
advanced network technologies, such as the Dante Protocol for microphone routing signals.
Unlike conventional wireless, Microflex Wireless uses an owner transmission system,
optimized for minimum latency, with frequencies between 1880 and 1900 MHzDECT
(Digital Enhanced Cordless Telecommunications).
www.connessioni.biz
The integrated system of spectrum analysis allows the
identification and assignment of free frequencies in real
time to all transmitters, which is a completely transparent
method for the user.
Microflex Wireless provides four options regarding
transmitters: the first two are geared towards presentations
and the needs of a speaker in motion. The other two are
suitable for a more classic concept of a conference, with
microphones and table bases.
The miniature body pack MXW1, equipped with the
omnidirectional capsule, can be easily stored in a shirt
pocket. As an alternative, thanks to the traditional
microphone input, the MXW1 can be used with a
microphone headband or a lavalier.
The second option is the handheld MXW2 microphone, the
classic “ice-cream cone”, with interchangeable capsules
available in historical Shure versions, or in SM58, SM86,
BETA58 and VP68.
The last two options include a boundary transmitter at
a low MXW6 profile table, available with a cardioid or
omnidirectional capsule, and the base-table MXW8 for
gooseneck microphones of the Microflex series.
All transmitters are equipped with an output for earphones
on the 3.5mm mini-jack, which also supplies a return
channel allowing for simultaneous translation.
The access point MXWAPT4 and MXWAPT8 are the
heart of the system and coordinate the management of
frequencies and automatically assign channels to free
wireless microphones, while managing the two-way
wireless transmission. The received signal is available
online thanks to the implementation of the Dante
Protocol. The same Ethernet cable that carries the audio
channel, allows the user to feed the access point via
PoE (PowerOverEthernet), making it a simpler and more
discrete installation. The signal controls that can adjust the
microphone gains through the software, co-exists in the
same network connection.
The Dante System that contains digital channels may be
routed directly to a room mixer with Dante installed, or
converted into various analog signals through the audio
interface MXWANI4 and MXWANI8, which respectably
provide 4 and 8 balanced analog outputs (in addition to the
entrance of the auxiliary translation channel mentioned
earlier). Both interfaces implement an Ethernet switch
with 4 PoE ports for entering the access point MXWAPT,
allowing it to interface with a PC for system management
software or to record digital signal. Alternatively, the Dante
System can be managed by the Shure SCM820 Dante
digital automatic mixer, by directly connecting the Microsoft
Wireless access point to the mixer.
The Microflex Wireless Control Software allows the
monitoring in real time the status of the RF conditions of all
the microphones, allowing the adjustment of levels and EQ,
as well as to control the opening and closing.
The management software is a web-based browser and
does not require installation. The control system can also be
access through the creation of custom user interfaces with
systems such as Crestron and AMX or other touch screens.
All devices are safeguarded by Shure Commshield for
protection from electromagnetic interference that can come
from mobile phones or other devices.
To ensure maximum confidentiality and privacy, the system
uses AES-256 encryption, which complies with the more
stringent government standard requirements.
Developed with consideration to modern workspaces and
learning environments and an eye for design, the Microflex
Wireless is the ideal solution that can be adapted to any
conference environment.
65
AGGIORNAMENTI UPDATE
INFOCOMM INDIA
Mumbai, 17-19 settembre 2014
Mumbai, 17-19 September 2014
https://infocomm-india.com
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66
Ottobre October 2014
InfoCommAsia, il braccio “orientale” di InfoComm
International, dopo alcuni anni di presenza in India
tramite roadshow nelle principali città, l’anno scorso
ha deciso di rompere gli indugi e inaugurare una
manifestazione espositiva. È la più giovane delle tre
organizzate dal medesimo ufficio, e sta già dando
interessanti frutti; si svolge tuttavia in un territorio e
mercato che forse i nostri lettori conoscono meno, e per
questo val la pena di aggiungere qualche informazione
InfoCommAsia, the “oriental” branch of InfoComm
International, finally decided after years of road
shows throughout India, to take the plunge and host
an exhibition. Although it’s the youngest of the three
exhibitions organized by the same office, the fair is
already yielding promising results. Unfortunately, the
event took place in a market that many of our readers
are less familiar with. Therefore, it’s worthwhile for us to
provide a bit of information
Text: Chiara Benedettini
Senza dimenticare le forti differenze all’interno del
Paese, l’India è oggi la decima realtà economica al
mondo e la quinta per potere d’acquisto.
Tuttavia la sua storica predisposizione verso la
tecnologia, che già in passato l’ha condotta a divenire
una potenza nell’ambito software, la giovane età
media, una comune conoscenza dell’inglese a tutti i
livelli della popolazione, la progressiva integrazione
nell’economia globale, fanno prevedere che già nel
2020 l’India diverrà la quinta potenza economica del
globo, con una crescente richiesta di infrastrutture e in
generale di beni. Ultima, buona, notizia in questo senso,
la vittoria del BJP – Bharatlya Janata Party – ovvero il
Partito Popolare Indiano alle ultime elezioni e del suo
leader Narendra Modi, uomo vicino alle aziende, fa ben
sperare la popolazione che, anche nel piccolo campione
ascoltato in fiera, si dice molto ottimista sulla crescita di
infrastrutture e servizi già nei prossimi mesi.
A tutto questo si aggiunge l’incoraggiante indagine
specialistica biennale di InfoComm International,
secondo cui la crescita del mercato AV indiano è la
più importante nel continente Asia-Pacific, con una
previsione di aumento del 25% annuale da qui al 2015.
Di maggiore interesse appaiono i settori corporate,
educational, e naturalmente broadcast e cinema
(chi può dimenticare Bollywood?), mentre sempre
importanti sono quelli degli eventi e dei concerti.
Numeri da far girare la testa se comparati a quelli
europei e a maggior ragione a quelli italiani, capaci
oramai secondo le ultimissime stime solo di tassi
negativi.
Senza contare che è ancora tutto da fare, e chi decide
di inserirsi, magari dall’estero, in questo momento,
capitalizzerà un vantaggio certamente utile nelle
prossime decadi.
AGGIORNAMENTI UPDATE
INFOCOMM INDIA
La fiera si svolge presso NESCO, l’unico centro espositivo di Mumbai, la capitale
economica del Paese che conta 15 milioni di abitanti registrati e alcuni dicono quasi
altrettanti di non registrati. Una struttura ancora un po’ lontana dagli standard europei,
ma che con i dovuti accorgimenti ha ospitato i quasi 6.000 visitatori (28% in più rispetto
all’anno passato) e i 110 espositori di questa seconda edizione.
In linea con le altre “sorelle” in giro per il mondo, anche nell’edizione indiana
esponevano marchi leader di mercato, a cui si affiancavano diversi distributori,
alcuni costruttori locali, ma anche aziende di Paesi confinanti, come Cina, Taiwan ecc.
con i quali appunto l’India ha solidi rapporti commerciali.
Importante anche la presenza delle associazioni, con cui l’organizzazione tiene rapporti
regolari: probabilmente l’abitudine all’associazionismo è retaggio dell’epoca coloniale, e
comunque lo riteniamo un dato interessante perché indice di consapevolezza del settore,
inoltre rappresentano un canale per entrare e farsi conoscere in un determinato ambito.
La fiera ci ha lasciato comunque alcune impressioni specifiche, che ci sembra
aggiungano ulteriore interesse: una generale attenzione dei visitatori a entrare nel merito
degli argomenti, al dettaglio tecnico, al conoscere prodotti e tecnologie, per cui spesso
abbiamo notato negli stand lunghe discussioni e sessioni dimostrative; alcuni settori
sono ancora all’inizio, e si presentano come promettenti: per esempio il digital signage,
di cui ci sono pochissimi esempi nelle città, e che invece, con il suo linguaggio diretto
e immediato, pare interessare molto il pubblico; anche l’applicazione dell’AV nel settore
educational appare acerba e promettente, considerando che la popolazione indiana è in
crescita e che la domanda di cultura fa parte integrante dello sviluppo di un paese.
Più che soddisfacente il commento degli espositori, che hanno riscontrato una crescente
maturità del settore, e contatti qualificati, interessati e… in posizioni dotate di portafoglio.
Accanto all’area espositiva, la consueta offerta educational di InfoComm ha attirato
oltre 850 partecipanti, con una crescita del 40% rispetto all’anno scorso; un dato
importante che sottolinea ancora una volta la “vocazione” del mercato indiano per la
tecnologia e un profondo interesse per l’apprendimento, al quale si dà un alto valore
nella costruzione della professionalità e, in definitiva, del proprio futuro. Siamo felici
quindi di dire che anche Connessioni, con il suo AudioForum, ha contribuito all’offerta
educational di questa edizione, risultando tra l’altro il seminario più frequentato durante
la manifestazione. Ma è tutto meglio spiegato nelle pagine successive.
La visita della fiera ha riservato qualche interessante sorpresa: riflessioni sul mercato,
sulle tecnologie, lanci e novità, ma anche nuovi incontri con marchi non (ancora)
conosciuti in Europa. Tra questi, segnaliamo Triolion (www.triolion.com), joint venture
indo-cinese: i cinesi hanno portato la competenza nel settore videowall, mentre gli
indiani gli skill per la gestione dei segnali. Nel loro catalogo si trovano “cubi” a DLP
a retroproiezione da 50” agli 84”, disponibili anche con sorgente luminosa a Laser
o LED, una serie completa di controller multi display per processare e gestire immagini
(TMC Series), ma anche un interessante sistema di monitoraggio a distanza per la
prevenzione di errori di visualizzazione: OS System è dedicato al post vendita con
assistenza in tempo reale.
In fiera abbiamo conosciuto anche iRevo, azienda indiana che presenta un sistema per il
digital signage su Cloud adatto a tutti i tipi di network e schermi, e che desidera risolvere
il “problema” della creazione dei contenuti: è costituito dalla piattaforma, una base di
contenuti e una App, per creare campagne in maniera semplice, e anche a distanza
(www.irevomm.com).
Interessante la taiwanese BXB, che produce sistemi per conferenza e videoconferenza
da tavolo per sale riunioni ecc. Vari i modelli, ma segnaliamo UFO, unità tabletop con
funzionalità DSP incorporate, e la nuova serie FCS 6300: DSP incorporato per ogni
microfono, cinque tipi di schermatura per evitare disturbi tra i microfoni, software
di controllo per adattare il sistema all’ambiente, semplice connettività su Cat5
(www.bxb.tw).
www.connessioni.biz
67
AGGIORNAMENTI UPDATE
Abbiamo fatto una lunga visita ad Harman Group, dato che, tra l’altro, per la prima
volta è stata presente con il marchio neo acquisito AMX; sui prodotti potrete vedere il
video con Prashant Govindan, Director India Operations, che ci ha anche parlato della
peculiarità del mercato indiano, dalla prospettiva di chi comunque conosce anche quello
Europeo e USA: “I mercati occidentali sono molto più maturi, mentre qui i committenti
spesso hanno già in mente cosa vogliono realizzare, ma magari non sanno con quali
tecnologie e prodotti, una situazione che sta evolvendo velocemente perché gli indiani
viaggiano e conoscono l’inglese quindi stanno imparando molto anche dall’estero.
In questo senso è importante il lavoro di formazione che anche InfoComm sta facendo,
e quello di consulenza e investimento sul territorio da parte delle aziende, come Harman
porta avanti. Anche perché le persone capiscono che ci sono buone prospettive di lavoro,
e tante posizioni da colmare. Come siamo organizzati sul territorio? Da qualche tempo
abbiamo ripreso la distribuzione di canale diretta, che ci permette di fare investimenti
sulla crescita del mercato, sulla competenza degli operatori ecc.; inoltre permette di
gestire meglio il magazzino: infatti da un lato è necessario avere il materiale in stock
per coprire le esigenze di un paese molto grande, dall’altro una volta che le tasse di
importazione sono pagate, il prodotto non può più uscire dal Paese, e se non viene
venduto rimane in carico all’azienda… in questo un distributore rimarrebbe penalizzato.”
Setting aside the strong differences within the country, India now ranks as the tenth
economic and fifth purchasing power in the world. Considering it’s historical predisposition
towards technology (as a past power in the software field), the young average age, a common
knowledge of English in all levels of the population and the progressive integration into the
global economy, economists predict that by 2020, India will become the 5th strongest global
economy, with an increasing demand for infrastructure and general goods. Other good news
relates to the victory of the BJP- Bharatlya Janata Party- the Indian People’s Party in the last
election. The leader, Narendra Modi, a man tight with businesses, says he is very optimistic
about the infrastructure and service growth in the coming months. Additionally, the specialist
biennial survey of InfoComm International is extremely encouraging, concluding that the
growth of the Indian AV market is the most important on the Asia-Pacific continent, with
an expected annual increase of 25% from now to 2015. The sectors of interest seem to be
corporate, educational and, of course, broadcasting and cinema (who can forget Bollywood?),
in addition to events and concerts. These numbers can make your head spin when compared
to those in Europe, and even more so, to Italians, which latest estimates calculate only
negative rates. There’s still a lot to be done, but those who decide to take part in the market,
even from abroad, will capitalize on an advantage certainly useful in the coming decades.
Connessioni a InfoComm India
Connessioni at InfoComm India
Dall’inizio dell’anno Connessioni ha stretto un accordo di partnership con
InfoComm Asia per far meglio conoscere anche in Italia le manifestazioni
organizzate nei Paesi emergenti: l’edizione indiana si è svolta a Mumbai
tra il 17 e il 19 settembre, mentre siamo in procinto di partire per Dubai per
l’edizione MEA (13-16 ottobre) e siamo in attesa di quella cinese (Beijing, 8-10
aprile). Per ognuna di queste manifestazioni Connessioni sta sviluppando un
canale editoriale, per aprire un miglior dialogo tra il nostro paese e i nuovi
mercati, inoltre sta proponendo attività specifiche tarate sul profilo di ogni
manifestazione, strategiche per le aziende italiane che desiderano farsi meglio
conoscere in questi Paesi. Un esempio è l’AudioForum, una giornata di studio
per i professionisti dell’audio, che ha avuto luogo il 18 settembre durante
InfoComm India.
Since the beginning of the year, Connessioni signed a partnership
agreement with InfoComm Asia to raise awareness of the events organized
throughout Italy and emerging countries: the Indian edition was held in
Mumbai from 17 to 19 September, we head to Dubai for the MEA edition
13-16 October, while we wait for the Chinese edition in Beijing 8-10 April.
For each of these events, Connessioni is developing a publishing channel to
open up dialogue between our country and new markets. Connessioni is also
proposing specific profiles for each event as a way to help Italian companies
who wish to become better acquainted with these countries. One example
is AudioForum, a day of seminars for audio professionals that took place on
September
18, during
InfoComm India.
68 Ottobre October
2014
INFOCOMM INDIA
The fair was held at NESCO, the only exhibition center in
Mumbai. The city is the economic capital of the country,
with over 15 million registered inhabitants (some say there’s
just as many unregistered). The complex is quite sub-par to
European standards, but with due precaution, it has hosted
nearly 6,000 visitors (28% more than last year) and 110
exhibitions in this second edition.
In line with other “sister” exhibitions around the world,
this Indian edition presented the leading brands on the
market, flanked by various distributors, local manufacturers
and companies from neighboring countries, such as China,
Taiwan, etc., with which India has established a strong trade
relationship. The presence of associations, with which the
organization has regular meetings, is also very important.
Although the presence is perhaps a legacy of the colonial
era, we nevertheless consider it an interesting indication of
awareness of the industry. They also work as a channel to
enter and gain recognition in a particular field.
The show left us with several lasting impressions.
First of all, the visitors expressed extreme interest in the
topics, especially on a technical level, and showed a desire
to learn about new products and technologies. Visitors spent
much time at the booths, discussing on end and observing
demonstrations. Secondly we noted, that many sectors
are still in the initial phases, but display much promise. For
example, digital signage, of which there are few examples
available in the cities, seems to be of much interest for the
public. Additionally, the application of AV in the education
sector is a young, but encouraging considering that the Indian
population is growing and that education plays an integral
role in the development of the nation. Even more satisfying is
the commentary of the exhibitors, who have experienced an
increasing maturity in the sector, and qualified and interested
contact and… in positions with a large income.
Apart from the exhibition, InfoComm’s usual educational
offerings have attracted over 850 participants, with a growth
of 40% since last year alone. An important factor in the
Indian technology market is the deep interest in learning,
which outfits professionals with higher level of proficiency
and a more favorable future. We’re happy to say that even
Connessioni’s AudioForum contributed to the educational
aspect of this edition, resulting in the busiest seminar during
the event.
The visit to the exhibition has revealed several interesting
surprises: reflections on the market and technology, launches
and news, and encounters with brands not (yet) known
in Europe. Among these, we note Triolion (www.triolion.
com), a joint Indo-Chinese venture. The Chinese merged
their expertise in video-wall with the Indians’ skills in signal
management. In their catalogue, are DLP “cubes” with
rear projection from 50” to 84”, also available with LED or
laser light source, a full range of controller multi-display for
processing and managing images (TMC Series), and a remote
monitoring system for the prevention of display errors.
The OS System is reserved for post-sale support in real-time.
At the fair we also met iRevo, an Indian company with a
digital signage system on Cloud and adapt for all types of
networks and screens.
The company wants to solve the problem of content creation
through a simple platform, a base content and an App as
a way to create simple campaigns, even from a distance
(www.irevomm.com). The Taiwanese BXB sparked interest.
The brand manufactures video conferencing systems adapt
for meetings in conference and board rooms, ect.
LA PAROLA ALL’ORGANIZZAZIONE
Speaking with management
I commenti a chiusura della manifestazione di Richard Tan, Managing Director
di InfoComm Asia.
Richard Tan - Lo spazio espositivo è aumentato del 15% e i visitatori del 28%; anche il
numero dei partecipanti al Summit educational è aumentato (40%), riflettendo il grande
interesse del pubblico indiano per la formazione. In termini di numeri la fiera ha quindi
avuto un interessante sviluppo e confermato le nostre aspettative. Tuttavia, numeri a
parte, siamo stati particolarmente felici riguardo a cosa abbiamo notato negli stand e al
feedback degli espositori: molte più conversazioni concrete e molti pareri di espositori
che affermano di aver incontrato end-user e visitatori di alto profilo, che sono venuti in
fiera con l’intenzione di vedere soluzioni da applicare ai loro progetti. E questo per noi è
più importante dei numeri.
C - Un commento sul mercato indiano?
RT - L’India sta affrontando un cambiamento decisivo riguardo alla situazione politica,
il neo eletto Primo Ministro Modi ha promesso di dare il via a grandi cambiamenti in
tema di legislazione e tassazione, che apriranno la strada a un rapido sviluppo delle
infrastrutture, un incremento degli investimenti e riduzione della burocrazia. Inoltre,
ha annunciato un piano di investimenti di 100 miliardi USD per il progetto “Industrial
Corridor” tra Delhi e Mumbai, che darà il via a 100 smart cities in sei stati, una linea
ferroviaria ad alta velocità tra Mumbai e Ahmedabad entro il 2021, e parchi industriali
di cui il Governo indiano sta parlando con quello cinese. Insomma, c’è una grande
eccitazione e fiducia nel futuro del Paese. Questi cambiamenti politici stanno già
influenzando il mercato, e di conseguenza anche quello AV.
C - Quali sono i progetti per le prossime edizioni della fiera?
RT - All’interno della strategia per portare la fiera al suo step successivo, riproporremo
il roadshow a Delhi, Bangalore e Chennai: faremo promozione ma proporremo anche
corsi e una piccola expo. Il roadshow avrà luogo a luglio, tre mesi prima della fiera, e
permetterà ai partecipanti di incontrare nelle loro città alcuni dei player più importanti.
Un altro aspetto della promozione di InfoComm India è la collaborazione con le
associazioni nostre partner, con le quali proporremo “eventi nell’evento”. Un’altra idea
infine è promuovere una dimostrazione delle “Tecnologie di domani”: un’area dell’expo
dove vedere le tecnologie che si presume influenzeranno i mercati. E tra gli spazi
dedicati a queste, proporremo brevi approfondimenti per mostrare come la tecnologia
entra nelle nostre vite.
The comments at the end of the event of Richard Tan, Managing Director of
InfoComm Asia.
Richard Tan - Overall, exhibit space at the show grew by some 15% and visitor
attendance went up by 28%. Attendance at the Summit education programs also went
up by 40% and reflected keen interest on the part of the Indians to want to learn. So
in terms of sheer numbers, the show fared very well and met with our expectations.
Beyond the numbers, however, it is what we observed happening on the show floor and
feedback from exhibitors that we feel excited about. This year’s show saw a lot more
serious conversations going on in exhibitors’ booths, especially for the first two days of
the show. And many exhibitors shared with us that they were seeing more end-users
and higher quality visitors at this show, and that they came with the intent to source for
technology and solutions. This is more important to us than numbers, as it reflects the
serious business potential the show brings to the exhibitors.
The models vary, but we recommend UFO, a tabletop unit with built-in DSP functionality, and
the new FCS 6300 series with a built-in DSP for each microphone, five types of screening
to prevent interference between microphones, software control to adapt the system to the
environment and simple connectivity over Cat5 (www.bxb.tw).
We had a long visit to the Harman Group which displayed its newly acquired brand AMX.
Prashant Govindan, Director of Indian Operations, was featured in a video not only talking
about the products, but the peculiarities of the Indian market from a European and American
perspective. “The Western markets are much more mature, whereas here, the costumers
already have in mind what they want to accomplish, but maybe don’t now the technologies
and products. However, the situation is evolving quickly because Indians are traveling, using
English and learning a lot while abroad. In this sense, the training at InfoComm and consulting
and investment by local business, like Harman, is extremely important.
www.connessioni.biz
C - A comment on the Indian market?
RT - India is undergoing a swift and decisive change in
their political landscape, with a single party governing
the country for the first time in 30 years. The incumbent
Prime Minister Mr. Modi is expected to implement long
overdue changes to existing practices and legal and
tax infrastructure in India that will pave the way for
rapid infrastructure development, increased foreign
investments and reduced bureaucracy for companies
doing business in India. Already, they have announced
plans for a $100-billion Delhi-Mumbai Industrial Corridor
Project that will spawn 100 smart cities across six states,
a $9.3 billion high speed rail that will connect Mumbai to
Ahmedabad by 2021, and large-scaled industrial parks
that the Indian government is already in talks with the
Chinese government to build in the state of Gujarat.
There’s a sense of excitement and confidence in the
country’s future among the people of India not felt for
a very long time. These political changes are already
contributing to increased economic growth, which in turn
will drive the growth of India’s AV market as never seen
before.
C - What are the plans for future editions of the fair?
RT - As part of our strategy to bring the show to the next
level, we will resurrect our well received roadshows
next year targeting Delhi, Bangalore and Chennai as the
infrastructure projects in these cities offer much potential.
This will be part of our show promotion where it would
be a full day exhibition supplemented with education.
With this 3-city roadshow taking place in July, two
months prior to InfoComm India 2015, we expect our
roadshow participants to be able to meet with high level
key buyers from these three cities and invite them to see
their full slew of solutions at InfoComm India.
Another aspect of promoting InfoComm India 2015 that
we are looking at is to work with the Associations who
are our partners, in different ways. They have been
so enthused with the exhibition that they want to do
more, and we are looking at “Events within the Event”,
thereby encouraging more of their members to visit the
exhibition. Another idea that is in the pipeline is to have a
showcase of “Technologies of Tomorrow”.
This would be an area within the exhibition, which would
provide glimpses of technology that would influence
market trends. We intend to include forums within the
showcase space so that the technologies are augmented
with thought leadership, which we hope will provoke the
industry to look beyond AV and how these technologies
will affect us. I hope this is helpful to you. Please let me
know if you need any clarifications or more information.
People understand that there are good job prospects and
that through education they can fill these positions. How are
we organized in the area? For some time now, we’ve taken
over the distribution of the direct channel, which allows us
to make investments on the growth of the market, on the
competence of the operators, ect. This also allows better
warehouse management. On one hand, it’s necessary to
have the material in stock to cover the needs of a large
country; on the other hand, once the fees are paid, the
product can no longer leave the country. If the product isn’t
sold, it remains in the company, penalizing the distributor.”
69
AGGIORNAMENTI UPDATE
AUDIOFORUM@INFOCOMM INDIA
Mumbai, 18 settembre 2014
Mumbai, 18 September 2014
www.connessioni.audioforum.it
www.eighteensound.it
www.gmaudio.co.in
www.aes-india.com
www.eemaindia.in
Il 18 settembre scorso AudioForum,
il format educational di Connessioni,
è sbarcato in Asia, a Mumbai in India; una follia?
No, un progetto specifico che si lega ai molti
progetti per l’internazionalizzazione del
Made in Italy e la comunicazione che stiamo
coltivando da alcuni mesi
On September 18, Connessioni’s educational
outreach AudioForum, took place in Mumbai,
India. Was it the right choice? We think so, since
it was a specific and successful initiative that
involved many other projects with the goal of
brining “Made in Italy” and our communication
efforts international
Text: Chiara Benedettini
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70
Ottobre October 2014
AudioForum è il progetto di Connessioni dedicato alla
cultura di settore, rivolto alla community dell’audio.
Si tratta di una giornata di studio su temi specifici, di volta
in volta differenti in relazione alla platea e al contesto,
e sempre con un rigoroso taglio tecnico; ma è anche
un’occasione di incontro tra i professionisti, e tra questi
e le aziende, per confrontarsi, discutere di tecnologia
e sistemi, e naturalmente pensare a nuove occasioni di
business. Dopo le precedenti edizioni di AudioForum
(Milano - novembre 2013, Amsterdam - febbraio 2014,
durante la fiera ISE) la nostra collaborazione con InfoComm
Asia ci ha offerto l’opportunità di proporre il format anche
durante la fiera InfoComm India 2014: un’occasione quindi
anche per le aziende italiane, e non solo, di promuovere
il proprio marchio in un mercato in grande espansione
e sviluppo, scegliendo il canale della cultura e della
comunicazione del know how interno. Opportunità colta
in questo caso da Eighteen Sound, che in Italia produce
componenti audio ad alte prestazioni, e che ha già una sua
storia in India grazie al distributore GM Audio: insieme
hanno sostenuto e reso possibile l’evento.
Una modalità formativa che in India ha funzionato
benissimo grazie al grande desiderio dei professionisti di
migliorare la propria competenza, viste anche le poche
occasioni di formazione di canale; una formazione sentita
come veicolo imprescindibile di crescita professionale, e
di consolidamento quindi della propria professione, in un
mercato che dimostra di essere molto ricettivo, anche in
termini di opportunità occupazionali.
Il programma di AudioForum@IFI si è concentrato sul
tema dei diffusori, dai componenti, ai sistemi, alle tipologie
stesse di casse acustiche, tema gradito ai partecipanti viste
le oltre 80 presenze, più di quanto avremmo sperato.
AudioForum è cominciato con due seminari del relatore
scelto da Connessioni, Mario Di Cola, progettista
e consulente di parecchi marchi dell’audio professionale,
che ha parlato di sistemi e altoparlanti, e successivamente
di componenti nel seminario, molto interessante,
sponsorizzato da Eighteen Sound e GM Audio.
Dopo si sono avvicendati Aditya Modi, segretario di AES,
che ha parlato di Auro-3D, e Warren D’souza, di EEMA
(Event&Entertainment Management Association) che
ha invece fatto un excursus su installazioni audio nei più
grandi eventi degli ultimi anni. Due professionisti molto
conosciuti in India e a capo di aziende di successo, che
hanno aggiunto un importante contributo alla giornata.
Un’edizione di Audio Forum quindi che ci ha riempito di
soddisfazione: per il successo dei seminari e l’attenzione
del pubblico, per il numero di partecipanti, ma anche per
la soddisfazione dei due sponsor dell’evento, che di fatto
l’hanno reso possibile. La prossima edizione di InfoComm
India avrà luogo a settembre 2015, e noi non mancheremo
con una nuova edizione di AudioForum.
AGGIORNAMENTI UPDATE
g Chiara Benedettini presenta AudioForum
Chiara Benedettini presents AudioForum
m Aditya Modi, segretario AES India e titolare di Modidigital, in un momento
della conferenza / Aditya Modi, secretary of Aes India and owner of
Modidigital, in a moment of conference
Il programma
The program
10,30 - 11,20
Loudspeaker Systems Techniques and
Technologies
Speaker: Mario Di Cola
11,30 - 12,30
High Performances Transducers Design
Speaker: Mario Di Cola
Sponsor: Eighteen Sound, G.M. Audiotechnics
PVT. LT
12,30 - 13,30
What is Auro-3D®, The future of immersive sound
Speaker: Aditya Modi, AES India
14,00 - 15,00
Optimization of Loudspeaker Systems Installation
in Listening Environments
Speaker: Mario Di Cola
AudioForum is Connessioni’s project dedicated to the audio community’s culture.
It’s a day of conferences on specific issues that are tailored to the audience and context, and
always brimming with lasted technical know-how. Moreover, it’s an opportunity for professionals
to meet each other and for them to get to know companies, discuss technologies and systems,
and discover new business opportunities. After the successful previous editions of AudioForum
(Milan - November 2013, Amsterdam - February 2014 during the ISE Fair) our partnership with
InfoComm Asia gave us the chance to bring the conference to the InfoComm India 2014 fair.
Those Italian brands that chose to participate, took advantage of this opportunity for Italian
companies to promote their brand in an ever developing and expansive market.
Thanks to support by Eighteen Sound, which produces high-performance Italian Audio
Components and its distributor in India, GM Audio, the event was made possible.
This educational initiative had much success because India has so few formation opportunities
and since many Indian professionals or companies are currently looking to improve their
competence in the field. Overall, the market proved extremely receptive, allowing professionals
the chance for personal growth and professional consolidation.
The program AudioForum @IFI focused on the topics: loudspeakers, components, systems
and speakers- overall bringing in more than 80 attendees, more than we could have hoped for.
AudioForum kicked-off with two workshops led by a speaker chosen by Connessioni, Mario
Di Cola - the designer and consultant of several professional audio brands. His first speech
touched on systems and speakers, while his second seminar, sponsored by GM Audio and
Eighteen Sound, highlighted different high performance transducers.
After Di Cola, Aditya Modi, the secretary of AES, spoke about Auro-3D, followed by Warren
D’souza from EEMA (Event & Entertainment Management Association), whose seminar
pinpointed audio installations in the biggest events during the last few years. Two well-known
Indian professionals and heads of successful companies also contributed to the event.
In total, we left this edition of AudioForum completely satisfied with the success of the
seminars, the public’s attention, the number of participants and the aid of our two sponsors,
who made the entire day possible.
The next edition of InfoComm India is set to take place in September 2015, and you can bet that
AudioForum will be back with a new edition.
www.connessioni.biz
15,00 - 16,00
Sound Systems Design, Measurement and
Execution in Event Spaces
Speaker: Warren D’souza, EEMA India
Grazie a / Thanks to
- I nostri sponsor, che hanno sostenuto e reso
possibile AudiForum@IFI: Eighteen Sound (Italy)
e GM Audio (India);
- InfoComm Asia e InfoComm International,
che ci hanno supportato;
- AES India e EEMA, per la collaborazione
e partecipazione ai contenuti;
- Pro Sound Asia e System Integration Asia,
che come media partneri ci hanno aiutato
a divulgare l’iniziativa.
- Our sponsors who have supported and made
possible AudioForum@IDI: Eighteen Sound (Italy)
and GM Audio (India);
- InfoComm Asia and InfoComm International, who
have supported us;
- AES India and EEMA, for their cooperation and
participation;
- Pro Sound Asia and System Integration Asia, who
as media partners helped to spread word about the
71
event.
DALLE ASSOCIAZIONI ASSOCIATIONS WORLD
www.cedia.org
CEDIA: FORMAZIONE
PER L’ITALIA
CEDIA: EDUCATION FOR ITALY
CEDIA ha recentemente organizzato e ospitato
un evento di formazione per aiutare gli installatori
italiani a collaborare in modo più efficace
con architetti e designer
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72
Ottobre October 2014
Un totale di 17 installatori ha partecipato alla sessione di
formazione, di un unico giorno, tenutasi a Sansepolcro
(Toscana) il 16 luglio 2014. L'evento è nato per venire
incontro alle esigenze di chi, nel mercato italiano,
è interessato a collaborare con architetti e interior
designer. "Formare gli installatori per presentare il
nostro settore a un pubblico di architetti e designer è
un importante primo passo, che li aiuterà a fare nuovi
contatti e a far crescere il loro business", spiega Matt
Nimmons, Direttore Operations per CEDIA.
"Come installatori, siamo sempre alla ricerca di modi
per distinguerci da architetti e designer", spiega
Marco Perani, Amministratore Delegato dell'azienda di
domotica con sede in provincia di Brescia, Audiochic.
"Per me questo corso si è rilevato, oltre le mie
aspettative, essenziale per la nostra crescita come
azienda. Gli istruttori erano davvero ben preparati e
hanno fornito informazioni molto utili e di alta qualità."
Il corso CPD (Continuing Professional Development)
mira a garantire che le case del prossimo futuro siano
collegate internamente ed esternamente a tutti i
dispositivi elettronici e i data service.
Oltre a fornire una comprensione delle tecniche di
base e del concetto di installazione personalizzata,
lo scopo è stato indicare ciò che è possibile in sede
di progettazione e garantire che architetti, designer,
progettisti e sviluppatori sappiano a chi rivolgersi
quando hanno bisogno di aiuto in una particolare area.
A sostegno della manifestazione, CEDIA ha rilasciato
la nuova "Guida alla Tecnologica Domestica", la
versione italiana del testo “Home Technology Guide for
Architects and Designers” di CEDIA. Questo opuscolo
aiuta architetti e progettisti a comprendere come le
soluzioni tecnologiche per la casa possano migliorare i
loro progetti e lo stile di vita dei loro clienti. Esso delinea
le tecnologie chiave che i membri CEDIA possono
integrare perfettamente nel tessuto di ogni abitazione.
Per scaricare la "Guida alla Tecnologica Domestica", si
prega di visitare il sito: http://issuu.com/cediaregion1.
CEDIA recently organised and hosted an Italian training
event to help installers engage more effectively with the
architectural and design community
ALISTER SMITH ELETTO VICE
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO CEDIA
CEDIA ha annunciato che il membro del consiglio Alister
Smith, Managing Director DLUK, azienda che si occupa
di integrazione con sede a Londra, è il nuovo Vice
Presidente del Consiglio di Amministrazione.
Alister è entrato a far parte dei volontari del Consiglio
di Amministrazione di CEDIA nel gennaio 2014, e
prenderà il ruolo di Kris Hogg che contemporaneamente
diventerà Presidente. Come Vice Presidente, Alister
fornirà un importante sostegno e consulenza per Kris
come leader del Consiglio che rappresenta il settore
dell'installazione personalizzata in Regno Unito, Europa,
Russia e la CSI, Medio Oriente, India, Pakistan e Africa.
"Sono molto felice di essere stato nominato come Vice
Presidente CEDIA" ha commentato Alister. "Quando
sono stato eletto la prima volta nel consiglio ho detto
che avevo intenzione di sostenere per la regione la
mission di sviluppare e favorire elevati standard del
mercato. Un obbiettivo che mantengo. Con un settore
come il nostro, che continua a evolversi a un ritmo così
veloce, CEDIA deve ora assicurare il suo evolversi in
marchio ricco di punti di forza, al fine di diventare nel
futuro una vera autorità."
Accanto a Kris e Alister, il Consiglio di Amministrazione
volontari di CEDIA comprende Krystian Zajac di Andrew
Lucas, Elliott Hicks di Complete Home Control, Will
Brocklebank di Face to Face Digital, Omar Hikal di
Archimedia, Laura Neuwirth Lazzerini di Studio LGL,
Tom Butler di Artcoustic, Hamish Neale di Leaf Audio
e Gary Lewis di Cornflake e Presidente CEDIA in passato.
Per ulteriori informazioni si prega di contattare l'ufficio
CEDIA al +44 (0)1480.213744 o via e-mail a
info@cedia.co.uk.
Alister Smith h
A total of 17 installers attended the one-day training
session held in Sansepolcro, Tuscany on 16th July 2014.
The event addressed the needs of those in the Italian
market keen to build relationships with architects and
interior designers.
“Training installers to present our industry to these
audiences is an important first step which will help them
make connections and grow their business” explains
Matt Nimmons, Operations Director for CEDIA.
"As an Installer, we are always looking for ways to stand
out to architects and designers,” explains Marco Perani,
CEO of home automation company based in the Province
of Brescia, Audiochic. “For me, this training course was
beyond my expectations and has proved essential in our
growth as a company. The instructors were extremely
knowledgeable and provided high quality and useful
information.”
The CPD (Continuing Professional Development) course
itself aims to ensure that homes are practically connected
internally and externally to electronic and data services
for the foreseeable future; provide an understanding of
the basic techniques and the terminology of Custom
Installation; reveal what's possible in home electronic
design; and ensure that architects, designers, specifiers
and developers know who to ask when they need help in a
particular area.
In support of the event, CEDIA released the new “Guida
alla Tecnologica Domestica,” the Italian version of CEDIA’s
“Home Technology Guide for Architects and Designers”.
This brochure helps architects and designers understand
how home technology solutions can enhance their projects
and the lifestyle of their clients. It outlines the key electronic
technologies which CEDIA members can integrate
seamlessly within the fabric of each and every home.
To download the ‘Guida Alla Tecnologica Domestica’, please
visit: http://issuu.com/cediaregion1.
ALISTER SMITH ELECTED VICE CHAIR OF CEDIA BOARD
CEDIA has announced that board member Alister Smith,
Managing Director at London-based integration firm, DLUK,
is the new Vice Chair of its volunteer Board of Directors.
Alister joined CEDIA’s volunteer Board of Directors in
January 2014, and will be filling the shoes of Kris Hogg
who stepped up to take the position of Chair at the same
time. As Vice Chair, Alister will provide important support
and advice for Kris as he leads the Board in representing the
custom installation industry in the UK, Europe, Russia and
the CIS, Middle East, India, Pakistan and Africa.
“With such a strong board currently in place, I am
thoroughly delighted to have been nominated as Vice Chair
for CEDIA” commented Alister. “When I was first elected
onto the board, I stated that I intended to support the region
in their mission to develop & encourage high standards
within the market place. A message I stand by still.
With our industry continuing to evolve at such a fast pace,
CEDIA must now ensure that it develops into brand with
core strengths, with a view to becoming a figure of real
authority in the future.”
Alongside Kris and Alister, the full volunteer CEDIA Board of
Directors includes Krystian Zajac of Andrew Lucas, Elliott
Hicks of Complete Home Control, Will Brocklebank
of Face to Face Digital, Omar Hikal of Archimedia,
Laura Neuwirth Lazzerini of Studio LGL, Tom Butler
of Artcoustic, Hamish Neale from Leaf Audio and Gary
Lewis of Cornflake and past CEDIA chair.
For further information, please contact the CEDIA office on
+44 (0) 1480.213744 or email info@cedia.co.uk.
www.connessioni.biz
Dataton WATCHPAX, Il Solid State Mediaplayer con
software WATCHOUT built.in, sempre più diffuso da
oggi si duplica con il nuovo WATCHPAX 2!
Progettato per prestazioni ottimali con WATCHOUT.
Plug & Play per potersi concentrare al 100% sui
contenuti superando problematiche tecniche di installazione. E lo spettacolo inizia!!
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Tel: +39 0546 620798
Mobile: +39 333 3638848
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73
DALLE ASSOCIAZIONI ASSOCIATIONS WORLD
www.infocomm.org
INFOCOMM:
FORMAZIONE A ISE 2015
INFOCOMM: EDUCATION AT ISE 2015
InfoComm estende l'iniziativa “free-to-attend class”
dopo il grande successo del 2014
InfoComm extends free-to-attend class initiative
after 2014 success
InfoComm International, co-organizzatrice della fiera
Integrated Systems Europe (ISE 2015), renderà la
propria offerta formativa all'interno dello show, per lo
sviluppo professionale, ancora più completa di sempre.
Come negli anni precedenti, InfoComm si rivolge alla
comunità degli operatori AV per fornire contenuti di
formazione importanti per l'affluenza della fiera, sempre
in crescita, e per aprire nuovi orizzonti al settore,
pur mantenendosi fedele ai valori neutrali e obiettivi
dell'associazione.
Continua l'operazione voucher
a ISE 2015
Durante ISE 2014, le sessioni di sviluppo professionale
organizzate da InfoComm erano gratuite per chi
partecipava per la prima volta; una modalità che ha
attirato oltre 950 delegati. L'associazione sta ripetendo
la stessa politica dei prezzi per il 2015, tutti i partecipanti
ISE potranno ottenere due voucher per delle sessione
gratuite.
"Il fatto che la nostra offerta di sviluppo professionale
presso la fiera ISE stia attirando un pubblico sempre
più vasto è una grande notizia per la comunità AV di
tutto il mondo", commenta Terry Friesenborg, Chief
Global Officer, InfoComm International. "Significa che
i rappresentanti della aziende, che sottopongono con
successo gli argomenti delle presentazioni, possono
essere certi di far aumentare la conoscenza delle proprie
soluzioni, prima, durante e dopo ISE 2015".
Formazione per tutti
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74
Ottobre October 2014
Per prima cosa, i seminari 'regolari' per lo sviluppo
professionale sono rivolti a professionisti AV che sono
divisi in tre sotto-categorie: basic (delegati con poca
o nessuna conoscenza di base), intermedio (due e più
anni di esperienza) e avanzato (cinque o più anni di
esperienza). Tutte queste sessioni saranno di 50 minuti
ciascuna, anche se potranno essere più lunghe.
Inoltre, InfoComm ripeterà il corso relativo a “Special
Sessions for Education Technology Managers”
che ebbe particolarmente successo e debuttò proprio
a ISE 2014. Come suggerisce il nome, queste sessioni
sono destinate a Technology Managers che lavorano nei
settori dell'istruzione superiore, quindi comprendono
temi e contenuti specifici per questo tipo di segmento.
Ultimo ma non meno importante, InfoComm sta
introducendo la nuova categoria Master Class per ISE
2015. Rivolte a professionisti AV con esperienza di 8-10
anni (o più), queste sessioni di approfondimento,
o tecnico o relativo al business, saranno della durata di
due ore ed è prevista la partecipazione di un gruppo di
delegati altamente qualificati.
DALLE ASSOCIAZIONI ASSOCIATIONS WORLD
"Non c'è modo migliore per diventare un esperto
riconosciuto nel proprio campo che quello di
frequentare una sessione di InfoComm, e non c'è altro
luogo per farlo di fronte a un pubblico così grande e
diversificato come la fiera ISE", conclude Friesenborg.
"Non vediamo l'ora di ospitare un programma
impeccabile e completo ad Amsterdam dal 10 al
12 febbraio 2015, e siamo lieti di ricevere ogni
suggerimento dal settore per argomenti da trattare
e per perseguire la nostra missione di fornire
formazione per l'industria AV a livello globale."
InfoComm International, co-owner of the Integrated
Systems Europe (ISE 2015) tradeshow, will be making
its 2015 Professional Development offering the most
comprehensive at an ISE show yet.
As in previous years, InfoComm reaches out to the AV
stakeholder community to provide education content that
is relevant to ISE's growing audience and breaks new
ground in terms of topicality, while remaining true to the
association's values by being vendor-neutral and objective.
InfoComm continues voucher scheme at ISE 2015
At ISE 2014, InfoComm's professional development
sessions were free to attend for the first time, and attracted
over 950 delegates. The association is repeating the same
pricing policy for 2015, with all ISE attendees being eligible
for two free session vouchers.
“The fact that our professional development offering at ISE is drawing a wider audience
than ever is great news for the global AV community,” comments Terry Friesenborg,
Chief Global Officer, InfoComm International. “It means that company representatives who
successfully submit presentation topics can be assured of increased awareness before,
during and after ISE 2015.”
Education for everyone
The first of these, 'regular' professional development seminars, are targeted at AV
professionals and are divided into three sub-categories: basic (delegates with little or no
knowledge), intermediate (two-plus years' experience) and advanced (five-plus years'
experience). All of these sessions will be 50 minutes in length, although longer durations
will be considered.
Additionally, InfoComm is repeating the successful Special Sessions for Education
Technology Managers which made their ISE debut at the 2014 show. As the name implies,
these sessions are aimed at Technology Managers working in Higher Education, so topics
will need to have content specific to this attendee type.
Last but not least, InfoComm is introducing a new Master Class category for ISE 2015.
Aimed at experienced AV professionals with perhaps 8-10 years' experience
(or more), these in-depth technical or business-related sessions will be two hours in length
and are expected to be attended by a more tightly focused group of highly skilled and
informed delegates.
“There's no better way to become acknowledged as an expert in your field than by leading
an InfoComm Professional Development session, and no place to do that in front of a bigger
and more diverse audience than ISE,” concludes Friesenborg.
“We are looking forward to hosting an unbeatable program in Amsterdam from 10-12
February 2015, and are looking forward to receiving the industry's suggestions for topics as
we pursue our mission to provide class-leading education for the AV industry globally.”
DALLE ASSOCIAZIONI ASSOCIATIONS WORLD
www.sieconline.it
SIEC: IN ARRIVO
L’EVENTO ANNUALE
SIEC: THE ARRIVAL OF THE YEARLY EVENT
SIEC - Systems Integration Experience Community
anche quest’anno chiama a raccolta tutti gli attori della
Systems Integration con lo scopo preciso di favorire
il networking e lo sviluppo del business,
ponendosi come fondamentale luogo di incontro
tra la domanda e l’offerta
SIEC - Systems Integration Experience Community
this year is calling together all participants of System
Integration with the goal of networking and developing
the current business. The event is an essential meeting
place for both sellers and buyers of System Integrations
Informazione integrata.
Inquadra il QR con la
fotocamera del cellulare
dopo aver aperto il lettore.
Integrated information
access.
Frame the QR with the
phone camera after
opening the player.
76
Ottobre October 2014
SIEC 2014 (19-20 novembre presso Milano Congressi) si
rivolge a tutti coloro che, a vario titolo, sono interessati
alle applicazioni delle tecnologie audio, video e lighting
negli edifici pubblici o privati: professionisti, fornitori di
servizi, utenti finali. L’area espositiva offrirà una rassegna
completa di prodotti e soluzioni, un’occasione unica nel
panorama italiano per un aggiornamento puntuale su
tutte le novità più significative.
“Abbiamo cambiato il titolo dell’evento eliminando la
parola ‘Convention’, presente nelle passate edizioni”
afferma Carla Conca, Presidente di SIEC, e spiega,
“Vogliamo infatti evitare che il nostro evento venga
percepito come un appuntamento riservato agli ‘addetti
ai lavori’. In realtà vogliamo aprire le porte anche e
soprattutto ai clienti finali e ai professionisti – architetti,
ingegneri, designer – che ci proponiamo di attrarre e
coinvolgere anche attraverso un fitto programma di
seminari dedicati“.
La parte congressuale sarà molto articolata, con convegni
dedicati a ingegneri e architetti per il loro aggiornamento
professionale, forum e workshop dedicati a integratori
e installatori sui nuovi standard e le ultime tecnologie,
presentazioni di case histories e best practice dedicate agli
utenti finali.
“Anche in questa occasione” osserva Ennio Prase,
Vicepresidente di SIEC “la nostra associazione si
ripropone di sensibilizzare la committenza pubblica
e privata – e i professionisti che la servono – verso
la corretta adozione delle innovative tecnologie di
comunicazione integrata audio/video nei vari ambiti
applicativi: ospitalità, residenziale, scuole e università,
centri commerciali, centri congressi, edifici pubblici e
privati, musei, teatri, luoghi di culto, nautica, trasporti
pubblici, ecc.”
Continuano le adesioni alla
PDR
Le aziende del settore hanno salutato la PDR (Prassi di
Riferimento) con entusiasmo e molte hanno già aderito,
impegnandosi a metterne in pratica le linee guida e le
raccomandazioni nelle loro realizzazioni.
Ecco un primo elenco:
3P Technologies Srl di Saonara (PD)
A&P Media Tech Srl di Zoppola (PN)
AVC Network Srl di Abbiategrasso (MI)
CM Srl di Novara
Durante SpA di Cormano (MI)
Essedi Srl di Milano
Mosaico Srl di Noventa di Piave (VE)
Pass Audio Video Srl di Torino
STS Engineering Srl di Gessate (MI)
Telesystems Professional Srl di Busto Arsizio (VA)
DALLE ASSOCIAZIONI ASSOCIATIONS WORLD
I committenti hanno colto al volo il segnale: comincia
infatti ad apparire nei bandi di gara della PA il requisito
di adesione alla PDR. Anche per questo ci attendiamo
numerose altre adesioni.
Dalla PDR alla certificazione:
un percorso in discesa
La prospettiva di una certificazione per gli operatori della
Systems Integration è sempre più vicina: sarà il tema
centrale di SIEC 2014 in un dibattito aperto a tutte le parti
interessate: aziende fornitrici e buyer del pubblico e del
privato. Lo scorso anno a novembre SIEC ha annunciato
la pubblicazione della prassi PDR/UNI 4:2013 “Servizi di
integrazione dei sistemi audio, video e controlli (AVC) Requisiti di progettazione, installazione, configurazione,
taratura, programmazione e verifica tecnica”. È il primo
documento ufficiale che tutela il committente e l’utente
dal rischio di affidarsi a operatori improvvisati e che
protegge gli investimenti degli operatori che offrono
invece standard di eccellenza.
Il prossimo importante passo: l’avvio ufficiale di
uno Schema di Certificazione (SDC) da sottoporre
all’approvazione di Accredia, l’Ente Italiano di
Accreditamento. Per definire lo schema si è costituito
un Comitato di gestione formato da esperti di aziende
associate e che verrà allargato in una seconda fase alle
terze parti interessate.
“Abbiamo buone ragioni per credere che questo processo
avverrà in tempi rapidi” afferma Carla Conca. “Infatti
lo schema di certificazione sarà l’applicazione di un
disciplinare in larga parte già definito: si tratta in buona
sostanza di tradurre le raccomandazioni della PDR in
disposizioni vincolanti che possano essere accertate e
accreditate da un organismo di certificazione riconosciuto
da Accredia”.
In occasione di SIEC 2014 operatori, professionisti e
utenti verranno aggiornati sullo schema di certificazione
e potranno dire la loro nel corso di una seduta pubblica
del Comitato. Sarà l’ultima importante verifica prima della
formalizzazione ufficiale, prevista per gli inizi del 2015.
Nuovi associati
Extron Electronics - produttore leader di prodotti per
sistemi di integrazione AV professionali inclusi sistemi di
controllo AV, interfacce computer-video, switcher, matrici,
distributori, amplificatori audio, altoparlanti, dispositivi
twister pair e fibra ottica, processori videowall, processori
di segnale video, prodotti per lo streaming AV e cavi ad
alta risoluzione.
Essedi di Gessate (MI) - azienda specializzata nella
progettazione, vendita e noleggio di impianti multimediali
AV per sale meeting, centri congressi, musei multimediali,
centri commerciali, aule studio interattive di istituti
universitari e centri di ricerca.
Meeting Projects di Merate (LC) - azienda specializzata
nella progettazione delle parti multimediali di spazi
congressuali, espositivi e teatrali; fornisce inoltre servizi di
rental per le manifestazioni, congressi, spettacoli ed eventi.
Telesystems Professional di Busto Arsizio (VA) - offre un
servizio di noleggio di impianti audio-video
e assistenza tecnica per eventi multimediali di ogni genere,
e inoltre progetta e realizza installazioni multimediali fisse
per qualsiasi tipo di sala o ambiente.
www.connessioni.biz
SIEC 2014 (November 19 to 20 at Milano Congressi) is aimed at all those who, for various
reasons, are interested in the applications of technology audio, video and lighting in public or
private buildings: professionals, service providers, customers. The exhibition will provide a
comprehensive overview of products and solutions, serving as a unique opportunity in the Italian
sphere for an update on all the most significant innovations. “We changed the title of the event,
eliminating the word “Convention” that was used in previous editions,” confirmed Carla Conca,
President of SIEC. She explains, “Infact, we wanted to avoid our event becoming perceived as a
meeting reserved only for authorized personnel. We wanted to open the doors to customers and
to professionals – architects, engineers, designers – that allows us to attract and involve them
through a thorough program of dedicated seminars.”The congressional part will be quite specific,
with conferences dedicated to engineers and architects for their professional development,
forums and workshops dedicated to integrators and installers on new standards and the latest
technology, and presentations of case histories and best practice dedicated to customers.
“For this event,” says Ennio Prase, Vice President of SIEC “Our association intends to inform
the public and private clients – and the professionals who serve it – about the correct adoption of
innovative communication technologies integrated audio / video in the various fields of application:
hospitality, residential, schools and universities, shopping malls, convention centers, public and
private buildings, museums, theaters, places of worship, boating, public transport etc.”
Subscription to the PDR
Companies in the industry have welcomed the PDR (Practice Reference) with great enthusiasm.
As of now, many have already joined, pledging to put into practice the guidelines and
recommendations. Here’s a list of pledged companies:
3P Technologies Srl, Saonara (PD)
A & P Media Tech Srl, Zoppola (PN)
AVC Network Srl, Abbiategrasso (MI)
CM Srl, Novara
Durante SpA, Cormano (MI)
Essedi Srl, Milano
Mosaico Srl, Noventa di Piave (VE)
Pass Audio Video Srl,Turin
STS Engineering Srl, Gessate (MI)
Telesystems Professional Srl, Busto Arsizio (VA)
The clients have quickly understood. In fact begins to appear in the notices of the PA requirement
for membership of the PDR. Also for this reason, we expect a number of other accessions. In fact,
to appear in the tender notice for the PA, it is a requisite to have a subscription to the PDR. With
this requisite in place, one expects the enrollment to rise.
From PDR to certification: A Near Future
The prospect of a certification for operators of Systems Integration is getting closer and will be the
central theme of SIEC 2014, which is a debate open to all stakeholders, including suppliers and
buyers in the public and private sectors. Last year in November SIEC announced the publication
of practice PDR / UNI 4:2013 “Services for the integration of audio, video and control (AVC) Requirements for the design, installation, configuration, calibration, programming and verification
technique.” It is the first official document that protects the buyer and the user from the risk
of relying on improvised operators and protects operators’ investments securing a standard of
excellence. The next important step is the official launch of a Certification Scheme (SDC) for
approval of Accredia, L’Ente Italiano di Accreditamento. To outline the scheme, a management
committee was formed, compiled of experts from member companies that will soon be enlarged
during a second phase to include interested third parties. “We have good reason to believe that
this process will happen quickly,” says Carla Conca. “In fact, the certification scheme will be the
application of a discipline mostly already defined. Recommendations in the PDR will become
mandatory requirements that can be assessed and accredited by a recognized body, such as
Accredia.“At SIEC 2014 workers, professionals and users will be updated on the certification
scheme and will be able to voice their opinions during a public session of the Committee. It will be
the last major verification of the system before the official formalization, scheduled for early 2015.
New Members
Extron Electronics - a leading manufacturer of products for professional AV system integration
including AV control systems, computer-video interfaces, switchers, matrix switchers, distributors,
audio amplifiers, speakers, twister pair and fiber optic devices, processors, video wall, video signal
processors, AV streaming products, and high resolution cable.
Essedi - a company specializing in the design, sale and rental of AV multimedia systems for
meeting rooms, convention centers, museums, media centers, classrooms with interactive study
at universities and research centers.
Meetings Projects - a company specializing in the design of the multimedia parts for meeting
spaces, exhibitions and theaters. They also provide rental services for events, conferences, shows
and events.
Telesystems Professional - offers a rental service of audio-video equipment and technical
assistance for multimedia events, and also designs and creates fixed multimedia installations
for any kind of room or environment.
77
Redazione
Editorial Staff
Chiara
Benedettini
Anno Year 9th - n°26
Ottobre October 2014
President, Editor in chief
Director:
Elisabetta Ferri
Studi letterari ed esperienza tecnica
su campo, con diversi anni passati
viaggiando per Italia e l’Europa
come Direttore Tecnico in eventi e
nello show business, nel 2005 inizia
l’attività giornalistica di settore, che
mette finalmente d’accordo le sue
due vocazioni, tecnica e letteraria.
Nel 2006 dà vita a Connessioni,
nata per dar voce al settore, per
l’epoca emergente, dell’integrazione
di sistemi. Al suo interno si
occupa della progettazione e del
coordinamento editoriale, di progetti
di comunicazione, di eventi e della
gestione aziendale.
Editor in Chief:
Chiara Benedettini - c.benedettini@connessioni.biz
Advisor:
Alessandro Vismara - a.vismara@connessioni.biz
Project Manager Consultant & Contributor:
Barbara Trigari - b.trigari@connessioni.biz
Web Editor:
Paolo Sacchetti - p.sacchetti@connessioni.biz
Editor:
Valentina Bartarelli - redazione@connessioni.biz
Contributors for this issue:
Nicodemo Angì, Alberto Forchino
redazione@connessioni.biz
Translations:
Cassandra Prena
Verto Group
Design:
Studio Curious - www.studiocurious.it
Graphic editing:
Federica Capoduri
Collaboratori
Literary studies and technical
experience gained in the field, with
several years spent travelling around
Italy and Europe as Technical Director
for events and in show business.
In 2005 she began her activity as a
journalist, bringing together both her
technical and literary vocations. In
2006 she started Connessioni, to give
voice to the system integration sector,
which was in its early stages. She is
in charge of its planning and editorial
coordination, communications projects,
events and business management.
Contributors
Administration:
Sara Lepri - amministrazione@connessioni.biz
Print:
Cartografica Toscana - www.cartograficatoscana.com
Tutti i diritti di riproduzione degli articoli e/o delle foto sono riservati.
Manoscritti, foto, disegni, quando non esplicitamente richiesti, non vengono
restituiti.© Connessioni, Viale Poggio Imperiale 46/A, 50125 Firenze.
Registrazione al Tribunale di Pesaro n.540 del 9/10/2006.
Informativa ai sensi dell’art. 13, d.lgs 196/2003.
I dati sono trattati, con modalità anche informatiche, per l’invio della rivista e per
svolgere le attività ad essa connesse. Titolare del trattamento è: Connessioni,
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trattamento dei dati per le finalità suddette sono gli addetti alla registrazione,
modifica, elaborazione dati e loto stampa, al confezionamento e spedizione delle
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d.lgs 196/2003 è possibile esercitare i relativi diritti tra cui consultare, modificare,
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Informativa dell’editore al pubblico ai sensi dell’art.13 lgs 196/2003.
Ai sensi del decreto legislativo del 30 giugno 2003, n°196 e dell’art.2, comma 2
del Codice deontologico relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio
dell’attività giornalistica, Connessioni – titolare del trattamento – rende noto che
presso i propri locali siti in Viale Poggio Imperiale 46/A, 50125 Firenze, vengono
conservati gli archivi di dati personali e di immagini fotografiche cui i giornalisti,
praticanti, pubblicisti e altri soggetti (che occasionalmente redigono articoli o saggi)
che collaborano col predetto titolare attingono nello svolgimento della propria
attività giornalistica per le fi nalità di informazioni connesse allo svolgimento della
stessa. I soggetti che possono conoscere i predetti dati sono esclusivamente i
suddetti professionisti, nonché gli addetti preposti alla stampa ed alla realizzazione
editoriale della testata. Ai sensi dell’art.7, d.lgs 196/2003 si possono esercitare i
relativi diritti, fra cui consultare, modificare, cancellare i dati od opporsi al loro
utilizzo, rivolgendosi al predetto titolare. Si ricorda che, ai sensi dell’art.138, d.lgs
196/2003, non è esercitabile il diritto di conoscere l’origine dei dati personali ai
sensi dell’art.7, comma 2, lettera a), d.lgs 196/2003, in virtù delle norme sul segreto
professionale, limitatamente alla fonte della notizia.
Connessioni Srl
Viale del Poggio Imperiale, 46/a - 50125 - Firenze
Tel/Ph.:+39 055 0139650 - Fax/fax:+39 055 0139653
info@connessioni.biz
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Ottobre October 2014
Nicodemo
Angì
Alessandro
Bertoni
Stefano
Cavese
Pubblicista dal 2004, nasce
e cresce (dal punto di vista
professionale) nel settore del
giornalismo tecnico, focalizzato
nell’elettronica di consumo e
nell’automotive. Vengono segnalate
sue incursioni anche nel settore
delle riviste nautiche e su magazine
online dedicati alla piccola e
media impresa. La sua mente
tecnologica convive abbastanza
armoniosamente con un’anima
(ma sono cose separate?) amante
dell’arte e della natura e del buon
cibo. È molto interessato alle
tematiche ambientali e nel settore
delle energie rinnovabili.
Da sempre animato da grande
curiosità a volte un po’ troppo vivace,
la sua formazione è stata variegata…
una maturità scientifica seguita da
studi in corso presso il DAMS Musica
di Bologna, e affiancata da dieci
anni di conservatorio come studente
di organo e composizione, per
approdare a un diploma alla Scuola
di Acustica dell’Università di Ferrara.
Ha però sempre lavorato nel mondo
dell’audio, iniziando con uno studio di
registrazione, per passare alla TV, agli
inverni in teatro e le estati per palchi
di festival jazz come sound egineer.
Oggi è responsabile del settore Pro
Audio di un’azienda italiana che
distribuisce apparecchiature audio,
video e lighting.
Libero professionista, lavora
nel campo delle installazioni e
consulenza sui sistemi Audio/Video
e integrazione con esperienza più
che decennale nei diversi campi:
residenziale, conference, educational
e musicale. Da sempre è impegnato
nel favorire la collaborazione tra i
professionisti del settore, il confronto
delle idee e il conseguente sviluppo
di prodotti e servizi innovativi.
Costantemente alla ricerca di aziende
all’avanguardia, è attento ai rapporti
tra scuola e impresa e promotore
di progetti educativi e corsi
professionali.
Contributor
Publicist since 2004, he was born
and raised (from the professional
point of view) in the field of technical
journalism, he is specialized in
consumer electronics and automotive.
He has also worked for nautical
magazines and for on-line magazine
dedicated to small and medium
enterprises. His technological mind
quite harmoniously coexists with his
artistic and naturalistic soul (but they
are separate things?). He also loves
a good food. He is very interested
in environmental topics and in the
renewable energy field.
Audio Consultant & Contributor
He has always been driven by great
curiosity, at times a little too lively. His
educational background is somewhat
variegated.. a scientific high school
diploma followed by studies at the
DAMS Musical college of Bologna,
alongside 10 years of conservatory as
an organ and composition student, to
achieve a diploma from the Acoustic
School of Ferrara University. He has
always worked in the audio sector.
Starting in a recording studio, he moved
on to TV, and later to theatre in winter
and jazz festivals in summer as a sound
engineer. He is currently responsible
for the Pro Audio sector of an Italian
business that distributes audio, video
and lighting equipment.
Contributor
A freelancer in the Audio/Video
sector, specialising in system
installation, consultancy and integration
He has over ten years of experience in
a range of different fields: residential,
conference, educational and musical.
From the start of his professional life,
his main objectives have included
encouraging collaboration between
the professionals in the sector, and
comparing ideas in order to then
develop innovative products and
services. He is constantly on the
lookout for cutting edge companies,
and committed to developing the
relationship between school and
business, by organising educational
projects and professional training
courses.
Alessandro
Vismara
Advisor
Imprenditore nel settore nautico ,
con l’attuale azienda Vismara Marine
ha creato un vero e proprio atelier
ove si progettano e costruiscono
imbarcazioni su misura ad alta
tecnologia. Appassionato di ricerca
e di integrazione di sistemi , in virtù
della sua esperienza nella gestione
aziendale e nelle nuove tecnologie,
affianca il team di Connessioni in
qualità di consigliere.
Entrepreneur in the marine industry,
with the current company Vismara
Marine he has created a veritable
atelier where high-tech motor and
sail powered yachts are designed
and constructed to specific customer
requirement. Passionate about research
and systems integration, by virtue of his
experience in business management
and new technologies, he is involved
with Connessioni like a advisor.
Barbara
Trigari
Project manager consultant
& Contributor
Giornalista pubblicista dal 2005, si
occupa da sempre di tecnologia,
dapprima legata all’ambito
musicale, per le riviste SM
Strumenti Musicali e Backstage, poi
InSound, successivamente di audio
e video professionale seguendo
sin dalla nascita Connessioni.
Come giornalista free-lance
collabora anche con il settimanale
specializzato GDOWEEK de Il Sole
24 ore, per il quale segue anche la
rubrica fissa “Il Tavolo IDM-GDO”.
Free-lance journalist since
2005, she has always dealt with
technology, initially connected
with the music sector, for the
magazines SM Strumenti Musicali
and Backstage, then InSound, later
with professional audio and video
supporting Connessioni from its birth.
As a freelance journalist she also
contributes to the specialist weekly
magazine GDOWEEK of Il Sole 24 ore,
in which she also has a column entitled
“IL Tavolo IDM-GDO”
Paolo
Sacchetti
Valentina
Bartarelli
Sara
Lepri
Si avvicina molto presto al mondo
della musica e dell’audio, con uguale
passione per l’aspetto artistico
(come pianista professionista), che
tecnico; con il boom della Rete
si interessa a Internet e ai suoi
linguaggi, in continua evoluzione.
Tutto questo lo ha portato a diverse
collaborazioni con molti importanti
brand dell’audio professionale e
strumenti musicali. Ultra-patito
di Wordpress, è “ossessionato”
dall’importanza dei contenuti come
molla che alimenta la vita del Web
e dei social media. Dal 2009 lavora
con Connessioni.
Laureata in Logica del linguaggio,
ha scritto per diversi quotidiani e
settimanali per poi entrare nello staff
di Exibart - piattaforma multicanale
dedicata all’arte contemporanea dove è rimasta per otto anni prima
di entrare nel team di Connessioni.
Appassionata di fotografia, cinema,
tecnologia e letteratura è curiosa per
natura e loquace per vocazione.
Ha maturato esperienza in campo
commerciale e amministrativo
lavorando presso un’agenzia di
rappresentanza e, successivamente,
per una realtà che fornisce servizi
agli studi di Commercialisti. Oggi
lavora in Connessioni, dove tiene
le redini dell’amministrazione e
dell’ufficio con puntualità e piglio
deciso, compensando la vena
“estrosa” della redazione.
Web Editor
From a young age he became
involved in the music and audio
business, manifesting an equal
passion for the artistic and technical
aspect (as professional piano player);
with the boom of the Web his
interests widened to the Internet
and its languages, in continuous
evolution. This has resulted in several
collaborations with many important
brands in the professional audio and
musical instruments sector. A fanatic
of Wordpress, he is “obsessed” with
the importance of contents as the
spring which feeds the life of the Web
and social media. He has been working
with Connessioni since 2009.
Editor
Graduated in the Logic of language,
has written for several newspapers
and magazines before joining the staff
of Exibart - multichannel platform
dedicated to contemporary art - where it
remained for eight years before joining
the team of Connections. Passionate
about photography, cinema, technology
and literature is curious by nature and by
vocation talkative.
Accounts department
She gained experience in the
commercial and administrative
sphere working with a representation
agency and, later, with a company
that provides services to Chartered
Accountants offices. She currently
works in Connessioni as administration
and office manager and carries out her
tasks with precision and decisiveness,
making up for the “whimsical” streak
of the editorial team.
Bruno
De Nisco
Matteo
Fontana
Alberto
Forchino
Giorgio
Gianotto
Lelio
Simi
Ingegnere, master in HBA ed energie
rinnovabili, è libero professionista,
progettista di impianti integrati e
tecnologie speciali per gli edifici,
consulente di progettazione integrata
e di aspetti energetici, ed esperto
di normativa e conformità degli
impianti e tecnologie.
È altresì docente in master e corsi
di specializzazione postuniversitari
e di aggiornamento su tematiche
energetiche e normative.
Laureato in Lettere, ma con interessi
variegati e multiformi che vanno
dalla letteratura al cinema, con tutto
ciò che di umanistico e tecnologico
c’è in mezzo. Scrittore di mestiere
e di passione, si occupa anche di
sceneggiatura, regia e produzione,
e ama seguire da vicino lo sviluppo
tecnologico nel settore del video
professionale. Il tentativo, da
letterato, è di offrire uno sguardo il
più possibile eclettico e originale sul
mondo del video e delle tecnologie
connesse.
Ingegnere delle Telecomunicazioni,
dopo diverse esperienze nel
campo della ricerca applicata
alle telecomunicazioni in Italia e
negli USA, è oggi responsabile
progetti di innovazione tecnologica
in ambito Telecomunicazioni,
Videosorveglianza, Sicurezza
e infomobilità per il Gruppo
Torinese Trasporti. In tale veste,
è responsabile di progetti di
Ricerca e Sviluppo finanziati
dalla Commissione Europea quali
Caretaker, Vanaheim, Smart-way.
An arts graduate, but with
variegated and multiform interests
which range from literature to
cinema, with all that is humanistic and
technological in between. A writer by
profession and passion, he also deals
with scripts, direction and production,
and enjoys closely following the
technological development of the
professional video sector. As a man of
letters, his attempt is to offer the most
eclectic and original view of the video
world and connected technologies.
An engineer in Telecommunications,
following experience gained in
the field of research applied to
telecommunications in Italy and in
the USA, he is currently responsible
for technological innovation projects
in Telecommunications, Video
surveillance, Safety and infomobility
for Gruppo Torinese Trasporti. In this
capacity, he is responsible for Research
and Development projects financed
by the European Commission such as
Caretaker, Vanaheim, Smart-way.
GGG, come lo chiamano
scherzosamente i colleghi
europei e americani, dopo una
vita al servizio del suono e più di
vent’anni alla direzione tecnica di
Bose Italia, è oramai in pensione.
Ma non abbandonerà il mondo
dell’audio (chi poteva dubitarne...),
dedicandosi allo studio di Line Array
avanzati, ai training per la
progettazione di sistemi di rinforzo
sonoro e, naturalmente, alla
scrittura. Lasciando ampio spazio
al suo hobby preferito: la fotografia
naturalistica.
Giornalista professionista dal 2001,
da quello stesso anno fa parte della
redazione di una delle prime eMedia
company italiane, per la quale
si occupa di distretti industriali,
nuove tecnologie e innovazione.
Collabora poi per diverse testate
nazionali online e tradizionali e, dal
2005, come freelance e consulente
si occupa anche di innovazione
(tecnologica e di processo) nelle
pubbliche amministrazioni.
Da qualche anno tiene il blog
personale Senzamegafono, nel
quale parla di futuro dei media e
nuove forme di giornalismo.
Contributor
Engineer, with a master’s degree in
HBA and renewable-energy sources, he
is a free lancer, designer of integrated
systems and special technologies for
buildings, consultant of integrated
design and energy aspects, and
expert on regulations and conformity
of systems and technologies. He
also teaches in master’s courses and
post-graduate specialist and refresher
courses on energy and regulatory
issues.
www.connessioni.biz
Contributor
Contributor
Contributor
GGG, as his European and
American colleagues jokingly call him,
is now retired, after a life spent at
the service of sound and more than
twenty years at the helm of Bose Italia.
He continues to work in the audio
world (who would have doubted it..),
dedicating himself to the research of
advanced line Array, to training for
the design of sound reinforcement
systems and, naturally, to writing. He
leaves plenty of space for his favourite
hobby: naturalistic photography.
Contributor
Professional journalist since 2001,
since then he has been part of an
editorial team of one of the leading
eMedia companies in Italy, for which
he deals with industrial districts, new
technologies and innovation. He also
contributes to several national online
and traditional newspapers and, since
2005, as a freelance and consultant
he also deals with innovation
(technological and process) in public
administrations. For several years he
has been managing his personal blog
Senzamegafono, in which he deals
with the future of media and new
forms of journalism.
79
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18Sound
via Botticelli, 8
42124 Reggio Emilia
Tel +39.0522.1861800
Fax +39.0522.1861810
info@eighteensound.it
Adeo Group
via della Zarga, 50
38015 LAVIS (TN)
Tel +39.0461.248211
Fax +39.0461.245038
info@adeogroup.it
www.adeoproav.it
Bose
Centro Leoni A
via G. Spadolini, 5
20141 Milano
Tel +39.02.36704570
Christie
Christie EMEA Head Office
View Point, 200 Ashville Way
Workingham Berkshire, RG41 2PL, UK
www.christiedigital.co.uk
Crestron Italia
via Verona, 16
20063 Cernusco sul Naviglio (MI)
Tel +39.02.9214375
Fax +39.02.92729770
www.crestron-int.be
www.crestron.com
Euromet
Exhibo
zona Ind.le Brodolini
60025 Loreto (AN)
Tel +39.071.976444
Fax +39.071.978988
info@euromet.com
www.euromet.com
via Leonardo da Vinci, 6
20057 Vedano al Lambro (MI)
Tel +39.039.49841
Fax +39.039.4984280
www.exhibo.it
Fiera Milano Spa
S.S. 33 del Sempione, 28
20017 Rho (MI)
areatecnica1@fieramilano.it
www.fieramilano.it
Gammalta
via S. Maria, 19/21
56126 Pisa
Tel +39.050.2201042
Fax +39.050.2201047
www.gammalta.it
Home & Building
EIOM
viale Premuda, 2
20129 Milano
Tel +39.02.55181842
Fax +39.02.55184161
www.eiomfiere.it
Intermark Sistemi
via A. Litta Modignani, 37
00144 Roma
Tel +39.06.5205835
Fax +39.06.5205840
www.intermark.it
80
Ottobre October 2014
III Cop.
Integrated System
Events
Zuidplein 37
1077 XV Amsterdam
Tel +31.20.7997736
Fax +31.20.7997801
www.iseurope.org
II Cop.
K-array
via Paolina Romagnoli, 17
50037 San Piero a Sieve (FI)
www.k-array.com/it
p. 25
Peterdy, 15
Budapest H-1071, Hungary
Tel +39.39228191
adriano.dalessio@lightware.eu
www.lightware.eu
p. 29
p. 73
p. 23
pp. 52/54 Lightware
p. 9
MecTech
via Emilia Ponente, 37
48018 Faenza (RA)
Tel / Fax +39.0546.620798
info@mectech.it
www.mectech.it
p. 13
Mid-Expo
Moscow - Russia
Tel +7.495.7377479
Fax +7.495.7376845
www.midexpo.ru
p. 75
Onelan
distributed by
Comm-Tec
p. 15
pp. 62/63 Prase Engineering
via Proventa, 90
48018 Faenza (RA)
Tel +39.0546.622080
Fax +39.0546.622090
info@comm-tec.it
www.comm-tec.it
via Nobel, 10
30020 Noventa di Piave (VE)
Tel +39.0421.571411
Fax +39.0421.571480
www.prase.it
p. 41
p. 55
p. 19
pp. 64/65
p. 31
SIEC
via Cosimo del Fante, 4
20121 Milano
Fax +39.02.93665776
www.sieconline.it
p. 37
Sommer Cable
Humboldtstraße 32-36
75334 Straubenhardt
Germany
http://sommercable.com/
p. 21
Voome Networks
AVstore
viale Lombardia 51/53
20861 Brugherio (MB)
Tel +39.039.2872429
Fax +39.039.2876554
www.voome.it
www.avstore.tv
shop.avstore.tv
p. 61
Yamaha Musica Italia
viale Italia 88
20020 Lainate (MI)
Tel +39.02.93577241
Fax +39.02.9370956
www.yamahacommercialaudio.com/
commercial_audio/italy
IV Cop.
p. 43
p. 7
p.17